Un grande compito. L'attualità di Achille Grandi

Vi pregherei di accomodarmi
No scusate
Schiavone
Allora buonasera grazie per essere
Qui con noi
La Fondazione Achille Grandi e la foto azione Di Vittorio
Oggi presento a nostro un
Lavoro di ricerca sostenuto e finanziato dalla Fondazione Cariplo sulla figura di Achille Grandi il due mila sedici
Abbiamo ricordati settant'anni dalla morte
Nel nostro fonte fondatore delle ACLI
L'abbiamo ricostruita ha ricordato l'hanno ricordato in modo solenne sia alla Camera dei deputati il Senato della nella Repubblica oggi con due autorevoli storici
Quali
Agostino Giovagnoli Adolfo Pepe ed
I vertici di CGIL CISL e UIL nonché del presidente delle ACLI i come dire iniziamo questo lavoro di comunque sarà un lavoro di due anni che ci porterà
Ha produrre speriamo un lavoro siamo certi importante e
Approfondito su la figura di Achille Grandi il programma prevedeva anche gli interventi dei segretari confederali ma c'è giunto notizia che sono ancora
In corso le trattative a Palazzo Vidoni per la sottoscrizione del contratto del pubblico impiego e quindi
Non sappiamo se ne avremo con noi segretari generali o come dire
Con loro rappresentanti io inizierei dando subito la parola al professore Agostino Giovagnoli che professore all'Università del Sacro Cuore della Cattolica di Milano
Grazie
Grazie di questo invito di questa occasione
Il tema
L'attualità
Di chi le grandi impone quindi una riflessione che guardi al passato ma provi a interrogarsi anche
Su una questione
Che non è facile perché certamente che lega anche vissuto in un tempo molto diverso dal nostro
E quindi interrogarsi sull'attualità significa in qualche modo fare i conti con quel tempo diverso ma
Cercare anche di cogliere qualcosa che appunto anche per l'oggi può
Interrogarci in modo significativo
Vorrei partire da un
Antico episodio
Quello di un discorso
I don'Anastasio Rossi del Milan novecentottanta ottocentonovantatré quindi molto tempo fa
Siamo subito dopo due anni dopo la Renault Novara uno poco prima del programma di Milano
Non a Stasio Rossi futura arcivescovo di Udine affermò in quell'anno che i cattolici potevano aderire alla Camera e del lavoro purché queste dessero garanzia di rettitudine e di autonomia
Questa posizione incontro subito forti resistenze del mondo cattolico per esempio il vescovi Pavia monsignor Riboldi si pronunciò contro l'adesione dei cattolici alle Camere lavoro sostenne cioè la posizione opposta
Adducendo l'argomento che in queste organizzazioni prevaleva l'anticlericalismo
Questioni molto antiche come vedete e tuttavia
Questioni che in forme molto bocca modificate molto trasformate tendono a ripresentarsi anche in situazioni differenti
Perché mi rispondono a due visioni o se volete a due esigenze molto diverse fra di loro la prima
Quella che possiamo accogliere dalla dalle parole di Anastasio Rossi e cioè favorevole appunto la collaborazione dei lavoratori cattolici alle Camere del lavoro
Indicava che malgrado rischi e difficoltà
è opportuno che i lavoratori cattolici praticasse o la strada di la collaborazione con altri lavoratori
La seconda invece infatti Zavatti né cattolici la difesa della propria identità
Soprattutto in contesti ostili ed erano ben vedere anche due visioni diverse del rapporto fra clero elencato mente do Nastasio Rossi incoraggiare i laici ad assumersi maggiori responsabilità la seconda posizione
Quella di monsignor Riboldi richiamava i laici perdenti laici non sacerdoti e ripiegare sotto la protezione del clero
Queste due tendenze l'identità assoluta identità o a privilegiare la collaborazione con altri sono due tendenze che noi troviamo
Fra i credenti
Molto spesso per la verità anche oggi
Perché anche oggi ci troviamo di fronte a qualcuno e ovviamente l'esempio più autorevole più significativo in questo senso è quello di Papa Francesco che esprime in modo convincente originale la propensione
Dal dialogo alla collaborazione con altri
Non credenti racconta in modo molto ampio prova Francesco e noto ma tutti credo per questa sua apertura che
Ha colpito anche tanti non credenti ma naturalmente vediamo anche all'interno del mondo cattolico per esempio anche oggi delle tendenze di tipo opposto che vogliono investire affermare la propria identità
Ed è interessante che
Appunto ci troviamo
In un contesto profondamente diverso ma in cui possiamo riconoscere delle dinamiche che tendono in qualche modo a riproporsi
Ecco perché
Io credo sia opportuno collocare in questo contesto anche il ricordo della figura di Achille Grandi perché nel contesto del mondo globale in cui oggi noi ci troviamo
La dinamica dell'identità e quella invece della convergenza fra diversi
Lei di queste due dinamiche sono entrambi presenti pensi scontano si in conto in vari modi
In questa luce io credo che possiamo anche rivisitare il passato
Perché certamente anche la figura di chi le grandi ed è una figura che è vissuta all'incrocio fra queste due diverse pendenze
E direi che questi due diverse tendenze sono costitutive entrambe di una grande questione che era vero che c'era ieri e che si ripropone
Ripeto ancora una volta in modi molto diversi anche oggi ed è la grande questione della convivenza democratica
Perché la Comense democratica a
Il suo
Nodo pur
Cruciale a me pare proprio nella capacità di mettere insieme queste due cose
Cioè le identità e
Invece
Le convergenza
Certo le identità del passato però molto diverso
Parliamo del tempo di e che le grandi parliamo di
Degli identità e diversità che si misurano chiaramente sul terreno economico sociale oppure sono di tipo
Religioso non religioso no lo sconto appunto fra clericali e anticlericali oppure sono differenze di tipo ideologico eccetera eccetera queste ci sono anche oggi per la verità forse informo diversa più attenuata in qualche caso ha spiegato il più nascosta
Ma ad esse si sono aggiunte altri tipi di diversità che sono quelle
Di tipo etnico culturale nazionale e via dicendo
E si ripropone però in questi termini diversi appunto la il problema della convivenza e delle forme di convivenza fra
Identità diverse e sulla il rapporto
Il dialogo di sconto fede entità diverse ora e chiaro
Io credo a tutti da tutti noi chiunque abbia avvicinato questa bella figura di illegali che credo che conosciate bene quindi non non ci sia bisogno di
Come dire ripercorre né di tutti i passaggi
Ma
Credo che sia chiaro che quando ci avviciniamo una figura come la sua città avviciniamo una figura in cui
Il tema dell'impegno al dialogo e collaborazione con altri è stato nettamente prevalente insomma ecco le grandi
è noto per tante cose ma noto forse in modo particolare per il patto di Roma che è stato un momento cruciale in tutta la storia del sindacato che quindi
Fa di luce uno dei grandi protagonisti
Di questo spinta unitaria che ha avuto appunto
Il momento culminante in quella
In quei primissimi giorni o
Dopo la la fine dell'occupazione nazifascista di Roma e quindi
Nel momento in cui si riponeva si riapriva la questione appunto di come costruire una nuova convenzione mo'pratica e in quel momento
La il sindacato avuto un ruolo cruciale
Proprio grazie alla capacità
Di far convergere identità diverse e
Appunto come sappiamo Achille Grandi è stato uno dei protagonisti di un momento così alto e così importante dunque credo che non ci sia dubbi sul fatto che questa figura è una figura
Dico
Che ha saputo o vivere e proporre una forte capacità di dialogo di intesa di collaborazione insomma come vogliamo
Declinare con questa istanza dell'incontro Collalto con Conconi diverso appunto in questo caso ne nel campo sindacale che poi
Presupponeva anche un incontro fra retroterra culturale ideologici
Come sappiamo fra di loro molto diversi e tuttavia bisogna anche ricordare perché è giusto storicamente che grandi
Non è solo un uomo del dialogo e anche un uomo dell'identità molto su e cioè qualcuno che è rimasto sempre legato alle sue radici alle sue radici religiose al suo al mondo cattolico
è stato molto sensibile alle esigenze mi come dire di conservazione di stime Anza della fede condividendole con
I suoi contemporanei
Nel alla fine del
è all'inizio del del nei primi anni del Novecento dopo la Prima Guerra Mondiale poi anche
Anche successivamente
E queste due componenti appunto identità e dialogo
Si sono intrecciate in tutta la sua vita e forse questo quali lui qua una persona come dire a qui continuiamo a guardare
Perché e affatto della sua vita ecco perché è un impegno
A ha messo al centro la solita un impegno per armonizzare queste due esigenze per
Farle per saldare Franco
Fra di loro infatti prima ancora di essere un sindacalista
è stato un esponente del mondo cattolico è stato qualcuno che ha condiviso la visione
Del suo tempo per esempio il Progetto di Leone tredicesimo di una riconciliazione fra Chiesa e classe operaia dunque e profondamente dentro la storia del suo mondo del mondo cattolico
E però appunto al tempo stesso è stato
Esponente di come dire e di di quello sforzo che attraversato tutto il Novecento di costruire una democrazia fondata sull'incontro fra culture e tradizioni diverse
Una democrazia che politologi definiscono consensuale e che
è stata in realtà
L'asse portante
Non tanto il prologo guerra in cui la vicenda democratica si è
Bruciata nel nel giro di pochi anni
E con l'avvento del fascismo ma invece per diversi decenni nel secondo dopoguerra in cui di fatto l'Italia ha vissuto questa esperienza di democrazia contro consensuale che è stata anche un'esperienza di anni
Complessivamente felici forse perché
Le cose andavano bene l'economia internazionale ridavano insomma dobbiamo dire che i primi decenni visti un po'a distanza dell'Italia
Repubblicana sono stati certamente anni di forte crescita e via dicendo ma vorrei tornare a grandi vorrei tornare già questo suo tentativo di una sintesi fra identità e e dialogo
Per usare le parole come dire oggi di moda ma insomma che credo si possono in qualche modo anche applicare a Luigi
Per
Sottolineare
Che
Per grandi direi il la sintesi fra questi due pensioni non è mai alla sintesi statica ma è una sintesi dinamica cioè in altre parole e nella proposta di di cambiamento di innovazione che è possibile tenere insieme queste due cose
E qui c'è strumento la capacità di di giocare l'identità altri Ai fini del dialogo e viceversa come possibile questa ecco
Se lo guardiamo alla storia diede che le grandi abbiamo effettivamente un esempio significativa in questo senso
Ricordavo prima quel discorso di zona stadio russi per
Che venne detenuto nel mille ottocentonovantatré a Monza Monza
è la città operaia dove grandi nato come sindacalista diciamo così cioè ha cominciato a fare
Ma come ci arriva a Monza no Ganci arriva monta dopo una rottura pesante
Che è quella col che si consumano elezioni del mille ottocento mille novecentonove quando
Prende decisamente posizione contro la
Il candidato clerico moderato dell'epoca questo
Carcano di di di di Como per cui anche mondo cattolico anche la Curia anche il vescovo si spende né in quel quadro che è il quadro ovviamente di di quegli anni quadro
Del
Del del patto Gentiloni che sarà pochi anni dopo ma insomma il PD il quadro di un rapporto fra cattolici liberali che vedi cattolici fortemente subalterni
E qui c'è tutto come dire la la scelta di
Di grandi di rifiutare questa collocazione subalterna dei cattolici rispetto
Ai questi candidati liberali che spesso sono
Anticattolici pure essendo appoggiati dei vescovi per
Un gioco che è un gioco di convergenze di interessi non di grande respiro ideale ha come
Tipico insomma di questa fase giolittiana molto Prêtre belli
