Meeting di Rimini 2019 - Situazione, risorse, attrattività del sistema economico italiano. Dialogo con Giovanni Tria

Buona sera benvenuti e questo incontro
Sulla situazione del sistema economico italiano presso le sue risorse le sue attriti attrattività attuali e potenziali
Questo nostro incontro sarà suddiviso in due parti iniziamo con due interventi introduttivi che parleranno del sistema delle piccole e medie imprese nel nostro Paese
Poi degli investimenti e nella crescita si curerà poi il dialogo con il ministro Giovanni Tria che saluto che ringraziamo era presenza fra noi
Presento il saluto
Alberto Brugnoli professore di Economia applicato le ricette di Bergamo è direttore scientifico per la Fondazione sussidiarietà grazie
Fabrizio Palermo amministratore delegato e direttore generale della Cassa depositi e prestiti grazie
Voglio
Cominciamo con il rapporto che ha realizzato la Fondazione sussidiarietà sul contributo delle piccole e medie imprese allo sviluppo sostenibile è stata una ricerca con diverse università corna diverse associazioni
Cominciamo subito con la prima domanda ad Alberto Brugnoli quali sono le principale sfide che il sistema economico italiano si trova oggi ad affrontare bene grazie presidente grazie a tutti buona sera ministro grazie a tutti grazie a lei
Considerati i tempi sarò veramente telegrafico
Dalla dal nostro osservatorio abbiamo che abbiamo individuato alcuni fenomeni importanti a livello internazionale che pur per cui alcune specificazioni sul contesto nazionale le quattro grandi sfide che diciamo umanità tutta sta affrontando a livello planetario ci sembra possano essere riassunto in queste la prima riguarda il mutamento del quadro antropologico
Con la crisi delle evidenze più elementari e dei valori fondamentali della convivenza
Vado veramente perplesso e mi scuserete
La seconda a che fare con l'impatto dei temi legati alla sostenibilità ambientale
Normalmente a questi ci si riferisce con l'etichetta declino economico
Che ha come driver fondamentale tutti i processi di transizione
Energetica
Del la la denominiamo decarbonizzazione
Processi che vedono l'abbandono delle fonti fossili carbone petrolio gas per l'introduzione delle fonti di energia rinnovabile
La terza grande sfida
Concerne gli Effetti che derivano dall'incrocio fra ai siti Big Data i sistemi intelligenti al fenomeno che va sotto il nome di digitalizzazione
Soprattutto per gli impatti che ha con le nuove forme di organizzazione territoriale qui assumono particolarmente rilevanza le nuove
Forme di organizzazione territoriale che aspre in dono il nome di Smart passiti
Città intelligenti o smart lenta il territorio intelligenti
Infine l'acqua la quarta grande sfida a livello internazionale è senz'altro quella della dinamica demografica
Che vede sostanzialmente una popolazione ancora in crescita mediamente istruita
Con aspettative di vita sempre più crescenti e quindi che pone tutti i temi dell'invecchiamento attivo di nuovi di sogni e dei processi di migrazione
Ecco queste le quattro grandi sfide a livello planetario
Nel contesto italiano in qualche modo ulteriormente
Potenziate da alcuni a spetti tipicamente nostri di altri sistemi ma sicuramente tipicamente nostri
Velocissimo dal punto di vista demografico tutto il tema della ridotta natalità ti comunque ha un forte impatto
Sul nostro Paese non solo
Da un punto di vista economico la bassa produttività del nostro sistema che ci vede comunque fanalino di coda tra i Paesi OCSE ormai da diversi decenni la disoccupazione soprattutto giovanile in particolare nel Mezzogiorno
Dal punto di vista
Finanziario
Lo Stato delle variabili di finanza pubblica
Il rapporto debito PIL e le diatribe suo rapporto
Deficit PIL da un punto di vista politico istituzionale o meglio lo scollegamento
Spesso tra il livello politico istituzionale e la realtà economico sociale
Infine dal punto di vista sociale una forbice tra quelli che sono i dati reali di quelli che spesso sono invece quello che spesso è il percepito da parte della popolazione italiana
Scoop forbice che sempre più rilevante ne abbiamo discusso anche in questa sede qui al meeting con presidente di Istat Blangiardo quindi passò Spagna uccelli l'altro giorno in Italia senz'altro questa distanza tra reale e per te cifre percepite particolarmente significativo
Sicuramente torniamo sul sulle squilibrio finanza pubblica di fronte a queste sfide come sono posizionate le nostre imprese
Allora innanzitutto al noi abbiamo collocato le nostre riflessioni appunto con i con i colleghi con i quali abbiamo approfondito questo questo rapporto dentro l'orizzonte dello sviluppo sostenibile quindi oggi non è più possibile parlare di sviluppo se non in termini di sviluppo sostenibile
L'agenda venti e trentadue mila e trenta delle Nazioni Unite nel due mila e quindici lo ha definitivamente
Fissato per tutti i Paesi ad aderenti alle Nazioni Unite e quindi abbiamo un orizzonte alla due mila e trenta diciassette Obiettivi di Sviluppo sostenibile che riguardano tutti
è dentro questo orizzonte che ha senso parlare anche di diversi sistemi a noi piace pensare allo sviluppo sostenibile questa la cito perché è mi pare particolarmente importante pensandolo con la definizione che originalmente è stata data dallo stesso
O almeno che è stata data dello stesso In Our Tonion futures è questo importante rapporto tra sotto nome di rapporto brontolando del mille novecentottantasette
Che dice sviluppo sostenibile quello che soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità di soddisfacimento dei bisogni di quelle future a noi piace questa definizione di sviluppo sostenibile perché punta sui bisogni delle persone
E quindi fa capire che alte al centro della concetto di sviluppo sostenibile ci sono le persone e perché guarda le generazioni a tutte le generazioni
Senza lasciare indietro nessuno
In qualche modo ci sembra che si possa far guardare quindi allo sviluppo sostenibile come a una riedizione
Di quanto nella tradizione umana ad Aristotele in poi è stato chiamato bene comune quindi quando comunque guardiamo lo sviluppo sostenibile interessante
Guardarlo in questo modo anche se poi ogni cultura porta ovviamente le proprie definizione ma ormai costituisce questo dello sviluppo sostenibile un terreno sul quale è possibile dialogare con tutti e questo è particolarmente rilevante ognuno con la propria identità ma è possibile il dialogo bene in questo contesto due minuti
Per dire che le piccole e medie imprese
