Notiziario antiproibizionista

Lunedì dodici settembre del due mila e il ventidue bentrovati all'ascolto del notiziario antiproibizionista di radio radicale un saluto da Roberto Spagnoli ancora un po'di ritardo in questo lunedì
Lunedì in cui vogliamo parlare di politica delle droghe perché l'Italia si parla di droga proprio per non parlare di politica delle droghe cioè degli strumenti più adatti per governare un fenomeno che direttamente o indirettamente
Tocca molti milioni di cittadini anche minorenni
Un passo importante per cambiare direzione certamente Prodi coinvolge le città e di rende le amministrazioni locali protagoniste di una politica realmente efficace una politica basata sull'evidenza sulle esperienze maturate nel tempo
Nel novembre del mille novecentonovanta a Francoforte si tenne la conferenza internazionale Città europea al centro del traffico illegale di droga
Al termine dei lavori i rappresentanti delle amministrazioni di Amburgo Amsterdam Francoforte e Zurigo adottarono una risoluzione che riassumeva i principi della strategia di riduzione del danno
In Italia radicali fecero subito proprio quel documento il Coordinamento radicale antiproibizionista i consiglieri comunali che erano stati eletti nelle liste antiproibizioniste
Si impegnarono da subito per diffondere la risoluzione Francoforte per promuovere l'adesione delle città italiane e l'anno seguente a Zurigo
Mi novecentonovantuno alla seconda conferenza proprio grazie all'impegno del Cora che rappresenta una propria delegazione parteciparono anche i rappresentanti di alcune delle maggiori città italiane poi nel mille centonovantadue la terza conferenza si tenne a Bologna
Anche grazie al Cola che fu tra gli organizzatori e che promosso e poi Narciso a Vanda Vanda suo congresso avvocato come nessuna campagna proprio per fare dell'Italia il primo Paese capace di rifondare la politica sulle droghe in senso anti proibizionista
Poi ci fu il referendum a Palermo nel genere centonovantatré alla prima conferenza nazionale sulle droghe le dipendenze allora ministro degli Affari sociali Fernanda Contri
Diede atto proprio agli antiproibizionisti radicali ancora di avere sempre insistito sulla politica di riduzione del danno
Che venne assunta come strategia di intervento del nostro Paese anche se poi a quell'impegno non sono seguiti degli atti concreti negli anni seguenti
Ho ricordato questi questi eventi del del passato che però sono amenti importanti per quanto riguarda appunto la politica delle droghe in Italia e la l'iniziativa politica per ottenere una diversa politica delle droghe
Qualità delle sementi perché lo scorso mese di giugno
Assessori e consiglieri comunali di Torino Milano Bologna Roma Napoli e Bari hanno lanciato un coordinamento è un manifesto a favore di politiche innovative sulle droghe a partire dalla riduzione del danno l'iniziativa è stata denominata Rete delle città italiane per una politica innovativa sulle droghe
Ed è
è basato su un manifesto programmatico con al centro una visione del consumo di sostanze delle dipendenze come fenomeno sociale
Ampio diffuso complesse radicato che richiede di essere governato invece che represso mettendo al centro le persone lavorando sulla riduzione del danno differenziando tra diverse sostanze quindi tra le pratiche di intervento e l'organizzazione dei servizi per non escludere
Chi fa uso di sostanze per superare stigmi e stereotipi
La riforma della legge delle politiche sulle droghe non è non è più rinviabile nessuno mette in discussione il contrasto al mercato illegale le criminalità ma il fenomeno è cambiato nel corso del tempo occorre cambiare i modelli di intervento occorre passare a modelli di regolazione sociale del fenomeni del consumo
E a politiche centrata sulla salute sui diritti delle persone
Servono interventi integrati per evitare che chi consuma sostanze legali non abbia altre alternative che se il carcere con l'emarginazione
E ottenga anche risposte in questo e la risposta repressiva e punitiva
Che è stata data fino adesso è fallita e non tiene conto dalla complessità del fenomeno che riguarda occorre non dimenticarlo tutte le sostanze psicoattive quelle legali ma anche quelle cioè quelli legali ma anche quelle legali
Da questo punto di vista punto le città hanno un ruolo chiave perché devono gestire che so la movida serale
Fenomeni come i reparti Hill alla sicurezza urbana i vari problemi sociali per i promotori della terza de della Rete
Delle città italiane per una politica innovativa sulle droghe
La direzione è quella della dei criminalizzazione delle alternative alla regolazione penale la stessa che si che emerge dal documento conclusivo della conferenza nazionale che si è tenuta a Genova
Nel novembre l'anno scorso dopo dodici anni e mezzo di assenza quando non ricordo
La legge stabilisce che la Conferenza nazionale si debba riunire ogni tre anni proprio per fornire al decisore politico le possibili modifiche della legge sulla base dell'esperienza applicativa
Nel documento conclusivo della conferenza si legge nel manifesto costitutivo della rete del citato Agliana si dice testualmente rivedere la legge attuale dal modello della repressione e punizione a un modello di governance e regolazione sociale del fenomeno a partire dalla riduzione del danno
Vista sia come insieme di interventi e servizi che si integrano a quelli della prevenzione della cura e del reinserimento ieri Oriente no al di là della sulla logica repressiva e patologica
Sia come approccio complessivo che tende a far del contesto urbano un contesto capaci di decostruire stigmi pregiudizi minimizzare contrastare i rischi e i danni correlati all'uso di droghe
