Sinodo metodista - valdese 2019. Conferenza stampa sulla situazione nelle carceri, sull'impegno delle chiese. Interviste ai protagonisti

Oggi al Sinodo delle chiese metodista e valdesi ventisette agosto
Conferenza stampa sulle carceri ne parliamo con Francesco sciolto che Pastore a Scicli vittoria e Pachino
Intanto qual è l'impegno delle chiese valdese e metodista e nelle carceri italiane
Impegno quello di portare la parola a chi ne fa richiesta attraverso la famosa domandina parola orribile
Alcuni dei nostri ministri di culto non solo delle chiese valdesi e metodisti anche le chiese battiste sono impegnati in questo senso mi chiese la federazione in generale
Entrano regolarmente in carcere incontrano dei detenuti o per visite singole o per attività di culto per preghiera
Lo fanno grazie alle leggi di intesa che abbiamo stipulato con lo Stato
Potrebbero farlo di più lo continuano a fare tra mille difficoltà è un lavoro totalmente volontario che fa che svolgono i nostri ministri di culto
Di occupati anche di cercare di offrire lavoro in supplenza in qualche modo quello che lo Stato italiano non fa nonostante la sua costituzione
Reinserimento e avvio al lavoro abbiamo dei progetti piccoli come piccole sono le nostre chiese
Piccolo il nostro intervento sociale legati proprio a una prospettiva dopo il carcere per persone che hanno vissuto l'esperienza della detenzione in particolare due la casa del Melograno a Palermo scusate a Firenze la casa vale la pena Palermo lo facciamo
Insieme a lo Stato offrendo con anche il denaro dell'otto per mille
Una possibilità di farlo ormai insieme alle istruzioni agli agli uffici di esecuzione penale esterna in concomitanza con le istituzioni come in generale facciamo tutto il nostro intervento sociale
Avete affrontato anche in questa conferenza stampa il tema della criminalizzazione della e immigrazione
Sì perché questo è un tema in questo momento e non non solo da oggi sempre di più persone
Accusate fra virgolette solo e di avere tentato di attraversare una frontiera sono poste in detenzione
Non nei luoghi della detenzione classica come le carceri mai in centri di detenzione vari in giro per l'Italia per l'Europa per gli Stati Uniti
Dove si dividono le famiglie insomma c'è questa terribile deriva che non avviene solo nei Paesi di cui sentiamo parlare gli altri ecco sono in Libia ma dentro paesi che hanno fatto del diritto
Uno dei fondamenti succede che molte persone vengano tenute in detenzione i casi più eclatanti in questi giorni sono quelli di delle persone bloccate nelle navi ma avviene anche in terra ferma ecco e questo preoccupa fortemente le nostre chiese che hanno il ruolo non solo di predicare l'Evangelo in questo periodo ma anche di ricordare agli Stati quali sono i loro fondamenti quali sono le loro costituzioni quali sono
I motivi per cui sono nati per garantire i diritti delle persone la promozione della della crescita delle persone
Il tema della radicalizzazione in carcere
è un tema a Borrelli guarda gli islamici ovviamente
Ovviamente è un tema secondo me di cui si fa
Troppa
Propaganda gli stessi dati espressi da i nostri ora parlo dell'Italia dal ministero della giustizia del ministero di interni ci parlano di un rischio molto ma molto ma molto piccolo nei numeri
Eppure questo rischio diventa uno dei modi per parlare delle questioni religiose in carcere di noi siamo profondamente convinti che si debba parlare della pluralità religiosa in carcere della libertà religiosa in carcere in un'altra prospettiva che è quella di garantire un diritto fondamentale che è quello di coltivare la propria spiritualità e siamo convinti che se questo viene fatto entro l'ambito del diritto
Si può anche marginalmente
Rendere ancor più marginale il rischio della radicalizzazione chiudiamo con l'esecuzione penale Esterna
Una cosa che era prevista nell'ordinamento penitenziario della settantacinque che sarebbe molto utile ai fini della recupero della socializzazione della risocializzazione dei detenuti c'è stato però un tentativo di modifica l'ordinamento penitenziario una riforma che spirata pochi giorni prima della fine della governo Gentiloni
Che attraverso il suo ministero Orlando aveva cercato di realizzarla anche con convocando gli Stati generali per un lavoro anche di riforma complessiva ecco questo non è successo com'è la situazione della
Esecuzione penale esterna come avete preso poi come come diaconia come chiese valdesi come pastori questa mancata riforma
Ma è stato un'occasione persa senza dubbio
A anche da un punto di vista culturale per permettere finalmente a
Lo Stato dieci portare avanti i propri principi repubblicani secondo i quali la pena non è solo il carcere noi oggi sentiamo sempre di più parlare