E e quindi diciamo che questa sua presa di posizione su questa vicenda specifica che tra l'altro gli costa
Molto perché poi viene allontanato dall'organizzazione cattolica di comodo Eva comunque un ruolo importante soprattutto viene licenziato perché
Quindi rimane disoccupato quindi c'è un prezzo personale che viene pagato che piuttosto elevato perché c'è una visione però molto chiara su questa come dire autonomia dei cattolici
E qui faccio un salto vedo credo che sia importante sottolineare la convergenza
Di questo disegno con quello di Sturzo cioè il disegno
Di cattolici che di acquisto nord la Lolli autonomia se volete di acquisto
La loro identità liberandosi da una subalternità al noto abbigliato meridionale nel caso di Sturzo a queste classi dirigenti
Spesso mio PD
Che poi corrispondono appunto a una logica di mera conservazione dei propri interessi di sfruttamento pesante del del lavoro operaio
Anche infine anche di
Poca propensione alla modernizzazione in realtà ecco esiguità anche culturale e umana se vogliamo sociale
Del di queste classi dirigenti e quindi
L'intuizione profonda che i cattolici possono essere giocati non come è stato fino a quel momento in contrapposizione allo Stato
Appunto con la questione romana la difesa del del del Papa eccetera eccetera ma come una Energia nuova che posso può essere messa come dire immessa nella storia per cambiare per cambiare lo Stato
Per cambiare l'economia degli equilibri caro economico-sociali per modernizzare il Paese e questo questo è accaduto infatti
Grande il non solo è stato come dire all'inizio del esperienza sindacale cattolica ma è stata anche l'esperienza inizio la dispensa politica dei cattolici
Che partecipa alle riunioni preparatorie del Partito Popolare insomma e consulto fin dall'inizio tiene la relazione sulle questioni economico sociale primo Congresso del Partito Popolare e su una posizione
Di stretta compenetrazione fra Progetto sindacale progetto politico che e che poi lo accompagnerà anche nel secondo dopoguerra in questa idea appunto di un di un'autonomia dei cattolici che
Si va si deve giocare
In modo dinamico
E e nella collaborazione con altre forze politiche e e sociali come sappiamo
E questo appunto che dopo
La dura esperienza fascista lo porterà come
Abbiamo già ricordato a a realizzare un sogno diciamo dal suo punto di vista
E che era appunto quello del del dell'unità sindacale nel nel nel secondo dopoguerra ora
In questa unità sindacale corrisponde ha un grande progetto storico e io credo che questa sia in in fin dei conti la la la principale lezione che ancora oggi noi ricaviamo
Da da chi le grandi cioè di pensare le cose
Un grande diciamo così di pensare le cose su sulla prospettive nella prospettiva della storia
Nella prospettiva cioè di un grande cambiamento unità sindacale unità dei lavoratori
Per portare i lavoratori alla guida dello Stato questo era come dire lo sfondo no del del Progetto
E qui
A l'elemento appunto della collaborazione sindacale e l'elemento del progetto politico politico inteso in senso lato diciamo
In senso ampio punto quello del del di un grande rinnovamento di una
Della classe dirigente
Nella consapevolezza dei limiti di questa classe dirigente come era è già evidente nei primi anni del Novecento mai di nuovo chiaro nel pensiero di di di grande che e nel nel secondo dopoguerra
Quei le classi dirigenti nuovamente mostrano i loro limiti
Sono stati casi vigenti pesantemente coinvolto nelle nella vicenda fascista e quindi arrivano profondamente esaurite
A dir poco insomma nella
Davanti alle nuove sfide e che si pongono qui ciò
L'unità sindacale per esempio scritto Giovanni Galloni fu vista de ville grandi come il completamento del disegno storico del Risorgimento come lo strumento capace di assicurare la partecipazione
Di quelle forze popolari che erano estate assenti nel primo Risorgimento è questa forse c'è un eccesso di enfasi però
Diciamo è una frase che ci fa capire
Che qual era appunto la il respiro del del project talmente ci volevano delle condizioni per realizzare questo
E cioè la positività una condizione paritaria del tre grandi correnti storica del Sindacato unitario la piena autonomia del sindacato rispetto al partito I partiti
Rispetto a punte vari partiti e il sindacato infine garante di delle istituzioni qui anche la saldatura con il progetto costituzionale grati grandi Stato sia pure per breve periodo
Un padre costituente perché nella sua visione il sindacato appare come dire aveva anche questo tipo di
Il ruolo
Costituente costituzionale come vogliamo chiamarlo
Diciamo e che quindi non era semplicemente una vicenda legata appunto alla alla presenza
Se avete fabbrico sul luogo del lavoro o meglio questa presenza in fabbriche sulle sullo il lavoro si proiettava in una grande visione
Politico e istituzionale allora mente
Anche qui grandi non dimentica l'altra faccia cioè quella dell'identità e quindi
E il i grandi fondatore dei LEA
Le ACLI come il luogo dove i lavoratori cristiani trovano pochi di entità dove si formano dove magari auspicabilmente
Emergono anche dei quadri grado poi di portare dall'esperienza lavoro visione all'interno del sindacato diciamo quindi una visione ambiziosa
Delle ali
Proprio mentre grandi e anche coinvolto in prima persona nella vicenda democrazia che stiano e quindi la democrazia dei partiti che rinasce nel secondo comma due non voglio adesso
Fare un discorso troppo lungo ma credo che appunto quindi troviamo appunto questo equilibrio
Fra
Componenti diverse che
I grandi ha sempre cercato di tenere insieme
E questo io credo una grande lezione perché
In realtà la realtà è sempre complessa quindi o cioè
Che un disegno che è capace di tenere insieme la diversità senza soffocato la
Oppure
Non qualunque diciamo soluzione qualunque scorciatoia alla fine si rivela debole si rivela effimera cento grandi dopo avere
Non avevate subito dopo deve dimettersi perché
è chiaro che
Come dire non può fare
Tre giocare per ruoli contemporaneamente insomma quindi nel partito nel sindacato e nel e lì reati però e intanto come dire messo in moto questi diversi soggetti a cui il più pulito alla alla loro fondazione alla loro cammino
E e quindi attacco a ha contribuito a creare appunto delle premesse che sono sempre sicuramente importanti e dire addirittura fondamentali della democrazia
Consensuale e lo dico
Con un usando questo termine in senso tutt'altro che negativo ecco perché spesso poi
è facile che si parli per esempio di consociativismo e qui non Borno intendo questo un parlo del di consociativismo che rappresenta una prassi
Degenerativa che almeno nell'uso che ne facciamo questa parola poi
Le Società
Dell'Europa settentrionale invece non non era affatto una parolaccia ma
Nel contesto italiano
è diventato una parolaccia è
Indica quindi queste prassi degenerativi ovviamente
Gandhi il voglia decade tutto un altro diciamo non è quello appunto di un accordo di basso livello nome quello che poi insomma si è realizzato più avanti nel tempo insomma direi soprattutto nell'Italia del degli anni ottanta
Bene
Vado a concludere visto che
Abbiamo altre voci interessanti importanti da ascoltare
Il tempo è passato il mondo in cui viviamo in modo molto diverso
è un mondo a me pare in cui
Le sfide della globalizzazione sono molto
Forti ci tolgono molti riferimenti tradizionale
Con cui eravamo abituati a confrontarci ecco siamo
Un po'spaesati o almeno io lo sono insomma anche durante quest'anno abbiamo visto
Episodi di vicende dalla black site alle elezioni di Trump che ci hanno dato la sensazione di vivere in un mondo
Che certamente molto diverso dal passato a dir poco ecco
Ma e in questo contesto non lo
Il problema del momento democratica è
A attuale anzi attualizzo perché proprio questo contesto ci fa vedere la crisi della democrazia viviamo in tempi di crisi della democrazia e quindi tempi in cui bisognerà inventare la democrazia o trovare delle forme
Funzionante se così posso dire dice
E quindi ovviamente la domanda eh ma il sindacato può essere un soggetto
Di una
Della fondazione o di una ricostruzione come vogliamo chiamarla di una solida convivenza democratica questo questa naturalmente è credo è la domanda e la sfida una delle domande una delle sfide almeno
Che sono oggi davanti a noi
Ma
Io mi limito semplicemente ad alcune piccole osservazioni io credo che il sindacato può essere un soggetto importante nella costruzione di una nuova
Convivenza democratica
Per esempio si evita il rischio dell'autoreferenzialità che evidentemente
Un po'tutto il contrario di quello che pensava grandi e cioè
Non qualche cosa che vive per
Conservarsi per riprodursi per
Cuba punto per per esistere in qualche modo in funzione del proprio esigenze ma evidentemente qualche cosa che un soggetto
Che si pone al servizio del contesto in cui si trova
Al servizio lavoratori attualmente ma anche al servizio appunto di una realtà da ricorda costruire assieme
Forse la frammentazione del del sindacato è uno degli affetti dell'autoreferenzialità
Mentre invece le sfide la la grandezza delle sfide che sono oggi di fronte a noi credo che spingerebbero a riprendere intuizione di grandi non solo sua naturalmente ma diciamo della convergenza
Del in una come dire azioni e unitaria
E il sindacato ecco questo io credo che sia una una sfida
Lui una sfida importante
è
Un'altra sfida importante e quella
Anche qui per
Una cosa che stava a cuore punto sempre grandi unità il sindacato ma anche unità dei lavoratori e qui eccetto ci troviamo di fronte a degli scenari molto nuovi
Cosa vuol dire oggi unita dei lavoratori non mercato in una tipo di
Quindi di
Frammentazione del delle forme di di
Impiego e via dicendo
è chiaro che qui ci sono sedi sfide cecene poi una
Particolare
Qualche giorno fa
Ho visto un il programma di Gad Lerner sull'Islam in Italia
è un certo punto
Il programma faceva vedere una vittadone di ma di spedizioni credo i cui impiegati i cui dipendenti
Manifestavano perché uno di loro morto in un grave incidente di lavoro di tutti
Poco prima diciamo che iniziasse a manifestazione questi lavoratori si mettono da parte e pregano
Sono tutti i musulmani
Perché sono tutti extracomunitari
Che sono venuti lavoro in Italia compreso il rappresentante sindacale quindi prima c'è il momento per il privato e aprirà o che vede tutti gli operatori gli stessi dopo si metta
Invece in mezzo alla strada manifestare edilizie
Interessante cioè evidentemente ci sono degli
Delle sfide nuove ecco cosa vuol dire ecco la globalizzazione
Non ha non è solo una parola astratta non la la vediamo anche nel nel quotidiano insomma il primo modo di affrontarla e e e porci il problema
Del appunto degli immigrati dei lavoratori stranieri che sono in mezzo a noi
Ci sono spesso appunto sono talmente
Mezzo noi che ci sono solo loro almeno un cetnici alcune situazioni alcune circostanze e io credo che qui chiaro il sindacato abbia una responsabilità
Direi quasi pedagogica che però non è detto e del tutto cruciale del tutto fondamentale
Io
Che quell'appunto di
Educare alla
Convivenza democratica fai diverso
Infine
Il terzo esempio io parlo del sindacato ma
Naturalmente anch'io credo che tutto questo ponga poiché problemi particolare e lavoratori cristiani e poi anche in un certo senso la
Il mio riferimento alle attenti
Informo hanno
Nella cui sede siamo anche
Stiamo su cui che hanno promosso insieme appunto alle fondazioni questa questa iniziativa
Che cosa UDS lavoratori che stiano in che cosa vuol dire se non
Cogliere queste sfide in modo particolare per quanto riguarda il bene comune per quanto riguarda
