Presentazione del dossier "La salute è un diritto. Di tutti. Riflessioni e pensieri sul futuro del Sistema sanitario italiano" di Marco Vecchietti (Egea)

Allora io spero che sia una mattinata insomma ma molto densa ma lo sarà certamente e istruttiva per chi si occupa di questo tema voglio dire subito sul solo due cose io frequento da tempo la sanità dovrei dire in maniera all'inizio inconsapevole visto dico coi c'è stato forse un motivo sono figlio fratello di un farmacista o faccio un altro mestiere e la sanità è una materia molto complessa molto delicata molto difficile che spesso in questo Paese
è stata approcciata come un grande costo non investimento ma di questo si parla da molto tempo
Ho capito alcune cose poche che sono anche credo un po'il filo russo di quello di cui ci occuperemo stamattina intanto noi abbiamo l'anno scorso mi pare il nostro servizio sanitario nazionale ha compiuto quarant'anni
Abbiamo un servizio nazionale di cui essere fieri qui essere contenti e rispetto ad altri Paesi nostri competitori in Europa
Finanziato meno sotto finanziato e nonostante questo e a dispetto anche degli episodi che ovviamente i media sottolineano di mala sanità è un servizio sanitario che funzione di cui andare fieri io direi da tenersi stretto visto quello che succede
In altri Paesi e ci sono ovviamente delle criticità e ci sono anche delle grandi sfide per il nostro servizio sanitario nazionale le sfide come sapete sono una legata alla demografia questo è un Paese che invecchia che sta invecchiando rapidamente è uno dei Paesi più longevi del mondo c'è tutta una questione demografica gara enorme che andrebbe anche questa molto
Presa di petto affrontata serene di comunicazione che dalla politica ma questo è un altro discorso ed è un Paese come in altri Paesi che si avvale anche deve approfittare deve essere consapevole dell'enorme carico di innovazione che arriva dal mondo scientifico pensiamo ovviamente super farmaci l'epatite C praticamente si può eradicare pensiamo alle terapie avanzate pensiamo a queste cose ovviamente
Con grande fiducia ma con la consapevolezza la coscienza che queste cose costano e quindi poi per garantirle a tutti bisogna avere un servizio sanitario nazionale molto robusto forse ridisegnato credo che molti di voi che praticano da tempo questa materia che sono esperti da da da moltissimo tempo come un tormentone sentono parlare della logica dei silos una cosa che io all'inizio non riuscivo a capire poi piano piano
Ho capito cosa volesse dire ed è forse uno dei grandi problemi della sanità non soltanto italiana perché la sanità intreccio ovviamente moltissime altre cose oltre ovviamente al discorso finanziario e alla sua sostenibilità
Un altro elemento che conosciamo e di cui si parla molto e che credo vado a memoria
Quest'anno il costo per la sanità guardo Marco e Chieti centoquattordici miliardi credo a cui però dobbiamo aggiungere quaranta circa miliardi di spesa privata che ci metti ogni cittadino
Quindi di fatto il servizio sanitario nazionale già in qualche modo strutturalmente si avvale della spesa privata dei cittadini e questa certamente per chi
A cuore e l'Università vita del servizio sanitario nazionale questa è un'evidente diseguaglianza ci sono poi le diseguaglianze dovute lo sapete a venti praticamente servizi sanitari regionali con tutte le differenze
Anche nell'accesso alle cure che ci sono in questo Paese quindi rispetto a chi è nato in un territorio piuttosto che in un altro il libro che presentiamo oggi Marco Vecchietti e la salute è un diritto punto di tutti lo dico perché il titolo è molto efficace per su quel di tutti viene ben sottolineato poi come per addolcire le cose Marco scrive nel sottotitolo riflessioni e pensieri sul futuro del sistema sanitario
Italiano devo dire che questo libro come tutti i lavori che fa Marco che conosco da tempo e un libro pieno di grafici di numeri di informazioni da una fotografia molto dettagliata molto precisa di quella che è la sanità di quelle che sono le sfide per la sanità italiana e poi ovviamente dal suo punto di vista se no anche il gran capo di R. B. M propone il le sue ricette le sue ricette anche rispetto al cosiddetto secondo pilastro sanitario integrativo che deve essere un pilastro complementare al servizio sanitario nazionale
Lo deve accompagnare deve garantirne diciamola così poi ve lo spiegherà ovviamente Luigi la sostenibilità proprio perché ci teniamo e vogliamo tenercelo
Caro per questo ci vuole una grande discussione che già iniziata per alcuni versi
Anche in alcune forze politiche più che in altre e forse ci vuole proprio un cambiamento culturale la consapevolezza di quello che sta avvenendo anche fuori dal nostro Paese in tema di salute e di sanità anche perché ci sono dati da molti organismi s'e istituti che fanno ricerche soprattutto i i di economia sanitaria
Se continuiamo diciamo a questi diritti disse la ricerca ci offrirà questa per forza dirompente degli novazione mi pare che dal due mila e venticinque bisognerà mettere altri quanti trenta miliardi circa vado sempre a memoria
Sul sulla sanità il che di questi tempi con un Paese Europa ieri brutalmente ce l'ha ricordato ancora una volta che ha una grandissima difficoltà crescerà una crescita molto stentata beh insomma e un ulteriore preoccupazione mi fermo qui perché insomma le parla Remo ampiamente do il ancora una volta il buon giorno a tutti voi e do il buongiorno dice Presidente della Camera Mara Carfagna che saluto ed è qui per il suo intervento introduttivo grazie
Buongiorno a tutti permettetemi di dare il benvenuto alla Camera dei deputati di rivolgere a voi tutti il mio saluto e di ringraziare il dottor Marco Vecchietti per l'invito ad introdurre questa giornata di lavori questo dibattito che sono certa sarà estremamente interessante su un tema cuccia vale per il futuro del paese e per il benessere della nostra comunità
Quarant'anni fa come ricordava
Pochi minuti fa Andrea Pancani la legge ottocentotrentatré del dicembre mille novecentosettantotto istituiva
Il Servizio sanitario nazionale basato su tre principi fondamentali lunedì serietà l'uguaglianza ed equità così come prescrive l'articolo trentadue della Costituzione
Il nostro sistema sanitario nazionale uno degli ultimi realmente universali in grado di mantenere elevati standard di cura come veniva ricordato poc'anzi ha un costo ragionevole sostenibile che pone al centro l'essere umano e non il profitto
Siamo fieri che l'Italia sia primi posti nella classifica per quanto riguarda la prevenzione della mortalità prematura da malattie croniche altri indicatori invece non sono altrettanto incoraggianti
Aumentano gli anni trascorsi in cattiva salute sia dagli uomini che dalle donne peggiora l'accessibilità ai servizi per i lunghi tempi di attesa e per il prezzo di etichetta aumenta il numero dei cittadini che rinunciano a curarsi e aumentano e si dilatano le disuguaglianze una politica pubblica per la salute deve mediare tra differenti interessi e questa filosofia dell'intervento sanitario ha sempre ispirato e sorretto legislatori e riformatori
A questi principi dobbiamo rivolgerci anche oggi davanti ad una domanda di medicina molto mutata e a bisogni sanitari diversificati
A causa del rapido incremento del numero degli anziani dell'incidenza di malattie professionali infortuni sul lavoro
A causa di malattie da inquinamento ambientale a causa della tossicodipendenza che torna a crescere in modo allarmante e degli enormi problemi di risorse e di giustizia posti
Dalle disabilità dalla quarta età e dalla gestione delle cure palliative per i malati terminali
Una delle sfide cui siamo chiamati a rispondere oggi è sempre di più il futuro riguarda anche il deterioramento dell'ambiente naturale
Il larga misura dovuta ha dovuto a quel plus stesso progresso che assedianti tocco edizioni di benessere di salute migliori
A milioni di persone ma che anche mutato patologie epidemiologiche e differenziato i problemi che la sanità pubblica deve affrontare proprio per questo
Ebbene attrezzarsi alla crescita della spesa sanitaria per la popolazione infantile
Per quella oltre i sessantacinque anni ma ancora di più fra coloro che hanno superato gli ottant'anni e inevitabile allora immaginare che in futuro la sanità pubblica sarà sempre più accompagnata integrata dall'uso di fondi sanitari e di servizi assicurativi offerti dalle imprese i propri lavoratori
Orientati in modo particolare all'assistenza domiciliare alla cronicità e alla non autosufficienza ma anche sua attività di assistenza socio sanitaria
Il rafforzamento del sistema universale irrobustimento di un secondo pilastro assicurativo
Sono obiettivi assolutamente convergenti che mirano al miglioramento dell'offerta complessiva dei servizi per la salute
E al reperimento delle risorse necessarie ad assicurare standard elevati per tutti
E una buona qualità della vita anche in età avanzata un diritto questo ormai considerato fondamentale dei cittadini un dovere inderogabile per le istituzioni e per lo Stato
Non si tratta di duplicare le prestazioni già presenti nel servizio sanitario nazionale o come temono alcuni di creare una sanità ricca Pedini chi e povera per chi ricco non è oppure di approfondire la distanza tra le diverse aree geografiche del nostro Paese
L'obiettivo è invece quello di liberare il sistema pubblico da un eccesso di domanda e di incombenze
Proprio in virtù del concorso le prestazioni sanitarie di un sistema di welfare aziendale regolato dalla legge promossa in collaborazione con le associazioni di rappresentanza dei lavoratori e mai sostitutivo del sistema universali pubblico
è necessario ridurre il divario nell'offerta di servizi sanitari tra le diverse aree del Paese
E attuare una perequazione tra regioni con maggiore capacità contributiva e regioni con minore capacità contributiva
Il fenomeno della migrazione sanitaria che riguarda ogni anno più di duecentocinquanta mila pazienti tipicamente dal sud del Paese verso il nord del Paese
Rappresenta una compressione di più una violazione dei diritti dei cittadini un aumento delle loro sofferenze
Un aumento delle spese familiari e un enorme spreco di risorse merita merita dunque la massima attenzione da parte di tutte le forze politiche e un serio investimento da parte dei governi nazionali e regionali
Anche attraverso scelte di razionalizzazione e di concentrazione delle prestazioni non emergenziali in pochi centri all'avanguardia
Stiamo quindi parlando di continuare a sostenere il servizio sanitario nazionale
E innovare lo adottavano una visione ampia e lungimirante senza mai perdere di vista il dettato costituzionale che ci impone di avere estrema cura dei principi di equità e di giustizia
Sono certa che proprio in questo spirito oggi a prezzi uno scambio di idee e proficuo
E mi scuso per non poter assistere fino in fondo a questo dibattito per il quale di faccio niente migliori auguri e ho spicci grazie ancora per la forza
Grazie
Grazie presidente e allora da don piccolissimo ordine dei lavori perché sapere insomma succedono molte cose ci sono impegni
Istituzionali e parlamentari allora adesso ascoltiamo una prima parte diciamo della presentazione del dottor vecchietti poi tra poco ci raggiunge anche il sottosegretario al lavoro
Durigon ovviamente interverrà poi una seconda parte no della dell'illustrazione dirla saluto il diritto di tutti e poi ascolteremo anche il parere veemente Presidente della commissione sanità del Senato Sileri allora dalla parola Marco e chi ti prego
Buongiorno a tutti anzitutto un ringraziamento alla presidenza della Camera dei deputati e in particolare alla vicepresidente Carfagna per avermi accordato l'onore di presentare qui insieme
A voi il frutto odierna lavoro di ricerca del lavoro professionale svolto in questi anni sul sul tema della sanità
Devo dire che è quella che originariamente era solo una professione insieme nel tempo
Consolidata in una passione potrei dire con qualche enfasi forse in una vera e propria missione
Convincendomi profondamente della sanità e la salute in particolare sono oggi tra i diritti più importanti
Dei cittadini italiani e proprio per questo richiedano una partecipazione da parte di tutti con un contributo diversificato in funzione di quelle che sono ovviamente le diverse capacità professionali per trovare delle soluzioni in grado di supportare adeguatamente unna rivisitazione della dell'impianto del sistema sanitario che consenta di affrontare quelle sfide richiamate Nilla nell'intervento della vicepresidente Carfagna
Ringrazio naturalmente anche il governo che era accordato la partecipazione di alcuni autorevoli esponenti al ai lavori di questa mattina anche ai diversi
Esponenti delle opposizioni presenti in in aula che testimoniano come questa legislatura registri dopo diversi anni per chi come noi si occupa tutti i giorni appunto compassione di questo settore un rinnovato interesse per il tema della sanità e in particolare della della sanità integrativa naturalmente un ringraziamento anche alla casa editrice Egea che ha supportato questo Progetto
Editoriale particolare che raccoglie un'attività di analisi anche quantitativa
Di circa un decennio con la quale sono stati osservati i principali indicatori della dal servizio sanitario nazionale
E tutti voi che in buona parte a vite condiviso con me questa questo percorso professionale e devo dire lo sviluppo di questa di questo di questa attenzione per
Il ruolo anche potenziale che la sanità integrativa può mettere a disposizione del nostro Paese
Ecco l'obiettivo della pubblicazione in effetti era proprio questo superare delle posizioni come dire di natura aziendale di parte per mettere a disposizione del dibattito pubblico
Una esperienza importante che è quello del funzionamento delle forme di sanità integrativa da quelle della promosse dalla contrattazione collettiva quelle di natura assicurativa le forme di welfare aziendale
Nella convinzione dimostrata dai fatti che queste forme oggi stanno già portando per
Una quota rilevante di cittadini italiani parliamo di
Poco meno di un diciotto per cento già stanno portando un importante contributo non solo in termini economici ma in termini di inclusione sociale di maggiore accessibilità alle cure
Ecco io credo che una delle direttrici da tener presente da questo punto di vista ripeto al di là di qualsiasi interesse di parte
Sia quella di mettere a disposizione questo contributo importante che questi strumenti possono garantire all'intera cittadinanza e capire come renderli compatibili con quei principi con l'impianto costituzionale che prevede ed è ovviamente uno dei presidi fondamentali della nostra Costituzione un universalismo nell'accesso alle cure è un'uguaglianza nell'accesso alle cure
Devo dire che personalmente sono convinto per averlo vissuto in questi anni che questi strumenti pure essendo strumenti privati possono essere all'interno di un adeguato
Framework Java
Normativo essere prestati allo svolgimento di una funzione sociale in grado appunto di favorire maggiore inclusione e maggiore uguaglianza pr per i cittadini italiani
In quest'ottica uno degli obiettivi principali è quello di porre al centro dell'agenda politica un quello che abbiamo definito una robusto tagliando del servizio sanitario nazionale
Che in realtà abbia l'obiettivo principale precipuo di preservarne la stabilità e la sostenibilità ma che sia anche in grado di affrontare dei temi cruciali come quello della diversificazione delle fonti di finanziamento vero
Della gestione non solo di finanziamenti aggiuntivi necessari per fronteggiare i nuovi bisogni di cura dei cittadini italiani ma anche di governare quello ricorso alla spesa sanitaria di tasca propria che se lasciata esclusivamente alle disponibilità dell'individuo rischia di non essere compatibile appunto
Con quei principi di uguaglianza e progressività
Che con il servizio sanitario nazionale ci sia invece cercato di tutelare che abbia a cuore il tema della qualità delle cure anche in funzione dell'importante importante innovazione tecnologica registrata in questi anni
Che abbia come Focus il tema dell'accessibilità alle cure mi diverte si territori perché sappiamo che già a partire dall'introduzione della gestione federalista della sanità sicuramente si sono andati ad innestare una serie di dinamiche che tre che hanno come dire
Consolidato una diversificazione dei livelli di assistenza tra i diversi territori
E che ci consenta in generale di preservare quelle caratteristiche fondamentali del servizio sanitario nazionale come la sua capacità redistributiva
E per così dire il suo elemento di coesione sociale che poi è l'elemento che ha sempre contraddistinto i modelli Beveridge e in particolare quello italiano rispetto ad altre ad altre forme
Voglio richiamare un passaggio che è chiave nella pubblicazione ricordato anche da Andrea Pancani nella sua introduzione io credo sia fondamentale
Fare evolvere la nostra percezione del concetto di salute iniziare a considerare la salute non più come un costo della quale per del quale parlare solo in occasione delle leggi di bilancio nei momenti in cui è necessario fare dei Budget di finanziamento delle politiche sanitarie ma realtà in una logica di investimento perché in realtà investire sulla salute dei cittadini favorire la prevenzione favorire la diagnosi precoce garantire un giusto ed ed equo accesso alle cure
Vuol dire in realtà migliorare la qualità della vita e quindi favorire anche