E i corpi intermedi nei quali esse si aggregano sono gli attori chiave per portare i territori nei quali sono inserite su percorsi di sviluppo sostenibile
Basterebbe guardare ad alcuni numeri dati
Della commissione europea in Europa le piccole e medie imprese sono circa ventitré milioni ottocentocinquanta mila il novantanove virgola otto per cento del totale dei settori non finanziari occupano novantatré mila novantatré milioni di addetti
In Italia sono circa quattro milioni quattrocentocinquanta mila dati Istat il novantanove virgola nove per cento delle imprese dei settori non finanziari occupano tredici milioni di addetti hanno superato brillantemente la crisi
Della due mila grande crisi del due mila otto occorre considerare però che stanno seguendo diversi modelli e percorsi di sviluppo molto differenziati
Dimostrano differenti vitalità
Differenti capacità di rafforzarsi normalmente in relazione a due grandezze la prima il proprio territorio di appartenenza la seconda le proprie specificità in termini di risorse conoscenze competenze
E abilità comunque occorre dire che la produttività all'interno del settore molto differenziata e quindi anche nel pensare le policy di questo occorre fortemente tener conto il ruolo delle medie aziende di questo specifico segmento all'interno delle piccole e medie imprese il ruolo delle medie vende è particolarmente rilevante in un contesto di di sviluppo sostenibile
In Italia Giò con un ruolo importante sia comma tre aggregatori Dianti filiere a forte base territoriale italiana sia come atti dito attivatore di diverse decine a volte centinaia di piccole e medie imprese
Che collaborano alla realizzazione dei loro prodotti alla realizzazione dell'export
Ultima battuta
Sulla relazione tra piccole e medie imprese modelli territoriali e sviluppo sostenibile in Italia in Europa sono tre i modelli territoriali che si stanno affermando
E quindi occorre pensare che sono tre differenti il primo è quello delle aree di indietro li dazione diffusa che sono sostanzialmente le aree figli e nipoti dei nostri distretti industriali
Il secondo modello di sviluppo territoriale quello dei sistemi urbani che sempre più rilevante ma che è totalmente diverso
Dei sistemi ed alleare d'industrializzazione diffusa il terzo è quello delle aree ad alta valenza ambientale culturale le piccole e medie imprese sono ormai decisive in tutti e tre di modelli territoriali occorre tenere fortemente in conto le differenze tra questi modelli per concepire delle policy adeguate
Ultima domanda rispetto alle policy steli Italia cosa emerge come priorità
Noi abbiamo chiaramente identificato sempre trasversalmente questi elementi che vi ho dato corrono trasversalmente lungo tutto il rapporto che composto dodici capitoli poi più puntuali
Abbiamo individuato chiaramente degli investimenti non più rinviabili chini a rischio no i sei capitali fondamentali di ogni sistema territoriale capiti innanzitutto investimenti sul capitale umano
Soprattutto per quanto riguarda le competenze dei giovani capitale sociale soprattutto in relazione con gli stakeholder più importanti del territorio
Il capitale economico finanziario innanzitutto per favorire l'accesso al credito e alle funzioni commerciali poi la De burocratizzazione
Il capitale infrastrutturale di trasporto e di connettività il capitale ambientale per il patrimonio naturale e culturale agricolo i capitali istituzionale per rafforzare il presidio del ciclo di Polis di Progetto
Trasversalmente chiaramente la ricerca e sviluppo applicate temi rilevanti
Queste le policy in generale quattro priorità come Flash dapprima e promuovere la cultura sussidiaria
Noi pensiamo che questo Paese debba tornare fortemente a promuovere la cultura sussidiaria non solo questo Paese ma questo continente forse pianeta tutto perché la cultura sussidiaria favorisce il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori della società
Offre motivazioni adeguate per perseguire uno sviluppo sostenibile agganciandosi ai desideri fondamentali di ogni persona
Favorisce la collaborazione e l'inclusione la solidarietà riduce le disuguaglianze il conflitto fra i diversi attori
Permette di perseguire a livello di policy le migliori strategie di governo e di governance multilivello sia verticale tra i diversi livelli delle pubbliche amministrazioni si orizzontale coinvolgendo i differenti attori
Promuovere la cultura sussidiarie innesta il corpi intermedi perché corpi intermedi svolgono fondamentali compiti che altri non svolgono offrono servizi per lo sviluppo sostenibile hanno senz'altro a funzioni di rappresentanza ma soprattutto aiutano a educare i desideri dei singoli più facilmente parlo tendere verso il bene comune
Infine promuovere la cultura sussidiaria in esso di attori sistemici cioè quegli attori che ci sono che ne differenti territori si sanno muovere penso con un orizzonte di sviluppo sostenibile non tutti gli attori si muovono così però ce ne sono nei singoli territori che si muovono così sono pubblici sono privati sono singoli sono aggregate sono aggregazioni di soggetti sono corpi intermedi
Che sanno aggregare attorno a sé risorse umane e finanziarie per muoversi su percorsi di sviluppo sostenibile
Ecco bisogna tornare ho sempre più promuovere questi attori sistemici
Termino Presidente sciolta con le altre tre priorità quindi promuovere la cultura sussidiaria come prima priorità promuovere i giovani piccole e medie imprese giovani in particolar modo
Attraverso
Il raccordo tra formazione e lavoro cui io cito una frase del rapporto OCSE dell'anno scorso che dice
Ma come un percorso di istruzione e formazione di un bambino che ha iniziato a frequentare nel due mila e diciotto il primo anno di scuola primaria e che quindi completerà gli studi secondari nel due mila e trentuno potrà servire a prepararlo
Per lavori che non sono ancora stati creati
Per tecnologie che non sono state ancora inventate per risolvere problemi che non immaginiamo ancora perché queste dove ci sta portando l'evoluzione tecnologica in brevissimo tempo quindi percorsi formativi devono essere pensati avendo in mente questo
Che chi studi oggi non ha in mente sicuramente nessuno
Per chi studia oggetto richiesto di oggi non può avere in mente non ce l'hanno in mente neanche i professori che tipo di lavoro andrà a fare conti tecnologia il potrà confrontarsi bene allora importante è molto importante assicurare ed è innanzitutto una questione culturale il valore formativo del lavoro e quindi la sfida dell'apprendistato
