Rassegna stampa vaticana

Possa
La rassegna stampa vaticana
Di Giuseppe Di Leo
Buona giornata alla parola ultima nella storia il titolo ha prima pagina
Che l'Osservatore romano del diciotto settembre riserva di intervento
Di Papa Francesco I Nunzi apostolici ai quali il Papa ha ricordato che il cuore degli uomini in cerca dell'unità e non del conflitto
Così come poi successivamente i gesuiti ha parlato del dramma dei rifugiati della necessità di accoglierli scrive l'Osservatore romano è stato un vero e proprio elogio della diplomazia della Misericordia
Quello che Papa Francesco affatto sabato diciassette settembre incontrando per ben tre volte nel giro di poche ore i rappresentanti pontifici riunitisi in Vaticano
Per l'incontro del Giubileo
Particolarmente significativo il discorso pronunciato durante l'udienza che segue quello altrettanto articolato il ricco di spunti di riflessione è rivolto ai vescovi di nomina
Di nuova nomina ricevuti il giorno precedente con la differenza sostanziale scrive l'organo ufficioso della Santa assente
Che attiene alla missione specifica denunzia posto aulici quali rappresentanti diplomatici con il colletto
Prendendo le mosse dall'affondo forte convinzione
Che sono parole di Papa Francesco la parola ultima della storia della vita non è il conflitto ma l'unità alla quali ha nella il cuore di ogni uomo il Papa ha tracciato una sorta di profilo ideali denunzia posto codici
E sono affermato artigiani di comunione con il cuore indiviso con la mente integra con la parola senza ambiguità quindi
Ne ha delineato uno specifico servizio da svolgeremo affermato come uomini inviati nell'accompagnamento di richiesto locali e dei popoli nel farlo prosegue l'Osservatore romano
Papà Bergoglio ha dispensato come il conflitto con il suo linguaggio ricco di immagini educative gli esempi concreti una serie di consigli pratici e di ammonimenti fra questi gli inviti a sorreggere
Non solo a correggere
Hanno limitarsi a guardare analizzare un rischio riferire ma anche a incontrare ascoltare dialogare e condividere proporre
Insomma i rappresentanti pontifici dovrebbero essere modelli affermato di vicinanza di disponibilità e di fraternità chiamati a superare la logica della burocrazia
Da qui lo spiccio che concluso Papa Francesco la sede della Nunziatura apostolica sia veramente la casa del Papa e mai rifugio degli amici degli amici
Il testo integrale di questo intervento importante viene pubblicato sempre Osservatore romano di domenica diciotto settembre
Poi in questo intervento Papa Francesco denuncia il silenzio complice davanti al violento assente cristiani
In Oriente lo dico perché
Che poi comincerò una lettera inviataci Rettore del foglio non abbiate paura afferma in questo intervento ancora papà Francesco di interloquire con fiducia con le persone e le istituzioni pubbliche
Affrontiamo un mondo nel quale non è sempre facile affermato palpabile Francesco individuare i centri di potere
E molti si scoraggiano pensando che siano anonimi irraggiungibili invece
Sono convinto che le persone siano ancora abbordabili sussiste nell'uomo lo spazio interiore dove la voce di Dio può risuonare dialogare con chiarezza tempi dialogate con chiarezza
E non abbiate paura che la Misericordia possa confondere o sminuire la bellezza e la forza della verità
La verità si compie in pienezza solo nella misericordia e siate sicuri che la parola ultima della storia della vita non è il conflitto ma all'unità alla quale annientati e di ogni uomo
Solo la pace sessanta ancora l'Osservatore romano di giovedì però ventidue settembre titola
In sintesi l'intervento che Papa Francesco ha rivolto ai rappresentanti delle religioni convenute ad Sissi per l'incontro della pace fra le religioni
Che ha voluto ricordare in trent'anni dal primo storico incontro Chissi il svolse sempre nella città di Francesco d'Assisi e voluta da Giovanni Paolo secondo
Durante l'incontro con i leader religiosi ad essi si scrive l'Osservatore romano con il Papa ribadisce che il nome di Dio che il nome di Dio non può mai giustificare la violenza
E dunque c'è un editoriali del direttore dell'Osservatorio vanno Giovanni Maria Vian il paganesimo dell'indifferenza si intitola
Trent'anni dopo l'intuizione di Giovanni Paolo secondo
