XXVIII Congresso dell'Istituto Nazionale di Urbanistica - seconda giornata

Con una piccola inversione dell'ordine del giorno
Apriamo i lavori di oggi pomeriggio con una
Roberto sintetica dove dato Roberto
Sintetica presentazione di una ricerca fatta sulla rendita fondiaria a Roma
Da Roberto Camagni e da Daniel Modigliani
A seguire
Ci sarà un intervento che dovrà essere conclusivo della serata
Ma non può esserlo per motivi logistici e quindi anticipato rispetto alle alla serata in cui i tempi sono uguali
Dell'ingegnere Aldo Mancurti Direttore Dipartimento la coesione territoriale che qui a sostituti in sostituzione del ministro Trigilia
Che è dovuto andare dall'altra parte
Quindi
Io comincerei subito con
Daniele
E
Roberto Camagni
E perseguire
O se vogliamo noi invertiamo
Perseguire con
Con Mancurti che poi ci deve lasciare
Va bene
Ho
Vogliamo far parlare prima Mancurti
Magari lui anche contento
No
Va bene allora ascoltiamo la rendita fondiaria si riescono collegati
Va bene
Cosa che non c'è
Alla Maddalena
Nel frattempo vi leggo un saluto del Presidente della Giunta regionale
Stefano Caldoro
Che avevamo invitato a partecipare al nostro congresso seppure
Non con un ruolo
Non con un ruolo operativo
Che ci ringrazia
Scusandoci per la
Sua assenza
Va bene
Siamo pronti
L'ultima
Salerno
Va bene
In seguito
Ci siamo
Roberto Roberto
Ci siamo
E si ora dalla carica riconnettono
Il
Insieme
Vado
Pronti via
Tutti sei
Questo funzione
Pronto si
Sì
Federico vado
Per favore
Questa
Prendete posto intanto grazie e buonasera divertirci
Per
La ricerca che adesso
Sintetizza eremo
è una ricerca che è stata commissionata Linux dalla Provincia di Roma un paio di anni fa
In un momento in cui
La Provincia ha iniziato
A
Valutare
Le trasformazioni urbanistiche gli strumenti urbanistici attuativi in variante nei Comuni della Provincia
E si è trovata a non avere gli strumenti
Per
Capire
Quali erano
Le valorizzazioni indotte
Dagli strumenti e balistici proposti
Tutti in variante tutti in accordo di programma
Per non avere
Delle approssimazioni eccessive nella valutazione di questi trasformazioni urbanistiche
La Provincia ha detto fate un lavoro cercate di capire quali sono i meccanismi attraverso i quali
Si costruisce la rendita
Quali sono i meccanismi che possono coi
Condurre alla ripartizione di questa rendita tra pubblico e privato in modo equilibrato
La Provincia quindi affidato
Al lino
Che ha formato un gruppo di lavoro apposta composto da
Roberto Camagni né
Un ingegnere Andrea don Garra dell'Agenzia delle entrate che ha partecipato a tutto il lavoro e
L'architetto Marco Tamburrini sempre dell'INU ha poi
Incaricato
La Provincia anche
L'Università di Tor Vergata
Che
Apprestato una sua
Un suo lavoro per
La parte delle valutazioni
Economica e storia diciamo della formazione della rendita quindi la facoltà di economia di Tor Vergata
E sugli aspetti giuridici legati ai fenomeni di accumulazione della vendita e qui il contributo lattato specificamente il professor Salvatore Bellomo
Le tre componenti quindi quella di provincia attiva
Gruppo della Provincia
Condotto da Enzo Proietti e Franco leccesi
L'Università di Tor Vergata
Dell'Istituto nazionale di urbanistica hanno dottor iniziato questo lavoro questo lavoro è finito non lo metteremo sul sito
Alla fine di questo nostro congresso già al sul sito dell'inumane che sul sito della della Sezione Lazio
E quindi potrà essere consultato
Da tutti si questa diciamo che è un'anticipazione
Le
Caratteristiche
Di questo lavoro
Sono
Di aver ripreso il tema della formazione dell'accumulazione della rendita sia nella sua nelle sue motivazioni storiche e nelle sue conseguenze storiche ma anche nei suoi aspetti
Attuali
E per verificare casi di studio concreti
Sono stati esaminati
Tre
Grandi
Molte grandi operazioni fatte nel Comune di Roma
Negli anni tra il due mila nel due mila sei quindi finite
E operazioni fatte nella provincia di Roma altrettanto finite l'esame delle modalità con cui si è
Determinata la rendita accumulata con questa operazione
è avvenuto attraverso i numeri delle convenzioni
Quindi soldati
Oggettivi
Scoperto Cameni da pochi farà vedere le tabelle e i risultati di questi dati che sono allo stesso tempo qualitativi e quantitativi che qualitativi in quanto attengono proprio al modello
Con cui si è verificato la la
L'identificazione
E la quantificazione della rendita
E e e poi
Le le valutazioni le faremo alla fine sulla consistenza di questa rendita e la mancata ridistribuzione della stessa
Io
Avendo così poco tempo a disposizione penso che
Si può rinviare a a dopo che la la la ricerca è stata vista
è un dibattito successivo
Quello che dovremmo fare quello che viene fuori da questa ricerca che sicuramente qualcosa dovremo fare perché siamo talmente sbilanciati verso
Il
Il
Diciamo il guadagno privato rispetto al
Alla ritorno pubblico di queste operazioni da non essere assolutamente credibili ora va fatta la una
Considerazione che
Sicuramente vera stiamo parlando del periodo delle vacche grasse quindi dal due mila al due mila sette tutte queste valutazioni sono fatte su una situazione dell'economia Entella
Vedendo se le costruzioni in quel momento che oggi non c'è
Ciò nonostante
Tutte le modalità con cui si valuta
La rendita sia dal punto di vista dei
Costi che dal punto di vista che della presunzione dei ricavi sono criteri oggettivi e su questo penso che dovremmo tornare perché i dati sono
Impressi i dati di ritardo dell'Italia rispetto agli altri Paesi che si stanno muovendo per razionalizzare questo tipo di
Di di logiche imprenditoriali e di intervento sulla sulla trasformazione urbana
Questi ritardi sono
Incomprensibili e enormi
La parola
A Roberto
I sei casi che
Che
Sono
Oggetto di questa ricerca e tabellati sono
Bufalotta
Che ha una grande lottizzazione convenzionata
Al nord di Roma dove c'è un grande centro commerciale
Che interessa
Quindi un un'area importante la quale
Per ancora in corso di trasformazione ma vicino al suo completamento
Un'altra Area a est di Roma che si chiama lunghezza anche questa un'area importante in un modo infrastrutturale
Tra Ferrovia Alta velocità trasporto locale le nuove infrastrutture lunghezza
Una terza che invece ci ha più caratteristiche di un'operazione para pubblica che la costruzione del polo tecnologico sulla Tiburtina
Queste tre
Sono le tre
Esperienze romane prese in esame
Poi ce ne sono altre tre una un intervento a Frascati in piena città storica quindi con un'alta densità è un'altra redditività dell'investimento un secondo a Valmontone dove comune della
Provincia di Roma
Mi pare
Si
Dove hanno fatto
Un intervento importante con un grande centro commerciale e
La terza della Provincia a Monterotondo che
è una
Cittadina anche questa importante a nord di Roma
Sul nella Valle del Tevere sulla Salaria una lottizzazione
Anche questa di un certo rilievo accanto alla ferrovia a Monterotondo Scalo questi sono i casi presi in esame che sono stati considerati
Da noi ma anche da chi poi
Ha lavorato sulla sulla ricerca
Casini
Molto significativi nel senso che
Non sono eccezioni sono più o meno la regola
Grazie Daniela
Buon pomeriggio a tutti
Mi ha
Fatto davvero molto piacere
Essere
Coinvolto in questa in questo gruppo di ricerca perché
La tematica della rendita e
Della recupero
Del di plus valori
Di trasformazione urbana
Sta diventando proprio per
La crisi
Un tema centrale nel dibattito internazionale
Questa ricerca ci ha dato la possibilità di
Misurare
E non è
Così semplice
Perché come voi sapete molto bene questo ambito
Lei valori
Che sono toccati dalle trasformazioni urbane urbanistico
Non solo nel nostro Paese
Molto poco trasparente
Ho trovato solo un paese fin qui dove i i i numeri
Si trovano in internet
E della Germania della Germania fermo può imparare dei nostri amici tedeschi bene ricevo spalanca gli americani come
I tedeschi
Ho detto che i numeri tedeschi sono conosciuti anche dagli americani tramite lo spionaggio mondiale
Su internet
Bene ecco che quindi vi dicevo in
La tassazione dei plusvalore di trasformazione urbana
Dove
Si annidano appunto rendite che in molti casi sono enormi
E enormi sono sempre di più no a questo problematica viene trattate viene proposta
In particolare in Paesi in via di sviluppo ma anche
Diciamo mostrando dei benchmark del dei casi di successo
Da
Imitare e anche per i Paesi avanzati sempre di più la stessa Banca mondiale
