Rassegna della stampa e della blogsfera cinese

Buongiorno buongiorno agli ascoltatori da Pechino Francesco Radicioni per un nuovo appuntamento con la rassegna della stampa e della blogosfera cinesi di Radio Radicale
E non c'è alcun dubbio sono queste umore i giorni molto particolari qui in Cina
Infatti il sabato scorso si sono svolti qui le consuete celebrazioni per il Capodanno lunare e in quella che è sicuramente la festività più importante nella calendario cinese
E che coincide anche con un lungo periodo di vacanza
Nel corso del quale secondo la tradizione
Le famiglie si riuniscono per celebrare insieme il nuovo anno è il che si traduce anche in interminabili baritoni culinarie
Nello sparare i fuochi d'artificio e nella visita dei templi
Così che anche quest'anno decine di milioni di lavoratori emigranti hanno lasciato le grandi città sulla costa per fare ritorno nelle Province e nei villaggi
Natali in quella che e la stampa internazionale ama definire come la a più grande immigrazione umana
E perfetti sono davvero impressionanti i numeri forniti dal Ministero dei trasporti di Pechino
E che sono stati riassunti in un interessante info grafica pubblicata dalla single One
Una una sola cifra per tutte nel e periodo di quaranta giorni che include la festa della primavera
Si calcolano che siano circa tre miliardi i singoli viaggi e spostamenti a bordo di ogni mezzo di trasporto soprattutto in macchina
E in treno
E però solo pochi giorni prima che anche la politica cinese andassi in vacanza i giornali stampati applichino hanno fatto in tempo a raccontare e a commentare
Le prime mosse dell'amministrazione di Donal Trump
Come aveva promesso infatti lunedì scorso il neo Presidente degli Stati Uniti a con un tratto di penna
Messo la parola fine alla partecipazione americana alla PPP e cioè il partenariato tra lo specifico quell'accordo di libero scambio che legava Washington
E altri undici economie dell'ASI e del Pacifico ma che escludeva proprio la Cina
Un accordo il etti p.p.i.i. che era stato considerato il pilastro economico della strategia di Barack Obama avvolta contenere l'ascesa della Repubblica popolare
Visto quindi un po'come lo strumento che avrebbe dovuto consentire agli alleati dell'America in Asia di resistere alla accanto delle Sirene e che arrivava da Pechino
E così che ora molti sono convinti che questo vuoto lasciato dagli Stati Uniti nel libero commercio mondiale e sarà riempito proprio dalla Cina
Lo sappiamo infatti Pechino già in cantiere altri due accordi commerciali nella regione il
Cioè partenariato economico comprensivo regionale
E poi un'area di libero scambio dell'Asia Pacifico che però e ancora abbastanza in alto mare
E cosicché questa mossa di Donald Trump rischia di indebolire soprattutto la apposizione del Giappone e di fascinoso Haarde
Ettore infatti
Attraverso il tipi P. sperava di rinsaldare proprio l'alleanza
Geo strategica con Washington oltre che con altri importanti Paesi della regione Australia Malesia Vietnam
Anche
E di rilanciare le riforme interni e più in generale e l'economia del Sol levante
E che può essere quindi utile questa settimana I iniziare e prendendo proprio un editoriale del già parità e INPS
L'Amministrazione guidata da Shin Sua dei considerava la crescita delle esportazioni degli Investimenti promessa dal tipi P. comunque attore chiave per la crescita a lungo termine del Giappone
Alle attuali condizioni però senza la ratifica degli Stati Uniti che da soli rappresentano oltre il sessanta per cento del PIL totale dei firmatari del ti PP lampo l'accordo appare condannato
Tokio ricorda il quotidiano giapponese aveva completato le procedure interni per la ratifica del patto solo poche ore prima dell'in cerimonie di insediamento
Sceso abbia fatto sapere che il Giappone continuerà a fare appello all'Amministrazione tra ANTA nella speranza che gli Stati Uniti possano riconsiderare la decisione di ritirarsi
Il PPP
Non è infatti solo una questione economica neanche un importante traguardo strategico con negli Stati Uniti e il Giappone che si pongono in prima linea invece della Cina
Nel dettare le regole del commercio regionale