E sicuro sia per chi usa che per la popolazione tutta insomma è un approccio Vale ha vinto appunto queste questi passaggi che però insomma una pace che riprende sì proprio quello che scaturì trent'anni fa dalla Conferenza dalle conferenze internazionali delle città europee e che appunto fu sintetizzato nella risoluzione di Francoforte e a questo proposito occorre ricordare che la riduzione del danno è stata anche inserita nei Livelli essenziali di assistenza Lea dal ministro al Ministero della Salute dal due mila diciassette ma fino ad oggi sistema sanitario non se ne fatto carico
Allora adesso vogliamo ad ascoltare la conferenza stampa che si è tenuta il ventitré giugno che ha presentato questa rete delle città italiane conferenza stampa di presentazione
Che siete che si è tenuta prima della crisi di governo prima dello scioglimento del Parlamento e della convocazione delle elezioni anticipate una prospettiva che in quel momento appariva non impossibile ma probabilmente nemmeno ineluttabile tra l'altro ricordiamo che alla Camera era in discussione la proposta di legge per la legalizzazione della piccola coltivazione domestica di cannabis
Che è stata ovviamente affossato dalla fine della legislatura e allora ascoltiamo questa conferenza stampa di presentazione della rete delle città per una politica innovativa sulle droghe a cui hanno preso parte Luca Rizzo Nervo che assessore alla sanità l'Uefa e del Comune di Bologna che ha condotto anche la conferenza stampa Jacopo rosa Atelli assessore al welfare e diritti e le Pari Opportunità del Comune di Torino Luca trapanese assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli
Tiziana Biolchini
Consigliera delegata alle politiche sociali della città metropolitana di Roma capitale
E poi anche Stefano vecchio che presidente di Forum droghe ed esponente della Rete per la riforma delle politiche sulle droghe e Pinot di Pinot membro del di ritardo che la rete italiana traduzione del danno la prima voce che ascoltiamo è quella di Luca Rizzo Nervo assessore alla sanità e al welfare del comune di Bologna
La conferenza stampa a con la quale
Un gruppo di assessori al Welch far delle città
Tutte città metropolitane del nostro Paese vogliono annunciare la costituzione nella Rete delle città italiane per una politica innovativa sulle droghe vogliamo presentarvi anche una carta con cui accompagnamolo a nascita di questa di questa rete
Qui con me ci sono Jacopo Rotelli assessore quel far del Comune di Torino
Luca trapanese assessora quel faro del comune in altri ricorso al Welfare le deleghe hanno sempre una diciamo dei nomi molto più articolati compresa la mia
Ma
Ma insomma per sintesi dico assessore al Welfare e Tiziana Biolchini consigliere la città metropolitana lì Roma di Roma
Oltre a noi diciamo Anci ci sono virtualmente ma sono con noi Lamberto Bertolé assessore al Welfare del Comune di Milano e Francesca Bottalico assessore al Welfare di della città della città di Bari
L'obiettivo di questa nascitura nascente Rete è quella di
Dare un contributo come città come municipalità ad un dibattito sul tema delle droghe sul tema dei consumi che a un dibattito a nostro avviso largamente insufficiente in questo Paese largamente lontano da ciò di cui c'è bisogno largamente lontano da ciò che noi
Abbiamo modo di vedere ogni giorno nella realtà osservata da vicino delle nostre delle nostre città
Si è
Ci si è concentrati negli anni sul risposte che sono state l'arco prevalentemente a risposte di tipo penale sicuri stare io che anche fuori da qualunque diciamo in maniera più laica possibile nel giudizio degli esiti di ciò che hanno prodotto si sono dimostrate non usiamo una parola forte ma assolutamente reale fallimentari non hanno prodotto diciamo
Neanche lontanamente
Gli obiettivi che pur si ponevano sia in termini di sicurezza sia in termini di coesione sociali fra Inter e di e di composizione fra interessi diversi nelle nostre nelle nostre città né hanno dato un contributo significativo alla alla riduzione dei il rischi e dei danni da consumo di sostanze stupefacenti
E non di fronte a tutto questo e nella richiesta poi entreremo nel merito
Anche di una riforma profonda della normativa sulla politiche sulle politiche sulle droghe di cui si sente assolutamente il bisogno perché è una normativa che fotografa una realtà di molti anni fa che non c'è più perché sono andati cambiando in maniera molto rapida molto profonda molto significativa gli stili le modalità le modalità di consumo sappiamo che non è facile sicuramente io faccio anche il parlamentare so bene come nel quadro
Dell'attuale composizione parlamentare
Molto difficile immaginare ancor più a sei mesi a fine legislatura guardo il collega Nicola Fratoianni che ringrazio di essere qui
Molto difficile immaginare
Delle politiche di riforma su questo su questo ambito però ci sembra utile necessario cominciare ad aprire un dibattito serrato e portare il punto di vista il contributo da chi chi
Sul sul territorio le proprie città sta accerchiando di mettere mettere in pratica
Diciamo iniziative pratiche di
Che mi erano appunto a una diversa a una diversa gestione del fenomeno nell'ottico di un nell'ottica di un approccio sociale della chiamarli un approccio di salute pubblica
Di un approccio di mediazione sociale torno a dire fra interessi Diversi noi crediamo che il tema non sia
Appunto
Sceglierei una su una sorta un approccio ideologico da che parte stare Massiah
Avere la consapevolezza che nella nelle città nei contesti in cui il consumo avviene di sono insistono interessi diversi e noi non possiamo far altro che cercare una composizione virtuosa vinti questi interessi e nella nostra pratica quotidiana vediamo come questo è possibile
Ognuno di noi ne
Siamo tutti diciamo assessori diciamo appena in qualche modo appena eletti in mandato appena iniziato ma insomma ognuno già in questi primi mesi anche nella nella storia del amministrativa le nostre città
