Gli operatori del Diritto e la riforma della Giustizia. Le proposte di legge di iniziativa popolare promosse dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito

Buongiorno Bondi sabato grazie per essere qui presenti in questa meravigliosa tavola capitolare dell'ex Convento del Carmine a Licata
Al fine di partecipare al convegno gli operatori del diritto la riforma della giustizia le proposte di legge d'iniziativa popolare promossa dal Partito radicale nonviolento transnazionale
E trans spartito queste un convegno che abbiamo voluto qui a Licata abbiamo avuto subito
La disponibilità da parte dell'amministrazione comunale nella persona del sindaco dottore galanti che ringrazio e che mi ha telefonato dicendo che sarebbe intervenuto successivamente per motivi istituzionali ho trovato altresì porte spalancate presso il codicillo degli avvocati che ha dopo i passaggi necessari proceduto all'accredito del convegno odierno
Concedendo appunto a coloro i quali svolgono l'attività professionale di avvocato di avere riconosciuti tre punti i tre punti famosi crediti formativi professionali i crediti formativi
E anche lì porte spalancate nella persona del dell'avvocato vanta Vincenzo avanzato nella qualità di Presidente del Consiglio lo degli avvocati che non è presente
Per motivi personali e che ha delegato e lo ringrazio il collega Antonio Ragusa che altro non è che componente del Consuelo degli avvocati
è un nostro concittadino come sappiamo come saprete
E altresì presente le cedono a breve la la parola alla consigliere comunale
Bene a Lauria in rappresentanza dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale poiché il presidente Giuseppe Russo otto non è stato è stato impossibilitato a esser presente
Vicino a me o il piacere altresì di avere i compagni del Partito radicale a cominciare da Sergio D'Elia Elisabetta Zamparutti Maria Antonietta Farina Coscioni Rita Bernardini
è presente in sala Giammarco Ciccarelli ci raggiungerà a Brera Donatella Corleo
Fatti questi adempimenti se mi consentite doverosi cedo compiacere la parola al fine di portare il saluto è del presidente del consiglio comunale ma soprattutto essendo lei una consigliere comunale dell'Assemblea eletta
Indica tese e per questo cede il microfono alla consigliere comunale vera Lauria
Ok Bongiorno intorno a tutti intanto vi do il benvenuto in questa sa da siamo presso l'aula capitolare dell'ex convento del Carmina
è un ringraziamento in dando agli organizzatori all'ordina degli avvocati da Agrigento per l'invito a partecipare al a questo a questo compagno naturalmente a al mio ringraziamento si associa anca il ringraziamento del presidente del consiglio comunale di Licata Giuseppe Russo ottobre
Il quale appunto si scusava per non essere pressante a insomma impegnata in altri impegni istituzionali concomitanti
Saluto quindi tutti pesanti il presidenta dell'ordina
Dei degli avvocati di Hagrid Jeanne doppi rappresentato dal dall'avvocato Toni Ragusa
Al quale devo appunto esprimerà un sentito ringraziamento per aver scelto la città di Licata come azzarda di questo con bagno
è un'occasione importando abbarbicata per la nostra città volta appunto al alla crescita di una responsabilità civili la e quindi appunto per quasi sto mi auspico che altri eventi giornata come quasi sta diventi lo Sempre più frequenti a Licata
Proprio per queste rappresentanza dell'amministrazione comunale dei consiglieri tutti ci occuperemo appunto e di cercare
Sandra di di di realizzare di realizzare ciò
Adesso non non mi dilungo oltre le ormai unita mi scuso già anticipata manda perché non potrò la tenda era il termine del del convento per altri impegni
Vi auguro buon lavoro e passo la parola al moderato ora grazie a
Un grazie vera grazie per il tuo contributo oltre che chiaramente per la tua presenza
Porgo compiacere il microfono al collega l'avvocato Antonio Ragusa ripeto in rappresentanza del controllo degli avvocati di Agrigento
Grazie buongiorno a tutti o per deformazione professionale ma sono abituato ad alzarmi quando vado al microfono quinti non me ne vorrà hanno gli altri
Vediamo poche cose
Visto i saluti già portati mi limito a dire che mi scuso a nome del l'avvocato avanzato che era impegnato
Quindi reputo essere più in qualità di presidente sono io uso rappresentanze mi onoro di essere qui presente perché come dicevano
Chi mi ha preceduto come diceva è sicuramente un convegno di importanza e rilevanza
Nazionale non tanto per i soggetti ma soprattutto anche per i soggetti non me ne voglia nessuno ma soprattutto per gli argomenti che vengono ad essere trattate che saranno trattati
Io non non foglio parlarne benché siano argomenti che nella loro quasi totalità interessa del nostro settore e quindi interessa chi fa il lavoro di avvocato comunque lavora nel comparto alla giustizia
E non siamo solo gli avvocati però una cosa a chi si fa proprio si sta facendo promotore di questo disegno di legge lo voglio dire solo in riferimento alla funzione rieducativa della pena
Che è sempre stato nella pochezza della mia persona perché certo solo un avvocato di provincia rappresenta il Consiglio all'ordine forse anche indegnamente di prova sono l'avvocato di provincia è sempre stato un mio cavallo di battaglia perché la funzione direttiva della pena dato fondamentale che però non deve essere la chiusa è circoscritta all'esecuzione materiale ma che deve cominciare ben prima
E quindi qualsiasi riforma deve tenere conto anche di questo aspetto
Perché sennò per funzione educativa ci limitiamo a parlare di ciò che il detenuto deve però le condizioni che in cui il detenuto deve scontare la pena
Rischiamo di dimenticare altri aspetti fondamentali che sono le eventuali carcerazioni preventive e la ragionevole durata del processo
Non dire non di recente ma nemmeno tanto tempo fa parliamo nel due mila diciassette mi capitò il caso di un soggetto
Abituato a delinquere
Che a un certo punto dopo aver scontato sei anni di pena Siria visite sia abilità non verrà in merito dall'ordinamento italiano si riabilita perché si sposa inizia a lavorare seriamente ebbene dopo sette anni
Di riabilitazione si ritrova a dover affrontare un processo per fatti di dodici anni prima
Corrado nato il primo grado di cinque anni
Che termina fortunatamente con l'assoluzione mi chiedo
Un un soggetto che ha sbagliato chi ha pagato la sua pena che a distanza di diciassette anni rischia di vedersi condannato
Come può percepire l'ordinamento sono costrittivo
E la mia personale posizione io però ho visto l'importanza dei relatori del soggetti con cui ci siamo per interloquire delle possibilità che loro hanno chiedo che queste cose siano tenuto presenti e si è tenuto presente anche la funzione iniziata la carcerazione preventiva perché questo soggetto per questo procedimento che ha fatto un anno dire
Custodia cautelare in carcere
Non si era sottoposta & regole di garanzia perché ci vogliono dei tecnicismi e quindi non gli spetta neppure il risarcimento per l'ingiusta detenzione perché non ha fatto tutto ciò che poteva fare per evitare la pena e allora dico se per un verso
E una garanzia anche costituzionale del diritto alla difesa e quindi il diritto di non rispondere indagatore di garanzia
Io soggetto mi faccio un anno di custodia cautelare
Poi attendo dodici anni per l'inizio di un processo al tre cinque per la fine del primo grado
Dove sta la giustizia questa funzione di pedivella Pera per me concetto fondamentale questo stesso discorso in
In forme ovviamente un po'diverso lo feci in sede di discussione col giudice di primo grado
Perché la funzione di pratico dell'opera di code la base di ogni sistema civile o che pare voglia definirsi
Ma non lo limitiamo condivido ma non un richiamo alla fase dell'esecuzione perché spesso la fase dell'esecuzione interviene dopo un perito in cui diritti vengono spesso calpestati non dico altro e do la parola ai illustri relatori grazie
Grazie a Petroni grazie per per il tuo contributo grazie per l'episodio che ha raccontato che penso possa essere
