La minaccia di Arcelor di chiudere l'ex Ilva di Taranto e la mediazione sulla procedura sul debito. Intervista a Luca Carabetta

Radio radicale siamo con il vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera Luca Carabetta del Movimento cinque Stelle per parlare di della questione di Arce enormità l'allora noi abbiamo visto sui giornali economici oggi
Il le la minaccia del di questa grande società che dice annuncia di uscire dopo il sei settembre da da Taranto dopo la l'iniziativa di chi Maio dei ministri del della componente del Movimento cinque Stelle il Governo a che cosa sta succedendo
Sì c'è stato un passaggio sul decreto crescita per quanto riguarda questa vicenda dopodiché c'è stata la comunicazione dell'azienda che dice di volere lasciare Taranto
Luigi Di Maio o ha già proprio nella giornata di ieri risposto
Dicendo qua nessuno ricatta nessuno se vogliamo sederci a un tavolo lo facciamo anche a stretto giro infatti ha convocato proprio l'amministratore delegato di ArcelorMittal per giovedì prossimo al ministro dello sviluppo economico
Di dire che ne abbiamo fatto tutto questo lavoro per arrivare a questo punto sulla su questa questione
E quindi credo che ci sia la voglia e l'intento di tutti di ottenere il raccordo possibile per i lavoratori e per la città
Quindi secondo me arriveremo giovedì prossimo Nietzsche
Ci sarà questa riunione con il ministro e alla fine si la questione si risolverà
Ecco quindi secondo lei ci sarà una mediazione alla fine
Senza dubbio all'atteggiamento dell'azienda è stato molto molto forte però altrettanto quello del ministro perché e ricattare per una norma sulla pelle di migliaia di lavoratori anche un po'assurdo quindi sono stati subito convocati vedremo di trovare una mediazione
Senta sembra anche che si stia mettendo bene sul fronte del della procedura del debito al secondo lei che cosa sta succedendo molti si erano preoccupati ieri sia per l'allarme della Corte dei conti che per il rinvio del voto sull'assestamento di bilancio allora che qual è il quadro
Chiaramente noi siamo sempre stati
Diciamo sull'attenti per quanto riguarda questa
Procedura d'infrazione possibile procedura d'infrazione però ci sono due elementi che ci facevano un po'dubitare sin dal primo momento
Il primo è che una procedura di infrazione di questo tipo che impedirebbe eventualmente anche la BCE di acquistare i titoli di Stato italiano vuol dire fare un danno non solo all'Italia come un Paese ma l'Europa tutta
Quindi l'Europa non può muoversi contro se stessa in questa misura arrestato ricordiamo il primo caso per una situazione del genere
Dopodiché è vero è una
Procedura per debito ma anche una procedura eventualmente anche per deficit
E noi non ci spieghiamo come la Francia è vero sia un debito diverso dal nostro ma ha avuto delle politiche di deficit anche molto più ampie non sia assolutamente considerata da questi tipi di procedura
Ci dicono che la Francia è così perché temporaneamente abbia avuto bisogno di sforare perché non rispondiamo anche l'Italia ha avuto bisogno di scuola quindi come ne usciremo
Grazie lavoro di Conte Trina soprattutto per sono stati quelli che hanno poi mediato su questi tavoli si dirà
Che chiaramente noi stiamo
Facendo deficit in questo momento perché vogliamo tentare delle riforme strutturalmente diverse rispetto a quelle che sono state fatte sino ad oggi i cui risultati si vedranno nel tempo quindi se l'obiettivo dell'Europa che anche il nostro e quello di andare nel tempo scendere nel rapporto debito PIL ci andremo però con delle soluzioni diverse rispetto a quelle che c'erano sino ad oggi
Quindi non ci sarà una manovra debito va be allora deficit a da deficit si scusa
Ormai siamo tenuti economisti anche se c'è ora un genere no B e il deficit comunque è già stato pianificata nella scorsa legge di bilancio però il deficit dai dobbiamo intendere un po'come
Un prestito per fare un investimento allora poi l'Europa può dirti quell'investimento a me non piace come fa ad esempio su quota cento come poi tipo diretti mi piace meno come fa sul reddito ricettari noi dobbiamo spiegare che questi soldi prendiamo a deficit di utilizziamo per dare una mano alle aziende attraverso la riforma fiscale
E per rilanciare i consumi anche attraverso reddito di cittadinanza così nel medio termine si andrà verso la riduzione debito-PIL procedono dare il tempo per mettere in atto queste riforme nuove
Ritiene che l'ostacolo più grosso sia quello del diciamo della della sua taxa per la prossima la manovra
No per un motivo la riforma fiscale e nel contro tutti no non abbiamo cominciato con la scorsa legge di bilancio ad aumentare il regime forfettario dare una mano le piccolissime partite IVA quella sotto i sessantacinque mila euro che oggi pagano quindici per cento
Già è previsto un aumento del regime forfettario fino a cento mila euro pagheranno il venti per cento regime semplificato e aliquota unica
Questo è un percorso che stiamo facendo andiamo avanti e nel contratto di governo bisognerà misurare le risorse che serviranno chiaramente quando si parla di riforma fiscale quando uno sposta una virgola cambiano i miliardi di copertura quindi ci mettiamo d'accordo su quello che vogliamo fare la riforma fiscale cioè è sul tavolo
Ed è l'intento sia di leghe del di Cinquestelle di abbassare le tasse
Le risorse
Le si trovano e poi bisogna spiegare all'Europa che e attraverso questi interventi che non riusciamo a sbloccare anche un po'le attività produttive sì ultima cosa sul debito ad hoc dopo il richiamo della corte dei conti allora
Detti che dice che poter è è sostenibile ancora per poco allora ritiene che l'allarme sia credibile considerando che esistono Paesi che hanno tipo il Belgio il Giappone che hanno debiti molto superiori al nostro
Altura il debito ad esempio sul Giappone anche molto diverso perché il debito di gioco giapponese e pratica in larga parte in mano ai giapponesi ha una natura diversa
Io non farei tanto questo discorso io direi dal Governo Monti più o meno debito aumentato di duecentotrenta duecentoquaranta miliardi ad oggi con risultati voglio dire per l'economia reale non proprio eccezionali perché siamo uno dei pochi Paesi che ancora non ha raggiunto il livello di PIL reale a a pre crisi quindi
Il tema del rito c'è arrivata da tanto tempo negli ultimi anni non è che sia stata una controtendenza c'è stato un rallentamento dell'aumento del debito
Però comunque sempre un mentecatto io non mi pongo il problema del debito a breve termine perché fare debito deficit serve per fare degli investimenti allora a seconda di come tu fai questi investimenti poi nel medio lungo termine il debito locale a ridurre però ad oggi non possiamo dire che nell'arco di due-tre anni risolviamo il problema del debito pubblico che sono oltre due mila trecento miliardi quindi ci serve un po'di tempo dobbiamo convincere l'Europa già come come si vede lo stiamo facendo che con le dovute misure si ragionerà sia per arrivare un giorno a ridurre anche la componente debito che però soprattutto può aumentare la componente pile di questo rapporto
Io la ringrazio della sua disponibilità ringrazio il vice presidente la commissione Attività produttive della Camera Luca Carabetta del Movimento cinque Stelle