Sono stati discussi i seguenti argomenti: Aiuti Umanitari, Cultura, Discriminazione, Giornalismo, Immigrazione, Letteratura, Libro, Mediterraneo, Ong, Politica, Societa'.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
Rubrica
scrittrice e giornalista
Radio radicale bentornati dato nuovo appuntamento delle parole le cose siamo nuovamente in compagnia di Elena Stancanelli che tornano a trovarci Barry trovata eleganza interna
Allora siamo qui per parlare del tuo ultimo libro edito dalla nave dite servo venne alla spiaggia un assassino un libero se dire molto interessante perché c'è un'esperienza un'esperienza forte che è quella
Conto del del tuo viaggio all'interno di una nave di una MG
Che però è un viaggio non solo dentro quei giorni ma è un viaggio forse all'interno delle radici più profonde della nostro vivere questa questione del nostro vivere l'altro
E e qui diciamo la domanda ed obliquo è un libro molto politico questo perché un libro che pone l'accento su forse un meccanismo di trasformazione che che si sta compiendo all'interno della società italiana
Un libro che parte dalla questione migratoria per arrivare diciamo a alla alla questione più profonda dell'odio generalizzato all'interno della nostra società nei confronti del diverso del povero dell'altro allora innanzitutto il ti chiedo come è stato questo viaggio sia fisico che
Diciamo culturale intellettuale
Prima di tutto questo viaggio è accaduto in maniera abbastanza casuale nel senso che io non
Prima di scrivere questo libro non sono stata una militante che si occupava d'punto di questioni politiche in maniera attiva poi proprio intendo come scrittore come intellettuale
Sono sempre ho sempre pensato che uno scrittore se tacesse benessere nella propria stanza scrivere creativi cercando di farlo nel migliore maniera possibile
Però questa estate si è accesa in me una cosa anche grazie a un articolo di Sandro Veronesi uscito sul Corriere della Sera che è stato uno spartiacque si accese me una attenzione molto forte nei confronti di qualcosa che non era più
Una questione soltanto politica o meglio lo era quanto può essere politica appunto il tentativo la differenza tra la vita e la morte il tentativo di
Saldare le persone o quanto meno non andare nella direzione di dar loro la morte
Si trattava appunto della questione della dei naufragi nel Mediterraneo e della nuova crociata insensata impossibile da prendere in considerazione dal punto di vista razionale del nostro governo contro le ONG che facevano salvataggio
Mi è sembrato che avessimo toccato un punto talmente paradossale della nostra convivenza di esseri umani che ha valeva la pena per me era necessario per me andare a vedere cosa stesse accadendo
Poi è successo in maniera un po'casuale che Sandro Veronesi che Sator capofila di questo gruppo che poi si è chiamato corpi non è potuto partire non tutto imbarcarsi per questioni sue di organizzazione del tempo e quindi la seconda
E se si Offerta ero io e mi è capitato di imbarcarmi
Quando quando mi hanno chiamato all'inizio il progetto era
Su open arms che la ONG spagnola che fa search and rescue nel Mediterraneo poi in quei mesi composto terra-aria di nascosto dall'opinione pubblica e soprattutto di nascosto dal Governo per evitare azioni preventive
Ma stava nascendo questa questo gruppo questo questa
Azione non governativa che si chiama mediterranea e che aveva comprato una barca che poi si è chiamata Mare Ionio pronta a metterla in mare
Quando la Marinoni è stata pronta i i gli organizzatori di questa o ai mezzi si sono rivolti al gruppo e hanno chiesto se c'era qualcuno che era disposto a partire con loro io sono partita dunque con loro in un cono penalizza un contratto
Le barche di open arms in mare sono partita sulla mare Jonio con i volontari della Maioni o che sono di due sono due centri sociali questo che si chiama esca di Roma e Ya Basta di Bologna e un in mezzo all'organizzazione c'è anche molti boh molti volti di Palermo
è una cordata e una cordata di persone della società civile che avevano messo il denaro avevano chiesto un prestito Banca etica che a sua volta dentro il gruppo
Dunque son parità con loro e sono rimasta del tempo con loro l'esperienza è stata molto forte anche se nello specifico mentre io sono stata imbarcata con loro non c'è stato nessun salvataggio era il periodo nel quale c'era la maggior stretta da parte del governo per evitare che appunto non si sa bene che cosa fosse accaduto però insomma l'interpretazione loro era che una maggiore stretta del nostro governo evitava di di far partire le persone della Libia e quindi c'erano meno persone in mare
