Presentazione del libro di Samuele Mazzolini "I giovani salveranno l'Italia"

Buonasera a tutti io vi ringrazio per essere qua
Ringrazio anche Stefano Fassina che ancora non è dei nostri in in Awlaki c'era conte riferiva le cinque quindi ci raggiungerà
Fra fra una mezz'oretta si spera ringrazio Domenico Moro per l'altra disponibilità a venire a discutere il nostro libro e chiedere un po'un po'a tutti brevità degli interventi perché se mi parecchie quindi ecco insomma avrà calciare con una un una vetturetta tre quarti d'ora insomma più possibile per il dibattito alla fine dunque questo libro che che non ho qua
I giovani salveranno l'Italia è stato pubblicato in primavera da imprimatur questo libro è un tentativo di far emergere un punto di vista di coltivare un punto di vista di di farlo morire e di dargli possibilmente una dignità politica e di far sì che questo punto di vista inizi a possibilmente incidere nel dibattito pubblico italiano
Un punto di vista che ha trovato fortuna più fortuna in altri Paesi rispetto all'Italia ha trovato più fortuna in Francia con me lasciava le frasi sommessa è un punto di vista catodo più fortuna in Spagna attraverso potemmo stabile Clèzio Sini vorrei Como
E altro ed è stato un punto di vista che ha trovato anche una sponda importante in in Inghilterra in Gran Bretagna grazie Germi Cordini negli Stati Uniti grazie a San in cosa consiste questo punto di vista ma a questo punto di vista consiste nel coniugare diciamo due fronti due ordini discorsi diverso eppure come dire sia logicamente sia politicamente
Come dire
Estremamente connesse la data la parte importante avanzare un discorso di diritti sociali un discorso di lavoro lavoro inteso come piena occupazione come come livello dei salari come stabilità del lavoro
Un discorso di di lotta alle disuguaglianze un discorso di lotta alle élite undici scorso anche di lotta per i temi di genere ecco le crediamo che questo tipo di discorso vale da coniugato con i temi della sovranità popolare con i temi della patria della difesa l'autonomia decisionale
Dell'Italia nel nostro caso e con la critica all'Europa i suoi trattati e tutti i suoi meccanismi come dicevo credo che sia un punto di vista che tenga sia logicamente sia politicamente e logicamente tiene perché non si crea banalmente lavoro senza uscire da vincoli europei non si ripristinano quei diritti sociali che sono venuti tragicamente a mancare negli ultimi venti trent'anni senza recuperare un briciolo di sovranità popolare che ti possa consentire ad implementare una serie di politiche che in questo momento costituiscono un tabù nell'altro dell'Unione Europea
Sia politicamente perché politicamente perché crediamo che che la tematica del immenso nazionale e sovranazionale il tema dell'Europa il contrasto una serie di politiche che vengono calate dall'alto con la complicità questo da diverse da sottolineare delle nostre élite abbia sia emerso prepotentemente nel dibattito pubblico sia emerso prepotentemente Colleen passa di qualche mese fa quando non si voleva formare un governo perché c'era un certo ministro ed è in questi giorni che tornato prepotentemente alla ribalta con una finanziaria che si permette di sforare del due virgola quattro per cento poco ecco proprio per questo il il questo punto di vista fatto fatica ad emerge nel nostro Paese perché è un tema che ha in noi hanno scippato degli attori politici
Di un orientamento politico ideologico diverso rispetto al nostro
E tuttavia l'altro giorno questo me lo raccontava Paolo Silvano che tutti conosceremo raccontava che oggigiorno la disputa diciamo il la grande lotta egemonica si svolge tra un populismo nazionalista che poi per ora sembra avere
La maggiore è un populismo di marca socialista invece che invece ancora e tutto e tutto e tutto da venire
E e purtroppo in Italia non c'è stata ancora nessuna forza che da sinistra quella che è considerata genericamente la sinistra sia stata capace di ragionare esplicitamente in questi termini e per questo noi abbiamo visto lo smarcamento di Stefano Fassina le posizioni che andato assumendo negli ultimi mesi
E con la costituzione anche di padre costituzione
E una lodevole e ahi noi isolata eccezione questo del motivo per cui come senso comune di cui poi questo libro diciamo è una sorta di manifesto abbiamo demolito abbia dato vita a un dialogo a un interazione interlocuzione che speriamo Possa possa dare i suoi frutti ora io vorrei brevemente passare in poi rassegna
Se non tutti i temi che regola tazzine libro quantomeno quelli che sono i suoi i suoi assi portanti di protesi divide Novi i nove capitoli le questioni appunto sono diverse
Per amor di chiarezza appunto sottolineano tre punti a mio avviso decisivi qualche modo determino tutta la filosofia del libero
Partendo dal titolo perché abbia deciso di scrivere un libro e diranno i titoli giovani salverà l'Italia dai mi dei programmi ben mi potrebbe dire i giovani non sono l'unico soggetto dimenticato lasciato indietro nel nostro Paese di Veltroni privi i settori che hanno accusato gli effetti nefasti della globalizzazione della crisi e delle politiche che ne hanno come dire
Facilitato una recezione negativa sono diverso diversi per età sono diversi per classe sono diversi per provenienza sono i versi per ideologia per consumi e così via dicendo
E tuttavia i giovani in questo contesto rappresenta un po'il simbolo l'emblema di una condizione disastrosa una condizione di precarietà di vulnerabilità di fragilità rispetto un avvenire sul quale si ha la percezione di avere più nessun controllo e CONAI
Abbiamo sotto i giovani l'alta come comunale sine dunque come una parte carica presenta un tutto un tutto chiaramente
Che su questa rappresentando Kemp che va a parlare di questo disagio di questo disagio montante tra cui permettendo i padreterni di fare un cenno al Capitol di Stefano Bartolini tra tossire tra voi
Che parlava della questione del lavoro cosa nel lavoro che noi reputiamo centrale ecco lei fa riferimento a due parole che rendono il senso no di di di cosa ne è stato del mondo del lavoro in questi ultimi decenni una parola e frammentazione cioè c'è stata una balcanizzazione progressiva del mondo lavoro per cui si sono escogitate le forme contrattuali più diverse che hanno progressivamente tolto ogni tutela alle giovani generazioni e progressivamente anche alle e meno giovani
E c'è stato persino il tentativo di mettere le varie categorie una contro l'altra su una logica di di di di mors tua vita mea e l'altra parola che definisce le trasformazioni del mondo lavoro in Italia in questa congiuntura e quella dell'impoverimento qui da un lato abbiamo fasce di di me nel giro di grandi professionisti di ricchi imprenditori e che vanno arricchendosi che vanno in pendo che vanno in facendo loro portafoglio sempre più dall'altra parte invece c'è un resto sempre più vasto sempre più ampio comprendente categorie che una volta si sarebbe pensato fossero riparando ben al riparo dalla crisi e quindi non solo più operai ma anche piccoli imprenditori artigiani e faremo caramente otto il mondo dei precari di subordinati fino ad arrivare al paradosso del lavoro gratuito che ti permette a malapena disarmati
Il secondo asse portante di questo libro è quello della Della post democrazia non potremo Grazia concetto che hanno coniato alcuni scienziati
Pure alcuni politologi alcuni scienziati sociali ecco le dico che cosa ci si riferisce quando si parla di Poste Mobile se ci si riferisce a
A un ordine democratico sempre più asfittico una democrazia che viene spuntata delle sue prerogative storiche che sequestrata
Dagli attori economici che in maniera sempre più la pace vano perseguendo i i propri interessi e ci sono abbiamo evidenziato tre dimensioni tre sere in cui questa questa post democrazia
Si fa più più manifesta si fa più visibile
Da una parte il fenomeno del del centrismo radicale e quindi
Partiti politici tradizionali di centrodestra e centrosinistra che una volta erano difensori quantomeno nominalmente di una serie di idee di Società antitetiche tra loro
E ora invece tendono a convergere sempre di più al centro assomigliando sempre di più e sono incapaci in questo modo di offrire delle visioni del mondo genuinamente alternative e quindi lo sentiamo sempre no al mantra classico mantra le riforme la modernizzazione le sfide del futuro
Parole d'ordine dietro le quali realtà si cela un vuoto di de di elaborazioni abbastanza ma è conclamata l'abbiamo visto e una subordinazione di fondo a unità profondamente mercatista della Società c'è un'idea dove la figura del consumatore andata
A soppiantare totalmente quella del del cittadino un vuoto no di di di alternative che ahi noi di nuovamente stato riempito da degli attori
Degli attori degli attori politici appunto di orientamento o apertamente reazionario o quanto meno a cui mi riferisco naturalmente a cinque stelle quanto meno quantomeno ambiguo il vuoto in politica vari empito dalla nostra parte non c'è se non c'è stata la capacità di riempirlo
Il secondo fenomeno attraverso cui si manifesta la la posa democrazia e il fenomeno Campanato molti in Spagna in Italia è una cosa di cui si parla molto meno il fenomeno le porte girevoli
Che cosa sole porta girevole con le parti già vi sono quel connubio Losco oligarchico
Opaco che si viene a stabilire tra l'alta economia e l'altra è l'alta politica per cui personalità dell'imprenditoria della borsa della Banca d'Italia dei grandi studi di avvocati
Vedono paracadutati ai vertici dei luoghi decisionali della politica e viceversa politici trombati in uscita quindi dal giardino dalla politica vanno trovar posto nei vari consigli d'amministrazione delle grande
Delle grandi società c'è quindi una situazione di vischiosità tra questi due tra queste domande
E come terza diciamo come terzo pensare a in cui si manifesta la potremo Grazia la questione europea
Questione dell'integrazione europea che vede nell'Unione Europea non un meccanismo di contro tra i popoli come diciamo professavano obiettivo che
Doveva essere la base del della sua per la sua attività di ricerca di ambiti di cooperazione fruttuosa bensì è diventata in ognuno l'Unione Europea l'alveo della collaborazione tra le élite
Del nostro dei del nostro continente con diciamo una una una prevalenza un predominio importante di di quei paesi facenti parti diciamo
All'area dell'ex marco tedesco potremmo potremmo chiamarla così
Questione europea che ha visto a un trasferimento crescente di quote di pezzi di sovranità popolare quindi parliamo di autonomia decisionale quindi parliamo di democrazia
Dagli elettorati nazionali agli istituti sovranazionali che sono a loro volta per lo più sganciati da quelli che sono i meccanismi classici no della
La democrazia rappresentativa D'Aquino non si tratta di dire
Usciamo dall'euro domani mattina usciamo dalla formati e si tratta di fare un percorso per cui l'Europa ai suoi assenti le sue politiche monetarie economica e quant'altro vengono problema tipizzati finite ad avviare un dibattito nazionale degno di tal nome in quel senso e qui c'è il capitolo dei Di Toma sicuramente la sua relazione sarà sarà più preciso di me a riguardo
E infine come
Come terza grande asse portante del libro c'è la questione del del momento populiste cioè della fase che stiamo che stiamo vivendo momento populista che parla di un momento traumatico di un momento di crisi nel momento in cui la vecchia ripartizione delle fedeltà politica viene messo in crisi viene meno e quindi si creano nuovi soggetti politici o ce ne sono di vecchi che sono abbastanza furbi smaliziati da potersi da sapersi reinventare
Che articolo tutta una serie di soddisfazioni diverso tra di loro quindi domande sociali che sono frustrate recava istituzionali
E che il sistema non è più in grado o non ha più non ha più la volontà di soddisfare di intercettare creando no questa articolazione tra diverse domande sociali si crea un antagonismo
Trattazione comasco l'antagonismo sospeso Cisi ci si spaventa mamma mamma ma non a ragion veduta
Questo antagonismo non ha un vettore politico già dato e quella riflessione di di un pensatore in particolare c'è quello di aver sulla Clo ci è venuta ci è venuta estremamente utile cosa dice Ernesto laccio che nei momenti di crisi la funzione tribù Nietzsche cioè la critica il sistema
Come tale e molto più importante rispetto e contenuti concreti in cui essa viene Dina declinarsi e quindi populismo effettivamente l'abbiamo visto diversi posti in Europa nel mondo
