Transizione ecologica, innovazione digitale e inclusione sociale: la realizzazione del Next Generation EU (terza ed ultima giornata)

E così diamo inizio alla terza e ultima giornata grazie
Buongiorno a tutti ben tornati a villa Monastero di Varenna si apre oggi la terza e ultima giornata del sessantaseiesimo convegno di studi amministrativi
Iniziamo subito con un il messaggio inviato dal ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti
Nel ringraziare gli organizzatori dell'invito cortesemente rivoltomi da aprire insieme al sottosegretario che ero afflitti nello scusarmi
Per non poter presidente gare in presenza per ogni familiare mi limiterò ad alcune considerazioni che larga parte discendono dalle spedì sin qui maturata sviluppo economico
Prendo le mosse da una constatazione apparentemente ovvia perché è suffragata dall'esperienza vissuta da ciascuno di noi
Ma che talora non sembra trovare una sufficiente consapevolezza del dibattito mi riferisco al fatto che la pandemia e quello che ne è seguito hanno segnato una svolta epocale non soltanto sul piano delle abitudini di vita
In organizzazione sociale ma anche sugli aspetti economici e produttivi paragonabile per l'impatto prodotto ad una guerra nostre generazioni a differenza da quelle precedenti non si sono misurate con esperienza trauma
Le guerre combattute negli ultimi decenni non riguardato Brooke ministro europeo comunque non hanno coinvolto se non in
Gli Stati più sviluppati
Ciò non vuol dire che non abbiamo conosciuto pericoli e minacce a cominciare dalla recrudescenza del terrorismo internazionale dalla difficoltà connesse alla gestione di crescenti flussi migratori
Spesso conseguenti e conflitti alle condizioni di stabilità prodotte si sentire quello rosso
Abbiamo pure fatto i conti con lo shock derivante dalla crisi economico finanziaria due mila otto due mila e nove i danni derivanti della volatilità dei mette
Ma la pandemia è stata qualche cosa di assolutamente incomparabile un evento che ha letteralmente fermato il mondo che ci ha mostrato impietosamente la vulnerabilità dei sistemi più avanzati
Qualche cosa di simile era stato prospettato soltanto degli scenari apocalittici disegnati da una letteratura sul futuro
Ma non preventivato se non in termini generici dalle previsioni di più autorevoli studiosi ricercatori così come nelle analisi strategiche elaborate a livello politico istituzionale sono entrati in crisi se mi sa vita
è emersa un'aggiuntiva di chi conta del mondo dalla ricerca dell'industria europea ad individuare con la necessaria tempestività possibili rimedi la diffusione pandemica del come diciannove
Ci sono evidenziate di precarietà dei sistemi di logistica che nelle reti informatiche fortemente stressate per la necessità di compensare le limitazioni e divieti connessi al rispetto delle regole indispensabili
Ci troviamo scontare
Con una ripresa che si va consolidando gli Effetti dall'interruzione prolungata di alcune attività in termini di carenza di materie prime e manufatti
Che si sta accentuando con l'aumento impetuoso della domanda globale e forse anche per effetto delle pressioni speculative che discendono da opportunità di guadagnare più ampi margini di profitto
Allo stato non è possibile prevedere la condizione di debolezza dell'offerta e l'aumento dei tassi d'inflazione che si sta registrando un po'dovunque siano fenomeni duraturi o destinati ad essere riassorbiti nel mistero
Quel che è certo e che la pervasività e l'ampiezza degli effetti prodotti della pandemia imposto di ripensare paradigmi e consuetudini che sembravano irrinunciabili valga per tutti
La discontinuità nelle politiche in materia di finanza pubblica
Adottate a livello europeo che ha comportato dopo mo'confronto non facile sospensione delle regole del Patto di stabilità e crescita in materia di aiuti di Stato e collocamento nel mercato dei titoli di debito comuni
Per finanziare la più ambiziosa delle risposte definiti a livello europeo della pandemia al Next Generation
Si tratta comunque
Di un cambiamento fortissimo una risposta che rispetta la sostanziale inerzia e alla incapacità di aggiornare in termini innovativi processo d'integrazione europea che ha segnato duramente le politiche degli ultimi anni era presidente dell'ente progresso
A questo cambiamento
L'intenzione dell'Unione Europea ancor più che i mercati mondiali sentito dare una connotazione fortemente ispirata agli obiettivi dell'accelerazione delle transazioni ecologica digitale
Questa scelta dicendo a una serie di fattori a partire dalla intensificazione dell'uso dei supporti informatici imposto dalle regole dispensa vinto così come da ripetersi anche in Europa disastri meteorologici ambientali che producono e Settis sempre più eclatanti
D'altra parte nella propria da tempo rivendica a livello internazionale un ruolo di leadership nella lotta ai cambiamenti climatici pur essendo l'Europa responsabile per una quota relativamente limitata delle missioni
Nettamente inferiore a quella attribuibile ad alcuni miei condomini emergenti a partire dall'Aci
I vincoli quantitativi imposti dagli Stati membri
Per la definizione dei rispettivi piani nazionali per l'attuazione concreta delle priorità della Next Generation you definiscono la cornice entro la quale deve muoversi la stagione di ripresa degli investimenti realizzabili grazie alla opportunità offre
Dici sita assolutamente irrinunciabile per il nostro Paese negli scorsi decenni ha registrato una drammatica contrazione degli investimenti pubblici per rispettare i vincoli imposti dalle regole di finanza pubblica stabilite all'interno dell'unione monetaria europea
Stante la rigidità che contraddistingue la spesa corrente
Le sette ultime derivato sotto gli occhi di tutti l'Italia si presenta oggi con un Paese drammaticamente sotto infrastrutturato e anche per questo motivo rischia una marginalizzazione delle dinamiche evolutive a livello interna
E quindi del tutto logico
Il pm RR
E le iniziative adottate l'attuale governo anche sul piano normativo pongono tanta attenzione alla necessità di far ripartire i grandi progetti infrastrutturali di interconnessione tra le diverse aree del paese oltre il con gli altri Paesi
Ovale
In particolare per il giusto peso attribuito i collegamenti ferroviari che rispondono di tipo di ricucire il territorio nazionale così fortemente differenziato assunte
Oltre che l'obiettivo di privilegiare la modalità meno impattante sull'ambiente rispetto al trasporto su gomma le stesse considerazioni valgano anche per tutte le misure che sono state adottate sul piano normativo volte semplificare le procedure per la realizzazione dei lavori pubblici
E per agevolare gli investimenti privati sul patrimonio immobiliare facendo venir meno vincoli non richiesti dalla disciplina europea che avevano prodotto l'effetto di disincentivare la realizzazione di opere e interventi indispensabili
Analoghe considerazioni
Valgono anche per quanto concerne la transizione digitale per la quale si sta lavorando per dotare il Paese di infrastrutture che ci permette di recuperare i ritardi accumulati impietosamente denunciati dall'analisi comparative realizzate dalla Commissione europea occorre garantire le prossime generazioni infrastrutture durature eccome sì usa dire oggi presi gli enti anche sotto il profilo dell'obsolescenza tecnologica del logoramento Office
Questo il motivo per cui attribuiamo tanta importanza alla disponibilità di una rete in fibra ottica capillare ed efficiente
Condizione indispensabile anche ai fini della realizzazione di un reale salto tecnologico che consente al cinque g di esprimere compiutamente tutte le sue potenzialità
In questa stessa direzione si muovono il lavoro avviato per velocizzare la digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni che mira a migliorare l'efficienza dei servizi resi all'utenza semplificando la vita di imprese e cittadini
Che troppo spesso subiscono i disagi di un sistema burocratico farraginoso e poco amichevole
Allo stesso tempo mettendo in sicurezza dati sensibili che attualmente sono dispersi per la frammentazione dei data center con evidenti rischi anche sotto il profilo del saper sicuri
Più in generale il PD è RR rappresenta una sfida fortissima per le amministrazioni pubbliche
E quali sono chiamati a uno sforzo di aggiornamento non agevole ma comunque decisivo per la riuscita del piano
Si tratta di una sorta di stress e al quale sono tenuti le burocrazie ministeriali le altre amministrazioni coinvolte nell'attuazione del piano anche a livello territoriale
La fitta rete di norme e la complessità delle procedure per contraddistinguono il sistema amministrativo italiano
Non consentono di immaginare una concreta attuazione dei programmi inseriti nel piano senza una forte discontinuità l'approccio dotato delle amministrazioni competenti
Sono già state assunte alcune iniziative volte una semplificazione delle procedure ordinarie partire della possibilità di reclutare rapidamente personale da destinare le attività connesse al piano immettendo nuove competenze e professionalità reperibili sul mercato
In corso d'opera dovremmo valutare se sarà necessario adottare ulteriori interventi anche sul piano normativo l'occasione è troppo importante e va scongiurato assolutamente il rischio di vedere impantanati programmi inserite nel piano per l'inerzia o per eccesso di formalismo
E contraddistinguono tanta parte delle amministrazioni pubbliche italiane e che diventano facili all'interno fare il sistema economico italiano ha compiuto negli ultimi anni uno sforzo immane
Per preservare e difendere la propria competitività in un contesto contrassegnato la prevalenza di fattori critici interni e internazionali tra cui spiccano le complicazioni il quadro normativo e l'inefficienza prevalente nelle pubbliche amministrazioni gli imprenditori italiani hanno resistito con tenacia e coraggio dobbiamo adesso offrire loro le condizioni di contesto necessari per guardare al prossimo futuro con più ottimismo con maggiori certezze e meno difficoltà
Per questo motivo anche il processo di digitalizzazione deve realizzarsi partendo alle condizioni reali ed alle esigenze del sistema produttivo
Anche il programma industria quattro punto zero deve essere aggiornato in modo da assicurare al tessuto delle piccole e medie imprese il supporto necessario per consentire loro di accedere alle agevolazioni previste
Accompagnandoli in una transizione di prodotto di processi che non può essere demandata alle singole imprese ma che richiede una strategia complessiva
A scanso di equivoci voglio essere ancora più chiaro se non saranno supportati da una preventiva e accurata ricognizione delle reali necessità del mondo produttivo e della sua capacità di assorbimento
I progetti delineati dal pm RR rischiano di rivelarsi velleitaria
Che finirebbero per avvantaggiare altri sistemi produttivi come è avvenuto ad esempio per il fotovoltaico
Dobbiamo sostanza calibrare tutti i programmi del piano in modo da fornire adeguati margini di redditività in crescita alle filiere italiane
Sviluppato tutte le potenzialità di innovazione del sistema manifatturiero italiano per rafforzarne via competitività il ministro dello sviluppo economico
Ha il vantaggio di essere all'interno del governo l'interlocutore più immediato del mondo delle imprese e per questo più prossimo a recepirne
Si tratta di un vantaggio qui occorre fare tesoro per governare almeno un processo di transizione che può rivelarsi decisivo per ridare al Paese non avevo prospettive di crescita di lunga durata dopo la pressoché ininterrotta stagnazione dell'ultimo avente una prospettiva di speranza e proiezione futura rifaccio diverrà un paese invecchiato e molto sfiduciato la possibilità concreta di un nuovo miracolo economico
Tutto ciò richiede ambizione e capacità d'individuare una strategia coerenti realistica senza mai trascurare l'obiettivo primario
Il preservare e sviluppare il prezioso patrimonio di conoscenze e competenze costituito dal sistema manifatturiero italiano
Vero motore della produzione di ricche
E della crescita
Ringraziamo il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che ci ha inviato appunto questo videomessaggio
Lascio ora la parola al sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri Roberto Garofoli
Grazie agli organizzatori dalla Corte dei Conti alla provincia questo invito in questo posto incantevole
Io vorrei svolgere alcune riflessioni relative anche via lattea riallacciandomi alle considerazioni del ministro Giorgetti alcune considerazioni relative alla mania l'amministrazione pubblica
Vorrei però premettere alcune considerazioni di contesto concernenti l'impatto che la pandemia e poi però anche al piano nazionale di ripresa resilienza ha avuto su e alla spinta che la pandemia impresso restare imprimendo nella direzione della profonda trasformazione di politiche regole prassi non è una divagazione arriverò all'amministrazione pubblica
L'obiettivo di questa premessa e di porre subito in risalto
Economico è anche sociale e di cui si impone io credo una significativa e importante modernizzazione alcuni dati riguardanti la pandemia e il suo impatto
E nel due mila e venti il PIL e crollato di otto punto nove in Italia rispetto ad una media europea del sei punto due
Nei e nel in nei tre mesi dello che da un più severo il quarantacinque per cento delle imprese italiane a sospeso la propria attività
Il settanta per cento ha fatto ricorso alla cassa integrazione
L'indice di fiducia dei consumatori che in un mese è crollato del quarantuno per cento
Una variazione negativa cinque volte superiore rispetto a quella che si era registrata nel nel due mila otto all'epoca del crollo della Borsa
Naturalmente tutto questo ha avuto un impatto fortissimo sul sistema del lavoro dell'occupazione in attenuato in parte dalle misure robuste di sostegno che i governi hanno messo in campo e tutto questo ha avuto un impatto fortissimo anche ancor più forte su alcuni ambiti del mondo del lavoro quello nel quale il nostro Paese e
Più esposto da sempre l'occupazione giovanile l'occupazione femminile
E la pandemia a al contempo impresso un'accelerazione fortissima a processi di trasformazione che erano già in atto e che continueranno
A come dire attraversare il nostro Paese
In particolare la trasformazione digitale anche qui alcuni dati io credo siano importanti per aveva il senso di quanto di quel che è accaduto e di quel che sta accadendo nel due mila venti il commercio elettronico è cresciuto
Del trentaquattro punto sei
Secondo alcuni studi il ritmo di digitalizzazione dell'impresa e non solo in Italia delle medie in paese ma questo anche in Europa e cresciuto diciassette volte rispetto agli anni precedenti Amazon
Ha assunto nel due mila venti quattrocento ventisette mila dipendenti raggiungendo un numero complessivo di un milione due quindi a cioè a assunto il cinquanta per cento in più della sua forza lavoro e questo senza considerare il ventaglio di impresa presso le quali Amazon quel colosso esternalizzato la propria la propria attività ecco
Die
E in atto un cambiamento profondo del nostro sistema economico e anche del nostro sistema sociale nulla e
Sarà come prima
E secondo alcune analisi delle istituzioni
Europee il sessanta per cento dei lavori nei prossimi cinque anni saranno diversi da quelli attuali perché le aziende dove no innovarsi
E riconvertirsi
Saranno necessari nuove competenze professionali ecco per effetto di questa trasformazione digitale nuove competenze professionali profili professionali saranno necessaria anche per effetto delle a come dire trasformazioni dovute alla ecosostenibilità
Ecco tutto questo ha un impatto fortissimo su uno il sistema economico anche un impatto fortissimo deve averlo imponendo anche un approccio in un certo senso
Innovativo e originale sulle politiche pubbliche
Con determinazione senza paura ma io direi con forte coraggio e determinazione
Senza paura perché secondo alcuni studi il mito Dino del novembre
Due mila e venti il numero complessivo dei posti di lavoro non scende e non scenderà il saldo e e sarà positivo
E dal resto negli ultimi cento trent'anni i tre posti di lavoro negli Stati Uniti sono sempre aumentati nonostante meccanizzazione prima e robotizzato azione dopo ma i lavori di oggi non sono più quelli di decenni fa perché sono lavori legati a il nuovi sistemi produttivi sono lavori legati ai computer alle energie rinnovabili alla televisione di massa prima e e quel che è necessario però garantire il e accompagnare questa trasformazione e questa transizione profonda del sistema economico
Sono e saranno necessarie nuove politiche di diverse diversi tipi
Saranno necessarie nuove politica innanzitutto
Di formazione dei lavoratori del futuro perché è un fenomeno che oggi si sta oggi già verificando e che le aziende non trovano le competenze di cui hanno bisogno sicché anche il sistema educativo e formativo dovrà necessariamente a rinnovarsi
Saranno necessarie nuove politiche attive del lavoro perché la trasformazione sta determinando una invecchiamento talvolta repentino delle competenze un'inevitabile espulsione dal mercato del lavoro di alcune competenze
E e necessario ripensare il sistema degli ammortizzatori sociali che dovranno devono come dire fronteggiare le trasformazioni supportare le transizioni digitali governare le instabilità del mercato del lavoro
Le trasformazioni determinano anche e innescano nuovi bisogni di tutela perché polarizzando ai determinano una polarizzazione salariale guadagna molto di più
Chi dirige il robot perde chi prende ordini dai software
è quindi necessario che anche le politiche del lavoro più in generale siano ripensate
E le politiche retributive in in Europa e in gestazione una direttiva sul salario minimo ma anche le politiche sulla sicurezza sul lavoro
Tutto e in profonda trasformazione e da questo punto di vista e mi avvicino rapidamente al tema dell'amministrazione pubblica dopo questa premessa che può apparire una divagazione il piano nazionale di riprese resilienza io credo che sia un'occasione storica un'occasione che se non sprecata può dare parzialmente una risposta a questa esigenza di trasformazione profonda delle politiche economiche lo sa e sociali
E il piano lo farà da questa occasione non solo mettendo a disposizione ingenti risorse
Ma anche tracciando percorsi di superamento di alcuni nodi strutturali del nostro sistema che a lungo hanno inciso sacrificando la sulla capacità del nostro Paese di esprimere le proprie potenzialità quanto alle risorse questo congresso nelle sue diverse sessioni se ne è parlato sono intervenuti Cingolani sono intervenuti
