XXIII Congresso Nazionale del PSDI

Salute e quindi finisce che la maggior parte dei congressisti si fermano però adesso abbiamo fatto avvertire perché del nostro dibattito è certamente molto molto interessante
Siamo un po'in ritardo allora per questi motivi sul nostro sui nostri lavori possiamo iniziarli adesso siamo in ascesa peraltro che alcuni degli interventi esterni alcuni nostri ospiti giungano sono in arrivo io
Ringrazio mi scuso con il pubblico ringrazio
I colleghi che sono qui con me e penso che potremmo iniziare il dibattito partendo su su su dal tema economia finanza pubblica e privatizzazioni direi che forse il problema delle privatizzazioni
Farà parte della seconda parte del dibattito mentre adesso potremmo iniziare con l'economia e finanza pubblica pregando i relatori su un tema così vasto evidentemente di essere come dire un Costantino sintetici ma a se nella loro qualità di tè inizi certamente queste doti non gli mancherà quindi pregherei il professor Luigi Coccioli presidente del Banco di
Doveva stare hai ragione perfettamente quindi ti chiedo scusa sulla riva destra Vertemati revisionati allora chiedendo scusa alla professor Stefano Sandri
Perché eravamo intesi che appunto in a completamento della esposizione fate questa mattina oggi pomeriggio si interessasse in particolare della da finanza pubblica
Economia e privatizzazioni di fare una introduzione che ma rappresenti anche quelle che sono e le posizioni e le proposte del partito che su questo tema sono abbastanza interessanti peraltro anche condivise da larga parte del mondo economico e finanziario Stefano
Maurizio ti ringrazio
Io devo anticiparvi che
Non farò come stamane una intervento introduttivo
Con una descrizione
Sintetica dei problemi che saranno oggetto del dibattito ma tenterò invece
Di fare delle proposte concrete
Che derivino un programma a medio termine per il il risanamento della finanza pubblica
Sono spinto a questo da un intento fortemente polemico
Sul quale vorrei insistere a lungo se non fosse questa la sede non appropriata per farlo e se il tempo forse troppo stretto per da consentirmi lo dal una circostanza cioè da un intervento su quotidiano Repubblica
Che presumo il direttore Scalfari
Ha fatto domenica scorsa allineandoci tra coloro che costituiscono il partito trasversale del deficit ecco naturalmente la disonestà intellettuale purtroppo è una merce molto diffusa quindi della cosa sono stupefatto perché anzi non sono stupefatto ha fatto che aumentare che questa sia la linea del giornale molto spesso quello cioè di prendere posizione
Senza essere informati semplicemente a scopo denigratorio propagandistico quindi però ecco questo richiede evidentemente da parte nostra o una risposta adeguata
A una a una ingiuria di questo genere è quella che io considero un'ingiuria in realtà lavoriamo da anni molto seriamente su problemi di impostazione di di riforma del disavanzo
Intervento cioè sulla finanza pubblica in termini drastici perché pensiamo che questo sia uno dei casi
Di crisi più rilevanti del sistema Paese Italia rispetto alla avvento del mercato unico europeo nel mille novecentonovantatré non la sola naturalmente ma di questa parla Scalfari non per esempio
Dell'altro grande problema che io vedo all'orizzonte che quello della crisi del sistema industriale
Nessuna legge sui giornali
Su Repubblica in modo particolare quali siano per esempio quale sia per esempio la discesa in termini di quote di mercato della FIAT in Italia e sul mercato internazionale ecco cioè questo nessuno legge non lo si dice l'allenatore che si deve parlare della FIAT la questione è rilevante non tanto perché io voglia interpretare come dire un concetto anti capitalistico contro il grande capitale per carità non ho nessuna ragione per farlo in questo momento ma noto soltanto che un grande elemento di il crisi che avremo nei prossimi mesi
Rappresentato dall'incipiente
Battuta d'arresto nei targhetta di efficienza di produzione di competitività
Del sistema industriale primario del nostro Paese quello cioè che maggiormente che ha una maggiore dimensione internazionale in realtà ci si accorgeva sempre di più che siamo dei nani nel confronto europeo
E che quindi sarà molto probabile una forte perdita di quote di mercato
Una forte perdita di quote saluto il professor Scognamiglio
è nostro
Attesissimo ospite
Quindi il tema della gracilità della nostra struttura industriale è uno dei quattro grandi caposaldi di crisi l'altro è l'aspetto delle istituzioni
L'altro aspetto della finanza pubblica e l'ultimo e certamente non meno importante il divario economico tra Nord e Sud ecco ora io su questi quattro grandi argomenti vorrei tentare di delineare alcune proposte
Specifiche
Partiamo da una constatazione si è detto in questi giorni siamo un Paese di serie A o un Paese di serie B la mia
Opinione guardando a quanto avviene all'estero a quanto accade in materia di tassi di sviluppo quanto accade in termini di dotazione di servizi di risanamento dei conti pubblici
E oggi tra guardando la crisi
Indi incipiente della grande sistema industriale ho la sensazione che siamo già in serie B e che la assolutamente necessario preordinare un piano complessivo dell'economia italiana per ritornare in serie A questo è credo uno degli aspetti più importanti che vorrei sottolineare nel senso che non abbiamo più bisogno di interventi parziali
E in questo senso si può anche trattare con una certa nonchalance il problema della manovra o manovrina economica che è stata realizzata era la scorsa settimana perché è nient'altro di più che uno dei gli innumerevoli episodi di inseguimento
Della imposizione fiscale su una spesa corrente suo che sfugge ad ogni controllo quindi un fisco che insegue senza mai raggiungere la spesa e sempre più affannosamente inventa manovre di di talvolta di scarsa grazie a come quella recentemente adottata sono non soltanto dei tappabuchi senza nessun effetto strutturale
In realtà la politica fiscale nel nostro paese non esiste più da anni perché non si utilizza più il fisco in termini di politica economica
Ecco
L'altro aspetto invece il più rilevante del manovra su cui vorrei non esprimere qualche commento e la riduzione del tasso di sconto come preludio possibile alcuna riduzione dei tassi di interesse
Io su questa operazione a cui va mio consenso naturalmente riteniamo che si tratti di un'operazione giusta in serie
Ho qualche dubbio però sulla tempistica nel senso perché manovre di questo genere vanno coordinate con quanto avviene sul mercato internazionale
E e quindi
Uno dei punti forti che noi dobbiamo sostenere nel programma del partito eh
L'assoluta indipendenza della banca l'Italia dell'istituto di emissione del governo della politica monetaria rispetto al governo dell'economia reale
Ho avuto la sensazione in questo episodio che questa assoluta indipendenza sia stata in parte è toccata è stata una sensazione devo dire non molto gradevole ma dobbiamo sostenere con grande forza e la politica monetaria di reagire imperfetta indipendenza rispetto agli altri poteri che governo l'economia reale medico subito il perché perché noi abbiamo uno stock di risparmio globale di due milioni e cinquecento mila miliardi al trentuno dicembre del mille novecentonovanta solo centoventicinque mila miliardi erano investiti all'esterno attività estere
Parlo di stock di risparmio delle famiglie e delle imprese naturalmente e nei primi quattro mesi del mille novecentonovantuno la crescita degli investimenti esteri
Lo stock di risparmio e e ha affluito verso
Titoli
O in comunque altre fonti d'investimento estere è è cresciuta di circa il sessanta per cento in quattro mesi dopo essere rimasta ferma per anni ha uno stock di cento centoventi mila miliardi quindi questo significa che la possibilità di disintermediazione del sistema Italia dagli investimenti
è un fatto che ormai è reale che cioè la propensione dei dei degli investitori italiani dei risparmiatori italiani di investire all'estero come del resto avviene negli altri maggiori Paesi europei
Fortemente destinata ad accrescersi ricche pone un grosso problema su prima di tutto sul controllo dell'inflazione e in secondo luogo sul fatto di assicurare di dovere necessariamente assicurare non potendo governare l'inflazione non potendo raggiungere tassi di inflazione equiparati
A quelle dei nostri maggiori competitori europei ricordiamoci che abbiamo un tasso d'inflazione doppio rispetto alla Francia e alla Germania anzi direi rispetto ormai sedici ad essere il triplo rispetto alla Francia alla Germania e quindi il problema dei tassi di interesse
Necessariamente rapporto come una esigenza di riequilibrio della della bilancia complessiva dei pagamenti attraverso ingressi di capitali per riequilibrare i disavanzi di parte corrente
Ma naturalmente è auspicabile che da Banca d'Italia abbia realizzato questa manovra in concertazione con le principali banche del sistema internazionale soprattutto alla Bundesbank e la Federal Reserve una concertazione che ci farebbe supporre a una ci farebbe immaginare una generalizzata riduzione dei tassi di interesse se accadesse invece ed è questo il punto
Sul cui vanno le mie principali preoccupazioni se cadesse invece che la che il i nostri tassi di interesse reali diventa diventassero fortemente meno competitivi di quanto non siano dici
E allora è molto probabile che l'effetto di disintermediazione del sistema Italia e il del principale protagonista
Del sistema Italia quanto di investimenti cioè dello Stato potrebbe essere davvero molto più considerevole di quanto non immaginiamo oggi
Ritengo quindi che questa manovra avrebbe potuto essere fatta forse all'inizio dell'autunno con un maggiore consolidamento
Delle correzioni dell'economia reale piuttosto che in accompagnamento a una manovrina i cui effetti peraltro sulla riduzione del disavanzo sono assolutamente parziali
Poiché dobbiamo renderci conto del fatto che i reali termini del della manovra e quindi la necessità di per farvi fronte in termini quantitativi non sono quattordici mila duecento miliardi ma oscillano tra i venticinque e i trenta mila miliardi aspettiamoci quindi all'inizio della probabilmente all'inizio dell'estate una nuova nuovi provvedimenti di carattere fiscale e aspettiamoci certamente in autunno
Una legge finanziaria con carichi terrificanti dal punto di vista della manovra sull'entrata e sulla spesa
Io credo che a questo punto noi dobbiamo
Definire delle linee chiare
Dal punto di vista di un piano a medio termine di politica economica proverò a suggerirne qualcuna
La prima cosa che dobbiamo dire con forza e che il nostro obiettivo deve essere quello di entrare in Europa evitando
Guardiamoci bene con grande attenzione a questo aspetto evitando che l'unificazione monetaria europea
Che dovrà procedere a grandi passi in secondo i piani concordati
Si risolva Ilona forte diminuzione di competitività del nostro Paese in termini addirittura di potere d'acquisto
Gabriele
Ciò che mi preoccupa fortemente penso e la possibilità che ci si trovi di fronte a questa alternativa vale a dire che si chieda noi di non anzi di decelerare l'unione monetaria
Perché altrimenti il nostro il potere d'acquisto interno sarebbe fortemente ridotto in termini di e capacità rispetto ai cittadini degli altri Paesi delle altre economie forti europee
Oppure di fare il salto di entrarci ma con sacrifici gravi per ridere i ceti meno abbienti del nostro Paese ecco quindi la cosa che fortemente necessario evitare su cui noi dobbiamo prende una posizione radicale e proprio questa quella cioè di realizzare in questi anni misure strutturali tali da evitare questa circostanza che si verifichi questa terribile circostanza
Essere noi i protagonisti del rallentamento o entrarci in condizioni talmente critica ed averne un impatto sull'economia italiana che finirebbe per scaricarsi sui ceti più deboli del Paese
Qual è allora l'insieme dei lineamenti su cui lavorare
In questo campo
L'ho detto ho già detto sulla legislazione la prima cosa da fare evidentemente pensare una politica che diminuisca faccia diminuire fortemente il tasso di inflazione quindi attraverso manovre che riducano i consumi attraverso una forte riduzione della carica negativa della spesa pubblica
Quanto più possibile fare per ridurre le spinte inflattive che esistono nel sistema
Ma certamente la nostra costatazione che queste spinte inflattive derivano da fenomeni di carattere strutturale sui quali dobbiamo invece ad entrarci primo punto io credo che noi dobbiamo mettere dei paletti molto rigidi alle manovre future sulla finanza pubblica
Il primo paletto che dobbiamo mettere e che si privilegino manovre fondate essenzialmente sulla riduzione della spesa
Con una regola generale e
Le spese correnti debbano essere coperti dalle entrate tributarie correnti questa è una regola di fondo dobbiamo assolutamente esigere che venga rispettato
La seconda regola e che le spese divertimento e soltanto le spese di investimento possono essere coperte con ricorso al mercato finanziario
Cioè con l'emissione di titoli pubblici
La terza regola e che gran parte delle spese di investimento vale a dire quelle che possono concretizzarsi in realizzazione di infrastrutture che diano luogo a servizi remunerati con delle tariffe
Si proceda ad un largo ricorso al mercato finanziario per il finanziamento degli investimenti pubblici
Attraverso formule che consentano la compartecipazione dello stato del sistema finanziario privato alle alla copertura degli investimenti stesso
Io sono scandalizzato per il fatto che ci siano per esempio coperti dieci mila miliardi per gli stadi di calcio senza ricorrere al mercato finanziario quando e invece si è ricorsi a tutti i contribuenti e questo credo che sia
Una delle cose veramente riprovevoli
Sono avvenute
Non tanto e non solo perché non tutti sono tifosi
Evidentemente quindi tutti i contribuenti hanno coperto le spese degli investimenti negli stadi di calcio quanto perché si trattava di un'operazione e poteva essere tranquillamente finanziata con l'emissione di obbligazioni che proprio gli stessi tifosi avrebbero potuto sottoscritto