Può inverarsi può incarnarsi in diverse forme e quindi avremo populismi di destra populismi addirittura di centro quindi parliamo di una politica sostanzialmente gattopardesca e populismi persino e populismi di sinistra o o ambigui come quello del Movimento cinque Stelle una cosa cambia tra questi populismi cambia
Banalmente l'individuazione dell'amico cambiano le medicine cambiano le cure che vengono proposte persi turare per superare questa situazione di insoddisfazione delle domande sociali
Ora in Italia non abbiamo avuto populismi di destra l'abbiamo tuttora abbiamo avuto un populismo centrista quello quello renziano
Abbiamo populismo amico che quella della del giuramento cinque stelle che viene trascinato e non è sempre più a destra ma non c'è stato un populismo ed abbiamo chiamato inizialmente democratico che per come niente a potremo definire di di sinistra un populismo positivo potremo cavalla che così che mette alla gogna non gli immigrati non i poveri noi più ultima appunto le rifinanziare la grande imprenditoria insieme alla tecnocrazia europea
Ora la sinistra in Italia questa un'analisi più diciamo forse antropologica palmeti avrebbe falsificato Antropologia
è stata incapace di di assumere di far fronte a questa a questa sfida populista perché sinteticamente vi offro quattro motivi per cui secondo noi la sinistra è stata incapace ed è tuttora incapace se non per alcuni segmenti che iniziano a fare delle riflessioni critiche
Speriamo come dire che che che vado a portare a qualche parte
Per cui appunto non non non c'è riuscita una parte perché la sinistra
Ha sempre anteposto l'orgoglio di essere di sinistra quando ormai e chiaro che il disagio sociale oggigiorno si esprima attraverso canali metafore slogan organizzazioni che vanno a che fare per nulla con quell'universo simbolico che non hanno più nessuna attinenza
E quindi insistere sul bisogno del partito di sinistro sulla costituiti sinistra rischia di essere una proposizione di video di feticci buoni in procura un perimetro riconvertite ormai
Ormai in estinzione
In secondo luogo perché molti dei dirigenti della sinistra genericamente intesa sono stati compartecipi di quelle politiche che hanno ridotto in frattaglie buona parte della popolazione italiane quindi sinistra ve ne percepito come un qualcosa di intrinsecamente e già apertamente antipopolare
In terzo luogo perché la sinistra si balocca questo lo continua a fare tuttora con i temi che in questa fase storica non attecchiscono tra la grande maggioranza e qui c'è bisogno appunto di di inserire un criterio no strategico nella proposta politica e quindi l'antifascismo militante
I diritti civili la questione immigrati sono tutte cose che ci poche ci stanno a cuore anche a noi ma che bisogna capire che fanno fatica ad andare incidere ad andare a Est
Ai solleticare le emblée mozione la passione di quelli che dopo naturalmente per quali sociologico dovrebbero essere i nostri interlocutori naturali e infine perché va bene la sinistra punto quarto si sente portatrice di di un verbo più utenti Cossiga è portatrice di una verità
Questo sentimento di superiorità poi si è tramutato in un boomerang clamoroso a basti vedere la maniera con cui la sinistra tratta quelli che non sono d'accordo con lei insomma l'alfabeto funzionale sono abbia visto traccia di fenomenologia di di manifestazioni abbastanza
Patologiche di di questo di questo di questa modalità
Ma e Bertone era il titolo e i giovani salverà l'Italia ai noi in Italia non c'è un vecchietto come come Jeremy Corbin che ha mantenuto una fedeltà costante nel corso degli anni a ma un certo bagaglio di idee
Non c'è quella persona però Bove io io trovo che insomma all'interno del dei dei giovani per lo meno questa è stata l'esperienza comune cova delle energie importanti come una delle forze fresche
E questo libro più generale senso comune un tentativo per andare a capire se appunto riusciamo a fare una una una cosa fresca subisce mandare a fare può perché no ha diritto a un partito magari non per l'Europa e magari per più avanti
In grado di di Cinco stare l'inerzia riempire quel vuoto che per ora ai no è stato io riempito da da quelli che non possono essere che considerati nostri amici grazie
E cedo la parola Ornella
Allora buonasera a tutti io non ho partecipato alla stesura di questo volume ma vorrei parlare di un tema che ci sta a cuore che si diciamo ripropone ciclicamente nella nostra anche costituirci come associazione
Un tema di cui ha parlato anche con qualcuno di voi del pubblico cioè la partecipazione delle donne alla vita sociale e politica
In Italia diciamo che noi è un tema che ci poniamo e ci che ci sta a cuore ma che ha di di difficile soluzione
Forse siamo anche poco attrattivi verso donne il come associazione
Però soprattutto io penso che ci sia un problema culturale alla base di tutto questo e
Diciamo che volevo analizzare un po'quali sono il possibile cause le le soluzioni nel discutere tra di noi ci poniamo sempre problema se in panne le venti ore venti dopo presentazioni dovessimo invitare donne diciamo che io sono di quella corrente che contro le quote rose contro la presenza femminile solo perché ci sia una donna rappresentare le donne come cinquanta per cento dalla popolazione
Sono sempre invece a favore dei qualcuno che ci rappresenti in quanto portatore di qualche contenuto diciamo specifico sul tema di cui si discute
E però ma allo stesso tempo mi rendo conto che diciamo che la delle sovrastrutture culturali
In questo Paese ci portano a noi donne in generale anche quando abbiamo qualcosa da dire a chiederci se ci invitano in quanto donne o se ci invitano perché abbiamo veramente qualcosa da dire quindi diciamo che questo è un tema abbastanza
Cruciale
Io credo che una uno dei problemi sia che hanno i donne viene spesso chiesto di legittimare le prove presenza la preposizione le proprie richieste
Più che agli uomini e che quindi noi stessi e siamo particolarmente dure verso le stesse nel proporci per parlare in pubblico per essere presenti diciamo in contesti di vario tipo della vita pubblica
E questo ovviamente ha ragioni lontane a ragioni di sia nella nello status quo della diciamo realizzazione della società attuale in una
Diciamo storica divisione sessuale del lavoro o derivanti da una la struttura economica della società
E risultato anche di Imola modelli di valori che sono del tutto andrò semplice e che sono del tutto istituzionalizzati negli ultimi decenni quindi il diritto le politiche pubbliche la cultura popolare sono diciamo pensate
Da uomini e diciamo che io e strutture apicali sono dirette da uomini quindi niente pensato da donne concepito da donne questo secondo me è uno dei problemi per cui
Diciamo che niente è pensato per al di fuori della produttività economica
All'interno di quelli che possono essere ruoli anche più diciamo tradizionali per la donna come la cura della famiglia e che va spesso affiancata al lavoro diciamo prettamente produttivo era in senso economico quindi
I risultati sono che la partecipazione delle donne alla politica la vita sociale è spesso inibita in quanto il lavoro di cura della famiglia dei figli degli anziani
è spesso appannaggio delle donne non è pagato però e non è non ha validità diciamo o non è non gli è attribuito un valore in quanto tale allo stesso tempo partecipare alla politica la vita sociale è in genere considerato qualcosa che si rifà modelli maschili per cui le donne che si approccia la questi mondi devono esibire un'aggressività un approccio un piglio che apertamente sano sono caratteristiche identificate come maschili questi sono che mente degli ostacoli le partecipazione femminile alla politica in particolare e e però vorrei sottolineare che la nostra differenza dagli uomini dovrebbe costituire una risorsa invece nel corso degli del decenni si è sempre più appiattito discorso verso una
Diciamo l'uguaglianza tra uomini e donne che non tiene conto della differenza come risorsa appunto
E la differenza viene invece considerata come un problema
I miei liberismo in settembre a uniformare uomini e donne come diciamo lavoratori produttivi tanto che la riproduzione in sé costituisce un problema all'interno del sistema produttivo e anzi diciamo se arriva al limite in cui ovviamente sappiamo tutti delle donne che firma la dimissioni in bianco perché ovviamente stessi restano incinte bisogna essere facilmente dismesse ma il problema che anche Nancy frese raffronta è quello di un femminismo che ha sempre abbracciato diciamo l'etica né liberista negli ultimi anni e sottolineando come l'individualismo l'identità Reese mo'che il femminismo ha fatto propri hanno teso a dimenticare quelli che sono invece questioni Cramps quella Cruciani che anche siamo a Venezia Nava e che sono sempre anni libero
Come il lavoro il precariato lo sfruttamento
E se le famiglie si sono spostate da monoreddito a due redditi presenti in casa di uomo e donna
Questi sono due redditi che in genere sono bassi e sono lavori precari quindi il lavoro di cura della famiglia che Sempre in Italia molto più che in altri Paesi appannaggio delle donne
Che tende a essere diciamo dato per cui conto terzi dalle famiglie da parte delle famiglie che si possono permettere di farlo cioè diciamo si penta Tuccillo distrutta mento in cui le badanti o le baby sitter sono persone che sono spesso migranti sono persone che sono più sfruttabili della popolazione diciamo in questo caso italiana medio borghese
E però tutto questo sistema la gerarchia in all'interno della società non vengono messe in discussione quindi diciamo che questo ciclo di sfruttamento continua a indisturbato a nel corso degli anni allora io ovviamente non diciamo mi approccio a queste tematiche con interesse ma io sono un medico e posso solo vedere sulla mia pelle gli effetti del precariato e della posticipare le proprie scelte di vita ditta miglia di riproduzione all'infinito proprio per queste cause
Però i possibili soluzioni secondo me risiedono nel ruolo dell'educazione in famiglia a scuola si è spesso parlato anche l'educazione sentimentale non solo di locazione su altri piani educazione alla diversità e alle opportunità che vi risiedono
E nel diciamo centrale il discorso sul fatto che la la struttura stessa della società e da mettere in discussione
In quanto esiste questa dicotomia attuale tra lavoro produttivo riproduttivo come dice appunto sempre la prese che cito dice che la moto dominazione maschile se vogliamo rifarci diciamo a anche
Denominazioni anche anche datate e se volete non si supera meno di abolire preferenze la preferenza capitalistica per la produzione economica sopra la riproduzione sociale
Allora il discorso è che la soluzione dovrebbe risiede nel garantire una lavori decenti ben pagati inaccessibili e alloggi decenti e non diciamo al limite della della soglia della umanità come succede qui ma succede anche in Gran Bretagna dove le ultime statistiche parlano di centinaia di migliaia di senza tetto anche a causa dell'austerity
E lavori abbastanza remuneratività permetterà una donna di provvedere a se stesse i propri figli senza dover necessariamente dipendere da un maschio breadwinner
E quindi che porti e porti come unica fonte di reddito sicuro il i soldi a casa
E il passo successivo che pure affrontiamo come senso comune è anche la ricostruzione di un welfare di Stato
Che è l'unica la Garanzia per colmare le disuguaglianze sociali esistenti dal momento che se si pensa sulla soluzioni di breve periodo o diciamo che derivino da privati onda assistenzialismo da volontarismo non si risolve il problema
Ma e proprio nella destrutturazione progressiva del welfare che avvenuta tutti i paesi europei che risiede la maggiore incertezza le misure migliore le maggiori disuguaglianze in cui versiamo al momento attuale
Grazie
Scusate che son quelle sull'economia giocattolino elettronico ciò tutti i vuoi cominciare parlando della ragione per la quale abbiamo chiamato il nostro libro i giovani Salerano l'Italia
Ci son concentrati sui giovani nostro primo libro perduto per un motivo nostro interno perché siamo un gruppo molto giovane per lo standard la media dei gruppi di sinistra cioè di giorno gruppi di sinistra sono la media credo sessantacinque settanta anni
Io sono esagera un po'scusate mi piace fare caricature
E io invece in assoluto invece io sono uno dei più anziano ti cioè sono alla soglia dei quarant'anni quindi la soglia oltre cuore non di poco consentito uno considerazioni giovane costante in Italia c'è una sorta di gioventù onorifica fino a cinquant'anni oggi sono risicati no cioè finché non è cinquanta non si preso sul serio presi sono un giovanotto ma anche per un altro motivo di carattere più analitico ovvero il fatto che i giovani nella catastrofe italiana nel declino italiano e la situazione tragica del nostro Paese con la crisi economica che ha avuto conseguenze pesanti
