"Il gioco della memoria"

Pur gioco della memoria prego Paolo ricorre
Prego
A
Che ci parlerà della memoria materna differenza sessuale archeologia della quotidianità oggi apriamo un nuovo fronte a mio avviso di grande importanza in questa riflessione la relazione di Paolo vittoria la prima più affronta questo problema
Ce l'ho purtroppo
Il Consiglio sì sì
Scusate potrei avere bicchiere
Ebbe
Alle ore
Negli ultimi decenni
Nell'ambito della a morte perché
Per un pubblico
Scusate negli ultimi decenni nell'ambito del alla cultura femminista è stato dedicato un grande spazio al problema
Di una memoria delle donne sia in senso attivo che in senso passivo specificità e caratteristiche di una memoria femminile e al tempo stesso assenza di una memoria delle donne all'interno di
Una cultura patriarcale tradizionale e molto è stato fatto in questo senso dalle storiche in particolare da quelle che lavorano nei Paesi occidentali attive ormai da molti anni a riempire il vuoto immenso esistente
Mediante proprio ogni
Attraversamento del passato che ha permesso poi di costruire proporre nuove periodizzazione una nuova scala di rilevanze tematiche di schemi interpretativi
Per i secoli passati la difficoltà più grande da affrontare è stata senz'altro quella del scarsità di documentazione scritta
Che ha visto centinaia di studiosi e impegnarsi a utilizzare leggere fonti tradizionali avendo in mente obiettivi poi del tutto divergenti da quelli che la storiografia dominante oppure impegnarsi a ricercare tracce di una presenza femminile luoghi poco esplorati
Se così molto parlato di una memoria delle donne diciamo così minori legata al corpo alla vita quotidiana alle relazioni familiari e affettive
Penso qui
Agli studi ormai molto consolidati sui corredi sui testamenti
Questo per letta diciamo così pre-industriale
In cui le donne si tramandano di generazione in generazione abiti gioielli reliquie oggetti destinati alla cassa
In opposizione invece a una memoria maschile grandiosa e totalizzante
Che costruisce l'identità delle Nazioni impone un ordine sistematico al passato di cui si fa interprete ed esclusivo proprietario e poi una memoria che per molti secoli ha preteso di essere l'unica
Depositaria qui la vera storia
Negli ultimi anni la cultura femminista occidentale ha prodotto
Alcuni straordinari esempi di lavoro sulla memoria delle donne
Ma non si tratta tuttavia di ricerche che indagano su personaggi dimenticati eventi poco noti o fonti male interprete
Io in questo mio intervento vorrei riferire
Di alcune esperienze che a me sembrano interessantissime e che però credo forse anche per questo motivo sono poco conosciute in Italia credo che appunto un convegno poi serva soprattutto a far conoscere
Cose che non sono molto note
E che riguardano un uso della memoria femminile viste così trattati come elemento fondante dell'identità collettiva delle donne non solo questo uso fondante proprio in quanto tale esercita un suo ruolo profondamente eversivo della tradizione intellettuali e disciplinare entro cui opera al punto da porsi come elemento che finisce per scardinare alcuni presupposti basilari di queste stesse tradizioni e discipline
Esempi ai quali mi riferirò riguardano l'Antropologia le arti visive e la storia
Per ognuno di questi ambiti io vorrei proporre il lavoro di una donna
Che si caratterizza per una
Straordinario utilizzazione e valorizzazione dell'elemento mnemonico in particolare quello che si riferisce al rapporto con la madre
Io mi scuso perché si tratta poi di lavori molto complesse e quindi siccome ho poco tempo ho cercato di concentrare al massimo di proprio a riassumere i punti principali di queste ricerche
Il primo esempio ci porta molto lontano da qui
Precisamente nelle isole troverei ante
Luogo di nascita se così si può dire
Della grande scuola antropologica di questo secolo inaugurata da alcuni famosi studi compiuti da Malinowski durante alcuni suoi prolungati soggiorni
Negli anni intorno alla prima guerra mondiale
Negli anni settanta un'antropologa nordamericana aneto equanime
Compie la propria ricerca sul campo in una delle isolette studiate da Malinowski chi divina
Si tratta di una delle isole coinvolte nel grandioso traffico del cura lo scambio di migliaia di collane conchiglie che vede impegnati per lungo tempo gli uomini troppi andesite che navigano da un'isola all'altra
Spesso attraversando enormi distanze sulle proprie barche che vengono per l'occasione adornate dipinte in una maniera molto particolare
Questo rituale del cure è uno dei più famosi in assoluto della letteratura antropologi che è stato studiato moltissimo io non mi soffermo su questo ciò che conta è piuttosto lo scopo gli effetti di questa intensa attività di scambio tra gli uomini
Gli effetti sono quelle di ottenere prestigio politico il potere sugli altri
In parte anche come viene da noi
Quanto
La nostra antropologo giunge nell'isola accompagnata dalla figlia dodicenne che terrà un diario di questa esperienza
In seguito utilizzato dalla madre in un libro di sintesi su questa popolazione studiata
La Wyler è colpita immediatamente da un'attività alla quale si dedicano esclusivamente le donne e che mi Malinowski né altri antropologi dopo di lui
Si sono mai degnati di considerare come meritevoli di particolari attenzioni
Occupati come erano studiare i traffici degli uomini
Queste attività consiste nella fabbricazione di enormi quantità
Di tessuti e gonnelline rosse fatte con fibre di foglie di banana lasciate seccare che vengono disposti mucchi molti alti e la cui destinazione è quella di essere distribuite secondo un ordine preciso durante
Le cerimonie mortuarie quando muore qualcuno
E questa è la ricchezza delle donne che si contrappone in maniera molto netta quella maschile fatta di asse di osso di conchiglie e di collane
Ma l'utilizzazione di questa ricchezza delle donne e ciò che conta ed è ciò che ha colpito la nostra entro
Che Divina si regola secondo i principi della discendenza matrilineare ciascun abitante concepisce la propria identità in base al legame parentale con una donna
Sia rispetto a coloro che sono morti che a quelli ancora in vita e ai propri discendenti e questo legame deve essere manifesto deve essere reso manifesto è chiaro ogni volta che muore qualcuno ciascuno dei parenti del morto
Cerca quindi di ricostruire e dimostrare agli altri il proprio legame con gli atti e con l'intera rete parentale pena una drammatica emarginazione dalla vita sociale
Ed è proprio questo il ruolo principale svolto dalla ricchezza delle donne da tutte queste tessuti e gonnelline che vengono distribuiti
La distribuzione delle gonne rosse che le donne effettuano durante le cerimonie mortuarie ha come scopo la ricostituzione dei legami che ciascuno intrattiene con gli antiestetici lobbies esca se cedesse crossare voi
Essa
Ah sì nel futuro
Contrariamente allo scambio maschile del cura che ha una durata limitata nel tempo l'attività delle donne
E al centro della possibilità stessa che la società di chili finale di poter non solo riprodursi bensì di riuscire a immaginare una propria origine di ricostruire la propria ascendenza e di creare una dinastia
Nascosta tra le fibre di quelle gonne rosse e quindi la memoria sociale di tutti gli abitanti di chi divina
Ciò che costituisce l'importanza dei fasci di foglie di banana scrive le Hawaii Merck ciò che ne fa un oggetto di valore d'altro genere
E il loro rinvio ultimo alla morte e alla rinascita la loro capacità di riprodurre al tempo stesso di convalidare sia i rapporti sociali che la struttura di riproduzione attraverso cui questi rapporti sociali acquistano il loro significato culturale
Il secondo esempio di cui vorrei parlare
Riguarda l'opera di neri Chiarelli
Un artista nata negli Stati Uniti che si è però formata culturalmente e politicamente in Inghilterra dove ha insegnato per molti anni è stata molto attiva anche nel femminismo inglese
E ha poi elaborato e lavorato al suo primo importante progetto un'imponente opera alla quale ha dato il nome di post partum document
In che cosa consiste questo post partum document
Come spiega la stessa querelle introducendo la pubblicazione del volume il che ne raccoglie le varie parti
Si tratta di un lavoro di analisi visualizzazione della relazione madre e figlio
Concepito ed elaborato nel corso di molti anni oggetto di mostre in diverse città europee americane e australiane
Il progetto è stato finalmente completato
Nel mille novecento settantanove poi trasformato in un libro qualche anno troppo
Nato con lo scopo di essere organizzato e sistemato in una o più buste il post partum dopo cinque si divide in sei sezione e centotrentacinque quadri
Che documentano la relazione madre-figlio dei primi giorni di vita fino al quarto anno di età del bambino
Mary che egli ha seguito l'evoluzione di questo rapporto con una meticolosità sbalorditiva
Anche ossessiva naturalmente
Tutti gli aspetti materiali della crescita e modificazioni fisiche motiva il piccolo della madre
Sono organizzati in pannelli in quadri che sistema no all'interno di cornici ben ordinate
Pannolini camiciole diagrammi che documentano i cambiamenti nel peso nell'altezza le diete le malattie i calchi della mano del bambino e poi via via seguono i passaggi che portano ai primi suoni
Alcuni fogli divisi in tre parti registrano e commentano l'evoluzione verso la parola
Agli oggetti che il bambino prende in mano e poi consegna la madre piccoli insetti foglie e fiori ai problemi legati all'esilio che il bambino frequenta da un certo momento in avanti che la madre commenta nel suo diario e poi
Colloca parti del suo diario in alcuni pannelli a Fox
Ciascuna delle diverse sezioni è preceduta da un analisi esplicativa dell'ente
L'ultima sezione documenta con grandissima efficacia la storia della scrittura del bambino
Per illustrare in questo aspetto io ho fatto poi delle fotocopie
Che le posso
E le posso far vedere mezzo una copia io alcuni di questi
Per illustrare appunto come si sviluppa la scrittura del bambino Mary che lì si è servita di un accorgimento esteticamente straordinario ha costruito dei fax simili
Della Pietra dirlo scritte
Delle lastre di lavagna near-Earth suddivisa in tre parti questa lì siete molto chiaramente
In quella più in alto compaiono
I primi segni incerti della matita infantile nella sezione centrale c'è
La letture esplicativa della madre che interpreta
Il significato di questi segni in quella più in basso infine sono partiti diario o anche inseriti pezzi di conversazioni quotidiana che sono
Un po'come una specie di rumore di fondo
All'interno del Progetto post partum ottime non ci sono mi rappresentazioni che la madre né del bambino
Ma è difficile immaginare un'opera che esprima con altrettanta intensità gli aspetti insieme materiali affettivi psichici che la relazione madre-figlio
I presupposti teorici della Chelli affondano nei dibattiti interni al femminismo inglese negli anni settanta
Nei quali sono di particolare importanza le discussioni intorno a Freud e Lacan
E alla costituzione della soggettività femminile ed è proprio questo l'asse centrale che caratterizza l'opera di Menichelli
Il desiderio materno è rappresentato attraverso una sequenza che evidenzia le forme in cui si esprime il feticismo femminile
Se per la madre almeno nella lettura di Lacan raccolta dall'artista
Il bambino costituisce il momento in cui le identità femminile concepita come perenne mancanza essere desidera ante che mai si appaga acquista finalmente una sua pienezza
Il momento della separazione esprime la fine di questa pienezza simbolica o più precisamente la capacità di rappresentare la mancanza
Post partum document finisce infatti quando il bambino impara a scrivere il nome del padre e io ho messo l'ultima di queste fotocopie nella parte di sopra c'è proprio il nome e cognome del bambino
La madre non farà che rinviare il più possibile il momento di questa separazione
Ed ecco che subentra la continua opera di custodia di quanto appartiene al figlio tutto ciò con la madre osserva e conserva del proprio bambino le camiciole i bagagli in i disegni le ciocche di capelli il cucchiaino la tazza eccetera
Questi emblemi del desiderio femminile sono d'America e li ha utilizzati in un'operazione
Geniale che tenta di spostare le attività feti cistica materna sul piano artistico e così facendo
La che li pone anche le basi per un'operazione critica nei confronti della natura feticisti cadde la stessa rappresentazione artistica
Come afferma
Lei stessa la sua è una vera e propria archeologia della vita quotidiana
Così lei stessa definisce il proprio lavoro
Ed io ho voluto riprendere l'espressione perché mi sembrava compendia sebbene non sono le intenzioni di questa singolare artista ma anche elementi fondamentali dell'attività della memoria Matteo
Appesi alle pareti delle sale d'esposizione gli emblemi della crescita infantile costringono chiunque li visiti la mostra a guardarli stabilendo una specifica relazione affettiva contesti e oggetti
Che funzionano sempre nelle parole della Chelli come delle vere e proprie tracce innesti
Come ha scritto Lora male dei una famosa critica il cineasta femminista
Post partum document si svolge all'interno di minute notificazioni del Tempo reale
In quanto Mary Kelly ha usato la dimensione della vita stessa l'effettiva crescita e sviluppo del suo bambino per far nascere le diverse sezioni dell'opera
Così l'insicurezza le domande i dubbi e le ansie della vita quotidiana della madre
Tengono in sospeso la linearità verticale del tempo estendendosi secondo linee che ramifica hanno fianco Alfa a fianco e ingiusta posizione
Questo carattere conflittuale dei concetti di tempo spazio narrazione si radicano nel desiderio esso stesso contraddittorio della madre
I suoi piccoli oggetti ricordo sono incorporati nell'opera come un peso una forza d'inerzia che cerca di ostacolare il passar del tempo
Ma anche come segno di riconoscimento del fatto che questa memoria un giorno darà il legame con il passato tra passando lo scioglimento del nodo edipico e la fine della storia
Il rifiuto di raffigurare la madre il bambino risponde o su hanno scelta strategica da parte dell'artista che vuole evitare l'eccesso di lettere all'istmo insito nella coppia
Madre e figlio come tradizionalmente rappresentato
Oltre che opporsi a un uso del corpo femminile come oggetto da guardare
Inoltre Mary che li rifiuta esplicitamente ogni concessione della maternità
In quanto attività naturale istintiva delle donne come quella offerta da una rappresentazione tradizionale
Nonostante la storia che si svolge nei centotrentacinque quadri sì anche la storia di neri che egli come madre
Il post partum dopo non è un'autobiografia ma è stata indicata come un intreccio di voci
Dall'esperienza materna all'analisi femminista dal dibattito
Accademico a quello politico che fanno delle immagini rappresentate dei testi utilizzati
Qualcosa di diverso da un'opera concepita solo come costruzione estetica o da una mobilità di confessione personali intesa in senso altrettanto esclusivo
Quando fu presentato per la prima volta il progetto di Mary che li suscita una reazione indignata da parte dei critici d'arte dell'establishment
Rifiutare di esporre oggetti d'arte allo sguardo valutativo del visitatore del critico rifiutare di rappresentare il corpo della donna e anche la maternità ma invece utilizzare lo spazio della galleria d'arte in modo del tutto dissacrante esponente o pannolini con tracce di macchie delle feci del bambino definisce il lavoro di quest'artista come uno dei prodotti più originali della cultura femminista anglosassone
