"Cinquantesimo della Liberazione: la sfida ininterrotta"

Per RAI interresse
Attenzione
Dopo il prima tornata che si svolgerà in questo ordine
Fiorenza Bassoli Luigi Granelli Nilde Iotti
Sì a prelevare la possibilità di interventi domande ecco perché stava fondato data conclusiva
Io ho il compito di coordinare il dibattito e quindi inizio
Facendo qualche considerazione
Questo incontro che ha come titolo il cinquantesimo teller resistenza e della guerra di liberazione nazionale e la sfida ininterrotta delle forze e ambienti popolari per il progresso civile e sociale dell'Italia
Lo ritengo una buona occasione per rivisitare dei e ricollegare un momento decisivo della nostra storia ossia quello della resistenza
A questo mezzo secolo di vita nazionale i che anche se alle volte intermedi non precisi o anche contratti e torri
Atto dovuto fare riferimento quel processo articolato e complesso che fu la Resistenza italiana
Ricollegarsi al capitolo della Resistenza significa infatti a mio giudizio anche dei padani in modo critico il lungo difficile e tormentato cammino
Che ha consentito al nostro paese di emanciparsi
Da una condizione di arretratezza che l'aveva costretto la lunga notte del fascismo
Quindi io ritengo che l'impostazione che si può dare a questo dibattito
Non dovrebbe accentrarsi e tanto sulle radici e sul rivendicazione delle ragioni che hanno informato lo sviluppo dell'Italia repubblicana quanto invece sono e riflessione delle vicende che hanno segnato la vita italiana partendo dalla liberazione ed alle sue conquiste carte caratterizzata da processi politici economici sociali e culturali carichi di novità
Va però aggiunto che non sempre si è voluto capirne la natura e gli affetti
Come lo confermano le contraddizioni delle difficoltà le crisi che investono la vita del paese e le stesse istituzioni democratiche
Ciò in quanto per molteplici ragioni e interessi non si è voluto da più parti e non solo da quelle reazionarie conservatrici ammette avrei che con il venticinque aprile non solo si era data dignità all'Italia conquistata l'indipendenza
Ma che si era aperta nel Paese non è una tutta nuova in cui si ponevano al centro della vita nazionale in cui nazionale i valori della libertà e della giustizia
Prima dei gatti e aspramente contesi
Purtroppo dopo la Liberazione insomma è rimasta in piedi per lunghe decenni alcune pesanti strutture dello Stato fascista eppure fascista
Ma quei valori conquistati con tanto sangue sacrifici non sono più andati per tutti
A tale proposito voglio citare un passo di un discorso tenuto da Nilde Iotti anni orsono in piazza Duomo nell'anniversario della Liberazione
Stella affermava
Vi sono nella storia dei popoli fatti importanti gloriosi o tragici che producono eventi e anche grandi sconvolgimenti ma che il passare del tempo sbiadisce Eva chiude in se stessi
Facendo le conseguentemente sono storia passata
Quindi sono invece altri che rimangono vivi e attuali perché producono sentimenti riflessioni spinte indicazioni per la vita di ogni giorno
Ma vi può essere mai nella vita di un popolo anche una storia che non passa tale è la storia della resistenza italiana
Così fu dei fatti durante quel periodo
Sostanziata da capacità di progettare e di organizzare eventi la conquista dei diritti dei lavoratori la conquista dei diritti civili
L'affermarsi sulla scena sociale dei movimenti femminili
Che rimangono il frutto di un'epoca e Dior la splendida vicenda è in quegli anni ossia dalla Liberazione
Agli anni ottanta che la democrazia italiana ha rivelato una straordinaria virtù di rinnovamento
Sempre minacciata
Ha trovato la via del riprese delle riaffermazione dei propri valori costitutivi quindi la Resistenza ha gettato un buon seme ha creato tra l'altro
Prima la costruzione la costruzione ricco le condizioni per la costruzione di uno di di un edificio
Che può essere fortificato e aggiornato ma che non può essere abbattuto mi riferisco alla Costituzione repubblicana ma detto questo bisogna calarsi nella realtà odierna per ripartire approfondire e discutere noi
Ciò che la gente i compagni già conoscono ma che vogliono ancora sapere e conoscere meglio approfondirei
Consigliano all'odierna realtà sociale e politica e le minacce che insidiano alla democrazia
Non perché l'attuale maggioranza possa puntare alla sua distruzione
Ma perché può scadere la sua qualità cioè ciò può accadere ogni perché si manifesta sempre più la tendenza a realizzarlo nel ridimensionamento in senso negativo del rapporto tra cittadini stato istituzioni con tutte le le relative conseguenze
Un bilancio positivo di alcuni decenni tempestosi difficile faticosi ma anche ricchi di successi e conquisti sono purtroppo oggi soffocati
E speriamo che non siano cancellati anche se le nubi che si addensano segno la tempesta
La minaccia è oggettiva direi è palpabile
Lo sviluppo delle tecnologie non ordinato nell'interesse generale
La concentrazione in varie forme del potere economico mettono in pericolo alcune conquiste democratiche diritti fondamentali
Vi è poi la questione delle questioni ossia quella dell'informazione
Ma anche il mancato pieno impiego delle forze del lavoro l'indipendenza della ricerca scientifica la crisi finanziaria dello Stato e si potrebbe continuare nella lunga elencazione in contrapposizione di estate via tuttora
Anche nella realtà di oggi l'esplicarsi
In molti molti ambienti di una operano Nesta e preziosa di compagni che hanno sempre custodito i diffuso dietro la semplicità
E alle volte la difficoltà del linguaggio sentimenti autentici di democrazia e solidarietà
E con essi la passione la volontà di non rassegnarsi al fatto che in questo Paese deve avvenire oggi spazio ed emergeva il suo ruolo la legge del più forte del più violento del più furbo ed è il più potente
Però mi pare che in questi mesi di governo delle destre incominci seppure a fatica a farsi strada tra l'opinione pubblica qualche incertezze perplessità
E in ispecie tra coloro che delusi dalle malefatte dei governi e di gran parte dei dirigenti politici
Desideravo delle novità volevo dal credere nell'immaginario del miracolistico dimenticare il passato anche più nefasto
L'andamento delle cose dimostra che il governo delle destre e i partiti che lo sostengono si presento dopo davano tuttora nonostante i tentativi di mimetizzare la verità come dei cantieri aperti e il susseguirsi di determinati avvenimenti
Dimostra infatti che per i principali della Fininvest è meno facile del previsto è di origine mai una coalizione e non me lo dice riferisco solo a Bossi nervose inquieta
In cui voglio ogni parte deve fare i conti con la propria storia e cultura
Con le aspettative degli elettori con la voglia di potere dei nuovi centri politici ed economici
Rendere ricco e approfondito dibattito
Che eseguì avanza questi e altri argomenti saranno trattati e approfonditi
Io voglio solo sottolineare la necessità di riflettere capire mai
Le ragioni che hanno determinato un grande aumento di voti del movimento sociale italiano
Aumento giunto inaspettato diversi ambienti e dirigenti politici
Così come vanno attentamente eseguite anche le iniziative proposte di Alleanza Nazionale
Mi riferisco non solo alle dichiarazione di enorme gravità
Rilasciate su questioni di politica estera come quelle relative alle rettifica dei confini orientali solo sulle liste della del e la Dalmazia
No alla posizione assunta nei confronti della Slovenia
Ricordo apriamo che le dichiarazioni e le prese di posizione in in politica estera sono accompagnate anche da questioni che ha riguardato dalla politiche in Terna che non sono meno gravi
E tra queste cito quella poi frettolosamente ritirata dell'annullamento della tomba Dodicesima delle disposizioni transitorie e finali della Costituzione
Le provocatorie campagne contro la resistenza l ambiente amnesie chiamiamole così del Ministro della Difesa in occasione della celebrazione della Liberazione di Roma
Le affermazioni di Fini su Mussolini e il fascismo
E lecco negativo suscitato in Europa e nel mondo per la presenza neofascista nel governo che per quanto affermato su tale argomento dallo stesso presidente del Consiglio
Io credo che dalla negazione dei valori dell'antifascismo ne è derivato il nuovo difficile caso Italia
Che comporta tra tra l'altro con isolamento internazionale del nostro Paese
Gli allarmi lanciati dei capi di Stato dal Parlamento europeo da enti e associazioni dimostrando che non è sufficiente affermare che il neo fascismo non è un problema
Perché legittimato dal voto popolare
Emerge invece che una questione fascista esistenti che comporta tra l'altro buon isolamento internazionale che il modello italiano e temuto per il contagio che può provocare