C'è un'altra catastrofe più specifica che una catastrofe di tipo generazionale la catastrofe che ha colpito i giovani come le prime vittime come la prima linea degli effetti della crisi
Questa la cosa che vediamo penso anche la nostra spesa personale nella nostra la scomparsa azioni con i nostri amici con le nostre sorelle fratelli io Tre sorelle
Due di queste ad esempio ha avuto molta difficoltà a trovare lavoro a scuola in farmacia un'altra come me è andata all'estero per andare a lavorare
Quando guardo i miei compagni di classe l'università il fatto scienza la comunicazione a Torino cominciato nel novantotto finito nel due mila tre
Non rimosso nessun italiano
Tutti i migliori amici di hanno fatto grandissima fortuna sondati benissimo ha avuto successo nel loro campi lavorativi
Non in Italia
Uno e negli Stati Uniti prima New Yorker esso in California
Un altro in Germania un altro in Svizzera un altro in Spagna un altro in Cina
Perché questo successo e successo perché non sono state date opportunità non sono state date
Possibilità a una generazione che in qualche modo era stata presentata era stata vista come una sorta di generazione Doro no un po'modo sino a quello che successo in altri Paesi doveva essere la generazione che Generazione Erasmus fascinazione che andava in giro per l'Europa la generazione che sapeva le lingue la generazione che andata l'università
La generazione che doveva essere capace di cambiare il paese di non fare il paese di modernizzare il Paese questo perché classico riscossi neoliberista non della terza via
Però in molti casi queste persone non hanno potuto fare questo nel loro Paese e non lo hanno potuto fare perché la gioventù italiana è stata la carne da macello
Del
Progetto non liberista del Progetto di distruzione delle garanzie di distruzione dei diritti è distruzione dell'opportunità lavorative e l'opportunità di occupazione dell'opportunità alla fine avere una vita degna di avere una vita degna
Io sono un ragazzo fortunato lavoro in università inglese piuttosto prestigiosa dirigo un centro di ricerca ma non sono contento anzi un po'di vergogna
Un po'di vergogna perché per fare queste cose Couto andar via dal mio Paese non sono contento perché per fare queste cose non vale a dire la mia famiglia negli affetti da nemici dalla mia città
Non sono contento perché vorrei fare qualcosa per mio paese però non lo posso fare perché sono via sono dall'altra parte
E questa situazione generazione in tante persone della mia classe
Di tante persone cala fatto università come e tante persone che individualmente adesso sono contente ma nessun uomo è un'isola nessun uomo nessuna donna può essere contento perché è riuscito a fare individualmente quello che voleva fare siamo tutti parte di un collettivo di una società e vedere quello che è successo la nostra generazione quello che è successo non sta Società e la cosa che fa male la cosa che fa male che rattrista e che stufa sentire onestamente persone tecniche colpevole per non essere stato qua come tanti altre persone tante negli altri nemici che hanno provato a stare qua ma spesso si sono trovati in una situazione veramente deprimente quello tutto fare i conti con lunghi periodi di disoccupazione
In cui si son dovuti arrabattare tra lavori lavoretti e lavori Rini in cui ancora oggi alla soglia dei quarant'anni molti di loro non hanno un lavoro fisso hanno uno stipendio che fa schifo
Pensavo di essere classe media ma non sono classe media non sono più classe media
Sono costretti a affittare tesi dalla loro casa sua bimbi a fare cinque mila lavori per fare finta di essere ancora classe media
Queste le stesse nella sua generazione questa situazione in cui ci troviamo e la ragione per cui bisogna partire dei giovani
Perché perché i giovani sono le vittime più evidenti questa condizione e quindi proprio per quel motivo
Devono essere l'avanguardia del cambiamento l'avanguardia di un cambiamento sociale che cambi davvero questa società
Di chi è la colpa
Di chi è la colpa di tutto questo di chi è la colpa di tutto questo
I politici ci hanno detto che la colpa di giovani stessi
C'è un detto che i giovani su undici Susy degli schizzi non Setti no Colabona Fornero ce l'ha detto
Exxon di pigri degli addormentati Piris sdraiati sull'amaca quale tu Michele Serra evidentemente traumatizzato la paternità
Ci hanno detto che siamo dei bamboccioni a cui piace stare sul divano con la mamma
Fino alla soglia di quanto di cinquant'anni ebbene no
Ebbene no essere Mambo cioè non è una scelta e una condizione in cui tanti giovani Italy in altri Paesi sono costretti oggigiorno sono costretti loro malgrado
Sono costretti loro malgrado perché non hanno potuto fare quello che poi dovevano fare per garantirsi una vita degna
Di di chi è la colpa la colpa non è di giovani la colpa e la classe politica
La colpa e la classe politica che ha approvato il pacchetto Treu nel novantasette che ha creato lavoro atipico la colpa de la classe politica che ha approvato la legge quaranta la legge Maroni votata la Salvini dalla lega
La colpa e la classe politica che ha votato il Jobs Act che ha distrutto ancora le garanzie che rimanevano dopotutto poco cui due provvedimenti la colpa e del PD che se avesse potuto ore privatizzato anche l'aria la colpa è del Movimento cinque Stelle della lega che stanno venendo meno alle promesse che hanno fatto anche con il sostegno di tanti giovani che speravano che questo governo infine avrebbe posto fine l'austerità avrebbe cominciato rinazionalizzazione come quelle promesse anni sottolinea Illy
All'indomani la tragedia di Genova
Promesse che ancora una volta sono state smentite che ancora una volta sono state buttate nel dimenticatoio che ancora una volta sono state tradite
Eppure possibile
Eppure è possibile cambiare le cose eppure possibile cambiare le cose c'è un mondo nuovo che sta nascendo
Io ho avuto la fortuna tra i tanti privilegi ha avuto una vita quelli per fatto liceo classico con un ottimo professore di Filosofia Alberto posi che ha tradotto libri di Cantet negano in italiano questo cioè il livello di alcuni nostri professore di Filosofia
Un altro sintomo dalla vergogna il sistema universitario che costringe delle menti geniali
A insegnare in scuole di provincia e c'è questo bellissimo passaggio
Nella prefazione della fenomenologia dello spirito di Hegel dove descrive il collasso del vecchio mondo
Che avviene prima lentamente il vecchio mondo comincia a cedere comincia a cedere il cornicione comincia a cedere l'intonaco da facciata poi di colpo in un lampo
Care tutto quanto Corolla il mondo vecchio su se stesso
E dalle macerie del vecchio mondo emerge la luce di un nuovo mondo
Questo nuovo mondo stiamo vedendo e questo nuovo mondo lo dobbiamo abbracciare
Perché per un periodo troppo lungo
In Italia le forze di sinistra l'ho pensato che il nuovo fosse il male che il nuovo fosse il populismo contro cui costruire dighe contro cui costruire barriere di protezione riparazione che l'uomo fosse uno Cthulhu colo Cthulhu dei racconti di Lovecraft invece il nuovo il nuovo mondo che se partono per la crisi del due mila otto e di un mondo di paura sì un mondo di crisi
Pieno di problemi ma è anche un mondo che ci offre una nuova speranza di un cambiamento per risolvere i problemi che abbiamo di fronte
Questo abbiamo visto in tanti movimenti né un limite del due mila undici che ha avuto l'occasione di vedere con i miei occhi
Che questo non arrivato in Italia perché muniti di due mila undici non sono arrivati in Italia perché il quindici ottobre due mila undici conosce l'opportunità per far partire con lui in Italia qualcuno dentro la sinistra
Non ha voluto che partisse con la Fiditalia quello che venti hanno cambiato il modo di pensare
Come si fa la mobilitazione sociale
Hanno detto che non siamo una minoranza ma siamo la maggioranza che non siamo l'un per cento ma siamo al novantanove per cento sono loro la minoranza la classe politica la minoranza la classe economica la minoranza non siamo la maggioranza noi siamo di più e quindi abbiamo diritto di avere voce
E di decidere come si gestisce il Paese e come si gestisce l'economia complimenti avevano uno slogan che poi è riecheggiato in tanti partiti da potemmo Sabani centers a giallo come lei sono in Francia con frasi su mis ed è lo slogan che potrà sembrare ingenuo ai cinici quello slogan diceva
Si può fare
Sì se può e deve si può fare se po'fa
Che non è ingenuità perché questo e lo slogan eterno di tutti i movimenti di emancipazione perché tutti i movimenti di emancipazione partono dalla premessa che si possono cambiare le cose
E che si possono cambiare le cose solo quando si è coscienti che le cose si possono cambiare
Quello che è fondamentale e che i giovani italiani capisco che di fronte hanno una sfida hanno un video
Possono o accettare queste situazioni declino sociale economico questa situazione di imbarbarimento civile culturale
Che avevo di fronte ai nostri occhi come un fatto di natura rassegnarsi adesso
E in qualche modo abbiamo fatto per molto tempo oppure decidere di cambiare le cose oppure decidere e di agire ricordandosi
Che per citare la sindaca di Barcellona alla Colautti una delle ragioni per cui sono stati con condannati all'immobilismo e alla paralisi e che ci hanno convinto che non possiamo fare che non si può e deve ma invece Tenin mes poter tedesca Spectre ore
Abbiamo più potere di quello che ci ha fatto credere
Quindi prendiamoci quel potere
Prendiamoci con un mondo quello un mondo è nostro e lì che ci aspetta
Andiamoci a prendere
Cambiamo questo Paese se po'fa
Buonasera a tutti sì come diceva Samuele io ho curato il capitolo sull'Europa del libro in questione
E e lì mostro come il disastro lo sfacelo sociale ed umano di cui hanno parlato Samuele Ornella e Paolo sia intrinsecamente legato alla costruzione economica europea
Credo nel nel nel capitolo uscito quella che secondo me è forse la migliore definizione di cosa rappresenti veramente l'architettura
Economica europea l'euro in particolare ed è stata data più di vent'anni fa da un grande economista che si chiamava dall'economista britannico che si chiama Ugo in coda lei
Che al tempo in cui anche Regno Unito discuteva se entrare o meno nella moneta unica quindi siamo nel novantadue scrisse un breve ma veramente illuminante articolo sulla London Review of Books questo l'estratto dall'articolo
Code che scrive il potere di mettere la propria moneta di fare ricorso alla propria banca centrale e la cosa principale che definisce l'indipendenza di una nazione se un Paese rinuncia
A questo potere o lo perde acquisisce lo status di ente locale col di Colonia le autorità locali e le Regioni ovviamente non possono svalutare scrive sempre Lautrec ma si perde anche potere per finanziare il disavanzo attraverso la creazione di moneta mentre altri metri di ottenere finanziamenti sono soggette a regolamentazioni da parte dell'autorità centrale ovviamente la BCE
Né si possono modificare i tassi di interesse poiché le autorità locali scrive sempre gode non sono in possesso di nessuno degli strumenti di politica macroeconomica Paolo Rossi la loro scelta politica si limita a questioni relativamente minori un po'distruzioni qui un po'di infrastrutture la fine della citazione
Imbelle Godelli dice che aderendo all'Eur gli Stati membri hanno acquisito lo status di ente locale o di Colonia
Ora se qualcuno avesse qualche dubbio riguardo a questo credo che gli eventi delle ultime settimane abbiano dovrebbero aver fugato questi dubbi
La reazione dell'Europa la manovra di bilancio del governo è la dimostrazione plastica di come un Paese che non controlla la Promo netta non possa considerarsi una democrazia nel senso tradizionale costituzionale direi del termine cioè rituale classico da democrazia in quelli partiti si contendono le elezioni sulla base di programmi elettorali e soprattutto di programmi economici diversi viene completamente svuotato nel momento in cui a quei partiti una volta andati al governo sono costrette ad elemosinare i soldi necessari per implementare loro programma elettorale
Programma che può piacere o meno a ma che è legittimato dal voto popolare ecco sono costretti a elemosinare questi soldi dei mercati finanziari e dall'istituzione completamente avulsa dal processo democratico come alla BCE
E appunto direi che i fatti di queste settimane lo dimostrano la bocciatura la manovra di bilancio indipendentemente ripeto dei contenuti alla manovra che possono essere più o meno condivisibili è la dimostrazione della natura antidemocratica antieconomica