Storicamente spiritualmente profetica esponenti religiosi di ogni parte del mondo sono tornati ad Assisi per incontrarsi per implorare da Dio la pace per lanciare un nuovo appello alla responsabilità di chi ha il potere di operare per diffonderla
E vengono spontaneamente le parole di Gesù tra ammantate dall'evangelista Matteo beati facitori di pace
Perché questi saranno chiamati i figli di Dio l'incontro cessato di nuovo come altre volte in altri luoghi in questi anni riguardando città umbre adesso universale dal Santo medioevale
Una figura quella di Francesco che ha oltrepassato i confini visibili della Chiesa il cui nome e per la prima volta è stato ora assunto dal successore dell'apostolo Pietro
Vi pregherei di più
Chi può e si sono levate senza sincretismo per guardare con fiducia al futuro ancora una volta è risuonata la richiesta i potenti di lasciare cadere le armi ma induce purtroppo riflessioni amare
L'interesse e limitato che i media internazionali hanno dedicato all'appuntamento di Assisi
Ma questa disattenzione prosegue Diana riguarda ancor più la sorte di chi soffre
Come ha ripetuto ancora una volta il Papa ricordando i piccoli innocenti
Cui è precluso alla luce di questo mondo i poveri le vittime di guerra ecco sono diventate dal traffico delle armi immigranti costretti ad avviarsi verso l'ignoto spogliati di ogni cosa
Come ha già sua assetato sulla croce anche a loro viene dato l'accento amaro sono parole del Papa lascito amaro del rifiuto
Quindi tanto punto sul Vangelo che nel discorso conclusivo il Papa hanno denunciato per questo un nuovo tristissimo paga benissimo appunto in Spagna e dell'indifferenza c'era anche il Patriarca
Di Costantinopoli Bartolomeo nella prima pagina di avvenire il diciotto settembre
C'è un intervento di Bartolomeo sono passati trent'anni scrive patriarcale quando Papa Giovanni Paolo II di di inizio agli eventi di Assisi
Eventi di contemplazione di decisioni per le religioni che lavoravano camminano insieme verso la pace globale
Quest'anno nella
Venticinquesimo anniversario del nostro umile Ministero sul Soglio patriarcale di Costantinopoli siamo lieti di poter essere insieme con i nostri fratelli con le nostre sorelle
Degli altre denominazioni e comunità di fedi cristiani guidati dall'amato Papa Francesco in un incontro in un impegno comune per la pace dall'alto e per la pace nel mondo intero
E particolarmente appropriato prosegue e Bartolomeo che questo evento internazionali si ospitato dalla Diocesi di Assisi
Dalla famiglia Francescane dei nostri amici della Comunità di Sant'Egidio
Siamo stati recentemente testimoni di questo profondo desiderio di guarire la nostra comunità umana e di proteggere il nostro pianeta quando il mondo ha pianto la perdita di vita
E di bellezza nel terremoto che ha accolto l'Italia centrale ricordo pervenuto da parte di il patriarca Bartolomeo è un'intervista di Angelo scienza al cardinale
Va anzianissimo cardinale ecceda RAI assistita le religioni riparta alla speranza ecceda RAI affermato oggi urgente rinnovare il senso di quel primo incontro il mio centottantasei
C'è granaglie sanato il cardinale molto vicino papà intuitiva nella preparazione storica giornata di trent'anni fa e fra l'altro quanti mandato
Per scongiurare piani h la guerra contro Saddam Hussein per cercare di persuadere sia il regime Spinelli capi il regime
A lasciare a lasciare il potere
Sappiamo tutti poi come è andata a finire eccetera e ricorda che tra la fine del Concilio Vaticano II e l'orizzonte del grande Giubileo del Duemila
Quell'incontro del mille novecentottantasei ad essi si fu uno dei più grandi momenti del Pontificato
Poi afferma va data a nuova vita all'evento in questa epoca l'elemento dell'incontro fra i Grigioni in quest'epoca di guerra pezzi che si è intrufolato a nella normalità
Di giorni quella giornata dell'ottantasei afferma il cardinale ci darai fu la sintesi più significativa del magistero di Giovanni Paolo secondo un atto di coraggio
Nella storia
E Alessandro Sant'Agata sul manifesto analizza l'intervento di Papa Francesco manifesto del ventuno settembre
Sono passati trent'anni da quanto dove Giovanni Paolo II private Assisi un cantiere della pace a cui chiamava partecipare non solo gli specialisti sapienti gli strateghi
Ma tutti i credenti attraverso i rappresentanti delle principali religioni mondiali
Era il mille novecentottantasei nello scenario della contrapposizione comica si era parlato di una internazionale delle religioni pensata anche in opposizione al blocco sovietico