Una sorta di antifona di premessa quelli che sono i lavori e che comunque richiama la necessità di affrontare queste tematiche quelle che sono sempre estate mi costa dirlo da ascoltatori di radio radicale da quando avevo diciannove anni carente ora ahimè ne ho quarantadue per cui mi costa dirlo e il le iniziative del partito radicale sono sempre stato Lentate come tu ben sai alla tutela
Di coloro i quali sono stati oggetto di mala giustizia dare voce a chi è che non ha voce tutelare quelli che sono appunto i diritti delle minoranze sotto tutti gli aspetti
Bene e io comincerei entrare un po'più nel vivo penso che Tomba al come introduzione come come premessa
Darei la parola Sergio per comincia un po'a discutere un po'meglio chiaramente gradirei dire fin da ora che questo non è un convegno accademico pesante è un convegno insomma abbastanza dove magari anche lì l'interlocuzione evitiamo di poco fa dicevo di avvicinarsi o fonda la sala
Quindi per accorciare le distanze io gradirei che nel corso dei lavori si accorcia sono sempre più le distanze dal tavole tra il tavolo della Presidenza e la platea quindi cercare di interloquire se possibile perché parlare delle otto rosse di legge
Gli otto firme contro il regime per lo Stato di diritto democratico federaliste laico se c'è appunto un ampio si vita di interlocuzione
All'interno appunto del di questa bellissima Aula capitolare penso che potremo dare un taglio meno impettito meno formale e penso più costruttivo possibile
Concedo la parola con molto piacere al compagno Sergio D'Elia
Grazie
Grazie
Soprattutto Aizu Iacono per averci
Offerto questa possibilità di dialogo con voi che siete
Qui in questa Sala
Siamo i primi di agosto
Io credo
Invece di andare al mare avete scelto di venire qui ad ascoltarci
E magari anche un ascoltatore di Radio Radicale lo può fare anche dal mare ascoltando Radio Radicale perché stiamo andando indiretta
Beh già questo segna il successo di questo nostro incontro questa la sesta tappa di un giro che noi abbiamo deciso di di fare qui in Sicilia per portare un po'di come dire di luce di di di conoscenza
Su alcune
Che non sono soltanto proposta di legge dietro ogni proposta di legge c'è una questione lo sconto di giustizia ma direi una questione sociale
Quarant'anni fa il partito radicale ha promosso
Otto firme contro il regime così ed ha lo slogan di quella campagna referendaria allora ora invece stiamo parlando di proposte di legge d'iniziativa
Popolare i temi di quarant'anni fa riguardavano l'abrogazione del Concordato della Legge Reale del
Dei manicomi
C'erano anche proposte sul finanziamento pubblico dei partiti e quante volte in questi quarant'anni il partito radicale ha deciso di porre la questione di un sistema
Partitocratico quello per cui
I cittadini invece di finanziare
La conoscenza nell'attività politica di ogni soggetto politico
Invece venivano costretti a finanziare pur controvoglia perché il finanziamento pubblico dei partiti veniva deciso veniva deciso dal Parlamento
Codice penale e militare questo erano i temi di quaranta anni fa a ben vedere i temi di oggi con lo stesso slogan otto firme contro regime seguono quel corso
Tirano sempre il filo
Direi che costitutivo della missione della ragione sociale del partito radicale il filo del diritto o meglio dello Stato di diritto
Non è sufficiente che in uno Stato si svolgano lezioni per definire quello Stato uno Stato
Democratico
E necessario che le elezioni siano non solo imparziali ma siano giuste democratiche
E cioè che sia consentito ai cittadini a
La cognizione
Delle
Proposte
Che sono in campo e che vengono portate avanti da liste elettorali dei singoli dei singoli partiti
Colgo questo passaggio proprio per approfondire ma brevemente un tema oggetto delle proposte di legge la riforma del sistema elettorale
Noi nella storia della Repubblica abbiamo conosciuto
Sistemi elettorali diversi avevano tutti un connotato a decidere erano i partiti
O meglio a decidere erano i segretari dei partiti decidevano loro chi dovevano essere i candidati e quindi gli eletti
La nostra proposta che la proposta storica del partito radicale di Marco Pannella e quella di passare a un sistema elettorale di tipo anglosassone
Nella storia dei sistemi elettorali e dei e degli Stati democratici quelli che hanno assicurato più tenuta
Contro i fascismi contro i nazi ismi contro i totalitarismi
Anche nella civilissima democratiche Europa
Sono stati quei sistemi di tipo anglosassone
Cioè i sistemi uninominali quelli per cui e il cittadino a scegliere il proprio rappresentante del proprio territorio
In in un sistema nel quale si possono confrontare persone più che partiti prima che partiti
E perché noi scegliamo questo sistema U uninominale e perché gli Stati Uniti soprattutto
In Europa
Il Regno Unito ma anche nella stessa Europa seppure con un correttivo del doppio turno la Francia hanno scelto sistemi un impegno nominali in collegi necessariamente contenuti piccoli
Perché quanto più piccolo il il collegio tanto più diretto e certo e il rapporto fra l'elettore e l'eletto
Ognuno può candidarsi singolo a rappresentare quel territorio il primo che aggiunge che vince
Va in parlamento il secondo il terzo il quarto rimangono a casa
Questo rapporto diretto in collegi contenuti di cento mila abitanti magari in cui uno si candida a rappresentare di quel territorio non soltanto i cittadini ma direi tutto
Anche il regno animale il regno vegetale la tutela quindi ambientale
Delle caratteristiche specifiche di quel territorio questo il mandato che il cittadino elettore da al suo rappresentante tu vai lì per rappresentarci
Oggi questo noi oggi da dall'inizio di questa storia repubblicana non è possibile non è mai accaduto e poi abbiamo conosciuto tutti
Questi semi elettorali che non capisco perché poi abbiano sempre un nome latino latino romano mattarello morì il Porcellum rossa Tell lungo
Forse i richiami classici
Erano volti a nascondere
Una realtà
Davvero mediocre davvero
Intollerabile
E quindi
Questa è una delle proposte di legge d'iniziativa popolare ma dicevo c'è un filo che lega tutto una storia quaranta mila Nale dopo quei quelle otto firme contro il regime di quaranta anni fa con quella
Con questi otto firme che noi proponiamo
Sulle proposte di legge di iniziativa popolare
Lo stato di diritto siamo in terra di Sicilia un grande siciliano che ha
Raccontato la mafia forse nel modo anzi sicuramente nel modo migliore e più corrispondente alla realtà
E ammoniva Leonardo Sciascia che la mafia
Non è che non esiste noi riteniamo che la mafia esista
Che sia un pericolo per la sicurezza per la pace e la sicurezza sociale del nostro del nostro Paese
Si tratta diceva si trattava diceva Sciascia di decidere quali sono i mezzi quali sono gli strumenti per combatterla con efficacia
Perché i mezzi che si usano in qualsiasi cosa che sia una lotta politica che sia politica di approntamento di confronto con la che imita organizzata sono decisivi i mezzi che si usano rispetto al fine che si vuole che si vuole conseguire sei mesi sono violenti
Il fine viene pregiudicato dalla violenza dei mezzi che si usano
Quindi Sciascia e con lui il partito radicale con lui noi e con lui soprattutto Marco Pannella
Detto no la mafia la combattiamo ma senza dismettere i principi le regole proprie dello stato di diritto
è credibile e più forte uno Stato nel momento in cui affronta un'emergenza se nell'affrontare quell'emergenza non tradisce quelle che sono
Le proprie origini
I propri principi costitutivi la Costituzione innanzitutto
Quindi diceva Sciascia non con la terribili ITA delle pene con non con lui usava questo termine con le manifestazioni oppure con le sirene no con il diritto
Otto firme contro il regime in realtà con queste otto firme noi confrontiamo ci confrontiamo con una serie di regimi
C'è sicuramente il regime
Della giustizia nel nostro Paese
è talmente regime che se ne sono accorti
Fuori dall'Europa
Gli organismi internazionali che controllano anche il nostro Paese
Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura interverrà dopo anche Elisabetta zona Zamparutti che fa parte per l'Italia del Comitato europeo per la prevenzione della tortura