La capacità di
Immettere anche delle energie che sono propri ecco l'una tradizione cristiana che sono proprie di una retroterra Cristian
Infine
Altra sfida diciamo che certamente sotto i nostri occhi e la sfida di un rapporto diverso all'interno
Già interno all'impresa interno delle aziende perché è chiaro che la globalizzazione pone delle questioni che sono molto nuove e che
Arrivo a Fintecna la porta diciamo dedicato la porta d'azienda e dunque impongono misurarsi con la concorrenzialità internazionale quindi modifica ma anche i rapporti
All'interno appunto dei luoghi di lavoro e qui anche la tradizione cristiana ha una sua saggezza io credo per quanto riguarda i rapporti di lavoro le relazioni
Che si instaurano appunto all'interno
Insomma per concludere
Una citazione di grandi che forse varco vale più delle mie parole l'ultimo discorso Daloui tenute
Cari amici
Cari amici operai diceva Karimi c'è operai dovete imparare a leggere la storia e non solo a vivere la vostra breve ora
Dovete cercare di penetrare di andare a vedere la grandiosità e l'altra gesso tragici fa di movimenti che si sono esplicati in Europa fin dal mille novecentodiciotto
Siamo in un periodo storico diverso quindi
Oggi questo non è più dal mio centodiciotto che prendiamo le mosse ma il senso di questo appello a non guardare solo all'ora Bremen in cui ad ci agitiamo diciamo spesso invece saper leggere la storia in cui viviamo credo onesti un nelle sue lezioni importante
Grazie
Grazie al professor Giovagnoli la parola adesso al professor Adolfo Pepe direttore scientifico dalla Fondazione Di Vittorio
Sì
Grazie
Club Fondazione Di Vittorio come è stata ricordato hanno riguardato
Si è fatta promotrice con la fondazione di aleatori di una ricerca storica di ampio respiro sulla figura di Achille Grandi
Questo per noi è motivo di particolare orgoglio scientifico
Perché intorno alla figura di Achille Grandi io credo sia possibile è provocare un allargamento degli ambiti della storiografia tradizionale sindacale
Ma anche di quella politica tanti larga misura ha privilegiato
L'autorecupero suzione
La figura di grandi io credo come forse anche altre figure però questa di grandi è particolarmente
Rilevante da questo punto di vista consente una riflessione storica su quello che è stata la complessa genesi e la evoluzione del sindacalismo o meglio del processo di sindacalizzazione
Che ha attraversato l'Italia come uno dei grandi fenomeni che hanno accompagnato sì la trasformazione politico istituzionale ma soprattutto quella economico sociale
E
Il proprio il punto di partenza
A mio giudizio è stato quello in virtù del quale
La sindacalizzazione è apparsa un fenomeno limitato e ristretto a una famiglia politico-culturale quella prima socialista e poi socialista comunista
Esce e la famiglia cattolica diciamo alla tradizione culturale cattolica ha un pochino come dire stentato a immettere quelli che erano stati i propri problemi percorsi
Culturali organizzativi le proprie figure importanti che sin dall'origine e non soltanto dal momento del secondo dopoguerra
Che sin dall'origine hanno invece ampliato l'orizzonte della sindacalizzazione in Italia
Colmando
Con fatica naturalmente colmando dei settori sociali professionali
Di classe per così dire che non è necessariamente erano stati per così dire coperti dalla sindacalizzazione socialista e comunista
Socialista prima e poi comunista non solo ma in questo percorso emerge chiarissimo
Come e i cattolici nell'attenzione dialettica Trai identità ai apertura e trasformazione
E con difficoltà perché bisogna essere realisti con difficoltà non sempre cogliendo nel giusto spesso con arretratezze ma spesso con grande innovazione
Hanno apportato elementi innovativi rispetto alla normale tradizione socialista
Dell'epoca e poi anche
Comunista e dunque portare all'attenzione la ricerca storica sul percorso reale
Che questi
Processi di sindacalizzazione di matrice cattolica cristiana hanno avuto
è a mio giudizio fare una grande operazione di completamento della storiografia italiana su questi decenni e decisivo
E io credo che il primo maggio che occorre fare altro
Grandi esattamente quello di essere una di quelle figure in cui si incrociano questi percorso
Grandi non è una figura facile lo dico poi lo so non lo conoscete meglio di meno in fare che facciamo una celebrazione tra virgolette che anche una rivisitazione scientifica non dobbiamo fammi invalsa Manzione ovviamente
E grandi e sarà una figura difficile e controversa cioè mai lira su autenticità il suo valore aggiunto
Fosse stata una figura ordinaria
Ne parleremo come dire quando si fanno quei discorsi sociologici sulle classi dirigenti del sindacato qui non parliamo delle classi dirigenti
Qui come abbiamo fatto per Buozzi per riconoscere per quelle che sono le figure che hanno lasciato un'impronta particolare qui parliamo proprio del personaggio della sua cultura e la sua impronta gli ha lasciato
E grandi è a mio giudizio una di queste figure che
E sottolineo il primo punto che nascendo da una matrice operaio
Lui stesso di famiglia operaia con conoscenza diretta del lavoro di fabbrica con conoscenza diretta degli umili e difficile
In quale si nel quale si loro si doveva operare tra la specialità delle gerarchie ecclesiastiche ancora qui
Si rapportavano al mondo operaio con difficoltà l'anticlericalismo feroce che c'era negli ambienti socialisti o massoni circa un patronato
Un patronato
Ancorché del nord ancorché in industrie come quelle del tessile ma un patronato sicuramente molto chiuso e molto
Legato a valori proprietari e antisociali non certamente ispirato a solidarismo i cristiani
Trovare il giusto equilibrio per introdurre tra il classismo che ispirava il leghismo il sindacalismo di matrice riformista socialista e
L'acquiescenza secondo una dottrina corporativo collaborativa inerte che era un po'quella che è sotto stava al conservatorismo è cattolico
Ecco di uscire a trovare ad affermare una dimensione sindacale e poi come giustamente ricordava Agostino anche politica
In cui l'autonomia dell'organizzazione sociale sindacale e poi politica si affermava in queste condizioni
Eh beh rivela una statura una tempra morale di dire
è una forza di carattere
Straordinari
Che indubbiamente per me che non appartenga questo filone era culturale del sindacalismo impressiona molto impressiona molto
Senza
Usi strumentali del
Del sindacalismo di grandi
Impressiona perché è indubbiamente l'espressione di un uomo profondamente radicato in alcuni grandi valori
Che sono sicuramente i valori della spiritualità cristiana
Lui lo dice ripetutamente
La cornice entro cui si opera e non si discute e quella della religiosità e della spiritualità anche la libertà suo grande valore di riferimento
Ha sempre e comunque l'orizzonte all'interno ma questo fa parte della sua identità ed è un valore per lui quindi questo non si discute il problema è come
Questo viene coniugato e trasformato nel rapporto dialettico della storia e come si riesce ad imporsi perché non era scontato per niente
Non era scontato che negli anni dieci
Negli anni le nel negli anni dieci dal Novecento al novecentodieci soprattutto al Novecento dieci in poi
Come dire l'uscita fuori l'aver messo la testa fuori dal mondo guardava parte del mondo cattolico nel mondo tumultuoso della modernizzazione capitalistica
Beh non era affatto facile desta sesta rimaneva fuori il rischio che potesse essere tagliata c'era tutta
è un esperimento poteva fallire esperimento poteva pubblici grandi forze spray Nevano perché fosse limitato R. presso
Poteva come dire vincolare in una tradizionale posizione né un medievale di corporativismo a classi sta
Che non avrebbe aiutato il mondo cattolico a muoversi a interpretare quello che stava succedendo nel mondo del lavoro
E uomini come grandi moderati diversi uomini come Sturzo eccetera e in questa fase in realtà
Con molte difficoltà con molte tensioni
E in realtà si inoltrata in questo percorso
E grandi
In questo percorso fissa alcuni punti
Che dal punto di vista e sindacale a mio giudizio sono di grandi di grande importanza e la sua esperienza inizia con un il riconoscimento della lega del leghismo che significa
Che praticamente il sindacato è funzione del mondo del lavoro non può nascere al di fuori del mondo del lavoro non è una corporazione medievale di mestiere è qualcosa che si deve radicale laddove ci sono gli operai della fabbrica
E l'esperienza del leghismo delle Disma o tessile cioè di una manifattura grande di un grande settore della manifattura che in quegli anni stava subendo la trasformazione in vero e proprio settore industriale
Nell'ora nel nord la Lombardia tranne il punto più avanzato in cui questi fenomeni
Avveniva
E poi
Da questo o il passaggio che rimarrà poi un articolato e
Per la cultura sindacale cattolica il passaggio alla Sindacato nazionale sindacato fessi
Il passaggio cioè che
Vede il momento locale nel rapporto diretto col gruppo con i lavoratori nei luoghi di lavoro
Lo vede necessariamente da ricollegarsi non tanto sul terreno orizzontale come sosteneva
La tradizione riformista socialista delle Camere del lavoro quanto terreno presidiato stabilmente dai tra i riformisti socialisti difficilmente
Su quel terreno si poteva vincere la battaglia
Ma la battaglia si poteva in qualche modo vera affermarsi si poteva sostenere invece Sissi puntava su questa nuova forma di organizzazione sindacale
Che vedeva comparire in primo piano la contrattazione quindi il diritto del lavoratore che vedeva in qualche modo adombrata anche la possibilità di contenere il conflitto
Che era
Poi
Come dire
L'altro il retropensiero diciamo così o il sottofondo di una visione conciliativa delle relazioni operai padroni
Che ieri che si scontra
Pesantemente con la visione anche più moderata dei riformisti ma che tuttavia però si è praticata sotto forma di contratti di lavoro di rapporti con i lavoratori arriva un suo spazio
Aveva
Un suo spazio
E l'autonomia
L'autonomia che era un concetto che nasce in grandi in questi anni
è un'autonomia poliedrica che doveva esercitarsi come dicevo prima e tenendo conto di tante pressioni l'autonomia dalle gerarchie ecclesiastiche
Perché il prima ancora del problema del rapporto col partito per anni a grandi ha dovuto definire con chiarezza quale doveva essere il rapporto tra
La piena adesione diremmo l'accettazione della spiritualità del magistero ecclesiastico i margini
Di manovra politico sindacali che venivano lui consentiti un percorso di equilibrismo devo dire non facile non facile altrimenti ci racconteremo una favoletta non fu facile
Però
Grandi riusciti in qualche modo con prese di posizioni nuove
Giovagnoli lo ha ricordato prese di posizione anche coraggiosa nei confronti
Della parte più conservatrice del clero la sua distinzione sulla patto Gentiloni da alcuni su alcuni suoi profili
Di e difensore del mondo del lavoro che disturbavano per così dire questi questi ambienti macchie
Rick davano all'Hui dignità illegittimità nel confronto con il mondo del lavoro e con le componenti socialista
Naturalmente
A questo va aggiunto perché va aggiunto
Alcune delle scelte fondamentali i grandi affatto nel momento più drammatico della storia dell'Italia pareri repubblicana e cioè il no al Governo fascista
Che grandi pronunciò anche contro le indicazioni del proprio Gruppo parlamentare
Che invece dava il consenso al primo Governo Mussolini
E un antifascismo che era un antifascismo assoluto perché era l'antifascismo della religione della libertà rispetto alla quale ovviamente non si transige
E era un antifascismo che lo pone ovviamente tra ai grandi pilastri
