"Cittadinanza e solidarietà. Per un moviemto di autonomia della società civile che rinnovi la democrazia"

Mente prima di Collina qualcos'altro la parola a maggio antiarabo Simonelli Perra le conclusioni
Mi ero
Ripromesso
Di non fare ringraziamenti alla fine di questo congresso ma due ne aveva necessariamente fare
Il primo rivolto a tutti i compagni che hanno lavorato concretamente l'organizzazione
Strutturale e logistica di questo congresso
In particolare accompagnato andrebbe in qualche modo presidi
Il lavoro di D'Andretta in questi anni è stato un lavoro insostituibile nella organizzazioni tutte le nostre iniziative
Il secondo ringraziamento lo devo fare a Tom Benetollo che non ha preso la parola di raccogliere
Perché sorvegliato agli impegni di commissione elettorale e però certamente senza la voce di Tom si perde
Un punto assolutamente sensibile principale del lavoro dell'impostazione delle iniziative nostre di questi anni e anche di questo congresso
Intervenendo qualcuno si è chiesto ma non si litiga più il clima del congresso
è diverso da quello di un
Litigiosità conosciute
Ed effettivamente si è discusso molto pacatamente per costruire questo mi pare intanto
Decisivo
Beppe Romano
Giustamente mi ha
Ricordato
Sulla base di un giudizio piuttosto secco come capita che io ho dato nel introduzione che il passato di questa
Associazione non è stato solo contenzioso parossistico
Frutto anche di incertezza culturale come gli ho detto testualmente nella relazione perché
Questo contenzioso talora parossistico
E questa anche incertezza culturale è stato in realtà
Una ricchezza di questa associazione del percorso che l'ha portata alla dimensione confederale
Di quel percorso che l'ha portata ad anticipare scelte importanti che noi oggi siamo in grado di rivendicare
Dando soddisfazione dell'ottimismo
Vi serve di cui abbiamo avuto testimonianza adesso ancora e anche di una scelta lungimirante che io stesso ha rivendicato nell'introduzione il problema che io volevo porre e di altra natura
E cioè quello che le scelte che sono state fatte in questi anni
Sono state appunto frutto di un percorso travagliato che ha dovuto in qualche modo distaccarsi vorrei dire a sgretolare una realtà esistente per ricostruire una dimensione nuova
E quando si decide di
Innovare quindi anche di rompere scritturare un passato è evidente che nella fase in cui
Si smontano i pezzi si cambiano i pezzi
Vi sia incertezza
Contenzioso
Conflittualità intesa ridefinizione dei confini in una struttura con me queste
E incertezza cultura l'incertezza e culturale la molla fondamentale di una ricerca possibile senza questa incertezza non vi sarebbe una ricerca
Il problema è che non si può restare fermi a questo stadio per un periodo infinito
E per questo c'era bisogno
Di parlarsi di discutere di provare a costruire un progetto
E quando si tenta si prova per l'appunto a cimentarsi con il tema della costruzione si rischia
Qui c'è un elemento di unilateralità certi ho polemizzato il cardinale Ruini ma c'è qui fece finta di unilateralità
Nella scelta di
Costruire qualcosa di proporre qualcosa al centro della nostra attività e di dichiarare il nostro modo di vedere le cose
Questo è ciò che si è cercato di fare
E approdando
Alla dimensione di una identità culturale
Che abbia sullo sfondo solidarietà responsabilità mi pare che abbiamo incontrato la sensibilità
Di tanti compagni il valore profondo che il portato dalla nostra esperienza
Delle nostre più antiche scelte culturali anche della nostra
Presenza culturale nella società per ciò che facciamo perciò che crediamo
E attraverso questo mi pare che siamo riusciti a cominciare definirlo Rizzo
Gianmario Missaglia diceva intervenendo il tema della solidarietà terrà il campo nella prossima inclusa
Terrà il campo a lungo non è di una moda che stiamo
Che stiamo parlando
è di un punto di lettura della vicenda sociali politica culturale di questa fase non soltanto per la società italiana e noi vogliamo collocarci in questo punto
Vogliamo c'è
Acquisire le lenti capace di far guarda più lontano ad una società migliore