E intervenuto Colao le risorse sono destinate alla digitalizzazione al rafforzamento infrastrutturale del Paese alla riconversione ambientale alla sanità
Ai servizi ma anche alla formazione molte risorse sono destinate al miglioramento dei servizi dell'istruzione al rafforzamento dell'istituzione professionalizzante all'ampliamento dei dottorati alla riforma anche che in corso adesso in Parlamento
Dei dottorati di ricerca al rafforzamento delle competenze stemma ma anche alla riqualificazione dei lavoratori il piano però oltre a mettere a disposizione risorse
Impone riforme
E importanti di tipo strutturale alcune sono immediatamente necessarie ne faceva cenno il ministro Giorgetti
Sono immediatamente necessarie e hanno una logica di tempo Rania pecco di parziale di parziale temporaneità perché sono necessarie a garantire che l'occasione del piano con i suoi duecento miliardi da utilizzare in pochissimi anni da impiegare spendere in pochissimi anni non vada persa
Altre riforme invece hanno un orizzonte una finalità più strutturale
Perché diretti a garantire il superamento delle principali criticità che da sempre non consentono al nostro Paese di intraprendere un sentiero di crescita vigoroso e non transitorio tra queste riforme
Non solo la giustizia ma la pubblica amministrazione
La pandemia direi ha mostrato al contempo perché lo Stato la Repubblica l'amministrazione della Repubblica la macchina amministrativa della Repubblica
E una macchina amministrativa direi che ha debolezze ma di cui i cittadini hanno nei vari settori un estremo bisogno
E e necessario uno sforzo collettivo per la riparazione della macchina dello Stato io credo che sia una delle principali politiche riformiste
Di cui un Paese occidentale come il nostro deve darsi carico
E credo che sia indispensabile perché secondo dati Istat l'indice di fiducia dei cittadini nell'amministrazione pubblica italiana e un indice bassissimo tra i più bassi d'Europa il ventinove per cento
Rispetto alla media europea del cinquantuno con come dire livelli altissimi invece altrove in Germania in Francia
E necessaria appunto un recupero di questa fiducia riparando riformando rilanciando l'amministrazione pubblica naturalmente non cedo affatto alla tesi della come dire
Per il secondo cui nell'amministrazione pubblica
Ci sono fannulloni per te io le amministrazioni pubbliche le frequento da tanti anni e ci sono migliaia di funzionari valorosi
Che lavorano con una dedizione una passione e anche una competenza estrema il problema è che però la nostra macchina amministrativa e una macchina usurata te per più ragioni ha subito
Ecco negli ultimi anni forse negli ultimi decenni un vistoso declino tecnica
E necessario quindi che questa questa macchina si metta
Come dire che inizia questa macchina ripensata e che sia ripagata con tempestività ma anche con un approccio talvolta di originalità e di modernità e e direi che è necessario intervenire su almeno tre fronti il fronte delle risorse il fronte della riorganizzazione e della riorganizzazione strutturale il fronte delle regole che disciplinano l'azione dei pubblici poteri l'azione dell'Amministrazione le risorse umane che operano all'interno dell'amministrazione
La macchina dello Stato e usurata anche innanzitutto perché
Negli ultimi decenni sono state poste in essere naturalmente hanno avuto una ragion d'essere in quell'epoca non sto mettendo in discussione
Genesi e ragioni di quelle politiche sono state come dire un elaborate e attuate politiche
Incisive di spending di razionalizzazione anche della spesa
Di blocco del turnover
Che hanno avuto effetti di lungo termine non voglio dare i dati noti non voglio dare il dato noto sulla innalzamento dell'età media dei dipendenti pubblici
Voglio dare un dato meno noto sulla quantità di giovani che operano nelle pubbliche amministrazioni
Dai trenta ai trentaquattro i giovani nel diciannove sono il tre punto sessantacinque della forza lavoro pubblica nel due mila dodici erano il nove punto venti
E fino ai trentacinque anni nell'amministrazione italiana lavora il due punto due per cento rispetto ad una media OCSE del diciotto per cento
Altro tema sempre per quanto riguarda le risorse quello della formazione dei dipendenti pubblici
La spesa per la formazione crollata al mondo numeri ne do solo uno la media è di un giorno di formazione media al dipendente pubblico e spesso è una formazione che riguarda l'aria giuridica naturalmente e la mia aria e quindi non ho nulla contro la via giuridica
Ma e molto meno invece questo giorno di media di formazione dedicato a altre settori disciplinari l'informatica la digitalizzazione Lavia manageriale così altro tema sempre per quel che riguarda le risorse e l'inadeguatezza tecnologica
L'indice dei missili del due mila e venti colloca l'Italia al venticinquesimo posto su ventotto Paesi e voi dalla Corte dei Conti avete prodotto un poderoso rapporto nel diciannove
Sull'informatizzazione nella pubblica amministrazione mettendone in evidenza le criticità e fra queste
Non c'è dubbio l'età media avete segnalato dei dipendenti pubblici il livello medio di istruzione ma anche il ritmo lentissimo di immissione di giovani nella pubblica amministrazione
Ora ecco prima risposte a questo primo tema delle delle delle risorse prime risposte che il Governo approvato a dare naturalmente
In affanno perché se questo governo entrato nel nel tentativo di gestire problemi enormi e la pandemia innanzitutto ma sono state sbloccate le procedure concorsuali
Si può essere d'accordo o meno sulle modalità ma l'obiettivo di quella riforma e quello per l'appunto di ridare ritmo alle dimissioni di giovani
Nella pubblica amministrazione sono state definite modalità speciali di assunzione del personale specificamente dedicato all'attuazione al monitoraggio del Piano nazionale di riprese resilienza
Nella giustizia ecco nel settore giudiziario è stato previsto e finanziato l'ufficio del processo che determina l'immissione
Di decine di migliaia di giovani nel settore giudiziario
E in passato era stato già ampliato l'organico della magistratura è stata prevista una prima riforma è un rilancio
Della Scuola nazionale dell'amministrazione pubblica sono previste il ministro Colao ne avrà parlato ingenti risorse per la digitalizzazione l'informatizzazione della pubblica amministrazione io credo che si debba più in generale rendere nuovamente attrattiva la Kia per i giovani molti giovani non vogliono lavorare
Nella pubblica amministrazione il trentacinque per cento dei giovani italiani crede che il merito non sia il sistema di selezione e di crescita professionale
All'interno dell'amministrazione e necessaria a questa riguardo una politica
Per l'amministrazione e per rendere l'amministrazione più attratti la seconda però ecco esigenza e quella della riorganizzazione strutturale dell'amministrazione non basta assegnare risorse e non basterà assumere Giovani anche migliaia di giovani perché si i pareri la macchina amministrativa della Repubblica
Occorre che si ridefinisca noi si ripensi no le strutture amministrative occorre quel che io credo sia spesso mancata una politica l'amministrazione pubblica
E faccio solo alcuni esempi e possibile immettere anche dieci mila Esperti di gare mio a lungo parlato con il sindaco De Carlo dieci mila ingegneri dieci mila Esperti di gare pubbliche
Ma se le stazioni appaltanti restano trentotto mila in Italia
Si finirà per assegnare uno esperto ogni tre di queste stazioni appaltanti non è così soltanto che è possibile come dire rilanciare la macchina amministrativa dello Stato e della Repubblica occorre mettere mano alla polverizzazione delle stazioni appaltanti
E in un certo senso il decreto legge contiene un primo io credo ancora timido passo verso questa direzione prevedendo che i comuni capoluogo
Laddove gestiscono interventi del piano non posti comuni non capoluogo
Non possano farli da soli ma devono farli affidando la Scelta la selezione dell'appaltatore soltanto ad alcuni centri più ampi e più professionalmente attrezzati
Di come dire eccolo di centri di committenza
E necessario abbia ed il governo ha previsto la Soprintendenza unica in questa consapevolezza di un ripensamento delle strutture
La Soprintendenza unica uno dei temi che più in un certo senso incidono sull'accelerazione di talune procedure e quella dei Valeri
E conferma la prima lieta di quell'interesse culturale da preservare
E quella della lentezza talvolta della contraddittorietà dei pareri rilasciati dalle soprintendenze per il piano è stata prevista la Soprintendenza UTIN unica è stato previsto purtroppo non è ancora operativo
Un comitato speciale per la dia per gli interventi riguardanti il piano nazionale di ripresa resilienza
E così via
è stata messa su una Rete per l'attuazione delle leggi come molto come è noto a tutti molte leggi restano manifesti restano annunci
Perché non sono seguite dai decreti attuativi necessarie a garantirne l'efficacia si è messa su una Rete per l'attuazione del programma di governo con nuclei presso i ministeri io credo sia inizia iniziando a dare alcuni
Incoraggianti risultati ma bisognerà proseguire
E si sta pensando di rafforzare il nostro sistema di tutela degli interessi nazionali affronta dei pure importanti investimenti esteri abbiamo una struttura per l'esercizio dei poteri di golden power ancora un po'debole per quanto sia stata ripensata
Le notifiche di golden power sono cresciute da trenta a trecento in pochi anni aumenteranno perché è stato ampliato l'ambito di quei poteri speciali ma le strutture della presidenza non sono cambiate sono rimaste immutate
E necessario una politica per l'amministrazione pubblica sono necessarie poi nuove regole per l'amministrazione pubblica
E regole che semplificano lo diceva il ministro Giorgetti ma anche qui io penso sia necessario un approccio nuovo molte ecco per
Molti anni forse per decenni la semplificazione è stata pensata sempre come semplificazioni di questa importante legge la legge duecento quando fu quarantuno e abbiamo cambiato decine di volte la disciplina del silenzio assenso per l'addio a noi amministrativisti conosciamo
Bene il tema ma anche gli amministratori forse anche meglio di noi
E abbiamo cambiato ricambiato ripensato in continuazione questi istituti generali e trasversali delle regole di esercizio dall'azione amministrativa credendo e pensando illudendo ci
Che il cambio come dire la rivoluzione fosse la disciplina la nuova disciplina della via del silenzio assenso della conferenza di servizi
E invece la semplificazione va fatta per settore guardando quali sono i nodi critici come dire che ostacolano e il funzionamento dei procedimenti amministrativi
E settore per settore naturalmente ecco superando eliminando quei passaggi amministrativi che non rispondono a insuperabili esigenze di presidio di interessi pubblici
E in questa nuova direzione il declino del DL non lo abbiamo chiamato semplificazioni ecco è intervenuto su norme molto settoriali riguardanti l'ambiente la cultura il paesaggio il digitale la Rete naturalmente tutto questo richiede una impegno di analisi di ascolto di chi opera in quei settori per comprenderne le criticità le problematicità
Ed è un processo che deve essere continuo non deve esaurirsi nell'approvazione
Di un singolo ecco provvedimento normativo di un decreto legge
E tra le nuove regole che e sono state inserite anche queste con una certa originalità vedremo come funzioneranno
Condivise con le Regioni le regole riguardanti di poteri sostitutivi e volti a immaginiamo e speriamo di non doverli mai esercitare di dover di esercitare in maniera eccezionale
Volti a superare i blocchi che nell'attuazione degli interventi del piano dovessero le inerzie
Dovessero per così dire registrarsi e anche volti a superare eventuali dissensi che dovessero essere manifestati dovessero essere per così dire pronunciati
Ora questa innovazione devono riguardare tutte le amministrazioni in senso ampio direi tutte le istituzioni pubbliche un cenno perché qui mi pare ipocrita non farlo alla corte dei conti
E alla come dire istituzioni giudiziarie
In nei decreti legge dell'ultimo degli ultimi mesi sono state introdotte alcune norme che io dal mio punto di vista di magistrato amministrativo guardato con una certa cautela concerto sospetti
Per esempio la generalizzazione
Di quell'articolo centoventicinque del Codice del processo amministrativo che come sapete
Prevede che a fronte di interventi strategici giudice amministrativo non parlo dalla Corte dei Conti qui il giudice amministrativo deve garantire la prosecuzione dell'opera
Risarcendo il secondo in graduatoria se dovesse a curarsi e né per così dire la fondatezza delle ragioni sul piano risarcitorio e una norma eccezionale perché reca con sé il rischio di un pagamento doppio da parte dello Stato che pagherebbe l'appaltatore che ha vinto illegittimamente poi chi si è classificato secondo e una norma eccezionale dovuta all'esigenza di però come dire salvaguardare
L'interesse preminente a che certe opere si realizzino in modo tempestivo senza ritardi questa disposizione è stata estesa a tutti interventi del piano nazionale
Di riprese resilienza e l'approccio come dire originale non privo di rischi se si è inteso seguire
E un approccio io penso come dire originale
E qui rallento perché devo misurare le mie parole
Io credo riguardi e debba riguardare anche la corte dei conti la Corte dei conti ha e avrà un ruolo naturalmente nella gestione del piano nazionale ho letto l'intervista non ho potuto seguire l'intervento del presidente
E avrà un ruolo perché è previsto il controllo in particolare il controllo sulla gestione da parte della Corte dei Conti in raccordo con la Corte dei conti europea la Corte dei Conti poi eserciterà i suoi poteri ordinari naturalmente
Ecco nel come dire nelle singole fasi di approvazione degli atti e delle procedure
Relative agli interventi del piano ma io penso che sia qui davvero da parte mia ipocrita non fare un cenno al dibattito innescato dalla
C'ho pensato a lungo lo facciamo lo faccio ma davvero penso che non farlo significherebbe tirarsi indietro ma due parole il dibattito innescato dalla proroga della norma che esclude la colpa grave dal perimetro della responsabile esclude parzialmente
La colpa grave dal perimetro della responsabilità e va via
Quello che io voglio dire qui al di là delle convinzioni personali alcuni dei voi conoscono le mie e si tratta di una disposizione temporali
Di una disposizione temporanea accerto e un tempo non beve due mila e ventitré ma il fatto che sia temporanea
E originariamente questa temporaneità era stata prevista come molto più lunga
E il fatto che sia temporanea attesta che quella disposizione e dettata dalla consapevolezza dell'eccezionalità del periodo che stiamo vivendo legata a questa occasione storica
Del piano
Ecco del piano nazionale di riprese resilienza e che non toglie che si debba però lavorare a una ridefinizione del tema in vista della e col superamento di questa norma transitoria naturalmente però tenendo
Presenti le ragioni che l'hanno in un palmo in qualche modo giustificata in un governo e né un governo successivo ancora e con questo chiudo
E le amministrazioni pubbliche tutte le amministrazioni pubbliche quelle territoriali e quelle centrali anche qui so di cogliere un nodo come dire
Non semplice su cui c'è un dibattito su cui ci sono anche all'interno
Della corte dei conti posizioni differenti e questo naturalmente è un bene che ce ne siano e che ci sia una discussione
è un confronto le amministrazioni con le loro attuali debolezze e lo abbiamo visto sono debolezze strutturali che non si superano in pochi momenti in pochi mesi
Hanno ed esprimono il bisogno di un qualifica far qualificatissimo supporto della corte dei conti
Di un qualificatissimo supporto nella fase del controllo e anche nella fase e nell'esercizio delle funzioni consultive
Io penso fermo restando la necessità
Di come dire tener conto la distinte la distinzione dei di preservare la distinzione dei ruoli tra amministrazione e forte che di questo bisogno ci si debba far carico
E che tutto sommato il fatto che le amministrazioni lo esprimano questo bisogno costituisca una attestazione dell'altissima capacità professionale competenza che la corte dei conti come istituzione pubblica
Del paese e spero grazie
Grazie
Grazie al sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Roberto Garofoli invito il consigliere la Corte dei Conti Amedeo Bianchi invito anche il sottosegretario Garofoli al centro
Il consigliere bianche a nome della provincia di lecco consegna
L'edizione speciale de I promessi sposi con le illustrazioni di Giacomo Mantegazza al sottosegretario di Stato Roberto Garofoli
Bene dunque entriamo nel vivo della tavola rotonda economia circolare territorio in prese e istituzioni
Io lascerò la parola alla presidente di questa tavola rotonda l'avvocato generale dello Stato
Gabriella Palmieri Sandulli la tavola rotonda sarà moderata dalla giornalista e conduttrice televisiva Tiziana Panella loro il compito poi di interloquire con i gli ospiti presenti grazie
Grazie innanzitutto desidero ringraziare la corte dei conti e la provincia di lecco per avermi invitato a questo bellissimo interessantissimo convegno che si svolge in una nota location ormai la sessantaseiesima edizione se non sbaglio che rimane anche nella memoria non solo per i contenuti Sempre di grandissima qualità e di attualità ma che proprio per questo splendido scenario naturale mai più consono alle argomentazioni che toccano anche l'economia circolare che riguarda proprio la tutela dell'ambiente e quindi siamo in un ambiente assolutamente perfetto che ci aiuta a ragionare su questa problematica
Sono onorata di presiedere questa tavola rotonda a nome o veramente mio personale ma che dell'istituto che ho il privilegio di dirigere e che proprio per la posizione dell'Avvocatura dello Stato e mia personale che sono anche l'agente di governo davanti alla corte di giustizia e al tribunale dell'Unione Europea mi consente di fare un una prima introduzione proprio in chiave
Di impostazione dettata dall'Unione Europea d'altronde come ci hanno ricordato i due posso dire bellissimi interventi sia del ministro dello sviluppo economico Giorgetti sia del sottosegretario Garofoli che per la verità con la consueta posso dire calma e tranquillità ha gettato due o tre piccole bombe all'interno della sala perché effettivamente ha toccato con la sua capacità e con la sua competenza degli argomenti molto delicati sui quali effettivamente la riflessione non sarà mai abbastanza svolta