Una maggiore coesione sociale tra la popolazione e consentire al nostro Paese di di crescere credo sia fondamentale ancora sviluppare insieme una cultura della secondo pilastro in sanità
Una cultura che è in questo momento possiamo dire del tutto assente nel nostro Paese perché
Esista una grossa confusione ancora nella percezione dei cittadini tra UE il fare aziendale sanità integrativa forme assicurative e persistono a tutt'oggi nonostante una buona diffusione della sanità integrativa
Forti preconcetti sulla realtà reale portata di questo
Di questo settore io credo sia importante in realtà che questo settore venga identificato
E come strumento non solo integrativo ma di più complementare al servizio sanitario nazionale quindi come un elemento di supporto fondamentale per traghettare nel futuro
Quelle caratteristiche di equità sostenibilità inclusività che sono fondamentali per una tutela effettiva della salute dei cittadini e in quest'ottica molto può essere fatto dagli stakeholder del settore ma è altresì fondamentale come abbiamo detto più volte creare anche il giusto dialogo con
Con la politica mettendo a fattor comune in quelli che sono i risultati
Che in questi anni la sanità integrativa è riuscita a centrare
Né il nel nell'intervento introduttivo della vicepresidente Carfagna si è già fatto riferimento al tema delle sfide demografiche che attenuando nel nostro Paese io credo
Che in particolare sia importante sottolineare l'importanza della sfida legata alla cronicità la multi cronicità sfida che in realtà è il tratto caratteristico di sistemi come il nostro che sono in grado di consentire una lunga sopravvivenza alla popolazione
E che al tempo stesso però richiedono un intervento strutturale per evitare che questa vita più lunga sia una vita in assenza di qualità fondamentale la sfida di garantire quindi l'assenza di ha inabilità o comunque riduzioni di capacità nello svolgimento delle attività quotidiane oltre i sessantacinque anni perché in realtà la misura della qualità del sistema sanitario
Si sta spostando proprio su questo periodo fondamentale rispetto al quale il nostro sistema è realtà
Sanitario non è attrezzato perché il servizio sanitario nazionale sappiamo a tutt'oggi ha una forte connotazione per così dire ospedalocentrica ed è fortemente orientato alla gestione delle patologie acute più che della cronicità quindi se è vero che stiamo puntando sulla cronicizzazione delle malattie e quindi sul consentire una maggiore sopravvivenza alle persone
è fondamentale anche far seguire in modo coerente e una capacità di gestione di assistenza di questa sopravvivenza per garantire la qualità della vita
In particolare a chi riesce a superare queste importanti patologie il tema tra l'altro crea delle importanti differenze anche di genere perché essendo le donne più longeve degli uomini la tematica della multi cronicità molto più presente nelle donne ed è ovviamente molto più penalizzante per le donne rispetto che per gli uomini
Come realtà insiste in modo importante anche sui i divari territoriali presenti tra i servizi sanitari
Regionali del nostro Paese perché la multi cronicità è una vera e propria
Emergenza se vogliamo a sud dove il rapporto è uno a due rispetto ai dati registrati del nord del Paese a fronte peraltro di un sistema assistenziale molto meno attrezzato a gestire queste
Queste tematiche
C'è poi una
Tematica fondamentale anche dal punto di vista dell'inquadramento a mio avviso della della tematica del aggiornamento della nostro
Servizio sanitario nazionale che è quella degli è quella dell'ibridazione dei percorsi di cura o per così dire della corretta valutazione
Da assegnare alla spesa sanitaria privata nel nostro Paese in realtà da tempo i cittadini con il loro comportamenti hanno tracciato una diciamo il declino del concetto di monopolio o pubblico in sanità e quindi hanno dato vita a un sistema di cura anni fatti che prevede una costante associazioni di pubblico e privato
Diversificata nei territori in funzione di quelli che sono appunto i bisogni di salute che come ricordavo sono non omogenei nel nostro nel nostro Paese e anche in funzione delle diverse capacità di risposta dei servizi sanitari regionali tra l'altro bisogna anche dire che non si può imputare questo fenomeno esclusivamente ad una colpa o una responsabilità del servizio sanitario nazionale o solo al tema del sottofinanziamento del servizio sanitario nazionale che pure in qualche modo in ottica comparativa con altri Paesi europei
Risulta confermato da diversi anni perché ciò che è cambiata anche la percezione stessa del concetto di salute da parte del cittadino ovvero il cittadino oggi cerca sempre delle risposte assistenziali più personalizzate meno standardizzate che siano in grado di intersecarsi al meglio con uno stile di vita meno standardizzato rispetto a quello che il legislatore che istituì il Servizio sanitario nazionale arriva come paradigma di riferimento
E per gestire il quale c'è bisogno sicuramente di una maggiore flessibilità e di una capacità di intitola interazione sinergica tra pubblico il privato in quest'ottica il dato fondamentale e quello del MIS mezzo tra attese risposta ovvero un'attesa del cittadino che non sempre trova risposta nel servizio sanitario nazionale
Non solo per la qualità delle cure che ansie come si ricordava una delle migliori in termini comparativi a livello europeo ma anche perché c'è una tematica organizzativa che è quella di temere coerente
La risposta del servizio sanitario nazionale con quelle che sono le reali possibilità di accesso da parte da parte dei cittadini e in quest'ottica diventa ancor più importante il tema della ricongiunzione dei percorsi di cura ovvero dell'esistenza di una infrastruttura e in questo io candiderei ovviamente in modo
Ottimale la la sanità integrativa l'aria di diciamo candidatura di un soggetto in grado di ricongiungere i percorsi pubblico e il privato in un'ottica anche di
Evitare una sovrapposizione
Tra cure svolte nel servizio pubblico nella sanità privata con una piena condivisione degli indicatori di salute e dei risultati ottenuti a livello clinico
Che possa consentire di ottimizzare le risorse in realtà creare un reale
Complemento tra pubblico e privato
Che favorisca la collettività dei dei cittadini su questo scenario insiste un'ultima sfida importante a mio avviso che è quella del rapporto tra sanità e territorio
Sfida in realtà che come ricordavo
Nata dalla riforma del Titolo quinto con l'introduzione della della gestione federalistica della sanità ma che oggi viene ulteriormente richiamata dalle istanze dai percorsi di regionalismo differenziato
Che se da un lato sono un'istanza ovviamente importante che se vogliamo va a maturazione di un percorso appunto di gestione regionale della sanità al tempo stesso devono essere coniugate con la costruzione di presìdi che consentano di prevenire il rischio di una a differenza e di una disparità dei diritti dei cittadini all'interno delle diverse regioni in quest'ottica è sicuramente importante affiancare a quelle che sono le autonomia immaginate nell'ambito del percorso del regionalismo differenziato anche dei presidi di natura perequativa
Come possono essere e sono in altri paesi federali i fondi sanitari territoriali che possono consentire di gestire in modo collettivo le risorse dei cittadini funziona Lizzani vuole anche a degli obiettivi di sanità pubblica favorendo quindi il mantenimento di una coesione
All'interno della platea dei soggetti assistibili e garantendo che realtà il mantenimento sui singoli territori di quelle risorse necessarie per supportare investimenti che consentano a tutti i sistemi sanitari regionali
E di evolvere perché la il vero problema delle migrazioni sanitarie non è solo legato alla alla problematica di gestione di questo trasferimento di persone da nord a sud o dal Nord al Centro
Che ovviamente crea dei disagi economici e dei disagi familiari ma anche al fatto che questo sistema
Sistematicamente continua ad alimentare i sistemi sanitari regionali più ricchi con le risorse dei sistemi sanitari regionali più carenti che non hanno possibilità di investire
All'interno del loro territorio e colmare il gap quindi fate un sistema che continua ad alimentare
Questo bisogno e che non investe sul trasferimento nei singoli territori di risposte efficaci alle istanze dei dei cittadini
Credo che un dato su tutti ha che può testimoniare quali sono i rischi di un assetto come quello che ci troviamo di fronte nel quale non non si è ancora stati in grado di procedere ad una programmazione
Sistematica di un aggiornamento del delle modalità gestionali della salute dei nostri cittadini sia verrà presentato in questa in questa immagine che è una di quelle
Devo dire alle quali tengo di più rispetto ai lavori
Di analisi e di ricerca fatta in questi anni in realtà abbiamo cercato di raffigurare graficamente quello che il quella che è la riduzione di fatto progressiva della capacità assistenziale del servizio sanitario nazionale riduzione della capacità assistenziale che appunto frutto di un sistema che è rimasto rigido monolitico uguale a se stesso
A fronte in realtà di una
La situazione in continuo cambiamento ovvero di bisogni nuovi di assistenza da parte della popolazione di modifiche dei a modelli di accesso e dei modelli assistenziali richiesti dei cittadini e in realtà degli importanti interventi compiuti soprattutto nelle regioni con piano di rientro per il ribilanciamento finanziario
Dei dei finanziamenti dedicati a ciascun servizio sanitario regionale uno dei dati che emerge in particolare guidati a mio avviso emergono in particolare da questa da questa raffigurazione da un lato una appunto riduzione della capacità del servizio sanitario nazionale così per come è costruito
Di intercettare appieno i bisogni dei cittadini abbiamo stimato che la capacità assistenziale si sia contratta
Dal diciamo dalla totalità della popolazione di circa
Quindici punti non riuscendo ad intercettare i bisogni di circa otto milioni di persone ma questo non è l'unico dato di interesso forse il più grave ed io credo che il dato di maggiore attenzione sia quello del trend cioè ci troviamo di fronte ad una
Progressiva erosione del servizio sanitario nazionale di intercettare questi bisogni e quindi alla necessità di intervenire sul modello assistenziale per evitare che questa progressione Possa possa procedere al tempo stesso è importante anche sottolineare quali sono i soggetti più penalizzati
Da questo da questa situazione e come dimostrano anche gli indicatori re legati alla crescita della spesa sanitaria privata quello che emerge con chiarezza è che i soggetti più penalizzati da questa ridotta capacità assistenziale o se vogliamo da quello che prima identificato come Miss Match tra le attese le risposte sono proprio coloro che sono maggiori utilizzatori della sanità coloro che hanno bisogno di cure più personalizzate penso ai pazienti cronici ad esempio coloro che hanno bisogno di un'assistenza continuativa penso ai non autosufficienti coloro che hanno delle disabilità gravi coloro che in realtà non esauriscono il loro percorso di cura nel momento della Guzzi e quindi al momento del ricovero
Ma coloro che hanno bisogno di cure continuative diversificate e che appunto per via in realtà delle di bisogni personalizzati sono costretti ad associare continuamente al servizio oppure fornito dal Servizio sanitario nazionale una serie di cure private che sia in campo assistenziale che in campo sanitario vanno ad integrare il paniere di cure messo a loro disposizione
Ecco io credo che non intervenire su un quadro di questo tipo di fronte a una progressione così chiare così evidente
Non solo crei un problema di eguaglianza dei cittadini in questo momento ma rischi di minare in futuro i le fondamenta stesse del servizio sanitario nazionale che come si ricordava
Poggiano su un patto sociale di fatto tra la popolazione un patto anzitutto intergenerazionale ma un patto anche di uguaglianza e quindi di diritto per tutti di accesso alle cure a parità di condizione
In quest'ottica un intervento che vada riportare all'interno del sistema anche utilizzando strumenti complementari
Questa parte di cittadini che oggi hanno bisogno di fronteggiare individualmente questi bisogni aggiuntivi è un intervento che va a ricostruire appunto quell'universalismo
Che o il valore fondamentale per cui è stato costruito questo sistema è stato costruito il servizio sanitario nazionale e che centrale tutelare
Ricordava ancora all'amico Andrea Pancani un una data che in qualche modo un appuntamento come dire fondamentale per misurare
La capacità della nostro Sistema sanitario di fronteggiare le importanti modifiche demografiche e abbiamo abbiamo di fronte
Tutti i sistemi di welfare hanno di fronte costantemente la sfida della demografia e la sfida per quanto riguarda i sistemi sanitari nazionali del mantenimento in salute dei cittadini ora indubbio che diverse proiezioni già ormai da anni ad iniziare da quelle diffuse dalla Ragioneria generale dello Stato mostrano come a partire dal due mila venticinque perfetto
Della crescita dei bisogni di cura dei cittadini italiani sia necessario introdurre nel sistema risorse aggiuntive risorse aggiuntive da destinare a nuovi bisogni legati ad un appunto maggiore sopravvivenza della popolazione legate alla cronicizzazione delle malattie legate al bisogno di supportare anche programmi
Di prevenzione più articolati in grado di abbracciare una fetta più ampia della popolazione perché è anche vero che a tutt'oggi gli screening in termini preventivi sono concentrati sul rischio oncologico ma ci sono una serie di altre malattie croniche non trasmissibili sempre in maggiore diffusione tra i cittadini italiani
E peraltro e c'è un gap importante di copertura
Da parte dei programmi di prevenzione del servizio sanitario nazionale Danny diversificato tra nord e sud dove il rapporto di fatto la e di un terzo due terzi in termini di capacità di intercettare i cittadini con i fattori di rischio evidenziati
Dove peraltro il Mezzogiorno d'Italia si caratterizza per una concentrazione di tre su quattro dei principali fattori di rischio e quindi realtà è da un punto di vista epidemiologico sicuramente maggiormente bisognoso di programmi in grado di coinvolgere di coinvolgere la popolazione
C'è un tema fondamentale il rischio come dire strettamente connesso a questa capacità di sostenere finanziariamente l'attuale impianto del servizio sanitario nazionale che si associa poi alla capacità di mantenerne una sostenibilità da un punto di vista sociale e il rischio più grande in questo momento è quello dell'aumento delle disuguaglianze di fatto noi registriamo ormai da dieci anni con tutte le nostre indagini un aumento continuativo della spesa sanitaria privata e in particolare della componente di tasca propria ovvero quella pagata individualmente dai cittadini
Teniamo conto che solo tra due mila tredici e due mila diciotto si tratta di un aumento di quasi il dieci per cento si tratta di un fenomeno che è presente in realtà nei principali paesi occidentali cioè quelli nei quali i big Killers sono rappresentati in effetti dalle malattie croniche non trasmissibili perché si è superata la fase in cui queste malattie di fatto portano immediatamente al decesso della del paziente
Questo aumento delle disuguaglianze e realtà testimoniato anche da una progressione del fenomeno della rinuncia alle cure che ovviamente strettamente collegato alla crescita del bisogno
Di finanziare il privatamente le cure aggiuntive richieste per gestire i i nuovi bisogni di cura ed è chiaro che quando si chiede al cittadino di fronteggiare individualmente questi bisogni
Solo chi ha una certa dotazione reddituale e in grado di integrare il il suo fabbisogno sanitario
E c'è poi una serie di strumenti validi e caratteristici del servizio sanitario nazionale che però oggi rischiano di segnare un po'il passo dei tempi penso ad esempio all'impianto dei ticket immaginato come strumento di controllo del sovra utilizzo del servizio sanitario nazionale rispetto al quale però oggi emerge con chiarezza
Una se vogliamo incongruenza con i principi di progressività dell'imposizione che dovrebbero essere garantiti
A tutti i cittadini è chiaro che pagare una cifra fissa uguale a prescindere dal tipo di reddito che si produce sicuramente non consente di tenere in considerazione le importante di fondi importanti differenze reddituali e che caratterizzano i cittadini e che in realtà sono tra l'altro molto marcate tra Nord e Sud noi sappiamo che il reddito medio di una persona che vive nel Mezzogiorno
Di diciotto mila quattrocento euro annui contro i trentaquattro e due di una persona che vive nel Nord i livelli dei ticket sono sostanzialmente assimilati già questo ci dice che non c'è sicuramente un approccio equo nella costruzione di queste misure come di fatto lo stesso importo del ticket sia minimo che Massimo
Viene pagato ovviamente a prescindere dal livello reddituale di di riferimento
C'è poi una tematica anche di
Coerenza del regime fiscale della sanità perché come più volte abbiamo ricordato lo strumento delle detrazioni fiscali che pure assorbe quasi quattro miliardi di gettito
Dal punto di vista tributario delle risorse messe a disposizione della della popolazione sistema che in questo momento come confermano le relazioni del mesto degli ultimi quattro anni è concentrato esclusivamente sulle fasce di reddito più alte su alcune aree geografiche in particolare