Terza priorità
Lascio stare l'affondo sulle start-up innovative innovative scusatemi ma per questioni di tempo terza priorità piccola e media impresa e collaborazioni e internazionalizzazione questo è un crocevia fondamentale per lo sviluppo del sistema Paese quarta e ultima priorità anche perché via con noi il dottor Palermo l'importanza dell'accesso al credito le piccole e medie imprese italiane non solo hanno sempre hanno spesso trovato quasi sempre trovato nei prestiti bancari l'unica fonte di finanza Esterna e a condizioni spesso quasi sempre più difficile di accesso al credito rispetta le altre imprese PD più grande dimensione occorre quindi ripensare e rilanciare modelli di business bancari
Riconsiderando Nuoro un nuovo ruolo anche per i confidi nella veste di intermediari consulenti che pilotano le piccole e medie imprese nel reperimento di soluzioni di finanziamento sul mercato che ormai ha rivoluzionato dall'innovazione digitale
A fianco del finanziamento bancario i finanziamenti non bancari
Occorre tornare insistere nel sostegno aria equilibrio di lungo termine della struttura patrimoniale delle imprese
Insistere su Cult fonti di finanziamento con accesso a nuovi canali guardiamo con molto interesse a il ruolo che Cassa depositi e prestiti saprà assumere nel prossimo futuro come attore del territorio grazie scusate la velocità
Grazie per la capacità di sintesi
E di chiarezza
è già stato accennato il il ruolo le aspettative nei confronti della Cassa depositi e prestiti che una società per azioni controllata l'ottantatré per cento dal ministero dell'economia delle finanze e per sedici per cento dalle fondazioni bancarie
Le principali risorse sono i risparmi opposta l'italiano ama accolto obbligazionaria che fatte sui mercati finanziari
C'è una cosa strana nella percezione visto che prima abbiamo parlato che in Italia a differenza fra realtà e percezione è molto elevata
Di fronte a caso depositi e prestiti perché come se fosse la banca di salvataggio quando c'è qualcosa che non funziona impresa in default arrivano a casa depositi e prestiti
Di fronte però al vostro piano triennale di investimenti che prevede investimenti per duecento miliardi mi sembra veramente una percezione non del tutto a congruente
Assolutamente anzitutto buon buon pomeriggio ringrazio gli organizzatori questo invito saluta il ministro
Cassa depositi e prestiti come diceva lei
Purtroppo soffre da tempo di questa anomalia di essere percepita come un soggetto soprattutto a livello diciamo giornalistico di un soggetto interviene in situazioni problematiche quando in realtà anzitutto un'istituzione un'istituzione come ricordava lei partecipata al ministero del tesoro e dalle fondazioni bancarie
Che oggi si avvia a raggiungere centosettanta anni di età è un'istituzione che si basa su un concetto
Da un lato semplice e molto vicino al territorio ovvero a raccogliere nasce appunto un questo concetto di raccolta del risparmio postale attraverso la rete degli uffici postali a livello capillare per poi investirla nella quotidianità delle persone
Cioè finanziando attraverso gli Enti pubblici scuole strade
E Autostrade per cui ospedali tutto quello che fa parte della quotidianità questo è un percorso iniziato tanto tempo fa che ha subito delle evoluzioni
Tenendo conto che rammenta anche dell'evoluzione del contesto economico
Ma che non l'ha mai snaturata cioè rimane un'istituzione come dico io finanza chilometri zero perché non esiste comune dove non c'è un ufficio postale che raccoglie che poi si riversa a livello locale questo non si è andato sofisticata nudo cito tre numeri noi oggi abbiamo quattrocentotrenta miliardi di attivo consolidato raccogliamo sulla lista attraverso appunto i canali del risparmio postale duecentocinquanta miliardi
Abbiamo ventisei milioni di clienti noi gestiamo risparmi anzitutto privato con una logica finanziaria di attenzione al ritorno economico finanziario attenzione a qua ogni singolo investimento ma con una logica di sostenibilità che insita nel concetto stesso di nascita ragazza deposit prestiti
Cioè attenzione anche a quello che è il sostegno e lo sviluppo del Paese sostegno che con questo piano industriale abbiamo portato sempre più verso il territorio per questo molto contento in questo evento perché l'obiettivo del piano e riavvicinare Cassa depositi e prestiti
Al territorio
E non è questo
L'abbiamo progressivamente e negli anni ampliato tutto il mondo dell'impresa al mondo delle infrastrutture
Facendo sostanzialmente di cassa uno strumento che vive la quotidianità noi partiamo il buono ai libretto postale ognuno di noi se lo ricorda come quello della nonna oggi abbiamo reso digitale un prodotto finanziario oggi molto attuale
Che da un lato ci consente oggi di investire nella quotidianità quello che dico casse presente nel mi attraverso anche le sue partecipate in quella che è la vita dal finanziare infrastrutture reti e infrastrutture gassata appunto le scuole nel finanziamo una scuola ogni due giorni pochi lo sanno per cui finanziamo la formazione scolastica signor mi sono ritrovato in molti dei temi chiaramente sollevati nella ricerca perché cassa
Storicamente a questo tema della circolarità a questo tema anche della creare Rete con una logica privatistica
Di mercato
Quali sono le le vostre strategie d'investimento perché non siamo abituati a un po'all'idea che si investe a pioggia oppure non si investe poi tanti investimenti sono previsti per non si realizzano
Come rendete efficace efficiente Cassa depositi e prestiti sul piano industriale che abbiamo provato a dicembre appuntata su quattro direttrici impresa imprese significa per noi sostenere tre ambiti
Anzitutto l'innovazione innovazione noi siamo già presenti siamo presenti siamo il principale soggetto finanziatore del Venture Capital oggi in Italia adesso lo stiamo lanciando il Fondo Nazionale Innovazione
Dove non è tanto il tema delle risorse e mettiamo a disposizione ma il collegamento tra innovazione e settori industriali perché se l'innovazione non ha uno sbocco industriale quest'innovazione non riesce a crescere e su questo lo facciamo perché noi abbiamo un portafoglio partecipazioni trenta miliardi siamo più grosso azionista essendo parte del ministero del tesoro di aziende industriali anche stiamo in oltre cinquecento aziende in tutti i settori merceologici creando questo contatto crediamo di poter dare un bus sull'innovazione