Parla e propone il rispetto value pure capace
O quindi la cattura di una parte dei plus valori
Creati
In abitate delle Nazioni Unite ne fa
Oggetto di precise linee guida
Per i siti leaders per i siti leaders
A livello mondiale e e devo dire sono soprattutto Paesi emergenti il Brasile Colombia Argentina Messico India
Che
Stanno usando
A livello davvero massivo massiccio questi strumenti di
Ricca Tura del valore
Ci sono due casi che vengono portati sempre a livello internazionale São Paulo
E Bogotà
Che stanno finanziando le grandi innovazioni sulla trasporto pubblico di massa di superficie praticamente con
E i ricavi di queste con le entrate
Da questi processi di re capace negli ultimi anni Ittierre ciascuno dei due Comuni
Ha portato a casa oltre un miliardo di dollari
Con queste tassazioni
Capite che ci si possono fare tanti bilanci comunali
In molte costituzioni in particolare
Spagnole e
Latino americane
Ci sono indicazioni molto chiare è che
Esiste un diritto
Delle comunità locali
A partecipare
Alla
Ripartizione e alla distribuzione
Dei valori che vengono creati dall'azione pubblica
E io aggiungo che vengono creati non solo dall'azione pubblica ma vengono creati da questa dalla crescita di questo bene collettivo che è la città e un bene fatto di
Beni pubblici beni privati decisioni pubbliche decisioni private
E che va ben al di là
Come dire dal punto di vista delle valorizzazioni di quello che può essere realizzato dalle singole decisioni del singolo del Veneto
Quindi il plusvalore vengono creati davvero
Dal
Operare e dal
Devoluzione della collettività urbane
Ricordo sempre perché avevo sottoscritto totalmente questa indicazione INU novantacinque
Finanziare la città pubbliche attraverso il plus valori creati dalle trasformazioni della città privata ecco al questa tematica della rendita Lino già dai
Congresso di Livorno è tornata
Giustamente in auge ecco bisognerebbe dedicare un po'più di attenzione
I numeri a questo punto i princìpi ci sono
In queste la ricerca definizioni determinanti della rendita urbana metodologia di calcolo e sue applicazioni nell'area metropolitana di Roma vedete tra i partner è già stato detto
Abbiamo utilizzato un
Uno schema
In adottato dal Comune di Roma per
Diciamo poter comparare indirettamente
I valori
Che emergono da i progetti che sono stati approvati attraverso appunto accordi di programma e altri
Strumenti il si riesce a leggere tutti abbastanza
Le indicazioni in rosso sono le mie
E cioè
Vediamo quali sono gli elementi che ci interessano in questo quadro che è un quadro sostanzialmente di un un il Budget dei costi e ricavi di un
Normale Progetto di trasformazione vedete
Qui
Naturalmente fra i costi di costruzione
E naturalmente incluso un profitto del costruttore e questo naturalmente per noi è un costo perfettamente approvabile
Ci sono gli interessi su le anticipazioni per il sostenimento di tutti i costi della trasformazione anche questi interessi sono naturalmente
Approvabili e come dire fanno parte dei costi
Della trasformazione infine
C'è
Una
Indicazione scusate devo
Di un
Profitto del d'appello per
E anche questo
Ci sembra assolutamente una accogliere valore
Accettato inaccettabile nelle me meccanismi di trasformazione
Se non
Sentiamo una profittabilità naturalmente non si muove nulla né
Ma
Procedendo questo questo schema
Propone
Un ulteriore utile sull'Area sostanzialmente una quota del venti per cento sulla plusvalore complessivo
Di trasformazione
E questo io lo chiamerei un extra profitto perché va al di là
Dei profitti del costruttore del De bello per
E
E infine
No oltre che oneri finanziari fra gli acquisti storici delle aree fanno parte sostanzialmente anche questi di un extra profitto molto simile a una rendita e infine il valore di trasformazione dell'area per fare cento e che è
Rendita pura
Rendita pura bene vediamo separatamente tre casi romani e tre casi della Provincia
Di Roma e questi sono
Di valori che abbiamo individuato
Molto rapidamente il costo di realizzazione comprensivo di profitti del costruttore e del De bello per
Ripeto chiamiamo vi uno di due è quell'extra profitto che dicevo
Sull'area
Di tre è
La rendita pura di trasformazione in via F. il valore finale bene sommando ventidue quindi tre
E cioè
Sostanzialmente i
Plus valori complessivi
Dati da rendita e extra profitti profitti che vanno al di là
Di quelli individuati per
Come dire gli attori che partecipano alla trasformazione otteniamo questi valori che non dicono niente dal punto di vista
Naturalmente assoluto ma se incominciamo a calcolare dei rapporti vediamo qualche cosa di estremamente rilevante intanto nonostante che ogni tot ogni
Oggetto sia stato analizzato e i valutato e accettato separatamente l'uno dall'altro c'è una sorta di forte stabilità e in questi rapporti c'è una sorta di logica
Generale
Bene in margine di plusvalore sul valore finale attenzione sta sopra cinquanta per cento in tutti e tre i casi
Sul valore di mercato della trasformazione attenzione le valutazioni sul valore di mercato sono state fatte a valori molto cautelativi verranno fuori due mila
E duecento Euro mediamente al metro quadro attenzione a metà degli anni due mila ed eravamo come dire in una fase molto alta
Dei cicli edilizio quindi valori assolutamente cautelativi
Quindi margine di plusvalore complessivo cinquantatré per cento
Fatto di
Margine di rendita pura trentaquattro per cento trentacinque trentasette per cento valori ben più alti di
Quello
Venticinque per cento che in genere si utilizzano
In Italia attenzione
A mio avviso è molto alto
Per
Valutare
Su un valore a spanne su un valore del costruito quella che potrebbe essere attribuito alla parte del valore che potrebbe essere utile attribuito
Alla rendita quindi nel caso di Bufalotta il cinquantatré per cento sul valore finale fatto da un trentaquattro più diciannove per cento di extraprofitti che parifica RAI
Totalmente a rendite
I costi naturalmente sul complemento cento quindi sono fra il quarantaquattro il quarantasette per cento e in viola vedete la quota degli oneri complessivi quindi oneri e di legge più
Oneri da negoziazione chiamiamo
Vedete siamo addirittura in un caso al tre per cento ma diciamo su valori che stanno
Diciamo fra il tre e sette per cento su valori molto limitati
è possibile correggere
Questo valore trentaquattro per cento troviamo su questa rinvia
Considerando cioè togliendo considerando fra i costi il valore agricolo dell'area
E quindi scendiamo leggermente dal trentaquattro diciamo al trenta per cento per il margine di rendita pura come vedete trenta virgola cinque per cento trentatré trentacinque
In
E se andiamo a calcolare
Infine
La quota di
Plusvalore quindi una sorta di
Tasso di profitto di profittabilità attenzione aldilà del profitto normale del costruttore e del profitto del De bello per
Noi otteniamo come rapporto
In percentuale fra
Il totale dei plus valori e
I costi sostenuti ecco teniamo un tasso di
Rendita profitto
Del
Novantotto per cento centotredici per cento centotrenta per cento attenzione non c'è nessun settore industriale
Che può portare a casa un tasso di
Profitto lordo complessivo di questa dimensione
Di questa dimensione
E veniamo ai tre casi in provincia di Roma
è la stessa tabella
Vediamo qui addirittura in un caso
La quota di plusvalore
Proprio fra Cina con la guardia la quota
Il plusvalore sul
Valore finale
Del costruito bene addirittura al settanta per cento quindi costi di costruzione
Trenta per cento degli altri due casi ci si allinea
Attorno al cinquanta per cento come
Nei casi precedenti
Nel
E naturalmente nel primo caso noi abbiamo addirittura un
Tasso di extra profitto eredità
Attorno
Addirittura
Che che arriva
Duecentoquaranta per cento a duecentoquaranta per cento su cui costi sui costi anche in questi casi attenzioni in questi tre casi
Provinciali
La quota di oneri destra oneri attribuiti al costruttore e si aggira attorno al cinque per cento del valore finale
Cinque per cento al pubblico quarantacinque per cento come extra profitto e rendita al
Arrivato queste sono sostanzialmente né di risultati
Abbastanza devo dire che ciò canti che abbiamo che abbiamo ottenuto
è sempre bene fare dei confronti fra città
Per capire se come dire un un certo numero è alto o è basso
In Italia da alcune valutazioni che sono state fatte dal