Quelle del Nord Ovest che sono peraltro quelle che richiederebbero a stretto rigore anche una minore integrazione dal punto di vista privato ecco in quest'ottica credo che una rivalutazione delle priorità e delle agevolazioni in campo sanitario che miri anche a favorire una maggior immersione della spesa sanitaria privata in sanità possa garantire quel surplus di inclusione sociale e appunto di redistribuzione di cui il grafico che mostravano prima sembra dimostrare una carenza progressiva è sempre sempre più evidente tra l'altro è importante evidenziare come la spesa sanitaria privata diversamente da quanto si creda non sia una spesa riservata ai più ricchi o alle regioni con situazioni reddituali più agevolate Manzi
Sia in realtà una spesa che va a penalizzare in particolare quei cittadini che dal punto di vista della salute sono più bisognosi in altri termini il sistema attuale
è un sistema nel quale a fronte del crescere del bisogno di intensità delle cure
La richiesta di integrazione privata per il cittadino e maggiore se ne consideriamo l'intero importo della spesa sanitaria privata i circa quaranta miliardi
Registrati nel due mila diciotto dobbiamo considerare che il cinquantotto per cento il sessanta per cento di queste cure riguardano i cittadini con patologia cronica
Il dodici per cento riguardano cittadini non autosufficienti e inabili dove sappiamo che nel caso della non autosufficienza ovviamente c'è un importante fenomeno di alla sottovalutazione visto che non tutte le prestazioni sono erogate ovviamente in un regime tracciabile dal punto di vista fiscale eppure il dato ripeto del dodici per cento è già molto significativo
Il quindici per cento riguarda gli acuti quindi in altri termini di integrazione più importante laddove le patologie sono più continuative più perché più gravi e quindi è chiaro che il bisogno di supporto per cittadini in queste condizioni di un supporto strutturale
Sia davvero importante in assenza di interventi di questa natura inevitabilmente si finisce per scivolare verso una perdita di quelle caratteristiche di uguaglianza unire universalismo accessibilità alle cure che pure il sistema si propone in servizio sanitario nazionale si propone di tutelare tra l'altro non bisogna dimenticare che il costo medio pro-capite per gli anziani che sono appunto in quota crescente rispetto ai cittadini attivi naturalmente
è più che doppio rispetto a quelli degli attivi e anche in questo caso per fronteggiare quindi questa maggiore longevità viene chiesto al cittadino oggi di integrare maggiormente a livello individuale
Quelli che sono dei risorse già stanziate dal servizio sanitario nazionale ecco in quest'ottica la prima conclusione importante
Credo o sia allegata alla natura della spesa sanitaria privata una spesa sanitaria privata non gestita per così dire individuale lasciata liberamente alla disponibilità dei redditi dei cittadini rappresenta sicuramente una delle più importanti forme di disuguaglianza in sanità
A mio avviso una presenza del tutto incompatibile con un sistema sanitario che voglia essere universalistico e che voglia garantire uguaglianza ai cittadini
Perché di fatto un sistema di questo tipo che richiede ai cittadini con patologie continuative o più significative una integrazione individuale crescente all'aumentare dell'intensità della propria patologia
è un sistema nel quale evidentemente il rischio viene trasferito sui redditi dei cittadini e che quindi non può più dirsi almeno oggi non può più dirsi in condizione di garantire un universalismo effettivo un'uguaglianza effettiva di accesso
Di accesso alle cure anche perché la discriminante in questi casi è spostata sullo stato di salute quindi tanto più il cittadino ha bisogno tanto più deve integrare e sulla capacità reddituale perché in assenza di una gestione di tipo collettivo in Monte di questa integrazione di fatto ciascuno deve fare i conti esclusivamente con le proprie disponibilità non stupisce che è in crescita la quota delle famiglie soprattutto nel Sud parliamo di oltre il ventisei per cento nel Sud gravate da specie di natura catastrofali riconducibile a fenomeni sanitari non deve stupire il fatto che in realtà gli italiani in tacchino in misura sempre maggiore i propri risparmi per finalità di salute proprio perché in effetti c'è bisogno di creare questo complimento
Nella tutela di entità già dal servizio sanitario nazionale che sia in grado di fronteggiare le mutate caratteristiche di salute fortunatamente viviamo tutti di più fortunatamente sopra viviamo alle principali
Malattie croniche abbiamo bisogno e realtà di un sistema che anzitutto gestisca le malattie più intense più continuative i casi di non autosufficienza e che in realtà eviterei redistribuzione anche rispetto alla spesa sanitaria privata ecco io credo questa sia in realtà una delle sfide principali
Che ho avuto anche il piacere di condividerà la prima lo segnali il rombo salvi l'allora presidente Gul Farina che anche là siamo ancora grazie anzi facciamo una cosa scusate così prende fiato d'acqua
Più così
Approfittiamo ancora di di qualche minuto per prima di concludere la prima parte poi gestiamo l'agenda in base
Ovviamente a quelli che sono gli aggiornamenti ricevuti per fare il focus ancora una volta sul su un altro tema importante che il tema delle disparità territoriali
è un tema assolutamente attuale proprio in funzione della sfida del regionalismo differenziato e come
Come ho cercato di Sin di sintetizzare in questa battuta la vera sfida gestire regionalismo differenziato o le differenze regionali perché al tempo stesso coesistono due istanze
Quella di garantire una maggiore autonomia soprattutto di tipo finanziario alle regioni nell'organizzazione della sanità se vogliamo in un percorso evolutivo rispetto a quello che è il percorso intrapreso
Dal federalismo sanitario e al tempo stesso però
Riuscire ad evitare che la forbice in termini di indicatori di salute
Tra le diverse aree del Paese Contini ad amplificarsi allora nei registriamo sicuramente una serie di indicatori che sono degli indicatori per così dire di tipo amministrativo legati all'accessibilità delle cure
In particolare c'è un dato sul liste di attese accessibilità
Che trasferisce in modo molto plastico la presenza di un'Italia che potremmo definire a due velocità
Vediamo le regioni del Centro e del Sud con delle liste di attesa al di sopra dei sessanta giorni le regioni del Nord tendenzialmente intorno ai trenta giorni quindi un rapporto di uno a due con una
Differenza disparità nell'accessibilità assolutamente molto chiara e che non credo richieda commenti
Commenti aggiuntivi abbiamo anche un tema se vogliamo corrispondente che è quello delle cure rinunciate dove le regioni del centro e le regioni del Sud hanno la quota maggiore lo si vede nel grafico a torta il trentanove per cento delle cure rinunciate riguarda l'aria
Del centro Italia il ventotto per cento riguarda il il Sud
Con invece un dato molto più contenuto per quanto riguarda il
Il nord non stupisce e di conseguenza il terzo blocco il terzo grafico che riguarda le immigrazioni di salute che inevitabilmente sono prevalentemente da sud al nord e da sud dal centro alla ricerca di maggiore specializzazione alla ricerca di centri di eccellenza perché non bisogna dimenticare che le principali motivazioni
Di migrazione sanitaria sono legati a problemi di natura oncologica quindi stiamo parlando di patologie che richiederebbero la massima tutela da un punto di vista di un sistema pubblico che voglia occuparsi della salute in modo universalistico dei propri dei propri cittadini patologie cardiovascolari spesso di natura pediatrica
Migrazioni verso centri di eccellenza che sono concentrati prevalentemente al Centro-Nord anche per questo prima ricordavo l'importanza del supportare un sistema che attraverso anche un pilastro complementare di tipo territoriale
Posse realtà garantire la permanenza e anzi la trazione di risorse aggiuntive utili ai fini di investimento anche in quelle aree del Paese che oggi in realtà trasferiscono verso altre
I propri cittadini nel momento in cui è più necessario un bisogno ed una integrazione dal punto di vista delle cure
Importanti appunto di varie esistono
Tra l'altro non solo su questi indicatori che sono di natura amministrativa che potremmo chiamare indicatori di breve periodo ma uno dei dati sui quali le ricerche Istat recenti hanno richiamato l'attenzione e che si sta consolidando via via una disparità anche i negli indicatori di cosiddetto medio-lungo periodo ovvero gli indicatori stessi di salute di fatto se si confronta lo stato di salute degli italiani
Prima dell'addio a del federalismo sanitario e ad oggi si nota come indicatori legati alla sopravvivenza alla longevità ma anche alla presenza dei fattori di rischio nelle diverse popolazioni si siano andati progressivamente allargando creando quindi una disparità anche prospettica
In termini di longevità e di costi aggiuntivi tra al nord e sud perché bisogna ricordare che non investire in prevenzione avere maggiori fattori di rischio genera inevitabilmente anche la necessità di gestire maggiori urgenze maggiori urgenze vuol dire di fatto gestire costi maggiori
E quindi come ricordavo questo è un sistema di fatto che autoalimenta costruito in questi termini autoalimenta una disuguaglianza che sarà sempre più difficile da gestire
Soprattutto a fronte di la fasi temporali come quella del due mila dal due mila venticinque in poi in cui bisogni di assistenza tendono a crescere quindi se da un lato è sicuramente positivo valorizzare le capacità gestionali che in alcune regioni del Nord sono immerse in modo piuttosto chiaro al tempo stesso è importante non dimenticare in questo percorso
Del regionalismo differenziato anche la creazione di strumenti di perequazione che magari puntando appunto su elementi gestionali privati possano a favorire una maggiore responsabilizzazione da parte degli amministratori e quindi favoriscano lo sviluppo di una recupero di coesione delle risposte assistenziali tra le diverse aree territoriali della del paese
Di fatto il rischio come
Accennavo nella nell'introduzione è un rischio che riguarda
Lo stesso patto fondativo del sistema sanitario che poggia sostanzialmente su due elementi uno tipico di tutti i sistemi di welfare ovvero la solidarietà intergenerazionale
A fronte di una crescita naturalmente della quota di persone anziane sulle persone i più giovani
Dove anche il la diciamo il gli impatti dal punto di vista dei fenomeni globali legati all'immigrazione non sono assolutamente sufficienti e compatibili con recupero di risorse di risorse aggiuntive anzi nella breve periodo rischiano di creare come dire ulteriori stress sulla capacità assistenziale della
Del sistema e al tempo stesso in realtà un problema di natura sociale di garantire a fronte di una quota crescente di integrazione effettuata dei cittadini tasca propria di garantire comunque il mantenimento di una uguaglianza tra le diverse
Tra lei tra i diversi livelli reddituali che realtà finisce per riflettersi sempre più spesso sempre più direttamente sulla capacità stessa di di accesso alle cure
E qui diciamo voce allora io decreti non abbiamo però la tesi del Sottosegretario ricorda quindi io credo che a questo punto forse potresti continuare nel nel lato illustrazione
Benissimo
Qui ho ho recuperato in realtà in questo in questa esposizione grafica in particolare uno dei dei dati la appunto ai quali facevo riferimento nella nella prima parte introduttiva
Di fatto la tematica della sostenibilità del sistema sanitario cercando di rassicurarla anche graficamente per dare una come dire evidenza immediata degli scenari che ci troviamo di fronte
Di fatto noi sappiamo che a fronte dei diversi bisogni di cura a che si sono attestati
Dal punto di vista dei cittadini è necessario sostenere
Dei bisogni di cura con risorse aggiuntive risorse aggiuntive stimate tra i venti e i trenta miliardi come si ricordava sono risorse ovviamente ingenti anche in funzione di quella che è la disponibilità attuale
Di finanza pubblica e ma anche a fronte di quella che è la disponibilità delle famiglie di integrazione individuale con con il proprio reddito in questa proiezione anche parte appunto dalle valutazioni della Ragioneria generale dello Stato ho provato a raffigurare di fatto due scenari alternativi da un lato quello di mantenimento in termini di livelli di copertura
Dei medesimi livelli assistenziali garantiti oggi l'ipotesi di
Dall'altro quello che in realtà di mantenimento di una ricorso alla spesa sanitaria out of pocket di tasca propria quindi delle famiglie in linea con il fabbisogno attuale quindi considerando una capacità di integrazione finita delle famiglie rispetto ai nuovi bisogni di cura con degli impatti
Su quelli che sono i livelli assistenziali che possono essere garantiti nel sistema dal sistema nel suo complesso quindi dal pubblico e dal privato
Tenendo conto anche ovviamente che a fronte di una richiesta di maggiore integrazione individuale inevitabilmente
Bah crescere anche il fenomeno della rinuncia alle cure nel momento in cui intercetta una capacità appunto limitata delle famiglie di integrazione della spesa sanitaria privata ecco
Nel nel primo scenario nello scenario a appunto viene illustrato il mantenimento stabile del contributo delle famiglie a cinquecentottanta euro pro capite ricordo che i cinquecentottanta euro pro capite sono la sola quota
Out of pocket perché attualmente la spesa sanitaria privata già si attestasse centocinquantacinque euro medi pro-capite
Per io a fronte di uno scenario di questo tipo si stima che in assenza di un incremento corrispondente della della dotazione della spesa pubblica si avrebbe una contrazione di circa un terzo
Dei livelli effettivi di assistenza garantiti ai cittadini
Qui abbiamo ipotizzato di fatto un incremento progressivo della dotazione del servizio sanitario nazionale in linea con le dinamiche registrate negli ultimi anni quindi sostanzialmente un incremento che su base annuale copre uno due miliardi
Di fatto in piena continuità con quanto avvenuto negli ultimi anni ecco
E qui si si nota già chiaramente come di fatto una riduzione così importante finirebbe inevitabilmente per far restringere ulteriormente quella con o che abbiamo visto
Nella prima parte che rappresenta la capacità assistenziale del sistema il secondo scenario invece uno scenario che stressa il ricorso all'integrazione degli individui per mantenere inalterate i livelli di assistenza garantiti dal sistema sanitario nel suo complesso ripeto sempre pubblico e privato
Insieme dove però di fatto l'incremento in termini di spesa sanitaria individuale pro capite
E da cinquecentottanta euro a oltre mille euro a testa è chiaro che un incremento di questo tipo è insostenibile per buona parte del dei livelli reddituali attuali un a a una necessità di incremento che intacca erede in modo importante i risparmi dei cittadini italiani
E rispetto al quale naturalmente un intervento strutturato
Di accessibilità attraverso dei sistemi di gestione collettiva della spesa sanitaria privata potrebbero garantire un importante surplus in termini di maggior inclusività alle cure
In quest'ottica dobbiamo però ricordare che il nostro sistema non è pronto per questo tipo di gestione ovvero in Italia oggi non esiste
Così anche per utilizzare una nomenclatura comune un vero e proprio secondo pilastro sanitaria in realtà noi abbiamo un modello di sanità integrativa prevalentemente di natura occupazionale
Ovvero un sistema di fondi sanitari che poggia sulla contrattazione collettiva o un sistema di polizze assicurative di tipo individuale
Devo dire limitate comunque ad una fetta di popolazione piuttosto marginale rispetto alla totalità dei cittadini ma non esiste sicuramente un impianto che in linea con quanto avviene invece nella maggior parte dei Paesi europei identifica un perimetro
Complementare per i fondi sanitari N funziona vizi una attività a supporto integrazione complementare di quanto avviene nella nel pilastro pubblico
Diciamo quindi che anche le risposte di sanità integrativa presenti questo è bene dirlo non sono delle risposte che rispondono ad una logica di sistema
Ma rispondono più che altro a delle esigenze identificate in ciascun settore produttivo rispetto alla tutela dei lavoratori rispetto a quelle che possono essere delle compatibilità vita lavoro tipiche del settore o dei rischi professionali in alcuni casi
Ma sicuramente non hanno alcun elemento di raccordo con il servizio sanitario nazionale che anzi ha identificato diciamo per esclusione i campi in cui questi fondi dovrebbero operare prioritariamente assegnando le attività come l'odontoiatria piuttosto che la tutela della non autosufficienza rispetto alle quali di fatto non esisteva alcun dialogo pubblico-privato ma non prevedendo proprio sull'area più importante che quella invece della complementarità quindi l'aria soprattutto extra ospedaliera o della personalizzazione delle delle cure alcuna organizzazione congiunta alcuna condivisione informativa alcuna condivisione di politiche sanitarie o di risorse che consentano di migliorare complessivamente la capacità gestionale del sistema
Fenomeno comunque è un fenomeno che ha portato già positivamente dei risultati per le famiglie di coloro che appartengono ad aziende o a contratti collettivi prevalentemente