L'Unione europea molto sensibile a questo tema io l'altra metà sarò brevissima perché poi lo spazio va agli illustri relatori
Che partecipano a tavola rotonda diciamo che il tema specifico dell'economia circolare e molto care all'Unione Europea e ed è cominciata una riflessione anche prima della pandemia
Ma proprio come ricordato da chi mi ha preceduto da dal di sottosegretario dal ministro in effetti la pandemia ha avuto una sorta di funzione di acceleratore di stress test a tutte quelle questioni che si erano opposte moto latente sulle quali si rifletteva che invece adesso sono diventate urgenti
E vanno considerate e direi che questo tema finale di questa seduta odierna finisce tutto sommato per intercettare toccare tutti i temi delle giornate precedenti
Proprio per la sua trasversalità e direi completezza delle sue sfaccettature quindi è particolarmente interessante peraltro ognuno degli autorevoli partecipanti rappresenta una parte di queste riflessioni nessuna esclusa
Perché nella risoluzione nella che ha predisposto al Parlamento europeo il dieci febbraio di quest'anno
Che si intitola Non a caso nuovo piano d'azione per l'economia circolare direi che ci sono due o tre elementi importanti che vanno sottolineati che in qualche misura si riallacciano a quello che è stato detto finora
Innanzitutto l'obiettivo dell'economia circolare e quello di disaccoppiare parla proprio di disaccoppiamento tra la crescita economica e l'uso delle risorse
Sia in senso assoluto sia in senso relativo perché lo scopo fondamentale dell'economia circolare
E proprio quello di superare il paradigma classico dell'economia lineare che produrre utilizzare distruggere e poi dover come dire smaltire
Mentre invece l'economia circolare si preoccupa proprio di uno uso e riutilizzo un un ciclo compiuto il riutilizzo delle materie produttive questo perché come ci ricordava anche il ministro dello sviluppo economico c'è proprio un problema di utilizzo delle risorse che non è solamente quello che sentiamo dire a proposito dei cambiamenti climatici ma è proprio un problema di razionalizzazione perché credo che abbiate letto tutti i termini sembra di aver capito che il nostro pianeta risorse fino al due mila cinquanta
Potrei dire egoisticamente che non sarà un problema milioni euro tanti come avvocato generale questo probabilmente non sarà un mio problema però non ce lo dobbiamo porre perché come abbiamo visto proprio dal titolo del convegno
L'Europa sta guardando non solo in chiave di resilienza ma sta guardando in chiave di futuro per le nuove generazioni
Noi stiamo investendo oggi per consentire alle nuove generazioni di avere non solo un mondo migliore
Ma un mondo utilizzabile perché se non ci fermiamo a riflettere il rischio che ci saranno un solo scambi cambiamenti climatici ma le risorse non saranno più utilizzate nei termini in cui siamo abituati oggi a farlo e quindi questo è un profilo anche interessante
Ma l'altro profilo che mette molto bene in luce il piano del Parlamento europeo che poi trovato ecco anche nell'attività della Commissione quindi l'Europa si sta muovendo finalmente con un anno unica voce un'unica voce coordinata e diciamo l'invito a tutti gli stati membri a cooperare
A cooperare con tutte le realtà soprattutto quelle locali con le regioni con i comuni con le piccole e medie imprese con le start-up con le ONG c'è un desiderio di arrivare a una diciamo un risultato comune ma tutti insieme cioè non lavorare più per settori
Ma avere un quadro generale di riferimento e questo è molto importante perché quasi un cambiamento di ottica dell'Unione europea che fa una riflessione interessante il Parlamento nella sua re nel suo la sua risoluzione quando dice
Che l'Unione europea e la seconda potenza economica mondiale mai la prima potenza commerciale del mondo
Quindi direi e quasi un ritorno alla vecchia qua c'è Comunità economica europea che aveva non si preoccupava di politiche ambientali non si preoccupava di sostenibilità
Però aveva davanti a sé una visione economica questa volta la visione economica e mediata da un'ottica di eco-sostenibilità
Perché tutto il piano dell'economia circolare è un piano che prevede un'economia che tenga conto stia molto attenta a tutti quelli che sono i profitti attinenti ai cambiamenti
Climatici perché quello è il punto fondamentale e allora si fa anche Torda necessarietà quello diceva giustamente anche il sottosegretario però fuori
Beh ma della semplificazione delle procedure degli appalti io vorrei ricordare approfittando brevemente della nostra competenza come avvocatura innanzi alla Corte di giustizia
Che la corte di giustizia non è rigida nella valutazione delle nostre procedure
Di diciamo di di gestione degli appalti pubblici ci lascia abbastanza a margine siamo noi stessi che in un periodo storico ragionevole
Abbiamo scelto di restringere molto la normativa applicabile in tema di appalti pubblici per ovvie ragioni ed era anche giustificato come era giustificato questo mi fa piacere che sottosegretario lo abbia sottolineato
Noi oggi in questo momento abbiamo un problema di risorse chi di noi lavora nella pubblica amministrazione lo sa sono pochi sono anziani e non riescono a trasmettere le loro conoscenze perché non c'è la possibilità di fare un avvicendamento con i più giovani ma quella blocco cosiddetto del turnover corrispondeva un periodo economico e storico molto determinato anche quella scelta
Di essere così rigide negli appalti aveva un significato quindi in considerando anche che il momento immutato che c'è un profilo di crescita perché se non ricordo male ho letto che la nostra crescita addirittura il quattro virgola due per cento siamo crescendo più degli altri Paesi dell'Unione europea può diventare proprio effettivamente in questo momento un elemento di accelerazione come la digitalizzazione noi abbiamo avuto una piccolissima esperienza come avvocatura
Perché abbiamo utilizzato il dover lavorare da remoto come una sorta di acceleratore della digitalizzazione abbiamo costretto al nostro personale amministrativo per evidenti ragioni di sicurezza disse di tutela della salute
E gli avvocati a lavorare da remoto a quel punto si si è e cresciuto modo esponenziale l'utilizzo del digitale che si Erwitt diciamo Uto le ripercussioni benefiche sull'andamento della produttività quindi la digitalizzazione intelligentemente usata è un fattore di accelerazione economica
Di pari passo e questo condivido assolutamente va formata la pubblica amministrazione bisogna far crescere le risorse che abbiamo fatto e diventare sempre più competenti
Fermo restando che sono assolutamente d'accordo nella pubblica amministrazione la media e molto più alta di capacità di competenza di quella che forse appare dall'immaginario collettivo leggendo solo quegli eventi un po'negativi ma non sono solo quelli c'è c'è tantissima gente che lavora in silenzio lo fa con serietà non si aspetta neanche di essere ringraziata e quando viene ringraziata si stupisce perché giustamente convinta di fare solo il suo dovere
E chiudo quindi solamente ricordando che sull'economia circolare sono state emanati tre direttive nel due mila diciotto che sono state recepite con quattro decreti legislativi nel due mila venti le quattro direttive e queste hanno proprio focalizzato alcuni profili molto importanti quello essenziale che la il riciclo dei rifiuti
E del Parlamento europeo sprona a trovare dei meccanismi non solo di cooperazione ma che soprattutto consentono al consumatore un uso più ragionevole delle risorse in modo che faccia parte alta in consumatori
Di questo ciclo virtuoso di utilizzo perché il ci sono il punto centrale della sostenibilità climatica e quindi sono un elemento portante purtroppo l'Italia
A col diamo collezionato qualche procedura d'infrazione e anche qualche causa proprio sulle discariche sull'utilizzo dei rifiuti quindi sì anche in questa direzione si approfitta delle risorse del pianeta Terra R. per a semplificare e meglio organizzare questa ciclo finale dell'economia circolare e e molto importante ed è utile a un quadro d'insieme
A questo punto io vi ringrazio dell'attenzione passo la parola alla dottoressa o il microfono poi magari questo lo facciamo girare intanto grazie
Allora buongiorno che dunque economia circolare mi sono detta o non l'hanno chiamata ma perché io
Al di là del piacere di essere qua e di avere a che fare con interlocutori Ninì chiara evidente qualità
Ho pensato che fosse assai interessante essere qua perché banalmente quando si parla di economia circolare mi sembra che si parli mi vista lunga di guardare lontano lo semplificherei così
E allora
Ogni riguarda l'impresa irrigua
Profumo faccia qualche
Non si sente
Vediamo proviamo e dicevo quindi mi sembra che si possa dire che oggi parliamo di futuro non la valutazione che io ho fatto facendo il lavoro che faccio che è raccontare tutti i giorni la realtà ci provo perlomeno come sanno alcuni degli ospiti sono seduti qui
Mi ha messo nelle condizioni seguire questa pandemia io credo proprio che ci sia un prima o un dopo la pandemia ha creato una frattura nel nostro tempo esse questo è il tempo dell'inizio del dopo
Allora questo è il tempo di una possibilità perché la pandemia è stato un po'come una grande lente d'ingrandimento ha messo in evidenza tutte le fragilità di questo Paese penso quello ambientale quella economica quella sociale
E allora però se questo appunto il tempo del dopo almeno l'inizio
No scaramantica perché impedire l'inizio del gruppo
è il tempo di una possibilità nella quale noi dobbiamo capire come si arriva a un'economia che ci consenta di guardare al futuro
Quello che io vorrei che venisse fuori oggi dalla nostra conversazione è a quali condizioni e con quali ostacoli vi prego si attesti inceneriti ciascuna delle parti proviamo a mettere sul tavolo innanzitutto lei le difficoltà e poi ciò che è necessario fare chiedo al Presidente Fedriga che saluto intanto anche con il vostro applauso cresciuta
Presidente alla Conferenza delle regioni e delle province autonome
Di appunto cominciare infilando i piedi nel piatto no proviamoci nel senso che la mia sensazione e che i governi locali regionali saranno quelli che in qualche modo possono dare una spinta americano che poi devono farle le cose
E devono promuoverla questa trasformazione a patto che
Intanto ringrazio prima di Spalato novanta
Anche riempì mi scuso scusandomi per riproporsi parto dal presidente Fedriga perché deve lasciarci primarie quindici ha chiesto insomma perché sentori pubblica dubbio ragionevole per oggi quindi bisognerebbe andrebbe bene se vi sono del resto sarebbe colpevole dell'ispettore zona F orse non sarebbe elegante dopo e ringrazio anche dei convogli oppure presso dei propri consumi tu sia utile
Una riflessione
Che deve coinvolgere le istruzioni questo Paese io sono convinto quello che ha detto prima sottosegretario Garofalo
Figlio di Giulio raggiungevano se troviamo con estrema difficoltà perché più ci sono i punti comprende urgono spiccio dopo nell'attività quotidiana è molto difficile produciamo soltanto se c'è uno vero collaborazione interistituzionale sul possiamo attraverso per questa sfida ci in generale e nel nostro paese ma è scontato
Rischiamo beatnik soltanto di un raggiunge il pm per le scadenze del signor lo spessore minacciano sto segretario
Che gli obiettivi ma restiamo di trasformare che narra in una parentesi
Magari migliorativo ma dentro un percorso che non va verso il miglioramento
I fatti cui lotti più volte la conferenza
Dionigi personalmente presso il Governo è stato quello di fare degli interventi Senussi specifici per il premier ma qualcuno avesse strutturale possiamo pensare semplificazione parlo da si presenta un'istruzione pubblica si è scattato il piano ma dopo non diventi quel costo di struttura per il Paese
Non possiamo pensare che la semplificazione nel nostro Paese sia qualcosa di straordinario
Concordo molto quando sottosegretario dice la semplificazione fatta dall'operazioni quotidiane delle leggi bandiera che vanno semplificare sono stato fallimento mi sembra generalizzato fatto Dio ottimi servizi giornalistici ma poco concreto per il Paese seconda sfida quello che lei ha detto
E fatto un'azione importante cioè quando parla di ha parlato di sostenibilità
Non si può pensare che la sosta invitasse solo quella mentale importante è fondamentale ma esiste quelle economiche quella sociale
Se non si abbinano intanto fallisce anche quella mentale perché se non se riusciamo a tenere insieme anche un valore aggiunto economico pensiamo all'impresa
Che perché possa essere raggiunto vuol dire semplicemente che nella migliore delle ipotesi sarà un
Un investimento di soldi pubblici che però con lo sono finiti finisce lo sostenibilità ambientale
Dall'altra parte c'è quella sociale non possiamo pensare di abbandonare fette dei cittadini
Sull'altare
Di
Diciamo di guardare la prospettiva soltanto da un lato e questo è un ulteriore sfida saremo di fronte ultima cosa e lo dico veramente perché so che ci sono anche ci può darci una mano su questo io penso che sia la semplificazione abbiamo parlato prima non posso essere somministrati dovrebbe avere il coraggio di andare a semplificare o delle norme faccio un esempio e mi assumo la responsabilità di dirlo ci sono norme ambientali che oggi non stanno tutelando l'ambiente che stanno impedendo investimenti
Non stanno tutelando l'ambiente perché ci impedisce di deve fare interventi a tutela della gente stesso il porto un esempio
Baiano che ha colpito Veneto finanza Giulia Trentino il primo danno fatto sotto l'ambiente
Perché ha devastato boschi
Aree tutelate abbia stato e perché sapete perché avuto così impatto così importante anche perché per fare uno svilimento d'un fiume torno a pubblica amministrazione un tram
Per farlo si elemento di un lago per tagliare gli alberi dico questo è chiaro che è un insieme nome sulla norma
Ci sono i comitati che protestano con lo facciamo le strade forestali ma le strade forestali sta comprando a tutelare il bosco
Allora su questo o ci mettiamo questa lealtà istituzionale
Si muove in modo unitario per cercare di trovare soluzioni a questi problemi che non possono diventare epidemiologia ambientale ma la tutela dell'ambiente
Oppure ho paura che ci troveremo qui ha finito il piano Air addio come facciamolo semplificazione come facciamolo sostenibilità e comandiamo tutelare i cittadini e come facciamo economica
Però spero oggi oggi al momento prescritti una rappresentano l'occasione l'ultimo penso che la parte e qui concludo mi scuso moto troppo tempo
La la esteri anche qui suoi strizzando chiaramente ma la parte più meno importante il piano Air sono le risorse
Se non riusciamo invece a portare a casa a riforme strutturali e alcun nuovo un nuovo modo di interagire e collaborare con i cittadini le imprese da parte della pubblica istruzione presso il Polo sarebbero prima rata del Paese perché sarebbe veramente utile averlo strutturale grazie
Intendiamoci
Riceve le risorse ci siano o no presso il cancello e no però capisco capisco il punto la saluto Angelo Buscema giudice della Corte Costituzionale ben trovato
E provo a a spostarci a parte che il presidente replica ragionava già Luís ad esempio di norme e norme inevitabilmente significa anche tutela allora io mi chiedo Santa nella logica di ragionare del futuro no
Come in particolare poi noi immaginiamo in uno sviluppo nell'attuazione del piano di rilancio di tutelare ad esempio in particolare costituzionalmente intendo i giovani
Sotto graziosa era questa
Mi dà questa tavola rotonda il presidente Carlino le e la la Provincia province lecco per avermi approvato spiegato il più riflettevo guardami Athos sessantaquattro guardo questo lago quindi ora una esperienza qua di conoscenza del e partire anche un po'dalla e appunto da questa considerazione noi abbiamo bisogno di avere una
Una certezza del futuro soprattutto perché il l'occasione è data da questo piano di lì per lì dipese resilienza è una un'occasione unica ieri io so se fosse sito due giornate e ho potuto constatare che e per una volta tanto non si discute di risorse ci sono le risorse ma
Le possiamo impiegare nella maniera forse che riteniamo più più utile ma per il futuro per i giovani per quello che sarà il loro futuro cosa lasciamo noi abbiamo preso la responsabilità di questo di questa di questa di questa situazione di questo che stiamo economico abbiamo affrontato situazioni difficile complesse
Con tutto buio abbiamo avuto l'impressione su quello che potrà essere lo sforzo dei Dl delle amministrazioni insieme aiuto di organi controllo per cercare superare e semplificare ma un obiettivo importante è quello di avere la consapevolezza che il più quello che i giovani ci aspettano
Quando parlo di giovani non non me li discorso esclusivamente a il libro
Ai giovani che oggi
Studiano su quale Paul vent'però dell'istruzione ci sarebbe da
Da discutere molto sulla ricerca scientifica perché è un investimento importante perché la nuove tecnologie non possono non passare attraverso i giovani che oggi vivo nel digitale come come noi non abbiamo mai
Di gas di conoscere ma soprattutto giovani per parlo dei quello che i giovani si aspettano
Quando si parlava sempre di siccome si parla di sostenibili
Sostenibilità la sostenibilità ambientale sì giustamente noi abbiamo questa bellissimo scenari abbiamo questa villa che è un altri tra splendide alto l'abbiamo ereditata cerchiamo di mantenere le nostre giovani per in modo che la possono usufruire
Ma se ambientale e anche il di lei discorso che ha fatto il presidente Draghi
Sono non più tardi di qualche ora fa detto rischiamo di non ha ha ha permesso di fonte Rose responsabile età di fronte al rischio
Ambientale
E questo per i giovani e il futuro
La sostenibilità sociale non dimentichiamoci anche assorbita sociale perché non soltanto pensare al a ciò che ab possiamo creare nel futuro ma sostenibilità sociale vuol dire eliminare le disuguaglianze le grosse difficoltà economiche che esistono esistono diesel situazioni differenziate nelle tre territoriali che non sono non sono certo io a a scoprire
Ma e si sostituzione di
Differenti che vanno che vanno rimosse abbia sociale vuol dire anche occupazionale nel mondo del lavoro Dario Fo loco porte dai giovani titolare o un nuovo modo di lavorare oppure modello modelli operativi che domandano possono essere quelli tradizionali