La Regione Emilia-Romagna siamo su questi valori diciamo di leggi
Per gli oneri di urbanizzazione che sono lo strumento principe per la cattura di plus valori e di trasformazione urbana
Bologna ci aspettavamo qualche cosa di più uno ventotto euro al metro quadro Milano duecentoquarantaquattro
Firenze la più alta ereditaria quattrocento e ottanta euro al metro quadro
Ma guardiamo che cosa succede in Francia la Francia a
Recentemente due mila e undici quindi la crisi non c'entra niente con questi valori attenzione
Proprio nel due mila undici affatto
Pulizia
Rispetto alla quantità di piccole leggi piccoli elementi che componevano
Quelli che da noi si chiamano oneri di urbanizzazione in un'unica
Tax da me nanismo
Bene inibite France sono settecento e quarantotto euro al metro quadro
Fuori il de France quindi anche nella Francia plurale il provinciale seicentosessanta euro al metro quadro da noi neanche le metropoli raggiungono la metà
Di questi valori
E come quota sugli sul valore del costruito
C'è qui un ventaglio su alcuni casi che ho potuto toccare con mano
Monaco di Baviera e sempre di più le grandi città tedesche siamo sul trenta per cento
Di quota
Diciamo
Sul valore del del del costruito sul valore di mercato del costruito che va
Al pubblico
E la grande differenza con l'Italia ma soprattutto con gli altri Paesi e che dentro
A questi oneri complessivi in Germania si fa di edilizia sociale
Si fa l'edilizia sociale
Le quote diciamo per
Costi di infrastrutture eccetera sono abbastanza simili ma poi c'è un venti per cento di edilizia sociale dentro nelle trasformazioni urbane
Milano cinque otto per cento Roma abbiamo visto dal tre al sette per cento
Si è discusso di questi
Valori di queste cifre
In un recente convegno internazionale di habitat
In
E e lì emergeva una cosa
Grande campagna di culturale e politica appunto di habitat nel nei Paesi emergenti e in particolare in Africa dove
E le autorità locali si
Rifiutano
Di tassare
Le
Rendite
Emergenti che sono sono
Enormi e qui c'è uno zero per cento viene però guardate il ventaglio
L'Italia un po'più vicino all'Africa che non al centro al centro Europa
Zero cinque trentadue ho finito
Proprio in questo convegno onde di habitat mi sono ritrovato con una
Un charter che indica sostanzialmente il ciclo virtuoso della creazione di valore urbano in cui sostanzialmente si dice
Che
Passare
Le rendite emergenti è
Un'operazione
Gli americani dicono win-win
In cui ci guadagnano tutti anche gli stessi tenerlo per
Perché
Perché il reinvestimento di queste rendite nella città crea sviluppo crea
Una città bella una città buona una città dinamica se non lo facciamo invece abbiamo il circuito basso rosso intanto
Che
E esattamente il contrario ed è
Un circuito perverso de in cui certamente
Una parte di questi plusvalore ritornano masso ritorno sotto forma di corruzione
E fanno ripartire un circuito di
Decisioni amministrative
Orientate sostanzialmente alla rendita
Considerazioni finali la cattura delle rendite dei plus valori
Di trasformazione in Italia è colpevole di mente limitatissima
Sappiamo che non copre neanche i costi diretti dell'infrastrutture lo sappiamo benissimo
E così pure è limitatissima alla tassazione nazionale su capital gain immobiliari
A mio avviso
Che a nostro avviso siamo di fronte una situazione insostenibile
Sì economicamente
Perché si genera sottocapitalizzazione delle nostre città non abbiamo i soldi per pagare le nostre la capitalizzazione della società delle nostre città la di infrastrutturazione i servizi che esse meritano e richiedono
E insostenibile dal punto di vista sociale
Perché non tassando queste
Enormi ricchezze che emergono dalla trasformazione noi possiamo obbligati a trovare risorse
Passando
Coloro che hanno già pagato un tributo alla rendita cioè i proprietari degli immobili
Con l'IMU con l'ICI eccetera di nuovo
Lo si fa da tutte le parti non nella misura in cui lo stiamo facendo noi adesso
Ma attenzione questo meccanismo è altamente al sociale lasciamo le rendite che facciamo pagare la rendita due volte e proprietari di case e poi moralmente si premiano le rendite rispetto a salari profitti e redditi
Secondo noi c'è oggi un compito fondamentale di chiarimento e di decisione
Di chiarimento per la cultura territorialista urbanistica estimativa
Dobbiamo
Questi elementi farli emergere nel dibattito
Colto nel dibattito professionale nel dibattito politico perché altrimenti parlare di
Finanziamento della città pubblica con la la formazione della città privata rimangono parole e perché perché poi quando si va a guardare ecco sono
Pugni di riso pugni di peanuts
Bruscolini sostanzialmente che portiamo via che riusciamo a catturare dalla dai processi di trasformazione e soprattutto naturalmente un compito fondamentale per la politica che
A mio avviso
Sta dormendo sta dormendo
Forse perché incosciente forse perché incompetente o forse perché troppo benevola verso qualcuno grazie
Allora
Io ringrazio molto Roberto Camagni e Daniel Modigliani per questo
A
Francesco
Non è che c'è un dibattito adesso però se vuoi credo che per dovere di ospitalità dobbiamo dare la parola al professore forte per
Un commento
Viene
Però
A
Roberto
Garanzie per il giusto intervento il tempo non c'è in questa formula ma non ne usciamo tre
In questa formula no una con tutti i valori di attualizzazione e che considero i tempi dall'inizio alla fine né e
I risultati sono totalmente convergenti con quelli
Che abbiamo usava organizzate un dibattito qua su questi problemi così lo facciamo cioè entro in questo volumetto trovate tutti i dati e tutti i calcoli anche con i meccanismi di attualizzazione ma attenzione la forbice
Fra costi di produzione
E valori di mercato
è sotto gli occhi di tutti
Va bene
Francesco credo che avremo modo di discuterne insomma
Io ringrazio Roberto per questa presentazione extra programma
Che comunque
Consentitemi di dirlo conferma
Completamente
Una delle tesi fondamentali
Presentate in questo congresso da parte dell'Istituto di urbanistica quello sulle risorse
Per il governo del territorio per la città pubblica per l'attuazione dei piani durano e abbiamo indicato nella cattura della rendita sotto forma di fiscalizzazione
Il modo giusto per garantirne una rilevante redistribuzione sociale i numeri
Perché Roberto ci ha presentato sono diciamo testimoniano che questa strada è possibile
Non solo se è possibile ma è anche
Potrebbe anche essere molto conveniente io ringrazio ancora Roberto che non ho presentato ma tanto lo conoscete tutti professore i Comuni al Politecnico di Milano
Ringrazio Daniel Modigliani che conoscete tutti pure l'unica comunque attualmente il Presidente
Della Sezione
Dell'azione della dell'Istituto nazionale di urbanistica e possiamo passare invece non a un extra programma Allucci frazione del Po un'anticipazione del programma perché
Le conclusioni del congresso erano affidate ad un intervento minimo
Ad un intervento del ministro per la coesione territoriale
Professor Carlo Trigilia e
A un mio intervento di di di chiusura
Il ministro Trigilia non può essere presente per un impegno improvviso le ultime ore
E però in sua sostituzione venuto di ingegnere Aldo Mancurti che il Capo Dipartimento
Dello stesso Ministero non sono certo le cose giuste
Come
Qualificati comunque Aldo se vuoi venire qui
Con noi
Quindi adesso rientriamo nel programma ordinario del pomeriggio
Sì lo funzione
Noi abbiamo parlato
Nelle tesi dell'importanza di una politica per recita che tutta da costruire in questo Paese
Abbiamo parlato l'abbiamo citato come elementi positivi sia al piano città
Sia la costituzione del comitato interministeriale per le politiche urbane
Credo che questi siano credo che questi siano gli argomenti che toccherà
Aldo Mancurti
E
Oltre ad altre naturalmente grazie
Sì danni buon pomeriggio a tutti spero che non siamo rimasti delusi del fatto che il ministro Trigilia non possa essere qui ma
Come dicevo prima al Presidente e pericoli vaghe
Naturalmente ringrazio particolare ringraziamento anche a Lino ma
Soprattutto al Presidente pere questo invito brevi oggi in questa giornata si sono concentrati tre eventi sempre poco così
Si sono concentrati i tre elementi contemporaneamente e quindi
Anche io devo voi andar via perché devo raggiungere la città dell'Aquila anzi comune di Fossato eccetera
Una cerimonia appunto che riguarda la ricostruzione della