Naturalmente la cosa è più complessa sotto il profilo tecnico però nella sostanza resta questo il punto di fondo su cui insiste
L'altro aspetto che
Che io ecco ritengo importante questa cura perché vedete oggi non esiste un principio generale di analisi e di valutazione di redditività degli investimenti
Non esiste perché gli investimenti pubblici sono coperti indifferentemente attraverso il principio dell'indifferenza finanziaria
Con il ricorso al mercato attraverso l'emissione di titoli
E quindi non sappiamo nulla sulla loro redditività e lo sperpero di risorse pesa i contribuenti vanno a finire nelle casse dello Stato per poi trasformarsi in infrastrutture
In servizi gestiti in condizione di inefficienza elevatissimo dicevamo stamane si tratta oggi di riconfermarlo in termini generali sono invece immaginassimo che ogni investimento
Si possa recuperare da serie
Evidentemente avremmo una metro di valutazione e di misura dell'efficienza dell'investimento e della sua economicità molto più puntuale molto più specifico e lo Stato agirebbe in modo molto più trasparente in quanto non avviene oggi
Per quanto riguarda la spesa
Un'altra regola fondamentale è quella che per un certo numero di anni
Noi dobbiamo bloccare in termini nominali la crescita della spesa per l'acquisto di beni e servizi della pubblica amministrazione
Credo che sia una regola che deve essere valida
Per fare rientrare nelle casse dello Stato attraverso una diminuzione dei pagamenti ordini di grandezza di sette otto mila miliardi l'anno che per un triennio fanno un importo di otto mila miliardi
Ma dobbiamo naturalmente agire anche sui centri di spesa più consistenti dal punto di vista strutturale noi abbiamo giustamente preso una posizione a questo riguardo
Contro la tesi di chi sosteneva un blocco generalizzato delle pensioni
E io sostengo che abbiamo preso questa posizione in modo molto giusto è molto serio che questa posizione è stata fortemente fraintesa
Noi dobbiamo chiedere
Ai nostri partner di governo e soprattutto la democrazia cristiana
Che essa sia d'operi per tagliare i privilegi che essa è inserito nel sistema pensionistico prima di tutto
Con la prima di tagliare la crescita delle pensioni più basse per i ceti più deboli del Paese bisogna tagliare i privilegi che ci stanno ci sono dentro il sistema pensionistico
I chi può andare in pensione diciannove anni e sei mesi la la il cumulo di più pensioni contemporaneamente
Il fatto che esistono contribuzioni parlo prima delle contribuzioni dei coltivatori diretti che sono in fiamme rispetto alla crescita delle prestazioni con un disavanzo che mi pare sia dell'ordine di ventotto mila miliardi soltanto per la gestione
Dei coltivatori diretti capisco naturalmente queste un'area
Fortemente protetta dalla Democrazia cristiana ma se si fa un grande patto in base al quale ognuno deve rinunciare a qualche cosa queste sono le prime cose da fare
Quindi si deve intervenire sulle pensioni ma si deve intervenire prima di tutto riducendo io le dissi metriche gravissime che ci sono in questo sistema
Altro simile discorso è quello della riforma sanitaria io non capisco per quale motivo non lo capisco dal punto di vista neanche della nostra impostazione ideale
Delle cose in cui crediamo che si trattino nello stesso modo cittadini che hanno condizioni di reddito completamente diverso o voi non potete trattare nello stesso modo un una operaio in pensione di Canicattì e il una e un grande dirigente industriale è un grande dirigente bancario va in pensione
Con redditi elevatissimi questo o anziché venti scusatemi che riceve prestazioni dall'assistenza sanitaria con redditi elevatissimi
Noi dobbiamo ormai renderci conto che le disuguaglianze e vanno trattate come meritano e quindi si può immaginare un sistema nel quale le fasce di reddito più elevate possono da sole sostenere la propria assistenza sanitaria
E forse si può immaginare che soltanto gli interventi più gravi e più costosi possono essere sottoposti all'assistenza pubblica ma non certo quelli di carattere ordinario per le fasce dei redditi più abbienti e questo taglierebbe fortemente la crescita della spesa sanitaria ridurrebbe fortemente insieme a una taglio delle prestazioni minori ridurrebbe fortemente il carico del disavanzo che la spesa sanitaria genera nel globale del disavanzo pubblico con importi che ormai sono intorno al trenta quaranta per cento del totale
Per quanto riguarda l'entrata
Io ritengo che noi dobbiamo mettere anche qui un limite forte molto forte
Sulla politica dell'entrata dobbiamo cioè dire d'ora in avanti che non è più possibile immaginare un ulteriore aumento della pressione fiscale sulle imposte dirette
Lo dico perché siamo il Paese in cui la pressione fiscale effettiva e di parecchi punti superiore alla media europea perché se noi andiamo a verificare i conti reali
E ci accorgiamo che essendo lui una larga quota di reddito evaso ed essendo ottiche cieco ci categorie di cittadini che non pagano le imposte per legge come lei
Per esempio tutto il settore agricolo ci accorgiamo che evidentemente cento su cui si calcola la percentuale di evasione è molto più basso e dunque Inter percentuale di di introito di gettito è molto più basso e conseguentemente coloro che pagano pagano
In proporzione molto più elevata di quanto non pagano i i gigli altri concili nostri concittadini europei che hanno pure una pressione fiscale media intorno al quaranta per cento gli ho fatto dei calcoli sommari
E su quelli che pagano la pressione fiscale media è intorno al quarantasette quarantotto per cento quindi dobbiamo concentrarci solo sul recupero dell'evasione con quali proposte
Lo dobbiamo fare partecipare i cittadini onesti i contribuenti onesti
Sì e noi siamo al quarantasette quarantotto su quelli che pagano
Il noi dobbiamo concentrare dobbiamo cioè chiedere la collaborazione dei contribuenti onesti
Per riuscire a debellare l'evasione in che modo instaurando un sistema di conflitto di interessi attraverso le deduzioni dall'imponibile o meglio ancora dall'imposta capisco e oggi questa misura
Che viene come in un certo senso da parte del ministero delle finanze
Considerata difficile perché perché un ministero delle finanze che insegue continuamente la spesa non è in grado di pensare a una politica fiscale importate in tema di politiche economiche cioè di usare la leva fiscale Inter il politico no
Però bisogna pur cominciare a riflettere sul fatto che i cittadini italiani non credono allo stato non pensano cioè come i cittadini americani che lo Stato ma abbia un primato sul quale si può contare e quindi bisogna fare in modo che tutti quanti bisogna chiedere ai cittadini onesti di snidare i contributi in lucidare gli evasori
Non voglio soffermarmi a lungo su questo aspetto ma credo che questa sia un'impostazione generale che attraverso le deduzioni dall'imponibile o meglio ancora dall'imposta per evitare discriminazioni nei confronti dei meno abbienti devono essere realizzati l'altra cosa che credo dobbiamo proporre e che tutti coloro che ricevono agevolazioni dal sistema pubblico centrare regionale locale o appalti o commesse o comunque entrano in relazioni finanziarie con l'amministrazione pubblica debbano accedere alla necessità di una verifica fiscale ora voi vi rendete conto che noi attraverso la contribuzione eroghiamo incentivi ad imprese che magari e vado a fa e quindi e che e il il il fatto stesso che vi sia un contributo l'evasione da parte di coloro ai quali io lo chiamo risorse finanziarie prelevate dei contribuenti
Rende necessario per lo Stato aumentar la pressione fiscale rivolgendosi sempre gli stessi soggetti crea un circolo vizioso impressionante sul quale dobbiamo mettere una mannaia
Ecco quindi la nostra proposta deve essere quella che siano sottoposti ad auditor fiscale tutti coloro che ricevono agevolazioni da parte dello Stato
Credo che questo fra l'altro eviterebbe da parte di molti richiederle queste agevolazioni perché preferirebbero evitare l'accertamento fiscale piuttosto che richiedere queste agevolazioni vi sono naturalmente altre proposte su cui prospera Emanuele davvero meglio dirà in appresso
Credo però che questa e queste regole in attesa di fare entrare in funzione un sistema di conflitto di interessi bene ordinato possono agire subito c'è il problema in fondo infine della riduzione del tutto lo stock del debito e quindi il grande problema
Delle cosiddette privatizzazioni
Io devo dire che anche questo riguardo senza poi entra nel merito
Specifico dei problemi puntuali
Bisogna fissare alcune regole generali intanto che le privatizzazioni vano ridurre lo stock del debito in secondo e non quindi a ridurre il flusso non quindi a pagare gli interessi ma ridurre lo stock
In secondo luogo che bisogna avere un piano quantitativo bisogna per esempio dire in cinque anni noi riduciamo lo stock del debito pubblico che oggi è superiore al prodotto interno lordo lo riduciamo per esempio di duecento mila miliardi con una con una piano che dica in cinque anni facciamo operazioni per trenta trentacinque mila miliardi
Mi direte è uno cosa probabilmente è molto difficile da fare molto ma credo che la capienza per un'operazione del genere ci siano credo che naturalmente noi dobbiamo immaginare che esistono i mercati internazionali per il collocamento dei titoli credo che nel frattempo dovremo far nascere i fondi pensione per investirli
In i titoli emessi
A questo riguardo ma tutto si può fare pur di avere un piano serio oggi si procede alla rinfusa con idee ondivaghe
Poco chiare su questo argomento con tensioni che si realizzano fra l'altro in sedi improprie il manager naturalmente dal suo punto di vista ragione quando dice state attenti
E il sistema politico resta impegnato senza decidere le cose da fare
L'altro aspetto che ne dobbiamo sottolineare e che si deve approfittare delle privatizzazioni per creare una democrazia economica diffusa vale a dire per fare partecipare tutti i cittadini italiani
Alla alle sette di questa operazione evitando cioè che le privatizzazioni il terreno a concentrazioni di potere economico nelle poche grandi famiglie
Questo è molto importante è molto importante perché a me pare anche etico devo dire Maurizio che i partiti che hanno avuto una forte mano morta sul sistema pubblico rinuncino progressivamente a questa mano morta e l'addio ma tutti i cittadini cioè trasferiscono questo potere
E avevano avuto o che hanno su questo sistema per farne beneficiare tutti i cittadini mi pare una cosa molto giusta eticamente seria che bisognerebbe fare creare attraverso questo sistema una democrazia economica diffusa
E poi oggi il governo deve decidere con coraggio che cosa privatizzare e come farlo
I problemi a questo riguardo sono diversi esistono dei limiti serissimi alla dismissione del controllo evidentemente carenti come l'ENI l'ENEL che hanno una funzione strategica
Nel nostro Paese esistono per l'ENI e l'ENEL secondo me processi graduali per arrivare a questo senza che si perda il controllo da parte dello Stato
Penso all'emissione vi azioni privilegiate penso all'emissione di obbligazioni convertibili che possono essere trasformate in capitale in tempi più lunghi e quindi facendo in qualche misura dando in queste misure a questi enti questo la possibilità di adeguare la propria struttura economica all'ingresso del sistema privato dei risparmiatori privati cioè penso cioè meccanismi graduato però non penso per esempio meccanismi graduali
Per situazioni come quella dell'Ina o per situazioni come quella della somme ora voi vi chiederete per quale motivo
Viene Dio me lo chiedo ancora per quale motivo voi se voi sentite come calmiere per le assicurazioni il fatto che ci sia un Riina io credo che sia una cosa che non sta né in cielo né in terra Lina può essere totalmente privatizzato
Lo che lo Stato continui a fare come si dice spesso l'alimentare una cosa che non ha nessun senso l'asma ecco essere privatizzata certo c'è il problema tecnico di poi fare risalire allo Stato queste risorse
Ma con la legge si può fare tutto infine e concludo sull'ultima grande priorità nel Mezzogiorno
Signori questo argomento richiederebbe un approfondimento ben più importante delle poche parole che io vivo al riguardo
Ma queste ma noi dobbiamo immaginare che la cura per il risanamento del sud e il suo sviluppo parlo di risanamento perché
La situazione incancrenita e alcune regioni dal punto di vista dell'ordine pubblico e quelle che tutti conosciamo
Non può essere soltanto quella del rafforzamento della prevenzione della repressione deve essere in uno Stato democratico soprattutto quella di utilizzare una leva economica efficiente e per la crescita
Economica e io credo che l'unica leva economica efficiente oggi sia quella di concentrare il sistema di di aiuti finanziari sull'occupazione
Io credo cioè che noi dobbiamo cominciare ad abbandonare con la gradualità che volete i sistemi di incentivazione finanziaria agli investimenti ma concentrarli tutti sull'utilizzo dei fattori e principalmente sull'utilizzo del fattore lavoro
Penso addirittura che per colmare le differenze di produttività potremmo addirittura ancora reintrodurre le gabbie salariali o comunque
Immaginare di intervenire sulla contribuzione sull'agevolazione i contributi in termini molto più massicci di quanto lo facciamo ora
E di farlo soprattutto nelle regioni ad elevato rischio
La Campania e la Calabria la Sicilia di concentrare lì
I nostri interventi
Questo è sostanzialmente l'insieme delle cose che volevo dire alla fine di tutto c'è naturalmente l'esigenza di essere europei anche dal punto di vista del sistema istituzionale
Vedo quindi in prospettiva la necessità che noi parliamo delle concentrazioni delle funzioni di governo dell'economia e quindi la necessità di mettere insieme il ministero delle Finanze con il ministero del Tesoro
