L'ISPRA presenta l'inventario nazionale delle emissioni e le proiezioni di gas serra al 2030

No non esatto perché la pozione telegiornali manca poi insomma piacere essere puntuale solo alle quattordici e trenta esatte quindi chiederei
Esatto credo
Beh intanto faccio per presentazione intanto buongiorno a tutti benvenuti grazie di avere di aver presentato questa conferenza stampa
Alla mia sinistra c'è il dottor Renato Grimaldi dirigente generale e ministero dell'Ambiente che si occupa a livello nazionale e di tutto ciò che riguarda diciamo le politiche per il contrastare lo dico così le emissioni di gas serra
Che poi dirà ovviamente interverrà dicendo ciò che sta facendo il ministero noi ricordo come disparati come sistema lavoriamo e in completa sinergia col ministero dell'ambiente di cui in realtà siamo anche pure nella nostra autonomia un braccio operativo
Poi c'è il collega De Laurentis che sta sto concludendo l'intervista ma che fisicamente anche la persona che ha lavorato forse più di tutti sull'inventario insieme a tutti i suoi colleghi che ringrazio ringrazio anche e per la presenza del dottor Cirillo che il responsabile del dipartimento cui afferisce questa attività
Vi è stato distribuito molto materiale anche credo in maniera molto sintetica su con cui penso possiate avere tutti i dati necessari però ci tenevo dire molto velocemente alcune alcune cose poi ovviamente a disposizione
Per qualsiasi tipo di domanda Noemi come come Ispra anche nel nostro nuovo ruolo che quello di coordinamento delle agenzie ambientali
Che la legge cita la legge del due mila e sedici cita a diciamo come coordinatore sistema Rete
Pubblichiamo e continueremo a pubblicare tutto una serie di rapporti che consideriamo assolutamente fondamentali
Per il decisore politico perché in realtà sono da legge oggi
Così come l'Istat il produttore ufficiale di tutti i dati che riguardano il contesto di chi natura economica la legge ci consegna la produzione ufficiale per quelle che sono tutti dati ambientali quindi e il sistema delle agenzie ambientali da leggi e dal due mila sedici eh il produttore ufficiale dei dati ambientale
Il che tutti i rapporti che vengono periodicamente emanati che vanno dal rapporto dei controlli ambientali ad esempio su o le autorizzazioni dei grandi impianti autorelazione integrata finché che sono soggette autorizzazione ambientale integrato alla Seveso
Alla rapporto dei pesticidi sulle acque che abbiamo presentato qualche giorno fa a il consumo di suolo in Italia che presenteremo fra un po'diciamo e Caputo di rapporto di rifiuti urbani che viene comunque utilizzato da tutti gli stakeholder economici e non solo insomma a tutti questi rapporti cercheremo sempre di più di renderli pubblici fruibili perché ripeto credo che siano una base interessante per colui che deve prendere decisioni politiche per poter prendere e nella maniera più appropriata quindi in questo caso presentiamo appunto l'inventario che viene praticamente e ne prese le le inventario delle emissioni di gas serra che viene presentato
E di fatto ogni anno sono dati che partono
Dal mille novecentonovanta al due mila sedici in questo caso dove
In base alle sezioni che producono che spiega Serra viene costruito un inventario
Abbastanza diciamo Complesso ma che così come è scritto in conferenza stampa ci dà questi dati oggi ci danno qualche indicazione in o in mattinata abbiamo fatto questo
Workshop tecnico specifico presso il ministero dell'ambiente per a realizzare in maniera dettagliata
Il complesso numero di dati che ci sono però come dicevo prima ci sono alcuni indicatori alcuni numeri macronumeri che trovate nel rapporto che ci dicono che ci sono dei dati assolutamente interessanti poi dopo darò la parola alla collega De Laurentis che andrà un pochino più nella nello nello specifico sono interessanti abbiamo anche voluto fortemente cercare di proporre un indicatore leggibile così come fa Istat per la per la produzione economica voi sapete che Istat
Trimestralmente produce il dato sul PIL che è un dato unico dal cui chiunque capisce se si sta andando bene sistemando male poi come è noto il PIL è un indicatore molto anche molto discusse molto criticato però viene ancora assolutamente utilizzato