Del dei comuni cosiddetti del cratere
Del terremoto
Avevamo predisposto un intervento che poi lascerò agli atti del convegno che era naturalmente l'intervento per il ministro e naturalmente
Era più ricco e più in incentrato sul
Sul tema delle politiche urbane sul tema delle politiche per le città
Io credo che però dovendo fare l'intervento di apertura ma soprattutto
Visto anche che quel poco di dibattito che
Ha già scatenato l'intervento del
Il professor Camagni insomma del gruppo di lavoro guidato dal professor Camagni credo che forse sia più interessante per voi ascoltare
Cosa
Il ministro per la coesione territoriale quindi il dipartimento che dirigo ha in mente
E che cosa
Ci aspetta
Nei prossimi tempi nelle prossime ore
Allora quindi i due pilastri del mio intervento saranno da una parte
Naturalmente l'agenda urbana stabilita nel nuovo programma delle politiche europee
Dall'altra
Il neo istituito CIP Comitato intende istituzionale per le politiche urbane
Una riflessione che
Abbiamo fatto il momento in cui è stato costituito questo comitato ce n'era bisogno
Italiani costituiamo tanti e quindi
La prima domanda che ci siamo posti
Noi
Abbiamo ritenuto di sì
Perché quel che poteva essere il luogo nel quale poter parlare di politiche ordinarie per la città
E nello stesso tempo parlare anche di quelle aggiuntive
Creare il luogo di incontro di queste due politiche cosa che finora
Non è avvenuta
Perché non è avvenuta non è avvenuta perché
Come voi sapete i luoghi nei quali queste politiche si applicano poi
Rimangono più volte anzi talvolta quasi sempre rimangono separati nettamente separati PC c'è sembrato che questo
Neo istituito Comitato composto appunto da tutte le Amministrazioni centrali che in qualche modo si o
Occupano delle politiche di settore
Unito
Naturalmente agli enti territoriali quindi alla Conferenza Stato alla alla
Alle reti alle Regioni alle Province e Comuni potesse essere il luogo ideale per affrontare queste politiche
Lo avete ben evidenziato voi nel vostro position paper di questo ventottesimo congresso credo che sia la prima la seconda Rica che
Pensare alle città come motore di sviluppo significa pensare allo sviluppo del del Paese
E quindi avete posto l'attenzione sulla centralità di questo tema
E noi da questo vogliamo partire
Da un lato abbiamo l'occasione come dicevo del nuovo settennio due mila quattordici due mila venti
Nel quale l'Unione europea ci ha chiesto che ha chiesto a tutti gli Stati membri di predisporre
Un'agenda ormai di destinare a questa agenda romana Albino il cinque per cento delle risorse assegnate a livello nazionale
In chiusura di intervento entreremo anche anche nei numeri il cinque per cento come potete ben capire non è non è cosa tocca
Però
L'esperienza del
Nel precedente ciclo di programmazione ma anche dell'altro quello sul PON città
Non ha mostrato quei risultati così esaltanti che in qualche modo
Ci hanno consentito di dire che questo tema era stato affrontato nella giusta dimensione con le giuste
Con le giuste impostazioni e quindi ecco il perché abbiamo ritenuto che il cibo invece
Fosse
Questo luogo e potesse essere il propulsore di questa nuova
Di questa nuova
Ci auguriamo stagione per per lette le politiche per le città
Lo studio del professor Camagni quello sulla rendita fondiaria in qualche modo
Aveva già suscitato nelle prime riunioni del cibo una una particolare attenzione
Perché è chiaro che la leva fiscale in qualche modo deve essere partecipe e
Centrale in questo processo di
Ripensamento delle delle politiche
Delle politiche per le città
Dicevo parlare a voi dei temi
Dell'importanza di venire a città mi sembra effettivamente quasi quasi pleonastico e vorrei dire offensivo che lo faccia un ingegnere della della pubblica amministrazione in questo luogo e contatti che i contatti
Professori universitari e con tutto il mondo scientifico e anche degli enti territoriali che che presenta questo convegno però
Torniamo un attimo a questo Comitato istituzionali Comitato istituzionale avuto una fase di avvio a marzo
Poi una fase come al solito di
Di riflessione di ripensamento di Di Stasi
Dovuta anche al
Al cambio di Governo
Che ha ripreso in qualche modo vigore nel negli ultimi negli ultimi periodi
C'è stata una riunione il venticinque settembre ultimo scorso
E in questa riunione
I è stato assegnato al
è stato affidato al ministro per la coesione territoriale
Il ruolo di
Essere
L'Amministrazione in che doveva occuparsi in
In materia DCV in materia assorbente anche nelle altre competenze delle altre amministrazioni centrali
E che quindi svolgesse questo questo ruolo e di approfondimento e analisi sulle nostre città
Affidato poi al Comitato del quale
In qualche modo io ne sono
Impropriamente ma insomma
Il rappresentante
Perché i cinque una direzione generale del ciclo si trova è collocata nell'ambito del del mio dipartimento
Cipro
E CIPE
Perché il bisogno appunto dicevo di crearne un altro il CIPE il luogo nel quale il Comitato istituzionale per la programmazione economica nel quale
Le risorse
Che vengono
Dalla
Agenda europea vengono assegnate
Ecco la distinzione è proprio quella non stiamo parlando soltanto di un luogo dove si assegnano risorse
Non ci sarebbe stato bisogno di farlo c'era già c'era il CIPE
Lo abbiamo voluto proprio per differenziarlo per questa funzione una funzione che noi riteniamo
Fondamentale
Il cibo il nuovo delle politiche ordinarie e non aggiuntive
Quindi è il luogo in cui
Le amministrazioni centrali di settore e soprattutto agli enti locali
Definiscono quali sono le politiche per le città
Le risorse che arrivano
Dall'Unione europea sono un qualcosa che viene aggiunge si deve aggiungere
Lo diciamo sempre lo abbiamo detto è il quarto ciclo di programmazione lo diciamo poi più delle volte abbiamo
Di fatto notificato che le risorse aggiuntive
Hanno sostituito hanno avuto fatto soltanto un aspetto di sostituzione di quelle ordinarie
Vorremmo che questa volta non fosse così
Vedremo
Si
Il nostro compito in qualche modo e allora come avevo pensato di di partire subito intanto
Chiedendo naturalmente ad ogni amministrazione rappresentata di
Designare un rappresentante tecnico
Hanno cominciato sono consono alle prime individuazioni le prime nomine sono arrivate in
Appena saranno tutte perfezionate si costruirà un tavolo tecnico che avrà proprio come già un compito assegnato dallo stesso Cicu di lavorare
Ad una fase di rispecchi sperimentazione su
Un programma sulle aree metropolitane
Naturalmente
Ambiziosissima come come però se ci crediamo che la riforma
Delle aree metropolitane in qualche modo possa decollare
In questo Paese forse ci è sembrato giusto ma
Non soltanto a noi e il tavolo che ci ha dato questo compito di partire
Dalle aree metropolitane
L'idea è quella di poter portare poi i risultati di questo di questo lavoro ad un comitato nel mese nel mese di dicembre
Mi aspetto naturalmente come avevamo già fatto alla fine della dell'ultima seduta
Del del Comitato stesso che
Il vostro mondo come altri mondi che abbiamo sollecitato in qualche modo sia partecipe di questo di questo processo ma anche
Ci faccia aggiungere anche ed oggi
Di questo studio del professor Camagni ne abbiamo già in qualche modo preso
Preso appunto ci faccia aggiungere tutte le considerazioni che siano di Penati ritenute utili Amanda raggiungimento di questi obiettivi di questo obiettivo
Cosa sta avvenendo invece nel
Nel mondo
Nel mondo nazionale ed europeo in termini di di risorse
Beh da una parte abbiamo la legge di stabilità
La legge di stabilità
Che
Inizia il lavoro proprio insomma il contesto
Finalmente
Ho avuto la luce
Ci dice che
Le risorse che saranno assegnate complessivamente
Per la
La quota di cofinanziamento saranno pari a circa ventiquattro miliardi
Che si aggiungono quindi ai trenta che proverranno dalla dall'Europa
E i trenta hanno questa scansione sette
Sono per le regioni più sviluppate
Uno per le Regioni in transizione che venti per le Regioni meno spinta sviluppate
Quindi una quota complessiva di cinquantaquattro
Miliardi
A questi vanno aggiunti ulteriori cinquantacinque miliardi che sono quelli dell'ex fondo FAS che adesso
Alla dizione di fondo per lo sviluppo una Commissione
E i
Di questi cinquantacinque miliardi l'ottanta per cento visto che siamo in una città del sud è giusto rilevare che saranno destinati al al Mezzogiorno