La
Corte europea dei diritti dell'uomo
Il comitato diritti mani delle Nazioni Unite
Si sono accorti che in Italia ci sono dei regimi che negano i fondamenti democratici costituzionali
Di rispetto dei diritti umani fondamentali sanciti dai patti dai patti internazionali e quindi veniamo condannati
L'Italia viene condannata ed è tra i più condannati dei condannati in Europa per come si comporta
Dopo
Nei tribunali
Ad esempio con l'irragionevole durata dei processi
Allora il calcolo che si fa e che c'è almeno un terzo della popolazione italiana che è coinvolta in diciamo vicende giudiziarie che possono essere cause penali procedimenti civili
Un terzo perché le parti in causa in ogni procedimento sono almeno due siccome in Italia non abbiamo cinque milioni di processi pendenti sul penale
E altrettanti sul civile fatta di un po'i conti di questa questione sociale che è rappresentata alla non amministrazione della giustizia in tempi certi
E ceneri della appunto del rendere come dire conto no a chi ha subito un danno stabilire se quel danno è stato veramente subito chi arrecato un torto che sia consigliere colti sia giudicato
Per come ci comportiamo nei tribunali comportarsi nei tribunali nel modo il il ragionevole secondo il Consiglio d'Europa per la durata del processo
è una violazione di articoli non soltanto della Costituzione italiana ma anche della Costituzione tra virgolette Oro perciò la Convenzione europea sui diritti dell'uomo per come ci comportiamo nelle carceri
L'Italia è stata condannata con la sentenza cosiddetta Torregiani guarda caso anche lì una sentenza promosso da un'iniziativa
Del comitato Calamandrei per la giustizia presieduto da Giuseppe Rossodivita è una nostra creazione
Siamo andati in Corte per sollevare la questione dei trattamenti inumani e degradanti nelle carceri relativi ad esempio al sovraffollamento
L'Italia come si è difesa
Da quella condanna e quindi dai risarcimenti imposti da quella che condanna c'è un danno anche Varriale di questa mancata amministrazione della giustizia di a mancata amministrazione del carcere secondo regole europee
Internazionali
è un danno erariale norme sono milioni di di di Euro che ogni anno il nostro Paese per via ragionevole durata processi oppure per trattamenti disumani gli Inumani nelle carceri costretta a pagare alle vittime di questi
Trattamenti e di queste il ragionevole durata dei processi e la più Cantù condannata all'Italia in Europa per come si comporta nei tribunali e nelle e nelle carceri
Noi non siamo
Come dire animati da accanimento nei confronti del nostro Stato noi vogliamo che il nostro Stato sia uno stato di diritto
Come pure
L'altro al regime otto firme contro il regime il regime ne parlava
Chi mi ha preceduto
No
Presidente l'ordine degli avvocati che ringrazio anche per questa occasione d'incontro tra tra noi il regime penitenziario italiano
E nel regime penitenziario italiano il regime più duro quello del quarantuno bis
Dice ma voi lo allora volete tenere i mafiosi fuori dal carcere duro
Ci sono vari gironi nell'inferno carcerario italiano certo c'è il carcere duro il carcere il quarantuno bis Valpolicella alta sicurezza c'è la media sicurezza
Superare il quarantuno bis siccome noi voliamo non significa come dire far uscire chi costituisce ancora un pericolo per la società per la completa per la comunità
Significa trattarlo con umanità
Il disumano
No l'autore di delitti efferati di stragi
Di cose che gridano vendetta per come sono state
Le efferatezze che sono state compiute ma con l'allora qual è la differenza fra l'efferatezza di un criminale e uno stato che ritiene di dover affrontare il male
Con altrettanta
Efferatezza noi non vogliamo che ci sia questo gioco speculare tra il male assassino
E la riparazione del male che si fa con altrettanto male
Lo Stato ripeto forte se nel confrontarsi con il male assoluto non perde il lume
Do la propria ragione dei principi i suoi fin detti fondativi e credibile
E quindi il regime e quaranta e poi l'ergastolo ostativo per cui c'è una categoria di detenuti che non sono degni dell'articolo ventisette della Costituzione cioè della propria possibilità di riabilitazione
Ora questo governo
Decide che no misure alternative non ci devono essere ci deve essere la certezza della pena
è uno proprio è una sgrammaticato da interpretazione dell'articolo costituzionale d'articolo ventisette della costruzione dire certezza della pena certezza del diritto
Certezza di tempi nella giudizio nella sentenza di chi ha compiuto dei delitti questa è la certezza c'è la certezza della pena e la certezza che se tu hai compiuto un atto criminale sarai giudicato questo deve essere incerto
Ma noi abbiamo milioni e milioni di ignoti
Di procedimenti di cui non si con le penali contro ignoti queste l'incertezza della pena sono persone su cui non c'è certezza
Della in giudizio di andare in tribunale di essere di essere giudicato dà certezza della pena secondo Costituzione significa anche certezza di un processo riabilitativo
Di un processo ispirato all'articolo ventisette della Costituzione che ha l'obiettivo di allora si aprisse non si applichi la pena di morte
Se non c'è la pena di morte o la pena fino alla morte come Castoro ci deve essere una pena volta a far ritornare un giorno
Ma parliamo di decenni non stiamo parlando il giorno dopo della sentenza
Stiamo parlando di decenni ci sono persone in carcere anche con l'ergastolo che sono da trenta da quarant'anni un giorno di poter chiedere
La rivalutazione dalla propria
Pericolosità sociale
Quindi per sua natura la pena ispirata dall'articolo ventisette della Costituzione non può che essere inflessibile
Non certa e immutabile flessibile
E la flessibilità va di pari passo con il cambiamento
Del condannato
Ma infatti non c'è o non c'è nessun automatismo
Invece qui si ritiene no alle misure alternative no alla liberazione condizionò alla liberazione addirittura liberazione anticipata è stato detto perché la pena deve essere certa
No
La pena deve essere certa secondo Costituzione questo e quello e il principio nonno secondo
Il governo che passa ma i governi ora che bisogna buttar porta tra la croce sopra Salvini o buona fede
Il pre governi che si sono che hanno preceduto questo sono altrettanto responsabili di questa mancata applicazione dell'articolo ventisette della così però arrivati al punto di approvare una parte della riforma l'ordinamento penitenziario esempio quello sulla pene alternative
Ha fatto sì il governo Gentiloni di arrivare fino all'ultimo secondo per dire no aspettiamo
Dopo due anni di tavoli di sull'esecuzione sulla riforma dell'ordinamento penitenziario retto bene no ma ci sono le elezioni
A dicembre a gennaio
Ci sono le elezioni aspettiamo le elezioni sono le perdiamo se approviamo la riforma all'ordinamento penitenziario non l'hanno approvata l'hanno persa
E ora
Sentivo radio radicale stamattina con i commenti no di quelli del Pd che dicevano
Uno scandalo questo governo ha buttato a mare due anni di lavori per la riforma dell'ordinamento pensa non avete ha buttato mare voi
A hanno chiuso sulle celle hanno buttato via la chiave no la la chiede le cede l'avete chiuso e voi voi del PD e avete buttato via la chiave
Quindi soltanto noi del partito radicale possiamo dire questi acquerelli vi state comportando non secondo costituzione non secondo Stato di diritto non secondo convenzione europea
Un ultimo appello
Quello di andare a firmare in fondo al tavolo prima di uscire da quei
Faccio un appello anche
Gli ascoltatori di Radio Radicale partito radicale il partito che fa le lotte che gli altri non vogliono fare oppure non sanno fare
Questa la definizione del Partito Radicale cui ci si può iscrivere un partito trasporti mitico non competitivo sul piano elettorale sono iscritti al nostro partito ne siamo fieri rappresentanti di fedi e di schieramenti politici più diversi venti parlamentari di destra di sinistra
Ecco il partito che fa le lotte che gli altri non vogliono o non sanno fare il come queste sulle otto proposte di legge
L'appello che aiutarci dobbiamo fare tre mila iscritti entro la fine di quest'anno siamo neanche a metà