Ben altro ci vuole che la cosiddetta pacificazione l'impegno antifascista e e deve essere di grande attualità perché oggi più che mai con il mutare dei tempi di quei valori che quei principi abbiamo davvero tutti tanto bisogno
Come il primo intervento la fila mensa passo
Ma innanzitutto mi sono posta di fronte ad un problema cioè come appunto vivere questo cinquantesimo che come il nostro Paese può vivere questo cinquantesimo come prima accennava Casali
Non come un fatto celebrativo ma come un grande fatto di riflessione generale
E soprattutto il riferimento le nuove generazioni a coloro che non hanno vissuto direttamente la resistenza e la costruzione dello Stato democratico in prima in prima persona
E come far sì che questo sia un passo in avanti verso una democrazia progressiva
In una situazione di grossa difficoltà e anche di grandi contraddizioni difficoltà che sono di carattere economico che sono di carattere istituzionale
Che sono anche naturalmente di credibilità di questo di questo governo
Questo elemento diciamo di forte contraddizione si pone soprattutto per le giovani generazioni come un fattore di instabilità di preoccupazione
E credo ci pone anche di fronte alla necessità e di riflettere come questi che sono stati i valori fondanti della nostra Repubblica della democrazia possono essere oggi riproposti
Ma riproposti nella dimensione che pongono queste situazioni nuove questi nuovi aspetti che si aprono sia in campo nazionale che in campo internazionale
I valori che ci sono stati trasmessi quelli della libertà della democrazia e della pace della giustizia e della solidarietà
Come si possono riproporre in questo in questo clima un clima che fortemente permeato anche da una situazione internazionale difficile
Credo che tutti noi che viviamo questo senso di incertezza di privi di preoccupazione
Questa difficoltà anche a capire come collocare appunto questi valori della pace della solidarietà degli altri popoli di fronte all'esplodere di queste forte contraddizioni che si basa non su
I tagli emerge di integralismi sul piano eh dico sul piano religioso sul piano culturale
Integralismi che hanno portato a quello che hanno portato per quello che riguarda la situazione dell'ex-Jugoslavia una situazione ancora tutta aperta
E a quello che è avvenuto nel Ruanda ma tante guerre regionali che stanno avvenendo che stanno
Uccidendo facendo migliaia di vittime senza che se ne parli come questi due casi che sono stati al centro della della cronaca di questi mesi di questi ultimi anni
Ma e virile svegliarsi dell'integralismo religioso anche in realtà come come l'Algeria
In Paesi che sembravano avviati verso un processo di Democrazia in qualche modo conquistato attraverso la partecipazione del Popolo rafforzato da questi da questi anni di collaborazione di ruolo internazionali
Ma anche integralismi che sembra un nuovo più subdoli più e in qualche modo scollegati dalla realtà generale e che invece sono
A mio parere preoccupanti
Suo nuovo fortemente dire condizionanti e in qualche modo influenti anche sul dibattito più generale pensate quello che sta avvenendo in America dove gruppi di anti abortisti perseguono questa linea fortemente integralista appunto contro contro la porto colpendo i medici abortisti uccidendo persino come come avvenuto in questi mesi
E quindi ponendo con forza una contraddizione che nel problema spesso cioè forze che si propongono per la salvaguardia della vita che distruggono una ditta il nome di questa di questa loro
Di questa loro idea
Questi di questi elementi di integralismo noi purtroppo troviamo alcuni portavoce direi anche autorevoli nel nostro paese credo che abbia fortemente colpito tutti quanto ha detto
L'onorevole Pivetti
Al convegno di Comunione e Liberazione a Rimini
Quanto ha detto anche sulla legge centonovantaquattro oltre che su questo spiccato stato in qualche modo confessionale
C'è una legge centonovantaquattro che è frutto non solo di un'elaborazione del ET un'approvazione
Del Parlamento ma che è stata frutto anche di un referendum quindi di una espressione popolare che a riconfermato la validità di questo strumento dove naturalmente l'apporto non era visto come sistema di controllo delle nascite ma come possibilità diciamo di fronte alla situazione
Irreversibile di fronte alla necessità di lasciare alla donna la possibilità di scegliere di fronte ad un problema così importante così decisivo
E così personale come quello della della nascita e così legato diciamo
A al alla necessità di costituire degli strumenti che mai sono stati costituiti per rendere la maternità come un fatto effettivamente di espressione di responsabilità
Preoccupa anche lo scontro frontale che pare si sia aperto oggi al Cairo con questa conferenza mondiale dell'ONU sulla problema della sovrappopolazione
Dove pare difficile fin dalle prime battute che si possa costituire immediatamente un dialogo positivo e dove mi pare che sia abbastanza critica la posizione che ha assunto che assunto almeno il nostro governo comunque gli esponenti
Del nostro governo mandati a questa a questa conferenza
Che in qualche modo non ha consentito un confronto ampio e aperto ma a seguito su un tema così delicato come quello della sovrappopolazione che mette in discussione tutto una serie di equilibri che mette in discussione il rapporto tra Paesi sviluppati e sottosviluppati che mette in discussione appunto
La necessità di trovare degli strumenti che siano di regolazione delle nascite attraverso una crescita non solo economica ma anche sociale e culturale di queste popolazioni ebbene attorno a temi così decisivi
Sarebbe stato necessario un ampio dibattito un ampio confronto ma ancora questa questa in quest'occasione il il Governo ha dimostrato una posizione di chiusura e una posizione che è diciamo espressione di una di una maggioranza litigiosa divisa
E che in qualche modo rispecchia le posizioni che sono state espresse dal Vaticano senza che attorno questo si sia aperto come dicevo prima un confronto ecco quindi come questi elementi queste queste preoccupazioni questi questi fatti pongono tutti derivante necessità almeno chi crede fortemente nella necessità che questo cinquantesimo sia una forte occasione di affermazione di questi valori in una dimensione nuova
Ecco pone di fronte alla necessità di costruire questi e valori in una dimensione diversa
Per far sì che queste generazioni riescono in qualche modo a ritrovare quel necessario slancio ideale
E e anche direi quelle necessario slancio per ridare vita alla politica
Noi in questi ultimi anni dopo Tangentopoli
Abbiamo vissuto in una dimensione in cui in qualche modo la politica è stata messa all'indice e forse anche questo risultato elettorale frutto di questa di questa dimensione
Ecco in questa in questa fase invece qualcuno nei giorni scorsi ha fatto su un importante quotidiano
Un elogio alla politica e io devo dire ho detto finalmente nel senso che finalmente si è riscoperta latine costiere che si incomincia a riscoprire la dimensione della politica
Come fatto dialettico come fatto di confronto come fatto di crescita come fatto di governo e non come fatto negativo non come fatto di corruzione non comicamente come fatto di potere
Ecco c'è bisogno di questo c'è bisogno di questo slancio ideale c'è bisogno di questo slancio per riscoprire quindi attraverso appunto
La rimessa in discussione di questo di questo passaggio difficile del nostro paese c'è bisogno di riscoprire il valore
è della politica e quindi attraverso questo il valore della della crescita dei popoli e della crescita umana
Oltretutto lui
Quando poniamo il problema della pace poniamo
Un problema per il quale
Le risposte oggi possono essere tante e diverse non c'è più una divisione di campo non c'è più la divisione in blocchi
Come collocarsi di fronte al problema che oggi è aperto che come mantenere la pace eccome soprattutto intervenire come soprattutto e costruire la pace laddove la pace è stata distrutta
Dagli integralismi dalle divisioni interne
Dalle rotture che nascono ancora da una dimensione storica e culturale antica quale ruolo deve a vere in questa fase un organismo internazionale quale ruolo povere l'ONU ma anche quale ruolo devono avere forze politiche e quale ruolo devono avere il popolino abbiamo visto una cadute di tensione attorno invece a questo forte necessità di costruire una partecipazione complessiva a questa nuova fase della convivenza della convivenza tra i popoli e anche questo io lo pongo come problema
Come problema proprio perché
Se
Attorno a queste questioni noi non riusciamo a costruire questo
Sforzo complessivo generale io credo che effettivamente abbiano buon gioco quelle forze che nel nostro Paese nella nuova maggioranza hanno cercato in qualche modo sono in qualche modo di colpire
