Egitto, la libertà imprigionata: le inchieste, la censura, i depistaggi. La difficile cronaca della deontologia dei giornalisti

Innanzitutto buongiorno e grazie davvero di essere qui in tanti io ho provato a fare questa fatto questa prova ieri ho provato digitare sul computer su Google molto banalmente la parole Egitto
Adesso vado vado un po'più piano perché
Un secondo che aspettiamo
Che si metta alla anche i nostri amici
Ospiti relatori ha radici mettano la la cuffia
Ok
Il serpente
Ok ricominciamo daccapo allora va bene dicevo che ho digitato su Google semplicemente Egitto e le tre notizie che mi sono apparse sono state in ordine di apparizione
Il contratto a il calciatore più vecchio del mondo
Riparte il turismo a Sharm el-Sheikh
E c'è l'accordo tra Israele e Egitto per il gas naturale queste sono le tre notizie principali che ci sono oggi in questi giorni sull'Egitto e come se facessimo di citassimo Italia venisse fuori pizza mandolino forse top la Scala qualcosa del genere
Della tragica situazione dei diritti umani in Egitto invece non c'è traccia se non ogni tanto per parlare visto che siamo in Italia Giulio Regene
Per questo motivo che il Festival dei diritti umani che dirigo e l'associazione articolo ventuno
Ha deciso di realizzare questo incontro soprattutto per i giornalisti perché ragioni in un po'anche su quelli che sono i nostri compiti anche i nostri doveri
E per realizzare questo incontro è stata fondamentale e li dobbiamo ringraziare la collaborazione del di euro mezza RAI Sant'un'associazione che poi spiegherò nel dettaglio di cosa si tratta e del Cairo Institute for Human Rights stabiese
Perché rappresentano competenza passione e impegno ma anche in questo ordine però competenza passione e impegno
E ovviamente mi fa molto piacere aver trovato nell'ordine dei giornalisti subito ascolto comprensione per l'importanza di questo tema e naturalmente per la recita metropolitana che ci ospita io prima
Di dare la parola era appunto ai nostri relatori volevo ricordare che noi abbiamo volutamente fatto
Organizzato questa questo incontro oggi alla vigilia
Dell'anniversario di Giulio Regene per permettere a chi voleva partecipare a questi incontri queste mobilitazioni di farlo per quanto riguarda Milano ve ne segnalo subito uno
Domani alle diciannove in piazza della Scala ecco è arrivato anche l'altro relatore Erasmo Palazzotto che ringraziamo gli abbiamo dato anche una sedia si siamo stati attenti ma siamo anche Gentile siamo
Io poco alla volta ma mano che darò la parola spiegherò poi del dirò due parole in più sui nostri ospiti
Nel frattempo io voglio invece dare subito la parola ad Arianna Censi che è vice sindaca della città metropolitana di Milano che non fa mai i saluti
Perché normalmente da quanto tempo la conosco entra subito nel merito sempre di delle iniziative che lei così gentilmente spesso patrocina grazie
Veramente ringrazio ringrazio io ringrazio tanto Danilo De Biasio perché diciamo uni le istituzioni servono amministrare a realizzare gli obiettivi che ci si propone ma soprattutto in un tempo come questa creare le condizioni perché le persone possano confrontarsi
Possano discutere possano avere una visione del mondo
Ed è per questo che ringrazio di aver portato oggi qua insieme ad autorevoli giornalisti anche rappresentanti del mondo del mondo egiziano del mondo africano ringrazio Erasmo Palazzotto per essere qui credo che quello che stiamo facendo che fate voi
Ribadire costantemente che il tema della libertà di informazione è un tema che attiene a libertà fondamentali di tutti che probabilmente la precondizione fondamentale per poter capire approfondire assumere una posizione quale che sia e la città metropolitane e e ancor prima dello Stato quest'anno dalla Provincia di Milano a nei confronti dei giornalisti che hanno perduto la propria vita in ragione di questo diritto alla libertà di questo diritto all'espressione
Posto una targa ricordo dei giornalisti ovviamente italiani che hanno diciamo sacrificato certamente non volontariamente la loro esistenze sono stati come dire puniti per il desiderio e la voglia di fare luce
E di rendere conosciute le cose quindi io atta Danilo all'hotel dove lo avevo già detto ne siamo disponibili anche a integrare speriamo poi di non integrarlo più necessariamente però e come tenere un presidio guardate oggi
L'informazione io lo dico sempre perché quando chiunque si offrì di comunicazione ci chiede di essere ospitato qui non lo facciamo in maniera molto interessata perché io credo che oggi più che mai sia necessario fornirà le persone occasione per pensare che esercizio faticoso insieme all'lo studiare ma che è la precondizione necessaria per poter capire
Per poter scegliere frequentemente le persone sceicco in assenza di informazioni o avendo informazioni sommarie strumentali banali demagogiche immediate scelgono esattamente la cosa che gli farà stare peggio
Pensate
E questo vale per il nostro Paese e vale per moltissimi Paesi nel momento in cui la libertà è legata in cui spesso il sacrificio delle persone non è neppure conosciuto e quindi io credo che fare oggi a un giorno dal dalle quarto anniversario della scomparsa di Giulio dei geni un'iniziativa con autorevoli rappresentanti del mondo egiziano del ponte africano
è secondo me è un elemento fondamentale per ristabilire la necessità di fare chiarezza sua questa questione e su tutte le questioni che sono rimaste irrisolte
E per questo sono io che ringrazio e chiudo dicendo che una cosa sono stata
Di
Questo rappresentare le istituzioni corrisponde spesso a delle fatiche di una certa consistenza ma comporta anche dei privilegi l'altro giorno sono stata alla posa della pietra d'inciampo al a San Vittore
Insieme alla senatrice Segre
E io non sono una che si commuove facilmente diciamo tendo a controllare i miei sentimenti ma l'idea di essere in un luogo in cui quella donna
è stata bambina
Imprigionata con suo padre
Nell'assenza per la libertà
Dovendo lo consolare essendo lei la madre di suo padre quando lo portavano via atto per torturarlo per estorcergli nomi di coloro che dovevano trovare io ho pensato accostata
L'emozione l'angoscia il dolore che può aver provato una donna di novanta anni a rientrare in un luogo dove da bambina è stata imprigionata senza nessuna motivazione
E dalle finestre del carcere di San Vittore lei vedeva via San Vittore dove lei è nata
Lei è nata in via San Vittore e fino al giorno prima andava in bicicletta con i suoi amici sotto
Le mura di San Vittore
Ecco io e lei alla fine ha detto quando siamo usciti di qui per salire sul sul sui camion che li avrebbero portati ai treni che li avrebbero portati in campo di concentramento
I detenuti sono stati l'ultimo atto di umanità di saluto di benvenuto
Di benedizione ecco io penso che noi dobbiamo avere quelle testimonianze cioè dobbiamo sapere che in alcuni luoghi del mondo oggi adesso in questo momento
Ci sono persone che per la libertà per poter esprimere la loro contrarietà il loro pensiero la loro libertà vivono una limitazione della propria vita fino al punto di essere ammazzati e quindi io penso che poi insieme all'istituzione avete una gigantesca responsabilità per dare un'informazione compiuta tutti e per questo perché ha ringraziato e ringrazio tutte voi e ringrazio potrà essere venuti e ovviamente mi scuso perché tra pochissimo dopo aver ascoltato i saluti o dovrò andare da un'altra parte ma va bene questa fa parte dei non privilegi ecco grazie
Grazie ad Arianna Censi no ahimè non ci son saluti perché abbiamo scoperto adesso che Alessandro Galimberti il presidente dell'ordine dei giornalisti della Lombardia non può essere qui perché bloccato in una riunione fuori Milano si scusa
Per questo inconveniente così come dobbiamo una delle altre scuse perché lì gli andare Hood che doveva essere una nostra ospite per un problema familiare c'ha avvertito per tempo ha detto che non non poteva essere con noi però abbiamo dei dei testimoni che vale veramente la pena secondo me di ascoltare e quindi io parto subito e vado su direttamente nel nel nel fuoco nel focus di questa di questo seminario di questo incontro
Chiedendomi e chiedendo anche a voi no perché l'Egitto di Al Sisi USA con tanta determinazione
Il terrore le sparizioni forzate i processi farsa
Beh se si crede la cattiveria dell'uomo la spiegazione è semplice quell'uomo il cattivo
Io non ho mai creduto alla a questa facile spiegazione perché se no allora Hitler va semplicemente cattivo
Un regime agisce così
Perché ci sono degli interessi precisi
Per
Ragioni politiche ragioni economiche interne e e internazionale e allora io do subito la parola a uno dei nostri ospiti che è Buckeyes e il vino Hassan spero di pronunciare bene il suo nome
Chiederemo al nostro amico traduttore Mohamed Abdel Kader se l'abbiamo fatto bene di spiegarci quindi la situazione dei diritti umani in Egitto
Due parole soltanto Sookie Buckeyes El Din Hassan è una figura cardine per i diritti umani
E davvero la prendi un grande onore averlo qua
Inizia nel sindacato giornalisti per cui è nostro collega
E fonda nel mille novecentonovantatré il Cairo Institute for Human Rights Studies dà i suoi corsi di formazione sono usciti alcune dei protagonisti
Di quelle rivolte per la democrazia rivolte per la democrazia bisogna fare la rivolta per avere la democrazia pensate anche questo aspetto nel due mila undici
Minacciato molto seriamente Banfi Aldino Assad Hassan chiedo scusa ha deciso di lasciare l'Egitto ma non è mai venuto meno al suo impegno e quindi diamo la parola Rui grazie
I principi che alla Becca disse illustrata ha scritto
Ok
Presenti era lì comunque scioccanti esile di lire mossi mia se natura uguale al un certo a fossero vuole mosse settimo udienze un dal patto senza fili la l'embargo mosse di udienze lascia Banca un mutuo sette io a Napoli se
