Consiglio Nazionale del Partito Democratico della Sinistra

Con i compagni della presidenza dato che sono prevedibili numerose votazioni prima ancora padre votazioni a scrutinio segreto anche nel corso dei lavori
Io vi proporrei di leggere subito la commissione di scrutinio che ovviamente poi consideriamo anche segreteria di questa nostra Assemblea e vi faccio delle proposte
La compagna Anna Annunziata la compagnia romana bianche il compagno Maurizio Chiocchetti compagna Roberto Guerzoni la compagna Adriana Laudani compagna Enzo Navarra
Il compagno Carlo leoni la compagnia Giuliana Manica compagnia Giovanni Mattioli compagno Rocco Cordi il compagno Emilio Quartiani il compagno Mauro Borelli
Come avete visto è un certo numero dato che poi sull'Assemblea e basta variamente distribuita e poi vi saranno le procedure di voto per le per scrutinio che definiremo al momento opportuno
Prima di sottoporre alla vostra approvazione questi nomi segnalo la ringraziamo che la commissione azione di garanzia il suo ufficio di presidenza hanno dichiarato la loro disponibilità
Affiancare lavoro dei nostri scrutatori come sapete la Presidenza del Consiglio nazionale fa parte di diritto del nostro consiglio quindi compagni Graziella Falconi degli appigli compagno del piano la compagnia di sapere del compagno Maciste
Qua di Huber hanno gli scrutatori nel loro lavoro soprattutto per la parte più complessa che quello dello scrutinio delle schede
Chiedo se ci sono osservazioni a queste proposte
Non vedo che nessuno chieda la parola debbo supporre quindi che ci si accordò pregherei tuttavia coloro che sono d'accordo con questa proposta di commissione di scuderia di segreteria di alzare il cartellino di accredito favorevoli sono pregati di affari cartellino
Va giù chi è contrario
Chi si astiene
Mi sembra che la commissione di scrutinio sia approvata all'unanimità informo inoltre che la commissione la presidenza si avvarranno per il lavoro di segreteria del contributo dei compagni dama lombardi e Sant'
Allora adesso primo atto che dovremo compiere ovviamente l'approvazione dell'ordine del giorno dei nostri lavori tuttavia se non vi sono obiezioni
Io proporrei che noi prima ancora di dare il corso nostro ordine del giorno
Compissimo un atto politico che nella situazione odierna mi sembra indispensabile vale a dire una presa di posizione relativa alle gravissime atteggiamento del governo sulla situazione della radiotelevisione
Non so se i compagni hanno obiezione a far precedere il nostro ordine del giorno da questo atto
Vi è consenso allora possiamo procedere ora io pregherei il compagno Vincenzo vita che nell'estensione di proporre all'assemblea un testo e poi i compagni si pronunceranno
Il decreto legge varato dal governo sulla RAI contiene degli aspetti gravissimi
Attraverso un provvedimento finanziario infatti il governo ha inteso infliggere un colpo durissimo l'autonomia del servizio pubblico mettendolo di fatto sotto il controllo del governo la maggioranza ha voluto in tal modo di imprimere un'accelerazione autoritaria rapporto con il mondo dell'informazione
Sovvertendo la stessa consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale assai netta nell'indicare nel parlamento il riferimento istituzionale della RAI
La scelta del governo è chiara i mass media non possono essere Eccentrici rispetto alle linee governative
L'azienda pubblica radiotelevisiva e solo il primo e macroscopico esempio di un Indirizzo molto preoccupanti che tocca l'insieme della comunicazione
Siamo di fronte ad uno dei passaggi più delicati e rischiosi della vicenda politica italiana
Lanciare oggi un serio e preoccupante o allarme democratico è urgente è indispensabile
In concreto
Il decreto sulla RAI condiziona la permanenza del consiglio di amministrazione nominato sulla base della legge di riforma del giugno novantatré all'approvazione da parte del ministro delle Poste e telecomunicazioni del piano triennale
Non è altro che un modo rozzo per ricattare lo stesso consiglio di amministrazione imponendo a quest'ultimo obbedienza e sottomissione
Il provvedimento è anticostituzionale ed introduce per di più l'assurda non malia di un organo di amministrazione nominato dai presidenti della Camera e del Senato e revoche revocabile invece dal governo
Il partito democratico della sinistra le forze progressiste le forze di opposizione hanno già annunciato una fermissima battaglia politica contro il decreto
Facciamo anzi appello al Presidente della Repubblica perché consideri con attenzione il rischio di rottura di uno dei punti cruciali dell'assetto costituzionale
Non vogliamo difendere la RAI così come
Anzi
Ne vogliamo sposare acriticamente i singoli atti dell'operato dell'attuale consiglio di amministrazione della RAI
Il problema che si pone ormai è ben altro
Sono in gioco il diritto all'informazione il pluralismo delle voci la possibilità di mantenere viva la dialettica democratica
In una società moderna i mass media sono troppo importanti
Per sottovalutare nel ruolo
Ciò è tanto più vero in Italia dove il presidente del consiglio e anche il proprietario del più grande impero editoriale privato
L'attacco all'indipendenza della RAI è infatti reso particolarmente deprecabile per la funzione ricoperta dal capo del governo la Rai non è forse la principale concorrente della Fininvest di Silvio Berlusconi
Il Consiglio nazionale chiede ai deputati e senatori progressisti ai militanti del Partito democratico della sinistra ai cittadini
Di mobilitarsi nelle prossime giornate per tutelare il bene collettivo dell'informazione
E per mettere in campo una grande riforma del sistema dei media che definisca finalmente regole certezze per tutti i soggetti imprese operatori utenti
è in discussione uno dei capitoli essenziali della vita democratica italiana
L'avete ascoltato il testo chiedo se vi sono compagni che però la parole compagna Napolitano
Credo che forse va fatto qualche ritocco
Sia perché non credo che l'obiettivo sia quello di ricattare indurre all'obbedienza il consiglio di amministrazione ma puramente e semplicemente quello di licenziarlo
Poi perché credo che l'appello molto
Rispettosamente rivolto al Presidente della Repubblica
Forse sia fuori tempo perché a mezzanotte
è scaduto il termine per la reiterazione del decreto
E quindi credo che una determinazione dovesse essere Presa entro quell'ora
E credo che sia già stata presa dal Presidente della Repubblica
Quindi lo mettere le cose in modo che se ci sarà il decreto si darà la battaglia ecco ma può darsi che il decreto almeno in quel testo non ci sia
Questa è ovviamente un'ottima notizia tra compagnie Politano credo che l'ordine del giorno possa essere sì sì sì sì no sul primo challenger chiusura parla diamo prima se ci sono altre osservazioni
Non ci sono altre osservazioni allora la parola al compagno vita no no ma sono d'accordo nel senso che sul primo punto è una questione forse solo di stesura si parla in generale decreto si fosse convertito diventerebbe poi una legge valida anche per altre circostanze
Quanto al testo sull'in rete presenta la Repubblica la mia stesura era sufficientemente cauta perché la speranza diciamo
Non troppo recondita che avvenga ciò che il fatto un po'immaginare Giorgio Napolitano
D'accordo va bene quindi io credo che si possa provvedere a questi due aggiustamenti tenendo conto delle proposte del compagno Napolitano
Allora con queste due aggiustamenti ci sono obiezioni compagni sono d'accordo a votare questo ordine del giorno noto che possiamo renderlo rapidamente pubblico chi è favorevole all'ordine giorno è pregato di alzare il cartellino
Allora prego Chiappori abbassare il cartellino chi è contrario
Non vi sono voti contrari chi si astiene
Vi è un astenuto allora è approvato con nessun voto contrario è una astensione
Possiamo adesso passare ad approvare l'ordine del giorno dei nostri lavori io vi pregherei di ascoltare inizio per carità perché ascoltando sottolineo che c'è una parziale modifica di dizione rispetto al testo ufficiale di convocazione in quanto come poi dirò c'è stata esplicitamente richiesta allora l'ordine del giorno reca punto primo
Dimissioni del compagno Achille Occhetto
Li metta elezione del segretario nazionale
Punto secondo convocazione del congresso nazionale
Punto terzo varie sottolineo ma l'avete già compreso che la integrazione riguarda la esplicita menzione nel primo punto all'ordine del giorno delle dimissioni del compagno Occhetto ci sembrava che fossero implicite ma è stato chiesto legittimamente che fosse esplicitato che noi siamo chiamati a discutere
Di quelle dimissioni
Per quanto riguarda invece il modo di procedere è il parere unanime della presidenza che è bene mantenere la discussione unica cioè non considerare discussione sue dimissioni compagnia che tu un punto separato rispetto alla discussione
Che precede l'elezione del segretario
Quindi io metto in discussione l'ordine del giorno così formulato ripeto punto primo
Dimissioni del compagno Achille Occhetto elezione del segretario nazionale secondo punto convocazione del congresso nazionale terzo punto varie chiedo se vi sono osservazioni e proposte relativamente a questo l'ordine del giorno
Sì compagna inverni
No vorrei esprimere il mio accordo con la proposta di modifica dell'ordine del giorno sul primo punto
Sottolineando che mi va bene l'idea di una discussione congiunta credo che sin d'ora però dovremmo prevedere due votazioni distinte cioè una votazione su dimissioni del segretario NATO notazione sull'elezione del nuovo segretario
Credo che la questione vada valutata al momento opportuno
Ecco sentita ovviamente la discussione sentiti i documenti che daranno avvio alla discussione ci sono altre osservazioni
Se nessun altro chiede la parola metto in votazione l'ordine del giorno non so se volete che lo rilegga ancora forse non c'è bisogno così come è stato proposto i favorevoli sono invitati ad alzare la delega
Le mani contrari
Gli astenuti
Allora l'ordine del giorno approvato all'unanimità e questo è già un buon inizio allora passiamo all'esame del primo punto dell'ordine del giorno di missione compagnie che gli Occhetto elezione del segretario nazionale compete a me e a nome della presidenza non fare una relazione ma dato il carattere particolare istruttorio del lavoro che è stato svolto di dardi alcune informazioni a cui mi permetterò solo di aggiungere via via quando necessaria delle brevissime considerazioni
Allora poiché si parte da una discussione che prende le mosse dalle dimissioni del compagno Occhetto voglio informare consiglio nazionale che ieri sera mi è pervenuta una lettera del compagno Occhetto lettere in cui compagno Occhetto rompendo i silenzi riserbo di questi giorni credo abbiamo essergli grati esplicita le motivazioni
Che posso fare insomma sì
Attuale
Allora ripeto adesso si sente
Che ieri sera in vista di questo Consiglio nazionale
è pervenuta una lettera a me indirizzata ma ovviamente
Tramite mio indirizzata al Consiglio nazionale
Il cui compagno pittore rompendo il riserbo dei giorni scorsi di cui credo abbiamo motivo di essergli grati
Esplicita ulteriormente rispetto alla sua lettera di dimissioni
I motivi della irrevocabilità di quelle dimissioni una irrevocabilità che come compagna Chiarante la sottoscritta hanno avuto modo di render noto era già stata più volte confermata da entrambi nei colloqui che abbiamo avuto
Con lui
Quindi credo che sia giusto che io di legga il testo della lettera
La lettera è datata Roma ventinove giugno ripete a me indirizzata
Il testo è questo
Come sa gli ho dato le dimissioni da segretario del PDS non perché condividessi l'assurda e dannosa campagna contro di me Anzio affermato esplicitamente che era stato un grave errore indebolire la leadership del PDS
Ma perché dinanzi alla vittoria della destra era necessario mettere in campo al più presto un segretario che fosse nel pieno delle sue funzioni
A mio avviso questa esigenza si poteva realizzare in due modi
Il primo era quella di assegnare al segretario della svolta il compito di andare a congresso sulla base di una piattaforma politica organizzativa che portasse a compimento la costruzione del PDS
In questo caso si trattava di immaginare un percorso caratterizzato in modo prevalente da queste di linea politica in onda ricambio del segretario
Questione che poteva essere affrontata una volta che il Congresso avesse messo in campo una forte innovazione politica
E gli elementi essenziali di riforma del partito anche nel corso dell'anno successivo attraverso un processo che doveva riguardare di ricambio complessivo del gruppo dirigente nel contesto di una visione del tutto rinnovata della nostra organizzazione
Ciò comportava la rielezione del segretario della svolta al primo congresso di quel partito che gli aveva contribuito a far nascere fatto che a me non sembrava particolarmente scandaloso
Ma la valutazione della situazione le opinioni che ho raccolto mi hanno indotto a considerare non praticabile simile soluzione
A questo punto ritenuto che fosse dannoso introdurre forzature che potevano apparire dettate da un interesse personale e che avrebbero rischiato di rendere meno limpida la necessaria ricerca politica innovativa
E proprio per questo ho cercato di mettendomi subito di non protrarre la discussione sui nomi anticipando i tempi del ricambio del segretario al fine di liberare il congresso da questa incombenza
Su questa base
Confermando il carattere irrevocabile delle mie dimissioni di ho detto perché lo riferisca al coordinamento che non avrei partecipato alla vita degli organismi di partito fino al momento dell'elezione del nuovo segretario
Ma ora la decisione che non contesto di far precedere l'elezione del nuovo segretario da una discussione sulle mie dimissioni mi sollecita ad esprimere sia pure in modo succinto alcune mie considerazioni
La prima considerazione che le mie dimissioni devono servire a dare al partito la possibilità di fornire una soluzione che sia al tempo stesso capace di andare oltre le vecchie contrapposizioni
Che hanno reso dura la mia vita di segretario politico e che avvelena l'al di là della normale dialettica delle componenti il clima politico del partito i rapporti tra i compagni
Sono state denunciate anche in questi giorni carenze di vita democratica della funzionalità degli organismi dirigenti considero fondate anche per la parte che mi riguarda direttamente queste critiche ma anche i difetti seri di questo tipo sono connesse a quanto detto
Infatti in un partito nel quale esplicitamente ammesso il pluralismo delle piattaforme politico programmatiche e a mio avviso dannoso che si cerchi di segnalare in modo non sufficientemente limpido diversità di posizioni che finiscono per incoraggiare contrapposizioni
Di cui non si capisce il significato dell'origine
A ciò si deve aggiungere che ultimi due anni scusate
Avete ragione
A ciò si deve aggiungere che gli ultimi due anni sono stati contrassegnati dalle inquietanti vicende di Tangentopoli e dal crollo di tutto un sistema politico anni nel corso dei quali sono state travolte intere nomenclature interi partiti sono stati distrutti
E alla fine dei quali PDS passato dal sedici per cento dei voti a più del venti per cento dei suffragi dell'elettorato italiano
Sono stati gli anni duri da transizione che tra l'altro ci hanno visto impegnati giorno e notte a fronteggiare una tremenda campagna che ci voleva coinvolgere su scala nazionale nel sistema delle tangenti
Si è trattato per noi e in particolare del compagno Visani a cui va tutta la mia gratitudine di rispondere in ogni momento della giornata a fatti e circostanze che il più delle volte c'erano ignoti o si rivelavano falsi questa campagna avrebbe potuto travolge soci
Invece la nostra innocenza estraneità per ciò che riguarda i fatti più rilevanti di Tangentopoli e la nostra capacità di mettere in campione ampie alleanze che ci avrebbero condotto la felice stagione della vittoria dei sì dieci progressisti hanno consolidato la funzione politica del PDS nella società italiana
L'analisi spietate innovatrice delle cause della grave sconfitta della sinistra
Nelle successive elezioni politiche non può dunque prescindere a mio avviso da un atteggiamento rispettoso e da una visione equilibrata del difficile cammino che ci ha collocato al centro dell'attenzione di tutta la sinistra europea
La seconda considerazione che le mie dimissioni saranno serviti a qualcosa di utile per il partito e per la sinistra
Solo se faciliteranno un chiaro inequivocabile sviluppo in avanti delle innovazioni introdotte dalla svolta
Ciò richiede a mio avviso una soluzione capace di parlare all'esterno e di rispondere positivamente alla testa di una vigorosa e visibile novità
Ciascuno di noi può pensare di rispondere a questi requisiti e sicuramente legittimato a farlo chi come me ha già dato prova di sapersi muovere con decisione sul terreno della innovazione
Tuttavia ci sono momenti nei quali è necessario spersonalizzare e prendere atto che ci sono eventi simbolici che assumono il valore di una piattaforma politica
Naturalmente è necessario che tali eventi non rappresenti un azzardo o che non si presenti con vuoti di contenuto
Ma gli avviso c'è nel partito chi può ragionevolmente pur non essendo come ciascuno di noi privo di limiti e debolezze
Rappresentare sia l'esigenza di una forte carica di novità che sentiamo salire dall'interno e dall'esterno del partito
Sia la volontà di corrispondere all'imperativo di muoversi in continuità con le caratteristiche di fondo di un partito democratico come il nostro ma che si colloca decisamente a sinistra
In sostanza un partito di sinistra che sa parlare al centro e al moderatismo democratico al fine di riorganizzare l'alternativa nei confronti della destra
Cari compagni per ciò che mi riguarda pur avendo ancora molte cose da dire ho sentito come un atto doloroso di corrispondere a questa attesa al fine di riaprire naziste nel Paese nuove speranze
Voglio ancora poter credere in questo momento di solitudine che mi atto non sia stato vano e produca gli effetti migliori e più utili al partito con affetto firmato Achille Occhetto io credo che spetti a me
Marcare discutere questa questa questo testo voglio solo sito lineare che ovviamente i temi posti in questa lettera sono parte integrante della discussione che testé all'unanimità abbiamo deciso di sporgere congiuntamente
è una considerazione davvero non esaustiva ma desidero farla credo sia il sentimento non solo mio ma di tutti noi
Che non è in alcun modo in discussione non solo il ruolo primario del compagno Occhetto nella costituzione del PDS e nella definizione innovativa della sua collocazione politica questo dato
è generalmente riconosciuto e non solo al nostro interno
Ma voglio sottolineare che questo ruolo non appartiene soltanto
Alla recente storia politica della sinistra italiana europea senza dubbio fa parte di questa storia ma appartiene alla mitica alla vita politica attuale del nostro partito del nostro Paese
Per cui credo di poter dire anche a nome vostro che le forme i modi con cui il ruolo del compagno ghetto potrà svolgersi in futuro e questione responsabilità che dipende certo la sua volontà ma dipende anche da noi tutti e come tale al momento debito andrà allora compiuto questo atto che era doveroso preliminare alcune brevi informazioni
A nome della presidenza
Voi sapete che dopo le dimissioni del compagno Occhetto verificata né la irrevocabilità si è deciso di aprire una consultazione che inizialmente riguardava soltanto i componenti la direzione i segretari regionali e di federazione i parlamentari e alcuni dirigenti nazionali di sindacati e associazione si è immediatamente sviluppata dopo questa decisione una forte richiesta di allargamento delle consultazioni
E per questo d'accordo con nel coordinamento politico la presidenza ha formalizzato la proposta di estendere la consultazione come sapete ma ripeto perché questa è la prima occasione che abbiamo di discutere dell'organo preposto
Ai consiglieri ai componenti comitati regionali
Ai componenti comitati federali ai segretari di sezione e ai sindaci dei comuni di maggiore rilievo
Si tratta di una consultazione che si è svolta con questo oggetto raccolta di proposte per la candidatura per dire si è allargata la platea di coloro che erano chiamati avanzare proposte
Per le candidature questa consultazione come è sotto gli occhi di tutti noi tutti abbiamo partecipato si è svolta con grande coinvolgimento e vorrei sottolineare con ordine e sollecitudine questa consultazione credo di poter dire ha fornito ancora una volta l'immagine di un partito consapevole delle difficoltà del momento determinante appunto
Dimissioni e compagni Occhetto ma anche seriamente impegnata voglio aggiungere che la immagine di questo partito non è stata davvero negativa neppure rispetto alla fase elettorale con cui si è intrecciata
La consultazione stessa io voglio cogliere l'occasione per mandare anche a nome nostro un salutarlo legamento ai compagni della Sardegna di tutte le zone dove si è votato e dove nei ballottaggi domenica scorsa le forze progressiste
Grazie anche al nostro impegno hanno dimostrato di essere forse non solo soli della Società italiano ma capaci di proposta e anche di successi
Non illustro agli esiti della consultazione in quanto notti voglio solo a nome della presidenza d'accordo col presidente la consiglio di garanzia
Fare riconsiderazioni che sono anche puntualizzazione primo non si è trattato né poteva trattarsi di un pronunciamento con poteri di decisione
Voglio ricordare che un pronunciamento di questo tipo cioè con poteri ci Simone era stato fortemente richiesto e anche proposto in varie forme
Tuttavia è stato a nostro parere unanime che avevamo un limite invalicabile quello dello Statuto Statuto che non solo non non ha una previsione specifica relativa a un ruolo diretto degli iscritti quanto all'elezione del segretario
Elezione del segretario che in base al nostro Statuto e attribuzione esclusiva di questo Consiglio nazionale ma non solo perché non c'è una previsione specifica ma per il carattere generale vorrei dire per il modello generale di partito offerto dallo Statuto
Rispettare rigorosamente le norme di uno statuto che sempre diciamo base fondamentale di ogni convivenza civile voglio sottolineare da parte mia che soprattutto in un momento complesse difficoltà come questo la base
Validità
Di qualsiasi procedura non poteva non essere il rispetto dello Statuto questo il carattere la consultazione ripeto non deciso
Voglio informare che numerosi compagni soprattutto in determinate realtà come potete testimoniare meglio di me non hanno ritenuto opportuno partecipare alla consultazione cioè pronunciarsi
Non condividendo il metodo scelto questo riguarda sia compagni che erano per un diverso tipo di consultazione con poteri appunto decisoria ovvero compagni che ritenevano preferibile a soluzione di rinvio della decisione di Lecce al segretario al congresso
Altri si vari compagni sia nella consultazione svolta direttamente al centro sia nella consultazione svolta delle Province
Non hanno voluto avanzare proposte di candidature si sono riservati di pronunciarsi in base alle proposte politiche che i candidati altri per avanzata con queste caratteristiche con questi limiti
Voglio però aggiungere che complessivamente la consultazione ha dimostrato una volontà di partecipazione che conferma un partito disposto affrontare i suoi compiti
Visivo è proteso anche alla innovazione nelle forme di coinvolgimento una grande domanda politica che ci viene da questa consultazione e dunque la consultazione rappresenta un dato politico importante di cui non possiamo non tener conto in questo consiglio nazionale le proposte di candidature sono state come sapete
Molteplici tuttavia si sono in prevalenza concentrate sia al centro che nelle province lo sottolineo sui nomi dei compagni Walter Veltroni e Massimo
Nella riunione della direzione che abbiamo tenuto martedì ventotto i due candidati candidati hanno già
Confermando la loro accettazione le candidature l'anno motivata e quindi se il Consiglio nazionale è d'accordo io proporrei che in questa sede i due candidati presentassero i documenti che hanno elaborato sì motivasse brevemente poi ovviamente i documenti saranno messi a disposizione dei componenti il Consiglio nazionale
Da ultimo voglio ricordare che il Consiglio nazionale è sovrano anche per le presentazione di candidature vale a dire può oltre a confermare le due candidature che già sono sul campo avanzarle se lo ritiene delle altre ma questa è un fatto che vedremo nel corso stesso di questa discussione quindi se non ci sono obiezioni
Potremo procedere così dare immediatamente la parola ai due candidati alle due campi Crispi candidature sono già state espresse formalizzate
Dedicare la intera giornata di oggi alla discussione politica riguardante diviso il compagno Occhetto i problemi che abbiamo di fronte a noi le scelte le candidature e invece della mattinata di domattina procedere alla replica da parte dei candidati se lo ritengono opportuno come immagino e poi dare inizio alle votazioni allora io pregherei dato voglio sottolinearlo e questo è un dato non solo di grande civiltà ma credo dato politico
Che tutti i passi che sono stati compiuti per quanto riguarda i rapporti tra Commissioni consultazione i candidati candidati tra loro sono stati compiuti camuna accordò ecco i compagni hanno fatto sapere questa proposta che per primo parla il compagno Walter Veltroni se può consentire per secondo il comparto Massimo D'Alema mentre la loro proposta che io condivido che vi sottopongo le repliche si terranno come sempre accade alle assemblee in ordine inverso ovviamente il testo integrale del re diverrà poi distribuito quindi se siamo d'accordo con questa ordine dei lavori se non vi sono obiezioni
Se la direzioni mi sembra allora possiamo considerarla qui si dà do la parola per primo al compagno Walter Veltroni
La sinistra deve vincere
La sua sfida qui e ora è questa
E deve vincere rialzando la testa smettendo ricercare legittimazioni e di inventare camuffamenti
Se esiste ed esiste la categoria dell'interesse nazionale
E se oggi reclama il coraggio di questa ambizione
Vincere essendo se stessi cioè quell'accumulo di valori di idee i programmi di esperienze che si sono prodotti in un tempo lungo della storia la storia della sinistra
C'è chi ha sostenuto in questi anni che destra e sinistra non esistono
Sarà o meglio è già
Il governo Berlusconi a ricordare a tutti noi
La bruciante durezza di un conflitto che perdura e si rinnova la vittoria la costruisce accerto la voglia di vincere
Ma costruisce in primo luogo la politica
Ed è la nostra politica
Sì anche la politica del nostro partito che non è riuscita a raggiungere in questi anni la giusta dimensione la giusta altezza quella dalla quale si guarda un paese se ne vede il disagio il dolore
E insieme le risorse e le immense energie
Se ne intende ritmo del respiro le domande di mutamento
E così si scelgono le idee giuste i programmi giusti le parole giuste
Vincere è difficile governare lo è ancora di più
Il governo Berlusconi è la fotografia netta
Della distanza tra le immagini sorridenti buone per prender voti e la difficile complessità del governare
Di guidare un Paese insieme debole e prepotente
Questo governo sta consumando la sua luna di miele che per il Paese si sta già traducendo in una sorta di Luna di fiele
Ma la crisi possibile della destra
Non può essere semplicemente attese né può essere affidate ai suoi errori
E neanche alla certezza che delle illusioni seminati in questa campagna elettorale
Alla fine non resterà che la scena
La crisi della destra si realizzerà lo dobbiamo sapere ad una sola condizione
Che nasca una forte credibile moderna alternativa
Un Governo dei democratici qualcosa ancora di più di una coalizione dei progressisti
è la politica che costruisce non l'immagine non la coltivazione del proprio orto e la politica che può far nascere in questo Paese ciò che fin qui non si è mai realizzato uno schieramento progressista e democratico capaci di divenire maggioranza e governo ora alla sinistra spetta l'onere della prova
Di essere in grado governando
Di produrre nella società agli effetti evocati dalle ambizioni proprio dalle ambiziose proposte politiche che avanza
La capacità di produrre un mutamento tale da difendere i diritti estendere la solidarietà costituire opportunità combattere i poteri malsani eccessivi rimuovere l'iniquità ed ingiustizie
Parole certo che sono dolci come la musica finché sono stampate sui manifesti della campagna elettorale o anche finché sono scritte nei documenti da provare ad un congresso parole però che possono diventare pietre dure
Quando dal Governo bisogna decidere bisogna scegliere bisogna assumersi responsabilità
Spesso la sinistra è sfuggita questa responsabilità
E altrettanto spesso avuto troppa fretta di legittimarsi
Di dimostrare che era buona per governare attenuando la sua identità Camus Fund i suoi propositi qualche volta persino e c'è capitato in Italia e come ci è capitato scavalcando a destra la destra
Ma la vittoria e il Governo dobbiamo sempre ricordare uno per noi sono un mezzo non un fine
Iscriverli davvero nel proprio orizzonte non può significare smettere di essere se stessi
Talvolta siamo sembrati impauriti proprio da questo
Penso ad esempio che abbiamo subito a noi tutti abbiano nuociuto a noi tutti
Le indecisioni sul governo Ciampi e talvolta penso persino che l'uscita dei ministeri del PDS che fu decisa dopo il gravissimo voto del Parlamento su Craxi costituì per noi una sorta di sospiro di sollievo
Io credo che per il mio Paese le idee e i valori della sinistra siano oggi più che mai necessario credo anzi che è venuto il tempo di uscire dal piagnisteo della legittimazione invoca
Le idee della sinistra sono un valore per questa fine di secolo
L'Economist ha ipotizzato recentemente l'idea del rilancio di un socialismo che scelga il mercato come risorsa
Il New York Times interrogandosi sui risultati elettorali dei Paesi dell'Est cerca le verità e le novità che costituiscono che definiscono davvero ad esempio in Ungheria
Gli ex comunisti
La cultura e la politica della destra invece non ci servono per governare questo tempo di transizione mi combini molto un inciso del discorso che Silvio Berlusconi tende alla Camera
In quel discorso poche parole davvero un inciso ironizzò sul pericolo delle petto Serra una piccola cosa ma come spesso succede alle piccole cose testimonianze di un atteggiamento di uno stato d'animo persino di una propensione
E il difetto dalla destra difetto del quale rischiamo di pagare collettivamente il prezzo è proprio il suo egoismo
Il suo lasciar fare
Il suo negarsi a qualcosa che assomigli ad una strategia di lungo respiro
Ed io credo che lo dobbiamo oggi allargare lo sguardo
Il mondo conosce il tempo della sua maggiore instabilità gli scoppiano dentro conflitti militari e rivolte etniche guerre terribili che il pianeta sembra guardare passare impotente sotto i suoi occhi
Il mondo moderno quello dei chip e anche quello in cui quattrocento milioni di persone non hanno da mangiare e la fame produce rivolta produce guerra produce sangue come in Ruanda come insomma
Il mondo vive come ha scritto recentemente in un bell'articolo Giorgio Ruffolo una esplosione delle diseguaglianze economiche sociali tra Paesi classi individui che genera immensi proletaria di Esterni nel mondo maggioritario della povertà
E forti proletariato interni nel mondo dalla ricchezza
Dove portano in questo mondo l'isolazionismo in politica estera o gli egoismi sociali dove ci porta la veste
E a questa altezza solo a questa altezza che la sfida si potrà vince
Il nostro compito ora è salire fin lì
Perché la nostra prova e cercare l'armonia tra la radicalità dei nostri valori il realismo delle soluzioni
è il tema irrisolto della sinistra italiana
Che spesso ha scelto solo la radicalità dei valori
Ritagliando suo ruolo di opposizione di testimonianza o quando ha scelto il realismo da solo delle soluzioni ha finito tutto questo col tradursi in una spaventosa omologazione del modo di governare e persino di intendere il potere
Ora non abbiamo più tempo
Mi si consenta una sola notazione personale
In questi giorni da più parti si è scritto del mio interesse perché ne dispongo per il clintonismo o per i Roosevelt ISO
Non ho detto come di solito si fa in questi casi il mio presunto interessi
Perché mi interessa è reale
Ma vorrei spiegarmi
A me interessa quella sinistra occidentale che cerca la difficile via del governo del cambiamento
Mi interessa quella sinistra che per usare un'espressione di Claudio Napoleoni ha cercato ancora
Viaggiando oltre le colonne d'Ercole del liberismo e dello statalismo
Mi interessa il suo percorso le sue scelte mi interesso le contraddizioni che evoca inimicizie sfide
Mi interessa la sinistra che prova a fare non quella che riesce a dire
E la sinistra di Olof Palme e quella di vibranti
è quella che sta nascendo mi pare nel partito laburista di Tony Blair o nella Spd di Rudolf Scharping è quella di Nelson Mandela è quella dell'innovazione straordinaria con la quale Enrico Berlinguer trasforma il pc
La sinistra che vuole governare per cambiare
Quella che non lascia a terra i suoi valori e la sua identità per salire sulla veloce macchina del cambiamento
Quella che anzi porta dentro le mutate condizioni politiche culturali economiche e tecnologiche i programmi che corrispondono ai suoi valori persino al suo codice genetico pari opportunità
Lavoro equità sociale sviluppo sostenibile differenza di sesso tolleranza non violenza
è la politica che costruisce la vittoria
Ma che cosa è diventata per non la politica
Il tempo della nostra politica sembra scandito dal rumore delle rotative dei giornali
Un titolo viene considerato la misura della bontà di una scelta e persino di una strategia la nostra politica si svolge così in una dimensione asfittica una dichiarazione alle agenzie forse una battaglia politico-parlamentare
Ma la politica e altro
E soprattutto altro
è il cammino delle persone
Il cammino di chi lavora come spendere le sue conoscenze del suo tempo per qualcosa in cui crede
Il cammino di chi produce e vuole aiutare da cittadino al proprio Paese a crescere il cammino dei movimenti delle donne e degli uomini che si organizzano si cercano vogliono ritrovarsi nei luoghi della politica per esserci
Guardiamo dentro di noi
Che sinistra e mai quello che non trova le parole le politiche le iniziative per il dramma del Ruanda o della Bosnia che è capace solo con l'eccezione dei pacifisti di schierarsi con chi ritiene spesso sbagliando siano i suoi amici
Che sinistre ma è quella che da anni è costretta sulla difensiva e che non è capace di imporre nel Parlamento e ancor di più nel Paese un suo tema qualcosa che ne affermi l'identità il programma
Che sinistra ma è quella che rischia di finire con lasciare solo al magistero sociale della Chiesa l'inquietudine per i prezzi umani e civili più drammatici pagati alla logica di un profitto senza regole e finalità
Noi è capitato di dire in questi giorni vinceremo solo se saremo più moderni della destra ma la bella modernità quella che riguarda la vita delle persone la sua qualità il suo tempo
Nella sua storia la sinistra ha vinto solo quando è stata più moderna dei suoi avversari
E moderna dovrà essere la nostra opposizione dura e moderno
Dura perché questo governo ha una disperata voglia di forzare le regole
E credo che ciò che Giorgio Napolitano ci ha detto qui a proposito delle decisioni del Presidente da Repubblica sia una doppia testimonianza di quanto quell'iniziativa fosse in contrasto con lo spirito che la Corte costituzionale con i provvedimenti legislativi precedenti e anche di quanto il Presidente della Repubblica di questo Paese costituisca una garanzia di queste regole del gioco
Ma questo governo vuole forzare le regole
La minaccia di elezioni anticipate così come la inaudita riduzione del servizio pubblico radiotelevisivo ostaggio del Governo sono la testimonianza di questa intenzione
Dunque battaglia dura sui principi e sulle regole durezza e modernità un esempio per tutti
Io credo che noi dobbiamo far diventare il tema dell'informazione la grande questione della libertà dei moderni
è qualcosa di simile come ci siamo sforzati di dire in questi anni alle lotte per il lavoro con le quali nacque il movimento per
Ma proprio per questo la sinistra non può dire solo no e decisiva la sua visione di sistema la sua capacità di anticipare il nuovo quando non lo abbiamo fatto abbiamo compiuto errori gravissimi
Faccio un esempio
Cosa sarebbe accaduto se alla metà degli anni Settanta invece di combattere le tv locali e difendere il monopolio della Rai avessimo speso la forza della sinistra per legge antitrust per la costruzione di ciò che oggi in Italia non esiste con grave pregiudizio del pluralismo e cioè un libero mercato la pubblicità della stampa della televisione
La nostra posizione dovrà essere tutto meno che un'opposizione in trincea meschine ostruzionistica
Noi dobbiamo sfidare il governo facendo nuove nel Paese come in Parlamento l'agenda delle priorità
E tra queste priorità al centro io credo ne dobbiamo mettere la questione del lavoro
Venti milioni di disoccupati in Europa due milioni in Italia e le cifre
Di questi giorni confermano che questa tendenza cresce
Nel nostro Paese intere generazioni di giovani non hanno ancora sperimentato un lavoro stabile un lavoro tout-court e anche il futuro appare incerto e precario
Tradizionalmente le opportunità di lavoro le occupazioni hanno rappresentato lo strumento fondamentale di distribuzione della ricchezza prodotta di affermazione individuale di crescita del benessere
Questo meccanismo ora si è inceppato
E quindi anche la distribuzione del reddito è peggiorata e le diseguaglianze sono comunque cresciute
Rilanciamo la domanda di investimenti a livello europeo secondo il piano di dello prendiamo più flessibile il mercato del lavoro nel rispetto delle garanzie per i diritti degli occupati e per le aspettative dei disoccupati cambiamo il sistema fiscale che oggi penalizza il lavoro rispetto agli altri fattori dalla produzione
Garantiamo una formazione adeguata lungo l'intera vita lavorativa introduciamo forme di intervento pubblico come garanzia di occupazione di ultima istanza
La grande rivoluzione tecnologica degli ultimi quindici anni ha divorato in tutto il mondo milioni di posti di lavoro
è già accaduto in altre epoche storiche e tutte le volte un nuovo e più avanzato equilibrio è stato raggiunto attraverso la creazione di nuovi prodotti e di nuovi servizi in risposta nuove domande pubbliche e private
E attraverso la riduzione dei tempi di lavoro che ha permesso di ripartire tra più persone la nuova ricchezza che si veniva formando è in quest'ottica che va affrontata la tematica della riduzione del lavoro che io credo l'orario di lavoro che io credo debba essere una frontiera sulla quale il nostro impegno si attesta con molta decisione
Non come decisione unilaterale un posizione generalizzata ma come un processo ineludibile che porti ad un'armonia tra il tempo di lavoro il tempo di produzione solo così la riduzione dell'orario genera nuova occupazione non peserà sui costi delle aziende
C'è un grande materiale a quale attingere riferiscono elaborazione tra CGIL al lavoro dei nostri economisti
Alle ricerche di Carniti dica le proposte di legge sulle quali si lavora in Parlamento lavora in particolare Gino Giugni
è mia convinzione non da oggi
Che un'altra grande carta da giocare per un'opposizione che sappia essere moderna sia il tema dei tempi di vita
Le donne le donne della sinistra hanno costruito su questo un'elaborazione ricchissima
Agire sui piani regolatori dal tempo delle città e dei servizi significa modificare concretamente la vita delle persone e restituire opportunità preziose di relazione di cura di conoscenza ma fin qui
Non abbiamo saputo farlo
Così come vorrei insistere sul tema delle autostrade informatiche
Il piano di dolore quello di Clinton testimoniano della immensa opportunità di sviluppo e di ricchezza racchiusa in questa sfida che le Monda chiamato il new deal degli anni novanta
Questa innovazione già tecnologicamente possibile muterà i luoghi e i tempi del lavoro le forme di apprendimento le reti di consumo trasformerà radicalmente scuola e pubblica amministrazione
Si apriranno nuove immensi problemi di regole ma è proprio lì fin da ora che noi dobbiamo lavorare perché lì si giocherà la sfida decisiva degli assetti economici e di potere di questa fin e secolo
Questo tipo di opposizione dura e moderna dovrà essere utile a costruire il governo dei democratici quello che sconfiggerà la destra alle prossime elezioni
è in questi mesi che si costruirà la rivincita e in questi mesi che si creeranno le condizioni per la larga alleanza di cui vi è bisogno
Occorre ricordare un dato sempre
La maggioranza degli elettori italiani non ha votato per la destra e comunque io credo che noi dobbiamo sapere che a destra sono andati in voti che noi dobbiamo ritrovare rincontrare recuperare
Non serve insultare o prendersela con gli elettori quando si perde
Anche perché i flussi elettorali si sono fatti in Italia rapidi e massicci come dimostra l'ultimo turno amministrativo
Dunque noi abbiamo bisogno di un'opposizione che costruisca
Che non si chiuda in se stessi
Le nostre scelte peseranno in questo senso
Guardando a questa nostra discussione ieri l'editorialista dell'avvenire
Del collegio ha parlato della necessità cito tra virgolette
Passato per aprire un dialogo finalmente se serio fruttuoso anche con i cattolici a qualunque forza politica questi diano oggi il loro voto e la generale frantumazione e variabilità delle lettorato
La prospettiva del governo dei democratici della quale qui parliamo è affidata a questo incontro
L'intesa tra lo schieramento unito dei progressisti che abbia fatto crescere in Parlamento una comune una comune visione programmatica e nel Paese un incontro di esperienze culture e linguaggi ben più forti delle grida dei tavoli re letterale
L'incontro dello schieramento dei progressisti con una grande forza di centro che raccolga forze cattoliche e anche componenti laiche
Riunite dalla scelta coraggiosa e nuova di una opposizione di centro due parole che mai nella vita italiana si erano incontra sarà importante rispettare le Autonomie di ciascuna opposizione e insieme avviare un dialogo un confronto programmatico ideale
Per incontrarci tutti dovremo metterci movimento tutti e su questioni fondamentali la vita la famiglia la solidarietà la scuola non possiamo chiedere ai cattolici solo di votare per i sindaci progressisti o viceversa
Dobbiamo costruire le condizioni politiche per quell'incontro dal quale poi nascerà la nuova maggioranza della quale questo Paese ha bisogno sapendo anche che si va oltre il semplice contrapporsi di destra e sinistri
Ed è per questo che è necessario il doppio turno con l'indicazione del premier per questo è necessaria una sinistra forte e aperti
Perché la politica che costruisce la vittoria
In primo luogo per noi la politica del PDS
Un altro partito ad un passaggio delicato
Il nostro primo congresso dovrà mettere a punto strategie idee forza identità del PDS
Ciò che è certo e non appaia la consueta violenza dialettica che si fa del grande e che il nostro corpo viene tirato da molte parti
Da chi immagina il nostro scioglimento e da chi ci invita ad esaltare la nostra autosufficienza o ed è lo stesso il ripiegamento in una sinistra minoritaria o chi ancora suggerisce che il PDS come il conte Ugolino di voli tutto ciò che c'è attorno a sé
Per ingrassare se stesso e morire senza politica
I nostri alleati progressisti sono invece una immensa risorsa dobbiamo mettercelo in testa
Ciascuno di essi costituisce un pezzo reale del mondo che la sinistra italiana una cultura una sensibilità troppo spesso siamo stati presuntuosi e abbiamo mostrato fastidio ci possono essere molti esempi
Per esempio credo che dobbiamo guardare di più
Ai movimenti e alle associazioni che operano nel corpo vivo della società
E credo dobbiamo anche seguire davvero la rinascita di forze del socialismo riformatore la ripresa del movimento ambientalista l'impegno dei cattolici democratici nel sociale
Il PDS è la sua politica
Ma è anche un soggetto forte
Alla struttura tradizionale che è davvero una grande ricchezza dobbiamo oggi accompagnarne delle altre nuove in un partito nuovo in un partito che si muova ma concretamente rigorosamente sulla strada di una struttura con un forte radicamento federale
E dobbiamo aprire i circuiti di formazione delle conoscenze
Dei programmi delle politiche ma voglio aggiungere anche delle decisioni
Ha competenze interno ed esterno
Non vi è in verità nessuno che presentandosi questa mattina ad un appuntamento con un come questo possa negare la necessità di un governo collegiale del partito
Come si dice
E del tutto ovvio che questo non possa che essere dichiarato
Ma sinceramente esso a me appare qualcosa di più
Una necessità
Più che un'opportunità
Il gruppo dirigente di questo partito
A molte energie Lehár Roma
E le ha nel territorio le ha nel partito nelle istituzioni nei centri di ricerca nelle forze dell'associazionismo della sinistra
Occorra scegliere le migliori
Indipendentemente dai vecchi schemi di componente per costruire un gruppo dirigente collettivo forte unito nuovo Autori
In quel gruppo dirigente ci saranno comunque
Le persone che in questi giorni si sono trovati a parlare delle proprie idee
Ed hanno esposto le loro proposte Politi
Non so se pecco di una qualche eccessiva considerazione del modo in cui Massimo D'Alema ed io abbiamo vissuto e credo per la nostra parte e sottolineo per la nostra parte interpretato questo passaggio difficile
Io spero mi auguro è davvero questo
Ciò che credo sia lui che io auspichiamo che questo passaggio si sia svolto possa concludersi nell'interesse di questo partito che la discussione politica così Serena così forte e anche così chiara che abbiamo svolto che stiamo svolgendo
Possa contribuire alla ripresa del PDS
E in questa discussione politica dalle medio abbiamo registrato ancora una volta che è molto più ciò che ci unisce che ciò che ci differenzia come è stato d'altronde in questi anni di lavoro comune
E credo anche per questo che ne dovremo ricostruire comunque
Tutti insieme quello spirito di collaborazione del quale questo partito ha un grande bisogno
Ciò che è certo
E che noi oggi domani eleggeremo un segretario
Nulla di più e nulla di meno