Quindi complessivamente parliamo di
Centodieci miliardi
Una cifra ragguardevole piroga spalmata in sette annualità ma
Ugualmente di una cifra
Molto molto molto significativa
Inferiori
E pieno di circa il dieci per cento dell'altro ciclo di programmazione nel quale si partì con centoventidue miliardi
Che però poi voi sapete bene sono stati utilizzati con i vari tagli specialmente per i FAS anche alla fine per
Spesi
In conto competenza hanno più un per investimenti quindi io dico che
Abbiamo
Un'opportunità
E non vorremmo edificare abbiamo un'opportunità
Che difficilmente può essere si può ripresentare da una parte abbiamo le risorse ingenti dall'altra abbiamo gli strumenti
E pensiamo che ci possa essere uno di questi strumenti quindi se dovessimo fallire
è soltanto colpa nostra
Grazie per l'attenzione
Ecco
Bene ringraziamo l'ingegner Aldo Mancurti per il suo contributo
Possiamo cominciare con il
Il report
Tavola rotonda reportage
Del della mattinata
Delle tre sessioni
Sui tre
Sulle tre tesi congressuali che abbiamo presentato ieri quindi chiamo a questo tavolo
Stefano sta Angelini
La lo Barbieri e Patrizia Capellini che
Non so come si è in atto
Perfetto
Con
Città poc'anzi
Grazie alla già da stasera
Come
Allora
Io direi che
Questa prima parte del pomeriggio
Come nel programma non è specificato ma d'accordo con loro tre
Loro stanno introduzione sintetica deve diciamo riportando
Il succo
Delle loro sessioni
Alla fine
Io aprirei un dibattito però chiunque voglia intervenire
Sul termine sono adatti
Anche se in modo sintetico perché successivamente abbiamo
La seconda tavola rotonda conclusiva del Congresso
Ce l'ha fatta giustizia
Accorciarlo un po'perché intesa
Grazie
Grazie e buonasera
Il
Come istituire i lavori di questa della sessione
Visto il fatto che è stata quella mia la prima sessione denominata rigenerazione urbana come resilienza un un momento di lavorò che risultato
Ampiamente convergente su alcune questioni
E di questo devo ringraziare
Tutti i relatori sia presentatori di Peppers sia invitati proprio in relazione al tema
Ho pensato che la cosa più
Facile
Poste per me ma credo anche per voi
Forse quella di identificare le questioni che ciascuno dei relatori ha messo in luce perché nell'insieme vedrete si costruisce in maniera piuttosto
Facile un discorso che
Non ne convenzionale
Mette complessivamente
In evidenza delle appuriamo
Costringe a riflettere
E quindi
Sarà il mio una
La mia una restituzione
Terre
Per frasi che ho catturato dalla dei relatori
A
Forse qualche chiosa e questa sarà la mia
Il mio è la mia vuol
C'è di commenta o
Però ritengo che ci sia materia per
Appunto anche per
Non essere d'accordo e per
Entrare in relazione
Non del tutto pacifica con quello che
Può essere emerso in altre nelle altre sessioni non so questo in ipotesi che vedremo se è così sballata
Innanzitutto devo dire
Che sono stati presentati circa ottanta per persa questa sessione
Su un totale grosso modo di centocinquanta quindi questo dimostra
Una un grande interesse evidentemente per questo accostamento
Tra rigenerazione urbana resilienza
Un accostamento che è una relazione di una Commissione che la sessione proponeva
E che a è stata variamente interpretata da tutti coloro che hanno presentato il loro contributo
Quindi
Possiamo dire una
Un segno di interesse e di sensibilità che la prima cosa che sottopongo alla vostra attenzione perché anche questo va tenuto in conto rispetto alla capacità dei nostri temi di essere coinvolgenti
Non citerò
Il non
Non farò una un'operazione di citazione
Dei testi con attribuzione dell'autore
Credo che non me ne vorranno
Perché altrimenti diventerebbe sarebbe spettato il discorso invece ritengo che se lo faccio insieme il discorso si compone
E voi non vidi strette magari se qualcuno di è più simpatico bello simpatico non è dell'intero nordisti non dissentito è
A priori
Di dico chi erano i relatori dopo la
La mia apertura molto molto breve attestato
Una una restituzione alla presentazione dei Peters da parte di Andrea Di Giovanni
Che ha cercato di fare una mappa delle questioni emerse
Poi ci sono stati gli interventi di Alessandra fidanzata
Avente a come titolo PTP titoli perché
Sonno molto anche questi sono espressi rigenerazione urbana in Europa e cambiamenti climatici
Carlo Gasparrini un'urbanistica selettiva per la resilienza
Giovanni caldo aree dismesse e consumo di suolo
A detta straziante città porosa e presìdi contro il degrado e abuso
Maria Valeria minimi urbanità e ruralità politiche agro urbane e nuove campagne urbane
Rosario Padilla rifiuti e Progetto essermi Celli nuovi orientamenti tra gli operatori immobiliari
Autori che la gran parte di voi conoscono e che
Ho ritenuto di invitare perché rappresentavano con i loro lavori e con le loro esperienze alcuni di
Di questi e io mi metto tra di loro in questo momento hanno sospese il loro lavoro all'interno dell'università per fare
Esperienza amministrativa
Il panel nel suo insieme sia per il temi queste che tutti i costi questi
Amici perché possono anche tali coltivano da tempo sia per la loro posizione e quindi loro osservatorio garantivano rispetto al tema ingressi differenti e quindi anche una
Un confronto più significativo
E allora vado a
A quello che è emerso e che vi propongo sostanzialmente nell'ordine in cui è emerso
E solo una questione urbana la rigenerazione
No occorre integrare le questioni ambientali
Nel programma due mila quattordici due mila e venti della dell'Unione europea
Sono previsti strumenti finanziari e per aiutare le città e intervenire su parti
Non necessariamente le aree dismesse sottoutilizzate visto che la crisi ha investito anche le parti interne delle città
Ecco questo spiega perché ad esempio
Anche nei Peters
Sia tornata all'attenzione per i centri storici quindi
Una una possibilità già prevista all'interno del programma
Di sostenere interventi che non sono solo sulle aree dismesse come ormai
Molti pensano cioè di farla la focalizzazione su di queste è stata evidentemente forte ma anche su altre parte della compagine urbana che cominciano abbia che ripropongono problemi seri
Sia questo della macchia di leopardo Pella della rigenerazione della rigenerazione possibile
E molto interessante ritenuto molto interessante perché si verifica che un intervento di rigenerazione
Focalizzato tuttavia un buffer ha degli effetti non intorno
Quindi questo
è una è un elemento che consente già di a
Avvalorare
Un approccio selettivo cioè di sapendo che quando si interviene
A
In punti ben scelti si hanno degli affetti
Nell'intorno dell'effettivo indotti che sono che vanno evidentemente valutate all'interno di una politica di intervento che abbia che sappia essere selettiva
Questo fa sì che la possibilità di accedere ai fondi
Possa essere
Possa essere occasione per sì e per scegliere città per città con testo per con testo progetti congruenti e intelligenti
Illecita interloquiscono direttamente con l'Unione europea devono saperlo fare conoscendo se stesse sostanzialmente avendo
Avendo una una capacità di interpretare le dinamiche che sono
Non analoghe come anche diversi casi che abbiamo visto questa mattina ci hanno dimostrato
Una un altro un altro punto
E quello che riguarda la politica energetica
Qui il
Sono state
è stato messo in evidenza come
Il Times di piani d'azione per l'Energia sostenibile che sono come voi sapete strumenti volontari che
Di cui si dotano di amministrazione che hanno aderito al Patto dei Sindaci
Si hanno e se ne sono fatti tanti in Italia se ne sono fatti elaborati un
Circa mille mille sette mila otto il cinquanta per cento di tutti quelli elaborati in Europa
E e per però e i sogni il luogo deputato diciamo per una politica energetica
Sì non si raccordano non si interfacciano con la pianificazione ordinaria e per i loro contenuti in qualche modo si sovrappongono con la valutazione ambientale strategica che risulta
Essere uno strumento che non è stato
Che è stato soprattutto
Usato in maniera burocratiche non sostantivi va quindi
In generale c'è una richiesta una
Emerge la necessità di non proliferare gli strumenti e invece di renderli
Tra loro più di integrarlo sostanzialmente un discorso vecchio però ogni volta
Ebbene che ce lo ridiciamo
Sulla
Sulla questione resilienza verso il basso o con rigenerazione urbana allora questo a questo punto
è stato
Beh innanzitutto