Che è malata di miopia fetta di miopia
Si è discusso su solidarietà e responsabilità
Qua si soprattutto nella tavola rotonda nella prima tavola rotonda interessantissimo secondo me
Qua se se ci che ci fosse da parte Giare per l'uno o per l'altro termine
Io credo che significhi no due cose diverse e compatibili
E non soltanto compatibili ma
La cui sola integrazione può produrre
Un unico un'innovazione politica e può dare dinamica politica l'iniziativa di solidarietà
Perché secondo me la responsabilità e la forma razionale
La misura
Della solidarietà
Il termine per quello che più ci riguarda di riferimento politico dell'azione di solidarietà
Perché certamente vi può essere anche una solidarietà interna gruppi corporativi c'era alcun dubbio
Solidarietà per altro verso significa io dico la mia l'hanno detto tutti significa innanzitutto anche sentirsi vicino toccarsi senza paura darsi ricevere in modo diretto
C'è un elemento di presenza
Di vitalità in prima istanza
Nella dimensione della solidarietà la compenetrazione di questi due termini credo che ci dia il senso del processo che si deve costruire quello di mettere in moto la coscienza di grandi masse di cittadini
Una coscienza popolare un'etica popolare come abbiamo detto che possa incidere
Nella politica nella cultura di governo
Nella scelta
Di ciascuno nel proprio comportamento nella costruzione del costume
E non dobbiamo avere nessun complesso di inferiorità rispetto a questa sfida queste grandi sfide culturali che si tratta problemi i problemi di grande complessità
Io di questo sono rimasto un po'sorpreso anche rispetto
Agli interlocutori di quella tavola rotonda
Qualcuno
Ha detto ma solidarietà un termine più cattolico e questo è poi ritornato tra di noi in questa questione
Ma siamo sicuri di questi giorni
Siamo sicuri ma che cosa significa la parola fraternità nella triade dalla rivoluzione francese
Oppure che cosa significa che sulla spinta del movimento socialista dei primi moti socialisti avvenuta la Rerum Novarum non mi risulta che sia il contrario
Oppure
Che cos'è che ha scritto la procedura Brusca che che cos'è che ha spinto la costruzione di grandi processi sociali come quello del sindacato della cooperazione delle casse del popolo che non è una cosa solo italiana
Ma è una cosa di tutta la cultura socialista europea alla Scandinavia mediterranea
E poi possiamo guardare alla cultura
Del socialismo delle società cultura dominante protestante
O possiamo guardare ai primordi del socialismo francese possiamo guardare ad una larghissima è vastissima
Realtà storica
Che sta alla base della nostra cultura
Della nostra cultura di uomini laici di sinistra
Oggi dobbiamo tornare a fare l'operazione che ci fa scoprire
Che la solidarietà
Una nuova accezione della solidarietà terrà il campo per lungo tempo e dobbiamo misurare la crisi della cultura della quale noi siamo Interpreti
Perfino la cultura terzomondista giustamente criticata anche da un membro del suo intervento c'è anche una crisi di quella forma culture ma anche quella è stata una potentissimo volano di solidarietà che è avvenuto prima e non dopo
Un neo ecumenismo cattolico di altra
Appunto che che che nasce da un altro filone culturale
Che cosa voglio dire che c'è una sfida nel rapporto tra noi
E cattolici una sfida positiva
E cioè quella di strappare per noi
Mondo laico che è composto anche da cattolici e per i cattolici in quanto tale
La sfida è quella di strappare la solidarietà alla sola dimensione della carità
Senza negare la carità stessa che può essere una componente positiva della spinta dei di solidarietà un motore positivo della spinta alla costruzione di un'idea di solidarietà postindustriale e postmoderna
E quindi
Alla presa di coscienza
Della responsabilità come cultura di governo di questo processo
Mi sa che mi ha detto che avrebbe fatto una battuta che poi in realtà non ha fatto ma in sostanza
Quello che si può proporre una sorta di rapporto di comunione competizione si può dire col mondo che attori che però è condivisione
