La rabbia e la pazienza

Allora credo che possiamo dare inizio
Ai lavori allora io brevemente perché abbiamo scelto questo questo tema perché
La rabbia credo il motore di tanti reati le persone che arrivano in carcere molto spesso
Hanno vissuto una vita rabbiosa
E
La pena se
Se ha un senso dovrebbe essere quella
Esattamente di far riflettere su questa rabbia
E di far capire i motivi di questa rabbia di cercare di
Indirizzarla in modo diverso invece molto spesso
Non succede così io ricordo che da bambina c'era un gioco che si chiamavano un TAR avviare e che faceva esattamente il contrario cioè ti faceva arrabbiare tantissimo qualche volta in carcere la stessa cosa il carcere invece di sì farti capire riflettere
Ti fa diventare ancora più rabbioso allora siccome noi vogliamo un'idea diversa di pene di carcere abbiamo deciso di ragionare però e su questo e di ragionare poi sul sulla pazienza perché guardate qua in particolare quando le persone poi iniziano un percorso verso l'esterno
La pazienza è una delle cose più difficili da imparare perché quando uno a
Per certi versi imputato anni della sua vita in galera avrebbe una fretta terribile di recuperare in su di recuperare il tempo perso invece tempo perso non si recupera
Io penso che invece bisogna proprio esercitare la pazienza dopo e ragionare molto perché se si esce con l'idea di recuperare il tempo perso è un disastro la vita poi diventa un disastro
Allora
E io vorrei un carcere che
Facesse riflettere una pena riflessiva non una pena rabbiosa
In questi giorni si parla molto degli stati generali del carcere
Noi avevamo proposto
Al ministro un'idea diversa di stati generali cioè avevamo proposto un'idea
Che è un po'il modello di questa giornata e del nostro lavoro di un dialogo tra le persone detenute e leghisti
Mozioni perché vedete qui dentro ci sono più di cento detenuti sparsi tra il pubblico e sono persone che Fund stanno scontando una pena
E stanno scontando una pena anche
Riflessiva diciamo che li porta riflettere sul loro percorso io credo che questo dovrebbero fare gli Stati Generali e mettere
Un fare un dialogo fra chi
Chi la vive sulla propria pelle la pena e chi la deve ripensare noi qui abbiamo gli e Sperti però tutto l'incontro sarà
A alterna tutti gli interventi diretti di chi vive sulla sua pelle questa situazione e di persone competenti esperte perché dobbiamo anche imparare l'ascolto reciproco io spero che gli Stati Generali
Siano un ascolto reciproco per ora non se ne vede molto di più di questo perché io sono stata agli inizi del
All'apertura di questi Stati generali
E devo dire che la parola detenuti non è nemmeno mai uscita
Io a me non non piace molto questa cosa io non sono una demagogica a me piace i
Il confronto ne hanno bisogno tutti ne hanno bisogno le persone del inutile perché guardate nel nostro progetto con le scuole quando si alzano gli studenti e fanno delle domande terribili è un confronto durissimo durissimo io ho visto persone dell'alta sicurezza
Con
In grande difficoltà per di fronte a dei ragazzini per esempio e quindi credo che sia in anche questo e sì credo che sia importante ascoltare
Anche gli e Sperti perché noi vogliamo imparare vogliamo diventare
Vogliamo che le persone detenute Mannu in tutti noi che operiamo qui vogliamo diventare anche persone competenti non ci va l'improvvisazione nella lamentela vogliamo portare la nostra competenza quindi iniziamo così i
Il ogni
Intervento sarà preceduto dalla
Da un breve intervento di persone detenute quindi adesso chiamo i primi due
E in i già no scusate prima do la parola ad Adolfo
Che ad Adolfo Ceretti che da anni
Segue questo progetto e ci aiuta e intanto vengano quelle persone che devono iniziare
Commi
Sono tanti anni
Ho alcune volte e l'onere di accompagnati Ornella in questa
In queste giornate
Tanto per cambiare e sono d'accordo con lei anch'io ho assistito alla giornata degli stati generali però c'è
Io
Ne sono convinto una volontà di
Diciamo di
Svilupparli anche attraverso il dialogo con i detenuti il mio saluto va prima di tutto al direttore e a tutti gli agenti di polizia penitenziaria che anche stanno lavorando per
Galizia che questa giornata
Sarebbe molto facile iniziare
Oggi
In modo ma celtici stico attraverso a villa
L'episodio che è accaduto l'altro giorno all'onorevole Formigoni
Perché sulla Calabria mi sembra che quello sia uno scatto di rabbia però noi
Vogliamo lavorare in un modo un po'più raffinato io mi sono preparato molto brevemente alcune parole di Pier Paolo Pasolini perché
Pasolini nel mille novecentosessantatré
A ha fatto un film ma che si intitola appunto la cabina e in questo
Rispetto a questo film ma poi è stato scritto sono state scritte alcune pagine
Eventi e sono riportate in un saggio tiri si intitola alle Belle bandiere
A cura Giancarlo Ferretti dove lui risponde a un lettore
Che gli aveva rivolto delle domande sul film
La domanda era
Che cosa che investe contento il poeta
E Pasolini risponde dicendo siamo negli anni Sessanta che un'infinità di problemi esistono
E nessuno è capace di risolverli
E senza la la risoluzione di questi problemi la pace e la pace vera la pace del poeta realizzabile
Per esempio il colonialismo o la fame per milioni e milioni di sottoproletari
Il razzismo di razzismo come
Cancro morale dell'uomo moderno e che appunto come il cancro infinite forme
E l'odio che nasce dal conformismo
Dal culto della istruzione dalla prepotenza della maggioranza e l'odio per tutto ciò che è diverso
Per tutto ciò che non rientra nella norma e che quindi turba l'ordine borghese guai a chi è diverso questo diritto alla formula lo slogan del mondo moderno quindi odio continenti negli già lì gli uomini di colore odio contro gli ebrei odio contro i figli i ribelli odio contro i poeti
Si chiede Pasolini perché
Finché l'uomo spot che all'uomo affinché l'umanità sarà divisa in padroni in serie B non ci saranno i normalità né pace la ragione di tutto il male del nostro tempo e qui
Ecco che ascoltare queste parole a distanza di decenni
Ci può dire a che punto siamo rispetto alla elaborazione del male della Calabria delle ingiustizie sociali la redazione dei ristretti orizzonti attentissima questi temi quando io alla gioia l'onore di venire
Uso proprio una parola che Ornella già introdotta che mi ha molto carica proviamo ad authority lettere a partire da noi stessi su temi di carattere molto generale e sono convinto che oggi con gli esperti che ci sono
Che sono stati invitati ma soprattutto con le testimonianze
Delle persone della redazione qualche passo avanti almeno sulla chiesti flessibilità di questi temi avremo modo di fare
Allora
Non perdo tempo in salutisti costoro che ci sono
Presente il tribunale di sorveglianza che da anni conosce dottor Pavarin e la dottoressa rata e mi fa piacere e la dottoressa checché dei servizi dell'UEPE
Adesso
Cominciano loro sono Sofiane
Marcel siamo sono tutti emozionati qui
Grazie
Buongiorno a tutti
Mi fa piacere vedere tanta gente perché ultimamente veramente in
Comincia a soffrire di invidia di rabbia da quando sono in carcere perché
L'invidia verso gli animali
Perché da quando sono in carcere io guardo la televisione gettante
Programmi
Tante servizi per aiutare gli animali
Tante campagne di sensibilizzazione sensibilizzazioni
Sul rispetto degli animali
Commi sono direi disumano da rapida con una società che fa di tutto come sempre per
Versare qualche lacrima quanto
Ci parla di animali eludere Taricone animali
Che inviti
In in modo disumano sono ristretti in poche spaziale ma quando si parla di detenuto si girano dall'altra parte cambiano canali
Nessuno parla di noi
Io con questa rabbia riservo da bambino io sono nato e cresciuto in un quartiere
La periferia di Tunisi uno dei quartieri e povere malfamato
Degradato dove c'è tanta delinquenza
La delinquenza quasi un pane quotidiano e difficili di trovare una famiglia senza un delinquenti dentro
Avremmo avuto rotto il vizio vale un brutto carattere
E allora beato contro il mio destino non accettavo la povertà cercavo sempre di fare a pugni con cogliere cui talmente piccolo cercavo sempre il diritto di fare alcuni
Questo gara termino in atto dall'esigenza di farmi Palermi è una piccola società e in un quartiere dove
Cioè anta prepotenza un lo subisci volevo fare io non lo cita voti subirlo allora cercavo sempre
Di diventare anche io prepotenti
Col tempo fine previamente liceo
Con questo mio carattere sono andato avanti all'etica o per qualsiasi cosa buongiorno litigato con un ragazzo lo picchiato
Ma portato su fraterno quel fratello il motore mi hanno picchiato
Ne hanno fatto tanto male
Male che ho sentito più psicologicamente che fisicamente
Perché in quel momento mi sono sentito ferito nell'orgoglio mi sono sentito umiliato davanti ai miei amici
Non riuscivo più a guardare in faccia i miei amici
Mi sono tirato indietro da solo e la rabbia cominciato allo curarmi dentro
Mea insomma cominciato a dirmi di pensieri
Di pensieri e soltanto cattivo perché come penso io e la rapina il tallone d'Achille dell'e personale
Il punto debole di qualsiasi persona non tutti perché la maggior parte quando si arrabbiano o fanno del male all'altro può ritrovare se stesso perché ritengono dentro
Io in quel momento l'unico pensiero che mi è venuto in mente di tornare a casa
Preso un coltellino
è tornata cercando quel ragazzo
Quando sono tornato alle Celli lo cercato l'ho trovato e sono andato verso il titolo con quel coltellino
Non non sapevo quello che facevo quel momento il Sarra avevo soltanto testate
E riprendere il mio orgoglio che fanno del male e basta terribile
E quando sono andato verso dei loculi due la vista del coltellino è scappato via in quel momento io non occorse dietro di lui perché lì mi sono sentito soddisfatto il mio orgoglio di guarire tutta quella ferita
Ho sentito guardato l'orologio
Piceno almeno guardate che tutti i miei amici erano soddisfatto di meno e mi guardavano bene e da quel giorno il mio destino cambiata perché
Come penso io destino lo ognuno lo costruisce gli assi io quel giorno cambiato il mio destino
Perché con quel coltellino con quel gesto che l'ho fatto sentito un brivido nella schiena che di Rieti potenza di forza
Chi mi ha fatto tanto piacere e da quel giorno quel coltellino è diventato il mio angelo questo
Sempre con me
Do tiravo fuori Sandrine quasi si discussioni
Piano piano sono diventato pur del liceo
Teppista di Freccero
Il problema
C'è un problema nessuno che ti dà anche al momento il Ticino quello che ha fatto ha fatto male ha cominciato arretrati amici comici avere anche delle belle ragazze
Ma tutti i conti e non è perché sei bello perché se è bravo perché hanno paura di temi e a me piaceva quella cosa
Se non tanto a quanti così con quella con quell'atteggiamento
Dopo sono collettati legge con le trasmissioni
Ho cominciato a prendere qualsiasi cosa che mi piaceva pensi estorceva
Tirare
Vestiti gioielli qualsiasi cosa minacciata da un ragazzo ricco io lo prendevo perché non accettiamo di essere poco e non accetta
Ho
Nella mia situazione sociale
Volevo vestirmi bene
E lo facevo comunque il metodo
Con questo atteggiamento finalizzati a diciotto anni
Non ce la facevo più a stare lì in Tunisia definiva
In mente di cambiare aria
Ieri ho deciso di venire qua in Europa sono riuscito arrivare clandestinamente il Marsiglia
Do video ho vissuto per tre quattro mesi l'idea Marsiglia sempre con quel carattere
Ormai
Ho passato la soglia della legalità salvo sconfinate nella legalità perché
Con quell'atteggiamento tutto un piaceva avere tutto fasce
Ho vissuto tre quattro mesi li comunque il carattere facciamolo piccoli spazio piccole estorsioni
Facevo di tutto
Avevo dei rami cieco a Firenze
Un giorno ne abbiamo sempre contatto con loro funziona come hanno detto perché non viene qua in Italia a Firenze a Firenze una bella città
Perché non viene qua mi hanno convinto alla fino a oggi ci sono delle voi ve ne faccio un salto lì
Evitiamo come va sollecitamente tale come sempre clandestinamente in Italia
Sono andato a Firenze e di
Dove trovate nemici
La città mi è piaciuta
E sono maestri ma studi
Sempre
Il mio lavoro quello che facevo prima
Diciamo lavorano neanche un lavoro perché facevo sempre termale energicamente
Facciano contrappunti ho cominciato a spacciare
Un giorno eravamo in un bar Juve turni amici
Eravamo lì
A chiacchierare
Scherzare perché non è e arriva uno di nostra amici a piange aveva a lamentava
Cosa
Ci ha detto che c'è una un ragazzo che dava fastidio chi usava prepotenza assetti duri che faceva quello che faceva quello che facciamo noi
Abbiamo deciso di andare a parlare con questo ragazzo di chiederle di lasciarlo in pace tentare che lasciano fare la sua vita e fai la tua vita senza disturbarlo
E siamo andati lì a parlare con questo ragazzo
Abbiamo cominciato a parlare il piano piano
Ma
La discussione si sia in entrata
Sono
Sono alzate le voci
Parola tira l'altro parolacce tira l'altro ho visto che siamo arrivati alle mani
Pugni
A inquadrare in quel momento
Alla Perry fare qualcosa perché questo ragazzo non ha capito quello che volevamo tiravo quel coltellino che sempre l'unità spinale e lo spirito
E siamo scappati ovvia
Non avevo in mente quello che ho fatto io pensavo che profitto
Rotatoria piccola ferita sono scappato via
Dopo tre giorni guardavo il telegiornale ho visto che questo ragazzo è morto
In quel momento io tutto diventato bui davanti a me
Ho detto cosa ho fatto io ucciso un ragazzo era emersa
Frenatura sono fa bene anche la mia famiglia
Non riuscivo più a fare
Fare niente enunciare ma
Son rimasto bloccato
Però stante il Municipio pensare e niente loro più futuro da quanto in meno cosa devo fare
L'unica cosa che mi veniva in mente di scappare via
Sono scappato via son tornato in Francia
Dove ho vissuto per tanto tempo non soltanto in Francia abbiamo fatto una frittata latitante per tanti anni
In quella vita che
Passata veramente brutta perché non mi fidavo più nessuno
Cambiamo Santellone in cambiamo semplicità dove vedo qualcuno che non conosceva io vedevo cambiare posto perché avevo paura della denuncia devo porre termine all'estero
Ho girato quasi mezzo Europa così alla fine sono stanco della latitanza
Trova Benetton unitaria
Lo facciamo finita sono tornato qua
E mi hanno arrestato
Hanno dato diciotto anni di galera
Sono qua devo fare i diciotto anni di galera per quello che ha fatto sembrano tanti per mia mamma sono poche le stesse opere ho tolto la vita un essere umano
Perché è per niente non c'è neanche un motivo anche se ci sono motivi è sempre lo si può neanche tra la vita di un essere umano
Questa siamo
La mia sintesi della mia storia da quando ero bambino la rabbia che mi ha accompagnato per tutta la vita
La non accettavo il destino di mera
Che sono nate in una famiglia povera
Di alla finora ben altre la mia vita
E grazie a tutti
Buongiorno a tutti mi chiamo Marcel
Io fin da ragazzino mi sono trovato
Non ha alta
Fatti e di vecchi ancori
Tra mia famiglia nata Famila desse esercita
Io
Non potendo fare nulla può cambiare
Le cose
Ho cominciato a maturare
Una rabbia
Dentro di me
Una rabbia che non ero consapevole
Vedevo la mia famiglia ed altre famiglie che come noi erano schiacciate
Massacrate dalla dittatura che
C'era nel mio paese che per ben quarantacinque anni ha tenuto l'Albania in un regime
Duro
E vedevo anche la mia famiglia che avevano difficoltà di adeguasse nella
Non va a sistema politico
Riservare già cosa in maniera
Corretta
Poi dopo un po'di tempo
La rabbia e ho cominciato al
Sentiti di più finché
Ho deciso de andarmi dal
Del mio paese perché
O dovevo uccidere
O dove o
Diventare
Un assassino progresso che sono andato delle sono
Scappate da due anni e sono venuto in Italia
Per cercare un altro futuro un futuro migliore sono noto dei miei parenti che lavoro ne erano in regola
E io le persone soggetti dolce ricava in un'altra maniera no
Li vedevo che lavoravano
Lavoravano
Pian piano erano
Così avevano una vita e non anche felice
Ma poi
Allo conosciuta anche degli amici che
Quanti soldi quante denaro
Spendevano dolori non giorno i miei parenti docu eterna con fino al mese
Io ho sentito dire ho smesso tutto sono andati con i miei amici nuovi
La rabbia era il carburante per me per farmi qualsiasi cosa
E qui a cui anche io non ne avevo creduto corre
Che riusciva a fare più diretto di quelle cose che
Prima non non credevo di fare
Poiché anche
A cui aveva anche una ragazza che appiglio voleva bene
Anche
A qui
Anche a quella nasca di nostro figlio
Non mi sono fermato
Ho iniziato a fare una vita
Vennero con di delinquenza
E poi dopo
Un po'di tempo
Sono non sono riuscito
A Matteo maturare questa rabbia sempre arrabbiato sempre
La pazienza non esiste non ha mai potuto e se
Non ha mai battuto a bella pazientare pazienza proprio non sono riuscito mai
Da oggi
Quando riproporrò il il passato sento dei dei brividi e dei dei Teodori per aver tradito il sogno di mio figlio
Oggi sto imparando a
Assicurare questa rabbia Maspero come aiuto di Dio
Di confronto con i con le scuole con con l'attività che faccio con possa aiutare gli aiuti de Società sferrati
Riuscire poi
Ho conosciuto anche lei ha da droga che
Sanno
Rimase intrappolato oggi
Non non avevo capito che è quella tracolla a
Carlo costruito io non è che erano rimasti io oggi allo costretto io quella trappola
Dove sono rimaste grazie a tutti
Ci sono questi ragazzi senza paura e a volte senza pietà
Malati o semplicemente cattivi
Metto orbene ente
Follini o cattivi o se vogliamo cattivi di temperamento prima ancora di essere folli
Mio figlio è cattivo ho emanato
è questa la domanda formulata talvolta in modo esperto talvolta meno
Che spesso mi sento fare da amici
Padre
O madre di adolescenti che manifestano nel corso dello che agire quotidiano condotte problematiche talvolta seriamente rilevanti sotto il profilo penale
La ricerca di un paradigma più generale di spiegazione dell'aggressività della violenza rispetto
A quello declinato solo sul versante della psicopatologia
Invita a rinvenire il significato del gesto aggressivo e violento in dimensioni che la precedono
Che vanno oltre i suoi confini e che privilegiano la continuità contiguità tra normalità e patologia
Con alte aspettative girò oggi questa domanda un caro amico e a uno gusto collega
Professor Alfio Maggiolini psicoterapeuta docente di psicologia del ciclo di vita presso l'Università di Milano Bicocca e direttore della Scuola di specializzazione in psicoterapia psicoanalitica dell'adolescenza del giovane adulto
Alfio a scritto e curato numerosi libri ricordo il manuale di psicologia dell'adolescenza
Il libro con Cortina ruoli affettivi e psicoterapia
Il cambiamento come sviluppo e
Diciamo in questo contesto soprattutto senza paura senza pietà valutazione e trattamento degli adolescenti antisociali
Grazie a dorso
Vi porto qualche riflessione che deriva appunto dal mio lavoro voglio adolescenti atti sociali che svolgo come psicoterapeuta anche a partire da una collaborazione di moltissimi anni
Con i servizi della giustizia minorile e della Lombardia
Vado su questo tema della rabbia della pazienza riporto appunto riflessioni
Cerco di capire com'è che questi temi si svolgono nell'adolescenza ma vorrei soprattutto
Portare poi una riflessione conclusiva sul che fare cioè no cosa bisognerebbe fare ma cosa facciamo per intervenire con ragazzi che si tolgono sottoposti a procedimenti penali per aver commesso per i reati
Il tema della abbiate la pazienza e particolarmente interessante i due termini sembrano contrapposti possono solo
Comuni
Parzialmente quindi sono solo in parte
Possono essere contrapposte la rabbia una mozione di base in quanto tale diciamo ci accompagna oggi può accompagnare per tutta la vita la pazienza
Solo in parte è un fatto tenterà mentale qualcosa di base diciamo che a che fare quel temperamento per altri aspetti è qualcosa che invece si sviluppa si sviluppano e con la crescita si sviluppa con il cambiamento del cervello
Si sviluppa anche a partire dall'esperienza del dall'educazione che si può ricevere
Oggi si sa che il cambiamento del cervello e particolarmente rilevanti l'adolescenza che proprio alcuni
Cambiamenti che essi hanno in adolescenza riguardano la capacità di tollerare le frustrazioni di rimandare
Diciamo non è una soddisfazione immediata di essere capaci di considerare meglio le conseguenze delle protezioni e che ancora
Fino al venti venticinque anni questa capacità matura
Diciamo e quindi c'è una casa una capacità di
Portare pazienza che anche supportata da questo processo di maturazione
Il tema è che vorrei appunto a trattare
Cercare di vedere in che modo oppongo in che senso può essere utile lavorare cercare di
Per produrre pazienza produrre più capacità di riflessioni in realtà
Quello che ti trova un po'di una direzione leggermente diversa da dalla definizione in questo tipo di obiettivo adesso cercherò di
Spiegare in che senso
Partirò da una considerazione l'idea che
E in particolare lavorando quegli adolescenti sappiamo che
Per certi aspetti la trasgressivi tali impulsività alcune di queste caratteristiche anche lei esercitare violenza
In parte costituiscono un tratto tipico dell'adolescenza Aristotele diceva che gli adolescenti sono scaldati dalla natura
Come gli ubriachi Delfino Shakespeare diceva che bisognerebbe abolire l'età che va alle dodici e ventitré anni perché è fatta solo di gravità ragazze ubriacarsi darsi Legnate
E quindi diciamo quindi che sarebbe meglio appunto evitare tutto questo periodo che per definizione un periodo
Volto alla
Importanti all'esercizio dell'impulsività e anche diciamo una situazione di appunto di non controllo
La trasgressivi tale in realtà in adolescenza ha una funzione fisiologica ha una funzione di sviluppo cioè per crescere serve
Roberta sia la prova superando i limiti esplorare
Serve anche a dare cercare nuove gratificazioni all'esterno diciamo del nucleo familiare quindi ha un senso anche col solistico serve in qualche modo trasgredire per crescere
Il problema è capire come quando diciamo in questa crescita
Da questa attenzione
Allo sviluppo anche trasgressivo che serve a mettere in questione le
Le norme ricevute che può avere appunto
Una funzione anche diritti crescita e di costruzione di identità sociale quando questa tensione si trasforma in una tendenza di tipo antisociale e poi
Può sfociare
Commettere reati
Sappiamo ci sono molti volti
Riflettere su questi temi ci sono prospettive che danno più importanza al mondo esterno
Prospettive dando importanza al mondo interno quindi in realtà si tratta
Sicuramente le prospettive complementari da una parte contare ambiente
Conta il primo ambiente di sviluppo anche si sa che
Esso il modo in cui i bambini soprattutto i bambini difficili cioè i bambini che hanno appunto un temperamento difficile e che quindi sono un po'irregolari
Che sono tendono ad avere un'emotività negativa che sono molto diciamo di difficile il loro primo approccio con il mondo
Se ci sono bambini così è come se questi bambini incontra un ambiente di di di cura
Non adeguato che quindi non è in grado di regolare queste loro diciamo intemperanze queste loro negatività allora possano sviluppare una tendenza ad essere un positivo una difficoltà a gestire gli impulsi una difficoltà a gestire la rabbia quindi da questo punto di vista il primo ambiente di sviluppo può essere importante nel determinare il Palm intemperanze è una difficoltà a gestire impulsività successiva
Però contare un anche
Ambienti un solo familiare e non solo relative all'infanzia nel contare il gruppo di amici contro il tipo di scuola che si incontra conta anche il quartiere di riferimento di tutti questi vari ambienti sicuramente hanno un'influenza nel determinare le modalità in cui
Certe sentimenti di base certe bisogni di base possano svilupparsi in modo più o meno adeguato
Ci sono alcuni
Delle danno particolare importanza a questo aspetto che è una concezione situazioni Istat per cui idea e che
Diciamo qualsiasi persone in fondo messe in certe condizioni potrebbe trovarsi a
Commenta reco così
Sorgere delle azioni che
Sono moralmente riprovevoli e che hanno
Dei tratti diciamo di
Sadismo di violenza di intemperanza quindi per alcuni
Fondo come si dice l'occasione fra l'uomo ladro basta
Che uno si trovi in una certa occasione e questo può determinare diciamo certi tipi di comportamenti all'opposto
Ci sono invece delle concezioni
Per le quali incontra il mondo interno conta quello che uno è
Conta qualcuno dentro di sé conta la personalità
Personalità che ha a che fare appunto contratti temperamento tale di base se poi con quello che succede come diciamo questo si sviluppa successivamente
Appunto i tratti temperamento fare di base sono dei tratti che spesso vengono visti gestendole centrati sociali come tratti particolarmente negativi ragazzi temerari
Quindi senza paura
Ragazzi che non percepiscono
Non sembrano percepire la paura sette quindi sono spavaldi
Ragazzi che sono senza freni
Quindi hanno difficoltà
A mediare
Diciamo che specula impulso e a non mettano in atto prima agiscono e poi eventualmente riflettono su quello che è successo qua abbiamo anche sentito diciamo prima c'è l'azione poi eccetera
La riflessione
Ragazzi senza pietà otto ragazzi che
Non hanno empatia per il dolore e dall'altro non sempre hanno
Indolore dell'altro e non provano infatti
Terra quello che
Può succedere altro secondo alcuni questo il nucleo della mancanza di effettiva è il nucleo realtà centrale Peter non
Gli altri aspetti come se fosse questo
L'elemento che non dà freni diciamola mestiere perché il vero
Diciamo elemento che non dà freni
Alla messa in atto di certi tipi di comportamenti e questa mancanza di freno etico che per la mancanza di freno cognitivo diciamo dato dalla capacità di riflettere e di di mediare rispetto al comportamento seconda questa prospettiva
Questo nucleo di mancanza di empatia quello che poi determina o rischia di determinare la messa in atto ad un certo tipo di
Comportamenti allora
Questo modo di definire queste caratteristiche come vediamo in modo negativo se non c'è questo non c'è questo non c'è questo
Naturalmente si potrebbe vedere il tutto all'opposto
Perché nel non aver paura coraggio
Donadel prettamente la capacità
Diciamo che a volte serve di andare fino in fondo le proprie azioni
Pensiamo a un soldato militare a volte
Alcune di queste caratteristiche vediamo così negativamente possano invece
Essere anche messe al servizio di un certo scopo quindi non sempre diciamo lordo dipende anche qui mi porta le circostanze in cui non si trova
Il modo in cui noi possiamo giudicare una situazione anatra però
Al di là di questa contrapposizione
Franca usa esterne cause interne sulle quali appunto poi bisognerebbe provare a intervenire terra e cercare di ridurre il rischio certe tendenze certe tensioni si trasformino impianti socialità producano reati