Sì oggi non mi soffermo su quello che accade nel bilanciamento delle entrate e delle spese
E quindi nel nelle immense difficoltà di far quadrare le le due competenze penso alle necessità di sciogliere il dipartimento del ministero per il Mezzogiorno concentrando nel ministero del Bilancio
Penso alla necessità di riordinare questo ministero delle Partecipazioni statali che così come secondo me non ha nessun significato e deve essere in qualche misura inglobato in una funzione più ampie di gestione del governo dell'industria
Ecco queste sono le tesi volevo presentarsi e vi ringrazio per la vostra attenzione
Professor Santori che ringraziamo a esposto un paniere diciamo così di tesi proprie del nostro partito
Talune di queste aperti alla discussione e credo che uno degli scopi della riunione sia proprio quello della discussione
Io segnalo abbiamo già segnalato la presenza della professor Scognamiglio che oltre a essere il rettore dell'Università LUISS di Roma è uno dei più prestigiosi economisti italiani
E interlocutore diciamo di grande rilievo proprio nel dibattito che riguarda le privatizzazioni peraltro è stato anche presidente di una commissione incaricata proprio di studiare per conto del governo il problema
Saluto e ringrazio anche per il contributo che inciderà l'ingegner Gabriele Cagliari presidente dell'ENI che ha voluto lo ringraziamo intervenire a questo nostro dibattito porteranno dei contributi Esterni che sono proprio per essere Sterne cioè completamente avulsi dal nostro partito avranno particolare rilevanza nelle considerazioni che faremo
Io adesso debbo chiedere scusando bene scusando né veramente
Al professor Luigi Coccioli presidente del Banco di Napoli cui avevo già passo la parola e al professor Emanuele Emanuele che un docente di Diritto finanziario dalla facoltà economia e commercio di Louis ma tutte e due carissimi amici finché sono che ci portano il loro contributo nella elaborazione della politica dei partiti
A fronte delle tante di interessanti cose che dovrebbero dire di contenere contenere possibilmente gli interventi perché purtroppo quindi siamo partiti un po'in ritardo e vorremmo dare spazio particolarmente ai nostri due illustri ospiti
Che questa parte riguarda ancora la finanza pubblica poi la seconda parte del dibattito riguarderà più particolarmente il problema specifico delle privatizzazioni
Gino prego
Grazie Maurizio
Sarò telegrafico visto che l'invito
Ma forse sarà telegrafica anche per un altro motivo perché avevo pensato di intervenire su altri temi pari per motivi organizzativi abbiamo organizzato i lavori in maniera diversa per cui non dico che sia improvvisando ma quasi
Qualcosa forse mi consente appunto di essere breve come richiesto dal nostro coordinatore
Ha superato di finanza pubblica forse qualche cifra non sarebbe male darla perché altrimenti non ci rendiamo conto di che cosa stiamo parlando
Io notato così qualche cifra giusto per ricordarcelo per ricordarle anch'io
Il fabbisogno complessivo del tesoro
è andato aumentando in misura preoccupante soprattutto negli ultimi tre anni
Nell'ottantotto avevamo un fabbisogno di centoventiquattro mila settecento miliardi siamo passati nell'ottantanove a centotrentadue mila e cento miliardi
Per finire nel novanta centoquarantuno mila miliardi
Anche se paradossalmente questo fabbisogno complessivo ha rappresentato una percentuale decrescente del prodotto interno lordo
Però alle undici e cinque per cento dall'ottantotto
Nell'ottantanove scendiamo all'undici uno per cento per scendere ancora dal novanta al dieci virgola sette per cento
Quest'andamento decrescente della percentuale sul PIL potrebbe essere incoraggiante prevedendo che di fatto non lo è abbastanza
Se parliamo del fabbisogno primario di cui si parla spesso e cioè il fabbisogno del Tesoro al netto
La gli interessi sul debito pubblico che si mangia una gran parte del dei fondi disponibili
Vediamo che il fabbisogno primario si attestava nell'ottantotto a trentasette mila e cinquecento miliardi
è sceso nell'ottantanove ventisei mila e seicento miliardi
E ancora è sceso naturalmente nel novanta a quindici mila duecento miliardi
Nel novantuno si stima addirittura di avere addirittura di avere un avanzo non hanno un deficit
Avanzo che tra gli otto mila e gli undici mila miliardi a seconda delle stime
La situazione diventa preoccupante
Perché già nel novanta dove abbiamo avuto un fabbisogno complessivo cover di trecentoquarantuno miliardi
In effetti lo avevamo anticipato nella relazione previsionale e programmatica viene presentato ogni anno
A centotrentatré mila miliardi quindi avevamo già in qualche misura
Siamo andati fuori misura nella qualità
Nel novantuno si stima che
Nel nel corso d'anno si accumuleranno esigenze per cui arriveremo a un deficit a fine anno di centocinquantadue mila miliardi
Quindi la manovra varata l'undici maggio
Che in sostanza ha riguardato soltanto quattordici mila dico soltanto relativamente quattordici mila duecento miliardi si rivela senza dubbio insufficiente e difatti ci si attende che ci sia un'ulteriore manovra nella manovra che avvenga nei prossimi mesi
Io voglio soffermarmi soltanto su due aspetti e che a mio avviso sono importanti
Questo fabbisogno eccessivo del tesoro
Fassi
Che
Praticamente la quota disponibile del credito totale interno
Per il complesso delle attività di investimento
Si assottiglia sempre più a favore della settore privato perché viene sempre più assorbito dal settore pubblico
Il momento in cui abbiamo la congiuntura internazionale certamente non favorevole
In cui saldo addirittura parlava di possibile crisi del settore industriale di qui a qualche mese o a qualche nel corso del prossimo anno
è chiaro che abbiamo bisogno di avere dis risorse disponibili per investimenti produttivi
Per innovazioni tecnologiche innovazione di prodotto per cercare di stare in Europa come si dice
Questa possibilità non c'è
Già perché non riusciamo a garantire un flusso sufficiente di risorse
Ma anche perché non c'è perché uno dei mali che ci affligge non è tanto o soltanto il problema della spesa corrente
Che giustamente si potrebbe ipotizzare che venga pagata attraverso entrate correnti tributarie correnti
Ma è soprattutto per il fatto
Che
Gli investimenti di investimenti produttivi
Cioè gli investimenti di capitale e quindi produttivi pubblici non rispondere a criteri di efficienza della spesa non sono efficienti
In questo momento l'abbiamo soltanto bisogno di migliorare la situazione dell'impresa con investimenti privati
Ma soprattutto di migliorare tutto il sistema infrastrutturale di rinnovarlo che avevamo dell'anno
Interventi sul terziario avanzato anche pubblico vanno fatti settore telecomunicazioni settori trasporti cioè ci sono una serie di infrastrutture che vanno rinnovate
E che praticamente quindi richiederebbero la massima efficienza dello Spesal che invece
Viene
Più largamente giudicata a processi di altro tipo come trasferimenti alle famiglie come spese correnti crescenti addizionali magari rispetto allo stock di spese correnti che già ci portiamo dietro
Un solo aspetto vorrei toccare per quanto riguarda e termino perché vedo che il tempo sta passando un suo aspetto ritoccare per quanto riguarda il credito
Ed è il tema del credito agevolato
Il credito agevolato nel nostro Paese andrebbe gradualmente eliminato
Credo agevolato
è un chiaro disincentivo alla formazione vinta impresa moderna nel nostro Paese
La nostra esperienza soprattutto la mia personale del Mezzogiorno
Vi fa vedere ogni giorno che questi sistemi di credito non funziona
Le aziende chi si avvalga del credito agevolato non sono aziende che stanno sul mercato
Si avvalgono in queste facilitazioni è una specie di vita artificiale sussidiaria perché poi venendo meno certe facilitazioni viene meno anche la vitalità dell'azienda
Quindi per lo meno da questo punto di vista una proposta andrebbe fatta con forza sarebbe quella dell'eliminazione di queste forme di credito agevolato
Anche perché io sono convinto che esiste un'imprenditoria di pace soprattutto nel Mezzogiorno
Dove
Abbiamo viceversa tutta una serie di incentivi a non essere imprenditori io credo che una buona volta bisogna imboccare questa strada nuova nel nostro Paese
Mi limito a queste osservazioni così non lo faccio perdere tempo al ai fini personali
Interlocutori della nostra tavola rotonda grazie
Evidentemente Cozzolino fai assolutamente perdere tempo tutt'altro
Particolarmente mi ha colpito Latour ultima osservazione circa il tre quello il credito agevolato nel Mezzogiorno perché dal tuo punto di osservazione quale presidente del Banco di Napoli sei particolarmente autorevoli Emanuele
Sul fisco senza ti prego calcare troppo i toni perché è un argomento ha in mente che si prepara a comizi rosso va be'credo questo
Sì intervenire levarle la parola in aula attacca
Ecco io credo che anche su questo argomento come è stato detto bisogna cercare di essere telegrafici allo scopo di consentire agli illustri ospiti di potere autorevolmente dare un contributo alla nuova ora per il lavoro
Gli unici Sandri e Coccioli hanno portato delle cifre
Molto chiare molto precise sullo stock del debito pubblico e sullo sbilancio tra le spese e le entrate
Io vorrei aggiungere soltanto qualcosa sulla pressione fiscale nel nostro Paese e sulla problematica degli oneri scaturenti dalla contribuzione
Sociale o dalla mancata contribuzione sociale
La pressione fiscale nel nostro Paese ha raggiunto ormai livelli europei la superata e non perché come dice l'amico Stefano Sandri ci sono i buoni che pagano i cattivi che non pagano l'ha superata indipendentemente la superata perché il volume il è quella più che superata perché indipendentemente da chi le paga oggi su qualsiasi manifestazione del reddito la la capacità impositiva dell'ammirazione finanziari ha superato quelle che sono le aliquote tradizionali delle posizione europea
Nel mille novecentonovanta le entrate tributarie hanno schierato i cinquecento mila miliardi pari al trentanove virgola sei per cento del PIL a differenza dalla Francia dalla Germania sono cifre molto impressionanti
Ma differenza la fa anche la Germania lo Stato riscuote soprattutto imposte dirette che rappresentano ormai quasi quarantadue per cento delle entrate
Migliora invece il carico delle indirette che raggiunge soltanto il trenta per cento
Per quanto ci potrebbe diversamente pensare i contributi sociali hanno dato lo stato una cifra relativamente modesta
Rispetto a quanto accade invece negli altri paesi europei meno di duecento mila miliardi nel mille novecentonovanta la quota di contributi in percentuale delle entrate di buttare anche in diminuzione
Superava infatti quaranta per cento nell'ottanta ma dieci anni dopo era sceso al trentacinque per cento e la flessione è stata costante durante tutto il decennio con un'accelerazione nella seconda metà ecco io credo che alla luce di quanto detto dai due
Della situazione drammatica nella quale oggi lo Stato italiano si trova a dicere e noi con lui
Di fronte a questo sfascio di fronte ad una situazione ormai di non ritorno
Di fronte a un Paese che se fosse un'azienda dovrebbe portare i libri in tribunale e dichiara il fallimento di fronte all'azienda la quale ha più dei due terzi praticamente del suo deficit rappresentato dalla oneri degli interessi cioè come se fosse indebitata in banca
No e contribuiamo
A varare una manovra che sarebbe tutta da ridere se non fosse da piangere la manovra che uscita oggi dal governo
Tra pare noi facciamo parte autorevolmente è una manovra a mio modo di vedere non può essere aggettivata in nessun altro modo che come ha detto oggi governatore dalla Banca d'Italia
è una manovra che praticamente non ha detto il responsabile perché non rientra nei termini che il governatore USA circostanze siffatte ma chi legge tra le righe si rende conto che effettivamente non voleva dire diversamente
E inutile
Cioè non riesce a risolvere nessuno dei problemi che sono sul tappeto
E è tutta concentrata sulla imposizione fiscale e tutte incentrata sull'entrata
Ogni invito alla resipiscenza da parte di ministri responsabili a cui vanno tutte le mie adesione le solidarietà sulla opportunità di manovrare in maniera diversa
Sì è ancora una volta il ricorso allo strumento tributario ritenendo che lo strumento tributario sia lo strumento la panacea dei mali
E questo ovviamente nel tempo e lo vedremo fra poco seppur nel sintetico intervento figlia ulteriormente per distorcere per essere un boomerang nella nostra economia
Provo grow ulteriori guasti che sempre più diventano irreparabili nella nostra economia ma quel che è più grave che crescerà mai la sfiducia nello Stato
Cioè le leghe lombarde che nascono come i funghi non sono frutto di cervellotiche intuizioni di politici d'accatto
Sono intuizioni ahimè di classe ampie parti dei ceti sociali
Soprattutto dei ceti produttivi di quesiti sociali cui parleremo di dare a due velocità
Che sono resti si rendono conto che questo tipo di intervento che privilegia soltanto un tipo di politica economica è un intervento finalizzato soltanto a disastrate questo Paese e non altro
E quando la sinistra
Direi molto semplicisticamente si esorcizza questo fenomeno non ci si rende conto che andando indietro nella storia
Lei legga lombarde non nacquero come l'iconografia mediche rese rinascimentale c'ha voluto insegnare per amor di patria o perché intorno al Carroccio c'erano gli primi italiani di questa Italia costituenda che con così sì contrapponevano alle furie tedesche Barbarossa in testa
Ma nasce non soltanto perché i Comuni d'Italia non volevano pagare le regalie
Non è altra storia italiana e scritta dagli Annales ci sono prove concrete che è soltanto la improvvisa resipiscenza di un imperatore che pretendeva di far pagare un tributo cara caduti in disuso che ha coalizzato le forze antigovernative anti imperiali dell'epoca dell'appunto del Carroccio che allora signori noi siamo in una situazione quasi venti