Il leader della coalizione dei democratici lo sceglieranno invece gli elettori con delle elezioni primarie
E sceglieranno l'uomo che meglio rappresenterà e meglio di un Iraq
Il PDS deve completare la svolta dell'ottantanove
Si può farlo e perché quella svolta ci fu cinque anni fa in primo luogo grazie ad Achille Occhetto
E completarla significa radicare ancora di più questo partito nella società e aprirlo in politica
Verso l'obiettivo che sta scritto nell'atto di nascita del PDS unire i democratici e progressisti portare la sinistra a governare l'Italia
Questo partito ha una grande ricchezza e se è data da un gruppo dirigente diffusa forte
E da un tessuto di base ricco e appassionato di politica
Lo ha dimostrato in questi giorni
Chiedendo di partecipare ad un momento così importante per la vita del partito stesso
E io devo dire sinceramente che considero con tutte le sue contraddizioni i suoi difetti questa procedura
Molto migliore di quella che nel passato ci ha portato a individuare e scegliere i gruppi dirigenti
E vorrei che questo organo che lo voglio sottolineare chiamato a esercitare la sua piena indiscutibile sovranità valorizzasse il significato politico della consultazione
è stato uno straordinario fatto di democrazia unico nella vita dei partiti italiane migliaia e migliaia di compagni che oggi sono segretari di sezione di cellula occhio oggi sono segretari di federazione o regionali occhio oggi sono parlamentari eletti hanno potuto dire la loro opinione lo hanno fatto con responsabilità serenità e spirito unitario e chiedono a noi di fare altrettanto
A chi in questi giorni ancora ieri mi chiedeva notizie sulle mie intenzioni io ho risposto dicendo ciò di cui sono sicuro
Dicendo che comunque questo partito uscirà di qui più questo è in ogni caso il mio impegno
Perché di divisioni di tensioni di lacerazioni la sinistra ne ha vissute fin troppo
E più si è divisa e più aperto
Tutti noi compagne e compagni abbiamo una grande responsabilità
Da qui oggi può deve ricominciare il nostro cammino
Allora la parola al compagno Massimo D'Alema
Riserve compagne e compagni
Penso che ciascuno di voi
Potrà con maggiore compiutezza
Leggere
Le intenzioni politiche
E le proposte programmatiche di ciascuno di noi
Nei testi che vi saranno distribuiti
Io voglio illustrarne il senso
Il senso di questa giornata
Il senso di questo confronto
Il senso di una scelta che sarà liberale e senza drammi
Davvero forse l'inizio di un modo diverso di essere di questo nostro partito
Nel quale possono confrontarsi
Candidature idee persone che si espongono al giudizio dell'opinione pubblica dei compagni
Nel quale si può scegliere
Con un voto libero responsabile
Senza che questo debba produrre rotture non sanabili spezzare la possibilità di un lavoro comune
Un grande partito democratico
Davvero fuori dai metodi dalle procedure dai diritti
Di quella tradizione dalla quale veniamo
Oggi noi viviamo una coincidenza quasi emblematica
Nel giorno della nostra discussione
Il governo della destra muove all'assalto della televisione pubblica
Mostrando l'arroganza
E lo spirito antidemocratico di cui è permeata questa maggioranza
Riportando in primo piano
L'enorme problema inedito in una grande democrazia occidentale
Del conflitto di interessi fra chi governa
E chi è proprietario
Di beni così rilevanti
Di chi dal governo può proporsi di rimuovere il consiglio d'amministrazione dell'azienda sua concorrente
Riproponendo la questione cruciale della libertà dell'informazione della concentrazione del potere
Mi viene quasi da sorridere pensando che mentre noi siamo impegnati a discutere di come rinnovare la nostra immagine qualcuno sta pensando di chiudere ogni spazio per poterla mostrare ai cittadini
Questo ci fa capire quanto ci sia bisogno presto
Di una opposizione nel pieno del suo vigore della sua forza
Quanto mi abbia bisogno il Paese non solo il partito i progressisti
Noi dobbiamo rassicurare il Paese
Che ci siamo che siamo una grande forza che non ci divideremo
E che ci ritroveremo uniti
Nel cammino di un'opposizione democratica
Che vuole costruire una rivincita
Un'alternativa per il governo dell'Italia
In questa nostra discussione
Io penso con grande ritardo
è entrata la politica
Ma fortunatamente è entrata
è stata una ventata risana attrice
Si è avviato un dialogo
Si sono messi appunto indirizza i
Un dialogo anche fra i due candidati che hanno saputo ascoltarsi
E arricchirsi vicendevolmente
Al centro vi è stato il tema della qualità dell'opposizione
L'individuazione del terreno programmatico di una sfida
Con la destra che non è sfida tra conservazione e innovazione
Abbiamo perso anche perché è sembrato così
Perché è sembrato che la sinistra fosse in campo più per denunciare il pericolo di ciò che la destra avrebbe cambiato
Anziché per dire ciò che volevamo cambiare noi
Una opposizione
Capace di proporre idee e proposte
Di contendere il terreno
Dimostrarsi anche ferma e dura
Combattiva
Nello spirito delle grandi opposizioni democratiche nell'Occidente
Che proprio in quanto non sono portatrici di un'alternativa di sistema
Sanno combattere
E non cadere nella trappola di consociativismo
Sono a confronto due diverse idee della trasformazione dell'Italia
Sul lavoro
L'idea di una destra che pensa che la ripresa internazionale
L'abbattimento di diritti di libertà la riduzione di spazi di potere del sindacato
Daranno più lavoro
L'idea di una sinistra in Italia e in Europa
Che ritiene che bisogna cambiare l'orientamento del meccanismo di sviluppo
Guardare a grandi bisogni collettivi a grandi servizi infrastrutture moderne
Considerare l'ambiente come una risorsa
Altrimenti non ci sarà una ripresa vera
L'idea di una sinistra consapevole come ci ha spiegato trentina Chianciano
Che non si possono difendere vecchie rigidità che bisogna stare sul terreno della flessibilità
Del cambiamento non solo del tipo di sviluppo ma dell'atteggiamento dei giovani verso il lavoro
Ma su questo terreno bisogna difendere i diritti di libertà di contrattazione di spazi di autogoverno bisogna combattere contro chi pensa che questi giovani possano diventi re diventare oggetti
Oggetti che si prendono e si buttano che si affittano e si dismettono
Terreno della sfida e lo Stato
Noi vogliamo uno Stato forte ed efficiente
Che non gestisca
Ma che sappia stabilire regole garanzie indirizzi
E in questo noi siamo legati ai valori di una grande sinistra europea
Di una grande sinistra europea
Che ha saputo costruire
Stati moderni
In grado di corrispondere anche in modo non burocratico ad un bisogno di solidarietà
E di inclusione di grandi masse di cittadini
Uno Stato che deve cambiare profondamente nel senso del federalismo democratico è una bandiera nostra
Mi pare che sia oramai molto meno che in campagna elettorale una bandiera di questa maggioranza
Nel senso di un accrescimento dei Poteri che senso ha un sindaco eletto dai cittadini che non può neanche scegliersi segretario generale
Nel senso di uno snellimento delle macchine burocratiche di uno Stato amico dei cittadini aperto permeabile
Altro che statalismo
E infine la sfida delle regole
Delle regole di una democrazia dell'alternanza
Che in questo Paese non ci sono
C'è solo una cattiva legge elettorale
Regole di una democrazia dell'alternanza
Che vuol dire i diritti di chi governa ma i diritti di chi si oppone
Che vuol dire
Una informazione libera
Come principale questione non solo della libertà degli individui ma del funzionamento della vita democratica di un grande Paese moderno
E anche qui
Io sono d'accordo con Walter
Ed anche voglio dirlo con un cenno autocritico che ho colto nel suo discorso
Attenti
Se noi veniamo coltivo il fallo
Come difensori della vecchia azienda pubblica
E degli spazi che lì ci potevano essere concessi in virtù del nostro peso politico noi perdiamo
Se noi le diamo la battaglia invece ad una proposta positiva
Che vuole aprire nuovi spazi di libertà che vuole offrire al cittadino più possibilità di scelta e non meno possibilità di scelta allora noi vinciamo
Perché ci leghiamo ad un sentimento che percorre una larga opinione pubblica
C'è in me la profonda convinzione cari compagni
Che
Una politica di innovazione
Coraggiosa e radicale
E che diciamoci la verità non è indolore
Perché comporta il coraggio di fare i conti
Con abitudini commenta Lita con incrostazioni corporative
Con resistenze del nostro mondo
Non si conquista il nuovo
Se non si mette in movimento ciocche Knox
Anche pagando dei prezzi
Ma indicando a questo nostro mondo la sfida è l'ambizione del Governo di questo Paese
C'è in me la profonda convinzione
Che ad una sfida di questo genere può andare può vincere
Solo una sinistra assai profondamente radicata nella società
Capace di interpretare e di rappresentare in modo innovativo gli interessi i ceti sociali le persone in carne ed ossa
Che spetta hanno voi differente
E di valori che sono nostri
Un bisogno di libertà di giustizia sociale
Una rivolta contro le ingiustizie di questa società
Un bisogno di solidarietà e di eguaglianza
Che non sono cancellati dal new deal della destra
Ma riemergono in modo prepotente
Dalle moderne diseguaglianze e dal dominio di un individualismo rampante dei coristi
Una sinistra di questo tipo non si chiude al dialogo con gli altri
Ma lasciato me lo dire
E più credibile nel dialogo con gli altri
Perché gli altri sanno vedere
Che dietro di noi c'è qualcosa
C'è una forza reale
Una sinistra che sappia dire quando va la televisione nove non io perché finché ci votano otto milioni di persone fa più paura
Una sinistra che sappia costruire le sue alleanze
Senza nascondersi lo ripeto le scelte difficili che in qualche occorre compiere
Necessari compromessi
Tra interessi sociali diversi
Fra culture
Temo il prevalere
Di una concezione che invece ci spinga verso un appannamento della nostra identità
Che noi lo vogliamo che noi non lo vogliamo
Mosso dall'illusione
Che se si appanna questa identità sarà più facile il convergere al centro
In un'alleanza democratica
Il prevalere di una sorta di sinistra elettorale d'opinione
Non costruita nella società e nell'interesse
Che rischierebbe di lasciare senza rappresentanza
Le forze sociali del lavoro
Il nostro mondo
Spingendolo a ricadere
Nel settarismo nella subalternità
Per questo io penso
E lo penso in modo sinceramente autocritico dato che siamo all'avvio di un bilancio di un dibattito congressuale
Che avremmo dovuto con minore spocchia
Nel momento della svolta
Guardare come ad un solido ancoraggio
Alla sinistra europea
Al mondo del quale facciamo parte
Alla esperienza del socialismo e del laburismo europeo
A quella sinistra fatta di partiti di sindacati di associazioni
Di forte capacità di rappresentanza sociale e perché no per una lunga fase storica di governo
Noi abbiamo rischiato di disancorare Arci
Di perdere un forte riferimento internazionale
Non nel sistema di relazioni del nostro partito è cresciuto
Ma nella nostra cultura politica
Coltivando l'idea
Di un terreni uno oltre le tradizioni
Che rischia di essere un terreno di nessuno
Questo non significa affatto
Non vedere i limiti di quella esperienza
Le ragioni di una difficoltà e di una sconfitta della sinistra in Europa
Di una sinistra chiusa nell'orizzonte del compromesso socialdemocratico dello stato sociale nazionale
Ma oltre quei limiti si va insieme a questa sinistra insieme in una ricerca comune
In un'azione che dia una nuova prospettiva la sinistra in Europa
Nella individuazione di momenti di approfondimento di battaglia di iniziativa politica innanzitutto sui grandi temi del lavoro
Nello sforzo di aprire il Complesso della sinistra in Europa
Alle idee dell'ambientalismo alle idee di un moderno individualismo visto anche come risorsa e non solo come rischio di disgregazione della solidarietà
Insieme agli altri
C'è in me una profonda convinzione
Che io ho questa sinistra si rinnova evince insieme
In una battaglia politica sociale ideale che non sta più nei confini nazionali
E anche questa è la lezione del voto e dei
Potevamo pensare che in Italia la crisi del vecchio sistema politico ci consegnasse le crea le chiavi del governo
Ma nel voto del ventisette del ventotto marzo c'era il vento dell'Europa dopo l'abbiamo visto
C'era il senso di una svolta di una tendenza di elementi dominanti che hanno travalicato i ristretti confini della vicenda italiana
Alla quale abbiamo guardato forse con un certo provincialismo e poi lo abbiamo visto
Che il segno di quel voto non era tutto nei confini della crisi dei vecchi partiti
La partitocrazia
Ma era un segno più l'arco che viene da queste società
Dalle loro contraddizioni
Dalla crisi di una cultura della sinistra
Questa è una grande frontiera ideale e culturale politica
Una sinistra che senza rinnegare le sue radici si misuri con l'individualismo e con il mercato
E affronti il nuovo di della moda e del rapporto fra modernità e condizione umana
Vedete
Dicono che la destra ha vinto perché ha prospettato benessere e felicità
E che noi abbiamo perso perché abbiamo prospettato sacrifici austerità rigore
C'è un elemento di verità
Non nel senso che dobbiamo abbandonarci alle illusioni e alle promesse facili
Ma nel senso che soltanto la capacità di collegare una politica di rigore ad una diversa prospettiva di arricchimento umano
Questo ci può dare forza
Ad una idea non subalterna alla logica del consumismo di arricchimento umano
Di possibilità di forme di vita più umane più ricche
Di arricchimento culturale di relazioni interpersonali più autentiche di autogoverno degli individui dei cittadini
Una sinistra che sappia aprire questo orizzonte
Ed affrontare in termini coraggiosi il rapporto
Tra modernità sviluppo tecnico-scientifico e il proprio patrimonio ideale
Una sinistra che non ragioni di questa società dicendo questa società e contro di noi
Non ci resta che essere una minoranza morale
Ma che sappia vedere e la modernizzazione anche nei suoi aspetti più disgregano tutti anche le potenzialità
Di affermazione dei propri valori
Io non credo che tutto questo sia del PDS
Questi temi sono i temi e debbono essere i temi del dibattito fra i progressisti
Noi siamo immersi e non solo per ragioni elettorali in questa galassia dei progressisti
Vedete i progressisti sono a mio giudizio ciò che noi sognavamo fosse il PDS
Cioè l'incontro di culture e tradizioni diverse vecchie e nuove della sinistra
E il PDS che c'è e deve sapere vivere in questo PDS più grande che si è raccolto intorno a noi
Considerando queste diversità come una ricchezza
Aiutando e non soffocando il riorganizzarsi di una tradizione socialista oltre il fallimento politico e morale del craxismo
Sapendo vedere né gli ambientalisti né il solidarismo cattolico davvero una grande ricchezza per tutti noi oltre i soggetti politici
Oltre i soggetti politici che errore quel tavolo
Dal quale noi abbiamo escluso le forze più vite
Che mio Pia politicista
Noi abbiamo ha preso dall'Unità
In una pagina della quale poi parlerò
Di realtà virtuale che abbiamo seicentonovanta mila iscritti
Ma forse non sappiamo che soltanto l'associazione delle pubbliche assistenze laiche cioè di quei cittadini che prestano servizio volontario per assistere gli altri parlo dei laici non voglio parlare nel mondo cattolico
Conta più iscritti del nostro partito
Queste potenze della società
Quelli che si erano raccolti intorno all'iniziativa generosa ingenua se volete anche nel nome di una con costituente della strada
Quelle parole quelle idee quei programmi ci sono mancati nella battaglia elettorale
E questo ci ha reso più deboli c'ha dato meno forza ideale
Ha ridotto i progressisti ad un patto tra partiti
E quindi
Non competitivo nella sfida che eccetera
Guai se ora allarghiamo le maglie di un confronto
Non pensiamo ad una convenzione dei progressisti che rimetta in campo queste forze la società
Le forze intellettuali più vive
Questa è una risorsa decisiva ma io insisto per spirito di verità
Questa risorsa
Sarà vincente se si mette in movimento
Se non si chiude in se stessa
Se no diventa la fotografia di uno schieramento sconfitto
Se sa muoversi verso altre culture ed altre forze della società se sa resistere al rischio che c'è in ogni sconfitta di chiudersi in una deriva minoritaria
Una proposta per il Paese dunque devono saper fare i progressisti
Una proposta di governo una proposta di coalizione democratica ne abbiamo parlato
Io mi sono sforzato anche di indicare nella mia dichiarazione di intenti lo leggerete
Quella base di valori comuni
Non politicista
Che c'è
Tra il mondo cattolico e laico democratico e questa sinistra democratica italiana
E di indicare obiettivi Problemi
Scelte coraggiose e innovative
Per costruire questa alleanza
Penso che non si possa sfuggire ad una riflessione autocritica
Sul passato
Ho visto che in questi giorni
Onorevole Martinazzoli
Ha accusato la sinistra nel vivo della crisi italiana
Di aver avuto un atteggiamento distruttivo verso la grande complessa ambigua esperienza democratica della Democrazia Cristiana
Vedete
Io penso che in questa critica c'è qualcosa di giusto
Io penso che se noi ci volgiamo a questa tumultuosa e drammatica rivoluzione italiana
Nella quale maturavano tutte le componenti della svolta a destra
Noi dobbiamo dirci con sincerità
Che siamo rimasti troppo prigionieri
Di una coppia vecchio nuove
Che non abbiamo saputo vedere nella crisi dei partiti democratici i germi di una svolta a destra
Che non abbiamo saputo capire che al di là della crisi dei partiti vi erano tradizioni culture mondi profondi che non sarebbero scomparsi
Questo il punto di fondo culturale
Che ha reso a mio giudizio difficile il nostro cammino
E che ha preparato purtroppo le condizioni di una sconfitta
Per questo
Nel congresso ne dovremo discutere
Altrimenti parlare oggi di una coalizione democratica
Senza una riflessione seria che io faccio anche per parte mia cari compagni in questo voglio essere chiaro io sono parte di questa storia di questo gruppo dirigente
Può apparire oggi non sufficientemente motivato e forte
Certo questa alleanza
Non può essere una sommatoria dei residui di un vecchio ceto politico
Deve sapere promuovere un rinnovamento culturale e programmatico e di uomini abbiamo vinto nei comuni ha vinto in molti Comuni un'alleanza democratica quando si è presentata con questo segno
Questa politica richiede una forza viva intelligente
Radicata nella società
Nel territorio nelle professioni
Nelle aziende e nelle scuole
Ricca di personalità e di capacità di direzione diffusa
Questa forza esiste cari compagni
E nella vicenda difficile che abbiamo attraversato
Essa ha mostrato la sua vitalità
La sua passione democratica
Una larga volontà di discussione politica e di scelta
Un dato positivo
Una sostanziale civiltà del confronto fra le questioni tra le persone che si sono trovati in mezzo
Un fatto vero
Che ha rafforzato la nostra immagine e ne sono profondamente grato a Walter Veltroni
è emerso anche un problema di fondo
Che non sarebbe giusto nasconderci
Che cosa vogliamo che sia questo partito
Una macchina organizzativa al servizio di un leader
O un'associazione di cittadini liberale
Tanto più che a questi cittadini
Chiediamo passione spirito di sacrificio
Compresi quei cittadini che lavorano a pieno tempo per noi ma non a pieno stipendio
Oppure se questo partito è un luogo di sondaggi
O di proiezioni virtuali
Io non lo lamento per me
Ma lo considero un'offesa i nostri scritti cari compagni avere lasciato credere che duecentoquaranta mila ottocentosessantacinque di loro mi abbiano individuato come segretario diciamo
Ringrazio questi scritti virtuali parole vero
Parliamo di persone fisiche donne e uomini
Non di proiezioni
Di una grande risorsa di intelligenza di rapporti con la società
Allora io dico la democrazia è un'altra cosa
La democrazia è un insieme di regole di procedure certe
La democrazia in un partito politico è innanzitutto la discussione politica
La capacità di legare scelte di persone ad un'assunzione chiara di responsabilità individuali ad un confronto di idee trasparenti limpido non drammatico
E capacità di promuovere scelte autonome mature consapevoli
Consapevoli
Vedete io considero con grande serietà la consultazione che si fa
Ne valuto tutti gli aspetti innanzitutto l'ho detto e lo ripeto qui
Il grande valore di una indicazione così larga per il compagno Walter Veltroni
Che considero come una domanda di novità
Di voltar pagina
Di guardare anche
A generazioni trascorre delle generazioni non è più come una volta
Procede con una celerità assai maggiore
Guai se noi non vedessimo il valore di tutto ciò
Poi mi sono sforzato
Anche di capire gli altri
Quelli che non sono andati
Quelli che hanno detto voglio un congresso
Quelli che hanno detto vorrei prima discutere di politica
Quelli che hanno detto non ci sto a questo referendum
Questa è la realtà di questo partito
Più ricca più complessa
Spero che tutti sappiano ascoltarla
Capire anche chi è stanco chi è arrabbiato
Chi vuole ritrovare motivazioni e senso al suo agire politico
Perché se vogliamo ascoltare questa realtà vera io credo di conoscerla fosse come pochi per tante ragioni
Dobbiamo sapere che bisogna rinnovare strutture regole
Che bisogna costruire un gruppo dirigente innovare la cultura politica
Sono vorrei dire a Indro Montanelli talmente poco per il Partito Chiesa
Che sono assolutamente convinto che noi dobbiamo eleggere un segretario e non un Paparesta
Forte del dogma dell'infallibilità
Un segretario
Dentro un gruppo dirigente
E io vorrei rispondere a chi ha posto ai candidati un quesito
Che ho trovato non immotivato
Stimolante diteci la squadra
Vedete io resto convinto che il gruppo dirigente di un partito
Non è la squadra del segretario
E che quanto più si è forti tanto più in discesa ci si circonda di personalità libere
E penso che noi dobbiamo assolutamente
Uscire da una stagione nella quale anche la logica delle componenti ha portato a far prevalere un'esigenza di omogeneità politica sulla necessità di promuovere forse modo trasversale
Guardando alla serietà alla competenza
Alla qualità delle persone poi di politica si discute
A viso aperto e si scende
Questo è il senso della formazione di una squadra Terme
Allargando gli orizzonti
Dirigerà un grande partito richiede
Conoscenza dalla realtà qualità manageriali cari compagni ce ne sono molte nella sinistra
Se guardiamo al mondo sindacale dell'associazionismo della cooperazione dobbiamo rimetterci in comunicazione con questi mondi
Se no restiamo una forza ideologica elettorali asfittica
Ecco
Non è una risposta sulla squadra
è un'idea sul modo in cui
La si può costituire
Fermo restando il peso e il valore delle persone alle quali il partito ha guardato di più
Io ho davvero sono convinto di questo
Ed è anzi la ragione per la quale si può vivere per parte mia questa vicenda con assoluta serenità
Sono convinto delle qualità umane
Oltre quelle intellettuali e politiche
Di Walter Veltroni
Della possibilità di collaborare con lui qualsiasi sia l'esito di questa vicenda
E di costruire insieme una prospettiva per questo partito
Insieme comunque
Sono convinto che questo sarà tanto più agevole
Se questo organismo sarà messo in grado di fare una discussione serena
E una scelta democratica
E non invece
Come si è detto su qualche giornale su qualche telegiornale
Se noi siamo visti qui come una nomenclatura che deve eseguire le direttive della base
Noi non abbiamo ascoltato la base ma i dirigenti periferici del nostro partito
Questa non è una nomenclatura ma un organismo assai ampio diciamo
E talmente poco nomenclatura diciamo che purtroppo non ha avuto un grande peso nella vita del nostro partito l'unico difetto è questo che gli organismi sono come gli organi che non usandoli si atrofizza
E noi siamo nel vivo di un processo democratica
Di cui la consultazione è un passaggio essenziale
Che ci ha consegnato una situazione nella quale ci sono due candidati
Uno certamente che ha avuto più indicazioni io rispetto fortemente questo elemento esistente ma ci sono due candidati nessuno dei quali dispone di quella maggioranza per governare il partito
Che non è fatta
Di una maggioranza di indicazioni in una consultazione
Ma di una maggioranza assoluta di consensi democraticamente espressi
Siamo un partito
Dove costruire le condizioni di governo del partito
Per non riprodurre situazioni malattie difficili
Richiede che qui
E il dibattito politico
Si formi questa maggioranza e dopo tutto sarà più semplice per tutti
Lavorare con serenità
Dare una mano
Nell'incarico che spetterà contribuire a creare le condizioni per essere protagonisti di una riscossa democratica
Compagni allora credo abbiamo tutti gli elementi
Discutere
I compagni e le compagne che vogliono prendere la parola
Credo pausa obbligatoria a scopo fotografie
Allora diceva ai compagni e le compagne che intendono prendere la parola della discussione su questo punto all'ordine del giorno sono pregati di registrarsi qui presso la segreteria alla vostra si distorce la nostra destra
Io ho già
Numerosi compagni che hanno chiesto la parola però devo lealmente e dire che l'hanno chiesta con la previsione chiedo iniziassimo la discussione del pomeriggio cui o alcuni dei compagni iscritti sono disponibili a parlare subito dobbiamo decidere se interrompere o iniziare subito quindi
Io mi rimetto alla valutazione dei compagni iscritti
Nel frattempo nel mentre i compagni iscritti ci fanno sapere se sono disponibili anticipare il loro intervento io pregherei la segreteria di prendere subito contatto col compagno Veltroni
Prese così e che il compagno Ariemma che il prima degli iscritti a parlare e generosamente disponibile a parlare subito agire così e così allora ringrazio i compagni Ariemma spero che il suo esempio sia seguito da altri perché viceversa avremo un eccessivo affollamento nel pomeriggio abbiamo credo concordato tutti dico
Sì sì sì sì sì sì assolutamente dove vi è già un secondo generoso campagna da Rutelli quindi ha la parola in Campania Igino Ariemma seguirà il compagno Paolo Manzini
Sì prego un po'di
Calma la parola compagna ma D'Alema nel suo intervento soprattutto quello in direzione
Apposto quelle che secondo me sono le due questioni centrali
Quella del rapporto partito svolta e quella della proposta politica
Necessaria oggi per battere Berlusconi elette dico subito anche togliere eventuali
Equivoci che le argomentazioni di D'Alema non sono convincenti e anche per questo sono per Veltroni che mi sembra garantire meglio politicamente e culturalmente democraticamente la direzione del passaggio difficile che sta attraversando il partito sono comunque grato a D'Alema per la chiarezza e sono anch'io convinto che tale discussione faccia bene al partito
Meno grato voglio aggiungere sono il vero Galli Miani o a quei quattro che si definiscono tali che invece continuano a ritenere che la lotta politica anche all'interno del partito si conduca a colpi di pettegolezzi di manovre di corridoio e di imboscate ma della pochezza non mi curo e inizio dal partito D'Alema ha sostenuto giustamente che il rapporto volta partito un nodo irrisolto dal mille novecentottantanove è vero
Ma non mi convince nell'analisi della sua soluzione l'analisi D'Alema che almeno quanto me un vecchio PC sa bene che mai il partito se escludiamo l'immediato dopoguerra avuto dal mille novecentottantanove ad oggi così tanto occasione
Di coinvolgimento degli iscritti le ricordo per nostra memoria
Mille novecentottantanove congresso di Roma mille novecentonovanta congresso di Bologna mille novecentonovantuno congresso di Rimini
Mille novecentonovantadue elezioni politiche mille novecentonovantatré conferenza di organizzazione sul partito referendum elezioni amministrative nelle città più importanti
Mille novecentonovantaquattro elezioni politiche ancora e probabilmente andremo al congresso
Su quel sulla base di queste date inoppugnabili non credo che D'Alema quando parla di non funzionamento delle regole democratiche
Di una concezione degli scritti come carne da sondaggio non come corpo vivo
Si riferisca ai tesserati ma gli organismi dirigenti
Ma anche a proposito degli organismi dirigenti a mio avviso andrebbero volta se si vuole essere equanimi una verifica più attenta sulle volte in cui sono stati riuniti sulle decisioni prese e così via
Non voglio però sottrarmi alla critica che rivolge D'Alema non nego che ci siano stati da parte del segretario dimissionario tentativi di saltare gli organismi dirigenti di ricorrere direttamente agli iscritti ma se guardiamo ai fatti
Sono stati i più che conati minacce gesti se si vuole come li definisce D'Alema la storia di questi anni a me pare ben più complessa ridurla a un confronto conto Vasco o scontro tra leaderismo e governo democratico del partito mi sembra veramente fare una caricatura
Questa storia è tutta da scrivere ma è indubbio sempre se si vuole essere equanimi che non si può ignorare che accanto ai tentativi di cui parlavo prima da parte del segretario dimissionario
C'è stata la tentazione ricorrente nel gruppo dirigente o di parte di esse
Di esso di mettere in minoranza il segretario e non Sempre legittimamente cioè nei momenti congressuali
Quando dico questo non mi riferisco in particolare a D'Alema
Del quale ho avuto occasione di apprezzare non so se definirlo realismo quello ittico o spirito di partito o senso di responsabilità o lealtà e più di una volta specialmente nella prima fase della rivolta
Questa situazione tuttavia dato vita ad una sorta di oggettiva di archivia tra il numero uno il numero due è inutile negarlo
Questa sorta di dualismo c'era e cioè ed era presente ovunque sui giornali del partito e negli organismi dirigenti
C'era persino chi fuori dal partito manovrava pur di dividere il partito spesso anche in televisione questo dualismo ha avuto una sua espressione una recente ricerca dell'Università di Roma ha dimostrato dati alla mano che Occhetto e D'Alema hanno avuto più o meno la stessa percentuale di presenza sulle reti televisive pubbliche pure a private durante la campagna elettorale
Ritenere che questa di archiviare ripeto oggettiva possa essere superata con la direzione di D'Alema ecco il punto mi sembra migliore anch'io ho il timore i trentini
E quindi condivido questa sua preoccupazione che si possa arrivare ad un intero ogni mento della lotta politica interna questa l'espressione usata da Bruno Trentin
Dobbiamo evitarlo io credo che se vogliamo rendere compiuta la volta dobbiamo evitare tutto questo
Veltroni anche per questo aspetto rappresenta un passo in avanti potrebbe consentire date le sue caratteristiche umane di dirigente politico che ha dato prova di non faccio Rita
Potrebbe consentire dicevo di utilizzare al meglio per il partito tutte le loro energie da Occhetto D'Alema a tutte le altre personalità del gruppo dirigente del partito
Per concludere questo punto sul partito volta ancora una cosa anche per me come per D'Alema il partito è e deve rimanere un soggetto di innovazione di trasformazione della società
Sul ciò non ci piove ma se vogliamo non essere reticenti occorre aggiungere almeno due corollari il primo che il partito è tanto più innovativo se non è integralista e quindi riconosce che ci sono anche altri punti di innovazioni fuori di sé
Due che il partito è luogo di innovazione se innova partendo da se stesso
Risolvendo le contraddizioni che lo travaglio a partire da quella sorta soprattutto negli ultimi mesi tra PDS i comitati territoriali dei progressisti tra Pridi essendo gruppi parlamentari progressisti federativi e così via tra PDS il sì invece che si sono stati eletti nell'ultimo anno
Non ho trovato felice da questo punto di vista la comparazione tra iscritti al PDS iscritte le pubbliche assistenze fatte da D'Alema Corona
A me pare naturale che il secondo le pubbliche espettorante abbiano più iscritti se non vogliamo avere una concezione totalizzante che proprio quello che ci rimproverano del partito
Vengo ora sia pure più rapidamente alla seconda questione cioè alla proposta politica
D'Alema insiste sul fatto che occorre per battere Berlusconi l'ha detto anche un momento fare le destre una coalizione democratica che mette insieme
Anzi D'Alema parla di trovare un punto di compromesso tra una sinistra che non a Panni la propria identità e le forze di gente g cento e allarga e al il discorso sostenendo secondo me giustamente che non è soltanto un problema di alleanze politiche ma di forze sociali e di lotta culturale
è un ragionamento che condivido pienamente anche se mi consenta D'Alema non è molto nuovo ed è parte integrante della nostra città Oria passata e recente
Ma D'Alema sa
Che connesso con questo ragionamento cioè siamo soltanto ai preliminari metodologici se non si ha Frente affrontano almeno altre due questioni identità della sinistra e L'Unità delle forze di sinistra oggi
Qui mi sarei aspettata una riflessione più attenta anche autocritica se si vuole essere credibili o almeno più credibili una riflessione almeno su due punti che posso accennare soltanto rapidamente
Primo il Governo Ciampi governo Ciampi è stato indubitabilmente una coalizione democratica per usare l'espressione di D'Alema
Perché tanta incertezza quindi da parte nostra perché è durato un periodo così limitato D'Alema in campagna elettorale si è fatto sostenitore di Ciampi come premier prima no perché perché questo cambiamento
Secondo punto
Di riflessione il polo progressista è stata senza dubbio un'alleanza rigida statica per lo più naturalistica e va aggiunto
Un'alleanza molto condizionata dall'unità delle forze di sinistra tradizionali
Tanto che è proprio il timore di rompere con Rifondazione comunista con la Rete e parte dei verbi ha impedito di elaborare una proposta credibile di governo anche sul ciò non è necessaria aprire una riflessione anche questa un pochino autocritica
Dico tutto ciò perché io sono convinto che pur non abbandonando il concetto di sinistra né alcuni suoi valori fondanti
Si deve aprire una ricerca del tutto inedita sulla identità e sull'unità delle sinistre in altre parole fare un po'lo stesso lavoro che ha svolto Trentin qui molto cintato sia da da Veltroni che da D'Alema col concetto di lavoro di intesa di manager verdiana Rita alla conferenza la CGIL di Chianciano
Senza questa ricerca senza questa costruzione di una sinistra nuova e moderna
Noi non troveremo quel punto di compromesso con le forze più moderate laiche o cattoliche di centro di sinistra
In altre parole e ho concluso io sono convinto che non c'è politica di alleanza non c'è alternativa democratica senza rinnovare noi stessi senta trasformare la sua ministra
Qui sta mi pare una differenza tra D'Alema e Veltroni la strada è vero e per certi versi obbligata
Ma Veltroni sebbene non dia tutte le risposte talvolta offre risposte non coinvolgenti mi sembra che offra maggiori passo e di vita di apertura di innovazione
Per adesso questa è la domanda che viene dal Paese
E questo hanno capito in maggioranza i compagni che sono stati consultati
Anch'io ho espresso critiche sulle procedure adottate e ne ho rilevati limiti e difetti ma attenti compagni a tirarci una riga sopra e a cancellare queste consultazioni ci se no ne teniamo conto corriamo il rischio di scoprire un vizio antico in noi quello di concepire la democrazia in modo strumentale
La ma democrazia innanzitutto una cifra un numero non saranno i duecentocinquanta mila saranno e quattordici mila cinquecento come sono stati consultati ma nemmeno questi sono poco e il numero lo sappiamo il numero lo sappiamo non è sufficiente per volere la democrazia ma anche questo va bene due adesso lo sappiamo ma se non si parte di qui dalle cifre lo sappiamo che si va al disastro
Allora
Compagni Ariemma rispettata o quelli che erano i possibili
Tempi di intervento che tuttavia e me ne scuso avrei dovuto fare approvare prima di iniziare la discussione è stata solo una dimenticanza credo tuttavia che sia bene di Sarli adesso allora la proposta della presidenza
è che gli interventi abbiano una durata massima di dieci minuti
Ci sono obiezioni
Credo che insomma necessario un contenimento che viceversa non daremo la parola a quanti a questo punto sono già numerosi l'hanno chiesta allora adesso la parola al compagno Paolo dal SISMI
Poi Rognoni che però non vedo
Grazie grazie a tutti grazie a Walter Veltroni a Massimo D'Alema perché per la prima volta da quattro anni e mezzo che sono in questo partito mi diverto
Mi diverto e provo soddisfazione perché finalmente è apparsa la concorrenza anche in questo partito ha fatto il suo ingresso la concorrenza
L'ha fatto purtroppo grazie al prevalere del monopolista e quindi in politica cominciamo a invocare la concorrenza e quindi nella prassi delle delle dello svolgimento della vita interna del partito comincia la concorrenza io ringrazio fortemente perché è la prima volta che finalmente mi sembra che cominciamo a funzionale e proseguiamo e proseguiamo su questo tema la concorrenza che troppe volte abbiamo definito spietata
Ecco la concorrenza che troppe volte abbiamo definito spietata vediamo che adesso è la sorella concorrenza che ci aiuta
In politica interna della vita del partito a vitalizzare e ad andare avanti con mi sembra con bellissima procedura è la concorrenza che ci aiuta nella vita economica della nazione
A contrastare il prevalere degli avversari politici
E allora vorrei chiedere
Visto che tutti quanti mi pare che nonostante il naturalmente riconoscimento di buone intenzioni e di
Come dire
Voglia di costruzione si è criticata la consultazione che ha un sapore un po'dei sondaggi alla Gianni Pilo
Ecco
Io chiederei ai candidati di esprimersi in dettaglio su come vedono il futuro le regole interne del partito Veltroni ha parlato di elezioni primarie parla anche D'Alema di elezioni primarie
Elezioni primarie come quelle fatte finora nel partito consultive
Altro ossimoro o delle di elezioni aperte nelle candidature e deliberanti nell'esito cioè delle elezioni questo mi sembra molto importante per il rilancio della vita interno del partito di cui tutti i candidati hanno parlato mi sembra importante chiedere loro un dettaglio di questa cosa così pure la convocazione del congresso andiamo a convocare il congresso
Con quali regole e con quali regole
Ricordiamo un a la una critica che si fece alla elezione della direzione del partito mi sembra nel novantuno nel febbraio del novantuno la elezione a lista bloccata ecco per favore
Le regole del congresso mai più elezioni a lista bloccata ma la concorrenza che stiamo vedendo qui questa mattina
La concorrenza in economia la concorrenza in economia il monopolista la Rai questo qui c'è chi ha molta cura di queste cose
La Tangentopoli la Tangentopoli e la totale assenza di concorrenza e vorrei chiedere ai due candidati è chiaro loro
Che rubare per il partito è molto peggio che rubare per se stessi
Sia ben chiaro
Dannoso per l'economia dannoso politicamente
Chi poi materialmente fa le cose è un cireneo è un eroe che si fa carico del del problema però mi pare che non sia non sia chiaro non sia chiaro che la Tangentopoli è lo strangolamento dell'economia e l'assenza della concorrenza in economia sarei grato se la i candidati si potessero pronunciare su questi due temi grazie
Allora desidero testimoniare pubblicamente accompagnato Anselmi che in questi mesi è stato tra i pochi che hanno formalmente sollecitato la riunione del consiglio nazionale anche questo è un contributo al suo funzionamento
Prima di avere la parola al compagno Rognoni vorrei se me lo permettete salutare molto affettuosamente anche a nome vostro il compagno Davide Visani che è tra noi dopo un periodo l'assenza per ragioni di salute che lo siamo tutti molto felici di averlo ritorno in accompagnano Agnoli vorrei rivolgere un saluto particolare perché se non sbaglio correggimi Carlo se sbaglia è la prima volta che partecipa quindi alla delegazione del gruppo del Senato in quanto iscritto al nostro partito quindi la salutiamo sia come vicepresidente del Senato che come neo iscritta al nostro partito
Ah io ti ringrazio poi dopo dopo Rognoni Tronti
Ma intanto grazie per l'opportunità che mi è stata data
A io vorrei partire da quello da quella citazione
Di Berlinguer fatta da Veltroni sui pensieri lunghi cioè credo che dobbiamo partire da lì
Se vogliamo anche rafforzare in certi casi ritrovare una nostra identità è una nostra capacità di agire politico nel presente e nell'immediato futuro
Perché con quello che è successo c'è un rischio di perdita di identità e di rafforzamento della nostra capacità di incidere nella politica con la consapevolezza di costruire qualcosa per il domani non solo per l'oggi
Allora se questo è il punto di partenza è il primo dei pensieri lunghi che mi viene in mente e quello che ho citato e scusate mi in un mio articolo recente e che dice che attraversiamo un periodo di transizione epocale
Uno spartiacque durante il quale la societario organizza la sua visione del mondo i suoi valori base la sua struttura sociale e politica le sue arti le sue istituzioni chiave
E alla fine di questo periodo c'è un mondo nuovo e le persone nate in esso non riescono neppure a immaginare il mondo in cui vivevano i loro nonni e in cui sono nati i loro genitori allora questa non credo sia un'elucubrazione da futurologo ma credo che sia la realtà che stiamo attraversando e questa realtà
Ha già dei fatti concreti che in dono e danno forza a questa immagine di forte transizione che stiamo attraversando
Tutti conosciamo e non perdo parole per dire il significato politico che ha avuto il crollo dell'Est
Ma se quella è stata una grande rivolgimento uno sconvolgimento ce ne sono altri altrettanto forti
Quella che chiamata la rivoluzione finanziaria mondiale è un fatto che sta incidendo sulle capacità dei singoli Paesi degli Stati nazioni di essere quello che sono stati
C'è una divisione internazionale del lavoro e anche qui non perdo parole perché sappiamo di affetti ma è bene che siano temi conosciuti approfonditi di cui avere una consapevolezza per capire la politica che ci serve
La conclusione è amara cash dell'Uruguay Round è un fatto stravolgente perché per la prima volta centosedici Paesi mi pare di ricordare
Hanno deciso non solo di non chiudersi in un protezionismo pericoloso in questa fase di stravolgimenti finanziari e di divisione del lavoro quale stiamo assistendo
Ma anzi di introdurre negli elementi del confronto internazionale per il commercio temi come l'ambiente
Temi come il dumping sociale
Allora siamo di fronte a un passaggio epocale
Io credo che tutto il discorso anche qui non perdo tanto tempo ma voglio rafforzare questo concetto di transizione in cui siamo
Delle telecomunicazioni non è un fatto di settore e anche questo è un fatto straordinario di rivolgimento epocale perché perché porta a dire
Che fattori di produzione come il lavoro il capitale la terra stanno piano piano per essere soppiantati da quella che è la conoscenza quindi il grande tema della società dell'informazione
Tutto questo non ci può
Che spingere a guardare con grande coraggio
Avanti io citavo in quell'articolo in seduta dal Manuale di zoologia di borghesi
Un uccello stravagante che ha il difetto di volare all'indietro perché non gli interessa doveva ma gli interessa
Il posto che lascia ce n'è un altro di uccelli che non ho citato perché Veltroni nella tagliato e il pinnacolo Klaus che è un uccello che ha una la sola che cambia di colore in continuazione secondo le stagioni per cui in effetti dalla sensazione del cambiamento ma peccato che avendo una la sola gira sempre intorno alla stessa montagna conica ora io credo che noi abbiamo avuto un grande forza una grande coraggio e una grande leadership che ci ha consentito di rompere e di fare un salto è una svolta noi dobbiamo andare oltre con grande determinazione perché perché se questa è la realtà che di fatti veri e che già sono in corso che si ci fanno intravvedere quale trasformazione in atto noi non possiamo permetterci di rinchiuderci noi stessi
E io credo che in questa chiave
Abbia anche senso opporci il problema della leadership politica del Paese non solo del partito
Io sono sempre più convinto che chi guida questo partito che è una grande forza con una grande storia non può perdersi i tatticismi ed equilibrismi tra diciamo quello che è la grande storia che abbiamo e di cui tutti più o meno sono orgogliosi
La realtà politica spicciola italiana che in questo momento frastagliata difficile persino all'interno dei progressisti noi abbiamo bisogno di un leader che sia del partito e in qualche modo visibile come leader del Paese
Da contrapporre a un leader delle destre che si è inventato la ricca realtà virtuale e che risponde a queste sfide epocali con una logica che è quella del piccolo cabotaggio di un liberismo d'altri tempi ecco io credo che se questo Consiglio nazionale coglie questo spirito quando si pronuncerà si pronuncerà per una leadership forte aperta
In grado di raccogliere queste sfide grazie
Coppa Garagnani ha dato l'esempio della sintesi massima adesso la parola è campagna Mario Tronti
è vero che volessi Bitetti la giacca rossa
Scusate
Ma idealmente i discorsi di questa mattina ci hanno violentemente riportati al discorso sulla politica
Io penso che ci sia una crisi forte della forma partito
Ma che dietro questa crisi ci sia qualche cosa di più
C'è una crisi delle forme o della forma classica della politica
Però non è di questo che adesso voglio parlare perché ne parleremo altrove approfondendo il tema
Mi pare che qui il punto sia e Berta intorno al concetto di organizzazione io organizzazione politica oggi
Cioè noi dobbiamo capire se si tratta ancora di scommettere in sul partito politico anche dentro le grandi modificazioni che sono intervenute dentro le forme della politica
Qui c'è molta confusione i direi anche molta approssimazione
C'è una parola che viene continuamente evocata e della parola innovazione io credo che oggi il problema non è tanto quello di contrapporre innovazioni a tradizione e che non sia questo appunto il contesto del dibattito anche se sono convinto che un partito politico forte radicato capace appunto dice di farsi ascoltare è quello che riesce a da oggi pomeriggio porre a innestare l'innovazione dentro una grande tradizione ma io credo che il discorso è chiuso alloggi riguarda il senso il segno la qualità politica che noi dobbiamo dare appunto all'innovazione
E quindi una diversità delle soluzioni e degli uomini che presiedono a questi soluzioni può essere appunto importanti
C'è una prima legge che noi dobbiamo tenere conto pronti cui dobbiamo tener conto cioè usare al meglio le risorse disponibili
Cosa che non è stata fatta fin qui neppure per quanto riguarda la risorsa uomini io credo che oggi anche gli stessi candidati che abbiamo di fronte indichino appunto una differenza forte in questo senso