Non solo la Costituzione ma anche alcune delle degli elementi base dei valori di base dei quali è nata la nostra democrazia e la storia di questo
Di questo nostro di questo nostro Paese
E come
Noi quindi riusciamo a coniugare la il valore della democrazia che e anche il valore che si dà alla libertà individuale coni il bisogno di sicurezza c'è un grande bisogno di sicurezza però c'è anche un grande bisogno di libertà individuali di rispetto delle differenze pensate a quanto sta avvenendo soprattutto nelle grandi metropoli rispetto a questo problema
Come coniugare e
L'informazione con il potere o l'informazione con i diritti dei cittadini questo è un altro grande tema che si pone come elemento di sviluppo oppure di involuzione della democrazia come coniugare un nuovo sviluppo economico che tenga conto di come oggi si pone il problema del lavoro come si pone il problema della solidarietà fra le generazioni e la possibilità comunque di governare questo processo attraverso lo sviluppo democratico ecco questi sono trenta i grossi temi che le nuove generazioni hanno di fronte nuove generazioni che dicevo prima
Non hanno dentro quella io dico quel granito che si è in qualche modo costituito attraverso la partecipazione di quelle generazioni che hanno vissuto la resistenza che hanno in qualche modo costruito la Repubblica che hanno costruito il dettato le regole della nostra della nostra democrazia ecco
Credo che il dibattito come quello che noi svolgiamo questa sera passa vere
Un ruolo importante in questo senso e credo anche che imporre queste questioni oggi sia un dovere di tutte le forze politiche soprattutto delle forze democratiche e di progresso
Perché solo ponendo questi problemi solo dando risposte queste questioni che noi effettivamente possiamo pensare di costruire nel nostro Paese prima di tutto una condizione di alternativa e costruendo una condizione di alternativa possiamo rafforzare la democrazia e soprattutto attraverso questo io credo sia possibile anche uscire da questa fase di crisi profonda che ha lacerato il Paese che era citato le istituzioni
Che ha lasciato dentro anche ognuno di noi e da cui oggi è importante uscire se non vogliamo effettivamente che si determini un'involuzione
Nel nel nostro Paese e non solo ma attraverso questa evoluzione anche un'evoluzione più complessiva che riguarda la dimensione internazionale che non ci fu in cui noi ci collochiamo che quelle europea perché io non ho parlato
Ma concludo qui questa prima questa prima fase
E dicevo questa dimensione europea in cui noi ci dobbiamo collocare non solo con una forza e una capacità di contributo complessivo più generale ma anche dando risposta anche qui alcuni noti il nodo dell'esempio
Del decentramento che può essere definito attraverso il regionalismo il rapporto tra cui sto e uno Stato unito
Attorno a ad alcuni valori alla Carta costituzionale il rapporto di questo con con l'Europa nel momento in cui addirittura si parla di un'Europa a due velocità
E quindi in qualche modo traverso questo processo evidentemente una possibilità di divisione
Del
Dette dei di quei Paesi che oggi invece dovrebbero in qualche modo costituire fortemente non solo una parte importante di quest'unione europea ma essere anche elemento di collegamento con quelle realtà
Dell'Africa dell'Asia a noi più vicine con cui è possibile costruire fortemente un dialogo ecco più quindi
Che dare risposte cercavo questa sera di porre in questo dibattito le questioni che mi sembrano più utili a rendere effettivamente vivo concrete vitale questa grande importante occasione che il cinquantesimo della Liberazione
Grazie anche a mensa Passoni la parola a Luigi Granelli
Cartone volentieri nel dare il mio contributo a questa riflessione
Dai richiami cara basso che ha fatto momento fa
E noi ci troviamo a riflettere su cose avvenute cinquant'anni fa
Ma non in una sede di storici
Pongo in un ambiente scolastico ma in un ambiente politico che guarda ai problemi del suo tempo
E quindi dobbiamo semmai questo il compito almeno degli uomini della mia generazione
Aiutare i giovani a capire quello che accade in questo momento come porvi rimedio e se c'è nella nostra storia qualche insegnamento che non vada gettato via insieme alle cose negative che pur sempre
Fino alla storia e ci sono
Io lo so bene perché i danni che continua a insistere su questo argomento
Che c'è una riluttanza dei giovani a leggere le cose del passato come le abbiamo vissute noi tutto è comprensibile capita a tutte le generazioni
E non è questo il punto di partenza dalla nostra riflessione sbagliamo
Se noi pensiamo di ridurre la resistenza all'antifascismo la Costituzione la nascita dalla Repubblica come a un fatto in sé
Completo che serve da spartiacque nella storia nazionale per dividere il bene dal male i buoni e i cattivi sbagliamo
Perché l'antifascismo e la Resistenza la Costituzione sono stati delle pagine importanti dalla storia nazionale
Che hanno avuto Effetti sullo sviluppo del nostro Paese ma sono fatti dal mondo rendere mitici da penetrare con la critica da capire
Età attualizzare il se è possibile
Però questo è il mio spirito
E tanto volentieri da quello che oggi i giovani tendono a voler fare
Sono di fronte al crollo di tante certezze
Quella che viene chiamata cerco realizzazione hanno il nome soltanto perdita del senso religioso dalla vita ma anche perdita dell'ideologia del valore applicato alla storia e alla politica
E hanno un grande bisogno di cambiare le cose
Di creare una situazione che non riproponga più questi guasti
Quindi
Come realizzare la pace come fare la giustizia come cambiare la classe dirigente come realizzare cioè un un cambiamento profondo nella vita del nostro Paese ha di fronte ai problemi che ci sono oggi tutto questo salutare
Però vorrei dire ai giovani che guardano giustamente alla realtà in questi termini
Che non è casuale
Che insieme a quest'ansia di cambiamento e di novità
E a questo desiderio di fare delle cose nuove che non sono mai la ripetizione dell'antico
Appaiono sullo sfondo delle cose che non sono nuove e che sono assai pericolosa
Per esempio cosa c'entra con la voglia di cambiamento invece apparire da Lagarde ha l'arroganza del potere che tende ad affermarsi e con brutalità
Che rapporto hai il desiderio di novità col tentativo di eliminare ogni pluralismo e stabilire dei blocchi contrapposti il bene e il male dove non si capisce più nessun diversità di valutazione
Cosa c'entra con la novità l'affermarsi sempre più prepotente e degli interessi forti direttive prepotenze l'emarginazione dei deboli dei poveri dei disoccupati
Abbiamo visto in questa estate una esibizione secondo me scandalosa di Lille di Oak Biglia residenze per personali che sono diventati luoghi dalla politica commesso nella politica dalla novità fosse un fatto proprietario che non tiene conto delle condizioni generali del Paese allora
Il monito che io voglio lasciare questo
Nel costruire la novità c'è da selezionare quello che va nel senso della novità e quello che può essere riciclato come un ritorno al passato non del passato che rivendichiamo noi quando facciamo le celebrazioni una resistenza
Ma il passato che abbiamo subito che hanno subito tanto da generazioni prima di quelli di adesso
Allora qui consentite a me poi l'onorevole Iotti sarà più preciso su questa
Divenire
Che con serietà noi dobbiamo raccomandare ai giovani
Nel momento in cui affrontano tutti i problemi nuovi che sono sul tappeto di non buttare via tutto il passato come se il passato non entrasse nelle cose che stanno accadendo
Intanto bisogna respingere un luogo comune
Che è quello di ritenere che siccome sono passati cinquant'anni dalla Liberazione
Il tempo ha logorato ogni cosa i torti e i meriti erano un po'di qua e un po'di là bisogna cancellare tutti e fare una pacificazione come si è rappacificato e non fosse già intervenuta immediatamente dopo la Resistenza
Questo tentativo di una Pseudo appare pacificazione che tende non a leggere criticamente quello che è accaduto ma cancellare quello che è accaduto badate bene non può essere accolta perché non si cancella solo una pagina di storia
Si tolgono le basi di legittimità al processo di cambiamento di cui oggi abbiamo ancora bisogno e poi vedono di spiegare il perché
Intanto vorrei dire a De Felice a quanti come De Felice continuano a ripetere questa tesi dell'azzeramento di tutto
Che
La resistenza e l'antifascismo non cominciano cinquant'anni fa
E guardate che questo lo dico perché a riferimento a quei problemi di oggi
L'antifascismo in Italia comincia negli anni Venti
Non abbiamo mai visto dei gli antifascisti così guerriglieri da far risalire ogni male al fascismo
Anzi
Mariotti ricorderà
Che molti democratici e antifascisti degli anni Venti polemizzato giustamente con Benedetto Croce
Perché volendo mettere tra parentesi il fascismo