Ha messo in pratica esperienze che si sono dimostrate virtuose noi crediamo che queste esperienze vadano come dire tirate fuori da una da un contesto di sperimentazione locale di di virtuosismi magari che però si esprimono solo localmente ma devono ecco devono cominciare ad essere ripeto da un lato patrimonio comune di esperienza per le diverse tre fra le diverse città
E dall'altro possano essere un un possono portare un contributo importante alla a evoluzione delle politiche della normativa sulla
Sulla sulla politica la droga
Sulle droghe e su questo anche credendo fortemente ultima cosa che che voglio dire ad un approccio che mira alla riduzione del danno a una riduzione del danno che vuol dire non come taluni a volte interpretano in tanti fare scelte che incentivano colte c'è questa strana strano approccio la il consumo delle droghe ma prendere atto che il consumo di droghe la nostra città è un fatto reale è una realtà con cui fare i conti e fare in modo che queste opposta avvenire in modo che non sia pregiudizievole per la salute e anche la vita delle persone rispetto alle situazione le scene aperti dove troppo spesso avviene il consumo di droghe dove troppo spesso abbiamo nella cronaca quotidiana casi di morti proverò dose noi preferiamo dei luoghi
Sicuri dei luoghi che possono avere anche un diciamo presenta di competenze sanitarie in cui diciamo anche immaginare spazi di tolleranza per gestire questo fenomeno esistente
Di tutto questo oggi vogliamo parlare presentandovi la carta io mi fermo mi fermo qui e dopo un grande piacere la parola Jacco porosa appelli assessore al Welfare del Comune di Torino
Grazie mille Luca buongiorno a tutti e tutti grazie della vostra presenza ringrazio anche gli onorevoli Fratoianni Maggi che vedo presenti so che sarebbe stata con noi anche l'onorevole Cecilia D'Elia
Che sì scusami ha contattato un'ora fa dicendomi che ahimè a un tampone in vista e quindi e però sarebbe stata con noi che vuol dire che tra l'altro le appartenenze politiche delle tre persone citate mostrano come esista un consenso largo che va al di là dell'appartenenze politiche
E e sappiamo anche che le cose che andremo dicendo sono cose che noi abbiamo trovato ed è per questo che abbiamo preso questa iniziativa come assessori anche nelle conclusioni della conferenza di Genova sulle dipendenze
Che è stato un evento che si deve all'iniziativa della ministra Dadone ministra del Movimento cinque Stelle quindi ad aggiungere un ulteriore componente politica diciamo a a quelle che fanno riferimento all'area di di più Europa la release insita Leana all'area del partito democratico perché esiste un per fortuna un un consenso una cultura condivisa di una Italia laica e progressista
Che sulle politiche delle droghe vuole fare un passo avanti e la conferenza di Genova nei risultati dei tavoli tecnici lo è stato
Il problema è che di questi risultati della conferenza di Genova sul piano tecnico che si devono ovviamente
Ai tavoli animati da tante persone che hanno professionalità molto riconosciute negli anni in Italia che lavorano su questi temi da tantissimo tempo da ben prima che noi ci cimentarsi ma con con la politica rischiano di essere rimanere lettera morta perché sul piano come diceva già Rizzo Nervo sul piano politico generale di equilibri di governo dei quindi di maggioranze il rischio è che non si non si producano risultati allora serve che chi può prendere iniziativa la prenda i che quindi chi può
Cimentarsi con il tentativo di tradurre in pratica e quelle conclusioni così avanzate della conferenza di Genova che era molti anni una conferenza sulle dipendenze che non si teneva nonostante la gente da la legge imponga che si tenga
Ogni a cadenza regolare e quindi di nuovo merito alla ministra Dadone allora dicevo noi siamo quelli che possono provare a mettere a tentare di mettere in pratica questi risultati
Nel dire questo noi ci proponiamo quindi anche come interlocutori interlocutrice come città e città metropolitane rispetto alla stesura del piano nazionale sulle dipendenze
Noi vogliamo che le città e le città metropolitane siano considerate attori attrici del processo di governo del fenomeno delle droghe di più e qui invece è una critica garbata che avanziamo all'impianto della conferenza di Genova di più di quanto non non sia stato a Genova dove invece il ruolo delle città è rimasto un po'in ombra
Ma le città sono attori attori attrici anzi decisive del del governo di questo fenomeno perché noi vogliamo governare un fenomeno sociale come veniva perfettamente detto da Luca Rizzo Nervo e non occuparci di diciamo un problema sociale semplicemente da reprimere ecco questo e in estrema sintesi allora cosa possiamo fare che tipo di ragionamenti possiamo avanzare ovviamente la carta e molto ambiziosa e dice moltissime cose io mi concentro solo su alcune poi lascio la parola a ai miei ai miei colleghi o collega la mia collega allora per noi ad esempio un impianto di riduzione del danno applicato alle politiche di welfare significa tutelare l'accesso ai servizi di welfare anche delle persone che consumano e non fare della del consumo o della dipendenza un fattore di esclusione dall'accesso ai servizi
Uno degli esempi più semplici può essere quando noi ci occupiamo di persone senza dimora che vivono per strada e offriamo loro dei percorsi di inserimento cosiddetti housing Forest o in altri situazioni ebbene la condizione di essere consumatore o consumatrice di sostanze legali o illegali non può essere un impedimento all'accesso a questo tipo di servizi ma dobbiamo mettere in campo strategie di accompagnamento
Che consentano anche a persone che consumano di poter essere di poter essere beneficiari di misure di misure di tutela del diritto fondamentale alla vita in quel caso molto spesso per quando arriva l'inverno