Che ci richiama appunto
Allora il problema se dare forza al primato dell'organizzazione ma di un'organizzazione appunto a Perrotta al nuovo e quindi di una innovazione anche organizzativa o se appunto dobbiamo passare ad una fase che va anche oltre questo io credo che oggi i problemi dell'innovazione organizzativa siano molto specifici
Si tratta di capire qual è la gestione della crisi dell'organizzazione e questo è un livello c'è una gestione del cambiamento organizzativo c'è una gestione della comunicazione politica c'è anche una gestione che non bisogna sottovalutare del reperimento delle risorse finanziarie appunto di una forma organizza io credo che noi oggi abbiamo bisogno di traghettare insomma una cultura dell'organizzazione che ci viene dal movimento operaio che ci viene anche dalla esperienza del Partito Comunista Italiano
In una cultura del sapere organizzativo
Questo mi sembra uno dei punti centrali punto del passaggio politico
Cultura del sapere organizzativo vuol dire stare anche in sintonia con le mutazioni sociali che hanno investito questo tipo di società dove le forze strutturali le forze produttive strutturali
Non sono più tanto centralmente quelle e materialmente organizzate quanto quelle che si chiamano appunto i saperi e le forze produttive immateriali
Io credo che noi abbiamo bisogno di introdurre molto sapere organizzativo dentro una struttura organizzata e questo è quello che è mancato fin qui nella riforma dell'organizzazione di questo partito sapere organizzativa non è la stessa cosa che struttura non è la stessa cosa che macchina ma è capacità di gestione della macchina la capacità di gestione della Mattei che non spezza la mattina stessa ma la fa funzionare meglio
Anche perché non è vero che noi abbiamo di fronte del di smantellamento i delle organizzazioni politiche
Ne abbiamo di fronte appunto un partito oggi vincente che si chiama Forza Italia e che noi dobbiamo tornare a riconoscere come partito politico non come qualche cosa di diverso
Un partito strutturato fortemente strutturato anche se iscritto su una struttura diversa da quella tradizionale tanto è vero che si è iscritto su una struttura aziendale
Ed è anche stato capace di esprimere comunicazione di questa del messaggio attraverso i grandi mezzi di comunicazione di massa io credo che se noi dobbiamo rifiutare il tema del partito azienda non possiamo rifiutare invece il tema del partito come impresa politica
E l'impresa politica è una cosa complessa non è qualche cosa come l'azienda che si riferisce che ha arriva subito appunto all'imprenditore in quanto tale cioè al proprietario manager dell'azienda
Ma l'impresa politica appunto un'impresa collettiva dove l'aggettivo fa premio sul il sostantivo nel senso che lo definisce per quello che appunto ah quindi è una grande capacità appunto di saper organizzare le forze disponibili le forze sociali forze politiche ai fini di una appunto di un obiettivo politico l'obiettivo politico oggi evidentemente quello anche di ricollocarsi dentro la società rovesciare una tendenza a riprendere l'iniziativa riconquistare appunto anche un'egemonia politica sociale
E culturali e così via
Io credo che quindi noi abbiamo bisogno ancora come è stato per il passato di un partito che sia forza strutturale che sia socialmente radicato che sia politicamente identificato
Che sia culturalmente vivo moderno appelli Artaud
Partito forte il partito ha perduto non sono due cose che si contraddicono ma possono e anzi bevono convivere oggi anzi la possibilità che questo partito sia vincente nel suo rapporto con gli altri è proprio che la forza sia nello stesso tempo legata alla sua apertura ci sono due e c'è una doppia
Specificità che bisogna sottolineare ma specificità appunto del campo dei progressisti di fronte appunto allo schieramento della destra
E una specificità del PDS dentro lo schieramento progressista
Sì a coltivare con molta abilità questa doppia specificità che non sono non è la stessa cosa sono due cose diverse ma ognuna appunto ha una sua capacità forte insomma d'impresa
Di i io
Che cosa vuol dire questo discorso vuol dire che oggi c'è a mio parere anche a guardare la sostanza dell'avversario che abbiamo di fronte
Un primato appunto della della dell'organizzazione anche rispetto al primato dell'immagine
E che questo ci deve portare appunto a compiere quel tipo di scelta io per esempio vedo tra i due candidati proprio questa differenza specifica in allo stesso tempo anche una forte complementarità siccome io son convinto che in questa fase noi dobbiamo tornare anzi cominciare a costruire di questa struttura organizzata diversa e nuova rispetto al passato che il Pd essi pienamente
Operazione che non è ancora stato affatto
Mi sembra che per esempio che il personaggio D'Alema sia più indicato in questa funzione colle mentre vedo Veltroni più capaci e forse più utilizzabile insomma in un un rapporto di né come dire di comunicazione del messaggio nello non schieramento progressista dobbiamo riuscire cioè a utilizzare dividere il lavoro in modo tale che le risorse disponibili appunto in una struttura organizzata per la forte moderna sia in grado di farci di appunto utilizzare tutte le risorse disponibili
Io un'ultima cosa voglio dire
Quando noi diciamo partito impresa politica sapere organizzativo che si fa appunto
Capacità politica
Dobbiamo sapere che qui c'è un rischio dobbiamo capire che c'è un rischio un rischio appunto come dire di inseguimento anche di grandi tendenze tempo Canova che sono forti sono potenti stanno dentro la struttura della tempo nostro e così via e che non sono tutte positive sono anche alcune fortemente negative per quanto riguarda gli interessi che noi difendiamo e allora dobbiamo anche qui avere la capacità di ricollegare R. questo sapere organizzativo a un'altra definizione di partito su c'è un grande libro che adesso è tornato in campo anche per traduzione italiana molto ritardata che il principio speranza di dei blocchi e che ci dà una prospettiva epocale appunto di ripresa del della del discorso diciamo di cambiamento in trasformazione delle cose
A me piacerebbe molto che in qualche luogo del programma e dell'immagine del messaggio anche che noi lanciamo all'e sterno alle nostre forze alle forze che vogliamo riorganizzare
Ci sia anche questa idea del partito speranza
Cioè un'impresa politica che sia sì capace appunto di utilizzare tutte le forme e le strutture e le potenze del sapere organizzativo però che abbia il fondo la capacità anche di esprimere questo partito speranza come partito di grande trasformazione per le cose che non ho detto allora prima di dare la parola al compagno Morando per l'ultimo intervento della mattinata
Vorrei ricordare a noi tutti che abbiamo deciso di organizzare i nostri lavori nel senso di concludere tutti gli interventi entro questa sera io sono per mantenere le decisioni che prendiamo viceversa il cammino poi accidentato
Siccome gli iscritti a parlare sono muti io non ho pensato di dovere fino a questo punto chiudere la discussione penso di farlo adesso però dovremo fare una seduta pomeridiana
In ogni caso avremo cominciare puntuali raccomanda tutti alle quindici e andare avanti con un ritmo abbastanza serrata perché il numero esatto degli iscritti stiano ancora elaborando mai consistente la parola al compagno Morando e poi chiuderemo la seduta
Ecco la crisi perché di questo si tratta al vertice del PDS
Si è determinata dopo una gravissima sconfitta elettorale dopo una sconfitta elettorale che ha rilievo storico perché di fronte al disfacimento del vecchio sistema di potere ancora una volta
Questa sinistra italiana che forse non sarà la più stupida d'Europa ma certamente mi permetto di dire non mi può essere definita la più furba come diciamo così si è trovata lontana dal luogo dell'appuntamento
La soluzione della crisi al vertice del PDS
Può quindi determinarsi essere rinvenuta soltanto a partire da un'analisi chiara e circostanziata di fronte al partito delle cause di questa sconfitta
Nell'intervento di Veltroni io ho trovato riferimenti che condivido a questo proposito
Ambiguità del PDS a proposito dell'atteggiamento verso il governo Ciampi
I caratteri dello schieramento con cui noi siamo andati al confronto elettorale
Una legge elettorale sbagliata colpevolmente non avversata così come avremmo potuto fare dal PDS al momento della sua approvazione
Condivido questi riferimenti ma non mi sembrano sufficienti
Ci sono state delle scelte politiche sbagliate nel corso di questi anni
Che hanno prodotto degli effetti irreversibili si potrebbe dire delle scelte tragiche che diciamo sono quelle che determinano appunto una volta compiute Effeti il reverse sibili
Prima di venire a quelle che io considero queste scelte tragiche questi errori fondamentali
Voglio però dire che c'è un punto che riguarda il nostro modo di decidere in questi anni che mi pare sia questione che deve essere messa davanti alle altre
Tutte queste scelte di cui io parlerò e che considero errori sono state compiute al di fuori di qualsiasi anche il più ristretto organismo dirigente eletto legittimamente tutte queste scelte da quelle di carattere storico l'ingresso nel governo la fuoriuscita da un Governo
Fino a quelle naturalmente di rilievo più limitato
Noi in sostanza questo mi pare un punto
Su cui
Ho colto accenti autocritici in entrambi gli interventi che tuttavia non mi sembrano solo insoddisfacenti
Noi siamo stati in questi anni un partito del leader o abbiamo tentato di essere un partito del leader senza che né la costituzione materiale nella costituzione formale
Offrissero i necessari contrappesi
A un a un modello di partito il partito del leader che io non considero affatto una bestemmia e che anzi io propongo come modello di riforma del partito
Ma senza contrappesi democraticamente definiti alle e diciamo nel suo statuto
E senza che la costituzione materiale recepisca pienamente queste indicazioni allora il partito del leader non funziona perché porta a commettere errori di carattere il re che poi provocano conseguenze irreversibili
Senza diciamo che ci sia la necessaria assunzione di responsabilità
Ebbene che entrambi abbiano critica i nostri candidati abbiano criticato questa situazione e questa esperienza
Tuttavia io ritengo che qui c'è un problema di definizione di del modello di partito che con sé ed è e di quei contrappesi diciamo così che nello Statuto devono essere introdotti a partire da un assetto esplicitamente federalista del partito che secondo me sono quelli indispensabili
Per avere contemporaneamente un una corretta versione del partito del partito del leader diciamo al suo interno una piena assunzione di responsabilità e l'efficacia delle sue decisioni
Vediamo adesso a quelle che io considero gli errori fondamentali
Il primo il giudizio su Tangentopoli e le scelte politiche conseguenti a quel giudizio io qui siccome ho pochissimo tempo non voglio esplicitare diciamo l'analisi che io faccio a questo proposito mi richiamo ad una posizione che io continuo a ritenere fondata
Che noi espone Emo espone Hammond nella che diciamo un contributo dell'area riformista in una riunione di direzione
Diciamo nella quale affrontammo esattamente questo problema io ritengo che avere affermato allora una sorta di ontologica estraneità diciamo alle degenerazioni di un sistema politico che già aveva visto comunque protagonisti anche se non protagonisti del malaffare abbia poi determinato errori politici di grande rilievo nella fase successiva
Secondo errore e mi piacerebbe sentirlo nominare come tale e chiaramente la decisione di fuoriuscire dal governo Ciampi anche dopo che il parlamento e il governo e il Parlamento si erano impegnati nella loro maggioranza a correggere quella legge sull'immunità parlamentare che aveva provocato il voto su Craxi
Terzo errore la rottura consensuale con Mario Segni cerco fu consensuale cioè fu determinata anche dalle scelte di Segni ma da ma ma fu consensuale e quindi fu anche consapevolmente determinata dalle nostre scelte dalle scelte del PDS
Tra questi tre errori che io considero fondamentali quello della fuoriuscita dal Governo io lo considero quello che ha maggiore rilievo perché da quella scelta sono derivati quei vizi dello schieramento
E
Quella rottura consegni che sono poi a diciamo altre delle cause della nostra sconfitta pensate a quale sarebbe stato il nostro rapporto con Rifondazione Comunista
Che tanto ruolo avuto nella definizione dei limiti dello schieramento progressista se noi avessimo compiuto l'esperienza di governo e Rifondazione avesse sviluppato non so quale opposizione nei confronti di quel governo con il PDS dentro non mi auguro non non non mi sarei augurato che fosse un'opposizione frontale di principio tale da tracciare un solco incolmabile in ogni caso ma il tipo di opposizione autonomamente deciso da Rifondazione rispetto ad un governo di cui noi facessimo parte avrebbe determinato una situazione nuova al momento
Della definizione dello schieramento ci sarebbe stata se fossimo rimasti in quel governo una diversa legge elettorale una diversa legge elettorale certamente migliore di quella che c'è stata
E anche il rapporto diciamo con il progetto politico originario di Alleanza democratica quell'alleanza democratica di cui entrambi candidati qui stamattina hanno parlato sarebbe stato completamente diverso
Nell'esposizione di Veltroni sul punto che riguarda il governo Ciampi io colgo accenti condivisibili anche se dal mio punto di vista sì si dovrebbe e si potrebbe essere decisamente più letti
In quella di D'Alema io colgo un silenzio che non mi sembra casuale sia nell'esposizione in direzione sia nella esposizione che ha fatto questa mattina
Da qui secondo me prende avvio la discussione sulla prospettiva politica a questo proposito avrei voluto parole più chiare su di un punto che accomuna l'esposizione di entrambi i candidati e cioè la prospettiva dell'ineludibile rapporto con il centro consentitemi in pochissimi minuti bisogna andare per così Flash ora il problema che si pone è questo tutti siamo d'accordo circa la la indispensabilità per la costruzione di una prospettiva di governo del rapporto con il centro ma il nodo che dobbiamo sciogliere e non mi sembra sciolto è questo
Si tratta di unire la sinistra
Per andare ad un rapporto con il Partito popolare le altre con i pattisti di Segni
Cioè con forze politiche espressione del centro della società
Se si tratta di questo io penso che siamo di fronte alla riproposizione di un architrave della politica del PC e di un architrave della politica della Prima Repubblica cioè unità politica dei cattolici unità della sinistra
Che adesso dovrebbero entrare diciamo in un rapporto di convergenza mentre sono state della Prima Repubblica in un rapporto di alternatività io non credo che la questione si ponga in questi termini anzi considero porre la questione in questi termini un errore politico che abbiamo compiuto prima del voto pensando ad un governo di coalizione dopo che noi avessimo fatto il pieno a sinistra quante volte ci è stato detto prima del voto che le cose dovevano andare così e quel voto è risultato anche di questo errore
Io penso che il problema non è quello di unire la sinistra per andare ad un rapporto con le forze politiche del centro il problema è quello di cambiare la sinistra per renderla essa questa volta sì davvero europea e quindi capace per il programma che ha per le leadership che presenta di conquistare il consenso della parte più dinamica della società cioè di quella che è collocata al centro
In questo contesto si pone il problema del rapporto con i partiti che se riusciranno saranno espressione politica del centro
Ma senza questa connotazione della sinistra io penso che non c'è nessuna alleanza possibile con i popolari c'è solo l'illusione che due delle architravi della Prima Repubblica possono spostarsi in quella che ormai diciamo possiamo tranquillamente definire come la seconda
Da questo punto di vista io ho terminato non mi convince l'idea che al PDS adesso spettri di scegliere il proprio leader perché per definizione questo leader non sarà mai il leader dello schieramento progressista
No la cosa non sta in questi termini anzi io rovescio l'argomento noi dobbiamo scegliere un leader per questo io sostengo in particolare per questo sostengo la candidatura di Veltroni che dia espressione ha questa capacità della sinistra di rappresentare non solo se stessa ma anche il la parte più dinamica della società e possa legittimamente candidarsi non perché lo impone il PDS
Ma perché lo sceglieranno gli elettori attraverso le primarie anche alla direzione dell'intero schieramento dello dell'intero schieramento progressista infine una una parola sulla consultazione noi siamo in presenza nella società non nel partito nella società
Di una grande spinta che noi abbiamo alimentato con le nostre scelte alla partecipazione diretta alla spinta c'è una spinta referendaria
Questa spinta che c'è nella società Betty ha avuto tanta parte nel determinare il cambiamento dell'Italia
Cole certe definire un sistema di pesi e contrappesi ma guai se noi dovessimo scegliere di non tenere conto di questa spinta o assumessimo l'atteggiamento spocchioso verso le indicazioni che dà quella spinta ci viene
Allora grazie ai compagni che hanno voluto hanno accettato di parlare stamattina perché questo ci ha consentito iniziare subito il dibattito da dove gli interventi sono molti io ripeto è indispensabile non iniziano alle quindici quindi per adesso buon pranzo tutti ci vediamo alle quindici
Le compagnie presidente internazionalmente
L'elenco degli iscritti per i pomeriggi o segnalo agli interessati a tutti noi che i primi iscritti a parlare sono nell'ordine chiaramente Molinaro e Torelli
Uniti aventi marinare Ettore l'inizio ripeto ancora alle ore quindici
Poli che attorno ai nostri lavori
Vi è una tensione molto forte
Da parte non solamente del corpo dal partito dei progressisti
All'Inter opinione pubblica italiana
Credo che vi sia la consapevolezza che in quello che noi stiamo discutendo in quello che decideremo
Si gioca in al camice dura anche non solamente il futuro dal partito democratico della sinistra
Ma anche le prospettive stesse della sinistra la possibilità di dare corpo e sostanza li farà già dei primi passi
A questo obiettivo della democrazia dell'alternanza
Io per questi motivi non ritengo corrispondente al vero l'immagine edulcorata e quasi caricaturale che una parte dei media ha dato al dibattito che si è aperto nel partito dopo le dimissioni del compagno Occhetto era rappresentazione data delle due candidature
Bibi vivo Zio Walter papà Massimo eccetera eccetera
Io ritengo invece che vi sia nel nel partito un dibattito forte arrivo a dire che nel partito via uno scontro politico
E che le dichiarazioni anche che penso responsabilmente sia D'Alema che Veltroni hanno fatto tutte tese a sfumare le differenze
Non possono in alcun modo da parte nostra nasconderci che dietro questa vicenda nell'elezione del segretario del PDS
Sono in discussione opinioni diverse
Una diversa
Idea del ruolo del partito di come costruire un polo alternativo alla destra
Io sono convinto quindi che a uno scontro politico serio quello che è in atto nel partito
Non è un uno scontro che nasconde desideri di rivincita come qualche giornale ha affermato cioè questa
Vendetta di Achille
Ma sono appunto il gioco questi valori che prima ricordavo
Ora io ritengo che sia corretto prima di discutere tra di noi
Di quale segretario sia più adatto in questo momento
Per il PDS discutere a che punto è il raggiungimento dell'obiettivo che ci siamo posti di costruzione dalla democrazia dell'alternanza e quale partito democratico della sinistra serve
Per far marciare questo obiettivo strategico che ci siamo dati
E che ha trovato la prima consacrazione dell'approvazione da parte del Parlamento della riforma elettorale
Che è qualche modo dato vita ad un sistema elettorale che non è quello che noi avremmo voluto ma che in qualche modo mette fine al sistema proporzionale
E che indica la strada del sistema maggioritario
Ora io ritengo che vi sia un rischio
Soprattutto che noi dobbiamo evitare
Noi siamo in un sistema bipolare che dovrà essere definito con altre
Riforme che dovranno secondo voi segnare in senso avanzato attraverso l'introduzione del doppio turno una qualificazione di questo bipolarismo o comunque non siamo in un sistema bipolare
Perché anche quello che l'opinione pubblica vuole desidera che ha espresso attraverso il voto sui referendum
E noi abbiamo contribuito trasformi il bipartitismo
Cioè che lo scontro politico che la dialettica politica italiana si riduca
Ad un confronto scontro fra due grandi partiti un partito di destra è un partito di sinistra
Se la sinistra si riduce ad un partito unico
è una sinistra destinata alla sconfitta io penso che la sinistra possa vincere solamente se in essa permangono vivono nascono anche posizioni politiche culturali diverse che trovo una diversa rappresentanza e che poi tutte assieme costruiscono
Un'alleanza nel segno dalla volontà
Di governare il Paese
Se invece noi abbiamo la pretesa di assorbire
Tutto quello che si muove a sinistra dentro un unico partito della sinistra noi in questo modo credo creiamo la conduzione le condizioni per una sconfitta che andava ben oltre gli anni che ci portano da qui al due mila
Ecco io stamattina ascoltavo l'intervento del compagno D'Alema il passaggio in cui ha affermato
Noi quando abbiamo costruito il PDS in fin dei conti il PDS
Avrebbe dovuto essere quello che poi è stato il polo progressista
Ecco io penso che come dire questo sia l'esatto opposto di quello che ci serve
Non ci serve un partito che ha la pretesa di assorbire dentro di sé tutto quello che si muove a sinistra ma deve essere un partito che in qualche modo per il suo modo di essere di rapportarsi agli altri lascia spazi di iniziativa di presenza di confronto quindi un partito che deve essere soprattutto aperto
E io credo che il segretario che noi andiamo ad eleggere debba prima di tutto avere le caratteristiche
Che ci possono in qualche modo garantire questo carattere di apertura che dovrebbe avere
Il partito democratico dalla sinistra
Io rispetto profondamente anche io l'opinione che espresse fatto espressa da D'Alema la sua idea dal partito almeno come io l'ho intesa
Ma ritengo che oggi serva qualcosa d'altro
Un partito che appunto si ponga come punto di riferimento
Della costruzione di uno schieramento che sia in grado anche per le Poste le proprie posizioni politiche culturali di dialogare con il centro la come pare che nello schieramento anche che sostiene la candidatura del compagno D'Alema si esprimono idea del partito
In qualche modo e più consona ad un sistema proporzionale
E a quello che è stato il Partito Comunista Italiano un partito che io Amato oltre che rispettato
Ma io credo che da parte nostra bisogna prendere atto che non siamo più il Partito comunista italiano e non siamo più un sistema proporzionale
Ma vogliamo concludere l'opera di costruzione del PDS in un sistema elettorale maggioritario e bipolare
La seconda considerazione che volevo fare chiudo molto rapidamente
Io credo che nel momento in cui andiamo a eleggere un segretario
Noi costruiamo anche le caratteristiche del partito nuovo non solamente sotto l'aspetto della linea politica
Delle caratteristiche organizzative del partito nuovo ma anche come dire
Del introduzione del rafforzamento dei suoi caratteri di laicità
Noi abbiamo come modello per lo meno io come modello questa esperienza dei grandi partiti socialdemocratici europei
Che in cui vi è un rapporto molto forte fra
Responsabilità dei gruppi dirigenti esiti elettorali
Gruppo dirigente in questo senso la proposta di Veltroni mi convince gruppi dirigenti con mandato a termine che poi in qualche modo rendono conto e che hanno anche una verifica come dire di consenso
Elettorale che portano in questo bilancio darà loro attività ecco io ritengo che il gesto del compagno Occhetto c'è stato un gesto di grande responsabilità di grande sensibilità perché ha evitato una lettura consolatoria giustificazionista del voto
Che era emersa subito dopo il ventisette marzo siamo il partito più grande della sinistra l'unico partito sopravvissuto alla crisi della Prima Repubblica
è un gesto traumatico che rompe con la tradizione del partito comunista che ci obbliga in qualche modo a fare i conti con una mappa di responsabilità io mi rifiuto di considerare compagno kettle capo espiatorio
Delle vicende elettorali che ci hanno portato la sconfitta qui alcuni Company tenuti prima di me hanno fatto un elenco delle cause che ritengono alla base della sconfitta che a sua volta è la causa della crisi politica del PDS
Io riporto solamente l'ultimo in ordine di tempo lo spostamento dell'alleanze che è avvenuto dopo l'elezione dell'amministrative di dicembre
E che ci ha portato alla rotula consegne alla braccio politico con Rifondazione errare
Io non credo che sia una scelta che sia maturata solamente a Botteghe Oscure
è una scelta che è maturata anche nel dibattito politico nel confronto politico parlamentare
E io ritengo che di questa setta non sia responsabile solamente il compagno Occhetto ma anche i compagni che vicino lui insieme a lui questo cambiamento di linea politica hanno gestito d'altronde mi pare che e chiudo qui veramente oggi il
E alla relazione per altri versi
Condivisibile del compagno D'Alema nella direzione del partito
Condivisibile dal punto di vista anche di una parte dell'analisi fatta sulle crisi nasce da tagliare eccetera eccetera vie comunque un punto che non rimane risolto perché quello che io son convinto ci ha portato la sconfitta elettorale di marzo cioè il rapporto con Rifondazione Comunista
In quella relazione c'è scritto per l'ennesima volta
Nessuna pregiudiziale a sinistra noi dobbiamo sapere dobbiamo essere consapevoli credo
Che non è possibile pensare un rapporto col centro se una sinistra in qualche modo non assume i caratteri la connotazione
Di forza moderata disponibile anche ad accettare da parte con gli altri un dialogo per il governo del Paese sulla posizione che non sono solamente nostro
Ma Baran compagno non lineare
Se Maggiorelli
Care compagne e compagni
Il Consiglio nazionale che stiamo facendo nasce da un gesto e da un atto che io ho considerato per il modo
E per il carattere
Molto personalizzato delle dimissioni sbagliato improvvido
è un gesto che è venuto dopo una stagione caratterizzata da una serie di atti tutti centrati sull'iter e che di fatto escludeva no al partito
Questo è stato un dato di sofferenza generale soprattutto nell'ultimo periodo che io ho vissuto personalmente come compagno non di una nomenclatura di partito ma che opera sul territorio nei luoghi di lavoro e così via
Ci sono a volte atti utili e necessari come quelli che hanno portato alla discontinuità del PC e hanno posto le basi del PDS
Atti utili e necessari
Che però successivamente non hanno aiutato al consolidamento dell'esperienza della storia della cultura politica del partito democratico della sinistra
Io credo che non occorra noto critiche e forse è venuto il tempo di cambiare anche qui il nostro linguaggio basta con le autocritiche guardiamo i dati della nostra sofferenza nella sinistra la sofferenza della sinistra in questo Paese
Io credo che innanzitutto guardando noi stessi come il PDS abbiamo pagato pesantemente l'incertezza dei contenuti strategici soprattutto su alcuni elementi fondanti le caratteristiche di un partito della sinistra democratico progressista
Io credo che i caratteri fondanti di questo partito debbono essere il lavoro i diritti in un moderno Stato sociale il modello istituzionale
Sul lavoro noi abbiamo sofferto in questi anni di grandi incertezze e soprattutto di un cambiamento continuo di leadership di di di governo diciamo così di conduzione e di di di indicazioni a livello nazionale mancato una linea è mancata una capacità di presenza
Sul lavoro noi non abbiamo saputo assolutamente leggere le trasformazioni che sono avvenute nei luoghi di lavoro e nella società nei cambiamenti profondi che hanno segnato il ruolo dei lavoratori
Il fatto stesso che le imprese oggi si presentino come più moderne nei confronti dei lavoratori quando gli chiedono chiedono la partecipazione e coinvolgimento quando i lavoratori chiedono ruolo intelligente sul lavoro e quindi guardano ad una capacità collettiva
Non più sulla
Sul sulla capacità di management soltanto ma sull'intelligenza collettiva generale che i lavoratori sanno mettere in campo la loro professionalità cultura e così via ecco la
L'assenza totale di lettura delle trasformazioni del mondo del lavoro è sconvolgente a mio parere per un partito che
Dovrebbe avere il suo riferimento primo fondamentale come abbiamo detto sul lavoro
Anche sui diritti moderno Stato sociale permettetemi compagni di segnalare un gravissimo ritardo noi abbiamo sostanzialmente salvaguardato lo stato sociale precedente con tutte le sue ingiustizie con tutto ciò che a viviamo quotidianamente nei confronti di una struttura burocratico amministrativa assolutamente incapace di rispondere alle necessità dei cittadini
E poi Errori sul modello istituzionale non abbiamo fino in fondo fatto la battaglia per il doppio turno un certo punto ci siamo tirati indietro consentendo sostanzialmente di far passare una legge elettorale brutta
E che ha portato poi anche
A ai risultati che conosciamo
In questi ultimi due anni soprattutto il partito era tutto centrato a guardare le regole
Con una straordinaria carenza sulla progettualità sociale
E proprio sulla questione delle regole che e della progettualità sociale ha vinto la destra ma non è la vittoria di Berlusconi nel mille novecentottantaquattro io credo che sia la vendetta degli anni ottanta
I valori forti e vincente che negli anni Ottanta hanno caratterizzato una stagione molto lunga del nostro Paese
Con il terremoto di Tangentopoli abbiamo pensato che quei valori profondi fossero stati messi in discussione
Ma abbiamo visto invece una sostituzione sostanzialmente io credo questo di leadership di classe dirigente una sostituzione che vede sostanzialmente la concezione del partito azienda come vincente del partito degli interessi forti
Permettetemi io che abito a Milano di ricordare che in queste ore in questi giorni in queste settimane stiamo assistendo oggi alla messa in discussione
Della della iniziativa
Che è stata chiamata da Mani pulite insomma Tangentopoli e così via stiamo assistendo sostanzialmente alla caduta nella polvere dall'altare di quel pool di magistrati e di uomini che hanno messo in discussione un sistema di potere
Che noi fino in fondo non avevamo saputo mettere in discussione si parlava di consociativismo ma Milano era più che consociativismo era compromissione con il sistema
Di potere
Ma quello che sta avvenendo in queste settimane nel nostro Paese è successa Palermo qualche anno fa nei confronti di Falcone dell'antimafia e quindi mi sembra importante e utile che noi non perdiamo di vista
Questi aspetti profondi del del cambiamento che stanno avvenendo nel nostro Paese io credo che
Il nostro radicamento la nostra capacità di rapporto con la società la nostra presenza è l'elemento che ci fa vincere
Abbiamo vinto nelle amministrative anche in questa tornata non tanto per la simpatia o l'antipatia di quell'iter ma perché faccio gli esempi che conosco non so Sesto San Giovanni o altro o in altri comuni dell'hinterland milanese lì c'era una struttura di partito presente
Compagni che lavorano una riconoscibilità del partito democratico della sinistra della sua politica di alleanza con i progressisti politiche di alleanze che di volta in volta hanno privilegiato
Però al fondo programmi proposte capacità di rapporto con i cittadini con i loro problemi e così via quindi abbiamo bisogno di un partito radicato
Non tanto di un partito dell'iter abbiamo bisogno di motivazione identità perché altrimenti i militanti che a mio parere iscritti e la struttura vera e propria di della sinistra insomma la suo il suo entusiasmo nella partecipazione sociale danno spessore alla sinistra i progressisti sono questi gli elementi che ci consentono di vincere dove vinciamo non qualcos'altro
E certamente certe Berlusconi vince con il suo straordinario strapotere nel sistema dell'informazione ma ripeto Berlusconi non vince perché ha tante televisioni ma perché i valori degli anni Ottanta hanno vinto alla fine
Nella metà degli anni Novanta hanno vinto nelle elezioni politiche del mille novecentottantaquattro
E allora io credo che noi dobbiamo perseguire una strada molto precisa la strada dell'identità la strada della motivazione la strada della progettualità della sinistra la strada
Che ci porti poi all'azione conseguente rispetto alla progettualità azione conseguente permettetemi di dirlo in conclusione questo intervento che non sempre è stata tale noi molto spesso indichiamo grandi valori
E poi
Non riusciamo a farli
Concretamente realizzare nella nostra iniziativa io ho pagato pesantemente per questo personalmente con una battaglia sui valori sull'identità sul ruolo sulla dignità del lavoro
Valori ruoli identità del lavoro che in queste settimane voglio ricordarlo in questa riunione in altre realtà del Paese oggi vengono messi in discussione c'è un attacco incredibile
Ai diritti dei lavoratori
Lavoratori che nelle fabbriche premiano però la CGIL premiano coloro che vedono
Coloro che con i quali possono direttamente discutere il loro problema
E anche qui nelle elezioni delle RSU vedo una riconferma per il modo come la sinistra deve essere presente nella società una sinistra presente in modo diffuso capillare una sinistra che ha un'identità diffusa
Ripeto non una sinistra che pensi dibattere la destra sullo stesso terreno della leadership del monoliti Isma'del partito
Del partito azienda
E quindi la capacità di mettere in campo tutte le risorse presenti le intelligenze le culture le qualità questo noi abbiamo bisogno
E credo che da questo punto di vista
C'è un patrimonio comune che noi dobbiamo mettere in campo io apprezzo e concludo
Che sia Veltroni che D'Alema hanno detto che quello che sta succedendo quello che sta accadendo in queste ore in questi giorni non deve essere visto in modo drammatico
Penso che
In questo modo dobbiamo titolo tutti però penso anche che ci siano qualità personali che più di altre possono contribuire a realizzare la strada che dicevo prima del radicamento della di un partito della sinistra democratico pieno di partecipazione intelligenza e a questo punto di da questo punto di vista mi convince di più
La proposta è la linea che in questo palco ha proposto D'Alema grazie
La parola compagno Torelli si prepari Reichlin
Compagno azione annuncia
Saltiamo allora
E prima di dare la parola accompagnerà e quindi c'è la proposta di chiudere le iscrizioni abbiamo ricevuto alcuni
Con alcune comunicazioni ci dicono che rinuncia a parlare compagno Bonalumi e la compagna Marisa Nicchi però insieme sono pervenute altre iscrizioni quindi siamo comunque al numero di cinquantasette
Per cui la proposta è quella di affrettarsi eventualmente e poi di chiudere le iscrizioni siamo d'accordo
Siamo d'accordo pensate che si passa vogliamo alzare oppure senza alzare noi quindi non accettiamo prescrizione grazie
Posso prego
Bagnino penso e spero
Che noi siamo che ci siano ormai le condizioni per uscire senza lacerazioni gravi da questa vicenda
Intanto perché non stiamo per eleggere è stato già detto il segretario del guscio o il capo del vecchio Pci
E poi perché tra tante difficoltà hanno stretto questi tempi
Un fatto politico positivo molto importante accanto
Mi riferisco alla grande prova di serietà e di senso di responsabilità che hanno dato con un atteggiamento di due candidati
E mi riferisco ai loro discorsi programmatici pur diversi
E diversamente corposi a mio parere
Ma tutti e due espressione di un pensiero politico serio
Io credo che sia possibile quindi spostare sgombrare il terreno da molti veleni
E procedere senza drammi all'elezione del segretario del nostro partito domani mattina in questa sala
Con ciò compagni io non penso affatto che le due candidature siano uguali
Ma a questo punto la cosa che più mi interessa
è che chiunque sia il vincitore
Noi possiamo finalmente rimettere in campo tutte le nostre forze
Ricostruire un gruppo dirigente organizzare insomma una riscossa
Delle forze democratiche
Sul come farlo si sono dette molte cose che io non non ho il tempo non voglio ripetere sollevo solo se è consentito in pochi minuti una questione
Che però ritengo molto importante
è molto importante per capire di quale innovazione
E anche di quale segretario noi abbiamo bisogno
La questione e queste su che terreni non si gioca la partita
Oggi imita
Picco un terreno storicamente e politicamente concreto
Perché tutti diciamo innovazione legge elettorale inviterà il radicamento sociale
Apertura al centro ma questi sono i mezzi ma qual è il terrore su cui applicare vissi cui e su cui si misura o
E su cui questo il punto
Al di là delle aperture verbali si verifica se esiste o no oggi in Italia la possibilità oggettiva
Di un incontro tra noi e settori centrali della borghesi
Questo terreno compagnia mi sembra un assoluto inedito
Ed è qualcosa di più profondo e di più strutturale rispetto alle pur decisive mutazioni culturali
Che ben vediamo riguardano sul come la sinistra europea
Bisogna e per quanto riguarda l'Italia riassumendo all'osso
Si tratta del fatto che noi siamo di fronte a qualcosa
Che è paragonabile soltanto a quei due o tre passaggi cruciali per la nostra storia
Che hanno segnato nel bene e nel male i caratteri profondi e di lunga durata di questo Paese
Penso alla crisi di fin e secolo sfociata nel Giolitti Isma'
Con la crisi dei due dopoguerra che hanno avuto esito diverso
Questo è il passaggio
Un passaggio che ha aperto da alcuni anni ormai
E che la vittoria elettorale della destra certamente aggravato ma non ha affatto chiuso
E che tuttavia non resterà aperto
Se di questo si tratta noi rischiamo molto
E rischiamo sia se sottovalutiamo la radicalità delle innovazioni che dobbiamo introdurre parlo di innovazioni reali di contenuto non solo di immagine
E sia se scambiamo io la dico così la febbre con la malattia
Il fenomeno con l'epifenomeno
Perché il fenomeno dopotutto a mio parere sbaglierò non è Berlusconi
Il fenomeno cari compagni
è il più grande processo reale oggettivo in gran parte necessitato da ragioni profonde interni e internazionali in atto da tempo Berlusconi o non Berlusconi
Un processo di rottura
E di cambiamento non si sa bene ancora verso che cosa sia dello Stato che della costituzione economica e sociale materiale di questo Paese
Si privatizza anno dopo sessant'anni le banche nella cui pancia c'è di fatto la proprietà della grande impresa
Si liquida Livi
Cioè finisce l'economia mista che è stato finora il solo
Uno dei pochi strumenti che ha sorretto il capitalismo italiano per non parlare di tante altre cose che non c'è tempo il tema grandissimo sollevata a Chianciano
Finisce l'epoca del terrorismo quindi Mutta in modo di produrre di lavorare
Nel senso che si concentra il potere finanziario ma acquista sempre più importanza alla componente umana il lavoro intelligente
E quindi cambia ma diventa ancora più acuta la questione sociale
Nuovi diritti o nuove disuguaglianze nuovi beni nuove produzioni o l'Italia scivola verso
Il Sud America
Per non parlare della fine dello Stato storico cioè lo Stato centralistico
In presenza del quale io non vedo nessuno che stia discutendo ancora seriamente a quali condizioni può esistere un'Italia federale con la Lombardia la siciliana
Con le logiche di mercato questi sono i tempi
Ed è questo che spiega al fondo tante cose più della televisione
La rivolta dei diritti
Mista all'insorgenza di nuove classi attive che non vogliono subire i teppisti
E lo smaltimento dei giovani
A me pare questo il terreno su cui si gioca alla pari
Che non è quindi il terreno della Resistenza a una sorta di neofascisti
Questo è uno sbaglio grave che la sinistra sta facendo
E non è nemmeno quello di una normale alternanza tra governi diversi in un quadro democratico stabile
è il terreno della crisi forse più profonda dello Stato unitario italiani
Siamo d'accordo pure no
Se lo siamo non possiamo accettare troppe lezioni condizionamenti da chi
A differenza di noi queste cose non ha capito quasi nulla
E mi riferisco sia chi ha scambiato la crisi di uno stato dei suoi equilibri fondamentali sociali territoriali e così via con il processo una banda di ladri
E ha pensato che il crollo di un partito come la Democrazia Cristiana che non è stata soltanto un partito metteva in libera uscita un elettorato per cui bastava una legge elettorale mentre quel crollo spostava accidenti non elettori soltanto rompeva compromessi sociali riapriva una questione settentrionale
Per cui anche larga parte del lavoro dipendente e operaio finiva dentro un blocco nordista
Ma parlo anche di chi alla nostra sinistra scambiato tutto questo per una classico offensiva padronale
Per cui il problema era l'opposizione di classe
E non la sfida a governare la crisi di uno Stato
Ecco perché io penso compagni che se questa analisi ha un fondamento e non è piccola cosa
Noi non possiamo mandare segnali incerti per quel che riguarda il nostro ruolo
E la nostra presenza oggi
Nel penso possiamo portare lo dico a tutti i compagni portare i contrasti interni oltre un certo limite
Oltre un certo limite
Fino a porre pregiudiziali personali
So benissimo che il Paese si attende da noi
Due minuti soli grandi innovazioni
Ma mi preoccupa che si parli di tante cose
Ma che non si dica abbastanza con chiarezza qual è la più grande innovazione che hanno spetta fare una innovazione politica
Cioè capace di cambiare la gente l'agenda del paese qui c'è il non detto della nostra discussione
Andare oltre PDS così come lo penso anch'io
Ma per quale ragione
E con quale obiettivo
Domandiamoci perché è fallito il nostro disegno politico questo si dice Ciro
Travolto dal fallimento dei partiti della Prima Repubblica
Oppure perché è fallita la versione debbo questo progetto
Io penso questo
E penso perciò che la più grande innovazione portano aria compimento si la svolta dell'ottantanove la cui sostanza però
Che cos'è
Era ricordo bene anche i discorsi come
Dare all'Italia quel partito riformatore moderno e di governo che l'Italia non ha avuto mai
E non per caso solo per l'esistenza del PC
Per tante altre ragioni storiche che riguardano il modo di essere dalla borghesia una unità del Paese compiuta tante altre cose noi siamo nati questa idea
Qui sta la ragione della nostra autonomia
Ed è per questo non per far piacere agli altri che non abbiamo messo subito la parola socialismo nel nostro
Ma abbiamo puntato su un partito di sinistra con una forte impronta nazionale
Ho finito scusa con un occhiale consapevolezza che l'Italia però non è l'Inghilterra
E che per governare un Paese come l'Italia
Non basta unificare la sinistra bisogna andare oltre bisogna conquistare il centro ma il centro non si con questa quando le aperture verbali
O con la nostra dissoluzione senza un soggetto capace di una rilettura forte del problema italiano dal problema politico e storico quella crisi che ho detto senza un soggetto capace di questo
Da cui ricavare quindi il perché il come componente aerea essa è apporre lo sviluppo su nuove basi nostre e di pezzi importanti della borghesia
Senza questo soggetto temo che non si vada da nessuna parte questa la mia ho finito questa è la mia conclusione un gruppo dirigente nuovo secondo me
Non può essere incerto sui caratteri su questi problemi non può portare i suoi contrasti interni oltre un certo limite Nepote nere
Un serio riesame del suo lavoro e non può non dare voglio dire questa cosa
Un giudizio equanime
Sul ruolo di chi questo partito ha fondato e ha diretto e ha diretto attraverso ostacoli e tempeste straordinarie
E quindi non può consegnare al passato chi è comunque un leader nazionale compagni sono questi ragionamenti
Che mi fanno considerare il compagno D'Alema più attrezzato a fare il segretario del partito
Naturalmente aggiungendo che si altra sarà la decisione sarò ben lieto di dare tutto il mio appoggio
Dunque alla parola la compagnia che ha Iotti io prego naturalmente di di rimanere nei termini perché estremamente spiacevole suonare questo campanello e togliere la parola è veramente posti si Cantet in alcuni momenti dunque hanno rinunciato a parlare anche il compagno Folena Andriani e Guido Marguerite
Per cui se hanno avuto nel cinquantadue
La situazione creatasi nel partito democratico della sinistra anco le dimissioni del segretario Occhetto
Poteva essere affrontata nella consapevolezza della sua gravità e straordinarietà
E se non è solo l'Effetto il simbolo della duplice sconfitta elettorale del PDS del polo progressista dopo le speranze e le potenzialità espresse nei due turni di elezioni amministrative
Una sconfitta che ha rovesciato il segno delle battaglie di rinnovamento politico aperte dei referendum elettorali
Le dimissioni di Occhetto obbligano a misurarsi con il carattere incompiuto del disegno politico per la svolta della stessa costruzione del PDS parallela e convergente con l'incompiutezza che insufficienza del polo progressista
E costituiscono una prima occasione prima del congresso di ridefinire la nuova situazione creatasi con la vittoria della destra le forme e i modi della battaglia per la democrazia nel nostro Paese
A questo carattere straordinario era legata all'esigenza di una risposta insieme rapida e forte
L'esigenza della rapidità è stata raccolta l'esigenza della forza significava che non tutto potesse essere giocato in trova Afghanistan entro gli organi statutari
Informa autoreferenziale ordito dinari amministrazioni esigeva appunto che ci fosse un processo straordinario di approccio processo straordinario che si è svolto non è esattamente quello che io ho spiccato ma non mi sento né di negare il valore politico comunque innovativo della consultazione e nemmeno di esaltarne
Ci sono stati alcuni limiti questa consultazione è stata privata di piattaforme politiche avvenuta prima ed è stata ancora troppo in Terna ai gruppi dirigenti del partito democratico della sinistra
Questo significa che se noi non vogliamo essere né autoreferenziali linee eterodiretti dobbiamo mandare comunque messaggi chiari
Vincolare adesso la nostra il senso anche delle scelte personali che faremo dare cioè comunque fin d'ora nella misura del possibile il senso di una democrazia di mandato ore lezione che ci apprestiamo compie