Noi abbiamo pensato che potesse essere interessante con tutti i limiti del caso da un punto di vista tecnico ma neanche tanto
Affiancare a questo dato in maniera trimestrale il dato della produzione di emissioni di CO del di CO due
Questo perché perché non vi sfugge che se tutti dice diciamo che
è nella logica dell'innovazione anche nel rispetto di quelli che sono gli accordi internazionali agli obiettivi che dobbiamo raggiungere
è necessario disaccoppiare il dato della crescita economica con il dato di Proust e C o due
Perché non vi sfugge che se il dato di di di aumento di PIL corrisponde all'aumento delle missioni e viceversa se c'è una crisi economiche si chiudono le fabbriche c'è una diminuzione della CO due
Non c'è nessun tipo di di di di come posso dire di virtuosità messi in campo quello che si cerca il cosiddetto disaccoppiamento decoro detto deca primo del corpo in inglese cioè disaccoppiare il dato ecco
L'ultimo dato quello del due mila e diciassette ci dice appunto a fronte di un frammento del PIL pari all'uno e mezzo per cento c'è stato una riduzione dello zero punto tre di emissioni di CO due quindi significa che un un
Poi in realtà avete un grafico che vi dice come questo disaccoppiamento sei nato da parecchio tempo però ecco sottolinea con una serie di di situazioni di politiche virtuose che riguardano forse fondamentalmente non solo però la produzione primaria di energia elettrica se penso
Alla produzione oggi che abbiamo di energie rinnovabili ha sicuramente dato un contributo significativo
Con tutti gli stop and go nel caso che chi ha seguito la materia conoscere per quanto riguarda soprattutto le incentivazioni però annoda stanno dando dei risultati interessanti le politiche di efficientamento
Energetico uguali quindi ci sono dei settori assolutamente in in controtendenza rispetto a questi andamenti lineari altri sicuramente più problematici
Ecco io guardami firmerà il cui e dare la parola appunto a Riccardo De Laurentis che avendoci lavorato sopra sicuramente qualche dato più puntuale di potare poi chiuderei
Chiedendo al al dottor Grimaldi di di di appunto di inserire un po'questi numeri all'interno di una strategia che con il ministero si sta portando avanti e verrà portata avanti anche in futuro perché ripeto tante di queste
Obiettivi sono poi gli obiettivi no di carattere internazionale cui dobbiamo fare riferimento e che
Anche con eventuali cambi assicura non eventuali sicuramente cambi di governo dovranno comunque essere perseguiti prego ricca
Si possono in aggiunta indicare come diciamo questi questi obiettivi di riduzione queste riduzioni dell'emissioni sono avvenute in considerazione di politiche intraprese a livello internazionale in particolare a livello europeo e e poi diciamo misure nazionali per rispettare questi impegni che l'Italia avesse BT che l'Italia a soprattutto era mio comizio insediamenti climatici
E nell'ambito delle direttive europee
E al due mila venti che avrà al due mila trenta come a seguito della del dell'Accordo di Parigi e delle degli obiettivi che l'europea si è si è data di riduzione delle emissioni di gas serra di decarbonizzazione della società queste politiche da un lato sono come sapete la di sistema del commercio delle missioni che controlla tutti i principali grandi impianti di produzione di energia e grandi impianti industriali come le raffinerie e impianti siderurgici il i cementifici
E queste emissioni sono controllate a livello europeo nel senso che da un lato ci sono ormai per questi nuovi periodi Ets
Una serie di impianti devono comprarsi le quote di emissione quindi hanno ora un c'è un mercato della CO due per altri le quote sono contingentate agli dal livello centrale europeo sono assegnate ai Paesi in funzione del degli impianti delle produzioni
Caratteristiche dei paesi quindi su queste emissioni dei grandi impianti per quanto riguarda la C o due cioè un socialmente un monitoraggio un controllo centralizzato
Per quanto riguarda gli altri settori invece i settori non è che avesse dove innanzitutto parliamo del di trasporti che sono un quarto delle missioni complessive di gas serra in Italia
Parliamo della del riscaldamento che sono il venti per cento delle emissioni complessive nazionali
E poi vediamo che l'agricoltore di rifiuti hanno dei di crisi inferiori per queste missioni noi avremo degli obiettivi impegnativi al due mila trenta il vecchio due mila venti
