La cultura politica e l’esperienza del Pdup (prima giornata)

Allora
Si sente
Allora
Luciano è andata a mandare un articolo
Nel frattempo noi cominciamo ieri
Ecco mi pare cercare
Compagne e cari compagni che questo nostro incontro
Consenta di cogliere una serie di opportunità
La prima naturalmente quella di
Ricordare nel modo più congruo Lucio
Madri di cui il tutto è stata per massima parte creatura
E poi
Di rincontrarci e di
Discutere qui con
Compagni e amici con molti dei quali qui qualcuno ha trascorso più di una stagione di vita
E poi ancora per ringraziare
Carlo e Valerio parlare fatica che hanno
Si cui sono sottoposti e soprattutto per gli ottimi risultati che hanno
Raggiunto mi pare che la loro trattazione sia
Completa in certi casi addirittura minuziosa ma soprattutto
Molto intelligente molto equilibrata
E poiché alla fine ma non per ma non per ultimo
Il tentativo di collocare in maniera chiara la storia del produttore nella storia della sinistra italiana
Ecco io credo che
L'articolazione ampliare varie degli interventi e delle comunicazioni dovrebbero consentirci
Una almeno una buona approssimazione questo a questo obiettivo
Anche se
Mi pare che è già alla lettura del
Testo tutti calzolai di latini
Consentono di stabilire almeno un elemento di collocazione
Generale
Consentono cioè di considerare probabilmente la storia del dopo come un caso a me pare abbastanza paradigmatico di storia dell'ENIT
Mi rendo conto che il termine può suscitare delle perplessità ma intendo questo
La formazione del dopo
La formazione con un numero relativamente limitato di militari
Con questi militanti tutti con
Alta
Anzi guardando qualcuno altissima alfabetizzazione politica
Con
Un organismo
Avanzata sarà gruppi dirigenti
E militanti tanto da fare
In qualche maniera sfumare classica distinzione fra i due
E con il privilegia mento molto forte
Della analisi politica e della
Proposta di programma rispetta quel più consueti netto vedi
Stilista storia quel tanto periferiche si chiamavano l'agitazione e la
Propaganda ecco io credo che anche questi questi tratti già da costituiscono un
Punto di riferimento
Si introducono a un ha una conseguenza abbastanza rilevante
E cioè mi pare credo che sia nella natura stessa delle élite sia una sorta di
Se vogliamo dirlo in maniera un po'pomposa di loro cogenza genetica l'avere bisogno di un altro da sé
Di avere bisogno delle necessità di un
Qualche cosa di
Diverso da sé
Rispetto al quale esercitare la propria funzione di stimolo di critica e anche di polemica quando quant'è il caso
E corre sia stato per il du questo altro Bassetti c'è bisogno di
Di illustrarlo
Il punto questo somma
Una volta che tematiche
Principi
Analisi
Sono emersi
Nel contesto di questo altro darcelo pallone c'era emerso
La parabola del prodotto in qualche maniera è venuta a concludersi
Inevitabilmente non lo so certo coerentemente almeno ineluttabilmente ineluttabilmente ecco ma io credo che
Senza avanzare
Analisi necessariamente troppo frettolose sia bene ascoltare con attenzione quanto hanno da dirci ridotti compagni primo fra i quali e Compagnon attinente
Si sente perfetto
Buona sera
Innanzitutto ringrazio Luca Cafiero che con poche frasi ma molto
Lucide efficaci ha semplificato il mio compito caratterizzando e di finendo il senso do
Dell'esistenza politica del dunque nella sinistra italiana
Come sapete
Il motivo di questo incontro
è il secondo anniversario della scomparsa di Lucio Magri
L'anno scorso come Istituto Gramsci Marche
Di cui io sono da qualche giorno Presidente prima ero direttore e come associazione Lucio Magri
Lo abbiamo ricordato presentando a Recanati libero alla ricerca di un altro comunismo curato da Luciana Castellina Famiano Crucianelli Aldo
Garcia
Un volume
Quello presentato l'anno scorso che ripercorre le tappe più importanti dell'esperienza politica dimagrito e i contributi più significativi della sua elaborazione
In questo secondo anniversario sempre per dare un contenuto e non un carattere celebrativo all'appuntamento
Discutiamo la bozza di Libero ancora on line né e in fase di ultimazione la bozza di Libero che io e Valerio
Stiamo ultimando
Un libro che vuole essere il racconto dell'esperienza del partito di Unità proletaria per il comunismo di cui mai vi è stato ininterrottamente il Segretario
Non ci sono stati altri Segretari luglio è stato dal mille novecentosettantasei prima c'era diciamo una gestione più
Collegi Aler ma in cui la personalità e il ruolo di Magrì sì
Manifestava nettamente chiaramente
Che cos'è questa storia sulla quale abbiamo lavorato
è innanzitutto la storia dell'interazione
Di una piccola soggettività politica con grandi eventi politici e sociali cioè abbiamo voluto mettere in relazione
Quello che facevamo in rapporto a qualcosa di molto più grande di noi sia come soggetti politici e delle istituzioni ma anche come eventi come fatti come processi
E abbiamo prestato attenzione a questo aspetto perché al
Abbiamo cercato di evitare l'autoreferenzialità che è un vizio tipico delle piccole formazioni politiche cioè ricostruire poi una vicenda
Da tutta dall'interno rispetto alle
Dinamiche e
Ai processi che hanno riguardato quel gruppo quasi assestante separato da tutto un contesto per evitare questo rischio
Che nella vita reale delle piccole formazioni politiche e che lo potrebbe essere anche nella ricostruzione storica di quella vicenda abbiamo cercato proprio di connettere il più possibile come immagine potete immaginare
Questa operazione non è stata
Facile perché
Si è dovuto a ricostruire una storia generale dentro quella la storia specifica del prodotto
Ma allo stesso tempo
Vuole essere una storia del prodotto e come comunità di militanti come gruppo dirigente diffuso
Come un'articolazione come un'organizzazione
Articolata sul territorio insomma no come siamo stati sempre dipinti ma che abbiamo sempre cercato di non essere cioè un semplice gruppo di pressione qualcosa di più
Un nucleo di idee di quadri così ma anche dei in uno dei suoi tanti interventi definiti il produttore o come richiamava
Luca un'élite politica ma che poi sentiva il bisogno di verificarsi e di riconoscersi in processi più ampie di questo
Faceva un motivo anche di modestia oltre che di alterità e di caratterizzazione
La ragione principale che ci ha spinto ad avventurarci in quest'impresa questo è il
Il carattere diciamo di questa storia
è però ed è non sono tante Regioni è una principalmente che
Sfogliando libri di store di storia
Abbiamo preso coscienza della scarsa presenza del produttore nella storiografia ufficiale per cui abbiamo sentito
Forte l'esigenza di potenziare la memoria storica la memoria collettiva di questa esperienza
Abbiamo come dire degli illustri predecessori su questo obiettivo
Il libro di Aldo Garzia da Natta annata che ripercorre diciamo attraverso l'analisi delle col documento i dell'elaborazione la storia dal Manifesto al produttore appunto da Nathan nata
Ho
Il libro come Enzio nato presentato l'anno scorso alla ricerca di un altro po'comunismo
I protagonisti di queste due produzioni sono presenti oggi quindi è un motivo diciamo di possibile arricchimento la loro presenza i loro apporti al nostro stesso lavoro
Il nostro libro è riferito in modo particolare a un periodo ma non perché tutta la storia del produttore e quando dico produco e parlo del partito di Unità proletaria per il comunismo
Si riduca a quel periodo
E quindi non trascuriamo l'astro la storia precedente ma perché ci sembra che in quel periodo non solo abbia svolto una funzione importante non solo in quelle
Periodo si ha avuto un passaggio storico che anche i cui effetti ancora si fanno sentire
E quindi è per questo diciamo motivo che
Concentriamo l'attenzione fra il settantotto e l'ottantaquattro
L'altro motivo e che e in quegli anni che
L'organizzazione a una maggiore consapevolezza di sé e quindi a ma maggiormente il carattere di un'impresa collettiva
Il partito Dalida proletaria per il comunismo compare sulla scena politica nel mille novecentosettantaquattro quando si ufficializza l'un F.I. creazione del movimento del manifesto e faccio dei nomi proprio per identificarlo di margherite Rossanda
Di Castellina Pintor
Di Menapace e parlato e poi potrei continuare di Serafini e puntini puntini con
I giovani che si sono avvicinati al movimento
Nel settanta settantuno
Dicevo nel settantaquattro viene ufficializzata l'unificazione con il produttore di fuori e Miniati
Poi c'è questa strana vicenda storica per cui una sigla nata in un filone nella sinistra italiana quella socialista poi diventata la sigla con la quali identifichiamo un filone della tradizione e della sinistra
Comunista italiana
Un'unificazione avviata già nel mille novecentosettantatré
Con un'Assemblea dei delegati in cui si sia esso espressa questa volontà
Seguiranno due congressi nel mille novecentosettantasei a Bologna nel mille novecentosettantotto a viareggio
Tra questi due congressi avviene una scomposizione e ricomposizione sia del prodotto e chiediamo tra i quali era stato avviato un altro contrastato processo di unificazione
Dopo il congresso di viareggio il più DOP
è più
Coi esso a una precisa identità e una leadership indiscussa
Incrocia positivamente nel mille novecentosettantanove il Movimento lavoratori per il socialismo con cui si unifica nel mille novecentottantuno
Alla fine del mille novecentottantaquattro si conclude la vicenda del più dopo come soggetto autonomo della sinistra italiana
Già queste date e lo citate volutamente questi passaggi riassunti in modo ultra schematico sono più che sufficienti per capire quanto sia difficile una periodizzazione precisa ed essa esaustiva
Inoltre le origini di questo soggetto politico rimando non la fase precedente
Per cui la periodizzazione più ovvia settantaquattro ottantaquattro e allo stesso tempo troppo breve troppo lunga
Lo dico questo perché appunto poi nel discutere nel libro giustamente viene l'osservazione che questa cosa
Era cominciata prima che quella cultura politica sull'ambientalismo era nata qualche anno prima
è tutto vero e questo cerchiamo di farlo presente nel libro ma
Nasce proprio da queste origini lontane dicevo settantaquattro ottantaquattro è troppo breve perché il manifesto che si unisce con le truppe di fine Miniati
A delle origini lontane
Anche dall'intervista che Famiano e Aldo hanno fatto a Macrì il mille novecentosessantadue con il convegno sulle tendenze capitalismo italiano sessantasei con un
Dicessimo congresso il sessantanove con la nascita la rivista
E la radiazione il settantadue settantatré con la sconfitta elettorale il successivo rilancio
è troppo breve questo settantaquattro ottantaquattro anche perito Dupré di Fauré Miniati che si unisce con il manifesto anche esso ha delle origini lontane
Il sessantaquattro quando nasce il PSIUP contro il centrosinistra in opposizione al centrosinistra il sessantotto quando ha una conferma elettorale con oltre il quattro per cento
Il settantadue settantatré quando ha invece una sconfitta elettorale e permanente autonomamente il gruppo fuori Miniati
Questa stessa per l'utilizzazione però settantaquattro ottantaquattro per altri aspetti è troppo lunga se riferita alla storia del prodotto e come formazione politica coesa e con una precisa identità
Quello uscì dal Congresso di viareggio del mille novecentosettantotto dopo aver attraversato con maturità più
E noi insistiamo molto su questo concetto di maturità politica e non lo intendiamo come mutare moderatismo
Buonsenso BO banale buonsenso ma piena consapevolezza lucida consapevolezza dei processi in atto dopo aver attraversato con maturità il settantasette e la vicenda Moro del settantotto
Da qui Dashi la scelta di
Concentrare soprattutto però parliamo anche di questi antefatti e ne parliamo anche modo sufficientemente preciso però di concentrare soprattutto anno dopo anno
Sul periodo settantotto ottantaquattro
Che abbiamo suddiviso in tre parti fondamentali che è la struttura del libero il mille novecentosettantotto
Il prodotto tra il settantotto e l'ottantaquattro e il mille novecentottantaquattro
Il mille novecentosettantotto è un anno cruciale per l'Italia e
Molto in piccolo per il DUP la vicenda Moro è uno spartiacque nella storia d'Italia finisce con il fallimento della sua realtà nazionali il tentativo
Inadeguato e non riuscito
Di dare uno sbocco di governo alla spinta sinistra prodotto a lungo sessantotto italiano
L'unica nazione la se quella strada idea già in crisi per certi aspetti l'emergenza terroristica la tiene ancora a galla ma però di fatto si sancisce una crisi di strategia
Dopo Moro dopo il nove maggio
Inizia il declino del terrorismo come fenomeno politico anche se continuerà a uccidere fino al mille novecentottanta
Fenomeno politico teoricamente delirante e praticamente distruttivo
Riassumibile in una frase agghiacciante omicidio di persone e suicidio di un progetto di cambiamento
Sottoprodotto il sessantotto sessantanove e sua negazione in due aspetti fondamentali nasce dal sessantotto sessantanove ma l'unica in due aspetti fondamentali
La partecipazione democratica e di massa che era un tratto caratteristico sessantotto sessantanove viene sostituita da gruppi ristretti politico-militari
Il necessario rinnovamento della sinistra di fronte a quelle istanze viene rimosso appellandosi a un vecchio armamentario ideologico quindi
Rimuove e schiva questi due passaggi nel mille novecentottanta poi ci sarà un importante convegno Dupré me lesse
Correlazioni di Caffiero dimagrito
Soprattutto quella di Cafiero Anda anno in cui in quel convegno andò a fondo sulle culture politiche
Che stavano dietro come dire culture politiche mal digerite dal sessantotto che avevano prodotto e motivato
Quel tipo di fenomeno
La vicenda Moro certo
Perché noi diamo molto spazio alla vicenda Moro
Perché riteniamo
Nonché lì si sia fondata all'Inter intimità degli Dupré ma in quella stretta quella stretta è stata rivelatrice della maturità politica detto tutto
In quella vicenda concreta e drammatica che vi ricorda di un perché magari me la ricordo bene in quanto
In quelle cinquantacinque giorni insegnavo ma ricordo che diversi viaggi notturni per andare a Roma che ci hanno continuamente direzioni straordinarie
Con la fatica di chiedere al Presidente permesso eccetera e quindi quei cinquantacinque giorni ce lo scolpiti diciamo minuto per minuto
In quei cinquantacinque giorni dicevo appunto quella vicenda scuote le istituzioni e mette a dura prova tutte le forze politiche chiamata ad affrontare scelte difficili inconsuete
Il produttore si dimostra all'altezza del compito ha una visione lucida della posta in gioco e assume posizione comportamenti coerenti
Senza ottusità ottusa e rigidità e spregiudicati tatticismi
è una vicenda che non ammette ambiguità
Ma che una piccola formazione politica poteva Opportunity esteticamente schivare
Non è caricarsi la sulle spalle