Si è ritenuto il position paper
Del dell'istituto
Significativo alcuni hanno detto di un'auto critica
Io direi in generale una svolta significativa ed è stato molto apprezzato il fatto che sia stato decisa questa asta questo è stato deciso questo tema vero un asse delle tre sessioni
E nella riconosce a venti direi tutti i relatori che
Si sono succeduti il a hanno apprezzato
Sia il fatto di avere di essersi portati su questo terreno sì anche le le argomentazioni e le posizioni espresse dal position paper
E però poi
Si anche cominciato a dire che avremmo in realtà dovuto risparmiare suolo
Molto prima della grande crisi che si è abbattuta
Che il ciclo espansivo e la finanziarizzazione hanno sottratto risorse e impedito e rinnovamento dell'economia in qualche modo
Si
Sottese all'idea
Il convincimento che potevamo farlo anche prima
Potevamo anche prima della crisi rendersi conto che quello che stava avvenendo in grande ciclo espansivo
Era ci avrebbe lasciato dei problemi gravi da affrontare
E
E però poi subito quindi c'è un alternarsi in questi interventi di
Lettura della realtà
E dall'altra parte ipotesi su come far fronte ad una situazione che indubbiamente e tutti riconoscono come molto difficile e allora a fronte di questo che può essere detto anche come bene ci siamo arrivati però forse dovevamo arrivarci anche un po'prima
C'è il convincimento che si possa lavorare allora
Il prendere atto
Che le città contemporanei non solo quelli italiani c'è sempre quest'atto questo rapporto e questa attenzione per le città europee e anche statunitensi
è
Sono morose sono
Costellate
Da tante
Dalla presenza di aree
Che non si possono concepire tutte come passibile di trasformazione di rigenerazione di valorizzazione
Tramite trasformazioni immobiliare
Ed è necessario quindi
Il applicarsi allo studio all'interpretazione e all'individuazione di strategie par specifiche per questa
Situazione porosa per questi fori
Per queste presente che caratterizzano ormai
Una città territorio che è molto diverso dalla città compatta che ancora continuiamo ad auspicare
Quindi
Capacità adattative
A e qui entra entra il
In gioco l'interpretazione della residenza che non è stata presa di petto in maniera scolastica
Però via via nella nello sviluppo del del discorso delle riflessioni che ciascuno portava
Della resilienza e se di volta in volta messo in evidenza che cosa modifica dell'approccio alla proprio durante la rigenerazione urbana
E il un primo elemento che
A prestatori sottolineato riguarda la temporalità e appunto la dimensione adattativa
Resilienza come tutti voi sapete il concetto che migranti
Dalla dall'ambiente ecologico e che ha e che nel momento in cui
Entra nel nostro vocabolario e quindi nel nostro modo di guardare la città
Ci porta a considerare
Il tempo una dimensione importante
L'adattamento un adattamento che però non è passivo
Ma che vada situazione per situazione ad individuare quali siano le possibilità le chance le leve
Per uscire da una situazione di difficoltà e vivere una nuova vita
Quindi
Il comincia a prendere a prendere corpo l'idea che i a fronte di una condizione di porosità diffusa
La resilienza ACI suggerisca modo tutti intervento
Che sono sostanzialmente nuovi rispetto a quelli che abbiamo praticato e che in qualche modo
Cristallizzano l'idea della rigenerazione schiacciandolo su alcuni modi
Ripetuti uguali ovunque
Resilienza che porta anche a ragionare
Sua economia e società ecco questo che mi sembra
Tutti abbiano colto appieno il fatto che
Non parliamo solamente di aspetti ambientali
Di aspetti fisici ma quando parliamo di resilienza nelle città
Mettiamo in moto una nuova economia e necessariamente dobbiamo mobilitare il gli abitanti la società nelle sue diverse componenti
E qui
Una
Entrare ante la questione del consumo di suolo
Consumo di suolo che già in stato di declinato come consumo di ambiente
Ma in questo contesto qui a in questa sede all'interno dell'Istituto nazionale di urbanistica mi sembra importante
Prendere atto che non pochi pensano che
Il problema del consumo di suolo non si possa affrontare per via normativa
E che invece serva una capacità progettuale che si applica i suoni
Che riesce ad ad avere per a ad individuare per loro un futuro destino che cosa farne
E peraltro su questo del Progetto ecco quindi uno stile un passaggio dall'idea della inibizione
Dell'impedimento Stella di una
Di usura di quella che è una risorsa fondamentale
Si fa avanti l'idea che bisogna progettarlo
E ecco che allora le agende
Di altri Paesi l'agente di atti citato europee ci dicono che è possibile sono stati fatti i vari esempi e ed evidentemente ciò ci fa riflettere sul fatto che per noi è importante metterlo in agenda
Quindi il anche a dispetto
Al all'intervento
Delle direttore appena appena fatto appena ascoltato ecco forse
Ci interessa per noi è molto rilevante che ci siano delle risorse come vedremo ma e anche molto rilevante capire come usiamo come useremo queste risorse
Perché se non devi definiamo
Una delle delle diverse delle diverse modalità di intervento non è detto che noi
Riusciamo a riavviare un ruolo positivo delle città
E in questa in questa
Attenzione per ciò che
Attende di essere usati può continuiamo a dire questo dalla curiosità si è parlato di gruviera di vuoti ma ci sono state
Su questo
Giusta
Prese di distanza perché
Se si parla di vuoti sembra che non ci sia nulla invece
In questi vuoti questi vuoti hanno tante dimensioni possono essere aree agricole cabrare consumate aree dismesse
Aree inquinante Drossi Ascheri quindi
Il quello che qui c'è stato un passaggio
Che ha portato a distinguere all'interno dei browser pinze Idros che quindi le aree
Le aree critiche le aree inquinate
Quello che fondamentalmente non conosciamo non sappiamo bene neppure come trattare
Laddove un Progetto di rigenerazione dovrebbe assolutamente partire da queste anzi anticipo qui capisco anche che devo fare dei salti rispetto al mio proposito di estate
Di essere fedele alla sequenza del discorso faccio un salto e dico che è stato dedicato a questo
Un un momento di riflessione apposito laddove
Il parlare di siti inquinati inevitabilmente porta a fare un ragionamento sui rifiuti che abbiamo volutamente incluso nel nostro discorso
Sembrando questo uno degli argomenti più lontani più specialistici che meno hanno a che fare con la con un progetto per le città che meno hanno a che fare con la rigenerazione urbana ebbene un affronto in questa direzione
Invece ci consente di capire che andiamo attraverso il il rifiuto è chiusa la mie parole
Prendi rifiuto seguirò e arrivi dappertutto arrivi ad un'economia malavitosa arrivi ad un'economia profondamente innovativa arrivi e luoghi che bisogna assolutamente conosciuti includere mappare
E questo è un punto che
Che credo
Sia stato particolarmente
Così non scontato che entrato nel nel discorso di questa mattina
Quindi non lascia degli specialisti questo in un'altra un altro per non lasciare gli specialisti queste questioni
L'abbiamo già fatto questo errore le infrastrutture le abbiamo lasciate gli specialisti
No dobbiamo riuscire anche noi ad avere
Voce in capitolo ad includere nel nostro modo di
Intenta nell'intervento alla riprogettazione del territorio
Quindi la bonifica come parte di un progetto urbanistico superando il contesto sì
Per quelli di voi che hanno a suo tempo apprezzato l'apertura delle schede urbani svolgo un'ulteriore salto passo in avanti
E si è detto anche tattiche di resilienza per costruire comunità e per rigenerare il land use tradizionale
è entra la società
La resilienza la resilienza appunto che è un concetto ecologico non può trascurare l'elemento vivo quindi se trattiamo di e con loro di ecologia
Dell'ecologia
Classica non può escludere la fauna
Se trasferiamo la resilienza i nostri ragionamenti la società entra gli abitanti entrano quindi il e come entrano la parte che la nostra sessione assieme
Si è conclusa con la richiesta di intervento di due Comitati che hanno espresso le ragioni per le quali osteggia hanno alcune scelte che oggi si stanno in questa città
Ma gli abitanti entrano perché sono quelli che
Magari per solo per ragioni di prossimità ai voti hai qualche problematici agli effetti dell'inquinamento piuttosto che agli effetti di una grande opera che interrotta invasiva
Tassi che debbano essere soggetti attivi soggetti presenti che ci possano suggerire