Ideali e morali che poi
Sono tornati per così dire a base della rinascita del Paese e della democrazia
Non va tuttavia ignorato che benché grandi dopo
Tra il ventiquattro e ventisei
Quando in qualche modo
Il regime stringe in senso autoritario le problematiche sul sistema sindacale si avvia al corporativismo e allo Stato autoritario non va sottovalutato
Che grandi da autentico sindacalista come del resto fece una parte del sindacalismo riformista
E si interrogò su che costa cosa stava succedendo in Italia pur corporativi
Questa è una parte interessante io credo che nella ricerca metteremo metteremo meglio a fuoco questo passaggio sicuramente
Dico così adesso soprattutto vedo molti giovani mi fa piacere e soprattutto
è interessante la possibilità attraverso grandi di distinguere bene le due matrici del corporativismo la matrice come potremmo dire
Medioevale e più
Medioevale
Professionale
Che in qualche modo faceva del corporativismo una sorta di auto rappresentanza degli interessi
Dalla matrice del corporativismo statalista e poi è quello che il fascismo impone
Nella prima nella prima c'era l'elemento forte nella libertà dell'associazione corporativa in cui lo Stato in qualche modo non doveva intervenire in modo autoritario ed era quindi espressione della
A autonomia per così dire delle di queste forze dall'altro invece la piega che prende il corporativismo con il progetti cioè di di Mussolini con la costruzione dello Stato corporativo
Che badate bene istituzionalizza il sindacato
Eccetto che per un sindacalista che negli anni precedenti aveva dovuto passa la propria vita a combattere con padroni crumiri e quant'altro
Vedersi in qualche modo riconosciuto giuridicamente dallo Stato questo ruolo
Indubbiamente qualche attenzione lavoro
Del resto negli anni Trenta sul corporativismo si interrogano tutti
Si interroga Buozzi Curriel poi gli atti
Tutti in qualche modo cominciano a porre l'attenzione su e cose questa costruzione particolare che dal sindacato un ruolo così
Straordinario da trasformarlo in una istituzione e sindacale c'è un famoso articolo di grandi sulla corporazione del quale
Venti quale enti sei nel quale appunto si discute di questo tema io credo che questo
Sia importante perché
Vengo al terzo e ultimo punto perché questo è l'anello di congiunzione con le grandi discussioni che e iniziano partendo dal nulla
Come dire da quel cenacolo particolare che si crea intorno al Vaticano dalla figura di De Gasperi
è
E che De Gasperi con grande lungimiranza affida a uomini come e grandi Ronchi e cioè Pastore di per ripensare per il dopoguerra quale doveva essere il ruolo e la funzione del sindacato
E le discussioni sulla corporativismo barra istituzionali istmo del sindacato
Sulla ruolo nuovo che in qualche modo più largo
Che il la sindacato si era venuto delle ma al tempo stesso su come diceva Buozzi sul fatto che era un sindacato finto perché non c'era la libertà
E quindi non essendoci la libertà e la libera adesione si inficiava natura sindacale ecco queste discussioni solo quelle che poi dal quarantuno quarantadue in poi
Come dire formeranno il retroterra storico-culturale delle discussioni tra Buozzi grandi Di Vittorio ergo tra De Gasperi che la leadership politica
Dei partiti di sinistra tutti impegnati a dare un fondamento sociale alla repubblica democratica
Un fondamento sociale
E naturalmente il fondamento sociale
Trovava it passava attraverso la definizione del ruolo del sindacato della sua natura dei suoi
Dei suoi poteri e delle sue funzioni il patto di Roma
Nasce all'interno di queste discussioni
Io so perché la storiografia ce lo dice ma
Anche i documenti che la firma che grandi appone al patto al patto di Roma è una firma di grande importanza storica
è una firma che tuttavia ha trovato e trova delle riserve
Perché viene considerata come una firma che forse
Grandi ha apposto con eccessiva tra virgolette frettolosità
Sono osservazioni che forse fa lo stesso De Gasperi sicuramente questo in qualche modo si riapre un versante di ricerca
Deve consentirci di situare meglio
Il rapporto che c'è stato tra come dire le discussioni politiche
Dalle quali si è partiti per le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana e poi come dire la delegai tra virgolette che viene assegnata a uomini come grandi nella gestione è concreta delle trattative della discussione
Qui le opinioni con gli amici sa Bazzani negli eccetera so sono molto varie
E interessante che questo pluralismo della ricerca continui ovviamente
Due considerazioni finali
Perché Agostino correttamente ha riportato
Anche all'oggi io credo
Che
Oltre le sue osservazioni che mi sembrano condivisibili ci sono due punti che io credo si possano riprendere dalla esperienza biografica e dalla storia sindacale di grande
La prima riguarda
Il ruolo che noi potremmo definire permanente baricentrico delle grandi organizzazioni sociali
Immaginare una Democrazia senza
Leo organizzazioni sociali rappresentative del mondo del lavoro
Significa aumentare la crisi della democrazia non risolverlo nessuno può immaginare che l'alleggerimento del ruolo delle organizzazioni sociali
Possa costituire un fattore di rafforzamento della democrazia
E naturalmente tutto il pensiero all'azione di grandi ci conforta indica questa direzione la seconda è un pochino più sofisticata tra virgolette
Grandi è stato al tempo stesso come molti leader dove sindacali delle evoca al tempo stesso leader sindacale leader politico
Non ci sono situazioni inversa
Noi non abbiamo situazioni Una storia italiana di grandi leader politici che diventano leader sindacali
Questo è un grande svantaggio per la politica la politica e i politici non conoscono che cos'è la rappresentanza sociale non l'hanno mai conosciuta direttamente
Il rapporto tra rappresentanza sociale rappresentanza politica è un rapporto complesso
L'autonomia del sindacato dalla presuppone un processo di maturazione intellettuale programmatica che gli uomini della politica non hanno mai fatto in senso inverso
Non conoscono cosa significa la rappresentanza politica partendo dalla rappresentanza sociale
Questo è un grande vulnus nella
Storia delle nostre classi dirigenti e viceversa è un grande a tutto
è una grande risorsa che il mondo sindacale offre alla politica
è il mondo appunto quella
Come dire quelli di più
Di conoscenza dei fondamenti di una democrazia moderna che non può essere la democrazia dei principi dell'ottantanove
Ma ha bisogno di essere implementata anche dai princìpi della democrazia sociale della rappresentanza sociale del rapporto corretto tra lavoratori datori di lavoro
Del rapporto corretto tra i processi di modernizzazione e ovviamente i diritti e il coinvolgimento del mondo del lavoro
Una figura baricentrica ripeto quella di grandi
La cui biografia sembra esaurirsi alle origini della nostra storia più recente
Ma che io credo ai in luce tutti gli elementi per poter essere o anche oggi indicata a tutti i rioni e ai giovani come un punto di riferimento grazie
Grazie professor
Diamo capisce molto molti messaggi a la nostro convegno ne vorrei leggere uno solo quello di Giuseppe Rizzo
Dice Giuseppe mi farebbe piacere partecipare a questo convegno fisicamente malgrado i miei novantadue anni ancora potrei farcela venire nella nostra sede con la mia
Credo di essere tra i pochi ancora in vita che hanno conosciuto personalmente il nostro Achille Grandi il primo presidente delle ACLI che lei ha fortemente voluto ho conosciuto grandi a Roma quando stava già male ed era ricoverato al Fatebenefratelli assistito amorevolmente dalla moglie Maria
Aveva chiesto di incontrare i nuovi giudico con i dirigenti gli alleati mi fu scelto io che ero Presidente provinciale a Catania regionale per la Sicilia già dal mille novecentoquarantacinque
E già cominciano ad occuparmi anche in sede centrale del patronato di nuovo i servizi sociali da costruire ricordo la grande emozione di quell'incontro le sue parole di incitamento
Per me quello fu un incontro importante perché le sue parole
Mi confermarono nella scelta di lavorare a tempo pieno per costruire alleati i nuovi non sto Movimento Sociale i lavoratori cristiani porta in i saluti al Presidente un affettuoso abbraccio Giuseppe Rizzo
Vorremmo approfittare della presenza del Presidente che abbaia del Presidente Rosati perché avere anche alloro un piccolo pensiero il contributo
Prima a me quasi
Anche lungo tanto come dice tanta gente tanti giovani che
Mi è difficile interromperti
Non
Non sono evidentemente preparato mentre ascoltavo le due versanti introduzioni
Diveniva di ricordare
Il mio impatto con Achille Grandi
Io non ho conosciuto solo ottanta sette anni quindi non ha fatto in tempo per ragioni anagrafiche
E
L'ho conosciuto cominciata conoscere direi dalla
Prima commemorazione cioè dal
Nell'edizione reali nel mille novecentocinquantasei il decennale della sua scomparsa
E nelle provai una
Impressiona curiosa io allora facevo
Il ragazzo di bottiglia
Qualcosa di più forse l'azione sociale il settimanale delle ACLI
E mi trovai a
Impagina re gli articoli che erano stati iscritti per la circostanza
E uno mi colpì cioè due quello del
Presidente dell'epoca Penazzato
Che usava
Dei toni molto encomi astici valorizzava la figura di grandi
L'insegna di grandi guida delle ACLI eccetera eccetera e l'articolo di Giuseppe Rampelli
Che
Di grandi era stato il primo successore come segretario della CDL poi fortunosamente avvicendato da Giulio Pastore
è mentre era appelli sottolineava
L'importanza poiché anche la previa avuto delle evoluzioni l'importanza della
Impresa unitaria di Achille Grandi
Penazzato
Faceva l'elogio della scissione quarantotto
Era questo il clima in cui io ho conosciuto Achille Grandi
E poi
Preso un po'più di confidenza ho studiato la
La figura di grandi anche lì travolto dalle commemorazioni che
Sono fatte vorrei ricordare è quella
Del
L'ottantasei che facemmo proprio in questa sala
Con Macario che era il Segretario CISL Elena Zaccagnini ricordo ed era un momento interessante perché si cercava di ricomporre anche con la
Linea nuova di Zaccagnini un rapporto che con la Democrazia Cristiana si era pressoché interrotto
E ricordo che
Con
Ma carico parlammo di unità sindacale
Ora
Il destino delle armi e curioso perché con grandi hanno costituito l'unità sindacale erano come correttamente è stato detto il veicolo attraverso il quale
I lavoratori cristiani venivano convogliati all'unità sindacale impresa non facile impresa drammaticamente difficile
E grandi lo sapeva bene
Perché i grandi
Quando inizia la sua attività
Rompe l'involucro dei sindacati misti che erano la parola d'ordine dei cattolici sociali
Vai a Brescia dell'acqua a Brescia trovi che un po'più in là vicenza i lavoratori cristiani cantavano pane e lavoro viva rumor
Che era l'industriale del della zona insomma
Come dire capostipite di una famiglia che poi
Dedicata alla politica
Ecco
C'era questo ostacolo da superare e grandi è il
Insieme con altri naturalmente
Prende il patrocino dei sindacati semplici come si diceva allora cioè di soli lavoratori cioè non corporativi
Questo è il primo salto
E la prima difficoltà
L'altra grande difficoltà
Dopo l'avvento del fascismo certamente ci fu penso io non so che è un punto interessante da approfondire certamente ci fu
Un'attenzione e di di tutto il mondo direi all'esperimento corporativo qualcuno se il bilancio anche un po'di più per esempio Fanfani no
Esagero forze e però dopo la ripagato perché ritorno agli anni cinquanta
Corporativo di Fanfani era in tutte le campagne elettorali
Ecco controlli scorporati
