Presentazione del libro "L'inno di Mameli: una storia lunga 170 anni per diventare ufficiale" di Umberto D'Ottavio (Neos)

Lasciare la parola all'editore o introversi sul monte migliorare più al mio mio gemello ecco allora
Tali diciamo così un po'la familiarità di questo passaggio ma diciamo condiviso talmente molti momenti della vita parlamentare col collega Ettore
Rosata che mi perdonerete ferito ad una parola in questo modo prego il signor Vicepresidente razze Graziano invece mi scuso ma alle quattro intendiamo una una io presiedo e quindi
Intervengo poi mi allontano ma ci tenevo a venire e lo faccio con grande piacere
Sono
Per una serie di motivi ne cito ne cito alcuni intanto perché
Il lavoro di Umberto Ottavio che è stato un lavoro molto molto serio nella passata legislatura non è solo l'approvazione della legge sul sull'inno di Mameli ma è stato veramente un parlamentare di grande spessore di grande utilità per il nostro gruppo per il lavoro che abbiamo svolto e e questo questa legge che frutto veramente della sua caparbietà lo racconta bene il primo capitolo tre euro e libero
Frutto della sua caparbietà e forte dell'esperienza di alcuni tentativi falliti nelle precedenti legislature è iniziato veramente in maniera quando veniva con la proposta di legge per gli chiedeva ma perché non è cioè c'è bisogno di una legge non non non è già così lui ci spiegava che nella meraviglia un po'oggettivamente che era un era un inno provvisorio e nella così quando avevamo qualche anno di meno un po'tutti io ricordo che fu il Presidente Ciampi era vita riabilitare l'inno di Mameli davanti agli italiani che chiese al presidente e chiese alle scuole di farlo insegnare di farlo cantare ragazzi
Ci fu un lavoro molto molto importante che riavvicinò il popolo italiano al suo inno che fu svolto proprio proprio da Ciampi io credo che quella Paroli è stato indispensabile a quel intanto tante cose che il Presidente Ciampi ha lasciato nel nel tessuto del nostro Paese
E questa che simbolica ha consentito anche di costruire un consenso unanime intorno a questa proposta perché se pensiamo che qualche anno prima insomma c'erano dei partiti che pensavano alla successione che l'altra legislatura hanno votato o senza problemi l'inno di Mameli l'inno di Mameli ecco mi sembra che qualche passo avanti almeno in questa direzione sia stata fatta e penso che la il il libro molto carino anche lo consiglio molto bello e molto documentato anche ci sono delle c'è una parte finale molto interessante dove Umberto raccoglie le storie e gli aneddoti perché anche di questo si tratta degli inviti internazionali dei vari Paesi
E penso che dall'inno di Mameli eleggendo nella storia c'è un capitolo dedicato poi Alberto c'era anche delle cose personali da raccontare penso che sono mi mi ha anticipato alcune sono molto interessanti
Anche dalla storia del come si è arrivati a al a scrivere e a musicare l'inno di Mameli credo che c'è un pezzo del nostro paese della storia del nostro paese del nostro Risorgimento dei nostri anni e anche della percezione di come dopo il fascismo e dopo la guerra sia stato vissuto a quell'epoca che ha che è stato un'epoca difficile anche per l'inno di Mameli che poi le sue però le sue somma ci sono sono state musicate altre cose scritta non egli stesso che hanno rappresentato pagine non edificanti del del del nostro Paese
E credo che sia stato un lavoro utile che sia un lavoro utile a quello di spiegare e di raccontare anche oggi
Nelle nostre scuole tra i ragazzi che cos'è l'inno di Mameli perché a leggerne le parole altrimenti si resta meravigliati che possiamo aver scelto che si può o o che il nostro Paese sia dato questi inno e credo che sia bello che nel nel lavoro documentale che ha fatto che ha fatto Umberto che ha che ha consentito di fare approvare la legge ci sia anche questo recupero storiografico del del valore del valore del del nostro del nostro inno eccome scrive lui credo anche questo nel primo capitolo
Patriottici nazionalisti no ma la patria e un valore che insomma e quello che consente a tutti noi di stare nelle istituzioni stare insieme anche al di là degli delle posizioni politiche diverse che ci sono credo che oggi più che mai questo sia necessario ringrazio anch'io la casa editrice per scelto un così una di fare questo investimento in cultura mi sembra che sia
Bar così definisce un peone suo visto in una in un in una in una in una pagina io invece che sono contrario questa definizione dando così indolore solo ribalta allora la RAI legge
Allora e allora è legge avrebbero essendo stato pubblicato su Repubblica però io che questa contesa ora considerazione nel senso che penso che ci si qualifica per le cose che si fa ecco credo che il lavoro di Umberto si è qualificato come quello di un parlamentare produttivo competente ripeto oggi siamo qui discutere di questo mio ricordo le sue battaglie per le scuole che tormentavano mentre facevo il capogruppo però hanno prodotto tanti risultati anche nel lavoro che è stato svolto quindi grazie grazie ad Anna per questo momento di riflessione auguri per anche per il lavoro perché fai in giro per l'Italia a parlare di questo a parlare
Dei nostri valori delle nostre delle nostre radici perché dei valori si costruisce anche somma il futuro si costruisce valore non si può costruire su altro visto che non siamo degli ottimisti e guardiamo con ottimismo il domani ecco ne leggo molto di ottimismo nel lavoro che è fatto anche tu
No no no grazie al vicepresidente della Camera
Ettore Rosato che tra l'altro
Insomma non casualmente provenienza geografica e sua personale in altre città diciamo che storicamente importante simbolica che ha vissuto che vive diciamo anche questa realtà di frontiera che da una sensibilità un occhio particolare che Trieste comunali non tutti lo sanno ma invece lei lo sappiamo che insomma che aperto molto sul piano della della cultura macché secondo me ancora oggi gli appunto da una un'angolatura una visuale particolare adesso che la mia città
Garanzie quando tracce
Una qualsiasi oggetto
Pubblico partecipato istituzionale non ci manca mai la piazza L'Unità che è molto grande