Sono sostanzialmente rispettati saranno rispettati qui al due mila trenta sano più impegnativi e comporteranno l'adozione di ulteriori misure di riduzione e si stanno avviando adesso una serie di attività proprio per di definire identificare i quali sono le misure
Diciamo più coste festive cioè che più effettive minore costo da intraprendere e praticabili
Queste misure ci riguarderanno più direttamente come cittadini perché come detto prima stiamo parlando di trasporti di mobilità e stiamo parlando di modi efficienza energetica di no delle nostre case a livello nazionale ci sono delle tipologie di di politiche come i certificati bianchi certificati verdi che sono state intraprese questi ultimi quest'ultimo decennio così come anche dei contributi
I contributi per il cinquanta per cento di dieci anni di contributo per alle stese nel caso di ristrutturazioni
Di difficili edilizie o acquisto di o acquisto di beni durevoli che consumano meno diciamo di classe a più di classe superiore tutte queste politiche sono tipiche politiche nazionali
Che aiutano che hanno aiutato finora e aiuteranno ed il rispetto degli obiettivi questo processo di riduzione di missioni
Abbiamo aggiunto da da quest'anno abbiamo provato a a fare questo indicatore diciamo trimestrale che si accoppia con insiste con che cerca di rispondere insomma in tempo dico immediato maggiore di una settimana al dato che ci fornisce l'Istat sulla crescita economica il PIL prodotto interno lordo
è un indicatore che costruito allo stesso modo nel senso che facciamo riferimento alle missioni tendenziali
Della che avvengono nello stesso periodo di dati forniti all'Istat e utilizziamo una serie di informazioni sulla semente sui consumi energetici forniti dal ministro e sviluppo economico disponibili su internet disponibili sul sul web
Forniti dalla Missa sviluppo economico per il gas forniti dalla Snam dal principale distributore di gas in Italia
Fornire anche sul carbone gli indicatori di produzione industriale dell'Istat
Questi indicatori ci coprono lì i consumi di benzina e gasolio per trasporti per riscaldamento sempre disponibili sul sorrette nello sito del ministero sviluppo economico
Sono dati a volte diciamo che subiranno delle correzioni insomma preliminari però in qualche maniera sono attendibili solo tutto il loro loro il loro trend nel loro andamento ci dà un'idea dei consumi nell'ultimo trimestre dei consumi diciamo in in tempo che non tempo reale anche se non è proprio reale insomma ultimo mese insomma
Abbiamo dei dati di verifica anche di queste missioni anche per il due mila diciassette
Sì come andiamo la gestione dei dati del Registro quindi possiamo verificare se questi quel quanto questi indicatori
Preliminari sepali troviamo i dati reali degli impianti comunica di aver rimpianti
Dei grandi impianti di di produzione di energia e quelli che dicevo prima insomma che sono dentro l'Ets
Quindi sa udire diciamo che se non sarà lo zero tre per cento magari sarà lo zero due o lo zero quattro però siamo intorno a quella quella quel valore
è la cosa importante mi diceva prima il direttore il disaccoppiamento diversa è l'andamento differente di questo trend emissivo rispetto alle all'andamento di crescita e sviluppo economico
Grasse Riccardo so dare la parola al dottor Grimaldi
Ma la la la la collaborazione ma neanche la collaborazione e la cooperazione con l'Ispra da parte del ministero e costante e quotidiana
E e le iniziative prese evidenziano l'attenzione dell'intero comparto ambientale a questo tema sul quale è bene ricordarlo ci stanno precisi impegni del Paese nelle sedi internazionali
Impegni importanti che si presto troveranno verranno implementati anche a livello europeo sta nella fase finale l'approvazione del Regolamento dei piani energie clima che dovrà fare ogni paese pianeggianti avevano una valenza cogente cioè impegnativa per i paesi
E quindi disporre continuativamente organizzato per settori dell'inventario delle emissioni è uno strumento che consente al decisore politico di valutare l'impatto e anche le soluzioni adottabili
Alla luce delle esigenze che si comporta lucchese che si porranno per conseguire gli obiettivi su cui ci siamo impegnati allo Stato