Il problema è che diciamo c'è un'altra dimensione che è ancora importante da considerare che questa contrapposizione mette un po'invece
Lascia un po'più sullo sfondo
E cioè se noi consideriamo una logica dell'azione
Devo dire perché è una persona fa qualcosa perché è una persona agisce un certo tipo di comportamento vecchia perché possiamo considerare
Come diciamo possiamo considerare
Diversi aspetti che sono alla base dell'azione possiamo considerare qualcosa che motivo un'azione per esempio una rabbia
Per esempio la provocazione c'è qualcosa che motivo vi diciamo che la causa di quel comportamento alla rabbia la causa di quel comportamento va bene diciamo il fatto che uno appunto non sia stato provocato eccetera
Un altro modo di rispondere alla
Domanda perché uno ha fatto una certa cosa
Riguardo invece il livello di consapevolezza
Quanto uno
Si rendeva conto così quanto l'ha fatto apposta quando si rendeva conto quanto era in grado di controllare o non era in grado di controllare
I propri impulsi quindi uno l'ha fatto perché era accettato dagli Grazia c'era qualcosa che gli impedirà in quel momento di considerare Anna bene certe cose però c'è un terzo livello
Diciamo di
Spiegazione della causa di un'azione che non è solo appunto il sentimento ciò che è proprio ciò che l'approvo capo livelli consapevolezza
Ed è l'intenzione il bisogno che c'è alla base di un certo tipo di azione
Il bisogno di
Di
Riparare il proprio orgoglio il bisogno di
Sentirsi forte questo tipo di bisogno in questo bisogno
è un elemento un terzo elemento che anche molto importante quindi quando noi
Abbiamo in mente le cause di un'azione dobbiamo avere in mente queste diverse prospettive perché
è importante questa distinzione
Perché è importante aver presente questi diversi aspetti perché la logica dell'intervento la logica del risposta può cambiare molto
Se noi pensiamo anche
Un elemento sia importante che sia come dire l'obiettivo centrale che noi dobbiamo avere per intervenire
Dopo un esempio di come si può ragionare in questa prospettiva se noi pensiamo fede ragazzi
Parlo appunto degli adolescenti mal posta valere anche per gli adulti
Hanno soprattutto non hanno paura non hanno gettato non hanno freni
La con la prima cosa che dobbiamo fare
Diciamo reagire a queste mancanze quindi se non hanno paura dobbiamo minacciarli dire che avranno delle pene ci vuole una deterrenza una minaccia per fare paura
Se non hanno sensi di colpa dobbiamo colpevolizzarlo e quindi dire che sono colpevole se da un anno fa ivi dobbiamo mettere dobbiamo restringere dobbiamo ridurre la loro libertà quindi
Ridurre la libertà minacciare colpevolizzare può essere possono diciamo risposte
Immediate reazioni immediate che sono come dire complementarità queste mancanze quindi non hanno certe cose e noi dobbiamo reagire perché questo loro ma anche quello che noi dobbiamo appunto fare
Si sa che questo tipo di risposta è una risposta molto problematica
Rischia di essere iatrogena rischia di non produrre gli affetti c'è una risposta giusta giustificabile socialmente giustificabile ma non è detto che produca degli effetti di cambiamento può produrre diciamo una una
Il senso di equità sociale ma non è detto che produca un effetto di cambiamento nelle persone che provano questo tipo di risposta
Allora c'è un altro e modo di ragionare secondo livello di risposta
Che ritenere
Che la relazione in una logica diciamo così ieri educativa sia quella di
Non non di compensare reagendo diciamo queste mancanze ma di fare in modo di sviluppare
Sviluppare senso epatico sviluppare un senso di colpa un pentimento sviluppare una capacità di controllo maggiore e una capacità di
Di avere consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni
è una logica diciamo che tende a modificare a cambiare idea approvare già
Diciamo in cui introdurre un vero cambiamento non sulla reagire a questo tipo di cambiamento
Questa logica si può tradurre in tanti tipi di progetti tante forme di intervento educativa e pedagogica terapeutiche
Ci sono tanti progetti diciamo che sono basati
Sull'oggi che di questo genere queste logiche qui Sighetu dica una parola molto generale diciamo maturo o si fa terapia
Per poter fare in modo che una persona sia in grado di percepire meglio i propri sentimenti di capire gli atti di requisire un'empatia nei confronti dell'altro sentire un pentimento sentire un po'un dolore per il dolore dell'altro
Questo tipo di questi interventi si sa che hanno una certa efficacia hanno una certa efficacia
Però
Quello che io voglio dire rispetto a quello che noi facciamo è che lavoriamo cerchiamo di lavorare ad un altro livello ancora con altri tipi di più
Tipiche non sono questi obiettivi solo di tipo educativo solo diciamo orientate da questo tipo di prospettiva
Qual è un terzo livello di intervento la quali si può lavorare
Con lavorare diciamo non
Cercando appunto di compensare in negativo di trasformare in negativo di dire appunto tour non è il senso di colpa
E quindi adesso dove dovrai fare in modo
Riuscire a provare una certa simpatia dovrei capirlo provare a pentirsi di quello che è successo
è una logica tutto sommato in cui il tema morale di passare da un peccato una virtù rimane come dire allo sfondo diciamo di questa logica di trasformazione c'è l'idea e
Lavorando in questa direzione una persona deve riconoscersi sostanzialmente cattivo adesso lo dico tra virgolette
Per poter poi diciamo modificare questa questo male eccelle origine questa difficoltà e ce lo ritiene di poter cambiare
Allora
Si può lavorare in questa direzione il problema è che abbiamo che ho io che abbiamo noi lavorando con gli adolescenti
E che
Questo tipo di approccio a un approccio che
Riduce molto quello che noi chiamiamo espongo definire l'alleanza di lavoro l'alleanza terapeutica
Se io voglio lavorare quando recente e se il presupposto col quale voglio lavorare che lui ammetta
Di essere deficitario di qualcosa ammetta di essere sostanzialmente cattivo e sia pronto diciamo a
Intraprendere un percorso di pentimento e di riparazione
Ho scarse difficoltà scarse probabilità di insuccesso molti ragazzi non accettano questa prospettiva non sono in grado di entrare in questa logica
E quindi se io cerco di approcciare in questo modo
Molti ragazzi non non riesco a
Come dire farli entrare in una progettualità di cambiamento
Come posso fare allora come possiamo fare per
Diamo cercare di aumentarle questa alleanza di lavoro in questa diciamo alleanza
Nella
Dell'intervento con quindi aumentando le probabilità di successo dell'intervento dobbiamo passare appunto ad un'altra prospettiva
Abbiam pensare
Dalla prospettiva in cui
Dobbiamo prima di tutto individuare qual è l'intenzione intenzioni quindi intenzione che alla base di certi comportamenti l'intenzione che alla base di un reato
E per individuare intenzione dovrà individuare il bisogno che alla base
Quindi non
La parte negativa ma la parte positiva diciamo qual è il bisogno di valore un ragazzo rubo un cellulare perché ha bisogno di valore sociale
E poi lo farà con rabbia lo farà senza tener conto degli altri senza tener conto le conseguenze e così via ma la parte c'è un bisogno di valore sociale
Un bisogno di orgoglio bisogno di reputazione un bisogno di riconoscimento sociale allora se io voglio intervenire con un adolescente devo non solo lavorare sulla sua impulsività
Sulla sua mancanza di empatia sulla sua mancanza di
Diciamo sulla sua appunto non sul suo disprezzo per il pericolo per le conseguenze delle azioni ma devo lavorare sul bisogno che è stato espresso a partire da quel comportamento
Partirei dall'intenzione e c'è
Diciamo nel reato
Cioè in per comportarsi dal bisogno che veniva espresso
Partirei da questo diciamo punto di vista mi consente un'alleanza perché mi alleno
Su una parte positiva e quindi non ho bisogno e che ammetta la cattiveria ma ho bisogno che
Abbiamo ammetta il fatto di aver usato mezzi sbagliati per raggiungere per per diciamo poter realizzare un bisogno che in realtà è legittimo è che gli riconosco come Ricci
Voi direte ragionare in questo modo è una cosa
Forse strano impossibile o difficile invece non è così perché il sistema penale minorile come sapete
A delle misure
In particolare alcune di queste misure la messa alla prova
Adesso appunto estendere anche agli adulti e la messa alla prova funziona così
Non c'è una logica di punizione c'è una sospensione del processo
E in questa diciamo misura della messa alla prova
C'è proprio l'idea e si debba andare a intercettare il bisogna fare un progetto questo progetto è un progetto che educativo ma non è riduca attivo nel senso
Che dicevo prima è invece un progetto
Che contiene degli obiettivi di sviluppo
Quindi una messa alla prova che di impegno
Chiede riparazione sociale più che pentimento riparazione sembrano due cose che sono
Come dire sovrapponibile ma in realtà sono diverse
E a partire da questa prospettiva dell'impegno della riparazione sociale e di un progetto di sviluppo sostenuto dagli adulti
E possibili diciamo avere una maggiore alleanza con questi adolescenti e arrivare a dei risultati sapete che le imprese la prova
Forse sapete hanno una esito normalmente
Abbastanza positivo nell'ottanta per cento si chiudono positivamente che è un risultato morto forse impensabile
Dato importante ma non è solo questo e che
C'è anche un altro dato anche se diciamo le ricerche su questo sono un po'più ridotte ma
Comunque chiuso nelle ricerche che dicono che anche il rischio di recidiva
Dei ragazzi che hanno avuto nessuna promuove il più basso non solo dei ragazzi condannati ma anche dei ragazzi perdonati quindi sembra che questo tipo di intervento possa effettivamente avere una certifica certe ridurre anche perché il rischio di recidiva quindi in questa prospettiva diciamo
Il
Il nostro slogan a volte diciamo con uno slogan che viene usato per intervenire nelle situazioni
DD persone che commettono reati anche di adolescenti lo slogan è più o meno serve a chi pensa
Non è agire pensa prefetti non incidere perché l'azione considerata negativa la messa alla prova
Diciamo uno slogan diverso non è certa che pensa ma vuol
Fare qualcosa di giusto fare qualcosa di positivo per il tuo futuro e per il tuo sviluppo quindi
AGCI magici bene noi cerchiamo di agire non ci fermiamo marchi facciamo muovere
Dissenso vero e positiva grazie
Personalmente apprezzato dalla prima all'ultima parola dell'intervento del del professor Maggiolini volevo riprendere solo un concetto
Inchieste
Per chi come me
L'avvocato in qualità di criminologia non sono
In università ma
Soprattutto dentro le carceri
Decisivo
Ascoltate
Chi ha commesso un reato e chiedersi
Che cosa voleva direi questa persona agendo in quel modo
Anzi l'ha detto benissimo
Ha sviluppato benissimo
Di concetti che stanno intorno a questa domanda ecco volevo particolarmente sottolinearla perché se noi vogliamo
Lavorare per costruire quell'Autovip lesività di cui parlava prima bella dobbiamo metterci in ascolto non ascoltare noi stessi e proiettare sugli altri
Delle idee che abbiamo sul perché hanno agito in un certo modo
Ecco questo ascolto significa cominciare a entrare
In una grammatica
Che spesso c'è sconosciuta perché noi non conosciamo i linguaggi e le catene simbolica di chi ha commesso un reato ma questa è la grande sfida
Vi assicuro che al figlio in tutto questo
Veramente straordinario per cui lo ringraziamo di cuore per essere venuto tuttora donaci le parole che ha pronunciato
Il capitolo
Ad essa alterniamo abbiamo sentito percorsi di rabbia cattiva
E Marino Sinibaldi invece interverrà sulla bontà il possibile
Perché non è detto che ci sia il possibile Buonuso
Della rabbia
E introdurre questo capita da un'altra detenuta la redazione Carmela un seme Musumeci che credo che abbia
Della sua vita impastata di rabbia cattiva era abbia in trincea
Anche positiva tanti suoi comportamenti
Buongiorno
Chiedo questo
Buongiorno
Ri buongiorno
Sì sono Carnero Musumeci e io
Sinceramente
Più
Che ti parlare pari della pazienza
Preferisco parlarvi della rabbia
Che la conosco
La conosco un po'meglio
Sia
Perché
Sono un atto
Mi una pera
Molto incazzata e sia perché sono cresciuto di una famiglia molto molto arrabbiata
E poi
Anche perché
I ventiquattro anni di carcere
La rabbia
Una rabbia
Attiva una rabbia
Costruttiva
Una rabbia
D'amore
Sociale
Mi ha dato la possibilità di sopravvivere
Di rimanere ancora un anno
E di conservare quel poco d'amore
Che mi era rimasto quindi io ho deciso
Oggi
Di parlarvi della rabbia tra le sbarre
La rabbia
Di un ergastolano
Condannato dalla società
Ad essere cattivo è colpevole per sempre
Ecco
E debbo dire che
Che è quasi impossibile avere pazienza
Con una pena sulle spalle
Disumana come la pena dell'ergastolo
E poi leggere
Nel tuo certificato di detenzione
Fine pena mai
Ho in alcuni casi
Nel
Hanno un fine pena nel novemila novecento novanta nove questa mi sembra proprio una presa in giro scrivere una cifra
Del genere
E poi non è facile avere pazienza quando sei sottoposto a regimi a regimi disumani
Dove ti danno la possibilità
Di vedere i tuoi figli in particolar modo mia figlia tramite un vetro divisorio
è non poterla accarezzare non poterla baciare mentre lei batte la manina in questo vetro e si mette a piangere
Non è facile aver pazienza quando si è trasferito da un carcere all'altro e poi caso strano sempre in carcere lontano da casa dormitori non ti posso convenire a trovare
Non è facile avere pazienza spesso in carcere ti accorgi che è il luogo più illegale di qualsiasi altro posto
Non è neppure facile avere pazienza quando credi che il tuo compagno della cella di fronte si è impiccato sia tolto la vita perché probabilmente l'amava così tanto
Che
Non
Non ha potuto deve l'appassire tra le Mure
Di un carcere
Ecco io credo
Che
La rabbia in questi anni mi ha dato la possibilità di crescere perché secondo me
C'è
Due tipi di rabbia c'è una rabbia che ti fa abbassare la testa
C'è una rabbia che per la falsare
Che
Tipo fare migliorare che tipo fare indignare
E che ti può veramente come è accaduto a me accolti orti che
Il carcere anche con la sua negatività se cerchi di reagire
Chi può dare anche
Il quel quella forza quella nel CdA per cercare di cambiare te stesso e anche il mondo che ti circonda
Ecco io lo devo dire che ultimamente sono meno arrabbiato
Perché grazie
è un provvedimento
Del tribunale di sorveglianza di Venezia dopo ventiquattro anni
Ho potuto uscire qualche
Giorno in permesso e stare con la mia compagna che appunto mi aspettava
Quasi diciamo disperata
Per tutti questi anni
Ed è stata
Ed è stato l'emozione
Indescrivibile
In proprio indescrivibile perché perché ho lasciato due bambini piccoli e mi sono trovato grandi
E sinceramente ho fatto anche
Una gaffe ho preso mio figlio però mai a trent'anni sposato con due bambini e davanti a tutti compreso per la mano
Perché incredibilmente il tempo in carcere si ferma
E mio figlio mi ha detto papà ma che figura mi fai fare ciò trent'anni mi prendi per la mano non sono mica più un bambino
Ecco lì mi sono accorto che effettivamente sono passati ventiquattro anni
Ecco io adesso però vi debbo dire in questi giorni
Sono
Ancora arrabbiato sono ancora arrabbiato perché il Ministro della Giustizia Orlando al istituito gli Stati generali sul carcere e sulla pena
Ecco
La redazione di ristretti orizzonti
Sì era dato da fare per cercare di dare
Un loro contributo abbiamo iniziato a scrivere
In diversi carceri
Per chiedere le testimonianze dei detenuti perché io credo che il detenuto deve avere un ruolo attivo noi possiamo aiutare le istituzioni apportare la legalità la giustizia
La carta costituzionale in carcere
è
Purtroppo
Ancora in vista la giustizia Orlando no ancora ufficializzato il nostro coinvolgimento ecco io mi domando
Ma perché perché non possiamo fare qualcosa per migliorare il carceri perché non ci coinvolgono non il carcere loro lo conosciamo bene sappiamo
Bene le dinamiche che non vanno
Conosciamo sulla nostra pelle cosa vuol dire
Fare una produzione con le manette ai polsi per nove ore e vedere poi che i nostri porsi sanguinano sappiamo bene come ci trasportano in quei blindati
Che che sono cose disumane conosciamo le celle lisce quando ci mettono in punizione ecco no sì
Il veramente vogliamo dare un contributo perché ci coinvolgono a migliorare a migliorare il carcere
E io spero
Fortemente che il ministro della giustizia Orlando coinvolga ristretti orizzonti con le nostre testimonianze vogliamo dare un contributo un contributo Torre secondo noi è importante
Perché appunto il carcere lo conosciamo sulla nostra pelle quindi noi ci mettiamo a disposizione e casomai io credo
Che al limite gli stati generali siamo ad altezza anche di farceli
Direttamente noi perché perché importante darci anche un ruolo attivo e non passivo
Ecco a volte io mi arrabbio per questo perché non ci sono delle energie che se la società e lo Stato
Ne approfitta li indirizza possiamo essere utili possiamo essere utili perché vogliamo chi scontare una pena in modo
Attivo cercando
Di riscattare e il nostro passato
Ecco io spero
Di averli fatto arrabbiare abbastanza
A proposito di rabbia
Rimando sorriso tra le sbarre
Allora
Marino Sinibaldi è
Strade lo conosco perché abbiamo un passato comune vi giovane arrabbiati Lotta continua quindi tanti anni
E oggi è direttore di Radio RAI tre ed è uno
E dell'inventore di una delle trasmissioni radio credo più
Belle dal punto di vista della cultura e della
è un laboratorio come il come il noto un po'come vogliamo essere noi a un laboratorio di idee che Fahrenheit Marino
Grazie tanto
Vedo grazie dell'invito
Pensavo venendo qui che insomma
Benito soprattutto ad ascoltare
E le parole che ha detto ora Carmelo Musumeci
Mi
Confermano che questa sarà principale obiettivo di questa giornata perché il modo in cui ha parlato della rabbia per esempio
La formula che ha usato radioattiva rabbia positiva sono esattamente le parole con cui io avrei concluso forse concludo questa riflessione
Che vorrei condividere con voi sul possibile buon uso della rabbia se di questo sentimento che appare distruttivo effettivamente lascerà
Il tessuto sociale lascerà i tessuti individuali cambia
Spesso pregiudicati stili di vita sentimento
Che produce violenza
Genera peccati reati
O almeno in forma più diffusa silenzi rassegnazione separazione dal tessuto sociale questa è l'anarchia qualcosa che sembra
Soprattutto oggi
Assumere un peso particolare con una forma di lacerazione del tessuto sociale la rabbia o meglio le rate
è sempre stato così in fondo la storia l'hanno fatta tre sentimenti la rabbia la paura e la speranza
Meglio le rabbie le paure le speranze
Hanno
Fatto la storia la storia collettiva la grande storia sono forse sentimenti che più abitano le nostre vite le nostre giornate
Ma oggi nel nostro tempo abbiamo l'impressione che questo sentimento la rabbia si presenti
Come un aspetto
Forti più più ancora più
Riconoscibile come elemento distruttivo del nostro tessuto sociale soprattutto quando si manifesta non solo come violenze reato ma come silenzio come se ci si oneri dalla società
La radio ci sembra produrre soprattutto questo ma rifiuto della dimensione collettiva e condivisa della dimensione comune
Della della vita come possibile un buon uso di un sentimento punto così apparentemente distruttivo ma intanto do per per cercare
Il buon uso della radio bisognerebbe identificarla definirla un po'capirla
Forse
Condividerla ancor meno accettarla solo a queste condizioni possiamo pensare
A un buon uso individuale e collettivo e quindi bisogna cercare i fondamenti fondamenti le fondamenta
Della della radio non è semplice perché la rabbia offrono complesso anche misurando la sulla nostra Scala individuale privata
Vediamo che nella rabbia si concentrano precipitano una serie di
Dirgli attese di pretese di offese della nostra vita
Promesse non mantenute frustrazioni non elaborate
Dunque un sentimento complesse un affetto complesso io non posto pensare di unificare
Questo sentimento non ho mai
Posso per
Proporre una spiegazione almeno quella che mi sembra
Più utile per capire le rapine imprese del nostro tempo presente e anche forse per immaginare un buon uso di queste date via
Cioè non la loro repressione ma la loro espressione questo il mio obiettivo non è pensare rabbia da reprimere ma rabbia da esprimere
E penso che la principale spiegazione delle nostre rabbia e servizi oggi sia un senso di
Disuguaglianza meglio ancora di distanza crescente che separa il le persone i destini le sensibilità i gruppi sociali
Un senso di distanza prodotto dalle diseguaglianze è un senso di immobilità di modificabilità
Di queste distanze questa a mio avviso
E la fonte principale quella più individuabile e forse più adoperabile delle rabbia del nostro
Del nostro tempo sempre al plurale ne vorrei parlare come plurali sono oggi i fattori di diseguaglianza quello che genera oggi distanze crescenti tra gli individui l'impressione
Che destini comuni non e si
Stanno più esistano solo destini di gruppi di classi di scelti di interessi o di individui e il fatto che la rete delle diseguaglianze si è moltiplicata quanto quella accanto a quelle più tradizionali
Che non erano solo economiche ma che per convenzione possiamo dire con ovvi che se ne sono aggiunti altri oggi le diseguaglianze sono generate da ragioni economiche senz'altro
Ma anche giuridiche anche
Geografiche
E di genere sessuale di generazione quindi dipinti di
Di di di tra generazioni diverse tra generi
E diversi sono culturali c'ha soldi istruzione ma anche di educazione sono
In
Fincooper culturali e anche dal punto di vista dell'accesso
Ai beni sono familiari naturalmente sono anche digitali non continuerò con questo elenco ciascuno può aggiungere elementi per capire quanto queste diseguaglianze parte parliamone attuale siano oggi una Rete che separa sempre più
Persone
Noi abbiamo per definire l'uguaglianza quella diciamo tradizionale un indice un indice
Un indice matematico studiato dall'altro da da un italiano quindi ha un nome che l'indice di Gini questo signor Gini elaborò un indice in cui
La scala dell'azione diseguaglianza andava da zero a uno uno il massimo di diseguaglianza economica sia quella in cui tutti i beni sono concentrati in una sola
Persona naturalmente nonostante i tentativi è un
Nessuno ha raggiunto questo obiettivo ma anche il nostro Paese c'è stato qualche tentativo recente mi sembrano
L'obiettivo non è stato mai raggiunto
E zero ovviamente la distribuzione come l'Indice di Gini genera una scala internazionale che non è rassicurante per lui questa
Rossella media
Dei
Lei si sviluppati questa arancione e l'Italia solo due Paesi sono più diseguali di noi in questo indice la via la Gran Bretagna e gli Stati Uniti due pesi molto diversi non starò qui a ragionare
Su questo elemento però questi indice che pure così
Così significativo
Espressivo nella sua desolazione
Non è oggi sufficiente non è l'indice di Gini dovremmo avere un indice dei destini
Sono i destini che sembrano separati temo immutabile questo l'elemento
Distruttivo probabilmente
Che noi tende a cui noi abbiamo
Cioè non solo che le diseguaglianze esistono ma che sono immodificabili e sono visibili non sono mai state visibili come oggi qualcuno
Parla della diseguaglianza come un dato naturale probabilmente una diseguaglianza
Tanto più le differenze sono naturali esistono in natura e hanno anche una funzione creativa generano rapporti relazioni si può comunicare si può cambiare su
Così si è differenti no quindi ma oggi le diseguaglianze sono immobili e visibili mai sono stati visibili come oggi c'è tutto un sistema di narrazione della nostra società
La pubblicità lo spettacolo questi CNA raccontano espongono la diseguaglianza la rendono sempre più visibile e dunque sempre più
Ne accetta Biglio elemento discorsi trazione di sofferenza appunto di rabbia sempre più modificabile non ripeterò le formule sociologiche conoscere dei si è fermato l'ascensore sociale
I giornali di oggi tra l'altro parlano di questo degli ultimi dati dell'OCSE che proprio della diseguaglianza e della sua in mobilità non solo in Italia ma in particolare in Paesi sguarniti da questo punto di vista
Come d'Italia
Si si esprimono
Allora se così si è così immobile così immodificabile così esposta è così quale pur con uso si può fare di questa
Di questa rabbia come è possibile
Uscire da
Da questo elemento di silenzio di rassegnazione di ripiegamento oppure dell'elemento
Della rivolta individuale compreso quella che spinge a commettere reati o a violare norme anche familiari come poc'
Io penso che
Sia possibile se la rabbia esce da quello che la sua la sua non degli uccelli che riescono a entrare qui dentro
Da quello che in modo quasi automatico gli aggettivi prendiamo gli aggettivi con cui definiamo la rabbia un possibile buon uso della rabbia sta nel fatto che la rabbia riesca a superare quella dimensione che la definisce sempre cieca sorda e muta
Questi sono i tre aggettivi che in automatico si dice l'area semantica della rabbia ma non voglio turbare dell'ARPA parole esagerare larga cieca sorda e muta questo sole cioè non non vede non sente non parla che se gli aggettivi che più frequentemente in autunno un automatismo linguistico mentale ci porta ad attribuire alla RAI ed ecco allora il buon uso della rabbia parte dal fatto che la rabbia non sia più né cieca né sorda nel mondo
Cioè che la rabbia imparare sia capace di guardare
Di ascoltare
E di fare
E di parlare sia capace di
Di guardare e quindi di sapere dove colpire
Sia capace di ascoltare quindi di sapere cambiare
Si è capace di parlare e quindi di agire
Questo trasforma la rabbia in quella cosa positiva o attiva diceva diceva Carmelo prima usava queste due parole chiarissime per parlare della rabbia a cui a cui penso una rabbia che sia capace
Di guardare
Sia capace di comunicare quindi un sia di usura la principale connotazione della rabbia oggi il suo isolamento la sua solitudine immaginata
Ore alé e non si è impotente se sia capace di agire ma per fare questo deve guardare ascoltare e parlare abbiano un po'più estreme sorda né cieca
Ne multa
A due strumenti per fare questo sono due parole forse impegnative sono anche le ultime vivi Vilardi lascio può opporre condividere con voi e sembra due parole diseguali otto per uno e la cultura e l'altra la solidarietà
La cultura perché per me la cultura e soprattutto prendersi cura prendersi cura conoscere
Se stessi e il mondo quindi prendersi cura di sé stessi e del mondo
E dunque la cultura il principale strumento meno individuale che abbiamo la conoscenza l'esperienza la condivisione la curiosità e principale strumento che noi abbiamo per liberarci per liberare la nostra persona se non altro per sottrarci al potere altrui
