"Autonomia e identità del PDS nella politica di alternativa"

Per iniziare
Questo nostro incontro
Chiederei anche ai compagni e le compagne che sono nel corridoio se si avvicinano
Perché mi sembra
Che sia possibile iniziare
Ancora si
Bene io voglio innanzitutto ringraziare o
Che Melchiorre possibile senza
Va bene vi chiedo
L'annuncio
Ecco se prendiamo posto iniziamo
Bene io voglio innanzitutto ringraziare i compagni e le compagne che hanno accolto l'invito a questo dibattito a questa incontro vedo che sono molto numerosi e
Mi tocca soltanto di la relazione come sapete la farà compagno Tronti di dire un questo il senso di un'iniziativa di questo genere di altre che penso seguiranno l'idea cioè da parte di un'area politica che nel congresso si è presentata con una propria mozione
E che dopo il congresso in particolare a Roma
Ha fatto la scelta di
Non presentarsi nel lavoro di partito negli organismi dirigenti come una corrente rigidamente organizzata noi non vogliamo essere questo abbiamo detto occorre adesso dopo il congresso aprire una fase nuova
Una fase cioè in cui le divisioni congressuali così come si sono strutturate organizzate anche attraverso mozioni e correnti possano stemperarsi riaprisse in una discussione
Più di merito di contenuto di scelte politiche che sono oggi di fronte hanno e credo che oggi la funzione di quest'area se vuole esistere come un'aria politica e politica culturale sia soprattutto questa quella di tentare di ricominciare a ragionare a discutere sulle cose che abbiamo di fronte nella crisi grave che abbiamo di fronte
Anche del partito io non so son molto per minimizzare le difficoltà che abbiamo davanti beh proprio per questo io credo ci sia bisogno di avere occasioni se gli strumenti per ritornare a discutere quindi questa riunione non è
Niente altro de un tentativo di tornare a ragionare insieme di politica aprendosi alla discussione riflessione insieme a compagni e compagni che nel partito si sono anche collocate diversamente di nove nella battaglia congressuale
Questo è un po'la ragione di questo incontro è anche il tentativo di riprendere una discussione di merito sulle scelte e sulle cose che abbiamo di fronte
Le interruzione la svolgerà Mario Tronti io non ho altro da aggiungere se non da dire che Livia Turco si scusa molto con tutti voi perché è stata trattenuta da un impegno sopraggiunto re sarebbe piaciuto
Ci ha detto partecipare esserci stasera insieme a noi ma non mancherà naturalmente occasione in una prossima volta
Trompia
Dunque io
Dirò cose
Nel gergo soltanto alcune procure sia
Dichiarazioni fa
E quindi molte cose mancheranno poi appunto la discussione leale aggiungerà
Intanto ragionare su queste parole che abbiamo messo nel titolo del lì dell'incontro autonomia identità pare che sono due parole chiave della nell'attuale fase
Politica del nuovo partito
E sono anche fondo parole di valore diverso perché hanno anche aree una storia recente diverso da ecco una prima annotazione
Può essere di questo tipo che
Fino a qualche tempo fa il discorso sì c'entrava molto sul tema delle identità mentre adesso subentra come quasi primario questo tema dell'autonomia
Del partito
Nella ultima direzione del del PDS
Questa parola autonomia è stata un po'il filo che hanno attraversato al di là appunto delle aree
E sembrava proprio il tema i effettivamente poi in discussione
Chiediamoci perché questa è in fase di diciamo
Sull'autonomia questa ricerca questo bisogno di dire appunto che questo partito ha bisogno di una sua forte autonomia politica evidentemente si coglie un difetto
Che fin qui ha mostrato il PPE
Sì è molto usata la parola oscillazioni della linea nel senso di guardare di Leidi Guarneri gli schieramenti politici
E
Guardare con privilegio ad una o all'altra delle forze politiche
Oscillare anche per quanto riguarda il giudizio diciamo sulle iniziative in campo anche di carattere istituzionali anche portate avanti ad alcuni vertici istituzionali e poi però direi di più insomma un difetto di autonomia in tutta questa fase di passaggio
Della società e della politica
Italiani
E allora ecco una prima un primo punto di dibattito è un po'la definizione della fase nella fase attuale reale
Che attraversa il Paese è un punto essenziale per capire anche per decidere poi il che fa
Mi pare che si può dire con una certa sicurezza che si va alla conclusione
Di una lunga di un lungo periodo diciamo della vita repubblicana
Una fase conclusiva di una di un'epoca in fondo della democrazia repubblicana in Italia
Che viene avanti con forza con forza la necessità appunto di una innovazione della vita istituzionale
Ecco io a me viene di fare un paragone però non so se esatto e comunque qualche suggestione la occorrenti
Comunque
Paragone tra questi primi anni novanta e i primi anni Sessanta
In che senso nel senso che nei primi anni sessanta in questo Paese c'è stata una grossa iniziativa di parte
Capitalistica fondamentalmente
Be'di innovazione soprattutto economica industriale
Sociale
E appunto il lancio della partenza di una grande strategia diciamo di ricostruzione capitalistica in senso modelli ammodernamento diciamo delle strutture capitalistiche italiani
Con un'area con un protagonismo politico per esempio della Democrazia Cristiana ma anche di alcune forze
Sociali reali dominanti all'ora come sono dominanti ancora
Ancora oggi allora sembrava che il punto essenziale di passaggio fosse proprio questo processo di ammodernamento strutturale del Paese
E sì superare una stretta appunto con un'iniziativa
A me pare che oggi siamo di fronte a un bisogno analogo su un altro fronte c'è un forte bisogno di ammodernamento istituzionale
Del Paese che viene avanti anche qui portato da forze dominanti
Nel senso che ci si è resi conto che sia una stretta politico istituzionale no cioè che questo sistema politico non risponde più a determinati comandi no che sono poi i comandi
Secondo noi direttamente capitalistici e quindi si avvia un'iniziativa su questo è un'iniziativa molto forte anche se non è chiara nelle indicazioni
A a cui occorre dare un tipo di risposta che è un po'quella che si tentò di dare al primo centro sinistra nel senso che si rendono però le ragioni appunto reale di questa forma di ammodernamento
E simili appunto ricollocato o coi la stesso fronte sociale alternativo su quella su quella frontiera a che era sicuramente una nuova frontiera d'altra parte essa per continuare diciamo alla suggestione insomma
Begli anni ottanta
Per un altro verso somigliano agli anni cinquanta
Nel senso che gli anni Cinquanta furono anni di RAI e di reazione restaurazione
Sociale e politica
Gli anni Cinquanta appunto fecero emergere questo blocco appunto dello sviluppo sociale che doveva essere superato con una grande iniziativa politica
Negli anni Ottanta secondo me hanno fatto emergere questo blocco del sistema politico che altrettanto oggi deve essere superato con una iniziativa che viene avanti appunto da parte
Di forze ripeto
Dominanti
E quindi nodo a differenza di allora oggi si stringe molto quindi sulla politica
Si stringe appunto sugli assetti istituzionali
E vengono in questi in questione grossi punti
Quindi di passaggio rapporto tra costituzione formale e costituzione materiale per i tempi
Il grande nodo da risolvere proprio anche a livello proprio di gestione di governo di questo paese e anche in prospettiva nella prospettiva poi del di tutto quello che sta per a cadere infondono
La
Il crollo appunto di questo isolamento ancora nazionale dei mercati delle produzioni eccetera è un
Emergere di un grosso di una grossa prospettiva europea mondiale e così via con il suo blocco del sistema politico in questa prospettiva deve essere superata
Costituzione formale e costituzione materiale poi rapporti tra Repubblica parlamentare
E sistema di potere
Anche qui c'è un punto che non si non regge più insomma no e che ha bisogno di questo Formentini di innovazione
Sistema di potere che molto si è stretto intorno al sistema dei partiti e oggi noi vediamo che c'è questo punto che a noi pone anche dei problemi problemi anche di
E di analisi oltre che di indicazione politica perché questa questa deriva del sistema di potere così come è stato costruito in Italia prima dalla Democrazia cristiana poi dalla binomio Democrazia Cristiana Partito Socialista
Questa deriva dal sistema di potere porta con sé una deriva del l'intero sistema dei partiti
E porta con sé appunto una crisi di quell'assetto costituzionale del Paese
Che era proprio uno stato dei partiti
Con tutto quello che da questo consegue no questa grande
Questo scollamento grande troppi non è pubblica e partiti politici tutto quella quell'orizzonte di discorso che
A mio parere molto superficialmente a a volte anche da parte nostra riduciamo
Farò a lettura intermedi partitocratiche CIO di critica della partitocrazia in senso
Generico senza appunto ricostruire nel messa fondo di sistema di potere sistema dei partiti che poi e poi
Trova il nodo del Governo il punto reale in fondo della
Della crisi
Ed è il nodo da da superare quindi ecco detto queste in queste indicazioni per dire che si trovano di fronte ad un passaggio di grande peso
Decisivo per il futuro non solo immediato ma per un futuro che può essere anche di medio periodo
Nei prossimi mesi
O nei prossimi due anni sicuramente si deciderà questo assetto costituzionale di sistema politico
Che può a seconda dei casi o essere un grosso elemento di stabilizzazione
Sul medio-lungo periodo appunto della situazione attuale o un elemento appunto di contraddizioni e quindi anche di movimento a seconda di chi poi vincerà dentro questa
Partite
E passaggio di grande peso dentro cui appunto poi vediamo quello che vediamo e anche le cose che non riusciamo a vedere mosse e manovre marasma come si dice tutte cose destinate a durare sul tempo prossimo
Viene avanti in questo una proposta forte di assetto istituzionale
Che è appunto la proposta presidenzialista puntuale appunto anche questo di discussione di analisi di approfondimento
E mi pare che la situazione si possa dire in questi termini cioè
In fondo la proposta forte di Repubblica presidenziale
Rischia di avere di fronte a sé una risposta dei bolli
Di innovazione
O comunque il rischia di non trovare una proposta altrettanto forte
Questo è un po'il passaggio insomma che dobbiamo è un po'il vuoto che va che va che va coperto domande
Perché anche le proposte
Nostre o anche di dello schieramento anche ancora molto maggioritario insomma anti presidenzialista
Insomma fatica un po'insomma affanna insomma a presentare una proposta che abbia una capacità insomma reale SMA di alternativa anche di Presa d'impresa di massa di presa sull'opinione pubblica dividi
Di convinzione
Dell'opinione pubblica che è possibile fosse necessaria un'altra destra qui c'è un punto di analisi che va approfondito e che a volte ci trova anche un po'divisi
Sto
Che cos'è questa ipotesi presidenzialista può essere letta fondamentalmente c'è una stretta autoritaria
Io credo che se è vero quello che dicevamo prima e cioè che questo problema dello sblocca o del sistema politico a ragioni forti ragioni seria ragioni anche strutturali
E che quindi è un'iniziativa politica che viene avanti anche da forze avanzate non possiamo ridurre appunto questa proposta di assetto ad una stretta puramente autorità
Una forma a suo modo di ammodernamento istituzionale nel
Che ha modelli del resto
Presenti a livello internazionale
E che forse dovremmo definire in altri tempi realtà quello che viene fuori con certezza dentro questa proposta più che una stretta autoritaria veramente una stretta oligarchica
Mi pare che sia corretta insomma l'analisi che Ingrao ha fatto o anche recentemente anche l'altro ieri al convegno appunto sui del CRS
Quando parlava di questo doppio processo in fondo di una centralizzazione
Oligarchica del potere
Di fronte ad una ad un lo stato di fatto di passivi stazione della società
Cioè otto
Il venire avanti contemporaneamente di queste due cose in un disegno che può essere anche un disegno strategico
E sicuramente insomma
E forse questo è il punto attraverso cui si può o impiantare ad una critica di questa
Proposta
Negare cioè che sia un elemento di allargamento della democrazia
E dimostrare che invece ha un passaggio di restringimento della democrazia
Che non necessariamente appunto di stampo autoritario ma è sono in gioco diverse concezioni in fondo della della pratica democratica
Possiamo Federer banche così insomma
E credo che sia anche il modo più fecondo per per vedere
Ecco
Di qui passa al secondo alla seconda parte del del discorso
Di fronte a questi processi che sono processi ampia che anche profondi
E anche strategici
Abbiamo uno strumento allo stato dei fatti
