Due microfoni - Conversazione con Enrico Vanzina sul suo libro "Mio fratello Carlo" (HarperCollins)

Ranieri chiave ospite di due microfoni quest'oggi
Raccogliamo un grande grande piacere Enrico Vanzina intanto salutiamo e ringraziamo solamente come sta
Molto bene
Trovo molto bene anche te siamo in un posto che il circo del ministro agli Affari esteri dove ci sarà fra pochi minuti una delle tante presentazioni dobbiamo dire di un libro che che il saio letto a Camp seriali ma io mi sembra circolo deve essere consapevole dei Maya cosa Savino però
Questo libro era credo qualcosa di più di un libro
Libro si chiama mio fratello Carlo è un romanzo ma realtà anche un diario se possiamo dirlo
HarperCollins ha però voluto chiamarlo romanzo dove spiego perché e dopo ci spieghi perché ed è inevitabile ovviamente riferimento a quella che nel libro viene spesso definita come
La Fratellanza che a me sembra qualcosa di più però a me sembra anche una specie di alleanza due eravate qualcosa di difficilmente scindibile la sensazione qua uno lo dico subito leggendo e che questo libro sia stato anche perché è una sorta di di liberazione un'urgenza di liberali qualcosa ma anche di continuare a essere con Carlo perché questo libro insomma in questo libro c'è tantissimo di Carlo Vanzina
Il libro già uscito da volanti nei giorni sia una cosa del genere
Fatto molte interviste ho parlato con molte persone incontrato molti lettori che sono andato in tanti posti in Italia
E tutti naturalmente rimangono perché l'ho scritto con lo scritto ancora oggi non ho capito bene
Non so bene
So che per esempio non io lo scrivo così nel senso che devo avere un contratto d'avere un computer una scadenza
Contumace giornalista devo consegnare quando scrivo un libro di Solofra AV un accordo con una casa editrice quando faccio un film c'è un contratto
In cui lontano da me proprio l'idea di dove scrive questo libro non pensavo fa invece la mattina mi sono svegliato una mano mi ha preso la mia nel corso del computer iniziando da proponente Carlo e e mentre scrivevo ho cominciato a capire piano piano perché lo sto facendo con grande difficoltà ci ho messo molto luogo scrive prima su quaranta giorni sì è stato una specie di quindi è un flusso sì totale è chiaro che c'è qualcosa di terapeutico altre volte che si dà un grande dolore ognuno usa i suoi mezzi io siccome scrivo propriamente ho scritto anche per liberarmi Verda qualcosa ma non ma non era quello in realtà Carlo voleva che io scrivessi fin dalla sua andata via
Queste sono sono convinto info muffin così drammatico ma come fatto Carlo voluto lasciare questo segno anche attraverso me
Ma soprattutto c'è un altro giorni io credo che due o tre giorni Carlo voleva diventare un personaggio lunga sempre dietro a Maccarese creato dei personaggi insieme a me senza mai mettere la faccia nera sempre ha voluto validamente andare a fronte
E racconta ritiene che era Carlo Vanzina perché capo anziano conosciamo del cinema d'adunate tante cose conosciamo poco di fatto perché era una persona molto riservata
E Carlo Vanzina anche questo da dire nel momento più difficile nel film più difficile della sua vita ha mantenuto con la leggerezza che c'aveva in un altro tipo di cinema
E infine c'è una ragione principale credo
Che la ragione per la quale io ho chiamato il libro Romanzo e credo che sia un romanzo Xie al cognome nome Carlo Vanzina Giuliano il cognome se la storia di Carlo
E la storia universale di un uomo che lottava per morire suo fratello guarda andar via
Il rapporto mensile tutte queste due persone però è una storia che tutti hanno vissuto secondo me in famiglia con un padre un nonno fratello un amico talvolta un figlio terribilmente
Triste
Oppure che temono di vivere
Ecco questo diario linciato da quello che in cella maniera anche molto forte se molto molto cruenta è anche molto commovente molto Como ancora parlarne
Però credo che la forza di questo personaggio di questo Carlo e tale che alla fine tutto questo fa un colpo da un colpo al cuore ma fa bene al cuore
Perché ci racconta tante cose che sono per essenza di quello che noi stiamo a fare su questa terra
Ma abbiamo messo di di introdurre Enrico Vanzina dando per scontato che tutti sappiano invece che ci sia una fascia di persone giovani che magari guarda questo rito scozzese intervista
Che forse lo sa solo a metà forse ha visto alcune vostre firme c'era allora di diciamo in tre parole che si signori nasca una famiglia meravigliosa incrociando a pranzo Flaiano piuttosto che insomma personaggi meravigliosi perché il Papa si chiamava Steno è stato