Altrimenti il partito concepito da Marco Pannella per fare le lotte che gli altri non sanno fare o non vogliono fare rischia di dismettere le proprie le proprie attività
Ascoltatori di radio radicale anche qui in sala sin che si vuole scrive lo può fare sempre al tavolo in fondo ma all'ascolto gli ascoltatori do il mio numero verde ormai per l'iscrizione al partito radicale il mio cellulare
Tre tre cinque
Sei uno cinque tre tre zero cinque chiamatemi io tanto finito l'intervento vi risponderò mandati in un messaggio mozzata quello lo ripeto tre tre cinque sei uno cinque tre tre zero cinque anche per le iscrizioni al partito radicale
Grazie Sergio
Ringrazio vera Lauria che deve allontanarsi mi aveva anticipato che ah oltremodo perché ad andare via prima per evidentemente le parole di Sergio penso abbiano coinvolto e la platea è vera qui al tre la presidenza quindi ti ringrazio per essere presente per essere stata presente così come ringrazio l'assessore lombardo
Salvo Lombardo che ne esista adoperando al fine di essere autenticata ore delle firme che come diceva Sergio sì stiamo raccogliendo beh io tra i innumerevoli spunti che ci ha offerto Sergio
Mi vendo l'ente in mente
Due considerazioni svolte da due grandi i leader politici
Una è quella di Marco Pannella
Dove lo Stato deve appunto dotare la forza del diritto piuttosto che il diritto alla forza correggetemi se sbaglio voi che siete stati di rete formati politicamente insieme a Marco Marco amava ripetere se la se così come un'altra frase
Un altro file che si apre è una frase di Nenni
Guai a uno Stato forte con i deboli è debole con i forti
Perché allora vuol dire che c'è qualcosa che nell'ordinamento giuridico
Quindi tout court non solamente l'odiando giudiziario mal quello giuridico ci qualcosa che non va
Detto questo passo con piacere la parola ad Elisabetta Zamparutti
Grazie grazie se no
E grazie a tutti voi che
Questa mattina avete vinto deciso di essere presenti e di partecipare a questa Assemblea
Sentendo prima gli interventi la riflessione che volevo fare e quella
Per cui accade agli Stati come accade anche agli individui di non appartenere solo a se stessi
Ma di appartenere anche a una comunità più grande che rispetto alla quale bisogna relazionarsi
E così accade che lo stato italiano fa parte anche di organizzazioni internazionali
E voglio riferirmi in particolare all'organizzazione del Consiglio d'Europa
Che a differenza dell'unione europea è un'organizzazione che è nata nel dopoguerra
Condividendo dei principini dei principi legati ai diritti umani ai diritti sociali con un'evoluzione che ha portato il Consiglio d'Europa
A a istituire anche una corte la Corte europea per i diritti dell'uomo le cui sentenze sono vincolanti rispetto allo stato italiano noi oggi parliamo di queste otto proposte di legge di iniziativa popolare che e abbiamo deciso di descrivere di denominare come proposte di legge contro il regime e riflettere su come lo Stato italiano o si rapporta a questo organismo sovranazionale
Può aiutare a capire perché abbiamo usato il termine regime nel senso che noi vediamo come lo Stato italiano mi veniva da fare un parallelo rispetto a un altro regime certamente molto più violento molto più sanguinario di quello italiano che è l'Iran
In Iran c'è sempre una doppia faccia c'è la faccia che questo regime mostra nei confronti dei propri cittadini
Mandandoli a morte il Paese che maggiormente pratica in rapporto alla popolazione la pena di morte e poi c'è il volto buono e sorridente che mostra la comunità internazionale
E negli incontri bilaterali
Analogamente l'Italia ha una doppia faccia c'è la faccia dura anche violenta
Che mostra ai propri cittadini non sappiamo quanto il non funzionamento della giustizia o il mal funzionamento della sistema penitenziario sia espressione di una violenza di Stato o di una concezione autoritaria dello dello Stato e poi c'è il volto diciamo più accomodante più conciliante che mostra nelle organizzazioni internazionali
Come il Consiglio d'Europa l'Italia è stato ricordato è stata condannata a per le condizioni disumane delle carceri italiane nel due mila e tredici con la sentenza Torregiani
Ha dovuto difendersi ha dovuto spiegare anche al Consiglio d'Europa che cosa stesse facendo il governo italiano per cercare di ottemperare a quello che quella sentenza chiedeva ed imponeva
Ha raccontato una storia fatta di provvedimenti
E soprattutto di una soluzione
Presunta
Perché i dati che noi abbiamo e le condizioni che quotidianamente verifichiamo ci raccontano di una realtà carceraria che di certo non è quella che il Consiglio d'Europa e i principi internazionali oltre che costituzionali impongono allo Stato italiano ripeto una realtà ben diversa ma nel raccontare questa storia al Consiglio d'Europa sì anche spiegato che si è arrivati a risolvere diciamo la condizione delle carceri Attraverso soluzioni diverso è da quelle dell'amnistia
Ed è stato il governo italiano un governo che ha contribuito a far sì che anche nello spazio del Consiglio d'Europa
La parola amnistia avvenisse sempre più messa al bando sempre più vietata mentre noi ci rendiamo conto di quanto per il sovraccarico dei processi e per il sovraccarico
Della popolazione carceraria negli istituti penitenziari in realtà l'amnistia continui ad essere l'unica misura strutturale in grado di risolvere sia il sovraccarico dei procedimenti
In corso che il problema della sopra affollamento nelle carceri
Ma c'è un altro aspetto su cui voglio soffermarmi che riguarda appunto il rapporto dell'Italia con il Consiglio d'Europa ci sono dei principi che attengono a come debba essere amministrata
La pena il sistema carcerario che indicano chiarissimamente che l'amministrazione penitenziaria deve essere organizzata apponendo li individui il detenuto al centro del sistema penitenziario
Per fare in modo che attraverso programmi trattamentali individualizzati questa persona possa avere una possibilità
Di cambiamento possa avere una possibilità un'opportunità
Di di migliorarsi che poi è libero di di intraprendere o meno ma questa opportunità deve essere data è proprio per questo il concetto di certezza della pena
è davvero un concetto che confligge confligge con quelli che sono i principi costituzionali principi sovrannazionali perché per sua natura la pena deve essere flessibile deve evolvere se c'è evoluzione con l'evoluzione del detenuto e quindi anche nel modo in cui l'Italia
Amministra il sistema penitenziario c'è una contrarietà rispetto ai principi posti dal consiglio d'Europa
Ma ancora di più credo che noi i siamo nel giusto quando parliamo di regime perché regime ovviamente vuol dire uno Stato illiberale vuol dire uno stato autoritario vuol dire
Uno stato che si impossessa della vita dei propri cittadini a cui non concede speranza a cui non concede possibilità agibilità alla
Di libertà
E credo che in quella forma di detenzione e in quei regimi che esistono nel nostro ordinamento che si chiamano ergastolo ostativo e regime di quarantuno bis bensì spiega la natura del nostro Stato parliamo cioè di regimi che si applicano a categorie di detenuti che per legge vengono considerati pericolosi una pericolosità
Tale da ritenere ripeto per legge impossibile il recupero se non attraverso un unico un solo strumento che è quello della collaborazione con la giustizia cioè devi parlare vedi raccontare
Quello che sai se sai perché ci può anche essere il caso di una persona innocente
Ingiustamente condannata che si trova in a nel regime del quattro bis cioè dell'ergastolo ostativo se non addirittura in quel regime di isolamento che è proprio del quarantuno bis e non ha proprio nulla da dire
E quindi non può neanche
Qualora lo volesse con il collaborare ecco questo impianto è
è di per sé
Il comitato anche per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa lo ha detto a chiare lettere
Una forma di pressione fisica e psicologica tale da a indurre la persona a collaborare e che come tale è contrario ai principi costituzionali oltre che
Ai trattati di cui l'Italia fa parte e