Aversa la caricata secondo me è stato non solo una prova ma anche la dimostrazione di una cultura politica solida non intellettuali Istica
Che essa
Fruttare politicamente non solo nel convegno ma nel vivo di una vicenda aspra per questo al mio barriere
E in pochi a mio parere a parere se di Valerio
è importante questo tipo di passaggio
Tra il mille novecentosettantotto e quindi il settantotto diciamo con me questo tipo di
Significato e poi con tutto quello che c'è stato nell'estate un dibattito congressuale estremamente ricco
E quindi anche il
La la maturazione anche di un conflitto fra il tutto in come organizzazione politica il quotidiano il manifesto ma che non erano
Lo diciamo diciamo delle radici delle ragioni politiche quindi è un dibattito un conflitto che
A una sua dignità tra il settantotto e l'ottantaquattro sì all'incubazione dei lunghi anni ottanta
Il passaggio
Da un cinico da un altro e quindi il fatto che noi abbiamo vissuto una parte importante la nostra istanza Curia dentro quel passaggio e quindi in cui bisognava aggiornare le categorie aggiornare le analisi
Adeguare i comportamenti
Proporzionare meglio gli obiettivi è stato anche questo una prova poteva cancellarci
Mentre invece siamo riusciti a
Stare come diceva
Ingrao nel gorgo di di quegli anni
Perché questo passaggio perché nel settantotto
Praticamente ci sono le ultime leggi importanti frutto di quella spinta sinistra nel settantotto si approva il Servizio sanitario nazionale l'aborto la soppressione dei manicomi e finisce diciamo
La spinta a sinistra degli anni settanta
E si passa a un altro ciclo quello conservatore liberista dei decenni successivi con la variante italiana prima del craxismo e poi del berlusconismo
E in quegli anni succedono diciamo quei cambiamenti i cui effetti negativi ancora oggi sono presenti
Due esempi emblematici la televisione la fabbrica realtà così lontane e diverse vedono nascere nei rispettivi mondi la svolta conservatrice
Nel mille novecentottanta ce la sconfitta della FIAT e c'è la nascita di Canale cinque con tutto quello che
Cont comporterà in termini di cultura di massa di stili di vita di valori di modo di essere della Società italiana quindi un passaggio di una profondità e con delle implicazioni notevoli in quegli anni
In cui avvengono queste cose il prodotto e non agita in modo nostalgico le bandiere delle lotte precedenti
Ne subisce la spinta all'omologazione
Maria elabora quel patrimonio depurando lo da ingenuità esagerazioni ideologiche per conservarne davvero il nucleo fondamentale e il nucleo fondamentale era
Un diverso sistema di valori di Compay attività uno e l'orizzonte alternativo non mitico ma
Razionalmente elaborato
E che ci faceva come dire diversi sia degli archi ancora continuava a caratterizzarsi agitando quelle bandiere sia di chi tentava a un ripiegamento come dire moderato stante la potenza dei processi
In atto
Quindi abbiamo salvato questo orizzonte alternativo che è l'unico che poi permette di alimentare e ispirare le lotte per obiettivi ravvicinate con queste parziale a mio parere sta qui la radice del fatto che il doppino
In qualunque ambito operi che sia il sindacato l'ARCI i movimenti della pace Slow Food le istituzioni eh porta sempre questo tratto
Si sforza sempre
Di elaborare una proposta alternativa ma che sappia cogliere la contraddizione che in quel momento sta maturando
Abbiamo cercato quindi
Di raccontare questa storia
Fra il settantotto e l'ottantaquattro perché ha queste caratteristiche quindi a sono sto a fare assumere il libro cerco di far capire come dire il ragionamento che ci ha ispirato nel cedere poi
Una certa un certa impostazione e mi avvio a concludere
Abbiamo cercato di raccontare la storia del prodotto del settantotto e l'ottantaquattro nel modo più dettagliato e preciso possibile questo è stato un lavoro enorme di raccolta di informazioni di documenti di testimonianze
Di telefonate quindi quando sarà pronto quando sarà concluso chi l'ha vissuta questa storia vi troverà i frammenti e le tracce della sua presenza del suo contributo anche individuale
Chi non l'ha vissuta scoprirà l'esistenza di una singolare formazione politica della sinistra italiana dimenticata dalla storiografia ufficiale
Ma che è stata ben presente nella storia del nostro Paese
Le comunicazioni interventi permetteranno poiché approfondimenti specifici
Concludo con un cenno rapido sul mille novecentottantaquattro che sarebbe la terza parte del libero
Il mille novecentottantaquattro è un altro anno cruciale per il prodotto e per l'Italia
Il congresso di Milano nostro la vicenda dei missili il taglio della scala mobile la morte di Berlinguer il suo passo del PC sulla Ricci la confluenza detto DUP
Di Berlinguer cerchiamo di parlare senza mitizzazione i
Evidenziandone la complessa evoluzione politica e il suo profondo e sofferto rapporto con la concreta soggettività del comunismo italiano e internazionale
Quindi questo personaggio questo leader questa cultura politica però in rapporto poi con
Una soggettività molto più ampie anche molto più contraddittori
Il mille novecentottantaquattro e il momento di verità per il produttore cave ha sempre cercato di collocare la propria azione la propria esistenza in un orizzonte più vasto
La confluenza né il Piccini non fu un automatismo ma una scelta senza negare o cancellare la plausibilità di altri botti sì
Fu uno dei possibili approdi
Poi in sede storiografica si potrà dibattere approfondire confrontarsi
Anche su eventuali altre approdi secondo noi il più plausibile per una forza politica che si era sempre concepita come parte di una dialettica più vasta di un processo di riorganizzazione generale della sinistra
Di cui il tratto distintivo di forza del due per cento che ragionava come se avesse avuto il trenta per cento
Anche se
Quando facemmo quella scelta nell'analisi del PC del mille novecentottantaquattro e delle sue prospettive
Accendevamo accentua AMMO troppo alcuni aspetti positivi o potenzialmente positivi
Mettendo in ombra quelli negativi ma quando c'è fare una svolta una scelta si tende sempre a infatti Zahri dati favorevoli alla scelta che uno deve fare
E a mettere un po'in ombra gli elementi contraddittori che erano poi la realtà concreta del Partito Comunista Italiano
E le modificazioni che aveva subito rispetto a quando il gruppo del manifesto era stato radiato i fenomeni di vischiosità di logoramento di lentezza nel cogliere le novità
In sostanza e
Ho concluso ultima frase abbiamo cercato di scrivere la storia di un'impresa collettiva che ha avuto una pluralità di protagonisti e di esperienze
Per la ricostruzione di questa storia sono stati importanti le carte
I documenti
Ma è stato e sarà altrettanto importante per la stesura finale i suggerimenti e le sollecitazioni e di chi la vissuta grazie per la vostra partecipazione e il vostro contributo
Io
Il fatto che dopo di me intervenga Alfonso Gianni mi permette di incentrare mi soprattutto sulla storia del manifesto come gruppo e sulla storia del produttore
Io fatto
Ho cercato di rileggere i testi gli atti dei congressi no
I saggi gli articoli
Ho anche scritto questo intervento che poi lascerò a Carlo e a Valerio
Ma
Nell'esposizione perché a me non piace leggere cercherò di alternare una periodizzazione che ricostruisce la nostra storia
Con le osservazioni politiche che rispondano al tema che mi è stato assegnato continuità e innovazione nel passaggio
Dal manifesto a
Al pubblico allora in questo lavoro di ricostruzione ho cercato di avere un punto di inizio
E la mia memoria Riva a un'Assemblea lontana nel tempo in me
Che si è svolta all'hotel Parco dei Principi nel mille novecentosettantadue estate del settantadue
E ho trovato nel mio archivio personale finanche alcune reliquie che sono costituite da in Astrid
In cui è incisa la relazione di Rossana Rossanda in quell'occasione Lucio Magri non c'è
A quell'Assemblea
è un'Assemblea in cui Rossana cerca di convincerci che nonostante lo zero sette preso nelle elezioni del maggior settantadue che fecero parlare a Pajetta di un prezzo di un prefisso telefonico
Le ragioni della nascita del manifesto non erano venute meno e che bisognava ricominciare
Ma la botta era stata tremenda non so quanti di voi erano con me in quell'Assemblea vero io l'avevo quasi i pantaloni corti
Ma mi ricordo che eravamo tutti frastornati dal risultato elettorale
E egli si pose già un problema nella nostra storia perché
Dal sessantanove o settantadue
Ma anche lì in particolare ma anche altri insieme a lui incominciavano ad avere dei dubbi sulla linea che avevamo intrapreso
Nel mille novecentosettanta per esempio quando ci sono le prime elezioni regionali
Che istituiscono le Regioni nell'ordinamento istituzionale italiano noi avevamo preso una bizzarra posizione per
L'astensione
Ricordando
Il livello istituzionale e dando un'indicazione di voto di astensione
Nel mille novecentosettantuno poi avevamo tentato di costruire qui abbiamo colui che fece la relazione in quell'occasione Massimo Serafini comitati politici insieme
Ha potere operaio
Avevamo un profilo cinesi istmo molto forte
Senza renderci conto che la rivoluzione culturale cinese era finita aveva avuto un decorso molto diverso da quello che noi
Avevamo pensato in più
C'era stata la prova elettorale dice Magri della intervista MEF Damiano
Un'altra scelta rispetto alla presentazione sarebbe stata dura perché bisognava convincere
Il gruppo dirigente ma anche i nostri compagni che scheda rossa e contratti e non presentarsi alle elezioni significava votare Piccini dare indicazione di di votare PC è il rapporto tra noi e il PC in quel momento ovviamente perché era recentissima la radiazione del gruppo del manifesto era molto difficile
Da
Indicare
Però come dire in quei primi tre anni di vita del manifesto la sensazione che sia oggi riguardiamo quegli avvenimenti con lo sguardo storico distaccato
Anche di chi li ha vissuti in prima persona ma oggi è in grado di dare una valutazione politica
Non c'è dubbio che quell'idea iniziale su cui nasce il manifesto
Contaminare la sinistra storica con un rapporto con i movimenti del sessantotto in quei primi tre anni un po'si è
Smarrita come idea forza del manifesto
E io credo che proprio in quell'Assemblea
Per settantadue questo tema anche se Lucio non era presente e
Anche nell'anno successivo diciamo la direzione essenziale del movimento nostro e più nelle mani di Rossana
Che nelle mani di Magrì però vengono al pettine
Una serie
Di problemi questo gruppo del manifesto sostanzialmente deve decidere cosa fare disse
Se
Costruire una forza politica
Un movimento politico un partito che sia in grado di agire
Nella situazione politica italiana di condizionarlo
E credo che questo problema si pone e
Gran parte di noi sulla spinta anche di Lucio scegliamo questa ipotesi organizzativa anche perché
Quell'altra iniziale del manifesto aggregare tutta la sinistra extraparlamentare io ricordo le tesi per il comunismo oltre che la piattaforma analitica nostra
è anche una proposta politica che il manifesto rivolge all'esterno per una rapida aggregazione dei movimenti della sinistra Parlamento extraparlamentare
Quella piattaforma lì non ha avuto un risultato presepio nelle elezioni del settantadue di leggervi leggendo i documenti dell'epoca viene fuori che è l'unico gruppo che dice sì vorremmo presentarci con il manifesto le elezioni sono i trotzkisti Di Livio Maitan
Quindi è evidente che già allora si pone si pone un problema politico di fare una sintesi su su quello che vogliamo fare sulla strada che vogliamo percorrere nel risultato elettorale settantadue
C'è l'altro diciamo la novità tra virgolette che oltre Annone a non prendere noi il quorum non lo prenderne
Il PSIUP né l'MPA le di
Livio l'audio l'aborto
E quindi
Si formano due gruppi che decidono di non confluire
Né
Nel PC nel nel PSI perché
Labor confluirà
Nel
Nel PSI
Quindi diciamo noi a quel punto
Lo sguardo lo gettiamo verso questi due soggetti
Che ci sembrano più omogenee a noi
In quanto non nascono del tutto dal
I movimenti del sessantotto hanno delle radici storiche sono influenzati questi due gruppi
Dai movimenti da ridere sessantotto tra l'altro Vittorio Foa Lisa Foa Pino Ferraris avevano già scritto e collaborato I numeri del manifesto mensile
E quindi ci sembra
Naturale avviare un rapporto con con loro
Io sono andato a rileggermi dicevo gli atti dei due congressi di scioglimento il nostro è quello del
Dei compagni del prodotto
E mi sono reso conto che sin dall'inizio l'elenco dei dissensi e vastissimo
Per esempio e Luigi Pintor quello che va a parlare al Congresso di scioglimento del prodotto insiste
Sul tema delle radici storiche che un partito si deve dare da dove viene come si colloca nella sinistra italiane praticamente questo problema
Non non interessa granché i compagni del produttore sulla strategia consigliare che noi proponiamo c'è un aperto dissenso da parte della componente sindacale della CGIL
Antonio Lettieri ieri Iorio Vannini
Finanche sull'analisi della crisi economica c'è una fortissima dire di
Distinzione di analisi
Fuori
Nei suoi interventi ci accusa noi del manifesto
Di essere dei catastrofisti di non aver capito che tutto sommato la crisi economica di inizio anni settanta è soltanto una con una crisi di ciclo economico che presto si andrà
A una ristrutturazione
Capitalistica non vi dico poi il problema del comunismo
Il riferimento al comunismo diventa diciamo un elemento di forte dissenso cioè come al solito una bella battuta di Pintor in nel suo intervento al congresso di scioglimento del prodotto che dice
Cari compagni ma questa parola e tragica e gloriosa allo stesso tempo però per favore non lasciamola nelle mani di Breznev
E magri torna pienamente a dirigere il manifesto nell'atto un nell'autunno del del settantatré
E
Dalle relazioni documenti che ho riletto insiste
Sull'idea che questa possibile unificazione colpo DUP possa dar corpo dopo di Foa
Con la parte delle me p.l. Russo Spena Migone possa dare finalmente un baricentro politico più saldo alla storia del manifesto
E voglio ricordare che nel tentativo di operare questa operazione politica Lucio si pone anche il problema
Di tornare a fare opinione nel dibattito della sinistra voi ricorderete che proprio settantatré settantaquattro si apre sulle pagine del manifesto un dibattito importantissimo per la nostra storia
Che quello sulla crisi e il ruolo del riformismo
Dove il gruppo del manifesto torna vere autorità prestigio riesce a parlare alle altre componenti della sinistra
C'è da annotare che in quella discussione importante poi raccolta in un volume dal Mulino c'è l'assenza
Di un esponente del PC nessuno del PC partecipa un dibattito che vede
Invece la Lombardia la Malfa ad altri asset esponete al Caffé altri esponenti importanti della sinistra in quel dibattito
Sì precisa
Un'idea che poi diventa più forte negli anni successivi nella nostra storia cioè che noi non siamo nati per costruire