Credo che sia indubbio è stato già detto in più sedi che ci sono tre questioni fondamentali sulle quali vincolare questo mandato
Il primo riguarda il mancato rinnovamento della forma partito
La non risposta nei quattro anni che ci dividono dalla svolta sulle forme e i modi di una partecipazione politica diffusa oggi costituisce forse il limite più grave della storia del PDS che ne ha minato le intuizioni e la coerenza strategica
Ha impedito che si desse il senso della distinzione tra partitocrazia ruolo positivo dei partiti
Ha in qualche modo minato anche la sua capacità di decisione
La pletoricità degli organi statutari visto tutto uniti di fatto nelle decisioni da struttura nostro tuttavia non formali ne è stato l'aspetto più evidente anche se non l'unico
Cazzaniga con un'espressione felice forse anche un po'troppo forte ha detto l'altro giorno in direzione che la nostra Costituzione materiale è stato una somma di partito del presidente di Federazione delle correnti
Ecco in ogni caso è una espressione da tenere ben presente per non rischiare di cadere in qualcosa Diana
Un partito che non è sempre stato capace di decidere e spesso ha deciso ma deciso sotto la pressione di fatti oggettivi per decisioni obbligati
E quando ha deciso quando ha preso delle decisioni nella sua piena autonomia non sempre le ha prese giuste io sono fra quelli che ritiene che l'uscita dal governo Ciampi
Dopo le prime il primo passaggio di dimissioni sia stato forse l'errore più grave che ha influito di più sulla sconfitta elettorale del PDS
Le assise del mille novecentonovantatré hanno costituito il solo tentativo positivo nei suoi contenuti ma abortito nei suoi esiti di affrontare il nodo del come rispondere organizzativamente a una nuova domanda di politica
Che non entra più ma le forme della vecchia militanza delle mobilitazioni che esige di contare di poter spendere politicamente le proprie esperienze competenza un passaggio decisivo per rafforzare la funzione democratica del PDS ridurre il tasso di diffidenza e di riserve che gli altri soggetti della sinistra nutrono nostri confronti
Ma importantissimo anche per offrire tutte delle ipotesi di articolazione dello schieramento progressista che non coincidono esattamente con un'articolazione di antiche appartenenze che sia più più perché rifletta meglio il senso e la domanda di politica di oggi il secondo quesito riguarda il soggetto dell'opposizione democratica che è necessario mettere in campo per preparare la sconfitta della destra
Il bipolarismo è stato l'effetto mancato della riforma del sistema italiano ed è in questo scarto che si colloca in prima battuta la sconfitta della sinistra
Martinazzoli lo ricordava anche stamattina D'Alema ha parlato di una impegno vestiti decostruzione del partito democratico della sinistra nei confronti delle vecchi soggetti politici tre vecchie tradizione si potrebbe rovesciare con molta più verità l'accusa Martinazzoli è stato e la necessità di auto difendere le ragioni di sopravvivenza di un centro che ha fatto sì che dal centro partisse una demonizzazione spesso anche una ridicolizza azione della sinistra
Che ha offerto molti elementi alle ragioni della scesa in campo della destra
Oggi le forze dell'opposizione sono chiamate in Parlamento e agire di concerto e a rafforzarsi a vicenda ma un tale obiettivo è insufficiente a costruire una grande forza di alternativa
Ma l'alternativa democratica già stato posto qui la questione deve nascere dalla somma di due forze ognuna singolarmente autosufficienti
Da un accordo di vertice fra sinistra e centro riproducendo al limite l'unità delle sinistre l'unità dei cattolici
O non dobbiamo piuttosto valorizzare il processo di rinnovamento delle culture politiche italiane
Con una sinistra non più arroccata nella sua nicchia ideologica è un centro non identificato nelle mediazioni a ogni costo due realtà che del resto sono già nettamente emersi riscoprendo che è la questione capitale che era la stessa la stessa mi pare che poneva poco fa Reichlin
L'intreccio oggettivo di valori e interessi non Defendi separatamente
Che oggi lega il destino di realtà sociali storicamente divise dalla loro culture politiche
Non è in questione l'autonomia dei soggetti nel posso oggetto di nel processo di costruzione di obiettivi e programmi comuni di uno schieramento unitario
è in questione è un'altra domanda qual è oggi il conflitto politico centrale che decide della politica italiana e come ci si colloca rispetto adesso e per questo non basta nemmeno riferimento alle vecchie sigle politiche alle vecchie appartenenze
Quarant'anni di primato della DC hanno dato la grande maggioranza tre lettorato italiano l'alibi la possibilità di non decidere cosa era nudo
Di non decidere se loro interessi ed errori ideali si collocavano a destra o a sinistra dello schieramento
La prima occasione di uscita è stata nelle elezioni amministrative e non è stata definitiva
Ma il problema è fondamentalmente questo
Se la questione è la costruzione di onesto che Scredo sia ancora questa di uno schieramento bipolare nel quale la grande maggioranza degli italiani possa in qualche modo individuare dove stanno i propri interessi
Allora il problema è di saper dare risposte coerenti alla grande alla allora agli interessi maggioritari di questo Paese superando quel concetto di sinistra che tipicamente del sistema proporzionale
Come sinistra ideologica e per individuare della parola sinistra quello che in qualche modo emerge più l'ho detto varie volte più anche visivamente Dalì e disegno del parlamento inglese che si sta o di qua o di là e in questo stare di qua o di là
E a questo stare di qua e di là che noi dobbiamo spingere il centro non per rinunciare ad alcune sue antiche convinzioni o rappresentanze ma per vincolare gli ha una politica reale
Il terzo quesito ma chiudo in riguarda il tema di come fare opposizione politica in Parlamento nel Paese e qui voglio dire solo una cosa
Il ruolo il la questione che ci divide il ruolo di un ciak bile politico dello Stato dove il mercato non basta
Cioè la formazione la ricerca la sanità i diritti di cittadinanza
Ma allora il come dell'agire dello Stato in queste settore della distinzione pubblico-privato nella questione della riforma dell'amministrazione e la questione delle procedure diventa la questione capitale sul come fare opposizione
Parola al compagno Petruccioli si prepari De Giovanni
Non riuscirò probabilmente compagni nel tempo
Che comunque rispetterò appena presidenza mine
Lo segnalerà dire tutto quello che vorrei dire ma
Quindi mi concentro innanzitutto su un punto è stato chiesto
Deciso qui è chiesto nella direzione del partito
Di discutere innanzitutto inserendola al primo punto delle dimissioni di Occhetto
E necessario farlo perché viene chiesto l'abbiamo sentito deciso e sentiamo il bisogno di farlo
Io credo che in questa
Occasione noi dobbiamo parlare all'Italia
E tuttavia sono anche convinto che parlare Dinoi sia un modo per sotto metterci al giudizio dell'Italia per parlare all'Italia
Penso che la domanda di discutere di missione di Occhetto sia giustissima in termini politici perché il giudizio su quelle dimissioni è il primo passo di un programma per il nostro futuro
Visto che quelle dimissioni sono un fatto politico
è stato detto che sono state un errore va bene in che senso
Che ha prodotto scompiglio disordine ha provocato un trauma
è vero una decisione traumatica
Sarebbe stato tutto più tranquillo arrivare al Congresso dirigerlo come si dice
E poi li prendere le decisioni anche per quanto riguarda il gruppo dirigente del partito il segretario
Dirige appunto il congresso
Non capisco tuttavia perché siano venute anche accusa intanto di tentare di dirigere questo cambio che sta avvenendo
Non è vero ma fosse anche vero perché oggi si sarebbe dovuto consentì perché si sarebbe dovuto consentire al congresso quel che viene contestato oggi
Ma andiamo alla sostanza un errore dunque perché è stato uno strappo un trauma
E gli strappi non vanno bene
Dagli strappi non Marché nulla di buono
Io mi domando compagne e compagni dove saremmo oggi se nel nostro passato non ci fossero stati strappi quelli di Occhetto e quelli di altri prima di lui
Io non voglio apparire quello che non sono un tifoso dello strappo
Un patito delle avanguardie del jazz
Anzi
Essendoci nella tradizione da cui noi origini amo esattamente un'enfasi nella funzione dell'avanguardia in politica ho dovuto come tutti noi abbiamo dovuto riflettere sugli inconvenienti e sui danni
Che questa concezione comporta per approdare a un idea come abbiamo fatto
Nel corso del lungo cammino
E anche attraverso il pensare il cominciare a fare il PDS
Per approdare a un'idea e una pratica più urrà per più rassicurante più democratica della politica più consapevole come diciamo dei limiti della politica
Non ho difficoltà ad ammettere che uso un altra formula che c'è
Nella storia di almeno molti di noi
Ad ammettere che in un'altra formula nato l'hanno vita nella continuità ci sono
Molti vantaggi
Fin quando però questa formula e praticabile
Fin quando non si è accumulata tanta distanza dalla realtà
Che dentro la continuità non è più possibile alcuna novità
Allora lì lo strappo si pone in tutta la sua perentorietà
Se si vuole mantenere riguadagnare vitalità
Se non ci si vuole rassegnare ad una continuità sterile inoperante al declino e all'esaurimento
C'è poi un altra cosa un'altra riflessione una differenza importante
La novità nella continuità si basa su una convinzione che la novità sia possibile auspicabile raggiungibile la sì posso intuire definire conquistare
Con uno sforzo teso a vedere e a capire meglio i fatti le cose gli avvenimenti
Superare un capo di conoscenza
Si fa una buona inchiesta e si scopre la novità necessaria
Ma il tutto dentro una logica dentro parametri e categorie che restano le stesse e che vengono considerate ancora valide
Insomma la continuità
In questo caso è la nostra soggettiva continuità di persone o di gruppo
Lo strappo no
Lo strappo mette in discussione noi stessi lo strappo dice che non possiamo elaborare novità restando uguali a come siamo stati fin lì
E a come siamo
Dobbiamo per cambiare ogni altra cosa cambiare noi stessi
Per questo lo strappo e doloroso è difficile
Perché avviene davvero solo se davvero cambiamo noi stessi che altrimenti anche le parole più nuove sono aleatorie e reversibili non sono vita sono retorica
Certamente lo strappo deve avere un seguito
Deve conoscere una sistemazione ma anche qui le parole possono avere significati diversi e soprattutto conseguenze diverse
Sistemare dopo uno strappo è necessario perché non tutte le conseguenze
Ne derivano automaticamente e non si affermano da sole
Per virtù di quella impulso inerziale che c'è all'origine
Per quanto forte sia questo impulso iniziale dopo bisogna costruire
E quando questo non avviene c'è addirittura il rischio che l'innovazione anche la più coraggiosa e potente perdano forza
E attrattiva e qui c'è molto da riflettere per Occhetto suo Occhetto e per ciascuno di noi per me certamente non si è prestato al costruire tutta l'attenzione e l'impegno necessario
Il costruire non è stato all'altezza dell'atto iniziale
C'è semmai da aggiungere che un peso l'ha sicuramente avuto il prolungato estenuante surclassa che abbiamo dovuto scontare all'inizio quasi due anni dall'annuncio dalla decisione
All'approdo faticoso confuso smorzato di Rimini
Ma c'è c'è stato anche un altro modo di concepire la sistemazione dopo lo strappo
La sistemazione come ricucitura cicatrizzazione di una ferita recupero dopo un trauma e questa è un'altra cosa
Uno strappo una discontinuità si è giusto si è fondato è un nuovo inizio
Che deve dispiegarsi in modo sistematico costruito a trecentosessanta gradi
Questa è la sistemazione la costruzione che io considero giusta l'altra a me non sembra giusta dinamica produttiva se è vero questo fra noi che abbiamo sostenuto la svolta
Che ha dato impulso al PDS
E ce ne siamo assunti la responsabilità ci sono stati i modi di sentire e di pensare direi spiriti Diversi su questo punto
E non solo a Botteghe Oscure ma in tutta Italia e in tutto il partito
Chi la intesa piuttosto come una necessità dura inevitabile necessità alla quale non ci si poteva sottrarre
Chi ha creduto o ha sperato che potesse essere una occasione
La costruzione non si è dispiegata anche per questo
E la responsabilità nostra di non averlo reso esplicito
Discusso apertamente rimesso alla valutazione alla decisione consapevole di tutti organismi dirigenti e iscritti democraticamente
Qui certo c'è la responsabilità di Occhetto segretario
E di chi con lui ha consentito forse ancora maggiore in chi come me
Ha consentito urgente questo bisogno di costruire e il gatto che si andava accumulando
E tuttavia atto asciutto
Del trarre tutte le conseguenze dal nuovo inizio
Finisce qui l'analisi delle responsabilità
Io non credo
Ma voglio dire che se l'analisi delle responsabilità finisce qui
Allora mi è chiara una cosa
Che se mettiamo punto a questo punto in questo momento oggi l'idea della nostra svolta come necessità e non come occasione
Diventa l'idea prevalente
Quella svolta diventa uno strappo da ricucire
Così io penso
Ed è Laura giusto
Che noi discutiamo di queste cose perché non sono discussioni le prospettive riguardano l'oggi riguardano la nostra politica Esterna e Interna quello che dobbiamo fare
Noi abbiamo misurato la fecondità dell'impulso iniziale abbiamo realizzato un esodo straordinario di forze i deserti che abbiamo dovuto attraversare sono stati più di uno non solo quello che avevamo intravisto
Non solo il deserto di un mondo dopo il crollo del muro e la dissoluzione del comunismo ma un altro deserto
I deserti italiano
Con il crollo di un sistema politico
E Tangentopoli e non è finita abbiamo altri problemi
I problemi che accennava oggi anche il compagno pronti e non solo lui
La concezione dell'organizzazione la possibilità dell'azione politica organizzata in tutti i suoi aspetti
Compreso quello delle risorse
E tuttavia ci siamo in un panorama in un luogo del tutto diverso abbiamo funzione responsabilità lo sentiamo noi e lo stile sento non lo dicono molti altri
E tuttavia abbiamo perduto non abbiamo sufficiente forza oggi cosa dobbiamo fare abbiamo sbagliato quell'atto iniziale no non lo dice nessuno di noi
Non abbiamo fatto abbastanza e abbiamo fatto cose sbagliate
Lo diciamo tutti adesso tutti lo diciamo dobbiamo andare avanti su quella strada io considero
La consultazione non per i suoi esiti bumper il modo come si è svolta come è stata colta e come è stata vissuta dal nostro partito
Come un segno di una preziosa disponibilità del partito a riprendere a rilanciare
Una seconda fase della nostra innovazione e della nostra fiduciosa volontà di metterci in discussione di cambiare ma non basta sono venuti problemi nuovi ancora un minuto se mi consentite
Il PDS il Progetto del PDS
Come lo vedo io sinteticamente perdonatemi la schematicità per il tempo io lo vedo
Come
La definizione di un grande spirito costituente
Allora per dar vita ad una nuova formazione politica oggi per costruire il campo delle forze dell'alternativa alle destre
Bisogna che questo spirito costituente che si è congelato
E si è arenato venga oggi rilanciato
La destra sta facendo la sua Costituente Berlusconi questa è la sua forza vera è un protagonista di questo processo costituente della destra
è vero non c'è ancora il bipartitismo ma due campi bisogna costruire termino e noi dobbiamo mettere al primo posto la costruzione del nostro campo
La nostra organizzazione la nostra forza organizzata certo respingere con decisione le tesi che la considerano non una risorsa ma un ostacolo alla realizzazione al rilancio di questo processo costituente è una risorsa però dobbiamo essere noi
A volerla impiegare come tale
Una risorsa per un progetto che dobbiamo sapere trascende noi stessi jeans e che ha delle conseguenze politiche
Così come questa concezione di un progetto che trascende noi stessi ha avuto conseguenze politiche i momenti rilevanti
Della vita di questi ultimi tempi sì a proposito ad esempio delle alleanze che dobbiamo costruire della legge elettorale degli atteggiamenti nei confronti del governo Ciampi
Un rilancio della Costituente anche un modo di intendere le tradizioni guai a pensare che le tradizioni scompaiano i vapori non si risolvano
è vero le tradizioni hanno un respiro lungo ma è anche chiaro
Che le tradizioni o si coinvolgono in fasi come queste profondamente in un processo costituente che le deve trasfigurare o altrimenti inevitabilmente cadono sotto la mannaia di una inevitabile impressione di vecchio
Io compagne e compagni terminò scuso per il la lunghezza ringrazio i compagni Veltroni e D'Alema non solo per quello per cui sono stati già ringraziati
Per il modo in cui hanno vissuto e fatto vivere al partito questi giorni difficili
Ringrazio anche perché con i loro discorsi loro mi hanno dato la possibilità di misurare la maggiore o minore distanza
Fra queste mie convinzioni e negli intenti i propositi che essi hanno Espresso
E leggiamo il segretario ognuno sia se stesso corresponsabilità con trasparenza con capacità di confronto e da questo sicuramente nascerà una unità molto forte grazie
La parola al compagno De Giovanni segretari Fassino
Care compagne compagni
Dopo il voto di marzo le responsabilità del PDS le responsabilità nazionali sono straordinariamente aumentate
In presenza di una destra di governo che agisce i primi segni sono chiari in funzione di un forte indebolimento della democrazia italiana in funzione della necessità di costruire un'opposizione di governo è un'opposizione al Governo
In una situazione che è quanto mai attesta io qui son perfettamente d'accordo con chi ha notato
Attenzione non ci troviamo un nuovo mille novecentoquarantotto ci troviamo in una situazione nella quale tutto è molto più fluido molto più aperto
E la prospettiva molto più
Politicamente praticabile
Come dobbiamo interpretare questo ruolo in presenza di una nostra sconfitta politica
Una sconfitta tanto più seria e tanto più grave quanto più nata in occasione del crollo di un sistema politico
Io un tentativo di diagnosi di questa sconfitta
Che annoto con una espressione sola
Per ragioni di tempo e naturalmente mi rendo conto che anzi andrebbe fortemente argomentata
Ma io ritengo che noi continuiamo a pagare un prezzo molto forte la questione comunista
Continuiamo paradossalmente a pagare questo prezzo in presenza della fine politica del problema comunista in tutto il mondo se la questione comunista in tutto il mondo
E che sia anche così
è una prova è dato da una prova indiretta
Da questa forbice che non è di oggi degli anni settanta ma che si è fortemente ripetuto in questi ultimi Mensi
Fra sindaci e governi questa sintomatico contrasto
Questa sintomatica discrasia
Fra gli italiani che ci affidano i sindaci delle città
E non ci affidano il governo del Paese
E non credo che noi possiamo dire non possiamo in nessuna maniera dire perché e arroganza politica questa
Che gli italiani non hanno capito dobbiamo guardare in noi stessi e dobbiamo guardare all'interrogativo di come si costruisce finalmente in Italia
Dopo trent'anni di storia o dopo cinquant'anni se vogliamo partire dal secondo dopoguerra
Una sinistra di governo perché abbiamo secondo me è provato con la svolta del mille novecentottantanove ma poi tutti diciamo e continuiamo a dire su questo mi pare che c'è un largo accordo
Che questa svolta è stata incompiuta
Anche qui è molto difficile argomentare del perché questa svolta è rimasta incompiuta
Io direi anche qui provo
Con una formula naturalmente con una formula anche questa che può essere ambiguo schematica
Perché non siamo mai veramente riusciti a fare una scelta di governo perciò l'Italia annunci legittima come forza di governo di questo Paese voglio dire come forza di governo generale politica di questo Paese
E credo che questo sia avvenuto anche qui voglio dire un punto una cosa che mi pare imporre in tante
Lo chiedo che dobbiamo abbandonare il luogo comune dell'unità della sinistra
Lo dobbiamo abbandonare
Soprattutto in rapporto
Alla storia nostra che non è la storia di un partito socialista di un partito socialdemocratico
è una storia che nasce da un tempo importante dal ceppo del Partito Comunista Italiano
Per cui l'unità della sinistra qui assume sempre una forma diversa che altrove e dove appare come schema legittimo di governo qui non può ancora apparire come tale
E poi la riscoperta concreta del tema dell'Europa e della sinistra europea mi pare che ci siamo arrivati a questo punto forse ci siamo arrivati con ritardo
Forse ci siamo arrivati con ritardo anche il rapporto una certa visione del rapporto del problema della relazione tra democrazia e socialismo però ci siamo arrivati e quindi questo un punto estremamente importante che secondo me si lega all'altro che ho sommariamente indicato
E quali situazioni rispetto a questo a questi punti di riferimento analitici nel nostro consiglio nazionale
C'è una sola linea o ci sono più linee
Secondo me non c'è una sola linea
Ci sono più linee ci sono due linee
Io voglio sottolineare questo aspetto senza drammatizzare nell'aspetto di lacerazione che secondo me non è affatto necessario che ci sia e credo che i due candidati alla segreteria Novato un forte contributo lo dico in maniera non canonica perché questa lacerazione non ci sia però ci sono due linee non una linea in questo non condivido quel passaggio della intervento che ha fatto in direzione il compagno Veltroni su questo punto non è una linea interpretata da due temperamenti diversi
Ma si tratta di due linee peraltro se mi permettete anche a me una citazione di Hegel dopo quella che credo abbia fatto Walter Veltroni stamattina
E che diceva che un accento spostato cambio le costituzioni assolutistiche in costituzioni democratiche e qui non c'è nessuna allusione niente di particolare ma c'è semplicemente un punto che credo che vada sottolineato e allora su queste due linee queste due linee
Che riguardano la formazione il gruppo dirigente che riguardano i problemi del nostro futuro noi dobbiamo interrogarci
Io provai elencare qualche punto estremamente schematico anche su questo
Ci sono opinioni diverse sulla questione del soggetto politico
Sulla in perpetrazione del Rapposelli simile al partito diciamocelo perché non abbiamo dice per quanto si cerchi di trovare il punto di mediazione
Per quanto le parole sembra che sembra che vadano in una direzione che ricompattano ci sono guide ed esperti
Ci sono due interpretazioni o interpretazioni diverse del rapporto con le altre forze
C'è una interpretazione diresse qui forse non dico neanche un interpretazione qui c'è un linguaggio diverso
Io direi forse questo è l'espressione più giusta più esatta più vicino a quello che almeno io vedo culture diverse destinate a gestire questo passaggio credo che ne abbiamo fortemente valorizzare queste differenze
Senza che essi diventino lacerazioni ma non negative perché se negassimo secondo vi faremo un'operazione sbagliate non capiremmo neanche poi alla fine perché stiamo qui e perché ci appassioniamo tanto a questa questo dibattito
Ora su questo naturalmente siccome ho appena quattro minuti voglio rigorosamente rispettare i tempi che mi sono stati dati
E vorrei dire la mia naturalmente
Lei né io non nascondo il l'unico l'unico lo dico senza ironia naturalmente non sarebbe il caso che e tra l'altro di quest'inverno ha convinzioni
Il fascino delle posso usare questa espressione delle gabbie concettuali di Massimo D'Alema
Del rigore cioè della della costruzione però io debbo dire lo dico con molta franchezza in un dibattito che mi pare sia stato sia estremamente franco
Lì comincia un po'ad avvertire come gabbie
E ho l'impressione che nel frattempo si è accaduto qualcosa di ancora più profondo nella forma della politica
Nella storia d'Italia nelle idee
Nel linguaggio nel senso comune
Fino a mettere profondamente in discussione non c'è bisogno ha fatto di aderire alle posizioni Panebianco sia ben chiaro su questo
Sino a mettere profondamente in discussione la questione del partito
E mi pare che in qualche in una in certi aspetti di una linea che in questo Consiglio nazionale stiamo discutendo ci sia forse un eccesso di costruzione
Intorno ad un organismo che non può dire più le stesse caratteristiche di un tempo e non può avere più la stessa funzione oggettiva di un tempo
Mi più difficile dire
Sul versante di costruzioni alternative shop che si dovrà fare otto che si deve pensare ritengo che questo discorso resti molto aperto
Però l'impressione che nella posizione che è stata qui espressa da Veltroni ci sia in qualche modo una visione più aperta su un soggetto politico da costruire del soggetto politico da costruire e forse un'individuazione più spregiudicata dei di un linguaggio nuovo e di nuovi passaggi ideali che secondo me sono quanto mai necessari
In un momento nel quale la vittoria della destra e prima
Una vittoria culturale
Cioè una una vittoria che tiene le sovrastrutture io naturalmente ho molto apprezzato le e non sono in grado neanche di reggere un confronto come dire sui temi l'analisi che ha fatto il compagno RAI in un momento fa mi pare più difficile però dedurre da quell'analisi
Una conseguenza diretta ed immediata anche se mi pare che l'unità tra esse in questo senso forse conferma quello che sto dicendo
Per una forte concentrazione di attenzione sul partito in quanto tale
Ecco questo un passo alle considerazioni che io volevo fare e vado alla conclusione trenta secondi ancora se mi permettete Biancone cioè ancora nell'ordine sono sicuri di averli ancora non finito
Ne abbiamo necessità
Di grandi valori anche di grandi segni di se mi consentite questa espressione in qualcosa
C'è una crisi profonda della sinistra perché è una crisi di mancanza di prospettive quindi non io non sto affatto proponendo una sinistra di governo in senso piatto
Io sto proponendo una sinistra dove si trovi uno straordinario equilibrio fra idee e Governo
Il che pone però i problemi della cultura del linguaggio dell'andare oltre la tradizione di che cosa significa andare oltre la tradizione tema che appartiene peraltro a tutta la sinistra europea in questo senso è un cocchio concluso
Non basta il partito non bastano i partiti
Tutti peraltro hanno fermato questa necessità di rapporto forte con una società in movimento è un tema tipico della sinistra occidentale oggi io credo che la responsabilità del PDS sia verso l'Italia non so non solo e persone stessi una responsabilità di straordinario rilievo per le ragioni che ho detto
Erano del compagno Fassino si prepari Ranieri
Vorrei segnalare la precedente alla presidenza che è arrivato il compagno Cofferati il nuovo segretario regionale nazionali
Credo anch'io
E le compagne e compagni che dobbiamo essere grati a Veltroni e D'Alema per aver offerto nostro consiglio nazionale
Un terreno alto di discussione
Politica
Due interventi che fanno giustizia
Delle caricature che di ciascuno di essi giornali hanno fatto
E che liquidano anche qualche meschinità che dall'interno del partito il nervosismo delle ultime ore aveva acconsentito
I compagni è una battuta soltanto perché è poca cosa mi permetteranno di dire qui che sono ridicole e fantasiose certa ricostruzione del nostro dibattito di questi giorni
E del ruolo che io vi avrei ricoperto ho troppa stima per tanti compagni e dirigenti che conosco e apprezzo da anni
Per pensare che la loro opinione possono derivare da una mia indebita pressione
I discorsi che ci hanno fatto qui Veltroni e D'Alema
Hanno una larga parte comune
Entrambi i candidati ci hanno indicato le linee guida di una forte innovazione politica e programmatica
La necessità di partire dalla comprensione della ristrutturazione sociale che ha sconvolto tradizionali identità e favorito nuove ricomposizione collocazioni sociali
La centralità del lavoro inteso e praticato non più soltanto entro i limiti della nozione della pratica industrialista
La possibilità di uscire dalla crisi dello stato sociale non già rinunciando fondamentali diritti e solidarietà ma ridefinendo
Il rapporto tra pubblico e privato tra solidarietà e mercato
L'urgenza di nuove regole capace di assicurare un governo democratico ad una fase nella quale la crisi delle istituzioni apre ampi varchi a poteri forti no democraticamente legittima
Ed entrambi ci hanno detto che su questi terreni va rilanciato il progetto di aggregazione dei progressisti e la ricerca di una convergenza non solo tattica ma strategica cornice
Insomma si conferma che non esistono due piattaforme programmatiche alternative altra cosa è quella che sottolineava adesso Biagio De Giovanni e ci verrò anch'io subito
E d'altra parte era logico che fosse così poiché Veltroni e D'Alema sono espressione di uno stesso gruppo dirigente
Di una comune esperienza di direzione politica
Di una solidale condivisione di scelte politiche a partire dalla comune assunzione di responsabilità nella svolta
Questo allora significa che non vi è alcuna differenza tra i due candidati
Neanche questo mi pare è vero
La verità è che differenze sono emerse nell'approccio metodologico nel linguaggio nelle ispirazioni nella cultura politica
Se mi è permesso vorrei dire che i due candidati che abbiamo di fronte
Sono diversi non già per proposta programmatica
Bensì per antropologia politica
E d'altra parte chiunque abbia esperienza di vita di partito sa bene che molto spesso la scelta tra due o più candidati e riferita non già necessariamente all'esistenza di piattaforme alternative
Ma più spesso casi dalla considerazione circolare circa la cultura di strumenti in modo di con cui ciascuno saprà meglio interpretare la funzione dirigente
Allora come scegliere tra questi due candidati io voglio per dare una risposta a questo che mi pare il quesito di fronte al quale siamo
Partire anch'io dalla conclusione del discorso di D'Alema
Abbiamo fatto una consultazione no un referendum
Una consultazione la cui finalità non era eleggere segretario nazionale del partito bensì selezionare delle candidature
L'esito ci dice che abbiamo due compagni che raccolgono un ampio consenso e che sia pure con differenze nessuno dei due ha raccolto una maggioranza assoluta di consenso
Dunque assolutamente permettiamo e lo voglio ribadire qui
Che questo Consiglio nazionale pienamente sovrano nelle sue decisioni che il segretario che uscirà di qui chiunque esso sia sarà pienamente e legittimamente segretario nazionale del PDS
Il punto non è dunque di sentirsi vincolati alla consultazione che aveva quel carattere quelle finalità
Il punto è come valutare e interpretare le indicazioni di quella consultazione
Come ciascuno pensa di essere in sintonia con quelle indicazioni
E per essere più chiari la domanda cui ciascuno secondo me è chiamato a dare una risposta e quali sono le ragioni
Per cui Veltroni ha raccolto un più alto numero di consenso
Dico questo perché D'Alema un dirigente notissimo
Da anni accreditato dai giornali come il numero due del partito
Con un'esposizione sui media certamente superiore a quella di altre compagnie
Con un'autorevolezza interne ed esterne al partito unanimemente riconosciuto e credo di non rivelare nulla di particolare nel dire che D'Alema ha accumulato un'esperienza di direzione forse superiore a quella di Veltroni
Non solo ma io credo che la stragrande maggioranza di coloro che hanno espresso la preferenza per poltrone io tra questi
Non solo non hanno alcuna ostilità per D'Alema ma la considerano un autorevolissimo dirigente del PDS
E sappiamo tutti che moltissimi dei compagni consultati
Hanno chiesto che in ogni caso quale che sia la scelta del Consiglio Nazionale seguano immediatamente scelte di gruppo dirigente capace di valorizzare pienamente anche il compagno che eventualmente non risultasse eletto dunque se la consultazione ha avuto un certo esito non è per un pregiudizio
Quanto meno no nella grande maggioranza dei compagni che si sono espressi
Né mi pare che abbia davvero senso invocare etero direzioni viviamo nella società della comunicazione dell'immagine del ridente che la politica i partiti sono più permeabile ai media del passato e questo vale per tutti e per ciascuno
Per rispondere al quesito che ho posto credo che si debba muovere da i due nodi che il PDS in primo luogo noi che del PDS siamo dirigenti siamo chiamati a sciogliere
Il PDS in primo luogo la necessità di essere sicuro di sé Della sua insostituibilità della sua funzione della sua identità di partito della sinistra che si riconosce nei valori del socialismo democratico europeo che vuole costruire una prospettiva di alternanza di governo e al tempo stesso proprio per realizzare quegli obiettivi il PDS ha urgente necessità di recuperare una capacità di interlocuzione con tutto ciò ed è molto che nel campo della sinistra del progressismo sta fuori di noi
Queste due dimensioni non possono essere scisse
E priva di qualsiasi prospettiva e serietà qualsiasi proposta politica che fosse fondata sullo scioglimento del PDS
E al tempo stesso noi sappiamo che i progressisti italiani sono qualcosa di più del solo nostro partito
Insomma noi dobbiamo riconoscere ciò che sta fuori di noi e i nostri interlocutori debbono riconoscere la corposa realtà politica ed elettorale che noi sia il riconoscimento reciproco è condizione necessaria per ricostruire una strategia credibile per la sinistra
Ebbene qual è il modo migliore per corrispondere a queste due a quelle due dimensioni
Posto che entrambe corrispondono da a una domanda reale e che assumerne una sole negare l'altra sarebbe esiziale non compreso da ampi settori del nostro partito del nostro elettorato
Certo un modo per corrispondere a quelle due esigenze una forte innovazione programmatica che ci vede andare oltre vecchi modi di pensare vecchie categorie interpretative vecchie metodologie di interpretazione della realtà
Così con un altro modo per corrispondere vi è una chiara più chiara strategia politica delle alleanze fondata sull'unità dei progressisti sulla ricerca di una convergenza strategica col centro
E su questi due terreni due candidati ci hanno fornito indicazioni importanti
Fortemente in sintonia che testimoniano della possibilità di una comune costruzione della strategia politica con cui uscire dall'angolo dalla sconfitta elettorale
E tuttavia attenzione anche gli uomini contano
E io ho colto delle differenze nei due discorsi essenzialmente voglio sottolinearne una ce ne sono altre
Il discorso di D'Alema che aveva certo spessore culturale e programmatico che apprezzo e che condivido in molte parti mi è parso volto a rassicurare
Il discorso di Veltroni mi è parso mosso invece dalla preoccupazione di sollecitare tutto il partito a non rinchiudersi su se stesso a sfidare i rischi dell'innovazione a riprendere il cammino della sbocchi
So bene che le due cose si tengono so bene che era assicurare il proprio esercito è condizione necessaria per stare in campo e vincere ma può essere condizione necessaria ma non sufficiente
Ci sono dei momenti e dei passaggi nei quali ineludibile scegliere e occorre misurarsi con la difficile scelta della priorità
Lo sappiamo bene noi che abbiamo fatto la svolta
Non fu una scelta semplice né indolore
Eravamo tutti consapevoli dei prezzi che avrebbe comportato
Conoscevamo bene quel che lasciavamo la grande storia del comunismo italiano e assai di meno sapevamo quel che saremmo diventati eppure non si freno la paura di futuro non si trattenne la tranquillizzante sicurezza delle certezze consolidate
Decidemmo di cambiare di cambiare davvero consapevoli che la decisione stessa del cambiamento era gerarchicamente superiore prioritaria ogni difficoltà
E anzi consapevoli che le difficoltà grandi sul nostro cammino sarebbero state tanto più superate in quanto la scelta di cambiare fosse da noi assunta con determinazione e senza ambiguità
Oggi varate per ciò che riguarda la scelta del segretario siamo in un passaggio non dissimile
Veniamo da una sconfitta una sconfitta che io penso seria vera profonda
Che forse finito subito
Che forse abbiamo pensato di ammorbidire
Con il successo delle liste del PDS
E se io come tutti voi non sottovaluto certo il venti per cento raccolto nostro partito oppure non mi nascondo che l'esito elettorale del ventisette marzo è figlio di sommovimenti profondi mutamenti strutturali sopra strutturale che erano incubazione da tempo le cose ricche che richiama la RAI
è stata una sconfitta sociale come ci dimostra l'ampio consenso elettorale raccolto dalle destre in quei ceti che per lungo periodo si erano sentiti rappresentati da noi
è stata una sconfitta culturale che affonda le proprie radici in un mutamento dell'identità sociale delle gerarchie di valori dei modelli di comportamento che via via sono maturati nel corso di tutti gli anni Ottanta
è stata una sconfitta politica di una strategia che non è apparsa al Paese credibile nella proposta di governo non è davvero poco e non se ne uscirà se facciamo prevalere una dimensione autoreferenziale
Proprio perché la sconfitta è pesante profonda abbiamo vi sono di un'innovazione della stessa intensità di un colpo di reni forte di un impulso vitale che rimetta in moto le molte energie ripiegate frustrate dalla sconfitta
E questo sollecita perciò a mettere in campo oltre che un forte rinnovamento politico e programmatico anche per la nostra leadership la scelta più innovativa più coraggiosa più mobile
Vorrei essere molto chiaro chi mi conosce sa che io non ho mai amato le suggestioni per i partiti leggeri per i partiti di opinione
Ho sempre pensato che la politica ha bisogno di idee forti e di organizzazioni forti e che l'organizzazione non è soltanto la logistica della politica ma è parte stessa della politica
E dunque penso che sia modernissimo voleva un partito radicato di massa capace di rappresentare interessi con robuste relazioni con l'intera articolazione dei soggetti sociali e delle loro rappresentanze ma tutto ciò richiede a maggior ragione
Una forte innovazione in chi guida questo processo in chi lo dirige
E anzi io sono convinto che la rassicurazione che è un'esigenza che si era tanta parte del partito che è fondata può essere oggi tanto più efficace in quanto non trasmetta la sensazione di un arroccamento ed è per questo secondo me che la consultazione avuto quelle
Non credo davvero che i tanti che hanno indicato Veltroni sino indifferente insensibile prospettive del PDS
Lo sono al contrario sono preoccupati sensibili tanto quanto coloro che hanno indicato altri candidati ma hanno avvertito la necessità di indicare una scelta di forte innovazione come il modo migliore anche per ridare sicurezza il senso al partito sei militari
Credo che sia queste le ragioni con cui ciascuno di noi
E la propria valutazione libera autonoma è chiamato a misurarsi e poiché io condivido questo modo con cui hanno ragionato molti compagni per questo penso che la candidatura
Di Walter Veltroni sia quella più utile al PDS non dico Walter me lo consentirà che Veltroni sia il miglior segretario possibile
Ne so se D'Alema sarebbe il migliore possibile altra parte inseguire la definizione di migliore a parte le reminiscenze storiche si entrerebbe in un campo di valutazioni soggettive assai opinabile
So che oggi Veltroni segretario più utile perché il suo percorso politico in questi anni è stato di assoluta e costante coerenza con la svolta le ragioni fondative del PDS e per questo sarà capace di far riprendere al PDS suo cammino
Perché mi pare possa offrire al partito una sicura certezza sulla sua funzione insostituibilità e al tempo stesso offrirà tutto ciò che sta fuori di noi la garanzia che il PDS guarda oltre i propri confini e crede davvero in una prospettiva più ampia
Perché mi pare che abbia dimostrato di essere capace di assicurare una capacità di direzione che restituisca al nostro partito una normalità democratica una certezza di lite di funzione degli organi dirigenti
Come si vede ho concluso il mio ragionamento tutto politico
Non c'è nei confronti del compagno D'Alema nessuna sottostimare la sua forza politica della sua stoffa di dirigenti
Credo anzi è questo PDS abbia bisogno dell'intelligenza dalla capacità di re direzione dell'autorità di D'Alema
E mi pare che il modo stesso in cui fin qui il nostro dibattito è stato impostato dai candidati e si sviluppato saprà subito liberarsi di qualche inutile quanto inevitabile nervosismo degli ultimi giorni per costruire una soluzione unitaria del gruppo dirigente
Prospettiva che io ritengo vada in ogni casa perseguita anche se l'esito del Consiglio nazionale fosse diverso da quello che mi auguro
Con anch'io ripeto di invito sommessa apriamo lo sarà sempre meno a non sfondare i tempi perché siamo ancora tantissimi il compagno
Fassino strane sfrondato di von stridenti però ha già annunciato en passant nativo di Sergio Cofferati io penso di poter fare anche di Bruno Trentin in saluto ed entrambi saluto Nicola Morra
Cofferati nell'interesse dei lavoratori e del Paese
La parola al compagno Ranieri che crediamo mediante le sentenze
Noi siamo a questo tornante difficile delicato perché veniamo
Da una duplice sconfitta elettorale
Questo dato non può essere rimosso
Per questo motivo ritenevo che la via più giusta e più utile per un rinnovamento del gruppo dirigente fosse il congresso
Di fronte al nuovo infatti vi sono nudi strategici risolti
Da cui dipende l'avvenire del partito
Riguardano l'esperienza del PDS il suo profilo strategico la sua collocazione
E mi preoccupa pensare che separando la scelta del segretario da un trasparente confronto di linea politica
Possano essere rimossi in odi di strategia e di innovazione politica non più rinviabili
Se così fosse si esporrebbe il partito a nuove cocenti delusioni
Perciò
Credo che occorra vincolare la decisione del nuovo segretario allo svolgimento in tempi brevi dell'assise congressuale
Certo non intendo sottovalutare la novità di questo Consiglio nazionale
Decidiamo sulla base di un'esplicita caratterizzazione degli intenti politici dei candidati alla segreteria
Intenti che sono stati annunciati
Ora ognuno con onestà intellettuale e politica ne deve trarre le conseguenze
Io lo farò ma una premessa e necessaria
Io penso che molte suggestioni illusioni convinzioni che hanno fatto da sfondo alla esperienza di questo gruppo dirigente
Vanno coraggiosamente messa in questione
La mia convinzione e che gli impacci di questi anni hanno la propria origine in alcuni aspetti politici e culturali del tipo di rinnovamento avviato già con il diciottesimo congresso del PC
Aspetti che hanno contribuito alla ambiguità della nuova formazione nata a Rimini
Penso
Che è stata una illusione proprio di una parte decisiva di questo gruppo dirigente
Pensare che la fuoriuscita dalla vicenda comunista potesse avvenire in una direzione diversa da quella cui la storia la politica
E la stessa esperienza del PC ci obbligavano
C'è la costruzione di una forza democratica della sinistra collocata nel socialismo liberale dal netto profilo di governo in netta ed esplicita rottura con ogni suggestione massimalista
Una forza che avesse il coraggio di anteporre l'obiettivo storico della costruzione di una sinistra adatta al governo al mito residuo dell'unità della sinistra
Non sono certo mancati i gesti di coraggio di questo gruppo dirigente che ha retto il partito lungo quattro congressi e quasi dieci anni
E di ciò va dato merito ad Achille Occhetto ma il processo verso il rinnovamento è stato tortuoso
E vi sono stati scartati a cui abbiamo pagato troppi prezzi politici
Nonostante ciò il PDS una forza importante che ha dinanzi a sé un'impegnativa sfida politica contribuire a costruire un'alternativa di governo al centrodestra
Penso che altrimenti sarebbe la sua irrilevanza e il suo declino per questo la soluzione dei nodi politici e strategici che hanno ostacolato il cammino di questi anni non è più rinviabile
Occorre quindi che sia chiaro è percepibile l'indirizzo politico del partito
Ecco perché io non ho apprezzato l'insistenza che da più parti si è fatta sulla comunanza di orientamento tra i due candidati
Noi oggi siamo chiamati ad un rinnovamento di linea di stile di direzione di profilo strategico
Non dobbiamo solo cambiare spalle al fucile
Dobbiamo scegliere una politica e dunque chi esplicita un indirizzo
Abbiamo ascoltato gli intenti dei candidati abbiamo posto questa condizione alla nostra scelta potevamo ripeto e seguire una strada diversa
Ma se questa resta il criterio della scelta bisogna essere conseguenti decidere su ciò che abbiamo ascoltato questa considerazione porta a me e ad una scelta non facile
Io riconosco che soprattutto nell'illustrazione fatta dal compagno D'Alema
Ho trovato esplicite considerazioni critiche ed autocritiche sulla condotta di questi anni è soprattutto indicazioni sulla collocazione politica del PDS nella fase nuova che siate
Non è vero che il nostro problema è solo di immagine
La vera sconfitta dei progressisti avvenuta su un terreno eminentemente politico di credibilità e affidabilità della coalizione sul terreno della proposta di governo tante cose mi dividono e mi divideranno dal compagno D'Alema
Ma egli ha posto il problema che per me è dirimente la priorità della costruzione di una forza coerente di governo anche anteponendo tale obiettiva di indistinta unità delle sinistre
Egli ha sottolineato inoltre un punto decisivo la collocazione politica del PDS
Il riconoscimento di questo purché questo problema c'è equivale ad un autocritiche critica esplicita circa la condotta di questi anni
Ma collocazione collocazione del PDS
E quella di una sinistra di governo analoga a quelle prevalenti nel panorama occidentale una sinistra che svolge una propria autonoma funzione verso l'aria degli elettori moderati
Apprezzato il modo in cui è stato posto quindi il problema del rapporto con il centro non si tratta solo di alleanze politiche non si tratta solo di un rapporto con il centro oggi all'opposizione segna il Partito Popolare
Il problema è quello di un profilo del PDS dell'alleanza di progresso capace di per sé di un'azione politico verso quella forze sociali quell'aria elettorali di centro la cui conquista è stata la leva per l'affermazione l'attuale coalizione di governo
Non è vero che questo sia un problema solo del Partito popolare o disegni
Questo è il terreno anche per la sinistra decisivo
La prospettiva politica del PDS dei prospetti di e dei progressisti si colloca così in quello spazio di sinistra democratica moderata e liberale che è l'unico possibile per competere nella sfida decisiva del Governo