Per avere potere la parola non mi piace molto su noi stessi per essere padroni parola ancora peggiore di noi stessi la parola più bella la detta don Milani marito sovrani di se stessi
La cultura qualcosa che liberandoci dalle ecco inferiorità tali subalternità dalle ignoranze tali ci libera dal poteva struggente sovrani se stessi
Naturalmente non penso solo alla cultura un accumulo di conoscenza di competenze anche se quelle sono necessarie per liberarci dalle conosciate non accettare solo le conoscenze le competenze al trucco
E la solidarietà qualcosa di ancora più significativo perché la solidarietà non voglio parlare del sentimento generale che pure è molto importante ma la solidarietà cioè quello che ci insegna riconoscere qualcosa di comune né i nostri destini
E qualcosa in cui la rabbia distruttiva distrugge le distanze cioè non voglio eliminarla distrutti vita della rabbia voglio che la rabbia distrugga qualcosa che oggi c'è le distanze e differenze naturalmente le diseguaglianze
Soprattutto la solidarietà è quello sforzo che nasce da una rabbia che è capace di guardare di ascoltare di parlare che ci insegna riconoscere i tratti comuni che abbiamo il cammino comune che possiamo fare le rabbie che possiamo
Condividere
Queste condizioni io penso
E naturalmente a scorporare ascoltare altre esperienze come quella che calma nel Scurto merci a queste condizioni penso la rabbia sia un sentito punto non va represso
Sentimento che va accolto in noi stessi naturalmente negli altri Paesi presso
Dentro una forma che io penso sia appunto vale
Mia interpretazione di quello che arma e lo diceva cioè una rabbia positivo una rabbia attiva
Guarda che ci faccia riconoscere il dei mici e ci faccia riconosce gli amici diventi quindi non un risentimento ma un alleato nel cambiamento
Un brevissimo commento perché
Mi sembra che queste parole si possano
Ricollegare molto bene
Ad alcune riflessioni che riguardano
La città
Un livello più micro di quello che è descritto tu
Riprendendo parole
Di intellettuali raffinati che non sto a citare ma leggo la città chiama e attrae la città nasconde la città offre pieghe per sopravvivere per nascondersi per relazionare sì
Ma la città non promette ne permette Contini Once spaziale ossia vicinanze vere comunità umane
Le persone BIC coabitano e semmai si aggregano sempre più in continuità gergali miti entità parenti di etnie accomunate dall'esclusioni è spesso dall'illegalità
Nasce la percezione diffusa che ogni spazio urbano sia una zona di frontiera persino il proprio condominio in cui tutti possano d'
Tentare nemici
L'angoscia si struttura attorno alla presa d'atto che i conflitti anche più banali possano in pochi attimi Shima amare verso dinamiche distruttive e quello che è successo a Napoli qualche giorno fa
Ecco questa queste disuguaglianze questa sofferenza urbana perché non sono patologie
E quella che noi chiamiamo sofferenza urbana forse può ritrovare in base proprio quello che tu dicevi un aggancio nella parola solidarietà
Con grande orgoglio voglio sottolineare che la politica milanese
Sembra finalmente avere trovato uno sguardo su questi temi
In particolare l'assessorato alle politiche sociale di Milano Pierfrancesco Majorino all'assessore a è diventato il capofila di un progetto sul welfare di comunità
Un progetto molto ambizioso che ha per oggetto proprio
Il riprendere la lacerazione di questi confronti e producono questi conflitti
Quelle ditte isolate e
A partire da questo
Creare le premesse
Per creare perda
Sviluppare Dom domande bisogni
E soprattutto politiche che partano dal basso e che tengano conto di come vivere vite almeno lacerate mi sembra questo molto importante da condividere
Proprio in base a quello che è stato detto da Sinibaldi
Prego
Capitolo del Trattato
Sì apriamo il capitano della pazienza allora chiamo qui Sandro
Il capitano della pazienza dell'impazienza
Sì buongiorno allora io prima di parlare della pazienza vorrei cominciare a parlare dell'impazienza c'è la vita pazienza che Gilda già da ragazzo io avevo no perché
All'idea di fumarsi le sigarette undici anni non era soltanto il modo per far sì che avete ma era un atteggiamento proprio per tempo le fa vedere di essere più grandi
E quindi questo comportamento questo minor il modo di fare proprio mi portava a bruciare le cose a ad andare sempre oltre a portare sempre la mia vita al massimo
E rimanendo proprio appunto
Superficiale sulle cose anche magari nel dover arrivare o anche avere qualche cosa economicamente il mio il mio modo di pensare a quello di preda delle scorciatoie cercare comunque di
Di non riflettere non pensare e non avere pazienza insomma di queste cose e questi pazienza mi ha portato
Essere in carcere più della mia vita insomma di fare più meditati metà più della mia vita in carcere
E non solo solo il fatto che comunque anche
Con la propria famiglia questo un mio modo di fare in paziente mi ha portato comunque a crearmi
Delle cose a capire delle cose che magari erano erano non erano giuste perché la mia idea anche della famiglia della figlia era quella di farli avere e con occhi c'è a farla stare bene a livello economico farla stare bene a livello
Dei giochi quelle cose lì
E ultimamente mia figlia conosciamo riusciti fortunatamente a parlarci perché anche poi il carcere purtroppo noti da questa possibilità di comunicare e dichiara fuori sentimenti e le e le cose che comunque i propri familiari hanno
E mi ha detto guarda che io non avevo bisogno dei giocattoli dalle cose che io avevo bisogno di avere un padre vicino
E ecco c'è questo ti fa riflettere ma
Questo passaggio qua non è che è avvenuto così all'improvviso era ragione Ornella quando dice che la pazienza vale è nata la presenza è una cosa in cui chi deve allenare
Perché quella che
In pratica chi ti cambia i tempi cioè i tempi che magari non sono indotti da altri ma sono tipiche Tidei tu quindi ti fermi a ASP assenti piuttosto che ascoltare
E e qui ed è questo che mia permesso comunque poi anche attraverso
Le la relazione di ristretti dove noi ogni giorno ci incontriamo facciamo grandissimi discussioni fino alla noia possiamo dire ma queste discussioni permettono di poter riflettere
E io penso che il fatto che chi fa riflettere è proprio il modo per paziente il modo per andarci mandare in profondità nelle cose per
Riuscire a non essere superficiali e vedere soltanto le cose al di sopra
E maggiormente con un progetto che facciamo noi qua ristretti con le scuole il carcere entra a scuola dove
Dove noi
Con le nostre esperienze cerchiamo
Di raccontare ragazzi certi passaggi che possono portare delle devianze o delle trasgressioni cioè partendo proprio dalla trasgressione ad arrivare per avere i propri alleati
Ma raccontano dolci noi riusciamo anche a
A farci un discorso
Anche interiore e non solo collego domande che ci sono dei ragazzi poi riusciamo
In pratica a riconoscerci perché secondo me e quello importante
Ed è e ci vuole un lavoro molto paziente per arrivare a questo io riconosciamo entranti la la la propria figura il proprio essere
E si cioè
Quello che è qua ti volevo dire io sul discorso della pazienza perché
Il
Non è semplice perché la pazienza può essere secondo me è una pazienza subita sto parlando di quando tu unità in carcere dove comunque
Essendo annullato avendo nessuna possibilità di poter chi comunque confrontare ed elegge dei o hai pazienza o subisci quindi è una pazzia subito a differenza pazienza che si fa quando comunque tu hai un confronto
Che deve anche pazienza nel riuscire a trovare le parole giuste per parlare con le persone di avere un modo di
Per esprimerti
E questo che secondo me e rende la persona molto più riflessiva e paziente
Più la differenza di un di un carcere o di un di un luogo dove
Comunque tenuti da nessuna possibilità di questo tipo comunque grazie
Buongiorno a tutti
Mi chiamo Giovanni dovrà dirlo sono condannato alla pena dell'ergastolo piena che il nostro Papa ha definito una pena di morte nascosta
Sono detenuto dal ventinove anni a gran parte di di questi anni e lo potrà Scotti nel circuito di
Cosiddetti speciali
Quasi ventisei anni
In questo periodo sono stato topos al quarantuno bis cosiddetto carcere duro per ben otto anni dal novantadue al due mila
L'applicazione del regime quarantuno bis sospende l'attività trattamentale ordinari ciò non significa però che il detenuto deve essere spogliato della propria dignità personale
Questo accadeva sistematicamente e scientemente
Quotidianamente eri sottoposto ha delle regole così stringenti che
Non potevi non reagire male
Chi privavano della libertà anche di pensiero perché c'erano dei momenti in cui
Si pretendeva che lo dovevi fare un certo movimento un certo gesto un certo comportamento
Si
Figuratevi della libertà di pensiero dalla manifestazione del pensiero perché non ci facevano parlare
Di fronte a distanza di tre metri tacerlo eccetera ci impedivano di comunicare
Ma
Diciamo l'aspetto più disumano di questo regime sono stati i rapporti con i familiari erano limitati a un'ora di colloquio nel mese e alle al rapporto epistolare non c'erano telefonate
La posta era sottoposta ce a censura per cui tu dove riconsegnare la porta la posta aperta la riceve ivi aperta
I colloqui erano nella misura di un'ora al mese con un vetro divisorio
Il momento in cui tu aspettavi il colloquio per rivedere la famiglia diventava un surplus di sofferenza perché non potevi toccare non poteva carezzare i propri figli Povia mogli per la propria madre
E ma questo era ancora più più crudele quando trovati ritrovati ad
A fare il colloquio con i bambini sotto i dodici anni perché non potevano
Non potevano essere abbracciati
A Mehmetaj io ricordo l'esperienza di mia figlia
Che negli istituti dove
Vi era la cornetta per comunicare lei prendeva la cornetta diventavano porrò che mi parlava per un'ora per onore di continuo andava a casa e Cadino in un mutismo assoluto a colloquio successivo non riusciva a venire
Dopo un po'di anni
Cinque sei anni
è stata emanata una circolare pre che prevedeva che gli ultimi dieci minuti di quell'ora
Il PD minori sotto i dodici anni potevano stare col padre senza la madre vengono strappate alla braccia della madre e portate in una saletta
Ha preso quello che si era svolto prima il collo
Io ricordo particolare ed è successa a Viterbo mi portano in una saletta all'incirca di tre metri quadri
Sul lato sinistro
C'era un nutum vetro divisorio dietro questo ve lo divisorio c'era una telecamera emergente riprendeva il colloquio mia figlia la prima volta rimasta frastornata
Non so cosa che sia passata dalla mente so soltanto che in quel momento mio figlio è stata sospesa stava subendo una violenza gratuita una bambina di sette otto anni vedersi quelle seguite le condizioni non so però ha subito violenza
In quei
In quel periodo io la mia ragione per la rabbia era una rabbia di pancia che era pronta ad esplodere in ogni momento che puntualmente escludeva con delle rimostranze con delle
Con dei conflitti
Mio pagate le conseguenze perché
Mi sono stati tolti ventidue semestri di liberazione anticipata e poi sono stato sottoposto a diversi procedimenti penali
Io tutto questo a caso la vedevo tutta
La causa la vedevo nella tracotanza di questo sistema che non non ci dava
Non si dava la possibilità del confronto poveri nullo
Eri invisibile darlo tuoni cosa che chiedevi di trovarmi di fronte un muro
Venivo non mi sentivo dotato da persona ma bensì membri sentivo datato dare atto dal reato e basta in questo in questo periodo è stato il momento più brutto della detenzione perché
Non potevi non reagire male
Affinché
Questo sentimento di rabbia si se diventasse dopo la revoca del quarantuno bis sono passati diversi anni diversi anni perché dentro di me c'erano ancora delle ferite aperte
Riflettendo mi veniva in mente
Non so se avete visto i film i tempi moderni di Charlie cialtroni sullo dove l'attore impersona l'operaio a una che lavoravano a catena di montaggio beh era lo stesso dato facevi dei movimenti meccanici e aree non aderì verso il controllo della mente e nel momento in cui tu cercava di ribellate veniva inghiottito dal sistema
Io però sono di un certo modo sono riuscito a sfuggire a questo meccanismo
Dopo che è stato l'epoca del quarantuno bis
Scatta un un automatismo burocratico cioè si viene assegnato nelle sezioni S uno dove tutto lo sono segnato
A questo punto di crediti
Ed i primi tempi crede che magari
Teoricamente enti posti possono dare quell'opportunità
L'opportunità di di fare un percorso di inserirli nulla quando comincia a passare un po'di tempo capisce che questa dizione sono sezione stagni non riesce a fare nulla
Non riesce a fare nulla deve dei ricercati gli spazi dati
Io ho cercato di fare intraprende un percorso di studi
Nei diversi carceri dove sono stato
Detenuto e sono iscritto al secondo anno di di scienze politiche arrivando a Padova ho potuto ripristinare questo
A ripristinare questo questo percorso
E Padova diciamo che e l'eccezione che conferma la regola io faccio un esempio quando andavo a far dare gli esami da Sulmona i scagliavano la mattina alle tre mi mettevano le manette
Viaggiavo per nove dieci ore in un furgone blindato
Arrivavo a Pisa
Sostenevo l'esame ritornavo ritornavo la sera alle dieci era era inaccettabile la voterò
Dovevo dobbiamo farlo perché
è ormai vero per me ma è normale avevo attraverso questo percorso non volevo non volevo che fosse
Volevo che fosse finito diciamo una poi sono andato a Milano a Milano ci sono voluti due anni e mezzo
Dirmi che
Dovevo iscrivermi alla sede di Milano
Tutta Padova invece già il primo ai Comuni capoluogo di ingresso
Prendere in considerazione la mia posizione dopo una settimana mi chiamo il primo professore dopo quindici giorni richiama il primo promesso
IVA secondo lo verso dico ma
A questo punto dopo un po'di tempo mi sono arrabbiato dico ma
Scusa io devo passati quindici anni per arrivare in un posto
Dove effettivamente si mette a centro la persona del sistema che sono state sempre in carceri dove a parte loro di passeggio loro di salette è un'ora di palestra al giorno
All'aria settima non c'era niente se non troviamo i dati e lo spazio non riuscire
A
A vivere dovevi sopravvivere guardare la televisione e basta
Questo questo istituto voi
A parte del trattamento l'attenzione deve da parte dell'Università che ci ha dotato di di tutor di libri l'iscrizione cioè c'è tutto
Ho intrapreso un percorso con la redazione di distretto orizzonti
In primo momento
Ho fatto parte del gruppo di disco
Signori adesso sono a pieno titolo i
Atti integrante del della redazione
Andare
Non metto più più coinvolgente l'incontro con gli studenti fatto noi che siamo stati sempre in circuito che abbiamo visto solo agenti e basta
Incontrare gente da fuori anche guardare migliore oggi dall'emozione perno
Per noi io ogni volta che esco da quell'incontro riesco sempre ridimensionato però viene in Menis correttivo arricchito di quell'umanità che questi ragazzi trasmettono anche dalle volte solo pure dure giustamente nei nostri confronti
Devo dire devo dire che
C'è stato un episodio
Ultimamente che è una ragazza mentre dopo che i nostri compagni avevano
Abbiamo raccontato la storia
Incominciò a forte domanda fare le domande in particolare molto molto dure molto precise a uno di noi
Circa la pena circa la la quantità della pena io vedevo questa ragazza molto molto decisa molto molto convinta molto sicuro alla fine dell'incontro verso la fine dell'incontro quando ci sono state altre domande
Sulle condizioni delle cacce siccome si vive sulla qualità della pena questa ragazza incominciava non riusciva a trattenere le lacrime
E ce l'avevo di fronte cercavo di Dino incrociato il suo sguardo perché
Un'emozione troppo forti
Ora mi son fatto coraggio e gli ho fatto un gesto dico quasi non piange crei tutte risposte ha fatto con le spalle di chi ci posso fare
Alla fine dell'incontro e venute scesa giù e mi ha messo le mani occorre mi ha abbracciato e non ho capito più niente non solo cercato di realizzare incontro c'cercato di
Di percorrere i momenti ma non ce l'ho fatta ricordo solo che che la ragazza disse io ero arrabbiata era molto arrabbiata però poi ho capito
Quelle parole ricorderà invitai a scrivere al
Alla redazione quelle parole meno hanno fatto capire araba della arrabbia dell'altro che può può provare l'altro verso di noi e di questo in questo momento ne farò tesoro
Concludo dicendo che credo che dopo
Queste esperienze queste questo mio percorso io abbia
Abbia diritto di essere
Di riscontrare appena
Inutili in un circuito di media sicurezza dove
Effettivamente se hanno tante opportunità che hanno
Tante opportunità diversamente da tutti gli altri cacci cercare di ricostruire una vita che fino ad ora non ho vissuto sì io ho imparato a ricostruire pazientemente come suggerisce Ornella creata con la quale va tutto il mio ringraziamento per
Ripeto il problema per questo questo incontro per questo che questa giornata e lo faccio a nome di tutti i miei compagni della S uno
Perché Ornella si spende per noi si spende per il detenuto spenderà subito a Berno
Non so se lo meritiamo però grande applauso fornire
Grazie
Mille novecentocinque
Il famoso sociologo Georg SIM
In uno dei suoi saggi più celebri dedicato alla moda il più potevano instabile degli oggetti qualifica all'epoca moderna come l'età dell'impazienza
Aperte le virgolette
Il nostro ritmo interno richiede periodi sempre più brevi nel cambiamento delle impressioni
Il caratteristico ritmo impaziente della vita moderna significa non soltanto il desiderio di un rapido cambiamento dei contenuti qualitativi della vita ma anche la potenza del fascino
Formale del confine dell'inizio della fine del venire e dell'andare chiuse le virgolette
L'impazienza ripeto siamo nel mille novecentocinque sarebbe dunque un risultato dell'impossibilità di sostare
Di mettere a dimora presso le cose di trovare in essa acquirente e riposo e senso
Prive Gabriella caro amore che seppure il complesso è possibile scoprire oggi
Che la pazienza sparita dall'orizzonte contemporaneo come qualità del tempo la si può trovare trasformata in una qualità della relazione tra gli esseri umani
A cui si potrà dare il nome di cura
Gabriella carambole collabora con articoli saggi interventi e varie testate culturali sui temi di confine nell'esperienza religiosa
Dal mille novecentonovantatré alcune programmatica Radio tre uomini e profeti dedicata ai temi dell'attualità che li Giosa e all'approfondimento dei testi delle figure delle grandi tradizioni religiose
Cura le prefazione di opere come le memorie di un seduttore di solventi etica
E poi ancora Giuda il tradimento fedele di Gustavo Zagrebelsky
Dirige per la casa editrice bresciana Morcelliana la collana uomini e profeti che ripropone alcuni colloqui avuti nella trasmissione omonima
è un gregge tra l'altro del saggio pazienza il Molino due mila quattordici
Grazie buongiorno vi ringrazio tutti soprattutto ringrazio per queste parole che abbiamo sentito che stiamo sentendo che stiamo ascoltando
Dove è un po'difficile districarsi un po'difficile
Capire che cosa distinguere rabbia la pazienza da impazienza
Dà speranza da possibilità e quindi o così io sono un po'come voi credo consuma colpita da dall'eco di questi soprattutto di questi racconti che abbiamo sentito
Dove la dimensione della rabbia sembra essere stata per tutti una dimensione primari hanno quasi
Proprio virginali originaria motivata certamente da vicende individuali personali sociali
Ma poi
A cui queste persone sono state da cui queste persone sono state come sopraffatti né come se fossero vinti da una dimensione enti di rabbia
Appunto diceva prima Marino Sinibaldi è possibile un buon uso della rabbia penso di sì però con con molti passaggi perché
Mi ha colpito una una cosa molto banale che ovviamente presente a tutti ma che
La parola rabbia
N la stessa parola che si usa per designare
Una
Malattia degli animali quindi come se non so su quale venga prima se venga prima
La la rabbia come malattia oppure la rabbia come dimensione umana quale abbia invitato l'altro
Però
Ecco è una dimensione che travolge la rabbia
E effettivamente si e circa sorta e muta muta perché non sa esprimersi diversamente che nel gesto violento sorda
Perché non ascoltare parole dell'altro cieca perché non vede l'altro
Di fronte a sé
Ecco mi ha colpito in alcuni di questi racconti come
Pian piano poi abbiano preso consapevolezza queste persone che avevano ferito un altro qualcun altro qualcos'altro dovevo la loro stessa famiglia
Allora e possibile però trasformare questa rabbia in qualche altra cosa appunto farne un buon uso io penso sicuramente visivo
Ma per esempio mi mi mi viene da pensare come un'altra parola per indicare altre parole per indicare la rabbia sono lira e la collera
Ma
Appunto mentre della rabbia non vediamo una dimensione
O non lo vediamo immediatamente insomma una dimensione positiva perché chi era più sei rabbioso non c'è la la rabbia vuole riferire vuole prevalere vuole prevaricare
Nelli era e nell'accordo era che possono essere altrettanto distruttive
Però possiamo avere come una dimensione più più nobile più inutilizzata
Perché per esempio in tutta la la tradizione dei Padri della Chiesa birrai certamente è un vizio radio la collera è un vizio
Però c'è anche una giusta accollerà c'è una stanza accollerà addirittura
Cioè c'è l'esercizio della Santa accollerà che la dove ci si indigna per qualcosa per un'ingiustizia
La dove entra in gioco l'ingiustizia allora mi ha
Colpito un po'il
Come dire la
La tessitura intricata di questa nascita della rabbia in queste persone che sicuramente nascono in un terreno ingiusto socialmente
O dal punto di vista familiare
E però non riescono a trasformare questo senso dell'ingiustizia in qualcosa di giusto per esempio si parla nel nella Bibbia dell'ira di Dio
Anche l'iradiddio è
Può essere cioè raccontata diciamo è raccontata in maniera
Distruttiva
Cioè il diluvio oppure non so distrugge popoli interviene nelle vite delle persone eccetera Marelli che era
Gigi io numerosi dice mai la rabbia di tiglio non esiste
Ecco quindi lire la come qualcosa di
Potenzialmente positivo
Potenzialmente positivo perché non si ferma al gesto racchiuso mamma ha in mente una trasformazione ha in mente una possibilità nello sfondo c'è la giustizia
Nello sfondo c'era conversione per motivare la conversione una religione ma il convertire
Il proprio cuore di pietra in un cuore di carne uso ancora un linguaggio biblico ecco quindi convertirsi alla visione dell'altro che certamente mediante la solidarietà e mediante la l'ascolto e l'accoglienza dell'altro
Allora sì che la pazienza può essere
Uno strumento ma appunto anche come veniva fuori dalle testimonianze dei detenuti la pazienza non è un fine
Non è che si deve diventare pazienti a tutti i costi non serve a niente perché allora quella pazienza
Assume per noi il suono dell'accettazione no della passività devi essere paziente pazienza devi sopportare no non è così cioè non è giusto sopportare
è giusto invece elaborare
La propria rabbia e la propria idea la pazienza è una dimensione invece anche molto attiva
Sia Pasqua dati i bambini quando giocano no come sono pazienti come sono attenti al loro gioco vi si può chiamare mille volte non usi distolgono
Ecco non è che lo gli è stata consegnata la pazienza hanno appreso da soli
La passione per il loro oggetto
Ecco quindi la la pazienza può essere una modalità di trasformazione
Di se stessi e degli altri serissima appunto cura di ciò che si fa o della persona che sia di fronte se si prepara un buon piatto di cucina per esempio come ciò che in questo carcere si fa
Quella è cura quelle pazienza ma non la pazienza che subisce ma la pazienza che elabora
La stessa cosa appunto leggere un libro guardare un film
Scrivere un pensiero la stessa cosa nelle relazioni con gli altri no avviene la pazienza di ascoltare ma non perché si ascolta passivamente
Ma perché nell'ascolto si elabora la relazione con l'altro e ci si rende conto che né non ci siamo solo nuovi ci sono anche gli altri allora la la formula che avrete sentito mille volte
Allora il prossimo tuo perché come testé esso che sembra un po'vuota se detta così
Ma intanto tenete conto che esiste in tutte le tradizioni non soltanto nella tradizione giudaica cristiana
E ama il prossimo tuo come te stesso significa semplicemente guarda che c'è una reciprocità tra noi esseri umani guarda che la situazione
Come diceva prima punto Maggiolini a
Un riverbero una ricaduta sull'altro e l'azione dell'altro può avere una ricaduta sull'attualità
Ecco quindi instaurare questa reciprocità questo può essere
Il lavoro della della pazienza
E mi viene in mente che voglio solo portare un esempio di un di un amico che si chiama Luca Santiago Morante e che insegna in una ASL di Reggio Emilia di Bergamo
Insegna nelle scuole medie
E insegna disegno a dei ragazzini che non sono Portanova grande rabbia dentro di serie perché il sono nati in situazioni difficili ma a volte hanno proprio da anche dei deficit psichici
Egli fa disegnare degli animali
E uno di questi ragazzini ha detto bene questi sono tutti gli animali che non sono riusciti a entrare nell'Arca
E sono degli animali in tutti i terribili conti garantite enti delle lingue adunché degli artigli che prendono delle striature di sangue
Ecco che in in questi disegni in questa rappresentazione dell'animale che uno si porta dentro in maniera così
Non consente una raffigurazione giusto ovviamente
Ecco c'è la l'anno
Come dire
L'espressione della rabbia che però questi ragazzi riescono
A elaborare attraverso un disegno e adesso saranno ospiti anche dell'Expo di Milano
Presentando una serie di disegni in cui gli animali si cibano degli uomini e fino
In secondo piano questa vendetta questa vendetta che però diventa una giustizia diciamo un po'come Ulisse se voi ci pensate bene
La figura di Ulisse
Ulisse
Come dire mantiene dentro di sé comunicherà ampie soprattutto quella nei confronti dei progetti hanno invaso la su isolarsi vogliono in possedere della sua donna
Ma la Frattini perché se lui è appena arrivato si scoprisse subito
La sua azione sarebbe vana ecco allora che trattenere la rabbia cioè è un esercizio di pazienza ma appunto la pazienza è un esercizio
Non è un un fine non è l'obiettivo della nostra vita e esercitarsi ad avere cura astratta inerente il tuo
E soprattutto ai individuare quale sia l'obiettivo della nostra vita e in questo senso e quindi insomma concludo e in questo senso potrebbe e dovrebbe essere anche una virtù politica
Ho letto recentemente un saggio di un sociologo indiano molto importante
Che dice ma come
Volete mai che si possano risolvere tutti i conflitti del mondo i conflitti nelle città fra ricchi e poveri conflitti religiosi eccetera eccetera se no
Attraverso un uso politico della pazienza
