Il Nobel a Peter Handke e le sue posizioni negazioniste sulla ex Jugoslavia. Intervista a Matteo Tacconi

Per terra ma anche ha vinto il premio Nobel per la letteratura due mila diciannove come sempre le decisioni dell'Accademia di sia suscitano reazioni di vario tipo ma questa volta alle discussioni sull'opera letteraria dello scrittore e poeta
Drammaturgo sceneggiatore saggista austriaco si aggiungono le polemiche sulle sue posizioni politiche sulle sue posizioni in merito alle vicende della Jugoslavia dei conflitti degli anni novanta anche possiamo dire un negazionista annegato il massacro di Srebrenica qualificato come genocidio della giustizia internazionale ha sostenuto che a Sarajevo sotto assedio erano i bosniache a spararsi tra di loro
Ritiene che Slobodan Milošević di cui era amico non fosse un nazionalista responsabile delle guerre degli anni novanta ma che al contrario abbia tentato di salvare la Jugoslavia dall'indipendentismo croato e sloveno
Sostenuto dall'Occidente imperialista appoggiato dalla Chiesa cattolica e lo stesso Tribunale dell'Aja altro non era secondo anche che un organismo illegittimo al soldo dei vincitori
Di questo di tutto questo vogliamo parlare con Matteo Tacconi giornalista fonda in tre cofondatore animatore del portale di informazione centonove porte della newsletter Vaclav
Grande esperto di Europa centrorientale e di Balcani buongiorno Matteo
Buongiorno
Allora non entriamo non vogliamo entrare nel merito del valore letterario dell'opera di anche anche perché non è nemmeno giusto sovrapporre
La l'opera di un artista la vita di un artista le sue idee a un a all'opera se no dovremmo buttare nel cestino chessò Celine o o Ezra Pound è però quando un artista quando un intellettuale interviene nel dibattito pubblico prende delle posizioni beh allora quello che dice quello che fa e quindi ha ha un valore che non può essere tra lasciato ecco da questo punto di vista punto anche chi è insomma che di otto ho citato qualche qualcuna delle sue posizioni
Ma si le posizioni sono note tre nel corso delle guerre la dissoluzione della Jugoslavia
Tornano riemergono ora che anche ha ricevuto il Nobel per la letteratura da un lato può sembrare strano ma in fin dei conti non lo è
Perché se è vero che l'opera letteraria è un conto le posizioni dell'uomo dell'intellettuale non possono rescisse del tutto dalla sua produzione appunto letteraria e quindi si ritorna a parlare per l'ennesima volta è quasi in un circolo vizioso
Delle vicende cromatiche e violente della dissoluzione Jugoslavia per quello che posso dire io l'impressione che ho avendo letto anche in queste ore qualche qualche cosa che anziché Cristo disse in quegli anni
Mi sembra di intuire che viene fuori un po'l'attualità storia per quanto riguarda la disgregazione jugoslava e le guerre balcaniche ci sono come dire due correnti entrambe molto radicali
E radicate nel nel nei circoli intellettuali culturali dell'Occidente da un lato c'è chi paragona Milosevic era a un Hitler negli anni novanta e i serbi
Ai tedeschi durante il nazismo
E secondo me questa è un'interpretazione radicale perché per quanto per come la vedo io la Serbia ha più responsabilità di altre ex repubbliche jugoslave in quelle guerre bisogna anche cercare di mettersi nei panni dei servi della loro causa giusta o sbagliata che forse però se vogliamo capire bene come andarono le cose bisogna guardare anche a queste cose e a quello che successe dopo
L'affaire versata trattata e maltrattata quasi per un principio di colpa collettiva si è pensato che tutti i serbi fossero collusi con le politiche i minori che decide non era così non è così
E quindi io penso che anche sbagliando abbia voluto cercare di difendere
Ma lasciar dei serbi
Da questi attacchi violenti subiti da questa corrente che paragona punto Milosevic a Hitler
Bisogna considerare che per un tempo definirsi serbo è stato molto difficile dopo le guerre no sì provavo un senso di vergogna a dirti serbo per quello che era successo
E per come i serbi sono stati trattati
Però è la conclusione a cui arriva anche totalmente scomposta le cose che dici tu sono inammissibili sfociano nel nel più aperto e rozzo negazionismo cioè di greche durante l'assedio di Sarajevo in Bosnia chi si sparavano addosso per incolpare i serbi
è assurdo e ancora più assurdo sostenere che tre prevista nonché assistito al di là degli accordi dodici accordi e legali Giulia giuridici che si possono avere sulla definizione di genocidio con il crimine
Per cui ecco con il Nobel riaffiora anche la posizione dinamiche che che fa parte di un più ampio contesto culturale che vede