Gettare la chiave delle persone marci rischiano in viale addirittura sono tornati in auge parole come i lavori forzati insomma roba che è lontanissima dalla cultura
Dei nostri padri costituenti dalle culture molteplici dei nostri padri costituenti noi pensiamo che
Investire sul fuori sia più utile che investire sul dentro lo dicono i numeri lo dice il fatto che c'è un abbattimento della recidiva lo dice il fatto che dare una prospettiva di miglioramento della condizione della propria condizione a chi vive l'esperienza della detenzione è un modo per dare speranza a i detenuti ma anche e meno conflittualità sociale ai nostri Paesi allora noi speriamo fortemente lo ha detto tante volte anche il nostro sinodo che si rincuora investa sull'esecuzione penale esterna dove per veramente centinaia di persone dipendenti della Dipartimento amministrazione penitenziaria fanno lavoro eccezionale e a cui forse si dovrebbe dare più fiducia
Grazie grazie Francesco sciolto pastore valdese pastore a Scicli vittoria e per chi alla conferenza stampa ha partecipato anche Ilaria Valenzi
Anch'essa della commissione sinodale per la diaconia avvocata e consulente legale della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia si è soffermata innanzitutto sul fatto che in Italia non viene rispettato
Lo Stato di diritto e cosa è necessario fare per tornare
A uno Stato che rispetti la sua propria legge
Allora è necessario sicuramente rimettere al centro del dibattito politico ma anche dell'azione delle chiese dei gruppi della società civile
Il discorso dei diritti lo stato di diritto si fonda su un patto sociale che che riguarda la corretta possibilità nella legittimità la possibilità della vita di tutti che si svolga in un modo sanno e con lo svolgimento appunto anche dei propri dei propri diritti nella modalità in cui la nostra Costituzione e permette che ciò che ciò avvenga e anzi spingerà affinché ciò avvenga
Quando si parla di stato di diritto non si può non parlare anche della difesa delle persone che sono in difficoltà che sono anche in difficoltà perché glielo dissi Greganti
Quando si parla di stato di diritto non si può rimanere silenti di fronte alla mancanza del rispetto di principi fondamentali fra cui
Il principio di legalità sicuramente il principio di rispetto delle persone e di reinserimento del reo in caso di piena
Ecco e la tragedia del carcere in Italia oggi è che ammesso e non concesso che possano essere uno strumento di reinserimento oggi non lo è più perché il carcere è diventato sostanzialmente una raccolta di poveri disgraziati che sono lasciati a se stessi in un sistema dove ci sono dieci mila persone in più
Concentrate nelle carceri tante
Sì nel carcere
Le carceri sono piene di disperazione sono piene di persone in una situazione di di bisogno e che portò il più bisogno all'interno del carcere che anzi amplifica con la loro situazione di disperazione di bisogno è un discorso di sovraffollamento sicuramente
è un discorso di mancato investimento su su i percorsi di reinserimento delle persone che sono appunto il situazione in situazione di di pena
Un discorso che riguarda in qualche modo tutti noi le carceri vengono spesse percepiti come dei vengono percepiti come luoghi Esterne le nostre città esteri la nostra società
Marginali marginalizzati e così le persone che vivono l'esperienza del carcere
In carcere ci sono sicuramente esperienze anche positive di l'inserimento di tentativo di formazione al lavoro
In una prospettiva anche di Renzi metto una volta uscito dal carcere a questo è certamente vero il sistema penitenziario offre inerente Pinza e offre degli strumenti
Tutto ciò eh compresso ma è assolutamente insufficiente
è assolutamente come dire non effettivo nel momento in cui non trova la sua possibilità di espressione una forma generalizzata
Ma rimane come sport come piccoli esempi in cui e buone pratiche vanno avanti ma il sistema di per sé invece rimane rimane in qualche modo un sistema che intrappola le persone in una situazione di non reinserimento
Anzi c'è una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo chissà anzi sancisce come in Italia alla il non rispetto dei diritti umani delle persone private della libertà sia un fenomeno strutturale cioè appunto
Quei fenomeni di positivi di cui fece dicendo sono l'eccezione la regolare
Il mancato rispetto di questi diritti
C'è una pronuncia del comitato dei ministri del Consiglio d'Europa che risale almeno venticinque anni fa che dice che se in Italia si continua a avere una durata di processi che non è ragionevole
Ne va dello stato di diritto ora Italia solo decenni che questa cosa continua e si deve supporre che lo Stato di diritto si sia nel frattempo