E ed è durato poco possono appunto sono di nuovo riparti cambia giudicare da quello che dicevano le persone del sia di open Aschen mediterranee di Mediterranea ogni tanto si vi è riuscivano
Con maggiore intervento della polizia a rallentare le partenze ma per periodi molto brevi sapendo che in quel periodo c'erano più ONG in mare
Avevano aumentato la sorveglianza perché è un suo strano paradosso per cui evidentemente Chamorro se ragionassimo come ragiona il nostro governo allora forse la presenza delle ONG in bare sarebbe utile per far partire
Meno persone
Ecco questo è un libero soprattutto che come dicevamo parte da un'esperienza personale cerca di collettivi Tzara la e soprattutto cerca anche di analizzare quello che sta avvenendo all'interno della società italiana perché
Ci sono alcuni alcuni valori come come la pietà verso l'altro la misericordia e possiamo dire l'altruismo in termini pratici che sono stati la pietra fondativa un po'del nostro Paese Chamorro siamo un Paese fondamentalmente di migranti siamo un Paese di persone che hanno vissuto come un'emigrazione anche interna tra nord e sud molto violenta molto molto feroce che ancora vivono visto che diciamo la maggior parte dei laureati del Sud Italia sono costretti quando i va bene a trasferirsi al Nord Italia quindi c'è una situazione mente in cui c'è un collante solidale
è molto forte però ad un certo punto abbiamo deciso forse di abbassare quelle quelle quelle difese
Che appunto nell'arco della nostra storia abbiamo tirato su e di diventare cattivi perché poi o quanto meno di non avere più paura di mostrarci cattivi ce l'abbiamo barattato forse
In termini economici la sicurezza delle nostre case la sicurezza del delle nostre strade poi è sempre apparente con questi valori che ci tenevano dentro e tu questo lo racconti perché la scelta poi fondamentalmente di andare a vedere quello che succede
In mare aperto e anche la scelta di conoscere di vedere negli occhi coloro che scelgono di dedicare del tempo dei giorni a vedere
Assai salvare delle vite percorre in questo che Paesi TM diciamo che paese hai visto che paese hai trovato davanti
Quando poi si è ritornata perché c'è anche un primo dopo in questo libro c'è quando si parte si hanno un carico di aspettative
Maggiori però si torna anche a vedere poi la propria quotidianità con occhi diversi
La qualità e devo dire che una una delle cose che mi ha più impressionato è stato pochi giorni fa stavo leggendo questo bellissimo tra l'altro bellissima raccolta di racconti del Novecento italiano fatta da Jhumpa Lahiri per Guanda
John pareri appunto questo è scritto nel scrittrice americana di origine indiana che certo punto sia innamorata e la cultura italiana decise di occuparsene a tempo pieno tratto anche scrivendo
In italiano nella raccogliere i questi racconti del Novecento italiano
Anche anche famosi nel senso che è un è un comunque è una raccolta rivolta al pubblico americano per cui ci sono anche delle cose molto celebri e peraltro questi racconti c'è un racconto di Sciascia
Bellissimo come tutte le cose scritte da Sciascia che fa veramente venire i brividi perché il racconto di un gruppo di
Siciliani
Che decidono di emigrare nel gli Stati Uniti negli Stati Uniti ma il raccolto è il esattamente quello che noi immaginiamo se succedendo adesso in Libia cioè delle persone che si nascondono i soldi dentro
I vestiti SIM vedermi di notte si mettono di notte da qualche parte aspettando che arrivi lo scafista che riprenda
Una uno e li faccia salire sulla barca trattando di malissimo pestando di quando si comportano male dicendogli
Appunto minacciandoli di buttarle mare se loro non daranno del denaro e penalmente impressionante poi a certo punto queste persone salgono terrorizzate sulla nave
Fanno quella che ritengono essere una lunghissima traversate di undici giorni e poi a un certo punto vengono sbarcate e si scopre se vengono sbarcati in Sicilia
Di nuovo ma e questa di questa cosa Hess successe succedeva in Italia veramente
Due generazioni fa ed è una cosa che ti fa impazzire non si capisce punto come dicevi tu come sia potuto accadere che non in un volgere di tempo così breve così brave che i nostri nonni
Erano presenti e hanno partecipato a queste cose cose qui si sia trasformata nell'orrore che vediamo allora l'unica risposta purtroppo
Che si può dare e che hanno un altro colore della pelle perché non ce n'è un'altra perché se loro fossero Bianchi come siamo bianchi noi noi non ci potremmo non possiamo neanche immaginare