Complice di
Delle pagine più straordinari della storia del cinema insomma con Alberto Sordi con Totò con tantissimi altri
E questi due ragazzi questi due protagonisti di questa alleanza Carlo Errico c'è in questo libro attenzione non c'è Enrico Vanzina ci sono Carlo Enrico no
Crescono in questo meccanismo incredibile economicamente leggendo liberale
In alcune famiglie chi cresce in un ambito del genere qualche volta fugge scatta un meccanismo di ribellione di fuga di
Affermazione di sé in altro ambito invece voi avete in qualche modo istintivamente fatto tesoro di questa ricchezza straordinaria
In parte ovviamente anche una bella fortuna no condividere raccogliere i sentimenti di di quello che è una pellicola i viveri dal di dentro però siete stati capaci di farne tesoro questa è una cosa diciamo facilissimo
Ma non è facilissima devo dire che l'apripista pure sono tutti costoro Carlo nel senso che Carlo veramente voleva fare il cinema tarda sempre da subito appena cominciato a realizzare rosa su Kakà aveva su quello schermo io ero un fruitore di tutto questo ho sempre amato il cinema grande non sono i giudici hanno conosciuto tenuto tutti manca lavoro da fare e difatti lui ha appena finito la scuola
Ha cominciato a fare l'assistenza di Mario Monicelli a diciannove anni era suo il regista facendo le firme false scrive Carla vent'anni faceva
Dell'Armata Brancaleone fecero Amici Miei Carlo Buora contiene finché scusa e ti interrompo ma un anno era già sul set maratona ha fatto diciassette anni chiacchierava con Angelo Rizzoli vicino a delle barche parlando di Rizzoli si rivolgeva a lui parlando con lui come se fosse una somma pari ed hanno sensazione dove molto bonario del popolo lo scrivere basto
Anche perché avendo avuto un padre registra un fratello così accanitamente votato dalla CIA riconosco anche inclusi vivendo in casa di vede anche tutti i lati negativi la precarietà la la fatica fisica
Il è un lavoro molto particolare un po'da zingari anca per cui ho detto mai fondamenti cinema si in casa già c'è farà lo scrittore pare invece sono stato risucchiato anch'io e quando poi Carlo è stato chiamato a fare il suo primo film che la giovanissima ventiquattro anni mi ha chiamato come sceneggiatore io ho già cominciato un po'con Lattuada insomma
Ho già fatto qualcosa sono entrato anch'io per loro non ci siamo più lasciati su quelle io poi ho fatto sessanta fin con Carlo più di quaranta con altri tutti grandissimi registi per cui insomma ma la sensazione secolare medio che in una realtà anche se proprio non avrebbe un tessuto nazionale voluto nel processo in un cinema
Ci sembrava che fosse veramente una ditta romana con un ristorante una piccola impresa dove c'è un'insegna sui giornali sì c'è un'insegna non si può scattare tant'è vero che quando Carlo voi se n'è andato un anno fa vanno a qualche mese fa
Mai per un secondo neanche dopo il funerale ho avuto la sensazione di dire adesso basta
Smetto perché mi sento questo specifico la missione di di questa piccola famiglie che attraversato dalla novecentoquaranta ad oggi il cinema e non posso mollare e si duro si arrabbierebbe moltissimo se lo facesse
Tutelato racconti che c'è anche un signore un collega che ha scritto bel libro su di voi sui vostri quarantanove cinema insieme
Siccome quel libro era incompiuto tu in qualche modo Isa immedesimato in Carlo dare alcune risposte cellulari ma l'ultimo saluto famiglie molto toccante quella quella parte del libro nella legge dei non ve la dico
Tutto l'articolo sul Messaggero abbiamo omesso di dire un sacco di cose anche questo signore sceneggiatore circa un centinaio di film alcuni dei quali insomma magari questi pigioni conoscono bene si chiama Febbre da Cavallo ma ne cito proprio uno va anche titoli magari meno nasconde più nascosti cioè in una stanza di cui parlavo prima of the record
In un quell'articolo sul Messaggero due collaboratore della sera perché tu comunque c'hai un gene da scrittore e dal giornalista e quindi la sceneggiatura in famiglia dobbiamo dirlo
Arrivato per molti ancora nella sera adesso ad Atene scrive sul Messaggero e una volta hai deciso di infrangere questa santa alleanza unto fratello di raccontare le vostre diversità e dell'articolo secondo me è bellissimo perché raccontare mostrasse in seguito alle vostre completamente non si sono eravamo siamo sono molto molto diversi
