Una vita quasi due - Convegno in ricordo di Miriam Mafai

Pervenute benvenuti
Pochissime parole per aprire i lavori di questo corpo di questa giornata
Anche perché per contingenze difficili da gestire
Cominciamo con ritardo
Difficile da gestire perché noi abbiamo dovuto fermare ieri le richieste di partecipazione arrivando a ottantadue prenotazioni ma
Per la
Il concorso di tre convegni in contemporanea credo che ci sia il ritardo nel filtro alla porta e poi perché questo sistema non prende chiaro chi vuol partecipare ed il fin dall'inizio chi no quindi rende
Non rendere gestibile il numero va bene comunque
Comincio con qualche ringraziamento in e innanzitutto
Alla Presidente Marina Sereni che accolto il nostro invito
Ad iniziare la giornata con
Un suo contributo solo saluto
Poiché
A stare Luciano
Perché l'occasione
Una delle occasioni che ci hanno portato a questa giornata
E
Il conferimento alla Fondazione Istituto Gramsci delle carte di Miriam che loro hanno deciso e che è avvenuto lo scorso anno e che ci consente così di avviare un lavoro di studio della figura di
Scusate ma io
Al ricordo di Milano un po'mi emoziono
Dividiamo eccome questo è questa giornata perché in parte le relazioni
Hanno potuto giovarsi
Di questo Fondo Archivistico che abbiamo non solo recepito ma anche
Catalogato
E infine un ringraziamento
Alla Presidenza del gruppo
Parlamentare del Partito Democratico che ci ha sostenuto
Nella preparazione di questo convegno
Quindi cedo direttamente la parola a Marina Sereni
Per cominciare la nostra giornata
Grazie Beppe io anch'io parto da un ringraziamento non avevamo non stiamo qui a fare se l'anno salame vecchi però anch'io voglio invece ringraziare in maniera non formale la fondazione
Istituto Gramsci che insieme al gruppo dei deputati del partito democratico ha voluto
Portare questa bella occasione di ricordo e di riflessione sulla figura di Miriam Mafai qui alla Camera dei deputati io credo
Che questo luogo sia un nuovo
Giusto per ricordare una personalità come quella di Miriam Mafai
Come avete scelto voi avete scelto il titolo della sua biografia incompiuto una vita quasi due è stata una donna della politica ed è stata una grandissima giornalista
Tutti tendiamo a ricordarla di più come giornalista ovviamente come grande giornalista perché alla fine diciamo lei ha scelto quella come la sua
Principale professione e però per me che l'ho conosciuta più dal versante della politica soprattutto negli ultimi anni della sua vita
Io non sono mai riuscita a distinguere la Miriam giornalista dalla Miriam
Donna politica appassionata di sinistra progressista aperti TA a una riflessione anche molto
Molto complessa molto profonda sui limiti dell'esperienza della sinistra e su quello che potevamo e dovevamo fare dopo
Però pur essendo stata sempre una donna di sinistra
è stata anche una protagonista dell'Italia repubblicana e democratica molto oltre forse proprio a
Grazie a questa sua apertura molto oltre gli steccati e i confini del campo progressista del campo
Del centrosinistra quindi
Credo davvero che sia stata una donna della politica una grande giornalista è una donna dell'Italia repubblicana per questo mi piace sono contenta che questa giornata di riflessione di ricordo su di lei si tenga quasi tenga in questo luogo istituzionale un luogo istituzionale in cui Miriam Mafai e stava da parlamentare pochissimo pochissimo solo due anni
Tra il novantaquattro e il novantasei e non credo sia un caso che l'unica esperienza parlamentare
Di Miriam sia stata in un momento di passaggio
In quello che molti di noi speravano fosse il momento della svolta del sistema politico italiano che poi invece abbiamo scoperto essere l'inizio di una transizione lunghissima novantaquattro novantasei fine del
Che la cosiddetta Prima Repubblica una transizione Paul politica lunghissima che forse si sta concludendo oggi però insomma noi io credo non sia un caso che uno spirito critico libero come quello di Miriam Mafai contemperamento forte lontano dalle convenzioni abbia scelto di fare la sua prima e unica esperienza parlamentare in quel passaggio così
Diciamo
Particolare
Attraverso poi credo che oggi pomeriggio con la testimonianza di Adornato si ritornerà a quella esperienza attraverso l'esperienza di Alleanza democratica prime dei progressisti poi
La prima esperienza che noi facemmo con
Con i collegi uninominali
Poi lei non è più voluta tornare in Parlamento io ho ritrovato
Sfogliando le carte per questa giornata una
I un ricordo di Vittorio emiliano Kent emiliani che disse che diceva sono stata compagno di banco di Miriam ma fai nei due anni della legislatura novantaquattro novantasei e lei spesso diceva Macchini noia no
E e io le risposi ma non lo sapevamo prima Miriam in fondo
Per te poiché sei qui da una vita se è stata qui una vita il lei già ma un contestare fuori dalla gabbia un altro è starci dentro ecco credo che questo sia diciamo
Un una delle ragioni forse la riunione principale per cui Miriam Mafai che non ha mai smesso di essere una militante una dirigente politica
E che ha usato i libri giornali disagi giornali
Per esprimere anche questa sua grande passione civile e politica però credo che questo sia il motivo per cui lei pur lavorando in quei due anni con grande scrupolo con grande serietà come sempre poi abbia preferito
Non ricandidarsi e tornare
Alla scrittura evidentemente gli articoli e libri sono stati appunto per lei il modo migliore per canalizzare ad esprimere questa sua forte carica civile e politica e per noi un'eredità straordinariamente attuale io
Credo che sia molto importante questo passaggio di carte diciamo che è avvenuto alla fondazione
Istituto Gramsci credo che dobbiamo ringraziare tutte le persone i luoghi e le poi qualcuno qui ha portato sono arrivati vero questi questo è un LEA un libretto che us
è stato stampato e curato da Simona Mafai da Beatrice Aniello che raccoglie le testimonianze e le riflessioni
Di un anno fa
Tre anni dalla morte di Miriam poi c'è è stata fatta un'associazione il ricordo di Miriam Mafai oggi diciamo
Sappiamo che l'Istituto Gramsci potrà lavorare catalogare sulle sue sulle sue carte io credo che questo sia molto importante perché Miriam ci ha lasciato non ha ricchissima attività
E una attività che io almeno personalmente considero attualissima per questo credo che dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno messo a disposizione queste carte tutti coloro che ci lavoreranno per
Dare diciamo questo lascito anche la possibilità di essere trasmesso alle generazioni più giovani
E infine la mia piccola testimonianza
Ma Claudia Mancina ha scritto una bellissima voce della Treccani sulle donne
E e ha scritto quella dedicava Miriam Mafai sulle donne in politica e nella vita italiana
E lei scrive questo miriamo soffre i fallimenti politici delle nuove formazioni della sinistra e non trovo convincenti la sintesi di tradizione comuniste tradizione cattolica operata dal Partito Democratico
Poi lei aggiunge che le ricordava l'infelice unificazione tra socialisti e socialdemocratici nel sessantasei
E però poi aggiunge c'era delusione ma non sfiducia
E ecco io sono stata in
Testimone per un
Piccolo episodio di questo atteggiamento di di Miriam Mafai di delusione Manno sfiducia un atteggiamento molto esigente
Mai accomodante non si accontentava diciamo ma al tempo stesso un atteggiamento ottimista e aperto
E questa esperienza è stata legata ai primi alla prima fase della vita del PD Miriam Mafai fu tra le venti personalità
Che il primo segretario nazionale del Partito Democratico indicò per la direzione nazionale del partito Veltroni indico in queste venti personalità anche il nome di Miriam Mafai in questa veste partecipo scelse di partecipare
A un strano organismo che letto adesso sembra un'altra cosa ma insomma ricordo bene che cosa doveva fare la Commissione del Codice etico che fu affidata alla presidenza di Castagnetti non c'entra niente con
Le dinamiche corruzione eccetera centrava invece con i temi di
Diciamo profilo etico che dovevamo affrontare i temi sensibili che dovevamo affrontare come Partito Democratico
In quel periodo a me tocco di fare un'esperienza
Estremamente istruttiva diciamo formativa il vicecapogruppo qui alla Camera del Partito Democratico dopo aver fatto nella precedente legislatura quella brevissime travagliati stima due mila sei due mila otto dell'ultimo Governo Prodi
Dopo aver fatto il capisce Capogruppo De Luca del gruppo Uniti nell'Ulivo che però era la proiezione parlamentare ancora di due partiti poi nel due mila otto facemmo il Gruppo del Partito Democratico quindi costruimmo il Gruppo PD in senso
Stretto noi avevamo già e sperimentato nella fase due mila sei due mila otto con la complicazione per di più di essere
Al Governo una certa difficoltà nel trovare nel centrosinistra ma anche nell'Ulivo un punto di condivisione e di equilibrio su alcune tematiche
Sulle quali le diverse sensibilità tendevano piuttosto a caratterizzarsi
Che non a
Confrontarsi per trovare una sintesi e ricordate tutti diciamo così l'esperienza dei Dico
Delle delle un delle quelle di oggi finalmente siamo arrivati a definire unioni civili e che finalmente hanno avuto un primo
Vaglio al Senato e spero entro il prossimo mese anche
Alla Camera dei deputati ma nella s'legislazione successiva nella legislatura successiva dopo le la sconfitta elettorale del due mila otto
E quando in Parlamento eravamo già il Partito Democratico noi avremmo una passaggio molto complesso e molto difficile tra il due mila oltre la fine del due mila otto in particolare i primi mesi del due mila nove
Attorno al tema del testamento biologico
Avevamo un partito lo metto tra virgolette appena nato una discussione non solo difficile in sé ma anche in un clima arroventato perché tutti ricorderete
Che alla fine del due mila otto si proposte con una evidenza drammatica e dal punto di vista della comunicazione
Esplosivo il caso di Eluana Englaro dopo diciassette anni di comma vegetativo dopo undici processi nel due mila otto la famiglia decide di far valere diciamo la decisione della Corte e che aveva autorizzato
La l'interruzione dell'alimentazione artificiale
Il Governo Berlusconi intervenne con un decreto ci fu una in quel momento quindi in quel contesto
Noi stavamo discutendo in Parlamento della legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento DAT meglio conosciuto come testamento biologico perché tutti parlavamo
Diciamo all'inizio di testamento biologico e a me capitò
Diciamo di il compito l'onere dice cercare di fare una
La proposta del PD noi eravamo all'opposizione quindi ci confrontavamo con una destra
Chiusa che aveva strumentalizzato quella vicenda per ragioni diciamo evidenti ma avevamo anche molte contraddizioni molte differenze al nostro interno ad un certo punto
Dopo molte riunioni molto lavoro io scrissi una lettera che poi fu pubblicata anche da Europa dicendo abbiamo trovato una sintesi
Accettabile era il ventuno di gennaio abbiamo trovato la sintesi più avanzata così scrivevo ventuno gennaio due mila otto
E una settimana dopo mi arriva una mail da Miriam che dice cara Marina dalla lettera di Bersani che aveva scritto il ventotto cioè esattamente quel giorno
Sulle pubbliche dalla dichiarazione di Tonini sulla Repubblica di oggi
Mi sembra di poter trarre una conclusione che solo io ho letto nella sua lettera di una settimana fa quella nella quale darvi atto delle conclusioni alle quali eravate arrivati
In tema di date dopo due mezze giornate di Assemblea Tonini e Bersani a quanto pare o non erano presenti a quelle due mezze giornate di Assemblea o non ne hanno condiviso le conclusioni
Posso avere da te un chiarimento ecco queste io poi il chiarimento io l'ho dato ma voi non diciamo così interessa relativamente poco immesso se fu convincente per lei quel chiarimento poi sul tema diciamo ricordo che ci scambiamo anche sul Riformista con
Con con
Claudia Mancina delle riflessioni insieme Anna Finocchiaro ma insomma non è tanto il sull'argomento posso solo dire che oggi
In questo momento si è riaperta la discussione in Commissione e
Il Gruppo del Partito Democratico per fortuna non lo dico per merito mio perché non fu un merito mio si è trovato quei dieci punti che erano stati elaborati allora perché ancora siamo ripartiti da lì è tutto sommato continua a pensare che è un punto di partenza non male per una al tema
Che è molto questo sì molto più delle unioni civili molto più comprensibilmente sensibile difficile da affrontare anche oltre le tradizionali come dire contrapposizioni o confronti tra la cultura
Laica e la cultura cattolica però questa mail fu bellissima perché io quando ho letto questa no in effetti nessuno dei due
In questione diciamo Bersani e Tonini erano stati fino alle conclusioni questo è vero non credo che questo fosse il motivo delle loro
A considerazioni diciamo su Repubblica però questo era il modo in cui nel due mila nove lei
Con un occhio un po'se è vero e giustamente severo e con uno spirito di una persona
Profondamente laica profondamente laica mai però
Chiusa a capire diciamo le dinamiche le ragioni di quel tipo di discussione mi interpellò dicendo ma come tu mai detto che eravate arrivati a un bel
A un punto avanzato e poi cinque dicono tutti è poca cosa completamente diversa ecco questa è la mia piccola testimonianza per dire che proprio fino all'ultimo
Abbiamo avuto Immedia ma fai una persona
Di una vivacità e di un curiosità straordinariamente importanti e forse un po'ci diciamo ci manca anche da questo perché
Nonostante la sua lunga diciamo il suo la sua lunga traiettoria di vita e politica era
Terribilmente vicina alle alle cose che dove dobbiamo affrontare dovevamo affrontare dobbiamo affrontare ancora ancora oggi grazie di questo convegno e io ascolterò con attenzione anche se mi devo allontanare per qualche minuto intorno alle undici grazie e buon lavoro a tutti noi
Grazie Marina
Sebbene io abbia cominciato dicendo che questo è un convegno che avvia uno studio della figura e della vita
Di Marina
Di Miriam
Noi cominceremo adesso con la proiezione di un breve video
Che immagini
Di Miriam Mafai
Perché miri a me era una donna che va ricordata anche per quant'era bella chiarisco che cosa voglio dire
Era bella per come parlava non solo per come era
Per quello che diceva
Per la straordinaria arguzia
Per queste risate dirompenti per come ti prendeva in giro ma nello stesso tempo ti concedeva sempre curiosità e attenzione era una donna da mare
E qui ci aggiungo che io lo amata
Questo video lo ha preparato sarà Chiaretti
F
Per immagini
Le parole il sorriso e cominceremo con questo
Ringraziando anche la RAI Teche RAI e dal Presidente Monica Maggioni che
In qualche modo anche facilitato questo
E sarà che sala Scalia in questo caso che ha già fatto
Un
O il un video biografico che è stato ampiamente utilizzato e che so Poiana aiutato sarà Chiaretti
Ha preparare questo video che adesso vi proiettiamo chi ci pensa
Vorrei ricordare iscriversi di un poeta
Che ho amato molto Eghaghe emerge inizia un poeta francese
Polo dell'Uaar
Che in una poesia dedicata
Alla libertà concludeva me simile tetto al Welfare
Diceva FS F.M.
Se dovessimo incominciare daccapo io rifarei
Questo cammino
Io ho vissuto
è stata anche la mia fortuna in una famiglia in cui si parlava di arte di politica la cosa che ricordo BPU era una famiglia di gente molto appassionata
Molto onesta e forse un filino sono mia madre è arrivata a Roma nel mille novecentoventiquattro una colleghi sui temi sul finire sul Sole ventiquattro
E
Concorde subito all'Accademia conobbe mio padre
Va benissimo piccolo di statura questo era l'unico diciamo un'antica
Però aveva una faccia molto intensa e quando mia madre proprio con il dire che mio padre era proprio benissimo diceva
Sembra un giovane rabbino
Questo è il motivo piena sul
Diventato
Fatto
Clamoroso mio padre e mia madre decisero che se c'era in itinere a Roma noi non ci saremmo stati
Ciccarese erano tre ragazzine a maggio ragazze ce ne andammo ad Anzio
Nel settanta del mille novecentotrentotto
Io non potrei tornare al tasso
Perché erano state promulgate livelli assistenziali
Difenderli prenderne circa
Una fatto stamattina
Aereo anche lei conquistano
Questa città chiamavamo
Pertanto inglesi
Avevamo distrutto dai gestori
Questo ricordo come uno dei momenti
Come dire più emozionanti forse più emozionante
Della mia vita perché avevamo ottenuto
Dover rimanere
Schiavi
Soggette
Di aver
Volevo chiedere a voi ma sotto il tallone dei tedeschi
E invece a Roma c'era
La nostra città recita che ammaliamo quesito
Decisiva fondamentali nella vita che è stata una scelta politica quello che mi ha mosso a scegliere il partito comunista
Negli anni quarantatré quarantaquattro quarantacinque i successivi
Non è stata tanto lui biologiche
Ma ero mosso dal desiderio di cambiare le cose in questo Paese vigente in forme che non sono d'accordo sarei venuto norme possono immaginare droga rappresentati gustare e la città Stalingrado
Durante l'ultimo conflitto
Minori allora ero giovane naturalmente
L'idea che per ogni
Reggeva il fronte e lì ci sarebbe stato sconfitto inutile B dico per la nostra generazione
è stato anche per me personalmente è stato molto importante
Naturalmente Commenda
Cinquantasei ma già prima per me Nitto Serafini scelta
Una donna che volesse fare dirigenti di partito come io ho dovuto fare per molti anni dovremmo
Avviene un comportamento di una straordinaria corre edizione
Non a marito marito beh pazienza tenute mediche
Io credo che non sia rinunciabile il punto che affida avendone dell'attività decisione ultima cioè quella che si dice l'autodeterminazione
Che significa anche un cosa dura
Donna perché utile alla donna Fitto decidi significative sicché frettolosa
Effettuati al pranzo di più della barra repubblicano
Perché anche il punto non c'è esperienza ed abbia fatto per quanto prezzo referente non finì in qualche modo federalista certo non per voglia di vedere l'altra gente di affrontare altri problemi ricordo che molti amici degli amici
Colleghi riservato firmata peraltro FI ormai cinquant'anni ma dove vai e quasi l'età della pensione barche in un'altra avventura oppure poi tramite dicevano maturano e mai lavorato altro che negli enti di sinistra rigorosa
Invece forse era proprio questo tratto è ben più attraenti
In realtà l'unica volta che sono alla mia vita professionale
Che mi avvantaggia anche al fatto di essere la compagnia di Giancarlo Paietta e saltai sulla sua macchina e con lui arrivammo abbia vent'anni e mi avvicinai
Ha la macchina vidi questo cadavere si vedeva appena la stessa campo gira debbo dire che
L'emozione
I Paesi
E la briglia
Furono furono fortissime
Siniora probabilmente primo attraverso l'esperienza secondo attraverso il rispetto degli altri Martelli ha detto che a sinistra c'è movimento altro è una cosa che recato un po'mentre l'onorevole De Mita ha risposto che fin cresce solo confusione secondo lei cosa è certa sinistra lei ha rubato
Tra virgolette Presidente la Presidenza della Commissione bilancio all'onorevole Senatore non ricordo cosa fosse allora si tratta siamo tanto ma vite abbiamo impedito per esempio che su un giornale grosso come la nazione venissero barra P due ed ero che secondo me però lei una spada sul tappeto non la spaventa aumentando indiretti correzioni personalizzare dovrà non la spaventa perché forse
I nostri spettatori non sanno che il ministro insinuazioni laureato in quote uguali in medicina e poi si è specializzato in malattie nervose e mentali che mi sembra sia
Una come dire una specializzazione è utile no
Facendo fallire però parte però
Ma
Il per come più insopportabile
Soprattutto negli ultimi grave
Ritorni nullo dietro a Carlo
Però continua ad ottobre
Ma è un mascalzone laddove l'avete trovato un accordo che attaccava
Lo conosco e in parte fecero in parte vero anche perché le ragazze un giorno bisognerà fare una puntata su cos'è la vecchiaia degli uomini politici
La nostra vita
è profondamente cambiata
Differenti nel corso della mia ditta indomito cambiamenti radicali l'abbiamo siamo in realtà più libere
Ponte dai
Perché mangiamo meglio mangiare
Garanzie di oggi sono offrendo un esempio quando le guardo Passariello ammazzassero nata quarant'anni dopo sai com'ero anch'avevamo fiumi convivere in una
No no no io nominare una non è un amante non pagava e nemmeno un fidanzato guarda nessuno mi fa la Corte oltre ai libri da no no ma vengo alle vittime abrasivo Galileo e arrivare a volte figli io indisponibile ma il film due figli vengono due nipoti un molti amici anche giù anni simpatici colleghi
Quale di giornalismo perché non ho mai abbandonato di fare giornalismo e le mie giornate sono abbastanza occupa
Quindi non ai problemi sentimentali no no no assoluta mi sfugge il poligono riuscì a riempirlo bene
Sì non so cosa sia l'armonia
Abbiamo già pronta
Non hanno
CIU la in Occidente
Chissà prendo una
Hai sentimenti penso che anche se normalmente debbano essere controbatte
C'è un verso del venti ottobre una volta un po'sei
Tutto e non tre ma quando si muove
Bisogna affrontarla ancora
Non
Troppo tempo per
Frequentarla
E
Sarà Chiaretti ha scelto chiaramente
Di privilegiare la chiave dell'ironia
Credo
Oltre a quello della laicità e anche quella di
Un certo modo di essere stati comunisti diciamo
Un nome per tutti Palmiro Togliatti
Di questa ironia io approfittato del settantesimo compleanno mio
A casa una festa a me ignota preparata netto con sorpresa Checchina Miriam e perché
Ho scelto come luogo per una lunga conversazione con lei due serie sotto un bel ritratto distali
Nel senso della storia uno peraltro
L'ora
Una vita quasi due ma abbiamo scelto come titolo anche del nostro convegno
Non solo perché un titolo molto bello
Come il libro che
A cui è apposto che l'autobiografia con
Una biografia con l'aiuto
Ti sarda ma perché dall'idea IPSIA
Temporale sia dimensionale della Poli eticità
Della figura di Miriam che cominciamo un po'ad esplorare
Con le relazioni che seguiranno che seguono un po'il filo
Della sua vita e ne approfondisco o le cominciano ad approfondire gli aspetti salienti a cominciare
Da quello dell'origine familiare
Appena accennata in questo video ma credo molto importante molto importante per la biografia di Miriam così come molto importante per la cultura artistiche non solo artistica
Della nostra Italia fra gli anni Trenta degli anni Quaranta e quindi cominciamo
Con Paola Bonanni
Che ha come tema della sua relazione per la quale la ringrazio ringraziamo di aver
Accettato di svolgere della ricerca conseguente
Una famiglia fuori dalle regole virgolette mio padre faceva il pittore e mia madre caschi uffici fine delle virgolette citazione in media
Prego Paola grazie mille ma ringrazio anzi dell'invito a questa partecipare a questa aggiornata e ricordo di invidia
Mi scuso se leggerò ma le cose da raccontare sono tante e quindi per non rubare tempo ai relatori che verranno dopo di me penso sia sempre la cosa migliore
Io ho avuto il piacere di incontrare Emilia un solo due volte la mia vita e quindi non posso sicuramente dire di averla conosciuta bene come storica dell'arte invece mi sono occupata in diverse occasioni del lavoro dei suoi genitori Antonietta Raphael e Mario Mafai
I miei incontri con Milan sono avvenuti proprio in occasione dell'inaugurazione due mostre dedicate a loro una di queste nel due mila cinque a Brescia era curata da Fabrizio D'Amico era intitolata Casa Mafai
Ed era dedicata proprio ad intenso sulla dizione di vita e artistico che allegato Antonietta e Mario
Come fece allora mi piacerebbe qui ripercorrere gli episodi principali della loro vita insieme con un occhio particolare vista l'occasione a quanto di queste vicende è rimasto impresso proprio nella memoria di Miriam
Chi a chi l'ha conosciuta davvero bene potrà forse scorgere in qualche punto di questo racconto quanto della storia della sua infanzia e dei suoi genitori abbia contribuito a formare le profonde convinzioni che hanno poi guidato mila nelle scelte che ha fatto da donna matura
In apertura della sua biografia otto biografia o biografia appunto non
Che dà il titolo a questa giornata a proposito ad esempio anzi ammira Milan scrive eccitano
C'eravamo sempre sentite diverse mai inferiori diverse perché mio padre e mia madre erano diversi dagli altri genitori allora all'inizio dell'anno scolastico in ogni classe si faceva l'appello
E ognuna delle bambine doveva dire cosa facesse il padre io naturalmente dicevo che mio padre faceva il pittore
E meno alla successiva richiesta devo spiegare che non dipingeva le pareti di casa ma faceva dei quadri e alle volte aggiungevo non so più se con imbarazzo con orgoglio che anche mia madre era un artista e faceva delle sculture
La fase ma ne siamo artisti giustificava secondo mia madre ogni nostra diversità
Il nostro modo di vivere le nostre abitudini ma eravamo diverse e forse soprattutto perché non andavamo ammessa non essendo cattoliche ma non andavamo nemmeno al Tempio e dunque non eravamo nemmeno ebree
Eravamo una famiglia fuori dalle regole
E a proposito delle sue scelte successive qualche riga sotto aggiunge mi chiedo alle volte se la mia precoce decisioni di aderire al pc non sia stata ispirata inconsciamente anche dal desiderio di entrare in una comunità ordinata nel quale fossero in vigore
Precise regole e comportamenti
è stato interessante scoprire in queste pagine come la posizione eccentrica irregolare dell'arte di Antonietta e Mario la profonda diversità che il loro lavoro avuto rispetto al panorama dell'arte Roma allo scadere degli anni Venti del Novecento
Sì rispecchiasse così chiaramente anche nella loro vita privata
Una vita familiare che è stata certamente guidate forse non certo senso anche sacrificata all'esigenza della passione per l'arte che animava entrambi i genitori di Miriam
E passione forse una delle parole che avrebbe dovuto far parte di quel dizionario esistenziale attraverso cui Milan come scrive camper l'autobiografia avrebbe voluto raccontare la sua vita
Una passione che si può riconoscere le scelte che lei ha fatto e che affonda certamente le sue radici nella convinte ostinata devozione che i suoi genitori hanno avuto nei confronti del loro essere artisti
Una passione attraverso cui hanno coltivato entrambi la loro diversità
Soprattutto non gli hanno tra le due guerre quando la progressiva ingerenza da parte del regime fascista sul mondo culturale spingeva verso l'omologazione dei comportamenti e del pensiero critico
Una diversità canto niente in particolare a negli anni di sceso quel suo essere femminista per pure estinto come ha detto Giugliano affari decisa nella sua scelta di essere donna e artista e per lo più scultrice
Una risoluzione che pesa molto sulla sua fortuna di inizi essendo la scultura più della pittura il campo in cui lo spiritoso autocelebrativo del regime espresse i suoi divieti e i suoi diktat convinti
Di passione in fondo Milan parla quando scrive nel suo contro colpi con la politica e con il Partito comunista definisce questo incontro la storia d'amore qualcosa che ha condizionato nel bene e nel male la sua esistenza
Ricorda le parole di Sigmund Baumann te spiegare chiamare e cito significa essa determinati a condividere mescolare due biografie ognuna delle quali reca con sé un differente carico di esperienze di memoria
Significa darsi ostaggi al destino
Una storia d'amore nella buona e una cattiva sorte scrive ancora è una storia di esaltazione di passione di amarezze e di fedeltà
Così è stata certamente la storia tra i suoi bisogni due genitori una storia lungo l'intero esistenza fatta di momenti di esaltazione e di profonde amarezze e anche di Federcasse non sempre tra loro certamente alla loro vocazione
Una storia che è stata l'epicentro di uno degli episodi in più intensi dell'arte italiana tra le due guerre quel la quella della cosiddetta Scuola di via Cavour
Come scrive sempre Miriam Antonietta e Mario cito avevano storie e culture abitudini e religioni diverse
Quando si incontrano lei aveva attraversato mezza Europa lui non era mai uscito da Roma lei parlava male una mezza dozzina di lingue e ci leggeva la Bibbia l'undici recitava il romanesco i sonetti del Belli
Antonietta nata a Kaunas in Lituania molto probabilmente nel mille ottocentonovantacinque
La data non è certa perché quella che compare sui suoi documenti di identità è stata dalle modificata talvolta mille ottocentonovantanove o in altri casi mi come mille novecento
Nel tentativo forse non sembrare troppo più vecchia di Mario che era nato nel mille novecentodue
Intorno al mille novecentocinque dopo la morte del padre Antonietta si trasferisce con la madre a Londra
Lì inizia a studiare musica va spesso in lite in visita al British Museum e frequenta probabilmente giovani scrittori vicino al poeta e pittore ebreo il saccarosio imbarco
Nel mille trecentoventitré rimasta sola dopo la morte del padre decide di trasferirsi a Roma prima a Parigi e poi a Roma e a Roma arriva quasi certamente dall'inizio del mille novecentoventicinque
