Emittenza radiotelevisiva: riunione della Fnsi

Affari
O è gradito dovere di porgere a tutti voi
Il più cordiale ringraziamento per aver accettato di intervenire
A questa giornata
Discussione e di confronto
Fra i sindacati dell'informazione quel pensiero al nostro Paese
I miei
Colleghi della Giunta federale del segretario
Si aspettano da me una introduzione sui temi di questa nostra giornale
Io devo dirvi sinceramente che vorrei farlo il più rapidamente possibile
E anche con un certo imbarazzo
Poiché adesso si arrabbieranno come ma lo fanno sempre
Mi pare che anche lo frequentino una certa signora dalla vita politica italiana
E quando ci incontra dice che se i giornalisti la devono smettere di fare scandalo
Cioè perché sono i giornalisti che fanno gli scandali non degli scandali si sia e sembrerebbe e da quello che ha scritto qualcuno che ha detto qualcuno e noi siamo qui riuniti oggi per fare uno dei nostri resterà voi sapete che al contrario
I problemi dell'emittenza radiotelevisiva nel nostro Paese
Sono problemi che riguardano noi in quanto operatori
Del settore ma che riguardano la generalità dei cittadini prima di noi
Con un maggiore interesse del nostro che può essere sempre legittimamente sospettato di essere corporativo
Noi non crediamo di meritare questa osservazione
Perché siamo certi che ci stiamo facendo carico di una tematica di di problemi che hanno a che vedere
Non soltanto con la libertà d'espressione in quanto capitolo fondamentale dell'esercizio la democrazia ma con l'assetto intero della democrazia del nostro Paese
Azioni
Hanno ripetutamente segnalato
Inadempienze ritardi volontà dichiarate o non dichiarate più spesso ci hanno preoccupato i silenzi che non le cose dette così come stamani ci preoccupano
Le cose che continuano a non essere fatti
Ad essere rinviate a rimanere nel chiuso di dicono i nostri colleghi
Che dell'informazione politica nel chiuso di conversazioni
Fra
Partiti fa scelti e partiti
Ecco che cos'è
Che ci preoccupa
Come vuole qualcuno
Il problema della radio televisioni codino e farebbe parte del partito
Della RAI
Se volessimo essere aspramente polemici dovremmo chiedere
A quale partito appartengono coloro i quali al contrario tentano di fare silenzio sui problemi non soltanto della RAI ma della emittenza radiotelevisiva nel suo complesso
Sono problemi
Sui quali si soffermeranno poi gli altri colleghi
Voi sapete che la RAI vive
In uno stato
Decine di illegalità sarebbe troppo ma comunque di non completa legalità e non per colpa di coloro che lavorano alla RAI
Voi sapete che sul generale problema dell'emittenza radiotelevisiva i ritardi si sommano ai ritardi me ad impostare né ad avviarli verso soluzioni corrette anzi aggravano lo stato di disordine che già nel settore c'è
Comunque dal nostro punto di vista per limitarci semplicemente a quello della Federazione nazionale alla stampa ripeto gli altri colleghi
Diranno
La loro posizione di simile che collegata strettamente alla nostra percepisce riguarda come Federazione Nazionale della Stampa
Noi sappiamo per questa genere di un problema di questo complesso di problemi a che vedere con la emittenza radiotelevisiva
In generale ha a che vedere con la RAI TV ha a che vedere con la televisione
Locali
A che vedere con il problema della cosiddetta carta stampata lo scoglio pubblicitari scoglio pubblicitario che ha influenza dirompente sull'assetto generale della informazione nel nostro Paese i problemi ci sono
Non stiamo quindi attardando sci
Sulla volontà di fare scandalo come pretenderebbe quella signora che ricordavo all'inizio
Siamo qui disposti a discutere con l'apertura di sempre siamo qui ad offrire ai rappresentanti delle forze politiche che già sin da ora ringraziamo
Per essere qui presenti
Un terreno
Non possiamo dire neutrale ma comunque un terreno aperto certamente non influenzato
Meda principi né da Vassalli siamo qui perché vogliamo che il discorso sia il più possibile chiaro fra tutti che appartiene noi per ciò che ci riguarda fermamente vogliamo dire che apparteniamo al partito della democrazia della nostra Repubblica vi ringrazio
Il primo che ha la parola e il collega Lucio Orazi segretario della Usigrai che l'organizzazione sindacale dei giornalisti che lavorano alla ittico
Sembra quasi pleonastico e per certi versi è sconfortante tornare qui ad esprimere preoccupazione per lo stato del sistema radiotelevisivo
E ancor più preoccupazione per il modo in cui si pretende di affrontare il problema
Urge soltanto interessi politici imprenditoriali professionali di Breve o medio Periodo ma che investe complessivamente le prospettive di sviluppo sociale ed economico
Di questo nostro Paese come di tutto il mondo occidentale
Ad impegnarci a mobilitarci su questo difficile terreno
Non ci spingono perciò lo ripetiamo ancora una volta con molta chiarezza
Interessi corporativi né tanto meno aziendalisti chic
Ci spinge al contrario la consapevolezza della complessità e dell'importanza della questione ben al di là dei riflessi pur radicali che il modo di risolverla Hondo o di non risolverla
Povere sul mostro mo'sul nostro modo di essere il giorno al di là degli interessi settoriali che non comprendiamo come non possono essere condivisa in modo analogo dalle forze politiche e dalle stesse in realtà imprenditoriali per quanto proverbiale sia la loro miopia
è sintomatico che avendo noi giornalisti radiotelevisivi denunciato quasi un anno fa ne parlammo esplicitamente sebbene ricordo nel settembre scorso
L'esistenza di un partito anti RAI trasversale alle componenti politiche
Ci senta oggi nello stante nell'estate dell'ottantacinque ribaltare un concetto di partito Rai con le stesse caratteristiche
è questo un gioco strumentale e non siamo disponibili a lasciarsi invischiare in una simile di attrito
Tanto occulto
Non voleva essere
E non è stato prendere le difese d'ufficio ad una azienda che finalmente si è può in quanto azienda deve trovare la forza e il coraggio di difendersi da sola i suoi livelli istituzionali difendersi soprattutto con il suo modo di essere
Di amministrarsi e di proporsi voleva però essere ed è la denuncia di una rete di interessi
Coalizzati non tanto contro la RAI in quanto azienda che anzi in questo senso continua a sfruttare ma in quanto servizio pubblico radiotelevisivo
E il servizio pubblico radiotelevisivo ci sta a cuore a noi giornalisti RAI e hanno i giornalisti in quanto tali organizzati rappresentati nella Federazione della stampa riunione sindacale dei giornalisti RAI
La Federazione lavoratori informazione spettacolo CGIL CISL UIL
La Dry che hanno unitariamente promosso questo incontro sviluppando una iniziativa intrapresa nell'autunno scorso sulla spinta di un una seconda azione di lotta
Organizzata dai giornalisti della Rai con un blackout il quattordici settembre sui problemi complessivi del sistema radiotelevisivo
Siamo convinti che la crescita omogenea ed ordinata nel settore non può avvenire in un Paese come il nostro
Se non attorno alla presenza di un forte soggetto pubblico punto di riferimento per l'intero sistema argine alla commercializzazione alla colonizzazione dei programmi
Sul terreno della qualità e a misurarsi sui difficili campi dell'informazione e della cultura
Soggetto pubblico infine che adeguato alla dinamica tecnologica e di mercato sia in grado di gestire l'impiantistica al servizio della collettività e di stimolare la ricerca e la programmazione industriale
Questa è un po'in sintesi la nostra filosofia del servizio pubblico
Ed è in questo senso che intendiamo la sua centralità potrebbe essere che esistano strade riversa legittimo certamente pensarla in modo diverso e proporre altre soluzioni ad altre assetti ma al punto in cui siamo
Al punto in cui sono le cose bisogna che ciascuno assuma le proprie responsabilità Kiko disseminare subdolamente il sentiero Dino discorso voi in cui la RAI dovrebbe finire con l'impiccarsi
Può darsi che ancora qualcuno si illuda che il regime Corsaro
Cui è sottoposto il settore
E che la strada forzosamente intrapresa della decretazione non fa che prolungare il regime Corsaro favorisca il consolidarsi di situazioni di fatto che pregano l'aggressività di questa o quell'impresa consentendo l'acquisizione di apparenti vantaggi
Ma non c'è dubbio invece che l'assenza di un quadro legislativo accerto la paralisi colpevole delle scelte essenziali lasciano aperti varchi ad interventi inopinata i come le sentenze dei pretori sulla pubblicità RAI come non affatto la commissione parlamentare che ne aveva l'autorità e il dovere lasciano soprattutto vuoti che non consentono a nessuno certezza di impresa e di programma per cui il sistema bene che vada cresce senza radici come un albero storto e nodoso destinato a seccarsi e accade
Un dato previsionale mi sembra soprattutto indicativo è quello che rileva in assenza di una regolamentazione la possibilità di un forte regresso dell'investimento pubblicitario
Un venticinque per cento in meno che può compromettere lo sviluppo del settore così essenziale per la Società di domani sul terreno culturale industriale e politica
Dovrebbe bastare questo a convincere il previsivo ma alla Federazione della stampa nel suo insieme il ruolo del grillo parlante in questa vicenda
Non siamo stati soltanto i primi a prendere pubblicamente ed esplicitamente posizione per il riconoscimento del sistema misto
Ma indicammo l'urgenza di regolamentarlo con una legge quadro una legge di sistema che assorbisse superasse la legge centotré sulla RAI in una visione omogenea e complessiva
C'eravamo accorti che la legge di riforma della Rai tanto attese tanto disattesa
Era già superata da i fatti formalmente non ne chiedevamo l'aggiornamento accanto a un altro strumento legislativo
Indirizzato alla nuova realtà dei network che delimita Enza locale ma dicevamo una sola legge che fissi le regole del gioco in un settore in cui non soltanto c'è spazio ma c'è bisogno di tutti del servizio pubblico prima di tutto
Ma dei network privati delle emittenti locali che svolgono un compito essenziale di raccordo e rappresentazione della realtà del Paese e alle quali vanno garantite condizioni vitali ci sono voluti anni
Per arrivare al Progetto Gava di cui non sottovalutiamo lo sforzo di mediazione il valore positivo di una prima concreta a base di discussione
Ma nel quale rischiamo di andare dispersi alcuni elementi qualificanti
Per esempio
L'individuo di individuazione di un'unica autorità pubblica di garanzia in vigilanza sul sistema per la qualificazione di competenze con una preoccupante discriminazione fra pubblico e privato
Resta ambigua la proposta sulla proprietà e la gestione dell'hardware e pericolosa oltre che insopportabile per i costi a carico della collettività all'ipotesi di un nuovo ente di Stato che pare in qualche modo emerge ancora insufficienti sono le norme antitrust e i raccordi con la legge sull'editoria le norme che disciplinano la pubblicità la trasparenza della proprietà e dei bilanci
La possibilità di interconnessione che non viene finalizzata come dovrebbe alla possibilità di fare informazione
Manca ancora qualsiasi riferimento alle tecnologie avanzate alle prospettive del satellite dei cavi complimenti d'obbligo
E ciascuno si tolga dalla testa la tentazione di prevaricare di azzoppare il concorrente di strapparle i tubi dell'ossigeno
Non soltanto noi ma tutta l'opinione pubblica
Ha visto in questi giorni scadere i problemi vitali delle comunicazioni di massa nella pattumiera del mercanteggiamento il problema della pubblicità e finito col diventare un'arma
Esplicita
Di ricatto e di pressione oltre che uno strumento per soffocare il servizio pubblico e tagliarlo via dal mercato
E consentitemi a questo punto una parentesi
Non c'è dubbio che il servizio pubblico deve assolvere a particolari obblighi ma per farlo in modo positivo e utile alla collettività
Appetibile dal pubblico e fare come si dice cultura e informazione spettacolo e intrattenimento servizio e pubblicità
Chi volesse ridurre il servizio pubblico radiotelevisivo ad una gazzetta ufficiale con in più le dispense didattiche del servizio informazione della presidenza del Consiglio non ci troverebbe mai complici di un così mostruoso Progetto
Che finirebbe per condizionare l'intero sistema riducendo a terreno di scontro di pochi voraci oligopoli
E qui chiudiamo la Parenti
Il problema è la pubblicità dicevo
Come arma di ricatto
Il rinnovo del consiglio di amministrazione è scaduto da oltre due anni da due anni e mezzo circa e mutilato
Per il consiglio amministrazione si è atteso tutto ogni scadenza politica è stata tesa più del decente più del tendone abile si è detto che i meccanismi paralizzava non consentivano lezione sono stati riformati i meccanismi
Noi non ci sogniamo per carità di disconoscere l'interesse anzi il dovere delle forze politico parlamentari
Di voler essere rappresentate nel massimo organo di governo della RAI
Ma ci rifugi rifiutiamo di pensare malgrado tutti i problemi di equilibrio
Che non ci sia la possibilità di designare sedici persone competenti e affidabili che identifichino il ruolo del servizio pubblico nel sistema delle comunicazioni di massa
Ne traggano perciò le conseguenze operazioni ai nel quadro complessivo del sistema e tenerla in grado di assolvere il ruolo di equilibrio di stimolo di promozione sociale e culturale che compete al servizio pubblico
I sintomi che più ci allarmano sono quelli che indicano ancora una volta invece il prevalere di una logica spartitoria su una logica progettuale
Ci interessa come sarà eletto eletto il consiglio e quando ma ci interessa ancora di più
Con quale mandato perché ciò è pregiudiziale non soltanto per la RAI ma per l'intero sistema dell'informazione
C'è una dirigenza aziendale paralizzata dall'incertezza i direttori di rete e di testata sono tutti più o meno con la valigia al piede
Il servizio pubblico si soffoca e Simar per riempirlo
Nessuno sa ancora tanto per dire una cosa cosa ne faremo la terza reti
Nessuno in grado di prevedere con qualche attendibilità la disponibilità di risorse e perciò di programma Bitto programmare i necessari Investimenti
Nessuno è in grado di impostare una politica del personale dei quadri dirigenti la RAI si soffoca anche così
La nomina del nuovo consiglio d'amministrazione
E dunque la premessa essenziale per restituire certezze al servizio pubblico e cominciare a fornirle all'intero sistema misto
Per ristabilire i poteri di autonomia le responsabilità all'interno della RAI
Secondo
Preciso che non può essere se non quello di definire un piano di rilancio della RAI che contempli sia il versante della produzione dell'offerta dei programmi e dell'informazione sia l'altro fondamentale versante dell'acquisizione
Della gestione e dell'adeguamento dell'hardware
A questi obiettivi vanno riferite le scelte successive del consiglio d'amministrazione per quanto riguarda il riassetto delle strutture aziendali la verifica delle responsabilità e dei poteri
Le nomine che si renderanno necessari e l'intera politica dell'acquisizione di nuove partite di nuove professionalità
In particolare per quanto riguarda le nomine dei direttori di rete di testate
Il te del passato
Fino all'ultima occasione tre anni fa in cui la logica spartitoria passando sopra ad ogni criterio di competenza di merito e di professionalità
è scesa ad ogni livello delle strutture delle relazioni e degli altri comparti aziendali provocando guasti che ancora oggi si stenta a riparare
La strada maestra è quella delle scelte trasparenti improntati a rigorosi criteri di funzionalità capacità e professionalità privilegiando le esperienze i talenti di cui l'azienda già dispone in abbondanza
L'incarico incarichi devono corrispondere ad esplicite finalità di piano realizzarsi con la necessaria autonomia ed essere sottoposti avvenuti
Ospite
Di ottemperare ai compiti che loro competono non in difesa di questo o di quello interesse ma nell'interesse complessivo della società
Grazie grazie
Per
La Federazione lavoratori dello spettacolo
Parlerà ora Vincenzo Russo
Che io sono molto breve anche perché diciamo che possiamo condividiamo completamente sia nello spirito che le cose dette le la relazione fatta dall'amico Lucio Orazi la cosa importante come sta e di negli incontri sia di tipo sindacale che il rapporto con le forze politiche
E noi pensiamo che oggi sia giunto il momento di arrivare finalmente ad un accordo un accordo che vorremmo che fosse dire di più larga convergenza dalle forze politiche
Io vorrei ricordare qui in questa Assemblea che sostanzialmente all'Est le medesime caratteristiche
O almeno ha delle analogie con la benna più folta Assemblea che facemmo due anni fa in direzione generale la RAI
Alla presenza delle forze politiche di molti degli amici e compagni che sono presenti quest'oggi in questa nostra in questa nostra riunione allorché sostanzialmente si decide di mettere un po'tutti una pietra tombale sulla legge censura legge cento sulla legge centotré
Per quello che ancora esprimeva
In una situazione di mercato mutamenti diversa ed iniziare una linea una nuova linea politica che avrebbe dovuto portare ad una riforma che si è concretizzato sostanzialmente dopo molti molti dei nelle assemblee parlamentari