Alle spalle c'era la dizione del Concilio Vaticano II che voi TWA interpretava fedelmente almeno su questo punto quando indicava per le religioni una strada che non fosse il risultato di negoziati di compromessi politici
O di mercanteggiamento economici la profezia della pace prosegue Santagata annunciata nella preghiera doveva prevalere sulla via diplomatica
Che aveva caratterizzato il posizionamento che la Chiesa nelle guerre del Novecento solo su questo piano è ipotizzabile del resto quel fronte unitario
Che avrebbe dovuto proporre le chiese più in generale le confessioni come agenzie mondiali di pace senza comunque impedire al Vaticano di proseguire negli su operazioni di politica internazionale
L'idea di costituire una rete dei cristiani simili era stata proposta da Bergoglio già in occasione del vigneto un viaggio a Lesmo dello scorso aprile conclusosi con la dichiarazione congiunta con il patriarca Bartolomeo
In cui si denunciava la catastrofe umanitaria più grave dalla seconda guerra mondiale
Non sono nuovi neppure alcuni dei Paesi dei
Passaggi più penetranti dei due discorsi tempo tutti l'altro giorno tra la messa mattutina Santa Marta all'incontro nella basilica di San Francesco in primo luogo è tornata la dissociazione
Netta tra il fenomeno religioso in tutte le sue espressioni della violenza politica e terroristica
Una condanna senza appello delle guerre di religione espressa non casualmente citando le parole di Giovanni Paolo secondo all'incontro del due mila due dunque nel pieno dell'escalation statunitense
Contro il terrorismo internazionale
Come già altre volte Francesco sembra però andare oltre quanto ricorda che la violenza non solamente non rappresenta la vera natura della religione ma addirittura costituisce un travisamento che contribuisce alla sua distruzione
Se il riferimento diretto allo Stato islamico si può immaginare prosegue Santagata
Che nel target del Pontefice rientrino anche le forze politiche mio identitari dagli Stati Uniti all'Europa delle destre radicati proprio sulla questione della legittimità della guerra si registra infatti un'ulteriore scarto con la tradizione
Se già i punti citati negli ultimi cinquant'anni si erano mossi nella direzione di una progressiva delegittimazione delle guerra come strumento per la risoluzione dei conflitti
Si pensi si pensi alle campagne della Santa Sede contro le guerre unitari preventive Papa Francesco hard in via del tutto l'ipotesi di una guerra giusta o comunque legittima
Descrivendo la realtà di un conflitto permanente sistematico che travalica i confini nazionali e assume forme
Ingovernabili
E però intervento indice Sandro Santagata preciso su un punto però vorrei rilevare come
Quando si trattò da parte della
Comunità internazionale di decidere cosa fare se intervenire o no
Nei confronti contro il regime né di Milosevic in Jugoslavia emiliana comunità internazionali vicinissimi fitti intervenire con l'appoggio di
Giovanni Paolo II e parlo in questo caso di ingerenza diritto di ingerenza umanitari certo con papà Bergoglio il punto si pone in maniera diversa ma stiamo parlando del terrorismo non di guerre diciamo così
Simmetriche Marco intagliato su
Presidente della Comunità di Sant'Egidio in prima pagina su Avvenire di giovedì ventidue settembre a cosa serve il dialogo fra le religioni questa domanda è risuonata da vari parte
Mentre si preparava il trentesimo anniversario lo spirito di Assisi nella città di San Francesco
Nel mille novecentottantasei e nello stesso luogo molti non capirono il valore storico e prefetti con il gesto voluto dal Papa santo Giovanni Paolo secondo allora fra le critiche anche aspre un gesto visto come sin Cretti consistenti
Risuonare la domanda che serve
E si diceva questa è la realtà la guerra fredda e l'Europa divisa dalla cortina di ferro ma il Papa guardava lontano convoco una riunione inedita di responsabili di religioni mondiali
Era convinto che le Regioni dovessero fare di più per la pace non accettando la realtà della guerra della divisione tra i popoli
Quell'incontro diede vita montante novità non più la sfida o la contrapposizione tra le Regioni ma il dialogo e di incontro per favorire la pace nel mondo i risultati di questa nuova visione sono sotto gli occhi di tutti
Tanto è cambiato tanto è cambiato da allora basta guardare i popoli europei che allora mancavano di libertà e di democrazia