Su questi primi anni di vita di Antonietta non ci sono dati certi un'aura di mistero da lei stessa talvolta alimentata circonda questo suo giovanile errare per l'Europa fino al suo ultimo approdo romano
Anche Milan scrive nomi cognomi luoghi e data di nascita non hanno mai avuto molta importanza per mia madre e né i figli abbiamo sempre avuto forti dubbi perfino sul suo vero nome
L'unica data certa in quegli anni dell'attivo D Antoni Trenitalia è proprio la nascita di Miriam il
A Firenze il due febbraio del mille novecento ventisei
Ma della NATO a Roma il dodici febbraio del mille novecentodue la madre si era trasferita nella capitale dall'Abruzzo dopo essere rimasta incinta a Mario quando nasce
Viene dato il cognome di invenzione Mafai
Seguito dal cognome del compagno della madre Volpetti adotta il bambino e qualità anche un fratello di nome Aldo
Adolescente Mario frequenta cosca arso successo le prime classi del liceo scientifico poi passa all'istituto tecnico anche lì viene rimandato più volte
Nel mille novecentoventidue vista l'indole insofferente verso qualsiasi tipo di insegnamento interrompe gli studi e si scrive alla cara Scuola Libera del Nudo dell'Accademia di Belle Arti
Nella stessa scuola si scrive anche Antonietta appena arrivata a Roma ed è lì che due si conoscono e cominciano a coltivare Hill ora muro e la loro comune passione per la pittura
Questo binomio amore arte insieme loro caratteri tanto diversi rendono l'ASP loro storia subito molto travagliata
Antonietta SCO perverso di essere incinta e Mario non sembra per niente pronti in quel momento a diventare padre e capo famiglia
Felice solo di girare per Roma la ricerca di ispirazione con i compagni dell'accademia primo fra tutti Gino Bonichi terminerà centoventitré prenderà il nome di Scipione e che quanto niente Mario è stato l'altro grande protagonista della scuola di via Cavour
Incinta Antonietta si trasferisce a vivere a Montepulciano e poi a Firenze per guadagnare un po'di soldi insegnando musica inglese a due bambine di una famiglia fiorentina
Il due febbraio del mille novecentoventisei da sola in un ospedale di Firenze partorisce Maria Raffaella vero nome di Miriam
Antonietta resterà a Firenze proseguendo il suo lavoro come istitutrice ancora un anno mentre Milan viene data balia Cecina
E Mario a Roma comincia forse solo in quel momento dopo la nascita della bambina a pensare al loro come una vera e propria famiglia
Antonietta Milan si trasferiscono finalmente a Roma alla fine dell'estate del mille novecentoventisette
E i ma fai vanno a vivere e all'ultimo piano di via Cavour trecentoventicinque un palazzo che oggi non esiste più abbattuto dagli stentano enti operate dal regime per aprire via dei Fori Imperiali
La casa da Camera e molto piccole e loro abitavano su un terrazzo un terrazzo enorme meraviglioso ha raccontato Antonietta dove mangiavamo dipingeva AMMO chiacchieravamo
E di lì c'era quella veduta che faceva rimanere senza fiato
Un panorama canzonette Mario hanno dipinto a più riprese entrambi
Il davanzale e oltre quello sulla sinistra la sagoma scura del Colosseo e sul fondo le case dell'Aventino
Antonietta arrivata a Roma con un bagaglio di cultura aggiornato su quanto stava accadendo allora a Parigi
Aveva conoscenze molto più basse di quelle che Mario e il suo amico sodale Scipione andavano allora scoprendo nei libri illustrati che avidamente così tavola nelle sale di Palazzo Venezia
Nella biblioteca di Palazzo Venezia
C'era il fascismo la crisi economica ricorderà molti anni dopo Antonietta e Scipione Mafai tutto sommato erano vissuti sempre a Roma e nella provincia ed erano affascinati dei miei racconti
Nel delle mie esperienze artistiche che era stata Parigi prima di venire a Roma quindi avevo visto quello che facevano i pittori francesi in quegli anni e i miei discorsi servivano da stimolo a Scipione e Mafai e loro che avevano la pittura nel sangue a sentire me
Da me il fervore le esperienze dei pittori parigini dava conforto e passione
Antonietta aveva portato con sé sensazioni e umori di una pittura del tutto diversa da quella che
Dominava nella capitale che ecco ha scritto appunto Fabrizio D'Amico era tra Mata cito tramato da fini diversi ma infine in qualche modo convergenti
Di un nobile accademismo di stampo ancora ottocentesco come come nella pittura di Armando Spadini dire esistenti vocazione al mese al museo Comer la pittura Di Carlo Socrate
Ed io non stranito realismo capace di ricondurre ad unità primitivi smog novecento e gli echi mai spenti delle attonite sospensioni metafisiche
Antonietta era invece entrate a contatto con la dirompente pittura della colonna di artisti ebrei a Parigi Walsh a galoppa Ascenzo tinte Modigliani
Una pittura caratterizzato dai colori accesi e da un gusto del della deformazione per la deformazione della realtà che non offende non deturpa Marri Donà innocenza alle cose
Con quella foga e con quei colori e la libertà di quelle forme Antonietta e Mario hanno fissato per Sempre alcuni frammenti della loro vita familiare
In alcuni dei loro quadri più noti di quegli anni come l'autoritratto con violino di Antonietta e l'autoritratto di Mafai entrambi del mille novecentoventotto
Mafai che disegna
Sempre di Antonietta e Simone in fasce dipinta
Il cui Antonietta ritrae la secondogenita Simona poco settimane della nascita avvenuta il cinque luglio del mille novecentoventotto e dove i tratti di Miriam
Milan che dorme dipinta dal padre nel ventotto e Miriam con la chitarra di Antonietta del mille novecento ventinove
Insieme a Scipione poiché
Antonietta e male ci hanno lasciato alcune indimenticabili immagini di Roma
Girando per la città dal Palatino all'Aventino dal Colosseo i fori hanno dipinti paesaggi dalle architetture Schembra dalla prospettiva incerta e dalle luci lividi divide
In cui la bellezza e la grandezza della città sembra mescolarsi al seme del suo progressivo disfacimento
La loro vita insieme allora forse in uno dei periodi più felici ruota intorno alla casa di via Cavour
Dove sulla terrazza passano le serate a discutere di pittura con gli amici artisti e scrittori tra cui libero delibero Enrico Falqui e Leonardo Sinisgalli
Lei ma a fine vita un giorno Roberto Longhi dopo uno dei loro incontri al caffè Aragno non già per vedere le cose sue che aveva messo da parte raccontò poi Longhi
Ma di una straniera di passaggio per sentire cosa ne pensassi e senza dirime naturalmente che si trattava di sua moglie si trattava dei primi quadri assai belli importanti anche per scissione proprio di Antonietta
E di questa visita si ricorderà certamente Longhi quando le il quattordici aprile del mille novecentoventinove in una recensione la prima mostra il sindacato fascista e gli artisti al Palazzo delle esposizioni durante niente Mario espongo insieme a Scipione
Longhi ridefinisce le misure più espositive tra gli artisti in mostra
Antonietta gli sembra essere una sorella di latte di Chagall mentre due paesaggi di Mafai esposti di ricotta ricordano il critico quelli del pittore francese dagli uffici
La loro arte scrive ancora lunghi ed è un atto eccentrica e anarcoide
Ed è in quella stessa occasione che Longhi con il fortunato termine di scuola di via Cavour
Riconoscendo nella casa di a Mario e di Antonietta il centro radiante di quella compagine di artisti che verrà lungo gli anni trenta più genericamente definita scuola romana
Nonostante l'attenzione ottenuto dalla critica
Grazie a queste prime mostre Antonietta infatti sempre il ventinove un'importante occasione di presentare alcun un nucleo ampio di suoi lavori alla Camera per gli artisti i coniugi ma fai decida di partire per Parigi
Meta ambita allora da ogni artista in cerca di ispirazione di fortuna di novità nel campo dell'arte e della cultura
Poiché Antonietta fu forse anche un modo per avere ma fa Mario sotto perse separando un po'dall'amico Scipione so subito dopo la nascita della terzo Genta Giulia il tredici gennaio mille novecentotrenta affida le bambine alle cure della nonna
E lasciano Roma
Antonietta si tratterrà a Parigi tranne qualche soggiorno al tra
A Londra e a Roma per quasi quattro anni mentre Mario alternerà alla permanenza nella capitale francese a lunghi soggiorni in Italia
Avevo deciso di partire anziano Antonietta ricorderà Mario cedetti la casa vendetti per pochi soldi ciò che avevo di mobilità e un giorno di gennaio del mille novecentotrenta prendemmo lungo treno Roma Torino Motan Parigi
Non ero molto giovane avevo ventott'anni ma era annoiato prima di cominciare entra in Francia è un fatto importante passare la frontiera del proprio Paese gente straniera che guarda e ride in modo diverso
Io mi sentì come svuotato e smarrito un poco però più libero e dissi qui si può dire abbasso Mussolini e mi affacciai al finestrino Agri dai a basso Mussolini
Mi sembrava di aver lasciato una corazza di ferro sul confine qui pensai non ci sono spie la campagna francese fuggiva davanti a me azzurrina e grigia
Questo senso di libertà si scontra molto presto con le difficoltà che Antonietta e Mario incontrano subito nella loro vita quotidiana come ricorda anche Milan il padre la madre fanno a Parigi cito una vita disperso tanti poveri al margine della disperazione
Mio padre era disoccupato e mia madre guadagnava qualcosa disegnando ricavi
Alla fine dell'anno Mario ritorna per un breve periodo a Roma in occasione dell'apertura della mostra che Luigi Scipione tengono alla galleria di Roma la pittura di Mafai in quei pochi mesi a Parigi è cambiata
Come gli rimprovera l'amico Scipione come appare evidente nei dipinti che realizza al suo rientro in Italia
La sua pittura sia schiarita nei colori ed è diventata più semplice e immediata nelle forme
Negli stessi anni tra il mille centotrenta e trentatré Antonietta comincia a pensare alla scultura anche come una possibile via d'uscita dal confronto costante con Mario
Mario è partito di Parigi con i suoi quadri per fare la mostra io sono rimasta lì e ho cominciato a pensare di scolpire è difficile vivere insieme per due artisti che hanno la stessa arte della pittura
Io criticavo Luigi e Luis criticava me così a Parigi andare a scuola serale di scultura
Quando i due si ritrovano in Francia Antonietta si ammala per le fatiche del lavoro esistenti e viene per un periodo ricoverata in ospedale
Nell'estate del mille novecentotrentatré
Mario decide di tornare definitivamente a Roma e subito dopo la morte di Scipione avvenuta a novembre di quell'anno torna anche Antonietta
A proposito di Parigi miriamo ha scritto
Nel nostro lessico familiare nella nostra memoria infantile Parigi si sedimento come una favola
Nella quale tutto si intreccia la miseria e la bellezza la sporcizia e la gloria i clochard e i pittori la disperazione e la felicità
Di nuovo a Roma in affari vanno a vivere sul retro dello Tel Salus un albergo che a Piazza Indipendenza che la madre di Mario Norina Mario Volpe avevano aperto nel mille centoventiquattro
Arredo latita andazzo sul retro del giardino per abitare e Antonietta si reca stessa lavorare nello studio di Ettore Colla
A Castro Pretorio mentre Mario condivide per alcuni anni uno studio col giovane Corrado Cagli
Antoniazzi ampie atto niente inizia allora a dedicarsi intensamente alla scultura nel nel mille novecentotrentatré realizza
La prima opera plastica di cui si ha notizia un piccolo gesto rassicurante Miriam che dorme
Questa opera diede inizio alla sua carriera di scultrice con una correzione vicina nei primissimi anni al classicismo di maglioni
I maiali cito ancora D'Amico Russel sette intuire il motivo centrale della solare grandezza
Quello dato dal nascondere al centro della figura nell'involucro intatto di una forma apparentemente non intaccata la passione il groppo denso dei pensieri e dei sentimenti di un animo
E sono ancora i volti i corpi delle figure delle delle figlie a costituire per Antonietta il primo luogo dove sperimentare la costruzione dei volumi
E studiare l'andamento della luce sulle superfici il succedersi delle profondità scavate dall'ombra
Negli stessi anni Mario cominciasse a dipingere prima i fiori e poco dopo le demolizioni
A proposito dei Fiori ha scritto signori dipingo secchi in questi fiori non è un rito per un rimpianto e rimpianto comincia al momento in cui sono ancora freschi e navi tempi inevitabilmente si spengono
Quel che realmente gli interessa e di racchiude in una forma in alterabile scrive da cui non si ripartano così da sottrarli all'assillo dell'attimo che via via gli sfiora
Non è dunque perché sono vizi polverosi decaduti che li dipingo ma perché così vizi polverosi decaduti non addizionando più non decadranno
Quel che Mafai dipinge in quei in questi quadri secondo Enzo Siciliano è una solitudine irrimediabile cui lei si stanza sembravo tata è il dissanguamento della persona coinvolta in una lotta contro il nulla è risultato di una sofferenza per la vita nella vita nella vita
Che i giovani più sensibile di quegli anni pensa Moravia ebbero il bisogno di rappresentare
Narrare perché vivevano quel destino in una società disciplinata da un partito autoritario impegnato sempre più a farsi dittatura
Che all'asta all'individuo riservava solo il compito dell'obbedienza o all'inverso Lazard anarchico casomai la fuga
Ai signori si intrecciano le demolizioni le rassicurazioni delle case distrutte dal nuovo disegno urbanistico ideato dal regime fascista immagini che sembrano a chiudere già il presagio della guerra e delle distruzioni imminenti
Ed infatti la situazione per il Paese ma soprattutto per la famiglia Mafai di lì a poco precipita
Pur non essendo né cattolici né ebrei praticanti tutto cambio scrive Milian quando nel mille novecentotrentotto vennero prolungate le leggi razziali improvvisamente scoprimmo di non essere italiane
Come fino ad allora avevamo pensato ma di essere breve
Improvvisamente quindi da un giorno all'altro incontrammo la nostra diversità comunque ridicolo è una colpa
Le tre ragazze ma fa infatti non erano battezzate
Miglia messi in mora dovettero lasciare ginnasio mentre Giulia poté continuare a seguire corsi della scuola elementare ma in una classe speciale pomeridiana insieme ad altre bambine breve
La diversità diviene allora ancor di più un valore da difendere e per puntiglio per dignità racconta Miriam lei decide insieme i suoi genitori di affrontare proprio all'ora il battistrada
Nonostante nell'estate del mille novecentotrentotto ma fai avesse presentato alla Biennale di Venezia un quadro dal titolo il candelabro del novecentotrentacinque in quella rappresentato l'anno cacche Antonietta aveva portato con sé in giro per l'Europa da Natale Lituania
Le avvisaglie del cambiamento in atto cominciavano a farsi sentire
Come rimase anche ben impresso nella memoria di miriamo ad esempio
L'autunno di quello stesso anno a Roma
Fu costretta a chiudere i battenti la galleria della cometa la raffinata galleria dell'Aracoeli dove mio padre cito spesso mi accompagnava e dov'era avevano esposto Mafai Cagli Manzù e Ziveri Guttuso e Pirandello
è costretta a chiudere scrive Milan per quel sentore di internazionale ebraica scriveva il tema e che vi si respirava
Libero deliberò che la dirigenza dovette consegnare al commissario decisione Campitelli l'elenco degli artisti e dei frequentatori della galleria
La contessa Pecci Blondet intelligente generosa ispiratrice sostenitrice della cometa chiuse i saloni del suo palazzo all'Aracoeli si trasferì hanno gli occhi
Anche Mafai decidono di lasciare Roma e vengono ospitati a viareggio dei migliori Jesi
Importante collezionista delle opere di Mario e Antonietta si trasferiscono paga Genova grazie all'aiuto di un altro collezionista Alberto della ragione che trovo la famiglia una casa a Quarto dei Mille
Li Antonietta con le tre figlie passano tutti gli anni della guerra mentre Mario richiamato alle armi viene indicato viene inviato suonata Macerata fino al dicembre del quarantadue
Quando per interesse di Cesare Brandi riesce a farsi assegnare nuovamente a Roma ai servizi di furberia alla caserma del centro ne ricordi limitiamo in quel di quegli anni si alternano le fughe precipitosa per i rifugi per via dei bombardamenti
Alle allegre merende nella villa di Alberto della ragione circondati dalle opere di Modigliani Morandi di Scipione di suo padre e di sua madre la madre la ricorda sempre intenta a dipingere e disegnare
Mentre le lettere che arrivano dal padre scrive si fanno sempre più preoccupate
Ha chiesto e spera di ottenere un trasferimento a Roma che otterrà e intanto schizza disegni per quella che chiama la solita serie che saranno le terribili fantasia
Realistiche e allucinante scene di guerra e di torture corpi straziati torturati immagini di pura violenza e di di pura assoluta violenza
Purtroppo a questa ennesima lunga separazione il rapporto tanto nette Mario non riesce questa volta a resistere quando soffriamo troppo a lungo scrive da Genova Antonietta i pochi ma menti di gioia muoiono sopraffatti perché la gioia una pianta più delicata della sofferenza qualcosa senza radicata anzi scardinata e non si ricostruirà più
Quando nell'estate del mille novecentoquarantatré con lo sbarco degli Alleati in Sicilia Mario fatti entrare la famiglia a Roma nel timore che l'Italia resti resend due la situazione tra loro ormai è del tutto compromessa resteranno ancora insieme per poco
Arrivammo a Roma tanta Costel quarantatre ricorda miglia la capitale era stata lasciata a se stessa Emilio Iliesi il collezionista che a me chiamava le opere di mio padre di mia madre ci affidò le chiavi di una sua casa romana
Dietro piazzale Flaminio per la casa straordinaria piena di armadi divani e specchi e così grande da consentire a mio padre di riservarsi una stanza come studio
E li continua a dipingere di passammo i nove mesi dell'occupazione
Subito dopo la liberazione della città con l'arrivo degli alleati Antonietta parte e torna Genova
Con Giulia che aveva quattordici anni Mario si trasferisce a Napoli mira mi Simona decidono di rimanere a Roma ma lasciano definitivamente la casa paterna e si stabiliscono in un appartamento metto a disposizione dal Partito Comunista per i militanti
Inizia allora quella fase l'esistenza di ogni famiglia i cui genitori di solito sanno sempre
Meno della vita dei figli e i figli ancora meno di quella dei genitori è proprio allora che arrivano i primi importanti riconoscimenti al lavoro di Mario e Antonietta lui sarà identificato subito come uno dei maestri indiscussi della Scuola romana
Mentre lei nel dopoguerra riuscirà ad avere le prime importanti occasioni pubbliche per presentare il suo lavoro di scultrice destando progressivamente sempre maggiore interesse nella critica
Benché ormai separati i due continueranno a confrontarsi costantemente sulla loro arte e su quanto di nuovo dagli anni Cinquanta in avanti sarebbe accaduto nel panorama artistico nazionale
Saranno come ha scritto Miriam fino alla fine ostaggi del loro destino legati per sempre acque loro giovanile in contro il sodalizio un sodalizio
Scusate
Che per quanto svoltosi in un brevissimo giro d'anni tra il ventisette e trentatré ha certamente gettato un seme fecondo per l'arte
Per l'arte di quella che verrà appunto chiamata scuola romana
Una scuola che è stata senza regole senza programmi senza allieve senza manifesti
Ma che forse proprio grazie all'esempio e alla Chiesa passione di quel piccolo gruppo di giovani composto da Rafael Mafai Scipione ha trovato il coraggio di seguire la sua vera vocazione verso un linguaggio che si fosse seppur nell'ambito dell'arte figurativa davvero un linguaggio moderno
Grazie Paola
Un saluto e un ringraziamento che Fabrizio nato si esatta che avrebbe dovuto essere qui e che mi ha chiesto gentilmente di sostituirla ma
Spero consapevolmente Spelta
Parlo di
Fabrizio D'Amico
Come già
Sì ascoltato anche
Dal nella relazione Di Paola
Il trentotto le leggi razziali e sono
Lo spartiacque e lo sono in particolare
Per
La crisi del consenso a regime soprattutto in un
In un mondo intellettuale che invece aveva spesso molto consenso leggi sto parlando delle arti figurative
E in particolare della pittura non certo
Della Scuola Romana
E di
Sì della famiglia ritiene insomma ecco Scipione Mafai
Raffaele
Però abbiamo ritenuto ugualmente importante dedicare momento di questa ricerca
All'impatto delle leggi razziali perché in qualche modo muto non l'ambiente entro il quale poi si sviluppano le relazioni
Degli artisti
Faccio un nome per tutti per ricordare
L'impatto delle leggi razziali
Nella crisi di consenso del regime Margherita Sarfatti
Che diviene addirittura perseguitata essendo stata ninfe Igeria di Mussolini
Il leader indiscusso della corrente novecento che l'ha prodotto la maggiore quantità e qualità di adesione a regime di pittori scultori
E architetti
E quindi
Abbiamo
Chiesta Ilaria parlando di affrontare questo tema nelle sue linee generali e non solo porto alla vicenda
Della famiglia Scipio dei del gruppo romano Scipione Mafai
Euro un passaggio molto importante perché
In altri ambiti della vita intellettuale invece
L'elemento di crisi comincia a camminare prima crisi di consenso soprattutto in connessione con la guerra di Spagna
Ma
Per i per questo mondo vero Roma più Milano
Il trentotto e proprio decisivo ma le relazioni tra Roma e Milano ci sono e si infittiscono prego Ilaria
Grazie buongiorno a tutti grazie agli organizzatori dall'Istituto Gramsci per questo per quest'invito e un ringraziamento particolare
Vorrei rivolgere per la disponibilità che mi hanno dimostrato a Giulia e al singolo alla fine cui ho attinto per quel che ho potuto per avere ulteriori informazioni su quel periodo particolare della loro esperienza
Mi è stato appunto chiesto di illustrare quale fu l'impatto della persecuzione antisemita io l'ho interpretato proprio sulla vita della famiglia Raffaello fai
E quindi mi concentrerò sulla vicenda familiare non solo naturalmente su quella di Miriam
E le fonti disponibili in realtà non sono molte si tratta di alcuni passaggi scritti per Giulia Simona Miriam nelle loro varie testimonianze biografie autobiografia a cui ho cercato poi di
Affiancare
Altre tracce documentali e soprattutto risalenti al periodo
Questione quindi dopo il trentotto che si possono rintracciare nell'epistolario tra Antonietta e Mario depositato presso l'archivio del DS
Ciò detto comunque le fonti rimangono sempre molto poco che e allora il mio tentativo è stato quello di seguire e descrivere la personale vicenda il personale destino percorso individuale e familiare
Ma fai Rafael cercando appunto di contestualizzarlo all'interno della più vasta
Cornice della persecuzione razziali fascista cercando di mettere in evidenza in luce come il loro percorso presenti alcuni tratti
Dio omogeneità con quello di altre vicende familiari
I gruppi misti poi vedremo meglio la particolarità della vicenda ma fa i quali era
E anche invece quali sono gli elementi di divergenza peculiari che
Discostano per alcuni aspetti il destino della famiglia la firma ai da quella di altri gruppi ebraico ariani per usare categorie di allora durante gli anni della persecuzione
Ma prima di affrontare quello che accade con il trentotto anche se mi rendo conto mi sovrapporre o un pochino a quanto ha già
Detto Paola pochi minuti fa vorrei tornare alle Brai cita particolare della famiglia ma fai quale ne fosse
L'origine
Era Antonietta appunto l'abbiamo detto
Che vedremo
A tutti gli effetti nel senso che appunto venivate a questa religiosi stima e ortodossa famiglia dell'ebraismo orientale
Era nata accoppo no che era il nome di allora di una provincia allora dell'impero zarista attualmente la lituani attualmente Kaunas
E figlia e nipote di un rabbino il il padre Simone rabbino anche il nonno Mendel era un celebre Talmud vista
Attivo presso le sinagoghe di Vilnius che Vilnius nella seconda metà dell'Ottocento era praticamente la Gerusalemme
Del nord era un centro fervente ricchissimo per tutto il presumo bassi dico
Orientale quindi è dentro veramente forse il cuore pulsante dell'ebraismo europeo oserei dire sicuramente che in tale che nasce Antonietta
La mamma profondamente ortodossa addirittura
Si ricorda portava la mamma di Antonietta portava la parrucca che è uno degli elementi caratteristici proprio del dell'ortodossia
Ebraica orientale
Alla morte appunto della madre del padre quindi novecentocinque inizia la personale diaspora di Antonietta che come ho detto porterà
A Londra dove otterrà questo particolare che poi tornerà utile in seguito anche il passaporto la cittadinanza britannica
Ed a Londra la morte della madre questo viaggio misterioso per l'Europa e la seconda tappa di questa diaspora che la porterà a Roma l'incontro comma fa e la nascita del ventisei come abbiamo detto di di Miriam poi di
Simona e di Giulia ma torniamo ancora un attimo all'ebraismo di Antonietta
E a quale forma di ebraismo Antonietta trasmetterà alla famiglia di quella ricca appunto anche colorata tradizione ebraica propria dell'ebraismo iatale in Antonietta rimarrà moltissimo in realtà
Filtrato e per così dire risse Manti Zanotto da una personalità creativa e certamente non conformista com'era quella di Antonietta
Un'eredità quindi culturale più che regionalmente intesa una memoria di tradizioni divisioni che appunto non si esprimerà in un rispetto di un ebraismo formale prescrittivo
Che proprio anche delle regioni e grafica ma che avrà in cui appunto tutto ciò avrà un ruolo marginale ma sarà non per questo estremamente profondo in realtà
Miriam Simona Giulia non vengono battezzata
Per volontà comune mi si è detto detti entrambi i genitori così come non vengono iscritte alla Comunità ebraica di Roma altra scelta quindi precisa netta
Netta soprattutto per gli anni in cui nascono appunto le tre ragazzi ma fai perché occorre ricordare che l'iscrizione alla comunità ebraica non solo romana ma di qualsiasi comunità italiana in virtù della cosiddetta legge Falco varata dalla regime nel mille novecentotrentuno
Legge anche definita il concordato ebraico legge peraltro fortemente voluta anche dei vertici istituzionali del liberalismo italiano di quegli anni non fu una legge imposta le comunità ma su una legge
Concordata tra i i vertici delle bravissimo e il Ministero
Della giustizia dei culti perché allora erano insieme le due funzioni diretto ancora da da Rocco
E dicevo quella legge rimodellato ha pronti a livelli istituzionali e anche la fisionomia dell'ebraismo il volto dell'ebraismo perché comportava in un famoso articolo che poi è rimasto per tanti anni nell'ordinamento italiano
L'obbligatorietà dell'iscrizione alla Comunità ebraica di riferimento di residenza di tutti gli ebrei appunto presenti in un determinato territorio appena e qui Iran punto nodale
La decadenza dall'ebraismo stesso cioè non iscriversi non essere iscritti a una comunità
Significava allora lo stesso valore religioso e anche istituzionale di un'abiura che occorreva anzi informalmente presentare anche al arrabbino e al presidente della comunità di riferimento
Quindi la scelta di non iscrivere alla comunità le figlie
A in termini denti tali ma anche istituzionali un effetto molto chiaro loro sono al di fuori del liberalismo per quella che la cornice anche degli stessi ebrei
Italiani che a quanto mi risulta ma dovrei fare ricerche anche approfondite ma nell'elenco che io poi ho ritrovato nelle mie ricerche Presidente delle abiure formalmente presentate da coloro che hanno fatto la scelta di dire io sto fuori
Antonietta non c'è quindi della su banali chi ha in qualche modo
Questa scelta fu informale anche se netta e non fu quindi seguita poi da una formale dichiarazione al arrabbino e alla comunità della della sua decisione di
Di non essere
Ed è a da un punto di vista formale anche se culturalmente interiormente chiaramente lei sentiva ancora di esserlo ma quella legge in qualche modo impose Libia italiani una scelta netta o sia dentro sia fuori secondo leggi Cattaneo logica binaria molto
Tipica di quegli anni che troveremo anche fra poco quando vedremo come fu applicata alla categoria di ebreo introdotta nel trentotto
Quello che Miriam quindi Simona e Giulia vivono in famiglia per così dire e lo dice anche la stessa miriamo una sorta di sincretismo religioso e culturale privo di confini certi netti definiti
E tuttavia sono presenti elementi della tradizione ebraica ugualmente chiari per esempio il rito del venerdì sera
Il particolare la particolare entrata di Sabbath che comunque veniva
Festeggiata con l'accensione delle candele e con il la recitazione di preghiere anche se non delle preghiere formalmente previste per lo ciabatta ma di perché inventate
Addirittura recite di poesia oppure disegni da parte di Giulia ma
Era un appuntamento familiare preciso quello del venerdì sera
O ancora l'uso del pane azzimo per penso anche che qualcuno evidentemente andava a comprare e probabilmente anche in forni della comunità immagino non però non ho certezze su questo
O ancora la presenza della mezzo Zaha alla porta allo stipite della porta che un oggetto rituale che contraddistingue una scelta culturale ben precisa quindi veramente una sorta di sincretismo perché poi affianco allo Sabbath alloca
E a è appesa