Il Partito della rivoluzione
Che si deve contrapporre
Al partito comunista come pensavano altri gruppi della nuova sinistra
Ma noi siamo nati per tentare
Una politica di rinnovamento generale della sinistra dal punto di vista politico culturale
E parola che ritorna spesso nella nostra storia una ristrutturazione organizzativa della sinistra
Poi mi sono imbattuto negli atti di un convegno che si va
A Firenze nel novembre del settantatré nel palazzo dei congressi e francamente sono atti che fanno pensare a un match politico
Cioè per esempio Lidia che si scontra con Andrea Ranieri sui decreti delegati loro sono per accettare i decreti delegati quindi entrare
In queste strutture scolastiche oppure ho ritrovato intervento di Luciana Castellina
Che fa riferimento a un altro di Pino Ferraris che devono alcun ulteriore matched sul tema dei consigli di fabbriche
In questa situazione non possono gli eventi che decidono l'accelerazione nonostante tutto del processo di unificazione tra manifesto e produca
Li cito il golpe in Cile nel settantatré la scelta di Berlinguer
Di lanciare la strategia del compromesso storico la vittoria nel referendum
Sul divorzio nella primavera del settantaquattro
L'ondata dei movimenti impossessato Ottini che non si ferma femminismo antipsichiatria salute Consigli di Zona che crea no
Pensiamo noi in quel momento l'humus per costruire una nuova forza politica che possa incidere in questa
Situazione
Ma siccome mai che vi era un personaggio come sapete
Brillante stravagante
Per aumentare gli elementi di dissenso tra non voglia la componente del gruppo
Scrive
Nel gennaio del settantaquattro quattro pagine noni sul manifesto dal titolo la qualità nuova della crisi
Il perché i diciamo
Si sente un po'ma creano come me sono costitutivi di
Siamo di una
Si Oria politica di un approccio politico formativo e questi
Paggi non
Manifesto sono davvero davvero adesso qui non posso parlare del femminismo lo fa dell'ambientalismo lo farà Roberto Musacchio domani
Ma dentro quei due saggi tra l'altro scritti anonimi non portavano la firma di Lucio nel tentativo di non
Esaltare gli elementi di dissenso però davvero sono due saggi
Che costituiscono
Un punto di svolta Po politica e culturale
Per noi e in quella due saggi che ho riletto
C'è un'idea c'è una riproposizione dell'idea di Gramsci sulla transizione
Scrive Lucio Arlas transizione deve assomigliare per durata più alla caduta dell'impero romano
Che all'avvento della rivoluzione francese che è una metafora per dire dobbiamo tornare al Gramsci
All'Antonio Gramsci dei quaderni che pensa
Alla transizione italiana come un lungo processo
E con me conquiste importanti parziali che devono far crescere un movimento che l'idea del Governo di questi movimenti ovviamente si scatena
L'iradiddio su quei messaggi sovrapporre la risposta di lotta continua com'era verde la mia vallata che alcuni penso non sia stato addirittura Vittorio Foa scrivere quel testo
Però si va al nostro congresso
Si va
Si va
Comunque nell'estate del settantaquattro al al congresso di scioglimento del manifesto scusate perché
Prego
Ma quello poi interveniamo nella discussione
A
Noi andiamo comunque alla congresso di scioglimento dei due partiti nell'estate del settantaquattro
Lo segnala anche Lucio nell'ultima intervista che Cerri lasciato lì proprio c'è la rottura evidente con la sinistra
Lotta continua perché
Ho riletto l'intervento di viale impressionante Guido viale che dice che poi sarà lo stesso che interverrà un nonno un anno dopo
Al congresso del poi dopo che faremo a Bologna dice praticamente tra noi e voi siamo in dissenso su un unico punto la lotta armata
E ho trovato
Una frase di Pintor che poi attaccherò più avanti quindi adesso invece vorrei valorizzare la sua ironia politica che dice
Anche Stalin sarebbe contento di sapere che i compagni di lotta continua
Hanno il riso risolto il problema della rivoluzione in Occidente
Perché noi del manifesto ci siamo occupati soltanto dalla rivoluzione in Tanzania
E questo passaggio di decidere comunque di andare all'unificazione colpo DUP
E dettato
Sia dalle circostanze politiche tentativo di vincere sul terreno dell'egemonia culturale rispetto alla formazione di questo partito un po'da quello che succede
Dentro
Dentro il nostro gruppo la sua maturazione politica
Però in quel passaggio devo segnalare la scelta di alto Natoli di abbandonarci lui scrive una lettera in cui dice
Temo che l'unificazione si concluderà come un'occasione mancata questo partito che state costruendo
Puzza troppo di partito tradizionale no cito questo passaggio perché
Nello stesso Lucio perché ha letto
Il sarto diurna ricorderà
Che lo stesso Lucio che pone in una nota di quel libro la questione ma aveva ragione Natoli o avevamo ragione noi
Il manifesto doveva rimanere soltanto un'esperienza di aggregazione culturale
Di aggregazione intorno a un quotidiano
Il nostro itinerario politico sarebbe stato più efficace e meno costellato da dissensi se fossimo rimasti soltanto una rivista e un quotidiano
E credo che questo sia
Anche un quesito che ci possiamo porre noi in questo seminario io ho l'impressione
Che dobbiamo rispondere almeno io vi rispondo così che invece no è stato utile tentare di costruire una forza politica sia perché noi siamo stati l'unica
L'unico tentativo di costruire un'organizzazione politica che desse una risposta a quello che i movimenti del sessantanove avevano ai problemi che il movimento del sessantanove sessantotto avevano posto
Siamo stati una grande fucina di quadri come ricordava latini non c'è dubbio che il manifestino il pizzo Pino lo so lo si riconosce in qualunque realtà sia collocato
Aggiungo che anche negli anni duri settantasei settantotto la vicenda di Moro quello che noi abbiamo messo in campo sul terreno dei movimenti
Dal settantasette rapimento di Moro all'idea del no al terrorismo siamo stati anche
Una barriera politica rispetto poi alle scelte
Che altri anni hanno fatto in qualche modo abbiamo contribuito a farsi
Che non ci fosse una totale degenerazione di quel patrimonio politico che avevamo accumulato sulla fine degli anni sessanta quindi a distanza
Io
Penso
Che criteri dea
La scommessa di poter costruire un un partito un soggetto politico qualcosa che agisse condizionasse la situazione politica e la politica dei partiti più forti borse una
Scelta giusta adesso vado più veloce
Perché poi lascerò
E i due nostri autori valere caro il testo scritto evidente che
Queste tensioni all'interno del rapporto di unificazione crescono
Ricordo un convegno ad Ariccia affatto sulla crisi economica di cui poi sono stati pubblicati gli atti uscire dal capitalismo uscire dal capitalismo in crisi
Dove francamente le relazioni introduttive di lucciole Foa delineano due idee diverse
Del produttore oppure il convegno su Togliatti a Milano nel maggio del settantacinque
è un convegno in cui noi sostanzialmente come manifesto ci ritroviamo da soli e un convegno che serve a noi ad alcuni di noi per rifare i conti con Gramsci contro gli atti con la storia del PC
Per sostenere come dice Lucio nelle sue conclusioni
Che vogliamo conservare qualcosa perché tutto cambi e che dobbiamo continuamente rifare i conti con la storia
Con la storia del PC e sul perché nell'Italia contemporanea si sia costruito un partito così peculiare come il partito nuovo di Togliatti che non ha
Diciamo non ha fotocopie in in Occidente
Nel corso di questi
Episodi in di questi convegni ovviamente il punto di maggiore fruizione dell'unificazione e questo lo voglio Cyrte sottolineare e il problema del giornale
Il giornale che nasce nel settantuno qua è un giornale molto particolare chiamo porta l'impronta di Luigi Pintor
Che ha usato spesse volte questa metafora per cui
Sì giornale una rondine se la stringe troppo
La rondine muore
E se non scappa
E ovviamente si verificano tutta una serie di episodi dentro il giornale del nel quale sono
Entrati Marianella Sclavi Pino Ferraris
Ignazio pure
Tutta una serie di episodi di forte dissenso io ne ricordo uno che voglio citare che ha sempre protagonista Luigi uno
Ciò non rione di redazione
In cui c'è anche Mario Capanna si inizia a discutere che si riduca conosce molto bene il lotto Mario
E anche dovuto Pinzo interrompe dice Mario marmorea davvero lei le Poste non funzionano perché l'intervento che tu mi hai mandato stamani e datato ventuno quindi c'erano degli impegni in redazione
Dove la discussione qui intorno a metteva
Diciamo in battuta ironica
Ma insomma erano riunioni molto tese
Tant'è vero che poi inizia un problema con Luigi no di dimissioni di rientro nel congresso che faremo nel settantacinque
Pintor addirittura presenta una sua mozione si differenzia nel voto finale si astiene rispetto
Alla mozione Rossanda Magherini Luciana
E rispetto alla realtà la
La mozione di
La mozione di Foa Miniati e degli altri
Nonostante questo noi riusciamo
A entrare per la prima volta nelle regioni a settantacinque
Diciamo il nuovo prodotto
Ha una rappresentanza istituzionale nel settantasei
Dobbiamo bere la cicuta della lista del listone con Lotta continua gli ultimi della lista e con
Democrazia proletaria con l'avanguardia operaia
Vengono eletti mai criminali Castellina Gorla Accor risiedi Mimmo Pinto grazie alle dimissioni di Foa
E prendiamo in quell'occasione cinquecentocinquantacinque mila voti che sono l'uno virgola cinque che un po'diciamo la cifra del consenso
Nostra dalla quale non ci siamo mai distaccati granché
Come prodotta
Ma il risultato delle elezioni del settantasei riscatta Enna un dibattito nella nuova sinistra tra di noi il gruppo parlamentare Lotta continua avanguardia operaia
Il problema è come sostengono loro
Che si sta costruendo in Italia una sorte di regime politico imperniato su un accordo diciamo non flessibile tra democrazia cristiana il Partito comunista oppure in
Invece bisogna agire sulle contraddizioni che quello stesso risultato così importante che il PC
Con cui Istat sia nelle regionali del settantacinque che nelle politiche del settantasei apre
Poi ha letto a latere c'è un gruppo di avanguardia operaia che si avvicini da a noi
Cito i compagni di vita Lanzone scolari Mancini insomma le acque si muovono le carte si rimescola hanno all'interno del panorama organizzativo della
Della nuova sinistra
Però questa unificazione
A
Durata brevissima adesso potrei raccontarvi il congresso del settantacinque di cui
Ricordo una Bologna molto fredda
E nervosa
Ma vado direttamente a settantasette in cui il manifesto il giorno dopo di una riunione drammatica lo terroni verso Roma
Titola il Po dopo si è diviso sul ruolo e Lidia del partito da costruire a sinistra del PC e a distanza del
Di tanto tempo io penso che questo titolo fosse molto azzeccato ci siamo divisi su questo su che tipo di partito su che tipo di cultura politica e di collocazione avere
A sinistra del PC
Ovviamente
Abbiamo fatto anche degli errori
Parlando più volte con Lucio
Io gli dicevo guarda
Tu hai dei grandi difetti oltre a dei gli straordinari pregi come analista e dirigente politico
Hai un in piazza senza culturale e politica rispetta i processi che tu metti in moto non hai capacità di ascolto verso le ragioni degli altri
Sei da questo punto di vista
Caro Lucio un intellettuale tipico
Che vuole avere sempre ragione e che ha diciamo la voglia di veder realizzare in tempi brevi le cose che pensa e le analisi che compie
E credo che questo dubbio alla fine della sua vita purtroppo nelle ultime riunioni che abbiamo avuto con lui
Si fosse insinuato in lui stesso
Richi so mi dispiace che non c'è Giovanni Russo Spena di alcune cene che Lucio Giovanni hanno avuto più volte nelle ultime settimane di vita di Lucio i cui Lucio cercava di capire ma perché non siamo riusciti
A tenere insieme questo può dunque cos'è che da parte vostra Russo Spena non andava bene nelle cose che stavamo praticando dove che abbiamo sbagliato insieme
Perché Lucio si era
Diciamo si dibatteva all'ultimo in questa contraddizione ho avuto ragion
A me a prevedere nella relazione di Bellaria
La fine dei Governi di unità nazionale e l'implosione della politica del Partito comunista
Che avrebbe dovuto come ha fatto cercare un'altra politica alternativa
Al compromesso storico come ha fatto quello che lui definiva un secondo Berlinguer che inizia nel mille novecentottanta ma noi siamo arrivati a questo appuntamento
Tanto evocato per cui abbiamo tanto lavorato per una crisi politica del Partito comunista siamo arrivati deboli
Non avevamo più un giornale
Non avevamo più un partito come diciamo di un certo peso e di un anche una varietà di posizioni culturali e di storia al suo interno com'era il
Prodotta unificato e quindi questo era l'assillo finale degli delle ultime settimane
Attività di Lucio che diceva chissà se la storia poteva andare diversamente se effettivamente a quella impazienza culturale
I a quella poca capacità di ascolto anche verso Company che hanno diviso decine di anni che con Lucio Rossana Pinto
Fossero stati utili no diciamo correggere questi difetti per continuare a fare un itinerario insieme mi avvio rapidamente alla conclusione
Noi facciamo un seminario nel settantasette a Rimini
Io ho preso una frase dimagrire
Che mi sembra la sintesi migliore
Di quella occasione dice Lucio non credo più all'ipotesi che ha caratterizzato la vita del manifesto quello dell'aggregazione della nuova sinistra
Ma chi ripone
In quel seminario
Il problema
Che bisogna abbandonare l'idea di aggregare la nuova sinistra
Bisogna pensare che quella storia sta arrivando al capolinea
Tra l'altro sta esplodendo il movimento del settantasette che mentre il manifesto quotidiano legge quasi come una positiva riedizione
Del
Sessantotto e un movimento nato nel clima politico dell'unità nazionale noi invece cercando pure di stare in quel movimento ne vediamo anche i limiti
E la spinta verso una deriva
Verso una deriva
E in quel seminario avviene
Fra prima rottura tra Lucio e Rossana
Rossana dice
è probabile che negli ultimi anni
Noi
Per fronteggiare il dibattito politico nel produca non abbiamo discusso tra noi gruppo storico del manifesto e oggi ci troviamo su posizioni che non sono
Che non sono componibili dice Rossana non credo all'ipotesi di darsi un traguardo
Verso un partito unico rifondato in cui l'asse sia il PC
E quindi è evidente che c'è
Una lacerazione questa volta che ripercuote si ripercuote anche dentro dentro la sua del manifesto
Quando mi è capitato di discutere con l'uso di queste cose anche per periodi rizzare l'intervista che poi gli abbiamo fatto rami accusava
Di farlo passare per un piccolo Stalin
Perché in qualche modo in queste ricostruzioni c'è sempre un magri
Che forza sul piano dell'analisi
Che dissente anzi sono gli altri che dissentono con lui e lui invece decide di proseguire sulla sua linea politica tenendo in poco conto quello che pensano gli altri però le storie