E la colloca sulla scia di altre artiste che nell'ultimo secolo si sono impegnate a rappresentare la maternità Mary cassa per timori visto altre
Cinque minuti cinque
Senta
Cinquecento
L'ultimo degli esempi che vorrei presentare
E che quello che
Sento più affine ai miei interessi forse anche un po'alla mia biografia riguarda sì lavoro di una storica risultano ben
Formatasi a Parigi negli anni sessanta di famiglia ebrea russa
Ha studiato con povertà e ferro ha scritto diversi libri a cominciare dalla tesi uno studio
Regionale durante la Rivoluzione francese all'inizio degli anni settanta si è occupata di linguistica applicata la lettura di documenti storici
Di cui ha sviluppato il suo interesse per la semiotica e la critica letteraria per la biografia e la storia orale
L'opera di Pertini la spinge a studiare il russo la letteratura yiddish ad approfondire i rapporti tra narrazione storica e letteratura
Nel settantanove scrive un bellissimo libro che si intitola le Cheval Blanc delle mine un L'histoire otto
Nel quale affronta i temi della memoria storica e familiare della soggettività della cultura europea imita posta Lignani anch'e ancora del rapporto tra letteratura e storia
Dieci anni dopo nell'ottantanove a cinquant'anni pubblica un altro libro su questi stessi temi che a mio avviso è uno dei contributi più stimolanti che mi sia capitato di leggere recentemente intitolato le Romney Mauriello il romanzo Memoriale
Di cui vorrei accennare almeno per sommi capi i punti principali
Le Roma memorie
è niente di meno che la relazione presentata per sostenere il dottorato di Stato alle colte sotto il titolo
Contrariamente a quello che si fa di solito in quei casi si presentano monumentali
Lavori
Che seguono tutti uno schema molto rigido questo
è un libro appunto completamente diverso e si apre escono un racconto sul rapporto madre figlia due intellettuali
La madre una scrittrice nota è morta e la figlia un giorno prende in mano uno dei quaderni di appunti materni e comincia a leggere una pagina a caso risalente a qualche anno prima
Persone avvenimenti cui si riferisce la pagina sono poco comprensibile alla figlia che decide di mettere ordine in quell'insieme di appunti frammentari che ha tra le mani e di intraprendere una biografia della madre di cui comincia una prima stesura
Dopo un po'si ferma rilegge quanto scritto si rende conto che tutto ciò che la madre ha lasciato sotto forma di tracce confuse ti ricordi spesso frammentari
è stato invece da lei sottoposto a un ordinamento che ne annullato i vuoti le interruzioni e momenti discontinui
Decide allora di trasformare gli iscritti materni in un diario intimo e continua a riscrivere alcune parti
Ma insoddisfatta rilegge ancora quei vecchi quaderni e dispone ciò che legge in sequenze che non hanno più alcun ordine come
In un lungo poema
Che pur nella sua struttura libera contiene però tutti gli elementi sparsi disordinatamente lasciati dalla madre sui propri quadri
L'improvvisa libertà acquistata in quest'ultima versione solo in apparenza frutto di una disposizione casuale le consente finalmente di riconoscere il quadro della vita materna così come doveva essersi svolta
Questo breve racconto
Viene scelto come punto di partenza per descrivere il proprio percorso intellettuale dei precedenti venticinque anni e per prospettare il programma che la roba insieme cinge a seguire
La maniera con cui ormai vuole occuparsi di storia
E come il racconto della madre e la figlia parte biografico parte teorico retorico fittizio
Un discorso ibrido l'unico consentito per riuscire ad attraversare saperi molto diversi allontanandosi dagli steccati tradizionali ed ai maestri un tempo molto amati
Deserto parte fu colpo Lanza la Bruce Man Group sopore Althusser
Ciocco mi ha colpito di più di questo inizio del libro è l'effetto che la traccia materna suscita nella figlia
A mano a mano che la scrittura della madre viene rielaborata la figlia trasforma il proprio orientamento che si sente autorizzata la trasgressione
L'eredità materna le consente di usare la programmazione di una teoria ibrida
Ma soprattutto le dà la forza di confrontarsi con i padri con i maestri per poi allontanarsene una scelta che gli avvenimenti politici della fine dell'ottantanove non possono che accelerare dopo la caduta del muro di Berlino sono necessarie nuove forme di narrazione storica occorre rivisitare il linguaggio ma anche i luoghi e i tempi che consideravamo immutabili e immobili
Occorre scrive la roba costruire una poetica della storia abbandonare ogni tentazione di costruire un discorso dominante e lasciar parlare invece la voce narrativa da lontano da un fuori luogo
E questo è il senso più profondo dell'espressione Roma a memoria
Ripreso dal
Quasi finito
Ripreso dal Frediano romanzo famiglie pare quello scenario abitato dai fantasmi con cui ciascuna modifiche in modo immaginario i legami con i propri genitori
Il romanzo Memoriale è per analogia quell'attività che consente un individuo un gruppo una società di pensare il proprio passato di modificarlo de formarlo spostarlo
Inventando dei ricordi in passato glorioso degli antenati delle filiazioni delle genealogie
O al contrario quella che fa lottare per l'esattezza dei fatti per la ricostruzione esatta di un avvenimento queste attività mette insieme testi riti codici simbolici immagini e rappresentazione stereotipi miti eccetera
Non c'è memoria collettiva afferma caro venti
Senza romanzo memoriali senza questo ibridi sui modi forme di sincretismo di un reale ormai intrappolato nella rappresentazione nessuna separazione stretta tra scientifico il mitico esplicativo e narrativo
Leggendario e storiche
Date queste premesse la Robert ripercorre il proprio itinerario intellettuale che ormai legge tutto attraverso la griglia che ho appena accennato
Guarda al suo antico rapporto con Battistini come al rapporto che le ha consentito di rompere con la parola dei padri la parola autoritaria per indirizzarsi verso il multilinguismo
L'eterodossia
Lei Perugia ma soprattutto come lo strumento che le ha permesso di recuperare la lingua materna l'ITC parlato dagli ebrei dell'Europa orientale
Anche Bertini non ebbero più sufficiente a teorizzare la possibilità ai limiti della scrittura della storia l'ultimo capitolo del libro
E qui
Finisco affronta la nozione di hinterland un'intera lingua che costituisce lo strumento più indicato per esprimere il plurilinguismo e libri di sponde romanzo memoriale
L'Inter e linguaggio è un rapporto immaginario che il parlante stabilisce con la lingua materna è una relazione di frontiera con la lingua materna e con le altre lingue o registri sociali che costituiscono l'universo linguistico un rapporto immaginario di inquietanti Esterina mi limito
L'intera linguaggio è continuamente minacciato da un ritorno all'omogeneo e all'indistinto alla ritiri territorializzazione agli steccati disciplinari al definitivo abbandono di ogni rapporto con la memoria Matteo
La memoria materna e qui ciò che consente di crescere di andare al di là dei propri confini di acquistare un cosmopolitismo della mente di polverizzare l'ossessione per la continuità degli storici tradizionali
Di radicarsi continuamente fuori luogo partire verso la scomoda conquista delle identità trasversali
Di fronte alle macerie del presente
Anziché ricomporre in un disegno coerente tutti i pezzi che si riescono a ritrovare sostituendo quelli che mancano robe si comporta come un'archeologa postmoderna che prende gusto a valorizzare ciascuno dei mille frammenti esistenti
Che legge come parte leggeva le fotografie ritrovando vi anziché il punto un un suo equivalente che definisce bio grafema il dettaglio dotato di un eccesso di senso
Che fa emergere un sapere non ancora categorizzate
Due cose in particolare una dovrò pregare rivelatore di essere meno disciplinati dalla mia amica Paola Di Cori crea
Parlato mezz'ora esatta
La seconda cosa che mi pare che la sua relazione
Hai invece il Buttiglione Dosso come è giusto
Problemi anche epistemologia circa riguardano non soltanto la storia ma anche le altre discipline che sono problemi aperti che hanno caratterizzato il dibattito ormai degli ultimi cinquant'anni
Rispetto ai quali il panorama è estremamente articolato non tutte le storie che per fortuna pensano come rigido robe che gli elementi mitici e quelli scientifici possono in qualche modo stare insieme in un unico calderone
Do la parola Giovanna Grignaffini
Sì io cercherò di essere indifferente arricchiamo del presidente visto che bisogna arrendersi inoltre si intitola la
No era solo una madre frutti
No io volevo partire da alcune considerazioni generali
Prima di entrare nel merito del mio intervento che sarà un po'costruito come una sorta di libero montaggio di attrazioni
Attraverso il cinema
Un attraversamento dunque non sistematico non un vero e proprio corpus ma il fatto di fermarsi
Trovandovi dei punto come diceva Paola
Alla fine su il corpo di alcuni film e questo ovviamente in omaggio al fatto di poter esercitare un libero e soggettivo gioco della memoria
Ho detto che volevo fare prima alcune considerazioni generali e in particolare la prima si riferisce a questa doppia spinta di cui ha parlato Giovanni Cesarione nel suo intervento
In relazione a ciò che ha prodotto la società multimediale rispetto alla memoria
Cioè da una parte
Diceva una sorta di virtualità
Una sorta di potenziale di memoria che non abbiamo mai avuto a disposizione
Gli artefatti prodotti dai mezzi di comunicazione di massa dall'immagine dal cinema alla televisione
E dall'altra parte una sorta di sparizione della funzione di memoria
Una sparizione che credo sia sostanzialmente legata ad una sparizione di attività di memoria da parte dei soggetti cioè l'eccesso di memoria come artefatto
E dall'altra parte una sparizione di attività di memoria come processo dei soggetti
Beh io credo che appunto
Su questa doppia spinta non sia del tutto ininfluente proprio la la funzione la modalità specifica attraverso cui si sono affermati i sistemi di riproduzione
Cosa voglio dire con questo che da una parte ovviamente voglio ricordare che già nel mille novecentosedici uno studioso come Ugo Mustaine Berg
Uno psicologo che si è occupato anche di cinema ha individuato proprio nel dispositivo cinematografico no nelle sue modalità discorsi vive
Una sorta di oggettivazione della funzione di memoria
Angusta andar questo discorso ovviamente interessava da un altro punto di vista quello che invece a me interessa sottolineare è proprio il fatto che ci troviamo di fronte ad una oggettiva oggettivazione della funzione di memoria
Cioè quella che per definizione potremmo definire come un'attività del soggetto come una funzione legata ad un'esperienza cioè radicata in un soggetto si esteriori Yitzhak in una tecnica
Una forma di protesi ma non solo una forma di protesi una forma di Bellegra della funzione di memoria credo che questo dato sia non inessenziale appunto
Rispetto ai discorsi che qui ci poniamo
Potremmo dire anche una forma di alienazione o di spossessamento rispetto al soggetto della funzione di memoria
Che belle gatte all'organismo sociale
In questo senso alienazione e spoliazione proprio questa funzione
Ho fatto questa osservazione perché un po'il
I film che prenderò in esame e gli esempi che vorrei sottolineare riguardano proprio questo
A partire da questo lavoro di alienazione di oggettivazione della funzione di memorie delle costruzioni di memoria quale ruolo per un soggetto qual è la relazione
Che il soggetto può intrattenere con questa memoria che si è esteriorità
Ho detto artefatti
Ho detto
Esteriorizzazione
Qualcuno ad altro ha detto morte al lavoro Cocteau a proposito del cinema
Altri hanno detto noi ma è stato bar tra a proposito della fotografia
L'oggettivazione della funzione di memoria
La sua incarnazione nel cinema nella fotografia nell'immagine ricco prodotta
è sicuramente qualcosa che ha a che fare con la morte e il culto dei morti
Vuoi e turisti del passato no diceva Carmen nella sua relazione con questo spirito di collezionisti
Di simulacri
Io direi anche
Funzione che in qualche modo mette in correlazione l'apparizione dei media della riproduzione con un nuovo culto dei morti
è solo una battuta ma non è un caso che nei cimiteri al nome si sia sostituita la fotografia
Un'altra osservazione generale
E che riguarda un'altra delle modificazioni indotte dall'apparizione dei media della riproduzione
Non solo la confusione tra privato e pubblico è per esempio
Uno degli aspetti di cui ha parlato
Giovanni De Luna nella sua relazione no a questa confusione tra
Memoria d'azienda e memoria di famiglia commistione fra questi due livelli e regime del discorso
Ma credo che sia anche una questione che mette in discussione una sorta di anonimato della memoria
E cosa voglio dire con questo voglio dire che ci si pongono degli importanti problemi che riguardano proprio una domanda non solo giuridica questioni di diritto la divisione dell'eredità era la prospettiva in cui da storico
De Luna collocava la sua domanda ma che riguardano proprio più in generale domande del tipo a chi appartiene
Questa memoria riprodotta
Al soggetto che ha fotografato
Al fotografo che ha prodotto quell'immagine
Al committente
Che ha commissionato quella fotografia
Perché la fotografia e anche il cinema media della riproduzione ci pongono queste domande
Perché il cinema è la fotografia non sono segni di qualcuno
Ma tracce di qualcosa
Io lascio degli sci dei segni la mia intenzione
Il mio corpo potremmo dire la realtà lascia delle impronte lascia delle tracce
Mi fa piacere che Paola abbia parlato di un'archeologia
Perché credo che anche questa sia forse una piccola provocazione ma una delle questioni
Che si potrebbero porre cioè che in media della riproduzione chiedano di essere interrogati più da una archeologia che da una storiografia
Il loro oggetto il loro campo d'applicazione
è meno legato ai segni e ai significati e più legato alle tracce e ai corpi un lavoro di scavo un lavoro che porta in superficie
Ho detto che avrei attraversato alcuni testi alcuni film perché il cinema
è un medium intelligente cioè un medium che riflette sui propri processi di produzione sulle proprie modalità discorsi vive
E lo fa in vari modi lo fa mettendo in campo vari discorsi
Comincerei da Blade Runner
Firma del futuro dispiegato
Di una città piena di tracce del futuro più che del passato
Di cui però vorrei sottolineare una scena
Una scena particolare la chiamerò la scena madre del film
La scena riguarda il momento
In cui le vacche cerca di convincere ha riso Ford di non essere una replica
Sottolineo che la replica
I replicanti la replica non è lo stesso di una riproduzione
Racket replicante esibisce la foto
Di lei da bambina con sua madre
Per certificare la propria realtà
Cioè per certificare il fatto di non essere replicante
Cioè esibisce la foto come prova del proprio passato
Esibisce la foto come prova di memoria
Dice ha riso Ford
Non capivo perché è un replicante colleziona se foto
Forse aveva bisogno di ricordi
E la foto è proprio questo
La certificazione di un ricordo che nel caso però del film a cui ci troviamo di fronte non appartiene a un soggetto la foto certifica un passato certifica un esserci stato solo che non si tratta del passato di racket non si tratta della sua memoria
Certo con questa scena ci troviamo forse alla fine dell'epoca dei media della riproduzione cioè ci troviamo nell'epoca dell'immagine virtuale e numerica dell'immagine simulata
Che non proviene più come una sorta di emanazione no quel processo di emanazione di cui parlava Basento o di impronta di
Impronta digitale era la sua definizione che definiva il rapporto tra lì il modello e l'immagine
