Verso un'Unione per la difesa

La ringraziamo il Parlamento europeo e la Commissione europea per questa giornata di approfondimento
Dedicata alla alla difesa comune dell'Unione Europea
Ci tengo a ringraziare anche Lanza Repubblica naturalmente di cui faccio parte che radio radicale che stanno mandando indiretta i nostri lavori
Invece di fare una relazione introduttiva che pure mi ero preparato giuro da da da Altiero Spinelli il Manifesto di Ventotene fino alla bussola strategica
Lascio volentieri la parola perché so che ha dei tempi molto stretti al ministro della difesa Guerini che ci che ci ascolta in in collegamento perché diciamo ha poi degli impegni istituzionali
Era anche prevista la professoressa Marta Dassù ma purtroppo per una per un'influenza non potrà essere con noi
E ce ne dispiace molto le mandiamo i nostri auguri oltretutto Marta è una è una cara amica anche collaboratrice di di Repubblica per la quale ha scritto un importante articolo proprio di recente dedicato alla alla difesa comune europea
Non so se ci sente il ministro Guerini se è già collegato ovvero
Sì buongiorno buon giorno ministro all'orale le lascio volentieri diciamo le l'incombenza di un di una sorta di di Dindo relazione introduttiva a a questa giornata di di approfondimento perché mai come in questi momenti di crisi
C'è bisogno di un pensiero lungo di un pensiero o strategico su questi su questi problemi che stiamo per affrontare quindi a lei la parola grazie
Grazie
Proposto questa occasione di confronto credo che sia un'opportunità importante per discutere in maniera seria e pacata che il tema della difesa europea
Credo che possa aiutare questa discussione da o mentale
La consapevolezza della politica dell'opinione pubblica rispetto ai temi della sicurezza e della difesa e anche del nostro sport posizionamento
In questo contesto in profonda karate devoluzione mi scuso in anticipo con i relatori con tutti gli intervenuti oltre a salutarli mi scuso con loro
Anche con chi ci sta seguendo ma dovrà abbandonare lavori dopo il mio intervento perché sono impegnato al Quirinale
In un evento con il Presidente della Repubblica in vista del venticinque aprile però insomma credo che spero di poter portare
Un contributo
Introduttivo alla discussione perciò un tema centrale per il futuro dell'Unione europea è un tema che
è presente da diverso tempo ma che è diventato ancora più stringente di fronte all'attualità che stiamo vivendo con la guerra alle porte dell'Unione causata
Dalla dall'aggressione ingiustificata e ingiustificabile da parte russa alla sovranità Ucraina
Arriviamo da una momento importante che l'approvazione della bussola strategica che è sicuramente un passaggio significativo verso una dimensione della difesa europea che sia più efficace anche più credibile rispetto alle enunciazioni e agli quindi all'orizzonte i degli obiettivi che si era che ci si è posti dalla discussione degli anni che stanno le nostre spalle
Questo passaggio il tema dell'architettura europea di difesa
Non giunge all'interno di una di uno sviluppo di un quadro organico e coerente di di attività e di decisione perché al processo
Per arrivare all'approvazione della bussola strategica è stato un processo lungo ed articolato che ha subito
Negli nel tempo rallentamenti e accelerazioni
E che è stato segnato da discussioni
A volte come dire non articolati in maniera in maniera coerente e sono nel due mila e sedici prima con la la strategia globale dall'Unione Europea e poi con il piano di implementazione sulla sicurezza e la difesa appunto nel due mila sedici questa discussione ACER ha potuto trovare una una prima cornice
Significative sia Ria concettuale e politica sempre nel due mila sedici la Commissione europea presentava il piano di azione per la difesa europea
Con lo scopo di rilanciare indugiare aveva difeso la di lei allo crea che a sentire accendono i neon finalmente reso riunione l'ombrello dal pesa e fare la promoter la mozione all'inizio delle iniziative di Eric cerca anche uno sviluppo nel settore degli armamenti non vede gli investimenti e i ricatti e le catene del mio ragionamento della difesa nella fogna l'ammortamento del mercato unico Torino sentore della difesa
Losi nell'Olimpo questo Silura sostenuto dalla stagione della serie sarà corso è verso verso comune europea sempre stato prioritaria presente
Nell'agenda
Italiana nell'agenda in particolar modo dal Ministero della difesa italiana
Prescindendo da chi transitoriamente ne ha avuto l'aveva la responsabilità politica perché c'è sempre stata una convinzione profonda da parte italiana dalla necessità che l'Unione europea
Dovesse e debba sempre più diventare un attore che sia in grado di incidere sulla sicurezza globale
Non come ha spesso sostenuto anche in Parlamento ma anche rispondendo alle sollecitazioni alle domande
Di dei dei giornalisti
La definizione di una politica estera e di difesa comune prima di essere una questione tecnico militare c'è anche questo aspetto primariamente una certa e una decisione politica e per questo l'Italia
Ha sostenuto fin dall'inizio con un'azione politica forte l'iniziativa dalla bussola strategica abbiamo offerto il nostro contributo nel merito
Siamo stati nel gruppo di testa che ha sollecitato questo lavoro ricordo che
Due anni fa
Insieme alle mie colleghe francese tedesca e spagnola o sottoscritto e inviato una una lettera che credo sia stata importante
Indirizzata a Borrelli inviata ai ministri della difesa delle addestrati membri in cui
Fissavamo non solo alcuni punti di merito
Sulla redigendo a bussola strategica ma soprattutto
Fissavamo l'esigenza di procedere con decisione con celerità affrontando una discussione che potesse essere ambiziosa e concreta al tempo stesso per far fare passi in avanti secondo lei necessari a a questo
A questo elemento fondante dalla della vendita del ruolo della dell'Unione europea dell'Europa come Play era globale
Anche nel campo dalla sicurezza c'è stato a rafforzare queste iniziative anche il forte impulso che è stato dato dalla Presidente Wörner Lian
Nel suo ultimo discorso sullo Stato dell'Unione
La la fondarla io ha chiarito che se l'Unione Europea spira realmente ad un ruolo politico non può sottrarsi alla responsabilità che l'assunzione di questo ruolo determina cioè che la necessità di una politica di difesa comune
Ineludibile per una Unione che intenda giocare un ruolo centrale come contributore attivo e alla sicurezza alla sicurezza globale
Quindi l'adozione della bussola strategica da parte del Concilio dall'Unione europea che avvenuto il ventuno marzo peso segni uno è momento importante
Verso una più profonda integrazione europea
Perché il il fine ultimo dalla bussola strategica veramente volto a favorire una cultura strategico comune tra gli stati membri
Il che deve significare dal nostro punto di vista una
La condivisione dell'individuazione delle minacce un'efficace integrazione industriale che vada oltre le singole identità nazionale per la costruzione i sistemi comuni e la volontà politica di utilizzarle quando necessario a leggendo all'interno di un'agenda pienamente europea
Do io penso che dobbiamo avere la consapevolezza che in un contesto internazionale sempre più fluido in alcuni casi anche più pericoloso come
Purtroppo drammaticamente sotto i nostri occhi l'Unione europea
Pur essendo dotata di diversi strumenti differenziati integrati per far fronte alle crisi debba rafforzare il settore della sicurezza della difesa come elemento necessario per rendere ancora più profondo e credibile
Il proprio ruolo nel contesto internazionale
Per farlo è indispensabile un'autonomia strategica a tutto campo certamente nel settore tecnologico industriali domina energetico come stiamo vedendo in queste settimane ma anche e forse direi soprattutto nel rafforzamento delle capacità di difesa
è uno strumento di influenza necessario insieme a quello diplomatico economico e anche comunicativo
E farlo in piena e complementarietà con la NATO
Dal nostro punto di vista dal punto di vista italiano rafforzamento delle capacità europee in materia di difesa costituisce un vantaggio netto per la NATO
Che rimane per l'Italia il caposaldo dalla difesa collettiva e per questo ne sosteniamo con assoluta convinzione l'importante ha l'importanza di una ulteriore rafforzamento del legame transatlantico
Per noi per l'Italia lo sviluppo di capacità dell'Unione Europea va inteso come il potenziamento del pilastro europeo della difesa nell'ambito dall'alleanza Atlantico e in questo senso noi
Ecco interpretiamo la complementarietà che nella bussola strategica è concetto più volte richiamato
In relazione allo sviluppo appunto dalla difesa europea con l'attività il ruolo e le funzioni dell'alleanza atlantica quindi autonomia
Che non riguarda l'esigenza di affrancarsi da qualcosa ma autonomia
Per aspirare ad un'autonomia per per adottare decisioni condivise perché era assumere maggiore responsabilità per operare meglio insieme tra le due sponde dell'Atlantico
Dico questo perché penso che dobbiamo stare molto attenti a non prestare il fianco alla interpretazione di chi vorrebbe fare intendere
Che lo sviluppo di un'Europa della difesa nasca da una crisi di fiducia nei confronti dei nostri alleati contro ci hanno ancor peggio dura da una volontà competitiva credo che sia utile ancora una volta ribadire che l'Occidente comune comunità di valori ed obiettivi al nostro primario bene comune e credo che lo siano di un bicchier d'lo stiamo dimostrando
L'unità d'azione politica e strategica rispetto al conflitto in Ucraina
Tra l'altro vorrei ricordare perché l'esercizio della deterrenza non è nelle corde dell'Unione Europea
A meno che non si voglia rivedere dal profondo agende che riguardano domini che non sono mai stati presi nemmeno in considerazione che ad oggi sono terreno inesplorato per l'Unione
Credo che invece la realtà ci dica che ha una solida deterrenza vada di pari passo con una solida supremazia fondata anche sulle capacità militare qui Sami avviso la collaborazione tra
L'Unione Europea la NATO nel valorizzare le peculiarità di ciascuna trovare punti comuni nelle relative sfere di lavoro non solo a livello difesa ma anche sul fronte politico diplomatico col ministro Di Maio che doveva essere presente ma purtroppo non lo sarà oggi per impegni internazionali
E in ambito nazionale lavoriamo da tempo io penso anche in maniera efficace su questo versante cioè dalla interazione dell'attività
Sul fronte politico del pragmatico e sul fronte dell'utilizzo dello strumento militare
E sul piano più europee sul piano europeo tornando a quello della bussola strategica
Riguarda l'adozione di una serie di provvedimenti coerenti integrati che riguardano quattro specifiche aree e che spaziano dalla capacità di agire