Voi sapete che io sono un ma che ne hanno doc ma questo non significa che non sul piano dell'analisi politica della ricostruzione della nostra storia ma dobbiamo anche mettere in evidenza i limiti
Di lusso e non c'è dubbio che quel metodo poiché si verifica diciamo che io penso che l'ultrà sempre ragione politicamente
Sono i tempi poi di realizzazione di questa
Ragione politica che ha sull'analisi che ha sulla prospettiva che ci fanno scontare poi dei problemi
Organizzativi e di dissenso di lacerazione al nostro interno l'esempio è il congresso di viareggio
Dove io quell'anno settantotto è scolpito nella biografia Di Carlo perché facevo l'insegnante doveva chiedere permesso
Al suo Presidente invece nella mia piccola biografie scolpito per combattono il servizio militare nel settantotto quindi mi ricordo perfettamente tutti climi di tensione quello che facevamo in caserma eccetera eccetera
Però non c'è dubbio che a viareggio
E poi
Nella rottura col giornale che lì si verifica
C'è c'è un po'la fine della storia del manifesto come l'abbiamo pensata e vissuta
Fino a quel momento e nasce quella perizia periodizzazione su cui ci si incentra il libro di Valerio e Carlo settantotto ottantaquattro
Purtroppo Rossanda scrive un articolo sul terrorismo nel settantotto micidiale dal titolo al buon di famiglia io l'ho riletto francamente
La scelta di quel titolo è stato devastante ora si possono avere tutte le opinioni
Sul il PC e la politica del PC
Ma pensare che anche negli anni Cinquanta come scrive Pansa nei suoi libri
Ci fosse ancora un problema
Di partito armato e di rivoluzione tradita francamente mi sembra eccessivo
Come mi mi mi devo ricordare purtroppo quell'articolo di Pintor da settembre settantotto dal titolo che ha paura di Bettino Craxi micidiale politicamente anche quello
Quasi a dimostrare che la frantumazione del gruppo del manifesto insomma crea dei problemi politici
Dino di nonsense perché
Fin quando questo gruppo è stato unito Rossanda Lucio Pintor nelle sue diversità diciamo ha dato il meglio disse nel momento in cui si frantuma
C'è un impazzimento politico francamente che Luigi Pinto sta abbia
In quel momento
Scelto di valorizzare la contraddizione che Craxi rappresentava rispetto all'establishment italiano mi sembra troppo
Lascio e non ricostruisco la vicenda del centro Napoleoni magri chi ha una risposta al fatto che il giornale non tiene in alcun in alcun conto le decisioni del Congresso
Quindi trascuro pace e guerra rapporto con Rodotà col movimento lavoratori per il Socialismo perché so che interverrà Alfonso e poi arriva il problema dalla confluenza del PC Dio non confluiscono ma
Il produco di Lucio Magri sì
E però sappiamo come va
Berlinguer muore
Poche settimane dopo questa scelta politica
E io vorrei chiudere con una citazione di Lucio a questo proposito
Pensate alla sfida dei comunisti Mogliano tutti Gramsci Togliatti Berlinguer Andropov proprio quando diventano più intelligenti
Ci deve essere un diavolo da qualche parte che quando un leader comunista
Diventa Pia
Cosa cosa stai ridendo scusami no per
è un elemento di
Allora va bene è una battuta diciamo una battuta che accolgo
E chiacchieriamo vivacizza il tono
Alfonso
è bravissimo in questo appare battute
E quindi la citazione finisce dicendo questi sono sempre morti quando potevano dare il meglio di sé
Ognuno di noi può discutere se è così davvero
Ma ci deve essere un diavolo chiude Lucio da qualche parte che quando un leader comunista diventa
Finalmente pieno di consapevolezza intelligenza interviene e interviene contro di noi
Ampliamento
Contano
Allora a me compete un compito
Diciamo così più limitato più circoscritto
Io non svolgerò di troppo possiamo che lavoro negli interstizi lasciatemi liberi da Aldo Garzia
In particolare
Mi focalizzo
Sull'incontro tra M. lesse e produttore
Incontro sia per quanto riguarda le elezioni
Del mille novecentosettantanove sia per quanto riguarda ovviamente la confluenza un'unificazione come la vogliamo chiamare poi spiegherò perché i termini per me possono essere qui può lenti
Che si realizzò nel mille novecento ottantuno
Non prima di avere detto che le parti che ho letto spero con la dovuta attenzione
Del libro dei nostri due authority Carlo Valerio e che sono dedicate alla vicenda dell'incontro a me lei saprà dopo sono molto per sì c'è molto puntuali esatte da un certo punto di vista si potrebbe concludere che non c'è niente da dire
Quasi nulla da aggiungere assolutamente niente da corregge
Tuttavia ciò che
Per un libero
Non assolve un'intera discussione un libro un libro
Così come una rosa una rosa in un giornale un giornale
Quindi per l'economia del libro va bene ma visto che siamo in un ambito di riflessione voluta e ricercata io cercherò di vedere quel processo unificatore Rio
Naturalmente e inevitabilmente anche con il senno di poi
Cioè introducendo nelle valutazioni cosa che allora era nove cose che allora non potevano essere viste
Ma
E oggi sulla scorta dell'esperienza storica e politiche indiretta e diretta possiamo vedere con maggiore chiarezza
Anzitutto cos'era
Il Movimento lavoratori per il socialismo lo dico anche per Luciana che nella prefazione all'altro libro c'era un po'ha scambiato per un movimento socialista dei lavoratori
Tra cui
Concettualmente esiste una differenza molto alta
Ecco Cafiero prima ha detto una cosa molto importante io non ricordo Massino ti preoccupare ha solo una battuta dal
Prima Cafiero detto una cosa che più
Che
Io condivido e che non considero affatto sminuendo quando lui dice la storia produco me lei sei punto una storia di un'élite politica se riesco alla fine ritornerò su questo punto
Voglio però ricordare che la storia del movimento lavoratori per il socialismo non è sempre stata una storia Domeniconi
Non avevamo una storia più breve
Ma siamo nati da uno movimento di massa
Un poderoso movimento di massa perché momento studentesco di Milano che poi si espanse
Anche altrove ma
Bastava Milano per dire che lì di fronte
A una dimensione notevole
Mi ricorderò sempre
Il colloquio che ebbi
Quando venni eletto deputato quindi ormai dei diversi lustri anche decenni fa
Con un autorevole dirigente comunista milanese anche molto spiritoso Elio Quercioli che mi disse beh
Caro Alfonso a quel tempo a Milano Como andavate voi come andavate il traffico come andavate le scadenze politiche
E noi Federazione ci si chiedeva quelli del movimento studentesco che cosa fanno in questa circostanza prima di decidere il da farsi
Quel colloquio mi diede la dimensione di una forza di una potenza l'importanza di cui
Io stesso piccolo protagonista di quel movimento non mi ero realisticamente accordo ma che riconosco
Essere vera oggi che posso comparare diverse realtà
Come allora ebbe il corso di quella storia B
Movimento studentesco era una cosa
Varia
C'erano diciamo così la Cattolica alle Facoltà umanistiche facoltà economiche c'erano le Facoltà scientifiche e su quel movimento di massa molto vasto nato
Da contraddizioni addirittura di carattere sindacale come poteva essere
Il movimento studentesco dalla Cattolica partito da rivendicazioni sulla condizione economica degli studenti
O da rivendicazioni prettamente antiautoritaria però volto giocati all'interno
Delle modalità di insegnamento non poteva essere per il momento studentesco della statale
Sì innestare uno tutta una serie di figure
E di personalità che via via né costituirono il gru
Boh dirigenti
Il gruppo dirigente in particolare del movimento studentesco quello che li ha chiamati quinto studentesco dalla statale aveva una natura autoctona autoctone diciamo così impersonata indubbiamente dalla figura di Mario Capanna
Che pure ebbe all'interno un ruolo molto meno dirigente di quanto non apparisse all'esterno oso dire fin dall'inizio
Cioè fin dal suo passaggio dalla Cattolica all'Università statale ma vi era poi l'innesto di altre personalità quindi abbiamo una lunga che fiero
Che veniva dalla sinistra comunista e naturalmente Salvatore toscano primo segretario dormito l'autorità di socialismo che veniva dalla sinistra socialista che nel frattempo si era fatta almeno nel caso suo SIU
Poi vi era una componente diciamo così meno nobili alla quale
Bene o male io stesso appartenevo e cioè
Quel variegato e frantumato e puri diviso movimento marxista leninista che però diede al
Movimento studentesco i suoi i dirigenti alcuni
Posero bene altri non esattamente ma insomma
Nell'insieme quelle movimento si dotò di un gruppo dirigente
Lei nel quale progressivamente prese l'egemonia
Quella componente come era logico anche che fosse che avevo alle spalle un'esperienza politica tutta interna al movimento politico del movimento operaio italiane questo è un punto essenziale
Da capire ed a comprendere bene io sento sempre dire stalinismo in un
Prima
Valerio ricordava che in un libro scritto
Ha
A quattro mani o meglio pensato due testi e poi scritto due mani
Con con con Bertinotti
Sulla sessantotto io stesso dico bene il movimento me lei c'era un posto animista che in quello che un po'
C'è una chiave interpretativa Serbia non so se Cafiero d'accordo ma comunque visto che parlo io dico quello che penso io è il nostro legame con lo stalinismo fu in realtà un legame critico se non lo vogliamo guardare
Con onestà se io avessi avuto la pazienza storiografica di venire qui sulla pace una documentazione più ricca quell'unico quella che ha fatto Garcia potrei per esempio
Ricordare la storia delle edizioni del momento studente io esco
Che sta un po'le opere scelte di stare in mente vengono citate all'estero da tutti coloro che studiano la storia e in modo come la storia del movimento prende nazionale si è riflettuto nella storia italiana
Ricordare come noi di stare in
Sostanzialmente prendevamo quella parte in verità minore post bellica il famoso Congresso e poi bolscevico in cui lo stesso Stalin fa autocritica sull'andamento del piano quinquennale
Non era sataniche guardavamo Martini Croff al settimo congresso dell'Internazionale comunista nel quale Stalin non parlo
Ma quale dava pesantemente tutti quelli che parlavano e cioè
E e cioè
E cioè
E cioè
La
La critica
Alla teoria del socio al fascismo
Riferito alla socialdemocrazia
Che poiché chiave
Per capire il comportamento è l'atteggiamento del medley esse come dicono Valerio e e Carlo rispetto al movimento sindacale rispetto al pc
C'era un legame diretto la teoria dei fronti popolari e sviluppo Dimitro fare in quella celeberrima relazione settimo congresso dell'Internazionale
Comunista
Al richiamo molto forte al concetto di democrazia progressiva
Che in Togliatti ma non solo di Togliatti molto nella sinistra socialista molto in Morandi trova espressione nel primo periodo post bellico italiano
E molto dal nostro modo di pensare
Anche dove abbiamo commesso degli errori non solo pratici
Ma anche teorici si riferiva alla storia della Resistenza a una particolare interpretazione della storia della Resistenza l'incontro con
Raffaele De Grada e con Carlo Alberganti non fu un incontro casuale cioè non fu una scelta di una ciliegina da infilare in una
Lista elettorale fu un incontro molto solido basato sulla nostra interpretazione della storia della Resistenza e sulla nostra interpretazione della persistenza di un pericolo fascista dopo il mille novecentosessantanove
Persistenza che noi sorgerà ambo secondo me
Fino a sconfinare nell'errore oggi lo posso dire della teoria della fascisti trazione dello Stato e non coglieva invece
Elementi di modernizzazione
Del medesimo oppure all'interno di o una processo di rafforzamento del sistema capitalistico ciò che magari
Coglie con perfezione forse tornerò su questo aspetto nella sua fondamentali per me la cosa migliore
Il tutto il libro curato da Famiano e altri
Relazione alla convegno dell'Istituto Gramsci meno centosessantadue sulle tendenze del capitalismo italiano dove giunge a un punto essenziale che oggi fondamentale nella letteratura economica
Per interpretare il fenomeno della globalizzazione senza la quale la globalizzazione non potrebbe esistere
E cioè la divisione
Tra la gestione la proprietà dell'impresa e quindi
La potenziale nascita di una nuovo ceto quasi ormai una classe di tipo manageriale che spiega moltissime cose ivi compreso la vicenda FIAT
Recentissima
Non avevamo
Quella quella quella cultura ma insomma
Quello era diciamo così il il nostro humus culturale capite bene come
Quell'humus culturale potesse venire fuori da persone che
Venivano dalla sinistra comunista dalla sinistra socialista
E anche
Dal
Movimento marxista leninista
Ora
Che cosa e perché noi scegliemmo
Nome Movimento lavoratori per il Socialismo da qui la mia battuta perché interessante vedere secondo me la nascita di questo nome
Lo dico perché anche legata un ricordo personale
Non fu scelto a caso
Se non fu scelto improvvisamente
Prima ancora che tutto il movimento studentesco si definisse movimento politico e quindi in movimento lavoratori per il Socialismo esisteva al suo interno una Commissione operaia che aveva deciso i Comuni intesa
Di chiamarsi Movimento lavoratori per il socialismo cioè di avere già una proiezione che superasse l'essere movimento
Studentesco e quello poi diventò il nome generale della nostra organizzazione politica ove il termine socialista
Non era e non derivava da ascendenze Turati anni un Annie anni Madaro scendendo se tipicamente marxista leninista sotto socialismo inteso
Come prima fase
Attraverso un lungo processo che poi avrebbe portato alla comunismo ma siccome eravamo prudenti
E volevamo diciamo così stai con i piedi per terra ritenemmo inutile fare un riferimento alla fase finale quanto fare un riferimento la fase che poteva ritenersi storicamente più prossima queste la ragione
Quindi di questo nome movimento perché non è ancora partito lavoratori perché nasceva da un legame
Voluto e ricercato con il movimento operaio con il movimento sindacale il socialismo per questa prudenza teoretica e si contraddistingue
Ora che cosa ci spinse all'unità con il produttore
E qui
Vorrei un po'aprire un po'lo sguardo sull'Italia di quel periodo gli autori del libro ed io concordo con loro mettono in luce
Con
Qualche sacrosanta malizia sarei stato anche più pesante nei loro confronti te diciamo così la vicenda elettorale ebbe un peso determinante
In questo importo d'altro canto l'incontro fu felice dubbiamente anche perché
Ricevemmo la gradita visita del compagno quorum nel mille novecentosettantanove quindi non c'è dubbio che se l'intesa elettorale
Si fosse rivelata un fallimento le cose sarebbero andate diverso quello che però voglio dire nella mia prima parte di questo intervento è contestare nonché gli autori lo dicono ma rafforzare
L'idea cercando di dimostrarlo
Che non fu quella la leva principale e non fu quella l'unica leva o meglio ancora se non ci fosse stato un pensiero già costituite del pregresso non saremmo arrivati a quella scelta anche perché diciamo così l'offerta dal punto di vista elettorale