Freddo o o anche il grande caldo e alla salute questa è una delle delle cose alle quali teniamo teniamo di più
Poi c'è una ovviamente un approccio anche legato alla prevenzione alla formazione anche rivolto alle alle giovani generazioni perché con il cambiare delle generazioni cambiano si di consumo cambiano sostanze cambiano pratiche
E di nuovo la riduzione del danno ispira quegli interventi
Che sono cercano di mettersi realmente in relazione in connessione anche con le giovani generazioni rispetto alle quali se
Uno si presenta una sì presente in una classe di una scuola secondaria di secondo grado a dire voi le droghe non dovete usarle mai voi un bicchiere Dini
Divino non lo dovete bere mai il risultato che ottiene e che le l'uditorio smette di ascoltare e non prende sul serio la persona che che ha di fronte se invece ci si mette in relazione e si ragione senza stigmi senza giudizi
Sui rischi connessi all'uso delle sostanze e e si entra nel merito dei comportamenti allora noi siamo convinti che questo porti porti a dei risultati per cui vi ho ho detto soltanto due delle molte cose che noi qui abbiamo abbiamo scritto e concludo dicendo che il nostro vuole essere davvero un contributo che parte dall'esperienza di amministrazioni progressiste ma che si apre alla poi partecipazione di tutte le amministrazioni comunali che si porrà in dialogo attivo con ovviamente con la nostra associazione con con lanci
All'interno dei suoi
Diciamo dei suoi contesti di di lavoro a partire dalla Commissione qual è il fare ed altre e che vuole quindi anche offrire alla amministra che ha la responsabilità della stesura insomma del piano nazionale sulle dipendenze un un'occasione di interlocuzione di rapporto quindi noi speriamo di poter essere davvero persona diciamo
Attori attrici di di un processo di di cambiamento che parta dalle città
E che magari riesca poi a incidere anche sul piano legislativo anche sul piano normativo nazionale ma non stiamo ad aspettare che questo accada noi dobbiamo procedere perché ce l'ho ce lo chiede l'urgenza dei problemi di delle nostre cita della gestione del dei dei dei dei conflitti che noi vogliamo è questo riprendo chiudo una espressione chiave che ha usato Rizzo Nervo la mediazione sociale mediazione sociale è un concetto chiave di un approccio integrato
A questo genere di fenomeni davvero molto lontano dalle semplificazioni ideologiche che ancora troppo spesso su questo tema più che su altri sui quali qualche passetto in avanti si sta facendo ma su questo davvero
Sì sì sì è ancora
Arroccati in certi settori della politica italiana a visioni ormai davvero superate e negli altri Paesi vi ringrazio e non so se cedo la parola ha di nuovo a Luca molto semplicemente grazie Jacopo per c'è la mia volta
Cioè la mia volta Luca trapanese assessore ma il faro di Napoli grazie educate la parola grazie buongiorno a tutti tutte
Allora innanzitutto io credo che questo sia un passo molto importante e quello che stiamo facendo perché iniziamo a dialogare le città camminano insieme su temi fondamentali
E questa è l'inizio di una possibilità che noi dobbiamo promuovere di affrontare tanti temi che affliggono le nostre città
E che potremmo insieme costruire il cambiamento vero di come affrontarli
Questo documento il documento importantissimo documento che io mi sono permesso di condividere con la ministra da don in maniera informale perché ovviamente ci lega l'appartenenza politica ma ci lega anche la sensibilità al tema
E la sua attenzione al a al problema sulle droghe
Rispetto al documento io mi sento di soffermarmi su due punti fondamentali
Che non sono stati ancora trattati e cioè quello di dell'inserimento sociale dopo il carcere un problema molto importante perché fondamentale la risoluzione del problema non solo la base tra dipendenza da droga ma evitare che si ricada nel problema e quindi cercare di lavorare con tutte le istituzioni
Che possono costruire un vero percorso di reinserimento affinché le persone giovani soprattutto che escono dal carcere trovino una strada semplificata per il loro recupero nella società
E non trovino invece le porte chiuse l'emarginazione e la semplificazione nel ricadere nello stesso problema
E molto spesso ne sappiamo che quando ci si ricade CD ci si rimane anche alla fine di solito chi cade per la seconda volta non riesce a superarlo
E poi un altro tema importante di questo documento e la prevenzione
Cioè iniziare a lavorare sul territorio le città Onno all'ASL di riferimento l'associazione il terzo settore io credo che questo sia un argomento completamente abbandonato e dimenticato la prevenzione iniziamo a riparlare della droga
E del problema che affligge le famiglie italiane
Di come la famiglia viene distrutta da da un problema del genere quando entra nel nella casa di ognuno di noi
E del tema della prevenzione cioè di iniziare a lavorare ma come diceva
Jacopo in i in un modo completamente diverso non andando nelle scuole e dicendo nobile di derogare mai iniziando a lavorare dal punto di vista scientifico
In collaborazione con con la sede ASL di riferimento gli psicologi gli educatori gli enti del terzo settore che possono aiutare a trovare nuovi metodi di dialogo con i giovani soprattutto perché sappiamo molto bene che in questo momento al tantissimi livelli le droghe circolano tra i giovani
Ed è un tema fondamentale quindi dobbiamo affrontare di iniziare a cercare di cambiare la mentalità sul anche la semplificazione dell'uso delle droghe anche un semplice
Spinello è qualcosa che va a incidere poi su qua su un tema molto più importante che si può ampliare nel corso e la crescita di un giovane ragazzi tagliamo
Io mi fermo non voglio rubare altro tempo ringrazio per questo lavoro importante che ne abbiamo fatto che spero che continui come ho detto anche su altri temi che ci possono vedere coinvolti per le nostre città grazie