Ora
La dissoluzione jugoslava con un ente sbagliata e la lente fondamentalmente Cuesta Milosevici in fin dei conti provò a difendere il socialismo l'autogestione
Il retaggio di titoli della Jugoslavia multietnica davanti a i tentativi di strappi voluti
Dai liberi degli sloveni e soprattutto da croati non è così è un gioco molto più complesso bisognerebbe ad esempio ricordare che prima della costituzione del novanta di Tudjman in Croazia la costituzione nazionalista e che apre un po'la via alla secessione Costituzione che negava ai serbi di Croazia molti diritti civili
E ci fu la come dire la cancellazione dello status di autonomia per il Kosovo da parte di Milosevic con il famoso discorso
Che avrebbe difeso i serbi dalle angherie dei nazionalisti albanesi Enzo ma quello forse è il primo momento in cui si mette in discussione l'assetto costituzionale
Della Jugoslavia si fa un passo avanti verso verso un processo che poi sarebbe divenuto una vita inevitabile ed è il processo e nazionalismi e della guerra per cui gli accordi anche ha cavalcato certe posizioni commettendo a mio avviso l'errore di
Difendere la Serbia Traverso
I morti e il gergo del più becero nazionalismo serbo io la vedo così
Queste due posizioni in qualche modo speculare cioè da una parte appunto anche e quelli Kinsky e come lui appunto sostengono questa posizione dall'altra quelle che invece hanno demonizzato la Serbia e i serbi insomma come tu hai giustamente fatto il parallelo con con Hitler e la Germania
Degli anni nel durante il nazismo ecco entrambe queste posizioni non rendono un buon servizio né alla Serbia né ai serbi impediscono entrambe una
Seria analisi una seria valutazione subiscono impediscono l'elaborazione della memoria è una cosa fondamentale per per il progresso civile e democratico di quei Paesi
Ci sono ancora tanti tabù e come dici tu demonizzare o o come dire o saltato indurre Remo indulgere o indulgere sono due facce della stessa medaglia
Quello che bisogna fare dal nostro punto di vista occidentale continuare a studiare ciò che successe la Jugoslavia ma anche affacciarsi
Sulla contemporaneità dei Balcani
Cercando di capire dove possibile annotare un po'i fili del dialogo ci sono degli esempi virtuosi forte sono minoritari ma bisogna andare a scavare lì secondo me acque hai anticipato esattamente quello che ti volevo chiedere insomma il
Come come contrapporsi entrambe queste queste narrazioni per usare una una parola di moda insomma
Che qual è anche a da questo punto di vista il compito del del degli storici dell'intellettuale anche dei giornalisti somma che raccontano che che vogliono raccontare i Balcani di oggi
Ma secondo me bisogna guardare a un processo complessivo evitando di fare un altro errore che fanno anche e quelli della sua corrente che è quello della parificazione dei crimini
Non può essere che tre premi sa è la stessa cosa dell'operazione evolutiva collusa con cui i croati pulivano le aree abitati darcele Pini in Croazia non può essere che l'assedio di Sarajevo
Sia uguale ai bombardamenti della NATO su Belgrado nel mille novecentonovantanove non può essere questa e non può essere non possono essere tante altre cose
La parificazione dei crimini va contro questo processo di elaborazione della memoria assolve tutto e tutti e crea un grande acquitrino
Che è inutile
E poi ripeto bisogna guardare a come queste popolazioni vivono questi traumi come cercano di elaborarli tentando anche di smontare un po'il il discorso dico tonico vittima carnefice
Che che che che ancora non si riesce a superare ed è un ostacolo per lo sviluppo di relazioni più amichevoli tra i Paesi dell'ex Jugoslavia ora ci sono esempi di cooperazione a livello economico infrastrutturale di Protezione Civile a Sarajevo per esempio una sede un ufficio per la cooperazione tra tutti i Paesi
Dei Balcani occidentali
Sono state attivate iniziative
Da parte della Germania penso al recente processo di Berlino e appunto cerca di sviluppare una cornice migliore di cooperazione economica e sociale però ovviamente non basta ovviamente non basta e bisogna avere l'onestà indie intellettuale
Di condannare ma anche di capire i drammi che pure i serbi ad esempio hanno vissuto se non facciamo questo ci schieriamo dall'altra parte della barricata rispetto a anche
E e non facciamo un servizio alla Serbia e a quei Paesi
Grazie grazie Matteo Tacconi ricordo chi chi vuole e chi vuole leggerti ritrova su su internet al sito Matteo Tacconi punto com e naturalmente
Sul portale centro minore porta grazie grazie Matteo grazie a voi e alla prossima