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Del tema
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Grazie davvero Abarth che ha El Din Hassan la ce lo porteremo dietro questa di chi definizione no di Repubblica del terrore che che abbiamo sentito prima grazie al lavoro di traduzione di Mohammad bel cadere che veramente molto precise
Le faremo davvero una i complimenti poi ancora alla fine come avete sentito della Buckley
Quando tocchi al Sissi tocchi quello che è un po'i giornalisti almeno ai miei tempi diciamo così chiamavamo nell'apparato politico-militare
Cioè la commistione tra l'industria militare e il potere politico
L'attuale presidente tra l'altro viene da quel mondo viene dal mondo militare e diciamo così che compra la fedeltà delle forze armate e dell'apparato di Intelligence attraverso appunto gli affari
è quello che lo che accade ahimè non soltanto in Egitto e dunque possiamo capire anche la paura
Che può esserci per un giornalista egiziano perché gli succede quello che c'è appena raccontato by ma possiamo capire anche il timore dei giornalisti italiani che vogliono andare a seguire questa vicenda bene abbiamo due che hanno seguito questo
Da sempre da molto tempo queste vicende Antonella Napoli diamo la parola prima lei che attuale
Direttore della di Focus con Africa lei ha realizzato tra l'altro il portavoce in Libano inserire in Birmania in Congo ma mi sembra di capire che ultimamente uno dei tuoi
Diciamo così punti preferiti è il Sudan e poi naturalmente ancora lecito a te la parola
Intanto
Ringrazio il Festival dei diritti umani per aver promosso quest'iniziativa e ovviamente articolo ventuno di cui facciano parte sia io che Danilo nell'Ina Danilo è portavoce qui a Milano finite articolo ventuno che è una organizzazione che si occupa proprio di difesa nella libertà di formazione del del diritto alla libertà di espressione
E anche contrasta da tempo tutt'tutti quelli che sono i bavagli che Sempre più spesso vengono imposti ai colleghi stranieri in paesi come sul anti come nessun altro che ricordava che ricordava Danilo l'Egitto Versiliana accennava prima il legislatore precedente alla classifica dei principali paesi in cui non c'è libertà di di stampa e dove c'è il più alto numero di di giornalisti in carcere la Cina Turchia
Egitto in Egitto attualmente nel nell'ultimo anno gli arrestati sono stati ventisei
E e di questi tra gli ultimi arrestati cioè è seduta Abdel Fattah
Che
Stava tranquillamente passeggiando al Cairo
Aveva raccontato quelle che erano le nuove proteste le ultime proteste che sono state registrate in Egitto e di cui poi vi racconterò perché ero lì proprio pochi pochi giorni dopo la prima eclatante importante manifestazione contro il presidente Al-Sisi
Non solo è stata sequestrata fatta sparire
Per diversi giorni ma quando è riuscita a comunicare con i suoi avvocati
Ha denunciato di aver subito delle delle violenze a addirittura un tentativo di strangolamento con la la felpa che aveva che aveva indosso
è una è una prassi purtroppo quella di avere un un atteggiamento molto aggressivo interrogatori coercitivi
Da da parte dei servizi di sicurezza purtroppo noi abbiamo sperimentato con omicidio brutale di di Giulio nei geni
Fino a che punto possono possono possono spingersi
Accennava Danilo al reportage più realizzato in Egitto da dal ventotto settembre ai primi di ero ero lì finora sono rimasta fino al dodici ottobre nero in in Egitto
Dove da da metà settembre sull'onda dei di un video appello di un imprenditore un ex contratto del governo egiziano
Sono circolate notizie sulla corruzione di Al-Sisi
Con il coinvolgimento di alcuni generali
Che fanno parte sia del governo che degli apparati più importanti
Del del governo egiziano
E addirittura della della moglie del Presidente
Avrebbe deviato denaro Ubu pubblico per la costruzione di edifici palazzi presidenziali
Addirittura di un albergo di di iper lusso costato centoventidue milioni di di dollari in un'area una zona hanno un non come cioè non turistica il distretto cinque quindi chiaramente un investimento non giustifica non giustificabile
Questa questa denuncia di di di questo imprenditore fama da lì
Anni nel giro di pochi giorni raggiunto
Oltre i cinquecento milioni di visualizzazioni
E quindi nel momento in cui c'è stata proprio la chiamata quindi agli agli egiziani a a scendere in piazza per manifestare per chiedere dimissioni e Assisi
C'è stato dopo anni erano sei anni che non ci fu cioè non non si prendesse il coraggio anche perché e vietato ce lo stato d'emergenza che è stato prorogato proprio lo scorso quattordici gennaio e e quindi vietato scendere in piazza a manifestare
è un rischio
Sì si è consapevoli che se si scende in piazza a manifestare il minimo che ci può capitare che ti tornano ci portano ci portino via celesti
E e quindi c'è stata una prima grande manifestazione a piazza Tahrir che per antonomasia la la piazza simbolo delle di volte
In Egitto
La repressione è stata durissima
E sarà durissima con lancio di lacrimogeni sono stati sparati di colpi il il governo parlato di di di proiettili di gomma ma da almeno da quello che ho raccolto anche lì sul posto ci sono stati svariati feriti da arma da fuoco che sono ricorsi alle cure dei dei debiti degli ospedali quindi facilmente ve verificabile tutto questo però dai media egiziani non è stato raccontato un po'perché come c'ha già
Spiegato
Purtroppo sono tutti ormai allineati su un governo e tipi quindi e e molto è molto difficile che
Si riesca a far uscire notizia dall'Egitto dal fronte interno
E poi perché e e sempre più complicato riuscire ad arrivare
In Egitto io sono stata fortunata mi racconto mossa piccola parentesi perché io sono arrivata a seguito di una delegazione sportiva c'era una delegazione della scherma italiana che era per i mondiali master di di scherma che si segnalato dal Cairo e io ero al loro seguito quindi sono arrivata in modo Progetto
Con una con la possibilità di un oltrepassare i controlli che dischi hanno spesso di farti rimanere Lina riporto successa la nostra collega
Francesca Borri non è riuscita ad uscire nemmeno dal dalla riporto due colleghi della BBC che proprio in quei quei giorni cercavano di di arrivare al Cairo per raccontare quello che stava accadendo
Prima scherzando con Azzurra dicevamo che bisogna stare attenti a quello che si dice perché poi in Egitto non ci torni più e evidentemente da la prossima volta non sarà così semplice riuscire ad entrare in Egitto
Però intanto questo questo éscamotage mi ha permesso di raccogliere voci di far uscire dall'Egitto voci che altrimenti in questa fase su su queste nuove rivolte non sarebbero stati non sarebbero state ascoltate numero sarebbero uscite perché arrivare su sul posto
Trovare chi al coraggio di raccontare
Come i fatti la mamma di Abdul Aziz un un ragazzino di undici anni che è stato preso
Letteralmente trascinato via da un negozio dove con la madre stava comprando del materiale scolastico
O come altri il figlio di Abdallah un venditore ambulante che pur non avendo nemmeno il sociale è stato accusato di uso improprio dei social perché un suo conoscente aveva pubblicato dei video di agli mormora mai da lì e lo e aveva citato alcuni suoi amici chiamandoli ad andare in piazza
Questo per farvi capire quanto poco basti per finire nel mirino dei servizi di sicurezza
E stato è stato importante essere lì perché purtroppo quelle proteste sono state silenziato
Il titolo del reportage che è andato in onda proprio ieri su TV due mila capo e proprio empi Egitto la rivoluzione incompiuta perché nel giro di poche settimane
Sono stati arrestati quasi cinque mila egiziani
Questi sono questi sono dati forniti dalla Commissione per la per per le libertà i diritti
I dieci anni che la la stessa organizzazione che fornisce consulenza anche alla familiare geni il direttore Mohammed Lofti
Ha pagato
Con l'arresto della moglie che per mesi è rimasta in carcere hanno un bambino di tre anni di di tre anni presso più grande quando è stata arrestata da tre anni li hanno presi prelevati tutti e portati in un in ufficio di polizia Luís ebbe a mio sono stati di lasciati solo perché Moana ed è cittadino svizzero e lei è rimasta in carcere per otto mesi
I con delle accuse assurde di calunnia e di perché lei aveva spostato un video in cui denunciava delle molestie che aveva subito delle molestie il sistema delle molestie da nel settore diciamo gridi di e nei confronti delle donne egiziane
Luís nonostante tutto coltivato ha svolto il suo lavoro
A quotidianamente aggiornato anche su questi ultimi ultimi eventi e grazie a lui
Abbiamo avuto la possibilità di capire quanto davvero vasta sia stata questa repressione anche Amnesty International di uscita documentare a raccogliere informazioni
Su su su quanto avvenuto e ha appunto ha definito quella degli ultimi degli ultimi mesi come la più o più vasta depressione dalla scesa al potere di Assisi questo da la misura di quanto la consideri pericolosa questa fase quanto ad Assisi
In questo momento si senta anche più debole perché
A al centro di una serie di di di pressioni non solo per la vicenda di di Giulio nei geni ma anche per questioni economiche avendo l'Egitto avuto un prestito un molto importante dal Fondo monetario internazionale l'Egitto attraversa una crisi economica
Importante e e quindi la mia sensazione ma sicuramente chi chi è sul posto anche azzurra che conosce bene questa questa realtà è che in il il in questo momento il governo egiziano
Sia un po'sulla difensiva abbia paura che questa volta l'onda delle proteste che al momento sembra sia stata silenzi alta
Possa in qualche modo sfociare in qualcosa di più importante anche perché continuano a ad alzarsi Prezzi delle dei beni di più di di prima necessità il pane