E c'erano tutte le feste cattoliche ugualmente festeggiata e con con uguale e felicità insomma dal dalle bambine quindi veramente un Pantheon ricco ampio in cui c'era posto c'era posto per tutti
E infatti Mirjan cito scriveva avevamo un buon rapporto con le feste anche perché le celebravano tutte
Quelle cattoliche come quelle ebraiche Natale con Luca Pasqua e tesa
La nonna paterna cattolica per Natale allestiva nella sala più grande dell'albergo uno straordinario presente con ante di muschio pastori in cammino i Re Magi carichi di regali un Bambin Gesù scalpitante
Per Pasqua ricevevamo in regalo grandi uova di cioccolato e pecorelle di zucchero ma festeggerà ma anche su cotta costruendo in giardino le nostre capanne
E tuttavia conclude Miriam queste forme appunto familiari di sincretismo religioso rendevano particolarmente diverso è proprio queste tre ragazze
Ne diamo scrive eravamo diverse come ha già citato Paola anche e forse soprattutto perché non andavamo a messa non essendo cattoliche ma non andavamo nemmeno al tempio e dunque non eravamo nemmeno il brand
Così credo anche
Il particolare ebraismo risolti in famiglia questa sorta di lessico familiare quindi
Molto personale costituiva uno dei tanti fosse
Per le giovani figlie uno dei più importanti tasselli di quella diversità tante volte evocata e ricordata nelle pagine autobiografiche di Miriam ma anche di Simona e di Giulia credo che diversi stanzia proprio uno dei lemmi
Avvocato di che certamente più ricorre quando le tre sorelle ricordano la loro infanzia
Scriverà infatti Miriam nella sua autobiografia viviamo insomma per conto nostro felicemente diverse dalle altre bambine della nostra età
E Giulia fai ecco ci sentivamo terribilmente diverse da tutti negli interessi nel modo di pensare nel modo di vestire e infine ancora Simona non eravamo fasciste non eravamo cattoliche che non eravamo nemmeno ebree
Oggi capisco che solo una forte solidarietà familiare il sostegno degli adulti poteva compensare quello che era un sostanziale isolamento
Ma quell'isolamento quella diversità sarà uno degli ingredienti uno degli elementi che paradossalmente permetterà secondo quella che è stata un po'alla mia ricostruzione
Permetterà alla famiglia di incunearsi di fare una sorta di slalom di nascondersi tra le pieghe della persecuzioni antisemita limitandone per alcuni aspetti soltanto
L'impatto devastante
Vediamo dunque cosa accade con i mille novecentotrentotto sappiamo che appunto nel luglio c'è il cosiddetto manifesto della razza quindi la celebrazione di questo razzismo biologico fortemente
Sentito e trasmesso attraverso giornali propaganda
I preparativi del censimento razziale con il quale il regime vuole contare schedare tutti gli ebrei cominciano nel tardo luglio del trentotto e poi si svolgerà materialmente dal ventidue agosto in avanti iniziano nell'agosto del trentotto ripubblicazione del manifesto e della difesa della razza il giornale di Interlandi di cui mi si dice sono rimaste copie nella biblioteca della famiglia quindi la famiglia sapeva com'era difficilmente anche
Facilmente sarebbe stato possibile non saperlo diciamo dell'Italia in quel momento
E il cinque settembre del trentotto
Viene varato il primo decreto di quelle che costituiscono le cosiddette leggi antiebraiche siamo del cinque settembre sono i provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista
Significativamente la scuola quindi tutto l'ambito educativo e quello che significa a livello politico e simbolico per le giovani generazioni il primo ambito colpito dalla persecuzione e dunque tutti
Coloro che hanno una qualche forma di
Permanenza nella scuola tutti i livelli di ogni ordine e grado tutti gli ebrei dai sugli studenti ai gli amministratori e i presìdi agli insegnanti vengono
Da una notte all'altra espulsi
Perché Miriam Simona e Giulia vengono colpite abbiamo detto perché Antonietta ebrea maxi appunto delle Brai cita di Antonietta non ci potevano essere dubbi né a livello culturale ma neanche secondo appunto quelli che sono i criteri
Razzisti introdotti era figlia di due genitori ebrei e pertanto non c'era scampo biologicamente
Lo status razziale se così lo vogliamo definire di Miriam Simonetti Puglia e invece teoricamente più incerto
Poiché le tre ragazze ricadevano secondo la legislazione razziali in quel complesso universo rappresentato per legge dai cosiddetti misti
Coloro che erano nati da una coppia in cui appunto uno dei genitori era Arigliano e l'altro era di razza ebraica ovviamente io uso sempre queste categorie come le usava legislatori questa
Devono ribadirlo ma
Meglio ogni tanto ricordarlo
Quella dei misti era una categoria di confine e sul confine particolarmente problematica da tutti i punti di vista
Che da parte degli stessi persecutori fossero essi stessi fascisti o nazisti
Era frutto di continue classificazioni e riclassificazioni provvedimenti ripensamenti era un un problema era un problema anche perché i misti erano tanti
In una società in cui l'ebraismo ormai europeo non solo italiano era profondamente integrato
Il numero dei matrimoni misti delle unioni miste nera il tratto più evidenti più eclatante e Italia addirittura deteneva il record da questo punto di vista del panorama dell'euro poi occidentale
La più alta percentuale di matrimoni misti era italiana li circa il quarantatré per cento cioè praticamente un ebreo su due ho una Rigliano su due decideva nella sua vita di avere un compagno di un'altra religione
E soltanto la Germania pre innanzi sta perché gli ultimi dati si riferiscono al trentadue aveva un tasso
Così un pochino più basso ma comunque così eclatante quindi veramente in Italia investiranno tanti
E sui cosiddetti misti Cesare Musatti egli stesso un misto ha scritto delle parole che direi si possono a tagliare molto bene anche alla esperienza delle sorelle Mafai cito
Una caratteristica tipica degli israeliti è quello di essere quella di essere una minoranza che vive in mezzo a una maggioranza il non essere inserito del tutto nella società l'essere accettati ma non fino in fondo
Il misto
Partecipa a questa situazione propria dell'ebreo completo ma in più non è inserito nemmeno nella minoranza
Il misto vive dunque doppiamente il destino di essere staccato dal gruppo diverso quindi questa diversità tante volte evocata in qualche modo aveva una sua ragione d'essere proprio in questo essere misti
Tornando a quello che decide di fare il legislatore di questa categoria il sistema discriminatorio disegnato tal fascismo decide di non creare una categoria legislativa per innesti ma seguendo una tradizione che ha storicamente origine in colonia dove il problema del mistico o meglio dei cosiddetti meticci
è un problema che accalora per così dire il legislatore fascista e già quello liberale da decenni e dove si decide già in colonia nella misura razziale di non fare una categoria per i misti ossia e cittadini italiani ossia subiti coloniali
Allo stesso modo analogicamente
Anche per la legge solerzia lì si decide che si è Oriani o ebrei quindi il mesto secondo disegni legislativi e casi proprio molto complicati
Ora salvo poi perseguitato
A prescindere ovviamente da qualsiasi identità personale di carattere religioso
Il figlio di un genitore italiano di razza ariana e di un genitore straniero
Di razza ebraica GRA queste esattamente il caso di Miriam Simona e Giulia poteva quindi essere classificato o meno come ebreo in base a caratteri a criteri di discendenza
Cosa bisogna raccontare bisognava contare il numero di nonni
E brevi
E al particolare caso di Miriam Simona in Giulia si applicava questo pezzo della legislazione anzi non proprie della legislazione perché in realtà il regime ha proceduto oltre che attraverso leggi
Soprattutto attraverso circolari sono state le circolari ministeriali il vero strumento persecutorio circolari ministeriali che spesso spessissimo non erano affatto note al grande pubblico ma era la notte alle istituzioni alle quali arrivavano copiosa
Per cui questo il caso in cui ricadono Simona Giulia etnica il nipote di due nonni di razza ebraica e loro ce l'avevano
Può essere classificato di razza ebraica o di razza italiana per essere Ariano occorre che egli quindi nipote di questi nomi
E almeno un suo genitore misto appartengano ufficialmente a religione non ebraica anteriormente al primo ottobre mille novecentotrentotto
Chi è anni ostico ebreo con una
Similitudine tra l'agnosticismo e dire
Comunque di conseguenza essendo Miriam Simone Giulia figlie di due hanno due nomi a Brescia
Hanno un genitore che effettivamente magari classificato è ufficialmente cattolico l'altro no ma purtroppo loro stesse non sono ufficialmente cattoliche perché appunto non sono mai state battezzata
E su questo ultimo criterio si fonda il fatto che verranno considerate e prego
Quindi un certificato di battesimo poteva rappresentare la salvezza
Ma nonostante la nonna paterna abbia trovato un
Sacerdote compiacente a scrivere un certificato dibatte ante datato quindi datato prima del primo ottobre trentotto i genitori rifiutano questo tipo di compromesso e quindi in qualche modo
Si assumono la responsabilità
Di decidere anche il destino delle figlie perché questo atto fasi che loro appunto scivoli ENI verso la categoria dei perseguitati
Impossibilitate quindi a presentare questo certificato di battesimo vengono espulse sulla base del decreto del cinque settembre dalle scuole
Miriamo e Simona sono espulse dal liceo Tasso e frequentano poi una piccola scuola privata frequentata anche da altri studenti ebrei
Mentre Giulia continua a frequentare la scuola elementare perché una serie poi di decreti successivi a quello del settembre prevedono che si possono istituire presso le scuole elementari soltanto
Delle sezioni speciali destinate soltanto agli studenti ebrei e con professori ebrei tutti cacciati dal dalle scuole che solo al pomeriggio separatamente quindi dagli orari degli altri alunni possono frequentare ancora
Gli edifici scolastici cinque in realtà sono gli edifici scolastici che del governatorato Romano vengono
Reputati atti a istituire queste sezioni speciali che è una di queste cinque proprio la scuola Pestalozzi
Che comminazione era quella frequentata da giugno e quindi anche se con orari curricolari differenti Giulia in qualche modo riesce a mantenere un certo contatto se non altro con i luoghi della sua scuola precedente ma non questo Simona e miglia
E scriverà Simona
Ricordando questo momento mi ritrovai in Prima ginnasio in una scuola privata laica e a pagamento piena di ragazzi ebrei fu colpita dall'intelligenza e dalla serietà di questi ragazzi che ammiravo
Del mio sapere che l'anno successivo sarebbero andati in una scuola tutta israelita
Erano ragazzi che avevano una loro religione che non ho fatto la cerimonia di iniziazione che scrivevano eleggevano in ebraico che si vedevano in sinagoga mai no
In fondo eravamo spaesati e anche tra di loro appunto questo discorso sui mistiche rientra continuamente tra le pieghe della biografia
Leggo dal mio diario adolescenziale dicembre mille novecentotrentanove il Natale tra noi e non deve esistere noi non ne sia noi ne siamo estranei completamente siamo ebrei più ancora in questo momento al contrario del parere di mamma e degli altri
Certe volte ha letto spenta la luce ottanta paura tanta paura di essere troppo poco ebrea
Addirittura quindi come spesso accadeva come stesso che è accaduto a tanti ebrei che si sono resi conto di essermi solo perché Hitler e Mussolini l'hanno deciso
Anche Simona
E Miriam vivono questa sorta di transfert verso l'ebraismo che in realtà avrà durata abbastanza breve ma che subito dopo lo choc rappresentato dall'espulsione dalle scuole si fa piuttosto vivo piuttosto presente
E infatti miriamo che non ha mai frequentato una sinagoga con un gesto certamente non usuale decide e di fare la sua entrata ufficiale in comunità attraverso appunto la cerimonia del Battisti baccello omologo del bar Nietzsche va per le bambine che tra l'altro è una cerimonia prettamente caratteristica del queste date del liberismo italiano
Decide la sua iniziazione religiosa nel interno quindi del trentanove
La ottiene al frequentando enti questo l'ho trovato significativo penso sia stato casuale ma lo voglio sottolineare
Non è il tempio maggiore quindi non i luoghi del Portico d'Ottavia del vecchio detto ma l'oratorio di Castro cioè l'oratorio di via Balbo
Ripeto non so se la scelta di frequentare questo tempio e non il Tempio Maggiore sia stata dettata solo dal fatto che era più vicino a Piazza Indipendenza
Certo è che il tempio di Castro il tempio di via Balbo costruito aperto nel mille novecentoquattordici rappresenta
A tutti gli affetti il tempio dell'emancipazione degli ebrei e Marino emancipati degli ebrei che stanno fuori dal ghetto anche geograficamente anche
Dal punto di vista urbano è stato scritto che il tempio di via Balbo appunto
E non è fuori dal ghetto ma non è neanche dentro e quindi rappresenta bene questa sorta di identità non sempre ben definita e quindi non so se è un caso che appunto la sua
Iniziazione religiosa Miriam l'abbia scelta in quel tempio
Ma
Non sono solo Miriam
Giulia e Simone essere vittime della persecuzione anzi vorrei dire che forse la vittima principale Antonietta mentre
Perché ebrea
E perché è straniera questo è un dato che non ho trovato spesso sottolineato nonostante sia sposata ufficialmente dal trentacinque con Mario Mafai
E questo comporti la cittadinanza italiana per la moglie non è automatico in senso stretto
Perché la il coniuge delle comunque inoltrare una domanda
Ai alle prefetture per ottenerla poi la cittadinanza io non so
Se Antonietta abbia mai compiuto alla formalizzazione della società dinanzi italiane in questi anni
Tenderei a dubitare hanno anche in ragione di un atto di un fatto che si verificano il quarantaquattro
E quindi temo che Antonietta oltre essere ebrea era anche straniera una concomitanza esplosiva nel trentotto in quegli anni
Non solo perché gli ebrei stranieri avevano una legislazione ancora più persecutoria per cui teoricamente entro il marzo del trentanove devono lasciare il Paese
Ma perché lei era una straniera britannica ovvero una sudista nemica c'è un cittadino di un Paese in guerra con l'Italia dal giugno il quaranta in poi quindi assommava una serie di pericoli
Veramente notevolissimi perché rischiava di essere o espulsa dal Paese se solo reputata ebrea straniera
Se si faceva si poneva l'accento sul suo passaporto britannico doveva finire nei campi di detenzione per i sudditi nemici che dal mille centoquaranta puntella no tutto il territorio italiano
Quindi Antonietta si trova veramente in una situazione drammatica
E il primo ambito che viene colpito è però quello professionale il suo essere Beha fa sì che la sua carriera subiscono interruzione molto lunga quasi un decennio infatti fatto le leader ha impedito di
Chi è di essere un artista
Anche perché il panorama romano era estremamente appunto sotto il controllo di critici o presunti tali di giornalisti pubblicisti come Giuseppe pensa bene
Che sulle pagine di quadrivio uso del giornalismo sulla difesa della razza già dal trentasette aveva lanciato continui articoli di denuncia contro l'arte degenerata ebraica
Infatti molti artisti alla terza quadriennale del trentanove volte artisti Iblei non possono partecipare perché c'è da compilare una scheda sull'appartenenza razziale
E quindi insomma per Antonietta veramente le cose si fanno complicate
Ceppaglia ulteriore elemento che ha attirato la mia curiosità relativamente alla persecuzioni antisemite alla macchina burocratica messe in atto dal regime ed è riguarda sempre ancora una volta Antonietta
Frequentando l'archivio centrale dello Stato in particolare il database che da anni ormai raccoglie le carte della cosiddetta de Mora sa c'è quella direzione del Ministero dell'interno che aveva istruito il censimento razziale nega poi raccolte tutte le schede di censimento
E oggi si può consultare facilmente perché è nominativo l'anno tutto informatizzato il nome di Antonietta Raphael non c'è
E questo è curioso perché quel censimento fu veramente molto dettagliato fu fatto con grande scrupolo
Le motivazioni di questa assenza che avranno delle conseguenze positive paradossalmente non le conosco posso soltanto fare delle ipotesi
Probabilmente sono dovute al fatto che per redigere quel Censimento le autorità fasciste si erano basate quasi esclusivamente o principalmente
Sugli elenchi degli iscritti in comunità sulla base di quella famosa legge che vi ho detto prima del trentuno bastava andare in comunità e i fatti le autorità fasciste si fece notare dalle comunità nel
Alla fine di non gli ho tutti gli elenchi c'erano tutti i nomi con gli indirizzi tutto il dati personali così come c'erano anche gli abitanti che però ricadevano della persecuzione perché non c'entrava nulla la religione di appartenenza
E però sappiamo appunto che Antonietta non aveva iscritto se stesse le figlie e non aveva neanche privato ed è forse su questa base che il censimento non la colpita questa può essere una delle prime spiegazioni
La seconda perché ho trovato una lettera nel l'epistolario conservato al disse che al due settembre del trentotto viene dal povero uomo dal da Forte dei Marmi dove appunto nell'estate spesso le le ragazze con la madre passavano il loro tempo per cui è anche molto probabile
Che non fossero presenti in città
Cosa che rendeva un po'più complicato ovviamente censire gli assenti stava teoricamente al potestà di ogni città informarsi poi degli assenti e cercare di ritrovare nelle tracce ma è una città come Roma capite bene che e era molto più complicato
Inseguire tutti gli assenti del del censimento e quindi forse le due cose messe insieme spiegano all'assenza del nome e della scheda personale di Antonietta tra le carte del censimento razziale
Tuttavia
Evidentemente come riuscì
Della del pericolo che incombeva Antonietta con le figlie decidono di lasciare Roma anche questo è un elemento significativo
Lasciano cioè una città in cui hanno quel poco di rapporti amicali e sociali quella rete di relazione che in momenti come questi è particolarmente importante
E decido di andare a Genova da sole perché appunto ma fai è richiamato quindi un'avventura quella di Antonietta delle figlie durissima che vivono in in solitudine
E scelgono Genova ricorderà Giulia
Perché ancora appunto una città fuori dai grandi movimenti e fu scelta dice Giulia quindi proprio per questo motivo
A Roma tutti ci conoscevano sapeva dalla storia di Antonietta e della sua origine ebraica a Genova lo sapevano veramente chi fossimo solo una famiglia ad artisti niente più quindi era più facile nascondersi mascherarsi vivere di fatto una clandestinità
Quello che caratterizza quindi la storia familiare di Antonietta e delle figlie e che vivono un regime di vera e propria clandestinità oggi esilio in patria molto prima di altri gruppi ebraici
Dove questa forma di clandestinità iniziasse tipicamente dopo il quarantatré
Benché fissati benché privati di tanti diritti della maggior parte dei diritti però molti ebrei che non posso denigrare perché non hanno finanziariamente
I mezzi e questo è il caso della famiglia Raphael Mafai continuano a vivere mette i luoghi dove lo sempre vissuto e invece Antonietta decide per la clandestinità da subito
Alla fine del dell'anno scolastico mille centotrentanove quando sta per incominciare il secondo anno scolastico per le bambine
Si trasferiscono già a Genova e peraltro appunto a Quarto in una casa autonoma isolata dove vivere quindi la loro identità nascosta
Poteva essere più facile
Ed Antonietta appunto le figlie diventano ESU lì in patria Giulia stessa infatti ricorderà quegli anni come quasi un esilio così ricorderà nel suo testo
Che ci sia la consapevolezza di questo pericolo e che quindi la scelta della clandestinità sia legata
Fondamentalmente alla persecuzione lo si ricava da uno stralcio di una lettera scritta da Mario
Ad Antonietta nell'agosto del mille novecentoquaranta da cui appunto si ricava evidentemente che c'era una consapevolezza familiare del pericolo che Antonietta poteva correre
Dice Mario
Non posso dirti che sto tranquillo è sopravvenuto oggi è un fatto nuovo che mi lascia nervoso e incerto
Hanno chiesto mie informazioni ai carabinieri
Perché richiesto a tutti coloro che sono al Ministero lui lavorava in quanto riservista comunque aveva a che fare con ambienti ministeriali e la faccenda della tua nascita confino come la mia non iscrizione al partito li ha lasciati incerti
Io ho insistito che se qui da vent'anni e anche sulle mie relazioni Conte
Ma adesso faranno indagini sul mio conto non c'è nulla ma le due cose insieme possono creare equivoci in tutti i modi se venissero di le cose come stanno e che non sei ebrea come mi hanno domandato
Quindi nell'agosto ancora i quaranta la guerra scoppiata da poco quindi evidentemente
La sensazione la consapevolezza di essere di poter essere alto nell'occhio del ciclone dei controlli incrociati della burocrazia fascista e forte e quindi credo che la fuga a Genova si iscriva perfettamente in questo tentativo della famiglia di fuggire in realtà alla persecuzione soprattutto nei confronti
Dello Stato stia antennista così particolarmente delicato
Gli anni genovesi agli ripeto molto pesanti molto Turi come emerge da moltissimi passaggi dell'epistolario Antonietta Mario
Da quell'episodio si ricavano però altre anche significativi tracce significative tracce del rapporto con l'ebraismo ancora una volta che riemerge a persecuzione quindi piena
Nel settembre del trentotto quindi ha già leggi razziali in vigore
Non c'è in nella lettera tra Mario e Antonietta alcun accenno alle leggi ma c'è scritto oggi è venerdì pregheremo tutti per te e quindi ancora questo rito del venerdì la persecuzione iniziata continua
O ancora settembre del mille novecentotrentanove caro Mario oggi era Yom Kippur una giornata di grande importanza per noi è una giornata di perdono
Tutti abbiamo tutti in atto anche Giulia è stata veramente eroica
Qui nel trentanove comunque la famiglia decide mamma e figlie di celebrare gli occhi proporrà
Di giurando quindi con tutti i crismi che la tradizione ebraica impone quindi c'è un sentimento di appartenenza ancora profondo in Antonietta
E inaspettatamente e anche in ma fai che si trova un un accenno alla religiosità e a questo rito del venerdì
Ancora nel mille novecentoquarantadue e l'UE che scrive da Roma verso Genova ad Antonietta e lei scrive stasera leggi con le bambine qualcosa di David i salmi
Desidererei ci fosse più convinzione nelle preghiere del venerdì sera proverò quando torno a Genova a creare un'atmosfera più spirituale specialmente in quell'unica serata della settimana dedicata a problemi e questioni religiose
Evidentemente ci sono questo rito del venerdì aveva per entrambi i coniugi per la intera famiglia un significato profondo di tipo contro di unione di discussione anche di temi di vario genere
Quanto alle ragazze in maniera veramente sorprendente Miriam Simona e Giulia anche se formalmente ho detto ebree e quindi interdetti a frequentare qualsiasi scuola del Regno a Genova riescono a essere iscritte ad istituti pubblici
E questo è veramente strano devo dire non so come siano riusciti a non fornire documenti forse via via Consigliere qualche inefficienza qualche smagliature dura
Nella nella burocrazia specialmente a guerra iniziata chiaramente i controlli su non su tutti gli aspetti si fanno ferrei e veramente è uno è quasi un unicum che tre ragazze ebree a tutti gli effetti nel quaranta frequentino il più prestigioso liceo di Genova
Tra l'altro evidentemente o si nascondevano molto bene anche i compagni o c'era anche una forma di protezione
Al
Al contorno perché somala dell'azione non era un fenomeno così raro magari non ha queste date arriverà più dopo
Il quarantatré con le forme legate alla deportazione quando denunciare un ebreo significava guadagnarci qualche lira però sicuramente è anche uno squarcio ulteriore di di alcune smagliature che si aprono
In ogni caso anche a Genova decidono le ragazze e Nieri antenne Antonietta di non frequentare la comunità
Di non avere alcun contatto istituzionale con la comunità ebraica e queste anche più sorprendente nel momento in cui Genova
Dal trentanove è il principale centro dell'assistenza ebraica italiana a Genova è in atto nel dicembre del trentanove la bella sembra
Diretta dall'avvocato ebreo genovese le adibito arriva a Londra con il l'appoggio del rabbino pacifici e proprio il cuore pulsante degli aiuti dell'assistenza agli ebrei italiani Genova
E il fatto però che Antonietta non ci si rivolga testimonia questa sua
Appunto dicotomia tra la regista profondamente interiore e un'assenza totale di
Visita istituzionale a tutti i livelli
La vita comunque appunto è molto dura come emerge da alcuni passaggi delle lettere ve ne cito solo qualcuno sono lettere di Antonietta a Mario
E dice siamo del quarantuno se sapessi com'è difficile vivere con la speranza che si nasconde continuamente dietro le nuvole o ancora nel quarantuno la vita quotidiana è diventata cui sempre più difficile
Oggi è arrivata la legna per l'inverno sono un pochino più tranquilla
O ancora del quarantuno file molto male hanno scrivermi spesso perché le tue lettere mi aiutano moltissimo in questo momento
Diciamo che se si legge l'epistolario Antonietta Mario escludendo c'è un attimo dalla contesto della persecuzione sono veramente anni
Di grande solitudine per Antonietta in cui da sola perché Maria quasi sempre richiamato fa sporadiche visite fino all'inizio del quarantatré a Genova è lei che deve reggere di fatto la sorte
Della famiglia
Fine agosto quarantatré si decide di tornare a Roma
Si decide di tornare a Roma perché come
Tanti credono a quella a quell'altezza Roma sarà presto liberata
Ed è infatti una trappola in cui incorrono anche molti ebrei italiani che hanno magari amici o parenti a Roma e che si dirigono verso Roma dopo il tra luglio e l'agosto del quarantatré rimanendo né drammaticamente intrappolati
Antonietta condurrà in quegli anni in quei mesi scusate iniqui nove mesi una vita da reclusa non uscirà quasi mai dalla casa trovata dal punto dal collezionista e chiesi
Mentre le ragazze ancora una volta in maniera rocambolesca inspiegabile forse anche un po'
Ingenua insomma affronteranno la vita romana la vita di quei mesi romani molto duri e ancora una volta
Sostano soltanto Simona emiliana Giulia non si riscrive la scuola rifrequentare hanno il liceo
Romano questa volta adducendo
Che in quanto sfollate di guerra un po'di documentazione sia persa e quindi che forse un pochino più giustificabile il fatto che l'abbiano insomma relativamente comunque tornano
A scuola non a Roma
Occupata dai nazisti in una Roma che ha subito
La la razzia del ghetto loro ragazze ebrea tutti gli effetti
Nuovamente frequentano frequentano la scuola
Sfidando quindi questa volta sì la delazione che accompagnerà purtroppo molti degli arresti di ebrei romani
Perché quasi la mando cinquanta per cento degli ebrei romani arrestati dopo tra il sedici ottobre e dopo il sedici ottobre non risiede nel ghetto risiede fuori dal ghetto impari qualche di Roma e quindi spesso è frutto anche di delle azioni di opere di
Appunto stia di spionaggio di vicini di casa che però per fortuna direi forse anche casualmente non non toccherà invece le tre ragazze e quindi Antonietta
Con la liberazione e concludo giugno quarantaquattro per la famiglia la persecuzione a termine anche se inizia come abbiamo sentito una fase di realtà molto dura della loro vita familiare perché la famiglia siti scrive ca
Mentre miri a me Simona iniziano la loro attività politica
Vorrei appunto concludere con un ricordo che invece di Giulia e che accomuna il destino per nulla semplice che migliaia di ebrei gli italiani vissero al momento della riconquistata libertà e accomuna anche il destino di Antonietta
Scrive infatti Giulia intanto io accompagnavo mia madre a fare il giro di tutti i comandi alleati presenti a Roma francesi inglesi americani
Antonietta era sicura di avere dei diritti come cittadina come ebrea come profuga
Ma il nostro che era il problema di altre migliaia di famiglie e nessuno ci dava ascolto
Quindi neanche il famoso passaporto britannico neanche il fatto di essere stati dei perseguitati razziali per sette anni
Riuscirà di fatto in quei convulsi mesi post mille novecento giugno quarantaquattro a costituire un elemento cui aggrapparsi per trovare una qualche forma di aiuto e comincerà un'altra diaspora personale di tutti i componenti della famiglia grazie
Grazie Ilaria del Cristo decisivo contributo
Ed è esattamente dove Ilaria
Ha terminato che comincia la relazione di stare dentro né perché
Miriam giovane militante del p.c. vuol dire esattamente mille novecentoquarantaquattro l'inizio dell'ASP azione antifascista l'incontro colpiti e quindi poi
Questo incontro nella
Caratterizzazione per un bel po'
Della sua giovinezza e della sua maturazione anche professionale oltre che politica allora sarà Venturoni Miriam giovane militante del p.c.