Come sindacato noi abbiamo sostenuto con la necessità di arrivare in questo momento ad un accordo accordo vi dicevamo dovesse avere deve avere per l'importanza che riveste la RAI ma l'intero sistema di radiotelevisivo nel nostro Paese per la delicatezza e la funzione che assolve
All'interno di un di un sistema democratico ad un accordo che fosse pure che dovesse ricevere la più ampia convergenza possibile
Come gesto delle forze istituzionali soprattutto convergenza da parte delle forze politiche che sono deputati istituzionalmente a dare una legislazione al nostro sistema la situazione nella quale ci troviamo oggi è una situazione veramente veramente incredibile
Specie per quanto riguarda sia il sistema privato sia il sistema pubblico ma soprattutto il grido di allarme che l'hanno nasce è in questo momento rivolto soprattutto a cui qualcosa si aspetta sempre che venga e l'attesa di questo si dice sostanzialmente di rimanere fortemente paralizzato
Le cose dette da da Lucio Orazi nella sua relazione e le cose credo che anche gli amici della Dry
Più tardi hanno vanno sicuramente in questa in questa direzione
Non riteniamo come forza siccome forze sindacali dove era solo ad un importante ruolo
Rolo che riguarda soprattutto il nostro specifico sindacale c'è uno specifico che deve porsi ho potuto l'attenzione all'organizzazione aziendale all'organizzazione della RAI in quanto azienda allocazione RAI in quanto azienda del gruppo ieri
Abbiamo degli importanti accordi come Federazione nazionale confederazioni Cgil Cisl UIL sono stati conclusi a livello a livello di a livello di aziende ieri noi vorremmo che lo stesso spirito che ha animato la conclusioni da quegli accordi potesse di potesse ricalca di calarsi anche all'interno della nostra azienda
Nella situazione nella quale una immediato un immediato intervento perché si superi a situazioni certezze la quale noi stiamo fino a qualche anno fa probabilmente inneggiando al mercato si pensava che le le cose in una situazione di deregulation nella quale si trovava si si trovava avrebbero in ogni caso tolto sostanzialmente dalla ha reso chiaro quelli che devono essere le forze economiche riprendo reali presente all'interno del sistema è bastato sostanzialmente in questi ultimi in questi ultimi periodi una politica più aggressiva portata avanti da una da portato avanti nel campo pubblicitario e dalla Consob e dalla consociata Sipa e dalla dalle dalle in emittenti delle dalle come si chiama chiedo scusa dall'ente
Emittenti private per di pedale Bitetti private per dimostrare l'estrema facilità nella quale oggi per oggi verso il sistema io piana uno un Giusva giusta ottica è una giusti a una giusta
Un giusto richiamo al senso di responsabilità che ci che ci aggancia al Moma Allan
Al modo di essere lavora alla schiera scusa delle cose insomma che un momento di incertezza sul su un concetto
Lo ripeto con con un maggior più conosco una come se la semplicità
Il abbiamo sempre ritenuto sostanzialmente che sistema potesse complessivo potesse dare mette a disposizione tante di quelle risorse da poter permettere una presenza complessiva di un sistema privato e di un sistema misto attestandoci tutti sulla ritardo nel comprende le connessioni che venivano di intercorre tra il sistema dell'editoria il sistema della pubblicità e di sistema della televisione
E bastato in quest'ultima fase che ci fosse una politica più aggressiva porre dare una una chiaro quadro di riferimento di certezza all'emittenza pubblica e all'emittenza privata né non sottovalutiamo
L'importanza e la e la delicatezza diciamo della della delle delle delle delle forze che sono in campo in questo momento riteniamo anche però che non possa essere vista la sua vicenda RAI
Così come succedeva sostanzialità più di tempo
Come uno dei tanti argomenti che sono all'ordine del giorno e l'agenda nell'agenda della nell'agenda della della le l'accordo tra le forze tale forze politiche importante che si arrivi per quanti quanto prima e possibile e in tempi molto stretti ad un accordo complessivo
Questo perché
Resta per un resta necessario agire d'agire con tempestività per evitare che il sistema degeneri ulteriormente per a superare una logica di di commento cantieristico e di tipo come sistema del sistema radiotelevisivo
Su questo punto io vorrei molto ricordare che la stessa legge nonostante abbia degli importanti punti di riferimento e abbia colto gran parte diciamo delle delle istanze che lo state rivolte al mondo politico dalle dalle federazioni sindacali
Rimangono ancora prossimo momenti d'incertezza uno tra questi è stato ricordato la di corazze riguarda il discorso la Terza Rete non abbia avuto sostanza mentre l'altra hanno tre ipotesi di Terza Rete che sono forzati poi un quarto ipotesi
Che è stata poi fatta propria l'interno di quello del così detto del così detto un piano Agnès abbiamo una situazione nella quale ad esempio nel se sale già e non si parla del Dipartimento scuola educazione e riteniamo che questo sia lo sa dimenticanze che in qualche modo su questo punto si debba si debba ulteriormente prove
La situazione nella quale noi siamo CTA richiede immediatamente un organo organi di governo tra il i dirigenti e le forze sindacali per arrivare ad un accordo sulle cose da fare
Questa è la situazione più importante e direi momento più delicato nel quale ci troviamo in questa difficile fase in questa difficile fase di passaggio l'appello uno rivotiamo le forze politiche e che si arrivi per quanto è possibile immediatamente ad un accordo e si arrivi ad una ad una legislazione di sistema secondo quanto da tempo il fronte riformatore all'interno della RAI all'interno e la RAI all'interno della delle forze politiche
Non si Laba discutendo in questi ultimi anni
Io penso che su quest'ultimo punto si posso veramente ricordando le Spencer settantasei arrivavano larghissima intesa intesa che deve vedere soprattutto noi della ferroso e la stampa noi di lavoratori dello delle formazioni lo spettacolo noi giornalisti
In accordo su un patto da poter eventualmente essere stato prevalente in quest'ultimi quest'ultimi anche tra le forze politiche
Grazie abbiamo continuiamo a ricevere messaggi di saluto di adesione alla manifestazione io ve ne segnalo qualcuno
C'è un messaggio del vice presidente della Rai Orsello c'è un messaggio della senatrice Maria eletta Martini
C'è un messaggio del presidente la commissione parlamentare di vigilanza senatore Li Nicola Signorello che si scusa perché trattenuto d'altro impegno aderisce alla manifestazione ed augura Successo ora un breve saluto rovescia
Nel locale nell'organizzare questa Assemblea perduta si era rimasti d'accordo di
Accorciare moltissimo gli interventi di chi di quelli che venivano dopo il Orazi in effetti quello che ha detto razzi direi tutto direi che tutto sommato noi possiamo supportare ogni parola di quello che è stato detto
Lo scopo della brevità del mio intervento è quello di dare spazio al dibattito di riservarmi eventualmente dopo
Un intervento a dibattito effettuate però vorrei mettere l'accento su un paio di cose operare s'volevo
è colpa mia non è roba Rai questa qui
Non è possibile che
Si sente
Dopo
Come
Dice
I vigili
Dico non è possibile che chi deve le cifre legiferare si sia fatto anticipare nel nell'autunno scorso dai pretori che fecero gli oscuramenti
A Roma Torino e Pescara dei network privati non è possibile che un giudice del tribunale civile di Roma
Possano io non so se può veramente ma comunque l'ha fatto determinative
A provvedere al più presto a risolvere i nodi che riguardano l'intero assetto della radiotelevisivo
Vorrei anche dire che e questo forse come spunto di dibattito al dibattito che dovrà avvenire
Che occorre stare attenti nel dire chi è il lupo e chi è l'agnello
Perché le condizioni di funzionamento del servizio pubblico oggi sono fortemente compromesse
Noi non abbiamo più la libertà di fare moltissime cose mentre il nostro con con i nostri concorrenti non sono soggetti hanno nessuna a nessuna dico nessuna trenta a nessuna regola
Tre quest'impianto trasmittente né i propri piani
Supponiamo che lo faccia quest'anno il piano deve essere approvata dal ministero delle Poste
E avviene per esempio nella primavera dell'anno prossimo
Solito dopo dopo l'approvazione la RAI deve presentare i progetti particolari
L'approvazione interviene dopo sei mesi siamo arrivati alla fine dell'ottantasei dopo di che la RAI può provvedere a in dopo quel momento a spendere i primi soldi per fare gli impianti
Tempi di realizzazione circa un anno e mezzo a quando l'impianto entra in funzione vedi il caso la frequenza che era stata determinata dal ministero è assegnata dalla RAI è usata da un terzo questa è un esempio non voglio adesso piantare il problema Type R i conduttori dei programmi non parliamo della possibilità di avere certezza delle entrate è un parliamo infine della necessità che un'azienda non stia ferma con la propria struttura e con in un'impossibilità oggettiva di fare nomine di gente che se n'è andata per dieci anni
Noi per dieci anni siamo fermi a un livello di struttura nel frattempo molti dei dirigenti più importanti se ne sono andati molti di questi posti sono rimasti vacanti grazie
Dopo gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali promotrici
è aperto il dibattito iscritto per primo a parlare l'onorevole Mauro Bubbico ne ha fatti
O
Grazie per la facoltà molto brevemente chiedo scusa se parlo subito ma alla camera cioè in esame alla Commissione affari costituzionali e poi alle Commissioni riunite di merito il decreto di proroga al trentuno di dicembre
Di parte delle norme del disegno di legge Gava sull'assetto organico del sistema
A differenza di quanto ci attribuisce un titolista vivace come sempre intelligente come sempre di Repubblica di questa mattina
Devo dire che il primo punto della linea politica della Democrazia Cristiana che desidero esporre qui in modo completo e organico ci sono poi i colleghi Borri Mastella altri
Che te con decisione sulla linea legislativa del procedimento legislativo che ha avuto alcune tappe fondamentali
La prima tappa è stata quella del decreto convertito questo decreto legittimava la situazione esistente inattesa
Del sistemazione definitiva e oltre diciamo la fase oscuramento
Ma al tempo stesso come ha ricordato il nostro segretario politico in una intervista alla Repubblica
Di tre giorni fa quel decreto stabiliva e per questa parte in modo definitivo per la RAI
Non solo il ruolo del servizio pubblico
In un dichiarato sistema misto se intanto il superamento di regole troppo consociative che si erano rivelate paralizzanti per l'elezione del consiglio di amministrazione della RAI
Con regole di maggioranza e minoranza
Stabiliva però e questo è ancora più importante a nostro giudizio e lo riteniamo un dato e anche questa è una dichiarazione politica che faccio nella sede prestigiosa della Federazione della stampa stabiliva
Che la gestione dell'azienda RAI
Non spetta più al consiglio di amministrazione ma spetta alla struttura
Cioè attuando quelle dichiarazioni io nel dare il voto favorevole inaugura ho citato espressamente una linea teorizzata da leopoldo Elia varia competere ai partiti restituendo professionalità managerialità capacità d'impresa alla radio Radio televisione italiana e questa è una dichiarazione
Che va presa come che trova un riscontro oggettivo che trova un riscontro oggettivo nella legge che abbiamo votato e che trova un riscontro nel nostro atteggiamento
Politico di questi mesi dalla legge ad oggi e che può forse spiegare
Anche alcuni ritardi rispetto ad altre forze politiche
Noi avendo votato questa legge avendo la proposta un ministro
Della democrazia cristiana come l'amico Gava avendola votata la maggioranza le opposizioni avendo la il Parlamento accolta basta rileggersi gli atti concreti questo dibattito ci ha più volte ricordato dalle colonne autorevoli della stampa ecco noi crediamo alle leggi che abbiamo approvato e intendiamo approvarle
Quindi questo diversa configurazione del servizio pubblico che non riesce ancora a decollare perché ancora non si approva una legge che è stato da poco approvata e non si applica allora la nostra seconda posizione oltre quella di approvazione del decreto è quella che si dia corso a questa legge
L'abbiamo appena fatta noi non siamo d'accordo con quelli che ci chiedono di cambiare quella legge e quei poteri
E non perché il direttore generale i vicedirettori generali e i capi ecco non è per questo e perché riteniamo che in questa legge si proietti da civile
Credo io faccio una breve dichiarazione penso che debba essere creduta per i fatti che l'hanno accompagnata in primo luogo per il voto e la proposta in Parlamento con la nostra forza politica in secondo luogo perché dall'approvazione della legge ad oggi non abbiamo non dato nessuna risposta
A proposte domande o richieste di altre forze politiche
Credo che siamo tutti addetti ai lavori per capire di che cosa sto parlando e non intendiamo fare altro che muoverci nella direzione di questa parte della legge che è stata approvata
Il Consiglio è il luogo del pluralismo delle forze eletto tutto dal Parlamento Livi quindi il nostro amico Prodi è sollevato dal problema di scegliere i consorzi le il controllo e il le grandi questioni di una grande e ente come la la radiotelevisione italiani
Terzo punto noi siamo per mantenere questo anche nella vicenda del tetto pubblicitario
Stiamo assecondando lo sforzo di Gava credo che riuscirà ho buone ragioni per ritenere che riuscirà noi non riteniamo che la RAI abbia pari dignità con gli altri soggetti dell'informazione ma riteniamo che un sistema misto
Debba vedere la RAI centrale e nell'ordine di graduatoria quello che abbiamo indicato nella legge primo la RAI secondo l'emittenza locale terzo i network quarto i ripetitori di programmi dall'estero
Questa graduatoria che la mediazione per il tetto pubblicitario e per la determinazione dell'indice di affollamento
Deve essere secondo noi nella direzione di conservare la presenza della RAI proporzionalmente a quella che fino a oggi è stata sul mercato pubblicitario non un arretramento
Fino all'uscita della RAI dal mercato pubblicitario c'è qualcuno che ha immaginato il servizio pubblico fuori dal mercato pubblicitario e con le sole entrate di Cannone
Noi siamo d'accordo che sia un canone una entrata accessoria la pubblicità è il trentatré qualche cosa per cento nella media degli ultimi tre o quattro anni noi siamo per conservare questo livello quindi l'aumento di questo anno e dell'anno prossimo secondo noi dovrà essere commisurato a questo
Io mi fermo qui
Parlamentare anche l'indice di affollamento è illogica e il conseguente a questa logica la Rai non interrompe i suoi programmi di concentra in alcuni intervalli credo dobbiamo assicurare al servizio pubblico una certezza di entrate proprio per consentire quel nuovo decollo imprenditoriale autonomo che abbiamo spiegato con la legge che ho appena ricorda
Cioè in fondo
Sto completando il pacchetto di norme stralcio che però ormai sono la legge che ha approvato il decreto che rinvia al trentuno dicembre tutte quante
Tutta l'approvazione del pacchetto credo che lo stralcio finisca per i di indie identificarsi con l'intera legge
Sulle norme anti terrestre noi siamo per l'applicazione di quello che la legge prevede disperano approfondire e io prego gli amici dalla Federazione della stampa
Se sui principi che ho indicato credo siamo larghissimamente a parole d'accordo poi nei fatti ma anzi nella determinazione legislativa
Forse una vostra mano come in altre occasioni non deve mancare
Concludendo credo che sia un punto cruciale l'approvazione del decreto quella dello stralcio e il tetto pubblicitario e insieme l'elezione del consiglio RAI
Non è vero debbo smentire che abbiamo evocato metodi strani per eleggere il presidente della RAI alcune ha detto che io avrei e un in unico un metodo come quello del presidente della Repubblica adesso non esageriamo nel senso che ci sono sindaci di piccoli paesi che con la storia del metodo Cossiga si Franci Magon voi fate il Presidente della Repubblica e noi e io non posso fare il sindaco nel mio comune di due mila abitanti di tre mila abitanti
Senza arrivare a questo direi con un pragmatismo voglio solo dire alle aree culturali
Che sono presenti è inevitabile in questa designazione del Consiglio nella Commissione di vigilanza ci auguriamo e lavoreremo per dare alla televisione italiana un presidente che sia all'altezza delle doti di prestigio culturale di imparzialità
Di distacco da singole parti politica pura ancora quelle che lo designano per essere il presidente di tutta la televisione italiana che appartiene a tutti i cittadini italiani che pagano il canone tra
Però
Allora Vito la parola ora all'onorevole senatore Giuseppe Fiore
Bubbico esclude che conta presenta il fado un gruppo
La sinistra indipendente
Che in dibattiti pubblici è accusato
Di essere come l'avanguardia la punta del partito della RAI
Bene saremo la punta all'avanguardia del partito della RAI ma correggere un decreto una sentenza voglio dire a correggere una sentenza
Che a noi pare discutibile per molti suoi aspetti non chiederemo un correttivo decreto immediato non limiteremo chi per correggere altre sentenze
Ha sbagliato
Istantaneamente dei decreti