Era più ampia quindi se fossimo calcolati
Interrogazioni puramente elettoralistiche si sarebbe potuto anche scegliere l'altra formazione magari determinandone in quel caso la vittoria di stretta misura no la scelta fu motivata da una convergenza
Di carattere obiettivo che nacque direi separatamente perché non ci fu un'intensa comunicazione tra i gruppi dirigenti
Ci fu piuttosto una convergenza che certo si rafforzo poi
Con il legame in particolare tra
Lucio Magri Luca Cafiero ma
Che in qualche modo nacque in modo indipendente e in modo precedente
Posso ma anche qui ricordare visto che si usa in queste comunicazioni riunioni un po'registi che di questo tipo un ricordo personale e cioè che a Milano
Mentre io stavo scrivendo il vero come al solito in ritardo un documento importante o non so quale fosse stati invito e compagni toscano avrebbe detto stai scriventi coi scarabocchi come di solito non avevamo una scuola molto dura
Era solito dire e ciononostante accettai e o addirittura mi propose di
Per andare una riunione del produttore che venne conclusa dalla compagnia Castellina Milano e intervenne in quella riunione ricordo che il commento di alcuni amici diventati tali successivamente come Mario saliente però quelli delle me lei sano copiato la linea del gruppo non era così ma era vero
Che improvvisamente nell'analisi nelle prospettive nelle scelte su come muoversi in quella contingenza politica veniva maturando una convergenza forte
Talché tornai da quella riunione
E dissi al gruppo dirigente miglior qualità tempi c'è una base
Comune di valutazioni che può fare ben sperare sia rispetto
A un incontro o di comune interesse sul terreno elettorale e sia anche per il proseguo delle nostre relazioni non tutti
Nel gruppo dirigente del vallese erano contenti
Di questa
E di questo mio reporter di questa nuova realtà perché anche al nostro interno
Si era ormai aperta una discussione di cui produca era piuttosto un pretesto e il reale oggetto
Ed era una discussione
Che io vorrei in un qualche modo qui nobilitare perché se no non avrebbe molto senso ricordarla che si riferiva a quello che è
Ai vecchi tempi
Si sarebbe definito i problemi della fase politica ma inteso in senso
Molto molto ampio bisogna riandare allora con la memoria come fanno gli autori del libro a cos'era l'italiana oserei dire cos'era il mondo impari terminale
Che va dagli anni settantotto settantanove ottanta e ottantuno che è il periodo
Temporale sul quale si soffermano le mie valutazione ora ci sono tre elementi secondo me che vanno tenuti in considerazione
Il
Modificarsi di un quadro sociale
Il quadro internazionale il quadro politico questi tre elementi non portano a conclusioni univoche
E quindi lasciano aperto il dibattito in sede storiografica tutte io li voglio o richiamare
Ho
L'impressione molto netta
Che noi vivevamo in quegli anni settantotto settantanove sul terreno sociale una
Modificazione
Che poi col senno di poi possiamo definire essere
La fine definitiva
Dei trenta anni gloriosi del capitalismo livello internazionale e l'inizio di una nuova fase nella quale siamo tuttora immersi
Che è la fase diciamo così della globalizzazione e della finanziarizzazione del sistema capitalistico
Ma
Per quanto riguarda il quadro italiano
Questa vicenda aveva dei connotati un po'particolari
Io mi vado convincendo sulla scorta degli
Alcune modeste sempre letture storiche della storia d'Italia
Che coloro che sostengono un parallelismo o che per quanto superficiale è importante tra l'Italia degli anni Ottanta in Italia degli anni Sessanta non hanno avuto in tutto
O
L'Italia
Degli anni Ottanta soprattutto all'inizio
Era quella
Che è rappresentata da Paolo Sylos Labini nel suo famoso scritto sull'analisi delle classi italiane come
Un'Italia in cui c'era una mobilità sociale ancora verso l'alto
In cui veniva privilegiato al livello sociologico l'idea dei due terzi
Dove i due terzi erano coloro che stavano benissimo che stavano mediamente bene poi c'era il terzo che stava male
Quello che veniva fotografato dalla indagini la prima indagine sulla povertà del compianto Ermanno Gorrieri
Però insomma sentivi come dire
Una possibilità
Di
Ascesa verso l'alto e il craxismo
Poteva come dire essere un elemento non banale che rendeva frizzante questa occasione famoso espressione
Milano da bere e diciamo così l'emblema dal punto di vista slogan Nisticò di quel clima di quella temperie culturale
Carlo e Valerio
Fanno un bel lavoro a un certo punto ricordano in appendice poi non so che fine faranno alcuni nomi presenze non qui mettiamo ritira
Ricordo né in appendice tutta una serie di figure che hanno fatto strada né come si suol dire e che provenivano dal movimento studentesco e dello stesso movimento notorietà del socialismo
E vero è significativo e importante non è gossip e
Non è gossip e l'indicazione
Del fatto che noi fummo un crogiuolo
Di un'esperienza collettiva dentro la quale poi si di diversificare un mostrati individuali e molte figure sono diventati figure di primo piano
La storia attuale in questo Paese anche perché venivano fuori da lì alcune rinnegando totalmente quell'esperienza altre non rinnegando la affatto anti ricordando la con piacere
Per cui ricordare Gino Strada che era responsabile del movimento studentesco di medicina e primo responsabile editoriale del nostro settimanale Fronte popolare
Non è un caso ricordare un giovane Ferruccio De Bortoli nelle sbattere di propaganda del movimento studentesco che erano diciamo così un allargamento nei quartieri popolari di autorganizzazione
Non è cosa peregrina
Ricordare naturalmente appunto non tutti i ricordi sono buoni Dario Di vico come segretario
La momento lavoratore presso sadismo di Frosinone e oggi iper liberista e amante del piccolo anziché i piccoli nonché vicedirettore del Corriere della Sera
Pure non è cosa malvagia stesso che vedo Michele potrei ricordare un altro Michele Cucuzza nel mondo televisivo
Scusami ma reperimento e solo i mass media
Solo
E solo i mass media non non alle persone e
Ricordare Gentiloni che quindicenne scappo da Roma
E venne a Milano dal partecipare delle riunioni presentazione del monitor sette quei carabinieri su indicazione della famiglia Gentiloni ci cercano per sapere cosa il figlio aveva fatto
Pure può essere ricordato insomma
Non c'è niente di Lizzani
Prego Susanna
No poiché c'è Sergio Cofferati che era un ottimo
Ragazzo dove spazi di propaganda e la Susanna Camusso pure che era molto legata a noi anche alle strutture diciamo così più a su cose della nostra organizzazione seppure non in funzione dirigente
Dico questo non per farvi ridere anche perché somma
L'autonomia ma è sempre piaciuta ma per sottolineare
Diciamo così questo movimento ascendente facendo nel vedere delle esemplificazioni importanti quando parliamo di rivoluzione passiva
Dopo il sessantotto operata dal sistema capitalistico a livello mondiale parliamo di queste doti sussunzione di figure dirigenti entro il sistema di modernizzazione capitalistica
Questo è il punto
E una parte del nostro gruppo dirigente va ritenne che questa fosse la soluzione non solo individuale ma politiche e furono quelli avendo il fenomeno in casa che si negarono al movimento craxiano
Oppure alcuni ritornarono in un PC ma
In un PC
Diviso in correnti abbracciando la corrente migliorista voglio ricordare migliori artisti intellettuale col quale ancora una
Frequentazione ottima quando non si parla di politica che Giovanni Cominelli ed è un esempio di questo genere
Ecco questo era un pezzo
Di questi Italia io ricordo che ancora
è l'unica citazione che faccio in un giornale inglese
Il corrispondente italiano
Di questo giornale che era l'Observer ancora nel mille novecentottantasette qui diciamo alla fine quasi del decennio
Scriveva l'Italia
è
Nel mille novecentottantasette uno dei migliori esempi di successo di tutta Europa appare incredibile
Confrontata con l'Italia di adesso d'incanto queste diventata una terra della mobilità sociale verso l'alto di una vivace industria computerizzata
Antiche memorie di giovani in manager affaccendati
I di abili capitalisti di mezza età che hanno abiurato gli ideali degli anni Sessanta per la sacra causa del profitto la lotta di classe passata di moda esportare o morire
Beh
Una fotografia che ci sta per l'Italia di allora
Ecco il gruppo dirigente
Che qui è rappresentato aveva un'altra analisi
Di tutti quei per i nomi e cioè aveva
L'analisi di una modernizzazione
Che
Riproduceva vecchie forme del potere
Senza sostanziali modificazioni e che quindi fosse
Necessario cercare e costruire l'alternativa
Secondo elemento ancora più sconvolgente io ricordo nella discussione in Terna non so se Luca lo ricordava certamente io perché
Vi un una polemica aspra
Con il compagno che era un po'il dirigente Massimo di coloro che poi andarono con i socialisti e cioè Sandro cioè quei
Sul significato della vittoria di Thatcher e poi di Reagan ricordiamo gli anni la Thatcher vinse nel mille e novecento
Settantotto tanta nove il quattro maggio del settantanove
E Reagan né entra in vigore ottantuno matrice nel novembre dell'ottanta
Contro Carter le presidenziali e io dissi
Non sulla base di una grande analisi perché non eravamo alla capacità parliamoci chiaro
Ma sulla base di una percezione che eravamo di fronte ad una svolta epocale nella direzione di marcia del sistema capitalistico mondiale e mi trovai di fronte a una negazione
Del carattere della natura di questa svolta già tra loro si trattava semplicemente
Di un giro di vite dentro un processo che aveva degli elementi negativi e positivi ma che insomma
Riapriva le e le porte a una possibilità
Di riformismo dall'interno delle sistema
E quindi la scelta dell'alternativa era esclusa terzo punto il quadro politico
Ora noi ci trovavamo in un quadro politico particolare per ciò che riguarda mila
In Milano il Partito Comunista era il fulcro dell'esperienza migliorista
Ed era quindi in un certo senso naturale
Che in una determinata fase della storia dell'MS e in parte in piccolissima parte anche delle bellezze fosse più facili avere un dialogo
Nei confronti dei socialisti che ancora si muovevano siamo così a centottanta gradi
Quindi in modo molto ecumenico e anche molto furbo e anche molto stupito ricordiamolo svolga una
Di Martelli che proprio del tutto un cretino non era aiutateci a cambiare
Ed era uno sgorbio mi ha rivolto alla gente alla sua
Sinistra quindi c'era una capacità egemoniche di sussunzione oltretutto c'era una base materiale con cui questa capacità poteva essere svolta
Da parte dei socialisti e quindi è chiaro che il nostro rapporto con
Il gruppo comunista era più astioso più duro da ogni punto di vista
Ma
Quando viene
Meno
La solidarietà nazionale
E quando in un colloquio con una gruppo delegazione non so se ne facesse parte compagni Cafiero certamente non io
Con il compagno Tortorella scoprimmo che la segreteria e la direzione del partito comunista stavano ormai per affossare quel Governo e quindi maturava una possibilità di politica diversa
Da parte del Partito comunista beh e anche noi no
Sì speravamo o quanto meno ci convinceranno
Che era possibile costruire una alternativa in un campo che non ci vedesse totalmente isolati in ogni caso
Noi
Eravamo convinti di quanto Valerio e Carlo scrivono
Nel loro libro
Riferendosi a loro stessi
E cioè che per tutti noi era chiaro che per quanto noi o altri facciamo rimarremo in un quadro in cui all'offensiva e l'avversario sono avevamo sostanzialmente percepito
Per ragioni internazionali del mutamento del quadro sociale interno per il comportamento delle forze politiche
Che questa alternativa avrebbe comportato una lunga fase di lotta di opposizione qui naturalmente c'è
La sopravvalutazione
Del cambiamento intervenuto nella Partito comunista presto probabilmente non fu solamente un nostro errore ma
Certamente lo fu anche del gruppo dirigente del prodotto puntato
Naturalmente di mezzo se la scomparsa di Enrico Berlinguer che cambia di molto le carte come sappiamo
A me Natta Cafiero lo sa apparve subito
Una
Continuità posso dire senza offesa per nessuno mediocre da questo punto di vista
Cioè non vi era né capacità di raccogliere fino in fondo quella sfida che per l'intero aveva elevato
Né capacità di
Come dire portare degli elementi di innovazione e che quindi conservatorismo all'interno del gruppo dirigente del PC avrebbe finito rapidamente e per
Prevalere
Però
Quello fu diciamo così
La contingenza il quadro che sulle valutazioni essenziali che ho cercato qui di ricordare e di dimostrare
Si vedeva consenziente che ci faceva dire
Che quindi la scadenza elettorale del mille novecentosettantanove
Andava affrontata con l'arma della qualità della proposta programmatica e del contenuto ideale e che la diciamo così parola d'ordine magari Diana
Contro la DC non solo adesso ma anche dopo a dava l'intesa in tutta la sua forza in tutte le sue conseguenze
E in tutta la sua lunga
Durata su questo avviene la convergenza elettorale tanto è vero che
Una volta verificato sì la convergenza dei documenti non ci furono grandi questioni
Per la formazione delle liste io naturalmente potrà ricordare mille episodi visto che tocco me far tutte le trattative delle serate delle nottate con Eliseo Milani nascono ricordi dolci non ce n'è uno standard diciamo così
Non non non ce n'è uno cattivo è vero che l'ISEE o diceva a me è una cosa e poi ho visto che scrivi telegrammi
Alle federazioni che producono un date retta la richiesta delle bellezze però
Sono cose che
Pone lasciava risultava proprio perché io le vedesse
Ma facevo
Mi divertivo anche allora figurati col pensiero di poi insomma no
Ma
Luca io una convergenza più tranquilla pacifica di queste non ho mai naturalmente dobbiamo dire ecco perché mi è scappato quando vedo con quelle dobbiamo dire
Che il processo fu dolci fu tranquillo più sereno hanno ragione gli autori del libro nel descrivere così il congresso di unificazione del prodotto perché al nostro interno noi eravamo
Profondamente convinti sia singolarmente che collettivamente che nel gruppo dirigente letto dopo vi era come dire
Una maggiore sostanza ad una maggiore capacità una maggiore evaporazione una maggiore storia politica dalla quale eravamo noi a trarre il principale vantaggio
E questo riconoscimento credo che non vi sia mancato in tutti questi tempi tanto è vero che nel processo unificatore non solo non ci sono state questioni Lima non si è mai visto in un processo unifica torio
Chi si è unificato non riunirsi assieme come non ci siamo mai riusciti assieme noi persino in sella verdi si vedono ancor
Mi dicono che voglio dire Fano fatica a essere illustrare
E cose di questo genere perché vi era
Salvo questo questo clima di totale di totale compenetrazione e di totale
E di totale accordo fu Unione felice un'unione infruttifera