Dimenticava che il fascismo e anch'esso originato da un modo parziale durante il Risorgimento di costruire lo Stato con l'assenza di partecipazione delle grandi classi popolari quindi
Non è solo il fascismo c'è qualcosa nella storia italiana che viene prima del fascismo
Che ha generato il fascismo e che potrebbe generare qualcosa di diverso dal fascismo ma ancora estremamente pericolosa anche ai nostri giorni
Allora
è la e esatto la stessa definizione di una storia conferma questo
Allora
Quando qualcuno al giorno d'oggi cerca di dire sì ma in fondo anche il fascismo ha fatto cose buone cose negative certa possiamo anche discuterne nella vita di ciascuno ci sono cose buone cose negative
Ma non è che sono cominciate dal trenta in avanti dal trentaquattro a trentotto in avanti le cose
Che vanno rivalutate guardiamo agli anni Venti
Gli anni Venti
Quelli che la pensavano diversamente dal fascismo sono andati in galera sono andati in esilio c'erano i tribunali speciali
L'agenda è andata al confino non poteva esercitare la sua professione siano se scriveva al partito fascista
E Mussolini smantellò persino lo Statuto Albertino che era un minimo statuto di garanzia liberale consegnato oggi la Risorgimento quindi intanto diciamo che questa prova non si può cancellare
Non si può cancellare perché e la storia di una dittatura che addirittura rinnegato le origine dalla costruzione dello Stato unitario e ammesso non solo le premesse della dittatura ma direttore della guerra e del disastro che abbiamo avuto successivamente
Allora a me non interessa dei fascisti in quanto tali
Mi interessa che questo germe del fascismo
C'è da risolvere in maniera violenta e autoritaria i problemi che invece vanno risolti con la democrazia e la tolleranza può sotto specie diverse a tornare ancora anche oggi ed illustrare il senso di novità che i giovani vogliono realizzare
Secondo elemento
Se questo si può dire per il fascismo
Egualmente noi dobbiamo dire in termini critici seri dell'antifascismo dalla Costituzione
L'antifascismo
è stato importante
Insieme alla resistenza non solo perché si è battuto contro il fascismo
Prato mettiamo tra parentesi anche questa
L'Italia ha potuto riconquistare il suo onore internazionale perché i partigiani hanno fatto una lotta militare contro i fascisti e nazisti perché in base a questa lotta Vegas spera di poter andare a Parigi alla conferenza di pace è distinguere tra il popolo italiano il fascismo odierno due cose diverse quindi anche questo non è una cosa da cancellare molto facilmente non a caso
Mentre c'è il rischio di destra in Italia cominciamo di nuovo a perdere il nostro prestigio internazionale che avevano avevano riconquistato allora
Ma quello che è importante dalla Costituzione non non ha la sua parte giuridica soltanto e che con la Costituzione noi abbiamo affermato in Italia il pluralismo politico
La diversità delle idee che nella tolleranza hanno discusso per cercare le soluzioni migliori e hanno gettato nella Costituzione della Repubblica i fondamenti di uno Stato moderno
Quando io sento dire oggi
Da qualche ministro che non ha ancora rinnegato il fascismo
Che ci pensa lui a chiamare quattro o cinque persone
Perché studino per tutti noi una nuova costituzione dall'imporre nuovamente al popolo italiano
Io debbo sottolineare anche ai giovani che questa una strada estremamente pericolosa
Perché la Costituzione italiana non è un fatto giuridico è una conquista che tutto il popolo ha raggiunto attraverso una partecipazione democratica futurista in questo mondo globalizzato queste formule il sadico bisogna che noi ci rendiamo conto che toccare la Costituzione nonna la parte ordinamentale dello Stato
Ma natante dei valori che hanno fermato la giustizia la solidarietà la rimozione degli ostacoli che non la società impediscono l'esercizio dei diritti significa non solo andare in senso contrario alla storia ma far vacillare quel completamento del Risorgimento che fu la Resistenza dal punto dei vista costituzionale dell'ordinamento dello Stato
Quindi ci sono delle cose
Che hanno un loro valore
Ci sono degli errori che sono stati compiuti certamente
Tangentopoli
La gestione clientelare del potere il rinvio continuo delle riforme che sarebbe stato meglio fare
La questione morale che ha finito col devastare l'opinione dei giovani la figura stessa dalla politica son tutte cose che dobbiamo vedere dovevano tener conto che ha pesato sulla vita italiana anche la spaccatura del mondo in due blocchi contrapposti che ha impedito la continuazione di una unità tra le forze popolari per tradurle nella realtà quello che la Costituzione aveva sancito sul piano giuridico
E quindi io mi rendo conto di tutto questo
Ma porto per ragioni di tempo la mia ripresero adesso ai problemi di oggi
E dico
Si ripropone nuovamente
Il problema di trovare
Uno stato la chiamano la Seconda Repubblica ma secondo me c'è quasi il peggio della prima che riemerge
Creare uno Stato dal nulla cancellando tutto il resto non c'è stato il Risorgimento non c'è stato il fascismo non c'è stata la Resistenza non c'è stata la Costituzione dobbiamo fare un nuovo Stato
E chi lo fa questo nuovo stato
Non più un popolo che ha pagato in termini di sacrifici andando sulle montagne facendo morire i giovani che variano molte speranze che poi nella libertà e nel rispetto reciproco si è dato un affidamento dello Stato
Ma qualcuno che a Vienna dal di fuori
Cioè un potere arrogante
Che vince le elezioni con un imbroglio usando la legge elettorale in un modo al Sud e in un modo al nord
Che è diventato governo tende a trasformarsi in stato occupando le presidenze delle Camere tentando di occupare la RAI manipolando la televisione facendo l'attacco Bankitalia e questo potere arrogante che si sovrappone alla società
Dovrebbe dettare la nuova costituzione alla nuova repubblica batte quella vecchia la causa di tutti i tradimenti e di tutti i delitti che stanno davanti al padre no non è così non è così cioè i giovani cadono il gesto Calella non possono costruire il futuro
Perché il futuro ha bisogno di pluralismo
Diversità di partecipazione dei cittadini alla vita politica mondi suddetti manipolati dalle televisioni
No anche gente che va a votare ogni cinque anni e poi esce di scena perché c'è chi cioè c'è chi provvede a tutto pensa a tutto
Questo è un ritorno al passato ma al peggior passato cioè al passato autoritario antidemocratico elitario che non è quello che possono volere giovane anche se vogliono costruire qualcosa di diverso dall'antifascismo dalla Resistenza che abbiamo vissuto noi allora le mie conclusioni
Chiedo scusa per il tempo se fossero impiegati ma il mio auspicio
Ed è il contributo che noi dobbiamo dare quelli della nostra generazione
Non dobbiamo fare la retorica dalla Resistenza gli ostaggi e chiede tempi andati non dobbiamo pretendere di dettare le soluzioni ai giovani che devono trovarsi alle da soli
Ma noi dobbiamo ricordare queste cose
Sulle quali altre generazioni hanno già pagato la loro incapacità di capire
E noi possiamo aiutare a capire che oggi si esce dalle difficoltà attuali difendendo alcune conquiste storiche che non vanno confuse con le cose negative che dobbiamo cancellare dal nulla
L'intesa fra le forze popolari
L'intesa fra le forze democratiche qui si è parlato di democrazia progressiva Gebbia conta aderenti alla continuità democratica in un momento come questo poi vedremo se sarà più o meno progressiva ma adesso corre rischi e pericoli una democrazia tout court
Bisogna che l'opposizione in Parlamento si faccia sentire
Che il Paese non sia abbandonato alla rassegnazione perché c'è sempre chi spiega dopo verranno tempi migliori
Bisogna che ci mettiamo in testa che al di là delle nostre divergenze il punto fondamentale è la difesa strenua dalla parte positiva dalla Costituzione che può essere base per un salto in avanti e per con i cambiamenti del futuro
Un mio amico col quale ho fatto tante battaglie che anche nella sinistra riconosciuto don Giuseppe Dossetti qualche mese fa che Milano ha lanciato un allarme
Ha detto attenti se toccano la Costituzione
Augurato che in tutte le regioni nascano comitati in difesa dalla Costituzione
Dove uomini diversi non si utilizzano perché sono diversi ma cerchi non unità sulle cose da difendere perché nella diversità si possa costruire nel futuro ma un futuro libero è un futuro democratico
Matteotti è stato assassinato non meno di don Minzoni serrande donati sono andati in esilio e hanno pagato come hanno pagato garantito agli atti ed altri
Cattolici comunisti liberali hanno pagato dei prezzi altissimi e ci hanno consegnato una realtà che nella gestione concreta poi noi abbiamo contribuito in parte a rovinare ma che dobbiamo salvare nella sua parte sostanziale che è l'unica che può evitare