Di consentire un olocausto di questo tipo allora dobbiamo dirci con serenità che è una questione di razzismo
Quindi queste sono le persone noi consentiamo queste morti di queste persone in mare che sono innumerevoli soltanto per il fatto che sono diverse da noi perché altrimenti non potremo permetterlo
A questa cosa qui è abbastanza impressionante quello che io ho visto stando sulla nave sono
Persone
Che davvero no no non ho grande difficoltà di finirli
Come come sono stati partigiani per questo Paese cioè sono delle persone che dedicano la loro vita a salvare gente ampi gente in mare lo fanno perché ritengono che dar fuoco al cuore di una civiltà sia pericolosissimo e che si debba continuare a tener caldo in qualche modo un nucleo come dicevi tu
Di pietà di misericordia nei confronti delle persone altrimenti una civiltà collassa perché su che cosa si poggia se non su questo
Allora io che invece sono più cinica delle persone che vanno a fare salvataggi in mare penso che invece l'essere o gli esseri umani sono nella per gran parte abominevoli me compresa che devono teme essere tenuti assai meno da Poli una politica da una politiche delle leggi che non consentano quel tipo di cattiveria quindi la mia diciamo il mio seduttore politico è che è la appunto che è necessario che la politica tenga freno questi istinti bestiali che noi ritiriamo fuori in qualsiasi momento allentiamo la la la sorveglianza
Quindi la sensazione che ho avuto io è stata di avere a che fare con delle persone meravigliose che fanno questa cosa qui
Soltanto perché appunto perché è necessario fare e quando sono ritornata appunto e quando sono partite quando sono ritornata cioè negli intervalli prima e dopo di questa cosa qui ho avuto la sensazione che davvero
Quello che stiamo facendo ai migranti è il sintomo di qualcosa e mo'veramente più profondo e che ci riguarda e che chi è davvero molto pericolose dal punto va Mannu intesa
In qualche maniera ecco i il titolo mi piace soffermarmi perché questo titolo è una citazione del pescatore di Fabrizio De André
E ed è interessante perché il titolo e belle Complesso al tempo stesso perché ci rimanda una delle canzoni
Più belli e più profonde di Fabrizio De André che mescola tantissimi significati vedere tra l'altro negli occhi
Di un di un migrante fondamentalmente il nostro diverso qualcosa
Di lontano e forse una lettura che neanche va più bene questo diciamo a questo titolo un po'ce lo racconta perché
In qualche modo nella canzone di De André c'era c'erano tantissimi figure allegoriche c'era Leo carestia il pescatore di uomini
L'assassino che cerca di convincere ora sono veramente un assassino però in verità questo titolo ci racconta che
Che poi gli forse abbiamo abbiamo paura dei migranti proprio perché perché migranti siamo nuovi con diciamo le nostre le nostre storie i siamo noi che abbiamo paura di diventare come loro un po'quello che diceva papa Francesco sui detenuti diceva i detenuti li spingiamo perché potremmo essere noi perché noi in fin dei conti rosa di sono più fortunati di loro
Ecco allora alla fortuna di nascere in un posto del mondo differente da
Da quello da un paese del Corno d'Africa piuttosto da un paese inondato dall'emergenza climatica che che rende Arzere terre spinge qualche modo a partire perché poi
I motivi sono molteplici dalla guerra l'economia insomma anche fare una classifica del motivo per cui si parte totalmente insulso e banale
Però diciamo questo senso di identificazione neanche che tu cerchi di dare sempre all'interno del libro
E forse la chiave di volta per comprendere la cultura dell'odio e della paura forse non solo si odia chi è diverso ma si odia chi si ha paura di diventare
Sì questo questo è un grande tema si odia appunto si odia la persona come dici tu che è quella subito dietro di noi portando la testa
Che sembra che ci sia sul fiato sul collo sto dicendo se molto attenta perché il prossimo il prossimo sei tu
Il titolo più scelti tiro della canzoni di Andrea e l'ho scelto per tante ragioni la prima è perché mi sembrava che
Fabrizio De André fosse una persona da tirare dentro ragionando su queste cose qua perché
Perché è morto troppo presto ma prima di me appunto né in tutto quello che lui ha fatto c'è sempre stato questo tema appunto che quello che dici tu cioè chi c'è dietro di noi chiede
Chi è il nostro prossimo appunto più debole diciamo così
