XLII congresso del Partito Socialista Italiano

Compagni sono pregati di prendere posto
è iscritto a parlare per guarda programmi
Subito dopo parla assai
Polemica
Perplesso
Compagna prima
è iscritto a parlare pregata
Liliana
Compagne e compagni
La crisi italiana è grave
E se investe il settore economico politico sociale della nostra società non risparmiando i partiti per cui consiglio più che mai complicato dipenderà il nostro partito in direzione di una profonda trasformazione della società
Come si storico del nostro partito di massa come il giovane compagna socialista ancora animata da molti di ai libertari credo che la sinistra debba recuperare una sua credibile strategia politica da porre a base d'un'alternativa da costruire la società del deteriorata complessa quale è la nostra
Conditio sine qua non di tale strategia e la revisione critica da parte del PSI e del PC degli indirizzi sino ad ora seguiti affinché ci sia un bene o un mitico alimento della sinistra senza alcun integralismo volontà egemonica da ambo le parti un progetto comune delle sinistre oltretutto non parte da zero in quanto la storia ci ricorda esperienze di lotta fatte insieme che scaturisca da elaborazione autonome dei partiti può favorire la costruzione dell'alternativa il Governo obiettivi democratici e progressisti
In tal senso si vende necessario di costruire condizioni politiche per portare avanti all'interno del partito in maniera credibile l'alieno è l'alternativa
Come primo passo in tale direzione occorre creare una forte sinistra interna come ha del resto rilevato il compagno De Martino in maniera fanno intravedere al Paese una prospettiva politica seria e coerente capaci di sostituirsi in un futuro prossimo a quell'attualmente perseguita dal segretario compagno Craxi
Adesso sempre nell'ottica del rifiuto di un PSI confuso è sensibile a fasce alleanze con la DC
Va be'puntualizzare alcuni temi particolari riguardanti la realtà meridionale e specie quella siciliana
Temi che ritengo debbano essere maggiormente considerati ed approfonditi in quanto fondamentali e necessari per un generale rinnovamento della società italiana
La maggioranza del partito in Sicilia ha ribadito all'ultimo congresso regionale l'intenzione di elaborare un progetto per l'autonomia degli anni ottanta
Tenendo a precisare che fino a oggi tale intenzione non sia completati in altro che nell'amena proposta dei di alternanza alla testa del governo regionale ritengo un fatto positivo che il partito si dia un programma alti articolato capaci di affrontare i gravi problemi della nostra realtà in maniera coinvolgere masse
Bisogna tuttavia chiarire con quali forze politiche sociali si può stabilire un confronto al fine di portare avanti le lotte per il rinnovamento e l'avanzamento della Sicilia e del Meridione
Necessario per garantire il gruppo dell'intero Paese
è Gogol ricordare che la gravità dei problemi quali la diligenza e l'attacco mafioso la disoccupazione ormai endemica l'assoluta carenza di strutture produttive
Non possono essere affrontati e risolti alleandosi con quelle forze quali abbiccì che sono spesso nella nostra isola l'espressione è priva di una società temperare e le dirette responsabilità il malgoverno ai delle crisi
L'esperienza di più di cent'anni di unità nazionale ha dimostrato con sufficienza della mancata risoluzione la questione meridionale e la conseguente persistente l'economia di tipo dualista è la causa principale lo sviluppo distorto della nostra economia
Lo scioglimento di questo no fondamentale bella pertanto diventare il punto prioritario di un partito progressista e di sinistra
Ciò è tanto più necessario in quanto lo stato di oggettiva vedrà pezze in cui verso le regioni meridionali finisce per penalizzare ulteriormente gli strati sociali più emarginati
Quali i giovani i disoccupati gli anziani e soprattutto alle donne
Qui mi pare doveroso accenna alla questione femminile che chiaramente non può non essere inserita in un contesto più ampio di lotte del miglioramento le condizioni generali del Paese
Senza pende indubbiamente rivista il suo volto specifica
La vicina scadenza elettorale diciassette maggio non può esimerci dall'esprimere un giudizio sull'attuale legge che regola Bordon la posizione del nostro partito del doppio no
Non deve impedirci di riflettere sulla diversità delle due proposte referendarie che partono da presupposti totalmente diversi
Pertanto proporrei che il partito per quanto riguarda i referendum radicale che sostanzialmente si muove nell'ottica del miglioramento della legge
Senza voler tornare ai tempi oscuri della privatizzazione la Botto come da altre parti viene detto
La sufficiente margine di libertà di scelta e compagni
La Botton è un problema che riguarda solamente le donne è una lotta sociale è una scelta civile che vede coinvolti tutti i militanti e partire affinché cresca un PSI nostri lottizzato
è penalizzato nei confronti delle compagnie bensì libere pronto rispondo a tutte le esigenze e il paese grazie
Parlare compagno ammazzare
Subito dopo interviene la compagna babbo
Compagnia
Compagni
Dopo la compagno Pazzaglia
Compagni e care compagne
Congressisti presenti e assenti
In questo giorno
Venticinque aprile
Bah
Il pensiero il ricordo
Verso i compagni
Gli autentici democratici
Che con i spirito di abnegazione
Conta acquisiti
E con lotte hanno consentito la trasformazione del nostro Paese mettendo fine alla dittatura e aprendo un nuovo capitolo per la nostra Repubblica democratica
Un congresso opaco e per alcuni aspetti non rispondenti
Alle reali aspettative della vigilia
Perché al di là di ogni benevola considerazione ha messo in luce del resto prevedibile i suoi limiti in ordine al dibattito congressuale
Il quale fino a questo momento non ha registrato gli apporti autentici e le tensioni politiche dei compagni delega
Quattrini
Si ha l'impressione di trovare sul ad una importante riunione del Comitato centrale
E non ad un congresso nazionale del Partito socialista
Lo stesso criterio
Adottato di far parlare i delegati secondo le percentuali dei voti ottenuti dalle componenti di appartenenza avrei negato e circoscritto il dibattito congressuale nella sua complessità
In questa assurda concezione verticistica che ha perduto e il partito il confronto erariali
è venuto meno quindi e non per colpa nostra un partito rigenerato nei metodi e nei comportamenti
Chiedesse una risposta precisa esauriente alla richiesta della base dei giovani di mutare il quadro delle strutture di considerare il partito come la organizzazione vive democratica
Dell'interesse alla partecipazione dei compagni dei militanti degli iscritti alla vita politica interna del partito e non dotando un centro di raccolta devo piaccia o no i tempi sono mutati
Siamo vigili e critici nello stesso tempo Azzi fatte impostazioni
Che lasciano precisi segni di inadeguatezza alle linee che invece noi vogliamo vivificare nell'azione e nell'iniziativa socialista
La tradizione il nostro patrimonio ideale politico-morale sono importanti ma non d'uffici enti di per sé accendere gli animi a sollecitare i lavoratori alla nostra battaglia politica
Noi auspichiamo la formazione di un partito nuovo della classe lavoratrice e non più un partito ancorata all'esercizio e alla gestione ristretta e quasi privato
Un partito diverso che dia risposte positive e prenda atto delle nuove esigenze delle nuove realtà in sorte dalla cresta sociale e culturale garante nella sua vita d'ogni posizione
Di ogni corrente ideale e culturale di ogni genuina espressione civile che si richiama al programma di rinnovamento e di cambiamento senza nessuna distinzione
Quale che sia la matrice ideologica ma provenendo organizzativa la partecipazione agli schieramenti congressuali
Il regime delle tessere urta contro l'esigenza di vita democratica del partito quando risponde crea colori di scuderie Mario di case la corsa nomina Carlo nati ed ufficiali superiori in permanente questa bardatura oligarchica pregiudica la dialettica del confronto delle idee e l'autenticità delle scelte politiche debiti al discorso organizzativo
Volgendo al fine di profitto di gruppo è sottogruppo come oggi assistiamo a quarantaduesimo congresso
Le contraddizione all'interno della maggioranza esploderanno perché esistono ed operano al suo interno
Forse eterogenee sul piano d'un interesse generale del partito
All'interno del partito quindi deve acquistare maggiore peso la dialettica delle idee e il confronto continua interno esterno l'aggregazione dei gruppi dirigenti la ricerca partecipata e senta verticismo
Rifiutiamo pertanto un'ipotesi di rinnovamento e di partecipazione
Ogni tendenza a processi di verticalizzato nel partito ogni forma che contrasta stando con la tradizione socialista quando con la nostra visione auto gestionali a della Società e democratica del nostro Paese
In questa breve premessa
Occorre ripristinare con urgenza
Door cani statutario del partito a svolgerebbe prerogative proprie sul piano decisionale della linea politica nonché degli atti conseguenti alla partecipazione era la scelta degli uomini all'azione politica
E opportuno insistere su questa direzione
Per creare nuove più valide forme di vera compartecipazione e soprattutto adeguare alla gesto nel partito in vista anche importante scadenza
La battaglia referendaria e le elezioni amministrative del ventuno giugno prossimo compreso le elezioni per il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana
La stagnazione politica e la crisi di sfiducia che si sviluppa nel nostro Paese
Per l'assenza di significative iniziative tu gli eventi che si susseguono inflazione galoppante aumento del costo del denaro svalutazione della lira divagazione dei prezzi sui generi di prima necessità
Aumento delle tariffe elettriche telefoniche e colpiscono inesorabilmente il potere d'acquisto dei lavoratori sono la conseguenza del perdurare della crisi economica ed istituzionale
Ad aggravare la situazione come affermava il compagno Mancini e l'aspra conflittualità a sinistra e con gli altri settori potenzialmente disponibile ad una nuova fase politica nel nostro Paese
I partiti della sinistra devono prendere coscienza della necessità di un reale superamento dei loro contrasti che non possono insorgere e di acquisti ha ragione della diversa collocazione che essi hanno rispetto alla costituzione e alla vita stessa dei governi non sempre parte della sinistra possono essere iniziamo a governo insieme all'opposizione se non a rischio di creare una situazione permanente di confusione ed incertezza politica con grande riflessi sulla vita delle istituzioni
L'unità del movimento dei lavoratori va salvaguardata e potenziata al Parlamento nelle regioni e negli enti locali al di fuori di ogni fiancheggiamento e di collateralismo rispetto ai partiti al governo ma nell'affettiva autonomia degli stessi
In Sicilia e nel Mezzogiorno il rapporti tra i due partiti della sinistra Partito Comunista Italiano e Partito Socialista Italiano devono rafforzarsi per creare stati di avanzamento politico più adeguato sul piano delle riforme di Nanda eleggendo avvenimenti nazionale ed internazionale il partito socialista oggi più che ieri deve restare pienamente fedele alla sua funzione di partito della sinistra
E non accettare l'ipotesi di un mutamento del suo spazio politico trasformandosi in un'aria diversa
Dove si riprodurrebbe il rischio Manowar subalternità alla politica democristiana come purtroppo sta avvenendo supinamente accettando la linea Andreatta
Il PIL si per la sua vocazione storica a rappresentare i momenti più avanzate nuove del processo di sviluppo della società
Può e deve svolgere al meglio la propria iniziativa democratica in una situazione affrancata da pregiudiziali e presunzione egemoni
Il PIL si deve riaffermare la sua natura di partito e lavoratori dei diritti civili e delle libertà politiche valore che in questi ultimi anni purtroppo hanno subito un bravo offuscamento e un preoccupante deterioramento
L'impegno del partito
Su questi temi non può limitarsi opportunità connesse a motivo elettorali per poi passare a una polemica strisciante col Partito Radicale ritenuto responsabile della crisi dal Parlamento e delle istituzioni
Il problema e di di un vasta portata di sala l'uso incontrollato della decretazione legislativa alle calende d'iniziativa del governo & uffici & politica
è un errore politico condizionare diritti civili civili e le libertà democratiche come incompatibili con la lotta al terrorismo che segna invece punti a suo vantaggio in una siffatta rinuncia
Compagni e compagne
Per quel quadro politico aperto e ricettivo della complessa ma viva realtà del Paese la scelta di assicurare la governabilità rischia di cadere in uno stato di necessità e di ricalcare formularne entrate e superate
Questa governabilità
In modo notarile distaccata dal disegno politico per tutta la sinistra italiana finisce per limitare come purtroppo avviene iniziativa del Partito Socialista che viene delegato alla subalternità dell'azione della democrazia cristiana
Occorre quindi ripristinare con urgenza un nuovo rapporto con l'intera sinistra italiana e col Partito comunista in particolare per un avanzamento della situazione politica nel nostro Paese
Per intraprendere una nuova strada in modo che si rovesci il ruolo egemone della Democrazia Cristiana sulla vita italiana ed in particolare nel Mezzogiorno
L'intervento del compagno Mancini
Di grande valenza politica ha integrato in profondità le parti del discorso non adeguatamente approfondite nella relazione del compagno Craxi con particolare riferimento alla situazione politica nel mezzogiorno e all'alternanza nel nostro Paese attraverso anche una presidenza socialista
Le coraggiose sortite di queste ultime settimane
Da parte di autorevoli esponenti del Partito comunista come il senatore Emanuele Macaluso e da oggi dallo stesso Berlinguer al nostro congresso non porto Mestre lasciati nell'indifferenza
E se meritano per le cose dette da compagno Mancini profonde considerazioni da parte del nostro partito
Per riprendere un franco e serrato dialogo sulle prospettive politiche su una strategia unitaria della sinistra nel nostro Paese
In questa auspicata ipotesi il Partito comunista italiano e il Partito Socialista
Dovranno rivedere la propria azione politica e per aprire di avviare una nuova fase che veda i socialisti forza centrale capace di far coagulare attorno movimenti e forze democratiche e poi resiste
Ora iniziativa del Partito socialista in Sicilia
Di darsi un progetto complessivo
La presente accertamento è un atto di giustizia nei confronti dei siciliani di fronda la caduta di elaborazione politica e poi turare del partito e dopo il completo di Torino non ha riguardato minimamente i gravi problemi della Sicilia
E del Mezzogiorno
Il progetto socialista per l'autonomia negli anni Ottanta in Sicilia
Si colloca autorevolmente per la sua specificità nell'attuale contesto politico e rappresenta il punto d'incontro anche del dibattito congressuale del nostro partito
Il progetto rimane il fondamento dell'azione socialista in Sicilia di una visione di sviluppo e di aggiornamento profondamente rinnovata per far fronte ai problemi e alle nuove esigenze
Il compito che ci siamo assunti è quello di portare il Progetto nella società perché la stessa si pronunci su di esso e su di esso si Formenti
Una maggioranza come certamente possibile una convergenza politicamente dinamica aperta e progressista e non ripeta gli errori del passato
Il problema essenziale è e deve essere quello della capacità di sviluppo dell'azione del piercing vigilia in vista delle prossime elezioni regionali
Si deve perciò fare il massimo sforzo per dare socialisti combattività e iniziativa
Per incoraggiare sostenere la lotta difficile Candy CdA e nel Mezzogiorno sostengono i socialisti per evitare che polemiche inutili ed esasperati provi qui no vuoti e favoriscano quando i danni
Con ogni mezzo perseguano il disegno di ridurre la forza e la possibilità di espansione del socialismo siciliano e di quello meridionale in particolare
Occorre perciò far prevalere l'interesse generale del partito sulla logica dei gruppi di maggioranza che si presentano come protagonisti dal Congresso stessi
Siamo convinti che a questa esigenza prioritaria per la vita del Bissi corrisponderanno le prospettive e gli obiettivi politici del progetto socialista per l'autonomia dagli annotando indicibile
Ed è pertanto a questo progetto al contenuto che esso vorrà esprimere per L'Unità e continuando l'azione politica del partito e tutte le posizioni Losi vogliono dovranno fare riferimento e pronunciare il loro consenso
O il loro dissenso
Per questo riteniamo di dover arricchire le tesi congressuali con l'integrazione del progetto socialista
Le tesi del Progetto da presentano quinti uno strumento l'elaborazione politica di grande respiro capace di coagulare attorno notevoli consensi da parte degli iscritti dei militanti e dei simpatizzanti
La necessità di una forte strategia politica del partito nel Mezzogiorno in particolare non può creare stati un'incomprensione di rigetto ad un confronto aperto con le forze della sinistra e con la forza attiva e democratiche
Nel Mezzogiorno
Ci proponiamo inoltre l'obiettivo parimente essenziale
Di portare il partito o un più maturo grado di riflessione sul suo modo di essere e degli strumenti d'altri senza i quali qualsiasi linea politica rimane nel migliore dei casi fatti di opinione
Ma non vi traduce in azione politica con il progetto socialista si apre in Sicilia nel Mezzogiorno un periodo nuova ed esaltante un periodo in cui il no sto partito è destinata ad assumere una più decisiva importanza sia nel confronto con le forze di democrazia laica sia nell'ambito lo schieramento di sinistra
è sotto questo segno diciamo ai compagni congressisti invertire la linea di tendenza e discende sul terreno delle scelte reale rispondenti alle richieste da esigenze d'anni compagno
La domanda di democrazia l'esigente della partecipazione sociale e politica di risposta del mezzogiorno e di altre aree arretrate costituiscono il terreno del confronto aperto del quarantaduesimo congresso nazionale dal nostro partito
Iscritto a parlare il compagno Barzaghi si prepari la compagnia Mamoli
Compagni e compagne
Abbiamo colto con grande trepidazione
E con grande entusiasmo
La determinazione del segretario del partito
Di tenere il quarantaduesimo congresso in Sicilia
Ne abbiamo capito il grande significato politico
E l'impegno con cui tutto il partito ha voluto dare una testimonianza alla tradizione alle lotte
Che i socialisti siciliani rappresento nella vita del partito ma anche la esigenza che tutto il partito possa vivere il nuovo corso socialista
La funzione storico-politica
Cui è stata chiamata la Sicilia
Nel passato
Dovrà rivivere nello spirito della strategia più ampia che il partito si è dato e che oggi rappresenta la risposta possibile ai problemi del Paese
Ringraziamo il compagno Craxi per il richiamo Nobile che ha fatto dei fasci siciliani
Che hanno costituito un elemento trainante
Della lotta per la conquista della terra da coltivare che hanno sempre rappresentato la battaglia per più civili condizioni di vita
Affermando come ha fatto Filippo Turati che la questione siciliana e la questione italiana ed ancora oggi in un quadro più ampio la questione del Meridione e la questione del paese
Occorre sapere trasferire
Negli impegni operativi delinei tracciate dal segretario del partito assicurando ad essi tutta la necessaria capacità intelligenza ed operosità io credo che pur nella necessaria cautela e gradualità nella quale si muove giustamente a tutta la relazione del compagno Craxi
Sia stato e siano stati posti tutti i problemi del Paese ai quali occorre dare ogni forza politica e se ne comprenda
Tutte le sue implicanze e ne diano risposte più complete persuasive tutte quelle forze politiche che fin qui non abbiamo ascoltato un modo più persuasivo perché i cittadini si ritrovano con le istituzioni e credo necessaria credibilità e pare perché si faccia ogni sacrificio perché ci sia nel nostro Paese quella ripresa la quale ognuno di noi guarda la proposta contiene tutti gli elementi di riforma e di cambiamento necessarie da affrontare radicalmente i nodi del Paese i mali vecchi e nuovi ed è per questo che insistiamo nel ritenere che risposte più persuasive ci attendiamo dalle altre forze politiche e che la Democrazia Cristiana dovrà dare una risposta chiara e precisa rispetto agli obiettivi che i socialisti pongono il compagno Craxi ha richiamato il programma politico programmatico che il partito presente in Sicilia un programma di ampio respiro rinnovatore che si proietta negli anni ottanta proponendo agli elettori un sostanziale mutamento di direzione politica nel governo dalla Regione assicurando adesso tutto il sostegno solidale all'azione dei socialisti siciliani
L'esperienza di questa legislatura per noi socialisti
Impone
Un ruolo centrale per fare uscire
Dalla crisi dalla conclusione dalla difficoltà la nostra regione
A legislatura che si chiude
In in concomitanza col nostro congresso
Ci pone dei problemi molto precisi
Siamo partiti dal massimo di aggregazione politica all'inizio di questa legislatura
La stiamo chiudendo e l'abbiamo chiuso in uno stato di assoluta disaggregazione di debolezza e di degrado possiamo dire che questa legislatura si può considerare per buona parte quella degli appuntamenti mancati e degli impegni non mantenuti
Ci eravamo posti alla base Relazione politico-programmatica
Degli anni settantasei ottanta un disegno riformatore della regione e di un largo decentramento verso i Comuni con la creazione di un ente intermedio
Avevamo posto alla base nel programma di governo un modo diverso di operare attraverso il metodo della programmazione
Per cercare di utilizzare al meglio ogni risorsa e creare le condizioni di riequilibrio territoriale economico e sociale della nostra Sicilia
Avevamo posto alla base il progetto di sviluppo costruito su una strategia meridionale con la impostazione di un bilancio poliennale che ne doveva rappresentare la protezione necessaria tutti questi alla base essenzialmente erano gli impegni politico programmatici che hanno costituito il governo Mattarella ma le forze moderate e conservatrici prevalsero e la conseguente crisi di governo l'arretramento sostanziale del quadro politico mistura in chiara luce la esigenza di un nuovo porto di un nuovo equilibrio politico capace di affrontare tali problemi sia tentavamo che l'assassinio di Mattarella costituisse per la Democrazia cristiana un elemento per dare una spinta in avanti per dire no a quelle forze negative che ne avevano determinato la sua fine
Invece abbiamo dovuto registrare la incapacità l'arretramento l'assuefazione a sistemi che certo i socialisti non possono che combattere come sempre hanno fatto è entrata in quel momento non in crisi un Governo ma è entrata in quel momento la crisi della centralità della Democrazia Cristiana alla quale i socialisti intendono rispondere col progetto per l'autonomia dagli annotando che facendosi carico come forza centrale dello schieramento politico vorrei chiamare le forze democratiche laiche
A dare il loro reale contributo perché i gravi ritardi della organizzazione amministrativa e produttiva della nostra regione trovano necessaria tensione politica per essere affrontati e risolti
Da questi grandi temi sui quali noi riteniamo di dover dire la nostra parola oggi
E di potere essere elemento di confronto per il dibattito elettorale politico
E ci affrontiamo a svolgere in questo periodo che ci separa dal ventuno giugno dobbiamo avvertire subito come abbiamo fatto in diverse occasioni che la nostra presenza nel passato
Al governo era legata solamente alla realizzazione del programma concordato
In questo senso quindi il progetto socialista per gli anni Ottanta non è una nebulosa dentro cui sta tutto è una proposta politico programmatica
è un metodo che punta alla mobilitazione delle energie e delle capacità e delle esperienze che il partito mette in campo
Con esso intendiamo recuperare e rilanciare i valori dell'autonomia per una ripresa del ruolo ed alla capacità realizzatrice dalla Regione richiamandola al suo ruolo
Richiamando il suo ruolo le sue funzioni per apprezzarla e farla divenire una interlocutrice seria nei confronti dello Stato richiamando attorno ad essa
E con essa tutte le potenzialità politiche per rappresentare il punto di coagulo per una presa di coscienza seria determinata
Perché una volta per tutte i problemi del Mezzogiorno
Diventino i problemi del Paese
Abbiamo osservato del progetto
Presentato dal partito in Sicilia incuriosisce ed influenza il dibattito politico e dà il senso al nuovo corso socialista in Sicilia
Sappiamo delle diffidenze con cui le altre forze politiche si accostano a tale tema ma è certo che adesso dovrà farsi riferimento nel dibattito politico durante e dopo la consultazione elettorale del giugno
Poniamo alla base i problemi dello sviluppo e dell'equilibrio economico delle zone interne per un recupero di produttività e complementarietà delle varie zone della Sicilia assicurando una funzione mediterranea ed europea alla Sicilia per uscire dalla precarietà
E dalla difficoltà in cui si trova il nostro territorio per farlo uscire dalla periferia cita e dalla marginalità della nostra condizione insulare
La materializzazione come è stato detto dal compagno Ancona intervenendo in questo congresso è una delle condizioni alle quali io credo debba farsi riferimento per la disponibilità energetica necessaria per assicurare portare avanti un processo di sviluppo nella nostra regione
Una riforma sostanziale così come sul piano nazionale il compagno Craxi pone alla base la grande riforma
Per adeguare lo Stato alle esigenze della vita civile del nostro Paese io credo che questa riforma debba essere trasferita in tutti i gangli vitali della vita economica amministrativa del nostro Paese in Sicilia avvertiamo la esigenza di ridisegnare il modello organizzativo della nostra regione riteniamo che questo modello non sia più rispondente alle esigenze della vita civile della Regione stessa
E pertanto i socialisti abbiamo proposto un progetto complessivo di riforma affidando alla Regione momento di programmazione
Di coordinamento di indirizzo e di controllo affidando al Comune la gestione ridotti i fatti economici e sociali del proprio territorio e dei propri cittadini
Costituendo un ente intermedio capace di accorpare su di sé tutti gli enti strumentali e sono stati creati al di fuori del controllo della vita democratica della Regione stessa
In questo quadro i socialisti si sono mossi in questo quadro i socialisti si muoveranno
Nel prossimo futuro colla impostazione concreta di una proposta come abbiamo fatto politico programmatica capace di creare attorno a sé i momenti di richiamo e di coagulo di quelle forze che vogliono lo sviluppo e il progresso con questo con questo bagaglio di esperienze con questa impostazione seria noi portiamo avanti una organizzazione che si basa sul metodo della programmazione
E della partecipazione abbiamo fatto qualche esperienza e socialisti hanno verificato positivamente io credo che su questo piano occorre mobilitare tutte le nostre energie occorre dare tutto il nostro contributo perché oggi sappiamo che la Sicilia può uscire dalla crisi a condizione che si avvia un rafforzamento un allargamento dello spazio politico del Partito socialista
Nel dibattito elettorale svilupperemo tutti i temi
Per dare una chiara definizione delle questioni che dovranno essere affrontate e risolte e chiederemo quindi il più largo consenso ai siciliani chiederemo cioè un'affermazione che serva non solamente come affermazione di partito ma che sia utile per affrontare e risolvere i problemi della Sicilia perché la faccia uscire dal tunnel nel quale è stata trascinata da un neo centrismo detonatore della vita politica siciliani occorre che ha questo consenso si determini una largo schieramento di forze democratiche quando i compagni comunisti ci chiedono come e con chi affronterete e risolverete questi problemi noi diciamo che non è più il momento di parlare di schieramenti
Ma è il momento di affrontare le questioni per quel che sono e quindi si tratta di un impegno politico programmatico perché possa trovare disponibile tutte le forze politiche e la Democrazia Cristiana dovrà comprendere una volta per tutte essa perso quel ruolo di centralità quel ruolo egemonico cui era abituato in Sicilia i socialisti stanno di doversi fare carico di situazioni irrisolte di vecchie e nuove difficoltà che vediamo sul piano economico sociale
E politico ed è per questo che con umiltà ci poniamo all'attenzione del Paese ci poniamo all'attenzione alla nostra Regione perché ero e attorno a noi il più largo consenso possibile
Compagni
Io credo che noi dovremo dare in Sicilia il massimo di contributo perché questo risultato al quale si richiamava il compagno Bettino Craxi
Nella sua relazione sia il risultato più largo perché esso serve alla Sicilia ma serve anche sul piano generale
A che il partito possa dispiegare completamente e far comprendere le ragioni della sua vitalità e alla sua esigenza di portare avanti una battaglia che sia che ponga il partito al centro della vicenda politica italiana
Al nuovo corso socialista
E il compagno Craxi porta avanti vogliamo dare tutto il nostro contributo di delegazioni perché il partito risponda pienamente alle esigenze della popolazione siciliane alle esigenze delle delle popolazioni meridionali
Il parlare paglia Barbolini
Trattare il compagno Boris
All'interno e non certo facile situazione del Paese
Dei suoi conflitti sociali
Ed è la crisi economica
Si colloca questo nostro congresso via Palermo
Dei tre tesi di fondo
Autonomia alternanza alternativa
Dibattuto in questo congresso
Non possono essere considerati antitetici tra loro bensì dentisti Cano tappe importanti per un processo di trasformazione graduale delle nostre strutture politiche sociali ed economiche
All'interno di tale processo ogni posizione determina una fase nuova nel partito
E nel Paese ed è il presupposto per i successivi
Entrambi al servizio di un disegno complessivo che ha una valenza strategica
Ogni processo avrà dualistico ai propri clienti ed ogni fase ha una propria rilevanza caratterizzata da momenti anche diversi tra loro
Ma volta a volta finalizzati ad un unico obiettivo
Non ci sono c'è lista io credo
Chi è a cominciare da Craxi non senta tutta l'insofferenza di una difficile governabilità il tributo di responsabilità che con tanta fatica diamo al Paese per non farla precipitare sintetico scenderà da noi nell'abisso della ingovernabilità totale ed ha la ventura di nuove elezioni anticipate
Credo che nessuno osa dubitare che noi socialisti al Governo Forlani preferiamo il governo Craxi così come per così come pure preferiamo in Francia Mitterrand a Giscard esteri e più in generale governi a direzione socialista anziché quelli di direzione moderata
I governi progressisti e non quelli di grande coalizione tra forze di rinnovamento e forza di conservazione governi di alternativa e non governi di emergenza ma i semplici desideri non bastano
La dura realtà politica italiana ci impone ancora oggi un percorso non facile irto di difficoltà e di contraddizioni il compagno Craxi con franchezza l'equilibrio e con un messaggio di speranza al Paese più che mai salutare nella sua relazione ci ha riproposto i temi di fondo che Travaglio in una società italiana e le risposte possibili e necessarie in un quadro internazionale su cui incombe un clima di tensione e non certo di distensione
Come dunque procedere
Come imprimere una linea di movimento nella direzione politica del Paese intanto comincia in dodici che se si vogliono superare veramente le contraddizioni del nostro sistema politico non si può saltare a piè pari ma occorre vivere fino in fondo
E in tal senso il Governo con la democrazia cristiana non può essere un ostacolo in presenza del quale non è possibile sviluppare come necessario un confronto programmatico e istituzionali di vasto respiro
Non si tratta come PSI di lavorare all'interno del governo come una talpa né di tirarsi fuori dal governo nell'illusione di porsi al riparo dalla bufera politica e morale che investe il Paese
Al contrario
Si tratta di rilanciare alla luce del sole con grande realismo dalla scomoda collocazione di governo finché sarà possibile un confronto con le altre forze politiche di maggioranza e di opposizione sui temi della grande riforma
Il punto uno nuovo ma da molti ancora non ammesso e infatti questo fino a quando non vi sarà per via delle condizioni politiche una sinistra di governo etere di anche di modifiche istituzionali la regola dell'alternanza noi vivremo dilatata per un periodo indeterminato una fase intermedia in cui l'obiettivo massimo perseguibile sarà piaccia o non piaccia no nel governo migliore ma è il migliore non è una possibile la cui caratteristica sarà sempre per effetto dalla presenza della Democrazia Cristiana la eterogeneità e non omogeneità dell'orientamento politico di governo l'unità nazionale esuli surrogati non si collocano forse all'interno di questa contraddizione
Chi nega presto nega un'elementare verità
E in questo quadro e ci si deve convincere che non è con l'appello all'udienza credo delle sinistre alla patito in provincia allo stringiamoci insieme che usciamo dalla crisi della sinistra che possiamo impedire che riflusso conservatore trovato in Italia le vie palese oscure della sua affermazione L'Unità non basta
Non è mai storicamente bastante
Esempi nella storia ve ne sono tanti
Nel quarantotto
L'unità tra socialisti e comunisti non evitò la sconfitta netta e cocente e la conseguente svolta conservatrice
Nel settantasei lo strepitoso successo comunista salutati distrutto danno che eravamo gli sconfitti come un successo negli interessi visto italiana e l'unità ritrovata tra socialisti e comunisti nei comuni nelle regioni nei posti di lavoro nelle scuole nella maggioranza di governo non hanno evitato e non certo per responsabilità nostra
Che nel giro di tre anni il patrimonio venisse dilapidato e la stilista italiana ritornasse ad essere in crisi
Ecco perché
Diciamo che alla luce di questa esperienza storica e in questa situazione di stallo la prospettiva tracciata dal nuovo corso del PSI
E l'unica nota veramente nuove feconda di sviluppi d'altronde non è forse anche il PC che oggi abbassa la guardia di una difesa ideologica non è forse il PC che oggi si interroga sulla futura strategia la discussione in corso nel partito comunista non è forse la più chiara convincente conferma delle ragioni storiche e politiche
Del socialismo riformista di cui è moderno espressione il PSI di oggi
Il processo avviato al suo interno merita tutta la nostra attenzione e per alcuni versi perché non dirlo il risultato della sfida il PSI ha lanciato al Partito Comunista
Proprio per questo
Se vogliamo favorire e accelerare la revisione culturale e politica del partito comunista e fondamentale la presenza di un PSI che faccia valere fino in fondo e con orgoglio un patrimonio di idee e di valori
E se non ci dà tutte le ragioni sicuramente ce ne dà multe
Soprattutto la ragione di chi pensa
Alla sinistra di governo non come somma unita a tutti i costi di due partiti PSI epici
Secondo una visione difensiva figlia di una cultura di opposizione e ci ha sempre portato alle sconfitte ma come risultato di un chiarimento dei nodi di fondo governo dell'economia
Riforma delle istituzioni lei cita diritti civili politica internazionale tra socialisti e comunisti apporto di democrazia laica come condizioni di una unità duratura perché non difensiva e al di fuori di qualunque egemonia
Care compagne e cari compagni
Uno dei terreni di verifica lo diceva Craxi poi nella sua relazione introduttiva dell'unità nello schieramento laico e di sinistra da un lato e nel rifiuto di proporre a sulle guerre di religione gli anacronistici steccati tra laici e cattolici dall'altra e il tema dei diritti civili in questo specifico momento dell'apostolo segnali negativi
Ed ha aggiunto avremmo voluto che anche voi socialisti così come noi democristiani non è facile che una questione è una battaglia di parte
Noi socialiste noi socialisti onorevole Piccoli e rispondo con una frase contenuta nell'azione del compagno Craxi
Siamo in prima linea saldamente nella difesa dei diritti civili e dei diritti umani
Noi socialisti onorevole Piccoli difendiamo il diritto della donna scegliere liberamente la sua condizione di madre di fronte alla società e di fronte allo Stato
Ma l'onorevole i piccoli vorrei fare una domanda
In cosa è cambiata la legge centonovantaquattro per la democrazia cristiana e la stessa legge chi senatore democristiano Bonifacio nel presentare al Parlamento da parte del governo dei cd
Giusta e non una legge per l'aborto ma una legge per combattere l'avvocato
Questa stessa legge porta la firma di un Presidente della Repubblica democristiana onorevole Giovanni Leone di un Presidente del Consiglio democristiano onorevole Andreotti e dei quattro ministri democristiani
Alla stessa legge
Altri anni dalla sua entrata in vigore va dato un giudizio positivo
Basti pensare che quattrocentocinquanta mila donne sono state sottratte al dramma umano dei rischi fisici dell'aborto clandestino perché oggi la democrazia cristiana onorevoli piccoli sceglie la via dell'abolizione di questa legge cosa è cambiata all'interno della Democrazia cristiana oggi per decidere un sì alcol alla così detta proposta del così detto movimento per la vita
La battaglia compagnie e compagni sarà difficile ma noi dolore
è con noi le forze della sinistra laici e progressisti vincerà
Impegna io i doni militanti del PSI va in direzione di un lancio di un lavoro che è innanzitutto maggior consenso sulle battaglie referendarie per riaffermare il valore della centonovantaquattro di un maggiore coinvolgimento delle donne e una loro più attiva partecipazione su tutte le questioni e i problemi e travaglio del Paese
Il riconoscimento del quindici per cento alle donne negli organismi dirigenti
Rappresenta uno strumento di avanzamento politico Kepi si si è dato che noi donne accettiamo come minimo garantito e come punto di partenza
Ma è sempre la stessa donna che si propone oggi di ottenere il pieno riconoscimento di quel ruolo di protagonista nella politica che a partire dal dopoguerra ad oggi assunto portando avanti battaglie che più di altri hanno creato un avanzamento della società civile
Divorzio a bordo riforma del diritto di famiglia servizi sociali
Questo congresso e per noi donne socialiste una occasione di presenza attiva e non una platea perché al di là di questa di questo appuntamento che sapremo trovare e creare insieme a tutto il partito la nostra nuova realtà
Ci renderemo compagni interpreti e rappresentanti così come devono fare tutte le donne delle altre regioni d'Italia perché il discorso sulla donna del Meridione sulla donna in Sicilia non sia lasciato solo alle donne del Sud
Ma diventa una battaglia è un impegno di tutte e anche il ruolo della donna all'interno del processo di recupero delle zone meridionali deve essere messa a fuoco nella giusta dimensione esso fa parte integrante di quel grande disegno riformatori chi ritiene che il partito prospetta al Paese come concreta strategia di formazione sociale e politica
Le grandi opzioni meridionalisti che il nostro quarantanovesimo congresso farà nell'ambito di un processo riformatore
Dovranno vedere anche le donne nel Mezzogiorno partecipi interlocutrice e protagonisti
Il rinnovamento socialista per il rinnovamento dell'Italia per non essere uno slogan deve tradursi momenti e azioni concrete
Le prossime elezioni amministrative siciliane devono essere un'altra data perché chi sei e perché la grande rivoluzione culturale delle donne di cui parlava il compagno Nenni non si arresti ma trovi nuovi sbocchi e Nova protagonismo sì compagno il rinnovamento socialista per il rinnovamento dell'Italia ma perché questo avvenga è necessario e le donne siano sempre presenti
Il parlare il compagno monnezza dopo parla la compagna nucleare
Ma il Giappone
Già compagnone
La parola
Caro alcune considerazioni sulla sull'emigrazione considerazioni che si sono svolte durante il dibattito delle cinque federazioni estere del partito
E da discussioni che si sono svolte in comune fra le federazioni estere del partito l'ufficio immigrazione del partito d'istituto Santi
E Nights il tema dell'emigrazione in generale è un tema che non viene molto valutato da parte del partito per questo appunto sentiamo la necessità di fare alcuni interventi specifici
Proprio su questo tema dell'emigrazione
Come tutti quanti noi sappiamo ancora l'emigrazione continua ad essere scelta in questo Paese non per una scelta libera ma continua a essere scelta per una mancanza di lavoro
O per l'assenza di tutti quei servizi sociali che rendono diversa che rendono più civile la vita quotidiani
E ancora denigrazione significa un impoverimento delle regioni soprattutto di quelle meridionali comunque godimento delle risorse umane e significa anche la distruzione del tessuto sociale e culturale delle zone di è sotto
Noi crediamo che bisogna arrivare a superare l'emigrazione forzata
Con una politica di riequilibrio tra le regioni soprattutto a vantaggio delle regioni meridionali con una ristrutturazione dei processi produttivi economici e sociali a livello europeo
Se alle regioni meridionali si continua ad imporre uno sviluppo non legato alle mercato di lavoro
Noi continueremo hanno una vere in queste regioni nonostante l'emigrazione che ancora lastre svolge la fine della disoccupazione noi crediamo che bisogna aumentare le capacità produttive delle regioni che hanno subito e che subiscono ancora il processo migratorio anche superando la separazione che tuttora c'è che tuttora esiste
Fra cultura e professionalità per una utilizzazione delle capacità professionali che vanno indirizzate verso i nuovi in destini il concetto di assistenza vi prego di credere assistenza fra virgolette per rendere più semplice direi il discorso all'emigrazione che il partito si propone di operare colmando appunto i vuoti di presenza che si sono verificati in passato
è dovrà ebbe fondarsi su una chiara analisi
Degli elementi che determinano lo stato e le condizioni in cui si trovano i lavoratori emigrati
Il problema è dell'emigrazione non è un fenomeno che interessa solo di emigrati denigrazione al centro del rapporto che esiste tra sviluppo economico e mercato di lavoro
Gli sconvolgimenti economici e produttivi che come tutti quanti noi sappiamo si sono abbattuti sui paesi europei e che sono stati fronteggiati con iniziative e metodi diversi
Hanno prodotto chiaramente dei gravi effetti sul mercato del lavoro costretto a registrare disoccupazione e comunque prospettive di mobilità selvaggia
Che colpiscono i soggetti più deboli e meno difesi e naturalmente tra questi soggetti e non a caso ma proprio perché sono i più deboli e meno indifesi gli emigrati e le donne
In questa situazione obiettivamente l'emigrazione viene ricacciato da nell'isolamento quando non viene colpita addirittura da particolare persecuzione addirittura alcune volte elevata legge come per esempio si propone la legge Bonnet
In Francia ma direi che la disoccupazione che investe l'Europa e anche dimostrata non solo dai dati terribili che sono scritti nelle statistiche ma anche dalle miscele esplosive che si vanno formando delle cita europea forte immigrazione come per esempio a Londra Amsterdam a Berlino e che vedono l'unione della parte più emarginata dell'emigrazione e di quella più emarginata dei giovani e dei lavoratori locali
D'altra parte il referendum Mantini Svizzera
Dove la richiesta dei lavoratori emigrati di a vere pari diritti sociali è stata respinta dalla stragrande maggioranza dei lavoratori der adoratori svizzeri e anche anche se sono naturalmente su un piano dove diverso gli atti ostili compiuti in Francia dai laboratori comunisti nei confronti di quelli emigrati
Sono la dimostrazione che una certa forma di razzismo marcia in Europa direi accanto o vicino alla crisi economica noi possiamo noi possiamo dire tranquillamente che l'emigrazione in italiana e quella che ha in Europa una più lunga tradizione pensate che ci sono addirittura dei sindacati locali che sono stati costituiti dagli emigrati italiani a suo tempo e l'emigrazione italiana dicevo che ha una più forte organizzazione politica e sociale deve rafforzare i suoi legami con gli altri gruppi emigrati costituendo organismi vivi collegamento con questi gruppi e con i singoli partiti socialisti locali la ristrettezza di una visione dell'emigrazione che sia solo quella nazionale porta alla isolamento e alla debolezza di tutti i gruppi emigrati
Chiaramente
Una politica che sia una politica per l'emigrazione non può non investire
Le iniziative di politica estera e di cooperazione internazionale del partito
Per semplificare io credo che bisogna dire che al primo punto di questa azione del partito
Deve esserci appunto un'azione di difesa dei diritti civili umani e culturali degli emigrati
Per mettere appunto in grado gli emigrati di esprimere il massimo della capacità contrattuale di presenza qualificata nelle società dei paesi emigranti il secondo punto di questa azione del partito deve essere quello dell'ottenimento vero dell'ottenimento però reale di quella preparazione professionale di cui i lavoratori italiani all'estero hanno scritto il diritto spesso solo sulla carta
Io direi che è proprio la preparazione professionale che permette di raggiungere alla manodopera immigrata i livelli lavorativi più qualificati
Il terzo punto di questa azione del partito per tre quello che riguarda l'emigrazione
Deve essere quello che verte sulla partecipazione scolastica esiste un problema della seconda rata seconda generati
Non è del emigrazione che forse è uno dei problemi più drammatici che si trovano ad affrontare di emigrati
La seconda generazione spesso non si sente più di appartenere al paese di origine ma non appartiene ancora completamente nel Paese in cui è arrivata la famiglia quindi il problema della scuola il problema della lingua il problema della cultura per questa seconda generazione diviene un problema affrontare un problema fondamentale
Il quarto punto di cui il partito dovrebbe farsi carico è quello di assecondare la scelta che naturalmente deve essere una libera scelta una diceva appunto la libera scelta di quei lavoratori che intendono rientrare
In Italia a questi lavoratori che intendono rientrare in Italia bisogna creare veri migliori condizioni per il loro rientro e per il loro reinserimento nella società civile e nelle nei settori produttivi delle regioni di origine anche utilizzando i livelli di professionalità che questi lavoratori molto spesso hanno acquisito all'estero
Il quinto punto sempre di questa azione del partito
Deve essere quello della salvaguardia delle condizioni e delle prospettive di altri gruppi di lavoratori immigrati in particolare direi di quei lavoratori immigrati che provengono dal Terzo Mondo a questo proposito credo che sia ora che incominciamo a farla uscire dal silenzio
La questione
Dei lavoratori immigrati in Italia lavoratori immigrati in Italia che a questo punto si aggirano su una cifra che non sappiamo qual è con precisione perché questi lavoratori sono lavoratori clandestini ma comunque si aggirano su una cifra che varia tra le cinquecento mila unità che le settecento mila unità noi non non saremmo credibili e non saremmo nemmeno credibili all'estero fuori dall'Italia quando andiamo per chiedere parità di diritti per i nostri emigrati
Se non parlassimo se non facessimo un azione politica in difesa di questa immigrazione ed emigrazione silenziosa estiva instaurando nel nel nostro nel nostro Paese è chiaro che a questi lavoratori non si può rispondere con dei provvedimenti di polizia per questi lavoratori occorrono parità di diritti con i lavoratori dei paesi ospitanti
E crediamo anche che a questo proposito bisognerà intavolare del trattative con i paesi di provenienza
Per esaminare nell'ambito di una politica di una di nell'ambito della politica di cooperazione le possibilità di rientro per questi lavoratori se questi lavoratori naturalmente chiedono di rientrare
Noi però dovremmo perlomeno fornire a questi lavoratori una qualificazione professionale che possa utilmente essere impiegata nei settori di provenienza e credo che queste questioni politiche appunto che si pongono a livello in internazionale vadano accompagnati da parte nostra da anche da iniziative imprenditoriali e non solo da queste ma anche da apporti di risorse e di tecnologie di cui come sappiamo di paesi del terzo mondo hanno estremo bisogno
Per dal punto di vista concreto questa azione del partito
Dovrebbe essere svolta naturalmente a livello di Parlamento europeo a livello di Parlamento italiano a livello di regioni e di enti locali crediamo che un pronunciamento politico molto importante da parte del parlamento europeo
Potrebbe essere quello sulla voto comunale nei paesi di residenza degli emigrati gli emigrati che magari risiedono in una città da vent'anni che pagano le tasse non sono nemmeno liberi direi di avere una voce per quello che riguarda la gestione dei servizi sociali per esempio
Un secondo appunto obiettivo del partito come azione
Concreta dovrebbe essere quello di impegnare maggiormente socialisti del sindacato perché a livello di confederazione europea dei sindacati sia rafforzata un'azione che del resto è stata già intrapresa dalla confederazione e questa azione deve vertere soprattutto sul fatto che bisogna inserire la questione dell'emigrazione nella questione più ampia in quella generale del mercato del lavoro esiste anche tutta un'azione che il partito può fare a livello di partiti di confederazione dei partiti socialisti europei e a livello di Internazionale socialista in particolare in questi organismi internazionali nei quali il partito partecipa e nei quali sviluppa anche delle iniziative molto importanti noi dobbiamo chiedere una commissione permanente per l'emigrazione
Nella quale i socialisti a livello europeo possano confrontarsi ma non solo confrontarsi ma decidere anche insieme di fare alcune azioni in comune per quello che riguarda l'organista e per quello che riguarda
All'immigrazione né naturalmente
Questo programma che non è un programma ambizioso ma che comunque non è nemmeno un piccolissimo programma
è presuppone il fatto che vadano anche adeguati gli strumenti che il partito attualmente atto è quello che riguarda l'emigrazione
Per esempio per quello che riguarda le federazioni all'estero queste federazioni all'esterno del partito dovrebbero impegnarsi su progetti che esso dovrebbero essere dei Progetti direi molto concreti e dei progetti sui quali chiedere anche direi l'apporto di forze esterne al partito e dei lavoratori non solo dei lavoratori italiani emigrati ma anche degli altri lavoratori e questi progetti concreti dovrebbero riguardare quelli che sono i problemi fondamentali dell'emigrazione cioè la scuola la preparazione professionale il collocamento
E l'unico un altro problema piccolissimo che volevo sollevare è rinnovamento dell'associazionismo anche ammesso lo credo che questo rinnovamento passi anche attraverso l'adeguamento degli strumenti
Che noi abbiamo attualmente per raggiungere l'immigrazione per esempio l'istituto santi e per quello che riguarda alcune attività particolari
Nella mondo della cultura Lights
Noi credo che dobbiamo fare una considerazione finale e la considerazione finale che noi
Dobbiamo mettere in grado i cittadini di questo Paese di emigrare quando vogliono emigrare che l'emigrazione non sia più una forzatura ma che l'emigrazione sia soltanto una libera scelta
Invito a parlare fa
Subito dopo la compagna con
Brevissimamente compagni
Alle bombe torna esplodere in Alto Adige quale reperito sul giornale
Vi sono tensioni nuovamente per ora
Si vedono bombe tedesche contro beni italiani bombe italiane contro per i tedeschi
Anche Pinzani Fassi cominciò così è quasi col passò colpire anche gli uomini le persone ora può fare qualcosa la Repubblica per fermare questo stato di tensione per fare in modo che
Questo Paese
Pure pubblica un cesso un'amplissima autonomia
Possa proseguire la sua vita
Culturale politica in tranquillità si può fare qualcosa la Repubblica e gli adempimenti ai compagni
I credenti ente su questioni fondamentali dopo votato uno sconto amplissimo
Ebbene non ancora malato su alcuni temi le norme di attuazione dello stato
E di attenzione è già una dilazione in sostanza delle norme legislative dello mi posturale
Voi pensate compagni che ancora oggi la vita dello stabulazione la loro scuola la carriera in piedi l'evoluzione beh quella collettività
Non è disciplinato da leggi del Parlamento ma dai decreti governativi da che decreti presidenziali noi siamo sottratti all'esatto del Parlamento perché è una ed è legato data nel settantuno
Con legge regionale delega per due anni consentiva al Governo di emanare norme attuazione norme legislative il mate i due anni sull'ampiamente trascorsi ora siamo di fronte a un braccio di ferro tra democristiana Volkspartei di una commissione ministeriale fatto sta che siamo nove anni trascorsi e le norme non vengono ora fino a quando fino a quando l'Alto Adige potranno essere governato
Da lei si da la Repubblica ma soltanto decreti presidenziali da decreti governativi
Noi riteniamo solisti di Bolzano
Che la delega al governo debba essere considerata decaduta cioè se debba porre fine a questo di cose che il Parlamento debba riprendere i suoi poteri costituzionali per legiferare in materia rilevante me la nostra vita voi pensate che da noi non c'è ancora il tribunale distano instabilità per dissensi profondi sono commissione di ancora un dibattito aperto su il bilinguismo nei tribunali vi è un dibattito aperto supreme i trasporti bisogno dibattiti aperti su problemi relativi al Censimento
Bene
Noi chiediamo
Al Partito socialista
Un intervento preciso una iniziativa afferma
Per liquidare le tensioni esistenti
Prima presente compagni che il ritardo il ritardo della Repubblica
Di emanare queste norme crea frustrazioni notevoli e nel gruppo linguistico italiano che si sente minacciato la presenza maggioritaria in Provincia autonoma e gruppo tedesco si vede in questi ritardi
La consueta astuzia mediterranea latina italiana di non mantenere l'impegno per cui non siamo in realtà in realtà
Latitanti assenti e incapaci dar risposta ai problemi dell'Alto Adige di dare una risposta a conforto allo Statuto
Lo chiediamo in sostanza un impegno reale del partito
Del comitato centrale cruciale compresso della direzione perché questi tempi porga Regione lontanissima vengano affrontati a livello adeguato perché si atti rapidamente lo studio l'autonomia
Uno Statuto che deve tutelare ampiamente l'interesse delle tre comunità linguistiche presenti in Alto Adige la italiana tedesca latina
Lo statuto che assicuri a quelle popolazione popolazione lo sviluppo civile
E ripeto noi chiediamo che il Parlamento riprenda i suoi poteri culturali noi chiediamo che il Parlamento legiferi in questa materia intervenga veramente per dare tranquillità alle nostre popolazioni Grassi compagni
Titta parlare la compagnia polizze
Subito dopo il compagno ovali
Compagnie e compagni
Nella sua relazione il compagno Craxi parlando di problemi internazionali
Auspicava per il nostro cuore paese
Una politica di principi
Piuttosto che l'altalena di incertezze opportunità convenienze
Che da sempre giustificano e che da sempre travestono la nostra politica estera
Questo stesso tema è stato ripreso poi anche dal compagno Labriola
E mi trova del tutto consenziente
Quella tematica che vorrebbe per l'Italia un ruolo assai più incisivo in questo campo di quanto non abbia saputo dimostrare fino ad oggi
Dobbiamo a mio avviso sa per rivendicare sempre la nostra indipendenza di giudizi
Nella valutazione dei fatti internazionali soprattutto quando di questi fatti internazionali si fa partecipe il nostro maggiore alleato
Questo beninteso non mette assolutamente in gioco la nostra assoluta solidarietà nell'ambito dell'alleanza atlantica
Ma io credo che l'Italia l'alleato più fedele ma purtroppo anche l'alleato più ininfluente
Debba sapersi ricavare un ruolo maggiormente aggressivo
Abbiamo visto con una certa preoccupazione
Il nuovo corso dell'amministrazione di Reagan spostarsi sullo scenario mondiale intervenendo pesantemente nell'America centrale
Elaborando una nuova linea per quanto riguarda il Sudafrica anche se per fortuna questa linea è di nuovo in via di mutamento
Quello che va sottovalutato è non soltanto la novità di questa nuova amministrazione
Ma la sua visione del mondo
Certamente i nostri alleati in questo momento hanno ripreso ad usare un linguaggio che agli occhi e le orecchie di noi europei può sembrare come un linguaggio vecchio è il linguaggio della guerra fredda degli anni Cinquanta
Questo non può che preoccuparci da un lato coscienti però che come siamo che dietro questo linguaggio dietro questo profilo aggressivo si sta svolgendo evidentemente il tentativo di recuperare quella ritardo per quanto riguarda l'installazione di missili sul teatro europeo e per quanto riguarda gli armamenti convenzionali
Un altro motivo di preoccupazione è la definizione che l'amministrazione Reagan dava del terrorismo internazionale
E per terrorismo in questa definizione di terrorismo sono ammucchiati in un'unica
Definizione anche tutti quei movimenti di liberazione nazionale che in questo momento è in più parti del globo stanno cercando di ottenere il perito per se stessi e per i loro popoli quella dimensione di dignità quella dimensione di libertà che noi come socialisti non potremmo che sottoscrivere
Io credo che l'Italia al prossimo
Vertice della NATO che si terrà tra qualche settimana a Roma
Dovrà svolgere un ruolo di mediazione di pressione sugli Stati Uniti d'America affinché riprendano al più presto a trattare con i sovietici il disarmo nucleare
Sappiamo che il salto è stato bloccato
Dal passato dalla passata legislatura ma sappiamo anche che con la nuova dimensione con la nuova composizione del Senato americano a seguito appunto della vittoria di Reagan
Questo trattato di disarmo non avrà probabilmente vita facile e non arrivi non si arriverà ad un accordo con la velocità e con la prontezza che invece mi sembra auspicabile
Ma qual è in sostanza il ruolo europeo che noi vorremmo sappiamo purtroppo che l'unità politica dell'Europa è ancora una meta molto lontana da raggiungere
Abbiamo visto anche in questi ultimi periodi il formarsi di direttori l'esclusione dell'Italia da importanti vertici
Il formarsi di un blocco all'interno della comunità europea che veniva riproporre le divisioni odiose tra i paesi ricchi del nord e i Paesi ricchi ma più agricoli del sud
Ecco anche in questo c'è non soltanto motivo di preoccupazione ma credo anche una possibilità di intervento più incisivo in questo momento divampano le polemiche per il maxi-prestito che è stato voluto dalla Francia e dalla Germania
Sappiamo che l'Italia ha protestato e ha protestato duramente io credo anche con molta ragione
Anche quando si parla del cosiddetto aiuto pubblico allo sviluppo d'Italia a ultimamente
Acquistato un tipo di politica
Per cui il famoso trasferimento dello zero virgola settanta del prodotto nazionale lordo avrà con gli stanziamenti voluti dal Parlamento italiano raggiungerà l'obiettivo in tre anni dello zero trentaquattro
Non si tratta io credo di continuare a fare carica Rizzoli rituali a proposito del nuovo ordine economico internazionale che non c'è e che probabilmente non ci starà ancora per qualche decennio
Ma si tratta piuttosto di fare la politica delle cose
