1917: l’inizio del secolo americano. L'Italia e il ruolo degli Stati Uniti tra guerra e dopoguerra (1ª giornata)

Buongiorno e benvenuti a questa prima giornata del convegno mille novecentodiciassette all'inizio del secolo americano
Prende la parola il commissario straordinario per l'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano il dottor Francesco Paolo Tronca
Signor Presidente della Repubblica
A me ha affidato l'orgoglio di aprire i lavori del convegno dedicata all'Italia e al ruolo degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale e nel dopoguerra
Due sono due giornate in quegli storici si confronteranno
Su un momento importante del più atroce Airbus conflitto bellico delle tabù contemporanea
Per l'Italia rappresentò anche l'epilogo di un processo unitario
Iniziato Confente impetuoso del Risorgimento
E conclusosi nel mille novecentodiciotto con la vittoria in quella che ho sempre preferito chiamare la nostra quarta guerra d'indipendenza
Una lunga e dolorosa lotta per conquistare la libertà data l'occupazione straniera bonificare un Paese rimasto per troppi secoli divise
Che questo evento lo celebriamo oggi
All'interno del complesso del vittoriano
Nome che si volle dare all'Altare della Patria proprio a perenne memoria
Vi è una guerra di immane sacrificio costata al Paese CE seicento mila morti
E circa altrettanti fra mutilati Einaudi
Una guerra conclusasi
Con l'entrata a Vittorio Veneto
Nelle prime ore del trenta ottobre del diciotto del Reggimento lancieri cavalleria Firenze del ventiquattresimo Corpo d'armata
Seguiti da un reparto di bersaglieri ciclisti
Due reparti di fanteria
E nella stessa giornata
Anche da altre centotrentaduesimo battaglione di fanteria statunitense
E ciò avvenne proprio dopo un anno da Caporetto
Mesi in cui riuscimmo ad arginare
Sul Piave un nemico ci si era fortemente rinforzato
Per trasformare una sconfitta senza attenuanti in una vittoria senza riserve
Voluta con determinazione da tutti gli italiani
Fu un anno durissimo quelli nostri combattenti riuscirono a recuperare lo spirito del Risorgimento
Ascoltando il mormorio del fiume
Come recitava la più bella canzone
Che sia stata mai scritta durante una guerra
Ma fu soprattutto una pagina importante di storia
Una storia dal levante all'attuale cinque ceniamo
Non perché abbiamo bisogno di simboli e testimonianze
Ma perché siamo consapevoli che la storia a scandire il ritmo del nostro essere uomini e la storia darci il senso e la forza per costruire il futuro del Paese
Proviamo a portarci indietro proviamo a chiudere gli occhi un momento e ascoltare il rombo dei cannoni il frastuono dei combattimenti il ferito dei morti
Come fare sono infinite intitolò un suo volume
L'emozione però non basta ci vuole l'esempio
Ci vuole il coraggio un coraggio personale e sociale e istituzionale
Non solo per combattere ma per difendersi
Ma anche per riuscire a trasmettere e a far comprendere alle giovani generazioni i valori da chiusi nelle parole inequivocabili che la nostra Costituzione
Grazie presidente Marini per aver voluto celebrare questo momento proprio al vittoriano
Che costituisce le spoglie del milite ignoto e la pietra del gratta e emblemi di un'Italia che pianse macchie vinse
Illuminata dalla luce ed ai colori della nostra bandiera
Impariamo a guardarla la nostra bandiera
Impariamo a rivolgerci ad essa traendone Energia quella guardavano i fanti che uscivano dalle trincee per ritrovare messa forza e slancio nel momento dell'attacco
Ma per vederla sventolare
Siamo obbligati ad alzare la testa
Facciamolo però comunque l'orgoglio di appartenenza
Comunque la fierezza che ci devono imporre di andare sempre avanti tenere saldo il timone
Con gli occhi puliti della legalità
Mai negoziando i nostri principi i nostri valori
Mai mostrando paure o cedimenti morali nel cammino inarrestabile del progresso sociale
Benvenuto signor Presidente benvenute autorità e studiosi in questo tempio della memoria e della pace
Prende ora la parola il presidente del comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale il senatore Franco Marini
Signor Presidente della Repubblica autorità signore e signori
Il comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale
Soprattutto attraverso uno dei suoi membri il professor Lucio Villari si è speso convintamente perché questo convegno internazionale
Dedicata all'inizio del secolo americane a cento anni appunto dall'intervento degli Stati Uniti nel primo conflitto mondiale
Potesse essere realizzato
Naturalmente non è mio compito in questo intervento addentrarmi nell'analisi storico scientifica di quell'evento delle sue ragioni e dei suoi effetti nel corso del conflitto enormi per la verità
E più in generale sull'Europa e sull'Italia
Ma certo non posso esimermi dal sottolineare che proprio il mille novecentodiciassette anno in cui si assiste anche all'esplosione della rivoluzione bolscevica
Rappresenta una data spartiacque
Tra il lungo ottocento e quello che sarà chiamato storicamente il secolo breve novecento
Il rapporto tra Italia e Stati Uniti nel corso di questo convegno sarà esaminato sotto molteplici punti di vista
Che tra l'altro non si esauriranno certo nell'intervento armato
Ma che allungheranno i propri fornitori sugli anni successivi e soprattutto sull'estensione che l'influenza statunitense
Avrà il suo ogni settore della società italiana
A partire proprio da quel diciassette vigilia della fine della Grande Guerra
Al termine della guerra è cambiato il ruolo ed il peso degli Stati Uniti nel mondo
Basti pensare che nell'ottobre nell'ottobre del diciotto in Europa erano presenti un milione settecentocinquanta mila soldati americani
Questo per dire sia delle entità dell'intervento USA sia dell'assoluta novità
Di così tanti uomini e donne dell'altra parte dell'oceano che era un mondo a sé forse non aveva sviluppato grandi rapporti con l'Europa
Che si trovano a vivere e combattere specialmente sul fronte occidentale lì
Nel Vecchio Continente
La vecchia Europa che ha marciato Sonnambula verso il proprio suicidio consegna lo scettro del comando all'alba effettiva del Novecento agli USA
Io per i più giovani insomma per i ragazzi che leggono queste cose vorrei dire questo libro di su un dei sonnambuli
Di Christopher Clark lo storico di Cambridge è una cosa straordinaria vede come bolliva hanno i Balcani
E le tentazioni di potere da passare nelle colonie in tutto il mondo che interesse vanno e tenevano un rapporto diretto nascosto sia l'Inghilterra con la Germania
Guglielmo secondo Giorgio quinto erano parenti e non so di che grave nuova prova ma lo erano
E hanno tentato di evitarla la guerra hanno parlato per cercare di fermare l'invasione a occidente sul Belgio del tedesco
Poi il responso tutto con il colpo di pistola ma era maturato tutte questo libro è straordinariamente importante per capire questo processo così vasta e così via
La mia soddisfazione nel rivolgermi a voi in questo oggi è legata anche al contributo
Che il comitato storico scientifico istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri
Sta parlando alla vasta gamma di iniziative in occasione del centenario del primo conflitto mondiale il diciotto poi assorbe molte cose naturalmente
Di cui proprio questo convegno è uno degli esempi più significativi ed importanti il comitato in questi anni
Ha promosso partecipato alla ideazione e realizzazione di un numerosissime manifestazioni scientifica artistiche museale
E possiamo dire di avere al nostro attiva alcuni appuntamenti
Proprio nella qualità come quello odierno di grande interesse storico internazionali
Voglio ricordare perché è stata una bellissima esperienza e forse che ha arricchisce la storia per i nostri ragazzi voglio ricordare a questo proposito il colloquio internazionale tenutosi lo scorso anno
Quasi in questi giorni a Bologna
Dedicato alla figura che io dico straordinaria per quello che si può dire in una parola
E all'opera di Giacomo Della Chiesa Papa Benedetto quindicesimo il papà della inutile strage della pace prossimamente tra l'altro presenteremo la pubblicazione degli atti del convegno dell'anno scorso
Nella cornice dalla Camera dei deputati legge ha lavorato un altro componente del Comitato signor Presidente
Il l'amico Melloni che oggi proprio non è potuto arrivare qui ma ha lavorato molto a Bologna per questa preparazione
L'intero Paese
Nelle sue istituzioni maggiori come nei comuni più piccoli ma anche attraverso singole associazioni private
O istituti scolastici
Molto curati dai da tutti i gruppi artistici o enti di vario genere
Già dal due mila e quindici ha messo in campo una fitta rete di iniziative per ricordare la grande guerra segno del rilievo di quel lontano evento nella vita della comunità nazionale
Che forse non è stato registrato almeno fino a qualche lustro fa nella storia maggiore
C'è uno sviluppo io credo in giro per il nostro Paese forte ancora che forse bisogna coltivare per la preparazione dei nostri giovani
Noi del comitato che al di là dei programmi da noi stessi promossi e animati siamo stati chiamati a partecipare nelle nostre diverse
Vesti a manifestazione di ogni genere
E in ogni parte d'Italia possiamo essere buoni testimoni
Della solidità e diffusione di questo legame che del resto
è provato da quel monumento da quella lapide da quel reperto darmele
Che compare presso che in ogni Comune italiane in memoria dei propri figli caduti sull'Isonzo o sulle cime alpine
Mi fermo qui ringraziando il Presidente della Repubblica
Molto impegnato oggi per quanto sua sappia ai quasi verbali ma insomma per così come molto impegnato che ha voluto essere presente a questo
Nostro incontro che ha un significato insomma più grande di come poteva essere visto nella profondità dei delle cose di cui parliamo
Mi fermo qui ringraziando il Presidente della Repubblica di aver accettato questo nostro invito poi poiché abiti in mano il programma vedete che
Toccava ora ad un Ministro della Repubblica l'ottica quella la delega per le queste cose ma mia voluto chiamare per pregarli di scusate lo con tutti quanti voi
Impegnato da una cosa fuori Roma anche gli ha bloccato il lavoro che doveva essere pure quel questa mattina volevo portando il proprio la le sue scuse e il suo impegno insomma in queste cose grazie
Questo convegno è stato realizzato anche grazie alla collaborazione dell'Università di Roma Tre tende quindi la parola il professor Luca Pietromarchi rettore appunto dell'Università degli studi di Roma Tre
Sempre questo
Signor Presidente da Repubblica
Sulla fiero di Porter portare a lei ed a tutti i presenti saluto del mio ateneo l'Università Roma Tre dietro Matri che appare è stata parte viva nell'organizzazione di questo convegno questo convegno per tutti come lo vedete proprio dal programma ha questa particolarità di affrontare un un argomento di particolare originalità perché affrontare di novecentodiciassette dal versante nord russo diciamo così ma meritano questa come dire
Un'angolazione storiografica di particolare originalità l'avete visto dal programma il carattere fortemente interdisciplinare
Di questo approccio acquisti parlerà del Novecento diciassette per quel che ha significato attraverso l'ingresso nel conflitto degli Stati Uniti d'America
Sul Cocoon ha modificato in qualche modo in che modo ha profilato una identità nazionale italiana attraverso le arti la storia la letteratura la musica stessa
Come dire un piccolo qui Innocenzi realizza quello che una vocazione del nostro ateneo ovvero quello del dialogo tra discipline è una cosa alla quale teniamo particolarmente e soprattutto il nostro intento è quello di far dialogare tutte le discipline in particolar modo con la storia con l'insegnamento della storia
Mi piacerebbe immaginare questo fa parte del nostro programma proprio di poter in come dire aggiungere dei programmi di degli insegnamenti di storica presso tutti i dipartimenti
Non sono parliamo dunque Roma Tre conta circa trentacinque mila studenti cioè è una massa come si dice è significativa ma soprattutto sulle risorse su delle intelligenze sono delle memorie
E credo che tutti debbano essere come in qualche modo nel segno di dialogo con la nostra memoria nazionale è una cosa di cui talvolta soffriamo la mancanza penso che effettivamente un convegno del genere posta in nuce rappresentare come dire un esperimento felice di dialogo tra le discipline allo stesso modo
Questo convegno per la sua organizzazione rappresenta un modello di dialogo tra atenei perché è vero che la presenza del mi sa di Bergamo è stata particolarmente significativa
In questo contesto e sono felici di poter salutare questo felice esperimento
Dal mille novecentodiciassette il io sono dunque francesista di un'insegna letteratura francese
Io posso dire che effettivamente IMI novecentodiciassette rappresenta l'anno in cui forse l'Europa comincia a non parlare più francese e questo come dire un
Osservazione gravità credo di conseguenze il secolo che si apre nei diciassette parlerà anzitutto altre lingue il russo il tedesco
L'America diciamo l'inglese non più il francese e lo vediamo e lo sappiamo e forse non è una come dire una considerazione puramente linguistiche se pensiamo che per sempre il francese è stata la lingua della diplomazia effettivamente il dramma del Novecento è stato quello di non parlare più la lingua della diplomazia
Il celebre saggio nel nostro collega sarà il settecento al chilo può benissimo essere qui parafrasato piena francese agire con il mila duecentodiciassette e questo effettivamente fu un punto come dire non trascurabile è anche vero che l'italiano nel mondo lo sentirà attraverso un soldato americano sul fronte zainetto cioè nei guai che farà sentire attraverso i suoi racconti cioè aprirà proprio alla coscienza del mondo la bellezza di quei paesaggi lo strazio di quel dolore e allo stesso tempo la dolcezza di questa lingua
E questo come dire fa parte dunque di questa Grande scambio linguistico tutto cambia quel diciassette
Cominciamo tutti a nutrire una forma di rispetto deferente nei confronti degli Stati Uniti che sempre il più assumeranno il ruolo di Salvatore di eroi di scrittori di musicisti cominceremo essere tutti un po'qualche modo schiacciati ma come non ricordare qui a Roma
Per tutti noi quel dire quel piccolo momento di orgoglio nazionale ma leggero tutti e nove i ragazzi quando si passava adesso non c'è più e via Boncompagni simbolicamente dietro l'ambasciata degli Stati Uniti
Forse molti di voi ricordano la concessionaria dell'Alfa Romeo
Che recava in corsivo una frase una citazione di Henry Ford che ci riempiva sempre per governare la quale recitava era scritta in corsivo sulla vetrina la concessione l'Alfa Romeo
Henry Ford diceva
Ogni volta che vedo passare un'Alfa Romeo mi tolgo il cappello e questo ci dava un sussulto sembrava momentaneamente come dire riequilibrare quel rapporto Italia Stati Uniti nelle nostre coscienze
Solo un aneddoto una piccola scheggia che però si inserisce credo abbastanza bene nel grandissimo interessantissimo tema di questo convegno a voi tutti al Presidente della Repubblica meglio grazie il nostro benvenuto
E allora la parola il componente del comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale il professore Lucio Villari
Signor Presidente
Spero che sia finita bene signor Presidente della Repubblica
Autorità signori
Come cari colleghi e anche qualche studente che c'è
Stamattina all'inaugurazione di questo convegno che come è stato detto
A una diciamo a il risultato di una riflessione che abbiamo fatto sulla necessità di approfondire che esso tema
La presenza degli Stati Uniti al nella Grande Guerra
Come un tema fondamentale per cogliere con maggiore precisione
La grande crisi chiamiamola così politica militare sociale che proprio il diciassette investe quasi tutte le nazioni europee coinvolte in un conflitto che senza precedenti nella storia
Signor Presidente la sua presenza conferma proprio l'importanza del di questo approfondimento perché coinvolto diciamo tutte le strutture culturali ideologiche politiche e morali e spirituali
Di un tempo in cui
Sì è bene forse la percezione della morte dell'Europa come è stato autorevolmente detto
Quindi sotto un angolo cruciale
Un anno cruciale che arrivava alla fine dei tre anni di una guerra strana una guerra
Che oltre che su un massacro in mano agli uomini
Ed è un imponente distruzione di ricchezza e di valori non soltanto economici e sociali ma ideali spirituali umorali
Una guerra che appare sempre di più senza via d'uscita e senza una ragione che non sia quella di uscirne tutti vincitori
Costi quel che costi queste strade il mille novecentodiciassette
Per l'Italia e per tutta l'Europa
Un anno il volto di rivolgimenti
Un anno dagli eventi più diversi cominciano nel gennaio di quell'anno con una terribile guerra sottomarina oltranza decisa dalla Germania
All'ammutinamento di ben sessantotto divisioni francesi stanchi di una guerra di sterminio
Alla rivoluzione di febbraio in Russia con la caduta dello zar
Al grande sciopero operaio dei lavoratori di Berlino contro la guerra e la fame
Ai moti sociali Torino dell'agosto di quell'anno che vide soprattutto le donne protagoniste di una ribellione contro la guerra
E la fame con barricate
Devastazioni di negozi
Morti feriti alla decisione ad aprile appunto degli Stati Uniti di dichiarare guerra alla Germania
Perché era forse quello l'unico momento in cui
L'Occidente si sentiva forse più unito nella difesa
Di valori e di vite umane e soprattutto per la sensibilità di del presidente di di statuine di quel tempo Woodrow Wilson che ha lasciato una traccia profondissima non solo in quell'anno anche negli anni a seguire
La storia degli equilibri internazionali nella storia della ricostruzione dell'Europa
E vorrei aggiungere anche pensando alla Francia
Alle diciassette è stato anche nell'offensiva del generale Nivelle
Sullo Chemin des Dan
Che causò la morte di decine e decine di migliaia di soldati francesi inutilmente per un per un'idea strategica assolutamente anomala
Che ha attraversato un po'quello che presenti vari invece il nove aprile e dissi il sonnambulismo degli stati maggiori tutti gli eserciti dell'intesa eserciti anche tedesco austroungarica
E infine la tragedia di Caporetto
Il diciassette ricordato da noi in particolare
Per la tragedia di Caporetto che portò
L'Italia sull'orlo di una disfatta non solo militare ma anche civile sociale
Morale
Migliaia di profughi centinaia di migliaia di profughi provenienti dalle zone soprattutto del fronte del Nordest che sono riversati fino in Sicilia accede a chiedere aiuto
E ai chiede solidarietà agli altri fratelli italiani sull'idea che il tal idealità che spesso
Non veniva capita nel suo significato particolare perché le caratteristiche di questa guerra per noi italiani
Era e che si svolgeva solo sulle Alpi al resto del Paese sembrava apparentemente non coinvolto mai diciassette dimostrò che questa guerra coinvolgeva l'Italia in tutta la sua interezza
Infine dopo Caporetto con le conseguenze che cavolo comporta
Quel colpo di Stato quella rivoluzione cogliamo chiamarla divenne di Trotsky nell'ottobre del diciassette
Che tra poco poi il collasso finale
Militare della Russia nel senso che la Russia uscì dal conflitto russa che era alleata anche dell'Italia della Francia e della Gran Bretagna così colpito chiedendo un armistizio alla Germania che si tradurrà poi nella pace
Di Brest-Litovsk quindi dal gennaio all'ottobre
L'Europa fu attraversato da tutte queste crisi ed altre crisi che non il muro naturalmente ma questo è stato il diciassette e anzi
Poiché si la il colloquio concluso con l'indicazione della Rivoluzione d'ottobre vorrei dire
Che basti pensare che su quindici milioni di soldati russi
Sì avevano i russi avevano perso un milione ottocento mila soldati avevano perso tre milioni e nove avevano ferito tre milioni e novecento mila
Soldati ed erano stati due milioni e quattrocento mila prigionieri spesso rispettare le cifre una cifra soltanto
Tutte le ragioni per cui anche in quel lontano parte dell'Europa era scoppiata questa insurrezione questa rivoluzione quindi lei mai Ranieri medica ne arrivano in Europa
Intorno ai primi di giugno del diciassette Franz sbarcavano in Francia
Per scopi Rionero OPA devastata dalla guerra e in un tempo di Travaglio profondo
Dell'opinione pubblica della sensibilità di milioni di cittadini
Della delle della fine delle certezze cioè un'Europa piena di dubbi sulla Bindi
Ebbene signor Presidente questo convegno vuole essere un tentativo di valutazione complessiva delle conseguenze storiche in tale scoperta dell'Europa fatta dagli Stati Uniti
E anche in particolare riferimento all'Italia
Così saprei intervennero
Non un parzialmente sul piano militare ma molto sul piano dell'assistenza ai soldati
Sul piano della dell'assistenza ai feriti
Vedo qui delle crocerossine che che indossano credo i grembiuli che indossavano le crocerossine tempo della guerra ispirate alla Red Cross americana che portato che hanno portato nome divenne in quei richiama anche questa esperienza particolare di solidarietà umana hanno portato veramente un aiuto sostanziale ai soldati sul fronte italiano
E dico montane che signor Presidente questo convegno sia un tentativo nuovo della storiografia e della sensibilità comune di noi italiani
Intorno a un tema che è stato forse finora un po'messo da parte
E che questa grande guerra è stata travolta per decenni da una visione un po'retorica di questa guerra l'ammissione è un po'anomala di quelli che sono stati alcuni aspetti di questa guerra noi intendiamo restituire sul piano storico la verità soltanto c'è una verità non solo di sofferenza di tragedia ma come si ricordava prima anche di volontà di riscatto di volontà di riprendere in mano il proprio destino e fu questo che diciotto porto anche alla vittoria il nostro Paese ma questa vittoria va vista come sarei per dire un desiderio di pace al più per una pittori e militarista desideri finalmente di ristabilire la pace in questa Europa travagliata
Come conseguenza della presenza americana
In Europa Newton soltanto quello che diceva amico Pietromarchi cioè la cinese a monte della lingua francese ormai al tramonto anche nella e la sterlina
Cioè dal punto di vista economico gli statunitensi dal diciassette in poi si introducono entro nell'Europa anche come potente forza economica
Come una forza che trasformerà il sistema economico dell'Europa
E facendolo entrare nell'orbita diciamo di di una di un paesi come gli Stati Uniti che era il massimo della sua espansione economica l'assunzione produttiva della sua espansione scientifica e tecnologica
Le Marche ricordava era in forte beh proprio dal diciassette si introduceva ufficialmente negli Stati Uniti la teoria fordista della linea di montaggio Troia taylorista della trasformazione
Del lavoro delle fabbriche che incuriosire interessò e coinvolse anche
Perfino i bolscevichi nel tentativo di applicare al proprio nello della Russia che poi diventerà del ventidue Unione Sovietica i metodi americani della trasformazione del lavoro
Ebbene la validità e importanza al bilaterale legge dei profitti e dei profittatori di un capitalismo che fosse veramente creativo che producesse ricchezze che non fosse soltanto
Ragione di sfruttamento
Dei lavoratori e del lavoro
Ecco quindi che il fondale storico della presenza americana che comincia a defilarsi definirsi nei diciassette si arricchisce di tutti questi elementi
Vorrei ricordare che la presenza americana però significò anche negli anni successivi alla al conflitto
Un aiuto che gli americani dietro alla maggiore potenza sconfitta di questa guerra alla Germania
C'è l'accenno brevemente che la Germania travolta del ventitré nella grande inflazione
è un disastro economico senza precedenti
Che causò anche la morte per fame di settecento mila tedeschi
Costretti a appunto alla fame da blocchi militari
E blocchi navali che venivano imposti soprattutto dopo la conferenza di Versailles cioè volontà nella Francia dirlo non so basti pensare per esempio ai piani Dosso del ventiquattro comunque del ventinove per salvare lo proprio la Repubblica democratica di Weimar Germania non era più quella dello zar del Kaiser
Ma era quella di una repubblica democratica
Dalla grande inflazione
E dalle pressioni incredibile e l'occupazione della Ruhr della zazzera da parte della Francia e dalla richiesta dell'appagamento dei denti dei danni di guerra
Stava provocando a questo Paese
Ho citato Dogs è un nome che non dice nulla ma conoscere un grande banchiere ed era vicepresidente degli Stati Uniti
Ho citato poi anche era un grande uno d'affari presidente delle Generali elettriche cioè stiamo vedendo come il sistema anche capitalistica americano nelle sue forme più produttive che più attive
Sisti inseriva nella sistema nel processo di ricostruzione di tutta l'Europa
E da qui comincia quella curvatura storiche io porterà poi dopo il secondo gol conflitto mondiale al piano Marsella gli aiuti americani per la ricostruzione dell'Europa dopo il secondo conflitto appunto mondiale
E Kopliku Italia l'intervento americano ebbe caratteri particolari intanto nell'organizzazione attraverso tutti i mezzi di comunicazione della propaganda e dell'informazione
Ai militari e civili
Convegno ci occuparmi per molti aspetti di questa
Per Del Monte di Gianni molto violazioni di questi aspetti anche del modo come gli italiani accorsi sono gli americani
La presenza degli americani suscitò un entusiasmo straordinario per pubblica per il diciassette e il diciotto in Italia perché gli americani insomma presentavano una potenza mica che ci dava una mano in questa guerra
Ma forse rappresentava una svolta anche come dire del comportamento nella cultura del costume nel modo di vedere un Paese giovane impegnato a trasmettere valori giovani innovativi
Straordinariamente interessanti quindi con ricadute nel campo della musica della letteratura dell'arte
Nel nel Vecchio Continente nella vecchia Europa
Forse da qui comincia quell'American Dream quella americana Guarino all'Aif che staranno una caratteristica nella storia successiva
Risolto il nostro Paese ha dovuto all'Europa ma in particolare del nostro Paese che si agganciò puoi alla nel secondo dopoguerra
All'amicizia con cui noi abbiamo stabilito rapporti con gli Stati Uniti e dall'amicizia che gli Stati Uniti ebbero verso di noi grazie anche al clima democratico da Roosevelt lirismo
Resterebbe diciamo un perché caduto molto importante nel modo di vivere anche dei nostri inoltre degli italiani nel comportamenti anche gli anni è che ancora vive diciamo
Nella nella forse non subconscio gli italiani come una un rapporto diciamo che non ha avuto mai interruzione nonostante la guerra la seconda guerra mondiale
Fra noi italiani e gli americani
Ma il nodo centrale qui mi avvio alla conclusione
Di questa presenza americana
In Europa e in Italia è forse data
Dal dalla dottrina Wilson sulle dal mondo come il presidente degli statunitensi aspettato
Il problema della pace quindi non solo più della guerra e della vittoria militare proprio nella pace e della ricostruzione
Dell'Europa tubo valori nuovi fu principi nuovi su ideali nuovi caratteristiche spirituali nove
Noi in particolare è stato prima accennato
Abbiamo avuto nel messaggio del Papa Benedetto quindicesimo nel primo agosto mille novecentodiciassette il messaggio
Sull'inutile strage di questa guerra un punto di riferimento spirituale che si collega con la visione cristiana che il presidente voi insomma aveva di questo problema della ricostruzione
Dell'Europa secondo un sogno di unità dell'Europa
Un sogno di Stati Uniti d'Europa che avrebbe comportato alla fine del definitiva dopo secoli di conflitti della guerra in Europa
Ed è il principio della solidarietà che nasceva con la idea della lega delle nazioni che poi si tradurrà nella società delle nazioni
Nasceva da un da un esperienza precisa ed è un documento preciso
Che il presidente Wilson ha trasmesso al Congresso l'otto gennaio mille nove centodiciotto
E venerdì quattordici punti su cui deve essere fondata questa rinascita
Dell'Europa per raggiungerli come gli diceva una pace giusta non la pace come tante baci con una pace giusta
In questa guerra diceva nel preambolo di quattordici punti dicevo che ci sono in questa guerra non chiediamo nulla per noi
Ma il mondo deve da questo momento in poi essere reso vivibile
Il programma della pace nel mondo è il nostro stesso programma
Bene su questo punto signor Presidente serve il solismo credo che ci siano scontrate diverse anime anche della società italiana delle forze politiche italiane sociali anche le forze culturali
Questa idea di una pace giusta
Apparentemente uno ed è ineccepibile evidentemente non raccolse immediatamente il consenso delle forze nazionaliste e interventiste
Che imputavano se ne potevano vincitrici poi alla fine diciotto
Della di questa guerra reputavano rivolgendomi nel sonno come un arretramento rispetto alle esigenze che questa guerra aveva richieda prima richiesto e alle quali bisognava dare soddisfazione
Era il problema dei confini dell'Italia il problema delle ciò che l'Italia e conquistava dopo la vittoria che nel novembre mille novecentodiciotto
Su questo punto si è creato un gigantesco equivoco
Il forse perdura ancora incerta interpretazione di questa guerra
Io devo dire che allora
Dopo lo questo entusiasmo che ho accennato prima
Questa attacco costante che il presidente bisognerebbe da parte di queste forze dal non ce lo chiamava chiamavo il solo uomo dai quarantadue denti per irridere il sorriso che l'unica vera
Eccetera
Io dico che le forze politiche e allora non percepiranno l'importanza dell'universo lirismo anche per la ricostruzione morale e politica dell'Europa forse un solo non solo
L'uomo un solo esponente
I due schieramenti pro dello schieramento politico almeno allora più contraria alla guerra Marche poco aveva dato sul piano della comunicazione culturale ecologica in quegli anni di guerra
Forse l'uomo che più capivo meglio l'importanza del veltronismo
Fu il giovane Antonio grande che nei vari articoli e in vari saggi scritti a ridosso dell'esprimersi esperienza Missoni Anna
Insomma giudico questa esperienza da sinistra giudica giudicò un'esperienza positiva
Perché rappresentava forse la cultura di una borghesia diceva lui
Più intelligente più comprensiva delle realtà meno legata a interessi economici e su e più legata a interessi morali col creative costruttive di una società già quanto l'undici gennaio si seppe di questo mese fu diffuso diciamo il testo di questo messaggio che conteneva quattordici punti più diffuso in Italia
Cioè ci fu un tentativo di sottovalutarli l'importanza
Gramsci scriveva il dodici gennaio il messaggio di cui nessuno come tutte le altre espressioni del pensiero e nella pratica politica del Presidente degli Stati Uniti
Si presenta costruite in modo da influenzare veramente l'opinione pubblica e a determinare correnti politiche però ben nette e precise
Ma insomma
Si esprime sulla base di principi etici di criteri generali di significativi utili alla formazione di una coscienza politica degli italiani
Ma i giornali preferisco non parlarne non discuterli non più puntuali non mezzi nudi nell'azione quei problemi più strettamente nazionali
Seguono il comodo costume dei bottegai su cui non sono i fatti particolari Giupponi cervelli con tutta la paccottiglia della piccola politica di chiacchiere e di luoghi comuni
In verità
I criteri dell'equilibrio europeo
Oggi con la faccia ma col sistema
Bisogna riguardi sono ormai ideologicamente ed economicamente superati proprio dalla concezione poi sono Diana della lega delle nazioni che prima supponi appunto una borghesia molto più sviluppata in senza liberale liberisti
Non cito altri interventi di Gramsci che sono
Indicativi di una corrente culturale italiana
Che si ispirava appunto a questi principi pensioni anni come un principio essenziali della ricostruzione dell'Italia dopo la tragedia della guerra
La stessa esibita si aveva in Francia anche se
Come accennavo prima era la politica francese dove specialmente durante la conferenza diversa era condizionata da un revanscismo eccessivo
Nei confronti della Germania ma in Francia c'era chi pure soprattutto fra esponenti della cultura chiedeva annuisce al ministro di farsi interprete di questa volontà degli europei migliori delle forze politiche migliore dell'Europa
C'è una lettera di del famoso scrittore di allora molto conosciuto Romain Roland dice tra gli altri finisco qui il fra tutti in una lettera al ministro che dice fra tutti coloro che sono oggi incaricato del temibile onore di dirigere la politica delle nazioni Bonisolo signor Presidente
Voterete con oltre appunto Torrita morale universale tutti hanno fiducia in voi
Afferrate queste mani che si tendono contabile unirsi aiutate questi popoli che camminano a tentoni
A trovare la loro strada affondare la nuova carta dell'emancipazione e dell'unità dell'Europa escono su questo messaggio
Nel mille novecentodiciotto milioni di ore ma io credo che ci si può concludere
Siamo questa questa apertura di questo convegno perché questo messaggio opera anche attraverso le relazioni dei volti che interverranno a questo convegno perché è un messaggio che si riconduce questa necessità
Di un'Europa più solidale
Più attiva più comuni comprensiva dei problemi del nostro tempo in un momento in cui forse c'è molto bisogno grazie
Ecco
Bilancio sospendiamo per un quarto d'ora i nostri lavori grazie
Arafat resta
Chi si sente di quelli che non
Funzione Craxi adesso funzione
Se ne deve che ha avuto l'onore di presiedere questa prima sessione detenute grandioso convegno il gol iniziale ringraziando gli organizzatori ricolleghi ritiro tre
In particolare la fascia professoresse Rossini colleghi Gilberto ma sarà promosso e e in tutte le altre che hanno proposto costruiti a questo grandi iniziative
Do subito la parola al collega e amico Federico Romero un elemento che visti i più noti d'Italia e della Rocca Lucariello che studia della storia americana contemporanea economica e sociale vero forte Stati Uniti e corrotta
Per anni lavora all'Istituto vorrei università europee dove ha anche diretto il Dipartimento di storia
E tutti noi conosciamo i suoi lavori irrisori difensori via le sue ricerche
E un grande dispiacere che lo presenta a voi questa mattina fedeli
Grazie buongiorno
Mi è stato chiesto di parlare dell'internazionalismo americano del ventunesimo secolo quindi oggi e e ci arriverò per tappe diciamo abbiamo sentito come il presidente americano Wilson portò il suo paese in guerra per aprire il diciassette per rendere il mondo sicuro per la democrazia se vogliamo usare la sua frase
Con un programma di pace che verteva sull'autodeterminazione e la collaborazione internazionale impersonata la sosta delle nazioni
Wilson chiuso la potenza americana più di ogni suo predecessore dal Messico ad Haiti dalla Germania alla Siberia
Un sostituiva la logica di potenza con la democrazia ma pensava di integrare i due termini se il gioco dell'equilibrio di potenza
Non era più in grado di assicurare un equilibrio ed anzi aveva portato una guerra che metteva a repentaglio l'intera civiltà liberale
E sua andava sostituito con una comunità di potenza altro termine voi sognate una comunità organizzata legittimata dal consenso
L'interdipendenza insomma per lui era positiva Anzio rinunciabile mandava strutturata controllata difesa era una visione che sul finire della guerra suscitò entusiasmi e alimento la speranza di un internazionalismo pacificatore
Ma che poi rapidamente incontro limiti determinanti
Invece di impegnarsi ad essere la spina dorsale gli Stati Uniti si ritirassero dalla sosta delle nazioni lasciando così gli europei in particolare i francesi
Di fronte a un dilemma spinoso qui li spinse non all'integrazione ma la subordinazione o la tentata subordinazione di una Germania che reagì come sappiamo comune di pacifismo che sarebbe diventato distrutti
Il principio stesso di autodeterminazione fu declinato avversari successivamente secondo una gerarchia di civiltà e razza che escludeva le società sottoposta al dominio comunicare perché ritenuto incapace di autogoverno
Di conseguenza le loro élites indipendentiste avrebbero preso a considerare le strade di una somma di Isma'ben più radicali
Persino all'alleato giapponese fu detto avversari che la sua clausola sul principio di eguaglianza razziale era inaccettabile
Bersani insomma diceva al mondo che solo la civiltà bianca euro americana incarnava il principio dell'autodeterminazione democratica erigendo sia un agente del nuovo conclamato internazionalismo di cui peraltro delimitava il perimetro così la Società delle Nazioni reticolo di istituzioni di attivismo che l'accompagnarono Finiper non riuscirà a reggere l'impatto disc elegante della Grande depressione
Il tessuto sottile dell'internazionalismo fu lacerato dare risposte nazionali protezioniste ai meccanismi del mercato che propagano disoccupazione povertà
L'aggressione militare Cina prima poi in Spagna come in tutta Europa ruotava tragicamente la promessa pacificatrice di una comunità internazionale rivelatasi inconcludente
E la difesa degli interi che pure era stata in parte riconfigurato ai mandati della Società delle Nazioni entrò nella sua fase declinante proprio quando l'invasione italiana dell'Etiopia stimolo coagularsi di un anticolonialismo globale che avrebbe poi guidato le rivoluzioni dei trent'anni successivi
L'America del primo Novecento insomma aveva lanciato la sfida della modernità
Modernità della produzione dei consumi di massa del commercio delle grandi multinazionali d'una promessa democratica fervida mente ma falsamente ostentata come universale
Di un internazionalismo altisonante ma anche se veramente circoscritto
Con l'accoppiata crisi Seconda guerra mondiale con la modernità si ritrovava in pezzi ed era presto sfidata come sappiamo da altri progetti universalistici bisognava quindi e conforme i cocci
Ora sappiamo come gli Stati Uniti gestirono coacervo di sfide emerse dalla seconda guerra mondiale
Risposero alla eredità della depressione con un sistema di scambi multilaterali incautamente regolato tale da promuovere crescente prosperità e stabilità non solo per sé ma per gli altri Stati per lo più occidentali che ne facevano parte
Indirizzarono la ricostruzione dell'Europa come il Piano Marshall era nato ovvero con una egemonia indiscussa ma inclusiva assai benevola per un'Europa occidentale che doveva fungere da baluardo del contenimento antisovietica modello di nuovo capitalismo più democratico in congedo
Affrontarono la crisi del colonialismo comunque cerco di politiche forse più opportunistica e lineari