Ed è questa collocazione del partito che definisce un'identità non chiusa o l'abile del PDS
Su questo punto si svolge anche la dialettica nell'aria progressista
Io non credo che il tema di oggi sia quello del partito democratico noi dobbiamo anzitutto dare una base sociale coerente alla coalizione di governo che aspiriamo a costruire a questo punto di vista il nostro problema e quello di un forte radicamento laburista e al tempo stesso di una coraggiosa apertura al grande tema del rinnovamento liberale che la politica della sinistra
Sono queste le cose su cui da tempo alcuni di noi danno faticosamente scrivendo e ragionando non lo so se sto forzando un ragionamento in ogni caso per me è decisivo che in questa direzione si sviluppi la nostra ricerca e questa direzione il terreno su cui io auspico da tempo che il PDS si collochi cioè quello di un riformismo socialista audace ed innovatore
La verità è che la sinistra italiana non potrebbe reggere mortificando il retroterra sociale organizzato che ne fa da ancoraggio il grande problema che abbiamo dinnanzi al rinnovamento strategico di tale retroterra la costruzione di un sindacato unitario di una nuova democrazia economica
Il rinnovamento delle politiche di solidarietà la riforma dello stato sociale con un nuovo equilibrio tra solidarietà ed efficienza il rilancio di una politica affidabile e convincente per l'impresa in tutte le sue espressioni
Ecco io traggo da dunque la conseguenza
Il mio ragionamento votando a favore di questo indirizzo
E nella scelta del segretario del partito che questo indirizzo ha espresso pur riconfermando il mio affetto la mia stima per il compagno Veltroni lasciatemi però dire ho concluso che il mio voto
Non è privo di una certa inquietudine d'amarezza
Faglia politica c'è stato spesso faziosità si è fatto ricorso avversioni caricaturali delle posizioni innanzitutto di quelle che è stata definita la destra del partito
Diciamo la verità su questo punto non vi sono stati innovatori e conservatori ma ha continuato a pesare il residuo di una vecchia mentalità tutto ciò rende difficile la mia scelta ma non mi impedisce di compierlo sapendo che riaprirsi di una lotta politica esplicita e trasparente nel corso della quale i miei riferimenti politici e ideali resteranno monotona mentre quelli di sempre evita la lotta politica sorda e opaca a cui abbiamo assistito e permetterà un confronto congressuale Franco leale e secondo grazie
Sarà l'accompagna in vista si preparino a Foligno
Ma io molto apprezzato l'equilibrio dell'intervento dagli interventi dei due candidati segreteria
E l'impegno che ambedue hanno assunto
Di non
Portare delle divisioni che pure esistono e che sono emerse con chiarezza alle conseguenze ultimo
Devo dire comunque compagne che questa l'assicurazione non mi hanno affatto tranquillizzato
Io penso che il modo con cui si è sviluppato questo dibattito
E
Diciamo le modalità che con le quali certe posizioni si sono andate radicalizza andrò anche sul piano personale secondo dinamiche tipiche di un partito
Al quale appunto io non appartenevo ma che conoscevo mi fanno temere che invece noi possiamo essere all'inizio di una contrapposizione che alla mi ha richiamato alla mente
Quella che accadde subito dopo la svolta del dell'ottantanove
Dico questo perché rendono esprimo soltanto una convinzione personale molti di noi che sono venuti alla PDS
In base a quella svolta nove su vissuto questa fase con un senso di estraneità crescente e di preoccupazione malessere crescente
Allora fin che le le cose sono siamo ancora in tempo a controllarle fosse bene riflettere su queste dinamiche sul significato profondo che cominciano adatta vive dietro le differenze di toni mole
Le accentuazione no di problemi che vengono fatte dai dai candidati
La sconfitta elettorale le dissi le dimissione di Achille Occhetto hanno
Un significato preciso
E se segno una conclusione di una fase della storia del PDS
E la necessità di ridiscutere il progetto il il progetto stesso che aveva portato alla alla fondazione di un nuovo partito le ipotesi di base su cui quel partito e nato vengono o vengono messe in discussione
è assolutamente ovvio che il problema riguarda l'intero gruppo dirigente non si tratta soltanto di sostituire un segretario le dimissioni hanno posto sul tappeto a questa questione
E questa è una questione che non si può affrontare guardando guardando solo il le prospettive future immediate senza e senza una analisi profonda e seria del passato recente
Perciò io ritenevo che la soluzione naturale fosse da ricercare nel congresso del partito
Poi poiché questo non è stato possibile e inevitabile che la nomina del segretario qualunque essa sia sarà soggetta a una verifica prossima questa verifica non sarà solo formale
Esistono problemi non risolti nella linea politica del partito
è stato detto da tutti umano ritornello che le potenzialità della svolta non sono state col ebbene io vi dico come io ho vissuto in questi in questi anni appunto questa vicenda
E il i punti che per me sono rimasti incomprensibili sono sono tanti tantissimi si comincia con la scelta del tutto assurda di aver voluto fare due congressi quando ne bastava uno
Sì continua con un ruolo esasperato dato autorizzazioni correntizie e alle mediazioni inevitabile
E questo si è immediatamente trasferito in una scarsa coesione dei gruppi dei gruppi dirigenti che abbiamo che abbiamo tutti i rischi
Cioè qui il problema della della incompiutezza della della svolta non si può ridurre compagni a una questione di eccesso di leadership o di mancanza di frequente riunione degli organismi dirigenti e qualcosa di di ben più profondo vi è stata una selezione casuale talvolta arbitraria e spesso del tutto inadeguata dei gruppi dirigenti
Sì è andata via via creando una chiusura in questo partito che era nato per essere aperti e per coinvolge nuove nuove forze
Vi è stata una scarsa utilizzazione talvolta una modificazione delle forze venute venute dall'esterno che pure tanto avevano cominciato a contribuire in una in una
Prima prima fase queste forze ora appaiono sempre più confuse e in un così distratte se non in via di smobilitazione
E questo e un pericolo a mio avviso che gravissimo se non c'è un un segnale di inversione di tendenza evidente e se non c'è un'attenzione verso questo a parte importante del partito che e importante all'interno e all'esterno del partito e beh dico c'è un rischio serio di implosione che noi siamo ancora in grado in grado aveva di evitare se sapremo usare il cervello anziché le le emozioni
E così si possono fare valutazioni critiche sulla frase gli ultimi due anni dalla vicenda del referendum con le alleanze possibili e che non sono stati realizzati dalla vicenda che è stata anche qui io dico data dell'entrata
è uscita e mancato ingresso nel governo Ciampi perché questo aveva va poi il punto il punto vero non era sbagliata tanto l'uscita in quel momento star sbagliato il fatto di non essere stati in grado avendo vinto avendo ottenuto quello che chiedevamo di rientrare in quel governo che paghiamo dovuto sostenere e anzi abbiamo finito a farci carico anche delle insufficienza di quel governo
E e arriviamo poi alla legge elettorale
E arriviamo al programma elettorale ha scritto all'ultimo momento e che poi non è stato no non siamo stati in grado di trasmettere Sterling perché quello che di noi si è capito resteranno era l'esatto contrario di quello che noi avevamo laboratori ramo opuscoletto e dove avremmo dovuto propaganda
Quindi esistono problemi politici molto seri
E anche quello quello fondamentale in questo momento e e in che direzione andare noi abbiamo sostanzialmente due opzione che ci vengono poi anche indicate dall'estero
Luna dice il problema del PDS quella di riorganizzare la sinistra italiana e quindi di muoversi nella tradizione a sinistra italiana in perseguendo l'unità delle forze la sinistra italiana
E aree questa a questa
Diciamo proposizione si collega automaticamente l'altro
Dice quindi il PDS non sarà mai
Una candidato credibile alla guida di un'alternativa di governo in questo Paese
E io vedo con preoccupazione che questa cosa DNA accolta come come ovvia naturale non solo nella fase attuale perché così è ma anche in via di principio
E questo è appunto l'idea della sinistra minoritaria e quindi destinata esclusivamente a portare acqua al mulino al Tour
E l'altra e invece il tentativo di caratterizza questa fossa con una forza della sinistra e di lanciarla di allargarla verso alleanze alleanze più vaste che sono ovviamente alleanze sociali su questo sono assolutamente d'accordo col compagno RAI tre sono alleanze basate sulla sul analisi della Società italiana delle forze in gioco degli interessi delle classi
Ma e poi sono anche sono anche alleanze politiche né non possiamo pensare di fare alleanze sociali prescindendo dalle dal punto di vista da aspirazione delle convenzioni e dei di anche poi coloro che dovrebbero essere i nostri potenziali alleati
Politici
Queste due esigenze quella dell'unità della sinistra e quella di un allargamento delle alleanze possono ovviamente non è sono incompatibili
A condizione che lo l'obiettivo di coinvolgere in questo processo le fosse sono oggi alla nostra politica non ci condizione non diventa di tutti una una un'ossessione non diventi una palla al piede come troppo spesso è accaduto in questi anni
Io
Unico non ricordo dell'esperienza i laburisti inglesi dopo la sconfitta subito la prima sconfitta subita dalla signora Thatcher
Oltre i nove della possibilità di una tendenza a una chiuso
Jonathan tendenza al ripiegamento su se stesse un ripiegamento che si dice organizzativo ma ma che poi inevitabilmente tende tende anche a diventare a diventare politico se questo avviene io penso io penso che sarebbe sarebbe appunto la fine del del nostro del nostro partito quindi guai a compiere scelte che adesso l'impressione di una chiusura come appunto all'interno o di un di un retroterra politico che peraltro non è più neanche sicuro
E quindi è necessario invece andare avanti e andrà avanti con coraggio a meno che non si abbia un'alta analisi della situazione
E che e cioè che i giochi sono fatti per i prossimi dieci quindici anni e che quindi oggi non rimane che raccoglie le nostre forze per poi provare a ripartire un domani tutta che sanno fanno fosse non si fidi
E qui appunto io etichettò con ultimo punto chiudo
E non si pone il problema dell'organizzazione anche qui sono state dette le cose giustissime io penso che l'organizzazione
E la politica sono la stessa cosa mi pare che lo diceva Fassino senza organizzazione non si porta a compimento nessun progetto politico
Ma da qui a
A dire che l'alternativa
Quindi rifiuto totalmente quello che pure è stato detto che l'alternativa e tra un patito del leader un partito organizzato il problema è come si organizza un partito moderno in un sistema elettorale bipolare
E quindi se
La tradizionale organizzazione del partito e e quella è quella giusta oppure no e se invece non si debbano fare innovazioni profonde su questo terreno
Sul quale nessuno sta sta riflettendo che possono invece aprire aprire prospettive prospettive molto impotenti per per il lavoro il lavoro comune
Quindi concludendo compagni io penso che
Noi ci dobbiamo tutti vendere
Conto della
Della posta in gioco
E dobbiamo e questo lo devo fare tutte e due i candidati lo doveva fare il segretario che sarà eletto
Ma se se il processo di divaricazione
E di differenziazione che cominciato emergere andasse avanti con evitino in cui ha proceduto in questi in questi giorni io io penso che si arriverebbe a quello risultato che tanti volevano che fino adesso siamo siamo riusciti ad evitare cioè alla dissoluzione di questo grande partito della sinistra italiana
La parola al compagno Bassolino si prepari Claudia Mancina
Non c'è
Volevano avere problemi con
La elezione
Del nuovo segretario del partito
Dopo le dimissioni del compagno Occhetto
Che tutti dobbiamo ringraziare per il contributo importante che ha dato al partito e al Paese in questi anni
è solo il primo ma importante atto di un processo più generale
Di un rilancio coraggioso
Del PDS della sinistra delle forze democratiche italiane che vogliono riuscire a candidarsi a governare
Perciò il mio augurio è che domani si reca il segretario
E che domani stesso si decida la data per il prossimo autunno del congresso
Di un congresso
Non sul PDS
Ma di un congresso molto aperto un congresso sull'Italia sul Paese
Su quelle che io chiamerei le virtù e i vizi degli italiani
Su quel Paese reale che spesso scopriamo dopo in grande ritardo
Un congresso che ci aiuti a quello che io reputo essenziale e c'è una innovazione molto radicale e profonda di cultura e di modo di essere
Di cultura superando vecchissimo vecchi schemi
Un certo snobismo e una certa astrattezza della sinistra italiana
Una sinistra che si sorprende
Prima per il successo della lega
Un movimento rozzo
E dunque quasi impossibilitato a raggiungere una certa forza
E poiché il successo di un movimento nuovo come quello di Berlusconi
Una profonda innovazione culturale che guardi al paese reale
Ed il modo di essere del partito nel Parlamento nelle istituzioni locali nel Paese
Per poter meglio confrontarci con il governo e soprattutto con un i processi reali che di stanno dietro
Veltroni prima e D'Alema dopo
Hanno detto di un governo quello attuale debole e pericoloso
Devo dire per verità e sincerità che io ho qualche dubbio su questa definizione
Questo governo ha una sua forza
Soprattutto in Berlusconi
è stato in grado in campagna elettorale e adesso di mettere in campo straordinarie importanti risorse organizzative che tra i progressisti italiani si sono troppo sottovalutata
è riuscito in campagna elettorale a portare avanti un uso intelligente della legge elettorale il più intelligente di questa legge elettorale
E a mettere in campo una capacità programmatica anche simbolica come occorre fare e politica
Riuscendo ad unire forze molto diverse fra loro
E a parlare ad un Paese che si sentiva bloccato e volevo uscire da Tangentopoli in un momento nel quale già cambiava il vento
Anche sul pericoloso che esprimere qualche dubbio
In questo momento in questa fase
Perché il governo attuare un miscuglio Complesso di vecchie cose
E stiamo attenti anche di speranze e di forze sane
E Forza Italia è riuscita a porsi come un singolare Partito sociale
Di autorappresentazione Diretta senza più vecchie mediazioni di ceti di forze importanti del Nord di sub di un paese come il nostro
Naturalmente esistono eccome le contraddizioni e i problemi per questo governo contraddizioni da non sottovalutare ma io starei attento a non perseguire illusioni che in tempi rapidi si può riuscire a invertire ciò che in corso soprattutto credo dobbiamo vedere quella che io ritengo la principale contraddizione di questo governo
Che io definirei una contraddizione con se stesso e cioè coll'esercizio di governo
Con il fatto che non sono ancora una classe dirigente
E che sono e devono essere io credo alla prova del governo
Nello scegliere del governare deve selezionare
In questo senso
Anch'io penso qui che noi non siamo affatto ad una svolta irreversibile di periodo lungo ad un regime e che il cammino della sinistra è difficile ma che è possibile ricostruire un campo di forza
Se noi sapremo mettere in campo una doppia sfida la sfida dell'opposizione dei partiti e dei movimenti ma sfida di un'opposizione che si candida a governare
In questo senso io penso che noi non dobbiamo e non dovremo fare tanto una interdizione quotidiano
Che non dobbiamo offrire alibi a chi deve affrontare la prova del governare e che invece
Su alcuni temi di fondo che attengono alle regole dobbiamo fare battaglie più forti di quelle che non siamo riusciti a fare in queste settimane esempio
Le dichiarazioni sul possibile scioglimento delle Camere
Da parte della seconda autorità dello Stato richiedevano da parte secondo me una reazione molto più forte perché si toccano questioni delicate e istituzionale e se il presidente del Senato pensa quelle cose dobbiamo dirigere con forza ha il dovere di parlarle riservatamente innanzitutto con il capo dello Stato ben prima che alla stampa estera
Perciò io parlo di una sfida di un'opposizione rigorosa e poi è molto che la sfida del governo del governo già in atto ed il quale ci accorgiamo poco nella sinistra italiano
Del governo locale
Cittadino e regionale
Che secondo me può e deve essere la principale nostra risorsa
Il principale punto di applicazione eccetto Milano
Dove però la giunta leghista incontra crescenti difficoltà
Nelle i principali grandi città italiane noi abbiamo un governo di forze progressiste e di sinistra
E ormai anche in alcune regioni incomincia a costruirlo e dobbiamo saperlo fare bene senza trasformismi e in modo efficace un rapporto con cattolici democratici
Si andrà avanti un processo di questo tipo
E per me è come dimostrano anche recenti dati amministrativi può andare avanti ancora nei prossimi mesi tutto questo il governo cittadino e regionale può essere una grande forza sì questa forza si muove in modo giusto
E cioè non come opposizione ma come governo
E se i rappresentanti di questa Amministrazione si muovono come uomini di Stato e in un clima di correttezza e di collaborazione istituzionale con il Governo nazionale questa io penso che possano essere per noi la carta principale
E secondo me il solo in questo modo
Si può poi superare il limite di poter essere anche come PDS Forza di governo a livello nazionale se cioè per la prima volta nella storia del Paese riusciamo a dimostrare nel centro dell'Italia e da tanti anni
Ma anche contemporaneamente nelle del Nord nel sud e nelle isole una capacità di governo più forte di quella che capaci di esprime il governo nazionale
Se è così
Allora io penso che si tratta di pensare anche al partito in altro modo rispetto al passato
E di ragionare sul partito unico come siamo oggi
Fondamentalmente gli iscritti
Come se stessimo avvinti a trent'anni fa
E nessun peso leggi elettori
Nessuno i dirigenti secondo i metodi classici e scarso peso
Del grande cerchio di di eletti del partito
Dunque il come siamo oggi
Né il suo superamento di scioglimento in qualche cosa di indistinto
Ma invece un'altra scelta
Quella di creare socialmente e culturalmente e politicamente un grande campo di governo di forze alternative che si candidano a governare di forze sociali di valori di aggregazioni politica
E dunque cercando di unire pazientemente
Forse di sinistra e progressista
Senza pregiudiziali ideologiche preventive ma con il Riccone di chi vuole essere alternativa di governo e al tempo stesso costruendo un rapporto vero con forze di centro che secondo me sono giustamente gelose della loro autonomia e devono condurre una loro autonoma opposizione
Quello a cui io penso insomma una doppia unità o per meglio dire un rapporto tra due unità e il leader di uno schieramento unitario largo che si candida a governare dico con franchezza la mia opinione
Non può secondo me comunque essere il leader e il segretario del Pd adesso
Io questo lo ritengo un errore
Il leader che si candida a governare il Paese può vinile da altre esperienze legittimamente
Può essere un iscritto al PDS
Può essere il leader di un sindacato unito
Se come io mi auguro si riuscirà a costruire nei prossimi anni un grande sindacato unitario aperto e dialogante con forze produttive e di borghesi italiana
Può essere un uomo di governo di una realtà dove c'è una più consolidate in lunga esperienza di governo
Al PDS e al suo segretario
Noi dobbiamo attribuire un compito importante ma più limitato
E qui viene secondo me il problema della scelta del segretario
C'è stato una consultazione larga
Impropriamente definita sulla stampa come metodo Bassolino per la verità le compagne e compagni del coordinamento sanno che io ho proposto una consultazione molto larga
Ma con la variante che la direzione si svolgesse prima e dunque con una consultazione larga che si svolgesse
Dopo che essi esprimevano opinioni più politiche
Sui prossimi mesi e sui prossimi anni
Secondo me Diversity compagni in periferia e al centro non si sono espressi anche perché aspettavano giustamente e legittimamente che si aprisse un confronto più
Politico la mia opinione i in ogni caso e concludo
E che D'Alema e Veltroni sono due forze essenziale
E secondo me lo dico con assoluta sui sincerità e tutti e due possono fare bene il segretario del PDS
Il secondo me hanno sbagliato e sbagliano i compagni che pensano che uno solo possa farlo e che l'altro sarebbe comunque causa di rovina pelle il partito in un clima di maggiore serenità si poteva riuscire a trovare il modo di valorizzare tutti e due avendoli ascoltati con attenzione
La mia opinione è che alla guida del partito da Lema appare più adatto e politicamente più soldi e Veltroni cosa non di meno
Poteva meglio e può meglio essere secondo me
Importante uomo di frontiera per come io ragiono sul Paese tre PDS altre forze e dunque uno dei principali costruttori di un largo schieramento
Così la pensavo e così la penso per D'Alema vuole anche dire con le schiettezza
C'è un problema esterna
Secondo me D'Alema su questo deve fare una riflessione anche autocritica
Perché forse non ha reagito abbastanza ad una certa immagine che si andava formando e consolidando
Ma io penso che abbia l'intelligenza per poter cambiare e correggere e penso che proprio perché a una complessa esperienza di un partito pur fare i spingere il partito ad una politica aperta e coraggioso
E penso che D'Alema se eletto segretario può stupire chi pensa che rappresenterebbe un arroccamento a volte succedono cose di questo tipo
Comunque se la maggioranza del consiglio nazionale sarà per Walter Walter può essere certo che avrà il mio appoggio pieno e completo
Se il Consiglio nazionale penserà invece come penso io
Che è più utile e più giusto in questa fase eleggere D'Alema segretario io mi apre sono certo che lavoreremo unitariamente tutti quanti per rilanciare il PDS la sinistra e soprattutto permette di a servizio di un paese come il nostro
Nata era la Claudia Mancina libertari Vincenzo Vita
Non sa
Indenni
Io sono tra coloro che fin dalla prima riunione del coordinamento politico si sono pronunciati per la necessità che l'elezione del segretario fosse frutto di un dibattito politico congressuale
E non per la sciocca idea che i candidati
Dovessero far conoscere meglio le loro posizioni e opinioni politiche conosciamo benissimo le figure politiche la storia politica dei due candidati anche di eventuali altri che fossero stati presentati non è questo il problema
Scegliere il Congresso significava cogliere l'occasione è data dalle dimissioni di Occhetto per avviare finalmente quella discussione di linea di prospettive di culture che doveva essere aperta almeno dopo le elezioni di marzo e che invece non c'è stata
La scelta è stata di verza siamo qui oggi per eleggere il nuovo segretario
Ma io credo che la mancata discussione pesi su di noi e sull'intero partito
Vorrei perciò esplicitare alcuni punti che riguardano che spiegano il mio modo di stare in questo passaggio delicato perché vedo un rischio nella rapidità innaturale di questa procedura il rischio che al posto di una discussione politica che può essere anche aspra ma produttiva
Vi si è invece una sorta di resa di di resa di conti
E niente sarebbe più misure più negativo per il partito e anche credo per la sinistra italiana nella quale siamo parte così importante
Il primo punto sul quale io credo di dovere dire la mia opinione quello delle dimissioni di Occhetto
Io devo dire che su questo punto ritengo in affetti sono d'accordo con D'Alema
Che queste dimissioni siano state un errore
Per il momento per il modo traumatico in cui sono state presentate un gesto che non ha fatto bene al partito
Non penso però che a partire da ciò si possa trasformare la riflessione sulla sconfitta e sulla situazione politica attuale che anch'io come altri hanno detto penso sia una situazione aperta fluida
Ricca di incognite e di possibilità
In una notte non penso che si possa trasformare questa riflessione in un teatrino di buoni e cattivi
E questo lo dico ad ambedue le parti in verità qui non ci sono buoni e cattivi c'è un gruppo dirigente del PDS
Dolorosamente segnato dalle vicende di questi ultimi anni
Nelle quali le responsabilità non stanno da una parte sola ma sono molto ben distribuite
Io vedo responsabilità di Occhetto responsabilità di D'Alema
Vedo anche responsabilità
Delle dei cosiddetti quarantenni degli uomini e delle donne della svolta tra cui mi metto anch'io per la mia piccola parte
E dall'intreccio di cui tutte queste responsabilità si è prodotta la semiparalisi che abbiamo vissuto
L'asfissia della vita democratica
La implosione decisionale degli organismi e quindi il progressivo deperimento della capacità di direzione del partito
Io credo che in questa direzione vadano cercate anche le ragioni della sconfitta anche se naturalmente ci sono questioni di innovazione programmatica ci sono questioni di scelte politiche ci sono soprattutto enormi questioni di schieramento
Ma su tutte queste cose
Molto sapevamo molto abbiamo detto molto abbiamo scritto non c'è stata però la capacità di trasformare le idee anche programmatiche in idee forza non c'è stata la capacità di rendere visibile una proposta politica
Io credo che questo non sia stato una un difetto di strategia ma un difetto di direzione dovuto appunto alla all'intreccio reciproco di tanti limiti e di tante responsabilità
Le dimissioni di Occhetto hanno fatto precipitare questa situazione nella forma che abbiamo visto la risposta tuttavia non è stata negativa
Io considero che la consultazione pur essendo nata come una sorta di via di mezzo rispetto alla richiesta di partecipazione della base
Abbia di fatto funzionato bene cioè abbia funzionato come un reale strumento democratico perché come tale è stata usata dai compagni coinvolti
Che hanno inteso mi pare che non si trattava di scegliere Miss Italia
Non si trattava di fare una scelta di immagine ma di scegliere invece il segretario più adatto alla situazione attuale nelle condizioni date
Io ritengo perciò che la consultazione sia stato un fatto positivo è vero
E il suo risultato anche se certo non è vincolante per le decisioni di questo organismo ha tuttavia un peso politico un peso che non può non esercitarsi sulla coscienza di ciascuno di noi
Abbiamo sentito i due candidati esporre i tratti di proposte politiche che anch'io come De Giovanni come altri non considero equivalenti
Certo sono proposte politiche che si originano dall'interno dello stesso gruppo dirigente non possono essere estremamente divaricate non abbiamo noi un problema di identità di fondo come può essere per i Popolari andare da una parte o andare dall'altra non evidentemente questo c'è però una differenza nelle linee di sviluppo e di tendenze e di tendenze indicate
Una differenza che mi pare riguardi precisamente quello che il problema politico fondamentale che ne abbiamo di fronte cioè il rapporto sinistra centro
Io vedo nella proposta di D'Alema una tendenza al rafforzamento di un'identità politica e di una cultura della sinistra che vada poi a incontrarsi con un centro che a sua volta si organizza e si rafforza da sé separatamente
Incontrarsi e a fare compromessi questa il concetto più volte usato evocato da Massimo D'Alema
Io non considero questa prospettiva adeguata al momento e al futuro soprattutto da costruire non considero questa prospettiva adeguata al problema della costruzione di una posizione del tutto nuova come tanti compagni hanno detto qui ad una destra che anche se del tutto nuova rispetto alle precedenti esperienze
Credo che per fare una così una opposizione nuova nuova non basta riferirsi a un metodo dive non è un problema metodologico
Solo ma è un problema di culture politiche e quindi penso che quello di cui abbiamo bisogno nel rapporto sinistra centro
è una forte innovazione politica e culturale nella quale si vada oltre il compromesso e anche oltre la contaminazione
Per ridefinire alla radice un patto tra democratici io vorrei chiamarlo così un patto tra democratici che come già è avvenuto dopo la guerra può dare origine oggi a una nuova fase della vita nazionale
Questo sarebbe annacquamento perdita d'identità io non credo
L'identità culturale della sinistra fondata su idee e valori di equità di eguaglianza di solidarietà
Non viene meno anzi è più che mai forte oggi così come non credo venga meno l'identità di centro sia cattolico sia laico
Il punto è che il rapporto tra le identità non può più essere inteso come finora non può essere un rapporto tra potenze separate
E quei valori costitutivi della sinistra
Devono misurarsi con esigenze e bisogni del tutto diversi da quelli a cui hanno risposto nel passato e quindi devono produrre idee politiche diverse e io credo che nel produrre idee politiche diverse ci dobbiamo incontrare più direttamente con altre identità
Culturali e politiche
La svolta dell'ottantanove indicava una prospettiva di di questo genere una prospettiva di confronto ravvicinato fra identità culturali e politiche
All'interno della sinistra ma non soltanto all'interno della sinistra indicava invece a me pare proprio questa strada di incontro tra democratici anche al di là dei confini della sinistra senza Anna appannare o cancellarne l'identità e io credo che solo perché c'è questo alle origini del PDS il PDS ha potuto superare non indenne certamente ma superare restando ben vivo
La rovina dei partiti della Prima Repubblica
Perciò oggi per me è l'unico criterio possibile in una scelta tra compagni che stimo entrambi tutti gli stimiamo entrambi insomma e quello della continuità e anzi dello sviluppo più coraggioso dell'idea originaria del PDS
E del suo Progetto un progetto incompiuto è stato detto lo diciamo per la verità da molti anni io vorrei dire un progetto da compiere proprio da compiere da rilanciare da approfondire
Superando i limiti che non sono solo quantitativi sono limiti di concezione limiti di innovazione che hanno appunto impedito finora questo progetto di compiersi
Allora se questo è l'unico criterio che io seguo nel fare una scelta che in sé una scelta difficile la mia scelta non può essere per D'Alema nonostante l'indubbia alta caratura della sua figura politica
La mia scelta per Veltroni ma anch'io come altri compagni voglio dire che il segretario che uscirà
Eletto da questo da questa riunione del consiglio nazionale chiunque egli sia sarà il segretario legittimo di tutto il partito e avrà il contributo di tutti noi
Grazie alla parola Vincenzo vita si prepari Livia Turco
Livia e pregato di avvicinarsi al palco
Solo se ha un giro troppo lungo
Ma avrei preferito una discussione politica più approfondite
Un itinerario congressuale vi dico subito
Ed è una testimonianza che porto qui di imbarazzo e contrarietà rispetto ad un metodo che si è scelto
Avrei preferito che un dibattito di questa delicatezza
E di questo rilievo per la sinistra italiana per l'insieme dell'Italia
Potesse svincolarsi da una scelta su due persone che entrambe stimo
E di qui considero assolutamente essenziale il contributo oggi e nei prossimi anni per il mondo democratico italiano
E credo anche che questa mancanza
Questo limite di metodo abbia già inciso consentitemi nella stessa natura del dibattito che stiamo svolgendo
Ho visto in modo preoccupante riaffiorare
Delle antiche logiche di schieramenti interni
Che mi auguravo superate
E che sono state causa non piccola
Dei problemi che abbiamo vissuto con il Partito democratico della sinistra
Dopo la svolta
Sul cui valore anch'io credo forse la storia dell'urina tu di più di quanto potesse apparire all'inizio e di cui va dato atto ad Achille Occhetto
Ma che dopo la svolta avevano forse un senso
Più determinato
E che oggi invece appaiono come dei residui
Che un partito moderno non può più consentirsi
Credo che sia mancata soprattutto una discussione in questo ultimo scorcio della nostra vita politica e dopo risultati elettorali assai preoccupanti una discussione approfondita sulle ragioni
Di queste sconfitte
Una discussione non effimera o legata
Ad una politologi a un po'improvvisata come appare quella che ha un po'troppo pervaso anche il nostro dibattito
E se c'è un compito essenziale per la sinistra dopo una sconfitta per ritrovare se stessa e di andare a fondo dei motivi di quella sconfitta
Credo che sia
I ragionevole sottolineare che la sconfitta elettorale di fine marzo
A quella in particolare mi riferisco
Sia stato originata da un'analisi troppo limitata troppo superficiale dei fenomeni sociali cresciuti in Italia
Dei caratteri assunti dei nuovi poteri reali negli ultimi quindici anni della vita italiana
E credo che la stessa vittoria fondamentale rilevantissima piena di spunti per il nostro ragionamento sulla politica oggi alle elezioni amministrative
Le vittorie dei sindaci che anch'io saluto come un punto di grande importanza della vita politica italiana degli ultimi mesi non possa sottrarci da questa analisi sullo sfondo sociale culturale più generale
Io credo che in Italia sia maturata
Lentamente ma in modo profondo una svolta nella cultura diffusa
Una flessione autoritaria
Che piano piano ha permeato i gangli più profondi della società
Da qui nasce la sconfitta innanzitutto culturale prima ancora che politica della sinistra
E mancata in questi ultimi anni io credo vada detto
Una sinistra davvero critica
E credo che il limite culturale della stessa svolta dell'ottantanove non il fatto in sé non la svolta credo vada riconosciuto ribadisco abbia avuto una spia un'utilità storicamente ben definita e certamente
Importantissima ma l'accompagnamento culturale l'armamentario culturale della svolta credo che abbia mostrato un limite profondo e credo che di questo bisognasse parlare
Che ancora oggi sia necessario parlare e mi consenta non sia Walter Veltroni sia Massimo D'Alema
Di questo ho sentito poco parlare nei loro pur interessantissimi discorsi
C'è anch'io ho ritenuto come altri compagni e condivido questa analisi discorsi molto seri
Autorevoli certamente non dettati
Da visioni alternative della prospettiva della sinistra italiana
Ma ripeto entrambi proprio forse per questa assenza di dibattito politico più accurato
Troppo limitati un po'monchi nel riflettere su di noi sulla nostra storia di questi ultimi anni
In sostanza per esempio non ho ancora sentito se non per cenni rapidi al nostro dibattito perché mai e non vorrei essere deviato dalla
Come dire quasi talvolta
Asfissiante attività insieme ad altri compagni svolgo nel campo della comunicazione perché mai può aver vinto e così Silvio Berlusconi
Perché
Forse solo per aver utilizzato un enorme incerto
A a quel norme illegale oltre che in forme continuamente impero editoriale o forse anche per qualcosa di più e di diverso
Non è stato forse la rappresentazione la testimonianza sia pure sfalsata naturalmente di qualcosa di ben più consistente che già ribolliva nel profondo della nostra società di una tendenza moderata
Conservatrice che si è plasmata via via in anni in cui il governo affidato ai vari quadri partiti Penta partiti ha reso del tutto invisibile la politica vera
Come grande mutamento delle condizioni sociali a gran parte della società creando un distacco profondo un disagio verso la stessa idea di politica
Ecco questo credo vada indagato di più per non fare un errore a cui potremmo essere sospinti proprio da questa cultura prevalente e cioè di ridurre la nostra sconfitta il nostro essere storicamente determinato ha un problema di rappresentazione di noi
Proprio considerando così importante mi occupo ce ne occupiamo credo e spero con serietà e con impegno di questi argomenti sono qui però a dirvi che non è sufficiente a risolvere i nostri problemi come problemi
Di comunicazione politica di marketing politico
C'è un problema di essenza della sinistra di capacità di rappresentazione
Gli strati sociali nuovi di culture di valori
E vanno riscoperti
Questo niente a che vedere con la difesa di vecchi armamentari
Passati di vecchi stereotipi della sinistra delle sue sconfitte
Il contrario
Credo profondamente vengo a chiudere anch'io
Che vada compiuta fino in fondo a questo punto la svolta dell'ottantanove
Non si torna indietro da quella svolta ovviamente
Va riempito di contenuti
Va riempita soprattutto di soggetti e va ricostruito
Il soggetto politico oggi di una sinistra moderna
Non allargandolo meccanicamente quasi come fosse una conquista
A ritmo etica di altri pezzi dello schieramento
In base all'organizzazione della vita della produzione
Della cultura di massa che esigono oggi anche una forma di politica del tutto diverso
In questo senso
Consentitemi trovo assolutamente inadeguata la discussione che stiamo svolgendo sulla sul centro il problema del centro di cui tanto e giustamente dibattiamo
Io non credo che il problema del centro possa essere assunto come un problema di alleanze certo che anche questo
Ma non può essere solo questo
Se no anche per motivi puramente ritenete ci sarebbe ormai sempre più difficile immaginare un'alternativa così costruita
Ma credo che la questura del centro per una sinistra moderna possa e debba essere la ricostruzione di un tessuto nervoso della società fatto di professioni di nuove forme di lavoro di nuovi soggetti andando a indagare dovessi appaiono come oggi concretamente aspirano ad una politica diverso e facendo di noi questa entità
Il centro è soprattutto una di organizzazione della società non può essere un punto immobile all'interno di un bipolarismo che ancora non c'è anche in virtù di una legge elettorale certamente inadeguati
Infine il voto sul segretario da queste considerazioni ho finito solo praticamente io credo che si debba fare uno sforzo in queste ultime ore
Ed è un appello da parte mia
Molto accorato e molto insistito affinché si trovi una soluzione
Questo non vuol dire che se dovrà poi naturalmente a cadere che il voto si svolga semplicemente ed esclusivamente sulle candidature qualcuno di noi possa sottrarsi a questa a questo punto indispensabile scelta ma credo che si possa e si debba ricercare da qui la conclusione del Consiglio nazionale un itinerario che permetta sia Walter Veltroni sia Massimo D'Alema di riuscire a rimanere al centro dello sviluppo del partito democratico della sinistra credo che questo sia essenziale per non diminuire piuttosto che potenziare le nostre capacità di iniziative di movimento pigra
Grazie dritta
Si è rivolto alla Presidenza un compagno che dovendo partire domani mattina per l'estero
Ha chiesto se era possibile notare questa sera gli è stato risposto che il calendario è già stato fissato ma che non c'è solo una ragione divieti procedura c'è anche una ragione di sostanza cioè che è possibile anzi probabile che non ci sia soltanto una votazione ma ce ne siano di più ecco e che d'altra parte già qualche compagno che si è trovato all'estero che si trova attualmente all'estero a scritto al presidenza del Consiglio nazionale chiedendo fruire dell'istituto del Congedo che è un istituto applicabile per analogia credo anche alla nostra
Assemblea ho voluto soltanto informare di questo perché essenziale che compagne e compagni
Si trattengano Valent domattina e prevedano anche la possibilità di più d'una votazione alla parola Livia Turco si prepari Gloria Buffo
Mi voglio soffermare sono su due punti la prospettiva politica e la questione del partito
Ritengo come hanno detto i due candidati nella loro piattaforma che la vittoria della destra l'avvio del governo Berlusconi lasci molti spazi aperti ai progressisti spazi di iniziativa politica e anche di successi politici
E dunque nostro compito è mettere in campo un'azione di opposizione che si condotti per il carattere innovativo propositivo e per la sua capacità comunicativa
La situazione è aperta anche per la forte mobilitano elettorale
E tuttavia la vittoria della destra ambiti parla di una perdita di egemonia delle idee costitutive della sinistra nella società italiana
C'è un limite forte nella nostra capacità di rappresentare interessi e nella nostra capacità di espandere idee subiti siamo diventati troppo portatori di una politica povero povera perché lontana dalla materialità della vita quotidiana povera perché povera di idee nove attrattiva nei suoi ideali
Ed allora dobbiamo riuscire a coniugare due tempi della politica due tempi che devono essere tra loro in relazione ma non identificarsi o piegarsi l'uno sull'altro
Il primo come già detto una battaglia di opposizione capace di aggregare ceti sociali forze sociali e politiche
Un'opposizione capace di entrare nelle case e nei luoghi di lavoro di incontrare la vita quotidiana delle persone
E qui ho molto apprezzato sia Veltroni che D'Alema nelle indicare la rottura del politicismo il nostro assillo quotidiano
L'altro tempo la costruzione di un programma fondamentale dei progressisti ed il radicamento delle nostre idee ed è la nostra proposta nella realtà viva di questo nostro Paese
Questa è la condizione per affrontare la questione strategica che il voto ci consegna
Superare l'area ristretta dei progressisti e costruire un'ampia alleanza democratica
E l'Alleanza democratica può essere costruita della Società
Attraverso la capacità di rappresentare interessi di raccogliere modificare il senso comune le istanze culturali per questo essa richiede la messa in campo di una politica forte
Non mi convincono perché le considero non realistiche due strade che frequentemente vengono indicate
Un'alleanza tra i partiti nella presunzione che essi rappresentino interessi sociali basti coesi e sappiamo che questo non corrisponde alla realtà
Oppure un'alleanza tra progressisti e centro che si basi sulla indistinzione delle identità e delle culture politiche
Ritengo che un conto sia liberarsi dall'ideologia dare identificazione tra partiti e tradizioni culturali
E sappiamo bene che la tradizione della sinistra e quella del cattolicesimo democratico sono ben più vaste dei partiti che storicamente le hanno rappresentate
Altra cosa è invece annacquare annacquare il ruolo e il profilo delle identità e delle tradizioni culturali
Queste devono innovarsi liberarsi dagli steccati delle appartenenze partitiche costruire una reciproca contaminazione
Aprirsi ad altri apporti a nuovi filoni culturali a nuove discipline per costruire nuove più avanzate sintesi
Ma non possono essere estirpate perché sono parte della realtà materiale del nostro Paese
E le tradizioni politiche e culturali pesanti cioè fortemente dedicate del nostro Paese sono quelle della sinistra e quelle del cattolicesimo democratico
Conosciamo il ruolo importante che hanno avuto nella storia del nostro Paese di minoranze attive appartenenti alla cultura laica o di quei nuovi soggetti politici come il femminismo l'ambientalismo
Dunque a mio avviso la questione del rapporto con il centro
Ogni interesse la cultura dell'area moderata passa attraverso la costruzione di un ampio blocco sociale che unisce i ceti più deboli e diseredati i giovani le donne quei lavoratori dipendenti la piccola e media impresa le professioni
E temi cruciali per cementare questo blocco sociale sono il lavoro la riforma dello Stato la scuola la politica per la famiglia la qualità della vita urbana
Su ognuna di tali questioni la sinistra non deve mettere da parte i suoi valori ma innovare fortemente le categorie le culture politiche le proposte con cui fino ad ora gli espressi
Penso al lavoro
Credo che questo sia il fondamentale pilastro materiale e culturale per costruire un nuovo blocco sociale che ci consente di parlare con le forze moderate questo il punto su cui Berlusconi ci spiega e su cui noi siamo stati sconfitti
Berlusconi propone la cultura del lavoro una strategia per conseguirli anche e indica i ceti che vuole rappresentare
La nascita del PDS proprio perché abbandonava il comodo ancoraggio dell'ideologia richiedeva una forte radicalità nella rappresentanza degli interessi nei valori nella definizione dei tratti della sua identità
E ciò avrebbe dovuto riguardare soprattutto il suo definirsi Partito del lavoro e dei lavori partendo da una ricognizione di che cosa è oggi diventato il lavoro
Superando la difesa di un solo modello lavorativo quello a tempo indeterminato per offrire garanzie e tutele legislative e contrattuali all'insieme dei lavori
Come ci indica con grande efficacia Bruno Trentin e la Conferenza di programma della CGIL a Chianciano
Rilanciando anche una battaglia ideale culturale sul valore del lavoro sul tempo di lavoro come tempo di vita sulla liberazione & è lavoro e sul come imparare a vivere il tempo liberato dal lavoro
Insomma l'aggiornamento della grande idealità socialista dell'emancipazione umana intesa come acquisizione della padronanza individuale e sociale del tempo a partire dal tempo di lavoro
Ho fatto riferimento alla conferenza della CGIL di Chianciano non in modo casuale
Perché lui c'è una forte e dura innovazione che ci viene proposta io mi auguro che il PDS tutta la sinistra sappia misurarsi con quell'elaborazione con quella innovazione
Ed ho trovato molto significativo che Massimo D'Alema abbia fatto sua questa proposta di impegnativa e dura innovazione costruire un ampio blocco sociale che unisca fonte sociali diverso ed anche lontane non comporta dunque andare in una rinuncia delle idee e dei valori della sinistra
Anzi e proprio a partire dalle istanze dell'equità della solidarietà come principio nazionale dal ruolo attivo dello Stato dall'allargamento della cittadinanza che noi possiamo oggi incontrare una coraggiosa e lungimirante opposizione di centro
E possiamo costruire un'alleanza un compromesso sociale con forze di borghesia laica imprenditoriale che si riconoscono nella cultura moderata
E l'importanza di un'autonoma opposizione di centro conferma come il bipolarismo possa essere un processo a cui tendere
Ma non è una realtà e non appartiene neppure la storia del nostro Paese c'è un'ampia area di mondo cattolico che si definisce progressista ma che non è disponibile ora a traslocare dello schieramento progressista
E c'è una parte della cultura moderata autenticamente democratica e che non si ritroverà mai lo schieramento progressista
Dunque la prospettiva politica che considero auspicabile vedo realistica
è quella di un PDS Partito riformista che si rifà al socialismo democratico europeo fortemente radicato nel mondo del lavoro che si pone al servizio di un'aggregazione delle forze progressiste di cui rispetta l'identità e l'autonomia