Grazie Luca io sì voglio sottolineare interventi che sono stati fatti alcuni elementi davvero
Innanzitutto una cosa che non ho detto prima un'altra cosa su cui noi vogliamo provare a invertire la tendenza e approcciare questo tema
Come un tema di emergenza come un susseguirsi di emergenza è una dopo l'altra le politiche sulla droga e hanno bisogno di strutturalità di risposte perché sono strutturali nelle nostre città nei nostri contesti urbani e quindi questa
Necessità c'è e l'intreccio che Jacopo richiamava prima con moltissime politiche di welfare quindi anche lì uscire da una dimensione di è uno sguardo isolato sulle droghe ma capire come questo come il tema dei consumi intreccia
Molti i contesti di vita molti contesti molte situazioni
Che sono oggetto dell'intervento la Guelfa seconda sottolineatura era sul tema la prevenzione non è oggi abbiamo sostanzialmente un settanta per cento di risorse dedicato alla parte della cura e l'assistenza è un trenta per cento dedicato alla alla prevenzione
E alle politiche i promossi alla salute dentro quale appunto ci stanno anche le politiche di riduzione del danno noi pensiamo che questa proporzione non dico debba essere invertita ma debba essere sicuramente equilibrata ultima cosa che diceva
Luca
Dice voglio sottolineare e appunto
L'idea di costruire una rete di soggetti di attori che fanno insieme quindi anche il rapporto con le altre dal Colle professionalità non solo sociali ma anche sanitari psicologiche e quant'altro l'idea di un approccio multidisciplinare multi professionale
In cui ognuno esce dalla propria parzialità e sicuramente un'altra le cose a cui
Voglio dare adesso la parola a tiziana Biolchini che prima ho chiamato erroneamente consigliera la città metropolitane c'è consigliera comunale del Comune di Roma Capitale ma è assessore delegato dal Welfare Arras alla città metropolitana di Roma e quindi a te Tiziano la parola
Buongiorno a tutti a tutti innanzitutto grazie grazie agli assessori che hanno sono intervenuti prima di me che sono stati uno stimolo l'importante per Roma e per la città metropolitana perché ne abbiamo ereditato una una città in una città metropolitana completamente desertificata
Impoverita di competenze solo sul tema delle dipendenze sono stati chiusi oltre trenta servizi in questi anni
La nostra presenza della visione forte convinta al acquisti inizio di lavoro che faremo insieme su cui ci sarà grande impegno da parte nostra
Nasce dagli enti gestori io ringrazio che sono sopravvissuti a Roma e nel Lazio
Nonostante l'abbandono delle istituzioni e sono stati proprio loro il terzo settore gli enti gestori del che si occupavano di prevenzione di presa in carico delle unità di strada sempre più mortificate
A richiedere alle amministrazioni di alzare la faccia finalmente ricominciare a progettare nuove politiche nella città nella città metropolitana perché Roma anche questa questa particolarità che tutt'molti Comuni che sono vicini e limitrofi alla capitale
E nascendo destando ubicati sulle vie consolari Tiburtina Prenestina e via di seguito sono le nuove periferie della città periferia da cinquanta a settantotto
Tre mila abitanti dove il il fenomeno dell'uso delle sostanze molto forte e molto più forte che in altri contesti magari di Al via il alcuni settori municipali dove le piazze di spaccio si sono moltiplicate quindi non abbiamo solo Tor Bella Monaca con le sue famose quattordici piazze di spaccio
Ma abbiamo intorno a noi nulla de dei comuni
Che hanno perso loro la propria identità comunitaria spesso e che i cui giovani queste spesso transitano tra il loro comune e alcuni posti dell'Avana Movida come si dice
E dove l'uso delle sostanze San più importante comunque io volevo dire due questioni che secondo noi la logica securitaria che ha fallita
Lo dimostra quello che avviene nel carcere
Noi abbiamo il trentasette per cento nelle carceri romani di detenuti che provengono da esperienze che fanno uso di sostanze
E se noi avessimo introdotto cosa su cui ci vogliamo impegnare la misurazione anche della recidiva e soprattutto una nuova cultura intere Assessoriale e Inter
Dipartimentale dentro le carceri questo significava che l'ascensore sociale la presa in carico dei cittadini delle cittadine detenute inizia da dentro
E quando escono non sono il nulla ma sono persone come hanno detto i miei colleghi che hanno diritto a una serie di opportunità del sistema del welfare e quindi l'accesso all'abitazione
L'accesso a momenti di orientamento formazione
E lavoro ne abbiamo fatto una piccola sperimentazione con un bando regionale su questo
E piccola piccolissima però abbiamo visto che ha funzionato cioè quando la presa in carico inizia dentro e inizia dentro tutto allora la ricostruzione della nuova identità sia umana che relazionale
E che il alle opportunità lavorative il rischio delle recidiva si abbassa notevolmente quindi questa su questo Negredo credo che dovremo lavorare moltissimo perché è il fallimento di quelle che sono state le politiche
Che sono stati solo di tipo appunto securitaria un'altra questione e poi concludo anch'io che la questione mediazione sociale fondamentale sono d'accordo sulla prevenzione
Io mi ricordo gli anni in cui si si faceva la prevenzione e il Governo parla di vent'anni fa maniera terroristica
Quindi che cioè c'erano queste esiste c'erano dei manifesti dove la trappola per topi con la sigaretta dentro una delle cose di questo tipo che sono attrattive invece per i giovani
Allora credo che nella prevenzione e si faccia Inc con tanti modi con le unità di strada si farà che hanno però una unità di strada di verze comici ci ricordavano i nostri enti gestori cioè che devono essere fortemente collegate a tutte le reti sociali del territorio in modo da essere poi lo sportello che offre opportunità a Bari e a tutto tondo
