La pena di morte nel mondo e la giustizia in Italia. Rita Bernardini a 7 in punto, trasmissione di 7Gold condotta da Alessandra Mercanzin

Ecco c'è ancora insieme questa mattina stiamo affrontando il tema della pena di morte ma non solo perché il tema della pena di morte si collega comunque
Alla tema della giustizia che nel nostro Paese
Non è mai tantissimo di attualità in questi giorni se ne discute un pochino ma solo perché sembra che vogliamo toglierci un'altra libertà cioè l'accesso alla nostra posta alle nostre Mele i nostri
E i nostri computer e io non sono molto d'accordo sentiamo cosa ne pensa Rita Bernardini cui alias dei radicali italiani che ci è venuta a trovare questa mattina buongiorno e benvenuta ci sono evidentemente altri metodi
Per combattere il terrorismo e soprattutto sono metodi preventivi e non possono essere così invasivi
Della nostra vita privata perché con la scusa di cercare i terroristi
Da ci tolgono le libertà fondamentali ed è un modo del potere per controllare il cittadino è sempre l'Alaska ce ne parla sia di fronte a una
Emergenza non bisogna ragionare con la pancia ma bisogna ragionare o con la testa come accade per la pena di morte l'abbiamo detto tante volte certi
Questa questa mattina io fa voglio iniziale questo questa intervista accettando una ragazzina di quattordici anni già astinente settant'anni fa
Fu ucciso sulla sedia elettrica negli Stati Uniti accusate di aver ucciso due ragazzine
Lui diceva di essere innocente però i giudici non gli crede tratte perché lui era un ragazzino nero e all'epoca era una questione dirimente diciamo nei giudizi dopo settant'anni è stato riconosciuto innocente questo questo ragazzino sempre degli stessi Stati Uniti quindi
Gli errori giudiziari sono pesanti quando si tratta di carcere quando si tratta di pena di morte sono irreversibili e certo questo che dovrebbe far riflettere gli Stati per fortuna
Abbiamo l'opera di Nessuno tocchi Caino e del Partito radicale non violento transnazionale tra spartito che su questo ha fatto una battaglia vincente
Perché all'ONU sono ormai tantissimi Paesi che hanno approvato la risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali ecco cosa vuol dire moratoria perché è stata scelta questa strada
è stata scelta questa strada che è stata vincente perché altre organizzazioni ci dicevano no bisogna abolire subito la pena di morte
E noi sapevamo che non c'erano le condizioni negli Stati del mondo rappresentati all'ONU però arrivare subito a questo per cui noi abbiamo detto facciamo una moratoria delle esecuzioni capitali così si può anche vedere che cosa significa
In termini di progresso in termini di civiltà e sono stati sempre di più dei Paesi che vi hanno aderito
E ormai la pena di morte sta diminuendo nel mondo e questo e l'opera che c'eravamo prefissi poi certo l'obiettivo è quello di arrivare all'abolizione della pena di morte
Però anche questo lo abbiamo voluto fare in un modo riformatore
Anche per essere più aderenti all'opinione pubblica che pire
E a dimostrare quali sono i risultati di una moratoria cioè di un paese che PRI dieci anni è senza la pena di morte
Senta lei in questo momento è in sciopero della fame perché le battaglie radicali a favore del dell'amnistia ma non soltanto anche per il miglioramento delle condizioni nelle carceri italiane non non non non smettono mai
Certo ma la sciopero della fame una forma di dialogo nei confronti del potere in questo caso ci rivolgiamo al Governo Renzi alla Ministro della Giustizia Andrea Orlando al Parlamento
Perché vedere quando diciamo amnistia uno paranza subito alle carceri no Richard prova questi vogliono fa uscire tutti
Non è
Solamente quello perché in realtà il problema italiano eh il problema dei processi è il problema della giustizia nei tribunali
Allora finalmente dopo molta insistenza anche da parte nostra il Governo ha fatto una cosa buona e detta da un radicale già
Cioè a preso una persona competente come il dottor Mario Barbuto
E che finalmente ha messo umani per capire da che cosa come è composta questa massa che paralizza i tribunali
E abbiamo saputo ed è un dato di quest'anno che né i nostri uffici giudiziari ci sono quattro milioni seicentosessanta mila procedimenti penali pendenti che aumentano sempre di più