Il tentativo di oggi di ieri di qualche giorno fa i prossimi a cui andiamo incontro ci dimostrano purtroppo ahimè che questi fatti non sono episodici
Quindi il sistema tributario è danneggiato e danneggiato oramai in maniera irreversibile dal mille novecentosettantuno ad oggi sono state pubblicate in materia di IVA qualcosa come ventidue mila interventi normativi tra leggi e leggine
Il sistema tributario non esiste più è un'accozzaglia di norme senza senso contraddittorie l'una con l'altra prive di qualsiasi logica applicativa e oramai inestricabile
Al cittadino al tecnico al professore universitario all'esperto al difensore all'amministratore alle gestore al manager
Siamo di fronte a una situazione da quarto mondo
Io ovviamente devo dedicarmi soltanto la parte tributaria e lo faccio ovviamente con la esperienza e il pathos che ne consegue
Dovrei dire qualcosa di diverso su altri aspetti che astrattamente al livello tributari sono connesse c'è appunto dall'intervento politico a cui livello tre all'intervento tributario fa e direttamente ascrivibile ma nelle rimane sottraggo
Per dire che in questo Paese non esiste più la giustizia tributaria
Non esiste più una parvenza
Di stato un livello Los livello di lo stato della democrazia di uno Stato si vede dal rapporto tra il contribuente il Fisco cioè dalla capacità del cittadino di essere parte di un rapporto dialettico in cui contribuisce con i propri sostanze una parte delle stesse al divenire di una società civile questo rapporto armonico che mai esistito
Con lei con i sogni di Vanoni si è spezzato già dal settantatré e questo non certo per colpa del contribuente
Non certo per colpa della classe cioè il concetto dell'evasione è un concetto indubbiamente molto presente nel nostro Paese ma è presente anche in altri Paesi del mondo dall'America l'Inghilterra la Francia io pace professionista vi posso confermare sicuramente che il proprio nelle valli e non è un problema nazionale come neanche la delinquenza nel nostro Paese non abbiamo l'esclusiva di questi mali
Soltanto che nel nostro Paese è diventato veramente una situazione a volte anche di conseguenza di un disastro generale in cui non paga più nessuno perché non è più nessuno in grado di capire che cosa deve più pagare signori noi abbiamo e questo giova dirlo perché non facciamo del qualunquismo d'accatto perché nessuno di noi e portatore di istanze di difesa
Di interessi men che legittimi però noi abbiamo di fronte uno Stato il quale pretende di fronte a un'istanza di condono legittimamente esperita e legittimamente accettata il pagamento della sorte oltre che la tassa il condono
Noi abbiamo delle situazioni abnormi in base alle quali il fatto di non avere prodotto interno utile una e al momento di essere di tutti quanti ci stiamo arrivando pensate c'è anche a questo perché accadono questi fatti
In cui abbiamo prodotti in fotocopia invece che in originale l'attestato di tenuta conto che questo atto e non viene ritenuta tale conseguentemente tre anni dopo avere fatto la ripresa fiscale che comporta il pignoramento dei mobili di casa propria perché nel frattempo l'esattoria non ha provveduto a farlo notifiche nei termini
Sia di noi siamo di fronte a situazioni di sfascio globale al quale bisogna porre mano se vogliamo legittimamente ritenere che lo strumento che scava debba contribuire come sanno gli ha detto
Legittimamente alla manovra di politica economica quindi sono d'accordo
Quello che dice Sandri scatenare
Il meccanismo delle solidarietà positive allo scopo di evitare che appunto le sacche di evasione rimangono tali
E questo può essere fatto in un regime serio e responsabile contrapponendo di interessi come già accaduto in materia di IVA come accaduto in materia di contribuzione sociale come dovrebbe essere fatto in tema di detrazioni ampiamente concedibili
Con dei parametri rapportati al reddito che consentono di poter detrarre conseguentemente
Di stanare
L'evasore occulto ma dobbiamo anche se il responsabile dire che la classe politica deve finalmente porre mano alla riforma tributaria
Non si può dal settantuno ad oggi nonostante i gridi di dolore di tutti coloro i quali hanno esperienza nel settore rimanere immobili e disinteressati a questo non si può lasciare che il contenzioso tributario devono conservare da sei anni all'attenzione del Parlamento
Non si può più non pensare che sia necessario fare una legge quadro generale sulla quale poi concrete dei delegati riporre mano alla trasformazione stava tributario privilegiando al limite forme di imposizione diverse non abbiamo subito la forti detrazioni Visentini
Che doveva durare un anno ed è durata oramai non sa da quanto dura abbiamo subito tutta una serie di imposizioni che hanno stravolto il sistema tributario ora io mi avvio chiaramente velocemente alla conclusione perché questa non è il tema non era non è il posto per fare un'analisi più approfondita
Per le cose che ho detto in premessa desidero proprio tutto che ci sia più opportuno giro il mio rettore accanto quindi io auspico di sentire lui e non di consentire al mio dissentire me
Però però dico ecco non servono Stefano ulteriori forme di perfezionismo tributa noi abbiamo una legge tributaria penale che non esiste nessuna parte di Europa noi abbiamo la legge le manette all'evasore che è stata recentemente ulteriormente modificata che è la più per me passiva e la più attenta mente formalmente precisarne i fatti economici di cui del Paese di quanto non esistano negli altri Paesi
E allora non è più un problema di fare nuove leggi o di inventare nuovi strumenti abbiamo bisogno di far funzionare quelli che abbiamo dobbiamo renderci conto che la macchina dello Stato si è inceppata
Se inceppata a livello di vertice mi spiace per l'amico Pagani non è colpa sua perché voglio e più attenti materie tributarie che ci sia nel nostro Paese lo dico non perché Amico e per minuto è venuto con la stima che Luisa che tutti sa
Ma chiaramente da solo non può fare i miracoli quando sarà ministro e finanze come il mio auspicio probabilmente ci metterà mano ci metterà le mani
Dico però indubbiamente è indubbio che bisogna porre mano a questi aspetti perché sono aspetti drammaticamente presente nella vita di tutti i cittadini tutti non abbiamo problemi
Abbiamo conosciamo problemi di di si fa dobbiamo anche renderci conto che accanto a questo bisogna aumentare il problema delle guarentigie bisogna difendere dagli accertamenti cervellotici taglia del cemento e reiterato più avere un sistema di garanzie che venga da un contenzioso giusto
Affidato a mani esperta omaggia dura specializzata ordinarie specialità
Io quindi concludo facendo delle brevissime piccolissima proposte che però proprio nella loro semplicità sono enormemente
Difficili da realizzare
La prima è che il Parlamento si dia carico a che le forze e partiti carino ovviamente presentato una tempesta si faccia carico di una imposizione al patto dei patti di governo che si ponga mano prioritaria a una riforma tributaria sostanziale noi oggi non possiamo più andare avanti con la riforma nella quale Lippert è saltato
L'INVIM è un tributo che è un archetipo di un vecchio tributo nipoti regista non esiste più impotenti cessione o imposta penalizzante antistorica l'imposta sul e non mi voglio dilungare su tutte perché per ognuna di loro apri motivo di dire cose che possono tranquillamente essere suffragate della loro inefficienza
Dobbiamo razionalizzare
Non è possibile che esistano sulla task su sui capitali esistano undici tipi di imposizione diverso si paga un'imposta per un tipo per il botto un altro del CCT un altro un altro per l'imposta sulle azioni non è più pensabile che sia questa macchia di leopardo sui redditi di capitale
Non è più pensabile che l'IVA mentre ci avviamo all'Europa sia ancora frazionata per cui sul prosciutto cotto scriveva l'altro giorno sul tempo si paga diciannove per cento e su quello curdo il nove che sulle cravatte si paga il tredici e sulle scarpe il quindici che se vado in albergo pago il diciannove il nove invece se vado in clinica mi ricovero e quindi oltre trattamento alberghiero pago il nove diciannove cioè non è più pensabile che ci sia questo carnevale
Delle imposizioni non è più pensabile che non ci si arrivi a una uniformità in questo Paese questa è la base io io quando faccio l'amministratore quando mi trovo a fare l'amministratore io vivo nel terrore dell'errore non vivo nell'errore del calo dell'euro delle strategie dell'azienda che dirigo non vivo nel terrore di di di qualche errore nella gestione che è pur sempre umane può accadere ma sicuramente cerco di Conte io vivo nel terrore che i miei atti
Siano interpretati da qualcun altro un terza ad onta di tutte le dichiarazioni dei certificatori dei revisori se la ripresa tassazione atti normali
E io per una IMEI Ibn per una inesistente responsabilità sia trascinata la procura la Repubblica di fronte al magistrato penale faccio fatti concreti l'articolo cinque della legge sulle manette agli evasori prevede la prepartita inesistenti se il naziskin una lontana periferia di un'azienda dalla quale io lavoro un gentile signore nel fare una fattura
Non mi dimentica il codice fiscale dimentica la partita IVA di mente poco
Il fisco ritiene che questa debba essere una pratica esistente ne va di conseguenza che il presidente e responsabile penalmente di questa fattispecie sia vediamo tutti in libertà provvisoria nessuno ha più anche a ormai viviamo nel terrore del del dell'errore e lo dico perché faccio ripeto il profeta mi difendo come posso e allora questo problema della semplificazione e poi finalmente e concludo
Una un aspetto morale
Non si può pretendere di tassare l'aragosta piuttosto per il Kashmir il telefonino o quant'altro e poi nella settimana scorsa
A livello di presidenza del Consiglio sono state autorizzate diciotto sgravi fiscali diciotto norme norme che in qualche modo diminuiscono l'incidenza fiscale su determinati comparti dell'
Vita economica del paese allora a questo punto non ha più un senso tutto questo cioè appunto abbiamo una grande cattedrale con le crepe abbiamo questa cattedrale che la riforma tributaria opera mai perde colpi tutta l'accaduto il frontone toccandola con non c'è più l'abside il pavimento si è divelto a tutto questo si unisce che si agitano all'interno dei preti e impresa di furori che pronti a linciare l'incauto cittadino che ha la disgrazia di entrare a pregare
Crolla tutto questo abbiamo venticinque mila in posizioni completamente disarticolato l'uno all'altro e c'è anche ripeto a supremo oltraggio e qualcuno che al figlio il motorino o da ripeto oppure perché questo è sfuggito a tutti e mi fa specie co.co.co. abbia votato quando si parla di di tassare i fuoristrada non solo i fuoristrada i gipponi di cui qualcuno parla
Intermedi Spoto sono le ruote motrici quindi anche la Panda con quattro ruote motrici dovrà essere registrata la Porsche con quattro automotrici dovrà pagare
Quindi siamo di fronte alla follia perché il legislatore ha perso la bussola
è di fronte a tutto questo dobbiamo però sapere che ci sono intere categorie sociali che nel giro di una settimana l'ha avuto diciotto
Punti di vantaggio rispetto ad altri tutto questo è sommamente ingiusto quindi evasione no persecuzione dell'evasore no perché danneggia la nostra società civile
Ma signori occhio anche agli aspetti di quei cittadini che da un giorno all'altro si trovano sulle alture alabarde senza opere perché mai successo grazie
Dato grave edizioni efficacissimo Emanuele come sempre in questo quadro da catastrofe biblica ma credo che veramente veramente siamo siamo vicini
Bene bellissima l'immagine bene entriamo nella diciamo così seconda parte anche se ovviamente non ci sono
Delle suddivisioni precise ma penso che il dibattito che si apre adesso tra il professor Miglio che tra dobbiamo pervenire qui da noi a Rimini ha fatto sia sottoposto a un tour de force non di poco conto
Il presidente dell'ENI Gabriele Cagliari e il professor Piero quello membro del consiglio dei ministri all'ENEL che credo verta particolarmente sul problema scottante di grande momento di grande attualità che riguarda le privatizzazioni io
Ho visto su ventiquattro ore penso di settimana scorsa
Una doppia pagina che mi ha veramente impressionato e diceva dieci buoni dieci buone occasioni per privatizzare e ipotizzava ventiquattro ore degli ipotetici manifesti bandi di Offerta
Di azioni di enti pubblici alla così al pubblico
Era una formula giorni giornalisticamente molto suggestiva molto interessante che portano avanti delle tesi evidentemente fondate ma che suscitava peraltro anche legittime perplessità
Questo lo dico per ricordare di quanto momento e quale sia l'importanza di questo argomento
Il professor Scognamiglio così come prevede la nostra scaletta penso debba vere in quanto portatore di una tesi estremamente importante e anche contrapposta attesi che forse verranno esposte da altri
Penso che sia giusto abbia la priorità nell'intervento professore prego
Grazie presidente nel pur contestatissimo forse troppo contestato
Provvedimento di manovra economica approvato sabato dal consiglio dei ministri cioè ecco un contenuta una disposizione
Che si discosta dalle altre disposizioni in quanto quest'ultima ha un carattere di manovra come si suol dire strutturale in luogo di manovra volta la copertura del fabbisogno aggiuntivo che si è creato
Nei conti pubblici come conseguenza del rialzo dei tassi di interesse della caduta discesa delle entrate fiscali rispetto alle previsioni
Questo provvedimento consiste in un disegno di legge che il governo trasmetterà alle Camere
Il quale darà avvio se approvato al processi di privatizzazione nel nostro Paese
Si tratta dunque del primo atto politico di dichiarazione di consenso verso questo fenomeno che è stato come vedremo virtualmente assente nel nostro Paese ma ha registrato invece importanti risultati in altri Paesi
