Le parole e le cose - Conversazione con Francesco Casolo, coautore del libro «Se hai sofferto puoi capire» (Edizioni Chiarelettere)

Radio Radicale bentrovati in questo spazio di approfondimento culturale le parole e le cose siamo qui in compagnia di Francesco Casolo ben trovato Francesco
Francesco è coautore di un libero molto importante di cui l'autore sia ma Giovanni F. si intitola senza offerto poi capire storia mia e della malattia che non posso svelare a nessuno
Ed è appunto una storia importante non streghe cerca anche un po'di raccontare quello che non si racconta mai ovvero l'infanzia e
La malattia la crei fu
Ecco di anzitutto è un libro particolare perché tu hai dato penna in mano ai pensieri di un di un bambino che un dodicenne più o meno
Come è stata innanzitutto creare questo libro e come è nata ha praticamente il libro nasce come prima cosa da un blocco che questi ragazzini malati di
O sieropositivi diciamo ex uno solo malati questo poi sarà un
Punto decade andremo a trattare
Sostanzialmente loro avevano aperto questo blocco esclusi tutti Smemoranda che rappresentava una sorta di valvola di sfogo perché potessero mettere i loro pensieri rimanendo anonimi
Perché problema di questi ragazzi nel proprio l'essere accettati dalla dalla società e l'essere capiti né la loro condizione di sieropositività
A partire da quest'uomo blocca insieme la casa editrice chiare lettere ci siamo molto interessati alla voce che sentivamo molto forte di questi ragazzi
E io personalmente se entrato in contatto con questo Giovanni F ovviamente Giovanni F. è un nome inventato perché lui non può comparire e
Qual era la condizione Giovanni F. la condizione di un ragazzino che da sei mesi ragazzi in dodici anni che da sei mesi sapeva
Di essere sieropositivo e lì è cominciato questo viaggio che abbiamo fatto assieme
Ecco
Questo viaggio è un viaggio che parte da lontano perché parte innanzitutto dalla descrizione di una condizione che
Punto come specificare anche due è una condizione ibrida perché diciamo non si possono definire
Malati terminali on malati cronici ma in qualche modo
La vita di una persona sieropositiva diventa tutt'altro rispetto
Alla norma appunto nel libro c'è anche molto forte dimensione degli incognito no nel senso non non possa per lo nessuno
Anche perché diciamo che l'accento i fari
Che
Su cui punta anche questo libro tedeschi sue di Davide anche
Per vedere quanto quella società in qualche modo riesce a
A introiettare al suo interno i sieropositivi
E questo è un diciamo uno spunto molto importante perché diciamo se pensione HIV insomma cosa degli anni novanta con le pubblicità quindi Alloni
Viola gente che gira
Il boom del contatto però in realtà esistono tantissime storie come quelle di Giovanni
Sì praticamente la l'aspetto interessante il tutta questa vicenda che
Si parla di una malattia che non è più una malattia nel senso per questi ragazzi con semplicemente una pillola al giorno la maggior parte dei casi
Attengono il giro sotto controllo quindi è una malattia semplicemente sociale cosa vuol dire che la malattia sociale vuol dire che
A a Giovanni deve stare attento a non far sapere a nessuno di essere sieropositivo perché se lo sapesse la scuola sarebbe un problema
Nel libro raccontiamo ad esempio il caso di un ragazzino che non era stato diciamo abbastanza istruito
Dai genitori nel momento in cui gli è stata data la comunicazione che qualche settimana dopo in un tema in prima seconda media scrive al tal titolo del tema che era qualcosa come qual è stato un momento importante dato vita a luglio racconta il momento in cui gli hanno comunicato la sieropositività
Questo tema arriva all'insegnante che sostanzialmente telefonai genitori blocca il ragazzino dicendo che lei non vuole assumersi la responsabilità di tenerlo a scuola
Poi ovviamente ragazzino viene reintegrato perché non c'è nessuna giustificazione legale o anche in termini di prevenzione che giustifichi il fatto che un ragazzino non posso frequentare la scuola nastro positività ma