Condivisione di questo mondo di questa realtà la solidarietà c'è perché c'è intanto qualcuno che la fa diceva bianche questa un'osservazione assolutamente
Indubitabile e nella realtà e nelle cose si tratta di interpretare si tratta di dati di valore
Si tratta di saperla dirigere verso
Una
Cultura dello Stato e della società civile che possa innovare profondamente la realtà di oggi
E affrontare le sfide che ci stanno dietro
Quindi abbiamo proposto
Questo Progetto
Arci solidarietà
Mi pare che c'è una larghissima condivisione
Una larghissima condivisione una forte volontà di scommessa mi pare che e non poteva essere così in questo congresso abbiamo discusso più ciò che non dovrebbe essere
Di ciò che dovrebbe essere che dovrà essere
E questo è giusto perché dovremmo prendere la decisione
Di andare ad un momento costitutivo di questa Arci solidarietà
Ma certamente solidarietà la solidarietà non dovrà essere una nuova invenzione un nuovo belletto per il marchio Arci questo mi pare che
Sarebbe come dire
Un dato che si sgretola verrebbe da solo al solo contatto con la luce
Ne dovrebbe essere qualcosa che si sovrappone alla nostra realtà associativa e certamente che vuol dire
Certamente se si tratta di valorizzare tutte le esperienze delle attività
Di volontariato di presenza sociale diretta anche su questo vorrei essere chiaro di volontariato di presenza sociale diretto
Sono diverse le cose possono coordinarsi
E esattamente il contrario sovrapporsi al nostro associazionismo ma e invece la valorizzazione piena la messa in evidenza di fronte al nostro sistema associativo e di fronte alla realtà associativa la realtà istituzionale società di una capacità di coordinamento di scambio d'integrazione di sinergia che noi possiamo proporre delle nostre attività
Quindi qualcosa che non snatura o addirittura trasforma la natura del nostro associazionismo
Io mi ero andato più avanti nella introduzione
Mi pare che un pomodoro col quale abbiamo discusso altre volte
Abbiamo come dire apprezzato questo dato non si tratta di dire se stesse associazionismo diverso fa volontariato e la stessa cosa si tratta di capire che
Questo tipo di presenza sociale questo modo di agire di aggregarsi del processo di autorganizzazione dei cittadini
Produce una serie di forme che io preferisco chiamare unitariamente preferisco chiamando il terzo settore in questa è facilità di presenza sociale questa capacità di rilancio di processi partecipativi che costruiscono struttura che si struttura
A livelli più spontanei come se e come sistemi più più integrata
Quindi non stiamo trasformando il nostro associazionismo involontaria
Ne stiamo sovrapponendo volontariato associazionismo quant'altro stiamo dando valore a ciò che facciamo ghiaccio
Che vogliamo essere sempre più in grado di fare
E quindi anche qui compagni nella prossima che sono intervenuti in tanti
Non debbono preoccuparsi semmai debbono tranquillizzarsi quando hanno cominciato la loro esperienza di volontariato mi pare che erano piuttosto incompresa nonostante la scommessa di serve sempre ottimista
Poi
C'è stata qualche difficoltà allora se adesso ne discutiamo perché la rabbia fare sia questo
Il problema mentre invece giusto la sottolineatura che io non ho pronunciato una parte della relazione nella quale specificamente dicevo che c'è bisogno di uno sforzo che vada in direzione di un certo tipo di volontariato che non viene sempre non viene sempre sottolineato che invece di grande momento che riguarda tutta la tutela dei beni culturali riguarda il terreno dei beni ambientali e che riguarda tutto il servizio
Badate compagni il solo fatto di esserci posti pubblicamente questo problema questa scommessa
Ha già attirato enormi attenzione intanto tra di noi e questo è positivo ma i nonni attenzione
E credo che lo farà sempre di più
E credo che questo modificherà potrà potenzialmente modificare profondamente il nostro rapporto con tanta parte dell'associazionismo del mondo del volontariato
E anche darci ruolo più importante di quanto già non sia
Di partecipazione di guida di questo