Anche degli usi temporanee quindi
Senza direi che sulla partecipazione non ci sono state sbavature
Nel senso che tutti erano e tutti
Sonno coloro che ne hanno parlato abbastanza tardi artisti della retorica della partecipazione non è di questo che stiamo parlando
Stiamo parlando di una
Modalità di mò di modo di volta in volta diversi per riuscire a capire
Quali possano essere i processi che rimettono in moto il territorio ed economia
Quindi una
Una rigenerazione che diventare silente se interessa
Divido pare non solo di una strategia la stretti e di una città contemporanea che sarà molto diverso dalla città moderna
Ma anche tattiche e quindi tutta la dimensione del temporale
E qui c'è stato un intervento anche questo caso lo anticipo
Un intervento focalizzato sulla
Su direi sulla fase transitoria la in la metto così
In particolare si parlava di Torino è stato molto interessante vedere come Torino forse una delle poche città italiane ha saputo utilizzare
Al come ha fatto città europee la fase della rigenerazione diciamo classica
Per cui Ari usati sui vuoti supera un ufficio che nel giro dall'ottantanove ad oggi praticamente tutte quelle che erano
E centinaia di aree dismesse sono state bruciate non solo con palazzi ma anche
Con un arricchimento delle dotazioni per quella fase è finita
E allora abbiamo potuto capire che c'è una una curva per cui e si è si è conclusa una fase
è una fase nella che è stata quella della che il Cresme ci ha mostrato essa è stata la più grande la più potente fase espansiva del dopoguerra siamo in una fase difficilissima
Se come credo sia condizione di tutti noi vogliamo lavorare perché per innescare una resilienza nella nell'accezione accodato prima ossia un processo nel quale ritroviamo
Modi nuovi modi di abitare di stare in una
In un contesto ambientale economico sociale profondamente modificato ci sarà un passaggio
Allora un intervento
In particolare si è centrato su questo passaggio
Il passaggio che lungo breve non sappiamo però in questo passaggio cosa facciamo di tutto e questi di tutte queste aree che non sono sogni inattesa non sappiamo che farne sono inquinate non abbiamo soldi per intervenire
Allora il diciamo che adatto sesso alle tattiche no al fatto che comunque siccome sono aree
Che gente hanno problemi di tutti i tipi che ha nelle amministrazioni lo sa ogni giorno
Queste aree che non hanno destino che non hanno un destino oppure hanno il destino a cui nessuno più crede perché sono lì
A accezione da decenni in attesa di valorizzazione si sa bene che la valorizzazione estremamente complicata son diventati ricettacolo di tutti i problemi possibili
E quindi bisogna vedere il coraggio di provare di provare e di
E di usarle in qualche modo di presidiarla e di atti di di attivarlo e di vedere che cosa
Quindi c'è anche una dimensione temporanea
Che deve essere disponibile a
Disponibile a anche a c'è stato qualcuno che ha detto
Anzi lo ha detto qualcuno dal quale forse non ci si aspettava quel non ci si aspettava queste parole
B questi erano argomenti che c'erano solo i centri sociali
Nelle nei nei luoghi dell'antagonismo ecco forse da quei luoghi qualche idea anche può venire
E quindi
Bisogna cambiare idea sullo sviluppo ecco questore se vogliamo tornare alle questioni
Alle questioni grosse alle questioni anche di
Impostazione generale del problema
Bisogna cambierebbe sullo sviluppo questo lo aggiungo io non so chi di voi ha letto il libro di Franco Purini quindi da questo punto che sapete tutti un architetto che
Che ha scritto un libro sul quale tutte le idee sul che abbiamo dovuto cambiare noi generazione
Dell'aggravante del grande miracolo del dopoguerra e tra le idee da cambiare idea sullo sviluppo quindi questo è un punto sul quale che pure è tornato
E si è detto non ci può essere ci può essere solo
Sviluppo se mettiamo al centro delle nostre disposta la vita delle persone quindi un cambiamento che si fa insieme
E è un cambiamento che non è e che riguarda anche l'economia
Quindi una una Bosco di ragionamento che però andrà certamente sviluppato per cui dobbiamo pensare che
La crisi della produzione manifatturiera la crisi dell'industria la crisi della fabbrica
Non è nelle città non è crisi del lavoro quindi dobbiamo lecita continueranno ad essere il luogo del lavoro ma di un lavoro diverso
Quindi osservare tutti i nuovi lavori e i nuovi soggetti che questi lavori portano
E Padova
Adesso
A chiudere più rapidamente introduco la questione dell'agricoltura urbana perché questo è uno dei punti che abbiamo voluto mettere
Al che abbiamo voluto inserire uno degli argomenti è certamente l'agricoltura urbana
Vista soprattutto come quella che nasce nel mille
Nelle frange periurbane ecco perché dovetti andiamo
A ad osservare le dinamiche a conoscere che cos'è la nuova forma della quella che chiamiamo geneticamente agricoltura urbana e non andiamo a vedere laddove
In una terra in una parte della terra che non è stata pensata dove la città finisci essi sono buttate molte cose
Che e e che determinano una compresenza in pensate
E anche relazioni che sono che sono conflittuali soggetti sociali che non hanno nulla in comune gli uni con gli altri
Quindi le frange le aree per urbane pone una specie di manifesto di una
Io io direi anche quasi
Una una sorta di
Incubatore
Di digeriti ibridi di lavoro ibridi di soggetti sociali
Quindi
Una una dimensione nella
Che va a attentamente osservata perché quella che chiamiamo agricoltura urbana in realtà mette in moto soggetti diversi
Anche giovani giovani che lavorano che lavorano ma è
Tendo assieme manualità e intellettualità competente nuove inedita e quindi un nuovo ceto ma con una nuova componente sociale
Che fa lavori e che trasforma il territorio in modi diversi
Finisco con finisco con
Una
Il ragionamento che è stato fatto relativamente alla all'immobiliare all'atteggiamento del mondo imprenditoriale
Quindi rientrando volutamente su un terreno che quello hanno il più più comune animano il più noto e su questo forse non è del tutto previsto
Emerso un
Una
Una valutazione direi drastica
Che considera
Impensabile
Il
Riproporre
Una una valorizzazione di tutto il il patrimonio di
Di suoi mediare di edifici che sono a disposizione per essere
Inattese Vieste rielaborati
Non abbiamo ancora preso atto
Che il Paese non cresce più dalla fine degli anni Novanta resistiamo a questa presa d'atto ma questo non ci consente di apprestarci per la resilienza
Da un punto di vista economico e democratico non potremo conosce dei tassi di crescita analoghi a quelli del passato dobbiamo guardare questa realtà
E il
Per anni abbiamo pensato che le nostre periferie potessero essere demolite e ricostruite nelle attuali condizioni italiane quest'ipotesi sono destituite di credibilità
Immaginare processi di riuso e più un impedimento che un aiuto la moneta urbanistica non può più essere battuta in modo libero
Oggi
Queste Lella ammassati aree a disposizione ha un valore risibile se non nullo
Questa è la parte destruens se che però fa sempre
Beh sappiamo che la retorica è fatta di queste cioè c'è un all'attacco e la distruzione di una
Di un convincimento per poi
Invece proporre una un qualcosa in positivo è quello che si propone
In in positivo e che e che si può anche già riconosciuto in alcuni
In alcuni operatori che hanno saputo guardare più lontano infatti quello che si continua a fare a vendere
è da parte di coloro che hanno saputo interpretare la domanda e allora rapporto ne usciamo da una fase nella quale si diceva anche l'offerta costruisce la sua domanda bene questo non è più così
Non è più così bisogna invece saper interpretare la domanda e e fare e e questo anche gli imprenditori dovranno imparare a farlo
Prendendo atto loro e noi con loro e le amministrazioni locali con loro che occorre cominciare a capire effettivamente ciò di cui abbiamo bisogno sono certa che non ho detto di non aver detto tutto Laughton aver restituito tutta la ricchezza del dibattito però a noi e Stato hanno e che partecipavano anche eravamo in tanti è sembrato molto utile
Sarà nostro compito renderlo restituirlo nella maniera più fedele possibile
Non appena siamo pronti per
Un a impostazioni
Osserviamo nel giro
Conversano
Comunque volete voi
Ma intanto
Intanto grazie a Patrizia Pes anche
Come dire a delineato un quadro ricco plurale anche di sguardi di RAI vicinati siti e di