Nell'annebbiamento generale ha un potere arrogante che viene dagli interessi economici di sovrapporsi ancora una volta al popolo che Benedetto sovrano attraverso i sondaggi mai privato dalla sua sovranità attraverso l'involuzione politica autoritaria
Questo dobbiamo fare
Noi dobbiamo aiutare i giovani a farlo ma tocca soprattutto i giovani a fa quindi non vedete
Nelle cose che noi diciamo guardando al passato della nostalgia io personalmente non no
Tranne una cosa non vorrei che le nuove generazioni pagassero come quelle che hanno pagato il fascismo perché hanno sottovalutato la conoscenza storica delle cause che hanno portato all'autore per
Grazie
Luigi Granelli aggiorna la parola prego l'ultimo intervento di questo prima tornata a Nilde Iotti
Debbo dire
Che
Prima di tutto che condivido fino in fondo le parole che sono state dette da Luigi Granelli
E mi pare
Nel suo intervento
Abbia toccato con molta efficacia e con molta realtà senso della realtà
I problemi di
Che si pongono oggi in relazione a quella che è stata la faticosa vicenda dico fatti comunista
Micelli Rita dal momento della liberazione evita prima perché ha ricordato anche prima
Fino Antonucci
Io credo che sia giusto
Dare questo carattere alla universale il cinquantesimo anniversario della liberazione del nostro Paese
No non ricordare cioè soltanto il momento di floor via di esaltazione questo ha portato con sé
Anche acqua estro c'erano otto perché guai a noi se dimenticassimo quella testata alla resistenza
E il valore dei cittadini italiani in particolare dei giovani nel corso della Resistenza
E Cia nella Resistenza ottenuto
Sono pienamente d'accordo
Che se oggi abbiamo un trattato di pace
Firmato
La mila novecento quarantotto se non vado errata un trattato di pace che riconosce all'Italia il diritto in azione la libera indipendente lo dobbiamo e lo dice il trattato di pace al suo inizio alla lotta
Condotta da i cittadini italiani durante la Resistenza questo non lo dobbiamo mai dimenticare perché questo ha fatto sì
Che abbiamo riconosciuto fin d'allora la possibilità di partecipare alla vita internazionale d'Europa e anche del mondo intero il che non è cosa da poco per un Paese che voglia essere un Paese considerato da tutti gli altri Paesi del mondo
Ho dovuto dare
A questa sera al cinquantesimo si è detto una sfida continua
Ed è vero e io sono molto d'accordo su questo
Perché il giorno dopo la Liberazione
Quando si è trattato di scrivere l'assemblea la Costituzione della Repubblica
Innanzitutto insieme al voto per la Costituzione
Si è posto il primo problema drammatico è difficile la prima sfida scegliere tra la monarchia Repubblica
E Sensi pensa che il re
Aveva abbandonato
Il suo Paese ed era si era rifugiato al sud
è c'era da pensare
Che la monarchia fosse terminata in Italia
Eppure tutti noi ricordiamo che quella battaglia
Una battaglia civile risolta col voto del il due giugno attraverso il referendum monarchia Repubblica
Fuoco una ma una battaglia molto difficile piccola non risultato
Che molti di noi non si aspettava da in quella misura
Perché non lo dobbiamo dimenticare
Andava no alla a Repubblica dodici milioni di voti dei cittadini italiani
E alla monarchia dieci milioni di voti con l'indifferenza di due milioni male spiega nulle erano esattamente due milioni quindi immediato di Colosso dei monarchici a chiedere che si verificassero
Le Schede nulle
Per vedere se vinceva monarchia o Repubblica cioè risale un'altra volta in forme diverse la verifica del referendum
Io ricordo ancora anch'essa è un avvenimento tanto lontano esattamente credo il quattro il cinque di Giugno del mille novecentoquarantasei
Quando alla
Non dalla televisione il che non c'era ma alla radio
Si ascoltò i risultati della Repubblica e della monarchia
Annunciati dal presidente della corte di cassazione si è verificata il numero dei rischi ed è come erano state attribuite
Per il crollo doc questo presidente della Corte di Cassazione tra parentesi che era monarchico chiudo la parentesi e se i voti
Tanti alla monarchia tante alla Repubblica tante schede ad uso delle ma non visse la Repubblica è proclamata Denis è che il risultato Co politico del referendum sarebbe stato annunciato in una prossima seduta
Eh ecco io credo che dicendo questa cosa dico una cosa che a voi può sembrare normale
Ma dirlo in quel momento in un paese teso o al massimo per sapere i primi risultati di elezioni libere
Dopo vent'anni che gli italiani non avevano elezioni libere
Era davvero a sfidare l'opinione pubblica
Io ricordo molto bene nella federazione del mio partito arrivare capi partigiani che conosceva che conoscevo molto bene
è mettere sul tavolo del segretario della federazione la pistola dicendo o vince la Repubblica oppure
Noi riprendiamo combattere
E non era una parola buttata al vento evacuò esto lo spirito che c'era nel nostro Paese
Pure
Quella difficoltà fu superata
E la Repubblica e bisogna rendere no odore agli uomini che hanno avuto il coraggio di affrontare quella situazione il Consiglio dei ministri e in primo luogo che proclamò il Consiglio dei ministri come era previsto anche dalla legge proclamò la Repubblica e nominò capo provvisorio dello Stato
Il Presidente del Consiglio allora De Gasperi a cui in tocco alla non facile impresa credo anche piuttosto pericolosa di andare al Quirinale
Dal
Re di maggio come veniva chiamato come fu infatti un re che durò solo un mese in mese di maggio e diede il che se ne doveva andare immediatamente per terra Repubblica aveva vinto
Io ricordo molto bene con una seduta della Camera in cui Riccardo Lombardi che faceva parte di quel governo raccontò questa storia
E disse che Vegas terrà stato malmenato dai degli alleati del re
Pure aveva approntino atto o a sostenere la sua tesi sapendo che dietro disse aveva il consenso
Del governo non ma soprattutto delle grandi forze popolari del nostro Paese
E così io non è il giorno dopo dovette lasciare il Quirinale e andarsene in Portogallo e la repubblica proclama
Ecco allora vedete
La resistenza aveva vinto
Ma al prima la prima prova la Repubblica la lotta era stata molto difficile
E si deve e agli uomini che formavano il governo dei CLN
E alla unità su questa questione
Rutelli ha grandi forze popolari se la Repubblica venne proclamata poi ci fu la costituzione
E anche quello non fu una cosa farcene
Molto spesso io quando parlo soprattutto con dei giovani della Costituzione
No all'idea ch'essi si immaginano o una come dire un'assemblea del tutto tranquilla dove si discuteva con molta gentilezza con molto riguardo lesioni nei confronti degli altri è vero creerà un'Assemblea
In cui c'era molto dispetto gli uni degli altri
Perché chi componeva quell'Assemblea
Era gente nella maggior parte dei casi che aveva dietro di sé una vita o passate in carcere passati in esilio oppure proveniente dalle formazioni per i giovani erano comandanti partigiani le persone un po'po'anziane venivano o dal carcere o dall'esilio
Erano quindi un uomo mini
Forti che avevano conosciuto che cosa significava il fascismo e l'avevan conosciuto sulla loro pelle avevano quindi rispetto gli uni dagli altri ma i problemi non era non farciti
E porterei ne voglio ricordare soltanto tre
Di le opinioni no ne nota uguali
Voglio ricordare in modo particolare
I rapporti tra lo Stato e la Chiesa
Non era un problema farcite
E non era un problema fa uccidere
Non solo perché la concordato intervenuto nel mille novecentoventinove dallo Stato e la Chiesa portava la firma di Mussolini
Ed era difficile a quell'assemblea costituente accettare un concordato
Anche solo come riferimento come nell'articolo sette
Che portava la firma di Mussolini
Ma era difficile atto a valle
Direi al di là della questione del concordato il problema di principi e oltre i rapporti tra lo Stato e la Chiesa
E il succo essa questione anche questo io lo ricordo bene
Si impegnarono e gli uomini più capaci più importanti dell'Assemblea costituente
Togliatti in prima persona in commissione inaugura se impegniamo Nenni disimpegno Calamandrei si impegnò la Mahler fanno Omnitel sono rimasti in gara
Storia italiana non li dimentichiamo
Si impegna o anche fu il solo al discorso ed è gas per i però non ciò come deputato nell'Assemblea costituente perché altrimenti parlava come presidente del Consiglio parlò anche De Gasperi
E io lo ricordo la drammaticità del suo intervento
In cui si sentiva un uomo che dietro le spalle Aveta pressioni molto forti da parte della Chiesa la quale minacciava
Pensate un po'la parola minacciava è forse una parola molto grossa
Ma io credo che vada usata usata ed è nelle parole del discorso di De Gasperi
Di ricordare o un referendum sulla Costituzione
Se non venisse accolto nell'articolo sette il riferimento ai patti della terranno