In contesti di prevenzione e gestione delle crisi alla capacità di proteggere
Con particolare riferimento al libero accesso nei domini marittimo cibernetico spaziale all'investimento in termini di sviluppo di capacità congiunte in ambito Unione e non ultimo a rafforzamento dei rapporti di pattern alleato
Non entro con una descrizione diciamo più puntuale dei contenuti dalla bussola strategica per ragioni di tempo e anche perché i relatori che poi seguiranno me hanno il qua a un un quadro è una conoscenza la competenza molto chiara
Sul tema ed eventualmente potranno riprendere alcuni di questi elementi nelle loro discussioni ciò che e mi preme dire che con la bussola strategica ci assumiamo l'impegno di investire meglio
Anche di mestiere maggiormente nelle capacità di difesa e nell'innovazione tecnologica
Colmando severamente Inge che abbiamo di capacità critica
Supportando la frammentazione delle capacità e conseguendo o avendo l'obiettivo di conseguire piena interporre interoperabilità delle forze rafforzando
E arrendendo maggiormente competitiva la base psicologica industriale della difesa europea
Sono tutti obiettivi funzionali a conseguire anche economie di scala
E recupero qui un po'di discussioni diciamo
Che hanno caratterizzato anche il dibattito nazionale sul tema degli investimenti e la difesa e sovralimentati ecologica in continua alcune aree tecnologiche critiche
E mi a mitigare la dipendenza strategica in altre aree anche cooperando
Con me
Con i nostri partner sulla base della reciprocità
Tutto questo potrà essere facilitato nell'ambito del quadro dalla dalla pesco
L'individuazione trasparente di carenze capacitivo è nell'ambito del processo di pianificazione generale attraverso i meccanismi incentivanti del delle dieci del fondo europeo per la difesa
Qua c'è un tema che riguarda diciamo così il quadro delle risorse l'auspicio che io formulare con me
Tutti i ministri della Difesa degli stati membri è che le risorse possono essere più consistenti nell'incrocio dei DS possono essere più consistenti già dal prossimo quadro finanziario pluriennale
Anche la Commissione europea ha fornito il proprio contributo che è stato interamente ha recepito con cui propone alcune modalità tecniche
Per incentivare appalti congiunti di capacità di difesa sviluppati in modo collaborativo all'interno dell'Unione
Per definire nuove soluzioni di finanziamento e rivisitare i meccanismi premiali delle DIEF per favorire impegni i Matia riacquisizione congiunta
Questi processi hanno bisogno di stimoli hanno bisogno di incentivazione e credo che le decisioni che la Commissione ha assunto in questo senso vadano nella direzione giusta quindi noi stiamo assistendo a questa forte volontà
Di condividere e di ottimizzare
E che un elemento ed un obiettivo importante anch'essi dobbiamo essere tutti consapevoli
Che tutto ciò non non può essere interpretato come
Una strada per sottrarsi all'esigenza alle esigenze di carattere nazionale anche di incrementare il Budget in questo senso dopo anni Edipo finanziamento e siamo
In un percorso che ha certamente compiuto un passo molto importante
Ma che ovviamente non è concluso
All'interno dalla quale il nostro Paese l'Italia vuole continuare ad essere protagonista a partire dalla qualità e dall'efficienza del suo strumento militare che va sostenuto concretamente per essere anche di contributo all'integrazione europea
Credo che questo sia un passaggio importante perché è questione che attiene ad una sfera decisiva di uno Stato nel contesto internazionale cioè alla sua credibilità la sua affidabilità nelle relazioni internazionali
Ma è anche un dovere verso la nostra comunità nazionale per garantire uno strumento militare efficace
A tutela della sicurezza dei nostri cittadini e degli interessi nazionali
Significa assumersi
Una responsabilità nei confronti dei nostri alleati per una suddivisione e qua dell'impegno e della responsabilità
E significa anche la volontà di sostenere un ruolo attivo concreto del dell'Italia nella dimensione cooperativo europea a livello politico e a livello industriale per questo abbiamo cercato in questi anni di impostare una strategia
Di implementazione di questo incremento che contempla degli obiettivi di revisione dello strumento militare in termini capacitivi Intermite ecologico industriali guardando a principi di sostenibilità di gradualità
E di sostanziale anche contributo alla crescita del comparto nel Paese mirando a mettere in campo i programmi mettere in campo programmi
Che potessero aiutare conseguire risultati e duraturi e strutturali
Lo facciamo all'interno di una di una strategia che pure in primo luogo attenzione alla risorsa ma più importante di cui la difesa italiano dispone cioè il proprio personale
Investendo del miglioramento delle condizioni dei nostri militari sul piano qualitativo sul piano quantitativo aggiornando
Alcuni elementi così come sta facendo in Parlamento dalla due quattro quattro da e dando un segnale concreto di volontà di lavorare Miglio a un milione a un miglioramento in termini efficienza e di capacità del nostro strumento militare
In secondo luogo dobbiamo proseguire
Nel cammino della riqualificazione delle spese alla difesa che consente di definire pienamente
E l'importanza delle spese del settore esercizio che è stato il settore più penalizzato negli anni che sanno nostro spalle che un settore fondamentale per il funzionamento della difesa per assicurare nel tempo l'operatività l'aggiornamento dello strumento militare
Esercizio che deve essere come viene interpretato in un'ottica pienamente complementare gli investimenti è un settore vitale sul quale insistono le spese per la formazione e l'addestramento il mantenimento in efficienza dei mezzi dei mezzi che sono essenziali all'assolvimento della missione primaria della nostra difesa nazionale
Alcune di queste specie e mi riferisco in in modo specifico quale per il mantenimento delle capacità dei mezzi dei sistemi più moderni concorrono in modo sostanziale preservare nel tempo lo stato di aggiornamento ecologico di Cuba giramenti il loro valore per il Paese
Sia sul piano capacitivo che su quello economico contribuendo alla ricapitalizzazione degli investimenti effettuati quindi penso che devono essere considerate diciamo come strumenti in Investimenti che ambiva a una ricaduta positiva sui conti pubblici e che siano in grado appunto di sostenere importante indotto dalla catena logistica della difesa
Che è anche complementare alla grande industria nazionale e che costituisce un fattore di stabilizzazione e anche un valore identitario operante aree del territorio nazionale infine dovremmo perseguire l'obiettivo di rendere strutturale la ripresa degli investimenti avviata nelle due ultime leggi di bilancio che è fondamentale per il mantenimento delle competenze tecnologiche sovrane
E dei relativi pretore di competitività e di crescita economica Investimenti che avranno un ruolo centrale nel processo comunitario
Basta leggere lo state Jeep Compass per rendersene conto che sono necessaria necessaria anche per supportare il ruolo della nostra industria nazionale nei consorzi industriali che costituiranno il futuro dell'industria europea della difesa
Qua abbiamo una certa da complessi e vogliamo essere protagonisti con la nostra base industriale ed ecologica in questo processo oppure no
Credo che la domanda
Per come per l'ovvietà della risposta possesso interpretata come una una domanda retorica
Quindi quindi gli investimenti e vado a concludere sono uno dei pilastri dell'indirizzo strategico chi abbiamo dato in questi anni
Chi anche con direttive che sono state assunte in ultimo la direttiva per la politica industriale
Che hanno come obiettivo predisporre la difesa italiana raccogliere la sfida
Di una di di di di di una integrazione comunitaria che sia realmente funzionale sia sul piano delle capacità comunichi della base industriale e tecnologica
Sono tutti temi questi che anche se appaiono in parte di carattere tecnico militare mille con gioco quello che dicevo all'inizio attingono anche ad una sfera squisitamente politica
Che riguarda la volontà di ciascuno Stato
E quindi anche nel nostro Paese di ciascuno Stato membro dell'Unione Europea di offrire che condivide le capacità sviluppare capacità comuni
Adottare decisioni tempestive a fronte di una forte di me dinamicità del contesto internazionale nel quale siamo chiamati ad assumere nostre decisioni è una sfida importante
Che chiama in causa la responsabilità delle classi dirigenti europee non solo politiche
Perché sappiano affrontare questa prospettiva anche mettendo in discussione certezze e posizione conservative
Interpretando la fase con l'ambizione che è necessaria per dare insieme in il contributo di ciascuno affinché il risultato
Di una rafforzata e reale e concreta politica esteri difesa europea possa essere davvero
Sviluppato e a raggiungere e raggiungere
Quindi
Se dovessi fare il punto diciamo e concludo con questo su Roma su dove siamo arrivati a che punto siamo
Voglio posso direi che quello che hai fatto finora è stato fatto finora l'adozione dalla bussola strategica
è un passo importante ma è un primo passo Marianna cui devono seguire altri
Con eguale coraggio e con uguale ambizione per realizzare un processo di integrazione ancora più profondo per rafforzare gli elementi che ho prima richiamato per fare scelte
Di responsabilità in ambito nazionale con uno sguardo fortemente rivolto all'orizzonte di ambizione di impegni che intendiamo sviluppare in sede europea
L'Italia credo e posso svolge da questo punto di vista un ruolo importante possa far parte e fa parte del pacchetto di guida di questo processo perché sempre dimostrato
Volontà politica di rafforzare il processo di integrazione di investire ci programmi di cooperazione in ambito di veder siamo tra i Paesi
Maggiormente protagonisti di questi di programmi sia in ambito pesco che in ambito Edf e credo che dobbiamo dovremo continuare a lavorare in questa direzione perché il nostro contributo un contributo decisivo
Per rafforzare e dare
Sostanza a questo processo grazie a tutti per l'attenzione mi scuso ancora c'è purtroppo tra poco dovrò lasciare i vostri i nostri lavori ma appunto impegni istituzionali
Mi rendono necessario dover appunto a un certo punto scollegati grazie a tutti e buon lavoro
Grazie
Grazie al al ministro Guerini per questa introduzione
Saluto anche vediamo anche per vedere se se ci sente
La senatrice Bonino che penso sia collegata da casa
Spero di sì spero che ci si senta e darei la parola ora al generale Graziano perché il presidente del comitato militare dell'Unione europea quindi diciamo
è proprio nel nel
Nel cuore del problema e oltretutto gli facciamo i nostri auguri perché è stato di recente nominato presidente di una delle più importanti aziende italiane di difesa quindi dopo magari lo stuzzica Remo anche su questo ma intatto