Sì grazie in un giorno per
Questa relazione che ovviamente si occupa di una momento specifico come
Come è stato detto della vita di mica né delle del partito potuto anche ad attingere a
Ad alcune delle carte che sono state recentemente donati appunto da fare dello sono Scalia alla fondazione Gramsci
Precisamente alcuni quei termini del
Quarantotto quarantanove
Doveva Miriam prende appunti avere su sugli sul manifesto un'agenda di cinquanta che miliardi circa
Anche Botteghe Oscure Dio e alcune lettere che Miriam si scambia con Scalia primari diventasse suo marito e con
Sua sorella Simona
Quindi diciamo che la stagione che va dal quarantatré e quando una giovani miglia ma incontra il Partito Comunista al cinquantasei hanno in cui lascia il lavoro da funzionare del PC
Contrassegnata a mio avviso da due motivi il motivo dell'ordine e il motivo della fuga
Questo tema della fuga mica me lo citasse spesso prendendo da Franco Cassano
La fuga la casa per andare a lavorare nel partito appena uscito dalla clandestinità
Mi chiedo stride Miriam come citava prima Paola Bonani sì la mia precoce decisione di aderire al pc
Non si è stata ispirata inconsciamente anche dal desiderio di entrare in una comunità ordinata nella quale fossero in vigore regole precise
Ma resta il fatto tuttavia che entra in cui la nuova famiglia non con il mio nome anagrafico Maria ma come Miriam quasi mi fossi voluta conservare una via d'uscita
E ancora la fuga se così possiamo definirla dal partito quando del cinquantasei Scalia è inviato a Parigi
E Milan deve decidere se restare in Italia e quindi fare progressione così si diceva nella cantierato funzionaria oppure trasferirsi in Francia chiudendo definitivamente il capitolo del lavoro nel partito
Certamente quando Sindaco e l'apporto darà la giovane Miriam Mafai impicci è difficile distinguere tra biografie storia perché come scrive ESA Scalia nella prefazione dell'autobiografia
La vita di sua madre è stata straordinariamente incastonata dei momenti cruciali del secolo scorso le persecuzioni razziali la guerra la Resistenza la storia grandiosa e tragica del comunismo
A mio avviso l'incontro
Con il partito di Milan il parto clandestino ancora porte il vero e proprio segno dell'iniziazione un vero e proprio Bildungsroman c'è un romanzo di formazione
Che la stessa mi chiama tratteggia nei suoi libri facendo emergere dalla propria esperienza la storia del partito dentro la storia d'Italia
Eravamo scrive la generazione della svolta di Salerno era vanno non gli stessi il partito nuovo e a questo partito ci stavamo legando come per matrimonio indissolubilmente
Parafrasando il titolo di uno dei segni dei più significativi e flash più belli a mio avviso potremmo definire questo primo periodo come l'apprendistato della vita
Un apprendistato politico e umano che Miriam conduce tutto dentro il partito sposare infatti funzionari abruzzesi Umberto Scalia con rito civile
E questo come annotava Miriam per la gioia Vito Nocera che allora era responsabile dell'Ufficio Quadri perché il matrimonio appariva come un successo della politica di promozione dei giovani e poi perché i comunisti si spostano tra loro nel partito vince
Leggo che Amia
Dopo un veloce Brindisi Albare dell'Aquila gli sposi paranza non la mensa del partito e nel pomeriggio partecipano alla riunione del comitato federale
Oppure un altro momento appunto quando nasce a suo figlio Luciano nel dicembre quarantanove emiliane a Milano come assistente alla scuola femminile di partito di Piazzale Libia
Ah ho una sola settimana il parto lei riprende le elezioni con il bimbo lasciato a piangere nel
Di quella dice Miriam era la scuola pedagogica del tempo in una stanza accanto
Di queste
Tutti questi target io che ho definito apprendistato in vista apprendistato
è interessante mettere i luce tre passaggi
L'affidamento totale al partito Perin de a cadavere è il motto di migliaia di saper tratteggiare la figura voi di Pajetta però diciamo che e lei ricorre spesso
Anche a questa metafora gesuiti cavernicoli riferimenti ai tre gradi di obbedienza il noviziato il prendere i voti
Poi c'è una metafora morosa all'incontro con colpirci come innamoramento adolescenziale la scelta definitiva del matrimonio dopo la sconfitta del diciotto aprile e poi la metafora famigliare
Questi tre in realtà se guardiamo bene sono tre paradigmi generali si tratta per i media ma ma anche per molti altri della sua generazione
Di un affidamento a un ordine a uno stile di vita che da parte
Della costruzione del se un secche assenso perché è un secco elettivo
Come a dire rovesciando un motto femminista che il politico è privato
Un altro passaggio importante della
Nella vita di di di di Milano di questi anni sono il lotte contadine del cinquanta cinquantuno Comuni come momento etico della sua esperienza politica
Ho mai creduto o nella rivoluzione scrive in un carteggio con forti no non credo di aver mai creduto nella rivoluzione
Ma quando in quegli anni ho partecipato in Abruzzo le lotte conto il principe Torlonia per la riforma agraria all'occupazione delle terre del Fucino non era già questo un pezzo di rivoluzione
Poi prosegue ironica la terra i contadini hanno mantenuta e molti sono diventati democristiani purtroppo
L'altro teste il terzo aspetto il terzo elemento di questo periodo è proprio lo studio e la formazione sono come dicevo prima conservati presso l'Istituto Gramsci proroga termini
Il quarantotto quarantanove dove Miriam prendo appunti sul manifesto
Su uno stato di rivoluzione di Lenin e
La l'appunto l'agenda del cinquanta con le annotazioni
Sulla scuola femminile milanese
La scuola di partito rappresenta come spiega miglia ma un vero e proprio processo di ristrutturazione della personalità
Anche se come apprendiamo da un appunto inedito dattiloscritto che ho trovato tra le carte
Non ho mai fatto scuola di partito come il vero ma solo come istruttore
E questo appunto lo sto abbiamo scoperto spulciando le carte
Nelle sue opere dicevo non manca una descrizione puntuale e severa molto spesso anche ironica della scuola per antonomasia le Frattocchie
Destinata solo i più meritevoli di che con una certa ritrosia alla fine viene aperta anche alle donne
La scuola infatti presenta i tratti di un duro noviziato soprattutto nel rito dell'auto con fissi feriti o finale dell'auto con flessioni in pubblico
Che finisce per assomigliare come scrive Miriam a una seduta di psicanalisi collettiva
Un cerimoniale di sapore vagamente medievale che poteva dar luogo a delle vere e proprie crisi
I clienti
La scuola di partito che insomma serve a forgiare una nuova personalità come a dire che comuniste non si nasce ma si diventa con impegno abnegazione studio disciplina
Sono nata sotto il segno felice del disordine all'incipit del memorabile dell'autobiografia uscita postuma
La sua come è stato ricordato e una famiglia fuori dalle regole è stato non torno sui passaggi il padre punto ma di persone Mafai pittore sposato con
La scultrice ebrea rituale Antonietta Raphael e Casa Mafai
Si vive di arte e come
Punto è già stato ricordato si c'erano poi tutte le feste quelle cattoliche e lo sabato con la lettura delle poesie
E qui voglio ricordare che il libro uno dei libri per il film di mi chiamerà Spoon River perché lei perde voi gliele calano per il giorno delle nozze gliela rilegga il velo di ritrovarlo chi perde che molto spesso lei
Lette
Eccitante
In casa ma fai il tema identitario non è un problema forse sta qui scrive emigrano in questo infantile sincretismo la ragione della mia indifferenza di fronte ai dibattiti sull'identità
Quelli che non ti consentono una via d'uscita
Curiosamente però nelle carte conservate ora presso la Fondazione Gramsci la versione originaria di Botteghe Oscure addio che doveva intitolarsi i comunisti è tutta incentrata proprio sul tema dell'identità
Io una quarantina di cartelle inedite la scrittrice annota liti pratico obbligate letture abitudini quotidiane necessarie alla formazione del militante perfetto forgiato ex novo come acciaio fuso
E anche se la sua famiglia indifferente a qualsiasi definizioni identitaria Miriam si trova ben presto a scontrarsi con un ma realtà che lei rimanda in modo molto violento tutta la sua differenza
Quando il sei maggio mille novecentotrentasei scrivendo ci giunse in classi la notizia della conquista di Addis Abeba per la prima volta credo e di piena coscienza del mio isolamento della mia esclusione
Fatti tutte in classe festeggia non l'ha messa invita a festeggiare il successo del Duce tranne lei che le veramente non capisce viene da una famiglia antifascista e si trova per la prima volta
Isolate estraniata
Ma ancora più dura l'impatto che stato con dovizia di particolari illustrato da vanno all'impatto con il trentotto con le leggi razziali
Improvvisamente scrive scoprimmo di non essere italiane incontrammo la nostra diversità comunque pericolo e uno culpa
Qualche mese dopo la famiglia capisce che rimanere a Roma è troppo pericoloso
A Genova Miriam conosce per la prima volta il mare e l'orrore della guerra coi violenti bombardamenti che si abbattono sulla città smembramento palazzi e come resterà nella sua memoria corpi di donne e di bambini
Mentre il padre richiamato alle armi Miriam essi Monai iniziano a studiare la Costituzione sovietica entrano in contatto con qualche comunista come l'aborto e l'artificiere
Dei Gatto trucidato a Forte Bravetta e battono a macchina i primi volantini antifascisti
Con il ritorno a Roma nell'agosto quarantatré la famiglia tramite il collezionista a piedi trova alloggio dietro pazza del piazzale Flaminio
Ma come è stato ricordato dopo l'otto settembre anche una madre Antonietta con il timore che il suolo italiano approssimativo
Potesse disporre al pericolo resta praticamente chiusa in casa per nove aprile i nove mesi dell'occupazione
Così scrive Miriam eravamo noi tre sorelle a occuparci della gestione della casa
Tra il coprifuoco la fame illuminazione dei tedeschi padroni della città matura in Miriam lo spirito di ribellione
Alla Biblioteca nazionale che allora era Piazza del Collegio Romano
Le due sorelle Miriam Simona leggono il manifesto dei comunisti in appendice a un libro di Labriola
Ed è qui
Tra i corridoi della videoteca che parlando con Giovanni e vanitoso assistente di Luchino Visconti Rinaldo Ricci e poi
Con il controllo fondamentale con Maria Antonietta ma Ciotti
Che me nel Michigan e Simona entrano di fatto nel partito che nel listino
Così scrive mica a me è cominciata una storia che c'ha segnato per tutta la vita le decisioni più importanti si prendono stante nell'adolescenza quando forse non ci rendiamo conto delle conseguenze che avranno
Si tratta per i media mettessimo una di distribuire attraverso il falegname Antonio busti poi fucilato il sette marzo quarantaquattro vita clandestina
Così tra spirito di avventura anche una certa ingenuità perché una sera mica viene ingaggiata da mandarla Mazzocchi per attaccare sui muri
I cartelli con scritto viva Lenin e ma ci sarà questo gliene nel si chiede Miriam
Mica mi sa che ci sono compagni dei Gatto come Marisa muso calmare pacca pugni che uno anche una certa fierezza porta non ho visto nella cintola e
Hanno compiti e mansioni decidente più pericolose
Dei nove mesi dell'occupazione nelle sue memorie Emilia ma confessa di ricordare poche cose la fame innanzitutto e il freddo e i Geloni
Ma anche
La manifestazione antifascista Santa Maria Maggiore o quella del dodici marzo a piazza San Pietro
Ma soprattutto gli assalti ai forni come quello Ostiense al deposito di rifornimento dei tedeschi dopo un gruppo di donne affamate vengono fucilate a colpi di mitra sul Ponte di Ferro
Con la liberazione di Roma Miriam torna assentisti italiana
Per questo non rimane stupita dal discorso di Togliatti al Brancaccio nel luglio quarantaquattro quando esorta a rivolgere un saluto e soldati monarchici che si sono schierati con le bande partigiane
I compagni più vecchi rumoreggia infine applaudono
Terminiamo e per quelli della sua età il discorso del Segretario è nelle loro corde
Fummo scrive parlando della sua generazione comunisti e patrioti senza incertezza né disagio
è con questo entusiasmo che miri a me Simona decidono di lasciare casa per lavorare nel partito contro il parere del padre
Di quella fuga ricordo semplicemente la lirica scrive non sapevo che uscendo dalla mia sarei entrata in una famiglia assai più esigente severa di quella che lasciarlo
Le due sorelle vanno a vivere nello Spartak Mosca stranissima direi appartamento del partito in via Zara miriamo a diciotto anni sorella pene sedici
Mentre Simona nella sede del PC allora in via Nazionale con grembiule nero e che di Italgas qualche di carta carbone batte a macchina le copie dei Quaderni del carcere di Gramsci
Mettiamo lavora il tempo per gli alleati per la Commissione alleata di controllo poi passa nella segreteria del Ministro delle Finanze sempre
Seguendo scorci Marro all'ufficio stampa del dal Ministero dell'Italia occupata dove per la prima volta incontra
Con la dei alla delegazione del Comitato di liberazione nazionale anti dalla che era scesa a Roma per ottenere dei finanziamenti
Dicevamo unicamente conta per la prima volta il compagno mare ovvero Giancarlo Paietta
Aveva trentacinque anni ed esibiva scrive il Milan una sicurezza disse che talvolta poteva apparire arroganza
Dopo la liberazione
Dopo il quinto congresso del PC che si tiene dall'altra Capodanno indicato quell'anno da quarantacinque quando migliaia viene letteralmente furgonata in quell'occasione dal discorso di Grieco sul riscatto del sud delle campagne
Dopo la provvisoria decisione di iscriversi ad agraria
Miriam ma abbandona l'ipotesi universitaria e intraprende ufficialmente la carriera seppure con mansioni limitata di funzionaria di partito
Perché rivoluzionaria di professione era infatti un titolo destinato un po'soprattutto alle donne che venivano da una lunga militanza nel partito clandestino
Miriam lavora come ha detto all'ufficio laterale della Federazione romana
E i pessimi risultati i cittadini del PC
Nella costituente non la scoraggiano ed è con grande orgoglio che assiste all'ingresso delle prime ventuno donne elette in Parlamento tra cui Nadia Spano Teresa nuoce Rita Montagnana quindi Iotti ed è più giovani tutti Chicchi Mattei
Partigiana e sorella di Gianfranco l'altro artificiere di via Giulia che pur di non parlare si era tolto la vita di a tasso
Contrariamente all'ottimismo profuso dalle pagine de L'Unità la pesantissima sconfitta delle elezioni del diciotto aprile quarantotto non sorprende Miriam
Dal partito era infatti stata mandata a fare campagna elettorale in Lucania a Potenza e Matera
Lì per la prima volta scopre la miseria e nere in e vi rimane profondamente turbata
L'immagine delle moschee che ronzano intorno agli occhi dei bambini affetti da tra comma le mostra il tutta la sua brutalità unita agli atti finora non aveva mai conosciuto
La sconfitta è bruciante ma Miriam non intende arrendersi
Dopo il noviziato scrive si trattava ora di prendere i voti la scelta alla quale saremmo stati chiamati nelle settimane successive a quel diciotto prima
La figlia non poteva essere che persistente senza ritorno senza pentimenti senza ripensamenti
E così
Mentre Simona viene mandata in Veneto come responsabile del lavoro femminile nel maggio quarantotto miriamo approda all'Aquila dove entra in contatto con Bufalini Cordì Tarantini e con il suo futuro marito Umberto Scalia
Da qui Miriam si confronta però anche con
Una certa sua prima esperienza politica
Sminuendo l'importanza per la battaglia che gli abruzzesi in quei giorni stavano conducendo
Contro l'aumento del prezzo del sale dice mi chiama ma di sale se ne sa poco miliardi si sente quasi Elisa quando le spiegano che con il file si fa tutto soprattutto quando si ammazza il maiale di sale ne servono chili
Da una lettera di Miriam a Scalia prima non ero ancora sposati una lettera che loro si scambiano sulle dispense per l'ASS le scuole di di sezione si capisce che è tra loro corre una certa stima politica
Nel marzo quarantanove due si sposano e quando mi chiamò scopre di essere incinta viene mandata dal partito per il tempo della maternità come abbiamo detto come assistente nella scuola
Mitica femminile di Piazzale Libia una sorta di collegio dalla vita conventuale di questo perché di questo credo appunto che si conserva la famosa agenda del cinquanta
Dove mi chiama nota i conti della spesa degli incontri il peso di disutili Luciano e
E soprattutto fa questa appunto le valutazioni sulla sulla Psicologia politica delle ragazze si legge per alcune indiveri individualità egoismo presunzione oppure saldezza nella lotta modestia coerenza di classe
Di questo periodo conserviamo anche una lettera alla madre dell'ottobre quarantanove dove Emilia maschile
Leggo studio scrivo nel compresso posso dire di essermi legata alle compagnie se continua così la scuola femminile mi concilierà col sesso debole o forse io sto diventando un po'sentimentale per colpa della gravidanza
Certo è che quando vedi delle bambine di diciotto diciannove vent'anni studiare per ore e ore sforzarsi di capire e poi fare delle considerazioni brave intelligenti
E se ieri sulle situazioni locali sulle lotte chi viene proprio voglia di abbracciando il partito soltanto può fare di questi miracoli
Maternità rapporto con le compagnie amore tutto sembra essere vissuto attraverso il filtro del partito l'agenda del cinquanta si apre infatti con una single varie ed etica di suo marito Bonanno ogni anno nemmeno le tue capacità e banditi sempre più utile al partito tuo figlio quando sarà grande ne sarà fiero Umberto
Darò io ho spulciato pagina per pagina tutta l'agenda egli ha trovato tratta un'altra dedicati Umberto che Miriam omette di scrivere in bottega scrive addio
Un po'più romantica e e al tre marzo dice è un anno che ci siamo sposati si avesse un significato di sposarsi rispose Rete
In realtà come si evince dal quale vino costa e content assegnato come scuola centrale di partito direzione Sears sesto corso femminile manifesto dei comunisti Miriam Mafai
Di cui si contano solo sedici pagine oppure dalle annotazioni scarne dei quadri designi quarantotto quarantanove
Il lavoro di studio e di docente presso la Scuola femminile non l'appassiona
Spesso lascia gli appunti a metà i quaderni mezzi Bianchi così come non appassiona la morbosa attenzione che le ragazze rivolgono al bimbo Luciano nostro figlio che viene lasciato nella stanza accanto
Forse qualche
Culpa scriverà Foa Miriam non l'ho avuta nei confronti dei miei figli sono stata una madre frettolosa nervosa distratta presa più dai compiti e dalle interminabili riunioni di partito che dalla vita domestica e dalla cura dei bambini
Un comunista non tiene un diario si diceva allora ma
Confesserà miriamo a posteriori la la volta in cui si è pentita di non aver tenuto delle memorie quando torna in Abruzzo nel mille novecentocinquanta e incontra le lotte contadine
Si tratta delle uniche pagine dove mica ma assume un tono quasi etico
Ho scoperto allora Schirer che l'alba normale dita Rosate descritte dai classici che aveva letto al liceo
Nell'autobiografia o spunto uscita postuma Michele ripercorre tutta la storia della mastica dal prosciugamento del lago deve finire ottocento alla tirannia dei Torlonia verso contadini affittuari braccianti Mezzadri
Si stabilisce miriamo ad Avezzano magica tutti i Paesi uno per uno dei circondario compreso spicchio dove abitano dove conosce i genitori di suo marito che erano contadini al servizio del principe
Le pagine in cui racconta degli scioperi del contrario
Di quando lei organizza lì con i comitati di lotta dire di lotta delle donne della marsicano l'incalzare delle lotte favorite dai due decreti del ministro comunista Burlo
Fino all'esproprio delle terre nella primavera del mille novecentocinquantuno tutto questo testimonia per Miriam
L'unica rivoluzione che il partito può essa vince in un Parisi affitto ancora dalla fame e dalla miseria
Dopo la grande battaglia per la terra media ma accetta di passare come scrive dall'altra parte del tavolo si chiude come scrive questa sorta di vita da studente da studente fuorisede questa sorta di apprendistato politico e personale
Avevo ormai ventidue anni un marito un figlio entravo nell'età adulta
Così che mi chiami e viene eletto Assessora alla sanità e all'assistenza al Comune di Pescara
Nei cinque anni di lavoro al comune Emilia ma conduce umanità familiare stabile non riesce a portare a casa grandi risultati un asilo valido molte Seriana
La distribuzione costante dei medicinali ricoveri ospedalieri
Per chi non può permettersi delle cure e poiché colonie estive per i bambini che devono
Appunto che hanno bisogno di cure
Finché e mi avvio a concludere finché non arriva la grande bufera del mille novecentocinquantasei
Nessuno poteva immaginare che sarebbe stato l'anno della svolta scrive
Solo col senno di poi infatti Miriam sembra registrare la portata di un anno che si apre a febbraio con il ventesimo Congresso del PCUS il rapporto segreto pubblicato a giugno i fatti di Poznan ed a turno quelli Ungheria
Negli anni via infatti quasi con ottimismo il discorso il primo discorso di Bush offro la sua relazione scrive poteva apparire una sorta di tardiva legittimazione della politica del PC e della sua autonomia
Questa fiducia nel cambiamento traspare anche da una lettera che ha che ad aprile invia una sua sorella Simona che al
A quel punto si era trasferita con liste di partito in Sicilia Schirer Miriam questa sarà veramente una lotta del nuovo contro il vecchio
Sono del basso credo potrà venire un'energica spinta in questo senso mi sembra che noi siamo proprio nella condizione migliore per capire
Ancora giovani ma non troppo giovani da lungo ma da non troppo tempo funzionari di partito e con quel tanto di anticonformismo e di evitare e diresti cita mentale che ci vuole
In quell'anno mi chiama lavora il quaderno dell'attivista e Scalia è passato all'Ufficio Organizzazione
E anche dopo la pubblicazione sul New York Times del rapporto segreto persiste invitiamo una sorta di incrollabile fiducia nelle ragioni del partito
Se dopo Budapest si sentirà in sintonia con le posizioni che assume Ingrao che difende l'intervento sovietico nell'articolo da una parte della barricata poi sia in grado sia Miriam rivedranno queste disposizioni
Il Bilancio piene amaro di quell'anno infatti verrà solo molti anni dopo in quel momento mica me convinta che è in atto un utente Rocco uno autentico processo di rinnovamento
Verso quello che Togliatti nell'intervista di maggio giugno sul nove argomenti
Aveva chiamato degenerazione del sistema sovietico profilando una ma una maggiore autonomia di tutti i partiti comunisti con l'avvio del policentrismo rispetto a quella che
Finora era stata considerata ma da miriamo con qualche mal di pancia da quel suo viaggio non proprio felice il FUS sia nel cinquantacinque
La seconda pratica cioè l'Unione Sovietica
Se i rapporti tra il Piccini P CS il Partito comunista francese non sempre stati pessimi in quell'anno forse proprio sulla spinta dell'ONU questo del policentrismo in quell'anno prende vita l'ipotesi di una collaborazione tra giornalisti le maniche
E dell'Unità o e quindi uno scambio di idee di delegati nei rispettivi comitati centrali
E in questa direzione Umberto Scalia viene inviato proprio come osservatore delegato del PC a Parigi
Paradossalmente la bufera del cinquantasei
Della quale al tempo Miriam non serva sembra avvertire tutta la portata le spalanca una porta
Alla fine dell'anno infatti decide di
Abbandonava di definitivamente il ruolo di funzionale di partito e di cambiare vita
è una scelta che come confessa mi chiama compie senza traumi e senza rimpianti
Si vedeva allora una fase della mia vita di questo ne avevo piena coscienza non avevo niente di cui pentirsi mi avevo trent'anni e una gran voglia di cambiare
Curiosamente e concludono proprio quella Maria Antonietta ma ciò chi tiene lontano quarantatré l'aveva iniziata al partito che non destino ora nelle vesti di diretti cioè di via nuove
Le apre la strada della sua del giornalismo perché mi chiami diventa corrispondente ma insomma da vie nuove limitata noi donne che Mafai dirige dal sessantacinque al settantacinque settantasei quando fondate pubblica
Diciamo che
Si apre per invidia ma nuova stagione ma questo è un altro capitolo della sua vita quasi due
Grazie Sarra
Mi è capitato più di una volta discutendo con Miriam
Di toccare questo argomento
Se e in che misura diciamo
Una persona
Che volesse conservare fino in fondo sullo spirito libero disponibilità a cercare soprattutto cercare con gli strumenti intellettuali potesse fare i funzionari di partito
E mica è uno dei dei punti su cui era era certa nel dire no il che non vuol dire che non possa militari mai funzionato il proprio no
Grazie
Io non so se mi ha perfettamente convinto perché
Io avrei fatto volentieri funzionari di partito se non l'ho fatto non è dipeso da me
Però
Pensavo tutto lo sviluppo della sua attività giornalistica da allora in poi prima nella stampa di partito comunque
Farà comunista e poi a Repubblica spiega il significato di questa estrema determinazione su questo punto
Nutrita di esperienza di riflessione Teti grande curiosità fantasia e cultura
E sicuramente un filo
Di questo tema a che fare anche
Col problema del femminismo particolare di Miriam che il tema vera relazione che adesso
Francesca Izzo
Pronuncerà un femminismo appunto particolare
E con buongiorno an grazie l'invito
E iscritto a parlare di questo tema pronti
Con questo diciamo si chiude un po'la fase della ricostruzione biografica entriamo e diciamo in termini monografici per quanto riguarda il nichel e anche anch'io leggerò
Per tenermi nei tempi e non non larga anche se sarebbe meglio parlare a braccio ma
Preferisco fatica preferisco leggere io ho dato anche un altro tutto questo rispetto a quello che compare sull'invito di questa mia relazione
E cioè sotto il segno dissi mondo Beauvoir la fedeltà alle donne di Miriam Mafai
Perché perché con me poi veloce molto secondo me ENEL
Del moto con me il tema il legame di i Miriam
Alle con le donne è segnato dalla sua pittura e
I assimilazione per il secondo sesso Dini si mondo futura
Nieri Anna a differenza di alcune sue più giovani seguaci non si è mai sentita sminuita dal riconoscersi ed essere riconosciuta come donna
Senza la spavalderia senza lo spirito militante delle femministe si presentava tranquillamente come una donna che fa politica giornalismo battaglie civili
Memore di quanto lei aveva insegnato sua madre
Cito che le donne possono fare tutto quello che fanno gli uomini
E anche qualcosa di più i bambini
Un insegnamento che trasmetteva un messaggio preciso
Le donne se vogliono sono forti e possono molto
Quindi nessuna lamentazione nessun piagnisteo
Nel saggio formativo che Miriam ha raccolto e fatto proprio rafforzando l'ho con l'esperienza e la cultura che le veniva dalla stagione eroica della guerra e del dopoguerra vissute
Il partito comunista
Anche qui è una citazione di Michele nella loro inesausta e forse pericolosa passione pedagogica
Il calcio i comunisti si rappresentano essi propongono subito agli italiani come uomini e donne di versi
Immersi negli stessi problemi ma dotati di grande rigore morale spirito di sacrificio senso della responsabilità e della disciplina capacità di lavoro e di studio
La fragilità la debolezza sì oggi si direbbe la vulnerabilità
E quanto culturalmente sopra quest'che
Questi aspetti vi si può edificare
I soggetti come le donne costrette alla sottomissione alla subordinazione millenaria quelle sì lei erano alieni
Eppure le aveva incontra
Ci aveva dovuto fare i conti nei lunghi anni passati in Abruzzo a combattere il fianco a fianco dei braccianti e delle bracciante rivolta contro il Torlonia
Ma era una dirigente già emancipata
Che doveva mostrare alle altre come si fa come si vince il destino di una donna
Insomma l'esercizio di una funzione pedagogica era attuata mediante l'esemplarità della propria vita
E in larga misura negli anni è stato un esempio un modello di cosa può diventare una donna a cosa può aspirare e riuscire
Per questo lei non ha mai cancellato non ha mai dimenticato di essere provocatorio
Mantenendo così un legame forte con le altre mai spezzato
Il profilo singolare della personalità di Miriam
E consegnato secondo me ha un'idea di emancipazione per nulla riduttivo
Sotto il segno di si mondo Beauvoir ammirato a infrangere i muri che separavano le donne dalla politica con la P maiuscola dalla storia con la S maiuscola
Dalle grandi centrali delle narrazioni pubbliche i partiti i giornali
Giustamente timorosa del rischio della loro essenzialità delle donne
E ha cercato di immergersi nel flusso Comune fino a quasi scomparire
Ma nello stesso tempo permanentemente lasciato aperto un canale di comunicazione con quanto si muoveva nel mondo delle donne
Lasciandolo affiorare alla superficie delle sue molteplici attività e non ha mai smesso di coltivare
Sebbene a volte con qualche punta di prestiti la vicinanza e l'amicizia con le donne mai tentata dal disprezzo
Credendo invece sempre nel loro valore
Vale qui un passo della testimonianza discreta schietta i finissima di sua sorella Simone cito
Ricordo però qualche suo compimento ed in particolare un biglietto che purtroppo non ho conservato che mi lasciò dopo aver letto un numero speciale per i vent'anni della rivista mezzo uccello
Che pubblico con un gruppo di amiche a Palermo e città un brano di una lettera di nicchia
è commovente iscrisse con una calligrafia un post Granata
Commovente meraviglioso quante donne hai fatto scrivere in questi anni
Il valore delle donne ed il ruolo liberatorio della scrittura altre due passioni che ci hanno accomunate commenta Simone
In un certo qual modo anche il suo rapporto con il pc e attraverso di esso con una certa idea della storia d'Italia e della funzione storica dei comunisti è segnato da un'analitica analoga complessità
Cito da
Da Miriam
Nel silenzio dei comunisti dello scambio altre voci folata mi ma fai granché
La Lucania prima e l'Abruzzo poi due regioni di una miseria ed arretratezza oggi inimmaginabili mi hanno molto segnato nel senso che ero convinta fino in fondo
Forse con una punta di ingenuità del compito che spettavano i comunisti