Giusto per spiegare il senso anche di queste affermazioni
C'è un diritto
Che è fondamentale nella difesa a processuale oltre che anche durante il periodo di ospizi espiazione della pena che è il diritto al silenzio questo un principio
Cardine
Che il nostro sistema
Però sembra ignorare perché si può concepire una premialità nel caso in cui qualcuno voglia collaborare ma non è ammissibile una pregiudizio una punizione per chi non vuole appunto
Parlare per per per www tutta una serie di motivi la corte europea per i diritti dell'uomo nella nell'evoluzione della sua giurisprudenza
Ha affermato
Un diritto
Che si chiama il diritto alla speranza cioè per qualsiasi detenuto deve essere possibile
Io in un momento certo
Poter chiedere che la propria posizione chi è diventato lui nel corso dell'espiazione della pena
Sia valutato dal magistrato di sorveglianza
Affinché permessi o benefici possano essere concessi ecco tutto questo nel nostro ordinamento non c'è non c'è nel caso appunto dell'ergastolo ostativo che prevede uno sbarramento un impedimento
Automatico alla concessione di benefici per chi appunto si è reso responsabile di tutta una serie di reati anche in questo quindi lo Stato italiano si pone in violazione del dei principi stabiliti dalla corte ad esempio per quanto riguarda l'ergastolo dalla Corte europea per i diritti dell'uomo noi queste aspetti li li vogliamo sollevare li stiamo sollevando Attraverso questa proposta di legge di iniziativa popolare ce n'è una in particolare dedicata appunto
Alla riforma del regime del quattro bis del quarantuno bis all'abolizione dell'isolamento diurno che ha un'altra aberrazione tutta italiana
Perché l'isolamento diurno e la possibilità per il giudice di comminare insegna pensa
A la misura dell'isolamento ma
Esistono ormai principi tali per cui l'isolamento non può mai essere comminato in sentenza perché uno è già condannato poggiava in carcere come punizione non va in carcere per subire ulteriori punizioni come sono quelle del dell'isolamento e quindi con questa iniziativa
Noi vogliamo riformare questi questi aspetti ma ci sono no sappiamo quanto sia difficile riuscire ad arrivare all'approvazione di quelle che sono le nostre proposte di legge di iniziativa popolare ma le abbiamo presentate perché e in base ad una riforma del Regolamento del Senato sappiamo che le proposte di legge di iniziativa popolare oggi devono essere calendarizzate nella discussione
Del senato quindi e se riusciremo come mi auguro riusciremo a raccogliere
E le cinquanta mila firme necessarie alla presentazione di queste proposte il Senato le discuterà di questo siamo certi e per questo è un fatto comunque importante
Ripeto sappiamo quanto i temi che poniamo all'attenzione si hanno possiamo dire controcorrente siano totalmente alternativi all'agenda
Di di governo e e e quindi di difficile approvazione proprio per questo abbiamo ritenuto che ha anche altri strumenti di liberazione del nostro paese di liberazione del senso del diritto
Debbano essere intrapresi sono innanzitutto i ricorsi alle altre giurisdizioni la Corte europea ma anche la corte la la corte costituzionale ma anche la Corte europea per i diritti dell'uomo dove peraltro verrà deciso entro quest'anno un caso è il caso viola contro l'Italia che riguarda proprio l'ergastolo ostativo nella particolarità
Di un detenuto chi si proclama innocente e quindi entro quest'anno ci sarà una pronuncia della Corte europea per i diritti dell'uomo su o questi su questi aspetti
Accade accade anche in queste assemblee che abbiamo o organizzato e tenuto nell'arco di una decina di giorni partendo dalla Calabria attraversando quasi tutta la Sicilia
Questa è l'ultima
L'ultima l'ultima Assemblea di questo di questo Giro
Estivo
Che abbiamo fatto in Sicilia di incontrare realtà dure realtà difficili storie e vissuti di sofferenza e quindi uno anche magari ascoltando leggendo quello che viene Espresso dai mezzi d'informazione può essere colto dalla negatività
Da
Un senso di smarrimenti toh ma io voglio dire che ci sono anche notizie
Estremamente positive estremamente importanti c'è stata recentemente una sentenza proprio della Corte costituzionale che si è pronunciata solo il
Ergastolo ostativo in una forma particolare cioè quella per chi è stato condannato all'ergastolo per sequestro di persona con la morte del sequestrato
La Corte costituzionale ha deciso di abolire lo ostatività cioè di abolire quell'impedimento automatico che esisteva
Nella legge italiana per cui a questa categoria
Di detenuti non poteva essere concesso alcun permesso alcun beneficio fintanto che non fossero trascorsi ventisei anni di carcere quindi la Corte costituzionale non solo
A riformato ha modificato la legge con questa importante sentenza
Ma anche affermato e dei principi fondamentali
Intanto quello della flessibilità della pena su cui già
Abbiamo detto
Ma soprattutto detto che una persona anche condannata non può essere considerata per tutta la vita quella che ha compiuto il reato e che quindi tutti possono cambiare
E tutto società compresa deve sostenere questi processi di possibile cambiamento che va ripeto l'ho riconosciuto a tutti ma poi è notizia di pochi dell'altro ieri
Questa decisione di papa Francesco di abolire
In modo assoluto dal catechismo la pena di morte la Chiesa cattolica ha intrapreso un percorso possiamo dire un po'lento ancora a tappe progressive nel novantacinque
Era stato riforme nel mille novecentonovantacinque era stato riformato il catechismo con l'introduzione di un divieto relativo alla pena di morte nel senso che si era detto la società oggi come oggi a altri strumenti
Per difendersi dalla criminalità che quello della pena di morte era un divieto certo
Era un passo in avanti rispetto alle posizioni precedentemente espresse ma non era un divieto assoluto c'è arrivato ieri papa Francesco un papà che con la sua parola
Può cambiare il mondo
Lo sta facendo sulla pena di morte lo ha fatto anche su quegli altri
A spetti della giustizia su cui stiamo concentrando le nostre energie ha detto anche lui chiaramente no all'ergastolo
Intanto introduttiva abolendo lo nel nell'ordinamento
Della stato città del Vaticano ma lo ha anche definito con una pena di morte nascosta così come in maniera chiara si Espresso contro
Quell'isolamento che viene praticato nelle carceri di massima sicurezza quindi noi i sappiamo di poter contare su una visione io credo che
La visione per quanto apparentemente astratta sia quello che c'è di più forte per potere cambiare
E mutare realtà apparentemente incancrenite in ma apparentemente dure incrostate impossibili da da cambiare non è così quando la visione
Ripeto alta
è solare
Luminosa come è stata come è quella che Marco Pannella ci ha lasciato
Con anche questo strumento formidabile che il partito radicale nonviolento transnazionale e trans partito io so che c'è la forza per poter continuare in queste battaglie sempre più necessarie sempre più urgenti e proprio per questo anch'io da radio radicale ancora una volta
Chiedo a tutti
Quest'anno di regalarsi o di regalare ci sono sempre magari occasioni di vario tipo
Poiché ma non solo ci sono i regali che uno fa se stesso si concede sì dal permesso a volte di acquistare qualcosa no che ti fa piacere
Uno può decidere va bene quest'anno mi mi regalo mi concedo la tessera del partito radicale che peraltro bellissima oppure la può regalare ci sono compleanni
Credo si me ci sono matrimoni si sono mille occasioni per fare un regalino e io credo che questa tessera che quest'anno ha la forma di un passaporto è un passaporto per la libertà
Sia davvero il regalo più bello che ciascuno può fare
A se stesso agli altri a chi vuole bene per perché aiuta perché aiuta peraltro
In questo passaporto e ci sono anche dei testi molto molto belli molto importanti che io credo sarebbe importante ogni tanto rileggesse Moccia il preambolo allo statuto del partito radicale che è un inno alla non violenza
Cioè quello splendido manifesto contro lo sterminio per fame nel mondo
Noi oggi siamo immersi in questa demagogia sull'immigrazione i problemi che