Che hanno già attivato queste forme di tutela piuttosto che a settori professionali in cui gli enti previdenziali privatizzati
Hanno già attivato questo tipo di tutele
Teniamo conto che mediamente un cittadino che beneficia di una forma di sanità integrativa a un a livello di copertura della sua spesa sanitaria privata compresa tra il cinquanta per cento e i due terzi quindi un contributo assolutamente importante e che cambia in modo significativo la sua capacità
Di integrare prestazioni rispetto al quadro ricordato precedentemente
In termini di soggetti assicurati ad oggi si registrano circa tredici milioni di italiani con delle forme di sanità integrativa già
Attive come si vede chiaramente dai grafici il fenomeno è prevalentemente di natura collettiva per oltre l'ottanta per cento parliamo di un sistema
Ad adesione collettiva si
Stemma la visione collettiva che
è bene ricordarlo pur facendo in larga parte ricorso a strumenti assicurativi del resto di fronte a una difficoltà di fronteggiare dinamiche demografiche incrementi di costo
La necessità anche di gestire dei rischi di frequenza che quindi portano a consumi progressivi da parte della popolazione di prestazioni sanitarie e che quindi possono essere gestiti solo con un'adeguata dotazione patrimoniale con una prudente gestione della riservazione con diciamo una dotazione strutturale di di di risorse
Sistema realtà gestione collettiva che comunque fa proprie quelle che sono le caratteristiche di inclusività piena a della popolazione all'interno di questi sistemi questi queste forme assicurative
Lo ricordo perché informazione
Spesso non presente nel dibattito pubblico sulla sanità integrativa sono forme che non prevedono nessuna selezione all'ingresso che fanno in realtà salde situazioni di patologie preesistenti o già in corso nel momento della copertura
E che quindi hanno già oggi una forte connotazione sociale che a mio avviso può essere ben prestata degli obiettivi di integrazione anche di un sistema pubblico
Peraltro in altri Paesi sono già presenti esperienze anche di attivazioni di natura individuale che gestite all'interno di un framework legale
Più coerente quindi che abbia una connotazione sociale che preveda un'integrazione più chiara tra pubblico e privato
Comunque contribuiscono ad una maggiore inclusività della popolazione all'interno della del sistema del sistema sanitario
è interessante anche osservare un dato che è quello della tipologia di prestazioni assicurate che mostra una ricetta piuttosto differenziata in termini di livelli assistenziali garantiti oggi dalla sanità integrativa tra forme collettive forme individuali
E che mostra anche quale sia la portata se vogliamo distorsiva del fenomeno fiscale in questo settore perché come sappiamo oggi la fiscalità
Beneficia solo ed esclusivamente le forme di tipo di tipo collettivo come potete vedere nella prima riga negli istogrammi solo le forme collettive hanno una forte presenza nel campo della odontoiatria
A proprio perché evidentemente io le beneficio fiscale subordinato all'erogazione di queste prestazioni da parte della sanità integrativa le forme individuali che invece rispondono più a quello che è il percepito del cittadino quindi alla alla bisogno di protezione avvertito dalla popolazione
Hanno una risposta che è prevalentemente concentrata nell'area
Ospedaliera ovviamente parliamo dei ricoveri non di grande intensità per i quali c'è un ottimo presidio da parte del pilastro pubblico e in realtà dell'aria extra ospedaliera con particolare riferimento all'alta diagnostica ovvero a quelle aree che poi più spesso richiedono anche spostamenti infraregionali o tra regioni e regioni
Per avere un'assistenza di qualità e per poter accedere a delle tecnologie più avanzate a livello a livello medicale
è importante anche rilevare come la sanità integrativa abbia comunque garantito solo nello scorso anno l'erogazione di otto milioni di prestazioni sanitaria
Come in realtà nonostante il dibattito in corso sulla presunta sostituti vita della sanità integrativa rispetto al pilastro pubblico queste prestazioni realtà siano prevalentemente concentrate
Su proprio su quelle voci che invece sono caratteristiche della spesa sanitaria privata penso in particolare all'Area
Extra ospedaliera e all'area odontoiatrica con un'importante presenza anche nel campo della prevenzione che poi viene l'indicatore principale di quel fenomeno di empowerment del paziente ovvero di
Evoluzione della concezione stessa della della concetto di salute da parte del cittadino
Con un passaggio da un approccio di tipo più reattivo ad un approccio proattivo in cui il cittadino cerca di prevenire il rischio cerca di tutelare la sua salute
E che a nostro avviso andrebbe particolarmente incentivato perché anche da un punto di vista di sostenibilità consente di ridurre l'intensità e
La gravità degli interventi sia di tipo sanitario che di tipo economico necessari
Come ricordavo importante sottolineare che questo sistema già oggi tetti alla fortuna mi permetto di dirlo di beneficiarne
Garantisce jump contributo importante parliamo di perlomeno il cinquanta per cento di gestione
Della propria spesa sanitaria privata
E bisognerebbe quindi chiedersi a questo punto quali siano le condizioni per poter estendere un sistema che ha dimostrato di fatto negli ultimi dieci anni comunque di funzionare
Alla ad una quota maggiore di popolazione
Cercando ovviamente di risolvere quegli elementi di difficoltà gestionale che sono emersi legati anche a una disomogenea accessibilità queste forme
Ma al tempo stesso non trascurando né la portata in termini di supporto economico
E di inclusione in termini in termini di cure
Prima di passare diciamo alla alle conclusioni della pubblicazione volevo cogliere l'occasione vista anche la partecipazione piuttosto trasversale ai lavoratori della mattina di tornare di tornare su alcuni punti che sono stati oggetto anche recentemente dell'interesse
Della Commissione affari sociali della Camera che ha visto il succedersi di una serie di audizioni sul tema della sanità integrativa che ha a che hanno avuto modo di far rappresentare a diversi soggetti a diverse sensibilità modelli di sanità integrativa diversa
In realtà convinzioni che spesso portano in qualche modo a a frenare quello che il dibattito sul ruolo possibile sul contributo sociale che la sanità integrativa potrebbe mettere a disposizione di tutti i cittadini
Che rischia di essere spesso sottovalutato o comunque stigmatizzato e quindi non utilizzato appieno
In quest'ottica credo che il primo dato fondamentale che in un passaggio dal sistema di sanità integrativa così per come è concepito oggi e secondo pilastro sanitario ovvero sistema nel quale i fondi sanitarie le polizze assicurative sono funzionalizzata è all'interno di un secondo pilastro di quel far complementare con una governance pubblica e quindi con delle politiche integrate pubblico-privato il primo dato fondamentale e che si interverrebbe su una tematica di natura la finanziaria ma non di natura sanitaria ovvero diversamente da quanto avviene in sistemi in Paesi nei quali la gestione della sanità
è pirata nel nostro Paese il secondo pilastro sanitario è uno strumento di gestione delle risorse ovvero di rimborso della spesa sanitaria dei cittadini promuovere quindi una maggiore diffusione
Della sanità integrativa e di un modello di secondo pilastro sanitario non vorrebbe dire sostituire alla tessera sanitaria la carta di credito ovvero affidare al privato la gestione della salute del cittadino
Quante realtà di garantire in modo strutturato alle famiglie la possibilità di veder rimborsate le spese private
Per quelle prestazioni che non hanno trovato erogazione all'interno del servizio sanitario nazionale io credo che questa sia un primo punto fondamentale per la costruzione di quella cultura appunto della sanità integrativa del secondo pilastro sanitario che ponevo ad inizio ad inizio della trattazione tra gli obiettivi principali della pubblicazione
C'è ancora da ricordare come oggi la sanità integrativa diversamente da quanto molti ritengono non è una sanità per ricchi ma in realtà è assolutamente grazie al ruolo
Svolto in questi anni dalla contrattazione collettiva ma anche dagli enti previdenziali per quanto riguarda i liberi professionisti diffusa in modo molto omogenea tra le diverse categorie reddituali considerate che considerando i cittadini con reddito compreso tra quindici mila euro annui a cento mila euro annui l'incremento all'interno di questo rende molto ampio è solo di un cittadino su dieci per cui la sanità integrativa e diffusa in modo piuttosto omogeneo è strettamente collegata ai rapporti di lavoro in realtà non è fortemente influenzata da caratteristiche reddituali ovviamente al crescere del reddito si vanno ad incrementare forme di integrazione magari di una forma di sanità integrativa di partenza che consentono una maggiore copertura della spesa sanitaria della spesa sanitaria privata
In una
In in quest'ottica di fatto una estensione quindi della della sanità integrativa dovrebbe avere come dire come elemento fondamentale è proprio quello dell'omogeneità tra le diverse categorie di cittadini cercando di evitare in contrasto con quello che è l'attuale impianto fiscale in realtà dei sistemi che siano fortemente legati alle tipologie reddituali prodotte oggi ricordiamo
Che il sistema dei benefici fiscali privilegia prevalentemente i redditi di lavoro dipendente essendo molto più penalizzante se non
Escludendo alcune tipologie reddituali un altro dato importante è quello legato alla presunta concorrenza in termini di risorse tra sanità integrativa e servizio sanitario nazionale
è bene ricordare che il sistema della sanità integrativa e quindi potenzialmente anche in un secondo pilastro più
Ha più diffuso
è alimentato prevalentemente dalle aziende e dai lavoratori quindi dalla contrattazione collettiva piuttosto che per quanto riguarda i professionisti dai propri enti previdenziali o dai cittadini che vi aderiscono volontariamente il contributo anche dal punto di vista di fiscalità
è assolutamente contenuto in termini di risorse parliamo di due miliardi l'anno in termini di gettito impiegato e peraltro è riservato solo ed esclusivamente alle forme di
Di natura collettiva
Diversamente da quanto si è portati a ritenere da quanto è emerso nel recente dibattito pubblico in realtà non ci sono risorse sottratte al gettito fiscale complessivo per finanziare la sanità integrativa
Ma i benefici per la sanità integrativa funzionano né più e né meno come tutti gli altri oneri detraibili o deducibili
In cui di fatto viene riconosciuto un vantaggio da parte di quei cittadini che compiono delle scelte che evidentemente il legislatore ritiene
Di interesse di rilievo dal punto di vista sociale
Quindi così come vengono agevolati coloro che fanno ristrutturazioni energetiche per intenderci vengono agevolati con i soldi della fiscalità generale anche coloro che investono sulla prevenzione sulla propria previdenza sulla propria sanità
Senza che queste realtà alimenti nessuna disuguaglianza tra i cittadini anzi a mio avviso incentivando lo sviluppo di una cultura della prevenzione della protezione
Che non può che essere importante in un Paese nel quale c'è il più alto livello di risparmio individuale ma c'è il minor livello di protezione e di
Protezione assicurativa per quanto riguarda i rischi danni tra la popolazione per cui
Siamo tutti abituati a scommettere improprio anche rispetto agli eventi catastrofali salvo scoprire poi nel momento del bisogno che quella scommessa individualmente si fa davvero fatica
A reggerla
Una ulteriore punto importante è quello legato al tema inappropriatezza e consumismo sanitario anch'esso spesso di dibattito
Si richiamano le principali esperienze estere in particolare il modello statunitense
Di sanità per evidenziare come la sanità integrativa spingerebbe una crescita dei consumi da questo punto di dei consumi privati da questo punto di vista io credo sia importante ricordare come la crescita della spesa privata e assolutamente costante e ben più veloce della crescita della sanità integrativa anni in un decennio nell'ultimo decennio a fronte di una crescita ricordavamo di più del dieci per cento della spesa sanitaria privata
La crescita della spesa sanitaria intermediata ovvero quella gestita dalle forme di sanità integrativa e di meno di un punto percentuale
Quindi dire che il nostro Paese forse ha il problema opposto quello di garantire una sanità integrativa in grado di reggere il passo di una crescita davvero irruente della spesa sanitaria privata
Che come ricordavo se non controllata se non gestita con strumenti di maggio l'inclusione sociale
Non può che creare maggiori disparità
Tra tra i cittadini
Ecco anticipando a questo punto prospettive e il conclusioni io credo che il punto fondamentale sia contenuto nella nota di riflessione finale in questo momento
Un'opzione importante è quella di valutare una evoluzione degli strumenti di Welfare integrativo presenti un po'in tutti i settori produttivi da lavoro dipendente al lavoro autonomo attraverso appunto anche gli enti previdenziali privatizzati che veda un passaggio del welfare integrativo da un modello di welfare occupazionale ad un modello di welfare che potremmo chiamare di cittadinanza ovvero esteso a tutti i cittadini
Che non sia influenzato solo ed esclusivamente dalla professione svolta valorizzando anche le buone esperienze che la contrattazione collettiva ha saputo sviluppare in questi settori e in qualche modo valorizzando anche una capacità potremmo dire
Attrattiva della contrattazione collettiva con riferimento alle famiglie dei lavoratori
Per far sì che questo surplus di inclusione che comunque nella contrattazione collettiva nei contesti degli enti previdenziali all'interno delle categorie professionali è stato provato trovato possa diventare un
Beneficio per tutti per tutti i cittadini
Passando ovviamente da una modello di welfare strettamente legato altri integrativo strettamente legato al periodo dell'occupazione
Ha un modello di welfare che sappia abbracciare l'intero Progetto di vita del lavoratore dei cittadini e quindi che sia in grado di accompagnare di fatto dall'avvio dell'attività lavorativa fino al pensionamento il lavoratore con una integrazione strutturale delle tutele della servizio pubblico attraverso strumenti come ricordavo che poggiano su una logica privata una logica di mercato ma che possono essere ben governati all'interno di una governance pubblica e di finalità sociali che vadano a beneficio di tutta la popolazione
In quest'ottica si può sicuramente valorizzare esperienze come quella ad esempio vissuta nel sistema sanitario francese in cui la sanità integrativa è passata dall'essere sanità integrativa di natura occupazionale di fatto a beneficio per tutti i cittadini con un livello di inclusione
Della novanta per cento della popolazione
Pensando anche a delle forme di integrazione di assicurazione sociale diffusa che possano essere finanziati con prelievi di scopo da parte di tutti gli operatori della
Del settore dando vita quello che con una che qualche tempo fa avevamo definito reddito di salute o finanziamento
Come dire finalizzato all'integrazione sanitaria che si ponga l'obiettivo di garantire una gestione
Coerente con i principi di uguaglianza universalismo ed equità anche della spesa sanitaria privata
Valorizzando appunto la capacità organizzativa che fondi sanitari compagnie assicurative sono riuscite a mostrare in questi in questi anni
Alla luce di tutti gli argomenti trattati trattati finora io credo che le
Sia opportuna anche vista la sede che ci ospita ricordare come di fatto la salute sia uno dei diritti fondamentali dei cittadini ma sì anche in base a quanto ricorda l'articolo trentadue della carta costituzionale
Che esposta in questa sala un interesse della collettività quindi sia di fatto un diritto a Malta in possesso un obiettivo prioritario che deve esser perseguito dalla nostra società e e dalla politica
Il diritto tra l'altro tutelato costituzionalmente la giurisprudenza ha riconosciuto in più occasioni non è fatto solo di cura nel fatto anche e soprattutto di prevenzione e quindi in una logica appunto di tutela di una longevità autonoma e nella capacità di svolgimento di tutti gli atti della vita quotidiana è fondamentale che la misura della qualità del nostro sistema
Inizia a essere misurata non più solo sulla cura ma anche sull'elemento della della prevenzione non dobbiamo dimenticare che il Servizio sanitario nazionale che indubbiamente una delle conquiste più importanti in termini UE il far del nostro Paese
Non solo va tutelato in quanto tale ma è a va anche considerato come strumento e non fine del diritto costituzionale in quest'ottica avendo come come dire indicatore principale quello della tutela del diritto della salute di fronte a tutte le sfide che abbiamo illustrato finora pensare ad un affiancamento al servizio sanitario nazionale di un ulteriore
Pilastro sanitario che sia però ispirato ai medesimi principi quindi che possa garantire ugualmente equità di accesso ripeto universalismo
E accessibilità alle cure per tutti i cittadini sia una cosa fondamentale l'alternativa
In realtà non esiste nel senso che la l'unica altra alternativa e richiedere ai cittadini individualmente di integrare di tasca propria quello che il servizio sanitario nazionale per diversi motivi non è in grado di mettere a disposizione