E soprattutto squisitamente politica delle istituzioni europee il fatto che la Comit che la commissione si accanisca
In questo modo nei confronti vuole da un modestissimo deficit a che se confermato sarebbe il livello più basso degli ultimi dieci anni in Italia oltre a essere molto il contenuto di quello che hanno avuto che si stima che continueranno ad avere altri paesi come la Francia la Spagna in questi anni a dimostrazione che l'azione della Commissione lo perde la tesi del signor Roberto non hanno nulla a che fare con il rispetto delle regole che innumerevoli Paesi dell'eurozona hanno violato e continua a violare oltre venti succitati a Francia e Spagna a partire dalla Germania che da anni è in violazione del tetto massimo sul surplus commerciale che per i previsto permesso in teoria dalla procedura perché gli squilibri macroeconomici e che invece ha sede la Commissione hanno tutte a che fare con la volontà di punire un Paese che nel bene o nel male viene percepito come alieno allo status quo europeo
Ciò detto anche sono accettasse che la Commissione europea sia in buona fede prendendo per buone le argomentazioni economiche dell'Europa sul presunto impatto dalla manovra
La sulla sostenibilità del debito italiano si tratterebbe di un'argomentazione che andrebbe comunque rigettato con forza uno perché gli ultimi anni hanno dimostrato che al di là di ogni ragionevole dubbio le politiche di austerità peggiorano il rapporto debito PIL e basta vedere come esplose rapporto debito PIL in Italia in seguito alle manovre di austerità del governo Monti e di governi successivi
E due perché è chiaro che l'unica maniera per rimettere il debito pubblico italiano su un sentiero di sostenibilità secondo i criteri mainstream è ritornare a far crescere il PIL in questo il governo ha ragione
Il problema è che le stime di crescita il governo sono del tutto irrealistica perché il governo non controlla qual è una variabile cruciale che è il tasso d'interesse che invece controllato esclusivamente dalla BCE
In questo senso chi dubita della capacità la manovra di far ripartire la crescita ha ragione a mio avviso ma si dimentica di dire questo non è dovuto al contenuto nella manovra in sé ma l'architettura dell'eurozona che non offre agli Stati alcuna difesa dalle speculazioni dei mercati finanziari
E anzi spesso e volentieri contribuisce a destabilizzare i mercati finanziari Bassett basti pensare all'impatto che hanno avuto le dichiarazioni di Juncker udimmo scudi sì sullo spread
Insomma per come la la la vedo io a prescindere che si pensi che la Commissione europea sia motivata da ragioni politiche o prettamente economiche entrambe le logiche sono la ricevuta da rigettare con forza
In questo senso io non ho una particolare simpatia per questo governo ma certo che un Governo democraticamente legittimato e quindi da ritengo che chiunque abbia a cuore la democrazia non può esimersi dal difende il governo in quanto espressione della sovranità popolare dalle ingerenze dell'Europa
E questo è un primo punto diciamo e che con questo abbiamo fatto
Ma arrabbiare gli antigovernativi c'è un ma però e adesso facciamo arrabbiare i filogovernativi nel senso che c'è un elemento che esso non è molto preoccupante i e che di la dice lunga diciamo sul su come il governo dell'eurozona dovrebbe approcciasse l'Europa cioè che ogni giorno che passa cresce sempre di più l'impressione che il Governo si è andato lo scontro con l'Europa senza avere un vero piano B
Sulla base a mio avviso dell'illusione che l'Italia non è la Grecia una frase che abbiamo sentito molto in questi anni c'è l'idea che l'Italia in virtù del suo peso economico avrebbe avuto un margine di manovra molto più ampio di quello che è stato concesso la Grecia
Ora gli eventi stanno dimostrando che le cose non stanno esattamente così e anzi che proprio perché l'Italia un Paese così importante non gli si può permettere di sfidare esplicitamente le regole europee per lo meno da un punto di vista retorico se non nella pratica che e l'errore di fondo secondo me pensare e questo un punto importante secondo me che l'alternativa sia dal punto di vista delle istituzioni europee
Sia trattenevo un paese nell'euro e cacciarlo dall'unione monetaria
Se così fosse effettivamente il margine un paese come l'Italia sarebbe molto ampio perché effettivamente è condivisibile l'idea che gli altri Paesi non abbia interesse a far precipitare una crisi così profonda che avrebbe ripercussioni su tutta l'Europa
Però se c'è una cosa che che l'esempio greco ci ha dimostrato e che esista una terza alternativa che è quella di tenere un Paese all'euro ma dire che il governo in carica sotto pressione attraverso il sistema bancario questo è stato fatto in Grecia
E le recenti dichiarazioni di tali sul fatto che la BCE non interverrà nel caso di una crisi del sistema bancario italiano
Fa intendere secondo me che l'intenzione è quella di applicare la stessa strategia applicare in Grecia anche Italia cioè di strozzare il sistema finanziario sta bancario
Per mettere pressione al governo e tutto questo per dire che se veramente il governo ci ha portato lo scontro con l'Europa senza avere un piano B questo sarebbe molto grave secondo me perché rischia veramente di spianare la strada alla troika in questo senso qua bisogna la anche bisognerà anche attaccare senza pietà il governo se come se dovesse emergere che non hanno un reale piano alternativo
Perché le conseguenze rischiano di essere e saranno molto gravi per il Paese
Ora credo che nelle prossime settimane il governo sarà costretto a scoprire le carte quindi lo lo sapremo abbastanza presto credo la lezione che chiunque voglia fare politica in Italia oggi sul serio
A mio avviso di tutta questa vicenda è che non esistano
Spazi di manovra dentro questa Europa che e bisogna sapere dunque qual è la posta in gioco per chi vuole fare politica oggi a in Italia anche perché se non esistano a margine di manovra nel caso di un deficit così contenuto molto più contenuto di quello di cui avrebbe bisogno d'economia italiana per una manovra è un programma che sono sostanzialmente abbastanza in linea con alcuni dogmi liberisti basti pensare alla sua Attacks e ad altre misure proposte dal governo non ci vuole molta immaginare come reagirebbe
Come reagirebbero l'istituzione europea di fronte a una manovra il prevedesse un deficit ben più alto
Quale necessiterebbe il Paese e che si fidasse molto più esplicitamente i dogmi neo liberisti dell'Unione
Come ovviamente noi auspicheremmo
Quindi è qua concludo permanere lasciare anche un po'più spazio a discussione che piaccia o meno il nodo dell'Euro oggi è un nodo che qualunque forza politica che vuole fare politica in Italia non può eludere perché intrinsecamente legato alla questione della sovranità democratica e della sovranità popolare grazie
Tutto
Innanzitutto ringrazio senso comune per l'invito che reputo un onore
Io ho fatto diverse presentazioni di un mio libro che hanno il titolo proprio la parola sinistra e internazionalismo collegata all'uscita dall'euro questo perché importante mi piace dirlo perché il vostro libro molto concentrato proprio sulla questione della sinistra sulla crisi
Della sinistra fatto queste presentazioni con molte realtà locali di senso comune le ho trovate diciamo tra le più interessate al tema e tra le più attive
Quindi come dicevo il vostro Libra molto interessante perché si concentra su due questioni decisive secondo me la prima è la crisi della sinistra e la seconda e la questione della mancanza ricostruzione di un gruppo dirigente che sia in grado di dare delle risposte o comunque di
Offrire delle vie d'uscita alla situazione nella quale ci troviamo
Fra l'altro uno degli errori maggiori della sinistra se vogliamo passa a parlare di errori della sinistra che in è uno dei temi più importanti del libero sta appunto nel fatto di non aver costruito nel tempo un vero gruppo dirigente adeguato alla fase attuale cioè in grado di leggere le contraddizioni della fase attuale
E di offrire la possibilità di un ricambio generazionale
Giustamente diceva prima
Uno
Degli intervenuti che l'età media dei partiti di sinistra è molto alta probabilmente non sessantacinque settantacinque
Però devo dire devo dire che questa è una di quelle poche volte in cui sono tra i più vecchi e che gli over cinquanta sono una ristretta minoranza il che mi fa molto piacere
Perché con appunto come dicevo prima abbiamo questo tipo di problema cioè di ricambio generazionale soprattutto a livello dirige
La crisi della sinistra ora la crisi della sinistra
Non può essere letta diciamo così da sola
Nel senso che in realtà assemblea andiamo a vedere modo un pochettino più preciso la situazione politica dei Paesi europei occidentali occidentali vediamo c'è una crisi del bipolarismo o del bipartitismo
E lì dove appunto il bipolarismo si esprime come bipartitismo
Perché sono sia le formazioni di centrodestra dominanti sia le formazioni di centro sinistra dominanti
A subire delle perdite consistenti di voti o addirittura a risultare praticamente scomparsi
è vero che le formazioni di centro sinistra sono quelle che hanno più pagato
L'ultima crisi
Però diciamo che c'è un po'tutto un assetto generale del bipolarismo a livello europeo che viene meno tant'è vero che in tutti i Paesi emergono le cosiddette terze quarte forze
Anche se apparentemente solo nel nostro Paese le terze quarte forze hanno preso il Governo per delle Regioni delle ragioni che evidentemente vanno approfondite
E comunque va approfondita la ragione per cui tutto un assetto politico
Che in qualche modo aveva garantito l'alternanza politica negli ultimi cinquanta sessant'anni è andato completamente a pallino
Io credo che ci sia innanzitutto un problema di deficit di analisi della fase storica attuale
Thomas Fazi ha detto delle cose importanti poc'anzi
Dice delle cose altrettanto e anche più importanti nel suo recente libro sovranità o barbarie che io condivido il consiglio la lettura perché fa un'analisi storica
Anche del cedimento della sinistra a determinate ideologia
Detto questo bisogna dire che c'è un problema appunto di fondo di crisi di difficoltà dell'analisi della farsi nella quale noi ci troviamo attualmente a questo proposito è interessante quello che dice Samuele Mazzolini nella sua introduzione
Quando cerca di individuare l'elemento che lui definisce bivalente generale cioè l'elemento principale del populismo almeno in Italia
E Luino individuale
Questo elemento su cui il populismo in Italia ha fatto leva c'è questo elemento diciamo così egemonico su cui ha costruito l'egemonia nella questione
Della della casta nella questione della corruzione dei politici e così via
E in effetti questo è vero fatti mi dice nel caso italiano la questione morale rappresenta un topos centrale del dibattito pubblico
E a cui hanno cercato di rifarsi diversi soggetti politici degli ultimi dieci anni dal pc di Enrico Berlinguer passando per l'Italia dei Valori di Antonio Di Bella ridando fino al Movimento cinque Stelle il quale detiene al momento il monopolio di questa rivendicazione
Io aggiungo le stesse mani pulite sono state un momento importante in cui determinate trasformazioni così come anche Thomas farsi analizza nel suo libro sono state fatte passare proprio attraverso la copertura della lotta contro la corruzione
Quindi questo è un elemento sicuramente molto importante così come più recentemente l'elemento importante che ha condotto alla vittoria comunque all'affermazione di settori populisti appunto quello dell'immigrazione così come lo stesso Samuele Mazzolini a
Identificato nella sua prefazione
Il problema però appunto è quello di riuscire a capire cosa c'è dietro queste letture cioè qual è la lettura vera che sta dietro la crisi dell'Italia e la crisi dell'Europa è una crisi
Essenzialmente del modo di produzione capitalistico una crisi che nello stesso tempo trasformazione del modo di produzione capitalistico
Perché sostanzialmente noi ci troviamo davanti a un modo di produzione capitalistico per cui l'accumulazione non avviene più
A livello di economia domestica ma è un'accumulazione che avviene sempre di più
Sulla base di economie di scala a livello internazionale
Gli investimenti diretti all'estero sono aumentati le impresse che rappresenta non lo strato superiore e di vertice dell'economia italiana sono imprese multinazionali e transnazionali
è evidente che questo tipo di impresa e questo tipo di economia questo tipo di strato di vertice del capitale non ha molto interesse a sostenere le economie domestiche e quindi non ha molto interesse
Alla spesa pubblica