Ecco che allora anche nel nel carcere cioè da una parte immagino che ciascun detenuto debba lavorare sulla propria rabbia e sulla propria possibilità di convertirlo in un'altra cosa
Ma in questo senso ci vuole anche l'impazienza appunto queste parole che si mescolano
Nel senso di
Sollecitare chiedere esigere che ci sia un uso diverso del tempo dentro le carceri
Che ci sia un uso fattivo che sia data la possibilità di apertura delle cose di aver cura di sé stessi di aver cura degli altri familiari
Ecco e quindi insomma mettendo insieme tutto questo possiamo sì lavorare sulla pazienza e con pazienza
Ma
Appunto tenendo conto che
La pazienza in implica movimenti riversi ecco e certamente esigente del tempo per realizzare le cose ma quel tempo deve essere impiegato con un fine con lo scopo ecco per avere in vista
Come dire qualcosa di di più bello momenti e di più degno permetterselo e per la propria famiglia per la propria comunità e per la comunità più vasta vi ringrazio
Ciao a tutti mi chiamo Andrea
Sono un detenuto
Che frequenta la relazione delle sette orizzonti da circa tre anni
Vorrei parlarvi degli affetti di un di un mancato ascolto
Io quando erano in libertà
Alla giovane età appena maggiorenne
Ero già stato quattro volte in carcere
Mi sentivo mi sentivo un reietto un fallito uno scarto della società anche uno scarto del carcere
Tutto questo portava
Ad usare grosse quantità di cocaina
Nel tempo
L'abuso di cocaina riportava anche a rafforzare la già Miai innata timidezza
Tante
E questa è la prima volta che parlo davanti a tanta gente mi viene difficile
Eccoci qua
Quand'ero fuori non avevo paura di entrare in banca a fare le rapine
Invece adesso sono qui che faremo con un bambino
Parliamo di era abbia
In carcere
Adesso sono in carcere dal due mila otto
Io avevo la grossa difficoltà
Ce lo tuttora di
Assimilare
Grosse quantità di rabbia
E poi
Indirizzarle in direzioni sbagliate
Come facevo quando ero fuori la rata la portavo in banca
Nascondiamo quel denaro
Riapro curarmi la cocaina Pretty vestire
Per riscattare mi diciamo verso quella società che mi aveva messo che mi aveva emarginato
In carcere avevo il brutto vizio di
Non tenervi mai niente dentro di
Di litigare spesso di ricavo con i medici
Voi educatori nelle varie carcerazione dai quali non mi si non mi sentivo ascoltato non mi sentivo capito
E a volte mi sentivo anche preso in giro ecco
Poi se è stato anche un periodo nel quale o ho fatto tante risse
O
Verso le istituzioni
Sì anche verso le istituzioni io ho espresso la mia rabbia
Lo eccitava spaccando un pacco di un paio di cella
Di facendo dei danni facendo delle risse con altri detenuti
Spesso dedicando anche con con le guardie
L'unica cosa di buono che ho ottenuto tutti questi anni il saldo
Quello che mi saltando la redazione ventisette regionale cioè la possibilità
Di capire di capire almeno il perché perché sono incazzato sismiche vedere tre se sono ancora impacciato vi dico di sì
Però lo
La mia rabbia si è affievolita perché
Mi viene data la possibilità di capire il perché
Ricordo periodo
Percorre partecipavo ai gruppi della redazione
Però non parlavo mai non intervenivo mai perché ero
Un potere un po'per timidezza
Un po'per riservatezza
Poi col passare del tempo
Circa un anno fa
Decisi chi incanalare quella rabbia repressa in direzioni diverse magari più positive
Però mi veniva difficile perché
Si sa in carcere che sono sempre un po'tenersi tutto dentro
E allora
Trovavo parecchie difficoltà un po'minuta con la relazione perché mi sfogavo cominciava a parlare un po'di più
Dare il mio contributo a dare il mio pensiero
Ho adottato diversi metodi uno tra i tanti era quello di scrivere tante lettere
Lettere su lettere a volte anche di notte
Intendevo sui fogli la mia rabbia
Quella rabbia è che si faceva inchiostro e poi la spedivo continuamente a quasi era ma di non mandare via la collera mandarla via quel malessere interiore
è un po'mi è servito a me sta servendo tuttora
Che dire
Va bene così da
A parlare
Ora e Massimo civiche è uno degli uomini che chiudemmo al mondo
Per la sua velocità di pensiero e i suoi acutissime in molti di spirito
A Sarzana nel due mila tredici al Festival della mente mi ha fatto passare in due ore di autentica passione io ho presentato il suo libro e lui il mio
Beh io devo dire che se la tranquillo solo quando avrà lasciato questo convegno
Scherzi a parte il massimo è un amico da da tanti tanti anni e è una persona che divide non è un dissociato mentale ma divide le sue giornate intere
Psicologa dei servizi pubblici di salute mentale adesso un po'meno al mattino
Conduttore radiofonico a Radiodue con Caterpillar al pomeriggio insieme all'ottima Zambon atti
E la sera spesso è impegnato a scrivere testi teatrali ha lavorato tantissimo con Lella Costa
Ha pubblicato tra l'altro accollo a colloquio tutte le mattine al centro di salute mentale e lidi rabbia che perché ne sia arrivata tanta
C'è stato pubblicato nel due mila nove Feltrinelli del POR due mila undici e il tempo del senza lavoro due mila tredici
Grazie grazie grazie dell'invito dico solo con fiero imbarazzo che
è difficile dire qualcosa dopo dopo che Andrea ha raccontato quelle co Josè perché sono
Talmente denso è talmente personali sembra di riconoscerci un uno sforzo una capacità un lavoro di cercare di dire disse che qualsiasi
Teoria costruita sopra o a partire da questo è una violenza delle psicologie
Sono delle costruzioni teoriche sono noi cerchiamo di fare dei contenitori permetterci
Dentro la complessità della vita delle persone a volte contenitori
Si adeguano al contenuto l'acqua si può imbottigliare indovino anche bosco in bottiglie più difficile da immaginare quindi
La prendo un po'larga e e cerco di dire qualcosa attraverso
Una storia che ho sentito per caso che che che vi racconto una storia che ho sentito alla radio
E mi è tornata in mente sono andata risentirla che ho provato un sentimento di rabbia perché è una bella storia ma la mandati in onda Radiotre in questo mi ha un po'mi ha un po'irritato è la bella storia
Di sei persone che sono nelle nel vecchia nel carcere di Sassari vecchio carcere di Sassari che
Deve essere stato chiuso poco tempo fa ce n'è uno nuovo non so come sia nuovo quello nuovo quello perché molto brutto è un luogo degradato ammuffito Putti do che si sta che si sta sbriciola andò
E questi segni queste sei persone detenute scendono dei gradini e vanno ancora più in basso vanno nei sotterranei
Del del vecchio ammuffito reputi do carcere di Sassari
Perché devono fare un lavoro hanno fatto un corso per archivisti con una persona
Molto brava e scendono i gradini e vanno nel piano ancora più umido più marcio del carcere di Sassari e dove in dieci celle
Ci sono una quantità enorme di documenti sono essendo stato stipato lì l'archivio
Di un altro carcere di una colonia penale la colonia penale di Tramarin gli occhi vicino
Credo vicino a Alighiero in un posto molto bello e che è stata attiva dal quaranta al sessantadue
E poi è stata chiusa e allora in queste dieci celle sono stati estirpati migliaia di documenti ci sono
Diranno poi cinque mila Fasc circoli personali più di venti mila
Pagine sparse che raccontano altre vite altre vite di carcere
E tutto questo lo racconta bene il programma di Radiotre tutto questo in una condizione e terribili perché
Sono
Tutte cose disordinati ammassate sono
Le carte sono ammuffite sono state mischiate Ciaccia sporcizia c'è degrado
Ci sono escrementi di topo perché perché
I topi entrano e corrodono e fanno il loro lavoro
E poi e con queste sei persone cominciano loro dicono armati di pazienza a scavare in questi questi fascicoli
Né carne i fascicoli ci sono le carte processuali ci sono cioè la vita dentro la colonia
Penale ci sono le le domandine cioè c'è tutta la vita del carcere ci sono le foto segnaletiche di detenuti i dati anagrafici
L'elenco dei carceri dopo è dove queste persone sono state le pulizie le carte e loro con un lavoro lungo di anni armati di molta pazienza perché
Non ci sono strumenti tecnologici per adeguati insomma bisogna prendere un foglio o deve capire da quale fascicolo
è è uscito e quale pezzo di storia polacco
Tare se stessi e la capacità redditi di metterlo in relazione con qualcos'altro e quindi
Armati di pazienza fanno un'opera restituiscono a tutti noi questa questa
Questa memoria collettiva e e questa è una storia che finisce bene la storia raccontata Radiotre perché poi
Questi sei detenuti vado polvere con pazienza
Con lavoro di cucitura il di ricucitura paziente rimesso in ordine questa sterminata mole di dati vanno un po'a lavorare e allestire un punto di memoria dove c'era l'antica colonia penale di
Strana rinvio che adesso è un bel posto perché è un parco naturale quindi raccontano la propria gioia di
Fare un lavoro
Socialmente utile eticamente utile di farlo anche in un bel posto
è un certo punto mi ha molto colpito mi è venuta una connessione che cerco confusamente di raccontarvi
Uno di queste persone detenute dice dice questo questo luogo è stato un luogo di grande sofferenza e non si capisce più se ne parla del carcere di Sassari della colonia penale di tra una rinvio
O di Radiotre perché anche Radiotre un luogo di sofferenza dice dice Marino Sinibaldi
E
E poi dice questa persona detenuta ogni documento ogni fascicolo che leggo mi fa anche a volte molto arrabbiare dopo averlo aperto lo chiudo e sto alcuni secondi pensando
E poi racconta sempre che dice quattro giorni fa ho aperto un fascicolo ma l'ho chiuso subito mi aveva fatto molto arrabbiare perché nel fascicolo racconta
Nel fascicolo c'è la lettera che un il figlio di un detenuto scrive al detenuto di cui il detenuto legge il fascicolo c'è la lettera in cui il figlio dice mamma sta molto male
Faccio avere notizia di te
E ed è una lettera molto preoccupato molto preoccupata e e il detenuto il detenuto quello che ce lo racconta dice se la lettera in questo fascicolo vuol dire che non gliene hanno consegnata che è stata censurata
Ma perché non gli erano consegnata perché questa ingiustizia
Perché mi devo arrabbiare io quarant'anni dopo o di più a leggere
A leggere questa questa storia e poi dice che e poi riprendo coraggio dopo qualche giorno riapro fascicolo e trovo che c'è un'altra lettera un'altra lettera
Del figlio che dice il figlio scrive di nuovo dice ma perché non c'è rispondi perché che cosa è successo mamma ogni giorno parla di intenti mamma o a un brutto male per cui non rispondi
E nella registrazione diritti Radiotre adesso il detenuto quello che dalla voce la rabbia di un altro detenuto alza la voce dice
Cazzo ma non gliene ha tanto neanche quella lettera e poi dice allora il fascicolo l'ho messo via perché mi stava facendo molto molto arrabbiare
E però poi il detenuto contino a a fare il suo lavoro che è quello di di fare ordine di fare chiarezza DD
Allora a me avremmo è venuto da pensare appunto a quanta pazienza ci vuole
Quanta rabbia bisogna attraversare per mettere in ordine i fascicoli le cose
Della propria vita di quanto bisogna mettere le mani nella merda che che ha sporcato la nostra vita nella merda con la quale abbiamo
Sporcato la la la propria vita la propria la nostra vita
Di quanto però questo in qualche modo vada fatto e di quanto
Il filo della pazienza la data
La volontà la capacità di mettere in ordine tasselli molto spazio molto sporche molto ammuffiti molto degradati che sono nelle nostre vite
Possa essere fatto
Quali che siano gli strumenti io credo che siano possono essere solo un mix tutto da inventare di strumenti personali voglia Malavoglia chi viene dopo che la rabbia un po'si è abbassata capacità
La capacità che viene se la vede in qualcun altro intelligenza intelligenza personale ma credo anche intelligenza collettiva e quindi la
La riflessione ci porta a pensare quanto la rabbia
Lara di tante cose varabile
E compressione tutti noi abbiamo l'idea che se
Se ci arrabbiamo troppo poco ci verrà un tumore o che se ci arrabbiamo troppo la rabbia come dilatazioni ci verrà un infarto un ictus insomma
E come come tenere insieme
Tutto questo e dove dove ci porta a tutto questo
Questo non lo so ho trovato sono di bassissima cultura ma Google fa delle cose meravigliose una faccia una frase di Aristotele che dice
Arrabbiarsi è facile
Ne siamo capaci tutti
Ma non è assolutamente facile e soprattutto non è da tutti Arre arrabbiarsi con la persona giusta nella mi
Ora giusta nel modo giusto nel momento giusto e per la causa giusta insomma e questa è una buona riflessione
La metto insieme e finisco con una cosa che avevo sentito raccontare da
Da Umberto Galimberti verso il quale ho molta gratitudine
Che dice
Oggi abbiamo solo rabbie private e c'è solo un esile traccia delle rabbie collettive che la diceva nel due mila e undici del due mila uno certe di tempo nel passato
Io credo che
Gli esiti drammatici di molte rabbie private siano qui vini nel circuito
Nel circuito penitenziario credo che abbiamo tutti come ognuno dato dalla propria posizione
L'obbligo di interrogarci su che cosa ce ne facciamo di questa era dei privati e se le teniamo compresse essere trasformiamo in qualcos'altro se le cui ci siamo in un tessuto sociale
Che tenga dentro il più possibile delle persone
E l'altro interrogativo
Che mi piacerebbe perché perché sono stato qua a Padova ma in università ma in carcere in un altro periodo
Mi è venuto in mente vedendo qua Marco Boato di cui ero stato inutile allievo
L'altra questione e che cosa ce ne facciamo come riusciamo a produrre rabbie collettive perché le radio private a volte finiscono qua dentro
Le rabbie collettive se come dice Marino Sinibaldi sono innervati anche dal sentimento della speranza sono quelle che mutano l'esistente sono spero di essere stato abbastanza depressivo
Allora
Buongiorno buongiorno a tutti io sono Lorenzo Lorenzo Sciacca a un detenuto detenuto che fa parte
Da a qualche anno di via della redazione di ristretto orizzonti
Allora
Da quando nella redazione abbiamo iniziato a
A rifletterà confrontarci con Carlo Riccardi con Federica Brenelli su queste su queste due parole la rabbia e la pazienza
Gli anni
Inevitabilmente ho dovuto un po'ripercorrere quella che è stata alla mia vita
E a
Finite mi sono reso conto che a
Allora io quest'anno ancora molto alla P.G. un po'larga io quest'anno facciamo trentanove anni l'anno prossimo arriverò ad aver passato metà della mia vita dentro il carcere
E a
è insomma una consapevolezza nuova non specie di traguardo sicuramente non positivo che raggiungo
I
Nella
Io quello che mi è sempre mancato di più nella mia vita a
Avere la capacità di fermarmi una cosa che io non ho
Non sono mai stato in grado di fare di fermarmi e di riflettere
Sono una persona che ha
Magari molte altre persone dalla Società esterno identifica come il delinquente abituale come lei ha
Con una recidiva specifica
Ho fatto tante carcerazioni nella mia vita e sempre per il solito reato ogni volta che sono uscito Hawks sempre commessi solito reato
E a
Portando sempre una gravità maggiore sono in carcere per
Per rapine
Dunque io uscendo dal carcere commettevo lo stesso reato con una gravità maggiore
E questo mi ha portato oggi a capire che non ho non ho mai avuto questa capacità di fermarmi riflettere io sono sempre stato fermato dalle istituzioni dal carcere
Però mi oggi inizia a chiedermi se poi il carcere ha visto che ho avuto questa forza ha apportato
Ha avuto la capacità ha fatto il suo dovere affermarmi ma
Mi chiedo se oggi ha fatto il suo dovere anche a farmi riflettere
Io le carcerazioni con sempre fatto sto appello ho sempre vissuto in maniera molto molto passiva
Io
Era una di quelle persone che a se ne stava sopra gli otto nella branda oppure passeggiava avanti indietro per l'aria
E pensavo se entro il prossimo reato da commettere
Non accettavo niente da nessuno
E e questo mi ha portato
Rapporto appoggio avere trent'anni di carcere hanno la condanna come mi dice anche il magistrato il ma con danni importanti
I
Ho sempre fatto in carcerazione molto molto rabbiose non accettavo me niente da nessuno non accettava il dialogo con nessuno soprattutto se di fronte a me c'era qualcuno che rappresentava l'istituzione
E ha molto onestamente vi dico che non mi sono neanche fermato fuori di fronte alla
Al dolore più forte che può colpire un uomo cioè sulla lutto di o del proprio figlio
Neanche questo nera mi ha fermato
Io
Io oggi ho il
O
Faccio una carcerazione sicuramente diversa
A
Sicuramente o delle consapevolezze diverse ho raggiunto delle consapevolezze
Però
Ho motivo di arrabbiarmi in più oggi pur facendo una carcerazione e a
Tra virgolette
Che rispetto a un po'il Cannone dell'articolo ventisette dalla Costituzione
Però mi arrabbio diversa perché mi sto chiedendo se ha questa possibilità mi fosse fatta dato prima
Se io avessi conosciuto prima una
Una pena più riflessiva
Credo che a che oggi non sarei qua con una condanna così grossa perché perché stupido non lo sono
E a
E oggi per me io oggi vedo Pietro
Parlo anche in maniera diversa
Se prima usato cento porrò cento parole parla per parlare era perché parlavo quel gergo carcerario il gergo della strada
Oggi per me le parole assumono già un senso diverso parole che magari prima neanche a avevo il coraggio di pronunciare
Oggi magari io alle pronunce me le riforme le rivolgo a me stesso
Oggi sicuramente ho il coraggio di via ammettere che nella mia città io ho delle responsabilità
A
Però credo anche a chi oggi io ammetto col progetto della scuola e dei carceri scuola carcere che facciamo ogni settimana con la redazione io metto sempre dico di fronte alle persone la mia responsabilità personale
Però oggi credo che anche anche altre persone si potrebbero assumere la propria respiro la responsabilità per il sistema penitenziario che c'è in Italia
Io in questo momento che sono qua a parlare a fare delle riflessioni con voi in giro per le carceri italiane ci sono migliaia di ragazzi che aveva che stanno pensando al prossimo colpo da fare
E questo perché
Perché non gli viene concesso espansivo presso altri discorsi brividi sovraffollamento
Non gli viene concesso io ho l'opportunità di ripetersi in maniera critica di riflettere di fermarsi poi ognuno è libero di prendo la propria decisione però credo che
Al di là delle possibilità tra virgolette giudiziarie quelle oggi uscire con qualche beneficio così è la vera possibilità sia di quella di
Ripercorrere gesti che una persona commesso
Un po'a quello che sto facendo io oggi ho anche sì ogni trent'anni di condanna
Zancopè non ha comunicazione
Gazo coatti credo sia e
Viene recarsi
Al cancella le leggi devono delle qualcosa grazie
Salve sono Tommaseo Romeo mediamente tre anni in carcere condannati all'ergastolo
Tutta la
Mia detenzione da trascorsa nei regimi speciali tregua le otto Anna quarantuno bis viene del quarantuno bis non hanno fatto altro che aumentare me la rabbia
Perché poteva accettare le restrizioni sulla mia persona ma non m'accettavo che le dovevano subire i miei familiari in particolare le mie figlie
I colloqui prima del quarantuno con le mie figlie erano fatte di baci e abbracci e carezze
Dopo è stato traumatico per loro vedermi dietro un vetro blindato
E io mi arrabbiavo in quanto non non riusciva a spiegare due bambine perché mi trovavo dietro quel vetro
Ne nel due mila e nove mi viene revocato il quarantuno bis e arriva al carcere di Padova per non finire nell'ozio mi iscrive all'università
Anche se ero convinto che non riusciva a dare nessuna materia per gli strascichi dovuta al quarantuno bis perché dopo molti anni di quel regime
No non perde la padronanza del parlare dell'esprimerti
In ordine della parola
Ma con l'aiuto invece con l'aiuto dei tutor sono riuscito a dare le prime materia
Poi due anni fa salgo su un treno che da una sterzata la mia vita questo treno si chiama ristretto orizzonte
Perché sedermi al tavolo dei del settore Zonta e ho avuto la possibilità di entrare in contatto con
La società esterna
E questo mi ha fatto sì che Small dire la mia rabbia che mio fosse dava la mente da molti da tantissimi anni
Molte volte penso che sono stato fortunato ad arrivare
Per essere qui a Padova perché se sarei stato collocato nelle sezioni S uno di Parma opera
Di certo dopo ventitré anni stare ancora un uomo pieno di rabbia perché in quegli istituti non hanno la possibilità ti danno la possibilità di svolge delle attività che svolge in questo istituto
Concludo con l'augurio e con la speranza che Ornella favore non resto una mosca bianca
Perché
Molte altre persone c'è devono credere investi investire su UI cosiddetti Caner rabbioso o i detenuti pericolosi e che se quarantuno quarantuno bis ringrazio tutti
Buongiorno a tutti io sarò veramente brevissimo perché
Se ne motivi non riesco ad esprimermi più unita sono Gaetano Fiandaca detenute in questo carcere
Dal novantaquattro oggi o espiato venti anni di carcere e tutti i trascorsi in circuito speciali
Bene
Otto anni fa mi è stato revocato il quarantuno bis e sono stato trasferito è allocato nella sezione di alta sicurezza qui di Padova
Faccio lui da ben otto anni poiché alcune relazioni di polizia ritengono una mia attuale pericolosità contatti con l'esterno
Voglio fare presente che questa relazione che non ci ha se riescono ciò sono le stesse relazioni che otto anni fa mi hanno portato sottoposto al regime di quarantuno bis cioè sono le i denti dice e nonostante latte in tu attentissimo Quagliotti ben due tribunale di sorveglianza prima quello di Torino e successivamente anche quello di Napoli
I quali hanno ritenuto queste relazioni veramente generico c'è generiche
Stereotipate dell'azione che nord riportavano alcun attualità di una mia attuale pericolosità ebbene assalita a seguito di questi attenti vagli mi è stato revocato toh il quarantuno bis ma nonostante quelle relazioni identico nuovo dicevano che non vi era una mia attuale pericolosità io sono mi trovo
Da otto anni in questo circuito di alta sicurezza
Non riesco ad essere declassificato io riterrei che oggi sia giusto che io venissi declassificato
Sistemato allocato in una sezione in media sicurezza ecco dove ma avrei la possibilità di potere proseguire la mia carcere un'altra mia carcerazione più serenamente senza temere
Il fatto di essere trasferito da un momento all'altro su e giù per l'Italia
E in carcere dove
Si rimane chiusi venti ore al giorno out sia are tutto il giorno ecco questo è un tipo di ozio che causa rancore
Errati a io credo che il carcere debba
Limitare al detenuto per la propria libertà e non della propria attività e purtroppo questa è senz'non è un po'tutto in generale il carcere ma in particolare queste sezioni di alta sicurezza dove siamo dove ci troviamo noi privano spesso della Trinità del detenuto perché
Tenere un detenuto tutto il giorno a guardare il soffitto veramente umiliante con è veramente fare sentire la persona una persona totalmente inutile io credo che credo ne sono sicurissimo che
Un carcere
Che apre comporre inserimento e questo di Padova presso di Padova toglie la libertà cioè al detenuto umano gli toglieva Trinità dirà la possibilità
E di muoversi
Di potersi migliorare culturalmente e lo confronta con realtà diverse da quelle che l'hanno portato in carcere oggi è un esempio un bellissimo esempio veramente
E a tale proposito io voglio ringraziare
Ornella Favara anche se non l'ho mai fatto forse un po'per timidezze
Che lei è veramente una persona importantissima per noi forse una di quelle persone che a quel coraggio di portare
La nostra voce all'esterno del carcere perché ci vuole veramente
Tanto coraggio seguire portare la voce all'esterno dei detenuti dell'alta sicurezza dei detenuti del quaranta uno bis il perché su questi temi magari si preferisce girarsi dall'altra parte quindi oggi voglio dire veramente graziato Ornella
Grazie
No mo'è urgentemente mancanza dalla Provincia elencati Zuccotti è venuto in un'unica cosa io con i miei vecchi ritenuti aria
Bibite ringrazia menti quelle ritenute nella esse sono da meno tempo in carcere Neverland hanno tempi scusate ristretti orizzonti
E quindi ringraziano troppo
Beh lo faccio io allora
Beh innanzitutto mi sento più rilassata perché civiche è andato via in motti di spirito che si riversano su di me
Avverranno altrove
Fermarsi riflettere parlarsi
E ascoltarsi
Questo è il lavoro preziosissimo che si fa ristretti orizzonti
E
Ed è
Tutto ciò che
Avviene
Dopo che si è incontrato un sentimento che quello del risentimento
Del quale Stefano Tomelleri che Professore di sociologia dei fenomeni collettivi presso il Dipartimento di scienze umane e sociale dell'Università degli Studi di Bergamo
è da tempo un attento osservatore
Allievo di Sergio ma anche e divenne circa
Attualmente sono interessi sono rivolte alla ricerca delle nuove frontiere della violenza del Sacco nelle società contemporanee
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la Società del risentimento del due mila quattro e identità di gerarchia per una sociologia del risentimento del due mila nove
L'ipotesi in questo libro anche la ragione profonda dell'attuale sentimento di crisi endemica che noi viviamo sia da ricercare proprio all'efficacia dei dispositivi moderni
Di autoregolazione del sentimenti del risentimento
La parola risentimento dagli incendi pone in particolare la genealogia della morale mille ottocentottantasette acquisito il significato che siamo soli dei attribuirle oggi
Un desiderio di vendetta che si radica negli strati più profondi della personalità
Quanto come quindi il risentimento condiziona la nostra vita quotidiana
Prego
Grazie
Ha mandato in funzione di per questa
Introduzione
Ma grazie anche
Per l'invito
Grazie in particolare le testimonianze che ho sentito
E in particolare
Due testimonianze che era colpito
La prima
Di cui non ricordo il nome mi scuso in un passaggio in particolare
Mi è rimasta impressa la scena di quel coltellino
E di come
Quel gesto chiede di tornare a casa a prendere il coltello sia nato dopo aver sentito un profondo sentimento di umiliazione
Di fronte i propri amici
Del fatto di aver vissuto la ferita dell'umiliazione
E di essere rimasto intrappolato da un desiderio di vendetta
A tal punto di dover prendere il coltello per tornare riscattare l'immagine di sé
Con estrema consapevolezza credo
La sua testimonianza si dice qual è la natura del risentimento
Se dovessi usare un'immagine di sentimento
L'immagine di un uomo di una donna che volge lo sguardo alla ferita quindi al passato camminando all'indietro e non riesce più a guardare il suo futuro a guardare oltre guardare avanti
Noi abbiamo l'idea molto diffusa
Che le mozioni siano un fatto privato un fatto intimo individualistico
E questa idea l'abbiamo ereditata sicuramente dal passato dalla modernità
In realtà le mozioni possiamo leggerle anche come un fenomeno profondamente sociale strettamente legato i tempi in cui viviamo
E vorrei raccontarvi
Una storia e la storia di un rituale che veniva