Tutto ciò che che nella quotidianità fondamentale per la vita degli egiziani c'è una una un tasso di disoccupazione elevatissimo
Il trenta per cento della popolazione egiziana vive sotto la soglia della povertà Puglia povertà
Quindi queste accuse di corruzioni hanno colto proprio nel il malessere
Più profondo delle della popolazione egiziana che magari non è consapevole perché noi viene raccontata fino in fondo quanto il Governo diversi si sia repressivo poi lo lo paga sulla sua pelle sulla propria pelle quando prova a manifestare ma lei esseri dissenso le uniche le uniche voci non è possibile ascolto precoci l'unica voce che assistito nella propria
Io in caso che porto nel cuore e che ha riguardato un collega perché non ho conosciuto personalmente muto modo di di di conosce invece dei suoi cari amici è quello di una fotoreporter lasciamo canna
Che ha passato cinque anni e otto un'insidia la propria vita in carcere
E in condizioni di salute anche molto molto importanti perché un diabetico
Ecco e costretto alla dialisi più volte il suo processo è stato rinviato credo almeno cinquanta volte
Perché una ecco per una parentesi una delle particolarità del del sistema giudiziario egiziano e che viene costantemente prorogata
La la carcerazione preventiva viene rinviato vengono rinviati continuamente i processi per permettere di tenere in carcere più lungo poi possibile
I i coloro che sono col Comune coloro che eccetto le voci scomode
E in quel caso di Shao Kahn oltre cinquanta volte è stato rinviato a processo quando alla fine e stato processato e condannato e sto condannato esattamente cinque anni poco più di cinque anni che li sostanzialmente aveva già scontato
Non contenti gli hanno fatto sta scontare un ulteriore Pina di sette mesi perché lui era accusato di terrorismo per essere andato in piazza nel due mila tredici a raccontare la repressione contro i i fratelli musulmani che erano scesi in piazza per protestare contro il il colpo di stato di di di di al Sinisi e gli hanno contestato anche la distruzione il l'attivo l'attività di vandalismo compiuta secondo l'accusa da chi era in piazza in quei giorni a protestare
Questo per fa comprendere quanto sia difficile quanto sia
Letteralmente è possibile per gli egiziani far sentire la propria voce ed è per questo che è importante avere la possibilità anche attraverso gli esuli la diaspora no riuscire a fare arrivare a al mondo occidentale quello che avviene in questo Paese perché l'Egitto comunque rimane resta a parte per l'Italia partner commerciale partner economico importante
Per per il mondo occidentale
E e come se in qualche modo venisse giustificato tutto quello che compie tutto quello che avviene in nel Paese
Perché ovviamente garantisce non solo
Scambi economici e commerciali molto importanti c'è anche un una un aspetto che riguarda i flussi quindi migratori l'aspetto che riguarda la sicurezza
E dunque come se si temesse di alzare di tono quel giusto tomo no per tentare di avere al mio almeno un una una garanzia di base che le le violazioni che vengono perpretati che contro il popolo egiziano in qualche modo possano
Fermarsi è un'utopia
Io ho la speranza che il popolo egiziano trovi il coraggio di continuare approvare ha manifestato continuare a manifestare il proprio dissenso
Certo rischiano rischiano molto lustro rischia non solo di finire in carcere spesso chi viene fermato viene portato finisce nelle mani dei servizi di sicurezza
Scompare letteralmente non e non e non al tra virgolette non hanno nemmeno la fortuna di essere ritrovati come il nostro povero Giulio Reggiani scomparso scomparso assolutamente cancellato
E questo credo che sia per chi rimane per le famiglie per per le persone care
Una pena
Oltre la pena
Quindi niente né i proviamo raccontare di tutto questo per tenere alta l'attenzione sul sul paese che non è più possibile considerare una partner ineludibile partner necessario quindi io chiuderei i ricordando che abbiamo un un dovere verso la famiglia Reggiani
Dobbiamo tutti quanti continuare a chiedere verità e giustizia per Giulio Reggiani
Un atto di coraggio a al governo italiano perché forse forse è arrivato davvero un momento di richiamare l'ambasciatore e i e e dimostrare di avere quella dignità che un popolo democratico come il nostro merita di manifesta grazie
Grazie ad Antonella Napoli che in qualche modo ci aiuta anche a fare entrare in gioco appunto il il ruolo che possono avere anche chi sta all'estero chi non rischia magari in prima persona
Noi siamo abituati a considerare il Mediterraneo come il mare dove avviene sostanzialmente il traffico dei migranti e questo ma forse possiamo cominciare a a considerarlo come un luogo dove non c'è questa grande differenza tra un italiano un libanese un montenegrino San fanno parte tutti appunto di questa di questa cultura nelle nostre vite sono intrecciate quello che avviene nel getto ha delle conseguenze su quello che facciamo noi anche e anche viceversa
E ci sei e c'è appunto una associazione che si chiama euro mezzo Price che ce lo ricorda ciò ricordo ogni giorno ci dice che è esattamente questo il tema che bisogna affrontare euro Med RAI c'è una un network e di un centinaio chiedo poi qua disse ho sbagliato a dire il numero un centinaio circa di associazioni ed enti che si occupano di diritti umani guardiamo all'Asmara nei presidente ed è un'altra appunto delle persone che noi ringraziamo per essere qui
E voglio cominciare con la domanda più banale del mondo cioè se serve questa mobilitazione internazionale che tutti noi stiamo chiedendo ha portato dei risultati e se possibile no non non l'avevamo concordato a questa domanda ma se magari vuole anche dire C due parole su quanto sta accadendo in un altro Paese vicino come il Libano che proprio in questi giorni sta subendo delle interessanti anche preoccupanti iniziative a te la parola guardi
Gioca
Autisti che Mario Vecchi
Hawala faccia capire da utile il che l'MBA Tel molto Amor Fou
Jim Carrey chiesto Brick venti casa now al a Mila uguale Hard Luck Shamal bensì tattica firmassero che tanto pur mosso io per la telefonia cassa affranto certe Sissi a Worms profilassi si interiore Sicilia poco chi vuole che Nabil che uccise cinque mostre yankee
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Guida dice dunque il banco Motors Taishō vado il coltello Talice assegnato a chi per me la quale a coprire
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Grazie
Grazie a guardia a
Anche perché ci ha ricordato no parlava prima Fedel della lotta anche per alla corruzione in Egitto non soltanto per i diritti umani ma anche appunto per la corruzione vedete come si assomigliano no anche le rivolte che ci sono in giro in questo momento in molte zone del del mondo anche naturalmente in nel nel Medioriente e grazie al lavoro appunto di traduzione di una di Mohamed Abdel Kader
L'Egitto è uno dei giganti del Medioriente però un gigante fragile abbiamo capito in in questi anche con questo incontro
Con enormi problemi
Sono le aveva già accennato credo Antonella Napoli perché sono cento milioni di abitanti circa sto un po'arrotondando
Quasi un terzo quindi se parlo di trenta milioni di persone mica uno scherzo vive sostanzialmente con poco più di un dollaro al giorno provate a immaginare quindi che la fragilità no di questo importantissimo paese anche per gli equilibri della zona
Sapete cosa sta succedendo in Libia il ruolo che ha in questo momento l'Egitto ecco se questo punto aggiungete la repressione di cui si hanno parlato B e vi renderete conto che non è poi strano che ci sia una diaspora
Che si cerchi di fuggire di lasciare questo Paese per vari motivi e Azzurra Maringola occhi giornalista della RAI ha proprio oltre sei innamorata dell'Egitto ma questo è un altro problema esatto tutti sono innamorati dell'Egitto
Ha studiato proprio esplicitamente la diaspora egiziane anche in un libro uscito da poco che si intitola appunto la grande la grande fuga
E una cosa interessante non so se era questo l'argomento che tu hai trattare ma io te l'arte la lancio come provocazione
O quello come sollecitazione chiedo scusa e che detto disoccupate in particolare della diaspora politica in qualche modo dell'Egitto che anche questa però e frantumata
è molto divisa ecco non so se volevi poi fare un punto anche su questo
Grazie Danilo che innanzitutto per aver organizzato questo evento e grazie agli ospiti e grazie soprattutto a tutti voi di esserci
Perché secondo me è una dei motivi per cui non riusciamo a capire realmente che cosa accade in Egitto l'opinione pubblica non riesce a capirlo realmente che la copertura mediatica sull'Egitto fa molta intermittenza quindi probabilmente abbiamo ha raccontato molto alla fase delle cosiddette primavere arabe quasi come se fosse una una stagione appalesi doveva compiere tutto
E dopo sull'Egitto non si è più parlato fino al due mila e tredici
Il il colpo di stato seguito poi dal massacro di era balla da cui a quella che si chiama a Tienanmen araba il massacro
Sì
E il massacro con il quale è stato sgombrato il sitting
Che teneva nuovo soprattutto gli islamisti contraria al golpe che si era compiuto soltanto il mese precedente e poi essenzialmente di Egitto non avete insomma l'opinione pubblica non ha saputo molto e quella italiana ha saputo un po'di più
A causa della tragica morte di Giulio re geni
E quindi le notizie che arrivano di Egitto sono oggi delle notizie che arrivano soprattutto a in occasione di attacchi terroristici no contro i turisti a questioni di cristiani eccetera eccetera e quindi questa copertura
Ha così altalenante non non aiuta a capire esattamente cosa accade
Cosa accade nel Paese prima di andare sul diciamo quindi a tema sono un paio di cose per darvi delle coordinate in Egitto l'esercito non è quello che noi pensiamo sia l'esercito qui