Secondo aspetto e la crescita crescita domestica e internazionale crescita domestica per noi significa investire sulle filiere significa a fianco anche le grandi aziende significa investire anche sulla crescita internazionale non siamo azionisti di Sace Simest di tutta la filiera di supporto alle esportazioni perché vediamo come questo strumento come un potenziale buste enorme
Chiaramente al mondo delle imprese ma non solo le grandi ma anche soprattutto alle medie piccole e su questo stiamo facendo un lavoro di ritorno sul territorio perché Cassarà un soggetto molto presente a Roma mano presente sul territorio con una logica che non può essere bancaria vuole essere di presenza selettiva con una logica di raccolta dell'informazione combinando un canale fisico con un canale digitale
Che oggi abbiamo ha completamente rinnovato abbiamo reso accessibile a tutte le aziende
Ultimo aspetto l'accesso al credito accesso al credito non lavoriamo col sistema bancario se abbiamo fatto a poco poche settimane fa un accordo coi Confidi proprio su questo perché noi crediamo molto
Nel trovare della diversificazione noi far leva sul sistema bancario per facilitare l'accesso al credito anche delle medie piccole poi c'è il mondo delle infrastrutture infrastrutture dove non siamo presenti non più solo con una logica per il di finanziatore
Ma abbiamo voluto fare qualcosa in più siamo abbiamo creato un'unità interna che supporta soggetti pubblici e privati nella strutturazione dei progetti casse assunto degli ingegneri
Per aiutare la strutturazione di progetti infrastrutturali perché c'eravamo resi conto che altrimenti fare la parte finanziaria non bastava più su questo noi affianchiamo le pubbliche amministrazioni né in tutti i progetti spesso collegati a temi sostenibilità di energie rinnovabili abbiamo lavorato anche con l'azienda il gruppo lanciando nuove iniziative
Terzo aspetto cooperazione cooperazione internazionale che è un'attività che si è aggiunta negli ultimi anni gli ultimi due anni
Su cui noi abbiamo da un lato gestiamo il fondo che del ministero degli esteri per la cooperazione dall'altro abbiamo messo risorse proprie per finanziare progetti spesso promossi da aziende anche italiane in paesi in via di sviluppo per promuovere lo sviluppo con una logica di sostenibilità non solo in Italia ma anche in quei Paesi
Ultimo aspetto lavoriamo con l'azienda del gruppo creando quello di cui si parla prima
Creare sistema perché chiaramente non siamo un grosso azionista ma far lavorare insieme queste aziende significa creare opportunità significa creare opportunità per le grandi aziende ma anche per tutte le reti di fornitori che lavorano
A stretto contatto con quelle realtà e questo lo stiamo facendo sono partite tante iniziative alcune anche con l'ENI grosse realtà in cui siamo entrato creando nuove aziende
Che investono ad esempio la conversione dei rifiuti in tutti i temi collegati al mondo la sostenibilità lei ha accennato alla dimensione internazionale in altri paesi per esempio in Francia o in Germania esistono enti con un ruolo analogo
Voi lavorate insieme anche perché oramai le imprese sono internazionalizzate soprattutto l'Europeo assolutamente sì noi con loro noi collaboriamo molto coi nostri omologhi ma sia i grandi cioè Francia e Germania ma un esempio collaboriamo anche Compart con realtà simili hanno in paesi via accenna ad esempio in Tunisia in cui abbiamo fatto un'iniziativa molto interessante
Sul Money Transfer collegando i nostri sistemi con i loro e consentendo il trasferimento di risorse tra questi due Paesi
Per creare sviluppo a livello locale
Questo io ci tengo molto sia collaborazione a livello internazionale ma noi chiaramente cercando di sviluppare progetti insieme ma promuovendo lo sviluppo italiano perché io ricordo e noi siamo un'istituzione italiana con uno come obiettivo prioritario il sostegno e lo sviluppo in in Italia con logica di mercato
Ultima domanda l'Italia un Paese manufatturiero con Paesi di turismo uno in un un Paese che lavora molto sulla modo sull'agroalimentare voi stabilite nei costi
Investimenti le priorità o rispondete semplicemente alle richieste che vengono oggi oggi su questo noi chiaramente
Valutiamo gli investimenti in base alle priorità non siamo presenti in è già in alcuni settori spesso lavoriamo in forte collaborazione con le aziende già del gruppo
Perché su questo devo dire la nostra presenta oggi ha già abbastanza variegata sul turismo ad esempio qui presente anche una realtà importante come di H su cui con cui collaboriamo e stiamo lanciando anche ad esempio di un tema di formazione nel campo del turismo la stessa cosa lo stiamo facendo con aziende industriali del gruppo
Per cui questo tipo di collaborazione ma chiaramente collaboriamo anche con aziende fuori dal gruppo un esempio è stato l'avvio della collaborazione con il tutto al MoMA la filiera della difesa con Leonardo su cui ha siamo investendo molto perché riteniamo che quello sia un settore di eccellenza
E su questo chiaramente la stretta la collaborazione al ministero del Tesoro su queste linee di indirizzo dettate poi dal nostro consiglio d'amministrazione
Grazie mille grazie alla profezia Palermo grazie Alberto Broglio lento
Chiedo al Sinai ministro agli raggiungerci sul palco
Grazie di nuovo sino al ministro per la sua presenza cominciavano grazie a loro con con una sua impressione rispetto a quello che ha sentito abbiamo parlato della spina dorsale nostro paese delle piccole e medie imprese abbiamo sempre fatto di Investimenti importanti perché senza investimento non c'è crescita e di crescita ne abbiamo tanto bisogno
Sì e mi ha fatto molto impressione intanto alla
La prima anche la prima relazione l'importanza della piccola e media impresa e quest'idea della recupero dell'idea di sussidiarietà io credo che sia molto importante attivo anche forse va da questo questa idea vada parte ripensata ripensata pericolo Carla nel mondo odierno che caratterizzata da dentro cioè si anzi processi ormai Ranzato di globalizzazione di globalizzazione
Caratterizzati
Dall'iper connettività
Cosa significa questo significa anche che una piccola impresa e non parliamo della media impresa
Può immediatamente connettersi globalmente ora di per collettività crea molti beni pubblici globali è una buona cosa in parte inclusiva compresa la parte finanziaria Fintecna ma che è anche crea dei processi di disuguaglianza di Nikita
La piccola media impresa può