Il mille novecentottantanove ha cambiato la storia aveva ragione papà voi più all'orizzonte della pace molto più vasto di quello di gli stretti convinti
Okay realistico
Cosa non dice il Papa quando parla di guerra e di terrorismo sul foglio quotidiano lettore Luca Marini
Scrive
Allora Claudio Cerasa
Non riesco a farmene una ragione
Come è possibile che molti giornali facciamo finta di nulla di fronte un papà che dice esplicitamente che il terrorismo e nulla di fronte alla guerra risposta di
Claudio Cerasa sul foglio rubrica del del foglio quotidiano il ventidue settembre in quella frase
Di Papa Francesco non c'è solo una grave minimizzazione di una guerra asimmetrica combattuta da quei terroristi e non solo da loro che si fanno esplodere in giro per il mondo
C'è qualcosa di più
C'è la negazione del dramma vissuto ogni giorno da qui che stiano i del Medioriente che da anni chiedono l'Occidente di intervenire non solo a parole per fermare la pulizia etnico religiosa degli Azid cristiani
C'è la tentazione di considerare vittime quasi secondarie coloro che hanno perso la vita sotto i colpi del Gia c'è l'affermazione di un principio che si trova alle origini della proliferazione della guerra che stiamo vivendo oggi il ritiro dell'Occidente
Forse non possiamo chiedere al Papa di promuovere una guerra giusta di sicuro possiamo augurarci che un giorno Francesco riconosca che anche i cristiani martirizzati in giro per il mondo dai terroristi
Proprio per il loro essere cristiani sono vittime di quella guerra vera neppure lontanamente paragonabile alle guerre giuste combattuta e dall'occidente contro Italia
Israele se
Guerra interessi nazionali alimentano la crisi dei rifugiati Parolin non è stato alle Nazioni Unite nella sessione di lavoro le Nazioni Unite ha pronunciato il suo intervento Paolo
Mastrolilli inviato a New York per la stampa lo intervistato dalla stampa di giovedì scorso
Le guerre come la Siria e la Libia fermato Carmignani Parolini che hanno aumentato la crisi dei profughi rifugiati non trovano soluzioni perché vi sono in gioco troppi interessi divergenti
A cosa si riferisce a Russia e Stati Uniti chiede Mastrolilli risposta e caviale Segretario di Stato evidentemente sì
Poi ci sono vari livelli internazionali e regionali e locali e che creano un miscuglio di interessi
Bisogna riuscire a stabilizzare questi Paesi rilanciarle anche attraverso lo sviluppo economico che consenta di risolvere alla radice il problema dell'immigrazioni generate dal bisogno
Domanda questo vale anche per la Libia certo nessun Paese in grado di uscire da situazioni simili da solo serve la solidarietà internazionale domanda negli Stati Uniti in corso la campagna elettorale
E un candidato Donal Trump vuole costruire un muro lungo il confine del Messico per fermare i migranti
è una soluzione producibile risposta del cardinale Paroli noi siamo convinti che la politica di muri non risolve i problemi anzi devo menta l'appello del Papa è sempre quello di costruire ponti incerto
Può essere una soluzione più difficile che si giunga Giori coinvolgimento di tutti
Però è anche la sola vincente la politica dell'incontro dell'integrazione
Ebbene la solidarietà
è uscito questa settimana rivolto numero uno
Del nuovo quotidiano la verità diretto dopo l'inizio dal Belpietro
Francesco Agnoli corsi e ricorsi storici
Sulla verità del venti settembre martedì Merkel una caricatura in con nella dell'utero che piaceva Hitler cinquecento anni tali tesi sugli indulgenze scrive anni Uniti Europa avrebbe bisogno di Carlo Magno
Invece governata dalla figlia di un pastore protestante perfette erede del monaco che giudicava Manni Goldin gli italiani e poi il rotore del servo arbitrio in cui consigliava di dare fuoco alle sinagoghe
Rizzo
Reticolo di Francesco Agnoli quinti nessuna politica e sulla cultura politica
Della cancelliera tedesca Angela Merkel cui si viene costruita una Europa del debito concepito dopo come il peccato piuttosto che un'Europa
A questo punto dire della solidarietà
Intervista in bella interessante importante direi ma l'interesse Cardinale Camillo Ruini
Sono sempre interessanti a firma di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera di giovedì ventidue settembre
Cardinale Ruini il suo nuovo libro che l'occasione offerta dal suo nuovo libro c'è un dopo punto di domanda questo significa che neppure lei assolutamente certo che un dopo ci sia