Questo nuovo partito entrato in campo
Recentemente
Ecco uno strumento che sembra
Inadeguato a allo stato dei fatti ai compiti insomma che gli spettano che gli spetterebbero in questa fa
Perché sembra che questo partito non riesca a in questo momento a definire
E nella sua forma interna
Ne la sua immagine esterna
C'è questa doppia difficoltà Enzo a strutturare una forma d'organizzazione insomma nuova
E nello stesso tempo dare di sé un'immagine al Paese a che sia appunto convincente che convinca anche in fondo della novità del soggetto che è sceso in campo
E nello stesso tempo questa doppia difficoltà marcia insieme al fatto che si è costretti ad andare a scadenze decisive
Che comprendono tra l'altro una catena di giudizi elettorali che presto precipiteranno insomma
In un giudizio
Politico
Elettorale
Politico su
E allora io credo che è vero che
C'è un'emergenza
Emergenza appunto di
Di che riguarda proprio la la la la struttura la natura il fondo di questa forma nuova d'organizzazione
Ed è vero anche che
Un il primo punto confermo che dobbiamo mettere che c'è
Un senso di responsabilità insomma che compete a tutti
E e non perché
Ci sia un problema o si riproponga un problema come si dice di
Di primo vivere insomma anche se le gli sviluppi ulteriori possono porlo
Perché non si tratta tanto non non mi pare che si possa essere giusto il paragone insomma con quella fase del PSI che ha preceduto poi insomma la la svolta
Perché qui non non non è tanto il primo vivere quanto il modo di vivere
Del nuovo partito di come stare per esempio in certi vuoti della società in certi luoghi per noi privilegiati della società
Di come starci con una funzione in primo luogo di di conflitto di opposizione dichiara Scelta alternativa insomma
Al governo Marra nato stato generale delle cose
Di come appunto portare avanti certe idee di di trasformazione
Ecco io
Ognuno di noi riflette su queste cose insomma con a volte
In pubblico altre volte in solitudine ma
A me pare questo però è un punto di discussione
E che io mi sono fatto l'idea che in fondo
Il PDS non è
La forma definitiva
Del nuovo partito
Terrore uscire dalla
No no voglio voglio spiegarmi così spiega
Ma
Nel senso che non è la non è l'approdo finale
Di quel processo costituente insomma che poi è stato aperto poi è stato chiuso poi si è detto che non era stato aperto che ancora non era cominciato e così via
Il che vuol dire insomma che siamo dentro ancora in foto un processo di questo di questo tipo
E comunque tutto quel processo lungo che dal partito comunista
Deve portare poi ad una grande forza
Della sinistra
Moderna
Organizzata in modo nuovo
Con un nuovo secondo me di una nuova forma di pensiero
E anche appunto con un modo come diciamo spesso diverso di fare
Politica
E cioè noi abbiamo di fronte un processo
Il bisogno preciso di invertire in fondo
Un processo che sembra un processo fattale di frammentazione
Vassilis
L'obiettivo è quello proprio di
Ripartire fin da adesso
Con un processo di ricomposizione con un processo di riunificazione in fondo delle forze
De Rossi
Io penso che a questo punto a questo stato dei fatti per esempio non va considerata irreversibile assolutamente una recente scissione
Che ci è stata LTCM verifica
E insistere avvolta in fondo in una polemica frontale
Considero appunto un errore politico nel senso che va contro il bisogno reale in fondo TIR ripartire con un processo di orridi unificazione non sottolineare gli elementi di
Frammentazione
E allora preoccuparci noi di e a ristabilire per esempio dei rapporti che sono anche rapporti di unità imputazione devono essere rapporti di unità d'azione sulle cose e sui problemi
E prevede i reggiani da adesso in fondo
Soluzioni federativi a livello anche elettorale che a mio parere sarebbe folle insomma affrontare le prossime elezioni politiche
Questo ordine sparso nessuno senza nessuna forma
Indicazione anche all'esterno in fondo di un di un corpo che tutto sommato articolato e diviso rimane in fondamentalmente unitario
Senza dare di nuovo questa immagine
Che poi all'immagine forte che pesa che convince che che porta ancora sperare insomma che questa forza poiché la sinistra Possa anche tornare a vincere
Ecco di qui la funzione delle are Enzo
Che anche qui dobbiamo vedere in termini dinamici in termini produttivi a mio parere Rizzo non
Imparare è una cosa che dell'esito non non sappiamo fare insomma cioè parlare a parti diverse del paese reale
E anche a sensibilità politiche diverso
A volte addirittura anche a strati sociali diverso
Entro una stessa forma unitaria di organizzazione
Perché questo non dovrebbe e potrebbe essere
Possibile
E allora ecco il punto l'ultimo punto che voglio
Trattare questo
E forse poiché e il dato diciamo vero ovvero il dibattito anche di questa sera Simona
E con aria della sinistra
Del PDS
è necessaria
è necessaria perché tanti militanti e tanti dirigenti
Hanno qui o trovano qui la garanzia appunto di un'identità poi del partito
Il generale
E quindi trovano qui la ragioneria un'identità complessiva
E trovano qui la ragione anche di quella possibile autonomia politica di dell'intero
Partiti
Ecco con l'aria di a sinistra
Che non dovevi assolutamente significare coltivare il proprio orticello
Accanto a quello degli altri all'orticello dei riformisti o al Giardino dei centristi
Ma un'area dinamica di stimolo di di di riflessione
Di battaglia
Che tende però a trovare
Punti di unità
Punti di unità più che punti di dissenso
Ecco io un
Dico francamente che non mi riconoscerei in un'area
Di dissenso organizzato
Perché non è questo insomma un la motivazione dello stare appunto in un in un partito quello di organizzare detti il dissenso e comunque l'organizzazione del dissenso appartiene ad altre epoche
Storiche
Cioè da fare di più né tanto meno ma questo non lo cito sommarsi perché non
è un pericolo che non che non credo che corriamo nei appunto fornirà riconoscersi in una corrente insomma soprattutto se e questa corrente viene avanti come qualche cosa di
Per definizione insomma
Minoritaria per definizione o per vocazione
Di opposizione
Interno incollato
Ma ecco un'aria invece costruisce politica
Costruisce politica hanno mai però dell'intero partito
Per portando insomma parlando io credo che noi dobbiamo riprendere un
Un'abitudine che adesso
Ci viene ricordato sempre come cattiva abitudine secondo cioè quella di
Parlare al numero del Partito
Di un partito dove si sta
Non a nome di un suo pezzo
La funzione della Ray diversa insomma costruire politica
Anche contribuire poi alla direzione complessiva del del del partito States
Rendiamoci conto che questo è una forma di partito
E io in questo sono d'accordo Conti lo sostiene
Che ha bisogno forse di più di redenzione di quanto non ne avesse bisogno il vecchio fertile
Nel senso che il vecchio partito aveva in fondo dentro di sé questa questo dato quasi spontaneo come dire di comunità politica che era la grande forza in fondo del Partito comunista
Ed è una forza che non ritroveremo più
E non credo nemmeno che si possa poi ritrovare poi di fatto insomma in in qualsiasi forma d'organizzazione
No credo possiamo il problema di fronte a queste cose di avere un atteggiamento
Come dire non
E di condanna
Ma di grande valutazione di ciò che è stato su
Con la consapevolezza che forse non può più essere insomma
Queste la la forza diciamo anche politica che mira a introdurre in fondo nei processi che stanno da farsi di fronte hanno voi che sanno dentro di noi e così via
E quindi quel partito aveva così questa sua strutturate come dire comunitaria di militanza che a volte non è vero che rendesse rigida la direzione a volte addirittura la la prendeva quasi inutile no perché era spontanea sono soltanto chili
Non è stato nel dal partito comunista insomma può avvenire del centralismo democratico assai visione demoni demoniaca anche un potere insomma nove dall'alto manovrava le gestiva imponeva
In realtà poi di fatto c'era un
Nei momenti migliori almeno poi se non c'erano anche le cadute periodi distante tema in realtà poi di fatto c'era un'auto
C'era una forma a suo modo forte di autorganizzazione Rizzo
Che derivava da un senso forte di appartenenza di militanza e così via questo non c'è più non ci sarà più
Non tanto meno c'è e ci sarà in questo partito allora il punto della direzione politica diventa molto più importante molto più essenziali come si dirige
E vero il fatto che certo punto bisogna dirlo
Dirigere ecco allora un io credo che anche un'area della sinistra deve porsi
Proprio scrolla andò dal sì questa tentazione dell'auto
Sufficienza circolando da sera tentazione del del dissenso e dell'opposizione interna
E deve sette ne capace e contribuire alla direzione complessiva delle
Dell'organizzazione
Colleghi del
In primo luogo dove producendo idee
Producendo analisi
Ed è cose che ci proponiamo di fare insomma che qui in studio abbiamo cominciato a farlo su punti e specifici l'ultima questa cosa di Milano appunto sull'impresa sul lavoro sono i temi poi
Che privilegiamo per sensibilità
Polizia di starci dentro a queste cose
Ma poiché appunto non solo idee programmi analisi ma io credo Frank anche
Personale politico
Cioè formazione dei gruppi dirigenti
Che è un altro tema insomma che sta di fronte a questo a questo partito nuovo ministro
Che Dio sa se ha bisogno di costo pur di produrre in fondo nuovi gruppi dirigenti
Che non devono essere più appunto quelli quelli vecchi insomma superati dalle cose ma non possono essere nemmeno quelli improvvisati che vengono fuori dal giorno per giorno
E marcati da da Segni inquietanti di
Di leggerezza di superficialità e così via quindi ecco tutti contributi di questo tipo
Che tutto sommato fuori organizzano esprimono una funzione in modo da essere un modo di stare e forse anche e questo non vorrei dire appunto proprio come notazione finale
E che producono anche in fondo uno stile politico
Lo stile politico
Che appunto si libera dal dado da
Appunto da
Da piccolezze da da
Dal
Ha avuto il visioni anche personali o di gruppo insomma che e comincia insomma a far
Per riemergere in fondo un
Una una forza politica poiché complessivamente riconquista quello che diceva ma a questo punto ancora ma anche che va appunto nei prossimi mesi settimane migliori forse nei prossimi due anni costruito il cioè formato organizzazione
Veramente nuova e e poi appunto
In
Immagine immagine capace punto di convincere insomma che questa insomma è la forza su cui bisogna puntare per un processo di trasformazione reali
Delle cose a tutti i livelli ecco io mi fermerei qui
Iniziare così vitalità breve giro di opinioni dei compagni
Definito oggi che abbiamo invitato alla festa a questo dibattito lasciando poi la possibilità anche di interventi di compagni del
Che sono presenti in sale che chiedono di intervenire intanto darei subito la parola a Goffredo Bettini
Ma io ritengo
Molto importante questo incontro
A cui partecipano compagne e compagni di diverse arie componenti del partito democratico della sinistra
Ed è un incontro non semplicemente questo lo voglio esplicitare subito
Non semplicemente per dialogare ma invece per avviare un azione ed una ricerca comune
Il congresso è finito ora c'è il PDS e dinanzi a noi ci sono anche prove tremende
Il partito si trova ancora in una gravissima difficoltà
Gli schemi per me debbono saltare
E cosa saremo nella società italiana non lo decideranno le parole che ognuno di noi ha scritto nelle vecchie missioni
Ma le nostre lotte la nostra azione la nostra collocazione qui ed ora
E qui vedo la possibilità davvero di un forte rimescolamento di posizioni
Perché la svolta c'ha cambiato tutti ma non sono affatto convinto che abbia rotto la svolta definitivamente fini comuni di ragionamento
Non ha rotto corrotto sensibilità e ed opzioni di fondo che nel vecchio Pci si erano consolidate
In una esperienze battaglia comune di tanti compagni evitante compenso
Dunque ricominciamo con più libertà a ragionare insieme
Per quanto mi riguarda danesi sto cercando di contribuire con altri compagni
A spezzare logiche settarie confezioni chiuse o blindate delle correnti che rischiano secondo me di diventare il luogo principale deprimente di discussione sugli organigrammi piuttosto che occasione di produzioni di idee e di collegamenti con la società italiana
Ma io voglio stare al tema alle tre parole proposte dal tema di questo incontro autonomia identità e alternativo
Autonomia del PDS io credo che non sia un'ovvietà in fondo lo dovrebbe essere per un partito neonato
Si nasce o si rinasce per distinguersi dagli altri
Perché si sentono cioè ragioni forti di una presenza specifica
Ma invece purtroppo nulla è scontato
Anzi io sento un pericoloso inquietante senso di precarietà del PDS