Ci troviamo di fronte ad una pura attività combinatoria
Ci troviamo di fronte a dalla alla possibilità di costruire immagini che non siano emanazione della reale
Questo discorso lo sottolineo perché appunto anche quando ci poniamo di fronte ai vari media i dispositivi o ai vari tipi di immagine credo che dobbiamo sempre sottolineare e metterci anche in relazione con il problema delle loro differenze
Non tutti i media producono lo stesso tipo di immagine
Non tutte le immagini sono articolate e articolabile mi nello stesso modo rispetto alla referente di cui rendono conto e al soggetto rispetto a cui si confrontano
Quanto
Poco
Sole che giudica no bisogna avere un po'di spazio
Al dibattito successivo
Però dieci minuti cinque minuti
Comunque su tutte queste questioni che ha un po'brevemente accennato
C'è un punto d'arrivo costituito di da Blade Runner
Ma c'è anche un punto di partenza
Costituito
Da un film che credo tutti conoscete quindi non sto a raccontarlo si chiama Quarto potere ed è del mille novecentoquarantuno
Perché è questo fin possiamo anche leggerlo come una sorta di trattato sull'uso della memoria e sui modi possibili di fare storia
Perché firme proprio costruito come una sorta di contrapposizione tra la verità
Costruita dai cinegiornali i media della riproduzione tutta la prima parte del film e la verità o la memoria di quest'uomo appunto Charles post perché costruito attraverso il metodo che potremmo definire della storia orale
No l'intervista i testimoni che l'hanno conosciuto e la messa a confronto tra le varie versioni che questi testimoni danno dei fatti
Memoria pubblica dunque da una parte memoria privata testimonianza racconto orale dall'altra
Memoria pubblica
Vediamo ciò che ha già avuto un nome potremmo dire come dice Susan Sontag a proposito della fotografia
O come dice solenni che il visibile di un'epoca è ciò che ha già avuto una nomina azione cioè ciò che la storia ha già messo in valore è ciò che può essere filmato ho fotografato
Vediamo infatti Charles Foster che è nelle sue attività pubbliche
Incontro con Generali in prese eccetera
Memoria privata dall'altra parte immagine qualunque quella della testimonianza immagine dotata di nome di valore storico quella del documentario
Ma il problema è che la verità dopo la vera memoria di Charles Foster can non riescono a raccontarla nella prima nella seconda
Né il primo né il secondo tipo di testimonianze
Riesce a raccontarla invece per l'appunto un racconto
Riesce a raccontarla il dispositivo o l'istanza narrante propria del film
Che la comunica direttamente Hallo spettatore
Non la racconto tutta me proprio la scena finale di questo film in cui attraverso un lunghissimo piano sequenza in profondità
Che attraversa l'intero magazzino di memoria radunato durante tutta la sua vita da Charles Foster che un un collezionista di memoria
Che raccoglie reperti di tutte le varie civiltà i Paesi che visita diceva costruita proprio direttamente
Da un narratore e quindi definendo la possibilità di storia soltanto come delegabile ad un'istanza narrativa
Per uno spettatore ed è questo il punto che mi preme sottolineare come dire bisogna essere fuori
Dalla storia
In questo caso fuori
Dal racconto organizzato dal testo bisogna soprattutto essere immessi
In una sorta di coinvolgimento in profondità è questo l'elemento mi preme sottolineare non una raccolta di dati e materiali ma un coinvolgimento in profondità coinvolgimento patemi quo coinvolgimento affettivo
Lungo piano sequenza
Coinvolgimento patemi go
Salto molti altri esempi ma di due in particolare vorrei parlare
Quello di rene
Alain Resnais
In tutto il suo cinema che inizia non a caso con un documentario che si intitola tutta la memoria del mondo
E in cui viene messa in scena
Una modalità diversa credo e molto precisa legata alla funzione di memoria
Mi riferisco ovviamente a dir Oshima Mon Amour e all'anno scorso a Marian Baggio che cosa che cosa mi colpisce in questo discorso sulla memoria
Che fare né il fatto che la memoria non venga individuata come attività connessa unicamente al sistema percezione coscienza
Cioè come attività intenzionale di un soggetto
La memoria di cui parlare né è un'attività diciamo così Luís da mente connessa con tutte le attività psichiche del soggetto
Quindi
Che interviene senza soluzioni di continuità
Rispetto al desiderio rispetto alla fantasia rispetto alla
Allucinazione
Mi interessa questo discorso perché credo che proprio dentro questo modo di concepire la memoria
Come legata alla questione del fantasma come legata soprattutto alla questione del desiderio
Sia iscritta la possibilità di intravedere una differenza dei soggetti di memoria
è il fantasma il desiderio che aprono la dialettica della differenza sessuale
è un'idea di memoria come processo fluido in cui l'immaginario
In cui il desiderio in cui la fantasia hanno la stessa lo stesso ruolo e lo stesso peso di quella che chiamiamo comunemente una memoria
Volontaria
Quale rapporto allora tra un soggetto e la memoria
Che è lo stesso che dire quale rapporto tra un soggetto e le immagini prendendo proprio l'immagine come esteriorizzazione di una funzione di memoria
Lo voglio vedere in un breve frammento di diversa di finti Godard del mille novecentosessantadue l'immagine e notissime famosissima
Ed è
L'immagine in cui Anna Karina assistendo alla proiezione
Delfin di driver la passione di Giovanna d'Arco
Piange le stesse lacrime
Che vede piangere dal volto fissato sullo schermo
Questa relazione
Che non è ovviamente l'unica possibile master brevità ho saltato appunto le altre possibili relazioni tra un soggetto e un'immagine dicevo questa relazione ci parla di un rapporto del soggetto con l'immagine o più in generale con la memoria di ordine patetico affettivo
Cioè che riguarda che implica direttamente l'intera attività psichico emotiva del soggetto in questione
Ai sesta in avrebbe detto che si tratta di un procedimento di estasi cioè di un procedimento in cui e per cui il soggetto esce da se stesso e si ricongiunge idealmente con la cosa esteriormente rappresentata
Ecco allora perché ho chiamato ho intitolato questo mio intervento la memoria non indifferente proprio in omaggio
A questo discorso di Eisenstein il suo libro si chiama la natura non indifferente
Che pensa ai teorizza la possibilità
L'esistenza
Di un pensiero per immagini
Di un pensiero implicato con gli oggetti
Di più di un pensiero implicata con i soggetti implicato con i soggetti implicato per quanto mi riguarda soprattutto con le loro differenze
Allora per non dimenticare
è la parola che ha aperto
Questo convegno io aggiungerei per non dimenticare cosa per non dimenticare come soprattutto per non dimenticare per chi
Io ringrazio Giovanna Grignaffini e do la parola a Sergio Bologna
Che parlerà di memoria di classe immaginario di massa
Nell'impostazione di questo convegno mi par di capire si pone l'accento sul ruolo dei media nella riproduzione della memoria
A me pare che nel caso della memoria di classe più specificamente dalla memoria operaia
E in particolare della memoria degli operai di fabbrica degli anni settanta in Italia
Tema sul quale vorrei concentrare
Il mio intervento la prima domanda che viene in mente di quale memoria stiamo parlando
Vi è stata una frattura così profonda all'interno della classe operaia in quel periodo
Che prima di porre il problema di come in Libia riproducono trasformano oppure occultano la memoria dobbiamo fare un passo indietro
Per chiedersi che cosa dovrebbero nella fattispecie dell'esempio prescelto trasformare occultare
In questi giorni avete letto sui giornali che una fabbrica d'auto Milano sta chiudendo ai lavoratori protestano in maniera anche clamorosa un'occupazione dei binari della stazione eccetera
Forse alcuni ricordano che in quella fabbrica nel mille novecentosettantacinque l'Innocenti di Lambrate poi divenuta Maserati
Venne attuata la prima operazione di ristrutturazione in grande stile
Cui altre sarebbero seguite negli anni successivi dando luogo a conflitti sociali di grande drammaticità ricordate tutti quello della FIAT
A quel tempo assieme ad altri compagni pubblicava una rivista che i problemi della storia operaia della trasmissione della memoria dedicava grande attenzione
Ero docente di Storia del movimento operaio all'Università di Padova una parte dei membri della redazione anch'essi appartenevano
Al ceto accademico
Operava nel mille novecentosettantacinque agli innocenti un comitato di lotta composto dai delegati sindacali e militanti di fabbrica che godevano alla fiducia dei loro compagni di lavoro
Anche se le loro posizioni erano in netto contrasto con quelle dei sindacati
Un gruppo di redattori della rivista raccolse le testimonianze di questi operai dell'Innocenti
Ma qui in questo modo un contatto si trasformò in frequentazione scambio in taluni casi amicizia e si può Longo negli anni successivi anche quando furono messi in cassa integrazione licenziati
Mi è parso quindi utile ai fini della riflessione di questo convegno andare a vedere
Dove sono finiti oggi quei quegli operai che soggettività esprimono in quanti esse in quanto essi rappresentano un trend cone di memorie operaie
Messe siciliano d'origine era allora un attimo simpatizzante di Lotta comunista dotato di una solida preparazione politica carattere molto riflessivo per nulla settario lucido nell'analisi di grande sensibilità umana
Era forse il personaggio più autorevole e rispettato
Una volta licenziato segue la sua vocazione allo studio prende due lauree si sposa ha una figlia entra nella scuola ed è oggi preside vicario di una scuola del Milanese
Non ha più partecipato movimento gruppi politici non ha mai avuto cenni di pentimento per l'azione svolta allora anzi più la vicenda si allontanava nel tempo più il bilancio della successiva azione sindacale si rivelava fallimentare
E portava conferme non solo psicologiche alla coerenza delle posizioni assunte allora
A originario dell'Emilia ai tempi con qualche blanda simpatia per Lotta continua una volta licenziato cerca di laurearsi ci riesce
Ed entra anche lui nella scuola ma prima compì una serie di viaggi in America Latina che lo portano ad appassionarsi delle culture prêt
Con Vianello trova negli Stati Uniti la possibilità di coltivare questa passione
Acquista conoscenze ed esperienze che lo porteranno poi una volta tornato a Milano a collaborare con il museo di arte precolombiana
Tento esperienze politiche sindacali quei Verdi e poi per il Cobas della scuola ma troppo forte se gli sembra la differenza tra il livello delle esperienze politiche fatta l'innocente allora
E quello delle pratiche dei discorsi degli ecologisti da strapazzo degli anni ottanta odiosi certi insegnanti
CP anche lui originario dell'Emilia caratteri Ruentes polemico diffidente in egual misura dell'organizzazione del movimento operaio e dei gruppi extraparlamentari
Nei confronti dei quali più sono rivoluzionarie armati più mentre suo disprezzo una volta licenziato torna in Emilia e dato che con la moglie un negozio di abbigliamento non partecipa più alcun movimento gruppo politico
Una di esse siciliano d'origine anche lui benché della stessa età degli altri si è sposato giovane al momento del licenziamento tiene famiglia
Trova lavoro occasionale nel settore dei trasporti conducente di furgoni operaio di carico e scarico infine riesce a trovare un posto fisso di operaio presso l'aeroporto di Milano non partecipa ad altri movimenti politici
AN originario della Campania una volta in cassa integrazione non pensa più di poter tornare in fabbrica
E si aggrega un gruppo di rapinatori composto da operai licenziati o stufi della fabbrica ma al tempo stesso diffidenti dei gruppi politici armati considerati politicamente stupidi
Prima arrestato e dopo non molto tempo confessa di aver compiuto una quarantina di rapine in banche uffici postali
La sua estraneità ai gruppi politici armati a fatti di sangue le sua missione li consentono dopo qualche anno di riguadagnare la libertà
Torna nella sua terra d'origine non mantiene rapporti sia pure saltuari coi suoi ex compagni di lavoro anche se nessuno atteggiamenti di rifiuto di condanna nei suoi confronti
Infine se ha anche lui campano di origine a moglie e figli quando viene messo in cassa integrazione a tempo indeterminato
A differenza degli altri viene reintegrato in fabbrica e continua la sua presenza attiva in ogni organizzazione sindacale dopo gli ho possibile operare
Prima nella UIL poi nella SLM auditi Bondi infine nell'usi trovandosi oggi ad essere fra i quali il punto del movimento dei Cobas ma dover seguire lo stesso destino dei suoi compagni di diciassette anni fa
Se la fabbrica come assai probabile chiuderà definitivamente i battenti
Non sono stati eccezionali sono storie di ordinaria sopravvivenza potremmo dire
Tuttavia impongono alcune riflessioni cioè sono storie che ho preso diciamo come esempio ricordando però le storie dei moltissimi gruppi o operaio dei singoli personaggi incontrato diciamo dal momento in cui è iniziato a occuparmi e a seguire dall'interno le lotte operaie l'inizio degli anni Sessanta dei Quaderni rossi fino alla fine degli anni Ottanta quindi vent'anni diciamo di attività
Di militanza di ricerche ne ho conosciuti parecchi mi vedo davanti l'incontro spesso ed è questi Solaro presentano un po'una media
Così abbastanza rappresentativa
Tre punti importanti mi sembra che costituiscano il nocciolo duro della loro memoria
Le organizzazioni uno il organizzazioni partiti la classe politica la cultura espressi dal così detto movimento operaio
Non vengono considerati agenti di un processo democratico ma strumenti di stabilizzazione e di rafforzamento delle istituzioni di queste istituzioni quindi una frattura politica profonde
L'esperienza vissuta in questi anni in quegli anni era presente una specie di paradigma di quanto è accaduto in seguito nella società italiana ed è quindi un esperienza limite
Dove le forme del conflitto del potere si sono espresse nella maniera più limpida quindi la sensazione di aver vissuto la storia nei suoi momenti più alti
Terzo il senso profondo di perdita di una cittadinanza non solo per aver perduto il lavoro ma per come sono stati espulsi dalla fabbrica in maniera mirata secondo un processo politico di epurazione
Per aver perduto l'appartenenza ad un gruppo sociale gli operai di fabbrica dell'auto che ha stimolato l'immaginario collettivo negli anni settanta in massimo grado
Per aver perduto tutti i luoghi di riproduzione della loro cultura la sensazione che questo Paese non è più il loro la somma di questi tre momenti spiega il forte senso di e straniamento dalla sfera pubblica ed ha anche ricevuto ad istituzionalizzare la loro memoria per esempio Merigo cinismo
La tendenza a coltivarla come una pianta clandestina
Non bisogna dimenticare che subito dopo l'espulsione dalla fabbrica sia aperto questo per esempio un fenomeno che è venuto in maniera molto più massiccia
A Torino ma direi Milano Torino e Genova in parte anche il Veneto sono le zone in cui questi fenomeni di frattura si sono verificati in maniera più clamorosa
Non bisogna dimenticare che subito dopo l'espulsione dalla fabbrica si è aperto il cosiddetto periodo dell'emergenza che creo attorno a questo tipo di persone un clima di sospetto di ostilità aumentando il loro senso di emarginazione
Il desiderio di vendetta che la cultura del PIL sia allora espresse in quel periodo verso questa generazione di militanti fu così brutale che la frattura si consolida e diventi irreversibile
Questo porta oggi per esempio non fare grandi differenze tra PDS e Rifondazione