Penso che sia la prima volta che prende la parola in pubblico da da quando c'è stata la notizia quindi anche questo rende interessante
Il lì il suo intervento
E
Le volevo chiedere diciamo in intanto
A partire da quello che ha detto il ministro Guerini se questo primo primo nucleo diciamo di di difesa comune che è stato deciso con la con la bussola strategica diciamo non è non c'è il rischio che sia l'ennesima dichiarazione d'intenti l'ennesima diciamo un po'ossia la sensazione volendo fare l'avvocato del diavolo che la montagna ha partorito il topolino cioè sono anni e anni
Che si parla di una difesa comune europea senza senza contare dibattiti degli anni Cinquanta ma insomma
Dal due mila sedici siamo arrivati a questo primo nucleo di soldati con una divisa comune ecco
Le volevo chiedere intanto diciamo tra i suoi colleghi militari come vista questa iniziativa qual è il dibattito diciamo a livello degli ambienti militari e poi che cosa secondo lei potrebbero fare queste forse comuni europee in un scenari di crisi
Grazie grazie di cuore
Sono molto contento di essere qui oggi in questo importante setting
Con autorità esperti di materie dalla difesa comune sia buddista politico che economico che istituzionale
Come rappresentante ancora per una ventina di giorni della componente militare dell'Unione Europea
Che in qualche modo
è una componente del nuovo
è una componente probabilmente non ancora pienamente compresa Neamt in ambito istituzionale europeo né in ambito politico adesso in Italia si perché da podista europeo l'Italia è sempre stata in qualche modo un Paese di prima linea nella costruzione dell'edificio comune europeo però evidentemente nasce in una organizzazione sovranazionale come l'Unione europea che non è nata
Con scopi difensivi che era nata prego scopre militari a parte il tentativo di unione europea della difesa degli anni Cinquanta
Poi svanito un po'per colpa della Francia un po'per lo sviluppo della NATO
Evidentemente molta acqua è passata sotto i ponti
Molti sorge sono stati fatti molti discorsi sono stati condotti veniamo da un periodo in cui i tempi sono dettati dalla storia sono dettati
Dagli sviluppi storici e dei cambiamenti delle minacce e delle minacce del del cambiamento industriali adesso siamo arrivati in un momento in cui per svariati mica emotivi
La difesa comune europea non è più rimandabile non lo è per la sopra Enza stessa dell'Europa
Non lo è per da tutela dell'indole interesse industriale dell'Europa non lo è a breve termine per i rischi che fronteggia l'Europa a lungo termine per rischi e minacce ancora maggiore che fronteggiano all'Europa se non si preparano si equipaggia con un sistema integrato di difesa e sicurezza europea
In questo percorso dopo alla strategia globale del due mila sedici
Cavità dove dimenticata ma è un passaggio chiave perché era per la prima volta l'Europa prende atto dell'esigenza di essere uno un Global Strategy provider cioè qualcosa che fornisce
Sicurezza anche al di fuori dei confini e vedo un passaggio chiave
Perché anche riconoscimenti importante della differenza e si è franato e l'Unione Europea la NATO un alleanza difensiva
Per la difesa del territorio di applicazione dell'articolo cinque legame transatlantico Stati Uniti Canada e Paesi aderenti alla NATO
L'Europa l'organizzazione sovranazionale dotata di tutti poi lettere d'organizzazione sovranazionale sono potere economico al potere politico il potere informativo il potere militare per la componente di cui è disponibile
Il prodotto è molto efficace se tutti i fattori hanno hanno un valore azioni questi fattori zero l'intero prodotto e zero e si è visto che anche l'elemento diplomatico elemento politico elemento economico non supportato da una componente militare
Non foss'altro in chiave di deterrenza non foss'altro in chiave
Di disponibilità non può dispiegare la propria capacità e questo è un principio che ha fatto Grande cambiamenti d'Europa e che ha fatto mettere affiancare al soft power
Le sanzioni se volete anche essere sanzioni certe volte sfoggiava all'ARPA ora le sanzioni con l'ARPA ora con la componente militare
Evidentemente entro i limiti di ambizioni che si dall'Europa però pare non è competitiva ma giustamente è stato detto e complementare con la NATO non penso alla difesa collettiva pensa missioni di altro tipo ma in questo ambito deve avere la capacità di operare e nasce questo stato degli scomparsi
Questa bussola strategica che ha un'importanza storica nel momento in cui è il primo documento ventisette firmate siglato che parla di sicurezza difesa sviluppo delle forze realizzazioni capacità partnership
Sviluppo di capacità industriale
Modalità di condotta delle operazioni e partnership evidentemente come è stato giustamente citato e un punto di partenza anche un Livin'documenta perché viene variato ogni dieci anni perché non ha una un orizzonte strategico eccessivo
Si basa per la prima volta su un'analisi della minaccia che non è stata un'analisi condivisa anche se non condivisa line Bayerlein come si dice ma condivisa globalmente perché da prodotto dei servizi informativi dei singoli Paesi e poi accettato globalmente
Dagli altri Paesi con delle varianti dovuti poi
Alla recente crisi ucraina quindi un elemento importante
Sicuramente molto importante che nasce dalla considerazione che per trent'anni
Il braccio armato delle Nazioni Unite è stata la NATO
Perché questo gli è stato attribuito dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
A partire dalla body Herzegovina al Kosovo all'Afghanistan
Questo dopo le file Protector dopo il due mila undici dopo la guerra di Libia non sarà più possibile non è stato possibile l'Europa si e il la NATO si concentra sulla difesa collettiva quindi c'è uno spazio uno spazio che e deve essere coperto da qualche d'uno e questo qualcuno e l'Europa con della relazione delle capacità diverse
Il primo nucleo che è stato formato questo nucleo molti dimensione multiformi se joint combine di cinque mila militari rapidamente pro e Tamberi anche
Minare non permessi vedere se è pronto entro il due mila e chi vende cinque
Una forza piccola ma noi siamo Padova porta rapidamente di spiegabile non di tutto quello che può dispiegare l'Europa quindi qualche cosa che voi se proiettata rapidamente in una situazione di crisi pensiamo all'aeroporto
Di Kabul dopodiché lo lo spazio e l'ambizione molto superiore ed è soprattutto al di là di una forte di sessanta mila militari orientabile a sette mila chilometri e contribuire a rafforzare a creare una base industriale
Della difesa e a potenziare l'efficacia delle forze armate
Europee affinché possano operare bene a livello nazionale a livello europeo a livello NATO
E questo significa convergere avere diversi
Sistemi di investimento di produzione e soprattutto di efficacia della spesa perché e poi concludo l'Europa spende già duecentotrenta miliardi di euro non sono sufficienza deve sono aumentate ma in questo momento non li spende bene
Perché lì frammenta in mille rivoli e livello di efficienza di questi sistemi e oggi molto basso e c'era vediamo conto in questo momento che stiamo già affrontando comunque di nuovo un fenomeno che si chiama guerra
Grazie generale Graziano
Se senatrice Bonino proprio prendendo spunto dalle ultime parole del generale che parla di queste inefficienze
Diciamo del sovrapposizioni della spesa
Dei ventisette Stati membri
Uno dei limiti di questa bussola strategica a mio avviso e proprio questo puntare tutto su l'aumento delle delle spese di difesa nazionale ma e non sugli investimenti su una spesa comune sovranazionale diciamo modello Next Generation ecco per dire
Nel documento nella bussola strategica si legge che le forze armate
La Ka la capacità delle forze armate resta in mano dagli stati membri siamo si ripropone anche su questo piano della difesa comune
Le l'eterno limite no della della costruzione europea quella che in fondo resta lo dico una federalista resta una con una costruzione intergovernativa come come possibile se è possibile superare questo limite
Come vicenda il generale Camporini
Costruire un palazzo significa partire dalle fondamenta
Non si parte dal tetto a scendere mamme alle fondamenta a salire
E l'affondamento è molto semplice
Se non si cambiano i trattati a mio modesto avviso la mandiamo da nessuna parte
Eccome evita Mou nella conferenza i tabù diciamo questo voto all'unanimità
E un poco a rafforzare anche l'elemento democratico più potere al Parlamento europeo almeno il potere di proposta come sapete oggi il Parlamento europeo non ce l'ha
A solo quella di analisi delle proposte proposta appunto dalla commissione
Tempo fa un mio collega belga parente di invece io non sono un persone in più autoironiche che io conosca
E in qualche modo no Ardondi va tentano
Lo concluse con questa frase mandante
Per ora va così come non vi era un gigante economico
Un nano politico è un verme militare
Ora non è un proprio glorioso diciamo come però
A uno delle verità dentro per esempio
Io ho sentito con molta attenzione sia al ministro che il generale
Senta dicendo
Chi decide c'è questo nucleo di militari lo impegniamo & Nigeria piuttosto che che ne sa da un'altra parte
Dove insomma non è facile a mandare cioè non c'è io proviene insomma chi decide e si è è arrivato il conto che se non c'è una politica estera comune una politica di difesa non ha chance e non serve
Io penso che bisogna partire di lì per fare un'analisi non autocelebrativa di tutti i passi che abbiamo fatte in avanti
Anche la la bussola strategica mi pare abbia partorito più Auchinleck in politica
è e e insistono su questo punto entro il venti andremo avanti diceva appunto il problema non è tecnico o mettere insieme quello Sibillini vari sistemi d'arma eccetera eccetera
Questo sì può sempre fare ma quello che manca è la testa chi guida questo processo
In termini di governance e qui se ne assume la responsabilità
Ora molte persone hanno paura dell'Europa a due velocità prende velocità eccetera eccetera dimenticando e questa è già una realtà
L'euro non è per tutti Schengen
Lo stesso procedura
Mi chiedo e chiedo semmai possibile che sulla politica estera ed indifesa secondo me vanno abbinate
Non sia possibile lo stesso percorso
Poi tutti i dettagli tecnici che non mi sfuggono per niente e certamente all'interno della NATO un rafforzamento Dell'Anna unica contro l'anarchico ognuno per i fatti suoi
Però io resta ferma sulle mie domande di cui non ho risposte
La quand'ero quando sono entrata alla commissione e il primo ministro Bindi il ministro degli esteri Sikorski polacco avevano lanciato l'idea di un battaglione all'epoca in cui loro proponevano cinquanta mila persone