Significava riaprire in Italia una questione gravissima la lotta tra lo Stato e la Chiesa che aveva minato lo stato italiano dall'ex dalle sue fondamenta
Credevo che fosse un intervento nei nostri confronti perché invece non lavora
Ecco io ricordo molto bene quella su quella dibattito che ricordo anche come tutto il clamore suscitato da quel dibattito porterò a fare a ledere dell'articolo sette
La seconda parte quella che dice ai patti gli rapporti tra lo Stato e la Chiesa sono regolati dai Patti del laterano
Eh no la prima che è la più importante e duratura perché fatti dalla terranno sono stati cambiati potranno essere cambiati anche domani e quindi sono un fatto transitorio
Ma l'affermazione dell'articolo sette più importante di tutti
La Chiesa dallo Stato sono ognuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani questo resta e con essa voi era la soluzione moderna e avanzata di uno Stato laico
Dov'è il problema dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa una soluzione che consentiva ai cattolici e ai non cattolici
Dissentire sì cittadini dello stesso sta era un fatto molto grande e la battaglia fu una battaglia che sconvolse profondamente anche l'opinione pubblica del nostro Paese ma la soluzione fu trovata
In ricordo un'altra e più rapidamente allora si parlava molto di proprietà privata
Che si poneva il problema
Se
La proprietà dovrebbe esistere o no serale cito alla proprietà privata e anche qui la Costituzione dà una definizione molto precisa quando dice che la proprietà privata è ammessa
Ma Tebe a vere carattere sociale
E quindi una funzione sociale della proprietà
E poi ancora di vite Tara proprietà privata proprietà collettiva e proprietà cooperativa
Affermando forme diverse di proprietà che indicavano già qualche cosa ha già un Indirizzo profondamente diverso dell'economia del nostro Paese
Aggiungo ancora
Che lo Stato che si presentava all'indomani della liberazione era uno stato fatto a pezzi
Ma un punto era fermo che Roma comandava dappertutto ciò era uno Stato centralizzato
Allora bisognava fare i conti con l'organizzazione dello Stato
E nella Costituzione
No non senza contrasto e fummo noi e in quel caso dovere parte anzi più che in parte a modificare le nostre posizioni
Nella Costituzione entreranno per la prima volta alle regioni e quella che era stato un sogno dei repubblicani durante il Risorgimento
E anche dei cattolici che sognavano appunto un'Italia federata
Addirittura intorno al papato per un certo periodo e poi abbandonarono questa questa tesi anche in quel momento il contrasto più grande ma la soluzione fu trovata
Perché io ho voluto dire queste cose perché come vedete una cosa dopo l'altra l'assiduità Pera sempre aperti
Bisognava trovare soluzione ai problemi del Paese o indicare la via di una possibile soluzione
E quella cosa fu fatta
Mi consentirete di dire
Tu una di fare una riflessione che a me in questi giorni capita spesso di fare a volte io ho l'impressione dopo il ventisette di marzo
Quando vedo le diverse posizioni che avvengono prese in una su una questione non su un'altra
Ho l'impressione Tessitore nel molto indietro nel tempo esseri che si ripropongono problemi che si sono posti allora ed i salti allora
Per esempio mi dispiace citare questa cosa perché l'ha citato una donna l'ha fatto una donna e per di più Presidente della Camera
Eppure non posso tacere nulla e non posso tacere le critiche nei suoi confronti
Quando c'è stato l'annuncio della conferenza del Cairo
Sulla popolazione mondiale conferenze estremamente importante
Noi abbiamo sentito l'onorevole Pivetti presidente della Camera
Non solo di reiterare legge centonovantaquattro cioè quella relativa all'interruzione della gravidanza doveva essere cambiata ma dire che i ministri democristiani che avevano ha accettato di firmare quella legge
Avevano tradito il te il lo spirito cristiano
E affermare cosa ancora più grave da parte di chi riveste una carica così importante nella vita dello Stato
Affermare
Che bisogna costruire un lo Stato cristiano
Ma io non ho niente contro i cittadini italiani che sono cristiani che vanno a messa che seguono le loro idee ma lo Stato non può essere cristiano
Lo Stato deve essere laico in modo laico nel senso più alto della parola
In modo che i cristiani e non cristiani possono riferirsi alla costituzione dello Stato
Sentendosi entrambi puntuali ettari e liberi di condurre le loro battaglie
Ma se noi volessimo costruire uno Stato cristiano o non cristiano torneremmo indietro di almeno tre o quattro secoli nella storia d'Europa reso o no
Merito
Allora vedete
I problemi che sono stati risolti risolti giustamente io non indicato
Soltanto alcuni ma poi potrà indicata militanti lo Statuto dei lavoratori la giusta causa nei licenziamenti leggi conquistata attraverso battaglie molto dure la lotta contro le gabbie salariali
Mezzogiorno nel Mezzogiorno facendo lo stesso lavoro che nel nord si era pagati di meno perché si era nel Mezzogiorno
E ci vuole molto tempo per liberare l'Italia da una vergogna come con esse
Tante cose sono state affrontate in cinquant'anni ma adesso anche le cose così importanti come quelle che io ho accennato
Sembrano quasi dimenticate
E abbiamo un governo che alla Conferenza del Cairo non mandare il ministro degli Esteri come sarebbe giusto
Manda un altro ministro che io stimo per il suo mestiere e anche per il coraggio con cui affrontare certe questioni
Macché & non vedo perché debba andare a sostenere le sue idee personali e schierare un paese come il nostro come l'Italia che è un paese civile
Assieme agli integralisti islamici
Che per la verità in fatto di diritti civili e di rispetto della persona umana non possono certamente essere citati come un esempio
E possiamo andare avanti di questo passo ma io non posso e non voglio continuare in questo modo
Allora come concludo questa prima parte e vi chiedo scusa anch'io di essere stata molto lunga
Voglio dire che anche quando si presentano questi problemi e gli uomini o della lega o di Forza Italia
Sembra no come dire sembra che si interroghino de davanti a dei problemi nuovi
Che non hanno sono mai stati trattati nella storia d'Italia come se ignorassero la storia di questi cento di questi cinquant'anni
Ho sentito dire dava deputate della di Forza Italia che noi non ci siamo mai occupati
Bella famiglia io vorrei ricordare che le sei in Italia c'è una legge
Degna diciamo di confrontarsi con le leggi sul diritto di famiglia degli altri Paesi europei lo si vede perché noi abbiamo combattuto per dieci anni perché la legge fosse approvata che è vicino a noi lo devo dire perché vero
Ci sono state le deputate e le donne della Democrazia Cristiana che hanno saputo trovare con noi e con le socialiste allora
Un terreno comune per avere un'idea della famiglia un impianto generale della famiglia
Che non fosse quello del vecchio Codice che sembra rimanere tanto caro invece a coloro che oggi sono la nuova classe dirigente del nostro Paese
Allora io credo che non dobbiamo dimenticare tutte queste cose
Dobbiamo stare attenti ai problemi che vengono fuori perché si può portare indietro l'Italia anche senza il manganello a un Period okay ormai cancellato nella storia d'Italia
Anche in questo molto cambiando cose che sono state a affrontate risolte
O almeno con l'indicazione della strada per una rapina soluzione e in questo modo portarci molto indietro in una situazione di estrema arretratezza scusate la lunghezza
Grazie di degli ospiti ora sono alle ventidue e trenta direi che possiamo se siamo d'accordo lasciare di massima un quarto d'ora venti minuti per le domande
In modo da dare poi ai relatori la possibilità di rispondere e concludere così il dibattito fra chi intende porre
Noto banda d'ombre ecco
L'arte dell'altro vediamo se l'altro ieri la tomba
Lei
Ecco
L'erre flemma Antonietta
Dunque premetto che non ha mai fatto politica però sono sempre stato laicamente molto attenta alle realtà
Che riguardano tutti
Tutto quello che è stato detto è sacrosanto e del vero
Penso che molti troppi italiani
Anche se molta di questa realtà e andata scomparendo nel fondo della coscienza e come in una nebbia e consapevole che ha bisogno di far per riportare a galla
Questa consapevolezza anche perché vediamo che siamo io penso più che una domanda è una constatazione che voglio fare perché ho questa grande preoccupazione come me
Io penso che la maggior parte degli italiani se non sono da quella parte in malafede perché di là c'è solo malafede con staccabile flagrante troppi cioè no questo modo di governare non è pulito
E quindi
No
Dico che la gente che assicura
All'inizio oltre
Molto spesso in buona fede sì infatti perché no no no no è chiaro sta a bocca tranquillamente alla notte io penso che questo è diciamo la motivazione della mia preoccupazione perché per troppi anni in quest'ultimo periodo la gente è stata lasciata sola