Oggi nessuno direbbe più il riscatto delle genti l'espressione suona desueta persino un po'ridicola forse ma allora in quella situazione no
Allora ero convinta di fare una cosa molto importante per quei contadini e per il progresso del nostro Paese
La mia adesione al pc e la mia partecipazione alla Resistenza ebbero una forte impone impronta patriottica lo diceva prima
Anche stare
Sollecitate robusti ITA come lei ricorda dal discorso di Togliatti al Teatro Brancaccio
Mi richiama combattuto con tenacia perché il Partito Comunista rompesse i suoi legami con la tradizione leninista
E pure
Il suo riformismo non arriva mai a spezzare il vincolo che teneva legata anche lei a quella storica
Anche qui un brano dà il sempre dal silenzio di comunisti
Quando sento dire i comunisti si tratta del mille novecentonovantacinque mi sento come il personaggio di un romanzo giallo
Di quelli che hanno cambiato nome e identità
Ma che quando si sentono chiamare con il loro vecchio nome non possono fare a meno di voltarsi e così si fanno riconosce
Dunque
Fidando in quanto lei stessa scrive
A proposito della scoperta del secondo sesso della de Beauvoir
Mi sono persuasa che in quella lontana decisiva lettura sia custodita la matrice del suo peculiare femminismo
Cito ho comprato il libro della Beauvoir nel corso del mio primo viaggio a Parigi ero nei primi anni Cinquanta torna gli a Pescara convinta di avere messo le mani su un tesoro
Si possono immaginare quale fosse lo scarto tra le pagine della scrittrice parigina
E la realtà della profonda provincia meridionale agli inizi degli anni Cinquanta e lo sforzo di Miriam di tenere insieme i due estremi e farli reagire positivamente l'uno sull'altro
Ho amato molto quando l'ho letto per la prima volta il secondo sesso dissi mondo pouvoir lo Amato per la spregiudicatezza il coraggio e la ricchezza culturale e la forza polemica con la quale
La Beauvoir trattava un problema
Che sentivo
E che sento ancora
Importante è non risolto quello della condizione della donna nella nostra società
E io mi riconosco ancora in quelle pagine donne non si nasce lo si diventa per rifiutare questa condanna uscire da questa identità proposta o imposta ancora oggi a distanza di cinquanta anni
Lei scrive vale secondo me la pena di leggere il secondo sesso lo scrive
Nel suo la sua autobiografia
Termini li hanno il valore del secondo sesso permane a distanza di cinquant'anni perché permane il problema della come lei dice della condizione della donna nella nostra società
Permane per lei e come un dato oggettivo è un problema storico che la riguarda perché riguarda il suo sesso
Il suo personale
Individuale processo emancipati voi non ha rescisso il vincolo che la lirica licenze
Uniti a me non crede che l'emancipazione sia qualcosa che riguardi esclusivamente il singolo
Si tratta di un processo storico collettivo
E questa visione la condivide con le donne della sua generazione e della sua cultura
Al pari di figure come Nilde Iotti Giglia Tedesco Marisa Rota trota nocche mangiando dimenticato
L'appartenenza al proprio sesso
A differenza di altre generazioni successive che l'anno che l'emancipazione spesso l'hanno vissuta come dimenticanza o cancellazione
Non ci si illude di emanciparsi per davvero insulina tutti in solitudine
Se si è letto e capito il secondo sesso
Non solo l'emancipazione si presenta come un processo dalle molte facce
Pratiche culturali e soggettive e non è pensabile che si chiuda con la risposta che ha dato e continua a dare Lehman citazionismo duro il futuro
Poiché Miriam non è assimilabile a quelle donne che si sentono libere se e solo non si ricorda loro che sono anche delle donne
Nello stesso tempo però Neri Anna fu infastidite respinta dal femminismo della differenza
Dalla elaborazione della libreria di Milano e soprattutto dalla sua penetrazione all'interno del PC
Ci tornerò su questo che un punto importante
Ma è una sempre attente curiosa e ricerca perché il problema della condizione della donna nella nostra società continuava a sentirlo importante e irrisolto
Sino all'ultimo
E le posso dare una testimonianza personale
Dopo la mobilitazione straordinaria del tredici febbraio del due mila e undici mi scrisse non ci sentivamo da un po'
Della rimasta molto colpita dalla piazza del Popolo
Così gremita lei c'era
C'era prima
Voleva sapere capire chi eravamo come eravamo riuscite in quella impresa
Volle incontrarci per discuterne
E lo facemmo un paio di volte in casa di Mariella Gramaglia
Finché non fu possibile
Miriam scritto parecchi
Parecchi libri oltre naturalmente a un numero sterminato di articoli biografie la Lombardia Pontecorvo Sirchia per lingue e ricostruzioni di momenti importanti della vita della nazione Italia
Ma Company nero
Offro io un contributo innovativo alla storiografia della guerra e della Resistenza
Attraverso storie racconti di donne su larga e modifica la visione storica di un passaggio fondamentale del nostro recente passato
Il libro e un esempio un modello di quella nuova storiografia a cui lavorano almeno un paio di generazioni di storiche per superare l'unilateralismo e il finto
Oggettivi si modella lo dico in inglese perché in inglese si capisce della chi storico
Storia chissà chiesto la storia di luglio
Il suo intento e quello di dare voce a chi donna
Non è previsto nella narrazione della grande storia la
La storia con la S maiuscola
La guerra la terribile Seconda guerra mondiale offre vista dall'ottica femminile una prospettiva spiazzante
C'è questa frase che e la chiave del il pane nero
Però in fondo è stato bello
Dicono le donne che lei fa parlare in questo
Gli avvenimenti tragici in cui le protagoniste erano anche se precipitati insieme agli uomini rivelano un risvolto sorprendente lasciano emergere una nuova contraddizione vale a dire la trasgressione Telethon
Cito sia pure tra le difficoltà e le tensioni della vita quotidiana ognuna di loro anzi potrei dire ognuna di nulla
Dovete imparare in quegli anni a decidere da sola senza l'aiuto nella tutela di padri ma mariti fidanzati
Però è stato bello
Forse perché ho ognuna di noi dipende nel pericolo e nella miseria
Più padrona di se stessi
La guerra si scopre anche per sua mantenere la stessa cosa
La guerra si scopre occasione per una crescita di coscienza e di libertà femminile
Sì che
Il lungo lungo il racconto epico assistiamo all'impresa e di un altro esercito composto da ragazze da donne che riorganizzano la propria esistenza mentre gli uomini vanno in guerra a uccidere esteri uccisi
Ragazze e donne che vanno a occupare con un contratto a termine i posti di lavoro lasciati vacanti è una fermata è un
Considerazione di Maria Concetta sala che belli
Saggio compreso in quel volumetto
Il rischio di trasgressione di regressione certamente in agguato ma comunque si è compiuta un'esperienza che marca all'inizio
Di una nuova vita per le donne con la conquista del voto inizia la marcia verso la cittadinanza piena scrive a conclusione di pane nero Miriam
La guerra è proprio finita
Le donne si rimettono le calze si sposano abortiscono partoriscono lasciano il lavoro cercando il lavoro affollano le parrocchie vanno in sezione per voteranno per la Repubblica voteranno per la monarchia
Ricorderanno la guerra la dimenticheranno fino alla prossima trasgressione
Senza trionfalismi Nieri Anna mostra qui in questa chiusa quale profonda comprensione avesse della vita
E del cammino accidentato delle donne
Conosce il coinvolgimento fino alla dispersione delle donne nella caleidoscopica esperienza della vita
Pur se lei farà scelte diverse
Incardinate su una totale dedizione al lavoro
Tutto l'impegno sul lavoro queste Simone anche il parlanti
Tutto l'impegno sul lavoro che è stato sempre prioritario senza la minima distrazione o cedevolezza
Quando era il momento sedeva davanti alla macchina da scrivere o al computer e si chiudeva in una campana impenetrabile avvolta nelle sue riflessioni come in una corazza
Dentro la quale
Comandava solo il cervello
Un impegno che le apre questo la difficile la ricerca difficile di un equilibrio nella cura dei figli
Qui c'è un un quaderno creditizie maternità il mio latte era cattivo il mio tempo era poco sono stato una madre stanca distratta nervosa ma esigente
Pretendevo ottimi risultati scolastici è successo nelle attività sportive
Si scorge qui
Secco senza cuore tutto altrettanti poveretto
Si scorge qui una sorta di riproduzione del modello materno che tende a riferire
Nella sua biografia autobiografia miliardi scrive anche i nostri studi furono disordinati mia madre non so perché voleva che salta stimo le classi
E sarà sua figlia in un'intervista ricordo a un certo punto dice ho fatto studi disordinati per esempio cosa di cui ancora oggi mi dispiaccio nessuno aveva tempo per occuparsene e dunque è andata così
Pane nero
Segna la tappa iniziale
Di un ideale percorso di emancipazione che miri a Madrid e svilupparsi intorno a due in poi
La laicità dello Stato e la libertà personale
La sua visione razionale e passionale a valori laici di stampo illuminista è indubbia
E questo imprime un tono un ritmo allo svolgimento di tutti i suoi pensieri ed iniziative che riguardano le donne
Libertà e laicità vanno insieme anch'essi come però però a dire più avanti la prima non è esaurita dalla seconda
Miriamo si oppone con tutte le sue forze e i numerosi articoli su Repubblica nel corso di un trentennio lo mostrano alle interferenze della Chiesa cattolica nel campo delle scelte dello Stato democratico
Si appella a principi principi fondativi del pensiero moderno che trova l'incanto il più rigoroso assertore di una morale autonoma non subordinata dettami di autorità estranee alla coscienza
Sostiene che la laicità
Fatto ormai tutt'uno con la nostra libertà sto citando con l'affermazione dei diritti individuali con la modernità nella quale viviamo e alla quale non vogliamo rinunciare
E questo vale tanto più per le donne per l'affermazione la salvaguardia delle loro conquiste dal divorzio l'aborto la contraccezione eccetera
Che che lei vede collocate nel contesto di una democrazia espansiva capace di accogliere nel suo universalismo le differenze e di valorizzare le individualità
Non ha mai ceduto al fascino di una critica dell'universalismo
Egualitario in nome della differenza
Cito
Personalmente sono invece convinta che il pensiero dell'uguaglianza e ben lontano dall'aver esaurito tutta la sua potenzialità
In quel pensiero universale astratto indentro mi riconosco non solo come cittadino ma anche come donna scrive in un attico
Che pur
Qui c'è il nucleo più robusto della sua dura polemica contro il pensiero della differenza sviluppato in un saggio uscito su MicroMega con il titolo le vedove di legni
Poiché avvertiva una certa familiarità di questa
Critica con la critica comunista alle conquiste borghesi dell'uguaglianza e della libertà
Prevale una preoccupazione che in primo luogo politica
E che lei non esita I esplicitare
Pur riconoscendo la densità teorica di un pensiero come lei dice che si presenta estremamente raffinato e complesso
Punta dritto su quel che le appare il suo il senso il suo effetto politico
Nel momento in cui
Cito si apre forse la possibilità della formazione di un nuovo partito della sinistra italiana siamo agli inizi degli anni Novanta
Sì però quindi dopo la la fine Partito Comunista Italiano dopo che si chiusure
Esperienze
Si profila il rischio di una inedita restaurazione comunista da parte delle donna
La critica si incentra sulla deriva massimalista dica eversiva e non invece riformisti ca della politica dei tempi che lei apprezza moltissimo
E del modo di fare spazio alla differenza femminili
Insomma Miriam non critica l'idea come fanno
Molti
Di una differenza femminile
Cioè non critica la necessità di tempi di vita e di lavoro che rispettino ritmi diversi
Ne criticarla declinazione utopistica e verbali Istica secondo vecchi moduli massimalisti ICI
E soprattutto avverte avversa una sua ideologica e tendenzialmente
Autoritaria avversione identitaria e separatista
Nel senso di proporre un'unica identità femminile come si è parlando dell'uomo
Si volesse affermare che tutti gli uomini devono corrispondere a una sola identica cosa evidentemente fa
Cito da lei
Se pensiero femminista riusciste a conseguire il suo obiettivo avremmo un mondo spaccato in due
Lungo una linea discriminante che rischia di ricondurre la donna la fisiologia al corpo la maternità al potere di produttivo
Questo mondo spaccato in due non mi piace lo trovo tra l'altro in assoluta totale contraddizione con una realtà del tutto diverso
In cui gli uomini e donne si vanno sempre più un mischiando per lavorare e vivere insieme
La sua scelta come lei stessa dice e per la neutralità
Rifiuto di fare un rischiaccia are su questa differenza
Come andare
Io penso ancora che non l'uomo ma gli uomini popolano il mondo e quindi non la donna ma le donne singole concrete diversi ognuno singolo individuo
Difendo le differenze dentro un quadro giuridico il più possibile neutra
è indubbio queste la posizione di minuti
Però
Non mi appare del tutto convincente
La lineare consequenzialità con cui ad esempio
La storica Giovanna fiume sempre in un incubo in un
Saggio
Lo Busto sempre contenuto in quel libretto
Che certo la cito perché non è la sola sintetizza il cuore dell'insegnamento di Miriam Mafai
Cito nelle battaglie di uomini e donne per l'affermazione dei propri in diritti come me incarnazione storica di valori di libertà
E fissa il profilo del suo lascito con questi termini
Se consideriamo che le battaglie per la laicità dello Stato e contro l'invadenza della religione
Per una democrazia paritaria
Per l'autodeterminazione dei singoli sul proprio corpo fino all'eutanasia per i diritti civili e politici
A prescindere dalle differenze di orientamento sessuale sono lungi dall'essere state vinte non è difficile dedurre a chi spetta la responsabilità di qui il dovere
Cioè un dovere che spetta a chi vuole raccogliere il lascito
Si tratta di una
Radicalizzazione
Che non era nelle corde complesse della personalità di niente
Cito Miriam
Sempre da un
Articolo che presente nel diario italiano intendiamoci
Nessuno di noi identifica la modernità con il divorzio il controllo delle nascite il permissivismo e l'individualismo
La modernità e un concetto più complesso del quale però fa parte in modo assistenziale non alienabile la libertà di coscienza di ognuno di noi
Insomma
La questione che si agita intorno al milione riguarda al di là del femminismo la sua idea di libertà vista dalla prospettiva delle donne
Poiché io credo che lei non abbia mai acceduto ad una lineare idea di emancipazione e neppure di libertà di lì di tipo liberarla radicale
In effetti nel Duemila dinanzi ad una sentenza che consentiva l'utero in affitto lenza perché allora
C'era
Libertà non non c'era nessuna legge era possibile in Italia si
Lei in sorgeva con un articolo su Repubblica
La sentenza si tratta di una sentenza che autorizzava questa pratica la trasformata la madre surrogata da persona dotata di sentimenti ed emozioni in puro contenitore e continua
Può stupire stupisce che sia stato proprio un giudice donna a prendere una decisione così delicata
Che modifica profondamente la nostra idea concreta e simbolica di maternità
E non mi conforta il fatto che la decisione sia stata appresa in nome di un presunto diritto alla maternità un diritto di quindi restano oscure la motivazione e l'implementazione
E da mettere l'accento secondo me in questo passo sull'espressione simbolica della maternità
In cui riecheggia uno dei termini concetti
Più significativi di quella
Vituperata teoria della differenza
Nel momento in cui sente di dover riaffermare
Contro uno svilimento quello che lei si sente
E afferma
Uno svilimento e un degrado della maternità
Il suo valore
Non solo concreto ma ideale
Riccone a una
Espressione inusuale del suo lessico
Qui si legge un pensiero che contrasta la proliferazione della cultura dei diritti tipica dell'impianto libera radicale
Si mostra propenso questo pensiero ad una
Cultura del limite al fine di sottolineare la irriducibili Rita
Della maternità ha diritto
E infatti
In una lettera conclusiva al carteggio Confort erra anch'io affrontando il tema di una società degli individui scrive
Questa società esprime anche esigenze diritti sempre più raffinati e costosi per la società
E ancora
Pensa al di pensa al diritto del alla maternità
Ammesso e non concesso che esista un diritto costituzionalmente protetto alla maternità
Lo Stato dovrà soddisfare in ogni caso anche attraverso l'adozione delle tecniche più sofisticate della moderna medicina e il ricorso alla
Ma cosiddetta maternità surrogata
Per lei era un problema
A me pare che la visione illuministico progressista che pur con nota così fortemente la posizione Imam fai di Michele
Lasci affiorare alla la percezione di un'idea di libertà intessuta di forti vincoli etici
Forse lei dice questo è un
Allora quando l'ENEL parlava era una citazione non così abusata come oggi
La cito lo stesso forse sarebbe il caso di ascoltare la voce del nostro premio Nobel Rita levi Montalcini
Quando ci mette in guardia di fronte al pericolo del delirio di onnipotenza e ci ricorda che non tutto ciò che è possibile per la scienza
Può essere condiviso dalla morale
Ricorda Maria Concetta sala che nell'introduzione al diario italiano Miriam si richiama dannare ente per la concezione della politica
Come la possibilità di stabilire una comunanza tra diversi e della libertà come libertà di intervenire sul corso delle cose di determinare un nuovo inizio
L'invito e a declinare le assieme
Dando alla politica il valore e il senso di un orientamento alla pluralità
Nel rispetto della libertà della singola e del singolo
La libertà intervenire sul corso delle cose di determinare un nuovo inizio che potremmo dire per l'umanità come voleva anche nicchia
Fatta insieme di uomini edito grazie
Grazie grazie Francesca con questa relazione noi abbiamo esaurito la mattinata
C'è un fido che prosegue
Nel pomeriggio e che riguarda diciamo la seconda parte la seconda metà
Della vita attiva professionale
Civile
Culturale ti Media
E che
Viene anche un po'dalle conversazioni con lei partire dagli inizi degli anni ottanta
Intorno a due questioni fondamentali uno se l'esperienza storica del PC fosse definitivamente terminata
E su questo concordiamo
Nella lettura del
Di che cosa era avvenuto in quel triennio settantasei settantotto in cui non a caso lei scelto di andare a Repubblica secondo me
Per proseguire una ricerca di questo tipo data la ricchezza del nucleo originario del partito nuovo assegnato la sua esperienza in che misura è possibile pensare oltre
Quella storia
Che intorno a settantasei servite su se stessa
E poi andrà lentamente declinando
è possibile
Senza rinnegare quel nucleo cercare come andare oltre se stessi
Io penso che questo è uno dei figli della ricerca di Miriam Repubblica anche perché
Fra i compiti storici a cui Repubblica di Scalfari assai raramente
Assolto c'è quello di aprire questo capitolo
Se volete di laicizzazione
Dei comuni si proprio
Per uno periodo alla stanza lungo non breve in cui invece
L'avvitamento identitario riduceva
Questa propensione
E oltre in che direzione ecco
Di questo abbiamo discusso può negli anni Novanta
Fino alla fine
Ecco pur venendo da quella storia che è stata finora venti tratteggiata
Rispetto a uno un'avventura un
Un'idea un tentativo come il PD
La resistenza di miriamo la difficoltà che Miriam proponeva non è che non avrà non riuscivamo a fare finalmente il partito socialdemocratico in Italia non c'era mai fatto non era così banale
Era se
Se essa se si sarebbero dati
Le risorse per
Una sfida così complessa
Così difficile
Per certi versi molto più difficile
Di quella germi navale
Degli anni quarantaquattro quarantacinque quarantasei intuì ma quella straordinaria stagione forse destinate a rimanere una parentesi della democrazia dei partiti come in Italia l'abbiamo vissuta
Io penso che
A
Questo filo
Della ricerca di Miriam
Rispondono anche le relazioni di questo pomeriggio perché è un filo che secondo me porta anche a capire il senso il perché di questa abbondanza di contributi sulla storia dei piccini
Sul personaggi della storia del PC
Tutti in chiave di superamento di quella storia ma non per me Garlate vedete se fosse mai possibile trovare come salvarne nuclei capaci di andare oltre se stessa e con questo
Concludiamo questa mattina adesso abbiamo con un buffet come si dice e poi riprenderemo il buffet dilla riprenderemo e due e mezza grazie
Collegamento Sindaco
Ovvio
Con il
Trovo approfondimento sulla figurati Miriam
Questa seconda metà come è stata a
Anticipato anche da Beppe Vacca riceve e dire
Tratta appunto di un
Passaggio conosciamo ed era una seconda vita politica e politico culturale anche professionale da parte di definitivamente
In questo senso Corcione indire darei subito la parola a Claudia Mancina
Proprio per affrontare un tema molto
Caro è molto sentito da parte i Titini riandare sul quale c'è come dire spesso
Richiamava anche la nostra attenzione non solo delle donne della del PC ma come dire
Della società in generale in un momento particolare anche della vita del del nostro Paese
La parola Claudia Mancina
Sì io devo dire che una buona parte di questa relazione è stata realtà anticipata questa mattina da varie voci anzitutto a Marina Sereni con parole che condivido
Interamente ma anche da alcune delle relazioni questo inevitabile perché appunto alla politica nella vita di Miriam Mafai o nelle nelle quasi due vite di Miriam Mafai ha avuto una parte assolutamente
Dominante non solo nella prima parte quella della funzionario comunista della rivoluzionario di professione ma anche nella seconda quella della giornalista
è stato detto prima che il rapporto di Milano con il Partito comunista è stato un un rapporto d'amore
E come tutti i rapporti d'amore forse possiamo dire anche che è stato un rapporto per certi versi contraddittorio
Un rapporto di fedeltà ma assolutamente non conformista miri a me non poteva essere conformista perché non era per niente ideologica e questo è io credo distratto forse più importante della sua
Personalità culturale non essere per niente ideologica
Credo già per una questione caratteriale
Collegato anche forse a quella sua insofferenza per il discorso teorico da lei spesso esibita non senza asprezza ma anche con autoironia per esempio a proposito del femminismo della differenza di cui ha parlato prima Francesca Izzo
Ma anche credo un tratto derivato dalla sua formazione così particolare certamente intellettuale ma in chiave più artistica che teorica come abbiamo sentito pure stamattina cosmopolita ma di un cosmopolitismo temperato dal bisogno di radici
Quella formazione ricca un po'disordinata di cui parla nelle note autobiografiche
Se penso i tipici intellettuali critici che ho conosciuto alcuni dei quali potevano anche essere critici
Li vedo però estremamente diversi valutati conformisti anche quando erano critici vittime complici di complicati rituali di appartenenza anche quando volevano segnare una distanza
Miriam al contrario era libera anche nell'appartenenza
Non credo che l'importanze nulla del materialismo storico o della lotta di classe come concetto tanto meno delle infinite diatribe intorno all'interpretazione di queste idee
La lotta di classe era per lei un'esperienza viva come quella dei lavoratori del Fucino una lotta diminuiti
Lei è stata tra le dirigenti e di cui pure si è già parlato le importava invece molto dell'azione politica dell'emancipazione delle classi subalterna e dell'emancipazione delle donne
E per lei ICI era soprattutto il soggetto che si faceva carico di mandare avanti i motivi di questi movimenti di emancipazione io sono d'accordo con quanto ha detto stamattina Francesca cioè che l'idea
Di emancipazione delle donne di di Milano e non era Ristich perché mai Mancino azionismo ristretto come come lo chiamiamo
E sono d'accordo su nulla e la la ricostruzione che lei ha fatto del del libro del significato del libro che forse il libro più bello di Miriam panini no
Aggiungerei però anche un riferimento a un altro libro molto bello che è l'apprendistato del l'apprendistato femminile della politica
Un libro nel quale Nieri annotarla della del lavoro politico tra le donne
Del modo in cui è stato avviato nel nuovo partito dopo al punto dopo la fine della guerra il lavoro politico fra le donne e riesce a fare di questo lavoro politico fra le donne la incarnazione del partito nuova di Togliatti
Una proprio lì si esprime nel modo migliore l'adesione di Miriam al
Al partito di Togliatti cioè all'idea di un partito che per l'appunto in grado non è minimamente legato a una base di classe triste Tamai è in grado di parlare a tutte le categorie della società in come dire viste nella loro capacità espansiva nella loro capacità
Di innovazione in politica una volta si sarebbe dire detto rivoluzionaria
Non ripeto
Il racconto di come dire a messinese rapporto con il Partito Comunista perché c'è stato già ha già fatto stamattina
Sappiamo che l'impegno politico diventò ancora più totalizzante dopo la liberazione di Roma
Sappiamo che alla fine quarantaquattro lascio insieme a Simona la casa dei genitori per andare a vivere in una casa del partito e e abbiamo già sentito questa citazione ma scusatemi se la ripeto perché è molto bella non sapevo che sarei entrata in una famiglia assai più esigente e severa di quello che l'ASP di quella che lasciava
Divenne poi funzionare del partito e come tale partecipo alla campagna elettorale e quarantotto in Basilicata le sue osservazioni su quella memorabile campagna dicono molto sul suo atteggiamento verso la politica atteggiamento appunto concreto
Che non vuol dire non profondo e concreto vuol dire che attento alla realtà attento alla realtà sociale
Raccontando i suoi comizi nelle piazze lucane Miriam si chiede io non capivo quelle donne quando parlavano come facevano loro a capire quello che io dicevo
Una domanda assolutamente fondamentale e e lei dice che è ritornata da quella campagna elettorale con molta poca fiducia nella vittoria e quindi non fu
Non fu sorpresa dalla sconfitta però questa sconfitta non fece che rinsaldare il legame da allora visse sino in fondo la storia del PC da dirigente periferico come amava dire
Immergendosi nelle lotte braccianti le dell'Abruzzo eccetera ma poi anche una volta passata al giornalismo
Il PC l'evoluzione del PC diciamo meglio fu il suo principale oggetto di lavoro naturalmente scrive anche su altro scriveva sulla DC iscriveva su Craxi scriveva su temi sociali su temi dalle donne
E faceva anche delle inchieste secondo un modello di giornalismo che le era caro ma il PC era il soggetto dominante come risulta dai suoi articoli ma ma soprattutto dai suoi libri
Rileggendo gli tutti insieme però ha avuto la sensazione di una certa reticenza
Milano era molto riservata sulla sua storia personale sulla sua famiglia in botteghe oscure a Dio parla nella reticenza di Longo raccontando un gustoso aneddoto sui fatti di Barcellona
Dice che incontra nel corridoio Longo e gli dice ma compagno Longo naturalmente col voi perché si sa che a lungo si dovrà dar del voto
Compagnia Longo ma cosa è questa cosa sono questi fatti di Barcellona i fatti di Barcellona sapete sono i Massari fatti degli anarchici da parte dei comunisti
E e Longo dice Miriam racconta Longo
Desta un po'attenzione osso e toni dissenso mi pare che ci sia che sia venuto niente di rilevante a Barcellona
Racconta questo mire hanno come esempio della reticenza dei comunisti
La sua però però io vedo una certa reticenza anche da parte sua e su questo devo dire o un parziale dissenso dalla bella relazione di sarà Ventrone a proposito del cinquantasei
Perché è vero che Miriam mani testimonia nelle nelle sue note autobiografiche testimonia di e di essere stata di aver avuto un certo entusiasmo nella prima fase però del cinquantasei la lettera a Simone in cui dice noi ancora giovani ma non troppo giovani noi funzionari di partito eccetera però si tratta di una fase ancora
In cui ancora si potevano avere questi entusiasmi una fase in cui comunque e Larry la ribellione del partito poteva essere in qualche modo gestita ma il vero spartiacque e la lama
I la l'invasione dell'Ungheria chiaramente ed è su quello che ci sono stati i libri dei riscontri nel PC
E questo lei lo racconta con molta partecipazione racconta
Per esempio appunto racconta deve gli entusiasmi ma poi la doccia fredda
Costituita dall'invasione dell'Ungheria racconta della ribellione di Di Vittorio non è un caso diritti sappiamo che la ribellione per quanto poi rientrata di Di Vittorio e assurta come dire a il pitone simbolo della
Di quella di quella vicenda
Racconta del lacerazioni nelle amicizie spezzate tra l'altro tra parentesi dice allora le amicizie si spezzava ma anche nell'ottantanove si sono spezzate tante amicizie
E dico dopo aver raccontato tutto questo
Anche adesso presi forse anche adesso
Dopo aver raccontato questa vicenda dice disse dice soltanto lapidariamente io restai nel partito cioè queste sono le sue esatte parole io restai nel partito
Qualche riga prima però aveva detto che chi era rimasto nel partito era rimasto probabilmente per per vari motivi ma insomma per questi motivi probabilmente per
Paura di abbandonare la famiglia per paura di abbandonare questo mondo di appartenenza e di essere considerato una specie di traditore
Io naturalmente non ho prove per questo ma io ritengo che non posso fare a meno per lo meno di pensare che la scelta del giornalismo la scelta improvvisati lasciare il posto di funzionario
A Roma e di partire per Parigi e dedicarsi al giornalismo sia stato un modo suo molto
Nel suo stile quindi non detto in pubblico molto per il personale
Direttive alla delusione del cinquantasei cioè ad al allo al traumatica la delusione al trauma del cinquantasei io credo che questo elemento ci sia
Del resto non è un caso che lei nella lettera si Mona dice noi funzionari di partito e poi lascia però
Il ruolo di funzionari di partito quindi c'è un cambiamento nella sua
Valutazione dell'importanza non dell'importanza oggettiva di coppie cosa contava per lei essere funzionari importi
Comunque questa è una mia