Risposta il cardinale sornione dica e personalmente sono incerto ma mi rendo conto che questa certezza un dono di Dio e che nel contesto culturale di oggi può essere difficile raggiungerla
Domanda lei cita gli studi di Moody'di Van Bommel nelle spese sulle esperienze tra la vita la morte di considera la conferma empirica che dopo c'è davvero qualcosa
La risposta si tratta di esperienze ben documentate dimostrano che in qualche caso molto raro
Si può tornare in vita dopo la morte clinica cioè dopo che per pochi istanti
Vince fanno gran era diventato piatto la morte però un processo che raggiunge il suo stadio definitivo solo quando il cervello perduto irrimediabilmente le proprie funzioni a quel punto nessuno ritorna indietro
Non ci sono quinti conferme empiriche
Di un dopo quell'esperienza e ci dicono comunque che è sbagliato ridurre l'autocoscienza il Muroni alle loro attività domanda poi libero ricostruisce la discussione sull'anima da Tommaso alle ignoro scienza
è possibile secondo lei accertarne razionalmente di mortalità risposta non penso che sia possibile accertare con la sola ragione di mortalità dell'anima
A mio parere si può accertare però che l'uomo ha un'anima non materiali altrimenti non si spiegherebbero la nostra capacità di conoscere ciò che universale è necessario
E la nostra libertà domanda il cristianesimo però parla non solo di mortalità dell'anima ma dire sull'azione della carne lei come la concepisce risposta
Direi di più il cristianesimo parla anzitutto della resurrezione solo nella resurrezione il soggetto in mano trova il suo pieno compimento l'immortalità dell'anima è però indispensabile perché la resurrezione abbia un senso
Se qualcosa di meno rimanesse dopo la morte della resurrezione sarebbe una nuova creazione che non avrebbe come alcun rapporto riguardo al modo di assistere di risorto i possiamo dire due cose
La resurrezione qualcosa di reale non solo una nostra idea ma non è qualcosa di fisico non è un ritorno alla vita di questo mondo
Prevista domanda in attesa dell'ultimo giorno dove andiamo lei evoca San Paolo secondo cui saremo con Cristo subito dopo la morte ma come risposta cardinale saremo con Cristo con Dio Padre
In quanto parteciperemo alla loro vita saremo conosciuti e amati da loro
E a nostra volta li conosceremo armi Remo non come adesso nel chiaroscuro della fede ma direttamente nella loro sublime realtà
Domanda che cosa sappiamo davvero dell'aldilà nella sostanza l'al di là ed io stesso il mistero che ci supera infinitamente
Sarebbe una grossa ingenuità pretendere di poter fare una descrizione anticipata del futuro che certamente come se ne avessimo già avuto esperienza dell'al di là possiamo parlare in qualche modo solo a partire dal presente
Da ciò che portiamo dentro di noi che viviamo in questo mondo soprattutto a partire da Gesù Cristo vissuto morto e risorto per noi
E lui la via di accesso al Ministero di dirlo e della nostra sorte eterna domandare definisce l'inferno una possibilità concrete tragica non è vero quindi che l'inferno il vuoto come si augurava Von forno alta sarà
Fu un bando da Serra
Grandissimo teologo probabilmente il più grande teologo cattolico del novecento von Baldassa se lo augura non pretendeva di saperlo che l'inferno sia una possibilità concreta ce lo ha detto anzitutto oggi sono
Non possiamo pensare
Che Gesù scherzasse quando un univa che la via verso la perdizione spaziosa mentre angusta quella verso la vita
Non è detto però che degli esseri umani siano effettivamente dannati possiamo e dobbiamo sperare di salvarci tutti ma deve essere una speranza umile che non presume di noi stessi e si affida la Misericordia dittico domanda il paradiso lei come se l'immagina
Risposta in estrema sintesi il paradiso dell'essere per sempre con Dio in Gesù Cristo
E secondariamente con i nostri fratelli uno immani da inferno risposta d'inferno al contrario e solitudini assoluta chiusura definitiva addio al prossimo
E il Purgatorio il purgatorio è gioia grandissima di essere matite addio al tempo stesso e sofferenza che nell'incontro con questo ci purifica delle nostre colpe
Domanda qual è la sorte dei bambini morti senza battesimo risposto alla Sacra scrittura non si pone questa domanda nel Medioevo si affermò la dottrina del limbo secondo la quale i bambini morti senza battesimo restano privi dell'Unione immediata con Dio
