Cinema & cinema: "S is for Stanley" di Alex Infascelli e "Amy" di Asif Kapadia

Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
L'estate per lo spettatore cinematografico e anche l'occasione per recuperare i film che ha perso durante la stagione cinematografica
E anch'io ne approfitterò per parlare di due film usciti un po'difficoltosa mentre nelle sale dei mesi scorsi ma che sono belli o almeno molto interessanti
Si tratta di due documentari
Il primo si intitola esse i spostano lei e lo diretto Alex Infascelli chi ha vinto per questo film il David di Donatello per il miglior documentario
è il racconto della collaborazione che nel corso degli anni matura in una vera amicizia
Fra l'autista italiano Emilio D'Alessandro emigrato in Inghilterra del grande autore cinematografico americano anche lui trasferitosi in Inghilterra che Stanley Kubrick
D'Alessandro e in un primo tempo ingaggiato da Kubrick come suo autista personale dopo che Kubrick ha apprezzato la solerzia con cui D'Alessandro ha trasportato nel sedile posteriore della foto mobili attraversando tutta l'ombra
La scultura a forma di grande fallo che si vede inquadrata in una celebre scena di quel capolavoro che Arancia meccanica
La trasferitosi presto della villa della famiglia Kubrick ed essendosi conquistata tutta la fiducia del padrone di casa D'Alessandro non ha più soltanto le mansioni di autista diventa un vero e proprio factotùm
A cui Kubrick destina quotidianamente puntigliosi biglietti di istruzione
Che possono riguardare la riparazione dello Zip di una giacca così come l'imballaggio di casse di libri quando Kubrick parte dell'Inghilterra terreni per l'Irlanda scusate per le riprese di Barry Lyndon
Film per il quale gli richiede anche una mole di candele perché si sa che alcune scene di questo film furono illuminate soltanto dalla luce delle candele
Sono compiti se volete spesso umili ma il suo collaboratore gli ha così indispensabile che Kubrick lo tempesta di telefonate anche di sera hanno un volo risparmia nemmeno la domenica
Tanto da impedirgli di allenarsi come pilota di Formula uno quella che era la grande aspirazione di D'Alessandro perché diceva pubblica lui era terrorizzato dagli incidenti d'auto
Può sembrare allora che il rapporto tra i due personaggi sia tra un carnefice una vittima che l'artista nel suo egoismo vampiri Vizzini il suo collaboratore
Ma il merito del documentario viale ex Infascelli Edison imprimere ai fatti un'interpretazione univoca di lasciarli per così dire respirare nella loro ambiguità
Se D'Alessandro corrisponde Consei lo alle richieste sempre più esigenti del suo datore di lavoro lo fa senza servilismo ma con l'umiltà e la dedizione al lavoro di un italiano antico
Per i esce a imporre a Kubrick una separazione quando decide di tornare con la sua famiglia a Cassino per assistere il padre malato
E al suo ritorno imprevisto in Inghilterra
Quelle a gigante egoista che Kubrick spesso ci era apparso ora chi è malato durante le riprese del suo ultimo film eyes wide Shut
Tributato al suo collaboratore di tanti anni negli omaggi addirittura commoventi
Il secondo documentario che vi segnalo si intitola Emir lo ha diretto l'inglese Asif caparbia ed ha vinto Oscar come miglior documentario racconta la vita della canto podisti la cantautrice inglese rilievi minorenni Winehouse
Ma non si rivolge soltanto gli appassionati di musica perché si interessa più che all'opera al caso umano dell'artista
Dotata di eccezionale talento baciato dal successo imbocca la via dell'autodistruzione tanto da morire da soli ventisette anni in seguito all'abuso di alcol e di droghe
Di tale Scelta così estrema il film suggerisce delle spiegazioni
Per esempio l'amore per un ragazzo sbagliata okay mi follemente decide di seguire sulla china della tossicodipendenza
Un sistema dei mass media crudele che si accanisce sui sul o sui suoi stessi idoli quando cadono
Un padre che a quanto vediamo si preoccupa più UDC sfruttare economicamente e la popolarità della figlia che di tentare di salvarla
Ma se le spiegazioni non mancano ciò che forse manca il film è l'immedesimazione emotiva nel personaggio vale a dire in questo caso un'indagine sia pure con i modi con gli strumenti della poesia
Nel mistero dell'autodistruzione infimo somiglia un mosaico costruito certo con grande cura con rigore
Ma le cui Pietro OCSE non sono collegate da un filo intimo
Certo alcuni dei documenti presentati sono forti e incisivi come ad esempio le riprese di un concerto in Serbia dovermi si presenta sul palcoscenico talmente ubriaca
Da non rendersi conto di trovarsi davanti a un pubblico tanto che si mette a conversare con i musicisti nel suo complesso mentre gli spettatori reclamano al a gran voce che cominci a cantare
Ma poi ecco uno sguardo dritto alla telecamera di resipiscenza che ci fa capire che almeno per un attimo si è resa conto con amarezza devastante dell'errore madornale che ha commesso
In conclusione vi ho parlato di due documentari esse risposta lei di Alex Infascelli temi gli Asif Catania un saluto da Gianfranco Cercone