"A carte scoperte"

Buonasera
Sul tavolo Italia questa sera non ci sono le solite carte è una serata particolare una serata eccezionale una sua data dedicati ai bambini che soffrono nella Bordin e nel mondo qui fra poco ci collegheremo con il Teatro Argentina dove Anna Scalfati ci farà vedere un avvenimento eccezionale che a una testimone altrettanto particolare Simona Marchini
Simona Marchini e qui stasera
Come testimone dell'Unicef è un avvenimento che si è realizzato e si sta realizzando al Teatro Argentina
Vedrà religioni diverse fra uomini diverse all'insegna di una speranza di pace e di tregua che faticosamente si sta perseguendo ma in queste ore non sappiamo ancora e qui con noi c'è anche il regista del film che andato stasera all'Argentina ed è Roberto Faenza
Il film
Simona che visse nella balena
Che parleremo poco dopo ma Simone abbiamo anche due colleghi che ci racconteranno dopo una loro eccezionale esperienza proprio in terra difformi Simona
Tu che arrivi dall'Argentina che cosa avete fatto e che cosa che io
Sono ambasciatrice Unicef questo significa semplicemente un'assunzione direi più formale ed istituzionale dell'impegno morale umano spirituale che io comunque ne sono assunta da sente che ho sempre perseguito
E tra dei bambini che soffrono un problema complesso per tremendo che non possiamo ignorare che nessuno di noi deve ignorare
E quindi a parte gli aiuti materiali che ne possiamo offrire è un problema proprio di Presa di coscienza assistiamo tutti i giorni a una tragedia che alle porte di casa nostra
E ci sentiamo tutti frustrati e impotenti perché in fondo non basta la nostra buona volontà
Evidentemente ha bisogno l'Italia davanti buoni o muoiono soffrono restano segnati ha deciso esattamente pochissimi quindi sentiamo
Sì buona Anna Scalfati Chillida dall'Argentina al punto di cuore questo eccezionale testimonianza buonasera e benvenuti agli ospiti
Qui al Teatro Argentina è finito
Da poco il film di Roberto Faenza Joana la storia di questo piccolo bambino ebreo la gente che si è allontanata aveva gli occhi lucidi e quelli che sono rimasti adesso stanno seguendo
Il dibattito moderato da Angela Buttiglione con i rappresentanti delle Chiese evangeliche della comunità ebraica Roma della Chiesa cattolica ed anche un Imam Roberto Faenza che lì con voi prima di che il film cominciasse mi ha detto
Questo è un film sulla nostra infanzia perché la nostra infanzia ho domandato io è strano e d'infanzia di un bambino ebreo vedendo il film si capisce l'infanzia di un bambino normale di uno dei nostri figli un film veramente commovente comunque ci ricollega ci ricollegheremo tra poco ecco l'applauso vedete state vedendo la sala del Teatro Argentina
E la gente che segue questo dibattito appassionatamente questo film ma in qualche modo riavvicinato le persone qui presenti e speriamo tutte le persone a casa
Che seguiranno adesso il nostro collegamento alla realtà dei bambini della ex Jugoslavia a più tardi grazie al bel torneo questo odio conseguono al primo di uno brevissimo intervallo simbolo mi pare non ci sia altro luogo
Petto di dare solidarietà sangue Salvan vignola Cavallo si può versare su naturalmente si sono al corrente dell'Unicef sette quattro cinque zero zero zero che si trova in qualunque banca e in qualunque ufficio postale
Va be'questo è un modo come un altro però in movimento appunto su un concetto fondamentale che dobbiamo tutti lottare per distruggere la cultura della violenza instaurare
Il più possibile la cultura dell'amore della solidarietà ma non in senso così superficiale e generico tanto per tacitare le coscienze l'abbiamo testimonianze al solitamente dopo la pubblicità fa
Ricordiamo
Sanremo dei piccoli una compilation con le più belle canzoni dei festival di Sanremo cantate dai bambini San Remo dei piccoli su cassetta fondi perché
Come
La
Delle sì
Sì
Torniamo a carte scoperte a parlare dopo Simona Marchini con Roberto Faenza regista di questo finestra ordinario Jon
Questo firma che tu ci racconterà il brevemente mentre scorrono le immagini e noi siamo partiti da una testimonianza particolare
Ma ha avuto un successo e ha un successo straordinario di critica però tu non hai visto il campo di concentramento con l'obiettivo l'orrore e cercato di interpretare la vita di un bambino che vive nella sua quotidianità come mai fatto questo film Faenza
Ma questo film è tratto da una storia vera cioè la testimonianza di oggi un uomo che non Cenzato vendesi che racconta la sua vicenda quando era bambino
Lo abbiamo scelto perché è una storia apparentemente come predetto straordinaria ma al tempo stesso ordinaria nel senso che potrebbe su una storia di tutti noi