Sono passati più di dieci anni della loro espulsione dal corpo dalla classe ed ostaggi nasce una nuova soggettività è quella che deriva dall'assistere al drammatico fallimento di quell'ordine per la cui instaurazione erano stati messi al bando
Certamente negli anni della sconfitta operaia particolare quello della FIAT e dell'emergenza antiterrorismo molte di queste persone
Hanno avuto il dubbio di aver sbagliato tutto nella vita ed essere stati involontariamente la causa di una sconfitta storica disastrosa con il loro radicalismo ma col passare degli anni di fronte lo spettacolo di degrado civile morale di una città come Milano governata anche dei partiti del movimento operaio
In piena collusione quei sindacati i quali si spartivano la spesa pubblica lo spegni e lo spazio pubblico
Con gruppi
Che avevano rapporti con trafficanti di droga riciclatori di Marco lire mediatori del commercio di armi tutto questo mentre la cultura si ritiravano il suo vile corporativismo o forniva supporti di apparente razionalità al malgoverno
Dove le tracce di memoria in grado si oppure indirettamente di testimoniare la grande tradizione operaia democratica della città venivano cancellate per fare spazio ai singoli di una nuova borghesia di Parrini
Col passare degli anni il dubbio di avere agito male durante gli anni Settanta cadeva
è subentrato un senso di forte amarezza pensando di essere stati sacrificati non sull'altare della produttività e della civile convivenza ma su quello della corruzione del degrado civile
All'amarezza dei caduti in quegli anni conservare una memoria quasi clandestina subentra Oria ora oggi quasi un senso di orgoglio
E anche rapinatore confessore acquista una sua dignità un suo posto ma la memoria operaia se messo a confronto con l'esattore di tangenti la cui figura rimane indissolubilmente legata a questo ceto politico a questa stagione di degrado democratico
Un purtroppo anche i partiti della sinistra e sindacati hanno dato in parte il loro appoggio morale e politico
In questa come dire questo forte senso di vari acquisti dire riacquisizione d'una propria soggettività forte
In un momento come questo come deriva da da da una serie di fenomeni che acquistiamo assistendo tutti è chiaro che le manifestazioni operaie di queste ultime settimane hanno riproposto interamente questa storia al Paese
Un po'perché si era dimenticato della classe operaia esisteva un po'perché si era dimenticato come ed è stata trattata dalla cultura in questi anni
E un po'perché credo si è persa completamente l'abitudine di leggere dentro come dire le manifestazioni di piazza
Leggendo come dire i quotidiani ma purtroppo questo si riferisce anche il manifesto io certe volte ho l'impressione in queste settimane
Di leggere noi storici tanto poco prima o un anno prima della caduta del muro di Berlino tanto mi sembra la totale incapacità di comprendere i meccanismi segreti sostanze che meccanismi che possono essere capiti che ride soltanto ricordando soltanto recuperando tutta una serie di filoni
Presenti nella memoria è Lolli nulla ma senza di memoria presente nei soggetti che oggi ritornano sulle piazze
Quindi credo che gli gli eventi di questi giorni sostanzialmente sono un di nuovo una grossa sfida a
Alla storia e alla memoria del movimento operaio perché costretto in questi casi in questa situazione
A dover fare i conti con questo periodo che viene completamente rimosso che il periodo dell'emergenza
Periodo nel quale si è creato nell'immaginario di massa una identificazione tra eversione Lotta operaia
Per cui una parte del radicalismo operaio se non tuttora Disma carisma operaio degli anni settanta non è stato assolutamente vissuto visto come momento di dinamica democraticamente esattamente nel suo opposto
Come un meccanismo eversivo
E questa immagine diciamo Calcata allora
Nell'immaginario di massa determinato secondo me è la cultura e l'atteggiamento della cultura e dell'informazione nei confronti dei problemi della lotta operaia per tutti gli anni per tutti gli anni Ottanta
Come dire ne abbiamo fatti noi stessi le le speso
La rivisto di cui sto parlando non a caso punto una rivista che aveva anche una sua dignità oggi la si riconosce non a caso fu coinvolta Senoni azioni giudiziarie anche se Fini dentro un'inchiesta e fu assolta come dire in assolutoria fu coinvolta dentro questo prima
Un clima in cui punto qui è un è un un libello del professor Gian Mario Bravo Nell ottantadue Milano del fascistoide
E quindi sostanzialmente espulsa espellere a questo tipo di modo di interpretare la realtà dalla cultura della sinistra
Ecco queste credo che questo è impossibile parlare di una come dire a della memoria operaia della memoria di classe degli ultimi vent'anni in Italia senza rimettere al centro il significato devastante che ha avuto
Per le persone per una parte della classe operaia
Per una parte anche diciamo della formazione intellettuale la cultura dell'emergenza e voglio citare un
A questo punto un problema in avremmo più grave se vogliamo che non soltanto si è deformato
Come dire si è deformato il carattere politico dei movimenti di classe ma secondo me si è completamente abolito l'interesse
Per il lavoro
Come dire dopo dieci anni di esilio finito prima rivista nel cui stavo parlando prima sostanzialmente arriva piatto malamente all'inizio degli anni Ottanta io me ne sono allontanato perché sono andato all'estero
E se anche son tornato è rimasto sempre un un esilio intellettuale perché ho continuato a lavorare più su riviste tedesche o francesi riviste italiane
Chiuso la diciamo al periodo decennale di esilio oggi abbiamo riaperto se vogliamo un'attività con una nuova rivista con cui collabora anche Giovanni Cesare sentito l'altra ragione è uno dei punti di fondo di questa rivista è stato quello di interrogarsi dove è finita l'analisi non della classe operaia ma del lavoro in questi anni
E ci siamo chiesti per quale ragione una delle componenti fondamentali del lavoro anche del lavoro manifatturiero e quindi uno con dei componenti fondamentali di questa nuova classe operaia dell'epoca del fordismo che rappresentata dal lavoro autonomo non viene assolutamente analizzata
Se ricordate nelle ultime settimane una delle posizioni classiche del sindacato
Classe operaia contro lavoratori autonomi
Secondo me questa è una posizione totalmente irresponsabile perché mette sostanzialmente una parte del lavoro contro l'altra parte del lavoro
Non è vero cazzotto lavoro autonomia in Italia ci siano soltanto i commercianti quel tipo sotto lavoro autonomo si cela una parte importantissimo di lavoro manifatturiero che prima veniva fatto all'interno delle fabbriche
E che ha una caratteristica sola a differenza del lavoro fatto precedentemente in fabbrica accade gli orari di lavoro in genere molto più lunghi
Perché in genere è un lavoro che viene svolto nella pura qualche volta a domicilio spesso domicilio
E che viene come dire fatto in base a una proposta globale tu mi dai questo prodotto in questo tempo
Se per fare questo prodotto in questo tempo tutelare quattordici sedici e diciotto ragiona sono fatti tuoi
E quindi sostanzialmente secondo me l'azione del sindacato che tende a contrapporre lavoratori autonomi e lavoratori di fabbrica è credo un'azione responsabile perché pone una parte del mondo del lavoro chiamiamolo fordista tradizionale che sta vivendo la sua ultima stagione contro una parte del lavoro
Autonomia alta spingendolo se ancora non è già andato nei confronti del verso la lega questo è chiaro
Io non ho parlato diciamo che ho è un argomento siccome troppo lungo e complesso dell'atteggiamento presento di questi soggetti di cui ho parlato nei confronti dei fenomeni rivisti ma sarà molto interessante vedere e non certamente l'atteggiamento di ostilità noi assolutamente un atteggiamento di adesione questo è ovvio
Ma non riescono accettano il fatto di considerare quella oggi in pericolo maggiore il problema maggiore
Quindi ritengo che se vogliamo o oltre la cultura l'emergenza quindi oltre questa grossa struttura all'interno dalla memoria e ci sia stato
Negli ultimi dieci anni anche una come dire disattenzione talmente forte verso Ichino e nuove forme di organizzazione del lavoro
Che sostanzialmente si è detto cento volte il lavoro è cambiato lavoro è cambiata non sia andato mai a vedere dove e come cambia
Quanto tempo ancora
Finzi basta
Va be'allora non aggiungo altro perché c'era un secondo pezzo ma quello sarebbe diciamo troppo un altro discorso nel senso che allora la nostra rivista si occupò raccolse le testimonianze di un altro gruppo operaio
Invece quello diciamo mentre il primo non se n'è più parlato che secondo diciamo ne parlano i giornali quasi tutti i giorni per ed è quello di portuali di Genova
Ma su quello come dire faccia un'unica osservazione conclusiva a proposito del modo in cui i media hanno trattato la questione
Interessante che dice che l'operazione del consiglio lo leggo che così facilmente in fretta l'operazione più significativa condotte dei media fu quella di non considerare il gruppo opera in questione un gruppo di lavoratori di un settore economico magro può etnico
Una puntura chiuso di tipo tribale e come tale assimilabile a residuo storico dentro la società capitalistica
In tal modo tutte le critiche dei portuali contro i piani di ristrutturazione fondati su argomenti del linguaggio industriale
Non venivano prese in considerazione in quanto non veniva riconosciuta loro la conoscenza con la legittimità parlare quella riguardo il massimo soltanto quella della loro logica corporativa ossia di un linguaggio tribale spostando il fenomeno operaio sul piano d'identità etnica togliendolo quindi dal terreno e dall'universo culturale del conflitto industriale si poteva fare tutte le operazioni possibile assimilare il fenomeno operaio per esempio il fenomeno mafioso
Trattava dedursi culture la cosca che sia occupa un territorio e così via eccetera e quindi era molto difficile come dire a ragionare in termini razionali tra due diverse alternative di sviluppo economico
D'una volta io me ne sono andato dall'Italia solo vissuto alcuni anni a Brema e ho raccolto per esempio moltissime testimonianze io ho fatto un lavoro di indagine presso i lavoratori portuali di Amburgo in parte di Brema a Rotterdam e così via
I fenomeni erano più o meno lo stesso erano gli stessi quel tra i fenomeni come dire di sì la discussione sulle scelte di investimento alle stesse si tratta trasse un tipo di scelte di investimento di organizzazione del lavoro
O di scelte economiche che portano a Comano portato Amburgo a Rotterdam a drastica riduzione dello cooperazione e drastica riduzione soprattutto dell'indotto e altre scelte
Solo questo tipo di discussione così su questo piano Nardi e razionalità all'interno di un universo come dire ad un linguaggio industriale non è possibile nel momento in cui si attribuisce a uno delle interlocutori semplicemente soltanto la conoscenza di un linguaggio tribale
Con questo concludo
Io ringrazio molto Sergio Bologna per la sua relazione
Che ha affrontato un tema centrale della crisi italiana
Devo dire che su alcune valutazione io sono d'accordo con Sergio Bologna su altre più che non essere d'accordo mi dispiace che non c'è forse qui il tempo per cercare di andare avanti nell'analisi dei perché no
Perché in realtà vero secondo me è che nei confronti della crisi degli anni Settanta ci sono state per usare un termine psicanalitico insieme rimozioni
E ma le fedi ecco il problema è anche secondo me anche oltre questo
E io su questa su questa tua valutazione sono d'accordo capire come e perché tutta la sinistra o quella che si chiama la finestra si è comportata nel modo in cui si è comportato questo apre naturalmente un discorso di analisi e di interpretazione Società italiana che qui non possiamo fare ma che mi auguro per esempio che la vostra rivista possa fare a questo punto fare dieci minuti di interruzione poi riprendiamo
Hanno
Riprendiamo i lavori del convegno
Con la relazione di Gianfranco Bettetini
Che è intitolata linguaggi e tecnologia per la memoria prego grazie
Da inizio
Mi sento un attimo imbarazzato introdurre questa tematiche a questo punto del convegno
Perché forse sarebbe stata meglio ieri mattina no laddove si parlava effettivamente di memoria audiovisiva di archiviazione e così di seguito il mio discorso infatti sul come dice il titolo è stato proposto dalla fervida fantasia creativa di giovane Cesario il mio è un intervento sulle da una parte diciamo così su una valutazione delle tecniche di archiviazione
E dall'altra parte su diciamo non vuole usa un termine eccessivamente forte un'interpretazione filosofica definiamola così no di quanto avviene una volta che si usano gli archivi una volta che si costruiscono esultano gli archi
Allora il tema della memoria messo in relazione con quello delle tecnologie comunicative delle nuove tecnologie in particolare Egeria interessanti incroci visto che
L'informatica
La cui presenza da qui intersezione con le tecnologie più tradizionali costituisce in fondo la K la caratteristica saliente dei new media visto che l'informatica e da sempre
Un agente fondamentale dell'evoluzione di un fenomeno minimo tecnico come l'archiviazione
Ecco io cercherò di mettere in luce il più rapidamente possibile tre aspetti fondamentalmente c'è la questione della tecnologia informatica come strumentazione in sé minimo tecnica
La questione dei contenuti mnemonici della tecnologia alpinistica informatizzata e infine la questione alle molto cade l'oblio come dato strutturale strutturante di ogni forma di archiviazione
Cominciamo con la prima informatica e minimo temi ove è stato rilevato da più parti il compito è un tipo di medium in cui la memoria intesa come supporto stabile o l'abile capace di essere impressionato da dati gioca un ruolo fondamentale
Tanto per citare due termini che stavano in bocca tutti i neofiti del campo qualche anno fa la compilavamo sono appunto definite come memorie Read only Memory rispettivamente Random Access Memory
Anche i supporti su cui i dati vengono registrati si meritano la definizione di memorie memoria di massa
Ed è chi ha provato a paragonare la mamma e le memorie di massa due tipi di funzioni psicologiche come la memoria a breve e a lungo termine rispettivamente il mio personale sospetto attualmente e che questa metafora del funzionamento del computer come macchina psicologica sia inquadrabile in una visione riduttiva delle potenzialità umane
I neurologi per esempio tendono oggi a mettere in discussione il fatto che i nostri singoli ricordi abbiano di per sé una consistenza stabilisce ad una giacenza in un magazzino fondamentalmente no
E propongono modelli alternativi basati sulla stabilità
Relazionale del sistema neuronale più che sulla solidità
Delle sue ma il che tuttavia non rende meno interessante il problema almeno dal punto di vista dell'autopresentazione sociale della questione della memoria
Ciò che conta invece su cui vorrei soffermarmi più diffusamente anche se ripeto molto rapidamente il fatto che l'informatica abbia dato la possibilità di creare a chi molto funzionale perché in grado di combinare quattro aspetti molto significativi più ridotto impiego di spazio l'abbattimento dei costi la capienza e l'agevolazione delle procedure di reperimento dei dati immagazzinate
Il rito tipico di spazio può essere inteso come in due modi in primo luogo la miniaturizzazione come noto Dell'Anno due andata di pari passo con un processo che ha condotto o saremo tutti dalle valvole frasi visto che poi non si è più arrestato
L'evoluzione dei personal dei computer e dei portatili