E grandi si interessò sicuramente a quello però
Si interessò anche è un'altra cosa
Tentò
Vi
Salvare dopo il fatto di Palazzo Vidoni che escludeva praticamente i sindacati non riconosciuti dal fascismo dalla contrattazione
Ventotto i salvare una qualche funzione residua del sindacalismo cattolico
Chiedendo il riconoscimento che era previsto come associazione di fatto
Potere accreditarsi come associazione di fatto che erano una sorta di attivi ante litteram la chiara
Ha però bisogno del sostegno dall'Azione Cattolica
Che gli fu una Gatto
E scrisse al Presidente di allora dell'Azione Cattolica una lettera durissima dicendo
La storia giudicherà quello che avete fatto e così via
E la vita di grandi non fu facile neppure
Da presidente delle ACLI
è stato ricordato qui il momento in cui egli dovete
Ritengo di dover lasciare perché la sua di sua volontà
Dal mille novecentoquarantaquattro data di fondazione delle ACLI al gennaio febbraio mille novecento quarantacinque Po poco più lascio
Lascio perché
Perché da segretario generale della CGIL
Aveva
Fatto un indirizzo di saluto a una delegazione di sindacalisti sovietici
Che erano venuti in Italia vi sia aveva fatto questa
La cosa non piacque
Al di là del Tevere
E lui di se io devo scegliere
E scrive lascia scritto che e lui sceglie di fare il segretario della CGIL
Per coerenza perché non può smentire quello che ha detto come esponente del mondo del del lavoro e però non vuole creare problemi all'associazione che affonda
Era erano difficili questi rapporti
Lo stesso fatto della identità di cui ha parlato Giovagnoli
Che lui incarna e declina
Nell'esperienza sindacale le ACLI la prima
La prima dell'inizio della die corrente cristiana nel campo sindacale
E anche se è difficile raccontava
Il venerando Monsignor Luigi Civati il primo assistente delle attivarlo
L'ho ricostruito
Siamo
Verbalmente da lui
Che quando lui
E grandi andarono insieme
Da Pio decimo secondo
Presentando l'idea di questo movimento
E il primo statuto delle ACLI
Nel primo statuto delle APT veniva richiesta la Santa Sede allora non c'era la CEI forse era meglio si adatta e dovunque
Venne richiesto
Il consulente presi artistico
Una formula molto meno impegnativa dell'assistenza ecclesiastico un po'come poi fu concesso pochi mesi dopo ai coltivatori diretti che l'hanno mantenuto
Quindi
Prete che viene benedice al pensiero spirituale non entra nel merito e così via e racconta monsignor Civardi che sua Santità
Apprezzo che lei a chi si sarebbero occupate anche della formazione morale dei lavoratori disse ma no e allora vediamo l'assistente
C'è di quel periodo una circolare
Interna Di Giulio Pastore
Fiera
Segretario generale delle ACLI oltre che Presidente del patronato oltre che responsabile della Democrazia Cristiana perché si indaga aveva un cumulo per ribilanciare tranquillizza era un uomo energetico Giulio Pastore
E
Che scrive anni alla periferia dicendo avevamo chiesto
Il consulente
Sì è stato dato l'assistente
La cosa è impegnativa bisogna che gestiamo bene questa cosa e allora ci fate in modo
Che
La scelta possa cadere supplenti possibilmente giovani e anche possibilmente antifascisti
Perché perché la realtà era quella non è che il trapasso dalla dal fascismo alla democrazia soprattutto nel mondo cattolico avviene in modo
In modo indolore ecco questo è o poi potrei fare il seguito perché
Grandi ha subito nelle commemorazioni
Le vicende dei rapporti tra il nel movimento sindacale
Quando c'era
L'aria della scissione completa la contrapposizione eccetera
A grandi si faceva riferimento o con la nostalgia dell'unità
Ho tentando arbitrariamente io dico di attribuirgli una volontà ante Marcia della scissione se ci fosse stato avrebbe fatto non si poteva dire
E allora accuse e interni dicono i consigli nazionali delle ACLI polemiche durissime Carapelli e Pastore l'abbiamo ricordato è proprio qui due anni fa propria iniziativa delle ACLI
Sulla figura di Capello insomma non è che serie mandassero essere mandassero ambire insomma no
E perché perché Pastore ha fatto la scissione ed era il leader della CISL oramai
E
Era appelli al conservava questa nostalgia di un tempo poi non si sarebbe più verifica quando poi con l'aborto
Negli anni Sessanta e riprese il discorso dell'unità sindacale
Erano maturate le cose che erano state le lotte operaie c'erano tante condizioni nuove e diverse si ritenne che alcuni ostacoli del passato potessero essere considerati superati o superabili
L'idea fu rilanciata in una
Tavola rotonda la vecchia sede delle ACLI checché si concluse con l'aborto e diceva Luciano amava dramma
Ci ritroveremo democratici tra democrazia e dire democraticità democratici a un comunista era
Peccato mortale insomma all'epoca no allora il
Grandi fu rivalutato furbi ripristinato nella sua interezza di di uomo della del sindacato di uomo della identità ma anche dell'uomo dell'unità e quindi il tema di unità
Provo progrediti perché proprio di sul serio insomma l'invenzione del Mib della
Del nel bene o nel male perché ho sentito non so se nell'ultima parte ultima parte di
Di Pepe uno quasi una nostalgia del
Del sindacalista che
Che porta in politica valori del sindacato eccetera
E
Invece a dire procedemmo
Quasi integralisti che a mente a patrocinare l'idea della incompatibilità la mandato parlamentare e
Carica sindacale che avevamo già sperimentato all'interno
Delle ACLI perché siamo stati noi l'abbiamo applicata per primi in Italia ecco questa cosa
Pesce stradale grandi non aveva niente a che vedere con l'incompatibilità lui era anche lamentela era costituente quando quando morì faceva parte dell'Assemblea costituente
Ecco in quel periodo ci fu una grande
Euforia intorno intorno a grandi poi le cose che sono
Abbassato di nuovi torce abbassato di nuovo la polvere ha coperto tante cose e
Dei grandi si è continuato a parlare io sono contento che questa sera
In modo molto
Molto laico molto molto aperto
Si ritorni ma rimettere a fuoco questa figura
E
Sono contento che
Si studia questa figura e si propone che venga studiata
Perché dentro questa figura passano tante contraddizioni e tante incertezze anche che noi abbiamo avuto io stesso non non è che
Non abbiamo bisogno né di fare immagini sacre Aubry applicare qualcuno
Certamente mi viene però fatto di
Ricordare un episodio che ho sentito raccontare e che coinvolge un dirigente delle origini della CGIL Oreste Lizzadro i
Pare che
Andando a Napoli per il primo congresso della CGIL dell'Italia liberata
A un certo punto erano colui Vittorio e grandi ad un certo punto si sfascia la macchina bevande la macchina
Presa chissà come insomma no e
E
Si dovettero fermare per strada e grandi che porselo stava già bene si addormentò sotto un sotto un albero
E allora pare che Vittorio abbia detto
Io
Non è che ci credo molto ma se esistono i santi questo è uno Desario
Ecco c'era questa grande spina
Questa grande stima che
Tenga in piedi anche dopo la morte di grandi
La l'unità sindacale
E che io ho ritrovato in un altro momento in un altro episodio della mia della mia esperienza
Quando
Nel mille novecentocinquantasette eravamo riuniti in congresso a Firenze delle ACLI e giunse la notizia della morte di Vittorio
E allora ci alziamo in piedi e recita molto tutti un Paternoster per Di Vittorio
La cosa fece scandalo all'epoca perché l'avevo pregato per uno scomunicato
Mi sono ricordato molti questo il giorno che mi fu chiesto di parlare con relativi Berlinguer a piazza San Giovanni ma quella volta non ci furono minacciati di scomunica
Grazie
La parola
Al Presidente che abbaglio che
Con
Io sono molto meno preparato
Di Domenico Rosati
Anche un po'più giovani
Relativamente parlando
Da
Naturalmente relativamente parlando appena giunto
E anch'io contrariamente Giuseppe edilizio di cui ho ascoltato questa bella lettera
Non l'ho conosciuto che le grandi ma o
Come dire
Solo comasco
E quando sono entrato nei reati nel mille novecentocinquantasei dieci anni dopo morti federali
Abbiamo avevamo
Aveva vuole archivio allora naturalmente un grande Curto
Per per grandi
E molti dei dirigenti di allora
In
Dovevano conosciuto
Naturalmente da allora ad alloro preso
Diverse cose sulla figura di Achille Grandi che poi naturalmente
Ho anch'io un po'approfondito nel corso degli anni mi fa piacere che il professor Giovanni ordine abbia ricordato quell'episodio
Per cui Achille Grandi che era addirittura segretario del Comitato diocesano d'Azione Cattolica cubo
E che era anche il suo come dire al posto di lavoro ove
Quando ci fu la scelta operata dal dal Vesco
Dal mondo cattolico diciamo
Pensante di sostenere il candidato liberale
Lei ha ricordato grandi si oppose pubblicamente si dimise perso il posto di lavoro
E se ne andò ad alcuno ardore Desio e commercio operare in quel contesto quindi
Indubbiamente
Era
Cristiano
Profondamente tale in tanti suoi scritti tutti molto compreso il suo testamento ma era un laico
Con un grande senso dell'autonomia
Dei laici nell'impegno sociale e sindacale del caso concreto e politico e questa è una lezione che Porini penso abbia lasciato tracce anche nella vicenda delle ACLI dei decenni successivi
E ancora oggi
Naturalmente io non posso che rallegrarmi
Che la fondazione grandi alla Fondazione Vittorio aveva ucciso insieme questo lavoro di ricerca
Mi è successo di rimproverare gli ho spesso rimproverare scherzosamente
Susanna Camusso durante la presentazione dell'ente della ricerca su Bruno Buozzi l'ho detto avete scritto lumi largamente
Sul territorio adesso aggiungete vuole zitto netti carsiche eccetera dalla CGIL unità come dire responsabilità storica anche per quanto riguarda chi le grandi e penso che
Questa ricerca che parente finalmente l'avvio dopo son passati due o tre anni risponde anche
A quel quesito che fece allora e mi sembra una occasione di grande di grande interesse
E il professor Pepe ha evocato un paio di passaggi che mi hanno sempre molti enti intrigato leggendone qui e là nelle carte che mi auguro la ricerca approfondisca
Il primo passaggio e quello che riguarda le conversazioni
Che secondo quanto ho capito io mai sono stati e comuni terrà Di Vittorio Buozzi emigranti ma erano sempre bilaterali ero un po'di Vittorio quello più significativa
Il cattolico dice invece in un suo appunto per non dire il nome di grandi
Ed Buozzi tra l'altro nei giardinetti di piazza Mazzini seguire pacchetti aver letto da qualche parte
Dove sulla natura e l'idea del sindacato
E Buozzi e grandi
Convengo no si dice su un'ipotesi un po'di tipo corporativo certo compone attivo con la libertà eccetera
Mentre il territorio portatore di un'altra visione e Di Vittorio dice ho convinto il cattolico
E lì c'è un cambiamento poi Buozzi finirà purtroppo tragicamente come sappiamo minimo sarà nell'ultimissima fase
Della stesura dell'accordo del patto
Varrebbe la pena approfondire cioè e
Il modello che nasce lì con la CGIL unitaria
Cose dal
Quali sono le sue origini
Ma questo è un punto all'altro punto che mi sembra
Mi auguro che la ricerca ISPO l'ori e e quello che è stato sempre accennato professor Pepe e
Perché ci sono
De Degasperi delega
Grandi e Gronchi
E
Però poi alla fine è grande interlocutore di questi dialoghi ed d'accordo
E qua e i grandi effettivamente viene accusato equipara prima storici vedranno le cartelle
Testimonianze ahimè in un cassetto più orali possibili ma le carte perché effettivamente dice grandi ha firmato ingenuamente dice
Perché ellissi aprendo un punto interessante perché
Pastore che non partecipa direttamente ma manda una lettera a De Gasperi in cui esprime tutto il suo scetticismo sull'unità sindacale