Ho l'impressione che nell'animo di molti cresca il dubbio si accetti l'idea che il PDS una forza transitoria nel panorama politico Italia
E ritorna un brutto vizio del PC quello cioè di definirci in funzione di altri il dilemma a me pare un posto molto con la DIC CID o con il PSI
L'ultima direzione secondo me ha fatto intravedere questi pericoli e queste tendenze anche se poi si è conclusa bene
E molti con accenti diversi si sono dovuti di nuovo ribattere
Per un'autonomia politica e culturale del partito
Molti io sottolineo di diverse arie e di diverse componenti
Non condivido invece in questo quadro la posizioni di quelli che io definisco i programmi Steady ferro
Secondo me non esiste un programma che non si orienti su un forte intreccio tra analisi politica e analisi sociale che definisce con chi e contro chi si vuole andare
Mi sembra cioè che una certa idealizzazione del programma serva per alcuni compagni almeno per alcuni compagni
Per celare un improponibile ritorno ad un qualche rapporto con la democrazia cristiana
No radici può essere d'accordo secondo me con nuovi su un singolo punto o su un altro ma essere la fonte principale dello spasso democratica il nostro principale avversario e il PDS nasce per rendere più forte e unita a una sinistra alternativa alla DC
Ma non condivido neppure mi riferisco alla posizione della componente riformista
Coloro che invece considerano il programma secondario rispetto alla questione politica dell'unità con il Partito Socialista
Fino a condizionare tutta la nostra condotta di questo partito neonato
A questo assillo
Illuminanti a questo proposito secondo me sono state le perplessità del compagno Napolitano sulle nostre interpellanze parlamentari
Sulle affermazioni gravi in vari campi fatte dal presidente Cossiga
La sopporta la subalternità si paga sempre con l'incertezza l'incoerenza e la confusione di linea
Quindi l'autonomia per me è un concetto forte per il Partito democratico della sinistra
E non significa affatto isolamento bensì posizionamento nella battaglia politica e nella crisi profonda della Repubblica
E quindi vengo ad un secondo punto del mio ragionamento
Questa autonomia oggi non è solo necessaria ma secondo me indispensabile perché nel tumulto e le precipitare degli avvenimenti in questi mesi noi non ci siamo trovati di fronte al semplice tattiche della Democrazia cristiana e del Partito socialista
Ma ci siamo trovati di fronte a Forattini consolidate insidiose strategie politiche
La DC che dovrebbe essere sul banco degli imputati come la causa fondamentale del disordine sociale politico istituzionale mi sembra che si è riuscita invece a mandare un messaggio di forza tranquilla
Che moderatamente con forti tendenze conservatrici vuole cambiare qualche cosa ma in continuità con il passato
E questo trattanti proclami altisonanti e generici sulla fine della Prima Repubblica
Ho la sensazione che elettoralmente Possa rassicurare coagulare ciechi gli ampi impauriti anche popolare
In secondo luogo c'è la strategia del Partito socialista
Io mi meraviglio sempre quando qualcuno di noi intima al Partito socialista ricordo anche c'è il test articoli di scoprire le carte della sua politica
Le carte sono tutte scoperte
Il Partito socialista consumato le sue rendite di una coabitazione conflittuale con la DC
A quel punto aveva due strade possibili da imboccare quella dell'alternativa o quella di un tentativo inedito di sostituire in qualche modo la centralità democristiana attraverso la via di un forte strappo istituzionale
Il PSI ha scelto questa seconda sta
Il presidenzialismo che l'alternativa all'alternativa
E che secondo me passa inevitabilmente lo dobbiamo dire lo dobbiamo sapere attraverso una frantumazione ulteriore della sinistra e della protesta
Il partito del presidente pretende lotti spezzoni di società assenza identità per questo il Partito democratico della sinistra è un nemico invece il Partito socialista si spreca in attenzioni verso le leggi e anche se in forme diverse per Rifondazione Comunista
Ed è per questo che Cossiga accetta una polemica anti partitica
E l'agilità non credo per zelo di moralità
Ma secondo me per dare un ulteriore colpo ai partiti di massa
Ad un agit
I soggetti sociali e politici
In questa situazione il Partito democratico della sinistra non se la cava con il gioco politico
Anzi io dico che formule ripetizione oscillazioni aperture chiusure a gettito continuo verso uno un altro partito
Creano solo confusione e non ci definiscono come punto di differimento della gente
Il nostro compito oggi
Invecchiato che siamo contro il moderatismo democristiano che tende a rendere perpetuo il suo potere
E contro l'avventurismo unitari tipo del partito socialista e che tende oggi ad allontanare la prospettiva dell'alternativa
Io credo che c'è un'Italia democratica che ci può capire che può uscire anche dalla passività
Se sente però con più nettezza oggi qui ed ora che in campo una dinamica e una nuova prospettiva democratica legata indissolubilmente al cambiamento del regime sociale
I fatti la DC ha intrecciato fortemente in questi anni economia finanza e potere politico voglio fare l'esempio qui a Roma di Sbardella che permetta un uomo politico e per metà a capo di una holding ci dice niente tutto questo
Ammessi
Che le regole nuove debbono essere regole capaci di spezzare il grumo politica e affari e debbono essere dunque un intervento non solo su modelli istituzionali
Ma su uno di strutturali interesse su poteri forti
E quindi la battaglia non sarà indolore ma molto aspra che già la prova referendaria sulle preferenze
Del nove giugno
Lo dimostra
La seconda parola che i compagni dell'aria
Bassolino hanno voluto mettere al centro di questo incontro e la parola identità
E se richiama naturalmente anche questa parola al tema dell'autonomia che io ho già un trattato cercato di trattare
Ma mette in campo anche altri problemi
E cioè come si può costruire l'identità di un partito di massa oggi
Come cioè si può modernamente ricostruire un senso di appartenenza a sinistra e un senso di appartenenza al PDS
Qui l'analisi di quello che è successo secondo me in questi anni conta molto
La rivoluzione conservatrice è stata devastante le nostre risposte incerte come retto Piccini secondo me hanno aggravato le difficoltà e forse non ci hanno fatto comprendere neppure le potenzialità di certi processi nuovi tipi di militanza democratica e progressista
E in questa analisi io vedo tre aspetti fondamentali molto intrecciati tra di loro
Voglio essere breve in primo luogo
La crisi dei tradizionali soggetti e canali della politica di sinistra
Il sindacato la vecchia forma di partito la rete anche della partecipazione democratica e di massa
Tutto ciò non ha retto a forti fenomeni di scomposizione sociale e alle strategie dei ceti dominanti di corporativismo Zare la base della società e di rendere sempre più opachi oligarchico il potere deve
In secondo luogo vedo una crisi proprio di rappresentanza di tutti i livelli istituzionali Parlamento regioni Enti locali
Le cose belle importanti quelle che contano e non si decidono più in questi luoghi
Altri sono i luoghi del patteggiamento ciò rende invisibili le procedure della decisione ma anche confuso ed incerto il ruolo dell'opposizione
E quindi aumentano i rischi di passività azione delle masse
La gente non solo non capisce perché certe cose si decidono ma in certi casi non riesce neppure a leggere il conflitto su queste decisioni
Non riesce a capire chi contrasta e chi combatte contro questa decisione
La dialettica delle posizioni quindi non ha più contorni e il presidenzialismo di Craxi e nocivo proprio perché spingerebbe in avanti questo scollamento democratico
Non sparirebbero le lobby con il presidenzialismo
Non credo io ad un presidente libero e decisionista
Ci sarebbe invece un livello ancora più scuro indecifrabile di compromesso e di contrattazione Cornello
No
Questa strada basta ballata perché darebbe un colpo ad ogni forma possibile nuova e più larga di rappresentanza politica
In terzo luogo dobbiamo ragionare su come è cambiata più in generale la politica per la gente finisco
Qui non c'è solo qualcosa di negativo
Io credo che la politica è meno totalizzante la vita delle persone è fatta oggi di più cose rispetto al passato
Il mondo degli affetti della sessualità della coscienza del proprio sé e ha conquistato spazi nell'animo delle persone
Ciò impone grandi cambiamenti per nuovi posizioni nostalgiche sono fine a se stesso
I simbolismi inutili lo dico i compagni di Rifondazione sono muti
Alla lunga
E le ideologie rigide sono ripetitive stanche incerte passi Vizzarro anch'esse e non attivi sono le masse
Dunque il tema dell'identità deve far fronte a questa complessità di problema
E per questo che le scelte devono essere chiare per il PDS se se le cose che ho detto anni minimo di verità e qui sento ancora davvero invece un grande nostro ritardo
E persino su questo una nostra Babele di linguaggi
Io credo che invece dobbiamo scegliere con chiarezza l'orizzonte dell'azione collettiva non scadere quindi nel partito dell'Elide che si affida solo i messaggi generali concentra i luoghi delle decisioni
In secondo luogo dobbiamo considerare il rinnovamento delle istituzioni come un complesso di riforme che pensi di resistere di restituire leggibilità
Alle decisioni politiche e alla dialettica della maggioranza e dell'opposizione a tutti i livelli istituzionali
In terzo luogo occorre riformare la politica rompere definitivamente con lo schema anche caro al partito comunista che era quello dell'ideologia più le battaglie concrete o di un certo pregio invece dalla coerenza delle battaglie concrete dalla qualità DS si deve tentare di ricostruire una più intima partecipate immotivata militanza e può essere non meno ma più ricca di idealità
E tuttavia e vado davvero la conclusione un grande partito non si regge se non si cimenta anche con le grandi sfide mondiali
Io non mi non mi dilungo su questo ma il tema di un nuovo socialismo e decisivo per il PDS
E anche qui vedo una nebbia mento in questi mesi della nostra prospettiva
Le grandi ipotesi che hanno retto il Novecento sono arrivata ad un punto limite in forme diverso
Infatti è rotto il comunismo dell'Est ma in crisi anche l'americanismo
E la sua versione militare non risolve i problemi anzi li aggrava si è visto in Iraq
C'è un mondo che rischia di sbandare tra nuove guerre
Tra un conflitto sempre più aspro tra nord e sud con l'emergere di integralismi religiosi e di nuovi nazionalismi
Io mi domando chi parla questo mondo inquieto
E dico anche che sarebbe davvero pericoloso per una sinistra democratica
Lasciare alla Chiesa la possibilità di riprendere in mano essa la domanda vera di questo fine di secolo e cioè se l'unica risposta possibile al cambiamento della struttura del mondo è un potere assoluto di un capitalismo senza più freni io credo che non sia così e non è così nelle cose
Le lacerazioni sono sotto gli occhi di tutti
E quindi penso che sia davvero o utile l'unità della sinistra europea che è stato uno degli obiettivi per i quali è nato il Partito democratico della sinistra
Ma credo che questa unità sia importante se è capace di avanzare una prospettiva nuova a livello mondiale
Oltre ogni tradizione oltre ogni recinto nazionale
Il nostro ruolo quindi in questa sinistra deve essere autonomo di ascolto ma anche di stimolo e non sarà una passeggiata
Io credo che non dobbiamo assomigliare più agli altri partiti socialdemocratici o socialisti ma dobbiamo insieme agli altri conquistare un nuovo terreno per tutte le forze di progresso
Infine voi avete posto la parola alternativa
Se l'autonomia e l'identità debbono essere quello che io ho cercato di dire l'alternativa non è una formula politici l'alternativa è la decima la DC non è un solo un partito ma in molte altre cose
Quindi l'alternativa non si sarà mai se tutti coloro che la vogliono fare non decidono scelgono i andare anche contro quelle tante altre cose che la DC
E questo significa strappi dolorosi per il PSI e forse anche per noi l'alternativa quindi un processo come ha detto Occhetto elimini è un lavoro di tessitura molto paziente
E oggi ha bisogno di qualcuno che faccia intanto bene l'opposizione
L'alternativa significa in questo senso rompere il regime che soffoca le migliori forze di ogni partito e della società secondo me più un'ispirazione di una politica non l'ora X che tutti invocano e non si realizza mai
Io credo che sia utile dirla di meno l'alternativa e costruirla di più nei processi reale
Queste sono le idee che volevo sottoporvi le idee che volevo dare a questo