E qui voglio introdurre un elemento è l'occasione lo stesso ora tutti per escludere un sostantivo che una frode lessicale che è deviante che è un imbroglio semantico perché i prezzi i pretori non hanno mai oscurato nulla
Non hanno mai oscurato il benché minimo teleschermo privato i pretori hanno detto ai network puramente e semplicemente state accesi
Ma solo per trasmettere programmi in ambito regionale
Stati accesi per trasmettere le mostre telenovele nulla alla stessa ora nell'ambito nazionale
Tenetevi alle sentenze ripetute dalla Corte costituzionale questo hanno detto i pretori allora usciamo almeno da questa riunione tutti d'accordo giornalisti presenti e diretto schermi la verità
E che è una telenovela trasmessa
Alle dieci in Lombardia a mezzogiorno in Piemonte alle quattordici a Roma non rastrellano spesso tasso di pubblicità
E allora il decreto i decreti non sono per restituire ai cittadini pari Big pari pari pari diritti
Rispetto a alla visione del programma sono per consentire rastrellamento di pubblicità e diciamo ciò questi decreti sono il riflesso
Della tendenza all'affarismo
Di pezzi del ceto politico italiano
Secondo asterisco
Mitterrand riflessione sul mistero
E poiché sono in presenza anche dei giornalisti di carta stampata ad essi mi rivolgo con questa mia riflessione
Quale fu il dato di fondo
Di questo sistema di rilevazione demoscopica che innovava profondamente rispetto all'istante il dato di fondo fu la scoperta
Che non esiste un universo divide o dipendenti
Che non esiste un popolo italiano tutto incollato di sera di fronte ai teleschermi
E che l'universo televisivo
Contro i trenta milioni per Sega indicati dall'isteria
è in realtà di venti milioni Tata al vedeva defluire i propri gettiti pubblicitari regredire i propri introiti pubblicitari in conseguenza di un privato dell'informazione elettronica
Poiché i telegiornali complessivamente arrivavano intorno ai venticinque ventotto milioni dei telespettatori
E quindi una un flusso di pubblicità verso queste punte di ascolto prima e dopo queste punte di ascolto abbellite
Ha rivelato del tutto insussistenti questa ipotesi
Perché iter ai giornali
Vedono nella rilevazione elettronica dimezzati i loro ascolti allora
Se il TG uno sta mediamente sui dieci milioni di ascoltatori perché se è vero che finalmente ed è un fatto un evento storico nel nostro Paese è stato sfondato il tetto dei cinque milioni di copie
Si va verso i sei milioni il che significa mediamente diciotto milioni di lettori né di carta stampata nel nostro Paese c'è è minimo
C'è minimo un equilibrio tra l'informazione elettronica e l'informazione di carta stampata domanda
Domanda che io avevo già posto in un'audizione nella sottocommissione per la pubblicità ai rappresentanti della FIEG si può parlare persino declino agli editori buona sostanza
Perché è un dato va be'questo
Di tutto vantaggio per la carta stampata non è stato dalla carta stampata utilizzato anzi contraddetto combattuto
Questo dato un iter questi elementi questo midollo abbiamo uscire da questa seduta con anche una riflessione da parte dei giornalisti di carta stampata su queste reticenze o su queste scelte di campo
I giornalisti di carta stampata hanno interesse a stare con le testate stampate
O con le testate che sono insieme stampate ed elettroniche e voi sapete a chi mi riferisco
E anche questa è una scelta da farsi ma c'è un motivo di riflessione anche per i giornali spiragli anche per chi intestati Olivetti fa informazione RAI questo segno di disaffezione nei confronti della RAI dico no no no non ho dubbi non dipenderà da mero capriccio ci sarà un qualche motivo qual è questo motivo ecco un altro Motan luglio del mille novecento
Ottantaquattro mese entro il quale noi Commissione parlamentare di vigilanza avremmo dovuto fissare il tetto della pubblicità RAI
Siamo arrivati all'ottantacinque
E il tetto non è stato fissato due considerazioni primo Commissione parlamentare di vigilanza RAI ma è evidente
Che una volta che la RAI
E stata infeudata sei da alcuni partiti questi partiti presenti in maggioranza nella Commissione parlamentare di vigilanza non hanno nessun interesse a farsi vigilare per cui assistiamo sempre sempre sistematicamente all'ostruzionismo dalla maggioranza dentro la vigilanza RAI
E questa è la spiegazione del parlamentare di vigilanza che hanno espresso posizioni non distante da quelle espresse dal gruppo della Sinistra indipendente
Per quel che riguarda la pubblicità dentro la Commissione parlamentare di vigilanza c'è una maggioranza
Certo è una maggioranza diversa da quella Penta partita
Si ha paura di questo
Chiedo perché si abbia paura di questo quando
Il Berlusconi bis
Sul quale era stata posta in Senato la fiducia
Passato esclusivamente perché
In modo teatrale
Un gruppo che si era tenuto fuori dall'aula sino a quel momento
Appostato dietro l'uscio per fare questa entrata appunto teatro il gruppo del Movimento Sociale Italiano quindi
Si ha paura di certe maggioranze e se ne accettano altre questa è la verità e vi ringrazio per l'attenzione
Grazie senatore fiori e l'onorevole Servello ha chiesto di parlare
Non parlo per rispondere al collega fiori
Già dato luogo così a un piccolo show finale circa il voto al Senato al Senato è matto tu lo hai fatto anche quando fai in commissione lo fai un po'dovunque l'arresto
Ascoltato con attenzione la relazione
Di Orazi
Che mi trova d'accordo su parecchi punti
Manca però a mio avviso d'un solo elemento fondamentale
Quello cioè della individuazione delle responsabilità
Non si può dire e sostenere
Che tutte le forze politiche e parlamentari abbiano identica responsabilità
Nelle inadempienze
Proprie del potere politico e parlamentare sulla questione della emittenza radiotelevisiva nel nostro Paese
Perché ci sono dei ruoli che non possono essere dimenticato i ruoli della maggioranza del Governo sa checché ne dica l'onorevole Bubbico
Ha dimostrato in questi anni
La sua incapacità la sua mancanza di volontà politica
Oppure ha dimostrato la volontà politica di non decidere
Sui nodi essenziali
Che
Tutti gli operatori
Radio televisivi attendevano che venissero sciolte
Lamenta fiori la paralisi della Commissione parlamentare di vigilanza
Ma la paralisi
Mi pare sia dovuta in questo concordo con Luis nonno alle opposizioni presenti della commissione parlamentare
Ma è dovuta alle forze di maggioranza
Di volta in volta incrociando sì o anche messo in stato di accusa la presidenza della commissione parlamentare in quanto non ha mai consentito non ha mai consentito che si arrivasse a un voto finale
Sui problemi aperti
Attraversò pregiudiziali di sospensiva
Pregiudiziali di rinvio
Per cui siamo arrivati al punto che la Commissione di vigilanza
Sta operando sta operando in maniera distorta rispetto alla legge la legge centotré
Prescriveva di fissare il tetto della pubblicità entro il trenta luglio del mille novecento ottantaquattro
Siamo alla luglio mille novecentottantacinque non si è provveduto per l'ottantacinque non si sta provvedendo neanche per il mille novecento l'interpretazione che la RAI dava alla legge centotrenta il pre in materia di acquisizione di pubblicità in assenza del tetto
E aveva avvertito che mi sembrava antigiuridica questa interpretazione nel senso che la RAI non avrebbe potuto superare il tetto del mille novecento ottantaquattro
Viceversa hanno lasciato andare le cose in maniera tale che hanno messo in obiettiva difficoltà la RAI e comunque si rimane fuori e contro la legge centotré in materia di indici di affollamento orario vi è la nuova legge che prescrive che contestualmente al tetto della pubblicità si debba fissare anche l'indice di affollamento orario
Ora mentre è stato fissato dalla legge
Per i network privati determinando viceversa condizioni di Anarchia nel campo della mercato pubblicitario
Penalizzando non soltanto la carta stampata ma anche inattuato e soprattutto le televisioni libere
A tutto questo Casorati c'è c'è una responsabilità rispetto a tutto questo e la responsabilità delle forze politiche il fatto stesso che queste forze politiche abbiano varato
Un disegno di legge governativo quindi con l'approvazione di tutti i ministri e di tutti i partiti che sostengono il governo ed oggi si stia ridiscutendo non da parte delle opposizioni
Che fanno il loro dovere in questa materia ma da parte degli stessi partiti che avevano approvato quel disegno di legge punto per punto anche lo stralcio
Queste e il dramma che si vive nel quale sono coinvolti tutti certo tutte di interessi di volta in volta vengono favoriti gli uni o vengono favoriti gli altri privilegiati gli uni o privilegiati gli altri
Ma io penso che sia tempo di venirne fuori
Perché il sottoscritto e il mio partito il Movimento Sociale Italiano questo l'accusato di tutto
Però abbiamo sempre affermato in tutte le sedi parlamentari e politiche
Che si deve arrivare ad una decisione qualunque essa sia può anche non piacerci possiamo anche votare contro determinate scelte
Dicendo quali sono le nostre vedute le nostre prospettive su questa materia però non è tollerabile
Che il Parlamento sia paralizzato dai veti incrociati e non si arrivi alla centrale
Della della radiotelevisione d'accordo
Ma bisogna vedere cosa significa riconoscere questo ruolo centrale e qual è il ruolo da assegnare che viene assegnato legislativamente in una legge quadro High Net Worth nazionali eccome vie vengono tutelate anche le realtà di carattere locale
Di questo non si parla
Di questo non si discute non se le viene non si viene ad una decisione ecco perché ripeto condividendo l'analisi diciamo così Orazi e anche degli altri colleghi che hanno parlato poc'anzi io penso che questo sia il momento di individuare precise responsabilità e di assegnare a ciascuno il proprio ruolo
Io nel ruolo di oppositore penso di poter concorrere concretamente alla realizzazione di questo disegno che non può attendere oltre siamo ogni uso che la classe politica italiana che soprattutto la maggioranza politica non arriva ad una decisione alla quale sta addirittura arrivando sia pure buon ultimo il Governo il governo francese indicando però mi per lo meno delle linee generali di soluzione che possono piacere o dispiacere ma comunque rappresentano una scelta ecco la non scelta la non politica mi sembra la peggiore politica che viene fatti attuata nel nostro Paese danneggiando tutti gli operatori sia coloro i quali lavorano sia colori i quali sono imprenditori nel campo radiotelevisivo nazione
Io pregherei di evitare di fare capannelli perché si disturbano gli oratori volevo tornare ricordare che questa nostra giornata
Che si assistesse a una prima parte di confronto diretto fra i rappresentanti dei sindacati
Esponenti del mondo e delle forze politiche
Sino ad ora abbiamo ascoltato l'onorevole pubblico per la Democrazia Cristiana il senatore fiori
Per la sinistra indipendente l'onorevole Servello del momento sociale Destra nazionale è scritto ora a parlare per portare il punto di vista del Partito comunista il collega Walter Veltroni
Ma io intanto vorrei ringraziare dell'invito
Ed è subito
Che condivido l'impostazione che
Alla riunione di questa mattina è stata data da Orazi nella sua introduzione devo dire che forse almeno per me sarebbe stato ancora più interessante ascoltare altre voci
Perché ho l'impressione che spesso anche queste discussioni che noi facciamo nelle quali un po'sembriamo sporta di carro di Tespi che essi rincorre da anni
Parlando più o meno delle stesse cose finisca col far perdere un po'il senso e la pesantezza delle parole
Mentre invece io avverto tutta la crucialità
Di questo passaggio politico che abbiamo di fronte e che riguarda non solo le decisioni che abbiamo di fronte ai nostri ai nostri compiti nel corso delle prossime ore ma che riguarda un aspetto importante della democrazia di questo
L'attenzione
Grazie senatore Fiore l'onorevole Servello che riguarda
Non parlo per rispondere al collega fiori
Che ha dato luogo così a un piccolo show finale circa il voto al Senato al Senato è matto tu lo hai fatto anche quando fa in commissione lo fai un po'dovunque l'arresto
Ascoltato con attenzione la relazione
Di Orazi
Che mi trova d'accordo su parecchi punti
Manca però a mio avviso d'un solo elemento fondamentale
Quello cioè della individuazione delle responsabilità
Non si può dire e sostenere che tutte le forze politiche e parlamentari abbiano identica responsabilità
Nelle inadempienze
Proprie del potere politico e parlamentare sulla questione della emittenza radiotelevisiva nel nostro Paese
Perché ci sono dei ruoli che non possono essere dimenticato i ruoli della maggioranza del Governo sa checché ne dica l'onorevole Bubbico
Ha dimostrato in questi anni
La sua incapacità
La sua mancanza di volontà politica
Oppure ha dimostrato la volontà politica di non decidere
Sui nodi essenziali
Che tutti gli operatori
Radio televisivi attendevano che venissero sciolte
Lamenta fiori la paralisi della Commissione parlamentare di vigilanza
Ma la paralisi
Mi pare sia dovuta in questo concordo con Luis nonno alle opposizioni presenti nella Commissione parlamentare
Ma è dovuto alle forze di maggioranza
Di volta in volta incrociando sì o anche messo in stato di accusa la presidenza della commissione parlamentare in quanto
Non ha mai consentito non ha mai consentito che si arrivasse a un voto finale
Sui problemi aperti
Attraversò pregiudiziali di sospensiva
Pregiudiziali di rinvio
Per cui siamo arrivati al punto che la Commissione di vigilanza
Sta operando sta operando in maniera distorta rispetto alla legge la legge centotré
Prescriveva di fissare il tetto della pubblicità entro il trenta luglio del mille novecento ottantaquattro
Siamo alla luglio mille novecentottantacinque non si è provveduto per l'ottantacinque non si sta provvedendo neanche per il mille novecento l'interpretazione che la RAI dava alla legge centotrenta il pre in materia di acquisizione di pubblicità in assenza del tetto
E avevo avvertito che mi sembrava antigiuridica questa interpretazione nel senso che la RAI non avrebbe potuto superare il tetto del mille novecento ottantaquattro
Viceversa hanno lasciato andare le cose in maniera tale che hanno messo in obiettiva difficoltà la RAI e comunque si rimane fuori e contro la legge centotré in materia di indici di affollamento orario vi è la nuova legge che prescrive che contestualmente al tetto della pubblicità ci debba fissare anche l'indice di affollamento orario
Ora mentre è stato fissato dalla legge
Per i network privati determinando viceversa condizioni di Anarchia nel campo della mercato pubblicitario penalizzando non soltanto la carta stampata ma anche inattuato è soprattutto le televisioni libere
A tutto questo adorati c'è c'è una responsabilità rispetto a tutto questo e la responsabilità delle forze politiche il fatto stesso che queste forze politiche abbiano varato
Un disegno di legge governativo quindi con l'approvazione di tutti i ministri e di tutti i partiti che sostengono il governo ed oggi si stia ridiscutendo non da parte delle opposizioni
Che fanno il loro dovere in questa materia ma da parte degli stessi partiti che avevano approvato quel disegno di legge punto per punto anche lo stralcio
Queste e il dramma che si vive nel quale sono coinvolti tutti certo tutte di interessi di volta in volta vengono favoriti gli uni o vengono favoriti gli altri privilegiati gli uni o privilegiati gli altri
Ma io penso che sia tempo di venirne fuori
Perché il sottoscritto e il mio partito il Movimento Sociale Italiano questo l'accusato di tutto
Però abbiamo sempre affermato in tutte le sedi parlamentari e politiche
E si deve arrivare ad una decisione qualunque essa sia può anche non piacerci possiamo anche votare contro determinate scelte
Dicendo quali sono le nostre vedute le nostre prospettive su questa materia però non è tollerabile
Che il Parlamento sia paralizzato dai veti incrociati e non si arrivi alla centrale
Della della radiotelevisione d'accordo
Ma bisogna vedere cosa significa riconoscere questo ruolo centrale e qual è il ruolo da assegnare che viene assegnato legislativamente in una legge quadro High Net Worth nazionali eccome vie vengono tutelate anche le realtà di carattere locale
Di questo non si parla
Di questo non si discute non se ne viene non si viene ad una decisione ecco perché ripeto condividendo l'analisi diciamo così Orazi e anche degli altri colleghi che hanno parlato poc'anzi io penso che questo sia il momento di individuare precise responsabilità e di assegnare a ciascuno il proprio ruolo
Io nel ruolo di oppositore penso di poter concorrere concretamente alla realizzazione di questo disegno che non può attendere oltre siamo conio oso
Che la classe politica italiana che soprattutto la maggioranza politica non arriva ad una decisione alla quale sta addirittura arrivando sia pure buon ultimo il Governo il governo francese indicando però vi per lo meno delle linee generali di soluzione che possono piacere o dispiacere ma comunque rappresentano una scelta
Ecco la non scelta la non politica mi sembra la peggiore politica che viene fatta è attuata nel nostro Paese danneggiando tutti gli operatori sia coloro i quali lavorano sia colori i quali sono imprenditori nel campo radiotelevisivo nazionale
Io pregherei di evitare di fare capannelli perché si disturbano gli oratori