Luca e quindi l'esercito non ha solo il controllo della forza l'esercito come avrete capito è anche un attore politico ma è molto di più vederci lo produce l'acqua l'esercito costruisce le case l'esercito costruisce i resort di Sharm el Sheikh
L'esercito come diceva bene Buckley da ultimamente oltre ad avere ovviamente no al il controllo dei media statali anche il controllo a parziale dei media privati e questo mi fa capire che sì è vero la stampa a in Egitto è una stampa di regime alla stampa allineata ma questo non vuol dire che i giornalisti egiziani non sono giornalisti o non sono giornalisti coraggiosi cioè lavorare in Egitto vuol dire lavorare in un sistema di censura
Ma anche crescere in un ambiente di autocensura come giornalisti cioè io ho seguito diverse riunioni di redazione negli anni passati quando hai una notizia scomoda il dibattito anche dove la metto la mette in prima pagina la metto all'interno alla metà pagina destra la metto sulla sinistra che cosa mi succederà abbiamo due notizie critiche
Le mettiamo entrammo in prima pagina non si stamperà hanno più quindi cioè la censura e l'autocensura sono due componenti di che cosa vuol dire fare giornalismo in Egitto e per lo più il giornalista che lavora in Egitto sia esso egiziano sesto straniero deve porsi poi un chiaro un altro chiaro dubbio una forse un'altra domanda prima di lavorare cioè se tu vai a intervistare qualcuno la persona che intervista i la metti a rischio
Quindi alla parte racconti la sua verità ed è il caso per esempio dei miei intervistati nel libro tra cui Buckley dall'altra da un'altra parte lui esponi e quindi anche su questo bisogna insomma porsi queste porsi queste domande
Come diceva bene Danilo io dopo abbastanza lungo periodo che ho fatto al Cairo per motivi non solo personali ma anche professionali ho deciso di tornare tornare in Italia in realtà comunque il la la questione egiziana mia continuata involontariamente a essere tra le mani
Perché nel momento successivo al Golden quando io Sonata DIA dell'Egitto nello stesso momento tantissimi altri
Isoli io nel libro richiamo isoli hanno lasciato il Paese per motivi politici c'è essenzialmente non potevano più vivere nel loro Paese tranquillamente per le loro posizioni politiche questo è successo a personaggi come base e quindi no a difensori strenui difensori dei diritti umani ma è successo anche a medici
A giornalisti colleghi
A sindacalisti a poeti ad artisti ok cioè è qualcosa che su che ha ha colpito una serie di persone ho avuto dei colleghi per esempio che a un certo punto di per quello che scrivevano sono stati essenzialmente parcheggiati in relazione quindi potevano continuare ad andare in redazione incrociare le braccia riceverà lo stipendio
E avrebbero vissuto la loro vita tranquillamente invece probabilmente a trent'anni non è quello che voi se se è un giornalista e quindi cerchi di poter fare il tuo lavoro e cerchi di farlo altrove chi è il sulle allora esuli sono tanti io nel mio libro mi sono occupata di più degli degli esuli che hanno anche una missione politica e quindi possiamo dividere in due grandi famiglie questa esattamente la frammentazione
E su cui tu mi sollecita di uno sono gli esuli della che derivano dalla Fratellanza Musulmana
Quando si parla di fratellanza musulmana dobbiamo ricordare che la Fratellanza Musulmana è tornata ad essere un'organizzazione bandita in Egitto
Quindi secondo il regime è un'organizzazione terroristica e questo è molto importante per me giornalisti perché quando vi arrivano dei delle notizie delle delle agenzie che parlano di terroristi
Bisogna capire se sono terroristi reali o se a qualcuno che li chiama terroristi perché essenzialmente tutti quelli che sono dissidenti siano essi di destra se avessi di sinistra senesi islamisti si hanno non islamisti vengono definiti terroristi
Ok quindi questa è una ma cosa secondo me molto importante anche per noi giornalisti riuscire a capire i termini che vengono usati e poi ci sono i cosiddetti i laici termine che non è perfettamente corretto nella nel linguaggio nel linguaggio musulmano però diciamo di sinistra no o liberali quindi quelli che indenne alcuni in alcuni casi hanno anche partecipato al colpo di Stato del due mila tredici o che hanno preso parte hanno hanno dato anche il loro contributo per mettere in un angolo fare tornare alla clandestinità la Fratellanza musulmana
Ma che dopo questo non hanno più avuto o i loro spazi per esprimere il loro dissenso politico nel vedere che i militari erano tornati al potere e stavano essenzialmente ricreando un clima di la regime molto più repressivo
E poi c'è anche un'agiografia molto chiara di questa diaspora diciamo che sto dividendo a tratti molto ampie e quelli più affiliati all'islam politico quindi alla Fratellanza Musulmana sanati soprattutto indicata o in Turchia
Se non alter per lo più la Turchia è uno dei pochi Paesi che ospita i canali televisivi radiofonici della Fratellanza Musulmana che in in Egitto sono sono banditi anche Al Jazeera adesso è bandita in Egitto
LA famiglia un po'più laiche andata quasi tutta tra l'Europa
Una grande famiglia né in Germania in Inghilterra e poi negli Stati Uniti soprattutto tra le Isco Josè la Silicon Valley questi sono un po'i punti di raccolta né di raccolta maggiore
Seguire le loro storie
Ti fa capire tante cose in tanto ti fa capire come cambia la vita di un esule nel giro di poche ore
C'è un esule decide di partire nel momento in cui per esempio esce dal carcere come alcune storie che ho raccolto dove ha subito torture e intercorre un momento in cui pur essendo uscito dal carcere il suo nome verrà inserito in una lista nera di persone che non potranno più uscire dal Paese quelle al momento in cui si parte quindi si parte magari in quarantotto ore si va dove si può andare
Quindi se il signor dai passaporti o villa europei Rainy paesi dove non ti serve un visto e si parte con due o tre cose non di più
Ma questa partirei in questo modo così veloce diciamo
Una scelta no ovviamente dirimente per le per il futuro delle dell'esser degli esseri umani
Ha poi delle conseguenze che uno scopre piano piano
Perché a vivere in diaspora che cosa vuol dire
Va be'abbiente vuol dire essere lontani delle proprie famiglie no vuol dire che è successo a molti attivisti che se more tuo padre tua madre non torni in Egitto
Ok vuol dire che se tu rilasci una dichiarazione contraria alla
Al diciamo al linguaggio del regime i tuoi familiari che sono rimasti al Cairo subiscono delle conseguenze per quello che tu per quello che tu hai detto vuol dire che è soprattutto se sei era un attivista che diciamo si spende per la difesa dei diritti umani non si non si risparmia
Vuol dire che sarà e probabilmente vittima di una campagna diffamatoria al tuo conto e che quindi le televisioni di cui abbiamo già parlato no quindi che raccontano essenzialmente quello che lei a regime vuole raccontare ti descriverà come un cospiratore qualcuno che vuole fare crollare non solo il Regina ma l'intero Paese no questa un po'l'immagine ti descriverà come un terrorista eccetera eccetera
E e poi la cosa che un po'stiamo apprendendo passo dopo passo è che chi vive in esilio a sempre più problemi presente anche a rinnovare i propri documenti scade il passaporto e chi ti rinnova il passaporto non lo fa proprio immediatamente quindi è uno stato uno stato d'animo uno stato d'essere particolarmente particolarmente Complesso
Che cosa c'è di importanti da un punto di vista politico in questi io in questo gruppo eterogeneo di di esuli ci sono diverse cose la prima secondo me e quindi mi allaccio quanto abbia raccontato Antonella cioè che potere ha chiamiamola la diaspora anche se chiamarla diaspora un po'ha un concetto molto ampio perché è la diaspora in Egitto è qualcosa che c'è di storico c'era già all'epoca di Nasser per quanto conciata con Sadat c'è
Alla diaspora economica quindi che è partito diciamo per fare fortuna c'è chi è partito per motivi religiosi perché come cristiani non stavano bene all'Inter e Ted eccetera eccetera quindi a sto parlando che invece di attivismo politico
Il grande dibattito è che cosa può fare
Ma un attivista egiziano un giornalista egiziano che non si sente rappresentato dalla dal proprio regime fuori dal Paese cioè come può incidere può incidere o meno nel nel nell'evoluzione della politica
Nella politica egiziana ecco
Qui abbiamo un paio di dati il primo anche in passato in un recente passato chi è stato fuori ha dato un suo contributo
Quindi se pensiamo a a piazza Tahrir nel due mila undici o se pensiamo delle manifestazioni precedenti c'è comunque chi era
Come egiziano anche fuori dalla paese ha dato un suo contributo e quanto Antonella raccontata essenzialmente nato da un personaggio che viveva fuori dall'Egitto un personaggio ha molto controverso Mohamed Alì quindi un personaggio anche avuto fin però all'estate precedente dei grossi legami con con il regime di potremmo dire un colluso con il regime fino al giorno prima ammesso lavoro
Lui stesso ha ammesso di essere parte di questo sistema poi ci sono state questioni economiche no che che sono andate a suo svantaggio e quindi ha deciso di di abbandonare il paese di diciamo iniziare anche questa campagna contro il regime ha però a prescindere dalle dalle dalla sua battaglia personale dal suo profilo e dalle diciamo dal mezzo dai moti dalle motivazioni personali
Che l'hanno portato a questo
E quello che è interessante notare che in realtà poi questo ha avuto un impatto sulla gente cioè la gente realmente scesa realmente scesa in strada
E di queste persone giudice Michele alle televisioni egiziane non mi hanno parlato e va be'io ricordo dal due mila undici quando scoppia la rivoluzione le televisioni egiziani facevano vedere il Milo calmo con le sedute sopra quindi non mi aspettavo che che ci raccontassero questo mi aspettavo che lo facessimo noi mi aspettavo di qualcuno di noi lo raccontasse ora io devo dire che neanche le agenzie ne parlavano mi ricordo la seconda sera che se non sbaglio era sabato ventuno ventidue di settembre