E poi da subito da subito il terreno ideale politico programmatico per un'alleanza democratica con le forze moderate e ritorna cruciale in questo contesto la questione cattolica
Essa si pone su un duplice terreno che possono essere anche tra loro in conflitto riuscire a coinvolgere in un progetto di cambiamento della società quell'esperienza e quell'individualità con aggregazioni che si pongono al di fuori della cultura moderata
Penso alle tante esperienze di solidarietà di impegno per la pace
Aggregazioni che ci chiedono atti coerenti sul modo di intendere e praticare la politica e sulle scelte concrete relative la pace al sostegno dei più deboli
Ma chiede alla sinistra di impegnarsi anche sulle grandi emergenze etiche del nostro tempo
E contemporaneamente dobbiamo riuscire a costruire un'alleanza con la componente più moderata del mondo cattolico
E credo che i terreni su cui avviare tale alleanza siano proprio il senso e la concezione della politica le regole istituzionali la concezione dello Stato la pratica del valore della solidarietà la politica per la famiglia
Non credo affatto che la scelta che sta di fronte la sinistra sia quella tra l'innovazione che la rassicurazione mi avvio a conclusione ne comprendo come si possa trarre per la proposta di D'Alema una proposta di rassicurazione
E invece ha proposto al contrario e per questo sono d'accordo con lui una dura innovazione una innovazione che si colloca sul terreno della costruzione del blocco sociale della riforma dello Stato della cultura politica su questioni di fondo come il lavoro
La dura innovazione per costruire il rapporto anche con le forze moderate la discussione tra noi e quale innovazione realizzare
E io condivido appunto le proposte che prototipale ma ci avanza a partire dal modo di concepire la politica
Quando quest'ultima si ferma la riforma delle regole quando si affievolisce nella figura del leader quando si riduce all'iniziativa sui media essa non ha la forza per costruire una reale alternativa la destra
Bisogna ripartire dai legami con la società dal rapporto diretto con le persone dalla capacità di costruire esperienze sociali di rappresentare interessi
Qui si misura e deve misurarsi anzitutto l'esercizio di una funzione dirigente noi abbiamo bisogno di un segretario di un gruppo dirigente in cui ciascuna personalità sia in grado di rappresentare un suo profilo ha una sua differenza che parla pezzi di società
Abbiamo bisogno di sedi democratiche reali divorare decentramento della funzione dirigente
Abbiamo bisogna anche che scendono in campo nuove generazioni dirigenti e che al contempo tutte le generazioni del PDS possono portare un loro peculiare contributo
Un segretario si sceglie sulla linea politica ma anche sulla capacità di direzione politica
Sono convinta che processo forte di innovazione che dove dobbiamo realizzare richiede un segretario che si contraddistingue per esperienza politica per forza d'autonomia politica e culturale per la concezione della politica alla sua capacità di costruire un gruppo dirigente
Un segretario che sia riconosciuta e autorevole le stelle
E soprattutto abbiamo bisogno di una forte intesa tra le personalità più significative che qui si sono espresse D'Alema e Veltroni
Credo sia la personalità che possono tra loro integrarsi sostenne chiudo davvero sì io avete capito ritegno volto andrà compagno D'Alema ma come affermato nella consultazione il mio voto per D'Alema non è contro Veltroni al contrario a Luino IBA disco stima profonda tanto più dopo aver sentito il suo intervento di oggi
I nostri candidati nel modo più con cui si sono posti all'opinione pubblica hanno reso un grande servizio il PDS si sono dimostrati una grande risorsa e io credo che di questo che dobbiamo ringraziare
Grazie Livia
Gloria Buffo
La parola Gloria Buffo segue Giorgio Napolitano
Io ho sentito stamattina qui intervenendo un compagno dire
Che il partito del segretario lui lo vuole perché e col partito del segretario che si vince
Io so che non è l'unico compagno del nostro partito a pensarla così però voi vorrei dire a lui
Di non illudersi perché non sarà il partito del leader a farci vincere e questo per almeno due ragioni una più volgare però vera
E cioè che le risorse classiche del partito del leader non solo il nostro forte le grandi risorse finanziarie economiche la proprietà dei mezzi di comunicazione abbondano di più nel bagaglio di Berlusconi che in quello nostro ma la seconda ragione è più importante è che la motivazione a far politica di ciascuno di noi a sinistra è quella di possedere una la politica di prendere la parola non di assistere alle mosse sulla scacchiera me di pochi giocatori non siamo a Samarcanda
In cui alcuni leader si confrontano e la gente applaude protesta o al più fa delle domande altrimenti non faremmo la fatica che facciamo
Per fare un partito o altri per fare lavoro politico fuori dei partiti e anche difficilmente faremo capire agli italiani che tra noi e la destra la differenza non è solo sugli omosessuali o sulla giustizia sociale ma è anche sul posto che ciascuno a nelle decisioni
Vedete io non credo di essere la sola che ha sofferto in queste due settimane dopo la lettera di dimissione di Occhetto e che ha sentito che il cambio del segretario in questo partito avveniva in un clima sgradevole
Ho persino letto che alcuni sindacalisti che sono stati eletti nel chiuso della stanza di un direttivo ci hanno accusato di essere chiusi nella nomenclatura
La verità è che spesso in questi giorni anche se nessuno lo ha voluto
A molti di noi hanno o in generale veniva chiesto di essere tifosi quando non è in campo la politica
Le opzioni politiche si chiede di essere tifosi ma non è per fare il tifo
Per qualcuno o peggio ancora contro qualcun altro che si sta in un partito se umiliante avere la parola solo tramite i sondaggi io sono convinta che non sia un granché meglio nemmeno giocare la parte dei tifosi
Certo che ci sono in gioco diverse opzioni politiche ha ragione Reichlin
Ma devono essere esplicite da subito e trattate come tali
Non rappresentate come uno scontro tra i partiti dell'apparato contro i partiti dei Kara occhio
Io credo che per la profondità della sconfitta ma anche per ciò che abbiamo sperimentato personalmente in queste due settimane c'è bisogno di un grande chiarimento politico che solo al congresso avrà lo spazio necessario
La sconfitta elettorale di questo ci hanno parlato i due candidati a me non sembra sufficiente attribuirla essenzialmente alla legge elettorale come mi sembra abbia fatto Walter Veltroni
Perché se un errore c'è io credo sia quello di essere andati a democrazia dell'alternanza senza le garanzie che una democrazia dell'alternanza deve prevedere prevede negli altri Paesi questo io considero il principale errore di questo gruppo dirigente
Io penso che la sconfitta elettorale non dipenda nemmeno essenzialmente o solo dallo schieramento come in parte
Fa comprendere inalienabili
Io credo che basti fare politica
Faticosamente in una qualsiasi realtà del nord del nostro Paese per capire che non sta qui io preso si capisca anche altrove ma al Nord si tocca con mano per capire che non stanno qui principalmente le chiavi
Per la rivincita ma nel trovare un rapporto credibile cui temi dello sviluppo innanzitutto e del lavoro e dello Stato bastava inforcare
Gli occhiali dello sviluppo del lavoro e dello Stato per capire che il governo Amato ma anche il governo Ciampi erano agli occhi degli italiani visibilmente il salasso senza lo sviluppo
La paura e l'incertezza del futuro senza il riequilibrio sociale quello di Ciampi è stato un governo giacobino mi ricordo una parola usata se non sbaglio da Luigi Berlinguer durante la direzione in cui si doveva decidere cosa fare
Un governo giacobino salutare per le finanze lontanissimo da d'Italia e degli italiani allora io credo che se oltre a vedere a partecipare a Milano Italia questo partito deciderà la trasmissione Milano Italia deciderà di ripartire dal nord e quindi dal lavoro dallo Stato dal peso del sindacato dal prestigio della politica che al Nord che è precipitato rispetto al peso al prestigio dell'impresa
Se noi faremo questo e così si costruisce un partito a leadership diffusa
Credo che faremo la cosa essenziale dove per problema dello Stato io intendo sì quello che dicono Reichlin e D'Alema
Ma anche un classico conflitto dei paesi moderni cioè se sia lo Stato per esempio a dover decidere a che età in quale condizione sentimentale o coniugale una donna possa decidere di essere madre
Ho sentito dire che non basta essere né liberisti né statalisti ho sentito parlare un candidato di laicità anche accennare i temi della scuola di individualismo come risorse ecco io penso che quando si parla di stato di individuo di laicità non si può non capire che una delle frontiere anche queste cioè se sia giusto che un comitato di bioetica con un ritorno al potere maschile su un corpo femminile che sembra una cosa davvero ottocentesca
Debba decidere appunto di questioni come quelle relative alla maternità io credo che sia questa la modernità oltre che le grandi questioni dello sviluppo e del lavoro
Io credo che per fare anche solo una parte di quello che è urgente in questo partito e cioè avere una proposta per l'Italia che rimetta al centro
Quello che è accaduto al nord non perché il Nord è più importante resta il Paese ma perché quello cappotto North ci fa capire perché ha vinto
Berlusconi una proposta all'altezza una visione della società italiana né ideologica né provinciale sono d'accordo con Bassolino di fronte a un governo che anch'io fatico a ritenere così deboli esattamente per motivi sociali credo che non sia un governo debole
Infine se vogliamo fare altra terza urgentissima diciamo così impresa che ci attende costruire un partito dove le risorse umani non siano un peso o non siano ridotte negli spalti dei tifosi
Anche De costruendo e liberando il partito da tutto ciò che lo appesantito in questi anni che non è più nelle società moderne compito dei partiti ecco io credo che fare queste tre cose si può solo se si rompe un modo di costruire la vita del partito e i gruppi dirigenti
Che non devono mai io so di usare parole pesanti ma lo faccio convintamente gruppi dirigenti che non devono mai sentirsi i padroni del partito
E nemmeno sarebbe l'errore opposto i megafoni di non si sa quali
Trend Nanni Moretti non re direbbe di fronte a questa parola di quali Trend della società
E per fare gruppi dirigenti autorevoli anche qui scusate la pesantezza ma la franchezza è d'obbligo nel dibatto di oggi per fare gruppi dirigenti autorevoli occorre spezzare il cursus honorum dei predestinati
La cerchia degli amici di gioventù
E anche la logica dei premi di fedeltà
Essenzialmente per quello che ha detto sul partito che io considero una vera emergenza politica per noi ma una vera emergenza politica nazionale per la caduta di prestigio della politica che una diciamo così delle ragioni della vittoria della destra essenzialmente per ciò che ha detto sul partito che io voterò per Massimo D'Alema segretario
Massimo D'Alema di cui non condivido molte altre valutazione io sono tra quelli e quelle che hanno molto sofferto in questi anni ogni volta che parlando Dinoi in televisione
Nostro dirigente usava la prima persona singolare l'ho anche scritto non ma non per Nostalgia perché erano belli i tempi in cui si dicevano voi ma perché credo che a gesti individuali a colpi di teatro si creano fatti compiuti
In cui Lilian a cui gli altri si devono acconciare ma questo e altro dal compiere convintamente anche quei salti quegli strati che in politica diventano efficaci io dubito e ho concluso
Che si tratti come invece diceva nel suo intervento Fassino di scegliere tra un assicuratore è un comunicatore
Essendo entrambi
I due compagni a cui io sono legata anche per motivi di frequentazione personale di generazione essendo entrambi i due compagni due comunicatori efficaci e abbastanza rassicuranti mi sembra piuttosto che dobbiamo scegliere
Se si parla meglio i democratici con una sinistra innovata ma ben identificato oppure con contorni più sfumati e se la modernità sinistra si acciuffa
Insistendo di più e prima sul tema dei diritti i riferimenti frequente le battaglie referendarie di Walter Veltroni o sui temi dello sviluppo io credo che in una situazione drammatica
Di insediamento della sinistra come la nostra sia diciamo più forti in questo momento più convincente la seconda ipotesi grazie
Grazie dolori alla parola Giorgio Napolitano seguirà Giampiero frasi Melli
Desidero svolgere alcune considerazioni
Delle quali ciascuno di voi potrà tener conto come crede nella scelta tra i due candidati
Ma che vorrei fossero tenute presenti guardando autoporto
Ai problemi che attendono il nuovo segretario e tutti noi
Dico subito che non credo di dovermi pronunciare pubblicamente per l'uno o per l'altro anche perché non credo di dover più svolgere un ruolo nelle vicende del gruppo dirigente del partito
E da tempo che questo ruolo spetta a generazioni ben più giovani dalla mia
A me può spettare solo dare i contributi di cui sia capace
In sede politica e istituzionale alla battaglia non semplicemente del PDS ma della sinistra e delle forze democratiche per una prospettiva di alternanza nel governo del paese
Le mie considerazioni nascono dalla singolarità della situazione in cui ci siamo trovati quando con le dimissioni di Achille Occhetto si è aperto il problema della scelta di un nuovo segretario
Nessuno di noi naturalmente
Può trascurare le motivazioni amare e polemiche di quelle dimissioni e sottovalutare né il peso umano
Il modo migliore di discuterne peraltro quello di sforzarci di dare soluzione anche nell'eleggere il nuovo segretario
A questioni politiche e di direzione del partito che hanno inciso sul risultato delle elezioni di marzo e logorato le posizioni di chi ha guidato fino a ieri il PDS
Parlo di una situazione singolare innanzitutto nel senso che abbiamo dovuto optare fra serie decisioni tutte più o meno insoddisfacenti
E ciò ha gettato luce sullo stato reale del partito e della sua vita democratica
Fra tre decisioni tutte più o meno insoddisfacenti
Il rinvio della scelta del nuovo segretario al momento del congresso senza la garanzia di un efficace direzione neppur collegiale del partito nei prossimi mesi
L'improvvisazione di un pronunciamento di tutti gli scritti senza regole appropriate
L'affidamento immediato della scelta secondo statuto a un Consiglio nazionale mortificato nella sua autorità e indebolito nella sua rappresentatività
Abbiamo preso quest'ultima strada integrandola con un'ampia consultazione al cui significato politico lo dico a scanso di equivoci riconosco importanza
Per le opinioni che ne sono emerse non per la traduzione di quelle opinioni i numeri somme e percentuali
è importante che la consultazione abbia fatto emergere opinioni prevalenti a favore di due candidati Walter Veltroni e Massimo D'Alema non di uno solo né di una rosa più ampia
Questa è stata la falsariga indicata al consiglio nazionale e ciascuno di noi può disporre ora di ulteriori indicazioni grazie alle dichiarazioni di intenti presentate dall'uno e dall'altro compagni
Ma insieme al senso di insoddisfazione per le anomale condizioni in cui come partito abbiamo dovuto affrontare la questione di un nuovo segretario appare singolare anche il confronto sulle due candidature almeno questo è il mio avviso non siamo stati posti infatti dinanzi ammette divergenze di linea politica
E le personalità dei due candidati possono addirittura considerarsi complementari
La mia è una riflessione oggettiva e vorrei che gli amici giornalisti mi risparmiarsi ero l'ipotesi di intenti mediatori o di atteggiamenti da padre della patria anche perché mi sento padre solo della mia legittima prove
La mia riflessione è in sostanza questa che la sconfitta dei progressisti giovane e la vittoria della destra nelle elezioni di marzo hanno avuto una portata tale da rendere obbligata
La revisione di determinate impostazioni e la la ricerca di una più aperta e più coerente prospettiva di governo
La convergenza su alcuni punti chiave delle impostazioni di Veltroni e di D'Alema la leggo così
Mi rifiuto di vedervi calcoli gli aggiustamenti tattici in funzione del voto in questo Consiglio nazionale sappiamo che il PDS
Non è stato certo travolto nelle elezioni e ha ottenuto anche risultati significativi sappiamo che l'ondata di consensi per il Polo delle libertà non esente da contraccolpi di delusioni e tensioni per l'azione o in azione di governo ma troppo forte e perfino troppo ostentata
Era stata l'aspettativa di successo e di governo per i progressisti per la sinistra e troppo carica di significati sociali e culturali è stata la vittoria della destra per non impegnarci in un profondo ripensamento di cui le dichiarazioni di Veltroni e di D'Alema hanno quindi portato il segno
Mi auguro che tutti concorderemo non solo qui e oggi ma nel prossimo futuro e nella pratica sulla necessità di costruire per l'alternanza una coalizione o comunque la si voglia chiamare che poggi su forze di centro e non solo di sinistra
Che raccolga a sinistra le forze disponibili a questa scelta politica e ad una conseguente piattaforma programmatica
Che nasca e si consolidi anche grazie al superamento di ogni presunzione egemonica di partito
Anzi lasciamo stare l'egemonia di ogni presunzione di partito
Mi auguro che tutti concorderemo su una collocazione finalmente senza residue ambiguità e ville ITA
Del PDS come forza di sinistra nell'area socialdemocratica e laburista europea e il travaglio nella ricerca di quest'area
Mi auguro che tutti concorderemo al di là degli aggettivi
Su una linea di opposizione
Che consenta a un governo di governare pur contrastando come in Divizia scelte concrete anziché l'obblighi a governare
Che sia capace di formulare proposte alternative e di comunicare alle al Paese che sia impegnata esigere il rispetto di garanzie e diritti irrinunciabili e a costruire nuove regole istituzionali
E allora
Resta da scegliere dovremmo dire tra le persone dei candidati quella che si consideri più idonea
A portare avanti queste posizioni politiche a perseguire uno sforzo di revisione e innovazione che deve col Congresso essere condotto ben più in profondità
A questo proposito io temo però che pesi su di noi qualcosa di nuovo chiarito di non risolto anche perché sita si tratta di problemi in via di maturazione
Su cui per di più si sono sollevati da più parti polveroni persino a fin di bene
Si potrebbe meglio dire quale debba essere la fisionomia del segretario del PDS se fosse intervenuto
Un chiarimento e ripeto probabilmente non c'erano le condizioni perché già intervenisse
Sulle forme possibili di aggregazione dell'insieme delle forze di sinistra e progressiste impegnate in una politica verso il centro
Ho un chiarimento sul tema dell'idea
Di partito di schieramento di governo
Anche un chiarimento su un tema deriva articolazione del PDS
Tra un ruolo di partito
Ricondotto e riformulato in Troy limiti suoi propri e un ruolo da riconoscere nettamente alle rappresentanze parlamentari alle rappresentanze nelle istituzioni
Sono tutti i problemi che occorrerà far decantare
Ciò dicendo
Non volevo solo seminare dubbi ma mettere in evidenza come la scelta che stiamo per fare debba essere vissuta con una certa relatività e mettendo nel conto successive verifiche sulle qualità e sui tratti distintivi ovviamente anche sui limiti e difetti
Di Veltroni da una parte di D'Alema dall'altra la pensiamo variamente come si è visto nel partito
Hanno ambedue e questo dovrebbe contare delle prove positive al loro attivo proprio nell'ultimo periodo Veltroni come direttore dell'Unità e D'Alema come presidente del gruppo del PDS alla Camera in una convulsa legislatura nella quale ho potuto seguirlo da vicino
Ma tutti gli argomenti di critica e di scelta sono legittimi tranne mi si permetta di sottolinearlo quelli che tendono a danno di chicchessia a far rivivere una discriminante storicamente inaccettabile
Non credo di essere particolarmente sospetto come nostalgico dell'ortodossia comunista o del Partito Chiesa
E quindi tanto più liberamente respingo l'etichettatura di ex dirigente del Pci come portatore di una tara indelebile
Che questa tendenza venga magari dagli stessi ambienti che hanno reso nei giorni scorsi non formale riconoscimento di omaggio alla figura di Enrico Berlinguer suona conferma della sua insostenibilità
Il problema è non da oggi ma ancora oggi quello di far vivere la parte migliore più originale ed autonoma
Dell'esperienza del PC in un'elaborazione costruzione politica che corrisponda alle esigenze di unitaria e di un'Europa così profondamente mutata
Dobbiamo guardare avanti
Parafrasando le parole di uno studioso intervistato recentemente dall'Unità
Dirò che non possiamo andare contro la direzione del mondo ma neppure possiamo rinunciare avvalerci della conoscenza del passato vivere il presente in modo immaturo e riduttivo
Abbiamo dinanzi a noi ardue sfide culturali
Nel mondo della tecnologia e dell'informazione e molti rischi sia di refrattarietà sia di passivo adattamento agli influssi di questo punto
Concludo riprendendo quell'accenno alle personalità dei due candidati come addirittura complementari spero non se ne non ne siamo stati entrambi disturbati
Volevo solo dire
Che se si ricostruirà un gruppo dirigente degno di questo nome
E questo impegno non meno importante di quello della scelta del segretario ci sarà bisogno di ambedue e si intende di altri ancora
Volevo dire che non possiamo consentirci il lusso o meglio il vizio
Di argomentazioni distruttive verso persone di qualità né domani di gestioni esclusive e faziose nella guida di una forza rilevante per la sinistra e per il Paese come il pidiessino
Grazie Giorgio la parola Giampiero frasi Melli si prepari Aldo Tortorella vorrei annunciare
Nel frattempo che hanno rinunciato Marco Fumagalli
Andrea Marghera i e la compagna Nilde Iotti
Io li ringrazio di questa disponibilità
E siccome ci sono ancora numerosissimi iscritti
Io non posso fare un appello a rinunciare ovviamente ma insomma ci siamo capiti insomma
Prego
Diceva prima
Gino De Giovanni
Che è una differenza di accenti in taluni casi fa una differenza di sostanza sono adesso c'è
Io vorrei dire
Che però
Anche una vera unità
Fatta di differenza
Di differenze compatibili e produttive di differenze capaci di riconoscersi e di comunicare
E per questo e su questa base di definire un progetto un'iniziativa un investimento comune
è importante ricordarlo di fronte alle difficoltà dei compiti di oggi tutti per questo partito per la sinistra voi
Per una forza che dal travaglio della svolta nazionali ingessato dal componenti istmo da quello deteriore ovviamente
Da una discussione tutta chiusa nel rapporto tra quella stesso svolta
E la tradizione che la precedeva
Ha fatto soffrire oltre ogni misura
Il progetto di Occhetto
Oggi da questa discussione che abbiamo sofferto in questi anni
Arriviamo ad una scelta seriose che finisce per incentrarsi sulle antropologie politiche dei candidati come ha detto Fassino precedentemente
Certo certo c'è una parabola positiva in questi cioè il frutto di un lavoro duro di una resistenza tenace di tutti noi alla vicenda di questi anni ma c'è anche un grave rischio
Che è saltato e non esorcizzato su tanto da dalla positiva e vitale consultazione che c'è stata in questi giorni nelle varie realtà del partito
Un rischio che si possa produrre una divisione nell'unico asse politico culturale che oggi è il motore possibile del rilancio della nuova ricerca per il PDS e per la sinistra
Un rischio che a suo che avverto molto
Ho ascoltato i due interventi di questa mattina quelli in direzione
Ho seguito in questi anni in questi mesi la ricerca di Veltroni D'Alema
Ci sono in questi contributi le prime corpose
Sollecitazioni a produrre quel salto di cultura politica necessario a continuare il progetto della svolta
Questa cultura politica in questa ricerca sono state in questi anni ossificato da un limite politicista dico Esterno e interni
Ciò ha reso più difficile la capacità di risposta ai terremoti politici di questi anni agli attacchi feroci talvolta che sono stati rivolti nei confronti della nostra forza
E non è certo colpa solo di Occhetto
Non può essere attribuito al sottosegretario questa difficoltà
Ma di un intero gruppo dirigente che ha dato il meglio ma maturato limiti e insufficienze al centro e in periferia
Rispetto alle sfide di cultura rispetto alla lettura della società italiana rispetto alle risposte politiche da mettere in campo
Rispetto alla tenuta di una discussione tra di noi che non poteva che essere così difficile come lo è stata in questi anni
Veltroni D'Alema di certo non erano in ferie in questi anni
Ma per quello che io ho potuto per vivere o avvertire
In diverse forme in diverse occasioni hanno saputo dare quantomeno voci all'esigenza di superare questa impasse
Per questo è una loro sforzo unitari
Da loro e da tanti altri comparti
E da loro sforzo unitario
A disposizione di tutti che bisogna ripartire
E non dalla divisione che si posso produrre
Sulla scelta dell'uno o dell'altro candidato
E questa è la sofferenza che io non nascondo ho avuto in questi giorni per il risultato propostoci da questo metodo
Di discussione
Chiunque diventerà segretario avrà di fronte almeno tre temi
Da portare con forza al centro della nostra riflessione congressuale
Il primo
Come costruire nella rappresentanza sociale sottolineo nella rappresentanza sociale una nuova cultura di governo i nuovi contenuti di una cultura di governo
Vedete è questa la domanda che viene con grande forza dal mondo nel quale lavoro
Come dalla rappresentanza sociale costruire la possibilità di mutare la cultura di governo di arricchirla
Di imporgli di rispondere alle esigenze che oggi stanno alla base che il processo di modificazione dei canali di rappresentanza sociale dell'espressione di rappresentanza sociale
Non è certo quella
Della sfida organizzativa ai partiti
Non è stato questo lo sforzo di chi ha lavorato in questi anni
In queste realtà
La seconda sfida costruire una vera grande Alleanza democratica
E cioè un grande processo sociale e politico
Che chiede a tutti e per tutti più identità non meno identità
Più rappresentanza più capacità programmatica più valori
Se non vuole essere appiattita in una danza di leader
O in false contrapposizioni programmatiche
O vuote contrapposizioni programmatiche come purtroppo abbiamo vissuto
Infine
Come costruire una sinistra organizzata in forme nuove
Ho sentito molto parlare di laburismo io amerei una sede di discussione abbiamo cercato però per la verità sto finendo
L'abbiamo cercata per la verità
Qualche tempo fa
Un gruppo di compagni propose anche una piattaforma di riflessione
Sulla forma partito forse perdemmo un'occasione una volta in quella discussione
Una sinistra organizzate in forme nuove che faccia fronte alle forti e innovative risorse organizzative ha detto Bassolino messe in campo dalla destra questa è una sfida reale
Questa è una sfida reale anche organizzativa nuova che dobbiamo affronta che tutto il movimento democratico deve affrontare perché qui è in gioco il fatto se la sinistra se i progressisti se il movimento democratico saranno sapranno essere il presidio democratico oggi necessario contro i rischi di impoverimento della democrazia italiana
Ma siamo qui
E dobbiamo scegliere
Nella situazione
Che questo nostro percorso determinato con le sue luci e per me con le ombre che ho cercato
Dispiegare
Io non partecipo a nessuna squadra o tifoseria considero questa una iattura della vita politica di questi anni
Domani mattina voterò D'Alema per le stesse identiche ragioni e motivazioni proposte qui dal compagno Antonio Bassolino
Ma io non solo dico che se la scelta alla fine sarà quella del compagno Veltroni mi sentirò ugualmente fortemente impegnato con l'entusiasmo che mi è proprio
Ma rivolgo un appello ai candidati
Perché ci sono qui condotti sintesi sono sin qui condotte in modo mirabile di darci un ulteriore contributo
Importante
Perché in un'eventuale seconda votazione ci propongano una soluzione unitaria
Sarebbe un grande fatto politico per il partito un grande fatto politico per il congresso che dobbiamo immediatamente avviare il mio voto sarà disponibile
Il contratto grazie Rasim Melli compagno Tortorella e poi si prepara il compagno Mussi
Alcuni altri compagni hanno rinunciato il compagno Ferrari il compagno Paci il compagno ardito
Nella sala scusa un momento Tortorella se ne lasciano il compagno Bassanini venga alla presidenza perché è stata trovata una cosa che ha smarrito
La parola compagno tortore dunque ho chiesto e perdendo ora la parola con qualche esitazione sia perché almeno per metà è vero
Sono in una situazione analoga a quella del compagno Napolitano e con noi gli stessi sentimenti di chi totalmente sa che spetta ad alta di ormai più giovani compagni quali che siano i loro Taveri diciamo a di assolvere alle funzioni della direzione reale sia perché mi sembra che siamo chiamati a di su ad una discussione politica
Che in parte ha come finalità l'elezione di un nuovo segretario del partito ma in parte a inevitabilmente il carattere di una discussione vagamente preparatoria del congresso
Con il rischio di una certa confusione di piani e di scoppi
So bene che questo fatto discende dal carattere in se stesso confuso e critico terrestri del tempo e della situazione in cui particolarmente la sinistra si trova ma sarà
Evidente che nessun segretario per quanto eccelse possano essere le sue doti
Può potrà da solo risolvere le difficoltà così acute della sinistra italiana in parte comuni a quelle della sinistra europea
E non si può improvvisare
Una discussione che possano pretendere ad una qualche precisione sulla base di indicazioni di intenti forse Inga vita di mente sommarie ma che comunque chiederanno una riflessione ulteriore
Queste dichiarazioni sono state produciate due giorni fa
Davanti alla direzione del partito e di precisate oggi ma i compagni che hanno espresso le proprie preferenze
Nella consultazione dei gruppi dirigenti regionali e provinciali non le conoscevano
Ciò conferma il carattere di scelta
E non di ratifica che deve avere il nostro voto
Ma contemporaneamente vende anche chiaro che i problemi che stanno dinanzi a noi sono assai più complessi di quelli dell'accettazione dell'una o dell'altra delle due esposizioni pur rimarchevoli entrambi
A partire dalla analisi della duplice sconfitta elettorale nelle politiche e nelle europee
Devo dire con franchezza che non credo nessuna spiegazione semplificata vice
La legge elettorale come è stato ricordato che pure considero pessima
E una grave responsabilità rispetto a democrazia e alla stessa unità nazionale
O il fattore K decrepito persino in anni lontani o come ho sentito la insufficienza dello strappo compiuto nel mille novecentottantanove
Penso che il tema è ben più grande e più grave per noi e per la sinistra europea
E non mi convince neppure una spiegazione più ampia come quella fornita da D'Alema
Secondo la quale la causa di tutte le cause della sconfitta l'assenza è stata l'assenza di un credibile schieramento democratico alternativo alle destre
Ciò è evidente di per sé ma proprio perciò non è una spiegazione ma una constatazione che chiede una spiegazione perché quello schieramento non si è costruito
Non vi è quindi risultato di errori più profondi e più gravi antichi e recenti nella concezione del programma politico i dei rapporti politici
Ricordiamoci poi sempre che noi siamo stati ad un tempo attaccati dalle destre non solo e non tanto per la nostra incapacità di governo ma come ci ha rinfacciato persino Berlusconi per la nostra incapacità di opposizione per concorso Città viso un con consociativismo che noi stessi abbiamo e infatti esatto anche oltre la verità
Senza la tempestiva costruzione di un programma comune dei progressisti che superasse l'etichetta di ciascuno lasciatelo dire a me era ancor più difficile anche un rapporto con quella parte del centro che che notte arriva ancora la speranza di potere sopravvivere in un sistema maggioritario e che comunque non era e non è riducibile alla sinistra
Se non a patto di una totale perdita di ogni propria ragion d'essere e dunque di se medesima
Credo anche io che nella cultura della sinistra vi sia stata una perdita di attenzione e di sensibilità nei confronti del cattolicesimo democratico
E tuttavia la riflessione andrà comunque qui si concluda assai estesa e resa più pertinente
Non si tratta infatti lo ripeto per l'ennesima volta di recriminare sul passato di perdersi in una caccia all'errore
Non ho mai dubitato e non dubito come ho già detto tante volte e ho detto anche in questa sede che vi fossero insufficienze ed errori anche dalla parte che fu minoranza nell'ultimo montano congresso ma e maturo ormai il tempo per chiedersi perché
L'intento di dar vita ad una nuova e più ampia sinistra ha generato piuttosto una frammentazione maggiore non minore
Una frammentazione che neppure il bastone del maggioritario è riuscita a ricomporre se non provvisoriamente
Non mi pare che di Possa essere niente di meno innovativo
E di meno audace che danno le colpe ad al pub desunte resistenze come spesso si diceva
Nel vecchio partito e nella parte peggiore del vecchio partito la strategia giusta la politica giusta la linea più giusta ancora la colpa degli insuccessi delle sconfitte e delle resistenze dobbiamo ben vedere che anche lo schieramento progressista è in grave sofferenza e se continua così non andrà avanti ma indietro ci si gioca ci si suggerisce da più parti questo è il punto
Perché se non intendo madre qualche opinione in questo senso viene avanzata anche da qualche compagno
Di arrenderci alla fine a quello che viene definita un'evidenza ci sarebbe una sinistra moderata è una sinistra radicale e se non possono che sta separate e quanto più il PDS si spostasse verso il centro tanto meglio sarebbe per la nascita di una ma un raggruppamento autenticamente di sinistra più vasto di perché adesso non possa essere
Sento anche con qualche preoccupazione gli accenni ad una un'ulteriore scrematura di questo nostro partito mi sembra una strada di ulteriore aggravamento
Di ulteriore aggravamento della situazione quella di una separazione ancora più grande
Perché ciò sarebbe pericoloso per lo una eventuale intesa elettorale che magari deve essere scontata anche a tempi brevi
Poiché una intesa elettorale sarebbe ancor meno credibile di yoga con una più radicale separazione tra una sinistra radicale una sinistra diciamo così moderata e senza intesa elettorale si andrebbe ad una sicura Dorina non soltanto più a una sconfitta
Perciò non per via teorica credo che si deve andare più a fondo nella ricerca sulle origini di una insufficienza profonda delle politiche e delle finalità medesime delle forze maggiori della sinistra europee che hanno conosciuto tutte delle gravi sconfitte compreso naturalmente il Partito democratico della sinistra qui da noi in Italia
L'appartenenza alla sinistra europea non è questione che possa essere discussa e non è stata discussa fu già decisa
Al congresso dei pc se vogliamo essere esatti come Napolitano ricorda bene che si svolse con la segreteria di Natta e fu attuata poi dal nuovo partito anche con una scelta per l'Internazionale socialista non contrastata da nessuno
Ma proprio l'appartenenza alla sinistra europea esige che si reca nella storia del secolo
Nei limiti di una idea socialista finalizzata alla sacrosanta affermazione dei diritti di cittadinanza sociale e ad una meno ingiusta ripartizione del reddito prodotto
Ma il fatto è che trascurando l'analisi delle contraddizioni qualitativa del modello di sviluppo occidentale non si è fatto come si dice di solito un tolto al Terzo Mondo che certo sprofonda sempre di più
Ma anche all'Occidente medesimo innanzitutto a quella sua parte che ha voluto collocarsi su una frontiera critica rispetto ai valori puri e semplici della legge del più forte a ben guardare
All'avanzamento spesso dei diritti di cittadinanza sociale non ha fatto che scontano un analogo avanzamento dei diritti fondamentali
E cioè della delle precondizioni medesimi della democrazia a partire dal diritto alla conoscenza e alla rifondazione come in Italia oggi si è sperimenta drammaticamente ma come si teme ormai in ogni Paese dell'Occidente
La modernità della sinistra e la sua capacità di innovazione sta in questa ricerca
Che si rivelerà essa si vincente se la si sa perseguire con la necessaria fermezza nessuno oggi oserebbe definire come moderna la linea della governabilità come fine a se stesso
E tutto ciò che quella linea reca con sé e tuttavia in quel tempo lontano ormai lontano che sembra ad un altro secolo sembrò assai antiquato dire
Che quelli Indirizzo
Era in se stesso profondamente arretrato è sbagliato e sembrano antiquato chi sollevava la questione morale chiamava alla estraneità rispetto a quei partiti o quel potere
C'è un elemento di verità nell'affermazione della parte liberaldemocratica sull'esaurimento del secolo socialdemocratico
Sì sono certamente esaurite delle politiche e anche una determinate interpretazione dei valori costitutivi dell'IVA del movimento di ispirazione socialista
Ma è pienamente aperta la esigenza di dare risposta ai problemi che col movimento nelle sue varie parti intravide
Porre l'esigenza di una ricerca così vasta
Non significa affatto che non si debbano cercare risposte immediate ai problemi immediatamente posti dalla realtà e le convergenze fin d'ora possibili sul terreno medesimo della opposizione
Ma il fatto è che l'egemonia delle destre più o meno moderata invettive in Europa e da noi
Veca dentro di sé è una sfida più robusta il radicale che ripete quella della fine del secolo scorso non si può affrontare questa sfida senza formazioni politiche di sinistra
In Europa come qui da noi che per le loro stesse dimensioni
Pelillo cosa dica mento e per la loro organizzazione questa è la modernità di cui abbiamo bisogno aspirino ad un elevato grado di autonomia dai poteri economicamente
Televisivamente si dirà ora dominanti qui stare esigenza di una tessitura unitaria sinistra anche al fine di una costruzione politica democratica
Ma proprio perciò non si può costruire mi pare senza cercare di irrobustire il rinnovando lo ciò che è rimasto in piedi
Da dottrina di disfare quel che c'è perché troppo debole è troppo forte e al tempo stesso abbiamo sentito su tutti i giornali
Ignora la realtà e cioè che dove quel che c'era e cioè il vecchio Pci si è veramente disfatto per esempio a causa della questione morale
Niente di nuovo è sorto e tra di molti consiglieri preoccupati penso del tutto sinceramente delle sorti del PDS non ci si chiede come mai questa forza sia rimasta ancora sufficientemente robusta
Da quale da possibile pilastro
Anche se si vuol dire come legittimo dire che il mutamento del nome è stato determinante la disposizione stessa del voto dimostra che all'origine sta tutto quello che è stato costruito prima
In una lunga e difficile storia fatta accetto anche di errori
Ma di un contributo inestimabile alla crescita civile e democratica della nazione
Il vero problema è proprio che il nuovo non è nato e non poteva nascere senza un interrogarsi a partire dalle fondamenta a partire dal modo di essere della democrazia interna del rapporto con la società
Del modo di scegliere e delle scelte effettive da compiere
Ha nuociuto non il pluralismo interno ma la sua povertà la sua asfissia
Latte alle azioni di camere non comunicanti e anche diciamolo una sospettosa emarginazione una faziosità che non è meno sbagliata sia un doppio Indirizzo
Una faziosità chi ha sovente determinato che si avesse più attenzioni a chi diceva qualcosa piuttosto a che cosa diceva qualcuno e se in quel qualche cosa non ci fosse un germe di verità
è un suggerimento utile noi abbiamo e sperimentato così una forma più o meno consapevole
Di un restringimento che non ha portato lontano e che comunque non attenua la responsabilità di un gruppo dirigente in cui non si è avvertita una dialettica esplicita e chiara
Perciò proposi come forse ricorderete perché lo feci anche qui un congresso veramente costitutivo quasi due anni fa
Europee prototipo positiva nella settimana scorsa quando pareva che le regole fissate non fossero più sostenibile comunque al congresso ci arriveremo ho finito
Chiunque sarà qui eretto adorabile lì non la sua incoronazione ma la sua parola
E tuttavia il tempo urgente
Non credo che la destra si senta tranquilla attacca sui mezzi di comunicazione perché vuoto può volere tempi Balleri per cercare una più stabile investitura
Il mio pieno consenso con l'insieme dell'intervento di Bassolino
E in particolare con la sfida di governo che gli ha lanciato non è in contraddizione con la constatazione del fatto che non siamo già entrati nel tempo di un normale regime di alternanza
C'è una volontà ormai evidente visibile a tutti di un regge e di un restringimento degli spazi di democrazia
Su questo innanzitutto
Torno siamo chiamati a provare la nostra capacità di costruire subito uno schieramento democratico capace di reagire all'arroganza di un potere non meno pericoloso anzi ancor più pericoloso di quel che abbiamo già sperimentato e anche per questo che occorre costruire una nostra nuova unità
Una linea più corrispondente ai tempi attuali una di innovazione e non di parole ma di teoria e di pratica politica
Il compagno Mussi e poi compagno Violante hanno rinunciato intervenire pari a alcuni altri compagni
La Compagna Chiaromonte il compagno De Angelis i compagni Turci Soriero e Ottolenghi e la compagna ben iscritti restano tuttavia
Ventotto ventinove siamo appena sotto i trenta il compagna musico
Pochi minuti fa si è dimesso dal consiglio d'amministrazione Harari a riprova che non siamo al quarantotto io son d'accordo con quello che hanno detto altri compagni non siamo già ad un regime consolidato ma a riprova che siamo di fronte ad un governo ad una maggioranza che hanno un alto tasso di pericolosità
A
Voi siamo a questo difficile appuntamento
Perché Occhetto si è dimesso e io penso che le ragioni delle dimissioni
Illustrato e nella lettera che stamane è stata letta la nostra Assemblea non possono essere in nessun modo rimosse
Alle spalle di queste dimissioni ci sono
Mesi di difficoltà crescenti di logoramento del partito della sua leadership tutte cose che abbiamo toccato con mano
E poi la crisi nostra è precipitata intorno a due gravi sconfitte elettorali
Che illuminano il nostro paradosso
Abbiamo salvato il partito
E la parte essenziale della sinistra che esso rappresenta attraverso l'innovazione radicale della svolta lo abbiamo salvato dalla letterale cancellazione dei partiti che hanno fondato la Repubblica
Abbiamo una grande forza
L'abbiamo perduto la posta del governo del Paese che pure avevamo esplicitamente fortemente posto sul tavolo
Non so se Occhetto con il suo gesto ci abbia complicato la vita certamente sì ne stiamo facendo esperienza
Ma di certo ci lascia anche qualcosa di significativo
Un partito più laico
E che la Ica mente
Può decidere il cambiamento del segretario
è un'esperienza che facciamo per la prima volta sono molte le cose che non hanno funzionato c'è una responsabilità del segretario che si è dimesso ci sono responsabilità nostre dico di molti di noi
E verrà il momento credo che il congresso si è anche il momento di un Bilancio
Di un giudizio equanime sulle vicende di questi anni ed anche sul contributo che ha portato la segreteria di Occhetto a compiere scelte che sono state di grandissima portata
Per la nostra storia e per quella del nostro Paese ora la scelta è nostra
E quello che abbiamo sotto gli occhi è che
Dimessosi Occhetto non c'è un solo candidato se non siamo di fronte ad una sola indiscussa successione naturale lo dimostra la consultazione
Non vincolante
Perché abbiamo voluto scegliendo questo metodo inedito per noi ma rispettare
Scrupolosamente lo statuto e i poteri che esso assegna
Una consultazione non vincolante ma significativa
Ho visto che c'è anche chi tendere attribuirne il risultato a non so quale lavorìo
Chi lo pensa e lo dice non conosce il partito
E finisce magari però involontariamente per fargli un danno delegittimando un grande fatto democratico per quanto perseguito con procedure non precedentemente regola
Più ascoltato come tutti con grande attenzione la voce ha sentito in direzione discorsi di D'Alema e Veltroni
Con i quali nella discussione entrata a vele spiegate la politica anche se si tratta di due compagni che conosciamo bene ne conosciamo le idee
Il contributo che hanno dato l'esperienza la forza all'autorità alla cultura
Io voglio dire che traggo anche un motivo di conforto una ragione di sicurezza per il futuro
Dal fatto che ci hanno posto di fronte non a due piattaforme alternative
Radicalmente opposte confliggenti
Nel qualcuno in quel caso avremmo corso certo il rischio intorno ad una decisione sulle persone
Di trovarci di fronte ad una spaccatura politica pericolose
E vedo un punto politico unitario di grande significhi di significato che non differenzia di molto le due esposizioni
Una situazione aperta nella battaglia politica italiana entrambi hanno descritto e tratteggiato e l'obiettivo di una coalizione democratica nel futuro prossimo
Che voglia vincere
Gli accumuli sufficiente forza nella società
E di orientamento politico per arrivare alla vittoria la forza
Cioè la volontà il programma l'obiettivo politico comune di un arco vasto di soggetti gli uomini il consenso popolare
La rappresentanza di un blocco maggioritario di interessi economici e sociali
E quando parlo di forza
Parlo naturalmente di una forza tranquilla per mutuare uno slogan da Mitterrand e non di una forza che faccia paura
Su di noi ricade ora una grande grandissima responsabilità come protagonisti della vita nazionale ed europea
Come si fa a questa politica delle alleanze
E detto che trovo degli elementi confortanti di convergenza vedo anche le differenze
Trovo nel discorso ampio costruito
Con forza culturale con razionalità come è solito fare Massimo troppo spesso nel suo discorso la valorizzazione del nostro mondo
Come si fa a non essere d'accordo veniamo da qualcosa non dal nulla e credo che nessuno pensi qui ora oggi di muovere verso il nulla verso la dissoluzione di un mondo lo scioglimento del PDS
Ma trovo una versione del nostro mondo del rapporto con gli altri
Che non mi sembra del tutto convincente convincente l'ultima versione alta di una politica di alleanze fondata su mondi diversi ciascuno dotato di una rappresentanza politica che si tendono la mano che si avvicina non fu quella del compromesso storico