Partiamo dal periodo più breve avrebbe da che c'è questo governo troppe cose sono accadute molto gravi in decreti non decreti che hanno massacrato l'Italia la stanno massacrando in maniera fulminante
La gente avrebbe voluto reagire
Ma non c'era
L'aggregazione delle masse che una volta alla sinistra aveva il compito di portare avanti quindi la gente è disperatamente sola devo dichiarare
Infatti abbiamo visto e molto attenta si è molto attenta però praticamente ho dovuto per il manifesto promuovere il venticinque aprile e le masse hanno risposto ha dovuto la voce e qualche singolo privato
Promuovere contro il decreto salva ladri e la gente si è mossa cioè la gente ha bisogno della stella cometa che prima era implicito
Adesso è una grande tragedia è sola molti sono caduti nell'indifferenza e hanno paura e si chiudono sempre di più e quindi sempre di più cercano le novità quel qualcosa con l'utopia che sappiamo è tale ma gli altri hanno tanta paura tanta rabbia tanta preoccupazione perché nessuno più li conduce
Cosa potete fare
Questa è la domanda se
Rimettiamoci insieme grazie prego Dondero
No non è qui
Il nome e mi chiamo Angelo Levantini sono un dirigente delle ACLI
Saluto e ringrazio innanzitutto le queste lezioni di storia che è stata commovente e tutti voi avete detto le vostre opinioni vostri pensieri i vostri ricordi
Per il anch'io se poi se permettete o anche un piccolo ricordo per operare col Corriere Della Sera mille novecentosettantaquattro il primo del luglio del settantaquattro il Corriere pubblica la notizia in prima pagina operazione edizione complotto compiuto cos'è stato di fatti una immissione di di capitale di quaranta banche che da quel momento hanno condizionato la vita non solo il Corriere Bati molte per arrivare a questo mi ricordo che lavoravo al reparto rotative invia Scarselli ogni tanto telefonavano c'è una bomba in stabilimento
Più di stordimento favore tutti aveva la polizia non per uno non per due non per tre
Per quattro cinque volte fino a quando sei arrivato ma questo quindi in questi vent'anni c'è stato un martellamento continuo dalla stampa sull'Italia dell'Italtel la gente a poco a poco a poco a poco a poco a poco è crollato
La signora che mi ha preceduto diceva abbiamo bisogno Stella io ho sentito i vostri tra interventi non ho trovato nessun contrasto ecco allora io credo che bisognerebbe dalla storia in questo momento non Buba nascono ma è successo annullare quel famoso viaggio di De Gasperi in America del quarantasette
Quando al ritorno no no no non non annulli alludono diavolo per piacere no cioè cioè ma gli affetti almeno credo crollato il muro di Berlino
No quindi allora bisognerebbe ricominciare
Un cammino a ritroso è necessario che il Partito popolare il PDS incominciano ritrovare una strada comune in nome degli ideali comuni popolare
Qui non c'è problemi di fede o non fede ma c'è proprio un ruolo dell'euro dell'Italia nell'Europa del mondo da salvare
Altri
Roberto Carusi lavora nella scuola e quindi forse per deformazione professionale
Penso che la scuola
Adr grosse responsabilità nel non dare ciò che stasera è stato dato condivido anch'io il ringraziamento è fatto per questa lezione che più che una lezione è una testimonianza complementare nei suoi aspetti
Poi siccome poche sere fa consistito Aronne dibattito estremamente interessanti altrettanto composito sotto il profilo ideologico e molto propositivo
Sulla scuola
Dove si capiva che il discorso molto avanzato dell'autonomia della scuola non era quello su cui punta il nuovo governo dell'autonomia economica tipo tante piccole imprese forse me Fininvest della pubblica istruzione ma era viceversa un discorso di ritorno a scuola socratica come stasera è stato ribadito proprio di capacità critica e chi mi sembra ripeto come le perizie saranno deformazione professionale ma sia mancata
Quelle persone in buona fede come diceva l'onorevole Iotti hanno votato per un'Italietta beautiful
Quello che ha ritratto compiacere stasera e commosso mi che
Andava in prima elementare al momento dalla fine dalla guerra però molti ricordi anche familiari sofferti per cui ho visto il costruirsi
Della libertà invito quanto primissimi nostri ragazzi positivamente in raccontare in prima persona anche una minima testimonianze come questa sera avete fatto dal profilo ben più vasto e globale
Del del parlamento ecco quindi io credo che ci sia veramente qualcuno ha già usato la parola da ritrovare l'utopia l'utopia non può essere più utile forse non possono essere i mondiali né tanto meno chi per interessi più o meno corretti si maschera da ciò che non è il discorso che faceva prime nei degli orti sembra che i problemi non siano stato nel frontale di è veramente vergognoso in quanto sembra dare un calcio a tutta la storia e passate che ne abbiamo vissuto stiamo ancora vedendo quindi io dico da un lato ritrovare questi valori dell'utopia
Conoscere la storia ritrovare quei valori come l'avete trattati voi come sono nelle lettere di condannati a morte della Resistenza
Il Rettore scientemente la bella biografia di un'autrice francese su Pirelli che mostre tutto il calvario di questo rampollo di una famiglia industriale nello scoprire la forza del popolo e arrivare come dice la prefazione tale da insegnante la conosco bene perché per la vedete spesso dice dedico questo Libreria Gazzi perché conoscano questo che è stata una guerra di popolo stasera è stato detto
Perché ciò che è accaduto non debba avvenire prima
E quindi ecco io credo che questo vada davvero ritrovato i fors'anche certa
Simulazione nei moti con i ragazzi io e insegnerà medi inferiori quindi sono ragazzini proprio la fase adolescenziale in famiglia nella scuola
Soprattutto per una coscienza critica nei confronti di questi mass media che hanno veramente fatto male usati per sono strumento favoloso
Questo brutto golpe silenzioso che io credo però sia sconfitti delle vostre parole mi lasciano molte speranze grazie
Nessun'altra in
Ma possiamo passare alla fase conclusiva banche che hanno lo stesso tiene la parola a Firenze a Bassolino
Ma vorrei cominciare a rispondere dall'ultima questione che è stata apposta e che riguarda appunto il problema dei giovani perché è un problema che mi trova particolarmente particolarmente sensibile
Ecco io credo che anche qui ci sia da segnalare una contraddizione il ministro in questi giorni ha parlato di introdurre nella scuola l'educazione stradale
Ma danni nella nostra scuola è stata eliminata educazione civica uno dei nodi principali credo nella in uno stato democratico
è appunto quello della partecipazione dei cittadini e quindi della conoscenza dei cittadini di quelli che sono gli strumenti della democrazia
Ai nostri ragazzi non si insegna come si sviluppa e come si costruisce la democrazia nel nostro Paese quali sono gli istituti quali sono i momenti di partecipazioni quali sono le competenze e questo non
Rimane diciamo solo un un Effetto
Negativo per quello che lega riguarda i ragazzi e i bambini dei primi livelli di scuole ma purtroppo questo poi si trascina anche agli altri livelli di scuole questa è una grave mancanza nel momento stesso in cui il rapporto tra ad esempio cittadini e pubblica amministrazione tra cittadini e Stato diventa uno degli elementi fondamentali
Nello sviluppo democratico del paese c'è un seriamente della storia che finisce può ahimè purtroppo quasi sempre alla prima grande guerra Etra lascia tutta questa parte importante decisiva della storia del nostro Paese da cui poi nasce lo Stato repubblicano e nasce la Costituzione
Ecco questi sono elementi di grave mancanza di cui i giovani soffrono particolarmente e laddove c'è e l'impegno civile sociale
Per confrontarsi con questi con questi ragazzi e laddove c'è insegnante attento sensibile a questi problemi dove vediamo come i ragazzi siano attenti siano partecipi siano vivi riescono anche a produrre delle iniziative di grande significato e di grande valore
Quindi questo penso che sia uno degli elementi su cui occorrerebbe fortemente insistere in questo momento si è parlato di introdurre la lettura
Di levi sulla questione dei campi di concentramento
Quando o alcuni mesi fa un anno fa sono avvenuti gravi avvenimenti di intolleranza contro gli ebrei ma poi se questo non diventa un elemento strutturale dei programmi e nell'organizzazione dell'attività scolastica io credo che queste cose lascino un po'il tempo
Che trovano
Vorrei soffermarmi su un'altra questione molto brevemente
Diceva coi rappresentanti delle arti e che forse
Bisognerebbe annullare diciamo quelli che sono stati i risultati le risultanze di quel dello storico viaggio di De Gasperi
Che bisogna pensare che il muro di Berlino ecco tutto nell'ottantanove quindi forse bisognerebbe fare a ritroso un certo percorso