Nella città di Marsiglia in passato durante il periodo dell'impero romano era il rito del capro espiatorio
E nei periodi di profonda crisi della comunità Marsigliese
Si era usi a prendere una persona solitamente un vagabondo un emarginato
Perché no un reo l'importante che forse qualcuno di cui
Nessun altro si poteva indicare
Veniva trattato per un anno con i migliori servigi come fosse un principio un radar
E all'insorgere di una crisi di una carestia di una
Cenno di guerra o di conflitto sociale
Questa persona veniva spogliato interamente nuda fatta camminare in mezzo al caldo volte umano
E veniva completamente lapidata insultata offesa da tutta la comunità il suo compito
Come ha descritto molto bene Primo levi era quello di volgere il capro espiatorio per l'intera comunità portare su dissidenti
Le colpe di malumori della crisi che attraversavano tutta la società
Il ponte che risentimento nelle società passate veniva gestito in qualche modo risolto da questi rituali sociali da questi dispositivi
Quella che la nostra normale comuni invidia rivalità competizioni confronti offese
Perché non in qualche modo è risolte
Io ho una
Come dire un esito che risolutore della crisi che accomunava tutta la comunità
Noi del due mila otto
Siamo una società che si racconta in crisi
Non abbiamo smesso di cercare i nostri capri espiatori
Siamo sempre pieni di capri espiatori
Oggi ieri erano i meridionali che sbarcavano abitano a Torino alla FIAT oggi sono gli immigrati che sbarcano a Lampedusa
Però non funzionano
La differenza che
Tra noi e la società di Marsiglia
E che la Marseglia dei romani una volta che semplificava i suoi capri espiatori si pacifica
Ritornava serena la crisi era risolta
I nostri capri espiatori
I meridionali prima
Immigrati oggi
I reclusi
Sono coloro che ci mettono gli uni contro gli altri
Perché forse per seicento che sono qui oggi ad ascoltare le testimonianze
Se ne potrebbero essere altri seicento che pensano che questo è tempo perso che non c'è nulla da fare
Che chi è recluso un perduto
In qualche modo che li condanna guardare sempre
A al passato quella ferita a quell'offesa
Lei si coperti sentimento
Il sentimento che ci accomuna in tempo che è la nostra ovvi parentesi
Fatto di profonde rivalità fatta di profonda competizione invidia ma in un tempo particolare è stato detto molto bene prima
Persino i bandi
In un tempo in cui
Vite un'idea di profonde eguaglianza in fondo tutti ci riteniamo uguali
Tutti ci riteniamo appena il diritto di realizzare le nostre opportunità i nostri desideri il nostro desiderio di autoaffermazione ecco che allora
Diventa molto difficile se nasce nelle luoghi dove è nata
Il racconto del della prima testimonianza trovare un modo per differenziarsi dagli altri la violenza
Può diventarlo
Il porto è che siamo uguali sulla carta ma diseguali di fatto
E io la società in tempo in cui tutti siamo invitati a realizzare i nostri desideri
Ma
Non tutti hanno le stesse possibilità di realizzazione di questi sistemi
E soprattutto dove il desiderio l'invito di un confronto continuo potremmo dire quasi di consumismo del desiderio
Il fatto che altri possano
E Arco e molti non possano
Crea un profondo sentivo
Che si nasconde dietro la formula perché l'ho visti e io no
Ma come è stato detto pene rispetto la rabbia anche di sentimento non è solo un'emozione negativa
Non è solo la ferita che volge lo sguardo al passato e cerca vendetta
E qui c'è la testimonianza di un grande studioso che Giannelli
è stato un intellettuale torturato da innanzi visti durante la Seconda guerra mondiale ad Auschwitz
Che davanti a una comunità tedesca che gli chiedeva di perdonare
Si è sempre rifiutato di farlo questo l'ha portato ahimè
Noi suicidio come serviva dentro la rabbia divertimento risentimento per quanto possa svolgere al positivo è una profonda sofferenza esistenziale
A me si rifiutava di perdonare i nazisti perché
Per lui era importante ricordare sempre
La fonte di quella ferita del suo risentimento
E cioè ha trasformato quindi un fatto che nel pensiamo privato sua firma
Di un'etica politica
Ovvero
Di un'etica ATER risentimento
Perché il risentimento può essere anche il desiderio
Collettivo di voler cambiare
Il sistema sociale in cui si vive forse
Il forte di sentimento diffuso oggi perché
Dopo tanti anni di crisi probabilmente vogliamo cambiare il contesto sociale
Ma è qui
Concludo che mi hanno colpito molto le parole mi Lorenzo
Quando un certo punto dice
Usavo solo cento parole prima
Ed erano credo le parole del risentimento
Le parole della strada e poi varato trovare altre parole ed ecco che allora
L'uso della parola per descrivere l'emozione come risentimento può essere un modo per svolgerlo in positivo
Le mozioni in sé non è buona né cattiva né sociale né antisociale
è un fatto che ci accomunano le mozioni il problema sono le parole
Devi sentimento abbiamo fatto un uso politico ahimè
Pericolosissimo forse questa realtà il Veneto la Lombardia dove insegno sono luoghi dove del risentimento abbiamo fatto un uso politico che alimenta l'odio non l'ha riflessi vita di cui si parlava prima
L'invito con Cuccu e concludo e che forse queste parole per trasformare risentimento in qualche cosa di positivo ci mancano
Dobbiamo cercarle dobbiamo fare un grande sforzo culturale probabilmente testimonianze
Riflessioni dopo la mia ci potranno aiutare credo in questo
Però credo che questa sia la sfida del nostro tempo cioè di riuscire
A uscire dalla trappola del risentimento come mozione che ci imprigiona del passato e cercare di trovare le parole per svolgere bene il nostro sguardo al futuro grazie
Se stesse
Allora
Prima dell'agognato buffet
Agognata buffet
Abbiamo l'ultimo capitolo per cui vi chiediamo di predisporci all'ascolto perché naturalmente abbiamo un ospite molto importante come lo sono stati tutti gli altri
Da ascoltare quindi
Prego subito la parola il
Buongiorno a tutti rischiamo Biagio
E
Ecco prima di iniziare
Del mio racconto non vorrei che sia
Frainteso come una mia giustificazione
Il mio racconto parte da un momento
All'altro commetterà anche alla mia vita
Fino all'età di ventun'anni era un ragazzo corretto lavoravo
Con l'azienda di famiglia degli autotrasporti di agrumi
L'unico mio pensiero era
Di gestire la mia famiglia che avevo creato che avevo quattordici anni
In cui a quindici sono diventato papà
Un giorno mentre
Che ero seduto al tavolo mangiamo a casa ore tredici e trenta
Arriva una notizia sul telegiornale
Tre ragazzi uccisi dentro un bar
Nel Siracusano
Nel titolo quei tre nomi
Arriva
Un cognome come nel mio
Sono rimasto
Colpito
E dicono il nome di mio fratello
In quel momento son rimasto stretto
Guardavo
Ma
Non ci potevo neanche credere perché dicevo a mio fratello e un lavoratore
Come mai si è trovato in quell'incidente
Ne
Rimanere stretto cerco di tiri mi dirigermi in quel bar
Condomitti ricco veto una grande confusione
Tante persone delle forze dell'ordine
Vetro tre cataloghi a terra coperti di lenzuola non mi fanno avvicinare perché
A terra c'era mio fratello
E sapevano però mi hanno dato la notizia
Che è uno di quelle tre persone a terra era mio fratello
Cerco
Dirigermi per andare a casa di mio fratello a portare la notizia i miei nipotini cioè ai suoi figli
Però nel frattempo pensavo come do questa notizia a quei bambini che il Papa non torna più a casa
A noi nel sud è molto facilmente che scarto un orgoglio
Che diventa molto facilmente vendetta
Ecco da quel giorno mi son concentrato soltanto a a una cosa dal bravo ragazzo a un ragazzo che si vuole vendicare
Vedere in niente ponti tutti i giorni in quel modo
Ho detto un'idea sbagliata devo far approvare stesso dolore che stanno fango provare a me alla persona
Che
Abbia dato quel comando di fare uccide nel mio fratello
Per anni cerco la verità giro rigiro
Finché la trovo quella verità
Nel momento che la trovo pensavo
Che mi libera avo di quel testo che avevo accumulato
Sì mi sono liberato fosse per quel giorno però non è stata una liberazione è stata una condanna
Salvo una condanna per me è stata condannata e i miei nipoti
è stata una condanna dei miei figli è stata una condanna anche
Per i figli
Della vittima
Sono un condannato alla pena dall'ergastolo
Ho potuto figli cinque nipotini
Ecco io prima
Non avevo mai
Ammesso perché
Potevo anche giustificarmi nel dire
BO sono stato colpito voglio colpire
Non mi sono mai rivolto alle autorità dello Stato perché io nella mia mente dicevo
Se esistevano
Non doveva capitare a mio fratello quello che è successo
E la soltanto il mio pensiero un ragazzo di ventuno anni che ha ragionato informo ecco mi son fatto vendetta
Con le mie mani ne sto parlando le conseguenze
Spero che
Assoluti
Queste vendette non si scatenano più perché
Porta morte
Contro morte sangue dopo sangue
Ecco l'unica impressione che io faccio e poi concludo
Una volta andando di un quartiere in Sicilia
Che qua ci siamo anche tanti miei
Corregionale compaesani
In un quartiere entrando in qualche
Quartiere mi ha fatto impressione vedere persone anziani e giovani uomini tutti vestiti di nero
Io son cresciuto in Belgio
Andavo poco in Sicilia solo il periodo delle vacanze concernono mi sono girato e ho detto c'era mia mamma vicino detto ma perché queste persone sonde Sutri tutti di nero
Mi ha detto ognuno ha subito un lutto
Ecco sono quartieri interi di quel modo
Solo rabbia
Ecco io fino a qualche anno fa questa rabbia
Non la smettevo
C'è volevo pensare sempre
Diventi Carmine anche che ero o ho passato nei regimi duri di quarantuno bis Atir riservata alta sicurezza
Quel tipo di regime io mi facevo soltanto una giustificazione dicevo BO io sono stato colpito
Mi sono vendicato che chi ha sbagliato
Arrivo a Padova
Fortunatamente Penco inserito nell'accettazione di ristretto orizzonti
Ero in quel momento era una sezione di alta sicurezza Carmelo Musumeci
Mi trascina interpretazione del direttore
Ci consente
Quell'autorizzazione Ornella mi abbraccia
Mi abbracciano anche
Gli altri volontari dal professor Ferrarini attorno a fare la lati a Ornella e tutti i nostri volontari
Perché per anni in quel regime io avevo presso la parola non comuni trovo più ci sono riusciti finché poi arrivo o un incontro
Con le scuole con i ragazzi
E la inizio a riflettere
Detto ma dove sto andando io
Ecco la
Sono riuscito a riflettere pensare
Oggi sono qua
Anche a mettere le mie responsabilità
Qualche mese fa
Dei giudici
Hanno rivalutato
La mia
Posizione il mio percorso
Sono stato declassificato delle sessioni di alta sicurezza e per la prima volta dopo diciassette anni
Di un permesso di necessità con la scorta sono riuscito a vedere anche mia mamma che pensavo
Che la potevo vedere soltanto
E un funerale mi fece l'ho vista
Ha mangiato anche vicino a me con i miei nipotini e i miei figli questa la mia testimonianza grazie a tutti
Non è un caso che abbiamo intitolato questo
Capitolo del nostra conversazione alla gabbia che annulla l'altro nella gabbia che nulla se stessi
Prendere la legge nelle proprie mani
Un'espressione che voglio richiamare anche oggi per dire che cosa succede quando si prende la legge nelle proprie mani e si diventa
Noi stessi
Il legislatore di noi stessi
La drammaticità delle parole che sono state
Riferite mi sembra
Che
Siano la prosecuzione ideale del bellissimo intervento di Tomelleri c'erano apprezzato tantissimo come del resto tutti gli altri
E possano finalmente introdurci alle polemiche la Marzano che ha dovuto attendere
Pazientemente il suo turno
Che presento con grande gioia tanto tempo che desideravo conoscerla
Professore di filosofia morale all'università di carte di Parigi autrice tra l'altro dei libri volle volesse una farfalla cosa fare delle nostre ferite
Oggi non sarò accetto il tema sul quale discuterà
Michela Marzano ha scritto pagine molto significative sul corpo
Sul modello di corpo che caratterizza la nostra società società e il suo rapporto con la realtà analizzando inoltre quelle situazioni in cui il corpo Fassino intorno
Svelando così alcuni aspetti della nostra cultura
Chi all'ente i suoi libri sacche est la sua battaglia perché allontanare l'idea che il corpo non siano altro che un semplice ricettacolo materiale è una battaglia anche politica
Iniziata da tanti anni
Non si può parlare del corpo come di una cosa su cui si può e si deve agire
Che si poiché si deve perfezionare viene non considerarlo mai come luogo dove nascono e si manifesta dei nostri desideri e i nostri bisogni
Marzano nel suo libro non seguire al mondo come barche ho qui con me
A fronte invece alcune emozioni politiche quali la rabbia appunto
La comprensione la speranza
Il coraggio pardon la compassione ecco ci sono delle pagine su con passione politica secondo me sono magistrali
Io ora non so quale sarà il taglio del suo intervento ma nel darle la parola
Mi auguro che qualche cosa su con passione politica venga fuori ampia che ci saranno altre occasioni
Grazie Adolfo grazie a tutti voi
Io in realtà
Avevo preparato una cosa
Ma non vi dirò quello che abbiamo
I partiti ma in parte però non dirò esattamente quello che avevo preparato perché
Ci sono
Stati delle cose che sono successe delle cose che ho ascoltato
Che mi hanno spostato quando dico mi hanno spostato hanno spostato al centro della mia attenzione su qualcos'altro al porto di io non volevo nemmeno intervenire perché mi sono detta io qui sto imparando
Io qui sto imparando attraverso non soltanto gli Paroli che sto ascoltando i link testimonianze ma sto imparando attraverso appunto il mio corpo attraverso quello che sento
Quello che vedo quello che provo
Sì di Bologna guardato in questo momento l'ENI fatte estranee faccia assistono espresse in vari cose mi sono un artista acquisirle tutto quello che passa per la pesca la spinta si legge quindi io vorrei partire da lì cioè vorrei partire
Da un lato da una frase che mi è tornata imminenti appena mi sono seduta qui discende da liti partirò in un da quello che avevo preparato
C'è una frase che Oscar Wilde chi dice che i Consiglieri di dar vita non si imparano
I non si insegnano passi attraversano perché è stato proprio quello che ho sentito attraversando questi corridoi
Ma il punto di partenza è una frasi
Che mi è stata ditta quando io sono io sono arrivata un po'in ritardo perché in questi giorni di sabato tutto storto coperto i tre
Per gli aerei per cui sono arrivato o anche sbagliato l'ingresso dove dovevo entrare sono andata all'altro carceri sono venuta a piedi più viva
Poco importa sono arrivata
E mi è stato detto
Lei può portare indietro solo un foglio e una piscina
Io ho detto ma in che senso però io devo lasciare i cellulari di qua e lasciare la borsa dei bresciani anche lì si chiariti sì lei deve lasciare anche di sigarette
Io le sigarette io recuperati e poi vi dirò come
Però per quale motivo parto da qui perché questa cosa
Ha riaperto una ferita
Qualcosa che io stessa ho attraversato
Adolfo mi ha presentato molto gentilmente dal Ministero Professore ordinario di filosofia morale a Parigi
E aggiungo anche un'altra chissà mi farà esseri molto meno simpatica agli occhi di multipli ma importante chi ordinario sono anche d'imputato in questo momento sono anche i parlamentari
Dall'esterno
Tutto va bene cioè tutto va bene dipende perché quando un uomo dice sono deputato spuntano a proposito di rabbia ma è un altro capitolo lo affrontiamo magari dopo oppure
Anche noi
Quello che voglio dire che quello che mi ha ripetuto riaperto questa frase di lei può portare i dentro sul un foglio un'antenna nemmeno Lisi chiariti ha riaperto qualcosa che ho appunto attraversato
Io si sono professore ordinario di filosofia morale tutto il resto ma io ho attraversato un periodo molto lungo
Molto doloroso io ho attraversato il sintomo dell'anoressia
Tra l'altro anche lì c'è una risonanza perché il corpo chi diventa carceri con quella rabbia chi ci si rivolge contro e così via ma attraverso questi anni
Di
Sofferenza io mi sono anche ritrovata un certo punto nella sezioni chiusa
Nell'ospedale psichiatrico schizzava
TSO per tentativo specifici io io ho fatto un tentativo di suicidio e se io sono quella chissu uno detto attraversato anche tutto questo
Ma se dico questo perché
Cosa non era possibile oltre a tante cose nella sezione chiusa
Nell'ospedale psichiatrico di chissà
Non si poteva aprire l'accendino
Io importanti si doveva accendere una sigaretta si doveva andare da un'infermiera centri mi può accendere
E la risposta poteva è serissimo fondò a seconda dei momenti a seconda dell'umore
A seconda del momento della giornata
Allora questo anche aperto qualcosa in meno
Lei può portare il vinto solo un foglio una penna nulli sigari e come essi Garibaldi perché
Tra l'altro ho scoperto che non è vero che non si possono portare le sigarette
Io ho anche scoperto che quando un reddito Tatò può portare dentro anche i cellulari
Ma io ho dovuto chiedere al direttore che forse mi perdonerà ma io sono così io dico tutto quello che gli accade
L'ho contattato dicendo io vorrei recuperare i cellulari le sigarette
Ma questo significa cosa
Che chi ha il potere abusa assente del potere
E chi non ha il potere e subisce sempre ci sono i poteri altrui ma allora la rabbia come sa a diminuire diceva prima Andrea
Sono ancora arrabbiato vi abito sono ancora incazzato sono con incazzato rispondendo sì
Anche questa frase
Ha suscitato qualcosa e quindi
Io Teheran
Dove Andrea
Per anni Andrea io sono stata non incazzata incazzata miniera
Ma Lara diamo
In realtà
Certe volte scivola ma certe volte si riattiva io stamattina quando mi hanno detto lei torno su questa frase in maniera ossessiva lei può entrare con un foglio una piena nessuno di nuovo arrabbiata
Allora
Tutta queste macchine è una primis a scusa viene detto che per il fatto qualcosa di diverso rispetto a quello che avevo preparato
Ma per parlarvi di rabbia talvolta bisogna saper accogliere quello che accade allora questo mi fa fare un passo indietro sulla mia storia
Tutta quella Ratti accumulata tutta quella rabbia utilizzata contro di me perché dietro sintomo con il sintomo dell'anoressia che cosa succede
Schema Tizzoni
è un sintomo disturbi del comportamento alimentare è un sintomo io utilizzo vicino Mill unto di controllarlo munito di introdurre tutto fuori
è un sintomo di cosa
Della
Carrozzelle appassioni diciotto essi era
Il nord riconoscimento
Il non
Amore che porta Chianti hanno
A vivere l'umiliazione l'invisibilità i la rabbia che poi si comincia ad utilizzare contro se stessi il non riconoscimento altrui perché quello che si divertono sei
Altrove ma altro rispetto a cosa altro rispetto a ciò che se
Perché riconoscere l'altro riconoscere all'alterità significa riconoscere ognuno di noi per quello che è e non per quello che i beni estere
Mentre
Molto spesso si subisce lo sguardo si cancella per quello che si è
Perché si vive esteri qualcos'altro questo accumula l'anarchia e tante volte questa rabbia poi una l'utilità contro se stessi
Ora qual è il paradosso
E che nell'appresa carico
Di questi disturbi del comportamento alimentare ma anche altre cose
Non solo
Tante volte
Questa rapidamente abbia ascoltata Marassi aumenta
Perché
Si continua ad essere cancellati ecco io credo che vi dicevo mila sezioni chiusa negli ospedali psichiatrico di chi li stanno un po'di rapire l'accendino
Sentirsi dire il nome
Ne approfitto per diretti una collega parlamentari veneta del mio gruppo parlamentare
Ha presentato una un ridire proposta di legge
Sui disturbi del comportamento alimentare Itta rivedendo il TSO obbligatorio tanto per
Come dire accogliere questa rabbia che uno utilizza contro di essi per creare situazioni in cui la rabbia continua ad accumularsi
Allora per quale motivo
Io
Finisco presso lo so che il momento della pausa finisco presto mi son passati davanti tutti gli opportuni Davini solo qualche minuto per terminare anche se appunto di chi avrebbe avrei avevo preparato una cosa
Non l'avevano non tutto quello che vogliono
Abbiamo preparato una cosa
Un po'più teorica
Però ho deciso di cambiare perché
Una delle cose che io ho imparato attraverso il mio percorso e Statuto la necessità di incardinare anche il pensiero filosofico
E quando dico incarnare il pensiero filosofico significa partire sempre sono da livelli tu come dice una come diceva una grandissima filosofa che Anna retta
Chi diceva in realtà per troppo tempo la filosofia è stato un pensiero Stato bisogna incarna ripeto incarnato disegno a partire dall'evento ora il caso chiamare intendimento era la sua
Ma chi eventi ognuno di noi che attraversa ecco perché io oggi ho cambiato tutto partendo dai piccolo evento occhiali scantinato quella frattura che era alla base di quella rabbia
Perché vi voglio parlare della rabbia effettivamente
La rabbia
Che è sempre sul una conseguenza
Poi può essere anche a causa di altro Martis sempre nessuna conseguenza per chi si scatena e si accumula nel momento in cui c'è stata cancellazioni tristi che porta poi tanti ma è chiaro cancellare lingua ha avuto cancellare Azzi perché la rabbia anzi è un meccanismo
Perverse complesso che non fa altro che autoalimentarsi allora come rompere il circolo vizioso di questa rabbia cancella
Quando poi di quel circolo vizioso vecchie stato cancellato cancella
E questa rabbia si stabilisce certo si può e si continua a restare all'interno di questo circolo vizioso detta ce l'ha vinto quando Ornella mi ha scritto e
Mi arriva da ottobre la traccia di il tema
Si entra in carcere interna del considerato l'altro
Cioè per aria cancellato l'altro per averlo annullato in poi ci si ritrova ad essere annullati nel proprio essere altri io l'avevo trattato in un certo modo ma di fatto quello che vi sto dicendo
Dietro la rabbia c'è
L'annullamento cioè il non riconoscimento dell'alterità c'è il nulla
Rispetto celati non possibilità di poter dire io nessuno qui sotto in un altro certo
Il dove era essere che cancella all'estero e non ha niente a che vedere con il dover fare un non dover fare questa è una cosa che io spiego sempre gli studenti quando di cui il rispetto che dovuta ogni essere umano
Perché la dignità intrinseca significativo non rispetta una persona per quello che fa ottenuti non fa ma perché è
Che è diverso naturalmente dalla stima nodali punizioni rispetto a quello che si fa detti dover fare e un altro livello abbisogna appunto mettere ordine io giudico sul fa a
Il don Remo nessuno dover fare ma non posso giudicare sull'esteri non posso dare regole sul dover essere perché si giudico sull'essere dovremmo nessun dovere essere
Cancello
E accumula rabbia allora come si esce dalla rabbia si mai se ne esce
Ritrovando il filo di quel discorso che si è perso
Cioè nella di annunci citati nella relazione all'altro favorita anche dalla presenza della compassione di cui non ho tempo di parlare ma nel momento in cui si ricrea
Linda farà
Cioè
La possibilità di alloggi cambi il riconoscimento reciproco si apre
Un effettiva mi
Intel l'unica possibilità di un'unica porta che permette a questa rabbia di
IPA quassù pian piano
Nonostante la possibilità e il rischio che si possa sempre a riattivare
I ricchi e concludo sul
La metodo che però caratterizza la mia vita anche io gli ho detto anoressia ospitati psichiatrico vent'anni di psicanalisi in francese
Con una domanda usi stive costante la mia lista per anni
Cosa posso fare
Per uscire da questa rabbia che enormi pozzo di San Patrizio senza fondo cosa posso fare di più rispetto a quello che faccio tre volte a settimana ogni settimana per diciassette anni
E lei mi rispose una volta mi deve fare sempre di più talvolta bisogna Parigi meno e lasciare porre a lei lasciare stari lasciare a capirli
Se noi vogliamo trovare il modo di incontro viveri
Comunque la rabbia che in realtà ci portiamo tutti dentro perché l'ingiustizia il non riconoscimento anche filmati in maniera differente lo conosciamo
Tutti e quello di imparare a convivere con le proprie fratture il lasciarsi andare acciocché si è
Anche se ciò chi si è
Implica poi anche di le regole su ciò che non si deve fare grazie
Sono una parola sono felice
Di come da una presentazione
Formarne algida
Invece
Abbiamo incontrato
Che la nella sua
Esplosività
E nella sua
Geniale capacità di guardarsi e di guardare agli altri di alzare lo sguardo verso gli altri dopo averlo alzato su se stesse detto delle parole
Preziosissime molto intime che qui verranno
Protette e sicuramente saranno ascoltate con la profondità che purtroppo nella volgarità di questo Paese difficilmente per sono e sanno fare e invece questo è il luogo dove Ornella mi spiace Apicella riprende l'ultimo comprimendo nella mattinata
Ha insegnato a tutti lì ad ascoltare
L'altro e su questo
Io non so se possiamo terminare non se ci sono forse non sa
Diamo direttive forse per il comma approcciarsi autotreno non sono affatto
E iniziano due capitoli difficili particolarmente difficili quindi io vorrei iniziare però
Scusate
Sale ristabiliamo e silenzi o ristabiliamo e silenzio
Però vorrei dire una cosa Michela vorrei dire una cosa perché
Siccome
Scusate vorrei dire una cosa siccome c'è stata questa cosa poi questa cosa polemica della per portare un foglio una penna di non poter portare le sigarette a io capi sto però voglio anche dire che
In questo carcere proprio non è per essere
Troppo gentile va ma gli agenti di Polizia penitenziaria hanno fatto scusate non è
Possibile in nessun altro carcere fare entrare
Seicento persone così
Non è possibile nessun altro carcere un attimo
Spiego a
Io so che
Le regole del carcere sono pesanti sono pesanti e credo che
è facile che una persona che verrà fuori si senta privata della
Del suo spazio vitale però
Mi sembra anche onesto e giusto da parte nostra che
E dire che qui
Il hanno fatto miracoli qui c'è una un pubblico di seicento persone
E dice sento più di cento delle persone detenute mescolate in mezzo c'è un clima
Siamo riusciti a dare a raggiungere anche un clima di
Di collaborazione e di confronto di mediazione quindi mi sento di dire che
Queste regole che possono sembrare assurde però rientra in un momento di ingresso da fuori seicento persone sono anche comprensibili quindi ecco mi credo che anche
Vi chiedo anche
Una parola perché erano
Un po'abiliti di questa
Per sentirsi
Solo quelli che
Fanno rispettare delle regole assurde in realtà era una situazione molto complessa qui dentro ecco
è giusto
Lustro
Che
Si
Va bene
Allora riprendiamo
Riprendiamo con un
Colleghi capitolo difficile allora le do la parola
Ad Adolf chiamo qui
Sua è la che
Inizia quel cominciamo
Adottate
Lucia
CIA e poi per un
No no ammesso
Grazie faccia
No no no no iniziale inizio io
Buongiorno
Io sempre l'ansia poi dovremo parlare qua ma mi piace lo stesso mercati per me è una cosa bellissima
Per me che ho sempre tenuto tutto dentro non ho mai parlato dell'Amia vita parallela io la chiamo così perché ha il carcere per me nella mia vita parallela lo è stato