E poi sostenibilità economica
Qui
Sostenibilità economica è una sostenibilità che deve avere comunque una
Deve basarsi su quelle che sono le le risorse che si possono impiegare ma soprattutto quello che deve essere l'oggetto di questi investì degli investimenti l'abbiamo questo lo conosciamo sito situazione del Paese il il debito il pile indebitamento quello che volete ma fila la finalizzazione alla ricchezza cioè quando si parla di investimento sostenibile si parla d'investimento che vuol dire che produrrà ricchezza Fortore qualcosa e che per i giorni vuol dire il futuro io credo che noi dobbiamo a bere la consapevolezza che soltanto con con uno sforzo che non è uno sforzo esclude esclusivamente di una situazione dell'altra ma nell'insieme
Quando si parla di insieme vuol dire voti la mozione pubblica e voti delle imprese dobbiamo lavorare insieme perché credo che l'obiettivo un obiettivo comune
Vede una cosa una riflessione che metteva in mente parlando con con alcuni giovani noi abbiamo fatto come come come corte costituzionale une un incontro con
Con sicuro dare modo con alcune alcune scuole che e come si diceva un giustamente ma che prospettive ci sono per il futuro
Come la vedete per il futuro io questi ogni anno ovviamente vogliono anche loro dare il loro contributo di idee poi dare il loro contributo lo sforzo c'è ma poi affronto tutto questo noi avremo la possibilità di aprire occupazione e lavoro nel nostro territorio anziché migrare
Allora queste sono domande sulle quali evidentemente lo sforzo che lo dobbiamo dopo le porre in essere non può non dare delle delle risposte e dico che probabilmente una uno sforzo per le per per dare ai giovani non soltanto
Parole ma dare
Fatti concreti vuol dire dare infrastrutture portfolio Paul vuol dire che a realizzare quel quell'investimento che porta a produrre qualcosa che che che i giovani possano prendere come riferimento
E vanno coinvolti vanno coinvolte anche avuto visto culturale loro hanno da darci molto non soltanto lì proprio lo svecchiamento pubblica amministrazione ma anche un uomo un modo diverso con quali Digione possono essere coinvolti
I i giovani sono la nostra ricchezza nostro futuro e noi dobbiamo alimentare questa loro voglia di partire essere anche loro parti di questo nuovo processo di ripresa
Allora Gabriella Palmieri credo voler aggiungere qualcosa bisogna aggiungere qualcosa perché come è noto come lo ricordava il presidente Buscema la Corte costituzionale sia aperta alla società civile e quindi ha iniziato questi incontri con i giovani connesso nelle scuole a parte anche è andata nelle carceri e quindi ha potuto vedere
Da vicino quelle che sono le realtà che poi esaminati in una fase diciamo
Così di principio quando emette le sue sentenze e quindi ancora più attenta
E posso dire sei presidente d'accordo che la nostra Carta costituzionale che come diceva il presidente Lattanzi si è solo un po'sgualcita ma non merita di essere
Cambiata totalmente a delle norme che già consentono di avere quest'ottica di solidarietà intergenerazionale e non sono nella parte pensionistica ma proprio anche nella parte operativa e concreta dall'articolo tre è l'articolo ventuno ci sono già delle norme
Se tu sei d'accordo Presidente che consentono di avere una chiave di lettura in questa coinvolgimento come tu giustamente sottolineati con i giovani
Il microfono abbiamo fatto il passaggio che
Sì ovviamente
Le norme esistono io dico il ruolo io non ho avuto solo frasi richiamare il ruolo della corte costituzionale che la sua Lele affermazione che io ho fatto sono sulla base del suo durature principi giurisprudenziali che la corte ha sul ha fatto però tutto per il problema della sostenibile dalle della sostenibilità in questo senso e le le norme della della Costituzione sono un punto di riferimento sono un punto di riferimento che se pure sgualcita o come si dice Guacito ma sono però valide perché poi consentono deve vedere i ferimenti ai fini poi della della tutela ovviamente in questa sua questa sala si è parlato all'attico quarantuno si è parlato anche dell'articolo tre per dare a tutti i prezzi dare del tu a tutti la possibile rimuovere fra tutte le impedimenti limiti per quanto l'utilizzo al diciamo del delle prime capacità anche per i giovani e la l'articolo duecento
Bluffare sarebbe troppo facile gioco per me
Parlare dell'articolo ottantuno provano a voi non non vorrei entrare niente però sul non troviamo però come dire
Abbiamo una un mondo che dobbiamo dare ai nostri giovani
Manteniamo sulla base di quei principi di quelli di equilibrio tra sostenibilità che consentono a tutti di avere non soltanto pensare anzi vizi le ai servizi che oggi svolge svolgiamo ma anche dare la possibilità al futuro quindi a sotto il punto di equilibrio tra un punto il rapper qua tanti servizi che oggi essenziale che vanno svolti ma anche considerare che dobbiamo dare in decollo parla di investimento vuol dire che il debito per essere data l'investimento può essere dato per che c'è qualcosa che perché possa dare i nostri giovani quindi e che ti ringrazio per avere ricordato io non cita una norma costituzionale perché mi sembrava
Forse
Viste giocare troppo in casa no volevo dire volevo fare un costo più colloquiale ma con fare comprendere comunque che c'è un esigenza somma di l'equilibrio è un equilibrio importante che noi dobbiamo sempre avere come riferimento come come punto di riferimento ringrazia
Allora io procederei provando perché adesso voi ciascuno degli interlocutori questa tavola rotonda ci può portare un aspetto in particolare del tema di cui parliamo
Proverei però solo per un attimo ad alzare lo sguardo cioè quando il presidente Fedriga dice batterò perché funzioni se ne siamo tutti insieme bisogna che l'impresa e le istituzioni il governo centrale i cittadini ciascuno deve fare la sua parte e bisogna lavorare insieme io credo che ci sia persino di più presidente Fedriga io penso che non lo possiamo fare da soli come Paese
è necessario anche che ci guardiamo un attimo guardiamo un attimo fuori da casa nostra
E saluto e ringrazio per essere qua Fabrizia Lapecorella presidente del comitato per gli affari fiscali dell'OCSE che ci aiuta a fare questo alzare lo sguardo
Arriva il microfono
Grazie ringrazio anch'io Lara e il presidente della Corte dei Conti è presente provincia di lecco per avermi dato l'opportunità di essere qui con voi questa mattina
Mi hanno invitata in quanto presidente del comitato Affari fiscali all'OCSE che è in realtà un lavoro che io devo iniziare ancora fare l'ho interrotta sono il presidente eletto marines però la mia attività in effetti l'anno prossimo
Botta giocherà taccio però il presidente del comitato Affari fiscali in quanto direttore generale delle Finanze e questo lo faceva tredici anni e quindi diciamo su questo possiamo
Ma possano costruire eh
E è in quanto appunto direttore generale delle Finanze sono in questo anno specifico nel due mila ventuno coinvolta
In maniera
Molto importante nella presidenza italiana del del G venti la presenza italiana del G venti che voi sapete ha adottato come suo molto articolato sull'agenda su Carpi portalettere Prosperi ritti e quindi gente pianeta e prosperità
Con un chiaro focus su l'Inquisizione inclusione sulla trascrizione ecologica è sulla crescita economica
La il tema della transizione ecologica l'addetto cioè ricordato in questo momento il presidente Buscema il Presidente del Consiglio ieri intervenendo al Forum delle sue maggiori delle maggiori economie sul clima e l'energia a suonato l'ennesimo campanello d'allarme sulla urgenza di realizzare la transizione eccolo colica sull'urgenza di conseguire gli obiettivi che tutti i Paesi si sono impegnati a raggiungere in due tappe essenziali che ci attendono il due mila trenta la metà del secolo il due mila cinquantadue tutti
Abbiamo dichiarato il nostro impegno a raggiungere il famoso trittico Nettis Siro quindi la decorrenza decarbonizzazione la la neutralità carbonica
Il presidente Draghi ieri ha ha fatto un intervento ricco di spunti nel quale ha messo in evidenza d'urgenza da un dato e l'esigenza della e l'esigenza che tutti facciano la propria parte essenziale è quello che ci ricorda il presidente Fedriga ma è altrettanto importante al e direi altrettanto complicato assicurare il coordinamento internazionale
Il nel nel contesto nel contesto del del G venti abbiamo e perché è complicato e complicato perché la transizione ecologica appunto a costi sociali seriamente costi economici sociali molto importanti
è questa la Regione e la complessità della del del della e la difficoltà attenere un'adesione di paesi che sono molto diversi per circostanze storie per per disponibilità di risorse per disponibilità di tecnologia ad aderire a un progetto comune cioè e nonostante questo stiamo facendo questo tentativo e stiamo facendo questo tentativo come Presidenza tema del G venti credo in maniera intelligente nel senso che stiamo cercando ci rendiamo conto che il il consenso elezioni un progetto sovranazionale comune
Non può essere e basata su e non non può essere una lesione di principio deve essere concreta per a vere per consentire un dialogo politico concreto che vuol dire basato sui dati dell'evidenza empirica stiamo abbiamo cominciato a lavorare all'inizio del due mila ventuno per creare le tre messe per far partire a livello tecnico no tra tutti i Paesi tutti i ministeri delle Finanze e dei paesi G venti un dialogo che consenta
Uno di diciamo aprire una visione completa delle politiche che sono in atto e questi cinque segni si pianifica di mettere in atto per la mitigazione del
Cioè interi per contrastare il cambiamento climatico gli scatti riscaldamento globale
Due la lo sviluppo di perché non esiste di sistemi di misurazione lo sviluppo di metriche i nuovi sistemi di misurazione delle implicazioni e gli effetti di queste politiche effetti di queste politiche sul clima certamente sì ma sull'economia
Effetti di queste politiche sulla coesione effetti di queste politiche sul trasferimento tecnologico sono questi gli indicatori che non sono mai stati messi insieme
Sì in maniera condivisa e che possono favorire un po'solo questi un confronto genuino e concreto
Politico
Che può a sua volta generare il coordinamento di cui abbiamo bisogno perché abbiamo bisogno del coordinamento perché se da un lato perseguire obiettivi ambientali quindi se se da un lato perseguire la attuare politiche che e realizza una transizione ecologica
A e
è essenziale e ha i costi di cui dicevo prima
Il perseguimento di questi obiettivi in modo unilaterale impone ulteriori costi
Perché il
Limite viene insieme a Celeste non faccia altro che parlare con tutti questi il riscaldamento globale è un è un fenomeno che Nesta Negro banale non può a me non non si può rispondere ad un fenomeno che ha questa natura
In maniera unilaterale ogni o anche in maniera regionale l'Europa come ci ricordava per l'avvocato generale ha fatto uno sforzo enorme di recente approvato
Il suo pacchetto ricchissimo di Proto di proposte legislative fitte fortuiti Faiza
Che contiene iniziative di tutti i di tutti i tipi che vanno dalla regolazione alla tassazione alla a politiche i trasferimenti di sostegni ma anche l'Europa da sola non è sufficiente perché cosa succede non lo fa cosa ha dovuto fare l'Europa nel suo pacchetto FIT for fischi faide succede in Europa
Che se le imprese europee sono costrette ad operare con standard ambientali pesanti che impongono dei costi importanti
Si realizzerà ma si realizza mediamente un incentivo ha detto a delocalizzare la produzione
Tutti laddove è possibile come è mai possibile a delocalizzare la posizione in luoghi in cui derivante azione antenne Tannen così stringente il cosiddetto fenomeno del carbon leakage
Al fenomeno il carbonica giù come si risponde sì risponde
Evidentemente con strumenti che sono quelli dei meccanismi di adeguamento del prezzo del carbonio le frontiere che vuol dire imporre semplicemente una tariffa alla fine sui beni importati che hanno un'impronta di carbonio che non è comparabile con quella di prodotti analoghi prodotti all'interno del mercato interno ma qual è l'aspetto del meccanismo quindi del meccanismo di aggiustamento al prezzo Carbone frontiere è quello di creare delle tensioni sui mercati internazionali
E quello di interferire con il commercio internazionale per un Paese come l'Italia che un Paese export oriented torniamo diciamo ad un effetto negativo da evitare la sfida è una sfida imponente sono d'accordissimo con il presidente Federica era innanzitutto creata coesione
è capacità di dialogo e capacità di conseguire gli obiettivi tra l'amministrazione pubblica e le istituzioni i livelli periferici allo Stato centrale i livelli inferiori di governo l'impresa e tutti gli attori hammam va assicurata
Dunque invece anche la gestione sovranazionale credo che non lo stiamo facendo sia sul piano dico lì dico soltanto questo ultimissima cosa
E sia sul piano guardando questo fenomeno nella sua complessità e quindi a supporto che la politica economica può già fare al conseguimento di viti tematici
Sia per esempio sul piano di favorire la finanza sostenibile quindi favorire il ruolo che la finanza privata polvere
Nelle Nelli conseguente di questi obiettivi e questo non è molto importante forse ce ne parlerà lama l'avvocato Perrazzelli e sia di favorire invece il coordinamento tra le politiche e per per per il contrasto ai cambiamenti climatici nel non ci auguriamo condivide come questa mia Stefania queste questa mia speranza che trapassa pochi giorni perché il tredici ottobre c'è l'ulteriore viste le finanze a Washington del G venti ne abbiamo l'ambizione di creare un gruppo di esperti G venti sulle politiche ambientali ossa
Diventare il
Un piccolo esercito di persone al servizio di tutti i governi delle più grandi economie del mondo però sono responsabili per l'ottanta per cento Bellini sei epigastrica sterrata possa fare in modo che questo dialogo si traduca in azioni concrete condivise che possano conseguire gli abiti anch'quintali e minimizzare i costi economici e sociali
Ci uniamo l'augurio di lei no
Allora
Mozione d'ordine io proverei a fare un primo un secondo giro quindi chiedo a tutti voi interloquire prima possibile rapidamente e poi tutto ciò che ci diciamo interessante quindi ascoltiamo volentieri
Però proverei a fare sia insomma a chiudere un primo giro e poi a ripassare da ciascuno di voi
Dona parola alla presidente dell'ANCI De Caro il quale tra l'altro è stato anche lui chiamato per un impegno istituzionale quindi vediamo se riusciamo sia colui che con Fedriga farli questi collegi DS no ci sono delle idee prima
Presidente recarono le chiedo siccome
Dicevamo prima con Fedriga clienti piccoli e grandi sono quelli che garantiscono per la messa a terra dei finanziamenti europei
Però poi è vero non è diciamo non è un segreto per nessuno che in particolare i comuni spesso hanno grossi problemi no le pastoie burocratiche ma non solo lo so penso ai problemi di personale
Allora voi avete rappresentato questa difficoltà perché poi i tempi le richieste arrivano nuovi rispettare quei tempi quei mobili
Innanzitutto grazie per l'invito in questo luogo davvero suggestivo
I sindaci rispetto ai finanziamenti rispetto anche al Pnr R uno dei temi di attualità il tema di attualità in questo perito si sentono un po'come dei luogotenenti del governo rispetto all'attuazione
Per diversi motivi il primo è un motivo storico non mi fate tornare indietro fino al Medioevo ma notoriamente quando c'è un periodo buio nel nostro Paese la ripresa parte sempre dai dai Comuni da dagli agglomerati urbani
Il secondo tema è legato al fatto che le linee di indirizzo dalla Commissione europea
Sono linee di Indirizzo che rispecchiano le attività proprie delle amministrazioni comunali contrasto alla povertà digitalizzazione transizione ecologica
Il tema anche del dibattito
E poi perché i dati ci dicono che nel due mila diciannove non lo dico io come presidente dell'Anci lo dice la statistica dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nel due mila e diciannove i comuni Ra hanno rappresentato il venticinque per cento della spesa per investimenti quindi un quarto degli investimenti fatti nel nostro Paese ne hanno fatti i comuni anche alla Corte dei Conti per citare la Corte dei Conti nell'audizione in Parlamento dice che il per il Pnr R saranno i Comuni
I soggetti attuatori primi attori di questo piano per la ripresa citando anche di la Corte dei conti dei dati no dal due mila dodici al due mila e diciotto sono centottantacinque mila
I progetti suo opere pubbliche attivate dai Comuni un incremento della spessa anche nel Periodo più complicato c'è stato un aumento della spesa tra il due mila e diciotto
E il due mila trenta da parte degli investimenti dei comuni del trenta per cento mentre c'era una contrazione della capacità di spesa degli altri grandi investitori pubblici e privati
E i dati ci dicono sempre che per esempio nel periodo più complicato che era quello dalla pandemia ci si aspettava una riduzione dei cantieri e invece nel due mila venti rispetto al due mila e diciotto c'è un aumento del venti per cento della Spesal quindi i comuni credo siano davvero una parte importante per l'attuazione del PNR le veniamo le difficoltà la prima era quella legata alle semplificazioni il sottosegretario con il quale abbiamo avuto lunghe interlocuzioni ma anche con il Governo precedente con quello precedente ancora comincia a far parte per la tappezzeria delle istituzioni se penso a quanti mi disse il sottosegretario visto passare in questi anni
La semplificazione serve per dare attuazione poi per trasformare dei progetti delle idee in opere pubbliche altrimenti è davvero complicatissimo
Non abbiamo ottenuto tutte le semplificazioni che volevamo una parte importante è arrivata entro non lo specifico sovrintendenza valutazione impatto ambientale noi volevamo dei tempi certi trenta giorni per le conferenze servizi silenzio assenso se ci sono questioni legate al via ci andava direttamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri non avevamo inventato niente volevamo due norme che già esistono una per l'edilizia scolastica light e l'altra
Per le opere per gli investimenti strategie che superano i cinquanta milioni di euro non non è andata così sono state fatte delle semplificazioni settoriali