Connettersi con il mondo globale per sfruttare queste opportunità questa è una gran cosa ma porta anche al fatto che a volte può fare a meno del territorio c'è un processo di intermediari disintermediazione
Si parla prima del ruolo dei corpi intermedi ma bisogna capire come sta ben cosa sta avvenendo in questo processo disintermediazione
Che
In qualche modo l'effetto Gros grande sulle società creando legami deboli tra le prese tra le persone
Anche a livello globale ma rompendo quei legami forti che tenevano in piedi le nostre e coese le nostre società
Questo cosa significa significa che forse noi dobbiamo vedere come ricreare tutto questo tenendo conto del mondo globale specifica quindi che non dovevo pensare a politiche che non possono partire solo dal locale ma anche ripensare le grandi politiche a livello globale
Perché sono i due poli altrimenti sarà potremmo avere de delle complicazioni nel tentativo di raggiungere giusti obiettivi che sono stati indicati
Signor ministro abbiamo sentito in investimenti con risorse private
Lei ha sempre sostenuto la grande importanza di investimenti con le risorse pubbliche e questo è bene spesso messo in contraddizione con le risorse pubbliche che ci sono c'è Benedetto deve entrare il deficit per poter investire
è necessario fare deficit per fare investimenti pubblici cioè la crescita dipende proprio dal momento del debito siamo in questo racconto emozionalmente la crescita dipende dagli investimenti
Nel mondo il problema è che nel mondo c'è ampia liquidità
E anche in Europa
C'è un eccesso di liquidità ma non ci sono gli investimenti
Questo perché sono aumentate le opportunità di investimento ma anche rischia di investimento e torniamo a questo processo di globalizzazione che dà opportunità ma aumenti ai rischi anche nei settori più innovi nove tipi questo significa anche che ne dobbiamo portare creare delle condizioni per maggiore profittabilità dell'investimento privato e quindi sono un sospetto di questi enti pubblici certamente non in sostituzione
Ma l'investimento pubblico deve portare ad aumentare il rendimento dell'investimento privato e quindi portarlo e portarlo con sé questa è la cosa fondamentale non c'entra col deficit può centri entrare col deficit il deficit è uno strumento di politica
Un modo economica non bisogna demonizzare lo faccio vedere per che cosa
Il problema in Italia per esempio degli investimenti pubblici anche non è certamente quello della mancanza di fondi i fondi ci sono
E ci sono danni
Ma non vengono utilizzati perché c'è una difficoltà
Di realizzare questi investì questi investimenti queste problema non avevo bisogno di un terrore indebitamento anche se un indebitamento per investimenti dato pure il debito costa poco potrebbe essere Seagram bile ma solo se ne avessimo bisogno
Pura che si pone perché allora non non si fanno questi investimenti pubblici credo che ci siano due questioni fondamentali da una parte dobbiamo cambiare le regole
Abbiamo poco tempo per questo ma per esempio quest'inverno avevo lanciato l'idea che come anche ministero encomi e finanze la proposta che per un periodo tornassimo alla direttiva europea secondi a Malta pubblici sugli appalti pubblici significa eliminare quello che in gergo è chiamato il completi inganni diciamo questa sovrastruttura di regole che vi ho messo intorno alla direttiva europea ma qui c'è una parte del problema l'altra parte problema è stata forse anche cita citata cioè la capacità della pubblica amministrazione del settore pubblico di progettare progettare in modo corretto
E quindi l'altro aspetto della questione incrementare la capacità
Tecnica di progettazione ed implementazione dei progetti a livello pubblico nazionale
E il locale io credo che questa capacità tecnica si è arrestata progressivamente quasi distrutta negli ultimi decenni e va ricostruita
Stiamo lavorando con l'abbiamo lavorato su questo abbiamo istituito ovviamente per ora c'è la legge rappresenti una centrale di progettazione a livello nazionale che si dovrebbe rifare o anche un principio qualche modo i soci a De Rita per aiutare tutti parte si sta muovendo la Cassa depositi e prestiti per aiutare gli enti locali
E anche a livello nazionale a portare avanti rivive investimenti pubblici sono due questioni di sì devono messe messi insieme dopodiché il problema del deficit si pone se
Quando saremo avremo esaurito i fondi che abbiamo stanziato che sono fermi e stiamo lavorando su questo
Quindi sono fondi ferme che non vengono utilizzate prima che non vengono utilizzati quest'anno un po'di investimenti sta rimessi in moto a livello locale soppresso dati dei fondi ai Comuni che sono stati i primi a muoversi ma appunto bisogna agire
Da una parte sulla parte normativa
Però Codice degli appalti
Ma in quello che spesso dico che bisogna anche arrivare all'appalto e per arrivare l'appalto ci vuole un progetto il Progetto dovrebbe andare anche questa gara e si blocca tutto du nuovamente e quindi bisogna ricreare questa capacità tecnica
Della pubblica amministrazione che deve nuovamente essere capace
Di fare e non solo di far fare agli altri
Quella che poi non è più capace di fare le stesse quindi non è più in grado neppure di controllare coloro che essa in carica di fare questo farebbe a parte una riforma nella pubblica amministrazione in parte ma io non non credo le grandi riforme concentriamoci su alcuni aspetti specifici
Il punto centrale di rete dell'Italia per ripartire la crescita uno dei votanti problemi ovviamente io credo e per attrarre investimenti è quello proprio di far ripartire gli investimenti in infrastrutture su strutture materiali e immateriali creare l'ambiente quindi per cui gli investimenti provare privati possono trovare
Maggior rendimento
E l'altro grande problema
E il rischio legale in tutto il mondo investitori ci dicono ci sono molte opportunità in Italia
Ma la paura e del rischio legale cioè abbia bisogno di una riforma della giustizia io studio legale viene visto
Non soltanto come lentezza
Delle procedure
Ma anche come in parte imprevedibilità
Il terzo punto è anche la facilità con cui si passa da pro procedimenti amministrativi a civili appena
Questo rischio viene visto in Italia non viene visto in altri Paesi quindi forse dobbiamo pensare a questo questo un punto cane nella d'Italia poco attrattiva per gli investitori queste cose punti centrali delle questioni centrali che vengono poste
Dagli investitori internazionali e ovviamente non è che gli investitori italiani penso al suo interno un pensiero diverso da quelli degli stranieri