Adesso diciamo che sta
Sta facendo conoscere un po'
A tutti
Io vorrei iniziare a dire che
Il dolore è vero che è quello delle vittime ma è anche quello dei familiari dei rapporti che hanno i familiari
Con una
I cioè il i detenuti rapporti hanno con i familiari Malta
E
Perché se
Mio padre è riuscito a tenere rapporti con noi e semplicemente Graziano voi
Non perché
Qualcuno ci ha aiutato anzi non mi hanno agevolato in niente né a me
E né mia madre
Io quando ho saputo anche dei trasferimenti dell'alta sicurezza allo scrittore lo dico di nuovo che a me è venuta l'ansia perché non si può prendere la gente trasferirla destra manca come se fossero delle lettere ma scherziamo
Ma insomma si
Perché il ragionamento
Ma hanno anche delle famiglie dei figli ma non vi preoccupate emanando la se lo facesse le vostre figlie di trasferirli of dunque non
BO incidere davvero
Non sapere più dove io e mia mamma stavamo sempre
Con di quel pensiero insomma verso mio padre
Qui ogni volta che arrivavano le lettere n ci preoccupavamo di leggere
Da dove arrivavano
Perché è una volta arrivavano da Novara poi sono arrivate da Cuneo poi sono arrivate da Larino poi da Sulmona
Quella Padova
Etnica
Insomma
Non è stato c'è non è possibile perché poi uno si chiede anche ma perché hanno cioè mamma per per quale ragione ma
Qualsiasi sia la ragione
Ma che senso ha prenderli e trasferirli ovunque qual è il senso non io non lo trovo qualche qualcuno l'ha trovato nel senso che non lo venga a dire grazie
Ecco
Allora
Poi volevo parlare
A di un argomento un po'per maree delicato io volevo parlare di mia nonna
E ogni volta mi emoziono larga
Perché per me è per noi per la nostra famiglia la sua morte è stato già è stata veramente un trauma non non ce l'aspettavamo
E e mio padre ha visto l'ultima volta sua mamma dopo quindici anni che dalla vedeva la vista all'interno di questo carcere di Padova
E quella è stata la prima è l'ultima volta dopodiché non ha mai più vista quando
Quando l'ho saputo
Io l'ho saputo in un sabato pomeriggio
Per me è normalissimo mi arrivava arriva la telefonata mia mamma per la quale noi non ci poteva anche credere
Si tiene a destinare dice Maxwell ammortato no no come
C'è
Messi spezzato il cuore
Ma come Morgano ma perché no non non non potevo crederci e stavo davvero davvero male perché io non non riuscivo neanche a capire se stavo male
Tanto perché è morta mia nonna o perché è morta la mamma di mio papà e poi
Nel subito dopo io ho chiamato Ornella ho chiamato Elton
E perché non sapevo cosa fare cioè io ho chiamato l'origine non ama cosa faccio perché ecco come io lo dico al mio papà cioè al diritto di saperlo è morta sua mamma già ma scherziamo
E ieri e anche loro non sapevano cosa fare perché era sabato nessuno entrava in carcere organi è venuto in mente il parroco Mantini neanche Louis riusciva a rintracciarlo non si capiva più niente c'era
Casilino
Pari a un certo punto ha mi è venuto in mente ho detto ma
Magari vado io lunedì ad o in carcere glielo dico io
Annuncio fatto a mio papà domenica mattina telefonato quello era il giorno dei funerali e
Quando emettere Von Altichiero in lacrime
E mi fa male se succede adesso no cioè che
Succede no Anagni ente guardare se
Perché
Il carcere di Padova permette anche
Dieci minuti sono venti minuti al ministro esse
Ferro correggimi
Sono venti minuti al mese in più di telefonate
E io sapevo che lui aveva a disposizione questi dieci minuti che ho detto se è possibile chiama in Albania Asti chiamata la barca
Chiama e non riusciva a spiegare perché si io pensavo Quaini fama è successo qualcosa tu cugino perché è un ragazzo giovane magari un incidente ma Luzzi io mando non riusciva a capire l'analisi cioè guardare non è stata male esegue ha capito subito
Per carità non una successo che sta male anche altre volte perché era anziana però
Ha capito insomma perché hanno era impossibile che uno abbia inteso in questo momento solo perché era stato male
E è mio padre ha saputo della morte di sua mamma per telefono detto da me che ho dovuto aspettare
Ventiquattro ore prima di via via allora e questo non mi sembra affatto una cosa normale
Perché
Cioè
Scherziamo la mamma la chi ha saputo dalla mamma che ha saputo del figlio insomma che sono morti ma ma dai
Qualche giorno fa nel all'università dove vado io
Tenuto l'educatore
Che non so se esprimermi o no intendo non mi esprimo
è venuto un educatore e il quale lui diceva insomma che lavora nel carcere e gli studenti e la messa in difficoltà
Perché lui ha scritto un libro
E gli studenti la messa in difficoltà i fanno male scusi Amato
La famiglia della vittima deve essere tutelata ceduti scrivi un libro raccontando le storie dei detenuti non sa rispondere cosa scrivi libri e fare prescrivere riscrive davvero non può mai
Io gli ho fatto un'altra domanda e chiedendo di ma cosa pensa lei no dell'ergastolo ostativo mi ha risposto che è una cosa brutta
Ma va a
Grazie
C'è stata una bellissima risposta sua
Limiti complimenti
Questo è per dire che
Nel carcere di Padova
Ho notato che sono veramente bravi io ho notato che puoi andare anche dal
Perderebbe il detenuto mi e non sto la Rizzato chiamiamolo così egli fai delle domande sa darti delle risposte che abbiano un senso
E questa è una cosa molto molto importante
Io l'altra cosa che vorrei dire
E che il carcere ha condizionato alla mia vita in tutto e per tutto perché è il mio ho sempre studiato però sono arrivata a un certo punto alle superiori in cui ho detto ma
Figlia di un detenuto ma dove vuole andare Mannara
Io abbandono voglio paragonare voglio andare a farla parrucchiera ma
Ho sempre detto questa cosa ma non ho mai precisato che farà la parrucchiera non c'è niente di male non è che io lo dico come se fosse un brutto lavoro lo dico per dire che se fosse andata lavora are in banca dove accanto a me la mia collega il mio collega era figlio di una famiglia diciamo perbene si ritrovava meglio di fianco io mi sarei sentita
Inferiore a lui ecco in questo senso lo dico e però io davvero che lo farà parrucchiera cioè io vedova mandiamo perché io cambio scuola italiana farà qualche mia mamma
Ha usato la pazienza disturbato la rabbia
Non è venuto qui a parlare con voi oggi davvero
E fortunatamente
Mi han detto che io ero troppo grande per entrare in quella scuola liriche non so se c'è anche qua ma da noi si chiama ENAIP
E e fortunatamente non non mi sono iscritta c'è davvero fortunatamente allora detto vada
Chi se ne frega
Questi tre superiori
Mi di cromo va bene diploma e poi dopo
Una
Dopo niente dopo vado a cercare lavoro
Perché lavoravo cercare non lo sapevo nemmeno io
Per un certo punto ho detto manca
Se ce lo siamo persone neanche
Boh non lo so si sono hanno delle famiglie perbene tutto non hanno mai visto il carcere che per me era una brutta cosa e però non hanno
Nando quella grinta note magari avevo io al contrario loro allora ho detto allora vado a fare economia
Io andrò a fare economia perché ha
Economia e meglio per giurisprudenza no bocciata subito perché giurisprudenza la figlia di un detenuto che fa l'avvocato fa il magistrato Renzi mettono a ridere tutti dicevo io
Per un certo punto sono andata alla Bicocca
Bellissima scuola
Bellissima straordinaria e però in
Ho detto no farmi questi chilometriche
Spendere tantissimi soldi tempo per
Magari poi se ho la fortuna perché hanno fissati lavorare in un ufficio davanti a un computer che mi del primo e basta io piuttosto faccio altro
Fortunatamente non ricordo bene se era lo stesso giorno qualche giorno dopo no era una domenica io parlo con una persona molto importante per me
Parlo anche con mia mamma mi son confrontata con tante persone
Le quali mi hanno detto
Se la pasta ce ne basta veramente fai quello che ti piace smettila di farti condizionare la vita da questa situazione
Bene
E io
Lucia derivati da tanti perché io ho letto il più libero è molto bello e tu nuovo a un certo punto dice io devo smetterla dividere sospese
E quello che ho fatto io ho smesso di vivere sospesa otto iniziato davvero a vivere facendo quello che mi piaceva
E arrivato poi
Se non ricordo male il ventiquattro agosto ho pagato la prima rata di giurisprudenza e oggi sono al secondo anno di giurisprudenza è stata la
Scelta migliore che io potessi fare
Nonostante stia molto duro dicitura dirla però
Sono davvero davvero contenta e e niente son contenta perché ho trasformato davvero una brutta vicenda in un qualcosa di bello
Perché
Adesso a scuola quando si parla di carcere
Io sento carcere e come noi e quando e come quando sentite dire il vostro nome non se ne va rigirate carcere energie parliamone eccetera e ci tengo
Tenere le redini dell'argomento sempre do parlare sempre io devo essere sempre molto critica anche verso persone che si spacciano per professionisti
Perché
O non mi dovevo esprimere parla quel che volete e niente abbastanza eri grazie per avermi ascoltato
Una una
Cosa volevo dire nel racconto di come ha dovuto dire della morte della nonna io vorrei ricordare
Che noi abbiamo
Stiamo facendo una battaglia per una proposta di legge che è in discussione in Commissione giustizia tra l'altro sugli affetti in carcere perché questa miseria delle telefonata di dieci minuti a settimana in cui appunto magari stai parlando della morte di tua madre
E ti interrompono telefonata perché non si può andare oltre questo fatto degli affetti misurati con il contagocce non ha nessuna motivazione se non una forma di tortura delle persone in particolare dei familiari che come sua erano nessuna responsabilità quindi noi
Chiediamo chiediamo anche a Michela che nella Commissione giustizia di sostenere
E
Portare avanti questo progetto di legge perché è fondamentale che cambino IRAP ti tra le persone detenute i loro familiari la la proposta di legge credo una buona proposta ed è importante che
è stata finalmente carne calendarizzata è importante che
Faccia dei passi avanti insomma che venga e non credo nemmeno che che ci siano cioè non non serve nemmeno da parte della
Dei parlamentare un gran del coraggio perché in fondo non è una proposta per le persone detenute è una proposta che riguarda le famiglie che non hanno nessuna responsabilità
Ah e al suo era volevo dire che
Ci sono dei
Testi mi professionisti e ci sono dei buoni professionisti quindi credo che sia importante ci sono dei pessimi educatori dei bravissimi educatori non è per essere così ecumenica ma è perché è giusto dirlo
Lucia Anniballi è una giovane avvocatessa di pensano
Sul punto nove è stato attaccato
è sfigurato dall'acido ed è stato tirato
Per quel terribile altro sono stati condannati due uomini ritenuti gli esecutori del gesto e un terzo ritenuto il mandante
Che con Lucia aveva avuto una
Tormentata relazione autrice di questo bellissimo libro io ci sono la mia storia di non a morte in cui ripercorre la sua vicenda comunque l'uomo
Per introdurre il tuo intervento prendo solo pochi secondi prima di leggere alcune parole
Questa volta saremo azionata anch'io
Mio
Per mestiere ascolto alla storia difficile che racconti qualche cosa di me verso
Un piccolo raccontino brevissimo avevo uno zio che si chiamava Achille
Che molte tanti anni fa e quand'ero bambino
Mi prendeva sempre in braccio e mi diceva secche
Ma lasciamo con una faccia ma il tuo volto te lo costruisce
E prima di andare a vivere in Africa
Un perché era rimasto vedovo aveva così sofferto per la morte di sua moglie
Che
Decide di andare a vivere in Africa dove poi tra l'altro si sposo con una
Principe status
E e poi modifica il cemento Tellini
Mi pendeva imbraccia mi diceva punto non può avere un volto come Samuel Beckett
O Roberto Boninsegna Roberto Boninsegna un calciatore
Io avevo già tredici anni a quell'epoca che amavo tantissimo che però aveva un volto un po'meno intenso di Samuel Beckett e con questa spiegazione dell'UE mi ha fatto capire che
Dopo una certa età
Ognuno
Al volto che si merita il molto che si costruisce
Quando io ho letto il tuo libro letto delle parole che mi hanno
Niente di più ecco e le ho condivise subito con Ornella e
Da lì poi è scattata l'idea di invitati allora io ve le voglio leggere perché nella mia
è una storia
Come è una piccola storia di vita però sentite che cosa ha scritto Lucia
Io ringrazio il mio volto ferito perché il mio volto ferito mi ha insegnato ad avere fiducia in me stessa mi ha fatto fare quel salto verso verso la donna che desideravo diventare
Oggi io mi sento padrona di me stessa della mia vita dei miei pensieri del mio sentirmi del mio corpo
Oggi è un Progetto ecco il progetto del viso il mio avviso il mio progetto dal quale ripartire per far sì che la mia vita da ora in poi sia una vita felice
Distrutta in sintonia con me stessa
Il mio avviso parla di me del mio dolore della mia fatica della mia forza di volontà della mia speranza della mia gioia
Il mio avviso oggi sono veramente io così come la mia diversità non è affatto un limite per me ma anzi una grande opportunità di crescita e miglioramento
Per questo non mi sento in credito con la vita ma anzi sono molto grata la vita per avermi dato questa seconda meravigliosa possibilità
Buon pomeriggio a tutti grazie di questo invito è di avermi dato questa possibilità di vivere un'esperienza comunque anche per me perché confrontarmi con le storie degli altri sempre un modo di
Arricchire anche se stessi
Vi racconterò può brevemente no quella che è la mia storia quella che Stato poiché il dopo quella storia un contratto questa persona che ad oggi qui oggi però un nome ritenuta troppo e dopo eliminiamo
Nel due mila nove è stata
Nel tipica storia
Cioè quelli Amuri non Amuri
Non tormentati di più quelli che ti lacerano dentro no piano piano ogni giorno di più che distruggono natura personalità anche non ti fanno più amare la vita di Mila Testini Issam
Che chi
Mettono alla paura addirittura di confrontarci con gli altri per quanto è veramente sono logorante sono distruttivi
Quindi nona muri che ti fanno provare una profonda disperazione a volte pensi che veramente non valga la pena di vivere in quel modo
Tutto questo si è protratta per diversi anni perché purtroppo è una storia che è andata avanti per almeno tre anni perché questo è il tempo che
Io ho impiegato a così a capire quello che non andava ma soprattutto a ritrovare
Un principio di dignità di dignità per visti essa e di amor proprio soprattutto
E non è stato sufficiente purtroppo perché le cose si fanno
A volte in questi casi due
E quindi la mia decisione
Ha scatenato ha favorito questa eravate questo odio perché poi questo è stato
Che è sfociato in una carenza si prima era psicologica ed è veramente ai altrettanto distruttive lacerante poi diventata fisica in una maniera davvero
Così penso tocca più di così era praticamente impossibile e quindi una nota alla sera sono ritornato a casa sono passati ormai tre anni perché era aprile del due mila tredici rientrava a casa e così va ma prendo la porta di casa poiché sbucato questo
Uomo nero
Perché era vestito di nero completamente di nero era
Un ragazzo che poi naturalmente ho saputo dopo di origine albanese ma questo non è che
Aggiungo niente che niente mi ha semplicemente lanciato questo
Liquido questo acido sul punto ha colpito al volto ha colpito anche la mia mano alla mano destra con la quale ha tentato di ripararmi evidentemente volte istintivo
Questo acido che cosa ha fatto ha fatto di me ha trasformato
La mia persona in una ustionata
Perché ha completamente corroso tutti gli strati della mia pelle era un
Camion ustioni di terzo grado profondo quindi vuol dire che l'ANCI prelevato si è fermato poco prima
Dini poi corrodere i muscoli di corrodere Knox quindi io non avevo più niente non solo non avevo più un appelli non abbiamo più inviso né una mano a mano avevo neanche più degli occhi per vedere
Sono stata un mese e mezzo ricoverata in un centro ustioni di Parma
Egli si è così con il peraltro insomma a ad affrontare il dolore fisico
Ad affrontarlo a saperlo così controllare e in qualche modo ad accoglierlo nella mia vita in questa mia essere ustionate veramente un'esperienza estrema
è proprio l'esperienza di vita né insegnato ad essere paziente
Ad essere paziente perché c'è bisogno di tanta e tanta pazienza per riuscire ogni giorno a rialzarsi per sopportare anche tutto
Il dolore intenso veramente inaspettato anche che arriva poi nell'altro dico io
Poi sono sempre stata era una persona molto spaventato dal dolore fisico cioè un record non avevo una soglia di sopportazione del dolore perché non esisteva
E adesso invece cielo e devo dire che cioè dico questo perché per me dire alcune cose
Innanzitutto per comunicare via e detenuti naturalmente qui delle persone che
Sono qui perché hanno
In qualche modo fatto del male ad altri quanto la loro azione possa davvero fare del male a chi la subisce
Ingiustamente diciamo perlomeno nel mio caso insomma
Ed è una un dolore che si infligge non soltanto alla persona che viene direttamente colpite ma anche alla sua famiglia I suoi familiari invece di Torino sospetto tantissima soffrono tortura
Questo e profondamente ingiusta secondo me e profondamente crudele le mie ritiro spesso hanno sofferto tantissimo per me il perché si ritrovano così
Ad avere un'amica di prima non sanno se vivavoce morta non sanno come sarà
Hanno vissuto insieme a me tutti i miei progressi ma i progressi di oggi sono il frutto di tanti sacrifici e di di tanta tanta tattica di tanto tanto dolore anche di doversi scontrare comunque con gli sguardi degli altri
Neanche quello fa parte di quello che mi è successa sapere affrontare le persone riusciranno urne interiorizzare
Per quello che tu noti nello sguardo oppure che senti nelle parole altrimenti commentano quello che ridono anzi cercare di comunicare comunque gli altri che
Anche se questo avviso non è al perfetto però è una grande conquista una grande gioia per me perché sono partite da niente adesso se non altro è
Funzionanti insomma che non è poco
E quindi questo per provare così
Invitare
A riflettere chi commette questi gesti provare certa rimettere nei miei panni
Però io voglio anche mettermi nei panni nei loro panni
E devo dire che ascoltando le loro storie o praticamente sempre piante
Sempre pianto perché sono sinceramente dispiaciuta
Per loro per comunque le loro sofferenze perché così sono forse un po'troppo impartite ai box ma il problema inverso
Però devo dire che ho scelto proprio di essere questo tipo di persona
Di essere una persona aperta con un cuore aperto ad accogliere il dolore degli altri
In ogni non solo accogliere il loro dolore ma proprio mentre il mio a disposizione che chiunque
Di chiunque ne abbia bisogno bisogno di trarre qualunque cosa per un ostinato per esempio faccio volontariato e del centro ustioni dove sono stata ricoverata e non è che tutti gli ustionati
Con cui parlo sono schierati per colpa degli altri Chianti per esempio
Cenate di nazionalità straniera che è andato a rubare e a sua volta si è già nato ma questo non è importante
L'importante cioè il dolore il dolore per tutti
Tutti soffriamo allo stesso modo anche esteri per ragioni diverse
E quindi io voglio scelto di essere questo tipo di persona una persona che
Cerca di trarre che desidera trasformare il male che ha che ha sofferto che era toccata ma che comunque non è rimasto in lei in qualche cosa di buono in occasione
Per fare del bene
E per comunicare
A tutti gli archivi chiedo di liberare la speranza per perché
Si possa fare del bene quanto importante quanto fa bene fare il bene quanto invece faccia male causare male ad altri perché facendo male agli altri in realtà Siccomario principalmente a se stessi
E quindi volevo quasi lanciare un pensiero a
A voi che siete qui che diventa insomma qua per ringraziarvi così per augurare a tutti
Di sceglierei di riaprire la possibilità di
Quasi essere persone di speranza e le persone che possono
Fare del bene anche se in
Cari passano attraverso
Il dolore Arturo il dolore che ha una casa a tant'altri quindici senza essere speranzosi sempre cercare di essere delle persone migliori di quanto magari siamo stati e questo vale per tutti perché
Mi ha colpito moltissimo una frase di Papa Francesco Atran trattino cantata quindici attive per cambiare il mondo ha bisogna fare del bene agisce Canegrate di cambiare e cristallina alla grande
L'asino un'importante e interessante punto di vista
E pensa che veramente distrutto così
Il dolore abbia grande senza abbia delle
Risorse incredibili ed inesauribile
E faticosa perché
Non è che per me non si è faticosa però
Mirenda una persona migliorerebbe anche a me è una persona migliore tentennato allora veramente
Importante per me respiro anche insomma Terna chi lo vuole accogliere
Questo
Nel
Restituire il microfono nel
Volevo aggiungere una sola frase condividiamo spesso nella redazione di
Famosissimo filosofo peschiamo accordi quadro
Ci dice che ciascuno di noi milione delle sue peggiore azioni
C'era la scommessa una delle scommesse dalle quali partiamo per lavoro che facciamo noi come mediatori in questa meravigliosa gradazione fare quando posso unirmi a loro nelle riflessioni
Questo
Vale per tutti entro e non solo perché ha commesso dei garanti
Allora
Sì e nell'affrontare
Il penultimo capitolo diciamo perché poi c'è un capitolo collettivo chiamare chiamare qui Andrea il
Fernanda qui sì
è un capitolo difficile guardate perché anche questo non so quale e quale sia facile però
Questa cosa dei
Dei reati in famiglia degli uomini violenti un
E anche
è un tema particolarmente faticoso direi e poi
è un tema che sembra sempre senza speranza cioè sembra che
Non sia possibile fare niente invece
Io credo che
Ne abbiamo invitato Fernanda proprio perché
Non è vero
Perché la l'essere uomini violenti non è una condanna da cui non si può uscire
Non Ricci ci lavoriamo molto e siamo convinti che
Si possa fare qualcosa noi partiamo anche dal
Dal faticoso racconto delle storie di uomini che
O in un momento qualche volta
Sono storiche di uomini che sono stati violenti sempre ma non è così solo so a volte sono storie di uomini che sono stati violenti in un atto
Perché non hanno saputo affrontare una bandito uno per tanti motivi
Noi cerchiamo di affrontarli
Queste storie
Non non c'è giustificazione non c'è niente per capire io vorrei sempre
Anche ai ragazzi delle scuole che a volte
Magari dicono ma voi volete giustificare no guardate noi il male il fatto non ha giustificazioni però noi vogliamo capire
E aiutarli a capire perché capire
Che cosa può spingere una persona fare dei cesti orrendi è un modo per
Per cercare di
Come dire di guarire anche se stessi dalla possibilità di un gesto orrendo del male quindi entro il il capire è fondamentale giustificare non ha niente a che fare con i
è un'altra cosa
Noi vogliamo lavorare per capire
Nel
Cioè tutte
Meno mentre
Sono da cinque anni in carcere estate due mila e dieci questo mio secondo carcere la mia prima volta in carcere secondo istituto di pena che in cui soggiorno vengo da un'esperienza di casa circondariale Venezia
Dove ho avuto la possibilità di vivere l'esperienza della redazione
La relazione dell'impronta
Avrebbe un'esperienza molto importante che mi ha permesso di essere qui
Ecco il microfono in mano di fronte a voi senza di loro quelle fra faccio questa
Deve
Premessa
Per tentare un ringraziamento pubblico da
A tutti i componenti della redazione personali di Venezia che qui presente fra di voi
Ho avuto modo di ringraziarli ecco qualche altro modo diciamo tra Cantaro
Metodo foglio però scegliere questo palcoscenico per ringraziarli pubblicamente senza di loro non sarei qui
Ornella non vuole ringraziamenti quindi non li faccio
Passo subito alla descrivere un attimino la mia vicenda
Io sono entrato
Moroso motore di un reato molto grave
Qui darebbero attribuisco la responsabilità
A una grosse incapacità di gestire le mozioni molte mozioni che erano scaturite da l'incrinarsi di un rapporto sentimentale che avevo avuto comma personalità
Da sette anni a quella parte
Dirigente l'evoluzione di questo rapporto hanno cominciato a scaturire ma a far nascere in me tutta una serie di mozioni una molto forte che
Pensavo fosse superata è stata quella dell'abbandono
Si faceva un'esperienza che avevo fatto durante l'infanzia
Riemersa prepotentemente non sono riuscito a controllarla
Assieme a questa arrivato un senso di disperazione di dolore incontenibile zio molta fatica erano momenti soprattutto quando mi relazionavo con la persona
Facevo molta fatica a contenere
Diciamo a tanti momenti che mi ha otto commi serrato vedevo il fallimento della mia vita
Anche perché mi ero costruito una vita su un certo tipo di immagine che volevo dare agli altri che però alla fine si è rimasti
Rivelato immagine infondata fasulla frutto
Fondata sul niente
O comunque non aveva nessuna consistenza perché io ero un'altra persona non era quella che volevo far sembrare
Mi ero raccontato una pulizia personale per
Per anni l'avevo rafforzata pensando che questo brutto sia personale rifugiarmi in essa si fosse stato fonte ventimila sicurezza
Invece tutt'altro si è rivelato alla prova dei fatti si è rivelato l'esatto contrario
Allora
La disperazione crescere me bravo transato diverse settimane in questa condizione qua era un crescendo sempre soprattutto veniva in mente quando mi confrontavo ripeto con questa persona che non faceva altro che aver fatto manifestare delle proprie scelte
Indipendenti
Delle scelte lecite giuste e corrette che però io non accettato non accettavo perché andava a toccare tutta una serie di miei baluardi GMES fondamenti del mio conto comportamento che
Come dicevo prima non erano fondati
Tutto questo depressione perché si
Nono io piuttosto ero la vita mi sono studiato una persona abbastanza attiva piuttosto ero
Una persona che tendeva ad arrabbiarsi all'ira queste cose qua ovviamente senza commettere cose di rilevanza che
Potessero portare reati comunque ecco
Ho trovato la depressione molto profonda non dormiva la notte se la situazione molto difficile dalla mente calvario l'inferno
Tutto questa cosa qua
è questo l'avevo già sostenuto perché ha avuto modo di
Frequentare dei corsi in cui si parlava che di questa cosa qua tutto questo crescere di questa
Depressione
Se
Ma era in contemporanea una crescita della rabbia che non si manifestava perché io ero proprio vi erano danari
Per depresso
Però detto rimane stiamo montando una rabbia che dopo si è sfogata contro la persona perché ritenevo lei responsabile tutto questa mia stato tessere
Che uno Stato adesso che provoca un dolore emozionale che non riesco più a cuore a contenere
Si senta sommate una rabbia
Con esiti tragici potete già immaginare ecco
Di cui mi assumo tutta la responsabilità anche se prima ho citato un'esperienza infantile che è stata siamo nascente dei miei genitori io ai miei genitori non mi sento di rimproverare niente assolutamente
Io nella mia vicenda avevo modo di poterne uscire