Importante utile confronto sono idee lo ripeto per una ricerca comune con uno spirito di nuova solidarietà Interna al di là degli steccati Teggiano così diviso il fatto soffrire in questi ultimi due anni
Ed è una ricerca comune non per costruire di nuovo una sinistra un centrosinistra
O etichette in questa fase anche se il nostro lavoro
Deve essere molto chiaro sul piano politico ma per avanzare insieme e per far vincere l'idea di un vero partito di trasformazione della società italiana
Pronto
Non faccio
Funzione
Cari compagni abbiamo appena finito il congresso
Almeno che a Roma
Ci siamo rimboccati le maniche tutti insieme a prescindere dall'emozione
Abbiamo ricominciato a lavorare per il partito
Con in comune intento di affermare il PDS
E tutto ciò è molto positivo e costituisce una risorsa importante per il partito romano
Mentre lavoriamo gomito a gomito però avvertiamo ogni giorno di più di trovarci di fronte alle stesse difficoltà che incontravamo
Come Partito Comunista Italiano
Si ripresenta no gli stessi luoghi comuni le stesse antitesi paralizzanti che ci hanno attanagliato per più di un decennio dobbiamo pendolare più verso Craxi verso Forlani dobbiamo stare nel gioco fare l'opposizione un partito di massa d'opinione e così via se ne ricava un'impressione amara dopo tanto nuovismo siamo ancora al palo
E forse anche peggio perché non solo abbiamo non abbiamo risolto i vecchi problemi ma ne abbiamo aggiunti certamente di nuovi
è innegabile che oggi il nostro partito è più debole di prima
La svolta ha avuto il merito di vedere la crisi storica del PC
Ma ha avuto anche il torto di rinchiudere tali di crisi dentro lo schema ideologico del crollo del comunismo l'ideologia fa brutti scherzi e quando si cerca di liberarsene in modo scomposto si rimane avvolte prigionieri come un pesce che più si dimena darebbe più si impiglia
Quello schema ci ha impedito di vedere le ragioni strutturali della nostra sconfitta
E allora a sinistra del PDS sia detto qui e io dico a sinistra del PDS se ci sei batti un colpo
Batti un colpo prendendo in mano il nocciolo di verità della svolta
Prendendo cioè sul serio la crisi del PC
Ora che non siamo più il PC dovremmo almeno riuscire ad analizzare quella crisi
Per poi procedere a quelle vere innovazioni politiche culturali che da diversi anni avremmo dovuto conto l'analisi quindi è l'innovazione
Sono a mio avviso i terreni su cui può crescere la sinistra del PDS
La cosa che più colpisce di questi tempi è la nostra difficoltà a tenere insieme istituzioni e società
Non solo sul piano politico ma addirittura su quello concettuale perfino sul piano del linguaggio
Non era così nel vecchio Pci
Quando Togliatti diceva negli anni cinquanta che il nostro supremo obiettivo era l'attuazione della Costituzione democratica
Parlava sì di un nuovo Stato ma quelle parole significavano anche il Piano del lavoro l'occupazione delle terre incolte alludevano cioè ad un'emancipazione dell'Italia
Ciò si realizzava perché era calzante quel luogo togliattiana l'accesso delle masse nello Stato
Ma quel binomio
Ce lo dobbiamo dire chiaramente è saltato
Non ci sono più quelle masse né quello stato la società è frammentata in tanti gruppi e ciò si traduce in egoismi ma anche in nuove e positive domande politiche
Lo Stato è svuotato del suo potere reale dall'emergere di nuovi poteri forti l'ideologia degli anni Ottanta occultato questo processo la gente non ha potuto vedere quello che se ne andava in questo svuotamento cioè la sovranità ma ha potuto vedere solo quello che rimaneva
Cioè la burocrazia e da show è nata l'equazione democrazia uguale statalismo che ha messo la sinistra sulla difensiva
La moderna impresa capitalistica non assoluta destrutturato il vecchio modello ma anche positivamente dispiegato una capacità di organizzazione dalla società lasciando alla sinistra la cui lunga scelta
Apocalittici e integrati
Il PC a suo tempo è diventato una grande forza nazionale
In quanto espresso una delle forme possiamo dire con orgoglio storico forse la migliore delle forme di mediazione di quel binomio le masse e lo Stato
Ma venendo assaltare i termini di quel binomio si è esaurito anche lo strumento di quella mediazione
Il partito di massa togliattiano
La crisi del PC è dunque una crisi di forma storica
E non si può leggerla in termini biologici ma non si può neppure negarla e ancor peggio cercare di perpetuato la fuori dal tempo suo proprio come fanno quelli di Rifondazione
E così facendo così fuori dal tempo storico suo assomiglia più a una scimmietta Tura
Ed è una scimmietta dura triste per quelli che come noi per via razionale hanno capito la crisi di quella forma storica
Anche se nel profondo dell'animo ne conservano una struggente Nostalgia
Tale crisi
Delfici data certamente dal fallimento del compromesso storico non a caso l'ultima grande nostra politica
Ma forse qualche incrinatura
Va fatta risalire già ai primi anni Sessanta di fronte al primo balzo in avanti del capitalismo italiano
E su questo ho accennato qualcosa Mario Tronti e forse quelli che come Mario
Criticavano già quella forma storica del partito togliattiano
Già a quei tempi in cui essa appariva ed era effettivamente in espansione forse oggi ci potrebbero dire di più sulla periodizzazione di quella che
Ma la crisi non ha riguardato solo uno ma a ben vedere ha spiazzato tutte le esperienze di partito di massa in Italia con la sola differenza che gli altri gli hanno posto rimedio per tempo
Si sono posti cioè il problema di trovare un nuovo rapporto tra gruppi sociali che non costituiranno più masse e uno Stato che non era più sopra
Di fronte al radicale sconvolgimento di relazioni tra istituzioni cultura e società la classe dirigente democristiana
Si presenta con la sua flessibilità e la sua inesauribile capacità mediatori sembra dire tutto cambia ma non vi preoccupate ci siamo noi come classe dirigente che comunque assicuriamo la stabilità
E infatti Andreotti è sempre lì imperturbabile
Il conservatorismo democristiano allora non è immobilismo è una proposta attiva che puntare ricostituire l'equilibrio attraverso non già una modifica istituzionale ma attraverso la riproposizione di una classe dirigente
Anche adesso che hanno fatto una proposta istituzionale non si spostano da questa se quella proposta infatti è un po'strana perché a ben vedere lascia aperte tutte le soluzioni politiche
Da una parte punta a stringere Craxi in un bivio scelti con l'alternativa o fai un pentapartito davvero organico magari anche con un cancellierato socialiste
Ma dall'altra parte quella proposta poiché il premio di maggioranza è facoltativo
Rimane pur sempre possibile anche l'ipotesi di un governissimo di una grande coalizione
Le carte sono e vogliono continuare a darle il loro non esiste più il partito cattolico della Prima Repubblica ma la sua classe dirigente è riuscita a salvarsi a perpetuarsi trasformandosi in moderno notabilato
Il PSI ha scelto tutto invece ha puntato tutto sul cambio della forma istituzionale il presidenzialismo è inutile diceva già Goffredo che continuiamo a chiedere che corse
Si capisce benissimo ascoltando Cossiga al telegiornale
E non si tratta solo di un marchingegno istituzionale ma di una precisa proposta di rapporto di relazione tra società e politica
ST risolve a suo modo quella rottura del binomio masse sta e in tal senso il presidenzialismo è già in atto e da molto tempo il suo manifesto
Programmatico fu il taglio della scala mobile l'ottantaquattro lì era già tutto chiaro
La politica è chiuso in un recinto dentro cui un grande leader col gestisce insieme ai poteri forti e qualche cosa concede anche a sindacati istituzionalizzati purché abbandonino la contrattazione aziendale così i lavoratori non avendo più voce politica saranno spinti verso l'egoismo sociale le leghe i Cobas ma proprio nel vivo di questa lotta di tutti contro tutti e si dice che erano alla fine una voce
Una voce politica in un grande leader e il cerchio si chiude
Notabilato democristiano il presidenzialismo socialista sono quindi risposte organiche alla crisi dei partiti della Prima Repubblica
E a quei partiti intesi come grandi mediatori tra le masse Eurostar
Il tratto comune di queste soluzioni socialisti e democristiani e la forte concentrazione che si viene ad operare nella politica
Il processo è cominciato nell'economia con la grande impresa poi ha seguito una politica e adesso cercano di concluderlo nelle istituzioni
La grande riforma come la intendono loro tende a sigillare a consolidare nella forma giuridica quello che hanno già acquisito nella realtà degli anni ottanta
è un po'come quando si conclude un libero commercio e per renderla irreversibile si va dal notaio
La lucida follia di Cossiga gli elogi piduisti la legittimità di Clary plebisciti da mezzobusto minacciano questo essi
E tuttavia non si può rispondere a testa bassa c'è un grande bisogno di comprendere innanzitutto le ragioni e perfino le verità che fanno la forza dell'avversario
La concentrazione dalla politica scaturisce da una prepotente semplificazione della realtà storico-sociale
L'abbiamo vista all'opera i tempi del Golfo la propaganda guerrafondai riusciva a ricondurre ogni cosa ad una scelta di campo benché solo qualche mese prima ci avessero spiegato
Che non esistevano più campi distinti
Ma vediamo anche nel nostro piccolo qui a Roma dove il presidenzialismo in atto di Carrara riesce a ridurre ad un elenco di grandi opere le differenze le povertà e i talenti della metropoli
Insomma la semplificazione è sempre una rispunta forma
Un modo di riduzionismo ideologico ma la sinistra irretito dalle sue sconfitte non è riuscita a smascherare
Eppure non c'è niente di razionale nell'idea che una società frantumata richieda una concentrazione della decisione per essere governato
I miei amici informatici inorridisco uno quando sentono dire
Che bisogna centralizzare le procedure di controllo in un sistema complesso
E in fondo anche Menenio Agrippa
Spiegando ai romani il rapporto tra società e politica ricorso alla metafora del corpo umano per fare intendere che la capacità regolativa dello Stato dipende proprio dalla distribuzione non dalla concentrazione delle funzioni
C'è molto da lavorare allora per la sinistra se vuole rendere credibile un'altra strada
Una strada diversa da questa della concentrazione se vuole sorprendere attuale una democrazia distribuita nei gangli della società
E tra le altre cose dovrà strappare dalle mani del presidenzialismo un nucleo di verità come dicevo prima
Esso infatti prende atto che si è esaurita la democrazia della mediazione tipica della Prima Repubblica e inaugura il presidenzialismo una democrazia della scelta
Anche se al prezzo carissimo di una delega totale al leader e di una storicizzazione integrale dei cittadini i quali non possono si scegliere ma solo in quanto rinunciano ad essere protagonisti
Tuttavia la democrazia della scelta
è un nucleo di verità del presidenzialismo e ha una marcia in più
Lo vediamo in tanti altri momenti lo vediamo in qualche modo io lo avverto almeno anche nella efficacia ad esempio della propaganda della chiesa nella campagna dell'otto per mille
O lo vediamo anche nella pretesa leghista di gestire le risorse di una Regione all'interno di quella regione
E allora non dovremmo spingerci anche noi a considerare ad esempio la riforma fiscale anche da questo punto di vista dell'accesso alle decisioni da parte dei cittadini
E per cominciare non potremo dare ad esempio maggiore consistenza al tema dell'obiezione fiscale sulle spese per gli armamenti
Come è possibile quindi una democrazia della scelta fatta da sinistra
A mio avviso ritrovando la radice libertaria della democrazia Spur Gandola cioè della compromissione statalistico mediatori perché ha avuto anche per noi nella Prima Repubblica
E forse proprio in questa radice libertà
Che l'idea democratica della sinistra può ritrovare anche la sua funzione d'ordine
La società è ben governata è ordinata
Proprio perché ricca è l'Attila dei poteri democratici è ben curioso che l'Ordine si ottenga solo mediante il vertice ed è incredibile che perfino nella CGIL sia ormai penetrata la concezione che le diverse figure professionali presenti nel ciclo produttivo possono essere ricondotte alla solidarietà solo spossessato indole di poteri decisionali e affidando la mediazione all'istituzione sindacato al contrario
è proprio una piena democrazia sindacale che riesce ad assicurare un nuovo ordine e a rendere protagonisti i lavoratori che sempre più integralmente sono chiamati ad operare nel ciclo produttivo
E allora il potere di Scelta di questi cittadini lavoratori non dovrebbe essere classificato come una delle principali riforme istituzionali del nostro Paese