Un esempio molto positivo è stata la recente ratifica del trattato di lo me che ha visto l'Italia con i suoi partner dei paesi della cioè firmare un accordo commerciale con ben sessanta Paesi emergenti dell'Africa dei Caraibi e del Pacifico
Questo è in sostanza il tipo di ruolo internazionale in cui noi potremo estere maggiormente influente
Un altro elemento che come socialista vorrei far rilevare è l'importanza e la piena coscienza del ruolo dell'Internazionale socialista come fattore politico di equilibrio nel dialogo esca ove e nel dialogo nord sud
Al recente congresso dell'Internazionale socialista che si è rivolta
A Madrid in novembre
è stato posto con grande forza e con grande evidenza il ruolo che questa grande associazione di partiti socialisti e socialdemocratici ha avuto potrà avere e dovrà sviluppare nel futuro per assicurare non soltanto nel continente europeo ma anche nel continente africano in quello latinoamericano di fattori fondamentali di pace Giustizia e Libertà che sono il fondamento stesso della nostra esistenza e del nostro Statuto
All'Internazionale socialista si è cominciato anche a parlare del problema che probabilmente sarà il problema emergente del prossimo ventennio e cioè il problema energetico
Sappiamo qual è la situazione sappiamo qual è la situazione in cui versa l'Italia conosciamo i ritardi mostruosi che hanno fatto sì che la nostra bilancia dei pagamenti è in grave deficit proprio per l'acquisto di Energia da paesi produttori di petrolio sappiamo che non sono ancora stati stanziati per somme necessarie
Per studiare per ricercare per mettere a punto quelle energie nuove e rinnovabili che potrebbero un giorno renderci molto più indipendente ma il problema energetico
Si intreccia soprattutto con la sopravvivenza stessa di una miriade di piccoli paesi in via di sviluppo o addirittura in fase di decollo
Sappiamo anche qui qual è il ruolo e dovremmo guardarlo con occhi più critici del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale e con la proposta di un affiliato per l'Energia
Se questa proposta andrà in porto riuscirà a perlomeno
A mettere a freno questa dissanguamento da parte dei Paesi più poveri per l'acquisto di Energia
Strategia internazionale del socialismo quindi come affermazione dei diritti umani e nello stesso tempo come sfida nello sviluppo economico noi come europee siamo capaci di produrre e di esportare praticamente di tutto
L'unica cosa che non mi sembra siamo riusciti ancora a deve scortare è la democrazia
P deve diventare da bene di lusso ah bene di consumo di massa per esportazione altrimenti il concetto stesso di interdipendenza
Così caro al pensiero socialista
Quando trattiamo i problemi dello sviluppo non diventerà anche sto che uno slogan vuoto privo di significato l'ennesima pietra tombale su quella lunga serie di disastri che vede oggi il mondo diviso in due con i ricchi che diventano sempre più ricchi e i poveri che diventano sempre più poveri
Quindi una stretta interconnessione frate compimmo Grazia sviluppo economico rispetto dei diritti fondamentali dei popoli e degli uomini
Compagne e compagni
Oggi e il venticinque aprile
E noi lo stiamo celebrando
Ma mi domando quando potranno celebrare un venticinque aprile
I patrioti afgani verso le colline del Kandahar Carlo combattendo praticamente in termini contro le truppe sovietiche armati soltanto di vecchi kalashnikov che hanno preso ai prigionieri sovietici mi domando quando potrà essere quando potrà essere celebrato un venticinque aprile per un paese di cui porlo poco si parla la Cambogia che ha visto dopo un massacro di oltre tre milioni dei suoi cittadini
Ha visto la fuga mostruosa dei superstiti verso i campi di rifugio dalla Thailandia e che oggi è solo si trova sotto il dominio straniero di duecento mila truppe vietnamite
E per concludere compagne e compagni mi domando quando vi sarà un venticinque aprile per i nostri compagni cileni per i nostri compagni argentini per i nostri compagni che nel Salvador mi riferisco a Guglielmo Unghon membro dell'Internazionale socialista stanno combattendo per ottenere in quel Paese il diritto fondamentale ad un'esistenza pacifica ad un'esistenza più giusta
In parole povere per la l'ottenimento di consociativismo democratico
OPA
Compagnie
E compare nel
Io sono un riformista
Vale a dire che credo nella trasformazione graduale democratica della società attuale in una società più libera e più giusta
Credo nei valori permanenti di democrazia e di libertà che devono accompagnare l'ascesa delle classi lavoratrici
A garanzia appunto dell'auspicata nuova società
Cerco di richiamarli agli insegnamenti di quegli uomini del riformismo Emiliano italiano che erano uomini umane civili onesti di fede ma badate bene uomini tutt'altro che accomodante duri nelle lotte intransigenti nei principi
Nobile era che oramai pare estinta senza lasciare eredi
Queste parole che mi sono permesso di fare mie non sono mie
Sono le parole con cui nel mille novecentosessantacinque Fernando Santi si congedava dalla CGIL
Sono le parole di chi insieme a Lombardi sette rivendicare l'autonomia del partito nel mille novecentoquarantotto e l'unità della sinistra nel mille novecentosessantasei
Sono le parole di chi riformista si trovò a contestare in nome del riformismo quella unificazione socialdemocratica del tatticamente
Era stata presentata come il superamento storico del riformismo e del massimalismo
Dio volesse disse santi al congresso dell'unificazione che partissimo dall'esperienza del riformismo dei vecchi riformisti che volevano sul serio le riforme
Dio non volle o per meglio dire non volle la DC
E il riformismo italiano conobbe una stagione assai sfortunata
Una stagione che andrebbe rivisitata a chi oggi intende riproporre un messaggio riformista alla società italiani
Fra questi siamo sicuramente anche noi è sicuramente anche la sinistra socialista
Non è il riformismo l'obiettivo polemico della nostra battaglia congressuale
è il modo un po'superficiale da critico con cui il riformismo è stato riproposto
Perché valga la pena di chiamarsi riformisti negli anni ottanta infatti occorre innanzitutto interrogarsi sulla fine che fece la politica delle riforme negli anni Sessanta occorre interrogarsi sulle riforme non fatte e occorre interrogarsi anche sull'esito delle poche riforme fatte
Anche per darsi ragione di quel paradosso
Per cui in Italia contrariamente che nel resto d'Europa la stessa realizzazione di determinate riforme
è diventata un ulteriore fattore di ingovernabilità e non contributo a una governabilità maggiore
Nel progetto socialista a questo interrogativo una risposta alla sfida
Essi individuata nel modo spartitorio di governare della Democrazia Cristiana la causa di fondo di questo inquinamento delle pur timide esperienze riformatrici del centrosinistra
Un inquinamento che fra le cause non secondarie della difficile governabilità odierna
Oggi di questo non si parla
Come non si parla lo hanno già detto sia lombardi che Ruffolo
Dei motivi di fondo che determinano al di là del caso italiano la crisi di governabilità dell'insieme delle società industriali avanzate
Dei motivi di fondo che inducono i partiti riformisti d'Occidente a sviluppare una nuova intensa ricerca progettuale
E per cui il riformismo degli anni ottanta non può essere né quello di curati né quello di Babbo da esperto e men che meno quello dell'unificazione
Il riformismo degli anni ottanta deve misurarsi con la crisi dello stato sociale con impossibilità di perseguire all'infinito politiche redistributive e con la crisi di consenso te questa situazione determina anche all'interno del movimento operaio e della sua politica di alleanze
L'invasione della Camera del lavoro di Napoli e la marcia dei quaranta mila a Torino non sono incidenti di percorso
Così come non lo sono i ricatti corporativi che pesano sull'attuazione delle riforme sociali a quella dei trasporti a quella sanitaria sono le reazioni naturali spontanee quasi automatiche con cui una società in cui consenso e sempre più parcellizzata in cui il rapporto fra costi e benefici delle riforme è sempre meno definibile reagisce agli stimoli del riformismo tradizionale e sono in Italia le conseguenze perverse di un sistema di mediazione di spartizione
Ti ha preteso di assorbire la spinta a sinistra degli anni settanta non operando riforme ma distribuendo privilegi
Se quindi si vuole davvero lanciare un messaggio riformista alla Società italiana degli anni ottanta occorre misurarsi con due questioni
Quella della praticabilità di una politica di riforme in un quadro politico dominato dalla Democrazia cristiana è quella della costruzione del consenso sociale attorno a una politica di riforme che è politica di cambiamento ma anche di rigore
Le due questioni
In modo negativo
Lo dimostra la vicenda del sindacato lasciato privo di interlocutori credibili quando era disponibile a una politica di programmazione di riforme e di austerità
è chiamato oggi a farsi carico di un'austerità senza riforme e senza programmazione
Non si tratta quindi di questioni campate per aria si tratta delle due questioni nodali del riformismo italiano degli anni ottanta
La questione dell'egemonia democristiana e la questione del consenso sociale attorno alle riforme
Ebbene non è che queste questioni non le abbiamo mai affrontate e proprio in questa prospettiva nella prospettiva di creare di nuovo le condizioni di una politica di riforme nel nostro Paese
Ecco se il progetto socialista se non il manifesto del riformismo degli anni ottanta
E come mai adesso per riformismo viene riproposto con tanto clamore
Al progetto socialista sono riservati frettolosi o merci nelle occasioni ufficiali e appassionate autocritiche nei consessi intellettuali
è questo che preoccupa
Perché noi sappiamo che nessuna riforma si compare se non si risana la situazione economico sociale lungo le linee tracciate nel Piano del lavoro
Se è una nuova esperienza di programmazione non crea nuove condizioni di solidarietà sociale
Perché noi sappiamo anche che la questione centrale la questione del consenso non si risolve se non si trascendono i limiti economico corporativi delle tradizionali politica di Alleanza del movimento operaio
Se non si valorizzano fattori morali e ideali se ci si priva della speranza progettuale
Ma ovviamente il richiamo al progetto socialista non può essere un richiamo talmudico a un testo
è il richiamo a un metodo e a una politica alla politica dell'alternativa alla Democrazia Cristiana che era la politica del congresso di Torino alla politica della costruzione di una sinistra di governo e vitali
A questo mirava al progetto di Torino a dare uno sbocco politico è una cultura di governo al grande spostamento a sinistra verificatosi nella società italiana negli anni settanta
Consapevoli come eravamo e come siamo del fatto che nessuna situazione è così pericolosa per la sinistra
Come accumulare una grande forza e non saperla utilizzare come ci aveva insegnato Pietro Nenni nella sua riflessione amara e lucida sulle cause della sconfitta storica del movimento operaio di fronte al fascismo
E consapevoli come eravamo dall'altro lato del carattere determinante dei rapporti di forza conquistati nella società per consentire l'avvio di una politica riformatrice
Non sempre siamo stati consapevoli di questa semplice io viabilità e non sempre ne sono stati consapevoli i compagni comunisti
Anzi
I primi a dimostrare scarsa consapevolezza cronologicamente e non solo cronologicamente sono stati sicuramente loro
Quando hanno deluso dopo la loro vittoria elettorale del mille novecentosettantasei sia la questione del necessario rinnovamento della propria identità di partito vi ricordate Asor Rosa che pensava a un pc erede di Leni in e di pura sia la questione dei rapporti col Partito Socialista sia la questione della continuità del movimento nella società
Quando hanno puntato tutto sulla scommessa del compromesso storico senza preoccuparsi neanche a fini difensivi di costruire una politica di alleanze più articolata
In questo senso è vero che il quadro politico non esaltante nel quale abbiamo dovuto assumere responsabilità di governo
Va imputato anche al Partito comunista e ai suoi errori di direzione strategica
Che hanno pesato sulla fine prematura della settima legislatura e pesano sulle difficoltà dell'Uttar
Ma noi dopo non è che ci siamo comportati assai diversamente
Ci siamo fatti prendere dal complesso dell'autosufficienza anche noi ed abbiamo cercato come ricordava ieri Cicchitto di stabilire un'intesa con la Democrazia Cristiana in termini concorrenziali rispetto ai comuni
Prima il Partito Comunista poi il Partito socialista insomma si sono comportati come se fossero convinti che la tenuta di un tessuto unitario nella sinistra costituisse un impaccio e non un elemento di forza per il successo dei rispettivi disegni strategici
Fino a giungere alla situazione attuale in cui è la Democrazia cristiana ad avere l'iniziativa e a potersi permettere di scaricare sull'insieme del movimento operaio e sullo stesso movimento sindacale le conseguenze della sua gestione di politica economica e monetaria e l'opacità della sua linea politica
In questo quadro continuare da parte nostra nei confronti del PC la strategia del generale Kutuzov mi sembra più che deplorevole autolesionista
In questo caso infatti può darsi che venga sconfitto Napoleone ma viene sconfitto sicuramente anche Kutuzov
Viene sconfitto chi lo odia non identifica l'orizzonte di questa legislatura con l'orizzonte di questo governo
E le proprie ambizioni politiche con quelle di garantire la stabilità dei governi a direzione democristiana
E viene sconfitto a maggior ragione chi si propone un progetto di cambiamento di riforma di progresso di reale governo del paese
Per questo mi sembra auspicabile che vengano accolte
Le cose molto sensate te ieri dicevano fra gli altri Cicchitto e Mancini
Circa la necessità di smettere surclassa e di riprendere il confronto col Partito comunista sulle questioni del documento del venti settembre del settantanove ed è la governabilità reale di questa ottava legislatura
Ma per questo soprattutto sarebbe necessario e sarebbe stato necessario riprendere il confronto strategico col Partito comunista
Il congresso di Torino col progetto socialista e con la scelta strategica dell'alternativa mirava ad intervenire con incisività sulla crisi della politica del compromesso storico
Sarebbe paradossale è congresso di Palermo si limitasse a registrare come una notizia fra le altre lattine di quella politiche
O meglio rischierebbe di essere un segno ulteriore del rovesciamento di linea che da un anno in qua si è voluto perseguire rispetto a Torino
Comunque è su questo terreno che vanno verificati i rapporti interni
Il terreno delle scelte politiche e le coerenze strategiche delle convergenze delle divergenze pubbliche è comprensibile da tutti
La sinistra socialista affrontato questo congresso su una linea rigorosa di continuità col congresso di Torino e con la strategia dell'alternativa
Abbiamo sostenuto e continueremo caparbiamente a sostenere questa linea
Non per una logica di schieramento interno ma perché siamo convinti che essa sia la più produttiva per il partito e per la sinistra italiana
Non siamo uomini per tutte le stagioni
Siamo stati parte della maggioranza del partito e abbiamo lasciato il segno di un processo di rinnovamento che adesso raccoglie un'adesione assai più vasta di quella che raccolse al suo inizio
Ora siamo in minoranza e toccata altri valutare se questo è rimasto privo di conseguenze nell'orientamento politico è nella stessa vitalità del processo di rinnovamento del partito
Tocca alla maggioranza proporre politiche più chiare e coraggiose di quelle che fin qui sono emerse è che ci trovano in dissenso per quello che ci riguarda continueremo comunque abbatterci
Per rafforzare e rendere più incisiva l'azione del Partito socialista nella sinistra italiana e per la sinistra italiana
Continueremo a batterci contro ogni settarismo perché sappiamo compagni comunisti che niente di buono per la democrazia e per i lavoratori è nato in Italia dalle sconfitte del Partito socialista
Continueremo a batterci contro ogni integralismo compagni della maggioranza perché sappiamo che niente di buono per il partito socialista è nato dalle sconfitte della sinistra e del movimento operaio
è iscritto a parlare compagno saltare
Dopo Santarelli interverrà il segretario dal Partito radicale Rutelli
Compagnie
Compagni delegati
L'ampio e approfondito dibattito
Che si sta sviluppando sulla relazione del segretario del partito
Merita di riservare alla questione regionale
Ai rapporti Stato-Regione al problema più generale delle autonomie locali una particolare attenzione
Un'analisi dei fattori di crisi della situazione italiana che non fosse estesa alla importante impalcatura costituzionale rappresentata dalla Regione e dagli enti locali
Risulterebbe assai parziale e comunque priva di elementi essenziali per la realizzazione di un piano di ripresa
Il compagno Craxi e la sua relazione ha giustamente sottolineato che tra le questioni da affrontare con urgenza un posto di rilievo spetta ai rapporti tra Stato e Regione
E non a caso apporre oggi con forza questa esigenza è il Partito Socialista Italiano infatti l'intera storia della diffusione e del radicamento della democrazia è largamente segnata dalle lotte dei socialisti
Da quella visione riformisti che ha che ha guidato le grandi conquiste di libertà nel nostro Paese
Essa postula un instancabile impegno di rinnovamento fatto anche di piccole cose dell'azione quotidiana ma mai episodica o fine a se stessa
A premessa a quella che è stata definita la grande riforma indica i sentieri da percorrere
Lo Stato democratico si difende combattendo otto che deve essere cambiato con azione decisa è urgente
Contro i rischi di involuzione vetero capitalistiche tecnocrati che e autoritarie è necessaria si afferma nelle tesi una strategia di rinnovamento
Che investa le strutture stesse del sistema per una nuova valorizzazione dei poteri e delle rappresentanze democratiche
In coerenza con la lunga battaglia socialista per le Autonomie locali e il decentramento nella tesi si riafferma l'esigenza di riportare i poteri democratici al massimo grado di efficienza attuare con continuità di interventi la riforma della pubblica amministrazione aggiornare riformando lì e rendendoli più aderente alle necessità e alle competenze del governo locale gli ordinamenti locali
Sono compiti questi non più rinviabili e su di essi bisogna tornare a richiamare con forza la responsabilità e l'impegno di tutte le forze democratiche disponibili ad interessate ad attuare una vasta opera di riforma
In questo contesto si colloca con pressante attualità anche il discorso della regione
Recentemente il presidente della Confindustria ha affermato che le Regioni sono un punto fermo del noto sistema democratico una realtà con cui gli imprenditori devono confrontarsi
Non diverso il giudizio d'insieme del movimento sindacale che ha largamente superato la visione angusta che faceva delle regioni automaticamente una controparte
La domanda che dobbiamo porci è se questo nuovo e forse tardivo apprezzamento delle funzioni delle Regioni non arrivi in un momento in cui l'ombra del deperimento politico del ruolo delle regioni si fa più minacciosa
Non sono mai mancati i volenterosi che giudicavano il trasferimento di poteri attribuzione da regioni come una vera e propria usurpazione
Sono tanti e di Enzo petto fondato che vadano crescendo
Gli archeologi che vogliono che mettere insieme i frammenti del passato
In un suo rapporto il Censis ha parlato di una sempre meno attende tendenza dell'amministrazione centrale a riappropriarsi di fette di potere Punzio le ormai trasferite
Di considerare ha in sostanza la realizzazione delle Autonomie locali
Più un mero processo di decentramento amministrativo e periferico che non istituzioni capaci di auto propulsione e di autogoverno è in questo clima compagni che si deve sviluppare un rinnovato impegno del partito al quale sollecitano le tesi congressuali
è un impegno che richiede insieme ad una forte volontà politica e il massimo di chiarezza nei confronti dei nostri interlocutorio soprattutto del Paese
E con chiarezza e compagno Craxi ha riconfermato la posizione dei socialisti rispetto alle amministrazioni locali e regionali
Nessuna trasposizione automatica della coalizione realizzata per il governo centrale
è una scelta che il Partito socialista italiano opera in piena autonomia
E che non deve indurre chicchessia ritenere che i socialisti siano disposti ad accettare ruoli subalterni nelle giunte di sinistra in omaggio alla loro intangibilità
Abbiamo criticato critichiamo la sottovalutazione del ruolo dei socialisti alla quale sovente sembrano indulgere ai compagni comunisti
Noi siamo pienamente consapevoli del significato che ha sul piano politico generale e governare metà del Paese insieme al pc
Non uguale consapevolezza ci sembra di scorgere in taluni comportamenti del Partito comunista quantomeno contrastanti con la loro tanto conclamata volontà
Di ricercare più ampie convergenze con il Partito Socialista come è venuto qui a ribadire il compagno Berlinguer
Certi fatti certi modi di intendere la collaborazione nei poteri locali indurrebbero perfino a sospettare che il Partito comunista si accinga a generalizzare la sua scelta dell'opposizione
Nel complesso vien fatto di pensare che anche al pc sfoga il significato del cambiamento intervenuto nel partito socialista il senso della battaglia autonomistica non lascia spazi ad equivoci
Così come per i socialisti non sarebbe più accettabile
Un rapporto con la democrazia cristiana che non fosse di pari dignità
Come sia Barberi ficcare in una certa fase del centrosinistra altrettanto inaccettabile sarebbe oggi una logica siffatta se fosse perseguita dal pc a livello locale
Come ha detto il compagno Craxi tutto tiene se non si pretende di risolvere i problemi con la sola forza dei numeri i problemi si affrontano e si risolvono le alleanze reggono si rafforzano se ci sono le condizioni politiche il clima Arata adatto per renderle operanti e se ci si sottrae alla tentazione di confondere
Quella che è una nostro autonoma scelta constati di necessità
Del resto il sempre più efficace raccordo che se va realizzando tra le forze laiche socialiste si fonda proprio sul rifiuto di ogni egemonia e sulla volontà di caratterizzare con un comune apporto la presenza nelle diverse coalizioni che reggono i governi regionali e locali
E forse autonomistiche con varia intensità ed impegno hanno ravvisato nel ruolo nel nuovo ruolo dei poteri locali non solo la doverosa attuazione del dettato costituzionale
Bensì l'occasione per una profonda ristrutturazione dello Stato fondato su un complesso armonico di enti territoriali che dovrebbero costituire l'ossatura portante del disegno organizzativo dei pubblici poteri
In questa sede affermazione si racchiudono immenso lavoro da svolgere è il titolo di un ponderoso volume sui problemi che dobbiamo ognuno a livello che gli compete affrontare
è stato affermato che se l'ampio decentramento autonomistico intervenuto posto lasciato a se stesso accrebbe accrescerebbe l'incoerenza del sistema
Al di là del giudizio più o meno condivisibile circa l'ampiezza del decentramento realizzato si impone una non più procrastinabile revisione delle strutture dello Stato
Revisione che tenendo presente un auspica abbia dimensione regionale dei pubblici poteri si indirizzi a più basso decentramento delle funzioni statali
Realizzando nel contempo il con assoluta urgenza la riforma strutturale delle Autonomie Locali infraregionali
Come ci avverte il professor Giannini nel suo rapporto al Parlamento sui problemi dell'amministrazione dello Stato
Di questo indispensabile disegno solo una parte del torso è stata tracciata
Occorre completare il tutto aggiungendo di quei tratti appropriati ed evitare quegli accostamenti che potrebbero alterare l'insieme dell'immagine che si deve definire per corrispondere alla nuova realtà e alle esigenze di cambiamento non più rinviabile
Sono queste compagnie le questioni che segneranno il cammino della terza legislatura regionale su di esse siamo chiamati ad intervenire nei modi appropriati
Non possiamo restare ai margini di questo processo incidere su di esso far pesare il nostro apporto le nostre proposte e primaria responsabilità dei socialisti
In particolare bisogna muoversi con più vigore per la riforma dell'ordinamento delle autonomie locali
Per adeguarlo alle previsioni costituzionali alle accresciute competenze al ruolo che l'autonomia devono svolge per raggiungere in via definitiva l'obiettivo di avvicinare il potere al cittadino
Per vivificare il momento partecipativo per dare maggiore saldezza alle radici della democrazia
Occorre un rinnovato impegno dei partiti autonomisti affinché i poteri locali possano esplicare appieno le loro potenzialità di raccordo tra popolo e istituzioni
La risposta alla crisi della società
Non è rintracciabile nella difesa a oltranza di quel tanto di autoritarismo insito nelle istituzioni centralistiche ivi compresi sovente partiti e sindacati ma nel rendere effettiva l'articolazione del potere democratico
Che la nostra Costituzione affida queste istanze primarie della nostra civile combatte convivenza
Certo compagni
Ma qui oggi riconosciuto
Che a undici anni dall'insediamento delle regioni a statuto ordinario
Non poche sono le insoddisfazioni rispetto alle speranze anche se i profeti di sventura sono stati smentiti dalle energie sprigionate dai legami intessuti da i momenti di partecipazione realizzati
Ma l'obiettivo principale quello di dare impulso di esaltare le autonomie comunali di realizzare un nuovo modo di essere dei comuni va detto con franchezza non è stato raggiunto appieno così gli interventi nel campo dell'economia del funzionamento e del miglioramento della qualità dei servizi e dello snellimento della burocrazia non sono stati pari alla necessità questo naturalmente non significa che l'azione regionale sia venuto meno agli obiettivi posti a fondamento delle prerogative costituzionali
Nessuno oggi può contestare il grande valore democratico rappresentato dalla presenza così ramificata nel territorio del Paese i venti assemblee elettive dotate di potere legislativo e di capacità di governo in un decennio tra i più tumultuosi della vita del Paese
è stato detto forse lungo il pupo apporto
Che di fronte all'attacco del terrorismo agli scandali che di fatto non hanno risparmiato nessuno dei centri vitali dello Stato centrale
Alle difficoltà di natura economica la perdurante crisi occupazionale senza la presenza vigile del sistema delle Autonomie con in testa le regioni diversa e meno efficace sarebbe stata la capacità di tenuta delle istituzioni democratiche
La Regione
Anche a causa della lontananza di altri poteri è divenuta via via il punto di riferimento della lotta dei lavoratori in difesa del posto di lavoro
Il centro da cui sono partite le iniziative di mobilitazione contro attacco terroristico il punto d'incontro dei sindacati e degli imprenditori per l'avvio di una fase di programmazione
Capace di superare i ritardi e di guardare finalmente al territorio e ai bisogni della gente
Importanti settori come corra sanità e dei trasporti
Categoria di cittadini come gli anziani e gli handicappati hanno cominciato a ricevere l'attenzione che meritano anche per recuperare alle istituzioni quella dignità che anni di incuria avevano fatto perdere
La legge trecentottantadue il decreto di attuazione numero seicentosedici hanno rappresentato i momenti di successo più significativi nella lotta per la costruzione di un sistema dell'autonomia e completo ed efficiente
Di fronte a un quadro di insieme positivo non sono mancati tuttavia i momenti negativi di stallo se non di vero e proprio riflusso
L'articolo undici del seicentosedici che garantiva il concorso della regione la programmazione nazionale è tuttora completamente disatteso
Governo e Parlamento continua ad operare in un quadro che sistematicamente ignorò avvilisce le prerogative le competenze costituzionali le leggi di riforma indicate nel seicentosedici tardano avvenire
Ingiustificabile incomprensibili appaiono i ritardi per l'approvazione della legge per il riordino dei poteri lo qua locali all'interno della quale definire il destino dalla Provincia è il ruolo dell'ente intermedio una legge che ha finalmente consenta di avviare un opera di semplificazione e di tutti gli organismi sovracomunali che si sono andati insediando nel territorio con grande dispersione di mezzi con compiti spesso intrecciati che hanno reso più difficile l'avvio di un'organica programmazione finalizzata al riequilibrio del territorio
Così i rapporti ragioni governo vanno sottratti alla miriade di canali ministeri assessori per ricondurli ad unità al massimo livello
Da anni il governo promette l'istituzione di una conferenza pre permanente dei presidenti delle giunte regionali presso la presidenza del consiglio dei ministri
Ora sembra si sia passati alla fase della predisposizione un'apposita legge il Governo Forlani ha dato assicurazioni le prendiamo per buone la conferenza ma insediata al più presto
Sul terreno finanziario ed economico approvata la legge di riforma della finanza locale per rendere effettiva la capacità impositiva dei comuni Regione non più rinviabile la definizione di un meccanismo che ferme restando le competenze del tesoro e dell'Istituto centrale di emissione configuri un ruolo per le regioni in materia di credito specie per ciò che attiene al credito all'artigianato al commercio l'agricoltura le regioni da parte loro sono chiamate a rimuovere incertezze e ritardi messi in luce dall'esperienza di questi anni
In questa direzione vanno realizzate tutte le misure di delega per attribuire ai comuni e loro consorzi le funzioni amministrative e la esecuzione dei programmi
Compagni
Un dato significativo
Importante è rappresentato dalla volontà espressa in questi anni dalle regioni
Di non sentirsi o di operare Conde contro potere dello Stato
Bensì come punto fondamentale di articolazione periferica dello Stato smentendo i timori di coloro che non sembra disinteressatamente facevano intravedere nelle regioni un momento di rottura dello Stato unitario
Ciò consenta di guardare alle regioni con spirito nuovo di capire la grande potenzialità che esse sono in grado di esprimere in termini crescita civile e democratica di raccordo tra il centro e la periferia occorre avere la consapevolezza che le regioni come semplici espressioni di decentramento servirebbero poco
Come strumento di autogoverno e partecipazione alla programmazione alle lotta contro il male le arretratezze vecchie e nuove presenti nella società italiana possono dare un contributo originale ed essenziale
Perciò devono cadere le ultime barriere centralistica perciò va completato il mosaico del decentramento delle Autonomie
Un quadro ormoni cody istituzione di governo fra il centro e la periferia all'interno del quale sia dai beni di compiti a funzioni di ciascuno rappresenta un momento fondamentale per la piena realizzazione da Democrazia repubblicana
Il sistema dell'autonomia può concorrere in modo decisivo al superamento delle difficoltà che investono il Paese
Dal congresso del Partito Socialista Italiano può venire compagnia spinta per vincere la resistenza che hanno finora impedito la piena e funziona la realizzazione della Repubblica delle Autonomie
Allora Contini a Rutelli
Tappa compagna Landolfi
Compagne e compagni
Nel rivolgere il fraterno
Saluto e augurio
E i radicali a voi e al vostro congresso al vostro segretario ho il dovere di fare un intervento Franco e non formale
Il compagno Craxi ha detto che forse con eccessivo ottimismo
Avevate sperato in una più stretta convergenza con il partito radicale
C'era un rimprovero e forse è una delusione in quella parola
Io preferisco porre l'accento su quella che avete definito la disponibilità possibili iniziative ed azioni comuni
Perché da parte nostra
Quando c'è stata convergenza con il Partito Socialista durante la raccolta delle firme per i referendum o più recentemente durante il drammatico periodo del sequestro del giudice D'Urso
Quando insieme in nome dei valori della vita ci opponemmo ad una fermezza che non è una forza e che non favoriva l'affermarsi della forza di uno stato giusto e severo
Libero ed autorevole ma era soltanto debolezza ed ottusa e cilecca impotenza noi non abbiamo nutrito illusioni
E non ci siamo quindi esposti al contraccolpo delle delusioni
Non abbiamo nutrito ottimismi salvo quello della volontà e la ostinata volontà di ricercare L'Unità su valori e progetti alternativi e quindi non siamo esposti oggi ai contraccolpi al pessimismo
Sappiamo che la nostra storia
La storia dei rapporti tra il socialisti del partito socialista e i socialisti del partito radicale è attraversata da contraddizioni e che queste contraddizioni sono state più spesso positive che negative
Non si spiegherebbe altrimenti ciò che è accaduto durante il lungo periodo dei governi di centrosinistra quando Noè dal mille novecentosessantatré cioè molto prima di mettere una avevamo scelto la strada lunga e difficile che sembra ancora impervia se non impossibile
Dell'unità del rinnovamento dell'alternativa nella sinistra non si spiegherebbe che insieme poi nel Parlamento nelle maggioranze e nei governi che combattevamo
E noi nel Paese dalla più intransigente delle opposizioni si sia potuto nel giro di pochi anni giungere alla vittoria sul divorzio e ad affermare in Italia la politica dei diritti civili
Non si spiegherebbe altrimenti
Nonostante la durezza
Di alcuni dissensi
Che tra noi e non si verificano compagne e compagni
Come per altri partiti soprattutto nei periodi elettorali
Ciò che si è verificato durante il caso D'Urso e in tante altre occasioni
Nei momenti di consenso non aspettatevi da noi facili acquiescenze
Che per altri partiti si traducono nella richiesta di un prezzo di potere
E nei momenti come questo in cui il dissenso sembra prevalere aspettata Eridano e le parole della franchezza e della verità delle nostre posizioni
Non aspettatevi rovesciamenti opportunistici di fronti e di alleanze attacchi settari alla vostra politica dettati solo da interessi di parte
Dirò di più
Noi ci auguriamo ed vi auguriamo che possiate avere ragione voi con la vostra politica
Ma non lo speriamo
Ieri avete accolto con un grande applauso l'altro ieri il segretario comunista il compagno Berlinguer
Emozionalmente ma non solo emozionalmente è stato un momento importante del congresso
E non significava soltanto che anche voi come noi non siete settari
Era qualcosa di più
Era l'applauso alla speranza di una sinistra che possa trovare finalmente nel rinnovamento la sua unità
Io temo compagni
Invece che forse
L'applauso all'unità
Che questo fosse l'applauso all'unità che sotto le divisioni
E anche le polemiche le diverse collocazioni di schieramento Zaha si realizza in qualche modo tra il vostro riformismo e il riformismo di Berlinguer
Noi non amiamo definirci riformisti ma riformatori in questo è troppo spesso purtroppo solo in questo d'accordo con Riccardo Lombardi
Ma al di là delle parole Mickey dove vi chiedo
Per quale riformismo
E cioè per quali valori per quali progetti per quale società
Perché è vero un perimetro d'unità sostanziale già cioè
Ora rischia di esserci tra il riformismo del PC e riformismo il PSI potrei fare molti esempi ne farò alcuni
è l'unità sui due no
Ai referendum sull'aborto
E per il PSI rappresenta una scelta appiattita e subalterna
L'abbraccio a una politica che non gli appartiene compagni se è vero che conducemmo assieme
La battaglia per la depenalizzazione della Bortot con il referendum del mille novecentosettantacinque che fu socialista e con la firma di Loris Fortuna il primo progetto di legge sull'aborto che recenti
Anzi che è una concezione statalista il principio della piena autodeterminazione della donna
Cioè oggi ancora con Loris Fortuna una posizione veritiera sulla Bortot il partito socialista di compagno Craxi non ha mischiato come troppe volte si è fatto anche nelle vostre file
Il referendum radicale a quello clericale noi abbiamo colto questa sua impostazione ma il PSI
Si trova schiacciato
In una campagna
Condotta all'insegna della calunnia e della menzogna come possibile compagni
Non impegnarsi subito per il miglioramento della legge sulla porta innanzitutto qui al Sud e in Sicilia dove le donne secondo le statistiche di Aniasi sono condannate l'aborto clandestino da questa legge che divide ancora una volta il nord al sud l'Italia ricca dall'Italia povera
Come si può
Difendere la porto distaccato il fatto che sia lo Stato a stabilire quando la Bortone buono o cattivo dello stesso avvolto non è reato se praticato cento metri più lontano in un ambulatorio
Ed è reato separati non è reato se praticato da Emilio tra mille difficoltà in ospedale non è reato se praticato o di metri più in là in un ambulatorio
Che sia lo Stato a fissare direttive che sono teologi
E moralisti
Impegnati a discutere appartengono alla coscienza individuale
Lasciamo compagni questa impostazione dell'aborto di Stato alla Russia o alla Polonia
Ancora
O rischia di essere l'unità
Fra un pc è un PSI
E nominalistica mentre si combattono
L'uno a favore del Governo degli onesti e l'altro contro la nuova destra del presidente repubblicano Visentini e poi sono costretti a subire
E ad accettare l'espropriazione di un terzo o di un quarto la stampa italiana autrice garante proprio il senatore Visentini da parte degli eredi
Di Sindona e della sua finanza mafiosa amazzonica e vaticana o rischia di essere l'unità della difesa delle leggi Cossiga Pecchioli
Eh già
O rischia di essere l'unità di una sinistra che inseguendo vecchi fantasmi giacobini bonapartisti o staliniani anche e soprattutto nella lotta contro il terrorismo compari
Rinuncia a battersi
Per le garanzie di libertà per l'habeas corpus per la riforma del codice penale
Per la riforma del codice di procedura penale per la riforma della giustizia per la riforma dei codici forzisti per l'abolizione dei reati d'opinione per la riforma e la sicurezza nelle carceri per i diritti dei carcerati e degli agenti di custodia per il rispetto della vita
E della persona
Se così fosse
Questa è un'unità sbagliata e perbene
Sarebbe anche una governabilità illusorio
La governabilità di un regime che non coinvolgerebbe più soltanto la DC ma gran parte della sinistra e gli stessi sindacati
Noi pensiamo ad un'altra unità
All'unità del settantaquattro realizzata su una legge giusta e se unità liberale libertaria di socialisti di comunisti
Di Lizzy dei cristiani noi pensiamo all'unità che ancora oggi
Potrebbe realizzarsi
Entro il perimetro comune
Sia pure limitata ma importante che certi referendum sull'ergastolo ai tribunali militari che potrebbero dar luogo a due grandi vittorie democratiche a due grandi conquiste di civiltà ma noi vediamo anche qui
Non realizzarsi questa unità possibile
Ma realizzarsi invece un atteggiamento rinunciatario e quindi si ha detto chiaramente di avvio alla sconfitta
Che senso ha avuto
La campagna contro il referendum inesistente per la pena di morte in realtà diciamocele queste cose ha raccolto poche firme nel Paese
L'unico modo per combattere le campagne Almirante anni è quello di battersi per l'abolizione dell'ergastolo
Perché insomma compagni
Valorizzare sempre ciò che divide la sinistra e poco e male ciò che la può unire
Io vi propongo
Qui è formalmente
Che sui temi sui quali la sinistra
Si presenta unita per il sì
All'appuntamento del diciassette maggio
Il partito socialista e il Partito radicale propongano assieme al Partito Comunista e alle forze progressiste disponibile lo svolgimento nei prossimi giorni di grandi manifestazioni unitarie nelle principali città italiane
E per queste ragioni
Che sulla Bortot
Noi siamo con Loris Fortuna
Econdo Ambrosio il ginecologo della Mangiagalli e di Seveso
Agli antipodi di Maria Magnani Noja
E per questo che sulla politica militare noi siamo con la migliore tradizione socialista agli antipodi nella politica di Lagorio
è per questo che sugli armamenti siamo Conforti e non consente infine che sulla fame nel mondo siamo con Brahms e non cosiddetti
Per questo
Siamo falchi
Contro l'imperialismo sovietico ma fare altri contro coloro che sono falliti nei confronti della Turchia o dell'America latina
Per questo compagnie
Certi come siamo
Di avere ragione
Voi vi auguriamo
Di avere ragione
Perché conosciamo
La storia della subalterna
Dei fallimenti
Delle illusioni che hanno attraversato la sinistra e la componente socialista della sinistra italiana per questo
Confidiamo
Che ci si possa presto e di nuovo incontrare
Sul terreno delle iniziative ed azioni comuni cui accennava il compagno Craxi
Perché l'Italia ha bisogno non della terza
Ma della prima a forza di governo socialista e libertaria perché è necessario conquistare nuove forze alle nostre antiche comuni idee vi ringrazio
Ringraziamo accompagnò appelli nel suo intervento e ci auguriamo e se anche su alcune cose e poi mi sembra del tutto io con eradicare eccone socialisti siamo su posizioni diverse
Sia però possibile compie una stare insieme su quei temi come per esempio l'abolizione dell'ergastolo e citavano comune e così come ci auguriamo di potere e dopo il referendum portare avanti insieme la riforma della legge era centonovantaquattro vecchia migliaia evidente l'apparente agli situazioni nel nostro Paese ha ora la palla è compagna Landolfi
Finalmente si prepara il compagno Spagna no
Compagnie
Compagni
In questi
Tempi di Progetti
Di programmi
E di tesi
Permettetemi di ricordare
Lo slogan
Di Pietro Nenni
Che ne riassume tutta
La filosofia politica
Oggi ancora viva
La politica
Da bordo
La politica la politica
La politica diceva Nenni
Innanzitutto
E se di politica
Ragioniamo
In questo congresso
Come dobbiamo di politica ragionare
L'analisi
Che dobbiamo fare
Dello schieramento complessivo
Nel nostro Paese
è un'analisi che ci permette di registrare
Elementi
Inconfutabili
Di mutamento
Tutto è un movimento
Lo è nella Democrazia cristiana
Dove
La maggioranza del preambolo
Non esiste
Quasi più
Ci sono stati sussulti e processi
Stiamo portando
All'interno del partito di maggioranza relativa
Alla ricerca
Di nuovi equilibri
Che prefigurano
La ricerca di nuove
Situazioni
Nel Paese
C'è movimento persino
Nel partito socialdemocratico
Che non è tutto monolitico
Intorno alla linea della segreteria
C'era il Partito repubblicano
Un travaglio
Interessante che si risolveranno il congresso
Di Maggio
Se l'abbiamo ascoltato poc'anzi nel partito radicale
Una ricerca
Raffinata
E Dini pensa di temi
Che esaltino la funzione dell'aria
Libertaria nel nostro Paese
E c'è movimento
Lo si voglia o no nel partito comunista
Ditta mia
Il discorso
Chi ha pronunciato
Da questa tribù una
Comunista
Italiano
Non ci sarebbe stato
Almeno a mio giudizio
Questo discorso di Berlinguer al nostro congresso se non ci fosse stato il dibattito all'interno del comitato centrale della direzione del partito comunista italiano
Se non ci fosse stata la scoperta
Dei valori del dissenso
All'interno del partito comunista
Se non ci fossero state
Le prese di posizioni del compagno Macaluso del compagno Napolitano del compagno in deroga dal compagno Gerardo Chiaromonte
Tutto il quadro
Dello schieramento politico
Italiano
E sotto il segno del cambiamento è sotto il segno dell'evoluzione
Ed il partito socialista
Che presume di essere realmente
All'avanguardia del processo di rinnovamento
Del Paese non può non tener conto di questi elementi di novità teme il dono serto
Tra notevoli contraddizioni all'interno
Delle altre forze politiche
Sei anni non si può restare
Il vogliamo restare l'abbiamo detto
E una forza
Come quella socialista
Che aspira
A realizzare
Il ruolo di centralità
Nella vita politica del Paese
Che aspira
Apporre la propria candidatura alla guida del governo
Nazionale
Non può che lavorare
Faticosamente tenacemente
Sempre secondo
L'insegnamento di Nenni
Per creare schieramenti più blandi
Per coinvolgere
Elementi di evoluzione in un processo di rinnovamento complessivo
Allontanando da sé
Anche la tentazione di subire
Lacerazioni per responsabilità altrui
Perché con le lacerazioni
Con le contrapposizioni
Pregiudiziali
Del tessuto democratico del Paese
Non si introducono fattori
Di evoluzione
Si introducono fattori di stagnazione di immobilismo
Se non addirittura
Di involuzione
Fattori che abbiamo conosciuto bene
Nel corso
Degli ultimi tre anni che ci separano
Dal congresso di Torino
Se non vogliamo recitare in un film di evasione
Dobbiamo ricordare che i tre anni
Che abbiamo vissuto da Torino in poi
Sono stati anni difficili
Estremamente difficili
Sono stati gli anni
Del rapimento
E dell'uccisione di Aldo Moro
Delle dimissioni di un Presidente della Repubblica
Della crisi della solidarietà democratica
Dell'inflazione la crisi economica
Gli anni
Del terrorismo
E gli anni dall'uso strumentale del terrorismo
Gli anni degli scandali
E dell'uso
Altrettanto strumentale
Degli scandali per lotte tra i partiti e per l'arte all'interno dei partiti fra le correnti dei partiti
In questi tre anni compagne e compagni
La democrazia italiana
Si è trovata di fronte ad un duplice
Pericolo
Di fronte al pericolo
E questo
Oscuro
E sanguinoso bradisismo
Che è terrorismo versione militare corro visse
Le istituzioni
Della repubblica
Ma ci siamo trovati anche di fronte
Al pericolo
Che è falsa interessate
Avrei stringere
Gli spazi di libertà nel nostro
Paese
Usassero come in parte sono riuscite a bussare
Usassero
Del terrorismo
Della minaccia reale estremismo
Per introdurre
Nella vita democratica
Fattori di oscurità
Fattori indebolimento fattori di restringimento
Dal processo democratico in atto nel Paese
Ad ogni
Notizia
Delle stragi
Dei delitti
Degli attentati
Hanno fatto sempre e questo non possiamo dimenticare una ne vogliamo
Dimenticarlo
Quasi da contrappunto
Situazioni non chiare
Atteggiamenti discutibile non accettabile
Processi
Che non ci hanno convinto
Arresti e fermi di polizia
Abbiamo avuto
Il sette aprile
Ed abbiamo avuto il ventuno dicembre
Abbiamo le carceri piene
I detenuti in attesa
Il giudizio
Abbiamo processi
Che non si fanno
Abbiamo
Repressione anche dura all'interno delle carceri
Sì distruggono persino
I manoscritti di un certo professore
Che avevamo letto su Panorama
Secondo il giudizio di un deputato comunista Massimo Cacciari
Essere una delle più grande opere filosofiche
Dei nostri anni
Ma accanto a questo abbiamo avuto anche
Episodi
Non meno significativi
Di segno negativo
E come non ricordare compagni
Quello che è capitato al segretario del nostro partito
Quando una lettera che gli era stata inviata da un'alta autorità dallo Stato
è finita
Sui giornali perché intercettata da qualcuno dei servizi segreti che agiscono nel nostro Paese
Capita a centinaia di parlamentari gli uomini di governo di uomini della finanza pubblica
Persino
Ha prevalso
Di veder sottoposto
Il loro telefono
Al concerto delle intercettazioni abusiva
Senza
Che nessuno
Lo Presti
Sembra però alcuni aspetti di vivere
Nell'atmosfera descritta da solo i miei si
Dal grande romanziere russo Sonni enzimi in esilio
Nel primo cerchio
Dove l'autoritarismo dove il totalitarismo
Certamente non passano soltanto attraverso le intercettazioni telefoniche
Ma dove il sequestro
Dell'informazione pubblica
Si accompagna
Alla espropriazione
Della comunicazione
E della informazione
Dei singoli
E siamo stati anche diciamocelo chiaramente
Spesso
In un atto mostrerà da caccia alle streghe
Aiutati sempre in senso negativo in questo
Dalla stampa italiana che non esita anzi ama sbattere ogni giorno mostri e mostriciattoli delle prime pagine dei suoi quotidiani o della sua stampa all'utopia
Ci sono stati gli avvocati incriminati
E i giornalisti incriminati
Ai quali il Partito Socialista Italiano non ha mancato
Di esprimere
Da dovuta solidarietà c'è stato il caso Durso
Chi ha denotato la capacità di resistenza dei socialisti è in particolarmente davanti
Di fronte alle seduzioni prussiane
Del presunto partito della fermezza
Pare
Allora
Dovremmo dire che ha ragione
Felix Guattari
Insieme con gli altri nouveaux philosophes
Quando denunciano non so in rullaggio
E le mistificazioni
Dall'ideologia leninista
Ma anche quando denunciano l'esistenza di un processo restrittivo
Degli spazi di libertà
Nei Paesi sia occidentali e soprattutto in Italia
Certo noi non possiamo citare Guattari e i nuovi infilò soffrì
Soltanto quando fanno comodo alla nostra polemica
Giustamente fanno comodo alla nostra polemica
E dimenticare lì quando poi
Mettono in rilievo sottolineano questi elementi del nostro Paese
Io non credo affatto che l'analisi
Di Guattari
E degli altri vuote philosophes
Sia sostanzialmente
Esatta
Nel suo complessivo catastrofismo
Beh istituzioni democratiche e di questo siamo convinti
Hanno sostanzialmente
Tenuto in questi anni
Anche se stessi
Come dicevo
Assistiamo a fenomeni non di repressione complessiva ma certamente a fenomeni di repressione specifica
Ma certamente siamo rimasti si può tanti da qualche restrizione degli spazi
Di una libertà più ampia e soprattutto è mancata
Una risposta nei termini di una più estesa democrazia
Ad una più intensa domanda di libertà che sale dalla base
Della società italiana
Quando si reclama come si reclama soprattutto la parte dei giovani e delle donne
Un quoziente più elevato di libertà non si domanda Caorso Anarchia
Si domanda modernità e civiltà
Bisogna che ci rendiamo conto che non si possono ricercare
Moderni di tipo laburista se non si tiene presente grande respiro di libertà in cui vive
La società inglese
Dove tra l'altro
Il principio concreto
Della garanzia di libertà personale
Vige ormai dal mille duecentoquattordici nel fare lavori deve ancora trovare piena attuazione
Anche sei giace da anni nel cassetto del governo
Il progetto di un nuovo codice di procedura penale che questo principio realizza
Mi sentirei di chiedere al folto e pugnace gruppo di giuristi socialisti a Giuliano Vassalli a Federico Mancini a Gino Giugni a Giuliano Amato attenti alla Lagostena Bassi
Se è possibile una presenza socialista nel governo
Che non va sia condizionata seriamente
Alla improrogabile entrata in vigore del nuove Codice alla scadenza di quella che è stata dando indicata in un documento della direzione del partito come l'ultima e non riproducibile proroga all'entrata in vigore
Di questo project
Soltanto loro codice
Può assicurare il principio del giusto processo
Per mettere di sfoltire la popolazione carceraria limitare gli effetti aberranti della carcerazione preventiva che dà misura di sicurezza si è trasformato in una vera e propria anticipazione della pena senza condanna
Solo eliminando
Dance
A pulire e le distorsioni della mostra codificazione penale ossia hanno
Finalmente dopo quaranta anni
Cancellare
Quella definizione
Secondo la quale a quarant'anni dalla sua morte ancora Benito Mussolini condizioni alla vita democratica del nostro Paese attraverso l'architettura dei codici Rocco e oggi compare e termino qui il mio intervento perché il tempo è scaduto è oggi venticinque di aprire anniversario e la resistenza noi dobbiamo prendere insomma entro impegno in questa direzione e mantenerlo
Successivamente ministri nette Giovanni
Compagne e compagni
Io credo che
Nel pieno del dibattito del nostro congresso
Dobbiamo
Molto brevemente ripercorrere il cammino fatto fino ad oggi
E richiamare alla nostra attenzione alcune considerazioni che riguardano
La situazione che ci troviamo di fronte nel Paese
Nell'economia nel quadro internazionale nel quale ci muoviamo
C'è un vento di destra che soffia sempre più impetuoso in Italia con gli altri Paesi occidentali
è un vento alla ricerca di una sintesi politica generale ed una prospettiva egemonica di tendenze già presenti da tempo nella società nell'economia a livello di composizione delle classi di gestione delle relazioni industriali di teorie economiche neoliberiste
Dio li andamenti culturali di atteggiamenti del costume
In tutto questo sono certo presenti elementi che hanno da sempre caratterizzato e posizioni conservatrici e reazionarie
Ma non c'è dubbio che il fenomeno nel suo complesso è nuovo
Il ritorno al passato del passato se c'è non costituisce il fatto prevalente
Il neo conservatorismo sia ferme vince proprio perché nuovo perché esprime quelle trasformazioni che stanno avvenendo
Nel profondo
Della società
Infatti le esprime nel breve periodo meglio delle posizioni tradizionali della sinistra
E da qui quindi dobbiamo partire
Con una riflessione critica
Ed autocritica insieme
Per uscire da sinistra dalla crisi che attraversiamo costruendo una sinistra ti sia davvero nuova per le proprie capacità
Ad affrontare una linea
Adeguata ai problemi posti dalla gravità della situazione sociale ed economica che abbiamo di fronte
Il nuovo conservatorismo in modo distorto
Esprime un bisogno di cambiamento
La consapevolezza diffusa che così le cose non possono continuare
è in sostanza l'altra faccia della crisi dello Stato assistenziale o sociale
Ma questa crisi non è opera del neo conservatorismo
In sostanza si utilizza il bisogno diffuso della gente di benessere di sicurezza di ordine
Non per un ritorno al passato ma per uno Stato caratterizzato più che dall'assistenza e dal benessere dalla sicurezza dall'ordine appunto
Il problema che sorge per noi per la sinistra politica e sociale è quello di uscire appunto da una condizione prevalentemente difensiva
Per contrastare efficacemente l'offensiva della nuova destra
Cioè non limitandoci
A riproporre un puro e semplice ritorno lo Stato assistenziale ma promuovendo una forte iniziativa politica per un rilancio dello sviluppo
Realizzando così livelli di partecipazione e di controllo democratico d'economia funzionali agli interessi delle grandi masse popolari
Ciò che dobbiamo tenere ben chiaro compagni
è che in Italia lo Stato assistenziale
Si è realizzato con notevole ritardo i limiti
Non attraverso un'egemonia socialista come è stato in alcuni Paesi dell'Occidente europeo
Ma con il primato del regime democristiano e quindi con caratteri fortemente corporativi
La crisi dello stato assistenziale si intreccia quindi con la crisi di regime democristiano
La spinta neo conservatrice non trovo oggi disponibili forze politiche che siano in grado di gestirla la stessa democrazia cristiana appare orientata positivamente a contrastarla e comunque dipende la sinistra
Dipende da noi dall'iniziativa che sapremo sviluppare contro l'offensiva dalla nuova destra evitare l'ipotesi di una riaggregazione attorno alla DC delle forze neo conservatrice
L'alternativa possibile per poter mantenere e sviluppare un sistema di benessere in condizioni di crisi
Resta la negoziazione di un contratto sociale
Tra imprese e sindacati è stato in cui si definiscano i livelli del salario privato come quelli del salario sociale
E dei consumi collettivi
Questa strategia di contratto sociale non può cancellare le contraddizioni interne
Dello stato del benessere tanto più in condizioni di recessione prolungata
Avere chiare le contraddizioni vecchie e nuove lottare per la trasformazione lo stato del benessere con gradualità è l'obiettivo che va perseguito con convinzione e tenacia
La nostra scelta compiuta con le tesi di rilanciare un'impostazione riformista è maturata dal fatto che riteniamo che la risposta politica della sinistra
Debba essere una strategia riformatrice fondata su un metodo laico e pragmatico per ricercare risposte innovatrici e credibili
Si tratta cioè di partire dalla consapevolezza del tentativo in atto nel nostro Paese di giungere a una modificazione graduale profonda degli equilibri politici e istituzionali
Attraverso la proposta di una gestione di un governo dell'economia e dello Stato chi si caratterizzi insensati centristi coma soprattutto nel senso di ristabilire una direzione moderata e conservatrice né i rapporti economici
E nei rapporti tra le forze sociali
In sostanza un'operazione politica che abbiamo chiamato appunto di nuova destra e che vorrebbe offrire soprattutto ai ceti medi la prospettiva d'un cosiddetto buon governo
Invece per riconsegnare nelle mani di alcuni settori la grande industria le redini della direzione economica del paese e quindi estremi hanno i ceti intermedi interessati a questo processo
Ora è a questo disegno che si avvale anche di ipotesi populista e qualunquista che le forze sociali democratiche interessata una riforma della vostra vita democratica devono saper rispondere
Il fine del programma politico esplicitato dalle proposte contenute nelle tesi di quarantaduesimo congresso è quello di un socialismo fondato su una società pluralista in cui libero sviluppo di ciascuno sia la condizione di progresso civile
E democratico dell'intera collettività ovvero una visione socialista basata sulla democrazia politica in grado di rappresentare la massima estensione possibile
Che previdenti le potenzialità positive emergenti la conflittualità del sociale che non può essere sovrapposto sottoposto al politico ma che deve avere un connesso un rapporto diretto e di autonome permanente confronto
A me non pare che vadano in questo senso i bruschi richiami che caratterizzano l'attuale politica sindacale del Partito comunista
Fatti di incitamenti a volte massimalisti ICI e comunque destinati ad alimentare per scopi non sempre detto ben definiti le difficoltà già pesanti del rapporto tra i vertici sindacali il movimento
E soprattutto ad accrescere all'incrinature tra le confederazioni in quanto tali
E anche questa che finisce per essere un'altra delle ragioni di origine esterna che tendono a complicare anziché ricomporre il fattore di divaricazione all'interno del movimento sindacale italiano nonché a mortificare frenare
I processi evolutivi largamente presenti negli stessi gruppi dirigenti sindacali di estrazione comunista
Noi vogliamo dare un contributo alla soluzione dei problemi sindacali
Partendo da considerazioni più possibile esplicite per continuare a sviluppare con il mondo del lavoro un confronto costruttivo tipico di una forza dalla sinistra che ha fatto storicamente nel suo rapporto con il sindacato un elemento costante della sua elaborazione
E di una forza che con il sindacato
A costruito un'azione politica senza prevaricazioni per le diverse specie di competenze proprio dall'organizzazione sindacale e del partito politico
Delle nostre tesi diciamo chiaramente
Che il nostro collegamento con il mondo del lavoro organizzato nei sindacati ci impone la permanente ricerca
Di una mediazione politica impegnativa nella presentarne le esigenze sia quando ci collochiamo in una posizione di governo sia quando nostra iniziativa si realizza di un diverso quadro dei rapporti politici e parlamentari
Occorre che il sindacato gli ha risposto unitarie definite e problemi della democrazia economica e della partecipazione dei lavoratori alle scelte di impresa
Con tutto ciò che ne consegue
Quanto all'assunzione di responsabilità nell'organizzazione del lavoro nella gestione delle regole che meglio possono garantire lavoratore e allo stesso tempo il funzionamento dei meccanismi produttivi sia che si tratti di impresa pubblico-privata
Sia che si operi nell'uno o nell'altro settore produttivo ma evidentemente tenendo conto delle particolari esigenze che investono soprattutto alcuni settori dei servizi
Una revisione delle forme di lotta una riflessione seria sulla funzione lo sciopero come arma un tempo determinante oggi utilizzabile soltanto con grande accortezza e con finalità più ampie cioè subiti di politica economica di grande portata
Non può non essere alla base di un luogo pura sindacale
Per dare ai lavoratori maggiore potere e non certo per spuntare le capacità di incidenza nel processo di trasformazione sociale
Ci sono inoltre i nodi connessi al ruolo del movimento sindacale nella difesa delle categorie sociali non organizzate nella produzione nella difesa dei diritti civili sui problemi dell'informazione della casa dei consumi dei servizi sociali