Percorso legislativo di riconoscimento istituzionale che si sta avviando e conosce la parte più importanti nei prossimi anni
Adesso però bisogna smettere di discutere ciò che non è e bisogna cominciare a discutere ciò che
Dobbiamo costruire questa se solidarietà
E anche per
Risolvere una parte dei problemi della nostra discussione sarebbe
Certamente bello pensare di fare
Il momento di tenere momento costitutivo di Arci solidarietà in una città del Mezzogiorno
E di appieno il senso
Non provvisorio nel residuale della scelta che faccia ma che vi è un profondo Indirizzo
Strategia
A fare Arci solidarietà significa anche aprire un altro capitolo
A cui tiene particolarmente anche quindi
Significa aprire tra di noi è una sfida sulla formazione dei gruppi dirigenti
Formazione in senso generale un po'come se cercato di fare in questo congresso e poi formazione specifiche
Che dia capacità di costruire quel tipo di impresa sociale di imprenditorialità associativa
Di costruzione di iniziative di volontariato che non si improvvisa
Non si improvvisa
Lo sappiamo perché già questa realtà è corposa nel nostro tessuto ma dobbiamo sapere che se vogliamo lanciarci più avanti abbiamo
Da faticare in questo senso da faticare anche nella formazione di gruppi dirigenti
Ancora bel per Romano e anche Mimmo
E anche qui di stamattina
Hanno fatto un richiamo col quale consento profondamente
Non dobbiamo guardare solo al terzo debole della società
Non dobbiamo guardare solo agli emarginati
Non dobbiamo fare della marginalità uno scoop giornalistico
O televisivo
Uno spot
No noi siamo qui per discutere una cosa non voglio dire più serio perché anche questo è un contributo che si dà facendo conoscere
La realtà della marginalità
Ma noi siamo qui per un altro tipo di riflessione per come collocare questa scelta
E non dobbiamo guardare solo al terzo debole anzi ho cercato di dire
Che il punto decisivo di questa partita si gioca nell'Occidente opulento sviluppa
Nella capacità di spostare forze e risorse comportamenti
Nei punti alti della società
Della comunità mondiale
E certamente allora come dire l'impegno di solidarietà non diventa un aziona senso unico rispetto a certe attività c'è bisogno di un progetto più complesse
Qui non molti hanno richiamato un altro delle proposte della quale io francamente mi sono convinto di Pio durante questo congresso
E c'è l'idea di con di tenere
L'idea che abbiamo avuto con la Fondazione Basso detenere una convenzione della cultura laica di solidarietà e responsabilità Introna
Primo perché
Abbiamo un problema di provocazione fino in fondo di tutte le correnti culturali
Laiche del nostro Paese
Ma in secondo luogo perché è necessario fare una
Operazione a tutto tondo
Penso ad una cosa
L'Arci
Negli anni settanta in particolare
A riuscite
In un modo o nell'altro ad aggregare un gran numero di forze culturali
E di forze culturali
Diciamo
Del mondo dello spettacolo dell'arte del cinema
Oggi siamo di fronte ad un mondo per titolato che chiamiamo dalla comunicazione che anche altre figure al suo interno
Ecco un progetto ambizioso
Per la Confederazione per Arci solidarietà soprattutto per Arci Nova
Quello di cimentarsi fino in fondo con una provocazione culturale questo genere
Chiamare di nuova raccolta grandi forse su questo terreno
E non solo per il concerto di beneficenza
Che abbiamo fatto presente anche recentemente con Arci Nova per i bambini della Jugoslavia ma per costruire una pressione culturale sempre più forte in questa direzione
Perché vedete se si potesse fare una dedica di questo congresso a qualcuno
Io la farei a una due realtà
La prima quella donna Fatima
Che qualche tempo fa ha dovuto partorire sul ciglio di una strada e la cosa era aveva creato
Un grande moto partecipativo ricco di colpa di senso di colpa grande noto partecipativo pochi giorni fa è stata arrestata perché
Spacciava droga
Ecco
La marginalità c'è esistente e questa contraddizione di problema che nessun senso di conta e nessuna superficiale repressione potresti fare non soltanto un progetto
Soltanto una cambiamento profondo della retrocessione l'altra dedica la farei ai naziskin