E per passare a un altro tema anche nella campagna che facemmo a suo tempo contro gli spot tocca mo'proprio questo legame tra carattere libertario e allo stesso tempo funzione d'ordine della democrazia
E molto si può fare quindi anche nella lotta contro la monopolizzazione dell'informazione si tratta quindi di prendere sul serio il nome che ci siamo dati
Partito democratico della sinistra
Lo dico anch'io che pure ho votato contro questo nome ma mi trovo molto spesso a prenderlo sul serio di molti che pure lo hanno votato a favore
è un nome impegnativo non l'abbiamo scelto solo per proporre una riforma elettorale anche se sacrosanta ed volta anch'essa ad affermare quella democrazia della scelta
Ma Partito Democratico della sinistra significa qualcosa di più significa costruire poteri democratici nel vivo dei conflitti sociali
Significa essere costruttori di democrazia assolvere cioè allo stesso compito che svolse il PC
Nel quarantennio ma assolverlo appunto in modo diverso democrazia della scelta invece che democrazia della mediazione
D'altronde anche gli altri democristiani e socialisti non presentano alla gente marchingegni istituzionali ma proposte organiche circa nuovi rapporti tra politica e società e su questo hanno già messo in piedi nuovi partiti
Anzi cose che non sono neppure partiti ma appunto notabilato il presidenzialismo
Con queste forme partito prendono voti non certo perché propongono il pentapartito
Ora tocca a noi fare quindi un nuovo partito come abbiamo detto azzeccare suo e il nostro peculiare rapporto tra società politica
E allora anche qui è la terza volta che lo dico sono per prendere sul serio anche l'idea di un nuovo partito
Cioè di dare all'Italia di oggi un partito diverso dagli altri e anzi un partito come non se n'è ancora mai visto nel nostro Paese quindi un partito come si dice qui autonomo
Che fissa la politica per la funzione che svolge
Nel Paese
è un partito quindi in grado di di fondi riformulare i problemi in modo diverso da come si ripresentava negli anni ottanta
Avevamo fatto la svolta per uscire da un duello esasperato con il Partito Socialista
Ora è chiaro che l'alternativa non si fa più ardue PSI PDS
Si fa o a uno nel senso dell'unità socialista oppure si fa in molti in molti significa una sinistra multipolare in cui ci siamo noi l'ambientalismo i cattolici democratici la Sinistra democratica
E solo in questa sinistra multipolare avremmo la possibilità di risolvere anche il tema dell'unità con il PSI
La reductio ad unum invece renderebbe sicuramente più povera la sinistra più povera di valori e forse anche di voti
Ecco allora che a me la scelta appare chiara le strade che abbiamo di fronte sono due
Ho quello appunto di una reductio ad unum
Di una alternativa ad uno oppure di una sinistra multipolare
Non c'è una terza strada
E quindi non c'è dentro il PDS un centro politico
Ci sono soltanto due linee quelle che propongono i riformisti è quella che può proporre una sinistra del PDS il centro di cui siamo tanto si parla
Non esiste
è un ammasso di fantasie geometriche Dina Anita linguistiche di impermeabilità burocratiche
La sinistra del PDS se c'è se andrà avanti a o quindi una grande responsabilità quella di guidare il partito
E può farlo se prende sul serio la svolta
Nel senso che prende sul serio il nucleo di verità ancora non toccato e non attuabile la svolta la crisi dei pc il Partito Democratico il nuovo partito
La vera svolta non è neppure iniziata nel progettata sì e forse neppure pensata
Ma i tempi stringono
I tempi stringono e la strada per la sinistra del PDS è più aspetti difficile perché noi dobbiamo capire e risolvere una crisi storica del PC
Mentre altri in primo luogo i riformisti hanno solo da prendere atto di questa crisi è passare all'altro cambia la strada quindi per noi è più ardue più difficile
Abbiamo una grande responsabilità ma qualcosa si può fare
E si può fare proprio partendo qui da Roma dove il tema dell'autonomia è un tema caro ai compagni è un tema sviluppato nelle elaborazioni e nelle proposte politiche e allora io mi auguro che l'Assemblea di stasera sia davvero l'inizio di un lavoro serrato che la sinistra del PDS Roma
La vittoria e che è vittoria Tola e chiederei ai compagni che vogliono intervenire di fare avete arrivare qui un bigliettino in modo che regoliamo un po'i tempi del nostro lavoro tenendo conto che sono già le otto e che io penso che sarebbe utile diciamo fare un dibattito molto serrato e dare a Bassolino la possibilità di intervenire direi tra trenta quaranta minuti
Mannaggia
Senta
Non è chiaro
Pasto assalito
Grazie presidente lei basta non è assai limitato nella reazione iniziale moltissimi intanto anche se alcune notevolissime suggestiva soprattutto spetta l'analisi nella fase fare
Che tra le tante cose che ha detto ricordava malanno ricordava che gli interventi come in realtà noi siamo in una fase non solo di avvio della vita del nuovo partito ma anche di scadenze Sterne estremamente decisive
E lui ha fatto un'affermazione a proposito delle riforme istituzionali in cui sostiene che nei prossimi due anni si andrà ad una decisione e che a seconda della decisione che sarà appresa
Appunto saremo o in un sistema di stabilizzazione
Data moderata oppure in URSS si creerà un nuovo sistema di contraddizioni
Ora credo che il problema che in qualche modo abbiamo di fronte anche nel dibattito di stasera anche rispetto al tema che ci è stato proposto sia esattamente questo e cioè che in realtà come la situazione evolverà
Dipenderà dalla tipo di forze che saranno in campo e dal tipo di opzioni strategiche che saranno proposte ed alla battaglia che si farà per affermarle
Ora rispetto ragionare sulle parole sul tema di stasera credo anch'io che in realtà le parole siano tre e cioè identità autonomia e alternativa e devo dire che se queste parole fossero solamente legate al problema del Partito democratico della sinistra
Io ho una prima domanda che mi son posta quando è stato mi è stato chiesto la partecipazione a questo dibattito
è stato perché nel ragionare su identità e autonomia del PDS in qualche modo il dibattito non raccogliesse tutte le anime e tutte le culture dello stesso PDS non solamente la parte come dire più della sinistra o più direttamente che fa riferimento alla questione dell'alternativa
E se invece il centro era l'alternativa perché allora non mettere intorno a un tavolo tutte le forze possibili che all'alternativa possono contribuire che sono non solo forze del PDS ma anche forse fuori
Del PDS perché come dire il rischio di non valutare bene i passaggi anche iniziative anche ragionamenti sono evidentemente un rischio che corriamo
Niente corriamo tutti perché lo diceva prima Walter noi siamo nella fase di avvio di un partito che in realtà non si prende molto sul serio nel rispetto alle ragioni della svolte alla crisi che questo rappresentava nel rispetto alle possibilità e alle potenzialità che ha e quindi stiamo continuamente a discutere
Di quale identità o di quale politica dicendo immediatamente la questione appunto dell'oscillazione delle posizioni ondivaghe che però sono esattamente il risultato
Di una o non sufficiente autonomia o di una appunto identità non definita
Perché io credo che prima di tutto
Ci sia dentro questa vicenda dell'identità e dell'autonomia che a me risultano in genere termine abbastanza legati perché sono legati alla cultura politica che si sceglie agli interessi che si decidono di rappresentare e difendere alle strategie che si vogliono portare avanti
Io credo che per esempio la questione dell'autonomia sia una questione che torna adesso ma che era stata fortissima nel momento del diciottesimo congresso del Partito Comunista Italiano
Quando si è tentata un'innovazione fortissima di cultura politica e che avrebbe dovuto produrre anche una forma organizzativa nuova del partito a cui invece questa cosa una corrisposto nel senso che a quella cultura politica si è tentato di e andare avanti con quella a una nuova con le vecchie forme organizzative
E in realtà il risultato è stato che poi si è detto che bisognava chiudere il capitolo PC e dare l'avvio a una nuova formazione politica proprio sulla base indiscutibile della crisi della sua forma
Organizzata e anche della sua come dire non sufficiente capacità
Di rappresentanza e di essere uno strumento capace di entrare nel vivo di una battaglia politica e di un cambiamento di fase della storia politica
Del partito e di rappresentare ulteriormente quello che aveva rappresentato il Partito Comunista Italiano al momento della sua nascita e dopo la sua nascita per circa quarant'anni
Ora la questione dell'autonomia però si ripropone perché io credo che in questo ci sia come dire il difetto d'origine de la nascita del PDS e in qualche modo quel coagulo che è dato dal fatto che è un'identità negate non sufficientemente analizzate elaborata criticata ma rielaborata porta inesorabilmente ha un'identità che si frantuma con una successiva frantumazione delle forze e questa frantumazione delle forze che non trovano poi un momento di discussione e di ricomposizione
Non come dire di unificazione assoluta ma di ricomposizione intorno ad un progetto possibile intorno ad acqua ad una cultura politica condivisa
Fa sì che in realtà questo acceleri da una parte l'idea della frantumazione a sinistra che esiste ed è nei fatti
Ah della scomposizione delle forze e dall'altro un partito che appunto non prendendo sul serio se stesso non riesce a ricostruire dalle fondamenta e cultura cultura identità posizioni politiche forma organizzata successiva per essere quella forza che oggi secondo me serve come forza d'opposizione per costruire
L'alternativa ed è indubbiamente questo il portato evidentemente di una
Come dire non
Unificazione né nell'analisi della fase perché per esempio l'analisi della fase che proponeva Mario Tronti di un'assimilazione in qualche misura degli anni ottanta alla agli anni sessanta invece degli anni degli anni Ottanta agli anni cinquanta e degli anni novanta gli anni e agli anni Settanta presuppone appunto l'individuazione di forze è un'analisi che ci possono portare in una direzione come dire totalmente diversa anche dalle analisi che pure
Circolano e vanno nel dibattito politico per la maggiore
E mi pare che in qualche modo possano suffragare anche alcune questioni che poneva Walter Tocci sul perché della perenni della frantumazione da una parte e però dalla come dire eternità e impresa delle proposte che in particolare la DC per un verso e il Partito socialista con la proposta presidenzialista dall'altro
Fanno
Quindi io credo che in realtà noi per definire l'identità e autonomia del PDS e quindi per vedere se ci sono le condizioni per costruire una forza dell'alternativa e con chi questa forza dell'alternativa costruirla essendone un punto centrale e fondamentale dobbiamo tornare
Ha una parola impegnativa che quella che contenuta anche nel nome del PDS e che oggi riproponeva Mario Tronti che misurarsi sulle diverse concezioni della pratica democratica quindi in realtà sulle diverse concezioni della democrazia
E della fase attuale come si pratica la democrazia in favori di chi quindi non solo sui diritti ma anche sui poteri quindi con quali poteri e con quale possibile gestione dei poteri
Stessi perché in realtà si è fatto un grande abuso della parola democrazia e diritti però appunto quello che manca e manca da anni e ancora una volta il centro
Il centro dei i poteri e la forma con cui questi poteri devono essere rappresentati e gestiti sia a livello della politica sia a livello delle delle istituzioni
E allora il il punto a me pare che in realtà nella fase di avvio torni ad essere la necessità di un confronto che prima di qualunque altra cosa trovi le ragioni e i modi per in qualche modo affermare la frantumazione a sinistra e creare le condizioni per una nuova riaggregazione che non so se può essere una cosa che a me pure piace molto della costituente delle forze della sinistra che propone chiaro che proponeva Chiarante anche ieri sul manifesto ma che indubbiamente e certo che se non si crea questo meccanismo di blocco della disgregazione
Di ricavo riaggregazioni su forme diverse delle forze che ci sono perché è vero che c'è un tentativo di passività azione delle masse in atto però è anche vero che ci sono tantissime
Forze tantissime perché appunto le masse non sono più masse sono individui a volte come dire non completamente consapevoli ma spesso coscienti
E non è un caso che Goffredo Bettini prima ricordando la nuova una nuova cultura riproponga il problema di individui cocenti disse questi individui coscienti di sé possono contribuire ad un progetto politico a condizione di essere presi sul serio