Vanno investire all'esterno in Italia se non si risolvono questi problemi
Un altro punto che guardano i mercati finanziari internazionali il nostro il nostro debito
Lei ha sempre sostenuto che l'Italia e comunque un economia solida che il debito è sostenibile e che lo spread corrisponde poco alla realtà dei fatti di fatto sicure che guardiamo anche il bilancio italiano c'è sempre
Un avanzo primario cioè abbiamo più entrate e di uscite se non guardiamo poi gli interessi sino consideriamo l'interesse che devono pagare per il debito quindi di persone potrebbe sostenibile però il debito c'è
Di fronte a questo debito si porrà domanda se riusciamo a ridurlo per ora tutte le spending review tutto Ettore tutte gli sforzi per ridurre la spesa corrente si sono fermate
C'è una speranza o lasciamo inevitabilmente alle future generazioni questo fardello
No c'è una speranza diciamo nostro debito in percentuale del PIL l'ovviamente è molto alto ogni caso negli ultimi anni si è sostanzialmente stabilizzato
Anche rispetto a un anno che ha avuto dei momenti di difficoltà mi pare che abbiamo pienamente la fiducia dei mercati
Ritornata la fiducia dei mercati Conti frapposto giustamente è stato citato il fatto che da vent'anni Italia un surplus primario il che significa che sono vent'anni che non c'è una finanza allegra certamente
La questione del debito di contenere una discesa lenta del debito Chicco che dipende da tre variabili non voglio qui a dilungarmi ma da un tasso di crescita
Dal tasso di interesse che si paga sul debito e dallo stock
Ma nel mondo
Abbiamo una situazione in cui il tasso d'interesse che si pagano su debiti sono inferiori tassi di crescita ora c'è un momento
Particolare di recessione economica vitale in questo momento non a questa condizione per cui se il tasso di crescita nominale superiore al tasso d'interesse che medio che si paga sul debito il debito scende
Ma siamo in condizione di stabilizzarlo sostanzialmente partono Bema e far ripartire la crescita
Ma non si fa ripartire crescita soltanto creando nuovo debito
Si fa
Di partita cresce affrontando quei programmi
I problemi che ho citato ovviamente insieme a tanti altri che non è non abbiamo tempo di di di di a di affrontare la questione del del derby Ciliberto non deve essere del non è un tabù il deficit
Ma
è uno strumento non è un fine certamente come a volte sembra
Bisogna vedere quando è conveniente fare deficit e quando non è conveniente fare deficit a volte io dico una famiglia in genere si indebita per acquistare la casa
Ma non si indebita per pagare l'affitto lo può fare magari soltanto per un mese o un anno
Non può pensare di avere un affitto troppo alto e coprirlo Conte oltretutto decisioni sul debito non sono come dire unilaterali
Fare deficit e fare debito significa che da una parte c'è un debitore d'altra parte c'è un creditore cioè significa che chiedere soldi
A prestito
Deciderà se qualcuno che è disponibile a darli
A condizioni accettabili
Si ha fiducia in questo momento nove grazie a una prudente conduzione dello staff pulizia di bilancio abbiamo questa fiducia
Ma abbiamo la fiducia si il debito che noi chiediamo di sottoscrivere ai nostri creditori viene utilizzato
In modo oculato e se serve e non per finanziare spesa corrente
Altrimenti è difficile trovare una banca che finanzia l'affitto di qualcuno che non se lo può permettere
Probabilmente li finanzia la card l'acquisto della terza questa è stata la fiducia con la quale lei è riuscito a evitare la procedura d'infrazione a Bruxelles è riuscito a convincere la Commissione con questi argomenti o ci sono stati anche altri
Be'più cargo mentito stati fatti paradossalmente noi quest'anno
Abbiamo approvato
Delle misure che questo governo voleva portare avanti
Alcuni li approvano alcuni no questo fa parte del diversità di opinione sulle policy
Ma allo stesso tempo abbiamo mantenuto i conti in ordine in un anno che è molto difficile di stagnazione
è stata fatta questa non la prima dopo molti anni più aggiustamento strutturale di bilancio la fiducia dei mercati è stata riconquistata progressivamente in questo modo guardi in base ai fatti attualmente paghiamo sul nostro debito decennale inchini
Tasso d'un interesse pari a uno e mezzo una di verdura cinque diciamo oscilla ma questo significa
L'accusa storico un tasso bassissimo anche se superiore a quello degli altri paesi europei grazie a questo non è adesso stiamo possiamo affrontare
La conduzione della nostra politica di bilancio in modo abbastanza tranquillo anche se ovviamente abbiamo da fonti gli ostacoli e delle decisioni
Complesse come sempre da prendere e spero che erano portati in modo
Di fatto lei in questo momento sottomano la preparazione della legge finanziaria
Una legge di primaria importanza che molto anche a tesa per alcune problematiche che forse affronteremo subito dopo ma ci troviamo una situazione di una transizione c'è la crisi di governo lei quindi sta preparando una legge della quale non si sa ancora e come va a finire l'iter della discussione parlamentare dell'approvazione
Però a prescindere da questo da queste incognite quali sono i capisaldi che lei pre dovrebbero perché secondo lei dovrebbero realizzarsi in questa legge
Ma intanto c'era abbiamo costruito finora abbiamo cioè stiamo costruendo non è stata ancora delineata con la legge di bilancio interamente la manovra abbiamo lavorato finora
Al ministero del Tesoro insieme ai viceministri quindi alle due parte politiche in modo costruttivo insieme per vedere i vari tasselli da mettere insieme cioè l'obiettivo è stato dato al Parlamento che ha chiesto di mantenere gli obiettivi dei saldi dei figli bilancio pubblico ma anche di non ricorrere a una media come ecco mantenimento di questi saldi all'aumento previsto dell'IVA esiste una legge ora l'aumento dell'Iva è stato
Deciso a copertura di spese che sono stati Cissé non nasce dal nulla ovviamente nel due mila undici del le spese per il due mila diciannove e per il due mila venti diciamo
Dei due
Ma
Voglio dire che nel frattempo già nel corso dell'anno purtroppo anche in una situazione di stagnazione
Diciamo la abbiamo riguadagnato degli spazi di manovra fiscale
Perché le proiezioni tendenziali ci pounder riuscì più basso di quello che prevedevamo
Poi siamo cercando la Du quali sono le spesse