Volevo tornare
Ricordare che questa nostra giornata
Si assistesse a una prima parte di confronto diretto fra i rappresentanti dei sindacati
Esponenti del mondo delle forze politiche
Sino ad ora abbiamo ascoltato l'onorevole pubblico per la Democrazia Cristiana il senatore fiori
Per la sinistra indipendente l'onorevole Servello del momento sociale Destra nazionale scritto ora a parlare per portare dal punto di vista del Partito comunista il collega Walter Veltroni
Ma io intanto vorrei ringraziare dell'invito
E dire subito
Che condivido l'impostazione che
Alla riunione di questa mattina è stata data da Orazi nella sua introduzione devo dire che forse almeno per me sarebbe stato ancora più interessante ascoltare altre voci
Perché ho l'impressione che e spesso anche queste discussioni che noi facciamo nelle quali un posso inviamo un po'sporta di Carlo di testi che essi rincorre da anni
Parlando più o meno delle stesse cose finisca col far perdere un po'il senso e la pesantezza delle parole
Mentre invece io avverto tutta la scusabilità
Di questo passaggio politico che abbiamo di fronte che riguarda non solo le decisioni che abbiamo di fronte ai nostri ai nostri compiti nel corso del prossime ore ma che riguarda un aspetto importante della democrazia di questo Paese
E da questo punto di vista mi pare giusto il richiamo adeguato livello cosa che mi pare in queste ore non sia lo stia tra sparendo Manzi abbiamo una un prolungamento seppure in forme nuove
Di quella logica di quegli scontri di quella contrapposizione di quella frammentazione di quel conflitto di interessi politici culturali e talvolta non solo politici e culturali che hanno portato questo Paese ad essere evocato nel mondo come una situazione di Anarchia e di caos del sistema televisivo quale non ha eguali
E io credo che la considerazione la consapevolezza di questa emergenza dovrebbe portare e per lo meno questo il contributo che come forza di opposizione riteniamo di dover portare nella discussione su queste materie debba portare ad uno scatto
Ad uno scatto nella consapevole di conflitto di interessi ma che attiene alla dinamica all'evoluzione alla stessa natura democratica del nostro Paese
Da questo punto di vista la situazione che abbiamo dietro le spalle molto pesante io potrei qui agevolmente fare
E richiamare le responsabilità individuali o di gruppo di partiti o di schieramento di maggioranza altri lo hanno fatto
Vorrei dire però che in particolare la questione del consiglio di amministrazione della RAI mi pare francamente ormai giunta allo scandalo giustamente Orazi ha detto si sono aspettati tutti i tempi che si dovevano aspettare
Si è ritenuto che una legge quella centotré non fosse praticabile non desse la possibilità di eleggere nei tempi giusti il consiglio di amministrazione in virtù di una natura consociativa
Questa natura consociativa la si è rotto e siamo stati noi per primi a proporlo se volete rinunciando anche a Xì parlo in televisione è cambiato non è più di sei cifre di cinque cifre e non ci dovrebbe volere molto per una maggioranza che esista davvero a comporlo questo militare
Eppure sono passati diversi mesi questo numero di telefono non è stato composto il la situazione di incertezza della RAI in una fase nella quale la RAI ha bisogno di profonde e urgenti trasformazioni non riesce ad andare in porto perché un sconsiglia amministrazione che ha ormai dodici
Suoi rappresentanti e che non è in grado di guidare il rinnovamento necessario dell'azienda
Non siamo in presenza di nessuna iniziativa in sede parlamentare seria dal punto di vista legislativo perché la lo stesso disegno di legge Gava procede con tempi lentissimi legge dichiara non ha fatto nemmeno un passo in avanti significativo e questo sarà diciamo in qualche modo
La testimonianza di una difficoltà di un'incertezza di una divisione della quale d'altra parte non c'è bisogno che parli io ma parlano i giornali tutti i giorni dobbiamo sapere che
Rischiamo di trovarci di fronte vicenda satellite Berlusconi Francia eccetera alla riproposizione in forma di Guerre stellari
Della situazione che si è determinata in Italia di conflitto tra pubblico e privato e che ancora oggi a me pare non viene affrontata
Con la necessaria attenzione e la ricerca di soluzioni adeguate alla natura mista del sistema Italia
E io credo che qui sia il punto
Ma questo è il punto vero di discussione
Io lo dico con grande sincerità mi dispiace mi pare che non ci siano i compagni della direzione del partito su sostiene addirittura l'assurdità della discussione sull'adozione di normative anti Preste che sarebbero viste come contraddittorie rispetto alla natura liberale del regime nel quale viviamo ora
Non credo ci sia bisogno di fare ferimento a
A citazioni per dimostrare come il sistema liberale sia fondato in tutte le parti del mondo sull'esistenza di mercati e come i mercati siano fondati sull'esistenza di leggi e come in tutto il mondo a partire dagli Stati Uniti d'America la contestazione dell'esistenza del monopolio nel campo dell'informazione sia un tratto caratterizzante dello Stato moderno delle democrazie avanzate
Ma allora davvero dobbiamo partire in questa sorta di guerra tra duellanti da posizioni così aspre così
Poco ragionevoli o invece non dobbiamo ricercare oggi che ci troviamo nella condizione di doverlo utilizzare gli strumenti di intervento dello Stato moderno legislativi e anche gli interventi operativi e qui apro una parentesi
è possibile che in questo Paese ci siano sette ministeri che si occupano di cultura di comunicazione quando invece il problema dell'Italia è quello di avere una politica nazionale coordinate unitaria
In questo campo e chiudo la parente come avrebbero detto a a quelli della notte no io credo che il problema vero sia come riusciamo a utilizzare le armi le chiavi legislative per riequilibrare il sistema e quindi a un po'sorpreso lo dico sinceramente l'intervento di Bubbico
E come si fa a dire ma vediamo due reti una rete è una società di servizi col non sono fette di prosciutto è la sostanza dell'assetto del sistema informativo italiano nel corso dei prossimi anni e allora se vogliamo essere dobbiamo discutere di questo se dobbiamo discutere su o pubblicitario del tipo di quello che abbiamo dietro le spalle ma semmai di una sua di un suo rallentamento allora il problema è come non riusciamo a rendere compatibili evoluzioni del sistema risorse disponibili
Elevata sviluppo del consumo e sviluppo della produzione pluralismo e situazione da emittenti private nazionali e locali televisione e carta stampata come riusciamo a rimodellare un sistema alla luce della situazione da un sistema misto io ritengo un sistema misto del quale la RAI debba avere nel quale la RAI debba avere una posizione centrale
Centrale come volano di una ripresa produttiva di tutta l'industria culturale italiana
Da questo punto di vista anche queste note che sono circolate per la verifica
Ne avete viste oggi sui giornali mi pare indichino un modello di RAI tipo di quello in questo caso sì davvero americano c'è un piccolo servizio pubblico che fa solo informazione ed educazione che non è competitivo sul mercato
Così come stare attento al suo posto cioè ad una RAI che diventi la più grande delle private
Quando poi si è dimostrato credo anche che gli indici di ascolto i dati più recenti confermino che l'evoluzione del gusto televisivo fa giustizia di un certo modello di von confezione dei palinsesti e dell'organizzazione del prodotto invece tende a privilegiare un'offerta specifica tra l'altro non a caso in questo periodo determinata dalla RAI
Che come dire sublima il linguaggio proprio la natura propria del mezzo televisivo
Ma per questo le decisioni che abbiamo di fronte sono impegnative
La decisione sulla pubblicità
La nostra opinione e che questa discussione anche qui parta da due sponde difficilmente quando non solo all'universo televisivo ma anche alla carta stampata e alle emittenti locali televisive e radiofoniche
Debba essere un tetto pubblicitario fissato alla RAI anche se non è più possibile che il sistema la pubblicità venga regolato solo dalla valvola del tetto a RAI perché ci sono delle cifre che stabiliscono l'affollamento per i privati ma guarda caso in quel decreto non ci sono le sanzioni
E per cui è capitato e le cifre lo dimostrano
Alle stesse reti di Berlusconi di sforare il venti per cento di affollamento orario oppure non succede niente perché non essendoci sanzioni è difficile che qualcosa succede
Allora io credo che sarebbe ragionevole una decisione in materia pubblicitaria di materia pubblicitaria che facendo riferimento ai tassi d'inflazione reale per l'ottantaquattro ottantacinque programmata per l'ottantasei mantenga tra Vittorio rispetto al tetto fissato non si può fissare il sei e venticinque perché si sa benissimo che non si riesce a raggiungere il tetto determinato
Ma al tempo stesso un tetto di affollamento che tenga conto che il fatto dal fatto che la RAI è un servizio pubblico
E non una private e quindi come tale deve avere determinate regole e norme
Nella
Nell'erogazione di pubblicità
La seconda decisioni impegnative e quella del consiglio io non so se passeremo anche luglio senza questo consiglio io so per certo che noi siamo pronti dal momento in cui è stato convertito il decreto a nominare il Consiglio
Bubbico ha fatto riferimento alla il non abbiamo chiesto che si adottassi un metodo Cossiga come ormai è stato definito per la nomina del presidente
è però non siamo neanche molto dell'idea che si debba fare un'identificazione tra un sindaco e il presidente della RAI mente diverso e allora il presidente della Rai non poche rappresentare e qui a me è capitato ieri sull'Unità di richiamare una citazione impegnativa di Craxi nella dichiarazione programmatica d'agosto ottantatré alla Camera qui non si può che essere coerenti con la valutazione Della natura istituzionale dei problemi delle comunicazioni
L'ultima questione concludo sulla questione della RAI
Io condivido molto da questo punto di vista l'impostazione che qui è stata data da Orazi così come condivido i punti anche di critica sulla questione
Sul progetto cava anch'io ritengo che il problema fondamentale sia la definizione di un'Authority sull'intero sistema perché la commissione parlamentare vigilanza
Non è più adeguata a fronteggiare la situazione credo che ci sia bisogno di leggi unitarie sui diversi comparti dell'industria culturale credo che ci sia bisogno ed è finire la proprietà pubblica citare i che consentano l'esistenza di un sistema misto
Che è quello contro il quale si battono sia chi ha nostalgia del monopolio pubblico sia chi ritiene che una legge debba fotografare l'esistente
E allora in questo quadro è sulla base delle proposte io sono molto d'accordo sul rapporto tra consiglio amministrazione suo mandato io credo che il primo compito del nuovo consiglio d'amministrazione ha letto dovrebbe avere quello di leggere
La struttura RAI alla luce di quello che è accaduto in questi dieci anni
Qualsiasi azienda si fosse trovata in un terremoto come quello che in questi dieci anni si è determinato si fermerebbe un attimo a ragionare su se stessi sulle strutture che ha anche in presenza del fatto che quel decreto convertito Abu abolito diciamola ripartizione per legge per reti e testate contrapposte e la RAI credo dovrebbe cominciare a e cioè che ritenesse una parte politica che quella quell'equilibrio nuovo che si è ricercato e che noi riteniamo giusto dal punto di vista strategico proprio perché riteniamo che la RAI debba essere servizio pubblico e competitiva nel mercato
Quell'equilibrio nuovo che si è ricercato tra organi di governo e organi di gestione venga scambiato per un'altra cosa e che cioè si dica come è stato detto qui che il consiglio d'amministrazione luogo del pluralismo e poi magari la direzione generale e il luogo del monocolore
Se fosse così rischieremmo di non esserci capiti con conseguenze serie
Gravi
Perché per quanto ci riguarda ecco noi riteniamo che le decisioni che furono assunte nel settembre dell'ottanta furono decisioni Orazi va detto qui molto giustamente gradi
Politicamente che ha aperto per la RAI una fase difficile proprio perché riteniamo che ci debba essere una RAI forte e autonoma e davvero in un sistema misto per questo riteniamo che eventuali fraintendimenti o eventuali forzature dovrebbero incontrare la più netta opposizione
Continuiamo nel confronto fra operatori del settore le forze politiche
Dando la parola dottor Sortino direttore generale della Federazione italiana editori e giornali
E questo ringraziamento inserisce in introduce già il tema di questo mio intervento cioè qui si parla di televisione pubblica e privata ma si parla solo nell'ottica della razionalizzazione del sistema televisivo pubblico e privato
Dimenticando che c'è un terzo che la carta stampata si dice con una punta polemica che esiste il partito della RAI che che esiste il partito di Berlusconi ma che non esiste il partito dei giornali
Non lo trovo un fatto negativo anzi direi che un
Riconoscimento di una situazione se la RAI o il sistema televisivo privato sono omologabili o appiattito vivi
Su un determinato partito viva Dio e per fortuna la specie che polarizzati probabilmente da questa cosiddetta guerra stellare tra pubblico e privato della stampa ci si dimentichi quasi completamente
E disegni di legge Gava e la macroscopica e formale attestazione di questa totale dimenticanza
Io direi che per
Evitare per restare allo specifico di rappresentanza
Che io
Direi che sarebbe bene cominciare a guardare un poco che cosa è successo perché non è vero che non succeda niente non è vero che questo sistema tutto sommato
Spontaneo anarchico
Da giungla come è stato detto poi abbia realizzato il massimo della soddisfazione di ognuno e di tutti in realtà questo non che la stampa la carta stampata i suoi operatori
Non rinnegano la scelta di libertà che consiste nella liberalizzazione delle a differenza dei di altri paesi
A differenza di altri paesi
In Italia gli editori non si sono opposti alla liberalizzazione dell'etere anzi l'anno propugnata
E l'anno propugnata ben sapendo che sarebbe stata una sfida nuova e con un certo orgoglio che bisogna dire che questa sfida l'hanno vinta
Io le numero delle copie vendute sia dei giornali quotidiani che dei giornali periodici nel Periodo di massima espansione del fenomeno televisivo
E aumentarla conto sul piano sostanziale che quello del gradimento del pubblico i giornali hanno vinto la sfida l'hanno persa invece sul piano della della raccolta pubblicitaria che si rivela quindi il punto discriminante il punto di intervento per garantire o no una corretta una corretta sistemazione del dell'intero settore dell'informazione della comunicazione che non faccia morti e nemmeno feriti
Io mi permetterei di dare qualche dato
Dal mille novecentottantuno al mille novecentottantaquattro i ricavi per pubblicità nazionale della stampa sono passati da cinquecentododici miliardi a settecentosessantuno miliardi l'incremento quindi è del quarantotto virgola sei per cento fra i per cento
I ricavi pubblicitari della RAI nello stesso beh io son passati a duecentosessantatré miliardi a cinquecentoquarantatré miliardi l'incremento nominale del centosei virgola quarantasei per cento l'incremento reale e del cinquantotto cinquantasei per cento
Ecco che la Rai a quindi ha avuto un incremento di entrate pubblicitarie molto superiore al tasso di inflazione probabilmente lecito dire che la RAI si è fatto trainare da Berlusconi
Il settore delle televisioni private e passato nello stesso periodo duecentoventi miliardi del mille novecentottantuno al mille dieci miliardi dell'ottantaquattro con un incremento nominale del trecentocinquantanove per cento è reale del Trecento e undici per cento
Se guardiamo dall'ottantuno all'ottantaquattro gli spazi che sono enormemente aumentati nel settore della televisione sia pubblico che privato nel settore della stampa sono diminuiti dell'otto virgola sette per cento
Quindi quel incremento di entrate che ha portato ad una stabilità in termini reali della entrata pubblicitaria in realtà è stato realizzato in presenza di una diminuzione degli spazi attraverso cosa evidente attraverso un aumento delle tariffe
Aumento delle tariffe che per questi motivi ha dovuto essere più fa alto del tasso d'inflazione
Perché significa che noi nel Periodo in cui avevamo il massimo di concorrenza con un altro mezzo abbiamo dovuto seguire la politica commerciale opposta a quella che sì da evidentemente con ciò stesso rendendo più competitivo il concorrente televisivo e quindi determinando le condizioni per una ulteriore riduzione di spazi e quindi determinando le condizioni
Per un ulteriore aumento di tariffe e quindi per un'ulteriore riduzione di spazi e mi fermo qui
Perché purtroppo il processo non è senza fine a una fine
Che però non è molto auspicabile
Se guardiamo più specificamente il settore dei quotidiani e non parliamo solo come ha fatto finora di pubblicità nazionale ma di pubblicità globale pubblicità nazionale e pubblicità locale
Vediamo che negli anni ottantadue ottantatré per i quali abbiamo i dati purtroppo non abbiamo ancora i dati relativo all'ottantaquattro