Mentre non a caso si riaffaccia continuamente il grande appuntamento sulla funzione di organizzazione di lavoratori nell'accumulazione problema che il sindacato non può che affrontare attraverso un'intesa con altre forze sociali a cominciare dalla cooperazione
E infine come non riproporre al sindacato di fronteggiare alcune questioni strategiche come ad esempio quella di Energia adesso un accordo non facile ma necessario una stesse forze dell'impresa pubblica privata
Detto questo compagno molto brevemente per il tempo che mi rimane ancora voglio fare qualche considerazione in merito a una discussione che ha attraversato tutta la nostra preparazione congressuale anche il dibattito qui a Palermo
Vale a dire della coerenza maggiore o minore delle tesi e del dibattito congressuale
Con una decisioni strategiche politiche del congresso di Torino
Io la ritengo una discussione in parte oziosa e strumentale ma comunque vorrei molto brevemente dire il mio parere io credo che badare chiamato la memoria dei compagni delegati il fatto che il congresso di Torino stabilì che la costruzione di una prospettiva di alternativa
Richiede una rifondazione culturale politica dalla sinistra italiana secondo l'esperienza del socialismo europeo
E quindi questo era il terreno sul quale Torino decisi sviluppare il confronto coi compagni comunisti
La scelta politica dell'unità nazionale compagni riflettiamoci bene era di fatto già allora la risposta al problema della governabilità
Infatti molti di loro io tra quelli comunque la sentii come lo stato di necessità rispetto la governabilità del Paese perché la ritenevo già allora scrivere o dopo un elemento di contro ai Torrita rispetto la strategia d'alternativa che fu a Torino stabilita
E infatti per il PG significava ricercare la legittimazione come forza di governo nell'alleanza con la DC
Dando in contropartita una legittimazione che la società la DC
Perciò già da Torino una scelta precisa per la linea come merita si assunse e quindi non è una scoperta di poi non è uno scandalo successivo anzi è una coerenza la scelta che abbiamo compiuto circa un anno fa
Riguardo al problema che si pose per iniziativa anche delle altre forze politiche chi si dissocia erano dalla politica di unità nazionale
Di dare il nostro contributo la partecipazione alla responsabilità di governo
E lo abbiamo fatto innanzitutto nel tentativo di tutti una collaborazione competitiva nei riguardi della DC che puntasse appunto
A un processo di riqualificazione risanamento della situazione sociale ed economica il nostro Paese
è un ridimensionamento del sistema di potere democristiano l'abbiamo fatto anche per sviluppare il confronto con il PC poco da responsabilità diverse al Governo l'opposizione
Ma di svilupparlo sul tema del rafforzamento del sistema democratico sul terreno delle riforme necessarie sia sull'economia sulla società che l'istituto terreni istituzionale
L'abbiamo fatto con la convinzione che fosse necessario abbiamo mantenuto fede a quest'impegno al di là delle diffidenze e dei problemi che alcuni compagni comunisti hanno sollevato nella difesa di un patrimonio comune della sinistra
Che si estrinseca nella gestione delle amministrazioni locali ne rappresentano il sindacato nelle organizzazioni di massa
Naturalmente il rapporto con il Partito comunista
Base d'un patto ulteriormente con estrema franchezza energia elettrica
Necessarie ai vari livelli per oggi per riuscire a raggiungere l'obiettivo della chiarezza
E allora i compagni comunisti che sono così diffidenti nei riguardi della linea politica del nostro partito e del suo gruppo dirigente
Ma non si sono mai interrogati perché noi non dovremmo avere diffidenza altrettanto legittima rispetto a questo busta conto ma avendo il compromesso storico e all'indicazione di una prospettiva non realizzabile di Alternativa democratica
Per quale ragione dovremmo riempire il Tirreno
Dei cadaveri dei governi che si susseguono nostra repubblica senza avere un minimo di chiarezza rispetto alle prospettive concrete di realizzare un processo di costruzione un'alternativa radici
Ma non si interroga i compagni comunisti
Del vuoto lasciato da un processo di revisione non compiuto dal loro partito un vuoto non facilmente colmabile sia per la saldatura con il nostro partito sia per la saldatura con potenziali forze di alleati nei processi con tutti una alternativa la DC
Quindi
Noi siamo per confermare
La volontà politica di un confronto costruttivo ma con altrettanta chiarezza siamo perché i compagni comunisti Satya drogato assunzioni responsabilità è stata fatta incoerenza di scelte autonome intendiamo garantire autonomia perciò perseguire i nostri obiettivi politici
Pare a volte che i comportamenti di PG siano più finalizzati a contestare il comportamento dei socialisti nell'azione nel Paese nell'azione di governo al punto che siamo arrivati nello scorso l'ultimo anno a un'iniziativa del partito comunista che è stata nettamente sostitutiva in termini sociali dell'azione del sindacato delle altre forze sociali si è passati a un'opposizione politica che si è congiunta con l'opposizione sociale nel Paese
Per eseguire con ostinazione l'affermazione del primato del partito nel partito per i comunisti questa è una questione che Lombardi molta lucidità ci pose qualche anno fa
Che per i compagni comunisti purtroppo innanzitutto viene trovato il primato del partito e poi gli interessi generali del Paese ed alla società bene non è questo il nostro la nostra ottica lotta Obiettivo noi siamo convinti
Di dare un contributo nella nostra azione di governo
In modo certo contrastato difficile perché le resistenze sono anche a volte nel governo anche la maggioranza ma certo non aiutati dal comportamento e dall'atteggiamento
Dei compagni comunisti e allora forse vale rimeditare su questo comportamento su questo atteggiamento perché è nell'interesse generale del Paese che conseguiamo un minimo di convergenza rispetto agli obiettivi programmatici ancor prima che sulle formule che devono guidare la situazione del nostro Paese
Quindi tutta la sinistra può guadagnare da un processo dialettico ma finalizzato a sostenere le condizioni per un'alternanza nella direzione politica del Paese questo un problema che ancor prima di questo congresso ma con questo congresso dev'essere chiaramente presente
Al Partito Comunista e alla democrazia cristiana e rispetto al quale una risposta numerosi vedere venire nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Noi siamo con centri pare questa proposta di dare questa indicazione proprio perché è nell'interesse non del partito socialista ma degli obiettivi generali dello stesso movimento dei lavoratori che questo si realizzi
Questo processo naturalmente ha bisogno del contributo i comunisti a loro dobbiamo però lasciare la ricerca appunto di occasioni di scontro ma vedere quali sono i termini di una convergenza reale e non fittizia visto subito
Per chiudere alla Democrazia Cristiana dobbiamo ricordare che abbiamo assunto responsabilità di governo nella completa chiarezza
E degli obiettivi e degli doveri politico programmatici e quindi è legittimo che noi richiediamo altrettanta chiarezze rispetto delle condizioni concordemente
Sottoscritte agli amici democristiani non va certo in questo senso spesso l'azione del Governo e l'azione del Parlamento e quindi agli amici democristiani non vogliamo soltanto far osservare che ci attendiamo dal Governo da questo governo
Che si realizzino gli obiettivi e le condizioni previste
Dall'accordo programmatico sul piano a medio termine è questo un terreno di confronto non soltanto per i socialisti ma per intero momento sindacale dal quale movimento sindacale contrattare forza e credibilità nel rispetto i lavoratori interessato
A compagno finalmente accompagnò segnali
Care compagne dei compagni
Credo che il congresso non consente non consiglio non considera Ra un adempimento doveroso
Se il compagno ministro del Mezzogiorno tenterà qualche riflessione mi auguro non ripetitiva
Sui problemi dal nostro sottosviluppo sui problemi del Mezzogiorno
L'ho fatto ieri con grande autorità
Giacomo Mancini
In un intervento in cui
Allo scetticismo dall'esperienza si accompagnava
L'ottimismo del politico la volontà Ruju innovato impegno politico dal partito nei confronti del Mezzogiorno
E il rischio
L'acqua nel Mezzogiorno può essere coinvolto
è quello di essere a letto imbrigliare angolo i modelli ripetitivi tante volte ad Olgiate Street sempre però portati ad esprimere
Non il cuore delle ragioni dal nostro sottosviluppo
Ma per fare in qualche modo letteratura
Credo non sia neppure inutile ricordare che nel Mezzogiorno come è stato Pirri perduto anche dal segretario del partito Che storia e c'è memoria
Non soltanto alla memoria di lotte sociali pasticche e tutt'altro e provinciali come quella che è stata quasi un proemio dal nostro congresso il ricordo
Dei fax
Per i fasci siciliani dall'orgia di sangue in cui un grande movimento popolare idee proprie difficili di risveglio delle classi subalterne dal Mezzogiorno Pati proprio in questa regione
E non possiamo quindi indulgere ad una letteratura che vorrebbe il Mezzogiorno senza storia senza memoria
E Santer acritico senza forze sociali laddove viceversa la dinamica dalle forze sociali che caratterizza l'attuale fase politica
Non soltanto dalla Società italiana ma dalle Società europea proprio nel Mezzogiorno il suo referente più positivo per una chiave di lettura che consenta di portare alla strategia riformatrice dei socialisti però so sponde Melo approssimative tali tacca inficiare il groviglio di interessi che sinaptico esprimono le ragioni storiche dal permanere dalla logica dallo sviluppo duale nel nostro Paese
è la prima riflessione che noi dobbiamo fare essa interverrà Santo una crisi sia una crisi dalla natura di quella dalla quale altra versato il nostro Paese alla Società europea alle società industriali e post industriali il nostro Mezzogiorno possa avere una voce precisa
Possa essere un punto di riferimento una chiave
Per dare alle scelte di politica economica
E dovremmo
Che sostanziano le scelte politiche dei prossimi giorni dei prossimi mesi aveva nel Mezzogiorno un punto di Ripa di positivo di riferimento dal convincimento che ogni mezzogiorno acquisisce competitività o ed efficienza qual è l'intero sistema economico del Paese il rischia di lambire con tutto il suo apparato industriale e a non rischia di essere balcanizzato emarginato fuori dal contesto Burak competitività internazionale nella quale ormai si misura la validità d'un sistema economico come il nostro perciò noi iniziamo è una sinistra mature riformatrice deve farsi carico socialisti comunisti
Dura strategia di lotta all'inflazione
Sapendo è una vittoria nei confronti dell'inflazione la ragione del successo
Come diceva Amendola di una politica riformatrice l al successo contro la lotta di di all'inflazione una politica moderna della riforma trova una sua valenza positiva è una sua Valenza riformatrici
Credo che sia inutile ripetere qui le ragioni
Per la quale all'inflazione pesa in maniera perversa dal Mezzogiorno in cui la indicizzazione complessiva nel sistema economico Russia
Le scarse risorse dal mezzogiorno c'era il precario tessuto industriale che qualunque in questi trent'anni sia determinato determina al nord o l'acqua un po'latinizzazione la segmentazione dalle forze sociali e produttive al fondo ricaccia indietro le conquiste democratiche lascerà la stessa tenuta dal tessuto sociale
Perciò il vero interrogativo che dobbiamo porci
Di lavorare per una ricerca teorica anche politica
è stabilire quali possano essere in un'epoca come l'attuale di una crisi così profonda le ragioni e le politiche che possono avere una caratterizzazione meridionalista proprio in costanza di una crisi delle dimensioni di quella che conosciamo e che ha dal vincolo energetico nel vincolo agricolo alimentare nella internazionalizzazione dalla nostra dei processi economici il punto di riferimento positivo noi siamo tra quelli che riteniamo e il partito ritiene profondamente che il nuovo meridionalismo richiede proprio per questa ragione un aggiornamento culturale
E tenga conto delle ragioni muore per gli elementi di novità che sono maturati nell'area meridionale ma anche fuori dall'aria meridionale sono cambiate nel Mezzogiorno le figure sociali la civiltà dei consumi ha avuto anche la Mezzogiorno motivi di espansione di ricerca dispersi sono quadruplicati dal Mezzogiorno i consumi era quadruplicato il reddito agricolo il Mezzogiorno è anche attraversato da un tessuto industriale affiorano al Mezzogiorno una piccola e media imprenditorialità nel Mezzogiorno esistono
Grazie anche alle politiche di questi trent'anni capacità tecniche nuclei di classe operaia il Mezzogiorno non è più
Il Mezzogiorno dei braccianti senza terra di cui parlava Panzeri riflettendo proprio qui nel Mezzogiorno i sigilli
Palermo dove è stato anche dirigente di importanti movimenti di lotta dalle forze sociali e dalle forze socialiste nel Mezzogiorno certe
Non più i braccianti senza terra di Capizzi ma il Mezzogiorno non è certo alla vigilia
Come può una certa interpretazione sociologica d'un nuovo Rinascimento meridionale ed un nuovo rinascimento economico non basteranno le riflessioni di carità
E dalla sua antologia dalla cultura sociologica a farci dimenticare che il Mezzogiorno nonostante
Questi elementi di novità si caratterizza con una grande area di sottosviluppo
Perché nel Mezzogiorno è concentrata la grande fama di occupazione
Perché il Mezzogiorno e tributario di apporti esterni di capitali perché nel Mezzogiorno non si sono determinate forze di auto auto proprio non si vede di sviluppo di sviluppo economico
Per giorno indichiamo
E la politica delle riforme che richiede anche la individuazione da proprio dal mezzogiorno di adeguate forse di sostegni o per evitare che lo sviluppo rurale dal paese si esprima anche attraverso il dualismo delle istituzioni è il dualismo politico
C'era stato un accenno ieri dall'intervento di Giacomo Mancini
Quando ha tentato una lettura dalla diversa geografia dagli equilibri politici dal maggio giorno io qui voglio introdurre però un elemento di novità che serve all'arricchimento del patrimonio complessivo dal partito
è la verità è che era del Mezzogiorno i socialisti avanza
E si è tentato persino una interpretazione dal voto straccione nel Mezzogiorno dal voto clientelare non dalla individuazione
Del partito socialista
Che era stato comunque negli anni passati il partito dall'alternativa il partito dalla novità
Il partito che comunque si opponeva al compromesso storico che è qui nel Mezzogiorno e quindi alla esperienza dalle grandi giunti a delle grandi intese ha perso una grande occasione per contestare la egemonia dalla Democrazia cristiana è approvato
Quindi al Mezzogiorno divisi alle forze di sinistra
Ora un approccio improprio alle tematiche regionali allo sviluppo delle Autonomie all'analisi dalle forze sociali dal Mezzogiorno disperdendo una grande occasione e un'opportunità positiva che pure dal voto del settantasei aveva trovato momenti di grande importanza e di grande freschezza politica
Penso per tutti al voto di Napoli l'antica capitale dal sample deismo
Dal Mezzogiorno e crolla Nava sotto un'impetuosa amare già in avanti dalla sinistra poco importa e il voto in quella città abbia by passato il socialisti ma era il segno dopo mezzogiorno profondamente cambiato non più il Mezzogiorno in balìa delle erano reazione la urina
Dalle forze dalla monarchia popolare di tornante dal sottoproletariato non emancipato che pure esiste ma un Mezzogiorno che si apriva i temi dalle grandi novità
Erano maturate non soltanto la lotta politica italiana ma non lo stesso contesto
Europei una grande occasione perduta quella delle giunte di grandi intese dalla politica di unità nazionale
Non sarà certamente casuale
E io non voglio ricordarlo come elementi di provocazione astratta ma certamente di provocazione
Culturale positiva proprio quando i comunisti andavano a Reggio Calabria per una loro conferenza nazionale
Sui problemi dal mezzogiorno erano gli anni settantasei settantasette Berlinguer lasciava scrivere sulle colonne dell'Unità nel Mezzogiorno nella più uomo ormai alla opposizione per quel vizio
Di Buddy forzatura volontaristica e di mai caduta concezione egemonica sui movimenti erariali che ispira in definitiva permanentemente
La strategia dal Partito Comunista il nostro la nostra avanzata dunque al Mezzogiorno
Significativa la individuazione ad una forza era in condizione di leggere in termini nuovi
Le grandi novità e le disponibilità reali dalle forze sociali dal Mezzogiorno non soltanto dalle tradizionali classe subalterna ma dalla nuova imprenditoria dalle categorie produttive in un rinnovato
Patto sociale che vuole fare dell'aria per regionale non l'aria dall'economia assistita o delle esercitazioni teoriche dal revival neoliberista ma vuole fare del mezzogiorno mezzogiorno che produce e che lavora perché nel Mezzogiorno ci sono giovani talenti energie cultura storia a memoria era esistono le condizioni
Tariffaria dal Mezzogiorno
Ravone economica complessiva e la crisi dei modelli di industrializzazione così come li abbiamo conosciuti e che possono avere nel Mezzogiorno la grande Aria di elezione
Per un rifacimento se volete dalla struttura produttiva dal paese
Per una sorta di cammino a ritroso dei grandi processi storici dalla formazione dalla Polato produttivo italiano e che deve trovare dall'aria bolidi orale
La grande occasione per la diversificazione produttiva per i grandi processi di riconversione per il superamento dei settori maturi che ahimè proprio qui al Mezzogiorno furono allocate che costituiscono una delle spine irritati vive più importanti
Dalle grandi tensioni che si muovono nelle aree di sviluppo chimico nei centri siderurgici laddove una politica di industrializzazione e noi non ci sentiamo di criminalizzare ma che comunque ha determinato uno sviluppo distorto dal Mezzogiorno ha comunque Paro positivamente ha determinato la presenza accanto alla tradizionale e ormai inesistente civiltà contadina elementi di rottura con la presenza dagli uomini in tuta dal movimento operaio cresciuto e che rappresenta un patrimonio
Petto di tipo di grande importanza per il Mezzogiorno per cui quando noi poniamo i project problemi dalla mobilità e dalla politica da lavoro diverso in maniera diversa al nord al soldo sapendo che i processi di riconversione produttiva devono avere un vincolo nel Mezzogiorno
Dal mantenimento dei livelli occupazionali nella convinzione che oggi la questione meridionale si esprime essenzialmente di questa grande frattura la esistenza
Dal doppio mercato dal lavoro un marcato dal lavoro al lordo che già vede arrivare i fenomeni dalla mano d'opera clandestina in Val Padana arriva alla gente di colore nel Sud invece gli uffici di collocamento ancora oggi rischiano di essere incendiati sotto la crollerà delle popolazioni meridionali più a lungo
Hanno atteso su una domanda reale di cambiare una reale domanda di cambiamento
Per il gioco quando noi diciamo
E il problema del Mezzogiorno deve essere al centro dalla politica dal partito
è in qualche misura al centro dalla politica economica dalle forze riformatrici
Dalla sinistra nelle sue articolazioni intendiamo dare una risposta positiva la domanda di autonomia dalle popolazioni meridionali alla fame di autogestione alla volontà
Di misurarsi all'interno delle istituzioni o dal governo degli Enti locali rilanciando però quella che è stata una nostra intuizione la riforma regionale
Lungamente rimasta a metà del guado e a rischia di essere sopra richiamata come capita però per tutte le riforme dal nostro Paese non più in centro di vivacità democratica di ricreazione
Dalla circolazione dei gruppi dirigenti ma una struttura anchilosata essa stessa soggiacente
Alla spirale inesorabile di una società come quella nostra quella perirenale di difficile governabilità
E per la quale non basta soltanto la criticare i tornante dalle clientele dalla corruzione e dalla camorra ma denunzia mentre denunzia invece le lunghe inadempienze dallo Stato nazionale
Nei confronti di un'area e non è soltanto un'aria sottosviluppate
Ma è la meta dall'Area dalla ma metà territoriale dal nostro dal nostro Paese
In questa direzione noi riteniamo di poter essere un punto di riferimento unitario
Dalle poi delle forze riformatrici del Mezzogiorno senza integralismi
Ma neppure senza soggiacere o dissipare un patrimonio originale di cultura di lotta politica di lotte sociali a di elaborazione e in questa nostra vecchia casa
Venne portato avanti e che costituisce ancora oggi un patrimonio direi inalienabili per tutto il movimento il movimento operaio ma tante
Ancora una volta la sinistra si presenta divisa
E noi non dobbiamo edulcorare che sarebbe grande ruolo grande errore non è il ruolo dei socialisti
Quello di rifugiarsi o di cacciarsi indietro impauriti dinanzi a una polemica che comunque ha determinato grandi alle lenti Lido ridarà lotta politica italiana
Senza la battaglia dei socialisti
Senza la riscoperta di questo valore dall'autonomia
E oggi si dice a unitario ma che è sempre sottoposto ai tentativi ricacciarono indietro perché costituisce una spina irrita attiva nei confronti di chi intende rilanciare giaculatoria monotono che non mordono perché la società è andata avanti al movimento reale dei lavoratori è andata avanti noi
Abbiamo questo ruolo provocatorio positivo nei confronti di tutta la sinistra per gioco
Reagiamo quando all'oscuro tentativo di elaborazione culturale si intende porre una sorta di omertà del silenzio una sorta di congiura quando addirittura non assistiamo ai toni risibili
Una pseudo cultura che ritiene ancora di poter vivere
Da rendite dal passato troppo a lungo i socialisti prima sono subalterni e non si misurano su questa ricerca è tardiva dalla frontiera culturale che cita carte importanti
Non per dividere la sinistra ma per unirla su una ipotesi che tenga conto e son passati decenni di storia e nel nostro Paese dalla conquista repubblicana solo passa illustri e non illustri è che oggi il problema dell'alternativa si costruisce dalla misura in cui riusciamo a costruire un socialismo europeo occidentale dinamico carico di cultura moderna capace di leggere i processi di crisi personale bile e si sono determinate che configurano le politiche
Dei limiti dello sviluppo e limiti per lo sviluppo
Senza poter più illudersi che esiste la possibilità di quel riformismo di maniera che è pura caratterizzato la lotta politica non soltanto in Italia ed Europa parla ragione che i processi di accumulazione così come li abbiamo concepiti non vanno avanti i processi di accumulazione di una società fortemente indicizzate pluralista
Devono indicare il sì anche in questa via dalla lotta sul sociale e i socialisti solo portatori di importanti intuizioni era indirizzata fondamentale è questa
E in una società pluralista
Devono pur comprendo lo i compagni comunisti è in crisi storica definitiva
Il collateralismo così come l'abbiamo concepito è voluto negli anni passati e soprattutto è in crisi la possibilità storica di imbrigliare una parte dalle forze sociali è la più cospicua traesse il sindacato di una politica vittima dall'imbrigliare il potere pregiudiziali politica abbiamo bisogno viceversa d'un sindacato autonomo autonomo da tutti i partiti forte
Dura rappresentatività non è male
Dal movimento reale dei lavoratori il collateralismo può remunerare nel breve periodo ma è perdente sulla prospettiva strategica anche qui noi siamo portatori duri importante intuizioni non è soltanto in gioco la questione dalla scala mobile alla quale aveva comunque retto e certamente non è la causa esclusiva dal differenziale inflattivo italiano ma è una causa il problema di vedere se politica di questo tipo di riforma dal salario sono inserite in una politica complessiva
Riformatrice dalla quale comunque costituisce un capitolo decisivo è importante ma è c'erano Copparo e quando parliamo di scala mobile abbiamo qualche attento anche come ministri socialisti
Di dire che essa era fortemente interessati
Al confronto con i sindacati lo tentammo
Dalla esperienza dalla Corsica benissimo
L'ho tentammo e ed è in corso con grandi prospettive e possibilità di passare in occasione dalla manovra economica complessiva
Per liberare il Paese dalla crisi poi non soltanto congiunturale ma strutturale
Piero flagella e siamo quindi interessati
Ad essere in qualche misura gli alfieri consapevoli sostenitori attestando tutta dall'autonomia sindacale dei processi autonomi che ha maturato nel sindacato dicendo a chiare ovunque dacci i ribelli diamo alla idea di considerare a Bali dalla Lega e dall'Europa dal settantasei settantotto e non valida oggi i sindacati sono la forza di sostegni o più precisa per portare avanti la battaglia democratiche
E i socialisti sono interessati secondo quella che è stata una grande intuizione di Pietro Nenni quando in questi anni pura contraddittori
E tuttavia in questa crescita di pluralismo debba creative ma curata la spinta all'autonomia sindacale Cecchi
Il loro reddito si ritira indietro noi non siamo tra questi
Anzi dobbiamo spingere non per politica settaria del sindacato ma questa è la grande occasione
Per uscire Paul Press peggio anche dal sindacalismo socialista in una prospettiva unitaria per tutto il sindacato in cui possano ritrovarsi il sindacato o no no subalterno ho strumentalizzato da un governo anche a partecipazione socialista ma autonomo libero sapendo per noi vogliamo costruire nonna modelli prefigurati
Non una società ideologica non la prefigurazione concreta di modelli futuribili è in crisi ormai questa sorta di politica così come l'abbiamo concepita o di lettura dalle chi ha dal marxismo in chiari in chiave Palin genetica noi dobbiamo essere il partito
Per la modernità il partito perché era contro dallo scontro sociale aperto nel nostro Paese un partito presenterà la fabbrica nella società nella campagna ma anche tra i giovani tra le categorie produttive il partito dalla concreta governabilità la quale si guadagna nei contenuti
E non dal gioco qualunquisti coda le formule attraverso un partito e sappia non so proprio complesso da Atlante Cerro
Grande ansia grande aspettativa talvolta drogata attorno al nostro congresso lo sappiamo che il nostro cammino è lungo era difficile
Ma sappiamo che al premier non ve ne sono
Per consentire a un movimento operaio unitario democratica moderno di essere europeo di mettersi in condizioni di portare avanti l'alternativa reale del Paese e con l'alternativa ricondurre il Paese alle fonti dalla sua storia è verso un destino di democrazia verso il socialismo
Lazio
Tocca fare a
Alla parola compagno Claudio Signorile
Parlerà poi compagno Martelli
Compagni
Mi sono chiesto
In questi giorni in queste ultime ore che precedevano il mio intervento
Perché l'andamento di questo congresso sembrava un può andare su due linee parallele e non sempre incrociati fra di loro
Un respiro ampio importante
L'esigenza forte di ricercare i termini di una strategia riformatrice
La consapevolezza di una grande crisi della quale protagonista non solo il nostro Paese ma il sistema industriale democratico del quale facciamo parte
Ed insieme a questo
Una considerazione che io ho detto
Un po'rassegnata un po'timida delle condizioni presenti
E la valutazione che per il momento almeno non c'era molto altro da fare che stare ad attendere che altri si rendessero protagonisti di movimenti di azioni
Rispetto ai quali soltanto dopo sarebbe venuto
Il discorso dello stop
E la risposta che tento di dare a me stesso che tento di dare a voi come contributo a questo dibattito congressuale
Che probabilmente e ancora vero quello che abbiamo sostenuto nelle tesi alternativi a questo congresso
Quello cioè di una non sufficiente chiarezza e nella strategia politica all'interno della quale la strategia riformatrice pura ampia ed importante
Che è l'argomento fondamentale di questo congresso doveva svilupparsi
Del fatto che non è ben chiaro ancora la finalità politica quindi di quella che è stata definita la grande riforma
Ne è il protagonista sociale e politico che di questa grande riforma deve essere il portatore perché il partito socialista da solo non può esserne il protagonista ma caso mai il promotore e il sollecito
Siamo quindi ancora al discorso importante valido ma che ad essere a mio avviso riproposto anche fra di noi compagni in termini nuovi
Di quel rapporto fra riforme ed alternativa che io continuo a considerare impossibile ad esser concepito come contraddittorio
Perché è un'alternativa che non sia fondata su una consapevole realistica strategia riformatrice del paese e quindi su una nuova cultura riformista
Diventa una dichiarazione di intenzioni
E perché una volontà di riforme che non abbia la capacità di legarsi ad un soggetto protagonista nella società e della politica ad uno schieramento capace di dare a queste riforme sostegno e forza rischia di diventare una dichiarazione anch'essa di intenzioni
O di restare
Appesa a se stesso
All'origine di questo c'è qualcosa e cominciato a venir fuori in alcuni interventi
Compagni
La verità è che noi rischiamo
Di arrivare con un ritardo culturale e politico a quella che certa una crisi degli anni ottanta
Una crisi che io vedo debba essere affrontata con una nuova cultura riformista e con una forte capacità di capire che la vostra democrazia deve trasformarsi in una democrazia dell'alternativa
Ma rischiamo di arrivare a questo con una sinistra che si attarda in una visione politica e culturale del passato
Con una sinistra che non riesce ad essere pienamente a livello della qualità della crisi del modello nel quale la sinistra occidentale da quarant'anni vive come forza politica anche di governo il modello dello stato sociale quello che so io non ho capito male compagno Craxi e poi in ultima analisi il vero oggetto di una ipotesi di una proposta riformatrice che sviluppata in tutte quante le tesi dei compagni riformisti e complessivamente
Richiamata anche della relazione di apertura
Non si tratta
Di un carattere marginale si tratta del fondamento stesso sul quale la nostra democrazia
Può aprire possibilità di sviluppo si tratta del fondamento stesso sul quale la sinistra italiana e io dico la sinistra occidentale e attraversata anch'essa da una profonda crisi di identità deve riuscire a ritrovare i suoi modi nuovi e la sua capacità di presenza politica il rischio e il paradosso degli anni ottanta
Il rischio è di una sinistra statalista è conservatrice nel senso di esser soltanto proiettata a difendere ciò che esiste
Di fronte all'aggressività impetuosa e dinamica di una destra che è interamente problemi che ci sono che si porta avanti con logiche che tendono a dare forme Forza Nuova
Alla loro antica aspirazione alla distruzione dello stato sociale
Con una destra la cui dinamicità il cui dinamismo non può e non deve essere sottovalutato dal nostro congresso e dalla sinistra nel suo complesso
Compagni lo stato sociale
è in crisi
Ma perché è davvero soltanto
Una crisi come dire degli equilibri economici
Siamo davvero soltanto di fronte ad una
Improponibilità di impegni dispensa rispetto alle risorse che un Paese industriale come il nostro ad esempio può produrre
Siamo di fronte ad una insostenibilità come vedo sostenere da una parte importante della stampa italiana e da forze importanti del nostro sistema sociale c'è un insostenibilità delle spese sociali rispetto al modello di sviluppo della nostra economia
C'è qualcosa di vero in questo ma soltanto in parte
In realtà il compromesso sociale fra Stato imprenditori e classe lavoratrice
Quello per intenderci
Che ha consentito per anni ed anni di ritenere non contraddittoria la espansione la crescita economica con l'aumento di un sistema di protezione sociale e di assistenza che non ha uguali nel mondo
Questa stagione magica questo compromesso sociale fondato sull'idea di una crescita generale continua e caduto
è caduto per un insieme di ragioni per un insieme di ragioni che hanno alla loro radice aspetti propri ad un'economia
Nell'attuale lo che assistiamo ad una dilatazione della spesa pubblica ad un tasso di crescita di inflazione ad una crescita della disoccupazione dura ed ad una dequalificazione delle stesse prestazioni di servizi accanto ad una incapacità a proporre in termini diversi e nuovi quella ipotesi di sviluppo
Di un'economia industriale moderna visto che si va esaurendo quella fondata su una accesso alle fonti di energia le materie prime a basso costo ed ad una sostanziale tranquillità sul mercato del lavoro
Cioè quindi qualcosa di vero in una crisi del modello economico che c'è dietro lo stato sociale ne hanno parlato alcuni compagni ed è il ragionamento che c'è al fondo di quel appassionato discorso sul
La crisi che dinanzi a noi che ha fatto Riccardo Lombardi
In precedenza
Ha la verità è che noi assistiamo a qualcosa di più
Poi assistiamo alla messa in crisi dei rapporti fra società e Stato
Noi assistiamo alla crisi del concetto di uguaglianza che per lei
Ragioni positive per i successi ottenuti dallo Stato sociale
E povertà vecchie e nuove di cui altre volte ha parlato il segretario del partito
Solo in realtà la conseguenza di un nuovo concetto di eguaglianza solo la conseguenza del fatto che i bisogni minimi cambiano così come cambia l'evoluzione di una società voi ci troviamo di fronte ai compagni del sindacato lo sanno sulla loro pelle di fronte a nuovi individui collettivi che operano nella società
Con la loro intelligenza strategica con una capacità e una comprensione della loro possibilità di condizionare il potere politico di far pesare il loro ruolo nell'organismo sociale
Qui ci troviamo di fronte ad una crisi della solidarietà
All'interno della nostra democrazia ed è quella crisi che c'è dietro compagno Reviglio dietro anche l'evasione fiscale che non è soltanto un atto di come dire malvagità
Anche il venir meno di un'attenzione di solidarietà che è quella sulla quale regge una democrazia nella quale lo spirito di eguaglianza faccia parte profondamente cui nel tessuto sociale sta
Dico questo cari compagni
Proprio per far rilevare al congresso l'ampiezza e la dimensione il respiro dei problemi con i quali siamo chiamati a misurarci
Per cercare di raccogliere insieme a voi compagni questa immagine questa visione
Anche politica quindi
Di una realtà che sta cambiando anche profondamente intorno a lui
E questa necessità di un nuovo riformismo che non si ponga qualcuno lo ha detto l'ho detto male soltanto in termini di continuità che col passato non siamo una società agroindustriale
Abbiamo bisogno di una cultura delle riforme che sia in grado di misurarsi con la natura di una crisi in atto cioè una che Risi di natura economica ma che una crisi che sta investendo anche il contratto sociale che all'origine dello stesso
Sistema dello stesso patto democratico
Nel quale
Viviamo
Perché dico questo ma perché ed è molto semplice
Come capiremmo altrimenti quello che altri chiamando il flusso come potremmo giudicare uno stato di vera e propria disintegrazione dei blocchi sociali a di quali assistiamo come potremmo capire fenomeni che non sono e non possono essere considerati marginali come ad esempio quello dei quaranta mila
Come potremmo opporci a livello lo ripeto ancora di una crisi così profonda
Se non cercando di capire le radici di questa crisi cercando di essere in realtà come vogliamo essere quel momento della sinistra italiana che non si limita a dichiarare le proprie intenzioni o apporre appuntamenti o a chiedere scadenze massa di essere come a Torino abbiamo cominciato ad essere il nucleo attivo e vitale di quella sinistra di governo che noi sappiamo essere l'obiettivo al quale
Nelle tende
Una democrazia che voglia salvarsi
Una strategia riformatrice una cultura delle riforme i temi di una nuova strategia socialista in una fase nuova delle società industriali dell'Occidente
Spero di non essere frainteso se dico che oggi la scommessa storica per la sinistra italiana e quindi per il partito socialista e quella
Di ricostruire la compatibilità fra progresso sociale ed efficienza e contro
Non posso essere frainteso per il ragionamento che prima facevo per i rapidi accenni che cercherò di fare
In questa parte del mio intervento
Proprio per questo
La sinistra di governo scusatemi questo termine col quale a noi compagni da qualche tempo
Non è un'affermazione di intenzioni la candidatura di una grande forza sociale di una grande forza politica alla guida di una democrazia la si fa ponendosi degli obiettivi reali di trasformazione di cambiamento
Compagni e il crisi uno stato sociale legato ad un modello economico e ad un tipo di uso delle risorse
E sappiamo tutti e constatiamo anche sulla pelle di tanta povera gente la degradazione dei servizi di protezione di assistenza
Lo spreco abbiamo un'esperienza che viene fatta ricadere sulla collettività
Dobbiamo allora
Porci sul terreno anche qui non genericamente di un nuovo modello di sviluppo
è in realtà la crescita dello stato sociale che ha messo in crisi per certi aspetti l'equilibrio fra struttura produttiva
E di impegni di spesa
Ma nello stesso tempo
Anche i più accesi difensori del mercato anche i più accesi sostenitori
Delle teorie ricami anni o della Thatcher sanno benissimo
Cioè creare una condizione di insicurezza sociale individuale di massa in una democrazia industriale significa aprire la strada a destabilizzazione senza prospettive sanno quindi
Cioè la difesa del livello sociale raggiunto
Che la difesa e il miglioramento della qualità
Di questa democrazia sociale sulla quale ci siamo incamminati
è una realtà della quale nessuno può sottrarsi
A sinistra si candida allora la direzione di una democrazia industriale
Quando essa prende nelle proprie mani non soltanto il problema della redistribuzione della ricchezza
Non soltanto il problema della copertura dei bisogni sociali a prendere le proprie mani la produzione della ricchezza il nuovo modello di sviluppo che non può essere la crescita generale generalizzata
Non siamo più ai tempi ai primi degli anni settanta in cui anche gli scontri sociali venivano in qualche modo risolti nelle idea di un allargamento della torta non siamo più ai tempi che consentivano
E mi consentirete questa piccolissima parentesi l'accordo sul punto di contingenza come quello che venne fatto allora fra sindacati e Confindustria
Siamo i tempi in cui è necessaria quella che Giorgio Ruffolo chiamava in altra sede una economia sobria necessario un modello di sviluppo uno sviluppo differenziato
Tale da essere in grado di utilizzare il massimo per le forze economiche delle energie umane e sociali presenti in un territorio e in una comunità
Compagno Capria parlava prima del Mezzogiorno ed il Mezzogiorno è uno dei innaturali protagonisti
Di uno sviluppo differenziate
Capace di orientare in termini di espansione aree arretrate capace di stabilizzare né altre e di imporre addirittura delle forme di restrizione in altri ancora
Uno sviluppo differenziato
Questo modello sul quale la sinistra europea comincia ad interrogarsi
Questo modello sul quale la sinistra italiana deve uscire dal palo lirismo dal forno visivo ed andare a fare i conti con una realtà vera
E il punto sul quale io vorrei raccontare qualche riflessione ulteriore
Uno sviluppo differenziato
Fondato sulla utilizzazione piena delle energie umane sociali ed economiche di un territorio e di una comunità ha bisogno del consenso
Esso è impensabile senza una reale partecipazione degli individui ed è la e dei protagonisti sociali della collettività ha bisogno della democrazia
Perché è impensabile che è una ricchezza venga prodotta in forme nuove tali comunque da mantenere aperte prospettive continue di crescita
E non vi sia
Una reale convinta partecipazione un nuovo contratto sociale
Non citerò
Classici della democrazia europea del seicento e del settecento
Ma un nuovo contratto sociale nel quale ciascuno si senta nello stesso tempo il protagonista e responsabile perché soffriamo di una irresponsabilità a sociale che è l'esatto contrario di un eccesso di statalismo e di burocratismo nelle strutture pubbliche ed è la sì
Ed è la sinistra che negli allora prendere nelle proprie mani la bandiera di questa nuova responsabilità sociale non lasciano ai difensori del profitto e del privilegio non lasciamo ai difensori di vecchie classi dirigenti e di vecchie condizioni che sappiamo essere stati anche all'origine della crisi attuale parole d'ordine che sono nella loro bocca inutili e D'Annunzio
E la sinistra e deve rendersi promotrice di una nuova cultura del lavoro
Perché il lavoro non è alienazione o accidente
Lo dica al congresso socialista il lavoro è la trasformazione della realtà è il modo attraverso cui si realizza la libertà dell'uomo il lavoro compagni è il valore essenziale lo ricordiamo folla
Il nostro diritto
Ad essere forza
Chi guida del Paese negli anni a venire
Una nuova cultura del lavoro e sia in grado di far propria quella rivoluzione tecnologica che il reale
Perché sono economisti borghesi o scrittori di generico progressismo a parlare il cose che noi dobbiamo prendere nelle vostre mani
Il nuovo lavoratore quello che si va formando che negli anni prossimi sarà il protagonista della nostra società delle nostre colonia non è
La ripetizione stanca di una vecchia realtà
Può essere a mio avviso deve essere il protagonista di una nuova democrazia
C'è in questa rivoluzione tecnologica in atto e alla quale dedichiamo qualche volta troppo distratti accenni una forte potenzialità e una forte carica autoritaria c'è il rischio reale che vi sia la restrizione di spazi di vita e di lavoro vi sia la crescita difformi autorizzative impensate nel passato
Ma c'è anche la possibilità di ricostruire
Una reale tali partecipazioni al processo sociale al processo produttivo
Cioè la possibilità di fare di quello che io chiamo il nuovo lavoratore
Il protagonista di una democrazia diversa e noi non possiamo questa accusa lasciarla cadere e noi dobbiamo dare allora quell'alternativa fra socialismo e Barbara che tanti anni fa la Rosa Luxemburg lancio che non molto tempo fa ci ha ricordato da questa tribuna Riccardo Lombardi finalmente una sostanza concreta di idee di impegno di volontà
Di realizzazione non si tratta di rendere soltanto più efficiente lo Stato
Si tratta di rendere reale la comunità portando a una comunità a riappropriarsi di funzioni politiche e a trasformare di conseguenza le strutture pubbliche io credo compagni che in questo senso
In un senso e concludo questa parte che ci consente di recuperare i valori dell'individuo all'interno di una strategia socialista e non informe soltanto di garantismo o di omaggio alla al libertarismo
Ma in forme di autentica ed integrata visione di cosa un nuovo socialismo può e deve essere e di cosa può e deve essere un nuovo modello di sviluppo
Nel quale i valori dell'individuo dell'uomo siano momento fondamentale questo
Io considero
Un primo elemento di risposta che questo congresso può cominciare a dare ai problemi che noi stessi autonomamente abbiamo posto noi e dalla sinistra italiana
Compagni io credo e da queste rapide rapidissime considerazioni
Ho sa cominciare a prendere corpo in maniera un po'meno generica di quanto altre volte non accade
Quella riflessione sulla democrazia dell'alternativa
E sulla sinistra di governo che io non accetto mai debbano essere ricondotte soltanto nella logica degli schieramenti o debbano essere ricondotte soltanto nella rapporto diplomatico fra i partiti
Continuo a ripetere
Siamo di fronte ad una svolta
Io saremo noi a guidarla o saranno altri a realizzarla pensare di restare così come siamo non è possibile
E non è possibile a tutti i livelli
Da quello che ho detto credo che assuma anche un significato più complesso una parola un concetto quello della governabilità
Sul quale molto è stato detto e anche fra di noi molte polemiche sono state fatte
Io credo e la questione della governabilità deve essere al centro di una strategia politica che persegue il cambiamento della trasformazione e quindi candidi la forza che lo fa alla direzione politica del Paese
Se è una strategia
Il sviluppo come quella che cerchiamo di descrivere c'è la crisi del modello di Stato in cui la sinistra operatori quarant'anni passati
E tale da richiedere un nuovo contratto sociale una nuova riorganizzazione del consenso
E tale da richiedere al movimento dei lavoratori d'essere non elemento difensivo ma momento trainò ampi di nuovi schieramenti e di nuove alleanze in una società che risponda la sua democrazia
Se questo è un ragionamento
Giusto come io credo che non sia
La governabilità scende dalle istituzioni per diventare il filo rosso che riunificare intorno ad una strategia i comportamenti dei diversi gruppi dei diversi soggetti della società
Se il governare vuol dire organizzare e guidare il consenso la governabilità non può essere soltanto la realizzazione di maggioranze nelle assemblee elettive
Essa deve diventare una Filosofia che entra nel vivo del tessuto sociale una filosofia politica che consente al partiti allora
Di essere non soltanto qualcosa che identifica se stesso con l'amministrazione
Ma qualcosa che esprime una verità completa che ha le radici nel consenso e nella partecipazione sociale
Quando io sento che di tante cose viene fatta colpa i partiti consentitemi compagni di pensare che dietro di questo non c'è soltanto e sempre il volo antidemocratico e il rischio dell'autoritarismo della tecnocrazia c'è anche una nostra colpa
Colpa di una classe dirigente di una classe politica
Che ha consentito temi partiti si identificasse euro in maniera troppo eccessivamente schiacciata con l'amministrazione con il governo delle istituzioni
Ben tra i partiti sono qualcosa che la Costituzione non definisce proprio perché i partiti sono la democrazia solo il momento
Attraverso il quale si esercita quella difficile saldatura fra le speranze le volontà la rabbia la delusione i desideri della gente è quello Stato repubblicano e quelle istituzioni della democrazia attraverso cui questi stati d'animo queste esigenze questi bisogni diventano realtà concreta
I partiti sono una realtà difficile da definire difficili a governare dirigere ma solo qualcosa che si identifica con il nostro metodo di concepire la lotta politica di concepire la democrazia e di nuovo e come socialisti
Riteniamo di aprire in questo complesso disegno
Per questo
Il discorso sulla governabilità deve diventare più qui da parte nostra
Queste
Noi dobbiamo sapere che fare le riforme però abbiamo imparato non si limita all'approvazione delle riforme sul piano legislativo credo che Franco Reviglio ci abbia dato qualche segnale in questo senso
è importante governare le riforme e le riforme si governano seguendo il loro cammino la loro realizzazione passo passo in tutto il tessuto di una società
Tessuto compresso in cui vi sono interessi offesi che reagiscono in cui vi sono interessi coinvolti che si dichiarano favorevoli e bisogna abbattere i primi e legare i secondi in una strategia di alleanze
E di sostenere
Ma
Ma
Questi problemi che noi abbiamo posto
E sui quali compagno Berlinguer
Io credo che anche il Partito Comunista dovrebbe
Meditare a fondo
Cicchitto ieri ha ricordato che la svolta dal compromesso storico all'alternativa che io ho salutato come un importante passo in avanti
Della democrazia italiana
Non ha avuto motivazioni
Approfondite
Ma mi interessano meno le motivazioni
Mi interessa di più
La qualità la sostanza
Non soltanto i punti programmatici
Concreti di immediati anche quello
Ha qualità e la sostanza di questa svolta
Interessa sapere dai compagni comunisti
Se questa alternativa democratica e la somma di forze che esistono o è la coscienza che essi hanno che essi debbono avvenire dello scenario diverso in cui la sinistra italiana ed occidentale si trova ad operare
Se
Anche da parte loro comincia a nascere
Il dubbio che non si tratti di cercare prime seconde o terze vie a si tratti di ripensare con onestà con coraggio con capacità critica
La realtà nella quale viviamo oggi il presidente che si esprime mentre noi dobbiamo saper interpretare per poterlo trasformare
Abbiamo posto come forza autonoma il problema dal rinnovamento profondo della sinistra italiana
E su questo terreno il confronto deve proseguire
Perché è un terreno importante per la democrazia tutto
Abbiamo posto il problema di un rinnovamento della Democrazia cristiana non se ne abbia a male l'onorevole Piccoli
Ma in una società complessa pluralista vitale non tutti possono stare dalla stessa parte
E ci deve essere qualcuno ci dev'essere una forza politica una grande forza politica democratica come la Democrazia Cristiana
Che rappresenti
Disinteressi modera della società italiana che rappresenti in una chiave di democrazia questi interessi queste vocazioni questi valori moderati
Che trovano anche al loro interno esponenti
O parti del movimento dei lavoratori e la logica di tutte le grandi democrazie industriali
E la logica attraverso la quale è possibile da Alternativa democratica nei Paesi industriali europei
E la logica sulla base della quale noi dobbiamo considerare quindi la Democrazia Cristiana come voglio dirlo anche qui con grande limpidezza e chiarezza
Come una naturale antagonista in un processo di trasformazione di una democrazia che guardi all'alternativa come se il punto di
è contraddittorio queste
è contraddittorio queste
O momenti di collaborazione no
Se questa collaborazione rimane
Qualcosa che si esprime come dire sull'immediato presente sull'empirismo
Delle necessità
Lo stesso Partito Comunista sa benissimo questo l'ha teorizzato l'ha realizzato
Ah dobbiamo anche sapere
Temo respiro strategico del nostro partito
Voglio dirlo ad alcuni compagni che si sono avventurati su questa strada
Cioè la capacità del nostro partito
Di essere forzatamente nella sinistra italiana e nella democrazia
Voglio anche dire
E quella grande capacità di invenzione politica che abbiamo dimostrato
E che ci rende
Una forza dinamica
Difficilmente contenibile non può realizzarsi
Avendo come suo contraente strategico un partito la Democrazia Cristiana
Che di questa strategia come ho detto prima e l'antagonista naturale
Dobbiamo sapere
Che dobbiamo allora andare avanti proprio perché è l'autonomia del partito socialista e l'autonomia di una forza che riconosce un proprio ruolo ed una propria dignità di obiettivi
Identificando questa dignità e questi obiettivi nella storia di questo Paese
Con gli obiettivi le prospettive di tutta la sinistra
Siamo da questo punto di vista troppo ambizioso
Non l'ho mai creduto che i numeri risolvessero la politica
Anche i numeri fanno parte della politica
Ma la politica
E anche capacità di capire la realtà
Di togliere le pensioni in atto
Quando esse si presentano come tensioni capaci di trasformare la politica è anche coraggio
Nel proporre se stessi
Obiettivi che vanno al di là magari della immediata ragione pratica
Ma che sono la giustificazione stessa della propria esistenza come forza ideale e come forza
In grado di essere punto di riferimento
Nella politica credo
Io mi chiedo allora
Se non riusciremo a fare
Parliamo dell'immediato presente ora quello che ci siamo proposti di fare atto
E su cui c'è stata poi una divisione anche netta su cui permane questa divisione
Ma che partiva a mio giudizio da un'ipotesi importante sulla quale c'eravamo trovati
Se noi riusciremo da un lato
Attenere insieme
I testi di una democrazia di una democrazia politica
Che rischia di frantumarsi spaccando il Paese frontalmente
Se riusciremo ad evitare
Perché il rischio c'è
Che possano ripresentarsi pericoli di quel bipolarismo che abbiamo battuto con una battaglia unitaria di tutto il partito di quel bipolarismo fra democristiani e comunisti che aveva segnato un momento di arresto nello sviluppo
Del nostro quadro politico
Se non riusciremo a far questo ed insieme riusciremo a disegnare sbocchi ed ipotesi di sviluppo
In una responsabilità politica primaria nella guida del Paese
Soltanto
Questa
Questo coraggio
Ci consente di dire alla Democrazia cristiana e questa nostra ipotesi
Avanzata con cautela come è giusto fare
Senza demagogia o trionfalismo
Ma con la consapevolezza del ruolo di servizio che il Partito Socialista
Comincia ad a vere in una democrazia nella quale ognuno guardasse stesso ai propri problemi e alle proprie necessità
Deve essere in qualche maniera ripagata
E che la DC
Non viene umiliata ma può sviluppare ugualmente un ruolo primario essenziale nella democrazia italiana quello che adesso vivi affidato dagli elettori
Voglio dire che il Partito comunista potrebbe
Da un'ipotesi di questo tipo
Affrontare con serenità eccolo respiro
Un difficile passaggio strategico quello dell'alternativa
Al quale può ricevere nuova qualità e forza la nostra democrazie
Quello che io mi chiedo compagno
Craxi è se è veramente possibile
Che queste cose che in qualche maniera sono presenti in forme diverse con accentuazioni politiche diverse e con esiti politici immediati diversi
In molti compagni che io ho ascoltato possibile possano andare avanti lasciando le cose come stanno
Se noi che abbiamo composto e c'è scritto che abbiamo pensato e composto questa musica dobbiamo lasciare che siano altri a darci nelle prime battute per magari accodarci successivamente all'orchestra
Nella
Relazione del segretario del partito si parlava di disponibilità a discutere le ipotesi concrete e ragionevoli di superamento della situazione attuale
Una disponibilità simile in un diverso quadro politico naturalmente di considerazioni ha espresso Berlinguer
Continuando a descrivere un po'le cose il sindacato
Si trova in un impasto assai pericoloso e difficile
Perché bloccato da un contrasto interno che ha le sue origini voglio dirlo con molta franchezza anche gli errori e leggerezze del governo
E rispetto al quale la ricontrattazione di un nuovo programma
Potrebbe consentire spazi di soluzioni oggi difficilmente visibili
La stessa realtà imprenditoriale se non ho mal capito in alcuni suoi settori importanti
Ricerca con il terrore come interlocutore governativo affidabili ed un interlocutore sindacale un rito
Ecco compagni voglio dire io senza furori ed improvvisi accelerazioni di tono credo sinceramente
Che la funzione programmatiche politica dell'attuale governo
Sia entrata nella fase definitiva del suo esaurimento
Prenderne atto in tempi ragionevoli
Non è disdicevole per nessuno
è anche per lo stesso Forlani il quale da una lungimirante valutazione politica potrebbe rinnovare la sua immagine
Più incoerenza
Con le speranze e le attese dalle quali venne accompagnato al suo insediamento
Io credo sia necessario un atto politico che consenta una rinegoziazione programmatica
è una rinegoziazione degli stessi ruoli politici e parlamentari
Così da collegare costruttivamente tutte le forze democratiche
Restituendo al Parlamento un ruolo centrale e associando alla piena responsabilità dei suoi istituti di controllo e indirizzo anche rispetto al governo le forze politiche che ne solo fumo
Non si tratta di ripercorrere vecchie strade
Cicchitto ieri
Parlato di una convergenza programmatica fra i due partiti della sinistra e questo darebbe una luce assai diversa alla ipotesi di un futuro governo
La disponibilità comunista ad appoggiare un ruolo più autorevole del PSI alla guida di un gabinetto di coalizione
Consentirebbe ai socialisti di andare avanti senza esitazioni
E con maggiore decisione
Per superare gli ultimi viti ed intralci che precludono una piena partecipazione comunista al governo del paese
Non solo cose nuove
In condizioni politiche riversa le abbiamo scritte il venti di settembre mille novecentosettantanove
In un incontro trappisti e pc che resta l'atto incompiuto di una linea politica che oggi sarebbe stata già vincente
Vi chiedo
Qual è oggi
La reale disponibilità del compagno Berlinguer
Vi chiedo
Cosa dirà
O la prudenza che necessaria
Al segretario di un partito di governo in conclusione di congresso ma anche con la necessità di tenere conto delle cose che del congresso sono state dette
Il segretario del partito nelle sue conclusioni
Ebbene non fare crisi al buio
Ma è anche venne non stare fermi
In una luce che si va gradualmente spegnendo
E se i socialisti si rendessero protagonisti
Di quel passaggio di qualità nei riferimenti sociali e politici di cui si ha bisogno per riaprire un confronto fra le forze sociali e le forze politiche che oggi è bloccato la forza del PSI ne uscirebbe consolidate
Una tregua sociale non la si chiede la si costruisce
Credo che porsi questo obiettivo per il nostro partito
E in coerenza con ciò che vogliamo fare
E con ciò che vogliamo essere
Compagni vado alla conclusione
Molte cose sono successe
Dal mille novecento settantotto al mille novecentottanta
Dal congresso di Torino al congresso di Palermo
Maggioranza di Torino si è dissolta
Si è formata un'altra maggioranza
Essa ha vinto questo comma
Anch'io ho qualche dubbio
Altri più duro anzi parecchi sulla continuità
Per le tesi sostenute in questo congresso rispetto a Torino ma credo sia giusto sottolineare le cose positive accanto a quelle negative
Non c'è dubbio che in questi tre anni l'autonomia del PSI è diventata un valore irreversibile profondamente radicato in tutto parti
L'alternativa
Che è praticamente scomparsa anche come termine mi è sembrato nella relazione del segretario
Si avvia però ad essere uno scenario oppure per tutta la sinistra sedeva personalmente
Poi ci troviamo almeno nelle intenzioni dichiarate
Di fronte a tutta la sinistra italiana che si riconosce nell'oscillare di alternativa e ha fatto bene a Riccardo Lombardi ironicamente asse politico
La governabilità della democrazia nata come esigenza di maggioranze stabili nelle istituzioni si propone come un metodo attraverso il quale deve crescere il ruolo dirigente e di governo della sinistra
Sostituendo la politica della crisi e del collasso dei poteri una politica di riforma dei poteri e di responsabilità
Ed il progetto socialista ha confermato la validità della sua impostazione intellettuale
Certo profonde correzioni debbono essere apportate ai nodi della crisi dimostrano che chi allora lo aveva
Scritto ed approvato aveva distrutto
Autonomia socialista alternativa
Democratica e di sinistra
Non è un'abilità project che diventa approderà sono queste le quattro linee direttrici sulle quali abbiamo voluto fondare la identità del Partito socialista dopo Torino
Ma questo è il vero se tutte e quattro queste linee direttrici se tutti e quattro questi elementi di una piattaforma di identità permangono in sé
E rotture
Ragione più importanti la rottura della maggioranza di Torino è stata proprio nella disgregazione della unità di questi quattro momenti ciascuno di essi
Inscindibile dagli altri
Però in Polonia fine a se stessa diventa autosufficienza
E può scadere nell'empirismo nel collaborazionismo
E l'alternativa priva di strategia di contenuti politici può diventare Utopia olio frontisti
Era governabilità
Ridotta nell'ambito delle istituzioni diventa ricerca di un potere fine a se stesso ed il progetto
Ricondotto soltanto nella
Privo dei contenuti politici e dei protagonisti
Si esaurisce nella sterilità delle parole
Quando questa unità dei quattro elementi fondamentali della nuova identità del Partito socialista si è dissolto
La crisi
è venuta anche all'interno del partito
Qualche volta aspra e dura
Mai tale comunque da metterlo in discussione
La profonda unità
Ed il rispetto reciproco
Compagni
Voglio essere su questo molto chiaro
Perché è uno degli argomenti che vedo i giornali riportano con maggiore ricchezza di inventiva e di elaborazione
Io credo che noi dobbiamo preoccuparci dell'unità del partito sulla strategia politica
Sottolineo unità sulla strategia politica
Perché credo ci interessi assai poco
L'unità fittizia fatta di compromessi Suppa ronde e organigramma