Che incoraggiavano ritiro degli imperi e l'avvento dell'autodeterminazione quando ciò non metteva a repentaglio la solidità forza dello schieramento occidentale
E finalizzato alla promozione di nuove strutture norme dell'internazionalismo a partire dall'ONU al consolidamento della leadership strategica economica e culturale dell'Occidente
Quello del secondo dopoguerra fu quindi un internazionalismo di origine pulsioni Anna ma abbondantemente riconfigurato in chiave egemonica in funzione del conflitto bipolare
Restava anzi perfezionava quella peculiare nozione globali sta della sicurezza degli interessi della prosperità americana
Che non potevano essere affermati in chiave nazionale mandavano invece ancorati a una trasformazione controllata dell'intero ambiente mondiale
Questa non era imperniata su un sistema mondiale di democrazia
Istituzionalizzato nell'organizzazione paritarie funzionalmente maggioritaria delle Nazioni Unite della sua Assemblea
Bensì sul collegamento delle aree strategicamente decisive Europa occidentale il Giappone in primo luogo in una trama di interdipendenza economica e strategie
Sotto la dizione evocativa ma abbastanza fuorviante di National Security gli Stati Uniti forgia non un complesso di alleanze uno spazio di scambi che contrapponeva la minaccia ideale geopolitica del comunismo sovietico un sistema occidentale del quale preponderante potenza americana era scudo belga
Libertà autodeterminazione democrazia ne erano i valori caratterizzanti
Ma solo fintanto che contribuivano al rafforzamento dell'Occidente a guida statunitense andavano bene in Germania occidentali in Italia in Israele Maroni mirando in Guatemala incivile
Lo stesso per i diritti umani che sarebbero poi gradualmente ascesi
A simbolo supremo della presunta comunità globale di fin e secolo la violazione dei diritti umani e l'ha denunciata in terra nemica dall'URSS a Cuba ma c'è stata addirittura protetta quando riguardava regimi amici come l'Indonesia o sulla
A partire dagli anni Settanta la decolonizzazione ormai completata la battaglia per l'autodeterminazione si spostava su un terreno più complesso quello delle relazioni economiche tra nord e sud del mondo
Ma i progetti di riequilibrio il nuovo ordine economica internazionale incontrarono ostacoli insormontabili natura sia politica che finanziario
L'organizzazione multilaterale dell'economia di mercato invece prendeva ad assorbire nelle sue dinamiche nuovi Paesi soprattutto asiatici che uscivano dal cosiddetto sottosviluppo per mezzo di strategie pubbliche
Orientate al mercato
Quando anche la Cina del settantanove adottò questa strada il temuto connubio tra socialismo indipendentismo del sud del mondo si rovesciava nel suo contrario
Una rapida globalizzazione dell'economia di mercato e delle sue dottrine ormai tendenti al neoliberismo
Quando dell'abbattuto il muro che aveva puntellato il mondo sovietico e questo scompare
Quell'affermazione globale dell'Occidente già delinearsi delineata si negli anni Ottanta sembrò non avere più limiti minimali
Tutto pareva concorrere a un mondo unificato la globalizzazione liberalizzazione economica affermazione della democrazia
Non furono pochi quelli che all'estero novecento a ritroso
Con un lungo viaggio inaugurato dall'ambizione quel segnale di costruire appunto un mondo sicuro per la democrazia
E le liti statunitensi finirono per convincersi di essere giunte davvero alla fine della storia o qualcosa di simile
Non si profilavano più grandi scontri di ideologia e di sistemi la democrazia liberale d'impronta occidentale conquistano nuovi adepti tanto da sembrare l'unico futuro immaginabile
Gli Stati Uniti presiedevano pressoché incontestato un sistema internazionale che materializzava le loro preferenze storica
Influenzarono più di ogni altro le modalità la cultura discorso pubblico dell'incipiente globalizzazione
Cavalcava una nuova rivoluzione tecnologica che li vedeva ancora una volta all'avanguardia
E dettavano buona parte dell'agenda internazionale se il caso agendo anche dall'alto dalla loro potenza quale arbitro ultimo dei conflitti
Nel mille novecentonovantuno presidenza George Bush guidava un'ampia coalizione internazionale della guerra del Golfo e annuncia l'avvento di un nuovo ordine mondiale
Pochi anni dopo la potenza statunitense parla il solo fattore capace di mettere fine al conflitto nell'ex Jugoslavia
Così i funzionari dell'amministrazione Clinton ribattezzandolo loro Paese quale potenza indispensabile per l'ordine e il benessere internazionale finalizzarlo loro strategia al progressivo allargamento del sistema di valori e pratiche di collaborazione multilaterale l'Occidente aveva eretto nei decenni precedenti
Per quasi un decennio fin e secolo gli Stati Uniti sentirono di vivere una belle poco di prosperità innovazione e orgogliosa egemonia culturale
Sul versante liberal Singh urgeva in un'elegia della globalizzazione come un modello di miglioramento economico indiscusso e insieme fotografia di un nuovo mondo interconnesso pacifico capaci di conciliare le proprie diversità il resto dell'Occidente in particolare l'Unione Europea che stava diventando assai più grande rilevante non era da meno nel celebrare la metamorfosi dell'internazionalismo evoca compiuta interdipendenza globale strutturato ormai da norme istituti che si diceva prendessero addirittura all'eclisse dello Stato-nazione
Sull'altro versante quello conservatore non si rifugia certo da questa glorificazione del mercato globale del presunto dell'Occidente nel dall'utile l'ormai dentro il tessuto multilaterali
Ma si leggeva ruolo degli Stati Uniti con un'accentuazione assai più marcata della loro preminenza superiorità
Se la collaborazione ad alleanze potevano servire la chiave di volta dell'architettura internazionale risiedeva per loro della potenza statunitense
Conservatore americane avevano letto la guerra fredda comune epico confronto tra bene e male la cui risoluzione discendeva quasi esclusivamente dalla forza degli Stati Uniti
Che avevano surclassato l'URSS in forza militare capacità di spesa fatto trionfare il loro modello liberista suoni alternativa sperimentata o anche solo immaginare
Disciplina discendeva quindi per i conservatori americani un approccio al futuro assai più incentrato su una protratta preponderanza strategica America per taluni così soverchiante da potersi tranquillamente esplicare in un ambizioso solitudine unilaterale assai più nazionalistiche internazionalisti conservatori americani ritenevano che la potenza degli Stati Uniti fosse tale da permettere loro di decidere in solitudine fare a modo loro
Tanto poi gli altri sarebbero dovuti adeguare
Perché privi di altre concrete possibilità di queste eccezionalismo fa emblema inequivocabile il rifiuto di aderire alla neonata Corte penale internazionali
Gli USA cioè potevano usare moderate realismo normativo ma non sottomettersi alla sua disciplina
A questa aspettativa di un mondo di unificate ritorna norme pratiche valori dell'Occidente
Ai quali si andavano anche quando volontariamente obtorto collo pure i Paesi ex socialisti facevano eccezione solo due fenomeni che venivano temporaneamente relegati a una sorta di marginalità i cosiddetti Stati falliti
Piccoli buchi neri molto drammatici sul piano locale ma poco influenti su quello globale
E poi quel crescente fondamentalismo islamico che dopo aver usato le armi statunitensi contro i sovietici in Afghanistan prendeva ora rivolge la sua aggressività anche contro l'Occidente
Inizialmente su fu visto con Queen comprensibile negazione della modernità globali trionfale
Sembrava una bizzarra deviazione dall'aspettativa olistica dell'universalismo di marca occidentale Rizzo ma non passò molto tempo prima che come sappiamo dovessimo prenderlo terribilmente sul serio
Famiglia la risposta dell'amministrazione Bush pur Junior all'undici settembre riassumeva tutte quelle componenti della visione conservatrice
In un prometeico proposito di ridisegnare una regione cruciale e per certi aspetti un'intera civiltà grazie alla forza delle armi
La cosiddetta guerra al terrore infatti non era solo uno slogan ma una chiave univoca di lettura dello scenario internazionale una direttrice di marcia totalizzante indiscutibile
Sua chiave di volta era l'idea che l'attacco militare e valoriale alle nostre libertà andasse rovesciato nell'esportazione proattiva della libertà quale leva non solo moralmente giustificata ma strategicamente più efficace per vincere la guerra in cui ci si andava in barca
E questa guerra non era solo la spedizione contro Al Qaeda in Afghanistan condivisa dagli alleati sostanzialmente accettata dalla comunità internazionale
Bensì la costruzione di un inclusi vile Asse del male che accomunava invece di dividerli tutti gli avversari degli Stati Uniti dall'Iraq all'Iran e la Corea del Nord eppure l'esplicita elevazione degli Stati Uniti al di sopra delle norme di legalità internazionale o di valori che si presumevano indiscutibile caratterizzanti come rifiuto della tortura
Soprattutto la guerra al terrore si esplicare di un'imponente controversa impresa di ridefinizione dello spread scenario strategico e culturale del Medioriente confermino imperniata sull'offensiva militare contro il regime dittatoriale di Saddam Hussein il quale andava abbattuto si argomentava per spalancare le porte a un esemplare democrazia moderna che ispirasse l'intero Medio Oriente a liberarsi da regimi oppressivi disfunzionali brodo di cultura del fondamentalismo del terrorismo
Per le sue caratteristiche concettuali e per le modalità della sua gestione la guerra al terrore riassumeva dunque i cardini di una cultura politica allora etichettata come neo conservatrice
Che magnificare la distanza degli Stati Uniti ai propri alleati dall'idea stessa di comunità internazionale
E se infatti predicava esplicitamente la superiorità morale e civile dell'America asseriva il suo diritto ad agire unilateralmente
Elevava la forza militare a fattore pressoché unico di trasformazione storica e politica nei teatri di crisi e riduceva l'idea di collaborazione internazionale un imperioso ma non poi troppo efficace invito ad allinearsi dietro le scelte di Bosch il risultato lo conosciamo
Ed in Cazzola la straordinaria un pubblici su cui gli Stati Uniti incapparono d'inizio secolo
Tanto da delineare loro peggiore fallimento strategico
L'intera regione fu destabilizzata senza che vi fossero nei mezzi nella visione per riorganizzarla
La guerra in Iraq era dico in una generazione forse più d'una l'idea che tra Islam e Occidente fosse davvero in atto un insolubile conflitto di civiltà la prorompente metastasi del terrorismo ha sprofondato ormai interrare coacervo di conflitti settari civili e internazionali
Di cui è più facile intravedere un ulteriore peggioramento che non una conclusione
Le falle di rivalità sono fatti più ampie i loro antagonismi più sanguinosi fino a portarci alla sua del conflitto ormai virtualmente in atto tra le due maggiori potenze regionali Violante l'Arabia Saudita
La democrazia non è certo avanzata anzi il suo orizzonte semmai regredito la stessa influenza degli Stati Uniti nell'area sensibilmente diminuite
Mentre Barack Obama
Si preparava ricomporre i cocci di questo fallimento una seconda catastrofe colpiva l'ottimismo localista di cui l'Occidente si era inebriato dopo l'ottantanove
La crisi economica esplosa nel due mila otto non poneva sullo spinoso problema nuovo presidente degli Stati Uniti come ogni altro governanti ma scombina ma l'intera narrazione cui tutti o quasi tutti ci eravamo affidati nell'ultimo quarto di secolo soprattutto sottoponeva all'internazionalismo multilaterale a scosse destabilizzanti che sono fatte progressivamente più forti più estese cumulativamente più dirompenti
La reazione immediata del nuovo Presidente Obama ed al tempo stesso classica innovativa
La risposta alla crisi richiedeva cooperazione internazionale ma questa andava allargata il cerchio delle nuove potenze emergenti elevando il G venti al ruolo che in precedenza era stato del G7
Poi passata l'emergenza la sua politica estera cominciata dipanare soluzioni che tentavano più compiutamente di adeguare il ruolo degli Stati Uniti alle nuove condizioni
In primo luogo ritirandosi dall'Iraq dalla posizione insostenibile in cui si trovavano in Medio Oriente rigettando esplicitamente i concetti di guerra al terrore con scontro di civiltà quali bussole pericolose fuorvianti
Quasi fin da subito Obama fu perciò accusato dal mondo conservatore ma anche da alcuni liberal di accettare come irreversibile o addirittura di accelerare un declino della potenza americana
Ora il dibattito sul declino sono una cosa ricorrente in genere inconcludente nella storia degli Stati Uniti ma questo era particolarmente bizzarro OPA prettamente strumentale
Perché in tutti gli Stati Uniti l'Occidente e più in generale stiano conoscendo un relativo declino su scala globale
Tra l'ottantanove e due mila quattordici l'economia del G7 sono passate da rappresentare il quarantanove per cento del prodotto mondiale al trentadue per cento mentre la sola Cina è scesa da quattro al sedici per cento
Si prevede che entro invece non si è più grande dell'economia americana
Non solo la quota di commercio mondiale delle economie sviluppate scesa dall'ottanta al cinquantaquattro per cento nei primi vent'anni del da vecchio
Mentre quella dei Paesi emergenti dell'Asia è più che raddoppiata dal dodici al ventisette per cento
Insomma il segno distintivo del presente e del futuro prevedibile che proprio questo riequilibrio globale della forza economica in qualche modo la chiusura di quella grande divergenza che si aprì più di due secoli fa tra Oriente ed Occidente e quindi imperativo per ogni presidente americano né di negare il declino ma di sapere contenerlo e gestirlo almeno Obama sembrò consapevole di questa realtà che ha affrontato con comportamenti che minimizza astro le perdite che viceversa facessero leva sulle molto importante risorsa in cui suo paese dispone dalla tecnologia alla finanza oltre ovviamente alla potenza militare
In primo luogo vanno abbandonò l'idea che gli Stati Uniti potessero esportare la democrazia con le armi
Anteponendo
L'autocontrollo all'arroganza Obama concepito la potenza militare come risorsa da usare monta un tema solo quando fossero in gioco interessi vitali evitando di impegnarsi in conflitti per i quali l'America non poteva poi confezionare una soluzione duratura e che quindi lo curavano sua influenza diplomatiche culturale
Assai più realista che lui sognano almeno nell'accezione idealistica che il termine un segnano comunemente assunto Obama eletto la collaborazione multilaterale alleva centrale essenziale delle relazioni statunitensi con il mondo
Per la sua superiore efficacia di fronte a questioni globali come la recessione col cambiamento climatico
Per la sua intrinseca necessità quando si tratti di ricomporre i conflitti e pacificare attori diversi ed anche per la sua funzione di controllo sugli impulsi più Interiors dell'America stessa sulla sua retorica della paura
Il multilateralismo ha detto una volta Obama che nell'ubris sottoposto
E nella sua prima National Security Strategy Obama collocava passato presente e futuro del Paese
In un tessuto di norme pratiche istituzioni collaborative l'America scrisse non ha avuto successo perché si è posta al di fuori dei flussi di cooperazione internazionale ma perché li ha pilotato
Quindi ha l'ansia di declino
Obama rispondere in primo luogo evitando l'automatismo minaccia risposta che così spesso pre determina l'azione militare in nome di una credibilità da riaffermare continuamente ma che alla lunga debilitati influenza del Paese perché evidenzia le sue difficoltà a costruire una pace duratura dopo la vittoria
La sua scelta fu invece quella di cambiare il terreno e pratiche di gioco ingaggiando gli avversari invece gli incidenti e nell'apparenza minacciosa per poi demolirla a colpi dimessi e coinvolgendo altri parte nelle soluzioni dei problemi internazionali
Occupa decise di mettere fine alla guerra fredda ormai ben oltre la sua data di scadenza quale strumento inefficace
In Siria si rifiutò di seguire quello che definì sarcasticamente il libretto missilistico di Washington
Invece di bombardare solo per riaffermare la credibilità della potenza americana cui peraltro pochi dubitano Obama scelse di non lanciare gli Stati Uniti in un'altra guerra contro un Paese islamico bensì che realizzare un accordo internazionale per rimuovere l'arsenale chimico di Barbera
Ma fu soprattutto in Iran che si vide la portata
Del suo approccio collaborativo
Convinto che l'illusione della Pax americana imposta al Medioriente fossi realistica e pericolosa egli svolse soluzioni negoziate in cui gli attori locali assume sono maggiori responsabilità
Se c'è una soluzione deve esser la loro non la nostra calata dall'esterno ha ripetuto in ogni modo
E benché molti consegnassero l'ennesimo opzione militare gli scienziati non minacciare l'Iran ma negoziare invece i termini del suo programma nucleare insieme una robusta collezione internazionale Europa Russia ci
La soluzione multilaterale di Obama riuscì a istituire efficaci controlli sul programma atomico regnanti coinvolge quel regime in una ripresa di contatti e scambi
Per ciò che riguarda la Cina invece di concettualizzare la cruciale relazione con gli Stati Uniti come un gioco a somma zero una battaglia per l'egemonia esclusiva tra la potenza tradizionale quello emergente Obama degli assetti un intreccio di complementarità
Con elementi di reciproca dipendenza non meno che di rivalità
Il magnetismo delle norme mercato cinese sta inevitabilmente ridisegnando l'intera area dell'Asia Pacifico ed è ovviamente assai importante anche per gli Stati Uniti
Ma al tempo stesso il predominio strategico degli Stati Uniti la garanzia di sicurezza Giappone altri Paesi la forte proiezione finanziaria e commerciale
In quell'area costituiscono risorse preziose potenzialmente non meno influenti del mercato cinese per quella regione
Obama tento quindi di bilanciare aperture fermezza per incentivare la Cina a non contrastare o bypassare norme istituzioni internazionali ma integrarsi invece pienamente immessa
Quello di Obama insomma è stato il tentativo di ridefinire l'internazionalismo in base a un realismo selettivo pragmatico auto controllato
Ispirato da una lettura cautamente o persiana della storia e consapevole della persistente rilevanza degli Stati nazionali in particolare della centralità di quelli più grandi e regionalmente egemoni
Obama aveva optato per fare degli Stati Uniti non la potenza indispensabile bensì di parte indispensabile per soluzioni cooperative e collettivi anche perché era perfettamente consapevole del rischio che nel suo Paese prevalesse invece la presunzione eccezionali sta e la retorica nazionalista del pericolo che esattamente ciò che Trump ha cavalcato per giungere la sua vittoria elettorale
Con il nuovo presidente siamo per la prima volta in un secolo al di fuori del perimetro dell'internazionalismo statunitense
Rigettando ogni idea di collaborazione multilaterale al punto di ritirare gli Stati Uniti dal reticolo di accordi in atto quindi venire che gli altri Paesi intensifica
Trump rifiuta la base concettuale dell'internazionalismo idea con la collaborazione sia reciprocamente benefica
Al suo posto mette invece la sezione nazionalista per cui l'America sarebbe stata fregata dagli altri
E Deborah quindi badare i suoi interessi in modo non solo proprietario come sempre giustamente è stato mai modo mi scusi
Si torna c'è all'orizzonte mentale del gioco a somma zero sui due Sporting io perdo e viceversa
Quindi l'unico soluzione che abbia senso in questa logica il bilateralismo perché lì e più forte a dettare le condizioni
Ora se questa sia la strada per rendere l'America di nuovo grande come Trump lama si vedrà
Anche se le reazioni in atto in Europa soprattutto in Asia con il formarsi di nuove aree di scambio da cui sono gli Stati Uniti si stanno auto escludendo sembrano dirci proprio il contrario
Altri Paesi come la Cina la Germania auspicabilmente l'Unione europea
Stanno assumendosi la responsabilità di salvaguardare inevitabilmente ridisegnare il tessuto multilaterale
Mentre l'opzione bilaterale viene ovviamente rigettata da tutti coloro che non vogliono subire da soli le pressioni statunitensi
Perché riguarda invece gli aspetti strategici i focolai di conflitto
E francamente è difficile capire quale sia disegno della nuova amministrazione
Che non sembra per ora avere altra strategia se non quella di fare la voce grossa nella speranza che gli altri si pieghi
Cosicché in varie aree dalla Corea al Medioriente le tensioni aumentano senza che compaiano soluzioni anche qui la retorica allude a un mondo non di collaborazione ma di potenza in conflitto
Ma in assenza di una qualsivoglia concettualizzazione o di una casistica sufficientemente ampia non possiamo sospendere il giudizio
Ciò che è certo
Scusate ciò che è certo e che l'intero profilo della presidenza Trump poggia su di un intreccio di patriottismo e xenofobia
Che costituisce il suo vero essenziale messaggio sulla globalizzazione il problema del declino
Tanto è stato paradossalmente ma totalmente definito il primo presidente bianco benché ovviamente tutti i suoi predecessori salvo fossero Bianchi
Perché e colui che ha catalizzato la reazione al primo presidente non bianco degli Stati Uniti
E alla prospettiva che quest'ultimo impersonale
Solo solo grandi Trump prende l'America più grande ho di nuovo grande
Richiamo un passato non troppo remoto in cui Paese poteva raffigurare siccome trionfante è univoco cioè univoco perché si auto rappresentava come Bianco mentre gli altri
Afro americani immigrati latino americani asiatici erano segregati in una condizione di marginalità ed esclusione invisibili nell'immaginario della nazione
Ora nazionalismo americano non è separabile dalla sua lunga storia di supremazia razziale
E si è sempre raffigurato in contrapposizione
Alla nazione multirazziale multiculturale che negli ultimi decenni è invece avanzata a condizione di legittimità senza precedenti
Tanto il presidente gli elettori bianchi
Per un progetto di America Pjanic se lo dobbiamo considerare dentro queste specificità statunitensi non possiamo peraltro ignorare le assonanze con il contesto che si sta delineando in buona parte dei Paesi occidentali
E i quali larghe porzioni di elettorato sono mobilitate emotivamente e politicamente dal risentimento contro le trasformazioni e l'insicurezza indotte dalla globalizzazione
Dalla Polonia alla Francia dall'Ungheria Breaks dalla grande provincia americana spicchi della società italiana noi vediamo mi scusi risma nazionalista utilizzo di categorie religiose e culturali ma sempre più apertamente anche razziali
Come risposta rimescolamento etnico culturale indotto da mobilitate migrazioni alle dislocazioni sociali prodotte dalla per visibilità della competizione di mercato e io credo all'ascesa economica dell'Asia e di altri Paesi occidentali siamo cioè di fronte mi pare un'ansia da declino diffusa in tutto l'Occidente
Che vi suscita gli stereotipi razziali creati nell'Ottocento quando si trattava di razionalizzare dominio imperiale in termini di civiltà il progresso in particolare ritorna la nozione grazie o comunità diverse non debbano mescolarsi madre invece ordinate secondo una chiara gerarchia di studio
Ora quella gerarchia quella gerarchizzazione degli Stati Uniti l'hanno vissuta dentro loro storia nazionale e non solo principalmente della conquista coloniale
Di fronte ai grandi indotti dalla globalizzazione in particolare sul dirompenti né quella carisma su cancellare ogni prevedibilità precipitando individui e collettività in uno stato di insicurezza patologico
La reazione unicamente compensatoria sostenuta da Trump mescola perciò inestricabilmente l'interno e l'esterno internazionale domestico in questo rinnovato linguaggio del nazionalismo
Conservatorismo che si esprime attraverso tra vuole insomma metter fine auto lungo ciclo storico durato quasi un secolo in cui gli Stati Uniti non solo forgiare col sistema internazionale ma lo diressero esercitando egemonia culturale oltre che è strategica
Ritirando gli Stati Uniti dal tessuto del multilateralismo e combattendo l'idea stessa di un internazionalismo positivo Trump porta in auge il rovescio dell'eccezionalismo americano
Non il modello da imitare la città sulla collina bensì la nazione che si pretende insulare nella sua unicità che si auto la figura copre così forte da poter rinunciare al mondo e del resto di stemmi abbastanza per tale
Al gioco di rispecchia menti con il macrocosmo globale che nel tardo Novecento aveva portato una nazione sempre più esplicitamente multirazziale promuove liberismo e collaborazione
Si sostituisce ora l'esaltazione tutta introversa di nazionalismo xenofobo abbacinato dalla forza delle sue armi prigioniero di una politica del capro espiatorio
Che riconduce ogni male sociale agli immigrati agli stranieri ai non bianche
Esiste naturalmente l'altra metà dell'America
Quella che seppur più numerosa ha perso le elezioni
L'America conservatrice e l'America liberal progressista sono ormai per molti aspetti due nazioni distinte che scrutano con reciproco sospetto
Una prevalentemente urbana etnicamente e culturalmente composita tendenzialmente cosmopolite l'altre bianca per lo più provinciale esplicitamente revanscista
La prima dalla sua dinamismo economico la seconda monopolizza il potere politico
Una vera e propria crisi di legittimità sembrò mai nato con due Americhe puntualmente aliene ostili prive di un linguaggio comune o addirittura di una lettura condivisa di pratiche e regole istituzionali
Vi propongo quindi tre conclusioni telegrafi
Primo
Se vi sia un futuro per l'internazionalismo statunitense o se questo si spegnerà come residuo del ventesimo secolo dipende dalle sorti del conflitto interno per l'anima del Paese dalla contesa tra le due Americhe copia in riassunto in ogni caso l'internazionalismo multilaterale dovrà ristrutturare profondamente la sua natura suo linguaggio la sua architettura
Non può sopravvivere come sedimentazione di quello occidentale del secolo scorso che non ha più né la forza né la legittimità per pretende sia universale
Verrà quindi ridefinito dagli altri nuovi grandi protagonisti soprattutto asiatici
Penali definiti insieme all'Occidente se gli Stati Uniti e l'euro Unione Europea saranno capaci di collaborare e coordinarsi oppure verrà ridefinito intorno e al di fuori di esso
Infine la globalizzazione apparecchi vincitori e non pochi perdenti come sappiamo soprattutto nelle nostre società
Le ansie di quest'ultimi stanno erodendo forse sostituendo il consenso internazionalista una congerie di esclusivi nazionalistica base etnico culturale
Questi si alimentano di insicurezza precarietà impoverimento disuguaglianze quale che sia l'internazionalismo di domani esso dovrà curare primariamente queste patologie della globalità onorava alcun futuro grazie
Grazie Federico
Allora passiamo subito alla seconda relazione in così facendo in qualche modo l'ottica si sposta indietro nel tempo qui abbiamo avuto entrambi Panorama fino ai giorni nostri avesse forniamo
Eletto per la firma è guerra mondiale con l'intervento di Gerardo Nicolosi
Gerardo ricercatore confermato il professore aggregato History contemporanea a Sienna fatte molte idee studia in Gran Bretagna dal due mila due svolge attività i cedimenti storie dei movimenti di fatti politici
C'era grazie presidente io ringrazio gli organizzatori di questo autorevole convegno questo invito
Invito a trattare sul tema che mi permette di ritornare su un soggetto che ho affrontato qualche anno fa in sede di redazione per il Dizionario biografico di italiani
Della voce di Vincenzo Macchi di scegliere che fu nostro ambasciatore a Washington dal mio centoquattordici al dio novecentodiciannove quindi per tutta la durata del conflitto anche per il periodo della conferenza di Parigi
Ecco già allora io diciamo notaio come la vicenda di Macchi dicembre grazie
Mi sembrava diciamo indicativa utile diciamo per misurare consapevolezza dell'americana come fattore nuovo e per certi versi decisivo rispetto le sorti del conflitto e ancor più della pace e quindi degli scenari internazionali post bellici una consapevolezza che invece era presente con gradazione diversa
Nella classe politica e soprattutto in alcuni segmenti diciamo di classe politica da impegnati nella gestione del conflitto è quello attorno a questa consapevolezza capo della nostra diplomazia alla divergenza di vedute rispetto alla classe politica
Vorrei qui portare alcune considerazioni
Intanto comincerei con un dato
Sicuramente sarà sicuramente noto ma mi sembra importante qui ricordare cioè la sede diplomatica di Washington sino alla prima guerra mondiale era considerata come una tappa una una sede periferica negli ambienti del ministero degli Esteri non faceva parte del Limes col quindi poco appetibile per le grandi carriera era già una tappa di passaggio per l'Europa emigrati iniziali o nei gradi intermedi addirittura poteva essere tappa di fine carriera
Ma a partire dall'Unità ebbero avevano operato a Washington diplomatici di rango vi ricordo qui Giuseppe Berti natiche come scrisse Gaetano Arfè fu l'interprete
Della Guerra di secessione americana
Presso l'opinione pubblica italiana poi Marcello Cerruti che era stato un elemento di punta della diplomazia cavouriana o Luigi cortili che da Washington poi passo a Costantinopoli e qua ricordo corti divenne anche ministro degli esteri poi ancora Alberto Blanc che un altro diplomatico di livello fu inviato a Washington da Visconti Venosta al suo rientro è nominato segretario generale da Mancini e poi anche Blanc divenne ministro rara con Christie poi il barone Fava e soprattutto Edmondo Major de plano ciò che era stato uno
Dei nomi di punta della diplomazia Cristina perché è importante Major Blanche è a Washington il mio centouno almeno centodieci perché si spende il diciamo in un'attività di
Diffusione della conoscenza diciamo della realtà americana è autore di numerosi saggi numerosi articoli pubblicati sui bollettini nel ministero degli affari esteri del ministero dell'agricoltura industria e commercio ma anche di una burocrazia che pubblicata
Per UTET nel mio centotredici attraverso gli Stati Uniti per l'emigrazione italiana
è poi di altri saggi sempre sulla realtà americana
Pubblicati sulla rivista coloniale per sulla Nuova antologia medicale conosciamo una una certa di diffusione
La negazione a Washington era era passata elevata al rango di ambasciata ma nella metà degli anni novanta dell'ottocento e questo si deve sicuramente al fatto cioè da della rilevanza del fenomeno
E migratorio
Quindi diciamo la realtà americana possiamo sicuramente dire che alla vigilia del conflitto non era una realtà
Del tutto sconosciuta alla nostra diplomazia soprattutto dal punto di vista economico e commerciale io ma riporto qui alcuni dati
Nel quinquennio mille centootto di novecentododici gli Stati Uniti hanno il terzo Paese fornitore dell'Italia e il secondo verso il quale erano dirette le esportazioni italiane
Per non dire poi del del fenomeno migratorio nel decennio centouno mila centodieci il flusso più consistente verso gli Stati Uniti era quello italiani dell'impossibile che ciò potesse sfuggire diciamo agli uffici del ministero degli affari esteri
Tuttavia a questa situazione faceva riscontro diciamo una quasi totale mancanza di
Rapporti politici sesti se si è sicuri siamo il momento unitario ricordo che gli Stati Uniti il repentino riconoscimento del Regno d'Italia da parte degli Stati Uniti che arrivo nell'aprile del mille ottocentosessantuno
Quindi totale assenza diciamo guasta l'assenza di rapporti e politici d'altronde non è altro che il riflesso del disinteresse a verità nei confronti nei confronti dell'Europa quindi ma anche dicembre
A me non aveva gradito molto la nomina a Washington perché c'era già stato nel vino centodue
Era stato inviato a Washington da Prinetti aveva già una buona carriera alle spalle aspirava a una sede di Nasser con in particolare a spiare alla fede di San Pietroburgo
Tanto è vero che nominato cioè diciamo destinato il mio centotredici arriva a Washington nel a fine settembre del mio centoquattordici quando il conflitto era già in corso
Vede qui la missione che gli affida sul meno e nella nella sostanza quella di un vigilante contatto con il Dipartimento di Stato cioè avrebbe dovuto garantire sulla neutralità italiana
Posizione giacevano scomoda perché progressivamente questa
Questa azione viene disturbata dalle notizie sempre più insistenti provenienti da Roma su una imminente entrata in guerra dell'Italia
Ecco un aspetto che mi deve essere messo in evidenza rispetto a questa fase della neutralità italiana e di quella americana è sicuramente la percezione dell'importanza dell'opinione pubblica e di conseguenza della propaganda
Nelle cose americane
Quindi qui nel periodo in cui Wilson e al appoggiato dal Segretario di Stato Brian era
Una radicale è un fervente pacifista diciamo Besson sia ostinava a perseguire la sua politica di pace
Nonostante le provocazioni tedesche le macchie di cedere informo ripetutamente Sonnino in questo senso cioè che la posizione di pistola sarebbe stata superata soltanto se quattro soltanto grazie al fermento
Dell'opinione pubblica e sottile addirittura questo diventa evidente dopo la fine l'affondamento
Del piroscafo Lusitania negli stabili di maggio del mille centoquindici a Comacchio ma che le celle non certo punto scrive
Soltanto il fermento dell'opinione pubblica costituisce il maggior ostacolo ai propositi ostinatamente pacifici del Governo quindi nulla da dire sulla tempestività
Con la quale il nostro ambasciatore percepisce come in America l'opinione pubblica stesse uscendo da una posizione di indifferenza
E stesse orientandosi per una fuoriuscita dalla neutralità qual era il problema il problema naturalmente era portare l'America verso la causa italiani operazione assolutamente non facile per il semplice fatto della quasi assoluta ignoranza sulla guerra italiane sulle ragioni della guerra ANIA
D'altronde qui è stato notato numerosi studi pone il maggior canale di comunicazione tra Italia e Stati Uniti fosse bello legato alla presenza degli immigrati italiani quindi
Una realtà irrimediabilmente inevitabilmente lontana dalle élite e dai centri decisionale
Nome quindi ignoranza della querela che ha da parte degli Stati Uniti d'America non meno importante fu una rilevazione della pervasiva azione di propaganda tedesca danno della nostra immagine
Questa attività era messa in campo con ogni mezzo dall'ambasciatore di Germania a Washington e dall'ex ministro delle Colonie de Emburgh
Accedere
Avvertiva Sonnino in questo senso io parlo ai ai ai primi di marzo del mille centoquindici
è ricordava quanto di negativo era accaduto in occasione della guerra di Libia
Quando appunto perché diceva insomma ammoniva il completo silenzio italiano avrebbe lasciato campo libero agli argomenti e agli sfoghi dei nostri detrattori questo scrive cedere a Sonnino ripeto ai primi di marzo del mille centoquindici
Quindi è a dimostrazione di quanto fosse convinto della necessità di un'azione di propaganda Macchi di cedere si impegna personalmente anche con mezzi propri ricordo che la situazione dell'ambasciata a Washington versava in condizioni veramente
Disastrosa e
E quindi
Fa ricorso a mezzi propri in questa operazione di contro propaganda che è qui mi sembra un dato interessante nella sua ottica avrebbe sta propaganda avrebbe dovuto legarsi ad un miglioramento delle condizioni morali e materiali
Degli immigrati italiani e questa è la considerato particella le molto modernamente dire io
Un o un aspetto fondamentale per il recupero dell'immagine nazionale
Tanto è vero che macchine celere fu il promotore di una inchiesta sulla nostra comunità in a me
Ovviamente questa azione di propaganda diventava impellente con l'entrata in guerra dell'Italia
Il venticinque maggio mille centoquindici Macchi di celle scrive la Sorvino della buona impressione che aveva fatto la partecipazione italiana al conflitto
Ma anche che in alcuni ambienti governativi si parlava di sono parole di Macchi di cedere di ragioni egoistiche
Si parlava di immoralità si ricorreva categorie quali l'imperialismo barbarico è questo in alcuni giornali tradizionalmente di tradizionalmente vicini avviso come Newark vuole
C'è un altro passo che ritengo indicativo di questa sensibilità del nostro ambasciatore a Washington nei confronti della propaganda
è quindi la necessità di un corretto flusso di informazioni ed è un telegramma che in via Sonnino ai primi di settembre il mio centoquindici
In cui scriveva diciamo che avvertiva che il governo francese aveva agevolato l'operato di alcuni corrispondenti dei giornali americani poco benevoli nei confronti dell'intesa e questo aveva giovato a convertire il loro giudizio
E scriveva
Il lettore americano rimane più sfavorevolmente impressionato
Dallo scritto di un corrispondente di prestigio ormai noto che da bollettini e comunicati ufficiali verso i quali non rimane scettico e quindi cosa faceva invitava a facilitare
Le visite al fronte dei giornalisti americani costo costoro scriveva
Si possono soddisfare come un bambino
E le nostre autorità militari saprebbero appagare il loro amor proprio e la loro curiosità
Con le necessarie precauzioni il telegramma
Veniva girato da sondino a Cadorna ma è inutile che io qui sia a ricordare tutte le riserve di Cadorna nei confronti della stampa
E quindi diciamo io questi a ricordare come le però le precauzioni del generale fossero in questo senso anche troppo eccessiva diciamo tutto chiuso
Nella sua idea specialistica della guerra
Senza alcuna alcuna concessione ha ragione diciamo a motivazioni di di natura più più fuori
E sappiamo anche che suonino non nutriva molta fiducia nelle virtù della propaganda
Questo diciamo è soltanto un aspetto a mio avviso diciamo di un generale disinteresse chiamiamola disinteresse sottovalutazione mista a paura
Dell'America è come fattore che in qualche modo avrebbe potuto influire sulle sorti del
Delle conflitto e non sondino rimaneva arroccato sulla formula del Patto di Londra
Beh e sugli obiettivi adriatici e di ciò e prove eloquente quanto il ministro comunica ma qui di scendere dopo la dichiarazione di guerra americana la Germania dei primi di aprirlo centodiciassette punto quando ribadiva la centralità degli obiettivi adriatici e invitava il nostro ambasciatore a voci intorno a vigilare sull'eventualità che il Patto di Londra potesse essere oggetto di discussione si è parata tradizioni e le potenze
Dell'intesa
