Quale economia italiana all'uscita dalla crisi?

Rapporto di previsione centro studi di Confindustria titolo l'avete visto il quale economia all'uscita dalla crisi quale nel quale
Ha raccontato
Rimbalzo che stiamo vedendo è che speriamo francamente che prosegua
Paesano Fontana vi chiarirà meglio meglio tutto
E poi i dopo un saluto iniziale il presidente di Confindustria Bonomi avremo una tavola rotonda nella quale ragionare un po'intorno tanto al rapporto quanto lo Stato l'economia italiana
Lo stato dei conti pubblici italiani il Pnr re di fatto l'universo mondo parti allo iniziamo dal
Dal saluto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi sentiamo
Buongiorno a tutti è un piacere per me oggi dare avvio al seminario di presentazione nel rapporto al nostro centro assunti
La ripresa italiana dalla crisi sanitaria è ben avviata lo sappiamo
Nonostante le prospettive positive tuttavia lo scenario presenta alcuni rischi che sono principalmente al ribasso
E riguardano diversi elementi di incertezza dall'evoluzione dei comitati e le carenze importanti materie prime semilavorati e conseguenti pressioni sulla dinamica dei prezzi
La guardia va quindi tenuta alta sia per garantire che rimbalzi in atto sia ampia sufficienza per colmare il divario tra usato la recessione due mila venti
Sia per fare in modo che il tasso di crescita del PIL italiano del mille ventidue in avanti sia solido e duraturo
Questa è la vera sfida per l'Italia una sfida che implica rompere con il passato un passato che vede l'Italia agli ultimi posti tra i Paesi avanzati in termini crescente economica un dato per tutti
Nel decennio pre pandemia l'Italia e cresciute in media danno un sesto dalla Germania
Occorre tornare a cresce a un ritmo annuo di almeno l'uno e mezzo due per cento un obiettivo raggiungibile pare la crescita media registrata tra il mille novecentonovantasette al due mila sette
Per raggiungere questo obiettivo il piano nazionale di ripresa resilienza un'occasione storica dalla sfruttare al meglio
Lo è per il volume di risorse europee che porta al Paese dal due mila e ventuno al due mila ventisei si tratta di quasi quaranta miliardi di spesa pubblica l'anno in media ovvero come avere una manovra finanziaria espansiva in più annualmente ma il Piano e anche un'opportunità unica per la strategia che delinea in cui gli interventi a sostegno dell'economia agli investimenti sono accompagnati da riforme strutturali
E proprio la definizione di questa strategia coerente che affianca investimenti e riforme Confindustria fornito un contributo costruttivo fin dalle prime fasi predisposizione del piano
Nella condizione che nessuna misura possa dispiegare pienamente i suoi certi se non ancorata a quegli interventi riformatori capaci di sciogliere i nodi che imbrigliano sviluppo del nostro Paese
Al contempo abbiamo offerto un contributo costruttivo alla predisposizione della governance del piano nella convinzione che un processo partecipato fosse necessario per rafforzare le partnership pubblico-privati
Indispensabili per massimizzare i versetti del piano stesso sull'economia reale
Al momento la nostra preoccupazione assicurarci che il con il piano siano spesi nel miglior modo possibile e nei tempi previsti e che si vada avanti spediti sulle riforme
Come detto il mese scorso l'assemblea di Confindustria ribaditi in varie altre occasioni
Se vogliamo dare all'Italia una possibilità come è stato nel dopoguerra e nel Periodo dalla costruzione monetaria europea occorre risolve le questioni cruciali affrontare i nodi che bloccano l'Italia da molti troppi anni
Per questo occorre andare avanti subito sulle riforme che servono al Paese
L'altra priorità rispetto del cronoprogramma da un lato l'attenzione sui profili attuativi sembra al momento orientato a prevalentemente sui profili di controllo e rendicontazione finanziaria e molto meno su quelli di definizione attuazione concreta dei progetti
Dall'altro occorre considerare che ritardi potrebbero avere effetti negativi a cascata
La buona riuscita del piano dipenderà dalla capacità del governo di rispettarle cinquecento ventisette condizioni concordate con l'Europa per accedere alle risorse europee
I cosiddetti traguardi e obiettivi di cui cinquantuno entro la fine di quest'anno e altri cento entro il due mila ventidue
In questo contesto una governance efficace rigorosi processi di monitoraggio rispetta l'esecuzione dei progetti sono essenziali considerati anche i prevedibili ostacoli attuativi
Un contributo rilevante in tal senso potrà venire dall'entrata in funzione del tavolo permanente per il partenariato economico sociale e territoriale presso la Presidenza del Consiglio che auspichiamo avvenga il prima possibile
E teniamo a mente che l'Europa ci osserva siamo i maggiori beneficiari di questo primo tesoro comune
Da come sapremo attuare il piano dipenderanno anche le nuove regole del Patto di stabilità e crescita che ne ospitiamo rinnovate perché altrimenti questa drammatica lezione del Codino sarà stata vana
Ma non c'è solo il piano nazionale di ripresa residenza l'attenzione di Confindustria delle imprese e anche rivolta la manovra di bilancio questa verso una manovra di bilancio che nel rispetto del sentiero di riduzione del debito pubblico accompagna il Paese verso l'uscita dalla crisi economico-sociale legata la pandemia
Attraverso la progressiva uscita dalle misure emergenziali e un'attenta selezione negli interventi di sostegno in questa selezione risultano cruciali
Le misure di sostegno ai processi di ammodernamento del sistema produttivo nell'ottica delle transizioni tecnologica mentale e della riqualificazione del capitale umano anche per affrontare l'impatto occupazionale di tale transizione e il proprio a proposito transizioni prendo un minuto per tornare su un aspetto che mi è caro perché è cruciale relativo al contrasto ai cambiamenti climatici
Su questo tema Confindustria sposa pienamente gli obiettivi sfidanti
Tuttavia la transizione energetica impatti molto rilevanti su intere componenti la nostra industria e sui suoi occupati centinaia di migliaia quindi ribadiamo la nostra richiesta
Ovvero che è necessario accompagnare la transizione energetica con Chiara strategie di politica industriale
Parti fondamentali della nostra industria resterebbe altrimenti esposte a rischi di chiusura dell'organizzazione per capirci
Il corso della transizione energetica per l'Italia potrebbe superare i seicentocinquanta miliardi di euro nei prossimi dieci anni per quanto importanti siano i fondi che il Piano dedica la transizione energetica sono solo il sei per cento del totale necessario
Quasi il novantaquattro per cento lo devono investire l'impresa
Ma se al contempo devono fronteggiare mi spiazza miti tecnologici di produzione tutto diventa difficile
Per questo queste transizioni vanno accompagnate da misure che sostenga investimenti qualificati nazionali ed esteri perché dobbiamo evitare che l'industria italiana resta immagini da qui l'importanza che la legge di bilancio in via di definizione oltre ad accompagnare l'uscita dalla fase emergenziale preveda risorse per sostenere la transizione energetica ed ambientale oltre che per attuare le riforme strutturali che rappresentano la chiave irrobustire in modo duraturo il potenziale di crescita del Paese
In tema di riforme oltre a quelle previste dal piano occorre che vengano implementate ed adeguatamente finanziate proprio da questa legge di bilancio a che che le cosiddette riforme di accompagnamento al piano si tratta della riforma del sistema fiscale dalla riforma del sistema di ammortizzatori sociali delle politiche attive del lavoro
In tema di riforma fiscale va ridotta l'imposizione su imprese e lavoro tagliando il cuneo fiscale quindi non solo interventi sull'IRAP per eliminare le distorsioni iniquità sia orizzontale si verticale esistenti nel prelievo Sorrento e le persone fisiche
Ma anche interventi sul sistema di imposizione sui redditi societari
Per renderlo più attrattivo rispetto a quello attuale a questo proposito penso in primis un intervento sull'IRAP
Ma non di cancellazione nominale per recuperarne il gettito altrove cioè dall'IRES una revisione a somma zero di questo tipo non produrrebbe né crescita né occupati anzi data la platea di contribuenti IRES e IRAP finirebbe per aggravare il carico proprio sull'impresa incluse quelle industriali che siamo fieri di ricordare sono stati il traino della tenuta è ripresa dalla crisi sanitaria
Quindi interveniamo sull'Iraq si ma per alleggerire la come già fatto togliendo gran parte del costo del lavoro
Se le risorse non fossero sufficienti per un intervento significativo il taglio del cuneo latin prese lo si faccia riducendo i contributi per esempio quelli cuore che sono oggi più alti per l'industria senza alcuna giustificazione
Poi nello spirito del messaggio che ha lanciato il Presidente del Consiglio Draghi la nostra Assemblea vorrei che non ci fosse una prossima legge di bilancio nuove tasse
E mi riferisco anche le cosiddette plastiche sul Garda non è questi al momento di creare altre difficoltà le imprese
Concludo con qualche breve riflessione sulla riforma gli ammortizzatori sociali ovvero la riforma che avremmo dovuto fare un anno fa ma che è stata finora rinviata e con essa è stata rinviata di nuovo anche quella delle politiche attive
Su entrambe Confindustria le idee chiare l'ha presentata al governo già all'estate del due mila venti
Confindustria favore di un ammortizzatore universale
Ma di natura assicurativa non una vera integrazione al reddito pur necessario e come strumento di riqualificazione perché nelle crisi di impresa anche quelle ordinarie serve formazione serve ricollocazione affinché le aziende possono assumere nuove competenze
E dato che il nuovo molti esattore universale deve essere di tipo assicurativo allora tutti nuovi soggetti beneficiari lo devono pagare in proporzione all'utilizzi quanto le politiche attive del lavoro per la direzione da prendere quella pubblica o privata chiediamo quindi che la riforma venga fatta sulla base Della pari dignità tra centri pubblici per l'impiego in larga parte ancora inefficienti e Apl private che invece sono molto più efficaci sia nella formazione sia la ricollocazione del lavoratore
Grazie per l'attenzione e buon lavoro a tutti
Grazie al Presidente Confindustria per questo perché suo messaggio per questo suo saluto e anche per chiarito bene i contorni delle richiesta di Confindustria governo tanto per la manovra quanto per il Pnr veniamo appunto Alessandro Fontana che invita a salire sul palco per la presentazione del rapporto dell'centro studi Daloui dire
Grazie Simonetta buongiorno a tutti
Innanzitutto vorrei iniziare ringraziando i colleghi del Centro studi l'impegno la professionalità che mettono ogni volta nella realizzazione del del rapporto iniziamo con la con la presentazione
Ma nell'analisi dello dello scenario economico sia quello italiano sia quello internazionale Polo proporre una chiave di lettura trasversale
Perché in realtà la pandemia dalla quale stiamo faticosamente cercando di uscire
Ha determinato diversi sciocchi del saggio sciocchi che stanno agendo in maniera differenziata per aree territoriali per comparti economici e anche con orizzonti temporali differenziati
Questi quattro ciò che sono il primo le politiche di contenimento del contagio che hanno frenato terreno tuttora alcuni settori economici tra questi per il turismo
Il secondo sono gli straordinari stimoli di bilancio messi in campo da diversi governi e che principalmente vengono lo che larga parte sono allocati verso investimenti di medio lungo termine
Il terzo sono l'aumento dei prezzi di materie prime serio e semilavorati in particolare dell'energia e la scarsità di alcuni di essi che stanno colpendo in maniera differenziata le attività economiche ma soprattutto quelle industriali il quarto sono i cambiamenti
Né i comportamenti e anche nelle preferenze delle famiglie
Che in alcuni casi sono cari si tratta di cambiamenti temporanei
Come ad esempio quelle le la la la maggiore prudenza sugli acquisti fuori casa ma in altri casi potrebbero invece diventare strutturali come ad esempio il caso del della delle maggiori preferenze da preferenza verso i consumi on line oppure del la maggiore attenzione alla sostenibilità
Questi quattro ciò che in qualche modo se ne vediamo come agiscono in realtà spendono gran parte delle differenze che ne poi vediamo nell'andamento nella dinamica delle delle variabili macro economiche per Paesi e per ed anche per l'Italia
Quanto riguarda lo scenario internazionale quello che noi osserviamo è che la dinamica del PIL globale ha ripreso a salire l'abbiamo rivista al rialzo e quello che sta accadendo è un riequilibrio nel ritmo di crescita tra magre o macro aree
Laddove soprattutto Eurozona Cina e Stati Uniti laddove nel due mila venti amo assistito ad una ad una Cina che continua a crescere se pur rallentata mentre facevamo un euro zona che è che in cui il PIL è caduto è caduto il doppio di quello degli Stati Uniti quindi amo andamenti tra loro abbastanza divergenti tranne tre macroaree
Questo equilibrio e quindi questo recupero è comunque differenziato
Differenziato per settori e per Paesi in particolare abbiamo ancora il turismo che rimane molto indietro rispetto agli altri settori le le prenotazioni aerea settembre hanno registrato un meno ottanta per cento rispetto al pre-crisi
E d'altra parte in questo diciamo rispecchia quello che sono un po'le politiche di contenimento adottate a livello internazionale tra Paesi gran parte anche la maggiore prudenza di di tutti noi negli spostamenti
E da questi di gioco da queste asimmetrie ne potremo uscire soltanto quando avremo una quota abbastanza elevata di popolazione mondiale vaccinata al momento siamo all'incirca a poco più di un terzo della popolazione complessiva
Ma le differenze tra Paesi rimangono molto consistenti in particolare abbiamo alcuni Paesi emergenti che sono rimangono ancora molto indietro
Grande Mikis noto uguale lingue Antille irrisori RWE questa è una frase della della chief Economist del Fondo monetario dita rovinata che rende bene l'idea che fintanto che non avremmo alzato io le vaccinazioni a livello globale le continue ma vere
Questi situazioni diciamo crescite asimmetrica
Il commercio mondiale soprattutto di beni ha ripreso molto bene ritornato sopra ai livelli pre-crisi anche se a metà anno ha subito un rallentamento una frenata
Collegata principalmente alle alcune strozzature produttive della logistica lungo le filiere internazionali in particolare hanno pensato i love da un nei nei in alcuni porti cinesi connessi alle al contrada necessità di contenere la diffusione del virus