E potesse il tutto il tre marzo ovviamente alla domanda semplice chi decine chi decide dove si deve andare dove non ci deve andare quindi io penso che se non approfondiamo quest'aspetto non andiamo molto lontano anche se ovviamente l'idea della politica estera e di difesa
Viene da lontano ma rimasta un'idea per il momento
Io penso che il coraggio che dobbiamo avere anche questo
Dicevano bravi ma perché non facciamo un gruppo che va avanti nello stesso percorso magari con le stesse procedure dell'Euroland vicende e facciamo istituzionalmente dei passi in avanti
Per cui io vi ascolto con molto interesse dalla funzione di Leonardo piuttosto che ad altre però rimango ferma su questa niente che mia non è mia su questa un richiesta di governance perché altrimenti finiamo con me
La grande conferenza cosiddetta sul futuro dell'Europa che punta caso nella gli otto grandi temi di discussione sott'sottoposta a x cittadini non a caso manca il terreno istituzionale
E coppie che bisogna fare oggi l'Europa della sanità
E l'Europa delle vergini una nuova qualunque cosa oggi non siamo al due mila e diciassette imparando quando io quando parlavo d'Europa venivo preso accomuna marziana
Oggi tutti sono euro per istinto
E proprio perché l'ex c.t. sono tutte a me sembrano un po'confusi francamente però insomma è venuto meno il mio core business in mi bem decide mi dedicherò ad altri aspetti e di questa costruzione europea però invito veramente tutti i partecipanti che non meritino questa mia domanda perché ci devono pure essere delle proposte a parte la scatola
Strategico non ci potranno ci dovranno essere sul tavolo delle proposte di governance di questa nuova funzione europea con con cinque mila persone eccetera eccetera
Altrimenti io credo continueremo a sfornare scindere di coordinamento eccetera eccetera ma vicenza mordere dove dobbiamo boh
Carlo Calenda
Bonino è andata un po'allora al cuore del problema no in questa conferenza sul futuro dell'Europa che ha coinvolto credo
Gli amici del Parlamento europeo lo sanno che ottocento cittadini europei non una grande consultazione come diceva la senatrice si è parlato di tutto
Tranne che di quello che Karl Smith individui individuava proprio
Come il cuore della sovranità no all'uso cioè chi chi decide l'uso della forza
Sarebbe bello lo lo dicono diciamo da osservatore ma sfruttare la coincidenza temporale che c'è fra la fine della conferenza sul futuro dell'Europa che il nove maggio se non sbaglio
E la parata annunciata
Da Putin suo la Piazza Rossa a Voghera né parata per la vittoria della guerra patriottica che dovrebbe celebrare anche la vittoria sull'Ucraina sarebbe bello che proprio dall'Europa nello stesso giorno che il giorno della conclusione della conferenza uscisse diciamo una risposta anche da questo punto di vista
Come se ne esce ecco come si risponde a quello che la Bonino diceva chi decide
Allora io permesso sono molto d'accordo con Emma ovviamente il tema è quello e io penso da sempre che non è
Che c'è una un paradosso che dobbiamo sciogliere cioè se vogliamo allargarci a dismisura o se vogliamo approfondire accise cioè vogliamo un'unione sempre più forte
O vogliamo un'unione sempre più larga allora io sono convinto che ci possono essere forme di cooperazione rafforzato anche con nuovi Paesi a partire dall'Ucraina ma ritengo che la priorità assolute che i Paesi fondatori allargati facciano un'accelerazione e incomincino proprio dalla difesa
Dico la difesa perché io non vedo in questo momento un'opposizione tra politica estera difesa la politica estera ogni Paese avrà per tradizione che storica no come fai a chiedere alla Francia di non avere una sua politica estera verso i Paesi francofoni però sulla parte di difesa data la situazione emergenziale ci può essere un'accelerazione tre Paesi fondatori allargati
Questa però è una cosa che dobbiamo davvero decidere perché se continuiamo ad allargare l'Europa si indebolisce si è indebolita con l'ingresso della Polonia se indebolito con ingresso dell'Ungheria preda sono e ce lo dimentichiamo
Perché abbiamo la Russia davanti ma noi abbiamo procedure aperte nei confronti della Polonia l'Ungheria a mio avviso sta giocando un ruolo di Quinta colonna
Della Russia io non penso che noi dobbiamo o possiamo annacquare il Progetto europeo quindi sono per l'Europa a due velocità e penso che la parte di difesa debba partire da questo dopodiché non è solo un tema di governance sono d'accordo che era fondamentale di chi deve spingere il pulsante parlavo prima col generale mi spiegava che la procedura diciamo dipende dal colore per ma poi una volta autorizzata diciamo la la spinta del bottone può essere quasi immediata quindi c'è una decisione di ambito politico che non può essere che degli Stati membri finché non si chiarisce realizza questa unione più stretta e poi dopo però si può agire sulla base di una di un come possibile un framework di un quadro politico approvato
Però qui c'è un problema è che non è eludibile che è la questione di come si organizzato a valle
Il tema del diciamo della difesa comune noi abbiamo oggi una media europea di spesa che intorno all'uno punto cinque rispetto al due per cento che era previsto
Abbiamo un disinganno Jo degli Stati Uniti che dovrebbero contribuire per il cinquanta per cento le spese nato contribuiscono per il due ventidue per cento
Gli Stati Uniti hanno già dall'epoca Obama una chiarissima direzione di priorità verso l'area del Pacifico questo riguarda anche gli accordi internazionali di libero scambio
In cui io sono sono impiegato abbiamo ovviamente la disomogeneità di cui forse avete già parlato ne abbiamo vinti tipologie di aree di American da combattimento gli americani hanno sei su duecentosettanta miliardi di spesa ne facciamo con progetti rompa i quattro virgola sette miliardi quindi siamo praticamente a zero e tuttavia questa consapevolezza di dover investire in difesa è una consapevolezza che italiani ancora non hanno e gli europei guardateli passerà a cinque minuti dopo che si arriva una tregua in Ucraina perché la difesa è esattamente come i rigassificatori
Cioè quando ne hai emergenza tutti li vogliono fare ma quando sei in un periodo di ritrovata normalità non diventano più una cosa che la gente vuole
Tale per cui oggi noi dobbiamo sapere che quei sette miliardi che servono all'Italia per arrivare al due per cento non servono per arrivare al due per cento perché ce lo dice la NATO servono perché l'Italia oggi è una spesa completamente squilibrata dal punto di vista militare
Rispetto al cinquanta per cento personale venticinque investimenti venticinque manutenzione operatività è tutta spostata sul personale investimenti sono al ventidue ma l'operatività e al dodici per cento
E l'operatività è chiara la capace la possibilità di fare manovre la possibilità di di di di dispiegare mezzi ma di che stiamo parlando queste spese sono necessarie vanno fatte subito perché abbiamo un esercito grande tra virgolette ma poco creativo
E certo noi buttiamo mettiamo tutti i soldi nelle operazioni all'estero perché vogliamo avere una presenza Alitalia è preminente su questo
Ma questo tipo di investimenti sottrae soldi per esempio l'unità corazzate a mezzi blindati su cui siamo debolissimo anche in confronto appesi molto più piccolo
E allora forse dobbiamo fare un ragionamento secondo B a livello europeo su alcune specializzazioni per esempio sì Forza di reazione rapida probabilmente da portare almeno a dieci mila unità ma un sistema antimissile europeo
L'Italia oggi e l'Europa non hanno sistemi antimissili
Che purtroppo oggi re si rendono necessari perché il confronto con la Russia durerà molti anni ecco uno degli investimenti che si può fare insieme una rete di sistema antimissile oggi sono americani o israeliani che sono probabilmente ancora meglio di quelli americani
Per coprire e difendere insieme i Paesi a dell'euro
Finisco su due punti primo cento miliardi di euro di investimenti della Germania io personalmente io considero un fatto positivo
La difesa europea e l'Europa non può diventare un gigante di politica estera e militare se non a la Germania del riarmo
E tuttavia anche per la Germania il supporto della pubblica opinione sarà molto ridotto se non si troverà un veicolo per farlo assieme su progetti europei per ragioni storiche che voi ben considerato sono favorevole all'allargamento della NATO ai Paesi che lo vogliono che vogliono entrare
E l'ultimo punto sulla crisi crack
Sulla crisi ucraina lo dobbiamo essere molto attenti io sono molto favorevole all'idea di mandare armi di difesa spigolo un secondo che consente oggi tanto quanto la mitragliatrice ha cambiato la prima guerra mondiale il carrarmato ha cambiato la seconda oggi i sistemi antimissile portatili cambiano completamente
La guerra perché è del tutto evidente che siano già bello che siano Sting che siano gli Ucraina c'è un quello che succede che la difesa
Enormemente potenziati da sistemi d'arma che non costano molto ma che sono in grado di distruggere sistemi che invece sono costosissimi
Dunque bisogna mandare queste forniture sono invece radicalmente contrario all'idea di mandare caccia e missili a lungo raggio perché penso che nell'istante in cui un caccia bombarda le linee di rifornimento russe in Russia
Se quel caccia proviene dalla Polonia da un Paese nato il rischio di una ritagli esce un suo solo nato sia molto significativo
Io l'ultimo penso che
Dobbiamo stare molto attenti a una cosa che oggi ci sembra lontana ma che secondo me non lo è per niente quello che abbiamo visto che l'esercito russo è completamente inefficiente
E probabilmente una partita diciamo uno scontro tra saprà la NATO e la Russia dal punto di vista di armi convenzionali sarebbe
Del tutto
Perderebbe la Russia del tutto soccombente e tuttavia sappiamo che la dottrina
Militare sovietica consente a i capi di scacchiere di poter usare armi nucleari tattiche nel caso di sfondamento delle linee
Dunque grandissima attenzione tutto questo che ci appare molto lontano non è molto lenta
E dunque mentre noi dobbiamo rafforzare tutte le componenti scegliendo dove andare cioè non dicendo facciamo l'esercito comune tout-court perché non lo faremo però per esempio il sistema antimissile possiamo farlo con una rete comune
Rafforzare e spendere di più
Per le spese militari non perché ce lo chiede la NATO ma perché ne abbiamo bisogno dall'altro lato però quello che dobbiamo fare in questo momento e supportare gli ucraini cercando di evitare in tutti i modi occasione di escalation
Anche se sono gli americani a decidere che quella è la strada o la strada debba essere le armi offensive a lunga gittata noi dobbiamo essere in grado come europea e di dire che quel rischio non è un rischio oggi assumibili peraltro sarebbe danneggiata in primo luogo l'Ucraina perché l'Ucraina sarebbe il terreno su cui si sconta dovrebbero nel caso risarciti nato