Come ricordava prima il sottosegretario però vanno bene passi in avanti fondamentalmente avevamo chiesto particolari semplificazioni sugli appalti non i sindaci non hanno chiesto di fare i commissari modello Genova non abbiamo detto
Non volevamo nemmeno aumentare la soglia come ricorderà anche lanciavamo chiesto delle piccole modifiche
Non ci trovammo l'accordo ci trovano d'accordo quasi su tutto tranne che sulle soglie il Governo le aumentate notevolmente le soglie per l'affidamento diretto che non era però una richiesta che arrivava dai sindaci non volevamo non semplificare le gare d'appalto che ci creavano pochi problemi nei tempi volevamo semplificare le autorizzazioni e il post gara c'è tutta la questione legata ai legittimi ricorsi da parte di chi poi vede leso un proprio diritto d'impresa la semplificazione del governo permetterà per queste opere per un periodo determinato di andare avanti con l'esazione delle opere poi magari riconoscere il così detto mancato utile nei confronti di chi legittimamente ha visto leso
Un proprio diritto però dovevamo procedere altrimenti non li spendiamo con le risorse un'altra semplificazione che avevamo chiesto era quella
Delle autorizzazioni e ne ho parlato c'è un tema legato oggi invece di attualità rispetto all'assegnazione delle risorse
Non vorremmo dal luogotenente del governo ritrovarci con quelli che restano con il cerino in mano ultimo anno che arrivano le risorse e ci dicono adesso però a voi comuni che siete
Come dire il soggetto che spende di più per opere pubbliche dovete realizzare le opere in una non sarà possibile ecco che stiamo chiedendo di tempi per l'assegnazione entro dallo specifico c'è una discussione in questi giorni in il conferenza unificata ne abbiamo chiesto con delle richieste le richieste sono specifiche nel senso che non abbiamo fatto un ragionamento di carattere generale abbiamo detto dove si può abbiamo fatto un elenco asili nido ne abbiamo parlato qualche giorno fa in conferenza unificata
Arriviamo direttamente all'assegnazione sugli asili nido non assenso secondo voi fare quello che abbiamo fatto anche nell'ultima Conferenza Unificata discussione
Accordi interministeriali
Dall'assegnazione delle risorse alle Regioni le regioni che fanno la programmazione fanno i bandi per i Comuni perché c'abbiamo messo l'altro giorno abbiamo assegnato le risorse credo di due anni fa
Erano quelle che abbiamo sì assegnato abbiamo assegnato alle Regioni
In una programmazione dove le regioni continuano a fare e i ministeri continuano a fare la loro attività perché nessuno può sostituire i ministeri o il faro della Regione nella programmazione dalla pianificazione che aiuta i Comuni altrimenti ognuno di cui andrebbe per i fatti propri e in Conferenza Unificata faccio un esempio specifico
Per spiegarmi meglio
Sono gli asili nido abbiamo la possibilità di individuare due parametri non è complicato la popolazione zero sei anni che son quelli che vanno all'asilo nido e il numero dei posti per ogni comune il rapporto alla popolazione
Se facciamo se utilizziamo in conferenza unificata quindi la programmazione alla facciamoli questi due parametri o altri parametri che a qualcun altro può suggerì di nostri sono questi
Il giorno dopo assegnamo direttamente ai Comuni le risorse e ci ritroviamo che sicuramente Reggio Calabria che a quel rapporto tra numero di posti e popolazione zero sei molto più basso di Reggio Emilia otterrà più risorse rispetto a Reggio Emilia perché nella negli accordi interministeriali l'assegnazione delle risorse
Alle regioni e poi i bandi rischiamo che a Reggio Emilia che più preparata sugli asili nido rispetta Reggio Calabra rivelano più risorse
Che a Reggio Calabria quel gap che uno diciamo dei che non l'ho fatto un un esempio nord-sud ma potrei prendere alcuni comuni non solo del Nord piccoli del Piemonte che hanno più problemi ne parlavamo proprio ieri
Con alcuni magistrati alla corte dei conti ci sono Comuni piccoli
Da anche del Nord o delle aree interne che hanno molti più problemi rispetto ai comuni del Sud quindi vorremmo che ci fossero delle assegnazioni più diretto dove ci sono dei bandi che sono già stati fatti fa scorrere le graduatorie l'abbiamo chiesto a giovani e l'abbiamo fatto per un una gara un bando che si chiamava Pink qua l'acronimo di un buffon sei dal programma Investimenti per qualità dell'abitare che non è di questo governo non è del ministro Giovanni non mi ricordo nemmeno di acché ministro fa riferimento quel bando però giustamente
Il ministero su nostra richiesta ha fatto scorrere quella graduatoria altrimenti avremmo finanziati privi dieci progetti per quattrocento milioni di euro invece sono state prese risorse del PNR R. altri tre miliardi e cento milioni di euro
Messi su quella graduatoria perché legittimamente c'era qualcuno che aveva dei progetti migliori rispetto agli altri magazzini caso stati bocciati stavano in graduatoria con qualche punto in meno
L'abbiamo fatta scorrere tutte adesso abbiamo tre miliardi e mezzo di euro a disposizione dei comuni italiani che avevano partecipato a quel bando
E che possono fare operazioni di trasformazioni urbane urbanistica questo
Stiamo chiedendo stiamo chiedendo al governo non solo di essere coinvolti come sindaci ma
Di poter essere protagonisti di questa ripresa dal nostro Paese in un telegramma
Mento diciannove hanno risposto in maniera soddisfacente poco soddisfacente molto soddisfacente
C'è un rapporto
Il rapporto al Governo e con le Regioni in conferenza unificata è un rapporto molto solido qualche giorno fa abbiamo chiuso questa vicenda degli asili nido del passato spero ne apriremo una nuova il governo ci ha già risposto su anch'tante richieste non avanzerà per fortuna abbiamo un rapporto da ormai da da qualche anno di sinergia l'auspicio
Prima faceva
Massimiliano Fedriga credo sia rivolto a tutte le altre articolazioni dello Stato alle nostre agenzie regionali agli enti comunali dobbiamo cercare di lavorare tutti insieme questo è un'occasione unica non si ripeterà più il nostro intendimento
è recuperare terreni non non per tornare al due mila e diciannove perché il due mila diciannove il nostro Paese non era un Paese giusto
E non era un Paese forte vorremmo con le risorse del PNR ecco la collaborazione interistituzionale di tutti noi nella col rapporto anche legittimo con i privati
Trovare tra qualche anno un paese più giusto e più forte rispetto a quello del due mila diciannove
Allora grazie a intatto nato Antonio Decaro
Quando si parla
Dai
Come
No collaborazione il fatto che aiutare anche le donne all'allora ma
Ma certamente è molto più facile
Abbagliante no continenti a lavorare famoso pavimento scivoloso è quello non è campo compreso
Tale
Con loro però non possono forte adeguato
Sì
Il
Sono
Meglio
Già
No no no ci mancherebbe adesso proviamo a coinvolgere tutti appunto perché tanto la presidente delega immagino debba salutarci e quindi e lo ringraziamo per essere stato con noi lo liberiamo grazie
Lo stesso vale per andare a lei caro quando lo ritiene poi fece assegno se ha la possibilità deve intervenire volentieri e io proseguiremo io voglio sentirmi tutti ovviamente Ferruccio resta presidente della Conferenza dei rettori il Rettore del Politecnico di Mila no
Vediamo se riusciamo velocemente recuperare
Il microfono e abbiamo detto più volte no economia circolare uguale futura economia circolare uguale futuro futuro uguale Giovanni giovane uguale università
Senz'altro soli sullo scalo dovremmo fare
Ringrazio ringrazio naturalmente per l'invito prima di arrivare lì proviamo a capire perché ci dobbiamo arrivare nel senso che economie circolare vuol dire guardare lontano quindi andrei un po'oltre il PNR nel senso che abbiamo parlato il PNR R. dobbiamo utilizzare bene abbiamo spendere i soldi o fare tutto questo
Però tutto questo serve per disegnare e dico l'Europa e quindi parte dell'Europa l'Italia nel due mila e trentuno quando questa conferenza siamo sicuro che ci sarà ancora quindi se dobbiamo immaginarci di essere tra dieci anni e guardarci indietro e dire ma noi li abbiamo fatti bene così dice e questo sarà veramente la sfida perché dovremmo stiamo ridisegnando questo questo Paese in un momento in cui dobbiamo cambiare proprio l'approccio al problema cioè fino a ieri
Abbiamo un progettato un prodotto un'industria una formazione
Perché dovevamo rispondere a un'esigenza quindi dovevamo progettare l'auto perché corresse a centocinquanta chilometri all'ora oggi progettiamo l'auto non perché ci fa viaggiare
è paradossale e questo non perché corre ma la dobbiamo guardare a perché non consumi
E poi perché sia riutilizzabile
Quindi noi dobbiamo entrare nell'ottica di cambiare completamente il paradigma è una è una provocazione naturalmente ma questo è quello che dobbiamo fare
E attenzione non lo dobbiamo fare perché ce lo chiede l'Europa
Non lo dobbiamo fare perché ce lo chiede il Pnr R.
Perché guardate che le nuove generazioni in quelle che purtroppo noi e per fortuna stiamo guardando ce lo chiedono loro non sono più disponibili a prendere un'auto che va a centocinquanta all'ora ma non è non non ha un'impronta un'impronta neutra sul nostro pianeta non sono disponibili quindi ce lo chiedono loro ciò che nel futuro
Quindi di quelli che saranno qui a parlare nel due mila trentuno ci diranno noi ve l'avevamo chiesto dieci anni fa e voi non ci avete ascoltato
In un momento Tucci ha chiesto anche di guardare quali sono i principali ostacoli principale ostacoli sono che abbiamo una situazione fragilissima
Nel senso che l'Europa è stata ricostruita dopo la guerra è stata costruita con delle opere civili che hanno una durata settant'anni ottanta quindi guardiamo quello che sta quello che sub le strade su quel percorriamo le case che abitiamo le scuole dove mandiamo i nostri figli e quelle tutte saranno da rifare
Poi c'è stato il boom delle delle del della grande le tra unica
Sulla prima dell'automotive quindi abbiamo costruito e messo in campo tutta una serie di Automotive negli anni due mila mille novecento fino al mille due mila e li quelli abbiamo scaricato a terra una quantità di batterie
Che oggi andranno riutilizzate erri lavorate errori generati poi c'è stata gli anni del due mila dieci mila venti in cui abbiamo scaricato addosso a noi una serie di Elettronica
E guardate che ci sono abbiamo nei nostri cassetti
Io credo che ognuno di noi ha prima vado a casa apre un cassetto e trova decide cavi elettrici di spine che sono cambiate nel tempo e di dispositivi elettronici che sono lì ogni tanto li spostiamo facciamo ordine li mettiamo da un cassetto all'altra ecco tutto questo non è economia circolare e tutto quello che è contro l'economia circolare quindi abbiamo un bellissimo momento perché dico bellissimo nonostante queste parole
Perché abbiamo davanti una grandissima opportunità
Una grandissima opportunità che in qualche maniera dobbiamo cogliere dalle parole che ho sentito che abbiamo sentito prima la cosa interessante è che non è un problema tecnologico o meno non è solo un problema tecnico
Non è solo un problema ingegneristico non è solo un problema giuridico nessun problema ministra attivo non è solo un problema organizzativo non è solo un problema nazionale cioè quindi è un problema Complesso
è un problema estremamente complesso in cui le interconnessioni tra molti tra saperi e discipline diverse e il nodo la questione
Cioè se l'ho dato in mano un giurista sbaglia sono date ma non ingegnere sbaglia assolate ma non è mica un amministrativista lo sbaglia perché perché non è in grado di cogliere la complessità quindi complessità multidisciplinarietà e flessibilità si sono le tre grandi parole con cui affrontare questo tema
Ah beh integrerei ragionamento con Antonella Polimeni lettrice dell'Università degli studi la Sapienza di Roma facciamo arrivare un altro microfono
Perché il il ragionamento
Diciamo proviamo a seguirlo quel ragionamento Nino servono multidisciplinarietà serve di essere in relazione com'era la storia se lo dò uno solo non no non va bene all'opposizione a a a sarò meno male enorme drammatico non c'è e però possiamo dire che allora appunto all'interno di questa multidisciplinarietà
Penso ai giovani ricercatori penso al ruolo che ha avuto l'università Giannella paludi mia no cioè loro sono proprio in qualche modo i portatori di competenze che devono assolutamente essere tenuti dentro finte anzitutto ringrazio anche il presidente
Vere per quest'invito è è la provincia di lecco assolutamente sì beh l'università il presidente resta
Lo ha lo ha è che ovviamente in introdotto credo che sia una per questo per questo complesso problema
Una non notizia buona l'Italia sulle performances Diego linea circolare ben messa questa è una buona è una buona notizia
E e i la costruzione dei saperi e quindi questa trustee CIPE linearità cui faceva riferimento
Ferruccio resta vede ovviamente devono nell'università sia negli aspetti formativi che evidentemente vanno e stiamo rimodulando con dei perché delle degli obiettivi formativi e la rivisitazione dei saperi
In maniera traffici urinare ma anche
Sulle attività di ricerca che sono quelle che poi hanno portato diciamo i risultati di trasferimento tecnologico che andranno ampiamente implementati sì quindi questo diciamo la domanda
Riguarda cosa l'università può e deve fare l'università diciamo che ha il privilegio di a vere Lapo Dini dirà quotidianità con la linfa dei giovani che sono
Il nostro futuro ed è vero i nostri ragazzi ce lo chiedono questa pandemia li ampiamente colpiti non a caso anche nei disturbi psicologici sono si sono incrementate in maniera importante avremo come anche come Atene la necessità di sostenere i nostri ragazzi
Ma siamo in un in un momento di di ripresa in un momento in cui dobbiamo sostenere le l'ottimismo dobbiamo sostenere Ferruccio resta sa bene gli sforzi che stiamo facendo per riportare i nostri studenti inaugura
Dobbiamo concentrarci e su diciamo anche una proposizione di formazione che guardi al futuro per cui
Sicuramente le esigenze del momento ma dobbiamo progettare un'offerta formativa che guardi al futuro abbiamo necessità anche noi in università rimodulare con alcune semplificazioni nostri ordinamenti
In maniera da poter essere più pronti più veloci nell'intercettare i bisogni
Grazie grazie e anche ad Antonella Polimeni
Ferruccio restano gli abbiamo fatto l'applauso per il facciamo
Allora economia circolare ogni mia soldi poi tutto questo che che significa qual è la ricaduta nel mondo reale mi faccio aiutare da Alessandra per razza e li vicedirettrice generale della Banca d'Italia
Quando poi andiamo mettere le cose nella realtà succede che
Intanto succede che il cambiamento climatico rappresenta un sistema anche per chi deve misurare i rischi
Quindi rischi che riguardano per quello che fa la Banca d'Italia due aspetti fondamentali uno è proprio la stabilità del del nostro sistema finanziario quindi se voi immaginate che cosa vuol dire per esempio per le banche o per gli altri operatori finanziari che si trovano esposti ad aziende che a causa del rischio climatico subiscono delle perdite
Enormi perché esposti proprio ai ai cambiamenti climatici ai disastri alcuni li abbiamo visti proprio qui vicino
Qualche mese fa quindi
Capacità di misurare quel rischio e capacità di intervenire non soltanto sostegno dopo ma anche capire come mettere in sicurezza prima
Dall'altro lato importantissimo capendo come le banche sono esposti a questi rischi capire anche come tutelare chi fa a accesso agli investimenti e quindi andare a capire quali sono per esempio gli investimenti cosiddetti verdi non Investimenti
Che sono sostenibili da un punto di vista ambientale cito brevemente che la Banca d'Italia già dal due mila diciannove ma abbiamo pubblicato luglio scorso la lista dei nostri investimenti verdi
E nel nell'ultimo anno nel nel venti venti
E i nostri investimenti diciamo sono legati ad una diminuzione della della dell'emissioni di carbonio circa il trenta per cento rispetto ai nostri investimenti del passato quindi abbiamo un modo di misurare questo tipo di cose
E con la misurazione del rischio importantissimo è importantissimo perché le banche ci dicono io siedo nel anche nell'organismo di vigilanza della BCE le banche ci dicono oggi che il rischio del cambiamento climatico rischio numero uno più importante addirittura degli attacchi cyber quindi questo è importante perché ci racconta una storia di grande preoccupazione da parte del sistema finanziario
Che ricade sulle persone ricade sulle persone quindi oggi si è parlato molto di digitalizzazione
Io vorrei anche parlare di educazione alla digitalizzazione al cambiamento climatico
E quindi quella parte importantissima di intervento che va fatto fin dalle scuole
Che va fatto attraverso tutti i canali possibili per dare alle famiglie alle persone che oggi investono quella conoscenza quella capacità di distinguere investimenti buoni da cattivi chiamiamoli così sentiti molto semplificando
Un altro tema vado per pillole un altro tema importante quello di come analizzare questi rischi da un punto di vista proprio della raccolta dei dati questo è un tema difficilissimo i professori e rettori qui presenti lo sanno meglio di me la dottoressa Lapecorella
Presidente in pectore lo sa benissimo ecco la raccolta di dati relativamente a tutto il tema del cambiamento climatico un tema globale un tema difficilissimo ed io vorrei qui dire che annunciare anche che abbiamo nell'ambito del G venti come Banca d'Italia insieme alla banca alla banca per dei Regolamenti internazionali lanciato una gara internazionale
Che vede anche tante aziende italiane partecipare proprio per andare a ad acquisire tutti gli strumenti tecnologicamente disponibili per farla questa analisi di dati per questo il passo numero uno permettere a riparo diciamo così a conoscere soprattutto la dimensione dei rischi che noi corriamo per come sta la squadra e la la la difficoltà qual è la difficoltà perché sono diciamo dati che vengono acquisite a macchia di leopardo in tutto il mondo su tutto il globo e stabilire con la quale la gerarchia stabile di Roma e nella quale guai a gelosia come acquisirle come nanizzati sostanzialmente fare quindi una tassonomia a livello proprio globale
E arriviamo arriviamo ad ottobre con un questa gara internazionale che ha visto appunto incidenti coinvolto con Banca d'Italia e con la Bri