Come individui appunto e non come categorie o informasse senza senza nome da questo punto di vista tutta quella che è stata la storia la cultura politica la pratica anche politica di tante realtà delle donne in Italia soprattutto nella parte più politicizzata ne sono un esempio ne sono un esempio clamoroso ma sono appunto forze de e figure individui che non tornano sulla Rena politica se non a condizione di essere presi molto sul serio quindi io credo in realtà oggi nella fase di avvio e di analisi della crisi di non decollo del nuovo partito questo sia il punto essenziale da tenere in considerazione
La parola a Sandro Morelli poi parla Nicolini paghiamo la parola
Antonio Bassolino per le conclusioni sono questi interventi che vi propongo di fare
Io sono brevissimo perché vorrei soprattutto rivolgere la chiamano deve parlare soprattutto soprattutto al compagno Bassolino diciamo due tre domande
Dice
Signora sarò brevissimo perché la mia intenzione di rivolgere ai Bassolino soprattutto un paio di domande mi pare abbiano attinenza voi conferma il consenso di questo incontro domande io sento stringenti altrimenti non francamente non riuscì a capire neanche bene
Fino in fondo il senso di questa nostra riunione allora che io considero d'altra parte però utilissima anche molto fecondo piena di grandi potenzialità positive
Faccio solo questa premessa mi pare che siamo un po'tutti d'accordo io ho apprezzato molto l'introduzione di Tronti le cose sosta Epitteto
Attorno al fatto che siamo quasi certamente dinanzi a una stretta sociale che sta maturando in tempi velocissimi
Una stretta che intende diciamo così a comporre un nuovo blocco diciamo di intrecci istituzionali ed economiche sociali e politici in forme assolutamente inedite mosto adesso entrare nel merito diciamo questo carattere anche delle alternative possibili seconda questione a questo appuntamento che io aggiungerei in maniera sommessa perché termini un jumbo troppo grossolani
In qualche misura possiamo ritenere che è stato preparato nel corso di dieci quindici anni che abbiamo alle spalle questo appuntamento arriva una sinistra
Divisa
Gravemente divisa fortemente indebolita
Privata di una sua anima diciamo così di una sorta di motore
Animato della del cambiamento possibile un po'quel senso della comunità quel senso della dell'intreccio fra democrazie trasformazione a cui accennava così bene in maniera anche toccante compagno Tronti
Con difetti gravissimi carenze di autonomia di analisi di cultura di Progetto innovativi e di pratica di
Beh allora io mi pongo mi pongo e pongo a questo punto la prima domanda siccome sento che i tempi della stretta del precipitare della situazione sono velocissimi
E sento questa diciamo
Estrema debolezza della possibilità di una risposta
Giga vigorosa la prima questione questo siamo ancora in tempo a dare un senso da una diciamo a un'iniziativa che partendo dall'interno di questo nostro partito
Possa in tempi di tempi necessari nei tempi giusti con l'energia sufficiente produrre qualche fatto positivo
Che consenta di frenare diciamo così questo degrado che consiste proprio nel divario che c'è fra velocità dei tempi della stretta e indebolimento altrettanto veloce tutto sommato della sinistra e anch'il PDS più
Seconda questione che è una seconda domanda ma se le cose stanno così io credo sia venuto il momento di porci diciamo la domanda che sto per porre e di cominciare a dare delle risposte più nette più chiara
Se le cose stanno così quanti
Diciamo da cui veniamo più partito
E io voglio prima pormi questa questione voglio come dire addetti cercare di rispondere a questa rischia di in termini nuovi intendiamoci bene non non penso minimamente alla riapertura di un confronto di tipo quello che abbiamo alle spalle in termini nuovi
Cioè come compagni gente che siamo in questo partito che insomma solo di fronte a questa situazione si pongono i problemi del come fronteggiare
Perché se c'è qualcosa di vero io credo che ci sia purtroppo più di qualcosa di vero
Nella diciamo nella inquietante domanda quanto se e quanto la svolta diciamo che ha portato al pc al PDS abbia concorso
All'accelerazione di questa stretta e nello stesso tempo anche come dire alla amplificazione di quel divario fra una stretta che si prepara è un indebolimento diciamo delle possibili alternative
Beh allora bisogna non solo entrare nel merito e vedere diciamo la dove sono le origini fattori di questa quali sono stati gli aspetti diciamo della svolta che hanno prodotto questo ma trarne delle conseguenze
E vengo all'ultima questione
Che è quella appunto delle implicazioni che nel caso in cui si dovesse dare una risposta almeno parzialmente positiva questo che per me è un inquietante interrogativo
Cioè se la svolta stessa abbia concorso a questa situazione
Beh se è così allora bisogna rapidamente affrontare la questione delle implicazioni e le conseguenze di una risposta seppur parzialmente positiva a questo interrogativo che sono di varia natura
E questo è il vero tema io credo che a partire da oggi dovremmo porci in maniera forse più di retta è anche un po'più spregiudicata se vogliamo dare un senso
Quali implicazioni cioè all'interno del del PDS per quanto riguarda i rapporti all'interno del PDS fra le sulle sue componenti fondamentali e io vedo positivamente l'idea di una possibile composizione di una forza diciamo di sinistra del PDS
Quali rapporti interni quali rapporti diciamo nei rapporti nel confronto con la leadership con la direzione politica di questo partito in quali termini quali forme con quali scadenze
Quali rapporti con l'insieme della sinistra a partire dall'assunzione laica e depurata da ogni diciamo acrimoniosa
Ottimo io so guardare indietro del fatto che la sinistra divisa indebolita scomposta ma è questo ci è questa sinistra alla quale dobbiamo guardare vittoria diceva poco fa vide dalla Costituente eccetera Tronti ha detto delle cose molto importante anche sul piano operativo ipotesi diciamo di alleanza di eccetera ma noi non siamo secondo me ancora nella condizione di poter affrontare con la doverosa severità con doveroso rigore questa questione sento ancora diciamo verso pezzi di questa sinistra per le vicende travagliate che abbiamo avuto Rifondazione eccetera
Un modo di ragionare che del passato non è dell'oggi e tanto meno del futuro
Viene da quel diciamo da quel nostro travaglio
E in terzo luogo sulla base quale ricerca di quale Progetto di quale capacità visibile e concreta di iniziativa politica di questa di questa altrimenti se non ci poniamo frontalmente ho finito queste questioni nella loro crudezza anche l'hanno difficoltà io credo che noi abbiamo di fronte all'UE un rischio chiaro
E cioè possiamo Sensi avviasse in maniera troppo
Genere generica o senza fissare bene i punti una riflessione o pro seguissimo una riflessione io francamente anche qui stasera ho sentito per molti aspetti un il proseguire insomma di una discussione di riflessioni che ci siamo fatti tante volte beh allora non credo che noi riusciremmo
Nei tempi giusti a frenare quella divaricazione questa forbice che si sta allargando
E che può provocare ulteriori diciamo Degradi anche del senso dello stare di questo partito per molte compagnie per molti compagni che potrebbero essere sospinti
Già un ulteriore crisi
Dieci identità personale e collettiva e quindi ad essere oggettivamente fattori di un ulteriore indebolimento affronta di un processo diciamo di una stretta cruciale che invece si velocizza e si rafforza
Si rafforza sempre più quindi in questo senso ne abbiamo una grandissima responsabilità anche per il modo e per i tempi con cui diciamo riusciremo ad affrontare questo questo passaggio cruciale passaggio nuove niente a che fare neanche con la vicenda il contesto in cui abbiamo svolto il congresso e tanto meno con il contesto in cui c'era dittici fino a qualche
Negli anni fa
Certo
Deve essere una validità nove del partito democratico della sinistra perché oltre alla crisi
Partiti
E Anzio terapisti della sinistra si può dire che al CIPE a mo'di fronte alla crisi dei partiti è una crisi della democrazia senz'non non c'è non ce n'è risparmiato alcun delle parole del che compongono il nome del nostro partito che non sia come dire
Però voglio dire io so Spalluto vedi sfoderando spostando freneticamente sugli scaffali
Cultura aboliti però non mi azzardo no alla prenderli finché questa revisione non è terminata con me
Fonte diritti di di pensiero e allora proviamo a partire da un'altra parte mi viene in mente questo Claude Monet dipingeva a partire da una fase della sua vita
Chiuso nel giardino mi ormai quasi cieco più o meno sempre lo stesso soggetto
Il Rocky Grosseto il ponte giapponese soprattutto le ninfee dello stagno le ninfee dello stagno
E dipingendo sempre questo soggetto acquista un'indifferenza al soggetto e propone il proprio lavoro di pittore come perfettamente autonomo e e forse da quel lavoro di moneta Giverny nasce l'autonomia dell'arte moderna arte moderna si sa non ha seguito la lezione di monete
Seguendo se Zanda che aveva studiato Michelangelo per quei dimenticarselo se appassionata invece gli altri problemi la scomposizione analitica degli aggettivi cubismo eccetera eccetera ecco io proporrei come dire per analogia di seguire la via di monete e quindi rendiamoci conto che nel momento in cui ci siamo costituiti come Partito Democratico della Sinistra e forse abbiamo come dire proposto a si chiama
Proposti un quadro
Che all'interno del quale la scomposizione di ciò che è stato e l'analisi del passato forse non è la strada che ci porta troppo lontano perché vedete la questione non è dissi Cetto son d'accordissimo titoli l'abbiamo sempre ripetuto purtroppo non siamo stati ascoltati la la svolta non poteva che portare risultati che ha portato ahimè così che è accaduto non è questa la questione importante
Perché al di là della crisi del della crisi della di qui l'azione del partito comunista italiano dalla sua sostituzione questo partito che però era molto molto indefinito nella mente di chi proponeva la svolta e rimane il fatto che c'è stato con la crisi un po'più complessa sempre un po'più grossa che ha investito il il comunismo nel mondo e che il prestito forse non solo il comunismo avrebbe l'idea stessa di rappresentanza politica la F troviamo oggi di fronte a una società in cui il controllo dell'economico sul politico e pressoché generale
E quando ci si si costituiscono movimenti di massa che si oppongono a questo controllo dell'economico sul politico hanno la forma del fondamentalismo religioso degli movimenti
Del terzo mondo qualche cosa di un po'contando se mi si consenta dalla politica così come l'abbiamo intesa fino adesso ma di fronte a a una tesi di questo genere credo che noi dobbiamo domandarci e questa è la questione che volevo
Proporre alla nostra riflessione
In primo luogo se siamo in grado di rappresentare qualche cosa se ha un senso alla rappresentanza politica se siano in grado di rappresentare qualcosa questo e la questione Défi dobbiamo porre
Perché il vecchio partito comunista aveva una sua identità molto prefissa era non la forza del Partito comunista italiano non è stata la la la promessa della rivoluzione Abel fa atto che quel partito Herut sicuro punto di riferimento per masse molto chiare molto facilmente individuabile la sua e componenti molto facilmente individuabile anche questa della società politica italiana si è Sanzo è cresciuto e che tutto fino con Berlinguer fino a raggiungere le dimensioni consistenti e poi a un certo punto questo mandato entrato in crisi perché ha societaria più complessa perché la nostra capacità di rappresentarla è diminuita oggi con una società così riversa Rispoli
Senza così dominata dall'economico culturalmente così impoverita sulla misura
Siamo in grado di rappresentare qualche cosa di organizzarsi in modo di rappresentarlo questa le devo dire di sì ma mi sembra che allora perché la nostra discussione sia produttiva dobbiamo veramente
Come dire liberarsi del passato non torniamo su questioni vecchie Tornielli perché su questioni nuove nel senso che quello che non possiamo consentirci all'in definizione dei programmi e delle prospettive il nostro gruppo di ricerca in questo momento propone da questo punto di vista io ho qualche dubbio per verità sul fatto che sia importante possibile utile proporre chessò muove costituenti per io ho l'impressione che ciò che è stato negativo una volta torna ad essere negativo anche se lo si propone con intenzioni diverso e da sinistra diverso è la questione dell'iniziativa politica sì l'iniziativa politica sì
E mi pare che allora la questione che noi abbiamo davanti a quella