La prevenzione si fa lavorando sulle emozioni con i giovani lavorando sull'affettività lavorando sull'identità culturali
Il problema del delle sostanze forse se ne potrà parlare forse nel senso che io credo che l'autentica prevenzione si fa ricostruendo con i giovani un accesso a quelli che sono i diritti ride i sogni
L'affettività in maniera corretta rispetto alle loro identità personali sessuali e culturali quindi è un processo di accrescimento anche sulle mozioni
Perché abbiamo il concludo quando abbiamo realizzato alcuni progetti per esempio sull'autismo in alcune scuole con i giovani che erano destinati all'abbandono scolastico che sono diventati peer to peer ed erano giovani che facevano anche uso di sostanze noi abbiamo visto che c'è stata una crescita paritaria paritetica perché i giovani con autismo severo finalmente non erano dentro un detto di di isolamento ma con dei pari che avevano riacquistato forza e dignità una grande nuova identità
E e avevano lasciato alle spalle quelle situazioni di fragilità sociali ed economiche perché c'era una comunità che li rendeva pari quindi noi la città metropolitana di Roma e anche dal consiglio comunale la al presidente della Commissione nella convertì sicuramente
Inizieremo questo lavoro per ridare a Roma politiche vere attive condivise con progettate con gli enti del terzo settore oggi pomeriggio alle quindici e trenta
Insieme ai clienti del terzo settore facciamo un grosso convegno per ricominciare a parlare
Delle sostanze e di progettare insieme le nuove politica grazie
Grazie graffe per Tiziana anche
Trento alle studiare tre cose tutte molto molto efficaci il primo l'ha citato molto bene l'ho fatto anche Luca al tema del carcere tra oltre trenta per cento
Di problemi droga correlati all'interno delle nostre carceri chiedono appunto un lavoro che inizia in carcere con tutto diciamo il percorso in particolare appunto dei cosiddetti di mittenti e che prosegue poi sul territorio in una continuità che appunto non veda
Delle delle cesure sapere e vada appunto a
Costruire dinamiche anche qui i adattamento
Nel percorso di vita di queste persone la seconda cosa che citato e il tema dei giovani
Su questo mi pare per fare un'ulteriore sottolineatura anche sulla base di una ricerca un cambia stiamo facendo cambiamo ancora presentata a marzo a Bologna
E che a proposito di come sono andate cambiando i consumi ci riporta a una dati anche significativamente allarmanti sulla ad esempio approvvigionamento di sostanze legali e illegali a cui sul web sul web di superficie e quindi sulla normale non sul da non solo sul dark web
E soprattutto ci riporta di consumi che non sono re tutti sono tutt'altro che ricreativi ma invece fanno parte di quelle solitudini di quelle di quelle di un di una dimensione estremamente individuale
Che ovviamente né la pandemia ha avuto una recrudescenza molto molto forte quindi anche questo la terza cosa che sottolinea che mi consente anche di diciamo aprire la seconda parte di questa conferenza stampa e il tema della della coprogrammazione la coprogettazione di queste politiche non bastano degli assessori come dire con la voglia di fare cose
Nuove importanti
Ma servono veramente a realtà e reti della società civile
I gestori come si suol dire ancorché siano spesso per nuovi partner di Progetto all'interno della le nostre delle nostre politiche
Che appunto con i quali appunto immaginare anche soluzioni nuove risposte nuove rispetto a quelle che si sono sperimentate
Sperimentate fin qui dire questo mi consente di dare la parola a Stefano vecchio della a Rete per la riforma delle politiche sulle doglie spero di averlo detto bene
A cui se diamo la parola
Sì
Brevemente
Vorrei dire noi della Rete del
Per la riforma delle politiche sulle droghe
Abbiamo salutato e salutiamo con molta positività questo evento politico ma è anche culturale rilevante
La costituzione di una rete italiana delle città per
Realizzare innovazioni politiche sulle droghe naturalmente questo lancio noi ci aspettiamo che poi
Determini una adesione agli altri città grandi e piccole e medie
Diciamo che dopo Francoforte Praga Varsavia cioè momenti in cui in Europa città europea hanno provato a mettersi insieme per promuovere politiche sulle droghe e criticare di politica diciamo fondata sul modello penale repressivo aprendo un discorso sulla prospettiva della riduzione del danno del Governo
Regolazione sociale
Diciamo iniziative nelle varie città italiane sono state poco presente o anche quando sono stati presenti diciamo hanno
Utilizzato poco le indicazioni all'interno delle proprie
Politiche
Questo evento mi sembra di particolare importanza perché forse il primo prove evento per la realtà nella quale una rete di città si organizza
All'interno diciamo nel proprio paese per a partire da una critica Carifondo come avete messo in evidenza voi
Una politica fondata sul modello la guerra la droga no deve essere evidenzia quanto le carte sono pieni di persone che usano da una storia di persone che una droga perché c'è un articolo della legge che in qualche modo a in cui il identificate inventato un reato
Ora le città italiane lo dobbiamo dire che sono già laboratori di sperimentazioni importanti sulla riduzione del danno limitazione dei rischi
Anche modelli di intervento esperienza di Consulta della notte esperienze di Draghi Cecchi insomma mi serve una varietà di esperienze del delle singole città italiane che noi pensiamo che questa rete dovrà in qualche modo no valorizzare mettere un po'a sistema e farli diventare non solo un più sperimentazioni emendamenti
Diciamo di normalità all'interno delle politiche quindi diciamo un salto di qualità nelle politiche sulle droghe a partire dalle città