Avremo modo di poter uscire in modo non congruente o come invece purtroppo ne sono uscito però
Per poter uscire in modo non cruento c'era da pagare un tributo di dolore emozionale che non ero disposto a farlo perché era sommare dolore atto Loré
E invece facendo così ho scelto un dolore enorme
Se prima poteva essere un tributo di dolore che era solamente a carico mio
Adesso è stata un po'distribuito a tutti quanti
Mera quindi sarebbe dalla famiglia a che potete immaginare la famiglia di una persona
Che muore di morte violenta potete già immaginare a che tipo di sofferenza prove
Devo dire che si alla base di tutto c'è stata proprio la non accettazione c'è stata una una dimostrazione evidente di maleducazione alla gestione diretta dei sentimenti e alla gestione delle emozioni
Sarebbe una cosa somma importante che
Andasse che andrebbe scusatemi segnata anche a livello scolastico non basta caricare di nozioni le persone io monto tecnologico come il nostro dovesse su richiesta e tutta una serie di informazione protestare al passo coi tempi
Bisogna insegnare anche a vivere io pensavo diritti farlo anch'io vengono a vita regolare
Una delle mie attività era proprio vi parlo con cognizione di causa su questo discorso dalla scuola perché ho fatto l'insegnante di scuola superiore per vent'anni
Mai avrei immaginato di poter mi comportare in questo modo qua assolutamente
Mai anche se mi avessero detto anticipato mai non sempre creduto io ero convinto di poter anche andare al limite
Ti tutta una serie di situazioni che potevo portare a a situazioni estreme di giocare anche Coco con gli altri ma ero convito di potermi fermare prima
Ero convinto di questo
Può essere un atto di arroganza di sussidio le identifico P come superbia
E al ripeto
I fatti hanno detto che era contrario sono naufragato sono scivolato sono
Con l'atto di fronte a delle cose semplicissime all'esigenza di una persona che dicevano stop afferma che
Giusto che si cambi pagina per il bene di tutti modo come dicevo prima le cito
Corretto giusto
Però io non riuscivo a vedere questa cosa qua assolutamente
Sono arrivato a casa a questa cosa qua
Se
Qua sospettate delle citazioni molto bello molto importanti di filosofia di
Io voglio farne un anch'io
Che ogni tanto faccio Como contraendo i ragazzi a scuola del Progetto carciofo la carcere che la cosa più importante in assoluto facciamo come dire redazione dei rispettivi orizzonti
Cito un aforisma che
Attribuito a in
Nativi americani tale rossa
Era un po'troppo perché privi di poco conto profonda interazione con la natura e avevamo imparato anche lei si i ritmi la pazienza aspettare i tempi tutte queste cose qua cosa che noi
Vedo che non riusciamo a farlo
Come si tratta
Loro dicevano una cosa secondo me
Molto importante dicevano quello che non impari con intelligenza
Intelligenza è intesa come capacità di adattarsi alle situazioni che uno può dire che la vita che l'esperienza di vita e li presenta di volta in volta quello che non impari con l'intelligenza la vita delle missioni e raccolto loro
E io sono l'esempio vivente di questa cosa qui
Ecco niente mio intervento brevissimo con le
Non ho rispettato anche quello che ho scritto come l'onorevole Marzano
Che aveva
Nel suo intervento ha detto che aveva mente di vedere cosa credete parzialmente anch'io avevo in mente di dire per
Altre cose però penso sia non più importanti queste perché mi sento di dire questo
E niente un foglio l'intervento quello sull'assetto uno spunto di riflessione che esperienze traumatiche sono purtroppo la parte alla portata di di tutti
Di lavorare che spero che questa mia esperienza questa mia racconto stimolino ognuno di noi
La possibilità di lavorare dentro non si vuole cercare assolutamente giustificazione mi attribuisco fino in fondo tutta la responsabilità di quello che accaduto non mi sento di attribuire
Niente a nessuno è solo responsabilità mia
Possa indurre una riflessione
Forte abbastanza approfondita che
Le esperienze della vita sono tante e molteplici e possono anche riservare degli aspetti che nessuno mai penserebbe di poter vivere grazie a tutti
Come vedete
Nel
Ristretti orizzonti hanno
Iniziato ad affrontare
Non da poco il tema del dominio maschile c'è un libro straordinario avvinti Bourdieu su questo tema e il fatto che il rapporto maschi e femmine e le relazioni familiari siano
Improntati a rapporti di dominio una cosa che forse
Tutti noi conosciamo da tanto tempo alla consapevolezza di che cosa consista
Non le forme di dominio maschile nei confronti delle donne beh
Un po'ce ne ha
Anzi un po'molto
Celle a iniziate raccontare Lucia e poi l'ultima testimonianza
Ha continuato in profondità e
Per
Continuare
Invitiamo ora
Fernanda Bernard mediatrice familiare responsabile del servizio mi medi mediazione gestione dei conflitti a Milano
Dottor tecniche psicologici e psicologica per i servizi alla persona alla comunità
Di svolgerò alcune fondamentali
Considerazioni
Su temi che
Riguardano la quotidianità di ciascuno di noi l'importanza della comunicazione interpersonale
Ecco quello che con
Ornella abbiamo pensato di chiederle
E proprio riflettere su quanta consapevolezza ognuno di noi a del fatto che in certe modalità comunicative che utilizza ci può essere una grande aggressività
Che stimola dei meccanismi difensivi di chiusura
Bocche attivi
Quali sono le conseguenze che
Questi atteggiamenti comportano nei confronti degli altri
Sono quei
Piccoli non so che
Quegli sguardi quegli scambi di registro quei
Paesaggi interiore che mutano improvvisamente nella comunicazione con qualcuno
E che fanno sì che il registro di quella comunicazione possa
Trasformarsi
E quante volte ci sono delle evoluzioni tragiche delle proprie escalation violente
Dentro al al parlarsi
Buon pomeriggio a tutti graziato Golfo evento
Hai detto tanto
Mi verrebbe da dire
Benissimo
Sì abbiamo sentito
Lucia
Abbiamo letto il suo libro e ci siamo sentite
Molto vicine a lei
Molto la storiaccia
Molto toccato
Come potrebbe non esserlo
Poi abbiamo sentito Andrea
E
Ugualmente
Siamo stati toccati forse soprattutto
Dal
Sentirlo consigli
Normale mi
Mi dispiace dire questa cosa ma
Forse
Leggendo il libro di Lucia
Quindi
Se tendo solo parlare lei
Magari
Senza la parentesi di sua apertura e di sua impatti all'altro
Ci verrebbe reagire
Siamo con lei in tutto
Ma chi è quel mostro ma chi è quel pazzo
Ma chi è quella persona normale
Come ha potuto fare
Poi sentiamo Andrea
E
Riusciamo ad essere
Vicini
Anche a luglio
Alla sua storia
Quello che
Io mi domando
Anche Adolfo ha cominciato a
Ma
A raccontare quello che
Io mi domando
è possibile arrivare prima
E intervenire
Nella normalità
Delle nostre relazioni perché di questo
Stiamo spesso parlando
Le condotte violente maturano dentro a delle relazioni che nascono come delle relazioni normali
Si alimenta no
Di
Dei contrasti dei dissi della non comunicazione
E crescono quotidianamente
Le terapie
I rancori i risentimenti
è possibile immaginare
Di risalire nel tempo quindi trovare
Dei segnali
Da cogliere
Per poter
Cominciare da lì ad approntare dei limiti
Forse la comunicazione
Le modalità di comunicazione sono proprio
Qualche cosa di utile e io penso davvero fondamentale
Perché
La
Comunicazione è
Una
Cartina di tornasole rispetto
All'andamento della relazione
Ed ha poi valore
Predittivo di quello che poi
Succederà
Il e quindi
L'idea è quella di
Entrare dentro questi meccanismi
Di comunicazione come
Raccontava Adolfo e
Quello che
Abbiamo provato a fare
Nell'ultimo anno hanno insegnato i colleghi è quello
Di provare a proporre
Dei laboratori di comunicazione
Dentro alle relazioni affettive
Che quindi
Si immagina che i
Si occupino
Di quei
Di quel segmento che nel proprio la presa di consapevolezza
Che dentro certe mie modalità di comunicazione ci può essere il potenziale aggressivo
E che
Stimolante
E può stimolare la difesa dell'altro
Siamo perché c'è un po'da una chiave di lettura che è stata data da un'antropologa belga
Patta forte
Che ha
Teorizzato un modello quello maggiore il minore dicendo che quando siamo dentro alla relazione
Ci siamo con le nostre diversità
Ma visto che tendiamo a ragionare in modo
Polarizzato
Torto o ragione comune contro uno l'uno all'altro vinco perdono
è possibile che
Se siamo appunto diverse tra la relazione io cercherò
Di
Far valere di imporre
Le mie i diritti nei bisogni e desideri le mie aspettative nei modi di vedere le cose perché ritengo che siano giuste che le tue siano vagliate
Perché ritengo che io ho ragione tu hai torto
Quello che diceva Andrea
Non riuscivo a rispettare la sua la sua scelta io mi domando
Quanto
Prima
Avesse avuto modo di manifestarsi
In modalità di comunicazione dove
Potevano essere anche altre scelte piccole scelte nel quotidiano non essere rispettate
E quindi quanto
Quello poteva essere un segnale
Di un desiderio di
Di potere
E di controllo dentro alla relazione
Che impedisce
All'altro o mette in difficoltà l'altro
E lo fa sentire
Se vogliamo parlare con quei termini del modello maggiore Minorello fa sentire
Minore
Quando noi ci sentiamo minori
Sviluppiamo una
Grande rabbia
Perché
Sentiamo che i nostri bisogni non sono accolti
E
E invece
Naturale
Istintivo per l'essere umano attivarsi tutta difesa dei propri bisogni e
Visto che i bisogni non sono solo quelli fisici ma ci sono anche quelli psichici che sono quelli
Di essere riconosciuti di essere apprezzati
Di essere valorizzati
Di
Avere la sensazione di
Appunto di parlerei di contare
Nel momento in cui io non ho la forza
Per
Negoziare le mie scelte dentro la relazione
E quindi mi adeguo prevalentemente alle due quindi ti sento molto maggiore
Può essere
Che
Io
Mi sento appunto molto minore chimiche reagisca istintivamente
A differenza
Questi
Bisogni che
Non mi sembra non siano accolti dentro la relazione
Questo può essere fatto attraverso delle modalità appunto di proprio di comunicazione
E mi sento di dire che
Utilizziamo terreni
Grandi parole i migranti concetti di grandi pensieri ma poi
L'istinto quello naturale quello quello proprio
L'impeto
Nasce
Anche da
Piccoli gesti piccole modalità di comunicazione cioè io mi posso sentire minore
Se sento che tu mitici le cose sempre ordinando marine
Mita e tutta una serie di consigli sempre da saccente
Mi riempiti Parolo
E io non riesco ad avere spazio per dire le mie
Perché
Quando voglio dirle
Tu non le Reggi vari
Che allontani
Ti distrae
Tra i conclusioni immediate da quello che io dico e non
E non si riesce
A a confrontarsi posso sentire minore quando io ho tutta una serie di domande
Che non riescono ad avere delle risposte
Non ci sono dei chiarimenti ci sono solo dei silenzi
Ecco in questi laboratori comunicazione partiamo proprio da qui quindi qualcosa molto
Terra terra nelle nel del del modo poiché i contenuti sono sono molto forti
E cerchiamo di considerare quali sono
Per ognuno
Le modalità
In cui si sente minore
I modi di comunicare dell'altro a partire dal quale
Dai quali
Uno si sente
Un assistente minore
E quali sono
I modi in maggiori che noi abbiamo di relazionarci con gli altri
E
Quindi
Quali possono essere
Le reazioni dell'altro di fronte alle è alle nostre tra i nostri modi di comunicare maggiore
Questo è un qualche cosa che per
Gli uomini è molto difficile e l'altro giorno
La la scorsa settimana
All'inizio di un laboratorio
Un uomo attento per
Ma in fondo se io urlo
Qual è il problema
E penso che forse in tanti ci stiamo domandando che forse ne affetti
Può non essere un problema
Forse
Formigoni visto che aveva
Citato Adolfo
L'anche espressamente detto mi sono arrabbiato e ho
Reagito da
Da maschio
è molto difficile
Uomini prendere
Per in generale
Per tutti però
In particolare per gli uomini
Prendere
Considerazione di queste riuscire a mettere in relazione
Certi atteggiamenti
Che per loro sono fastidiosi e incomprensibili della per esempio della compagna
Certi nervosismi certe scontrosi tank certe irritabilità irritazioni
Oppure dei figli niente città
Mi risponde male
Con
Atti
Comportamenti propri
è difficile
Mettere in relazione
Ecco allora che
Cominciare a parlarne
E qui parlarne
Offrendo
La possibilità di parlarne non
Perché sei
Perché si perché se è un mostro perché cioè in una fase
Per
Successiva ma proporre anche i lavoratori di comunicazione molto molto
Prima
Proprio per prendere un pochino più di
Di coscienza
Può essere
Molto
Molto utile e oltre a individuare quali sono le le modalità
Che maggiormente ci fanno scattare perché ci sentiamo
Subito toccati
Della nostra
Posizione minore
Il passaggio successivo è quello di analizzarla questa posizione e cioè capire
Cos'è che mi fa sentire
Minore
Come mai dissento minore dentro questa relazione
Come mai mi sento minore di fronte a quell'episodio
E quindi comincio
Ad avere presente l'episodio
A
Renderlo chiaro nella mia testa e a
Separarlo da quello che sono i miei sentimenti in una prima fase
Perché
Il passaggio
Dare la nascita del sentimento di sentimenti negativi declaratoria
E di tutto quello che ruota intorno alla rabbia
è frutto non direttamente del
Fatto
Ma di un'interpretazione che spesso
Diamo
Degli affatto e normalmente è un'interpretazione unica
Abbiamo
Poca apertura verso interpretazioni diverse quindi questo è
Un primo passaggio poi
C'è il fatto di
Ma riconoscere provare conoscere quali sono questi sentimenti che quel fatto lì l'interpretazione di quel fatto dice ha scatenato
E quindi quali sono questi sentimenti riconoscerli
Nominarli
E provare allegarli
Con i bisogni insoddisfatti che questi evocano
Un sentimento negativo è stato detto anche stamattina
Si lega
A dei bisogni che non sono soddisfatti
Se io riuscirò a fare questi passaggi
Nella mia testa
Riuscirò probabilmente
A
Trovare la possibilità di comunicarli all'altra parte
Avendo sviluppato molta più riflessivi intanto
E riuscendo a fare delle richieste
Che risultano diverse
Dalla
Sulla una reazione
Istintiva e impulsiva
Andrea ha detto un'altra cosa
E
Al tetto
Le scelte
Che io non accettato
E che
Attribuisco
A lei
è lei che in mi lascia
Questo è
Qualcosa ancora che
Ritroviamo
Molto spesso
E cioè
Il fatto
Della
Della tendenza della dell'uomo
A
Ritenere responsabile del proprio benessere emotivo
La donna
La compagna
Quindi se io mi sento a disagio per una certa situazione
Per esempio perché mi sento minore
In una conversazione dove la donna riconosco alla donna delle capacità dialettiche ed e le capacità di sapermi portare dove lei vuole
Rispetto alle quali mi sento indifeso
Quindi in quella situazione in cui lei mi Sollazzo sollecita
In una discussione per qualunque
Problema della vita familiare e io mi sento a disagio
Se non riesco a riconoscere
Questo quali sono i sentimenti che stanno dietro questo disagio
E quindi gli argomenti mi
Senso di inadeguatezza
Il mio
Senso di
Di difficoltà controllare impulsi quindi io
Ho
Il timore di reagire male se
Se non riesco a
Appunto a riconoscere quali sono questi sentimenti che stanno
Sotto
Il mio disagio
Perché non sono abituato a farlo
Non me ne riesco neanche ad assumere
O a cominciare ad assumerne la responsabilità
Quindi permette esiste solo il fatto che tu mi stai
Provocando una sensazione di malessere quindi la devi smettere
E quindi reagisco istintivamente
Per farti smettere e questa può essere una reazione
Diretta
Oppure una sottrazione
E quindi io
La mia rabbia posso esprimerla
Allontanandomi né mettendo
Del dei muri interamente nonna
Affrontando la
La situazione
Mi sa che
Che
Già finito ecco avrei altre cose da dire ma magari un'altra volta grazie
Bene io credo che questo
Questa riflessione abbia
Dato un complimento un'apertura
C'era stata
Naturalmente
L'inizio di un ragionamento che potremmo fare in modo molto più elaborando diciamo il il cervello e il gruppo di grazie per una grazie di cuore
Il gruppo di creare un minuto vedere tutte le altre persone che
Forse è meglio che lo fa il welfare maggiore ecco ripeto no noi attenzione
Tensione scusate ma
Già abbiamo sposato
Provvedesse capitano
Allora
Carlo Riccardi e Federica Bonomelli sono due mediatori
Che la votazione con i quali
Lui non c'entra
Peroni infiltrata sono due mediatori che lavorano con la nostra
Danni con la nostra redazione su questi temi perché guardate
Quando noi andiamo nelle scuole è una cosa
E naturalmente portiamo queste storie pesanti pesanti
Poiché dobbiamo anche avere la capacità con i ragazzi
Di ragionare su sull'altra parte sulle vittime Socchieve reato lo subisce e
E voi ragionare però in un modo diverso perché oggi
A me piace questa
Il credibili i concetti che portano
Carlo e Federica e Adolfo sono i concetti della giustizia diversa di una giustizia che ripara nel cui abbiamo sentito la giustizia che punisce la giustizia la faccia cattiva della giustizia il reggimento di quarantuno bis che noi guardate non ha niente a che fare con il fatto che le per le persone hanno commesso reati hanno commesso reati gravissimi nessuno qui
Minimizzare responsabilità ma io credo che una giustizia che al mare risponde con altrettanto male sia una cosa triste allora con Carlo e Federica
E Adolfo lavori a o danni sull'idea di giustizia che ripara i disastri che lì ripara che aiuta ripararli allora adesso loro con un pezzo della redazione dialogherà hanno mi affido a loro sotto
Ci mettiamo
Scusate il gioco
Sì
Volete prendere posto così viene Roberto
Allora buongiorno è diciamo così che
Questa parte la costruiamo insieme facendola perché
Non ci siamo proprio preparati un canovaccio preciso
Perché abbiamo un po'anche deciso di vedere come che cosa emerge secco mandassero aggiornata per poi calibrare anche questo
Momento conclusivo cosa volesse da questo momento conclusivo vuole essere
La possibilità di raccontare avvinti
Un piccolo percorso che abbiamo fatto partire da gennaio in vista della giornata di oggi quindi l'idea
Di restituire a voi frammento di un lavoro molto più ampio molto più complesse sono
Ovviamente sul tema della rabbia non li abbiamo costruito insieme venendo qui a Padova
E lavorando in redazione con le persone della redazione con Ornella un piccolissimo strumento di pensiero su questo tema
Ed è di questo che vorremmo parlarvi oggi
Lo faremo in premessa io e Carlo
Proprio per spiegarvi come abbiamo lavorato e poi daremo la parola alle persone che ovviamente sono state i protagonisti attivi di queste vostre ambienti questa rifiuti questi incontri e Adolfo ovviamente poi ci aiuterà
A tenere insieme il tutto semmai come avviene allora
Sono un attimo che prendo
Cimino
Con Carlo abbiamo pensato di partire da un libricino che mi è stato donato da Giuliani che è lì che seduta qui nel pubblico
E che come noi è una mediatrice lavora lavoriamo con vittime e autori di reato come diceva Ornella
Proponendo
Degli spazi via logici in cui provare ad attivare dei percorsi di riconoscimento e di riparazione
Fra chi ha subito un'ingiustizia chi la commessa
Giuliana tempo fa siccome io ho due bambini piccoli mi ha regalato un libricino sull'Arabia
Dicendomi che forse lo potete usare nei momenti di crisi
Potevo proporre una poesia e una di queste Polesella volevo rileggere qui quindi ma volevo proporre
è a voi perché penso che abbia a che vedere
Puntò con
Poi le parole che abbiamo incontrato in relazione in questi mesi
è molto breve questa polizia dice
Dunque innanzitutto libro si chiama rimedi rabbia è stato scritto da Bruno Tognoli vini è un autore di testi
Per l'infanzia ha vinto il premio anniversario con questa pubblicazione
Che cosa dice questa polizia dice mi fermo e guardo il sud
Lo so che non ho ragione mi fermo e guardo giù però tantissima rabbia sto zitto e ascolto il cuore lì dentro ruggisce un leone
Respiro e sento un odore
Quelle oneri Fattuzzo
Di gabbia
Appunto oltre a leggerla
Ai miei bambini questa poesia diciamo così si riallaccia
Questa
Questo leone che ruggisce e questa puzza che sento che ha una puzza di gabbia ha molto a che vedere con alcune delle parole che ha perso proveremo a nominare
Abbiamo lavorato proprio
Un po'come fa questa pulizia
Cioè
Provare a partire da
Un'esperienza individuale il poeta probabilmente quando ha preso la penna è partito da qualcosa che gli appartiene
Lo ha descritto
Ha usato delle parole evocative
Ci ha dato un testo di noi che lo leggiamo attraverso quell'esperienza individuale abbiamo potuto
Passare ad un'idea più generale che
Quella della abbia
Abbiamo guardato dentro
A questa parola richiamandoci però quasi immediatamente nella nostra esperienza individuale e quindi l'idea che attraversa
Toh la storia di un altro io possa incontrare un tema
Per voi ride chinando nella mia storia abbiamo fatto qualcosa di simile anche in redazione c'è cosa abbiamo provato a fare
E qui riprendo quattro parole che mi sono segnata durante lo svolgersi degli interventi della mattina la prima la parola ascolto
Noi abbiamo cercato di costruire insieme uno spazio di ascolto per accogliere delle narrazioni su delle esperienze individuali di rabbia abbiamo
Diciamo così aperto uno spazio perché ciascuno potesse narrare un'esperienza individuale in cui si è provato rabbia
Questa spazio lo abbiamo
Costruita seguendo quelle che sono le regole della mediazione quindi non abbiamo immaginato ad uno spazio
Diciamo connotato
Termini terapeutici ma proprio come
Qualcosa di più semplice uno spazio di mediazione
Non giudicante
E quindi abbiamo fatto lo sforzo di provare ad intenderci senza giudicarci è uno spazio confidenziale quello che qui condividiamo un po'quello che desideriamo condividere
Abbiamo auto riflettuto quindi è stato uno spazio per un'altra riflessione
E per sostare su un'emozione
Attraverso la narrazione del che cosa mi è successo quella volta è come se avessimo fatto una piccola sosta su questa mozione
Dalle cose che ho detto potete capire come il lavoro che abbiamo tentato di fare è stato quello di approcciare il sentimento della rabbia non da un punto di vista astratto teorico che cos'è la rabbia
Ma
Che cosa mi accade quando l'arrivo quando l'approvo
E quindi abbiamo privilegiato
Appunto come vi ho detto
L'idea di partire da esperienze individuali e personali lo abbiamo fatto in un contesto di gruppo
E questo significa anche abbiamo chiesto a ciascuno non soltanto di riprendersi uno spazio per sé
Ma di ascoltare il punto di vista dell'altro sulla rabbia e quello che è emerso è un quadro molto ricco ma anche molto variegato che ci dice
Che per le persone della redazione la rabbia è per ciascuno qualcosa di diverso non siamo riusciti a trovare
Voglio dire non abbiamo accomunato tutte le narrazioni in dei canali comuni abbiamo cercato di mantenere le diversità
E il fatto che la rabbia e per ciascuno qualcosa di diverso l'abbiamo un po'ricollegato a quello che ad un suo ci ricorda sempre
E cito le tue parole
Ciascuno di noi è un Cosimo tu dici spesso ce lo dici spesso ciascuno di noi
Sente le cose in un modo diverso
Parma in modo diverso le esprime in un modo particolare vede le cose in modo diverso
E lei nomina con le proprie parole
Quindi abbiamo cercato non di
Diciamo universali alzare il discorso ma anche di marcare le differenze
Le domande che ci hanno guidato ve le dico
Sono poche cosa approvato quando sentito rabbia
Provare a descrivere degli episodi in cui ho espresso la rabbia mediante delle azioni violente distruttive verso gli altre persone e cose
E poi provare a descrivere invece delle situazioni in cui
Non ho espresso la rabbia con azioni distruttive violente verso le persone le cose
Ci siamo poi chiesti dopo aver nominato alcune di queste esperienze cosa è successo di diverso
Perché
In un caso così e nell'altro cosa
Ci siamo domandati se esiste una rabbia positiva e abbiamo cercato di trovare delle parole per nominarla descriverla e poi
Abbiamo riflettuto se sia possibile
E come si fa Ciampi
Rodare
Avete collare la rabbia cioè agire la rabbia in un modo simbolico
Se sia possibile arrivare
A dirci che degno approvarla
Ma come facciamo e qui uso un'altra espressione cara ad Adolfo a togliere la minaccia quando l'approviamo quindi l'approvo
Riconosco che Dinho che la Provincia
E
E faccio in modo che gli altri mi riconoscano questa dignità ma come faccio a togliere la miccia come si fa
Questo è il tema della
Proprio capire se la rabbia può essere agitano modo simbolico se può essere veicolata
Quello che è emerso è un flusso di parole oltre che tutto lavoro che abbiamo fatto in redazione un flusso di parole che verso Carlo prova descriverci
E che ha un po'unito tutte queste domande
Carlo
Sì grazie allora
Io prima prima di
Somma leggervi le parole che sono uscite volevo
Innanzitutto dire una cosa ovviamente quelle che noi abbiamo raccolto sono le parole dell'ARRA Appia
Piccoli
Della rabbia di coloro che sono detenuti cui non mi dimentico però delle parole che la rabbia che noi non abbiamo qui
Sono quelle anche delle vittime qui rappresentate da Lucia che
Sono altrettanto importanti da tenere in considerazione perché
Per immaginare una giustizia che per noi è la certezza riparativa ci sono le parole di rapida
Chiede tenuto qui e altrove ma ci sono anch'le parole di rabbia di coloro che hanno subito degli atti e qui e questi non ce lo dobbiamo mai dimenticare e quindi lo dico a fuori ma per dirlo anche da me
Ho sentito la cosa questa mattina molto interessante tra le tante cioè quanto Michela Marzano ha detto che l'altro
Nello dobbiamo accettare per quello che non per quello che dovrebbe essere
E spesso molto vero che noi trasportiamo sugli altri i nostri schermi di funzionamento è come se gli altri noi che riteniamo funziona pare come noi e quindi diamo per scontato che delle parole che per me hanno un significato abbiano lo stesso significato anche per gli altri
Questa esperienza questo piccolo lavoro che abbiamo fatto in relazione invece ci ha mostrato quanto ricca sia la varietà di significati legata a una sola parola anche è stata appunto la rabbia
Io non approvo prima di iniziare questo dialogo a nominare queste parole che sono uscite nel corso di questi incontri volevo partire
Dalla prima delle domande e cioè
Che cosa ho provato quanto ho sentito rabbia e locali città con un'azione distruttiva
Le parole significative che sono uscite rispetto a questa domanda sono state
L'impotenza
La paura
Il bisogno di verità la solitudine un si spegne la luce
Un disprezzo
E cioè quando non c'è un rapporto tra persone per Sora ma l'altro diventa un nemico allora in questo caso io provo sento questo disprezzo e io reagisco con la rabbia distruttiva
La frustrazione il sentirsi con le spalle al muro e cioè
La rabbia si impossessa di me quando non ho la soluzione a una cosa che mi mette in crisi
L'invisibilità quando non mi sento considerato come un mio come una persona
L'indignazione l'impossibilità di dire la rabbia si impossessa di me quando non hai più null'altro da lì da dire e allora fai quando non regge più un'argomentazione e quanto della rabbia non puoi più fare una narrazione razionale allora agisci