A tutti noi un giorno potrebbe accadere di essere presi portati via col papà e la mamma
Trascinati in campi di prigionia non sapendo perché come accade questo bambino quando quattro anni ed è tornare soli la vicenda di questo bambino e al tempo stesso ordinarie e straordinarie perché in tre anni devi attraversare tutti quei punti passare attraverso tutti quei nodi che sono la nostra vita il rapporto dell'amore con i genitori
Il rapporto dell'abbandono da questi non molla morti e sopra tutto rapporto con il sopra il viso e tu permetti noi di Jona che visse nella balena partiamo da quell'episodio del bambino
Che andrà in onda adesso che viene affrontato da un bambino più alto riunione viene affrontato da Binotto e l'altro che un certo punto gli dice una certa cosa
Un
Io non l'avevo mai vista in precedenza
Riciclabili tutti i mattoni
Quelli già proprio conoscerlo unanimismo lontani
Www
L'altro è bene
Sappi che siamo
Cis
Queste bellissime immagini ci spiegano tutto quello sporco ebreo spiega al firma ma prima di tornare da Roberto Faenza Faenza io vorrei andare da questi due ragazzi che sono stati a Dachau
E sono testimoni di una esperienza particolare
Dario Ricci perché sei andato a Dachau ma la nostra come giustamente ha detto lei è stata una speranza del tutto particolare in quanto abbiamo avuto la possibilità di visitare da causa
In seguito ad un concorso a livello scolastico organizzato dall'Aned l'associazione nazionale ex
Deportati e che impressiona io avuto arrivando in questo ex l'aria d'aiuto l'impressione dalla sofferenza del dolore dell'orrore oppure ti è sembrato una cosa normale un prato in mezzo a campi normali in mezzo una città ma
Fortunatamente non abbiamo visitato Lager guidati da un reduce del signor me lo dia l'effettiva la realtà molto diverso da oggi da quella che era invece la realtà ben più aspra di mezzo secolo fa
Quindi avete ricostruito con questo testimone sì la vita dell'aria se non avreste potuto capirla molti aspetti importanti avremmo
Non gli avremmo valutato nel giusto modo sentiva Andrea buono qual è la sensazione che avuto la fila di questa visita cosa ti è rimasto di questa testimonianza di queste immagini
Ma senz'altro incassato importante proprio perché con i racconti di questo ex deportato
Nostra forse l'immaginazione ci ha portato a di vivere proprio questi momenti queste brutalità
Questi miti di sofferenza di quest'uomo e e sono tornato appunto qui a Roma insieme a tutti gli altri amici
Con l'obiettivo di ricordare ereditare questa testimonianza e la voglia di cancellare queste fra voi giovani non si ricorda molto ecco infatti è questo l'errore forse che porta ancora oggi alla rinascita di questi movimenti anti neonazisti
Per cui ecco importante ricordare importante testimoniare per non ripetere gli errori in futuro benissimo grazie Roberto Faenza tu credo che hai dato la testimonianza diretta della volontà di ricordare ma ricordare in maniera diversa
E forse credo che un po'nella episodio nel primo capitolo di quel libro poi mi spiegherà ai anche se è vero che tu hai seguito per otto anni
Questo personaggio per ricostruire tutta questa vicenda
Lo sbaglio si chiamano c'è un po'la contraddizione del bambino che entra nella quotidianità del campo di concentramento con la mamma che gli dice non preoccuparti uno sbaglio poi tornerà tutto normale e così
E così soprattutto quello che colpisce nel riso ha colpito no in questa storia è la ragione per cui l'abbiamo voluta porta sullo schermo
E il fatto che parlare oggi di di situazioni così drammatiche purtroppo si ripropongono quello che prima dice a Simone è un problema di oggi
Animismo parlare di queste vicende senza riuscire a creare un circuito di comunicazione con la gente rende impossibile entrare in queste vicende cella il disattenzione delle persone oggi è forte perché non c'è un circuito di comunicazione
La storia di Diana
Attiva questo circuito di comunicazione nel senso che non è una storia sugli orrori non si vedono ancora non si vedono neanche tutto sommato i campi di concentramento si vede solo quello che vede questo bambino cogli occhi d'orgoglio che di questo bambino e questo fa entrare la gente in comunicazione cioè c'è un'emozione un'emozione amento forte
Che consente di fare nostra questa storia cioè noi possiamo pensare i bambini Jugoslavia poi bambini che soffrono non soltanto in Jugoslavia purtroppo ma secondo me anche nelle metropoli occidentali ci possiamo pensare solo se sono cose nostre se ci appartenga
Benissimo Roberto Faenza torniamo da Anna Scalfati che all'Argentina sta seguendo con alcuni ospiti e a qualche testimonianza diretta su questa serata eccezionale