Alla retorica mozione degli affetti
Ora transitoria scomparsa di maggioranza o minoranza in una votazione concordata
Lo credo di interpretare lo stato d'animo
Di molti compagni
Ma credo di tutti i compagni maggioranza o minoranza che siano
Dico di preferire che preferiamo essere minoranza più ci sia una minoranza
Di fronte ad una maggioranza con le idee chiare con la quale ci possa essere un confronto costruttivo sugli obiettivi strategici rifiutando perché sbagliate o contraddittorie le scelte politiche
Piuttosto che far parte di una maggioranza confusa negli obiettivi strategici sostanzialmente statica nelle sue scelte politiche dei suoi comportamenti perché impegnata a sopravvivere
Ritengo quindi che la ricerca dell'unità su una strategia politica e quanto ho detto prima credo che dia gli elementi e i contenuti senza che mi dilunghi oltre impegna le diverse componenti del sia concordare una piattaforma di identità del partito ad assumerla come confine di una delle attività interna che sarà tanto più vitale è costruttiva quanto più riusciranno isolandosi sui modi attraverso cui realizzare questa strategia e questi obiettivi
Questo ci
Consente di ricondurre la contrapposizione in una dimensione naturale legata la diversità della collocazione politica
E di garantire una reciproca lealtà nei comportamenti pratici che ha le sue premesse salve nella definizione della piattaforma strategici
L'alternativa a questo è la divaricazione degli obiettivi generali la contrapposizione frontale
La ricerca all'esterno di alleati per lo scontro interno di occasioni favorevoli e la sconfitta dell'avversario interno anche se questo può comportare l'indebolimento complessivo del partito e la rinuncia a perseguire una strategia politica un tono
è un rischio che abbiamo corso
E che non dobbiamo pertanto
Credo sia chiaro adesso
Anche le ragioni che hanno portato
I compagni che si sono definiti sinistra socialista per l'autonomia e l'alternativa
A preferire un congresso a tesi
Non per pater Achilli ambigui
Presentando un robusto pacchetto di tesi alternative sulla sostanza politica della piattaforma congressuale nel quadro di una strategia generale del partito se possibile
Unitaria
Questo può venire ricomponendo l'unità dei quattro punti sui quali la nuova identità socialista si è cominciata a definire autonomia
L'alternativa
La governabilità
Il progetto
Oggi le cose non sono così
Possiamo andare nel senso giusto cominciando da questo congresso
A ridare fiato in vigore ad una democrazia interna nella cui sperimentazione pratica possano trovare concrete applicazioni le migliori intenzioni
Compagni
Un grande democratico americano
Concludeva i suoi interventi
Dicendo
Ho fatto un sogno
E in questo sogno metteva le aspirazioni i desideri
Le volontà
Di quella parte del popolo americano la minoranza negra che li rappresenta
Non siamo una minoranza nel Paese
Ed io ho fatto un sogno
Quello di una sinistra
E in Italia arrivi negli anni che verranno a trasformare governare la democrazia
Fatto il sogno di un partito socialista e di questa sinistra sia il nucleo consapevole edittale
Infatti il sogno di un partito socialista
Capace di rispondere tutto insieme all'appuntamento della storia e della politica
E vorrei che questo fra Dinoi non fosse un sogno ma la realtà che segna la nostra vita come grande forza tre
La parola
Parola e al compagno Martelli parlerà
Sicuramente compagno Michele
Care compagne e cari compagni
Anch'io condivido le ragioni di una così larga fiducia
Dei delegati socialisti
Al nuovo corso alla maggioranza e al segretario del partito
Penso a queste ragioni ispirate dalla comprensione delle difficoltà che insieme da cinque anni a questa parte abbiamo superato
Dei passi in avanti compiuti
Delle sfide che ci attendono
E che non abbiamo timore di affrontare
Quella che L'Espresso chiama ancora la congiura del Midas
La strana congiura ordita da quasi tutto il partito
Si misurò anzitutto con il compito arduo
Di restituire il più piccolo dei partiti socialisti alla grande e composita famiglia del socialismo del laburismo della socialdemocrazia europea
Di aggiornare la nostra identità culturale e cioè la nostra natura il rapporto alle nostre possibilità oggi
Il contagio del rinnovamento si trasmise dal partito al sindacalismo socialista
A tutto il sindacalismo socialista della CGIL della UIL dell'accise senza mai dimenticare le ragioni dell'autonomia e dell'unità sindacale
A questa unità del resto
Noi forse teniamo più di altri anche perché l'unità sindacale noi l'abbiamo in casa
Chi critica oggi l'oggi del socialismo italiano
Chi lo critica la luce di aspirazioni di speranza i desideri anche contraddittori che comunque concernono l'avvenire avrà sempre qualche ragione dalla sua
Ma chi critica alloggi del socialismo italiano con l'orario Silenzio
Ma chi critica la oggi del socialismo italiano con l'occhio volto indietro volto a ieri o all'altro ieri
Questi francamente di ragioni ne ha poche
è una cura che raccomando perché fortifica la fiducia nell'oggi
Quella di leggere di tanto in tanto la pubblicistica su di noi di destra di sinistra di centro
Lungo tutti gli otto anni della crisi socialista dal mille novecentosessantotto al mille novecento settantasei
Cari compagni condivido le ragioni ma più ancora condivido il sentimento di fiducia di migliaia di militanti chi si sono ritrovati uniti in un partito che vivo perché ha voluto vivere
Forte delle sue distinte tradizioni e della sua modernità
Fatto di gente che lavora e che pensa con la propria testa
Di militanti chi a qualunque classe appartengano hanno coscienza di classe e coscienza della libertà
A chi
Sorprendentemente
Ci chiede oggi quale socialismo noi vogliamo dobbiamo ricordare che siamo stati noi
A porre questa domanda
Ed anche a tentare una risposta
Mentre la risposta di altri ancora non c'è
Il nostro il nostro socialismo e nei suoi valori nei suoi principi quello definito dal progetto socialista
Il socialismo come movimento di liberazione senza confini e senza frontiere
Negli stati né di classe
Come liberazione da ogni dominio e da ogni oppressione politica economica militare o psicologica
Un socialismo che fa propria
La cura religiosa dell'umanità
Delle possibilità e dei limiti in questo tempo dell'umanità secondo il metro della ragione e il metro dell'esperienza
Un socialismo che ha preso le dure repliche della storia
E per ciò rispetta l'importanza per l'uomo e per la società
Di una larga varietà di caratteri e di una completa libertà della natura umana di espandersi in direzioni molteplici e Dante contraddittorie
Si dirà
A un socialismo così va bene a tutti
Ebbene se così fosse tanto meglio
Non desideriamo dar vita a una setta i nuovi credenti in nuove superstizioni
Ma se davvero va bene a tutti questo socialismo
Perché allora non tutti lo difendono con la stessa convinzione con la stessa intensità
Come noi l'abbiamo difeso e lo difendiamo a Santiago e a Praga a El Salvador e avanzare
Ho letto che siamo stati riammessi nella sinistra
Grazie
Non è più
Non è più a sinistra chi ha più voti
Ho una migliore organizzazione di partito
Occhi difende meglio una propria continuità ortodossa
Ho Chi è più duro quando è alla opposizione e più duttile quando è in maggioranza
è più a sinistra chi è più coerente con i principi di libertà e di solidarietà
Chi il rapporto le proprie forze produce cambiamenti nell'ordine nel segno della libertà e della solidarietà sociale per il proprio Paese per l'area politica che può influenzare
Per il mondo intero per il quale ho sempre testimoniare
Quando nel corso del nuovo corso
Le nostre riviste e i nostri club
Il nostro segretario avviarono la ricerca di una chiarificazione della nostra identità
E di una chiarificazione nella sinistra discutendo appunto di quale socialismo
Siamo stati accusati di provocazione ideologica
Dovrebbe essere un reato sconosciuto tra partiti forgiati nel dibattito delle idee
E facciamo finta di dimenticare che al saggio sulle Ninis ma il pluralismo ci si rispose con la trippa la Bettino
Recentemente mi è capitato di essere invece accusato di eccesso diplomatico
Per aver proposto di discutere più laicamente solo di politica
Mettendo da parte le unità Ray politiche fondate su contrapposizioni rigide di classi compatte
E le unità post politiche fondate su un indefinito richiamo al socialismo
E dunque bene intendersi
A noi piace discutere come dicono le tesi e come ha ribadito qui il segretario del partito siamo vi talmente interessati al chiarimento a sinistra
Tanto più interessati quanto più si voglia estendere l'area della collaborazione
Delle iniziative comuni tra socialisti e comunista
Ma noi non possiamo fare
All'alternativa democratica proposta dal partito comunista
Quello sconto sul chiarimento che non abbiamo praticato alla nostra proposta e alternativa
Come per la nostra proposta di alternativa valeva e vale l'idea che essa è possibile attraverso un processo fatto di tappe e di chiarificazioni intermedie
Non di meno la proposta comunista di alternativa richiede a parer nostro pappe e chiarificazioni intermedi
Richiede di disfare e di riordinare quello scomodo bagaglio costituito dal sessanta in nave contenzioso ideologico internazionale politico tra comunisti e socialisti
Il compagno Berlinguer ha fatto ammenda del ritardo con il quale il Partito comunista sarebbe arrivato a questa proposta
Poco male
Non è qui il problema
Si dice che Craxi e impetuoso e dinamico
Ed è vero
Ma che dire del compagno Berlinguer
Che nel corso di un pomeriggio è passato dal compromesso storico all'alternativa
Non credo che compagno Craxi sarebbe mai riuscito di far cambiare strategia al suo partito nel corso di una riunione di direzione
E tuttavia anche qui
E tuttavia anche qui dal dubbio cerchiamo di prendere il meglio
Di qui può ripartire intanto una discussione sulla prospettiva
O ripartire dal fatto che entrambi i partiti della sinistra definiscono almeno nel lungo periodo la loro strategia in termini di alternativa
Vi è come dire questa prima novità
Una coincidenza non casuale nella definizione della metà
Della tendenza di fondo dell'alternativa da costruire
Non è poca cosa
E se questo non basta ad avvicinare la netta intanto la nomina e la dichiara
Per avvicinarla occorre appunto quella chiarificazione sulla quale ostinatamente richiamiamo l'attenzione di tutti
Probabilmente aveva ragione il compagno Nenni
Quando a chi gli chiedeva tanti anni fa
Che differenza vi fosse tra socialisti e comunisti rispondeva con una sola parola
Mosca
Ma il problema il problema non è oggi
Tanto nel grado di autonomia o di distanza che si prende da Mosca
Anche noi possiamo essere su questo più diplomatici
Il problema è nell'orientamento di fondo che si vuole imprimere nella sinistra e che dalla sinistra si vuole imprimere sull'insieme della società italiana
Nei lavoratori italiani tra quanti ci ascoltano già e quanti potrebbero ascoltarci
Torna appunto la domanda a quale socialismo guardiamo a quale socialismo vogliamo muovere le giovani generazioni
Dico questo perché penso che a un'intera generazione di militanti
I compagni comunisti dettero giustamente il nome di generazione del Vietnam
Del piccolo popolo che sotto le bombe sfidava l'imperialismo americano
Ebbene che rimane a quei militanti
Di quel mito rivoluzionario ora che il Vietnam è diventato la piccola Prussia dell'Indocina
Che rimane dopo la rivoluzione modernizzatrice della Cina
Della rivoluzione culturale che infiammò i nostri maoisti
Che rimane dei guerriglieri di Castro divenuti mercenari contro il popolo eritreo e nel Corno d'Africa
E perché cari compagni comunisti i vostri militanti più duri e più puri amano chiamarsi afgani
Non in omaggio ai pastori patriottiche difendono la libertà delle loro montagne mai in omaggio agli invasori russi
Una volta
Una volta anche il compagno Berlinguer richiamò la necessità di passare da una visione mitica ad una visione razionale critica del socialismo
Ecco
Qui soprattutto noi chiediamo uno sviluppo chiaro e lineare
Dal culto dei miti rivoluzionari
Dal culto delle illusioni violente dal culto delle avanguardie anticipatrici
Al molto della Mittel violenza della ragione e dell'esperienza della solidarietà sempre e comunque per chi si fra quando si tratta della libertà di un popolo ed i diritti degli uomini
Non vedo dopo la generazione del Vietnam una generazione della Cambogia
Dopo la generazione castrista una generazione solidale con gli eritrei sottoposti al genocidio o con gli operai polacchi che debbono sfidare in trentennale potere comunista per darsi un libero sindacato
Cento che sono le dichiarazioni dichiarazioni importanti e positive della direzione del partito comunista
Ma sono i compagni comunisti ad averci insegnato che ciò che più conta e l'orientamento ideale delle masse la mobilitazione delle masse per cause giuste e fini giusti
Caro ritardo
Ho ascoltato con commozione il tuo discorso di ieri le tue riflessioni
Condivido la tua preoccupazione
Che mi pare la stessa avanzata da Craxi nel mettere in guardia contro la nuova destra
Che oggi di nuovo sembra più difficile la coabitazione fra capitalismo e democrazia
Altre volte già nella storia questa coabitazione venne interrotta
E fu la democrazia ad essere sopraffatta e sfrattata
Ci furono fascismo e nazismo
O anche forme più larvate di autoritarismo e di governi militari
Ma se è vero che incerta
E incerta rimane la coabitazione tra capitalismo e democrazia
Caro Riccardo tu sai come noi anzi meglio di noi perché ce l'hai detto per primo
E la coabitazione tra comunismo e democrazia non è incerta o precaria semplicemente non c'è non si è data mai dato
E dunque se resta vera l'alternativa tra socialismo e barbarie che per prima Rosa Luxemburg indicò per il nostro secolo
Noi non possiamo per comodità dialetti
Perché commetteremmo un'ingiustizia morale e intellettuale verso il mondo del lavoro che rappresentiamo
Noi non possiamo chiudere gli occhi sul fatto che questo secolo
Ha conosciuto anche e continua a conoscere la barbarie dei Lager e dei manicomi per dissenzienti l'arbitrio sui propri cittadini e sui popoli vicini e confinanti
Noi non possiamo chiudere gli occhi davanti alla barbarie nel comunismo o commessi purtroppo lo chiamano nel socialismo realizzato
Noi socialisti abbiamo sempre respinto la logica dei blocchi contrapposti la corsa al riarmo il moltiplicarsi dei focolai di guerra
Eppure tutto questo in pochi anni già l'abbiamo dietro le spalle tutto questo è già accaduto
Già incominciato nel mondo un'immane duello tra la fame e le armi
Le armi vendute a chi ha fame perché possa difendersi o aggredire un altro che ha fatto
Come diceva il progetto socialista
E come ancora ieri l'altro diceva segreta del partito
Una doppia opposizione percorre il mondo e semina vento di tempesta
Composizione tra Est e Ovest l'opposizione tra nord e sud
Innescata quest'ultima dalla inaudita disparità
Tra quel quinto dell'umanità di cui anche noi facciamo parte che consuma quattro quinti delle risorse disponibili e i restanti quattro quinti dell'umanità che hanno disposizione soltanto un quinto delle risorse
Io penso che qui a partire da analisi obiettive ed ai fatti nuovi che abbiamo sotto gli occhi di sia materia tra noi e i compagni comunisti di un impegno ideale e pratico
Di un impegno unificante per tutta la sinistra
Certo la sinistra anche il dovere di riaprire le vie della distensione
Ma non vi è distensione senza sicurezza
Predicare la distensione senza preoccuparsi della sicurezza in realtà significa due cose
O affidarsi alla benevolenza dei sovietici pensando che essi non useranno nemmeno politicamente
La superiorità militare acquisita
O affidarsi all'ombrello atomico americana
In entrambi i casi chi si muove in questo modo produce il contrario di ciò che vuole e di ciò che dichiara e cioè una perdita secca di autonomia per il continente politico europeo
Viceversa la giusta e sacrosanta esigenza di autonomia e di partnership tra i quali dentro l'alleanza atlantica
Non può non comportare per l'Italia e per l'Europa maggiori obblighi e maggiori oneri in termini di sicurezza sicurezza che noi dobbiamo non al presidente Reagan ma al nostro popolo che a noi si affida
Per i compagni così come non credo all'esistenza di venti internazionali
E penso comunque che se fossero pronunciati dovrebbero restare inascoltati
Allo stesso modo non ricavo dalle considerazioni critiche che ho ricordato motivi per un pregiudizio negativo
Ricavo convinzione questo sì per la nostra autonomia per il nostro dovere di sviluppare una politica socialista autonoma
E cioè per parlar chiaro
Per fare anche senza i comunisti se la situazione lo richiede o se i comunisti agiscono senza di noi
Ricavo dall'inizio della storia e dall'esperienza politica anche più recente ad un tempo dunque una ragionevole fiducia e una ragionevole diffidenza fiducia nella possibilità di evoluzione nostra e dei Comunisti italiani
Diffidenza verso la riproposizione di alleanze fondate su piatte unità
Companies e noi agganciarsi no il rimorchiatore socialista
Al cargo comunista
Noi non naviga Remo più ed essi non andrebbero più veloci
Penso più probabile giungere in porto
Se noi stiamo davanti forti della nostra autonomia
Ed essi accettano almeno per una stagione politica
Non un'egemonia
Commessi preteso di imporre a noi
Ma un'ipotesi politica che impegni tutta la sinistra e consente a chi non senza merito e oggi in posizione migliore
Di produrre un effettivo cambiamento un effettivo rinnovamento il passo in più che è possibile
Ci si obietta la necessità e l'urgenza di governare insieme
Accordo
Ma Partito socialista il Partito comunista insieme non basta se non significa anche insieme con altri e questi altri non paiono disponibili oggi più di ieri ieri quando Zaccagnini e non piccoli era segretario della DC e si ruppe l'unità nazionale
O quando la Malfa e Craxi ebbero l'incarico di formare un governo e non poterono impegnare insieme della sinistra
Ci si obietta ancora
Ma voi socialisti siete determinanti e dunque potreste imporre l'ingresso del Partito comunista al governo
Ecco daccapo il gran ragionamento non avendo seguito il quale veniamo accusati di tiepidezza e di incertezza
Ma mi domando non bastano dunque le prove del mille novecentosettantasei e del mille novecentosettantanove
In entrambi i casi
Prima il compagno De Martino e poi il compagno Craxi ruppero rifiutarono la collaborazione con la Democrazia Cristiana pretendendo che anche il Partito comunista venisse associato
E noto il risultato
Elezioni politiche anticipate ed è noto l'esito delle elezioni la DC stazionaria nei voti e soprattutto stazionarie al potere
Sconfitta elettorale i socialisti nel settantasei perdita di un milione di voti dei comunisti nel settantanove noi non sentiamo nessuna urgenza di ripetere la stessa esperienza per la terza volta
Men che meno sentiamo l'esigenza di incominciare una passeggiata verso il nulla
Rappresentato da schieramenti fantasma
Da solidarietà risorse da emergenze strumentali da pregiudiziali da aut aut da qui sono esperienze e persino linguaggi superati
Non una passeggiata per sul nulla dunque ma il passo in più il passo in avanti che è possibile questo vogliamo e per esso la disponibilità comunista e può essere determinano
Non spetta a me ricordare il compagno Amendola e la sua osservazione
Quello che conta non è la presenza di due o tre ministri comunisti diceva Amendola
Ma il grado di influenza reale che il Partito comunista può esercitare sulla direzione dello Stato e della società
Non dunque di formule fresche o di formule riesuma dobbiamo discutere ma di un processo politico nuovo che si può aprire
E che deve avvenire nello spirito amichevole
Nell'autonomia reciproca nel dialogo sull'attualità e sulla prospettiva nelle comuni responsabilità verso il mondo del lavoro e del suo tanta parte del governo locale i suoi sinceri presupposti
Io penso in ogni caso
Che chi è coautore o diviene coautore di un equilibrio politico
Pone su di esso un pegno
Un impegno che l'evoluzione stessa delle cose si incaricherà di riscattare
Vi è dunque una novità importante che emerge da questo congresso e questa volta di ordine politico
Una novità legata al disgelo di queste settimane e legata al taglio che Craxi ha dato la sua relazione e Berlinguer al suo intervento
Non identificando Craxi la nostra linea generale della governabilità con il Governo Forlani
Dichiarando l'interesse ad esaminare ma come dire a bocce ferme
Ipotesi possibilità che possono consolidare e dare respiro di legislatura alla linea della governabilità
Fatti che possono determinare quel passaggio da un governo di garanzia ad un governo di riforme che corrisponde alle esigenze del Paese al nostro desiderio alle possibilità della sinistra e di un equilibrato rapporto con la Democrazia Cristiana
Alla democrazia cristiana
Ah certo pensato il segretario del nostro partito affrontando con prudenza il tema della presidenza socialista
Ma affrontare qualcosa con prudenza esprime un'intenzione esattamente contraria a quella di chi vuole accantonare l'obiettivo
La presidenza socialista l'alternanza alla guida del governo
è stato
Tutto parlare di questo nostro proposito di questa nostra ambizione
Fuori dagli slogan e fuori dalle rivendicazioni di partito
La presidenza socialista non è non sarà il palloncino rosso che si regala i piccoli perché ci gioca in un po'prima che si sconfitti nelle loro una
Non la certa pensata così il compagno Pertini
Il patriarca ragazzino che stanno un seduto al Quirinale quando affidò l'incarico al compagno Craxi e penso che anche noi dobbiamo pensarla in altro modo pensare al significato che nel nostro sistema costituzionale
E nella storia politica di questo Paese
Potrebbe avere un segno visibile di rinnovamento o polare
Pensare alle conseguenze contagiose benefiche che avrebbe della vita pubblica nei rapporti tra i partiti e nei rapporti tra i partiti l'opinione pubblica
Alcuni nullo immenso di tradizioni e di lotte che abbiamo alle spalle e che li potrebbe trovare un proprio punto d'approdo
Pensarla commi il passo in più di rinnovamento e di riforme di consenso democratico e di unità a sinistra che è necessario per produrla
Care compagne e cari compagni
Dire dal nostro congresso e penso questo messaggio fra i più importanti
Una prova di vitalità del sistema dei partiti
Viene un contributo al dialogo e dalla comprensione fra le forze democratiche
Diverso naturalmente nei suoi effetti possibili in rapporto alle relazioni preesistenti e il rapporto alle disponibilità qui dichiarati
Confesso un certo dispiacere per la lontananza che si è determinata tra noi e compagni radicali
Ai quali tuttavia per parte mia non rinnego una disponibilità per buone cause sociali e per buone cause civili disponibilità che tuttavia non può restare unilaterale
Confesso anche la mezza delusione per l'intervento del segretario del Partito repubblicano
Nuocciono forse a tutti i partiti le di archi e politiche e culturale
Le di archi e rallentano o addirittura impediscono ciò che ciascuna singola opzione a nelle sue possibilità
Un ringraziamento presso dobbiamo al segretario del partito socialdemocratico per lo sforzo tenace con il quale ha deviato il suo partito attenta azione di subalternità e la riavvicinato al mostro al nostro in modo convinto e convincente con aperta disponibilità a fare insieme per pappe per gravi un percorso migliore di quello conosciuto in passato dalle relazioni fra i nostri due partiti
Eppure qui
Nelle relazioni nostre con i partiti laici
Sta una delle chiavi che possono aprire alla sinistra italiana un futuro diverso
Noi non ci rivolgiamo ai laici perché laici ci rivolgiamo a quanti tra di loro condividono con noi la convinzione che l'evoluzione storica e politica ha battuto molti steccati
Ci rivolgiamo a quanti ormai vedono che le ragioni di convergenza sono ben maggiori di quelle di divisione e di concorrenza
Una sinistra socialista e democratica
Chi non voglia vivere soltanto la breve stagione politica di un mutevole il favore dell'opinione pubblica
Deve saldamente legare le proprie sorti a un disegno che unifichi obiettivi programmatici e schieramenti politici
Deve legare le proprie sorti all'irrobustimento di un libero ed autonomo grande sindacato di tutti i lavoratori
Un sindacato combattivo verso le ingiustizie
Capace di moderazione nella difesa di chi è già difeso
Intransigente di rappresentare i più deboli i più poveri i bisogni più che gli interessi di chi non ha lavoro e
Care compagne e cari compagni
Mi rivolgo in particolare a voi delegati Sicilia
La società industriale contestata è controversa
Produttrice di beni e di miserie
Di prosperità e disperde
Questa società tuttavia avanza avanza ancora e sempre più ispira la media dei comportamenti collettivi anche nel Mezzogiorno del nostro Paese
E quindi porta il suo carico di possibilità
Di nuove diseguaglianze di crescita e di nuove alienazioni
Avanza questa società in un grande Paese come l'Italia al cospetto di tutte le nazioni del mondo
Avanza ben al di là delle sacche settoriali e regionali di ritardo e di arretratezza e mentre avanza questa società
Si affacciano isole post moderne di società tecnologiche e terziarie
E già incalza un costume non luddista ma ludico
La vocazione non ha la libertà nella Boro ma la libertà dalla e già incalzano nuove generazioni protese a meriti scolastici e professionali che la sinistra troppo rapidamente disprezzato
E come se avanzano ragazze e ragazzi a cui pare già troppo retorico troppo nutrito di doveri e di dover essere anche il linguaggio del nuovo corso socialista
Io non so pensare altro senso ed altra cornice
A queste esigenze nuove e diverse dalle nostre
Nuove contraddittorie tra loro che non sia una cornice socialista riformista e liberale un tempo dei luoghi movimenti ed istituzioni in cui si intreccino
E senza armonie prestabilite convivano il bisogno perenne di libertà e i doveri di solidarietà e di socialismo
Questa esigenza questa cornice di un socialismo libero hanno la loro prima conferma nell'approccio dovuto ai problemi gravi della nostra economia
Occorre qui come il piano triennale incomincia a fare ristabilire il disegno della programmazione
E nella programmazione occorre per tutti i suoi soggetti pubblici e privati ristabilire regole di mercato
Non vi è dinamismo delle forze economiche emerse o sommerse
Non vi e dinamismo delle forze economiche lasciate a se stesse in grado non dico di sanare gli squilibri sociali e regionali
O i ritardi del nostro apparato produttivo ma neppure in grado di sorreggere come che sia la nostra economia di fronte alle sfide energetiche e strategiche della situazione e della concorrenza internazionali e d'altra parte non c'è pianificazione e programmazione del risanamento della ripresa e dello sviluppo che possano in sei supplire all'assenza o alla diserzione delle forze produttive
Noi abbiamo pensato troppe volte in modo errato
La pianificazione la pianificazione non è una tecnica per produrre di più
Non è una tecnica che possa compensare lacune o perdite delle imprese
Pianificare programmare non è altro che organizzare secondo fini politici e secondo scopi sociali la ricchezza che esiste le possibilità intrinseche alle forze produttive pubbliche e privati
Accolto dunque vuole dei problemi economici Craxi proprio quando propone come condizione del governo dell'economia il governo delle istituzioni
La grande non rinunciabile non rinviabili a riforma delle istituzioni pubbliche
Possiamo discuterne i modi possiamo discutere le forme da assegnare la grande riforma ma dobbiamo esser d'accordo sui fini
Il governo efficace democratico delle relazioni sociali fondato sul consenso e sul negoziando
Sonori echeggiata il nostro congresso
Tesi che hanno largo corso sulla crisi parallela delle socialdemocrazie e del comunismo
E di conseguenza sono riecheggiato ipotesi su una terza via che si continua a nominare ma che non si sa definire
Terza via o terza ipotesi che starebbe a metà
Tra comunismo e socialdemocrazia
Io penso che poche ricette come questa rispondano venne ad esigenze legittime di equidistanza e politiche
Ma male ad esigenze di sviluppo culturale e strategico
Ciò che accomuna socialdemocrazie comunismo e non ciò che li differenzia
Esattamente ciò che è in crisi
E lo statalismo tanto nella forma socialdemocratica ed ancor più nella forma totalitaria ciò che è in crisi
E dunque non è da una diversa combinazione un po'più a destra un po'più a sinistra un po'più corporativa o un po'più nazionalizzata dice che può venirci in soccorso e Sussi
Se davvero vogliamo parlare strategicamente di terza via a sinistra
Dobbiamo pensarla partire piuttosto dal rifiuto che dalla somma di ciò che accomuna parte almeno dell'esperienza storica del comunismo e delle socialdemocrazie
E cioè dal rifiuto dell'elemento burocratico e dell'ipertrofia statale
Si tratta piuttosto di un ritorno alle origini del movimento operaio
Alle sue origini mutualistiche associative solidaristiche e auto gestionali
Origini che possono oggi ammaestrati come siamo dalle lezioni e dalle tecniche stesse del neocapitalismo
Configurarsi come forme di imprenditoria sociale di costruzione mattone su mattone a partire dai bisogni primari e da forme primitive di accumulazione
Ma anche dall'immenso campo di possibilità di relazioni e di profitti determinato dal tempo libero e dal tempo liberato una nuova organizzazione produttiva non priva di lucro ma non priva di scopo se l'epoca che vediamo davvero segna la crisi dello Stato burocratico assistenziale
Dalla crisi non si riesce a gravando di motivi
Ma restituendo a individui a gruppi la loro responsabilità socia
Ciò che il movimento operaio spesso nella sua parabola ascendente ha creato
E cioè la solidarietà di milioni di produttori
Questa è la base migliore di associazioni non li dell'attrice non burocraticamente adagiate su ciò che è pubblico o affaticate dalla lunga e lenta marcia dentro le istituzioni
Ecco anche qui un terreno comune di ricerca e di sperimentazione
Che potrebbe fare diversa diversa materialmente l'alleanza tra le forze di sinistra e potrebbe fondarla su un più solido presupposto di quanto non sia il presupposto delle dispute dottrinaria e delle rivalità politiche
Compagni e compagne
Più trasparente il Congresso reso anche i nostri non facili rapporti di collaborazione e competizione con la Democrazia Cristiana
Solo dal suo ultimo consiglio nazionale
La DC sembra essere uscita
Da una certa abulia
O dall'equivoco relativo a governi che presiede ma che considera poco più che amici
Tra quanti critici dell'attuale governo res sospendono verso un cambiamento
Nessuno si interroga su cosa sarebbe accaduto nel Parlamento e nel Paese
Se i socialisti non avessero prima consentito e poi assunto in prima persona l'onere della governabilità
Io non voglio distinguere limiti responsabilità e meriti nostri di socialisti
Da responsabilità limiti e meriti della coalizione nel suo assieme coalizione alla quale è stato confermato per intanto un sostegno che è stato leale più di ogni altro
Ma quando si contesta la governabilità che abbiamo potuto assicurare
Vorrei capire meglio
A futura memoria
Che cosa esattamente si contesta
La parte politica abbiamo già parlato
E la parte programmatica che conta a questo punto
Si contesta la ricerca di un consenso sociale nella lotta all'inflazione
A partire dalle autonome scelte del sindacato sullo zero cinquanta su controllo contestuale dei prezzi delle quote camionette della scala mobile o si contesta la prima lenta dura efficace azione fiscale questa vera rivoluzione del costume e della razionalità e della moralità collettiva introdotte dal compagno le
O si contesta l'affermazione coraggiosa di un'autorità democratica sostegno dell'interesse collettivo degli utenti a fronte di egoismi corporativi del compagno Formica
Fossi contesta il tentativo ha Sperry no di selezionare la spesa pubblica produttiva nella giungla che abbiamo ereditato dalle partecipazioni statali da parte del compagno De Michelis
Fossi contestano i colpi micidiali che sono stati inferti al terrorismo e insieme la volontà come ha detto Craxi di evitare inutili spargimenti di sangue come nel caso D'Urso
Noi possiamo e dobbiamo onestamente dire ciò che abbiamo fatto e ciò che stiamo facendo
A chi ci chiede di più possiamo e dobbiamo rispondere che siamo pronti a fare un passo di più ma che il passo di più non dipende solo da noi
Meno divisa la sinistra può contare di più
Ma può contare di più nel rapporto con la Democrazia Cristiana
Da solo non farebbe più forte nemmeno l'opposizione
Farebbe solo più prossima la data delle elezioni anticipate
Dunque il discorso torna la democrazia cristiana e dalla sua crisi
La DC conserva i legami ma non riceve più così chiare deleghe dai suoi tradizionali referenti la Chiesa cattolica gli Stati Uniti la piccola borghesia italiana
Forse intendeva questo Aldo Moro quando diceva che la democrazia cristiana naviga ormai in mare aperto
La chiesa del papa polacco si misura con ben altri problemi piuttosto che con il vincolo forse ormai reciprocamente scomodo con la DC
Sembra la chiesa con coerenza non immune da errori protesa a sviluppare l'idea di un impegno evangelico distaccato dall'Occidente opulento e dalle sue libertà e piuttosto proteso a dare forma spirituale ai popoli chiesta e al sud patiscono il dominio politico e l'oppressione materiale
Sembra la nuova amministrazione americana alle sue prime mosse cercare non delegati o auto delegati ma piuttosto impegni comuni in una rischiosa sfida con l'altra superpotenza
Sembra la piccola borghesia italiana ansiosa non solo di libertà ma anche di buon governo di buona amministrazione
Disposta a qualche rinuncia per una maggiore sicurezza sociale per un benessere che non dipenda più solo dalla busta paga e dei suoi modesti scatti per diritti civili non alienabili a improvvisati supervisori morale
La crisi di un sistema subalterno di alleati periodicamente intercambiabili determinando la democrazia cristiana l'insicurezza dei suoi esponenti più accorti
Determina degli osservatori imparziali le domande sullo strano prolungamento di un mandato oltre la durata fisiologica di qualunque leadership democratica determina in tutti la costatazione di questa solitudine del trentotto per cento che stenta ad aggregare il cinquantuno conservando il bastone del comando
L'ideale democratico della Democrazia Cristiana ha fatto epoca in questo Paese il consenso come fondamento del potere
La mediazione come regola
Oggi questo ideale al tramonto e dunque possiamo cerebrale
E al tramonto non perché il consenso non basti più non perché non occorra la mediazione
Ma perché non basta più il consenso senza un merito rinnovato dell'innovatore e perché senza la volontà e la capacità di decidere mediare significa solo rinvia
Una forma italiana della politica e al tramonto non della sua presenza del suo primato
Ma questa forma non precipiteranno il nulla essa può anzi durare ancora sei un più grande ritardo a sinistra le sarà complici
Nell'incontro di un primato che vuole prolungarsi oltre il proprio tempo
Con una macchina politica che trae la propria ispirazione la propria regola da un principio rivoluzionario piegato al compromesso rispondeva all'esigenza che la nostra società
La società italiana ha bisogno di libertà e di socialismo
Di libertà cioè di uomini senza divisa determinati a migliorare se stessi
E di socialismo cioè di uomini di merito determinati a fare giustizia per tutti e a difendere le libertà di ciascuno
Altrove può essere altrimenti ma nel nostro Paese non vedo altra possibilità ed altra forma di modernizzazione democratica fuori dal binomio socialista e liberale non mi riferisco
A due parti
Al nostro a quello liberale mi riferisco a quanto di comune c'è stato e c'è
Nella storia di questo Paese e delle cento Capitali di questo Paese
A quanto ci attraversa e porta inequivocabile il segno dell'umanesimo socialista dell'umanesimo liberale delle comuni radici cristiane
Delle comuni radici cristiane
Onorevole Piccoli che nessuno vuol recidere
Che non hanno bisogno di giardinieri interessati
Poiché sono vive e veggente e feconde nel loro messaggio di liberazione
Nell'etica del lavoro negli obblighi di solidarietà nell'impulso al progresso ben al di là delle divisioni tra confessioni religiose e persino delle divisioni tra credenti e non crede
Cari compagni ho concluso
Il rinnovamento che abbiamo eletto al nostro motto non si ferma a questo congresso e non si fermerà dopo Palermo
Bisogna che sappiamo che abbiamo solo gettato dei semi e visto le prime gemme
Bisogna che sappiamo che la coerenza riformiste riformatrice ha bisogno di cure
I progetti graduati e di una ragionevole utopia
Come ha bisogno di tener lontani l'opportunismo ministeriale e l'opportunismo da demagogia
Io penso che possiamo crescere di più
Ed essere più utili ai lavoratori e ai giovani di questo Paese
Penso che un lavoro prezioso è straordinario è stato fatto
E nel giorno di festa dei partigiani voglio ringraziare per questo lavoro prezioso straordinario
Voglio ringraziarlo con la ragione e con il sentimento per ciò che ha fatto per tutti noi con la sua ragione con il suo sentimento il compagno Craxi figlio di partigiani partigiano gli spesso la nostra riscossa dell'attore nuovamente
Care compagne e cari compagni
Io
Non ho messaggi assoluti da trasmettere né verità rivelate ma vorrei condurre avanti una riflessione che questo congresso ha già fatto
Sulle analisi di politica economica di politica internazionale
Perché senza di questo credo sia difficile individuare
Realizzare alcuni degli obiettivi
Del movimento operaio si propone per il prossimo futuro
E vorremmo anche fare qualche considerazione
Su una carenza fondamentale della relazione del compagno Craxi e per noi riguarda la politica internazionale carenza del resto già presente nelle tesi della maggioranza
E che
A nostro parere e di estrema attualità e mi riferisco
Alla mancata individuazione delle cause della crisi economica dei Paesi industrializzati
Che è il punto di partenza per la comprensione
Anche delle ragioni della profonda crisi della società italiana
Delle sue strutture produttive della incapacità di reazione che registriamo a tutti i livelli
Credo non si insisterà mai abbastanza sulle interdipendenze della nostra economia
Con quella degli altri paesi europei sul ruolo delle sovranazionali sui condizionamenti imposti alla politica dei governi europei da parte degli Stati Uniti d'America
Se io vivessi nell'Africa o nell'Asia certamente il mio pericolo e la mia preoccupazione maggiore sarebbe quella dell'imperialismo sovietico ma vivendo in Europa credo che sia necessario preoccuparsi del condizionamento e dell'imperialismo americano degli italiani
Riccardo
Riccardo Lombardi ieri ha già insistito e ha iniziato questo discorso io vorrei andare un po'più a fondo
E vorrei sottolineare proprio gli aspetti distorcente i è una totale subordinazione sul piano economico produce nell'economia europea
Non vi è dubbio
Che le società capitalistica e quelle americane in particolare sottraggono all'umanità una quota assai maggiore di risorse e di quanto esse non producano e va sottolineato inoltre il fatto che parte di queste ricchezze non tornano di utilità sociale ma si disperdono negli enormi sprechi del sistema
Però non basta fare come il compagno Martelli dire che questo fatto avviene senza trarne poi le conseguenze politiche
Infatti se aggiungiamo la ineguale distribuzione
Se a questi elementi sopra detti aggiungiamo la ineguale distribuzione delle risorse utilizzate si comprende assai bene come siano nati e permangano squilibri e le ingiustizie sociali che sono naturalmente più marcate quanto più sono consolidate l'egemonia e le strutture di potere delle classi privilegiate
Quanto più si aggiungono elementi improduttivi e parassitari tanto più diventano gravi le ineguaglianze sociali
E quando la spinta sociale
Attraverso le grandi lotte di massa e sindacali
Conquista una quota maggiore della ricchezza prodotta
E quando nuovi popoli nuovi continenti si affacciano a reclamare una parte delle risorse che essi producono la resistenza del sistema e la non volontà di cedere le posizioni di privilegio producono inevitabili reazioni sul piano monetario e si trasferiscono quindi in una spinta alla tensione internazionale sul piano dei rapporti di forza
Da qui la spinta riarmo
La questione dei missili come parte di un confronto e non può essere ricondotto agli equilibri area per area ma assume invece richiede una analisi una strategia a livello mondiale
Non credo ci sia nessuno
Che neghi che gli attuali problemi dei Paesi industrializzati trovino la loro origine nel sovvertimento degli equilibri monetari dei Paesi capitalistici dovuto alla grave crisi americana di qualche anno orsono e che era in larga misura prodotta dal deficit della bilancia commerciale di quel Paese
Anche a seguito della politica imperialista condotta nel Sud-Est asiatico
L'inflazione americana e la perdita del valore del dollaro determinò il rialzo del prezzo delle materie prime e dei prodotti energetici
Rialzo che si è abbattuto su economia strutturalmente fragili e totalmente dipendenti come quelle europee
E hanno agito certo in misura maggiore o minore a secondo della struttura delle singole nazioni
I Paesi capitalisti non hanno saputo ricostruire un nuovo ordine economico e quindi monetario perché non hanno voluto seriamente avviare un discorso nuovo con i paesi produttori di materie prime e con i paesi in via di sviluppo
E credo che sia il caso di dire qui una volta per tutte
Che non è lecito fare semplici dichiarazioni di buona volontà sulla questione della fame nel mondo come fanno spesso i compagni radicali come teste fatto il compagno Martelli senza definire poi le cause strutturali
E le cause politiche che producono questa fame
Il dialogo non fu sempre tentato in un'ottica neo colonialista non è nemmeno iniziato perché richiedeva atteggiamenti politici da parte dei Paesi industrializzati che essi non avevano alcuna intenzione di modificare e non a caso compagne e compagni parlo di Paesi industrializzati perché rispetto a questi obiettivi a nostro giudizio non sono affatto secondaria le responsabilità del blocco sovietico come l'avvio dell'assemblea straordinaria delle Nazioni Unite dello scorso novembre ha dimostrato blocco sovietico che dietro il fragile schermo della propria estraneità alle responsabilità del colonialismo del secolo scorso
Ritiene in questo modo di potersi sottrarre alle responsabilità per le condizioni di sottosviluppo del terzo e del quarto mondo
Ebbene compagni però proprio nel momento in cui più si sentiva la necessità di questo confronto di questo dialogo
Le sovranazionali
E i Paesi che le proteggono che politicamente solo alle loro spalle
Specialmente le multinazionali che hanno il monopolio dei mercati internazionali delle materie prime del greggio hanno visto i propri profitti incrementarsi in proporzione geometrica
La speculazione ha raggiunto negli ultimi sei anni
Le sue punte massime proprio in coincidenza con il deteriorarsi della situazione economica dei Paesi europei e del terzo mondo
Gli Stati Uniti hanno risanato in una certa misura la loro crisi riversando la sui Paesi più deboli
Già De Martino ieri ha parlato della continua ascesa del valore del dollaro rispetto alle monete europee
Con quel che consegue specialmente per quelle economie che vivono di trasformazioni di materie prime acquistate sul mercato dei dollari
Vivono di questa trasformazione in prodotti finiti venduti in prevalenza come il caso italiano sui mercati europei a valuta debole
Ebbene cari compagni
Le ragioni vere dell'inflazione che naturalmente è più alta da noi che in altri Paesi per la nota debolezza della nostra struttura produttiva va ricercata in queste cause
Altro compagni per individuarla nella indicizzazione dei salari perfino perfino un economista che credo sia
Al di sopra di ogni sospetto come Mario Monti questa mattina scriveva sul Corriere della Sera che se anche venisse adottata una qualche raffreddamento
Si stenta a vedere dice Monti
Come nella realtà dei mercati potrebbero conseguirne gli sperati offerti deflazione istrici questo tanto per definire ma ci torneremo su questo argomento per definire la fragilità di alcune indicazioni
Che nella relazione del compagno Craxi in materia economica sono state fatte
Non a caso dicevo
In tutti i Paesi europei eretti da governi moderati e conservatori si sta attuando una politica monetarista tendente a ridire a ridurre il potere d'acquisto dei salari e tendente a ridurre la spesa pubblica
Non c'è in verità cari compagni
Il fallimento del Welfare State
Ma la sua distruzione ad opera di quelle classi che vogliono sacrificare gli alti livelli di servizi sociali raggiunti
Per non intaccare il livello dei profitti che continua a rimanere molto elevato con il prezzo drammatico di una crescente disoccupazione tanto da determinare come in Gran Bretagna una lotta persino interno allo stesso mondo capitalista
Tra il mondo industriale anche se ho sacrificato alla politica monetarista e il mondo finanziario che tra enormi benefici da questo stato di cose
Si è così aperta e negli ultimi anni ne abbiamo avuto parecchie dimostrazioni una guerra sorde sotterranea tra il capitalismo americano e quello europeo Guerra che non può che vedere quest'ultimo soccombente sesso non dimostra e non riesce a sviluppare una propria politica autonoma
Esistono compagni oggi in Europa enormi potenzialità
Umane tecnologiche e volendo si potrebbero trovare anche quelle finanziarie come il recente accordo concluso tra Francia e Germania con i Paesi dell'OPA che sui quali ritorneremo ha dimostrato
Che possono fare del nostro continente uno strumento essenziale per lo sviluppo del terzo mondo e contemporaneamente anche di un nostro nuovo sviluppo
Ma la condizione e la capacità e la volontà di essere autonomi dai condizionamenti delle logiche dell'imperialismo economico delle sulla nazionali americane europee che esse siano
Non so se questa sia la terza via di cui si parla come dicono no le certezze ideologiche che anche qui sono state pochi minuti fa così saccente mente tracciate sappiamo però che questa è l'unica
Condizione sappiamo che questa è l'unica condizione per la nostra sopravvivenza del nostro sviluppo e lo sviluppo del terzo mondo
Altra strada non esiste perché la nostra economia
Al di là di quanto si va Ciancia Ando e la nostra struttura produttiva non sono in condizioni
Di affrontare e vincere una sempre più selvaggia guerra dei mercati ma non è solamente
La struttura economica italiana e quella di molte altre nazioni europee che non a caso vedono in questi mesi raggiungere il più alto standard di disoccupazione che mai si sia verificato nella storia europea
Non riusciremo a vincere questa guerra dei mercati nemmeno alla condizione alla quale certi ambienti ancora pensano quella cioè di una continua ulteriore riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto
Ed il guaio e che questa mentalità non solo è largamente presente all'interno del governo italiano
Andreatta probabilmente pensa a se stesso come al signore di ferro cercando di imitare la signora Thatcher e per la verità su un punto è almeno riuscito quello cioè di avere contro contemporaneamente ai sindacati di imprenditori ma il fatto grave e che questa mentalità trova spazio e trova udienza anche nel Partito Socialista italiano e io credo che da questo punto di vista occorre andare molto inviare riprendo qui alcune delle affermazioni che ha fatto il compagno Mariani
Aggiungendo anche qualche elemento che riguarda la politica economica i suoi riflessi sulla politica del Mezzogiorno
Noi riteniamo che il discorso sul raffreddamento della contingenza
Fatto astrattamente senza determinare altri mutamenti significativi della politica economica del paese si risolve in una vera e propria politica antimeridionalista per una ragione molto semplice compagne e compagni
Non si pensi
Che il raffreddamento della contingenza fatto a se stante possa determinare una riduzione del valore globale dei salari
Perché ci sono Regioni ed industrie
Che sono disposti Issime a concedere aumenti salariali molto superiori a quelli degli scatti la contingenza perché esse non sono elementi marginali della nostra economia ma hanno capacità di proiezioni sui mercati il congelamento della contingenza sì determinerebbe determinerebbe conseguenze estremamente negative
Su quelle aree su quei settori marginali i lavoratori delle quali non hanno capacità contrattuale sufficiente e che verrebbero quindi decisamente penalizzati dal momento che la loro capacità contrattuale non sarebbe sufficiente a determinare
Una capacità di recupero dei valori salariali ma dicevo questo non sarebbe ancora poco se non ricordando le cose che diceva Monti prima cioè sulla
Totale o molto probabile a giudizio di molti illustri esponenti
Risultato sugli affetti detto da azionisti ci di una misura di questo genere
Le condizioni invece per un nuovo sviluppo e per una vera lotta contro l'inflazione sono diverse ed obbligato ad una revisione profonda della nostra politica economica e quindi necessariamente della nostra politica estera
Non si vogliono mettere qui in discussione le alleanze militari di cui facciamo parte a condizione però e sottolineo questa condizione che non è mia ma fu del compagno Nenni al momento della sua formulazione che queste alleanze siano geograficamente militarmente limitate alla loro funzione cioè quella di alleanze difensive
Ci vuole invece mettere in discussione la totale subordinazione del nostro governo rispetto alla strategia militare americana tanto da far dire al Ministro della fede al ministro della difesa Weinberger al termine del suo recente giro in Europa nel quale aveva riscontrato grandi difficoltà non a caso proprio con alcuni governi retti da compagni socialdemocratici
Da far dire a Weinberger che finalmente aveva trovato a Roma alleati fedeli
Subordinazione
Che non trova spazio in altri Paesi europei
Subordinazione dal quale si cercano e cominciano a liberarsi sia pure tra mille difficoltà proprio per le incertezze e delle ambiguità derivanti da una mancanza di una strategia globale europea
Se si vuole mettere in discussione anche l'accettazione in omaggio ad un Europa ISMA di maniera
Di una politica comunitaria che non risponde più alle attese che avevano dato luogo alla formazione del mercato comune
Che non può essere più considerato semplicemente come di fatto è ora
Una zona di libero scambio ma che deve essere una struttura economica il cui obiettivo tira e deve ritornare ad essere
Quello di riequilibrare sul piano sociale e sul piano del reddito i gravi squilibri le drammatiche diversità che dividono l'Europa
Non solo in zone a velocità diverse
Ma forse oggi tende Manzo
Dovrebbe non potrebbe dire più queste cose dovrebbe guardare un po'più a fondo nero alta del suo Paese
Perché è troppo facile essere arroganti nei momenti di difficoltà senza avere la capacità di anti vedere le cause profonde della crisi che in effetti oggi colpiscono il paese di Thielemann siccome colpiscono il nostro ma dicevo riequilibrare in zone dove appunto le differenze sociali e di reddito stanno raggiungendo limiti abissali
E da questo punto di vista io credo che anche il nostro governo debba ricadere molto chiaramente non solo la politica agricola del mercato comune ma tutta la strategia del mercato comune perché e sei diventata ormai il luogo delle decisioni economiche del direttorio franco tedesco subordinando totalmente a queste esigenze e a queste diciamo strategia tutti i Paesi economicamente più deboli della stessa comunità
E questo è utile farlo proprio nel momento in cui altri Paesi della zona mediterranea entrano nella Comunità europea
Ecco allora una strategia globale di questo genere un attacco alle istituzioni comunitarie per modificarle una individuazione di una linea di strategia di politica estera in Europa
Ecco forse che noi potremmo chiamare questo euro socialismo termine tanto di moda qualche tempo fa nel partito e che oggi sembra praticamente scomparso dal vocabolario del segretario del partito
Infatti
Infatti su questa strada di ricerca dell'autonomia di un nuovo modo di sviluppo si sono incamminati sia pure con incertezze e difficoltà importanti e rilevanti partiti socialisti e socialdemocratici europei
Avendo avvertito chiaramente proprio nel momento della crisi
Che la vecchia strada di una pura e semplice e anche più equa redistribuzione del reddito non era più praticabile
La strada che rifiuta la politica monetarista recessiva Iurato Oria
Ho litica monetarista che ha come altra faccia quella della politica militarista moneta risma militarismo sono le due parole magiche della nuova destra contro le quali occorre prospettare una politica di sviluppo e di pace
Ma certamente senza senza far precedere alle parole pace e distensione alcuna limitazione perché sappiamo che su questa strada già si incammina l'amministrazione la nuova amministrazione americana invece sappiamo e per le forze socialiste socialdemocratici euro
Del socialdemocratico europee
Distensione vuol dire prosecuzione di una linea iniziata compagno brancola Ostpolitik
Maturata nell'Atto finale di Helsinki è diventata materia importante di una elaborazione di una strategia socialista europea
Ma anche qui noi non possiamo continuamente
Farci vero di questa realtà affermare nei nostri congressi nei nostri comitati centrali
Una strategia socialista e poi far parte di un governo che questa strategia non persegue se non quando addirittura non prosegue una totalmente diverso
Infatti io vorrei dire proprio questo
Siamo proprio certi che al di là delle intenzioni espresse dal partito certe volte non del tutto chiare per la verità che questo governo
Non stia facendo proprio la politica di questo genere c'è una politica monetarista sia pure senza le plateali manifestazioni della signora Thatcher però con un filo logico che porta gli stessi risultati
Che senso ha infatti il taglio della spesa pubblica che prima settori fondamentali come la sanità gli enti locali di finanziamenti indispensabili ad attuare le riforme che noi stessi dichiariamo indispensabili
I bagni il salario reale per un socialista e la somma del salario monetario e di quella parte di salario che si acquisisce con i servizi sociali
Ed ecco quindi che al diminuire per effetto dell'inflazione e nonostante la scala mobile del potere d'acquisto del salario monetario cresce l'esigenza dei servizi sociali
E la necessità di sostenere e qualificare la spesa degli enti locali che sono appunto gli erogatori di questi servizi
E proprio certa la maggioranza di non essere in contraddizione con se stessa quando da un lato sostiene la necessità delle riforme tanto da richiamare a chiamarsi riformista e contemporaneamente
Sostenere un governo che attua di fatto una politica monetarista
E che cosa succederà di qui a poco quando inevitabilmente saremo chiamati e i nostri alleati americani ce l'hanno già detto saremo chiamati ad aumentare le spese militari per far fronte alle aumentate esigenze di cosiddetta difesa
Abbiamo inneggiato al compagno Ceausescu qualche anno fa che ebbe il coraggio di rifiutare l'aumento delle spese militari impostogli dal Patto di Varsavia sapremo noi essere sufficientemente autonomi da rifiutare analoga iniziativa
Oppure
Oppure
Oppure fare sempre oppure vale sempre la teoria che è importante
Vita Senso unico in un tempo successivo per la verità mai definito il tempo delle riforme
E mi scuso compagne e compagni di avere affastellato in poco tempo tanti problemi anche per le difficoltà dell'ora
Senza arrivare ad una conclusione pratica operativa ma la voglio fare subito e in breve
Una diversa politica economica
Non è solo possibile ma è necessaria
Si possono trovare a sinistra momenti unitari di una strategia a breve-medio termine
è tempo di farlo
E anche qui ci sono le forze a livello nazionale e ci sono anche forze socialiste e socialdemocratiche comunisti a livello europeo
è un'altra questione il sindacato ha bisogno di un aiuto per uscire dalla difficile situazione nella quale si trova
E questo aiuto dobbiamo darlo anche noi debbono darlo i compagni comunisti re altre forze della sinistra
Guai ai partiti del movimento operaio sessi pensassero di essere degli osservatori estranei rispetto a quanto succede nel mondo sindacale i socialisti tutti proiettati a definire la propria governabilità
E a subordinare a destra qualsiasi ipotesi Esterna il Partito Comunista pensando di scavalcare il sindacato semplicemente per ritrovare un tramite diretto con le fabbriche
Poi credo credo invece che il modo vero
Di ragionare e questo
Voi non dobbiamo dimenticare quale grande aiuto ha dato negli anni passati il sindacato ai partiti della sinistra quando ha sostenuto con le sue forze la strategia delle riforme senza riuscire ad a vere delle risposte concrete da parte dei governi ed il modo per aiutare il sindacato a trovare la sua unità ed una sua maggiore forza a meno che si giochi allo sfascio è proprio quello di elaborare una nuova strategia di politica economica e nuove fonti di finanziamento per la riconversione
Dicevo prima che Francia e Germania
Hanno contratto qualche settimana fa un prestito internazionale ed ai Paesi OPEC per finanziare la riconversione di un elevato numero di industrie con l'obiettivo del risparmio energetico
Ed hanno ottenuto una somma pari a sei mila cinquecento miliardi di lire
Come mai
E il governo italiano non ha partecipato a questa operazione non era stato informato e allora le solidarietà e allora le solidarietà in Europa sono a senso unico
Oppure siamo ancora un Paese poco affidabile
Non pare però che il rischio Italia sia ancora alto
La realtà compagne e compagni che questo governo non solo vive alla giornata
Ma manca l'iniziativa
E non bastano le proteste che la Farnesina ha fatto due settimane fa a posteriori
Occorre più capacità di essere presenti nella dinamica della politica internazionale altrimenti si rimane subalterni non solo dell'imperialismo americano ma si rimane subalterni all'interno dell'Europa delle maggiori potenze economiche
Oppure ma io scarto questa ipotesi la scarto proprio perché essa significherebbe aver toccato il fondo si pensa
Che per l'Italia esistano le condizioni per un nuovo Piano Marshall degli anni ottanta per sottrarsi definitivamente ogni forma di indipendenza reale
Noi riteniamo invece compagni
E si possa fare uno sforzo serio sui contenuti di una politica economica coinvolgendo tutte le forze produttive del Paese e mettere di fronte la Democrazia Cristiana alle sue responsabilità
Il taglio della spesa parassitaria la selezione della spesa pubblica la liquidazione sia pure inevitabilmente graduale dell'assistenzialismo che affligge il nostro Paese sono nodi da sciogliere
E questa operazione non potrà non intaccare il sistema di potere e clientelare della Democrazia Cristiana
Sono anch'io d'accordo che non sono possibili crisi al buio
Ma perché occorre preparare le condizioni per un governo diverso
è necessario approfondire i contenuti di una diversa politica e costruire su questi contenuti un vasto schieramento prima tra le forze sociali capace poi di incidere sugli schieramenti parlamentari questo è il modo migliore
Per sostituire un governo con un altro non siamo
Noi massimalisti come altri compagni
Che vorrebbero le crisi subito o propongono immediatamente governi di salute pubblica ma
Noi pensiamo che ci siano oggi le condizioni per lavorare nel Paese con le forze sociali con le forze produttive occorre una proposta della sinistra a tutte le forze intermedie ecco la funzione di un'aggregazione
Alla sinistra delle forze laiche per impegnarle su un programma reale di riforme per obbligare la Democrazia Cristiana a pronunciarsi sulla realtà di certi contenuti riformatori che sono condizioni essenziali