Tutto questo porta senza contare la mancanza di conoscenza su quello che accade in Africa per cui questa massa umana si riversa sulle sulle nostre coste ecco rispetto a tutto questo ancora negli anni Ottanta Marco Pannella poneva il problema
Con quello splendido manifesto dei premi Nobel contro lo sterminio per fame nel mondo che se fosse stato ascoltato avrebbe contribuito a costruire un mondo sicuramente diverso sicuramente migliore e per proseguire però in tutto questo ripeto
C'è ancora il partito radicale speriamo che possa esserci se ci saranno i tre mila iscritti entro la fine dell'anno
I
E quindi falsa e coraggio
Prima di ridare la parola al nostro moderatore presidente accanto un messaggio che ci viene da un ascoltatrice di radio radicale che vive ad Augusta che mi scrive
Sì chiamarlo sana
Non mi è stato possibile esserci ma come per scogli detti una delle tappe di questo nostro giro vi ascolto oggi come ieri quarantacinque anni fin dal primo mio voto quello sul divorzio
Cresciuta con la bussola radicale sarò tra i tre mila iscritti anche per il due mila diciotto grazie
A Rossana
Poi mi ha chiamato corrispondendo al mio appello un ascoltatore da Venezia Leonardo che si è iscritto con la la carta di credito
Alla partito radicale per il due mila diciotto grazie anche a Leonardo
Voce oltre una persona in sala che di solito non sta mai da questa parte del tavolo mala quell'altra per dovere professionale perché
è un tecnico di radio radicale Gaetano Grasso che ringraziamo molto per aver rinnovato quest'anno perché anche per quest'anno la tessera del partito radicale
Visto che è un po'funziona idol mio numero perché per il rifiuto anche messaggi ma corrisponde davvero autonome questo numero dico più lentamente tre tre cinque sei uno cinque tre tre zero cinque ripeto tre tre cinque
Sei uno cinque tre tre zero cinque chiamata mi mandati sms quelli più incoraggianti rileggeremo
Grazie
Grazie Sergio per le necessarie debite comunicazioni servizio che ai
Appena svolto grazie ad Elisabetta per
Il contributo cioè fatto respirare un'aria un po'più ossigenata cita
Dando alcune realtà
Perché purtroppo via Licata
L'aria non è tanto ossigenata quindi capisci bene che vede anche confortante la presenza il quattro di agosto di amici di colleghi in una bellissima ora come questa
E ascoltare The che ci palline situazioni Miranda
C'era tre ispirare apre ossigenata grazie
Concedo con piacere la parola Mario Andretti averlo Ciani che vedo
More solito sommersa da fondi evidenziatore e quant'altro quindi compiacere congedano però la Maria Antonietta
Grazie non perché abbia da evidenziare particolarità se non aggiungere
Qualche riflessione da Elisabetta
Ha detto e ha ricordato quello che è accaduto due giorni fa cioè Papa Francesco cambia il Catechismo della Chiesa cattolica
Modifica e toglie dal diciamo dal da quell'ordinamento la pena di morte dicendo che è inammissibile perché la pena capitale attenta all'inviolabilità e alla dignità della persona
E quindi ci voleva proprio papa Francesco
Per leggere su un quotidiano come Repubblica
A firma di uno storico del cristianesimo Alberto Melloni un po'di storia radicale
Quindi una storia del Partito Radicale
Di un soggetto costituente il Partito radicale qual è appunto Nessuno tocchi Caino e e emblematicamente rappresentato qui sta Elisabetta e Sergio che sono rispettivamente i tesorieri e segretario di questo di questa associazione ricordando questo storico della
Il cristianesimo che è stato poi nel due mila e diciassette presidente dei meriti e del Meridione del meridiano quella rivista intitolata a don Lorenzo Milani
Che tantissimi anni fa appunto è stata creata questa associazione
Quindi si è parlato di di pena di morte si è parlato in quell'articolo della ricostruzione dell'introduzione
Di questa di questa pena violenta
E ma anche evidente che ci sono pratiche quali la tortura ai trattamenti disumani e degradanti da più generale violazione degli degli elementari diritti umani che comportano ed implicano
Una influenza devastante sulla condizione sulla condizione fisica ma non solo fisica c'era ma anche quella mentale quella della salute mentale che riguarda una persona
E e gli scienziati e gli studiosi ipotizzano che proprio una prolungata condizione di reclusione possa rendere l'individuo incline suicidi
Incline a psicosi e squilibri mentali ed è un terreno che noi abbiamo parecchie dove abbiamo praticato l'abbiamo prima praticato
Già quando Marco in Parlamento
Sì sostanzialmente ci arrivi indizi asteneva
Quando si era proceduto alla riforma manicomiale perché quella riforma manicomiale in Parlamento avrebbe comportato
Un diciamo una Presa inadeguata
Una presa in carico inadeguata di persone recluse in quei chili si chiamavano quindi i manicomi
E e quindi ci siamo occupati e ci siamo occupato di salute mentale di di reclusione quindi in spazi angusti
Quali sono stati anche gli ospedali psichiatrici giudiziali quindi in tutti quei luoghi di contenimento dove non solo la condizioni fisica di una persona ma anche la condizione psichica
Viene letteralmente messa a repentaglio
E quindi se gli scienziati e ricercatori ci dicono che le conduzioni delle condizioni di tortura possono portare una persona togliersi la vita infatti i dati diffusi dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria sono eloquenti in termini di suicidi
Più di mille trecento i detenuti che si sono tolti la vita nell'arco di ventisei anni una media di cinque di cinquantuno incarcerati l'anno quindi un detenuto ogni settimana
Però questa
è già stato richiamata è solo la punta di un gigantesco ai sbarca ci sono i tentati suicidi
Ci sono gli atti di autolesionismo ci sono i decessi per mancanza di adeguate cure ci sono i suicidi tra gli agenti di polizia penitenziaria
E quindi tutto il tutto questo tutto questo elenco non è altro che un sintomo e una spia anch'esso di un disagio e di un malessere profondo e se ci fate caso la giustizia quindi la grande emergenza della giustizia se non in negativo non compare nell'agenda politica del di nessun partito che si è Sergio
Richiamava come l'attuale oggi opposizione ricchi Limina la non approvazione di una riforma giudiziaria che stava lì lì per essere approvata
E quindi questo la dice lunga come
La nostra diciamo dimensione politica all'interno della quale
Infiliamo e causa di lunghissime e assurde
Diciamo lunghissimi assurdi discorsi
E se c'è quindi un diritto alla giustizia giusta c'è anche lo vado ripetendo in queste assemblee un altro diritto tutto da conquistare quindi il conoscere per deliberare di di Luigi Einaudi
Che ancora oggi passa attraverso gli strumenti i i mezzi di comunicazione che sono ancora strumenti e mezzi di comunicazione potenti
Perché sono in grado di creare modificare orientare i più diversi atteggiamenti sociali
E quindi è indiscutibile che la rivelazione la descrizione per esempio di un fenomeno di un
O di un evento possa portare orientare il pensiero di una persona quindi a condizionarlo e quindi se si omette una parte
Di quella storia di quel fenomeno di quel o di quel fatto
Noi dobbiamo sicuramente assumerci la responsabilità di viti di chiederci quale tipo di misura preventiva può essere impresa per scongiurare la nonna la non corretta la non corretta informazione
E noi un'antitesi un antidoto ce l'abbiamo l'abbiamo scritto l'abbiamo posto tra le otto
Proposte di legge d'iniziativa popolare
Ed è appunto quello della riforma quello della riforma della Rai adottando
Che cosa adottando il modello di di radio radicale proprio per superare quelle logiche spartitorie
Dei diversi livelli
Tra virgolette di dei ruoli all'interno appunto dell'organo di informazione pubblico radiotelevisivo e noi l'abbiamo sintetizzato
Con questa diciamo con questo piccolo con questa piccola sintesi quindi il servizio radiotelevisivo pubblico assicura il diritto alla conoscenza di cittadini
La cancellazione del monopolio della RAI e la sua messa all'asta con gare distinte nazionali e locali anche per il rilascio per il rilancio dell'emittenza locale e l'effettiva privatizzazione della RAI e l'abolizione della commissione