è vero quello che ha detto Roberto Faenza il proprio Verissimo non si vedono le atrocità dei Lager
Ma quello che colpisce è la normalità un bambino normale con il suo triciclo che viene separato per quello può accadere a tutti noi questo film credo fermamente può attivare una nuova conoscenza un circuito di conoscenza nei confronti dei bambini che soffrono in tutto il mondo ma in sala c'era
Gregoretti lui forse può aggiungere qualche cosa
Attuazione direi che la bellezza in piazza film consiste fondamentalmente nella sua limpidezza nel suo nitore nella apparente semplicità con la quale Faenza rappresenta la sua storia addirittura io ho pensato ai al primo neo realismo a un film come Shoes già per esempio dove il bambino diventa veicolo dentro al mondo di sofferenze di giustiziare Pietrini e non incomprensione terzo mondo
Ecco in una intervista gli Onna o Bercy
Dice accaduto e accadrà ancora
E e poi gli domandano se il dolore può essere un mezzo di conoscenza
Certo dicevo Beschi qualcosa si conosce con il dolore ma non auguro a nessuno di provare un simile dolore per acquisire conoscenza qui comunque alle mie spalle voi Lovett lo vedete prego la regia di avvicinare c'è la collega Angela Buttiglione con gli esponenti delle varie confessioni religiose io adesso
Lei cercare di proporvi una loro testimonianza perché è un dibattito veramente molto intensa profondamente differenti
Ecco rabbino Piattelli se c'è uno Stato che nasce sull'obbligo dell'accoglienza e lo Stato di Israele
Nonostante tutti i problemi che accogliere a cogliere Brellin non anch'io mi interrompo un attimo vedo avanzare
Anna Scalfati noi siamo collegati a questo punto con la trasmissione di RAI uno a carte scoperte
Ecco Anna e qui accanto a me e sportivo e presentare gli ospiti di questo dibattito legge parte non lo so perché così sinora abbiamo presentato agli ospiti e Angela io ti ringrazio lei se tu potessi dire ai telespettatori a casa
E fino adesso e di che cosa avete parlato e a che cosa siete arrivate Lione a ci ha portato ci ha portato adesso siamo arrivati addirittura al Nord e al Sud del mondo anzi aveva appena posto una domanda rabbino Piattelli che era questi dati chiedevo cioè di dicevo se c'è uno start oggi che che era in atto sulla dovere dell'accoglienza e lo Stato di Israele di chiedevo quali problemi accogliere gente che arrivi va da ogni parte del mondo da ogni situazione di sviluppo comporta per uno Stato per uno stato particolare con lo Stato israeliano che nasce sulla sofferenza di un popolo sull'Olocausto sulla Shoah
E nasce però forte di una grande intelligenza
Molto velocemente perché siamo in televisione mi fai fare una domanda cui ritorna spesso il motivo che la Palestina del contenzioso equilibrio vendesi verso la Palestina
Di vestito soltanto di votare come per due settimane fa il primo ministro Rabin visitando versate celebrando il cinquantenario rivolta di Varsavia sembrava quasi volesse scaricarsi nel colpo quando ha detto
Lo stato di studio derivato troppo tardi
Se fosse durato prima porterebbe salvato trentotto eccetera ecco Angela io vorrei chiedere che
I tuoi partecipanti facesse una dichiarazione uno formale nei confronti della dei bambini della ex-Jugoslavia in per sostenere questa iniziativa dell'Unicef
Bene la chiede innanzitutto animano avverrà per dovere nei confronti di una popolazione che sta subendo un'atrocità che non è possibile definire
Abbiamo detto il deboli siano bambini russi o no anziani siano bambini sempre sono le vittime e ognuno di noi onde è un responsabilità verso questi sia con il minimo di avere qualche effetto d'improvvisi di essere sensibilizzato di questo che vede quello che senti questo è il minimo non il tutto ci fa con soldi ma si fa con amore e si fa quando solidarietà e sincerità
Vogliamo la sofferenza che finisce vogliamo questa gente che hanno le armi la buttano che la mettono a parte il e stringono la mano uno dall'altro per salvare quello che è rimasto
Cioè un applauso anche Linate missiva nella fiancata nei canali cerca i bambini
Hanno questa grande capacità di sopravvivere anche perché non capiscono come come appunto nel film di Giona
Hanno delle energie che ne non sospettiamo però a quale condizione a condizione che si che torna amore
Come anche nel film si è visto alla fine che cos'è che salva il bambino e proprio il fatto che che propongo un quando i padroni che non si sostituiscono ma che comunque permettono di andare avanti io credo che il nostro compito è nostro dovere ora di sostenere tutte quelle azioni che permettano ai bambini di guardare con fiducia al loro avvenire