Questo permise a Cafiero di concludere il Congresso come lo concluse con la sua tradizionale sinteticità
Prego che è meglio e più di sinteticità né da dargli atto quasi una caratteristica
Dantesca il sincretismo culturale
Quando disse auguri di buon lavoro a tutte le compagnie i compagni del nuovo dopo
Ecco noi ci accontentavamo di mettere davanti nuovo spariva la sigle Bellese ma non se ne poteva fregare di meno
Come dice cono disagi romani
Naturalmente poiché
La vita è complessa oggi non tutti stiamo
Nello stesso luogo e però ne ha fatto molto piacere permettetemi di concludere così in modo assolutamente temerario e quindi innocuo per tutti voi tranne forse che per me
A me ha fatto molto piacere alle conclusioni di Aldo Garzia
Quando alla fine si poneva Aldo la domanda a proposito dalla domanda che ma che si proponeva sì Natoli ma abbiamo fatto bene a dar vita a un soggetto politico abbia fatto bene a formalizzare
Quell'élite politica di cui chi ha un di cui parlava il compagno Cafiero e lui dice sì perché il problema dalla costruzione soggetto politico una questione essenziale permettetemi di dire che di fronte
Alla inesistenza della sinistra come nel quadro politico attuale italiano lui questo problema ce lo troviamo di fronte davanti tutto
E con lo stesso intreccio che abbiamo difficoltà a realizzare perché non si può costruire semplicemente sommando i movimenti
Per quanto i movimenti abbiano non semplicemente una loro radicalità ma anche una produzione culturalpolitica programmatica di tutto rispetto
Basta guardare i documenti basta guardare il web perché ricchissimo dei contributi da questo punto di vista
Nello stesso tempo non possiamo dire che lo si può fare
Mettendo insieme
I ceti politici esistenti non solo perché l'Arcobaleno è andato come è andato e Ingroia ancora peggio è stata la caricatura del disastro
Che è tutto dire ma perché inutile cercare nel frigorifero vuoto gli scarti avanzati
E però questo problema insomma di un pensiero politico
Che si forma non semplicemente per partenogenesi dai movimenti di massa non semplicemente per processi naturali o per processi costrittive lì
Ma
Per una autonoma soggettività che si trasferisce sul piano dell'analisi
Della situazioni concrete e poi arriva la proposta e poi arriva il confronto e poi arriva l'elaborazione e poi arriva un profilo ideale c'è il problema della formazione
Io gruppo dirigente questo è un problema essenziale non ce l'abbiamo davanti ancora oggi
Speriamo di poterlo risolvere ma non è obiettivamente semplice guardate che tutti i processi hanno questa natura
Per esempio scusami Carlo se mi permette una notazione
Sul finale di diversità rispetto al può dire poi ricordato l'analisi del terrorismo
Ecco
Io oso sostenere che tra il sessantotto e sessantanove terrorismo non c'è alcun tipo di rapporto
Oso sostenere che per quanto l'articolo della Rossanda l'album di famiglia nessun titolo è esagerato ha più ragione la Rossanda di quelli che dicono che c'è una relazione da sessantotto sessantanove e terrorismo potrei direbbero
Basta guardare le biografie individuali dei dirigenti del terrorismo non ce ne uno che abbia avuto un ruolo effettivamente rilevante
Nella
Battaglie dei grandi movimenti di massa e nella costruzione dei gruppi dirigenti di movimenti di massa altra cosa se parliamo per usare un linguaggio la Primo levi
Della zona grigia cioè parliamo di viale parliamo dell'autonomia operaia e parliamo del nichilismo ma se parliamo del partito armato
è è questo è assolutamente un'altra cosa e mi dispiace ma quest'altra cosa ha radici ben precedenti
Ben più lontane dal sessantotto sessantanove fa parte della storia del movimento operaio inutile che ci diciamo delle grandi pale da questo punto di vista diciamo così il nostro lato negativo dobbiamo secondo me
Respingere fa parte anche
Di una certa teoria della storia della Resistenza tradita e non abbiamo avere vergogna di dirlo
Perché giustamente nelle elaborazioni storiche successive e più recenti e quindi anche più ponderate come libero di Claudio Pavone secondo me la distinzione tra della Resistenza in
Lotta
Per la Patria diciamo così contro l'invasore in guerra dei di classe in guerra civile sono tre componenti che stanno perfettamente assieme e a un certo punto venuta meno una
L'accento si sposta su altre cose ma noi di questo non dobbiamo avere
La minima paura siamo seduti su spalle di giganti ma questi giganti
Non erano degli angioletti e ce lo dobbiamo assumere per intero perché solo per questa via
Possiamo negarne gli errori tragici
E gli orrori improponibili
Detto questo ritorniamo asta questione soggetto politico vedete se c'è una cosa tra le multe a cui io sono grato
Hai compagni Famiano Crucianelli e cinque
Che hanno come
Messo la loro intelligenza al servizio di quella Shell oggetti iscritti magari gli anni
C'è
Quella citazione di ma anche lì di Santa Teresa d'Avila che per me è l'essenza della politica
Dice testualmente so che niente dipende da me
Ma parlo io agisco come se tutto dipendesse da me
Questo è stata in parte la nostra storia migliore e continua a essere nel migliore dei casi il presente che abbiamo di fronte grazie per la
Gli effetti
Io
Ripararlo
Di una esperienza amministrativa
Che in Emilia Romagna
CIA visto
Affrontare il tema del rinnovamento del blocco sociale con cui il Partito Comunista Emilia Romagna
Ha determinato lo sviluppo nel dopoguerra
Da uno specifico versante che quello ambientale
Perché questa fu l'esperienza amministrativa più importante che io personalmente ho fatto e che in quello contesto credo abbia dato qualche risultato minimamente interessante qual è la situazione
Elezioni regionali mille novecentottanta in Emilia Romagna il Partito comunista prende la maggioranza assoluta conferma la maggioranza assoluta il Partito socialista si sfila dall'alleanza storica
Avendolo dichiarato in campagna elettorale
Se il PC prenderà la maggioranza assoluta il PSI rompe romperà l'alleanza storica PCP e sei
Noi il gruppo
Si presenta le regionali prende
Intorno all'uno e otto l'orrore con Guido ne parlavamo prima
Non ci ricordiamo bene
Succede
E
Nel mille novecentottanta ente entro io in Consiglio regionale nell'ottantuno compiamo l'operazione più rischiosa
Che è quella di entrare nella Giunta regionale
Approfittando ad una situazione
Diciamo
Che potremmo sinteticamente definire la sindrome da isolamento del partito comunista
Ma è una definizione riduttiva perché il Partito Comunista emiliano Cappi che c'era un'esigenza di rinnovamento del suo blocco storico
E che trovava attraverso di noi quegli elementi di unità e nello stesso tempo di rinnovamento
O di contatto con dei pezzi di società che non riusciva a raggiungere a toccare
Portandosi appunto a stia a questa sfida su un terreno particolare come quello dell'ambiente in un partito comunista industrialista e nuclearista
Quindi in una situazione molto complessa e molto particolare
Una piccola premessa mi è piaciuto mi piace nel lavoro che ha fatto
Latini Calzolaio questa periodizzazione penso davvero che il periodo che va dal settantotto
All'ottantaquattro si un periodo cruciale
Un periodo in cui si determina anche la politica di cui noi oggi ancora portiamo il peso
In cui ci sono cambiamenti straordinari che sinteticamente io penso di poter
Vedere così cioè la morte di Moro e la fine della politica delle larghe intese
La sconfitta palese
Del tentativo del Partito Comunista di
Realizzare l'unità dei produttori diciamo così
Ma questo non avviene per caso avviene in un contesto in cui i processi di risposta capitalistica
Alle lotte operaie negli anni settanta e in pieno sviluppo in pieno corso in pieno fare in piena fase di elaborazione in cui
Come negli anni successivi si vedrà palesemente
Si determina con lo spostamento dell'egemonia sociale
Da del mondo del lavoro al mondo del capitale
Se
A me piace citare
Spesso un riferimento dalla nostra Costituzione l'articolo quarantuno dalla Costituzione che dice
In Italia
L'attività economica e libero
Ma
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale
O in modo da recare danno alla sicurezza alla libertà alla dignità umana
Uno straordinaria forma di compromesso democratico che i costituenti hanno saputo individuare che ha in qualche umori in qualche modo governato
Anche in forme consociative
Tutta la prima fase del dopoguerra
Ebbene quello che secondo me sta succedendo negli anni in quel periodo lì
Dal settantotto all'ottanta a metà degli anni ottanta esattamente la rottura di questo compromesso democratico
E questa rottura non è soltanto
Caratterizzata
Dalla crisi di un certo che Inesi ISMU o che ha
Permeato lo Sviluppo Italia
Non è soltanto caratterizzata dalla violenza della rottura politica attraverso cui è avvenuto che sta
Operazione Moro e con tutto ciò che
Aveva dietro e avrà davanti
Ma viene anche perché
Lo sviluppo capitalistico chiede rompendo questo compromesso di avere mano libera
Non solo nella ristrutturazione produttiva
Facilitata e sostenuta dalla
è immensa forza della risponde la tecnologia che irrompe nel mondo non solo dalla mondializzazione e globalizzazione delle contraddizioni
Non solo dalla finanziarizzazione dell'economia
Ma anche dalla lettura politica che in altre Paesi si manifesta diversamente rabbia CIPE è stata citata la Thatcher regga negli Stati Uniti ed a voi si manifesta con la rottura di questo patto democratico
Una delle
Conseguenze della rottura di questo patto democratico
E quel riflesso che vede il rapporto fra lo sviluppo produttivo e
Gli equilibri ambientali
Questo è il motivo per cui noi magari
Diciamo intuitivamente più che razionalmente
Nel mille novecentottantuno accettammo
Anzi provoca ammonta la sfida
Nei confronti del Partito Comunista emiliano
Cercando di occupare quello spazio
Che era appunto la politica dell'ambiente
Con una nostra Assessorato molto importante e potente era la trasformazione dei lavori pubblici aveva competenza in materia idraulica in materie ambientali inquinamenti posta è ricco e quant'altro
Con una
Diciamo
Non formidabile ma sufficiente struttura tecnologiche tecnocratica a supporto accettiamo questa sfida
Naturalmente siamo consapevoli di questa sfida è interessante per noi ed è interessante per il Partito comunista se riesce a sviluppare il rapporto con
I movimenti emergenti
Massimo Serafini Guido Pasi ricorderanno benissimo le vicende del Cervia ambiente i primi convegni dell'ottantadue in cui c'erano
Riflessioni che poi diventeranno di grande attualità negli anni successivi convegno dall'ottantadue sull'economia ecologia per esempio
Eccetera eccetera
Barry Commoner che tette nella relazione introduttiva
Diciamo che poi questo questa sfida
Negli anni successivi sì
Sposterà parallelamente su questioni da una parte più politiche dall'altra più tecniche
Quelle più tecniche furono le vicende dell'Adriatico
E tutte le politiche che fu necessario mettere in campo per affrontare una delle più drammatiche crisi ambientali di quegli anni
E che portò a affrontare queste crisi mettendo in discussione Pessi componenti
Del sistema produttivo italiano
Per esempio tutta la questione del dei fosfati che arrivano in Adriatico che determinavano questi fenomeni di sviluppo locale ponevano il problema di mettere mano al ciclo di produzione della chimica
Ponevano il problema di mettere mano alla
Feticismo dei consumi
Ispirati al principio del detersivo che deve
Produrre il più bianco vi si può eccetera eccetera eccetera io ricordo che
Andai nell'ottantaquattro a
Fare un'assemblea operaia a Crotone alla Montedison
Dove la Montedison minacciava il licenziamento di duecento operai se fosse passata la legge sui detersivi sul fosso volete Rossini che effettivamente passo
Nel mille centottantasei ottantacinque ottantasei prima il decreto poiché la legge
Quindi Rifondazione
Che conteneva infatti io chiusi l'Assemblea operare per salvare la pelle in qualche modo perché erano piuttosto incassati
F no perché se vede la
Ci fu la vicenda dei fanghi di Marghera eccetera
E li avevamo densità e li salvare la pelle perché riuscimmo input presi l'impegno di mettere nella legge derivi da sul Foscolo venti miliardi di allora per la riconversione industriale
Desidero liti tra
Esatto
Quindi
Quindi ci muovevamo in quest'ottica voi l'aspetto politico invece di questa battaglia sul
Sull'Adriatico che
In qualche modo rappresentò come dire
La il paradigma di come si può affrontare con un forte movimento che allarga le aree politiche che coinvolge
Perché
Il movimento Vertigo coinvolse
Pensi di società che non appartenevano al nostro mondo
Dagli albergatori commercianti eccetera eccetera
In un movimento reale con manifestazioni di piazza Roma eccetera eccetera adesso inutile ricordare tutte queste cose
Poi dall'altra c'era il Movimento Verde in fase nascente
Che
Oscillava fra l'idea di una propria istituzionalizzazione
E invece il mantenimento di una dimensione di movimento io ricordo un articolo che io e Guido scrivemmo sul manifesto
Non mi ricordo l'anno ottantaquattro ottantacinque Miliani lì molto provveduto ancora pericolo
Questo
Esatto esatta senza
Allora sinistro
è una roba del genere vincoli son porrà un problema di ma
Poniamo un problema in realtà questo questo articolo
Questo articolo pone una domanda al Partito Comunista in realtà
E gli chiedeva se che cosa intendesse fare rispetto questo movimento se voleva mantenerlo nella dimensione il fluida
Io movimento capace di allargare le alleanze sociali oltre o voleva invece istituzionalizzare lo è la fine
Con questa azione
Ecco questo è un po'
La storia di quel periodo io penso che e concludo
Che
Noi non fummo completamente consapevoli della portata di quella operazione
Vedevamo i processi che inducevano nella gestione politica della
Regione Emilia Romagna importanti fattori positivi
Per esempio tutta la tematica in agricoltura
Gli allevamenti suini Coli tutto si può messo sotto
Controllo ambientale
Però
Probabilmente il punto più debole fu quello proprio del rapporto con
L'emergere della domanda di ambiente che la Società esprimeva e che i contenitori politici il nostro finché ci fu e quello del PC non riuscivano
A intercettare in modo
Decisivo ecco questo
Fuchs come il limite più grosso
C'è qualche intervento prima della
Conclusione di questa giornata patrimoniali
Cogliandro
No di ok ovviamente non stiamo
Parlando di conclusioni del dibattito
Mio è semplicemente un intervento che si somma gli altri interventi quindi non è che stiamo facendo un congresso in cui sono le conclusioni del congresso così via
Chi è semplicemente
Nicola ancor più
Io voglio dire
Non si vota è probabile però si può fare un ordine del giorno vediamo alla fine qualcosa
Credo
No io sa sarei tentato
Di fare quello che e
Diciamo e capitato tre o quattro volte a Lucio
Che il
A luglio e l'hanno imposto e lo faremo non propriamente cioè vi si presentava con uno scritto poi lo prendevano gli ho buttato nel cestino