E molti di questi come si sa cadono in prescrizione ma non perché il processo è troppo rapido cadono in prescrizione perché i tempi si allungano in un modo così
Incredibile
è per cui noi siamo anche condannati da trent'anni dal consiglio d'Europa per questa cosa che non abbiamo scritto in Costituzione cioè che un processo per essere giusto deve essere
Deve avere una durata ragionevole
E invece noi abbiamo una durata impazzita
Come ha svolte ma sembra essere riduzione che sono
Contrari a quello che facciamo all'interno della del mondo della giustizia e all'interno del mondo del calcio il cerchio
Penso alla questione della rieducazione dei detenuti che lei praticamente sostanzialmente lettera morta a parte qualche esempio virtuosa signori certa e
A me è capitato recentemente sono stato al carcere di massima dove abbiamo fatto un dibattito sul lavoro in carcere e dopo il carcere
E quelle un carcere modello tant'è vero che diversi detenuti vanno lì e si consegnano perché sanno che lì c'è la possibilità di lavorare sanno che quando escono non saranno
Persone sbandate ma avranno una possibilità di reinserimento però
Il novanta novantacinque per cento delle carceri italiane possiamo dire che sono luoghi criminogeni
è vero e questo è gravissimo perché nell'atto tali inattività linee condizioni inumane degradanti la persona si degrada
E e questa sofferenza che c'è nel carcere poi è vissuta anche da tutto il personale queste persone poi escano è prevista la cosa strana è che la società Silvio preoccupati quando queste persone in queste condizioni degradate
Tornano nella società certi e tornano a delinquere nella società nel perché sarà recidiva ti fa impressione patetiche
Se non c'è intervento da questo punto di è dimostrato proprio con c'è stato un a circa
Dell'Università di Bologna del professor torrenti che ha dimostrato che chi sconta tutta la pena in carcere nelle condizioni
Che conosciamo a una recidiva superiore all'ottanta per cento
Allora il fatto di due anni di galera e sei riuscito e turni a delinquere mentre se sia la possibilità di uscire prima
E soprattutto se dentro il carcere sia la possibilità di lavorare la recidiva precipita alle venti dieci per cento quindi significa maggiore sicurezza per i cittadini
Quando dicevo prima perché c'è qualche novità assoluta per cui
Dobbiamo rivolgerci al che è successo niente perché batteria negativi oppure a
Prelievi gli estremi
Io mi sono preoccupato parlo quando ho detto che ci rivolgiamo al potere
Perché oltre a tutte le ragioni noi abbiamo fatto nostro con Marco Pannella il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha
Alle Camere un messaggio totalmente inascoltato
Abbiamo detto anche prima e invece cioè agli appelli non mancano c'è un motivo di più
Oggi
Tra non Marco Pannella non Rita Bernardini non Emma Bonino
Hanno detto in questi giorni in una relazione ufficiale della direzione nazionale antimafia che occorre legalizzare le sostanze stupefacenti leggere
Penso che chi ci segue sa quante disobbedienza civile abbiamo fatto perché questa irragionevolezza fosse tolta dal nostra legislazione
Che cosa ha detto la Direzione nazionale antimafia
Ha detto che in Italia il fenomeno del consumo delle sostanze tipo hashish e marijuana diciamo della cannabis
è diffuso ai livelli di al con e tabacco
Con una differenza che è diventata una consuetudine evidente risale per molte molta parte persino io no non sono molto favorevole però capisco che no però ed è un'emergenza di queste dimensioni allora vi prego serve di vino che cosa dicono
Che attualmente questa diffusione
è
Governata perché ha tutto l'interesse
Dalla criminalità organizzata che fa guadagni incredibili ora
Sappiamo che nei severissimi Stati Uniti dove il proibizionismo è da lì che è nato insomma
E hanno ormai sempre più stati ammettono il consumo di marijuana non solo per un uso terapeutiche qui in Italia è vietato né i fa
Jiang venendo siamo alla frontiera avanzata perché ce n'è una legge regionale che è ma avere la legge non significa avere accesso ai farmaci lo sto facendo una battaglia proprio su questo perché
Sono poche decine
Gli italiani che possono accedere a questi farmaci abbiamo reso il Servizio sanitario nazionale altrimenti pur avendo la prescrizione del medico
Sono Sempre tramite l'ASL e costretti a farsela importare dall'Olanda