Sono tutti questi fattori temporanei ma che come dicevo appunto non diciamo Home che probe interessi all'entrando nel corso dell'anno del della seconda metà dell'anno ma che in realtà non possiamo diciamo rimanendo multe già tesa perché potrebbero comunque verificarsi né di degli altri
Fintanto che appunto non avevo raggiunto la quota di popolazione vaccinata adeguata per quanto riguarda la crescita delle macro aree dopo che il PIL degli Stati Uniti ha recuperato a giugno i livelli pre-crisi la
Le stime di crescita e questo nonostante abbia mono rivisto le stime di crescita ribasso di circa mezzo punto agli studi di quest'anno sono previsti cresce all'incirca al sei per cento
La revisione al ribasso è semplicemente collegata al fatto del piano di rilancio che inizialmente doveva essere all'incirca di due mila miliardi e poi è stato approvato ad agosto per un importo che è quasi pari poco più della metà di quello che era inizialmente previsto
Al contrario degli Stati Uniti il pile dell'euro zona invece rimane ancora in ritardo rispetto alla alla alla pre-crisi alla pre pre privando è mia
Di circa tre punti percentuali e questo nonostante ne abbiamo comunque rivisto le revisioni laborista rialzo la previsione di crescita per quest'anno che dovrebbe essere all'incirca intorno al quattro virgola nove per cento
E questo grazie al fatto che ma grazie all'efficacia della della della campagna vaccinale europea e anche grazie al fatto che sono state dotate in Europa contrariamente alle crisi precedenti politiche comunque di bilancio espansive che quindi sostengono il recupero
Buoni sono anche le prospettive quanto riguarda i Paesi emergenti ci aspettiamo quest'anno una crescita del sei virgola tre per cento
I tre nata dalla dalla Cina che dovrebbe crescere intorno a al di sopra dell'otto per cento e dall'India che dovrebbe essere intorno a novembre al cinque per cento
Naturalmente questo scenario è legato al fatto che noi non diciamo escludiamo che vengano introdotte nuove misure restrittive per limitare la diffusione dei contagi
E tra l'altro è anche escludiamo anche che e possano diciamo irrompere diciamo posso esplode possono esplodere il caso del settore immobiliare in Cina
Che al momento appreso tutto collegato al caso di China Evergrande
Per quanto riguarda l'economia italiana
L'economia italiana è tornata a crescere quella da I nei primi due trimestri di quest'anno
E nei primi sei mesi dell'anno abbiamo parzialmente guadagnato circa tre punti percentuali dopo la forte caduta dell'anno scorso era pari al l'otto virgola nove per cento
E questo grazie al rallentamento delle misure restrittive per conto e la diffusione del virus che è partito dai leader diciamo dopo dopo il subito dall'inizio del del del secondo trimestre
La ripartenza dell'economia dell'Ana è legata ai trainata principalmente dagli investimenti investimenti che dopo le sporte c'erano quelli che avevano subito nel due mila venti la caduta
Peggiore erano scesi di quasi un quarto e che ora sono tornati all'incirca nel secondo trimestre sono circa al quattro virgola nove per cento sopra i livelli pre-crisi trainati da altro lo spinti molto dall'investimenti in costruzioni investimenti costruzioni che ormai sono o oltre il dodici per cento al di sopra del livello pre-crisi
Ci aspettiamo che e anche per il propri prossime sia per la seconda metà dell'anno sia per il due mila ventidue il traino degli investimenti continui
In particolare quello delle costruzioni per quanto riguarda abitazioni fabbricati sostenuti da incentivi fiscali e da investimenti pubblici ma recupereranno anche quelli in macchinari
Per quanto riguarda l'altra novità positiva per l'economia italiana e la dinamica dei consumi che e stanno soprattutto nel secondo trimestre hanno cominciato il loro il loro recupero e quindi potrebbero affiancare gli investimenti nella risalita dell'economia italiana
La il consumo è una delle componenti che ha sofferto di più perché la durante la pandemia abbiamo avuto che la propensione al risparmio delle famiglie è cresciuta moltissimo
Nel primo nel primo trimestre di quest'anno abbiamo raggiunto il diciassette per cento ha raggiunto il diciassette per cento la propensione al risparmio
Quindi si tratta di un risparmio quasi forzato e durante questa fase abbia avuto che le famiglie hanno sostanzialmente direzione di loro acquisti verso i beni durevoli che sono risaliti a partire dal dal terzo trimestre del del due mila venti
Quello che invece e la componente mancante la spesa delle famiglie quella per i servizi spese per i servizi che calata è scesa anche quest'anno nel primo trimestre per poi avere un rimbalzo nelle nel nel secondo del parere del nove virgola quattro per cento
Ora cosa ci aspettiamo nove per i prossimi rimesse sui consumi
Diciamo che ci aspettiamo un recupero ulteriore dei servizi e questo ancora favorito dalla dalla spesa verso i servizi turistici
Però se dobbiamo dire nell'arco dell'orizzonte temporale fino al due mila ventidue non c'è scusa era per noi va bene per le abbastanza improbabile che i consumi riescano atte a ritornare ai livelli pre-crisi questo
Da un lato per le illiriche i muri mutamento nelle abitudini di comportamento di lavoro
Delle famiglie
E dall'altra con la questione distributiva perché comunque sia le famiglie che hanno fatto più risparmi hanno accumulato più risparmio durante la pandemia sono quella maggior reddito sono quelli che hanno propensione al consumo più bassa e quindi probabilmente ci vorrà molto più tempo per recuperare i livelli
I livelli precedenti
La ripartenza dell'export soprattutto per quanto riguarda quello di beni eh robusta il il la è tornato le l'export di beni è tornato sul sentiero per crisi con un aumento del del tre virgola due per cento rispetto alla ai livelli precedenti
Trainato da dalla vendita di prodotti in di beni intermedi e di beni strumentali
Mentre quello i di servizi e ancora in ritardo del ritardo noi avevamo previsto a nel ad aprile che sarebbe ripartito quest'anno invece anche quest'anno continuerà a scendere e ripartirà probabilmente presumibilmente l'anno prossimo se vede nel secondo trimestre del due mila ventuno siamo ancora il trentacinque virgola sette per cento rispetto ai livelli pre-crisi nel l'export di servizi questo perché perché l'export italiano pesano molto divisi dall'estero e quindi il quaranta per cento dell'export è rappresentato da da appunto da da da questo e l'altra parte quella dei trasporti che anche loro non se la passano molto bene
Per quanto riguarda le visite dall'estero sintomatico che anche a luglio abbiamo hanno registrato un meno cinquanta per cento rispetto a altre crisi qui siamo ancora lontani dai livelli precedenti
Dal lato del del dell'offerta l la l'industria rappresentato come accennava il presidente il traino della ripresa è ripartita già dalla seconda metà del due mila venti a continuerà a crescere anche quest'anno nel primo trimestre dall'uno virgola cinque secondo all'uno virgola due rallentando leggermente
E nel terzo trimestre secondo le stime anche la nostra indagine rapida continuerà a crescere Morri tumulto rallentata sul terzo trimestre siamo all'incirca sulla Grecia dello zero virgola cinque questo perché perché pesa no cominciano a pesare
Qui le carenze di materie di di materie prime semilavorati che stanno incidendo molto sulla produzione industriale di altri Paesi nostri partner commerciali come Francia e Germania
Ricordiamo che nel secondo trimestre la Francia ha registrato un meno zero nove la produzione industriale la Germania un meno uno la la l'acquisito di lavoro dicendo sarebbe il terzo trimestre la Germania siamo almeno due virgola cinque e quindi è molto probabile che anche nei prossimi mesi assisteremo a un diciamo le il rallentamento i nostri bei dei paesi partner e soprattutto dalla Germania ora un forte una forte influenza anche sulla dinamica della produzione industriale in Italia ci aspettiamo che continua a crescere ma comunque a tassi molto decrescente
Queste sono le previsioni per il biennio due mila ventuno due mila ventidue voi vedete c'è una forte di sede su quest'anno il PIL tornerà a crescere oltre il sei per cento
Per l'anno prossimo la crescita se debba se stare su il quattro virgola uno per cento il motivo per cui vediamo questa crescita superiore a quelle che erano le nostre previsioni di aprile riconducibile sostanze sostanzialmente al al minore impatto tabù che hanno avuto così contagi la lava la variante Delta
E anche per alcuni effetti stati alcuni effetti dovuti alla revisione statistica sui dati del primo trimestre inizialmente l'Istat aveva rivisto al ribasso e cornice visto che è stato rivisto in con una dinamica positiva
Quello che ci aspetti il profilo trimestrale di questa previsione vedi un terzo trimestre ancora poco inferiore al secondo che ha registrato un più due virgola sette per poi tornare la Grecia dal quarto trimestre fino alla fine dell'orizzonte previsivo
Su tassi di crescita più moderati ma comunque sempre ben superiori a quelli delle pre-crisi questo in parte perché appunto c'è ancora un recupero da completare corda ho visto prima ad esempio sui il su servizi sui consumi
In parte
Il il questo le cure più alto perché è sostenuto anche da tutti leader tutte le gli inglesi gli investimenti previsti nell'ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza
Che quindi contribuiranno a mantenere alta la la la risalita
Si tratta di un incremento che nell'arco previsivo rappresenta circa dieci punti percentuali di PIL è del tutto inusuale per quello che riguarda l'economia italiana
E
Tra le varie componenti quella che ci aspettiamo che contribuì a maggiormente sono appunto gli investimenti e come si vede anche per il due mila ventuno li li li prevediamo in fortissimo aumento siamo al circa diciotto Isla del per cento quest'anno ma continueranno anche l'anno prossimo
Un contributo positivo verrà anche alla recepite dai consumi delle famiglie sebbene come dicevo prima non ritornano i livelli precedente
Mentre invece non le esportazioni gli anni nette non contribuiranno perché cresceranno in questa fase anche molto le importazioni
Per quanto riguarda gli altri elementi gli altri gli altri pagabili della previsione l'occupazione dovrebbe tornare nel biennio ai livelli pre-crisi
Abbiamo una forte risalita registra una forte risalita quest'anno dei prezzi al consumo carica si attesteranno secondo dall'uno virgola otto per cento per poi tornare a scindere le lentamente gradualmente nelle durante il due mila ventidue per quanto riguarda il deficit pubblico
Quest'anno registra un valore leggermente al di sotto di quello dello scorso anno ma la discesa sarà più accentuata nell'anno prossimo per l'uscita dalle varie misure emergenziali
Beh adottate per fronteggiare gli effetti della pandemia alla fine del periodo preciso gravi dell'orizzonte televisivo cioè quindi alla fine del due mila ventidue anche il debito pubblico dovrebbe scendere
Cerca di cioè diciamo non è la nostra previsione dovrebbe calare di circa cinque punti rispetto al due mila venti quindi assorbendo soltanto un quarto della risalita che c'era stato nel due mila diciannove e il due mila venti
Il Hillel questa crescita del PIL ci consentirà di ritornare ai livelli pre-crisi bene tra il primo e il secondo trimestre in anticipo rispetto a quanto avevamo indicato nella previsione di aprire ci aspettavamo un ritorno verso la fine del due mila ventidue
Va detto che nonostante il forte recupero dell'economia italiana al secondo al secondo trimestre di quest'anno i gap rispetto al pre-crisi ancora pari al tre virgola otto a tre virgola otto punti percentuali ed è superiore a quello dei nostri Paesi competitor cioè la la la Francia e altri due quindi a un po'lunga per i tre il due per cento in più del due per cento la Germania del tre tre e quando ho visto gli Stati Uniti l'hanno già completato quindi nonostante il forte recupero comunque
Poiché la caduta è stata molto più ampia il gap rimane ancora più ampio di quello di degli altri paesi hanno è vicino
Sono i vicini
Tra i fattori positivi come abbiamo coi un po'poc'anzi detto per quanto riguardano società previsivo è quello del che riguarda lei l'implementazione l'attuazione del piano di riprese resilienza
Che e naturalmente non abbiamo incluso nella previsione come se fosse realizzato integralmente come previsto dal governo ma naturalmente come sappiamo le condizioni
Affinché il piano venga realizzato sono molte sono cinquecentoventisette tra traguardi ed obiettivi il Governo finora ha rispettato gli impegni anche soddisfatto anche il identità guardi più rischiosi
Ce n'erano cinque secondo trimestre quattro nel terzo sono stati ne raggiunti
Ci sono un numero non non indifferente sono quarantadue sul quarto trimestre quindi ovviamente noi e diciamo abbiamo incluso questo elemento dando per scontato che poi verrà verrà implementato e quindi verranno raggiunti Triuggio Betty ma naturalmente il programma è molto denso e non esente da rischi
Quindi di conseguenza questo rappresenta sicuramente un fattore positivo fintanto che riusciremo a portarla avanti nel modo adeguato
Non abbiamo incluso come non viene incluso nella previsione questo va vaccinato ma era la la poi manovra di bilancio il nostro scenario previsione sempre uno scenario tendenziale perché la manovra di bilancio sappiamo soltanto gli ammontari ma non è stata ancora
Ha ancora hanno ancora non è stata ancora definita
E nel dalla dalla nave sappiamo che l'intenzione del governo visto uno scenario macro economico decisamente più favorevole
Il governo ha programmato e quindi dei biglietti Citti tendenziali molto più contenuti di quelli che erano stati e indicati ad aprile
Il governo ha fatto la scelta di migliorare sensibilmente gli obiettivi programmatici ma di lasciare spazio per ulteriori voli di espansive
E questo per attuare per diciamo supportare l'attuazione le anche delle del del PNR R. quindi ha programmato lavori di espansione per uno virgola due punti di PIL quest'anno cioè per il per il due mila ventidue uno virgola cinque e il due mila ventidue ed uno virgola due per il due mila ventiquattro
Questo nell'intenzione di non soltanto di di tornare ai livelli di crescita del PIL né del pre-crisi ma proprio per anche proprio per recuperare la mancata crescita dovuta alla pandemia è uno scenario quindi che significa che avremo a disposizione il prossimo triennio circa da immettere l'economia circa settantasette miliardi di euro quindi una somma non indifferente che sui alle risorse alle risorse previste dal PNR R.