Cioè una lettera
Stava cita o da
I Sonnino a Macchi dicembre del sedici aprile mille centodiciassette in cui appunto ribadisce la centralità degli obiettiva alleati di fare attenzione che il il patto non venisse discusso in America anche qui ma che invece non esitava a manifestare al ministro le sue difficoltà quali difficoltà quelle legate al fatto di non conoscere esattamente le clausole del patto di Londra questo ciò che costituisce il dubbiamente diciamo il grande limite tecnico o della missione Mati a Washington perché gli impediva di mettere a punto qualsiasi strategia anche qualsiasi strategia di informazione diciamo sulle ragioni ed è la guerra
Italiana Macrì celere risponde al sondino il diciannove Adriano centodiciassette in cui manifesta questo senso di impotenza
Me scrive apertamente però che il contributo dell'America al conflitto per quanto utile alla causa degli alleati era una ipoteca usurario
Sulle condizioni della pace questo scrive Macchi a Sonnino diciannove aprile mio centodiciassette ipoteca sulle condizioni della pace
E degli Stati Uniti se la guerra fosse durato il tempo necessario per la preparazione avrebbe rappresentato all'ultimo il fattore più forte
Quindi ma che no ma l'ha visto con grande entusiasmo l'ingresso in guerra degli Stati Uniti ma dimostrava di essere perfettamente consapevole della situazione del Paese in cui si trovava ad operare del peso effettivo della partecipazione americana
E tutto ciò a dispetto di un ministro degli esteri invece ancora legato
Indubbiamente ad una visione euro Centrica dei rapporti di forza internazionale
Per questa necessità
Di una maggiore informazione spinge l'ambasciatore a caldeggiare una missione italiana
In America una missione composta da personalità di rilievo politico pari alle missioni Balfour e Viviani che nella primavera del mille centodiciassette
Sì precario in America con gli stessi obiettivi c'è quello di far conoscere
La guerra europea in qualche modo
Anche in questo caso veniva alla luce questa divergenza di vedute rispetto assorbire o invece Sonnino si arriverà assolutamente inutile una visione tant'è vero che non vi partecipo
Perché perché teneva impatti intralci al Patto di Londra attenzione quelli sono venne a sapere per la prima volta nel Patto di Londra proprio dalla missione Balfour quindi non da fonte italiano e questo è
A mio avviso determinanti
L'idea di ma che invece è era quella di evitare un come diceva lui un monopolio del binomio Francia Inghilterra quelli di contrastare diciamo un asse privilegiato che avrebbe potuto prendere forma in terra americana
Gli esiti della missione non furono quelli sperati dal nostro ambasciatore anzi ma qui fu vittima inconsapevole dei veleni della politica di Roma
La missione fu preparata in fretta e male avevo già detto che Sonnino non vi partecipo l'unica personalità politica di rilievo a parteciparvi fu Nitti
Ma sembra che imiti fosse stato inviato da Boselli appositamente per la lontana locale ma perché Lippi era un forte oppositore di un governo debole come quello di
Boselli addirittura Barbagallo riporta Conella nota biografia sunniti come lo stesso riti scrive che
Colosimo e Fera avrebbero sperato che un sicuro di qualche sommergibile tedesco avesse affondato una nave in cui era imbarcato ecco questo per farvi capire il clima in cui
E prende corpo questa visione
E mentre sono meno da Roma istruiva il nostro ambasciatore che la missione avrebbe dovuto attenersi a scopi esclusivamente propagandistici perché questo bisognava Cozzi perso Dino contenere arginare la missione mi invece andava svolgendo
Attività politica in grande stile proprio una ai più alti livelli un turbinio di incontri con personaggi di punta dell'establishment americano uomini politici finanzieri e giornalisti
Ecco aldilà del giudizio sul comportamento diritti che sembra effettivamente che e a voce in convegni mi di stesse preparando il terreno per un suo ritorno al governo senza remore nel nello sparare a zero su governo Boselli ed anche su su un sondino ecco però è fuori dubbio che inviti ci fosse una maggiore consapevolezza rispetto a Sonnino dell'importanza del ruolo che avrebbe avuto l'America sullo scacchiere internazionale del dopoguerra ciò che d'altronde
Andava sostenendo
Date
Però ecco al di là di questo è indubbio che la missione
Che inizialmente era stata caldeggiata dallo stesso Marche andò a intralciare l'azione la nostra l'azione della nostra diplomazia soprattutto ma anche di cedere denunciò subito il fatto che Nitti
Esagerando nella richiesta di aiuti faceva supporre che le condizioni dell'Italia fossero sul punto del collasso cioè che è un obiettivo esattamente il contrario
Cioè a quello al quale stava lavorando il nostro ambasciatore c'è quello di costruire un'immagine positiva l'Italia e della guerra italiana
Ecco la denuncia di particelle nei confronti di questa scomposta richiesta di aiuti da parte di Nitti era il segno della insofferenza della diplomazia tradizionale nei confronti di tutto ciò che esorbitanza diciamo dalle est istruzioni ministeriali che andava oltre l'azione governativa se vogliamo era anche il segno di una tipica inclinazione della diplomazia italiana di età liberale cioè non tanto quella di far valere la potenza della diplomazia sulla diplomazia della potenza ma che semplicemente diciamo la poca prudenza nel mostrare la realtà della situazione potesse essere lesivo dell'interesse nazionale ciò che a mio avviso rientra sempre nei panni di una corretta azione di gomma
L'occupazione del tutto assente in mi
Vale la pena più a proposito di di interesse nazionale qui io voglio ricordare la reazione di sdegno di Macchi di cedere alla pubblicazione del bollettino di guerra otto otto sette nel quale Cadorna imputava la rotta di Caporetto alla mancata resistenza di alcuni reparti
Il giorno dopo l'assunzione del Governo parte editore Mario Orlando ma vicende descrive un una lettera molto sentita
A Sonnino in cui scrive della sono parole di cedere impressione disastrosa che aveva provocato in America la pubblicazione del documento
Prometteva di adoperarsi per paralizzare l'effetto delle notizie
E spingeva affinché gli uffici del ministero in qualche modo non lasciassero compromettere in momenti così gravi il prestigio e i supremi interessi della nazione questo questo scriveva il ventinove ottobre del mille novecento
Diciassette io qui sono costretto insomma a sorvolare su altri passaggi fondamentali relativi all'azione della nostra ambasciata
In America negli anni del conflitto mi dicono che ci saranno degli atti quindi posso riprendere con più diciamo tranquillità
Ecco più spazio diciamo questo
Qui alcuni aspetti a a mio avviso importante però credo di avere già degli elementi per poter arrivare alle conclusioni allora
Il caso del conte di cedere forse il più indicativo indubbiamente il più indicativo del forte discredito che colpisce la diplomazia italiana
All'indomani del conflitto la diplomazia italiana viene vista come la principale responsabile degli esiti negativi
Della conferenza di Versailles
Quindi
Diplomazia viene accusata da destra da sinistra daremo dagli ex neutraliste dai nazionalisti dai interventisti democratici
Non dimenticate stavo Ugo evocato stamattina bella introduzione del professor Villani una la diplomazia segreta era stata
Dati aspramente criticata dal usciva già un perdente dal dal dal il solismo quindi diciamo il bisturi è una è una condanna durissima nei confronti della diplomazia
Da dalla di dalla nei confronti della diplomazia tradizionale quindi il nostro ambasciatore a Washington viene accusato di non non avere adeguatamente atteso al suo compito in considerazione del trattamento poco favorevole a loro riservato
Da Wilson a bersaglio dopo aver partecipato alla conferenza di di Parigi e in qualità di delegato di consigliere tecnico
Alla fine del mese di luglio e non centodiciannove il popolo romano pubblicava un articolo in cui si condannava l'operato di macchie di cedere e addirittura sia anticipava il suo richiamo
Da dove provenivano le voci guarda un po'provenivano dal l'Ufficio di Gabinetto della Presidenza del Consiglio cioè di uniti
Mentre il vecchio amico Tittoni con molto imbarazzo comunicava accedere
I consigliata di chiedere il collocamento a riposo cosa che c'è molto orgogliosamente non fece perché preferì attendere il collocamento a riposo d'autorità e infatti arrivo puntualmente il dodici ottobre del mille novecento
Diciannove ora qui non c'è nessun intento assolutorio ma io direi che dalla documentazione disponibile e difficile sostenere
Che non ci fosse stata una adeguate attività di informazione sull'atteggiamento di Melzo sulle sue attitudini sul suo carattere sul sfumò ma qui c'è la non amava quindi sono questo sia sia chiaro sin dal primo momento mise che diciamo Washington
Madrid ampiamente informato pezzo su questa sul suo atteggiamento sul suo calate e soprattutto sul ruolo che avrebbe potuto giocare come arbitro della pace
è vero fra la primavera e l'estate duecentodiciotto l'atteggiamento di qui sono i nostri confronti cambia cambia in meglio cambia positivamente ma ancora in occasione del viaggio in Europa del Presidente
è l'ambasciatore avvertiva Sonnino della indeterminatezza del programma di pace vuol Sonia
Così come non si può sostenere che Macrì celere non avesse manifestato la necessità di conoscere i contenuti del Patto di Londra al momento al almeno al momento dell'entrata in guerra dell'America ed ancora
Che non avesse avvertito sul possibile comportamento di inglesi e francesi e c'è un passo indicativo a questo proposito nostro ambasciatore scrive in occasione del viaggio in Europa il guizzo che
E i nostri atti alleati prima avevano ripetutamente fatto intendere ha un guizzo che mentre si sentivano legati al Trattato di Londra non avrebbero visto malvolentieri che fosse ripudiato per causa sua
In una conversazione con Malagodi ventisette settembre mille centodiciotto non senza sufficienza limiti aveva giudicato Macchi di cedere un semplice uomo di mondo già invecchiato mentre Orlando scrisse a scrivere le sue memorie che si trattava
Cito una brava persona ma assolutamente inferiore al suo compito ed acquisire se noi italiani andammo alla conferenza del tutto ignari deve Visentin
Venti di cui sono le parole a a mio avviso ingenerose è che possono essere smentite dalla documentazione
Oggi e disponibile insomma si può certamente dire sia per la diplomazia italiana il seno il secolo americano non iniziata sotto i migliori auspici grazie
Benissimo
A questo punto sospendiamo i lavori quattro giorni di pausa
A me per avrebbe
Come
Tale
Impresa rovesciati esatto
Allora possiamo proseguire consumiamo con islamiche colleghe Daniele Fiorentino
Seguirà seguirà il grazie Benedusi e poi ci sarà un po'di dibattiti prima della pausa traccia
Per chi conosce grazie pochissimi non conosce dico questo fiorentine egli ordinario di storia Stati Uniti a Roma trenta elettori DC STEA
Coordinino i percorsi dell'amore magistrato in cui si dice nascosta adesso non Kanda vanta cinque giù me ne sarei stato il direttore del Centro studi americani di Roma dove ancora tuttora avvolto attivo
A te la parola Daniela
Grazie Daevid buongiorno a tutti
Io prima di cominciare questa mia relazione
Intitolata un po'così diciamo a braccio quando mi è stato chiesto la comunità americana a Roma durante la guerra che vuole essere un'analisi della della situazione sul campo diciamo de sul territorio di coloro soprattutto che quegli americani che vivevano in Italia all'epoca ma anche di quelli che arrivarono proprio a causa della guerra prima di cominciare però vorrei fare un ringraziamento speciale perché questo convegno c'è bellissimo convegno devo dire grazie soprattutto a una persona la collega Daniela Rossini che mi ha coinvolto e che sta è stata l'anima nel nell'organizzazione di questo convegno anziane Benadusi ancora
Ma concordo pienamente il sottoscritto
Allora io affronto appunto questo argomento con una prospettiva un pochino più lunga partendo da una
Da una politica che si associa all'internazionalismo quindi sognano visto che abbiamo parlato internazionalismo guizzo mi hanno questa mattina soprattutto ovvero quell'internazionalismo americano che nasce all'inizio del secolo con la presidenza di Fyodor Roosevelt io insisto a dire ci sto lavorando ancora e uno è l'argomento del mio prossimo Libero che quell'internazionalismo nasce in forma egemonica soprattutto sotto la presidenza Esiodo Roosevelt nei primi otto anni del Novecento quando dopo il consolidamento dello Stato nazione la crescita economica dei due Paesi cioè dell'Italia e degli Stati Uniti e dopo quella crisi dei primi anni novanta del novecento seguito il linciaggio di undici italiani nella città di New Orleans che aveva portato quasi a una rottura dei rapporti diplomatici
I Stati Uniti e l'Italia conobbero un rafforzamento delle loro relazioni in particolar modo sotto proprio sotto Roosevelt se fu lui a fare dell'Italia un ottimo punto di osservazione per gli affari europei come dichiarò uno dei diplomatici di carriera inviati a Roma in successione dal presidente
Con l'amministrazione Etat i rapporti si consolidarono per conoscere però una breve battuta d'arresto nel mille novecentoundici con la guerra italo-turca
Quindi son da parte sua torna invece a una vecchia pratica politica nello scegliere il suo rappresentante a Roma incaricò uno scrittore della vecchia scuola tardo romantica e sudista Tom Masterson tecnici
Come nell'ottocento salve salvo qualche eccezione
Il rappresentante di Washington tornava a essere un uomo di cultura secondo una tradizione che vedeva nell'Italia soprattutto la sede di una grande tradizione classica se si eccettuano coloro che avevano ancora cuore l'esperienza del Risorgimento
Tuttavia peggio si rivelò un discreto diplomatico sebbene il suo problema rimase sempre quello di avere poco ascolto a Washington
La guerra contribuì ulteriormente a consolidare i rapporti tra le due nazioni dando vita alla partnership auspicata ruspe
Per quanto certo non equilibrata
Non solo in quel frangente quello della guerra si consolidò una politica culturale americane in Italia e a Roma in particolare che non aveva gli obiettivi e i propositi del Commitee on Public Information il sì pianali
Creato da Wilson sotto la guida di un giorno scriverò
Che da parte sua operò attivamente in Italia negli anni della guerra
Ma che invece fu anticipato in qualche modo da quella nuova forma di public diplomacy americana che venne introdotta appunto in qualche modo dai residenti nella capitale
La conferenza di Versailles affini invece per mettere in discussione un percorso che si era aperto tra la fine del del secolo precedente i primi diciott'anni del nuovo lo stesso Wilson percepito come un eroe soprattutto dopo Caporetto grazie all'intensa propaganda americana come propria Daniela Rossini ha registrato nel suo bel libro il mito americano
Avrebbe perso la sua popolarità conclusione di quella conferenza e soprattutto dopo il suo appello
Al popolo italiano dell'aprile il diciannove quando affrontò la vexata quaestio delle rivendicazioni italiane sull'Adriatico ciò nonostante i rapporti ripresero solidi negli anni successivi
E anche una volta salito al potere il fascismo in Italia Roosevelt e Winston avevano gettato comunque le basi di una solida partnership molti degli americani presente presenti sul territorio italiano contribuirono al suo radical
Il fenomeno della migrazione italiana nelle Americhe
Aveva poi contribuito a dare un'immagine del paese ben diversa da certi di Lia che rappresentazioni che ne facevano soprattutto gli artisti e e gli scrittori trasferitisi oltre Atlantico per trovare l'ispirazione nel paese dell'arte dal clima mite
D'altro canto molti di loro così come diversi italo-americani giocarono anche un ruolo di virgolette mediatori culturali una volta che i due Paesi entrano in successione nella guerra come alleati
Un altro aspetto importante delle posizioni che si consolidarono in ambiente americano e che sarebbero in certa misura continuate fin nella guerra fredda
E la differenza di opinioni e la scarsa comunicazione tra gli organi federali a Washington ed in particolare il Dipartimento di Stato il sì piani
E quegli americani che risiedevano nel Paese e che spesso avevano il polso degli umori italiani ma poco ascolto nel governo gli Stati Uniti inviano anche un battaglione sul territorio italiano come sappiamo verso la fine della guerra che non ebbe un ruolo particolarmente rilevante nella risoluzione del conflitto ma mandarono anche un'unità
Dell'aviazione al cui comando stava tra gli altri anche un personaggio che contribuì moltissimo alla propaganda americana in Italia anche per la sua fama
Era nel frattempo state eletto nel Congresso degli Stati Uniti come rappresentante quattordicesimo Distretto di New York
Parlo ovviamente di Fiorello la Guardia
L'Italia non era da meno di altri paesi europei quanto rapporti diplomatici sebbene giocasse un ruolo di Junior partner in qualche modo nessun peggio era l'uomo giusto per un incarico in un Paese ricco di storia
Ma la sua stessa formazione e la sua professione finì nono per fargli saltare col tempo
Gli steccati diplomatici quando nel corso della guerra che passò interamente in Italia a parte due brevi viaggi negli Stati Uniti
Si schierò incondizionatamente dalla parte dell'alleato accusando il suo governo di aver tradito legittime aspirazioni del popolo italiano
Dopo aver tanto auspicato un intervento americano nell'aprire il diciassette poteva finalmente scrivere Wilson con soddisfazione
E cito da da una lettera il peggio il riassunto del suo discorso è stato distribuito a stampa in Austria dagli aeroplani Italiani come utile importanti munizione dei paesi che si battono per la pace e la democrazia
Si parla ora anche di affiggere il discorso in tutti i Comuni d'Italia nel frattempo mi sono preoccupato di farlo tradurre attentamente in italiano con l'intenzione di pubblicarlo informa di fatto ancora cosicché possa raggiungere la popolazione intera fine della citazione
Peggio sottolineava poi l'importanza che gli Stati Uniti stabilisse ero rapporti finanziari diretti con l'Italia per portare immediato sollievo un Paese che come aveva già più volte evidenziato in precedenza stava soffrendo pesantemente regole le le conseguenze della guerra anche a livello civile
Come all'inizio del secolo sotto la guida di Roosevelt in mille novecentodiciassette con l'ingresso in guerra degli Stati Uniti segnava un punto di svolta delle relazioni transatlantiche e nel caso specifico con l'Italia
Come nel caso di Lourdes per la popolarità di Wilson era promossa non solo da una stampa favorevole dalla propaganda americana ma dalle tante narrazioni popolari diffuse sia per immigrati familiari in Italia che apre perché amplificate dalla forte presenza americana cioè degli americani
Immigrati nel nostro Paese
A inizio Novecento d'altronde eh no ancora vive le memorie all'esperienza del Risorgimento e della partecipazione sostegno adesso di tanti americani che abitavano le diverse città italiane
Roma era diventata però sempre più un punto di riferimento del Gran Tour è una meta imprescindibile
Tanto che fin dalla fine del diciannovesimo secolo alcuni architetti intellettuali americani
Avevano dato vita due istituzioni culturali per lo studio dell'arte e dei classici che sarebbero diventati poi la base di quell'Accademia americana
Fondata nel mille novecentoquattro al Gianicolo è ben nota che giocò un ruolo importante nel periodo di guerra
Non solo uno dei più grandi storici americani dell'epoca William Sponselli abbia dal aveva dedicato buona parte della sua ricerca e della sua vita intellettuale alla stesura di una serie volumi dedicati appunto all'Italia
Intanto a fin e secolo alla fine dell'Ottocento era giunto a Roma un giovane laureato della stessa università che era stato allievo difende alla ricerca di quanto poteva trovare sulla storia del Risorgimento sono mera cari nel soggette sarebbe rimasto a vivere nella città eterna per collezionare materiali di storia italiana
Finendo per dare vita nel mille novecentodiciotto con la guerra ancora in corso all'Alliance Medical Studies base di partenza dell'odierno centro di studi americani
Qui vicino a via Caetani
E nei primi anni Trenta poco prima della sua morte alla Risorgimento Collection dell'università di Harvard la più grande Collazzi con lezioni di Storia del Risorgimento esistente negli Stati Uniti
Dei è peggio sarebbero diventati degli ardenti sostenitori della causa italiana nella guerra e avrebbero insistito ripetutamente con il proprio governo in modo molto simile a come hanno fatto i loro predecessori
Durante le guerre per l'Unità d'Italia
Perché desse un aiuto fattivo al Paese che sembrava più di tutti portare le conseguenze di una guerra difficilissima e cito appunto
Da veri e di lunga durata che peraltro aveva a che fare direttamente con i principi di libertà e autodeterminazione del popolo italiano
Che io peggio sposano praticamente la causa dell'irredentismo e questo si sarebbe ripercorso anche nella loro posizione e nei rapporti con Washington negli anni a seguire
Con l'entrata dell'Italia in guerra nel quindici la numerosa comunità americana presente sul territorio nazionale in particolare a Roma e Firenze comincio ad assottigliarsi
Molti di coloro che si erano trasferiti quasi in pianta stabile da questa parte dell'Atlantico pensano bene di ritornare nel proprio paese paese quando le difficoltà i pericoli della guerra cominciano a farsi più insistente più pressanti
Ma tanti altri rimasero in Italia e si impegnano fin da quella primavera del mille novecentoquindici ad aiutare il loro Paese di adozione
Il Paese con cui negli ultimi anni gli Stati Uniti avevano firmato ben due trattati
Sull'arbitrato internazionale e al quale gli americani guardavano come una specie di rito di passaggio per il completamento di un'educazione Manis umanistica
Quel paese aveva subito mutazioni profonde che poco erano piaciute ad alcuni scrittori incluso il famoso e indigenza o Francis Marion Crawford che viveva in Italia d'altronde alcuni degli artisti americani residenti nel Paese avevano cominciato a virare le loro scene all'aperto un tempo tutte concentrate sull'antica Roma e le sue vestigia
O su scene di vita quotidiana nella campagna verso una rappresentazione della vita industrie o se è attiva della nuova classe media
Come nel caso di un famoso quadro di Mori spendere Maurice Pendergast
La passeggiata al Pincio
Ho gli schizzi e le chine diciottenne biondino De Vito in mano del monumento voglio del mille novecentoundici insomma
Quel processo di trasformazione l'immagine dell'Italia così come si era costruito negli Stati Uniti nell'Ottocento si completò proprio a causa della guerra
Momento sì verso una ridefinizione dei rapporti tra i due Paesi che non si arrestò nemmeno con l'ascesa del fascismo al potere ma anzi si andò con Seedorf consolidando per oltre perlomeno nei primi anni Venti
All'ambasciatore peggio che i e ad altri osservatori lo sforzo bellico sembrò quasi un completamento del processo di modernizzazione al avviato alla fine del secolo precedente Joseph lo storico Joseph John Louis Nigro ha dedicato la sua ricerca al ruolo giocato da alcune istituzioni americani in Italia nel periodo diciassette diciotto
Evidenziando il massiccio impiego della propaganda il ruolo giocato dal sì piano insieme all'ambasciata e all'OUA insieme ma soprattutto Daniela Rossini ha messo bene in evidenza il ruolo importantissimo della propaganda americana sul Sole italiano
In realtà molti degli americani rimasti nel Paese contribuirono a loro volta a dare manforte soprattutto quando l'Italia entrò in guerra
Lo stesso ambasciatore organizzò nella sede diplomatica due uffici per il coordinamento degli aiuti ai combattenti Italia
Al suo fianco comparivano spesso due personaggi uno era appunto Nelson de sempre presente nei diversi comitati era anche stato direttore della Keats e Shelley cause che aveva contribuito affondare
E l'altro Gino speranza ma avvocato italo-americano che aveva abbandonato la professione per dedicarsi alla scrittura e che nel mille nove centoquindici era arrivato a Roma come corrispondente del New York in in corsa
Entrambi ricoprirono diversi incarichi dal momento dell'entrata in guerra degli Stati Uniti mentre speranza diventava una sorta di consulente una sorta di consulente l'ambasciatore dell'Intelligence
Gay si dedicava a coordinare gli aiuti americani e le informazioni sulla guerra per la comunità americana nella penisola
Egli aveva raccolto attorno a sé anche un gruppo di donne
Molte delle quali americane molte delle quali sposati non li nella nobiltà romana che misero a disposizione i loro mezzi economici in alcuni casi le loro stesse case per le riunioni soprattutto dell'American Red Cross
Che aveva portato con sé diversi assistenti sociali dagli Stati Uniti ma molti dei funzionari e degli impiegati vennero reclutati tra gli americani già residenti dal in Italia come ricordava uno dei commissari arrivati dagli Stati Uniti charts dei quando professori di filosofia guarda che cito la commissione si mise all'opera per arruolare in servizio agli americani che si trovavano sul terreno artisti esperti e dilettanti e donne e uomini di mezzi
Che avevano fatto dell'Italia la loro casa americani americani sposati agli italiani e col e via dicendo
La sede dell'operazione la croce rossa dovesse dovete essere spostata per le sue dimensioni
E la sua crescita più volte tra via Sicilia e via Sardegna
Ma fu poi l'American Academy a concedere al comando generale dell'American Red Cross per quanto ad affitto agevolato la villa Aurelia del Gianicolo donata alla sua morte nel mille novecentodieci da un'altra ereditiera della Pennsylvania
Clara gesso che quanto il classicista Jesse bene di carte direttore dell'American Academy
Chiese ed ottenne l'impegno dei pochi borsisti rimasti nella nell'accademia in favore della causa nazionali italiane si prodigò in prima persona come altri connazionali allo sforzo militare italiano tanto di da morire per un'insolazione durante una spedizione di soccorso all'esercito italiano nel luglio del mille novecentodiciassette a Cervignano del Friuli per gli successe importanti p Stevens un architetto che aveva lavorato nella famosa ditta di Chicago McKean Midan guaito i decreti dice dell'American Academy che aveva disegnato anche l'attuale che si sede dell'Accademia e che gestì la nuova sede completata proprio a ridosso del Vasco dello scoppio della guerra
E la di l'Aurelia dove appunto stampa l'American Red Cross
Peggio da già dal mille novecentoquindici aveva preso l'iniziativa creando un comitato di residenti americani incaricati di aprire un ospedale di combattenti italiani a Firenze e poi l'american way di screening fax incaricata di gestire distribuite gli aiuti provenienti da cittadini privati americani
La posizione degli Stati Uniti in quella prima fase dell'ingresso dell'Italia in guerra rimaneva però almeno formalmente equidistante dalle nazioni in guerra e nella speranza di chiudere quanto prima il conflitto sulla base di termini che fossero accettabili dalle parti
E senza vincitori com'era risultato chiaro d'altronde da cosiddetto discorso demanio Willard che Wilson specie a maggio del mille novecentosedici quindi prima delle elezioni presidenziali in quell'anno e del successivo interne vento degli Stati Uniti in guerra
Page Mantini invece una posizione molto favorevole agli alleati come d'altronde molti dei rappresentanti diplomatici americani in Europa compreso lo stesso rappresentante a Berlino
E raccontò la guerra al presidente anche attraverso le sue esperienze dirette al fronte e due visite alle trincee
Una in Francia di ritorno al da una visita negli USA e una in Italia dove passò cito da peggio i due giorni più interessanti degli ultimi vent'anni dai quali mi porto dietro impressioni che dureranno a scomparire
In quella stessa lettera lui insomma dell'estate il sedici nella quale pare che amava la Grande Guerra alla guerra civile americana peggio dava anche informazioni dettagliate
In questo calcio metteva l'amministrazione al corrente delle paura e della preoccupazione italiana per la caccia recente campagna sull'altopiano di Asiago che aveva costretto alla fuga decine di migliaia di soldati
Con l'intervento degli Stati Uniti in guerra peggio poté finalmente rendere più efficace la sua macchina di aiuti la primavera diciassette fu per lui un periodo di intenso lavoro
Da una parte doveva assicurare un buon collegamento con il Paese alleato trovandosi per peraltro più volte in disaccordo con Sonnino che a suo avviso non lo metteva debitamente al giorno delle decisioni prese dagli alleati e nel caso specifico dall'Italia
Il rapporto con il ministro degli Esteri italiano non sembrava essere il più semplici
Anche quando Roma comincia a parlare di organizzare una commissione di collegamento da inviare negli Stati Uniti appendice sembra quasi di essere tagliato fuori da decisioni che avrebbero dovuto coinvolgere se ne lamentò più volte nelle lettere inviate al presidente da d'altronde secondo il suo giudizio l'atteggiamento di Sonnino era soggetta a forti critiche anche in patria
Da parte sua invece Emerson che i operarla sul terreno che era gli era più consono quello della cultura e dell'opinione pubblica ma in sintonia con l'ambasciatore e gli studiosi americani che risiedevano Luck American Academy
Sul finire del mille novecentodiciassette dava alle stampe un volume da lui curato intitolato Italis quel buone è nata nasce nuova scrive chance nella lunga introduzione dedicata ai rapporti tra Italia e Austria
Dei titolava non a caso i due capitoli scritti di suo pugno come segue depresso of osti dandomi nei scenico vida un tweet in Sixties ex e Italian Macchi vola oggi India di intimo Provins senz'Pittin Sixties ex in essi sosteneva la necessità di un completamento della lotta condotta durante il Risorgimento
Con un linguaggio degno del miglior irredentismo italiano de I non solo accusava l'Austria di una brutalità inaudita nei confronti degli italiani mal spiccava un imminente scioglimento dell'impero asburgico
Collegava quindi la lotta per l'unità con la guerra in corso ammonendo i lettori che la barbarie austroungarica
Del periodo risorgimentale non era un evento del passato ed eccezionale dati i tempi in cui si era prodotta al contrario tuonava Piccitto soltanto la barbarie commesse in Belgio in Francia nel mille novecentoquattordici
Da quel degno discepolo è alleato dell'Austria
Poteva farci correggere lei lo l'errore commesso per condurci all'inevitabile conclusione che i tedeschi sono sempre uguali a se stessi in un certo sarà stato mentale si comportano secondo il loro istinto fine la citazione
A latina tanti germanica il libro aggiungeva poi le rivendicazioni italiane sul fiume che a detta di gay era assolutamente parti integranti della nazione
L'ambasciatore peggio ovviamente non poteva essere altrettanto esplicito almeno a livello pubblico ma le sue simpatie per il popolo italiano lo spingevano esprimere nelle lettere alla famiglia tutto il suo afflato emotivo
In una missiva al fratello Roswell
Pochi giorni dopo Caporetto affermava cito dal peggio degli Unni sono stati ormai fermati e il modo in cui l'Italia ha puntato i piedi ha resistito contro i loro e quanto di meglio si è potuto mai accadere in questa guerra
Non ho mai avuto tanta stima di lei l'Italia ovviamente come oggi
Gli italiani hanno lavato l'onta hanno lavato via allontanasse contestata l'Italia in realtà forte tranne che non lo spirito del popolo
E la gente ama la libertà per questo e io amo loro
Una delle sue maggiori preoccupazioni come d'altronde diversi osservatori americani in Italia era lo supposta caduta di autostima del popolo italiano che certo a suo avviso era favorita dalla mancanza di carbone articoli di prima necessità oltre che dalla derivazioni alle quali erano spesso sottoposti i cittadini
Scusate
Come nel gennaio del diciotto quando registrò la mancanza di cereali nel sud e in particolare a Palermo Messina e Napoli
L'intensa campagna di propaganda coordinata dal si piange sul suolo italiano e gli sforzi alla Croce Rossa che allora era la presenza più significativa ed evidente degli impegni negli Stati Uniti sul suolo italiano cominciarono a dare i loro frutti l'ambasciatore poteva succosi scrivere
Con soddisfazione a Washington che aveva appena spedito un telegramma in cui sottolineava che l'America e tutti e tutto ciò che è americano occupano ormai molto più spazio nei periodici e quotidiani italiani
Con la testa di indipendenza dell'indipendenza americana del quattro luglio mille novecentodiciotto la soddisfazione di pellicce raggiunta raggiunse il suo apice e scriveva ancora
Preparativi in grandissima scala sono in corso qui in Italia per celebrare il quattro di luglio come una festa nazionale dedicata alla libertà
Il successo della festività continuava aveva spinto molti italiani perfino i più poveri tra i cittadini e i bambini a guardare all'America con occhi diversi
Si stava insomma suggellando una collaborazione che riportava i rapporti tra Stati Uniti e Italia
A livello qui erano giunti con Roosevelt dopo la crisi di fine Ottocento
Gli italiani secondo peggio sembravano recepire i valori americani e l'amore per la libertà se non per la Repubblica
Tanto che a novembre riferendo nelle manifeste le manifestazioni di giubilo per la fine del conflitto peggio si spinse a sostenere che la gente per le strade cito vorrebbe la Repubblica e sarebbe pronta a eleggere Wilson suo presidente
Intanto a giugno che i poteva dare vita a un'idea che aveva covato già da qualche anno prima soprattutto a partire dallo scoppio della guerra
Informare le classi colte italiane sugli Stati Uniti la loro storia cultura e valori politici
In qualche modo anticipava così nel suo approccio culturale alla campagna del Commitee on public information quella public diplomacy che gli USA avrebbero implementato nel secondo dopo dopoguerra attraverso la l'istituzione della United States Information è Agency e soprattutto delle Ucits LaPresse
Nell'estate del mille novecentodiciotto creava nel Palazzo Salviati in via del Corso
Dell'Aglio info l'American Studies finita lì con la collaborazione finanziaria di due membri dell'American Red Cross in Italia allori a distanza Bill Aurelia appunto come abbiamo visto Jensen bene un avvocato di New York che aveva abbandonato la professione per unirsi alla Croce Rossa in Italia
E Robert Perkins comici commissioner della stessa Croce Rossa e ma finanzieri e membro del consiglio d'amministrazione della State University mio
A sostenere finanziariamente l'iniziativa cenano però anche il finanziere collezionista
Americano di origine tedesca otto cammino che si sarebbe poi fatto costruire a New York una villa disegnata sul modello del Palazzo della Cancelleria Roma per breve tempo anch'esso sede dell'American laddove e che fu tra i membri fondatori del Cansiglio on foreign Relations e l'ebbe un altro Enrico mettono in un economista autore di diversi libri su commercio e mercati italiani che lavoro anche per il governo federale negli anni
Descriveva così Consel di stazione a uno dei suoi più RAI più regolari corrispondenti lo storico roscoe tenga che la biblioteca stava riscontrando un grande successo con sedici lettori contemporaneamente nella sala di lettura e la possibilità di prestito grazie a un accordo con l'università di Roma
La simpatia diritto e dei invece per l'Italia crebbe con il passare del tempo spingendo al volto il primo esercitare pressioni anche forti sul governo tramite peggio affiche desse maggiore credito alle richieste degli alleati
Il lavoro di peggio per quanto criticato risultò comunque importante per gli Stati Uniti anche se non riuscì a trovare un buon compromesso con le richieste le aveva scritte le aspettative italiane
Al tavolo delle trattative di Versailles e a mio indicate a mitigare la rigida posizioni di insomma il suo mandato si concluse proprio dopo un diverbio con il presidente sulla questione delle rivendicazioni italiane alla conferenza di pace
Nel mille novecentodiciannove abbandono così il suo posto
Appena rientrato in Italia e mi avvio a concludere cercando di riassumere le posizioni di questi due personaggi completò il volume Eataly Underworld fuori per il quale aveva cominciato a raccogliere il materiale quando era ancora a Roma
Il volume venne pubblicato nel mille novecentoventi due anni prima della sua morte
Nell'hub l'ultima parte nelle ultime pagine di quel libro l'ex ambasciatore scriveva cito è davvero una crudele sorte che dopo tanti sforzi così eroici perdite è grande
Perdite così grandi e sacrifici incommensurabili e sa Italia sia lasciata così con un profondo con un così profondo sentimento di giustizia di ingiustizia nei suoi nei confronti dei suoi alleati
Gay non fu certo da meno e guardò con comprensione all'ascesa del fascismo bersaglio era stato per lui un tradimento nei confronti dell'Italia
Di cui era responsabile anche il presidente Wilson come scrisse in un libro pubblicato in Italia nel mille novecento
Ventisette dal titolo cioè non si italiche riprendeva uno slogan del presidente Roosevelt per lo storico che guarda indietro dopo un certo numero di anni le azioni degli alleati sembrano incredibili nessuna voce è qua si levò a favore dell'Italia Madison era troppo vessato dalla posizione alla sua volontà
Durante il congresso per risultare imparziale
Non aveva nemmeno una contenzione sufficiente dei problemi delle singole nazioni
Era troppo occupato a realizzare il suo tanto accarezzato Progetto della Società delle Nazioni al quale preoccupazioni minori potevano essere sacrificate avrebbe avuto bisogno dell'aiuto di coloro che erano più potenti dell'Italia ma invano contro di essa
Così le strategie messe in atto da quelli americani che in Italia vi venivano e che conoscevano il milieu culturale romano differivano in buona misura da quelle disegnate a Washington
Se con il si piace la propaganda di guerra Wilson aveva anticipato alcune delle tattiche della futura public diplomacy gli americani a Roma avevano dato vita i prodromi di quella politica culturale
Seguita poi nel documento dopoguerra nel secondo dopoguerra dagli uffici dell'UCIS su tutto il territorio italiano
L'American Academy del Centro italiano di studi americani creato nel mille novecentotrentaquattro sulle fondamenta dell'American Library dopo la morte di gay finirono per rappresentare in buona misura l'America Roma nel Novecento grazie
Grazie Daniele affascinante anche ottimi complimenti anche per la ottima gestione del tempo adesso la parola Lorenzo Benadusi