Per una ripresa della politica economica e questo vale la pena di Rollo soprattutto qui nel Mezzogiorno perché senza una risoluzione dei problemi di quest'area è impensabile avviare a soluzione i problemi del Paese
Il Mezzogiorno è la questione centrale
Dell'economia italiana e non è un aspetto dell'economia italiana
Non è tanto quindi la sfiducia costruttiva
Da che sostituisce una formula ad un'altra fatta solo sul piano parlamentare ma è la costruzione nel Paese e nelle strutture vive di una alternativa di contenuti e di metodi vedi compagno Craxi a nostro giudizio il difetto maggiore della tua relazione
Quella che ce lo fa apparire distante per molti versi incomprensibile
E proprio questo che essa guarda solo all'interno delle istituzioni senza una visione di più ampio respiro alla società e chiede un cambiamento reale la rottura divieti equilibri e di vecchie impostazioni
Però i la proposta di rinnovamento per il paese che è la parola d'ordine del congresso e poco credibile perché non si è rinnovato lo strumento partito capaci di rinnovare il Paese
Partito che ancora fermo a metodi di raccolta del consenso che tutti vorremmo superare
L'autonomia vera per noi alla quale tutti teniamo e qui non ci sono certamente delle egemonie
Nulla si realizza solamente a rispetto alle altre forze politiche qui si discute solo di autonomia verso i compagni comunisti verso il Partito comunista
Per noi
Non è certamente questo un fatto secondario anzi un fatto importante nessuno sottovaluta
Ma per noi autonomia vuol anche dire essere sottratti ai condizionamenti del potere di quello effettivo che impone poi e pretende il pagamento in contanti delle disponibilità che oggi dimostra nei nostri confronti
Così
Così come mattanza evidente
La ragione che spinge la stampa moderata a pronunciare gli osanna che pronuncia in questi giorni credimi Craxi questa stampa non è sincera e tu lo sai sperano solamente che tu chiuda definitivamente un rapporto con le altre forze della serie
Erano
Sperano
Che tu accetti la loro logica e la loro filosofia che non può essere la nostra e certamente non era tua noi siamo convinti della necessità di un forte partito socialista in Italia per ragioni politiche
Perché un'alternativa di sinistra non può che nascere nelle condizioni storiche in cui operiamo chieda una dialettica fra partiti di sinistra nessuno dei quali pretenda ossia in condizione di esercitare la propria egemonia
Per ragioni culturali
Perché i motivi che stanno alla base delle nostre convinzioni politiche
Sono comuni a tutte le forze nuove dive del Paese anzi noi rivendichiamo una matrice ideologica socialista alla rivoluzione culturale che si è prodotta negli anni settanta in Italia che noi non rifiutiamo
Ha fatto aldilà
Al di là delle degenerazioni che essa ha avuto ma che ha portato un rinnovamento reale strutturale e culturale del nostro Paese
Siamo convinti quindi che queste forze sono potenzialmente socialiste sono vicine alla nostra ideologia e noi dobbiamo fare uno sforzo per acquisirle per farle marciare con noi per una prospettiva della crescita socialista in Italia
Siamo però convinti il rafforzamento del PSI
Passi per strade diverse
Nuove rispetto a quelle che abbiamo percorso
Passi da un lavoro in profondità nella realtà sociale formando nuovi quadri dirigenti
Operaio del terziario nuovi quadri della pubblica amministrazione che sappiano davvero essere al servizio delle collettività locali e non usino gli enti locali come strumenti di potere
E potrei continuare a lungo nella elencazione di queste necessità ma sono certo che i compagni hanno capito il senso del nostro messaggio e poiché quello che diciamo non è né nuovo né originale
Ma richiede uno sforzo grande per la sua attuazione da qui nasce la nostra disponibilità a collaborare con tutte quelle forze che all'interno del partito condividono queste esigenze
Per creare dentro e fuori del partito i consensi necessari a questa faticosa ma vera e reale opera di rinnovamento
Compagni delegati
La tesi quattro presenza socialista si riuniscono alle ore diciannove presso il padiglione della Cassa del Mezzogiorno al secondo piano
Nello stesso locale alle ore ventuno si riuniscono i compagni della tesi tre sinistra socialista
I lavori sono sospesi e riprenderanno alle ore sedici
Tale
Un saluto
Al segretario del partito
E ai congressisti
Da parte dei compagni socialisti emigrati del Belgio della Francia della Germania del Lussemburgo e della Svizzera
Il fenomeno dell'emigrazione sempre considerato un fatto ineluttabile
Bariste invece come un fattore legato alle dinamiche economiche e ai piani di sviluppo delle maggiori potenze industriali che hanno reclutato manodopera tra i Paesi ricchi di braccia ma poveri di risorse
Passando così negli ultimi decenni da una fase di colonialismo tradizionale a un tipo di colonialismo moderno
In una situazione di crisi economica la logica colonialista permane e i primi a farne le spese in termini di razzismo e di discriminazione sono sempre gli emigrati costretti spesso al ritorno da leggi e da provvedimenti amministrativi e polizieschi
In questo contesto l'emigrazione sta prendendo sempre più possidenza della sua condizione di merci e lavoro recluta bile ho rinviabile a seconda dei bisogni economici del Paese che li ospita
Questa coscienza sta tuttavia facendo uscire anche la nostra collettività emigrata
Dall'isolamento politico e culturale in cui una interessata politica dei governi italiani passati l'aveva relegata
Si rafforza in tal modo la domanda alla partecipazione alla vita politica sociale e culturale del nostro Paese e dei paesi di accoglimento
Domanda alla quale il partito socialista italiano deve dare una risposta puntuale
Partecipazione innanzitutto attraverso i comitati consolari che è una legge in corso di approvazione sta deliberando legge nella quale chiediamo che la presenza degli emigrati
Non sia condizionata dallo strapotere e dall'arbitrio di alcuni consoli
La ristrutturazione della rete consolare in atto nell'area europea
Deve tenere conto anche vitale esigenza partecipativa oltre che dà la fornitura di servizi adeguati
Gli immigrati chiedono la istituzione in tempi brevi del consiglio generale dell'emigrazione
In base al disegno di legge presentato dal compagno sottacere sottosegretario agli Esteri libero della priorità affinché è questo istituto possa agire accanto al governo e accanto al Parlamento negli interessi degli emigrati
Occorre inoltre favorire e agevolare nel modo migliore l'esercizio del voto degli immigrati alle elezioni politiche e amministrative in Italia
Va riconosciuto sempre in termini di partecipazione
L'accesso al diritto del voto amministrativo nei Paesi di residenza sulla base di un reciproco riconoscimento di tale diritto agli immigrati in Italia
Sin da ora vanno affrontati gli strumenti per realizzare le condizioni della più ampia partecipazione alle prossime elezioni europee
Salvaguardia dell'identità culturale della nostra collettività
E in particolare della seconda e terza generazione che costituiranno nei prossimi anni il nodo centrale della realtà emigrata
In questa direzione va potenziato l'insegnamento della lingua e la diffusione della cultura italiana all'estero attraverso corsi e scuole e un superamento dell'attuale legislazione in merito
Perché ci tenga conto delle esigenze di cultura che investono anche le fasce giovanili e adulte
Al compagno della priorità chiediamo uno sforzo particolare per accelerare i tempi di difetti di definizione di tale normativa
E dell'attuazione della direttiva europea che impegna i paesi comunitari a farci maggior carico dell'insegnamento della lingua del Paese d'origine
La difesa dei diritti civili e umani che deve partire dalla lotta contro la politica delle espulsioni o del così detto rinvio a casa
Messe in atto in alcuni Paesi come per esempio nella Francia di Giscard d'Este
E ciò non solo per ragioni di solidarietà con gli emigrati di colore meno protetti ma anche perché in momenti di crisi tale politica riguarda gradualmente tutti gli stranieri compresi gli italiani pur membri della comunità europea
Ma no fatti rigorosamente rispettare i regolamenti comunitari in materia di sicurezza sociale
Ma su questo piano occorre provvedere che le istituzioni italiane in particolare li indusse rispettino per prime il diritto a usufruire in tempi brevi dei trattamenti pensionistici per gli anziani gli invalidi le vedove che di fatto devono attendere due cinque sette dieci anni com'è stato documentato dal libro nero dei ritardi delle pensioni in emigrazione pubblicato dei patronati sindacali in Assise Inca CGIL Italo umile e attivi di Francia
Ai compagni impegnati nelle amministrazioni regionali chiediamo una maggiore sensibilità dei provvedimenti riguardanti gli emigrati
Come parziale riparazione all'ingiustizia che li ha costretti a partire e come riconoscimento al contributo finanziario da loro fornito alla nostra bilancia dei pagamenti attraverso le rimesse in valuta pregiata
Alle Regioni chiediamo un più intenso rapporto con i loro corregionali all'estero
Non per dividerli su una base di criteri di provenienza
Ma per sostenere il loro diritto alla parità di diritti civili dei diritti civili e politici e culturali e in caso di ritorno per facilitare l'inserimento sociale ed economico delle famiglie dei giovani degli anziani
Nel Paese che li ha visti partire un giorno e che oggi ritrovano spesso straniero
In questo quadro riteniamo che lo sforzo di rinnovamento del partito debba investire anche la questione emigrazione in termini non di vago interessamento ma come riconoscimento concreto della centralità e del protagonismo degli emigrati nelle lotte per una società più giusta e più aperta alle realtà internazionali
In merito proponiamo il partito un rafforzamento tra la direzione nazionale
E le federazioni dall'estero
Rapporto per l'altro non sempre adeguato attraverso un coordinamento organico tra le federazioni all'estero per promuovere un'azione comune sui grandi problemi delle migrazioni italiane istituendo uno strumento apposito per tali funzioni in terra di emigrazione
La costituzione di una commissione per l'emigrazione a livello centrale di cui facciano parte i responsabili delle federazioni all'estero
E i rappresentanti delle associazioni operanti in emigrazione quali la Fernando Santi e l'Ajax
A tali organismi dovrebbe essere garantita la necessaria autonomia finanziaria
Chiediamo al partito di impegnarsi in seno all'unione dei partiti socialisti europei perché la commissione emigrazione cominci effettivamente a funzionare
Terminando non possiamo dimenticare come peraltro ricordato questa mattina la compagnia Lucarelli
La condizione degli oltre cinquecento mila immigrati in Italia provenienti dai Paesi del Terzo Mondo che stanno subendo le stesse condizioni conosciute dagli italiani nei periodi delle migrazioni di massa
Per loro chiediamo interventi non di ordine pubblico ma di aiuto all'inserimento nel Paese che li accoglie e di difesa dei diritti civili culturali e sociali
Un saluto è un invito particolare ai parlamentari socialisti europei con i quali collaboriamo
Per promuovere in seno al Parlamento europeo il riconoscimento del diritto al voto degli immigrati
Riconfermiamo così il nostro impegno a battersi con voi in un partito rinnovato per il rinnovamento del nostro Paese e dell'intera Europa
Compagno credo che dovere nostro della presidenza di tutto il congresso ringraziare compagno tracce un compagno tracce tutti i compagni per dirigenti e militanti le sezioni all'estero per lo sforzo il sacrificio che questi compagni compiono tenere alta la bandiera del Partito Socialista Italiano nelle sezioni del dell'euro Grazia zuffa
La parola al compagno accanirsi per fare il compagno purissimo
Compagno Accame vicepresidente dalla Commissione difesa della Camera dei deputati
Sì
Ma
Cari compagni e compagne il mio intervento non verteva sui massimi sistemi ciò nella convinzione che un sistema i composto di parti di sottosistemi e che se il nostro traguardo di partito della sinistra e quello di introdurre riforme significative bene io credo che le grandi riforme possono essere anche la sommatoria di tante riforme dei singoli settori della società in cui ognuno di noi più specificamente opera auspicare grandi riforme non deve in alcun modo significare rinunciare a compiere riforme in ogni setto di ogni settore compagni ci troviamo di fronte a resistenze non e certo queste resistenze vengano dalla grande destra questa specie di armata guidata forse dai segnali di tromba di Visentini composta dalle forze degli epigoni di Sindona di Caltagirone
E guidata da Generali vari come giudice e lo prende
Dai mandanti di Piazza Fontana e della strage di Bologna ma chi di fronte a questa ma non ma ma di fronte a questa armata
Noi non dobbiamo stare in appesa come nel deserto dei Tartari in una specie di forte Bastiani scrutando l'orizzonte il segretario del partito si è posto la domanda se sia possibile conoscere
Io gli indirizzò e magari il numero di telefono dei principali miliziani farli uscire dalla nebbia in cui si avvolgono i beni ognuno di noi deve contribuire a questa opera di smascheramento
Almeno se l'essenza della politica come dice Carl Schmitt
E innanzitutto l'individuazione dell'amico e del nemico ieri Ruffolo
Individuava la grande destra semplicemente nella zona della Democrazia Cristiana
In larga misura probabilmente ragione ma forse ci sono anche altre forze senza etichette politiche esplicite che si opponga donato da trasformazione reale della nostra società
Un settore delicato della vita del Paese quello della difesa il partito socialista in specie nella scorsa legislatura si è impegnato a fondo in una serie di lotta per la democratizzazione interna per la riforma della giustizia militare finalmente ho
Le ventidue proposte di legge socialiste sulla riforma del servizio di leva
Sono all'esame della commissione della difesa della camorra
Se entro i prossimi quattro cinque mesi una riforma del servizio di leva si farà sarà una vittoria prima di tutto socialista contro forze che hanno ostacolato in ogni modo questa riforma
Ci sarà una diluizione dell'esercizio su tutto il territorio e quindi una personale regionalizzazione del servizio di leva i soldati cioè
Faranno il servizio più vicino a casa ci sarà un'abbreviazione di circa due mesi del servizio
Se verranno concessi cinque giorni di licenza al mese ai soldati le rappresentanze dei soldati liberamente eletti vigileranno affinché nelle caserme non si verifichino più fatti di estrema gravità
Come la morte del marinaio Bernardo Capuozzo alla Spezia in seguito a violenza carnale è stato l'intervento socialista che fece intervenire le pubbliche autorità autorità giudiziaria quando il cadavere era già stato sepolto oggi trenta comunicazioni giudiziarie per reati estremamente gravi comprendente il concorso in omicidio sono state emesse
In seguito alla riforma del servizio di leva anche i soldati del sud andranno in minore misura a prestare servizio ad oltre mille chilometri di distanza di niente diminuirà lo sradicamento ed emarginazione
Ci avvicineremo a quel concetto di cittadino soldato che il Partito socialista da anni porta avanti
Anche se una ondata di repressione
Sia battuta sulle rappresentanze appena eletto
La giustizia militare cambierà volto le due proposte di legge socialiste congelate nella scorsa legislatura finalmente e lo dobbiamo da una parte all'intervento del ministro dalla difesa e dall'altro al potente stimolo referendum radicale vengano ove prese in esame dal Parlamento insieme ad altre proposte che a quelle socialiste in questa legislatura sono seguite ai radicali dobbiamo esprimere un indicazione ringraziamento in questa e in altre battaglie
Come ricordava stamani compagni Rutelli siamo stati vicini e sono sicuro saremo ancora vicino un cambiamento della società nel senso di una progressiva conquista dei diritti civili
E ciò non solo in prossimità di elezioni o di referendum intanto credo che dobbiamo impegnarci a fondo per combattere durante i referendum una grande battaglia per dire no alla massiccia passò raccolta di firme fasciste che chiedono la introduzione della pena di morte gratificati forse ancora dal ricordo delle fucilazioni di Caporetto
Certo queste un volto della vecchia e nuova destra che ci è familiare noi non abbiamo dimenticato le deviazioni dei servizi di segreti il processo di Catanzaro non abbiamo dimenticato i stretti contatti che alcuni vertici militari hanno tenuto
Con il generale Videla dopo che il presidente Pertini si era rifiutato di riceverlo
Non possiamo dimenticare che per anni abbiamo riempito di armi paesi come il Sudafrica e a cui abbiamo ricevuto drastiche condanne all'ONU recentemente i portuali di Genova hanno fermato una nave con un carico di armi ufficialmente diretto al Perù
Ma la cui destinazione o è ultima era si ritiene il Salvador e questo è un altro volto della nuova destra il volto di mercanti d'armi senza scrupoli di cui possiamo fornire l'ubicazione di Indirizzo e il numero del telefono
Ma la domanda è abbiamo il coraggio la forza la possibilità
Di intervenire
Sono fabbriche di armi che si sono poste con ogni mezzo all'approvazione di una legge
Una nostra proposta di legge socialista che affidi al Parlamento le decisioni sul controllo della vendita d'armi compagni in ogni conflitto nel Terzo Mondo siamo ormai presenti per interposti armamenti
Dove si spara si spara italiano un nuovo modello di sviluppo industriale sta sorgendo
Nel nostro Paese pilotato da queste fabbriche per fortuna
Nei loro consigli di fabbrica ci sono stati operai come quelli dei cantieri del Muggiano di la Spezia chi si sono rifiutati di accogliere la messi Oni argentina dell'ammiraglio Masera questi operai compagni non si non sono opposti anche nel comizio del sabato sera
Si esalti l'unione della corte la classe operaia nel mondo e lunedì mattina si riprenda con più lena una incondizionata di incontrollata vendita di armi
E si non hanno dimenticato l'appello del Presidente come Pertini profondamente radicato nella tradizione socialista svuotare gli arsenali a riempire Ganay in un momento in cui chi è padrone dello spazio e il padrone della terra nell'epoca ove anche missili sistemati sul nostro suolo
Diventeranno un oggetto di tiro al piattello per i missili sistemati sulle navi spaziali un richiamo al monito pianista e me lo ricordava stamani un autorevole compagno è d'obbligo non so quale sia diceva Einstein la consistenza distruttiva delle forze nucleari di oggi ma una cosa è certa
Dopo di loro
Le armi saranno di nuovo la clava e la pietra io non voglio entrare in merito
Ad una polemica che anche oggi sui giornali circa la valutazione reciproca delle forze in campo io credo che non si tratti solo di confrontare la qualità ma anche la qualità si tratta di due fattori difficilmente con misurabili due fattori dei quali peraltro non conosciamo che quelle briciole dei servizi segreti
Lasciano trapelare della reale situazione mantenuta peraltro beh nascosta dalle grandi potenze certe oggi corriamo un rischio che una possibile guerra non sia più una continuazione della politica con altri mezzi ma una continuazione con altri mezzi dello sviluppo scientifico
Del potere delle multinazionali delle armi che sfugge al controllo politico
L'allunaggio morbido di alcuni vertici militari di estrema destra in politica come generale Vega non deve essere visto senza un pizzico di preoccupazione ed anche da noi lo ricordava il segretario del partito c'è chi strizza l'occhio in questa direzione
Ed anche in questa occasione la nuova destra ci mostra in fondo senza troppi misteri la sua carta d'identità compagni e compagne il nodo della difesa
Del Paese nel quadro nazionale europeo e mondiale diventa un nodo sempre più il fido implora di maggiore influenza della politica
Mentre il concetto stesso di difesa è un concetto che cambia e non solo per via dello sviluppo tecnologico che rompe ogni barriera
E modifica continuamente i rapporti di forze ma anche perché aspetti tradizionali della difesa come quello di fonte di lino di fuoco di esercito mutano profondamente se in un campagna UNESCO ninja fosse caduta una bomba atomica danni sarebbero stati simili a quelli causati dal terremoto
La difesa del Paese questo sacro dovere secondo la Costituzione non è più solo un fatto militare ma un fatto civile che coinvolge la città l'argine la società tutta e dobbiamo tenerne conto
La linea del fronte attraversa una tutto il Paese raggiungibili dalla distruzione di massa io credo che in questo settore ha poca allora avanzare una proposta concreta trasformare il servizio militare in un servizio di difesa nazionale
Secondo una concezione che abbracci una componente civile oltre che la tradizionale componente militare una componente civile a cui possono aperta partecipare molti giovani esclusi dal servizio militare oppure obiettori di coscienza
Nel momento del terremoto noi abbiamo visto lo slancio con cui tanti giovani ragazzi e ragazze si sono resi disponibili in tutta Italia ma non sono stati utilizzati per mancanza di strutture organizzative
Noi dobbiamo dar vita quindi ad un servizio di difesa civile regionalizzato provincializzato comuni esatto che impegni i giovani in una generosa battaglia contro il degrado territoriale sociale e culturale
Che investe investirà la nostra società in modo sempre più grave nei prossimi anni
Problemi come quelli della forestazione
Dell'anagrafe dei corsi d'acqua imposta dalla legge Merli della tutela dei beni culturali ricordiamo l'esperienza recente di Pompeii
Esige un contributo di lavoro manuale che solo un servizio di difesa civile potrà fornire un servizio dicevo affidato i ragazzi e ragazze
In una organizzazione che si avvalga dell'esperienza di organizzazioni come la guardia forestale vigili del fuoco la croce rossa
Organizzazioni che abbiamo visto impegnate
Senza operatori sufficienti in occasione delle calamità naturali la creazione di questa componente civile della difesa di questo esercito del lavoro per richiamare un'espressione di Ernesto Rossi e di Sylos Labini questa guardia giovanile
Credo che come socialisti dobbiamo riproporre oggi con forza se questa guardia giovanile
Fosse esistita al tempo del terremoto molti morti sarebbero stati salvati molte molte vittime sarebbero state salvate forse sarebbero stati salvati anche qui nelle acque di Punta Raisi alcuni dei morti quando cade l'aereo in mare
Ha una componente civile della difesa
Deve farsi anche carico del degrado sociale di una società lo ricordava ieri Riccardo Lombardi dove il problema dell'assistenza sociale agli strati più deboli diventa sempre più decisivo è questo un contributo di grande rilievo
Che potremmo dare ad una società che muta dove la stratificazione di emarginazione economica si usava oppone ad una stratificazione ed emarginazione sociale il sostegno
Agli strati più deboli pensionati gli anziani gli handicappati in una società dove c'è chi un lavoro bianco ed uno nero eccedenti nome a nessuno
Deve essere nel cuore di una politica autenticamente socialista una politica di un partito
E proprio per poteva essere attuata senza travisamenti deve mantenersi ancorata a sinistra
E per questo fine non possiamo non fare ogni sforzo in due direzioni la prima nel mantenere ricreare migliori rapporti voi con il partito radicale come accennavo prima voi con il Partito comunista
C'è un proverbio che è una condire non fa primavera
Se il messaggio di Macaluso non ha fatto primavera speriamo che lo faccia il messaggio di Berlinguer a questo congresso
La seconda direzione
E nel mantenere viva una concezione della politica non solo intesa come occupazione di potere ma come irradiazione del potere una politica che vedrà in primo posto la questione morale
Una politica intesa nel senso più ideale meno legata al privato e alla poltrona
Ma più interessata al pubblico una politica fosse con un tanto di utopia
Ma che non segni la fine di una ideologia come ci ricordava intervento del compagno lombardi
La politica quella fatta da un uomo che veniva dalla Resistenza più abituato a portare sotto braccio un mitra che non una borsa
Una politica in cui ogni mezzo ogni modalità attuativa non venga giustificata semplicemente in nome di un fine tattico
Presto
Lo teneva a precisare perfino Machiavelli quando distinguevate area toppe di Siracusa e Oliverotto da fermo
Non ogni fine giustifica ogni mezzo ce lo ricordava ieri anche Ruffolo
Compagni quando si pensa ad una politica che si proponga di mutare la società non si può dimenticare ad esempio che ancora oggi ad oltre trent'anni dalla stesura della Costituzione vi sono categorie di cittadini che non possono votare un è quella degli emigrati all'estero ci veniva ricordato ad abbracci un'altra è quella dei marittimi navigazione in tutti i Paesi del mondo votano ma in italiano e voglio dire questo qui da Palermo in una città di antiche tradizioni marinare
Noi socialisti dobbiamo adattarci perché questo diritto venga riconosciuto finalmente dal Parlamento
Compagni e compagne quando si pensa ad una politica ce lo ricordava il segretario del partito il cui fine prima e soprattutto un fine di pace dobbiamo analizzare anche culturalmente le possibilità di attuarlo
Noi dobbiamo preoccuparci ad esempio di realizzare un istituto di ricerche per la pace
Siamo fosse l'unico paese occidentale in cui un istituto di questo genere non esista
E che non abbia quindi una voce autorevole nel consesso internazionale in questo settore così critico Company noi dobbiamo infine preoccuparci del partito che vogliamo tramandare ai giovani di domani attraverso la nostra Palin politica
Un partito che voglia con forza
Puntare alle grandi riforme riforme come quelle che nel nostro Paese portavano un secolo solo Mazzini e Garibaldi
Riformisti ma anche un poco rivoluzionario
Cento anni fa Company le camicie rosse di Garibaldi risalivano da questa terra siciliana al nord portando con sé la ventata di una società nuova oggi da questo congresso
Un messaggio di Regolamento sale ancora una volta al Paese una lunga marcia che glielo auguriamo porti come segno tangibile il segretario del partito la Presidenza del Consiglio il primo segno concreto che indichi al Paese alla sinistra che si volta pagina
Il partito Company che vogliamo cercare di tramandare ai giovani
E conclude un partito che mobiliti una grande tensione ideale aperto al progresso al nuovo un partito tollerante rispettoso della verità altrui
Dove nessuno si senta depositario unico della verità
Un partito che non rinuncia ai suoi principi
Anche quando allargherà il consesso il consenso elettorale a strati più vasti
Un partito Company che unisca e non divida la sinistra che costituisca un messaggio di speranza ed insieme un baluardo per la democrazia nel nostro Paese
Grazie
La parola al compagno Gianni Puglisi preside la facoltà di Magistero dell'Università di Palermo si prepari compagno Zavattini ieri
Compagne e compagni
Sfogliando la stampa soprattutto quella locale
E meditando sulle recenti vicende mafiose che da tempo insanguinano la nostra città
Ma che in questi giorni ieri segnatamente hanno colpito ancora uccidendo un altro boss dalla mala
E soprattutto segnalando l'intenzione la volontà bellica della malavita locale ad accantonare ogni forma di convivenza e di tregua quasi che l'emergenza e la crisi avessero travolto anche quel Codice e quel mondo
Meditando su questi fatti mi venivano in mente le PON derrate Riflessioni del compagno Craxi nella sua relazione introduttiva
Quando parlava di retroterra politico giuridico culturale che deve sorreggere l'offensiva dello Stato democratico nella lotta al terrorismo diceva Craxi nella lotta al terrorismo mafioso alla mafia diremmo noi
Non vorrei andare troppo lontano ma vorrei ancora ricordare le tragiche accorate parole del capo della Chiesa palermitana
Quando davanti al compagno Pertini ai funerali del presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella
Ebbe ad accostare terrorismo politico e terrorismo mafioso e disse una tragica verità che in Sicilia l'uno non ha posto stabile perché la mafia non lo permette
E non lo permette perché tra l'altro all'arroganza di essere l'unica la vera garante della stabilità politica e morale della nostra insomma
E pertanto a mio modo di vedere significativo che il partito abbia deciso di celebrare la sua massima assise qui in Sicilia
Non tanto e non solo perché questo dal partito un ruolo di preminenza nella prossima querelle elettorale
Bensì è piuttosto in quanto ciò può volere dire sottolineare l'impegno prioritario del partito per la soluzione degli infiniti problemi che affliggono la nostra isola la sua politica
La sua cultura il suo territorio la sua filosofia della vita
Partiamo dal Sud
Diceva ieri il compagno Giacomo Mancini non per proporre una rappresentazione dei suoi problemi che però stanno diventando Trump vaticini
Bensì completiamo noi per individuare alcuni nodi essenziali della progettazione politica
Verso cui deve proiettarsi l'azione del partito per un'effettiva azione di rinnovamento della visione del mondo siciliana
Di una specie di Weltanschauung come direbbero i tedeschi che fin quando resta coscientemente o inconsciamente
Artificialmente o sinceramente legata al semplice al recupero del tradizionale del primitivo può essere o un oppio al ma a modo delle religioni o un pretesto di oscure intenzioni restauratrice
è in questo senso che mi pare si possa cogliere l'invito pressante con cui Craxi chiedeva alla cultura e all'informazione di svolgerà un ruolo di primissimo piano nella lotta al terrorismo e alla mafia
Però a tale scopo non basta né una legge regionale che istituzionalizzati la diffusione della cultura antimafiosa ne è un segno una semplice attestazione di buona volontà politica
Se a questa non fa seguito alla vigilia all'indomani del rinnovo del parlamento regionale siciliano una chiara e decisa volontari innovatrice
E una netta linea di inversione di tendenza nella tradizione politica siciliana
Basta con le aperture verbali e i trasformismi politici basta con i progetti a medio termine e le visioni lottizzate Richey della politica e della cultura
Basta con le visioni coloniali e colonialisti che della Sicilia e della sua vita politica
Il punto di sutura tra l'appello e la manifestazione di un bisogno così come evidenziato da Craxi
E quella insoddisfazione critica verso il potenziale democratico della sinistra nel suo impegno nel Mezzogiorno denunciata da Mancini
Si deve e si può trovare a mio avviso in un'azione politica del partito in Sicilia
Che pur legata alle tradizioni del movimento socialista siciliano e non solo siciliano
Proietti il tutto in una dimensione di rinnovamento e costante sensibilità alle realtà emergenti ai nuovi bisogni
Attraverso un filtro che la semplice politica dell'oggi e del dono
Non può soddisfare assolutamente più
Larghe fasce di emarginazione e di disadattamento giovanile
L'assoluta e tragica impotenza della scuola e dell'università siciliane a rispondere alla domanda sempre più analitiche sempre più differenziata emergente dalla realtà sociale
L'incongruenza tra un sistema ormai incallito e Vetero reazionario e una massa di giovani che premono
E non già per una leggina di occupazione ma per una reale sublima anteporre ma di impegno esistenziale e sociale
Rendono oggi la presenza politica dei socialisti in quest'isola quanto mai necessaria è richiesta
Dal mondo dei giovani vengono istanze problemi che il sorbo mondo politico isolano e disposto solo a sentire in chiave di banalizzando e domanda di lavoro
Di spinta immotivata esistenziale mente verso l'occupazione
Se Paul c'è questa domanda è questa spinta oggi i giovani chiedono ben altro perse e per la loro società
Quella degli anni a venire quella che questa società di oggi dove dovrebbe preparare come sua fase successiva e che invece si attarda a studiare a progettare senza volere realmente mettere in fieri
I problemi della libertà di espressione
Della libertà di comportamento
Della libertà religiosa e di quella sessuale
Del diritto alla protezione della propria persona Aldo da ogni sopruso cosa quanto mai difficile nei nostri tempi e nella nostra isola soprattutto quando questi soprusi sono garantiti dalla forma legittimata di uno Stato repressore
Basti pensare all'habeas corpus di centenaria memoria inglese cui nella nostra legislazione si contrappone la legge Cossiga che estende il periodo di carcerazione preventiva dodici anni e a tutti questi ad altri problemi che oggi i giovani e credo non solo i giovani
Pensano e a questi problemi che vogliono oggi una risposta sta qui
O anche qui la fortuna del Partito Radicale
Nel nostro Paese o perlomeno nella sua capacità ad essere una mediazione intelligente anche se tavolo talora convulsa di tali istanze emergenti come sta nell'incapacità di intendere questi discorsi da parte della sinistra tradizionale nel suo complesso la ragione della naturale diffidenza e dell'insoddisfazione dei giovani verso di essa eppure a mio avviso questo potenziale oggi c'è c'è nella scuola c'è nell'università
Nelle forme di spontanea aggregazione extra scolastica
In tutte quelle spinte verso la progettazione di una società
In cui il divario tra il politico il sociale sia progressivamente ridotto e non già in una forma di contrattuali ISMU russo Iano di nuova maniera che nulla concede alla pianificazione di un mondo che dello spontaneismo essi figlio ma che sento ormai il bisogno quantomeno di emanciparsi e di crescere e solo attraverso un reale impegno alle modificazioni strutturali del sociale del politico
Attraverso una ben articolata progettazione dei sistemi e dei sottosistemi convergenti che oggi è possibile cogliere insieme la pressante esigenza della programmazione e l'in concambio da istanza delle vitalità emergenti
è fondamentale diceva Maurice Duverger a proposito della Pluto Grazia ricordata dal compagno Craxi nella sua relazione introduttiva
è fondamentale diceva Duverger distinguere il modello democratico nel suo funzionamento reale dalla sua immagine
In effetti anche negli Stati occidentali continuava Duverger
Dove il modello democratico è effettivamente applicato esso non corrisponde esattamente all'immagine che se ne ha in generale e che ne fanno gli Stati stessi
Oggi la crisi del modello e della sua immagine e particolarmente vistosa
Lo iato diventa sempre più incolmabile
L'immagine tende a diventare ineluttabilmente utopica e la realtà sempre più distorta quasi si proiettasse in uno specchio concavo o convesso ma comunque non regolare
Se ha un senso oggi cogliere questo iato e la sua pregnanza esistenziale
Lo ha maggiormente per il nostro partito che di questi spazi o meglio di questi interstizi può essere il più felice occupante
A condizione però di sapersi sapientemente accostare con la realtà dell'immagine però senza mai adeguarvisi
Finirebbe in tal modo il sogno della vita
Ma senza mai perderla di vista
Giacché ci si avvierebbe verso quella società senza padre
I cui difetti di surroga sono oggi più che mai palesi né i fanatismi religiosi che affliggono e talora insanguinano il mondo civile dei nostri giorni
E allora occorre ricominciare
E per ricominciare come ha recentemente scritto un filosofo della politica il calabrese Domenico Corradini in un suo intelligente saggio quando una società non muore
Occorre partire dall'ultima pagina bianca del libro della storia
Quell'ancora da scrivere
Però non tutte le pagine bianche dice Corradini dobbiamo scriverle
Qualche pagina deve restare bianca sarà il segno che il possibile non si è ancora realizzato e che sempre resterà un possibile da realizzare
Ma tu così vai fuori dalla storia può commentare qualcuno
No fuori da questa storia può precisare meglio un altro immaginario interlocutore cioè fuori dalla storia delle infamie e delle libertà
Fuori dalla storia della mafia e della non politica
Fuori dalla storia della reazione camuffata e della politica dell'emergenza travestita
Che sorride alla Democrazia cristiana e mostra una grinta ma schierata garbatamente al Partito Comunista dimenticando la comune tradizione di lotte operaie
E facendo finta di non vedere il cammino comune che può aspettare tutti e due i partiti della sinistra storica
Per ricominciare occorre allora collegarsi in modo non banalmente retorico a quei momenti della nostra storia recente o meno recente
Scritta in modo incancellabile da Salvatore Carnevale a tutti campagne caduti nella lotta al fascismo che proprio oggi venticinque aprile ricordiamo
Dai morti di Portella della Ginestra a tutti i compagni caduti nella lotta alla mafia
Da Costa a Giugliano da Terranova Mancuso per ricordare solo i figli di questa nostra infelice e pura amata terra siciliana grazie
Ramo Coppa
Il compagno Zavattini ieri rinuncia consegno il suo intervento alla parte della pubblicazione la parola al compagno Luzzatto
La parola compagni Luzzato
Dato già rilevato che in una relazione del segretario del partito che è tutta istituzionale le riforme riguardano non l'assetto sociale del Paese ma il quadro organizzativo delle strutture statuali
Aggiungerei come ulteriore esempio di questa caratterizzazione della relazione
Che l'analisi della situazione politica italiana negli anni recenti
Individua in questa relazione la settima legislatura la legislatura precedente come il male perché essa appariva bloccata dall'incontro prima
E dalla rottura poi tra i due partiti maggiori e individua lottava legislatura non dico come il bene ma certo come un terreno su cui meglio ci si può muovere grazie alla cosiddetta centralità socialista
Ebbene a mio giudizio quest'analisi trascura completamente il fatto che non conta tanto valutare in termini di tattica parlamentare
Se gli spazi per le manovre del Partito socialista siano minori o maggiori quanto capire qual è stato il significato delle elezioni del mille novecentosettantanove rispetto a quella del settantasei
E mi stupisco che anche nel dibattito
Nessuno abbia ancora rilevato come le lezioni del settantanove
Abbiano segnato l'inizio di un declino nella partecipazione di votanti che è stato confermato anzi notevolmente aggravato nella consultazione regionale e amministrativa del mille novecentottanta
Sarà significativo osservare alle prossime scadenze Di Maggio e di giugno che cosa avverrà circa il numero di votanti prima ancora che circa l'esito delle votazioni
Ebbene a differenza di quanto si verificava in passato quando erano gli elettori moderati quelli meno impegnati per cui una bassa percentuale danneggiava le destre
Ora come confermano i preoccupanti dati sulle recenti elezioni studentesche all'università il disimpegno e a sinistra
Certo soprattutto nell'area comunista e nel settantasei aveva avuto un successo così ampio
Ma in realtà nell'intera area di sinistra in quanto il partito socialista del mille novecentosettantanove si è limitato a mantenere le posizioni in termini di voti
L'aumento in percentuale corrisponde infatti esattamente alla diminuzione del numero di votanti senza riuscire a pertanto a raccogliere neppure parzialmente i consensi persi dal partito comunista
Un'analisi di sinistra deve partire a mio giudizio da qui dalla preoccupazione per lo scoraggiamento nella base progressista del paese e soprattutto dalla ricerca dei rimedi
Ne basta rilevare che le maggiori responsabilità per la caduta di un insieme di speranze
Quelle speranze che dall'esaltante successo del mille novecentosettantaquattro dello schieramento laico e riformatore alle elezioni del settantacinque del settantasei avevano dato agli italiani la sensazione che un cambiamento reale
Cioè alternativo era almeno possibile
Ebbene è vero che le maggiori responsabilità sono a carico del Partito comunista
Ma è pur vero che sia pure tardivamente
Esso se n'è reso conto e ha almeno iniziato a cambiare rotta possiamo pure a rilevare che la bussola probabilmente non pare essersi ancora definitivamente stabilizzata
Al
Possiamo forse rispondere mostrandosi pronti a una governabilità con la Democrazia Cristiana Roma con il Partito comunista delle maggiori giunte quasi confermando l'equivalenza fra i vari possibili schieramenti e quindi rafforzando scetticismo e spirito di rinuncia
Questa esigenza di un messaggio che possa essere credibile e aggregante che ridia alla sinistra la possibilità di configurarsi come concreta prospettiva per il domani
Anche se purtroppo non ancora come realtà di oggi mi pare dovrebbe essere la nostra prima preoccupazione
E non ci fanno muovere in questa direzione anzi ce ne allontanano i toni di sufficienza o addirittura di inaccettabile insinuazione con cui si giudicano da parte di taluno e anche nella relazione del segretario
I movimenti di massa dell'ultimo decennio
Rispetto a quello giovanile
Ha già fatto significative affermazioni con grande serietà
E purtroppo in momenti come questi dobbiamo dire anche con grande coraggio il compagno Mancini la parte finale del tuo intervento condivido pienamente ma una grande carica di rinnovamento era presente anche oltre che ovviamente del movimento operaio in quello delle donne in quello che mirava la partecipazione dei quartieri e nelle scuole in quello per i diritti civili e sociali
Certo spesso vi erano entusiasmo e intuizioni generali più che capacità di lucide analisi e soprattutto di definizione di precisi obiettivi di lotta
Ma il dovere di un partito socialista non sarebbe proprio quello di contribuire a far superare queste carenze
Anziché assistere rassegnato al riflusso di cui sono responsabili non influenti ma le istituzioni che non hanno dato risposte o le hanno dato in termini riduttivi mistificatoria frustranti
La rinuncia a un messaggio di reale trasformazione sociale e non invero assestamento contrasta oltre che con i nostri sentimenti con le stesse formulazioni dello statuto del partito
Ed è al tema dello Statuto che voglio dedicare l'ultima parte di questo brevissimo intervento
Anzitutto per rilevare come appunto l'articolo uno dello Statuto contenga affermazioni come le seguenti
Il partito ha il fine di creare una società liberata dalle contraddizioni dalle coercizioni derivanti dalla divisione in classi prodotta dal sistema capitalistico
La democrazia non può essere realizzato integralmente se non col socialismo tendenze alla involuzione autoritaria dittatoriale sono sempre presenti del regime capitalistico ma anche dove esso rispetta formalmente le regole del gioco democratico mantiene come suo tratto caratteristico lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo
Il partito conduce la lotta contro il sistema capitalistico e le ideologie che esso esprime
Sono tutte citazioni dall'articolo uno dello Statuto
Ebbene a confronto con una relazione in cui concetti come divisioni in classi e capitalismo sono inesistenti o peggio con un intervento come quello di stamattina di Martelli
è impressionante rilevare che l'articolo statutario sopra citato
Non risale che so io serrati ma è quello tuttora in vigore formulato nel mille novecentosessantasei dal partito unificato che non credo potrebbe essere accusato di tendenze massimalisti che o eversive
Occorre nel complesso rendersi ben conto dell'estrema delicatezza di un tema quale quello di modifiche a un punto di riferimento comune
Quale per qualunque organizzazione la propria carta statutaria cioè la definizione della natura e delle caratteristiche del vincolo associativo
Ne parlò perché da un lato sono circolate non solo indiscrezioni giornalistiche ma anche formulazioni precise ad esempio su Mondoperaio di proposte i singoli compagni sull'argomento
Ma d'altro lato perché nella generale scarsa attività collegiale di tutti gli organi di partito in particolare anche le Commissioni per lo statuto non hanno elaborato nessun documento ufficiale su cui confrontarsi
Una commissione a questo scopo era stata nominata a Torino e non fu mai riunita
Fu ricostituita da un comitato centrale riunita una volta per indicazioni di metodo sulle modalità del proprio lavoro e poi non più convocata
Sia allora ben chiaro che modifiche sostanziali dello statuto sono in questa sede improponibili perché non sottoposte alla doverosa verifica della base del partito nella fase di elezioni dei delegati
Ci potranno eventualmente fare se la commissione nominata all'inizio del congresso potrà proporzioni avendo verificato il generale consenso modesti ritocchi ad aspetti tecnici che hanno rilevato carenze
Allora con incongruenze tra l'articolo e l'altro ma nulla di più
Ciò non significa certamente che lo Statuto non debba essere ridiscusso
è necessario questo ma lo si faccia nei prossimi mesi a tutti i livelli affinché l'intero partito sia coinvolto nella ricerca degli strumenti più adatti a migliorarlo anche dal punto di vista del costume
Basti ricordare a questo proposito levarne indicazioni dal convegno di Firenze
Ricordino i compagni della maggioranza ricordi anzi tutto il partito
Che la minoranza di allora quando nel mille novecentosessantasei vi fu la unificazione su contenuti politici così lontani dalle proprie tesi
La minoranza di allora dicevo pose come condizione di convivenza proprio alcune garanzie statutarie tuttora presenti in particolare nell'articolo tre
Si tratta pertanto di una questione delicatissima
E deve essere tenuto presente che non potrebbero essere tollerati colpi di mano statutari sia sui fondamenti ideali come quelli prima ricordati dell'articolo uno sia sugli aspetti di vita interna a cominciare dall'ancor minore collegialità che vi sarebbe se il segretario
Dovesse rispondere solo ai congressi e non alla violazione del partito
Una minoranza può svolgere il suo ruolo anche se le posizioni della maggioranza sono molto diverse a condizione però che le regole di vita interna siano tali da consentire lo spazio per la propria iniziativa politica
Se cambiassero tali condizioni si porrebbero problemi di gravità estrema vogliamo sperare anzi vogliamo essere certi che ha tanto non si arrivi
La parola al compagno di Donato
La parola al compagno Saladino
Compagni
Il congresso io credo a questo punto
E nella relazione
Nel dibattito che si è sviluppato
Espandendo rinvigorito sui la impostazione da noi socialisti siciliani data
Al congresso regionale ai problemi di confronto
E di strategia del partito
Davanti ad una scadenza elettorale
Qual è quella per il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana importante non soltanto per il valore politico proprio del ruolo che svolge una grande regione nel contesto della vita del Paese
Ma anche perché rappresenta non soltanto per noi socialisti siciliani
Ma per tutti i socialisti del nostro paese il teste più vasto ed omogeneo dalla tornata elettorale di giugno
Che segue si può dire immediatamente le conclusioni del nostro congresso una strategia quella data da noi
Che fa perno sul progetto socialista per gli anni Ottanta della nostra autonomia
Su una proposta cioè di grande respiro
Sulla via delle grandi trasformazioni e del cambiamento
Che in Sicilia vuol dire superamento di ogni forma di emarginazione occupazione e sviluppo lotta affondo contro ogni violenza mafioso
Per portare avanti
Questa strategia occorrono certamente mutamenti profondi nella direzione politica della regione
E perciò
L'alternanza ai suoi vertici è posta giustamente da noi
Come una esigenza di fare crescere una reale alternativa al ruolo svolto dalla DC che tende costantemente a farsi risucchiare in Sicilia in un'area moderata è conservatrici
Allora tale convocazione
In una tale collocazione
La DC siciliana si è posta verso la fine della legislatura
E più marcatamente
Dopo l'assassinio dell'onorevole Mattarella provocando non soltanto la uscita dal governo della Regione da parte del PSI ma l'intensificarsi di una linea di opposizione netta e chiara nei confronti della Democrazia cristiana e dal governo centrista che ad essa ha voluto costituirà contro ogni interesse dai lavoratori e della nostra regione ci ricolleghiamo perciò con coerenza
Portando il nostro modesto contributo come sembra abbiamo fatto
Nella storia del nostro partito ai motivi di fondo che ispirano la politica generale che noi vogliamo sviluppare in tutto il Paese nel segno di grandi riforme di rinnovamento e ti più avanzate conquiste democratica
Cosicché compagni
La centralità socialista
Si carica di forte impegno politico del quale però il congresso della tenerlo bene davanti ad ogni momento del quale però la questione del Mezzogiorno non può essere che è parte essenziale è decisiva senza di che non c'è e non vi può essere centralità socialista
Siamo profondamente cambi
Siamo profondamente convinti che se non ci spingerà a fondo e coerentemente una linea politica di politica economica capace di incidere profondamente nella realtà il Mezzogiorno in modo da avviare uno il più rapidamente possibile al superamento dei suoi vecchi squilibri non sarà possibile dare contenuti reale a questa centralità socialista e nel Paese e nelle regioni di tutto del nostro Mezzogiorno non è certamente compagni compito facile
Fare avanzare questa linea noi lo sappiamo bene ne abbiamo esperienza dall'Unità d'Italia questa parte non è facile fare avanzare questa linea con la dovuta chiarezza senza ambiguità fuori dagli schemi dei discorsi impegnativi ma scritti con la matita è pronti quindi può cancellarlo nell'impegno di fondo concreto e reale nei confronti del Mezzogiorno nei confronti varare più depresse
Nel nostro paese
Sarà innanzitutto
Noi lo sappiamo e lo avvertiamo e lo abbiamo sembra avvertito ad ogni momento di difficile congiuntura economica sappiamo che saranno sarà ancora una volta richiamata la situazione di pesantezza economica del nostro Paese l'esigenza di concentrare gli sforzi sulla manovra anti inflattiva
Noi dobbiamo a questo punto dire con chiarezza quello che pensiamo
Della inflazione delle cause dell'inflazione perché non vogliamo che ancora una volta si determini una condizione per la quale la congiuntura finisce con l'assorbire ogni impegno reale strutturale nei confronti delle Mezzogiorno noi
Siamo persuasi
E la lotta all'inflazione con politiche monetarista e significa scaricare sul Mezzogiorno sulle aree marginali del sistema produttivo il peso vero della crisi economica
Noi non dimentichiamo noi meridionali non dimentichiamo non possiamo dimenticare noi socialisti non possiamo dimenticare che la causa fondamentale della inflazione e la ristrettezza del sistema produttivo la sua
Insufficienza ed incapacità a reggere i costi complessivi del sistema economico e sociale del Paese la sua scarsa spesso molto scarsa produttività
Perciò
Compagni lottare per noi socialisti lotta all'inflazione vuol dire impegnarsi su politiche diametralmente opposte alle politiche recessive
Allargare la base produttiva del paese
Trasformando il Mezzogiorno dà peso al risorsa anche se possono essere necessari interventi congiunturali come la riduzione della spesa pubblica e le restrizioni del credito
Siamo convinti che soltanto l'allargamento della base produttiva il perseguimento
Della sua produttività e cioè la capacità di creare risorse redditi può fronteggiare adeguatamente il grave fenomeno inflazionistico
E dissi greca le basi finanziarie economiche e sociale del nostro Paese che distrugge il risparmio e indebolisce ulteriormente le aree non protette
Della nostra popolazione
La lotta all'inflazione comporta compagni lo sappiamo bene l'assunzione di grande responsabilità da parte delle forze sociali
Ed una politica economica del paese basata finalmente sull'avvio della programmazione o l'attività con l'attivazione del piano triennale
Nel quale siano conosciuto dopo tanti dibattiti a tanti confronti un serio impegno
Per il risanamento del sistema economico anche in direzione dell'equilibrio nord e il sud do e del consolidamento dei legami che l'Italia mantiene con la CEI e Paesi industrialmente avanzati
Occorre essere avveduti e pronti per determinare costantemente verifica concrete sul piano dell'attuazione della programmazione e sul piano della attuazione degli impegni nei confronti delle Mezzogiorno
In questo quadro
Peraltro io credo bisogna valutare positivamente gli impegni del sindacato
Quelli richiamati ieri
Ma i compagni Maria Betti è benvenuto
Di contribuire seriamente e con l'assunzione di precise responsabilità alla lotta contro l'inflazione e la recessione
La gestibilità di questo impegno da parte del sindacato
Tuttora attraversato da un profondo dibattito che noi dobbiamo auspicare si concluda senza lacerazioni ecco non riaffermate intese unitaria così come vuole la stragrande maggioranza dei lavoratori dal nostro paese
Sarà difficile
Sarà difficile
Sarà difficile e pesante in presenza di gravi fenomeni speculativi come i lavoratori saranno sul fronte dei prezzi e dal costo generale della vita
Per questo noi socialisti siamo chiamati a svolgere un ruolo di fondamentale importanza affinché il governo offra
Un quadro di riferimento e di certezze nell'assunzione di responsabilità proprio sul terreno di una grande svolta
Di politica economica e sociale dentro il quale il sindacato potrà utilmente assolvere al suo ruolo di rappresentante
Gli interessi dei lavoratori e non solo come ha affermato il compagno Craxi non debbono essere lesi Madia debbono essere anzi fortemente garantiti
Noi sappiamo
Questo quadro di riferimento conferisce a partito un ruolo importanza primaria
No nella composizione di equilibri già conservatorismo e corporativismo
Ma nella sintesi di un quadro di autentiche solidarietà sociale e civili per offrire uno sbocco di crescita democratica alla società Italiana
La BCE portata
Dalla sua natura
A mediare la contrapposizione di spinte diverse in una logica e non soltanto non si apre al rinnovamento ma che cristallizza le profonde contraddizioni e le pervertita delle logiche assistenziali NO capitalisti
Non sto partito ha compiuto una scelta
Per la salvaguardia dell'economia di mercato
Della libera espressione della dialettica produttiva in rapporto a finalità di programmazione e di orientamento verso scopi socialmente sempre più giusti della produzione e del reddito del paese
Esso perciò può oggi offrire una prospettiva profondamente è qualitativamente diversa
Dello impasto neoliberismo e di assistenzialismo che costituisce la filosofia delle mediazioni che ha dominato questi anni di crescita disordinata e di inquietanti tensioni sociale
Offrire non già il consolidamento degli equilibri esistenti
Ma l'avvio verso una fase nuova governata dal rispetto beh fondamentali interessi dei lavoratori del rispetto verso forse imprenditoriale
E di attività produttrici di redditi e di servizi che sollecitano certezze per lo sviluppo
Degli
Per lo sviluppo e per gli investimenti nel Mezzogiorno e nelle Paese non quindi la proposizione di un compromesso sociale
E rispetta interessi che sono contraddittori alla crescita e alla modernizzazione del paese
Ma una via di un nuovo e più qualificato ruolo delle forze sociali della produzione della cultura per un'Italia profondamente inserita nel contesto delle democrazie industriale dell'Occidente
Quanto di nuovo e di positivo il partito ha inserito nella politica di governo nei settori bella economia va consolidato
Ed è inserito in un quadro di coerenza e di scelte che non possono essere soffocate dalle resistenze conservatrici e disattese dal rinvio sine die della programmazione e allora governabilità delle istituzioni del quadro politico della società civile costituiscono punti di grande forza dell'azione del partito negli anni ottanta è una proposta politica
Un progetto utile alle classi lavoratrici e alla democrazia italiana che è la vera autentica motivazione della centralità socialista se su questa proposta accompagna questo progetto
Noi riusciremo a coinvolgere profondamente
Il Mezzogiorno d'Italia oggi Galluzzo ed inquieto per l'assistenzialismo e la politica dei tamponamenti e la sostanziale sterilità
E i risultati dell'azione della sinistra e dello stesso movimento sindacale avremo conferito della forza è grande pienezza di consensi al ruolo di avanzamento democratico e civile dei Socialisti italiani di tutti i socialisti Italia
La questione
Meridionale quindi
La questione meridionale quindi deve diventare parte
Fondamentale ecco la nostra proposta a questo congresso deve diventare parte fondamentale della proposta socialista per una società con caratteristiche sempre più europee
Compagni
Questo progetto politico socialista di pieno è valido inserimenti
Della questione meridionale nelle politiche concrete della governabilità sociale comporta
Quando ci riguarda nella nostra regione
Nel nostro Mezzogiorno un rifiuto
All'appiattimento sull'Est anche logora e formule politiche dal passato come vorrebbe la Democrazia Cristiana siciliane
E comporta anche il fatto di evitare nello stesso tempo l'esasperazione sterile degli arroccamenti ed è le contrapposizioni che è ne siamo persuasi e ne siamo coscienti nelle condizioni attuale della lotta politica potrebbero rivelarsi financo pericolosi rispetto agli obiettivi di crescita dei socialisti e in generale della sinistra nel suo complesse
Bisogna infatti rispondere a due fondamentali quaestio
La prima è quella della gestione della società meridionale impresa attorno a tremendi problemi di sopravvivenza nel precario di disoccupazione di assenza di servizi che alimentano tensioni gravissimo la seconda e quella di contrastare la politica di governo moderato dei processi sociali che tendono a cristallizzare di gravi squilibri nella nostra società la risposta politica da socialisti a queste due fondamentali questioni deve essere impostata su una linea di ricerca delle più ampie convergenze della sinistra
Nel quadro però d'una funzione centrale dei socialisti capace di offrire Bocchi e risposte credibili ebbe efficace delle condizioni così difficile in cui noi stiamo operante
La conflittualità sociale viene quindi assunta in una linea di progressive trasformazione degli assetti economiche sociali garantiti dall'alternanza i comunisti nel periodo delle unità autonomistiche
E delle compromesso storico sostenevano del Mezzogiorno non era più alla opposizione
Abbiamo visto invece compagni cresce il malessere
E latine contava di tutta la società meridionale io credo che oggi i comunisti nonostante le nuove posizioni assunte non potranno certamente essere convinti di quello che qualche anno fa affermavano contro la nostra linea contro le nostre osservazioni la linea dei socialisti oggi assume invece la linea dei socialisti oggi assume tutti i dati della realtà sociale del Sud
E da uno sbocco diverso e autentico che mette in discussione Lezzi e Monica e la direzione politica dalla democrazia cristiana questa linea può essere sostenuta da tutta la sinistra
Può determinare un grande schieramento riformatore nella misura in cui si riconosce il ruolo Meridione a vista del Partito Socialista Italiano
E la sua volontà di promuovere un effettivo cambiamenti
E la questione meridionale mi avvio alla conclusione si intreccia pone il problema della dimensione europea dicevamo nella quale tende a misurarsi l'azione politica dei socialisti italiani
La nostra ambizione compagni è quella di portare il nostro Paese ai livelli delle altre democrazie europee ma per fare questo
Dobbiamo riuscire a unificare prima d'ogni altra cosa le due Italie quella che al mercato al comune partecipa quella italiana che al mercato comune partecipa quale protagonista e determinante dei processi di sviluppo produttivo alla pari con le aree dell'Europa centrale e quella che invece del mercato comune attualmente non può che aspettarsi protezione e di aiuto ed è ancora alla lira verde le sue poche speranze di sopravvivenza
Ha detto il compagno Craxi
Del partito
Con questo compressi congresso tenuto a Palermo compiuto un viaggio un'interessante e importante viaggio nel profondo sotto
Noi diciamo
Con consapevolezza
E compassione
Noi socialisti siciliani e socialisti meridionali di siamo e quel che occorre che
Rifacendo nei prossimi anni il suo viaggio nel sottile il partito ritrovi un insulto è emerso all'Europa e partecipe della sua integrazione democratica ecco esami