Monsignor Riva
Io credo che abbiamo un dovere grande nei confronti dei bambini
Hanno una dignità non inferiore a quelle degli adulti
Hanno
Un Rispetto dobbiamo loro un rispetto grandi forse ancora di più che non per gli adulti perché gli adulti possono difendersi i bambini sono indifesi e allora di fronte a questa loro direi ingenuità da questa semplicità
Abbiamo veramente il grande dovere di un rispetto della loro dignità di dignità di persone
Ecco Anati vorrei chiedere di porge il microfono monsignor Di Liegro che faceva parte di questa tavola rotonda che poi abbiamo allargato anche a monsignor Riva anche lui credo abbia qualcosa da dire sui bambini
Ma la prima cosa che vorrei dire e che bisogna impegnarsi e pregare almeno noi che crediamo affinché cessi la guerra perché se c'è la pace allora tutto si può fare dei bambini e non solo per loro ma per tutte le persone deboli che si trovano travolte da una guerra orribile e inspiegabile
Se c'è la pace tutto si può ottenere affinché ci alla guerra crede quello che noi facciamo dei bambini è molto poco
Io ringrazio moltissimo grazie continuando e continuiamo io vorrei lanciare dunque Claudio ma come hai potuto vedere qui la tensione intellettuale e spirituale e altissima la riunione di queste diverse confessioni avviene dopo l'appello ripetuto del Papa affinché il conflitto in Bosnia
Chelsea quindi tutte le confessioni religiose unite con sullo sfondo questo pacco allestimenti al servizio degli ortodossi dei cattolici dei musulmani
Quindi una situazione veramente che mette al riparo da qualsiasi strumentalizzazione della guerra in Borsa in realtà appare più una guerra politica ad una guerra di religione grazie
Grazie Anna
Grazie ad Angela Buttiglione grazie a questi uomini di Chiesa che ci hanno portato un messaggio di speranza legandolo sempre a quel bambino ebreo
E questo bellissimo film di Faenza prima di girare pagina Simona tu che l'hai potuto seguire cos'hai sentito vedendo questo film ma era talmente emozionata che non riuscirebbe anche fare un annuncio
Per l'Unicef in teatro emozionata perché ovvio film arriva dritto al cuore cioè io trovo che il linguaggio che va veramente recuperato oggi in tutti i sensi a tutti i livelli
Sì a un linguaggio di sentimenti di emozioni vere Haute aiuto all'olio e di valori è un modo per recuperare anche la capacità di vivere di convivere tra noi perché io credo che la la cosa più drammatica di questi ultimi dieci vent'anni
Sia stata proprio la separazione delle persone no attraverso uno stimolo dell'egoismo più bieco più brutale ai consumi i bambini sono stati le vittime più più alte di questo di questo modo di concepire la vita
Ma anche i figli nostri che vivono apparentemente o meglio una arrivano della pace di loro vena di Kobe non vale Mario Melloni farai bene perché dico si feriscono in tanti modi bambini a parte queste tragedie dico naturalmente che che ci occupano in prima linea diciamo così moralmente
Ma i bambini vengono violentati tutti i giorni
Dal linguaggio dalle immagini da un modo di non occuparci di loro da un modo i non amarli da da un'infinità di di di di di violenza e di indifferenza che gli adulti di proclami non solo nella pianura radiocronaca
Simona noi voltiamo pagina condurre
Testimoni altrettanto particolari e sono Anna Cataldi ha detto stampa dell'Unicef a Sarajevo anche inviate in giro per il mondo e tonico a Cuozzo un collega giornaliste
Che hanno fatto l'esperienza
Titolare del volto
Anna Castaldi e Toni Capuozzo hanno salvato un bambino uno dei tanti ma una storia particolare che va probabilmente raccontata questo bambino si chiamava e si chiama che mal come mai Anna a un certo punto avete deciso di fuggire con questo bambino dalla Jugoslavia aveva dieci mesi e purtroppo aveva perso la mamma e luglio era straziato ad una gamba
Questa è la storia non mi pare la il bambino era stato visto da Capuozzo indultino l'aveva visto quando era il più piccolo amputato di Sarajevo sono molti bambina amputati a Sarajevo
E poi a novembre ci siamo incontrati per caso a Sarajevo Capuozzo io Capuozzo ha deciso di portare il bambino in Italia io essendo ero lì come giornalista mi sono aggiunta la loro spedizione perché essendo una donna tenevo il bambino in braccio minacciato tre giorni e tre notti con noi
Abbiamo passato le varie leader si ci hanno sparato addosso abbiamo nascosto sotto una giacca antiproiettile speravamo che non piangesse pioveva molto per fortuna la pioggia ci ha aiutato
E siamo riusciti a arrivare fino in Italia adesso bambino vive con casa di tutto tonico Cozzo intanto il bambino quanto adesso cinese