Lorenzo è professore di Storia contemporanea storia e la cultura in età contemporanea questo io mi spedirono a tre e insegna Storia del giornalismo allunga Street Diliberto
Si è occupato prevalentemente di storia militare storiche agenti genere store del giornalismo particolare attenzione all'Italia liberale fascista a terra parola non regge
Grazie prima d'iniziare chiederei
Perfetto nuovo aumentiamo fu domani e e soprattutto ringrazio la Presidenza del Consiglio dei ministri per aver ha accettato la proposta dei
Dar vita a questo convegno e anche ovviamente Daniela Rossini con cui abbiamo lavorato insieme che è stata per me anche un po'una sorta di benvenuto a Roma tre io ero dopo appena arrivato da Bergamo e quindi anche per questo la ringrazio
E inizierei però su con una riflessione proprio sul mille novecentodiciassette all'inizio del secolo americano che il titolo che abbiamo scelto e che quindi non ovviamente non rinnego ma mi sembra che forse c'è un inizio dell'inizio scusate il gioco di parole cioè forse potremmo preso da fare questa data d'inizio del secolo americano o vedere le origini di questo inizio un po'prima
E cioè proprio al periodo di Roosevelt di cui ne parlava adesso fiorentino
Proprio perché giallo ora non solo gli americani ma anche di europea iniziano a percepire l'idea che stia iniziando un secolo americano e che quindi ci sia un processo che di americanizzazione come dice appunto William Steve perché è una giornalista inglese
Che morirà nel mille duecentododici sul Titanic Titanic e che nel mille novecentodue questi sono tutti i libri del mille novecentodue e tutti i libri che delineano l'idea di un inizio di egemonia americana sul su quanto meno sull'Europa se non sul mondo
Nel mille novecento nell'esposizione del sa di Parigi c'era stato un padiglione americano gialli si era vista la potenza Krhin percepita la potenza economica
Negli Stati Uniti e se estive scriveva in questo libro proprio dal titolo la mediocrità l'americanizzazione del mondo ovvero le tendenze del ventesimo secolo
La scesa dell'America ruolo di più grande potenza mondiale è il principale fenomeno politico sociale e commerciale della nostra epoca
E quindi la marcia trionfale degli Stati Uniti verso la conquista politica economica e sociale di un dell'universo mondo cioè verso un'americanizzazione del globo è iniziata
Lo ribadivano come dicevo anche questi altri autori e soprattutto lo diceva qualche anno dopo il famoso scrittore di fantascienza Wales che nel sul libro il futuro del dell'America in America concludeva proprio dicendo il nostro futuro intrecciato con quello dell'America in un certo senso ne dipende
Ma anche italiani percepivano questa cambiamenti in corso un cambiamento che aveva spostato l'asse da Londra a New York grano antologia un articolo proprio mentre dal titolo l'invasione con in questo caso commerciale americana liquidazione economica dell'America proprio segnava l'orgia di ricchezza che è la che l'America minacce la conquista di tutto il vecchio mondo
E quindi questo ci rimanda anche come dicevo proprio al momento in cui l'America sembra non solo economicamente affacciarsi al mondo
E quindi a a a Roosevelt e a quello che uno degli altri miti fondanti della cultura americana e cioè il mito dell'uomo nell'arena il mito dell'uomo e l'Arena è l'espressione che utilizzerà Roosevelt a Parigi alla Sorbona nemmeno centodieci
Nel suo famoso discorso lo dice l'onore spetta all'uomo che scende nell'arena e ha la faccia sporca di polvere e sudore e sangue che combatte con coraggio che sbaglia ripetutamente perché non c'è sforzo senza errori e manchevolezze
Ma che ce la mette tutta per raggiungere l'obiettivo l'uomo che spende tutto se stesso con entusiasmo e dedizione per una giusta causa anche se non dovesse ottenere il trionfo delle grandi conquiste fallirebbe e cadrebbe state sapendo di aver usato abbastanza
Dunque il suo posto non sarà mai accanto a quelle armi chimiche
Che non conosco né la vittoria né la sconfitta e questo è anche il discorso che apre il libro di Nixon poco dopo nell'arena che mi son decide di mettere come frontespizio del suo libro
Quindi l'uomo dell'Arena non può esimersi dal combattere qui lo vediamo in tutte le forme di moscovita aggressiva di verità e di spirito marziale che Roosevelt cerca di rappresentare con la sua stessa figura e quindi il coraggio la resistenza l'azione il vigore la determinazione
E l'idea di di appunto scendere nell'arena per esser pronti a combattere difendere i propri valori
E e questo ci porta quindi alla guerra alla all'ordine
Anche alla inibiti abita per alcuni versi di una di un coinvolgimento una guerra proprio come momento cardine del dell'uomo che scende nell'arena e ci porta a una riflessione sul ruolo che ha avuto la guerra nella cambiare i termini della Società nel rapporto tra civili e militari e soprattutto nelle conseguenze che un interventi in guerre quindi le torsioni anche con l'intervento in guerra
Provoca negli stati liberali e democratici che decidono di entrare soprattutto una guerra totale quindi comunque un coinvolgimento totale
E quindi anche al rapporto tra sogni e realizzazioni sogni e paure sogni le aspettative le realizzazioni
La guerra apparentemente sembra proprio in questa in questa sede quindi nel vittoriano o ad Arlington nel caso degli Stati Uniti con nella celebrazione del milite ignoto
Il quattro novembre L'undici novembre del mille novecentoventuno il momento in cui si è compiuta effettivamente un'opera di nazionalizzazione delle dei cittadini un'OPA di nazionalizzazione delle masse potremmo dire e quindi un'opera di questione nazionale che ha permesso in entrambi i casi pertanto per gli Stati Uniti che per l'Italia il raggiungimento pieno della vittoria e della condivisione del sacrificio in vista della successo de la grandezza della palazzina
E quindi apparentemente questo sono proprio due momenti di unificazione ma già il fatto stesso che si scelga come elemento di celebrazione il milite ignoto denota anche invece una serie di contraddizioni e via Poli e che sono presenti in questo in questo atto esito finale della guerra il milite ignoto
è uno e nessuno e è colui che può essere qualsiasi cosa proprio perché le anime
Prima e dopo la guerra contro un essere molteplici quindi ognuno può dipingere il milite ignoto proprio perché non ha volto una identità come vuole
Può essere e rispondere a quel all'esigenze di qualsiasi forza politica di qualsiasi etnia può essere bianco può essere nero può essere cattolico può essere protestante può essere socialista può essere un fante un borghese un ufficiale e così via
E ed e allo stesso tempo il milite ignoto stesso
E la celebrazione Mitridate nel caso dell'Italia
Mostra anche chiaramente in realtà il fatto che il Paese non si è effettivamente o completamente unito grazie alla guerra e che quindi rimangono con le divisioni comunica l'Istat sia all'Italia gli Stati Uniti che hanno preceduto gli interventi in guerra
Sia negli Stati Uniti che l'Italia la guerra è stata usata da una parte i forse da una minoranza anzi sicuramente da una minoranza della popolazione
Con un forte risentimento da parte di chi non la voleva con una spaccatura all'interno e con delle divisioni anche all'interno della della della nazione per motivi etnici religiosi di classe e e politici ovviamente
E quindi chi mostra chiaramente questo
E proprio Mussolini che così che celebra il mito del noto dice questa cerimonia sono l'indice di una psicologia cambiata il governo Saura che volendo può schiantare le forze dell'anti nazione se non lo se non lo fa ci penseremo noi l'esercito fasciste ancora pronta a sferrare l'attacco
Su tutta la linea quindi c'è una nazione un anzi nazioni quindi già questo è un chiaro segno di questa divisione
E però al discorso di Mussolini è un discorso che ci porta ad affrontare un altro problema importante sul sulla processo di smilitarizzazione cioè l'idea se effettivamente la guerra è un'evitabile torsione verso l'autoritarismo se la guerra la Piovra mondiale non evitabile approdo al fascismo comunque a un sistema repubblicano può fortemente illiberale per molti versi e quindi la guerra la domanda che ci fa la guerra e quant'altro vitalismo può sopportare una democrazia e la sicurezza nazionale per mantenersi tale rischia di ledere anche il concetto di libertà di diritti civili di libertà di opinione
E e qui molti storici hanno visto nella guerra quindi uno dei club l'approdo al fascismo
Sia per degli aspetti legati alla brutalizzato e della politica sia proprio a questa proseguire di una forma di controllo di repressione di propaganda e di autoritarismo anche in tempo di pace
In realtà mi ha visto il quadro più sfumate molto più complicato la rappresentazione solo con i rossi e neri quindi con la contrapposizione come in quest'immagine tra socialisti fascisti è una rappresentazione
Che noi crediamo ma in quanto ce la fanno cadere i fascisti stessi che hanno creato può il monopolio dell'idea e della memoria della guerra immaginando siccome gli unici interpreti di quell'evento
Bustine che dice di porto l'Italia di Vittorio Veneto vestito in camicia nera e scusandosi con il rap perché ancora indossa la camicia nera perché ha preso parte alla battaglia realtà era Milano arriva con un treno la mattina dopo e quindi ovviamente un'invenzione ma proprio per dare l'idea di questa idea di continuità ininterrotta tra le divise edificio Verdi le camicie nere il quadro è più sfumati e colori sono diversi sono sono altri questa immagine che vi ho perso e ringrazio Istituto Luce della CIA è una celebrazione
Proprio l'undici novembre del mille novecentoventidue a pochi giorni la marcia su Roma del dell'azione dischi
Che non a caso ci tengono a rimarcare il fatto che stanno celebrando il re e sono loro con il sempre pronti per la patria pecche sono scesi in strada Roma pronti a intervenire contro le camicie nere il ventotto ottobre il giorno della marcia su Roma
Quindi c'è l'azzurro delle camicie le l'azzurro delle camicie le sempre pronti per la pace e per il re ma soprattutto c'è il grigio non il grigioverde dichiara ha combattuto e quindi dell'uniforme ma il grigio di chi non è non è po'più di essere coinvolto in qualcosa di estremo non ne può più di radicalismo di destra e di sinistra di chi decide vuole solo essere lasciato in pace da questi scalmanati che continuano la guerra in tempo di pace
E e la guerra quindici porta come dicevo a riflettere su questi aspetti anche di cambiamento e torsione
Che da una parte e portano alla l'abbiamo visto proprio sull'intervento di Ferentino alla nascita di un comitato per la Pubblica Informazione ma la stessa cosa avviene in Italia proprio dopo il mille duecentodiciassette con la nascita del servizio P del servizio propaganda
Per creare un coinvolgimento attivo della popolazione verso la guerra e e la guerra ha portato un cambiamento molto forte perché per la prima volta si sviluppa in maniera molto evidenti in America ma anche in maniera sensibile in Italia
Un un work Warsaw Welfare State potremmo dire cioè quindi uno stato sociale
Legata alla guerra e uno stato sociale legato alla guerra che si prende cura dei soldati in questo caso gli ho portato dell'immagine della fissazione del comando supremo americano che fissato sul pericolo teneri e quindi sulla contagio attraverso le relazioni sessuali con prostitute o francesi in particolar modo della tutta italiana e quindi una embrionale forma di calcarea di attenzione alla salute pubblica che è molto presente
E negli ultimi studi gli studi più recenti sul la nascita di questo qual far di guerra sottolineo il fatto che l'America
Consapevolmente sceglie di creare e di realizzare un Guelfa non vuol far non per i cittadini ma solo per i veterani e questa è una caratteristica che condiziona la politica nelle americana fino ai giorni nostri cioè noi le risorse le diamo a il cittadino che il cittadino che ha combattuto anche a scapito di una rinuncia di soldi di attenzioni di cura e di benessere per gli altri cittadini con tutte le conseguenze sullo stato sociale sull'evoluzione dello stato sociale
Americano
E poi la guerra porta al problema
Reale che il problema effettivo della prima guerra mondiale cioè di cosa ha fatto faremo e cosa facciamo di questi e soldati di questi milioni di soldati nel caso americano tre milioni settecento mila soldati
Che sono impiegati non solo in Europa nel periodo della guerra
E non a caso sempre Mussolini nel famoso articolo latin c'ero Katz sia lascia viene ed lancia l'idea che la partita politica e sociale del Novecento sarà dell'immediate e quindi del dopoguerra sarà data da
La massa dei reduci e quindi lui dice oggi questi moderati questi invade invalidi sono le avanguardie del grande esercito che ritornerà a domani sono le migliaia che Saccà e che ha aspetto di milioni di reduci queste norme ma Massa
Produrrà inevitabilmente degli spostamenti di equilibrio i partiti vecchi saranno travolti in Italia va verso due grandi partiti quelli che ci sono stati e quelli che non ci sono stati nella lettera al ministro del ministro dell'Interno americana UIL soltanto un maggio del mille duecentodiciotto si ribadisce la stessa cosa e cioè il problema è i reduci e quindi si dice mio caro Presidente
Credo che sia arrivato il tempo di iniziare a pensare a dei piani per offrire ai soldati ai nostri soldati che ritornano delle opportunità
Ogni Paese infatti alla fine di una grande guerra ha dovuto affrontare questa situazione dalla Roma di Giulio Cesare alla Francia di Napoleone fino ad arrivare alla nostra guerra civile il problema che emerge sempre lo stesso cosa fare dei soldati appena congedati dal servizio militare
E la sua risposta è dare la terra ai soldati creare dei farmaci delle al piccole proprietà terriere che risolvano il loro problema e che è un problema che tornerà poi con New deal di Roosevelt e quindi saranno riprese le stesse concezioni sviluppati in questo periodo proprio nell'ottica dell'inutile i reduci quel problema quindi della disincanto e dalla distribuzione dei reduci figlio messo l'esempio dei due scrittori più noti che hanno preso parte proprio sul fronte italiano e i reduci significa ovviamente anche il problema dei mutilati e degli invalidi
Qui in basso c'è della Quayle
Presidente dell'Associazione mutilati invalidi italiana cioè Papua in lingue in alto e quindi tutto il problema della cambiamento della struttura dello Stato con le pensioni con l'attenzione alla famiglia dei mutilati e con il integra d'integrare i mutilati e gli invalidi nella vita civile e per farli giocare a baseball ma soprattutto per impiegarli in lavori e in nei e quindi in un impiego anche anche perché
I l'attenzione e anche quella di permettere la creazione di organismi che si facciano portavoce degli interessi dei combattenti da questo punto di vista il processo di butoh e zone della politica è molto legato proprio la capacità degli stati di sviluppare una cultura della smobilitazione e disintegrare i soldati nella vita civile
Il la brutalità azione riguarda ad esempio anche Paesi che hanno preso parte la guerra quindi questo scettici fa cambiare il nostro punto di vista la Spagna un processo di pulizia aziona peso per parte la guerra la Finlandia un processo di globalizzazione non ha preso parte alla guerra il problema in molti casi è che tutto questo can accentuato proprio dalla difficoltà del inserimento nella vita civile
Ma anche qui l'idea di una inevitabile
Passaggio dei combattenti al fascismo nel caso italiano è un'idea che giustamente è stata criticata is grazie agli studi di Sabbatucci ma di molti altri storici
Sappiamo che egli alta gran parte del combattenti SMA era su posizioni antifasciste o critiche abbiamo la la lega proletaria di multati mutilati invalidi
Ovviamente di imposte ed in di inspirazione socialista
E anche fino a Milano centoventiquattro continua invece un'ostilità nei confronti del fascismo proprio perché le richieste sono molto diversa anche la cui il fascismo la Costituente il disarmo universale cioè tutti i valori
Di pacifismo umanitarismo che non sono affatto in linea con quanto prevede il fascismo in America ovviamente la organizzazione che al maggior numero di affiliati è l'America ligio anche raggiungere ben presto un milione di affiliati ma c'è anche l'organizzazione dei veterani delle guerre all'estero e vedete anche il richiamo l'idea di continuare una propaganda
A anche in tempo di pace con l'idea che il soldato è la migliore risorsa per la nazione colui che può lavorare
E che lavora con più ardimento ma soprattutto con più discipline con più dedizione e quindi soldati sono i migliori lavoratori per la nazione e l'America da questo punto di vista grazie al Ministero della Guerra sviluppa una politica di assistenza e di inserimento nel mercato del lavoro da parte dei medici che è unica rispetta l'Italia in Italia
Il fallimento della smobilitazione data non solo dal fatto che una parte consistente della nazione
E critica fino a autorizzare la violenza i reduci soprattutto gli ufficiali ma anche da difficoltà di reinserimento nella vita civile nella vita politica e quindi di quella mobilità sociale ascendente di cui parlava definisce e qui ci abbia abbiamo tutta l'opera di e la campagna di promozione dell'impiego per i soldati americani con canzoni poster adesivi attaccati sulle macchine
E soprattutto con attenzione capillare giornaliera su tutti i giornali con due mila lettere asse spedita assetti ogni settimana
Per a tutte le fabbriche le industrie e americane per incentivare i datori di lavoro ad assumere il sangue dei soldati come in questa poste di propaganda il sangue dei nostri soldati con riconoscimenti ufficiali per chi lo fa e quindi la targa ad esporre perché Luís si sta impiegando o gli stessi uomini che lavoravano in quella in busta prima della guerra o comunque soldati che tornano dal fronte e poi abbiamo il rischio invece di non andare incontro e di non permettere questa nuova integrazione di questa massa di reduci e vedete la l'immagine del soldato trionfante che rientra in parte nel diciassette e che pone il ventidue rischia invece l'esclusione sociale rischia di diventare un drop out se non coinvolti in questo processo
Questo uno nel farti invia una una un grosso un successo significativo in America anche perché il governo americano capisce la le Ivo importanza dei veterani nasce uno stato incentrato anche sul ruolo e il valore dei veterani come risorsa politica tanto che tutti i soldati una maggior molti soldati che hanno preso parte e che stanno ancora in Europa nel mille centodiciannove diciannove a tutti a molti di questi soldati né dato un questionario per capire l'opinione la loro opinione
E per capire come soddisfare le loro chieste in vista di stabilizzare il di aumentare il senso patriottico che loro hanno e quindi si sonda la loro opinione un sondaggio di opinione potremmo dire che viene svolto e che porta quindi anche a riconoscere e accettare le richieste dei veterani quest'immagine che vi porta quella ben nota della marcia dei quaranta mila dei veterani che marciano sul Washington siamo nel nel trentadue
Maggi nate quindi un ex combattenti per il riconoscimento o perché in realtà perché dopo la crisi e del ventinove possono ottenere quelle e riscattare quelle obbligazioni che gli erano state concessi nel mille novecentoventiquattro e che però il governo americano si impegnava
A pagare solo nel mille novecento altra parte dal quarantacinque in poi o in caso di morte a farle di scuotere da parte la famiglia allora a questo punto invece vogliono quei soldi che hanno ottenuto
E e quindi come dicevo l'attenzione a a asse assecondare le loro richieste e la nascita quanto meno di una lobby legata o comunque di un forte organizzazione di ex-combattenti che incide sulla vita politica e sociale degli Stati Uniti
Mi avvio alla conclusione con un altro può aspetto in importante che anche qui accomuna Italia Stati Uniti e cioè l'idea della guerra anche come mai il tempo c'è la guerra come momento di nazionalizzazioni
Che riuscirà finalmente a far sentire i cittadini parte della nazione quindi l'idea no della giorno dell'America dove tutti gli americani col trattino italo americani afroamericani potranno finalmente essere i cittadini
Però allo stesso tempo la guerra stessa sin da subito
Alimenta una frattura con chi in questo caso è un americano col trattino ma che sta dall'altra parte dello schieramento e quindi la nascita di organizzazioni e di un sistema di spionaggio per individuare i tedeschi e con anche ovviamente il cambiamento e la toponomastica di strade e nomi di città tedesche che vengono cambiate con la limitazione dell'insegnamento da lingua tedesca a scuola e così via
E poi ovviamente il problema dell'americanizzazione riguarda in primo luogo gli afroamericani io conosco meglio la realtà degli ufficiali che sono comunque non hanno gli stessi e lo stesso trattamento delle ovviamente dei bianchi non hanno gli stessi sarà lo stesso accesso
Nei circoli ufficiali
E e quindi un problema di una esclusione sociale di un non superamento delle difficoltà i problemi razziali che continua nell'immediato dopoguerra e che non a caso porta poi all'all'inasprimento della del conflitto razziale soprattutto nel nel nel dal diciannove in poi pensare che nemmeno centoventiquattro Indaco Busca Anna numero
Gli affiliati
Di quattro milioni quindi questo già avviati valide vi dà l'idea e ovviamente il problema del Summer l'estate delle mille duecentodiciannove dove i veterani stessi afroamericani sono uccisi e sono in qualche modo controllati gli scontri dal con l'intervento del governo federale
Fino ad arrivare all'altro passaggio dalla speranza la paura che ovviamente alla pesca con la paura del bolscevismo e quindi con la minaccia di una anche qui di un nemico interno che può mettere a repentaglio la sicurezza nazionale
Riprendendo anche qui una legislazione precisa precedente al mille duecentodiciannove c'è tutta la questione del diverso per esempio devo dire e tutta la questione delle delle delibere discorsi
è già insita nella nell'intervento americano ma assume in questo periodo delle proporzioni ancora maggiori ovviamente e quindi la l'Intel la partecipazione attiva anche degli Ascom battenti a difesa
Di il dello della nazione dall'anarchismo il bolscevismo
Anche in da tutti questi elementi di disordine e caos che qui idiomi delineato
E che quindi proprio per concludere la guerra vista come un diluvio la guerra vista come una né disillusione con una perdita di speranza in questo caso a e degli affetti secondo molti storici di perdita dell'innocenza da parte degli Stati Uniti proprio perché c'è questa torsione
E molto forte negli anni Venti che non sono quindi solo anni ruggenti da questo punto di vista che molto evidenti ovviamente anche nel nel caso italiana che porta quindi a riflettere e ha iniziare a iniziare una riflessione che poi aumenterà avrà pieno sviluppo negli anni Trenta su quanto autoritarismo può appunto tollerare una democrazia se la nascita Security può significare anche rinunce qui alla libertà libertà civili libertà di parola libertà di espressione
E quindi La guerra lascia che doveva essere una guerra per rendere sicura la democrazia è una guerra che l'altare nella democrazia meno sicura all'interno degli stessi Paesi che mi hanno preso parte quindi all'interno della stessa America diluizione della stessa e dell'Italia stessa
La guerra il dovere del dopoguerra avevano però anche insegnato una cosa molto importante e cioè e qui chiudo con una citazione di Nixon che gli ha ritmo senza realismo e impotente e capitalismo senza idealismo e morale grazie
Grazie Lorenzo Luigi Banfi tutti con la forza delle sue immagini
Adesso capiamo che il momento del dibattito alla prima mezz'ora invito rivelatore di tornare sul
Su
Sul palco
E mentre ritornano invito i presenti anzi formulare le loro delle domande
Se no parliamo tra di noi
Chi vuole aprire la discussione domande prego
Contratto veste enfatizzazioni vale Emilio Franzina già professore ordinario sono in pensione da tre anni ma ancora studio qualcosa e mi ha colpito di tutte relazioni oggi visto che si deve parlare il secolo americano e dell'Italia anche quello che nell'intervento di Nicolosi è stato messo in rilievo che la storiografia italiana sottovalutato e forse non riguarda solo Sidney Sonnino e la politica estera tra la finezza giolittiana la fiera grande guerra ma riguarda più in generale i rapporti fra i due Paesi visti col filtro di coloro che studiano appunto la diplomazia ma che poi inevitabilmente devono valutare gli effetti politici certi atteggiamenti quello che traspare lo dico in sintesi brutale
è che Sidney Sonnino che pure aveva alle spalle una storia particolarmente importante nell'Italia di fine Ottocento oltre ad esser quell'uomo accentratore quello che sostanzialmente più che non Salandra propizia l'ingresso in guerra dell'Italia è uno che non capisce niente
è un un è un uomo veramente di pieno Ottocento che di fronte ai cambiamenti incorso in particolare di fronte a quello che i rapporti con gli Stati Uniti dovrebbero mettere in chiaro
Assume un atteggiamento che poi sfocerà anche nell'irrigidimento e nella incapacità di gestire alla conferenza di pace tutte le questioni che non possono essere neanche poi devo dire
Fiorentino prese per buone nella versione di nessun Paese di me perché sono quelle del nazionalismo Adriatico degli degli interventisti ad oltranza
Che non fanno un minimo di ragionamento su la reale situazione in Istria
In Dalmazia a Fiume dove c'è una fascia esigua di popolazione italiana urbana e tutto il resto è slavo da secoli Nordahl
Ha da poco
Però mi colpisce questo fatto perché nella storiografia italiana si ci si aggira sempre
Attorno alle questioni della Grande Guerra nei rapporti con gli Stati Uniti in termini di generici di avvicinamento Wilson quando Wilson propugna l'ingresso in guerra del suo paese e poi anche la come dire al la perorazione per una pace futura imperniata sul riconoscimento dell'autonomia dell'auto decisione dei popoli eccetera eccetera e quello che poi succede con il così detto voltafaccia la conferenza di pace eccetera
Ma questo anche dipende dal fatto che nel corso stesso della guerra non si immettono a come dire a a servizio a dovere le risorse che se erano risorse anche di conoscenza non è un caso che Macchi dicendo che non avesse voglia di fare l'ambasciatore a Washington ma non perché era meno prestigiosa la sede probabilmente perché forse percepiva il rischio di infilarsi in un tunnel nel quale badate io non so se ne parlerò magari domani sera forse no ma comunque lo dico adesso nel quale già da decenni la diplomazia italiana si aggirava perché non lo dico come diciamo patito della storia del mio l'azione lo specialista di queste cose
Ma era oramai dagli anni metà anni Novanta dell'Ottocento che la questione dei rapporti fra Italia e Stati Uniti ruotava attorno all'afflusso progressivo
E Dinu viale superiore a quello di qualsiasi altro gruppo etnico almeno in quell'arco di tempo fra il mille ottocentonovantasei mille novecento e quattordici pensate che nell'annus mirabilis della grande migrazione transoceanici Ca'
Ed è la grande emigrazione italiana tanto per anche per mettere i in riga Salvini esosi
Nel mille novecento e tredici uscì erano i confini nazionali ottocentosettantuno mila italiani in emigrazione dei quali trecento settantasei mila negli Stati Uniti
Ah ritirerei cosa voglia di trecento settantasei mila persone che emigrano negli Stati Uniti ma ero un un trend che durava dall'inizio del secolo tranne un momento di crisi dopo la crisi economica del due giugno del mille novecento e sette ci sono le ricorrenze anche secolari anche in quello che c'era stato una lieve flessione la media era di duecento duecentocinquanta mila emigranti italiani all'anno
E tutto questo avveniva notate bene in un contesto non li viale e lineare perché l'immagine che più scrivente che sono state proiettate da ultimo e che si riferiscono agli anni venti e trenta quando continua a durare
La legge di Lince e continuano le discriminazioni
Assolute nei confronti dei
I neri degli afroamericani beh insomma l'ultimo eccidio o meglio l'ultimo linciaggio di italiani prima delle quali da grande guerra viene a Tampa quindi in Florida nel mille novecentodieci
Ma prima ce n'erano stati una una serie lunga che anni fa la Patrizia Salvetti mise in in evidenza nel suo libro su corda e sapone sui linciati degli italiani è un episodio che era stato citato da Nicolosi un po'di corsa cioè la tensione che ci fu nel mille ottocentonovantuno novantadue fra Italia e Stati Uniti a causa del linciaggio di un cinque undici italiani alcuni dei quali erano effettivamente dei poco di buono ma non erano colpevoli dei reati che gli venivano addebitati sì ma ecco voglio dire arrivare al dunque c'era stata una tensione che ha portato addirittura a rischio di una di quelle azioni che era la politica del cannoniere
Di rottura dei rapporti diplomatici fra Italia e Stati Uniti e tutto viene invece disciplinato poi da Major le plance dalla guerra che semplifica le cose l'americanizzazione all'inizio viene accolta anche dagli italiani d'America che arrivano in cento mila combattere con l'esercito yankee in Europa solo cento mila gli italiani termina qui
è un con panorama molto più complesso e articolato che secondo me varrebbe la pena di approfondire forse negli atti
Qualcuno la vuole rispondere viene vuole risponde vuol farsi visto che sia spostarsi breve dice il governo vivamente
Metto subito da parte la questione Beggi eccetto io citavo che spesso è ovvio che non si può prendere per buono tutto quello che più ci dice anzi tutt'altro
Peggio rimane un uomo del Sud con una visione tra l'altro razziale fortissima appunto si è parlato non lo diceva Benadusi per poi un'altra un'altra questione che è quella frutto del mille ottocentonovantuno del linciaggio in realtà poi non si arriva proprio a una rottura vera e propria si ritirano gli ambasciatori c'è una fase di grossa tensione poi alla fine il Governo degli Stati Uniti e tra l'altro che ha a che fare
Con le competenze tra governo federale i governi degli Stati no perché il governo federale del manda alla Louisiana la risoluzione della cosa che il governo italiano non capisce
Poi però nel mille ottocentonovantatré l'ho menzionato questa prima nel mille ottocentonovantatré si ritorna invece alle buone relazioni che sono diciamo ancora un po'
Così incerte e che appunto come ho sottolineato proprio all'inizio si consolidano poi Fyodor consorte Roosevelt qua trendy una decisione che veramente importante punto lo diceva anche Benadusi no come quella fase tra fine Ottocento e inizio Novecento è un momento di passaggio importantissimo tutto il libro di di come si chiama Luigi presidente il libro esistente fu un ci ebbe un certo successo perché faceva la lista di tutte le cose americane che usavano gli inglesi e appunto quella politica di espansione commerciale che poi il governo Roosevelt sostenne passava anche dall'incarico a diplomatici di carriera una cosa relativa niente
Inusuale nella per il Governo degli Stati Uniti da Roma i treni più grandi ambasciatori degli Stati Uniti dell'inizio del Novecento ovvero anelli uguali tra Giorgio anche intermediare e Lloyd Piris comma protagonisti dell'accordo di Force modesta sulla fine del conflitto
Russo giapponese presente baita che Silas per la questione del Marocco che girano tutte le ambasciate più importanti d'Europa a Berlino
Londra Parigi
Passano tutti da Roma tra il mille novecentouno e Mina novecentootto e questa è una svolta delle relazioni politica tra i due Paesi che perché Roosevelt ecco scelte anche di avere una questione aperta con l'Italia questa è fuor di dubbio l'immigrazione gioca un ruolo importantissimo non c'è che dire lotta punto nello abbiamo accennato un po'di corsa perché giocoforza concentrando però assolutamente d'accordo sul sulla rilevanza di questi fattori
Federica non era stata non si volevo solo dire una cosa che ogni Oddo sei tanto un po'ci sfugge però
E che è ritornato spesso questa questa cosa di osservatori italiani che non comprendono non afferra lo fanno proprio il tipo di nuova immagine del sistema internazionale CRUL sionismo produce questo indubbiamente è vero ci sono come dire di Stato se vogliamo chiamarli ritardi ma comunque di stanza differenze culturali non da poco
Però se ci fermiamo a questo
Cioè
Come dire mi sembra che non cogliamo un aspetto che invece se si guarda alla guerra come dire da un punto di vista sistemica non solo nazionale o bilaterale fondamentale qualcuno Marini credo prima richiamava il libro di Christopher Clark I sonnambuli
Cioè l'immagine dei governi europei che nel quattordici sentire una guerra che immaginano Breve che immagino possa essere risolta abbastanza rapidamente
E ci si infilano perché pensano alla l'equilibrio di potenza europea in crisi con un pericolo che come dire paranoica mente sentono come mortale per loro così fanno gli austriaci così fa al governo tedesco usando i russi italiano
Cioè se questo non detto che continuiamo a dirci
E che devo dire con una certa tristezza non ci siamo detti neanche in occasione di queste commemorazioni tratta da guerre mondiali Italia entra nella guerra non da sola
E già con la guerra in corso quand'è del tutto evidente che è un'inutile strage di proporzioni colossali non ci sono illusioni di guerra Breve di guerra indolore e soprattutto ci entrano attraverso diciamo il colpo di mano nazionalista che sappiamo non in nome di una pericolo di implosione dell'Inter equilibro prima ma in nome di un'agenda nazionalista
L'Italia non entra in guerra per salvaguardare un equilibrio europeo o impedire che l'Europa sia dominata da un'alleanza rispetto all'altra entra in guerra con un'agenda puramente nazionali
E quindi quando la guerra finisce chi ha portato la guerra non può che
In qualche modo rivendicare i frutti di quella generazione di sequestro il dramma che si scontra fa scontrare evoluzionismo con il nazionalismo italiano che non è come dire la malattia dei nazionalisti anche ma il problema che l'Italia unica
Entrata in guerra guerra cominciata in base ad un'agenda puramente nazionalista e quindi come spieghi
Vittime mutilati i disastri essi non ottieni poi i risultati di questa trappola terrificante che sta al di sotto e dentro anche della
Impressione che noi abbiamo di differenza culturale distanza culturale non percezione delle novità che vengono diciamo internazionalismo di cui si parla del sale in questo momento e facciamo male a dimenticarlo
Non dovremmo dimenticarlo perché punto l'Italia sceglie la guerra a guerra cominciata a cose chiare sapendo a cosa va incontro e quindi mette i suoi cittadini in qualche modo di fronte a una dinamica per cui poi deve produrre dei risultati se non produsse risultati che non sono solo Trento e Trieste ma diventano espansione la guerra come la giustifica
Sì questa coalizzare la cosa giusta certi fatti critiche calcola che il giro di di questi vitali state ridotta se ricordo bene che lui faceva andranno in giro facendo i discorsi che non vede la Cotica clienti bene no
C'era no semplice o ritorno un po'quello che diceva il professor Franzina sì in effetti questa anche differenti cioè questa importanza del fattore migratorio
è assolutamente vero al momento del aggiungo qualche elemento quando Macchi viene nominato a Washington non non gradisce la nomina dice be vado a fare il commissario per l'emigrazione cioè e quindi c'è
Una
Tra virgolette una una riduzione diciamo dei rapporti a un po'cioè non viene dato non vengono dati i connotati politici invece a un fenomeno di rilevanza diciamo epocale come diceva professor Franzil quindi semplicemente ecco
Volevo confermare questo aspetto e poi invece Instruments Edison Macchi ho notato vi aggiungo qualche elemento quello che diceva più lentino il mentre Macchi
A accetta la nomina
A Washington con molta con molto scetticismo e titubanza fece Belge contentissimo felicissimo di arrivare arrivassimo articoli chi arriva di arrivare a Roma e poi ecco il mio grande il problema di questo mio studio d'accordissimo con quello che dice
Presso rumeno Magno grande problema rimane ancora Sonnino cioè perché voglio dire è eppure Sonnino un uomo politico di cultura anglosassone non non riesce a comprendere una realtà che era evidente insomma
Animali in molti settori
Del de della diplomazia ieri in alcuni settori della classe politica ho fatto il caso di Nitti perché mi sembrava invece assolutamente consapevole ecco sondino invece arriva
E sicuramente da sonnambulo in questo senso beh per quanto riguarda la percezione della realtà americana
è una cosa sì prego
Sì diciamo su questa aspetto della politica estera Willie Wilson trattato di Londra
Io ho qualche piccolo andiamo non sono del tutto convinto ecco nel senso che
Gli italiani vanno in guerra e non sanno che Trento e Trieste poi improvvisamente sembra che tutta la questione sia sumeri alta l'insuccesso e che il il passaggio dal su un algoritmo all'isteria
E data non solo dal fatto che c'è il salutismo vogliamo qualcosa vogliamo la guerra dei nazionalisti ma che la guerra è stata caricata di aspettative che non sono sull'aspettativa soliste territoriali cioè è stata caricata di aspettative irrealizzabili un'Italia nuova un uomo nuovo una palingenesi totale e questo crea e non solo il cambiamento territoriale
Sonnino Wilson una fortissima disillusione cioè dal canto al disincanto dice ieri giustamente sementi ma c'è stato il canto non c'è stato solo il sacro egoismo il canto è diverso dal salutismo
Quindi qualcuno ha anche cantato qualcuno anche gridato qualcuno anche aspettato qualcosa che non fosse solo un pezzo di terra
Grazie
Prego
Allora andiamo avanti
Altre domande che con limite fuori dalla lattea
Allora scusa posso posso ficcare lo schiaccia un fuoco che siano affronterà ricollegarmi
Il il il l'idea della medicalizzazione no perché secondo me il punto tra l'altro il titolo del convegno e mille novecentodiciassette l'inizio del secondo lirica viene punto non è sottolineato molto efficacemente
Che mi sembra uno degli aspetti più interessanti cioè molto spesso nella storiografia sia insiste CNBC insiste su questa questione il passaggio del mille novecentodiciassette in realtà quel passaggio comincia molto tempo prima i mediatori culturali transnazionali sono molteplici e qui ritorniamo oppure ai migranti
Non si comincia a raccontare questo tra l'altro dice pure Daniela Rossini nel suo libro si non è solo una cultura d'élite c'è anche una narrazione popolare che per comincia a percepire la presenza di un nuovo attori internazionali