Questo è quello che penso dunque forza nel costruire esercito comune sistemi d'arma comuni ma allo stesso tempo estrema prudenza in questo momento in Ucraina grazie
Grazie
Antonio Tajani a questo tavolo forse insieme alla senatrice Bonino a quello che ha la più lunga esperienza europea
Anche i vertici della commissione naturalmente oltre che del Parlamento
Le volevo sottoporre questa questo giudizio condiviso da molti
Questo giudizio di Sergio Romano escluso che ha scritto nei giorni scorsi sul Corriere della Sera
è stato un errore imbarcare paesi ex satelliti dell'URSS
Abbiamo messo all'interno dell'Unione Paesi che considerano gli Stati Uniti più importanti dell'unione stessa è stato un errore clamoroso perché considerano gli Stati Uniti il loro protettore e non non si impegneranno
In una difesa comune europea
Tanto le volevo chiedere appunto se condivide questo questo giudizio e anche se il nostro convegno diciamo è dedicato alla difesa comune e non all'attualità della risposta
Allora all'invasione dell'Ucraina diciamo Calenda a a a ha parlato della ha fatto dell'elefante nella stanza ecco quindi anche un giudizio su questi
Grazie
Alla vicenda
Ucraina ci ha dimostrato che serve più Europa non meno Europa ancora una volta come la vicenda della Bosnia
è ovvio che se c'è una inazione politica da parte dell'Europa
Si cerca di seguire chi l'azione politica la fa giusta o sbagliata che sia Bosnia
Ex Jugoslavia Stati Uniti
Ucraina ancora una volta stati Uniti
Il problema è politico
Io non credo che sia stato un errore fare entrare i Paesi
Dell'ex Unione Sovietica all'interno che non europea perché dovrà allora la Polonia non va bene va bene l'Ucraina arte
Non poggia su una visione dell'Europa
Che è un una realtà legata da valori ma anche da una comune identità insisto sulla sono tutti paesi cristiani questi che non è un fatto religioso è un fatto culturale inventato c'è la separazione tra Stato e Chiesa lo si deve anche a una cultura cristiana se c'è un rispetto per la dignità della persona se non c'è la pena di morte
Del continente europeo lo si deve anche a questo tipo di cultura quindi l'Europa non è soltanto un'aggregazione economica
Non è soltanto un grande mercato
Perché altrimenti non non non ci sarebbe una identificazione sarebbe una questione puramente commerciale
E se noi quindi crediamo che l'Europa sia il luogo dove vive l'uomo europeo
Per identità per cultura Testori
Allora deve anche però svolgere un ruolo che è un ruolo di difesa determinati valori nei valori nascono perché c'è
Un convincimento di questi è un riconoscimento di questi valori a cominciare dalla centralità della persona
Perché noi guardiamo con orrore a quello che sta succedendo ai massacri di civili che ci sono
Perché noi consigliamo la vita come qualche cosa di Saccà
La persona come il centro della nostra azione siccome vivono mezzo miliardo di donne e uomini all'interno dell'Unione europea lo dobbiamo a abbiamo il dovere di proteggere
Protegge innanzitutto politicamente facendo svolgerà lavorare all'Europa un ruolo che permetta all'Europa se sa di non essere isolata perché il rischio di oggi cito un altro articolo del Corriere della Sera che quella di dumping e l'altro giorno rischia insieme a tutto l'Occidente di essere isolata
Quindi non dobbiamo perdere rapporto con l'India
Non dobbiamo perdere rapporto con l'America latina ma abbiamo perde il rapporto con l'Africa
E come si fa a non perdere questo rapporto con una politica estera
Che deve essere comune ha ragione Emma Bonino
Rafforzata da uno strumento di difesa perché come si diceva nell'Occidente non si
E fa politica estera se non si batte bandiera e noi abbiamo il dovere di battere bandiera attenzione
Io non mi associo ai
Piagnistei pseudo pacifisti che lamenta l'aumento delle spese militari anche perché spesso parlano di cose che non sanno
Perché una difesa europea significa vere uno strumento non soltanto di operazioni di pace
Ma durante le fasi non belligerante
Chi può per esempio visto che noi abbiamo chiesto un coordinamento anche e scientifico e operativo per combattere il coronavirus uno strumento difesa significa avere anche una sanità
Nel sistema di difesa che può essere utilizzato in caso di emergenza d'altronde in Italia il piano vaccinazione non l'ha fatto il signore Arcuri l'ha fatto un signore che si chiama figliolo e tutto quello che è stato fatto per avviare un piano di vaccinazioni l'hanno fatto i militari
Chi va a salvare
Qui poveri disgraziati che fuggono dalla povertà in Africa e muoiono in mezzo al Mediterraneo
Gran parte lo fanno i militari
Chi salva quei poveri disgraziati che stavano un traghetto che prende fuoco in mezzo all'Adriatico
I militari
Per non parlare delle attività di ricerca pensiamo che internet è nato grazie alla ricerca del Pentagono cioè tutta l'attività di ricerca che si fa
Nel mondo militare
Tutti gli aspetti scientifici che ci sono e sono per beneficio della società noi abbiamo l'industria militare che non è soltanto l'industria che fabbrica bombe e missili e cannoni
E anche un'industria che dà da lavorare a decine e decine di migliaia di persone
Ma che produce anche Effetti per la nostra sicurezza la nostra sicurezza
Non è soltanto quella contro il nemico che spara la nostra sicurezza e anche quella contro il terrorismo la nostra sicurezza è quella informatica
Gli attacchi cibernetici non sono soltanto fatti da un nemico da un altro Stato ci possono essere anche attività criminali
E tutta l'operazione di soccorso anche le azioni che si possono fare
In Africa se sulla politica estera operazione di soccorso per lezioni gli aiuto
Lo stesso discorso vale per il Sudamerica
Cioè la difesa comune non è soltanto un'arma per fare la guerra
E qualche cosa di ben più importante
è la sicurezza in senso più ampio della sicurezza militare
Quindi finalmente si capisce che volendo più servendo più Europa e non essendoci più il Regno Unito all'interno dell'Unione europea è più facile non sono sono soddisfatto felice perché di Regno Unito uscito nel Regno Unito si opponeva un sistema di difesa roba perché pensava che dovesse esiste soltanto il sistema di difesa nato ma sono due cose diverse ma che si integrano
Se vogliamo l'Europa che conti politicamente di più dobbiamo avere anche uno strumento militare proprio che permetta all'Europa di essere più influente all'interno dell'amato perché se no dovremo sempre dire signor sia quello che dicono gli americani e giustamente perché se loro investono fanno e sono più efficienti noi meno siamo efficienti meno contiamo e più siamo costretti a seguirli
è anche una questione di credibilità cioè dove si trovano i soldi perché quello che già nel bilancio militare è un fatto positivo del bilancio del dell'Unione Europea ci sono i primi investimenti per la ricerca
Per l'industria della difesa
Ma noi abbiamo proposto di continuare il progetto del re Crovari
Fund perché si possa a vere attraverso l'emissione di bond
Un fondo destinato alla difesa europea o un fondo destinato all'autosufficienza agroalimentare un fondo destinato alla ricostruzione
Dell'Ucraina visto che è un Paese candidato di fatto ormai all'accoglienza dei rifugiati e alla politica energetica
I soldi bisogna trovarli perché se lasciati Fellag in questo caso setaccia Kiefer levo
Se vogliamo dobbiamo fare delle scelte per il coraggio di andare su bond europei per continuare la politica del ricovero
Che non può esservi una tantum legato alla scelta di combattere insieme il coronavirus ma deve essere uno strumento per avere un Europa che conti politicamente di più ha ragione anche lì Emma Bonino quando dice bisogna fare delle scelte e basta
E lo diciamo da decenni con i voti all'unanimità
Ci lamentiamo a volte i governi mettono troppi voti di fiducia figuriamoci se tutto le decisioni devono essere prese all'unanimità alcune decisioni devono poter essere sempre più decisioni devono essere potrebbe essere prese a maggioranza io credo che a proposito di chi decide di si schiaccia il bottone che si debba finalmente arrivare ad avere un unico vertice europeo c'è il presidente del Coni del consiglio e il presidente la Commissione europea dovrebbero essere la stessa persona
Magari eletta come con con lo strumento l'ospizio in candidata perché ci sia una guida
Unica dell'unione europea
Con un Parlamento che controlli
Che sia veramente legislatore in materia di bilancio ma anche di possedere i poteri di iniziativa parlamentare ha ragione mamma Bonino siamo l'unico Parlamento al mondo che non ha il potere di iniziativa parlamentare rappresentando mezzo miliardo di persone
E anche questo serve per fare politica estera chi controlla le decisioni di quello che poi spinge il pulsante per far partire oggi cinque mila e mi auguro domani pure di più
Vitali per qualsiasi tipo di operazione può essere anche un soccorso umanitario pure se ci può esserci una qualsiasi calamità un qualsiasi terremoto un quasi disastro un'altra parte del mondo come lo facciamo con la Protezione civile come lo facciamo con gli aerei per spegnere gli incendi così potremo farlo
Come inviando ospedali inviando militari di come fanno d'altronde voi in Italia
D'altronde le immagini terremoti calamità naturali chi c'è in prima linea
Gente che indossa l'uniforme
Dobbiamo mai dimenticare questo ruolo
Nella società perché altrimenti rischiamo di avere lo strumento la difesa come qualche cosa di estraneo
Throne militari sono l'espressione della società
Non è che sono dei guerrafondai anzi voi parlate vomitare nove volte su dieci e quello che non vuole fare la guerra Prada che la conosce meglio di altri
Quindi tutto questo lo dico perché
Se oggi tutti i sondaggi ci dicono che non ultimo duecento l'abbiamo fatto fare come gruppo del Partito Popolare Europeo ponendo per una domanda della difesa lo per la maggioranza di Tosi serve una difesa europea però finita l'emergenza io mi auguro prima possibile non so quando Ucraina magari cala la tensione
Ma poi ci troviamo un altro coronavirus se vogliamo a combattere l'epidemia forse abbiamo bisogno anche di questo strumento se vogliamo anche economico usare per rendere più efficienti cioè guardiamo soltanto ricordiamo il generale Graziano che il maestro in materia
Si ricorderà bene che come funzionavano i leopardi italiani leopardo tedeschi e nella ex Jugoslavia identici carri armati ma non potevano parlarsi tra di loro perché i sistemi i telematici erano diversi
Questo suo è uno dei tanti problemi che abbiamo quanti modelli carri armati abbiamo in europei quante ce ne sono negli Stati Uniti
Significa poi anche avere dei campioni industriali europei se vogliamo competere a livello globale cioè l'industria di difesa e anche industria dello spazio non è soltanto industria guerrafondai via