Che anche se c'è l'alzabandiera sotto la pioggia la mattina presto ci sono almeno qualche centinaio di persone che ci sono partecipano e quando si canta l'inno di Mameli lo sanno tutti ecco
Essendo entrati per ultimi in Italia nel cinquantaquattro
Magari lo sentiamo forte
Vedi e a questo punto darei la parola all'editore Silvia ammasso che ringraziamo grazie veramente tutto buona sera e grazie a chi ci ha permesso di effettuare questa presentazione in questa bellissima sala questa presentazione che ci onora che ci emozione perché comunque crediamo nelle sedi istituzionali di questo Paese e quindi essere qui oggi è importante non è casuale
Due parole su questo libroni
Il libera non siamo una casa editrice che pubblica Liberi di narrativa sociale e i libri di storia queste due cose no non sono casuali vanno insieme secondo noi perché l'idea è quella di cercare di
Costruire tanti punti di appoggio per la costruzione di una di un futuro migliore per la nostra società e senza la storia non c'è modo di costruire come se mancassero le basi
Questo libro è un libro piccolino mai liberi valore dei libri non si non si misura dal peso e dal numero di pagine è un libro che ha
Tanti importanti valori non uno solo tanti
Il primo valore e quello di riconfermare come diceva prima vicepresidente Rossomando riconfermare in qualche modo una nostra identità oggi io credo che ci sia un un momento di fragilità della percezione dei valori del nostro nel nostro essere cittadini italiani della sosta l'insieme delle motivazioni per cui siamo insieme
Ecco è lui Trend R il la storia di questi personaggi
Poi negli anni negli innesti nel secolo insomma in questo secolo mezzo che è passato
Hanno confermato un simbolo che è diventato un'identità nostra nostra cittadinanza è importante
Che lo hanno comunque non erano delle icone erano delle persone che vivevano davvero che hanno fatto delle cose aveva praticamente vent'anni pienamente quanto scritto questo questo inno e due anni dopo è morto quindi è morto
Nel nel confermare quella che era una sua idea quindi la prima cosa è quello appunto di riconfermare quelli che sono rimaste simboliche che sono simboli condivisi che dovrebbero essere per lo meno condivisi
La seconda inclusa secondo importante valore e quello di riportarci storie piccole abbia parliamo di peones ma il nostro percorso è fatto da Panther persone e fanno tante piccole azioni non dà grandi eroi allora il il Mameli che scrive le sue parole Novaro che le musica
E il Dottavio oggi che fa una proposta di legge sono tutte persone che si sono impegnati in un percorso ognuno con la sua piccola storia che intreccia un grande un grande capo della storia che ci ha portato ad essere quelli che siamo noi oggi
E questo dovrebbe anche farci riflettere tutti i giorni sulla responsabilità che noi abbiamo anche solo quando andiamo a mettere una scheda di voto dentro un'urna
Cioè ogni nostra azione è importante non solo per noi ma anche per la storia del nostro Paese per la storia dell'umanità
Quindi questo è il secondo valore che io credo bisognerebbe raccontare tutte le volte che raccontiamo questo libro
è è una cosa anche particolare per cui non ho avuto problemi a scegliere di pubblicare il libro di Alberta trattaria grazie
Il fatto che racconta con precisione
E con dovizia di particolari e sostenuto da una ricerca seria
Delle vicende storiche e anche ma poi qualcuno anche un arricchimento di contesto come dicevamo prima di aneddoti su gli altri inni nazionali altre cose giornali eccetera commenti
Ma lo fa con un linguaggio a
Divulgativo è un linguaggio che possono capire tutti e piacevolmente può essere letto dai ragazzi delle scuole
Anche medie inferiori da dai ragazzi delle superate non è stata tutti anche dalle persone anziane che magari vogliono passare un po'di tempo e questo è importante perché io credo che bisogna
Bisogna se necessario impegnarsi
Nel portare questi percorsi storici che contengono i valori della nostra cittadinanza a più gente possibile affinché queste cose siano condivise al massimo quindi io ringrazio invece tantissimo Umberto D'Ottavio che si è rivolto alla nostra casa editrice per pubblicare questo libro
E spero che tutti insieme insieme alle istituzioni che vedo che ci sostengono molto in questo percorso
Sia quelle del territorio che quelle non del territorio riusciamo a dare una diffusione soprattutto ai giovani di questo tipo di contenuti grazie
Non possiamo continuare giro così benissimo
Adesso io con piacere darei la parola la collega nata buen alte insomma diciamo portatici anche rispetto
Ecco i firmatari ha sicuramente ma e io ho conosciuto come il collega degli italiani eletti all'estero
E quindi ne stiamo parlando di appunto di italianità i patriottismo va be c'è una legge che che ha disposto che appunto consentito che si potesse far parte del Parlamento italiano curve risentendo all'estero e quindi ovviamente ci sta nel pieno visto che parliamo di nonché ricorda appunto l'unità d'Italia e creare una serie di di di valori non solo simbolici insomma quindi risiedo volentieri la parola benvenuta naturalmente
Grazie Anna via cogliersi di fare questa bellissima apertura grazie Umberto dell'infinito anzi complimenti per il tuo lavoro veramente
Noi che siamo italiani all'estero vi diamo l'emozione di poter cantare questo in ogni volta ogni volta che stiamo non il vento che riguarda l'Italia e questo dimostra il quanto amiamo anche noi questa parte
Verso importanti vivere questo momento e far parte soprattutto di questa presentazione grazie Silvia puri di dare questa opportunità di poter pubblicizzare
Questa leggi perché noi abbiamo lavorato durante un po'di anni nella legislatura scorsa abbiamo approvato questo progetto di legge però molte volte
La legge non viene conosciuta da tutti dei cittadini giustamente perché manca un po'di pubblicità e questa pubblici stazioni di un di un inno di di di un strumento importantissimo di patriottismo come ha detto Anna
Soprattutto ai bambini alle nuove generazioni è fondamentale per portare avanti l'amore per questa parte come dicevo noi che siamo italiani all'estero viviamo questo
Ogni volta che ci riuniamo ogni volte che ascoltiamo il vino è veramente un un tema una canzone che riunisce le persone che riunisce questo morì noi che viviamo in mezzo a tante altre culture