Più simili ai nostri e questo provvedimento trasforma quello che fino ad oggi è stato un disegno intellettuale in una probabile realtà istituzionale quindi credo che lo spazio che la direzione di questo congresso ha voluto assegnare a questo argomento si è stato premiato dalla tempestività dall'attualità del dell'arco
Fra i quindi qualche riflessione in materia di privatizzazioni sia per quel che riguarda le tipologie sì e per quel che riguarda gli obiettivi che i processi di privatizzazione potrebbero concretamente raggiungere nel nostro Paese
Sia per quel che riguarda le modalità che il disegno di legge ha definito per la conduzione ma le procedure di privatizzazione di impresa nel nostro Paese
è noto che quando si usa il termine predilezione ci si riferisce al processo per cui una parte o l'intero capitale di un'impresa posseduta dall'amministrazione pubblica direttamente indirettamente viene trasferito a soggetti privati
Tuttavia ci sono
C'è un importante distinzione nelle tipologie di privatizzazione che necessario richiamare subito da un lato vi sono privatizzazioni che consistono nel trasferimento di impresa e dallo Stato dalla pubblica amministrazione a soggetti privati specifici ben individuati vendita ad esempio parte o tutto del capitale di un'impresa pubblica a un gruppo privato
Da un'altra parte vi sono invece le privatizzazioni che consistono nella cessione di azioni di imprese ex pubbliche a un pubblico molto vasto di risparmiatore cioè a un a il mercato inteso nella accezione della pluralità dei soggetti
Ora fosse opportuno ricordare che mentre privatizzazioni del primo tipo sono state effettuate nel nostro Paese alcune con risultati positivi come è stato il caso dell'Alfa Romeo dell'Arrone Rossi
Altri con risultati irrilevanti altri forse con risultati non positivi
Non saprei dove meglio inserire caso sfortunati della vicenda Enichem che comunque voglio essere giudicato e un fra progetto fallito cioè qualcosa che ha avuto un esito diverso dall'intenzione
Dicevo mentre si sono pure compiuti dei processi di privatizzazione del primo tipo nel nostro paese non si sono mai realizzati processi di privatizzazione che a Bresso come ingrediente essenziale il concorso di un grande pubblico di azionisti i soggetti priva
Sotto questo profilo devo ricordare che i processi di privatizzazione di questo secondo tipo quelli con il ricorso al mercato
Hanno come Obiettivo hanno come risultato quello di avvicinare i cittadini alla gestione e alla proprietà
Delle grandi imprese che producono beni e servizi del nostro Paese secondo una logica di decentramento del sistema
Economico e politico che ha anche una grande importanza politica e quindi credo che in questa sede ciò debba essere sottolinea
Quali sono gli obiettivi che realisticamente si possono attribuire ai processi di privatizzazione
In riferimento al nostro Paese la nostra situazione
Il primo ma non in ordine di importanza e quello di concorrere al risanamento della finanza pubblica cioè di costituire un incapiente un elemento per il risanamento dei conti e tende finanza dello Stato il secondo obiettivo può essere quello di allargare il nostro mercato azionario in modo da consentire una efficienza del mercato è una suo con Logan collegamento con un mercato internazionale
E quindi farli far svolgerà mercato una funzione più vicina a ciò che si ritiene necessario in un paese sviluppato
Un terzo obiettivo consiste nel favorire l'afflusso di capitali dall'estero attraverso l'allargamento materiale mobiliare di cui l'Italia col disporre per l'offerta al pubblico e in particolare nel
Fare in modo che l'afflusso di capitali dall'estero non sia più soltanto legato alla presenza di differenziali di tassi di interesse cioè di tassi d'interesse interni italiani più elevati di quelli dei Paesi con quali siamo legati da accordi monetari
Ma afflussi di capitale motivati dalla fiducia nella crescita dell'economia italiana come deve esistere quando si procede all'acquisto di azioni luogo di prestiti bancario di titoli dello Stato
Un quarto elemento è quello di consentire la rimozione di ostacoli che la proprietà pubblica determina sul piano dell'efficienza e della concorrenzialità degrado di concorrenza all'interno del sistema infine quello di attuare semplicemente un dettato costituzionale l'articolo quarantasette della nostra Costituzione
Che prevede la promozione dell'azionariato diretto da parte dei cittadini nelle grandi in paese che producono beni e servizi assieme a questo direi uno obiettivo che non si può certo tacere e anche quello di ristabilire un rapporto corretto fra l'amministrazione delle grandi impresa la gente economico
E il controllore delle grandi imprese l'agente politico il soggetto politico
Ed evitare che vi sia attende la tendenza confondersi tra questi due soggetti
E garantire quindi alla gestione delle imprese
Delega riprese
Oggi di proprietà pubblica la necessaria autonomia di gestione e la necessaria può fine col professionalità
Nell'amministrazione
Leggo brevemente
Chiedo scusa
Esaminare questi quattro obiettivi grazie
Questi quattro obiettivi in concorso al risanamento della della finanza pubblica qui credo che possiamo prendere spunto da un principio di comunissima amministrazione e cioè che quando il prodotto di un investimento non è sufficiente a compensare il tasso di interesse il costo finanziario
Di questo investimento la cosa più opportuna da fare ridurre l'investimento rimborsando il delitto
La stessa cosa elementare si può applicare anche per quel che riguarda la situazione finanziaria dello Stato se il tasso di crescita del prodotto interno lordo che equivale grosso modo al pentimento del capitale investito del paese è inferiore al tasso di interesse
Il modo per
Evitare che il il debito come conseguenza del maggior tasso d'interesse rispetto al prodotto cresca più rapidamente del del prodotto e quindi si crei una situazione di eccesso di indebitamento come quella che sta creando da noi e quello di ridurre il peso del capitale investito riducendo
Parallelamente il carico del debito
Naturalmente non può non si può neppure lontanamente pensare che si possa affidare a solo ai processi di privatizzazione questo meccanismo ma esistono documenti approvati dal Governo
Di programmazione economica particolare Documento di politica economica e finanziaria novanta
Che indica quali sono le caratteristiche della manovra che consentirebbero di stabilizzare il debito pubblico già nel mille stabilizzare sulla piace un po'rotolo
Già nel mille novecentonovantatré e cioè togliere quell'elemento che da solo autoalimenta la crescita del debito cioè l'eccesso
Di interessi che sono necessarie per finanziare il primo
Queste indicazioni con riguardano essenzialmente un avanzo primario che aziona SuperMario circa quarantacinque mila miliardi e questo evidentemente è una manovra che va condotta dal lato delle entrate correnti e delle spese correnti e di investimento
E alla quale si aggiunge un flusso proveniente da privatizzazioni di in prese di diciassette mila miliardi ripartito in circa tre in tre annualità di circa sei mila miliardi nello dal novantuno al novantotto
Si tratta quindi di un contributo alla
Al
Soluzione del problema del debito pubblico certo non l'unico elemento
Tuttavia l'impostazione di una politica di questo genere
Apparirebbe indubbiamente al mercato internazionale come una dichiarazione di serietà da parte del governo italiano nel volere affrontare il problema del suo delitto
E questo ci consentirebbe con molta probabilità di incassare subito il dividendo costituito dalla riduzione del differenziale dei nostri tassi d'interesse rispetto a quelli che corrono ad esempio sul sul marco tedesco
Con benefici immediati sul situazione del del design
Le cifre dunque sono indicativamente queste vorrà una analisi anche sommaria della consistenza dei valori della proprietà pubblica di prese ci dice che i valori complessivi sono enormemente più elevati di quelli indicati come obiettivo alle politiche di privatizzazione un'analisi delle della Cité la capacità dei mercati di assorbire questi flussi di emissione ci dice che
In realtà qualora si facesse ricorso anche al mercato internazionale francamente nove tre perché non si dovrebbe farlo la collocabilità di questi flussi senz'altro
Senz'altro possibile
Secondo argomento allagamento della Borsa
Miglioramento del mercato italiano
Si è detto forse troppe volte che la borsa italiana è una povera cosa rispetto a quello che dovrebbe essere per un Paese che ha l'importanza economica dell'Italia
Ricordo qualche cifra Italia duecento società quotate contro due mila cinquecento inglesi seicentocinquanta francesi e così via
La capitalizzazione complessiva della Borsa rispetto al PIL italiano e del dodici per cento contro il cento per cento dell'Inghilterra e del Giappone
Il proprietario si un'aria procapite in Italia e appena pari a un decimo di quello che si registra nella decine sfizio
Ora mentre e si compie un ossia di a compimento un processo importante di riforma perché invitate anche benedire le cose buone che sono state fatte
Del mercato finanziario italiano attraverso varo del nome sul sembra dell'insider trading attraverso il prossimo varo del regolamentazione della parte pubblica di acquisto dei fondi chiusi e così via
Pare
Necessario soprattutto si crea una grande opportunità di sviluppare il mercato azionario anche dal punto di vista quantitativo
Quantitativamente la crescita del mercato azionario non può che avvenire dal lato dell'offerta cioè collocando in Borsa nuove grandi impresa ora tutti auspichiamo che si possono trovare anche delle opportunità dall'atto privato nel settore privato però non c'è dubbio che se si vuole raggiungere l'obiettivo di far crescere può fare sensibilmente con grande prese e bisogna pensare alle grandi imprese chiesa già esistono e non sono quotate in quanto non sono perfette i fondi sta per azioni in un anno partecipazione concreta
Questa è una grande opportunità per impedire che il mercato italiano sia si distacchi dal mercato internazionale e succeda al nostro mercato quello che è successo in mercati regionali dopo l'unificazione del Paese
Terzo punto
Afflusso di capitali dall'estero questa è una cosa assai nota agli addetti ai lavori o forse poco nota al pubblico o meno specialisti l'Italia è un Paese che malgrado l'elevata propensione al risparmio della fede delle famiglie ha un deficit di risparmi
In quanto avendo un disavanzo nelle partite correnti della bilancia dei pagamenti deve importare capitali per finanziare questo di ora
Ora fino ad ora questo l'importazione dei capitali è avvenuta con strumenti del debito pubblico e quelli dei prestiti bancari sonetti sensibili soltanto ai tassi d'interesse
La possibilità di offrire al mercato internazionale titoli di impresa che possano essere collocate sul mercato internazionale cioè di grandi prese consentirebbe faciliterebbe l'afflusso di capitali in Italia e d'altra parte farebbe forse venire in parte meno renderebbe meno è sensibile
La necessità di mantenere i tassi di interesse più elevati proprio in funzione della necessità di
Fare entrare flussi di capitale nel nostro Paese d'altra parte esiste una domanda latente nel mercato internazionale fortissima di azioni italiane di imprese italiane domanda che non si trasforma in una domanda effettiva per il fatto che in realtà le imprese che possono avere mercato internazionale per italiana che posso avere un vero mercato internazionale cioè interessare i grandi investitori
Ideazione sono in realtà pochissime sono al massimo due o tre solo grandi in prese di origine pubblica collocate sul mercato potrebbero aumentare le possibilità dell'Offerta e quindi fare considerare più
Attraente divertimento in azioni Italia quarto punto efficienza
Io non credo che sia molto sensato sostenere che la natura della proprietà fatto che l'azionista sia pubblico oppure privato ha effetti diretti sull'efficienza delle imprese
Però è storicamente vero che e al problema
Dei monopoli naturali energia buona parte dei trasporti
Telecomunicazioni e così via in Italia come in quasi tutti gli altri paesi europei e diversamente dagli Stati Uniti è stata data la soluzione soluzione ancora molto naturale dell'impresa pubblica della proprietà pubblica del ora quando l'innovazione tecnologica come accade per esempio nel campo della produzione della funzione di energia elettrica o dei telefoni cellulari tante altre supera la condizione di monopolio naturale perché non è più ragionevole che vi sia un solo produttore la presenza dell'impresa pubblica monopolista ostacola la creazione di nuova concorrenza in questo modo ostacola
La possibilità che il mercato attraverso la competizione nell'offerta raggiunga livelli di efficienza più elevati in questo senso la privatizzazione quelli che sono stati imprese pubbliche in quanto monopoli naturali potrebbe favorire un migliore livello di concorrenza all'interno del Paese e perciò spingere le impresa era livelli di efficienza sul capitolo vengo alle procedure previste dal disegno di legge
Oltre ad essere singolarmente estesa la proprietà del pubblica dei mezzi di produzione in Italia
Questa si caratterizza anche per una incredibile eterogeneità delle forme della proprietà pubblica vediamo degli enti economici delle partecipazioni statali che posseggono società per azioni
A enti che gestiscono direttamente la produzione come il caso dell'ENEL ha le varie forme sai diverse fra di loro assai complesse e delle e sistema bancario dunque il primo passo per pensionare all'avvio di potersi di privatizzazione e in quello della tipizzazione della forma della conduzione ripresa
Sia da parte pubblica che privata cioè la trasformazione degli enti pubblici in società per azioni secondo uno standard che ormai è collaudato nei secoli ed è l'unico internazionalmente accettate
Naturalmente le problematiche che riguardano le singole tratte comprese indietro soluzione sono diversissime e perciò è necessario che la legge proceda con lo strumento della delega perché la trasformazione ad esempio dell'ENEL sarà cosa affatto diversa dalla trasformazione delle