Compagni
Fa prima di dare la parola al compagno pena Tunisi
Sono pervenuti alla Presidenza una serie di messaggi
Leggo alcuni quello della del giudice costituzionale e Giuseppe Ferrari che augura buon lavori alla congresso impedito partecipare ai lavori per un quindi impossibilità
Un saluto del comitato di coordinamento dei profughi di piazzale di Porta Pia profughi della Tunisia della della Libia e dell'Egitto
I lavoratori comunisti dell'età al cantiere di Monfalcone lotta salutano i i congressisti delle quarantaduesimo congresso del Partito socialista
Il Consiglio provinciale di Pavia riunito in seduta straordinaria invia alla presidenza del quarantaduesimo congresso nazionale del Partito Socialista Italiano auguro di fecondo lavoro e proficue conclusioni presidente dell'amministrazione provinciale
Un saluto ai congressisti del Nas fiata al Tecna di Bari
Un saluto al congresso dei quadri aziendali del gruppo Montedison
Il compagno Leonetto Amadei presidente
Dunque con gli auguri più cordate partitocratiche ritrova via maestra del socialismo sa per traverso congresso indicare al Paese la giusta politica per Rinascita di ulteriore progresso democratico otto sociale punto Leonetto Amadei presidente la Corte costituzionale
Impossibilitato a partecipare con Bresso formulo fervidi voti augurali per vostri lavori ospitando nella ricorrenza liberazione chieste vivo ricordo etti insegnamento nostri caduta il i caduti indotte comuni per avvenuto e di consolidamento democrazia
Carlo Galante Garrone presidente deputati Sinistra indipendente
La direzione della concordo coltivatore dell'Abruzzo invia un saluto al congresso
La Federazione giovanile socialista democratica di Palermo saluta i partecipanti al quarantaduesimo congresso nazionale augurando loro buon lavoro d'una più stretta collaborazione tra i nostri due partiti vicini da sempre alla causa dei lavoratori e del progresso sociale saluti
A pugno chiuso Federazione giovanile socialista democratica Palermo a nome della Giunta municipale del consiglio comunale di Foggia il sindaco in via gli auguri tipo lavora Congress
A nome delle della delegazione socialista nel comune di Livorno il compagno Massimo Bianchi dice Cindy vicesindaco augura buon lavoro al congresso
Il compagno Nerio Marino presidente nazionale dell'UPI auguravo lavora Congress la parola al compagno Benadusi
Compagni
La grande attesa che ha preceduto il nostro quarantaduesimo congresso non è andata delusa non è vero che in questo congresso non siano emersi segni di novità sia al nostro interno che nel confronto per Halloween e le altre forze politiche
Da questo punto di vista la centralità socialista non è più un nostro auspicio ma un patto politico reale invisibile
E intanto questa centralità e oggi possibile
In quanto il partito socialista associno la sua funzione di garante della governabilità con quella di partito come diceva nella sua relazione il compagno Craxi che partito della sinistra e che non essendo un partito integralista e anche un partito per la sinistra
Per la sinistra nel senso che esso è consapevole di lavorare e non solo per se stesso ma per l'insieme del movimento dei lavoratori e dello schieramento progressista facendosi promotore di una sua sempre maggiore influenza nella direzione politica del Paese
I segni di novità risiedono nella possibilità che sia andata profilando durante il congresso di un'azione del nostro partito capace di sbloccare una situazione politica paralizzata all'inizio della legislatura ad oggi da una doppia intransigenza
L'intransigenza della Democrazia Cristiana dell'insistere sulla pregiudiziale contro l'ingresso del Partito comunista nel governo
L'intransigenza del Partito comunista nel rispondervi con il noto dilemma o al governo o all'opposizione
Vero è che nella di cinetici hanno finora linfoide nato Vespa aveva delle rispettive intransigenza
Ma mentre dal discorso dell'onorevole Piccoli non sono emersi come rilevava anche ieri il compagno De Michelis segni di novità non altrettanto è da diversi per intervento del compagno Berlinguer il primo infatti l'onorevole Piccoli ci invita ad appiattirci in una difesa statica dello status quo cioè della persistente preminenza del ruolo di governo della Democrazia Cristiana con tutte le sue pregiudiziali
Contro i pc per il governo ma di fatto anche contro il PSI per la guida del governo
Il compagno Berlinguer invece se non ha spalancato una porta aperto almeno uno spiraglio
Se non è semplicemente una mossa tattica quasi un passare parola come si fa al tavolo del poker
La disponibilità comunista considerare ipotesi diverse dalla formula del governo di Alternativa democratica sta a significare un riconoscimento almeno potenziale del ruolo politico autonomo del Partito socialista nel costruire con la necessaria gradualità ipotesi di governo più adeguate a fronteggiare la grave crisi nel Paese
E questa apertura sia timida ed anche da verificare nella sua sulla reale consistenza non vi è alcun dubbio
Ma non vi è nemmeno alcun dubbio che altrettanto timide
Erano state le sollecitazioni a farlo
Provenienti dalla relazione del compagno che anzi e tutto sommato nata alternativa la propensione della nostra maggioranza a passare dalla linea del reciproco arroccamento ad una linea se non altro dell'attenzione
Per allargare tale spiraglio e per verificarne la consistenza
Il Partito socialista deve senza per questo aprire crisi al buio proporre al pc ed alle forze laiche nipote si di movimento della situazione politica italiana che sia fondata innanzitutto sulla scelta pregiudiziale intransigente
Di una linea e nonna di questa o di quella formula di governo di una linea di fondo una linea che vada nella direzione di una politica incisiva di risanamento di rinnovamento sostenuta da un accordo che ieri il compagno Nenni chiamava prima di ogni altro di emergenza e che oggi noi della sinistra socialista abbiamo ribattezzato come accordò come intesa di salute pubblica
Un accordo tra il governo le forze sociali e i partiti democratici
In tale quadro che va ben al di là della pallida coesione nazionale di Forlani
Ma che esclude anche per il ruolo centrale assegnato al Partito socialista il ripescaggio del bipolarismo di CPC della scorsa legislatura possono essere individuati e più dimensioni possibili di mutamento
La composizione del governo la sua direzione il metodo di scelta dei ministri il programma nel suo contenuto viene sui criteri di elaborazione e di controllo
Se è giusto battersi non solo formalmente perché la novità investa subito la prima di queste dimensioni cioè ingresso dell'insieme delle forze laiche più di sinistra nel governo sarebbe invece sbagliato da parte dei comunisti paio di ciò una pregiudiziale assoluta è una condizione immediata ultimativa
Non lo fece i compagni comunisti il venti settembre del mille novecentosettantanove in una situazione politica meno difficile arretrata non vi era stato ancora il congresso del preambolo della Democrazia Cristiana non avrebbe senso se lo facesse oggi
D'altra parte noi non possiamo a nostra volta chiedere ai comunisti di identificare nella presidenza del Consiglio socialista un segnale di per sé sufficiente di cambiamento
Non condivido qui il discorso che ha fatto questa mattina il compagno Martelli secondo cui appunto sarebbe sostanzialmente sufficiente
Questo segnale e basterebbe questo segnale per chiedere ultima attivamente al Partito Comunista un appoggio all'operazione presidentessa del Consiglio socialista
Io credo che la presidenza del Consiglio socialista sia un patto di una grande importanza un patto di cambiamento estremamente significativo
Non in funzione come diceva il compagno Craxi degli interessi del partito ma di quelli generali del Paese
Ma credo e per esserlo per esserlo compiutamente occorre che siano presenti alcuni ulteriori condizioni contestuali legate alle altre dimensioni che ho richiamato la struttura del governo i metodi di scelta dei ministri il programma dei suoi contenuti nonché nei criteri di elaborazioni controllo
E poi al di là di questo un metodo di dialogo e di confronto a sinistra che non sia né quello della sudditanza frontista né quello della arroganza perentoria e ultimativa
Abbiamo ragione io credo non una ma mille volte nel giudicare velleitaria la pretesa del
Senatore Visentini
I falsi dare da tutte le forze politiche l'appoggio per fare il presidente del Consiglio
Offrendo in contropartita la quarantena per quelle stesse forze politiche che dovrebbero dare l'appoggio credo che non sarebbe molto meno velleitario per il partito socialista chiedere al partito comunista e tutto sommato anche la Democrazia Cristiana
Dirà il mio appoggio per una presidenza del Consiglio socialista offrendo in cambio una sostanziale quarantena politica dei due partiti
Su un terreno realistico io credo che il nostro partito debba legare invece questa proposta ha un ruolo di cerniera e di mediazione
Nell'ambito del sistema politico che il nostro partito è oggi il solo in grado di esercitare di mediazione nel senso che solo il nostro partito
è in grado appunto di farsi garante lo sforzo di coesione di convergenza di solidarietà vi svolge quella funzione di ricomposizione che ieri in una chiave diversa perché fondamentalmente immobili istiga anche se assai nobile
Dal punto di vista degli obiettivi di Intesa Democratica prima svolta dall'onorevole Moro e che oggi la Democrazia cristiana dopo la morte dell'onorevole Moro non è più in grado di esercitare io chiedo pertanto che nello svolgere questo ruolo il partito socialista non debba preoccuparsi nel ripropone ancora una volta il tema del rapporto di unità a sinistra partendo sia pure non in modo evidentemente ultimativo e pregiudiziale
Dalle richiedere la presenza dei comunisti di tutta la sinistra in un governo di unità e di salute pubblica
Non deve indietreggiare di fronte a una richiesta ripeto non pregiudiziale non ultimativa di questo tipo
Dinanzi al detto della Democrazia Cristiana per il pericolo di perdere voti perché l'operazione storica di coinvolgere l'intera sinistra in un processo di maturazione come forza di governo
è un'operazione storica che si potrà richiedere anche qualche sacrificio elettorale al Partito socialista ma compagno credo dovrà richiedere richiederà soprattutto
Sacrifici elettorali al Partito Comunista perché la vera ragione per cui il partito comunista è indietreggiato alla fine della scorsa legislatura di fronte al prosieguo di una politica di responsabilità e di convergenza unitaria
Non è soltanto le l'arroganza della Democrazia Cristiana
Neanche nell'ambiguità del partito comunista che ha avuto paura che la sua collaborazione nell'area di governo significasse scioglierle fino in fondo la contraddizione che ancora lo percorre
Può essere una sinistra di contestazione può essere una sinistra di governo e pagare per questo un proprio prezzo elettorale ebbene noi socialisti
Negli anni sessanta grazie alle scelte del centrosinistra fatta allora era il compagno Nenni dal compagno lombardi abbiamo pagato un prezzo elettorale
Perché un prezzo elettorale si può pagare per una politica giusta e dobbiamo essere pronti ancora oggi a mette al primo posto la politica rispetto ai risultati elettorali lo stesso dobbiamo chiedere al partito comunista
Di sciogliere la sua amica di vita da partito di contestazione partito di governo di pagare se necessario anche adesso
Il prezzo elettorale che deve pagare
Come partito di governo che non può evidentemente ancora nutrire dentro di sé il la spinta di una contestazione demagogica dei protestatari via
E su questo piano in particolare sul nesso governo programma strategia
Che noi socialisti
Dobbiamo precisare in modo più chiaro e stringente la nostra proposta politica per misurare sollecitare le responsabilità altrui occorre che prima di tutto noi stessi ci assumiamo chiaramente le nostre responsabilità
La scelta riformista come la scelta autonomista sono patrimonio comune di tutto il partito e solo le nuova identità socialista che insieme abbiamo costruito dal Midas da Torino sino a Palermo passando attraverso il progetto socialista
Ma autonomismo non deve significare compagni terza forza Isma'
Cioè per esempio non deve significare neutralità da chi come la Democrazia Cristiana avanza una pregiudiziale e chi come il Partito comunista la subisce
Oppure una neutralità tra una presidenza del Consiglio socialista per una linea di apertura a sinistra o per una linea di arroccamento al cento nel quadro di un quadri partito di ferro
Autonomia istmo non deve significare cioè in altri termini equidistanza certo nessuna equidistanza e tollerabile l'hanno detto già molti compagni nel nome di una fumosa terza via tra Breznev e palme
E all'esperienza del collettivismo soffocato ore nei paesi dell'est europeo la grande esperienza socialdemocratiche socialista dell'Occidente
Ma se noi dobbiamo respingere queste equidistanza dobbiamo allo stesso tempo stare attenti a non cadere anche noi in una equidistanza tra l'interesse e l'attenzione è il dialogo con un partito che ha prodotto insieme naturalmente anche a degli stalinisti ai frontisti con cui abbiamo polemizzato e ancora oggi nei limiti in cui restano continuava a polemizzare
Ha prodotto uomini come Di Vittorio è un partito che ha prodotto e continua a produrre troppo spesso uomini come Giovanni Gioia
Riformismo significa rifiuto del massimalismo di fumose terze vie ma significa anche il rifiuto delle minimalismo non può significare come non significò per curati e per me mi minimalismo non può significare
Abbandonare il concetto di socialismo quel concetto di socialismo che come diceva ieri lombardi rimane all'ordine del giorno scelto
Un concetto da ridefinire come Davide ridefinire il concetto di sinistra ce lo dicono chiaramente e giustamente i compagni Bobo e Salvatori
Ma tutt'altra cosa sarebbe abrogare la ricerca stessa di questi contenuti strategici che significano in sostanza una scelta di valore
Per la libertà per l'eguaglianza e per il benessere che all'opposto della scelta Leon restauratrice reazionaria che viene fuori dalla destra
E dalla nuova destra europea e con la quale ha ingaggiato un confronto a scala continentale nel movimento socialista e il movimento appunto conservatore
è la destra e non siamo noi ad avere paura di banconote sveglie noi sinistra non dobbiamo aver paura di Cardoso perde ma dobbiamo avere paura nemmeno di andare oltre badò del verde
Di andare oltre ma gode sbagli in sintonia con le tendenze del socialismo europeo alla ricerca di un neo socialismo di un nuovo Stato del benessere che non sia un affossamento neoliberista dico del vecchio stato di benessere ma sia un superamento
Abbiamo cercato modestamente e condanna
Gli sforzi che sono impliciti nel limite di tutti noi abbiamo cercato di operare in questi anni in un settore Tuscia rare come quello della scuola come quello dell'educazione un settore cruciale perché una politica di nuovo Stato del benessere
Basato sullo sviluppo appunto delle libertà della partecipazione sullo sviluppo non quantitativo di tipo keynesiano ma uno sviluppo qualitativo che significhi cioè arricchimento della funzione del consumo arricchimento della qualità della vita
Ebbene in questo settore che è un settore spesso dimenticato come dimenticati solo appunto quei settori sociali e culturali che pure rappresentano devono rappresentare per un partito appunto che si batte per lo Stato nuovo del benessere
Invece è un punto fondamentale della propria battaglia e della propria politica in questo settore abbiamo cercato nello stesso tempo di combattere le suggestioni neo idealisti che dentro le quali si nascondevano reminiscenze neo confessionali
Che dalla dichiarazione della scuola pubblica
Volevano tra l'impulso per un rilancio equivoco e inaccettabile della scuola privata ma ci si è battuti nello stesso tempo senza rimanere prigionieri della gabbia di ferro del burocratismo centralista del quale le forze laiche e di sinistra
Per ragioni difensive si erano a lungo rifugiati
Nel nostro Paese
Laicità e l'autonomia difesa della scuola pubblica e sua riqualificazione decentramento sono diventati Tardini della politica scolastica e universitaria del partito e non a caso su questo terreno abbiamo visto maturare più larghi consensi
Anche tra forze tradizionalmente o strane all'organizzazione del partito
Ciò ha consentito al Psi di esercitare una crescente influenza rispetto alle altre forze politiche e di porre da un lato una parte spinte pressione contro l'immobilismo della Democrazia cristiana dall'alto contro la rigidità di un'impostazione riformatrice quale spesso quella del PC
Non sufficientemente aperta alle esigenze di autonomia di flessibilità proprie di una linea moderna di riforme e di progresso e bene compagni
Vorrei concludere dopo questi richiami a un'esperienza personalmente compiuta vorrei con concludere con un altro richiamo di carattere personale
Chi come me proviene alla milizia socialista l'esperienza del mondo cattolico e da Democrazia Cristiana proprio nella riscoperta di questi valori nuovi al socialismo europeo
Questi valori di un socialismo appunto pluralista di un socialismo intorno liberale non burocratico che valorizza il momento dell'autonomia della persona e dei gruppi sociali
Anziché il mito oppressivo e burocratico dello Stato o del centralismo ebbene proprio nella riscoperta di questi valori noi abbiamo ritrovato una coerenza di fondo con alcuni elementi tradizionali di valore del movimento progressista dei cattolici italiani questa coerenza di fondo compagni
Noi riproporremo ai tanti cattolici che ma oggi militano delle file del partito socialista e nelle altre forze laiche e di sinistra quando per alcuni giorni si voterà per il referendum
E nella piena sicurezza di questa coerenza noi diremo il nome di questa coerenza e non per disciplina di partito per disciplinare
Di truppa questi tanti cattolici che essere coerenti a questa coscienza a questa tradizione a questi valori deve significare al prossimo referendum votare no contro la proposta ad uno che azionista che viene dal mondo clericale
Ha la parola al compagno Mariotti si prepari il compagno Dragone
Compagni
La piattaforma
Riformisti Ca'
A cui hanno approvato tanti compagni
Del nostro partito sia pure provenienti da diverse esperienze
Non è certamente un capriccio della fantasia del segretario generale del partito
E tanto meno
Una irrazionale reazione
A modelli di socialismo del passato
Che in realtà non sono riusciti a dare una risposta adeguata
Alle esigenze di una democrazia avanzata e ad una società industrialmente
Dell'ultima
Non è che personalmente io debba ripudiare il frontino la politica dell'equilibrio avanzati
Ma evidentemente dall'osservazione critica
Di mettere i paramenti politici del partito
Si capisce che attraverso un iter molto tormentato si sia arrivati oggi a un modello di socialismo
Creato
Dal compagno tratti dalla maggioranza che si attaglia alle esigenze di sviluppo
Di una società moderno
Questo modello di socialismo credo sia ben delineato
Come il progetto di società
Delle tesi congressuale
Che non solo si richiama
Alla nostra antica identità storica riformista
Ma questa analisi
Questo modello di socialismo nasce
Da una profonda analisi dei mutamenti che sono intervenuti
Nella società italiana anche a causa
Del progresso tecnologico e scientifico
E nell'ambito della quale
Di fronte alla riduzione degli addetti
All'agricoltura all'industria fa riscontro
Un omento dopo un uso del terzo settore dell'economia già dire dell'economia di servizio
Un gonfia mettono in questo settore si deve soprattutto alla politica clientelare parassitaria corporativa della Democrazia Cristiana
O quantomeno di matrice cattolica
Che ha consentito alla Democrazia cristiana
Di mantenere ancora oggi un largo consenso
E devo dire che la bassa produttività di questo settore
A un elemento
Inflazionistico estremamente grave
L'espansione della spesa pubblica
Con tutti i grandi ripercussioni sui costi che gravano sulla produzione industriale e anche
Oggi
A questo cambiamento a questo nuovo modello di socialismo
Non sono soltanto interessati gli operai
Anche lui dai getti intese tra i progressisti oggi che Penati abbia letto ho seguito le dichiarazioni le interviste che sono state rilasciate dai giovani imprenditori
Con si comprende benissimo che in sono interessati a coagularsi intorno al partito socialista o quanto meno il partito socialista
Suscita interesse speranze
Perché chi vive veramente del proprio lavoro o di un lavoro che produce flussi di nuova ricchezza non intende assolutamente andare avanti perché questa ricchezza sia poi dispersa
In un sistema assistenziale
Corporativo e parassitarie chi ha avvertito
Queste esigenze
E Di Pietro comprensivi della maggioranza che si è formata intorno a degli congressuale si comprende benissimo
Le considerazioni positive che sono venute dall'area laica
Radicale e socialista e ripeto l'interesse dei speranze
Dell'intero Paese
A dire si comincia a capire che oggi noi abbiamo un partito socialista profondamente cambiato nelle concezioni nel modo di essere e di pensare
E si componente si avverte come tetto partito
In prospettiva sarà certamente uno dei più importanti protagonisti dello sviluppo economico e di progresso nel pari
Tra compagni la linea rendersi conto che
La via intrapresa dal Partito Socialista danno estremamente difficili
Non solo questo Paese oggi a problemi
Di stabilità politica di stabilità economica
Ma anche di governabilità
Come esigenza di cambiamento
Oggi la politica è di tale complessità
E che ci troviamo di fronte a società estremamente eterogenea ha soprattutto compagni ci troviamo di fronte
Ha un periodo di transizione
Quanto
C'è un mondo che si logora lentamente ma il nuovo mondo non è ancora
Siamo tutti alla ricerca di nuovi valori forse questo sarà assegnato
Alle nove generazioni
Perché quando si parla
Di un nuovo modo di produrre di consumare il significato
Cessare di consumare
E i consumi illusorie propendere invece perso consumi e servizi sociali
Cominciando anche dall'ecologia o di altre
Consumi e servizi sociali di importanza vitale
Una via difficile perché in trent'anni di monopolio politica della democrazia ritiene diciamo anche la verità di strumentalismo massimalista anche di gran parte della sinistra il popolo a contratto abitudini e modi di essere che tornare indietro non è una cosa
Assolutamente fatti
Dodici a dire abbiamo un'impalcatura un'organizzazione economica che è nata è formata sotto la spinta della logica consumistica
E coloro che con molto semplicismo parlano
In breve tempo di sconvolgere
Questa organizzazione economica auto media sono fuori del mondo perché quest'oggi ha creato un altro editore immensa di commerci servizi
Formenti a rimediare delle banche movimenti di uomini di materie prime di capitale per pensare e da un momento all'altro si possa rovesciare questo sistema direi semplicemente assurdo
Infatti le tesi congressuali delineano un lungo percorso
Che vuol dire cambiare gradualmente il sistema però di creare dei meccanismi di controllo e nello stesso tempo di assicurare la continuità del sistema stesso fino
Al suo superare
Diceva bene compagna lombardo
Quando affermava
Che lo stato di benessere ormai al tramonto
Ma lei non vogliamo per essere quantitativo una concezione quantitativa della vita tra noi faremmo socialisti dove il denaro sia il solo punto di riferimento delle azioni umane
è solo strumentale possa rafforzare la personalità dell'individuo e Tonon a stento noi pensiamo o un benessere del tutto diverso cioè a dire che la gente nel momento abbiate servizi efficienti la scuola che affronta problemi dell'ecologia di un rapporto equilibrato biologico tra l'uomo e l'ambiente vuol dire un'evoluzione spirituale piogge completamente inaridito tant'è vero e anche i rapporti umani nello stesso interno del nostro partito ci sono avvenuti pian piano scorrendo mentre prima era un contenuto etico umano che era un punto di riferimento fra gli stessi compagni
Sì è vero
Lo stato di benessere così come viene concepito al capitale nota tramontando perché sono venuta a cambiare
Le ragioni di scambio fra Paesi capitalistici e paesi produttori di materie prime ciò rafforzamento
Dura contrattazione da parte dei lavoratori
C'è anche un acutizzazione di concorrenza tutt'commercio internazionale vedi Giappone ed altri Paesi capitalistici
E soprattutto c'è una vicenda petrolifera che avendo sottratto delle grandi risorse è paese industriale queste risorse prima servivano come base di un reddito consistente che sia pure non equamente distribuito poteva però percorrere fino all'estrema periferia del nostro Paese nella sua previsti
Ora con panino e abbiamo anche le prove gravi che non possono aspettare
Abbiamo già dire e problemi di dalle termine l'inflazione la disoccupazione i programmi energetici
E in realtà non possono non essere affrontati
Con coraggio
Perché l'inflazione non deriva soltanto dalla levitazione dei costi di produzione o da inflazione da importazione all'inflazione anche un problema politico
La dire ho sentito il compagno Benvenuto che parla di revisione dell'indicizzazione
Dei salari della famosa scala mobile
Ho sentito che è contropartita si può dare laboratori dei meccanismi di controllo dei prezzi o della definizione delle tariffe tributari
A noi bisogna compresa Forza compagni
Di arrivare a un contenimento dell'inflazione di produrre a costi
Lentamente crescenti per essere competitivi sui pali internazionale per un Paese come il nostro che ha un trasformatore di materie prime che acquista e con un dollaro raggiunto livelli molto gravi
E quando sia pure
Direi con grossa cortesia si parla ma perché il Partito Socialista è andata al governo con la Democrazia Cristiana io vi domando io faccio appello alla volta intelligente
Non soltanto vi era l'impegno nei confronti degli elettori
Per assicurare la governabilità del Paese
Ma a conti dovevamo fare il governo
Dove era una maggioranza di governo delle toilette forze laiche
C'è forse la possibilità di un governo di sinistra
Se è veramente una maggioranza definita del possa appoggiare un governo formato da socialisti e comunisti ma queste cose non ha diritto non lo diceva anche il povero Amendola
Quando affermava
Che un blocco di sinistra che conquisti demo criticamente il povero confessare vietato nella società non esiste anzi
Facevo un'affermazione assai più grave una però di importante significato politico nel momento in cui affermava del partito comunista doveva imboccare la strada delle socialdemocrazie europee cominciando e iniziando un procedimento di profonda ristrutturazione all'interno del proprio partito
Ecco panni sì
Il partito era maturo come oggi probabilmente il fascismo non sarebbe stato un evento gli ha portato tante rovine nel Paese quando il padre otturati
Pensava di andare al governo con Giolitti fu un'eresia
Si pensava che la compromissione con la borghesia di allora fosse una cosa terribile ma
Se il partito l'avesse seguito probabilmente il fascismo non sarebbe ha ceduto al potere abbiamo risparmiato tra lingua e aprendo ha innescato un processo di profonda evoluzione
Nel Paese
E poi i compagni vette compagni comunisti o alcuni te pensa nel petto partito con lavorando oggi con la democrazia ritorno al governo possa essere travolto nel discreto ma insomma questo partito
è oggi al lordo vaccinato
Nel senso diamo falsità va oggi e domani pescheto nel caso in cui la democrazia retta non dovesse
Per ipotesi percorre la via delle riforme
O del programma concordato
Noi facciamo un errore solo nel Milanese sessantotto di non venir via al centrosinistra nel sessantanove quando la democrazia retta sotto la spinta dei gruppi di pressione non intendeva percorrere il più
La strada delle riforme morti per sette terrore
Noi non siamo più in grado di fare
E anche età terza via del Partito comunista un'enunciazione un proposito ma ancora non si sa assolutamente cosa sia cosa vuol dire noi ci dobbiamo differenziare dal socialismo reale della socialdemocrazia europea Emma con quali forze e con quale programma con quali contenuti gravi è una vi è ancora molto generica
Che non è assolutamente afferma
Ora compagni
Io credo che la governabilità intestata al segretario del partito sia una come nel già come esigenza di cambiamento
E questa governabilità troverà un collaudo
Con questa impostazione attuazione del piano a medio termine
Che sembra fra l'altro messo in dubbio non sotto da parte del compagno Ruffolo che io non ho sentito davanti al processo alle intenzioni avanti
Di dire che questo piana Maddalena rimarrà nelle Frassetto
Si può dare credito a già noto partito di a vere un apporto nel governo
Da poter imporre costringere la Democrazia Cristiana
A dover percorrere la via di un programma che è stato concorda è chiaro
E concludo presidente
Per gli successe il fallimento
Nel contenimento
E nel superamento dei problemi
Di brevettare lire
Sesto eccesso
Può essere che vi sia una lunga vita non lunga durata di questo tipo di governo indipendentemente dagli omini che lo compongono sia il fallimento andando incontro a tre ipotesi
Ho la pretesa della destra di governare il Paese all'insegna del libero mercato
O la richiesta dei compagni comunisti rientra al governo ma sotto le loro condizioni come salvatori della patria o si va
Compagnie a elezioni anticipate in un momento di indescrivibile confusione
Che potrebbe portare a conseguenze negative di indescrivibile porta
La compagnia è chiaro che anche il sindacato non può rimanere impotenti
Accorporato e rete si combattano fanno
Da faccio una certa intento definitiva bisogna che Santana avvertano che cosa ha voluto dire i quaranta mila della FIAT
Per cui io penso che le proposte del compagno benvenuto siano valide
Che si possa trovare in realtà un patto sociale che dia una tregua al nostro Paese per poter affrontare l'inflazione
E come diceva giustamente il compagno Craxi nel momento in cui superi una certa percentuale svuota la democrazia con tutte le conseguenze anche di aprire la strada
A un governo quanto meno di esercizio autorità
Anche lavoratori compagni parliamoci è un grande chiarezza
Bisogna Guarini stanno dei miti e dei dogmi di un talento
Che si calino nella realtà piogge caratterizzata da fenomeni epocali nuovi che non trovano risposte valide nei classici del marxismo piante Luís come cosa umana
Purtroppo in me crisi anche se serve a noi come metodo di interpretazione di tutti i fatti dica
E direi compagne la piattaforma e concludo che il compagno Craxi della maggioranza non avrà sbocco
Se noi non riusciremmo a porre in essere
Grande movimento progressi sto senza etichetta ideologica perché è impossibile fare un appello di cambiamento a piccoli imprenditori ad artigiani
E poter ricondurre a un comun denominatore ideologico non esistano queste cose
Ecco questa ipotesi laburista che venne accennata
Dal compagno Martelli o dal compagno e Craxi
De Chiara Company il senno e non troveremo un grande consenso esterno se non riusciremo di fatta entrare nel tessuto della società
Può essere che questa piattaforma non trovi sbocchi e si debba frantumare in cose più forte di lei nonostante la sua validità ordini
Allora Company
Ci rendiamo conto e la via è difficile ma io sono convinto
E se ci impegneremo a fondo tutti
Anche se la democrazia Rita nel Partito Comunista possano avere interesse a non avere in Italia un grande partito socialista lo debbano accettare di buon grado perché ormai il partito socialista
è un elemento determinante che si inserisce in un processo
Di cambiamento che è passata all'alternanza per arrivare infine
All'alternativa democratica e però un obiettivo lontano anche se noi ci dobbiamo impegnare ha ricostruito traffico
Ha la parola al compagno Dragone si prepara il compagno Di Pietro
Compagni
Credo che sia giusto da parte mia innanzitutto come vicepresidente della lega nazionale delle cooperative
Rivolgere a nome di tutto il congresso un ringraziamento fraterno
Un ringraziamento calorosa i compagni della cooperazione che hanno reso possibile tra i vari ma non certamente fra gli ultimi e questo congresso si realizzasse in Sicilia smentendo così la voce che voleva che sotto Roma nel Mezzogiorno d'Italia manifestazioni di così grande portata potessero essere organizzate è un ringraziamento caloroso ai compagni dalla Sicilia ai compagni cooperatori che hanno dimostrato ancora una volta il loro attaccamento al partito che hanno dimostrato come sia forte e radicato in Sicilia al movimento cooperativo
E quale sia la sua capacità di essere presente nella realtà economica e sociale della Regione Siciliana
E io vorrei incentrare il mio intervento molto breve sui problemi del movimento cooperativo
Presentare a voi alla pratica di questo congresso le esperienze le prospettive le strategie che sono quelle di centinaia di migliaia di lavoratori di tecnici di giovani di esperti di ricercatori
Che vedono nella cooperazione un loro modo di essere diverso da quello tradizionale e che nel modo di lavorare nella cooperazione trovarono solo la soluzione dei loro problemi materiali
Ma trovano anche un modo di rispondere di affermare una loro dignità la dignità della persona umana
Di un movimento cooperativo
La cui data di nascita precede quella stessa del partito in un intreccio dove lei gli operai e contadini cooperative di abitazione di produzione e lavoro
Organizzazioni di partito e organizzazioni sindacali
Allora presentato un tutto unico allora presentato la forza traente di un movimento socialista della sua capacità di contrapporsi al patronato agrario industriale
E mangi Pando così i lavoratori dalla paura dalla miseria dalla disoccupazione
Facendo lì come dissero Treves Turati Bissolati protagonisti del loro lavoro della loro capacità di essere nella società
Protagonisti della loro stessa vita
Ma molto tempo è passata molta acqua è passata sotto i ponti da quei momenti gloriosi della nascita del movimento cooperativo oggi noi dobbiamo rappresentare rispetto ad una tradizione gloriosa ancora presente in modi e il ruolo la capacità di presenza della cooperazione nella società nell'economia italiana
D'altra parte il movimento cooperativo ha bisogno dei socialisti ha bisogno come di una forza genuina capace per le loro concezioni ideali capaci per le loro concezioni politiche capaci soprattutto per l'esperienza concreta di questi anni
Di rappresentare una presenza diversa da quella delle due grandi forze maggioritaria del Paese dalla forza cattolica dalla forza comunista
Una presenza diversa da quella dei comunisti e dei cattolici
Per i comunisti che considerano ancora l'esperienza cooperativa come marginale rispetto alle grandi organizzazioni industriali e finanziarie del Paese delle qua delle quali occuparsi ma delle quali anche occupare lo spazio talvolta i comunisti in questo caso con un piglio simile a quello dei democristiani
Che ritengono normale occupare lo Stato e le sue articolazioni economiche produttive fino quasi a farne battistrada di un'economia collettivistica con la quale la cooperazione non ha nulla a che spartire
La concezione diversa da quella dei cattolici preda ancora di un modello arcaico quello del solidarismo cattolico
Per cui il piccolo è bello non perché sia bello in sei ma perché ho con questo ci si esime dal confrontarsi con il mercato
Con la dimensione internazionale
Con i duri e spigolosi problemi della produttività
Della concorrenza dell'efficienza restando così ai margini di un'economia protetta e in e tutto sommato ai margini di uno con la mia assistita campo in cui la democrazia cristiana è maestra
Ed ecco il senso del nostro lavoro compagni sulla linea del progetto socialista del congresso socialista di Torino di cui la componente socialista la della lega rappresentò un momento preclusivo quello cioè dire affermare un ruolo di ricostruire una presenza che pur non offuscato aperte non fu mai offuscata andava ampliata estesa il mondo un modo che i compagni comunisti trovarono accerto secco e perentorio ma che per noi era il modo per riaffermare quanto era di spettanza nella tradizione nella pratica nella presenza dei socialisti nel movimento cooperativo
Nello stesso tempo è un modo per verificare compagni quel che a Torino avevamo scritto e detto sulla natura sulle caratteristiche di un partito socialista diverso dal passato
Partecipe di un disegno più generale che vedesse nella partecipazione nell'autogestione erano le parole del Progetto di Torino nella democrazia industriale i cardini di un progetto sociale innovativo nel mondo del lavoro e della produzione
Che potesse trovare così conferma del nostro modo di essere nel movimento cooperativo
Un movimento cooperativo per dirla in un modo schematico che fosse una sorta di laboratorio sociale
Per un'esperienza certo non unica e certo non quella conclusiva di una democrazia del lavoro ipotesi cui guardano oggi con interesse le organizzazioni sindacali e con imprenditoriali
Con un saldo riferimento anche alle esperienze cooperativistiche europee ad un momento cioè che non è solo organizzativo ma economico e sociale e chi ha grandissima parte nella vita di quei Paesi
Ed ecco perché la nostra azione
Verso una domanda nuova di cooperazione che proveniva da diverse aree del Paese che proveniva da diversi soggetti sociali
Che proveniva dal Mezzogiorno innanzitutto dove la nostra presente pura presenza pur ancora insoddisfacente
è una presenza sempre più ampia sempre più capillare
E che ci ha visto anche nei giorni drammatici del terremoto essere lì
Con i nostri compagni con le nostre imprese a prestare i primi aiuti indispensabili e oggi ci vede pronti per un'azione di ricostruzione nell'ambito delle aree meridionali
Ma nel contempo un'azione verso i giovani le donne verso i tecnici gli esperti gli uomini di cultura che nella cooperazione vedono un modo di lavorare diverso senza l'imposizione di metodi autoritari
Di metodi gerarchici senza cioè quelle frustrazioni e lavorare oggi nel luoghi di lavoro tradizionale rappresenta ancora molto spesso quello che Marx ha chiamato la fabbrica caserma
Ed ecco perché abbiamo lavorato non solo nei settori dove la cooperazione era presente per antica tradizione nell'agricoltura nelle costruzioni nel settore del consumo associato ma abbiamo potenziato le iniziative nel settore della cultura dei servizi all'uomo la città della ricerca scientifica e tecnologica dello sfruttamento delle energie alternative
Certo questi non sono stati anni facili per nessuno
Non lo sono stati per il nostro Paese come non lo sono stati per il movimento cooperativo
Anni in cui le CRI la crisi politica la crisi economica la ricerca di difficile equilibrio sociali ha inciso sul tessuto di questo Paese e ha inciso anche sul tessuto delle nostre imprese cooperative
I recenti provvedimenti di politica economica del governo
Per restare nell'attualità anche se probabilmente inevitabili per i modi per i tempi con cui sono stati presi hanno penalizzato le piccole e medie imprese e di conseguenza le imprese cooperative
Che hanno visto limitata la loro capacità per la stretta creditizia per l'alto costo del denaro per un'inflazione che ha carattere devastanti fattori che se non saranno contrastati apriranno la strada dei feti nefasti
Di portata incalcolabili ai quali si potrà reagire solo attraverso l'efficienza organizzativa di inventiva imprenditoriale la capacità di stare sul mercato delle nostre imprese
Ma questo non potrà rimanere solo affidato alla forza delle nostre imprese dovrà essere a carico di una politica economica generale
Nel contempo la destinazione di risorse finanziarie pubbliche sempre maggiori per le grandi imprese che non è contestabile quando questi operano in settori ad alto contenuto tecnologico innovativo o solo competitive a livello internazionale ma non sempre questo avviene
Rischia di rappresentare un ulteriore elemento di difficoltà per il tessuto sociale per il tessuto economico delle imprese cooperativi
Nel complesso abbiamo ottenuto possiamo dirlo con la legittima soddisfazione
Di chi può valorizzare il lavoro di molte migliaia di soci delle nostre in prese della capacità dei nostri gruppi dirigenti con la passione di chi è alla sensazione la certezza di non lavorare solo per sé ma di lavorare per il Complesso Perù ampia un'ampia parte dell'economia nazionale valore qui compagni il momento per un bilancio economico tecnico in qualche misura aziendale
Che noi faremo con i compagni impegnati nel movimento cooperativo e che faremo del congresso della Lega nazionale qui occorre dare al congresso interessa dare al congresso il senso di un'esperienza socialista più complessiva
Quella di questi ultimi anni dal congresso di Torino ad oggi ad una presenza che più rifiutando ogni schematico collateralismo o ingerenza nella vita di un movimento che non solo nell'autonomia crede
Ma che dell'autonomia ha fatto è sempre il suo connotato essenziale vuole però deve rendere visibile il nesso tra un'azione più generale di partito pesa il rinnovamento del Paese e quella di un movimento che vuole essere presupposto indispensabile per cambiare l'economia e per cambiare la nostra società
Da parte nostra che è stato uno sforzo costante serrato per recuperare una continuità di presenza più incisiva
Avviare con i settori diversi del mondo imprenditoriale privato e pubblico con il mondo sindacale con il mondo della cultura con il mondo della scienza
Un rapporto più stretto più consapevole su quello che la cooperazione poteva dare soprattutto su quello che la cooperazione poteva acquisire soprattutto che è stata la volontà di recuperare alla cooperazione una valenza politica più generale di farla partecipare ad un disegno di rinnovamento di consentire al pari di altri soggetti politici e sociali di essere al centro del processo decisionale sui grandi temi dell'economia della società
In un processo programmato e governato dell'economia del Paese che ancora purtroppo oggi spenta ad avviarsi un punto ancora compagni sul quale non possiamo esimerci dall'esprimere la nostra posizione
Per poter sviluppare e ampliare la sua attività il movimento cooperativo ha bisogno di un quadro politico stabile
Dove le linee di politica economica e sociale siano definite con certezza
In un sistema di obiettivi coerenti interventi programmati e conseguenti che non può che essere risultato di un altro più ampio di forze politiche economiche sociali
Questo presuppone al di là della collocazione parlamentare del partito di cui il movimento cooperativo si esprime e che può essere sia di governo che di opposizione un'intesa più generale tra le forze democratiche del progresso sulla natura dei problemi da affrontare sulle soluzioni da prospettare altrimenti i rimedi saranno di scarsa efficacia
L'abile nel tempo non sorretti da un consenso sociale che per essere partecipe debba essere convinto senza reticenze senza scaricare su altri il peso di misure dolorose
Da qui il nostro interesse la ripresa di un dialogo a sinistra
Non strumentale non di maniera che certo non potrà esaurire all'interno dei partiti storici che sul esso che rappresenta ma che si estende a tutte le forze del progresso che oggi sono fuori dal sistema dei partiti e che nelle forze sociali organizzate del lavoro della produzione
Possono trovare un consenso è un punto di riferimento più certa o più consono alla tutela dei loro interessi materiali e morali
Ecco perché vogliamo una cooperazione forte cocente delle sue possibilità
Partecipi di un disegno più generale di sviluppo della società italiana
Inserita seppure in modo autonomo saldamente in uno schieramento riformatore di progresso
Nel quale i socialisti sono un elemento essenziale non subalterni e questo congresso lode ha dimostrato chiaramente né al pc ma neppure la Democrazia cristiana che rimane l'antagonista da battere il centro delle forze della nuova e dell'antica destra italiana
Ecco perché come socialisti come cooperatori vogliamo lavorare e lavoreremo con pazienza con impegno con ostinazione con fiducia per rinnovare l'economia per rinnovare la società per rinnovare il nostro Paese
Privatizzare la parola compagna Rieti dovevo pare due comunicazioni
La prima i compagni della di presenza socialista si riuniscono alle ore diciannove nel padiglione della Cassa del Mezzogiorno secondo piano ingresso principale
Inoltre è stata dimenticata una cartella nella quarta fila dei Pantile negative dei banchi dei delegati stranieri tra dimenticata il compagno Giampiero Giampiero neutrale nella cartella ritorno dei giornali fra cui davanti a sull'Avanti c'è nome appunto del compagno della dimenticata Ciampi arbitrale con documenti privati documenti del congresso
Di prova questa cartella pregato di parlare di depositare fa al servizio d'ordine
E compagni è stato presentato l'ordine del giorno e verrà letto infine riseduta o domani se ci sono altri ordini del giorno da presentare si prega di volerli depositare alla presidenza alla parola accompagna Rieti
Compagne e compagni
Non posso iniziare questi miei brevi riflessioni sul quarantadue esimo congresso
Senza rivolgere un riverente ricordo a tutti i partigiani d'Italia nel trentaseiesimo anniversario del venticinque aprile
Nel contempo vorrei rivolgere un caloroso saluto ai compagni siciliani che si sono adoperati con grande fonte di passione per la organizzazione di questo congresso
Motivo
Rivolgo loro questo caloroso saluto
Come presidente della Regione Piemonte chi a capitale Torino Laterza città meridionale di tale via e dove tanti tanti lavoratori siciliani formano oggi il nuovo gruppo dirigente della Regione
Lo rivolgo con spirito di servizio certo che io non ricordo di alcune vicende storiche
Gli avevano fatto apparire il Piemonte i piemontesi con mentalità colonialisti che nei confronti del Meridione sia ormai completamente cancellato
La dedizione alla causa meridionale e alla impostazione di una politica meridionalistica da parte della Regione Piemonte cosa ormai certa ma di qua il sito ne parlerò tra breve
La relazione del segretario del partito Craxi è stata convincente completa esauriente su tutte le tematiche della vita politica sociale e culturale del nostro tempo
Non possiamo che approvava le riconosco in essa tutto all'acqua di rose ossia dei compagni piemontesi
Essa si colloca in una continuità storica e politica col congresso di Torino e ne costituisce l'evoluzione graduale ed adeguata in conformità agli sviluppi della dialettica politica e sociale nel nostro Paese
L'impostazione riformista nella quale si riconosce la quasi totalità del partito
è un'impostazione che scaturisce dagli eventi e dal susseguirsi dei fatti quotidiani come conseguenza nel mondo occidentale industrializzato
Dell'esigenza della strategia delle riforme per fare avanzare verso il progresso milioni e milioni di lavoratori essa è una concezione una filosofia una scelta matura e consapevole in base alla quale la sinistra nella società industriale avanzata si è impegnata a svolgere la sua azione riformatrice nel rispetto rigoroso e intransigente delle regole e garanzie democratiche
è una scelta di lealtà assoluta e al di sopra di ogni sospetto verso le istituzioni del pluralismo
è una scelta di rinnovamento e di sviluppo della democrazia nella piena osservanza dei punti fermi del liberalismo in questo senti in questo contesto si pone il discorso della centralità socialista che certo non si riduce a un discorso di nuova aggregazioni o di nuovi schieramenti
Il discorso della centralità socialista si basa sulla insostituibilità di una grande forza di sinistra europea ed occidentale senza compromessi e misure
Ai fini di un decisivo passo avanti nella crescita economica sociale e culturale della società italiana e della sua utilità dalla crisi presente si riducesse la centralità socialista o un discorso di aggiustamenti un poco più a destra un poco più a sinistra
Dimostrerebbe di non riuscire a comprendere quanto tali forze politiche hanno già realizzato è indicato e possono in futuro realizzare nella Società dell'Occidente industrializzato
Nella società moderna non vi è altra linea che possa essere vincente contro l'avanzare minaccioso della nuova destra se non quella riformista
Essa è collegata alla storia del nostro tempo agli interessi del movimento operaio alla scelta europea ed occidentale
A questa serietà noi ci richiamiamo con grande forza sicuri di interpretare le esigenze di tutto il movimento dei lavoratori italiani
Conseguentemente a questa senta se n'è resa necessaria un'alta di altrettanta importanza politica quella della governabilità del Paese
Consentitemi di ricordarlo qui al congresso
Quale presidente di una Regione che ha vissuto le drammatiche vicende della vertenza FIAT li ha sentiti in quelli amari trentacinque giorni la necessità di avere un interlocutore nel governo a partecipazione socialista
Certo l'autogoverno abilità è un'altra di quelle scelte che si sono rese necessarie indispensabili all'evolversi degli eventi e nell'interesse dei lavoratori oltre che per rispettare un impegno contratto col corpo elettorale
Voglio qui ricordare la drammaticità dei momenti di cui nel pieno della vertenza FIAT cadde il governo Cossiga
Di fronte a quegli eventi la necessità di avere un governo autorevole superava certamente grandemente le stesse tematiche della vertenza ossia il problema della governabilità il problema dei problemi senta la risoluzione del quale ogni altro problema diventa irrisolvibile e quindi la sua discussione si riduce a una mera accademia sul piano della dialettica politica
Abbiamo dato un contributo determinante alla governabilità del Paese
Ma si consenta di affermare che essa non deve risolversi soltanto nella governabilità istituzionale ma deve allargarsi al problema più generale della governabilità reale del Paese sulla quale occorre richiamare l'attenzione di tutte le forze della sinistra italiana
Un governo a Parma apparve senza socialista sussista e quindi possa dare risposte precise sui singoli argomenti va ricordato con orgoglio l'impegno della nostra delegazione al governo e a essa Havas tattoo tutto con una massa immensa regia il nostro appoggio consapevoli che essa sta lavorando di una situazione difficile
La presenza socialista del governo e quindi la testimonianza
Per reali impegni o delle forze progressiste in collegamento con le organizzazioni sindacali ad operare fattivamente per superare la crisi e riprende la strada del progresso sociale e civile
Ci rendiamo conto che la dinamica politica può portare a superare questa stessa formula
I che noi comunque riteniamo nella fase attuale valida e da difendere
Ed è su questo terreno chi li vogliamo misurarci con le altre forze di progresso e della sinistra italiana in particolar modo col Partito comunista
Il segretario del partito affrontato quest'prema coerente al problema delle giunte negli enti locali
Con la stessa lealtà con la quale il partito sostiene la maggioranza governativa il partito ribadisce sostiene quelle giunte di sinistra che sono stato frutto di un consenso elettorale e quindi corrispondenti alle esigenze di quelle popolazioni
Non posso che allinearmi su questa precisa scelta nella consapevolezza che sempre maggiore deve essere il ruolo del Partito socialista in accordo per svilupparne la centralità col Partito socialista democratico italiano
Il ruolo degli enti locali legato alla necessità di una grande riforma dello Stato assume un'importanza determinante occorre riqualificare nel ruolo ricostituendo nel corpo sociale del Paese quello che Nenni chiamava il senso dello Stato
Uno Stato che i socialisti sentono proprio e che non deve essere come diceva Nenni
Forte con i deboli e debole con i forti ma uno Stato delle autonomie locali in cui le forze del progresso si disconoscono in prima persona
Vi è la necessità del rilancio dell'istituto regionale frutto di una grande battaglia dei socialisti negli anni passati Dupuis occorre rilanciarne il peso politico e la determinazione pratica
Crediamo di avere operato con coerenza lavorando in prima persone con determinazione per la costituzione della conferenza dei presidenti delle Regioni
Organo di coordinamento e di confronto con gli altri organi dello Stato e nella quale i compagni socialisti sono autorevolmente rappresentati per qualità e per numero
Rilancio delle regioni dunque perché con questo contribuiamo alla costituzione di una Repubblica fondata sull'autonomia locale perché con questo si contribuisce ad allargare sempre di più la base democratica del nostro Paese
In questo quadro vogliamo dare il massimo di contributi alla risoluzione della questione meridionale
Di per quanto ci riguarda la questione centrale dell'Italia non si risolve il problema né del Nord sud se non si vede il problema del Sud in chiave di una politica di rilancio di tutta la politica nazionale
In un quadro di sviluppo integrato dell'economia europea l'interesse del Nord è strettamente legato all'interesse del Sud e in questa chiave sia affratella non gli stessi obiettivi
Voglio qui assicurare i compagni siciliani fra poco impegnato in un difficile confronto elettorale il pieno sostegno l'appassionata trattamento di tutti i compagni piemontesi
Sono sicuro che partirà dalla Sicilia questa terra di grandi ingegni e forti passioni un grande successo elettorale per tutto il partito
Un'altra considerazione compagne e compagni credo che mai come in questo momento vi sia uno spazio politico
Da ricoprire derivante dalla crisi oggettiva in cui si trovano gli altri partiti
Ed in maniera particolare il Partito comunista e la Democrazia Cristiana
Gli uni dalle difficoltà di carattere internazionale ed impostazione ideologica nell'individuazione degli interessi della classe operaia
Gli altri per la scarsa credibilità nei confronti del Paese dopo trentacinque anni interrotti di governo questo spazio ce lo dobbiamo conquistare minuto per minuto azione per azione iniziativa per iniziativa il compagno Craxi e ci ha insegnato come fare per conquistarlo noi lo dobbiamo seguire dobbiamo aprire questo partito ai giovani alle donne alle classi emergenti per renderlo sempre più aperto alle istanze di rinnovamento del Paese dobbiamo essere i protagonisti di quell'opera di risanamento del Paese
Di rimborsi irrobustimento della vita pubblica che appare più che mai necessaria
Dobbiamo impegnarci con vigore affinché in Italia si trovi quella moralità collettiva è singolare che fa sentire ogni cittadino parte integrante di un grande collettivo da preservare e da difendere
Questa azione di risanamento morale che alle sue fondamenta e nello spirito della Resistenza che si impone per la sopravvivenza stessa dell'Italia democratica e il compito storico che ci compete ai socialisti
Se noi lo sapremo svolgere se sapremo essere all'altezza della situazione grandi spazi di autorevolezza e di responsabilità si apriranno a noi più di quanto già non vi siano un partito quindi laico progressista libertario che sia punto di riferimento insostituibile dell'Italia democratica
Compagne e compagni concludendo vorrei ribadire quanto sia importante la questione la stabilità dei gruppi dirigenti
Abbiamo bisogno di un partito credibile all'esterno così come all'interno del partito
E per conseguire ciò dobbiamo dare sicurezza e tranquillità di azione ai gruppi dirigenti allora dobbiamo porti con franchezza il problema dell'elezione del segretario del partito in modo tale che risponda a questa necessità
Come pure a mio avviso in questa chiave deve essere vista l'elezione dei segretari provinciali e regionali
Compagni e compagne un'ultima considerazione finale
Il terrorismo la disoccupazione la criminalità l'emarginazione dei giovani e delle donne il drammatico problema della casa degli anziani ghettizzati della droga il problema del lavoro nero e precario la giustizia fiscale visto ribadiva
Sono al di là prima di ogni formula al di là e prima di ogni dottrina
Pensiamo quindi dalla lontane stangatina ci ha ricordato non importa se i gatti sono bianchi rossi e neri l'importante è che mangino i topi
Alla saggezza cinese pure noi ci dobbiamo richiamare sapendo che la risoluzione di questi problemi e la ragione della nostra esistenza la sintesi compiute gestita dal popolo dei valori cristiani e della conquista dell'umanesimo laico
Il partito storico del socialismo nella libertà il più giovane antico partito italiano rinnova da Palermo il suo appello perché sia assicurata al Paese una forte presente socialista
Questo compagni è un modesto contributo di chi opera giorno per giorno minuto per minuto nelle difficili vicende di una regione travagliate problematica qual è il Piemonte offerto ai delegati del quarantaduesimo congresso con modestia e senso del partito
Compagni una comunicazione per i compagni e Schettini o De Mauro delegati della Basilicata dovrebbero telefonare a Palermo al cinque due tre cinque undici
Con urgenza
Cercando dalla dottoressa Grifo alla parola il compagno Dell'unto
Ti prepari il compagno Aniasi
Vorrei cominciare
Ovviamente da alcune osservazioni che possono sembrare marginali
O improvvisate anche data la limitatezza del tempo
Facendo alcune osservazioni su quello che a mio parere è stato l'aspetto migliore della relazione del compagno Craxi che stranamente non è stato preso in considerazione di lei soprattutto
La Riccardo Lombardi cioè da quel compagno della sinistra italiana che in tema di politica internazionale ha sempre dedicato la massima attenzione
Rappresentava a mio parere la compiutezza di un discorso anche con alcuni elementi di novità
La prima parte del discorso di Craxi
Inquadrava il discorso
Di una politica basata sulla necessità dell'autonomia dell'Europa
E sulla necessità che l'autonomia dell'Europa si collegasse ai problemi dello sviluppo dell'Asia e dell'Africa non mi soffermo su questa osservazione che rappresenta a mio parere un approfondimento ulteriore di quella che è la tematica dell'autonomia dell'Europa
Mi soffermo su questo argomento per vedere se è possibile sviluppare una osservazione che io ritengo di fondo
L'autonomia dell'Europa è o no uno degli elementi fondamentali perché le politiche delle sinistre nell'Europa occidentale possano effettuarsi
E voglio collegarmi rispetto a questa domanda ad un'altra osservazione riguardante quello che è un argomento di grande polemica che c'è stato nell'ambito della sinistra italiana e anche devo dire nel dibattito che c'è stato in questo congresso
Ovvero il problema dei missili
Riccardo Lombardi lo allibita dopo un'osservazione che può sembrare anche convincente ma che devo dire molto superficiale
Lombardi per contestare il problema della installazione dei missili ha detto noi non sappiamo se ci hanno preso in giro oppure no
Noi non sappiamo se è vero che c'è questo divario missilistico tanto da rendere necessaria la East avute da installazioni dell'Europa occidentale
Non ci ha spiegato poi per quale motivo l'Unione Sovietica avrebbe messo gli SS venti perché potrebbe averle messi o perché l'occidentale ha già provveduto a superare il limite di guardia ma siccome questa motivazione non l'ha nemmeno da dall'Unione Sovietica ed è lecito pensare che l'Unione Sovietica unilateralmente interrompendo quella che era un rapporto paritario ha installato una serie di missili
E allora la osservazione di fondo non è demagogica qual è quella di dire che con i missili si va alla guerra che è troppo facile
Osservazione quella di dire ma se noi non rendiamo pari gli armamenti strategici dell'Europa siamo più autonomi dall'America o siamo meno autonomi dall'America se cioè la Russia potenzia il suo potenziale missilistico e l'Europa occidentale non provvede ad una parità nelle armi strategiche l'Europa occidentale è più autonoma dallo dall'America o viceversa non è completa appiattire una una protezione maggiore di quanto effettivamente non ci sia ed allora il problema di coloro i quali imboccano che non si Spallino missili nell'Europa occidentale diventa un problema strano o è demagogia o e copertura degli SS venti mesi dall'Unione Sovietica non c'è una terza via di soluzione