E
Lascia soltanto qualche qualche ombra per il fatto che l'idea è quella di arrivare dal governo è quella di arrivare a un deficit programmato oltre il tre per cento nel due mila ventiquattro
E questo da valutare quanto poi in realtà sia compatibile con un sentiero di rientro del debito pubblico anche in condizioni magro un po'particolari quali quelle riguardano infrazione Julie da poco parleremo
Per quanto riguarda l'occupazione l'occupazione sta seguendo la risalita del PdL e quindi abbiamo toccato il minimo sulle gli occupati nel primo trimestre di quest'anno con una in cui eravamo sotto di più di ottocento mila occupati rispetto al al pre crisi ma con la risalita del PIL legge nei primi due trimestri abbiamo già dimezzato o questo gap tra le componenti più dinamiche ovviamente è la la la la l'occupazione dipendente
E in particolare tra quelli più reattive alla caduti e nella caduta nella fase di ripresa
Abbiamo gli occupati a tempo determinato ma comunque come vedete sondati bene anche il gli occupati di lavoratori a tempo indeterminato la componente che continua a perdere che ha perso molto durante la crisi
E qua degli indipendenti in realtà
Sconta diciamo continua una caduta che era già precedente alla pandemia nei precedenti anni tre anni precedenti amo registrato una puntina caduta dell'occupazione
E indipendente se queste sono le diciamo le le dinamiche in aggregato che sono tutto sommato direi appare abbastanza rassicuranti
Dietro queste negava che c'è un andamento molto differenziato tra settori laddove nell'industria il recupero dell'attività consentito di assorbimento quasi comprato dell'occupazione nelle costruzioni siamo addirittura ben oltre i livelli pre-crisi
Mentre invece abbiamo un i servizi che sono tra l'altro concentrati nei comparti che sono a più alto valore aggiunto abbiamo invece una registriamo ancora un gap notevole l'occupazione rispetto al al pre-crisi tra l'altro che va a vedere anche le ore di autorizzato di cassa integrazione rispetto al monte ore
Del due mila diciannove ci dà un'indicazione di quanto ancora di quanto sia stata riassorbita la cassa integrazione troviamo valori molto elevati soprattutto nei settori che riguardano arte intrattenimento commercio alloggi ristorazione
E per questo un panno particolare importanza e rafforzate particolarmente importante rafforzamento delle politiche attive per consentire la qualifiche dei qualificazione del personale affinché si possa spostare più agevolmente da impresa i settori che sono in esubero verso imprese e settori che sono in in crescita giusto un una un focus veloce su quello che è stato l'effetto dello sbocco dei licenziamenti che ha interessato circa quattro milioni di lavoratori
Dei comparti edile e industriale con l'eccezione delle tessile abbigliamento delle pelletterie da un'analisi del del bandi Banca d'Italia che il ministero del lavoro sulle comunicazioni obbligatorie
Elisi evince che nel mese di luglio ci sono stati circa dieci mila licenziamenti questo ci ha fatto ritornare a livelli Mary medi del due mila diciannove e ad agosto questioni tra dislivelli molto contenuti quindi diciamo questo
Diciamo elimina lì Lelli tutti le possibili possibili timori chi sospettava che sarebbe stato un'emorragia di lavoratori con lo sblocco dei licenziamenti
Ci aspettiamo i prossimi si ovviamente alcune ristrutturazione aziendale di composizioni come avvengono ricomposizioni settoriale come avviene sempre in uscita dalle da dalle crisi
Per quanto riguarda l'inflazione abbiamo registriamo ormai da ottobre dello scorso anno un una un un aumento dei prezzi che vacanti diciamo che riguarda tutte le economie avanzate eccezioni umbra pochi Paesi il Giappone e più vicino a noi la Grecia
E indotto dall'aumento dei prezzi delle commodity
Che sono cresciute molto e poi da alcuni altri fattori locali ad esempio negli Stati Uniti ha inciso molto ivi hanno inciso molto i rincari nel settore
Delle delle auto dove son cresciuti in Teen straordinariamente i prezzi delle auto del mercato dell'usato questo perché perché sono più difficili e più rallentate le consegne di auto nuove abbiamo anche altri effetti non l'OPA locali come quelli in Germania d'ordine Vivanti dalla dal rialzo delle aliquote dell'IVA si è avuto a gennaio che verranno riassorbiti ma richiedono qualche mese per essere per ritornare normalità
Quello che però forse più preoccupante il rialzo del prezzo dei convogli in particolare di quelle energetiche queste sono in larga parte attribuibili a una rafforzamento della domanda come quasi sempre avviene in uscita dalle crisi
Però ci sono anche le componenti aggiuntive come ad esempio alcuni cambiamenti della stessa struttura della domanda le transizioni in particolare anche quella di ne stanno spingendo verso avverso la domanda di alcuni beni
Che comunque richiedono un'offerta maggiore dice un po'soprattutto ad esempio di semilavorati e il caso è quello delle delle auto elettriche e quindi anche questi tratta di fattori temporanei ma anche questi richiede un aggiustamento da parte dell'offerta
è dovuto comunque anche ad altre istruzioni d'altri ci sono anche altre ragioni in particolare strozzature lato dell'offerta che abbiamo registrato come quelle dei noli marittimi e poi ovviamente alcuni chiusure colpite di alcune aziende nel nel lungo le filiere globali
Quello un su per quanto riguarda le materie prime
Alcune carenze di prodotti sono particolarmente preoccupanti perché ci sembra che su alcuni beni l'offerta fisica sia proprio strutturalmente inferiore a quella che è attualmente la domanda ed è questo ad esempio il caso del il caso del rame
Questo quindi ci porta a concludere che gran parte di questi aumenti dei prezzi saranno temporanee ma non possiamo escludere che tra questi alcuni di questi saranno più persistenti
E di conseguenza ce li trasciniamo dietro per un po'di di tempo al momento il le le le pressioni inflazionistiche non sembrano essere incorporate nella dinamica salariale
Quali motivi gli Stati Uniti sono un pochino più vicini a questo perché perché la disoccupazione rimane alta Lista Dini sono un pochino più vicini a questo momento al momento in cui i salari incorporano cui e le le dinamiche inflazionistiche e quindi probabilmente anticiperanno loro il rientro della della della politica monetaria dalle misure espansive adottate in Italia differentemente da da da altri Paesi
Il e gli aumenti dei prezzi sono sostanzialmente assorbiti lungo tutta la filiera quindi registriamo un forte aumento di prezzi le commodity da ottobre del due mila venti a ad agosto due mila ventuno del ventisette per cento e se poi vediamo tra la qualche rincaro dei listini listini si è visto nella filiera del nelle file nella nella produzione dei beni intermedi
Qualcosa di minimo sulla produzione dei beni di consumo ma alla fine questo questo rincaro finisce per essere assorbito e quasi si elimina completamente nella fase del consumo questo significa che l'inflazione si mantiene probabilmente più bassa di altri paesi ma significa anche che i margini gli impegni sono ovviamente ridotti soprattutto quelli che sono più vicini alla alla fase delicata fase del a domanda finale e quindi questo ci porta anche al tema della liquidità perché già un tema che è stato molto caldo durante la la la la crisi durante il due mila venti
E come vediamo il fabbisogno di liquidità dei minimi toccati lo scorso anno ha riferito molto diciamo che adesso nel complesso dell'impresa la liquidità e adeguata
Ma se andiamo a vedere poi per le singole filiere ci accorgiamo che le imprese più vicino alla fase del consumo sono quelle che hanno Maggio che che hanno maggiormente
Bisogno ancora di di quantità quindi il anche questa bisogna fare partire l'attenzione e l'altro elemento che ci premeva sottolineare anche come è cambiata la struttura finanziaria in uscita dalla dalla pandemia noi abbiamo sostanzialmente ridotto le imprese dall'anno sostanzialmente ridotto la quota di capitale
Che era cresciuta nei tredici anni precedenti e hanno invece ha cresciuto il debito bancario da anche questo era cresciuto negli anni precedenti
E se andiamo a vedere la quota di quanto è cresciuto la quota di capitale quanto sempre egli si è ridotta la quota di capitale quanto sono cresciuti IRI e quant'è il costo il ricorso ai prestiti bancari
Ci accorgiamo che sostanzialmente siamo tornati indietro di almeno due anni
Era un un processo che c'aveva portato vicino ad altri al alla struttura diciamo finanziarie di altri paesi come la Germania dove avevamo raggiunto ormai anche la quota di capitale hanno anche superato la quota di capitale era delle imprese tedesche invece in questi ultimi anni salvo Raniero quindi questo significa che è importante contro intervenire per accrescere fare la patrimonializzazione delle delle imprese per concludere
Nardò presentato uno scenario che è basato su alcune ipotesi ma ovviamente rimangono aperte alcune questioni
La prima questione quella che potrebbero potremmo sempre
Io mo'rimane molta incertezza sulla possibilità che essi siano diciamo dobbiamo essere costretti a lottare nuove mi misure di contenimento e di restrittive quindi agli spostamenti queste avrebbero ovviamente effetti negativi su consumi sulla fiducia dei redditi delle famiglie
Le quindi nuovo
E lo scialle sottoposto appunto a a questa a questo rischio
Un secondo elemento che vediamo preoccupante nell'ambito sociale appunto la catenella carenza di e di materie prime semilavorati che incide particolarmente per che è particolarmente Inge importante per quanto riguarda l'attività industriale anche questo da da ipotizzato che sia una carenza temporanea ma anche su questo qualora questa fosse persistente lo scenario risulterebbe peggiorato lo stesso vale anche per la dinamica dei prezzi anche questo abbiamo previsto che questa dovrebbe rientrare nel medio periodo per brevi nel breve periodo che prossimi Nenni diciamo già nell'arco del due mila ventidue
Ma anche questo qualora questo non dovesse accadere e dovesse essere anticipata il rientro delle politiche anche per la banca cedibile politiche espansive adottate la banca centrale ove ovviamente questa libri importanti riflessi soprattutto per l'economia italiana che è una una un Paese e che ha un elevato debito pubblico quindi diciamo un rialzo dei tassi avrebbe importanti conseguenze
Fini abbiamo supposto come già accennava prima la piena efficacia del PNR R. ma anche questo vincolata al rispetto di tempistiche anche di modalità efficienti di spesa e infine anche l'ultimo elemento internazionale è quello beh diciamo riguardante il settore immobiliare cinese su cui noi appunto abolito auspichi ciò abbiamo ipotizzato che questo caso rientri ma per l'importanza che al settore immobiliare in Cina
E anche per il modo in relazione al modo in cui verrà gestito questo caso
Non è totalmente da escludere il rischio che questo possa esplodere quindi creando problemi sia internamente alla Cina ma questo vista la dimensione del Paese a tutta l'economia mondiale
Grazie
Grazie grazie Alessandra Sala Fontana direttore Centro studi di Confindustria dibattiamo un po'di questi argomenti e lo faremo con Riccardo Barbieri Hermite capo economista del tesoro dal ministro d'economia e delle finanze che invita a salire sul palco Massimo Bordignon professore di scienza delle finanze all'Università Cattolica del Sacro Cuore
E Lorenzo Forni segretario generale di Prometeia nel processo ordinario l'Università degli studi di Padova
Prego tra salire sul palco così
Possiamo ragionare un po'intorno
Intorno allo scenario che ci ha presentato Alessandro
Forse iniziare a ragionare proprio
Qua mi vien da dire quasi dall'ultima parte quasi qua quasi dalla parte dei rischi a fronte dello scenario che ci è stato presentato fu
Dunque
Ma se se si direi che siamo a me mi pare che siamo abbastanza abbastanza distanziati da poter da da da poter la riprova
Allora inizierei da da Barbieri Hermite poi questa domanda sarà anche per forni e poi diciamo in realtà ne ragioneremo no un po'un po'in generale tutti
Sullo scenario che è stato presentato su quelli che sono i rischi in parte li ha illustrati ovviamente Alessandro benissimo in quest'ultima in quest'ultima slide perché ovviamente non sempre poi anche questo vero di noi giornalisti non lo diamo
E il Centro Studi Confindustria indica una è una cresce il sei uno per cento poiché non si raggiungerà cresce del sei uno per cento
Ce la prendiamo cento sui Confindustria o col governo nella fattispecie non lo farà previsione ma non teniamo mai conto del fatto che una previsione e che contiene ovviamente dei caveat
Rilevanti