Fino le piccole aziende elettroniche dimostra come proprio la miniaturizzazione se uno degli elementi che consente al computer di infiltrarsi gli spazi che fino a poco a pochissimo tempo fa
Erano appannaggio del supporto cartaceo e della scrittura manuale
Il secondo senso del termine ridotto impiego di spazio e la possibilità di centralizzare i dati non solo archivio postino lette con una serie di terminali
Discorso che l'ha fatto ieri dopo un intervento appunto di chiusa
Questo consente di ridurre il numero degli archivi e quindi anche loro ingombro e di pensare la memoria ottimistica come un fatto mentale non più fisico in cui l'accesso si pone come un problema di comunicazione e non di viaggio
Beh per quanto concerne l'abbattimento dei costi dobbiamo distinguere anche qui aspetti diverso il primo è quello che riguarda il generale processo importantissimo di riduzione progressiva dei dei prezzi dello hardware
Riduzione legata sia allo scarso valore delle materie prime utilizzate sia la spietata concorrenza del settore il secondo è quello della sostituzione progressiva del del possesso con l'accesso per cui l'uso di un terminale in affitto come nel caso degli hotel per esempio supplice perfettamente ad alcune esigenze anche di consultazione che altrimenti richiederebbe una Costituzione lunga e costosa di archivi personale
Infine vi è il problema della duplicazione del software anche di quella privata
Che lo si voglia o no non è sentita come un problema eticamente rilevante dalla maggior parte delle persone per quanto questo sull'aspetto molto delicate è bene tener presente che le tecnologie produttive oggi hanno messo seriamente in crisi una nozione come quella del diritto d'autore
Che appartiene propriamente ad una fase di industrializzazione forse ormai attacca
Anche per quanto concerne la capienza possiamo distinguere aspetti diverso c'è una capienza per così dire quantitativa relativa al numero dei dati immagazzinati immagazzinati lì
E questo può accedere in misura ovviamente inversamente proporzionale alla miniaturizzazione per cui oggi è possibile stipare sull'Alvise di una notebook molti più dati di quanto non fossero salvabile su un mastodontico mai fine
E c'è una capienza che vuole chiamare qualitativa per cui sussidio nome oggi possibile stipare non soltanto informazioni scritte ma immagini in movimento e suoni in una procedura di costituzione di archivi multi codici e più tre usare questo termine il secolo di multimediale che invece amori signor vale per gli usi propriamente comunicativi
Ecco questo ricorso a queste CD-ROM domani potrebbe consentire l'intreccio fecondo con i libri le videocassette eccetera
L'ultima questione riguarda l'agevolazione delle procedure di accesso ai dati immagazzinati questo è opportuno ripetere non lo faccio per questioni di tempo i temi del particolare statuto dell'accesso agli archivi informatizzati
Con la distinzione tra accesso sequenziale e accesso diretto ma soprattutto con il problema della sostanziale miopia dei percorsi dell'utente nell'archivio medesimo
Quintetto mio PA in maniera neutrale
C'era un'accezione che ricorda quella usata rituale matematici per descrivere i logaritmi che consentono di risolvere i problemi posti della bile
Cioè la ragione costruttiva
Del architettura ne Monica non deve necessariamente essere trasparente all'utente
Fondamentale
E qui si prudente un caso particolare nonché quello degli ipertesti e delle nuove possibilità di consultazione che essi offrono all'utente
Le proteste sono il fondo programmi che gestiscono programma
Ossia che consentono di mettere in relazione funzioni diverse come per esempio esempio in questo caso non innocente l'archiviazione e la scrittura
La consultazione o l'utilizzo di un ipertesto viene abitualmente definita con il termine navigazione
Che indica la capacità di per come un testo passando da un modo di fruizione all'altro
Così in uso di on contenente la discussione poniamo geografica di un Paese posso interrompere qualsiasi momento la lettura tradizionale e richiamare in dettaglio la composizione delle popolazioni o la storia di un certo momento in una certa città e poi tornare esattamente al punto in cui mi ero c'era ma ecco in questo caso è chiaro che la miopia di cui parlavo prima dell'uso archivistico diminuisce pur restando ferma la caratteristica della difficoltà di cogliere la costruzione globale dell'edificio Nemo tecnico da un certo punto di vista comunque gli ipertesti confermano la contaminazione tra informatica e memoria che il primo punto che mi premeva sottolinea e passiamo al secondo punto
Quello dei contenuti mnemonici presenti in nel negli archivi e prassi sociale
Perché la trilogia della memoria non è ovviamente tutto
Soprattutto se si considera che da sempre la tenutosi alla memoria sottende una filosofia la memoria sociale e quindi anche una concezione del sapere e della cultura
In questa prospettiva è molto utile considerare i luoghi in cui le forme dell'archiviazione si sposano con specifiche funzioni e che mi limiterò a conservare il logo dell'informazione
Senta
Di particolare interesse da questo punto di vista sono le questioni relative allo sviluppo del giornalismo
Grazie all'introduzione delle tecnologie avanzate in cui le banche dati indubbiamente svolgono un ruolo determinante
E che vuole citare proprio molto rapidamente alcuni indicazione che già offerto in una operazione un anno e mezzo fa qui a Roma
Indicazioni relative ad alcuni aspetti dei new media quali istantaneità il radicamento conoscitivo la documentazioni conica e la formattazione
Beh il concetto di Santa Rita non ha bisogno di grandi chiarificazione
Basterà osservare che la quasi totalità delle nuove tecnologie diffuse nella quotidianità del News making telematica in genere satellite fax e così di seguito comporta una maggiore aderenza della notizia all'evento in termini cono logici questo implica dal punto di vista dell'archiviazione un paradosso significativo
L'istantaneità infatti non nega l'utilità della memorizzazione sociale
Ma tende a vincolata
A instradare alla nelle proprie logiche diverse ricerche condotte sugli archivi giornalistici dimostrano che i criteri di archiviazione tendono a duplicare quelli della notiziabilità
Il che significa che la storicizzazione tende a piegarsi sull'informazione
Rimuovendo quelle differenze
Che dovrebbero permanere tra discorsi eterogenei per funzione e per statuto disciplina
Detto in altri termini ciò che viene archiviato nelle banche dati giornalistiche sono notizie
E queste ultime nascono non come documenti ma come informazione istantanea
Con tutti i problemi questo fatto può determina
Apparentemente questa istantanea esazione di contenuti contrasta con il secondo aspetto che indicavo
E che chiamavo radicamento conoscitivo
Cioè la nuova Tacito possibilità da parte del giornalista di connettere indiretta un evento con il suo background
Le banche dati giornalistiche ma soprattutto la loro nuova leggibilità offerta dall'informatica consentono la consultazione attraverso due canali principali
Il riferimento in chiave tipologica cioè gli altri casi analoghi a quello che si sta trattando e riferimenti chiave storica cioè le vicende antecedenti
Dei protagonisti
Però la pratica della documentazione è sempre stata diffuso nel buon giornalismo ma è singolare osservare che questa pratica assume oggi una nuova natura a causa del fatto che la ricezione della notizia
E il reperimento di approfondimenti hanno luogo a partire dalla medesima tecnologia semplicemente grazie a un differente pescaggio
Di quello che io chiamo Portesi informatica
In altre parole per un giornalista seduto un terminale la provenienza del flash d'agenzia e della comunicazione redazionale e quella del dato ripescato nella memoria d'archivio è sempre la medesima il display il monito
E qui appunto sì evidenzia come radicalmente o conoscitivo e istantanei stazioni non si pongono affatto in contrasto ma partecipano della comune tendenza negare la specificità del dato memoriale e la sua profondità storica
Il terzo aspetto che facevo cenno ecco l'offerta dal nuovo i coni sono della documentazione penso qui naturalmente la telematica applicata alle immagini e indica che consentono mai alla stampa
Ne dimostrare con sufficiente rapidità documenti di un evento questo dato conferma la tendenza l'omogeneizzazione dei vari media escludo la radio naturalmente per la quale droga fa dei discorsi appare ma partecipa a questo dato anche a fondo della nuova dominanza dell'immagine della società dell'informazione una dominanza soltanto discusso su cui non voglio soffre
Il quarto aspetto infine così snella formattazione cioè nella crescente aggregazione delle notizie in insieme organizzati e già venduti come tali
Dalle diverse agenzia aggregazione consentita principalmente dalle nuove tecnologie di editing
Allora le considerazioni che ho già svolto a proposito della capienza qualitativa trovano qui un importante collare
Il fatto che un archivio se molti codici infatti ci pone di fronte a un fenomeno per molti versi nuovo quello di un documento che non è riconducibile a una serie il lineare di parametri autenticità completezza e così via ma risente di tutta la complessità proprio dell'audiovisivo
Se possibile ancora cresciuta dalla natura ipertestuale quando c'è dell'archivio
Ma con queste considerazioni siamo qua dalle parti della natura tecnologico sociale degli archi
Quando ci si spinge osservare i fenomeni di definizione vera e propria dei contenuti
Allora scattano tutte le questioni relative la capacità di costruire un'agenda delle priorità
E qui dico rapidamente si dispongono le solite domande che abbiamo già sentito molto sviluppate
Su tutto ieri pomeriggio le solite domande sulla memoria di vincitori contrapposto a quello degli sconfitti o meno drammaticamente sulle diverse memorie delle molte componenti sociali
Fra le quali solo alcune giungono alla soglia della visibilità e del riconoscimento
E veniamo all'ultimo punto
Come il sole
Ma lo dell'oblio
Oblio intitolato il paragrafo fra repressione e liberazione
A più riprese come avete notato
Questo tema il tema dell'oblio se già proposto nella mio paese intervento per esempio a proposito della selezione delle notizie destinate a divenire dati dall'archivio delle banche dati giornalistiche
E da ultimo proposito nell'ultima parte del mio intervento della determinazione sociale dei contenuti di memoria in generale
E d'altronde inevitabile osservare che ogni forma di memoria e fortemente intrecciata con la dimenticanza
Una recente vastissima ricerca deceduto gemelli Musatti di Milano appunto affrontato la memoria proprio dal punto di vista del suo contrario
Con risultati credo molto significativa
In sostanza credo che la questione possa essere messo in questi terra ogni forma di memorizzazione sociale o individuale e fortemente intrisa di oblio
Lo innanzitutto sotto il profilo dell'opposizione
Poiché si costituisce pretendendo di negare la sparizione del presente dei suoi fenomeni e così facendo determina l'idea di profondità temporale
Lo hai poi sotto il profilo della commistione perché ogni memoria sociale individuale si determina operando delle selezioni sul materiale a disposizione
Questa selezione possono essere preventive e di solito a livello sociale sono indirizzate da presupposti ideologici nel senso l'atto del termine o successive alla memorizzazione rispondono loro prevalentemente a Cartier si dice di operatività di funzionalità ma anche a questo livello naturalmente ideologia gioca un suo ruolo cioè nell'intervento a posteriore
Perché dato un setta di elementi memorizzate all'interno del quale operavano selezione saranno ovviamente i dati più consoni rispondenti a una certa concezione l'importanza a essere salvarti
Vi è poi la questione della obsolescenza della memoria
A noi a termine
Si dice che riferiscono le compiuto regole dell'uomo e che sul computer la posso cancellare completamente mentre Claudio Longo posso mai cancellare completamente si cancella sei impatto eccetera ma mai completamente
La rivale dunque è a termine nel senso che i dati memorizzati
Nelle tradizioni orali l'abbiamo visto ieri ma anche dei supporti tecnologici anche dei supporti tecnologici possono subire in qualche caso subiscono necessariamente un processo di degrado
Come si cerca di ovviare con una serie di opzioni che vanno dalla filologia all'interpretazione critica dalla storia dalla storiografia la restavo e costituisce queste opzioni tuttavia pongono sempre di nuovo il problema dell'oblio
Perché a recuperare un dato di per sé Aubusson uscente è operazione artificiale mossa da criteri soggettivi e non dalla natura del dato stesso ovviamente
Quindi l'apporto delle tecnologie della memoria anche e soprattutto di quelle elettroniche e informatiche in particolare mostra tutta la sua significatività
In quanto esse tendono a porsi tendono a porsi come forme di registrazione potenzialmente universale e potenzialmente duratura e stabile
Si tratta di una pretesa implicita
Mai dichiarata apertamente dai più consapevoli eppure pienamente partecipe di un mito del progresso ormai screditato su molti altri fronti ecco allora operare la va talmente sotterraneamente l'idea di una memoria generale che si sostituisce alle memorie locali e imperfette e che sconfigge l'oblio
Un'idea buffa più che pericolosa perché come ho cercato di mostrare la questione delle memorie del loro rapporto con l'oblio non può essere rimossa dalle sulla scelta technology in effetti il punto di fondo mi pare consistere nell'idea negativa di oblio come nemico della memoria
Quando basterebbe ove chalet la prospettiva per ravvedersi del contrario
Di come cioè a vedersi di come cioè proprio la dimenticanza svolgono un ruolo positivo determinante nei processi memoriali in due sensi
Innanzitutto l'oblio il testimone più fedele della transitorietà ma anche della straordinaria elasticità e creatività dei processi di memorizzazione che sono significativi proprio perché limitati imperfetti
In questo testo soltanto la concezione debole delle capacità umane a livello di individui di specie ma anche e soprattutto diretti da gagà che sociali
Una concezione debole dicevo consente di risolvere positivamente e produttivamente la relazione tra archiviazioni e dimenticanza
In secondo luogo la percezione dell'oblio come agente inevitabile obbliga a riconsiderare ogni strategia di Novoli trazione alla luce delle sue scelte di fondo
Della sua operazioni di selezione di raga di azione culturale togliendo la maschera della totalità operazioni socialmente determinate sulla base di identità economiche e culturale
Cioè individuare nell'oblio anziché nella memoria la costante dei processi culturali non serve fosse solo a rileggere la minimo tecnica in una chiave feconda
Ma anche e soprattutto a ripensare una volta per tutte i processi di socializzazione in una logica non violenta e imperialistica ma mite e autenticamente Democratic
Io ringrazio doppiamente Gianfranco Bettetini
Sia per il fatto che ha rispettato scrupolosamente
Il tempo che gli era stato dato ma anche perché mi sembra che ha toccato un tema che non era stato toccato prima e che hanno un'importanza sempre maggiore o forse un improprio in un'importanza costante e difficile discutere
Degli affetti
Diciamo della trasmissione della memoria o della non trasmissioni a memoria senza fare i conti con quello che ha rappresentato negli ultimi anni
La rivoluzione informatica e soprattutto quello che rappresenterà ancora di più negli anni che abbiamo davanti d'ora la parola Simona Argentieri per una relazione intitolata possiamo dire criticamente la durata e l'istante