Gli incrementi delle tariffe pubblicitarie sono state del ventitré virgola nove aumentato del cinque per cento quindi abbiamo creato dei prodotti più ricchi
Il numero delle copie vendute si è incrementato del tre virgola cinque per cento solo in due anni e malgrado questo abbiamo avuto una riduzione di circa un punto negli spazi pubblicitari globali
E soprattutto abbiamo avuto una riduzione della percentuale di contribuzione della pubblicità alle entrate dei giornali
Che sono rimaste ferme malgrado questi enormi incrementi delle tariffe a questo miserrimo quarantadue per cento al di sotto del quale non si può scendere fatto cento le entrate da pubblicità e le entrate da vendite le entrate da pubblicità concorrono a questo centro per il quarantadue per cento le entrate da vende concorrono per il cinquantotto per cento i fitti fitti
Noi siamo al quarantadue per cento e sotto il quarantadue non si può scendere perché so per quarantadue non non non si riesce a fronteggiare gli incrementi dei costi
Ecco noi per difendere questo quarantadue per cento abbiamo dovuto realizzare nelle quadriennio ottantuno ottantaquattro incrementi di tariffe dell'ottantasette per cento doppi rispetto al tasso di inflazione ecco tutto questo
Mi pare che sia un problema
Che meriti una maggiore contrazione di quanta ne sia stata gli riservata questa
Questa fiducia d'altra parte che i giornali dimostrano di riscuotere presso i lettori che si traduce in un incremento delle copie vendute
Legittima questa richiesta non ci sta chiedendo ed affermazione evidentemente esistono dei meccanismi impazziti nel settore della pubblicità e questo andamento schizoide tra l'andamento delle vendite e l'andamento della pubblicità lo confermo
E il punto di attacco di questo problema è sicuramente stato oggetto da qualcuno
Quello dei tempi pubblicitari perché la autorizzazione attenti di affollamento altissimi
E la premessa per un'altra gravissima distorsione del mercato cioè quella della vendita della pubblicità a tariffe molto basse
O più esattamente alla vendita della pubblicità tariffe alte con il connesso regalo di spazi pubblicitari pratica ormai invalsa s'io nel settore pubblico partenza dell'intero sistema e della dell'arrivo del riordino dell'intero sistema e di considerarlo appunto un sistema non di considerare il sistema televisivo come
Separato dal resto del mondo della comunicazione e di risolvere i problemi del sistema televisivo semplicemente nell'ottica del ricco libro pubblico-privato ammesso che ci si riesca
In nel disegno di legge Gava di tutto ciò non vi è traccia anzi vi sono degli arretramenti notevoli rispetto alla situazione che di fatto si era venuta a creare faccio qualche esempio di questa
Derubricazione del problema della stampa dall'ordine del giorno della problema televisivo
Vigliano per esempio l'articolo undici della del disegno di legge cava dove si dice che l'articolo tredici
Dove si dice che bisogna assicurare la concorrenza del pluralismo all'interno del sistema radiotelevisivo ma non ci si preoccupa affatto di assicurare la concorrenza e la la libertà della concorrenza spray di sistema radiotelevisivo nel suo complesso e il settore della stampa
Vediamo addirittura un caso freudiana mente molto significativo che è quello della praticamente della legittimazione dell'Auditel
Dove si mette per legge quello che già di fatto è avvenuto cioè la creazione di una organizzazione preposta al rilevamento delle audience
Bene di fatto in questa organizza io organismo anche se non qua con un quasi simbolico un per cento sono entrati gli editori nel disegno di legge Gava invece tutto questo organismo
Vediamo per esempio un altro di questi di questi esempi quando si dice che i programmi sponsorizzati sono imputabili a pubblicità solo per il due per cento
A questo punto sinceramente proporrei che lo si elimini del tutto questo articolo meglio non considerarli affatto programmi pubblicitari che finge di considerarli Program pubblicitari per il due per cento il che significherebbe che una trasmissione che e condotta sotto l'egida di un grande manifesto che pubblicizza un prodotto dando a tutti coloro che intervengono dei di quei prodotti stabilendo dei premi costituiti da quel prodotto nominando mille volte nel nel giro del programma quel prodotto questo programma che dura due ore sarebbe imputabile sede da un dibattito così ampio come quello che sta svolgendo in questa sede non dovrebbe essere escluso ancora una volta il problema che la carta stampata
Noi crediamo e siamo convinti che la convivenza è possibile
Cioè che questo che noi diciamo della necessità di regolamentare la pubblicità nel sistema televisivo non coincida con la necessità di abolire la televisione privata o di ridurla a livelli di inefficienza
E siamo convinti che tutto sommato una drastica e non fittizia riduzione delle ore di affollamento pubblicitario finirebbe per rendere possibile la convivenza nell'ambito del sistema di tutti con la RAI
Alcune cifre molto interessanti su sistemi televisivi in imitare negli altri Paesi
In questa statistica che è stata condotta sulla ossia l'Italia la Francia la Germania la Repubblica la Repubblica federale tedesca e la Gran Bretagna
Vedo che a parte la Gran Bretagna di dove il sistema pubblico non ha pubblicità
In tutti gli altri sistemi la pubblicità concorre al Complesso delle entrate del sistema televisivo pubblico in percentuali uguali o leggermente superiore a quelle italiane meno la meno
La Francia che inferiore perché trentatré per cento contro il trentasei dell'Italia comunque possiamo dire visto che si tratta di trentatré per cento Italia diventa sei per cento Italia trentatré per cento Francia trentasette Contri
Il che significa che la mia dell'affollamento pubblicitario non è nemmeno funzionale alla obiettivo della massimizzazione degli introiti la via dell'affollamento pubblicitario è uno dei capitoli di questa guerra tra pubblico e privato
Ma gli effetti di questa guerra non sono
Non me la massimizzazione dei ricavi pubblicitari e semplicemente la mancanza la la la l'imbarbarimento del sistema di concorrenza tra pubblico e privato a base di sconti sovra ascolti regali cura tutto è questo il punto che ovviamente mi interessa di più di tutti il petto di questa affollamento spropositato e puramente e semplicemente la messa fuori mercato della carta stampata grazie
Proseguiamo nel dibattito voglio dirvi ora iscritto a parlare colleghi ritiene il consiglio nazionale della Federazione della stampa
Sono iscritti a parlare anche il professor Petrocelli hanno meglio Novelli Pietrobelli a nome di scusate al nome di un gruppo di organismi sociale di organizzazione sociale gli hanno interesse al settore onorevole Borri i colleghi Curzi mafia e molti altri ecco Ravecca Prettico
Nei discorsi che sono stati fatti ritenuti fin cura questa tribù ora ci siamo trovati di fronte ad una sfilata di alcuni politici che in pratica ci hanno fatto sapere
Di essere prontissimi a intervenire per sanare i problemi della RAI di essere assolutamente contraria ad ogni forma di spartizione lottizzate rischi
E di essere tutto sommato in regola con quello che la Federazione della stampa e gli organismi sindacali della RAI hanno fin qui chiesto sconcertato
Perché tutti sappiamo al di là delle parole che sono state pronunciato da questa tribuna quali sono i delegati della situazione
Sconcertato altresì perché in quello che è stato dei dibattito serio reale ed effettivo su questi problemi se non forse di quello di temendo che mi ha preceduto cioè è quello del rappresentante della prevenzione dei doni che il segretario sa bene quanto io persi ma tutto sommato devo ammettere probabilmente abbiamo ancora qualcosa da imparare da quelle parti ma sconcertato soprattutto al di là delle colpe dei politici che lascio esclusivamente a loro
Dalla posizione di questo sindacato e dell'organismo sindacale RAI
Sconcertato perché mi sembra che come al solito questo sindacato non marcia al passo coi tempi
Sconcertato perché entro breve tempo un anno due anni
Il nostro cielo sarà solcato da satelliti che diffonderanno tutte quante le onde le trasmissioni televisive da tutte le parti del mondo in questa sentito a cercare di andare a combattere ancora con l'arco e le frecce senza guardare un minimo avanti
Perché i problemi in effetti e qui io pongo un problema al mio sindacato e al sindacato dei giornalisti RAI non si possono risolvere semplicemente sostenendo la centralità del sistema radiotelevisivo pubblico non ha senso non ha significato
Questo se mai si fanno i fatti non si va nelle parole come purtroppo molte troppe volte abbiamo fatto attraverso documenti
Di vario genere
La battaglia deve essere d'avanguardia non di retroguardia come fin qui purtroppo l'abbiamo combattute tutte noi rischiamo di fare di Berlusconi tanto per chiamare le cose col loro nome il Galileo Galilei degli anni due mila
è inutile stare a difendere un sistema che importanti
Il problema vero è che la RAI è un'azienda enorme con un potenziale di produzione ed umano incredibile con grandissime capacità professione era al suo interno ma che non viene messo in grado di operare al meglio proprio da questi lacci e lacciuoli che noi vorremmo fossero ridefiniti ulteriormente senza cambiare meccanismo
è il sistema che è sbagliato quando si parla di lottizzazione
Quei famosi incontri alla Camilluccia
In cui si decise la spartizione sperare proprio per trovare gli agganci al pluralismo che la sosta esprimeva sono ormai falliti la legge centotré non ha più bisogno di essere perché è stato il mercato perché è stato l'affollamento dei privati
A determinare una nuova Cine che ha espresso il collega Orazi che altri ci sono venuti ribadire e e cosa fanno
Io chiedo dove soluzioni e delle proposte l'altro sindacato deve essere un organismo che avanza delle proposte serie concrete definite non limitandosi ad accertare per buone le parole dette ci guida Bubbico da Veltroni
E che magari anche gli assenti c'avrebbero ribadito negli stessi identici termini non è colpa nostra siamo disponibili è questa la cosa che mi sfugge quale proposta abbiamo noi
Quale tipo di intervento possiamo suggerire c'è un problema che è serio la sollevato rappresentante della FIEG e cioè la quota pubblicitaria dei giornali che è sempre minore
Signori attenzione perché se no questo sindacato effettivamente rischia di spaccarsi nuove sindacato della carta stampata in un sindacato di colleghi che stanno e lavorano in RAI
E questo è già un vizio di quel sistema vogliamo il consiglio d'amministrazione voglia ecco bisogna alzare il tiro qui ad esempio bisogna chiedere che si riveda il sistema delle reti per evitare la lottizzazione
E allora ad esempio può andare bene un disegno che avvenga avanzato con forza dalla Federazione dalla stampa e che prevede ad esempio l'informazione o la cultura la prima niente lo spettacolo alla seconda l'informazione regionale alla terza in questo modo forse possiamo cercare di evitare la lottizzazione magari la riproporrà ebbero per fasce orarie interregionale delle dieci alla DC telegiornale delle undici al PSI e così via ma questo è un modo per cercare di riuscire a incidere
Ed evitare la lottizzazione selvaggia qui invece ci troviamo assolutamente in presenza di una lamentela generalizzata diffusa senza alcun intervento nel reale
Perché succede
Utilizzati
Ora che prevale la logica del telefilm
In funzione della richiesta pubblicitari ecco bisogna andare a fondo scavare impedire questo tipo di cose e sempre per restare da un punto di vista sindacale che quello che ci interessa bisognerà cominciare andare a mettere dei paletti
In quei network in quelle emittenti locali dove prevale l'abusivismo selvaggio questa un discorso sindacale vero
Non dobbiamo non possiamo limitarci alla retroguardia ripeto i satelliti
Lasceranno completamente emarginato questo nostro dibattito questa nostra discussione non servirà a nulla rivendicare la centralità della RAI se dopodomani dagli Stati Uniti o dalla Germania dalla Francia potranno arrivarci programmi a getto continuo
Non è questo il modo di affrontare le cose
Ed è quello che è preoccupante così come preoccupante il fatto ad esempio che questo sindacato non abbia realizzato una sua importano finalmente che il bicameralismo così come come esiste è superato
Ma mi sembra assolutamente assurdo che non si sia pensato di cominciare a cambiare i rapporti tra le reti a diversificare
Il discorso e quindi sono mi sembra molto più complessi molto più
Importanti di quanto possa apparire in prima battuta la mia unica preoccupazione così come quella di altri colleghi e che il sindacato in effetti faccia dei passi avanti che non sia da e non si adatti effettivamente alla pratica lottizzato Ria di parole ne abbiamo sentite molte di fatti molto pochi e non si adatti soprattutto a combattere borbotta candidata di retroguardia perché il problema è che questo sindacato mi sembra molto sempre più simile a quel Cavaliere che andava combattendo ed era morto
Io ringrazio la cortesia di chi meditata su qui per questo gli organizzatori del convegno non avrei avuto nessun titolo se non l'invito
Scenico sentite non sono qui è titolo soltanto personale detta per motivi di di coscienza professionale
O o come ex consigliere della RAI o cose di questo tipo
Si assume un significato di qualche peso il mio breve brevissimo intervento che poco più che una testimonianza e un appello soprattutto alle forte legislativa le forze politiche
Lo è in quanto io in questo momento faccio il portavoce di una serie di associazioni che sono molto sensibili al tema della sistemazione della disciplina Azione cattolica italiana Iaccarino l'AGESCI
L'Associazione italiana scordata reale televisivi Agliata la Confederazione cooperative italiane
L'Ente dello spettacolo collega democratica IMEI che movimento ecclesiale di impegno culturale
Che ci stanno a fare questo questo questa somma di associazioni in questo contesto non c'è dubbio che le forze politiche e le forze che regolano il sistema sono forti e hanno gli strumenti come è giusto e legittimo che sia e il mio in questo momento non può essere che una testimonianza ripeto è un appello perché siamo qui a rispondere al cortese invito perché la nostra coscienza civile
Che coincide con la nostra coscienza cristiana
Ritiene che la setta del sistema rispetto a qualunque altra questione sul tappeto esistano enormi problemi di carattere economico di carattere nazionale di carattere internazionale se esiste una questione insieme morale e insieme politica
Che incide nella struttura pensare della gente nei comportamenti della gente questa struttura ovvio dico cose ovvie a gente esperta come voi esattamente il sistema radiotelevisivo italiano
Ragion per cui non possiamo non sentire l'urgenza che la gravità del problema per essere esplicita e per venire ancora più direttamente le questioni abbiamo già a suo tempo approvato il documento l'abbiamo sottoscritto in molti abbiamo diffuso l'abbia fatto conoscere quindi non faccio altro che ripetere noiosamente le stesse cose per essere esplicito in particolare in questo torneo queste associazioni che oggi dal monopolio pubblico si passi non a quel sistema misto ampiamente teorizzato
Non ad una costruttiva convivenza del servizio pubblico con un vitale pluralismo privato ma si passi a oligopoli e monopoli privati
Temiamo in concreto che sotto la spinta del nuovo settore privato relativamente nuovo ma nella lunga storia nuovo
Fortemente concentrato e fortemente protetto aiutato in sede politica
Tutto il contenuto dei messaggi televisivi si commercialisti si mercifica i al punto da rappresentare un fattore potente di degrado culturale e morale del nostro popolo
Sono argomenti questi sufficienti per motivare l'appello per motivare la testimonianza non dico cose nuove e chi è informato con ancora ci pare di poter dire che
Questa questione morale e politica la più alta che ci tocca coincide perfettamente con le preoccupazioni che esista una che in sede europea la Commissione esecutiva della gente
Dice con chiarezza ed è pensiero nostro che la libertà di espressione non può essere venduta al miglior offerente
Chi ha orecchie per intendere intenda siamo preoccupati di questa situazione ed è perciò che questo in questo particolare momento qui ci sta fondando una nuova legislazione
E abbiamo Tito ritengo senza costituirci come nobili di pressione senza voler da parte nostra sopraffare comunque ma in una libera competizione culturale e morale
Senta quindi sopraffare assolutamente nessun'altra ideologia della della presidente del convegno che ci ha invitato per concludere si tratta di attuare dal nostro punto di vista e parliamo di più di un mezzo milioni e mezzo di persone quindi in questo senso è significativo il mio intervento non per la mia parola personale
Una nuova resistenza ad ogni sopraffazione disse il mio pubblico o disegno privato
Il servizio pubblico sia posto nelle condizioni e sia efficacemente stimolato a operare come impresa al riparo da eccessive mortificanti interferente del regime dei partiti
Ai privati garantendo una effettiva libertà di iniziativa sia consentito di operare in un pluralismo reale fuori da ogni aggressione oligopoli Ispica
Forte di un eccessivo potere economico per il rispetto della GE grande di italiani attende che si dia risposta positiva a queste esigenze grazie