E tu cosa lo tiene in casa l'hai adottato mi pare no
Dal punto di vista giuridico è una finito l'affido temporaneo
Dal punto di vista di fatto di nuovo un affido nel senso che tu speri di restituirlo al padre col quale ti sei lasciato qualche mese verrà istituito un bambino che poi cammina netta abbiamo rivisto il padre salire al padre un
Un bambino che camminare che un bambino possa camminare vivacità alla sua
Dove si possa finalmente tornare a camminare adesso troveranno delle immagini che tu c'hai portato gentilmente dei bambini di Sarajevo mi pare che ci sia una proposta eccezionale cioè una proposta veramente grossa
Di fare dei bambini di Sarajevo che cosa
Di assegnare loro il premio Nobel per la pace come testimonianza di questa grande soffre
Io mi auguro dopodomani
L'appello del presidente moglie
Possa essere raccolto certamente non ci sentiranno stasera ma c'è una spinta internazionale perché questo avvenga senti Capuozzo questo bambino che ha praticamente perso una gamba lo stai facendo curare in fase di recupero riuscirà a camminare
Sì ci sono buone si può essere ottimisti sul fatto che presto forse già entro l'estate potrà camminare gli stanno prepara mettendo a punto in un centro protesi
Molto avanzato che quello dell'INAIL centro protesi di Budrio doveva Antonio Florio la revisione Elisa Longo
è un
Un cioè introdurre si costruiscono protesi per gli infortunati sul lavoro
Per i ragazzi che sono vittime degli incidenti del sabato sera
Chiedono stimano a questa parte sta lavorando anche perché perché le quindi tu pensi che perché mal potrà tornare a correre come un bambino normale Ovra sempre qualche piccolo problema
Io credo che potrà
Tornano a correre con la minor come bambino normale Anna Cataldi tu hai raccolto in un libro le lettere le testimonianze di un anno di esternando temono le
Per i bambini no no anche sono lettere di persone di tutte le età di tutti diverse culture diverse professioni
Di Sarajevo e io vorrei innanzitutto visto che c'è la signora Buttiglione li vorrei ringraziarla
Perché mai a letto al telegiornale la lettera di una bambina di Sarajevo che si chiama e Dina e Dina dodici anni vive a Sarajevo per il momento ancora viva
E io sono riuscita a far sapere di Lina che la sua lettera è stata pubblicata eletta al telegiornale sono citata grossa per a Sarajevo
Siccome desidera diventare una scrittrice ne è stata estremamente contenta e riconoscente per cui volevo ringraziare la signora Buttiglione di questo
A luglio
Fare il padre ti chiesto di riportargli il bambino e tu cosa gli hai detto
No padre c'è un accordo
Di fatto di parole anche se dobbiamo comunicare per mezzo di un interprete
Il bambino resterà qui in Italia per essere curato e per vivere l'ambiente
Sereno e sicuro fino a quando
Si parla non è un grande a Sarajevo saremo è ancora una città assediata da qui non si può né uscire né siamo usciti tra fugando bisogna abbino né tanto meno entrare ma mai potremmo padre non vuole che riportiamo adesso anche se è un padre giovane ventiquattro anni ma molle intorno agli USA o il solo figlio che Anna ebbe un figlio qui le affezionato con intensità che quella di un padre adulto maturo
Ce lo vuole riavere io spero che diventare doveva restituire previo anche se questo ci costerà qualcosa penso ormai sei talmente affezionato a questo bambino ma credo che continueremo a vederci corride
Prima di tornare al film di Roberto Faenza e rivedere delle scene io credo che sia utile parlare con dei ragazzi
Di una piccola parrocchia di Roma io chiedo scusa se passo davanti qui alla periferia di Roma che hanno deciso di inviare una testimonianza particolare
Tu sei Mirko ecco siete andati a Natale intanto qual è la parrocchia di Rocca San Giuseppe Moscati ecco siete andati a passare Natale imposti a Benevento
Fondamentalmente uno diverso da quello di portare un po'di aiuto a queste popolazioni che sono fra ma era inconcepibile niente che dal punto di vista materiale concretamente è stato scorte di viveri cibo
Mentre il punto di vista morale scambiare un po'd'affetto un po'c'è un po'd'amore noi a loro Coop come allora noi soprattutto loro cioè il motivo delle speranze per lo meno personalmente penso anche del resto del gruppo è stata proprio quella di di vedere queste gente questi bambini appunto che s'che soffrono in in condizioni in queste condizioni perché comunque riescono da Mario escono in questo modo credibile niente allora credo che debba essere un momento di riflessione Bertucci voglio dire
E c'è gente Sufyān questi undici ogni che dicono queste cose