E queste aree Sante credo esplorare questo che potrebbe spiegare anche fatti successivi
Io
So anch'io Domenico che tante volte si è detto qua se c'era grandi non si faceva la scissione
Non penso non credo perché le condizioni di allora erano tali eccetera però è sempre rimasto anche nella narrativa lista
Questi idea che in definitiva il nostro fondatore
Fosse più convinto di altri pura autorevoli dirigenti tu hai ricordato Pastore è stato assolutamente cifra terra
Del reato prima di terre
Come dire impegnarsi nel sindacato voglio essere il leader della libera CGIL e successivamente della CISL e quant'altro ma vale la pena di esplorare come effettivamente grandi sarebbe stato un responsabile di una forzatura
Rispetto a un comune sentire e ma De Gasperi a quel punto però accetta
La la questione date ragione e per la quale mi rallegro molto di questa ricerca delle
E penso anche delle occasioni che la ricerca stessa produrrà di semi Arioldi approfondimenti
Quella che segna una certa ripresa e quindi per mesto
Rispetto
Alla Presidenza attuale
Una una sottolineatura una ripresa di interesse anche da parte del mondo esca Christa rispetto
Al movimento sindacale
Ha già ricordato Rosati che
Proprio noi che avevamo fatto la scissione siamo stati quelli che negli anni Sessanta hanno riproposto l'unità provvisorio di insistere su questo punto
E anche lì in fondo l'idea di Achille Grandi era sullo sfondo
Ma poi in qualche modo il rapporto con il movimento sindacale non mi sembra
Che sia più Stato al centro delle preoccupazioni invece io penso
Che proprio in ragione
Di quelle straordinarie novità nelle quali siamo inseriti e che professor Giovagnoli evocato nelle sue conclusioni tra l'altro impongono anche da parte
Dei reati proprio in ragione di quell'anno di quel lavoro origine è stato detto noi siamo nati come corrente
Sindacale cristiana
Eppure a corrente si depurano le acque nel congresso straordinario del settembre del quarantotto a decidere la scissione
Perché i membri
Della corrente sindacale del Direttivo si ritirarono in luglio
Ma
La sanzione la scelta e ci fu un congresso dove e come voi sapete tutti c'erano due tesi il sindacato libero cosiddette Olivia o il sindacato cristiana
Combattuta la tesi del sindacato cristiano largamente
Lei quelli in quel congresso qua una scelta che in qualche modo era anche anticipatrice
Di una visione non confessionale diciamo così
Molti anni dopo questa dei confessioni realizzazione che noi decidemmo
Rapelli è stato citato e la preghiera molto severo su questo punto proprio con Pastore
Appelli riduceva la polemica hai scelto in dollari invece dei principi ma naturalmente la scelta che facemmo noi nel settembre del quarantotto è una scelta sui principi
Era i anticipatrice molti ma molti anni dopo questa deve conferire esazione per esempio è stata fatta dalla Confederazione francese dei lavoratori cristiani
No ma venticinque anni dopo
Quindi anche in questo senso quella fu una scelta anticipatrice però paghiamo anche un po'secondo me perché dopo lo sforzo iniziale eccezionale per cui da lì per la CGIL si costituì molti territori
Con i militanti Acri che fanno allo stesso tempo membri del sindacato esorbitanti tutti alleati ma ci fu un passaggio anche cospicuo così si dice nella vulgata di risorse
Come dire materiali dei reati per costruire vive la CGIL
Non fumo poi
Dopo ben ripagati dalla nascente cifre perché io ricordo anch'io ero a Firenze congresso del cinquantasette
Non solo quello straordinario episodio che il congresso che si alza in piedi e prega per Di Vittorio che è stato già ricordato ma anche la polemica che si ripete anche dei congressi successive almeno primi due altri congressi tra pastore aperti
Che in definitiva era una polemica che riguardava non solo lascia aperte passate ma anche il fatto che la CISL e di questo si lamentava
Spesso anche Pennazzato basta leggere le carte del Consiglio di Presidenza di allora che sono state pubblicate che dopo tanto sforzo fatto dalle ACLI per
Il sindacalismo democratico ad ANAS della civiltà
Praticamente la CISL ignorava ignorava totalmente ignorava totalmente le ACLI e non c'era più quella
Passaggio eccetera detto questo naturalmente qualcuno sei aprile coppa e degli amici
Comparini Terracini sporsero dire Malthus testo
Sì ma ci son voluti molti anni perché è un attivista riessere anni dei gruppi dirigenti della CISL
Buon lavoro
Grazie religione
Inviterei anche il presidente botanico che era prima qui ma io sono vivo più
Io
Grazie
Dare adesso la parola Guglielmo voi segretario confederale della UIL
Ma
Suo intervento su saputo
Grazie grazie Presidente immagino già abbiate comunicato
E le difficoltà dei segretari generali ad essere presenti
Complicata trattativa
Per possibile rinnovo del
Del contratto del pubblico impiego quindi ovviamente porgo i saluti del Carmelo Barbagallo
Ruberò pochissimo tempo non solo per
Come dire perché la la grande
Attenzione per gli interventi sia quelli programmati che per
Coloro che mi hanno preceduto che sono veramente una lezione di storia che anche chi fa attività sindacale da tanti anni
Dodici conosce nei dettagli peraltro da un'esperienza
Come dire diversa
Che è quella diciamo della UIL della sua storia Zuma pure noi sviluppiamo ricerche e attenzioni su quelli che propriamente o meno consideriamo
Diciamo così i padri della nostra organizzazione direttamente o indirettamente quindi Bozzi
Matteotti addirittura Mazzini per il peso che ha anche la componente laico repubblicana al nostro afganizzazione sono come dire temi molto affascinante che non sono affatto come dire
Slegati dalla dall'evoluzione successiva che ha caratterizzato la storia delle organizzazioni sindacali dei rapporti tra di esse
Dell'altalenante stagione dell'unità sindacale più o meno intensa
Che sia come di che accompagnato la storia in qualche modo del del Paese
Certamente colpiscono
Nella presentazione
Che è stata fatta oggi deve
Achille Grandi ma anche leggendo
Alcuni passaggi della sua del suo percorso vorrei dire
Personale
Essere nato dentro la grande rivoluzione industriale del Paese
Settore particolarmente complicato come il settore tessile aver avuto l'esperienza peraltro
Anche di dirigente delle organizzazioni agricole come individui due perni su cui si fondava gran parte della nostra economia e conseguentemente il coinvolgimento
Di milioni di lavoratori aver seguito la sua evoluzione e le sue permettetemi da fuori anche le sue sofferenze
Non solo di fronte ai drammatici temi e della guerra prima della
Nascituro fascismo delle timidezze anche con cui diciamo la sua area politica
A letto gli avvenimenti di allora ma anche in conclusione della sua vita
Il profondo Travaglio immagino così è stato descritto correttamente secondo me di fronte al tema che ricordava che abbaglio
Del
Dell'unità sindacale di qual è la priorità per un dirigente sindacale che ha una
Sua idea una sua ideologia una sua fede
Nel mettere sul sul piatto come dire la questione identitaria e
Ho
Privilegiare diciamo l'efficacia dell'azione sindacale che inevitabilmente
Si considera
Più facilmente raggiungibile attraverso l'unità unità dei lavoratori o delle stesse organizzazioni sindacali
E quindi questa evoluzione che affronta
Che ha vissuto come dire indiretta in quanto protagonista lo Ricci la ritroviamo questa evoluzione continuamente io però mi limito
Ad alcune osservazioni simili si fa sempre in queste
In queste occasioni di comprendere
Come quei temi quelle priorità quelli quelle idee
Siano come dire o rimaste o attuali di fronte alla appaia involuzione che indubbiamente cambia il contesto in cui
Opera
Sindacato ma in cui opera la politica però alcune questioni e cito come dire solo i termini
Che sintetizzo con il
Col termine collettività
Cioè il privilegiare sempre rispetto veniva citato
L'episodio del sud-est voi ultimi come dire interventi no quello di essere dentro la storia ma non essere da soli dentro la storia
Che appare oggi abbastanza come dire
Fuori moda mettiamola così per semplificare
è però come dire una
Catena che ha tenuto insieme con tutte le contraddizioni la storia del non solo l'Italia ma
Principalmente in Italia del del movimento sindacale allora operaio oggi un po'più distinto
E cioè che la
Come dire le condizioni di vita delle persone
Non possono essere migliorate senza appunto quella che si chiama condivisione la seconda è la grande
Come dire attenzione
Vorrei dire
Rischi al rispetto
Delle condizioni in cui opera l'associazione quindi la collettività organizzata
Di fronte alla produzione
E cioè quello che poi devoluzione del del
Dell'elaborazione sindacale ha prodotto
Attraverso il termine condivisione o compartecipazione un partecipazione più pura
E che Eramo presente nelle riflessioni di grandi quindi anche la lacerazione di fronte al biennio rosso aderisce operi alla al timore che si rompesse come dire
Un rapporto con la con con un Paese che cresceva che era nel pieno della rivoluzione di una rivoluzione industriale
E quindi
Come
E chiudo rimane certamente
E appunto anche la discussione che
Che mi ha preceduto riporta come quel pensiero al di là dell'uso strumentale che si fa sempre dei pensieri dei grandi come dire
Leader del passato
Rimanga profondamente attuali a partire appunto e chiudo veramente dalle
Debolezze dalle contraddizioni che credo lo stesso grandi come dire riconosceva
Di fronte a una fase tumultuosa di cambiamenti politici istituzionali e naturalmente economici e sociali questo credo che a tutti rimanga
Come un contributo ad avere la chiave giusta non per fotografare con gli occhi di ieri l'oggi ma a distanza per leggere quello che potrebbe avvenire domani
Grazie la parola Maurizio oli Segretario dalla confederale della CISL voi avremmo saluto di
Carlo Ghezzi per la CGIL quindi le conclusioni del Presidente delle ACLI Rossini quindi siamo come vedete terminando anche
Un un orario
Normale prego
Grazie per l'invito
Ovviamente porto anch'io i saluti del Segretario generale della CISL Annamaria Furlan
Che oggi mi ha messo in un certo imbarazzo perché ovviamente vi è stato Matoussi è stato molto bravo mi è stato detto solamente una mezz'ora fa di essere presente a questo incontro
Allora alcune una una cosa personale poi alcune riflessioni la cosa personale semplicissima molto modesta ma è questa nel mille novecentottantadue io ho fatto il corso lungo a Fiesole
Alla fine del corso lungo io vengo da Massa Carrara
E alla fine del decorso lungo mi portarono a salutare il segretario generale della CISL rettili Massa Carrara e dietro le spalle della scrivania del Segretario generale c'era una figura molto
Come dire molto istituzionale ma anche però un po'perché per i miei anni anche un po'stantia un po'un po'vecchia ecco
La curiosità però era quella del non sapere dopo aver fatto il mitico corso lungo del non sapere minimamente chi era questa persona quindi non vedo più Emilio che abbaglio ma eccolo qua
E tu sei un po'responsabile perché in quegli anni ieri un dirigente nazionale
Al corso lungo non era stata spiegata alla figura di grandi quindi diciamo irresponsabile il il Direttore al professor Baglioni in quel momento no quindi la responsabilità e la sua però
Chi ne aveva una responsabilità politica era dopo il
I dirigenti nazionali
E quindi insomma no non sapevo chi era
E quindi da lì ovviamente poi la prima volta non lo chiesi minimamente perché ero in imbarazzo però poi successivamente e quindi ebbe modo di
Seguire un po'di leggere alla storia e di conoscere meglio questa
Figura importante che sicuramente con me voi avete detto
Una figura annoverabile tra le massime figure intenda cattolicesimo sociale tendenza nostro Paese