E a rigonfiamento del debito pubblico anzi il debito pubblico è un elemento negativo perché può comportare l'aumento dei tassi di interesse e quindi anche il costo del denaro e del capitale può drenare
Risparmio privato dai mercati di capitale dalle Borse verso il debito pubblico eccetera eccetera senza contare il fatto che il modo di produzione capitalistico essendo appunto in crisi ha necessità di tutta una serie di misure che verrebbero bloccati appunto dalla spesa pubblica quali appunto l'abbassamento dei salari l'abbassamento del costo del lavoro la riduzione dell'età
Pensionati
Allora l'Europa all'Euroland che l'azione europea esattamente lo strumento che serve a questa bisogno cioè è lo strumento che serve a reagire da una parte alla crisi del capitale
Aumentandolo sfruttamento della forza lavoro facilitando le esportazioni di capitale
Aumentando la possibilità di centralizzazione e concentrazioni dell'Idi apicali e soprattutto ribaltando i rapporti di forza politici all'interno dei vari Paesi
Perché nessuna riorganizzazione o ristrutturazione a livello economico può affermarsi
Non c'è una ridefinizione dei rapporti di forza politici al livello statuale quindi l'Europa e questo secondo me è l'elemento più importante col quale rispondere a chi identifica qualsiasi
Opzione di uscita dall'euro come sopra animismo rosso bullismo altro l'Europa stessa in realtà determina il nazionalismo determina la xenofobia aumenta tutte queste tendenze proprio perché l'Europa stessi all'integrazione europea aumenta i divari tra nazioni aumenta l'impoverimento eccetera eccetera
Comunque chiudo con questa
Divagazione perché credo che comunque falsi abbia detto delle cose chi vuole può approfondire su diversi testi
Dove volevo arrivare con questo discorso volevo arrivare a dire che a mio modo di vedere noi abbiamo un problema di fondo che è quello di recuperare determinate categorie che sono state messe da parte dalla sinistra
E queste categorie sono appunto quelle di modo di produzione cioè quindi la capacità di legge i rapporti in cui gli uomini entrano per riprodurre la vita materiale
Perché questi rapporti in cui gli uomini entrano per riprodurre la loro vita determinano la struttura politica determinano e comunque influenza hanno in qualche modo il modo di pensare e così via e poi c'è un elemento sostanziale che quello delle classi sociali
Cioè noi non possiamo oggi fare una critica la sinistra e non consideriamo proprio il fatto che la sinistra a abbandonato il concetto di classe sociale e abbandonato
Qualsiasi ragionamento sul modo di produzione capitalistico oggi la parola capitalismo in Italia non è neanche pronunziata si parla di mercato si parla di privato
Mentre in Inghilterra nei paesi anglosassoni non si ha paura di parlare di capitalismo cioè di dire come stanno le cose sostanzialmente da noi c'è stata una specie di damnatio memoriae
Basata sul fatto che ci sarebbe stata nel passato un'egemonia del marxismo quindi tutta una serie di categorie sono stati presi e messe da parte così come appunto un analisi dello stato che appunto un'organizzazione che si collega i rapporti tra le classi sociali
Quindi quando parliamo di sinistra io credo che dobbiamo cercare di fare una distinzione
Qual è la distinzione che io proporrei di fare all'interno di una discussione che in qualche modo sollecitata dal vostro libro
Innanzitutto io direi che bisogna specificare che quella che viene definita come sinistra non è sinistra questo è l'elemento più importante perché è una parte politica che ha abbandonato le classi subalterne e si è portata dall'altra parte della barricata ed esprime gli interessi dello strato superiore
Del capitale il mare il PD è sostanzialmente questo
Se voi andate a fare anche un'indagine presso le associazioni professionali di categoria parlavo con un amico che lavora nell'associazione dei produttori di macchine utensili diceva che lì gli industriali sono tutti del Pd
Ma
Ci sono varie analisi c'è anche una letteratura su questo su come in realtà il voto non solo popolare ma proprio della classe lavoratrice salariale salariati degli operai si sia spostato verso la lega il movimento
Cinquestelle
Quindi questi non sono di sinistra allora il problema di fondo è che primo
In media e una certa retorica hanno come dire fatto passare il concetto che quella sia effetti
Lamenti Cygnus allora il problema
Secondo me sta nel fatto che è un errore lasciare che quel termine quella storia così ricca di tradizione sia manipolata sia egemonizzata da partitiche non sono più di sinistra
E che hanno tutt'altre posizioni
La sinistra fra l'altro è un termine abbastanza generico
E nella storia noi abbiamo avuto delle trasformazioni del contenuto di quello che stava dietro la parola sinistra ricordiamo la sinistra storica italiana di Crispi addirittura Crispi è stato insieme alla sinistra storica un fautore dell'imperialismo italiano
Dopodiché quel tipo di sinistra Estado superato sconfitto e si è ricostruita una sinistra su basi totalmente nuove
Si è ricostruito
Anzi si è costruito un partito socialista perché c'è stata l'affermazione appunto di tendenze legate alle lotte delle classi lavoratrici e così via quindi io penso che dobbiamo stare un po'attenti a questi elementi e cercare anche di capire come riuscire a recuperare determinati concetti e soprattutto a riempirli di contenuto nuovo
E secondo il mio modesto avviso riempirli di contenuto nuovo vuol dire oggi sporcarsi le mani con un'analisi concreta nella situazione concreta
Cioè capire oggi cosa sono le classi sociali qual è il loro rapporto con l'Europa e quindi con me elaborare un programma è una proposta politica e una prospettiva di blocco sociale
Per dirla un po'alla Gramsci da proporre da qui ai prossimi anni
Ora io penso che purtroppo ci sono molti fraintendimenti e qui chiudo
Nella situazione attuale e credo che sia molto importante che noi facciamo questo tipo di incontri perché penso che oggi come dicevo prima non ci sono gruppi dirigenti
Che possano ergersi a un unico punto di riferimento di una ricomposizione della sinistra o di un populismo di sinistra
Come lo vogliamo chiamare ci sono varie realtà che vanno messe in collegamento bisogna costruire momenti di interrelazione momenti di scambio perché abbiamo bisogno esattamente di cui sto anche perché sono in atto progetti politici anche DiVersi e c'è la riproposizione di un progetto politico di progetti politici molto vecchi
Ancora legati a una identificazione dell'Europa come patria
Contrapposta assunto alla nazione soprattutto vista come elemento salvifico contro una destra fascista xenofoba eccetera eccetera
Il punto è che è proprio l'Europa questa Europa questa integrazione
Europea con il deficit anzi con l'eliminazione sostanziale della sovranità democratica e popolare a portare avanti a produrre astensionismo
Impoverimento razzismo e xenofobia e anche nazionalismo e quindi divisioni tra i Paesi tra i popoli europei quindi una vera capacità di ricostruire dei legami chiudo in anche un vero internazionalismo aggiornato a gli anni due mila Spass appunto per il superamento delle euro per il superamento di questo tipo di Europa
Allora dal dalla regia mi giunge voce che Fassina dovrebbe essere con noi fra un quarto d'ora quindi aprirei al dibattito può essere mai lasciamo a Stefano l'opportunità di chiudere la la seduta ci ha detto che alle diciannove in punto bisogna lasciare Laura magari qualche minuto ce l'ho dato lasciano ma non troppi di più
Detto questo chi vuole intervenire il benvenuto
E dovrà naturalmente presentarsi al podio parlare di fronte a tutti
Noto la timidezza che serpeggia ma Gilberto Trombetta la faccia di chi vorrebbe parlare
Volevo sapere approfondire un po'domanda rivolta a tutti i relatori quindi insomma che vuole rispondere anche in ordine
Come affrontare il discorso internamente quindi all'Italia nei confronti dei probabili futuri elettori o chi può essere interessato a progetti come come il nostro
Di fare fronte fronte comune internamente all'Italia verso l'esterno cioè verso gli attacchi dell'Europa
Per una manovra che tutto sommato non espansiva anzi tutt'altro
Ma poi invece portare avanti un discorso di diverso di alternanza al governo all'idea del Governo cioè come riuscire a far passare un messaggio di difesa verso l'esterno e alternanza o proprio scontro verso l'interno
Può essere un po'complesso insomma questa è la mia curiosità
Non ci sono altre
Va bene
Diciamo intervengo molto brevemente
Non sui temi più di carattere generale ma su una questione un po'più specifica con la quale tra l'altro color nell'abbiamo avuto uno scambio molto
Rapida avanza ma anche con i mezzi che a Gina ci consentono di comunicare
Insomma questi sociale no quindi in modo molto schematico e sintetico no vorrei tornare rapidamente sulla questione di genere sui temi di genere mi sento sollecitata in questo senso perché ritengo che ci sia una carenza molto forte in tutta questa discussione che stiamo facendo che abbiamo avviato anche noi
All'interno dell'associazione che stiamo promuovendo con cui siamo facendo tante cose consenso comune anche con altri compagni e compagne di viaggio ma il tema della differenza della questione di genere è un tema che esiste penso no
Molto da e quindi mi mi sento sollecitata in questo senso perché purtroppo credo che ci sia una preoccupante mi dispiace se lo dico però preoccupante carenza di una presenza di donne è una presenza da da protagoniste ma usiamo molto protagonista in tante fasi in tante momenti organizzativi
E e io invece mi mi sento di dire di essere a favore delle quote possiamo chiamarle Rosa chiamiamole come vogliamo ma dalla mia esperienza avrà insomma non non rientra in quella media detta c'avete citato fa un po'più sotto di appartenenza del mondo al mondo della sinistra ma nella mia lunga esperienza di militanza
Vi posso assicurare che il tema delle quote è stato un tema non da riserva protezione di animali da riserva no quindi la riserva del panda
Ma un modo per scardinare un meccanismo che Ornella Punzo descriveva bene cioè abbiamo un approccio una di una società soprattutto italiana con tutte le caratteristiche non entrano interni e tecnicismo e quindi vado vado sono cerco di essere molto molto semplice schematica però la il tema delle quote ha permesso a tante donne che adesso qui diciamo tutta nella mia esperienza di militanza a sinistra tante compagne
Di poter affermare e portare dei valori e dei principi che altrimenti non vedrebbero non verrebbero portati avanti cioè i nostri autorevole autorevolissimi compagni amici che con cui condividiamo militanza o comunque osservazioni studi approfondimenti alcune questioni non le prendo le prendono in considerazione c'è
Anche un punto di vista rispetta le questioni del neoliberismo che abbiano un punto di vista delle donne che soffrono maggiormente al tempo la precarizzazione al tema del disfacimento di ugual far stette che non sostiene la donna nel mercato del lavoro ma non semplicemente perché la donna nel mercato del lavoro si afferma
Ma perché altrimenti viene meno tutto il tema della tutela della maternità della cura
E anche della maternità che sia nonna una visione della donna rinchiusa dentro casa ci sono tutta una serie spetti che a mio avviso debbono essere in qualche modo sostenuti e attraverso il sistema delle quote su queste Paesi scandinavi secondo me ci dicono tanto no alcune esperienze scandinave che addirittura nei consigli d'amministrazione di chiedono che vengano rispettate delle quote e addirittura alcuni Paesi hanno dovuto fare un passo indietro perché le donne erano diventati ancora di più come Skardy mi amo altrimenti questo meccanismo perché abbiamo sempre questo timore ora per questo mi sono sentita anche sollecitata diciamo appunto in uno scambio privato di dire
Maggiore protagonismo alle donne che ci sono perché altrimenti rischiamo di apparire come un qualcosa che comunque invece di essere innovativo perché invece secondo me alcuni temi anzi la gran parte dei temi soprattutto la visione l'approccio che noi vogliamo dare a questo modo di ribaltare la questo paradigma teorico che si è affermato all'interno nostra
Società e della e della costruzione no di questo paradigma che va smontato altrimenti rischiamo di di perdere un pezzo importante che è fondamentale per l'emancipazione non di una parte della nostra società ma per l'emancipazione della società nel nel nel suo insieme