è capitato così confrontarmi
No tandoori provo a scrivere la relazione al congresso Regione democristiani crolla lettere c'erano non è il caso con Amendola
Quando
Cara Conferenza credo l'organizzazione fine anni Cinquanta naturalmente Cossutta Rossanda chi danno l'incarico di scrive la relazione a presentare Amendola Lucio Lucio scrive arriva Amendola mentre già relazione fanno hanno
E la botta
Devo dire capitato così anche con Foa
Perché le famose tesi del Congresso Foa le aveva votate
Lega votati
Cosa che faceva impazzire Lucio ogni volta che se ne parla era d'accordo Lucio
Che cosa che non è che faceva sempre volentieri cioè lui dice io andavo scrivevo e andavo da Forza Italia va bene va bene alla fine avrà pure votate dopodiché Foa che era persona bizzarra di se non non vanno più bene quindi
Dico questo perché diciamo io sono quattro cinque cartelle
Che tentano
Di di dire come forse un non solo nel produttore ma debbo dire più nella storia di Lucio
Che viene prima e continua anche dopo il produttore
è possibile trovare di riferimenti che possono avere anche un filo di continuità per l'oggi
La tentazione di intervenire però sulle cose sia vedi Di Carlo e di Valerio
E sì anche che sono state dette qui è grossa
Anche perché quando poi ci arriva sulle nostre biografie difficile trattenersi
E
Cioè io voglio solo fare due-tre battute
E molto o la questione che poneva al Fonzo è una questione molto intrigante
Chi è il padre la madre del terrorismo di casa nostra
Che
è molto intrigante perché è probabile che il riferimento astratto Gal Ponzo faceva dicendo la la
La Resistenza tradita Keliki siano diciamo peraltro anche esplicita di da quelli che sono stati protagonisti in quegli anni ci siano dei riferimenti e che quindi quell'album ma possa avere diciamo qualche significato
Ma sicuramente non c'è dubbio
Su
Che una parte
Non piccola
Di un'area che è stata protagonista del sessantotto del sessantanove dentro quella storia perlomeno dal punto di vista dell'insegnamento c'è stata e c'è stata tutta
Io ho partecipato direttamente a chi perché ero diciamo molto ambiguo al congresso di scioglimento di potere operaio
Chi è un passaggio a mio parere non secondario di quelle vicende che abbiamo vissuto negli anni settantasei settantasette settantotto settantanove
Ho partecipato è stata un destino e mio al Congresso il ferimento di lotta continua
Eppure lì
Quello scioglimento avvenne anche sull'onda di una incapacità e impossibilità di quel gruppo dirigente di tenere insieme spinte che ormai andavano tutte verso quella direzione
Poi si dividevano kippah prima linea atti tra Brigate Rosse e così via perché c'era diciamo chi era lei mi disse che era spontanei sa ma comunque l'ha approvato era quello
Allora voglio dire che
Dentro la storia io son d'accordissimo anche che il senso profondo del sessantotto e sessantanove non ha il senso profondo non ha quel tipo
Diciamo di approdo ma che vi siano stati i settori che furono importanti perché io voglio dire che potere operaio che combatteva Roma forse la diversa Milano a Roma lo devo fare i conti con potere operaio non è che c'è la via di fuga
E lotta continua anche non solo a Roma ma a Torino e in tante altre realtà era la forza egemone e
Una parte di quello che è successo quel di oltre cinque mila perché quello che si dimentica che ne in quegli anni nelle galere italiane c'erano migliaia
Migliaia non era qualche centinaio di terroristi imbucati e sua figlia dalle cantine l'anno portò c'erano migliaia il ventiquattro marzo ventiquattro dov'dal ventiquattro dodici marzo verso mi confondo a Roma fu una manifestazione di decine e decine di migliaia con tutto quello che accade poi quel giorno
E dodici marzo l'undici dodici ma insomma volo pur non giorno veramente allora voglio dire
Questo è un passaggio
è un passaggio che a mio parere andrebbe riflettuto
Andrebbe riflettuto perché non è una cosa non è solo un pezzo di archeologia ma lì c'è veramente un laboratorio di riflessione che può valere anche per il futuro mi auguro di no
E il traduco in quella storia ha avuto un'opposizione cristallina chiarissima ma non perché era moderato perché arriva un'altra idea di come si cambiasse questo Paese
E debbo dire che
è vero
Quello che dice Aldo che poi la vicenda del PC
Fu un elemento cruciale e la valutazione diversa che esitava col Rossanda su questo potrei citare episodica agli OSA perché in quel periodo facevo la spola fra Lucio e Rossana
Ma la valutazione su ciò che stava accadendo in quegli anni e nello specifico settantasette eppure elemento dirimente in tutta la storia che riguarda il giornale e
Il giornale manifesto il tutto
Seconda questione
Ne abbiamo discusso con Aldo e con Lucio fino all'esaurimento
Perché l'uso non si capacitava poi era in continuamente in contraddizione con se stesso perché è andata male questa storia del prodotto
Detto dopo parola aggregazione con fuori qualche altra
Perché perché è vero cioè dal punto di vista
Astratto
Le forze che lì si potevano cumulare erano forse di grande interesse perché Tucciarelli un pezzo del sindacato molto dinamico e molto attivo avevi una miriadi di Consiglieri comunali Consiglieri regionali
Diffusi in tutto il territorio nazionale c'era una presenza e l'associazionismo interessante un pezzo impegnato di organizzazione cattolica e c'eravamo noi e comunque rappresentavamo quelle lite
Volenti o nolenti ma che veniva da una certa quindi quelli insieme se avesse funzionato avrebbe avuto un impatto sul compromesso storico di un certo tipo cioè poteva realmente incidere in quel processo però funzionò
Tra lo funziona
Acquisti della discussione infinite anche su questo perché non funzionano io credo che
Mentre invece funziona benissimo la cosa con le bellezze ma non solo perché
Come dice Alfonso nelle se era più disponibile
Era meno al Luca diciamo non è forma mai appunto non ha quel tipo di di di
Di di natura difficilissima e caratteriale che forniva ma è persona gentile generosa non è solo questo
E che lì Ciocchetti non poteva funzionare poi alla fine e non poteva funzionare soprattutto con Lucio Magri e che quel processo
Si sarebbe sì sarebbe potuto realizzare solo attraverso la decapitazione della testa di Lucio Macrì
Perché ciò che l'UDC perché cosa chiedevo un'ala fine i fornai Miniati e soprattutto i sindacalisti
Ma è una storia incredibile siamo andati a vedere perché quella storia comincia con una critica radicale che viene fatta noi perché eravamo estremisti dai decreti delegati a tutto il resto
Attaccavano perché noi eravamo i principi mente estremisti e perché quindi non avremo agevolato un dialogo col Partito Comunista fatene PC parlava coloro mica parlava con noi
E finisce esattamente all'opposto dopo no dopo cinquant'anni dopo due anni col fatto che loro vanno con Lotta continua che noi invece eravamo diventati moderati e compagnia bella
E questo ma perché questo accade accade perché ciò che non era tollerabile per fuori Vignati ma soprattutto fuori che era poi per un set macchina era la cultura comunista di Bush
Era il fatto che
Su quel terreno con loro volevano di fatto l'abiura ma questo non era possibile ma anche dicendo delle cose di buonsenso della possibile che Lucio Luigi potesse tagliare come poi dirò tra poco le sue radici
Perché significava il suo suicidio fisico allora non adesso all'ora
E questo è un poteva funziona mentre invece funziona bene fra noi perché c'era comunque diciamo una storia dietro che era una storia comune dal punto vista della cultura delle idee
Un costo furti ma qui l'ultima questione
Ultima questione anzi
La finisco qui perché altrimenti entro dentro questi meandri e leggo queste cinque paginette
Che appunto sono semplicemente un
Schematici Simo tentativo di dare un senso un po'le cose che sto facendo pure io
Sarebbe non solo leggo perché altrimenti diventa lunghissimo sarebbe non solo abusivo ma anche fare un torto a Lucio
E hanno estesi sostenere che nel pensiero e nella storia del produttore vi siano le soluzioni dei tanti mali che oggi tormentano la politica la sinistra
Pur tuttavia io credo non sia peregrino affermare che oggi ha un senso essere qui a riflettere soprattutto
Non solo come atto di affetto per una storia comune
Ma perché dalla vicenda del produttore e dalle riflessioni politiche teoriche vi Macrì ci vengono insegnamenti spunte idee che possono essere utili per ragionare della grande confusione di questi nostri giorni
Se noi guardiamo alla storia di questi ultimi anni dalla Bolognina in poi emergono tre grandi problemi
Sui quali la sinistra si è fondamentalmente dispersa l'analisi del sistema capitalistico e la previsione di la sua evoluzione
Il progetto e l'idea di una società altre il partito e la democrazia
Ora alla tesi diciamo l'idea che voglio sostenere che nel pensiero gli scritti giovanili di Lucio e poi nell'esperienza politica del tutto
Infine nella stessa nuove edizione della rivista il manifesto dei primi anni due mila
Vi sono riflessioni e scelte che se non fossero state sconfitte rimosse avrebbero rappresentato una risorsa preziosa una piccola miniera per affrontare i problemi dei nostri giorni
è utile andare a leggere alcuni scritti riduce o nella sua ultima impresa collettiva e pubblica
La nuova serie del manifesto rivista che va dal mille novecentonovantanove al due mila e quattro in particolare due lunghi saggi di Bush duecentotre
Dicembre due mila e tre la rivista va rivista
E un anno dopo dicembre due mila e quattro le ragioni del commiato
Scrive Lucio nel due mila e tre
E qui ci sono le cose anche che sollevava omesso
Bisogna ormai riconoscere che il ristagno e la credibilità di una sinistra alternativa come soggetto politico più ancora che per la frammentazione in gruppi che restano diffidenti ostili fra loro anche quando conducono le stesse battaglie
E state rimane conseguenza di contraddizione debolezze della sua delle sue culture costitutivo
Del lunghissimo saggio del dicembre due mila e quattro Lucio torno su questa questione che poi è la ragione fondamentale del commiato e della fine della rivista e scrive
Il tema sul quale ci share perdiamo e alla fine ci dividiamo va ben oltre la politica
E quella della rifondazione di un pensiero e di un soggetto politico
Dopo il crollo del socialismo reale li Chrissie della socialdemocrazia in quanto socialista se invece creato un vuoto cui si ripara con lo spontaneismo che nega la necessità della politica e approda a una tettuccio acritica nella ribellione della molti tutti
Speculare alla fiducia nel progresso neo anarchismo verso se liberismo
Perciò una sinistra alternativa a quindici anni dell'ottantanove conclude Lucio e tuttora minoritaria e divisa che oscilla tra radicalità e subalternità
Quella di Lucio è una vera profondissima delusione perché la rivista l'aveva pensata come una palestra di Tele per molti versi lo era anche stato per la profondità delle analisi per la riflessione
Sulla crisi sul progetto di società
Per i ragionamenti sul sindacato sui partiti su quei movimenti di massa che furono protagonisti nel nostro Paese nei primi anni del mille
Però quel che Lucio immaginava e che la rivista potessi contribuire lo ricorderete ad una vera e propria costituente della sinistra così non fu
Lucio chiuse la rivista e si mise a scrivere il salto di urla che lo stesso ha poi considerato il suo testamento politico
Ora le ragioni di questa sconfitta sono molteplici ma al fondo vi è l'estraneità di un pensiero di una storia politica che non è riuscita a fecondare né il grosso dell'esercito del movimento operaio nelle sue alle più estreme
Ragioni prima di questa estraneità e questa è la mia opinione sta proprio nella fossa critica di quelle elaborazioni
Nella natura radicalmente innovativa di Teoria e pratica che quel pensiero critico avrebbe imposto in questo senso Lucio al di là delle sua formazione che talvolta potevano apparire quasi ortodosse
Le civetterie si le civetterie di Lucio costali dello stalinismo ma
Diciamo fanno parte appunto secondo medici veterinari e ma è la realtà è un'altra
Lucio al di là delle sue affermazioni che poteva appunto ha prevalso ortodosse è in permanente conflitto con lo spirito conservatore tanto delle idee quanto delle forme organizzate della politica
è stato così per tutta la sua esistenza politica nei giovani democristiani
Nel Partito Comunista nel primo produttore poi di nuovo nel PC poi profondi Rifondazione Comunista sino alla conclusione della rivista del due mila e quattro
Solo in un momento si trovo a suo agio quasi pacificato e questa fase è ben rappresentata da nostra affermazione di allora ed è esattamente il periodo nel quale si soffermano Carlo
E Valerio quando dopo il congresso di viareggio disse Oro pur nella grande amarezza della rottura con il manifesto possiamo agire come partito
Che stava a significare non l'approdo ad una sponda più moderate ragionevole finalmente liberi dall'estremismo del manifesto giornate
Bensì il tentativo di portare idee proposte radicali nel cuore della politica per incidere sulla realtà e sui processi politici
Fu così che temo vita allora le liti disoccupati questo porsi il periodo più
Creativo e realizzativo che noi abbiamo avuto l'errore le leghe disoccupati il terremoto dell'Irpinia i movimenti pacifisti Irpinia nei primi anni ampi ottanta la lotta sulla scala mobile
Fino poi arrivare diciamo a quella che è stata
Va beh siamo quello che l'uso chiama il re incontro con il Partito comunista
Ora vengo alle tre questioni fondamentali sulle quali a mio parere il contributo di ma anche di UPI tutta è stato e resta importante
Sull'analisi del capitalismo abbiamo forse il contributo più rilevante Duccio lo diceva anche Alfonso prima
L'interpretazione della realtà capitalistica e la previsione di processi economici e sociali e il pesce pilota che guiderà Lucio nelle diverse controversie scelte politiche e l'architrave su cui poggiano idea di società e proposte politiche
è così dai primissimi anni fissa
Come è stato detto l'intervento al convegno del Galles del mille novecentosessantadue sul neo capitalismo è un passaggio cruciale
Con quel ragionamento Macrì coglie le profondità hanno le profonde Romita le innovazioni economiche e sociali del nuovo capitalismo e da una base analitica solida alla sinistra in gara un gran Jana che sindacale di allora
è un ragionamento l'argomento è largamente incompreso dal gruppo dirigenti del PC
Nel suo saggio sui link Gramsci di Togliatti della nuova sede rivista il manifesto
Punto del due mila e uno
Lucio fa risalire quelle incomprensione a un errore culturale e politico dello stesso Togliatti
Il quale pubblicando i Quaderni del carcere entrambi ci aveva messo in un angolo quello che tu Lucera invece un scritto è un testo fondamentale americanismo il fortissimo
Ora quell'analisi sul neo capitalismo fu decisiva per la nascita del manifesto e fu la premessa logico analitica delle tesi per il comunismo del mille novecentosettanta