Sarebbero motivati i loro ad avercela con tutti e con tutto invece sono se era invece amante modo incredibile noi invece che qui siamo da quest'altra parte
Che si possiamo dirlo in televisione telegiornale ma rimaniamo sempre qui abbiamo il nostro il nostro piatto un nostro destino la nostra casa
Ci permettiamo addirittura di non sono anche la più piccola di scogliera di non c'è un magari domani è un po'più
Evitare queste cose questi quel rinunziando da noi stessi se non altro per loro il tuo amico Davide e Antonelli che cosa ti è rimasto di questo Natale e soprattutto che cosa hanno detto questi ragazzi questi bambini te la porti a vedendoli arrivare
Soprattutto la cosa più Troiano ha colto in maniera incredibile la cosa che mi ha colpito e dell'infermeria vedere i bambini lo sguardo assente dei bambini
Uno sguardo senza speranza e quando sentiamo chiedere kalashnikov foto colpi d'artiglieria cosa incredibile che all'occhio paura io che loro la guerra era un passo alla volta era si era molto vicina ho più paura io che loro e qual è quella giustizia che rende che permetta un bambino di vivere
Una una realtà di sangue e terrore come normalità quotidiana questa cosa peggiore forse Don Giovanni don Giorgio Vanni Lelli Yebra dal nome italiano francese
Francese lei ha aperto e vice parroco aperto la parrocchia un anno e mezzo fa col parroco
Come mai come primo atto avete deciso dopo un anno una parrocchia della periferia di Roma dove credo che i problemi siano molti quindi occuparsi da Borgna sembra di fare un salto
Al di là del bond sì siamo andati in Paesi in guerra dove abbiamo trovato né pace
Noi ci siamo in guerra
Penso che in una sfida spirituali soprattutto per questo che io ho sentito il veramente il desiderio di muovermi perché non possiamo Tacito rimanere senza far niente
L'Europa sta ritrovando l'animatore su questi bambini cornici su che può rinascere il nuovo in Europa per il terzo millennio che quali torniamo alla morte tutti i giorni e i ragazzi l'hanno seguita con entusiasmo in questa avventura molto perché il più giovane ha quindici anni della della spedizione
Tengo a portare i giovani per testimoniare lo loro stessi dopo che cosa credo Giovanni voi tornate in Borsa fra quanto ventiquattro giugno partiamo
E quindi una ragione di Mostar che sta diventando Sarajevo disse
Quindi questi ragazzi quanti sarete in tutte e dodici con gli appositi grazie dongiovanni e torniamo a Roberto Faenza ma soprattutto ad Anna Scalfati prima di tornare che è un altro ospite Anna a te la linea
Dall'Argentina ecco qui è appena finito il dibattito che però non ha avuto i connotati di un dibattito ha spesso sono un po'lenti è stato appassionato Breve piena di contenuti qui vicino a me o a un collega Claudio Accardi del TG tre caporedattore della redazione esteri
Luís ogni giorno da anni vive queste notizie prima israeliani palestinesi adesso i bosniaci ma con un sentimento particolare vi spiegherà il perché
Sì perché è molto semplice quello che ci chiediamo io mi ricordo mio nonno se ha dovuto mettere la stella
Gialla come essere dovuto mettere io nel film che è stato proiettato qui questa sera
Naturalmente la storia non si fa con i se
Ma ci viene spontaneo di chiederci che cosa sarebbe successo allora durante l'Olocausto se se ci fosse stato un Unicef se ci fosse stato uno non se ci fosse stata tutta la comunità internazionale con le sue organizzazioni con quello che fa come l'iniziativa di stasera per esempio
Partecipate solidarizza con la popolazione che soffre naturalmente vediamo che anche le le organizzazioni umanitarie oggi non bastano per fermare la guerra per fermare lo sterminio
Quindi è necessario che tutti noi ci assumiamo facciamo proprio la sofferenza del popolo di posti e oggi proprio perché ci ricordiamo del passato dell'Olocausto ecco se capire perché la mobilitazione delle coscienze se
Si capisce proprio in questo film
Io viene aiutato dall'amore del padre e della madre la famiglia come centralità l'amore del di questi genitori che aiuta il figlio a superare queste norme trauma o vicino a me ecco Angela Angela
Tu hai visto il film
E tu se è stata stasera al centro di questo dibattito chiamiamolo dibattito lei moderato e è una guerra di religione quella in Bosnia no
No no io non credo che sia una guerra di religione ci possano essere delle tentazioni in quella direzione
Però non credo proprio che siamo a quella guerra di religione a insieme forse un fanatismo in più qui ci sono interessi interessi territoriali ci sono interessi politici e c'è molto c'è molto
Ecco io vi ringrazio chiudere il collegamento ricordando che questa iniziativa importante