E
Ecco
Grazie a questo avevo scritto proprio anche in occasione del
Rutelli Venturini le sedici quindi su conquiste del lavoro un pezzo e un piccolo articolo e quindi poco tempo fa avevo riordinato un po'le idee su questo tema
Spero di novelle riordinate male
Allora tre questioni io ho in mente Filippi grandi che poi sono state ovviamente riprese perché le elezioni sono state davvero magistrale
La prima questione è stata chiamata la passione per la democrazia io non so se sarebbe attuale è questa passione per la democrazia in me senz'altro sì
Il contesto in cui viviamo non mi sembra che sia così attuale io vedo invece
Un un
Come dire una una tensione che si caratterizza
Più sulla necessità di chi governa di operare nella velocità delle scelte che nella capacità di un confronto costruttivo
E e mi sembra che tutto questo abbia realizzato in questi ultimi anni ma non solo in Italia perché altrimenti saremmo anche un po'così un po'a guardare e noi come centro del mondo io penso
Richiamo sempre Miglio che abbaglio che ha avuto altre altre fortune a livello europeo credo che sia a livello
Beh fortune o impegni insomma
A livello europeo in generale mi pare che sia realizzato un po'
Una situazione per la quale
Chi partecipa non decide chi decide non parte città questa è un po'la condizione della menomazione della democrazia attuale che per le è certamente partecipazione
Ha certamente partecipazione partecipazione delle parti sociali ma partecipazione dei cittadini
E io credo che in questo momento questo sia un elemento che può provocare passione quindi forse anche a essere attuale certamente perché c'è bisogno di un pensiero come questo proprio per contrastare qualcosa che ormai
Si è creato è passato
Io prima mi riferivo a livello europea insomma
Anche l'idea del dialogo sociale del loro eccetera mi pare che sia rimasto davvero poco di tutto questo
La seconda questione sicuramente Achille Grandi sindacalista quindi un fautore un un
Anche qua il termine passione insomma poi
Chi metterà contrattazione al centro di tutto no e questo poi richiama anche
A quella diversità che che che è stata esposta della diversa la diversità dei modelli sindacali cioè il fatto che il sindacato un'associazione naturale io riportavo
Un un un un intervento di grandi il diritto di associazione è un diritto naturale nessuno lo può comprimere c'erano i fascisti alle alle porte quindi non è che
Veniva non non erano parole dette come dire in assenza di di di di una possibile ripercussione sopra quindi certamente da questo punto di vista un grande sindacalista fautori della contrattazione ma soprattutto anche questo è stato detto però va riproposto come modello attuale cioè
Una un spugne sindacalista che vede il sindacato seppure organizzato anche
Con sopra strutture per potere poi mettere in campo un cucù un una serie di strumenti come la contrattazione nazionale però
Quello che ci insegna è che il sindacato si incarna cioè si genera dove si generale poco ecco stessi
Sì se lo faccia
Non si può generare in astratto in una campana di vetro ho intrometta si genera di si tiene la sul territorio si genera ossi rigenera oggi potremmo dire si rigenera nei luoghi di lavoro e nelle territorio
L'ultima questione è sicuramente quella che anche qui è stata ampiamente toccata ma particolarmente
Interessante anche per il momento che stiamo vivendo
Dove mi sembra dalla dalla dall'esperienza comune fatta nella nella piattaforma per il cambiamento dei modelli contrattuali
E quindi e quindi e quindi
Il testo che ne è conseguito poi oggi firmato
A parte da Confindustria dove sta per iniziare un certo percorso ma da tutte le altre parti sociali datoriali tra questo tema
Dell'utilità non lo so io non mi non lo diceva già Walter Tobagi in su di libero pensiero esatto in un suo libro famoso delle settantasei diceva che si rischiava
Etiche tanto gravi grandi di comprimerlo un po'ho con me nella persona dell'unità o come la persona della identità
Ecco vive
L'idea è un po'quella invece dell'uomo dell'unità nelle differenze e dell'uomo nell'Unità delle differenze e quindi della capacità di età lo rizzare il pluralismo e la differenza in una tensione unitaria forte che si esprime nella quotidianità dell'azienda e sindacati grazie grazie
Approvava Carlo Carlo Ghezzi per la CGIL Segretario generale dalla Fondazione Di Vittorio
Via prima
Giustamente
Funzione ho sentito c'è un Camusso con gli altri due c'è un collega tenta di fare il contratto del pubblico impiego
E purtroppo manca loro contributo a questo punto puntamento significativo son settant'anni
è morto Achille Grandi su settanta anni che è scomparso un costruttore della democrazia italiana e un protagonista dalla lunga strada l'emancipazione del lavoro
è stato tratteggiato
Passaggi stati tratteggiati passaggi dalla figura dell'opera
Di grandi tipografo comasco influenzato molto dagli insegnamenti alla Rerum Novaro un
Che impronte hanno
Modo marcato la sua esistenza uomo di fede uomo del lavoro uomo dei principi solidi radicati
è stato detto sindacato tessile è stato sottolineato il suo confronto aspro con monsignor Alfonso archivi pesco di Como nell'alleanza tra liberali e cattolici in funzione anti socialista
La sua andati in Brianza
Un'altra caratteristica è in prima linea nel neutralismo quando scoppia la guerra mondiale
Costruirà poi sindacato
Raccoglie l'appello dei liberi e forti di Sturzo aderisce che fonda Partito Popolare e si colloca nella sua associare nella sua radici ministra confronti
Con migliori con Piccioni con qual è lo con altre personalità
E deputato dico Omo ed è uno dei pochi che non votano la fiducia al Governo Mussolini quando questo incarico dopo la marcia su Roma
è stato un coro sottolineato la fase difficile nella quale vi allo smantellamento delle libertà e dell'autonomia sindacali la sua lotta
Contro il fascismo pagata pesantemente perché in quegli anni grandi torno a fare il tipografo va a lavorare in via Monterosa Milano alpine
Va a fare lavoretti
L'amministratore del caffè Biffi
In piazza Duomo
In galleria sono anni non solo di battaglia politica e di resistenza ma di straordinaria precarietà economica
E da un protagonista in quello che è la svolta della società italiana all'inizio degli anni Quaranta dove il lavoro e protagonista
Perché dopo che il fascismo ha sconfitto la fragile democrazia italiana ha visto le grandi masse popolari divise tra di loro commettere errori inenarrabili uniti consente legato all'altro nel fascismo ci impone
Toglie la democrazia fanno al fiorire di di di scelte nefanda
Fa le leggi razziali ma soprattutto a Parigi nella guerra ma l'Italia fino al quarantadue capisce che è uguale perso
E quando si interroga tutti su voci dalla tragedia e si interroga imprenditori parti stessi del fascismo la Confindustria la Chiesa le istituzioni l'esercito sita a Roma non si muovono
In questo Paese gli unici che ci muove sull'lavoratori
Ciò quei poveracci contro i quali gendarme regolamenti ha sparato dal momento in cui si è formata l'Unità d'Italia
Questo è il paese che Bava Beccaris spara con canoni in piazza Duomo nel novantotto per il Governo di allora mettere in galera rivoluzionari pericolosissimi come Turati come don Albertario
Come caprini
è e in questo Paese dove il lavoro è sempre stato emarginati dove le questioni del lotte per l'emancipazione state approntate come tema di ordine pubblico è il lavoro è quello che prima la bandiera della riscossa quei grandi scioperi e quarantatré quarantaquattro
Con milioni di persone che in modo pacifico incrocia le braccia stupisco la grande stampa internazionale e svela le debolezze del fascismo
Egli dice questo passaggio fondamentale e c'è in quel crogiuolo il ritrovarsi personalità straordinarie come grandi come Di Vittorio come vuoti come altri per ricostruire un sindacato
Che non commenta più gli orrori che ha commesso negli anni dieci negli anni venti un sindacato che non abbiamo divisione profonda tra anticlericali clericali che non abbia la fobia dell'unità d'azione qui sono i veri promissory story ma dato guarda libri che conosco
Ma
Gli unici momenti di unità d'azione si contano sulla punta delle dita Rampelli e santi del ventiquattro fanno sciopero unitario tranvieri a Torino quando ormai la sconfitti arrivate cioè
Il fascismo arriva sulle divisioni sugli errori evidente è quello di ricostruire
Un grande movimento unitario di lavoratori che si candida a incidere in modo marcato sulla direzione del Paese
E e e e di costruire in parallelo alle forze politiche che anch'essi ritrova la loro unità rispetto agli anni dieci agli anni venti la fuoriuscita
Cioè grandi Falcon Buosi con diritto Orio con Roveda con qual è lo con Vannoni il commissario e sindacati fascisti ma soprattutto l'impegno forte è la ricostruzione del patto di Roma
Che come è stato sottolineato non è una discussione pacifica è una discussione aspra è una discussione vivace è la discussione sull'attuale ruolo composizioni che si misura che cambiano
Con i i grandi partiti che osservano
E con il Segretario di Stato che si chiama Giovanni Battista Montini che osserva
Sopra
E e e il patto di Roma
Porta a a a un sindacato che ha due caratteristiche nel sud dove non c'è il CLN e praticamente l'unica forza organizzata che gli anglo alleati trova risalendo la penisola e che cominciano a lavorare per la ricostruzione
E al nord sapendo che c'è il patto unitario è un riferimento formidabile
Per i lavoratori che nelle fabbriche sostengo la Resistenza
E questo sindacato e sindacato di comunisti di socialisti di cattolici ma anche di tante altre culture
Di repubblicani di mazziniani come diceva l'OIV gli anarchici di Tozzi visti di azionisti di senza partito
Ed è un continuo del quale insieme il lavoro sostiene la Resistenza
Lavorerei estesa per metro Degasperi andare quarantasette a Parisi e di sedersi quasi l'ottanta il vincitore nonostante i dubbi sono per l'Italia ha scatenato una guerra non solo permette una cosa che gli altri non hanno
Di farci l'Assemblea costituente eletta con voto popolare col voto delle donne e gli eletti di farci la Costituzione
Al Giappone e alla Germania le cose non vanno così
La Costituzione gli altri regimi al mercato e la pipì a dire i tedeschi ma quasi uguale se l'Italia a questo passaggio straordinario è perché c'è il lavoro è perché ci sono gli uomini che hanno guidato il lavoro
E qui dentro
Grandi e protagonista
Grandi viene eletto a costituente ma viene eletto vice Presidente della Costituente
è malato morirà pochi decido io leggo in questa scelta un riconoscimento straordinario al lavoro nella persona di grandi
In Italia passa da quei poveri siamo andati contro eguale gendarme sparava
Alla Repubblica democratica fondata sul lavoro e questa è la parabola grandiose che questi uomini conducono e portato e portano avanti
Poi ci sono le ACLI ci sono
Le discussioni
Dentro il mondo cattolico ma anche a sinistra perché ma supportato anche a sinistra che grandi faccia il presidente delle ACLI segretario già la CGIL e lui decide come è stato detto DD di scegliere
Di scegliere
E di costruire quei patti che permettono in quei quattro anni e poi arriverà la guerra fredda decisione e così via ma quei quattro anni si forma in tanti dei DNA che caratterizzano la vita della Repubblica poli decenni che verranno fatte
Da questo punto di vista io penso faccia bene a ricordare una persona che ha speso la sua vita per l'emancipazione forse il lavoro per la loro unità una persona la quale la democrazia italiana e le forze lavoro debbono molto