Diciamo questa storia legata una malattia
Che non è più cronica che non è più mortale è una storia sostanzialmente di vita perché il romanzo è il percorso di formazione
Di un ragazzino che deve farsi strada con un fardello molto pesante sulle spalle quindi quello che raccontiamo eh sostanzialmente un gruppo di amici più grandi rispetto Giovanni F. che gli stanno accanto e che lo aiutano
In quelle che saranno le sfide che dovrà affrontare quindi la quell'accettazione dei pari dei coetanei dei suoi amici trovare le persone che sono disposte ad accettare la sua condizione zero Positano positività
Innamorarsi no spiegare una ragazza di questa innamorato che hai questa condizione ma che questa condizione non preclude un rapporto onore preclude la procreazione e così via
Cioè questa ricerca forte della felicità in qualche modo
Giovanni vive questa serio così da questa sieropositività come un
Un piccolo diciamo steppa da superare come se fosse un quadro di un videogioco
In cui magari è partito dal diciamo dal livello più arduo invece che da quello più facile come espresso
Accade appunto c'è questo coro diciamo questa compagnia che appartiene
Ha ricordato un po'diciamo ricorda un po'Guerre stellari per come diciamo per come e costruite c'è quindi questo doppio linguaggio c'è un libro che divento libero
Di denuncia sociale perché ovviamente
Non tanto l'HIV ma proprio
Le reazioni alla che w sono diciamo una una piaga sociale come reagisce la società però è un libro che diciamo lo denuncia sotto partendo dagli occhi di un bambino
Ecco come è stato anche tener dentro queste due cose cioè tener dentro un aspetto sociale così forti così importanti
Il disincanto quasi
Ma in realtà son partiti principalmente anzi Cantone se so che questa è la voce di Di Giovanni o quando l'ho conosciuto sono rimasto colpito dal fatto che lui
Una delle prime cose che mi ha raccontato è stata
Dicono che sono un guerriero cioè io sono un ragazzino che ha sempre combattuto per ottenere le sue cose e e io non ho nessuna voglia che questa cosa mi limiti che questa cosa mi impedisca di essere felice quindi
Sono pronto ad affrontare le sfide e voglio farlo nella maniera anche più a ironica possibile nella miniera più allegra quindi appunto diventa un gioco che i suoi amici diventano la setta quindi un gruppo di
Consiglieri che sono disposti ad aiutarlo si parla anche dell'atto scuro della forza ossia
Di ragazzi che
Non si rendono conto della propria situazione o comunque di un vogliono vendicarsi della propria situazione quindi non prendono non assumono medicinali e
Fanno quello che non non andrebbe mai fatto cioè
Mettono a rischio la vita di di altre persone però il suo tono il tono di un ragazzino che semplicemente dice mentre essa giocare a pallone l'interesse a divertirmi entrasse per una ragazza quando sono un po'più grande voglio essere circondato il più possibile ed amici questa è
è la storia per cui
La anche le prime elezioni e che che questo punto del libro sono mi sono divertito e poi ho pensato a una cosa a cui non avevo mai pensato perché era alta
Delladio la patologia del della sieropositività da quindici anni non non si parla praticamente più dopo questa
Campagna di sensibilizzazione e ci si è fermati come se
Consistesse più e soprattutto come se non ci fossero stati enormi progressi in termini medici
Nel
Nel trattamento della
Di questa patologia certo soprattutto oppone anche l'accento sul fatto di quanto poi oltre la campagna oltre il momento oltre la volta all'anno il primo dicembre la giornata mondiale contro l'AIDS eccetera eccetera
Poi in realtà tutto quanto questo scompare e scompare tra le pieghe della quotidianità
La bellezza di questa storia e che spesso arriviamo ad un ad un punto ad una tra diciamo anche ad un punto della svolta
La livello narrativo all'interno del libro che capiamo quanto voi la storia faccia quasi male perché ha una storia che avviene tra i banchi di scuola nei
All'oratorio nei campi di calcetto e quindi forse