Il titolo è bello e non è mio amico sono debitrice Faggiani Cesario ma contrariamente ad altri che poi hanno cambiato idea me lo tengo perché mista molto bene me lo tengo anche perché permette dentro di fare qualunque cosa io comincerei proprio
Col fare una riflessione d'obbligo questo convegno si chiama il gioco della memoria e la psicoanalisi come tutti sapete nasce proprio da un problema di memoria otto o meglio da un problema di dimenticanza di rimozione
Freud diceva che i nevrotici che soffrono di reminiscenze era una prima formulazione ormai storica in cui il il il trauma nevrotico si diceva allora
Di qualità prevalentemente sessuale obbligava i processi psichici a affrontare un duro Processo di difesa e di patologia in cui il una parte del contenuto mentale veniva appunto rimosso nell'inconscio e ne residuavano sintomi fobie ossessioni estinto misterici in una complicata situazione di equilibrio dottor ciò che si dimenticava
Che era sottoposto le censure ciò che veniva ricordato non verrebbe forse la pena di fare questo cenno storico se non fosse per una curiosità che di questo meccanismo ormai storico e molto forse obsoleto del processo della memoria si è impadronito rapidamente proprio il cinema e mi ha fatto un luogo comune duro a morire
Soprattutto nei film americani del dopoguerra in cui l'amnesia di guerra l'amnesia traumatica
è diventato uno straordinario espediente narrativo
A partire ne citerò pochissimi famoso Spellbound e io ti salverò Pironi oppure prigionieri del passato alla letters e più di recente ritorno del soldato una di quelle bizzarre commistioni di Principi psicoanalitici corretti come appunto quello del concetto di amnesia e nevrotica diventati poi un una straordinaria fonte di Bay firme dei pretesti narrativi e ma un equivoco del quale ancora oggi
Non riusciamo a livello dell'opinione comune a liberarci e che cioè la psicoanalisi sia fondamentalmente il recupero per il concetto di abbreviazione della memoria perduta di un contenuto un trauma un secondo trauma come ci insegna il cinema dovrebbe attraverso il processo di abilitazione restituire l'integrità psichica
Per la verità e le cose sono molto diverse il lavoro dello psicoanalista attuale è piuttosto il recupero non di contenuti ma di significati il cercare di restituire il tessuto connettivo a quei vuoti creati nel circuito associativo che sono appunto le setto
Dell'interruzione dei missili
Quello che diceva Bettetini l'ho trovato un veramente come sempre utile e e brillante rispetto al recupero della qualità creativa anche dell'oblio non soltanto quindi con un deficit un buco nel tessuto connettivo
Ma come un momento di equilibrio perché per la verità la sanità mentale è proprio fatto dall'equilibrio tra memoria e oblio
Citerei due casi clinici eccellenti fatti noti a tutti credo il famoso paziente di Nuria l'uomo che non dimenticava nulla
Questo personaggio che era costretto da una memoria patologica ricordare assolutamente tutto qualunque istante della sua vita qualunque dettaglio qualunque insignificante episodio
E all'opposto un altro nevrotico eccellente quello citato da Oliver Sacks
Il marinaio perduto che invece rileva continuamente in istanti sempre diversi e sempre senza senso in una situazione in cui non c'era mai il senso del passato e mai senso del futuro e questo credo che ci consente di di capire come per stabilire un processo
Di costruzione della memoria sia necessaria da una parte la continuità e l'identità e dall'altra la costruzione dei significati
In questo a me pare che si possano trovare dei ben più che delle analogie tra quelle che sono le evoluzioni non soltanto della psicoanalisi ma anche della Psicologia delle neuroscienze e delle scienze cognitive su quello che l'organizzazione intra psichica dei processi innesti ICI e quello che molto bene altri relatori hanno detto tre ieri e oggi su quello che è invece un concetto moderno
Dell'utilizzazione di questa messe e di questa massa di informazioni e di materiali audiovisivi che sono oggi a nostra disposizione infatti sia per quel che riguarda l'archivio della mente sia per quel che riguarda l'archivio audiovisivo
Vediamo che passiamo da una situazione in cui i contenuti venivano considerati appunto i magazzini di memoria lei immagini fisse le tracce innesti che
A un tessuto vivo a una operazione dinamica di possibilità volontaria e involontaria di richiamare sotto i riflettori dell'attenzione dei contenuti del passato non immediatamente presenti alla coscienza
E quindi soprattutto da quello che potrebbe essere un accumulo indiscriminato di contenuti a una reti associative vita in cui quello che conta ed è considerato oggi l'elemento fondante sia di un archivio della mente sia di un archivio audiovisivo
Non è tanto la la qualità e la quantità dei contenuti ma la capacità di collegarle tra loro la rete associativa
Che stabilisce la possibilità di coordinare di collegare in una mamma nera sempre nuova questo credo che sia un concetto della psicoanalisi che e potrebbe forse essere di qualche utilità anche in questi altri contesti in queste altre discipline che hanno arricchito questo convegno per esempio il concetto
Psicoanalitico di trascrizioni quello per cui a partire da Freud e fino a oggi noi sappiamo che nella nostra mente
Degli eventi non solo scritti una volta sola nel nostra mente ma che tanti eventi tanti fatti Graça esperienza possono essere il patrimonio mentale trascritti proprio usando la la lana logica musicale
Sotto varie forme e la diversità di queste trascrizioni viene data dal contesto associativo in cui questo contenuto si inserisce
L'oggettività del fatto in senso intra psichico e in senso sociale ormai è un mito al quale tutti quanti abbiamo rinunciato siamo tutti quanti abituati a vivere sul terreno del dubbio di ambiguità
Ma questo ci mette anche in guardia evidentemente dalla dall'illusione di poter avere dei materiali assolutamente oggettivi
Però questo ci dà anche una una possibilità nuova appunto
Di di sapere per esempio che di nuovo faccio riferimento individuale l'accumulo di fatti nella dimensione di una persona di una persona in analisi può non costruire esperienza
Puoi vivere mille volte delle cose e maxi anche per le ricordi non senso meccanico questo non costruisce esperienza che portanza e la coazione a ripetere che è un altro tipo
Di deformazione di memoria le memorie fisse le memorie schermo non tutto quello che è contenuto mentale memoria
Per quel che riguarda poi la trasformazione del modo in cui si organizza la memoria nel tempo presente credo che alcune considerazioni che dobbiamo fare
Per quel che riguarda gli adolescenti e i bambini di oggi
Una piccola osservazione di nuovo clinica e veramente sorprendente parlando con degli adolescenti di oggi vedere che poco spazio abbia nella loro psicologia il ricordo del passato mentre tutti quelli che sono della mia generazione il e anche oltre sanno che c'è questo culto delle memorie infantili negli adolescenti di oggi vediamo estremamente accorciato e semplificato questo proprio questa possibilità di ricordare quello che è successo loro da piccoli e quello che il linguaggio fantascientifico è stato definito un iper presente
E questo probabilmente anche incoraggiato dal modo in cui si si crea poi l'istruzione scolastica per esempio il il breve spazio destinato alle materie che la tradizione la rapida obsolescenza delle materie scientifiche
Però quello che in interessante che questa scarsa devozione alle proprie memorie interne corrisponde anche
A una impazienza per quel che riguarda per esempio la frustrazione dei bisogni e la capacità di aspettare immaginare c'è un'urgenza di appagamento immediato nell'adolescente
E che può essere poi fonte di non non piccole conseguenze sul piano dell'organizzazione della della personalità questo problema diventa ancora più intenso se ci trasferiamo le età infantili
In cui in un convegno recenti addirittura era stata coniata
Una nuova sindrome del bambino di oggi il bambino con of
Considerando quindi un tipo di psicologia infantile in cui l'immediatezza accendere spendere sino potrebbe essere una caratteristica nuova del modo di funzionare della mente infantile
A partire per esempio anche sì da esperienze effettivamente concrete ma dell'apprendimento ma anche probabilmente da dal fatto che c'è questa tendenza e prima veniva ricordata che oggi la maggior la possibilità appunto di questo accumulo di materiali far sì che moltissime
Possibilità ci siano di ricordare cose ma fuori della mente con questa possibilità appunto non ti posso come diceva Bettetini ma di accesso
Rapido che però ha di nuovo una conseguenza interessante la labilità dell'attenzione dei bambini dell'età elementare per elementare
Chi fa l'insegnante sa benissimo per esempio come per tenere l'attenzione di un bambino ci sia un continuo bisogno
Di effetti speciali di sorprese continue altrimenti la capacità dell'attenzione estremamente labile anche degli adolescenti anche degli adulti ma non lo volevo dire per non abusare appunto della capacità di attenzione per gli adulti veniamo rapidamente a ad aggiungere che un'altra delle caratteristiche psicologiche di questi bambini e forse di queste parti bambini di tutti noi oggi
E secondo me è proprio che si vanno visitando quella che prima definivo la struttura portante della memoria cioè la costruzione dei missili
Perché il tipo di nesso che si stabilisce tra un contenuto mentale e un altro tra un apprendimento e un altro in questa modalità dell'infanzia di oggi
Sono ammessi estremamente impoveriti nell'adatta per esempio nell'investimento affettivo perché quello che poi fissa un ricordo nella mente di ciascuno
è la qualità di investimento affettivo nel momento in cui invece questi questi nessi dell'attenzione sono così rapidi così Onna of a a mio parere avviene da una parte una comunque omologazione affettiva per esempio tra documentario fiction esperienza reale e dall'altra un la una creazione di Messi che sono senza radici intra psichiche nel percorso individuale facciamo proprio l'esempio di quello che è considerato il montaggio audiovisivo più moderno
Blob la certo tipo di pubblicità
Nancy immediati senza collegamenti e che stabiliscono la possibilità di fare apposizioni punterà immagini e contenuti mentali ma senza che ci sia in questo tessuto connettivo un percorso Tom
E questo secondo me pone un problema che forse è solo un poco dal convegno ma poi neanche tanto che se è vero che ci confrontiamo con il nuove modalità di organizzare i dati con le nuove modalità di accesso e di uso
C'è un altro problema che invece è stato molto esplorato dal versante psicologico psicoanalitico che è quello dell'effetto di ritorno cioè di quello che accade
Attraverso queste realtà nuove a ritroso sul modo di formazione della mente
Mi chiedevo ascoltando appunto le relazione di ieri e quelle di oggi se non si potrebbe provare a fare una piccola mappa
Del dell'uso distorto che si può fare dell'informazione anche per tornare un poco sul mio terreno un uso distorto credo che si potrebbe chiamare Luca l'operazione ossessiva delle memorie cioè l'accumulo
Per apposizione di dati e senza appunto questa Rete conoscitiva quello di cui appunto
Si preoccupano tanto gli organizzatori nostro convegno di potere creare un archivio una catalogazione la possibilità di accesso a tutti questi meravigliosi
Materiali che stanno appunto raccogliendo l'altra l'altra modalità patologica che circolata spesso e questo anche mi ha confortato trovato molte Analogie
Tra i vari oratori e anche tra le mie esperienze è un uso della memoria come culto e tutti quanti mi sembrava negli affetti d'accordo che un eccesso di punto di devozione della memoria di fatto una negazione della memoria un imbroglio
Perché il il culto usiamo come esempio quello dei cinefili ai quali io appartengo ma faccio anche un un'autoaccusa nel momento in cui c'è una devozione un oggetto sempre identico sempre via potabile
Fruibile considerato identico a se stesso questo è meno una negazione del tempo che passa è un è Gatti una negazione della perdita
Ed è anche da considerare questo lo do mettere in relazione a quello che dicevano le elezioni politiche di ieri a proposito del culto dell'operazione antistorica del culto della Nostalgia
Una
Osservazione clinica chimica credo che sia interessante coloro che hanno il più alto grado di Nostalgia di rimpianto del passato non sono coloro che hanno avuto una buona infanzia ma al contrario quelli più tenacemente legati all'oggetto nostalgico sono i depressi coloro che hanno avuto una cattiva infanzia delle esperienze talmente brutte
Talmente cariche di aggressività e di distrutti vita che devono essere idealizzate non possono essere elaborate non possono diventare storia ricordo
Infine e un'ultima modalità distorta di utilizzazione delle immagini credo che possa essere quella che un filosofo della scienza Paolo Rossi chiamava il terrorismo associativo
Quella per cui e probabilmente i veri eredi dell'Ars memore attiva di Simonide oggi diceva sono i pubblicitari
Cioè coloro che a partire da quella nota cognizione che per mantenere nella nostra dimensione intercity che ricordo di cose pregnanti conviene associarle connessi magari artificiali con immagini forti e
Lo sappiamo tutti ne Simonide proponeva proprio delle immagini pornografiche per appiccicare al PCI dei contenuti mentali per conservare
Quello che che accadeva
Appunto allora si trasforma oggi in un altro tipo di contrapposizione di immagini e se ne era occupata proprio Stefania Rossini sull'Espresso alcuni anni fa che vedo qui tra noi
Di considerare come nella pubblicità oggi
Ciò che venisse veniva sfruttato era invece l'immagine della violenza la violenza e l'orrore come modo di agganciare in un modo totalmente meccanico sta con dei mesi totalmente artificiali un prodotto
All'orrore al sangue e al disfacimento
Mi diceva Giovanni Cesario che io sarò l'ultimo a parlare oggi e mi proponeva un compito per la verità al di sopra delle mie forze di dire qualche cosa di conclusivo
Posso fare una cosa alternativa cioè rinuncio a quello a cui aveva inizialmente pensato prima di partecipare a questo convegno che era quello di parlare delle mie passioni e cinematografiche del modo in cui la
La messa in scena cinematografica si è occupata della memoria anche perché l'ha fatto al posto mio Giovanna Grignaffini che come meme ama moltissimo e mi
E invece farei una riflessione che e nonostante che tanti di noi appunto siano di formazioni diverse storici
Teorici dell'informazione giornalisti
Io psicoanalista ho sentito che c'è un baricentro comune in questa riflessione e che c'è una possibilità di scambio e che c'è anche stato nel convegno un equilibrio tra quelli che possono essere sputo gli aspetti di
Soddisfazione per questa epoca che sembrerebbe rendere finalmente possibile l'antico mito della memoria globale e invece le inquietudini le preoccupazioni del ma l'uso di questo straordinario patrimonio
Chiede rispetto a questo molti hanno usato un concetto mio nostro della psicoanalisi che quello della rimozione
E rispetto appunto quello che invece uno storico chiamava gli assassini della memoria tutte le possibilità di disperdere manipolare questo patrimonio collettivo che è quello della memoria
Vorrei però ricordare che in questo caso forse il termine di mozione non è quello più appropriato
E proporrei di considerare le varie modalità con cui si possono assassinare a memoria una sì e la rimozione ma la rimozione un processo in corso
Di lasciare proprio sprofondare nella dimensione dell'oblio dei contenuti di memoria e ci sono altri meccanismi con cui si può assassina e la memoria