E opportunamente avete ricordato la Conferenza nazionale il percorso del piano nazionale sulle droghe la Conferenza nazionale la quale noi come Rete come sapete abbiamo ci siamo impegnati in un modo particolare non senza evidenziare le contraddizioni
Che a mio parere in questo momento sono particolarmente presenti anche nel prossimo percorso del piano nazionale sulle droghe cui ora sulla vedremo quali saranno diciamo i risultati
Però ne voglia mettere evidenze due elementi una partecipazione il riconoscimento attivo delle persone che usano droghe
Cioè classe mille discorsi vengono fatti da tutti i cani da chi è interessato direttamente
A alla alla questione e anche alla affermazione dei diritti di cittadinanza
E dall'altra la riduzione del danno ne abbiamo negoziato fortemente con la ministra la necessità di approfondire questo tema attraverso una sessione qualche modo questo Cile è venuto fuori e questo anche nel tanto ha fatto sì che si siano sviluppate delle indicazioni importanti non solo la riduzione del danno ma anche nelle altre Commissioni in qualche modo anche seguendo questa prospettiva la parte carcere con fa forte
Come dire segnalazione verso le misura alternativa intenzioni c'è Circuiti che tendono che possono tendere ora prima ancora che i che possa cambiare la reggia di far deviare i percorsi diciamo dalla dal carcere verso programmi più sociali noi non solo terapeutici
Anche nell'area servizi insomma
Della dell'inclusione sociale si è posta la necessità di non collegare necessariamente a principi morali che liberiamoci alle trovi provvedere inserire insomma diciamo che c'è stato un cambiamento ciò che e mancata nella nella non abbiamo ci dica fortemente la politica la presenza e la politica
Manca da Napoli e di rappresentanti delle la politica qualche qua giusto qualche qualche ministro insomma anche i ministri
Composizioni
Diciamo critiche artistiche anche discutibili
E quindi da questo punto di vista a me sembra che insieme ma a noi sembra che questa legge rappresenta un evento politico
Cioè l'evento politico in questo momento di questo nella nostra diciamo italiano e cioè la rete delle città che si propone come un soggetto protagonista delle politiche sulle giovedì un cambio di politiche sulle droghe
Passaggio dalla depressione verso un'ipotesi di governo politico e di regolazione sociale insieme a al alle alle persone in uso ad hoc e la società civile di un cambio di prospettiva visto che la prospettiva precedente fallita anche rispetto agli obiettivi che si era che si era data e questo mi sembra elemento importante in questo momento che ne vogliamo vogliamo rilevare che stavo cavalli come lette
Daremo tutto il nostro contributo perché iniziatica là davanti
Si realizza e perché diciamo che il dialogo tra società civile e cita possa portare a come dire attuale queste politiche considerando che
Come diceva mi pare l'assessore Rizzo Nervo noi andremo a audizioni l'anno prossimo mi ha detto che i risultati del panda il piano nazionale sulle dalla conferenza ci sarà un governo in grado di poterle realizzare
E quindi è necessario che ci sia come dire anche un un percorso parallelo
Che inizia ad attuare quelle indicazioni citata Conferenza indicazioni che vengono fuori dalle sperimentazioni perché lecita possono diventare il soggetto che indichi al governo un cambio di rotta più radicale diciamo delle politiche quindi
Diciamo andiamo avanti
Grazie per per lo spazio che ci avete dato
Grazie mille a Stefano vecchio io chiamo qui no adesso Pinot di Pinot della rete italiana sulla deduzione del danno per la riduzione del danno
Prima di darti la parola Pino però fammi salutare e ringraziare l'ho fatto prima con Nicola Fratoianni Riccardo Magi che un collega deputato che qui con noi peraltro con cui stiamo facendo una battaglia non meno faticosa aproposito di approcci e risposte penali e securitaria sul tema dell'auto coltivazione della cannabis quindicenne lo ringrazio molto di essere qui con noi prego pieno
è chiaro che siamo felici accogliamo con soddisfazione la costituzione di questa rete italiana delle città per la politiche sulle droghe giuste efficace direi che sarebbe il termine
Perfetto perché
Alle politiche nazionali le leggi nazionali poi impattano che sono fortemente orientate alla la repressione impattano sulle città con con grande forza addossando di fatto ai sindaci e agli amministratori locali
La responsabilità di governare l'ingovernabile perché gli strumenti dati dalle politiche nazionali sostanzialmente sono limitati e la cosa interessante come diceva l'onorevole Rizzo Nervo
Cominciare a fare a mettere in campo delle politiche dell'iniziative a livello locale che possano senza attendere risposte dal livello nazionale
Che possano aumentare il ventaglio di strumenti di governo per le città delle scene aperte piuttosto che degli stili di consumo insomma dell'impatto
Che il fenomeno sociale che è importante sottolineare un fenomeno sociale dell'uso di droghe a nei contesti urbani
E quindi grazie per la serie assunti questa responsabilità per primi sapendo che poi insomma lavoreremo tutti per allargare questa rete
La responsabilità è appunto quello di governare un fenomeno da da da parte nostra delle reti per la riduzione del danno e per la riforma delle politiche sulle droghe
Mettiamo a disposizione alle competenze che abbiamo nel poter immaginare strumenti di negoziazione perché il governo come diceva ancora l'onorevole Rizzo Nervo e soprattutto negoziazione di interessi diversi
Per cui tutte le esperienze dei Sindaci della notte piuttosto che e anche in questo senso le stanze per il consumo siculo sono degli strumenti rinegoziazione e sono soprattutto unica ed è soprattutto l'intervento di decoro urbano perché l'esatto incontro fra l'interesse del consumatore di strada che non vuole consumare sulla scena aperta non vuole farsi vedere