E ovviamente sono i racconti di chi ritorna dagli Stati Uniti ma sono anche spesso quello che le persone vorrebbero che sognano no gli Stati Uniti sono ancora abbastanza lontani e remoti
Per essere immaginati in un certo modo
Quello che gli americani possano in Italia per esempio a Parigi non ne parliamo è un'immagine completamente non dico stravolta insomma molto edulcorata degli Stati Uniti effettivi per cui c'è un problema di comunicazione a livello transnazionale tra le due sponde dell'oceano che che però Staggia innescando quel processo tutto che perché Elettra stende mi sembra nel mille novecentouno conosceva mentre Mackenzie tre due Craxi a Comazzo cioè siamo proprio la svolta del secolo gli Stati Uniti sono impegnati nelle Filippine appunto a scrivere la Costituzione cioè hanno stanno no creando un'immagine nuova
Del perito unicamente il primo equilibrio relatori dell'intero stanno creando un impero che perché ha però delle caratteristiche completamente diverse
Da quelle degli imperi coloniali europei e quindi ancora non è percepito come tale insomma
C'è una trasformazione che è importantissima che avviene proprio a cavallo del secolo i cui agenti sono molteplici ed è difficile poiché in virtù tutti insieme
La mangi le rigidità recepisce queste questi tipi di sfide sono quasi tutti gli inglesi io gioco nel frattempo carpentieri al mio ce l'ha anche altri che spero cambi che molti pericoli
L'uomo un luogo in cui i mercati si presenta in modo nel mondo e ieri che nuovi tipi di proiezione di potenza ma non a caso e riguardo inglesi stelle un inglese Marchesi è un inglese
Promessa non è un inglese e un americano
E ovviamente l'inglese vede no con grande competitore sul fronte Coverciano capiscono perfettamente che non è non sono questi dei numeri neanche in mente di di personaggi invece nel capitale dinamica del capitalismo che mette a rischio
La l'egemonia Beltane che dal mondo
E la cosa è affascinante eccome le con l'inglese si attaccano a questa tratta sì sì audizione i clienti questo tapparsi succederà ci sarà un passaggio della Gelmini tanti regimi americana Weah ospite sondaggio più interessante anche cinque aste fiducia che in America nella nel centosei che che lui è l'unico il primo a dire che quella che quella società conosce come sistemi di vita adesso e adesso può essere il nostro futuro e noi dobbiamo abituare le idee che questo nel bene e nel male concedesse il futuro della civiltà occidentale Loughlin una diretta alla consegna
Al sì prego
Non si sente sistema
Naturalmente da profana perché non no non sono esperta né una cultrice di storia
Se no si parla di inizio del secolo americano siamo nel due mila diciassette si potrebbe parlare a causa di una politica rampista forze un po'
Diciamo così che sorprende dal punto di vista internazionale ad un fine del Servolo americane all'inizio di qualcos'altro
Ma ci sono quelli che vanno nel giardino costa emerge il ruolo ma visto che abbiamo Federico Romero al quartiere come fa parlare di questi questi in questione tocca a lui vuol toccare la risposta
Sì secondo me Secolo americano è finito già da un po'
Possiamo forse da Carlo
Forse addirittura quando finisce la guerra fredda secondo me sicuramente quando vanno in Iraq cioè quando
La necessità
Degli Stati Uniti come perno un sistema internazionale
Perno assoluto vernici invivibile come era stato in maniera diciamo implicita tra le due guerre molto esplicito dal quarantacinque in poi comincia piano piano a trasformarsi in una diversità di ruoli loro che progressivamente altrui
E anche in cui uccisa questo difficile valutarlo però adesso però mi sembra incomincia a emergere del la cosa che ho cercato di sottolineare prima c'è il secolo americano alla l'opzione di preminenza americana così come tra sorriso americano e totalmente dentro un mondo che è definito dall'Occidente per l'Occidente
Nel contrasto col col comunismo sovietico ma in cui il resto del mondo o non c'è o è semplicemente un'appendice dell'Occidente o degli incubi del comunismo sovietico ora invece il resto del mondo cioè parla dice le assurde c'ha la sua voce che cinese indiana e brasiliana e quindi quell'Occidente lì dentro il quale si incarnava si radica va il secolo americano sta finendo
Cosa verrà io non ho la minima idea se siamo di fronte al Secolo cinese è un'altra cosa credo però siamo di fronte a qualcosa di più come dire complessa meno ancorato a un paese intero secolo americano sicuramente è finito no dubbi su questo anche perché credo che come dire la grande produzione culturale di trasformazione dei modi di vita dei modi di produzione di modi di consumo che era spiccatamente statunitense
Tra appunto inizio del Novecento la fine del Novecento adesso è diventata talmente reticolare difficile individua sul modello americano si in qualche modo su modello americano sicuramente
Però è difficile percepirla come americana e quindi insomma cioè discutiamolo avviato di Google che sono americane non come l'espressione condomini americano dura problematica della società contemporanea che dei razionalizziamo in qualche modo quindi anche dal punto di vista siccome siamo oltre se
Michela Nacci vuol dire qualcosa
Io sono molto d'accordo che il secolo americano è finito assolutamente e se e che siamo nel poste eletto non sappiamo bene come andrà
Ma l'accusa e dal mio punto di vista di studiosa soprattutto di antiamericanismo e significative anche è che l'antipatia e l'opposizione
E diciamo pure il pregiudizio nei confronti della modernità americana continua a pensare le trasformazioni dei consumi del modo di vita della morale privata e pubblica come tipicamente anni che dopoché il potere di quel Paese
Bensì
No no insegue l'immediato dicevo di certi modelli rimangono modelli americani
Io mi sono io sono del parere che l'America entrati in quel ciclo di tutti i generi in cui la sua forza politiche militare conti che continua a declinare
Però la sua foce culturale
Cambia
Inoltre sia da e prima sei sia data in rima tutti i link Elian conosciute questa parola quelli egli almeno in Occidente
Egli secondo me l'America sta entrando in quel cittadino molto più velocemente velocemente se affiliato bene
L'opposizione al modello ha ragione di definire quel modello americano in quella fase della la funzione che lei non è in linea dicendo alla foce del modello Vincenzo
Ufficiale sta avvenendo e sempre meno e pochi in questo momento che inventino nel concetto di Soccavo
E ci sono allarme nella Forza Italia esempio forze dell'esempio proprio quando è assente non venire meno la forza spontaneità sportello intenti nel modo per lui proiettarlo costa concettualmente
Stefano Rossi sei grazie
Ne parleremo poi domani però penso che un uno dei problemi che abbiamo di fronte lo scollamento che c'è tra il divenire storico che
Buona parte delle popolazioni peso penso a quelle o coppe e sia comprenda entro certi limiti e la lunghezza dell'onda dell'immaginario
Collettivo secondo noi abbiamo in libreria e diamo a guardare la produzione libraria e comunque pensiamo le serie televisive che guardiamo sono ancora tra supera il sessanta e l'ottanta per cento prodotti in qualche modo americani quindi questo ovviamente è un problema
Non c'è corrispondenza fra la percezione di ciò che sta avvenendo in un mondo che è anche un po'tanto complicato da capire e quelli che sono i valori che bellissima sono abbastanza globalizzati ma comunque passano dal produttori che vengono in buona parte dal mondo americano
E lo stesso era successo un pochino all'inizio del secolo
Salgari si uccide nel mille novecentoundici prima di morire era riuscito a capire che forse bisognava abbandonare i campi romanzi di pirati e di commissari e mettersi a scrivere un western che scrive sette scrive un sacco di racconti son stati un po'dimenticati però siccome era già capito che quell'ambito era quello futuro vincente e poi ci impiega anche un bel po'a sgonfiarsi
Ti posso raggiungeva cosa quella del vice Stefano giustissima viene venuto automatico mentre parlava Michela di apprezzare al al un solo nome Netflix
Sì che da novanta misura di quell'influenza e che in qualche modo nuovo romanzo transumanze che puntate
Dove tu hai una serie di serie dividi episodi che si susseguono vuol sapere come va a finire
Tu parli Salgari
Carlo mai in Germania lo faceva alla fine l'Ottocento Monaldi raccontare storie inventate tra l'altro prima parlavamo di Tex come tutta gente che gli Stati Uniti non li ha mai visti
Sì sì tutto creato dall'immaginazione è una proiezione lunga sebbene il secolo americano sia finito
Questa
Però
Ci sono ancora con poca cosa diceva Stefano è ovvio che c'è una sopra presenza ancora enorme di produzione culturale quindi di determinazione di senso che viene da aziende americane da cultura statunitense questo è evidente
Però punto missionari sono due differenze cospicue uno che una parte a questo punto molto anche per l'umanità esposta ad alternative
Perché Boldi Udo Alibaba non sono la Pravda c'hanno un potere una influenza enormemente superiore a quella che era diciamo l'altro nelle dal cosa forse ancora più importante però io ho l'impressione che quando noi nel linguaggio per esempio di chi critiche è vero che ci sono ci sono ancora come dire metafore estivi del linguaggio dell'antiamericanismo di una volta però a me sembrano presenti ma sempre più residuale
Inerzia nel senso che per esempio tutta la critica della globalizzazione
Non quella sul versante nazionalista lasciamola da una parte la critica della globalizzazione terra abbiamo visto da movimenti variamente alternativi degli ultimi anni che si incentra su le regole e alcuni giganti anche culturalmente emblematici APROL Google Amazon eccetera eccetera
Mi sembra che sia dentro ad una polarizzazione come dire globalità o sostenibilità liberismo o solidarietà che sono categorie effettivamente globalizzate in una certa misura dei nazionalizzate dall'origine statunitense di tutto questo meccanismo
Che è indubbia di cui noi storici in particolare siamo perfettamente consapevoli ma che
Come dire si sta
Di fatto di Lumen dove entro la percezione di un capitalismo globale in cui la nazionalità di origine e meno rilevante di quanto non fosse negli anni sessanta settanta o cinquanta o trenta in cui l'effettiva discussione era americanismo o o vecchia tradizione europea che sta
E quindi questo mi dà il senso che anche da pur avendo insomma una centralità ma soprattutto la presenza di tutti i circuiti di produzione culturale siamo un po'al di là di questa idea non gli Stati Uniti indicano un futuro ed è un futuro americano Stati Uniti producono futuro più di quanto non lo produciamo noi per esempio ma è un futuro molto globalizzato internazionalizzato piuttosto che America
Posso dire un'ultima cosa no passata cena nuove ad alta voce
Prima
Quasi no volevo dire vetroso magari fosse così come il signor Romeo perché ricorda il padre morto bicchieri se tutti i giornali e le televisioni conoscere le loro basta parlo dell'Italia Steve Jobs il rosario
Io vado da una maggioranza Romeo
Giovanni nato a Mestre giustifica oltretutto ragione chiaro giurisdizione volevo senza avevo Palmer rivolge indirettamente non coinvolge i milanesi sono stati premiati prego un neologismo naturalmente nerissimi poi perché
Non si capisce perché ci dovrebbe essere saltare questa nuova divinità di un creatore di eventi che erano destinate sono destinate a governare un po'tutto il globo terrestre
Io non la ritiene globalizzazione completamente
Più estesa e più utile cresciuti diciamo complessa di quanto finora ne abbiamo pensato temo che siccome l'origine e americane di Steve Jobs temo che questa questa ideologia Steve Jobs proprio Digione rimarrà ancora comune di logica americana vincente
Al di là poi della crisi frecce con l'avvento della presidenza tra soprattutto nei rapporti tra l'America e il resto del mondo
Ma tornando sulla pure questioni particolari riguardano l'Italia eccetto e propose di Sonnino volevo dire Sonnino
Noi dobbiamo presenta sempre il decennio giolittiano novità dei primi del Novecento un'Italia che si apriva a liberismo più dinamico più aperto più ma decenni aggiungere alle interrotto due volte dalla presidenza di Sonnino Sonnino è stato presidente del Consiglio due volte
E la sua funzione era quella di spostare l'asse giolittiano
Questo è divertente quello che procederà del quindici spostare la soggetti denaro da un liberismo Alberto sua per sue istanze democratiche oli invece più conservatore se non contratti reazionari sono la l'insuccesso che Sonnino poi ha avuto in quel periodo
L'unica maturato dentro disse l'ha fatto sfogare negli anni della guerra
Stiamo cercando di spostare diciamo questi tagli che si apriva ai stanze di pacifismo di neutralismo di libertà di aprile invece a istanze diverse
Sulle quali stanze poi da Bankitalia ha fatto la guerra sulle varie istanze Sonnino poi mi faccia ne è uscito fuori con le ossa rotte insomma chiaramente quindi dobbiamo tener conto anche di questa funzione del certe personalità nel ruolo de che svolgono nei momenti cruciali della storia di un Paese per quanto riguarda invece lui sornione
La documentazione io pago Benadusi è indicativa
Il degrado anche morale politico dell'America ideologico dopo negli anni Venti dei trenta parte poi ventinove ho altre cose era perché nel sonno era stato sconfitto negli Stati Uniti parte poi la malattia che lo porto fuori eccetera
Era stato sconfitto anche dalle forze più reazionarie e del dell'Europa per forze reazionarie tranne forse che io chiamo reazionari io metterei proprio quel nazionalismo in quelli credenti ISMU italiana però che ha contribuito alla crisi diciamo anche del professionismo al diciotto in poi nella nel nel ruolo che qui sono voleva rappresentare per questo io citavo creatrice grammi Vito e la salvezza delle delle ipotesi democratico Europa alcuni Italia democratica del dopoguerra ed è legata al messaggio di Guizot
Quindi mi sono dovuto una funzione molto più significativo molto importante
Iniziò prima o dopo Ingletti noi di Giorgio lo capisce questo
Infatti l'oggi lo si staccava da Clemenceau dagli italiani nella lesta bidello stabilire un rapporto più intenso ormai solismo
Perché aveva capito che forse il successo nel messaggio persone hanno avrebbe segnato un successo di una Europa obliquo all'avvenuta teme democratico era equivoco ma di un'Europa più liberale
L'Europa più liberale più liberista ma anche più diciamo tutti il più pacifista
Allora in questo scenario è chiaro che la crisi del professionismo che portò poi al ritiro della registrato reti dalla Società delle Nazioni e all'origine delle crisi successive nell'Europa sarebbe l'idea della seconda guerra mondiale posso dire un paradosso la crisi del bis il fatto che vi sono regole ma egemonizzato poi la visione politica degli statisti europei secondo del primo dopoguerra ha creato le premesse diciamo di Lele di quello che sarà poi gli altri vanno agli anni Trenta insomma il nazismo
Diciamo la seconda guerra mondiale eccetera perché ha fatto perdere di vista un elemento importante
E non era isolazionismo americano tradizionale ma era un'America che guardava all'Europa che avrebbe dovuto guardare potuto guardare all'Europa con gli occhi di una democrazia liberale
In parte lombarda ha recuperato con Lucio Alberti storico ma anche l'isolazionismo illustra il piano
Ha danneggiato in un certo senso questa tace fino alla fine tre al largo starei per dire ma insomma fino a trentanove fu alimentata dai e negli statuti che una una una visione filo fascista fino tedesca diciamo quasi preoccupante se non ci fosse stato l'attacco di Pearl Harbor ecco perché rinnova Eleanor Roosevelt disse quando visto il marito della notizia debellarlo il marito fece un grande sorriso dicendo finalmente cioè forse qualcosa mi stava eterno
Sì ma noleggio oggi era un grande attore
E gli over pure perfettamente capaci di lusingare i presidi farle farle né immaginare che noi gioielli inglesi simpatizza in pieno
Con Riondino il diario di cui esse non dimentichiamo si sia registrato in Inghilterra in questi giorni la celebrazione tra virgolette della dichiarazione di Balfour
In cui inglesi francesi procedevano a spartire il Medioriente e quelle che si teneva altro che libri già cenette all'Europa
Già cento per ancora una domanda prego
Sempre non da esperto sfumata storico del cinematografo velocemente sulla questione Netflix che a mio avviso veramente una declinazione del concetto di soft power Netflix viene in Europa
Produce serie televisive sulla storia e la cultura dei singoli Stati nazionali
Il mercato cinese e quello indiano segnalato grafico già da cinque anni hanno superato per buone decine di punti percentuali a Brusson ripudia solo perché noi vediamo Gino americano non significa che il resto del mondo lo prenda il resto del mondo vede tutt'altro
Prego
Allora concludiamo le nostre delle delle questo punto il cilicio abbiamo alle due e mezzo grazie
Di conservazione
Quando torni
Centocinquanta certo
Domani nell'ambito del progetto prima era era sebbene questa sia storico
Mediante questa operazione
Sopravvissuto
Visite guidate
A pressione del pomeriggio lascio la parola a Roberto partecipe introdurrà
Politico Paola sessione
E buona sera dopo la
La solista mattina in cui abbiamo preso in in esame soprattutto la scena internazionale anche di lungo periodo e oggi ci concentriamo sulle culture politiche quindi sull'impatto soprattutto che e io mi sono disponibile nel primo dopoguerra ebbe sulle culture politiche soprattutto italiani
Siccome le relazioni sono numerose
Questi tre subito la parola ai ai ai relatori cominciamo con Andrea Guiso che studioso dell'università di Roma Sapienza
Che
Il ci parlerà del problema della riflessione italiana sul sistema di governo statunitense
E io ringrazio si sente attacco su Santoro
Ringrazio presidente sperando di non deluderli perché in realtà il mio intervento si interroga più sulle premesse teoriche intellettuali del discorso
Sul sistema politico statunitense elaborato dall'élite costituzionale italiana nei cinquant'anni e più che precede un'ora prima guerra mondiale
Questa scelta che certamente centri che rispetto alla cronologia del convegno che fissa appunto il Milan novecentodiciassette il punto d'inizio Sarko l'americano è dettata in realtà da una considerazione d'ordine
Più generale e cioè la consapevolezza che gli europei hanno dell'importanza assunta dalla scena americana nel destino della civiltà liberale ed è una consapevolezza che precede di gran lunga l'esperienza diretta poi si faranno appunto con la grande guerra partire dalla Grande Guerra dell'America come potenza in grado di incidere sugli sugli equilibri sulle dinamiche politiche economiche sociali e culturali
Dell'Europa i significati spesso ambivalenti contraddittorio che il ruolo che l'America deve far assumere nella vicenda
Dell'Europa del Novecento derivano in misura non certo secondaria proprio dalla conoscenza che io definirei immediata inaugura intellettuale del mondo d'Oltreoceano sedimentata sì attraverso diverse fasi
In un arco di tempo che precede inglobarla Prima guerra mondiale proiettandosi fino ai giorni nostri e dunque ragionare sui modelli interpretativi del sistema di governo statunitense che la classe dirigente del liberalismo italiano hai lavorato nel primo cinquantennio unitario
Significa in un modo o nell'altro interrogarsi
Anche sul significato della prima guerra mondiale come snodo effettivo del secolo americano che poi appunto e il centro delle di queste giornate di studio
Quindi diciamo punto di partenza di ogni considerazione al riguardo è infatti la presenza di un corposo ma anche di segnali contraddittori ambivalente immaginario sulla sulla società che naturalmente sulle istituzioni d'Oltreoceano attraverso il quale già agli anni Trenta del del diciannovesimo secolo le élites dirigenti e intellettuali europea hanno creduto di poter inserire come dire nella direzione del cambiamento sociale dell'Europa il senso stesso del suo divenire in un confronto che si è fatto via via sempre più teso sempre più problematico
Tra modelli di civiltà pur riconducibili a un comune retroterra storico e culturale
Ora dentro questo quadro di riferimento più generale a prevalere è spesso stato il comune convincimento di queste élite europee
Che l'America rappresentasse una tappa ulteriore quasi obbligata ma anche al tempo stesso carica di incognite di presagi minacciosi
Diciamo nel cammino della civiltà europea verso la modernità sotto la spinta di un processo inarrestabile anche spesso temuto di di diciamo di avanzamento verso l'uguaglianza uguaglianza delle condizioni che l'idea madre
Che attraversa tutta la riflessione Tocqueville di questo suo straordinario affresco che
Per anni molti decenni resterà insomma il punto di riferimento obbligato per chiunque volesse ragionare appunto a livello comparativo
Sull'evoluzione del progetto costituzionale liberale
è bene chiarire subito che si tratta di una consapevolezza dalla quale difficile per queste stesse élites dirigenti trarre un'attitudine univoca condizionata come sono queste lite da stereotipi pregiudizi sugli americani spettri giudizi spesso di carattere antropologico informazioni spesso parziali verificate
Deformate da un facile impressionismo
Un'attitudine poi occorre aggiungere questo ancora più importante distorta dai filtri
Che più o meno consapevolmente vengono attivati per rendere funzionale l'esempio americano la realtà americana
A ai progetti ideologici queste élite di governo nel tentativo che se hanno di offrire risposte concrete pratiche ai problemi posti dello sviluppo economico e sociale del proprio Paese
E l'Italia diciamo da questo punto di vista non configura alcun tipo di eccezione rispetto appunto al quadro
Intellettuale che viene delineandosi soprattutto attraverso quella che la sente scienza politica comparata nell'Europa soprattutto tra gli anni ottanta del diciannovesimo secolo è i primi anni del Novecento e la dimostrazione arriva dalla circolazione che sia di temi di modelli di analisi che partendo appunto dal problema
Della crisi del costituzionalismo classico e in particolare della crisi della politica come espressione che si vorrebbe temperata razionale di una classe di individui liberi moralmente autonomi
Temi dicevo che finiscono sempre in un modo per l'alto per assioma attizzare l'immagine degli Stati Uniti come manifestazione a un tempo attenta che drammatica di quella crisi infatti Zandonà alcuni tratti specifici dell'esperienza e della democrazia americana
Talentuosi riguarda in particolare i due a spetti che a mio avviso sono strettamente collegati corre grazie
Primo l'emergere di una precoce dinamica di massificazione della politica dominata da un pervasivo parte sinistra caratterizzato da un elevato grado di professionalizzazione
Delle tecniche per la raccolta del consenso per l'organizzazione degli interessi generalmente accompagnato da un altrettanto elevato grado di corruzione della vita pubblica
Un sistema di partiti quindi accampati nello stato in una società come esercito permanente il secondo elemento su cui si pone l'enfasi del costituirsi in stretta connessione con questo primo aspetto di un unico comprensivo governo di partito che è espressione della lotta di interessi particolari sempre meno ossequioso verso quel principio
Come dire della separazione dell'equilibrio ben bilanciato dei poteri che era con la tipica espressione degli ideali o giuridico diciamo definiamolo così aristotelico illuminista nella quale appunto la costituzione americana
Era stata in fondo concepite al quale appunto alla classe dirigente europea da sempre appiccicata a guardare
Non è difficile qui riconoscere appunto le voci pur diverso non sovrapponibili di Haute artici pionieri della scienza politica quali James Bryce Moisei vostro costi Milburn Mia altri insomma liquide
Ritroveremo in un modo o nell'altro costantemente al centro di ogni riflessione sul modello americane sui processi di democratizzazione della politica che poi
L'esperienza statunitense va appunto prefigurando a cavallo di due secoli
Staccandosi però questo è un punto importante da l'idea all'articolo della Costituzione anglosassone e diventando nella comune accezione tutto un laboratorio della modernità
E però un'accezione quasi sempre negativa questo diciamo apre metterlo
Ora quali caratteristiche presenta questa riflessione italiano
Sull'America per rispondere occorre innanzitutto
Inquadrare con riferimento al nostro specifico tema
Alcuni aspetti della cultura istituzionale di governo all'interno della quale la riflessione sull'America prende corpo
è una cultura segnata innanzitutto
Da una forte intercambiabilità tra intellettuali che si occupano di amiche fanno analisi politica istituzionale ceto di governo se prendiamo pensiamo Minghetti uno urlando
Un Luzzatti lo stesso Sonnino un Mosca
E dunque un ceto intellettuale di governo la cui preoccupazione resta al fondo quella della tenuta del consolidamento istituzionale del giovane Stato unitario non esco che appunto di vorticosi cambiamenti sociali con la conseguente accentuazione nelle analisi di questi politici studiosi dell'interesse soprattutto per l'ingegneria costituzionale
Per la modellistica istituzionale della forma di governo cioè più per la sovrastruttura istituzionale politica rispetto alla struttura sociale dei Paesi presi in esame
In questo aspetto però risiede al tempo stesso anche un paradosso della cultura istituzionale del nostro ceto di governo caratterizzata diciamo così dalla sconsolata ammirazione
Che da sempre questo ceto ha nutrito nei confronti delle Costituzioni storiche organiche evolutive
Come si riteneva fosse quella inglese era la più ammirata fra tutte le costituzioni
Liberali appunto
Del capace secondo la la vulgata di assicurare una dialettica armoniosa tra tradizione progresso ordine sviluppo deferenza e dinamismo sociale
Al contrario delle costituzioni astratte meccanica esemplare appunto dallo modello francese alla cui razionalità geometrica pure com'è noto i National birds
Abbiamo dovuto piegarsi nella necessità di venire a capo Coppola alla disomogenei della disomogeneità strutturale del Paese
Ora il problema è che proprio le analisi di Bryce ma soprattutto quelle di poco successive Chiostro boschi ponevano al centro del dibattito
Attraverso lo studio nel caso americano proprio il progressivo venir meno di ogni distinzione tra il modello inglese l'esperimento americano il primo appunto come si è detto espressione del parlamentarismo Ligasacchi con il quale a lungo il liberalismo continentale aveva trovato il suo punto di riferimento sicuro e il secondo invece espressione della rivoluzione democratica sviluppata sì come si diceva al all'epoca in un ambiente verdi nei contaminato dalle scorie di un precedente regime eccetera proprio la comparsa in Inghilterra alla fine dell'Ottocento dei partiti in macchina l'allargamento del suffragio
La torsione imperialistica del discorso nazionale di quel Paese contribuivano adesso a mettere in discussione il significato
Sente moderato e rassicurante gli occhi dei continenti ali della Costituzione anglosassone
Istituendo quindi una correlazione stringente tra il declino
Della balance Constitution la Costituzione temperata bilancia il governo ministro inglese e il materializzarsi di una distopia americana
Presentata appunto come un imbarbarimento della vita politica e una regressione della vita politica pur diciamo il costante riferimento a questo corpus vive peraltro assai articolato
Sul sistema americano la scienza politica giusta Ubi cistica italiana sembra però non di meno sviluppare un suo percorso interpretativo originale fatto gli approcci diciamo tutt'altro che univoci al problema dei rapporti fra costituzionalismo classico e democrazia e in particolare tra forma partito il sistema di governo
Per comodità di sintesi mi limiterò a richiamare tre grandi modelli interpretativi non di rado appunto tendenti poi nel loro concreto svolgersi a sovrapporsi a confondersi il primo le possiamo far risalire al Minghetti del saggio sui partiti politici e la loro ingerenza nella giustizia e nell'amministrazione che poi la fioriera
A più riprese nel discorso del liberalismo moderato conservatore negli anni ottanta novanta
Inizio Novecento va iscriversi proprio nel solco della classico diciamo della polemica contro la degenerazione del Governo di partito
Espressione della mostruosa fratellanza tra amministrazione nazionale e sistema parlamentare quindi lo spoil system il sistema patronale all'americana appaiono in questo caso las lo specchio di una tendenza universale dei moderni partiti di massa ledere l'autonomia
Dei pubblici uffici a sostituirli
Un regime degli incompetenza resterà propoli espressione utilizzata anche da Minghetti quindi basato sulla corruzione sistemica sull'interposizione di una classe di politicanti
I mestieri tra il popolo i suoi rappresentanti addestrata servire senza scrupoli il partito a occupare lo Stato
Con ogni mezzo lecito e nonna
E naturalmente appunto
Una classe di politici anzi appunto che che appunto
Grado di asservire l'opinione dei cittadini alla visione di un partito ora è interessante notare come questi accenti negativi possano poi in realtà a convivere con la certezza assoluta anche questa di una lettura stereotipata socio biologica della democrazia americana che l'America fosse dotata molto di più dell'Europa pilastri lottizzate Europa
Degli anticorpi essenziali per combattere il virus della cattiva amministrazione lo spazio limitato la giovane vita gagliarda e ricorda Minghetti del suo popolo l'assenza di uno Stato tutore la vitalità dell'associazionismo privato ma sostanza sono ancora una volta i temi che riecheggiano i temi di Tocqueville a noi queste annotazioni
Il secondo modello interpretativo invece è legato a mio avviso alla traduzione alla tradizione del formalismo giuridico cui ha affidato come è noto il compito di armare una nuova dottrina dello Stato di diritto come personificazione di una società semplice omogenei hanno scomponibile
Interessi organizzati partiti siede quella dottrina che apre la strada in Italia l'interpretazione che poi verrà sistematizzata
Da Vittorio Emanuele Orlando dello Statuto come costituzione in politica
E qui distante tanto dal principio appunto del assolutistico della monarchia quanto da quello contrattualistico dei diritti e della sovranità popolare di qui la differenza e la diffidenza verso la costituzione americana come espressione originaria presta turistica di una volontà generale del popolo sovrano
Accompagnata poi non di rado a una critica non meno severa della giurisprudenza americana definita considerata inferiore non sistematica ed è paradossale quindi andrà notare per inciso che proprio il fondatore del diritto amministrativo in Italia Orlando non abbia poi saputo cogliere tutti gli elementi di innovazione non erano pochi
Del dibattito costituzionale statunitense in materia di diritto amministrativo
Attraversato troppo alla fine dell'Ottocento dalla preoccupazione di costruire una sorta di terza via fra giustizia e legge tra stato concepito come semplice contenitore istituzionale di una pluralità di ordinamenti autonomi
E soggetto pubblica amministrazione saldamente incardinato nella sfera e il potere esecutivo espressione appunto di una volontà collettiva personificata dotata di specifiche autonome attribuzioni potessero dire si pensi al cammino dell'intrapreso da allarmarsi cool
Va Harvard law schools in particolare da quel brusco Hawaii ma anche full effettivo fondatore accademico del diritto amministrativo americana
Se questo è vero non deve sorprendere che la riscoperta della costituzione americana come modello virtuoso per la costruzione di una dottrina democratica dello Stato sia in Italia da attribuirsi propria uno studioso
Ah sistematico come fu Attilio Bruni alti in particolare nel suo commento al raìs dell'American Commonwealth il primo il cui primo volume
Viene tradotto nella sua biblioteca di Scienze politiche in Italia non a caso nel mille novecentotredici secondo uscirà nel mille novecentosedici quindi nel pieno del dibattito
Sui possibili effetti dell'allargamento del suffragio in Italia
E troppo servendosi del parallelismo storico tra le convenzioni riunite dei tredici Stati fondatori della Confederazione
E i plebisciti italiani del mille ottocentosessanta sessantuno Bruni autisti farà anch'promotore di un'interpretazione
Per così dire giacobina dello Statuto Albertino come affermazione di una coscienza nato nazionale e del carattere pattizio del legame tra il re e il popolo sovrano
Proprio quindi mettendo a confronto sul piano storico le due costituzioni Bruni altri giungerà dunque a sottolineare in positivo il carattere flessibile della costituzione americana la sua capacità di adattarsi
All'evoluzione della società e di accompagnarla con quelle innovazioni di carattere istituzionali vedi appunto i partiti e qui visti in contrapposizione e c'era la dittatura parlamentare di Giolitti
Capaci quindi di armonizzare i principi del costituzionalismo classico con l'esigenza di progresso PD democratizzazione della vita pubblica
Cercare nell'America quindi nel suo modello politico
La conferma di una certa propria visione dei problemi nazionali e poi attitudine facilmente riscontrabile anche nel terzo modello interpretativo
Questo però ecco più eccentrico rispetto ma la cultura politica del costituzionale a cui abbiamo fatto fin qui differimento
Ed è un modello maturato in un clima culturale favorevole alle di alla diffusione delle teorie i litigi stessi oppure degli declinate diciamo ventuno aspetto di posizioni
Ben più articolato rispetto al più influente opera di Gaetano alla influente opera di Gaetano Mosca o di Roberto Michels mi limiterò qui molto schematicamente individuarne tre di queste posizioni
La prima che quella ispirazione nazionalista che vede nell'emergere in America dell'uomo forte e nel rafforzamento di un potere presidenziale fatto sostenere con una più ampia l'attitudine potestà attiva le ambizioni di potenza dello Stato americano
Dicevo che vede nelle mani questi fenomeni un più generale avvaloramento dell'antiparlamentarismo e della critica radicale ai metodi transattivi del sistema giolittiano di governo il riferimento esplicito qui ovviamente
A Theodore Roosevelt ma avrebbe potuto rientrarci benissimo anche lui insomma della della sua opera Congressional Garonna del mille ottocentottantacinque
Il secondo
La seconda posizione che vorrei così individuare quella di ispirazione culturale italiana di Papini e Prezzolini che finirà invece per adottare il cosiddetto nuovo pensiero americano rappresentato dal pragmatismo di James in particolare dalla scoprirà lui Jubilee come vista come una pratica interiore di purificazione dello spirito onde rendere questo capace di agire meglio sulla realtà politica di trasformare infine la terza posizione non meno elitaria epidemiologica e quella che si sviluppa attraverso un serrato confronto con lei
Analisi tecnicamente definiamole così tecnicamente antiamericane Dio stroncò spie
La all'ombra del percorso intellettuale politico di Gaetano Salvemini
E del suo programma di una democrazia fattiva tecnica guidata da élite competenti preparata con un ampio esame dei problemi concreti del Paese dunque estranea all'idea di doversi fondare sulle differenze teoriche astratte dei partiti e sulle mene dei politicanti che tengono schiava la volontà degli elettori adattando i programmi ai raggruppamenti artificiosi delle organizzazioni politiche invece di accompagnare interessati intorno alle questioni concrete la risorsa si tratta di una posizione come è stato ampiamente studiato destinata riemerge nel dibattito del dopoguerra
Fortemente ancorata a una concezione della rappresentanza che pure in presenza del nuovo sistema proporzionale avrebbe dovuto continuare a far perno sugli individui che sul sbarramento quale espressione di una società civile libera dai condizionamenti dei partiti organizzati
La prima guerra mondiale giungo rapidamente alle conclusioni non sarebbe giunta quindi sovvertire il quadro che si è tentato così sommariamente di ricomporre
Il modello americano che prende forma nell'immaginario e nelle analisi delle élite politiche intellettuali nel primo cinquantennio unitario continuerà ad essere difatti smontato
E rimontato in funzione dei progetti e biologici di queste liti senza che del realtà sociale istituzionale dell'America si arrabbia altra conoscenza se non quell'offerta da una scienza politica preoccupata soprattutto di costruire un argine ideologico all'avanzante connubio fra partiti e democrazia
Non fanno eccezione almeno a mio parere da questo punto di vista le rivalutazioni contingenti del modello americano come il caso del saggio che Francesco Ruffini detti dedicherà nel mille duecentodiciotto Wilson presidente americano Wilson rassicurato appunto come il simbolo di una nuova era costituzionale fondata sul primato della società civile ma soprattutto sulla funzione sincretismo dica delicati in democrazia
Solo alla fine della seconda guerra mondiale ma soprattutto nel contesto della guerra fredda dietro l'urgenza quindi ideologica di riscoprire le radici di una comunanza di civiltà tra le due sponde dell'Atlantico si sarebbero potute
Gettare le basi di cui l'intenso interscambio culturale che era in fondo venuto meno nel contesto della prima grande fase di modernizzazione delle istituzioni politiche italiane
E che sarà tuttavia come ben sappiamo destinata ad aprire un nuovo ciclo non meno articolato non meno complesso di rivalutazioni e direi pulsioni del moderno americano finito
Ringhia ringraziamo Andrea Guiso di questa precisa relazione CIA
Il condotto attraverso la cultura giuridica e sociologica
Italiana diciamo nell'ultimo ventennio dell'ottocento e fino alla Grande Guerra se mi permette e potrei suggerire un altro elemento a cui giuristi e sociologi italiani guardarono dell'universo americano è quello del separatismo cioè dei rapporti fra Stato e Chiesa costituì costituisce un una un momento di riflessione
Questo modello mentre in Italia come dire di vantava divampano le polemiche
Dopo come dire dopo in mille ottocentosettanta un un un un elemento di riflessione per una soluzione dei problemi dei rapporti fra Stato e Chiesa mi riferisco alle bici Luzzati mi riferisco allo stesso Francesco Ruffini di cui di cui sì anche viso ha parlato
Lo stesso Bruni arti ricordiamoci che siccome Tocqueville era alle origini di questa questo interesse delle élite colte italiane perché il per il mondo americano perché c'è in Italia