E stare qui far parte di questo di questo momento non di poter dare alle persone l'ufficialità di questo di questo io è molto interessanti anche perché settant'anni e rappresenta esattamente il momento
Della storia breve delle storia più moderna dell'Italia dopo la costituzione in cui ha dato non solo cittadino all'estero ma anche alle donne tanti diritti di quindi racconta
Un dedico tutto di fondamentale importanza per le scale ecco perché cittadine all'estero italiani qui donne
Futuro pensiamo che questa canzone veramente raccoglie tutti i principali valori di questo momento
Che vive il Paese che vi Fiditalia
Quindi poter far parte come ho detto non solo firmando questo progetto di leggi oggi leggi ma principalmente di far parte di questo momento della presentazione del libro
Il quale sarà poi strumento il mezzo in cui porteremo ai cittadini italiani e la conoscenza di questa storia i di questa ufficialità
Mi fa veramente molto piacere Umberto grazie di nuovo siamo stiamo insieme anche in questo progetto
Di dare all'Italia l'amore il patriottismo che merita Graziani
Benissimo grazie è nata adesso darei la parola Alberto Custodero che appunto
Se è anche curioso e di riconoscere queste biglietti ed eventi vista
Discussione per quello di quello appena mancati non è sapevo però nell'assemblea sempre un sacco di notizie Annalisa in Padania e noi la unanime
Incontri io inizierei leggendo un una così una lima una una parte una frase noi siamo da secoli calpesti derisi
Perché non siam popolo perché siamo divisi o che solo non è che lo ha scritto recentemente visto la diciamo l'agone politico attuale qualche personaggio contemporaneo lo ha scritto Mameli in quei tempi
E questo la dice lunga cioè Luís aveva ventun'anni quando è morto combattendo per la conquista di Porta Pia per la liberazione di Roma quindi morto al fianco di Garibaldi sulla trincea della Breccia di Porta Pia aveva solo ventun anni però aveva già una visione veramente lunga di quella che era sarebbe stata l'Italia e di quella soprattutto che le popolo italiano per voi il problema bah detto con
Con realismo è che c'è l'Italia c'è il popolo italiano che sono due cose diverse secondo me
E lui quindi aveva questa visione che è anche molto attuale oggi tutti i tentativi di riportare il popolo
A non essere deriso nel mondo vengono poi in qualche modo
Fatti cadere con vicende alterne della politica italiana
E e io quindi siccome sono convinto che un ruolo molto importante
Per quanto riguarda lo lo spirito di appartenenza e i valori identitari lo faccia la politica ecco io più che per far studiare l'inno di Mameli bambini veramente molto difficile o fare studiare i politici
Perché mi sembra di vedere da questa dire da questo dibattito che si trascina da settanta anni che pochi politici l'abbiano colto in in pieno lo spirito delle della dell'inno di Mameli
E pensate come aveva accennato prima anche il vicepresidente della Camera
Che ci sono stati dei partiti che la lega di Bossi che aveva promosso la secessione e che quando veniva cantato l'inno di Mameli appunto aveva il suo leader che alzava il dito medio
E poi abbiamo avuto il presidente di il capo il leader di Forza Italia che quando si cantava il passo siam pronti alla morte sempre te la morte faceva lo lo scherno con la mano dice Massi forse non corrono insomma faceva
Prendeva un po'in giro l'inno di Mameli quindi abbiamo dei leader che sono stati politici al governo per tantissimi anni che non prendevano assolutamente sul serio addirittura il movimento della Lega secessionista e il perché calare come tutti ricordate la fine degli anni Novanta aveva promosso la secessione
Hanno sempre messo il bastone tra le ruote al all'inno di Mameli ma il la storia e lunga non è soltanto Bossi o Berlusconi la storia lunga perché Mameli era mazziniano ed era garibaldino quindi aveva una storia che forse per i simboli che incarnava non piaceva neanche tanto alla chiesa di conseguenza
Mi dispiace che andato via Ettore alla democrazia cristiana del dopoguerra però poi l'UI era è stato preso a simbolo e in i diciamo così idealizzato durante il fascismo i balilla
Di Mameli difatti c'era Mussolini che per che diceva che i due eroi che sono erano Mameli che i balilla
Quindi questo probabilmente nel dopoguerra non piaceva tanto al al Partito comunista anche se qui bisogna anche notare tutta una serie di strane contrizione dalla storia perché poi alla fine è stato un comunista a rendere provvisorio l'inno di Mameli Togliatti
Subito nell'immediato dopoguerra
Quindi quando poi dopo si è trattato di rendere ufficiale questo inno sono emersi tutte queste contraddizioni della divisione del popolo italiano della divisione politica che c'è stata dalla breccia di Porta Pia in avanti quindi secondo me questo tutte mie opinioni personali
Ma ai democristiani non piaceva perché aveva la rappresentato simbolo del reciproca vie comunisti non piaceva perché era diventato il simbolo
Dei balilla e del fascismo
E alla lega non piaceva perché loro erano secessionisti lui dove c'era il simbolo dell'Unità d'Italia
Forza Italia scherzava perché c'era l'alleato leghista che lo ricattava e quindi Berlusconi stava lì a fare lo spiritoso com'era diciamo la sua caratteristica principale non a caso arriva Ciampi ma Ciampi chiede e Ciampi è un è un mazziniano
è un mazziniano e che quindi arriva non era democristiano era comunista una leghista Nella forzista non era tre e arriva Luís a dire scusate ma c'è il fiume e Lima perché lui era aveva un parere un preciso riferimento
Con quella quel quel tipo di ideologia politica e per fortuna con grandissima fatica alla fine siamo arrivati a al voto del parlamento che ha istituito questo inducono nazionale intero
Siccome ci dirà meglio Umberto voglio chiede di che proprio si soffermi su questo particolare adesso abbiamo questa situazione che io non lo so però preso Daloui che adesso è il ministro dell'interno che dovrà rendere esecutivo con un decreto questo
Questo vino quindi io mi mi immagino Salvini che nella sua storia di lega passato dalla secessione Roma ladrona poiché coinvolti nelle indagini giudiziarie del loro come beh il ceo di diamanti i fondi della Lega poi adesso se la prende con le ruspe Rommel di clandestini vanti Europa sovrani ISMU il populismo e c'era che avesse riga però c'è l'inno di Mameli perché io devo firma scusate fermiamo tutta questa campagna