Materie prime il costo dell'energia aggiungo in parte accennato anche ad Alessandro chiedo scusa per l'espressione brutale ma forse adeguata all'imballato Into della logistica mondiale
Tutto questo Barbieri quanto quanto può pesare su uno scenario che è molto simile in termini di previsione a quello fatto dal Governo
Grazie buongiorno a tutti complimenti alla Confindustria per questo rapporto che ho trovato molto interessante anche nella lettura
Orizzontale diciamo così del dell'andamento economico internazionale
Credo che i rischi che sono stati menzionati siano un po'quelli che abbiamo in mente spesso coi quello che ci colpisce ovviamente le cose a cui non avevamo pensato i rischi di fronte a noi ci sono in particolare in questo momento su cui abbiamo messo parecchio la l'attenzione della nave ex Motta aggiornamento del Def
E la situazione del mercato dell'Energia
Dove ad esempio il prezzo del gas recentemente più che quadruplicato rispetto a maggio
Di quest'anno ovviamente per questo pone il rischio di un caduta del potere d'acquisto delle famiglie
Può impattare molto le famiglie più deboli a rischio di povertà energetica per questo motivo anche il Governo immediatamente intervenuto allora
Sul discorso dell'Energia ovviamente sono state presentate molte spiegazioni
Del perché siano verificate
Questi improvvisi aumenti e c'è un insieme di fattori geopolitici tecnici
Climatici e quanto questi siano temporanei ovviamente è una una domanda è molto complessa
Quando oppure quando consideriamo la logistica dobbiamo considerare che era un meccanismo che si è consolidato nel corso dei decenni molto complesso che noi non capivamo pienamente
Ad esempio personalmente non l'ho mai riflettuto sul fatto che si si bloccano i bollini per passeggeri si bloccano anche le merci che viaggiano nella nella pancia dell'aereo e quindi poi bisogna trovare un modo alternativo per trasportare quei beni
Quindi ci sono una serie di fattori vidi effetti a catena
Oppure si bloccano temporaneamente i porti in Cina si formano delle code praticamente nei porti le navi non riescono a muoversi si creano problemi anche altrove nella
Catena che di distribuzione nei di approvvigionamento ventenni a livello globale
Quindi e è ragionevole pensare che col tempo questi fattori
Gradualmente si vadano a risolvere ma è anche vero che ci sono delle cause sottostanti
Ad esempio quando guardiamo il mercato del gas il gas avrà una domanda crescente nel breve termine nel breve-medio termine perché è molto importante per la transizione
Soprattutto come sostituto del carbone la domanda mondiale è in salita
Per il mercato
In questo momento indica che il picco del prezzo del gas sarà nell'inverno di quest'anno inizio due mila ventidue e poi si andrà a risolvere questo dipende in maniera molto importante da fattori così i regolatori
In particolari in Europa c'è la questione del gasdotto Nord Stream che deve essere approvato dalle autorità tedesche
Se questo verrà quel gasdotto ha una capacità tale che probabilmente riequilibra verrà il mercato dell'Europa settentrionale questo avrà infetti
Ma su tutto il continente ma di nuovo stiamo facendo delle ipotesi così ottimistica che si risolvano questi fattori quindi è indubbio che questo aspetto costituisca un rischio per la previsione nel breve e medio termine una ripresa dell'inflazione una maggiore crescita nominale può essere favorevole da un punto di vista di finanza pubblica di riduzione del rapporto fra debito e PIL ma ovviamente deve essere tale per cui non si creino poi delle risposte di policy
Che a loro volta possono essere sfavorevoli per la crescita economica
Io credo che ovviamente sia legittimo
Menzionare il il Pnr R. con Moffa attore importante per le prospettive economiche
Quando abbiamo presentato il pm RR abbiamo valutato l'impatto ad esempio sulla cresce del due mila ventidue
Formato in in circa zero virgola sei zero virgola sette punti percentuali quindi se noi non avessimo un impatto di quel genero fosse molto inferiore chiaramente questo potrebbe influire sul tasso di crescita dell'economia
Non sta ovviamente al governo dire che questo sia un rischio al ribasso
Fa parte del programma e quindi viene dato per assodato gli osservatori esterni ovviamente possono per trarre le loro conclusioni ora s'quando guardiamo alla previsione che è stata appena presentata che va sottolineato è al netto della manovra che il governo presenterà a breve
Quattro virgola uno di per cento di crescita si confronta con la valutazione di governo di quattro virgola due quindi molto vicino ma in buona sostanza questa previsione equivale a dire che secco storniamo ai livelli pre-crisi di PIL trimestrale nella prima metà dell'anno prossimo e poi ci fermiamo lì nel grosso modo dovremmo avere una crescita del tre e mezzo l'anno prossimo quindi se quello sommiamo l'implementazione del Pnr R. arriviamo una crescita intorno al quattro virgola due per cento dopodiché nella previsione programmati al governo a pubblicato un quattro virgola sette per cento
Sì è darsi sono attribuiti zero virgola cinque punti alla manovra
Quindici più o meno ci ritroviamo nei numeri direi che è comprensibile che si parli di rischi al ribasso ma dal nostro punto di vista puntiamo ancora a questa risoluzione graduale dei problemi di di approvvigionamenti che abbiamo visto
Ciò detto la previsione anche una previsione di graduale ripresa dell'inflazione nei prossimi anni l'importante che questa ripresa sia moderata e questo è la vera domanda nostro dal nostro punto di vista ovvero guardando i dati americani vediamo già che sedi valutiamo in base all'andamento degli ultimissimi mesi cioè gli ultimi tre mesi sui tre mesi precedenti
Il processo inflazionistico è già indire rallentamento la questione poi però verso quali tassi d'inflazione alla Convair
Certamente
Forni io
L'impressione da da profano poi il vostro mestiere e che per ovvi motivi perché siamo in uscita da da un evento che ha sconvolto sostanzialmente il pianeta che tutte le previsioni dei previsoni nono siano sottoposte in quest'anno a una maggiore quantità di rischi cioè a una quantità di di confusione di leggibilità di quello che può succedere nei prossimi mesi
Molto più o molto più forte
Ma in realtà io ero un po'sorpreso ascoltando del direttore che presentava perché la previsione per quest'anno sia in tutti raccolgono per il governo promette Confindustria tutti gli altri per risolta più o meno
Se procedo per non c'è da stupirsi perché siamo ottobre
Quindi diciamo siamo verso fine anno in un certo senso come si dice in gergo tecnico l'acquisito
Non dico che fa quasi del sei per cento però sono quasi ci siamo
Solo l'anno prossimo obiettivamente
Di io sono d'accordo
C'è anche molto dibattito
In tante sedi su come è più difficile fare previsioni se voi ci pensate faccio qui brevissimo del Tour
Le banche centrali si stanno spostando molto di più verso quello che viene chiamato ondata dovevano porci perché sta per dire noi dobbiamo aspettare di vedere i numeri dati non ci basiamo non basiamo le nostre politica sulle previsioni
Ma perché sono più incerte ma vogliamo prima vedere come si muove l'inflazione
Come si muove l'economia fonte sostenibile prima di muoverci virtuale delle decine di corrispettivo come come come piccolo spunto che circa ci metto
Come variabile rispetto a questo rispetto alla BCE c'è anche una variabile politica che sono il l'accordo
In Germania per la formazione del nuovo governo cioè come sappiamo la sensibilità dei tedeschi sull'inflazione rispetto al comportamento e la BCE potrebbe rappresentare un elemento secondo lei oppure
Ma la la BCE ormai molto indipendente del Governo in causa del ci sono venti sei membri sono tutti paesi dell'area dell'euro rappresentati
Le pressioni ci sono ma devo dire non personalmente nell'esperienza di questi anni credo che le sibilando abbia dimostrato una certa indipendenza
Torno un attimo se posso e non c'è arrivato a Novara Saronno agronomo assolutamente carente sì prego assolutamente mi interrompa dopo
Tornati ma i rischi perché a mio avviso questo rischio inflazionistico soprattutto che osserviamo negli Stati Uniti è vero che negli ultimi mesi l'inflazione si è stabilizzata ma si è stabilizzata tra agosto e settembre sopra il cinque per cento
E
A mio avviso il rischio non è tanto sull'Europa l'Europa una dinamica inflazionistica per varie ragioni molto più deboli quindi non sono tanto preoccupato di una stretta monetaria in Europa sono un pochino più preoccupato di un'asta
Stretta monetaria negli Stati Uniti perché nel momento in cui i tassi incominciano a salire negli Stati Uniti questo mondo integrato
Dei flussi di capitale tra l'Europa e gli Stati Uniti e quello che tipicamente succede perché i capitali europei
Vanno a cercare rendimenti elevati negli Stati Uniti e questo riduce la liquidità anche in Europa fa alzare i tassi anche in Europa ci sono questi fattori nelle aree
Finanziare molti integrati possono portare da un aumento dei tassi anche in Europa
Questa è la era diciamo penso sia uno dei rischi tornando la Germania c'è un seguito Parodi tre rischi ma poi sposa ce ne sono anche altri escludendo rischio sanitario sul quale sinceramente personalmente non ho diciamo ci sorprende sempre quindi diciamo no no previsioni di diciamo al riguardo
E primo rischio quindi un'eventuale stretta monetaria gli Stati Uniti avete visto che il Fondo monetario ha già detto nel nel meeting di questi giorni
Una delle Dwight diciamo fede la presa pronta ad agire perché Pli inflazione potrebbe scappare di mano e non entro perché poi immagino
Ma non entro nella discussione di cosa voglia dire che l'inflazione possa scappare di mano reso poi c'è tutta diciamo quest'idea che sia temporanea persistente questa terminologia in verità è un po'fa un po'diciamo confondere
Perché quanto temporanea quanto persistente può essere temporanea due Nesi può essere temporanea due anni i penso che quello che le banche centrali in generale hanno in mente sono due cose la prima cosa che non influente aspetta di vedere un po'periodo la seconda cosa che non ci siano effettivi secondo round sui salari Screen quindi diciamo
La cresce dei salari non inizia a tenere in considerazione un'inflazione elevata che quindi genererebbe
Appunto questi affetto il secondo round
Penso che qui la discussione si ha questa al momento si vedono menti salariali non credo non credo che siano dovuti non credo scusate che siano dovuti ad aspettative di inflazione più elevate sono semplicemente dovute al fatto che ci sono carente di offerta di lavoro in alcuni settori e quindi i datori di lavoro e stanno aumentando i salari per attrarre lavoratori semplicemente quindi non è tanto legato all'aspettativa di inflazione ma è legata una domanda un mismatch tra domanda e offerta e molta domanda
E non si trovano i lavoratori e quindi bisogna aumentare quindi secondo scusate questo ancora il primo disco adesso cerco di ed è arrivata seconda terza rapidamente il secondo elemento è la Germania
Non tanto il rischio politico Mohamed sorprende queste difficoltà notevole che abbiamo visto anche con la gli ultimi dati alla produzione industriale tedesca settore dell'auto
E io devo dire qui noi vediamo che in realtà nonostante il diciamo l'indotto dell'auto in Italia pesi molto meno che in Germania
E però non negli dati di produzione industriale osserviamo una una una debolezza a dei trasporti macchinari eccetera però ancora va meglio che negli altri paesi europei e io mi chiedo se questo non sia un rischio per per la previsione cioè che forse stiamo sottovalutando l'impatto che le difficoltà dell'industria e l'auto tedesca posso avere per la filiera italiana il terzo rischio più legata l'Italia che io vedo non è quello del settore delle costruzioni perché molta una buona parte
De diciamo della tenuta e della ripresa di cui di di di questi ultimi mesi è legato soprattutto agli investimenti costruzione che però non sono solo su Protti investimenti ristrutturazioni immobiliare legato agli incentivi ora due preoccupazioni
Tipicamente questi sono investimenti poco produttive
Perché non sono investimenti in capitale che aumentano la la la Factor prodotto ha fatto per la produttività eccetera perché sono abitazioni
Il secondo è che è un ciclo diciamo che può portare diciamo che può esaurirsi nel senso che le ristrutturazioni immobiliari insomma a un certo punto
Finiscono intorno a che fu insomma diciamo
Si possono fare per un certo periodo ma non sostengono la crescita nel lungo periodo in questa a mio avviso è un po'è un po'un rischio sulla questione e questo di tre rischi sulla questione energetica io voglio far solo un appunto