Però se l'ipotesi che Washington possa riconsiderare la decisione dovesse fallire
Il Giappone allora dovrebbe fare ogni sforzo per negoziare un accordo bilaterale con gli Stati Uniti
E come secondo pensione dedicarsi a un grande accordo di libero scambio simile atti PP ma senza la partecipazione di Washington
Tanto che la scorsa settimana sul suo arde a indicato come sia prioritario per il Giappone arrivare all'entrata in vigore detti PP
Ma anche di concludere il negoziato sul partenariato economico comprensivo regionale un accordo multilaterale in cui livelli economia più grande non ci sono gli Stati Uniti bensì la Cina
In ogni caso concludeva il Japan Time sa Tokyo dovrebbe esaurire le sue opzioni per un accordo commerciale inclusivo con gli Stati Uniti
Prima di far valere il proprio peso nel partenariato economico comprensivo regionale uno in un accordo trilaterale con la Cina e la Corea del sud
E somma l'abbiamo visto il ritiro voluto da Donald Trump degli Stati Uniti dal tipi P. e potrebbe quindi spingere il Giappone che ha già fortissimi legami
Economici con la Cina sempre più Colbert solare sia
Uno scenario questo che oggettivamente aggiunge ulteriori motivi di incertezza sulla Presidenza Taranta
Ma invece come è stata letta la mossa di Donal Trump dalla stampa di Pechino prendiamo un editoriale pubblicato nei giorni scorsi sulle colonne del squarcio Cerbaro
L'accordo del partenariato tra specifico era stato promosso con pesanti connotazioni geopolitiche ed era stato negoziato dall'ex Presidente Barack Obama
Per favorire la sua strategia di ribilanciamento nell'Asia Pacifico
L'obiettivo era ovviamente quello di contenere la crescita dell'influenza cinese in Asia pur senza portare molti benefici diretti agli Stati Uniti
Così la decisione di Trump di ritirarsi dal tipi P.
Indebolirla alla capacità di Washington di corteggiare altri Paesi per tenere a distanza la Cina portando così apparentemente un po'di sostegno a Pechino
Però notava il concerto è bravo il fatto che tra rincorre gli interessi americani contro tutto il resto potrebbe comportare anche grandi rischi sul lungo periodo per la Cina
Dopo che Trump sia ritirato dal TTP ha fatto sapere che avrebbe promosso accordi commerciali bilaterali
Tuttavia la Cina il Giappone il Messico sono tra i partner commerciale degli Stati Uniti che hanno attirato il maggior numero di critiche da parte del team di Trump
E però proprio la Cina che potrebbe presto diventare il principale obiettivo agli occhi della squadra di tramite
Infatti è la Cina ad aderire il più grande surplus commerciale con gli Stati Uniti e il commercio bilaterale con la Cina e considerato il più sleale
A Washington si aspettano che la Cina possa fare concessioni sul commercio manovrando sulla questione di Taiwan o sulle dispute territoriali nel Mar Cinese meridionale
Da questo punto di vista quindi non c'è alcuna ragione per la Cina di salutare la morte del tipici Pini
Trump potrebbe infatti mettere in pratica misure più dure e non dobbiamo illuderci che gli Stati Uniti c'è danno la Cina il privilegio di dettare le regole del commercio internazionale
Tramper concludeva il concesso bravo distorce il percorso mondiale il che potrebbe indebolire la fiducia degli alleati degli Stati Uniti nei confronti di Washington
La Cina dovrebbe quindi provare accogliere questa opportunità per migliorare le relazioni con gli altri Paesi e risolvere le controversie
Nel frattempo Pechino dovrebbe anche a rafforzare le riforme interne
Così da fornire al capitale internazionale un incentivo per il mercato cinese e così questo lungo editoriale del acconcio share davo
E e staremo quindi a vedere nelle prossime settimane quali scenari geopolitici ci riserverà per questo anno del Gallo che sia appena aperto intanto però anche però oggi ci fermiamo qui
Non prima di aver ricordato che ci trovate anche sul Twitter chiocciola ecc Radicioni
Oppure che potete scrivere a Radio Radicale all'indirizzo più ascolto chiocciola Radio Radicale punto it
Un
Saluto da Francesco Radicioni con la rassegna della stampa e della blogosfera cinese ci risentiamo lunedì prossimo