Questa alternativa dobbiamo ricordarlo è l'alternativa meno compatibile con il dettato costituzionale perché l'alternativa se vogliamo che richiama davvero la logica della carta di credito
Quella che preoccupa tutti coloro che difendono con intensità e dico io ancor Nesta mente i principi fondanti del servizio sanitario nazionale
Ma bisogna appunto ricordare che se non si fa evolvere questo sistema il rischio fondamentale quello di rimanere coerenti in teoria con l'impostazione che ci siamo data impostazione che però ormai
Segna il passo dei tempi perché legata ad uno stato
Di salute ha conoscenze tecnologiche risalenti a più di venti anni fa in cui sfortunatamente la capacità di cura era molto inferiore a quella
Attuale e rischia di lasciare quindi di fatto i cittadini di fronte a questa progressiva erosione della del diritto effettivo alla salute
Che vantano dal punto di vista costituzionale raffigurata dalla grafico con uno che abbiamo inserito all'inizio di questa presentazione
E che in realtà pone proprio il problema di come in realtà non perdere la capacità di assistenza di tutti i cittadini di fronte a un'altra partita di cura che va invece crescendo sempre
Sempre di più
Volevo chiudere il il mio intervento con una considerazione finale di fatto una
Da una gestione della spesa
Sanitaria privata intermediata quindi attraverso un sistema strutturato e ripeto governato anche in modo forte da regole pubbliche condivise compatibili con la logica del servizio sanitario nazionale
Non solo garantisce maggiore equità
Rispetto alla spesa sanitaria privata individuale ma garantisce anche una maggiore
Sostenibilità della del modello
Garantisce anche una maggiore efficienza delle risorse perché evita in realtà che ciascuno di noi si preoccupi in modo autonoma e quindi non coordinato con l'impianto e con la capacità di risposta
Del servizio sanitario nazionale della tutela della della propria salute
Ho trovato per concludere di particolare inspirazione una considerazione di uno storico inglese è importante che si è occupato di ugual fa State
Ha
Nella fase di avvio di fatto della sistema Beveridge e nella nel Regno Unito che in realtà partendo da una posizione da una dottrina fortemente improntata ad un orientamento di tipo sociale richiama l'importanza dell'utilizzo
A della politica nella indirizzamento delle opportunità offerte dal mercato per garantire un surplus in termini di
Assistenza sociale e che quindi sintetizza in modo chiaro come anche strumenti privati possano garantire un forte contributo alla collettività e alla tutela della salute di tutti leggere in questa questa citazione per concludere ringraziandovi sin d'ora della vostra partecipazione e sì delle del sicuro contributo a questo progetto di diffusione culturale della sanità integrativa che credo sia in ogni caso una bene importante da mettere a disposizione della del nostro Paese
Il ugual fra State diceva bit Sasà è uno Stato in cui il potere organizzato e usato deliberatamente attraverso la politica e l'amministrazione allo scopo di modificare le forze del mercato restringendo la misura dell'insicurezza mettendo gli individui e le famiglie nella condizione di fronteggiare certe contingenze sociali come la malattia la vecchiaia la disoccupazione
Che porterebbero a crisi individuali e familiari
E assicurando ad ogni cittadino senza distinzione di classe o di Stato Us i migliori standard disponibili in relazione ad una gamma concordata di servizi sociali
Come vedete era la fine dell'Ottocento inizio del Novecento eppure questi ragionamenti sono estremamente attuali
E anzi ritengo debbano essere portati con forza come dicevo nella nell'introduzione al centro della nostra agenda politica perché sopravvivere con una adeguata qualità della salute
E uno poi degli indicatori fondamentali di civiltà e di qualità che uno Stato può garantire ai propri cittadini alla propria popolazione grazie
Grazie grazie Marco Vecchietti anche per la sua capacità papà di raccontare queste cose avete visto non soltanto con passione e conoscenza ma anche con una resistenza fisica proprio allora
Volevo dire due cose noi siamo inattesa del presenta la Commissione nel sanità del Senato Sideri
Credo che Durigon una per una serie di impegni non possa esserci nonostante abbiamo annunciato lo so vedete più volte ma credo che avesse dell'impegno è stato convocato poco fa ha detto questo io prima compulsato le agenzie perché come sapete a pochi passi da qui c'è un Consiglio dei ministri che si è scritto di tutto federazione non sarà così no quello che mi ha colpito che mentre Conte illustra i motivi della revoca per il sottese da sottosegretario Siri il dice premessa Albina twittato una foto della figlia dal Consiglio dei ministri ma questo per dare conto di quello che sta succedendo a pochi passi da qui in una giornata indubbiamente importante per il governo per la politica italiana equilibrio bene volevo dare conto ma mentre io leggevo queste agenzie mi sono imbattuto lo dicevamo all'inizio in una notizia che per ditemi che stiamo trattando mi sembra degna di sottolineatura anche perché riguarda vicino l'Italian parlavo prima
Della della gang grande forza propulsiva dell'innovazione medico-scientifica ebbene è stata è una notizia Calle Margot fino alle sette di stasera descritta questa notizia sulla rivista Nature
C'è una nuova terapia genica che ripara il cuore da un infarto stimolando la rigenerazione delle sue cellule è ormai si fa anche questo la ricerca è stata coordinata proprio dall'Italia dal Centro internazionale di ingegneria genetica e biotecnologica di Trieste insieme alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ecco dato anche per essere orgogliosi di quello che sappiamo fare
In Italia dove abbiamo
Ricercatori scienziati talenti
Di primo ordine ecco allora dico un'altra cosa come ordine di servizio se ci sono delle domande delle sottolineature degli interventi creare naturalmente Barelli inattesa per desideri chi volesse dire qualcosa
Adesso che le portiamo un microfono prego
Sono giovani Favero faccio questa domanda in qualità di editore di una rivista di risk management ho ascoltato con grandissimo interesse l'intervento del dottor vecchietti
Volevo però chiedere un un approfondimento a latere con la con attenzione allo strumento assicurativo il trasferimento di rischio
Ovvero di fronte allo scenario rappresentato il ruolo del mercato assicurativo
Dovrebbe diventare un po'quello di pure il a supporto di una di una complessa problematica di impatto pubblico utile rimanere il meccanismo liederistico della competizione
Posto che la la risposta per l'intero settore assicurativo carica di responsabilità superiori a quelle che possono che posso assumere posso basarmi su una considerazione anche qui di studio nella mercato francese al quale si faceva riferimento in realtà coesistono entrambe le logiche perché c'è una situazione di piena concorrenzialità per quanto riguarda la gestione
Del pilastro complementare e dell'integrazione individuale
La forma dell'assicurazione sociale che viene alimentata a tariffe concordate a livello ministeriale con la compartecipazione di tutte le compagnie che partecipano al mercato in realtà in quote proporzionali alla loro quota di partecipazione poggia sul concetto invece del pull a livello tecnico quindi io credo da questo punto di vista possano essere creati diversi strumenti per far coesistere una logica di mercato comunque importante che può favorire ovviamente opportunità diversificate per
Per i cittadini con
A mio avviso una necessaria presa di responsabilità da parte di quell'impresa che vanno ad occuparsi di un'area così importante dal punto di vista sociale e che come necessaria premessa ricordavo deve avere quella dell'inclusione e quindi realtà della condivisione di un sistema di valori
Rispetto al quale almeno con riferimento al secondo pilastro perché poi si potrebbe ragionare in una logica diversa rispetto al terzo pilastro individuale quindi di integrazione ulteriore a livello a livello sanitario deve comunque garantire come obiettivo primario una accessibilità per tutti
Per tutti i cittadini
Grazie a lei ci sono c'è qualche altra domanda qualche altra potato quesito qualche curiosità che volete porre al dottor vecchietti allora facciamo così intanto credo che ci sia il senatore Francesco Zaffini della commissione
Sanità del Senato eccolo dove buongiorno credo ecco volesse intervenire prego
Ma io in attesa che arriva al mio Presidente faccio volentieri un saluto a tutti voi saluto soprattutto Marco vizietti che una persona che io conosco da qualche tempo
Una sorta di fonte inesauribile di informazioni dati conoscenze
Assolutamente di indispensabile
Come indispensabile il suo volume che invito tutti con un po'di sforzo una obiettivamente a leggere
Diluito Nancy nel diciamo in una in una decina di sedute dove si ha difficoltà a prendere sonno
No parte a parte le battute Marco è una ripeto è una un archivio vivente
E prezioso in un momento in cui la politica a mio avviso si deve interrogare su quello che è
Su sul sottotitolo riflessioni e pensieri sul futuro del sistema sanitario italiano è un momento cruciale sono quarant'anni di servizio sanitario nazionale e i i gli anni li dimostra tutti quelli che hanno e forse anche qualcuno in più in questo momento serve un tagliando per un un momento di stop and go
Ci dobbiamo interrogare su che cosa è stato prodotto ed è stato prodotto moltissimo assolutamente tantissimo ci dobbiamo interrogare su quali sono le lacune nelle mancate coperture di disservizi
Ci dobbiamo interrogare sulla circostanza che mezza Italia vive cinque anni in più rispetto all'altra mezza per esempio e in un in e a quarant'anni da un servizio universalistico questo è un dato di fatto diciamo abbastanza imbarazzante
Ci dobbiamo interrogare perché mezza Italia commissariata rispetto all'altra mezza e presto probabilmente sarà due terzi da parte di paese che risulterà con i conti in disordine nella sanità
Ci dobbiamo interrogare se il servizio sanitario nazionale con le attuali risorse riesce a coprire i fabbisogni ci dobbiamo interrogare se la copertura dei LEA è sufficiente ci dobbiamo interrogare
Se l'aggiornamento dei DRG
Attuale o è da riaffrontare immediatamente
Cioè sono un'infinità enorme di domande però io reputo che
La prima grande importante domanda che ci dobbiamo fare quale deve essere per il futuro il ruolo del privato a sostegno ad integrazione del servizio sanitario nazionale questa la vera domanda a mio avviso su cui noi dobbiamo interrogarci e rapidamente
Fuori dal gli ideologismi
E con molta concretezza
Diciamo che il primo passo probabilmente per affrontare questo tema appuntamenti come questo
Che ci danno modo anche di leggere una serie di numeri una serie di ordinata di informazioni
è un primo passo indispensabili che noi stiamo compiendo insieme a questo c'è da ordinare le azioni da fare cioè agire per
Per evidenze per emerge non non vorrei usare la parola emergenze ma comunque per importanza per gerarchia di atti da compiere il primo a mio avviso uno dei primi quanto meno è quello di mettere ordine in questo in questo sistema della della sanità integrativa privata quindi su questo io mi riprometto di produrre al alcuni atti legislativi nel prossimo futuro insieme ad altri colleghi
Vorremmo vorrei farlo in modo che va un po'oltre banali appartenenza di partito la salute non è un tema sì è un tema che ha tanto contenuto politico ci mancherebbe no
Specialmente nei suoi risvolti sociali però
Però è un tema dove a bisogna produrre una sorta di grande Alleanza arrivare a risultati condivisi percorsi condivisi in un momento in cui ci accingiamo a fare un'operazione seria come quella appunto di revisionare
Questo sistema di norme di regole e di consuetudini che il servizio sanitario nazionale riuscire a farlo in modo che va un po'oltre gli steccati
Non dico ideologici ma di partito importante e questo è quello che ci ripromettiamo di fare magari partendo anche dalla commissione in questo momento la commissione sta lavorando lo dirà al presidente meglio di me sta lavorando producendo una serie di atti ad esempio siamo riusciti a condividere
Un atto un passaggio importante sul registro nazionale dei tumori sapete che quanto tempo era che non aspettavamo una normativa quadro su questo tema
Insomma
La commissione a mio avviso sta lavorando e sta lavorando abbastanza bene stamattina per esempio abbiamo affrontato un argomento spinosissimo come quello della somministrazione di un farmaco che si chiama trip Torre Lina non so quanti di voi conoscono questa vicenda lie fa ha deciso con una decisione amministrativa però dico Bre però una cosa
Abbastanza abbastanza simbolica abbastanza preoccupante dal mio punto di vista l'hai Fabro tutto la decisione dove ha inserito tra i farmaci somministrargli a carico del servizio sanitario nazionale questa tre il pittore Lina che un farmaco che sostanzialmente sospende lo sviluppo genitale
In attesa della riattribuzione di genere
Così e lo fa un'agenzia ancorché importante ancorché prestigiosa
Ma certamente l'agenzia con una provvedimento amministrativo mette a carico del servizio sanitario nazionale un farmaco che era già disponibile per altre patologie come ad esempio la pubertà precoce come ad esempio il tumore della mammella
Tumore della prostata
Ma insomma lo fa per un argomento te digitiamo completamente diverso dal trattare patologie
Lo fa per sospendere l'attribuzione di genere inattesa della decisione dell'individuo di decidere da che parte stare sostanzialmente
è una roba che
Noi stiamo affrontando abbiamo avviato una serie di audizioni
E la Commissione sta facendo devo dire in modo sorprendente
è stata una mia proposta quella di avviare l'indagine accolta all'unanimità
Lo sta facendo in modo sorprendente
A almeno fino ad oggi fuori dalle se probabilmente scontate
Reazioni o appartenenze quindi lo strumento dei SDI questa Commissione della sanità del Senato un buono strumento da dove partire per affrontare argomenti difficili come questo
Di di una revisione del servizio sanitario nazionale con una ripensamento del ruolo del prelato sostanzialmente con una Ri
Col col con l'arco reazione di un secondo pilastro
E forse anche di un terzo pilastro
Che sia certamente non sostitutivo che sia non alternativo che sia non competitivo insomma con tutte le cautele garanzie precauzioni del caso ancillare al sistema sanitario nazionale ma che ad oggi noi ne vediamo
Noemi vediamo l'urgenza forse la inevitabile
Necessarietà
Chiudo con una previsione abbastanza apocalittica ve la butto là così tanto per risvegliare un po'la mattinata
Io credo che nei prossimi quattro cinque anni il Servizio sanitario nazionale così com'è non regge
Abbiamo informazioni abbastanza precise riguarda quanto meno non regge lei la la non regge la domanda quanto meno non regge la domanda quanto meno presenterà sempre più ampi margini ampi a fatta territori non coperti e questo credo che non convenga a nessuno non convenga per primo al servizio sanitario nazionale cioè ai ai suoi ai suoi
Difensore insomma anche se non ce n'è bisogno perché non è che c'è una guerra in atto insomma non è che c'è chi attacca chi difende quindi più si va avanti e più il servizio non revisionato non ripensato
E non assecondato
In una sola direzione evidentemente cioè col ripensamento generale complessivo del ruolo del privato
Dimostrerà di non essere in grado di rispondere ai bisogni che crescono che cambiano che modificano che che ci interrogano
Se noi riusciamo a fare insieme tutto e tutti insieme agli operatori chi chi si occupa di politica sanitaria
Io non sono medico questa la prima cosa che chiarisco
Leggi lavoreremo seriamente chi fa informazione Pancani che ci aiuterà ad informare a questo riguardo
Perché qui non c'è qualcosa che viene attaccato non c'è qualcosa che uno dice vogliamo smantellare non non ci si pensa nemmeno insomma c'era il abbiamo raggiunto risultati
Splendidi che però oggi devono essere tutelati devono essere
Devono essere integrati quindi buona giornata buon lavoro grazie dottor vecchietti che c'ha facoltà ellissi la pubblicazione Guatemala
Allora grazie alla senatore Zaffini no nel senso che quello alla previsione fosca che ha fatto alla fine io
Come dire molto fosca voi e più che legittima
L'opinione insomma dico nonostante le tante criticità l'abbiamo messo in evidenza si mette in evidenza quotidianamente se la sanità nazionale che spero sia messo un po'meglio rispetto a quello che lei diceva non c'è dubbio che insomma emergeva anche dall'analisi così approfondite che ha fatto il dottor vecchietti emerge sostanzialmente il fatto che il pubblico e privato ma non soltanto credo
Lo dico ad alta voce davanti a voi non soltanto per quanto guarda la sanità e che l'alleanza pubblico-privato al lo stato dei conti Allo stato di quella che
La crescita anche di quella che potrebbe essere del della richiesta di quel far cosa che come sapete io mi ricordo una delle prime cose dette dalla presidente uscente della Banca centrale europea Mario Draghi quando divenne il gran capo della BCE
Disse mettiamocelo in testa in Europa cioè quel fare a cui siamo abituati non sarà più così ha detto Mario Draghi quindi che cosa voglio dire voglio dire che l'alleanza pubblico-privata mi sembra strategica in tanti settori ha dimostrato di funzionare bene in altri meno
Ma credo che non non sia rinviabile il fatto di capire che pubblico e privato per queste grandi sfide e tra queste quella della sanità si debbano mettere insieme poi lo dico insomma questa magari è un'opinione personale