Una stagione importante ma che portò ad un fallimento
A me pare che il nostro mondo un'espressione che mantiene una forza un significato si presenta però oggi sempre più attraversato dagli altri mondi cambia un po'la questione dell'identità io ho trovato accenti convincente nell'intervento qui della compagnia Mancini varie compagnie De Giovanni quando parliamo di ambientalismo parliamo dei Verdi che sono una formazione politica ma parliamo di una cosa che ci appartiene
Quando parliamo di valori cristiani parliamo dello di una dottrina della Chiesa ed anche di partiti che intendono rappresentarli ma parliamo di qualcosa che ormai attraversa noi il nostro mondo il soggetto collettivo nostro che ciascuno di noi
E quando parliamo di libertà e naturalmente tanto meno qui parliamo
Di quello che viene rappresentato da altre formazioni politiche di tipo liberale o liberaldemocratico se mi si consente un'espressione un po'approssimativa dei colleghi di chiedo scusa
Siamo un po'tutti meticci
Il diverso è qualcosa di fuori dal nostro mondo ma qualcosa che è già dentro di noi e la politica unitaria io la vedo ripartire da qui
Da questa consapevolezza di una nuova fluidità politica e culturale
Fluidità ho sentito pronunciare un paio di volte la parola
Ho ripensato d'un colpo come ad una illuminazione
C'è qui Marco paragoni che si ricorderà quella giornata d'un giorno che sembrava il giorno della stravaganza di molti anni fa discutevamo delle tesi per il diciassettesimo congresso molto prima della svolta
E passammo un pomeriggio intero a discutere di un aggettivo e di un sostantivo fluido fluidità fu una parola proposta da Cesare Luporini
E sembra stravagante che in un congresso si dedicasse così tanto tempo ad approfondire un tema come questo eppure ligia traduceva qualcosa chi è di fronte a noi nel mondo di oggi
E nel sistema molto più complesso di scambi tra culture tra politiche tra mondi
Con cui dobbiamo confrontarci
Veltroni ed una generazione successiva immediatamente alla mia anche a quella di D'Alema io avverto al Luís nel discorso anche chi ha fatto qui
Una disposizione culturale più aperta e percettiva
Di questi elementi mobili innovativi fluidi
Cioè di una visione più chiara più diretta della contemporaneità
E badate non parlo di aspetti di immagino superficiali ma profondi ai quali non poche collegarsi la saldezza strategica nella conduzione del partito
Aspetti di cultura politica necessaria a comprendere anche sono sensibile al tema sollevato quei cambiamenti quei sommovimenti di struttura della società
Di cui qui ha parlato bene con accenti che condivido il compagno Reichlin
Dunque noi scegliamo tra due linee seccamente DiVersi questo è un grande vantaggio della prospettiva unitaria del partito però che presentano differenze
E tra due persone entrambe di grande valore ma di diverso profilo culturale non è l'elezione del papa re diceva D'Alema comunque è un evento simbolico come scrive Occhetto nella sua lettera di alto significato
E per questo tra due compagni della quindici amicizia ha potuto godere sono sicuro di poter godere in futuro
Io preferisco al segretario del partito il compagno Veltroni l'elezione del segretario è un passo dobbiamo riprendere velocemente un cammino che ha rallentato che si è interrotto
Compagno Violante poi compagna indenni hanno rinunciato intervenire altri compagni Company salvati urbani vecchia
Le compagnie Giulia Rodano Maria Paola Profumo e dice pere
Do notizia che al termine dei lavori di questa sera si terrà una riunione della segreteria del Consiglio nazionale che è stata si danno notizia chi al termine dei lavori di questa sera si terrà una riunione della segreteria del Consiglio nazionale che è stato nominato stamattina all'ordine del giorno della riunione svolgimento delle elezioni a scrutinio segreto la riunione si terrà presso la segreteria del del Consiglio nazionale nel padiglione qui accanto non so se ritenete necessario rilegga i nomi dei conti
Sono leggo solo i cognomi sono compagni e compagni Annunziata bianchi Chiocchetti Guerzoni Laudani la barra leoni manica
Matteoli Rocco Cordi quarant'anni Torelli e poi se ci sono altri compagne e compagni Graziella Falconi Lina fidi De Chiara lì c'è Perelli Marchisio marcisce
E poi ci sono i compagni che danno un contributo alla segreteria e compagni dama lombardi e santi dei con un le rinunce che ci sono state abbiamo circa ancora venti interventi come è già stato detto dal
Questo tavolo pensiamo che di esaurire questi interventi nella serata in modo che domani si possono avere solo le repliche dei due candidati e le votazioni
Scusa Violante
Dagli interventi sinora svolti emerge con chiarezza che a tutti noi convocati per eleggere il nuovo segretario del PDS sta a cuore prima del risultato finale la salute del partito
Perché sappiamo che solo un partito forte ben organizzato potrà garantire un futuro democratico ai cittadini del nostro Paese
Non dico alla sinistra ma dico a tutti i cittadini che hanno bisogno di qualcuno che lotti con loro e per loro e che riesca a garantire migliori condizioni di vita e di sviluppo
Non solo i cittadini economicamente più deboli che sono comunque prioritaria il nostro impegno ma tutti coloro che hanno ideali democratici e si sentono in questo Stato cittadini e non semplicemente proprietari o percettori di reddito
Un partito non serve paradossalmente a chi è dentro è uno strumento che servì a che fuori per costruire un proprio presente e per dare anima ad una propria idea di futuro
Per questo senza un solido partito di sinistra quale quello che molti di voi hanno saputo costruire in tante parti del nostro Paese senza un solido partito di sinistra non c'è né futuro né presente il primo dovere che abbiamo per noi stessi e per gli italiani che ci guardano che sono più degli otto milioni che ci hanno votato e quindi scegliere un segretario in grado di garantire consolidamento che l'espansione del nostro partito
In modo parallelo al consolidamento all'espansione del partito bisogna impegnarsi per lo sviluppo delle Leanza progressista una confederazione forse è sbagliato ritenere che per la costruzione di una formazione politica progressista bisogna risolvere il PDS che nello schieramento progressista è stata organizzazione più forte e più capace di acquisire consensi elettorali
Sarebbe sbagliato d'altra parte per il PDS pensare Alleanza progressista come un un processo da costruire attraverso annessioni
Il fronte progressista e pluralista non può essere otto ad unum le altre forze che ne fanno parte rappresentano di più di quanto non dicano i loro consensi elettorali
Tutti i soggetti politici che concorrono alla costruzione Alleanza progressista hanno pari dignità perché sono portatori di progetti che vanno valutati per quello che inizierà presentano non per il peso organizzativo di chi li propone
Deve essere poi cura intelligenza di chi organizzativamente più forte mettere questa sua organizzazione al servizio del progetto e non viceversa
Il consolidamento del PDS deve andare di pari passo con la formazione di un'alleanza progressista
Noi oggi dobbiamo scegliere liberamente tra due compagni che per fortuna nostra e anche loro hanno entrambi grandi qualità politiche umani e culturali hanno di diverso impianto teorico ed esperienze di direzione
Proprio questa diversità fa dell'uno a mio avviso Massimo D'Alema il compagno più adatto a dirigere il partito e dell'altro Walter Veltroni il compagno più adatto ad impegnarsi nella costruzione di quell'alleanza progressista
Che la premessa necessaria per battere Alleanza di centro destra oggi maggioritaria
Risponderà D'Alema da alcuni interrogativi che sono stati posti da diversi compagni meglio per l'esperienza di lavoro comune svolta al gruppo intendo replicare ad un argomento non nobile se il compagno che lo usato mi consente
Compagno Ariemma ha parlato di timori di in carogne mento della vita interna del partito se prevalesse D'Alema
I basterebbe replicare polemicamente che abbiamo già perso le elezioni politiche agitando lo straccio catastrofista in caso di vittoria dell'avversario
In questo modo non si ricadere un contributo a Walter Veltroni che esso estraneo a questo modo di intendere la politica la lotta politica
Io ho lavorato al gruppo parlamentare con un dirigente politico che nella scorsa legislatura dopo una breve parentesi di Scalfaro la presidenza della Camera ha contribuito in modo determinante a fare eleggere un compagno prestigioso come Giorgio Napolitano alla presidenza della Camera
Contribuendo in tal modo dare forza e d'immagine al nostro partito
Quando io sono passato a dirigere la Commissione antimafia D'Alema ha chiesto al compagno Mussi di assumere la responsabilità della vicepresidenza del gruppo
Proprio perché aveva ritenuto che una figura autorevole stimata da tutti i compagni come Mussi e particolarmente apprezzata da compagni Occhetto potesse contribuire a distendere i rapporti politici interni
Durante il governo Ciampi forse bisogna chiedere al Presidente Ciampi solo l'autorevolezza di D'Alema ha consentito di tenere il gruppo unito in votazioni che sosteniamo le scelte di quel governo i momenti assai difficili per tutto il Paese
In questa legislatura D'Alema costruito il gruppo progressista federativo alla Camera che gruppo quei feriscono i componenti di tutte le forze progressiste meno Rifondazione ed è il gruppo più numeroso a Montecitorio
Quindi si è battuto per la designazione di Luigi Berlinguer capogruppo e di Fabio Mussi e vice capogruppo riuscendo a portare su queste posizioni un gruppo mi riferisco alla componente PDS che non sembrava particolari The convinta e poi si è fatto da parte
In un momento nel quale nulla lasciava intravvedere le attuali opportunità
Non mi pare che questo dirigente politico in canna direbbe il confronto politico per usare l'espressione del compagno sopra citato
In ogni caso queste espressioni mi scuso con Ariemma lasciano intendere una concezione proprietaria del partito che non ci aiuta ed anzi ci rinchiude dentro antichi tenebrosi confini
Non so naturalmente d'accordo al cento per cento con D'Alema condivido il suo modo aperto d'interpretare la costruzione gruppo dirigente ma non condivido la sua battuta sui sei milioni di elettori
Un dirigente deve parlare con Dio con i nomi a seconda dei casi distinguendo quando parla di sue posizioni personali e quando parla a nome degli scrittori gli elettori ma mai per incutere timore
Sempre per conquistare consenso per misurare meglio la prepagata citati esprimere sentimenti ed esigenze generali
Non ho condiviso neanche riferimento fatto da Veltroni ad una sinistra in cui collocare il PDS alla quale apparterrebbero adegua il titolo in qual misura Roosevelt Olof Palme Nelson Mandela
C'è troppa diversità in queste sinistre questo mi sembra richiamo letterario non un richiamo politico
Il fatto è che il PDS non sta in un generico Purgatorio affratellato ad anime che provengono da tutte le parti del mondo e da tutti i tempi dell'età moderna
Il PDS sta a pieno titolo dentro la grande esperienza della socialdemocrazia e del laburismo Rho pay chiamo come Vadori l'efficienza della macchina pubblica che non è un valore di bere al democratico
L'equità fiscale che non è un valore liberista la responsabilità il lavoro la formazione delle giovani generazioni da solidarietà sociale
Tanto D'Alema quanto Veltroni hanno fatto riferimento ai cattolici al centro mi riconosco di più nell'interpretazione il che da D'Alema di queste essenziale frontiera politica il problema non è il centro inteso come partito partiti il problema è un altro
La proposta politica che noi facciamo i moderati italiani cattolici e laici per convincerlo sostenere il nostro progetto politico e ora di muoversi perché l'ultima grande proposta che la sinistra rivolte moderati lo ricorda Mussi un attimo fa risale a compromesso storico
Una proposta quindi rivolta ai moderati italiani che parta da una sinistra assicura forte dei suoi ideali e consapevole che in Italia c'è un grande numero di persone non di sinistra disposto a votare a sinistra
Quando lui appariamo credibile forza di governo come dimostrato in Sardegna e molti comuni delle elezioni amministrative
E tuttavia questo appuntamento bisogna andare con tutta la macchina ben preparata dal punto di vista teorico d'organizzativo altrimenti si rischia la débâcle non è un grande abbraccio e non siamo forse affini
E dobbiamo avere il coraggio di porre porci alcune domande sulla destra che non poniamo da molti anni
Per capirne la natura moderna e per aiutare a nascita di una destra non fascista perché in Italia non sembra esistere una destra antifascista come esiste in Francia e in Germania perché in Italia a destra e il partito di Fini sono la stessa cosa
L'altro giorno a Mila no in un dibattito con il condirettore della Voce Orlando mi è capitato di chi se l'attenzione su un punto Orlando criticava Caselli dicendo è un magistrato di sinistra
Io gli ho detto guardi che voi destra avete criticato Falcone perché era di sinistra noi sinistra non abbiamo mai criticato Borsellino perché era di destra ci deve essere una faziosità dentro la destra che dovete su Solieri fino in fondo
Perché il bipolarismo che è stato cancellato nelle relazioni internazionali che superato né relazioni interne continua a vivere dentro la coscienza dei moderati italiani
E questa è una questione che dobbiamo e possiamo affrontare soltanto noi e se non affrontiamo non si risolve il problema dei rapporti col centro e col moderatismo italiano
Un passo importante per questa strategia e costituite rapporti a sinistra il PDS deve distinguersi nettamente da Rifondazione Comunista
Ci sono in Italia come in altri Paesi europei due modi di essere a sinistra
Uno ritiene che gli interessi deboli della società si difendono meglio con un'opposizione radicale di lungo periodo l'altro si batte per lo sviluppo sociale ed economico del Paese con un progetto di governo per questo intende aggregare anche persone in movimento e organizzazioni che non sono tradizionalmente a sinistra ma che possono apprezzare e condividere un impegno che punta all'efficienza della macchina pubblica sulla solidarietà sulla responsabilità sui valori democratici del nostro Paese
I compagni di Rifondazione sono usciti da pc perché digiti mammiferi sentivano noi altrettanto legittimamente abbiamo deciso questa è stata la grande intuizione di Occhetto di creare un nuovo partito politico
A questo punto riproporre qualcosa che assomiglia monta gli ormeggi nobili ma superati nel quale abbiamo saltato alcuni anni fa non giova né al Paese né progressisti dal PDS e neanche Rifondazione Comunista
Questo naturalmente non esclude ove necessari accordi elettorali come accade per esempio Francia o su singole questioni anche di grande rilievo
Si è parlato di cattolici io spero che nuovo PDS non si parli solo cattolici ma sappia parlare a tutte le forme di pensiero religioso che sono la base della modernità nella quale viviamo indipendentemente dal numero di adepti
Fu un dittatore che chiese quante divisioni avesse il Papa
Ma quei tempi sono passati il pensiero religioso interessa ad una grande e moderna forza democratica non per il numero di praticanti ma perché esprime valori speranze modi rapportarsi assenso della vita Della Morte
Perché si sforza di interpretare i bisogni spirituali fondamentale della persona umana il pensiero ebraico il pensiero protestante
E ricordiamo che pensiero musulmano è la seconda religione nostro paese hanno dignità pari ad altri pensieri anche se le storie la capacità d'incisione sono diverse
La questione morale resta un problema centrale il nostro Paese l'evasione fiscale la concentrazione di poteri pubblici e privati nelle stesse mani la perdurante incapacità di garantire il diritto alla giustizia e tutti i cittadini sono gli aspetti più moderni della questione morale
Ma la questione morale non si traduce automaticamente in azione politica e se si traduce in invettiva diventa strumento propagandistico
A volte tanto nei pc quanto nel PDS la questione morale si è trasformata in una forma di moralità esibita ed aristocratica mente chiusa dentro confine formule che non sia privo alla conquista i nuovi soggetti
Siamo stati ad Intini anni in molte altre volte dopo il mille novecentoventiquattro
La moralità non è traducibile in politica senza una mediazione senza una proposta istituzionale senza la misura positiva
Senza un'adeguata azione politica nemmeno la più nobile delle questioni morali riesce a modificare la realtà
Anche questa azione capace di sfuggire alla tentazione del volo pindarico e capaci di tradurre in politica i contenuti dell'impegno morale senza giacobinismo ma con il rigore dell'onestà
Esige una direzione del partito garantita dalle concrete esperienze di lavoro fatte dalla robustezza dell'impianto teorico per questo queste doti sono oggi più che mai Cynthia di prediligere una grande forza politica con grandi ambizioni e con attorno un mare di speranze che non devono diventare palude
Infine ho avuto negli ultimi tempi qualche dissonanza con i compagni Occhetto non ho condiviso le modalità delle sue dimissioni non condivido la lettera che gli inviato al Consiglio nazionale
Tuttavia intendo con animo sincero il libero ringraziano per la svolta per il suo coraggio per la simpatia che ha saputo coagulare attorno al PDS
Io sono certo chiunque dei due compagni prevalga che il partito alla sinistra continueranno ad avere bisogno ed utilizzare la sua intelligenza il suo lavoro e di suo coraggio
Compagnia in beni e poi il compagno leoni
Hanno rinunciato a parlare anche i compagni Mele Bettini
Care compagne cari compagni dopo le dimissioni
Via chi l'Occhetto che anch'io come hanno fatto altri compagni ringrazio per il contributo rilevante dato al partito
E al Paese avrei preferito un'altra strada
Altre procedure
Nelle carenze e né i vuoti di uno Statuto che ci ricorda la fanno
E la confusione dell'epilogo del congresso di Rimini
Si era scelto in un primo momento quasi per riflesso condizionato una via a mio avviso inaccettabile
Le proteste che sono seguite erano il risultato di una situazione di uno stato d'animo reale sincere
Non era non è il frutto di una scelta pregiudiziale a favore dell'uno o dell'altro candidato
Nella richiesta boriosa di qualche azionista di riferimento della società
Tanto è vero che è stata decisa la consultazione più ampia
Sul significato della quale siamo qui ad interrogarci confrontando la sovranità e la libertà piena
Del voto del Consiglio nazionale con i dati emersi dalle indicazioni di quattordici quindici mila compagni che non possono essere messe agli atti con indifferenza dormiva
Quali che siano le nostre opinioni
è chiaro
In ogni caso che se a questo punto il consiglio nazionale non dovesse decidere sul nuovo segretario per il Partito democratico della sinistra la situazione si farebbe molto difficile anch'io non ho condiviso tempi e modalità delle dimissioni di Occhetto
Ma a questo punto rinviare al Congresso la scelta del segretario sarebbe l'esito di una incapacità di tutti noi e non più come poteva essere una libera scelta penso che i due candidati abbiano dato un contributo reale a mettere il Consiglio nazionale nella condizione di reggere ora il segretario e di convocare il congresso entro l'autunno
Lo spirito unitario in un passaggio così delicato è questione direttamente politica
E non solo di metodo
E io mi auguro che questo valga anche per il futuro
Forse lo stile corretto del confronto accentuato l'incertezza di alcuni di noi
Ma molto meglio questa incertezza che nasce dalla stima per i compagni
Per la loro preparazione per la loro capacità politica che non lo schierarsi secondo logiche di appartenenza limitative della libertà di ciascuno
Vorrei a questo proposito sentire possibilmente già da domani parole più forti contro il correntismo contro la squadra e le squadre a sostegno di un vero pluralismo democratico
E vorrei vedere tradotte nei fatti le convinzioni anticentralisti che sia per quanto riguarda lo stato Malick non dipende solo da noi
Che per quanto attiene il partito si faccia attenzione a questo proposito non si confonda l'eccesso verbale di qualche dichiarazione con il bisogno reale che non è di Bologna o di Modena o di Reggio Emilia perché sono federazioni che hanno molti scritti o realtà in cui molti si esprimono con il voto per il PDS
Ma è di Milano come di Bari differenze come di Napoli di un partito che vorrebbe essere davvero finalmente liberato dal verticismo dal centralismo e dal correntismo
Le diversità le ricchezze le specificità di ciascuna regione città vanno fatte vivere nella politica quotidiana del partito dei suoi organismi dirigenti e non considerate periferia rispetto al centro
Vi sembra forse per fare un esempio mi sembra logico che a questo Consiglio nazionale del partito non sia stato neppure invitato il sindaco della città di Bologna
Ma per uscire più uniti come è stato detto giustamente da questa vicenda e per essere meglio attrezzati alle prossime scadenze dell'agenda politica essenziale come hanno fatto D'Alema e Veltroni questa mattina
Con più insistenza di quanto non era accaduto alla riunione della direzione collocare analisi proposta politica nella indispensabile dimensione europea
Se facciamo così evitiamo
Di Psyco drammi
La le auto flagellazione i giudizi su questi primi tre anni di vita del partito democratico della sinistra troppo aspri addirittura liquidatori e in ogni caso contermini che sarebbe stato opportuno utile prima di oggi
La vicenda che ci porterà al primo congresso del Partito democratico della sinistra in autunno comincia con la caduta del muro di Berlino con la fine della guerra fredda
Come ci ha poi ricordato Occhetto nella sua lettera la vera e propria tormenta politica italiana poteva provocare anche la dissoluzione della sinistra democratica
Se un italiano su tre ha scelto i progressisti e uno su cinque ha votato per il Partito democratico della sinistra ciò vuol dire che questi tre anni sono stati anni di difficoltà ed i risultati di successi e di insuccessi
E che in ogni caso esistono forti risorse per considerare aperta la situazione italiana nonostante la sconfitta politica ed elettorale
Del marzo scorso
Senza addebitare ad altri le nostre
O la convivenza pacifica come si sperava ma la guerra in Bosnia non lo sviluppo e un più alto livello di occupazione ma una disoccupazione crescente senza paragoni con il passato
Non la tolleranza il rispetto delle differenze
Ma l'incubazione di forme nuove e vecchie di intolleranza e di razzismo di antisemitismo in un preoccupante crescendo in diversi Paesi
Con lo spettro del nazionalismo che non riguarda soltanto l'Est europeo ma in forme nuove anche lo stesso Occidente è tutta la sinistra europea che si trova impreparata di fronte a questo cambio repentino della scena
In direzioni pochi anni fa imprevedibile
E in Italia ci sia anche il Lusi
Che antiparlamentarismo anti partissimo e giustizialismo
Che hanno accompagnato la fine del vecchio sistema di potere potessero spostare a sinistra opinione pubblica ed equilibri politici
Non è mai stato così in passato non sarà così in futuro quando ad essere presa di mira è il Parlamento come istituzione
O i partiti come tali senza distinguere più raccolte dei singoli e istituzioni fra colpe dei singoli e forme essenziali della vita democratica allora vuol dire che la destra che si afferma
Ma vorrei dire sia a Veltroni che a D'Alema che collocare la vicenda nostro in Europa non è un'ovvietà e non è necessario solo per capire difficoltà e i problemi della sinistra italiana
O per spiegare le ragioni di fondo di una deriva o di uno spostamento a destra no
C'è a mio avviso nella dimensione europea la chiave di volta per ancorare ad una prospettiva politica di fondo il rapporto tra progressisti e popolari in Italia e in altri Paesi
Non c'è solo una esigenza di convergenza elettorale politica come garanzia per una possibile vittoria contro la destra o le destre
C'è un bisogno di fondo di rimotivazione della democrazia europea del dopo guerra fredda di ridefinizione del funzionamento delle sue istituzioni
Di riforma dello stato sociale del rapporto tra pubblico e privato del mercato del lavoro del sistema educativo e formativo
A cui si può rispondere solo con l'incontro di tipo nuovo fra la tradizione della sinistra socialista e socialdemocratica e quella del cattolicesimo democratico
Nell'immediato questo incontro si può presentare anche come stato di necessità per reagire agli aspetti più negativi della realtà europee i nazionalismi la disoccupazione l'intolleranza
Ma non ci si può limitare ad una pur doverosa azione unitaria contro e ad una nuova prospettiva politica e programmatica che riguarda ripeto istituzioni economia e società che siamo chiamati con le rispettive distinte identità sinistra
Progressista e cattolicesimo democratico popolare a dare risposte nuove
Parafrasando Terracini
Con la sua risposta famosa il nostro programma è la costituzione
Penso che noi oggi dovremmo dire il nostro programma è la realizzazione dell'unione europea un'Unione democratica politica sociale dei diritti della convivenza
Così forse a questo livello si ride finiscono e si capiscono anche meglio i nuovi confini tra destra e sinistra
Ecco io penso che la nostra opposizione vada sintonizzata appieno con questa collocazione europea e con i suoi contenuti
E perciò sicuramente come è stato detto opposizione per propositiva costruttiva ma anche in questa fase sottolineo opposizione di tipo straordinario
Noi abbiamo aperto questo Consiglio nazionale con l'allarme sulla libertà di informazione
Ma non è certo un fulmine a ciel sereno ci sono due problemi due ostacoli due macigni che impediscono a mio avviso una normale dialettica tra governo e opposizione
E sono i due problemi guarda caso che rendono debole il rapporto tra il governo italiano e l'Europa
è la presenza dei ministri neofascisti nel governo e la concentrazione del potere nelle mani di Berlusconi
Noi non possiamo sicuramente limitarci a denunciare a ripetere le denunce dobbiamo avanzare proposte
In parlamento e nel Paese per risolvere questi due problemi ma io ritengo che fino a quando queste due anomalie rimangono l'opposizione deve visibilmente
Quotidianamente avere questo carattere di straordinarietà
Non per ragioni di parte ma per essere appunto noi Sinistra democratica italiana in sintonia con tutte le forze democratiche europee
Io penso che se mettessimo agli atti questi due problemi faremmo un serio errore daremmo ragione a coloro che ci hanno accusati di farlo soltanto perché eravamo in campagna elettorale
E non faremmo soprattutto l'opposizione come si deve come chi si vuole davvero candidare a dirigere il nostro Paese
Di compagno leoni e poi compagno Sabattini
Io ritengo ci siano le condizioni perché da questo Consiglio nazionale si esca con una più forte limpida unità politica
E ci sono innanzitutto perché la scelta del nuovo segretario non è rimasta chiusa all'interno del solo Consiglio nazionale ma si è dato vita ad un'ampia consultazione del partito
Intendiamoci questo Consiglio nazionale anch'io lo ritengo pienamente legittimato è sovrano nel decidere
Ma stante gli evidentissimi limiti di rappresentatività di questo organismo rispetto al partito di oggi cominciamo se non avessimo coinvolto una base più ampia di compagni la decisione che domani assumeremo sarebbe stata politicamente più precaria già non Cirulli così forte come i fatti politici rendono necessaria
La consultazione che abbiamo svolto pur nei suoi limiti indubbi è stata a mio avviso un fatto positivo
Abbiamo ascoltato da migliaia di compagni e compagne non solo dei nomi e dei cognomi ma opinioni sullo stato del partito sulla situazione politica sugli orientamenti del nostro elettorato
Una esperienza preziosa che ci rende più pronti ad assumere una decisione tanto rilevante e ci sono le condizioni per una nostra più profonda unità
Perché i compagni che abbiamo consultato prima di esprimere la loro personale preferenza hanno pressoché tutti apprezzati il valore e la qualità di entrambi i candidati sui quali domani andremo al voto
Ci sono quindi preferenze opinioni diverse i due candidati
Sono personalità diverse
Ma nulla che assomigli ad una divisione a una lacerazione nel partito peraltro come è stato già annotato sia D'Alema che Veltroni si sono adoperati molto
In questo senso dobbiamo essere viene grati per il modo sobrio solidale laico con il quale hanno gestito una situazione per loro indubbiamente difficile
Mi sento di poter dire che tre militanti del partito c'è una predisposizione a considerare colui che otterrà qui dentro la maggioranza dei consensi come il segretario di tutto il PDS
E questa è anche la mia convinzione il resto cari compagni dipende da noi
Dalla capacità che avranno i dirigenti del partito di mantenere questa vicenda con le caratteristiche di un confronto civile e maturo
Bene quindi la consultazione bene questa ulteriore positiva novità che abbiamo introdotto rispetto alla nostra tradizione
Due compagni di valore in competizione diciamo così per il ruolo di segretario del partito dopo una consultazione che ha interessato migliaia di compagni di compagni e tutto questo vissuto tra di noi senza drammi senza lacerazioni
Una novità inimmaginabile fino a non molto tempo fa
Qualcosa che a mio avviso non ha nuociuto affatto all'immagine del PDS basterebbe questo
Per sottolineare in tutto il suo valore il carattere coraggioso e leale
Delle dimissioni di Achille Occhetto
Due cose ritengo indispensabili a questo punto dal punto di vista diciamo così procedurale
Che domani questa riunione elegga il segretario del PDS un rinvio che giudicavo rischioso in ogni caso diventerebbe a questo punto un segnale un sintomo di difficoltà e di crisi serissimo
Secondo che entro e non oltre l'anno in corso si tenga il congresso nazionale del PDS
Mi sono chiesto con convinzione pressoché tutti i compagni che abbiamo consultato
E lo stesso confronto pur serrato che stiamo sostenendo oggi domanda
Un approfondimento politico e un coinvolgimento di forze che solo un congresso può darci le differenze anche marcate che abbiamo sentito nel dibattito al Congresso possono avere una verifica più impegnativa
è evidente
Che si è ridotto a slogan
L'obiettivo di completare la svolta può apparire ambiguo e poco comprensibile
Ma se torniamo con la mente alle ragioni fondamentali della svolta unire rinnovare la sinistra costruire il PDS come formazione politica nuova
Non fatichiamo davvero ad individuare le incompiute se e i ritardi del nostro cammino
Per questo sono convinto che il risultato migliore di questa riunione sia quello di fare capire a tutti dentro e fuori il partito che rinnovamento del PDS va avanti e diventa al tempo stesso più consapevole e più maturo
Ed è in questo senso che trovo più convincente la candidatura il discorso che ha fatto stamane il compagno Veltroni
Non vedo proprio come nell'Italia di oggi potremmo immaginare una visione tradizionale delle alleanze politiche sociali e guai ad abbandonare non dico il simbolo ma la pratica politica dei progressisti con il suo valore di grande esperienza collettiva e diffusa nel territorio e guai a pensare che l'essere parte dei progressisti assolve il PDS dal dovere che nel suo stesso interesse
Di sottoporsi ad una radicale autoriforma cambiare i meccanismi propri di partecipazione democratica le sedi e gli strumenti della comunicazione il suo stesso linguaggio sia Veltroni che D'Alema si sono impegnati per un governo democratico e collegiale del partito questo è un bene per tutti noi non eleggiamo il capo supremo ma il segretario del PDS bene
Spero sia superfluo quel che sto per dire
Ma a mio avviso una direzione collegiale deve essere innanzitutto una direzione rinnovata in nessun modo la collegialità può essere scambiata con una sorta di consociativismo interno tra le dieci persone che contano con la riproposizione di caminetti compensatori
Dopo questo Consiglio nazionale dobbiamo poter dimostrare che non c'è solo un nuovo segretario ma che a tutto il partito che si rimette in movimento direzione collegiale
Deve significare allora una grande apertura una grande amplissima diffusione della democrazia in Terna chiamare gli iscritti e gli elettori a contare a decidere questo è il cuore del processo di autoriforma quale io credo dobbiamo sottoporci
E l'alternativa
Non è tra un partito radicato e forte è un partito genericamente nuovo
Nell'Italia di oggi solo un PDS profondamente rinnovato aperto e moderno può radicarsi e rafforzarsi come tutti noi vogliamo
Il compagno Sabattini
Poi per comprarne Fulvia Bandoli
Care compagne cari compagni
Sono uno dei molti segretari di federazione o regionali
Che non potrà votare il nuovo segretario nazionale del partito
Quantunque io trovi la cosa un po'stravagante ma non è la sola di percorso che ci ha portato fino a qui non me ne lamento
Anche perché per formazione per appartenere a una federazione gelosa della propria autonomia sono abituato ad esprimere liberamente l'ho fatto anche nei giorni scorsi le mie opinioni
Intendo qui esprimere il massimo di preoccupazione per ciò che può accadere in questi due giorni
Cerco di descrivere uno scenario come molti di voi sanno la federazione di Bologna singoli compagni ha sollevato pesanti critiche nei confronti delle decisioni assunte dal coordinamento politico allargato ai segretari regionali
Non posso che di confermarle qui
Non voglio riaprire la discussione procedurale
La nostra critica era riassumendo la la seguente
Il coordinamento politico allargato ai segretari regionali non è un organismo che può decidere alcunché sulle procedure relative all'elezione del segretario per questo doveva convocare immediatamente la direzione e la discutere de la strada da seguire
Per quanto riguarda questa strada la nostra opinione era quella del congresso fin dal primo giorno in cui il compagno Achille Occhetto aveva rassegnato le dimissioni
Il congresso come sede realmente democratica
In cui collegare le candidature alla piattaforma politica e programmatica per coinvolgere tutti gli iscritti e informe da convenire l'elettorato progressista
In un confronto serio approfondito in cui la valutazione delle persone fosse legata pienamente alla valutazione politica e non ad altro un congresso liberato da certe liturgie di cui comunque dovremmo liberarci si sarebbe potuto ottenere in tempi relativamente rapidi e concludersi ai primi di ottobre questa proposta è stata respinta
E si è decisa una prima consultazione ristrette poi una consultazione più ampia
Io voglio soffermarmi su questa consultazione una consultazione svolta prima di ascoltare le dichiarazioni di intenti dei candidati
Una poco una consultazione che doveva servire per l'appunto a fare emergere dei candidati
Ma ora che c'è questa consultazione è stata conteggiata ha dato dei risultati
E quel che più conta è stata vissuta da molta parte dei compagni che vi hanno partecipato non come puro esercizio di ginnastica rivoluzionaria
Ma come un esercizio realmente democratico certo io sono d'accordo si dice che il Consiglio nazionale è pienamente libero nelle proprie decisioni ovviamente ma questa è una valutazione astratta compagno
Che sembra voler prescindere da ciò che è andato all'opinione pubblica attraverso gli organi di informazione e soprattutto da come l'hanno vissuta le migliaia di compagne e compagni che l'hanno coppie abbiano partecipato
Una consultazione per di più insisto anche su questo
Con una base non certa dei consultati
Nel senso che molti di noi nelle federazioni l'anno estesa secondo criteri io ritengo di buon senso ed anche formali inoppugnabili non previsti dalla lettera che l'ha convocata
E siccome voglio dirlo qui qualcuno ha telefonato dicendo a Roma ma poi possiamo estendere e spendete pure cioè come un tanto al chilo cioè quando si tratta di decidere le forme e le regole noi non abbiamo ancora imparato le regole fondamentali che è una base quanto meno elettorato di consultazione ed essere uguale dappertutto ma noi continuiamo come i vecchi bolscevichi a fregarcene delle regole della democrazia
Questa consultazione da in cifra assoluta percentuale e secondo un calcolo ponderato un vantaggio al compagno Walter Veltroni
Io lo so e il Consiglio nazionale continua a ritenersi sovrano
Ma io domando a tutti noi a voi domando ai quaranta cinquanta e senza averne il potere ci hanno portato qui
Che succede se dal voto del Consiglio nazionali compagno Walter Veltroni dovesse emergere al secondo posto
Perché dobbiamo affrontarlo questo problema dobbiamo verbalizzarlo
Vedere che cosa succede
Il compagno Walter Veltroni al di là della sua disponibilità personale potrebbe ritrovarsi ritirarsi con la consultazione che lo ha indicato con un certo margine di vantaggio
E se non lo facesse avrebbe io ritengo delle ragioni fondate ma che faremmo a quel punto
Ci potremmo trovare in un grosso guaio molto vedessimo immemore verosimilmente non potremo fare altro che andare ad un congresso
Ma ci andremo nel modo peggiore perché invece che sulla base della politica ci andremo sulla base dei veleni voglio anche su questo essere chiaro non dei due candidati non dei due candidati
Ma dei veleni che in questi ultimi giorni hanno cominciato a circolare
Ci sono troppi compagni che hanno cominciato a mettersi le maglie ci andremo con il rischio che una parte dei compagni dei gruppi dirigenti ascoltati nei comuni e nei quartieri ci manderebbero a quel paese perché non si può suscitare una domanda
E poi magari non suscita non non non non ascolta e ci andremo quindi con un partito diviso che in venti giorni non ha saputo fare altro che per stare l'acqua nel mortaio
Naturalmente io spero di sbagliarmi
Credo di no
Ecco perché avrei preferito che fosse il compagno Achille Occhetto a gestire il processo di rinnovamento fino al congresso e quando dico di rinnovamento dico di rinnovamento anche del segretario
Aiutandolo tutti noi a vincere la repulsione per un destino amaro che gli è spettato
Passando sopra per l'appunto con molta generosità agli attacchi ingiusti e ingenerosi a cui in questi mesi è stato sottoposto senza difesa e voglio dirlo ad Achille Occhetto caro Achille non solo da parte dei dalemiani
Ma anche degli Old Boys senza difesa
Senza ovviamente
Che il compagno Achille Occhetto rinunciasse ad esprimere la propria opinione sul nuovo segretario ma anche senza consentire che circolassero letture caricaturali intollerabili di altre posizioni di altri candidati ho scattasse Rovetti poco furbi molto controproducenti e possono forse avere origine ragioni nella storia dei rapporti a Botteghe Oscure
Ma che non sono mai diventati dibattito politico palese e quindi non sono patrimonio di tutto il partito non solo dei suoi gruppi dirigenti locali
Io personalmente compagni siccome non ho il diritto di voto vi chiedo qualche minuto in più
Non temo ne
No non temo né traumi né conflitti
Non è quindi per un bisogno d'ordine burocratico che avrei preferito quella scelta
Ritengo che quella scelta sarebbe stata fruttuosa il segno di una fecondità che noi potremmo ancora vere questa che abbiamo fatto mi preoccupa se noi andiamo a una pass ecco perché
Ho visto con preoccupazione una certa protervia nell'arrivare fino a qui senza la politica
E vedo con preoccupazione la richiesta a ciascuno di noi io non le posso compiere di atti di responsabilità perché non voto di attiri responsabilità come a dire rispettiamo un mandato che non c'è che ci viene dalla consultazione
E ho visto con un certo dispiacere il cambiare del tono delle dei sorrisi delle strette di mano perché io che ti hanno nella mia consultazione o spesso due indicazioni una per Massimo D'Alema è una l'altra per un'esperienza di governo cioè quella del compagno impegno del compagno Walter vitali
Vedete io consiglierei quest'ultima la scelta di un'esperienza di governo la vera innovazione che rompe con l'autoreferenzialità del gruppo dirigente nazionale che viene dal Partito comunista italiano
Mi rendo anche conto che forse è prematuro
Perché non abbiamo ancora i presidenti dei lender non abbiamo una struttura federale
Sì istituzionale ma ritengo indispensabile
Immettere quote assolutamente enormi nel gruppo dirigente nazionale del partito di rappresentanza e di esperienze di governo reali perché la cultura di governo non c'è
Nei gruppi dirigenti nazionali del PDS
La candidatura di D'Alema mi convince perché vedo al punto che ha come punto chiave la necessità di ricostruire un partito funzionante in cui tutte le diverse responsabilità ricomincino ad esercitarsi era rispondere disse poi anch'io ritengo che il compagno D'Alema abbia dei limiti il primo è quello di essere stato di essersi recato in un'opaca di archivia
Nello scontro con Achille Occhetto
E il secondo i limiti di avere dei fan troppo sbrigativi cosiddetti dalemiani ma per questo
Penso che bisogna applicare il rimedio l'da lui stesso definito quello che quando si sente parlare dei dalemiani bisogna chiamare la polizia e se dovesse essere diventare segretario e non la chiamasse la polizia dovremo chiamarla Noemi
Questo mi pare una misura di sicurezza di un partito democratico ma devo dirlo compagnie finisco rapidamente io faccio anche una scelta di generazione appartengo a una generazione che ha una storia comune a quella di Massimo D'Alema
Lo capisco
Anche quando non sono d'accordo riesco a pensare dove possano essere e quindi lo sento più simile
Non è un giudizio suo Walter per contrario ma più simile a me per il lavoro che debbo svolgere quindi penso che la scuola politica D'Amico da cui noi proveniamo possano ancora dare molto e soprattutto la volontà la soggettività di dare molta infine sulla politica ho molto apprezzato i discorsi di entrambi i compagni
Io accentuerei per entrambi la parte che riguarda l'assoluta necessità di puntare all'alleanza con il centro moderato moderatamente progressista laico e cattolico
Senza vincolarlo all'unità
Di tutte le forze di sinistra anzi vi devo dire con chiarezza che considero Rifondazione comunista un peso per la nostra politica di alleanza il partito
Polonia detto molte cose io stesso ho detto molte cose
Bisogna che discutiamo di che cosa è un partito federale
Non c'è in me ne nella federazione che in questo momento rappresento l'idea di un Emilia Grande Serbia o di un partito colonizzato
Penso che bisogna sottoporre a verifica i gruppi dirigenti nazionali regionali e locali a una verifica di rappresentatività
Rimini non ci ha consentito questo ciò che è avvenuto dopo non ci ha consentito questo penso che fare questo voglia dire
Un partito federale cioè un partito che per esempio seguendo lo statuto d'organizzazione della Spd
Elegge i segretari nei congressi la direzione nei congressi i consigli nazionali sono fatti di rappresentanze decise dai congressi locali provinciali e regionali
Si cessa con delle commissioni elettorali che vengono dalla storia passata sia pur gloriosa del movimento operaio insomma più rappresentanza nuovi stili nuove persone
Nuove esperienze perché noi abbiamo ancora molte energie ma queste energie molte volte rischiamo di perdere perché non costruiamo le linee di scorrimento per applicare ai nostri gruppi dirigenti questa è la posizione quindi
Un partito federale che sia rappresentativo delle diverse identità politiche e culturali badate se questa operazione non si fa al congresso
Noi rischiamo di brutto queste sono le mie opinioni di chiedo scusa se sono stato più lungo di quanto mi fosse consentito
Ritengo che se riusciremo a sciogliere alcuni dei nodi che ho cercato di dire potremo uscire bene da questa situazione e potremo andare comunque al congresso perché abbiamo bisogno di definire una linea che ci consenta di candidarci a governare il nostro Paese grazie
Il compagno Bandoli e poi lo accompagna il Pascoli non pulito
Le dimissioni del segretario del partito oltre alle cose dette dallo stesso Cretto una sua lettera sono a mio parere il frutto di una tenace resistenza a non voler aprire neppure dopo il voto politico una seria riflessione è un percorso congressuale
Posizione questa che non ha retto più dopo il voto europeo Sabatini si chiedeva adesso se Achille Occhetto avrebbe potuto reggere la transizione da qui al congresso
Io penso che avrebbe potuto reggerla se avesse aperto questo processo ma non ha voluto farlo e la migliore difesa
Del segretario ai fini di questa soluzione è venuta da molti di noi anche variamente collocati che gli avevano suggerito questo percorso in modo esplicito
Certo vorrei dire a Petruccioli a volte gli strappi Servono ma questo gruppo dirigente ha spesso strappato di mese in mese quando non di settimana in settimana
Senza consolidare nulla tra uno strappo e l'altro e questa prassi ha collassato in modo definitivo la democrazia interna soprattutto nell'ultimo anno
A Sabatini vorrei dire anche un'altra cosa perché mi sono preoccupato un po'del passaggio di alcuni passaggi del suo intervento riferiti alla consultazione
Se
Tutta la costruzione che lui ha dato di quel processo e che non ho motivo di criticare
In quanto la sua opinione legittima quanto la mia beh mancava a quel tipo di ragionamento
Una conclusione se sono vere le cose che dice Sabattini allora il Consiglio nazionale deve solo ratificare la consultazione
E io non credo che questo possa essere un elemento accettato almeno da me non lo sarebbe
Perché quella consultazione ha tutti i limiti forse anche i pregi che molti altri interventi hanno ricordato
Venendo più nel merito le elezioni politiche ed europee hanno profondamente mutato l'Italia e l'Europa e la discussione che deve ancora aprirsi nella sinistra italiana nel PDS è di grande portata
Riguarda temi quali la comprensione dei mutamenti sociali
La sostanza della democrazia che si va progressivamente sfaldando la concessione dello Stato per non restare prigionieri di questa discussione assurda tra statalisti e antistatalisti
Il radicamento sociale della sinistra problema molto serio
Quando una parte dei nostri ceti sociali di riferimento penso ai lavoratori e ai ceti intermedi decidono di farsi rappresentare al governo da Silvio Berlusconi
Noi dovevamo portare al Governo i lavoratori una parte di loro hanno scelto Berlusconi per andare al governo non è una piccola contraddizione per un partito di sinistra
E da ultimo ma più importante di tutti quale visione dello sviluppo alle soglie del Duemila a fronte del rapporto nord-sud