Nel fra Otto e Novecento continua una tradizione di studi Tocqueville e anche abbastanza unica vita in Europa non c'è per esempio in Francia
Analoga c'è una una una serie di di traduzione in una serie di riflessioni che sono più grandi grande interesse Bruni altri pubblico anche la traduzione de la democrazia in America proprio nella sua biblioteca della con una larga una lunga introduzione quindi insomma è un mondo di straordinario di straordinario interesse ricordiamo come il mondo americano era vissuto nel nei volumi di Guglielmo Ferrero sulla decade sulla su della storia romana di di di voi sapete che questi tre volumi
Sulla decadenza della della della Repubblica romana sul il modello il il punto di riflessione era spesso la democrazia americana come vista come un parallelo della degenerazione della democrazia romana anche con una serie di con l'uso che fu molto criticato ad una serie di espressioni legate alla contemporaneità che venivano introdotte nella politica romana delle del primo secolo avanti Cristo
E né sul problema dei rapporti tra mondo americano ed Europa Ferrero scrisse prima e dopo la prima guerra mondiale quindi Andrea parlato direttive Roosevelt ala in questo modo dato un po'il testimone diciamo alla staffetta al all'intervento appunto che succederà suo il quello di Federico robe che sta pubblicando presso l'editore Biella un volume proprio su
Il punto americano come fu visto dagli ambienti nazionalistici italiani dall'inizio del secolo fino al mille novecentoventitré e e in cui la presenza di TIR Roosevelt e
è particolarmente significativa quindi ridiamo la parola Federico guarderò bene Università di Bergamo la cultura nazionalista e l'immagine degli Stati Uniti
Grazie e chiedo per favore le le slide
Sul posto sono
Comincio ringraziando comunque chi organizza attraverso convegni e quelli che ne hanno preceduto in particolare gli amici e colleghi di università di di Bergamo quindi qui io partirò sostanzialmente da quello che stamattina Lorenzo Benadusi e definito l'inizio dell'inizio notte di salti su quindi vero che niente duecentodiciassette inizi del secolo americano ma probabilmente non si comprende fino in fondo se non si parte del mille ottocentonovantotto
E e vi parlerò in questi venti minuti di del nazionalismo che a sua volta va un po'definito perché nasce l'Associazione Nazionale azionista italiano nel mille novecentodieci mentre prima c'è quello che Gioacchino Volpe definito Palio nazionalismo no
Anche qui interessante perché c'è sicuramente il regno di Enrico Corradini cliniche resta uno tutelare poi fino al ventitré il resto una figura di riferimento ma accanto a quelli che diventeranno azionisti in senso stretto poi ci sono una serie di riviste c'è il Marzocco c'è Leonardo altro nome di una rivista nota all'epoca di tutta una serie di condire una una una temperie culturale dove il tema centrale
Era la rigenerazione dell'Italia c'era un come dire una una sorta di spettro della della decadenza come diceva anche adesso Benito sottrarci
E quindi si tratta di una serie di gli intellettuali di di giornali anche molto diversi tra loro che però avevano in comune l'anti socialismo l'antiparlamentarismo il favore per l'espansionismo militare a quel qualcuno appunto diventerà nazionalista altre prenderanno altre altre strade
E e in questo contesto è facile notare l'influenza che ebbe Theodore Roosevelt soprattutto con il suo reggimento dei Raffa è diverso che e qui dove durante la guerra ispano-americana
Dove però anche qui per esempio
Questi primi azionisti non hanno idea chiarissima di quelli che sono gli Stati Uniti rispetto al mondo anglosassone cioè l'Amsa sionismo qui un po'schematicamente messo era diviso fra il destino manifesto e quindi l'eccezionalismo americano
E l'imperialismo britannico quindi a volte il cuore degli anglosassoni signora negli Stati Uniti come sono stato cioè di
Anzi nuovo insomma come il fratello minore ma più scaltro del Regno Unito altre volte no MetroTram Losa sionismo l'imperialismo britannico quindi anche qui non hanno delle delle idee chiarissime ecco
Certo è che Roosevelt come appunto la definizione mille novecentoquattro quando viene eletto alla Casa Bianca viene definito campione magnifico dell'americanismo conquistatore quindi c'è
Una sorta di luna di miele che ha lattice
Proprio quando Roosevelt diventa presidente
Cambia viene eletto due anche prima ma era subentrato anni che armi chimiche era stato assassinato in poi viene tradotto nel mille novecentoquattro il libro di Roosevelt che si chiamava destre non sull'altro che tradotto col titolo di Gorki Ditano molto suggestivo
I da questa citazione si capisce bene di interesse diversi analisti per questo personaggio per tutto quello che significano negli Stati Uniti
Tra le tante citazioni inserito questa noi non possiamo accontentarci di input dire pollici a Pollicino ignobile pace all'interno delle nostre frontiere
Non prendendo a nessuno interessa ciò che avviene al di là immersi in un rapace commercialisti non indifferenti a una vita più alta oralità d'ispirazione di pena di rischio
Qui panni transito ancora una volta una espressione di Gioacchino Volpe da parli di queste suggestioni dal mondo no
Però dopo questo questo primo innamoramento diciamo così nei confronti di Roosevelt
La storia nasce l'associazione nazionalista quindi finanziari si capiscono che devono organizzarsi
Che gli esempi non bastano più nuovo ancora Volpe richiamo alle elezioni di Energia abbia avuto abbastanza lezioni al momento di fare qualcosa per l'Italia per cui se queste esigenze di andare oltre gli esempi e tant'è che si struttura poi il movimento è poi partito nel novecentodieci al suo giornale quindi da nazionale
Pur non essendo dal punto di vista formale ufficiale ma molte delle persone nel comitato centrale dell'associazione e i responsabili della
Della lista sono gli stessi per cui sono comunque molto simile e poi uno dei temi che sono stati sollevati stamattina quello della emigrazione per cui c'è tutto un interesse per lui per gli italiani all'estero quindi per esempio lo scrivono in Africa l'emigrazione commutata in colonizzazione non a caso ci sarà la guerra italo-turca o guerra di Libia di lì a poco
In America ci sono tutta una serie di contrazione degli italiani all'estero che sono oggetto di inchieste molto approfondite la parte che vengono pubblicate sui via Nazionale
E in questo come in questo contesto anche il giudizio su Theodore Roosevelt Kamp cambia molto
Nel senso che in questo periodo lui viene definito come un cava denti quindi non è più tanto un modello da prendere to cure ma diventa non dico un nemico ma quasi tant'è che e questo è legata una dinamica di più ampio respiro dei nazionalismi lotta tra loro quindi finito il momento degli esempi è giunto il momento
Di andare oltre appunto con la guerra mondiale ci sono ovviamente delle critiche alle agli Stati Uniti che rimangono fuori dal conflitto quindi sull'abisso di via Nazionale ci sono anche qui tutta una serie di articoli che vedono i i guerrieri Latini appunto chi sono sono gli stati che sono impegnati in guerra mentre quelli che stanno a guardare sono di mercanti americani sono quelli che che hanno interesse solo a carpire gli aspetti intimi latamente economici della guerra
E e questo fa capire come gli Stati Uniti siano un mondo completamente altro si capisce bene da questo articolo firmato di via Nazionale quindi che esprime sostanzialmente il punto di vista dell'associazione che che dice l'intervento in guerra degli Stati Uniti non accertamenti urgenti per l'intesa e dubbio che sia utile ed è più dubbio ancora che sia desiderabile
Una questione di civiltà perché è una questione di civiltà perché ancora una volta c'è l'idea che chi veramente a commenti Rea cuore questa civiltà italiane europea si impegna fisicamente in guerra mentre gli Stati Uniti non lo fanno
Questa citazione altrettanto interessante perché dice perché Wilson non ha riflettuto che questa parola civiltà altro senso in Europa che in America e che essa non si misura in Europa per la velocità dei treni al numero dei telegrafi dalle proporzioni dei punti girevole della teatralità dei comizi elettorali
Ma dal valore morale e nazioni millenarie conquistarono accrebbero tramandano attraverso i millenni
E che ogni generazione ha il dovere di difendere e di accrescere non solamente col sacrificio dei suoi miliardi fino all'ultimo soldo
Ma anche del suo sangue fino all'ultima goccia pretende il signor Presidente Winston che noi tutti sacrifichiamo questo mostro sacro tesoro al repentino ha bisogno di pace dei nostri anni nemici
Per non compromettere il rapidi guadagni sui mercanti americani o per liberare dalle ansie improvvisamente insostenibile del suo cuore di quacchero
Qui
Mtv anche molto violento molto nervoso come era tipico di Francesco Coppola credo uno dei protagonisti sicuramente dell'associazione nazionalista
Poi fondatore con scioglierò poteri della rivista politica e e che fa capire bene quale fosse l'approccio agli Stati Uniti fino al momento dell'entrata in guerra
Nel novecentodiciassette gli Stati Uniti entrano in guerra c'è un cambio a trecentosessanta gradi
Cioè c'è un entusiasmo per gli Stati Uniti perché appunto si si uniscono una sorta di guerra per la civiltà contro la barbarie germanica quindi tra i tanti commenti
C'è questa del quattro aprile quindi appena appena avuta appena successo l'entrata in guerra
Si legge debbo confessare che fino a pochi mesi fa io anzi di sognano
E da lì con lui poca fiducia ma ora ripensando la sua patriarcale rettitudine
Alle sue affermato in qualità di condottiero di popoli alla sua incrollabile fede nella giustizia
E dalla sua ferrea volontà la sua figura assume un altro profilo un profilo di un uomo dopo fortemente incide persino la storia del suo Paese la grande storia di questo conflitto quindi le accuse di come dire affarismo erano totalmente alle spalle
Cambia tutto e le relazioni con gli Stati Uniti citiamo ancora da un editoriale firmato proprio di via Nazionale ne questo non è un dettaglio è un aspetto decisivo che dice le relazioni con gli Stati Uniti
Con un Paese essenzialmente marinaro di industrie come l'Italia non possono riassumersi nell'interesse occasionali frammentari dettati dalle contingenze guerresche ma devono prendere le caratteristiche di una solida continuità in questo naturalmente oltre all'entusiasmo per l'intervento americano c'è ruolo della propaganda come è stato già sottolineato stamattina quindi ci sono due aspetti che vanno insieme eppure in questo frangente di nazionalismo secondo me resta molto articolato e vario per esempio una figura ancora molto ascoltate molto incisiva come Corradini scrive per noi irritava nel nostro profitto fra alleati sì grande disimpegni visti imprevedibili propositi compia rivoluzione russa nello Stato americano si è fatto più difficile quindi questo sì
Si riallaccia in qualche modo l'idea dei vari nazionalismi che sono in conflitto cioè che fisiologicamente
Siano in conflitto anche se poi ovviamente dal punto di vista americano dal punto di vista Russo sono due internazionalismo se vogliamo però sono comunque due due Stati né niente che si che si pongono uno contro l'altro poi
Ancora questa quest'altra citazione fa capire qual è l'immagine degli degli Stati Uniti
Dove si legge per noi italiani l'intervento americano un valore che trascende il significato militare comune tutta l'intesa è stata presente il congiungimento dei due popoli posti dalla storia e dalla natura in condizioni le più diverse
Esibire quelle più opposte tesi forti ch'essi potessero dare questo congiungimento del popolo più ricco e più più energico col popolo più emigranti e più grosso del mondo contemporaneo è prima di ogni altra cosa un fatto di una bellezza morale fedeli saltarci noi stessi
Sono nuovi valori internazionali che scaturiscono da valori morali profondissime egli soddisfacimento in un'ora di guerra
Di un debito contratto in lunghi anni di pace l'intervento americano presenta il più alto riconoscimento delle Pandora internazionale del popolo italiano così nel suo onesto lavoro passato come nelle sue giuste mie future
E qui secondo me bisogna prestare una particolare attenzione alla alla chiusura perché
Si pensa già a quello che sarà ovviamente il dopoguerra tre agosto manca poco alla fine della guerra per cui quelli giusti dire future fanno capire che in questo momento
Non c'è assolutamente contrapposizione fra lui il sionismo e i diritti i sacri diritti diciamo così
Per gli italiani sul fronte orientale meno dal punto di vista nazionalista per il momento è talmente forte entusiasmi talmente grande entusiasmo che si è convinti che anche nel dopoguerra tutte le aspirazioni verranno accontentate
Il contributo militare appunto non è stato decisivo
Come noto sul piano dei numeri nel senso che ci fu un solo battaglione il trecentotrentadue non fu ma sul piano morale il simbolico fu invece molto importante molto significativo
Per esempio qui quando arrivano fisicamente i soldati italiani dalla Francia
Vengono descritti come rigidamente diritti e immobili nella posizione ed attenti presentano le armi con impeccabile sicurezza di movimenti sfidanti in ordine di parata marciano come letterarie
Si comprende la loro educazione fatta fin da Giulini enti nelle scuole nelle palestre
è un grande popolo che passa ed è un grande esercito giovane forti disciplinato indomabile anche qui è uno dei tantissimi articoli che appaiono quindi si nota un cambio ancora una volta rispetto a quello che invece usciva su questo giornale fino al mille novecentodiciassette
E poi l'altro aspetto il parere interessante che non è
Che egli nazionalisti hanno anche un'attenzione a livello Strategic geopolitico cioè non è solo una tensione istantanea la a a quello che accade qui appunto i soldati che sfilano ma c'è anche un'attenzione al contesto quindi un arco di tetti che un'altra figura assolutamente fondamentale per nazionalismo scrive poi fa una lunga carriera
Diplomatica come ambasciatore alle Nazioni Unite poiché in Francia schivo e gli Stati Uniti saranno nuova potenza dedicata alle potenze del mondo basta considerare anche sommariamente queste cose per capire quale importanza la nostra azione in America per nuovi quindi come accennavo c'è il cioè l'idea che ci si possa intendere sfissati triti dell'Italia
Proprio perché si è convinti degli Stati Uniti siano uniti a questa lotta per la per la civiltà diciamo così e quindi Coppola scrive sin dove Italia e l'attività proprio ordine europeo dilata e islamismo e Balcani anarchia bolscevica quindi c'è l'idea che visto che gli Stati Uniti si sono uniti in questa guerra contro la barbarie
Proprio contro la barbarie contro lo Slavia Isma'il bolscevismo che acquistano potuti messi insieme in maniera un po'superficiale se vogliamo
Però appunto sia assolutamente convinti e che gli Stati Uniti saranno dalla parte dell'Italia lattice di questo di questa convinzione di questo moto diciamo così è la visita di Wilson
In Italia i giornali diciannove qui il Presidente americano indefinito uomo di saldi intelletto e di pura sincerità a capo di un grande popolo sommamente pratico e produttivo
Giovanni mente sanno a buon diritto superbo della sua nazione della sua civiltà ancora queste idee hanno ci Tic TAC ritorna in continuazione sulle pagine sia dell'idea nazionale che per la rivista politica fondate nel dicembre diciotto
E si arriva a questi toni che qui definisco mistico religiosi escono poi trasversale a tutta la stampa italiana perché di fatto viene osannato in certi casi anche da alcuni articoli dei socialisti per dire il livello di consenso che aveva che aveva raggiunto
Tutto cambia nuovamente con l'appello di Wilson sul fiume com'è noto con la conferenza di Versailles a questo punto ritornano le vecchie accuse di figli affarismo punto quindi gli Stati Uniti vogliono solo la smobilitazione lo sfruttamento affaristico ancora nuove la vittoria dell'egemonia conquistata con la guerra vi sono le più un uomo retto dalla patriarcale rettitudine tutto quello che si era detto ma un dittatore
Un freddo calcolatore
E c'è ancora una volta questa idea di civiltà europea minacciata minacciata ricompressa nella sua diffusione e fuori fuori d'Europa dall'assimilare ma diverse concorrente civiltà anglosassone specialmente americana
Che è appoggiata dall'enorme potenza dell'Impero britannico degli Stati Uniti anche qui anglosassoni ISMU impero britannico
Stati Uniti dove non hanno mai abbia effettivamente chiara quello che che si chiama diciamo così chi paga allocato conquistando e sta durando tutti gli altri continenti
L'ultimo aspetto che mi pare fare utile dire che tra guerra di civiltà e pragmatismo nazionalismo resta un paio ciò vuol dire che accanto a tutte queste queste accuse queste critiche non legati alla civiltà ci sono tutta una serie di altri nazionalistiche ancora una volta dal dalle pagine dell'idea nazionale e di politica dicono altre cose cioè dicono
Ok che non abbiamo un ottimo avuto fiume ok negli Stati Uniti Wilson è un dittatore un freddo calcolatore ma se trittici sono ci sono come potenza economica commerciale non abbiamo bisogno comunque degli Stati Uniti
Soffriamo l'ascia di guerra che tentiamo o in maniera molto pragmatica di istituire dei rapporti almeno dal punto di vista economico commerciale quindi ci sono alcuni nazionalistiche puntano più su questo su questi temi libere di civiltà e altri che pragmaticamente
Vogliono instaurare questo questo tipo di rapporto appunto prima di tutto il libro commerciale con gli Stati Uniti
E quindi greggi nazionalismo resta vario e anche forse un suo limite tant'è che poi il ventitré come noto confluisce nel fascismo anch'perché non ha un leader forte a differenza ovviamente del movimento fascista
Con questo concludo e vi ringrazio per l'attenzione
Come
Come abbiamo visto il l'atteggiamento del mondo nazionalistico e ovviamente cangiante diciamo nei vent'venti venticinque anni che vanno dalla guerra di Cuba mille ottocentonovantotto
Al mille novecentoventitré quando il movimento nazionalistico confluisce nel partito nazionale fascista è chiaro
Che nel loro e la loro prospettiva politica quella che erano gli interessi fra virgolette dell'Italia erano era l'elemento dirimente la pietra di paragone
L'elemento di giudizio sulle posizioni degli altri paesi e e quindi anche nei confronti degli Stati Uniti con con è continuo questo
Per i fatti ad alcuni aspetti della politica americana come elementi di Modena come modello la vitalità il giovanilismo l'espansionismo la presenza sui ma è navali Isma'eccetera eccetera da quell'altra c'è sempre con la concorrenza di tipo in che interi imperialistico che fa sì che volta a volta la politica americana viene giudicata secondo quello che nella prospettiva nazionalistica erano gli interessi dell'Italia
E la la figura di Leonardo Pizzetti dica a cui si riferiva che rompe la figura che meriterebbe effettivamente una riflessione pubblica anche dei libri in giro nei primi anni Venti eh
Taurisano Harding il nuovo Presidente americano eletto mille novecentoventi in azionisti
Ritenevano che fra il il mondo americano il mondo inglese fosse
Inevitabile qualche conflitto
Fra i duelli imperialismo campo una prospettiva che insomma resterà a lungo nella la riflessione politica europea anche nel secondo dopoguerra
E di getti appunto questa questa possibilità date Matiz Sava in cartella rifletteva ancora una volta alla luce degli interessi italiani vedette si ha detto vennero ebbe una lunga allungata carriera diplomatica interrotta dopo la fine del fascismo poi ripresa
In ambito repubblicano
Beh ringraziamo proprio di questa di questa sua relazione e ci ripromettiamo di leggere tutti stessa mente eletti le le varie fasi di questo complesso problema nel suo furgone
Ora passo la parola
A Paolo Mattera dell'Università di Roma Tre che ci oltre una la una prospettiva diversa di un'altra cultura politica abbiamo visto la cultura politica diciamo liberale
Poi la polizia la cultura politica nazionalistica ora mattina ci parlerà del mito di Ulisse e divenne nel socialismo italiano quindi dalla cultura politica socialista a lui la parola
Grazie allora l'argomento è complesso perché anche nella storiografia per moltissimo tempo nella in libri che parlavano della delle vicende in Italia nel diciassette tendevano a essere fagocitati da Caporetto
E dagli echi della rivoluzione russa quindi questa accostamento cerca di comprendere se e quanto ci fosse un accostamento la comprensione
Tra leninismo Luiso Nismo per molto tempo sull'argomento completamente ignorato oltre al fatto che gran parte voterà sollecita sul movimento operare come si diceva una volta era una sua grafia molto politica quindi tendeva a essere o filo massimalista riformista
Applicazione a valutare si siede
Oggi o meno alle rispettive posizioni Ilio
Perciò per ricollocare questa vicenda per porre a confronto nelle rispettive acquisto cultura politica Coop spunti sempre vengono a livello internazionale devo un allargare leggermente lo sguardo capito di essere stato in compagnia e mi preoccupavo di aver un po'allargato ma tutto sommato devo arrivare almeno nel Novecento quattordici perché già quando scoppia la guerra e l'Italia deve decidere
Sì dilaniato intorno alla noto la nota questione tra in neutralismo interventismo diventa molto chiaro che per i socialisti la questione propone dilemma tra internazionalismo e
Perché pratica specialisti europei
Natura
Perché per esempio serrati
L'altro elemento dimostrativo
Se molto che nonostante le vicende la stella polare dei socialisti deve rimanere l'internazionalismo perciò nell'ottobre del quattordici
Per la difesa
Ribadiscono nazionalistica perché sarebbe una però quanto meno
Ma come risolverla come affrontare il dopoguerra
Si muove intorno a questo dilemma
Cioè quanto l'esigenza del
Per la complicazione norme dei rapporti umani per la sua tendenza a risolvere radicalmente in modo violento le grandi questioni che interessano la vita dei popoli l'applicazione pura e semplice del principio di nazionalità senza un principio di unificazione superiore agevola le discordie esalta gli egoismi rovina i popoli quindi l'esigenza di avere questo principio coordinatore come strumento per governare in maniera più appropriata anche i singoli Paesi
Quando per le diciassette
Questo desiderio di porre fine alla guerra per Grosso
Lancia la sua invocazione al prossimo
E nel quasi poi fa
Il Denise
Ti che hanno una forte connotazione
E di natura Inter
In cui sono come noto lancia la sua
Per le trattative di pace
Io sono inamovibili Senise marinismo
Mondiale
Sia in corso una rivoluzione politiche Grandes e chi sta chiudendo nel tuo minimalismo a Roma quindi cominciarono a litigare
E lume prudente perché volere maggiori informazioni e l'altra forse preso una sua scura intuizione coglie le trasformazioni più profonde che sono
Perché Padova il ventitré marzo
Prende la parola alla Camera devastò saluto Alarico
In Russia scrive poi alla alla Kuliscioff e sembra quasi che l'abbia fatto il fare per farla contenta adesso voglio dire l'ha fatto per quello però quasi come dire vedi adesso comunque saluto può essere con
Che cosa è stata la più centrale dello Stato
Ho le carte riservate
Dovuto scalda sì una frase un po'tortuosa per dire tutto sommato anche se impulso alla modernità arrivata ambienti borghesi potrebbe essere comunque utile
Finalità del partito socialista e qui troviamo un'assonanza con la famoso articolo di vent'anni prima in cui Treves diceva che dall'altra parte c'era Giolitti
L'uomo che ci ha capito è un montanaro borghese però fosse veramente capace almeno di fare la rivoluzione borghese così metterebbe nuovi nelle condizioni di procedere verso la la rivoluzione socialista
E quindi a un certo punto così come nella minuto centonovantanove la l'elettore d'altra parte c'era un montanaro a questo punto Treves dice da quell'altra parte c'è il professore di diritto l'idealista il pratico il filosofo e giurista e perciò la forza del socialismo può diventare invincibile se si sposa ha interessi diversi
E tuttavia parzialmente confluenti con quelli proletari
Però i riformisti guardano con favore al progetto di pizzo
Con un progetto che anticamente devo
Cioè dell'ingiuria tutti
Di raccontare troppe
Onde che questi articoli non li vuole scrivere perché i risponde più volte mi scrive esisti per invitarmi a inviare articoli ma sai come la penso
Invade l'Avanti con delle tesi ben chiare sarebbe abusare dell'ospitalità politica e tuttavia non voglio scrivere senza avanzare
Quali sono le tesi potrebbe avanzare Morgari in questi articoli dovrebbe rendere chiaro e lo diceva la lettera successiva che l'unica forma di pace la
Rapace che preveda un accordo tra i socialisti democratici e l'unica quella meno così come la vede lui e questo che serrati non vuole sentirsi dire e quindi magari preferisce non mentire e non scrive proprio nulla però a questo punto diventa sempre più evidente la divina il dilemma del quale si sono stretti
Allora nel corso padre mio novecentodiciassette i riformisti stendono sempre più a schierarsi
Verso che resti e verso cui il suo perché per esempio Treves scrive Lenin e per lasciate per la pace separata che non è un concetto internazionalista e perciò non è un vero socialista
Che resti invece e per la guerra a fianco dell'intesa per raggiungere la pace generale che resti quindi e la forza borghese messa al servizio della rivoluzione della pace
Una un atteggiamento molto molto netto ed il ventitré marzo del diciassette Turati alla Camera dice la rivoluzione russa disc di Kerenskij è utile ai fini della guerra e ai fini della pace
I massimalisti la penso esattamente al contrario quindi che cosa sta succedendo che su lievi nella Russia prima c'era poca informazione e quindi cautela adesso alla stessa di informazioni si aggiungono le divisioni
Il partito comincia a spaccarsi torna leninismo quindi lungi dall'essere uno strumento per incanalare la mobilitazione sociale diventa invece un fattore di instabilità politica rischiando quindi di aggravare anziché migliorare la crisi incombente
E che succede per illusionismo
Mi solismo comincia andare in difficoltà a livello internazionale perché il progetto di questa grande democrazia incontro info si scontra contro le desideri e i desideri di rivincita di vendetta dei francesi degli inglesi quindi già quando la guerra poi volge al meglio
Comincia a diventare sempre più chiaro che i francesi hanno e gli inglesi a versare non intendono saldare in qualche modo i conti e poi sappiamo che ne novecentoventi la Società delle Nazioni verrà bocciato addirittura dal Congresso americano a livello nazionale
Tutta una serie di pregiudizi e di disillusioni su sull'America riemergono
Quando ho letto delle cose che scrive Turati mi sono un po'meravigliato Bagnasco tanto le relazioni che mi hanno preceduto mi rendo conto che Turati era in un'affollata compagnia
Perché nell'ottobre del diciotto l'incontro con i dirigenti socialisti americani a Roma vengono a Rumi delegazione chiedono di incontrarlo e lui scrive alla Kuliscioff Calanna ne ho avuto un'impressione disastrosa che razza di gente questi americani duri avidi egoisti conservatori corporativistico anti socialisti senza alcun senso di solidarietà umana insomma odiosi odiosi odiosi non gli sono piaciuti possiamo dirlo
Se dovranno essere loro i nostri nuovi padroni il famoso dominio tedesco sarà motivo di ben amaro rimpianto quindi questo ritmo comincia a diventare qualcosa che non è proprio così auspicabile e pale novembre diciotto insiste in un'altra lettera la Kuliscioff
Calano e devo scrivere il congresso per la Camera ma mi sa dire qualcosa emissari spiegare che cosa sia questa famosa questa famose pace Missoni Anna
In sostanza di preciso non sappiamo nulla di nulla siamo qui come servitori ad origliare le porte confondendo bisbigli per notizie le parole con i fatti né si rimane qui nella più effettuale impotenza
Dirò qualcosa ma in pratica non ne so granché infatti pochi giorni dopo fa un discorso alla Camera il ventuno novembre
E a parole di pura e semplice circostanza
Quindi che cosa succede che su Lenin alla poca informazione subentrò e divisioni avulso mala poche informazioni subentrano le disillusioni e potremmo dire quasi il disincanto
Perciò questi due modelli che potevano sembrare erano sembrati modelli di riferimento capaci di incanalare la mobilitazione sociale del Paese mano a mano che passa il tempo lo sono sempre di meno e a questo punto però vorrei aggiungere anche un'ulteriore riflessione proprio per chiudere ci siamo domani Cicchitto ci siamo interrogati in questo fino ad ora su come la pensavano i vertici
Ma domandiamoci una cosa i militanti la base del partito socialista che cosa pensava di Lenin e di mezzo segni pensava qualcosa
è molto difficile rispondere a questa domanda però ne abbiamo una fonte inaspettato interesse che sono le relazioni di polizia che il ministero dell'Interno chiede ai prefetti tra i soldati in licenza nel diciamo
Prima di far partire la controffensiva qui si vuole chiedere qual è lo spirito desolati in licenza per capire se sono pronti a partire al contrattacco
Le relazioni dei prefetti che sono molto cauti Millelire pieni di evoluzioni verbali estremamente complesse ci dicono che le masse popolari di Guizot non sono praticamente niente
Anzi nella stragrande maggioranza dei casi non hanno capito e non gli interessa mente Lenin i vini visto né più né meno che con uno slogan il né non guardano come dire visto che la rivoluzione c'è
E famoso fare come in Russia che vuol dire tutto e nulla
Hanno fatto la rivoluzione la possiamo fare anche noi quindi questa relazione dei prefetti sono molto rassicuranti e esplicitamente lo dicono non vi preoccupate perché tutto sommato il progetto un sognano non aspettarci sulle passioni
E progetto venisse allo stato attuale poco più di uno slogan né niente di particolarmente significativo
E allora per chiudere il discorso
Qual è l'epilogo a livello internazionale la Russia di Lenin tra il diciotto e diciannove
Si avvia la guerra civile e quindi di fatto si isola e non è nelle condizioni effettivamente di influenzare le vicende internazionale
A Versailles la sappiamo che ci sono crescenti dissidi tra Wilson da una parte e le altre potenze dell'intesa finché ad un certo punto poi vi sono gli stessi Stati Uniti che bocciano la Società delle Nazioni in Italia la mobilitazione sociale le mie novecentodiciotto diciannove
Si converte in vera e propria instabilità sociale i modi per il caro vita poiché lo la notte della vittoria mutilata Visconti fra gruppi sociali
Questa instabilità sociale avrebbe avuto bisogno di una guida politica Chiara strategica di essere incanalata il partito socialista che praticamente l'unico vero grande partito di massa già esistente
Non ha una strategia unitaria e dunque quella instabilità sociale priva di un riferimento politico diventa anche instabilità politica e allora a livello internazionale gli Stati Uniti vorrebbero assume la guida del mondo
Come il sommaria tavole non vogliono perché il congresso di Boccia mente francesi ed europei vorrebbero continuare ma non possono perché molto spesso non hanno più le risorse quindi tra chi vorrebbe
Ma non può e tra chi potrebbe ma in definitiva ancora non vuole a livello internazionale la situazione diventa molto instabile ed incapace di offrire agganci punti di riferimento chiari
In Italia instabilità sociale priva di agganci politici chiari diventa un intreccio perverso fra mobilitazione instabilità politica
Che spetta a tenaglia schiaccia lo sbocco verso la democrazia la prima vittima di questa tenaglia e proprio Partito Socialista che afflitto dalle sue interne e divisioni
E incapace di guidare questa mobilitazione
Vini schiacciato da poi lo scontro sociale che diventa scontro politico grazie
Nel mille e ottocentosettantuno in una pagina che lo sparuto modo anche decifrare recentemente Ernest Renan nella sua nel suo famosissimo intervento sulla riforma intellettuale e morale della Francia
Diceva nell'Europa nel mondo di oggi ci sono due tipi di società
Il modello americano e lì in cui l'individuo conta molto lo Stato conta poco insomma faceva lo caratterizzava in un certo modo e il modello prussiano
Che è secondo Luigi e questo era un un discorso che faceva che riguardava tutta l'Europa eccetto o sostanzialmente la Francia che è un ancien regime lui diceva sviluppato il corretto
Sosteneva Rayman che l'Ancien Regime sviluppato e corretto che si trovava in Russia o in Prussia nell'impero austro-ungarico aveva i giorni contati aveva tante qualità positive per lui
Però il moto sociale che si era scatenato in qualche modo a aveva i giorni contati ma diceva
La Democrazia europea usava questa parola Democracy che era la possiamo tradurre come la sinistra europea nel linguaggio di oggi non ha intenzione di democratizzare l'Ancien Regime instaurando una società come quella americana
Ma altre cose per la testa
Le il e ne sottolineava leggi sociali collettivizzazione eccetera eccetera
Quindi diceva tra un ancien régime che sta morendo un modello americano che la sfida alla sinistra europea non vuole adottare in Europa avremo in futuro dei Cesarini SMI
Dei regimi che in qualche modo pre prendere ecco questo era una profezia come è stata dedicata al centro però era una al era una persona che è pensata il il e era un un modo di vedere sulla lunga distanza che non era che è insomma è una pagina da prendere in considerazione
Perché lo abbiamo visto il partito socialista io sono uno dei pochi che si pone sempre la domanda che Mario Missiroli si poneva nel mille novecentoventuno
Quando Mario Missiroli era uno dei primi e analisti del fascismo se il Partito Socialista Italiano avesse fatto durante la guerra il ruolo di una democrazia nazionale
Quindi non so
Sarebbe stato fagocitato come ha detto il nostro amico Mattera increduli ma in molti dai dalle io non sarebbe stato espresso no non usare l'espressione che vuole e se fosse se si fosse inserito in un'ottica nazionale come hanno fatto socialisti
E e francesi quelli inglesi per i tedeschi eccetera eccetera
Diceva Missiroli come sarebbero oggi la situazione la lotta politica qui in Italia
è una domanda che che io mi ha pongo spesso perché non sappiamo tutti che i partiti socialisti furono nel dopoguerra
In Germania Francia col cantante voce in a me in in Gran Bretagna con i governi laburisti del ventitré e cioè gli eletti diciamo così della City che già cercarono di gestire stabilizzare diceva
Meglio ciascuna ieri la la situazione e europea degli anni Venti
Le come dire fine aderire né sabotare sarà anche molto il nobile
Ecco gli effetti politici che ho avuto in Italia però secondo me sono stati molto molto discutibili e e direi anche di disastrosi tanto per essere molto esplicito
E e lo e lo dimostra il fatto anche il le diverse anime del partito socialista che
Fanno analisi diverse non sanno comporsi in una volontà politica unitaria e fronteggiare una situazione del dopoguerra in questo stato di sostanziale impotenza
Ora
Io però e sarei curioso ma attraversa molto più di me sarebbe interessante
Vedere però lui si è posto il problema finale come la pensavano i militanti io direi come la pensavano le strutture intermedie del Partito socialista perché io ho l'impressione che gli italiani poi durante la guerra non non vedessero Turati serrati
Ma vedessero Caldara vedessero il sindaco di Bologna al sindaco di il sindaco di di Milano il socialismo municipale lecco operativa erano queste le strutture che si stavano affermando anche sul territorio e con cui loro avevano a che fare
La gente normale perché questi strutture comunali assistevano come dire le famiglie che avevano gli uomini al fronte assistevano l'assistenza eccetera eccetera
Io su questo e questo questa era la classe dirigente che si apprestava a diventare classe dirigente nel dopoguerra come
Se ci fosse stato lo sbocco positivo della crisi del dopoguerra erano i sindacalisti erano esenti i coppi cooperativistico usati i socialisti municipali che si acquistavano
Era quelli con cui Nitti e Giolitti volevano intrecciare un rapporto per formare una nuova classe dirigente nel dopoguerra e non è il caso non a caso i fascisti hanno preso questi come obiettivo critico perché li hanno fatti fuori in qualche modo ecco io sarei stazione interessante secondo me sarebbe interessante studi forse è stato studiato che non si porrà in opposta ad una biografia ante però e vedere un pochino il comportamento di questo socialismo municipale
Tutte le strutture di base del mondo socialista
Durante la guerra e vedere come hanno gestito le varie crisi del Paese durante
Vedete quanto da una né io feci la voce del Biografico qualche anno fa di Gerolamo Lazzeri questo esponente socialista Turati allorché fu uno dei primi studiosi del bolscevismo
Anche queste prime questi primi libri che escono le il diciotto diciannove Magrini Lazzeri cioè di giornalisti esponenti socialisti che vanno in Russia dicono io io ma se dobbiamo finire così bene insomma
Cercare altre prospettive e solo rivolto interessanti molto rivelatori e quindi
Le ringraziamo Mattera scusate io mi mi mi mi mi permetto di con tanto di altro canto che sento cose molto interessanti mi viene fatto di di fare qualche osservazione ringraziamo ma per la per la sua interessantissima
Relazione e mi dicono che dopo tre relazioni è il caso di fare una piccola sosta quindi sono le
Le quattro meno cinque
Ci possiamo vedere diciamo fra un quarto d'ora e e vi ringrazio Castris le norme che stratificata serve discusso
In
Finanzino senza bisogna
Sono stati tende nomadi
Grazie
Sono stati sono state
Una comunicazione di servizio seminari
Proseguono i lavori di allora ora abbiamo queste ultime due relazioni PRA discussione volevo però ricordare che la scena è prevista alle sette e mezza qui e poi alle otto e mezza è previsto un servizio di navette che ci porterà
All'asta di Ostuni dove abbiamo la proiezione veri i filmati dell'Istituto Luce
Chi vuole o nell'intervallo se vuole anche accedere liberamente al Museo del Risorgimento altrimenti alle sette e mezza e la scena
E mezza il servizio di navetta
Possiamo riprendere i nostri lavori abbiamo fra di noi anche il presidente Franco Marini che
La cui presenza ci onora e che ringraziamo
Va bene
Nostri lavori continuano con
Altri due esplorazioni diciamo nell'impatto degli Hobbit solismo nella culture politiche italiane dopo
I liberali ottocenteschi dopo i nazionalisti e dopo i socialisti siamo ora agli democratici e i liberali della del perito del del negli ultimi anni di guerra del mille novecentodiciotto ne parla Andrea fra un giorno di che ha dedicata a questo argomento qualche anno fa un libro importante subito Nismo sul vago il solismo italiano e quindi diamo senz'altro a lui la parola