Perché ovviamente un discorso estremamente complesse potremo parlarne per ore e l'appunto è che bisogna stare attenti quando si dice che l'aumento dei prezzi ad esempio del del gas e dell'energia solo in legati in parte la transizione climatica
O comunque l'avvio che a mio avviso che si fa un po'di confusione cioè
è vero che i i i permessi di emissione il costo dei diritti d'emissione sul mercato europeo sono credo od o duplicati o triplicati negli ultimi nell'ultimo anno
Però l'impatto che hanno sul prezzo del delle energie ancora limitato perché questi sono diritti per emettere una tonnellata di CO due quindi uno deve in qualche senso pesare l'impatto sul costo dell'energia sono ancora limitate
Questo non vuol dire che ci sia una tendenza in atto ovviamente a ridurre il carbone enormemente a livello europeo e favorire il gas e quindi non ci sia una tendenza più di lungo periodo
Però non è strettamente legato diciamo ad esempio qui ci sono degli elementi legati alla tradizione climatica mano ma non ad esempio legati a mio avviso all'aumento del costo delle missioni che è una tipica policy europea diciamo per favorire la transizione che ma e qui mi fermo
Tanto poi tremontiana avremo tempo di tornare su tutto questo prato stato da Massimo Bordignon
Allora Bordignon la innanzitutto chiederei anche a lei una una una piccola agorà valutazione sul tema dei rischi
Con una Giunta che mi veniva in mente prima guardando in realtà il proprio il primo grafico di previsione che si trova qua nel rapporto e poi illustrato ad Alessandro Fontana verso verso la fine
Nel quale si dice che in parte c'è stato a questa crescita
è stato un sostegno da parte dei consumi detto ciò i il peso chiede mi sembra anch'ancora debbo Lucio cioè un una risalita del cinque del cinque tre per cento a fronte del crollo che abbiamo avuto l'anno scorso
Dopo anni nei quali abbiamo sempre lamentato esattamente questo che la nostra crescita è stata trainata dall'export ma da parte sul mercato interno vedevamo poco mimi mi mi interessa capire la sua la sua opinione poi i rischi sul del sulle dall'alto debito pubblico Bordignon prego
Va be'ci torno va innanzitutto vorrei ringraziare molto per l'invito davvero sono tento di essere qui perché sono un buon sono passati un po'di tempo in cui non ci vedevamo e questo fatto questa riapertura anche la possibilità di rivedere amici e persone con cui si collabora con cui ci si confronta negli anni è sicuramente una cosa molto positiva
Poi complimenti comunque Alessandra tutto lo staff per il rapporto perché fatto
Decisamente bene
Torna la sua domanda io proverei a rispondo ai pezzettini mi faccia fare prima un discorso di carattere generale su come interpreto io manovra e poi naturalmente IMI molte cose sono già state dette quindi vorrei evitare che di ripetere le stesse cose
Me merita reagiscono su come io vedo la cosa io quel percepisco la manovra di bilancio di quest'anno può in genere tutto Progetto poi magari ci teniamo anche il PM verte come un approccio fortemente coraggioso no
In un certo senso il governo in questo momento sta dicendo tornando al tema del debito pubblico lasciamo da parte adesso i problemi che riguardano il finanziamento che riguardano il debito la sostenibilità del debito la finanza pubblica approfittiamo di questa situazione eccezionale
Spingiamo il più possibile il pedale sulla freccia
Sulla sulla Cresci
In un certo senso mi sembra che il governo se volessimo
Forse perché il nostro Presidente Consiglio attuale era abituato ad altri ambienti a fare 'ste cose stia facendo quello che nella politica monetaria si chiama la Foa Arcai grazie no quelle Luís sta dicendo di vi dico che cosa succederà nei prossimi anni
E quello che sta dicendo questo metter Read my lì sa no del nuovo nei nessuna politica di consolidamento per i prossimi tre anni io non ho non farò non lo metterò le tasse non ridurrà la spesa
Fino al tre anni perché tre anni perché nella voce qui viene raccontata nel nel produrne nel nel nel nell'annata e fra quello che noi vogliamo fare vogliamo recuperare non soltanto il livello detti abbiamo perso nel due mila dieci due mila venti supervisione ma addirittura il tasso di crescita che avremmo avuto se la pandemia
Non ci fosse mai stata fatti un po'di conti si arriva al ventiquattro
Quindi per i prossimi tre anni non faremo tutto questo sosterremo la la crescita e quindi state tranquilli investite e investita e questo è la cosa
Ed è una è secondo me è un è una cosa interessante un messaggio forte tornando a tutti i temi di cui si diceva prima è sto Paese viene da vent'anni
In cui non cresce lo zero visse virgola sei stimato dal governo rispetto alla media la crescita tendenziale addirittura ottimistica perché siamo cresciuti realtà dello zero virgola due
In media di dieci anni tenendo conto che le crisi quindi questo è un Paese deve aspetta riparti
Che e quindi ipotesi coraggiosa quali sono i rischi allora naturalmente il problema è che quando uno fa il governatore
Della banca centrale a disposizione di tutti gli strumenti per con quando dice Foa guidance io farò questo insomma sostanzialmente credibile
Nel contesto italiano
Questo è un pochino meno credibile per due ragioni fondamentalmente prima perché non tutte le decisioni non dipendono da lui cioè non dipendono fra o perlomeno non dipendono dal governo nel senso ci possono essere fattori esogeni esterni
Che possono non fingere con questa impostazione
Quali sono questi fattori l'abbiamo l'hanno già cominciato a dire se racconta quello io mi preoccupo quando cari e dico solo una cosa velocissima su questo perché lascia parlare gli altri se no
E l'inflazione la possibilità che la politica monetaria diventi più restrittiva non magari quest'anno ma nello cioè scusate nel ventidue ma forse le ventitré ventiquattro scenario di previsione e su quattro
E poi ci sono anche altri effetti presepio facciamo qua ci sono anche le regole fiscali perché ha qualche punto questa Progetto questo proposta questa presa predisposizione sta visione c'è per esempio nell'adesso dovrà essere discussa gnostica
Partner europei per vedere se torna in sé
Alla quale perché io la percepisco una situazione esco percepisco anche la necessità poi di spingere in questa direzione con tutte con tutte le possibili difficoltà che ci sono perché questo Progetto funzione regge secondo me riusciamo a raccontarlo siano Europa sia mercato internazionale su quant'altro se è se assieme a questo c'è una continuata accaduta riduzione del rapporto debito supino questa è la condizione sine qua non quello che c'è in effetti adesso come previsto non andate se ha fatto perché sto dicendo io farò espansione
Ma come il dieci per cento di deficit sì ma io spero continua a spingere perché perché io nostra nonostante respinga guardate che il rapporto debito sul PIL si sta riducendo io voglio arrivare sotto di dieci punti circa a ritornare in giù entro nel dubbio il ventiquattro questa è una cosa che si può se così si può sostenere
è possibile ci sono questi due colpi ci sono questi rischi però uno sono i rischi Esterni ed è appunto secondo me
Il tela cose preoccupa più a me è esattamente la possibile fatto che ci sia che questa crescita dell'inflazione sia più strutturale di cui ci immaginiamo
E che quindi costringa già probabilmente l'affetto e poi qualche modo per i rimbalzi si raccontavano anche da noi anche un intervento a livello europeo
E poi abolite ci sono dei rischi interni rischio eterno principale quello di cui non riusciamo a liberarci in questo Paese la nostra come si dice instabilità politica perché una volta che uno fa un progetto di questo tipo può dice benissimo checché di Enrichetta dietro a quel progetto
Quanto dura questo governo e che poi e chi lo sostituiva questa è la preoccupazione o io
è tornato rapidamente alle alle domande perché sono sembra uno spigoli non rispondo alle domande volevo solo fare due notazioni su questa cosa dell'inflazione
Benissimo secondo me è un altro tema importante su cui dobbiamo ragionare bene che cosa vuol dire poi una politica monetaria corresse il tiro allora da quello che è iscritta a legge si capisce
Per lo meno negli Stati Uniti l'idea è quella del decoupling del caffè se si riesce a fare cioè io ma so che a metà i tassi d'interesse ma l'al tutta la liquidità che ho buttato in questi anni dei mercati finanziari non la ritiro
E che fa la BCE questo è l'altro tema veramente importante perché per noi una garanzia una una diciamo sì una delle cose che ci sostiene di più dal punto di vista di debito pubblico e quant'altro e il fatto che alla fine di quest'anno il ventotto per cento del debito pubblico a Leon sarà nella pancia delle banche centrali
Poi ha dovrebbe arrivare ancora di più se si portano avanti i i programmi di acquisto di beni pubblici no
Ma importante non si riduca comunque perché promette una delle cose la banca centrale farebbe ridurrebbe il tasso di acquisto di questi titoli si aumenta i tassi d'interesse se non la cosa saremo trenta però l'importante
E che quelli se li tengono perché questo naturalmente a un'operazione di calmiere esazione
Lo sapete tutto sto parlando con una con la propria puramente tecnica ma
Quel debito lì finché sta nella pancia delle banche centrali come se non esistesse
Perfino gli interessi che li paghiamo ce le restituiscono
E questo mi sembra il il il tema fondamentale sui consumi tornando lì si è Toseland insomma qui e chiaramente l'idea in un certo senso di rimettere in piedi gli animi spirits dell'economia italiana questo riguarda le imprese riguarda anche i consumatori cioè e io tutto sommato per religione diceva prima che che dicevamo prima e questa questo rimbalzo ancora me l'aspetto abbiamo tanto ancora da recuperare soprattutto sui servizi sui consumi quindi io mi sono abbassato Timis dipende cosa succede perché è chiaro se ci rifiutano la capo branco sappiamo
Ma non vedo quello come una più una preoccupazione
Grazie non so se ho risposto sparisce
Sì assolutamente poi torniamo M Barberi ci può dare un quadro di sull'impostazione della manovra
Un quadro preciso innovazione febbraio simbolo solo però eh bello virgola sette non credenti o non svicolare dalla domanda ma volevo fare un piccolo commento sulla questione dei consumi perché
Forse lo accennavo prima e forse il punto in cui c'è una differenza fra la previsione Confindustria presa nel governo
Peso nel governo più ottimistica sui consumi è un po'meno alta sugli investimenti vagamente c'è ottimismo sugli investimenti ora la nostra il nostro punto di vista sostanzialmente che è vero che le famiglie sono più caute
è vero che soprattutto in alcune fasi c'è stata paura di andare in alcuni luoghi e quindi una discesa di dei consumi certi servizi ma fonte sostanzialmente noi siamo stati e limitati nella nostra capacità di movimento e di contatti sociali non è stata una scelta
Nel lì sei trimestri determinati a metà anno se voi prendete i dati Istat sui consumi sulla propensione al consumo
Evito che ai fan ritenere la propensione al consumo ferma a livello medio del due mila diciannove e porti proiettiamo i consumi troviamo una differenza di quasi centoventi miliardi
Quindi gli è vero che poi c'è un problema distributivo cioè che le probabilmente le persone più fragili
Economicamente più impattate la pandemia ovviamente vorrebbero consumare di più ma non possono quindi c'è sicuramente quell'aspetto ma noi riteniamo che il momento in cui riapriamo ci sia rimbalzo immediato consideriamo una cosa ad esempio l'inverno scorso l'economia è passata attraverso quella fase molto meglio del previsto la previsione che noi abbiamo sbagliato in un certo senso è stata quella del primo trimestre
Dove davamo una un cambiamento di De Mita negativo è pervenuto un più zero due
E questo rimarchevole perché in quel periodo se considerate siamo stati bloccati in casa sostanzialmente la stagione invernale non c'è stata
E vale miliardi
Di fatturato e quindi anche di PIL quindi se noi consideriamo di come dicevo prima quello scenario in cui il minimo sindacale per così dire di cresceranno prossima intorno al tre e mezzo
Se siamo in uno scenario di normalizzazione della vita
Sociale dei contatti quel in quell'incremento è fisiologico col ritornare al fatto di Avvenire gli alberghi aperti d'inverno le piste di sci eccetera eccetera questo
Volevo precisare poi l'altra questione della BCE
E anche sa molto interessante ma teniamo a mente una cosa nei primi otto mesi di di quest'anno
Il tesoro ammesso a un costo medio di zero virgola uno per cento avendo ereditato un costo medio totale del debito pubblico di due virgola tre
La durata media del debito intorno a sette anni quindi tu ogni anno perde in media diciamo per semplificare un settimo del debito