E c'era una grande manifestazione ad Assuan che per lo più è una delle città come dire la roccaforte
Della dell'attivismo egiziano la città dove morì il primo martire della rivoluzione la città dove morirono tantissimi martedì durante la rivoluzione del due mila undici e quindi io inizia un guardare su Facebook come viene ecco cioè inizia a vedere che questa manifestazione ad Assuan
Viene ripresa da un cittadino che vive sulla strada della manifestazione questo cellulare fama diretta Facebook e inizia a vedere nella barra a destra che salgono nomi di persone che partecipano a questa dirette dico cavolo cioè così tanta gente fanno continuare a vedere
Quello che sta andando in onda adesso non so quanti minuti andata avanti un'ora poco più di un'ora il video finisce quando qualcuno bussa alla porta di questo attivista essenzialmente lo arresta quindi cioè è davvero anche c'era chi diceva Whitehead diceva sì
I regimi si preoccuparmi di avere una buona stampa traduco io non ha buoni immagine soprattutto all'estero quindi di godeva di buona stampa in realtà in buona parte godono di buona stampa perché comunque non c'è una come dire non c'è un un lavoro preciso su tutto quello che che poi fanno quindi è anche molto difficile per un un attivista all'interno è stato il Paese poter lavorare tranquillamente una volta soprattutto fino al due mila undici
In questa aiutavamo aiutavano molti social network adesso il social network sono diventati il il ruolo diciamo il luogo più pericoloso per un attivista anche un attivista tiene ora in Francia
Ok anche un attivista che al Polo Nord esistono non so prendendo esempio di strampalati cioè esistono persone che sono arrivati lì in Corea del Sud perché abbiamo anche e la Corea del Sud tre luoghi dove egiziani sono scappati
E c'è ormai comunicare a essere presenti sui social network è diventato è un diventa atto un luogo dove ti metti
A rischio dove cialtroni sei tracciato ti esponi sei probabilmente anche più come dire condivisa da altri e quindi si si ricostruisce tutto questo poi non scordiamoci che negli anni mentre all'inizio no tra il due mila e il dieci e il due mila undici gli attivisti che avevano questo vantaggio digitale rispetto al regime
Negli anni questo vantaggio è stato colmato quindi il regime diciamo riuscito a colmare questo deficit che aveva inizialmente anzi ci sono stati casi per lo più soprattutto uno che è stato inizialmente denunciato da Amnesty
Poi son stati fatti studi più approfonditi e infine pubblicati da dal mio al Times dove si spiega benissimo come il regime riesca sia riuscito a integrare in media i cellulari di attivisti all'estero con con un software ed essenzialmente di sapere senza tutto quello che loro fanno quindi è davvero una o il mondo che ha cambiato
E voglio concludere però dicendo una cosa cioè questa diaspora questo gruppo dire di esuli sono una grande ricchezza per tutti noi giornalisti
Perché comunque riescono a raccontarti in Presa Diretta e come fonte primaria cose che noi non sapremmo
Riescono a farlo comunque con più compiuti diciamo libertà di quello che farebbero all'interno del loro Paese
Io ho coperto le ultime tra virgolette se dovessi scrivere un articolo elezioni e per e fare queste elezioni devi firmare come giornalista per avere l'accredito o un documento nel quale ti impegni a rispettare le regole decise dal del ministero e tra queste regole c'è che devi riferiti sempre le fonti ufficiali che ti vengono a diramati questo ovviamente lascio a voi interpretare cosa vuol dire
E quindi anche lascio voi capire poi anche perché dall'interno del Paese è comunque complessa anche perché ci lavora cercare di fare a un un lavoro giornalistico di qualità grazie
Grazie grazie ad avere io so che
Molti di voi sono qui perché sono davvero interessati a questo tema altri magari
Un po'meno io spero che però dopo quello che abbiamo sentito queste testimonianze questa anche come dire valutazione anche molto semplici se volete no che faceva azzurra su l'uso dei social come non li possiamo utilizzare non solo abbiate appreso qualche cosa di interessante che non sapevate sull'Egitto ma che quando vi rimettete davanti alla tastiera del vostro computer scrive che un pezzo abbiate anche un un come dire un'attenzione diversa intorno a questi temi i temi in particolare dei diritti umani io credo che questo sia se ciascuno di voi rimane
Da questo incontro questa consapevolezza abbiamo portato a casa il risultato
Tra le persone che amavano l'Egitto e uso Vogue volutamente ancora una volta il verbo amare c'è appunto anche Giulio dei geni
Di Luís abbiamo capito che si era avvicinato io lo lo riassumo così
Alla ha cercato di capire come funzionava in qualche modo l'economia come faceva a sopravvivere no in questa l'economia di questo paese così complesso
Era questo il suo scopo
Non parteggiava per gli uni o per gli altri
E questo rende secondo me è la sua fine
La sua orribile fine ancora più simbolica
Perché vuol dire come ha detto anche Buckeyes che quando scatta la repressione non è che colpisce
Gli oppositori gli oppositori di un certo tipo quelli che rompono le scatole
è una macchina che macina tutto Marcillat chiedo scusa tutto quello che trova davanti a sé
E le autorità egiziane sono talmente succubi
Questo ordine di non collaborare con le autorità egiziane sul caso Regene che di fatto non si sa praticamente niente dal punto di vista della della giustizia ancora una volta se vogliamo usare forse una semplificazione però il business comanda
Allora oltre la familiare geni ai suoi legali le spontanee manifestazioni che ci sono dei ricordi ancora domani alle diciannove Piazza della Scala qua a Milano
Domani che l'anniversario della sparizione di di di Giulio ecco da qualche settimana c'è una novità importante
C'è una commissione parlamentare che si sta occupando del caso del genere io sono veramente molto contento che Erasmo Palazzotto che ne è il presidente abbia accettato di venire qui oggi alla vigilia di questo importante anniversario
E di dirci quello che sta facendo quello che proverà a fare
So che il tema è molto delicato e quindi lascio a lui la parola e non aggiungo nient'altro
Grazie grazie Danilo grazie al Festival dei diritti umani per avere organizzato questo incontro grazie a tutti voi di essere qui ma soprattutto grazie a chi mi ha preceduto
Il racconto puntuale preciso di quello che è una condizione drammatica libico un paese importante fondamentale come l'Egitto
Importante fondamentale per noi per il nostro Paese per la nostra storia anche per l'Europa il Mediterraneo nessun pezzo la nostra cultura
E grazie per il lavoro che fa del io ho l'onore e l'onere di presiedere adesso una commissione d'inchiesta che sicuramente ha davanti a sé un lavoro molto difficile
E impegnativo
E che sicuramente
Si avvarrà del lavoro straordinario che invece hanno fatto quei pochi
Giornalisti difensori dei diritti umani che hanno in questi anni ha raccontato che cos'era l'Egitto e che quindi ci permetteranno di ricostruire il contesto in cui questo brutale omicidio avvenuto in cui questa tragedia si è consumata
Permettetemi però prima di parlare
Di di Giulio reggendo il lavoro della commissione
I
E anche dell'Egitto in sei visto che chi mi ha preceduto anche più competenza di me su quello che è la situazione in Egitto
Di condividere con voi la riflessione che riguarda anche
Il punto di partenza diciamo di quella che secondo me una valutazione che collettivamente questo Paese sta facendo a prescindere dalle sue istituzioni
Il tempo in cui abbiamo un tempo terribile in cui probabilmente una curva della storia sembra diciamo riportare indietro le lancette dell'orologio
Ci troviamo a vivere un tempo in cui quelle conquiste di civiltà anche pensavamo acquisite in realtà si stanno lentamente
Sgretolando no il progresso che avevamo conosciuta dalla seconda metà del Novecento
Sembra avere invertito il
Il proprio corso tra le cose che noi stiamo perdendo cioè il diritto internazionale
Tra le cose che sembra lentamente scivolare verso la storia verso il passato cioè il diritto internazionale in particolar modo una conquista straordinaria del secolo scorso che nel diritto internazionale dei popoli quell'insieme di norme codificate dopo la seconda guerra mondiale
Che affermavano in qualche modo l'idea che c'erano dei diritti individuali inviolabile e che sono codificate a partire dalla dichiarazioni versare dei diritti dell'uomo del cittadino e di una serie di convenzioni internazionali che l'hanno seguito e che sono state codificate
E questo è una cosa che ci deve interrogare
A fondo sono state codificate quando una condizione
Disastrosa dal punto di vista della civiltà pur colpito i popoli europei
La più significativa oggi rispetto a quello che è l'attualità del nostro dibattito la completa ormai oggi
Cancellazione di quello che la convenzione di Ginevra che è stata che è stata a codificata scritta quando la condizione di profughi di persone che scappavano da una tragedia una violazione sistemica dei diritti umani che non aveva precedenti nella storia come era stata quella la del nazifascismo della guerra e poi della persecuzione
Degli ebrei
A
Aveva riguardato i popoli europei e quindi era stata codificata per la difesa di di quei soggetti oggi che quella condizione
Riguarda altri popoli del mondo noi europei pensiamo di poter far finta che non accade niente voltarci dall'altra parte cancellando quelle stesse leggi che non abbiamo scritto a nostra tutela
I diritti umani sono parte di quell'insieme di norme
E diritti umani sono oggi il banco di prova
Del nostro livello di civiltà