E beh perché anche perché questo mi fa pensare una domanda che volevo fare a al dottor vecchietti ma prima gliene pongo due diciamo meno impegnative da un punto di vista il generale e e politico no detersivo qualche volevo qualche riscontro parte su anche su quanto si è fatto in campo pensionistico ad esempio
Il il tema pensionistico forse un tema che può essere come dire di utile a così auspicio esemplificazione anche per i ragionamenti che stiamo va facendo questa mattina sul tema sul tema sanitario di fatto alle pensioni sono da sempre no uno dei temi che per eccellenza nel percepito del cittadino sono garantiti dallo Stato
Il ruolo dell'INPS è indiscutibile e credo parimenti cono rispetto a quello del servizio sanitario nazionale così come anche quello degli altri enti
Previdenziali
Eppure in questo settore peraltro con una se vogliamo genesi simmetrica rispetto a quanto avvenuto in campo sanitario
Nella nella tra diciamo di inizi degli anni novanta e la metà degli anni due mila
Sia utile una evoluzione importante che ha visto trasformare la previdenza complementare che non a caso originariamente si chiamava previdenza integrativa
In appunto una forma accessibile per tutti i cittadini
Nella quale sono stati in buona parte trasferiti alcuni elementi se vogliamo comuni anche rispetto alla proposta di cui parlavamo questa mattina si è passato in altri termini da
Una previdenza integrativa che era un benefit aziendale sicuramente rivolta prevalentemente se non esclusivamente al mondo del lavoro dipendente
Ad una previdenza complementare rispetto alla quale si è trovato anzitutto un'armonizzazione delle regole tra forme di natura collettiva e forme di tipo individuale
Si è trovato in realtà un nel riallineamento dei benefici fiscali e anche delle modalità operative tra le diverse categorie reddituali perché anche per la previdenza complementare ricordo
Negli anni Novanta esisteva una differenza importante tra i benefici fiscali per i redditi di lavoro autonomo rispetto a quelli di lavoro dipendente e per i soggetti che non diciamo avevano redditi redditi di lavoro
E si è andati verso un modello nel quale pur nell'elemento della volontarietà che tra l'altro distinguere fondamentalmente il percorso tra sanità integrativa e previdenza complementare perché poi l'elemento
Peculiare della sanità integrative che in buona parte di tipo obbligatorio semi obbligatorio quando viene istituita quindi realtà garantisce da subito se vogliamo una coesione piena tra i soggetti assicurati
Pure in un contesto di questo tipo si Harry allineato le regole di riferimento prevedendo che la previdenza complementare potesse essere una scelta anzi dovesse essere una scelta necessaria
Per tutti i cittadini ottenendo il risultato di fatto di portare all'interno del sistema più di un terzo dei potenziali dei potenziali beneficiari
Se noi trasferiamo ecco un interni anche dimensionali un risultato di questo tipo in campo sanitario vorrebbe dire quasi raddoppiare l'attuale estensione della sanità integrativa
Ma soprattutto a mio avviso vorrebbe dire recuperare in termini di coesione di accessibilità molta trasversalità questo sistema che oggi indubbiamente
Fortemente polarizzato sul lavoro dipendente e tra l'altro che non garantisce anche dal punto di vista regolamentare una omogeneità delle risposte perché l'altro punto qualificante dell'impianto attuale
Della previdenza complementare oltre all'unificazione a livello di vigilanza è in realtà
L'esistenza di ischemia regolamentari analoghi per tutte le forme pensionistiche complementari livelli di prestazioni e
Numero chiuso di erogazioni garantite
Agli aderenti analoghe tra le diverse forme al di previdenza complementare e addirittura la portabilità del diritto acquisito presso una forma pensionistica complementare presso un'altra quindi con una riaffermazione di fatto di questa necessaria integrazione privata attivata dal dal cittadino anch'io credo questa sia un'esperienza in un campo parimenti delicato a livello a livello sociale che possa essere di grande
Aiuto anche nella ridefinizione di un impianto della sanità integrativa che ha indubbiamente
L'ambizione di poter complementare al meglio quelle che sono oggi le risposte già garantite dal pilastro pubblico ma rispetto alle quali appunto abbiamo visto il bisogno poi di completamente e sempre più sempre più evidente
Grazie io diciamo sempre inatteso del presidente Sineri secondo una qual delle domande
Lo dica se si ce lo faccia sapere perché intanto il dottor vecchietti è pronto a sottoporsi a ridda di domande diventino una cosa che io volevo chiedere a Marco Vecchietti riguarda icona un anni cosa che di cui abbiamo diciamo l'abbiamo sfiorata e anche la
Scusami la vicenda la la questione farmaci rispetto alla sanità integrativa ecco volevo che magari decidessi un un piccolo approfondimento su questo
Sì ma il tema di di tema dei farmaci è sicuramente uno dei più complessi da da affrontare è uno comunque dei temi di maggior la
Come dire importanza rispetto anche al perimetro ipotizzato di intervento della del secondo pilastro sanitario soprattutto in una logica di secondo pilastro sanitario di tipo complementare sappiamo che la spesa farmaceutica riveste un ruolo importante nell'ambito della spesa privata degli italiani
è chiaro al tempo stesso che si tratta di una la fenomeno complesso anche in termini di alla finanziabilità da parte della sanità integrativa soprattutto in una logica nella quale non esiste un impianto di regole ben definito uno spartiacque come dire chiaro tra il campo di azione
Del servizio sanitario nazionale e quello delle forme di di sanità integrativa gli altri termini io credo che il problema sia in qualche modo assimilabile anche a quello della gestione della non autosufficienza
E quindi realtà alla mia stessa difficoltà che già l'impianto normativo vigente
Che prevede delle agevolazioni fiscali subordinate all'operatività delle forme sanitari integrativi nel campo
Della non autosufficienze dell'odontoiatria pone oggi al settore per poter come dire a dire un ruolo attivo di queste forme in termini di maggiore supporto ai consumi e alle spese del cittadino io credo sia necessario un impianto appunto
Che preveda l'assegnazione e la possibilità per tutti i cittadini di entrare da subito all'interno di queste forme e di a vere un supporto continuativo durante la loro attività lavorativa ma in generale la loro vita
La da parte della sanità integrativa è chiaro che diversamente
Non si può pensare di trasferire sulla sanità integrativa solo quelle prestazioni solo quei costi che sono emergenti o di maggiore difficoltà in termini di assorbimento per il servizio sanitario nazionale perché in assenza di una base stabile
Di soggetti assistibili
è difficile per qualsiasi soggetto che si ponga l'obiettivo di gestione della spesa poter fare pianificazione investimento e supporto a questo tipo di consumi
Al tempo stesso devo dire che lo stesso rapporto con i soggetti che investono e la la fanno ricerca in campo farmaceutico può essere molto rafforzato dalla collaborazione con le forme di sanità integrativa con il settore assicurativo
Che come ricordavo peraltro può essere importante interlocutore anche in termini di investimento in ricerca sui diversi territori per supportare una evoluzione tecnologica maggiore della sanità recentemente inserì associativa ci siamo occupati dell'innovazione in termini di assistenza domiciliare attraverso la Rubichi robot utilizzazione dell'assistenza alla gestione da remoto dei pazienti
Tutti strumenti questi che in realtà presentano grossi costi di investimento che io credo il privato a tutti i livelli sia pronto ad affrontare a fronte di un impianto normativo chiaro e di un orizzonte temporale definito quindi io credo questa sia come dire una grande una grande potenzialità creare quel giusto equilibrio tra la richiesta di impegno
Anche dal punto di vista sociale del privato e al tempo stesso la definizione di un quadro normativo e regolamentare che garantisca certezza di efficacia questi a questi investimenti
Un'altra cosa che volevo chiedere a parco vecchietti è qui
Da alcune delle cose dette oggi poi ovviamente in questo libero ci sono moltissime Montisi largamente diffuso notissima sfaccettature noi tempo fa diversi anguste sta per arrivare il Presidente si levi tempo fa il Veneto il presidente russo e quindi è venuto in mente per un convegno di Farefuturo
Parlammo lei appena accennato nelle sale di reddito di salute no sono dire qualcosa di più perché voi riecheggiano ovviamente il reddito di cittadinanza no
Varato da poco che
Del com'era nata l'idea del reddito di salute
Anzitutto credo la la prima riflessione siano ancora riflessioni di natura di natura tecnica quello che abbiamo appreso in questi anni dalla lezione della contrattazione collettiva dalla sanità integrativa
Ha appunto di tipo collettivo sviluppata nel nostro Paese che a fronte tutto sommato di risorse individualmente piuttosto contenute
Sia comunque possibile garantire un contributo importante alla spesa sanitaria privata dei cittadini che appunto vanno in ordine
Di fatto di un cinquanta per cento almeno del costo medio pro capite
Di fatto questo tipo di supporto
La si basa su una mutualizzazione del rischio sul platee Schiochet
Diffuse di di di soggetti al che vengono posti all'interno di questo sistema sulla base di regole appunto omogenee e di livelli assistenziali
Che sono di fatto stabili per l'intero percorso di copertura per per questi lavoratori ecco l'idea di fondo era di fatto quello di creare un allargamento di questa mutualità anche a quei cittadini che non hanno accesso attraverso la contrattazione collettiva a a forme simili cercando di finalizzare almeno una quota parte delle diverse risorse investite dallo stato a livello sociale per una finalizzazione in termini di integrazione della servizio sanitario nazionale
Tutto sommato diciamo è un concetto molto vicino a quello dell'assicurazione sociale che ricordavo terribile ricordavo poc'anzi
O nel quale di fatto viene consentito al cittadino di impiegare una parte del suo beneficio fiscale per dotarsi in modo finalizzato di una forma di protezione aggiuntiva
La che è in grado di garantire dei parametri minimi di integrazione del servizio sanitario nazionale
Ecco allora io riprendo quello che stavamo dicendo prima dell'alleanza pubblico-privato no che veniva richiamata anche dal senatore Zaffini per chiedere questo Marco Vecchietti perché il libro nasce appunto
Da da questa passione a questa missione alle definita prima
Legata ovviamente alla aderito interesse la tua attività professionale e
Diciamo dalla dal dall'alto dell'esperienza che ha maturato in in questi anni in questi lunghi anni no
Quello che voglio chiedere io su questo non si parla di istituzionalizzare in qualche modo la sanità integrativa complementare chiamiamola così per capirci
E però quando si parla siccome veniva richiamato sempre dal senatore Zaffini un patto tra forze politiche diverse
Cioè dice talmente importante tutto questo che bisogna mettersi insieme noi sappiamo il livello di litigiosità rissosità di differenze tra le forze politiche non soltanto le due che governa l'Italia ma insomma complessivamente della dell'arco parlamentare quindi già mi sembrerebbe un miracolo se questo si potesse fare quindi la domanda che mi faccio
Rispetto anche all'approccio che ha avuto
Il i rapporti costanti con le istituzioni con il Parlamento con i singoli parlamentari cioè quando in questo Paese si parla di questi temi c'è chi ovviamente legittimamente dice la sanità e pubblica guai a chi la tocca e qua di quando si sente parlare di privato ovviamente questo fa sobbalzare c'è chi sulla forza anche dei numeri delle cose che abbiamo raccontato stamattina dice Signore attenzione perché così quel bene prezioso il nostro servizio sanitario nazionale rischiamo di di Manta di buttarla alle ortiche perché così non so ma non non tiene più allora la domanda che di fatture
Come si fa
Qual è la forza per convincere chi ancora nutre dei dubbi legittimamente dicono trading ovviamente sono tutte le posizioni sono legittime cioè come lo si convince
Come si può aprire un grande dibattito adesso non voglio arrivare a quello diceva il senatore ma all'insegna della del possibile allargamento l'allargamento maggiore possibile delle forze politiche come si fa dal tuo osservatori
Ma io credo che ci sia ha sicuramente un anzitutto un dato di fatto che il supporto alla sanità integrativa e piuttosto trasversale sia in termini di categorie posizioni politiche
La modelli di riferimento da parte di tutti coloro che in realtà la sanità integrativa l'hanno già sperimentata né i fatti
Cioè l'elemento che in qualche modo era realmente peculiare di questo fenomeno
E che ha si può passare da una forza politica all'altra da un'esperienza lavorativa o associativa all'altra dalle forze sindacali alla rappresentanza dei lavoratori
Alle istituzioni locali e trovare molte gradazioni molte sensibilità rispetto al tema della sanità integrativa spesso chi ha avuto l'opportunità di viverla in azienda come forma di sanità integrativa aziendale
Ne particolarmente convinto consapevole anche rispetto a persone che lavorano in una stesse identico organizzazione in una stessa identica istituzione che però non hanno mai avuto accesso
A queste forme non è un caso che a livello aziendale
Le esperienze alle quali
La sanità integrativa e preesistente ha delle radici profonde sono quelle nelle nelle quali comunque c'è anche un maggior coinvolgimento
Spesso dei rappresentanti dei lavoratori o comunque delle politiche ha di di Welfare aziendale promosse dalle aziende in una consapevolezza diffusa dell'importanza di questo contributo sociale aggiuntivo che si mette
Che si mette a disposizione quindi ecco credo che il primo obiettivo da centrare sarebbe quello di andare a creare una maggiore allineamento una maggiore sintonia tra tutti coloro che ovviamente con ricette diverse esperienze diverse hanno avuto l'opportunità e
La fortuna dico io di sperimentare già alla sanità integrativa spesso anche
Nel nostro settore si tende a particolari a girare a creare delle forme di campanilismo estremo tra le diverse forme di sanità integrativa
A cercare di marcare delle differenze tra i modelli aziendali modelli contrattuali modelli assicurativi auto assicurati o quant'altro
Io credo che quello che sia importante in questo momento è porci come obiettivo e onestamente devo dire era una delle delle sfide principali nel metter giù un volume che facesse in qualche modo la sintesi dell'esperienza acquisita in questi anni
L'obiettivo principale dovrebbe esser quello di trasferire e favorire una diffusione della cultura del secondo pilastro sanitario
Cultura che deve essere nelle necessariamente in grado di abbracciare tutte queste esperienze che sono molto variegate
Ma che sono sicuramente connotate da un elemento centrale che è quello del supporto oggettivo dato sia in termini economici che sociali a persone che già disponevano di una tutela da parte del servizio sanitario nazionale
E che pure riconoscono e hanno riconosciuto oggettivamente il grosso valore aggiunto fornito da questa integrazione quindi ecco il a mio avviso bisognerebbe riuscire a trovare una sintonia tale da poter accantonare per un attimo le specificità e dire questo sistema funziona
Lo abbiamo sperimentato sappiamo anche farlo funzionare e proprio per questo vogliamo metterlo a disposizione di chi invece ancora questo tipo di integrazione non
Non cela
Diversa è ovviamente la tematica dal punto di vista politico più complessa perché come abbiamo visto anche in quella sintesi come dire dei luoghi comuni legati alla alla sanità integrativa
Sì sconta anche spesso una
Conoscenza molto parziale di un settore che proprio perché è strettamente legato
Al mondo della contrattazione non ha mai avuto una come dire un'evidenza diretta all'interno della pianificazione
Sociale del welfare della del paese io credo da questo punto di vista che sia importante nella
Rivalutazione anche nell'impianto
Complessivo della fiscalità e quindi diciamo il dibattito in Corsari rincorso rispetto anche alle priorità
In termini di applicazione delle imposte verrà le diverse tipologie reddituali piuttosto che in termini di oneri detraibili e deducibili considerare che andrebbero assegnati dei benefici fiscali a mio avviso proporzionali in funzione di quello che il contributo in termini di inclusione sociale che tutte queste forme possono garantire oggi abbiamo un impianto che sicuramente non è particolarmente a fuoco da questo punto di vista come si diceva il beneficio fiscale collegato a degli ambiti importanti della spesa sanitaria privata ma che norma corrispondono certamente alle priorità percepite da parte del cittadino in quest'ottica in diverse occasioni in passato
Abbiamo parlato di potenziale riallineamento del perimetro della sanità integrativa con il perimetro della spesa sanitaria privata
Di fatto per molti anni si è discusso su una ridefinizione dei LEA con dei livelli essenziali di assistenza del pilastro pubblico
Nell'idea di identificare campi più specifici e quindi per differenza andare a perimetrare bene anche il campo di azione del privato al di fuori della dal servizio sanitario nazionale
In realtà oggi ci troviamo ancora con un impianto di Lea tendenzialmente onnicomprensivo