Che sono per esempio la negazione cioè mantenere un contenuto ma negato il significato
Otto
Ancora la scissione
Quella bellissima idea che le proponeva giovani Cesario di tenere conto nel momento in cui si costruisce la memoria
Delle marginazione degli scarti di ciò che non ha fatto storie dei se che non hanno fatto la storia e che sono un patrimonio
Fuori scena prezioso per recuperare attraverso e che ti schiaccia può spesso attraverso questi meccanismi di scissione di essere perduto
E ancora altri altri meccanismi altrettanto perniciosi
Che stanno al confine tra il volontario e l'involontario tra il conscio e l'inconscio che sono i meccanismi della mala fede cui spesso Tranfaglia fatta differimento
E dell'ambiguità e che sono delle operazioni ancora più insidiose perché se l'assassino della memoria lo può individuare
Come criminale di un'azione contro la storia queste operazioni di malafede di ambiguità danno invece la ad operare proprio sui nessi a modificare la possibilità di connettere ciò che dà senso a un episodio in connessione con un altro
E credo che per non diventare appunto come i replicanti di Blade Runner a cui faceva cenno la Grignaffini cioè delle persone con uno straordinario che ma patrimonio di memorie artificiali
Lei miglior contrade Leno possano essere proprio l'uso dell'archivio sia dell'archivio della mente che dell'archivio dei materiali audiovisivi
In una dimensione nuova cioè dell'archivio non come deposito ma come matrice di significati perché se è vero che noi possiamo avere accesso a questi archivi del formando manipolando tra rovinando disperdendo questo matrimonio è anche vero che ogni volta che un dato entra in un archivio o nella nostra mente questo dato
Li rimodifica in uso ancora per finire un concetto psicoanalitico Liri significa posteriori e questo è un concetto molto bello perché se è vero che il passato trasforma il presente è anche vero che il passato
Nella mente né la dimensione collettiva ogni elemento del presente nuovo che si colleghi con gli altri elementi patrimonio di un archivio comune tipo costituire senso nuovo grazie
Io ringrazio molto Simona Argentieri il suo intervento è stato ricchissimo di spunti e di suggestioni legate ai contenuti del convegno è al significato del convegno e io voglio soltanto sottolinearne due che mi sembrano due contenuti di cui spesso ci dimentichiamo e che a mio avviso invece sono di grande importanza che forse sono state anche alla base dell'idea stessa del convegno e c'è da una parte diciamo la concezione della memoria come una concezione profondamente dinamica profondamente influenzata dal presente profondamente influenzata perfino dal futuro
Che poi sì con si si Congo si diciamo si condensa in quella nozione che noi abbiamo di di archivio come qualcosa che non è importante specificamente o soltanto per la quantità che a poco a poco si accumula ma per il significato che ha questa a questi materiale si danno attraverso un'opera attiva questo è un è un tema importante centrale che non vale poi soltanto per il nostro archivio audiovisivo vale per tutti gli archivi in realtà non vale soltanto per gli archivi delle immagini vale anche per gli altri archivi ed è una cosa di cui spesso
Spesso soprattutto in periodi come questi che sono periodi poi di grande crisi anche delle discipline come è stato giustamente notato stamattina da Paolo Di cori
Sia la tendenza dimenticare c'è per esempio nella storiografia non solo italiana ma internazionale spesso una tendenza a riproporre forme di neo positivismo filologico
Che coincidono con la difficoltà
Di dare giudicò di di dare o di proporre i giudizi di valore no e dall'altra con l'illusione che l'accumulazione dei delle ricerche dei dati possono condurre a chissà quali verità
Questo è un tema fondamentale l'altro aspetto del dell'intervento di Simona Argentieri che mi mi sembra molto significativo oggi è in fondo la conferma da da un altro punto di vista ma un punto di vista che concorre
La psicanalisi è una delle scienze umane a mio avviso fondamentali oggi e questa constatazione del di di modi di modificazione che incominciano a diventare profondi da parte delle nuove generazioni dell'uso della memoria e del ricordo del passato
Questo è un elemento curioso ne ne ne accennava anche Bettetini per cui da una parte la memoria
Di non diciamo più immagazzina memorie ma certo le possibilità di memorizzare sembrano allargarsi all'infinito
E dall'altra il funzionamento dell'essere umano per così dire no nella parte poi fondamentale della formazione tende a espellere il passato ecco questo secondo me è un altro elemento di riflessione importante che direi era già in parte alla base di di tutta di questa idea del convegno ma che mi pare che riemerge alla fine con una particolare forza
Detto questo siccome sono le dodici e trentacinque mi sembra che abbiamo ancora un po'di tempo siccome ho sentito che alcuni dei partecipanti al convegno volevano intervenire
Io aspetto che qualcuno chieda la parola perché prego
Prego si accomodi
Se ci sono altri che poi vogliono intervenire ma lo me lo dicano
Lì c'è il microfono qui oppure anche qui insomma
No io vorrei soltanto esemplificare un mio dubbio
è venuto fuori nelle nel seguire lo svolgimento di questo convegno i che me l'hanno dovrebbe parlare più vicino al microfono e che me l'hanno messo più in in evidenza i primi due interventi di stamattina
Che sono stati molto belli molto interessanti
Ma mi hanno
Proprio materializzato questo dubbio mi servirà o di uno degli esempi che ha fatto la seconda relatrice cioè quello del del film di Orson Welles lei dice ai ci ha detto e se io ho capito beni che ne il recupero della memoria del personaggio del film viene attraverso una uscita dal dal personaggio viene nella nella visione dei ricordi che questo personaggio accumulato
Però io vorrei fare una piccola osservazione se mi è permesso
Il il
Sì sì perfetto si percepisce attraverso la gran massa dico oggetti accomunati dal personaggio principale
La sua memoria
Però i alla fine del film c'è il famoso Globo che cade dalle ma dalle mani del personaggio principale che non ci viene spiegato resta un mistero allora io ho paura che siano tutti i misteri anche qui gli che a tutti quegli oggetti che abbiamo visto raccolti
Nella mille nei grandi magazzini del Castello
Ecco
Va
La signora Gentili ha detto la è stato detto non tante volte anche questo congresso la bellezza l'importanza degli archivi ma l'importanza degli archivi prima di tutto
Nella loro fruibilità e oggi nella loro fruibilità in Italia faccio tanti dubbi è molto difficile accedere a tante accetti archivia almeno per delle persone normali
E poi presto recupero di tutte teatri di tutti questi oggetti di tutte queste cose
Se non riusciamo a oltre che a catalogarlo a trovarne il filo che comunichi questi che lei chi questi questi questi oggetti raccolti questi ricordi
Chi cosa dove dove dove dove andiamo a finire ci troviamo ci possiamo trovare in una in un mondo subissato da da ma David date date a tanti di questi oggetti però non NN abbiamo perso
Diventiamo tutti uomini ho sonno come diceva la la signora scusatemi va bene grazie
Ci sono altri interventi prego
Parlate vicino al microfono eh perché se no non si sente in sala
Va bene sono Giulia Barrera vederci stato
Varie cose dette questa mattina mi facevano venire in mente così non è oggi appunto il problema degli archivi cartacei
All'esperienza accumulato degli archivisti che più o meno da un secolo a questa parte anche un po'più hanno capito
Che tutte le informazioni contenute dentro gli archivi avevano un senso una leggibilità solo come dire nella loro struttura organizzata e quindi Rispetto a gli ordinamenti che venivano fatti d'inizio secolo scorso classificano in vario modo per materia e documenti
Hanno scelto un metodo no di conservazione degli degli archivi secondo una struttura organizzata crea quella già mobile aveva dato l'ente che la produttore carte
E quando oggi si parlava appunto di di leggibilità dell'informazione secondo la rete organizzativa in essi che ci sono la io credo che appunto come dire l'idea di riordinamento l'idea di archivio maturata dalla comunità internazionale gli archivisti in qualche modo proprio in questa direzione andasse e ci sono e a questo proposito secondo me vale la pena di fare due formazione due due nato azioni recentemente l'uso politico che è stato fatto dei documenti d'archivio fa proprio spesso e volentieri in una direzione
Opposta
Pescare singoli documenti dagli archivi sovietici dagli archivi dei paesi dell'Est o anche negativi nostrani e sbattere in prima pagina de contestualizzando rito talmente un'operazione appunto storicamente e artisticamente sommamente scorretta
Seconda cosa io l'ho trovato molto interessante quello che diceva ieri Giovanni Luna de de Luna a proposito dei l'archivio della Cinzano e dei filmati che acquista una particolare inagibilità proprio grazie ai documenti che gli sono vicino
E che appunto illustrano la produzione il modo di produzione il committente qual era l'affinità che si voleva raggiungere producendo quel filmato eccetera
Lo questo significa da una parte e se da una parte l'indicazione su che tipo di atteggiamento si deve avere anche dei problemi della conservazione degli audiovisivi
Cioè fedeli solo dopo tutti i difetti Polo Bugia come dice del del supporto e non analizzati nel loro contesto e non conservare e quindi l'ambito il loro contesto li priva di una forte leggibilità
Seconda cosa il discorso degli archivi informatici di cui pare parlava stamattina Bettetini
è vero il gli archivi informatici mettono in condizione l'utente gli esteri mio per rispetto all'organizzazione della banca di dati
Questo cosa e qui Rispetto all'archivio cartaceo visto in una come dire Pino prospettiva storica di studio dell'archivio
Può privare di un informazione fondamentale né studiando l'organizzazione delle delle carte della Pubblica Sicurezza degli Alimenti abbiamo quelle dell'informazione indipendenti mentre indipendenti dall'informazione che ci dà il singolo documento
Che cosa significa questo che conservare sempre una banca dati un archivio informatico senza i documenti cartacei in quei documenti di supporto Kittie chiariscono giustificano la creazione di questa il tiglio ci priva di una leggibilità della cosa
Delle delle di agibilità della banca dati medesima
Non so io voglio imitati abbiamo scarsa esperienza in materia perché dato anche il tipo di legislazione archivistica
Si dice che i documenti vanno i capi di Stato dopo quarant'anni il problema ancora non si è posto si possono esempio in Francia dove invece i documenti vanno gli acquistato punto prima che hanno una struttura statale anche gli archivi intermedio e sono arrivati archivi informatici
Privi della documentazione di come dire di corredi accompagna e loro hanno delle cose di cui non sanno assolutamente leggere che cosa siano Lozano proprio per farsi a parte che hanno magari a volte archivi tradizionali come dire pirati informatici su Scheda
Non sono di forma ancor più in grado di leggere non sono più macchinari ma a parte ciò non sapendo come era nata la banca dati ad una serie di informazioni di tipo sì no piccoli spazi agli accidenti esilio annacqua
Quindi al parte questi casi come dire proprio estremi in cui pare uno non è idea di che siano le informazioni che si hanno
Ma comunque si può esser facilmente la condizione di non avere idea di come si è formata secondo quali imputo dati dal dall'amministrazione che voleva avere la banca dati appunto per creare sto qui
Prego
Mi chiamo e va be ieri
Nicola Tranfaglia alla fine dell'intervento di tale editori diceva per fortuna non sono molte le storiche che cercherà di rendere compatibili qualcosa come mite scienza se non Capizzano capita male
E mi sembrava che l'intervento di carico rifacesse preciso riferimento a un'area della ricerca storica che era comunque l'aria femminista che mi sembra che abbia una legittimazione ma legittimità ormai va bene conosciute nota
A me viene dire purtroppo essendo io una storica femminista in che senso mi sembra che il fremito sia stato movimento quindi spostamenti dislocazione quindi il problema è che in quest'area ci si pone quella semmai di verificare la compatibilità tra scienza e senza luce di verificare la sensatezza della conoscenza
E quindi rinnegare la radice corporea di questa conoscenza per elaborarla concettualizzare la trasmetterla renderla trascendente quindi non è un problema Dio logistica queste una premessa brevissime
Per dire che cosa significa per una storica che si dice anche femminili sta incontrare la ricerca storica
Quindi non solo leggere la differenza non solo di lana anche farla
Un'operazione per alcune Dinoi necessaria ecco io sono una Stanica senza alibi cioè se non hanno degli mista e non faccio Storia delle donne eccepì occupo di riforme educativa nel Settecento vi sono coperte fino ad ora di questo e quindi il raccordo tra la ricerca stava ricca di una donna e che fermi si dice Fini perché appartiene rivendica parole un po'come dire fastidiose ma insomma non dunque se non vengono anzi tre
Questo tipo di Area diciamo di riferimento
E quello del raccordo tra memorie storiacce quelle c'è non c'è e quel nodo necessario a mio avviso tre meno e che stava dietro ci sono spazi l'esperienza di una donna assolutamente immemorabili nella cultura perché tutte ci concerne sicuramente uno di questi era porta madre figlia figlia madre neanche i modelli di formazione dell'identità ed è di e delle identità professionale
E quindi anche l'affermazione dell'immaginario storico
Cioè come si può fare storia oggi avendo consapevolezza che tutto questo va comunque indagato balletti operato
Per modificare gli aspetti disciplinari per modificare i paradigmi conoscitivi e quindi l'indisciplina in qualche modo è necessaria nel senso proprio etimologico del termine
Eccolo permette quindi il problema della ricerca e qui non se n'è parlato molto cioè del nodo tra memoria e storia
Una cosa che per le donne assolutamente ineludibile c'è questa stabilire una scansione tra la pena l'individuale la memoria collettiva e la storia c'è quindi tra univoche abbia voluto personale e politico per un noi che è politico ma non sono queste eliminò in che sarebbe comunque la storia di tutti che le donne degli uomini
Mi sembra centrale nella ricerca storica delle donne
Mi sembra che a questo punto il perbene sia non soltanto quelli veri individuato di volere approfondire questo questo nodo una di elaborare strategie espressive
E naturalmente il montaggio il film di cui si è parlato qui possono essere noti ma questi problemi aperti di come scrivere una storia in cui una storia senza alibi ma anche colga questa finito
No
Grazie ha chiesto bella fa poi
Dunque io pensavo va di cose anzitutto la prima che un incontro di questo genere è qualcosa di assolutamente necessario
Di questi tempi e poi delle come dire
Di quante cose sono state dette di quanti spunti estremamente interessanti sono stati dati e di che cosa ancora di più
Avrei voluto sentire
Io ho trovato uno che fa le dichiarazioni d'amore comunque estremamente interessanti
E bellissimo tre quello del del per Simona Argentieri che centrava il problema in sé quindi la memoria immagine il cinema mi sarebbe piaciuto sentire anche l'altra relazione no quella dei suoi amori e della sua memoria ma c'è un altro convegno sicuramente
Ma in realtà per ricchezza di stimoli e per affinità di interessi c'erano le due relazioni da Paola Di Cori e di Sergio Bologna
Peraltro avrei voluto probabilmente che questa metodologia fosse stata un po'di più applicata alle immagini non lo so tutto il discorso su l'oblio e la difficoltà di ricollegarsi alle lotte operaie di un certo periodo