Ma io credo che più che a ritroso noi oggi dobbiamo guardare avanti dobbiamo guardare avanti nel senso di cercare di costruire
Un un cammino unitario fra tutte quelle forze democratiche che sono presenti del nostro Paese non pensare di ripropporre diciamo così in maniera
Chi in qualche modo forse superata
Quelli che sono stati gli steccati che hanno determinato poi le divisioni politiche così come si sono determinate nel nostro
Nel nostro Paese ma guardare avanti cercando di aprire un confronto proprio sulle questioni da cui anche qui questa sera noi siamo noi siamo partiti ecco sulla questione di fondo programmatiche
Non è naturalmente cercando in alcun modo di partire cancellando l'identità storica politiche culturali di uno di noi ma cercare questo cammino comune
Appunto partendo da queste da queste problematiche partendo da queste da questa situazione grave che oggi si propone e che in qualche modo emargina la partecipazione della gente
In qualche modo crea questo stato di crisi crea questo stato di sofferenza rispetta la possibilità di incidere sugli avvenimenti e in qualche modo richiude ancora di più
Nell'ambito della della casa nel nel nel circuito diciamo così dell'informazione di massa
Quelle che sono invece le potenzialità che potrebbero benissimo essere impiegate per la costruzione di questo percorso democratico io all'inizio parlavo
Della necessità di creare un'alternativa a questo governo ecco credo che solo attraverso un percorso politico che non richiude appunto come diceva rappresentante delle antiche intervenuto negli steccati storici
Le forze politiche al quasi tutte profondamente rinnovate attraverso il percorso di questi di questi anni che oggi si contrappongono a questa maggioranza ma consenta un percorso che ieri penso non debba essere solo tra le forze politiche ma possano anche aprirsi ma debba anche aprirsi a tutte quelle componenti della società che operano nella società anche a livello a livello sociale a livello di opinione a livello di impegno
Nel volontariato
Vorrei poi soffermarmi su una questione perché
La compagna Nilde Iotti cercato nel suo intervento di riprenderla con direi
Con grande passione e riguarda appunto questa questione della sfida continua lei si riferiva ad alcuni tappeti decisive importante di questi cinquant'anni di di conquiste democratiche e faceva un cenno importante da alcune delle conquiste che riguardano la condizione femminile che riguardano la famiglia nel nostro Paese ecco purtroppo e vero che anche se se sono donne queste donne della destra che oggi dicono alcune cose noi non possiamo fare a meno di prima Carle
E questo percorso che è stato fatto e che ha consentito delle conquiste importanti che ha consentito alle donne di diventare cittadini di questo di questo Stato oggi rischiano anche queste di essere in qualche modo cancellate di che essere in qualche modo annebbiate
E addirittura di essere sottovalutate Inès sottoposte dirittura d'un giudizio critico rispetto quello che è avvenuto durante il periodo fascista
Purtroppo ancora dobbiamo parlare dell'onorevole Pivetti che alcuni mesi fa a tetto che durante il periodo fascista Mussolini fece delle cose molto importanti per le donne ecco questa è e non solo una grave direi mancanza proprio per il ruolo
Che l'onorevole Pivetti a per il ruolo istituzionale di rappresentanza dello Stato e di rappresentanza del del popolo tutto
Ma è anche una grave mancanza per quello che riguarda la volontariamente evidentemente di occultare un percorso che le donne hanno fatto attraverso un un po'una una battaglia che si è via via smodata prima
Durante l'antifascismo poi durante la lotta di resistenza a cui le donne hanno partecipato in prima persona e poi successivamente attraverso grandi battaglie che hanno permesso la conquista di una legislazione per quello che riguardava tutto il tema del diritto al lavoro del diritto la famiglia
Del divorzio la legge che istituiva servizi importanti come gli asili nido le scuole per l'infanzia che in qualche modo riconosceva
La parità che dava pari opportunità ecco queste sono state conquiste importanti assieme la legge centonovantaquattro che istituiva i consultori che istituiva quindi una visione moderna e nuova della della famiglia in cui non c'era più un padre padrone ma una famiglia che era un insieme di persone ognuna delle quali aveva un ruolo suo distinto ma Piera elemento forte di coesistenza e i anche di sostegno del della parte effettiva di questa famiglia una famiglia che non richiudeva in sella risposta a tutti i bisogni e che vedeva anzi nella società la possibilità di trovare la risposta a questi bisogni ma non solo come fatto
Di risposta a problemi del privato ma come fatto sociale cioè l'assunzione della maternità come un fatto sociale non solo come un fatto privato
La la regia azione di leggi la l'approvazione di leggi che consentiva di istituire servizi importanti come gli asili nido le scuole per l'infanzia la possibilità attraverso questi servizi di inserire le persone handicappate quindi incominciare questo primo cammino
A riconoscimento del del di del diverso dell'handicappato come una una una un cittadino a pieno diritto ecco tutte queste erano risposte che non richiedevano nel privato
Un fatto che era un fatto un elemento di riconoscimento della cittadinanza del bambino e un elemento di riconoscimento della maternità e della paternità come elemento di valore sociale
Oggi su queste cose e concludo noi stiamo tornando indietro questa è la mia personale impressione proprio perché riproponiamo il tema della famiglia
Con un una visione e e con una risposta che in termini puramente privatistici Dip monetizzazione
E di chiusura all'interno di tutti i problemi che invece sono problemi che riguardano non solo la famiglia non sulla donna ma che riguardano la società perché affrontare il problema dell'infanzia affrontare il problema della terza età soprattutto degli anziani oggi
è un è un problema di crescita culturale sociale e civile come fu è un elemento di crescita culturale sociale e civile la conquista di queste leggi e la realizzazione di questi servizi ecco la sfida continua la sfida è aperta
E non ci fermiamo al cinquantesimo ma certo attraverso questo guardiamo avanti
Grazie
La parola Luigi Granelli dopo aver replica che voglio fare Avellino i tre interventi
La voglio impostare con un giochino che facevamo a scuola per vedere sono operazione recluso si faceva la prova del nove
E allora io vorrei fare una prova del nove per vedere se nell'insieme il dibattito di stasera è stato nella linea quei problemi che abbiamo davanti
E trovo una prima verifica
Sono venute da varie parti
Bene giuste preoccupazioni rispetto al risorgere dell'integralismo io accenna questo problema anche da cattolico come sonno
E devo ricordare che prima dei questori insorgere dell'integralismo
Si era lungamente parlato prima e dopo il crollo del muro di Berlino della fine della ideologia per il ritorno dalla libertà critica del pragmatismo e di tutte queste cose cioè
Avremmo dovuto assistere nel momento in cui si affermava che né ideologia erano finite
Tutti erano più liberi di confrontarsi con la verità delle posizioni invece che cosa accade
Alla fine belle ideologia si sostituisce il ritorno all'integralismo eccolo intorno all'integralismo l'intolleranza
è la cosa più pericolosa non è solo che quando uno è integralista ha perso il senso critico delle cose ma è che quando è integralista fino in fondo diventa tollerante nega che altri possano avere delle idee giuste e allora CEE
Una contrapposizione manichea l'avversario diventa nemico chi non la pensa come te non può essere considerato il dialogo interrotto quindi siamo andati più indietro non più avanti rispetto alla tolleranza democratica al pluralismo alla comprensione alla verità attraverso questa operazione miste piccante
L'arresto banalmente lo dico da democratico col crollo di Berlino era finito il comunismo c'è stato qualcuno che ha inventato l'anticomunismo per vincere le elezioni a lo sappiamo benissimo con le sue televisioni proprio perché i valori appunto ideologici son finiti
Allora ecco qui un valore del passato che bisogna riconquistare
E non è che ottiene buon testimone come me che sono un po'più giovane ma ho fatto parte fin dall'inizio di queste battaglie
Ma nel nell'immediato dopoguerra non è che don c'era l'integralismo comunista comunisti c'era la guerra fredda poi c'erano i blocchi
Noi però le nostre ideologie
C'era direi molta più diversità tra gli uni e gli altri e di quanto ci sia adesso
Però qual era la regola importante che si era fermata che ad essere diversi non impediva di ricercare insieme le soluzioni utili per il Paese cioè la certezza dei nostri