Le critiche del vicepremier Luigi Di Maio alle banche: intervista ad Elio Lannutti

Radio radicale abbiamo ora qui con noi a Dio Lannutti senatore Cinquestelle e senatore ieri il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio affatto un promotore accusa al sistema bancario mi par di ricordare sostanzialmente ha detto la devono pagare lei è d'accordo
Innanzitutto mi corregga se ho fatto nella citazione sbagliamo Bebeto guardi
Non è che noi siamo animati da spirito di vendetta ma da giustizia ieri il presidente Di Maio è andato in Calabria da un imprenditore che si chiama Antonino dei massi
Che noi come Adusbef abbiamo assistito aiutato c'è stato usurato dalle banche è stato colpito anche da alcune sentenze
Che gridano vendetta allora nessuna vendetta semplicemente le banche devono fare le banche devono prestare i soldi
A chi merita non agli amici e ai compagni di merende io voglio ricordare che Monte dei Paschi di Siena il suo crac che e dovuto ai crediti Allegri non restituiti tanto per non fare nomi Sorgenia seicento milioni di euro del gruppo De Benedetti non non deve fare nomi
Non bisogna avere paura delle parole questo è un tempo difficile dove si ha paura della verità
Io non ce l'ho con la Banca d'Italia con la Consob con chi va a braccetto con i banchieri io ce l'ho con una cultura che quella del neoliberismo dittatoriale che mette al primo posto i banchieri il globali Isma'delle povertà la finanza criminale noi dobbiamo mettere al primo posto gli uomini le persone la dignità della foro che dobbiamo cercare di far capire che il reddito di cittadinanza e una necessità per un mercato quelli che teorizzano tanto il mercato io l'ho detto anche in un dibattito a Paolo Savona il ministro Savona
Ma se è un mercato nonna gli sbocchi non a chi consuma come come fa ad alimentarsi questo mercato voglio solo ricordare una cosa i dati perché i dati parlano più di tante parole allora
Il governo Renzi si è insediato ministro Padovan nel febbraio due mila quattordici il debito pubblico era due mila centosette miliardi di euro gli ultimi dati dal debito pubblico sono aumentati i duecento venti miliardi di euro sono arrivati a due mila trecento ventisette miliardi di euro invece siamo Intel del retail dice Amato Mental deve il debito
Per salvare le banche
Con duecentoventi miliardi quanto un reddito di dignitari dal ramo a chi non ce la fa alla povera gente ex tata questa è un'epoca di grande diseguaglianza io me la prendo perché mi batto per i diritti
Per la legalità per il bene comune per l'interesse generale spero di dare una mano anche al Movimento cinque Stelle e tanto di cappello a Luigi Di Maio un c'ha l'età di mio figlio non ragazzo che però possa più di tanti Soloni noi dobbiamo stare dalla parte degli ultimi perché i ricchi già si sanno difendere da soli noi dobbiamo difendere la povera gente
Chiedi chissà per esempio se è poco ma sicuro senta senatore Lannutti ritorniamo però alla questione del sistema bancario perché mi pare di capire che il ministro Three abbia detto sostanzialmente non facciamo grandi cambiamenti per esempio sulla riforma delle banche di credito cooperativo lei è d'accordo o no invece vorrebbe una riforma
Ieri noi abbiamo avuto come Commissione finanze il ministro Aprilia io mi permetto di non essere d'accordo perché il ministro triglia non può interpretare deve
Se lui è ministro uno i ministeri più importanti è perché c'è un contratto da rispettare quel contratto che prevede gli uomini e ci vuole la riforma del credito cooperativo
Uno dei grandi guai di questi tempi dell'altro governo è stata la riforma delle banche popolari
Una riforma che vuole sostituire e dare in pasto diciamo alla finanza i territori il sudore dei popoli dei risparmi io credo che bisogna stoppare la riforma
Delle banche di credito cooperativo glielo diremo al ministro che con grande umiltà chiarissimo ringraziamo Elio Lannutti di Cinquestelle buon ascolto da radio radicale grazie