Quell'articolo è particolare perché è stato ispirato da un racconto breve di una grandissima scrittrice io adoro sia Natalia Ginzburg
Che nel in questo libro di la cui raccolta di di di racconti sia le piccole virtù fa un pezzo in cui si mette a confronto con con circolo conosciuto Rudolf Gabriele Baldini che era suo marito diceva sempre dico sempre caldo
Insomma e partendo da colleghi una specie di imitazione di quello dicendo cose naturalmente diverse o veramente vivisezionato le le differenze totali che c'erano tre minuti zero su quasi tutto
Su quasi tutto eppure questa grande diversità faceva l'uno Luna insieme
Abbastanza particolare siamo veramente assoluto sull'atteggiamento nei riguardi della vita io penso sono sempre stato molto scettico
Diciamo mi diceva che ero pessimista io non son più scettico
Pensa che quando nello stadio non e non lo so quando avevo sedici anni avevo messo sopra tranne scrivendo a sedici anni una frase di Jules Renard uno scrittore francese che diceva quando le cose vanno bene non bisogna spaventarsi tanto passano a sedici anni invece Carlo era esattamente il contrario Carlo era il massimo dell'ottimismo vedeva soltanto il bello e e c'è una cosa che che racconto nel libro c'è una frase sua bellissima
In otto intervistato Carlo disse io preferisco il cinema la vita perché nei cinema cedendo fine nella vita quasi mai
Lo aveva scambiato poi facendolo tanto avendo fatto per tutta la vita se i prezzi e come aiuto del come scrittore insieme al mese come regista e come produttore e come sceneggiatore di altri
Aderente lavorato sempre avuto questa grande fortuna per cui grazie alla fine aveva confuso cinema con la vita
Carriera nasce alla vita e questa è stata la sua fortuna sì siamo messi è stata la sua fortuna perché mi ha preso proprio i lati migliori del cinema anche nel dolore e lui si è immedesimato in alcuni personaggi dei finché lui amava
Attraversato ripeto anche questo film drammatico della sonda per via con uno sguardo cinematografico anche al dolore anche e poi che era sostenuto la speranza
Che dà speranza derogato dal suo carattere dalla sedia e dalla fede Tura sorge molto bene libero in tema dal mente personale complicato quello da da rasserenare molto molto molto molto fa fatica pensione perché strettamente soggettivo
Santi cioè ci sono dei momenti molto belli ce n'è anche uno molto drammatico ma quello io non riesco a dirlo che volessero legge che il momento in cui quei due Enzo mentre lavoravate con voi già malato insomma i servizi delle cose importanti
Invece voglio tranne un altro passaggio al libro quando racconti che spesso capitava che quando scrivevate tra di voi pori fermati a ridere delle stesse cose che scrivevate in qualche in qualche sceneggiatura
In divenire e quello secondo me era un po'delle una delle bandiere della vostra fratellanza Mazzi perché quando si scrivono il film ci sono dei momenti di
I grandi silenzi ed un'esperta di di inventare lo svolgimento conoscerla non ci si riesce precisione del taglio delle battute non ti vengono ailanto divengono come diceva Neil Simon nella sua autobiografia
Un'altra lettera ma una frase molto che condivido perché mi è successo anche a me Micelli bello di fare le scritture dei delle cose del genere grandi commedie tra poteri di prima
Che è molto carino perché è vero certe oltre l'ultima cosa che sa che dovrà vivere tutti
Tu hai scritto anche nelle borracce vada molto
Molto cinema motociclo grafica cioè l'eponimo dell'immagine di Carlo Caroleo atteggiamento della vita che somiglia un po'a basterà chi torna perché era vagamente malinconico ma molto spiritoso
Accettava la vita con malinconia per farlo ridere ci volevano dico nel libro dei fuoriclasse procedeva con Proietti viveva con Sordi quando
Abbiamo frequentato per tutta la vita le con Carlo Verdone cioè al di fuori ci vogliono dei fuoriclasse le ferrovie e dura formidabile perché era molto spiritoso voi però da questo atteggiamento un po'inglese deve avere sempre un po'indietro quanto cioè
Sì gli sembrava quasi volgare mostrare i suoi sentimenti
Lui timido due estroverso un altro passaggio da regole tardino Artico al Messaggero che la dice lunga
Tu non sai cantare però Cantini sapeva cantare ma non lo faceva era questo che almeno io so cantare canto meno bravi Willem Buiter tarla chiusi nella locanda Rava è stata un po'la cifra delle delle vostre belle diversità
Carlo era un genio della generosa non badava i soldi ma amava fare felici più gli atti di se stesso marxista era proprio la chiave dalla sua vita deve Carlo cos'erano specie di Monaco poteva vivere