E l'amico Crosetto lo sa bene
Che non è soltanto uno strumento per
Tutte le le le le navi che pattugliano i nostri mari che fanno anche la guardia Prisca sonagli militari ma proteggono i pescatori da assalti chiedi protegge le navi da attacchi dei pirati sono navi militari
Tanti operazione antipirateria sono state fatte le navi militari non è che sono aveva è uno strumento di questo tipo significa trasformare l'Europa in un
Centro guerrafondaio
E allora però ripeto serve anche lo strumento economico e avere anche da livello industriale di campioni europei
Perché la concorrenza deve permetterci io che anche lì bisognerebbe cambiare le regole della concorrenza europea oggi abbiamo delle regole di concorrenza che vanno a andavano bene negli anni Sessanta quando il mondo era circoscritta all'Europa gli Stati Uniti pace alla cortina di ferro non c'era nient'altro
Oggi che c'è una concorrenza globale serve a vere certamente delle regole per garantire la concorrenza all'interno dalla nostra unione mazzare un'asticella per avere una concorrenza a livello globale perché altrimenti con le regole della concorrenza rischiamo di non essere competitivi a livello
Mondiale questo è quello che sono i tanti argomenti che noi abbiamo
Di fronte a noi non è facile finalmente si è compiuto un passo in avanti dopo vent'anni di discussione ora però bisogna fare per i seguenti finita anche la anche finita la guerra in Ucraina dobbiamo procedere perché altrimenti il disegno europeo rischia di essere un disegno debole e che rischia di non realizzarsi ma
Grazie ad Antonio Tajani Enrico Letta il il il grande sogno della difesa europea che fu di Altiero Spinelli di Alcide De Gasperi dei padri fondatori
Venne brutalmente stoppato nel mille novecentocinquantaquattro dei francesi che dissero no alla cioè della Comunità europea di difesa
Nel due mila cinque sempre gli elettori francesi questa volta dissero no al trattato sulla costituzione europea quindi ti volevo chiedere anzi le volevo chiedere
In vista di un importante voto domenica decisivo diciamo per la costruzione europea se diciamo c'è il pericolo sempre dalla Francia nel caso di la vittoria della candidata che ha già dichiarato di voler ritirare la Francia dal comando integrato della NATO non in caso di di solito Oria se c'è il rischio appunto di un passo indietro rispetto a alla piccola grande non so conquista ci sono opinioni differenti come abbiamo visto su questo a questo tavolo anche ma con con la conquista della bussola strategica di un primo nucleo di un contingente europeo cerco
Al al di là del delle considerazioni che farà sulla difesa comune le volevo chiedere da grande conoscitore poi della politica anche francese
Se c'era in gioco anche questo nel voto di domenica in Francia
Allora intanto grazie di questa occasione di questo invito mi scuso se sono arrivato tardi essere duro lasciare prima ma avevo oggi un'altra agenda l'ho cambiata per esserci perché ritengo molto importante che da Parlamento e Commissione a Roma venga questo occasione nella quale abbiamo ascoltato delle
Tante idee tante
Direzione di marcia che condivido condivido soprattutto lo spirito che è quello di spingere in questa direzione vengo subito
Alla domanda di Francesco Bay dicendo questo
Il voto di domenica in Francia è un voto che riguarda anche noi ed è un voto che riguarda tutta l'Europa
Perché quando un grande Paese europeo vota questo voto ha delle conseguenze anche sugli altri e questo è il senso ormai della costruzione di un'Europa sempre più integrata
Il voto del due mila e diciotto in Italia ha avuto conseguenze sugli altri Paesi europei a europei e il voto che c'è stato l'anno scorso in Germania ha avuto conseguenze importanti sul resto d'Europa
Il voto di domenica in Francia è talmente importante che il
Oggi sulla stampa ieri su le Monde è uscito un appello di tre primi ministri
Costa Scholes e Sanchez a favore
Conte diciamo contrari alla alla vittoria della le Pen quindi a favore di macro
Io sottoscrivo quell'appello sostanzialmente perché ritengo che in questo momento
Una vittoria di Marine le Pen alle presidenziali francesi rappresenterebbe sostanzialmente la fine dell'integrazione europea come l'abbiamo conosciuta fino a oggi
Presa presenterebbe un passo indietro e soprattutto l'arrestarsi di uno dei motori importante dell'integrazione europea non dimentichiamoci il fatto che se c'è Next Generation you c'è anche perché ci fu un vertice franco tedesco se non mi ricordo ma il diciotto maggio
Del due mila e venti in cui quella proposta fu lanciata
E mi immagino una Francia guidata da Marine le Pen non metterebbe in campo alcuna iniziativa di questo tipo
Aggiungo anche che già la scelta della le pende annunciare l'uscita
Dal comando integrato era nato già dall'idea di una strategia sopra Nismo nazionale che avrebbe un impatto molto forte quindi la mia risposta è io penso che la vittoria di Maniglio penna avrebbe un affare un effetto devastante sulla costruzione europea come l'abbiamo concepita fino a oggi eccome potrebbe andare avanti
E ritengo quindi che sia per quanto ritmi riguarda per come la vedo io interesse nazionale dell'Italia
Che l'Europa vada avanti e perché l'Europa vada avanti la vittoria di del la conferma del presidente uscente è credo un fatto molto importante molto significativo conferma del presidente della Repubblica uscente tra l'altro casualmente forse non troppo in parallelo con la conferma del presidente della Repubblica tedesco della conferma il presidente La Repubblica italiano entrambi confermati macro che punta alla riconferma è ovvio che le competenza del presidente Repubblica francese sono diverso da quel dei presidenti della Repubblica italiana
E tedesca ma è una fase nella quale i tre grandi paesi europei stanno sono impegnati credo il tema di cui parliamo oggi l'Europa della difesa sono molto breve perché ho sentito cose che condivido
Molto e quindi io riparto dalla domanda chiave che è quella che ha fatto Emma Bonino nel suo intervento reparto da quella per dire
Che è la sua domanda io do una risposta
E cioè ritengo che non ci possono essere una Scelta vera di passo avanti sull'Europa della difesa senza un impegno chiaro da parte
Dei cinque grandi paesi europei
I cinque grandi paesi europei che fanno gran parte della difesa europea
Quindi se non c'è
Un passo un guardarsi negli occhi
Dei rappresentanti al massimo livello di questi cinque grandi paesi quindi della Germania e della Francia dell'Italia della Spagna
Ed è la Polonia che gioca un ruolo molto importante in questo campo e se non c'è un commitment forte che dire decidiamo di andare in questa direzione lo facciamo con questi tempi con un impegno che ci prendiamo tutti
Credo che la risposta alla domanda di Emma Bonino non ci sia se non c'è questo poi ci sono i passaggi delle istituzioni comunitarie
Che sono fondamentali ma siccome stiamo parlando di una materia che profondamente intergovernativa
Non possiamo immaginare che i passi avanti delle istituzioni comunitarie
Trovando la non volontà dei paesi membri e dei cinque grandi paesi membri che non vanno da nessuna parte quindi è evidente che
Questo passo sia chiave è un passo fondamentale io l'auspicio che questo passo ci sia e che l'Italia sia promotrice di un passo di questo genere
Considerando ripeto l'importanza di Paesi come la Spagna e la Polonia cioè considerando che
Considerando che non è una questione solamente da discutere con francesi e tedeschi ma Spagna e Polonia giocano un ruolo importante in questa partite
Il mio giudizio sullo strategico passa è un giudizio positivo ma insufficiente lo dico con grande chiarezza nel senso che lo Strategic Compass
è stato scritto per un altro tempo
Era positivo per quell'altro tempo ma io credo che il ventiquattro febbraio sia una data chiave Nadia una data
Di cesura profonda nella storia europea e quindi oggi ci sia bisogno di qualcosa di più di quella strategia
E questo qualcosa di più ha bisogno di ambizioni maggiori di tempi più certi
Credo che sia fondamentale anche per la stessa sicurezza dell'Europa hanno dobbiamo dare il messaggio forte che
L'Europa della difesa cioè
Che l'Europa non è solamente difesa dall'ombrello americano
Ma che l'Europa costruisce una propria
Progettualità è un proprio protagonista protagonismo una propria soggettività
E credo che questa soggettività sia fondamentale quindi io penso che questo passo sia essenziale
Aggiungo e concludo
Facendo riferimento a quello che sto dicendo in questi giorni
Carlo Calenda citato la complessità della questione dell'allargamento del rapporto con i paesi che già sono membri dell'Unione Europea venendo da l'allargamento che è iniziato con il percorso del novanta novantatré Copenaghen eccetera
L'Ucraina gli altri paesi che hanno chiesto l'ingresso una criticità che nessuno deve sottovalutare e che non va sottovalutata
Io penso che abbia
Ragione Romano Prodi che oggi ha giustamente detto meno male che non abbiamo fatto entrare i Paesi dell'Europa centro orientale immaginiamoci cosa sarebbe oggi un Europa se quei Paesi fossero
In un limbo a metà strada tra
La
Vecchia Comunità europea e la Russia credo che sarebbe un pericolo
Un pericolo per la nostra sicurezza quindi credo che sia stato una scelta positiva sicuramente
Utile importante pur con tutte le criticità che citava Calenda prima
Tajani ha detto delle cose su questo che condivido molto fortemente ora qual è il punto sul futuro
Lo dico in modo semplice e ripeto quello che ho scritto in questi giorni che voglio ribadire qui c'è un tema fondamentale secondo me il tema fondamentale e questo
Noi stiamo
Sbagliando
Nel fare delle promesse
Ai Paesi candidati ucraina in testa senza mettere in campo delle concrete serie
Conseguenze rispetto a quelle promesse
Se noi applichiamo le regole europee così come esistono fino a oggi e così come le applichiamo fino a oggi io vi dico una data
Ad Atene il due mila e trentasei in questa data due mila e trentasei noi saluteremo l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea
Ci sembra una cosa credibile e ragionevole con quello che sta succedendo oggi è credibile ragionevole con le promesse che tutti i leader europei stanno facendo al popolo ucraino oggi di dirgli cominciamo un bel processo che nel due mila e trentasei sarete parte della nostra stessa famiglia
Io penso che sia ai limiti dell'irresponsabile mettere in campo una strategia di questo genere
Così come fu sbagliato nel mille novecento novanta novantuno quando cominciò il processo di allargamento e ai Paesi dell'Europa centro orientale
Si promise un allargamento fatto di rapporti bilaterali tra il singolo Paese Brussel che poi dopo arrivo in alcuni casi quattordici in altri
Diciassette in altre pittura ventitré anni dopo