Il ministero si era l'Ispra che in una relazione proprio insieme non solo Tollis pranzi con anche con il ministero dello sviluppo economico
Vista la lei nera il jersey resse il Politecnico Milano stiamo avviando i primi passi Carola la fase di mero avvio di come ci organizziamo appunto per adempiere a questo impegno del piano è legittima
Che ha sarà un adempimento da una
Un orientamento comunitario
Contestualmente sempre intendiamo sviluppare con Ispra abbiamo a breve avremo il piano nazionale dell'adattamento climatico ovvero sia come dovranno mutare gli stili di vita alla luce degli scenari che si porranno dal punto di vista delle emissioni di CO due e quindi impatti sul clima
E noi intenderemmo avendo disporremo come ministero di uno studio fatto assieme a Cmc un Centro Mediterraneo
Qualificato su questa roba vorremmo gollista ora renderlo uno strumento di valutazione costante quotidiano uno strumento quasi di lavoro ove coinvolgere attivamente le Regioni e gli enti locali vorremmo che sia uno strumento più di considerazione quotidiana
E poi rispetto a uno dei settori che si richiamava poc'anzi quello dei trasporti stiamo concorrendo siamo diciamo quelli un poche collaborare cooperano con gli altri ministeri
Sul piano del trasporto pubblico locale che sta realizzando il ministero delle infrastrutture di trasporti
Collaborando attivamente perché si assumano soluzioni traguardi sempre più opere come si dice lo dicono i temi più performanti
Sempre assumendo a rilievo questi temi di cui stiamo parlando oggi che si rifletteranno attivamente sul non soltanto a livello di valutazione istituzionale e politica ma anche nella vita quotidiana delle persone i cambiamenti climatici mutano
Se accettate un aneddoto qualche tempo fa siamo stati invitati come ministero a un'iniziativa della Camera internazionale della moda di Milano preti e probabilmente il modo di vestirsi potrebbe doversi calibrare rispetto alle
Alle previsioni climatiche che ci saranno nove oggi siamo abituati in un certo modo magari fra vent'anni ci sarà bisogno che nell'arco della stessa giornata
Si possa disporre più sistema modulare di abbigliamento che consenta che la mattina piove e il pomeriggio si muore di caldo tanto per essere operativi e concreti quindi afferisce afferisce alla quotidianità di ciascuno di noi gli stili di vita si dice in gergo e quindi lo strumento dell'Ispra ha una valenza importantissima sia perché sia copia
Pienamente complimenti per la scelta effettuata
Che so che su questo anche il ministro ha espresso la propria soddisfazione sia copia alla cadenza Tura delle previsioni del PD quindi avere contestualmente in vista il PIL e vedere la situazione dello scenario emissivo
E poi serve anche a sfatare una c'è un certo fatalismo
E la chiuderei qui per cui sembra che qualcuno a volte sostiene che
Ridurre le emissioni vuol dire ridurre lo sviluppo di un Paese i dati appena citati
Hanno dimostrato che a fronte di una crescita del PD quantomeno non c'è stata una crescita manovra chiare di emissioni ma anzi la distanza la forbice si va allontanando naturalmente tutto questo va be'comportare una grande attenzione
Alle tecnologie agli investimenti alla ricerca a tutto quel mondo in grado di dirci come fare a salvaguardare col sistema anche produttivo nazionale
O laddove necessario adottare correttivi senza che ciò comporti un impone evento del Paese oppure una crisi occupazionale che si sono stando in Europa che da questo punto di vista forse l'area del mondo più avanzata
Grazie
Grazie se c'è qualche domanda
Prego
Sale del Chiostro Fabio Napoli Inter agenzia stampa Pappi Polizzi
Se la così se la così d'azione dello zero virgola tre affronterete un incremento del PIL dell'uno virgola cinque è un un buon perché vi sulle Tatò per raggiungere degli gli obiettivi al due mila trenta fosse dobbiamo fare di più oppure no e poi al dottore Gary
Perché lì
Che di ma di lei ha parlato di un piano per la data mento che lì
Che li li sì
Utili magico
Se può entrare un po'più nel merito del piano
Se ci può dire quando verrà Aparo a però
Apro dato grazie
Allora al Sud rispetto alla prima domanda quindi quella relativa alla a questo andamento se ci porta verso il due mila trenta no