Peraltro sappiamo tutti che la installazione di missili ha bisogno di quattro anni di tempo
Sappiamo tutti che la decisione dei missili non necessariamente vuol dire alla installazione
Tant'è vero che quando ci si diceva che il parlando i missili l'Unione Sovietica si sarebbe arrabbiata di più Prêtre resta al suo congresso del Partito comunista è stato molto più cauto e molto disponibile ad una trattativa
Ma il problema è un altro ancora
Se per caso nell'Europa occidentale dovesse permanere una disparità di armamento strategico rispetta quell'all'Europa orientale i riflessi all'interno dell'Europa occidentale sarebbero riflessi in grado di agevolare le politiche di sinistra o viceversa
La paura di una sudditanza nell'ambito degli armamenti lo renderebbe più agevole una politica della conservazione
E se facciamo poi un'altra osservazione
E cioè che il vento non spira verso sinistra
Non stiamo nel mille novecentosettantacinque settantasei siamo purtroppo nel mille novecentottantuno
Con una crisi della distensione internazionale con una presidenza americana che certamente non lascia ampie prospettive per un discorso di progresso nell'ambito di questa situazione il tema dell'autonomia dell'Europa diventa un fatto determinante
Altri compagni hanno fatto un'altra osservazione che mi consentite
E dire anche questa abbastanza superficiale
Abbiamo sentito dei congressi dei partiti l'abbiamo sentito anche da questo problema
Dice ma il segretario del partito ai compagni riformisti
Non parlano più di alternativa
A me viene di pensare che se invece facciamo un documento scrivendo una decina di volte la parola alternativa diventiamo alternati visti
Consentitemi di dire che il problema dell'alternativa non si costruisce in questo modo e consentitemi di dire che non si costruisce né scrivendo la parola alternativa
Né tantomeno proponendo governi con la partecipazione del Partito Comunista ritenendo che questo agevoli problema dell'alternativa
Perché aveva ragione mantelli questa mattina come facciamo noi a stabilire cos'è una politica di sinistra e cosa non lo è
Non perché diventiamo a parole più di sinistra perché dopo che un addetto Alternativa democratica ci arriva un altro che dice Alternativa progressista un alto addirittura diciate nativa al sistema e apparentemente l'alternativa al sistema è più a sinistra dell'alternativa democratica per cui discorso della sinistra o della destra diventa un fatto soltanto nominalistico
Una politica di sinistra nella misura in cui riesce a produrre effetti
Che spostano a sinistra l'asse politico del Paese oppure che impediscono lo spostamento a destra
Allora proporre un governo a partecipazione comunista
Sapendo che questo oggi è impossibile è una politica di sinistra o viceversa non provoca spostamenti a destra e quindi come tale ha parole di sinistra nei fatti provoca uno spostamento moderato nell'ambito della situazione italiana
E allora quei compagni che oggi stranamente fanno una proposta che è già pensiero
A quello che i delegati non si offendano è stato il vero congresso del Partito Socialista Italiano cioè il comitato centrale di gennaio di un anno fa
Quando si diceva che i socialisti dovevano proporrà il Governo coi comunisti senza subordinate e il primo che si azzardava a dire
Che bisognava esaminare qualche subordinata veniva tacciato sulla stampa comunista e nel partito con un uomo moderato che voleva spostare a destra l'asse politico di questo partito
Compagni se al comitato centrale di un anno fa avessero vinto queste tesi
Oggi pensare che l'alternativa di sinistra starebbe più avanti o viceversa non farebbe più indietro in Italia non avremmo un quadro politico più moderato incapace di prospettare non la funzione socialista che sarebbe il minimo ma di prospettare in qualche modo la possibilità di impedire che la Democrazia cristiana pur della sua crisi gli acquisisca una egemonia politica in Italia che badate non è nemmeno difficile
Perché tanto c'è una cosa strana un errore che commettono anche dire ai tutti i partiti della sinistra italiana
Quando siamo in una fase di distensione ed è e ci sono maggiori possibilità per una politica di sinistra di andare avanti alcune volte la sinistra non approfondisce queste possibilità
Tant'è vero che nel mille novecentosettantacinque settantasei quando cercavo la grande avanzata a sinistra il Partito comunista si è ben guardato da proporre l'alternativa anzi
Ci ha spiegato che se per caso avessimo fatto un governo senza la democrazia cristiana avremmo riprodotto in Italia un colpo di stato di marca Silena e che se persino avessimo preso il cinquantuno per cento alle elezioni questo non era sufficiente a garantire un governo delle sinistre come sia possibile garantirlo oggi nell'ambito di un quadro politico più moderato
Nell'ambito della elezione di Riga nell'ambito di quasi guerra fredda a livello internazionale non sia stato assolutamente spiegato
Ma non è questo il problema
Il problema e discutere l'alternativa di sinistra prezzo qualità per passa e io voglio dire alla nostra sinistra interno se possibile anche al Partito Comunista Italiano
Il discorso dell'alternativa se è una cosa seria
Paralizzato su quali sono le possibilità per arrivarci e non ci si può arrivare mettendo in moto dei meccanismi che a parole sono di sinistra nei fatti provocano uno spostamento a destra
Allora il problema passa attraverso la occidentalizzazione del PC ma non basta
Passa attraverso la vittoria della politica socialista della creazione dell'area laica e socialista qualitativamente e quantitativamente nei numeri e nella politica capace di togliere alla democrazia cristiana ma egemonia politica che c'è in Italia
Io mi faccio dentro la domanda ma perché questa democrazia cristiana che ha recuperato il Partito socialista a livello di governo è sempre più nervosa nei riguardi nostri
Perché De Mita ammonisce i democristiani dicendo che stanno allevando una tigre che da grande non sarà più controllabile
Qual è il motivo politico di fondo che rende la democrazia cristiana nervosa nei riguardi di un alleato che dobbiamo dirlo francamente si comporta con la massima lealtà possibile
Il segretario piccoli da questo congresso ha fatto una missione importante
Ha detto che collaborare insieme per risolvere momentaneamente i problemi del Paese non vuol dire rinunciare all'approfondimento delle proprie linee politiche delle proprie linee strategiche solo la funzione delle ideologia delle collocazioni politiche
Noi nel partecipare al governo non rinunciamo all'approfondimento di una nostra linea politica
E compagni qual è il motivo secondo voi
Per cui nonostante le provocazioni che ci arrivano da sinistra
Manteniamo le giunte di sinistra chiediamo voti per le giunte di sinistra li prendiamo per le giunte di sinistra e manteniamo le giunte di sinistra in Italia secondo voi lo facciamo perché vogliamo lo spostamento a destra
Qual è il motivo per cui di fronte alle provocazioni fatte nei riguardi dell'unità sindacale
Quando partiti politici considerano la cinghia di trasmissione al punto tale
Non solo da contestare l'accordo suo zero cinquanta
Ma addirittura da consigliare che all'interno del patto federativo
Bisogna contare le tessere decidere proporzionalmente alle tessere è un siluro all'unità sindacale
Cosa fanno i nostri due compagni della CGIL e della UIL Maria nei fatti è benvenuto nei riguardi del sindacato approfondiscono la crisi o viceversa non fanno un discorso per il tema dell'unità sindacale
Che vuol dire per il partito socialista italiano difendere fino in fondo l'unità sindacale considerare che per noi l'unica cinghia di trasmissione di guardi del sindacato consiste nel prendere atto con soddisfazione che i nostri due rappresentanti portano avanti l'unità sindacale non portare avanti la linea del partito totalità ma l'unità sindacale all'interno che va al di là dove alle giunte di sinistra l'unità sindacale
Vuol dire compagni e il problema dell'aria light e socialista
Il problema della contestazione dell'egemonia della democrazia cristiana è un fatto che serva a governare l'emergenza
Ma la prospettiva futura di questa operazione è una prospettiva a sinistra che dipende dalla occidentalizzazione del Partito Comunista Italiano ma chiedo lo stesso tempo dipende dalla vittoria della nostra strategia intermedia
Il rapporto con il Partito socialdemocratico che senso ha il rapporto con il partito repubblicano che senso ha del Partito liberale che senso ha si dice che in Italia non è cambiato niente
Ma per trentacinque anni la democrazia cristiana turno ha considerato ruote di scorta tutti i partiti laici e socialisti in alcuni momenti anche il Partito socialista italiano è stato considerato ruota di scorta della politica della democrazia cristiana
E che oggi la democrazia cristiana
Non riesca a trovare un interlocutore né nel PSI nel del di nemmeno nel pieno dei nemmeno nel Partito liberale italiano tale da coprire il rilancio di una sua egemonia
è o no il frutto del cambiamento dei tempi è il frutto di una politica messa in modo da Craxi e dal PATI dopo giallista nei riguardi dei partiti laici
Come gestiamo questa operazione politica
La gestiamo tenendo presente che nulla si muove se non c'è il Partito Comunista Italiano
O non la gestiamo ritenendo che in Italia
Nell'ambito di un solo il situazione internazionale moderata col vento che spira verso destra alla sinistra e al Partito socialista italiano spetta il compito di impedire del rilancio del moderatismo si accoppia rilancio della Democrazia Cristiana
La vedo veneta l'onorevole De Mita deve sapere che gli equilibri politici non cambiano
Né con i franchi tiratori né tantomeno con la testa di qualche cadavere di magistrato che consenta ricacciare il Partito socialista dal Governo non è in questo modo che cambiano gli equilibri politici demeriti politici cambio nella misura in cui si riesce a capire il Paese
E a cavalcare le esigenze del Paese
Sono accadute cose incredibili
Io per carità nel sentire compagno Berlinguer venivano sta tribunali e ribadire con molta correttezza la sua linea politica ma nell'usare un tono che se non era amichevole la perlomeno corretto ho provato grande soddisfazione
Ma le ho provate a di più
Leggendo quello che il compagno Petruccioli scrive sull'Unità
Direi che ho provato anche troppa mi spavento quando provo troppa soddisfazione
Petruccioli dice questo riunito a Palermo è il congresso di un partito della sinistra italiana che vuole essere parte essenziale della tradizione della realtà della sinistra
Che vuole continuare ad esercitare la propria funzione storica e la propria azione politica nell'ambito della sinistra
E io mi sono messa a pensare
Ma che cosa abbiamo fatto di tanto importante negli ultimi sei sette mesi
Da convincere il compagno Berlinguer che sei sette mesi fa alla Camera dei Deputati dissi a tutto il Parlamento a tutto il Paese il PSI ormai stava abbandonando l'area della sinistra italiana
Che cosa abbiamo fatto di tanto importante noi
Per convincere sostanzialmente il Partito Comunista Italiano
A non rivedere più pericoloso un governo con i socialisti di ricordate il primo governo che facemmo con l'entrata dei ministri lo saliti Partito Comunista dissi al Paese
Che era un governo pericolose guarda caso di come l'unica elemento di novità era dovuto all'entrata di sette otto ministri socialisti veniva spontaneo pensare che la pericolosità derivava dall'entrata dei ministri socialisti
Sono questi i temi politici che abbiamo non possiamo giocare con le parole alternativa di sinistra oppure no
Un minuto soltanto per chiudere su un concerto che mi sembra importante
Il partito
Si è parlato troppo poco del partito in questo in questo congresso
E devo dire a me stesso e ai compagni delegati
Noi compagni non possiamo continuare a vivere della rendita di un leader che abbiamo trovato che è bravo ma che non può essere l'unico elemento di novità di questo fatto
E in troppe federazioni debbo dire si fa difficoltà a trovare il cassetto della scrivania in cui sta allo statuto del partito si fa difficoltà
E il proprio federazioni la immagine del partito non è adeguata a quella che l'immaginazione dovuta non tanto al gruppo dirigente quanto al segretario del suo partito
C'è bisogno sostanzialmente di una volontà di tutti la creazione di strutture nuove ma non perché da vengano dal vertice c'è una presa di coscienza collettiva compagno signorina stamattina diceva che faceva un sogno
Se dovessi psico analizzarlo dovrei dire che è costretto a sognare
Perché se si continua a sbagliare analisi politiche bisogna solo sognare per inventarsi qualcosa di giusto queste al punto politico fondamentale
Noi non abbiamo non abbiamo nessun bisogno di sognare anche perché la realtà è molto più dura
Perché gli hanno spiegato che da grandi si sogna ma quando ci si sveglia non si ricordano i sogni preferisco stare con i piedi per terra e preferisco dire e prendere atto del fatto che questo partito sta diventando una cosa seria non è un grande partito ancora può diventare un grande partito nella misura in cui ci adeguiamo alla realtà nella misura in cui comprendiamo che dobbiamo essere un partito adeguato alla imputazione politica agli interessi del Paese nella misura in cui non concediamo l'autonomia come distacco
Ma come capacità reale di proporre soluzioni non stiamo facendo lo faremo ancora di più e credo che potremmo diventare un grande partito
Ha la parola il compagno Aniasi
Il preparino compagno Zavoli poi il compagno Benzoni
Compagno Aniasi
Per cortesia fate silenzio si sente pochissimo è molto difficile sia parlare sia sentire
Compagni compagni
Avviandosi alla conclusione del dibattito
Possiamo già trarre
Un primo bilancio
Il dibattito ha confermato
La centralità del Partito socialista italiano in tutta la sua importanza
Una centrale centralità cioè non nasce solo dalla sua collocazione parlamentare
Non soltanto come ago della bilancia
Vero ogni soluzione di maggioranza
Ma perché abbiamo posto sul tappeto i temi ideale della crisi che Travaglia il Paese da troppo tempo
La scritta
Che campeggia dietro questo nostro palco è il nostro impegno
Per costruire un partito un sempre più capace
Di dare risposte al Paese uno strumento di democrazia e di progresso
Il progetto di Torino
Prefigura la società che vogliamo costruire nella libertà e nel pluralismo
Era quindi giusto
Porre l'esigenza e l'urgenza di organizzare il partito in modo aperto alle istanze dell'Italia di oggi
Un partito che non si chiude in se stesso che chiami nelle sue file nuove leve di militanti
Che affronti il tema della partecipazione popolare
Il nostro impegno di rinnovamento assume quindi anche il significato di invito alle altre forze politiche a fare altrettanto
I partiti devono trovare in se stessi la forza e la capacità
Di riguadagnare la piena fiducia dei cittadini terra un generale consolidamento della democrazia
Una grossa grande domanda di certezza viene dal Paese
Certezza e fiducia da tempo scosse
Che dimostrano come dimostrano tante vicende
Dal numero crescente di schede bianche
Dalle astensioni
Dall'esito dei referendum passati dal malessere che si manifesta in mille modi
Compagno siamo nel mezzo di una crisi pericolosa
Complessa
Una crisi che si è sviluppata in tanti anni e che porta il segno di molti responsabilità
Un Paese il nostro pieno di contraddizioni di squilibri difatti e di trame misteriose che da piazza Fontana in poi getta un'ombra sulla presente del paese le risposte che le forze popolari che le organizzazioni dei lavoratori dei sindacati degli Enti locali hanno saputo dare in questi anni è stata decisiva forse nessun Paese avrebbe saputo resistere ad un attacco eversivo così prolungato con collegamenti internazionali che hanno approvato connivenze e compiacenze nello stesso apparato dello Stato
Se nella classe lavoratrice non si fosse formata una coscienza antifascista acquisita negli anni della Resistenza che gli ha consentito di capire la gravità la pericolosità e l'obiettivo dell'attacco
Ma oggi queste forze non sono più sufficienti a frenare un logoramento delle istituzioni soggette al rischio di un loro rapido degrado e di un indebolimento crescente della stessa democrazie
La pericolosità di questa situazione vai innanzitutto ricercata nella crisi di governabilità dell'intero sistema
Una ingovernabilità che conseguenza di una disgregazione sociale giacenti
E della emarginazione di grandi fasce della popolazione
Il nostro è un Paese cresciuto in fretta
Da agricola e diventato industriale terziario un Paese però che agli antichi squilibri mi ha aggiunto dei nuovi ma se imponenti di emigrati vivono oggi nelle zone industriali e congestionate
Milioni di cittadini che lavoravano venti anni fa delle campagne sulle montagne del Meridione abitavano nei bassi e nelle baracche oggi lavorano nelle fabbriche delle Harley metropolitane
E al ritorno nelle squallide periferie di grandi città
Mille sono le contraddizioni della Società italiana di oggi
Nei settori del terziario e in fasce preoccupazione privilegiate sia diffuso il benessere e per contro fianco a fianco vi sono masse di disoccupati
I sottoccupati di lavoratori costretti a sottostare alle regole del mercato nero della mano d'opera di emarginati
Sono queste le contraddizioni che hanno favorito l'espandersi della cultura della violenza
Il dilagare della criminalità
La diffusione della droga legate rintracciata ad una mafia che pur essa ha allungato i suoi affari e insediato le sue filiali in tutte le aree del Paese
Alla tradizionale disoccupazione manovale generica
Si è aggiunto oggi l'esercito della disoccupazione intellettuale che nasce dalla maggiore diffusione della istruzione
Alle masse che sono giustamente entrate nelle scuole e nelle università si contrappone un orizzonte oscuro per centinaia di migliaia di giovani che hanno di fronte a tema
Solo un avvenire di incertezze di sfiducia e di paura
Da questa situazione occorre uscire invertendo la tendenza
Alla disgregazione sociale all'emarginazione di ampie fasce di lavoratori anziani ai bisogni sociali invalidi disoccupati occorre rispondere in modo adeguato
E qui ci si scontra allora con le difficoltà di una crisi economica che ci impone di contenere i di ridurre il processo inflattivo
Con una serie di interventi che debbono però evitare voi conseguenze recessive
Questi fenomeni vanno governati
Ed è quindi necessario predisporre strumenti adeguati queste sono le ragioni che hanno indotto il compagno Craxi a porre al centro del dibattito congressuale del Paese il tema della grande riforma qualcuno ha voluto interpretare questa proposta in modo riduttivo
La grande riforma è invece un progetto globale
Che deve investire l'intera struttura dello Stato della pubblica amministrazione che prende in considerazione anche i problemi della funzionalità
Dell'intero sistema autonomistico regioni Comuni Province ed enti locali
La nostra esperienza di vita amministrativa di governo
Ci ha insegnato che anche la più precisa volontà di compiere scelte giuste per calarla nella realtà del Paese
Si riscontra con l'inefficienza dell'apparato dello Stato con strumenti antiquati e pinoli
Con una burocrazia più attenta all'ossequio della norma formale che agli obiettivi da perseguire
Una legislazione vetustà un ordinamento amministrativo adeguato ai tempi della carrozza e non a quello degli aerei supersonici
Controlli ossessivi ripetitivi burocratici di organismi a volte previsti ed organizzati per frenare
Per rispondere alle esigenze di conservazione per impedire ogni slancio innovativo
Se si vuole controllare la realtà economica e sociale del Paese
Se si vogliono compiere scelte adeguati alla gravità della crisi e necessario recuperare efficienza al sistema
Razionalizzare le procedure ridurre le aree degli sprechi degli sperperi che sono nei conflitti di competenza che solo delle duplicazioni nelle decisioni degli interventi
Il discorso allora si fa ancora più pregnante quando si consideri che ci si avvia sempre più a realizzare la repubblica delle con autonomie
Da un sistema decentrato
Nel quale grandi poteri sono trasferiti a Regioni Province e Comuni
Senza peraltro avere previsto gli strumenti necessari per garantire certezza è da uniformità dei servizi in ogni parte del Paese
Governare è un sistema fondato sulle Autonomie
è un imperativo che discende dalla costituzione
Non sono però sufficienti leggi
Del cui norme programmatiche non prevedono meccanismi per evitare ritardi ed omissioni che si verificano a tutti i livelli
E che incidano sulla qualità delle prestazioni e dei servizi offerti ai cittadini
Governare in modo democratico significa provvedere ad una programmazione che obblighi tutti ad osservare le decisioni dopo il voto del Parlamento delle assemblee per evitare che tutto si risolva i nostri cinque più assomiglianti a prediche che non ha indirizzi e decisioni da rendere operativi
Governare la spesa significa far funzionare strumenti in grado di prevederne di controllare riabilitare che si accumulino enormi e inammissibili disavanzi
Dovremo fare molta chiarezza sull'ordinamento legislativo ed approvare leggi che da anni
Governo e Parlamento non riescono a varare quando è possibile ad esempio governare il servizio sanitario senza abolire l'attuale legge comunale e provinciale senza provare la legge delle Autonomie
Delle autonomie locali oggetto ha fra l'altro io un'illuminata proposta socialista presentata per la seconda volta in Parlamento e tuttora ferma al Senato
Come è possibile gestire la sanità senza una legge quadro sull'assistenza
Che sia di riferimento a regioni e comuni per consentire a livello centrale e periferico l'integrazione dei servizi sociali e sanitari
Come è possibile andare avanti con decreti annuali in materia di finanza locale senza un prensili un preciso disegno che inquadri i problemi in termini strategici
Le Regioni devono legiferare programmare ma non gestire
Debbano evitare di ripetere errori e comportamenti mutuando lì dal centralismo statale e quindi devono decentrare delegare il comuni Don sostituendosi ad essi nella gestione dei servizi
Non si governa un sistema soltanto con leggi e provvedimenti amministrativi
Che non producono effetti irreali e nel contempo accumulano residui passivi inammissibili e ingiustificati a livello centrale regionale
Il governo deve poter disporre di strumenti intervento e di governo dell'economia
Deve potere compiere scelte precise
Senza essere costretto a ricorrere periodicamente ad interventi strettamente congiunturali
E a ricorrere a manovre sola monetarie per l'affrontare una crisi che assomma fattori endogeni ed esogeni dal momento dal momento la sua componente strutturale
I disavanzi crescenti dallo Stato
E del comparto pubblico è allargato debbono far rimeditare su Ulisse l'intero assetto della spesa pubblica e da dell'intervento dello Stato
Tutto il sistema della protezione sociale
Va rimeditata in altri termini va attuata una politica per vincere le vecchie e le nuove povertà e in questi termini che poniamo il problema della governabilità a Roma come a Palermo e come a Milano
I socialisti al governo
Sono impegnati innanzitutto a garantire la funzionalità dei nostri ordinamenti politici ed amministrativi per corrispondere alle esigenze dei cittadini in poche parole
La politica delle cose è nell'arte di governare e questo quanto uccisi ricordava il compagno Nenni diceva esso non di formule gli schieramenti ma i programmi e i contenuti gli obiettivi vengono prima delle alleanze
Ecco quindi Company il nocciolo del nostro discorso noi con questo congresso vogliamo aprire un confronto sui temi della governabilità
Per i quali la Sinistra l'intera non può rimanere estranea
Lo sviluppo nella sinistra di una nuova cultura di governo può consentire di verificare le disponibilità convergenze per una politica di progresso e di alternanza
E da questa impostazione
E in questo ambito allora che può trarre maggiore forza una candidatura socialista alla guida del Paese
I governi
Importanti ragioni di grandi città sono il risultato di queste convergenze programmatiche e non di pregiudiziali accordi di schieramento idee di pregiudiziale de richiesti aprioristiche
L'esclusione di ultimatum rendono difficile impossibile il discorso nell'ambito
Della sinistra discorso urgente per evitare un ulteriore logoramento dei rapporti tra socialisti e comunisti
Una crisi politica e parlamentare in questa situazione
Senza prospettive
Senza precise proposte alternative percorribili creerebbe una crisi di così vaste proporzioni da rappresentare una vera e propria avventura
è necessario allora uscire dagli schematismi riprendere il discorso interrotto profonda convinzione che come ha detto Napolitano non si parte da zero
In centinaia di comuni di grandi città ad importanti regioni comunisti socialisti socialdemocratici
Repubblicani spiegano accanto con pari dignità
Il sì riconquistata la propria identità di Piero nato ad ogni frustrazione rifiutata l'egemonia e la subalternità nei confronti della Democrazia cristiana e del Partito comunista e pronto a tutti i confronti a discutere i problemi e soluzioni
Chiaramonti afferma che il PC condivide una parte delle proposte sulla situazione economica contenuta nelle tesi riformiste
E allora ci si vi senza pregiudiziali a discutere nel merito a confrontarci sulle convergenze sulle diversità
Abbiamo ripreso dopo sei anni di assenza dal governo una collaborazione paritaria con Ave Democrazia Cristiana con socialdemocratici e repubblicani
Con essi ci misuriamo ogni giorno con animo competitivo sia nelle situazioni che ci vedono collocati imposizione contrapposta sia al governo del paese
Con il Partito comunista ci sembra possibile allo stato degli atti una soluzione come quella che lo stesso Berlinguer propose in Parlamento durante la crisi borsistica
E che poi abbandonò e che pare voglia riprendere colonna l'intervento dell'altro ieri
I due partiti della sinistra allorché collocati imposizione parlamentare differenti uno al governo è un altro la posizione possono mantenere un rapporto unitario e solidale e compagni
Misurandoci quindi sulle cose tra socialisti e comunisti senza escludere nessuno dal dialogo potremo in tracciare un discorso non sulla diversa soluzione governativa ma sulla vera esigenza di una nuova governabilità del Paese
Il sì in questo quarantaduesimo congresso ha posto le forze politiche albanesi le sue proposte per un processo riformatore
E di governabilità su questo terreno noi vogliamo comporta confrontarci
Compagne e compagni il venticinque aprile
Di trentasei anni fa nella piazza del Duomo di Milano un socialista uno dei capi resistenza annunciava la definitiva sconfitta del fascismo e la liberazione d'Italia Sandro Pertini oggi presidente di tutti gli italiani con il suo rigore morale con il suo esempio e per noi incoraggiamento a ritrovare la stessa tensione ideale che ci arrivano in quegli anni nel quale ci siamo battuti per trasformare questa società
Con questi ideali e con le proposte di governabilità e di riforma emersa in questo congresso io penso compagni di potere formulare l'augurio più vivo e fraterno ai compagni siciliani di un grande successo socialista alle elezioni regionali dal ventuno di giugno l'augurio equestre al successo forse a significare l'avviso di una alternanza alla guida del governo regionale siciliano
Perso il più scrupolosamente possibilità rispetto dei tempi perché gli iscritti a parlare per la serata sono ancora molti grazie
Compagne e compagni
O lunghe
E se devi radici nella provincia
Per non sentire specie in queste occasioni il respiro largo del mio Paese
Qui rappresentato dai delegati del socialismo italiano
Cioè da quella naturale cultura dell'umanesimo che lo scrisse Carlo Rosselli
Mette insieme spontaneamente ciò che dotto e popolare
Che nasce nelle città e nei villaggi
Chiede la ragione dello spirito che appartiene al dubbio e alla fede è sempre comunque alla libertà
Cioè un generico accomodante spesso malizioso adagio secondo cui si è naturaliter socialisti
Così come su un altro versante si può dire che l'uomo e natura ad uso bisogna scusa abbi pazienza
Io credo che sia opportuno invitare compagni congressisti gli allegati a seguire i lavori con maggiore attenzione nel loro interesse soprattutto per rispetto di chi paga
Ma al di là delle proclamazioni di comodo non per nulla in ogni contrada d'Italia prima che altro
Socialismo vuol dire amore o rancore di popolo per tutto ciò che difende oppure offende la gente parrebbe cosa da poco ma guardate come il poco o il semplice se vale ha più spazio e più anima nell'universo del molto che spesso lo intriga o lo inganna
Eppure nel mio vecchio mestiere per il mio nuovo ufficio operato e operò proprio nel mondo della massificazione
Consentitemi allora poiché il fenomeno ti coinvolge tutti
Di spendere alcune parole che non sono estranee né culturalmente né politicamente a questo congresso perché appartengono alla nostra storia non meno di quanto appartengano al nostro costume
Vorrei dire non tanto e non solo sulla RAI come istituzione
Eppure è al centro del mio impegno civile e politico
Quanto su ciò che essa rappresenta come mezzo di crescita sebbene inteso o di stagnazione e persino di fuga se male inteso e peggio usato
Ecco una riflessione da compagno tra compagni su uno strumento che chiama a responsabilità singole e specifiche
Ma con il quale si possono irrobustire o indebolire le istituzioni e le stesse regole della libertà
Il più forte dei mezzi di comunicazione infatti si ritiene più importante del proprio uso si garantisce così una certa dose di innocenza e di impunità
Verrà un giorno si sente dire in cui la maggior parte degli uomini consumerà davanti alla televisione tre quarti del suo tempo libero cioè quattro giorni per settimane
L'altro quarto lo impiegherà in varie faccende sempre regolate dalla tv i cui programmi dirigerà hanno ogni nostro gesto
Forse continueremo a misura del tempo ma non saremo più noia disporne
Se così sciaguratamente forse io che cosa ho rientrerebbe il mondo
Dovremo adattarci a subire le cosiddette linee di tendenza o non dovrà accadere il contrario
Bisogna scegliere e subito
Ma uno dei più grandi disastri del nostro tempo era presentato non tanto da questo o da quel pericolo quanto dalla mancanza di percezione del pericolo
è una vecchia storia
Mentre la folla dei sanculotti curva va davanti alla Reggia di Versailles le dame di corte si godevano lo spettacolo scambiando la rivoluzione per una festa folkloristica
In tempi assai meno lontani noi stessi abbiamo fatto un'esperienza del genere
Mentre i giovani lanciavano le loro prime bottiglie molotov che non di rado venivano da immobili Bardelle case dei garantiti
E persino in qualche caso ancora più inquietante doloroso dei garanti
Molte da me anche della comunicazione di massa
Confuso e Rockwell avvisaglia di una tragedia con un'esplosione di vitalità politica esistenziale ideologica che avrebbe portato al potere non solo l'immaginazione di cui in verità c'era e c'è ancora gran bisogno ma un sistema fondato sullo slogan siate ragionevoli chiedete l'impossibile
Di cui l'emancipazione operaia fatto giustizia con almeno un secolo di lotte tutte combattute contro la diffidenza di una storia che continuava a chiedere le più drammatiche certificazioni della ragionevolezza degli oppressi
Ci assicurano che questa incapacità di vedere e di capire la realtà sarà vinta domani dallo spettacolo continuo contemporaneo e planetario che di ogni cosa darà la televisione
Allora il problema che si pone in modo sempre più stringente
E se siamo davvero disposti a vivere in un villaggio globale protagonisti e spettatori nello stesso istante della rappresentazione
Accettando di essere come siamo malgrado il quadro spietato delle nostre responsabilità singole e collettivi con la tv ha scritto Agrate d'amore è nato uno straordinario coinvolgimento di obbedienza
Occorre trasformarle presto in giudizio e quanto prima in scelte se non vorremo che l'umanità continui a credere che quanto accade è per sua stessa natura l'unica possibile verità il totem dunque insinua ogni giorno le sue credibili Bugie ma ci si può difendere sapendo anzitutto che può mentire
Il dubbio insomma deve avere la precedenza e il dubbio paradossalmente è l'unico dogma della nostra cultura
Ci accorgiamo allora che lo spettacolo su cui dover dubbi dubitare non può essere consolatorio ma semplicemente vero
Costi quel che costi anche l'orrore che ci segnala chi scopre che il trenta per cento delle immagini televisive sono grida di dolore ed è fermo solo al dolore visibile la guerra la fame la disoccupazione la marginalità la schiavitù tralasciando quella varia e minuta appena dividere e senza prendere forme clamorose tuttavia in mezzo a noi
Compagne e compagni
Sono convinto di far parte di un sistema che può unire o dividere come nessun altro strumento mai sperimentato nella storia dell'uomo
L'esigenza di governare questo sistema richiede scelte e decisioni che non chiamerò pragmatiche che è parola difficile ma cultura del reale
Cioè ricerca di quella qualità delle cose che fatti salvi i principi su uno sezione politica Di Pietro Nenni talvolta stolta mente confusa per il dirigismo e minimizzazione
Cultura del reale e quindi del possibile cioè il governo delle cose vere e quelle che si toccano e che si vivono come le ha chiamate Craxi nella sua relazione per rassicurarci intanto sul presente
Dal momento che così spesso si sono mostrate ingannevoli e colme di alibi de palingenesi affidate al domani
Consapevoli che per tanti versi stiamo già vivendo quello che continuiamo a chiamare il futuro
Per questo
E proprio perché la nostra scelta non si presti a litigo può dell'intelligenza pratica e conformisti tra del giorno per giorno diciamo di non voler vivere in un mondo dove sembrano le sedi più nulla che convenga dire e fare o dove ciò che conviene se mai dire di sì d'accettare dove non si discute non ci si schiera perché nessuno più ed esposto a compromettersi dove cresce un popolo di cosiddetta brava gente che non vuole più rischiare di farsi come si dice un nemico
Mentre tutta la cultura della sinistra è denuncia della fraternità rinnegata e storia della solidarietà da conquistare
A chi ci rimproveri supposte cadute di realtà storiche o presunti abbandoni Nidia maestre possiamo rispondere che oggi in un mondo che sta cambiando anche a causa dei mezzi di informazione vanno ridefinite prerogative di Chieti e di istituzioni di gruppi sociali e di gruppi politici
Ma dobbiamo anche affermare che la questione delle nuove prerogative non può essere posta comune aggiornamento delle egemonie
Dobbiamo finalmente chiederci se prepararci al futuro essere cioè in grado di governare già oggi
Sia partita da giocare nel campo delle certezze non confermate dalla storia o in quello del rischio al quale chi chiama l'esigenza di cambiare e dobbiamo anche chiederci senza complessi perché oltretutto è materia nostra di questi stessi giorni se quella che Giorgio Amendola definì la faticosa cultura del rischio stia davvero affermandosi e dove
Nel nostro partito certamente sì
Ecco dove si colloca responsabilmente il nostro margine di eresia
Nel sapere che eresia e accettare che tutto possa essere o diventare diverso che la mistica della militanza deve essere superata dall'etica della persuasione
Che l'ideale esempio dei modelli va messo in causa di continuo dalle motivazioni umane e politiche
E di ideologia deve liberarsi dal mito per confrontarsi con la vita
Una revisione e una consapevolezza del genere costeranno molto di più della fatica di un congresso e quindi prepariamoci anche ad essere molto fraintesi
So che in queste circostanze a ciascuno va chiesto di fare per intero il proprio dovere nella realtà in cui gli operai
Consentitemi perciò una sintetica riflessione su un segmento del problema governabilità e riforma istituzionale che riguarda anche la mia stessa esperienza
Nel rapporto tra cultura e politica si è combattuta da una parte la disperazione provocata da forme di contestazione fini a se stesse e dall'altra parte la sclerosi delle ideologie
Ciò ha consentito un ripensamento anche sul ruolo e sulle funzioni degli intellettuali che operano nelle istituzioni culturali dello spettacolo e delle comunicazioni di massa non è un caso che nell'esperienza socialista questa fase sui con Dunga a quella di rilancio della tematica del riformismo
Perché si pongono istanze di cambiamento ma c'è anche un forte recupero di tradizione culturale
Dall'ispirazione Val Seriana del socialismo liberale ai lunghi decenni di storia del socialismo italiano fondato sugli sviluppi del riformismo gradualismo
Penso all'esempio del settore radiotelevisivo dove abbiamo rifiutato tanto lo schematismo dal monopolio assoluto quanto lo schematismo della libertà di antenna intesa come un momento dell'economia sommersa
Un rifiuto giovedì due modalità entrambi ideologiche di affrontare i problemi per operare invece una scelta di rinnovamento strutturale
Penso che il compito di recuperare in una chiave moderna e appunto riformista dalla cultura nazionale che eviti tanto le insidie del nazionalpopolare quanto quelle dell'autarchia
Sia oggi una chiave del nostro stesso modo di porci rispetto alle responsabilità politico culturali che ci siamo assunti molti mutamenti sono intervenuti in questi anni nel nostro sistema radiotelevisivo
Dopo una così lunga divisione legislativa occorre dare al più presto razionalità autonomia e certezza giuridica a questo sistema e a tutti i suoi soggetti
Il servizio pubblico che interpreta e tutela gli interessi della collettività e le istituzioni democratiche deve avere un suo posto è un suo ruolo centrali
Per garantire proprio secondo questa responsabilità
Un prodotto informativo culturale e di intrattenimento
A un Paese nel quale il sessantacinque per cento della popolazione adulta dichiara di non avere mai letto un libro e solo il tredici per cento della popolazione complessiva legge abitualmente un giornale
L'ho ripetuto spesso
Ma desidero ribadirlo a voi
Credo che la legittimazione del servizio pubblico risieda non la forza di una legge ma nella sua capacità di essere il rapporto con le complesse e articolate dinamiche e non sempre istituzionali esperienze pluralistica del Paese e qui passateci un piccolo anche se amaro peccato d'orgoglio
Fa parte ormai del patrimonio comune la prova di impegno e di responsabilità democratici e il servizio pubblico ha doverosamente dato cinque mesi fa durante e dopo il terremoto
Siamo a Palermo
Capoluogo di una carovana alla quale il terremoto evoca un'esigenza almeno di pudore da parte della nostra democrazia
Ma proprio qui diventa dovere morale e non solo di istituto non disperdere il patrimonio accumulato negli ultimi giorni dal novembre scorso
Quando il mondo dei garantiti venne sconvolto dalla tv
Quando il tempo reale della rappresentazione detto cronica si rivelò infinitamente più veloce del tempo a cui da decenni si era abituato il potere
Quando il palazzo fu in subbuglio costretto a rincorrere sul fronte del disastro tutto ciò che nelle case era ormai chiaro è acquisito
Ma consapevolezza prese forma in ciascuno di noi contemporaneamente testimonia i giudizi di quanto succedeva lontano
E ciò che si faceva anche con lo slancio anche col sacrificio dei civili e dei militari
Era continuamente il ritardo rispetto a ciò che stavamo vedendo
Il potere in un attimo fu sotto un giudizio di secoli
Le immagini che avevo davanti e che atterrò Rivano me ne ricordavano altri di dodici anni prima
Quando nacque il telegiornale delle tredici e trenta nel Belice tre Mola terra
Gli italiani familiarizzare uno col nuovo notiziario grazie a quelle immagini meridiane che sembravano fatte apposta richiamare nuovo pubblico davanti ai televisori
Solo molto più tardi superstiti Gibellina ponte vago Santa Ninfa Salaparuta menti Salemi e Partanna
Rividero delle spettrali e rievocazioni televisive
Ciò che gli era successo il quindici gennaio del mille novecentosessantotto
Tornai dopo un anno con gli amici del Belice quelli che erano stati lì e che se ne erano andati con un cuore di fratello
Hai visto che la gente non era solo popolo mi disse Carlo levi mentre ce ne andavamo ma anche individui il terremoto li ha scossi dalla pazienza via spazientiti uno per uno riavranno le case Pedrali
Schio dava i suoi tristi uno alla volta col suo amore inutile lontano dal rimorso ed ai poteri di Roma la giù infatti per tanti versi c'è ancora Pilato
Ma qui proprio qui in questo mezzogiorno che lavora e che cresce per dimenticare storie e memorie
Va detto che chi crede che la politica si fa ancora partendo dal basso e il meglio non esprime un criterio elitario ma ancora e sempre la volontà popolare non rinnega facendo di ogni erba un fascio tutta la cosiddetta classe politica
E tuttavia questo credito fondamentale e non surrogabile dai giudizi morali dagli avvisi di reato dalle manette dalla polizia e dei carabinieri
Potrà essere a lungo rinnovato soltanto se vi corrisponderanno un dialogo e una vigilanza che esibiti Girola si accredita ed eliminando l'impunità del potere centrale
Non basta attivare un febbrile moralismo contare le mani pulite offrirsi al giudizio di qualche commissione per protrarre senza fine un rapporto fiduciario viziato sempre dalla stessa parte
Al corpo sociale d'altronde non interesserebbe un potere fondato su una maggioranza che garantisca soltanto stabilità e ordine se stabilità e l'Ordine si offrissero le doti che dalla conservazione del trasformismo e dalla pratica clientelare
La società chiede un'azione una solida situazione democratica e non generi si governi democratici cioè fusibili che saltano di congiuntura difficile
Difende un potere consapevole di aver ricevuto non soltanto un'investitura ideologica ma anche una delega a fare un potere capaci di resistere ai sospetti o alle prove del malgoverno alle vischiosità interne ed esterne che vivono frenano o distorcono la decisione politica
La società preme non perché il potere si ingegna durare ma perché immagine determini mezzi attraverso i quali motivarsi ha rilanciato
Per garantire tutto ciò occorrono la partecipazione a una sorveglianza continua cioè il contrario del rifiuto pur non corrisponde alcuna proposta e dell'indifferenza che consegna ad altri a chiunque la nostra volontà soltanto così si potrà chiedere di tener viva per l'incessante retrovia democratica che con la nascita di nuovi decentrati istituti è stata sì chiamata a promuovere più agili meccanismi di democrazia
Ma che nelle sole responsabilità locali non può vedere esauriti tutti i diritti e tutti i doveri della comunità
Ecco perché credo che la difesa del servizio pubblico radiotelevisivo al centro dalla comunità nazionale e inserito in quella internazionale sia in buona parte coincidente con la difesa degli interessi generali
L'ho già detto in un convegno a Venezia a maggior ragione lo ripeto qui compagni
La Costituzione è stata scritta per tutti e d'altronde c'è una centralità che implica è legittima e garantisce di per sé tutto lo spazio che le sta intorno
Su ciò penso che i partiti da istituzioni la RAI e l'emittenza privata debbono provare un ragionato punto d'incontro prima poi un razionale sistema di equilibri quindi un responsabile democratico strumento di controllo
Sono idee che hanno fatto strada dal tempo non proprio remoto in cui Claudio Martelli di legava la prospettiva di sviluppo del servizio pubblico e tuttavia veniva accusato di furore privatistico
Un'intuizione socialista dunque e sta diventando realtà del Paese anche se molti ancora oggi preferiscono considerarla appoggi
Va precostituito un sistema di corrette alleanze nazionali per l'evidente esigenza di non disperdere in un sistema concorrenziale caotico ed esasperato
Quelle risorse che in un'equilibrata forma di competizione possono essere meglio penalizzante di fronte ai rischi dalla subalternità economica tecnologica e culturale rispetto ai modelli internazionalisti sui più vieti e corrivi
Siamo ancora in una fase preliminare dall'affetto di questo sistema misto italiano
E tuttavia esso comincia a prendere forma e non di simili da quelle che il sia aveva intuito i passi che stiamo compiendo potrebbero diventare un'esperienza pilota nel quadro continentale
Stiamo già vivendo un'esperienza che apre problemi e soluzioni non ancora esplicitamente allo scoperto in altri Paesi ma che non tarderanno a presentarsi divenendo a quel punto un grande problema politico europeo
Compagni e compagne
In questo congresso nel quale il nostro partito sta arricchendo la sua capacità di essere forza politica rinnovata e centrale
Stiamo tutti contribuendo a definire una grande opportunità del nostro tempo in un Paese troppo lungo offeso dalle storie o se volete dalle cronache del potere è oggi dall'ingiuria insopportabile della violenza terroristica
E qui occorre non unanimismo e sarebbe la fine della nostra identità più gelosa ma unita
Ricordo uno dei puntini di Di Pietro Nenni quando ripeteva che un partito deve avere più di una voce ma ci sono momenti in cui deve saper cantare lo stesso vino
A questa metafora credo che gli operatori dei mass media debbono prestare qualche attenzione
Non certo per istituire proprio io delle pedagogia qui dirò una cosa che non mi raccomando e RAI gelidi cultori del più estenuato quasi maniacale garantismo
Preferisco la parola garanzia meno ideologica e più concreta meno enfatica ma più rassicurante per tutti
Così come per dire libertà non ho bisogno di aggettivi
E per richiamare la giustizia sociale mi basta dire socialismo per dire Democrazia e partecipazione
Governo e governabilità vi è sufficiente citare queste parole
Vi prego di ascoltarmi
Credetemi
La cosa pubblica e noi stessi
Ciò che ci lega adesso e non è un luogo comune per questo dobbiamo prepararci
Può anche bastare che con calma cominciamo a guardare in noi e ad esprimere desideri come vorremmo vivere domani non non dice di essere scoraggiati e di non volerne più sapere pensate che tutto è successo perché non ne avevate più voluto sapere
Non sono parole di un filosofo sono parole scritte in cella da un ragazzo di diciannove anni Giacomo Lini poco prima di essere fucilato nei giorni dalla Resistenza
A quel ragazzo per ciò che ancora così vero e necessario di quanto scrisse
Dedichiamo oggi venticinque aprile un garofano rosso di questo socialismo Canon accento fisse ma un atto
Di un uomo ridicolo ma tutto intero ai come sempre dedicata al rinnovamento del nostro Paese
Ma farò
E poi ventuno poi ricco quando pubblica come mi dicono
Care compagne e cari compagni
Spero che mi consentirete
Di iniziare il mio intervento
Con un elogio
Del riformismo
E vorrei dire ai compagni riformisti
Che il riformismo la tradizione riformista sono innanzitutto un grande invito alla modestia
Modeste rispetto agli obiettivi realismo gradualità
Rifiuto le parole può anche delle scorciatoie certamente
Ma anche modestia rispetto agli uomini e rispetto alla storia
Rispetto agli uomini
Nella consapevolezza che il socialismo Marcia Sempre
Con il passo
E con il ritmo dei lavoratori
Ed è la gente
Che esso quindi
Non deve consentire ad altri ma neanche a se stesso
Di identificare le ragioni e la gente con le regioni del partito
Con grande capacità quindi di ascolto
E di servizio
E cosa vuole soprattutto compagni che metterà in misura dei nostri successi
Non può essere soltanto
La crescita del partito
Mai successo complessivo della sinistra
E cioè la crescita le speranze
Delle attese dell'uguaglianza ed è il potere
Dei lavoratori
E io credo compagni che la grande tradizione socialista
Consiste proprio in questo
In questo rifiuto
Della pura ragione di partito
In questo vicolo Surasi spesso angoscioso con l'esterno
è stata questa compagnia fonte di tante nostre difficoltà delle stesse scissioni ma anche la Regione
La nostra permanente grandezza
Ma adesso è anche compagni affronta la storia
Compagni
E in particolare i compagni ministri
Siamo nel mille novecentottantuno
Non nell'anno quinto dalla nascita del Midas
E nemmeno all'anno terzo dell'era craxiana
Abbiamo cioè
Dietro di noi decenni di lotte Di esperienze disco fitte ma anche di vittorie
E se vogliamo essere riformisti per davvero
E cioè modesti
Rispetto al nostro passato a chi ha operato prima di noi
Dobbiamo riconoscere che queste esperienze ci hanno dato con difficoltà con fatica ma ci hanno dato
Tre fondamentali insegnamenti
O se volete tre punti di riferimento validi anche per nostra attuale iniziativa politica
Questi i pugili Veneto sono oggi al centro noto dibattito congressuale e sono anche paradossalmente materia del contendere rispetto ai compagni riformisti di oggi
Il primo grande insegnamento compagni primo grande punto di riferimento investe
La politica internazionale
E i legali
Tra quadri internazionale e quadro politico
Interno
Ricordo compagni per merito storico del compagno nei in tutta la sua iniziativa politica
Fu quello di avere tenuto fermo quel suo principio
Il PSI doveva battersi contro logica dei blocchi e quindi per la distensione in positivo
Non solo per difendere la pace bene supremo
Ma anche perché la logica dei blocchi americana o sovietica fosse
Impediva
Sia pure la condizione di partenza fatto diverse
La crescita dei popoli dell'Ovest dell'Est nel segno e libertà e della democrazia socialista
Ora compagna è proprio a questo rilancio
Della polizia dei blocchi che noi oggi assistiamo e parliamo del rock occidentale che è la nostra casa comune il terreno
Le grandi adesioni democratiche da nostri tre via politica
C'è un tentativo evidente i che si lamenta del tutto assente
Dalla relazione se tale partito
Di mettere al passo l'Europa
Dei contestare le sue scelte
La sua autonomia internazionale le sue politiche in Europa
Nel Medio Oriente nel Terzo Mondo
E questo attacco compagni investe in primo luogo la sinistra non dimentichiamocelo
Investe le grandi socialdemocrazie quella tedesca in particolare accusati di essere deboli
Troppo distensive poco attente alle ragioni della sicurezza del riarmo e così via
Ora cosa ha da dire il PSI a questo riguardo
Possiamo noi Caro compagno Balsamo
Accettare e rilanciare in Parlamento
E il collega di partito esperto
Esclusive internazionali
Alla presenza del Partito comunista in maggioranza in governi facendo nostra non richiesti
La linea storica della conservazione italiana
Possiamo lasciare praticamente sola
La Spd il a difendere e a distensione
Possiamo lì estraniarsi dalle star rilancia
Di un internazionalismo di un'iniziativa europea di massa socialista compagno socialista
So che c'è il disarmo degli euromissili del rapporto nel Terzo Mondo
Dall'Afghanistan America Latina
Possiamo come noi anche noi spesso possiamo passivamente facciamo guardare alla Polonia
Aspettando quasi arriva beccare ormai
E guardando a quelli
E non al movimento operaio polacco ai nostri fratelli
Che magari hanno più fiducia Dinoi sul loro futuro
E che ci chiedono solidarietà ma che ci chiedono anche
Di essere garantiti contro l'invasione attraverso un rilancio della distensione della pace
Possiamo parlare Salvador applaudire compagna un lungo mai nominare Duarte e chi sta dietro a Duarte
Possiamo dimenticarci
Che è uno degli ambasciatori che avalla
Moralmente un governo sanguinario è ambasciatore italiano
Grandi possibilità compagni grandi possibilità ma anche grandi responsabilità
Sono oggi di fronte
Al momento Sharif internazionale
Per quanto ci riguarda però compagni come Socialisti italiani
Abbiamo un grande vuoto d'iniziativa da riempire di solidarietà da svolgerlo nel concreto
Né questo vuoto è stato riempito compagni duole dirlo
Dalla relazione del compagno Craxi
Che pur nei suoi grandi pregi
Pareva più quella di un Presidente del Consiglio
Di un governo di coalizione
Il segretario di un partito socialista
Ecco Compagna secondo punto
Al ruolo di governo del nostro partito
Di esso ha già trattato il papà di Martino
E ciò gli consentirà di essere molto breve
Cari compagni la governabilità
Come l'ombrello è stata riscoperta nel mille novecentosettantanove
Ma non è stata certo inventata allora
è di questo ventennio il problema del ruolo ed è responsabilità del PSI come forza di governo
Ma è altrettanto antica compagni la consapevolezza
Dei limiti allo stato invalicabile di qualsiasi collaborazione di Governo con la democrazia cristiana limiti che non riguardano ad avere compagni soltanto la persona le riforme delle grandi e delle piccole riforme
Riguardano più semplicemente la corretta gestione dell'apparato pubblico ed apparato statale
C'è certo compagni in tutto questo una contraddizione
Non risolte tra vuote governo necessario e limiti di questa collaborazione
E compagni la soluzione che si è trovata in tutti questi anni qual è stata
Se non quella di rendere qualche modo evidenti
I termini questa contraddizione
Di considerare cioè la governabilità un mezzo e non un fine
E c'è ancora di intendere Sempre la collaborazione di Governo con la democrazia cristiana con una tappa
Verso equilibri politici diversi e più avanzati garantendo nel contempo Sempre all'interno della collaborazione di governo l'immagine del PSI quel partito
Delle riforme ed è la corretta gestione
Della cosa pubblica
Ora cari compagni non mi sembra che di questa tradizione Zapata tesoro nell'esperienza di oggi
Laddove rarità da mezzo è divenuta fine
La prassi di governo e partito il parroco ai singoli ministri compagni ma dell'immagine complessiva non si distacca con nettezza
Da quella del nostro partner democratico cristiano
Ma ciò che più conta come io sono la prassi contenuti di questo governo a marcare negativamente lo stesso confronto in atto con i sindacati e all'interno della sinistra
A chi tocca di parlare per primo in questo dialogo che si apre
Su questo punto molti hanno parlato in questo congresso e per molto tempo
Io aggiungerei molto sommessamente che è più importante sapere non ti deve parlare per prima cosa dobbiamo dire
Cioè compagni prema reale non è tanto la presenza di queste o di quella forza politica all'interno del patto sociale ma natura i contenuti
Di questo patto sociale
In chiaro compagni è legittimato questo governo o qualcos'altro Governo
Anzi edera i lavoratori un atto di responsabilità degli nei confronti dell'inflazione senza garanzie precise di governo dei prezzi delle tariffe dei profitti ed è la stessa spesa pubblica
Ora a me non sembra compagni guardando l'esperienza di questo governo ad abolire deflazione alla politica monetarista alla stessa impostazione Coppa Italia spesa pubblica non solo di lotta
Allo spreco e al sistema di potere democristiano ma vanno prese va a colpire comuni e regioni
Che affronto chiedono il ticket da lavoratori ma non si propongo di ridurre spese militari aumenta del trenta per cento nel corso di quest'esercizio
A me non sembra che su queste basi
Sia proponibile
Un patto sociale che non sia sconfitto inganno per i lavoratori ma reale crescita collettiva
Ultima questione compagni ultimo punto riferimento
I rapporti con le altre forze politiche
L'esperienza di questi anni qual è stata compagni quella di un partito socialista che si è sempre ritenuto
Doveroso per sei e per i lavoratori
Di volare più alto di avere più alte ambizioni rispetta la sua forza era suo spazio politico reale
E che compagnia ha superato questa contraddizione che c'è stata e c'è tra forze limitate ambizioni alte
Ritenendo compagni che fossi in definitiva decisivo
Non solo la sua crescita elettorale che pur importante ma l'impatto che nessuna proposte politiche le sue analisi le sue iniziative avrebbe avuto nei confronti Partito Comunista
Nei confronti dello schieramento laico intermedio e dei confronti la stessa democrazia cristiana
Si trattava compagnie si tratta in buona sostanza
Di misurare i nostri influsso sugli altri non tanto sono Sauro Kanza
Ma sono USA capacità di persuasione
Cioè nostra costante capacità di portare gli altri a misurarsi sui problemi che annulli che noi e le cose con Ivano Urano e compagni questo credo di fondo mi appare completamente rovesciato annullato
Nelle tesi e nella prassi politica che la maggioranza riformista nel senso che non un giudizio sulle altre forze politiche sembra dipendere dallo spazio che esse ci concedono piuttosto che dare ragioni
PS ci riconoscono
Per quanto riguarda il PC compagni condivido interamente
Le considerazioni dei compagni lombardi il fastidio e il disinteresse Ugo abbiamo accolto la sua voce la recente Polonia aperture riconoscibilità del dibattito interno svolta di Salerno suoni compagni un'offesa non verso i pc ma sono gli stessi
è la nostra una nostra compagni Cuesta fondamentale scommessa politica
Creare cioè le condizioni con la forza delle cose nostro iniziativa per acquisire il PC alla linea di alternativa di sinistra
A questo fastidio ci accompagnano oggi compagni due incomprensibili silenzi e un encomio che a me pare francamente eccessivo
Silenzio solo a sinistra
E in un certo senso anche sul partito radicale e cioè su quei temi libertari auto gestionali su quell'esigenza di pluralismo a sinistra di qui pie si è stato negli anni settanta ad un tempo canale è garante
Silenzio d'altra parte la Democrazia cristiana
A cui evidentemente non abbiamo grandi cose ho da contestare o da chiedere se non quella di farsi da parte rispetta nostra concorrenza il che è troppo o forse troppo poco
Lettonia invece è ha invece investito il Partito socialista democratico
Abbiamo visto anche qui molta commozione molti abbracci ma è lecito chiedersi se la nostra affettuosa frequentazione abbia contribuito a modificare sul piano delle cose il comportamento di un partito che rimane anche oggi
Quella proposta di legge eccezionale su ordine pubblico delle pensioni privilegiate della sordità sul tema diritti civili ed Atlantis più incondizionato ed è lecito credo di dubitarne
Compagno concluso
Aggiungo solo due brevissime considerazioni
Io credo che da dopo quanto detto emerga il senso pieno del nostro dissenso è la nostra posizione
Che non è compagni nostalgica frontista o minoritaria ma al contrario fondata sui valori e sui principi faticosamente lavorati dal movimento socialista in Italia nel corso i lunghissimi anni
Ed è questo il senso assai semplice anche
La nostra proposta unitaria ai compagni della sinistra Lombardia
Riteniamo cioè molto semplicemente che questo partito il nostro partito
Abbia bisogno di una sinistra forte e rinnovato
Suscettibile di ricostruire nei suoi metodi
Nella sua azione politica una dialettica reale rispetto all'attuale maggioranza
Una sinistra che sia espressione
Anche all'interno del partito
Degli obiettivi alternativa che esso ha posto nella società italiana
Questi e ruolo che noi stessi intendiamo svolgere ma non da soli questa responsabilità che voi
Compagni a sinistra un Barbiana dove da voi stessi e non a noi di svolgere correntemente
Un'ultima osservazione vorrei farla compagno Craxi
E credo che i posso recepirla
Al termine del suo intervento
Dai toni direi quasi sacerdotali il compagno Martelli
Lo hanno minato partigiano orario
O se preferite primo partigiano del PSI
Personalmente questi accenti alla probabilmente un c'è un tal senso di fastidio
E non solo per ragioni di stile
Ho avvertito come da molti compagni e penso anche che il compagno Craxi il pericolo di un coscienza attraverso cui
Una collettività di uomini liberi
Il nostro partito
Affida sempre più ha una sua personale le sue ragioni e le sue speranze
Proprio nella misura in cui questa collettività diviene essa stessa
Consumatrice e non partecipe da lotta politica
Guai diceva Brecht
Se è lecito ancora citarlo lascia lascia anche il compagno Craxi ha sull'introduzione
Ai Paesi che hanno bisogno di eroi e questo vale anche per i socialisti
La parola ora al compagno Formica
Portare
Fontana
Contiene conta
Compagne e compagni
Delega
Quando il compagno Craxi