Oggi abbiamo di fronte sfida terrificanti la pace la guerra le migrazioni la fame la paura di xenofobia la crisi economica la quale non si riesce a uscire la globalizzazione diseguaglianze
La moderna questione sociale che continua a rimanere al ruolo delle grandi associazioni quelle ricette non valgono
Io penso che dovrò quei valori
Quei radicamenti quelle radici profonde si sono ancora di straordinaria attualità per aiutarci le sfide dobbiamo usare grazie grazie
Al presidente nazionale delle ACLI Roberto Rossi
Grazie grazie a tutti voi grazie
Agli intervenuti grazie CGIL CISL e UIL
Che stanno lavorando credo che il bene della della nostra Repubblica grazie a tutti voi che siete intervenuti
A questo momento che in realtà un momento iniziale perché e ci sarà poi il momento conclusivo che sarà al termine della ricerca che da oggi parte
E che si concluderà con un la dedizione di un libro sulla biografia di grandi ma
Ci auguriamo che non si è semplicemente un lavoro storico
Ma che sia un lavoro che prenda un po'in considerazione esattamente cosa si quello che si diceva in questo momento cioè
Alcuni valori sui quali noi possiamo fare una riflessione perché crediamo che siano valide anche per l'oggi
Forse non a caso arriviamo a fare una riflessione su Achille Grandi in questo periodo perché
E ci si arriva in un momento in cui anche qui siamo di fronte a una situazione in cui
Sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo politico questo Paese sta un pochino vacilla
E allora di fronte ad una situazione di questo genere più volte si sentono delle voci dire dobbiamo aprire un'epoca di ricostruzione
E noi qui stiamo davvero pensando a dire ma da dove partiamo con queste ricostruzione tenuto conto che non abbiamo alle spalle una guerra fortunatamente
Però abbiamo alle spalle
E non siamo ancora usciti da una crisi economica molto pesante da una crisi politica che
A che fare con il modo con il quale ne stiamo rappresentando il popolo che sta profondamente mortificante
Allora l'idea di ritornare da chi le grandi era l'idea di riscoprire un pochino una strage una stagione straordinaria
Perché
Tutto quello che si faceva in quel periodo in qualche misura corrispondeva ad una strategia abbastanza precisa in quegli anni si scontravano strategie politiche diverse le ACLI sono nate essere di una strategia
Il sindacato unitario era tessere di una strategia
Peraltro strategie non tutte convergenti cioè le stesse organizzazioni giocavano all'interno di strategie dite divergenti diverse
Creati lì giocavano all'interno di una strategia abbastanza chiara ma lo stesso Achille Grandi e in certi momenti deve chiarire qual è il significato delle attività petto di una strategia di unità dei lavoratori all'interno del mondo cattolico
E all'interno di un panorama dove le diverse strategie evidentemente
Gioca una parte significativa e noi li abbiamo
Un sindacato unitario di fronte al pluralismo dei partiti e l'idea di un sindacato unitario era un'idea forte proprio perché l'idea dei lavoratori poteva essere l'asse portante della Repubblica
Non a caso poi uscirà probabilmente
Il primo articolo dice che una Repubblica fondata sul lavoro perché dopo e se sì fondato uno Stato sulla razza
Nonché su una class
Non più su qualche passetto l'idea che si potesse formare sui fondare sui lavoratori corrispondeva mediante molto laica peraltro
Cioè l'idea che all'interno peraltro l'interno data se i lavoratori c'è la compatibilità di più Fedi e di più ideologia e quindi l'idea che ci potesse essere una classe forte un luogo centrale un asse portante di una Repubblica
Dove potesse esserci più pluralismo e dove alle pluralismo dei partiti politici però potesse esservi invece la forza omogenea
Del dei lavoratori
Che possono anche discutere in modo come dire molto dialogico molto
Irruente su determinate cose ma la classe ma i lavoratori devono rimanere insieme perché costituiscono l'asse portante di questa Repubblica
In realtà noi poi dopo oggi
Ragioniamo su su questa idea lavoratori possono essere l'asse portante di una ricostruzione
Ma a quel tempo forse era più facile
Parlarne così perché la società era molto omogenea
Oggi ci troviamo di fronte è questa la questione per cui credo dobbiamo ritornare sull'amore illegali ci troviamo di fronte invece a una disunita dei lavoratori anche dal punto di vista organizzativo
E in una società molto più frammentata eterogenee è molto difficile oggi pensare che la classe dei lavoratori possa essere l'asse portante della Repubblica
Però è vero è vero che in qualche misura
Noi abbiamo bisogno comunque di qualche forza che modernizzi lo Stato
E e modernizzi la società la società peraltro sta andando avanti io se permettete nell'angolo del del buon umore perché
Dico questo perché la società si sta veramente frammentato e lo sappiamo tutti
Ma il problema è che il mondo del lavoro
Si sta frammentando sempre di più e sta diventando una cosa non conosciamo neanche cosa sarà c'è una ricerca fatta da un
Un
Istituto
Il quale dice che nei prossimi trent'anni la maggior parte delle procedure la maggior parte dei lavori saranno lavori che non esistono che oggi non siamo in grado di dire se esistono perché non abbiamo neanche l'etichetta e solo da qui al due mila trenta questo istituto di ricerca individua venti professioni che appunto per l'angolo del buonumore di lecco ma
Che si aprono uno squarcio e che ci fanno dire come faremo a rappresentare veramente ve le leggo perché sono belle
Primo costruttore di parti del corpo due nano medico perché ci sono
Menano medicine
Tre farmaci agricoltore allevatore genetista su Pascoli modificati geneticamente per migliorare i raccolti quattro consulente della terza età queste facce da capire
Quinto chirurgo per l'aumento della memoria perché noi dobbiamo prendere in considerazione le persone che potrebbero soffre di disfunzioni sensoriali per il fatto di aver ricevuto nel corso della loro vita un sovraccarico informativo
Sesto ittico della nuova scienza perché di fronte alla clonazione e a grandi questioni che aprano a che fare con le nostre scelte di fondo
Prezzi dovranno lasciare il passo probabilmente questi etici della scienza a Brescia ce n'è uno alla poliambulanza
Perché di fronte ad alcune scelte di vita di morte si è chiesto l'intervento dell'etico
VII il pilota spaziale perché è abbastanza evidente che
Da qui a pochi anni si potrà anche andare in altri Paesi poi il l'agricoltore verticale
Andate a Milano vedete gli orti verticali unite
Lo specialista per la riduzione degli effetti dei cambiamenti climatici perché già oggi si producono gigantesche ombrelli per la deviazione di raggi solari
Il guardiano dei periodo di quarantena queste clamorose ma interessante
Perché nelle città scoppiano FIR URSS
E quindi ne dovremmo mettere in quarantena le persone occorreranno dei guardiani dei periodi di quarantena
L'agente di polizia contro i tentativi di modifica dei fenomeni atmosferici perché ci sono già alcune parti del mondo chi semina nuvole per creare la pioggia
In alcune parti del mondo poi l'avvocato virtuale questo abbastanza semplice perché la nostra vita si svolge on line il manager di Avatar per l'insegnamento anche qui abbastanza facile perché Delli Santi virtuali
Metti trasporto attive terapie rimarrà Custer irresponsabile questo è bello ma vere
Il responsabile per lo smaltimento dei dati personali perché noi abbiamo dati personali presenti nei vari data base se un giorno ne venisse voglia di dire basti voglio sparire l'articolazione
Da sola ce la fa occorre un aspetto accetta aperte
Poi abbiamo
Il responsabile della gestione dell'organizzazione della vita il G.I.P. digitale perché ci
Ai bisogni uno che ti gestisca le e-mail Facebook Twitter queste specie il broker del tempo l'assistente sociale per i social network
Non pensate che l'assistente sociale per i soci al network sia quello che vi aiuta a stare sui social network
No non ridete scusate
Non è quello
Vi leggo la definizione e l'assistente sociale per socio al network è probabile che in futuro ci saranno assistenti sociali specializzati che avranno il compito di terra le persone traumatizzato o marginalizzate dai socialmente
E poi il personal Brenda cioè politiche al Po proprio marchio personale perché ci social network e bisogna dirlo allora uno dice scusate
Ma se ci fosse qui Achille Grandi
Al di là voglio dire della scissione al vertice ma
Che cosa potrebbe dire cosa potremmo fare noi oggi rispetto mondo del lavoro così complesso perché
La questione e che ai tempi di grandi la questione vera è questa e tempi di grandi la professione sociale ti immetteva in un ruolo sociale chiaro
Che corrispondeva anche a un modo con il quale più stati nella società ed ottavi per determina c'era un collettivo una comunità di destino
Ma scusate il personal Brender
Ma qual è la dica mento sociale può avvenire rispetto alle senso di appartenenza quale comunità di appartenenza può avvenire
Se no ma se medesimo
Ho ai pochi che fanno parte non tanto di una comunità ma di una community che è una cosa diversa
Allora e su queste grandi questioni che noi oggi dobbiamo pensare su come ricostruiamo dei corpi sociali non virtuali
A un po'meglio anche
Ma che tenga per
Ente invece che poi
Le persone sono carne e sangue e sofferenza vera e non digitale queste la grande questione su cui oggi noi dobbiamo porci e credo che il sindacato debba porselo vi più
Perché
Noi oggi abbiamo
Di fronte a una società che effettivamente molto individualizzate non tanto in termini di valori ma anche in termini professionalità la questione e se il sindacato
Si deve limitare ad assistere il mercato cioè essere un luogo che garantisce servizi ai lavoratori anche in termini di trattativa perché le trattative sindacali potrebbero diventare dei servizi ad alta specializzazione
E questa è una questione o se altrimenti sindacato sente ancora un desiderio
Di appartenere ad una Repubblica che peraltro una Repubblica che sta sfumando perché i confini della globalizzazione la rendono ancora più sfumata
E sente che i problemi individuali possono essere risolti
Ma prima all'interno di un di un del della risoluzione di problemi pubblici cioè se sente il desiderio ancora oggi di risolvere problemi pubblici e quindi partecipare la vita politica
No come partito politico ma come soggetto politico perché senza una responsabilità sulle te sotto sulla vita sociale della Repubblica sulle ditte individuali
Questo credo sia la grande questione che probabilmente si comporrà dicendo che sarà entrambe le cose
Cioè che dovrà sviluppare il servizio gratis la specializzazione ma che dovrà riuscire anche ad essere soggetto politico e forse ancora di più e lo dico invece questo per la nostra associazione
Soggetto di coesione sociale soggetto di legame sociale su eccetto il soggetto dove i legami sociali degli individui trovano un senso
Credo che questa sia una ecco perché dico che il tema della ricostruzione si pone davanti a noi in termini come dire nuovi ma per nulla banale ma per nulla banale
Ed è credo su questa grande questione che noi dovremmo
Riflettere
Il problema è chiaro
Non ne abbiamo le ricette e poi dopo aver sentito tutti voi ci viene anche da dire speriamo di avere una classe dirigente all'altezza di questa situazione
Perché poi se non vogliamo essere più puntuali anche noi
Occorre che le idee ci siano ma che potrà minino sulle gambe degli uomini
Quella di Achille Grandi è stata una grande biografia non ci avviciniamo a questa biografia per dire che
Sentiamo nord voglio di appartenenza e sentiamo anche un grande compito da portare avanti
Grazie Presidente grazie a tutti voi
E arrivederci