Degradato per non parlare poi della sentenza abbiamo la proposta sempre della corte europea dei diritti dell'uomo a proposito dell'ergastolo ostativo ecco in questa condizione che ha una condizione di negazione dei principi
Liberali dei principi illuministiche informando la nostra Costituzione si potrebbe pensare a un rivolta del popolo e invece voi denunciate una situazione opposta di intrattenimento di grida alla incarcerato e buttate via la chiave
Sì questo è un punto che è tornato più volte all'interno su siano anche quest'anno anche nella serata pubblica con un particolare attenzione ad un focus appunto sui discorsi di odio
Prima ancora che sui crimini di odio sui discorsi di odio e perché noi insomma è evidente come in qualche modo il discorso che colpisce alla pancia la reazione alla pancia della della popolazione
Che colpisce in qualche modo anche le persone che evidentemente sono in stato di loro bisogni che reagiscono come strumento immediato che la provocazione crea e cioè appunto la reazione di Pancho la reazione di in qualche modo identificazione continua continuativa del nemico dell'altro del diverso nella diversità tutto ciò è assolutamente contrarie percorsi di inclusione inclusività su cui in qualche modo la chiesa valdese le chiese valdesi metodisti e i cristiani dei cristiani sono chiamati invece invece a compiere
E questa è una cosa che va denunciato in maniera molto forte Mamba anche resa effettiva cioè l'invito che proviene dalle nostre chiese a tutta la società è quella di spezzare questa catena di odio attraverso il reinserimento
Del mille persone e poi nella società di altro discorso dell'accettazione dell'umano in quanto tale riconoscimento nell'altra persona dissi stesso di se stessa e pertanto nella creazione di un circolo virtuoso di e pativa di riconoscimento della validità della valenza e quindi anche la legittimità della vita delle altre persone come elemento centrale anche per l'assistenza
Un elenco dell'ultima domanda che è stata fatta in questa conferenza stampa quarantuno bis sovraffollamento fine pena mai cioè all'ergastolo ostativo più di mille persone in questa condizione in Italia lei chiese va be'intanto valdesi metodisti
Cosa fanno io ho visto che in questi ultimi due anni non ci sono stati documenti a proposito di giustizia e di carceri meno male perché quelli sono stati precedentemente
Non hanno avuto una risposta negativa diciamo dal punto di vista di chi denuncia queste cose
Oggi la situazione del chiese triste valdesi qual è quali sono i propositi che ci sarà un documento questa
La nostra posizione prima di tutto una posizione relativa alla cessione
Quindi ci sono molti progetti che la nostra chiesa compiendo come diaconia come diaconia valdese in diverse città italiane percorsi di reinserimento poi scarcerati penso la casa del Melograno Firenze o altri progetti in altre città
Percorsi anche di tavoli interreligiosa si per la libertà religiosa nelle carceri nel convegni su questo ricordo nello scorso inverno c'è stato un convegno dentro il carcere al carcere di Rebibbia al termine il carcere di Rebibbia
Dove noi effettivamente siamo siamo andate siamo andati con altri rappresentanti religiosi e per compiere insieme con tutti scorso sulla sul sull'inclusività anche dal punto di vista della libertà religiosa in carcere
è vero è difficile parlare di questi temi è difficile quindi anche per le nostre chiese farlo
è difficile quando il tentativo è quello di prendere le posizioni molto forti parlare di Grasso ostativo evidentemente un argomento molto forte e questo deve essere il sicuramente di peso ad essere ripreso anche con i documenti
Ma il documento deve essere come dire
Accompagnato da un percorso di rimessa al centro del discorso del rapporto con la giustizia questo è anche un monito evidentemente noi
Riceviamo sentiamo e che dobbiamo mettere mentre sicuramente in pratica quest'anno non so se siamo ancora all'inizio del Sinodo quindi non so se ci sarà un documento sulla giustizia fosse la conferenza stampa di oggi con queste nostre possibilità ecco di scambiarci anche opinioni con il mondo della comunicazione con l'esterno da nove quest'anno dal Sinodo possono essere anche di stimolo su questo quello che posso dire sicuramente che da parte della diaconia valdese è stato presentato un documento che si chiama motivi di speranza
Una sorta di ringraziamento a tutte le persone che vivono nelle condizioni di disagio o le persone che si impegnano del superamento di munizioni disagio degli altri delle altre fra cui
Un riferimento molto chiara la pupa azioni carceraria che è fatta di persone di corpi di persone che vivono costantemente in una situazione di disagio si parlava di sovraffollamento
E che nonostante questo resistono e questo per noi è assolutamente al centro del suo ringraziamento
Grazie grazie l'aria Valencia