Di porre con molta chiarezza in una situazione DDT sbagliando di perdita di di non solo di autonomia ma di identità e di capaci di riferimento una questione politica molto semplice perché un partito politico si qualifica come partito di o sì insieme e acquista la sua identità la sua capacità di rappresentare un mandato sociale in questo esercizio è chiaro che quando dico opposizione credo che tutti quanti ci capiamo pensiamo all'opposizione posizioni settario no alla semplice e difficile esercizio dell'opposizione che in questo momento questo è una società che ne ha bisogno
Altrimenti lasciamo lo spazio che stanno acquistando alle pericolose manovre neo peronista e io le chiamerei che in questo momento vedono muoversi si muovono intorno alla pericolosa accoppiata Craxi Cossiga Odile Decq ci troviamo risucchiati in una prospettiva di di difesa
Di una società politica abbastanza lo sfascio abbastanza impresentabile come quella che invece si muove attraverso l'ipotesi di un rapporto diverso con la democrazia che sia non non abbiamo questa possibilità cerchiamo la carta dell'opposizione da questo punto di vista mi pare che la questione di cui dobbiamo convincerci e che oggi questo e il termine per cui può passare una proposta di alternativa può passare evidentemente se si grado di sviluppare la nostra forza
Allora mi allenerà il Verona
Ma vorrei
Anch'io innanzitutto come ha già fatto nel sua introduzione ricca di spunti di interesse il compagno Mario Tronti
Dire
Qualche parola sul significato di questa nostra iniziativa anche me il senso
Sembra chiaro
Cercare di dare un contributo dare un contributo così come abbiamo fatto nelle settimane scorse prima sul Mezzogiorno
Vi è poi su il lavoro e l'impresa a tutto il partito
Questa sera cerchiamo di farlo su temi più politici e generali
Dare un contributo assieme a forze importanti e significative dell'insieme del PDS
E io sono molto l'accordo come Goffredo Bettini li ha detto poco fa
E cercare anche
Varie forze di avviare assieme una riflessione e un'azione comune
Dentro il PDS e nella sinistra italiana
In questo senso mi sembra possiamo dire questa sera in qualche modo un fatto politico significativo c'è stato
E per me e anche la partecipazione è testimonianza di una domanda di un bisogno forte che c'è dentro il nostro partito
Finito il congresso io sono molto d'accordo con le cose che poi i becchini e Tocci i hanno detto interloquendo con Tronti subito dopo
Forte una domanda e un bisogno finito il congresso di rilanciare una azione tenendo conto dei dati attuali anche diversi della situazione
Ecco io in questo senso tendo a valorizzare molto anche il contributo che le diverse aree possono dare al partito nel suo insieme
Sia per il dibattito interno sia soprattutto come capacità che via via deve diventare più forte di collegamento con l'esterno e con pezzi di società
Un conto sono le correnti rigidamente organizzate e questa è una strada che noi non abbiamo preso né prima né il Congresso né intendiamo prendere ora altro conto sarebbe un partito nel quale non ci fosse come io penso debba esserci perché questo è un bene un pieno pluralismo politico e culturale
Anzi tra i rimpianti e anche le cose che vedo criticamente cioè secondo me il fatto che alcuni di voi
Già anni fa
Non sono andati dentro il pc
A provocare congressuale un niente discussioni non su singoli emendamenti come pure abbiamo cercato di fare al congresso di Firenze ma su dotazioni più generale a maggior ragione oggi io penso e indispensabile andare verso una limpida articolazione
Senza barriere con capacità di comunicazione e anche io penso con possibilità e capacità di creare via via aree che tengono più conto
Di affinità programmatiche e politiche di quanto non sia avvenuto nel travagliato hanno e mezzo che sta alle nostre spalle
Io penso che questo non dobbiamo farlo specialmente oggi nel momento in cui come Bettini dare giustamente ha ricordato il partito e di fronte a impegnative prove
Che io tento si giocheranno molto nei prossimi mesi
Poi naturalmente la politica andrà avanti
Non finita
Che però
Io sottolineo molto l'importanza che avranno i prossimi mesi rilievo delle prove che ci attendono
Prove politico elettorali la Sicilia tra pochi giorni
Appuntamento delicatissimo e difficilissimo
Le elezioni politiche generali
Forse in autunno al massimo di qui ad un anno
E io penso il rilievo grandissimo che avrà la possibilità per noi di continuare ad essere la principale forza e la sinistra italiana
E l'impegno massimo che dobbiamo mettere in questo senso io lo dico non solo per l'un legittimo orgoglio di partito che io credo noi dobbiamo avere i stimolare l'orgoglio di partito l'orgoglio di questo partito con tutti i problemi e i guai che ha
E molto anche da una visione di sinistra lo dobbiamo stimolarlo questo non solo per ragioni legittime di interesse di partito della nostra parte ma anche per ragioni più generali
Perché in una situazione che vedesse una sinistra divise frantumata
E un cambiamento di rapporti di forza non tra la sinistra e la DC
Ma dentro la sinistra
Aprirebbe a mio avviso molto più facilmente la strada a quelle tentazioni presidenzialiste sulle quali abbiamo tanto discusso questa sera perché a quel punto la strada presidenzialista potrebbe apparire perfino come una via di uscita di fronte ad una sinistra dispersa divisa frantumata e con rapporti sostanzialmente modificati assurdità
Perciò delicatezza estrema di questa prova
Prove sociali alle quali ho netto grande importanza perché sono e saranno quelle che dimostreranno nel concreto e non attraverso le parole che diciamo la reale identità di questo nuovo partito
La sua possibilità e capacità di essere partito maggiormente rappresentativo
Del mondo del lavoro italiano e delle classi subalterno
E infine
L'importanza delle prove ideali
Che sembra e decisiva per una forza autenticamente di sinistra
E nella consapevolezza io almeno così la penso
Che la crisi del comunismo di questo secolo
Che c'è ed è molto grave
E io penso che noi sbaglia demmo a non vederla Sarin Musci che non vedere la serietà e la gravità della crisi del comunismo di questo secolo
Ha però aperto un vuoto grande
Che finora non è stato colmato ancora
Neanche da forze che hanno pensato di dare una risposta sistemica a questa crisi penso anche a forze borghesi di destra neoliberiste
E però poi che in politica il vuoto non può esistere a lungo
Ammesso che esista anche per poco il vuoto in politica
O noi o lui e la sinistra italiana ed europea molto di più sapremo fare i conti con questo vuoto
Dimostrarci di essere interpreti di una moderna esorta critica del capitalismo
Oppure io penso che qui c'è un tassello delicatissimo senza del quale una vera prospettiva pù non esserci
Prove politico elettorali sociali ideale che noi affrontiamo nei prossimi mesi
E io penso che tra di noi dobbiamo faccio una discussione schietta
E con un futuro per il PDS che ancora esposto e ancora da conquistare
E nel vivo il fuoco di queste prove
Si verificherà può il tema che stiamo affrontando questa sera
Se il PDS è sarà una forza autonoma
E cioè con un suo progetto strategico
E autonoma non solo
Per negazione perché capace di distinguersi da da altri ma autonoma per chi si qualifica positivamente
Nella sinistra italiana se questo oppure se saremo in qualche modo una forza di passaggio di transizione ma non nel senso
Positivo di questo termine
Ma il senso negativo oppure se cioè andrà avanti un processo ulteriore disgregazione
Queste diverse
Questi diversi esiti possibilità che attengono al futuro del partito sono aperti di fronte al nuovo
Molto appunto dipenderà se noi saremo in grado di dare una risposta alla crisi del Paese vorrei dirlo in questo modo
Se riusciremo anche dimostrarci come un bene di monocratico
Un bene per tutti per molti anche perché non addirittura domandi al PDS
Se cioè la nostra funzione appaia come un bene democratico in generale
Se riusciremo a dimostrarci un fattore di resistenza e di promozione positiva
Oppure se saremo un elemento della crisi italiana
In senso gramsciano
Se il fattore di promozione positiva risposta divo pratica oppure anche lui un elemento interno alla crisi
Io e per questo
Poiché penso che noi non possiamo accontentarci di esistere
Come a volte sembra il nostro parti
Per questo io penso che noi non possiamo accontentarci di ottenere come il dodici maggio risultato molto negativi anche se proprio non catasto non catastrofici come speravano i nostri ad essa
Ma penso che noi dobbiamo avere di lanciare una ambizione
Un progetto strategico io in questo senso intendo la nostra autonomia positivo
Pur nella coscienza delle grandi difficoltà che abbiamo di fronte
Ho una scissione che è stata forte
E che molti di voi
Hanno cercato anche
Di non fare avvenire con un'aria di incertezza che così grande
Naturalmente dobbiamo sapere bene che noi non risolviamo in un giorno il futuro e il Progetto strategico del PDS
Però io penso che sia decisivo da subito qui e ora fin da oggi avere più coerenza di linea politica
Perché questo influirà moltissimo sulla questione dei tempi che Morelli apposto un attimo fa
Chiarezza nettezza del mio politica
Un cambiamento sostanziale anch'di punti essenziali della nostra linea politica
Ben al di là delle oscillazioni e degli ondeggiamento di che abbiamo avuto e sapendo che la grande differenza che c'è rispetto a prima intendiamoci altrimenti noi abbiamo delle visioni un po'mitiche anche prima
Il PC
Il concreto Partito comunista italiano non un altro mitico e i immaginario quello nel quale siamo stati per tanti e tanti anni era pieno di ondeggia venti e di oscillazione
è Pirlo tante volte di scelte politiche moderate
Se però qual è la differenza
Che prima
Una originale costruzione storica
Che comunque io penso non si ripeterà più e qui è l'illusione di Rifondazione di rifondare il PC
Perché il pizzini quello vero concreto storico è stato Piccini anche perché dentro c'erano Giorgio Amendola e Pietro Ingrao
Cultura e pezzi di storia di civil TAR questo Paese una costruzione originalissima
Che teneva assieme tante cose anche contraddittoria
E io penso di qua e da chiederci quanto avrebbero retto anche al di là di quello che è successo un anno e mezzo fa
Una originalissima esperienza storica che già aveva subito tanti colpi
E però prima il nome
E quella identità storico politica e perfino l'identità ideologica del PC a tutti vivono un po'in qualche modo i pezzi che pagavamo lo stesso
Nelle elezioni amministrative e politiche ormai da quindici anni di tanti ondeggia menti e oscillazione ma adesso
Dopo il grande cambiamento intervenuto non gli ondeggia mentire oscillazioni
Li paghiamo e li pagheremo cento volte di più rispetto a prima
E per questo i problemi della linea politica
Della identità politico programmatiche delle identità sociale acquisto no un rilievo straordinari
In questo senso la mia opinione
E che è dentro la crisi della ripubblica
Che si giocherà il destino del nuovo partito
E io uso non a caso vittima di zona caso in questo modo
Il problema della crisi italiana
Crisi della Repubblica
Non che il sistema politico italiano in senso stretto crisi della Repubblica
Di più di quarant'anni che stanno alle nostre spalle
E dentro questa crisi ambienti viso cambierà radicalmente la morfologia delle forze in campo così come sono oggi
E questa crisi della Repubblica è fatta
Di un evidente intreccio di questione democratica e di questione sociale nelle cose della crisi della Repubbliche c'è questo intreccio e però ecco che mi il punto politico
Nel nostro partito
Noi diamo e non solo per la verità negli ultimi mesi
Una scissione grave
Sulla quale abbiamo cominciato a discutere nell'ultima riunione di direzione
Ma rispetto alla quale tantissimi passi in avanti dobbiamo fare qualitativamente
Come analisi politica estratti sia una scissione grave tra questione democratica e questione sociale ingordi
Nella sinistra italiana delle forze politiche democratiche italiano un po'quasi in questo modo da una parte c'è la politica
Lo Stato la democrazia
Un mondo assi quasi autoreferenziale
E spesso senza alcun rapporto con la questione sociale dall'altra parte la grande impresa il sindacato il congresso della CGIL la trattative di giugno un altro mondo assi separato dalla politica
E i dalla gravità della crisi democratica
Io penso che noi dobbiamo molto lavorare per intrecciare il riconnettere questi due mondi
Dando sostanza sociale alla battaglia democratica
E dimensione politica alla vicenda sociale
E io vedo qui
Una possibile nostra originalità nella sinistra Italia vedo su questo la possibilità di costruire via via una nostra identità e quel senso di appartenenza che ancora non c'è e che per me è vitale per il futuro del PDS
Noi qui possiamo avere una nostra originalità noi