Ipotesi naturalmente non ci sono non ci sono prove perché appunto con lei con una certa reticenza di questo non ha mai parlato almeno a mia conoscenza
I libri di Miriam ieri molto belli dei di Milano e sono quasi tutti sul pc
Sono sul pc anche quelli sulle donne come dicevo prima a proposito soprattutto l'apprendistato politico delle donne e solo sul pc anche le due celebri bellissima biografia di Secchia e Pontecorvo
La biografia di Secchia e anche quello è un libro sul pc rito gli atti cioè su come etici di Togliatti combatte sconfigge la linea insurrezioni Stati e interprete e gli enti intenzionata invece da sì
E quello di su Pontecorvo o che si colloca già quando sul dopo mi pare non so se il novantadue novantatré insomma dopo la fine del del dell'Unione Sovietica è il libro sulla
Sulla come dire sulla fine sul fallimento di questo grande sogno cioè Pontecorvo coi
Più di chiunque altro lo poteva interpretare un uomo che ha abbandonato il suo Paese la sua famiglia la sua ricerca per andare in Unione Sovietica dove certo ha continuato la ricerca però molto meno
Con molta meno e possibilità con molta meno capaci non capacità su due strutture non so come dire di quello che che avrebbe avuto in Occidente e questo traspare chiaramente dalle il libro e quasi un'intervista insomma ci sono molte parole di Pontecorvo
Traspare chiaramente che lui poi ha fatto una vita difficile è stato sempre un sorvegliato speciale eccetera eccetera
E le e e e Pontecorvo dopo aver fatto questa
Società tremenda tale scelta che fa tremare le vene porsi come si potrebbe dire
E si ritrova adesso che
Quello per cui lui ha fatto questa scelta e si è ridotto a un castello è crollato con un castello di carte è una cosa abbastanza terribile e Miriam mette molto Scena questa cosa terribile non non tanto con le parole la mette in scena attraverso le parole di Pontecorvo attraverso la descrizione dell'aria sgomenta di questo
è molto bello anche anche da questo punto di vista
E dice lei nella nella premessa dice questo libro parla di tutti quelli che contro ogni
Controlli ogni realtà hanno continuato alla a nutrire questo sogno perché è chiaro che
X che il sogno si fosse infranto il sogno si era infranto già da qualche decennio però appunto quelli che contro ogni realtà hanno continuato a nutrire questo
Questo so
Qui però voglio parlare soprattutto del silenzio dei comunisti
Dico pure che pure già sulle già stato citato la conversazione Confort RAI che viene pubblicato nel due mila e due che rappresenta il punto d'arrivo della sua coscienza politica
Qui non ci sono pure efficienza miriamo risponde alle dure domande di Vittorio Foa che girano tutte intorno al perché avete taciuto
Con giudizi lucidi e severi ma senza indulgere a alcun sentimentalismo e neanche a quella che potremmo chiamare la retorica dell'autocritica
Le risposte di Milano sono estremamente interessanti
Sia per la sua assoluta mancanza di imbarazzo nonostante le difficoltà delle domande sia per le cose che dice per esempio sul PSI tutto rimane
Il vento a Craxi per aver capito prima vedi prima di altri vi sia la questione istituzionale sia l'esigenza di ripensare l'insediamento sociale della sinistra
Ma insieme la denuncia dell'incapacità dei leader socialista di aprire un confronto serio politici anche nel momento della svolta
Gli errori dei comunisti insomma non assolvono i socialisti dai loro errori nella visione di Miriam
Le due sinistre dagli anni Settanta così ferocemente nemiche sono state accomunate da un destino di fallimento anche se certamente hanno pagato costi assai diverso
E un altro punto che per me almeno per credo che la mia generazione molto interessante e quello sul sessantotto
A proposito del quale corregge il giudizio un po'romantico di forte
Cito queste Miriam
Il mio giudizio sul sessantotto però a tutt'oggi temo diverso dal tuo in quei movimenti mi è sempre sembrato di scorgere il nome di una battaglia contro il capitalismo anche una forte componente di tipo l'UDC sta anti modernizzata ricetta operista ti ricordi rimpianto di Pasolini per la sparizione delle lucciole ti confesso che quel tema non mi ha mai commosso
Il tempo delle lucciole per me era il tempo in cui le donne andavano alla parità nel fiume un'epoca nella quale non provo non provavo e non però
Ho avendola conosciuta nessuna nostalgica non ti dico poi come trovavo insopportabile i seguaci della rivoluzione culturale e civile
Allora a questo passaggio su Pasolini alle lucciole ci fa capire come in questa sua impermeabilità agli atteggiamenti antimoderna e romantici
Gioca un Riggio casse un ruolo il suo essere donna impegnata appunto per l'emancipazione delle donne mettersi dal punto di vista delle donne avuto io credo un affetto non secondario anche nel suo modo molto particolare di essere comunista
Le ha dato un tratto scanzonato irriverente una capacità critica
Che le impediva di cadere nella trappola dei luoghi comuni di sinistra ai tempi del PC ma anche dopo le ha dato una lucidità particolare una resistenza l'ideologia e alle mode culturali anche quelle femministe
Nel suo rapporto col cinismo da differenza ci sono state certamente come dire delle delle insensibilità a però io credo che siano state dovute proprio alla sua
Idiosincrasia per le mode culturali
Questa lucidità consentito a Milano e di essere una delle pochissime persone che dopo aver vissuto una piena esperienza comunista
Sono poi state capaci di chiudere quell'esperienza con totale e limpida convinzione senza minimamente cedere alla tentazione di guardare indietro e nello stesso tempo senza mai rinnegato da questo lo diceva Beppe Vacca nelle ultime sue parole sono molto d'accordo
Senza cedere quindi al fascino del nichilismo a senza perdere il solo questo senso della storia
Ma torniamo un attimo indietro incontriamo i suoi due importanti libri sul pc Botteghe Oscure a Dio e dimenticare Berlinguer due libri molto diversi ma che si richiamano null'altro
Nel primo prevale la chiave della memoria e anzi come lei dice del combinato cognato significa in questo contesto che le leggi la del ricordo non impedisce la consapevolezza politica fredda della fine necessari
Riferendosi al ceco fra i suoi personaggi che prima di una partenza si siedono in silenzio scrive
Le pagine che ho appena scritto rappresentano per me questa cerimonia degli atti mi sono fermato momento sulla soglia delle Botteghe Oscure in attesa della partenza per il viaggio
Mi sono guardi sono girata indietro a guardare chi c'era nella vecchia casa e come era la vita che vi si svolgeva le parole le amicizie le amarezze le cattiverie le speranze le fatiche che in quelle stanze si sono consumate
Il partito con questi toni quasi regia ci e qui ricordato come l'universo nel quale si trova di tutto dal fabbro al medico all'elettricista ma soprattutto con una grande famiglia attraversata da sentimenti e legami forti
Ma dice Miriam come in tutte le famiglie un'improvvisa indiscrezione un'inspiegabile silenzio facevano intravedere l'esistenza di un segreto di una macchia forse di un peccato e qui interviene l'episodio con Longo che ricordavo prima
Un segreto un peccato che furono improvvisamente rivelati appunto nel mille novecentocinquantasei dal rapporto segreto di Niki di Nikita Krusciov
Come ho detto io penso che in cui
Quella vicenda non tanto il rapporto segreto quanto l'invasione dell'Ungheria fu per lei come per tanti uno sciocco e probabilmente l'inizio di un processo critico e autocritico
Però in questo libro lei descrive anche le caratteristiche positive del PC quelle che dovrebbero essere la sua ereditare eredità da consegnare alle ai partiti al partito della sinistra che viene che viene dopo
Queste caratteristiche avevano fatto la specificità e la forza del partito comunista
Anzitutto la capacità di produrre idee proposte su tutti i problemi del Paese
In secondo luogo la capacità organizzativa intesa come capacità di dare corpo alle decisioni politiche diffondendo le nell'opinione pubblica
Infine la capacità di selezionare i dirigenti con un uso intelligente del metodo della cooptazione questa termine avverare l'eredità positiva del PC
Tuttavia
Quello stesso partito aveva grandi colpe troppo a lungo negate la rigidità ideologica la mancanza di dialettica politica la presunzione di superiorità
La fiducia cieca di avere la storia dalla propria parte la durezza verso gli avversari e ancor più verso i propri iscritti i legami di ferro con l'URSS
Non solo politico ed economico ma ideale e morale fino al punto di avere due patrie perché è vero
Che miri hanno contro gli atti incarna Partito comunista patriota però nello stesso tempo come dice lei avevamo due padri perché questa è la contraddizioni interne degli atipici
La conseguente e di conseguenza l'omertà sulle repressioni staliniane sulla perdurante mancanza di libertà in quel Paese e negli altri Paesi dell'est per tutti questi aspetti negativi e quella era un'esperienza che doveva essere chiusa
Più corposo dal punto di vista storico sebbene l'autrice lo definisca modestamente un'inchiesta giornalistica e certamente diventa diventi dimenticare Berlinguer ora
Qui Silvio Pons parlerà specificamente di questo libro quindi io non mi soffermo non mi voglio soffermare molto vorrei dire soltanto questo che l'inchiesta come lei la definisce
Non è tanto su Berlinguer ma sul rapporto con la sua eredità appunto quindi sulla cultura politica del PC sostanzialmente anche in questo caso l'analisi è mossa dal premi di oggi e cioè in primo luogo dall'evidente capaci incapacità del PD essendo allora c'era il PDS di affrontare un bilancio critico della sua storia passata
Ciò che risulta chiaramente dall'analisi dell'autrice e che il PDS non è riuscito a trarre quel bilancio non solo per timore di perdere consensi in un'opinione lega sempre molto legata al mito di Berlinguer ma più fondamentalmente perché incapace di superare i limiti culturali della tradizione comunista
L'idea della diversità quella vera intoccabilità della Costituzione
L'idea
Proprio il il feticcio proporzionalista che come Emilia mi spiega benissimo e connesso all'ideale di democrazia consensuale dove l'opposizione partecipa in modo stabile al Governo effettivo
Queste sono tutte idee che sono rimaste al cuore della cultura del PDS e dobbiamo dire oggi della cultura politica della sinistra in generale
In parte anche del PD ma sicuramente diciamo più in generale della sinistra
Qualcuno dei leader approvata ad attaccare questa o quella di queste idee
Tradizionali per esempio Veltroni quella diversità e quella proporzionalista D'Alema quella della intoccabilità della Costituzione ma loro tentativi sono stati rapidamente sconfitti quasi espulsi dal corpo vivo del partito postcomunista in tutte le sue successive incarnazione
E dunque ancora oggi sedici anni dopo la data di questo libro resta inevaso l'invito a dimenticare Berlinguer che significherebbe leader liberarsi criticamente di un bagaglio di idee di concezioni del mondo di valori persino che rischiano di impedire alla sinistra del PDS che nella parte più rilevante di guardare alla realtà con occhio scevro da pregiudizi ed immaginare le possibili soluzioni
Non voglio dire altro perché appunto poi se ci dirà più di quanto potrei potrei fare io
In questo senso dimenticare Berlinguer può essere visto come una specie di contraltare di Botteghe Oscure Attilio lì venivano messi in luce sia pure criticamente alcuni aspetti positivi del PC qui si mette rilievo l'atmosfera soffocante di un recinto culturale dal quale era ed è necessario uscire
In ambedue i libri tuttavia è anche in alcuni articoli dello stesso periodo si nota un atteggiamento di fiducia nel PDS ma era una fiducia destinata ad essere presto deluse
Dagli articoli raccolti in Diario italiano emerge con chiarezza la delusione di fronte a un partito che non riesce a fare i conti con se stesso non solo non tanto con il proprio passato
Ma anche con la propria divisione interna che non è tra Veltroni e D'Alema ma tre o due idee di sinistra parlando del congresso del mille novecentonovantasette quello della Cosa due
Miriam si chiede in un articolo di Repubblica Miriam si chiede se sarà un congresso doroteo che tiene insieme linee opposte sul welfare per e se più ampi due linee che rimandano inevitabilmente a due diversi sistemi di alleanze insediamento sociale persino a due diversi tipi di strutture del partito
E nel due mila dopo il fallimento del referendum che mirava ad abolire la quota proporzionale del Mattarellum afferma che l'Ulivo è sparito dalla scena politica e denuncia il fallimento sostanziale della strategia dei DS che non sono riusciti né apportare avanti la costruzione dell'Ulivo
Ne ha realizzare l'ipotesi del partito socialdemocratici
A differenza di tanti commentato commentatori miri a me non attribuisce la causa di questo fallimento alla divisione del partito anzi considera il mito dell'Unità una delle peggiori eredità del PC
Io osserva che i problemi di strategia non sono mai stati affrontati e risolti attraverso un aperto dibattito una battaglia politica come ha fatto a suo tempo Toni Blair nelle due
Il fallimento dunque e dovuto alla incapacità di elaborare una strategia attraverso una trasparente lotta politica ma a sua volta ciò dovrebbe avere come tre mesi a fare i conti col passato come dirà nel silenzio dei comunisti
Cita cito questo è un partito che nel corso degli ultimi dieci dodici anni ha cambiato nome simbolo Segretario Statuto sede al operato un certo numero di progetti si è dichiarato socialdemocratico e riformista liberale senza tuttavia affrontare mai fino in fondo un esame del proprio passato
Dopo di allora cioè dopo il sostanziale fallimento dell'Ulivo il mancato decollo del partito socialdemocratico Miriam ha seguito le vicende del partito postcomunista con sempre maggiore scetticismo
Non si è mai chiamata fuori ha fatto parte a lungo della direzione ha partecipato a dibattiti e convegni organizzati dal partito o dalle fondazioni che mi facevano capo ma non ha più creduto che da lì potesse venire qualcosa di vitale
Vorrei ricordare un articolo del giugno due mila uno intitolato la fine di un ciclo nel quale afferma con grande durezza anche i partiti muoiono quando non parlano più al Paese
Si riferisce la direzione dei DS seguita la sconfitta elettorale nella quale il dibattito sulla sconfitta non è stato neanche affrontato
Anche in questo caso ciò che denuncia non è la mancanza di unità ma al contrario l'unità fittizia l'incapacità di affrontare con chiarezza le differenze di posizioni
Cito
Il dibattito in in interno segno di vitalità quando aperto ed esplicito si trasforma in qualcosa di confuso e talvolta che si noti torbido quando si nutre non di un'aperta polemica sulle scelte attuate sulle reciproche responsabilità ma di allusioni risentimenti
Da questa situazione si uscì con la fondazione del Partito Democratico
Credo però di poter dire che Milano non ha mai creduto al Progetto del Partito Democratico perché rivedeva un'unione mal digerita di due cose diverse usa va volentieri la metafora della bicicletta che alludeva alla unificazione PS x sedi del mille novecentosessantasei alla sua breve durata
Un amalgama non riuscito insomma
Lascio come dire impregiudicato se avesse ragione o torto
Ma mica a me non ha mai ceduto le armi torno al silenzio dei comunisti da questo libro tra nostalgie distacco tra comprensione giustizia e giudizi impietosi esce ritratto finale di Miriam Mafai quello con cui vorrei concludere qui
Da queste pagine Milano risulta insieme scettica e tuttavia piena di fiducia
L'ottimismo e la fiducia nel futuro e forse mia difetto principale confessa fuori la donna che dichiara di non aver mai creduto nella rivoluzione e neanche nella possibilità di vincere il diciotto aprile del mille novecentoquarantotto
Ha sempre creduto e continuo a credere nella lotta per la giustizia ma come osserva a proposito dei no global se si vuole lottare contro l'ingiustizia bisogna fare attenzione hanno sbagliare obiettivo
Individuare con chiarezza che l'avversario e chi possibile alleato quali privilegi colpire quali interessi tutelare bisogna quindi essere in grado di capire la società e di fare politica
Nonostante lo scetticismo verso l'attuale sinistra miri a me non ha mai cessato di credere che ci vogliono a sinistra capace di fare politica nella società degli individui
Ceti CISL ottimismo dunque sembra una congiunzione impossibile ma non lo è ed è questa la lezione che miri a me ci ha lasciato attraverso tutta la sua opera
Grazie Claudia adesso la parola Alessio Gagliardi appunto per
Affrontare la questione della scelta professionale il giornalismo di
Miriam ma e soprattutto la grande scelta Repubblica grazie
Sì grazie agli organizzatori il tema del mio intervento
Appunto Miriam ma e la Repubblica
Periodo consistente insomma che in cui si concentra diciamo buona parte di quella quasi seconda vita cronologicamente intesa
Miriam Mafai collabora con la Repubblica sin dalla fondazione del giornale nel gennaio del mille novecentosettantasei viene naturalmente da esperienze diverse nel mondo
Nel giornalismo nell'inviare al giornalismo di partito o collaterale alla al giornalismo di partito all'arrivo a Repubblica perciò per lei l'approdo per la prima volta un quotidiano nazionale d'opinione
Intere pubblica sarà a tutti gli affetti consacrata comune una delle grandi firme della del giornalismo italiano da cui deriveranno anche
I premi e riconoscimenti le onorificenze più più prestigiosa
Quando il nuovo quotidiano esordisce in edicola il quattordici gennaio del settantasei
Miriamo faglia esattamente cinquant'anni trovino compirà cinquant'anni due settimane dopo
E l'inizio di quell'esperienza costituisce perciò per lei la definitiva consacrazione professionale inizia
L'ingresso della nella fase della maturità professionale emerge da subito come una delle firme più rilevanti del nuovo giornale per il quale lavorerà fino alla fine
Scriverà quasi mille seicento articoli l'ultimo considerando anche i periodi in qualche modo di rallentamento di sospensione della dell'attività al giornale per alla ripresa di
Di partecipazione alla vita attiva alla vita politica attiva e l'ultimo di questi articoli asce nove febbraio del due mila sei dodici esattamente due mesi prima la sua scomparsa quindi copre interamente questa seconda fase
Nella sua vita sin dall'inizio offre a Repubblica un profilo culturale ancor prima che giornalistico originale
Offre in qualche modo ai due lati prevalenti della sua identità pubblica quella di di comunista con una lunga storia di di partecipazione di militanza alle spalle
E lo
Nell'identità Dean dell'identità di genere il suo essere donna una particolare sensibilità che mostrerà poi per le questioni connesse appunto alla condizione femminile
Per quanto riguarda il primo aspetto il suo provenire appunto da una storia importante di militanza nel PC
Naturalmente Miriam non è dentro Repubblica l'unica che viene da quella storia ci sono altri giornalisti che vengono dall'Unità ancora di più sono quelli che vengono dal Paese Sera il suo però il nome più significativo quello più noto quello più facilmente riconoscibile quello dalla storia personale anche più più impegnativa
Tuttavia un'identità politica che non si traduce mai nel suo lavoro giornalistico rigidità dogmatica né da mai luogo un pregiudizio positivo nei confronti del suo partito si rivela semmai nella scelta dei temi che ha
Ta negli interessi che la successione dei suoi interventi lascia chiaramente trapelare quegli interessi lo dirà poi le stesse sono segnati innanzitutto da una profonda che sempre appassionato attenzione alla politica da un amore
Per la politica
Che significa soprattutto nella prima fase di partecipazione alla vita allora il giornale il primo decennio quindicenni agli anni
Della ancora esistente Prima Repubblica significa soprattutto prestare attenzione ai partiti e in particolare ai maggiori partiti
Politici alla DC della quale mette in luce le in esauste fibrillazioni interne ma anche nel dopo Moro per tutti gli anni ottanta l'evaporare progressivo di una prospettiva strategica
A fronte di un'azione di governo sempre più insostenibile a quella che poi
Verrà definita dall'occupazione delle istituzioni da parte maggiori partiti un'attenzione originale anche al PSI di Craxi
Di cui sa accogliere i limiti le contraddizioni ma anche come esso vada introducendo forti elementi di cambiamento e di novità nel sistema politico italiano questo proposito le cronache dei congressi socialisti degli anni Ottanta al congresso di Rimini al congresso di Milano
Sono sono veramente ancora riletta distanza insomma
A distanza di anni interventi di grande intelligenza di grande lucidità perché lì ma fai rivela come dietro quello che è un primo sguardo possono sembrare esempi di megalomania o
O cadute di gusto non le scenografie di
Panzeri che al Tempio le piramidi si manifesti invece qualcosa di molto più profondo e sostanziale pure definirsi delle forme dell'organizzazione politica il primo affacciarsi nei processi di personalizzazione di politica un radicale un aria radicale rivisitazione del ruolo e delle funzioni del partito del partito politico infine il PC il suo partito nei confronti del quale mostra
Naturalmente una conoscenza una sensibilità particolari non da semplice osservatore esterno di cui sin dall'inizio bisogna dire Repubblica si giova
E fa parte integrante di quell'operazione appunto di di guardare dall'esterno ma
Ma non con distanza al mondo comunista che Scalfari mette in campo nel momento in cui fondo il nuovo quotidiano
Una vicinanza però che non indulge mai la condiscendenza né alla pigrizia di giudizio
Non si esime nei suoi interventi da mettere in luce le divisioni interne del partito le incertezze del gruppo dirigente la crisi crescente della sua cultura politica Lalla la collocazione sempre più indefinita meno riconoscibile e la lentezze
Con cui proceda ripensamento della propria storia e alla definitiva rottura con l'URSS cosa che non manca di suscitare fastidio in sofferenza nel gruppo dirigente socialista e qui ce lo dimostrano come sempre alcune note di Antonio tatto stesse per Berlinguer in cui
Il nome di Miriam Mafai compare da quella di più
Diciamo
Solerti critici del PC solerti nel nel contestare nel la luce la mancata forza con cui il PC sta producendo proprio procedendo appunto a una a una ricollocazione Nenni sui rapporti con l'URSS e con il movimento comunista
Occuparsi di politica nei primi anni di Repubblica significa anche seguire la stagione del terrorismo lei è una delle voci più autorevoli tra quelle che in quegli anni raccontano la vicenda dei gruppi armati e delle stragi
Ed era come un racconto il suo che non si accontenta mai di informazioni di prima mano e tra i primi cronisti ad arrivare a via Fani poco dopo il raid tento di Aldo Moro poche settimane dopo tra i primi ad arrivare in via Caetani sarà poi due anni dopo a Bologna in piazza all'ente
A
Poche ore dopo la la la strage della della stazione
E sono cronache quelle che lei riesce a costruire attraverso appunto l'esperienza di prima mano che hanno una capacità rara
In quel momento una capacità di non assecondare un un fluire di parole che sembrano sempre più standardizzate sempre più a bussate ripetute invece la capacità appunto di proporre per ore nove e ti procurano sua
Do la Perale sugli eventi c'è quell'articolo straordinario che esce il giorno dopo il ritrovamento del corpo di Aldo Moro che inizia con una descrizione dell'interno della Renault rossa la Renault color amaranto
Situata a via Caetani undici dentro questa macchina c'è un fagotto quel fagotto il corpo di Aldo Moro ed è coperto
Da una coperta color cammello con un bordo di raso come tante coperte che ciascuno di noi si ritrova dentro casa
Anche rivelatore una capacità
Che straordinari non giornalista di tradurre le parole in immagino di tradurre le immagini in parola è un uno sguardo fotografi quel suo
Neanche la capacità appunto di partire da un dettaglio per raccontare un evento in quei in questo caso racconta mirabilmente
L'intreccio tra straordinari dai banalità che due tutta tutta la vicenda del terrorismo italiano l'eccezionalità dell'ordinarietà anche che che si incentra incentrano in quella in quella vicenda
E del suo racconto del terrorismo colpisce anche la capacità appunto di sottrarsi alla retorica di non lasciarsi schiacciare dalle logiche emergenziali
E di seguire anche direzioni e piste poco battute e in certi momenti anche scomode come come l'inchiesta dei primi
Del febbraio del mille novecentottantuno cioè all'indomani della conclusione del sequestro Durso uno degli eventi più laceranti per l'opinione pubblica per il mondo giornalistico italiano
Della degli anni del del terrorismo un'inchiesta sui sulle condizioni di dei detenuti politici delle carceri speciali
Lei le segue la vicenda dall'interno e e vuole leggere l'evoluzione della nuova legislazione del nuovo sistema di carcerazione come un
Metro di giudizio per misurare la qualità e lo stato della democrazia italiana sono articoli molto molto competenti ma anche molto allarmati
Questi sono gli anni della Prima Repubblica poi con gli anni Novanta si apre naturalmente una nuova
Stagione della politica italiana e la vocazione antiretorica di Mafai si colora sempre più di una sorta di amarezza che però non è mai priva di di curiosità sono gli anni di Mani pulite del passaggio la cosiddetta secondario
Ca gli anni dell'invadente presenza di Berlusconi e soprattutto per lei delle risolte delle difficoltà della sinistra ridefinire cultura valori identità e lo sfaldamento del proprio campo l'elemento che torna ad centrale
Nella nel
Nel suo racconto degli anni Novanta degli anni due mila
Sono evidentemente lo si avverte anche gli anni di una progressiva caduta delle aspettative di una
Crescente difficoltà a prefigurare un
Un futuro
Alla base di tutto questo percorso che si avvia soprattutto nel settantasei con l'approdo nuovo giornale
Pur nel variare delle fasi dei momenti delle questioni dei temi e dei bersagli polemici
Si intravedono nel succedersi dei suoi numerosissimi interventi due due regole fondamentali che sono due principi di fondo che danno vita uno stile ho modo peculiare di interpretare il ruolo del giornalista dell'inviato
E al fondo anche
A danno vita un'etica
Il primo è quello di non rinunciare mai allo spirito vero del cronista
All'insopprimibile legame cioè con i fatti la realtà concreta
Le sue note gli editoriali le inchieste lo scrive anche nel due mila sei nell'introdurre il volume diari italiano che raccoglie appunto degli articoli su una selezione di articoli usciti su Repubblica
I suoi interventi nascono sempre scrive da un dato di cronaca non fatto immediato
Il suo obiettivo è di non perdersi nell'astrattezza degli schemi reali né indizi Santini SMI di una politica troppo spesso chiusa
In in ambienti SD separati il che non le impedisce però mi andare oltre il mero dato di cronaca l'episodio concreto per sviluppare appunto
Una chiave di lettura più ampie cogliere tendenze profonde processi e mutamenti
Questo secondo lei quello che si deve chiedere un vero cronista politico all'inviato speciale è una figura nobilissima a cui
Mi suggerì l'altro Repubblica conferisce un rinnovato lustro questo è un aspetto che spesso rimane in ombra nelle ricostruzioni storiche del
Di quel giornale di cui invece si mette sempre in prima in primo piano la funzione politica
In qualche modo il l'intento programmatico che ebbe quel progetto invece funzionale che rilancia molto la la funzione dell'inviato con Miriam Mafai concerto un po'K concentravano Panza molti altri ancora
E poi c'è un secondo principio
Che risiede nell'interpretare in senso ampio la politica e non deve essere intesa appunto come una sfera autonoma è un mondo autoreferenziale ma come la manifestazione massima più rilevante della vita sociale
Qui c'è un'altra citazione tratta da un contributo dell'ottantasei
Sulla professione giornalino del giornalista sul senso della professione del giornalista che esce in un volume pubblicato da Corrado aveva curato da Corrado Stajano pubblicato da Laterza
Scrive in quella sede
Il cronista registro cerca di registrare non solo gli eventi politici ma anche gli umori sentimenti le speranze dico loro che saranno i destinatari o le vittime in alcuni casi di quelle scelte politiche l'ambizione maggiore di un cronista dovrebbe essere questa
Da qui l'attenzione per vicende figure situazioni la cui presenza non è usuale nei grandi giornali nazionali e specialmente nelle prime pagine
La situazione dei malati alle prese con il malfunzionamento della sanità pubblica nei primi anni Ottanta la situazione degli operai dopo la marcia dei dei quaranta mila il razzismo che negli anni Ottanta lei coglie precocemente andandosi
Diffondere nella società Agliana le inefficienze del sistema giudiziario e così via
Insomma parlare di politica senza staccarsi dalla concretezza della realtà e senza chiuderci nel palazzo sembra un po'questo il senso profondo del suo lavoro di crolli sta politico per come lo chiarirle allo lo teorizza in questo sorta di di autoriflessione sul proprio lavoro ma per come emerge concretamente poi dal dal succedersi dei suoi dei suoi articoli e deriva da qui anche la rivendicata distanza da un modello di giornalismo che voleva invece concentrarci sulle dinamiche alte
Che ambiva indirizzare le scelte degli attori politici ma fai al contrario è fermamente convinta della necessità di salvaguardare una rigorosa divisione di ruoli tra il politico il giornalista scrive sempre in quel saggio dell'ottantasei
Il giornalista deve essere l'osservatore il testimone della vita politica non può pretendere di esserne il suggeritore o il regista perché non toglie che qualche giornalista lo sia suggeritore regista e protagonista
Ma si tratta appunto di casi particolari da non assumere come modello per la professione
E qui non si può non vedere una stoccata Eugenio Scalfari insomma il suo vicerettore a Repubblica tutta l'operazione appunto che c'è Repubblica anche al compiacimento con cui alcuni accolgono la definizione di di giornale partito
Possiamo vedere proprio in questa rinverdire ribadita volontà di fedeltà alla realtà e all'individualità specifica dei fatti