Io amo dire che il il secolo in cui viviamo quello che sia per la Berto
è e sarà in qualche modo il secolo dei diritti umani della loro definitiva cancellazione o della loro riaffermazione
E questo è questo è
E in qualche modo come dire la la sfida che noi abbiamo davanti io penso che oggi c'è una uno scontro epocale che riguarda il tema dei diritti umani e che riguarda in primo luogo l'Europa e il terreno principale di quello scontro è il Mediterraneo l'epicentro di quello scontro il Mediterraneo
Lo è
Rispetto a tante questioni rispetto alle cose che abbiamo sentito sull'Egitto su quello che riguarda la condizione di quasi tutti i popoli che si affacciano oggi sul Mediterraneo
Lo è rispetto alla questione la grande sfida epocale le migrazioni e al fatto che il Mediterraneo è diventata la frontiera
Una frontiera non più
La frontiera soltanto tra il nord e il sud del mondo la frontiera tra l'Europa all'Africa diventata anche un po'la frontiera tra barbarie la civiltà
Lo è diventata perché è stata trasformata dai governi europei in quella che è la frontiera più pericolosa del mondo la più letale
Dove la maggior parte di quelli che tentano di attraversarlo perde la vita
E lo è anche perché
In qualche modo su quella frontiera oggi si combatte e permettetemi questa
Rapida digressione si combatte anche lì un pezzo di questa battaglia lo combattiamo le persone che sono pronte a rischiare tutto la loro vita propria affetti
Per cercare di conquistare un pezzo di libertà e di diritti
E di civiltà
Fuggendo a una condizione disastrosa di guerra di persecuzione di tortura di violenza nei campi di prigionia dei campi detenzione da campi di concentramento chiamiamoli col loro nome in Libia
E dall'altra parte
Di tutte quelle persone della sua uomini e donne la società civile europea che in questi anni hanno sopperito a una senza gli Stati europei andando a rischiare la propria vita non solo per salvare quelle persone ma per riscattare la coscienza dell'Europa
è salvare la nostra umanità
Il Mediterraneo terreno di scontro epocale lo è da un po'di anni non lo è solo adesso
Lo è da quando le primavere arabe
Hanno in qualche modo offerto un'occasione straordinaria
All'Europa
Per ricostruire un nuovo ordine globale che in qualche modo cogliesse quella centralità che oggi mediterranea riacquisito anche se in senso negativo
E che vedeva appunto questa grande opportunità dei popoli dell'altra sponda del Mediterraneo che essi ribellavano a un ordine costituito che in qualche modo seppur paradossalmente meno violento drammatico di quello attuale
Era un ordine che generava una negazione in termini di libertà di diritti civili e che quindi quei popoli rivendicavano in qualche modo un'unione tra le due sponde anche in termini di civiltà e quale è stato una la grande occasione perduta
Perché gli Stati europei le classi dirigenti europee non hanno avuto la capacità di comprendere la centralità della questione mediterranea l'hanno affrontata solo sul tema delle questioni migratorie della necessità di fermare in qualche modo i flussi migratori
è
Hanno abbandonato le speranze di quei popoli contribuendo a anzi hanno approfittato di quella ribellione per sostituire regimi autocratici che si erano nel tempo
Rafforzati a tal punto la mette in discussione il rapporto di sudditanza con le potenze europee
Per sostituirli con altri che in qualche modo potevano essere più fedele non rendendosi conto che in questo modo avrebbero perso anche quell'egemonia politica culturale su sul bacino mediterraneo
E hanno determinato un vuoto vuoto divisione è un voto politico
Un vuoto che oggi è stato riempito
Perché da questo punto di vista oggi i paesi europei e l'Italia in primo luogo ha perso un ruolo politico hanno perso un ruolo politico del Mediterraneo e vediamo altri grandi potenze che si candida a riempire quel vuoto e arredi e a dare al Mediterraneo un'identità che non è l'identità che avrebbe dovuto avere
Che non è l'identità euro mediterranea su cui un Paese comunitario avrebbe dovuto avrebbe dovuto investire
L'Europa al Mediterraneo
Sono legati inscindibilmente Europa l'altra sponda del Mediterraneo sono legati inscindibilmente
Non può esistere un'Europa che non sia anche mediterranea
Nel momento in cui non abbiamo rinunciato a questa visione d'Europa abbiamo rinunciato all'idea stessa di Europa è infatti oggi da quando abbiamo abbandonato quella visione da tutti i punti di vista guardate anche dal punto di vista delle relazioni economiche uno dei Grandi Progetti era la grande l'area di libero scambio euromediterranea che negli anni Novanta doveva in qualche modo costruire questo legame forte consolidare rapporti commerciali ed economici tra due sponde del Mediterraneo
è stata accantonata ma non per una decisione politica semplicemente non se ne è parlato più un certo punto
E l'unico tema dei rapporti economici con me dit con l'altra sponda il Mediterraneo diventato soltanto la parte estrattiva le politiche energetiche su tutte ma anche altri tipi di di di rapporti commerciali che sicuramente sono importanti a partire dalla seconda grande questione economica che lega diciamo l'Italia in particolar modo ma i Paesi europei con l'altra con i Paesi del Mediterraneo allargato
Che il traffico di armi
Oggi io penso che se dovessimo parlare di qual è l'interesse nazionale non solo italiano ma europeo dovrebbe essere il Mediterraneo il vero interesse nazionale oggi
La stabilità del Mediterraneo e la transizione democratica del Mediterraneo quello dovrebbe essere la cosa su cui i governi europei e in particolar modo il governo italiano che si trova nel cuore
Delle di di questa crisi dovrebbe dovrebbe investire
L'Egitto
Uno del degli epicentri no di questa crisi lo è per le cose che ci sono state raccontate
Lo è perché è dalla primavera araba in poi ma anche da prima una società civile che è capace di resistere anche a e e di organizzarsi in forme innovative di resistenza anche in in condizioni che sembrano disperate che riguardano altri Paesi del del Mediterraneo e del Medio Oriente
Dove probabilmente anche il livello repressi di repressione sembra meno violento non lo è
Semplicemente perché c'è un non c'è una popolazione che mette in campo questo livello di conflittualità rispetto a un potere precostituito che a questa forza militare
E lo è sicuramente per noi e per l'Europa rispetto alla vicenda che ha riguardato Giulio reggente vado dirvi quello di cui ora nella mia nuova funzione non è nuova veste da presidente la commissione
L'inchiesta sulla morte di Giulio re geni io mi occuperò
La vicenda dello Regene
Svela in qualche modo
Tutta la debolezza morale delle nostre istituzioni e per non sentirsi istituzioni intendo quelle italiane e quelle e quelle europee
Si sente sempre dire no che il tema delle
Relazioni tra l'Italia e l'Egitto dal fatto che non sia stato fatto abbastanza per
Per ricercare la verità è legato alle alle ragion di Stato alla questione degli interessi dell'interesse nazionale intesi come appunto un'altra versione non quella di cui parlavo prima ma interesserà cioè inteso come interesse economico come i rapporti commerciali come gli affari della più grande azienda di Stato che noi abbiamo che l'ENI
Ma in realtà secondo me è riduttivo immaginare che quelle siano le unico le vere ragioni per cui
C'è questa debolezza morale da parte delle nostre istituzioni
Appunto io credo che invece ci sia un elemento in più che riguarda oggi
Una debolezza morale delle classi dirigenti europee
Che non hanno più la capacità di guardare oltre il l'immediato oltre il tempo presente rispetto alla prospettiva futura e che stanno appunto
Consegnando il Mediterraneo insieme a loro anche la storia dell'umanità un quadro che dire fosco e poco
Però
Attorno alla vicenda di Giulio reggente quello di cui parlerò parlerò oggi
è successo qualcosa
La morte di di Giulio
A in qualche modo rappresentato
Un un punto
Di
Transizione da quel momento in poi qualcosa è cambiato è cambiato soprattutto nel nostro Paese non solo rispetto l'attenzione
Sull'Egitto ma anche rispetto a una grande mobilitazione civile che nel Paese si è costruita questo è accaduto perché Giulio è diventato in primo luogo il simbolo di una generazione
La mia la nostra quella di mia di Azura di tanti altri che in qualche modo
Sono una generazione che ha vissuto la propria
La propria vita considerandosi intanto cittadini del mondo a prescindere dalla propria identità cittadini europei sicuramente
E che sono la stessa generazione di altre vittime di questo mondo terribile che si sta delineando attorno a noi
Giulio apparteneva stessa generazione di Antonio Micalizzi di Valeria sole sindaco
Alla stessa generazione di Silvia romano che noi speriamo di poter riabbracciare presto
Appartiene a quella generazione di vittime
Per così dire inconsapevoli
Di una guerra che si sta combattendo tra la civiltà la barbarie
E giù in qualche modo era un soldato di questa guerra era un soldato di pace era un soldato di civiltà è un soldato di umanità che andava appunto
Daniele ricevere un amico
Dell'Egitto
Per uno studioso che una persona curiosa quello che emerge dal suo profilo di persona che aveva appunto la curiosità di scoprire il mondo ma allo stesso tempo di immedesimarsi in quel popolo che stava studiando e di sperare per la libertà di quel popolo
Io credo che proprio per questo perché Giulio era uno di noi apparteneva a questa generazione e combatteva questa battaglia
Noi abbiamo il dovere di non arrenderci di pretendere verità e giustizia per la morte di Giulio reggente e non solo per la sua memoria
Lo dobbiamo in primo luogo hanno gli stessi questo il giorno in cui smetteremo di pretendere di chiedere verità giustizia per Giulio Reggiani staremmo smettendo di lottare per un'idea di società in cui noi vogliamo vivere il giorno in cui avremmo accettato che in qualche modo possiamo consentirci possiamo pagare il prezzo del fatto che una persona come Giulio Regene possa essere rapita torturata e uccisa in Egitto e che questa cosa comunque rientri nella normalità del mondo in cui viviamo