Lo perde per ride editore riemesso a rendimenti molto alti rispetto a quelli odierni e mica zero dieci quindi questo per dire che partendo da un punto in cui ai il tasso sulla deposizione si ritiri dalla Banca centrale europea meno zero virgola cinque il tasso di riferimento a zero
Anche una fase di normalizzazione la politica monetaria comunque ci dà la chance di a vere per molti anni quel famoso in meno oggi perequazione di dinamica del debito pubblico che finalmente viene a nostro favore
Allora il vero rischio non è la BCE il vero rischio è come ci comporteremo quando coi continueremo ad avere questi benefici
Nel senso che se dovesse venir fuori che in un anno il nostro rapporto debito PIL sorprendentemente è sceso di tre quattro punti non l'abbiamo Ralph rallentare quello che stiamo facendo in termini c'è la solita cosa di cominciare a parlare di tesoretti che non esiste
Perché spesso nel regole fiscali vengono criticate per la loro prociclicità ma ne siamo i i peggiori viola coesione offendersi in questo campo
Perché quando le cose vanno bene tendiamo disperde
Avviso barriere abbiamo già ricominciato le giornaliste assopire tesori autori nove Jarach Germania Ovest leggera carica il giovane
Domani mattina tesoretto rilevante dell'elettorato non più neanche la nuova Umbrella ma questa cosa nella reiterata ma
Invece venendo la manovra non sostanzialmente siccome il governo ha molto seriamente deciso definire approfondendoli i singoli punti
E questo è un punto da da non sottovalutare la qualità di come le cose vengono affrontate è importante poi per il risultato
Quest'anno c'è stato indicato diciamo ci sono stati indicati gli ambiti che quello che va definito all'atto di relazione dell'aggiornamento del Def
Cioè ci sarà un'operazione che riguarda ad esempio i consumi intermedi la spesa sanitaria le politiche invariate
Questi sono più o meno i livelli la manovra vale quello che sapete circa l'uno virgola due per cento del PIL
Ovvero essendoci questa riduzione tendenziale del deficit il governo dice mi posiziono un po'sopra come deficit a livello programmatico ma non cambio gli obiettivi strutturali che avevo nel bene
Abbasso un po'quelli nominali perché la mia previsione di crescita migliore e l'andamento della finanza pubblica è molto migliore del previsto
Anche le nuove stime sono state fatte in modo prudenziale perché se voi guardate l'andamento del fabbisogno dello Stato i primi nove mesi dell'anno
è in linea con un risultato annuale di alcuni punti percentuali inferiore a quello che si era detto nel dress
Ma anche a a al dato sui indebitamento netto che è stato pubblicato adesso quindi l'andamento della finanza pubblica
Migliore del previsto per una serie di motivi a volte alcuni Ristori sostegni per questioni che non sono legato a volontà del Governo vengono pagati dopo no per fare un esempio
E i i trasferimenti che vengono fatti per viola pandemia che so io alle Ferrovie devono passare da un'approvazione europea quindi posso cedere che tu non le abbia pagate nella tempistica prevista semplicemente per un ostacolo Esterno quindi tutta la la materia andrà rivisitata
In seguito ma c'è sicuramente un andamento migliore del previsto come dicevo il governo la deciso di utilizzare ma anche perché quando guardiamo alla finanza pubblica tendenziale non vinca non ricordiamo le cosiddette politiche invariate
Ovvero tutto quello che non è previsto dalla legge ma dalla consuetudine o dal dal senso di quello che normalmente si fa quindi sarebbe fosse opportuno linee di principio partire sempre da un bilancio da un saldo di bilancio a politiche invariate tanto per chiarire le cose
Per esempio nella legge non c'è il nuovo contratto dei dipendenti pubblici
Se voglio fare una previsione programmatica seria devo anche considerare che ci sarà un altro contratto dei dipendenti pubblici nei prossimi anni
Quindi realtà
Lo spazio per dare nuovi stimoli rispetto a quella che l'attuale configurazione la politica non è enorme e Governo sta cercando di trovare il modo per utilizzarla nel migliore modo possibile
Concludo dicendo una cosa non è tutta spesa corrente non è tutto taglio delle entrate quello che noi abbiamo ipotizzato e anche maggiori fondi per gli investimenti che vengono all'interno sempre di queste politiche invariate
Quindi nello scenario programmatico gli investimenti pubblici salgono al tre e mezzo per cento del PIL nel due mila ventiquattro
Considerate che negli anni peggiore eravamo scesi sotto il due per cento quindi anche grazie alle risorse del pianeta R. si punta arrivare al tre e mezzo mentre il tendenziale siamo al tre virgola quattro
Quindi in buona sostanza credo la la risposta completa la scoprirete nei prossimi giorni ma sostanzialmente si tratta di una manovra di bilancio che ha una componente di spesa corrente compresa la spesa sanitaria alcune operazioni sulle entrate sul cuneo fiscale
Gli investimenti
Grazie avrei avrei un nome per questi spazi di bilancio che avete trovato ma ma me lo fa meno a questo punto numero tre
Senta con con bordi non tornerà Bordignon apprendere da forni su lungo il tema centrale che ebbe in parte è stato accennato anche da lei Bordignon poco fa ed è il momento nel quale si tornerà a una disciplina di bilancio europea diciamo non che magari non sarà la stessa di prima che auspichiamo forse che possa essere diverso a che possa contenere l'idea di per esempio scorporare alcuni investimenti e però ovviamente la pressione l'abbiamo visto nel nelle settimane scorse no
La pressione di una serie di Paesi guidati all'Austria per tornare al patto di stabilità e crescita com'era prima inizia a farsi sentire che cosa immagina
Dunque questo è molto legato a quello che faccio a Bruxelles naturalmente che faccio parte dello Spina fiscal board è una cosa che noi facciamo oltre andare a verificare perché siamo pagati per pagati insomma un po'pagati per questo controllare come queste regole fiscali sono state applicate ma anche offrire suggerimenti siccome si possono applicare chiama ora la situazione è così prova a raccontarla in maniera molto semplice come la vedo io allora intanto il Patto di stabilità e crescita come sappiamo tutti e ancora bloccato invocando la vita esiste ma non ha app non è applicato diciamo così fino a tutto il due mila venti ventitré quindi adesso il governo presenterà questa manovra di bilancio in tutti gli anni la manderà a Brussel la commissione lo guarderà però non ci sarà nessuna
Manovra conseguente non ci sarà nessuno ex ex dei si prossimità e quant'altro e quindi questo il primo segnale adesso non succede niente
Il problema naturalmente che poi le commi la la la il patto sicuramente a questo punto perché era molto legato all'andamento economico ripartirà a partire dal primo gennaio del del venti venti tre
Ma la Commissione comincerà a dare suggerimenti ai Paesi
Nel venti ventidue già nella primavera per le famose raccomandazione se cosa si fa quindi è importante non c'abbiamo un anno e mezzo c'abbiamo qualche mese per vedere se si riesca ad identificare delle dei percorsi opposti chiare e quello che dirà il venti ventidue la commissione importanti anche perché presso l'importante per i Paesi importanti anche per gli imprenditori per gli operatori economici cioè la banalmente la domanda che tutti si pongono è
Ma ci sarà ostilità fiscale a partire dal ventitré in Europa sì o no perché ove se ce l'austerità fiscale questo influenza Noè quanta
Allora la risposta è che se uno prende le regole fiscali commesse così come sono adesso
Il rischio che la commissione faccia delle ex accendersi Prussia visto ci saranno parecchi Paesi sopra il tre per cento
Conto possono erogare a capire bene cosa sia cioè
E secondo me non siamo neanche in grado di Bondi calcolarlo mai che cos'è l'output gap il PPI potenziale soprattutto in tempi Regione
Adesso ancora meno però se uno guarda altri strumenti e vengono utilizzati per esempio all'europea quale il fatto per esempio se l'auto Ughetta
Le stime che voi non avete che non che vedrete tra un po'vi diranno che l'auto Dieppe secondo la Commissione già scompare il prossimo anno non in questo Paese ma la maggior parte con
Quindi se uno fa uno più uno la Commissione dovrebbe arrivare dire be qui insomma c'è il momento di e tirare i remi in barca a cercare di ridurre la la spesa e quanta io penso che la commissione non abbia nessuna voglia di farlo perché siamo tutti memori di quello che è successo nel due mila undici due mila dodici tredici c'è secondo me gli sono stati fatti degli errori gravi di politica economica
Che noi avevamo tutte le responsabilità di questo mondo ma sono stati fatti errori gravi perché tutte tutta l'Europa l'ha pagata sotto troppo minor crescita di quello che sarebbe stato necessario e quindi la commissione cercherà di far qualcosa
è un di non andine vuole andare verso su tipo di interpretazione il problema che la commissione è legata però delle regole che sono le regole ce la mise non è inventa le renne deve far applicare quindi la mia preoccupazione sinceramente che le se non troviamo un accordo prima
La Commissione dovrà inventarsi diciamo sì un modo per arrivare in fondo di dire no ma tutto sommato i Paesi rispetta le italiane sta Fucka facendo sto del Mar rispetta realtà tutto quanto quindi questo è un po'difficile
Quindi Nobel nel sarebbe molto meglio è una cosa che noi chiediamo come lo fino al fischio al bordo
è che la commissione cerchi di raggiungere un accordo con i paesi che lo riporta sia implementato nell'immediato perché non ce la faremo mai
Entro il proprio il venti ventitré avere un nuovo patto di stabilità e crescita ma che ci siano delle linee condivisi approvate a livello del Consiglio che permettono di andare avanti
Purtroppo non è facile perché la su questo si stanno giocando sostanzialmente è una questione di segnali anche di rapporti politici ieri i il Governo il nuovo governo Visco ha fatto passi avanti ma l'accordo
La prima dichiarazione è stata fatta il patto di stabilità europea non si tocca
Quindi e lì ha già abbastanza flessibile così come non voglio fare questo tipo di aperture quindi la del ci sono delle beghe lì il fatto che si riesca andare avanti a me sembra molto difficile
Come ed ebbe come si dovrebbe fare amata laddove abbiamo sia la nostra proposta sia quello di suggeriamo alla alla commissione poi quello che si riesce a fare erano
Secondo me il mi scusi mi sembra in ordine non è ma le lei vede il rischio chiedo scusa ancora una volta però per per l'utilizzo di un'espressione un po'un po'grezza
Ma vede il rischio di un traccheggia mento politico fino all'ultimo momento cioè perché l'impressione e mi ha dato no in questa in questa idea un po'questa cioè che alla fine con alcuni gruppi pare un gruppo di Paesi che preme da una parte un gruppo di Paesi che preme dall'altra la commissione si trovi di fatto all'ultimo momento con un Progetto adesso non dico raffazzonato per carità ci sono degli straordinari policy maker sappiamo tutto quanto però diciamo non più non esattamente no
Non pensato bene fino in fondo per così dire
Allora secondo me se devo essere onesto fino in fondo credo che non siano solo quei Paesi non vogliono la riforma sono tanti a Nuvolera riforma ce l'ha l'impressione che la commissione adesso aprirà di nuovo le le danze alla ottobre ci sarà questa presentazione in commissione e poi in Consiglio il cui cominceranno a dire queste erano già le proposte quella mano parte eravamo partiti un anno fa
Crediamo anche il vostro giudizio su questa opinione e poi andiamo a poi naturalmente dipende dalla volontà dei dei dei di di
Dei governi se si riesce a trovare un accordo e quando dico che non ci sono soltanto quelli perché l'impressione che sia un po'un gioco delle parti da una parte
I il i paesi diciamo così nordici compresi la Germania hanno il problema di parlare con la propria opinione pubblica edili come abbiamo approvato nel Michiru
Stiamo dando i soldi lasciamo ve ne sia giusto o sbagliato stiamo dando i soldi ai Paesi più in difficoltà e tu contemporaneamente voi anche elimini Patto di stabilità impossibile
Gli altri Paesi io non ho non voglio prendere diciamo anche gli altri Paesi che pure potrebbero avere un beneficio da questo di da questo revisione hanno poco Istat che l'atteggiamento del dire ma forse meglio avviene in qualche modo regole irrealistiche che tutti sanno essere viste ma cui contratto con la Commissione piuttosto è un quadro di RAI regole più certe
Più sensate scritte non sono più vincolanti io ho l'impressione che poi ci sia altro gioco delle parti cioè la Commissione e per e anche le ragioni per cui volti dazi fuori