E io o i bonifici di un ragazzo disperato che non vuole andarsi a rifornire dai criminali ma vuole avere il suo farmaco
E
E l'ultimo bonifico che mi ha fatto vedere era di tre mila settecento euro e lui mi ha scritto Rita io non ce la faccio non posso pagare
E l'ASL e che cosa fa gratis Ida farmaci molto pericolosi a base di morfina sapete per un ragazzo che cosa significa assumere la morfina che è una droga
Pesante per anni e anni quella gliela danno gratis la marijuana terapeutica no la deve pagare
Senta dentro le nostre carte entrata c'è un problema veramente molto pesante di droga che che convive assieme ad altri ad altri temi che difficilmente viene
Viene affrontata io Padova sempre un po'la frontiera diverso da questo punto di vista c'è una struttura asse per le persone che hanno problemi di tossicodipendenza e sembra che sia dando dei risultati positivi però nell'in giro per l'Italia non non è no assolutamente no intanto
Diciamo le cosiddette comunità di recupero perché ci dovrebbe essere la possibilità per queste persone che sono malate
Cioè a quelle che sono dipendenti da in rovina e cocaina sono persone malate che vanno curate
Anche dal punto di vista psicologico
E e lei comunità che ci sono in Italia che costano tantissimi soldi spesso sono inadeguate a seguirle
Perché hanno sistemi che non si adattano a quella tipologia di malato
Però ce ne sono altri che invece funzionano beni finanziari menti naturalmente non bastano mai molti ragazzi in realtà vengono
Mandati in queste comunità spesso evadono preferiscono addirittura ritornare in carcere
In alcuni casi
Però il discorso io ci voglio ritornare perché dobbiamo dimenticarci che la Corte costituzionale a dichiarato incostituzionale la Fini-Giovanardi
Cioè la legge sulla droga quella che fu fatta con un imbroglio in occasione delle Olimpiadi invernali
Quella legge prevedeva pene da sei a vent'anni per tutte le sostanze stupefacenti senza distinzione alla Corte costituzionale ha detto non va bene questa legge non risponde a criteri costituzionali
E quindi praticamente è stata cancellata ed è ritornata in vigore la legge Jervolino Vassalli così come modificata però dal referendum radicale del novantatré
Ora in galera in questo momento ci sono persone che sono state condannate per spaccio di sostanze stupefacenti leggere che non dovrebbero starci
Perché simile pene colla Fini-Giovanardi andavano dai sei ai vent'anni con la legge Jervolino Vassalli vanno dai due ai sei anni
Allora la Corte di Cassazione per ben due volte ha detto stare attenti bisogna rivederle a ribasso queste pene e niente si muove allora
Già le carceri sono sovraffollate possibile che queste persone devono stare dentro a scontare una pena illegale ecco il mio discorso di dialogo
E perché chiedo al Governo anche di tenere conto di quello che dice
Non Rita Bernardini ma la direzione nazionale antimafia
Finora non mi sembra che ci siamo segnale positivo ovvero lei ha fatto un complimento prima il Governo speriamo che almeno almeno sta appunto quando qua qual è il sistema cioè noi abbiamo in Italia una giustizia che non funziona
Per cui nessuno viene ad investire nel nostro Paese
Credo che gli imprenditori che ci stanno seguendo sanno che cosa significa frequentare in tribunale sanno che per riscuotere un credito devono aspettare e spesso sono costretti a chiudere
Perché pur essendo attive no certa perché non riescono ad avere quella liquidità perché dovrebbe essere garantita perché la giustizia serve
Pr regolare i rapporti sociali invece qui in Italia ognuno fa come gli pare tanto e rafforzano funziona speriamo invece che queste battaglie abbiamo abbiano abbiano corso abbiano più peso che l'interessarsi delle cose magari raggiungere un punto che noi
Ma di non sarà perfettamente omogeneo alle vostre ridurremo paterne dibatterne fare dei miglioramenti sarà comunque positivo per godersi De Sica così faccio sarà produttivo grate Rita Bernardini diciamo
Detto abbiamo parlato diverse tra
In ambito adesso locale perché abbiamo parlato in generale di queste faccende la formazione che quando ripercussioni anche nelle nostre città facciamo tra poco Mariagrazia Lucchiari della situazione Nessuno tocchi Caino però per la Sezione padovana grazie tra pochissimo