Telespettatori che avete seguito a carte scoperte andate a vedere questo film ha commosso l'intero teatro Argentina speriamo che commuoveva tutti e che mobiliti le coscienze
Per un impegno contro questo nuovo olocausto
Grazie Angela Buttiglione grazie al collega del TG
Grazie ad Anna Roberto Faenza tu sei un Paul protagonista perché sei riuscito a creare un clima un'atmosfera un'emozione e devo dire forse una mia dimenticanza che questo una coproduzione della rete uno con altre grosse televisioni europee Rai rette uno che tale è stato un fatto eccezionale ma mi pare che da qualche tuo intervista avvenga fuori che non è stata venduta in quasi tutto il mondo salvo che in due Paesi
E vero sei attualmente in Germania in Israele
Germania in Israele io vorrei lanciare una secondo pezzo pezzettino perché qui vediamo proprio delle pillole che ci richiama delle immagini drammatiche che molti di noi hanno visto hanno letto attraverso se fossi un uomo di Primo levi cioè quando si cercava in fondo alla scodella di rastrellare o di gattare proprio gli ultimi pezzetti di pane per cercare di sopravvivere credo che queste immagini siano la testimonianza di questo particolare momento
Che tu non vuol mangiare
Quando
E
Ma
Ecco Faenza abbiamo visto questa scena assassini Selva e Valeria una cosa per intanto di queste aziende in giro nelle sale in cinema e se non è una cosa rilevante
Che comunica una un forza questa storia cioè se ce l'ha fatta io no uscire da quell'inferno ce la possiamo fare tutti io penso che le cose che non detto alcuni giovani prime siano di grande importanza
E c'è la solidarietà che oggi dobbiamo esprimere la sua libertaria e anche verso altri bambini in altre situazioni non può essere qualcosa di triste di sofferto di doloroso così come questo film non è un film doloroso secondo me dobbiamo in questo mettere una gioia vitale cioè bisogna avere voglia desiderio di aiutare del delle persone in particolare dei bambini che hanno bisogno di noi non sono d'
Stanti dannato Tuna testimoniata da un messaggio di fiducia nonostante il dramma di un bambino che ha diciassette anni completamente fuori
Dal mondo dalla realtà come gli occhi le atrocità della guerra essenze cento insieme a me è un messaggio di farti Sensi dolce e ho viste o sentite nelle parole di questi ragazzi che hanno parlato prima la stessa la stessa forza la stessa fiducia lo stesso entusiasmo
Io penso che dobbiamo metterci un po'più di entusiasmo non basta aggiunge le l'onore grande organizzazione se non c'è una nostra partecipazione
Loro non possono fare Mezzetti Simona non c'è stato un po'di ritardo anche fra noi in Italia nel renderci conto che alle porte di casa c'era una guerra fratricida è dir poco
Con pulizie etniche
Persecuzione di bambini mostruosità che aiuti per cui il perseguire il colpo di Tizio o di Caio ma credo che la lettura dei giornali delle testimonianza che come diceva Hannah prima questo è un massacro predetto non è neanche più occasioni non è una guerra io è proprio un massacro una cosa traccia vigilantes noi non c'è un po'di indifferenza del
Detto queste cose cioè la ripetitività di queste immagini televisive non ci fa sentire invece che coinvolge tutti quasi fuori da questa guerra
Ma io ho detto appena letto adesso libro sulle causa umanitaria in cui l'autore che è un merito irlandese
Dice in questo mondo ci sono sempre più tragedie ci sono sempre più errori io ho testimoniato personalmente sono stato testimone di quella della Bosnia ma penso che in Cambogia nel Sud Sudan e ci sono cose terribili che stanno succedendo
Uso se ti interrompo tu sei stato insomma abbiamo modo Jerzy Socrate sommaria come ho detto l'ultimo viaggio che lei ha fatto sono state valido e devo dire che ho visto coi miei valori bambini morire soffrire insieme ma non soltanto questo visto o delle epoche era stata una vittima del nazismo in Olanda da bambina
Che poi è diventata una donna famosissime importante d'insuccesso un successo fantastico però quando ha rivisto questi bambini soffrire la fame la guerra non ha retto
Io credo che ho detto è morta ha detto non riuscirò più a vivere d'perché questi traumi lasciano un segno per sempre e c'è una cosa che non è stata detta che io vorrei sottolineare che e le persone che adesso stanno massacrando i bambini per primi e i civili in Bosnia sono tutte persone che erano bambine durante la seconda guerra mondiale Karadzic e Milosevic piccine
Il generale tutti erano stati i bambini e il suo vanno assorbiranno orbitano realismo celebrate oggi dato che loro per cui alloro è rimasto un segno ed è probabilmente quello che e questo questo deve farci riflettere