In apertura della sua relazione
Ha voluto ricordare
Una pagina importante
Della storia socialista
E delle lotte socialiste in questa terra in Sicilia
Non faceva un semplice riferimento a una pagina importante della nostra storia
Ma poneva ricordare
Che fu in quel mille ottocento novantaquattro
Che furono poste le basi
Del azione dell'azione socialista riformista nel nostro Paese
Fu allora che nel campo socialista si apre un dibattito e venne posta per la prima volta una grande questione che ho
La lotta socialista e lo sviluppo democratico
Nel campo socialista si apre un dibattito
Se questo moto di popolo
Se quest'anno questa avanzata contadina quest'arrivo e era una rivolta da utilizzare a fini sociali
Per lo sviluppo democratico del nostro Paese per una conquista democratica per quella che poteva essere la lotta per la repubblica borghese
Oppure era semplicemente una rivolta
Anna
Alcuni socialisti sbagliarono nella diagnosi allora
Badaloni riteneva
Il nome di una certa corrente di pensiero socialista
Che questa lotta dei fasci siciliani
Non poteva esprimere alcun maturità una lotta socialista
E fu Antonio Labriola come ha ricordato il compagno Craxi
Durante
E ancora di più la Kuliscioff
Che posero la grande questione
Se i socialisti
Potevano e dovevano essere interessanti
Ha una grande rivolta contadina nel Mezzogiorno d'Italia
E foulard Burdisso
Che nel gennaio del mille ottocentonovantaquattro invio una importante lettera
Al suo maestro Federico Engels
Egli pose la questione
Come dovevano comportarsi Socialisti italiani
Di fronte a questo evento nuovo rivoluzionario
Ma chi era fuori degli schemi della visione allora teorica del socialismo
E può Engels che rispose e accurati e Anna Kuliscioff
E poi c'è una questione seria importante
Allora anche a nome di Marx e disse citando Marx
Che
Se nel Mezzogiorno d'Italia per spiegare ai meridionali che noi eravamo afflitti della mancanza dello sviluppo capitalistico
E allora
Nel ricordare che era importante che i socialisti italiani agevolassero questo boh
Anche se i sin quando entrava in uno sviluppo della lotta democratica
E chi
Non doveva portare via Degli Esposti
Distacco sociali
Ma anche doveva far sì che i socialisti capissero in Italia
Che debbono incontrarsi con forze democratiche per lo sviluppo della democrazia dello sviluppo della repubblica borghese diceva allora Federico è e spunta quella discussione teorica che nasce la posizione dei riformisti italiani proprio da un grande evento rivoluzionario come quella della rivolta dei fasci siciliani e da una grande discussione interna nel movimento socialista internazionale
Sulla base teorica dell'ala riformista e non allontanò mai dalla sua azione politica questa direttiva Piera incontrarsi con forze democratiche diverso collaborare avanzamento democratico distinguersi diceva Engels e su eccessivamente in altro momento assumere una posizione di nuova opposizioni
Quindi un processo dialettico
Collaborazione
Distinzione
E nuova opposizione
Cuesta frullati zione che i socialisti riformisti introdussero nella lotta politica italiana
Grande intreccio con le lotte democratiche di sviluppo democratico della Società italiana puntando alla modifica generale negli equilibri per una soluzione socialista dei problemi ma attraverso la dura lunga lotta difficile democratica e la Kuliscioff diceva allontaniamo Bellori l'idea che i movimenti di sacchi aerei che movimenti di rivolta anarchica sentimentale possono essere la scorciatoia per il cambiamento democratico degli equilibri nel nostro Paese che la Repubblica borghese è il nostro obiettivo e citando sempre ma Federico Engels diceva che nella Repubblica borghese questa la forma entro la quale è più facile risolvere il problema del conflitto storico tra borghesia e proletaria
Ma in quegli anni
Del mille ottocentonovantaquattro quando si spegnerà l'offensiva Crespina contro il movimento della della rivolta dei fasci siciliani cominciano le leggi anti anarchiche lo scioglimento delle organizzazioni socialiste
E allora il tre gennaio del mille ottocentonovantaquattro
Che nasce a Milano
La unione dei cattolici di Toniolo che lancia il programma dei cattolici di fronte al socialista
E nasce allora proprio da quegli eventi
L'esigenza dei cattolici di essere presenti nel dibattito sono chiare
Di contrastare i socialisti nel dibattito sociale e fu allora che Civiltà Cattolica spiegò che era finalmente è nata la terrazza con potenti il terzo protagonista della storia d'Italia i cattolici i liberali i socialisti
Successivamente fu Giolitti a spiegare che bisognava fare i conti nel nostro Paese con l'ala clericale la la costituzionale Lalla sociali
Ma allora
Il movimento riformatore cattolico
In contrapposizione ai socialisti
Si fa portatore di valori corporativi nello sviluppo della società italiana
Una visione ebrei capitalistica
Conto con la rivoluzione borghese che aveva introdotto elementi di razionalità e di razionalismo
E la lotta i socialisti come continuatori dello sviluppo della rivoluzione borghese della società italiana
Sono anni difficili
Sono gli anni della costruzione del movimento organizzato delle grandi mass
I socialisti collaboravano attraverso la grande ispirazione riformista
Gli organizzatori delle il sindacato le cooperative essere presenti nei municipi creare il contropotere i democratici alla società borghese
Nasce cultura e il comportamento riformista nella storia d'Italia
Ecco le radici profonde e quali non è solo legato al movimento socialista ma tutto il movimento di classe della società italiana
Perché la vera grande peculiarità comunitaria che hanno i socialisti di fronte a tutto il movimento della classe operaia Italia
Vennero gli anni difficili
Gli anni del fascismo
E poi la Repubblica
E nella Repubblica democratica
Noi fumo presenti con una grande azione
Ha soprattutto riuscimmo attraverso la battaglia per la Costituente
Hanno far scalare i valori
Della repubblica della Resistenza della lotta antifascista nella Costituzione Italiana
Ma la Costituzione purtroppo
Zuppa Arata
Mentre si esauriva un ciclo
Della evoluzione democratica conseguente conseguenza della grande battaglia antifascista repubblicana
La rottura
Del mille novecentoquarantasei l'uscita dei socialisti e dei comunisti dal governo si riproduce nell'interno della carta costituzionale
Sono salvi i valori e i principi si indeboliscono gli istituti di attuazione
Si creano bilanciamenti è garantito
E tutta l'azione successiva dopo il varo della carta costituzionale tutta l'azione successiva nella prima e nella seconda legislatura
Di impedire L'attuazione della Costituzione
Voluto Huss effetti dirompenti nella stessa attuazione della Costituzione perché la sua mancata applicazione
La modifica delle condizioni generali economiche sociali di fatto ha introdotto un mutamento della Carta costituzionale Italia
Quando il compagno Craxi
Pose il problema per la grande riforma
Allora codini di ogni genere conservatori il mobilissimo
Hanno detto che la Costituzione non va toccata e non va modificata
Basta tua ma dimenticò Nolan grande lotta che la sinistra italiana nelle prime due legislature porto avanti nel Paese
Fernando che la introduzione di una serie di ritardi aveva modificato profondamente la carta costituzionale della modificava nella realtà vivente del Paese
E che questo creava delle condizioni nuove e diverse per la lotta democratica
Quando degli anni sessanta
Attraverso l'iniziativa politica dei socialisti
Si cercò di rompere gli equilibri esistente
E di introdurre Attraverso la politica delle riforme della programmazione una nuova spinta riformista dica nella società italiana
Dove ci trovammo
Indeboliti
Un solo dalla grande offensiva degli interessi conservatori del nostro Paese
Ma da una debolezza della sinistra nel suo complesso
E anche da una debolezza del movimento sindacale
Non è possibile un grande avanzamento democratico un cambiamento della società la introduzione di elementi riformisti vicine alla società senza caricare il blocco sociale interessato al cambiamento
La Democrazia Cristiana
Nel suo lungo governo
Realizzò compromesso
E tutti i compromessi sempre al più basso livello compromessi
Con le forze politiche di opposizione
Ma soprattutto un compromesso nell'interno dello Stato italiano
Ecco i grandi interessi economici e sociali del nostro Paese
Una tutela di interessi corporativi
E fu possibile tutelare portare avanti nella società italiana
Sin quando vi erano margini
Margini nell'ambito del bilancio dello Stato
Margini nell'ambito dell'accumulazione capitalistica della società italiana
Ma mano che questi margini se andavo non riduce in
La incapacità di tutta la sinistra di portare avanti una politica riformista dica capace di aggregare interessi sociali omogenei nella società
Portò allo sviluppo distanze corporative e al fondo furono poste le premesse di una disgregazione sociale profonda che oggi è in atto
Quando osserviamo la situazione politica italiana
Degli ultimi dieci o quindici anni
Ci pare di rivivere
Quella grande stagione di difficoltà e di decadenza
E fu la stagione della fine della repubblica di Weimar in Germania
Anche allora
La disgregazione sociale la disgregazione politica l'aggressione ai partiti alle organizzazioni sindacali
Sottile che veniva da destra e che veniva mobilitando delle anche delle posizioni della sinistra
Un tanto all'ora
E certo oggi la situazione italiana
A una diversa compattezza
A un diverso grado di maturità del movimento della sinistra
Non si possono ripetere gli errori che a Berlino nel mille novecentotrentadue nel novembre pensiero i comunisti e nazisti insieme
Chopin andò nei trasporti pubblici
Per contro i bonzi sindacali della socialdemocrazia
Due mesi dopo e Hitler andava al potere
Ma la disgregazione che avvenne nella Società della rete
Dica di Weimar è una disgregazione
Era nel disegno e nei comportamenti di molte forze occulte e palesi nella società italiana di questi anni
L'attacco ai partiti
L'attacco alle organizzazioni sindacali l'attacco alle rappresentanze democratiche espressione di base nella società italiana sottesi dell'attacco
Perché parte da condizioni oggettive di disgregazione
Parte da condizioni reali di ingovernabilità ecco il grande tema il tema importante e il compagno Craxi in questi anni a posto non dinanzi all'attenzione del suo partito ha dinanzi all'attenzione generale del paese
Repubblica divenne crollano
Perché gli elementi della disgregazione erano legati a una mancanza di autorità di efficienza e di capacità di integrazione della società tedesca
Gli stessi fenomeni oggi sono presenti nella società italiana ed ovunque spazi al nostro sguardo sia nel mondo sindacale
Sia nel mondo delle relazioni sociali sia nel mondo dei poteri economici sia nell'interno della struttura dello Stato ci accorgiamo che i grandi lobi grandi interessi corporativi si sono organizzati qualche fuori dal sistema democratico dei partiti al di fuori del sistema della rappresentanza democratica della società italiana
Ragione il compagno Mancini
Quando pone un problema importante
La grande sensibilità che hanno avuto i socialisti in questi anni
Ad affrontare il problema dell'inquinamento nell'interno dello Stato italiano
è aperto
Non si tratta di scovare il responsabile a o il responsabile di il ricercare
Attraverso
Una nazione minima nominalistica le responsabilità individuale
No il Progetto nella disgregazione del compromesso
E sempre presente dell'interno della società italiana tra grandi interessi economici interessi burocratici interessi finanziari ed oggi anche interessi internazionale
Data la difficile situazione che oggi attraversa il nostro Paese
Il terrorismo che non è solo il terrorismo armato mai tiri il terrorismo di ogni specie che riguardano anche la destabilizzazione istituzionale
Del nostro Paese e presente tutti i giorni chi da un un volto di destra e ti dà un volto di sinistra a questa azione
E ci si mettono tutti e i grandi interessi economici che sono stati colpiti dalla crisi perché è impossibile il mantenimento di una visione assistenzialistica dell'economia italiana
I grandi interessi che godevano della franchigia fiscale le delle franchigie valuta i grandi interessi della burocrazia nel nostro Paese che sono stati colpiti a morte da una crisi dove non è più possibile attraverso questo sistema
Del grande tasso di inflazione di regolare con una indicizzazione generalizzata le condizioni dello sviluppo della società italiana
Colpire allo sviluppo della società italiana colpire gli istituti democratici significa far fare indietro
Un passo indietro ma un grande passo indietro a tutta la sinistra italiana a tutto il movimento dei lavoratori italiani
Nel tempo è stata posta la questione della governabilità la questione della governabilità come correttamente il compagno Craxi apposto non è la questione di un governo o del governo di oggi o di domani ma è la questione fondamentale
Dia vera è una forza socialista una forza della sinistra meglio ancora tutta la sinistra che concorre alla stabilizzazione democratica delle relazioni sociali dell'economia del fare
Cioè è stata apposta una grande questione democratica non è una questione di bottega che riguarda il partito socialista
Riguarda tutto l'intero schieramento democratico del nostro Paese
Giustamente
Si pose il problema della governabilità insieme alla grande riforma cioè governabilità delle istituzioni governabilità dell'economia governabilità delle relazioni sociali
Oggi la compagna Iotti
Nel fondo dell'Unità
Ricordando
Le battaglie che furono fatte dopo il venticinque aprile
Per avere una costituzione democratica
Giustamente solleva la questione
Del lo spossessamento che è avvenuto delle rappresentanze democratiche popolare nella società italiana
Un trasferimento di poteri dai centri decisionali reali di formazione dalla volontà popolare che sono le istituzioni democratiche
In altri centri molte volte questi centri sono occulti molti voi molte volte questi centri si intrecciano tra di loro
Molte volte hanno anche degli organi di stampa collocati non proprio sul versante di destra collocati in altra posizione e che sono un po'il partito che esce tutti i giorni
E questa questione
Della governabilità è una questione che non riguarda solo un Macchi l'agilità e la Costituzione italiana Manara introduzione di elementi di stabilità per favorire la lotta democratica dei lavoratori nella nostra società
Ecco allora
Perché
Questa nostra
Linea politica
Ha fatto forte
Non
Una corrente nell'interno del Partito socialista
E poi corrente non è
Ha fatto forte uno schieramento ma
Chi supera i confini del nostro Berti
Una volta era difficile dirsi riformista anche nel nostro partito
Lo ha ricordato il compagno Giugni
Per l'unico che si diceva riformista nel nostro partito era Fernando Santi
Ma forse gli era concesso perché apparteneva una corrente di sinistra
Oggi
La posizione riformista
è una posizione larga nel Paese
Ha rotto l'immobilismo stagnante del bipolarismo nella società italiana
Ha introdotto l'unico vero neanche all'elemento di movimento della società italiana
Che non è una composizione Harris composizione di formule parlamentari o di unione o di separazione di sigle di partiti ma è una cosa ben diversa
E una linea che passa e attraversa le forze politiche le forze sociali
E creare condizioni nella lotta contro il corporativismo nella disgregazione di un'aggregazione sociale riformismo quindi a una battaglia non solo vostra
Ma è una battaglia che si allarga a tutta la sinistra e i riformisti sono nel partito comunista quelli che amministravano i comuni quelli che amministrano le cooperative larga parte del movimento sindacale
Riformista nella posizione del compagno lama ritorni persona opposizioni importante Marlon costruite attraversa una ricerca del collega Benevento tra noi e gli altri
Penale anzi non compromessi ma attraverso una grande proposta politica che ha inciso profondamente nel nostro Paese
Quando nei nostri congressi
Ed anche qui rispolverando vecchie formulette si domanda alla maggioranza del partito
Al segretario creare che formula propone per domani dopodomani l'altra settimana tutta Europa da
Chiederei agli astrologi Titta Rota ad andare dalla zingara da chiedere a tante noi abbiamo fatto una grande proposta politica
Il cambiamento reale degli equilibri nella società italiana attraverso una riaggregazione riformisti Ca'della società italiana
Il grande risultato che ha fatto forte questa posizione nel partito è il risultato di aver rotto
Lo schema del bipolarismo nella società italiana
Era un bipolarismo
Non coeso
Non ha aggregato a blocchi sociali coesi un grande blocco progressista riformatore un grande blocco conservatore moderato no
Due blocchi mobili istrici tutori di interessi oggettivamente corporativi nella società italiana
La introduzione della politica riformista
Cento cogliendo anche l'inverso importante
Che ci viene offerto la condizione necessaria oggettiva
Che la crisi economica non può essere risolta attraverso compromessi sociali a basso livello non può essere risolto attraverso compromessi
Politici non può neanche essere affrontato attraverso drammatiche e traumatiche rotture nella società italiana
L'analisi che il compagno Berlinguer fece quando
Cinque anni fa
Mesi alla casa della sua proposta politica
I gravi rischi della disgregazione economica e sociale del nostro Paese
E si richiamò alla situazione difficile drammatica
Che altre democrazie in modo particolare il civile aveva vissuto era un'analisi giusto
Era sbagliata la soluzione politica
Perché il compromesso storico non era altro che la riproduzione
Del compromesso storico che vi fu nel mille novecentoquarantasette tra De Gasperi e Togliatti uno gestiva l'opposizione l'altro gestiva il governo in una condizione di mobilità uno gestiva i corporativismi terzi gli altro incorporati visibilità alla protesta
La situazione stava bloccata e che è spiegata nelle sue conseguenze sociali
E come fu intenso il compromesso in fa
Da parte della Democrazia Cristiana
Come un connubio abbassò livelli abbassando la tensione rinviando la soluzione di problemi
La drammaticità dei problemi che allora non furono affrontati attraverso una coraggiosa
Senta riformisti cambia la società italiana hanno prodotto conseguenze drammatiche ancora più drammatiche oggi nella società attuale
E questa è la vera difficoltà nella quale si trova
Un grande partito della classe operaia come il Partito comunista
E la grande difficoltà nella quale si trova il sindacato
Il sindacato
A chiamare alla visione
Che soltanto attraverso un'uscita riformista della società nella società italiana è possibile uscire dalla crisi
Ma la stratificazione di interessi corporativi
Le lotte passati a tutela di interessi particolari che nella società italiana ha creato cristalizzazione immobili ismi tesse colta nella possibilità di superamenti
Recentemente ho visto uno studio sulla crisi dell'industria italiana di un deputato comunista
Di Gustavo Minervini
Che il collega tutta la grande crisi dell'industria italiana
Ad una politica corporativa
Fatta dai poteri statali dalle maggioranze dalle opposizioni dalle organizzazioni padronali
E dalle organizzazioni sindacali
E allora compagni
Il problema che noi abbiamo posto che è quello di una iniziativa
Che gli aggrediti nella società italiana alle spinte
Riformisti che non è è semplicemente
Un richiamo alla nostra matrice storica ad una impostazione teorica e pratica che non gli avremmo nel passato
è una grande esigenza della società italiano
E in questo in questa ottica si pone il grande problema
Del cambiamento di direzione politica nella società italiana
La presidenza socialista del consiglio
Non è una proposta socialista
Affini di soddisfazione
Alzare il prezzo di una collaborazione
è un passaggio obbligato nella soluzione della crisi italiana
Confindustria
E sicuramente esistono ecco arrivare presto nell'interesse del Paese non potrà non essere che ha una soluzione duratura
Perché no lei un governo qualsiasi che si dovrà
Non è un governo dove l'alternanza è una nuova forma di galateo politico tesi varia Lizzani tra socialisti e democratici cristiani
Quando il compagno Craxi nella sua relazione
Apposto bene il problema
Della differenza nella nostra partecipazione di governo oggi e quella che fu del centrosinistra
E non si tratta di un'alleanza generale
Cioè non vi è una integrazione oggi
Né più e né meno
Che raccolto il suggerimento che dava in udienza alla Kuliscioff iattura
Fare lotte democratiche insieme distinguersi e creare l'opposizione nuova il tre momenti della loro
Noi oggi siamo in una forma di collaborazione che legge la prescrizione e ghiacciate editori se le condizioni oggettive del cambiamento della direzione politica della società italiana
è infatti i compagni
Tutti vedono
E noi in questo governo non siamo sgabello
Non siamo neanche la corda che sorregge l'impiccato
Perché
Nuda abbiamo interesse ad introdurre elementi di disgregazione
è un momento molto alto è difficile
Della elaborazione della politica socialista nella costruzione della democrazia italiana
No la partecipazione al governo
Ma la difficoltà oggettiva nella quale non ci troviamo e che tutto il movimento della sinistra Zico
Costa molto oggi
Al sindacato
Assumere un atteggiamento preconcetto
Il sindacato non può assumere un atteggiamento preconcetto perché chi rappresenta grandi interessa diffusi di milioni di lavoratori
Non può assolutamente giocare allo sfascio
Deve giocare alla soluzione dei problemi
Certo che qualche volta la difficoltà dell'intervento politico
Sulle organizzati i sindacati
Pone problemi di Rita
Ma questa è una difficoltà propria della lotta democratica
Ed è una difficoltà che noi abbiamo vissuto anche nel nostro interno come partito
Io credo che dopo le esperienze passate
Dopo la maturazione
Di cultura di governo nell'interno di tutta la sinistra italiana
Non viene che forse in qualche area marginale del partito più la vecchia antica concezione che chi va al governo locale o nazionale
è un Franzi gente di fronte agli intransigenti che non vanno e che quindi già il semplice fatto di andare di collaborare e già una predisposizione un abisso punibilità alla contaminazione
Legge virtù che nell'interno del partito
Noi oggi abbiamo rappresentanze diffuse
I compagni che lavoro non il sindacato
I compagni che lavorano nella cooperazione i compagni che lavorano nell'ipotesi dei poteri locali in giunte con la Democrazia cristiana o in Giunta con il Partito Comunista
In compagni che lavoro non i governi regionali e nel Governo nazionale
Ma otterrò una bestiola anche se diversa è la condizione dalla lotta in cui ognuno si viene a trovare
Col perché
Dobbiamo essere
Se ieri sera ENI attenti nella critica che formuliamo
I compagni oggi
Il ritengono
Che il nostro lavoro
Per la costruzione di una società diverso
E di un nuovo sbocco riformista
Alla crisi
Lavoreranno tenendo conto che non siamo isolati come qualche compagno della sinistra
In questo congresso atti
Certo abbiamo molte ostilità
Che è diverso dall'isolamento
Ma ricordiamoci che noi non siamo stati isolati quando siamo stati subalterne
Siamo stati perché avevamo attorno le carezze
O dei fronti popolari del Partito comunista o le carezze della Democrazia Cristiana quando eravamo impegnati nella logica di un sistema di governo e di potere della Democrazia Cristiana
Cento che oggi questo partito il suo segretario
Sono scomodi no all'assetto immobili stinco della società italiana
Certo che non vi sono scorciatoie
Chi sappiamo quanto pesiamo ma la nostra grande forza la nostra grande ragione quale deve essere quella di riuscire a far capire
Che al punto di crisi in cui siamo la lotta non è una lotta patriottica del Partito socialista
Ma è una lotta più ampia che investe la sinistra vecchie una lotta nazionale per uscire dalla crisi generale nel nostro Paese
Bene ha fatto il compagno Craxi quando nella sua relazione
Affrontando non solo i temi interni ma anche sui temi della politica estera
Ha voluto legare questo sblocco interno della situazione con una politica di pace di distensione a livello internazionale
Toni nuovi ed interessanti sono stati proposti a tutto lo schieramento politico italiano
Per quanto riguarda i rapporti Est Ovest e per quanto riguarda i rapporti nord sud
Non è un éscamotage per andare via alla ricerca di consensi facili sulla sinistra o peggio di protezione
Questo lo facevano i candidati presidenti della Repubblica che andavano nei Paesi dell'Est per avere i consensi lo fa anche in Francia Giscard esteri
Perché riteniamo che non è possibile
Senza la distensione la politica della pace introdurre elementi di lotta democratica del nostro Paese far divenire il patrimonio generale di tutta la sinistra la politica riformista della società italiana
Lo so che il partito
Ha raggiunto una grande stabilità
Per quanto riguarda
La conquista autonomistica
Ma non è vero questo processo irreversibile
Questo processo può essere reversibile condanna
Perché se nell'interno della situazione italiana
Si accentuano gli elementi di disgregazione
Sia a livello internazionale acquisti si acquisiscono i dissensi
Si creano situazioni che lavorano contro la distensione
Il Partito Socialista Partito di frontiera il partito ancora debole e il risucchiato dalle politiche dei blocchi ecco perché i compagni la lotta autonomistica la lotta riformista
La lotta alla ricerca di rapporti nuovi non solo dell'interno della sinistra non solo un patto sociale nell'interno delle forze sociali del nostro Paese ma anche noi un compromesso con altre forze politiche
Ma la ricerca di una linea che non sia di connubio che non sia di sottomissione ma che sia di noi contiamo di lotta democratica della società italiana come fu il momento
Quanto nella lotta per la Repubblica nella lotta della Resistenza come fu il momento più alto quando dice stiamo insieme valorosi per il cambiamento della società italiana
Questa è la iniziativa politica che i socialisti devono rivolti sui due fronti
Il fronte della sinistra e sul fronte dei cattolici e della Democrazia Cristiana
Perché questa linea passerà all'interno di tutte le forze politiche italiane
Si tratta di una grande operazione democratica
Disco composizione degli elementi matrice generatori della situazione di disgregazione e di una ricomposizione democratica della
Società italiana lottando corporativismi egoismi divisioni disgregazioni morali politiche e sociale
E allora compagni
Se questa se questo è il senso della nostra lotta
Se questo è il valore profondo della impostazioni riformisti
Non riusciamo a capire tante cose
Perché questa linea non solo è forte nell'interno del partito
Ma i forti all'esterno apre speranze nell'interno della società italiana
Ma noi sappiamo anche compagni
Che
Non si tratta solo
Di fare una giusta analisi
Di indicare una giusta linea
Ma dobbiamo costruire questa lite
E la dobbiamo costruire compagni
Pensando molto al partito
Il partito in questo momento
Vive una sua grande stagione di UFO Gaia
Ha trovato un grande leader ha trovato
Istituzione giusta
Ha rotto gli immobili è l'unico vero elemento di movimento nell'interno dalla società italiana
Ma i nemici sono e saranno tanti
Non sono solo gli interessi colpi
Non si può passare la mano
Forse per un lungo periodo
Al Partito socialista
Che attraverso la la governabilità recupererà la centralità decisiva nello sviluppo della società italiana
Quindi
Compagni noi dobbiamo attrezzare bene il partito
Formare il nostre gruppi dirigenti soprattutto in sede locale
Si svolgerà coerentemente questa politica riformista nei centri veri della elaborazione della
Elaborazione tematica della linea nel sindacato
Nel municipio nei poteri locali nella cooperazione e nell'apporto con le altre forze sociali e culturali della Società italiana
Dobbiamo creare una condizione nuova di vita nell'interno del partito
Non ci potrà essere regalato niente Company
Ogni giorno mattone su mattone dovremo costruire la forza organizzata di questo movimento
In un rapporto con le altre forze aperto ai dialetti
Senza chiusure settarie
Senza integralismi soprattutto senza arroganza con una grande capacità di dialogare di a vere cioè questa forza che viene dalla ragione che viene dalla nostra esperienza passata ma che viene soprattutto
Dalla certezza che questa è l'unica linea possibile di salvezza che ha il nostro paese compagni
Noi
Domani
Formalizzeremo
Questo Successo della politica nell'interno del partito
Domani il partito danno al Paese
Un leader e una politica
Ma da lunedì noi dobbiamo tornare nelle nostre sezioni
E nelle nostre federazioni
A lavorare
A studiare
All'ottanta
Perché tutto sarà sempre più difficile
Più andrà avanti questa politica e maggiore difficoltà noi incontreremo
Sappiamo
E il gallo
Quando ha cantato
Nona fatto sorgere il sole
Erano
Ha scosso conoscenze ha tirato fuori dalle tenebre
Dalla paura
Da una situazione di emarginazione grandi forze nella società italiana
Non siamo sognatori
Siamo realisti
Autonomo poveri ma
Sonnambuli che si aggiravano sui tetti lungo grondaia pericolose
Oggi siamo una forza che ha recuperato la sua dignità
L'orgoglio di sentirsi socialisti nell'acqua
Riccardo al piano superiore
Queste famiglie Alessandro otto
Resterà sul pennone di questo partito una grande bandiera
Dove sarà scritto
Che
Il Paese ha bisogno di voi
Dovete esserne degni
Con compagni ancora tre iscritti a parlare prima di dare la parola ai compagni Vedovato successivamente nomi o se è un fatto la comunicazione
La commissione dall'ottobre
Compagne e compagni
Io vorrei riportare per un momento l'attenzione del congresso
Scusate isolato i compagni sono pregati cortesemente di attendere la conclusione dei lavori peraltro assai rapida
Dicevo vorrei riportare un momento rateazione del Congresso a qualche dato di riflessione di analisi politica
I compagni sono invitati a consentire il proseguimento dei lavori del congresso che ascoltare così come è stato per gli altri e compagno di Donato grazie
Perché mi sembra che il nostro congresso
Non ci fu da certamente ma invece apre una fase politica particolarmente impegnativa per i socialisti
Basterebbe ricordare due scadenze che sono particolarmente impegnative i referendum le elezioni amministrative di fine primavera
Basterebbe ricordare che mentre si sta per concludere il nostro congresso
Domani eh l'ora del primo turno elettorale delle elezioni presidenziali in Francia dove gli ultimi sondaggi danno in ascesa le chance del compagno vipera
Si tratta di avvenimenti e scadenze che ci vedranno estremamente interessati direttamente impegnati nelle prossime settimane
Dall'esito di queste prove ci si attende una svolta importante per l'Europa e per il socialismo europeo
E il consolidamento di importanti conquiste di libertà e di civiltà di cui siamo stati fra i protagonisti e infine il rafforzamento del partito qui in Sicilia l'Assemblea regionale ed in molte grandi città come Roma e dice
Congresso deve apprezzare il partito ai prossimi appuntamenti risolvendo questioni non secondarie che attengono alla strategia generale
E dal suo collegamenti
Con le risposte
Con le risposte immediate e come socialisti siamo più di altri chiamati anzi sollecitati a dare così come ricordava il compagno Formica per fare uscire il Paese da una crisi che gli avvenimenti di questi ultimi mesi hanno reso ancora più acuto
Il Paese sì presente infatti percorso da una conflittualità sociale
E forse ancora più intensa di quella politica pure elevata fra maggioranza e opposizione mentre nel sindacato sono aperte divisioni su problemi importanti
E ne riducono la capacità di proposta e di iniziativa
Tutte le grandi questioni dalla RAI conversione della secondo
Vorremmo pregare compagni seguire anche questa parte della seduta
Come è stato annunciato ci sono ancora tre interventi quello di titolato in corso e altri due preghiamo quindi di prendere posto
Continua a non è stato fortunato ad avere la parola dove il compagno Formica speriamo in una prossima volta più fortunato
Anni questioni dalla riconversione
Dell'apparato produttivo
Alle questioni del Mezzogiorno alla ricostruzione delle zone terremotate della organizzazione della nostra democrazia restano questioni enunciate ma sostanzialmente lontane da una soluzione ci muoviamo con crescente difficoltà nel contesto europeo peraltro esposto anch'esso ai colpi di una crisi del sistema produttivo
Del mondo occidentale che è di natura strutturale langue quella iniziativa italiana nella politica estera
Sul piano interno il governo ha varato e si appresta a varare misure fortemente eccessive e peraltro di dubbia efficacia preparando una prospettiva di ulteriori sacrifici
Soprattutto per le fasce di reddito a basso e medio senza riuscire a garantire le linee lungo le quali è possibile programmare la ripresa
Incalza tanto una decisa domanda di cambiamento alla quale con toni e ritmi diversi i due partiti maggiori rispondono con movimenti lentissimi e spesso solo apparente spiego anche così la grande attenzione che ha ricevuto il nostro congresso da un'opinione pubblica in genere più matura di qualche si chiede che tuttavia non rifugge da una pericolosa sfiducia nei partiti nella classe dirigente
Lo spiego per il fatto che sino a oggi giustamente
Considerato quel partito che può determinare l'adeguamento del quadro politico e di governo alla dimensione dei problemi del Paese garantendo contemporaneamente governabilità riforme superamento della crisi e nuovo sviluppo
Può insomma oggi costruirsi quella centralità dello schieramento delle forze democratiche
Chi non si ottiene dagli altri
Che inutile conclamata senza comportamenti conseguenti e che resta invece la condizione per il mantenimento ed il rafforzamento dell'autonomia socialista
Per l'attuazione di una utile governabilità per la costruzione dell'alternativa di sinistra
Se perdessimo per mio Pio strabismo politico questo momento
Vedremo probabilmente ridotto il nostro ruolo a quello che fu alla fine degli anni sessanta di partecipazione opaca a governi di gestione ordinaria del Paese
Il punto centrale
Quindi resta quello dei rapporti con il partito comunista questione certamente complessa e non liquidabile come sembra che pensi compagno Martelli con un richiamo a Mosca e all'Unione Sovietica da cui i comunisti italiani sembrano francamente più lontani di quanto non abbia dimostrato di esserlo dalla nuova destra di ricambio qualche frettoloso ed incauto esploratore nostrani
Perché è fuori dubbio
è una divisione a sinistra favorisce il disegno di recupero di egemonie di centralità da parte della democrazia cristiana
Perché è un rapporto di scontro nel Parlamento e nel Paese tra maggioranza ed opposizione riduce la capacità di azione dei socialisti nel governo perché è un errore politico oltre che è una illusione ritenere che una situazione così complessa come quella che attraversa il Paese possa essere affrontata sette uno sforzo convergente ed unitario che veda il governo opposizione democratica e il sindacato consenzienti su provvedimenti più importanti da adottare
Procedere con le attuali divisioni a sinistra e senza il supporto di un movimento sindacale
Sostanzialmente unito sulle difficile d'urgenti scelte da fare significa favorire l'affermarsi direi quasi per forza d'inerzia di proposte come quella del senatore Visentini che apparentemente si prese il però come poco credibili ma che in realtà possono diventare sempre più possibili ed ineludibili on tutti i rischi conseguenti per la sinistra i lavoratori e a lungo andare per la stessa democrazia
La formale unita con la quale si è chiuso l'ultimo consiglio nazionale della DC nasconde una doppia insidia nei nostri confronti
Da un lato si agita la possibilità di una presidenza socialista del consiglio in una maggioranza di ferro con il preciso intento di ingabbiare chi dall'altro la possibilità di una ripresa del dialogo con il Partito comunista ma ai fini di ridurre il nostro spazio di movimento e di iniziativa mente si guarda con un certo malcelato interesse alla proposta Visentini peraltro devo dire anche da parte di alcuni settori dal partito comunista
Io non credo ai democristiani buoni e illuminato e i moli integralismo del senatore Fanfani e anti socialismo dell'onorevole De Mita
So bene quindi non sottovaluto la capacità di un partito come la DC di ricomporsi come per incanto di fronte al rischio di perdere importanti posizioni di potere
E per queste ragioni penso che l'alternanza alla guida del governo sia una questione attuale reale che abbiamo diritto a porre con forza fatto che essa possa segnare
Un dato non formale di cambiamento dell'equilibrio politico
Compagno Berlinguer raccolto con calore dal Congresso Acqui avanzato una disponibilità o per lo meno questo è parso di capire essa consiste in un'apertura possibile
Dal Partito comunista nuove proposte di governabilità insomma un diverso atteggiamento comunista nei confronti di un governo diverso da quello attuale
Bene se è così si tratta come è stato rilevato in molti interventi di una cosa importante Cetto ciò non significa aprire domani la crisi di governo
Anche perché risulta ancora difficile spiegarsi la rampogna che si è meritato qualche settimana fa dalla segreteria del suo partito il compagno Macaluso che aveva affermato in fondo
Forse in modo più chiaro la stessa cosa
Non vi è dubbio e uno delle questioni da risolvere per sbloccare la democrazia italiana è quella di superare i veti e le pregiudiziali
Tra Poste che finora i due partiti maggiori hanno disseminato lungo il cammino di questi anni dalla morte dell'onorevole Moro imposto
Ah se non si gioca allo sfascio da parte della democrazia cristiana
E se non si punta ad uno sfondamento improbabile se non impossibile da parte del partito comunista e se non sono più ripetibili esperienze del tipo di quella della solidarietà nazionale e se infine tutti concordano nell'evitare ennesime elezioni anticipate un diverso atteggiamento del Partito comunista
Ad un esecutivo in grado di assicurare una governabilità dinamica per avviare il risanamento delle comuni eletti dell'economia ed insieme una vasta azione riformatrice sulla base di un patto col il sindacato potrebbe essere richiesto è assicurato solo in presenza di un mutamento della guida e quindi da una presidenza del Consiglio socialista
E necessario riprendere dunque il lavoro di tessitura per superare l'attuale livello dei rapporti politici e ciò significa che la maggioranza congressuale
Non deve restare
In una sorta di contemplazione estatica di se stesse rinchiusa nella sua vasta autosufficienza
Come mi è parso da alcuni autorevoli e significativi interventi invece in qualche modo si proponga
Senza cogliere gli spunti anche critici anzi quelli soprattutto critici di un dibattito che ha dimostrato capacità di analisi e ricchezze di proposta
E su questo terreno e a queste condizioni politiche e si potrà verificare la possibilità di riprendere insieme quella strada che trovo a Torino il momento più significativo
Compagne e compagni io
Credo che il Congresso presenterebbe una moglie per l'accusa se non sottolinea asse in modo specifico a nuova qualità della questione meridionale che nasce dal terremoto devo dire che già altri compagni prima di me in modo autorevole il compagno campi compagnia con il compagno Conte hanno affrontato questo tema ma io credo che sia opportuno soffermarcisi
Ancora per qualche minuto perché esso rappresenta uno dei punti di attacco immediato di un impegno politico che a mio giudizio deve scaturire modo forte dal Congresso terremoto è stato una catastrofe
Di straordinarie proporzioni per le zone interne della Campania e la Basilicata per la città di Napoli per la sua aria metropolitana
Senza quasi vorrei qui riassumere in modo rapitori cifre ancora parziali di un disastro immane in città di stabili e lesionato e quindi ne agibili solo oltre sette mila per circa trentasei mila alloggi
Sono stati sgomberati oltre sette mila locali che ospitavano botteghe piccoli artigiani micro attività produttive insomma quel lavoro precario che tanta parte dell'economia dal ventre di Napoli
Secondo un'indagine condotta dal Comune e dalla Camera di Commercio di danni al commercio e artigianato superano i duecentocinquanta miliardi
Ancora numerose strade sono chiusi al traffico oltre centonovanta scuole sono occupate dai senzatetto e finora in vario modo nelle roulotte tra le case mobili sulle navi negli alberghi nelle seconde guardasse requisite sulla costa negli appartamenti sfitti requisiti città siamo riusciti a sistemare ventidue mila persone i dati aggiornati ad una settimana fa sul piano della disoccupazione ci danno siti dagli arma sa Piano che gli iscritti nelle liste del collocamento sfiorano le centodieci mila unità mentre dei dieci mila posti di lavoro promessi dal ministro folti finora non si è vista neppure l'ombra
Venti giorni fa disoccupati organizzati hanno assaltato la sede dalla CGIL dando poi luogo ad azioni di vera e propria guerriglia urbana sfocia sfasciando vent'vetrine autobus macchine in sosta
L'economia della città e in ginocchio le mille attività e garantivano un sia pur precario equilibrio sono state sconvolte dai danni delle strutture fisiche
E intanto continua lo stillicidio di attività produttive e cessano di fabbriche che chiudono le ultime in ordine di tempo
Varenne intonerà i Dennis per un insieme di mille cinquecento addetti la città tiene soltanto per la grande capacità di adattamento dalla sua gente ma è al limite
Non meno grave la situazione dei grossi centri della zona vesuviana e della fascia costiera Torre Annunziata Castellammare Torre del Greco dove accanto alle dette il terremoto ha aperto ferite nucleo cento
Le cifre sono impressionanti ma non solo tutto se si pensa l'aspetto umano alle angosce alle paure alla insicurezza le conseguenze morali e affettive alla vicenda dolorosa delle migliaia di famiglie con i loro bambini vecchi malati
Nelle prime settimane
Ha incautamente affermato
E Napoli non ha sofferto il terremoto o peggio che a tentato e tenta di profittare del terremoto è bene che si ricrei da perché peggiore dell'inazione e certamente l'incuranza e la caparbietà a non voler vedere a non comprendere la straordinaria
Catastrofe che ci ha colpito di fronte a ciò una sostanziale inadeguatezza del livello di governabilità della Regione del Comune di Napoli incapacità del commissariato di Governo a sostituirsi alle croniche carenze di un apparato pubblico inefficiente corruttibile
La giunta di sinistra rischia di cadere su ogni provvedimento di non passare al Bilancio attaccata frontalmente da i missili e contrastata va una DC divisa tra un collaborazionismo interessato è un'opposizione dura una guida inadeguata è un'aggiunta bloccata dalle lacerazioni del maggior partito stentano nonostante lo sforzo generoso dei nostri compagni alla regione a far compiere quelle scelte di programmazione degli investimenti
E si accumulano Bossi residui passivi
Ai comunisti che pensano di fare del Mezzogiorno e del terremoto un'occasione di grande scontro politico e una democrazia cristiana incapace
Di reprimere nel suo seno le faide dei gruppi interni interessati alla ricostruzione per il controllo e la gestione dei fondi CEE
Da assumere un'iniziativa che assicuri stabilità ed efficienza i maggiori enti locali adeguando nella struttura della rappresentanza politica all'emergenza che si deve affrontare occorre che il problema della funzionalità dei maggiori enti locali diventi problema nazionale se vogliamo evitare che le cose peggiorano in modo irreversibile occorre fare chiarezza sul ruolo effettivo di Zamberletti
Sulla durata del suo mandato sulle cose che finora fatte e su quelle più numerose e non ha fatto
Occorre decidere sulla durata del suo mandato sui tempi di approvazione della legge sulla ricostruzione ferma da oltre un mese all'esame del Parlamento sulla necessità occorre decidere di coordinare il disegno di legge per la ricostruzione
Con quella con quello sul Mezzogiorno occorre avviare la trasformazione della Cassa e legare l'uso dell'intervento straordinario a criteri di programmazione flessibile si ma certa
Finora su questo terreno fatta eccezione per il tenace ma contrastate impegno dal compagno Calabria l'iniziativa del partito è rimasta firma poco incisiva
Dopo concludente l'impegno dei socialisti sul Mezzogiorno in quanto problema centrale per lo sviluppo di tutto il Paese non può restare uno slogan nel può esaurirsi
In un convegno per quanto utile neppure considerarsi soddisfatto dalla scelta pur significativa di tenere il nostro congresso a Palermo
Cento compagno Craxi ha ragione quando afferma e molte cose sono molto mutata nel Mezzogiorno
La società meridionale è cresciuto ma solo cresciuti anche gli squilibri tra aree interne povere con i loro vecchi e bambini a testimoniare di un mondo che muore grandi concentrazioni urbane dove si addensano
Migliaia di famiglie che non trovano lavoro alloggi trasporti efficienti scuole servizi adeguati nel Sud c'è eccetto la FIAT di Cassino e l'altro al Sud che si svuotano quando in tv c'è la partita ma c'è anche l'Olivetti e c'era in Italia dove si costruiscono aerei con una professionalità operaia altissima è riconosciuta a livello internazionale
C'è da fare un grande lavoro un grande sforzo per ricomporre ricucire le ferite sociali costruire insieme una nuova democrazia sociale politica e Conti farlo questo
Se non utilizzando appieno la spinta del movimento operaio dei giovani degli intellettuali del ceto medio produttivo di tutti coloro che vivono del loro lavoro che non accettano più la fatica sulla spalla del vecchio padre nato politica prediche lamentoso e di un meridionalismo di maniera ma mostrano di voler camminare con le loro gambe chiedono di potersi mi misurare con le loro forze per costruire il proprio futuro e chi meglio di noi del Partito socialista di un partito socialista moderne
Negli anni Ottanta può guidare questo processo può battersi affinché ciò diventi possibile
Compagno Martelli ha detto stamane del Partito Comunista cambiato strategia politica nel volgere di un pomeriggio
Io non devo difendere i metodi e i tempi dell'elaborazione politica del PCI devo solo ricordare qui alla base di quel repentino mutamento vi erano le considerazioni sugli affetti di una delle più spaventose catastrofiche abbiano colpito l'Italia cioè dal terremo
Terremoto che aveva messo a nudo e portato nelle case di milioni di italiani attraverso le immagini drammatiche dei reportage televisivi lo sfascio dello Stato degli enti locali per dirla in breve dall'apparato di potere messo sull'ironia chi è germogliato alla democrazia che non devo ricordare la drammatica apparizione televisiva del presidente Pertini un trionfo più ferme
Non per e abbiamo dimenticato tutto questo tutti dicemmo che il terremoto doveva cambiare il nostro modo di pensare in termini politici tutti dicemmo che l'azione di rinnovamento dello Stato doveva avere inizio in maniera improcrastinabile
Ecco in questa esigenza profonda di rinnovamento completo delle strutture che si deve e si deve porre l'iniziativa del Psi e non può limitarsi né ad una formale riunione della direzione del partito a Napoli né a presenze meramente formali se non addirittura qualche volta spettacolari e comunque di dubbio FI
Se il Mezzogiorno e Napoli in particolare e da sempre problema nazionale ed europeo oggi lo è in misura drammaticamente maggiore
Sottovalutare questo problema sottodimensionare le pensioni di cui ancora ieri si è avuta ulteriore conferma nel salernitano non valutare con la giusta attenzione i pericoli deriva ti per la democrazia da un traumatico scioglimento del consiglio comunale di Napoli sarebbe non solo un grave errore di miopia politica ma cos'si direbbe una preziosa occasione perduta per fare del nostro partito il punto di riferimento a Napoli e nel Mezzogiorno
Il nostro fondere proprio qui da Palermo deve mobilitare il partito ad ogni livello e riconfermare il suo impegno di lotta per incominciare dal Mezzogiorno un'azione di rinnovamento in tutto il Paese
Ha la parola compaiono né
Compagno nomine
Chiama allora la parola al compagno Scalfari
Consentitemi
Compagni e compagne
Iniziare il mio intervento mutuando così
Lo slogan di questo nostro congresso
Il documento socialista
Per il momento di Napoli e del Mezzogiorno
E questo non per una sorta di campanilismo
Opere riprodurre vecchi schemi vecchi impianti
Sulle sventure delle neri Dione
Ma per volere ancora una volta con forza ripetere
Che la crisi del Paese non si risolve se non si risolve la crisi del mezzo giù
E per questo
Che essere protagonisti di una nuova fase di rinnovamento di Napoli e del sud
A partire dalla consapevolezza e questa grande regione come l'abbiamo definita malintesi
Resta il banco di prova innanzitutto del Governo è proprio qui andranno a verificarsi e a scontrarsi impegno e la reale capacità di non socialisti per dare risposte a problemi antichi e a problemi nuovi si è chiuso un decennio importante
Ricco di modificazioni profonde
Un decennio che ha visto l'ingresso sulla scena politica
Di nuove diverse realtà sociali una classe operaia più matura più consapevole
Che stava provando protagonista di grandi battaglie
I giovani le donne le nuove realtà emergenti e decisive forze importanti queste ultime
Che stentano però trovare un rapporto politico positivo con i partiti democratici con il sistema delle istituzioni con il sindacato
E proprio su queste difficoltà sull'apertura di Västerås assegnazioni non poco ha giocato la conflittualità fra i due maggiori partiti
Una conflittualità che abbiamo più volte definita denunziato sternite e involutiva
Perché blocca la vita politica di Napoli e della stessa campagna
Perché porta alla paralisi di quei processi di rinnovamento di progresso una nuova consapevolezza che pure cominciano a manifestarsi e di cui esistono segnali importanti
Segnali che vengono grandi la fasce di disoccupati di giovani di donne
Grandi fasce di emarginazione a cui pure il partito ha iniziato a porre finalmente la massima attenzione dopo anni di suffissi Enza tutto sommato clientelare
Stiamo guardando all'uovo senza perdere di vista il vecchio perché dal nuovo che nella politica nell'economia nella cultura
Che poi scaturire un flusso di risorse di volontà di entusiasmi assolutamente indispensabili
Indispensabile anche per il ruolo che pensiamo e che vogliamo Bernate
Città europea nel Mediterraneo
Momento di sintesi importante i rapporti economici e culturali tra diversi sistemi e civiltà
Di allora neppure il terremoto si fa scomparire Darsena politica e civile del Paese
Si fa respingere decisamente il tentativo che pure è in atto da tempo i dipinti anzi Comuna folcloristica appendice dell'Alta Italia non esistono due qualità dell'Italia
Ma Napoli con Palermo con tutto il Mezzogiorno
AIDS rappresenta
Ha invece rappresenta
La potenzialità ha tutte le carte in regola per giocare un nuovo e importante ruolo economico e politico nell'abolire nella vita politica non locale ma nazionale
I napoletani e di campani non hanno da passare nessun esame di maturità
è di coscienza civile il modo in cui la popolazione ha reagito al terremoto sta lì a dimostrarlo qualunque falsa polemica giornalistica si voglia imbastire si problemi reali duri anche drammatici
Delle nostre popolazioni
Ed allora
Un grande spazio di iniziativa politica locale e nazionale si apre per il nostro partito
Tanto più dal momento che a me sembra che oggi dopo il terremoto Bossi io mostrino più che mai la corda entrambe le politiche meridionalistica DiDio maggiori partiti
Per la DC
è in crisi la politica di rendita urbana e di assistenza su cui ha vissuto per anni
Manovrando presiede i settori dello Stato che controllava per il partito comunista è in crisi il suo meridionalismo mio morì movimentista
Ancora legato visione dualistica Diego menti sociali e del ruolo delle istituzioni
Oggi sono improponibili tanto la figura dell'assessore o del Sindaco clientelare di favori tanto la figura del sindacalista o del leader populista che vuole guidare le masse verso la pari la palingenesi del mezzo giù
Il nostro partito si è mosso con nuove capacità fino ad oggi assicurando da una parte la vita delle giunte democratiche e dall'altra facendola tramite soprattutto in quest'ultimo anno tra il governo e le istituzioni locali
Abbiamo in questa linea
Realizzato un quadro di governabilità tale regioni provincia comune capoluogo configurando un'iniziativa socialista e laica che mette alla prova era resa di Conti i partiti maggiori che in nome di un funzionamento di qualificato delle autonomie locali porre le basi per ma un nuovo è positiva fase di governo della città è della Campania
Abbiamo dimenticato rapporti con realtà sociali culturali economiche da troppo tempo trascurati ignorati o sottovalutati immagino il ruolo del partito al Napoli sono sempre più quelli di una forza laica e programmare dica che individuato precisi terreni di impegno sul piano della produttività delle espulsioni sul piano della modernizzazione della città delle aree interne sul piano del confronto continuo con Roma con il governo
è vero come pure con Brussel con sul piano della crescita dei servizi dalla cultura dell'informazione sul piano dello sviluppo dell'attività produttive di punta ed è il caso e mi piace ricordarlo
Del caso dell'Alfa Sud dell'Afghanistan e bisogna dare atto accompagnò Gianni De Michelis di avere essere
Di essere stato protagonista determinante su questa scelta è sul piano del nuovo ruolo delle partecipazioni statali riformate
Un ruolo quest'ultimo fondamentale per quello che esse rappresentano in termini di sviluppo occupazionale diretto e che inducono e per un risanamento sociale dei tessuti urbani sempre più di lasciati ed esclusi
La presenza e ruolo del partito cresce
Insieme l'attuazione di questa politica la battaglia per una maggiore efficienza dell'intervento sto statale del Mezzogiorno Accio si lega la
Consapevolezza che la programmazione non può essere il solo economiche e finanziarie ma diede soprattutto essere programmazione istituzionale
A Napoli e del Mezzogiorno il partito socialista non deve far altro ed è cosa di non poco conto
Non deve fare altro compagni che portare in luce la trama di razionalità e di trasformazione che da anni è sottesa alla sua politica nazionale e di governo
Perché solo così potremmo reggere l'urto di una situazione sempre più più esplosiva è che troppo facilmente anche a livello nazionale anche a livello dirigenziale del nostro partito è stata sottovalutata
E consentiti mentre in ultimo compagni alcune brevi considerazioni sui temi del nostro congresso incentrato essenzialmente sulla proposta del compagno Craxi al Paese non so quanti compagni avvertono nella loro città dei loro paesi però realtà la crescita del pericolo denunziato l'accompagno Craxi come la nuova destra
Il problema Napoli è di estrema gravità e presenza e presenta valenze compresse intrecciate e decisamente destabilizzanti
Una di queste è rappresentata proprio dagli la dare di fenomeni di degrado sociale e civile fortemente dirompenti dispetto alla vita democratica del Paese
Poco importante e se il fenomeno della nuova mafia assume a Napoli il nome di vuota Molgora il problema è il medesimo Aglietti grave omicidi gambizzazioni ricatti estorsioni insita come nelle campagne e qui sotto la forma del più classico tabulato
Cittadini compensano anti imprenditori sindacalisti amministratori politici solo dire
Putin facile bersaglio di un'organizzazione chi opera con ferrosi da e con spigliata spietata determinazione
E del fenomeno e così più diffuso
Che si potrebbe addirittura parlare di una vera e propria inflazione dai estorsione in termini correttamente economici il partito a lei ed elettori tempestività affrontare il problema quale protagonista della battaglia per il risanamento civile e sociale della città e del suo hinterland e del paese tutto intero
Io non so
Io non so se sia il caso di arrivare a chiedere come Partito Socialista estensione della legge antimafia anche al territorio campano per certo so che occorre intervenire ed è intervenire subito
Gli applausi che il congresso ha tributato alla madre del compagno Carnevale si indicano qual è la strada quale desse l'impegno del partito su questo terreno
Come la mostra intransigenza e la nostra storia non ci permettono pause momenti di
Deflazione
Compagni erano possiamo consentire
Il nostro impegno per la ricostruzione di Napoli e in Campania incontri sulla strada della sua lei realizzazione le stesse difficoltà dissi essi molti
Le stesse commissioni tra potere politico e potere Mario mafioso Zammarchi manifestate sì in Calabria e in tanti e tanti episodi siciliani
E che inevitabilmente è puntualmente hanno costituito un forte supporto per la destra del Paese
Molte volte negli anni della nostra gioventù ci siamo soffermati a pensare che dietro l'angolo ci fosse il governo delle sinistre
La situazione denunziata dal compagno Craxi
Alcuni recenti avvenimenti del mondo dell'informazione e della grande finanza
Lo sfascio di alcune zone alcune sibillina proposte politiche ci fanno pensare compagni che dietro l'angolo non ci sia il governo delle sinistre Maradona strano
A questo bisogna reagire è la reazione del compagno Craxi ce ne indica la strada con forza e con rigore politico e programmatico
Compagni occorre giungere rapidamente
Ai mutamenti costituzionali in una parola alla grande riforma conosci che altrimenti si rischia la più grave la più grave involuzione a destra del paese degli ultimi decenni
Proprio su questo terreno occorre quindi calzare la Democrazia Cristiana il Partito Comunista
Convinti che la grande riforma sarà la grande battaglia socialisti dagli anni ottanta la battaglia su cui consiglieremmo il grande partito socialista la politica delle sue alleanze la risposta complessiva ed innovativa e sapremo dare al Paese
E vorrei chiudere con due ricordi entrambi del compagno Nenni
Il primo quand'egli usava ripetere e colloqui ecco permettetemi a nome di tutta la federazione napoletana di ricordare in questi colloqui
Un compagno che da Torino a Palermo ci ha lasciato
In compagno che si è battuto con intelligenza con forza
Il compagno che rispettato da tutto il partito ha condotto la propria battaglia per il momento il partito
Per il riscatto al Mezzogiorno il compagno Luigi munizioni
Permettetemi dicevo di ricordare questi incontri
La sua Ali
O programmati a forme con il compagno Nenni
I colloqui
E potremmo definire attorno al focolare che il conto lo diceva il compagno Nenni
Ci diceva ci insegnava il compagno Nenni che l'incontro con la DC dovesse perpetrato come incontro preliminare al Dante scontro
Mi è sembrato che sia i compagni della sinistra
E il compagno Berlinguer non abbiano colto fino in fondo il senso di questo messaggio di Nenni che traspare in tutta la proposta che facciamo al Paese
E l'altro suo insegnamento
E che c'è un equilibrio non va rotto prima che siano state create le condizioni per realizzarne uno più avanzato
Anche su questo punto il compagno Craxi è stato chiarissimo non così il compagno De Martino che pure è passato ai tempi del centrosinistra da una crisi all'altra gli avrebbe dovuto apprenderà sebbene a sospese la validità di questo insegnamento
Dalla sua come dire disattenzione dalla sua come dire distrazione ne sanno qualcosa il partito e del Paese
Occorre quindi camminare con determinazione e convinzione sulla strada che abbiamo tracciato dall'ultimo nostro congresso di Torino in poi
Questo congresso compagni offerto al partito al Paese una grande speranza
La via della rinascita
Essa deve portare essa deve essere portata avanti soprattutto sviluppando il processo di rinnovamento della direzione della Fed elezioni delle sezioni con il rinnovamento del partito
Per il momento dell'Italia per il rilancio del Mezzogiorno è Dino
Alle ore nove e trenta dica mai
Parlerà è prima la compagnia Shek Sharif per secondo il accompagnò Crespo