Grazie ringrazio molto per l'invito che che mi onora
In una famosa intervista degli inizi del diciannove Croce criticava con ironia con sarcasmo il Progetto di di Società delle nazioni affermando che nella vita internazionale quegli ideali di uguaglianza appare subito assurdo e perfino comico tante sono le differenze naturali economiche intellettuali tra i popoli
Se si potessero abolire queste differenze e togliere le cause delle gare delle lotte si spezzerebbe la molla della storia
Nelle stesse settimane in pratica un altro importante liberale italiano Francesco Ruffini invece esaltava il precetto di Wilson per per l'ufficio Wilson gettava le basi di un collegamento politico superiore a quello dei singoli Stati e più intimo è saldo e duraturo di quelli finora esistenti
Ecco secondo me si tratta di due atteggiamenti opposti che però alla fine possiedono un tratto comune destinato coi Namio giudizi anche a divenire prevalente nella successiva repressione sull'argomento
Cioè entrambi sia produce con la critica e Ruffini con l'esaltazione pongono un po'il Progetto della Società delle Nazioni fuori dalle concrete dinamiche politiche del Periodo e questo modo compra anche il il sionismo che in generale di cui questo progetto fu Fumane a parte forse uno dei tratti più più originali ecco io dico punto dico subito a fatti che nel mio intervento mi concentro proprio sul progetto di società delazioni lasciando qua
Da parte altri aspetti dell'UIL sionismo che pure sono meritevoli di attenzione che sono stati studiati come il mito di Wilson che ci fu un'Italia l'approfondimento delle conoscenze
Sugli Stati Uniti e ci furono negli anni della guerra e quindi tenterò dimostrare quanto invece il dibattito deviazioni fosse influenzato dare concretezza mi pulizia del periodo con una specifica attenzione alle forze variamente definibili libri nel panorama perché italiano liberali democratiche e nel fare questo mi sono servito un po'da guida
Di due punti di riferimento un articolo di Salvemini che appare su il Secolo nel gennaio del mille novecentosedici e una lettera di Luigi Einaudi ad Albertini della primavera del mille novecentodiciotto
Dicevo l'articolo di Salvemini K nel gennaio sedicenti ben prima dell'intervento USA ma Salvemini dà conto è uno dei primi in Italia
Del dibattito che sulla futura organizzazione internazionale post bellica è già forte in Inghilterra le prese di posizione dell'ambienti liberal radicali inglesi come l'unico de Mora di controllo o il gruppo di studi promosso dallo avrai Sasso o c'era già in Inghilterra dal quindicennali connection society e appunto prospetta per il dopoguerra una una lega delle Nazioni chiamata ad arbitrare le controversie internazionali a tutelare le minoranze etniche con possibilità di intervento militare
Contro gli Stati che non che non adempissero alle indicazioni della della lega l'aspetto che più qui ci interessa però il fatto che per Salvemini in questa lega dopo la guerra dovrà entrare rapidamente la Germania sconfitta e democratizzare fra e è un aspetto importante perché in quei mesi a dare il tono della discussione su questi tempi su questi temi era invece una prospettiva di verza
Che era piuttosto quella l'idea di perpetuare dopo la guerra il blocco bellico e soprattutto di creare un blocco latino con la Francia questa è l'idea prevalente nell'interventismo chiaramente
Era l'impronta che tanto pensava avuto anche nemesi della neutralità della solidarietà con la Francia dell'interventismo democratico repubblicano
Radicale est e in particolare portavoce di questo atteggiamento dal maggio del sedici sarà la rivista delle nazioni latine
Nelle pubblicata a Firenze con presidente uscente direttore che era il direttore dell'istituto di cultura francese a Firenze e in molto un istituto molto importante per le relazioni Italia Francia del periodo e da Guglielmo Ferrero
Fin dal primo nome della rivista questa rivista ripubblica un precetto che era già apparso Di Pietro Bonfante dello storico del diritto
Di federazione italo francese aperta coi al Belgio alla Spagna al Portogallo un vero e proprio Stato federale si proponeva con una unico ministero degli Esteri un esercito comune alla presidenza turno trarre d'Italia
E presidente e presidente francese e su questi temi poi la rivista lancia un'inchiesta all'inchiesta sulla federazione latina
Mi sembra che questa inchiesta sono due gli elementi di interesse
In primo luogo quest'idea del blocco latino non riscuote
Successo diciamo solo nelle file dell'interventismo democratico ma anche in alcune voci nazionaliste venne pubblicato un articolo di Coppola subita nazionale che pur difendendo l'individualità nazionali ritiene che per il dopoguerra si dovrà ragionare per blocchi di nazionalità e quindi ipotizza un blocco latino contrapposto a quello a quell'altro germanico e poi è chiaro copre per parte mondo razionalista l'influenza che poteva avere sulla Francia nella Francia del della son Franzese della della nuova cultura francese
D'inizio secolo anche se c'è da dire negli stessi mesi rapporti con la Francia la stampa nazionalista attacca molto la Francia perché stanno emergendo le le indiscrezioni sugli accordi di spartizione presente delle e l'intero Tom ottomano l'accordo è sarcastico e quindi si capisce che la Francia ha delle sue mire su interessi che confliggono con quelli italiani
Il secondo aspetto di interesse però l'interesse è un altro che un esponente che possiamo indire vicino a Salvemini come Duarte Giletti invece nella sua risposta all'inchiesta propone una strada diversa non il blocco latino ma una federazione dell'intesa anche in questo caso aperta che si apra rapidamente a una ci all'interno centrali sconfitti e democratizzare atti
La mia idea è che Salvemini e e Giletti avessero percepito che questa idea del blocco latino era difficile per diciamo per e per sponsorizzare la causa della guerra al di fuori diciamo del dello stretto recinto delle forze e delle forze più più Franco file
E tra l'altro in una situazione in cui siamo inizi diciassette sulla più vasta opinione liberale in moderata italiana sulle stabilisce sulla classe dirigente italiana potevano agire altre suggestioni in primo luogo si poteva essere una decina tutti va agire la suggestione di una declinazione neutralista del tema dell'organizzazione internazionale post bellica
Salvemini aveva fatto conosce aveva commentato dei progetti degli opuscoli che erano apparsi già tra il quindici e il sedici di autori cattolici convenzioni autorità morali del cardinal Pasquale e la formula della pace dei dico di Enrico Basile
Che che tra l'altro ci portava le le le idee i progetti del cardinale Tedeschini
Era sostituto alla Segreteria di Stato entrambi
Auspicavano la creazione di un ente pluri nazionali con funzioni arbitrali da da da affidare al Papa poi quei mesi sono emersi non solo della mozione per la pace di discussa in Parlamento socialista di Treves ma che dell'offerta di pace degli Imperi centrali e dell'iniziativa di mediazione di Wilson
Il presidente USA aveva già sposato da un discorso nel maggio all'organizzazione statunitense Lipton Fortis
L'idea di un'organizzazione internazionale per il dopoguerra
In quei mesi si pone come mediatore tra le potenze tale potenza in conflitto infatti il timore che serpeggia tra interventisti italiani e quindi il disegno di Sardegna azioni possa essere messo al servizio del Piz guida altre vittorie
è presente in quei mesi enduro con guizzo né Albertini sul Corriere della Sera e anche un autore che pure guizzo ogni anno sia prima che dopo mattone De viti De Marco a parole di di critica
Per per questa iniziativa mentre tu più prudente sa al bene che sebbene intuisce che alla fine questa strada preludio all'intervento degli Stati Uniti in guerra altre suggestione poteva agire
Sulla opinione pubblica liberale moderata ancora in modo più forte è la suggestione della Mitteleuropa nel mille novecentosedici appare in Germania per il volume Mitteleuropa dinamo ambite Newman
E il libro sarà tradotto in Italia da Gino Luzzatto doc solo dopo la guerra nel nel diciotto però è subito conosciuto in Italia Alessandro Schiavo e lo recensisce positivamente sul sulla critica sociale anche Bresciani Turroni
Ne scrive e l'idea di organizzare un grande spazio centro europeo che superi gli Stati nazionali poteva avere una sua una sua suggestione
Per anche se si considera il fatto della consistenti germano Filia dell'establishment italiano fino fino allo scoppio della guerra che mi ha influenzato per esempio anche il letterato Gianni Giovannetti che nel diciassette per Laterza pubblica questo volume il tramonto del liberalismo che appunto contrappone al declinante liberalismo il mito dello stato organizzato dell'organizzazione è un libro che viene recensito da Croce un intervento fa compreso il pace sulla guerra ebbene sentita anche da Guido De Ruggiero
E quindi
Insomma e necessari a questo mito della Mitteleuropa è necessario un sapore qualcosa quindi e sappia mantenere legata alla causa dell'intervento l'opinione pubblica liberale
In un momento in cui le voci favorevoli all'uscita a una rapida pace sott'sono forti in un momento in cui si manifesta è abbastanza evidente disallineamento tra obiettivi di guerra dell'intesa vigili quella dell'Italia sono anche immessi appunto lo dicevo prima delle polemiche
Sul sulla spartizione Impero ottomano sono i mesi del tentativo del principe Sisto di di pace separata con l'Austria Ungheria è un quadro e poi troverà un componimento con gli accordi di San Giovanni di Moriana della fine del diciassette però in questi mesi il timore forte e questa idea alternativa diciamo alla Mitteleuropa nonostante diciamo l'inchiesta di queste delle nazioni latine non non può essere il blocco latino e lo capisce anche rapiscono anche in Audi ed Albertini il primo febbraio del diciassette Einaudi pubblica un articolo sul Corriere la teoria inglese dell'equilibrio dell'equilibrio europeo che una risposta alle critiche alla politica estera inglese accusata di essere cinica
Imperialistica è il principio di equilibrio che alle spalle dei dei dei popoli che sono state avanzate da Treves nel discorso alla Camera del dicembre il sedici e che erano anche emersi consistentemente sulla sulla critica sociale Einaudi scrive che latteria inglese replico europeo in realtà è un una teoria che è volta ad evitare qualsiasi egemonia in Europa quindi è neanche nell'interesse ritrasse dello del dei popoli europei però si capisce che è un ideale ancora fragile
Questo sbattuto col fallimento del principe l'equilibrio aveva avuto nel nel quattordici con con lo scoppio della guerra ecco un anno dopo una lettera dell'undici marzo dal Bertini Einaudi ha trovato un ideale alternativo San sembra aver trovato qualcosa da contrapporre tira cemento diciamo a ridare tedesco è una lettera che secondo me rivelatrice
Tutto un atteggiamento insomma del del liberalismo italiano
Scrive Einaudi l'imperialismo tedesco che sta contro l'imperialismo inglese non è una cosa volgare incarna un'idea più alta di quella della Rivoluzione francese il movimento e si dice del romanticismo non solo letterario atteso che il politico movimento tedesco
L'imperialismo tedesco è la nazione organizzata stato se non abbiamo nulla di meglio da contrapporgli siamo fritti o con la vittoria militare collari irresistibile penetrazione delle idee in cinquant'anni tutta l'Europa sarà tedesca
Però per Einaudi Pinter inglese è un ideale ancora più alto
Dell'intero
Tedesco nella rivoluzione francese c'è la volontà dell'uomo del singolo che trionfa in Germania la volontà della collettività organizzata dello Stato quindi dell'Impero inglese e la volontà della collettività
Quale dopo discussione pubblica si è cristallizzata nella legge
Interno che si sta trasformando dice in auto in una libera comunità libro come Wolf di nazioni in realtà questa presa di posizione a favore della flessibilità del modello inglese si ritrova già in pagine di naughty sul in risposta all'Italia Nostra della nemesi tra unità nella primavera del quindici ma è interessante mettere a confronto queste posizioni con il dibattito su sulla Società delle Nazioni in quei mesi un intervento USA avvenuto e dopo quattordici punti siamo nel marzo del diciotto e a questo Purpose mi sembra interessante collegare queste affermazioni con la più recente storiografia sono state nazioni parte largo gli studi di Mark Maso per questo volume governo in the world che ha sottolineato l'influenza sul Progetto quindi sognano dell'imperialismo liberale britannico
Con questo termine che per noi italiani è noto attraverso lo studio lasso di Ottavio barriere ma anche per gli studi più recenti il settore Tagliaferri
Sì posso inviare tutti quegli orientamenti che auspicavano la trasformazione dell'Impero britannico in senso federale in una libera aggregazione di popoli in modo da esaltare la funzione civilizzatrice inglese e a potenziare o di John Seeley
E l'ideale della criteri aprite ancheggiare mila ottocentosessantotto di cura scritto Chas di che Lord Milner non lo sciopero
In in movimento come round table
E
In questi ambienti Where straniante una tensione religiosa cioè l'idea che l'Impero britannico che si svolgerà una funzione provvidenziale come un tempo va svolto l'impero romano a sostegno di un cristianesimo purificato Seeley anche era anche uno studioso delle origini cristiane lume Ecce homo
E questa tensione religiosa a una qualche assonanza con quella di di Wilson con la sua convinzione del grado superiore di sviluppo rappresentate le istituzioni anglosassoni e la sua fede nell'eccezionalismo americano nel popolo statunitense nuovo popolo eletto chiamato
A a pacificare
A pacificare il mondo con la superiorità morale degli Stati Uniti sull'Europa corrotta che si era dilaniata
Nella Guerra Foti presidente che negli anni della guerra in Italia in Europa arrivano anche attraverso proporre diluizione peggior Cerro anche in Italia come è noto anche per la sua per i suoi studi
Mazziniani
Ecco però
La mia impressione è che Wilson di suo né progettista delle azioni porta questo questa tensione che ha questo moralismo se si vuole e per il resto utilizza materiali che tende ad altri quindi un po'da quegli ambienti liberali radicali inglesi di cui parlavo prima l'Unione democratico insorti unità di un'organizzazione per arbitrare le controverse del dopoguerra
E un po'anche dall'imperialismo librari britannico e da gruppi come era un tempo la e da personalità
Che ha una grande influenza su cui sono stato chiamato per come il sudafricano che era può ero che però era ministro del dell'Unione Sudafricana Dominion e l'Impero britannico Jan Smuts
E smussa in particolare elabora un progetto Società delle nazioni che va oltre l'idea di associazione dell'arbitrato e delinea un vero e proprio superstato
Un esecutivo rappresentato dal Segretariato legislativo composta la Camera bassa con i rappresentanti tutti gli stati e il Senato per il Consiglio con con i membri permanenti con cinque membri permanenti vincitori della guerra e due due a rotazione
Ecco a me pare che siano queste voci di imperialismo liberale per il tono la propaganda per la Società delle Nazioni proprio se a mio giudizio per la funzione queste poteva avere per penetrare in un'opinione pubblica che non era sensibile alle voci tradizionali Francoforte e gli articoli di Napoli del del periodo vanno tutti in questa direzione
Nelle stalle del diciotto si riportano tutte le voci in particolare veniva citato questo storico americano George birra che prevedeva una trasformazione dell'Impero il libro commosso di nazioni e questo è un termine sarà usava il dopoguerra Darzo citare inglesi come Zimmer Gepard mura e la non partisse
E si prevedeva la possibilità di una fusione tra Einaudi prospettava Franco la la prospettiva di una fusione tra come Wolf e e Stati Uniti e l'idea che questa aggregazione potesse servire da modello per altre aggregazioni
Regionali come appunto prospettava in questo caso gli Stati Uniti latini quindi dell'Italia con la Francia la Spagna e anche l'America del sud Einaudi era stato presa molto attento al alla la migrazione italiana però in un contesto come si vede diverso dall'idea del del blocco latino precedente e poi lo sviluppo in questo quadro di grandi blocchi regionali di forme di cooperazione dal basso appunto tre marzo è stato in azioni per singoli settori
E questo è interessante per vedere due luce due aspetti di questo federalismo europeo di navi di questo periodo
In primo luogo la critica del carattere confederale della Società delle Nazioni al fondo è si basa non solo sulla contestazione come stavo della dell'idea dello Stato commerciale crucci uso della della sua abitazione da statale ma è anche la ripresa che era abbastanza in agli originali in Italia della della critica del concetto di Stato nazionale di Lord Acton
E questa progetto ne hanno si trova anche nell'altro testo di riferimento è quello di Agnelli e Cabiati federazioni europee la lega delle nazioni
In secondo luogo però in al-Tikriti anche Agnelli e Cabiati perché non vede praticabile la Federazione gli Stati Uniti d'Europa la federazione europea in quel momento perché ritiene troppo forti sentimenti di appartenenza nazionale e troppo probabile
Il rischio di un'egemonia tedesca anche dopo la guerra se il Regno Unito fosse rimasto fuori dallo Stato allo Stato federale europeo come era probabile ma ci sono anche altri attori che respirano questo prima un personaggio oggi quasi dimenticato ma molto attivo in quegli anni Angelo Crespi che nel diciotto pubblica la funzione storica dell'impero britannico
Crespi viveva da tempo in Inghilterra era stato vicino al modernismo Ramos molto vicino a far muovere e in questo saggio stessi emerge questo dato suo spiritualismo perché anche vicino ad attribuire all'impero britannico una funzione anche religiosa
L'idea che l'Impero britannico il vero erede dell'impero romano cristiano che invece è stato travolto in Europa dai particolarismi statali e nazionali e che ora può essere lo strumento per educare a una alla civiltà Europa alla civiltà europea e e cristiana e poi ci sono delle riviste viste ad esempio la vita britannica
Diretta dell'istituto britannico di Firenze dal direttore di sottocutanei Firenze che spenderà e la rassegna italo britannica che diretta da Mario da Mario Borsa Ima nazione invece dell'istituto britannico di di Milano
Anche qui sono ricorrenti nomi di Lord Cromer dis Muzza e tra collaboratori italiani queste riviste figurano personaggi importanti come Salvemini Prezzolini lo stesso Angelo Crespi Felice Momigliano Romolo Murri
Si discute di federazioni Imperiale e di sosta delle Nazioni e ma anche dei limiti probabilità nazionali ponendo quella idea Tognana che ecco che era originale per il tempo in Italia e si respira anche l'atmosfera di un vario
Spiritualismo
Con riferite spiritualismo religioso riferimenti a Mazzini a Carlisle a Fogazzaro sull'Unità presenti c'è un breve articolo proprio a sul movimento round table firmato GP che se ne presumere ancora
E Giuseppe Giuseppe Prezzolini ecco questo tipo
Di idee che influenzano sulle dinamiche polizia il periodo
A mio giudizio vieta una parte un effetto di Lost in Translation cioè i sostenitori italiani di questo imperialismo liberale non si accorgono che molti interisti liberali britannici sono a lungo a favore per esempio di una pace separata con la sua Ungheria
Gli ultimi tentativi fa proprio Jan Smuts con Nestor nella primavera del diciotto di idea che l'Impero scandali potesse trasformarsi anche quello in un coma molto
Al tempo stesso invece un motivo che fa gioco all'interventismo l'interventisti Taliani è che l'idealizzazione l'Impero britannico enfatizza la contrapposizione con quello germanico ritenuto autoritario descrivo i da superare
E quindi anche l'imperialismo liberale contribuisce britannico attribuisce al processo di dirigersi di ideologizzazione della guerra evita che la guerra vada combattuta fino in fondo
E infatti in quest'nella nel mille novecentodiciotto
Risulta interessante perché il dibattito è stato in azione in Italia si sviluppa di fronte a due alternative Cecchi vede Mellitah nessuna delle nazioni l'idea di concludere un fare subito la sua venerazione per concludere subito la guerra senza vincitori riti a sociale
Schierata su su su questa su questa posizione e invece L'Unità ritiene necessaria prima una sconfitta della Germania
E quindi rinviare la dizione Della Germania a un processo di demoralizzazione successivo come si vede c'è una oscillazione Salvemini questo senso rispetto a quattro ma sostenuto nei sedici e a quanto sosterrà anche alla fine della guerra
Cioè quando si schiererà contro la la prospettiva di una una pace cartaginese invece in quel missile diciotto L'Unità
è ostile ha un'idea di una pace senza vincitori di realizzare superstrade nazioni perché questo vorrebbe dire concludere la guerra senza la vittoria e per chi ha voluto l'intervento sarebbe una prospettiva una prospettiva inaccettabile e in questa azione viene usato appunto
Molto il dibattito inglese il sulla sulla Società delle Nazioni e questo tipo di tempo ad esempio un altro autore su unità scrive molto di questo è Guido Ferrando che era stavano studioso traduttore di Whitman viene Chávez trascendentali sono americano
Ora in conclusione tutto questo tipo di dibattito realmente in Italia perde qualsiasi prospettiva scuote in un giorno preciso il ventitré aprile il diciannove quando arriva il messaggio lo sciagurato messe il messaggio di Wilson
Che segna già alla fine del guizzo Nismo italiano dopo già legionari difficili del comizio di Bissolati
E a un livello più generale la mia la mia impressione dimostrando questa vicenda
Di nuovo di di condivisione di un giudizio che c'è in un vecchio libro di Vittorio De Caprariis cioè la storia di un'alleanza cioè l'idea che dal punto di vista della partenza del secolo americano e del
De quindi il superamento di situazioni smussa fondo quello di Wilson è un po'una falsa partenza
Perché è una falsa partenza in cui realizza liberali erano mescolate delle menti spuri come in fondo la medesima fede nell'eccezionalismo americano in fondo finali aveva aveva alimentato l'isolazionismo USA è fatta propria da Wilson nel suo tentativo d'interventismo e questo crea base sociale tutto il tentativo nel diciotto Wilson perde le elezioni di mid term relatrice Sinisi
E invece diceva De Caprariis su basi ben più solide sarà invece costruito il superamento dell'isolazionismo americano dopo lo choc della della della grande della Grande depressione e quindi nell'immediato la Società delle Nazioni non contribuirà invece apporre le basi per la Civitas Maxima
Sognato dall'intervista i liberali bensì sarebbe anche un aspetto meriti avete approfondimento piuttosto alla genesi del funzionalismo nella Società delle Nazioni si forma Jean Monnet
E allo sviluppo la nascita della tecnocrazia
Internazionale dando a questo termine la mente un
Al termine intensa Enzo oggettivo veramente senza senza valenza critica e vi ringrazio
Uno degli aspetti
Apparentemente paradossali della Grande Guerra che fu detta da subito guerra delle nazioni e quella degli Stati nazionali è che proprio durante la Grande Guerra cominciano come dire diffusamente
Comincia più a circolare la consapevolezza che il futuro andrà oltre
La realtà dello Stato nazionale
Potrà e qui e infrange ove è stato molto molto attento a vedere come anche durante la guerra gialla geopolitica fra Otto e Novecento
Ragionava per grandi spazi di manovra
Dopo l'esperienza della guerra si ragiona in un'ottica che va al di là diciamo del meno Stato nazionale
Raggruppamenti dilazioni lattine Mitteleuropa cioè quindi uno spazio dieci e Monia culturale ed economica germanica
La Società delle Nazioni eccetera eccetera e è un un intervento ma baltico in cui le varie proposte poi si misurano con gli avvenimenti politici con le prospettive della guerra insomma per cui si naviga a vista giorno per giorno giorno sembrano cambiare le prospettive eccetera
Però questo è uno degli aspetti e come dire più interessanti di quegli anni
Vice Einaudi come sapete nelle lettere di Julius al Corriere della Sera no una critica polizia Acton Diana come diceva tra Angioni dell'ideale di Stato nazionale e suggerisce alla prospettiva della Federazione europea poi si può discutere se il federalismo europeo di Spinelli deve Rossi Venezia realmente un frutto
Di questa elaborazione Inaudi Anna ossia un'altra cosa la settimana scorsa il collega di notevole Cofrancesco parlando di questi argomenti dice Mark erano due cose completamente diverse ma insomma Spinelli invece diceva che avere come dire ereditato da Einaudi questa idea di federalismo europeo un problema che rapidamente vorrei porre anche a proposito di quello che diceva Francioni in insomma il il la valenza e che oggi un po'estende a sfuggirci di quello che fra guerra fra anteguerra e guerra volle dire l'atteggiamento
Culturale verso la Germania
Il filo Germanie si può da una parte e l'anti Germania esimo dall'altra fu uno degli elementi chiave come dire molto diffusi che Semioli schieramenti di quegli anni
Ovviamente in ciascuno delle delle in ciascuno delle delle varie parti questo sentimento in alcuni casi l'anti Germania esiguo diventò una specie di Mania
Come anche il filo varesino
Anche in Italia
Anche in Italia
Fu uno dei e questo sarebbe una sa che oggi si parla di antiamericanismo e di filo americanismo probabilmente si dovrebbe fare anche una storia
Perché la Germania dopo il mille ottocentosettanta era la nazione egemone in Europa come sono stati gli Stati Uniti poi dopo la seconda guerra mondiale quindi una storia dell'anticima medesimo e del filo Germania esistono nel cinquantennio
Dalla dal mille ottocentosettanta la grande guerra penso che meriterebbe
Di essere di essere approfondita perché avrebbe valenze politiche culturali diverse
Detto questo come dire arriviamo all'ultima relazione del pomeriggio che affronta il problema del il rapporto con le isole forze come la tradizione politica che non sempre si è posta in relazione nella storiografia con le momento veltroniano cioè la tradizione popolare quindi del cattolicesimo democratico che stava emergendo si stava facendo partito all'indomani della prima guerra mondiale ne parla Federico Mazzei che delle di questa tradizione
Popolare e poi democristiana è stato già in passato studioso sapete che ha scritto un notevole libro su
De Gasperi le sue alcune sue
Prospettive politiche degli ultimi anni del governo degasperiana dopo il mille ottocento mille novecento cinquanta quindi do la parola a Federico Mazzei
Che ci parlerà appunto dell'America vista dai popolari
Grazie anch'io naturalmente ringrazio dell'invito di cui sono onorato e comincerei proprio con la mia relazione del da quanto diceva adesso il professor aperti nel senso che l'incontro del cattolicesimo politico italiano con il mondo statunitense viene generalmente collocato nella stagione di governo democristiano del secondo dopoguerra che avrebbe orientato come è noto la politica estera dell'Italia repubblicana
Nel perimetro dell'alleanza occidentale sotto la guida della superpotenza d'Oltreoceano
Fu soprattutto la scelta americana De Gasperi
Dalla prima visita di Stato Washington regionale quarantasette fino alla firma del Patto Atlantico l'ampio e quarantanove a istaurare un legame inequivocabili con gli Stati Uniti non solo a livello di rapporti internazionali ma anche di civiltà e di affinità spirituale
Per la cultura politica degasperiana infatti la civiltà europea era da intendersi come la culla della civiltà cristiana occidentale
Ma gli Stati Uniti venivano considerati la più giovane emanazione dell'Europa e per così dire la sua nuova frontiera
Lo sforzo politico culturale della DC degasperiana appunto si diresse consapevolmente verso la una prospettiva di occidentalizzazione della nazione italiana nel senso di una progressiva attenuazione della sua peculiarità latina
In favore della più ampia e inedita convergenza quella civiltà americana
Ora se tale percorso risulta ormai ben da gatto la storiografia sulla politica destra democristiana in questa relazione cercherò invece dimostrare come il primo americanismo quello per i fascisti dei popolari che poiché la DC furono notoriamente il nucleo fondativo alla caduta del fascismo
In realtà abbia preceduto questa svolta degasperiana egli avrebbe costituito per così dire retroterra vicario
La così detta prima generazione democristiana partire dallo stesso De Gasperi ha infatti attraversato l'esperienza del Partito Popolare di Sturzo il primo partito dei cattolici italiani che nacque il diciannove proprio in coincidenza
Possiamo dire con l'inizio del secolo americano e che come si vedrà Tina avversari ma anche oltre divenne una punta di diamante del variegato mix Nismo italiano
Non è non una novità sta tentare d'instaurare una continuità fra la prima classe dirigente democristiana e il gruppo dirigente ex popolare ma proprio la percezione dell'egemonia americana si è da parte della storiografia pensato fino ad ora che in realtà il popolarismo sia rimasto originariamente strano al mito americano
Cioè abbia avuto una visione un recente delle relazioni internazionali che assegnava l'Italia un ruolo di media potenza regionale balcanica mediterranea
E che soltanto la DC del secondo dopoguerra sarebbe spettato il compito di superarmi l'eredità con il riconoscimento e la centralità americana in un'ottica geopolitica finalmente allargata al Global ritmo della guerra fredda
In realtà ed è noto che furono proprio gli ex cui post popolari della DC postfascista
Diciamo i trimestrali al anti tarantismo
Della Badia sinistra democristiana particolari di quella che si definiva la sinistra giovani dossettiani posto settimana e la sua drastica avversione
Soprattutto di natura culturale verso un'alleanza diseguale con gli Stati Uniti che per la loro dominante cultura protestante erano percepiti lontani da questi ambienti e proprio la diversità di approccio nei confronti della realtà americana a mio avviso si può individuare una discriminante fallì due generazioni democristiano della prima democrazia cristiana la seconda generazione quella che ha ha compiuto il lungo viaggio durante il fascismo
Risentito spesso degli stereotipi i pregiudizi dei predatori
Unico ma
A Protti qua con ingovernabilità
Viceversa proprio per questa sua lunga esperienza di acculturazione i valori di libertà la classe dirigente popolare rimase estranea all'antico mito americano della sinistra democristiana e anche dopo la fine del Partito popolare parla attraverso questa la lettura cristiana di cui sionismo di cui c'ha parlato Fantoni
In realtà continuano a scorgere negli Stati Uniti fra gli anni già fra gli anni Venti e Trenta un punto di riferimento irrinunciabile per la restaurazione democrazia nell'Europa Vittorio dei totalitarismi io quindi concentrerò schematicamente su due fasi cronologiche
Direi il questo ritmo popolare quindi la sua parabola da quel complessa di ideali di aspirazioni palingenetiche Roberto in barella e definito le speranze la guerra fino alla deluso universali in secondo luogo nella parte conclusiva mi soffermerò invece nel tentativo di delineare la persistenza di una sorta di a americanismo postumi sognano o di cui solismo senza qui intorno quindi dopo
Dopo la conferenza di pace
Un americanismo postumi segnalati si può rintracciare nel sanno internazionalismo del patto colare cioè un internazionalismo non naturalmente rivoluzionari ma pienamente democratico che si pose di fronte alla crisi dei trattati di pace dopoguerra
Diciamo in continuità con i principi Bisognani ma anche questo proiezioni possono insegnare la media della meccanica popolare anche nella riflessione che Don Luigi Sturzo continua ad evitare la civiltà americana
Dopo il distrasse che da segretario e durante il suo esilio londinese fin dai primi del primo triennio al ventiquattro ventisei quindi la parabola sia il paggio polare costellata l'impressione di Sturzo sempre più continuo e costante sulla novità della potenza mondiale americana
Direi che per la classe dirigente popolare l'incontro con il cui solismo fra guerra e dopoguerra fu anche la vera e propria scoperta dell'America una scoperta che in realtà altri settori del mondo cattolico italiano abbiano compiuto prima già alla fine dell'Ottocento ma su un versante non politico nel confronto secco di modernismo risposto statunitense che si pranza e come è noto sulla condanna che della dell'americanismo avrebbe dato l'enciclica di Leone tredicesimo quel mille ottocentonovantanove
La teste benevolentiae
è questo il caso del filone concerto lista della rassegna nazionale a cui popolari a cui popolari non di cui popolari non fecero parte perché la loro provenienza come è noto non era quella Concetta vista la provenienza intransigente
Una provenienza che non in pericolo di imperi dica perizia democrazia ma su un terreno non religioso e culturale ma di militanza organizzativa e sociale quindi si può affermare che anche per i popolari
L'apertura di credito agli Stati Uniti nel primo dopoguerra fu subito spontanea e incondizionata
Il partito di Sturzo avvertì la potente seduzione ideologico intuizionismo e non si sottrasse al clima di messianica venerazione diffusosi in Italia intorno al Presidente Wilson al suo progetto universalistico
Che come abbiamo sentito
Riteneva esportabile la democrazia fonda assumere l'americano e su questa base possibile anche la pacificazione internazionale
Quindi la la dovrà da dove sta qui l'accostamento diciamo accostamento scaturito da una convinta adesione alla nuova diplomazia visi cui sognare la sua politica
Delle nazionalità al superamento della politica di potenza e alla ridisegno della del del dell'ordine internazionale sulla base dei principi Guissani anni la cui pubblicazione precedette di un anno la Fondazione il battito del partito polare che avvenne nel gennaio del mille novecentodiciannove direi anche qui schematicamente che almeno tre fattori predisposero questa favorevolissima accoglienza fin da subito
Innanzitutto l'interventismo cattolico di Sturzo Sturzo fu interventista già Danilo centoquindici ma anche quello democratico cristiano di due mantiene non solo loro attualmente Principato esponenti come Giovanni Gronchi e Giuseppe Donati che fu poi direttore fondatore e direttore del Popolo dal ventitré
Che non dovettero attendere le la dottrina australiana per giustificare la guerra italiana al fianco dell'intesa come la partecipazione o la guerra delle nazioni ideologicamente assimilato lo scontro di civiltà sa democrazia e mi riferisco
Secondo punto
Direi la per la preesistenza lui solismo di una tradizione di internazionalismo cattolico molto molto forte già esistente prima della guerra quindi tutta la polemica del del la cultura di una certa cultura cattolica penso o un poco a un popolare un futuro popolare come Filippo Meda contro il nazionalismo imperialista in terzo luogo ma aspetto forse più decisivo che predisposero idilli diciamo lui solismo popolari prima ancora della Fondazione il partito la sintonia fra il messaggio di Soriano e lampi bellicismo della nota pontificia di Benedetto quindicesimo del primo agosto diciassette quella sull'inutile strage
Di fatto potremmo definire una sorta di Guizot Nismo ante-litteram anche se come noto insomma questo la respinse
Quindi in questo senso un isterismo fu favorevole favorevolmente accolto dei popolari come una sorta di coronamento della partecipazione cattolica lo sforzo vale allo sforzo bellico e allo stesso tempo come realizzazione del disegno di pace pontificio al quale gli Stati Uniti avrebbero dovuto di cui gli Stati Uniti avrebbe dovuto costituire il braccio militare questa era l'aspettativa
Come spiega infatti su vita e pensiero
Don Ernesto Vercesi che forse il massimo esperto di politica internazionale questo mondo
E che poi collaborò peraltro sotto pseudonimo alla rivista politica la rivista nazionalista di di coppole Rocco scriveva Vercesi nel gennaio diciannove guizzo non è soltanto insomma guizzo e il programma di Benedetto quindicesimo proprio questo motivo anche il nuovo partito dei cattolici avrebbe potuto e dovuto sostenerlo
Analogamente dopo la conferenza diverse di Versailles in un suo articolo pubblicato sul nuovo tentino anche impopolare trentino Alcide De Gasperi scriveva in un articolo intitolato speranze e delusioni rievocando
Le speranze Guissani hanno ormai tramontato con la conferenza che appunto il messaggio visto che aveva rappresentato una sorta di Vangelo anche per i cattolici
Quindi identificazione con i quiz primo fu forte e fu ratificata anche nei documenti programmatici del partito se ne prendiamo l'appello al Paese il diciotto gennaio diciannove cioè espongo riferimento esplicito chiarissimo cito al programma politico
Morale patrimoni delle centristi Anna ricordato prima la parola opposta e cioè il papà e oggi propugnato Wilson come l'evento fa fondamentale del futuro assetto mondiale
Centrale nel programma popolare diventava dunque la missione dell'Italia cito mediatrice di pace
Fra le grandi e le piccole nazioni e garante definite nazionalistici più propri della UIL sognare la Società delle Nazioni quindi l'influenza del guizzo Nismo da un lato sul piano Foolish riassunta internazionali ma non solo
Non si limitò a questo investì profondamente la cultura politica del neonato partito che non tardò a riconoscersi nella novità intervento che americana avrebbe introdotto non solo nella prassi diplomatica degli Stati europei ma anche nella vita pubblica italiana intuizionismo bene così introiettato anche come fattore di legittimazione internazionale diremo oggi vincolo esterno
Di una transizione democratica per l'Italia uscito dalla guerra
Cioè ingenui sognano di rendere il mondo sicuro per la democrazia si doveva tradurre in Italia
Nella tentativo di rendere democratico lo Stato liberale come Pedro democratico attraverso la partecipazione dei cartoni dei cattolici che dovevano fungere diciamo da elemento deve di rottura di novità che doveva tradurre il vecchio Stato liberale quello che Sturzo chiamava sta statalista burocratico accentratore nella nuova democrazia liberale nella prospettiva di avanzamenti democratico
Di questa aspettativa quali genetica all'ingenua aspetta è una espressione sul Siena verso l'americanismo qui sognano c'è traccia soprattutto in un discorso tenuto da Sturzo prima della fondazione del partito
Diciassette novembre del diciotto a Milano
Intitolata appunto i problemi del dopoguerra