Arriveremo a tre Progetti internazionali che verranno premiati che speriamo possano costituire da parte della presidenza italiana del G venti un contributo che navighiamo a livello globale proprio di possibilità diciamo di di avanzare da un punto di vista della visurazione per poter capire cosa fare per prevenire e non solo per curare troppo
Grazie grazie davvero
E poi abbiamo detto i territori aveva parlato le regioni ha parlato dei comuni e abbiamo cercato di capire l'enorme e quelle che vanno corrette le semplificazioni e l'università e poi ci sono le intese quelle grandi quelle piccole saluto intanto Mariacristina Piovesan a vicepresidente Confindustria
Bene arretrata
Tre e le chiedo prima Federica diceva il tema vero non sono le risorse che pure però ci siamo eccessi interessano si tratta di come utilizzarle si tratta di quando utilizzarle e soprattutto si tratta di utilizzarle nei tempi giusti avendo a disposizione gli strumenti giusti
Di quali strumenti abbiamo bisogno di quale azione innanzitutto dal vostro punto di vista abbiamo bisogno non so penso alle norme
Temo che abbia qualcosa da dire sì beh intanto buongiorno a tutti e grazie per aver invitato Confindustria e perciò al mondo dell'impresa e questo importante convegno e a questo importante confronto
Prima di tutto partirei da una preminenza e cioè che la sostenibilità prima di tutto è un processo
è un concetto ampio che attraversa tutta quanta la nostra società cioè interessa sicuramente il mondo dell'impresa e del lavoro ma anche il mondo della finanza della pubblica amministrazione e non dimentichiamoci dei comportamenti individuali
è un processo dunque che richiederà dei grandi cambiamenti sia in termini di normativa primo sentito parlare di semplificazione
Sia in termini tecnologici avremmo bisogno effettivamente di fare dei nuovi impianti perché economia circolare significa dotarci di quelle infrastrutture che sono necessarie
Per Nouveau per aree piume in una economia lineare ma bensì in un'economia circolare serviranno e qui è importantissimo al confronto col mondo della scuola
Di tutta la scuola dirà ed educazione in generale servirà anche formare cittadini nuovi per nuove professioni perché effettivamente oggi noi ci ritroviamo comunque anche con una carenza da questo punto di vista in quanto a un processo a mio avviso è importante che sia chiaro che è un percorso attendere
Ovvero sia rischi è un percorso attendere Rispetto quegli obiettivi ambiziosi che come Comunità europea ci siamo dati
E infatti questo non vuole essere un gioco di parole ma il primo presupposto affinché questo processo
Avvenga e che esso deve essere sostenibile
E sostenibile significa sostenibilità e a essere sostenibile per i cittadini per le famiglie per l'impresa che ma anche per lo Stato e per la pubblica amministrazione colate come se di fronte a una gravissima malattia che oggi noi riscontriamo in questo nostro mondo avessimo deciso di fare una cura da cavallo
Ora per fare una cura da cavallo noi dobbiamo essere certi che l'organismo che interessato questa cura si in grado effettivamente di sostenerla questa cura perché altrimenti il risultato sarebbe un risultato veramente pessimo
Questo implica dunque nella consapevolezza che dobbiamo porci dei traguardi sicuramente ambiziosi come la comunità europea ha già definito ricordiamo ricordandoci comunque che noi siamo il secondo Paese manifatturiero a livello europeo e per ciò che siamo anche portatori di interessi che sono non sempre coincidenti con il resto dell'Europa noi siamo molto più simili a livello di interessi a quelli che noi riscontriamo in Germania con la quale dialoghiamo e la Francia meno magari con altri Paesi del Nord che possono anche permettersi
Una transizione più veloce rispetto quella invece che dovremmo fare noi questo implica dunque darci traguardi ambiziose dicevo ma anche dei tempi che devono essere ragionevoli nel contesto in cui noi operiamo nel quale noi ci troviamo e infatti non per niente con il passaggio dal Governo precedente a quello attuale di Draghi
Il nuovo ministero dell'Ambiente commis quali io ho l'onore tra l'altro di dialogare non si chiama più ministero dell'Ambiente ma si chiama ministero della transizione ecologica e già questo è un importante segnale
Sì sì sì sì
Diversamente se noi non facciamo un processo non seguiamo un processo di questo tipo qual è il rischio che corre il nostro Paese e non dobbiamo assolutamente sottovalutarlo
Prima di tutto una perdita di competitività rispetto a un sistema industriale che dialoga occhi compete in un mondo globale
Unici sostenibilità anche del nostro debito pubblico perché insomma non è che adesso il debito pubblico perché arriva il Pnr Ar dobbiamo dimenticarci lo e lì e prima o poi qualcuno ci dirà anche Signori guardate che avete un debito pubblico
Sul quale ancorché si stia oggi parlando di di discutere il patto di stabilità
Però comunque sia l'Italia è fortemente indebitata e poi quello che potremmo rischiare se noi non facessimo le cose fatte nel giusto tempo sicuramente estratti e disordini nel sistema sociale perché a un certo punto se alle persone cominci
A far mancare il lavoro o le persone si trovassero senza avere prospettive prima correttamente un molti di voi hanno parlato di fiducia
E la fiducia forse la benzina è il propellente più importante ecco però per aver fiducia si deve aver anche prospettiva ma soprattutto poter vivere il quotidiano e io dico questo sulla sulla base di quello che conosco ovvero sia di un sistema industriale che è riconosciuto ed ha detto qualcuno l'ha detto prima mi sembra la la signora un sistema industriale che ha riconosciuto da una osservatorio terzo e indipendente come l'Ispra che certifica che l'industria italiana è effettivamente nella nostro paese
Seconda assolutamente a nessuno per quanto riguarda i il il il tutto nel campo per esempio dell'economia circolare noi siamo i primi a livello europeo e questo dovremmo conoscerlo dovremmo saperlo
Noi siamo anche i primi per quanto riguarda l'utilizzo di materia prima nel e siamo i primi nella gestione dei residui di lavorazione
Delle nostre industrie
Da che cosa deriva questo perché se ci pensate ne parliamo oggi di sostenibilità di ambiente di Pnr R. ma ne stiam parlando di recente significa questo processo senza che noi ce ne fossimo resi conto era iniziato già molto tempo prima
E perché è successo
Principalmente per due motivi il nostro è un Paese che come sappiamo è povero di materie prime non siamo dei grandissimi trasformatori
E conseguentemente ogni materia prima per noi diventa prima di tutto un vero e proprio vale tantissimo
E poi essendo poveri materia prima abbiamo cercato inventarci attraverso la tecnologia il riciclo di alcuni materiali faccio un esempio nel campo del mobile per esempio
I pannelli sono tutti pannelli riciclati vale a dire che quando voi buttate un mobile e lo mettete in discarica
Questo viene preso viene macinato e viene riportato praticamente a materiale che può essere riutilizzato e questo è un processo tutto
Solo italiano perciò di questo dovremmo veramente esserne orgogliosi dicevo poveri di materia prima ma poveri anche di Energia
E per questo noi siamo tra quelli che hanno spinto molto per esempio sulla transizione energetica cercando di raggiungere degli obiettivi molto ambiziosi anche a livello europeo proprio perché l'energia noi non producendo la per la maggior parte le acquistiamo dall'esterno
E poi c'è un altro fattore che è un fattore secondo me forse più importante e che al fattore culturale ovvero sia all'interno delle nostre famiglie in maniera nun Moggia nel nel territorio italiano ma speriamo di arrivarci
C'è comunque una cultura della differenziazione
Che nasce da un sistema CONAI di raccolta dei rifiuti
Questa cultura della differenziazione che avviene nelle famiglie comporta che cosa che quello che è un rifiuto può essere poi riciclato e perciò più utilizzato
E contemporaneamente quella mentalità quella cultura quei valori sono stati portati anche all'interno delle nostre imprese per cui se guardate è un sistema virtuoso che si autoalimenta
E che fa sì che all'interno delle imprese ci sia questo tipo di approccio abbiamo dunque tutti i titoli
Per essere allineati con quelli che sono gli ambiziosi obiettivi di Next Generation New ma dobbiamo come dicevo prima fare molta ma molta molta attenzione a non farci male e per questo riprendo quello che ha detto prima qualcuno dei relatori che ha parlato prima di me serve sicuramente un grande equilibrio e perché noto non dobbiamo farci male perché vedete l'Italia per quanto riguarda le emissioni di CO due concorre circa per l'un per cento scarso il nove per cento emissioni di CO due è l'Europa
Quando parliamo di Cina siamo sul trenta per cento e quando parliamo di Stati Uniti siamo sul diciotto per cento
Che cosa intendo dire che se noi effettivamente vogliamo arrivare una neutralità climatica lo possiamo fare come Europa
Ma sicuramente serve una forte spinta di politica estera e una condivisione che deve essere come diceva lei prima una condivisione assolutamente globale
Altrimenti il problema della decarbonizzazione cioè l'opportunità della dei cordoni d'azione
Rischiamo che sia perseguita solo dalla comunità europea e questo potrebbe diventare un boomerang
Questo visto che c'è anche la presenza di tanti autorevoli rappresentanti dello Stato non vale solo per l'impresa ma anche per lo Stato e per la spesa pubblica
Perché vedete la sostenibilità come dice sempre il ministro Cingolani non è un pranzo di gala cioè la sostenibilità proprio perché ha necessità di economia circolare
è comunque un costo e dunque anche gli acquisti della pubblica amministrazione
Dovranno considerare questo aspetto perché diversamente altrimenti la pubblica amministrazione rischia di non partecipare a questo processo che deve essere virtuoso
Ma allo stesso tempo la pubblica amministrazione dovrà fare attenzione a non fare esplodere quella che è la spesa pubblica
Quando noi parliamo di costruire asili o quando parliamo di spende in generale di acquisti se acquistiamo verde acquistare il verde significa per un costo maggiore per quanto riguarda la il l'acquisto
E oggi se continuiamo con il massimo ribasso beh è chiaro che anche qui insomma nomi siamo sicuramente sostenibili
Per raggiungere tutto questo e l'ho sentito anche prima ma lo voglio ribadire anch'io io penso che oggi serva veramente un grandissimo patto pubblico privato
Noi arriviamo da decenni dove il pubblico il privato non si sono capiti dove ci sono stati molti ostacoli dove ci sono steccati e pregiudizi
L'impresa non pensa che il lavoratore all'interno della pubblica amministrazione sia un lavoratore che non la voglia di lavorare
Probabilmente è messo in condizioni per cui non riesce ad esprimerle e a realizzare tutto ciò che invece sarebbe nella sua di potenzialità per cui ben vengano quei processi di digitalizzazione e quei processi di formazione
Questo Paese uscirà vincente da una sfida epocale così importante solamente essere per questa volta
Riusciremo veramente a lavorare tutti insieme anche perché se considerate non è che nessuno nessuno ci farà degli sconti e una volta che ci avranno dato queste risorse che dovremo contabilizzare le che dovremmo dimostrare che le spendiamo bene eccetera eccetera nessuno ci farà sconti e la cosa sarà estremamente complicata
Avremmo bisogno poiché ma non voglio fare inchieste di una politica che sia la politica anche fiscale che vada in questa direzione e di normative De Sisti disse implicazione che possa accelerare i tempi io lo dico sempre no solo perché faccio parte di questo mondo ma perché ne sono estremamente convinta e anche orgogliosa
Guardate se c'è una speranza per l'ambiente per la sostenibilità quella speranza si chiama impresa quella speranza si chiama industria
Perché all'interno dell'industria dell'impresa c'è quella ricerca che permette effettivamente di fare economia circolare
E la necessità che oggi noi abbiamo è che si lavori tutti nella stessa direzione
Dando quelle risorse anche finanziarie fondamentali affinché e questo è un altro tema a mio avviso importantissimo
Affinché nessuno deve rimanere indietro ecco noi abbiamo fallito se perdiamo pezzi della nostra economia grazie ma no no no ci mancherebbe no no maltratta la
No ha chiuso esattamente dove volevo riprendere perché quando lei invece è stato detto più volte non è un pranzo di gala no noi oggi qui abbiamo detto stiamo ragionando di una sfida di una possibilità
Di un'occasione no di ripensare il Paese e erano appunto economia circolare in generale tutto ciò di cui stiamo parlando il piano di rilancio del Paese
Non è un pranzo di gala diciamo che ci sono almeno due cose mi piaceva sottolineare la prima è bisogna che questi fondi e questa opportunità arrivi a tutto il paese dal nord al sud del Paese perché altrimenti abbiamo perso e la seconda è che dal pranzo di gala annus escluso nessuno
Se per caso lo fosse perché c'è un tema nuovo che quando tu ragioni di nuove opportunità per ragioni anche di lavoratori restano fuori restano esclusi perché non sono più utilizzabili perché la loro impresa chiuso
Allora bisogna anche a quelli qualcuno ci pensi e ci pensi bene saluto Giuseppe Tripoli segretario generale
Unioncamere
Eccoci qua proviamo anche a dare un po'di di numeri quali sono quante sono le imprese green in Italia come si in che maniera ci si sta procedendo per andare in quella direzione
Grazie grazie della per la parola che vita grazie per l'invito Presidente Carlino ringrazio l'amministrazione provinciale di lecco
Dunque io direi così sintetizzerei così quello che vorrei dire chi è appassionato di calcio in questa sala sa che l'inno della squadra uno degli indios delle squadre di calcio più belli oltre quello che la propria squadra del cuore ça va sans dire ovviamente
è quello del Liverpool
Il refrain dell'inno del Liverpool e io never walk alone non ti lasceremo da solo a camminare ti accompagneremo
Perché questo è il punto che voglio sottolineare oggi in questa sala su questo tema per l'Italia perché l'Italia lo ricordava poc'anzi la dottoressa Polesana a una realtà di impresse
Potente forte vastissima diffusissima fatta da aziende molto piccole da gente molto piccole che è una tipicità dell'Italia
Più che in Germania più che in Francia finché in Gran Bretagna le nostre aziende sono piccoli diffusa intersettoriali presente in tutti i settori e in tutti i territori
E allora noi da tempo undici anni abbiamo un osservatorio sulla il sul rapporto delle imprese co-leader in un rapporto ogni anno presentiamo questo rapporto e abbiamo visto in questi anni come si sono comportate le aziende italiane accediamo guardate
Al netto delle imprese agricole tutte le in tutte le imprese che hanno almeno un dipendente che sono un milione trecento mila circa in Italia
Con monitoraggi mensili più profondi annuali bene noi abbiamo osservato che dal due mila undici prima c'era stato un calo dopo la crisi eccetera dal due mila undici gli investimenti in green delle imprese italiane sono costantemente lentamente ma costantemente cresciuta
Diciamo che oggi sono circa il trenta per cento delle imprese che investono in green
Il trenta per cento delle imprese un numero importante rispetto a quel quel l'universo che vi dicevo di un milione trecento mila però il settanta per cento non investe il cinquantatré per cento di queste che non in cioè il cinquantatré per cento delle imprese che non investono dicono che non investono perché lo ritengono un costo un onere guardate che noi abbiamo fatto un'altra osservazione ormai ripetuta negli anni che le imprese che hanno investito in green sono avvantaggiati in termini per Fondazione performances rispetto a quelle che non hanno investito in green
Hanno dei differenziali del sette per cento sul fatturato del due per cento sull'occupazione del quattro per cento sull'export del ventotto per cento sull'innovazione del venti per cento sulla ricerca e sviluppo del ventiquattro per cento sulla presenza di laureati in azienda
Sono più performanti malora come che le aziende
C'è un gap culturale
Cioè il passaggio alberi in alla sostenibilità all'attenzione all'economia circolare che anch'e un di cui di al passaggio e vissuta ed è sentita come un costo
Comunque Osto sì non so se qualcuno di voi ricorda il club di Roma negli atti negli anni Sessanta i limiti dello sviluppo era il tema il titolo ecco i limiti l'ecologia l'ambiente l'attenzione alla sostenibilità come un limite allo sviluppo è sbagliato
In realtà i dati dimostrano che un propellente per lo sviluppo
Devi uscire dalla logica del Costa vederla come investimento se la vedi come investimento nel medio termine ti restituisce più fatturato ecco banalmente ti restituisce più fatturato e allora perché io never walk alone perché noi dobbiamo portare milioni di queste posizioni non le porteremo tutte certamente male dovremmo portare la la gran parte fare questa transizione che non a caso si chiama transizione e per farlo bisogna accompagnare bisogna affiancare le imprese bisogna affiancare perché primo tema che ci dicono le imprese che mentre trovano difficoltà
Abbastanza trova posti di lavoro il famoso mismatching
Questa molti questa difficoltà si moltiplica per due quando cercano persone caratterizzate da profili ambientali Green per due
Cioè in un posto quasi su due fanno fatica quando cercano questi profili e nel prossimo futuro nei prossimi cinque anni
Le imprese ci dicono che quasi il quaranta per cento dei nuovi posti di lavoro avranno bisogno di competenze Green quindi un problema per l'università è una questione una sfida per tutto il mondo della formazione e una sfida per l'orientamento è una sfida per il raccordo con l'impresa
La seconda grande difficoltà che l'impegno ci dicono cosa la finanza perché è vero che gli d'istituti di credito si stanno orientando verso i criteri Psg come si dice
E devono farlo anche perché se non c'è la fuga del risparmio dall'Italia io ho visto un dato che mi ha molto preoccupato
Le famiglie italiane investono in fondi comuni diciassette per cento di queste quote viene investito in fondi i Sgt l'ottanta per cento di questi fondi Sgt visto che i titoli esteri
Perché in Italia non c'è un'offerta di titoli l'obbligazione azioni
Con queste caratteristiche quindi da un lato il risparmio italiano va all'estero dall'altro le banche irrigidiscono avviamenti loro criteri e chiesta nel mezzo le aziende più piccole se non vengono affiancate se non vengono aiutate se non vengono sostenuto ecco io credo che questo sia un tema centrale