Ed è il cittadino che invece è costretto a vederlo perché ce l'ha sotto casa
Che vorrebbe che questa cosa non succedesse sotto casa propria
E periodicamente adesso i sindaci sono costretti le città sono costrette a spostare questo fenomeno da una parte all'altra senza aver ancora capito che poi è liquida è la legge dei vasi comunicanti se sposti da una parte impatterà dall'altra
In tutto questo
Spazi del genere politica del genere offrono l'opportunità di ascolto counselling di accoglienza perché questa è anche la cosa interessante è che stiamo parlando di governare le città non riducendo le opportunità
Ma aumentando le opportunità per le persone che usano droghe quindi anche la loro protagonismo la partecipazione alla vita della città
All'insegna non del controllo e della sicurezza intesa come sicurezza del cittadino che non consuma ma dei diritti dei diritti di tutti ovviamente il diritto alla salute il diritto alla casa
Quindi insomma io sono convinto che
Da oggi che cominceremo a presentare questa carta atta ad altre città io sono convinto che le adesioni saranno diverse se non tante sono veramente convinto perché penso che la domanda
Delle città e di chi li amministra di uno spazio dove pensare politiche innovative sulle droghe sia una domanda alta no
E perché appunto
è lì che si scontrano con le grandi contraddizioni l'impossibilità di riuscita a governare una scena e così via
E quindi insomma questo spazio che è soprattutto uno scambio fra citati buone prassi siccome destinato probabilmente avere come diceva Stefano Vecchi un impatto sulle città e per specie speriamo sulle politiche nazionali sulle droghe
Grazie ancora grazie a te
Come vedete sulla siamo molto determinati e convinti che insomma questa sia una scelta giusta sia una scelta appunto che come veniva detto vogliamo al con altrettanta determinazione allargare a tante altre realtà cittadine siamo convinti anche danzanti interlocuzione tante per l'interlocuzione in essere che questo avverrà
Direi che noi come presentazione abbiamo finito se ci sono veramente c'è qualcuno che ha domande o considerazioni siamo chiedo anche
Finito
Bene grazie a tutti allora grazie a tutti
Ieri alla conferenza stampa di presentazione della Rete delle città per una politica innovativa sulle droghe che si è tenuta a Roma lo scorso ventitré giugno la sala stampa della Camera dei deputati
C'erano Luca Rizzo Nervo Assessore alla Sanità guelfe del Comune di Bologna che ha condotto la conferenza stampa aperto e chiuso punto questo incontro Pagnacco puro saltelli
Assessore al welfare e diritti e le Pari Opportunità del Comune di Torino Luca trapanese assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli Tiziana vuol dire Biolchini
Pieno assessore insomma consigliere delegato alle politiche sociali della città metropolitana di Roma
E ancora Stefano vecchio presidente di Forum droghe esponente della Rete per la riforma della politica sulle droghe e poi abbiamo sentito Pinot di Pinot l'ultimo l'ultimo intervento Pinot di Pinot membro di tarda reti italiana per la riduzione del danno
La Rete è stata promossa appunto lo scorso mese di giugno da assessore e consigliere comunale di Torino Milano Bologna Roma Napoli e Bari che hanno lanciato un coordinamento è un manifesto
è un manifesto programmatico che mette al centro una visione del consumo di sostanze delle dipendenze come fenomeno sociale
Dicono anche diffuso complesse radicato che richiede di essere governato invece che represso mettendo al centro le persone lavorando sulla riduzione del danno differenziando le diverse sostanze e quindi tra le politiche di intervento e l'organizzazione dei servizi
Per non escludere chi fa uso di sostanze superando stigmi e stereotipi
La la direzione insomma è quella della di criminalizzazione delle alternative la regolazione penale
La stessa che emerge dal documento conclusivo dalla Conferenza nazionale che si è finalmente tenuta Genova lo scorso mese di novembre dopo dodici anni e mezzo di assenza la conferenza stampa Angela dirlo
Presentazione della Rete
Si è tenuto in ben ventitré giugno dunque prima della crisi di governo sentivate Stefano le che parlare di elezioni dell'anno prossimo
Prima dello scioglimento del Parlamento della convocazione elezioni anticipate noto prospettiva che in quel momento appariva non impossibile considerare le difficoltà del del governo Draghi ma nemmeno ineluttabile come dice poi sembra essere stata vedremo somma che che futuro avrà seguiremo somma anche l'evoluzione se ci saranno altre adesione a questa questa Rete cercheremo di darvene conto
In Italia anche per l'Italia la droga vi appare l'orizzonte della politica secondo necessità può essere un fatto di cronaca può essere un evento una campagna elettorale appunto come quella in corso la questione viene utilizzata e lo stiamo vedendo come occasioni propaganda
Mettendo insieme i problemi reali paura comprensibili ma anche polemiche di partito e in questa campagna elettorale infatti non si discute seriamente di politica delle droghe si parla invece di droga
Una politica innovativa sulle droghe capaci di mettere al centro le persone prenderà atto del fenomeno sua complessità dovrebbe invece essere l'obiettivo di chi si candida a governare per questo è importante la creazione di questa di questa rete delle città cede banche perché c'è da temere
Invece appunto che al contrario continueremo a leggere ad ascoltare solo propaganda perché dopo il venticinque settembre i problemi continueranno ad essere lasciati irrisolti anche per continuare ad alimentare quella propaganda
Termina qui la Tiziana t. previste lista di questa settimana ci sentiamo in onda lunedì prossimo alle tredici tra poco lo troverete on line su radio radicale punto it Grazie per l'ascolto assoluto da Roberto Spagnoli