Sono intervenuti: Manuel Katz (giornalista).
Tra gli argomenti discussi: Accordi Internazionali, Ebrei, Israele, Vaticano.
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giornalista
Con una cerimonia al Ministero degli
Frediano qui a Gerusalemme è stato firmato ieri pomeriggio l'accordo di riconoscimento tra lo Stato di Israele e il Vaticano
L'accordo che prevede relazioni diplomatiche cambio di ambasciatori tra i due Paesi entro quattro mesi trattato firmato dal vice ministro degli Esteri israeliano Yossi Beilin e da monsignor Claudio Celli
Ed è a luglio dell'anno scorso che una commissione bilaterale cercava di giungere alla normalizzazione dei rapporti mancato riconoscimento reciproco tra il
Però il top a sciogliere le ultime riserve del Vaticano se a permettere la cerimonia di ieri
In un documento che comprende quindici articoli i due Paesi riconoscono il carattere particolare e l'importanza della Terrasanta per tutto il mondo
E vedono nel riconoscimento reciproco un passo del processo storico di riappacificazione fra cattolicesimo ed ebraismo
Il re conferma il diritto alla libertà di culto e di religione come appare nella sua dichiarazione di indipendenza
La chiesa condanna l'odio e tutte le parti le tutte le persecuzioni contro gli ebrei avvenute in passato con particolare riferimento ai fenomeni europee di dissacrazione di sinagoghe e cimiteri ebraici entrambe le partite impegnerà collaborare in futuro nella lotta contro l'antisemitismo e razzismo
Israele riconosce il diritto della Chiesa a mantenere le sue istituzioni del Paese come scuole associazioni caritatevoli e garantisce la libertà di espressione dei giornali parrocchiali
Il Vaticano d'altro lato riconosce al riguardo l'autorità e la responsabilità dello Stato di Israele
L'accordo non tocca i problemi politici del Medioriente nella questione del futuro di Gerusalemme ma entrambe le parti condannano la violenza e il terrorismo ed esprimono l'impegno a cercare soluzioni in maniera pacifica l'ambasciata vaticana verrà aperta Ayako e non a Gerusalemme
La conferenza stampa che ha seguito la cerimonia monsignor Celli ha confermato il desiderio del Papa divide fare il relais specificando però che non si parla di un'abilità politica bensì di un pellegrinaggio del Santo Padre in Terrasanta per ora non sono state sollevate delle date precise
Non tutti però son contenti dell'accordo firmato vi si oppone l'orto ananas row ieri ha dichiarato che il tempismo del riconoscimento è sbagliato e Vaticano di fatto collabora con il tentativo di tenere di rafforzare la propria posizione politica
Vi si oppongono alcuni gruppuscoli estremisti di ortodossi israeliani che vero nel riconoscimento reciproco reciproco un tradimento di Israele la sua intensa ebraica
Ed infine l'accordo edito con una velata preoccupazione dai rappresentanti delle Chiese cristiane non cattoliche primi fra tutti i greco-ortodossi che temono che la firma privi in futuro i cattolici nei rapporti tra i cristiani e le autorità israeliane nella gestione dei luoghi santi
Gerusalemme Manuel per
Ecco ti volevo fare qualche domanda secondo te e secondo le impressioni che hai lì in Israele quale insomma l'importanza di questo accordo tra il Vaticano e Israele greche ed importante sono dei due quattro di carattere emotivo di carattere
Emozionale ieri pere fra destra di fatto qui abbiamo chiuso un ciclo che cominciato mille novecento novantatré anni fa e e i rapporti tra ebraismo e cristianesimo non sono mai stati buoni e quindi cerca di chiudere un ciclo aprirne un altro a riguardo belli della conferenza stampa ha detto quando gli affitti domandato perché questo significa che chi scusa per tutte le persecuzioni che ci sono state per l'indice non è nella mia autoritativi scusare però non adesso decidiamo di guardare il futuro l'altro nel corso di carattere prettamente politico il Vaticano a un chiaro interesse a essere parte delle del Forum internazionale delle commissioni multinazionali che prendono parte del processo di pace per dire la propria rispetto al futuro dei luoghi santi a Gerusalemme e in Israele per cui c'è una mettemmo una una chiare importanza politica Israele non aveva come meta il riconoscimento perché il riconoscimento dalla Santa Sede ovviamente
A a effetti politici cui si parla degli ottocento milioni di crediti cattolici in tutto il mondo ti trovi perché è stata riprodurli come cemento è stata riportata ieri in prima dal telegiornale delle opere giornali alcuni giorni che ne parlarono altri fra cui viene dato ampio rilievo per cui c'è sicuramente un'importanza politica un interesse politico delle due parti
Ed è di fatto quello che ha portato alla firma dell'accordo ecco tu stesso nella corrispondenza idee
Non si è parlato dello statuto di Gerusalemme ma qualche così qualche conversazione ci sarà stata su quest'argomento
Conversazione dettate molte quello che ha detto Celli ieri alla conferenza stampa rispetto a Gerusalemme
Te lo posso ripetere proprio testualmente dice la le desiderio di trovare una soluzione reale per lo status di Gerusalemme
Implica che venga mantenuto lo status quo con un ente con una riconoscimento internazionale
Una specie di ombrello che possa mantenere la la la la specialità la particolarità della della Città Santa e delle garantire internazionali che riconoscono la particolarità della città per le tre religioni questo quanto ha detto Celli ieri alla conferenza stampa nell'accordo ente non si parla del futuro di Gerusalemme ed è stato uno dei punti
Che che che auspica dall'occhio punto in quanto manca una un una in quanto l'accordo non ne parla ovviamente il non non si sarebbe un altro discorso entrati nel meandri di parlare comincia la paralisi totale meno si sarebbe arrivata la firma dell'accordo io ribelli ha detto ieri che è stato uno degli accordi più difficili
In cui ogni parola la formulazione di ogni parola richiesto un un lungo negoziato e quindi la tutto il l'argomento migliore è stato escluso un'ultimissima domanda accordi di pace con l'
Le parti queste intesa con a Santa Sede Medioriente non
Rischia di essere una De Zanna di pace per il futuro oppure no
C'è questo rischio
Ringraziamo ringraziamo America
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