Noi abbiamo accettato che con la cosa prima o poi toccherà anche a noi e toccherà anche qui in Italia in Europa
Perché la storia può anche ripetersi
E io
Su questo
Oggi
Nel la vigilia dell'anniversario del suo rapimento
Voglio da qui fare un più che un ringraziamento
Un elogio della
Di
Paolo Defendi e Claudio Re genio perché loro
Non sono stati
Non sono stati solamente alla famiglia di una vittima
Loro hanno avuto la capacità
Di trasformare
Una tragedia familiare dentro una
La nota sulla torno tragedia familiare in una battaglia in difesa della civiltà e della dignità del nostro Paese
Sono diventato in qualche modo la spina dorsale
Di un grande movimento di resistenza civile che ha attraversato le piazze spontanee che si sono mobilitate
In questi anni e che hanno sempre avuto la capacità di rivendicare verità e giustizia per Giulio Regene riaffermazione dei diritti umani nel mondo per tutti Giulio Reggiani che soffrono la stessa
La stessa sorte in Egitto in altri Paesi
Questa è la straordinarietà
Di di questa famiglia che appunto diventata un simbolo
Che noi dobbiamo difendere e sostenere in ogni momento
Il lavoro
Della mia Commissione un lavoro difficile
Noi abbiamo un mandato di dodici mesi è stato una dura battaglia quella
Per approvare la legge che ha istituito questa Commissione il primo testo di legge io l'ho presentato nel due mila sedici e lo stesso anno in cui Giulio Regene è stato rapito e ucciso
Da allora sono passati tre anni e mezzo prima che il Parlamento si decidesse ad approvare questa proposta di legge di istituire
La commissione d'inchiesta
è un lavoro dicevo difficile complicato perché la nostra commissione ha gli stessi poteri all'autorità giudiziaria
Ma non ha le competenze e gli strumenti e l'autorità giudiziaria né tanto meno ha il compito di sostituirsi a all'attività dei magistrati
Anche perché
E qui c'è un secondo ringraziamento che voglio fare
Non abbiamo avuto tra le istituzioni italiane che si sono battute per ottenere verità e giustizia un lavoro straordinario fatto alla nostra magistratura e la procura di Roma ha fatto un lavoro straordinario che oggi ci permette di avere un quadro molto chiaro di che cosa è successo a giugno reggente
Nonostante la non collaborazione ai tentativi di depistaggio messi in campo dalla dalle autorità egiziane
E quindi in un contesto difficilissimo dove non ci sono precedenti dove non ci sono strumenti di indagine dove non c'è un potere oggettivo perché non c'è neanche un accordo bilaterale di cooperazione giudiziaria tra Italia ed Egitto sono riusciti in questo contesto così difficile
A ricostruire quasi tutto quello che è accaduto Giulio reggente
Noi oggi sappiamo grazie a quel lavoro
Che Giulio era finito
In una fitta ragnatela
Di sorveglianza messa in campo dei servizi segreti egiziani
Noi oggi sappiamo i nomi
Delle cinque persone cinque agenti della National Security agenzia egiziana
Che hanno sorvegliato e che hanno rapito Giulio re geni presumibilmente hanno anche
Lo hanno anche torturato ed ucciso
Queste cinque persone sono iscritte nel registro degli indagati della Procura di Roma
Sono iscritte al registro indagati la Procura di Roma
Dal momento in cui questo è avvenuto in cui la Procura ha presentato una rogatoria internazionale
E si è interrotta la cooperazione giudiziaria con l'Egitto
Per cui noi oggi sappiamo
Che cosa è successo Giulio reggente
Quello che non sappiamo il perché
Ed è quello su cui il lavoro la mia Commissione si concentrerà senza
La pretesa in qualche modo di riuscire ad arrivare là dove altri non sono arrivati ma con l'impegno la pretesa questo sì
Di ricostruire una verità storica su che cosa è accaduto di un reggente questo il compito che non ci siamo dati
Individuare i colpevoli punirli
è un compito che spetta alla magistratura
Ricostruire la verità storica riaffermare appunto
E fare luce sul contesto in cui questa tragedia avvenuta invece il compito di questa Commissione che con umiltà lavorerà per sostenere il lavoro delle altre istituzioni per sostenere per spingere del lavoro delle altre istituzioni che a che anno è che avranno un ruolo determinante per arrivare fino in fondo
A me oggi non spetta non mi spetta più da quando sono stato eletto presidente di questa commissione d'inchiesta
Giudicare o discutere delle relazioni diplomatiche del nostro paese della politica estera
Il compito che
Che mi è stato assegnato è quello di di ricercare la verità
E su questo non faremo sconti a nessuno
Lavo nostro lavoro d'indagine sono lavoro indagine che non lascerà
Nessuna pista inesplorata
Che
è partito e questo un po'un riflessione condivisa con tutti i componenti della Commissione abbiamo fatto assieme a questo questo sforzo abbiamo provato a cancellare tutto quello che non sapevamo sulla vicenda del judo reggente
Abbiamo messo davanti a noi un enorme pagina bianca dove stiamo cominciando a mettere i tasselli a partire da da quelli che c'ha fornito la la Procura di Roma con cui abbiamo instaurato un rapporto di le are reciproca Corrado collaborazione
E noi in questo lavoro
Appunto che sappiamo
Essere difficile vogliamo appunto ricostruire tutti i passaggi vogliamo guardare
A tutto quello che è successo sarà compito nostro occuparci del rapimento la torture dell'uccisione di correggermi e anche di tutto quello che è seguito a quella vicenda comprese le responsabilità
Delle istituzioni italiane
E quello che è stato fatto per arrivare fino in fondo
Quello che oggi mi sento di dire rispetto anche
Alla allo straordinario impegno della famiglia di judo re geniale profuso in questi anni
E che oggi anche per
Rispetto di quella famiglia della loro storia la loro vicenda
Familiare e di di tutte le persone che si sono mobilitate
Credo che il nostro Paese non posso più permettersi di essere presi in giro di prendere in giro italiani
Abbiamo il dovere di pretendere che l'Egitto collabori
A ricostruire la verità di assicurare responsabile omicidio Giulio Reggiani alla giustizia e abbiamo lo stesso dovere di pretendere
Che l'Europa si assuma questa responsabilità
Perché la vicenda di due regine riguarda l'Italia ma riguarda anche l'Europa abbiamo il dovere di di pretendere dai nostri partner del Paesi dell'unione europea
Che conducono insieme hanno a questa battaglia perché riguarda la dignità la civiltà di questo Paese ma riguarda anche il nostro futuro questa è la sfida che noi abbiamo davanti e questo è quello che dobbiamo pretendere dal dalle istituzioni del nostro Paese dalle istituzioni europee tutte assieme
Noi per quanto riguarda il nostro la nostra piccola parte di ultima tra le istituzioni che che arriva che prova a fare un pezzo
Del lavoro
Lo faremo appunto con con grande umiltà mettendoci a disposizione di tutti coloro che si vorranno impegnare in questa battaglia sapendo che il gli attori istituzionale non solo sono molte
E che non tutti hanno lavorato con con lo stesso impegno in questi anni qualcuno
Si è accontentato un po'
Di una
Situazione in qualche modo stabile nuova
Io credo che
Si possa fare molto di più da parte le nostre istituzioni
E però permettete anche di dire che oggi questa commissione d'inchiesta
C'è perché c'è stata una volontà del Parlamento italiano perché c'è stato un impegno della presidenza della Camera
Perché oggi il Parlamento italiano è un'istituzione che ha interrotto i rapporti diplomatici con il parlamento egiziano e lo ha fatto proprio in virtù della non collaborazione del istituzioni egiziani del della autorità giudiziaria egiziana con quella italiana
E che
Oggi l'istituzione che io qui rappresento
è la prima chiedere
Un passo in avanti una un un dato di fatto concreto perché
Si possa ricostruire un rapporto tra l'Italia e l'Egitto e attraverso quello aiutare l'Egitto ad avere una transizione democratica
Ad avere una transizione democratica del Mediterraneo grazie
Grazie
Abbiamo capito molte cose anche da questo da questo intervento credo almeno tempo magari per un paio di domande se ci sono delle curiosità avere degli ospiti così interessanti è un'occasione abbiamo solo un obbligo di lasciare fra non molto questa questa sede questo ufficio per cui se c'è qualcuno esatto se c'è qualcuno che ha delle domande c'è anche una gentile collaboratrice della città metropolitana che
E e armato di microfono qui alzate la mano
Nessuno alza la mano allora se siete d'accordo io direi a a chiedo scusa l'avevo visto prego cortesemente
E proprio lì in fondo in fondo
Buonasera a tutti grazie
E desideravo solo una domanda Ferri dottor palazzotto credo che la politica è importante
La sua commissioni dialoga con i politici cioè Agila cella
Analisi storica ok supponiamo di averla compiuta questa analisi storica
Siamo arrivati a un risultato
Mi metto un po'dalla parte della famiglia dei geni perché Giulio era mio figlio
E quindi cioè cose concrete che cosa può fare la politica italiana sappiamo benissimo e gli appelli nell'avvocato ballerini che le difensore della fatica ritieni
In cui in prima battuta chiede richiamiamo
L'ambasciatore dal Cairo fatto già avvenuto
L'abbiamo immediatamente riposizionato al quattordici agosto
Nata strategica
No però voglio dire chi scende in piazza e si chiede qualcosa di concreto
Grazie grazie
Se non ci sono altre domande fare rispondo subito palazzotto e poi se siete d'accordo visto che sono degli ospiti importanti e chiederei se sia Barchesi sia guardi vogliono dire proprio un minuto aggiungere qualche cosa che mi sembra doveroso
Palazzotto
Esiste un un ventaglio molto ampio di strumenti che appartengono alla diplomazia e alla politica che un Paese può mettere in campo
Per
Esercitare una pressione su un altro Stato