Mai riducibile ha un'idea astratta generalizzante e all'interesse per la società cioè non solo per coloro che partecipano alle decisioni ma anche per quelli che li subiscono e le vivono quotidianamente anche la conseguenza ultima evita
Ente il proseguimento naturale della sua storia di comunista e il modo probabilmente con cui Miriam si fa interprete di quella missione originario
Repubblica di cui parlava Beppe Vacca questa mattina la lei citazione del PC non solo dei vertici ma dell'intero mondo comunista probabilmente in questa sensibilità in qualche modo che offre ai suoi elettori alla all'intreccio tra
Tra la politica alta le dinamiche profonde che essa innescato con cui si input
Si rapporta ma dicevo all'inizio appunto offre a Repubblica anche un altro lato della sua identità il
Suo essere donna che si traduce in una sensibilità per il mutare della condizione femminile nell'Italia di di quegli anni
Per il modo in cui le donne faticosamente acquistano uno spazio crescente nella sfera pubblica e si traduce in particolare nell'Addolorata fermezza con cui registra tutti i momenti in cui le donne sembrano ripiombare lo stato di oggetto di una politica
Che non riesce a non essere maschile anche quando non fatta solo da uomini
Una politica di cui sono parte integrante le ingerenze della Chiesa e soprattutto negli anni di Wojtyla denuncia con con costanza
Su questo versante che l'attenzione come aveva scritto a coloro che strani destinatario le vittime delle scelte politiche acquista la massima pienezza
Risiede qui il principale filo rosso che attraversa il trentacinque Nale lavoro di
Di Miriam Mafai a Repubblica soprattutto lei apportare quei temi al centro del racconto che il giornale offre suoi lettori soprattutto nei primi anni
Il tema della libertà della donna come lo chiama
è stato già ricordato in precedenti interventi e dalla indissolubilmente legato a quello della laicità dello Stato
Scrive sempre nell'introduzione di Aretha diano i due temi si intrecciano e si condizionano non sita infatti libertà della donna senza laicità dello Stato e viceversa la laicità dello Stato e condizione premessa della libertà femminile
La discussione intorno alla legge sull'aborto e da questo punto di vista centrale
è significativo che il primo articolo pubblicato sul quotidiano un proprio sul primo numero del quattordici gennaio settantasei si incentra proprio su questo anche la Bortone calcoli per il Governo si intitola le discussioni sulla legge sull'aborto la sua attuazione
Gli scontri che innesca diversi tentativi di procedere a una revisione saranno negli anni il principale indicatore individuato per misurare lo stato delle libertà femminili e per quella via il progresso civile del Paese
Anche in questo caso si mantiene lontana da ogni forma di retorica e al tempo stesso di manicheismo
La ripulsa per le posizioni più radicali è un'altra costante del suo racconto della realtà
Si veda c'è tra gli altri un articolo dell'undici aprile settantotto l'aborto e la violenza in cui nel pieno della battaglia che porterà
Di lì a poco appunto alla legge non esita a prendere posizione contro una parte del movimento femminista le sue ambiguità nei confronti della violenza politica
Più in generale e questo è stato
Ampiamente ricordato particolare questa mattina da Francesca Izzo nei confronti del nuovo femminismo degli anni Settanta
E delle sue evoluzioni che mantiene una distanza mai nascosta qui c'è da dire c'è c'è anche un dato generazionale e c'è una
Una certa distanza dall'eccessivo ricorso alla teorizzazione all'astrattezza del pensiero della differenza messo in campo punto da
Dal da dal nuovo femminismo da qui a
Do le prese di posizione contro il pensiero della differenza le tentazioni separatiste o anche
Contro una certa rivalutazione del ritorno a casa rivendicata all'inizio degli anni Ottanta alcune riviste femministe perché vede nel non ritorno a casa che ebbe nel fare domestico un possibile momento di potere
Quindi espressione delle donne su cui lei prende con molta chiarezza posizione in un editoriale
Su Repubblica dei primi deprimente tanta l'apice della polemica è stato ricordato si raggiunge nel novanta all'articolo di MicroMega le vedove di Lenin la deriva femminista un articolo appunto molto duro molto molto polemico
A cui tra le altre cose che già sono state ricordate
Gli atti tra i vari motivi di rimprovero al movimento femminista cita anche la scarsa conoscenza delle condizioni materiali delle donne
E
La lontananza dall'esperienza e dal vissuto quotidiano del mondo femminile ancora una volta la concretezza sembra la parola chiave la conoscenza diretta del mondo di cui di cui si parla senza la mediazione di di astratti sistemi di pensiero e di categoria troppo troppo generalizzante
L'articolo suscita una una polemica molto molto aspra di lì a poco Micromega organizza proprio a partire dai temi di quell'intervento un convegno a cui molte femministe si rifiuteranno di partecipare proprio in protesta
Per protestare o insomma per per marcare una distanza dalla presenza di
Dimitri ammenda in quella sede
Non retrocede nonostante le polemiche da quelle posizioni però ovviamente bisogna registrare come con l'inizio degli anni Novanta e il contesto generale che cambia cambia profondamente cambia anche anche rapidamente ci sono nuovi terreni di conflitto e nuove sfide
La bioetica le nuove tecniche riproduttive Stato
Ricordato questa mattina andando a Francesca Izzo l'intervento sulla maternità surrogata che anticipa un dibattito che ancora
Aperto e e caldo
Ma c'è anche appunto l'invertire c.d. un ciclo che avverte come
Situazione situazione molto
Lacerante non è più tempo insomma ancor meno che in passato di di cedere al velleitarismo all'utopismo al manicheismo me
E alle generalizzazioni eccessive l'ondata né conservatrice sembra riportare all'indietro le lancette della storia
Non si tratta più ora di capire in che modo far procedere la condizione femminile ma principalmente come salvare le conquiste che sembravano irreversibile a partire dalla legge sull'aborto
Che si trova appunto al centro a partire dalla seconda metà degli anni Novanta di uno scontro sempre più acceso
Scrive in un articolo dell'otto marzo due mila è uno dei vari articoli che che pubblica l'otto marzo una data da cui lei esplicitamente dalla dalla qui ritualità prende le distanze ma che usa evidentemente comun mento per tracciare un bilancio
è un articolo che si intitola la destra e l'aborto il passato che torna
Che inizia così per favore svegliate mi non so più bene in che anno affinché il Paese mi trovo
Se qualcuno mi avesse detto che avremmo celebrato il primo otto marzo del nuovo secolo discutendo ancora di aborto avrei pensato a uno scherzo la legge centonovantaquattro sembrava un dato acquisito invece no
Insomma è qui in merito alla all'avanzare della
Della condizione femminile marito la politica delle donne sulle donne
Che si misura ancora una volta lo stato generale del Paese la salute del suo tessuto civile della della sua politica
E ed è soprattutto qui che
L'inizio della Seconda Repubblica allora scese in campo di Berlusconi e soprattutto la crisi culturale ancor prima che politica della sinistra costituiscono per lei veramente un momento di
Di crisi profonda delle aspettative rispetto rispetto al futuro a cui segue però negli ultimi anni quello che sembra una rinnovata voglia di coltivare a dispetto di tutto l'ottimismo almeno un ottimismo della volontà
C'è una recinzione a libero di Ginori pubblicata su Repubblica nella nel marzo del due mila dieci in cui in cui tira fuori la parola ottimismo ordine guardiamo anche a quello che le donne hanno fatto e stanno facendo passi avanti compiuti da questo traiamo forza c'è poi
è stato ricordato la partecipazione alla manifestazione di Piazza del Popolo di se non ora quando insomma che segnala la volontà non solo di non arrendersi ma di credere ancora in
In in un processo che non si era che non sia fatto arrestato
C'è un ultimo aspetto che bisogna toccare il racconto della condizione femminile per come l'aria e lei lo svolge soprattutto nei suoi interventi giornalistici si intreccia fortemente come ovvio anche
Con la sua biografia con un con il ripensamento che conduceva il
Che la sua biografia
Quell'idea emancipazione istante che di quelle ma anche se di quelle Mancino azionismo molto particolare che la
Che la caratterizza l'idea del dente che la caratterizza idea dell'avanzata delle libertà femminile rispecchia anche la sua storia personale
Di una donna
Sempre impegnata a conquistare spazi in ambiente rigidamente maschili
Quelli che frequente vive fino al settantasei ma anche a partire da quell'anno la sosta Oria dentro Repubblica benché il giornale fondato da Scalfari si segnali da subito per la grande presenza di donne nelle redazione
è innegabile che mi piani alti in ruoli apicali
Adesso si è ancora un'istituzione fortemente fortemente maschile se noi pensiamo
Alla foto a quella sorta di foto ufficiale del gruppo fondatore riunito con Scalfari nella tipografia del giornale il giorno in cui ascelle il primo numero ed è una foto che viene continuamente riproposta è
In tutte le iniziative editoriali che hanno rievocato la storia del giornale è stata inserita da Scalfari nella sua autobiografia state riproposta quest'anno nel numero appunto in occasione della del quarantennale non c'è Miriam Mafai e non c'è nessuna donna siamo appunto ancora nel settantasei nel pieno di una storia
Marcatamente maschile benché nella redazione ce ne fossero molto e di rilevanti
Una storia però all'interno della quale le si ricava subito uno spazio rilevante riuscendo in breve tempo a diventare una delle firme più note importanti del giornale
Una firma lo abbiamo visto che occupa si offrendo un punto di vista di diverso nel trattare i temi più canonici della cronaca politica sia garantendo una voce forte autorevole le questioni inerenti la condizione delle donne
E contribuendo per questa via attivamente al successo di Repubblica che in dieci anni diventa Dada giornale appena fondato primo quotidiano in Italia superando
Scalzando il primato più che secolare del Corriere della Sera o un risultato raggiunto proprio grazie alla capacità
Di mettersi in sintonia con le onde profonde che muovono larghe aree della Società italiana a cui lei appunto con il suo racconto a volte così spiazzanti antiretorico un suo sguardo laterale dà un contributo avvolte decisivo
Insomma e mi avvio a concludere professione vita cambiamenti sociali e biografie su questo versante si richiamano strettamente
E non è un caso che quando nell'ottantasei è chiamata a scrivere il saggio che ho già citato sullo stato della professione giornalistica per il volume curato da Stajano
Scrive di fatto anche un pezzo di autobiografia che inizia proprio a contando
La sua esperienza degli anni quaranta cinquanta
Quelli evoca momenti più importanti della propria vita professionale ma anche la sua formazione in rapporto con l'avevo con la politica e con la vita privata
Per descrivere il mestiere del giornalista sembra dirci bisogna raccontare l'esperienza di un un una giornalista ancora una volta la concretezza la materialità delle cose
è un ulteriore saggio di quel rispetto appunto per la realtà orienta costantemente il suo sguardo sulle cose che mi sembra sia l'elemento massimo che alimenta il suo riformismo
E la sua distanza irriducibile sempre mai nascosta leggina rilievo generalizzazione alle astrazioni
Sembrerebbe quasi per certi versi un modo personalissimo di introdurre di di tradurre di interpretare il principio del
Del partire da sé
Proprio con quello scritto dell'ottantasei vorrei chiudere citando le due brani un po'lunghi ma credo che insomma la citazione
Ci metta a contatto diretto con
Con il suo modo di interpretare la professione giornalistica con con il suo modo anche di
Di tracciare un primo bilancio della sua esperienza Repubblica
Con il suo stile e con il suo sguardo
Sono due brani in cui lei prova in qualche modo ha
Identificare le caratteristiche del bravo giornalista le caratteristiche del del cronista
Quindi anche una sorta di autoritratto scrive
Ancora oggi nessuno di noi sta veramente quali siano le doti che si richiedono un aspirante giornalista generalmente si pensa che il saper scrivere sia in partenza indispensabile forse sufficiente non è vero lo scrivere si impara
Ciò che non si impara e che mi sembra soprattutto necessaria una grande curiosità per le persone i fatti l'attitudine a cogliere subito gli elementi essenziali essenziale di una situazione la rapidità di apprendimento di comprensione di giudizio
Una notevole sicurezza dissi la capacità di ispirare fiducia e stabilire legami una naturale tendenza alla produttiva superficialità
Sapersi appassionare un argomento per breve tempo scriverne e dimenticarlo subito dopo
Un buon giornalista in genere pettegolo cinico indiscreto fazioso vanesio ma anche disponibile curioso attento dotato di buona morì appassionato accattivante insomma ritratto sintetico ma straordinariamente efficace e come al solito né retorico né soprattutto serioso
L'invocazione alla superficialità in questo contesto straordinaria
Poi c'è un secondo passaggio in cui si concentra sulla donna giornalista qui siano richieste queste qualità ma sono richieste qualità ulteriori
Scrive viene sempre il momento in cui a una donna giornalista viene soprattutto a una donna giornalista che vuole conciliare la professione con la vita familiare con i figli viene sempre il momento in cui a una donna giornalista viene chiesto se come conciliamo
La vita familiare con la professione la stessa domanda viene rivolta donne che si occupano di politica donne magistrato dirigente d'azienda
Le due cose vita familiare professione in realtà non si conciliano facilmente a meno che non si disponga di una nonna o di una governante
In mancanza di una nonna sempre più rara o di una governante che richiede cifre cifre vertiginose
La giornalista così come la donna deputato magistrato dirigente d'azienda ripiega era su un mix formato da babysitter più una donna di servizio ad ore più una norma per la domenica più un'amica per i casi di emergenza
è una soluzione scomodi stima generalmente ansiogena
Che può funzionare solo se la giornalista a un sistema nervoso di ferro ottima salute una buona dose di egoismo un alto grado di identificazione nel ruolo
Somme peraltro che difficilmente il racconto della condizione delle donne della presenza femminile nel mondo del lavoro e delle professioni racconta ruolo del del lavoro del giornalista avuto una così forte
Immedesimazione con la realtà della vita della vita vissuta difficilmente la concretezza del vissuto e lo sguardo sul mondo si sono intrecciati così così strettamente
Ed è credo il modo in cui lei ha cercato di interpretare
Questa esigenza di rifuggire dall'ideologia senza mai rischiare di crearne una nuova grazie
Grazie ad Alessio Gagliardi anche per il richiamo alla necessità di condivisione
Cioè come dire di quelle che sono i compiti familiari anche per
Come dire garantire la condizione
E di parità delle donne nel mercato del lavoro e non sovraccaricati adesso che c'è un una richiesta di Fernando
Adornato che per impegni di lavoro deve lasciarci prima della
Del previsto e quindi gli darei la parola anche per una sua testimonianza di quello che è stato anche l'impegno
Politico istituzionale di Miriam ma
Con l'esperienza di Alleanza Democratica prima esiti dei ai progressisti o grazie
Funziona
Intanto
Vorrei ringraziare la presidente di aver voluto tener conto
Di questa circostanza il era una giornata libera di solito Regione delibere diventano poi PN perché tutti vogliono usare della giornata libera non era prevista perché c'era la riforma costituzionale
Doveva arrivare fino a oggi invece per
Le cause che voi sapete
Cause che voi sapete che però mi hanno consigliato di venirci due volte qui oggi una quando avevo già detto di sia sarà Luciano che va in un affetto e la stima
Ricambiato e che continuano a manifestarmi sono grato e poi spero che c'era Beppe Vacca maestro che non vedevo da tanto tempo
Ma due volte perché c'è anche una politica delle commemorazione no
Siccome in questi giorni mi è sembrato di capire dai media che è morto John Kennedy
Allora qui almeno stiamo a Thomas Jefferson quindi voglio fisica c'è cercano sull'impegno
Suppletiva o no
Testimonianza davvero una testimonianza non certo una relazione
Per il periodo che
Presidente ricordava
Periodo nel quale perché essendo stato vicina Mirjan
Due tre anni quindi ci vediamo spessissimo intanto vorrei testimoniare quello che voi già tutti conoscete di una risata contagiosa e che
Per persone che amano ridere scherzare un sapore della vita che indimenticabile
Vorrei dire però sia pure lo testimonianze quindi senza l'impegno di una relazione
E di un pensiero applicato vorrei fare un'affermazione che può sembrare forte il Partito Democratico
Non nasce con Renzi
A dei padri a dei padri e delle madri che continuerò sostenendo per sostenere questa tesi però con una premessa che le colpe dei figli non ricadono sui padri
Quindi se Renzi non piace non è colpa di mezzo affari e anche le forme in cui la politica sceglie di avverarsi possono modificarsi per esempio Claudia
Ha sicuramente ragione a dire che miri a ma non prevedeva una nascita del Partito Democratico per unificazione con la Margherita siamo in anni precedenti e comunque so posso dire per certo che non sarebbe stata una strada
Così da lei apprezzata magari
Si può mediare ma insomma come strada non era quella che che lei immagina
Ha dei padri e delle madri che non vengono ricordati però lo so sono padri e madri del Partito Democratico
La strada che negli anni insieme a me insieme ad altri immaginava all'epoca
Era quella di usare tra virgolette in senso buono in senso politico e storico i referendum Segni
è la stessa figura di Mario Segni come grimaldello per superare resistenze contraddizione ostacoli che alla sinistra incontrava
Nel nel un sul terreno della sua neo emancipazione o come amavo io dirà all'epoca nel tentativo di andare oltre la sinistra
E quindi di usarlo in questo se mi permettete di dire in questa sede
Più togliattiano e di Occhetto
Tutte le ATER ad Occhetto perché in questo caso segni veniva visto un po'come Badoglio
Non c'era bisogno di aprire la discussione
Se segni era antifascista fascista se il suo presidenzialismo era compatibile e era era chiaro che si trattava di un momento
Non si trattava né si trattava di sfruttare un'occasione storica e di aprire un percorso nuovo non di fidanzarsi di sposarsi con nessuno
In questo ripeto più comunista il senso tra virgolette di di Occhetto non c'è dubbio dal mio punto di vista PAC ovviamente tutto è opinabile
Quasi sicuramente sbaglio però a me sembra che lì un Partito Comunista che fosse un Partito Comunista visto che all'epoca ancora non si era
Minimamente emancipata avrebbe dovuto cogliere l'occasione storica e fare una specie di
Svolta di Salerno forse non bisognava
Per tornare a Salerno per forza ma poteva essere fatto anche dalle stanze dalle stanze secondo piano all'epoca ancora esistente
Però
Poi Miriam probabilmente
A intanto non capiva
La storia stessa della cosa
Perché dove che la cosa non funziona nel fatto che si chiami la cosa o tutto decide come si deve chiamare un nuovo partito lo fondi teoricamente o se lo lasci indistinto perché non puoi non sei in grado di risolvere come
è stato ricordato anche da Claudia la contraddizione tra chi lo vuole socialdemocratico che ora democraticamente perché la vuole cotta e che lavora è dovuta
Sceglie la cosa rimandando la scelta e questo è già una cosa che non funziona
E
Ma soprattutto è ovvio che Miriam aveva in testa
Se uno doveva immaginare tradizione americana o la tradizione tedesca miriamo all'intesa sul tradizione tedesca avere quindi un partito socialdemocratico non del Partito democratico all'americana purtuttavia essendo appunto
Una persona realistica e pragmatica
Con accanto doti di sognatrice ma
Appunto la la la dimensione
I la miscela che aveva Miriam era questa poiché portava relativamente se definirlo importante non i contenuti che che che si esibivano
Da questo punto di vista
La la rottura non è che miriamo opera tra i primi e perché io quello che voglio dire e rendere omaggio a media e non so Augusto Barbera e tanti altri non me ne ricordo che per primi
Ebbero la la la la la capacità di rompere
Schierandosi apertamente per un percorso politico diverso un radicale di rete con la doppia tessera bensì con la doppia tessera del partito democratico Alleanza democratica come si
Richiamavamo agli inizi del percorso e del partito del PDS che c'era
Altri non è vero questo coraggio io non lo dico perché ne ho parlato ne ho discusso apertamente colui Walter Veltroni che pure teorizzava le stesse emozioni diciamo non arrivo a dire le stesse teoria con le stesse
Se sapessero politico non non ebbe il medesimo coraggio
Al di là delle forme di dei nomi che cos'è che che
Posso dire
Miriam
Voleva
Dal dalla testimonianza che posso porterei in quegli anni ovviamente nei discorsi e nei dialoghi però molti e ripetuti che abbiamo che abbiamo avuto
Ma intanto quello che lei non sopportava
Era così quest'aria di disco fittissimo che circolava storicamente nella sinistra
Tradizionale no poi alla fine cioè questo
Questa specie di introito siano del fattore K al contrario no siccome c'era il fattore K di impedito ai comunisti di governare per lungo tempo non lo introitava talmente dell'ICE non posso governare e forse non mi piace neanche di governare
E io sono votato alla sconfitta per forza poiché ciò naturalmente cerco di migliorare ma insomma questo senso profondo non
Se non analitico proprio psico psicoanalitico DDA se votate alla sconfitta era
è un sentimento che miri a non sopportava supportato e nulla ed era il primo punto
Che bisognava modificare della della storia anche psicologica dei della sinistra italiana
Il secondo punto è quello che perché che
Che anche credo media non supportasse io con lei devo dire quella che che mi è capitato di chiamare la sindrome del pensiero e nascente cioè
Io nella storia rappresento le forze del bene
E quindi ho un pensiero per forza innocente perché rappresentando le forze del bene come fa il mio pensiero essere colpevole questo
E il mito e che e poi crolla quando sempre maggior numero di persone capisce che nella storia comunista c'è una colpa ci sono delle colpe che mal si conciliano con l'idea di essere sempre dalla parte del giusto e del bene
Questa sindrome del pensiero innocente porta appresso delle politiche va be soltanto
Una questione da superare con
Cinquanta minuti di conversazione a settimana con qualche bravo
Specialista è
Produce delle politiche
Il ritenere che gli altri siano sempre dal punto siano sempre colpevoli o comunque rappresentanti di un pensiero colpevole tu sempre invece rappresentante di un pensiero innocente
La scoperta che spesso nella vita e la politica ha una storia il bene o male si intrecciano e non sempre sono leggibili in modo univoco questa è ovunque l'altro passaggio essenziale per
Per poter governare per poter andare oltre le categorie negative dalla sinistra come vedete sto scegliendo un taglio che non è pienamente politico ma
Perché credo che miri a ma
Partisse anche dalla da una valutazione
Dell'anima diciamo di una storia non solo del dei dei corpi e delle
Delle cosa che si vedono delle cose anche invisibili non solo delle cose delle cose visibili la terza cosa
E che in quegli anni veniva rappresentata dalla suggestione del Partito Democratico era quella di una contaminazione delle culture riformiste
Queste invece in un terreno più più più
Più concreto se volete era
Poi i
Progetto concreto di di di Alleanza democratica cioè la la la il il saper accettare la contaminazione che significa superare ridato la diversità e lì e la sindrome del pensiero innocente
Le culture riformiste laiche anche cattolica miriamo a questa gente fregava un po'di meno ma insomma
Partito Repubblicano per intenderci nemmeno i termini politici e della Prima Repubblica è partito socialista ovviamente e e quindi il il percorso che dovrà avvenire attraverso una contaminazione non attraverso l'unificazione tra Margherita e PDS come punto di ripeto Claudia
Claudio medici
Questo può e avvenuto è avvenuto vent'anni dopo
Sì o di meno ma insomma
Troppi anni dopo
Troppi anni dopo i ritardi nella storia cambiano anche le il ecco perché dico
Che l'eventuale colpe definitivo for ricadono sui padri perché
E la il ritardo nella storia in qualche modo lo paghi poi arrivi a metà però ci avete in una maniera diversa
La mania diversa un'assoluta in poco Abbagnato sono anche delle forme diverse sono anche delle
Delle circostanze che modificano le culture
Ovviamente si avvengono in un modo o avvengono in un altro io credo che ammiriamo vada
Reso omaggio
Di questi sono naturalmente il PD non lo farà anche perché appunto poi si è trattato di un episodio che fortunatamente o sfortunatamente dura troppo poco
Però credo che se una testimonianza da parte mia doveva aver senso era questo
Dire anche agli attuali dirigenti del partito democratico e si guardi non può indietro
Forse scoprirebbero non un vuoto
Da rottamare un vuoto politico che è meglio non non pensare o politiche sbagliate io qui non entra
Nel merito probabilmente Renzi ha ragione su questo ma e se vuoi dare anche un futuro al Partito Democratico devi rintracciate alla storia
Forse anche una storia che precede anche media hanno
Emessi emesse esso ma devi poter rintracciare una storia non si può dire le persone cosa direbbero oggi se fossero vive però io una cosa penso che sia possibile dirla
Di un eventuale giudizio di media ma sull'attuale Partito Democratico
Credo che sarebbe stata chiaramente convinta peggio pensate di tante politiche già qui è stato ricordato sul welfare e via dicendo
Quello che che non è risolto oggi e e e quindi perciò sono sicuro di poterlo dire anche a nome di Miriam
Per il ricordo che ho
E che non è risolto il problema che Claudia diceva prima cioè quello di come si sta insieme
Non va bene l'unità fittizia che appunto fa dire facciamo una cosa invece che dire con chiarezza che cosa vuoi fare ma non va bene neanche il il lì il vivere
Perennemente alla discussione con lo spirito di scissione
Credo che Miriam troverebbe il modo di rimproverarlo sia Renzi che i suoi oppositori
Perché prevale uno spirito di cessione poi certo le tattiche la frase che si dicevano ci sta attento a fare il furbo ma sostanzialmente da tutte le parti prevale un ospite dicessero
E nonostante sia un partito che con le primarie ha inventato comunque
Io polpo non possono essere tutto d'accordo insomma comunque ha inventato un elemento nuovo di selezione democratica visto che l'antica selezione dei partiti non era più usabile e
Prego scusi non è un dibattito per cortesia va bene ma razionali farei mai sorto esordisce a far fare non
Sussidi
No
Pongo
Ma
Loro
Intanto dica perché non non un porto responsabilità oltre che quello che dico io
Va bene l'abbiamo detto tutta la giornata signora
Io
Chiedo scusa se qualcosa l'ha offesa ma se uno che ha porta
Psicosi
Lo credo
E
Ma
Scusi signora acquisti acquistiamo ricordando
Stiamo ricordando la figura di Miriam mancano stiamo cementeria parlando niente attualità né dei primaria
Il e all'onorevole
Adornato star dicendo la sua lei può essere d'accordo anch'io posso essere d'accordo
Senta la ringrazio moltissimo
Buon buona GE buona giornata
Buona già anche a me buona giornata
Anche a me
Buona giornata
Non è obbligatorio e comunque bastava aspettare un minuto e non mi avrebbe più visto ma
Scusi signora la ringrazio buona sera
Buonasera
Non so francamente non ho neanche capito qual è l'obiezione ma
Ad ogni modo le cose che dico possono essere
Abbiamo preso proprio sapendo pure allora giusto
Fare stavo finendo dicevo sono certo che non non troverebbe
Pace dei sensi nel vedere un partito
Sia pure capace di andare in una direzione di governo riformista Del Bue della Costituzione e di quant'altro non solo e le basse nel vedere un partito che non trova il modo di stare insieme
Che poi lì il fondo della sua critica
Non al pc ma a quello che dopo il PC perché in qualche modo il PC un modo di stare insieme ce l'aveva e non era neanche Malta agissimo aveva tanti difetti che tutti conosciamo
Però era un modo di stare insieme dopo non si ha più trovato secondo me è il modo di stare insieme per lo meno so che era un cruccio di Miriam questa ma non lo so perché me l'ha detto lo so perché l'ha scritto l'ha detto tante volte
E quindi sono certo che questo sicuramente in questo disconoscere beh di essere madre
Disconoscere per la mia tesi stessa di essere madre di una cosa che non trova pace nella dialettica democratica poi il mondo è così tanto cambiato e
La battuta che ho fatto un esordio era semplicemente una battuta ovviamente però dice lunga su tante altre cose che sono cambiate che forse
Non troverebbero certamente giustificazione non trovano giustificazione nella nella razionalità
La politica ha perso la razionalità e questo credo che sarebbe oggi un'altra cosa
Che miri a rimproverare Bertram mi fermo qui di queste cose sono certo
La mia ottica può essere sbagliata ma
Ho voluto solo testimoniare che il pensiero politico anche di una giornalista e di una donna impegnata può spesso andare oltre ad essere superiore indovinare molto di più di tanti professionisti della politica
Grazie Adornato certo ci sono dei tempi cambiano cambiano velocemente profondamente
Non c'è non c'è alcun dubbio e anche come dire il tema della convivenza a cime dire un
Anch'è una questione c'è un'idea molto molto complessa che cioè come dire a che fare con la politica ha a che fare con il mondo a che fare con il vivere convivere missione dire di questo nuovo mondo grazie comunque
Adesso continuiamo ce lo dice questo ricordo di di Miriam ma che do la parola a Silvio Pons che appunto
Ci parlerà del rapporto di di Miriam con l'eredità il PC attraverso conosciamo indire una rilettura dimenticare Berlinguer grazie
Grazie Francesca
Per il mio è un contributo transitano spero nel senso che il libro libro di Mafai su Berlinguer intreccia
Giornalismo colto passione politica e identità
E anche capacità di modificare di di ripensare l'identità
Vero che
Come diceva Claudia non è