In secondo luogo indica la legge quali sono gli enti che dovranno essere trasformati in società per azioni altri lo potranno essere ma due in particolare dovranno esserlo
E questi sono lei nel e legni ci si potrà chiedere perché lei non le e non e non lire la risposta sta nel fatto che sia lei nel che l'ENI assicurano delle condizioni di Successo al collocamento al pubblico
Non così sarebbe il caso di lire il quale è un raggruppamento conglomerata è troppo diversificato per essere capito dal mercato internazionale
Per i quali eventualmente si potranno porre come del resto per il caso dell'ENI ed è problema di eventuali dismissioni Ovo
O privatizzazioni cessioni di aziende che appartengono al gruppo ma non c'è ombra di dubbio a mio giudizio e se questo avvenisse il ricavato delle emissioni dovrebbe affluire all'ente non allo Stato nel mi parrebbe assolutamente sensato
Che la politica di predicazione potesse avvenire dando allo Stato al Governo la facoltà di indicare quali in paese debbono essere ceduti dagli enti di gestione perché questo vorrebbe dire uccidere l'autonomia delle intese contravvenire a qualsiasi
Principio di buonsenso nella organizzazione nella gestione aziendale
Il disegno di legge prevede che una volta trasformati gli enti
Si possa procedere alla vendita parziale delle azioni che ne costituiscono il capitale
Raccomandando una procedura che consenta la massima diffusione dell'azionariato ricordo che in Inghilterra le predilezioni hanno portato creare cinque milioni di nuovi azionisti che si aggiungono ai tre milioni e mezzo che già esistevano in Inghilterra ormai della popolazione adulta una persona su tre e un'azione
Il disegno di legge infine molto opportunamente non specifica limiti alla cessione di azioni degli enti trasformati in particolare non parla del famoso cinquantun per cento da tenevo non da tenere da parte del direi con una scelta assai opportuna per diverse considerazioni la principale delle quali è che in realtà il problema del cinquantuno per cento
Clienti che saranno oggetto della trasformazione cioè oltre ai due che ho citato molto poco in mente Lina e certamente nel settore bancario limi il Crediop CEO per questi enti questi enti danno un'entità di valori tale per cui il problema del cinquantuno per cento non si pone non è punibile nel sito che non è verosimile che si possa collocare più del venti trenta per cento di ciascuno di questi Enti di mercato nei prossimi tre anni prossimi tre anni che poi diventeranno assai più di tre anni perché le procedure della trasformazione degli eventi is operazione e le procedure ricollocamento sul piuttosto lunghe
Da conclusione che nei prossimi tre cinque anni il problema del controllo degli enti trasformati non sarà neppure un problema da prendere in consegna quando avremo le spalle un'esperienza di successo come io altri si augurano che l'esperienza del precisazione
Possa essere in materia di diffusione dell'azionariato potremo porsi il problema se e meglio che le grandi imprese pubbliche siano posseduti dallo Stato oppure posseduti dalla collettività dei cittadini quando le prime passi nella emigrazione avranno avuto successo dimostrando che in questa possibilità è una realtà la risposta che coloro che prendono decisioni in questo Paese e qui coloro che leggono
Quelli che prendono decisioni daranno all'argomento probabilmente sarà molto diversa da quella che è stata purtroppo data in
Discussione in sede di discussione della legge Amato
Ringraziamo
Ringraziamo provvisorio miglior però la chiarezza dell'esposizione veri questa posizione
Abbiamo presente il segretario del partito chi fa piacere oggi ha tentato di triplicare se non c'è riuscito ancora ma speriamo che quanto prima in sede intesa che vogliamo fare qualche considerazione in attesa che ritorni anche il presidente Cardia rete penso è stato è arrivato
Senatore caviglia prego
Brevemente per intanto per salutare i nostri ospiti il professor Scognamiglio il e il professor e il presidente
Del mi Cagliari dal titolo
Ringraziare questa mattina perché voi quando avete cominciato anch'io ho fatto un'apparizione stamane
Per gli altri interventi preziosissimi che si sono avuti in questo dibattito dibattuto nuovo io lo voglio dire ai nostri ospiti abbiamo deciso di provare a cercare di uscire fuori dal guscio tradizionale dei partiti
E qualche volta operano senza accorgersene in certi schemi fissi e veniva invece allo scoperto cercando di richiamare alla ribalta i personaggi che nella economica nel caso nostro qui
Hanno da svolgevano un ruolo importante importantissimo ed è bene quindi ascoltare il loro punto di vista noi siamo sempre stato un partito aperto ha perso nel senso aperto agli apporti Esterni non abbiamo certezze assolute non l'abbiamo mai avute soprattutto poi nel campo economico quindi ci ha fatto molto piacere sentirli
Cercare di utilizzare quelle che sono i loro contributi
Io se me lo consentite voglio dire il ai nostri ospiti ma colgo l'occasione per dirlo anche a voi io credo che noi stiamo attraversando un periodo estremamente diciamo complicato
Della nostra vita intimazione
C'è un po'di confusione la gente non capisce dovremmo essere molto più attenti ai problemi dell'economia invece ci interessiamo di altri problemi che non credo che siano diciamo di scarsa importanza ma sono certamente meno importanti di quelli che nel campo economico ci hanno consentito di annoverare questo nostro Paese tra i Paesi più industrializzati del mondo quindi questo miracolo del quale ancora molti non sanno comprende nella motivazione di fondo dove rischiamo di vederlo svanito se non poniamo maggiore attenzione ai problemi
Dell'economia perché sono poi questi problemi che condizioneranno il nostro sviluppo futuro
Ecco perché il nostro partito che ripeto non ha certezza assoluta in questo campo apprezzerà e apprezzo moltissimo quello che voi ci dite quelle che altri illustri personaggi che abbiamo invitato ci stanno dicendo in altri settori
Quello dello stato della sua efficienza dalla sua adeguatezza ai bisogni della vita quotidiana è quello della telematica delle informazione che è un altro mondo col quale dobbiamo fare i conti perché è un mondo impietoso che entra
Violentando qualche volta anche la nostra libertà la vostra libertaria
Privata vogliamo cercare di capire come dobbiamo difenderci da queste intrusioni e come peraltro fa ad arrivare all'esterno a quelli che sono i nostri del nostro messaggio quindi la materia è complessa
Ecco perché ci siamo appellati a quelli che sulla base della loro esperienza della loro professionalità del compito che esse assolvono attualmente attraverso le cariche che ricoprono
Noi speriamo di avere quei lumi
Che ci consentano di non perderci di non sbagliare e di servire come è sempre stato nel nostro costume gli interessi generali del nostro Paese vi ringrazio ancora
Impegni al Cagliari presidente dell'ENI moderniste porterà il suo contributo grazie
Ringrazio la segreteria la presidenza del congresso per avermi invitato credo che è lo scambio di opinioni
Di informazioni anche e comunque di punti di vista
Si è uno strumento democratico efficiente
Credo anzi il migliore che l'uomo che l'abbiamo già reinventato per progredire nella sua conoscenza nella sua Kultur
Ringrazio anche provvedo Scognamiglio che è stato abbastanza chiaro anzi molto chiaro no su questo assicura insistente proposta che riguarda la privatizzazione
Delle è impresa se delle partecipazioni statali perché su questo argomento direi che si sta facendo molto caso molta confusione mentre si tratta di un argomento che l'eccezione tra l'attenzione molto grande di riflessioni quanto meno opportune
Se non vogliano leggiamo nella
Progetti disegni di legge che è stato presentato sabato direi che di queste riflessioni ce ne sono purtroppo piuttosto poche per cui crediamo che questo strumento non sia lo strumento più efficace per arrivare a quella obiettivo che lo stesso documento lo stesso disegno di legge si propone
Lei fece logicamente possono essere anche diverso da settore a settore tant'è vero che è stato preso atto del fatto che privatizzare l'ENI l'ENEL diverso che privatizzare altri gruppi delle partecipazioni statali
E questo è già un dato molto molto importante no perché fino adesso si era fatto di tutto questo di tutti questi enti un lo stesso
Fascio
Un'altra considerazione molto importante è che
L'economia nella quale questi enti si sono mossi
è stata è ancora per buona parte perché non è altrimenti è regolamentata
Un'economia mista dove appunto a gli Enti di Stato hanno assolto delle funzioni che la le leggi non sono stati in grado di regolare come invece avviene appunto in altri moltissimi Paesi
E infine direi che questi a questa impresa e delle partecipazioni statali
Hanno assolto dei compiti dal punto di vista dello sviluppo economico in particolare Confindustria del paese che difficilmente potrebbero essere stati altrimenti assolti
Ancora oggi forse c'è bisogno di interventi che o rispetto ai quali l'impresa a privata a in gravissime difficoltà ad intervenire
E continua a girare intorno a questi problemi senza sostanzialmente risolvere
Per almeno i prossimi trent'anni
Noi crediamo che le fonti energetiche disponibili all'uomo
In senso economico quindi utilizzabile senza costare più di quello che lei nono siano ancora a sostanzialmente gli idrocarburi
Ecco questo ha fatto
Davanti a un'economia che cresce continuamente alla popolazione mondiale che cresce continuamente quindi una richiesta di energia che cresce continuamente perché Energia è uno dei fattori essenziale e determinante di quello che è
A tal fine chiamava la ricchezza delle nazioni Dante a Creta questa crescita di domanda è questa e quindi questa critica di consumo il problema di queste energie si scontra
Con quella che noi chiamiamo
Vincolo ambientale
E che stiamo tutti studiando
Per farlo diventare una opportunità
Ambiente
Il fatto è che questo problema non sia stato risolto fino ad oggi
Il fatto che questo problema sia stato affrontato a dall'impresa è soltanto quando spinte dall'opinione pubblica o a addirittura
Giustamente voglio dire dalle leggi ma
Senza che le imprese appunto pensassero allorché il si poteva fare di questa di questa potessero ambiente non soltanto un fattore
Soddisfare le esigenze di economicità e di sviluppo industriale che
Illa il mondo appunto recente notato che questo problema dell'ambiente non sia ancora stato risolto significa che richiede delle degli impegni
E delle attenzioni rispetto alle quali l'accumulazione di capitale che normalmente viene fatta dalle imprese private e probabilmente non è non è sufficiente
Tanto è vero che l'impresa e girano intorno a questo problema come voi sapete no fanno del convegni mondiale che eccetera ma questo problema rimane una grandissimo problema noi riteniamo che ha affrontato con dei mezzi sufficientemente adeguati con delle aspettative di ritorno che siano magari rilanciate nel tempo come lo è stato nel caso stesso della a a sviluppo dell'ENI commenta energetico no che a e partita praticamente da una situazione in cui c'era bisogno di grandi somme di capitali con prospettive di ritorno molto a molto lontane nel tempo
Cosa che si è potuta fare che ne ha potuto fare proprio perché era un ente di Stato che poteva affrontare in modo massiccio questi impegni di carattere finanziario e aspettarsi ritorni lontani nel tempo come appunto è successo
Perché l'ENI assorbito finanza per diversi diversi anni no e a poi reso redditività prodotto ricchezza reale in termini positivi soltanto a molto più tardi
E questi sono fatti che sono successi sono fatti che sono davanti agli occhi di tutti e quindi devono essere attentamente e considerati prima che si proceda appunto a a dei processi di privatizzazione che
Possono essere condotti
Con degli con dei dei delle conclusioni no quantomeno
Inopportune o quanto meno antieconomiche o comunque deleterie e dannose fare per la comune
Questo non vuol dire che la struttura delle partecipazioni statali sia una struttura che sia del tutto aggiornata e che la proposta di trasformare le partecipazioni statali in una aziende privata attraverso questo processo di trasformazione degli enti il società per azioni sia un processo che non vada considerato ed eventualmente affronta
Certamente la trasformazione degli enti in società per azioni da dei grandi vantaggi alle vantaggi che sono
Di diversa natura
Ma che consentono all'ente di comportarsi in un modo molto più simile se non esattamente uguale
A quello secondo il quale si comportò appunto le società per azioni cioè una trasformazione dagli enti da enti economici pubblici in Società per Azioni consentirebbe presenta agli enti secondo il diritto societario che appunto regolare il comportamento del signor attrazioni
Di muoversi con estrema maggiore rapidità nel prendere decisioni che da un punto di vista a aziendale da un punto di vista imprenditoriale Russel prese in consentono all'ente di muoversi nella massima autonomia in canto che i le responsabilità dei gestori degli manager stelle impresa e che sono società per azioni rendono conto alle loro assemblee cioè
Quando i risultati possono veramente essere rilevati che come e
Cioè verificati e quindi muoversi come dicevo nel mondo in un mondo nel quale le imprese delle partecipazioni si fare si devono muovere come appunto aziende che ed affrontano un mercato in regime di concorrenza perché poi questa è la realtà delle imprese che appartengono a questi gruppi ma come dicevo il fatto di potere muoversi in autonomia in maggiore rapidità decisionale quindi con risultati inoltre possono essere verificati e e approvati con un approvati il momento in cui appunto si vendono i conti con il bilancino e non strada facendo come viene adesso è senz'altro un grande vantaggio per le stesse in prese
E per gli stessi attenti pubblici
Quindi è la trasformazione degli enti no