Grazie professor Pietrobelli l'onorevole Borghesi
Politici
Politici nei confronti dei quali giustamente se sta puntando il dito accusatore
Per questa situazione di carenza ho tenuto fermo la mia posizione
Impedendo il raggiungimento di una intesa comunque
Mi assumo questa responsabilità
Perché ritengo che la materia sia una materia importante
E che non sia consentito comunque in ogni caso raggiungere intese purché sia
Se queste intese non rispondono a un minimo di disegno globale in questo campo
Ora io credo che se c'è un un'osservazione di fondo che può essere fatta senza eccessivi allarmismi poi che conosciamo l'importanza di questa materia dal punto di vista politico è che in questo campo si procede per piccoli colpi
Di aggiustamento
Tesi a prefigurare e a precostituire posizioni
Rinunciando
All'ambizione probabilmente forse non ci sono le condizioni di disegnare un quadro generale che risponda a delle linee di fondo in cui lo non se non tutti una maggioranza del Paese si possono riconoscere credo che questo sia uno dei portati della nostra situazione politica generale del frazionamento tra tante componenti della necessità faticoso di raggiungere intese sempre difficili
Comunque secondo quindi le piccole conquiste rispetto alla capacità che è difficilmente oggettivamente lontana dalla possibilità di essere acquisita di un disegno strategico complessivo
Dico questo perché io ho tenuto fermo sulle posizioni tradizionale per quanto riguarda il tetto
Della RAI
Dall'UPA che secondo me è un osservatore abbastanza neutrale nel senso che se serve sia del settore televisivo pubblico che di quello privato si prevede un incremento del gettito pubblicitario complessivo di circa il venti per cento
In passato si era sempre stabilito questo criterio empirico per cui la RAI dovesse grosso modo mantenere più o meno la stessa questo indirizzo di fondo disponibile ovviamente
A entrare nella nell'ordine delle cifre ma rispettando però a questo criterio di fondo non perché sia affascinato da questo criterio che di per sé dice ben poco perché vorrei capire che cosa c'è dietro a una richiesta di mutamento aumento zero
Del della pubblicità RAI oppure tasso d'inflazione programmato che è già un criterio diverso vorrei capire che cosa c'è dietro
Bene dietro c'è una concezione abbastanza semplice per cui la RAI deve progressivamente Sr sostenuta sempre più dal cannone e sempre meno dalla pubblicità la pubblicità deve essere lasciata al settore televisivo privato
Mento fuori mercato con l'accentuazione probabile secondo me
Della dipendenza dal potere e politico e comunque dal e un'accentuazione della dei processi di burocratizzazione Interna e progressivamente il diminuzione di indici d'ascolto e quindi messa in un angolo della RAI
Rispetto a un sistema che nei fatti sarà sempre più regolato da norme di tipo privatistico quindi un sistema libero con la pubblicità lasciata a chi di dovere e la RAI confinata sempre più con il canone in un angolo
Ora se questo è il disegno complessivo e se in materia di tetto pubblicitario si prefigura qualcosa di questo genere un assetto di questo genere credo che sia doveroso tenere ferma su alcune posizioni
è per questo motivo che non ho nessuna distante c'è comunque una soluzione in materia di tetto
E di indice corretto invece l'affollamento l'indice l'affollamento secondo me introdotto nel decreto Berlusconi bis in Commissione con un emendamento all'ultimo minuto
Risponde a quella stessa logica dei del passo dopo passo
Poiché io ritengo che il cosiddetto invece l'affollamento ha un senso se posto nell'interesse generale
L'indice di affollamento ritengo che debba essere posto
Sia per il pubblico che per il privato a tutela degli inserzionisti e a tutela dei telespettatori ingenua o comunque dell'interesse generale ma usare l'invece l'affollamento strumentalmente
Come motivo di intervento ulteriore rispetto al petto ecco mi sembra che anche sfrontate debba essere affrontata con un'ottica complessiva che è l'ottica di chi si pone dal punto di vista dell'utente
E che ritiene che l'intero sistema radiotelevisivo pubblico e privato abbia di per sé una valenza pubblica
Per cui è necessario introdurre una serie di norme che siano uguali per l'intero sistema nell'ambito poi del quale sistema introdurre e prevedeva situazioni particolari per il servizio pubblico e situazioni diverse
Per l'emittenza privata ma senza questo quadro generale credo che sia difficile andare verso un assetto che sia soddisfacente non credo cioè che anche nel disegno di legge Gava sia soddisfacente il fatto di prefigura due mondi distinti appunto di un sistema che risponda a norme
Di interesse generale
Credo cioè in sostanza che se oggi noi conduciamo alcune battaglie
Che apparentemente sono battaglie come dire di parte
Nel senso che torniamo ferma su alcune posizione almeno questa è la mia ambizione io ritengo che queste prese di posizione abbiano l'ambizione e la volontà di rispondere comunque di tenere fermo poi che il l'interesse in gioco è molto alto e si tratta di tenero ferme alcune posizione per potere prefigurare un assetto soddisfacente in materia di pubblicità
La semplificazione a cui oggi anche attraverso la stampa ed è inutile qualificazione del dato qualche volta è sorprendente
Io con una battuta dico che in Parlamento dobbiamo stare attenti a non commettere a non essere passibili di interessi privati in atti parlamentari
Nel senso che in nella situazione di oggi ogni miliardo tolto alla RAI
Prevalente direi che è quasi totalmente va a una persona che ha un nome e cognome non è che questo miliardo tolto alla RAI si liberi a favore di un braccio di soggetti in determinati trattandosi di pubblicità a livello nazionale quindi non va
Alle televisioni locali e non va né i fatti non va nemmeno la carta stampata poiché esiste una rigidità tra i mezzi per cui il passaggio dall'per ed è un problema grosso che attiene
Alla libertà di stampa attiva libertà di informazione alla necessità di tutelare in tolti pubblicitari della stampa però va necessariamente affrontato in termini di fare cioè in termini di rapporto fra i mezzi tra i diversi mezzi ed è qui che effettivamente anche qui è carente il progetto che finora abbiamo elaborato in cui dovrà essere inutilmente fatto dei dovranno essere fatti dei passi avanti però direi che non è giusto in questa fase presentare la resistenza in materia di tetti RAI in materia cioè di contenimento del tetto RAI come un attentato libertà di stampo poiché il problema in concreto si pone in termini molto diverso ora io ho voluto semplicemente spiegato assumendomi le responsabilità
Di essere accusato impallinato come colui il quale impedisce comunque il raggiungimento di una soluzione che da tutti auspicata credo però che la materia come dicevo all'inizio si è una materia talmente importante che è meglio
Essere accusati di provocare ritardi di non cedere rispetto anche a richieste che vengono avanti un po'a furor di popolo fordista Ampa piuttosto che cedere per poi doversi
Pentire lamentare ciò che è stato fatto vi ringrazio
Grazie onorevole Bondi ora sono iscritti a parlare i colleghi Cursi mafia Giulietti
Sarebbe nostra intenzione concludere questa mafia Giulietti hanno la parola se ci sono altre che vogliono contribuire al dibattito possono prescrivesse
Non volevo prendere la parola solo per una breve testimonianza
Nel senso di io sono convinto che in una riunione come questa sia necessario ascoltare anche la voce di chi in Rai lavora
Anche in funzioni dirigenti nel campo giornalistico
Nel senso che noi dobbiamo essere grati caro carrettini ancora una volta alla sindacato nostro
Ma in questo caso io allargherei
Ai sindacati
Ai dirigenti RAI assai grave e preoccupante
Un terreno di incontro
Tra posizioni è forse diverso
Che poi a questo incontro
Siano assenti alcune forze
è questo problema che ci deve ulteriormente preoccupare
Perché è il segno di qualche cosa di grave
Che sta avvenendo nel tessuto generale del sistema informativo in Italia e in questo caso io ho ascoltato con interesse tutte le questioni
Anche i problemi accorati posti dalla Federazione degli editori che ha scelto anche essa intelligentemente questo terreno di incontro per i mi preoccupa
Perché dimostra che forse c'è siamo arrivati a un punto tale che si pensa non necessario più discutere apertamente
Confrontarsi o scontrarsi apertamente
Ma si preferisce
Una politica che per il sistema informativo può diventare di una gravità i Cizico Nale
Io l'altro giorno ho letto con interesse l'articolo del collega Cavallari su Repubblica
Spero che abbiate fatto in molti
E quel grido di allarme
è era qualcosa che andava ben al di là delle questioni che riguardano la cultura vasta di quello che sta avvenendo nel sistema dell'informazione e delle comunicazioni
E allora il mi preoccupo
Per esempio che in una sede come questa lo abbiamo sentito
Davvero alcune questioni porsi con una chiarezza estrema come quella come come come è stato posto nella relazione introduttiva che io concorrono quale concordo totalmente
E poi sentire
Da parte anche di colleghi d'un collega giornalista come carrettini prezzi
Qualche cosa di stonato
Ma non è problema di studi che ha Bettini di studi ne abbiamo fatti e anche molti su tutte forse quello di aver forse studiato troppo mentre altri operavano
Ma non è certo la nostra non conoscenza di che cosa significa il satellite sul quale abbiamo fatto dei seminari delle discussioni
Non certo per esempio il problema della riorganizzazione della RAI
Dove proprio recentemente di un convegno di un importante partito
Si è discusso a lungo proprio di quelle questioni che a Bettini quella della divisione in reti testate
Dei più canali di specializzare un canale rispetto all'altro sono state proposte si è fatto un libro c'è un libro interessantissimo che forse sarebbe bene conoscere
Su tutti questi problemi e ma qui il raccordo per esempio in quello che ha chiesto Veltroni che il nuovo consiglio di amministrazioni
Faccio un punto al momento quando sarà finalmente nominato per vedere che cosa in questi dieci anni è cambiata e come dobbiamo attrezzare questa azienda in questo clamorosi sommovimenti che ci sono stati ma il problema come giornalisti in questo senso è un altro è quello di aver la coscienza che noi stiamo vivendo un momento che può essere decisivo ma non per le sorti della radiotelevisione pubblica
Per il sistema delle comunicazioni in generale
E qui su queste su queste questioni io speravo di ascoltare altri colleghi giornalisti
E perché le cose stanno andando in questo senso
Nel gruppo dirigente della Federazione della stampa esso che il nostro sindacato saprà affrontare anche questa fase
Così complessa e così e così delicato però è chiaro che lo sforzo non può essere delegato a uno due tre e cinque dirigenti del sindacato ma è questione che deve interessare il giornalismo italiano
Io fra le assenze che vedo qui non vedo soltanto quella
Di alcune
Forze politiche anche molto interessante nell'attuale
Vicenda o faccenda forse il termine più esatto della RAI
E vedo anche assenze
Del giornalismo anche della casa devono uscire in questo momento devono dire la loro io ringrazio in questo senso Cavallari
Di aver posto di aver posto su Repubblica il problema devono uscire e devono capire che c'è una svolta c'è una svolta in corso assai delicata sei seria
Tanti anni fa parlammo di un momento di necessaria insubordinazione del giornalismo italiano se voleva salvare la sua autonomia e la sua professionalità
Io non so oggi quali saranno le forme di azione di lotta che noi dovremmo intraprendere ma è certo che questa questione richiede una risposta forte della Federazione della stampa
E in questo senso e concludo secondo me il patto di sindacato CGIL CISL UIL dirigenti sindacato dei dirigenti e RAI coordinamento dei giornalisti RAI beh è un fatto importante perché dimostra che forse la comprensione del problema particolare
Che ci investe in questo momento che è quello della RAI ci dà la forza però per affrontare la questione più generale perché con lo stesso spirito Buttitta che noi dobbiamo io credo ne sono convinto
E dove lo ascolteremo anche la conclusione del segretario nazionale stampa ma è con questo spirito che dobbiamo muoverci per affrontare la questione più generale dell'informazione grazie
è iscritto a parlare il collega Empedocle mafia
Curzi segnalato delle assenze per parte nostra dobbiamo confermare
A tutti i responsabili dei partiti del settore informazione radio televisione
Dobbiamo dire che sia assenze ci sono sono dovute esclusivamente a scelte degli assenteisti del due mila
Io mentre
Ascoltavo
Soprattutto l'intervento dei politici
A metà di questo nostro incontro facevo una riflessione apparentemente lontana dal nostro tema
E mi chiedevo per quale motivo in queste settimane
Un tentativo di eccezionale gravità che si sta operando negli Stati Uniti voce del sole la più grossa della più potente Corporation che operi nel sistema complessivo televisivo radio televisivo americano come la CBS
Per procedere
Abbia avuto bisogno che il referente politico del signor Turner chiaro e dichiarato il Presidente degli Stati Uniti e il Partito repubblicano
Dichiarassero ufficialmente la non proponibilità in termini politici dell'operazione in pratica dicesse no noi stiamo fuori
Per consentire che il signor Turner propri questo tentativo di acquisto della più grande catena privata radiotelevisiva americana
E mi chiedevo questa la riflessione che mi portava al dibattito che stiamo svolgendo
Per quale motivo invece televisivo italiano e quello americano ma il tentativo di costruire il grande monopolio privato altro non è che introdurre nella società e nel mercato radiotelevisivo un'entità nuova che abbia la capacità di sottrarre audience finanziamenti opportunità imprenditoriali e professionali al servizio pubblico
Perché questo tentativo per andare in porto abbia bisogno e fino in fondo di solidarietà
Così tanto dichiarate anche se non ufficiali da entrare ufficialmente all'interno di una trattativa che coinvolga addirittura le forze che governano il Paese
Io voglio dire molto brevemente
Che forse di nessuna grata radiotelevisivo
Che per nessuna situazione si sono precisate così tante opzioni anche molto diverso e
Come è avvenuto per il sistema radiotelevisivo
E io che pure sono completamente d'accordo con il taglio lo schema l'impostazione i termini
Della Renault della relazione introduttiva di Lucio razzi
Mi chiedo per quale motivo anche gran parte degli interventi politici che ci sono stati questa mattina
Hanno evitato di porre brutalmente il problema qual è e quale io voglio porre
Nella mia completa autonomia di operatore della RAI quinti di iscritto d'ufficio al partito della RAI forse iscritto
Per altri versi ad altro partito in questo momento nel Paese eterno della commissione parlamentare grazie a chi tiene duro grazie cerca di andare più sul morbido si mantengono sì fare dono alcune posizioni
Il problema è che oggi lo snodo politico che si cerca di realizzare sulla RAI uno snodo che vede due alternative
Da una parte la possibilità di impiantare sul regole certe su comportamenti corretti un sistema misto
Dall'altra parte la possibilità di ribaltare
Gli ultimi trent'anni della vicenda radiotelevisiva italiana sul versante privato
Avendo cioè sul versante privato un soggetto operativo che operi con le stesse pretese egemoniche con le quali per un lungo tempo sino a vinta da almeno dieci anni faccio il sindaco va il Parlamento che alla fine e il garante dello scioglimento di questo noto è ben più preoccupante delle Paroli conto delle parole confortanti responsabili che ha detto poco poco fa l'onorevole Borghesi
Perché qui se siamo ancora a un punto in cui lo stallo delle in fondo difendere la situazione esistente perché non è in grado di arrivare a degli sbocchi
Evidentemente ci troviamo in una posizione in cui questo sistema politico come aggregato su queste maggioranze su queste posizioni non può sciogliere questo nodo e però noi sentiamo dall'altra parte tutti compresi politici sicuramente tutti gli operatori gli operatori dell'informazione pubblica io vorrei introdurre qui un elemento anche gli operatori orari poco numerosi ma responsabili di quei colleghi che in condizioni disastrose operano nel campo dell'informazione all'interno del settore privato
Allora dico se da da parte di tutti viene l'appello alla improrogabilità di una situazione e se da parte di questi equilibri politici viene una così se volete anche onesta io vorrei dire anche un po'patetica missione di impossibilità a sciogliere il nodo beh allora vuol dire che evidentemente vanno cambiate le regole politiche di questo gioco
Di tanto in tanto è stato fatto balenare da questa o da quella forza politica
L'unica non scorciatoia ma l'unica via maestra attraverso la quale a mio parere si può arrivare a sciogliere questo nodo politico
Che è quello di considerare la RAI come una grande questione nazionale ormai vengono definite alla Cossiga voglio dire che ci sono degli dei momenti nella scelta della vita del Paese che coinvolgono degli interessi che non è assolutamente possibile aggregare secondo gli interessi di questa o di quella maggioranza secondo gli interessi di questa o di quell'opposizione