Debbo dire testo che Lucio ancora oggi riteneva non un abbaglio perché talvolta si è detto anche questo quello che lamentava era un corto circuito politico che si vuole fare di tesi chiari un valore teorico più che politico
Con l'articolo pubblicato sul manifesto il ventiquattro agosto del mille novecentosettantadue brevi la vita Felice di Lord Keynes Macrì apre una riflessione sulla nuova fase del capitalismo e sulla fine dell'espansionismo e dell'espansione economica
Lucio richiama dentro interviste alla chiacchierata quello qui due anni che abbiamo passati insieme non mi ricordo neanche se c'è questo episodio che realtà lui stava tornando dalla vanta montagna col Filippo Malone
Viene a sapere della fine della convertibilità del dollaro e dice no qui sta cambiando tutto ma questa è la luce e scrisse l'articolo sull'orchestra e lì apre questa nuova discussione
Vi saranno poi due lunghi saggi sul manifesto che altro richiamato la qualità nuove della crisi
E il dibattito sempre promosso dal manifesto su spasso il ruolo di riformismo ora la svolta del dopo lì c'è il settantadue perché la svolta comincia dopo le elezioni settantadue
No io su questo abbiamo anche discusso con Carlo e Valerio
La svolta quella che presente Lotto due non è che si fa nel settantasette settantotto comincia già nel dopo settantadue gli occhi per chi ha voglia anche di una ricostruzione proprio
Pignolo agisca se si va alle si vanno a leggere interventi già nelle prime direzione del settantadue gialli comincia tutta un'altra aria rispetto a quello che era appunto il capannone dove si fece l'incontro con potere operaio
E questa svolta diciamo il circo senza mosaici circo di Milano
E questo tipo di svolta
Mentre hanno il Paese terrazza dice
Dei sì
E questa svolta che appunto comincerei settantadue
Trova fondamento proprio nelle analisi sulla fase del sistema capitalistico
Quella del manifesto e poi del produttore
E io so che sollecitare ricordi è una cosa sempre pericolosa
è una svolta che viene dalla comprensione che entro una crisi ormai strutturale del sistema capitalistico la radicalità della proposta del programma di
Idea di società doveva però a fare i conti con i rapporti di forza reali che la società con i rischi della nostra democrazia ecco analisi meno ideologizzata il PC
La rottura prima con Foa e poi con il manifesto avviene proprio su questa interpretazione la fase storica e tu quell'analisi quella previsione di farsi che permise a dunque di cogliere i pericoli del terrorismo
Le debolezze la crisi del compromesso storico la svolta di Berlinguer e chi infine rese possibili va incontro colpirci
Con il documento del mille novecentottantasette scritto per una mozione congressuale che non ebbe luce verde di Ingrao e che poi è stato pubblicato come appendice assorto di volumi
Lucio fa un passo avanti nell'analisi del sistema capitalistico e affronta per tempo le ragioni e le conseguenze della globalizzazione
L'insieme di quel testo ispirerà allegazione di Arcole estreme non riuscito tentativo di Magritte neve insieme quell'area politica che si era opposta allo sport alle Occhetto
Ora vi è un filo rosso che per più di cinquant'anni tiene insieme l'esperienza teorica e politica di metri e l'anima di questo filo rosso la ritroviamo nell'intervista di Luca esce
Fatta la Rossanda eri pubblicata proprio in questi giorni
Dice Lucas
Dopo la morte di Marx nessuno salvo l'ENI in
Ora non voglio dire maxi all'ENEL ma anche lì e non è questa però
Dopo la porte di Marx e nessuno salvo Leni ha dato un contributo teorico ai problemi dello sviluppo capitalistico
Bisogna tornare all'ENEA Marx insomma come si usa dire fare qualche passo indietro per saltare meglio
Lucio che Di Luca c'era non solo un conoscitore ma anche un estimatore con questo nodo teorico si è confrontato con rigore cultura intelligenza per tutta una vita
E ci lascia mio pareva è
Se andiamo a leggere a studiare quei testi perché vanno studiati non vanno solo letti
Ci lascia un'eredità preziosa per quanti oggi intendono affrontare con volontà critica il nuovo capitalismo postindustriale e la rivoluzione tecnologica il primato del capitalismo finanziario e la crisi dell'Occidente
I testi di Lucio sullo sviluppo e la crisi del capitalismo di questi ultimi cinquant'anni
Non sono solo un viaggio nella storia del mio capitalismo una narrazione colta conta
Dei fatti e delle vicende che hanno segnato la seconda metà del secolo passato i primi anni di questo nuovo millennio quegli scritti sono anche un laboratorio di idee di concetti di armi finte le
Quali utili non solo per contrastare revisionismo distruttivo del pensiero unico ma anche per evitare le secche di una fuga ideologica insieme economicistica dalla complessità e difficoltà dei problemi dell'oggi
Nel saggio del due mila e uno di Gramsci Togliatti e vengo alla seconda questione scrive Lucio
Non ci dente la rottura rivoluzionaria non poteva ridursi alla conquista e all'esercizio esclusivo del potere da parte di un'avanguardia organizzata
Ma presuppone
Ovviamente scrive citando Maxxi citando Gramsci
Ma presuppone un lungo lavoro molecolare la conquista progressiva di casematte alleanze sia sociali che politiche Confort se state storicamente radicate guerra di posizione oltre che di movimento
Ora questa idea gramsciana della rivoluzione Macrì l'Aster ma già dai primi anni Sessanta in polemica con lo stesso Partito comunista e del loro e sarà il fondamento dell'esperienza politica del manifesto è poi detto tutto
Le cose migliori che abbiamo scritto e fatto per le quali siamo stati oggetto
Di polemica continua da parte dei gruppi della Nuova Sinistra di allora sono segnate da questo principio motore
è stato così su tutta la vicenda operaia immagino che domani massimo su questo ci dirà
Dal valore strategico dei consigli alla soggettività politica del sindacato al significato emblematico duecentocinquanta ore nei contratti del mese dei metalmeccanici
è stato così sullo Stato sociale
A noi non sfuggiva il problema della crisi fiscale dello Stato nei limiti scienza e la degenerazione burocratica del sistema pubblico per questo abbiamo ragionato sì di un sistema di welfare misto
Nel quale anche il sociale fosse direttamente protagonista nella forma del volontariato e in quella del privato sociale
L'esperienza nel settore socio sanitario che poi ebbe un precipitato teorico ma solo teorico e legislativo della legge centottanta nella riforma sanitaria così come l'esperienza delle liti disoccupati del mille novecentosettantanove
Beh riflettono quell'idea e quel ragionamento
Il cosiddetto terzo settore con tutte le sue ubiquità e con le sue regressioni di questi ultimi anni da quella storia viene
Emblematica è stata la nostra proposta e iniziativa sulla scuola la critica la neutralità della scienza la critica la scuola come corpo separato lo sconto consiste motori pari Barone la formazione si intrecciano nelle nostre pochissimi
Con una nuova idea del sapere da costruirsi del concreto del rapporto con i lavori la società l'obiettivo era quello di un nuovo e diverso rapporto fra lavoro manuale lavoro intellettuale
Sulla rivista il manifesto dell'aprile del due mila Lucio pubblica lungo articolo titolato parlando della scuola la madre di tutte le riforme
In questo scritto lui che pure aveva avuto qualche perplessità e ne abbiamo discusso a lungo sulle nostre tentazione utopistiche di gioventù
Riafferma e però la sostanza del ragionamento parlando della formazione permanente scritte
è un obiettivo del quale si parla molto e sul quale tutti sembrano convergere ma forse senza valutarne il valore e la portate la difficoltà
Si tratta di abbattere la separazione fra due tempi quelli in cui si va a scuola per imparare e quelli in cui si usa ciò che si è imparato per lavorare e bicchiere e di intrecciare scuola-lavoro esperienza fin dall'adolescenza e per tutta la vita
Più che è una rivendicazione è un progetto e di una straordinaria attualità
Se questo obiettivo era dire necessario ieri quando avevamo una società più compatta quando la trasmissione del sapere era garantita da istituzioni antiche come la famiglia
Quando il posto di lavoro era stabile quando ancora eravamo all'alba della rivoluzione tecnologica a maggior ragione oggi questa strategia è attualissima
Oggi quando le specie di ieri sono evaporate quando il lavoro è precario quando le tecnologie rivoluzione una quotidianamente l'organizzazione del lavoro l'abitazione la cosa pubblica e le relazioni sociali
Terza grande questione sulla quale stiamo
Nelle peste e attuato chiudere e che fu per Lucio un chiodo fisso il partito
Alla domanda se lui fosse depresso la risposta era sempre la stessa no io sono disperato
Una delle ragioni fondamentali di questa disperazione sta proprio nella crisi profonda non solo della concreta organizzazione del partito ma dell'idea stessa del partito
Questo per Lucio per l'idea è che lui aveva relativo riga della rivoluzione del cambiamento e il danno più grave
Questo spiega la sua critica feroce al nuovismo e la rottura anche personale con lo stesso Occhetto
Scrive su critica marxista del mille novecentosessantasei il problema dell'organizzazione di un partito rivoluzionario diceva Marx non può essere affrontato che partendo da un attivo riga della rivoluzione
Lucio si muove nel solco della luce in ottobre e già però nel mille novecentosessantasei da oltre leninismo nello stesso saggio scriverà
Permane il liquidata nel che fa illiquidi illiquidi data nel che fare la contrapposizione tra la coscienza socialista portate codificata dal partito e la realtà immediata della lotta di classe
Tale limite si ripercuote sulla concessione in generale del partito si traduce in un permanente insuperabile pericolo di giacobinismo
Nello stesso saggio Lucio riprende la sostanza dell'idea di Gramsci il partito come il forse egemone il partito come prefigurazione ecco dunque scriveva i due aspetti nuovi e tipici dell'attivo RIA gramsciana
E su questa via possiamo affermare appare definitivamente liquidabile in sede teorica e pratica ogni limite giacobino nell'organizzazione d'avanguardia che ogni strumentalismo rivendicazione nell'azione di massa
Lucio ha insistito molto nelle nostre discussioni perché questo saggio giovanile problemi della teoria marxista del Partito rivoluzionario che è complesso di alcune parti anche astruso venisse pubblicato
Coi era convinto che le cose migliori la via pensate e scritte nell'età giovanile e che già allora il suo era un pensiero di rottura e innovazione rispetto alla tradizione ortodossia comunista
Nell'appendice al salto di Ulm negli ultimi due capitoli l'impotenza del sovrano e la forma del partito
Lucio affronta e la crisi la democrazia politica e la crisi del partito e la stretta connessione che vi è tra queste due crisi
Sono pagine che io considero straordinario illuminanti e una istantanea di ieri sulla miseria della democrazia dei partiti di oggi
Dentro una ricchezza di argomenti di analisi che certo non posso riprendere Lucio scrive
Uno sviluppo della democrazia coincide ormai con la riappropriazione quotidiani articolata delle varie funzioni di governo
Con una socializzazione del potere con un graduale superamento della separatezza dello Stato e tutto ciò non è possibile senza rimettere in discussione quanto dello statalismo si è riflesso nelle forme organizzative del movimento operaio
E cioè il partito come sede strumenti esclusivo della politica sovrapposto movimento di massa come sede strumento del compito economico sociale
Ora se tutto ciò era vero del mille novecentottantasette possiamo immaginare quanto sia drammaticamente o dire oggi
Quando ormai i partiti nulla hanno più della comunità politica e sono ridotti a contenitori interessi particolari a luoghi dominati da correnti e calcoli personali
Io resto convinto che al di là delle contraddizioni che pure sono presenti Lucio il perimetro teorico e politico che lui traccia che ha segnato in profondità la nostra esperienza come manifesto è perduto sia una miniera ricca di materiali
Preziosi anche per l'oggi
E voglio proprio
Peraltro siamo ancora questa mattina siamo passati
Insieme al compagno Garcia
Cioè a Recanati che devo fare una mozione degli affetti
Io il ringraziamento più voi ero
Che debbo fare a Lucio non è tanto quello di avermi tirato fuori dell'estremismo
Io ero un giovane da questo punto di vista particolarmente a rischio
Aldo ricordava
Lì la l'assemblea dell'Ergife del mille subito dopo le elezioni ca drammatica assemblea
Il parco di principio
Per dirvi diciamo come la pensavo io
Che cerchiamo sostenuto durante la campagna diciamo durante lo scontro per arrivare alla scelta sulle elezioni
Sostanzialmente la linea dell'astensionismo e poi dopo lo accettato diciamo
Con grande difficoltà la linea quella che Lucio sembrava volesse sostenere che poi non ha sostenuto
Parlando con Rossana gli ho detto senti Rossana che era diciamo l'interlocutore naturale per noi casinisti del movimento
Mai si è messo da parte è la volta buona leviamo ci questo riformista inutile e dannoso per la sorte della evoluzione in Italia
E Rossanda mi guardò con
Diciamo con lo sguardo un po'pesante Ministro una capito proprio niente
Questa roba esiste perché c'è stato Lucio Magri senza l'uso ma che non ci sarebbe mai stata questa cosa e io li chiamo quindi devo dire che ero diciamo un ragazzo un po'poi casinista
Però voglio dire che non è tanto questo secondo me io penso che avrei avuto le risorse le mie antiche radici contadine per uscire fuori dalla dall'estremismo
No quello che per cui io ringrazio Lucio e quello diciamo
Di averci portato e di avermi portato dentro una cultura e un'esperienza politica e debbo dire anche umana per le relazioni che abbiamo avuto della quale
E non è cosa rara non mi sono mai dovuto pentire
Che non ho mai dovuto nascondere né otto criticare né sconfessati
E chi ancora oggi mi fa sentire e non un alpino nel sessantotto o un reduce dalla nuova sinistra
Io voglio però riprendere le parole di Lucio con le quali si chiude la lunga conversazione che abbiamo pubblicato nell'intero
Per lasciare proprio l'ultima parola sul futuro alla domanda sul valore del salto diurna come testo quel libro Lucio risponde
La cosa migliore del libro se ne sono accorti in pochi e l'appendice
Quel saggio che chiude il libro è molto innovativo più della relazione di Arco che fu scritta a quattro anni dopo si parla del precariato dei dovessi processi di globalizzazione dello svuotamento e della crisi la politica
Sono passati venticinque anni da quanto scritto quel testo il valore futuro è quella più dice contiene del materiale sul quale interrogarsi
Poi conclude mi auguro che quella riflessione prima o poi qualcuno possa riprendere
Allora
Abbiamo terminato per
La giornata di oggi
Raccomando domattina la puntualità alle nove e trenta