Con veramente i soldi per andare al cinema mangiava poco
Amava viaggiare amava quando io già viaggiava anche
Gli piaceva andare ai grandi alberghi tutto quanto però per la sua vita normare l'unica abbiamo usciva la mattina alle sette tornare la sera alle otto lavorando tutto il giorno per cui non aveva e invece aveva proprio questa voglia di far felici gli altri
Carlo Verdone è una delle prime presentazione di questo libro racconta l'episodio molto bello di una telefonata di di Carlo quando stava ancora bene che gli chiedeva semplicemente come come stesse
E allora alla nazione come stava non c'era nessun tipo di di altro secca l'aveva un atteggiamento di di grande rispetto per i sentimenti degli altri paesi soprattutto non aveva le invidie cosa che il cinema non è non è concepibile non è concepibile
Non è addirittura se trova un film bello di un collega non conosceva bene la ricerca del tre però lo chiamava glielo diceva ha speso per esempio annunciarla finirla prima del nostro firma
Un distacco quasi filosofico Neris rispetto al successo e andare a vedere i film di un altro
Non aveva assolutamente cinema quasi tutti i giorni così tutto il primo giorno secondo ragione tutti i giorni no io no ma
Millard dico anche due due volte al giorno
Se la sessione possessiva grazie grazie c'è in questo documentario ha fatto Antonello Sarno che hanno proiettato alla Casa del Cinema c'è un pezzo per il due mila otto
No adesso no adesso questo uscito adesso
L'hanno proiettato verso Tornatore racconta della loro grande amicizia
E loro vedevano spessissimo definizione del Trovatore c'è una piccola sala di proiezione doveva proietta i film che a lui piacciono
E questo lo faceva spesso insieme a Carlo e le dice forse di la persona che ho conosciuto un anello che conosce Cina più di tutti in assoluto dice e dice io un po'me ne intendo è stato Carlo forse lo batte solo Scorsese
Prassi nel calcio scozzese per la fine è nota intervista sentito
Primo fin che avete visto è quello che racconti nel nel libro il buio oltre la siepe sessantadue Gregory Peck no non è la prima non la ribellione dei no nel primo film primo finché abbiamo visto sono degli episodi c'è un Ventimila leghe sotto i mari dove Dario si perse
Al cinema Adriano trovavamo più arrivò la polizia cercarlo è una che non era ancora multisala ufficiale Gerald L. Ignazi terreni Persichetti
Non mi ricordo un film modenesi adesso si dalla tunica no però al buio la sepoltura si avevamo già abbastanza grande ci colpì molto Carlo era certamente molto democratico Ecofin Ho letto con molto
Il futuro del cinema che editto prima Martin Scorsese c'è un film che in sarà solo per te era in sala sorry tre giorni ed è una delle prime volte che succede perché il prodotto non è l'ex allora io insomma di fronte o
Un professionista che lavora con Mario
Però mi chiedo con proprio che che che che cosa senti sulla pelle rispetto a quello che sarà il futuro del cinema perché insomma sappiamo dalla pellicola al digitale dalle sale al multisala l'avventore Netflix il dualismo equa televisione è un è un è un magma insomma incandescente che si muove con grande velocità tu che percezione del futuro del vostro cinema Id il cinema in generale come produzione e come fruizione
Ma vada momento come giustamente sta dicendo di grandissima trasformazione chi ha vissuto
Il cinema la celluloide risale quella roba lì è chiaro che siamo leggermente spiazzati
Una delle cose che mi mi fa male io ultimamente ho fatto una passeggiata per borghese con Verdone dicevamo ma in fondo questi ragazzi che fanno il c'era soprattutto il cinema popolare soprattutto quello non avranno mai la la gioia di dico delle quello che abbiamo potuto motivando con i vostri film all'inizio della sua carriera Turiee tanto in Cina c'erano mille persone dentro mille fuori che aspettavano su questo questo rapporto pongo ombelicale tra la poltrona schermo e la persona
Questo sì sì streets si perderà
Io però credo che il cinema mi ricordo che ce lo stato di crisi e cinquantasei pericoloso ritenere dalla televisione poi dopo
Sta sempre di lì per andarsene poi però cerco qualcosa in più che lo riporta credo che questi alla fine la serialità verrà un po'noia
Perché queste abbuffate che fanno giovanissimi meno giovani borghesi
Questa specie di snobismo adesso sull'assoluta serialità
Farà capire che la severità per realtà è molto globale per cui non racconta molto