Che però evidentemente poi declinato rispetto alle diverse capacità di risposta a livello territoriale dei diversi sistemi sanitari regionali
E che in realtà non sempre riesce a diversificare il proprio livello di risposta in funzione
Dello stato di salute della situazione soprattutto quando cronica di salute della del cittadino ecco io credo in quest'ottica riassegnare alla sanità integrativa una mission più
Specifica e magari anche pensare ad una sua declinazione territoriale
Che abbia appunto l'obiettivo di favorire un riallineamento dei livelli assistenziali tra le diverse regioni possa essere un ulteriore elemento per superare diffidenza politica rispetto a questa a questa esperienza e anzi in realtà consegnare la sanità integrativa ad un ruolo che effettivamente hanno in tutti gli altri Paesi che è quello di leva di governo
Della spesa sanitaria e di strumento di tutela aggiuntivo della salute dei cittadini
Ecco un'altra cosa volevo dire perché anche questo insomma lei ha accennato ma siccome appunto gli argomenti erano tanti e in che ruolo può giocare in maniera concreta la sanità integrativa
Sulla prevenzione gli stili di vita che sono un altro capitolo di cui spesso si parla in maniera così insomma tanto per pulirsi la coscienza invece dovrebbe essere una stella polare no
Sì beh diciamo questo che sicuramente il tema della prevenzione e anzitutto direttamente correlato con il tema delle malattie croniche non trasmissibili noi sappiamo che in tutte le società occidentali e nel nostro Paese in quanto paese occidentale particolarmente longevo le principali cause di morte sono concentrate ovviamente sulle malattie croniche non trasmissibili che sono fortemente influenzate dai fattori di rischio collegate agli stili di vita
Ora in termini di investimento in prevenzione il dato formale del nostro Paese di fatto allineato con gli indicatori dei principali Paesi europei è anche vero però che questo dato va poi suddiviso tra le diverse fonti di finanziamento della prevenzione quindi tra quelle forme di finanziamento della prevenzione cosiddetta alla persona e quindi di tutela delle malattie
Rispetto ad altre forme di prevenzione di profilassi che riguardano in generale la salute pubblica come anche la salute nei luoghi di lavoro che ovviamente non incidono sul tema
Delle malattie della prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili pur dando ovviamente un contributo complessivo alla salute dei cittadini ecco andando a scomputare nelle diverse fonti di finanziamento
Ha gli importi gli ammontari destinati alla prevenzione emerge come di fatto poco meno dell'uno per cento sia dedicato alla prevenzione alla persona quindi realtà in termini di investimento in di risorse rispetto a questa voce ci sia in realtà ghetto importante del nostro Paese
Consideriamo che il dato medio di un finanziamento di venticinque euro medi attesta pro capite contro i circa centoventicinque centotrenta di Francia e Germania per dare come dire una misura chiaro sondati medio hanno presi come dati medi ma l'indicatore è significativo al tempo stesso anche qui Boy gioca in modo importante il gradiente territoriale perché come accennavo rapidamente nella presentazione fatta prima c'è un'indiretta
Ha molto significativo sia dal punto di vista della concentrazione dei fattori di rischio perché tre fattori di rischio su quattro sono notevolmente più presenti a sud rispetto che a nord diciamo che a nord il tema
A del dell'utilizzo
Di alcolici ovviamente i fattori di rischio prevalente rispetto ad una concentrazione nel Sud della fattori di rischio legato alle patologie respiratorie quindi legato al fumo
Piuttosto che alla sedentarietà piuttosto che alla tematica del dell'obesità soprattutto infantile che in quasi tutte le regioni del Sud di fatto è un tratto caratteristico e poi ancora c'è il tema dell'accessibilità agli screening
Atran nord e sud del rapporto e uno a tre a favore delle regioni del Nord con una difficoltà
A mio avviso che anche di tipo organizzativo cioè non bisogna dimenticare anche qui quando si guardano indicato rimedi dati medi che poi l'accessibilità è anche frutto del tessuto
Organizzativo del servizio sanitario nazionale delle distanze da percorrere per poter raggiungere il centro che eroga quella prestazione
Delle disponibilità effettive della popolazione del territorio che può essere ovviamente magari più montuoso quindi più come dire creare maggiori complessità di spostamento queste caratteristiche tutte che fanno sì unitamente ad un fattore culturale indubbio che a sud ci sia comunque minor ricorso alla prevenzione in particolare per quanto riguarda
Soprattutto gli uomini questo maggior ricorso è particolarmente significativo e quindi poi al tempo stesso
Non stupisce che il dato della presenza della cronicità e della Multipla unicità sia in costante espansione ecco intervenire sulla gestione delle disuguaglianze come accennavo prima secondo me è importante non solo nell'immediato
Ma soprattutto illogica prospettica per evitare che queste differenze che rappresentano un po'gli ingredienti
Come dire della capacità poi di risposta rispetto alla gestione della comicità in futuro Clay no un effetto moltiplicatore e quindi amplificano ulteriormente le distanze
Sì sì no parlare io anziché l'effetto organizzativo infatti poco ma altre questioni di cui si parla Et tu Babe già un atteggiamento diverso Luisa culturale no degli in generale rispetta la prevenzione può darsi non ci dicono che sulle figurarsi sino adesso che noi invece volevo chiederti un'altra cosa perché anche questi sono dei punti
Che durante la tua relazione hai trattato a proposito pochi se posso andrò in considerazione ancora su questo tema della prevenzione è chiaro che regioni che sono in qualche modo esposta ad una mobilità passiva
Naturalmente sono regioni che difficilmente possono garantire una come dire agevole organizzazione no di percorsi di prevenzione perché evidentemente la mobilità passive anche un indice di difficoltà assistenziale
Da questo punto di vista io credo che pensare ad una integrazione
Pubblico privato che faccia in qualche modo mette a fattor comune anche delle risorse aggiuntive che la sanità integrativa può spendere su questo settore sia comunque cosa importante
Dustin me raccolte nelle indagini condotte negli ultimi anni sull'incidenza nei programmi della sanità integrativa della prevenzione c'è da ricordare
Che comunque circa un dieci per cento delle risorse che i fondi sanitari oggi rimborsare ai propri assicurati è destinato ad attività di prevenzione di diagnosi precoce quindi realtà c'è già una integrazione importante in questo campo e c'è al tempo stesso una una situazione nota agli atti si occupa di questo settore da diversi anni di una derubricazione della prevenzione al di fuori di quelle aree per le quali invece vengono riconosciuti i benefici fiscali nei confronti delle forme sanitarie integrative ecco da questo punto di vista prendere consapevolezza di un maggior bisogno di integrazione da parte del servizio sanitario nazionale anche per favorire maggiore accessibilità potrebbe essere un una buona risposta
Anche nei confronti dei cittadini
Ancora una cosa no mentre si parlava di mobilità sanitaria in un altro tema l'altro giorno
Un mio collega mi raccontava di un di alcuni suoi amici una famiglia calabrese sappiamo lo stato in cui versa la sanità calabrese non c'è stato adesso il supercommissario deciso
Adesso c'è credo il decreto all'esame ma insomma la decisione del ministro della salute Grillo diceva Bismark son dovuti andare il Lombardia adesso non so dove di quale patologia si parlasse poi sono arrivati là il primario era calabrese noto per dire poi ci sono anche dei paradossi purtroppo no che riguardano non soltanto le diseguaglianze le differenze tra regione e regione ma anche le le dell'emigrazione sia dal punto di vista di medici dei medici di medici di talento dunque Brindisi il presidente di poste ANIA Maria Bianca Farina voleva intervenire
Ben venga però venga qui se non la sentiamo
Del come vuole non solleviamo mille da un microfono
Vogliamo delle volte
Grazie grazie
Volevo semplicemente ringraziare Amato i clienti
Perché e lo faccio a nome mio ma penso di interpretare si
Il pensiero di tutti
Di tutto il settore perché con tanta passione ma anche con tanta competenza sta portando un contributo davvero fattivo costruttivo alla riforma del nostro sistema sanitario riforma anche ecco abbia fatto molto piacere sentire le parole del senatore filippini ma anche indispensabile noi non possiamo pensare di continuare così come siamo
E mi sembra del tutto inutile ci fa perder in qualche modo il tempo questa discussione pubblico-privato
Per due motivi innanzitutto perché oggi rendiamoci conto che siamo già in un sistema duale
L'abbiamo ascoltato i privati stendo ne spendono tanto di tasca propria quindi l'apporto privato c'è
E perché c'è tanto divario nelle prestazioni da zona a zona e soprattutto tra il nord e sud e ancora perché
Noi siamo un Paese che ha un debito pubblico elevatissimo che fa pensare che difficilmente la stesa pubblica può essere ancora
Come dire ancora amplificata corrette
No appunto Shirley difficilmente difficile per carità poi magari potesse essere possibile e dall'altra abbiamo un risparmio privato altissimo che sarebbe utile canalizzare verso quelli che sono i temi cruciali di tutti lui cittadini
Se pensiamo che oggi nei conti correnti quindi in liquidità del degli italiani ci sono mille cinquecento miliardi di euro da una domanda ce la dobbiamo fare anzi più di una domanda innanzitutto sulla fiducia che c'è da parte dei cittadini non su quello che chi ha il compito di fare e dall'altra come trovare il modo di indirizzare verso le necessità del Paese queste risorse
Allora mettere insieme risorse private risorse pubbliche in un discorso di complementarietà a peraltro guidato dal pubblico
Mi sembra una discussione che non non dovremmo nemmeno fare
Mentre dovremmo mettere insieme le nostre migliori forse tutte le migliori risorse il testa e finanziaria per varare questa indispensabile riforma
Il da Stroppa rese ne ha assoluto bisogno oggi il sistema come che ripeto il servizio sanitario universale la cosa
Migliore che si poteva pensare ancora oggi è un sistema che tutti ci invidiano e che quindi va preservato
Ma l'idea di come supportarlo e di come razionalizzare le risorse in campo in maniera che si realizzi quello che la scossa induzione chiede cioè che ci sia equità e ci si accessibilità
Io per questo punto ringrazio molto Marco per il lavoro per il libro gli faccio i complimenti ma perché lui con tanta forza e con tanta competenza con tanta doc
Documentazione
Ci sta dando un contributo preziosissimo per affrontare e io mi auguro risolvere un tempo in tempi brevi
Un problema che a mio giudizio un tema che pur scialle fondamentale per il benessere di tutti noi italiani graziato furto
Adesso credo che volesse intervenire anche presidente dell'ordine dei medici e degli odontoiatri Stefani perdiamo scusi hanno la vedevo mi perdoni prego
Non si sente però scusi non si sente ecco adesso si terranno aperto il microfono si grazie
E mi chiamo Stefani io sono un medico sono presidente della Commissione odontoiatri della dell'ordine della mia provincia di Massa Carrara e sono qui così perché volevo capire cosa si può fare per l'odontoiatria cioè
Voi sapete il dottor decreti lo sa bene il paziente italiano è abituato a pagare il dentista perché classicamente Rodolphe si è sempre stata privata per circa il novantacinque per cento
Quindi il pubblico ha sempre fatto poco forse in futuro farà ancora meno però io mi domando questo ora mi soldi cominciano a scarseggiare e molte persone sono in difficoltà non tradire Carrà non solo per il paziente anche per chi la pratica anche per il dentista e cara quindi su questo non c'è discussione
Per motivi economici molti pazienti stanno cominciando a rinunciare alle cure riusciamo noi a prospettare un piccolo pilastro
Anche per l'odontoiatria questa è la mia domanda al dottor vecchietti si può fare qualcosa grazie
Bus sicuramente l'odontoiatria una delle delle voci principali della spesa privata dei cittadini quindi nel riaffermare una ruolo del secondo pilastro sanitaria nella gestione della spesa sanitaria privata
Sicuramente si va anche a porre attenzione su una gestione più ampia più complessiva di quelle che sono le cure odontoiatriche
Che nel modello attuale sono solo parzialmente contemplate all'interno dell'operatività della maggior parte delle forme di sanità integrativa
è chiaro che un secondo pilastro sanitario che si occupi di gestire complessivamente la spesa sanitaria privata andrebbe ad abbracciare anche la l'odontoiatria
E potrebbe farlo a mio avviso in modo particolarmente efficace nell'andare a ricostruire
Dei meccanismi gestionali che tutto sommato sono quelli sulla base dei quali anche lo stesso servizio sanitario nazionale organizzato in quest'ottica credo che come avviene anche in in altri paesi in cui
La c'è una maggiore diffusione soprattutto della copertura delle spese odontoiatriche
Da parte di delle forme assicurative valorizzare meccanismi di accreditamento e di gestione diretta della spesa
Da parte della sanità integrativa possa essere una soluzione importante per garantire
Da un lato un perimetro definito al ai cittadini rispetto all'accesso dell'odontoiatria dall'altro uno stanziamento
Adeguato ma anche una sostenibilità per le forme di sanità integrativa rispetto al finanziamento di queste cure devo dire che anche a livello concreto negli ultimi due anni sono stati
Fatti passi importanti in termini di copertura delle spese
Odontoiatriche dei cittadini la maggior parte delle forme sanitarie integrative che originariamente prevedeva in copertura solo ed esclusivamente come lei sa alcune prestazioni in particolare la prevenzione di igiene orale
L'ablazione del tartaro e alcune prestazioni legate alle estrazioni no impianti in alcune limitate casistiche
Hanno iniziato ad includere nel proprio ambito di a Pera di di operatività novero sempre più ampio di prestazioni
E chiaro che non bisogna nascondersi rispetto ad una tematica che a fronte delle difficoltà che lei intravede in termini di rinuncia alle cure
C'è anche una tematica di utilizzo molto consistente delle prestazioni odontoiatriche da parte dei cittadini
Nel momento in cui queste prestazioni vengono a essere incluse all'interno dell'operatività dei fondi perché noi abbiamo
A livello anche operativo pratico riscontrato come persone che di fatto differivano da cinque sei ad talvolta dieci anni dei lavori odontoiatrici importanti
Naturalmente hanno concentrato nei primi anni di introduzione di queste cure da parte del proprio fondo di riferimento in modo cumulativo massivo no
L'accesso a queste cure quindi è chiaro che c'è bisogno di identificare a mio avviso su prestazioni importanti sia a livello economico che di cura ma anche di elevata frequenza come l'odontoiatria un giusto bilanciamento tra soggetti finanziatori quindi i fondi nel settore assicurativo
Da la mutualità e in realtà il soggetti erogatori che sia in grado di ricostruire in qualche modo quei percorsi virtuali di accreditamento gestione dei paginetta
Riduzione su scala dei costi a fronte di fatturati garantiti che poi su grande scala anche lo stesso servizio sanitario nazionale applica nel momento in cui opera in convenzione con i privati questo naturalmente rispettando quelle che sono le soglie minime richieste per la qualità dell'erogazione agli odontoiatri
A vantaggio anche degli degli assicurati ma ripeto al tempo stesso in una logica di sistema di gestione sostenibile di questa spesa così importante per per gli italiani
Grazie non ho altre domande vediamo un po'sì prego prego
Aspetti aspetti perché c'è una bella Voltaire ma forse col microfono
Quindi dei
Grazie io mi chiamo Pier Cesare bottega al Home ruolo in una società diciamo che cura al mondo chiamiamolo assicurativo però sotto un ombrello di carattere molto molto sociale lo stato sollecitato alcune riflessioni sia dalla dall'illustrazione di Marco Vecchietti che
Amministratore delegato di una delle più importanti compagnie nell'ambito delle coperture sanitarie in Italia
E soprattutto dall'intervento del dottoressa Farina che rappresenta l'associazione nazionale delle imprese assicurative ai massimi livelli no
Cioè oggi abbiamo parlato di un tema la salute
E poi in modo anche molto intelligente il il moderatore
Anche se rito un altro dei problemi che il problema della previdenza
Cioè due pilastri la senza dello stato sociale in questo Paese che sono previdenza e sanità
Che secondo me non devono essere assolutamente visti come due entità separate
Perché ci può essere e c'è già una forte integrazione tra queste due aspetti ripeto di grande importanza per la comunità del nostro Paese
Perché in positivo all'interno dei fondi ci sono delle risorse finanziarie che potrebbero anche trovare una destinazione che vada in quella direzione della copertura sanitaria
Dall'altro c'è un tempo per amento degli stessi fondi
Che spesso e volentieri
Devono fare fronti a delle richieste dei propri associati di anticipi per sostenere delle spese sanitarie no e quindi chiedono l'anticipo del loro dal loro TFR della loro liquidazione del maturato
E quindi
Non sono solo un problema sociale ma potrebbero essere anche un problema come ci modi prospettive di sinergia questi due aspetti
La cosa che mi sollecita è un po'come dire