E dei temi dell'interdipendenza della contraddizione ambientale che è un elemento sempre più strutturale delle crisi economiche moderne e che i nostri economisti anche di sinistra purtroppo spesso dimenticano
Per una riflessione di tal genere serve un congresso vero e nei tempi più brevi possibili
La convocazione del congresso e dunque per me la scelta più importante che noi ci apprestiamo a compiere molto più importante dell'elezione del segretario
Perché si tratterà comunque di un segretario e di un gruppo dirigente che dovranno essere pienamente legittimati al congresso unitamente ad una linea politica
Caro in beni la svolta compiute nei due congressi precedenti e alle mie spalle da molto tempo e qualsiasi valutazione se ne sia data allora è chiaro per me che da alcuni anni almeno i problemi sono altri
Perché la vita democratica si è paralizzata fino al punto di entra che ha fino al punto che a decidere di entrare ad uscire dal governo Ciampi ci hanno pensato pochi compagni
E non il Consiglio nazionale con la direzione ma nemmeno la segreteria del partito
Sinceramente allori sussulti di democrazia plebiscitaria mi hanno preoccupato nessuno di noi voleva escludere la base ma non si possono chiamare in campo gli scritti solo una volta ogni tre anni e in un referendum
Certo la base è disponibile e se l'avessimo chiesto altre volte sarebbe stata disponibile anche a dirci la sua opinione sul governo Ciampi
Sugli accordi tra il governo e sindacato e su tanti altri atti politici che abbiamo compiuto senza il minimo rapporto con la base del partito
E ancora perché la battaglia per una giusta e necessaria riforma istituzionale si è ridotta all'osso blocco del sistema politico e al voto di una pessima legge elettorale
E ancora perché si è scambiato il giustizialismo che cresceva attorno a Tangentopoli con la giustizia
E come mai c'è capitato di scambiare per rivoluzione democratica la più massiccia ricollocazione di ceti sociali che mai si sia visto in Italia negli ultimi quarant'anni
E come mai un partito di sinistra si è trovato in difesa proprio sul tema centrale che dovrebbe segnare la sua identità
Mi riferisco al tema del lavoro e dello sviluppo a Berlusconi che prometteva un milione di posti di lavoro abbiamo risposto che mentiva
E i disoccupati e cassintegrati siamo sembrati una sinistra incapace di accettare la sfida più seria quella dello sviluppo
E sono quindici anni che decliniamo questa sfida prima di fronte al modernismo di Craxi oggi di fronte al liberismo di Berlusconi
Se queste e non altre
Sono le domande che mi faccio più seriamente in questo momento allora è anche chiaro perché non riesco e mi scuserete
Ad appassionarmi esageratamente a questa sfida interpretata comunque devo riconoscerlo da Veltroni e da D'Alema con notevole lealtà reciproca
Non ne capisco i toni a Spring da parte di altri protagonisti le forzature fra io mi trovo di fronte a due compagnie del gruppo dirigente che hanno entrambi condiviso le scelte di fondo che si sono compiute
Due compagni con i quali io spesso non mi sono trovata d'accordo
Hanno presentato due linee simili su molti punti ma sul partito sul tema del rapporto con la società sull'autonomia della sinistra le proposte non sono le stesse
Io ritengo che oggi il PDS vada costruito seriamente
Anche se con una forte apertura esterna penso che la sinistra non può essere una cosa imprecisa ma deve avere una sua autonomia un suo progetto solo così potrà parlare ad altri
Penso però e lo dico molto chiaramente che lo spettro delle alleanze sia più ampio e che noi si debba guardare al centro moderato ma anche alla nostra sinistra e badate
E lo dico io
Quindi dovrebbe essere forti sospetto alla nostra sinistra non c'è solo Rifondazione anzi dico di più non c'è oggi tanto Rifondazione Comunista
Alla nostra sinistra oggi c'è una parte vasta e numerosissima di associazionismo e di volontariato
Che sinistra è diceva Veltroni è quella che muta sulla Bosnia e sulla fame nel mondo e io di rimando aggiungo che sinistra è quella che si accontenta di enunciare di questi temi tutti in fila e poi non fa nessuna pratica politica conseguente sulla pace sul disarmo
Che sinistra è quella che parlerà del vertice dei G7 ma non del controvertice dei Paesi poveri del mondo che si riunisce a Napoli negli stessi giorni
Continuerebbe così la nostra schizofrenia molte buone parole e buoni propositi nessuna pratica politica di quei propositi
I pensieri lunghi di Berlinguer spesso si traducevano anche in lunghe battaglie per concretizzarle
è di testimonianze una sinistra barricata nei suoi piccoli luoghi ma anche una sinistra in un sativa di buoni propositi e di buoni sentimenti è una sinistra che rinuncia è una sinistra subalterna
Non mi persuade
Mettere ancora una volta davanti lo schieramento noi il centro democratico avremmo potuto vincere sento dire non è vero noi e il Centro democratico
Senza un'ipotesi di sviluppo senza una politica per creare lavoro senza una contrazione dello stato sociale
Che parli a quei milioni che ci hanno votato e anche a quelli che non ci hanno votato noi il centro democratico senza tutte queste cose avremmo perso insieme
Questo tema della coalizione democratica proposta da entrambi è sicuramente un argomento che resta da discutere io farò dunque una scelta di responsabilità
E nel mio scegliere il compagno D'Alema
C'è la piena consapevolezza della differenza politica profonda su tanti punti sostanziali ma anche l'accordo su alcuni punti che condivido e sul percorso Daloui indicato nulla di più e nulla di meno di questo
Scelgo segretario per il PDS per un PDS che va al congresso tra pochi mesi e a quel congresso io rimando una più seria verifica politica anch'io come Ranieri
Rappresenterò con testardaggine con fermezza le opzioni che mi sono proprio ma sono certa che in un clima migliore sapremo lavorare tutti meglio
Adesso la parola la compagnia Pasqualina Napoletano seguirà Massimo Brutti
Io vorrei dire no poc'anzi
Ormai siamo a otto ore per aggiornare il dibattito che a questo Consiglio nazionale capitato uno strano destino insomma quello di essere l'organismo meno significativo nella vita politica
Di questo partito e quello di avevano già un grande potere rispetto ad una decisione che riguarda addirittura la scelta di un segretario che si compie alla fine del quasi alla fine del proprio mandato
Io sono tra quelle compagnie quei compagni che hanno o risposto alla consultazione
Tra l'altro chi consultava il compagno Ranieri via dimostrato su questo una sintonia di intenti vi assicuro che non c'era nessun'influenza tra consultato vorrei consultato cioè faccio parte quei compagni che in qualche modo si è pronunciato
Inequivocabilmente per un congresso
Cioè per risolvere la questione del rinnovamento del segretario anche della gruppo dirigente contestualmente ad un dibattito che oggi noi abbiamo solamente sfiorato compagni ed è un dibattito che fa riferimento alla sconfitta elettorale cocente diciamo di marzo
Addirittura Walter ha detto che ci ha diritto a un congresso di Fondazione BDS egli ha dato addirittura un significato ancora più profondo e ancora diciamo più dirimente di quanto non non gli eredi ieri e non mi hanno convinto francamente le spiegazioni che molti compagni si sono affannati a darmi ritenendo questa posizione di chi appunto tenuto questa lire e quindi non ha fatto nominerà consultazione velleitaria è ho sentito dire Bema si apre un vuoto politico che noi non scappi capiremo come gestire e fisso consumerebbe ero faide e lotte di potere sorde e ci sarebbero degenerazioni io sono compagni per guardarci in faccia perché questi giudizi sono un giudizio sul rinnovo cioè se si pensa che la costruzione di un congresso sì foriera di tutte questi e problemi vuol dire che questi sono al nostro interno e allora
Visto che e sono al nostro interno e che noi siamo qua e questo è il gruppo dirigente di questo PDS credo che noi dobbiamo avere la responsabilità e anche la consequenzialità che dei giudizi che diamo su di noi
Io penso che forse tutto questo si poteva evitare perché si può invece dare una direzione
Transitoria anche transitoria punto di vista del fatto che la stessa preparazione da un congresso che non avviene dal nulla è un punto di riferimento politico e partecipativo
E avremmo risposto in modo molto più costruttivo alla richiesta di allargamento della consultazione che è avvenuta e che invece si è indirizzata assolutamente in modo distorto secondo me e mi auguro non ci porti domani ad un'impasse
E non tanto perché appunto non conosciamo i candidati qualcuno l'ha già detto non è questo e non è questa l'idiozia di chi dice si faccia un congresso e neanche perché vogliamo delle piattaforme politiche compiute in cui riconoscersi
Riconoscerci quanto quello di avere una comunicazione
Congressuale che è molto più complessa di quella che può avvenire solo unità lateralmente conoscendo una piattaforma che appunto i compagni Veltroni compagno D'Alema si sono sforzati di illustrarci prima della direzione poi sulla stampa e poi ancora cocci
Quindi io rimango di questa opinione e ritengo che anche in merito alle procedure forse consiglio nazionale
Sarebbe avrebbe dovuto dire la sua parola insomma e questo non è una cosa di poco conto nella nostra vita interna rispetto alla posizione le dimissione del compagno Occhetto io non mi permetto di giudicarle di dire se sono stato un bene sono stati un ma
La cosa che mi rammarica è che il problema sollevato da quello di di dimissioni
Non si sia potuto discutere le sole dimissione non si siano potute discutere con lui in tutte le sedi dove queste potevano e dovevano essere distrusse
Nera loro in tutta la loro implicazione collegate ad un giudizio politico di una fase e collegate anche ad un giudizio di prospettiva questo francamente non ritengo qualcosa diciamo che che che getta anche un'ombra su tutta questa vicenda che in qualche modo stiamo vivendo in che senso che anche nella lettera che oggi compagno Occhetto centri inviato io ho ho colto in tutto una parte un problema di procedura e di tempi
Di a cui lei fa riferimento che francamente non è padronanza di tutti noi che fa riferimento ad un dibattito che evidentemente avvenuto non so tra chi non so dove ma che probabilmente sarebbe stato molto più importante e coraggioso limpido affrontarlo diciamo in maniera aperta come la discussione che qui si è svolta oggi dimostra che ci sono risorse di disponibilità di costruttività
E di un modo di affrontare diciamo la situazione a cui dovremo attingere molto più spesso
E che invece negli ultimi tempi e negli ultimi anni si è molto Rho curato io invece al contrario di molti non mi sento raffigurata da l'identificazione tra i due candidati il fatto che siano che non ci dividiamo il fatto e stiamo insieme perché ritengo che il problema del PDS
E prima ancora forse quello del PC no lungo il PG aveva una sua deontologia e questo il PDS no
Sia proprio quello di vivere le sue differenze
Quindi a me no rassicura il fatto che Massimo e Walter ci dicano seppure saremo che siamo diversi saremo uniti a me interessa più sapere come ci si garantisce nella diversità cioè nel fatto che si può essere non uniti ma questo può in qualche modo essere una ricchezza di questo partito
Perché se voi ci fate caso insomma io poi non sono per demonizzare tutto quello che va male si mette in carico al vecchio Principe Amedeo bici era un partito che aveva almeno venticinque dirigenti nazionali riconosciuti
E a convivere Hey Hey avevano anche un pluralismo e avevano modo di discutere adesso e questo tutto quello che è insomma degenerativo sì riporta in carico apre il modo con cui il vecchio PC
Dirime ve viveva queste cose ritengo che questo sia poco giusto noi siamo invece in una fase di dove tenere insieme differenze vi assicuro che nella mia esperienza posso dire Cat essendo parte della minoranza cosiddetto comunisti democratici
E avendo vissuto per esempio l'esperienza parlamentare europea devo dire che mai nel dibattito del gruppo parlamentare io mi sono sentita discriminata per la mia appartenenza
Sempre sentito quelle parole che uscivano da questa bocca venivano prese in considerazione per le cose che diceva vi assicuro che nel partito non è stato mai così io avuto serve una sensazione opposta
Essendo poi io come molti altri compagni credo non solo della mia componente persone che ci orientiamo di volta in volta con grande libertà e con grande autonomia
è quello il problema è un altro e come questo partito al suo interno è fuori prime e fa di queste diversità un elemento di costruttività io questo ancora non ho capito e per questo mi preoccupo
Per questo mi preoccupo venendo ad alcuni punti politici invece io voglio dire che io penso che si sia chiusa una fase una fase che ha mi ha posto molto criticamente rispetto al modo in cui nasceva il PDS non voglio riaprire vecchie storie ma io penso che si sia chiusa una fase in cui si è ritenuto prima con il cambiamento diciamo del nome dell'identità e poi con la riforma del sistema elettorale così come è stata vissuta da questo gruppo dirigente si fosse in qualche modo trovata la la da via per andrà portare la sinistra al governo e nostro partito al governo credo che questa fase si sia chiusa ma non nel senso che non c'è uno spazio per lavorare per questo
Ma che si sia chiusa la fase che in qualche modo a aggirato gli ostacoli veri che individuano diciamo la sinistra italiana il suo modo di essere il suo sistema d'alleanza dalla possibilità di arrivare al governo
Spero che questa Pavia le scorciatoie non la mettiamo da parte e mettiamo finalmente i piedi nel piatto in una discussione più libera a questo punto di vista che fa riferimento a alla dimensione per esempio della sinistra europea ma anche questa voglio dire ai compagni che l'hanno evocato non può essere vissuta come una dimensione quasi di statica
Collocazione perché sappiamo quanto la sinistra europea abbia problemi non tanto in sé perché poi le vicende la sinistra europee anche dal punto di vista della sua rappresentanza sono alterne e sono ancora solide
Quanto per il fatto che la sinistra europea non è intanto un soggetto politico in quanto tale che nella sinistra europea vi sono dibattiti e riflessioni che penso dovrebbero far collocare di più questo PDS perché c'è una parte della sinistra europea che comincia a pensare oggi che è una nuova prospettiva per la sinistra in una dimensione sovranazionale
Va ricercata proprio in un ripensamento strutturale e sottolineo questa parola che non si usa più della sinistra dal nostro intento strutturale
Dello sviluppo così come l'Europa l'ha conosciuto questo evoca tutto una riflessione sui temi della finalità dello sviluppo dell'ambientalismo del lavoro persino nuove è la cosa che ha io trovo drammatica
Nella vicenda del PDS della sinistra è questa assoluta impotenza faccio un esempio e concludo e concludo Egidia prendiamo una questione per lavoro fuori
Non è la conferenza della CGIL lo apprezzo molto anche se non sono d'accordo su tutto quello che trentina sostenuto ma è stato uno sforzo utile alla sinistra che non ho visto fare ancora danno però mi chiedo per esempio
Rispetto allo sforzo che lui ha tentato di fare con quell'elaborazione cioè di vedere quanto nelle modifica del mercato del lavoro e anche della struttura del lavoro sono scelte che noi condividiamo e quante sono elementi di destrutturazione io questo per esempio non l'ho ancora capito nelle nostre posizioni
Quindi paventa un rischio che noi da una parte diciamo che questo Governo Berlusconi è pericolosissimo dall'aula io non vedo ancora costruire su temi fondamentali un l'opposizione propositiva che faccia capire dove pericoloso cosa proponiamo noi a parte diciamo alcuni temi come quello dell'informazione ma siamo ancora sulla difensiva
Volevo di altre cose sul partito ma non ci sarà occasione graziosa
Pasqualina
Allora Massimo Brutti Enza
Senza le compagnie Massimo Brutti
Non lo vedo
Dobbiamo dedurne che c'è una resistenza da citare in ogni caso se non è
Sì
Giangiacomo Migone in sala
Io credo siano obbligati a dichiarare decaduti gli assenti non abbiamo altra scelta
La compagna Francesca Izzo
Anderlini
Siete sicuri di non esserci sì forse sì
Mentre per
Ma gli unici
Polimeni
Giovannelli giocare le rinunce Giovanelli rinuncia
Luigi Berlinguer rientrando so che aveva impegni urgenti alla Camera si allora Luigi Berlinguer
Allora governano presenti si intende che abbiano rinunciato
Dopo estinte compagno Mineo
Sono stati spesso invocati
In questa discussione
Due concetti quella la costituzione formale della costituzione materiale del nostro partito
Invocando così
Idee giuridiche in una discussione politica
Io lascerei da parte un attimo la fragilità di questa distinzione tecnica
Per guardare un po'dentro le nostre regole
Secondo lo statuto spetta al Consiglio nazionale l'elezione del segretario
E noi dobbiamo ripetere che questo è la norma perché su questa norma non si discute neanche minimamente
Non ci possiamo mai far prendere dalla tentazione di cambiare delle regole scritte
E siamo finalmente poiché siamo finalmente arrivati a superare quel giacobinismo che era nella nostra tradizione
Affermando il valore universale della democrazia e a comprendere che le procedure copie sono un fatto determinante della democrazia stessa quindi spetta al Consiglio nazionale votare il segretario
E quindi il Consiglio nazionale un organo che non deve considerarsi con uno spolverino bianco
Come qualcosa che deve ratificare decisioni prese altrove
Sull'altro fronte non ci troviamo la consultazione
Che non ha voluto non è stata voluta dal Consiglio nazionale certe ma da altri organi
E tuttavia c'è stata
E ci troviamo di fronte a un problema
Che non possiamo aiutare
Anzi questa consultazione era già cominciata prima ancora di essere indetta quanti assemblee quante discussioni soprattutto
Quanti incontri quante forme di partecipazione nelle più diversi modi hanno portato numerosissimi contanti
A pronunciarsi su questa questione così importante così drammaticamente posta alla nostra attenzione
Dalle dimensioni dimissioni di Occhetto
E poi quando è stata indetta la consultazione c'è stata una risposta di massa
Estremamente rilevante
Una fiammata di passione politica
Noi non possiamo guardare con distacco
A questo fatto un grande e vento di partecipazione
Che ha dimostrato che non siamo un partito sgomento
In ginocchio abulico rassegnato
Perché abbiamo mostrato
I segretari di sezione i sindaci
I nostri compagni attivisti che stanno in costante rapporto con la gente hanno dimostrato una straordinaria voglia di partecipare
E credo che questa passione politica questa ventata di passione politica non sia dovuta soltanto un fatto oggettivo cioè quando ci sono dei nomi
Inevitabilmente c'è più partecipazione quando ci sono delle scelte nominative c'è più partecipazione
Deriva anche dal fatto
Dimostrato evidentemente che siamo un partito vivo e vitale che ha voluto parlare su questa questione
Che non si è voluto estraniare che nonostante il fatto che non fosse d'accordo su tanti aspetti delle forme di partecipazione che ci fosse un intrico di atteggiamenti sulle procedure
Sì si tratta Cyrano di referendum di conta di non conta settimo fece discutere prima di politica pro dei nomi e così via alla fine dei conti i compagni hanno voluto parlare provoca
E c'è una parte però c'è una parte che non ha parlato
Fra i dirigenti centrali
Io sono stato fra questi
Fra i segretari di sezione
E anche questo è un dato è un altro degli elementi del quadro che il Consiglio nazionale si trova di fronte che ha molta importanza
E che rende parziale
Questo straordinario fatto che è stata la consultazione
Allora
Io mi sono posto questo problema
Quando mi sono risolto a parlare in questo Consiglio nazionale
Mi sono posto questo problema
E mi sono domandato se non ci troviamo di fronte a un vincolo
E sono giunto alla conclusione che non non siamo di fronte a un vincolo
Che il Consiglio nazionale
Deve decidere
La SEC l'asset class la scelta spetta all'organo individuato dallo Statuto
E allora mi sono posto un altro problema
Qual è oggi il nostro compito che termini si pone il nostro compito
E vorrei rispondere così
Che noi dobbiamo scegliere
In tutta sovranità ma abbiamo il compito naturale di un organo dirigente di partito
Che è quello di interpretare il partito
Di interpretare il senso profondo che anima il partito gli interessi del partito
E con questo gli interessi dei progressisti gli interessi del Paese
Perché il nostro segretario prima di tutto appartiene hanno e lo esprimiamo noi
Ma non appartiene soltanto hanno
C'è io interpretando il sentimento del PDS
Significa scegliere interpretando le pulsioni che si sono venute creando al suo interno soprattutto in sempre ma soprattutto in questi due anni
Che costituiscono un nodo storico un passaggio drammatico della vita del Paese e nostra
Interpretare la cultura che sta esprimendo in questa drammatica fase che esprime la nascita del PDS
Il crollo del Caf la liquidazione dei vecchi partiti escluso il nostro che per merito della svolta è uscito sostanzialmente indenne
La ricostituzione della destra su un altro campo e la nostra ultima sconfitta alle elezioni che cosa bolle nel corpo grande del nostro partito
Che cosa significano intanto gli incerti
Che durano fino all'ultimo momento penso anche qui
In questo organo che medita e mi sono accorto che merita perché gli incerti sono un segno della meditazione
Non dell'improvvisazione né della totale precostituzione delle opinioni
E perché al di sopra però mi sono posto un altro problema
Però devo confessare perché al di sopra della previsione di molti della mia stessa previsione
Walter Veltroni ha avuto quel successo
Ce l'ho proposto anche Massimo D'Alema
Ci siamo proposti come un interrogativo
Non è una comodità la Fidenza giuridica del presidente della Camera
Di compagni di grande esperienza
Ci dicono giustamente che non si è trattato di un'accomandita
Però c'è qualcosa dietro questa espressione
C'è un sentire diffuso non maggioritario
Ma c'è un'esigenza
è giusta
Molte volte nella storia nella politica
Certe esigenze esprimono un'ingiustizia
Perché spesso non premiano una biografia una capacità eccellente
La maturità di una candidatura ed è questo il dilemma permettetemi personalmente drammatico
Che mi sono trovato di fronte
Forse però questo fatto legge una tendenza di questa fase
E l'oggettività Kendo
Questo che Massimo D'Alema chiamato un forte bisogno di novità
Non delle volontà
Di novità perché le volontà di novità sono presenti in entrambe le candidature ed ad alto livello e devo dire che l'agonismo stimolante
Perché il risultato è stato un alto livello del confronto
Ed un forte espressione di mite e di elaborazione
Ed è stato un fatto positivo questo vuol dire che è sbagliato drammatizzare l'agonismo come dire il confronto e anche l'esistenza di più candidature
Penso però questo tanto di oggettività
Penso al fatto cioè
Che la consultazione in qualche modo esprime un sentimento profondo una domanda di novità
In un modo che ci lascia ancora incerti perché non è metto questo fa
O meglio è presente anche nelle due candidature
Però
Io penso che l'idea forza di questa nostra scelta
Via proprio questa non è un vincolo insistono ma è e si propone il problema che hanno tutti gli organi responsabili e per questo liberi
Di interpretare
Il senso profondo del partito in questo momento difficile che potrebbe essere di rassegnazione e di sconfitta e che nella volontà di esprimere il bisogno di novità esprime invece con un colpo di reni
L'orgoglio di stare in campo
E io penso che questo che dall'Italia altrove
Si può interpretarlo in due diversi modi ma l'imperativo categorico quello di compiere la svolta iniziata alla Bolognina fino in fondo perché io sono convinto compagni che quella svolta non si è compiuta
Che è stata arrestata fermata che si è interrotta e noi non ci possiamo azzardare ulteriormente
Sarebbe troppo lungo interpretare questo fatto io due sole cose voglio citare
Due ne voglio richiamare finiamola di lamentarci quando perdiamo
Se perdiamo in buona misura è colpa nostra vuol dire che l'avversario è stato più capaci di noi
Se perdiamo vuol dire che non siamo credibili come vincenti non siamo accettati dalla maggioranza degli italiani in alleanza con altri come governo
Lasciamo da parte compagni il demonio cui stroppo spesso imputiamo i nostri successi siano essi Berlusconi o il complotto o la crisi della sinistra europea che pure sono dati oggettivi
Ma che non sono sufficienti a spiegarci la nostra insufficiente
Questo è uno degli elementi in cui bisogna completare la svolta
L'altro aspetto che voglio rapidamente accennare riguarda il partito le forme di partecipazione e di comunicazione politica
Noi abbiamo un partito troppo debole nella sua organizzazione che non è più precisa come è stata un tempo che ha un basso tasso di attivismo che ha poca motivazione
In cui riscontriamo con molta difficoltà l'abnegazione e la dedizione e la stessa capacità di iniziativa che ci ha fatto forti sia pure qualitativamente in modo diverso in un altro momento ed è qui il punto
Noi abbiamo bisogno di più organizzazione di una più forte organizzazione senza la quale non si sta in campo politicamente e non si vince mai
Ma qual è l'organizzazione di cui abbiamo bisogno come sir rimotivare la partecipazione politica l'attività l'abnegazione il dare tutto se stessi o una parte di se stessi rigidità come all'impegno ho terminato il tempo terminale scusa
Come si rimotivare la presenza nella società
E qui che il cambiamento deve essere ancora più radicale
Perché per fare questo oggi a differenza del momento momento originario della costruzione del movimento operaio per organizzazione combattente dei comunisti comunisti democratici comunisti come lo siamo stati
Va abbattuto all'autoreferenzialità noi dobbiamo organizzativamente non solo politicamente contaminare ci lavorare a fianco con altre culture progressiste reclutare i progressisti non PDS all'Inter sul territorio all'interno di questa forma organizzativa ci sono altre cose che avrei detto non posso dire devo però dire
Che le nostre sezioni non possono più essere solo nostre né essere quelle che sono venute in molti casi risse che indossi
Nella partecipazione e nella iniziativa simbolica il modello
Funzionalmente per i diversi compiti e politicamente attraverso la contaminazione sempre più larga che noi dobbiamo vedere in Toscana ci sono degli esempi
Di questo tipo e forse anche per questo si è dimostrata in quest'ultima fase
Un partito è una regione più vivace e con maggiore successo ridurre l'auto sufficienza e passare verso una confederazione i vari progressisti sarebbe arbitrario dire che nella consultazione c'è tutto questo terminale
è possibile però che il bisogno di nuovo significasse questo
Ho pensato al voto che molto al voto che esprimerò domani
Mi sono espresso finora forse anche per il ruolo attuale che ho e certo perché non avevo deciso lo confesso
Dei due con candidati o maggiore conoscenza dimestichezza e forse anche riconoscenza per Massimo D'Alema
E tanta stima
Ma per dati oggettivi
La scelta di di un segretario e un dato oggetti
Ho fatto un ragionamento che si basa soprattutto sulla necessità che noi interpretiamo quello che la consultazione ci ha detto senza appiattirci su di essa
E forse sbagliando ma con una leggera propensione per Veltroni penso che interpretare in questo modo il senso profondo di questo bisogno di novità
Che ha espresso la consultazione
Allora abbiamo ancora iscritti compagnia mi accompagna Cazzaniga e Anderlini che è stato tradito dal fatto che dovrà essere chiamato per perso i primi due erano assenti quindi credo che se non vi sono più opposizioni come penso che sia giusto possiamo recuperare il suo intervento
Eliminiamo il PAI Cazzaniga
Care compagne cari compagni
Ho condiviso sin dal primo momento la richiesta di Renzo in beni di porre all'ordine del giorno del consiglio nazionale le dimissioni di Achille Occhetto
Che voglio dire subito perché
Perché io penso che sia profondamente sbagliato sorvolare su quelle dimissioni
Senza esprimere un giudizio chiaro una valutazione precisa Franca come io farò
Con l'augurio che il compagno Sabatini non chiami la polizia
Considero
Le dimissioni di Occhetto
Per le forme in cui esse sono state date
Un gesto francamente non responsabile
Un gesto grave
Che ha fatto correre al partito il rischio di lacerazioni profonde di lacerazioni ulteriori
La CIR azioni sino a questo momento evitate solo grazie al contributo dei due candidati in campo cioè proprio a D'Alema e a Veltroni
Che questa valutazione corrisponda sostanzialmente alla realtà lo dimostrano anche alcuni interventi che sono stati svolti oggi dal consiglio nazionale
A cominciare dal primo intervento della giornata quello di Ariemma
Che mi si consenta ritengo di livello francamente assai basso pieno di luoghi comuni in qualche caso intriso anche di acredine e confuso ma non aggiungo altro perché condivido le valutazioni fatte dal compagno Violante su questo intervento
Le dimissioni di Occhetto hanno paralizzato il partito
Lo hanno portato ad una divisione sui nomi
Lo hanno portato lontano da un dibattito politico sull'Italia
Sulla sconfitta della sinistra
Sulla esigenza di un rinnovamento del gruppo dirigente di un rinnovamento complessivo del gruppo dirigente
Un dibattito che al contrario sarebbe stato se impostato in questi termini assai utile e tale da far crescere la vita democratica del PDS e da rilanciare l'iniziativa del nostro partito e della sinistra italiana
Il segretario di un grande partito come il nostro
Non può dichiarare le proprie dimissioni con un gesto di lotta politica
E abbandonare la funzione di direzione in un momento così difficile
E drammatico per la storia dell'Italia per la vita del PDS della sinistra
A Petruccioli al compagno Petruccioli vorrei dire che nella guida di una grande forza politica quale noi siamo e vogliamo rimanere non si può procedere sempre con strappi
Che finiscono con il tradursi in una costante interminabile lacerazione dei nostri tessuti vitali
Io sono tra quelli che hanno condiviso profondamente e per questo mi sono battuto
La svolta che ci ha portato dal pc al PDS
Ma come non dire anzi come non ricordare oggi
Che una svolta in sei giusta di grande portata storica
Si è tradotta per il modo in cui fu portata avanti per le modalità con cui si concretizzò
In una lacerazione le cui conseguenze pensano ancora oggi su di noi
Dopo
Le esperienze di questi anni di questi mesi di queste settimane più recenti domando e mi domando
Non si poteva fare diversamente ieri in occasione della svolta
E non si poteva fare diversamente qualche settimana fa dopo le elezioni europee imboccando un percorso diverso più sereno più unitario davvero più democratico
Non sarebbe stato più giusto ad esempio da parte del segretario del partito guidare il processo di rinnovamento realizzando non è la sede più alta e cioè nel congresso
C'è questa mi sembra la verità nelle dimissioni di Occhetto anche un elemento di lotta politica
Che trovo difficoltà a collocare nella nostra migliore tradizione
Appare tutti chiaro infatti che da un lato
Occhetto ha comunicato al partito che non si sarebbe presentato alle riunioni degli organismi sino a dopo l'elezione del nuovo segretario dall'altro
Come non vederlo e questo oggetto
Praticamente quotidiano degli articoli della grande stampa italiana ha mosso tutte le possibili leve
Non per sostenere una delle ipotesi in campo visti come pure in Iraq ed è giusto e legittimo carica
Ma per colpirne una
Per impedirne una
Io ritengo che questo modo di dirigere il PDS liederistico senza un'investitura che si possa considerare tale
In qualche modo gente sul lacerante
Che ha portato le conseguenze devastanti che conosciamo nello stato della nostra organizzazione
Come non riconoscere i metodi storici di Occhetto che non potranno non a venire
Anche a mio parere un ulteriore sviluppo futuro
Ma come non riconoscere anche che oggi la forza organizzata del PDS e ridotto ad un terzo di ciò che era il PC
E come non riconoscere che la vita degli organismi dirigenti la nostra vita democratica è stata ridotta al lumicino
E francamente trovo un po'provocatorio
Che proprio
Chi è stato protagonista o coprotagonista di una gestione di una direzione del partito
Che per tanto tempo considerato francamente inaccettabile e poco rispettosa delle regole che oggi dicevo si faccia paladino di una nuova vita democratica del PDS
Le regole la vita democratica il rinnovamento del PDS non sono questioni che si possono piegare strumentalmente alla battaglia politica interna
Sono questioni prioritarie pregiudiziali addirittura fondamentali per ognuno di noi qualunque sia la nostra posizione
Io ricordo
Che a sollevare in epoca non sospetta
Non in questi giorni non in queste settimane nella Conferenza nazionale di organizzazione la questione della vita interna del PDS
Del funzionamento degli organismi della democrazia che deve caratterizzare una grande forza come la nostra fu uno dei due
Candidati
Alla segreteria del partito fu Massimo D'Alema
Con Massimo D'Alema cui peraltro
Credo che lo ricorderà la stragrande maggioranza dei compagni immediatamente replicò proprio Achille Occhetto con un intervento la cui durezza tutti quanti ancora ricordiamo
Perché ho fatto questa forse troppo lunga premessa
Per cori perché ritengo che oggi per il bene della sinistra dei progressisti italiani per la costruzione di quella che sia da Lima che Veltroni hanno definito una grande alleanza democratica
Essenziale il rilancio del PDS
Di un partito uscito sconfitto nelle ultime campagne elettorali ma soprattutto gravemente ridotto nella sua forza organizzata e nella sua capacità di iniziativa politica e sociali
Non si tratta
Perché non è questo il dibattito tra di noi guai se lo facessimo sì sostenersi mo'il contrario non si tratta di negare le innovazioni anche radicali che sono necessari sia sul piano politico che sul piano organizzativo io credo che non ci sia nessuno tranne noi che non voglia cambiare rinnovare
Il partito
L'organizzazione nostra
Ma questo non è sufficiente
Come sappiamo che c'è stato un grande rinnovatore
E però noi abbiamo ugualmente perso in questi anni malgrado la sua direzione innovativa innovativa sino ad introdurre nella nostra storia
Quegli strappi che Petruccioli Acqui rivendicato e che sono da tutti riconosciuti non solo all'interno ma anche all'esterno del partito
Io credo
Che al sostegno di queste innovazioni
Noi non abbiamo portato tutto il PDS non abbiamo portato tutta la nostra forza che non è quella soltanto dei gruppi dirigenti ma che di una vasta platea di militanti di elettori di uomini di donne in carne ed ossa
Che vivono quotidianamente le loro anzi i loro problemi i loro bisogni
PDS rappresenta tanta parte delle forze progressiste delle forze democratiche italiane
Ed io credo che se nemmeno questa volta ci saremo capaci
Di innovare di trasformare con il PDS con tutto il PDS
Non ha porteremo certamente tutto il contributo possibile ai progressisti alle forze democratiche all'Italia che vuole cambiare
Se nel recente passato avessimo come pure ci è stato proposto e come pure in qualche caso è stato preso in considerazione anche al nostro interno
Se nel recente passato dal recente passato avessimo sciolto il partito democratico della sinistra
Per realizzare in modo assolutamente policistico una nuova più grande forza politica io credo che si Possa oggi vive essere una verità noi non avremmo solo una sinistra sconfitta non avremmo più io credo in Italia la sinistra
E per queste ragioni molto semplici
Molto elementari però credetemi anche molto diffuse e molto sentite nel corpo del partito
Io considero la scelta di da Lima quella più utile per il PDS e di lei anche come ha detto molto bene
Con grande forza nel pomeriggio Bassolino anche per tutte le forze del cambiamento per tutte le forze progressiste che vogliono portare l'Italia verso una nuova prospettiva
Allora per l'ultimo intervento del compagno Anderlini mentre Anderlini viene la tribuna
Vorrei informare che la seduta riprende domattina alle nove e trenta precise capisco che siamo in grado di informare poche persone stante che siete pochi presenti allora potremmo pregarvi di passare parola nella misura in cui potete under l'indice
Perfetto però ieri con le armi
Ecco
Compagnia Chiarante giustamente Richie precisare che la seduta riprende con le repliche come si è deciso questa mattina dei due candidati in ordine inverso dopodiché inizieremo subito le votazioni quindi mi raccomando alle nove e trenta
Contraria Bellini ha duramente solo uno possono se l'ultimo Mascagni Angeloni segna anche voglio arrivare lì così tanto avrei voglia percorso sei anche il trentatreesimo quindi se ci scusiamo se il tutto è stato fatto a tappe forzate ma mi sembra un dibattito abbastanza ampio
La possibilità di svolge una sintesi ampie comprensiva del dibattito
Mi è concessa cioè esattamente quello che volevo fare
Su due questioni in modo molto semplice grafico
Questo la prima è una questione sul metodo no
Su cui sono sostanzialmente d'accordo con alcune affermazioni che sono state fatte
Anche da Sabattini particolare salvo aggiungere un qualcosa che singolarmente ho notato non è stato rilevato va nessuno mi sembra meno di quelli che ho sentito parlare a questo tribuno in questo dibattito
E cioè che l'errore se un errore deve essere cercato
Nel tipo di metodo che è stato messo a punto
Con questa consultazione esattamente nel fatto che qualsivoglia decisione di metodo essendo del tutto ovvio che essa avrebbe comunque avuto Pif di fatto una rilevanza in qualche modo statutaria
Sarebbe dovuta essere assunta dal Consiglio nazionale l'unico vero rilievo che mi sento di fare dopodiché il Consiglio nazionale per neppure potuto decidere toccando lo statuto di abrogati sì
Di procedere attraverso un referendum che fosse del tutto vincolante che poi avrebbe dovuto ratificare
Ma questa sarebbe comunque stata la procedura minima da qualsivoglia ci sia il metodo io non ho problemi adesso che a discutere contro modello plebiscitario può essere addirittura buono insomma no però
O o o anche le potrei sostenere anche la tesi contraria resta il fatto di metodo che decisioni quali quelli che sono stati assunto che hanno una rilevanza fattuali in termini statutari avrebbero dovuto essere assunte nell'ambito del Consiglio nazionale questo non è stato fatto e in effetti valgono a questo punto le considerazioni che sono state svolte da Sabattini per le quali così nazionali si trova obiettivamente una condizione di imbarazzo d'imbarazzo nel senso che se esso decide di esercitare totalmente la propria sovranità senza farsi condizionare minimamente dei risultati della consultazione scegliendo ad esempio D'Alema non c'è dubbio che si creerà una situazione politica
Di cui così nazionale deve farsi in qualche modo cariche di cui deve essere consapevole e responsabile
Una situazione che deriverà dal fatto che il consiglio ha esercitato in modo a Roma il Consiglio nazionale in modo radicale
E anche competitivo rispetto ad altri organiche rivali del partito quali sono stati quelli toccati con la son tutta azione la propria sovranità
Oppure il Consiglio nazionale desidera semplicemente di adeguarsi alle indicazioni che vengono alla consultazione accettando in qualche modo una situazione di sovranità limitata di puro compito di ratifica
E questa è una considerazione che mi sembra che in qualche modo debba essere svolta singolarmente nessuno l'ha fatta
Seconda questione che che rapidissimamente sui candidati entrando nel merito
Devo dire che appunto facendo le arrogando mi questo privilegio di fare addirittura delle conclusioni se li fa un discorso metta politico perché può sfruttare il fatto d'aver ascoltato tutti gli alterni la mia impressione è che ascoltando gli interventi se sì
Può usare una formula per inquadrarli in una qualche categorizzazione sociologica
Il tipo di interventi che sono stati svolti ecco mi viene da pensare a parete la famosa distinzione fra lo spirito degli aggregati lo spirito di combinazioni dei due grandi forze che reggono secondo il Pareto
Non la dinamica sociale c'è la tendenza alla conservazione da un lato che esercita la sua funzione essenziale la tendenza all'innovazione all'ibridazione mutamento
L'altro lato da notarsi che il Pareto notava prima ancora che i membri del Consiglio nazionale come sul piano fatto che queste due forze questi due energie sono assolutamente coi essenziali l'una l'altra cioè che non può esserci un'azione efficace nell'ambito sociale se appunto in questa azione lo sono compresenti entrambi gli elementi cioè che solo là dove c'è una forte base
Un forte aggregato di consolida dir valori consolidati di tendenza alla alla routine la replicazione solo lì le innovazioni acquistano peso e rilevanza e viceversa
Dove ci sono aggregati questi possono conservarsi paradossalmente solo se si son delle innovazioni perché è un aggregato che è una innovazione davanti inesorabilmente deperisce muore
E devo dire che malgrado quasi tutti abbiamo tentato di sottrarsi agli stereotipi interpretativi proprietà in media quant'altri e gli stessi candidati abbiano fatto questo in fondo le valutazioni che alla fine sono state date
Hanno fatto in qualche modo riferimento a questo tipo di interpretazione cioè tutti hanno riconosciuto mi sembra che D'Alema e Veltroni sono in qualche modo complementari
Tutti in qualche modo hanno con hanno ratificato questo stereotipi questi pregiudizi che oramai sono di dominio generale
Secondo lunghi secondi quali secondi qual è l'uno sarebbe più propenso a interpretare il ruolo del custode
Dello spirito gli aggregati mentre l'altro sarebbe più corretto qualificato a interpretare lo spirito e le combinazioni tutti hanno rilevato come queste due funzioni sono necessarie entrambe è stato il patto che dovendo fare una scelta ciascuno si è collocato e si è collocato secondo la propria indole insomma chi si sentiva propenso più a sottolineare l'aspetto diciamo così della certezza organizzativa della della forza di un di uno spazio culturale come base necessaria per qualsivoglia iniziativa politica
Ha opzionato una una parte e invece altre un po'sproporzionato quell'altra
Io devo dire sarei propenso a non scegliere nessuna di queste due indicazioni non tanto così perché come sosteneva anche Berlinguer sono preso da un'incertezza medita abbondano pensando
A drammaticamente quali possano essere la scelta in questa drammatica tenzone ma perché contrariamente rete per fare dominante ho trovato in entrambi i discorsi che i candidati ci hanno presentato comuni limiti
Ne sottolineo due che a mio parere sono dirimenti
Il primo è quello della questione nella questione che è stata sollevata mi sei minuti intervento Prodi Bassolino in modo molto coerente incisivo
Che il problema della distinzione fra la leadership del partito e la leadership di governo che in sé è l'enunciazione di di due parole no
Due leader e che sembra una banalità in realtà se assunta nei suoi significati a conseguenze di vastissima rilevanza e con implicazioni cogenti
Su un insieme molto vasto e complesso di questioni il partito la sua funzioni suo limiti rapporto fra la rappresentanza di partito la fusione rappresentanze la funzione di governo la collocazione il partito dello spazio sociale l'autonomia di chi si colloca invece la dimensione istituzionale
La funzione della leadership di governo in quanto momenti in cui si coagulano le forme politiche dell'aggregazione di un campo di forze che si assume intrinsecamente come necessariamente plurale
Chiudere tutto un insieme di questioni su cui si è dibattuto in questo Consiglio casomai rubrica Andone sotto una certa consuetudine rituali problemi del partito i provini di le alleanze
Acquistano immediatamente una visibilità una determinatezza se vengono viste da questo punto di vista questa distinzione che reputo tanto semplice quanto rilevanti cruciale non l'ho trovata in nessuno dei due
Interventi secondo elemento che anche lì ho trovato la Cuna comune a entrambi gli interventi e la questione del federalismo anche se per il vero alcuni cenni ci sono stati sia l'intervento di D'Alema
Anche in chiave polemica rispetto al caso Emiliano con accenti che tra l'altro condivido in parte e anche nell'intervento di Veltroni ma mi sembra anche qui
Riferimenti largamente insufficienti la questione federale è una questione che ha una rilevanza di carattere globale nel senso che ha a mio parere uno dei perni del programma dell'identità
Delle forze dell'IMI è vero che che abbiamo ha giudicato il compito della relazione di sintesi però siamo
Un po'fuori tempo ecco prima mi prendo tempo parlo comunitario ma devo sostanzialmente finito basti solo insomma menzionare che questo dimensione federale che ha a mio parere implicazioni rilevantissime
Ivi compreso sulla questione della leadership nel partito della selezione dei quadri sono d'accordo anche i piccoli accenni che faceva Sabatini sono per fare solo questa precisazione che un partito federale non è un partito in cui le periferie e tanto meno le periferie più forte in termini di forza del file di scritti è il partito in cui queste periferie contano di più al centro perché casomai più posto in direzione omettono qualcuna segreteria abbiamo notato che peraltro questo non non serve un accidente Baglio federale è un partito molto semplicemente in cui le periferie contano a casa propria e il centro deve trovare la legittima se la periferia in cui dirigenti nazionali in questi sono d'accordo con Sabatini devono averne loro PIL di pedigree nel loro curriculum vitae
Quanto meno forti passaggi di esperienze direzione di governo alla Scala periferica fare questo significherebbe fare una rivoluzione in questo partito il partito federale sarebbe nato de facto nel momento in cui alle elezioni politiche del momento delle candidature le periferie avessero imposto loro rappresentanze avessero elaborato proprio rappresentanza in quel momento il partito Ferrari sarebbe nato la periferia avrebbe assunto peso e tutto sarebbe cambiato purtroppo questo elemento non ho trovati nessuno dei due interventi
Per cui appunto io sono propense un'astensione non medita Bondi da incertezza promosso dalla certezza che c'è inadeguatezza in entrambe le proposte politiche sono state avanzate
Nell'ora con questo abbiamo terminato non solo la seduta ma alla discussione sul primo punto quindi ripeto domattina alle nove e trenta inizieremo con le repliche dei due candidati e successivamente con le votazioni
Buonasera a tutti