Contro tutto questo ma invece circo mediatico messo in piedi perché devo far fermare quell'inno che non volevamo perché di fatti se non ricordo male in Commissione affari costituzionali quando si sa col voto loro non ho presentato emendamenti se ne sono stati zitti zitti
Così un po'lo può fare il
Più nel dettaglio che cosa è successo
A un certo punto
Nel nel alla fine dell'Ottocento in fase risorgimentale a Torino c'era un gran fermento di questo pensiero dei liberali e risorgimentali perché è nato un Poli il liberalismo risorgimentale uno dei dei leader di questo movimento si chiamava Lorenzo Valerio era un giornalista fondatore di riviste che venivano aperte poi come sempre chiuse dalle autorità dell'epoca perché erano considerate liberali isterico e quindi quindi rivoluzionarie
E comunque intorno a Lorenzo Valerio si era creato un mondo
Di questi pensatori di lì dell'il pensiero liberista ma risorgimentale nella sua casa che era in via venti settembre si riunivano periodicamente per fare queste riunioni in Pocar bonarie cospiratori e Libera liste una sera arrivo anche Novaro che era questo grande musicista dell'epoca di Genova
E a partecipare a questa riunione qualcuno gli mise mano diversi che aveva scritto Goffredo Mameli e mentre gli altri parlavano di politica lo con la forchetta un tavolino tovaglioli né si è messo a inventarsi sto ritornello quaranta dalla trattata da e siccome avuto l'ispirazione prende parte va a casa
Che scrive su uno spartito bene queste note dopodiché le porta di nuovo a questi suoi
Compagni di avventura politica e la provano a cantare che si mettono per via Roma aveva a Torino che all'epoca non si chiamava via Roma perché la chiamata poi Mussolini
Rifacendo la completamente e comunque per quella che era via Roma a cantare in questa per la prima volta canticchiare questo inno di Mameli che poi dopo diventato quello che diventato e quindi va bene questo devo fare così mi tocca un ponte un certo imbarazzo perché sono una persona riservata anche dirvi che questo Lorenzo Valerio che nella cui casa appunto avvenne questa prima
Questo è il bene fu musicato per la prima volta in un'amabile però mio tris nonno poi o
Esatto spero mi pesano
E cosa succede a un certo punto un signore parte da da Fasano
Che in provincia di Brindisi un un appassionato di lettere la figlio di un Funari una denuncia Funaioli di una ricamatrici però non so come prende questa passione per le lettere diventa un letterato straordinario
Vince una serie concorsi per l'insegnamento del latino e del greco
Nei licei classici dell'epoca nei primi anni Venti va a Torino da Brindisi a quindi a Torino
E diventa professore del liceo Cavour vede una bella signora all'epoca non c'era Kinder non c'erano le chat non c'erano
Facebook o è una bella vede da dietro le finestre come si faceva una volta che insomma c'era una una approcci più romantico Hotel fra fra fra le parti Fregene tra i sessi
E e si innamora di una signora che vede di fronte a casa sua e la sposa va a casa sua apre il baule di questa casa trova tutta una serie di documenti d'archivio perché questo signore non discendente diretta di questo Lorenzo Valerio
E e quindi come si sa spulciare vedere tutti 'sti documenti trova negli negli archivi
Queste carte che raccontavano la storia della musica azione a casa di Valerio c'era ricevere benissimo no storico incomincia a raccontare i suoi studenti del liceo Cavour
Questa storia tutti naturalmente vista anche la retorica fascista che nel frattempo c'erano in quegli anni primi anni
Venti mila trenta e Angelo punto la la cosa se dilaga e decidono di come Liceo Cavour de di promuovere nella città la posizione di una targa in questa casa di quel SPÖ
O avo che era diventato imparentato con questo professore del liceo
E quindi il liceo Cavour quindi si diventa diventa promotore e appicca fissano questa questa targa è il il questo signore che parte da Brindisi e che sposa questa sera qui era mio nonno
Quindi pensate che strana cose se il papà di mio papà
E quindi io può questo libro che sto compulsando che peraltro usato come mia fonte per i miei articoli che siano Goffredo di Mameli il suo inno
E che racconta la storia che vi ho raccontato io adesso firmato Angelo Custodero io da questo libro ho scoperto il mio cognome si chiama Custodero non Custodero si pronuncia cosa perché mio nonno a metteva l'accento sullo
Detto questo basta sorge il
Che nessuno sa ovviamente
Volevo appunto ancora dire che questo è un inno
Dini questo inno di Mameli e difficilissimo da leggere perché Mameli era un ragazzo che morto ventidue anni
Combattendo per la la breccia di Porta Pia ma fino a dodici anni era rimasto allettato malato ma l'attivissimo sua mamma era una tramite l'infanzia di Mazzini e quindi in qualche modo stanno nelle quegli raccontava tutta questa parte politica di Mazzini quindi quando c'è uno si alza dal letto
Era sicuramente dotato non lo straordinari una sensibilità o etica e politica e incomincia a partire in questi dieci anni vedo riceventi due quindi immagino gli ultimi anni
A partecipare questo moto rivoluzionario per l'Unità d'Italia però la sua prosa poetiche veramente molto difficile quella che sicuramente fatto fare l'inno d'Italia
Collo il giro del mondo questo successo straordinario sicuramente la nota del di Novaro che del musicista che la che la musicato purtroppo come tutte le i valori identitari soprattutto in un Paese diviso col pesto derise bla parla come vero lo diceva già nell'Ottocento
E succedono le le divisioni celeri questi valori editare anziché unire spesso e volentieri Edisu uniscono penetrano al senatrice Rossomando citava prima i valori della Resistenza ebbe ed alla Resistenza sono quelli che ci hanno liberato dal nazifascismo che danno anche la parola quelli che parlano male del del fascismo perché i partigiani sono morti anche per consentire a chi deride del contro la resistenza di poter parlare io vorrei vedere questi signori se avesse vinto il nazifascismo se avrebbero avuto tutta questa libertà di parola