Indubbiamente noi abbiamo usato per un breve periodo soltanto quella di interrompere o sospendere in qualche modo relazioni diplomatiche a livello di appunto ritiro dell'ambasciatore
è sicuramente uno strumento
Io penso che faccia bene abbia ragione la famiglia tre geni a rivendicare un segnale forte da parte delle istituzioni del nostro Paese nei confronti dell'Egitto che non ha dato fino a qui nessun segnale di volere realmente collaborare se non addirittura appunto in questi anni ha dato il segnale di volere depistare o di volere prendere tempo perché questa vicenda cadesse in qualche modo nel dimenticatoio per normalizzare
Le relazioni mi pare che oggi il segnale che arrivi alle istituzioni del nostro Paese sia abbastanza chiaro
Prendere tempo non serve a niente
C'è un pezzo di questo paese che sta dicendo chiaramente che non si fermerà fino a che non sarà fatta verità giustizia per Giulio reggente
E e quindi è dovere delle istituzioni di questo Paese ascoltarmi ascoltare queste persone
è rappresentare quell'interesse mettendo in campo tutti gli strumenti di cui dispone
è compito diciamo di altri livelli istituzionali valutare quali sono e quando mettere in campo questi strumenti
Io penso che si possano valutare di ritenere ambasciatore ma come dicevo prima si dovrebbe
In primo luogo andare a chiedere e nostri paesi europei ai nostri Paesi partner europei
Che assumono un ruolo perché è chiaro che anche nei confronti e nel rame la relazione con l'Egitto
L'Italia da sola può esercitare una pressione che è limitata rispetto a quello che invece può esercitare l'Unione europea e c'è una risoluzione del Parlamento europeo che impegna
I governi europei a chiedere in ogni occasione verità giustizia per la morte di Giulio io credo che da questo punto di vista
Non siano stati usati abbastanza questi questi strumenti sono strumenti che riguardano organismi internazionali ci sono strumenti che riguardano le relazioni commerciali
Penso però che in questo momento ci sia un una
Una questione che riguarda la postura con cui un governo come quello italiano si pone nei confronti di un partner come quello egiziano
E fino a che noi daremo l'impressione che in qualche modo
Si può lo relegare una questione di forma una vicenda così importante e contestualmente così drammatica per il nostro Paese
No non otterremmo niente dall'Egitto e continueremo a mortificare la dignità del nostro
Paese per cui io mi auguro che il Governo ascolti
La l'appello alla famiglia Regene che agisca
Con tutti gli strumenti che ha a disposizione per esercitare una pressione ottenere finalmente all'Egitto con la collaborazione che merita il nostro Paese
Io direi questo di andare a chiudere chiedendo proprio veramente in un minuto se Barclay El Din Hassan appunto con tutto questo carico di esperienze che ha che sappiamo lui ha vuole lanciare un appello a a questa platea che fatta di giornalisti e di colleghi proprio in un minuto
Urien del tariffa fissa la
Occhi nel
Come il alla sei bilancio tu
Chimaera fallo vi ottobre un mutuo siti
Tra l'otto e tu bon mots
A soli la Novo Bobba fatto alcun
Semmai Hawia vi fu il breve
E sì ma affrante Helmut Sacchi rinunci las a diciamo mura che che su possano siano
L'mostra che nell'esibire una spada che hanno dò in Iran vuole che hanno Totò Bellamy uscenti Dufour Hawia rifuggo Audi ed Riku medley Jenna ha mosso viene a Mussolini
Che hanno Aidan de rissa nel bel altro vota a favore non so quella che hanno
Promosso al chi le distinte mensile il tip-tap
Ci sono costò dal Asso Coffa Phineas Casal che Terna costoro punto
Fear Emma al Four Season Menia Tammany oltre le cinque
Cosa si qua urla al se va be'ma attuale un non so fallire Servillo certo
Della fra Filippo oltre scie di boiserie di altrove
Anni
Lui è più mosso
Asso cortesia
E io Coppelia
Vuole lei sa ciò speriamo
Una bella egli che sia me ne sto Integer tuffi mela palla P torto birra hanno sommerso Coffin fin dal suo arrivo sopra come siano alle tali in più otto mila dottor papabile il Kabila scalini a un golfino salsiccia Mac Linux non siano
Un luogo adatto a suo al le di lo so ma so Corfinio quando somme tali Imifin Messico io ad ottobre di esempio estinte
Lei nel Milwaukee medie d'ansia all'otto tubi il il no sto sofismo quindi inumana
Buona Elli venti de di Moffa Ullyett peggio ieri fu la rissa poco attribuito mostri ieri quelle che Now Ietto sotto a molto mosso con Lucio
S. M. vedevo il
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E sir Moschella il citofono con atti dice Clem sorsi vada al femore talk show quella che nelle lesa
Le Agnew
Il vuoto il mutuo Fia Esine Dioguardi
La Yahoo Udu code viene male anni Yahoo o qui a dire dunque uffici del danno boom McKenna comune assieme le light show quale ricrea
Finale Sircana su il LM Rubino
Guai a uscirne
Al al con la
Con l'ottantotto
Mendola che lame loro Biffi me la palla della voi Asso Sophia lì opposta
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Fa dallo slalom fiabe Jacques le otto so di alle indù
Musumeci step da due OPA ma Wi-Fi su Bologna lo somma affettati si si capisce
Enduro Aglietti sesso rotta fruire de prendo gli anche anta camuni Cadamuro affiatatissimi Searle Kai alcuni comuni e uno ai dirigenti finanzia il MOSE Kula lampo assunta UI Isella mio si può lo somministra fatta essi si fa N on buon Kettering meglio può ugualmente vorrebbero le liste e l'hanno cercata saffici Oviesse Tacconi
Nucca noxa Valusia all'ex novo laccata scambi dall'attenta tenerne milioni prodotto sa un ruolo camion sei alcun Jacques ma al che grava un duello più nel balla Timossi
I sei affascinante lo so ombre staffetta Sicilia quando messo qualche sala lo fate da Oriella le mani Juba decennale e non al fece all'occorrenza tutto so di Juve si è esigua e ambigua insiemi
Casa figlio affidato offrono uguali tu sei un po'la Appulo stesso dei tu sei metro cubo I should meglio abilità cui il bel David maglie Mechelli
Sopra li ANIAI ciuffi PC a Pippo ai salesiani Tamás Pál per la sale ma una passo dei e quelle che non è serio addenta
Da quando portelle formosa all'ovvia lava via al Watford annuncio Hua allarmata
E il mosso dal da Ida Kobe Seltin ieri in uscente
Alleata Wiley sir Montorfano Dumont arco Vieri si abbellisce Obama lì
Guardando USA che è un congruo o se al al sugo da
è un tema alto con tutto a Valencia elette
Banca il feudo Cioffi mostrando a ma badate Tel la Tom Ford ottici assente alcuna ha da attenti il meno al Moss rientra al muro primi interventi non bada oriento Mercury & Bellantuono
Serrata attacca uguale alle il Brigandì io anche nani o forse ufficiale ameni Oba dall'ANIA i ciuffi Pavia Canada Ulla tenuta della borghesia
Atto con l'amante quelle candele Asaf no quotidiana Santa mal uova da della BAT manata ridà un messo del figlio al femore dolce dal posso accordi in un modo a favorire nella Barbazzeni Agua danno occulto induce a Weah
Al al un budget all'osso alle città oppure Bebel alle città Charmet salette leggerà voglio pù uguali a Matteo a te francamente a me manca
Anna al al Beida Losa ugual lungo arterie lei sa sei anni OUA Muchai addetti Casey Shaw otto poco male ebbi taccuini ribellata i LEA
Ma calcolabile l'otto e firma quasi ai dalle sei entrerebbe lei sotto
A quattr'anni accostare profitto oramai del Latina Castella I Don't uppercut esattissima testé annaffiare Ilaria al suo poco mostrino figli
Ma che alle mia ballando a firma Khalifa Tamagni avranno ama film Khalifa Gamal ne sono mossette hai fatta la le esaltante ISS sei al meglio delle tre parti qua e anche viene
Le ha adesso ma giorni vicini
Un socio riempiamo salterà fuori da un Lilia wahabismo si offrono fingono sono comunque io commosso Ilia Amadou o stavolta Ottavio comunella Gibran
Firme Pallotta Biccai fra biancheria Amagliani e vanno Selection clandestino
Grazie davvero a abbai
Nel di Nassau ma che insieme al Cairo Institute for you Mauro è stato disatteso possibile questo questo convegno e davvero un ultimo appello a un guardi alla sul mare che anche l'UI attraverso la sua associazione la che presiede Euro Med RAI se è stato fondamentale insieme ad una serie di naturalmente collaboratori del Festival per questo un appello ai colleghi giornalisti italiani prego
Se salone liretta FIVA Marchese Saddam e Santa nel suo prima e di attacchi eterna Ugo due CEB
Alle alle loro piegate in campo obliquo tasse sia Huey Anna il il collant ditte Turiee tra Corcolle pregheremmo precederanno alla un seme allestite dia o l'anziano al Marquee somma del coniglio
Sì ce l'ho con un topos Yakima io l'Europa andiamo a culla so che trovo ma con lo scoppio Vienna senza asado strangolato dai ripiani metà issue magari sono soli o un po'voi in che la forma alla muso con Sin sana e a Napoli il Marra Lula ad atomo spille tiene il rito una Juve giù a Spada in che Max Renato Russo in resine un idoneo conosce mosso uguale il me io ho fame veranda Kostroma vuoi il ariani Phi Phi Phi si è un'elica demo alla vostra rosse perché forniscono il Servette Manuel non cotto strano sei sei dritta taxi Falbo il tenendo il danese lucroso Tanger Upolu posto sottoposto Italia inficiare l'agile mamma esilarante
Uguale UIL Jani Well anta torna Oropa fa sotto andato con loro Pia andare a letto storia lauda che si è secco Blanka Vlašić ai su Cannes attardando
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Wolfi migliaia unità ma quanto mai donde Anna V. le o comunque in servitù passava vuole di concordia primo assapora odi Dumont chef sia uguale ma io in costi copia telegenico Almanza voce fascista o sopra
Grazie davvero a tutti voi anche perché ci hanno fornito anche uno sguardo non soltanto su quello che succede ma anche su quello che potrebbe accadere e di questo ne ne ne teniamo conto abbiamo preso degli appunti su quello che ci hanno detto
E grazie a voi per la vostra partecipazione buona serata