Lo specifico di alcune cose per cui in cima invece essendo diventerà sempre più di nicchia tuttora scavare e in un tempo breve che migliore secondo me per raccontare le cose senza slip ritroverà la sua centralità in cima sempre motore a dire tutto quello che accadrà non può fare a meno del cinema
Dato a dieta mediatica qual è la mattina di che alzi accendi la televisione accende lo smartphone accende il computer ma non sono certo no allora io non sono né su Facebook né su visto che nessun più niente
Io esco la mattina vado all'edicola dove compro i giornali c'è ancora una data zona messe ce ne sono due
Sì
Sono amico degli edicolanti
Diamo parliamo del Toro che sta accadendo leggo i giornali voi durante la giornata mi informa abbastanza una che sono attaccato a alle agenzie pur facendo il giornalista insomma cerco di interpretare Conca guardo il telegiornale mi guardo anche due o tre durante la giornata
Mi permetteva dell'esame invece l'informazione moltissimo
E dello sport al riguardo molto non guardo i film in televisione quanto poco le seria e Carlo Carlo dunque camere più grande compratore di giornali di riviste con mai conosciuto per una e usa pochissimo al computer è stato uno dei primi ad avere competenza e saprà perse il primo atto il primo ma quello famoso curvo che sembrava Rosetti crolli
L'ho comprato io alla Fiera di Roma qua senza sapere cos'era ho comprato del Paese passavo sono restate a Fregene cerca di capire cosa serviva il computer non sapevo neanche cosa visto per cui sono stato molto avanti sul computer oggi di uso forse al dodici per cento euro potenzialità perché mi sono al verde guarda quello che mi serve
Carlo invece proprio zero non ha mai usato il computer
E una mattina invece di colpo vedo con un tabacchino e da quel momento lui dirigeva tutto sul tablet una cosa che mi ha sconvolto Ricci
Sì ma incredibile che perché veramente se c'era uno legato alla proprio le mani dentro nell'inchiostro se ma
Stazione di altre due due mila domande ma mi devo fermare purtroppo
Mi piaceva tanto questa frase lui pensa sempre a un mondo felice io sono felice di essere di essere al presente e suo fratello
Sì perché
Questo forse un po'banale ma certamente
La sua presenza quotidiana con dentro in ufficio lo vedo e lo sento gli parlo
Per cui non
Vedere i due
Una delle cose volevo raccontare nel libro è questa che una perdita ma non sotto a titolo personale un amore di un ricordo di una casa di un lavoro
Possono diventare un'acquisizione questo per Terna però devi fare un lavoro per Flavio fatto umbri
Altri usano altre metodologie bisogna riportare
Il tutto di quel ricordo per cui in questo caso di una persona la sua assenza
Bisogna togliere Hitchcock diceva che il cinema e la vita la quale si tagliano i momenti di noia ecco dalle persone bisogna arrivare i ricordi inutili arrivare cercare così cos'era
Quando tu sei arrivato a riportare i il ricordo a a un'essenza così è una gemma adesso non vorrei entrare grande letteratura grande letteratura tedesca che parte da
Tra queste la cristallizzazione delle cose
Ecco quando tu riesci a cristallizzare il ricordo in questo caso le persone in qualcosa di molto piccolo Manti che un suo più rompe
Ceronetti in tasca c'è acquisito qualcosa continua c'è più
Ho messo forse una delle cose più importanti del fiore quest'intervista l'affetto delle persone
Per voi due per Carlo credo di capire che Tune raccolto tantissimo e che questo abbia un po'
Abbia messo un po'di Pavia spalmato un po'di Balsamo sul tumore
Sì
Sei era successo già come era morto papa
Adesso se n'è andato Carlo capisco sempre di più cosa significa aver fatto il cinema popolare
Che c'erano con la reti proietta senza che tutto il rendiconto il pellicciotto ce ne rendiamo conto naturalmente sempre una bugia però
Dentro la vita delle persone navigazione significa che
I tuoi firmò
Che passa un po'di persone in televisione va
Tu sei entrato in un'unica
I soliti li ricordano un primo bacio una battuta un luogo un cinema una persona una serata un un periodo procederanno in quel momento STU Central dove ancora lo dite il e quel ricordo è legato il tuo film cristallizza sì in questo caso si e allora dopo
Sei tu hai con tanti amici io pensavo ancora oggi grida distanze sentirsi mese Nenni scendono dei taxi mi fermo mi abbracciano questo motto del genere
Io con questo mi fermerei perché mi sembra il modo migliore per fermarsi delle tante domande ed amo fare magari le faremo la prossima volta se c'è a trovare in radio Enrico Vanzina mio fratello Carlo apre con
Grazie