Quindi purtroppo anche l'inno di Mameli per i motivi che abbiamo detto per questi valori in qualche modo che lui rappresenta pur essendo un inno
Che ha uno spirito identitario in realtà continua anche dopo secoli a dividere però adesso noi abbiamo Salvini che firmerà il decreto e quindi insomma alla fine tutti questi divisioni saranno superate giusto Umberto
Benissimo
La intanto punto grazie anche per queste
Note notte insomma di sub che quella storia
Dei luoghi sempre interessante da da una nota di competenza di umanità ma al aggiunge insomma ormai è abbastanza consolidato c'è un filone storico che parte dalle dalle storie piccole e non le considera storie minori ma servono a ricostruire un clima è un contesto perché adesso voglio dire quando la studiamo a scuola anche il il Risorgimento per sicuramente lontano nel tempo ma non non ti viene trasmesso quello che da queste parole da queste anche testimonianze diciamo
Invece torna nella sua vitalità e freschezza e e cioè quanto ci fosse appunto di di dissentito e di e di movimento insomma ce ne sono canti rovente perché che nascono e movimenti patriottici appunto che che nascono da un fermento dalla vincita da una grande da una grande speranza insomma ecco che non sempre questo ci viene sufficientemente seducente trasmesso e invece ripercorrendo la storia di questo in né ripercorriamo tutta l'autenticità ed ora adesso darei la parola da ultimo all'autore amico Umberto Vattani vorrei a ricordare per chi non non ne fosse a conoscenza che e penso che anche questo abbia infinito che Bertolt essere stato sindaco di comune del della provincia di Torino che che Collegno è stato assessore all'istruzione della Provincia di Torino io penso che questo sicuramente via molto contato nel nell'interesse rimane lì nella come dire determinazione e decisione di renderlo con lei con legge anche formalmente l'inno d'Italia e anche appunto di volere promuovere una più capillare conoscenze anche le una serie di riflessioni che nascono appunto dal conoscere la nostra storia però adesso veramente do la parola Umberto con grande piacere
Grazie grazie davvero io non non mi nascondo
Una certa emozione ad essere qui a presentare questo questo lavoro intanto essere insieme con
Un un
Un gruppo di protagonisti perché a cominciare dal dalla gentilezza di Anna Rossomando che mi ha consentito di organizzare questo appuntamento
Anna e uno dei firmatari della legge
Devo dire che lo nostro nostro lavoro insieme in questi anni nella scorsa legislatura soprattutto è stato molto importante nella tensione rivolta a fare in modo che le nostre istituzioni avessero come dire mantenessero loro dignità
Sono ringrazio Ettore per le parole che ha usato devo dire che senza voi sapete quanto è complicato far discutere una legge il fatto che questa legge sia andata in discussione perché il nostro capogruppo ha voluto che andasse in discussione quindi io ringrazio davvero
Ettore Rosato per diciamo esser riuscito a ricavare uno spazio appunto come ha raccontato molto bene e lui
A fronte del fatto che in altre legislature non è che non si fosse trovata
Ma come dire veniva considerato una roba per cui ma non avete altro da pensare
Come dire ma ci sono ci sono cose più importanti che mettere a posto la vicenda banale come quella dell'inno
Così come ringrazio ovviamente Renata Bueno che avete sentito anche lei una firmataria della proposta di legge che è diventata legge
Devo dire a me capitò quando capita di andare all'estero devo è impressionante come dire come i nostri italiani all'estero
Sono ancora più orgogliosi di essere italiani
Ed è secondo me uno dei motivi per cui abbiamo dopo settant'anni mancanza di orgoglio nazionale
Adalberto devo dire che se questo dibattito è andato in porto e perché
Dispiace che tu l'abbia dimenticato però io ho riportato il tuo articolo qui tu sei stato il primo che ha scritto che c'è stata questa proposta di legge e che quindi forse l'Italia se da un Mameli diventava vero provvisorio appunto
Ovviamente
Senza un editore le cose scritte rimangono sulla carta e oggi siamo qui a presentare un libro che è frutto di questa legge
Poco prima di Natale in una trasmissione televisiva l'argomento è diventato un quiz
Perché il il presentatore ha chiesto alla concorrente
Quando l'inno di Mameli è diventato ufficiale voi sapete che in questi quiz a risposte sono quattro e deve scegliere quella giusta quarantasei sessantuno ottantadue
Oggi il riferimento ottantadue riferimento ai mondiali di calcio
Oppure al due mila diciassette
La concorrente indovinata a ha detto due mila e diciassette perché come vedete
è stata pubblicata questa legge della Gazzetta Ufficiale del quattro dicembre due mila e diciassette io devo dire che la legge ve la leggo tutto perché è fatta di due capoverso semplicemente dice la Repubblica riconosce il testo
Del Canto degli italiani di Goffredo Mameli e lo spartito musicale limita originale di Michele Novaro quale proprio inno nazionale
E poi c'è una seconda parte che dice con decreto del Presidente della Repubblica previa deliberazione del Consiglio dei ministri
Sono stabilite le modalità di esecuzione
Quindi il voi sapete che sostanzialmente questo questo provvedimento un provvedimento piuttosto banale perché
Noi delle cerimonie ufficiali è ormai consuetudine cantare suonare la prima strofa è la prima parte del ritornello non cantiamo e non vengono seguite
Le altre le altre quattro strofe ma questo non vuol dire che non esistano infatti devo dire che da questo punto di vista vorrei ringraziare tantissimo pubblicamente il maestro Maurizio Benedetti
Che anche lui torinese che qui questo è il suo lavoro che ha fatto incaricato dal presidente Ciampi nel due mila di rimettere a posto il il lo spartito di Michele Novaro fa altro il tutto poi ha raccontato in in uno bellissimo sceneggiato che la RAI non ha mai trasmesso è uno sceneggiato di ventidue minuti che racconta esattamente le cose che Alberto Custodero diceva prima cioè
Questo testo arriva a Torino a casa di Valerio attraverso un amico comune di Mameli e Dino avaro
Novaro riceve questo questo testo è leggendolo proprio perché è un testo forte tra l'altro come dire in tornate anche un po'al linguaggio dell'epoca al movimento dell'epoca tenete conto che era siamo nel quarantasette