E perché mi sembra che questa frase venne la stagione assassino contenga con contemporaneamente il mare la spiaggia cioè quanto di bello però a un certo punto un principio di responsabilità cioè non siamo non queste cose non avvengono in maniera non solo deve appunto un non è un'invasione delle cavallette non è il temporale c'è c'è un una responsabilità ci sono degli assassini ecco chi sono gli assassini in questa storia chiede ci sono ci sono dei da deve ci sono delle persone che e uccidono perché non salvare unno appunto non consentire a persone di salvarne altre non salvarle è un faceva una responsabilità reale e quindi ci sono degli assassini in questa storia volevo che questo fosse chiaro
In
Ecco hai dato uno spunto che che secondo me è centrale perché questo libro ci riconduce anche
Alla diciamo all'altro motivo più grande di cui spesso signora delle migrazioni ovvero la voglia di vivere perché questo poi è un è un taglio a mio avviso molto interessante c'è la voglia di vivere la voglia di esserci nel mondo
Le storie di migranti che chiaramente anche in questa radio abbiamo abbiamo raccolto che raccogliamo anche con una trasmissione molto molto bella che Andrea Billa o che si chiama voci dalla Libia in cui chiamiamo proprio al cellulare coloro che sono i centri di detenzione libici ecco l'unico comun denominatore e proprio l'amore nei confronti della vita
E forse noi dico proprio come società occidentale questo
Amore nei confronti della vita lo abbiamo perso quindi uno dei motivi della paura è proprio questa cioè questa gente che vuole dire che che vuole amare vuole fare dei figli vuole percorrere nostre strade vuole conoscere
L'arte l'architettura i libri cose che voi apparentemente non vogliamo più fare qual è questo il tema settimi sta attentissimo a cuore che veramente centrale in questo libro
Mi Giorgianni Nardi che appunto la portavoce di si muove su che intervistato dentro questo libro a certo punto dice questa cosa
Che serissima ed è difficile anche da dire ma è struggente ed è straziante cioè lei dice
Questi ragazzi queste ragazze che noi portiamo a bordo sono talmente forti car mente belli talmente hanno di questi appunto corpi come dici tu che vogliono vivere che io quasi fatico a poter raccontare la loro sofferenza perché io so
Che loro sono passati attraverso una un'indicibile sofferenza ma i loro corpi esprimono una tale vitalità
Che appunto si prestano a quelle cose orribili del tipo giocano a calcio il parlano al telefonino come è stato detto tante volte ed è vero c'è c'è qualcosa a proposito appunto del confronto che dicevamo pro poi prima c'è qualcosa in questa loro in cui cibi re vitalità che ci lascia sgomenti ecco una una un'altra delle cose che io e che fa appunto faccio fatica a dire perché sembra di solito accuse ma appunto però si metta sempre al centro di delle cose però è vero che la sensazione che ho avuto io stando con con loro su queste barche è stata questa cioè come se la questa bolla nevrotica virtuale
Malinconica depressa che quella dentro la quale viviamo si fosse spaccata improvvisamente dentro
Questo fare dentro questo stare in mezzo al mare dentro questo salvare le persone dentro questo ascoltare quelle persone lì ci fosse
Davvero un senso che me lo permise io personalmente mi ero persa lungo per strada forse anche per un fatto biologico perché sono decisamente molto più grande di loro ma proprio perché invece c'è qualcosa
è difficile dirlo perché appunto sembra un discorso conoscemmo però deve esserci qualcosa mai nelle nostre società di di morente che noi appunto anche qualche in qualche modo quasi ci lusinga idee quasi sì
Sono anch'ci siamo talmente dentro che ci ci sembra letterario ci sembra fascinoso però loro sono sicuramente sono portatori di un'altra istanza e se vitale ecco questo questo non c'è dubbio e anche questa cosa qui effettivamente crea un credo uno scontro uno scontro profondo proprio antropologico tra noi e loro
Bene allora il tempo a nostra disposizione è terminata abbiamo diciamo esaurito veramente lo sblocco delle parole le cose ma non si riferisce ovviamente l'invito a
A leggere a riflettere intorno a questo testo venne alla spiaggia un assassino Elena Stancanelli la nave di Teseo grazie veramente rara per essere stata con noi ci ritroveremo al Salone del libro
Di Torino nel iniziativa microfoni aperti per radio radicale domenica dodici maggio quindi anche grazie per
Esserci accanto in questo momento grazie a voi sempre sì che il comma cinque grazie grazie a querela Stancanelli grazie ad Iva Radicev che ha curato la regia di questa trasmissione e voi che ci avete ascoltato è seguito sino a questo momento rimanete con I perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale
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