Per il PNR e non solo perché PNR erra tra guarderà il suo risultato come si ricordava più volte oggi anche ieri non se spenderà i soldi
Ma se farà fare quella transizione digitale tecnologica ambientale eccetera eccetera
Che il risultato che deve raggiungere tutti cittadini e imprese cinque milioni di imprese in Italia ecco perché io penso che questo passaggio sia fondamentale come si affianca alle imprese perché non vengano lasciata da sola
Grazie
Tra l'altro ad un passaggio di Tripoli minimi chiedeva di intervenire Antonella Polimeni chiedo solo un attimo di pazienza prego ancora degli interlocutori non aveva preso la parola quindi magari finirà in giro e poi torniamo
E vi presento Gabriele Buia presidente dell'Ance ben arrivato ritrovato la metà credo più o meno la metà dei soldi del Pnr impatta con il vostro settore con il settore delle costruzioni verità Buggìa dico una verità no Sacco
Santo del terziario e mi viene in mente però che se da una parte insomma una straordinaria occasione dall'altra parte però segnala evidentemente il settore erano in difficoltà ma di più
Sì settore viene purtroppo da da undici anni di crisi continua un settore dimenticato un po'come settore industriale di serie B alla fine oggi ci troviamo con il cospicui investimenti del piano nazionale stimiamo che circa centootto miliardi siano interagiscono col mondo delle costruzioni chi più chi meno chiaramente ma bene o male centootto miliardi bene oggi però
Dobbiamo frontale che spenda lì questi soldi la grande sfida arrivare a spendere entro il due mila ventisei
Immagino che sia comprensibile che un settore come nostro dopo undici anni e di crisi continua dove ha perso oltre centotrenta mila imprese e le imprese ormai come è stato detto anche con dei dati ormai comuni e disponibile a tutti è un settore che non ha più una dimensione industriale e a poter affrontare in pochissimi anni questa sfida e questa la grande preoccupazione che noi abbiamo sottolineato da anni e anni che continua a dire
E ribadisco che ce ne citerò necessita di un'attenzione maggiore su questo settore industriale si attacca e strategico statali di Colico perché se vediamo i dati di crescita del PIL dell'ultimi periodi primo semestre l'imponibile nostro settore aumentato del trentotto per cento su trentasei per cento tra cui l'odierno settore molto dinamico che può fare tanto
Ma oggi praticamente costituito da pochissime imprese grandi ma pochissime
E già frattura con serie Ancona anche problemi e un tessuto piccolo medio importantissimo diffuso che chiaramente non ha la possibilità di affrontare sfide importantissime come le grandi i grandi infrastrutture
Pertanto li sicuramente una necessità di come sta facendo onestamente devo dare atto al governo che sta cercando di accelerare i processi di semplificazione questo governo è molto attento sottosegretario Garofoli oggi la la ribadito però è difficile smontare una serve di no né di burocrazia di adempimenti che si è sedimentata negli anni e che adesso è un ostacolo quasi insomma in Tabili anche se sotto l'Inter ripeto che il Governo sta facendo di tutto per accelerare con quelle semplificazioni
Ma purtroppo anche se copriamo non riusciremo mai a ridare linfa un settore industriale come questo rapidamente
Gli anni di attuazione sono brevissimi perché i centootto miliardi chiaramente sono distribuiti su sistemi processo infrastrutturale sulle città non solo sull'economia circolare sulla sostenibilità obiettivi strategici
E e chiaramente noi dobbiamo cercare di far fronte a tutto in pochissimo tempo
Nel due mila ventisei che tenga conto che la storicità italiana
Prima del piano nazionale di ripresa dava una tempistica tra un'opera superiore ai cento milioni di euro di sedici anni come tempo attuazione fra la fase di ideazione progettazione e realizzazione sedici anni
Per un'opera da cento duecento mila euro tre anni
Con questi tempi capite benissimo che sono in compatibili è sicuro che questo progetto se noi abbiamo fatto uno studio abbiamo dato uno studio abbiamo evidenziato che se fossero rimaste lei no come
Di prima oggi avremmo potrei eravamo attuare solo il quarantacinque per cento di quegli investimenti
No oggi ci stiamo imboccando le maniche onestamente perché questa è la sfida come già stata detta
Da chi mi ha proceduto non è una sfida comune qui si questa questa sfida si vince insieme legislatore impresa non si vince non sono le imprese Klein con una sola non sono gli amministratori non sono e non è il legislatore che riesce a vincerla da solo dobbiamo dare consequenzialità e dobbiamo parlarci
Perché dobbiamo invertire io dico il processo dobbiamo in questo momento a partire da quelle che sono state segnalate da più anni del necessità delle imprese
Perché oggi come è stato detto con questi termini questi tempi si arriverà in fondo gli ultimi periodi e vedremo ancora dei bandi fatti con imponendo dei centri di realizzazione perché siamo alla scadenza del mandato del del periodo che ne usciremo da attuare
Perché è questo che si è aggravata il processo amministrativo votare talmente lungo sto parlando delle otto datata dell'approvazione dei progetti
Cinque anni era la la ormai la normalità per ANAS per approvare un progetto infrastrutturale cinque anni
Sì aspettiamo cinque anni oggi come ha detto il sottosegretario e è stato ridefinito tutto l'impatto maggiore che bloccava era la di adesso è stata semplificata le sovrintendenze stanno cercando di ottimizzare il percorso decisionale però in ogni caso un percorso decisionale c'è occorre pertanto non è che possiamo inventarci che dalla sera al mattino fatto il progetto in in una settimana si fa tutto anche perché l'altra parte
Giustamente come è stato detto ci sono le pubbliche amministrazioni
Che ritengo da tempo rosso lo sottolineo sono state depotenziato e ne era stato negli anni il blocco del turnover impedito nuove risorse di entrare
Nella pubblica amministrazione e la pubblica amministrazione è l'anello di congiunzione fra la volontà politica dire rilancia comprese e beneficio dei cittadini della società e dell'impresa sì non funziona la pubblica amministrazione se almeno nella pubblica amministrazione a tanti adempimenti a cui sottostare a cui rispondere
Rischiamo veramente di mandare in tilt tutta la comunità effetto comunicativo ed è stato detto grande processo di armamento dalla pubblica amministrazione grande sforzo secondo me questo Paese
Deve fare per migliorare la la possibilità di operare di tutti teatro abbiamo davanti delle grandi sfide abbiamo degli obiettivi importanti come ho detto dobbiamo vincere insieme perché altrimenti da soli non non li vinceremo questa ed è una foto importante perché il futuro
Di queste già alle prossime generazioni dipende da noi
Perché se noi fatichiamo l'obiettivo le dobbiamo andare a dire alle prossime generazioni che vivranno in un Paese fallito
Ed è questo quello che dovrebbe preoccuparci Lube stimolare sì ad andare oltre perché è questa la grande preoccupazione che insomma delle persone che sono oggi classe dirigente devono avere nei confronti dei papisti
Grazie a Gabriele Buia
Saluto Vittorio Poma presidente dell'utente
Ben trovato
E le chiederei intanto che aspettiamo una revisione del legge cinquantasei però oramai ci siamo uno
E quindi forniti all'epoca prima o poi succederà va be insomma inattesa del riordino istituzionale eccetera eccetera le chiedo il ruolo della Provincia in questa partita
Ma la domanda intanto grazie anch'io gioco e mia ringraziamenti e quelle di chi mi ha preceduto per me è un piacevole ritorno nel due mila diciannove prima sospendesse
L'attività convegnistica ho già avuto modo di partecipare peraltro semi allora invitato perché non sono andato male in quell'occasione evidentemente
Rispondo le sue due domande così rispondo anche richiesta immediata
A quali condizioni e quali potrebbero essere i possibili ostacola
A quali condizioni per nove a condizione che ci dicano chi siamo
No ma non lo dico ecco così può sembrare grottesco che lo dica siamo un po'alla ricerca dell'identità perduta
Voi sapete meglio di me che siamo stati travolti da una legislazione lasciatemi dire disgraziata
Che ha immaginato di cambiare il ruolo istituzionale della Provincia
Il risultato è che noi non siamo più quelli che eravamo una volta e non siamo mai diventati quelle che volevano che fossimo in questo contesto ci stava un problema enorme che è emerso credo molto bene durante la pandemia
Le province in un Paese come il nostro sono un livelli istituzionali indispensabile per garantire il collegamento fra i comuni quindi territori e le regioni
In un Paese nel quale la frammentazione e la polverizzazione istituzionale porta molti Comuni ad avere piccole o piccolissime dimensioni chi vi parla piede per la Provincia del Nord lombarda Pavia che a centottantasei comuni
La metà di questi comuni a meno di mille abitanti di questa metà la metà meno di cinquecento abitanti ecco voi potete immaginare cosa vuol dire tentare di governare solo sul piano della pianificazione territoriale
Che è una funzione nostra questa frammentazione territoriale e chiamare questa frammentazione territoriale a fare che cosa fare quello che dite voi
Cioè a concorrere uno sforzo collettivo per inserirsi coerentemente in quel percorso che permetterà all'Italia di vincere queste sfide di conquistare queste nuove frontiere della green economy nell'economia circolare
Quindi il problema vero è ridateci un ruolo uno ruolo che torno al discorso una pandemia è stato recuperato rilanciato forse anche rivalutato io uso dire riscattato perché ha in piena emergenza abbiamo scoperto che le province qualcosa possono fare
In termini funzione fondamentale non abbiamo due permanentemente che interessa impatta molto consisteva degli investimenti con quello delle imprese e delle costruzioni
La viabilità
E l'edilizia scolastica
E su queste due funzioni ci siamo spese molto
Devo dire d'intesa con i Comuni noi sapete siamo un ente ormai intermedio di secondo livello siamo partecipati dai Comuni abbiamo accettato e devo dire consolidato questa esperienza
Che è una buona esperienza
Ma abbiamo bisogno di comprendere meglio come queste funzioni fondamentali
Si collochino all'interno di un quadro normativo certo e duraturo
Tre questioni non li affronto ma vi dico problema ordinamentale riforme legge cinquantasei riforma due sei sette c'è un problema di riordino istituzionale in generale nel nostro Paese
Che non riguarda solo le province riguarda anche i Comuni questo credo su questo con lanci siamo d'accordo secondo problema profilo finanziario
Non è immaginabile che le Province vivano soltanto di provvedimenti straordinari di fondi messi a disposizione perché non si riescono a chiudere i bilanci
Non è ancora oggi paghiamo gli affetti deleteri perversi terrà DG bilancio due mila quindici a famosa centonovanta che ha incominciato prelevare in maniera forzoso sui bilanci delle Province le uniche entrate tributarie che né con il PD e RC auto poi poc'altro
Terza questo quindi certezza delle forme soprattutto sulla parte corrente che chi sa di contabilità sacche è la parte sulla quale si regge l'equilibrio della della pubblica amministrazione
Terzo profilo profilo organizzativo
Noi abbiamo subito una riduzione dei profili organici quindi del personale che non è mai più stata compensata
Sono stati adottati dei provvedimenti per la ripresa delle assunzioni che hanno riguardato prevalentemente la i comuni ancora non le province perché manco decreto tutti voi non voglio entrare Capalbo lei non mi interessa per dire però che siamo con un passo indietro quando partiamo personale non perdiamo solo dei numeri non basta
Reintegrare venti persone con altre venti persone si parlò competenze citando la professionalità si parlano persone che conoscono bene il loro mestiere e hanno legato con un territorio che conoscendolo sanno come va affrontato
Quali sono i possibili problemi possibili ostacoli giusto
Allora medico dunque baciato dire in maniera anche un po'provocatoria
Il primo ostacolo è una certa schizofrenia legislativa potrà sembrargli circolare che dica questa cosa molto spesso le norme adottate legislature solo norme buone ma non raggiungono il fine voluto l'eterogenesi dei fini la chiamano i filosofi
Cosa voglio dire faccio un esempio sottosegretario Garofoli
Garofoli
Parlava della pletora di stazioni appaltanti che abbiamo nel nostro Paese vero tantissime
A un certo punto si è deciso che non i comuni capoluogo ma i Comuni piccolino capoluogo ma su Couto quelli piccoli dovessero riforme già c'è una stazione unica appaltante
Per la quale le province si sono attrezzati immaginando che la dimensione ideale potesse essere quella provincia
Quanti piccoli comuni ci sono che o fanno fatica a far funzionare ufficio techno come non hanno neanche responsabile ufficio tecnico non dallo cercare fuori quindi rafforzando una funzione che le province sanno storicamente svolgere che quell'appunto di investire nelle strade nelle scuole mettiamo la disposizione dei comuni
Benissimo
Non ci siamo attrezzati a un certo punto tre arrivato decreto sblocca cantieri ce lo ricordiamo due mila diciannove che di fatto non ha più reso obbligatorio il ricorso alla stazione unica appaltante per quei comuni
Poi arrivato il diario semplificazione settantasette che ha prorogato al dicembre del due mila ventuno
Ma io non ho niente in contrario però mi spiega anche in una situazione come questa
Come puoi organizzare seriamente un servizio di supporto tecnico ai comuni se non sai domani mattina come la penso al legislatore
Capisco l'emergenza capisco le difficoltà capisco tutto ma certo non siamo messi nelle migliori condizioni per funziona lo stesso discorso lasciate apro una parentesi
Molto molto rapida riguarda il mercato del lavoro
Il mercato del lavoro che oggi è oggetto di un potenziamento serio importante per rafforzare i centri per l'impiego
E quindi fare in modo che i servizi pubblici per l'impiego riesca a realizzare cosa che non hanno mai saputo fare il matching tra domanda e l'offerta del lavoro i servizi pubblici perché non sono stati oggetto anche qui di una legislazione altalenante
C'è stato alla fine degli anni Novanta il trasferimento la competenza dei ministeri alle Province
Poi certo punto sia deciso dalle Province allora più cupa associato a occupare una fantomatica agenzia nazionale che non ha mai preso in mano di fatto questa partita per trasferirla povere regioni
In Regione Lombardia la Regione ha fatto una lesione ha trasferito alle Province
Ora io non sto qui a dire che Regione Lombardia ha fatto meglio di altre regioni ci mancherebbe altro però voglio dire quell'esperienza maturata in quel contesto storico non poteva essere interrotta è stato come dire un errore davvero di prospettiva
Aperta privato le province di alcune funzioni sulle quali avevano maturato una certa esperienza quindi questa continuità importante chiudo con un altro riferimento uno dei possibili ostacoli e la responsabilità amministrativa non sto a dire ma credo che ci siamo capiti io ho partecipato ringrazio la Corte dei Conti per avermi invitato ai primi di luglio a un convegno a Madonna di Campiglio in quel convegno fra gli altri argomenti venne fuori molto bene il tema del responsabilità amministrativa
Dobbiamo sapere che oggi soprattutto nei livelli istituzionali medio bassi cioè dove anche la preparazione
Non è così consolidata
Come nei grandi comuni o nelle regioni la paura la preoccupazione del dirigente pubblico così come dall'amministratore tale da frenare
La la l'importanza di una accelerazione dall'affidamento dei lavori il tema della responsabilità amministrativa è un altro dei temi su cui occorre confrontarsi chiudo dicendo questa cosa
è giusto fare alcune osservazioni critiche ai piani alti ma anche giusto farle i piani bassi dobbiamo dire che questa sfida che chiama tutti noi ad uno sforzo collettivo comune non indifferente a una sfida epocale
Per la quale occorrerebbe una classe di amministratori locali all'altezza della sfida io non sono così sicuro che la qualità di tutti gli amministratori locali sia alla stessa di vincere questa penso ho detto qualcosa di male
No anzi qualcuno che sta varando no lo dico perché qua alate ho i capelli bianchi visto sulla piazza
Io sto sulla piazza da quasi quarant'anni quindi posso permettere di dire queste cose ma che nell'intento con molto rispetto dallo spontaneismo locale che è un bene per la democrazia ma non è detto sia un bene per il funzionamento della pubblica amministrazione
Occorre dire che dobbiamo lavorare anche se vogliamo raggiungere oste risultati sul miglioramento sull'innalzamento della preparazione e competenza degli amministratori locali questo purtroppo è un problema dalla politica e che la politica ancora non ha affrontato grazie
Grazie a rientrare Obama terrà c'è la lega però devo ammettere o no porta
Allora mozione d'ordine siamo stati piacevolmente insieme sono le dodici e un quarto certamente euro che mi dà anche delle indicazione io fare in questo modo se lo ritenete eviterei il secondo giro dell'intero ciascuno di questi ha qualcosa da aggiungere da integrare intanto Antonella Polimeni voleva dire qualcosa a proposito di ciò che diceva a Tripoli
Ho
Questo
Sta iniziando con delle attività che son partiti da dei decreti che noi chiamiamo i decreti di agosto
Con un finanziamento importante che il ministero Università attinge dal Pont du mila quattordici due mila venti e da una tratto dire a chi Europe pezzetto di Next Generation Europe dedicate a all'attivazione in cofinanziamento di porsi dei ricercatori a tempo determinato e dottorati di ricerca su tematiche dirime innovazione lampo conditio sine qua non è l'attività del ricercatore da sei mesi a dodici mesi in azienda o in strutture estere questo è un una progettualità importante che va in questa direzione e che il nostro ministero a molto ben interpretato questi ricercatori e questi nostri nuovi dottorandi dovranno prendere servizio il primo gennaio
Questo imporrà agli atenei
Diciamo dei processi anche di dell'uscita nel reclutamento andando chiaramente invero con laddove possibile però sull'in comprimibilità di alcune norme torniamo al tema originario la semplificazione
Posso una cosa rapidissime
Sì io credo per il beh riprendendo questo spunto io credo che dalla collaborazione tra Università e Camera di Commercio ce ne avvantaggerebbe da una più forte
Intensa collaborazione tra camere di commercio e università ce ne avvantaggerebbe o tutti le imprese gli studenti
Il mondo del del lavoro