In caso sulle operazioni è senz'altro un fatto almeno prepotente perché viene prima voglio dire preparo Prete
Si attende propedeutico a qualsiasi mutamento no dell'assetto proprietario dobbiamo passare attraverso questo trasformazione per potere arrivare al privatizzazione
Quindi la trasformazione dell'ENI tanto per parlare dell'ente di cui mi interesso no in società per azioni
è costituito una scelta che per il gruppo sarebbe positiva
E
Ci potrebbe appunto dare quei vantaggi che la concorrenza ci chiede appunto di avere
La nostra proposta sarebbe quella di trasformare e il fondo titolazione in capitale sociale
E e questo potrebbe anche favorire un atteggiamento meno ostile
Nei confronti di questi enti da parte della comunità europea che come sapete critica fortemente il trasferimento di risorse finanziarie dallo Stato agli enti di gestione in quanto che li considera
Contributi non dovuti alle imprese e questo fatto è un fatto rilevante ma certamente non è importante per l'ENI perché lei niente almeno centottantacinque che non riceve e non chiedere fondi di dotazione
Ma tuttavia la costituzione delle rissosità per azioni eviterebbe anche questo aspetto quando trasformassimo il fondo di trazione in capitale sociale
Questa trasformazione potrebbe anche stimolare come è stato detto all'efficienza economica perché permetterebbe una valutazione
Più tradizionale se volete o comunque più conforme a quello che è il mercato in generale non sono dei comportamenti dell'ente comportando così un beneficio anche alla proprietà cioè allo Stato
Che in questo modo vedrebbe incrementare il valore appunto delle quote dei partecipazione che lo Stato stesso intenderebbe eccetera
E qui possono sorgere i nostri problema i nostri dubbi
Le motivazioni addotte per vendere poi una volta che gli Enti e soldati trasformate in società per azioni per vendere le quote sul mercato solo motivazioni che a mio avviso trovano
Delle risposte che possono anche essere non esattamente aderenti a questo obiettivo noi proponiamo che per a mettere sul mercato quote di capitale dell'ente
Non si vendano azioni dell'ente perché d'altra parte una vendita di questo genere porterebbe un contributo molto modesto
Alla ripianamento del deficit pubblico ma si chieda piuttosto al mercato di fornire degli aumenti di capitale all'ente
Perché e in questo modo lento è una società per azioni di grande dimensioni di presenza internazionale di grande efficienza come ha dimostrato l'ENI di essere negli ultimi anni con dei risultati di bilancio estremamente brillanti l'ente sarebbe dotato di ulteriori risorse appunto da investire per espandere crescere e nelle sue attività quindi direi che il problema non è tanto quello di trasformare lente non è tanto quello di mettere
Delle azioni sul mercato
Ma è piuttosto quello di considerare come e quando queste operazioni potessero essere opportunamente fatte
Perché l'ente fino adesso essendoci vestito come Ponente appunto pubblico economico ha usato dei sistemi sia di gestione che di contabilizzazione che non sono esattamente quelli delle società per azioni
Quindi vediamo quando e come questo fatto potrebbe verifica io penso che un'eventuale decisione da parte dell'azionista Stato no
Di quotare Leni trasformata in società per azioni
Richiederebbe prima di esser fatta vantaggiosamente no una politica graduale che potrebbe essere fatta in due fasi
Attraverso un tempo che potrebbe essere limitato a quattro cinque anni in una prima fase dovremmo consolidare le presenze delle società operative anche sui mercati internazionali come
Intendiamo fare appunto con alcune delle principali società dell'ENI considerando che
Alcune di queste società sono già quotate sul mercato
E quindi perseguire una struttura finanziaria che sia equilibrata
Portare gli indici di performances sa
A livelli che siano allineati con quelli dei nostri principali concorrenti appunto per assicurarci il massimo rating finanziario quindi al massimo la massima possibilità di vendere azioni a buon prezzo e questo perché perché i nostri indici di performances non sono tutti esattamente paragonabili
A a quelli dei nostri concorrenti ma per ragioni molto molto semplici una delle prime ragioni è che lo stato anche se ne ha diritto perché
L'articolo ventuno credo della legge costitutiva
Prevede che lo Stato abbia diritto a prelevare il sessantacinque per cento dei profitti dell'ente ogni anno cosa che lo Stato non ho mai fatto né ci ha mai chiesto ha consentito all'ENI di investire
Nelle sue attività a livelli e a tassi di investimento che sono estremamente più grandi di quelli delle società concorrenti nel settore petrolifero per esempio le nostre società concorrenti che sono le le cosiddette majors no alle grandi società a petrolifere internazionali
Allora i tassi rivestimento che oscillano tra il nove e il dodici per cento del loro giro d'affari non siamo a livelli che superano il venti per cento
Noi prevediamo per esempio di investire nel prossimo quadriennio qualcosa come quarantacinque mila miliardi
Cioè qualcosa come dodici quattordici mila miliardi all'anno che si paragonano ha un fatturato che si aggira intorno ai cinquanta mila miliardi quindi vedete che sono tassi d'investimento veramente elevato
Con questi tassi di investimento così elevati è chiaro che certi indici di performances non sono allineati con quelli della concorrenza e quindi possono dare dei reietti
Di valutazione più bassi di quelli che in effetti il il a lente può a fornisco considerate per esempio un'altra cosa che noi non portiamo a capitale
Nessuna valutazione
Neanche minima hanno delle Riserve di idrocarburi che appartengono alle nostre alle nostre scoperte
Queste somme se portate a bilancio anche condoni contusione molto conservative logicamente avrebbero del valore elevatissimo
Se si facesse questo però cosa succederebbe succederebbe che si costituirebbe erano in questo periodo che ho detto di quattro cinque anni
Dei redditi altissimi sui quali dovremo pagare delle tasse fortissima quindi con penalizzazioni molto gravi sempre fino ad avere un buon rating andare sul mercato
Con dei tassi con grande Riccardo opportuni per le nostre tre non sazio
Quindi resto a questo poi cessa o no non può essere realizzato in poco tempo deve essere accompagnato da opportune leggi che per esempio come è stato fatto per il sistema bancario consentono all'ente di essere esonerato da alcuni
Da alcune fiscalità tipicamente queste code o da altre
E che comunque conseguono ha delle valutazioni di plusvalenze che il sistema in sei che non e che regolarmente non espone e quindi
Un passaggio voglio dire no che appunto richiede del tempo
In una seconda fase si potrebbero capitalizzare
Cioè a riorganizzare meglio e quindi fare in modo no che le sinergie tra i diversi comparti di attività del gruppo
Siano ancora migliorati
E a quel punto si potrebbe alla fine no arrivare a quotare la Holden presentandola sui mercati internazionali in condizioni di massima appetibili
Logicamente qui deve essere la responsabilità politica
Che deve stabilire se e quanto di maggioranza il Governo deve terminare cioè se e il governo ha interessato
Per le ragioni che ho detto prima di deficienza legislativa no
Cosa che nel periodo che di quattro cinque anni che ci siamo posti il come percorso minimo per arrivare alla quotazione e alla vendita di possibili azioni potrebbero essere appunto
Potrebbero essere appunto modificati oppure se il il governo non desidera mantenere il controllo replica il terziario
A quella a quel punto logicamente dovrà il Governo stabilire dei modi attraverso i quali queste azioni vengono cedute perché si tratta di capitali molto ingenti
Che logicamente non trovano collocazione sui mercati
Senz'altro sul mercato italiano ma probabilmente anche su mercati più ampi come mercato europeo quindi necessità di ricorrere a mercati a livello mondiale come peraltro lo stesso lo stesso Scognamiglio
Aveva aveva accenna
E in ogni caso come dicono il fatto di volere o meno mantenere il controllo hanno di queste aziende quindi istituire per esempio a
Dispositivi per i quali le votazioni in Assemblea abbiano delle maggioranze qualificate oppure la la le decisioni di carattere strategico siano riservate a queste golden share come è stato fatto in alcuni casi di primi terzo di privatizzazioni in altri Paesi
Europei sono tutte considerazione come dico che sono di responsabilità di responsabilità strettamente e esclusivamente politica
Dicevamo che la necessario quindi procedere continuare prepartita
Per diverse ragioni e in primo luogo come dicevo no abbiamo una struttura che è funzionale rispetto a criteri di operatività industriale ma che può essere anche non ottimale rispetto a
Rispetto a considerazioni di carattere fiscale
E infine
La struttura del controllo azionario che intendiamoci a che il si intende dare alla conclusione no del questore percorso
Dovrebbe essere tale da potere evitare quei deprezzamento che sono stati fatti in alcuni casi di privatizzazione perché quando si intende vendere no molte azioni
Su un mercato che il per qualunque motivo ed anche per la ovvia ragione che c'è una grande offerta su questo mercato tende a sottovalutare le azioni che si offrono e quindi anche per questa ragione logicamente una grande attenzione deve essere posta alle fasi no di
Quotazione e quindi di messa a disposizione del pubblico dell'azionista
Il come come fare questo
è questo cambiamento ammesso punto che lo si voglia fare e e ammesso che sia opportuno farlo senza aver prima fatto tutte quelle considerazione quelle modificazione legislativa del quale mi riferivo
Ritengo che e il mutamento di rilevanti gli assetti proprietari che potrebbe conseguire a queste proposte di privatizzazione di questi enti
Comporti senz'altro delle implicazioni non indifferenti dal punto di vista dei flussi Finzi finanziari nel Paese ma direi anche oltre al Paese no perché l'obiettivo cruciale è quello di attrarre come ha detto del proprio sospeso scompiglio il risparmio delle famiglie no
Verso questi investimenti e quindi verso investimenti che possano essere offerti alle migliori condizioni possibili certamente questo
Richiede il coinvolgimento di investitori istituzionali secondo noi che mirino alla valorizzazione della loro partecipazione
E che consentano alle imprese di procedere a queste complesse operazioni ti col parlavamo prima no di riorganizzazione
è che sono necessarie per presentarsi in maniera appetibile sulle borse in Italia e all'estero no in modo che lo Stato se vuole appunto approfittare della vendita di queste azioni possa anticipare utilizzando punti si tutti come alibi come Credi OPA come Lina e così via hanno
Posso anticipare il ricavo no di prestazioni depositando queste azioni presso questi enti che le potrebbero trattenere appunto per questo periodo
E fino a quando potessero essere messe sul mercato
In modo più a redditizio sia per lo Stato sia per lei no perché come ripeto la nostra proposta è sempre quella
Che non è tanto il contributo al bilanciamento della del deficit pubblico quanto il la raccolta di risorse finanziarie che devono alla fine essere destinate della nostra opinione alle strutture produttive e nonno appunto al bilancio dello Stato che nella situazione attuale le oserebbe
Per il ripianamento ma certamente per una quota molto modesto del ripianamento
E del debito primario cioè del debito che praticamente corrisponde al pagamento fategli intere
Lei mi come sapete è oggi la più grande impresa italiana che sia veramente internazionale
è un punto di forza della struttura produttiva di questo Paese
è una cassaforte di conoscenze specifiche specializzate molto rilevanti e rilevanti capacità produttive
Io penso che qualsiasi riforma di questo ente
Debba puntare in primo luogo a valorizzare questo patrimonio e quindi a moltiplicare la nostra capacità di produrre ricchezza di produrre buona occupazione
Di produrre qualità della vita e benessere sociale
E quindi questo richiede una grande chiarezza di obiettivi richiede una grande determinazione in queste innovazione che si propongono e come dicevo il ditta richiede gradualità e riflessione delle trasformazioni
Quindi noi non siamo contro la trasformazione dell'ente in partecipazione statale noi diciamo soltanto che la privatizzazione deve essere fatta con estrema cautela con grande riflessione con grande senso di responsabilità da parte del mondo politico
Condizioni che oggi sono secondo me tradiscono
Comunque da parte nostra non siamo ben determinati a fare tutto il nostro dovere tutta la parte che ci compete
E a corrispondere alla fiducia per i nostri azionisti quelli di oggi
E anche quelli di domani
Grazie
Grazie grazie a lei presidente Calleri mi sembra l'ora che sulla disegno di legge governativo cosiddetto sulle privatizzazioni vi sia stata una risposta positiva sostanzialmente positiva da parte del professor Scognamiglio
Vi è una risposta articolate problematica da parte dell'ENI del suo presidente
Penso sia molto interessante sentire adesso la risposta che può dare l'altro grande ente di cui si ipotizza a tempi immediati nel disegno di legge Ines in oggetto si ipotizza una eventuale privatizzazione
E penso che il professor appello che è consigliere d'amministrazione dell'ENEL può certamente portare la posizione dell'ente elettrico su questa vicenda risultano prego
Grazie Maurizio io rifiuti riferirò sinteticamente il mio pensiero considerazioni di dettaglio sono contenuti in una mia relazione che qui disponibile per gli interessati sul tema riammettere il capitale privato nel servizio elettrico nazionale
Rammento che il soddisfacimento della domanda elettrica del Paese avviene in questo momento per circa l'ottantacinque per cento da parte dell'ENEL
Per il tre per cento da parte di aziende municipalizzate che prevalentemente per ragioni storiche utilizzano risorse idroelettriche
Per il dodici per cento da autoproduttori che producono e prevalentemente consumano nella generalità dei casi utilizzano dei dei fluidi processo oppure impianti idroelettrici acquisiti molti anni orsono