Perché sappiano che ci siamo anche noi non si illudano
Che si possa
Andare a raccogliere successi a mietere consensi vasti attorno a Follini e del tipo di quelle che alimentano la loro attività Graziella Bertotto ha avuto parole di comprensione un grosso modo
Sono d'accordo
Son dei poveracci dei marginali
Ne sono portatori di una sfida pericolosissimo
Ecco dedichiamo di un pensiero che anche questo congresso
Sapendo che informa discreta
Noi continueremo a costruire una pressione di massa attorno ai temi del razzismo
Attorno al rifiuto dell'idea dell'inquinamento da anidride la nostra società
Michele passo
Cura e iniziativa di presidio democratico soprattutto nelle grandi città nelle grandi realtà contro l'estensione di questo fenomeno
Sinistra non sinistra
Piuttosto
Schematicamente io vorrei dire che son d'accordo con le parole che che è venuto a dire bronzo
Ripeto
Lo diceva anche brani prima
Se si dovesse ulteriormente appannare l'idea della sinistra
Si perderebbe
Diminuirebbe
La possibilità stessa per
Per tanti
Di poter vedere l'alternativa è il cambiamento della propria
Condizione del proprio disagio del proprio stato di insoddisfazione
E quindi si perderebbe la possibilità di misurare razionalmente quest'ansia di cambiamento
E questo potrebbe indurre
Elementi
Assolutamente pericolosi nella dinamica sociale soprattutto potrebbe produrre un appannamento del progetto razionale cambiamento dello sforzo di ricerca costruire per riempire di contenuti video
Il cambiamento la cultura politica del cambiamento
No non c'è da contrapporre sinistra sociale sinistra politica
C'è di bisogno di una presenza sociale della sinistra che innovi la politica della sinistra
Profondamente
E badate compagni che è un grande fatto politico che in questi giorni
Noi si sia stati in questo cinema
In una discussione in una dimensione pluralistica
A parlare di questi temi
Col vento che tira
E a cercare insieme
Diteci per una svolta di costruire una svolta di lanciare un grande messaggio alla Società all'associazionismo alla cultura politica della sinistra nel nostro Paese
Noi che ci siamo anche divisi in questi anni di lavoro di scelte dure e difficili
Ma che siamo qui a decidere di costruire qualcosa
Non credo che nella sinistra italiana in questo momento ci sia
Un'esperienza di questo genere che posso essere ripetibile
E questo credo che vada a merito di tutti i compagni che stanno qui dentro
E credo che vada a merito delle nostre scelte
E di quella visione che non so se di tutti ma forse riesce ad interpretare un po'l'opinione di tutti
Che quella di fare affidamento in una sinistra che effettivamente decide di essersi nella società
Decide di costruire i suoi valori e contatto con questa società decide di costruire i suoi valori a contatto con le speranze di questa società
Una sinistra che c'è e che per questo è responsabile di fronte ai cittadini ripeterlo in questo momento è utile per tutti
Utile per adesso per dare valore a questo nostro congresso a questa nostra convivenza ma è utile per far restare al centro del campo quella sfida di cui parlavamo
Abbiamo parlato fino adesso
Per concludere i compagni
Tre risposte
Dice giustamente Moro occorre riuscire a dire perché e come siamo diversi se non vogliamo avere una residua subalternità nei confronti del sistema politico
E dobbiamo dire questo facendo le cose costruendo i fatti
Ma dobbiamo dirle anche dirlo anche invocando il riconoscimento di quello che si fa
Per questo il mio amico conte conterranno in città Cardini
Non si può dire soltanto che noi abbiamo avuto un eccesso di infantilismo nel pensare di volere una legge tutta e subito
Perché in realtà è meglio continuare a combattere che avere una schifezza
Per noi
Non abbiamo accettato di pietire una schifezza nei confronti
Dei vari settori del Parlamento di questo o quel ministro
Così come ripetiamo
Che se si deve fare una legge sull'obiezione di coscienza che non solo sarebbe una schifezza