Mi dà fosse tra virgolette no
Mi mette un po'in una condizione di di crisi identitaria
Noi abbiamo sentito ascoltato l'intervento del senatore poi ci siamo un po'soffermati sulla litigiosità o meno sulle differenze ideologiche sulle diverse valutazioni di no non è che da questa parte noi possiamo sempre aspettare che qualcuno decida
Ecco terra un qualcosa di così importante
Forse in questo Paese le aziende e quindi l'aspetto diciamo privato e chi rappresenta le parti sociali
Potrebbe forse sedersi di fronte libri insieme in un da un tavolo e dire facciamo una proposta concreta perché quando qualcuno diceva la gente non fa non solo non fa più prevenzione e la gente non sicura più
Torno facciamo solo un discorso di bilanci che magari lascio fare a Marco Vecchietti che poi alla fine il rapporto sinistri premi sinistri si deteriora ma da un punto di vista più sociale voliamo
Farlo questo sforzo tentare perché se aspettiamo sempre gli altri nella risposta a questo Paese ne davano poche prima
Personalmente Mona Minerva rischiamo di dare forse meno ancora in futuro grazie a lei non so se
La scia di questi interventi
Bernard Rizzo risposta complessa eh lo so ovviamente affronta a tutto tondo la tematica ma dell'welfare integrativo io tornare sulla considerazione
Sintetizzata in quella battuta no della della pubblicazione in cui si parlava di
Percorso evolutivo da un ugual fare integrativo occupazionale a un a un welfare di cittadinanza io credo che l'elemento fondamentale sia quello di mettere a disposizione le esperienze maturate positivamente in questi anni dalla contrattazione collettiva nero campo previdenziale nel campo sanitario
E spesso in alcuni settori anche sulla gestione ad esempio della non autosufficienza
Quindi anche su temi potenzialmente Complessi in termini di bilancio del rapporto tecnico che vuol dire poi sostenibilità visti in una logica di finanza pubblica
Cercando di trasferire queste buone prassi questi buoni modelli
Ad una fetta più ampia di di popolazione in quest'ottica io credo che le esperienze ci siano i risultati siano in buona parte stati raggiunti c'è un'oggettiva
La necessità di fare un oste ulteriore cioè quello di uscire da questi perimetri predefiniti nei quali questi modelli sono stati messi a punto e spesso hanno trovato come dire ma a fondamento del radicamento negli anni per ampliare questo voti può di strumenti a fette più ampie di popolazione cercando di preservarne le caratteristiche cercando di e mantenerne inalterata l'accessibilità in quest'ottica indispensabile che
Sia ovviamente chi si occupa del governo della cosa pubblica ma anche come si diceva correttamente gli attori del sistema
Si facciano promotori di una diffusione culturale che spieghi a quei cittadini che non ancora hanno avuto l'opportunità di misurarsi con questi strumenti
Che in effetti si tratta di strumenti in grado di garantire un migliore impiego del loro risparmio perché come ricordava la Presidente farina di risparmio realtà gli italiani ne hanno a disposizione una certa quota
Io credo che chi ha già sperimentato questi modelli debba essere parte attiva nella mostrare come questi strumenti possono garantire una protezione diffusa alla popolazione
Che consente di preservare meglio risparmi e di impiegare meglio anche le disponibilità
Di fatto questo modello automaticamente garantirebbe anche un surplus di inclusione sociale a tutti i cittadini in particolare come ricordavo nella nel mio intervento a coloro che hanno maggiori bisogni assistenziali che sono oggi quelli che corrono un rischio maggiore di vedersi poi
La dover fronteggiare in autonomia delle spese significative o delle situazioni di tipo catastròfa
Grazie allora andiamo a concludere è arrivato il presidente Sileri che vedo qui in prima fila ecco lo così chiudiamo questa Benvenuto presidente
Sì
Allora noto al pubblico anche se per stazza insomma non c'era confonderlo con l'ironia
Metto cinque
Anche per questo si dice allora scusate il ritardo ma eravamo impegnati in Commissione e anzi ringrazio per le parole del senatore Zaffini che ha elogiato i lavori della commissione
Il fatto che abbiamo già portato a termine due disegni di legge che iniziativa parlamentare all'unanimità in Commissione che significa che lavoriamo bene lavoriamo tutti con un medesimo fine il ricordo sempre la fase della frase di Schopenhauer che dice che la salute forse non è tutto ma senza salute tutto e niente credo che ogni membro della Commissione sanità
Lavora in quest'ottica è chiaro che poi abbiamo delle visioni politiche diverse su alcuni provvedimenti ma su gran parte riusciamo a trovare la quadra ora
Ringrazio dell'invito
Io libero è stato dato qualche giorno fa ammetto che non l'ho letto ancora tutto non ho avuto ho avuto il tempo
Anche perché in Commissione stiamo lavorando duramente a spron battuto ma ci tengo però ebbe a dire due maggio avete già parlato di tante cose del parlato dell'equità sostenibile al servizio sanitario nazionale immagino
Dei problemi che stiamo attraversando cioè son quarant'anni che abbiamo il segretario nazionale ma è ora che questo territorio nazionale cambi vestito cioè è cresciuto ha messo la giacca e la cravatta è diventato un adulto
Oggi si
è pronto
Con un cambiamento secondo me a affrontare quelle sono le sfide dei prossimi quarant'anni con una società che cambia innanzitutto
Cambiare epidemiologica della società l'età media si alza
Gli italiani grazie a Dio
Invecchiano di più non necessariamente invecchiano meglio e questo è uno dei problemi che ci troviamo a a dover affrontare e soprattutto una gran fetta di italiani diverse gli italiani hanno più di due patologie croniche quindi quando tu hai una popolazione conquista intime italiani che hanno due-tre patologie croniche è chiaro che questo rappresenta una notevole spesa per il nostro servizio Salza internazionale Stefano adeguata programmazione sia per quanto riguarda l'attività ospedaliera sia per quanto riguarda l'attività sul territorio che secondo me negli anni scorsi è mancata
Ecco che ti trovi a avere un circolo vizioso della quale il paziente con la famiglia del paziente non trova risposta sul territorio ritorna in ospedale da spesa viene amplificata
Di non di non poche volte ma non è questo l'oggetto per il quale credo sono stato invitato qui quanto più che altro per tre mettere un po'di ordine su quello che è il ruolo del secondo pilastro cioè purtroppo
Cioè questo dualismo
C'è c'è chi crede che il secondo pilastro praticamente
Uccide in qualche maniera segretario nazionale come pubblico sostituendosi completamente adesso e dall'altra parte c'è chi crede che questo secondo pilastro sia necessario per far sopravvivere il segretario nazionale in questa diciamo in in questi due opposti a dire il vero come c'era Dini a metà sta la la verità e quindi credo che questo libro che Marco ha scritto
Sarà davvero da un sito per capire meglio dove dobbiamo andare nei nei prossimi anni è innegabile
Che è un aiuto da parte del
Sanità private dei fondi integrativi
è necessario perché se il venticinque per cento circa della spesa della sanità è privata ed è in continuo aumento ci sarà pure una una ragione essi la spesa sanitaria privata in linea con quella europea quando invece gli investimenti per la sanità pubblica sono rimasti più o meno uguali vero che noi l'abbiamo un'età di circa quattro miliardi di euro ma è chiaramente una cifra iniziale non non completamente ottimale per garantire in futuro quello che dovremo affrontare ho parlato poc'anzi della necessità del una popolazione che invecchia tra ad esempio quindi sarà necessario sicuramente deve nei prossimi mesi cercare questa legislatura sicuramente cercare di chiarire qual è il ruolo della sanità privata all'interno del servizio sanitario nazionale dico all'interno perché a mio avviso il servizio sanitario è pubblico e deve rimanere pubblico però sicuramente vi è spazio per un'integrazione non sostituzione ma integrazione dove mi vengono in mente alcune carenze
Che ci sono state negli anni passati in assoluto la prevenzione in quella fascia di età dove prevenire non è stato visto come un grosso vantaggio perché nell'immediatezza dei risultati non porta soldi risulti soldi del risparmio che è grazie a prevenzione di reddito moltissimi anni e prova anche questo è mancato negli anni negli anni scorsi e poi andrà chiarito anche quella parte di sanità pubblica che però diviene privata penso ad esempio al ticket e superticket
Penso
Ai farmaci di classe A che vengono acquistati privatamente penso ha diciamo a quella spesa farmaceutica delle famiglie cioè tutte queste spese accessorie che sono di farmaci classici ad esempio ammontano a cinque miliardi di euro quella una parte che forse va chiarita un po'meglio del cinque miliardi di euro circa il quattro per cento di tutta la spesa del fondo sanitario nazionale e quindi un'altra cosa che dovremmo valutare la la spesa privata divisa fra le varie regioni c'è un un differenziale enorme cioè gran parte del difesa i suoi sanitaria fra le regioni è incrementa quello che il divario fra Nord tra il nord e il sud e quindi a questo punto quando io sento parlare del Wisla internazionale equo sul territorio nazionale è chiaro che fa male pensare che c'è questa enorme diversità Kunda un aumento del numero delle famiglie che si affida al privato un aumento che oggi in quell'ultimo anno del aumento del due per cento circa settantanove ottanta per cento delle famiglie si rivolgono al privato e si volgono al privato quando quando non trovano una risposta all'interno del pubblico dove appena più grande che abbiamo e la gestione delle liste d'attesa liste d'attesa per quanto riguarda la le indagini strumentali fino poiché i ricoveri e poi la spesa privata per quanto riguarda anche la gestione dei pazienti anziani che stanno male
Pensate solamente i caregivers pensate a quanta gente accudisce un proprio familiare anziano a casa perché non trovo una risposta sul territorio
Diffamare ancor di più quando in sanità si parla di costi risparmia è una parola da medico a me non è mai non è mai piaciuta
Si parla di costo e risparmio ma la salute pubblica sì è vero va gestita come come in casa giustifica tra economia però non è solo un costo che la sanità negli ultimi quindici vent'anni è stata vista solo come un'emorragia di soldi in un sistema fiscale che non è può d'altro canto smistano la salute dipende dal sistema fiscale italiano
E se ci sono fiscale italiano già di per sé qui lo dico senza immagino che molti L'Unità penseranno come me non equo se per primo il sistema fiscale non è completamente può come può diventare può di conseguenza il servizio sanitario nazionale che purtroppo sussidiario a
Di al diciamo all'economia all'economia nazionale
E quindi bisognerà lavorare un po'più a trecentosessanta gradi e quello che io dico sempre
Valutare quello che è il risparmio quello che il costo in sanità è molto difficile sfido chiunque a poter dire quanto vale
Una vita umana quanto vale una persona che a un certo punto ha trovato il suo percorso ben definito nel servizio sanitario nazionale o in un'integrazione di esso
Non apprezzo perché ha aggrappato a quella persona cioè un qualcosa che ruota intorno a quella persona
Cioè una madre che porta i figli a scuola c'è un anziano c'è un sistema economico che fa sì che quel servizio sanitario nazionale quell'offerta di salute alla fine si traduce nel benessere del paziente cioè il prodotto interno lordo che questo non si riesce mai a a far capire il sistema sanitario della spesa sanitaria rimane sempre come un un'emorragia di soldi peraltro benne stimabile perché noi sappiamo esattamente quella che è la richiesta della popolazione
Non è così difficile programmarlo sappiamo quanti siamo sappiamo quali sono le malattie è chiaro che può esserci
Una una variazione e quello che è successo negli anni scorsi non sanitari tagli su tagli in tutte le forme inutile dire orizzontali o verticali perché i tagli sono stati
Tagli
Quando invece nella seconda vita tesoreria nazionale sarà necessario valutare i un eventuale importanza di questo secondo pilastro per determinati percorsi ma soprattutto riallocare le risorse cioè investire per poter può risparmiare in futuro quindi si può intendersi nel territorio sicuramente investire in prevenzione la prevenzione non è solamente l'analisi del sangue
O la TAC o l'elettrocardiogramma la prevenzione inizia anche a scuola quando fare educazione fisica o insigni come fare ginnastica o come alimentarsi ai ragazzi perché quei ragazzi saranno di obesi di domani se oggi non rigore quella una spesa
La stessa cosa vale per un anziano un anziano in attività
Sicuramente vive meglio dire di più
E quella diventa spesa ma la spesa dura inizia da moltissimi anni prima che questo che forse è mancato in in questo in questo tempo e l'altra cosa sulla quale dovremmo lavorare evitare la duplicazione della spesa
Dovete fare la spesa per l'orgoglio di ognuno di noi amici parenti
Che fanno dei indagini
Conosco p ad esempio una volta l'anno senza motivo col servizio pubblico magari da quando prima in privato poi non si fidano vanno nel pubblico viceversa
E questo non spesi così come la medicina difensiva
La medicina difensiva che fa sì che oggi novantacinque per cento delle denunce penali fatto i medici vengono archiviate perché non non sussiste il reato
è questa una spesa per il paziente poverino deve pagarsi gli avvocati e va incontro a problemi ma anche per il medico come singolo ma il servizio come o la struttura nell'insieme
Perché da qui nasce la medicina difensiva
E basterebbe una piccola Camera di arbitrato prima ancora di arrivare al binario prima ancora di arrivare alle cause civili
Ed ecco che potessi tornare il sette e otto nove miliardi di euro così come l'informatizzazione del servizio sanitario nazionale se ne parla da vent'anni ancora non non viene fatta adesso non voglio divagare però voglio dire
E la riorganizzazione deve essere davvero a trecentosessanta gradi considerando che il la salute e trasversale trasversale anche con tutti i ministeri pesa per l'agricoltura
Tesa del ministro dell'ambiente quindi la prevenzione registro tumori so che senatore Zaffini apparato registro tumori individuare le zone dove sono più tumori magari individuarne la causa in una in un dossier vicina la prevenzione che può esser fatta in quelle aree
Non è possibile pensare al Ministero della Salute come un ministero isolato da tutto il resto perché la salute inizia nel momento in cui la mattina ti alzi apre il frigorifero Prandi litro di latte dialogo litro di latte fissa nei controlli dei Nas i controlli veterinari Ministero della salute
Cioè benessere di ognuno di noi
Tornando quindi al secondo pilastro credo che sia mandato Orio
Nel in un prossimo futuro
Cercare di chiarire esattamente il ruolo per far sì che non ci sia un eccesso in una direzione e la paura quindi di moltissimi che credono che questo voglio sostituire il Pubblico e non credo che sia questo ne deve essere questo l'intento e dall'altro ritrovare un ruolo all'intervento dei sanitari che possa essere complementare non sostitutivo
Poi quando avrò finito il libro magari ci sarà modo per fare altre domande chiarire ancora medio grazie davvero
Grazie io non so guardo il Presidente si vede siccome come lei sa nel dibattito politico adesso superato lo scoglio del ventisei di maggio
Si parla anche di magari di idee di fare una manutenzione al contratto di governo magari se non c'è inseriamo la questa parte qui lei faceva
Riferimento nel contratto di governo adesso non so se c'è
Ricordo tutti i punti però forse si potrà potrebbe essere sottoposta diciamo alla volontà politica di metterle in pratica come le diceva i chiarimenti credo che siano sempre necessari
Cercare di ristabilire un ruolo di ripeto evitare questo dualismo di questo posto credo che sia utile anche alla popolazione anche perché chi è colpito oggi da questo problema e prudente mentre il ceto medio
Che fra l'altro è quello che paga gran parte delle tasse e alla non può penalizzare il ceto medio facendolo diventare sempre più povero
Quindi credo che venga da sera
La discussione in merito grazie Marco chiusura
Naturalmente breve brevi più scura volevo anzitutto ringraziare il presidente Sideri per il suo intervento e devo dire anche per questa lettura così ampia e complessiva integrata del fenomeno della salute della sanità che ben si sposa con i ragionamenti fatti nella mattinata quindi in effetti i temi sanitari il tema della salute
Richiedono una compartecipazione di più competenze e credo che questo sia ripeto perfettamente in linea con il ragionamento fatto insieme questa mattina
Ringrazio anche il senatore Zaffini per il suo intervento la presidente Farina
Che credo abbiano aggiunto ulteriori elementi a questa analisi condotta nella mattina anche i diversi esponenti partecipanti che hanno aggiunto loro considerazioni ai lavori della mattinata contribuendo ampi costruire questo quadro complessivo e testimoniare anche questa voglia che credo quasi tutti i presenti abbiano di mettere a disposizione le proprie capacità professionali
Per da fare evolvere il l'impianto del sistema sanitario complessivo del nostro Paese
Mettendo appunto valorizzando le proprie esperienze professionali e delle migliori capacità che che richiede questa materia così importante ringrazio vivamente tutti it partecipanti auspico ci siano ancora ovviamente occasioni di confronto e di lavoro insieme su questi temi importanti grazie