Correnti che possono essere ridotte e utilizzate per da una parte non utilizzare la l'aumento dell'Iva almeno non pienamente e dall'altra parte vedere in che modo si possono ridurre si può ridurre la pressione fiscale e ovvio che già alla riduzione dell'IVA è una riduzione pressione fiscale
Anche se
Oppure una
Sì d'evitare un aumento della pressione fiscale
Spesso i quali tra l'altro ripeto che una colossale discutere della pressione fiscale una cosa discutere sulla composizione della pressione fiscale qual è il prelievo più conveniente perché in qualche modo un gettito tributario
Il necessario ecco questo è un po'
Su cui stiamo lavorando quindi in questo modo e evidentemente
Poi a settembre
Si prendono decisioni politiche sulla destinazione delle risorse perché fa la legge di bilancio fare una manovra significa soltanto dis decidere la destinazione delle risorse
Questo è il problema quindi queste com'sarà evidentemente compito delle forze politiche che saranno al governo verso incerto diciamo alla fine di alla fine di distinti settembre
Questo è un po'il
Diciamo il quadro qui non è molto diciamo tutto si può fare non non non vedrei non avrei problemi di
Andrei ansia diciamo allora al nostro pubblico si sono fatte manovra il passato anche più forti e le decisioni
Sul livello di deficit dovranno essere prese considerando anche quale la situazione economica quel sarà alla fine di settembre purtroppo non ci siamo trovammo troviamo situazione economica non buona come tutti noto ma e la sezione
Che vede
Una Germania che sta entrando in recessione è una tutta l'Europa di conseguenza in forte rallentamento
Ovviamente l'Italia ha subito lo stesso sciocche che ha subito la Germania e quindi siamo su un livello quasi stagnazione
Difficile a vere un un andamento divergente in senso positivo ma non l'abbiamo avuto divergenze in tal senso negativo voglio dire anche che paradossalmente
Anzi non paradossalmente ambientali Telecom italiana mostrato una resistenza
Di fronte a quella questi sciocchi uno scempio insomma cresce avevamo a un tasso inferiore di uno per cento la media europea dell'uno e cinque rispetto alla Germania adesso questa distanza è molto minore punk se stiamo le previsioni sono previsioni ma insomma intorno poco più di zero otto allo zero ma quel diciamo non è una recessione endogena
E non è il quando il mondo va in crisi e loro Pascendi ovviamente l'Italia non è un'isola ma stiamo resiste resistendo a questo il modo migliore di resistere mantenere vedere bene usare le nostre risorse e puntare appunto su riforme necessaria Fourier Investimenti e fare investimenti
Quindi c'è il grande tentativo di disinnescare le clausole di salvaguardia che chiederebbero poiché ambiva per ventitré miliardi che io direi più in generale che è necessario ridurre la pressione fiscale
Allora parliamo un attimo di e la riduzione pressione fiscale
Una domanda al ministro al professore perché una delle temi più discusse e la composizione come aveva accennato del del sistema delle imposte ci sono alle imposte dirette a quelle indirette
Tanti economisti che penso anche lei sostengono che meglio ridurrà le imposte dirette aumentare quelle indirette
Sì io penso che sia sia preferibile Lecce la scelta di politica fiscale ripiglia composizione del prelievo e chiaramente la scelta politica per eccellenza e quindi spetta alle forze politiche
Dal punto di vista chiamiamo tecnico scientifico io credo che non ci sia dubbio che in questo momento è preferibile ridurre la l'imposizione sui redditi significa IRPEF
Significa cuneo fiscale chiamiamolo come vogliamo
E
Quello che in parte si può anche finanziare quindi avere più spazio per questa riduzione con imposte dire indirette cioè spostare la pressione fiscale dalle persone alle corse questo significa ma anche avere la cosiddetta suo rotazione fiscale
Tutti pagano viva anche i beni importati mentre noi togliamo dai costi di produzione
Il cuneo fiscale cioè la parte di di di prelievo fiscale che entra essa dell'intermediazione dei sì e dei salari reali non credo come sempre si dice che l'aumento dell'IVA porterebbe a un impatto
Sui consumi
Perché questo dipende dal fatto se l'aumento dell'Iva viene compensato da riduzione ovviamente degli altri delle altre delle altre tasse dell'IRPEF non credo che sia Bebo come impatto
Un impatto inflazionistico come in passato si diceva anche perché ne stiamo cercando noi soprattutto la Banca centrale europea da tempo di avere un impatto inflazionistico e quindi questo sarebbe favorirebbe le favorirebbe l'economia
Noi abbiamo parlato di diversi problemi che sono anche molto domestici poi abbiamo però tutto lo scenario internazionale nel quale si è scatenato improvvisamente imprevedibilmente una guerra commerciale si parla di dazi Settala di protezionismo cose che sembravano superate
Quali sono possibili Effetti di questi nuovi scenari sul sistema economico italiano
Ma l'impatto abbastanza forte si vede perché non è soltanto sull'ovviamente sull'Italia
Ma innanzitutto c'è un impatto sull'economia globale
Poi ovviamente sull'economia europea e sull'economia italiana lo stiamo vedendo perché in questo momento non si tratta soltanto di dazi
Si stanno e quindi una forma di Pretty il sionismo di ritorno
Ma la guerra diciamo commerciale sulla sulla tecnologia
Sta mettendo in discussione quelle che sono state chiamate le catene globali tra il valore del valore il che significa che
Che si collega poi il discorso della globalizzazione iniziale che io se faccio un progetto di investimento so che molti degli input intermedi anche di alta tecnologia in ogni caso di ogni tipo lo posso comprare nelle varie parti del mondo
Per produrre
Se si mettono in discussione queste catene su cui si è ricresciuta l'economia globale negli ultimi decenni
Ed ecco sulla produttività negli ultimi decenni
Si interrompono chiaramente ha solo se l'aspettativa di possibile aggravamento
Di questa situazione di mette in discussione queste catene i piani di investimento
E quindi c'è un'incertezza che si sta riflettendo sui piani di investire sui programmi di investimento e sta determinando quindi un rallentamento dell'economia globale un rallentamento dell'economia europea italiana
Ora
Di fronte a questo ovviamente il mondo cambia
E si pone quindi un problema anche di mutamento rapido anche di quelle forme di vedere di sviluppo come quello tedesco Masato solo sull'esportazione che di per sé
Non può essere se non temporaneo perché non ci può essere un Paese sempre il surplus di altri deficit permanente ma questo questione si pone oggi al centro dell'Europa