E loro stanno massacrando questi bambini che anche se a volte non lo fanno vedere tutta la vita porteranno dentro questo e siccome il mondo non è fatto compartimenti stagni ma tutto comunica anche i nostri bambini e che noi non noi non vogliamo interessarci quel che succede in Bosnia
Però i nostri bambini vedo non sento non magari delle piccolissime cose in televisione sui nostri figli che ci sembrano felici contenti e vivono nel benessere rimangono quel selvaggio queste immagini rimarranno per sempre copricapo solo pensiero stesso paniere
Ma io penso che
C'è la storia di del contadino che tagliava l'erba attorno al campo di dall'Agritubel mica quando gli chiesero ma come faceva leva ridere a vivere all'esterno del Milan patologico che lavorano per la gente vuole
Lui di sapere all'inizio era terribile lavorare con le urla che sentendo quelle urla e poi ci si abitua
Siamo ci siamo accorti tardi la buona abitudine da loro insomma se forse l'abitudine al Met Mattia sostengo che più che le immagini di sabbia ed insisto
Rieducare ai sentimenti e la solidarietà comunicare tra persone quindi tra adulti e bambini di creare anche un mondo di obiettivi di fiducia
Di energia di coraggio perché le immagini sono qualcosa che bombarda che penetra nella coscienza ma che è anche atrofizzare la coscienza ci abituiamo Calderisi ha responsabilità enormi nell'occhio al Brasile la grande testimone
E alza di Faenza sia questo e cioè di non fare vedere quelle immagini tradizionali novero Faenza e di cercare di far vivere attraverso un piccolo bambino con gli occhi dell'innocenza come vedeva questo mondo capovolto
Sardo che poi nel mondo anche in rete giorni criticare tutti ne abbiamo avute Farsetti più forti più belle meno bella ma non è mica un infante estrema la sua lui vive ordinarietà lui quel campo di prigionia in questa comunque nella Repubblica
Ieri c'è aria di eventuale perché ha avuto una grossa trasmissione una carica d'amore e questa è una cosa molto importante voi genitori e quindi dalla dalla pensa che sia oggi un bambino
Se quel bene se io fosse vissuto nella nostra nel nostro ambiente avesse avuto insegnamenti quelli che per esempio dalla televisione e da lì non sarebbe venuto fuori la sua forza di avere avuto degli insegnamenti altri
Penso che noi dobbiamo riuscire a dare ai bambini delle cose qui a ideale nuove generazioni dobbiamo dare quei valori ricordare quello che noi vogliamo portare in quanto è anche l anno nazione è un'azione ossia il nostro non intervenire fatti in è evidente è una scelta che ci peserà sempre addosso che stiamo facendo Simone io do l'ultima parola prima di darsi un appuntamento a una testimone stasera all'Argentina è qui di un grande gesto di solidarietà noi abbiamo portato il nostro piccolo contributo a un dibattito Grande che sta investendo il mondo in ore difficilissime non sappiamo ancora se questa tregua tiene non tiene sappiamo che le tre due jugoslavi e si sono fatte cento duecento volte
Vengono poi calpestata ogni giorno Simona qual è il messaggio che tu l'hai lanci per chiudere gli abbagli Orlandini italiani per aiutare i bambini prudenti a bambini e adulti
Chiuderò questa serata così emozionante così bella con una frase di un grande saggio un grande maestro di vita che diceva seguite sono i sentieri che hanno un cuore cioè non c'era poniamo di provare sentimenti di aver voglia e solidarietà diritti di riabilitare dei valori che sono alla base della vita di tutti noi vediamo come il mondo va male va male perché questi valori sono stati abbandonati
Quindi coraggio lottiamo tutti insieme se volete fare comunque con un gesto anche il più piccolo di solidarietà per questi bambini
Attraverso l'unicità sul conto corrente ve l'ho già detto prima comunque sette quattro cinque zero zero zero lo trovate in tutte le anche in tutti gli uffici postali Anna voleva dire qualcosa cosa no Simona non ha letto e che forse può rincuorare gli italiani
Nell'Unicef italiane sta tratte generoso del momento era troveremo
Grazie fino alla grazie ad Anna Grazie a Faenza fondi qualcosa non ci vediamo domani sera a giocare
Una partita una partita molto seria di nuovo sulla sanità col mio ministro Garavaglia per sapere chi deve pagare la sanità lo Stato i cittadini letta Stato metta cittadini tuttora ospitato niente i cittadini e tanti altri problemi della sanità di giorni tra i bollini all'assistenza
Esso indecorosa con medici infermieri protagonisti di questo mondo e col neo ministro Garavaglia vi aspettiamo e telefonate ci domani sera per porre le domande come sempre sul tavolo Italia
Allo zero sette sei nove sette tre nove quattro ma grazie e arrivederci