Per la l'affermazione di alcuni principi e io di questo non tutti ma fanno gola certa ma ad esempio come Codella maternità che è un è un po'c'è un tema fondamentale che che deve essere visto secondo un'ottica che non è quella donna rinchiusa in casa o della paternità e scusate scusa mi mi scuso con con con chi insomma magari fascette di paternità perché anche a tutela della paternità è un meccanismo che molto spesso se non fosse per le latte di emancipazione della donna non verrebbe in qualche modo affermato e questo lo faccio perché ho letto dei poster forse proprio di Thomas a dispetto di Samuel non mi ricordo rispetta la distanza con i figli no che vi porta il lavoro che vi porta lontano
Ecco quindi secondo me invece su questo dobbiamo avviare e affrontare una riflessione molto più energica e diciamo anche rivendicare soprattutto in uno spazio così giovane inedito indicare un maggiore protagonismo anche attraverso l'affermazione di diciamo non perché la donna ci rappresenta solo perché è donna no non è questo
Però ritengo che sia una un elemento di discussione di riflessione su cui insomma non diciamo d'arte scontate troppe cose grazie scusate
Dunque perdonerete io sono estremamente polemico quindi volevo fare degli appunti a quello che avete detto poc'anzi spero poi di stimolare un dibattito a riguardo
Riguarda quello che alcun passaggio che ha detto Paulo sulla sul fatto che i giovani di oggi de conosce debbano scegliere se accettare questa condizione di decadenza oppure diciamo di combattere per cambiare
In meglio la società
Io su questo
Cioè comprendo diciamo le ragioni del discorso però mi mi trovo molto pessimista riguardo nel senso che ritengo che la Rise gli Enza dei popoli sia pressoché infinita basta guardare quel che era successo e che sta accadendo in Grecia accelerazione in Grecia eh terribile e non ci sono rivolte popolari cioè gli se fosse
Come auspichi tu
Io mi aspetterei di vedere indico Atene ma tutta la Grecia in fiamme e non è così
Su un passaggio invece di di Thomas
Sul fatto che sì bisognerebbe criticare questo governo per perché diciamo per la per la manovra perché non è una manovra così espansiva anzi il deficit dovrebbe essere più alto bisognerebbe farlo in modo diverso non sono personalmente d'accordo
Il punto è è vero bisognerebbe vedere se questo governo ha o meno un piano B non lo sappiamo
Ma se questo governo ha compie nobili dei Piano B prevede di uscire dall'euro
Non si può uscire dall'euro secondo me avendo dei fondamentali economici non buoni non si può uscire dall'euro se ai una bilancia commerciale estremamente in grandi città
Perché poi i rischi di andare a dover ricollocare i tuoi titoli ride nominando lì e bisogna vedere le cactus
In tutto questo come si comportano perché dal due mila tredici non abbiamo i titoli di Stato con le clausole per cui non non si sa bene dal punto di vista legale se si possono ride nominare il nuovo monito meno
E se esci con questi titoli di Stato il deficit commerciale BA deve andare a chiedere i soldi a qualcuno ai quali
Sostanzialmente toglie ne sta restituendo di meno quindi va bene fare deficit ma secondo me si deve far deficit senza andare a toccare la bilancia commerciale non puoi uscire con un un deficit tv commerciale come sarà il due mila undici certi splendido Export Import secondo Rizzi felice sì sto dicendo che secondo lei
Commerciale no no sto dicendo oggi noi abbiamo un surplus commerciale che se non ricordo male intorno ai cinquanta miliardi di euro l'anno se andiamo a fare un deficit
Di di bilancio totale in manovra del sette per cento dico per dire un numero
Rischiamo che quel deficit si rivolge si ripercuote sulla bilancia commerciale torniamo ai livelli di deficit commerciale che c'era nel due mila undici che era di circa sessanta miliardi
Non si può secondo me uscire dall'euro nelle condizioni che in cui eravamo nel due mila undici possiamo uscire dall'euro oggi perché abbiamo delle basi più alte nonostante ci siano altri problemi l'ultima cosa che volevo dire riguardo all'intervento della prima persona grano d'acqua
Se mi sono recato sì sì sì
Gente mi sono dimenticato la cosa va be'minimi i termini veramente mani la Latini
Simone grazie
Allora
Premesso che sono d'accordo con tutto quello che avete detto tutti voi anche perché s'è scritto di procure su questo va detto l'ha rivelato auguri uno degli autori del libro non giocano sporco o due provocazioni però per il utili penso per il dibattito dunque quando
Licenziamo libero era mi pare dicembre dell'anno scorso c'è ancora il Governo Gentiloni quindi maggioranza Pd centrodestra in un certo senso c'era prima del quattro marzo addirittura quando si fondò senso comune io non non non era ancora
Membro diciamo
Era prima del del quattro dicembre cioè ci sembrava che Renzi fosse il padrone e l'Italia
Quindi in quel contesto
Come in tutti quelli che avete presentato questo tutto Paolo spagnolo con l'inglese per l'americana e via dicendo la dinamica del populismo come la reazione di un movimento politico popolare contro le élite politiche tecnocrati che che si erano fossilizzate avevano preso occupati Gandini il potere ammalati la potente no
E però oggi questa narrativa non è più riproponibile nell'attuale scenario politico
Cioè oggi che ci piaccia o meno che lo siano o meno i cosiddetti populisti stanno al governo e non è che tipo di narrativa proponiamo da populisti socialisti
Per appunto sfondare incunearsi in questo in questo questo dibattito per cercare di di sfondarlo e guadagnare consenso tra le masse popolari di vario tipo
Questa è la prima questione poi facciamo un salto in avanti cinque anni supponiamo che la risolviamo
No e nel due mila ventitré il Fronte popolare senso comune fate costituzione tranne il quarantaquattro per cento le elezioni politiche e benissimo solo
Corde in quanto ha preso quaranta quarantuno va be ora e questo si riferisce agli interventi di Domenico e Thomas principalmente Secondo me queste di mesi che sono trascorsi ci insegnano ci dovrebbe insegnare un po'di cautela ovvero come le parole di Draghi sono servite più ancora del la programma di acquisti stesso per placare la tempesta sui titoli di Stato
Così
La la possibilità che un delle forze politiche che si presentano sulla ribalta mediatica con la nostra retorica il nostro riflessione sul la struttura istituzionale l'unione monetaria ci porta immediatamente fuori dall'euro prima ancora che lo vogliamo fare noi
E il tempo è importante per questa cosa qui
Perché noi arriviamo eventualmente ad occupare i gangli di governo senza sapere come funziona la Banca d'Italia senza sapere chi ci sta
Al ministero del dell'economia delle finanze senza sapere come si nazionalizzò le banche senza sapere come si impongono i momenti si controlli capitale
Che sono le i presupposti fondamentali per poter fare
Un'uscita eventualmente da sinistra nel quindi anche da questo punto di vista credo che da oggi dovremmo un attimo cercare di fare una riflessione un conto è l'analisi su quello che non funziona dentro l'Unione europea e dentro l'Unione monetaria europea
E perché non possiamo probabilmente conviverci a lungo ma anche un'analisi strategica
Su come ci poniamo nei confronti di questi di questi vincoli che non sono solo i vincoli attuali nove di cui avete parlato ma sono anche vincoli per la realizzazione del nostro programma politico perché questi ci fregano sul tempo chiaramente ci mandano letteralmente in default ci fanno saltare il sistema bancario prima ancora che riusciamo a fare qualcosa
Rapidissimo riprendo sulla sul tuo intervento secondo me è molto complicato riuscire a fare quello che decide cioè criticare sia all'esterno Europa sia internamente il Governo perché si rischia a mio parere criticando internamente in questo momento il governo di lasciare diciamo spazio a le opposizioni però Europa interni e ai governi europei di attaccare il Governo
O comunque diciamo lo stato nostro
Servirebbe secondo me una specie di governo di unità nazionale immagino ma sono chiaramente nel mondo dei sogni una specie di cederci il alla vigilanza una vera mondiale purtroppo noi
Non abbiamo né a destra né a sinistra né al centro una figura di questo tipo però per me il rischio è che se si fa la diciamo la scelta di attaccare sia fuori che dentro si fanno gli interessi
Degli altri cioè purtroppo credo che bisognerà scegliere una una diciamo una sorta di subalternità al momento secondo me
Ma le reazioni dei tre l'ultima così poi visto manca venti minuti ci avviamo a concludere se l'onorevole stasera viene faceva parlate Luino altrimenti parliamo solo noi valido nel salve io non parlo in quanto aderente a senso comune
E vorrei porre una domanda riuscì a quanto detto ora da da Simone e indirettamente poi a a tutti nel senso che una domanda politica cioè
L'idea che tra cinque anni
Delle forze politiche progressiste si trovi nella condizione di governare non è all'ordine del giorno
Ma non è che nell'ordine del giorno un po'nell'ordine del giorno più niente questo è uno svantaggio perché ci pone temporalmente lontani da dal potere però è un vantaggio perché non c'è alcuna urgenza di preoccuparsi fra cinque anni lo vediamo il Paese
Noi inteso non tanto come senso comune quanto come genericamente un fronte una federazione di di forze politiche progressiste
E non euro mani mettiamola così
Quindi
Nel senso quello che mi chiedo quello che chiedo anche ai relatori è posto che per esempio sulla questione dell'europeismo
Io non ho alcuna simpatia per dell'unione europea le l'ideologia europeiste
Però ecco così urgente che noi ci poniamo la domanda di cosa vogliamo fare sì domani vinciamo le elezioni visto che domani non vinceremo le elezioni cioè un conto è dire
Che non si deve mai cadere in una specie appunto di euro mania critica e quindi l'europeismo in sé
C bis come va bacchettato va bastonato un conto è pretendere da se stessi e vuole spiegare sempre a tutti cosa facciamo quando vinciamo le elezioni del conflitto come Unione europea
Secondo me c'è uno spazio tra non essere europeisti e non porsi continuamente l'assillo che poi diventa un cappio perché devi sempre dalla risposta di campo ossia o no
C'è uno spazio per essere europeisti sfrenati e dove il sempre rispondere a quest'urgenza di quando noi ci confronteremo la leva taglia finale
Cioè anche il momento Cinquestelle che è stato nell'ascesa più fulminante che si è vista nella storia recente forse no il caso paragonabile più fulminante quello di Madonna no
Se trovato avere delle fasi di transizione in cui arriva in Parlamento c'è che ci arriva prima col cinque chi ci arriva col venticinque chi vince cioè nel primo giro come matrone e rischia di crollare sotto il suo stesso peso perché sono troppo veloce
Cioè c'è il tempo di imparare come funzionano le istituzioni c'è il tempo di creare classe dirigente ecco quindi l'urgenza non è la vittoria domani lo scontro finale dopodomani cioè chiediamoci
Come si può conciliare radicalismo politico e trasversalità a fronte del fatto che non abbiamo l'urgenza di governare il Paese domattina e questo ci dobbiamo porre tutti come domanda senso comune padre costituzione
Chiunque altro esperto si senta parte di questa galassia noi non dobbiamo fare lo scontro finale con la Commissione europea domattina e nemmeno fra cinque anni se lo facciamo tra quindici anni è già buono quindi cioè sì però non ci sarà questo scontro e non sarà governato da noi
Il vetro io non ho nessuna simpatia e europeista
Ma cioè questo o se ci sia costeggiare però non è all'ordine del giorno questo scontro quindi c'è un terzo spazio tra virgolette tra l'euro Mania
E l'urgenza di parlare lo scontro finale che speriamo prima o poi di affrontare ma c'è tempo ecco
Sì vorrei
Da una brevissima risposta che naturalmente risultava incompleta parziale perché i minuti son pochi poi vorrà ce l'avrà anche gli altri io sono d'accordissimo con Lorenzo
Abbiamo un caso che quello di potremo sei Spagna che son passati una condizione di marginalità politica Balocco di sei centralità politica pur senza ancor potere come dire mettere mano alle leve alle leve del potere siamo a livello locale che comunque già già molta cosa rispetto alla all'essere
Quattro grazie della sinistra radicale come erano fino all'altro giorno
Perché coloro diciamo lo sbilanciamento e io trovo che ci sia molta ragione in questo loro approccio era dall'altra parte c'è nel senso non porsi problemi
Come dire di far fa fa fare un un un extra cioè ad assumere già e come se si fosse già al potere ma iniziare a capire come attraverso le contraddizioni con costruire capitale politico cioè l'arte della politica di mettere insieme dei pezzi di società che che sa che sono e continueranno a essere tenuto cioè e scusatemi eterogenee tra di loro
E comporta anche messa per camminare tra le contraddizioni se ne facessimo un referendum di mattina beh insomma sottopone sull'Italia il quesito volete uscire dall'euro domani o meno probabilmente il blocco che ti dice non ci vogliamo uscire