Secondo me da questo gioco e tirata un po'dalle due parti no fa da viene considerata come troppo rigida da alcuni è troppo debole da quell'altra ma è sostanzialmente azione giornate non sono materie quali sono però le caratteristiche potrebbe quindi fuori almeno quello su cui noi stiamo spingendo
Sono almeno queste uno dovremo cercare di abbandonare un po'tutto questo macchinario abbiamo costruito un passato perlomeno vide potenziarlo
Mandato sulla gap Pimpi potenziale e quanto per il bilancio strutturale eccetera eccetera perché l'esperienza del passato mostre non siamo in grado di calcolare 'ste cose in tempo reale e quindi rischiamo dare messaggi sbagliati
Portano a un intervento un mini e il continuo sui bilancino queste i numeretti lo zero due del c'ero uno di di discussione quindi impediscono una programmazione pluriennale e poi non sono nemmeno raccontava dell'opinione pubblica e così bilancio strutturale
C'è qualcuno è riuscito mai a spiegarla un politico ancora non lo sappiamo che ammonisce a come si è
Allora secondo me dove c'è dobbiamo Fornara con le cose la la commissione già USA questa questo altro strumento che la regola della spesa secondo me dovremmo riprendere quello previsto ora non so quanto posso entrare in dettagli perché se no
Il portoghese mi faccio un'altra volta mi invitate vi faccio una bella lezione di uno Moretto tra
Però in sostanza passare su cosa che sono osservabili diciamo così
E che poi limitarsi questi interventi che siano anche pesanti se necessario mentalmente quelli si chiamano a quell'ora erano visivamente la la ragione o originale delle regole per le pensioni grossa errori no
Non l'intervento micro continuo anno su anno mai grosse ero se tu veramente metti in discussione la stabilità generale insiste molto e comportamenti se tu non mi controlli debito sui tre anni se mi crede di gestione e secondo me questa è la strada
Su cui è
Bisognerebbe andare e solo una cosa soltanto per per perché molto spesso in Italia c'è la gente di ciambelle ma allora le regole fiscali non ci sono più che bellezza
è secondo me in realtà ci servirebbero hanno e delle regole fiscali sensata e content che in qualche modo sostenesse un Progetto di riduzione graduale del rapporto debito sul PIL
Perché se ci fosse un commitment a una a delle cose che riuscissimo a portare questo sì darebbe più tranquillità sui mercati finanziari
E di fatto ma anche darebbe una ragione per la banca centrale se ci fossero problemi di come questi sono impegnati il percorso è quello insomma
Magari qualcosa faccio non so se sono Chiara Fuzio sono talmente la famosa teoria che poi non vadano teoria una cosa abbiamo visto in pratica del vincolo esterno cioè tu hai hai delle regole che le regole del miele deve rispettare e fornì come ente e come la vede lei pensa che debba da sé debbano essere c'è questa idea di scorporare gli investimenti per sostenere transizione digitale e transizione e transizione Grid che che dice benedico assolutamente sì allora innanzitutto ovviamente
La negoziazione nessuna regione da regole non è ancora effettivamente partita perché non c'è un governo in Germania
Ed è naturale che le posizione iniziano quando le comincio negoziazione concede nulla no poi dopo ne parliamo quindi non facciamoci spaventare troppo dalle dichiarazioni per il momento io credo che ci siano sia una cosa evidente
Il Patto di stabilità e crescita come non può sopravvivere cioè non possiamo avere un obiettivo di debito del sessanta per cento
Sul sull'Obiettivo disavanzo possiamo disco dicendo esamina situazione in cui i debiti pubblici di tutti i principali Paesi sono aumentati tra i quindici venti punti somma
Non sarebbe quasi ridicolo
Di fronte all'opinione pubblica europea e mondiale avere ancora un obiettivo no del del sessanta per cento eppure ovviamente
L'Europa sta prendendo impegno attorno a questo punto de degli investimenti per la tradizione sia che Renna che anche diciamo ai Kyōko chiamatela come come volete ma l'Europa sta appreso la leadership su la transizione Crenna un tutto introdotto tutta una serie di politiche il Pnr prevede un quaranta per cento circa di Investimenti dedicati
Quindi a mio avviso diciamo dopo l'esperienza degli ultimi diamo degli ultimi molti anni in cui gli investimenti pubblici molti Paesi in Italia sicuramente sono calati anche a causa delle regole fiscali
A mio avviso qualche forma diciamo di quella che credo che è in Schema col già Golden ronda insomma cioè che giacché in si chiamava golden rule
E cioè che l'obiettivo si valuta sul disavanzo al netto degli Investimenti pubblici io credo che sia in qualche forma da valutare e poi ovviamente c'è il problema che citava Massimo che è una è una foresta dalla quale uno non riesce a uscire diciamo la complessità delle regole fiscali
E la semplificazione è un obiettivo a mio avviso che deve far parte no di questo di questo ribatte quindi ha diciamo sono abbastanza ottimista
Sul fatto che qualcosa verrà fatto non sono molto ottimista sul fatto che la soglia del tre per cento del disavanzo Massimo
Venga eliminata
O che comunque non ci sarà una soglia massima
Parma per il valore simbolico politico che ha secondo lei solo un errore poppa il valore simbolico politico la cosa che all'ottavo e che se voi guardate anche no i programmi del governo il governo prevede un disavanzo del tre punto tre l'ha fatto vedere anche il direttore del tre punto tre per cento disavanzo nel due mila ventiquattro ora questo non è lontano da dal tre per cento e però bisogna notare bisogna stare attenti perché questo disavanzo è ridotto dal fatto che ci sono dei dei trasferimenti dall'Europa che diciamo finanziano senza creare disavanzo e quindi immagino che siano circa un punto percentuale quindi circa quindi se uno
Scorporato i grands arriverebbe forse al quattro per cento qualcosa del genere
Però per dire che il governo italiano al momento sulla carta
Non è lontanissimo in un orizzonte compatibile con una ripresa delle regole a partire dal due mila ventitré
Compatibile con un rientro progressivo verso il tre per cento io questa la pongo come domanda no no una risposta però sicuramente nella momenti in cui si negozia
No
Nel momento in cui si negozia mentre ci sono elementi che fanno a mio avviso chiaramente propendere per l'ipotesi che alcune cose vengano riviste il capisco anche il punto di massimo e anche e che ci sono Paesi altre cose probabilmente non me la riviste e a mio avviso un elemento simbolico di limiti di deficit potrebbe potrebbe rimanere assolutamente io posso fare su scusate sono dovremmo osservazione
Perché poi tutte queste cose si incastrano no il Pnr R. la dinamica del debito cioè non so come dire se le cose vanno bene
Sulla dinamica del debito sul pianale per magari viene dato più credito no e quindi ma a mio avviso sulla dinamica del debito dobbiamo stare attenti perché è vero che mettiamo in media lo zero punto uno per cento del costo e mai perché nell'anno se l'anno scorso e quest'anno tutto il nuove missioni qui tutto disavanzo è stato comprato la Banca centrale europea anche dalla Banca d'Italia presso il preciso queste queste questi acquisti vanno sul bilancio dalla Banca d'Italia
E e quindi adesso io non voglio però diciamo ne ne invece i mercati c'è già chi dice quando flessibili comincerà a ridurre questi acquisti comunque il Tesoro italiano dovrà ritrovare sul mercato acquirenti disponibili che non è che non ci siano ma un tasso diciamo così così buone
E a mio avviso questo sarà possibile se non se saremo in grado di mantenere un tasso di crescita
Diciamo più elevato di quello che avevamo tradizionalmente ma per la dinamica la quale si riferiva Riccardo Barbieri cioè al famoso R. meno Giglioli meno Gino cioè che se
Abbiamo un tasso d'interesse medio del tre per cento cresciamo
So dello zero per fare un esempio
Abbiamo un tre per cento su un debito duecentocinquanta che far quattro e mezzo che dobbiamo compensare con un avanzo primario c'è un'impresa diciamo colossale e quindi è
Siamo costretti a crescere
Siamo costretti a crescere quindi lo faremo ma ha già che ci siamo in vista delle visto che lo citava fornì il il Pnr R. allora qua anche qua torniamo no un po'alla questo metodo giornalistico discutibile allora c'abbiamo abbiamo caricato di enfasi come anche giusto che fosse stato caricato di enfasi giornalistica di enfasi politica anche
Allora la domanda è
Allora quanto davvero secondo lei a vedere i numeri la la quantità di cose da fare eccetera eccetera può trasformare l'economia italiana prendiamo anche la Bordignon su questo e poi chiudiamo con Barbieri che siamo più o meno alla fine del nostro della nostra tavola rotonda prego
Beh io sarò non ha rapido allora io penso che il pm RR sia un sogno
Cioè un sogno nel senso che nel senso positivo non un incubo sogno cioè noi non ci rendiamo conto di quello che si è riuscito a fare cioè si è riuscito a fare un accordo con l'Europa
Per per fare delle riforme ricevendo dei fondente
Che non sono diciamo noi facevamo i fondi non perché spenderemo bene i fondi accettano perché faremo le riforme
Diciamo non c'è una condizionalità uso un termine un po'delicato non c'è una condizionalità della del finanziamento europeo legato
In io ha come se spenderemo i fondi diciamo nei tempi previsti e ma la maggior parte la condizionalità è legata a riforme a targhetta non alla spesa ma quello che riusciremo a fare questo è
Fare bene
Le cose cioè guardare ai risultati e non no a se spendiamo meno i soldi dagli non interesserà se spendiamo i soldi interesserà se raggiungeremo i target
Di ed education di sanità di eccetera che di di emissione eccetera
Quindi questa è la prima cosa la seconda che però non bisogna essere diciamo troppo
Ne rimane coi piedi per terra e a mio avviso il pm avere quello che sta facendo sta cercando di recuperare negli ultimi vent'anni in cui siamo rimasti indietro da tanti punti di vista siamo rimasti indietro
Sulle riforme sulla pubblica amministrazione suo il finanziamento alla ricerca sul sulla riforma del fisco su una riforma diciamo del mercato insomma del degli ammortizzatori sociali o anche delle politiche attive per il lavoro
Le infrastrutture al Sud diciamo il Pnr R. a mio avviso sta cercando di en no ecco rimediare quanto siamo stati un po'lenti su questi aspetti gli ultimi vent'anni
Dagli
Da lì poi sarà una base più solida per a mio avviso approntare le le spinte che se c'è una cosa che a me colpisce sempre poi mi taccio di di questa di questa pandemia e che merita noi siamo cita la pandemia che tutto è più veloce
Si sta muovendo tutta una rapidità non Savastre si sta muovendo Tortona reperita agli investimenti
In di nelle nuove attività che siano per la transizione energetica o che siano in no in in artificiale intende insomma si sta no perché l'altra perché la crisi il covo ed è stato anche una grosso upgrade tecnici sempre pur non andiamo più in banca all'isola che stanno no facendo tutto on line insomma c'è stato un fortissimo cliente tecnologico e per cui si muove tutto estremamente rapidamente il Paese deve essere pronto a muoversi rapidamente
Mi taccio
Bordignon vorrei sentire anche lei sul pm RR sul sullo sul potenziale del Pnr prego
Rispondo sul tenere mi faccio solo dire perché prima mi sono dimenticato ma aveva fatto la domanda non risposto sugli investimenti pubblici scorporare o scorporare sì
In realtà noi sempre ovvero Tina fiscal board abbiamo insistito molto su quest'idea della limite The golden rule senza dette perché uno dei problemi di fondo di tutta la
Che è un problema italiano ma non è solo un problema italiano che dell'Unione Europea ha smesso di fare investimenti nei Cribis investimenti si sono ridotti di un punto percentuale a differenza di altre aree questa non è l'aria come delle non non va bene
Anche i tedeschi non vanno bene perché hanno vestito troppo poco è una delle ragioni per cui si è investito troppo poco può essere nel nostro caso sicuramente sono state anche della necessità di rispettare questi vincoli di bilancio
Devo dire però che mentre mi aspetto un qualche tenta in comunque vada o il Pnr quegli investimenti nel tenere mia mi aspetto qualche indulgenza da parte la commissione va bene non so bene come la racconteranno mamma aspetto dell'indulgenza c'erano già nei College
La golden rule in quanto tale io tutte le volte provo a parlarle trova in difficoltà quindi penso che non ci sarà
In modo formale esplicita e quant'altro magari solo qualche boh atteggiamento magari con riferimento gialle alla quello era già presente ma anche prima avevamo delle clausole di flessibilità sui Investimenti e cioè può darsi che qualcosa venga recuperato quel senso
No c'è un altro tema invece molto importante io lo dico poi chiudo su questa cosa qui che riguarda il pene R. su cui torno un attimo che può essere il fatto è questo piene verrei questo fondo lo quello può diventare davvero una cosa