Allora io mi chiedo quale forza politica tra le presenti è tra le assenti avuto in presenza di questa situazione così strozzata il coraggio di porre apertamente il problema della RAI come questione istituzionale quindi Tella considerazione nelle sedi parlamentari del problema RAI come questione istituzionale
Mi si dirà e ve lo dico io per primo con un po'di sorpresa ma piacevolmente sorpreso che nelle ultime settimane le ultime settimane prevenuto questo tentativo di inserire il discorso
Stranamente venuto
Dopo che si è raggiunto un accordo sulla riforma della riforma
Che stravolge in fondo l'unico punto sul quale era possibile far leva per cambiare anche la situazione del servizio radiotelevisivo
Ed era quello cioè di impegnare globalmente l'azienda pubblica in un'operazione di confronto ordinato secondo regole determinate col settore privato perché io così è possibile che mi sbagli Maio così leggo questa anomala suddivisione nuova dei poteri che c'è stata tra il nuovo consiglio d'amministrazione
E il nuovo direttore generali o piccole che si voglia da un lato dire voliamo un servizio radiotelevisivo un sistema misto all'interno del quale riconosciamo centralità al servizio pubblico
E dall'altro lato si pongano le premesse attraverso questa per intenderci riforma della riforma con le quali sia un organo politico istituzionale come quello del consiglio d'amministrazione
Che di fatto non ha alcun potere di impulso rispetto alla vita dell'azienda ma nel quale pure si formano le volontà collettive
Che recepiscono la domanda del paese e dall'altro lato sia una direzione generale che si finge
Cari amici e colleghi si finge di essere in grado di recepire tutte le domande che provengono dall'interno terrazzi
E quando dico si finge lo dico con un grande senso di rispetto e di responsabilità
Di cento la direzione generale della RAI abbia la capacità di tenere duro sull'osso della questione Bersani della presenza del servizio pubblico
Però ritengo e sino a quando gli sbocchi politici sui quali tra un attimo tornerò non mi dimostreranno il contrario di tutto ritengo che questo sia unicamente un atteggiamento tattico
Giustificato dallo scempio che alcune forze storiche che pure hanno in positivo la responsabilità di aver liberalizzato il sistema dell'informazione pubblica stanno compiendo in queste settimane in questi giorni e in queste
Allora il fatto nuovo io credo che possa venire a questo punto sutura terza
Il versante politico e il versante Sindar
Sul versante politico è tempo che chi crede alla necessità di dare regole certe liberare questo problema come un problema istituzionale
Il che vuol dire andare a viso scoperto a uno scontro duro che non può essere barattato
Non dico col sindaco del piccolo paese di cui parlava al pubblico ma nemmeno con i sindaci delle grandi città italiane perché sono due questioni istituzionalmente dite
Perché non è possibile che nessuno di noi accetti che la RAI diventa terra di contabili divenga terra di compromesso rispetto a situazioni completamente diverse come possono essere per esempio gli equilibri politici locali
E questo lo dico non rispetto alla domanda che oggi emerge sui poteri politici locali ma lo dico come impianto di ragionamento lo dico per tutte le realtà lo dico perché se non c'è questo sforzo di venire allo scoperto di Roncalli sia una situazione di stallo non usciremo mai in una situazione qui son d'accordo con Bori con Veltroni e con gli altri
Nella quale non è vero che giorno per giorno la situazione resti indifferente giorno per giorno come in tutte le riserva
Le situazioni non regolate sì deprimono a favore di chi è legato ha delle regole e depongono evolvono in maniera positiva per chi non ha alcuna regola
Per andare
Il discorso delle potenzialità tecnologiche e chiudo subito
Ma è un discorso che ho sperato di non sentire più
Perché i satelliti le possibilità di prendere tutti i programmi che vogliamo di acquistare ricomincia di Jhansi
Non è che la tecnologia come dire
Anche un plusvalore finanziario per cui chi e in che modo arrivare ai protagonisti di queste sette tecnologia allora vorrei veramente che venisse sgombrato il campo dal discorso fintamente di modernizzazione
Dicevo due punti per sbloccare la situazione è quello politico è quello sindacale e qui chiudo
Inutile dire quanto necessaria forse questa iniziativa che è stata presa dalla Federazione della stampa e che opportunamente ha avuto l'adesione dell'organismo
Rappresentativo unitariamente non importa importa che le volontà politiche si siano incontrate e si siano espresse in questa in questa riunione ma mi chiedo basta questo
è possibile finito questo incontro delegare di nuovo con sistema politico che secondo le regole che finora lo hanno impacciato ha chiaramente denunziato l'incapacità sul quale la questione fosse bloccata fosse quello della presidenza
Poi il se consentite il ridicolo di una situazione di questo genere stato sentito forse anche per chi lo proponeva e allora si è spostato il punto di resistenza su una questione indubbiamente più seria quale quella della ripartizione dei fondi pubblicitarie allora dico
La Federazione della stampa io credo non possa fare soltanto il notaio dell'ospite garbato
Di questa situazione
Ma che abbia l'obbligo assieme all'organismo dei
Iniziative nuove e io non penso necessariamente a forme di sciopero forme di lotta tradizionale ma poi in grado di dimostrare quali sono gli interessi in gioco con nomi cognomi e sigle politiche a tutto il Paese
Perché se vogliamo che la RAI
E che il servizio dell'informazione esca dallo stallo attraverso un salto di qualità politica dobbiamo avere il coraggio anche di andare contro le parti alle quali pure siamo legati storicamente e politicamente sapendo che ciascuno in partiti democratici e in un sistema democratico ha il dovere di alzare la voce di operare come crede giusto e opportuno sapendo che se i momenti duri passano e se le soluzioni vanno nel senso non dei piccoli interessi di quel momento ma dei grandi disegni strategici
La riconoscenza di tutti i verrà data dopo che l'operazione sarà compiuta grazie
Quindi ha chiesto la parola Sandro per Dublino segretario aggiunto del sindacato informa se io cercherò di essere rapidissimo vedendo i primi segni dal crollo per fame per stanchezza quindi sarò schematico e me ne scuso in in anticipo devo dire che sono molto contento perché la relazione che ha fatto razzia gli interventi del gli altri rappresentanti di questo largo schieramento sindacale perché questa è anche una riunione sindacale fatta per porre paletti e picchetti alle forze politiche in vista delle prossime riunioni è certamente giusto che si parli il generale del sistema della regolamentazione che emergano questa indicazione ma la riunione di oggi nasce anche dall'esigenza di porre per la riunione del trenta luglio alcuni sbarramenti precisi questo diceva documento dalla Federazione nazionale della stampa questo hanno detto CGIL CISL UIL
Questo ha detto l'avrà su questo io registrato mandato sul quale sono state del quale sono state indicate alcune linee quindi ad un piano di ristrutturazione risanamento aziendale
Non ci saranno centocinquanta nomine abbinati alla nomina del consiglio cioè non avremo tutto assieme scusate ma tanto per andare al concreto perché è giusto parlare la regolamentazione del sistema
Ma se poi stamane in una battaglia che di occupazione di dominio nello stesso tempo laddove la riflessione teorica che indicava il professor per rubargli se lo sbaglio però belli prima che mi trova d'accordo mi pare che abbia molto meno spazio dalla battaglia per il dominio sul sistema ed è allora un movimento sindacale deve giudicare i fatti e deve giudicare quello che accadrà nei prossimi dieci giorni
E su questo non potrà dare sconti a nessuno
Bene che ci sia una larga convergenza sulle parole di Orazi se questa larga convergenza non sarà seguita da comportamenti conseguenti credo che il movimento sindacale un movimento sindacale serio un soggetto continua ad usare come il dentifricio slogan come innovazione tecnologica modernità Guerre stellari e a praticare una politica che è fatta invece di feudalesimo di Valvassori di scelta dei propri servi a tutti i livelli sempre per essere poco fine ma per essere però molto chiaro perché la situazione che c'è oggi in RAI
E su questo l'abbiamo e guardarci in faccia fino dico senza nasconderci dietro un dito
è quello che è l'ultimo capo servizio di Potenza è oggetto di un grande dibattito politico che coinvolge le segreterie regionali dei partiti l'intreccio tra politica e azienda e ai livelli più bassi
Allora noi non possiamo continuare a teorizzare un sistema fatto di modernità e di innovazione è una pratica che invece vecchia vecchissima superata allora questo gioco della duplice verità il movimento sindacale deve fare il suo mestiere per scovarlo qualora dovesse verificarsi nei prossimi giorni
Questo per una per l'azienda questo sbagliato poi cercano di spiegare il perché questo movimento sindacale sta cercando di porre un'altra questione negli ultimi rinnovi dei contratti non solo il sindacato orari ma CGIL CISL UIL ma anche l'elaborazione della Dry ha posto l'azienda questioni precise
I palinsesti l'innovazione tecnologica in che modo il sindacato questo sindacato accetta e pone oggi ai partiti all'azienda una logica d'impresa si è capovolta la questione questi sindacati non chiedono più la protezione per pezzi d'azienda
Negli ultimi contratti abbiamo posto questioni caro diritti di informazione preventiva
La possibilità di intervenire nel modo in cui si forma il palinsesto
Una discussione costante sull'introduzione delle nuove tecnologie perché questa cosa sta introdurrà nuove tecnologie significa modificare i modelli produttivi modificare il modo di lavorare modificare l'assetto dell'azienda poter provvedere anche a tagli di rami secchi sindacato disposto discussi costruiscono i professionisti modi in cui si costruiscono di operatori
Su questo la chiusura è stata secca secca dentro l'azienda è fuori dall'azienda
E su questo ma dopo credo che poi riprenderà anche borse questo concetto
Allora dobbiamo essere molto chiari questa la prima questione la seconda entità RAI non piangono però la RAI e in questo stato senza direzione del personale vanno già detto ma è bene ti saltano in testa
L'ultimo calzaturificio della zona di Varese un anno prima provvede a sostituire la direzione del personale qui non c'è
Ci sono decine di posizioni chiare scoperte
Si fa un piano triennale lodevole per molti aspetti nel quale però si dice giustamente non sappiamo quale sarà l'assetto del sistema si si continua a funzionare in questo modo io non so perciò partito RAI un partito anti RAI
So solo però che certamente questa situazione molto difficile poter andare avanti
E allora si parla tanto di impresa cui vengo alla forbice di prima ma nelle scuole professionali che oggi mancano crea le condizioni per costruire un'azienda competitiva sul mercato Berlusconi non si batte con gli slogan
Berlusconi non lo si batte invocando un decreto a sostegno della RAI lo stipate facciano della RAI un'azienda competitiva libera da quei vincoli feudali che oggi impediscono di scegliere qualsiasi dirigente non in ragione della sua professionalità salvo lodevoli eccezioni
Ma in ragione di un organigramma che stringe tutto fino all'ultimo redattore dell'ultima sede regionale allora se questo intreccio resta noi qui ci pigliamo in giro
E prova ne è che le forze politica devo dire anche il trenta luglio quando a Milano il Consiglio se nomineranno se questo Consiglio un'autonomia per andare a sciogliere questi nodi a sciogliere questi intrecci se ha la forza per poter intervenire
Vendo la questione che voglio farmi capire la questione delle assunzioni
Siamo tutti d'accordo quando si ragiona in termini culturali che ora è tempo di finirla con questo molti fuori motivo non lo si sa politicamente inaffidabili non è un giudizio impresa non c'entra nulla
Allora non è vero che si può fare un'impresa allo progettava a carte scoperte
Si è fatto la battaglia sui concorsi rapaci praticanti questa questione ha posto il sindacato è bene ordinanze anche su questo molto chiaro
C'è stata molta più disponibilità a trattare la parte economica che non a trattare un piano di risanamento aziendale che assicurasse a questa azienda i migliori professionisti esistenti sul mercato
Sono in grado le forze politiche il prossimo consiglio di dare un mandato secco nell'indicazione delle linee di fondo che si vada subito a far saltare questo nodo
Sono d'accordo con chi poneva una questione morale ma sono in grado di darci la risposta io completano Embassy elementari questo non costa una lira non costa una lira modificare i criteri di assunzione
Vuol dire andare verso l'impresa modificare l'azienda fa un passo in avanti i sindacati fanno si ragiona in termini alati in termini molto alti siam tutti d'accordo l'azienda forte culturale impegnata un'azienda lanciata sul mercato sì certo però ci vogliono tre anni per decide chi fa capo servizio potenze allora quotidiano a prenderci in giro io
Ho terminato credo che ci sia un'occasione storica per le forze politiche di dimostrare se il problema RAI è un problema di dominio
Cioè se il problema è come ci vediamo il sistema delle comunicazioni in che modo lo spartiacque in che modo andiamo a una situazione di dominio di occupazione o se crediamo come a mio giudizio c'è una riflessione in tutte le aree politiche guai all'integralismo
Perché io ho visto c'è un movimento profondo nell'aria cattolica in questa direzione ma scritto cose interessanti anche perché non li nell'area socialista su queste questioni come c'è stato un convegno comunista ad ottobre nessuno può gestire da solo questo patrimonio guai se carissime questo tipo di logica
C'è da parte di tutti una riflessione operatori forti quindi un sistema che in qualche modo rispetti che abbia anche una funzione di servizio queste interesse non di un partito di un movimento ha interesse comune io credo che sia un'occasione storica
Daranno una risposta in questo senso di ritiro delle truppe militari e di costruzione di un'azienda che in qualche modo ci consenta di rappresentare la società non solo del forse perché la società e come essa si muove oppure andremo nella vecchia direzione
Allora io credo che sta dobbiamo aspettare dieci quindici giorni verificare in che direzione si andrà Gianni domani e dopodomani ritrovarsi tutte le forze sindacali valutare da riunione di oggi stabilire un calendario anche nelle forme in cui indicava Mattia ma guai se noi dessimo tregua in questa fase alle forze politiche dei militari un'intervista a Repubblica l'altro giorno diceva dovremo farne nomine anche all'erario alla vi auguro di non doverci vergognare tutti assicurano dopo ma a pensarci possibilmente il giorno prima
Ridurli segretario aggiunto del sindacato spettacolo informazione della CGIL
Ma io sono un po'un veterano di questi dibattiti e Rossi
Se non ci sono sono un po'un veterano di questi dibattiti in questa sede come come dice il Pubblico pubblico gloriosa della Federazione della stampa e dei consumi sconcertato dal fatto
Che alcune delle cose che sono state dette dei dirigenti di partito le hanno dette anche dieci anni fa
Le hanno dette dieci anni fa cinque anni quattro anni
So che c'è una dissentito
Ma diciamo pazienti
E credo che sia stata utile questa iniziativa si è però riusciamo a capire dove su quali sono gli sbocchi e vogliamo
Allora non possiamo però girare intorno all'osso senza affrontarlo questo io per esempio sono più d'accordo con pubblico che con Veltroni
Quando ha fatto la similitudine
Fra i sindaci e presidente della RAI
Perché è così forse pubblico ha avuto un lapsus freudiano ma è così
Quattro giunte cinque sindaci valgono un consiglio d'amministrazione fatto in un certo modo e va ad un'azienda
Questa è la partita che si sta
E come Telecom come tale questione istituzionale è questione istituzionale il complesso della comunicazione di massa del nostro Paese
Allora queste no
Possiamo uscirne con un attacco indiscriminato alle forze politiche
Possiamo anche indicare nome cognome non non credo che in questa sede e questo tipo di questi tipi di sindacati che sono seduti attorno al tavolo non hanno problemi nell'indicare nome e cognome
Allora si
Grazie provenienti istituzionale una cultura e una politica comunicazione di noi facciamo una proposta così come la facemmo quando abbiamo elaborato una
Perché se questo Paese come
è un paese di trasformazione dove esistono
Gente ceti emergenti
Allora le forze politiche il coraggio delle quali sono i veri nodi della
E se su quae
Non è una legge cita ma una griglia che indichi quale tipo di sistema vogliamo dare alla nostra come lo indichiamo quattro prove i quattro nuovi re che sono l'utilizzo delle risorse perché la pubblicità
Delle grandi risorse economiche di cui
La seconda questione
Riguarda la legislazione più in modo nuovo
E la riguardano
E la riguarda nel
Se vogliamo costruire
Un sistema misto nel
E la riguarda perché ciò che sta avvenendo nel mondo del i dati di dice Sortino
Francamente alcune cose non quadrano