Di vigilanza
Sicuramente coloro che oggi diciamo si oppongono i nomi
Della presidenza della RAI dovrebbero se vogliono attuare una vera e propria opposizione firmare questa nostra proposta di legge di iniziativa popolare un invito che facciamo qui da Radio radicale proprio per garantire quel pluralismo del dell'informazione che si negata attanaglia ovviamente la libertà di ciascuno di noi
Io credo che
Oggi in conclusione di questo Giro in in Sicilia
Possiamo ancora una volta da radio radicale rilanciare e rivendicare come il partito radicale la vera prova è una vera e propria polizza assicurativa da da sottoscrivere
Non solo per la prova della per la sopravvivenza stessa del del Partito Radicale ma per garantire quindi a tutti noi
Quello spiraglio poi possiamo chiamarla speranza possiamo chiamarla
Qualsiasi altro nome purché Possa ancora vivere desistere uno strumento che vale letteralmente per tutti grazie
Grazie grazie Maria Antonietta
Chiaramente ribadisco qualora ci fosse la necessità di intervenire per una proposta per un'analisi per una domanda chiaramente dico basta un cenno
E a tal proposito dalla platea e a tal proposito invito il collega l'avvocato Morici uscì colonne di Gela iscritto al partito radicale lo invito altrove senza fini di prendere la parola
Buongiorno Aiea amici del tavolo agli amici di Licata i colleghi di Licata non ero preparato per questo intervento peggiora il secondo ma il buon Sergio mi ha invitato e quindi non posso che rivolgermi a voi con USA tutto una proposta il saluto è quello che diviene da un collega da un quasi concittadino atteso che molte radici vi tra i di catene si elegge lessi sono comuni se non altro perché ricavata è stata fondata
Nel seicentocinquanta Fran di Cristo circa da dai Gem Boy che poi si spostarono da vitati insieme ai antichi dica tesi Genoino fondarono la città di Agrigento quindi sicuramente abbiamo del del
Abbiamo delle delle belle radici di comuni
Sicuramente in questo territorio possiamo possiamo collaborare il tema che oggi ci può unire qual è quello del partito radicale un partito che ha del specificità delle peculiarità al di là della dell'essere movimento politico queste lotte si batte da agli anni settanta per delle battaglie sociali ecco
La proposta è la seguente possiamo unire delle sinergie tra alla Camera Penale gelese
Gli avvocati di di di carta per delle tematiche Dibër Tarja
Per la delle tematiche di giustizia che possiamo percorrere insieme al Partito Radicale io mi sono tesserato l'altro ieri credo
Nel siamo in periodo di ferie giorni le ore non si capiscono scorrono stamattina nuovo governano la forza di di alzarmi e quindi di ritengo che abbiamo questa possibilità di di fare qualcosa insieme ma non solo nell'aderire al partito radicale
Ma per lavorare nel a in questo nostro territorio che la città o meglio il Golfo del Gela che comprende quindi la fascia dedicata la fascia di Gela qualcosa
Insieme potrà nascere cosa ce lo potrà dire il futuro oggi e buttiamo questa proposta
Sul tavolo e certamente con alcuni colleghi con con gli amici di voi cercheremo di svilupparla grazie
Allora in attesa che qualcuno cioè un diciamo una riunione pubblica come tradizione per le riunioni del partito i calli chiunque può intervenire quindi se qualcuno vuole fare delle domande
Ho esprime una Breve riflessione sulle cose che ho ascoltato può segnalarsi cui alla presidenza
Intanto
Secolari
Sì ti ringrazio mi sono dato un attimo perché giustamente abbiamo degli adempimenti con il consiglio e l'ordine va ci vuole la presa d'atto appunto che i colleghi siano partecipando a questo
Interessante incontro di sabato quattro agosto qui a Licata
In provincia di Agrigento presso l'aula capitolare del convento del ex Convento del Carmine
Non vedo cenni dalla platea speravo che qualche collega appunto sono prassi o qualche
Qualcuno tra gli amici che sono qui presenti e quindi al fine di concludere un po'i lavori possono come chi merita e sa quel che ti aggrada cedo la parola punto a alla compagna e amica Rita Bernardini
Siamo abituati
Proprio come storia del partito radicale
A affari piccoli passi
E Marco diceva però nella direzione giusta
Questo di stamattina è sicuramente un piccolo passo che ci ha portato a contatto con nuove persone grazie anch'esso Iacono
Ezio Iacono
Dice voi piccoli passi e queste otto proposte di legge
Per essere presentate al Senato hanno bisogno di cinquanta mila firme di elettori italiani lo dico anche per chi ci ascolta da ogni parte d'Italia
Perché nulli non abbiamo mai voluto a vere la struttura organizzata con le sezioni sul territorio ma tutte le grandi conquiste che abbiamo fatto l'abbiamo fatto grazie
A donne e uomini di buona volontà che si sono attivati
Condividendo in alcuni momenti della nostra storia alcuni obiettivi
E allora credo che questo sia un momento della storia del nostro Paese in cui molti nodi sono venuti al pettine
Certo qualcuno di noi i più avvertiti
Qualcuno di noi rimane un po'
Sorpreso dalla situazione che stiamo vivendo soprattutto per quel che viene proposto nel settore della giustizia no Abba nel governo pentastellato
Un governo che voglio sottolinearlo non è stato votato dal popolo italiano cioè nel senso che gli schieramenti che si sono presentati alle elezioni erano
Totalmente DiVersi poi abbiamo visto che due forze politiche due liste che si sono presentate contrapposte hanno deciso di unirsi
Pensando la almeno così sembrava ma non a tutti
In modo diverso su molte cose
E allora il momento che stiamo vivendo i nodi al pettine sono quelli di che una democrazia consumata di una democrazia
Che si è ridotta nella situazione attuale esista
Peggiorando e rischia di precipitare sicuramente per il portato dei decenni precedenti
Quante volte
I cittadini ma soprattutto molti esponenti politici hanno detto Manno ma va bene così andiamo avanti così è un giorno veniva consumato un diritto che veniva annegato
E e poi avanti di questo passo nomi
C'è voluta la Corte europea dei diritti dell'uomo non se n'è accorto nemmeno che voglio dire è un magistrato di sorveglianza
C'è voluta la Corte europea dei diritti dell'uomo per riconoscere che il nostro Stato
Praticava la violazione dell'articolo tre della Convenzione trattamenti inumani e degradanti in modo sistematico nel nostro Paese
I magistrati di sorveglianza che avrebbero dovuto constatare di persona come prevede l'ordinamento penitenziario quel che avviene delle nostre carceri avevano chiuso gli occhi per decenni ma lo stesso vale pr l'irragionevole durata dei processi che pure è stata ricordata questa mattina e che cosa e qual è il suo portato di violazione
Per quel che riguarda i diritti umani adesso appunto i nodi vengono al pettine cioè io ed in questo momento voi sapete
Mi auguro che sappiate la lotta che abbiamo fatto anche non violenta con la partecipazione di decine di migliaia di detenuti
Perché dell'ordinamento penitenziario
La riforma scaturita dagli stati generali fosse approvata in realtà
Sappiamo come si è comportato è stato ricordato da Sergio D'Elia il Governo precedente e
La logica vuole che il governo populista e giustizialista mandi completamente a monte la riforma anzi si appresti a fare la contro riforma
E questi dove delle quali sono le conseguenze del mancato coraggio
Che poiché il coraggio è quello in realtà di rispettare
I dettati costituzionali quello che prevede la nostra Costituzione dovrebbe essere naturale per una classe
Politica e istituzionale avvertita invece si deve dire ci vuole coraggio il coraggio comunque non l'hanno avuto e ci troviamo nella situazione attuale io dico
Che questa storia
Di papa Francesco
Per noi
Proprio in questo momento per Novi del partito radicale nonviolento transnazionale tra spartito è molto importante mi piacerebbe
Che fosse possibile leggere a Papa Francesco quello che il preambolo allo statuto del partito radicale nonviolento transnazionale tra spartito
Perché Papa Francesco ha avuto
A differenza della classe politica italiana molto coraggio