Perché perché il tema dell'orientamento nove è un tema che va affrontato molto per tempo con una prospettiva di medio termine almeno perché per fare un corso di formazione per un percorso di formazione non si improvvisa all'anno prima dell'ingresso nel mondo del lavoro
E allora
Poiché un sistema previsionale di dove andrà il mondo del lavoro le camere di commercio ce lo hanno lo hanno messo in piedi
Una più intensa collaborazione una più forte relazione aiuterebbe le università e il mondo della formazione ITS istruzione tecnica eccetera a programmare meglio i percorsi e le camere a fornire un servizio migliori alle imprese che troverebbero minore quel problema che vi dicevo quando ci ha quando non riescono a trovare dei i lavoratori che cercano le persone le professionalità qualificate che cercano
Orientamento e placement quindi cui si sono le due parole che sulle quali interazione noi in sapienza accordi quadro collegamenti commercio ne abbiamo fatti molti
Mi mi guardo in giro per chiedere prego facciamo magari qualifichiamo
Si è rapidamente una battuta solo Sondrio ultimare un concetto che mi sta molto a cuore oggi noi stiamo parlando di semplificazioni
Benissimo l'ho detto prima facciamo in modo però che quello che razionalizzazione e semplificazione sburocratizzazione resti anche dopo il due mila ventisei
Non pensiamo alla provvisorietà perché se pensiamo solo di farvi avere misura contro emergenziali oggi per far fronte agli investimenti cospicui poi ritorniamo
Ai vecchi esempi del passato sarebbe un grandissimo problema la sfida della sostenibilità
Delle comincia a colare sono sfide strategiche dove i vari settori non sono poche mentre tutti uguali nel devono tutti partecipare ma secondo le proprie tipicità noi oggi nostro settore mondo ricostruzione e nell'economia circolare nella rigenerazione urbana e strategico nel senso di grande va demolito si ricostruisce questo è il futuro di questo ambiente sulla sostenibilità che sono i tra l'Italia abbiam detto sociale ambientali economica noi ci giochiamo qui il futuro perché le emissioni in atmosfera per il trentotto per cento di quell'uno per cento che è l'Italia
Vengono dal mondo dell'immobiliare tra cui ci sono sfide strategiche che non dobbiamo accompagnare con una normazione che ci permetta veramente di arrivare rapidamente all'Obiettivo lo dico questo perché se tocchiamo tradire le bonifiche specialmente che sono oggetto della portante della risonanza della signora Obama abbiamo dei tempi biblici ancora perché abbiamo una normativa che è farraginosa anche su questo il mite so che si sta impegnando spero che arrivi rapidamente
Chiudo rapidamente dicendo che tutto quello che riguarda lo sviluppo passa attraverso una misura economica che è una definizione una
Carnevale nell'azione
Dei di quelle che sono in capo materiali oggi lo devo dire con estrema preoccupazione perché Lazio penso che il governo debba attenzionare questo problema
Stiamo mettendo a repentaglio l'attuazione del piano nazionale di ripresa perché tutti i progetti che stanno arrivando badate che le Ferrovie ha investito ventotto miliardi dovrà investire ventotto miglia
Di nuove opere ce ne sono solo dieci
Perché gli altri diciotto miliardi sono opere vecchie della legge obiettivo del due mila e uno
Pertanto oggi sito e tutte le altre otto infrastrutturale che venga avanti fanno dovranno far fronte a un fatto importante cioè oggi immateriali hanno avuto un aumento talmente alto
Che prenderanno irrealizzabili le opere che stanno venendo avanti da tulle azione del Governo deve essere proprio mirata a livello europeo a livello mondiale a far sì che queste cose non accadano
è incompatibile inconcepibile che la materia prima oggi scarseggia
Perché su certe materie ci sia un aumento dei prezzi che va al trecento per cento
Rinvia rischiamo moltissimo perché non è possibile far atterrare gli investimenti
Sull'impresa sull'economia sulla crescita di questo Paese pertanto l'attenzione particolare e che i governi mondiali si attivino parte speculazione
Le capo materiale dovuto a tanti fattori che non voglio strappi analizzare perché sarebbe troppo lungo impedisca veramente di concretezza a questo destino
Voglio sentire anche Maria Cristina p Resana che si era prenotata e poi resta pure che voleva fare un
Benissimo
Vi chiedo solo di farlo rapidamente perché abbiamo poi partenza quindi dobbiamo chiudere e dobbiamo dare anche la possibilità al procuratore generale alla Corte contenitivo dentini
Volevo far velocissimamente una un'osservazione di questo tipo ne abbiam parlato molto di giovani oggi
Giovani con la scuola giovani ai quali dare un ambiente migliore eccetera però c'è un tema che sta molto a cuore a noi come industriali ed è il tema della denatalità che è un tema anche economico
Ecco su questo quando parliamo di sostenibilità non possiamo non affrontare il tema della denatalità prima è stato detto fare gli asili ma servirebbe veramente un piano nazionale
O europeo visto che questo è un problema non solamente nostro un piano nazionale quanto meno per le politiche per la famiglia
E visto che qui insomma c'è un parterre di tutto riguardo
Ecco mi piacerebbe insomma che questo fosse colto proprio come un un appello al nostro mondo come adulti per aiutare i ragazzi affinché si realizzino ma non solamente nel mondo del lavoro come mamme e papà
Che trovino quella possibilità di realizzarsi anche come uomini e donne che vogliono accedere a quella che è la paternità di quella che è la maternità la realizzazione insomma di di una vita che siano abita completa la denatalità guardate che il grossissimo col problema che noi abbiamo oggi e mi chiedo nel due mila e cinquanta a chi lasceremo
Un mondo migliore
Se effettivamente non ci saranno più figli nostri ecco questo è un tema molto importante grazie presidente Rustam
E non si può passare il microfono durante una lamentazione
Due battute al volo la prima
Abbiamo sentito dal Sottosegretario darò folli che c'è un tema anche via attrattività della pubblica amministrazione a parte giovani dobbiamo sentito oggi della classe dirigente degli amministratori
Abbiamo sentito quanto da un un cane dice c'è bisogno di competenza di alte competenze per affrontare questo quindi secondo me il tema davvero è mettersi nella testa dei ragazzi e delle ragazze
E non nella nostra e dire dove vorranno andare perché io credo che veramente se non ridisegniamo da questo punto di vista il nostro mondo del lavoro pubblico e privato rischiamo poi di non avere quelle forze lavoro nel due mila prima molto prima del due mila cinque
E per fare questo
Qual è secondo me colloca dobbiamo fare la responsabilità di considera tirarsi non indispensabili
Beh siamo arrivati a questo punto di sopra burocratizzazione perché tutti abbiamo voluto fare un passaggio perché tutti dobbiamo dire qualche cosa
Tutti dobbiamo fare la pratica che sia una pratica civile che sia una pratica mistica deve passare da media e passare da terre passa quindi conosce noi non facciamo un passo indietro
E diciamo quindi che il mondo dopo il copy potrà sopravvivere
Anche senza di me
Allora non semplificherei niente se no non sarà possibile semplificare quindi o noi non ci rendiamo più responsabili non essere indispensabili a questo credo che sia la la la vera la vera formula magica
Non è uno sminuire il nostro ruolo
E ancora di più essere semplicemente responsabili dei punti importanti nei punti fondamentali solo in quelli dobbiamo esserci altri faccia un passo indietro
Grazie giudice nutriamo aveva ancora con una battuta
L'HC
Pur
No una cosa che volevo dire e che poi di Wagner dalla nostra Costituzione e quello che ci ha unito in questo periodo la solidarietà
Perché la solidarietà l'elemento essenziale con la quale lo abbiamo superato mesi e affrontato questi questi temi oggi ci troviamo ad affrontare il tema della ripresa ma don dimentichiamoci quello che abbiamo passato allora volevo tanto da battute Cuesta che la solidarietà necessita soprattutto di essere in questo momento essere osservati da chi
Destinatari cittadini il i giovani noi dobbiamo dare dare Demos arredi ma che tale la fiducia quindi io dico in un principio essenziale con la quale la trasparenza utilizzo delle risorse è importante perché parto comprendere che stiamo utilizzando risorse con tutto quell'impegno che ci mettiamo ma soprattutto dando il senso della dimostrare la fiducia che i cittadini ci hanno dato il senso d'appartenenza per la comunità si rafforza anche attraverso questi valori
Grazie presidente allora io mi avvio a chiamare sul palco il presidente Angelo Canale procuratore generale della Corte dei conti non senza aver ringraziato tutti voi davvero per me è stato utile e molto piacevole essere qua questa mattina insieme a voi
Grazie alla Presidente Franco Loi per fare
Ecco adesso nascano Banca Roma era sporca il presente è chiaro si saluta grazie presidente
Buon giorno
Sarò particolarmente veloce impantana tempistica
Allora desidero soffermarmi Martena in pillole sui treni trattata in questi giorni però prima consentitemi di ringraziare gli organizzatori del convegno e tutti i loro collaboratori molto bravi disponibile quindi grazie
Il mio intervento segna la chiusura la conclusione anche formale di questo interessante convegno che certamente sarà ricordato per l'attualità dei temi proposti e ciò va a merito del presidente della corte grazie Guido e del comitato scientifico grazie Giovanni rompe sarà inoltre ricordato per l'autorevolezza dei relatori e per l'elevata qualità dei singoli contributi
E difficile riassumere in pillole tutto ciò che è stato detto ma nessuno potrà dire che il sessantaseiesimo convegno di studi amministrativi di Varenna non sia stato come è stato calato nella realtà dell'oggi
E non abbia anticipato attraverso analisi riflessioni sollecitazione proposte il modello della funzione pubblica del domani
L'intervento del sottosegretario Piero in questo senso è stato assai emblematico si è detto in questi giorni che quest'anno all'evento in questa tradizionale prestigiosa sede sia di fatto un laboratorio di idee vero vero
E così ciascuno dei partecipanti non potrà non dirsi arricchito in termini di conoscenza di idee spunti di riflessione dall'esperienza vissuta in questi giorni
Ma accanto a un simile beneficio sicuramente sarà maturata in tutti i partecipanti la consapevolezza di vivere un momento di importante cambiamento una transizione cioè un passaggio verso un nuovo modello di sviluppo per quanto ci riguarda all'interno di questo forse come precondizioni di questo anche un nuovo modello di essere e di fare amministrazione
Sappiamo che la transizione che esprime di per sé un concetto Dini dinamicità
Richiederà tempo e forse i più giovani dei presenti vedranno il traguardo ma tutti i più anziani meno anziani giovani dobbiamo impegnarci verso un obiettivo che è comune migliorare la qualità della vita nelle sue diverse declinazioni lavoro e quant'altro
Le straordinarie risorse legate al piano nazionale di riprese resilienza ancorché se siano state determinate dall'evento epocale della pandemia
Cioè da un evento tragico e doloroso che tanto ci ha tolto in termini di affetti vita sociale o semplice normalità
Sono tuttavia un'occasione per migliorare non solo la qualità del lavoro ma la qualità della nostra vita dell'ambiente nel quale viviamo intreccio che si è realizzato
Tra la necessità di pura del pianeta
Ripresa economica post pandemia transizione digitale insomma è un intreccio virtuoso
è un intreccio virtuoso alcuni interventi mi hanno particolarmente colpito oggi abbiamo sentito il ministro Giorgetti sottosegretario Garofoli affatto
Uno splendido intervento tutti sono stati bravissimi l'intervento del ministro Cingolani ha avuto il sentimento direi il tono accorato di una chiamata alle armi
E non di una chiamata alle armi in vista di una possibile futura guerra o di una situazione di prossimo grave emergenza già la vediamo basta
Ma il ministro ci ha rivolto un pressante invito a contrastare un nemico da cui deriva il malessere del nostro pianeta che è già alle porte anzi
E dentro le nostre mura nelle nostre case che forse addirittura in noi stessi
Nelle nostre abitudini cattive in una certa pigrizia nell'inerzia che finisce per contrastare il necessario cambiamento non esagera il ministro Cingolani e al suo appello che l'appello della comunità scientifica tutte si deve rispondere senza indugio per la parte che ciascuno può fare
è una parte importante affatto secondario lo devono fare le pubbliche amministrazioni attuando nel modo migliore
E celermente i piani progetti le opere nelle quali si articola il piano nazionale
Di ripresa resilienza ma quest'opera di attuazione necessità di un ripensamento abbiamo udito improbo signor sottosegretario di un ripensamento della revisione urgente
E ben studiata del modello complessivo di amministrazione tante cose devono cambiare
Occorre una seria semplificazione l'abbiamo ripetuto in tanti
Una recente di azione senza di sostanziare
Che taglia i rami secchi o superflue si concentri sulle norme essenziali occorre mettere nella pubblica amministrazione forze nuove preparata alle future sfide occorrono percorsi decisionali più agili e snelli occorre rivedere semplificare sino all'originalità
Le procedure interni controlli interni occorre puntare a nuove modalità di reclutamento ma soprattutto a una formazione dinamica è stata evocata più volte con il il tema della formazione una formazione dinamica e non statica che accompagna il dipendente pubblico nel suo percorso lavorativo Rocco e tanto altro
A questi temi nei quali si innesta quello della cosiddetta digitalizzazione
Fa da sfondo alla visione che compassione ci ha illustrato il ministro polacco che non solo ci ha partecipato la sua visione ma ci ha trasmesso anche il senso dell'urgenza bisogna fare bisogna fare e fare presto
Ogni ritardo come ogni spreco possono vanificare il progetto complessivo ci ha detto che un giorno di ritardo costa centoventi milioni di euro ha detto a un magistrato della Corte dei Conti questo fa suonare tutti i campanelli d'allarme
Il tema dei ritardi come quello delle inefficienze come quello dei possibili sprechi come quello che già purtroppo si profila degli interessi criminali attirati dalle ingenti risorse pubbliche chiamati in causa la Corte dei Conti citiamo in causa la Corte lungi dall'essere quel relitto del passato
Quell'istituto obsoleto polveroso che qualcuno ogni tanto maliziosamente ripropone ma l'Unione europea di vi assicuro si sente invece rassicurata dalla presenza della corte e dal suo ruolo ha inteso dimostrare proponendo essa Ferno noi
Temi trattati i temi trattati in questi giorni di essere viva e attuale e di avere consapevolezza delle sfide che attendono la pubblica amministrazione e la stessa corte
Nel tanto da cambiare nessuno pensi che la Corte dei conti non debba essere coinvolto in un complessivo disegno riformatore
E chiaro che l'architettura delle funzioni di controllo ad esempio non potrà non conformarsi ai futuri necessari nuovi modelli di fare amministrazione
Abbiamo iniziato a regolamentare la funzione del controllo concomitante il prossimo cinque ottobre le sezioni riunite se esse verranno in proposito
Abbiamo udito dal sottosegretario Garofoli fare cenno alla funzione consultiva
Che si porrebbe come una sfida inedita
E che però dico subito né cesserebbe di risorse che oggi non abbiamo personalmente credo che necessiti anche di un quadro normativo chiaro che tenga separate gestione e consulenze non vogliamo cogestire
Un quadro normativo che si collochi comunque all'interno dei compiti e delle competenze
Cioè oggi sono ben disegnate dalla carta costituzionale laddove soprattutto e precisata l'indipendenza e la terzietà delle l'organo di controllo
Abbiate pazienza ma sto fine
Quindi ha perfettamente per quanto riguarda invece le funzioni giurisdizionali richiamo il quadro delineato
Primo giorno dal presidente che arrivino nel suo intervento e faccio mie le sue perplessità relativa alla riduzione del perimetro della responsabilità un fatto eccezionale oggi ci ha detto
Il sottosegretario Garofoli che quindi è consapevole come dire dell'eccezionalità deprimenti
Ha perfettamente ragione presidente Gavino nel mettere in evidenza la necessità che il quadro nazionale normativo che disciplina l'impiego delle risorse del Piano nazionale di riprese resilienza sia allineato al quadro normativo europeo
Anche per quanto concerne il contrasto agli abusi agli sprechi ai gravi ritardi comportanti aggravi di costo è mancato raggiungimento degli obiettivi non avrei voluto sentirlo ma anche oggi ho sentito parlare paura
Della cosiddetta paura della firma spero non sia una in vicolo della paura della firma ma in ogni caso questa non si contrasta elevando la soglia d'imputazione della responsabilità erariale ma si contrasta fornendo la dirigenza pubblica selezionata sulla base della professionalità
Un quadro normativo chiaro e agile mezzi risorse umane adeguate adeguata formazione se noi funzionari avrà sempre paura di firmare perché ha paura di ciò che fa non dei possibili effetti in termini di responsabilità
Merito e formazione dinamica devono essere capisaldi necessari del nuovo modello di amministrazione mi pare che anche questo si è colto esattamente dalle parole del sottosegretario Garofoli il servizio pubblico
Ci dice deve essere attrattivo io dico anche che deve essere che deve tornare ad essere vissuto come uno nove
Non un privilegio il totem del posto fisso
Come quello
Abbiate pazienza come quello dell'anzianità di servizio
Come criterio discriminante devono lasciare il passo è criterio del merito e mi pare che anche questo sia stato accennato
Ma soprattutto e concludo bisognerà dichiara nelle coscienze di tutti gli amministratori cittadini funzionali dei giovani a scuola che il denaro pubblico è denaro di ciascuno
E deve essere tutelato è importantissimo nelle sfide che verranno lasciata anche diciamo per essere digitali anche noi moderni lascia anche che lancia in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario non un Air Europe deve essere sprecato deve essere un imperativo categorico ancora oggi perché dissipare risorse ci allontana dagli affetti delle politiche riassunte nel Piano nazionale di impresa resilienza dai quali a riponiamo le nostre aspettative i cittadini italiani di magistrati
Tutti noi aspettiamo il buon esito di questo piano grazie
Grazie di nuovo tutti direi che insomma ce ne andiamo alla prossima occasione