Premio Nobel 2019 per la pace al premier etiope Abiy Ahmed Ali: intervista a Giovanni Pigatto

Radio radicale parliamo di premio Nobel l'Accademia di Svezia questa mattina conferito a abbia a me da lì Primo Ministro e Dio che dal due mila e diciotto il premio Nobel per la pace per farlo siamo in compagnia di collega giornalista africani sta Giovanni piegato benvenuto ben trovato su Radio Radicale
Ciò Benvenuto e tutti allora Giovanni un premio Nobel importante il secondo del continente africano allora raccontaci chi è innanzitutto Abi Ahmed Ali
Abbiamo e da lì viene intanto è un premio Nobel che viene dopo quello assegnato l'anno scorso attendismo quell'un altro africano congolese
Medico ginecologo appunto che si occupa dei lui dice proprio a riparare le donne dopo violenze
Appunto nella guerra nel Congo abbigliamento a lì il primo ministro dal due aprile del due mila diciotto dell'Etiopia
Interessante perché in realtà il primo Primo Ministro di etnia o Romo
Lettini autonomo in realtà l'etnia principale dell'Etiopia perché sono circa quaranta per cento però da sempre è stata morto marginalizzata come etnia
E quindi lui è riuscito a vincere le elezioni a capo ancora oggi è a capo della Roma Democratic Party
Lui a da subito in realtà da un anno e mezzo da quando è in carica da subito a puntato all'aria riappacificazione sia interna dell'Etiopia tra le varie etnie sia ed è la motivazione del Nobel dal punto di vista esterno perché dal mille novecentonovantotto l'Etiopia conduce una guerra contro l'Eritrea
Questa guerra in realtà nel due mila formalmente si è conclusa ma come succede in tantissimi altri posti dell'Africa
Noi abbiamo delle guerre più o meno quiescenti con magari anche dei trattati di pace che sono stati fatti che però alla fine non hanno ottenuto i risultati sperati
L'accordo di Algeri nel Duemila prevede
Dei confini molto chiari tradite Ethiopian d'accordo di Algeri che è stata questi confini che sono stati disegnati da una commissione indipendente in capo all'ONU
Però ad esempio nella città di Bademme nel confine che doveva e spetta attualmente all'Eritrea
In realtà è stata occupata dall'esercito etiope fino appunto all'annuncio da parte di ampiamente del cinque giugno due mila diciotto l'annuncio inaspettato di appunto smilitarizzazione di quella città
Ed è proprio questo il la motivazione che l'Accademia di Svezia a ha portato appunto per il premio Nobel
La pacificazione il tentativo di pacificazione tra Etiopia ed Eritrea
Ecco il costo è molto importante perché vi è anche un po'la derivazione
Se dire politica dell'Accademia di Svezia perché ricordavamo è il secondo Nobel me negli ultimi due anni che appunto a un'origine
Africana ma soprattutto sembra essere un segnale possiamo dire anche al mondo occidentale rispetto alla
Potenzialità di una continente africano stabilizzato in pace ricordiamo che dal Corno d'Africa innanzitutto partono
La maggior parte dei flussi migratori insieme al Sudan e al sud Sudan ma che arrivano coi in Europa e quindi poi sulle sulle sulle coste libiche in primis e costituiscono appunto diciamo la nazionalità purtroppo maggiore di coloro che perdono la vita nelle tratte migratorie insieme a tutto quanto il flusso siriano del e dell'Oriente
Appunto siriano libanese di quella zona e e quindi diciamo anche qui c'è forse un invito da parte
Dell'Accademia di Svezia alle istituzioni sovranazionali a vedere l'Africa non esclusivamente come un grande corridoio
Di di checkpoint ma anche e soprattutto come un grande continente che può essere destabilizzato risorsa di pace anche per l'Europa
Sia è assolutamente ragione anche perché
Comunque questo è un esempio quello tra Etiopia Eritrea che in realtà è ancora in divenire ma importantissimo tu ricordavi Sudan nel Sud Sudan dove c'è una situazione assolutamente non risolta ad oggi
Però ci sono stati e non lo sappiamo bene come ci sono stati ad esempio anche in Algeria dei movimenti di popolo direi veramente molto molto importanti che non possono non non possono prescindere ai dei quali la politica anche africana ma non solo non può prescindere
E poi io ricordo anche vorrei ricordare anche due altre situazioni perché qui secondo me dobbiamo dividere tra le lotte diciamo di tipo più o meno religioso comunque le rivendicazioni
Estremiste islamiste come possono esserci nel nord e nel nella Nigeria nel Mali quindi in tutto SEL con questioni politica prettamente politiche che molto spesso sono retaggio
Di questioni coloniali io faccio l'esempio del Camerun ad esempio in Camerun si sta conducendo ancora oggi in realtà
A differenza dell'Etiopia
Voi in Camerun abbiamo una classe dirigente del tutto inadeguata per gestire l'emergenza siamo un presidente che in carica da decenni che non sta facendo solitamente nulla per per risolvere il problema in Camerun noi abbiamo una minoranza anglofona che parla inglese perché
Certo punto al Camerun è stato i tedeschi sono stati scacciati dopo la seconda guerra mondiale ed è stata divisa a tavolino dagli europei tra inglesi e francesi e ancora oggi questa divisione questa frattura si nota perché c'è una minoranza inglese che sta ancora combattendo sta in qualche modo tentando
Di di di portare avanti le sue sue particolarità le sue peculiarità e il Camerun è un altro dei grandi
Paesi te delle grandi
Provenienza del Paese di provenienza di dei migranti qua in Italia vorrei citare anche il Mozambico un un esempio a me caro
In Mozambico c'è stata proprio quest'estate tra l'altro un accordo di pace è molto importante tra ancora una volta stiamo parlando di politica e non di religione