Ha avuto persino il coraggio di usare la parola non violenza scritto tutto attaccato l'ho letto come la scriviamo noi da decenni l'ho letto e l'ho ascoltato da questo punto di vista ma si è pronunciato per la ministeriale
Trovando anche lui ostacoli all'interno della Chiesa cattolica
Che dicevano papa Francesco non si riferisce all'amnistia che danno gli stati ma si riferisce all'amnistia al perdono
E in realtà è dovuto intervenire LUISS spesso per affermare che l'amnistia alla quale faceva riferimento era quella proprio prevista dalle costituzioni
E così abbiamo visto sull'ergastolo che ha introdotto sul che ha abolito sull'introduzione del reato di tortura noi pensate che come Stato italiano quando lo abbiamo fatto perché finalmente dopo vent'anni
Abbiamo introdotto il reato di tortura quando lo abbiamo fatto
Siamo stati capaci di non aderire a quello che stabilisce la Convenzione internazionale sottoscritta dal nostro Stato per la torta pr introdurre questo tipo di reato negli ordinamenti ma forse c'è un vizio
Un vizio un che sentiamo perché noi in realtà la tortura la pratichiamo
La pratichiamo come Stato dico la pratichiamo con il quarantuno bis
Perché il quarantuno bis è finalizzato proprio anche se si dice che è finalizzato ad evitare i contatti delle persone che si trovano in questo tipo di regime con la criminalità organizzata in realtà è qui realizzato alla confessione e quindi al alla fare altri nomi
Da parte di coloro che si trovano in questo regime quindi una vera e propria forma di tortura come documentato nel libro di Sergio D'Elia e Maurizio Turco
Mi piacerebbe veramente poter leggere a papa Francesco questo preambolo vi chiedo a tutti di leggerlo il preambolo lo statuto del partito radicale lo potete fare se prendete la tessera
Perché la tessera che è un vero e proprio tu ce l'hai passaporto per la libertà contiene anche questo questo scritto che è sempre di Marco Pannella
Che è veramente straordinario veramente straordinario vi invito alleggerirlo
Quindi
Quali forze possiamo sentire nel panorama politico italiano
Che siano consapevoli del baratro che stiamo affrontando vedete noi e concludo il baratro lo conosciamo
Forse lo avvertiamo più degli altri perché hanno lui
Si rivolgono gli ultimi si rivolgono quelli che sembra
Abbiano perso ogni speranza
E allora certe volte mi viene da sorridere quando sento la telefonata che arriva al partito radicale
Scusate vengo da voi perché c'ho provato con tutti ma nessuno mi ha dato risposta siamo proprio quell'ultimo residuo
Perché sanno da Nouri e che da noi possono ottenere l'impegno nella lotta quotidiana
Che si è che sappiamo lottare con la non violenza siamo quelli del caso Tortora
Che se non ci fosse stato il partito radicale
Probabilmente si sarebbe fatto i suoi dieci anni di galera invece ha potuto riscattare tutto se stesso Sorrentino e tantissima carcerazione preventiva ma avrebbe
Non avrebbe potuto se non ci fosse stato il partito radicale anche poter affermare la sua grande signorilità la sua grande personalità la sua grande cultura
E anche la conoscenza da parte di quello che è stato da parte dei cittadini e quindi si rivolgono a noi gli ultimi e fino a che questo accadrà io credo che il partito radicale
Può tenere alte
Le sue bandiere perché frequentiamo le carceri perché frequentiamo quei luoghi che nessuno vuole conoscere e perché denunciamo quello che avviene in quei luoghi
Perché vengono da noi i i pazzi la nostra sede questo lo voglio dire
è sempre aperta la sede del partito radicale in via di Torre Argentina settantasei a Roma
Languono tipi
Persone di tutti i tipi
Però ogni tanto vengono proprio i disperati quelli che hanno bisogno per esempio di essere ascoltati e che nessuno ascolta gli abbandonati
E quelli
I che hanno visto la loro vita distrutta da una giustizia
Che è una giustizia spesso infame che distrugge le vite delle persone che passa sopra ai corpi delle persone
E a proposito di corpi io credo che dobbiamo ricordare perché il ministro buona fede non ne ha assoluta consapevolezza io non so se sia a proposito del cognome in buona fede o no
Fatto sta credo che non abbia contezza
Di quello che succede negli istituti penitenziari e in genere nell'esecuzione penale nel nostro Paese e nella giustizia di in come viene amministrata nei tribunali
La giustizia
Dovrebbero farlo riflettere questi trentuno suicidi che ci sono stati dall'inizio dell'anno l'ultimo
Era un penultimo anzi un giovane che sarebbe uscito a settembre quindi nel giro di un mese era uno straniero che egli ha trovato la sua liberazione dalla sofferenza
Semplicemente impiccandosi
E allora se conoscesse bene qual è la disperazione che c'era nelle carceri forse non sarebbe stato il primo firmatario di questa controriforma
Che esclude le pene alternative
Che sono le più efficaci per accompagnare la persona che ha sbagliato sia sbagliato perché poi abbiamo tanti casi di errori giudiziari
Ma di aiutare veramente la persona che ha sbagliato a ritornare nella società io vi ringrazio
Tenete conto di questo passaporto noi siamo al mille e trecento iscritti la dobbiamo fare quindi altri mille settecento perché il partito radicale non scherziamo e
Perché il partito radicale possa continuare a vivere finora dalla Sicilia abbiamo avuto una risposta certo ancora non adeguata però significativa di vicinanza e di amicizia
Speriamo che continui
Grazie grazie vita
Chiaramente se dalla platea nessuno chiede di prendere la parola
Possiamo procedere nel ribadire i ringraziamenti quindi a cominciare dall'amministrazione comunale che ha sposato immediatamente l'iniziativa concedendo il patrocinio affinché questa giornata si svolgesse così come grossomodo avevamo programmato e preventivato quindi ringrazio il sindaco Giuseppe galanti il dottore garanti così come ringrazio Giuseppe Russo otto presidente del consiglio comunale che pur non essendo intervenuto a sposato immediatamente con il solito interesse che lo contraddistingue
Questa nostra iniziativa era quindi presente stamane
Vera Lauria che gentilmente ha voluto portare il saluto delegata a tal proposito dal presidente il consiglio comunale
Ha portato il saluto del
Dell'Assemblea
Il catanese
Così come ringrazio
L'avvocato collega Antonio Ragusa che ha ha svolto un'introduzione ai lavori raccontando anche lui un caso che ha vissuto professionalmente quindi dando anche suo contributo tangibile e concreto e patente
Di quello che gli operatori del diritto vivono viviamo quasi quotidianamente
E ha portato anche saluto del Presidente del Consiglio e lo degli avvocati l'avvocato Vincenzo avanzato
E il quale nella seduta del giorno ventisette luglio ha portato appunto in Assemblea in Consiglio meglio dire questa proposta riconoscendo l'accreditamento per i tre crediti
Formativi professionali in materia deontologica
Chiaramente ringrazio nell'ordine
Dello interventi che hanno svolto per essere venuti qui a dare il loro contributo perché una cosa ascoltarli sulle della di Kale o andare magari a Marina di Palma piuttosto che a Castellammare a seguirli avere il piacere di seguire qui a Licata
I compagni Sergio D'Elia
Elisabetta Zamparutti Maria Antonietta Farina Coscioni
E Rita Bernardini è stato una cosa gradevole e piacevole così come ringrazio il collega Maurizio sci colonne del consiglio dell'ordine di Gela che ha dato il suo contributo
Della Camera penale nonché questo te lo attribuisco io perché così dalla regia mi hanno trasmesso nonché iscritto al partito radicale ed invito chi non l'avesse ancora fatto a sottoscrivere in fondo all'aula le otto proposte di leggi iniziativa popolare promosse dal Partito radicale nonviolento transnazionale trans partito
E chissà c'era un collega che doveva arrivare perché da aveva mi aveva promesso ieri che avrebbe non solo partecipate sottoscritto tutte e otto le proposte di legge avrebbe pure preso pure le tessere
Avrà avuto un imprevisto vediamo di rintracciarlo da qui a poco e comunque ricordo che oltre che firmare le mosse di registi devo volare
Possibile desiderabile auspicabile per la storia per il presente e per garantire il futuro iscriversi al partito radicale
Vi ringrazio