Miriamo lo definisce un'inchiesta sul pc di Berlinguer che in realtà
Riguarda la cultura politica difficili più in generale non anche se molto focalizzato sulla figura di Berlinguer aggiungerei che non è un'inchiesta un'analisi e questo conta molto perché
Fa di questo libro qualche cosa di particolare come cercherò di argomentare
Intanto vale la pena di ricordare
Appunto
Che miriamo lo presentai come un'inchiesta sul pc di Berlinguer motivata da che cosa dalla nuova trentenne come la chiama lei
Che cito riclassifica problemi e temi della politica
E quindi richiede di riflettere sull'eredità di Berlinguer perché perché dice lei c'è una revisione silenziosa già in atto ma nelle scelte politiche concrete della
La classe dirigente della sinistra italiano di quello che ne era rimasto volo
Alla fine della guerra fredda ma questa revisione va resa esplicita
E quindi
Mi pare che lei si ponga proprio con un tocco un meeting in cui scrivendo questo questo pamphlet
Questa analisi con un atto di responsabilità di un intellettuale che viene da quella tradizione
Anche se poi ha già conosciuto le sue traiettorie si pone un compito che è in gran parte l'uso
Dalla dai dirigenti politici postcomunisti
E anche a molti intellettuali per la verità
Ora non è non è neanche il caso di ricordare la temperie della metà degli anni Novanta no solo al post comunismo post guerra fredda cosiddetta seconda Repubblica
C'è un problema di ricostruzione della cultura politica e dell'identità della principale forza dalla sinistra anche riconosciuto da tutti in una certa misura
è un tentativo riformatore quel momento specifico di Massimo D'Alema per unificare le forze riformiste
Dopo il crollo dei partiti di massa eccetera anche naturalmente la vittoria elettorale di prova
La la domanda nella quale si pone Miriam potrebbe potremmo dire quello corretto come qual è la invenzione della tradizione
A cui si fa ricorso adesso
Perché non si può eludere
Questo nodo
In realtà il il problema è che esiste ancora in quel momento un'oscillazione molto forte delle declinazioni diverso delle identità nella cultura politica della sinistra italiana dell'epoca
Tra una sorta di rivendicazione di un eccezionali ISMU italiano ancora presente questo elemento molto forte
E dall'altra parte un'idea di normalità o di normalizzazione che si identifica con la democrazia dell'alternanza e con
L'adesione alla socialismo europeo Internazionale socialista
Qual è il punto d di Miriam il punto è che il distacco necessitato ma silenzioso da lascito di Berlinguer
Sta legittimando una sacralizzazione fondamentalmente momento che impedisce la risoluzione di questi nodi
Invece di favorirla perché implica una mitologica invece che un distacco critico al passato
In particolar modo la retorica dei pensieri lunghi al quale lei più forte allude
I e lei oppone a questa mitologia una riflessione che
Che riflette come dicevo un'analisi meditata non certo meramente pubblici
L'approccio a un certo meramente pubblicistico
Capire l'importanza i limiti della figura di Berlinguer senza un coinvolgimento emotivo questo credo sia anche molto nella
Dimensione del personaggio come l'unica via per innovare la cultura politica la sinistra italiana cosa in cui lei crede ancora si potrebbe dire quel momento
Ora il libro si inserisce io questo vale la pena ricordarlo
Si potrebbe anche
Approfondire non ne abbiamo il tempo
Che simili che il libro si inserisce in un dibattito più ampio su Berlinguer
E sulla
Sui temi che ho appena ricordato
Tra l'estate l'autunno del novantasei cioè pongono in una contingenza precisa va ricordato questo punto la scelta vittoria elettorale del centrosinistra
E che coinvolge molti dirigenti ed ex PC in particolar modo D'Alema Veltroni e Violante
è un dibattito di cui
Resta traccia nelle carte di Miriam
Che lo segue vi prende parte su Repubblica per poi fu Carlo nel libro
In
E un dibattito nel quale si intrecciano tutta una serie di nodi che poi
Contro contro sia suffragi continuato a discutere naturalmente
I giudizi sul Craxi sul tema della socialdemocrazia inteso non soltanto come riferimento europeo ma anche come cultura politica
E naturalmente del post comunismo ecco la mia impressione bisognerebbe ricostruire però più analiticamente questa è soltanto un'impressione e che il libro
Di Miriam sia stato accolto prevalentemente con freddezza latte con
Una larga misura di incomprensione
Non è appoggiato dal suo giornale giornale partito per così dire anzi l'impressione che ci sia una tendenza un po'a respingere
La sue la sua visione di Berlinguer ed è
Largamente stroncato dall'unità
Perché sono capitati sotto gli occhi in particolar modo una recensione sull'unità del sedici dicembre novantasei di Giancarlo Gaeta
In cui si sostiene si vogliono se si vogliono cioè miriamo vuole ma forse anche altri naturalmente questo modo un po'molto italiano rimettere le cose
Seppellire idee valori concezioni del mondo che rappresenta la ragion d'essere la sinistra questo il modo in cui viene liquidato
Seguirà questo coerentemente l'intervista dodici gennaio novantasette Mario tronchi
Che richiama l'attualità dei pensieri lunghi per lingue cioè ripropone la retorica sacra guizzante facciamo così
In realtà retrospettivamente questa vettura che io ripropongo a me pare forse l'unico scritto degli anni Novanta quello di Miriam
Su Berlinguer nato in chiave di dibattito nell'ambito politico e culturale della sinistra italiana in in grado diciamo dell'ex PC pro perché poi la sinistra italiana ovviamente è un concetto anche molto più largo
Anche se la coperta degli anni Novanta era molto più stretta che nei decenni precedenti
Che è stato in grado a me pare di sollecitare influenzare davvero il lavoro gli storici che sarebbe poi emerso su basi archivistiche nel decennio successivo
Mentre larga larga parte della letteratura di quell'epoca non ha lasciato tracce
E questo perché la distinzione tra l'impatto ancora vivo della popolarità di Berlinguer che miri a ma non solo di conoscere certo nell'ora
Condivide nel nel libro spero in questo sì si vede
Distingue tra questo e la capacità di distaccarsi dalla sua eredità Puglia e un'operazione
Importante che lei fa
Lei presenta anche un omaggio in un certo senso Berlinguer dimostrando che la distacco critico non significa liquidare
Una una figura storica ma dimensionali la a quello che è il carattere
Anche tragico della sua figura con il caso di Berlinguer
Il problema è che cosa significa eredità politica perché il punto it il analisi e su questo
E qui entrando un po'più nel merito direi non implica semplicemente l'ultima fase di Berlinguer che la polemica attorno ai temi la diversità della questione morale naturalmente c'è un fuoco oppio su questo
è il nodo più scottante ma il problema dal punto di vista di Miriam
è costituito dal carattere composito e contraddittorio di tutta l'azione politica di Berlinguer
Il perciò
Quando lei dice ci sono due Berlinguer
Non lo dice nella chiave convenzionalmente cronologica che poi è rimasta che voto dalla letteratura storiografica cioè il Berlinguer del settantadue settantanove e poi quello
Negli ultimi anni no
Lei parla invece di due Berlinguer che si sovrappongono con l'altro quelle erede di Togliatti del visionario chiaro lo chiama così cioè relitto gli atti vuol dire questo
Il realista politico c'è una componente realismo politico anche molto forte in Berlinguer
E l'altra parte invece un elemento
Visionario utopistico idealista un
Si può dire in molti modi
Come
Come declina questo tema dei due Berlinguer Miriam
Secondo me in due modi
Fondamentalmente il primo
Quello che lei chiama l'ambiguità del compromesso storico
E cioè l'idea che compromesso storico il non è soltanto una
Strategia politica ma è anche una strategia di trasformazione socialista della società italiana
Che è una cosa che perché Berlinguer
Dice più d'una volta come sappiamo e che mostra la sua commistione di realismo idealismo
Questa commistione si manifesta secondo Miriam né citronella aristocratica convinzione della propria superiorità politica e culturale del PC
Fin dalla subito dopo la vittoria del giugno settantasei la colloca molto
In quel momento destinata imporsi al di là delle contorsioni
Di quell'epoca il problema vero
Dice Miriam nel novantasei che il PC aveva cito una cultura di governo ancora assai modesta
Fine la citazione che non poteva controbilanciare il carico delle aspettative di cambiamento riposte del partito
Dal partito dall'elettorato nella crescita dei sinistri aspettative che erano sollecitate anche durante l'esperienza e lo seguirà relazionale
Per far fronte al rischio di una delusione di una frustrazione per la posizione di logoramento in cui si trova il PC questo proposito Mirjan città
Ovviamente il discorso sull'austerità ed lingue che presenta ancora una volta questo doppio registro realismo politico far fronte alla crisi ma anche
Suggestione che l'austerità possa alludere portare a qualcosa altro ha una sua
Implicazione trasformati IVA
Che nota Miriam come questa ambivalenza trovasse le radici fondamentalmente l'idea di una crisi irreversibile del capitalismo che il filo rosso è uno dei fili rossi non l'unico
Della biografia politica di Berlinguer una visione catastrofica della modernità
Una concezione pessimistica del grande cambiamento degli anni Settanta che secondo me acutamente lei dice è il vero punto di incontro tra Berlinguer Moro
La percezione della fine di un ordine potremmo dire ma la propensione ad aleggerà in una chiave apocalittica
L'emergere di valori e identità estranei alla tradizione la tradizione italiana
Da porre sotto la tutela dei grandi partiti di massa
Questo è il primo appunto di analisi che
A me pare
Suggerire ancora molto
Il secondo punto di analisi da totalmente come dicevo prima da la chiusura di Berlinguer nella diversità vista come un ripiegamento fatale
Nessun progetto di alleanze riforme istituzionali o modelli di sviluppo italiana questo sono parole mie di Mafai ritirata trincera mento sollecita l'orgoglio di partito la fedeltà e la base ma non prospettive politiche
Perciò la questione morale costituisce un'altra testimonianza ma
E sterile politicamente
E ancora una volta emerge
L'idea di un partito dotato di virtù salvifiche qui c'è una continuità c'è soltanto una cesura tra pre posto sa mille novecentosettantanove
Nottola Miriam come qui Berlinguer andasse oltre
La tradizione comunista
Per immaginare un nuovo rapporto con i movimenti tanto da suscitare
Il richiamo e Giorgio Napolitano atto gli atti al fare politica
Ma
Ma questo è un filo che era presente anche
Era presente anche prima qualcosa diciamo diventa in qualche misura
Importante è la dimensione dell'ultimo Berlinguer
L'altro elemento di continuità indicato da Miriam nella concezione diversità non solo come estraneità del PC all'occupazione dello Stato tra virgolette degli altri partiti
Ma anche come conservazione di una prospettiva anticapitalisti
Il motivo per cui lo strappo con Mosca non può portare una socia al democratizzazione
Non deve portare a questo malgrado la presenza secondo Miriam cito di tutti gli elementi per una decisa scelta di campo in direzione dell'Europa ed esperienze socialdemocratica
La fine del legame di ferro con l'Unione Sovietica
Che era già venuta realtà che poi viene sancita famoso strappo
Implica invece il contrario
Cioè un rilancio di una critica anticapitalistica per compensare il deficit di identità generato dalla crisi del socialismo segreti
Nota Miriam un paradossale rovesciamento delle posizioni di Amendola no Amendola è
Per leghe e il legame con l'URSS e ciò che consente il riformismo del PC
Berlinguer e il contrario o
Distacco non fine ma distacco dall'Unione Sovietica implica una cultura più decisamente anti riformista e radicale
E qual è la sua conclusione è quella di miliardi
Che questo mostra cito insufficiente autonomia culturale di un partito destinato a definire i propri orientamenti fondamentali nel rapporto con l'Unione Sovietica fino al mille novecentottantanove
Vado a concludere
Questo intervento citando parole forse più appassionati e di vi Miriam sta scritto nel libro
Lei dice dimenticare Berlinguer significa fondamentalmente
Uscire in modo definitivo da quella tradizione la tradizione comunista che gli ha rappresentato e insieme cercato di forzare al massimo quella tradizione è il passato quell'orizzonte non esiste più
Quella che stiamo vivendo dice Miriam
è
Tutta un'altra storia
Sono affermazioni credo impegnative anche sul piano
Biografico come ricordava Gagliardi rimanda uno scenario di ridefinizione difficile dell'identità che poi porterà avanti a una
Percezione un senso di di di discriminazione sgretolamento
Ma anche affermazioni che hanno un loro senso politico molto preciso in quella contingenza contingenze novantasei che vede i principali dirigenti dei del PDS
Tanto per citare alcuni punti o rivendicare l'eredità di Berlinguer
Oggi lo Stiffi carne gli errori come inevitabili alla famosa intervista di Violante
Oppure ancora porre interrogativi significativi sulla responsabilità del PC nel crollo della cosiddetta Prima Repubblica e l'INPS nelle l'incomprensione della modernizzazione italiana degli anni ottanta è il caso di D'Alema
Senza però svilupparne tutte le implicazioni
Per miriamo invece Berlinguer e la sua eredità vendono il post comunismo e la sinistra italiana più in generale
Prigioniero del passato
Il limite del libro sta forse nella riduzione del problema all'attualità inattualità di Berlinguer come del resto era difficile che non fosse data la genesi il contesto che ho appena ricordato tuttavia
Rileggendo l'oggi mi pare di poter dire che L'Espresso le citazioni
Provenienti dall'idolo se non sia più attiva non sono un dibattito contingenti offrivano un contributo lucido
Non lo sta a me dire quanto il libro
Costituisca o meno l'episodio importante nell'addio grafia di Miriam sembra
Abbastanza scontato che sia così c'è un legame ovvio con il silenzio dei comunisti come ricordava prima Claudia
Anche se poi quello quel volume si inserisce ormai in una
In un momento di disillusione fondamentalmente dispetto all'impulso che ancora c'è in
Circa la di risoluzione sulle capacità di autoriforma la cultura politica la sinistra italiana
Ma resta il fatto che il libro costituisce a differenza del silenzio di comunisti momento importante di dibattito pubblico in cui c'è ancora una potenzialità o perlomeno Miriam la vedeva così forse le bisognerebbe riflettere su questo
Una potenzialità di ridefinizione della sinistra della nostra identità la sinistra italiana dopo la fine del PC dopo il crollo nazionale e internazionale
Della dei primi anni novanta in certo senso è un'occasione perduta il libro di Miriam
Credo che si possa definire così perché le sue tesi suggerita di Berlinguer contenevano gli elementi essenziali
Ho alcuni elementi essenziali ad avviare una riflessione critica indispensabile nella costellazione politica del post comunismo che invece venne evitata con il risultato di indebolire nella cultura politica grazie
Grazie a Silvio Pons adesso la parola Guido Crimes
Che desta innescato un
Collega di di lavoro concernente il giornalista che ha avuto un modo di
Forse lavorare comunque non insieme ammirati Miriam o comunque di di conoscerla
E quindi chiediamo anche a lui una testimonianza aggiungere al suo media grazie
Sì mi ricordo il Miriam riguardano soprattutto gli ultimi anni anche se non erro mancate anche prima occasione di incontro discussione aveva
Presentato trent'anni fa un libro sul miracolo economico proprio mentre stava scrivendo anche lei su quel tema il suo libro uscì con forse un anno dopo qualche mese dopo
Il sorpasso ed era pieno di quella capaci così onestà intellettuale insomma con quella capacità di capire le trasformazioni
Critici di allora non aveva capito peraltro che la conosciamo no per togliere il libro ed è caduto l'occhio insomma sulla pagina in cui miriamo evoca la scena iniziale Di Rocco i suoi fratelli con la famiglia pronti arriva spaesata
Alla stazione di Milano e miliardi se c'è quella madre che ha il chador del suo tempo della sua cultura quel gran scialle nero che lascia scoperto solo il volto per dire Sung tre righe nuovo del novantasette rata con lo sguardo
Eccolo mancarono poi altre occasioni ma rapporto è stato più tre quinta punto solo nell'ultimo periodo legato in piccola parte in realtà Repubblica ma un po'è un po'di più diciamo
Alla sua partecipazione alla vita dell'istituto romano di storia della Resistenza lì che si farà perché nera ma aveva accettato di entrare nel Consiglio direttivo che aveva preso quell'impegno con quella serietà
Dico quella serietà che tutti le conosciamo le conoscete insomma
Est quando doveva mancare una riunione che si giustificava una volta si fece propria giustificare però la Segreteria di redazione di Repubblica che dicendo che l'Iran stava scrive gli era stato chiesto proprio l'ultimo minuto un articolo e Miriam evidentemente si era chiusa
No in quella quel blocco e con la concentrazione che è stata ricordata
Questa mattina ecco proprio a margine delle iniziative lire si fa apriamo la discussione sui temi che stati bloccati da Claudio Mancini parte anche il pilota
Poca serietà Gagliardi cioè la discussione sugli anni Ottanta
Il giudizio complessivo su quel decennio ed accusava si è accesa di vero interesse quando scoprì che ne stavo proprio scrivendo che stavo lavorando su quel tema
La discussione nacque subito ma purtroppo fu breve pensavo che ci fosse ancora tempo ma il tempo purtroppo ma con la cucina ci eravamo detti che l'avrei fatto leggere una stesura provvisoria di quel libro ma non ci fu un tempo
Ecco quel tema
Le interessava proprio perché ero realmente combattute fra diverse domande ricordo bene la la vivacità con cui ne discutemmo in forte sintonia proprio su quell'essere presi intenzione d'da Tess presi da tensioni opposte insomma
Era convintissima che la cultura comunista degli anni settanta ottanta fosse una cultura vecchia incapace
Di cogliere le trasformazioni incapace di cogliere quella modernità con le sue contraddizioni era convinta che le ottantanove fosse solo il demonio
Per capirci
Riconosceva Belvedere debba era altrettanto rigorosa nell'interrogarsi su quel decennio cioè le sembrava innegabile che quei processi di modernizzazione avessero anche aspetti positivi e Cosima francamente a Craxi come è stato ricordato
Intrusioni che al pc erano mancate ma naturalmente non era convinta da molti aspetti
Di quella modernizzazione dei da Craxi coglieva anche il nesso fra quel decennio e il disastro che sarebbe seguito ma respingeva appunto li demonizzazione insomma si interrogava
Nel senso più pieno del termine
E su questo tema o proprio rimpianto insomma di una discussione non proseguita e invece mi è capitato discutere con lei in sempre in quest'ultimo periodo di altre due momenti il tunnel per l'immediato dopoguerra e il cinquantasei
Per dei primi anni del dopoguerra discutemmo equità trovi un discutemmo ai margini la prosecuzione di una cifra molto divertente da noi per la quale avevamo saltato soprattutto un gioco sarà anche il suo amico Roberto Toscano
Erano gli ultimi mesi dell'ultimo Governo Berlusconi la caduta era
Ormai vicina e Cile ultimo immaginare attorno a quella
Tavola vicino insomma
Che il Governo avremmo formato se fosse spettato noi decidere naturalmente tenendo conto dell'incerta maggioranza
Che si poteva immaginare in quel quadro Monti non era ancora spuntato all'orizzonte e comunque mirando mi sembrava molto convinta
Della l'ipotesi di un Papa straniero che Repubblica aveva in qualche modo avanzato che voleva dire appunto un tecnico noi pensavamo insomma a un Governo misto
Di politici e di tecnici e arrivammo con grande fatica
A mettere insieme i cinque o sei nomi confermando
Quello che il gioco voleva dimostrare cioè che era quella nel senso del gioco e per quell'azione che eravamo e siamo in realtà di fronte a una crisi drammatica di classe dirigente questo resta il nodo poi si può polemizzare su questo su quello
Sul PATI stranieri uno strani ma questo è il nodo ecco mentre Miriam stava quasi per andar via il discorso cade appunto meglio so veramente come sul movimento contadino del dopoguerra su cui molti anni prima io avevo scritto il mio primo libro
Lei lo ha
Visto da vicino prima nel Lazio e poi soprattutto naturalmente in Abruzzo e io ho studiato soprattutto l'Emilia
Caro considerato anche il clima di queste non le ragioni del clima insomma e comunque niente lavori clima di quel fenomeno che è andato che
Andò subito sotto il nome di triangolo
Della morte cioè le uccisioni dei fascisti di agrari che si che così prolungarlo molto oltre il venticinque aprile
Era molto interessata a questo tema è notevole molto stupito insomma le diedi quel mio primo libro e poi ci vedemmo nella tarda mattinata il giorno dopo per una casualità dimenticato gli occhiali da noi che verso mezzogiorno insomma sta lì
Anche prima riportarlo per in quelle poche ore aveva letto il tutte le parti del libro che la interessavano quella sul triangolo della morte
E così anche a me
La domanda che evidentemente si poteva si poteva da tempo
Cioè che cosa si poteva sapere
A Roma realmente di quegli eventi
Legati a loro dal partito attribuiti al montatura relazionare e chi poteva sapere
Cosa ne sapevano quelli con cui lei ha lavorato quotidianamente
Chi li aveva taciuto dove scattava allora il muro del silenzio
E naturalmente la domanda non riguardava solo una militante mirano anche se c'era ovviamente un vissuto forte
Ma riguardava
Il modo di essere del partito evidentemente quella domanda se verrà posta molte volte da quando la questione del triangolo della morte era stata posta a partire dal chi sa parli dell'onorevole
Montanari
E Miriam aveva scritto allora su Repubblica
Il primo articolo che ha come titolo la verità su quel triangolo rosso e miriamo riprendeva ampiamente le tesi di Claudio Pavone sulla Resistenza come guerra civile o meglio anche il come guerra civile tesi allora
Poco amata diciamo per usare un eufemismo
All'interno dell'area comunista nera seguito per un altro che ha affrontato di petto il nodo della morale comunista e anche giacché già in quell'articolo del silenzio dei comunisti di cui appunto parlerà nel libro che è stato ricordato
Ecco quegli articoli Lidia mi erano piaciuti subito ma quella mattina che HP meglio li capi meglio insomma quella mattina rendendomi conto
Del di quanto vissuto individuale vero ci fosse che del resto il clima del triangolo della morte era lontanissimo abissalmente lontano dal clima
Che aveva vissuto Miriam quando negli inviti primi inverni del dopoguerra l'interno ti un'iniziativa dell'UPI aveva aiutato sono portare migliaia di bambini denutriti dei Napoli devi Cassino di altra del Mezzogiorno a passare quei terreni
I mesi terribili di quegli inverni chi fa il nelle accoglienti famiglie di compagnie negli anni e Toscani quello
Era il suo più
Ci
In quell'occasione mi raccontò anche
Sì anche
Ecco quello era il suo PC quella quella era quella era la sua militanza
Io questo ho detto
E c'è un prato se un bellissimo anche documenti sono Celli restare uno è stato ricordato questa mattina c'è anche un documentario bellissimo pasta nera credo si chiamasse ecco è una
Pagina hanno approfittato intruso perché richiede che ringrazio
Perché quella è una pace in di Queen credibilmente se non è ancora entrata
Nel del sapere comune diciamo e secondo me una cosa
Assolutamente fondamentale appunto di acqua quello era il suo apprendistato la politica che è stato ricordato appunto
Questa mattina in quell'occasione mi ricordo anche qualcosa per contanti qualcosa che ne ha contate ricordava dei contadini del Lazio prima perché riterrà proprio steso ricordo male con la testina se la proprio
Dei primi mesi del dopoguerra se anche nel Lazio ci furono lotte per la terra e mi disse allora la cosa che poi ho ritrovato nel libro che è stata ricordata questa mattina
La sua decisione di iscriversi ad agraria che non ebbe naturalmente un grande seguito nel rischio essere agraria per aiutare e capire quei movimenti ecco anche questo voleva dire essere comunisti
Allora e allora i suoi quella mattina con grande ironia venisse ma io ne avrei avuto bisogno se vinco le elezioni
E mi raccontò insomma è un suo comizio appunto arrivi in lotta in cui per rendere più infatti vi è più efficace il discorso
Tufo le mani in un sacco di granturco dicendo tutto questo grano deve essere vostra con un qualche imbarazzo
Per il segretario di sezione che l'accompagnava ecco l'ultimissima cosa che vorrei per cui questo era per
L'ultima cosa che vorrei ricorre PD Miriam passò dalla discussione in quelle
Per quella mezz'ora quaranta minuti che passava quella mattina dalla tensione per questo suo vissuto sul triangolo della morte che era stato negato notti mi aveva taciuto a un ricordo di questo titolo questo passaggio
Ecco l'ultima cosa che vorrei ricordare
Nasce appunto da un'iniziativa dell'IRS parte riguardava
Il mille novecentocinquantasei a Rovigo e in un dibattito su questo tema a cui partecipavano anche Emanuele Macaluso che Luciano Cafagna se non ricordo malissimo fu allora che Miriam
Disse credo per la propria dubito insomma di aver trovato la lettera alla sorella Simona dell'aprile
Del cinquantasei e disse ridendo
Quell'vado molto divertito insomma questa lettera dimostra che non capivo proprio nulla naturalmente non è così naturalmente quella lettera dimostra tutt'altra cosa cioè fotografa
Le speranze accese dal ventesimo congresso all'inizio dell'anno e quindi fa capire meglio come è stato ricordato il trauma poi successivo
Del
Delimitazione dell'Ungheria in autunno insistendo tutti però si crea un capannello insomma alla fine
Ente se sono tutti per la pubblica sia perché la pubblica se per intero e la poco pubblico per intero come dirò anche con il proscrizione e lo fece molto volentieri una Nale dell'istituto con una sua introduzione
E aggiungendo di un altro documento molto bello che le stava a cuore c'è la lettera con cui il padre si dimise dal pc nel mille novecentocinquantotto
Il caso Pasternak aveva portato alle ultime conseguenze un dissenso che si era che era cresciuto nel tempo scriveva verde allora leggere con lo voglio leggere perché presente quanto Miriam si tenesse scriveva Mario Mafai
Ho ripensato leggo solo un pezzo strutturalmente anche se le tre comunque bene ho ripensato alle lotte che il Partito Comunista Guido in nome della libertà della democrazia della tolleranza contro l'oscurantismo il maccartismo
Additando questi aspetti come tipiche espressioni della dittatura e del fascismo
Con il partito allora era in malafede
Ho indubbiamente oggi c'è un processo di degenerazione
Come antifascista senza tessera fra parentesi insensatezza come democratico senza retorica fra parentesi e come uomo di cultura mi rifiuto di condividere giustificare tollerare il grave atto contro lo scrittore
Boris astratti si dimetteva dal partito
E con lo stesso anale assieme a questa lettera mire pubblico appunto
La lettera la sorella oggi Caputo introducendo la non dice non hanno capito nulla dice e questa lettera può sembrare una manifestazione di ingenuità ma testimonia di una speranza che non si è realizzata cioè la speranza che
Dal rifiuto dello stalinismo emergesse un rinnovamento vero che di quel rinnovamento fosse protagonista proprio la sua generazione fotografati esattamente con le parole che state già ripreso i giovani ma non troppo giovani
Funzionari da tempo ma non da troppo tempo e sono ancora in grado di elasticità mentale USA
Usa questo termine
E c'è ecco purtroppo concludeva Miriam appunto commentando esposto la sua lettera le cose andarono di diversamente ecco c'è un vero entusiasmo nella Miriam dell'aprile del cinquantasei
Magnifico finalmente Assemblea appassionate in cui i compagni dicono quello che pensano e non sia contento delle cose che gli vai a raccontare nel testo era sottolineato
Dopo il primo periodo di disorientamento questo lavoro mi trova fresca ed entusiasta alla ricerca di una nuova verità che non sia ancora codificata indiscutibili tavoli la legge un processo faticoso ma proprio per questo più ricco
Le cose appunto andarono diversamente e questa lettera testimoni appunto di quel che forse poteva essere e non è stato forse non poteva essere alla fine della lettera come ho detto c'è anche un po'scritto
Una piccola parità è cotti la mia ultima fotografia
Ecco anche questo testo e anche questo prescritto prescritto un seguito lo bene a ricordarlo era a mio avviso che a ricordarla con tutto l'affetto che meritano
Con
La testimonianza di Guido Crepax
Giungiamo alla conclusione di questa
Giornata
Importante emozionante anche per chi
Ha avuto modo come molte in questa sala accendere di conoscere
Miri a me come l'abbiamo personalmente come l'abbiamo anche
Eroi vissuta e ricordata attraverso diciamo in via degli le relazioni e le testimonianze di di oggi
Ovvio che non ci sono conclusioni da
Da trarre lasciami dire
Ma è una giornata di questo tipo ci sono solo ringraziamenti da fare innanzitutto a i relatori relatrice che Cerved invito a farci sapere quanto prima il loro
I testi iscritti per la Regione deve avere anche e e vedere come raccogliere e questi contributi in un qualcosa che possa lasciare un
Traccia
Di questa giornata ringraziare tutte voi per
Essere venuti da vederci uniti
La costanza di rimanere fino adesso etici nel dire lasciarvi con
Un impegno che continuiamo appunto nell'approfondimento e alla ricerca di quello che è stato l'impegno di
Di Miriam stiamo studiando con
La Regione Lazio regione di cui Miriam nella sua grandi grande diciamo nel suo grande impegno politico ha fatto parte del Consiglio regionale e anche del del Lazio stiamo vedendo con la Regione Lazio come dicevo indire istituire una borsa di ricerca
Concentrando la sulla contributo delle giornaliste italiane alla storia della Repubblica italiana credo che anche attraverso scegliere un
Impegno di questo tipo si possa a fare renderò omaggio hanno figura così
Ti portante come quella di Miriam e non solo per tutti noi che l'abbiamo conosciuto ma anche per
La storia di questo Paese e soprattutto la storia di una donna lasciami dire
Per
Questo per la storia di questo Paese grazie a tutti alla prossima volta