Siamo l'anno prima dello Statuto Albertino quindi un grande movimento un grande fermento no e tra l'altro devo dire che a me piacerebbe lo dicono Anna se possiamo far qualcosa avrebbe trasmesso perché
E bellissimo come sostanzialmente racconta come
Il la prima strofa è il Papa
Che parla al popolo e il popolo risponde siam pronti alla morte cioè sostanzialmente c'è un quindi la musica
E le parole hanno creato quel quel quella canzone quel testo quella tensione che oggi io devo dire
Tutti quanti noi conosciamo
A ha perfettamente ragione chi dice che in qualche modo è stato bistrattato ma io lo lo dirò fra un minuto in modo un po'più chiaro io devo dire che oggi italiani considerano assolutamente noi cioè
Questo bisogna dirlo perché
Ci sono stati anche nel corso degli anni tentativi di sostituire l'inno non non penso solo a Bossi è penso a quando nel mille novecentosessanta la RAI
Fa un un bando per proporre un nuovo inno i risultati furono disastrosi non se ne fece non se ne fece nulla
Forza Italia ma come dire ce ne sono stati di tentativi e ovviamente il anche anche la canzone può essere modificato io però adesso rapidissimamente volevo solo fare questo breve accenno c'è la legge viene presentata nel due mila e sedici il ventinove giugno presentiamo questa legge
Soprattutto parlamentari
Del del Partito Democratico ma raccolgo anche altre firme
Siamo a pochi giorni dalle dalle Olimpiadi
Infatti se qualcuno di voi ha alloggiavo a voglia di leggere gli atti nel
Nella relazione che si presenta la legge alla legge dice ci sono le Olimpiadi sentiremo cantare l'inno possiamo risolvere questa questione della provvisorietà
In realtà non ci riusciamo per Olimpiadi ci mettiamo un po'di tempo io ripeto ringrazio moltissimo il
E il nostro gruppo parlamentare alla Camera che
A è riuscito dell'operazione ovviamente poi ci sono delle delle delle coincidenze perché poi dalla Camera passa al Senato quando arrivata qui al Senato il presidente della Commissione un genovese
Dice dobbiamo approvarla e in effetti questa legge passa con diciamo enorme soddisfazione non solo da parte mia e da parte nostra tutti quanti la cosa che appunto va notata e va come dire detto senza voti senza voti contrari io ho bisogno però di tornare un attimo su come è stato possibile che
Questo tentativo sia riuscito
Lo dicevate già voi senza il Presidente Ciampi allora come ricordava Anna ero sindaco di Collegno ricordo perfettamente quando nel due mila il Presidente Ciampi invito tutti i sindaci a riprodurre il testo stamparono e stampavamo una cartolina
Chiedemmo a tutti gli alunni e a tutti i cittadini a cantarlo non si cantava prima non si cantava prima veniva eseguita come diciamo così e musica di accompagnamento alle cerimonie ma non lo cantava nessuno
Si cominciò a ad imparare
E soprattutto ovviamente possiamo dirci la la motivazione che spinse Ciampi fu quella di ribadire che l'Italia era una e indivisibile come dice la nostra Costituzione
Io credo che poi come dire l'operazione diciamo venne proporre proseguita molto bene da dal presidente Napolitano
Luís presiedette alle celebrazioni dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia e sostanzialmente voi sapete che il diciassette marzo il giorno della proclamazione del
Del Regno d'Italia è diventato il giorno della festa dell'Unità d'Italia della bandiera e dell'inno
Non
E diciamo in questi anni dal due mila che gli italiani cantano questa canzone in tutte le occasioni ovviamente noi abbiamo il più in mente quelle sportive
Io devo dire che per quanto mi riguarda fa davvero
Venire i brividi quando senti uno stadio intero cantare
Questa canzone
Ovviamente io devo dire che è stato una coincidenza sicuramente sono cambiate anche le linee politiche sono cambiate le politiche ricordo perfettamente la discussione in commissione
Fiano Giorgis sono intervenuti per difendere l'indifferenza dei Cinquestelle fu clamorosa l'imbarazzo della lega ricordo perfettamente ma lo dico perché sono cose che sono successe la telefonata dei membri della commissione a Salvini dicendo che facciamo è vicina
Visto che siamo per prima gli italiani non possiamo mica votare contro Nicola giusto no scritta
No no ma era io però volevo dire questo perché noi siamo bravissimi i anche per relativizzare tutto no noi siamo molto bravi nel parlare male infatti secondo me si esagera della nostra del nostro fermo la nostra carenza di orgoglio nazionale e nel mio libro perché stiamo parlando del libro io provo a raccontare
Ma gli altri paesi hanno avuto anche loro storie complicate sugli inni
Guardate che la vicenda dell'inno nazionale
Insieme con la bandiera ma di più sull'inno perché son due cose che identificano un po'a un Paese la bandiera e l'inno nazionale B sugli Ieni guardate che gli altri Paesi
Ne hanno fatte di cotte e di crude devo dire
Che però nessun Paese mai scritto in una legge provvisorio cioè la nostra specificità e questa
Ma se andiamo a vedere mi permetto di citare due casi addirittura abbiamo vede gli inni senza testo
Ma che per delle motivazioni storiche quella più al più vecchia quella della della Spagna fatti nell'ultima partita di calcio Italia Spagna e voi avete visto
Che lo stadio e i calciatori italiani cantavano quando è stato suonato l'inno spagnolo il calciatore non cantano ci fa come mai non a parole
è una decisione politica presa dopo Franco per cui come dire quel quella quella quella musica che ha convinto gli spagnoli però è sembrata modificate topo togliamo il testo
Mi preoccupa molto di più e invece voglio dire che la questione è sempre delicata perché c'è un caso recente
Del Kosovo dove questo Paese il più giovane Paese europeo nella discussione parlamentare sull'individuazione delle hanno deciso di fare solo musica non metterà testo perché come sapete avrebbero dovuto scegliere
Quale lingua usare e allora per non offendere nessuno han detto facciamo solo solo musica ma l'uso politico dell'inno è molto diffuso io credo che il caso più clamoroso sia quello di Putin
Uno che nel due mila cosa fa
Stabilisce che l'inno russo alla stessa musica dell'inno sovietico
Ma cambia completamente le parole