Brusio rischierebbe di chiudere il coro maggioritari in questo senso io trovo giusto il tuo appello a dire iniziamo criticare proprio Matiz dare ma non abbiamo ancora l'assillo di dover domani mattina pigiare il bottoncino esci o non esci
Lante la politica è l'arte coi caminetto dei precipizi tra questi precipizi c'è
Da una parte l'analisi de della della congiuntura azzeccata approfondita tra dall'altra che c'è la capacità di capire come questa analisi con la declini politicamente quali sono le parole d'ordine che potranno risuonare in un momento dato e quindi ecco siccome importante quello che dice anche Simone ce ne servirebbero accumulare un ex partito una capacità cioè di iniziare a attraverso le conoscenze attraverso l'approfondimento delle relazioni sapere dove stanno le leve come si fanno le cose
Conoscere dove i numeri no dei delle nostre istituzioni proprio in domani poter senza però come dire doveva per l'asilo di fornire domani mattina la soluzione a tutti i mali del mondo ecco in questo senso secondo me mia pensare alla politica la costruzione politica che per forza di cose contraddittoria
E dall'altra parte l'analisi di di di di di ciò di ciò che sarebbe giusto fare deve esserci una mediazione accomuna una compensazione a sintesi importante tra due cose dico ancora un'ultima un'ultima cosa su no rispetto a quell'ora la sollecitazione di di di Gilberto
Beh io credo che insomma dalle le le due cioè le due cose non si escludono nel senso ci si ha da dire oggigiorno beh questo governo e chi è legittimato a fare quello che sta facendo perché ha ottenuto la maggioranza parlamentare e finché siamo in pubblico in democrazia funziona così e dall'altro bastonarle una maniera pesantissima rispetto a quello che sta facendo rispetta tutte le cose che non ci piace o perché altrimenti banalmente ci sono ed entriamo l'appendice di sinistra che sostiene questo governo falla progetto critico e noi valuteremo ma non dei siamo maneggiati egemoni ce ne saremo sempre come una sorta di stampella la sinistra pronta legittimo con qualche distinguo no perdono invece dobbiamo distinguerci proprio perché la nostra critica frontale ed è cogente e qui io credo che le due cose
Vadano mantenute anche lì vanno mantenute insieme quindi poi cedo la parola
Ornella
Io non rispondo sulle quote rosa brevemente vecchie
Alza il discorso che ho parlato io non all'interno di senso comune abbiamo qui c'è Laura ha avuto un confronto a Bresso abbastanza vivace su questa tematica e diciamo che è prevalsa la posizione di non essere a favore ma soprattutto penso per l'esempio
Nell'applicazione delle quote rosa come è stata l'Italia cioè fondamentalmente ha portato alla a cedere alla politica la rappresentanza donne di un certo background sociale e non certo persone del novantanove per cento della popolazione rifacendo sia nella stragrande maggioranza dei casi nella insomma non persone del popolo a cui vorremmo parlare
E ovviamente la soluzione difficile da di lungo periodo perché vorrebbe dire appunto intervenire nella educazione delle persone nella formazione nelle scuole perché non si punta nel nostro Paese in nessun modo Hajduk alle persone a parlare in pubblico educare le persone a esporsi pubblicamente e per la nostra cultura è molto più fame passivi che questo facciano gli uomini perché non so io mi ricordo già a scuola nel collettivo era più facile che gli uomini si esponesse che ci fosse una donna su tutto il collettivo di uomini che andasse a parlare
Ho anche nel mio stesso caso io mi forzava farlo perché venivo da un background culturale da dei genitori che mi spronava la farlo e quindi io non stante la timidezza mi ponevo di andare a fare domande o chiedere cose ma non è una cosa diffusa
Io credo che in Italia si è rischiato di approdare a quello che viene definito anche tu pianismo sa che molte delle presentando sassi e rappresentanza un po'
Non perché non sempre ovviamente generalizzato di facciata di bella presenza di donne che sia a destra che a sinistra in realtà purtroppo non sono una prerogativa della destra o di Forza Italia per esempio
Di diciamo nell'articolo danza femminile di bella presenza che potesse ben apparire in pubblico
Che secondo me c'è molto da lavorare sulla formazione di una classe politica di donne di donne anche comuni che investano in politica abbiano la possibilità di farlo perché in realtà le donne comuni non hanno la possibilità di farlo secondo me allo stato attuale in Italia
Ed è per questo che noi diciamo non siamo non ci riteniamo pro poderosa allo stato attuale
Rispondo brevemente a un paio di di sollecitazioni che riguarda un po'come ripensare la strategia populista in questa situazione
Chiaramente l'elezione quattro marzo sono Proto grande disorientamento anche verso molte persone che muoiono si erano avvicinate a questa prospettiva no di costruire un populismo progressista
Perché vedere il populismo al governo nella forma di Salvini che somma se la prende con gli immigrati ha spaventato molte persone e ha creato una sorta di richiamo de la foresta no
Per cui per reazione a noi noi invece assolutamente siamo per l'Europa siamo per i diritti di questi siti possiamo il come risposta quella risposta allergica profondamente sbagliata tuttavia bisogna ricordarsi che come dice vanno e ha ragione a dire quello il populismo non è una parte della politica oggigiorno e l'intero spazio politico l'alternativa non è populismo o liberismo e populismo nazionalista come quello di Trump e come con una parte di questo governo o populismo socialista
Io recentemente sono stato una conferenza in Gran Bretagna è storico ma chiede all'Islam dove tre ricercatori italiani dimostravano con dati alla mano che in Italia c'è un
Una domanda elettorale quantificabili in un venti per cento l'elettorato che vuole una sinistra non europeista folle che vuole una sinistra io non ho timori sopranista Parris una parola inflazionata c'è una domanda
Rispetto a il progetto politico ma come quello che senso comune padre costituzione e altre associazioni stanno proponendo c'è una domanda che e non è il quarantaquattro per cento che veniva ipotizzato ma insomma
E un venti per cento c'è una elettorale che li cassetta che però non ha offerta politica perché tutta la sinistra e concentrata sul versante i però europeista libertario di classe media dei diritti civili quello che deve ma anche sta riproducendo noi siamo contro cui SMA aziona lesse mo'per l'europeismo no quindi la domanda c'è il problema è costruire un'offerta che sicuramente non è facce ma se viene costruito un'offerta che sappia rispondere veramente alle questioni a cui questo governo saprà rispondere
A questioni sociali alle questioni della Pro vita pubblica alla questione di una gestione egualitaria alla lotta alla diseguaglianza se queste cose vengono fatte c'è veramente la possibilità di costruire una nuova politica progressista
Abbiamo una responsabilità sulle spalle enorme
Perché non lo farà nessun altro
Cioè Thugs cui abbiamo abbiamo visto qual è la risposta allergica della sinistra storica la grande ammucchiata ci mettiamo assieme non ridiamo cerchiamo di Fragalà Cintioli parla il quattro per cento questa la prospettiva della sinistra attuale
Però ce li un nuovo mondo che ci aspetta
E questo mondo anche un nuovo rettorato
Un'ultimissima giro per completare se volete
Molto brevemente sulla questione del frontone fronte comune natio diciamo credo che basta distinguere il mezzo dal fine cioè che che nel breve termine sempre che il Governo dimostri di voler tenere testa all'Europa
Il breve termine sostenere l'Europa ma addirittura dotare una politica di unità nazionale per così dire o comunque interclassista in cui uno si apre le istanze anche non solo di settori non solo il lavoro salariato non solo i disoccupati ma anche settori subalterni rimane appartengono alla piccola alla piccola borghesia gli artigiani altri settori che sono stati profondamente danneggiati all'euro
In un'ottica diciamo di di di di di di di di confronto duro con l'Europa non è in contraddizione con
Con un'ottica di recupero della sovranità nazionale in cui quello diventa una conditio sine qua non per poter portare avanti politiche restano lì gli interessi delle classi subalterne e per poter MIR condurre una lotta di classe per così dire contro le élite quindi in un certo senso una strategia e di breve termine di breve-medio termine che comporti alleanze anche con alcuni settori dell'élite
è non certo paradossalmente funzionale a un un obiettivo di lungo termine che consiste nel recupero di una sovranità necessarie per condurre una battaglia efficace contro quelle stesse élite può sembrare paradossale ma secondo me questa è un po'la situazione difficile in cui in cui ci troviamo insomma mi fermo qua
Ma io rispondo brevemente
C'era punto
Ragazzo che diceva perché in Grecia non ci sono rivolte non diciamo così il nome in fiamme la Grecia parte che la Grecia per molto tempo è stato attraversato dalla movimenti di piazza e scontri di piazza anche piuttosto importanti il punto di fondo qual è e che in Grecia
Mancata la possibilità sul piano politico oltre che pratico concreto
Di individuare una via d'uscita alla situazione determinata appunto dai vincoli europei cioè in qualche modo lo stesso il referendum
Che era stato indetto dallo stesso Tsipras qual è stato negato poi nelle sue conclusioni allora lì c'è un problema di politica c'è un problema di deficit politico un problema di strategia ed è esattamente quello che io cercavo di dire prima
Cioè quello che bisogna cercare di fare è individuare una strategia che non sia contingenti e che non sia schiacciata su alcuni elementi allora l'elemento della critica all'Europa è sicuramente decisivo
Però è anche vero che quell'elemento di critica all'Europa può essere declinato in modo molto diverso cioè può essere declinato dai un fronte di lavoratori salariati o settori subalterni classi intermedie in un modo e da settori dell'élite in un modo completamente diverso
Fra l'altro io non credo che la lega abbia interesse all'uscita dall'euro in questa fase io non credo che sia portatrice di questa possibilità
La mia impressione è che ci sia una posizione di rinegoziazione un tentativo di rinegoziazione con l'Europa dei vincoli e dei rapporti di dipendenza
E a questo punto che secondo me è una proposta politica di sinistra deve entrare c'è una proposta di politica politica che incalza il governo
Legge a movimento Cinquestelle che ponga determinare gli elementi di rottura
Anche perché come qualcuno ha detto in questa sede in realtà la Finanziaria le proposte della lega e del Movimento Cinquestelle prima di tutto non sono proposte diciamo così
Di grande keynesismo sono proposte di tamponamento della situazione eppure essendo proposte solamente il tamponamento della situazione non ci sono le condizioni per portarle avanti all'interno dei vincoli europei
Quindi il problema di fondo che la rottura vincoli europei e l'uscita dall'euro
è un problema che si pone però non è che si pone nell'immediato cioè non è che noi oggi ci dobbiamo porre il problema della gestione il problema è quello di organizzare una proposta politica complessiva
In cui la questione dell'Europa sia centrale ma non sia l'unica io non sono d'accordo con il fatto che da un punto di vista nostro mi permetto di dire nostro
Si debba come dire in qualche modo appoggiare il governo o determinati settori sociali al contrario credo che lo dobbiamo costruire un'autonomia delle classi subalterne perché comunque l'uscita dall'euro una critica all'Europa può essere fatta in modo diverso
E anche l'uscita stilista deve essere gestita in un certo modo per esempio un libro molto interessante
Il libro di siciliano edito sempre l'imprimatur la casa editrice che ha stampato anche il libro i giovani salveranno l'Italia intitolato vivere e morire dice euro questo libro identifica delle condizioni per il passaggio praticamente dalla situazione dell'Euro alla situazione diciamo così di sovranità monetaria nazionale e individua alcuni elementi che sono assolutamente ragionevoli
Il fatto che ci sia bisogno di una negoziazione con i partner europei il fatto che ci sia bisogno di tempo tutta una serie di condizioni però questo richiede appunto una strategia una capacità di aprire un piano generale concludo dicendo che esse pensiamo scusate se la butto lì un po'diciamo così brutta
Se noi pensiamo che basti portare avanti delle posizioni di populismo magari sul versante di sinistra per raccogliere i consensi in modo consistente magari depurando cita alcuni degli errori della sinistra