Discorso che per i figli ferimenti inequivocabili alla realtà americana indurrebbe quasi a retrodatare
La la ricezione che dell'americanismo Sturzo avrebbe dato più notoriamente poi nel momento del suo esilio negli Stati Uniti dal mio centoquaranta mille novecentoquarantasei cioè l'americanismo già presente nel in Sturzo nel mille novecentodiciotto e cosa c'era nel suo rifiuto c'era la convinzione che la svolta tragiche dinamica della guerra così dura definiva avessi sepolto l'Ancien Regime europea e lasciato sulle sue ceneri come unica alternativa il modello democratico americano poi la tesi di Renan a cui faceva riferimento prima il professor Bertucci
Avrebbe scritto con il ventiquattro dopo la dal momento dalla fine della guerra l'Europa e l'America sono vasi politicamente intercomunicanti cioè il loro modello politico si era unificato nel segno della democrazia
E a riavvicinare le due sportelli delle spie da sponde dell'Atlantico sarebbe stata appunto la sconfitta della statua stato l'aria fresca saprà dire non era stato tedesco dal punto di vista di Sturzo ma si era tradotta come modello politico in quello che espulse definiva lo stato panteistico la costruzione panteistica dello Stato
Anche in molti Stati liberali europei tra cui quello italiano
E a questa crisi della statualità europea nel discorso del governo diciotto su Sturzo propone di rispondere con riferimento un'appropriazione dell'alternativa americana
Che poteva legittimare una cesura rispetto agli assetti politico religiosità autocrazia europea ormai caduta e porre soprattutto e qui bisogna porre l'accento porre soprattutto le basi di un rilancio del ruolo pubblico della religione un rilancio non confessionale naturalmente ma secondo quel modello di separazione
Fra Chiesa e Stato che negli Stati Uniti si era stabilmente consolidato quindi in altri tempi alla fine della guerra sfuso ospitava che il diffondersi dell'esempio americano in Italia
Potesse invertire la rotta del liberalismo separatista si ma spesso giurisdizionali stare anticlericale
E restituire loro impulso alla libertà della Chiesa soprattutto a partire a riconoscimenti la libertà di insegnamento che il programma del Polo del popolarismo aveva infatti introdotto riconosciuto
Naturalmente il primo banco di prova politico le cui solismo anche di quello popolare fu la conferenza di pace due diversa anche si aprì proprio il diciotto gennaio diciannove lo stesso giorno questa coincidenza significativa su cui non si è forse anche simbolica direi su cui non si mai posta l'attenzione lo stesso giorno in cui il Partito popolare pubblicava lancio applica pubblicamente il suo appello ai liberi e forti
Quindi fino ancora irrisolti la conferenza parigina
Le voci che la stampa cattolica non ancora popolare dove non esistevano quella cattolica centri già triste popolarismo continuano a confidare la grande influenza del presidente Wilson come garante di una pace democratica
E invitarono nuovo partito a sganciarsi dagli anestesisti tra Dalmazia
Che erano usciti allo scoperto come nodo che abbiamo sentito prima con la contestazione di Bissolati alla Scala di Milano dell'undici gennaio della settimana prima
A questi annessionistico invia alla alla sino alla cesarismo
Italiano si opponeva la convinzione che l'Italia non sarebbe stata affatto penalizzata dalle rinunce territori slavi che le erano stati assegnati dal patto di Londra mali compensata però dall'applicazione dei principi cui Fagnani che potevo restituirlo nuova stella d'influenza danubiano balcanica
Bisognava quindi evitare scriveva ancora Vercesi che se non avremo la Dalmazia il Paese possa ritenuto posta ritenere d'essere stato battuto diplomaticamente dopo essere stato vincitore militarmente
In questo senso ancora metteva diciannove lo stesso Vercesi patrocinata l'adesione dell'Italia al piano Ghizzoni hanno come unica chance di resistenza alla diplomazia slavo fila degli allegati degli alleati maggiori dell'intesa che venivano definite appunto i tedeschi di oggi
In realtà però la negoziazione diplomatica della pace fu il capolinea il guizzo Nismo italiano e anche di quello popolare
Tuttavia quello volare non si capovolse il masso legal suggerita nazionalista con la delegazione italiana che in aprile abbandonò la conferenza anzi questo fu un gesto di rottura divenne stigmatizzato
Igino Giordani nella sua Storia della politica estrapolare pubblicata poi nel marzo del ventiquattro definì
Il comportamento della classe dirigente liberale a Versailles la vera Caporetto del liberalismo italiano
Quindi tuttavia però neanche i popolari poteva far finta di nulla
Non potevano esimersi dal denunciare la non imparzialità del al all'atto pratico di leaderismo cui sognano e soci di menta gli interessi di potenza anglo francesi il disinganno della pace fare il giusto serve ingiusta diversa così lo definiva il popolo nuovo settimanale ufficiale del partito lascia spazio a recriminazioni per l'imposizione vessatoria i trattati che rinnega che rivelavano propri impegni bisognava alla riabilitazione delle nazioni sconfitte
E fu subito dopo la consegna dei blindati Pachachi ormai non a caso che Sturzo invio alla sua prima circolare in tema di politica estera
Alle sezioni del partito sollecitando un primo dibattito in questa circolare si accusava Sturzo accusava
Cito l'assoluta preponderanza dei grandi Stati dell'intesa nella Società delle nazioni come prova dell'uovo imperialismo anglo franco americano
Documento introdusse il dibattito precongressuale ci fu un ordine del giorno pratiche presentato ai bronchi ratificato l'Assemblea romana del partito polare in cui si si denunciavano la mente il tradimento del consumismo da parte da parte dell'intesa e si concluse poi il primo congresso di Bologna nel giugno del mille centodiciannove un ordine del giorno presentato dal relatore Giovanni Bertini anche questo un ex democratico cristiano di
Il primo prebellico contro Cito il pre potere imperialistico di alleati e associati dove naturalmente la potenza associata erano gli Stati Uniti
Quindi Versailles non fu la pax figura bisognava tanto attesa ma una pace anfibia dei vincitori
E diede origine fra gli stessi Popolari a una sorta di processo postumo all'inabilità politica del presidente Wilson definito il protagonista l'arbitro supremo la figura che doveva gigante gialli su tutte le altre il Consiglio supremo ma che di fatto si era omologata l'imperialismo europeo
Quindi la tentazione di archiviare in cui solismo di guerra fu subito presente fin dal diciannove nella las nella stampa popolare
De Gasperi scrisse sempre l'articolo che citavo prima di un fece riferimento a un sogno svanito Rillo intera infranto bisogna però tenere presente che il raffreddamento del guizzo invoco popolari
Ci fu anche una preoccupazione di legittimazione nazionale cioè il timore di dissipare il capitale patriottico accumulato dall'altra i cattolici con la loro partecipazione allo sforzo bellico da questo punto di vista il partito Polaris guardo bene
Per non mettere in dubbio la patente di italianità visita dal continuare esporsi dopo la conferenza in favore della politica adriatica e rinunciataria alla quale invece aveva era sembrato dal credito prima di Versailles
Dunque questa speranza palingenesi il partito non sopravvisse alla questa adriatica
E tuttavia però e qui entrò nella parte conclusiva della mia relazione
L'eredità Wiz Damiana sopravvisse nel partito al fallimento diplomatico di cui stalinismo non risentì il contraccolpo della Realpolitik nazionalista che si rifece subito strada anche in Italia dopo
La crisi dell'internazionalismo statunitense ancora il ventitré impopolare come Stefano Jacini in volumetto intitolato appunto I Popolari pubblicata la vigilia del quarto congresso di Torino quindi prima della diciamo così della uscita o del dimissionamento del ministro colare dal primo governo Mussolini
Chiacig negava significativamente che fosse divenuto cito anacronistico il riferimento programmatico del diciannove al messaggio di Saviano e anziché ribadiva l'attualità paragonandolo con una citazione di Manzoni
Alle parole che fossero anche passate sulle labbra distrutti impostori tutti per far del mondo saranno sempre belle quindi seguito non era stato fino in fondo questo ogni anno e nella diplomazia di pace aveva frustrato mi sionismo di guerra popolari continuano a proclama a proclamarsi scriveva per Cesi cui Soriani contro Wilson nell'Europa del dopoguerra che avrebbe visto entrare in crisi cassetto territoriali economico dei trattati di pace
Quindi gli stessi pronunciamenti di politica estera del partito polare non si sottrassero ai venti revisionisti dei trattati di pace
Rispetta i trattati di pace però concepirono questa revisione non tanto come una negazione con ritorno ecco ai principi alla corretta applicazione dei principi Missoni anni
Ne furono la prova li prese di posizioni conciliative che il partito assunse l'assunzione il ventitré sulla crisi franco tedesca delle riparazioni
E che portarono numerosi esponenti popolari tra cui lo stesso Sturzo che non era più o meglio non lo lo sarebbe stato a luglio il ventitré sembra del partito portarono numerose specie popolari
A sottolineare la necessità del ristabilimento di una forte presenza degli Stati Uniti come elemento di stabilizzazione la ricostruzione economica europea e come garanzia di restaurare solidarietà internazionali basti pensare a un documento poco noto un telegramma
Che Sturzo invio invio nell'ottobre del ventitré a un al giornalista che hanno New York World appellandosi appunto all'intervento economico degli Stati Uniti in Germania come unico unica chance per sbloccare la crisi per riparazioni
Sturzo riteneva infatti cito insuperabile la crisi senza intervento morale ed economico Nordahl del Nordamerica perché la Germania fosse sgombra alta e mediante un prestito è un controllo finanziario messa in grado di pagare il suo debito
Quindi il ritiro statunitense dalla politica Ruperto conversare fu ritenuto da Sturzo sempre
Incidentale temporaneo
E soprattutto deprecato come causa della mancata stabilizzazione europea di un'Europa che non riusciva più a stabilizzarsi con il suo clima di Potenza
E anche Gronchi editorialista di politica estera del popolo scriveva nello stesso mese di ottobre il ventitré sette riferimento alla crisi della Ruhr che
Oramai non è dubbio che ogni violenza allontana sempre di più l'America agli affari europei Little militarismo francese e una delle cause maggiori da diffidenza americana verso l'Europa quindi la sconfitta potremo potrei conclude la sconfitta del guizzo Nismo non determinò flessione ripensamenti nell'apertura gli Stati Uniti
Che anzi assunse nuovi significati politici e culturali Giada la vita degli anni Venti nell'Europa ristabilì Zazzera dal piano d'uso
Nella parte conclusiva della mia relazione rinviando agli atti ruberò queste riflessioni anche sulla fase dell'esilio londinese gli Spurs uno sforzo che appunto avverte su diciamo così la permanenza della potenza americana
E in Europa e il rovesciamento dei rapporti di forza fra Europa e stato uniti l'americanizzazione della civiltà occidentale ma respinge la risposta nazionalistica che a questa crisi
Veniva data allora in Europa
Nel senso che la risposta più Sturzo concluderei davvero citando il suo discorso di Parigi il trenta marzo il venticinque sul problema libertà della crisi italiana subito tradotto in Italia da Gobetti quel titolo libertà in Italia
Dicevo in questo discorso il nesso viene colto subito fra la decadenza geopolitica dell'Europa e la crisi la libertà
Cioè la libertà in tempi sì in Europa proprio per il rovesciamento dei rapporti di forza
In favore degli Stati Uniti
Il problema è la risposta che si dava questa crisi una risposta che quest'uso di andare all'elezione di un coinvolgimento statunitense
Di una unificazione economica dell'Europa e quindi non nel senso della contrapposizione ma di una progressiva e reciproca complementarietà e integrazione grazie
Dunque
Ascoltando la relazione di Mazzei mi veniva in mente una
Una
L'osservazione qui siamo davanti a una cultura politica che più più o meno
Soprattutto nel secondo dopoguerra ma già in questo momento Partito popolare
Tra il diciannove e il ventidue è un protagonista fondamentale della politica italiana
è l'interlocutore obbligato del mondo liberale senza il quale non si fanno i governi
E e quindi sono le crisi dei rapporti fra il mondo liberale e farle popolare che determinano instabilità di questo di quel periodo poi questo partito questo mondo torna a galla
Nel secondo dopoguerra e governa il Paese fino ai primi anni novanta ora di questa cultura politica e che abbiamo sentito
Quanto che cos'è noto all'opinione pubblica italiana nella sua come dire nella sua generalità
Io mi pongo questo problema la figura di Sturzo
Voglio dire
Quanto filtra in in quello che si legge nelle università e in quello che si legge nelle scuole eccetera eccetera questo qualche problema lo pone e questo qualche problema lo pone
Eppure siamo davanti una cultura politica di una forza che e come dire è stata lo ripeto politicamente egemone per una buona parte del Novecento
Perché è una cultura politica
Come vedete come come Mazzei ci ha presentato che presenta notevoli aspetti di interesse cioè di fatto Mazzei ci ha detto che di questo socialismo italiano l'unico partito ma partito di massa che se ne è fatto portatore nella politica è il Partito Popolare abbiamo visto il partito socialista le indecisioni amuleti che da cui è stato dilaniato in proposito
E e il il l'unico partito che di fatto all'interno della politica italiana si è fatto portavoce la politica estera fra virgolette democratica non nazionalistica
Bene o male è stato il partito popolare si badi bene non in nome del pacifismo perché ha detto bene Mazzei scusa era stato interventista
Come Giovanni Gronchi era era stato interventista
Quindi e come dire popolari i i cattolici erano avevano dimostrato che si poteva non aver voluto la guerra
Perché al tempo stesso una volta che la guerra era stata dichiarata a collaborare col Governo
Entrare nel governo come tocco a Filippo Meda
Assumersi le proprie responsabilità di forza nazionale in un momento di quella di quella gravità
Il il quindi
Siamo davanti a una galassia culturale io ho lavorato tanti anni con un docente
Che ha fatto del viso Nismo come dire una delle sue Pandiani interpretative della crisi del dopoguerra parlati Roberto Vivarelli
Ma insomma il il il guizzo lesbo dei popolari e di Luigi Sturzo nelle sue pagine non emerge mai emerge soltanto quello di Santa Emily
E e questo è una come dire è una è una strabismo Sezze cosa se così posso dire e e storiografico che ha un certo significato anche culturale quindi da questo punto di vista penso che si possa ringraziare Federico Mazzei di questa sua relazione siccome siamo io ne chiedo il grande capo Benadusi siamo il siamo in orario e possiamo Aprilia il famoso dibattito con tempi e il il e se qualcuno tra il pubblico vuole intervenire e domandare chiaramente non ammette ma ai relatori che si sono succeduti su questa tribuna il dibattito si può aprile
Sì
Braccio di gioco l'appello ai giovani e forti uffici
Facciamo l'appello al molti giovani presenti in questa in questa nostra riunione i vecchi se ne sono andati
Parlano i giovani vecchi se ne vanno certo che il professor Lupo un il giovane intimamente
Ma il lei il microfono e cioè ascoltare certi del totale Lorenzo Cola
Neoeletto
Dicono felicemente era e
E c'avevo un sacco di cose vecchie eterni
Però
Se le differenti etnie tornato inizio della latinità no perché tuttavia l'analisi limone ipotesi di blocco lettino con Francia Spagna posto che hanno che si sarebbe dovuto a contrapporre anch'
Rocco germanico porta spetti va agli altri grandi blocchi quello anglosassone abbastanza dall'altro vere o
Attesta questa mi Nicola Gega estero per fare un'osservazione
Nei confronti
Sì degli Stati Uniti ma io la chiamo americana
Per riferirmi proprio a un altro mondo un altro continente come elemento che a mio parere gioca moltissimo e che non sempre viene sottolinea anzi quasi mai viene sottolineato quello razziali cioè tutte queste persone che dicono noi latini loro anglosassoni poi ci sono gli slavi incerto i Germani accerto c'erano charity prima
è tutti questi no che contrappongono per esempio Guglielmo Ferrero che è stato evocato non mi ricordo da chi quando scrive la Giovane Europa
Dice non è vero quello che sostengono alcuni che le razze neolatine le chiamo proprio grazie ma sappiamo che in quel momento grazie ha un significato ancora ambiguo fra popolo nazione e razza come la pensiamo oggi no però che sono in decadenza
E che gli anglosassoni stanno salendo quindi c'è tutta questa polemica che è nuove fra le altre cose lo sguardo che dall'Europa viene gettato sull'America perché loro originariamente esso anglosassoni
E quindi ci sono due razze diverse due popoli diversi due nazioni diverse ma lo dico anche domani nel mio intervento qual è l'ulteriore scandaloso Pelizza
Elemento negativo e devo dire inaccettabile che per chi crede non Renan per esempio ma per chi credere nella
Nell'arduo una razza una nazione qualunque cosa la razza significhi anche semplicemente unità di lingua unità storica eccetera vede Comi inaccettabile il melting post
La assimilazioni che avviene negli Stati Uniti di molte razze diverse che fra l'altro sono dicono tutti gli scarti
Di di ogni nazione ecco io credo che con questo elemento
Funzione ed è presente nelle immagini che l'America che arrivano da noi ed è una idea vecchia perché addirittura Alba
Risale a prima del diciannovesimo secolo corsi ci sono altre idee vecchie magari meno vecchie di Cuesta ma mica tanto perché quando si Angioni parlava o non mi ricordo più
Di americani che dicono ama l'Europa
Che si fa la guerra corrotta e ma questa è l'idea dell'innocenza americana contro l'Europa che è una nazione vecchia lui si è Machiavelli Ricci e in cui non conta
Lista vorrei ecco
Nella qui e noi facciamo una periodizzazione abbastanza breve dalla quale però credo che tutti poi hanno cercato di uscire
Ecco secondo me bisogna proprio uscire perché ma che i mutamenti o le opinioni molto contingenti hanno alle spalle un tessuto lungo e lunghissimo di opinioni e convinzioni credenze come per esempio quella e qui chiudo
Sembra
Lo spirito europeo e l'utile America
E questi sono i mercante Guerrieri no sono
Tutte le contrapposizioni che noi conosciamo
Quindi non è una domanda però è un invito a a pensarci
No proprio collegandomi a quest'ultima
Osservazione che ha fatto Michela Nacci volevo chiedere invece a Federico Mazzei
Dalla qui relazione emerge rispetto alle altre le culture politiche una maggiore coerenza di fondo del popolarismo rispetti rapporto con il sionismo con l'America
Mentre le altre come abbiamo visto sono incerti oscillanti insomma ogni cosa sembra un po'recare in sé il germe nel suo contrario dando Vecchio direttori ma se insomma si seguirà un po'l'utilità che no e l'opportunismo insomma
L'immagine della l'opportunità dell'immagine l'America di utilizzarla in determinato contesto storico sostegno delle propizio tesi
In realtà anch'volevo capire di più se
Realtà appunto nel nel in ambito cattolico
è possibile circoscrivere riflessione sull'America soltanto al popolarismo oppure c'è appunto una riflessione che va e poi ad ampliarsi e naturalmente lì a quel punto rientrerebbero discorsi dichiarate
Come dire
Socio antropologico sulla civiltà quantitativa assoluti appunto la civiltà dei mercanti
Lo sprezzo per la civiltà del denaro eccetera che son già degli stereotipi lungamente sedimentati imitare nella sull'approvazione certa incerto anche per perché giustamente anche vertici richiamava il discorso appunto della dell'importanza che alla riflessione rapporto fra Stato e Chiesa ma mi chiedo proprio su questo specifico terreno anche quanto sia stata metabolizzata la lezione del modello americano parte appunto da una vita associata che vivificata da un rapporto tipico individualistico con la recita di tipo proprio individuale con la religione
Che è molto diversa da rapporti istituzionalizzato mediatica nicchiato insomma dall'istituzione ecclesiastica sia appunto in un contesto come quello italiano
Linee interrompo questa la domanda mi rivolgo anch'io Federico va cioè il nella sua relazione lui ha parlato di popolarismo e internazionalismo ora
Che rapporto c'è qualche modo tra l'internazionalismo di cui parlare propose del popolarismo e l'universalismo della chiesa cioè l'universalismo cattolico cioè una fatto ma è un aspetto un po'ecco
Su quest'aspetto della regione no
Wilson è anche il prete figlio del prete no quindi perché figlio di per di di Pepe anche per che è uno slogan che viene utilizzato a ragion veduta molti presidenti hanno avuto mondo un parte
Con un passato religioso importante e quindi uno slogan ritorna quindi anche a me interesserebbe sapere qualcosa in più su questo cosa comporta e poi invece volevo che era una cosa
A Francioni sulla il rapporto con tra i diversi e giornali editori di giornali diaria liberale cioè mi sembra che forse una riflessione l'abbiamo accennata ma penso a quello che Albertini e alle difficoltà che trova per la sua simpatia per gli Stati Uniti Albertini eh
In quegli anni negli Stati Uniti alla Conferenza delle sulla navale e e vi rimane per me per diversi anni anche perché poi sta male non riesce a rientrare in Italia
Ed è ovviamente un punto di vista diverso rispetto ad esempio alla alla stampa gli altri giornali di orientamento liberale e quindi volevo capire anche qui se c'è
Un
Un rapporto c'è un dialogo corruttori sono le diverse sfumature
Ma intanto possiamo
Già le domande hanno
Hanno posto alcuni problemi possiamo dare la delle risposte da parte dei relatori interpellati se c'è qualcun altro poi che vuole intervenire di nuovo come dire ovviamente lo può fare allora cominciamo da Andrea ragioni sentiamo
Anzi io stretto alle osservazioni la professoressa Rossini per quello che io ho visto Anaci mi scusi
La città è quello che io ho visto dalla
Insomma questa relazione
L'idea di razza
C'è il rischio di utilizzare di avere una macro ma avere un anacronismo storico nel senso in quei tempi per quegli anni come ovvio come sappiamo tutti
Non bisogna giudicare ogni volta si trova la parola razza con il senno di poi di noi che veniamo appunto dopo la seconda guerra mondiale dopo il razzismo veloce eccetera
L'idea di blocco latino si razziale ma molto culturale insomma
Sul discorso che faceva l'idea appunto la superiorità morale dell'America rispetto appunto all'Europa corrotta io Licci vedo quello visto più l'idea più l'impronta religiosa ipercromica razziale in senso è appunto l'idea della della trilogia puritana si può risalire all'aria pulita nel Seicento
A ecco sì sì no fatti
Pur proprio questa questa queste le appunto nell'il retaggio della della Slesia puritana del temi dei pellegrini nuovo popolo eletto e questo questo ritorna
Su Albertini è un
Sì è un fondamentale veicolo negli anni della guerra di una posizione che che che è minoritaria anche nello schieramento interventista cioè la posizione più più anglofilo appunto piuttosto che che che Franco fila io direi forse più ampio che a dispetto al perché forse anche in quegli anni anche l'America anche per Albertini non è molto conosciuta quindi invece attraverso in Audi tra
è più puramente l'Inghilterra è proprio il il il modello il modello più forte
Parlo anche una domanda e Federico Mazzeo sparito facevo
Per cercando di raccogliere le varie suggestioni che mi sono state poste quindi sicuramente la coerenza è un aspetto cruciale per questo segmento di cultura politica nel senso che l'apertura il solismo precedeva
Per i fattori che ho richiamato diciamo il primo dopoguerra e lo segui cioè ebbe un seguito una fortuna che fu successiva alla fine il Partito Popolare
Una fortuna che posti a confronto alcuni di questi popolari ormai gli ex popolari dopo mio centoventisei con quel tipo di antiamericanismo cattolico di cui sono stati richiamati per giudizi
Penso ad un libro che oggi recitato nella fase conclusiva della mia relazione Livorno centoventisette abitato da Silvio D'Amico che s'intitola scoperta dell'America cattolica su una serie di corrispondenze che D'Amico scrive
Sul Congresso Eucaristico di Chicago New centoventisette pubblicato in Italia lo stesso anno rientro il ventotto in cui tornano tutti gli stereotipi dei predatori sull'americanismo come ci come civiltà pagano cioè una citazione
Diciamo
Significativa si parla di invasione imperialistica di religiosità terrena archivistica e pagano in tutti tutti diciamo così i pregiudizi antiamericani che sarebbero sopravvissuti diciamo al al al fascismo nella in parte la seconda firma generazione cristiana il punto quale e che a questo tipo di letteratura sotto il fascismo quindi diciamo in un periodo insospettabile rispondono proprio gli ex popolari che ormai sono diciamo qualificabili come intellettuali cattolici nel senso scrivono pubblico talora sotto pseudonimo ma si pongono contro questa lettura liquidatoria
Della dell'America dell'americanizzazione città occidentale e ne offrono diciamo una prospettica che guarda qui cerco di di rifarmi a quello che diceva Andrea Guiso che guarda
Diciamo all'America come
Terra figlia della civiltà europea
Terra Madre in decadenza in declino e potenzialmente diciamo
Riqualificarli da parte della stessa chiesa istituzione come nuova come nuova civiltà non solo cristiana ma potenzialmente anzi anch'anche cattolica
Penso ai volumi di Cino Giordani stesso richiamato prima che nel mille novecento dall'agosto dal agosto del ventisette maggio il ventotto fa un viaggio negli Stati Uniti è già stato assunto all'enoteca vaticana viene comandato
A seguire corsi di biblioteconomia
Nemici dalla Colombia University
E come ne esce ne esce rafforzato sul Tirreno propriamente religioso e culturale di quelle convinzioni che erano stati i propri del Polo del popolarismo sul terreno la politica estera cioè lui scrive e pubblica in italiano tre volumi
Il primo si intitola I contemporanei nordamericani una sorta di antologia degli autori cattolici evangelici protestanti un'antologia apologetica diciamo della nuova America
Da cui Giordani dire appunto risorgere l'Oriente della risorgere la la religiosità anche cattolica un secondo volume che è un romanzo anche questo
Poco poco conosciuta opera significativo che si intitola L'America quaternaria che è un po'la vicenda autobiografica nel suo viaggio in cui lui anche qui si scontra con la civiltà
Quel caos metropolitano ma diciamo ricopre la stessa lettura in positivo del l'alterità americana
Il terzo ed è quello che mi porta a rispondere ad Andrea invece è un libro nonché viene spesso chiama si intitola punto crisi del del protestantesimo e unità della Chiesa che viene spesso richiamato invece per significare la diciamo così la campagna anti protestante che si riapre il proprio sotto il pontificato di Pio undicesimo all'indomani dei Patti lateranensi cioè sì
Sostiene si presenta questo volume come una una sorta di nuovo offensiva del mondo cattolico contro il pericolo di avanzata protestante che anche in Italia ventinove il trenta il trentuno il divo del trenta pubblicato dalla Morcelliana che anche l'Italia sembrava farsi avanti ma anche in questo libro a ben guardare cosa c'è
C'è lo stesso discorso di prima cioè l'idea che la il protestantesimo sia una religiosità
Come tale destinata a ad auto dissolversi e a a lasciare il campo a un confronto radicale dicotomie compra cattolicesimo e attesissimo ma dall'altro lato si pensa che il cattolicesimo sia destinato per la sua romanità appunto a assumere ad evitare i valori non solo religiosi ma anche Christian e dalla prospettiva di Giordani anche liberali
Del protestantesimo americano quindi quindi c'è una lettura diciamo così anti protestante ma diciamo in chiave di di eredità verità cattolica del protestantesimo
Più o meno si è fatta appunto io la cosa significativa che avrei avrei voluto sotto il suicidio può prego appunto applicato all'americanismo cioè il fatto che il contributo della cultura cattolica la meriti all'America mistica italiana fra le due guerre sia provveduto appunto da un ex popolare che naturalmente scriveva come pubblicista cattolico dal direttore diffidenze quindi era diciamo in e insospettabile di antifascismo all'epoca però era lo stesso Giordani che pubblicava sotto pseudonimo l'antologia di Montale un bel quindi che proponeva un recupero del cattolicesimo liberale ottocentesco solo Adolfo Tommasi è un libro Vivere pubblicato nel ventotto dalle edizioni Sei di Torino Giordani in realtà era stato pubblicista sulla rivoluzione liberali pur di Gobetti e ha pubblicato una serie di medaglioni sui cattolici liberali
Raccogliendoli in parte dopo nel quarantacinque in realtà il divo da uscire venticinque ma non esce però per ragioni quindi giochi Giordani cattolico liberale e anche i giordani autore delle di questo libro anti protestante Milo centotrenta in cui appunto
La prospettiva dell'anti protestantesimo a ben vedere in realtà by passate da questo da questa che io definirei fascinazioni vere e proprie che Jordan niente per i quali l'americano non solo come pubblicista impatto polare ma direttamente quando lui compiti il viaggio in America e dell'America fece esperienza diretto e personale
Se posso aggiungere una cosa io a proposito di quanto è stato detto prima
Soprattutto dopo le leggi di separazione in Francia del mille novecentocinque
E e le grandi campagne anticlericali che si ebbero in Spagna in Portogallo verso la fine del decennio quando finì la monarchia
In l'importo in togati insistano la Repubblica che detti vita ha una fortissima laicizzazione della vita e sociale e anche in Spagna e e e ci sono chiari evidenti proprio come si diceva una volta nel magistero pontificio in alcuni interventi di Pio decimo parole di interessi di simpatia per il separatismo americano perché si sosteneva il settore poiché la qui la Chiesa veniva lasciata libera e veniva lasciata in pace la si lasciava come dire svedese presa americano si basava sul fatto che io non ti riconosco in nessun modo però ti lascio assolutamente di libera di muoverti nella società per dializzati di fatti e tre scuole di fatti tuoi seminari altre università eccetera eccetera quindi trova i soldi mantieni chi e poi può fare quello che ti pare sostanzialmente che era un modo di comportamento e di atteggiamento che era diametralmente opposto per ovvi motivi a quello che in Paesi tradizionalmente cattolici per molti aspetti clericali Zaki ne potevano essere la Spagna la Francia opportuna hanno la reazione il la la politica di laicizzazione prende l'avvio necessariamente un sapore di carattere come dire repressivo quindi ci sono proprio come dire anche in occasione insomma non può anche studiato nel in occasione del mille novecentotredici delle nel centenario del dito di Milano del trecentotredici ci furono tutta una serie di interventi in cui si diceva beh insomma in definitiva negli Stati Uniti
La libertà della Chiesa viene riconosciuta e non ci sono forme persecutorie come invece assistiamo in me in in Francia dopo il mille novecentocinque l'abolizione dei forti le congregazioni dei conventi eccetera eccetera eccome in Portogallo e il per cui insomma c'è anche poi i
Credo che la lo abbia scritto anche
Di insomma
E un un importante uomo di Chiesa operato molto destinato a grande carriera che ha colui che diventerà il cardinale Bonaventura Cervetti che fu l'artefice nel ventiquattro della riappacificazione tra la Santa Sede e la e la Repubblica francese
E fu
Intorno un sulla quale non mi ricordo bene alla quale mi bello ma insomma fu appunto consigliere di nunziatura Washington negli anni e prima della prima guerra mondiale e fu un'esperienza per lui assolutamente fondamentale
L'esperienza diretta della democrazia americana
Che lo porta che in un uomo come lui
Insomma aveva ben chiare eque quali erano le differenze fra i Paesi democratici e i paesi che democratici non era neppure era un cardinale di Santa conoscenza voglio dire
Che poteva diventare il ventinove anche segretario di Stato se avesse avuto più salute di quella che aveva quindi il il e le
Ci sono
Come dire poi anche questa è notissimo insomma né nel migliore nel trentasei quando Pacelli segretario di Stato va in visita negli Stati Uniti ci sta diversi mesi
La scoperta della realtà americana è fondamentale ed è e lì inizia una interlocuzione fra Santa Sede e Stati Uniti che sarà fittissima durante tutta la guerra che avrà Paul come dire politicamente di risultati fondamentali tra guerra e dopoguerra in Italia e non soltanto e non soltanto in Italia quindi insomma e da questo punto di vista
Il Vaticano nel trentanove davanti alla minaccia la guerra portò nelle banche americane gran parte della sua valuta
Pensate che sono scelte non piccola peste sono scelte non piccole
Quindi il il il il ecco per capire certe relazioni che vanno poi si che sono basati su cose piuttosto consistenti insomma e c'era una domanda di frange ogni a Mazzei
Sembra che
Sei parlava appunto di questa
Assonanze bene percepita in quello passerà al mondo popolare tra intuizionismo ci al programma di Wilson quattordici punti nella nota Benedetto quindicesimo della della costa diciassette
Nelle domande
Non ma c'era anche altre voci altri ambienti forse fuori mondo popolare più in generale cattolico diciamo anche Prodi il sospetto verso il guizzo un protestante verso il vizio un portatore un internazionalismo protestante perché io punto previsto intervento letto anche la voce di di Piero Treves sul superano De Santis lì Desanti sera stavano in solista però subito dopo la guerra a a critica le critiche alla società le nazioni vanno fatte da Procida gentile spera che si possa aprire una nuova pax augustea poi al tempo stesso sui dizionari giudizi
Molto insomma sferzanti insomma non non hanno una un giudizio non al giudizio positivo questo
Assolutamente sì la la figura di Gaetano De Santis meriterebbe un approfondimento anche in questa prospettiva perché come come forse non non è molto non è noto uno no compatto a molti
Fu popolare cioè nel senso che scusate siccome siamo fra amici giovani chiediamo anche chi è Gaetano De Santis è uno dei massimi storici antichisti precisi della della della delle non della della del detto erodere l'alleanza
Il grande studioso appunto nella Torino del dopoguerra nella Torino di Gramsci Gobetti si iscrive al Partito Popolare
De Santis deriva appunto da da una famiglia
Dall'esperienza familiare l'avvenire un retaggio familiare intransigenza cattolica da cui si era emancipato
Fin dalla prima esperienza universitaria e e ed era diventato a tutti gli effetti italiano
Italiano precocemente da qui lo sbocco dopo la guerra naturale della dell'adesione al Partito popolare e come diceva come diceva fra Regioni
A sui temi sui temi che la politica internazionale De Santis tenne alcuni discorsi interventi
Molto molto polemici nei confronti soprattutto della pace diversa anche se non sbaglio sono stati anche pubblicati da
In un libro appunto dei immediatamente se mi sbaglio a calarsi che in cui appunto De Santis e non ricordo male definisce la pace di Versailles il il il frutto di una serie di queste due utilizzano questa forma di trattati di guerra provocatoriamente richiamavano i trattati di pace ma trattati di guerra nel senso che appunto avevano provocato una frustrazione del dell'universalismo o pontificio di cui invece il Partito Popolare considerava una emanazione intuizionismo quindi sicuramente dal suo punto di vista c'era diciamo così di una maggiore sensibilità anti cui segnale rispetto agli altri idea però che che mi sono fatto anche sorprendendo mi però e che in altri ambienti da cui pure ci si aspetterebbe un attimo il sadismo
Analogo a quello di persone come De Santis e penso a quello dell'Università Cattolica di Milano che sarebbe stata il colossale ventiquattro ma come è noto pubblicava capite pensiero dal dal quindici e dettava l'agenda su queste tematiche o e di cui appunto collaboratore insorga lista su questi temi era Ernesto Vercesi che pure sta critico nei suoi libri su sulla politica estrapolare appunto strappo Vercesi sulle pagine di vita e pensiero a sposare intuizionismo con una serie di articoli uno dietro l'altro che davano l'idea di una consapevole identificazione direi quasi di
Identificazione comandato da parte dell'istituzione
Sulla cui vista appunto scriveva
Un'altra cosa che volevo dire richiamandomi invece a quello che diceva Burgio ha battuto il professor PET-TC facendo riferimento al viaggio di Pacelli negli Stati Uniti al trenta sei
A chiusura e a conferma il discorso ricorderei soltanto che dopo questo viaggio il trentasei lo stesso Igino Giordani di cui o di cui parlavo prima viene
Chiamato
A scrivere sulla Civiltà Cattolica cioè a questo punto e la stessa Civiltà Cattolica quindi la rivista diciamo del
Dell'ortodossia dette la Segreteria di Stato
In persona che antifascista notorio osservato speciale della polizia fascista avrebbe vaticana che viene chiamato a scrivere su come articolo intitolato la religione negli Stati Uniti per riproporre sulle pagine Civiltà Cattolica rischi le stesse aperture alborella americano che soltanto un decennio prima
Potevano sembrare appunto sarebbero stati cacciabili di di protestantesimo quindi l'idea di fondo è che questa apertura di credito dalla generazione popolare nei confronti del modello americano dopo la svolta vaticana
Del trentasette al trentasei in poi trentasei ma soprattutto durante la seconda guerra mondiale appunto questa generazione venga recuperata anche in ambito vaticano
Proprio nella dei rapporti relazioni con la diplomazia statunitense specialmente con la diplomazia statunitense in Vaticano sono di rapporti che Myron Taylor intrecciò con lo stesso ci regala SPISAL quarantadue quarantatré
Per Aspem che per te lo scrisse uno forse due memoriali sull'Italia del dopo fascismo cioè la stessa Segreteria di Stato nel momento appunto del dell'uscita dal fascismo per parlare con gli americani quindi la diplomazia americana
In Italia naturalmente in tempo di guerra riprovazione ricavato devastare soltanto in Vaticano si rivolge le pur recuperare i pesca proprio gli ex popolari che al modello americano avevano a tetto sostanzialmente dal per fascismo ma anche diciamo durante l'esperienza esperienze recidiva e vissuta in silenzio per altri versi
C'è qualche altra domanda
Allora io vi ringrazio i
I giovani forti che hanno resistito fino a quest'ora e e anche ovviamente meno giovani che non ci sono
Istintive che non ci sono Laura e e vi do appuntamento a domattina arrivederci