Cioè toglie tutti i riferimenti che c'erano al comunismo eccetera eccetera
Mentre ci sono in in intoccabili perché poi una delle delle accuse che fanno il nostro inno è un vino vecchio ma allora cosa dovrebbero dire gli inglesi
Cosa dovrebbero dire i francesi usate che gli inglesi i il massimo della trasformazione che si danno e cambiare data quindi addetti
Non salvare cento
No che esso devo dire che ormai tantissimo giustamente chissà ancora per quanto
Conseguire qui poi ci sono altre reti perché voi sapete che l'inno più lungo e quello greco
Centotrentadue strofa anche lì c'è voluta la legge per dire ne cantano due finisce lì
L'inno più corto e l'inno giapponese dodici parole
Quindi ci sono davvero la la vicenda la vicenda degli vi è una vicenda interessante perché
Da questo punto di vista secondo me è proprio difficile io vi devo dire che
Proprio andando in giro a presentare questo lavoro mi sto accorgendo
Di quanto sia complicato e quindi se è vero che il testo è un testo difficile
Perché quando io spiego per esempio spiego raccolto scusate
Chi è che deve porgere sta chioma
Ma chi è questa vittoria
No che cos'è la gran parte delle persone che lo urlano cantano non sanno che si parla di una dea la dea vittoria che è disponibile
Pur di unire l'Italia a porgere l'attivo marcia a farsi tagliare i capelli come si usava fare all'epoca romana la distinzione tra le donne libere
E le e le schiave che le donne libere avevano i capelli lunghi le schiave avevano i capelli tagliati
Quindi questa dea e disposta a porgere la sua chioma farsi tagliare i capelli pur di aiutare l'unità d'Italia
è un pensiero bellissimo d'altronde la prima strofa che noi cantiamo fa tutto riferimento a partire da Scipione chiusa l'elmo e non la spada
Dice l'elmo di Scipio c'è la spada di dici
Cioè ci sono ci sono cose che vanno raccontate e io devo dire e devo dire che per esempio sto continuando la mia ricerca perché così come mi sto come dire documentando sugli altri mi mi sono anche fatto la domanda la faccio anche voi
Che cosa mettereste voi oggi in una canzone che vuole rappresentare l'Italia io ho provato a raccogliere ho messo insieme
Ci sono stati diciamo negli negli ultimi trent'anni
Non tantissime canzoni dedicate all'Italia io sono convinto che se vi dico Viva l'Italia di De Gregori la conoscete tutti ecco mandate a leggere però il testo di la terra dei cachi di Elio e le Storie Tese non dice le stesse cose tra dedicata all'Italia
Oppure l'ultima di Fabri Fibra dice non andare in ospedale in Italia
Cioè come dire siam passati dalla lotta
No dalla lotta viva l'Italia ma anche bellissima regole di comune cioè ci sono delle canzoni dedicate all'Italia
Che andrebbero lette perché questi sono cantautori non so più volete che mi rimandi a Sergio Endrigo del mille novecentosessantadue canzoni dedicate all'Italia bellissimi andate però a leggere i testi
E scoprite come diciamo sostanzialmente il sentimento
De di questi autori di questi artisti molto cambiati siam passati dalla lotta quasi alla rassegnazione
E poi non è strano che misura territoriale sia quello che è
Perché se tu non è più fiducia nel futuro se non è più fiducia nella prospettiva non se non lo credi più nella lotta ecco perché secondo me e lo dico
Andando verso la conclusione sperando di aver suscitato di voi io dico che invece il nostro inattuale
Perché se lo si confronta con gli altri inni diciamo con Paesi perché anche gli inni sudamericani sono tutti i testi tra l'altro molto scritti da italiani sono tutti testi molto antichi con musiche che risalgono all'ottocento cioè quando c'era diciamo una prospettiva certe lodi
Come dire una voglia di andare avanti di progresso io non penso che il tema sia quello dell'anzianità
E credo che il tema sia al fatto che negli Minelli uno quasi tutti gli ne hanno come caratteristica la difesa della patria alla bandiera l'unità della nazione soprattutto l'impegno per essa
Perché alla domanda siam pronti alla morte bisogna rispondere
Io devo dire che
Son pronto alla morte se c'è bisogno di difendere nostra patria o no
Perché altrimenti non non come facciamo a dire l'hanno fatto i giovani di dirle la resistenza lo hanno fatto
Ecco il nostro inno ha quelle caratteristiche lì e io devo dire finisco su questo a me pare che il Parlamento abbia ufficializzato una cosa che gli italiani già condivido quindi c'è stata una grande sintonia per una volta no al comparto il tra
Fra le al nostro paese diciamo il Parlamento c'è però da da da cogliere questa occasione per fare una riflessione io da questo punto di vista siccome appunto
E il il
Il termine e patria
Io penso che si possa del CIPE ci si fosse ci si debba definire patrioti ma guardate che essere patrioti non vuol dire essere nazionalisti anzi io sono assolutamente d'accordo con le cose che diceva all'inizio Anna Rossomando noi siamo patrioti ma non nazionalisti
Perché
Nel mille novecento mille ottocentoquarantotto erano patrioti ma come erano patrioti i nostri partigiani e guardate che c'è una differenza forte
Cioè il patriota e quello che vuole bene alla propria patria il nazionalista e quello che odia tutte le altre
Che dice che la sua è la migliore che la sua è sopra le altre questa la e questa la differenza
E in questo guardate che è un argomento di grandissima attualità non so hanno sei d'accordo succede è è l'argomento del momento perché se non se non Riboty diamo il concetto di patria attualizzando lo nel momento in cui i confini praticamente non esistono più
Mentre invece c'è chi ci propone un nuovo nazionalismo bisogna spiegarlo per questo io penso che si debba essere appunto si possano essere ancora patrioti nel senso che nell'inno nell'inno appunto ma è anche e anche scritto
E anche per questo secondo me questa riflessione
Io penso che si possa concludere dicendo che noi siamo
Patrioti perché a fianco della bandiera italiano ammettiamo quella europea tra l'altro devo dire che noi ufficializziamo lì in mentre l'unione europea a l'inno ufficiale da da parecchio tempo
Ecco io penso io penso questo cioè che dobbiamo fare un grande lavoro
Su questi concetti e soprattutto recuperare orgoglio della nostra cultura dalla nostra storia e
Motivare i nostri giovani per questo mi permetto di concludere con