Permanente perché al momento la storia e che questo lo facciamo poi chiudiamo tutto restituiamo i soldi e torniamo a quello prima questa è la posizione formale e legale e cioè
Io per spero che non sia così
E secondo me qualche spazio c'è al di là di tutto questo e molto dipenderà da come da noi ha come riusciamo a a mostrare anche in questi primi anni come ce la caviamo con il Pnr attuale ce l'hanno dato e cioè se
Noi possiamo rispondere l'obiezione di qualcuno può dire che abbiamo dai soli molestate sprecando
è invece far vedere e lavoriamo per il bene
è ma poi Rizzoli sono anche dei problemi cioè io voglio dire quando dico un fondo permanente intendo dire un fondo su politico europee in particolare la transizione energetica io francamente avendo letto quell'hanno scritto ieri
Il la liberazione dei conti e del nuovo Governo tedesco io non ho capito come fanno a finanziare transizione Jarret gestita il patto di stabilità non vogliamo toccare né quello interno nel bel Dental Brecker interno non vogliamo aumentare le tasse
Però vogliamo finanziare una revisione cioè il Verdi volevano cinquecento miliardi di investimenti pesi e cianosi io non lo so quindi
Forse faccia di fare almeno in parte dall'Europa può essere un modo per sfuggire che tutti questi patti di stabilità interno
Ora io non vorrei ripreso se ho tempo tra rispondo se tenere ma se sto rubando terra prego prego prego prego
Sul pene RR io recito dire una cosa così questo è il modo con cui lo racconto i miei studenti allora eh più che a è un sogno è una scommessa però è anche a cioè non è un sogno se è una cosa su cui stiamo investendo temere portiamo a casa io faccio sempre sto raccontino ai agli studenti che è molto brutale però che qui dove funziona nello spiegare le cose allora noi che cosa facciamo questo con questo Pnr sostanzialmente vogliamo spendere duecentotrentacinque miliardi giusto
Di questi duecentotrentacinque miliardi realtà settanta sono pretese che avremmo fatto comunque quindi c'è solo uno spostamento di invece finanziate sul mercato ce le finanziamo in oro quindi sono centosessantacinque miliardi di spesa addizionale giusto
Che cosa stima del governo quindi e quindi sono circa il dieci per cento del PIL queste lo prendete nel due mila venti il dieci per cento nove virgola qualcosa se lo prendete metto che cosa ci aspettiamo di ritorno da questo investimento
Stime del governo l'anno scorso nel P nel nel PNR la crescita del PIL complessiva accumulata per tutto il tempo dovrebbe essere tra i dodici per cento del PIL e il quattordici per cento del PIL no dodici virgola sette quattordici da qua
Ipotesi promette anche molto ambiziosa perché dipende se funziona no però queste sono le cose
Dodici per cento del PIL siccome la pressione fiscale è il cuore zero punto quaranta treni vuol dire sei sette un incremento se tutto va bene del le delle delle risorse tributari per pagare sto dei più di sei punti quindi aumentiamo il debito dieci ma ci feriscono le risorse di votare solo se e questo se non ci sono interessi da pagare e senza tener conto che in realtà il vero tutta sta spesa per il settanta per cento infrastrutture se spesa per investimenti e quindi va su e poi scompare ma l'altro trenta sono spese correnti e poi a quel punto dovremmo mantelle per una volta è fatto l'asilo-nido qualcuno lo mantenere l'asilo nido è funzione giusto
E la sanità e quant'altro quindi questa scommessa funzione ragione non se c'è un impatto sul PIL nel senso che il PPI mi fa un saltino e torna dietro se mi fa crescere
La crescita strutturale del PD e il governo vuol far cresce la crescita strutturale del PIL di zero virgola otto punti rispetto alle stime lo zero sei all'uno virgola quattro questa è la grande scommessa
Di di del del Pnr qui non è soltanto una questione di portare a creare i tempi rispettare tutte le cose il Paese deve mettersi in questa condizione di crescita maggiore perché se no anche questa crescita ci troveremo appaga alle condizioni del mare
La cosa mi preoccupa ammette questa percezione diciamo
La vedo sicuramente nell'attuale presidente del Consiglio nel governo se già non sono sicuro che ci sia che sia passato nel dibattito più generale di fattori e questo è la una cosa che mi preoccupa basta
Ancora una volta il cosiddetto rischio politico rischio che il rischio che cambi il governo e poi e poi chissà chissà chi ti ritrovi a gestirlo
Il PNR appunto Barbieri per chiudere con lei allora abbia parlato la manovra abbiam parlato il Pnr R.
Beh non sono le uniche sfide ovviamente che ha di fronte il Paese ci sono delle sfide
Per esempio che riguardano alcuni settori penso all'Automotive che sta che sta soffrendo tantissimo l'abbiamo raccontato lo sta soffrendo ormai in Germania soffre ovviamente in Italia queste prospettive incerte su questo fronte come ci si dovrebbe muovere
Ma
Rispondo rispondevi commentando anche sul punto del PM RR
E sulla fatto che ieri c'è stato questo primo accordo fra i tre partiti dalla collezione in Germania che secondo me è un accordo che alcuni aspetti così che possono essere giornalisticamente interessanti tipo
Non ci sarà il limite di velocità su autostrade ma si introdurranno le auto elettriche prima
Quindi si andrà a duecentocinquanta ma su un'auto elettrica e e quindi ci son c'è comunque un interessante ma rispettando i criteri di bilancio cioè rispettando i criteri guida però devo dire la non dobbiamo sottovalutare perché sono Minitalia noi abbiamo la tendenza a guardare poco al Paese più importante per noi da un punto di vista commerciale e
Politico in Europa
Questo accordo secondo me è una corro molto molto interessante perché tenta una sintesi fra principi di transizione ecologica digitale un forte impulso al cambiamento strutturale
Dell'economia e anche a politiche di inclusione quindi di fatto questo sarà il role model di a quello che adesso è il consenso fra molti economisti venete policy makers e avrà un impatto anche sulle nuove ora in quell'accordo i tre partiti dicono anche porteremo stabilmente la ricerca e sviluppo al tre e mezzo per cento del PIL
Cioè quasi il doppio di quello che mangiamo attualmente in Italia
Questo lo dico per dire che non dobbiamo solo pensare che dobbiamo fare il pm RR ma dobbiamo correre anche più veloce di quello in realtà perché gli altri non stanno fermi ok
E gli altri stanno anche guardando al nostro Pnr R come un'occasione di business
Quindi il business o vengono a fare le altre imprese europee o internazionali ieri ho proprio fatto una presentazione a una delegazione di una di un Paese europeo dovrà in Italia che ha molto interesse a transizione ecologica e digitale
Ok dato il loro la loro specializzazione produttiva quindi per ora quello che si è detto nelle previsioni del governo è insomma una sostanza qual è l'impatto del Pnr tramite la domanda aggregata
E poi l'abbiamo provata in una delle simulazione usare il modello che usa la Commissione stessa che ha un po'di effetti dinamici per tener conto del fatto che non è che io sì ho un picco di investimenti e domina ventiquattro poi nel due mila venticinque comincia avere un tasso di crescita più basso dei di quello tendenziale questo se nel frattempo prodotto qualche impatto sull'offerta
Quindi secondo me questo solleva un'altra questione le se prima si parlava del superbonus i soldi devono andare innanzitutto a investimenti che faranno migliorare la produttività ma poi non dobbiamo trascurare il lato dell'offerta
Cioè cosa facciamo con questo programma per far ripartire o sviluppare l'industria italiana
Quindi quando si scriveva che scriveva questo programma abbiamo già approvato a immaginare a guardare alcune industrie parlare con gli operatori l'industria anche dove sembra quasi impossibile che riusciremo a rientrare
Che con l'ottimismo e la volontà noi riteniamo che si possano entrare
Lei parlava del Lokomotiv tra cui rispondo Lokomotiv attualmente quello che si può dire
Dellas della filiera italiana è è una filiera molto orientata all'auto tradizionale ed è una filiera di nicchia per quanto riguarda la costruzione di automezzi cioè auto sportive molto di alto prezzo
Siamo parzialmente usciti dalla produzione di massa di autovetture
La chiave per rientrare a mio avviso è quella di trasferire sulle nuove tecnologie il modus operandi che abbiamo avuto il modo in cui ci siamo andati a trovare i nostri spazi
Nella filiera internazionale cioè di vent'diventare molto bravo e fare le componenti anche della nuova auto che sarà peggioramento un'auto elettrica ora quando guardiamo a quello che stanno facendo le case automobilistiche
Saremo tentati di dire o a o avremo l'impressione che poiché tutti i grandi costruttori stanno cominciando a dire produrrò batterie potori elettrici che in campo si sia molto ristretto
Tuttavia anche lì fra gli esperti di settore esistono opinioni diverse c'è chi ritiene invece che ognuno debba specializzarsi in quello che sa fare
Ovvero ci saranno i produttori batteria di motori elettrici e così via e tutta la componentistica anche alcuni pezzi sono comuni
Collegato esistenti quindi
La mia opinione è che noi adesso questo PNR la prima cose realizzato c'è tutto l'aspetto delle riforme però poi c'è l'aspetto di attivazione dello sette queste politica industriale in un senso buono
Ovvero non stiamo pensando di fare un è un gigante di Stato che si metta investire nei settori
Ma dobbiamo trovare il modo per promuovere la crescita delle imprese dentro queste filiere e questo lo si fa
Sostenendo la ricerca e sviluppo sostenendo la prima industrializzazione andando utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo
Anche nella toolkit europeo tipo gl'Cei i progetti interesse comune
Tutti modi che abbiamo per poter alimentare questa questa crescita dalla nostra industria perché torno a dire qui abbiamo parlato di auto ma se parliamo di energia di fonti rinnovabili
A mia conoscenza in questo momento non c'è una produzione di turbine avvento in Italia pannelli solari è un mercato dominato dal produttori cinesi
Quindi come dicevo prima sembra si ha l'impressione che ormai i giochi siano fatti
Ma le tecnologie sono in rapida evoluzione quindi a mio avviso Piva questo programma va utilizzato per far sì che noi ci siamo nella filiera dell'idrogeno ci siamo nella filiera andiamo filiera dell'auto e così via nelle rinnovabili
Nel digitale
Utilizziamo quindi questo programma per andare a incidere sull'Offerta
E chiudo dicendo che anche per una valutazione prudenziale la le stime contenute nel Piano RR come dicevo sono stime di impatto macro del programma
Poi c'è è stata a latere si è detto quale può essere l'impatto delle riforme lo si è veicolato soprattutto nella previsione di produttività totale dei fattori nel proiettare il tasso di crescita potenziale l'economia ma non si è andati oltre quello per prudenza quindi in conclusione a mio avviso il potenziale per avere un impatto molto più importante molto significativo
Una volta passato speriamo il primo anno secondo anno di questo programma bisognerà appunto ragionare a livello europeo e a livello italiano su quali spazi di bilancio siano necessari per continuare dopo questo programma gli stessi negli stessi diciamo programmi di spesa sociale di inclusione
E di ricerca e sviluppo e poi per programmare gli investimenti che non sono coperti dal piano
Il ministro Cingolani l'altro giorno a ripetuto l'obiettivo del settantadue per cento di energia elettrica prodotto in Italia da fonti rinnovabili entro il due mila tre
Ovviamente questo richiede ulteriori spese da qui al due mila trenta solo per citare uno degli obiettivi oppure pensiamo a quello che saranno speriamo il l'espansione di capacità produttiva se solo alla nostra industria potesse andasse a prendere una fetta del rinnovo del parco autovetture che abbiamo in Italia che più di quaranta milioni il sono prevalentemente auto
Che quantomeno a livello di vendita da due mila trentacinque saranno vietate
Grazie
Grazie Riccardo Barbieri Hermite capo economista del Tesoro il ministro dell'Economia e delle Finanze grazie anche a Massimo Bordignon professore di scienza delle finanze alla Catullo messa cattolica del Sacro Cuore Lorenzo Forni segretario generale di Prometeia nel professore all'università di Padova
Grazie a tutti per la sintesi l'efficacia la sostanza e anche per averci aiutato saranno dieci anni che non fu convegno nomi finiva allora nella quale era previsto che finisse sono in sono sono le dodici e ventotto che la sera Sandro Fontana direttore Centro studi di Confindustria per la sua presentazione grazie a chi entra nel muto in presenza e in streaming una buona giornata a tutti un buon fine settimana