Ed è evidente che c'è stato un effetto frustrazione
Questo effetto frustrazione sta dando oggi i suoi frutti negativi il rapporto complicato a cui Carlo faceva riferimento prima è totalmente ragione con la Polonia l'Ungheria
Che non finisce qui
Che si era creato addirittura rotto con la Commissione ha aperto procedura d'infrazione negli anni scorsi è un rapporto che è figlio anche di quei fossati che si sono creati e che non possiamo permetterci
Ecco perché l'idea oggi di essere ambiziosi e mi fermo subito su questo punto e di lanciare cioè una confederazione europea
Che sia al di sopra dell'Unione e che sia il luogo nel quale noi diamo titolarità a quei Paesi che sono oggi Cutter candidati o potenziali candidati all'europea di entrare dentro una famiglia europea
è rappresentata dalla Confederazione che avrebbe eminentemente competenze politiche
Ma queste competenze politiche rappresenterebbero il simbolo il simbolismo di una famiglia europea alla quale noi diamo accesso a quei Paesi che oggi chiedono come rapporto tra la vita e la morte
L'ingresso in questa famiglia europea non soltanto l'Ucraina ma la stessa cosa hanno fatto la Georgia la stessa cosa ha fatto la Moldova basta che uno guardi la carta geografica e vedo dove la Moldova si rende conto cosa vuol dire tutto questo
Io lo dico anche per un motivo molto semplice abbiamo parlato molto di Stati Uniti in questa chiacchierata fino adesso e termina su questo se non lo faremo se non prenderemo come europea un'iniziativa positiva nei confronti di questi Paesi
Nascerà e si rafforzerà il sentimento filo americano in quei Paesi in contrapposizione al sentimento filoeuropeo
Noi europei considerati come sostanzialmente alla pari e non generosi nei loro confronti gli americani sì
Ecco perché questa costruzione che mi sento di proporre una confederazione più larga che diventa la titolarità di essere membri della famiglia europea
Mantenendo il percorso per quei Paesi per l'adesione all'Unione europea Unione europea che ovviamente rimarrebbe come oggi con magari dei miglioramenti in tanti campi sociale altri questi Paesi avrebbero il percorso per entrare nell'Unione Europea
Con i tempi che sono necessari perché non si può sfasciare alla l'Unione europea ovviamente
Ma essendo già comunque simbolicamente politicamente parte della famiglia europea dei valori della famiglia europea di questa confederazione che nel sogno che io dovrebbe avere come vertice un vertice dei trentasei
Leader dei trentasei Paesi
Che aderirebbero alla Confederazione europea fra i ventisette Paesi dell'Unione e l'Ucraina e gli altri otto potenziali candidati che dovrebbero riunirsi il giorno dopo la riunione del consiglio europeo
Ogni opinione del Consiglio europeo dovrebbe avere
Successivamente la riunione della Confederazione con tutti i simbolismi necessari le bandiere la riunione la foto di famiglia
Non sono cose secondarie sono cose che danno il senso dell'appartenenza a una famiglia il senso dell'appartenenza a una comunità di valori se noi non facciamo questo oggi noi sappiamo che a quei Paesi ucraina in testa stiamo facendo firmare un foglio e finiamo firmiamo insieme a loro un foglio
Che li porterà essere membri dell'unione europea e quindi a
Consegnare la promessa che stiamo facendo loro nel due mila e trentasei io penso che in questo momento
A quella comunità di destino di popoli che sta di comunità di persone che stava morendo sotto le bombe noi non possiamo permetterci
Di prenderli in giro a questo modo questa retorica eh insopportabile o siamo conseguenti coi nostri gesti oppure pagheremo caramente in termini di perdita di credibilità politica
Il nostro gesto di oggi il motivo per il quale secondo me questo il momento del coraggio grazie
Grazie poi
In alcuni in alcuni casi penso alla Serbia la quella frustrazione di cui parlava ma c'è magari porta in alcuni paesi verso un'aspirazione più verso un'alleanza con gli Stati Uniti in altri Paesi vediamo la Serbia purtroppo verso la Russia se non la Cina quindi
Alessandro Profumo
Tajani e anche Calenda hanno parlato diciamo della
Necessita di una maggiore collaborazione industriale delle indussero per la difesa di campioni europei la difesa ecco le volevo chiedere in quanto amministratore delegato di un gruppo all'avanguardia in Europa nel mondo sicuramente un campione nazionale della difesa che cosa manca diciamo
Dal punto di vista delle migliori pratiche industriali perché si realizzi questa non si superino le lei gli egoismi nazionali pensiamo a spesso agli amici francesi ecco ha come raccolgono diciamo l'iniziativa di di partenariato che vengono dall'Italia
Che cosa manca appunto per una difesa comune dal punto di vista industriale cosa cosa andrebbe fatto grazie
Grazie io tanto chiedo scusa perché abbassano il livello del dibattito nel senso che abbiamo sentito una serie di discorsi estremamente importanti con una rilevante valenza politica io vado un po'più nei miti Gritti come si suol dire quindi dicendo a a un livello industriale che certamente meno interessante ma intanto vorrei dare un numero che secondo me inquadra un pochettino la situazione
Abbiamo sentiti già alcuni da Carlo Calenda ma c'è un numero che a me colpisce molto il turnover complessivo dell'industria della difesa in Europa è stato centodiciotto miliardi nell'anno passato negli Stati Uniti è stato duecento
Che gli Stati Uniti spendono molto di più ma il procurement ha una quota più limitata dopodiché la cosa interessante che l'Europa esporta al trentanove per cento degli Stati Uniti il nove questo già definisce che cosa stiamo cioè noi sappiamo che senza una forte internazionalizzazione delle nostre attività
Abbiamo delle difficoltà per di fatto oltre il fenomeno duplicazione di cui abbiamo già sentito parlare che confermo c'è sempre sicuro sempre l'esempio dei diciassette mezzi blindati contro i tre americani piuttosto che
Insomma in altri settori un po'più di concentrazione già avvenuta però certamente abbiamo ancora una frammentazione grande in alcuni settori abbiamo delle capacità Carlo sistemi di difesa missilistici credo che li sappiamo fare abbastanza bene anche in Europa tra MB via le capacità
Rada radar nostra evitarla essa quindi le capacità ci sono ci sono dei buoni sistemi di difesa Rea
Terra estere Caravale
Qual è il problema e che comunque il procurement è ancora fortemente nazionale abbiamo comunque ventisette ministri della difesa che giustamente hanno un proprio ma internazionale
Abbiamo
Una tematica secondo me importante che dovremmo ognuno di noi fare delle mappe tecnologiche per capire quali sono le capacità che vogliamo tutelare più che le aziende vogliamo tutelare o le proprietà che vogliamo tutelare perché come dico sempre noi
Sappiamo fare alcune cose grazie questa capacità investiamo circa un miliardo e otto all'anno in ricerca e sviluppo che sono tanti soldi su un fatturato di quattordici miliardi
Sviluppiamo una un fallout sul settore industriale in generale e sul sistema della ricerca universitario che è fondamentale per un Paese che poi ne ritardino mangiarne sessanta mila di persone e quel sessanta mila di persone diamo da mangiare con un certo livello di qualità nella misura in cui abbiamo delle capacità perché se no non avremo una capacità industriale produttiva di di stare sui mercati
E il settore della difesa è un elemento fondamentale per fare questo io faccio sempre un esempio che considero banale ma per me importante
Noi con il Politecnico di Milano insieme a tante altre ricerche facciamo parecchie ricerca su materiali anti vibrazioni pre quello che uccidono elicottero sono le vibrazioni
Questi materiali per l'anno in tutto il settore meccaniche italiane allora sono elementi fondamentali per
Dare capacità piuttosto che abbiamo fatto questo grosso investimento nella performance computer di Genova che ci ha e sul quale poi abbiamo creato dei labs che sono intelligenza artificiale Pizzata simulazione digital quindi e quant'altro tutti questi elementi di nuovo sono elementi che hanno ricadute positive sull'industria piuttosto che su altri settori del dell'economia allora se vogliamo parlare di integrazione europea e secondo me è fondamentale perché dobbiamo spendere bene i soldi dei cittadini dei taxpayer evitare di ripetere per diciassette volte dei costi
Di ricerche sviluppo i cosiddetti non ricorrenti sui mezzi blindati
Se vogliamo fare questo processo dobbiamo avere secondo me ogni paese europeo che certamente l'Italia ben chiare in testa una mappa tecnologica per una io lo chiamo Rodman
Delle cose che sappiamo fare bene poi faccio un esempio concreto e sulle quali vogliamo investire che vogliamo tutelare si parla tanto di tempesta il Fighter di sesta generazione noi ad esempio abbiamo fatto un lavoro secondo abbastanza interessante sul sistema universitario sul sistema delle piccole e medie imprese che stanno dietro di noi per capire quali saranno le tecnologie necessarie per questo oggetto che la chiamiamo piattaforma che sarà operativa nel due mila e trentacinque ma abbiamo costruito appunto una mappa tecnologica di ciò che già c'è ciò che pensiamo sia necessario avere e come fare questo percorso allora e chiudo credo che sia importante avere chiaro che il percorso non può che essere quello di una integrazione europea
Perché se no spendiamo male i soldi
Di tutti noi che paghiamo le tasse
Che per fare questo percorso sarà necessario e fondamentale avere delle roadmap tecnologiche paese per paese che poi si integrano in modo tale e devo dire col pm RR ad esempio ci stanno facendo delle cose anche a livello di sistema universitario su questo fronte ci sono e sono estremamente interessanti
Costruire questo percorso dopodiché dobbiamo cercare di avere e questo le istituzioni europee possono aiutare molto una creazione di requisiti omogenei a livello europeo cioè forzare l'omogeneizzazione dei requisiti in modo tale che si vada verso appunto una concentrazione di fatto
Che credo sia estremamente importante e capire che la dimensione conta per verticali
Non conta avere un'azienda in mensa conta quanto sei grande negli elicotteri negli aerei nei sistemi elettronici perché le integrazioni dovranno essere verticali sono queste le capacità che dobbiamo sviluppare e qui su cui è necessaria la massa critica per ottimizzare le spese di ricerca e sviluppo
Quindi un percorso che va fatto secondo me con grande
Cautela con visione con coraggio ma anche con cautela perché buttare cuore al di là dell'ostacolo può significare far sparire alcune aziende o alcune capacità che non si replicheranno mai più
Se uno perde la capacità di segnare un è
Non ricostituisce
Non è che uno smette e poi fra dieci anni riparte
Dobbiamo mantenere tutelare appunto delle capacità di conoscenza che secondo me sono fondamentali