IVA Alitalia se siete d'accordo grazie
Tu però non mi vuol bene perché io ero qui che sto aspettando che esso parlerà del decreto di Salina no ma la revisione ma non hanno retto saldamente lo sanno chiedo scusa e poi volevo chiedere se la senatrice equanimi ci può anche dire una parola
Visto che non sempre un villino della cosa la storia l'ottimismo sulla riforma che c'è in corso della legge elettorale che passi che taglia
Il rappresentante eletto all'estero da diciotto a dodici
Comprimendo in maniera vergognosa il diritto di rappresentanza dei nostri cittadini italiani all'estero che il giornalista no no aveva delle
Chiedo scusa no no no no ma è ragionevole se noi come pensavo di avere detto prima mentre parlavo del decreto appunto perché ci va c'è un decreto attuativo
Tra l'altro ne approfitto credo di essere la sede giusta noti interdire magari sollecitiamo perché le modalità di come dice la legge le modalità di esecuzione
Dell'inno devono essere contenute in un in un decreto che deve emanare il consiglio dei ministri in questo caso la competenza e del ministro degli interni
Io sono convinto che se un'illusione sicuramente ci mancherebbe ma ma comunque noi insomma io ne sono convinta sinceramente coi prima adesso di dare subito la parola a per le risposte il giornalista che sta sul pezzo come si suol dire
Io dico con molta serietà ci sono dei tennis sui quali bisogna essere instancabilmente impegnati a trovare un'unità del parlamento una convergenza insomma cioè
Anche su questo insomma sono i momenti più alti della politica cioè il confronto può essere
Onestamente su questo particolare non penso che ci sono i motivi di dissenso però può essere anche il più più accesi ma bisogna avere sempre in mente che il Parlamento sta per trovare delle soluzioni non per non per
Dividere poi nel caso ci si contrappone insomma stesi André disegni
Diverso e quindi su questo io dico senza ironia sono sicura che arriveremo a al decreto attuativo è sicuramente quello che posso assicurare che io mi attiverò sicuramente in tale senso per quello che
Mi è possibile della mia portata prego attese che hanno tirato in causa grazie grazie Alberto dalla domanda ovviamente e l'Italia ha fatto storia anche può esistono additare la possibilità dei suoi cittadini all'estero
Essere rappresentati in Parlamento tanti paese lo fa profano in modo diverso sì qui siamo i stati se per parlamentari e con gli stessi doveri e gli stessi diritti di tutti i parlamentari
Della Camera e del Senato noi siamo cittadini di sangue e questo è come detta il testo della Costituzione ossia tutti noi che siamo figli di nati in Italia per sangue siamo andati anche noi italiani poeticamente ognuno fa un processo un processo di riconoscimento di cittadinanza o qui in Italia o ai consolati all'estero
Ma
Posso dire chi oggi siamo un'altra Italia fuori dall'Italia questi che siamo noi italiani di sangue siamo veramente oltre sessanta milioni di italiani io parlo del Brasile che siamo più di trenta milioni di di italiani di sangue
E poi devo dire che è tra le purtroppo siamo già pochissimi questi che possono portare che siamo riusciti a fare un processo di riconoscimento di cittadinanza che è molto difficile
Raggiungere questo diritto e poter avere un documento come cittadino italiano quinto quindi Dinoi siamo purtroppo può di più di quattro milioni di italiani nel mondo con diritto al voto e siamo addirittura oggi diciotto parlamentari
Dodici deputati e sei senatori
Vengono tagliati significa non solo rappresentare più di quattro milioni di italiani che hanno diritto al foto Massiah rappresentare un'altra Italia che i figli fuori dall'Italia
è un altrettale che promuove elitaria per il mondo non è solo un'Italia degli italiani che stanno qui dentro a combattere ogni giorno per le bocche di a Roma o per respinge le i problemi fiscali oppure di non amare questa questa patria noi siamo italiani che quando cantiamo Lino ci batik qua
L'applauso per io credo che possiamo considerare conclusa la la presentazione qui al Senato di questo importante testo e credo che insomma si Rizzi parte
Da qui perché diciamo che la giornata di oggi vuole avere anche il senso di sensibilizzare sottolineare per una diffusione di questo testo che ci aiuta a riflettere a ricordare a maturare
Pensieri e propositi e naturalmente mai Cei ci proponiamo di venire rappresentarono manca impensabile assiduamente assolutamente anche perché non è non è il Brasile ecco ma anche perché adesso diciamo così voleva interessò che non è direttamente dal Brasile sono anche altre tre eccetera però di se pensiamo come dire anche ci tutta una storia che ci collega anche con percorsi garibaldini insomma quindi c'è una interessante modo di riallacciarsi e poi queste radici sono non so molto attuale ancora molto molto vive insomma anche nella nella storia nella storia appunto recente quindi vivo adesso ci pensiamo bene come si può fare una cosa come si dice mi applico da questo punto di vista vediamoli perché secondo me sarebbe
Una cosa appunto fatta bene di come tentiamo di fare in genere
Qualche cento infatti anche male no diciamo fatta bene è un
Può può avere insomma la cosa non celebrativa ecco d'impulso è un modo io io credo che siamo presso veramente così usiamo dei toni anche un po'più leggeri scherzosi ma non non leggeri nel nel contenuto io credo che sia un un dovere oggi dare contributo
Dissenso appunto l'idea di
ATER di appartenenza di identità cioè costruire contribuire a costituire una cultura collettiva
Positiva è un confronto punto continua insomma quindi penso che insomma ci sia
Una un'importanza un dovere e anche un legittimo entusiasmo io vi ringrazio davvero tutti per auto avvenuto la pazienza di interesse di
Ascoltarci è sicuramente faremo altre proseguiremo e diventiamo un bel compagnia io sono che fa gli onori di casa ma ovviamente anche come parlamentare ovviamente conto di coinvolgere Alberto ancora in questo compagnie di giro
Al decreto del tablet avrai capito notizia ne siamo sicuri
Ecco vi ringrazio veramente l'esclusiva però diciamo che le diffidenze non mi appartengono ecco esterne signore non è
Va bene politico né esatto Nenni permetteva e nei confronti del ministero dell'agricoltura memorizzi Donato