Sicuramente siamo stiamo andando meglio delle aspettative però non posso dire che non sarà sufficiente al momento Vinicio alle perché la quantità di emissioni che dovremo ridurre al due mila trenta
Sarà considerevole cioè comporterà
Dei dei grandi degli importanti mutamenti visibili mutamenti anche i nostri
Comportamenti i nostri la destra e le stile di vita
Abbiamo ancora dieci e i dodici anni di tempo davanti per avvicinarci
Che come stato di penso ricordato anche questa mattina se parliamo degli obiettivi al due mila cinquanta che comportano vide addirittura lottando e l'ottanta per cento delle emissioni quindi non del quaranta di raddoppiare diciamo la velocità riduzioni dell'emissioni è vero che ci sono tanti anni davanti però
L'idea insomma di avere un una quantità di emissioni così così bassa comporta sicuramente proprio dei radicali mutamenti ma si evita compensati comunque da un così detto stoccaggio del del carbonio quindi o tecnologia che ci consentono di conservare il carbonato qualche parte o comunque aiutati anche dalla benissimo la riduzione dei rischi e delle foreste insomma riassorbimento espresse quindi diciamo è un buon segnale però non è sufficiente
Il piano sull'adattamento per l'adattamento climatico l'abbiamo fatto supporto del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici una istituzione molto qualificata
Anche perché dispone di un ampio spettro di elementi conoscitivi
Con quel piano noi sulla base degli scenari disponibili abbiamo fatto uno sforzo insieme a questi nostri partner per valutare quali effetti potrebbero scaturire delle diverse attività penso non so l'agricoltura e gli stili di vita la mobilità lo stare nelle città
Noi naturalmente non ha una valenza perdonatemi il tecnicismo non è cogente e non impone soluzioni serve a sensibilizzare a promuovere attenzioni anche perché non è contenuto in una norma di legge non ha una sua espressione normativa
Però ciò non vuol dire che come sistema ambiente non dobbiamo sensibilizzare il sistema sulle prospettive che ci che oggi noi vediamo faccio un esempio se si deve ipotizzare una grande opera che fra vent'anni lo scenario
Prevede che lì quella zona là da sott'acqua magari non fai quella grande opera solo è uno strumento di riflessione sensibilizzazione e promozione
Non li oltre che vorremmo concluderlo entro l'estate quindi abbastanza imminente
Vorremmo poi farlo diventare uno strumento operativo conoscitivo
Diffuso con le regioni dico vorremmo condividere all'estero un anticipo con le regioni col sistema delle Autonomie locali per far sì che la sensibilizzazione cresca rispetta queste problematiche
Naturalmente qual è la complessità che non vi nascondo eh come si intreccia questo tipo di previsioni rispetta una serie di altre problematiche storiche del Paese una per tutte il dissesto idrogeologico
Quindi quella roba lì merita una grande prudenza una grande attenzione una grande calibratura
Per evitare che ogni occasione divenga il vettore omnicomprensivo Omri risolutivo no quelle il piano dell'adattamento climatico che ha una valenza di stimolo al dibattito
Non impone soluzioni a nessuno ma serve sicuramente a far crescere coscienza consapevolezza e attenzione
Un altro
No nessuno anzi buonasera sono cristiana Nastasi senatore della Repubblica del Movimento cinque Stelle
Chiedevo al dottor De Laurentis abbiamo visto che c'è una uno sganciamento del del PIL dalla le emissioni
Io mi chiedo se invece la l'abbiate fatto voi questo aggancio perché l'aumento del PIL comunque ci può dare delle risorse
Per andare a contrastare le emissioni del della CO due quindi mi chiedo se abbiate fatto diciamo una previsione di aumento del PIL è quali risorse possono ed è essere allocate dal punto di vista finanziario
Per raggiungere gli obiettivi del del quaranta per cento
Questa trarrà da una completa
Complessa nel senso che tra l'altro noi come Istra più di tanto non possiamo rispondere senatore che nostro compito è quello come posso dire di cercare di individuare bene quali sono le fonti quello di di riuscire a capire questo è lo sforzo che abbiamo fatto cioè di capire quanto settore per settore e quindi l'agricoltura l'industria ci ha settori che Pakal sono stabiliti a livello internazionale quindi noi lo standard che spendiamo per inventare ovviamente lo standard
Di carattere internazionale