Chiudo dicendo che io conoscevo abbastanza bene la vecchia Finmeccanica oggi Leonardo come finanziatore
Vedendola dall'interno ci sono delle capacità che ci fanno guardare negli occhi grandi competitori europei
Cosa di cui spesso non sia piena consapevolezza e quindi non bisogna nemmeno essere troppo timidi grazie
Grazie
Visto che visto che ci sono numerosi giornalisti presenti in sala si parla spesso ne parlava di massa critica
Si parla spesso no di una di una unione fra fra Leonardo Fincantieri
C'è una qui si il futuro presidente della razza stesse
Su su diciamo c'è una prospettiva
Da questo punto di vista dovrebbe essere secondo lei ma io credo di avere detto in modo abbastanza chiaro che secondo me ne masse critiche si fanno nei verticali
è chiaro
Finiamo con Guido Crosetto Crosetto oltre ad avere una lunga esperienza politico parlamentare e anche di governo come sottosegretario alla Difesa
Adesso è presidente della Federazione aziende italiane per l'aerospazio la difesa e la sicurezza quindi diciamo è titolato a parlare di difesa comune perché è il suo pane quotidiano anche anche oggi io però volevo fare prima di di fargli dire quello che vuole dire sulla difesa comune sui limiti e le le prospettive di questo grande progetto europeo
Volevo chiedere invece al politico Crosetto all'osservatore Crosetto
Se può essere credibile parlare di un'autonomia lo diceva Graziano all'inizio del nostro convegno dell'autonomia strategica europea e di difesa comune senza parlare del grande tabù cioè dell'arma nucleare l'abbiamo visto due giorni fa Putin sparare quel sarmatica credo che sentiamo in generale
Il quel quel me missile intercontinentale che può ospitare fino a credo dodici testate nucleari e lanciando una minaccia molto precisa cioè guardate che se se fate qualcosa che non ci piace non ci abbiamo questo nei nostri magazzini
Ecco noi ci affidiamo alla capacità di deterrenza nucleare della Francia ma insomma una una Unione Europea che aspira a essere anche diciamo un gigante non solo politico ma anche militare può fare a meno di una deterrenza nucleare
Beh grazie per la complessità la domanda ringrazio intanto il Parlamento e la Commissione europea per per aver organizzato questo dibattito in questi tempi che ci impongono di accelerare riflessione però me lo sto chiedendo prima Francesco quando parlavano le persone che mi hanno preceduto
Mi chiedevo ma quindi parliamo di un di una Unione Europea che potrebbe diventare no potenza nucleare perché sia guarda in prospettiva penso la difesa europea
Si intitola risposta adesso la risposta è no oggi
L'Unione europea a questa capacità all'interno di un solo Paese che la Francia
Ma vado a a morte quando ne parliamo di difesa europea usiamo interni che suona in ogni Paese in modo diverso
Quando tu parli di difesa di forze armate in Francia
Parli di forze armate che possono essere prese dal governo mandate in un Paese a combattente come hanno fatto in decine di scenari internazionali per difendere gli interessi di quel Paese in quella nazione
Interessi complesse economici giro strategici politici
Quando parli di difesa in Italia parli e di forze armate pavé di forze armate che sono state utilizzate già con un passaggio culturale importante in operazioni di peacekeeping
E dove utilizzano le armi e quindi rispondono con la forza se aggrediti
Quando pallidi
Difesa di forze armate in Germania parli di qualcosa in più della Protezione civile italiana c'è una protezione civile con leale
E a questo lo dico perché alla alla base di processi politici integrazione ricostruzioni strutture ci sono anche processi culturali no
E il primo ostacolo a a una difesa cocomero il la interpretiamo possiamo immaginarla europea oltre a quelli che diceva Emma Bonino diceva Carlo prima
Che hanno detto un po'tutti il percorso da fare ad avviare cioè produrre un un po'culturale di diversità
Da una parte
E c'è un secondo elemento di resistenza che quello che Alessandro Profumo accennato in una battuta
Perché la componente industriale che una componente fondamentale
è una componente che ha un'importanza molto grande nei paesi in cui è presente
Quando tu parli di diciassette carri dice che è una sulla Verna diciassette per quello che comporta soldi buttati via negli investimenti e impossibilità di avere almeno dei mezzi no in comune anche sei che forze armate diverse
Parli della necessità di andare a decidere tra aziende concorrenti adesso che fanno prodotti sensibili non similari
Qual è la migliore quali sono i migliori e nello stesso tempo quali tra virgolette e in che modo possono essere sacrificate
Quando tu parli citava sempre prima versandoli tempesta
Parli di un'Europa che sostanzialmente sulla nautica ed è spaccata in due da una parte nazioni che già hanno fatto sì e no un progetto con l'Eurofighter dall'altra faccia
Che ha il suo era una sua risposta per cui
Parli di un processo che è difficile dal punto di vista politico edifici dal punto di vista culturale e difficile dal punto di vista industriale proprio perché
Ricito Alessandro quando perdi una capacità non la ricostruisce più che questo essendo un settore all'elevato contenuto tecnologico per capacità di elevato contenuto tecnologico problema anche a medio-lungo termine
A meno che e questo torniamo a monte
Tua neghi questa cosa in un percorso in cui non esiste più uno Stato ma insisto una federazione gli Stati Uniti non si pongono il problema
I dovrebbe essere Lockheed perché sono cioè uno Stato federale quindi in qualche modo no vengono compensate la parte economica viene completata all'interno di qualcosa di più grande adesso l'Europa all'inizio di questo percorso quindi e e difficile la scelta che è stata fatta qual è stata costituiamo un primo nucleo e vediamo come funziona Rizzo ottimo confrontarsi se anche negli Stati Uniti poi i senatori si strappano pezzi e ne investì ma punto quando devono fare dell'azione per cui figure gli in uno Stato federale no il tema del cinque mila persone è perché è già un passo importante ma ha detto anche prima Enrico incidentalmente e e e comunque propone topolino ecco l'elefante ha partorito il topolino c'è una ragazza che può spiegare a qualunque chiunque di noi che cinque mila persone
Se tu calcoli che se le deve impiegare all'estero devi farla ruotare vuol dire che l'Europa comandare due mila persone all'estero l'Italia Claudio quante la mandate
Claudio Rita quando abbiamo andate tante quante persone abbiamo quindi dieci mila appunto che vuol dire avere quaranta mila che vuol dire avere quaranta mila persone all'esposizione perché le fare rotta cioè almeno quattro volte perché non lasci all'estero quelle rivali per cui cinque mila persone sono proprio l'inizio seduta per una forza serie almeno europea che ti dia la possibilità che ha avuto l'Italia di fare parte giubba redazione dei partano e quaranta mila persone
E avreste il peso che ha avuto l'Italia nelle missioni internazionali per cui stiamo parlando di un piccolo passetto
Quello che sta succedendo centonovantuno aggiornamento strategico per cento sebbene anch'io sono convinto che questo piccolo passetto sia l'unico modo perché voi pensate scusate perché quando io io se dovrà ripresa europea vi viene in mente
Ha difficoltà che ne avremmo di mettere insieme le burocrazie del ministero dell'Ambiente
Di ventisette Paesi
Voi pensate a prenderle burocrazia del ministero dell'ambiente cito Val di ventisette Paesi metterle assieme in un unico ministero dell'ambiente non su cui tutti siamo d'accordo come linee generali in Europa ecco voi pensate di mettere assieme ventisette avrebbe azioni militari
Cioè in cui la burocrazia si è formata in quarant'anni contro passaggi da grate in grado scuole diverse e di integrare eque queste ventisette tra virgolette burocrazia militare la difficoltà questo un percorso che poi mi si apre oggi mettendo a fattor comune le scuole militari per avere un'integrazione alla fine della carriera di quel di quelli che andranno dai sarebbero formati oggi nelle scuole militari quindi tra venticinque trent'anni quando l'avrei riformato e così parliamo di una cosa di questo tipo
Quello che succede oggi ci impone però la necessità di una risposta
In difesa soprattutto ed eventualmente di protezione esterna immediata il passaggio di questa
Quello che è stato fatto qualche giorno fa e un primo passaggio già fondamentale perché nessuno avrebbe pensato possibile
Ci obblighi saremo obbligati a implementare
In primo tempo con un corpo estraneo vai non possiamo pensare a una difesa europeo noi dobbiamo pensare a ventisette Stati più uno lo Stato UE s'che fa partire una sua tra virgolette forza armata limitata e studiata apposta per essere in luce quello che potrà essere tra quaranta o cinquant'anni
Questo possiamo fare in questo momento il valore strategico ufficiale e dall'altra parte a bere norme di linguaggio lo diceva prima Alessandro dico per i non esperti requisiti unici dice
A oggi ogni non dico ogni paese ogni forza armata da un requisito diverso perché riusciamo anche a diversi spesso pagare i tre requisiti che da esercito aeronautica e Marina sul su un siluro ad esempio ecco avere
Tutta l'Europa che ti dà un sicure quesito simile che all'inizio avrà risposto industriale diverso e magari e poi alla lunga può arrivare anche a una unificazione diciamo o una standardizzazione industriale maggiore
Bene grazie sono
Sono due ore che stiamo discutendo
Naturalmente è un problema aperto e non non non c'era la pretesa di arrivare a un punto di di conclusione
E importante diciamo
Che da questo diceva Crosetto il primo nucleo o comunque di un ventisette più uno ecco quel più uno finalmente partito c'è qualcosa su cui c'è una base su cui su cui costruire certamente tutto quello che è stato fatto finora e che vediamo è stato fatto prima del ventiquattro di febbraio che è una data spartiacque in Europa e anche per la costruzione europea per anche la il livello di consapevolezza di di di ciascuno di noi dello del pensiero nelle opinioni pubbliche europee di quello che è in gioco in questo momento diciamo che nel nel passaggio storico da un'unione che è stata finora un'unione in gran parte diciamo con caratteristiche mercantili a una vera un condivisione di valori unione politica e quindi anche un'unione di difesa non so se ancora si sente la senatrice Bonino che ringrazio per l'intervento stimolante gravami
Ecco ma non non ti volevamo non è rivedere vecchia città qua bene
Ringrazio ringrazio anche gli ascoltatori di radio radicale gli ascoltatori e e i telespettatori non so come definirli che ci seguono dal sito di Repubblica indiretta
Ringrazio anche l'ensemble che l'altro media partner di questa mattina e naturalmente i nostri ospiti che solo il Parlamento europeo e la Commissione europea grazie a tutti grazie ai nostri ospiti che sono intervenute