Perché altri a sinistra fanno altre scelte
Il Psg sceglie la scorciatoia presidenzialista
E Rifondazione si attesta su una posizione che può essere anche nobile la costituzione non si tocca
Ma che a mio avviso di tutto astratta sbagliata nella concreta situazione italiano
Con il terreno che è radicalmente cambiato sotto i nostri piedi e in una situazione nella quale ecco il punto la Costituzione si tocca
Si deve toccare comunque si toccherà e la battaglia vera e in che direzione su che cosa su quali punti su quali
E io in questo senso penso che noi del PDS di suo insieme
Debba riuscire sempre di più ad avanzare
Una proposta di Vogue fatica forte
E non solo una proposta istituzionale od elettorale una proposta dimostrati Caffo
Adeguata alla natura della crisi
Che crisi dello Stato
Crisi della rappresentanza
Come ci dicono le leghe
Ma come si dice la mutata funzione storica di tutti i grandi partiti di massa
I quali da classici organizzatori della democrazia
E da strumenti per portare le masse dentro lo Stato solo ormai diventati spesso principali soggetti e agenti della crisi democratica
E come ci dice la vicenda del sindacato
Del sindacalismo confederale oggi che parte di questa crisi della rappresentanza
E infine crisi della democrazia
Che vediamo drammaticamente nel Mezzogiorno d'Italia per questo in sostanza io penso che di fronte Nucci sia una crisi della Repubblica dello Stato della rappresentanza della democrazia
Ed è in questo quadro che noi dobbiamo valutare le stesse proposte istituzionali nostro
E degli altri
Sapendo che in campo ci sono ipotesi del tutto differenti fra di loro
E perfino opposto
Non varianti
Di un medesimo Progetto democratico di soluzione della crisi
Per questo io dico un schiettezza
Io ho avuto molti dubbi anzi un'obiezione una contrarietà nel corso della crisi anche alla proposta nostra del Governo e di garanzia
Non perché io pensi che una proposta di questo tipo non posso essere avanzata non debba mai essere fa
Non perché io non sappia bene che comunque dalla crisi della Repubblica meno che non ci siano sbocchi davvero autoritari
Non si debba uscire con una mediazione e con un grande compromesso politico democratico
Ma perché invece avanzare in presenza di ipotesi radicalmente diverse fra di loro l'idea di un governo di garanzia occultava lo sconto
E al deriva in una situazione per il medico tutto diversa da quando Pietro Ingrao Aviva lanciate in tutt'altra situazione l'idea
Di un governo e di un patto costituente
Adesso siamo in un'altra situazione
E naturalmente un conto è se la mediazione e il compromesso
Avvengono dentro una prospettiva presidenzialista
E un altro conto tutt'altro conto è se la necessarie mediazioni il compromesso avvengono o avverranno dentro un quadro democratico forte ma del tutto diverso da quello presidenzialista
Il Pernice
Un punto politico
Che deve portarci a contrastare chiaramente con intelligenza
Il presidenzialismo
From perché sono molto d'accordo con le cose che ha detto Tronchetti
Sia in sé uno sbocco autoritario
Ma contrastare il presidenzialismo
Per rendere chiaro la diversità delle i polsi
Tra una ipotesi di ulteriore passivi Zazie ore delle masse
Questo e poi in fondo il presidenzialismo
Ulteriori passi Rizza azione delle masse per completare il processo avviato negli anni ottanta I la cui altra faccia e la spinta oligarchica
Cioè il cambiamento tra i vertici del potere questo il presidenzialismo passi iniziazione delle masse e cambiamento tra i vertici del potere
Oppure riesce un'altra risposta un'altra ipotesi democratica che invita a cambiare il rapporto tra potere e mass
Tra governanti e governati
Perciò contrasta
Ben sapendo che il Partito Socialista italiano non rinuncerà
E non rinuncerà io vorrei aggiungere perché perfino in qualche modo pubblicato
Appese seguire a continuare su questa strada
Obbligato dalle vicende di questi quindici anni
Perché pur usando tutti i mezzi leciti e illeciti
Non ero riuscito per il via politico sociale così politico democratica a cambiare sostanzialmente i rapporti di forza ed è ad un bivio
Nel quale opera Bettini e Tocci
Una seria riconsiderazione strategico opera in qualche modo una svolta rispetto a questo quindicenne
E comincia davvero a ragionare in una prospettiva di alternativa oppure se non fa questo è chiamato è obbligato appeal seguire quella strada
E rinuncerà solo se quella stanza la sconfitta
Con la lotta politica e democratico
Vedi non c'era solo se avanzerà un'altra strada un'altra risposta democratica a sinistra
Per questo io non credo
Mi ha scambi nei a petizioni
Ma penso che dobbiamo fare scendere in campo un'altra proposta e una battaglia politico democratica chiaro
Una proposta fatta di una seria riforma elettorale vorrei aggiungere qui questa sera
Anche a Roma di uno straordinario nostro impegno del referendum
Che è uno strumento importantissimo
In questo tornante della vita politica italiana
E vorrei aggiungere come mia opinione non solo conquistando molti assi
Ma anche parlando a forze che magari possono votare sì
Ma che noi dobbiamo chiamare a partecipare al referendum ma anche con l'argomento che tenne può avere un valore dopo l'esperienza
Della caccia e di Pisticci
Che in discussione il nove giugno e anche la legittimità e l'esistenza stessa di un grande strumento democratico come il referendum in questa tempesta democratica del nostro Paese
E infine io penso ridando molto più significato di quanto facciamo
Ai temi della riforma dello Stato ed il suo funzionamento
Stando attenti per me ad una corsa
Cambiare le regole del gioco
Riforma elettorale è importantissimo ma non porta automaticamente con sé il cambiare i risultati dei giorni
Che è poi quello che più interessa direttamente i cittadini
E cioè il rapporto tra il potere e i diritti e Poteri dei cittadini e dei lavoratori
Infine
Noi in questa lotta in questa battaglia io penso abbiamo e con urgenza
Il problema di fare intervenire in prima persona e politicamente il mondo del lavoro italiano in tutte le sue articolazione
Quale Repubblica è legata a quali soggetti
E una nuova fase della vita della Repubblica italiana
Si giocherà in un modo in un altro a seconda che in campo ci saranno soltanto i poteri oligarchici forti come avviene ora
Oppure se il movimento operaio il mondo del lavoro in tutte le sue articolazioni riacquisterà hanno un peso sociale e politico Jimena
Io in questo senso
Penso che la trattativa che comincia a giugno tra pochi giorni a un valore enorme e penso che è materia nostro di un partito che dovrebbe nutrirsi ogni giorno della questione operaia e della questione sociale in tutta la sua ampiezza in tutta la sua modernità
Senza alcuna delega al sindacato e intervenendo in prima persona
E intervenendo sono le ultime cose che vorrei dire anche con intelligenza
Ben sapendo che la mossa dei giorni scorsi della Confindustria sulla scala mobile
Era una mossa eccessiva e strumentale
Perché i padroni stessi sapevano e sanno
Che non possono e non vogliono spingersi fino alla liquidazione tout-court della scala mobile l'obiettivo era un po'più raffinato
Creare però un clima
Politico generale
Nel quale cercare di rendere chiaro che di rendere chiaro al sindacato
Ai lavoratori al governo che il grande padronato in questa trattativa Arda Richey vere e non a data l'obiettivo più raffinata e quello di spostare a livello istituzionale delle relazioni sindacali
Il cambiamento di rapporti di forza che negli anni Ottanta è già intervenuto nelle fabbriche e nella società istituzionali Lizza
Per questo io penso che noi dobbiamo stare in casa
Non andare tanto dietro le cose ci si vestono mentali la scala mobile
Per me è significativo appunto che poi tutti contro la scala mobile
Perché troppo facile contro un nemico un po'fantasma
Tutti un intento ti dentro il PDS ma tanti in Italia dei giorni scorsi contro l'attacco alla scala mobile
E invece sapere meglio scegliere selezionare per evitare che la vertenza di giugno diventi in qualche modo un calderone indistinto
E io penso che dobbiamo fare due grandi scelte
Una grande serra seria e vera battaglia che finora non abbiamo ancora fa sulla riforma fiscale e para fiscale
Anche affrontando le contraddizioni che abbiamo in un certo nostro mondo se vogliamo essere credibili ma una vera e grande battaglia RIS di riforma fiscale separati scale che offra un nuovo quadro di solidarietà
E poi io penso bisogna fare la scelta di fondo e centrale della
Il nuovo
E come scelta di diventa alternativa rispetto a quelle spinte centralistiche sindacali politiche democratiche che stanno in Italia oggi
E rendere chiaro che fare questa scelta sociale la contrattazione articolata significa appunto stabilì un legame forte con una più generale vicenda Democrats così io penso dobbiamo fare concludo su altre questioni
Così dovremmo fare
Non lo stiamo facendo io ne sono impressionato e devo dire su un grande tema come quello della Federconsorzi in questo momento
Che è stato un tema storico
Pajetta
Nella tomba in queste ore ci starà molto pensando
Una grandissima dicendo
Quella della Federconsorzi non agraria in senso stretto ma politico democratica di questo sistema di potere
E che potrebbe darci la possibilità di Elia di tirar fuori tanti anelli di congiunzione
Così possiamo e dobbiamo fare nelle città anche attraverso nuove lotte urbani
Con l'obiettivo che io considero essenziale di reinsediare il PCI nella società italiana
Oltre che nel gioco politico ed il sistema
Politico in senso stretto e questa è la sfida positivo di fronte a tutti quanti noi Renzi inviarci la società italiano io in questo senso solo molto d'accordo
Che noi dobbiamo prendere
Sul serio la svolta
Qui abbiamo tra di noi compagni che hanno avuto in quest'anno e mezzo un pensiero differente
Io sono molto sensibile a questo bisogno che oggi in tutti possiamo in tanti possiamo avere di prendere sul serio la svolta
Penso che questo possiamo farlo e dobbiamo farlo
Portando avanti soprattutto i compagni che come me
Hanno detto sì
Inizialmente la svolta
Sia pure con gli accenti critici dei compagni sanno e poi ieri e distanziando si essendo noi io penso a spingere e a sollecitare l'intero gruppo dirigente affare sulla svolta però anche qui il discorso di verità che ancora non è stato fa
Un discorso di verità
Che oggi forse possiamo fare di più
Che veda anche la legittimità
Di una svolta
Chi si faccia vedere apertamente quello che è sotto gli occhi di tutti che oggi siamo più deboli di un anno e mezzo fa
E questo vuol dire che tanti limiti difetti e tanti erosioni politici anche gravi si sono fatti e dovrebbe chiamare tutti quanti noi almeno così io penso ad operare a questo punto una svolta nella scuola questo significa prendere sul serio la stimo
E questo significa fare i conti con il futuro e con il destino del PDS altrimenti possiamo non farcela
Io penso che noi dobbiamo fare questa battaglia
Anche stimolante dell'ultima cosa che voglio dire un processo
Che consente ci dia la possibilità ad ognuno
Finalmente dopo quest'anno e mezzo di stare a casa sua
E novizio e lo dico senza esprimere giudizi di valore ma ognuno a casa sua la destra destra
La sinistra sinistra
Il centro ossia una politica e vuole dire una esistenza rompe
Davvero programmaticamente politicamente e idealmente in questo senso senza ribadire e in questo senso io concepisco molto la sinistra del PDS come una dinamica aperta e come una sinistra di ricerca e di innovazione che non guarda indietro nostalgicamente capaci di produrre idee analisi di parlare con forze esterne capace anche di porsi un interrogativo che ci riguarda tutti
Da me compagni Pietro Ingrao a tanti attori e l'interrogativo è nudo con il quale ieri e dobbiamo fare i conti fare in modo che come è stato per decenni interi nella storia del PC
Vera innovazione significhi sinistra vero rinnovamento politico e culturale significa sinistra come storicamente è stato dentro il PC io penso di questa anche debba essere la nostra ambizione se posso dirlo e in questo modo la dizione anche l'impegno e di lavorare politicamente culturalmente praticamente
A cercare di spingere avanti quello che il titolo di un compagni di un amico molto caro a tanti Dinoi il libro è di Claudio Napoleoni
Il titolo del libro era è cercate ancora io questo penso che debba essere il senso
Del PDS e di una forte sinistra dentro il PDS cercare ancora nel mondo di oggi e le sue contraddizioni cercare ancora lì regioni forti poi ognuno ci metterà il suo nome
Ma le ragioni forti di una sinistra e le ragioni forti anche di nuovi traguardi di libertà e di Soru e di socialismo nuovo
Verrà
Va bene
Risposte
Argine infatti e Charlize dispute
Va
Domani c'è sciopero
A casa Ferrarella