Un accordo molto importante tra i due principali partiti che però sono i due partiti che sono la diretta emanazione delle due cru dei due gruppi di guerriglia
Che si sono combattuti dalla dall'indipendenza del Mozambico nel mille novecentosettantacinque fino praticamente ai giorni nostri anche qui si tratta in realtà tratto il Mozambico si voterà tra una settimana quindi sarà molto interessante capire
Intesi di questo accordo anche lì si tratta di una corda divenire e anch'che li manca una classe dirigente come
Invece c'è in Etiopia cioè una classe i giovani
Dirigente molto giovane molto direi anche ringiovanita abbia mette è un presidente molto giovane
E e quindi ecco l'Africa allora sembra pensarla comunque un tenente grandissimo con moltissime anche peculiarità differenze
E tale grandissime risorse come dicevi tu quindi per tornare al tema principale che interessa di più a noi probabilmente che al tema migratorio solamente con una classe dirigente
All'altezza africana noi possiamo sperare di risolvere i problemi chiaramente l'Europa l'Occidente può dare una mano su questo
Ecco in conclusione vale la pena ricordare anche un'altra grande figura che Thomas Sankara figura
Legata ovviamente anche a doppio filo alla storia
Sempre del partito radicale l'incontro tra Pannella Thomas Sankara e possiamo dire che i temi che hanno alimentato la fazione politica di a me da lì sono in qualche modo dei temi similari perché diciamo non c'è l'idea di un nazionalismo i TIR ma in qualche modo cioè l'idea di un recupero di un'identità africana e questo è molto interessante a livello geopolitico proprio perché oggi è innegabile e dire che l'Africa si è una terra di conquista soprattutto da parte della Cina che vede chiaramente in quel cosiddetto Piano Marshall mai applicato da parte dell'Occidente e quindi di un piano che sia di sviluppo democratico strutturale
In cori incompiuto vede diciamo invece la possibilità di entrare citavi il Mozambico la Somalia sono ed era basi operative di una sorta di nove deal cinese in Africa
E invece in questo in questo momento storico invece una figura come lui riporta invece la questione su un centralismo democratico in termini non diciamo ricordando il centralismo democratico
Del PC ma dice una centralità del sistema democratico africano in termini differenti ecco
Quanto questo premio Nobel può cambiare anche la politica di indirizzo di molti e troppi Stati africani in questo senso che passerebbero de facto poi
Da una diciamo da da un dall'avere una colonia come è successo fino a trenta quaranta anni fa ad avere uno Stato forte che indirizza comunque i propri investimenti
Purtroppo devo dire che in moltissime parti dell'Africa ne siamo molto distanti dall'avere una classe dirigente democratica
Però e come dicevi giustamente tu abbia Ahmed
Un esempio su questo Noemi stiamo vedendo sempre di più che dal basso citavo prima l'Algeria sudando ma perché
Scritto assoluta agli onori di tutte le cronache se ne è parlato anche né nei telegiornali nazionali italiani quindi vuol dire che qualche
Qualche importanza ce l'ha avuta
Noi stiamo vedendo
In varie parti dell'Africa queste spinte di voglia democratica
Noi purtroppo come accidentale abbiamo avuto abbiamo ancora delle colpe gigantesche sul perché abbiamo tarpato le ali
Nella seconda metà del Novecento a tantissimi movimenti citavi Thomas Sankara assolutamente ma penso al Lumumba nel Congo
Abbiamo tarpato le ali a movimenti che potevano essere veramente democratici
Però ripeto
Oggi l'Etiopia cito il Senegal perché anche il Senegal in qualche modo sta diventando con moltissimi problemi un po'nella diciamo nel West Africa nel tra le ex colonie francesi come un esempio anche un laboratorio
Di democrazia
Il cambia cambia nel due mila sedici grazie a delle azioni libere e partecipate devo dire anche a
Despota è stato un dittatore che governava da decenni che era Iaia me
E quindi piano piano con differenze anche fondamentali però tra Stato e Stato con mezzi anche molto molto diversi noi sì stiamo vedendo queste cose poi però bisogna dire
L'Africa ad esempio detiene il record dei dittatori dei presidenti dei capi politici e capi di Stato più longevi in assoluto se si tolgono le monarchie
Attualmente il record appartiene al dittatore della Guinea equatoriale del presente
Decenni crea in carica citavo prima Cameron la stessa cosa
Quindi due facce della stessa medaglia però l'Africa che deve essere centrale per il il progresso proprio ma anche per una giusta redistribuzione
Dei diritti direi prima di tutto che sono diritti sia umani senz'altro sia però anche politici ed economici la Cina fino ad adesso ha a
Invaso l'Africa con capitali enormi secondo lo schema tonda scudo interna
Io non chiedo niente sulla tua situazione interna sui diritti politici eccetera a me interessa solo investire su di te
Pensate che in Mozambico la l'unica autostrada attualmente costruito ad Asti sta per essere costituita da cinesi e sarà l'unica infrastruttura appagamento ed è costruita interamente dei cinesi
Questo modello dobbiamo capire se va bene all'Occidente prima di tutto e io dal momento che sostengo Dino bisogna capire però quale altro modello proporre per l'Africa dopo che questo
Questo Piano Marshall sotto gli occhi di tutti non non è mai partito non dico neanche non ha funzionato non è mai partito
Bene allora la ringraziamo Giovanni piegato per essere stato con noi grazie davvero e presto risentirci ciao grazie a tutti arrivederci