Tra l'altro le dirò ha poi chiuso parentesi se non viene comprato eseguito in maniera adeguata ci sono dei controlli specifici
Pena l'esclusione da qualsiasi tipo di come posso dire beneficio diciamo a livello europeo quindi è evidente che il prodotto deve essere un prodotto il più possibile attento certificato questo ovviamente
L'inventario non tanto questo indice che invece no in maniera sperimentale stiamo trovando a a a a offrire alla discussione della della su prototipi voi decisori politici cioè questo punto voi avete un un un un indice che vi dice quanto mentre il Paese anche in termini di ricchezza
E vi dice anche che cosa vuol dire tenere emissioni CO due ciò non toglie se questo mi sembra di capire può essere la la la
Diciamo l'imbeccata che eventualmente una una parte di maggior ricavo diciamo così possano essere riconvertita per migliorare ulteriormente l'efficienza e l'efficacia tecnologica
E e magari anche qualche modello che possano consentire di aumentare no in maniera più significativa questo questo questa forbice quindi se questo è è assolutamente pertinente Amsterdam
Prego
Posso aggiungere informazione diciamo i modelli di che utilizziamo per la stima delle proiezioni tengono conto di tutta una serie di variabili economiche tipo il prezzo del carbone il prezzo dei combustibili del petrolio
Che ovviamente rivestono di incertezza perché soprattutto nei in cui di periodi congiunturali no perché passate delle crisi economica temporanee quindi questi modelli se ci avvaliamo di delle stime fornite a livello internazionale di questa tipologia di prezzi
A cui poi sono anche affiancati dei costi ovviamente anche quelli sono costi che sono che cambiano nel tempo i costi delle tecnologie quindi il l'costo del rinnovabile del fotovoltaico
Che aveva un costo dieci anni fa nettamente superiore perché oggi non possiamo sapere tra dieci anni
Quale sarà il suo vero posto però nel di modelli preziose vengono stimati
Questi costi e quindi il modello va a stimare i consumi energetici al due mila trenta in funzione di questi faranno che questi fanno dell'analisi di sensitività
Per vedere quanto sono possono variare queste per queste proiezioni al variare di certe condizioni di costi e quindi entra alla tecnologia rinnovabile non perché diciamo in primo momento entra per un forte incentivo dato dalla con una legge specifica che però può durare qualche anno non può durare per sempre dopo una volta diventato una tecnologia sul mercato
La quantità di rinnovabili per produrre energia elettrica va in funzione della sua competitività rispetto alle altre fonti quindi in un certo senso diciamo si tiene conto nelle proiezioni già di questo però come dicevo prima non è sufficiente al momento nel senso che eccetera come se avesse bisogno di cambiamenti ancora più significativi
Peraltro non vi ringraziamo ovviamente siamo a disposizione tuoni
Sarà nostra cura diciamo rendere più fruibile ma sul masso possibile tutti i dati ambientali così come tra l'altro la legge le norme prevedono rende grazie davvero per la partecipazione
Giuseppe Pisani senatore eletto della Repubblica Movimento cinque Stelle cambiamenti più significativi diceva il dottor De Laurentis
Nel senso di rivolgersi sempre più verso l'energia rinnovabili agire intende dire in questo senso cioè l'indiscusso questo è chiaro
è chiaro no il vostro orientamento aveva ovviamente ovviamente questo maggiore fine
La maggiore maggiore uso delle energie rinnovabili per quanto riguarda le centrali a carbone tuttora in Italia riti fatto delle previsioni perché credo che siano sette otto ancora operative Italia sono state previste sono state fatte delle previsioni circa
Abbiamo calcolato quello che quelle che sono le emissioni dovute a e suoi anche osservare che prevedono molto probabilmente la riduzione di però è chiaro che poi sono requisiti chiaramente dalle lo sa di avere l'Inter la prima fila senatore al momento decisore politico che si erge etica nazionale ci dice che si si dovrebbe uscire dal carbone entro il due mila
Due le trenta però sorprende dagli generali dopo ovviamente il Governo è sovrano deciderà se questa strategia energetica nazionale sarà quella sarà da implementare sarà da cambiare
E noi di conseguenza diremo a far così succede così fare in un altro modo grazie