E anche discussione del mondo
Nello scorso autunno in tutti conveniente non convegni riunioni internazionali il Fondo monetario
E anche del G venti si discuteva dei pericoli di una crisi finanziaria e quindi del consolidamento finanziario della prudenza fiscale
Dalla prima dal
Da quest'inverno e poi sempre più in primavera si discute invece il pericolo di una crisi economica come sostenere l'economia ma l'ultima riunione del G7
Espresso esplicitamente i governatori delle grandi banche centrali
Oltre a evidentemente a
Annunciare praticamente politiche monetarie espansive chiedevano politiche di bilancio che fossero accomodanti aiutassero la politica monetaria questa discussione ormai in corso anche in Europa
E quindi il problema italiano e di partecipare a questa discussione Europa stanno e messo in discussione il cambiamento delle politiche economiche delle politiche industriali
Delle politiche della concorrenza delle pulizie Investimenti a livello europeo e nella direzione che ne per tanti anni abbiamo sostenuto ne dobbiamo essere presenti lì
Ed è anche per questo motivo che io penso che è inutile
Commissi anticipo parlare di livelli di deficit
La discussione sta cambiando il problema di fissare il leader del Pci dipende dall'accoglienza dei mercati finanziari cerchi deve darci soldi a prestito e dipende dalla nostra necessità e di come possiamo utilizzare le risorse aggiuntive in caso
Ma tutto ciò Vallardi discusso né in quest'ambito più ampio
Il mondo sta cambiando ma anche l'Europa sta cambiando vennero possiamo ignorarlo non possiamo discuterne come se ne discuteva appena un anno fa perché i fatti delle crisi economica
O dell'ente amento ma sempre più le previsioni sono negative stanno cambiando anche ovviamente le idee
Ma lei che conosce oramai molto bene lo scenario europeo queste pressioni internazionali porteranno una a una maggiore coesione allevo europeo o porteranno una maggiore disgregazione
Questo è difficile dirlo Dalmine mia esperienza che non è lunga avente mente
Io ho visto quest'anno un processo di in parte di disgregazione dell'Europa che non viene dal
Nel dibattito italiano
C'è una parte dei degli Stati europei che non vuole procedere nel processo di integrazione che si oppone chiaramente
E propugna politiche
Nazionali
E impedisce
Niente dei fatti di
Promuovere politiche a livello europeo
Che invece sono sostenute se non so dalla Francia dall'Italia ma anche della Germania Clemente anche la Germania parla di Bice discute al pensare a livello europeo ognuna delle singole economie nazionali non era così alcuni soltanto poco tempo fa io stesso dico che i sovrani visti sono i Paesi del Nord non sono al Paese grazie diciamo del Mediterraneo né i fatti
Ma come dicevo
Quello che accade quindi nel mondo e di conseguenza in Europa
Porta nuove idee
Porta mette in discussione delle situazioni che si erano anche incancrenita e io spero che sia possibile di costituire delle politiche europei App partire delle politiche di bilancio delle politiche di investimento non bisogna avere tabù ma bisogna muoversi
In modo
Prudente io ho sempre sostenuto che per esempio a livello dobbiamo che superare i tabù di monetizzazione della spesa per investimenti per esempio ma solo quella gli altri a livello e a livello europeo ma ovviamente corresponsabilità sa ultimamente sono state usati degli incentivi secondo me impropri per definire la definizione per definire il carattere delle manovre
Si è parlato a volte di manovre coraggiose manovre o politiche meno coraggiose
Perciò il coraggio una bella cosa
Ma il coraggio implica l'attitudine
Ad affrontare il rischio
Ed è una virtù non è virtù degli imprenditori
Perché gli imprenditori rischiano
I propri capitali troppi soldi
Quando si va nel settore pubblico
Beh di
Trovo improprio l'aggettivo perché
L'idea di fare i coraggiosi con i soldi altrui
Non lo vedo connesso molto alla al coraggio forse ci vuole responsabilità
Nell'utilizzo dei fondi
E i soldi degli altri
Un'ultima domanda riguarda la modalità con la quale si comunica si parla su questi temi
Cioè l'economia incide sempre di più sulla vita anche politica sulla vita sociale di un Paese e non sono temi facili da comprendere
Spesso c'è una riduzione di questa complessità due tre concetti anche molto Momo molto semplifica canti
Come come possiamo arrivare a una comunicazione più reale perché prima abbiamo anche sentito che proprio in Italia c'è una grande differenza fra ciò che viene percepito e ciò che realmente succede
C'è c'è una una una via da intraprendere non ci sarà la soluzione magica però una vera intraprendere per una maggiore comprensione della complessità delle tematiche di cui abbiamo anche parlato questa sera
Sì esiste un grosso problema appunto di percezione perché facile far passare delle narrative
Su cose che non esistono presente basta che ho avuto alcun afferma
Che Giovanni Tria sostiene una cosa
Passeggiano intrigano risponde non immediatamente
Questo diventa una specie di verità magari non l'ha mai detto
Non ha mai affermato questo
Qualcuno nessuno troverà per esempio mai una mia dichiarazione sul livello del deficit
Acquisito arrivare questa manovra ci sono dei fatti oggettivi e marines ma discusso di questo ma questo non riguarda me parla in diciamo in generale è un problema complesso io credo che non ho la soluzione
A
Anche perché una certa età non solo sui sociale
E sono legato anche vecchi modi di di operare a livello accademico l'orlo di conosco ma questo è un problema che deteriori si devono porre si devono porre insieme a tutti noi
Una volta arriva in un convegno sulla leadership
Nessuno sul rapporto tra i Little e popolo
Hai mai tardi menzioni picchia sui dire due parole e dissi solo questo
Il problema è che sembra che attualmente le ditte non abbia nulla da dire
E non trovino soluzioni quindi noi dobbiamo trovare soluzioni per un mondo che cambia
Uno di questi problemi e questo
Grazie signor ministro
Penso che lei abbia contribuito a fare un po'di chiarezza su tanti temi anche difficili ringrazio ancora Fabrizio Palermo Alberto Brugnoli
Di auguro una buona serata un buon proseguimento del meeting e vi invito a considerare che anche questo meeting al suo bilancio con le sue entrate le sue uscite se volete contribuire affinché il meeting possa prosperare e dare un contributo anche alla cultura alla vita sociale politica di questo Paese dove vedete un cuore rosso potete fare una donazione grazie mille e buona serata