Perché alcuni signori che sono in cui i dati dell'emittenza privata sono anche nei dati della carta stampata perché oggi il mondo della comunicazione del nostro Paese se lo dividono quattro cinque grandi gruppi finanziari
Vogliamo affrontarla
E quindi andare a vedere quali sono le norme antitrust
La terza questione e quella delle tecnologie qualche Paese prese sul punto e basta
Questa storia che siccome nell'ente decideranno migliore di messaggeri beniamino di casa ma son tutte balle
Perché ci sono presenti alcune Paesi europei i quali hanno diritto ma col cavo ci creiamo un nostro sistema di protezione non di protezionismo
Ma di protezione dei valori della cultura della storia nazionale proprio per metterla a confronto il sistema di carta stampata e riguarda aziende il Complesso del nostro Paese dai Comuni alle Regioni alle Province
Vogliamo dire chi deterrà
Il potere democratico
Delle tecnologie e cioè Menardi in queste cose che girano per le
Chi dirigerà
Sarà affidato lo spontaneismo del mercato
Dove il mercato non esiste più e siamo diventati noi difensori del
Oppure ci sarà qualcosa non l'abbiamo indicato fosse e abbiamo detto deve essere la RAI
E deve essere la RAI intesa non come azienda ma come il servizio pubblico che ha il compito di Tione e quella di far passare in questo settore della comunicazione di massa il nostro Paese da un paese in cui si assiste le aziende quindi si assiste anche alla RAI
Farlo passare in un paese in cui si danno incentivi e spinte alla produzione
Perché guardate siamo proprio lo strano Paese perché si comincia a perdere occupazione anche nel campo dell'emittenza privata
Perché aumenta la massa
Degli acquisti
E diminuisce con una perdita anche secca di professionalità dei lavoratori dell'emittenza più per i quali non siamo riusciti finalmente fare anche un contratto di lavoro che è anche un segno di democrazia di questo Paese
Noi riteniamo che queste sono le quattro grandi questioni su cui si deve costruire la griglia il sistema della comunicazione di massa del nostro Paese
Se sono queste sue sono alte si definiscono i paletti su queste questioni
E devono essere dati dei segnali di buona volontà
Perché se se non se non si nomina il consiglio di amministrazione della RAI vuol dire che queste qui se non si vogliono
Non è perché l'azienda no
Vuol dire che questo Paese si consente che un'azienda pubblica con denaro pubblico da due anni e mezzo non sia governata
E allora non si può parlare più in generale della politica dei piccoli passi di contrapporre quella dei candidati
Qui c'è un piccolo passo da fare facciamo
Non ci sono predestinati delle presidenze non lo so se do nessun giù un giurista un giornalista mozione Pa ci son tanti nomi che il CIPE
Vogliamo fare una scelta di professione di professionalità vera
Metterli discussioni anche pubblicamente
Nelle democrazie quelle accuse di nomi da fare si facciano pubblicamente le facciamo le forze politiche abbiano il coraggio di farle e non farle circolare sui giornali e anche questo un modo e un segno per se vogliamo indicare Conte dirigere come sviluppare una cultura della comunicazione di Max lo dobbiamo proseguire le iniziative e se vogliamo che si affronti veramente questo nuovo io non dico che dobbiamo ricostruire quello schieramento riformatore del porto al mutamento della RAI
Ma dobbiamo presente cominciare a porci
Secondo me sbagliata questa cosa se conta di più
Qual è il potere del direttore della RAI se conta di più se monocolore se non è il giovane come lavora
Collegialmente quali indirizzi riesce a dare il consiglio di amministrazione quale rapporto stabilisce il Consiglio nella definizione dell'assetto dell'azienda è un fatto che riguarda sette persone il monocolore o è un grande fatto della vita politica e culturale del nostro Paese
Di come si definisce questa azienda perché è centrale
La RAI se l'azienda
Ha una sua sette una sua definizione altrimenti non sarà centrale
E vogliamo richiamare allora prendere una prima iniziativa tentare di mettere attorno a un tavolo assieme al nuovo le Regioni i Comuni le Province e le istituzioni
E che questo è problema istituzionale e allora deve avere questa dimensione forse anche noi
Come tale questione istituzionale è questione istituzionale il complesso della comunicazione di massa del nostro Paese
Allora queste norme
Possiamo uscirne con un attacco indiscriminato alle forze politiche
Possiamo anche indicare nome cognome non non credo che in questa sede e questo tipo questi tipi di sindacati che sono seduti attorno al tavolo non hanno problemi nell'indicare nome e cognome
è stato sistema
Allora sì
Essi prove istituzionale una cultura e una politica
La comunicazione di massa noi facciamo una proposta così come la facemmo quando abbiamo elaborato una legge creditori alle forze
Perché se questo Paese come ebbe
è un paese di trasformazione dove esistono
Sette ceti emergenti
Allora le forze politiche devono avere il coraggio non e vedere quali sono i veri nodi della comuni e se su questi è possibile definire non è una legge cita ma una griglia che indichi quale tipo di sistema vogliamo dalla nostra comunicazione lo indichiamo quattro probe i quattro nuovi re che sono l'utilizzo delle risorse perché la pubblicità è diventata una delle grandi risorse economiche di quest'
La seconda questione
Riguarda la legislazione antitrust
In modo nuovo
E la riguarda nel settore radiotelevisivo e da riguarda nel settore della carta se vogliamo costruire darvi un sistema visto
E la riguarda perché ciò che sta avvenendo nel mondo della i dati che dice Sortino
Francamente alcune cose non quadrano perché alcuni signori che sono in cui i dati dell'emittenza privata sono anche nei dati della carta stampata perché oggi il mondo della comunicazione del nostro Paese se lo dividono quattro cinque grandi gruppi finanziari
Questo voglio affrontarlo
E quindi andare a vedere quali sono le norme antitrust
La terza questione è quella delle tecnologie qualche Paese prese sul punto e basta no questa storia che siccome Velletri decideranno migliore di messaggeri beniamino di casa ma son tutte balle
Perché ci sono presenti alcune Paesi europei ai quali hanno diritto ma col cavo ci creiamo un nostro sistema di protezione non di protezionismo
Ma di protezione dei valori della cultura della storia nazionale proprio permette la confronta il sistema di carta stampata e riguarda aziende il Complesso del nostro Paese dai Comuni alle Regioni alle Province
Vogliamo dire chi deterrà
Il potere democratico
Delle tecnologie
E cioè nella in queste cose che girano per le
Chi dirigeva
Sarà affidato lo spontaneismo del mercato
Dove il mercato non esiste più e siamo diventati noi difensori del mercato
Oppure ci sarà qualcosa non l'abbiamo indicato così presente e abbiamo detto deve essere la Rai
E deve essere la RAI intesa non come azienda ma come il servizio pubblico che ha il compito di azione e quella di far passare in questo settore della comunicazione di massa il nostro Paese da un paese in cui si assiste le aziende quindi si assiste anche alla RAI
Farlo passare in un paese in cui si danno incentivi e spinte alla produzione
Perché guardate siamo troppo uno strano Paese perché si comincia a perdere occupazione nel anche nel campo dell'emittenza privata
Perché aumenta la massa
Degli acquisti
E diminuisce produzione con una perdita anche secca di professionalità dei lavoratori dell'emittenza privata per i quali non siamo riusciti finalmente a fare anche un contratto di lavoro che è anche un segno di democrazia di questo Paese
Noi riteniamo che queste sono le quattro grandi questioni su cui si deve costruire la griglia il sistema della comunicazione di massa del nostro Paese se sono queste se sono alte si definiscono i paletti su queste questioni e devono esser dare dei segnali di buona volontà
Perché se se non se non si nomina il consiglio di amministrazione della RAI vuol dire che queste qui se non si vogliono
Non è perché l'azienda no
Vuol dire che questo Paese si consente che un'azienda pubblica con denaro pubblico da due anni e mezzo non sia governata
E allora non si può parlare più in generale della politica dei piccoli passi di contrapporre quella dei grandi passi qui c'è un piccolo passo da fare facciamo
Non ci sono predestinati delle presidenze non lo so se do nessun giro un giurista un giornalista mozione Pa ci son tanti nomi che il Gip
Vogliamo fare una scelta di professione di professionalità vera metterli discussione anche pubblicamente
Nelle democrazie quelle accuse di nomi da fare si facciano pubblicamente le facciamo le forze politiche abbiano il coraggio di farle e non farle circolare sui giornali è anche questo un modo e un segno per se vogliamo indicare
Compie dirigere come
Sviluppare una cultura della comunicazione di massa
Lo dovrò proseguire le iniziative
E se vogliamo che si affronti veramente questo nuovo
Io non dico che dobbiamo ricostruire quello schieramento riformatore del porto al mutamento della RAI
Ma dobbiamo per esempio cominciare a porci
Secondo me sbagliata questa cosa se conta di più qual è il potere del direttore della RAI se conta di più se monocolore se non è il rame come lavora
Collegialmente quali indirizzi riesce a dare il consiglio di amministrazione quale rapporto stabilisce il Consiglio nella definizione dell'assetto dell'azienda è un fatto che riguarda sette persone il monocolore o è un grande fatto della vita politica e culturale del nostro Paese
Di come si definisce questa azienda perché è centrale
La RAI se l'azienda
Ha una sua sette una sua definizione altrimenti non sarà centrale e vogliamo richiamare allora prendere una prima iniziativa tentare di mettere attorno a un tavolo assieme al nuovo le Regioni i Comuni le Province e le istituzioni
E che questo è problema istituzionale e allora deve avere questa dimensione forse anche noi come sindacati siamo in ritardo costruire su questo movimento può esserlo sciopero non lo so
Ma costruire un movimento che sia un movimento di opinione
Movimento culturale movimento di massa perché i lavoratori di tutti questi settori sono oggi disponibili a questa parte ognuno dei protagonisti della vita di questo Paese
Ieri è stato fatto notare che presidente ha fatto in realtà dando la parola Sandro Cardullo io avevo indicato con la sua qualifica l'impegno diretto e non è un l'estrazione come questa mi mi pare pleonastico sottolineare che la presenza di tutti i sindacati che sono quindi oggi e assolutamente unitario
Abbiamo cominciato da una piattaforma unitaria il dibattito dimostrato che sino in fondo ci siamo mossi unitariamente la parola ora Sergio Borsi se mi permettete aggiunge il segretario nazionale della Federazione della stampa
Soltanto alcune
Osservazioni un apprezzamento né grazie a mento a tutti coloro che hanno accolto l'invito delle organizzazioni sindacali
E quindi un primo elemento di compiacimento e cioè che questo dibattito si è potuto realizzare
Dico questo perché negli scorsi giorni
E anche nelle ultime ore
Da diverse fonti politiche da diversi esponenti politici
Ci è stato rivolto sommessamente l'invito
A lasciar perdere
A spostare a rinviare
Perché intanto la situazione ci è stato detto e così complessa
Le vie di soluzione sono ancora così lontane soltanto una ulteriore manifestazione di pensiero
Senza alcuna conseguenza o conclusione operativa
Caparbiamente come abbiamo fatto in questi anni e come è già stato ricordato nel corso del dibattito
Caparbiamente noi abbiamo invece ritenuto che questa fosse un'occasione utile importante certamente non decisiva
L'obiettivo di questo dibattito
Era di offrire una sede più voci
Perché ci si potesse confrontare
Per vedere se
E fino a che punto
Era possibile individuare
Un momento più avanzato realizzare cioè un certo linee atto
Non avevamo certamente le ambizioni di essere oggi in una sede risolutiva
Speravamo ci auguravamo organizzando questa iniziativa
Ripeto di poter fare un passo avanti
E credo che in mezzo a molte contraddizioni
In realtà un passo avanti è stato compiuto
Ci sono state presenze loquaci
E presenze silenziose
Ma comunque presenze
E anche questo è un fatto abbastanza significativo
Dove sinceramente ho trovato
E nell'aver affrontato
Il nodo centrale
O lo snodo politico come è stato definito
In realtà
Non riconoscendo
Ma implicitamente lasciando intendere
Che il gioco che la partita
Non è riferita
Al riordino di questo o di quel sentimento
Ma in realtà
Il gioco è molto più grande
Ed è per ripetere una frase usuale
Delle nostre occasioni di confronto sindacale
Il gioco e sulla ridistribuzione del potere
Economico ed è attorno a questo problema
Che oggi
Non riusciamo a registrare passi in avanti significativi decisivi
Da parte delle forze politiche che sono
Deputate a realizzare questi traguardi trasformandoli in norme e in atti
Fingere di ignorare
Oppure accentuare soltanto alcuni aspetti
Parziali marginali o tecnici della questione
Ignorando che invece
La vera il vero tema centrale quello della ridistribuzione del potere anche nel settore dell'informazione
Significa di fatto
Partendo perfettamente che questo è un traguardo che non sarà certamente raggiungibile nei prossimi giorni né tanto meno nelle prossime ore anche se come è stato detto in questa sede
Gruppi parlamentari tecnici esperti
Proprio questa mattina o forse nel pomeriggio di oggi sicuramente domani
Ruoteranno attorno ad alcuni tavoli
Per vedere di trovare una forma di compensazione
Per esempio a proposito della redistribuzione
Del Monte pubblicitario oppure sulla riconoscimento o meno di due tre o più reti fra i privati
Questo è a mio giudizio per esempio
Il limite della NATO
I ritorni di giornali non possono oggi inserirsi in questo dibattito ponendo solo
Un problema di legittimazione all'interno di una ripartizione della fetta pubblicitaria
Perché siccome anch'essi sanno di essere al centro di un processo di redistribuzione del potere oggi
Tentare come si fa
Compresenze con dibattiti o con prese di posizione ufficiali da parte degli editori
Di ridurre la questione soltanto a un allargamento da un lato della torta pubblicitaria o della fetta pubblicitarie dall'altro un restringimento
Cioè sostanzialmente a una compensazione in realtà sistema che tentiamo da tempo con caparbietà anche con risultati positivi di portare al riordino il nodo quindi che vede contrapposti i partiti
Oggi
Ha raggiunto un livello tale non solo da determinare una situazione di stallo ma attenzione si stanno provocando i primi processi
Alla rovescia
Qui è stato detto
Ed è credo un dato ormai visibile ogni giorno all'interno del servizio pubblico è stato detto della crisi che Travaglia ormai da molti mesi la RAI
Attenzione cominciano a ad arrivare tuo privato
Quindi
Un ritorno a ad una situazione quo ante con rischi che tutti conosciamo per esempio anche sull'occupazione oltre che complessivamente sulla qualità della produzione
Stiamo Ray abbiamo faticosamente realizzato
Un assestamento complessivo nel settore della carta stampata attraverso processi di ristrutturazione particolarmente gravosi anche per l'occupazione al fine di Rea rizzare un equilibrio fra i rapporti costruì nel rapporto costi ricavi
Basando fondamentalmente le entrate delle aziende nella ricerca e nella creazione di loro condizione di autonomia attrae verso la pubblicità e le vendite oggi questa situazione squilibrata stanze quindi e di riaprire
Il capitolo della crisi all'interno delle aziende editoriali
Quindi con la riproposizione di modelli che faticosamente in questi ultimi quattro cinque anni abbiamo cercato di superare
è urgente è stato detto
Arrivare ad una soluzione del problema
Io sono d'accordo
Con tutti coloro che sottolineando l'urgenza lavorando perché questi risultati si possano realizzare nel più breve tempo possibile però
Non si debbano produrre gattini ciechi
Cioè la soluzione del comunque a mio parere sarebbe peggiore rispetto ad una soluzione ragionata approfondito
Di un nuovo rapporto e di un nuovo equilibrio fra servizio pubblico ed emittenza privata perché rischiamo in realtà di lasciare scoperto tutto un altro settore del mondo dell'informazione che invece ha bisogno di essere integrato nel sistema e quindi di essere incorporato e quindi coinvolto nel processo di riordino riorganizzazione complessiva
Operiamo ancora e continueremo anche nei prossimi giorni con altre iniziative che le organizzazioni sindacali hanno già messo in cantiere
Posso dire
E qui rispondendo a una sollecitazione che in parte è venuta dal dibattito che settimane si sono raccordate
Per unificare
E per finalizzare le loro iniziative entro la fine del mese
Effettueremo le necessarie verifiche di volontà così come sono state manifestate
Le verifiche sul lavoro che sarà compiuto in questi giorni e nei prossimi
Dichiarando però fin da ora
La nostra disponibilità e il nostro impegno
A realizzare tutte le iniziative pubbliche anche di lotta che già sono state concordate negli scorsi giorni grazie
è stato detto che viviamo un momento di Barberio imbarbarimento dello stile di confronto libero aperto delle opinioni e vi prego di seguire attentamente e gli ulteriori momenti di quest'anno per iniziativa perché come ricevono Sergio Borsi ha detto Sandro Cardullo non è questo né il primo appuntamento lo nell'ultimo noi andremo avanti e seguiremo passo passo lo sviluppo della situazione grazie