Quel tipo di lavoro è interessante non dico e lo conosco perché naturalmente questo non tutte cose nuove e ben vengano è bene che ci siano però avrei voluto capire di più come si è collegato al problema dell'informazione della riproduzione dell'immagine
Probabilmente mi interessa anche a o delle urgenze infondo no
Noi siamo partiti da delle cose che è assolutamente necessario sviscerare però siamo partiti come dire da lontano al vicino ora mi sembra che l'urgenza di oggi anche perché la storia ti cade in testa da sola non te ne rendi conto nemmeno che succede
Sia di guardare questi ultimi dieci quindici ma diciamo dieci anni no come dieci anni di una particolarissima realtà virtuale che c'ha funzionato addosso senza che noi ben ce ne rendessimo conto faccio un un paio di esempi
E non credo che siano delle cose organizzate e non è che faccio un discorso voglio dire se quello di Francoforte si non penso a una realtà che si vada volontariamente dietro delle volte volontà precise costruendo però sicuramente forma un corpo molto cogente molto vischioso
Due tipi di cose pensavo le lotte operaie beh tra i film canuto più successo negli ultimi dieci anni Flashdance che ci presentava una operaia metalmeccanica che alla fine del lavoro non faceva altro che ginnastica e ballava come una disperata bene
Qualcosa ci vorrà dire oppure invece ancora più allarmante la guerra del Golfo nella guerra del Golfo cos'è stata rimossa la violenza incredibile una guerra la violenza non solo per tutta l'esperienza storica che avevamo si fa una guerra bisogna dire che il nemico è cattivo no
è stata la prima volta che non soltanto è stato occultata la violenza del vincitore ma pure quella del vinto abbiamo avuto dei prigionieri di cui si è raccontato occultando la realtà che nostra esaltati benissimo mentre hanno subito le odi violenze inaudite che ci sono in una guerra
Finita la guerra magari son venuto fuori denunce come quella del dello dell'ufficiale della donna ufficiale Marin che poi ha detto che realtà era stata violentata e non corteggiata com'era stato costruito strana no questa immagine
Dicevo la storia cc cade in testa anche quando non non vogliamo e non ce ne andiamo contro io lavoro una cosa particolare che è un festival di cinema donne che a quindici anni di così di attività
E ad un certo punto parlando con amici storici e questi ci dicevano svegliato di perché voi avete una serie in realtà cioè quindici anni di un certo tipo di cinema presentati in un certo modo
Devono essere riguardati come la nostra memoria cosa è successo prima
Voglio dire c'erano delle cose che arrivano a capire voglio dire in questi quindici anni ci presentavano appunto un gran rampanti Isma'femminile non c'era questo coro dei media
Un coro continua pensare non concertato che veniva però a congedarsi per cui le donne specialmente in Italia non dico specialmente Iraq però le donne anche in Italia facevano le carriere più strabilianti chi non si occupava di costruirsi e norme folgoranti carriere era fuori moda era fuori trenta eccetera eccetera nel frattempo vi hanno fuori undici milioni di disoccupati prevalentemente donne
E allora forse noi abbiamo un'urgenza bah scientifica politica cioè di ricostruire queste cose oppure non lo so mai abbiamo avuto un contatto privilegiato e in fondo come dire politico c'erano delle organizzazioni di donne con le donne dei Paesi dell'Est
Però in quindici anni la situazione delle donne ai Paesi dell'Est
Come quella dei paesi dell'Est stessa è mutata radicalmente allora ci troviamo questa serie di testimonianze che andrebbero organizzati capite studiate anche perché sull'Est a questo punto siamo ovviamente in un in un mare di difficoltà non possiamo utilizzare che vecchie categorie ora tra parentesi vedo tranne in giro è chiaro che per nelle lapidi credo che è stato un lapsus nessuno ha tolto il nome è stata aggiunta la fotografia semmai e allora forse non voglio finire con la morte in assegnazione eccetera eccetera la morte al lavoro e però forse ne dovremmo cominciare a mettere insieme le fotografie che cominciano a essere tante
E le parole
E a dare loro un senso che questo sia un ottimo come dire inizio di questo lavoro è sonoramente dice di di aver potuto in parte sentirla
Allora Massimo Sani che sia
Forse c'è
Sì anch'io vorrei riprende alcuni concetti detti della signora in questo momento Diop peccato che l'intervento di Simona Argentieri venga alla conclusione del congresso del sì del Congresso
Per fermare
Prima perché meglio il convegno si del convegno ma tra seminari convegni e congressi se si trova in un vetro recentemente e
Perché le bellissime argomentazioni dei psicologi
Ci pongono tanti dubbi no
Ci pongono tante incertezze personalmente di fronte alle stupende argomentazioni di psicologi dei mass media orologi degli esperti psicologi di massa io mi sento sempre colpito da un'angoscia profondissima da una sorta di male oscuro direbbe Giuseppe Berto
Cioè mi chiedo sempre quale ecco il rapporto tra gli archivi della mente gli archivi audiovisivi
Sono rapporti difficilissimi certo bisogna indagare io personalmente come autore
Pongo in primo piano nel sistema del dubbio
Il dubbio costruttivo il dubbio proprio come sistema
Dubbio sistematico prima di affrontare qualsiasi problema però o necessità anche di tante certezze
Perché senza le certezze non potrei costruire nulla che possa esservi proposto a un pubblico di massa a un pubblico che a spetta un'informazione comprensibile forse anche Chiara
Noi siamo in un momento di terribilmente drammatico per la memoria perché ci troviamo di fronte a migliaia centinaia di migliaia di cittadini che vogliono negare la memoria che vogliono negare l'Olocausto
Che vogliono sistematicamente distruggere tutto quello che fino adesso è stata la nostra certezza una certezza sulla quale abbiamo combattuto duramente con molte armi non solo le armi
Diremo del terrorismo
O del terrorismo psicologico ma poco le armi della contro informazione di un'informazione nuova
Ora io ho bisogno di sapere proprio o necessità di capire
Contro questa battaglia contro questa guerra della rimozione collettiva di una memoria così
Importante per il nostro mondo comprano come la rimozione di olocausto onesta di capire che tipi di strumenti ad operare cioè debbo portare il documento il documento più vicino il documento scritto a riprova dell'assurdità di questa rimozione oppure debbo tenere queste rimozione per vera
Per studiarla per esaminarla e per vedere quali ma anche non controllate ancora esistono su questo problema no e questo è il dubbio atroce che mi assale io ho
Per fortuna ha cercato di risolvere personalmente questo problema
In un senso ben chiaro e lo dimostro anche con i miei lavori con le mie opere
Però nei giovani questo interrogativo viene proposto soprattutto in coloro che non hanno visto che non hanno saputo io ho tre figli di cui uno di ventun'anni questo ragazzo di ventun'anni a un'equazione è una formazione culturale completamente diversa dei due precedenti ed io vengo quotidianamente confrontato su questo terreno e io devo dare delle risposte ovviamente ecco e qui che io vedo il gatto tra gli archivi veramente e di archivi audiovisivi come si parlava anche prima con alcuni pezzi tanti ancora al convegno e quindi ecco è un peccato ripeto che questo intervento si arrivata alla fine perché forse potrebbe essere il Tc Po o il preludio l'annuncio di un nuovo importante convegno dopo questo che ci appassionato tutti di cui ringraziamo proprio d'archivio audiovisivo e il presidente tra
Maggioranza ma
Scusate c'è Gianfranco Bettetini che vuole dire una una cosa breve non a voi avete dato ecco brevissima e poi do la parola Giovanni Cesareo a conclusione dei lavori scusa astenuto un minuto
No l'attiguo alla primo intervento quello sul figlio Samuel sufficiente procedura non ce l'ha
Grignaffini per via
Volevo dire che non è un film più si conclude sul mio studio perché non si conclude sua Palladino il prossimo
No ho il film il film è un'indagine sulla verità diciamo così noto il personaggio già cioè linee beh se deve come ha detto anche la degli assist valido è quello di del documentario ufficiale dello ius utilizzando una linea che l'indagine portata avanti da un giornalista attraverso le testimonianze delle persone che hanno vissuto con e poi c'è un ateo sorvegliati appare soltanto nel finale che è quello del narratore effettivo del film che mette in rapporto non un personaggio ma lo spettatore con la realtà effettiva della la la la società che che produceva no in mezzo quel grande Vincenzo no dis dissonata la riproduce con il nome non ho volto lo svolge il servizio ogni tanto ci sta
Progetto
Perché i fatti accaduti allora ci fa il suo mestiere naturalmente ma a livello politico però non ci ho visto io a livello all'attivo docce il film più denaro attivamente
No più tardivamente cioè dallo spettatore una chiave solo spettatore e non ai personaggi del sì
Tranne l'ultima parola di storia
Però c'è la scena del del falso in mezzo alla neve con l'ospite certo all'inizio firme centodiciotto apporto con quel fa
Va bene allora io do la parola a Giovan necessario
Sì il nonno mi guardo bene dal fare qualsiasi tipo di conclusione anche perché siamo in tempi secondo me dei quali conclude molto pericoloso quindi è bene cercando conclude Zaffra
Anche perché voglio dire tra l'altro la nostra intenzione dell'archivio come del resto Nicola diceva già all'inizio questo convegno e uno punto di partenza non è un punto di arrivo in nessun modo noi vogliamo continuare a lavorare su questo tema probabilmente fra un anno pensiamo di fare anche un segnale che ho fatto pensiamo di fare delle ricerche intanto e tra l'altro anche di lavorare con i nostri amici stranieri
Direi chiedo soltanto tre cose io volevo dire invece diciamo in fondo
La la prima era che io sono un po'meno ottimista di si muova da questo punto di vista cioè è vero che c'è stato un baricentro comune però è vero che questo convegno secondo me ha messo in evidenza no anche l'opposto cioè la profonda separazione che esiste fra metodologie e linguaggi
Discipline diverse rispetto alle moto GE alle logiche interne ai linguaggi dei media
Io credo che se si prende in considerazione seriamente rispetto anche a questo povero avevo muoia ma anche ad altri problemi che hanno a che fare con le discipline diverse
La presenza dei media invece di considerarla esistente ma che sta lì io credo che molte discipline vanno rapidamente in
E forse questa è l'giorni per le quali si guarda
A volte con simpatia a volte con diffidenza ma insomma da da da un punto di vista altro ecco voglio dire credo che uno dei compiti che noi ci siamo prefissi fin dall'inizio con l'archivio è proprio quello invece di determinare una contaminazione in questo senso un
E questo
Convegno anche a medio denunciato questa separazione però effettivamente forse un certo colloquio una certa interlocuzione ha cominciato a
Porla determina
La seconda cosa che volevo dire
A quello che la griglia Fini ricordavo di Blade appunto era contenuto alcun potere a mio con lei cioè il fatto che una delle caratteristiche secondo me proprio fonda
La gioco lavoro
Nella società dei miei
E il fatto che lui
E in particolare
è considerata per essere considerata o si desidera considera
Un momento di certificazione Enzo Marino è una
Fa ed è questo che dà una certa cari
Cioè lei si vede è accaduto così lo chiede c'è poco da discutere non sento per appunto l'evidenza non si dovevano racconti non sono io che l'ho letta e promette si vede insomma no quindi e così
Poi ripensandoci una seconda
In un secondo momento sia ci si rende conto che invece può essere addirittura ero esattamente il contrario cioè intanto voi sappiamo che ormai
La possibilità di creare un
In realtà virtuali
E per oggi a disposizione e poi lo sappiamo che la combinazione
Diciamo l'assiduo la collocazione di erba
In un contesto diverso la quantità di informazioni
Che la soggettività potrà avere l'immagine tale che in realtà questa capacità di certificazione spari invece
Avanti un'altra cosa che molto importante per la quale io in qualche modo riferivo inizialmente a questo concetto di memoria virtuale
Cioè il fatto che oggi avendo Inca
La società multimediale noi abbiamo il potere genetico
Motoria enorme noi abbiamo la possibilità di generare tutta una serie molto diverse di memorie che possono incrociarsi sovrapporsi eccetera e che quindi
In questo oscillare cui par di cui parlava anche Bettini
Memoria e oblio pone
Un modo diverso
Di
Di costruire di da conservare e di diffondere la memoria tra l'altro secondo me da questo punto di vista
Questo problema le tecnologie un problema posso perché
In questo campo come del resto anche dei campi semplici corruzione l'informazione io sono ancora convinto che noi abbiamo una grande disponibilità di tecnologie una grande potenzialità tecnologia
Poi le confrontiamo con l'uso effettivo che di queste tecnologie si fa molto spesso invece noi abbiamo un uso riduzione mistico di queste
In direzioni che potremmo vedere essere molto precise da questo punto di vista allora io sono molto contento che
Il titolo che noi abbiamo dato al nostro convegno del gioco della memoria sia stato inteso mi pare pienamente da quasi tutti in senso
Non in senso negativo cioè nel senso che questo gioco
Danno origine
Di possibili scelte consapevoli per la costruzione la trasmissione
La consolazione la traduzione
Rinviamo al punto di posta tra alta oggi
Memoria e qualcosa che può essere generata in un una serie di reti di cornice
Di commissioni che sono molto importanti tra l'altro di operazioni di verve
Ora quello che con
E la consapevolezza con la quale questo si fa e la consapevolezza anche naturalmente degli scopi con i quali qualunque si fa
Vorrei dire a questo punto che Franco Fortini non conclude il nostro convegno perché purtroppo ha un problema di salute abbastanza seria di sua moglie
Ma che ci ha mandato due carte in
Ma ovviamente pubblica deve
Resto e
Dice una cosa che si muove molto bella e cioè il fatto
Le
Si costruisce soltanto con una sperati cioè in funzione del futuro insomma no
Le ho questo sia effettiva in
Molto importante
Da questo punto di
Il problema
Le scelte consapevoli proprio perché siamo in una sua multimediale
E cioè
Delle scelte condivise o comunque delle scelte
Metodi che sono fatte non soltanto da una soggettività individua
L'orda una soggettività sociale
Uniti fondamentali lustro dal
Anche su questo tra
Noi forse soprattutto su questo Torre
Alla società multimediale
Fondo problemi
Di democrazia
Del resto opposto per altri aspetti in tanti altri campi
Come noi abbiamo visto che si mente
Hanno la possibilità oggi
Di opera
Manipolazioni e di costruire
E di cancellare intere zone memoria in modo
Che credo si possa definire anche mostruoso è anche vero che essi pongono proprio per questo un problema
Democrazia re
Di democrazia di fu
Che secondo me continua a essere
Grande noto dei nostri tempi da questo punto di vista io credo che il gioco per la mia
Proprio per questo ci pone problemi perché non sono soltanto di linguaggio che non soltanto di tecnologie che non soltanto culturale ma che ci pone problemi anche direttamente politici
Di vita di Paul vita politica quotidiana e di gran
I partecipanti a questo nostro con ribadisco congela necessario che questo per noi è stato un punto di partenza e non ti
E che a queste dovranno seguire altre iniziative grazie ai collaboratori funzionari l'archivio che hanno lavorato per questo convegno e spero di rincontrare presto tutti arrivederci