Ma godono di quell'Unione colui che ci appartiene per natura oggi però
Quando speriamo la piena salvezza anche per i peggiori peccatori diventa insostenibile escluderne
I bambini che sono morti senza colpe personali non avendo ancora all'uso della ragione oggi è questo l'insegnamento della Chiesa
Domande come vorrebbe essere ricordato risposta come una persona semplice
Con un forte forse eccessivo senso del dovere che ha cercato di servire il signore che non ho odiato nessuno domanda c'è qualche errore almeno uno che ritiene di aver commesso risposta di errori infatti molti
A cominciare dai militanti peccati e chiedo di cuore perdono a tutti al mio prossimo
Nelle responsabilità troppi un errore è stato il fidarmi troppo di me stesso domanda spessori viene rimproverato il caso Welby il rifiuto del funerale
La risposta
Negare a Piergiorgio Welby il funerale religioso è stata una decisione sofferta più preso perché ritenevo contraddittoria una scelta diverso su questo non ho cambiato parere
O comunque è pregato parecchio perché il Signore lo accolga nella pienezza della vita B
Questa risposta parte tutta la questione su cui nuovissimi su cui cardinale Ruini si muove con abilità senza uscire però appunto da quella che sono
Pare ieri teologici autorevoli ma pareri anche sulla risposta di Welby lui dice di non aver cambiato Revere un'opinione
Che sarà un po'avvenuta il fatto indirettamente
Che si trattava di un'opinione personale presa da lui e che altri suoi
Colleghi altrettanto autorevoli avrebbero preso posizione diversa così come nel in cauda venenum non lo so ma in questa risposta ma questo Papa Papa Francesco sta facendo il bene della Chiesa anche qui
Doppia lettura anche
In controluce
Cardinali Ruini risponde il bene che fa la Chiesa l'umanità è sotto gli occhi di tutti non vederlo significa
Essere i prigionieri delle proprie idee e anche dei propri pregiudizi personalmente prego il Signore perché gli indispensabili ricerca delle pecorelle smarrite
Non metta in difficoltà lei cosce in se stesse pecore fedeli
Eh
C'è tutto un discorso si potrebbe fare subito su questo argomento su un referendum a proposito del cardinale Ruini abile nel gestire il referendum sul referendum
La Chiesa il no Massi mo Franco Russo
Sul
Corriere del Sera indica afferma che la Conferenza e prescrive che la Conferenza episcopale italiana se imbarazzo penta alle Regioni del Governo e di Renzi
Però stanno aumentando i contrari alla modifica della Costituzione scrive Massimo Franco non ci sono pronunciamenti ufficiali sebbene finora si è prevalsa la lettura di una Conferenza Episcopale più attenta alle ragioni del Governo
E probabilmente non ci saranno né a favore del sì né a favore del vino
Ma non solo perché la Chiesa italiana non può essere non vuole essere accusata di ingerenze nella politica la realtà è che sul referendum istituzionale la Conferenza episcopale italiana appare divise confusa
Proprio come come lo è i
Esse
E poi chiudo un osservatorio romano in prima pagina venerdì come si fa il giornalista secondo Papa Francesco con verità e professionalità nel rispetto
Tonde la persona amore per la verità professionalità rispetto per la dignità della persona sono i tre atteggiamenti che devono caratterizzare il lavoro del giornalista chiamato alla grande responsabilità
Di scrivere ogni giorno la prima bozza della storia o strumento la gente ha delle notizie introducendo le persone
All'interpretazione degli eventi a tracciare Consiglio identikit degli operatori della comunicazione stato Papa Francesco durante l'udienza i membri del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti italiani
Ricevuti nella mattina di giovedì ventidue settembre nella Sala Clementina e il testo di questo intervento lo si può vorrei trovare oltre l'Osservatore romano anche sul sito
Del al Vaticano qualora annunziate non riusciate a trovarlo
Potete rivolgervi al
Al Direttore di Radio radicale che è stato presente ha rappresentato la radio l'emittente
In questo incontro
Con il Papa per eventuali dubbi rivolgetevi
A Direttore di Radio Radicale e con questo si chiude l'appuntato odierna di rassegna stampa vaticana l'appuntamento col sempre per domenica prossima
Grazie dell'ascolto e buona giornata
Abbiamo trovato esso
La rassegna stampa vaticana
Di Giuseppe Di le