Ma una complicazione della situazione attuale ed un ritorno indietro della discussione che si avvia tra e che si è conclusa con l'approvazione in Parlamento di una proposta di legge noi preferiamo che questa legge non si faccia e che il nuovo Parlamento sicurezza
Infine sulla sì
Ancora Beppe accentrato come sempre fa il punto della nostra discussione in poche parole
Si tratta di far procedere più l'autoriforma dell'Arci
E di andare anche verso un tour un più ampia
E tendenzialmente completa liberalizzazione del nostro sistema associativo interno
Io sono d'accordo
Ogni processo di liberalizzazione
Così come il processo di rinnovamento che abbiamo vissuto fino adesso
Ha bisogno delle sue tappe e delle sue compatibilità viviamo in un'epoca in cui liberalizzazioni affrettate hanno prodotto già molti disastri
Allora noi dobbiamo perseguirlo con l'obiettivo della liberalizzazione
E quindi dobbiamo costruire
Nel nostro modo di essere sistema associativo tutte le condizioni per cui in questo processo di liberalizzazione posso essere posso giungere a compimento su vari fronti
Sul piano legislativo perché non ci si consente non ci si costringa questi vincoli demenziali che abbiamo in tanta parte della legislazione vizi riguarda
Sul piano interno specializzando non è un brutto termine specializzando vuol dire rafforzando definendo fino in fondo l'identità
Dei singoli livelli associativi e i compiti il mestiere della confederazione come abbiamo fatto con lo Statuto che verrà posto in voto questo congresso come spero che decideremo
Che si possa fare con questo titolo
Di proposte
Definendo i compiti della Confederazione
Sviluppando un'iniziativa coordinata di tutti e non ciascuno per conto suo soltanto di aumento complessivo delle risorse a cui posso AST attingere questo nostro sistema associativo
Senza pietire niente
Nei confronti di nessuno
Ma cercando di valorizzare al massimo ciò che facciamo e di vendere al meglio ciò che possiamo e sappiamo produce
E infine dando una dinamica effettiva
A questo che abbiamo chiamato il nostro processo di riforma regionalista interno
Fotografando la realtà dell'associazionismo nostro le sue dinamiche interne
Consegnando le nostre regole più alla capacità di assecondare la realtà positiva che siamo in grado di costruire dalla quale siamo in grado di prendere in energie che non mettendo le braghe
Dal nostro modello associativo
Più Arci meno Arci diceva Venturi più arcigno
Più arcigni tesa nel senso di una maggiore più diffusa capacità di presenza del nostro sistema associativo
Ma senza cercare lo scavalco tra di noi perché abbiamo visto un esercizio improduttivo
Non si tratta di fare la cavallina ma di cavalcare per produrre
Per produrre lo sforzo necessario a raggiungere i nostri obiettivi ho finito
E finendo voglio dire
Che ho apprezzato
Più di tutti i due commenti anche alla mia introduzione
Quello di Maggiani infine
In qualche modo mi faceva l'elogio dell'imperfezione
è quello di Caron
Che diceva ma c'è il serio rischio che posso essere una fuga in avanti
E ritorna quello che dicevo all'inizio
Se non si rischia
Se non si cerca di portare un sistema complesso come questo
A tappe più avanzate della propria sintesi
Se si tende a restare in un territorio sicuro
E non dall'esplorare
Una regione così impervie complicata come la realtà di oggi
Si finisce per sedersi sulle proprie contraddizioni
Noi eravamo arrivati
Ad un livello tale di contraddizioni che queste rischiavano di negare la possibile la positività delle intuizioni che avevamo avuto
E rischiava soprattutto di negare la ricchezza grandissima d'energie che stanno all'interno di questa associazione
Per questo abbiamo voluto
Rischiare abbiamo
Proposto a tutti voi
Di fare uno scatto in avanti
Ora la risposta portarla soltanto perché saremo in grado di fare ma credo che questo per l'appunto un gesto di solidarietà tra di noi e di responsabilità in quel che facciamo tutti i giorni
Dopo la relazione che a quanto pare è stata molto applaudita in questo momento io nell'ambito di uno scambiarci Gay Arci Caccia
Do la parola al presidente cioè la parola la presidenza al presidente nazionale che ha citato