Ricordo che il servizio elettrico è caratterizzato da specifici aspetti tecnici che richiamerò tra breve nella loro e senza che non ricorrono per altri settori di attività oggetto di progetti di privatizzazione un altro elemento fondamentale da tenere presente è il fatto che un processo di questo genere riammissione del capitale privato nel servizio elettrico nazionale non può trovare risposta univoca in tutte le nazioni ma deve essere considerato alla luce anche Bella specifica situazione energetica in termine non solamente di autosufficienza di fonti o meno
Ma anche e soprattutto di scelte strategiche e ricordo in particolare la rinuncia italiana al nucleare la dipendenza per la produzione elettrica per oltre l'ottanta per cento dagli idrocarburi e dall'estero
Un'altra elemento da tenere presente per queste considerazioni è il fatto che l'energia elettrica è un servizio una fornitura fondamentale
Per il benessere e lo sviluppo socio economico nella sfera individuale e collettiva e pertanto mi sembra logico che debba essere assicurata alle condizioni più affidabili e più economiche
Sorgono e mi sono opposto tra interrogativi e a questi interrogativi cercherà di dare risposta con la mia esposizione prima interrogativo
Logico un profitto privato sulla fornitura elettrica se per raggiungere questo profitto occorre attuare un aumento delle tariffe è una certa evidentemente politica
Stessi un secondo interrogativo e logico in questo processo di ammissione del capitale privato
Valutare nettamente sottocosto le immobilizzazioni tecniche molto meno del cinquanta per cento e questo è quanto è avvenuto anche recentemente in Gran Bretagna
Quindi il cinquanta per cento del costo di ricostruzione meno il degrado d'uso
Terzo interrogativo
Il privato
Però assicurare
Adeguate garanzie in termini di sviluppo del sistema elettrico in base a una programmazione di lungo termine con non marginali incognite latori età basti vedere un'Italia con successo per il nucleare profili per il carbone eccetera la complessità dell'approvvigionamento di gas naturale che è stata richiamata
Poi il privato a partecipare a una strategia responsabilità unitaria della catena energetica dalle fonti primarie alla produzione elettrica
Con un
Continuo miglioramento della qualità del servizio
Del ribaltamento di risorse tra aree caratterizzate da situazione di regolarità remuneratività radicalmente diverse rinunciando quindi al principio della massimizzazione puntuale del profitto
Ecco credo che questi sono i tre interrogativi a cui cercherò di dare risposta un flash storico
Dall'avvio del processo di nazionalizzazione dell'impresa elettrica che ha messo insieme mille duecento imprese le più disparate sul territorio sia avviata nel sessantatré a oggi che cosa si è verificato un sintetico consuntivo
Prima di tutto si sono allacciati inserivate ad allacciare il novantanove otto per cento degli italiani
Quindi dal sessantatré oggi si sono allacciati un milione cento mila utenti che non erano allacciati i cui costi di allacciamento
Erano est erano e sono stati estremamente elevati e questo è avvenuto grazie a una solidarietà elettrica
Di tutti gli italiani
Per fare questo si sono ribaltate si stanno ribaltando anche ai giorni nostri rilevanti risorse
Ogni anno vengono effettuati nel Mezzogiorno e nelle isole Investimenti del cinquanta per cento superiori rispetto alla quota dei consumi e questa deve essere fatto ancora per parecchi anni quindi si assiste a una sacca di redditività in alcune aree del Centro-Nord ed ENI Sacchi è chiara di Chiari
Perdite rilevanti di travaso di risorse in altre situazioni
Può il privato accettare tutto questo
Quindi questo è un concetto di solidarietà elettrica nazionale
Costo del kWh
In termini reali quindi a Money Taddei frazionata il costo del kWh dal mille novecentosessantatré oggi è diminuite in termini reali del quaranta per cento
Nonostante un ricca un rincaro dei combustibili sempre in termini reali del sessantuno per cento
Efficienza
Gli utenti serviti per ogni dipendente voi dovete pensare che un ente come l'ente elettrico nazionale che ha come scopo il servizio e non il profitto
Si deve porre degli indici di valutazione della sua efficienza
L'impresa privata ha come indici di valutazione il profitto ragguagliato gli investimenti nei prezzi dei temi che quello che volete un ente elettrico di questo tipo nazionale che ha come scopo il servizio deve misurarsi sulla base di altri indici primo indice
Gli utenti serviti per dipendenti
Ogni anno aumentano sia il livello di duecentoquarantadue è il record in Europa dove operano sia imprese pubbliche sia come imprese private
Se andiamo anche a vedere nonostante logora l'orografia complessa le energie distribuite per dipendente un milione settecento mila kWh troviamo anche qui un indice di efficienza estremamente elevato
Credo che ognuno di voi non si sia mai accorto
Di una interruzione del servizio dovuto ad esempio agitazioni sindacali e ciò apre più o meno selvaggi mai
E credo che anche questo è un'altra indice della serietà con cui si gestisce son centododici mila dipendenti un patrimonio umano altamente qualificato
E l'ente
Negli scorsi anni ha chiuso sostanzialmente in pareggio cioè i bilanci un utile pari allo zero mediamente lo zero sette per cento del fatturato che è servito per ripianare completamente
Delle perdite accumulate quando per ritardi di aggiornamenti tariffari in presenza di rilevanti aumenti del costo del petrolio anno del determinato una
Sbilancio sia economico che finanziario dell'ente
Rapidissimamente il conto economico dell'ente nello scorso anno avuto costi per ventiquattro mila quattrocento miliardi
Ripartiamo ringhia grandi famiglie costi che sono s'comunque indipendenti dall'assetto pubblico o privato
Senz'altro l'acquisto dei combustibili ed energia a sette mila duecento miliardi senz'altro i canoni imposti di derivazione senz'altro gli oneri finanziari è il classificato triple e quindi al massimo rating e quindi paga molto meno denaro sui mercati internazionali e rispetto alla maggior parte dei grandi operatori i privati nazionali
Cinque mila c'è quindi due mila quattrocento miliardi di oneri finanziari
Cinque mila cento miliardi di ammortamenti ma devotamente fanno parte di una politica finanziaria quindi dei ventiquattro mila quattrocento miliardi quindici mila miliardi sono sostanzialmente indipendente la fisionomia pubblico privato
Rimangono altre nove mila miliardi circa nove mila e quattro costituiti da personale sei mila duecento miliardi
Altri costi di esercizio e manutenzione spese generali forniture a due mila seicento miliardi
Facciamo ragionamento al limite che su questi nove mila quattrocento diciamo dieci mila miliardi si possono operare attraverso non solamente la partecipazione al capitale privato
Ma anche attraverso un sistema di gestione più privatistico con minori evidentemente quindi vincoli imposti come è logico dalla fisionomia di ente pubblico economico immaginiamo ragionamenti al limite di fare a radicali economiche il venti per cento o dire ridurrebbe i titoli del personale eccetera eccetera immaginiamo di fare questo si risparmiano
Due mila miliardi
Qualcuno dice
Si può fare un'operazione di immissione del capitale privato meno che valutando lo settanta mila miliardi
Beh io credo che qualcuno che si mette dei soldi anche solamente prego pro quota si attenda una remunerazione un capital gain ora dovrebbe o un mix delle due situazioni
Credo che ragionevolmente su quella in base gli attuali tassi d'inflazione sulla lira di almeno sei per cento qualcuno desideri avere almeno tre quattro punti per cento in più dell'inflazione
All'ordo dell'imposta di impresa pari a questo punto l'impresa deve anche pagare le imposte mentre invece adesso come servizio non le pare
In questi ipotesi su settanta mila miliardi nei ci sono sette mila miliardi da mettere in bilancio sette mila miliardi
Entrare moderazione capitano gliene che comunque sono profitti d'impresa meno due mila di ipotetici risparmi cinque mila miliardi su venticinque mila di fatturato vuol dire il venti per cento in più
In Inghilterra hanno fatto e stanno concludendo questa operazione annoso sottovalutato notevolmente le inversioni termiche al momentaccio in neanche due anni che il trentacinque per cento le tariffe
Cui pur tenendo conto del differenziale di inflazione vediamo che i numeri tornano ma andiamo avanti
Ho detto che vi sono degli aspetti particolari la qualità del servizio
La riserva di potenza con programmazione dieci anni come si può in modo cogente
Imporre a una società che deve operare secondo la logica privata perché se deve essere privata
Io dico sia pure con la gradualità necessaria messi trovare i sottoscrittori gli investitori ma è bene che sia privata ma si che si che si tenda si trovano i capitali a far sì che sia completamente privata
Bene a questo punto vorrei capire come si può imporre al privato un miglioramento dalla qualità del servizio che e difficilmente misurabile
Come si può imporre al privato una programmazione strategica a lungo termine come si può imporre al privato situazione tipo quella dello scorso anno la nostra economia
Stava già andando non in modo molto brillante indipendentemente dalla crisi del Golfo è scoppiata la tensione sul Golfo rialzo del prezzo del petrolio
A questo punto ci siamo tutti quanti governo eccetera negli stessi misuratori posti l'interrogativo dobbiamo subito ribaltare questi extra corte sull'energia elettrica o pazientare un momento e vedere quello che succede
Abbiamo pazientato sino a febbraio l'ente elettrico ha fatto da cuscinetto finanziario per mille miliardi in modo tale da non gravare un'economia che in quel momento già aveva delle difficoltà
Con una situazione di non competitività come mix delle fonti non abbiamo nucleare non abbiamo al carbone rispetto agli altri nostri competitori
Industriali e abbiamo fatto da cassa di risonanza per mille miliardi mi interrogo come in presenza di un socio privato si possa andare a chiedere a quel socio privato che sia il cinque sì al cinquantuno per cento come può fare da cassa di risonanza in questi termini
è un ente che dicevo deve soddisfare a una programmazione energetica di lungo termine
Ci siamo giustamente viste le scelte fatte per il nucleare visto la le difficoltà per il carbone buttate idrocarburi grazie anche agli amici dell'edicola più ampia diversificazione delle fonti abbiamo cercato di diversificare sul gas naturale
Ma immaginate che da qui al Duemila dovremmo passare a bruciare da est gli attuali sette mila miliardi di metri cubi di gas nel sistema elettrico a circa quattro De André ventotto mila ventotto miliardi da sette miliardi e ventotto mila
Ma immaginate che cosa c'è in termini infrastrutturali di potenziamento dei sistemi di trasporto di terminali per ricezioni Verga sono stato liquido cosa che hanno fatto anche in Giappone ma quale privato si mette in avventure di questo genere se non con l'adeguata eremo nell'attività ecco io ho cercato semplicemente di darle
Un flash di questa tematica però devo concludere dicendo che dobbiamo fare un distinguo tra privatizzare commette del capitale privato nel servizio elettrico ho immetterlo nella produzione elettrica sopra momenti sono due cose ben distinte le recenti leggi nove dieci hanno sostanzialmente liberalizzato la possibilità da parte del privato di produrre energia elettrica
Anzi lo incentivano se lo produce in modo intelligente e razionale sotto il profilo energetico e quindi io credo che quella è la strada giusta di stimolare la competitività
In modo evolutivo al livello di produzione con società miste la stesse leggi consentono di fare società miste ma da quel passo al passo e viceversa di privatizzare un servizio fondamentale e di determinare quindi un'addizionale di costo
Con un Paese che ha fatto le scelte energetiche che ha fatto in particolare con riflessi d'energia elettrica qualche interrogativo sorge ecco questi sono i miei trent'interrogativi che ho voluto trasferirmi per le vostre riflessioni grazie
Grazie grazie vero ma io penso che su questo problema della privatizzazione oggi abbiamo potuto fruire di tre interventi di tipo assolutamente eccezionali Tiziano configurato peraltro tre posizioni abbastanza diverse
Posizione del professor Scognamiglio l'abbiamo vista sentita la propria la posizione dell'ENEL presidente Calleri io lo definirei problematica
E invece una posizione decisamente negativa del del professor però argomentata in termini ingegneristici direi dati precisino
Ecco ovviamente non è questa nella sede per vista l'ora
Per proseguire il dibattito né per trarre conclusioni che evidentemente le conclusioni sono affidate alla riflessione del partito che si trova nella sua massima assise il congresso
Che dovrà inserire nel programma che noi abbiamo già elaborato anche considerazioni o aggiornamenti sulle posizioni
Quindi non mi resta che ringraziare sentitamente tutti gli intervenuti so che sarebbe bello è opportuno magari anche stimolare il dibattito approfittare ulteriormente della disponibilità dei nostri gentili ospiti ma so che questa disponibilità l'abbiamo esaurita non per volontà loro ma per ragioni di tempo
è quindi io ringrazierei pregando di trattenersi perché adesso ci trasferiamo come lavori di Commissione penso di poter ringraziare a nome di tutti a nome del partito e per quel che potrà essere tradotto anche in capacità e proposta operativa del partito socialdemocratico credo che sia fu il lavoro anche utile alla collettività quello che abbiamo fatto oggi vi ringrazio
Sottolineando ancora veramente in modo così forte questa iniziativa abbastanza originale del partito socialdemocratico cioè di aprire i lavori di un proprio congresso che è un atto interno a questi contributi esterni penso che sia stato un esperimento assolutamente favorevole grazie anche alla statura di coloro che sono intervenuti grazie
No presenza
Ore
Adesso
Allora