E ottenendo un consenso elettorale massiccio io credo che
Ci illudiamo
Perché la situazione attuale è una situazione molto difficile in cui i buoi sono usciti dai recinti
E come accade in ogni realtà compresa quella politica quando il terreno rimane vuoto l'occupano gli altri il terreno dello spazio nostro che ripeto e a sinistra perché le cose che avete detto voi non sono di destra sono di sinistra
è stato occupato di occupato stabilmente dal movimento Cinquestelle allora prima di recuperare quel terreno ci vorranno anni quindi altro che cosa facciamo se andiamo al governo eccetera
Qui bisogna attrezzarsi a un percorso di lunga durata
Costruendo dei gruppi dirigenti giovani e in questo senso credo che senso comune possa dare un contributo in cui lavorare da qui ai prossimi dieci anni sostanzialmente questo non vuol dire che tutto è demandato a un'epoca futuribili non possiamo fare nulla ci limitiamo ad analisi assolutamente no dobbiamo fare politica nel concreto
Cioè il sindacato c'è il partito la forma partito la forma sindacato tutte cosa sulla quale noi dobbiamo lavorare
Chiude Stefano Fassina
Una sera a tutte e tutti mi scuso purtroppo è stata la giornata ricca di di imprevisti tra i quali appunto l'arrivo in aula come richiesto dal
Dalle posizioni del presidente Conte sulla sull'apertura della procedura per deficit eccessivo dell'Italia
Per debito scusate
Quindi non pace nel suo intervento conclusivo ho letto il libro conosco tanti degli untori siamo condividendo qualche passaggio inni e vorrei fare appunto con qualche riflessione la partita dico purtroppo nono ascoltato giusto
Gli altri interventi a parte
Gli ultimi e mi dispiace moltissimo ma innanzitutto vorrei sottolineare un punto credo che e mi riallaccio a quanto ora diceva
Domenico credo che c'è un enorme bisogno di ridefinire un paradigma di cultura politica
Noi non siamo in una diciamo come dire in un passaggio dovuto errori a leadership inadeguate e noi siamo un po'un po'a un passaggio storico Chamorro si si ridefinisce lo scenario nella è un passaggio di fase che come immagino avete sottolineato e come è scritto nel libro non è che riguarda soltanto la sinistra italiana riguarda tutta la sinistra storica in tutte le le sue e declinazioni poi da qualche in qualche parte sarà un po'più avanti da qualche parte sono più indietro come o hanno delle specificità comunque come nel caso italiano
Quindi noi vorremmo anche con con l'associazione che abbiamo avviato Patrick sostituzione vorremmo fare un lavoro di sulla cultura politica non ho presentato una messa da fa il libro di Alessandro somma sovrani Cygni
Oggi
Discutiamo con senso comune agli altri ospiti un libro che appunto si muove in modo compiuto ecco molto consapevole poi dirò
Nel quadro della ditta ridefinizione di paradigma
Il dodici dicembre discuteremo il libro ti Thomas Fazzi
Sovranità o barbarie poi i il ventitré febbraio il tredici febbraio mi pare però ci sarà modo di precisarlo presenteremo l'edizione italiana dell'ultimo libro di Chantal muffa
Insieme ad altri interlocutori ritengo che non ossia tempo sprecato o comunque come dire un tempo per ciascuno di noi come dire sì sì sì arricchisce di qualche buona lettura sia condizione dirigisti inizio ore della soggettività politica condizione necessaria di ridefinizione di soggettività politica
Perché se non partì dalla ridefinizione del paradigma
Continui andare a corrente a essere fuori fasi al di là della percentuale che prendi all'elezione se fuori fase quindi siamo in una fase di ridefinizione di paradigma
Altrimenti lo ricostruisce purtroppo mi rendo conto che che per chi diciamo deve
Competere un'elezione una verità amara perché voi eh sarebbe molto più confortevole poter dire che è un po'più che il problema è stata Matteo Renzi che cacciamo Matteo Renzi e torniamo a chissà quali
Prospettive purtroppo non è così purtroppo il problema è drammaticamente più profondo
Nel libro si insisteva ho sentito qualche battuta su questo sul momento populista
Enti condivido questa analisi ritengo che questo momento populista sia conseguenza di un altro momento che affrontata ad esempio nel libero di di Alessandro somma ma non solo
Che che Luís che altri chiamano momento Polani cioè siamo nella fase in cui la società si ribella al dominio della dimensione economica
Che la politica non ha saputo più arginare per tutta una serie di ragioni che hanno qual è che vedere con diciamo la lo svilimento e l'indebolimento della
Della statualità cioè del di quella soggettività di quel di quello strumento che della politica del Novecento si è dato per arginare l'economia siamo in un momento Polani in cui la società non ne può più
Di di questa del del del dominio del dell'economico che schiaccia l'individuo e disperatamente cerca io una soluzione alternativa
E la soluzione alternativa ahimè non la può trovare della sinistra storica ma non perché c'è stato Renzi o perché ma perché la sinistra storica è stata protagonista della costruzione dico dell'ordine che adesso determina una rivolta sociale più o meno disordinata più o meno
Organizzata e guardate quello che succede in Francia in questi giorni è straordinario
Senza nessuna intermediazione senza nessun corpo intermedio onestà nelle sue sociale nel venne politico che interviene ci sono state morti e feriti e in un in uso una mobilitazione che è stata ampia ma non è stata la rivoluzione e perché questo è ben anche perché non non è organizzata non c'è intermediazione sociali e conosce il momento populista sta dentro questa fase
è una una fase che Bacco Bacco alta fino in fondo
Io sono d'accordo nel nel nel nel contributo introduttivo di di Samuele si insiste sulla distinzione tra crisi d'autorità e crisi organica non siamo ancora una crisi organiche sia una crisi d'autorità per fortuna che non siamo ancora a una crisi organica nel senso che per fortuna c'è ancora una qualche tenuta istituzionale che
Dobbiamo ovviamente
Sostenere attraverso appunto iniziative iniziative giuste che
Che hanno nei giovani un protagonista sociale decisivo
Quando ancora non li conoscevo io diciamo letto il titolo del libro confesso mi son po'preoccupato perché perché come sapete uno dei
Come dire dei dei detto poi degli anni novanta è stata giovani contro il giovanilismo i giovani contro gli adulti no
Ne siamo la la sinistra in particolare in Italia si Pd e quello che c'erano prima sono stati travolti da questa contrapposizione no Meno ai padri e più ai figli c'era il diceva scriveva il consigliere economico del presidente del Consiglio
Nel mille novecentonovantanove da da Palazzo Chigi perché il problema della negazione
Dei diritti e delle potenzialità delle giovani generazioni era l'articolo diciotto dei padri questo era quindi voi eliminate l'articolo diciotto di questi padri così egoisti che addirittura diciamo difendono il diritto di poter di essere integrati nel posto di lavoro si sono licenziati ingiustamente pensate che tecnica
Che che attempati corporativi e insensibili libici ora capita che pure questo era no l'apartheid io sono stato in un partito di in cui c'era come linea prevalente uno che diceva che c'era un problema di apartheid che gli occhi gli operai erano come i razzisti in in Sud Africa che condannavano i giovani all'apartheid
E però appunto avendo riconosciuti avendo letto il libro questo timore venuto meno perché loro pongono i per la la generazione più giovane come soggetto generale
Cioè con il il compito di ridefinire non dei prendersi un pezzo il più grande de della torta quadro dato ma come di come come soggetto di ridefinisce la torta e ed è un capovolgimento di paradigma fondamentale
Fondamentale perché riconoscono come appunto abbiamo provato a sostituirli in questi anni che le generazioni più giovani sono la punta dell'iceberg di Cesano quelli dove la sofferenza e più acuta
Ma una una una sofferenza che riguarda appunto tutto l'universo del lavoro che è in condizioni di sub di subalternità i giovani sono la sua punto di sofferenza piovuta e ed è come dire metodologicamente
A mio avviso corretto assumere le generazioni più giovani come la leva da utilizzare per ridefinire il quattro
Ecco questo ci porta a dover riconoscere delle delle amarissime delle rarissime verità e cioè il fatto che una prospettiva che per un trentennio la sinistra storica a portato avanti e anche la cosiddetta sinistra di movimento Sinistra Radicale ci sono dei passaggi a mio avviso molto molto corretti che poi abbiamo ritrovato
Anche nei risultati elettorali che non è che hanno visto solo il Pd in difficoltà o anche liberi uguali percepito come propaggine del PD con i cittadini gradi anche potere al popolo che se di che era anche dal punto di vista proprio soggettivo in discontinuità
Ha ha avuto performances che con lo stesso segno
E allora
Quella prospettiva
Condivisa per un trentennio che è venuta meno è quella la dico in modo molto brutale scusate abbiamo pochissimi minuti anzi siamo già oltre il tempo massimo di apertura tra sala
Che è venuta meno è quella della ricostruzione della sovranità democratica a livello sovranazionale
En a me sarebbe piaciuto molto questa prospettiva lo confesso
Ho dovuto prendere atto nel corso degli anni che è una prospettiva impraticabile ma non perché in questa congiuntura storica non ha fondamenta storico politiche la ricostruzione di sovranità democratica a livello sovranazionale
Ora non non non non non argomento a ma diciamo a faccio un'affermazione molto molto netta
Di fronte a questo quadro a questo dato di realtà
Se vuoi rispondere a quel momento Polani in modo progressivo e non regressivo ti devi imporre la domanda di come agli attrezzi una sovranità democratica a livello nazionale che sia appunto coerente con i nostri principi costituzionali perché è cambiata la fase cioè non è che uno rincorre Salvini ha così Durin Corvisart vini
No che la prassi è questa ottusi declini
Il nesso nazionali e sovranazionali
Alla luce dell'impraticabilità di quella prospettiva trentennali che abbiamo seguito oppure lo fa qualcun altro e lo fa sulla base di quelle che sono le sue i suoi principi sui valori è sua nel suo complesso cultura politica
A me pare che
Sia ancora purtroppo larghissimamente prevalente la una sorta di iterazione
Tratta
Religiosa
Peggio nel senso
Chi chi viene con dura da una convinzione che non ha e elementi materiali che invece dobbiamo insistere perché riusciremo a convincere il resto del mondo che è possibile
Costruire una sovranità democratica del livello sovranazionale Camillo che non abbiamo non abbiamo insistito abbastanza in questi anni che diciamo si verrà a determinare una congiuntura astrale
In base alla quale troveremo la maggioranza dei Paesi dell'Eurozona disponibili a fare quello che diciamo noi
Ecco io credo che questa questa convinzione religiosa sia diciamo un lusso che si possa permettere chi sta bene e che quindi volta poi per chi la propone
Ma è una prospettiva che non si possono permettere Chiappa problemi materiali condizioni materiali di vita da dover affrontare ogni giorno e che poi diciamo s'aggrappa a quello che trova anche se magari non è che per quello che che che vorrebbe ma è è diciamo l'approssimazione
Per per salvarsi ecco a me pare che noi dobbiamo continuare su questa strada quindi ringrazio diciamo senso comune per un lavoro non improvvisato che fanno spero che
Ci sia con con tante realtà mo'anche molto circoscritte in termini di visibilità in termini di
Come dire di estensione organizzativa ma molto molto interessanti sul piano della cultura politica sul piano della qualità delle classi dirigenti perché non c'è dubbio
Quel quel riferimento che facevo alla generazione più giovane in termini di soggetto generale sul quale costruire profferta politica
Riguarda anche la dimensione delle classi dirigenti non è un una operazione che può essere fatta da chi è stato protagonista delle stagioni che abbiamo passato questo non vuol dire cedere al alla ditta alla rottamazione non c'entra niente la rottamazione è ovvio come dire consapevolezza che una fase storica bisogna anche dire classe dirigente che che che la dopo averla interpretata la propria attraversare con con le primarie responsabilità quindi spero che
Questo lavoro che questa questa Rete che stiamo faticosamente costruendo possa andare avanti perché a mio avviso
Condizione imprescindibile per e ridare una prospettiva costituzionale a quegli interessi economici e sociali e non uso il termine sinistra in modo diciamo deliberato ma dare una
Prospettiva costituzionale cui gli interessi economici e sociali che oggi rischiano di scivolare supposizioni che con la nostra Costituzione hanno poco a che fare grazie buon lavoro a tutti noi