Ci impone anche di guardare in faccia quello che comunque
Avviene
E perché come è stato Francesco anche prestare la penna prestare il tuo sguardo un po'più
Diciamo adulto atteso che il decreto
Mai fatto molti dicendo che aveva sei da un pezzo però ecco diciamo così
Io vi diciamo che penso c'era stata forse una forma di mescolanza sei tornato anche tu un po'più bambino se io ovviamente nel momento in cui passi molto tempo con un ragazzino poi
Comincia a entrare nel suo modo di di vedere le cose ovviamente poi ci sono tutte le differenze generazionale del caso quindi in pare anche tutto un mondo magari che
Per certi versi tirati era sfuggito
Contemporaneamente
Il la cosa interessante è stata che questo percorso l'abbiamo fatto assieme quindi siamo andati assieme a incontrare questi ragazzi più grandi
Abbiamo parlato con loro e quindi è stato anche un modo per
Fare una sorta di confronto fra diverse generazioni quindi la mia del quarantenne che
Come dice una ragazza di trent'anni è quella degli omini viola nel senso che
E quella che è stata condizionata da tutta questa pubblicità progresso che va fatta con le migliori intenzioni ma che
A
Stigmatizzato tutto un mondo di persone che questa malattia ce l'avevano per
Salvare quelli che non ce l'avevano sostanzialmente
E contemporaneamente è stato un percorso appunto attraverso anche le diverse epoche di questa malattia i trentenni che sono principalmente
Vittime di quella generazione della droga degli anni ottanta figli la maggior parte dei casi orfani di tossicodipendente negli anni Ottanta e invece
I ragazzi più giovani come Giovanni
Che invece sono quello di cui non si parla mai cioè persone che conducono una vita normale
Che ci sono preso
Parcheggi
Ecco in un conclusione tu hai attraversato un po'con la tua Penn altre storie ricordiamo
Stanotte guardiamo le stelle edito da Feltrinelli anche questa è una storia vera
Di due fratelli insomma che che lasciano o l'Afghanistan una
Però insomma non scaviamo insomma non
Non non tutto va come dovrebbe però anche di una storia
Di obbliga di speranza al tempo stesso se è stato in Groenlandia insomma per perenti diciamo per fare anche tre libri tra le altre cose oltre che
Ad immergersi anche lì in una realtà completamente differente ecco c'è qualcosa però che lega tutti quanti questi
Diciamo queste storie che sono vietate dalla lontananza dalla diciamo che diciamo
Che la cosa che lei e che le accomuna piastre comunque delle storie molto legata all'essere umano e delle storie comunque eccezionali quindi delle storie di persone che
Potrebbero come nel caso del ragazzo Appiano avrebbero potuto avere una vita normale invece
Il destino decide che
Debbano nascere in un Paese in guerra e quindi
E nell'osservare come l'essere umano in grado di reagire diciamo a
Alle sfortune iniziali la stessa cosa
Nel caso della cura e l'hanno invece era il caso di una persona di quarant'anni che ha un certo punto si ritrova senza
Punti di vista senza vie di uscita è deluso da quello che sta facendo e decide di cambiare radicalmente la propria vita
Fino arrivare alla storia di Di Giovanni F. che appunto è un ragazzino che muove i primi passi esattamente come siamo stati anche la ragazzina dodici anni e speravamo che nostra micce civilisti Mastro ci volessero bene
Che la maestra ci rispettasse se non ci facesse avere brutti voti e contemporaneamente
Osservare come
L'essere umano comunque ha sempre la forza di reagire anche alle
Peggiori diciamo catastrofico sfortune ho difficoltà
Di partenza
Bene allora noi ricordiamo se sofferto poi capire se le mie della malattia che non posso svelare a nessuno edito da Chiarelettere ringraziamo Francesco caso locomotore ricordiamo l'autore Giovanni F.
E somalo indichiamo anche
A tornare a trovarci sulle nostre frequenze per raccontarci un po'questi viaggi dall'Afghanistan alla sorella grazie graffio trafugate a voi che ci avete ascoltato fino a questo momento vi auguro un buon proseguimento con le trasmissioni di Radio Radicale