La rabbia e anche l'incapacità di ascoltare e la rabbia e anche esplosione cioè quando la tieni tutta nella pancia per tanto tempo nell'attesa che possa esplodere
Queste sono le parole cioè i significati più che le parti le parole che rappresentano i significati da arrabbiati che molte persone qui sedute e le altre che fanno parte della relazione a attribuito al che cos'è per me
La rabbia ed è quindi questa esperienza individuale che hanno interessa su questo su questo primo punto può e andiamo alle altre
Alle altre domande che Federica anticipava io volevo subito dare la parola inizio con Lorenzo che casualmente più vicino a me rispetto
Proprio a questo tema e cioè a quest'da
Rabbia agita con un'azione distruttiva legata a questa in
Impossibilità di
Dire qualche cosa che mi ha fatto arrabbiare se qualcosa ti viene in mente
Sì al
Va be'essendo detenuto avesse un perché siamo in carcere all'impossibilità di via
Dello del poter dire la propria
Spesso viene a non dico negata ma sicuramente limitata
E questo può appunto e per questa impossibilità di dire porta della della radio e della rabbia credo
Che uno può anche avvolte cerca anche di reprimere Aula ma poi diventa anche vararla questa cosa qua dire prima diventa anche frustrante fino ad arrivare a un punto di rottura detiene a sfocia anche in un'esplosione io posso fare un esempio che magari possa avere un
Un conflitto tenermi della rabbia magari contro con
Che può essere una poi appuntato un rappresentante dell'istituzione all'interno del carcere tenera ma per me e poi magari andarlo a sfogare verbalmente al mio compagno di cella che magari è la persona più vicina
Ma ci sarebbe e lo faccio spesso e volentieri con il mio compagno di cella però delle volte mi dimentico che anche il via alla persona rabbuiata come bene
Dunque io scarico la mia rabbia suo volto ad un altro personale avviata che pazientemente in quel momento mi ascolta ma sicuramente in qualche dentro di sé qualcosa lascia qualcosa crea
E ripeto è sempre una persona reclutata come me
Poi uno sfondo inoltre
C'è
Sì
Cavalli
Se io come ha detto Lorenzo prima di tutto mi presento mi chiamo calma
Qua in essendo in carcere ci sono tra i tanti punti tanti momenti che ti viene la rabbia
Però io colloquio ho imparato Polo facendo questo percorso con le con la scuola carcere facciano incontri con
In
In redazione insieme a Riccardi la la dottoressa Brunelli quando cioè
Se io reagisco
Quello che ho capito la problematica e se io reagisco co con quella rabbia
Può accadere collo che ho fatto già per asta entrare in carcere per esempio
Ho commesso Enna un reato che è gravissimo cioè omicidio in una rissa
Se
Facendo quel con l'atto di fatto con l'atto rabbioso rozzo se reagiscono in una maniera che ho reagito già prima
Può accadere di tutto quello che
Era già accaduto nella mia vita al percorso della mia vita che era un totalmente
Che non avevano mai pensato di fare quello che ho fatto
Purtroppo successo e sono responsabile proprio dell'immediati
Però
Facendo questi confronti sia con con i studenti delle dal
Progetto Scola carcere sia con
Persone esperte che tuttora sono presenti anche oggi qua
Quello che io ho capito personalmente che
Quando reagisce in un moderno in modo negativo sia provenienti la propria famiglia e anche la famiglia dell'altro che la la vittima
Per esempio oggi io ho commesso reato sono in carcere da sette anni
Mio la condanna di scontare da quindici anni per quindici anni sono in carcere da una via età che avevo
Pena vent'anni ventuno anni penso che quelli sono migliori anni della della vita che
Vengono persi qua in in questa struttura
Più la
La persona che era stata non c'è più ci sono sui familiari sui figli e oggi è tutto questo qua cioè
Le conseguenze quando regimi sia capire le conseguenze o la propria consapevolezza dal
Dalle male fatto quello che e lì ci pensi tre volte di prima di reagire
Con la rabbia e con con tutto impulso che ti viene col lei lira che che scatta nella terza
Invece se non facevo questo percorso che ho fatto magari saresti diventato peggio di prima come ho fatto inizio della carcerazione tre a per tre anni ma li altri istituti istituti dei decreti del detenzione
Si può
Allora
Rispetto rispetto a questo infatti bisogna anche
Diciamo fare una brevissima riflessione sul fatto che non stiamo dicendo che non esiste un diritto approvare la rabbia
Tutti noi l'approviamo chiede
Facciamo una sorta di l'abbiamo chiamata in relazione un diritto di essere arrabbiati
Il punto è
Quanto questa rapina si trasforma
In un'azione che è distruttiva rispetto proprio le parole che diceva Kamal però
Abbiamo anche capito abbiamo anche visto che non sempre così
E quindi abbiamo provato a riflettere in sé
Ne su
Che cosa c'è di diverso nel momento in cui una rapina dà origine a un'azione distruttiva e la stessa rabbia invece che io sento io provo
Si ferma un attimo prima cioè che così che cosa mi dico in quel preciso momento che la volta prima invece magari non mi sono detto mi sono detto in modo diverso e che mi ha fatto agire in maniera distruttiva
Quella volta io provo rabbia ma mi fermo non agisco l'azione distruttiva oppure quei casi in cui io provo una rabbia che abbiamo definito con spesso con Carmelo positiva
Su questo le parole che sono uscite quindi i temi i temi che hanno consentito di chi era ciascuno somma alle persone che sono intervenuti in redazione
Io ho provato questo e perciò quella volta seppure avendo provato rabbia nono reagito con un'azione distruttiva
E cioè
Diciamo così che mi affermato dal compiere un'azione distruttiva la possibilità di dire e la possibilità di parlare
Cioè quando io posso dire quanto io posso parlare
Sento che
Il solco cioè che la possibilità di compie un'azione distruttiva diminuisce
L'essere ascoltato la stessa cosa il fatto di pensare all'altro quanto io introduco nel mio orizzonte l'altro ecco che la mia rapì ma
Trova una capacità di essere frenata proprio dal fatto che esistente un altro un altro che però io ho detto un altro che io inserisco nel mio orizzonte
Rifletto quindi mi fermo dall'azione perché ho riflettuto
Perché non mi conviene e cioè ho riflettuto sulle conseguenze e ho avuto un tempo per pensare oppure non posso
Volevo
Volevo agire in maniera distruttiva la mia rabbia ma non potevo perché ero detenuto avevo qualcosa da perdere il contenimento del carcere evita e contiene la rabbia
Anche se poi questa mattina abbiamo sentito anche parole differenti
La rabbia è stata contenuta con il fermare né con l'autocontrollo quanto sento che agire
Sarebbe un abuso sull'altro
Oppure quanto riesco a smaltire la è stato fatto un esempio quando un compagno di cella ci ascolta attorno al tema dell'ascolto oppure quando io possa utilizzare un confronto con gli altri sempre con l'altro
Carmelo qui chiedo a te prima di di fare in questo primo intervento su questo discorso ha detto più volte affrontato sia di questa rabbia positiva
Ma anche di questa rabbia che certe volte però non viene citata in un'azione distruttiva ma in un'azione che comunque viene contenuta
Sì un po'come dicevo stamattina io credo che ci sia un una rabbia buona
è una rabbia cattiva
Io debbo dire il mio primo amore è stata proprio la rabbia che mi ha poi portato portato in carcere però monca accaduto che una volta in carcere
Diciamo non avevo molta autostima di me
Però poi in carcere vedendo che IMI educatori fra virgolette erano peggiori di me è scattata quella rabbia positiva una specie di di motore
Che mi ha portato a cercare di migliorare
Di una rabbia anche di solidarietà perché a volte uno prova più cura abbia di solidarietà nel senso che uno due e di un proprio compagno
Che subisce degli abusi e incredibilmente di scatta una rabbia
E capace che tu l'abuso riesci riesce a sopportarlo però non
Chi viene più rabbia se vedi che l'abuso
Diciamo e verso un tuo compagno che e probabilmente è più debole di te e e non si può difendere o l'ora anche per esempio quando devo sostenere e un esame universitario tosto
Proporrà abbia
Di di dire ma io devo cercare anche se sono chiuso nella
Nella mia cella anche se non l'aiuto
Di un tutor anche se non l'aiuto di nessuno voglio di mutuo voglio dimostrare alla Società voglio dimostrare
A tutti che io vo possono essere migliori di loro quindi scattano questi meccanismi quando
Mi è capitato in certi regimi duri che non mi dà una i libri perché avevano la copertina rigida quando mi mettevano delle difficoltà a
Proprio anche nello studio scartava me una rabbia verso verso le istituzioni verso il sistema
E allora quello mi cercava di di di migliorarmi questo tipo di rabbia diciamo positiva l'ho detto un po'ripeto stamattina c'è una rabbia che ti fa abbassare la testa una rabbia catara falsare
Che che ti dà dignità che ti dà nel CdA per superare in momenti i i momenti brutti e che ti porta a a migliorare atti ovviamente
è difficile perché è difficile perché a volte si rischia
Di varcare il confine perché la rabbia io distinguo bene dall'Iraq o dall'odio la rabbia può essere può essere una cosa positiva però non bisogna mai assolutamente
Varcare il confine cioè è bene che si prova ma solo solo in maniera che tipo portare avanti per farti superare le difficoltà della vita ecco
Su questo poi magari citato il Foti di prendere la parola magari insomma tra un po'per aiutarci a riflettere anche su questo sul meccanismo dell'autore flessibilità
Quello che dice Carmelo perfetto il problema è che tu non sai mai quando arriva al momento in cui un attimo dopo varcherà il confine
Questo è un po'il punto delicato no e quindi tutti i tentativi diciamo tipo quello che ma di stiamo raccontando
Di una autoriflessione Italia aspetto a chi sono io come funziona meglio servono accapigliare quando questo confine quindi quando questa soglia per perché si sta per varcare sta arrivando perché
Effettivamente come dice Carmelo esiste la rada positiva ma purtroppo nessuno di noi sa quando arriva a quel momento in cui o quel giorno
O quelle in quel minuto quel secondo in cui noi non riusciamo affermare il nostro comportamento e la soglia rimarcata tanto poi origine
A
Ha problemi
Addirittura il letto anche la
La parola pensavo altro no come dire già iniziare a pensare al prossimo
Che a
Una Cinetto di quella rabbia rilievo al popolo recare del dannosa a una persona tuo prossimo una persona che di fronte che non è detto che sia per forza
Un male a un male fisico
Alto può essere anche una quel Paese detto in maniera un po'più concitata opposta in preferire lo stesso comunque minimizzare a mettersi davanti che c'è a
Ma persone novantatré cosa
C'è qualcun altro
Picco
Provo a dire qualcosa di diverso dal fatto di partire essermi arrabbiato con me stesso dopo che io ho commesso un reato che non votano consapevolezza
Anche perché prima io ho sempre
Per quanto riguarda fosse l'occasione vissuti famiglia dove sono nato la mia Africa costruito il mio lavoro ascoltavo sempre agli altri cercando di dare una risposta immediata
Purtroppo invece non ho percepito la situazione in cui mi trovavo
Che non mi ha dato a quel senso di rabbia
E che quindi hanno fatto una città
Tra detenuto troppo perché non s'sono stato capace con Lerna le condizioni
Ti capire che non situazione che faceva scatenare la distruzione di una famiglia
E quindi poi dice ma
Come di fatto non cosa strana
E questo ancora più difficile perché poi
Purtroppo come sai io l'effetto ammortamenti mia moglie
Ho tentato di uccidere mio figlio
Decisione stesso
Quindi ora che sono rimasto io
E mio figlio e ancora più difficile
E c'è più quella che ha dentro di lui
Non essere riuscito a
Arrivare a quel punto che fa perché non c'era una motivazione specifica
E quindi diventa più difficile da digerire una situazione di disagio perché la probabile che non si approvi conservato una cosa massima eccessiva
Fastidio
In sofferenza
Che ho sempre gestito rinunciando magari piuttosto che
Magari andare a uno scontro
Perché ho sempre considerato è una cosa negativamente perché non li ho mai viste e vissute
E quindi mi
Preferivo perderci
A volte anche appunto vista personale ma anche economico pur di non creare quel disagio e mantenere una tranquillità e contestato al militare però la nave pace fatta presente poi quando dal mio ricerche e poi
E ogni tanto e percorre
Per cui
è un modo un punto diverso da quello che ecco molte mentre ho sempre avuto tanta pazienza e molto ascolto
Ma ho avuto anche tante persone che comunque aveva torna
Ma nonostante questo
Io sono arrivato con percorrere capissimo né altro
In questo senso forse le parole di Ulderico ci permettono di introdurre il terzo punto cioè la terza domanda e cioè
Cosa
Sì noi dobbiamo o possiamo frequentare la nostra rabbia
La frequentiamo
La tocchiamo la conosciamo ci sono anche dei momenti in cui
Lanciamo
Abbiamo però finora parlato di una cito distruttivo quello che noi invece abbiamo provato ad affrontare in redazione è stato
Cosa faccio quando
Io veicolo la rabbia
Quindi nulla ci scomodo distruttivo ma la veicolo la fatto ad incanalare insomma modo accettabile oppure laici Visco ma l'agisco in un modo simbolico quindi non l'agisco
Nell'azione distruttiva ma
L'agisco simbolicamente
E queste sono state
Un po'le le risposte che sono uscite da questo confronto
Qualcuno ha detto che
Per veicolare la rabbia o per
Agire in un modo simbolico è necessario per lui fare un gesto
Che
è un gesto di rabbia
Ma non di aggressione quindi con quel gesto
Io posso agire la mia rabbia ma senza aggredire l'altro
E questo evitata la costruttività dell'azione
è un esempio
Facciamo su cui soprassediamo perché resta nel nostro nella riservatezza diciamo degli incontri di redazione peraltro un esempio anche molto simpatico interessante
L'altro esempio è stato io agisco simbolicamente la mia rabbia nello scrivere ce l'ha detto questa mattina andrà e allora
Io scrivo scrivo quelle lettere piene di rancore piene di rabbia che poi spedisco per allontanarla da me
Questo un molto simbolico per agire la rabbia che appartiene però ad alcune persone ma non a tutte
Per altri è il confronto in redazione la possibilità legate questione questo confronto e relazione con quello che si diceva
Pochi minuti fa sulla rate invece a città distruttiva mente quando c'è l'impossibilità di dire ecco il confronto in redazione quindi in generale la possibilità di confrontarsi con l'altro
Da volto
Di anche agire simbolicamente la rabbia e quindi di aggirarla in un modo accettabile di viverla
Aggirarla
Ma non renderla distruttiva
Poi c'è l'allenamento cioè bisogna anche allenarsi a sopportare lavabiancheria questo è un altro modo per
Agip per veicolarla più meglio che
Più che per la cella simbolicamente
C'è chi la veicolate
Le ride quindi il riso come questa all'azione che libera dalla possibilità di agire in maniera distruttiva
Oppure di aggirarla verbalmente ma non fisicamente quindi si dice che agire la rabbia verbalmente abbia una capacità poi non farla agire in maniera fisica oppure
E questo è un discorso interessante che fa aveva fatto se non ricordo male
Sandro di continua mediazione tra la rabbia e la pazienza
Io volevo sapere appunto da qualcuno oppure chiedere a qualcuno se diciamo su questo punto quindi su questa
Questo agire simbolicamente la radio veicolarla se qualcuno voleva dire qualcosa rispetto alla propria esperienza rispetto
A quello che ha vissuto rioni
Io agire o studi sotto io mi sento Potì in difficoltà perché poi in un
Ultimamente quando si è discusso in redazione si è parlato un po'sempre del tema rabbia pazienza sulla rabbia un certo punto io ho detto guarda
Il fatto che io ho intrapreso un certo percorso carcerario dove la mia rabbia non è più in un agito violento ma certo che sia una cito costruttivo mi ha posto dei dubbi oggi come oggi io non so se
Sono diventato più paziente possono diventato più codardo nel senso che non esprimevo determinate cose che comunque sia
Vanno dette criptate per le carceri italiane e
Quindi
Penso anche una cosa che
Che comunque sia
Non non dimentico non non ce la faccia dimenticare la mia rabbia quella rabbia che io mi sono portato
Dentro quando mi sono visto
Mi sono visto in isolamento mi sono visto sanzionato per delle regole comunque sia
Sono arrivato in in carcere da da ragazzo arrabbiato e ragazzo difficile poi ci sono cresciuta in carcere perché
A Trento mandino fatti quasi dieci anni di carcere e a un certo punto oggi che ho trentuno anni mi sono mi sono domandato ma
Sono diventato io più furbo degli altri detenuti che sono arrabbiati però non sono riusciti ad arrivare ai risultati che sono arrivato io perché se poi sono arrivata da vera dei benefici carcerari come di poter andare in
Permesso premio che era impensabile per me
Allora mi sono detto cos'è successo se la mia rabbia tutta d'un tratto ossia cioè
Non penso di essere questo di essere un fenomeno parliamoci chiaro sono ragazza semplice dove ha fatto tutto tutti i suoi errori in carcere o modo
Però in questo caso cosa c'è stato di diverso c'è stato il momento in cui la mia rabbia l'ho potuta riversare verso qualche cosa di costruttivo e quindi la mia rabbia è stata costruttiva mia permesso di ottenere quello che
Io penso
Tanti potrebbero ottenere quelle cose perché
Io vi ricordo sempre
Dei detenuti in contenimento chimico
O di quelli che stanno a non fare niente dalla mattina alla sera questo no mi fa arrabbiare atto ancora oggi e lavorare con rispetto Rizzon tipo
Penso non so io ancora c'è il dubbio penso di essere un po'meno codardo ma certo di essere arrabbiato in modo diverso oggi come oggi cerco di fare anche qualche cosa per quei
Quei detenuti che
Sono meno fortunati di noi aprire ad essere privilegiati in questo progetto ecco io penso questo che
Se ci sono i progetti dove si può incanalare la rabbia allora qualcuno può anche trovare uno sbocco una via d'uscita che sia diciamo
Meno complicata e più lenta di quello che tanti di noi hanno sperimentato sulla propria pelle perché
Da abbiamo vissute pagate sulla pelle determinate azioni fatte in carcere della rabbia
Sono state le disse isolamenti e tante altre cose non si possono dimenticare tanto meno cambiare ci sono sono libero
Bisogna andare avanti ecco questo questo pensa
Roberta dei proiettili di chiudere questo giro
Buongiorno e
Mediamo Rovereto egli è stato condannato a
Alla pena della del gas troppo
Incomprensibile mentre può comunque reato il quando e come esso
Scusa sì
Ho un po'o se poi vogliamo alle
Penale morte e nascosta comuni se Papa Francesco
Io
Veramente io non sento
Rabbia l'omino è più che indica una siano
E questa indignazione fa sentire meglio che lo giudici che mi hanno congelato
Io lo che mantiene empirica para
Parla
Seguire lottando voi
Tratta deportare
Un risultato
Questa
A questa situazione
Niente
Direi che possiamo avviarci a chiudere lo facciamo dando la parola ad Adolfo noi siamo rimasti a questo punto credo che questi scambi
Abbiamo permesso di capire acché domanda siamo arrivati alla domandare
Come possiamo sempre di più ridurre gli effetti negative distruttivi del sentimento della rabbia senza perdere la dignità di queste mozione
La dignità di viverla di provarle di frequentarla siamo qui siamo arrivati cui
Io mi asterrò da qualsiasi commenta o da qualsiasi ulteriore parola perché stava in Partizan do col pubblico
Sento la vostra stanchezza perché sono stati espressi tanti
Pensieri profondi abbiamo usato tante parole
Mi sembra
Di poter dire che il lavoro che state facendo insieme a quello si intreccia con le parole che ha detto Fernanda prima
Che il corto circuito alle queste due esperienze potrebbe essere molto interessante
Io
Se volessi commentare queste parole dovrà introdurre una complessità che in questo momento né io né voi siamo disposti ad accettare
Quindi direi che invece lasciamo aperto questo percorso
Tutte le persone che sono venute qui possono cominciare ad auto che riflettere sull'importanza di questo lavoro
Portanza enorme mi spiace Ornella ancora una volta di debiti prendere affetta e norme di
Apprezzamenti perché
Perché è l'unico posto e e qui
Il merito va anche alla direzione del carcere a tutti gli operatori della Polizia penitenziaria è l'unico carceri in Italia dove le persone in alta sicurezza
Possono partecipare a queste attività io non so se per voi
è chiaro che cosa significhi può estorte
Alta sicurezza significa seppelliti vivi e senza alcun diritto e qui
Avviene quella di alloggi cita
Della quale ci ha parlato così mirabilmente
Michela Marzano quel integra
Che costituisce la vita quotidiana di questo carcere grazie a questa esperienza però grazie anche al fatto che tutti gli operatori sono Coopcostruttori di questo percorso
E quindi qualche cosa che va condiviso e dalla condivisione
Nascono queste meraviglie
Ce ne sono poche in Italia però
Intanto teniamoci strette le cose che funzionano e facciamo le germogliati
Allora
Sì ma immagino che siate tutti consumati perché è una giornata faticosa allora io vorrebbe piogge
Intanto vorrei ricordare una cosa Adolfo ha parlato dell'alta sicurezza in realtà credo sappiate che
I in questo carcere c'è un grande problema l'alta sicurezza l'uno dell'ebreo questo è uno dei pochi carcere in cui
L'alta sicurezza
Da alle persone c'è rispetta le persone ieri da dignità e pensa che le persone abbiano diritto a fare un percorso hanno diritto anche a fare un percorso di cambiamento è fondamentale questo l'alta sicurezza sono
In tutto impone in tutta Italia sono dei ghetti in cui le persone era il
Restano per forza uguali a se stesse perché
Chiusi in un ghetto a non far niente ma come vogliamo che le persone cambino allora in questo carcere cosa successe successo che circa un mese fa
Arrivata la decisione di chiudere questa Sezione per ma io non sto a decisa a dire sarà giusto o sbagliato chiuderla non è questo il problema è che le persone si sono trovate a rischiare come
Di nuovo di essere spedite come pacchi postali via e speditezza in altre carceri dove non c'è nulla di quello che è permesso qui che non sono grandi cose sono semplicemente una carcerazione che abbia un minimo dissenso
E devo dire che
Abbiamo
Veramente combattuto a me piace dirlo perché
Io credo che non si debba mai rinunciare non c'è niente di impossibile a me dicevano guarda loro hanno già le destinazioni pronte non c'è niente da fare e invece e invece
Mi piace che l'istituzione noti comunque dato prova di
Come dire di tornare indietro su una decisione presa questa è una gran cosa quindi le persone non sono partite e quello che i in cui noi speriamo è una cosa fondamentale un concetto complicato ma più voglio dirlo la declassificazione cosa vuol dire che non si può restare che cioè lo Stato non può decidere che una persona deve restare mafioso uso criminale per sempre chiuso in quei ghetti senza nessuna possibilità di confronto lo Stato deve avere il coraggio Pia di misurarsi con una carcerazione diversa anche per queste persone
E deve avere il coraggio di
Quando questa persona ha fatto anni di carcere stamattina Giovanni diceva ventinove anni in questi regimi basta
Se sono usciti dal quarantuno bis perché non avevano più legami con le organizzazioni di appartenenza bisogna
Scommettere su questo vogliamo il cambiamento ma guardate che anche i loro familiari hanno bisogno di uno Stato che sia Cabbia una faccia diverso ma faccia mite hanno bisogno di non dare contro le istituzioni ma di trovare delle istituzioni che abbiamo una capacità di ascolto
Ecco io spero che questa capacità di ascolto delle istituzioni si traduca
In una declassificazione di tante persone qui dentro che non significa che le persone escono fuori da significa che le persone dall'alta sicurezza cominciano a vivere in un regime normale di media sicurezza e le loro famiglie non hanno più questo incubo dei continui trasferimenti del non fare delle carcerati insensate da cosa quindi in questo è una la nostra grande battaglia la seconda grande battaglia che stiamo facendo
è questa degli affetti che per me è fondamentale anche questa e anche qui lo Stato se non capisce che le famiglie hanno bisogno di essere trattate in do civile non capisce che quello è il modo per allontanare le persone dalla criminalità mostrare una faccia uno Stato civile che essa
Ascoltare noia stamattina tutto questo nostro lavoro alla base il concetto di ascolto io credo perché non siamo capaci di ascoltarci
Allora da qui io credo che venga da da questo carcere una lezione perché le persone non sono solo qui a parlare sono bianche ad ascoltare noi abbiamo lavorato sulla sugli interventi delle persone ma anche sulla capacità di ascolto speriamo che
Anch'e questi stati generali che si vogliono fare sulle carceri ascoltino davvero ascoltino le persone detenute ascoltino i loro familiari ascoltino pezzi di società ascoltino le vittime perché guardate che non è che le vittime vengono ascoltate
Oltre di più dei
Dei colpevoli diciamo le vittime non vengono ascoltate e Noemi anche in questo credo che facciamo un grande lavoro perché quando sono venute qui le vittime hanno trovato un ascolto che da altre parti della società non c'è era e un rispetta è un silenzio che non c'è da altre parti la società quindi ci si riempie molto spesso la bocca della parola vittima ma poi
Non è così non è una non ho non viviamo in una società così attenta alle vittime io non so se qualcuno vuole ad da dire qualche altra cosa e altrimenti io penso che sia capisco che siete tutti stanchi
E però adesso tocca a me ringraziare
E beh io veramente parto ringraziando la Polizia penitenziaria e non per
Piaccia perché è
Cioè
Perché qui dentro
Perché guardate
Essere i responsabili della sicurezza
E accettare
è un confronto così aperto una rimescolamento della
Un pezzo di società difficile che e si confronta con il resto della società al in una in un rapporto alla pari in mezzo perché io vado in
In tante carceri e io
Partecipano a queste cose dieci persone detenute tenute anche separate quindi
Qui c'è un si sperimenta un concetto diverso di piena che non è che
è gran cosa perché anche in questo carcere ci sono c'è metà del carcere che non fa niente dalla mattina alla sera diciamocelo perché purtroppo problema le carte
Del sovraffollamento e non è risolto in questo carcere migliore di altri ci sono trecento quattrocento detenuti che non fanno nulla dalla mattina alla sera e non perché non si voglia ma perché non ci sono le risorse gli spazi
Ci dovrebbero essere quattrocento detenuti c'era il doppio quindi il primo ringraziamento a loro poi ringrazio le ovviamente
Lei
Tutte le persone che hanno collaborato con noi organizzare questa giornata difficile ringrazio anche voi che avete resistito tutte queste ore co dimostrando una grande capacità di ascolto perché non credo che sia semplice stare
Non lo so se qualcun altro vuole aggiungere qualcosa se no finiamo perché siamo tutti stanchissimi