Posizioni che mero violando ogni Croma che sostanzialmente
Descrivono molto bene la situazione di crisi
Qui si trova e di fenomeni nuovi da interpretare
Da
Rispetto i quali
Produrre capacità di resilienza
Che sono l'esito di una crisi che è sotto gli occhi di tutti che strutturale che nulla sarà più come prima è
La battuta bella di Paolo Galluzzi nella mia sessione oggi
Il futuro non è non sarà più quello di una volta no
Futuro nel più quello di una volta
Dico questo perché
Nel sviluppare nella sessione
Seconda del Congresso il tema
Quale forma di piano e quali compiti per la pianificazione
Abbiamo operato un preambolo il preambolo ed è stato quello di interrogarci
Sul se sul fatto se serva la pianificazione
E poi abbiamo leggermente cambiato il titolo della sessione girando in questo modo
Cioè nuovo nuova pianificazione il nuovo modo di pianificare
E dunque nuovi strumenti
L'uomo dei più indicare perché ci sono anche i nuovi compiti del pianificare qui non partendo gli strumenti ma gli strumenti come
Componente
Di cambiamento nel pianificare perché sono anche
Da
Cambiare
Le finalità di questa pianificazione gli oggetti della pianificazione fondo sono gli stessi la città il territorio ma
Quello che cambia è la finalità il compito
Della pianificazione alla prima domanda quindi se le pianificare dico risposto abbastanza in fretta
Risposte sì ovviamente affermativa
Ed è affermativa per
Tantissime ragione ma anzi ne abbiamo individuate alcune
Una e questa che
Emersa nella prima sessione cioè il quadro della città contemporanea della città futura che è un quadro
Per certi versi
Rispetto al quale siamo abbastanza impreparati
Ed è un quadro nel quale è indispensabile
Da subito
Capire e sostenere
Quei germogli di
Futuro in corso no
Quella capacità di
Reagire immediatamente per esempio l'ipotesi di
Bilanciato da Patrizia che o il caso
A Torino abbastanza discusse praticato cui faceva riferimento cioè l'introduzione del concetto di usi temporali
Dell'immenso cambiamento che la città con la crisi si trova a dover affrontare perché siamo alla terza generazione di Outis messo
Che è completamente diverso da quelli precedenti che sono
Per esempio riguarda
In misura larghissima il terziario
Chi non era oggetto di dismissione nelle generazioni precedenti
Il principale come dire padrone dismesso che e in cerca di prioritarie valorizzazione perché al drammatico problema di
Tenere in piedi le cosiddette poste di bilancio dello Stato
Col suo immenso patrimonio quindi abbiano abbiamo la necessità di affrontare
Questo futuro in corso anticipando il futuro che non è
Ancora in corso
Come la pianificazione dice la mia sessione cioè centra la pianificazione perché non è possibile affrontarlo senza come dire
Uno sguardo che guarda più avanti che capace di interpretare quello che succede a condizione che questa pianificazione
Cambi
Sia cattiva sia essa stessa resilienza in qualche modo abbia degli altri tempi sia più semplice sia reattiva
Sia l'esito di un accorciamento della filiera è stato una parola d'ordine un po'della sessione
Che adesso riprendo
Quindi una prima ragione fondamentale rispondo affermativamente preso che serve e che serve perché c'è la crisi non che serve il meno pianificazioni in quanto c'è la crisi e quindi non ce la possiamo permettere
Secondo è che la pianificazione serve per dare come dire un quadro di riferimento abbastanza certo se si vogliono catturare
Gli investimenti specialmente internazionali di operatori
Ci fa una certa stabilità la possibilità di fare dei conti
E
Di come dire
Capirei un quadro di regole di norme che tiene nel tempo sufficiente a valutare se fare l'investimento a farlo e a realizzarlo sostanzialmente quindi
Ineludibile questo podio ma serve persino su una questione che ha appassionato sicuramente la sessione di
Patrizia
Il consumo di suolo la riduzione drastica del consumo di suolo
Intendiamoci a condizione che non diventi una religione uccellino una posizione laica sul consumo di suolo
Molto seria ma laica non religiosa
Beh la riduzione del consumo di suolo per esempio fatta per legge
Nazionale
Ci sono un sacco di disegni di legge bipartisan disponibili in questo momento il che vuol dire che è diventato un obiettivo sostanzialmente comune e condiviso prendiamo quello del Governo come disegno di legge
Questa
Ci fa capire che la legge nazionale non basta
Perché si produca la riduzione del consumo di suolo bisogna entrare nel merito con la pianificazione non c'è altro modo
Meglio se con quella strutturale e poi come dire verificata con
Una pianificazione più snella più sul caso più sul progetto urbano più sulla rigenerazione urbana
A cui faceva riferimento evidentemente
Patrizia pensate che la legge nazionale dovrebbe stabilire per tutto il settore azionare una quantità di consumo di suolo ammessa in netta ripresa in chilometri quadrati per poi ripartirle a su base regionale ma dico ma di cosa stiamo parlando
Come verrà ripartita su base regionale sia la competizione tra le Regioni che si contenderanno una quota di consultori superiore all'altra
Sulla base pure politico sulla base di che cosa dello stock
Diciamo di
Consumo di suolo a cui non si può non tener conto come base su cui fare i calcoli cioè una follia
Se pensiamo che essa sia la condizione se la legge nazionale pone una questione seriamente e impone
Alla pianificazione di occuparsi del problema e la pianificazione la condizione per entrare nel merito
Quindi serve la pianificazione ma
Se serve la critica ce l'abbiamo detto delle e sulla pianificazione che sa cambiare e consapevole che non può essere quella che pratichiamo
Non bene tutto sommato tra mille difficoltà anche adesso tutto sommato
E allora la seconda diciamo il secondo argomento su cui si è sviluppata la nostra discussione e proprio su che cosa pianificare con quale con quale finalità ma sostanzialmente l'ho già in qualche misura anticipate
Tra le cose a pianificare naturalmente non dobbiamo perdere di vista
Nel frattempo componenti
Meno come dire clamorosi di quelli che ho citato mentre che ho citato
In effetti la crisi fenomeni nuovi quattro per potere
Catturare Investimenti lo stesso consumo di suolo ma anche
Temi
Apparentemente più semplice pensate al Swatch all'housing sociale altri non è possibile affrontare una politica settoriale
Socialisti affronta dentro un'attività di pianificazione evidentemente perché lì ci sono le condizioni per creare le condizioni forse per una politica di socio Laurini
Ho pensato alle politiche infrastrutturali come si fanno
Si fanno all'interno attività di pianificazione non c'è un altro modo e se sono ritenuti tali pianificazioni
Magari come dire e più facili iniziare fin da lì la spiegazione del perché di un'infrastruttura e non provare a spiegarlo dopo che in atto un movimento che ormai arrivato magari vicino alla lotta armata insomma Valle di Susa
No
Quindi
Importantissimi contenuti e finalità della
Pianificazione che cosa pianificare
Quindi i compiti sono esattamente questi ci affrontare questi problemi
Perché gli oggetti come dico sono chiari mai sono le finalità compiti quelli che cambiano il profilo della questione
E la terza
Quella su cui mi sembra un po'di più la terza
Argomentazione che che attorno al quale abbiamo discusso e a questo punto come pianificare
Ovviamente a questo punto con quali strumenti nuovi
Quali forme di strumenti e con chi pianificare
Allora sul come pianificare
A una quarta ragione fondamentale per il pianificare che anche un compito la finalità se volete
Dimenticavo fase di dirla ce l'ha riportata il Ministero della coesione territoriale
Cioè qui si tratta di essere in grado chissà per intercettare ma intercettare seriamente intercettare per
Anticipare il futuro per sostenere futuri in corso per quel cambiamento
Che e la nostra responsabilità nella con
Zione delle città e dei territori sapere intercettare centodieci miliardi sette anni di fondi europei di questo stiamo parlando
E come si intercetta le centodieci miliardi di cui la metà sostanzialmente per i territori e ricitarsi intercettano essendo capaci di
Sviluppare progettualità di territorio progettualità di città che non possono essere lo spot
Occasionali o
La
Siamo l'estrapolazione da qualche cassetto di qualche progetto cantierabile
Sostanzialmente quello che abbiamo visto faticosamente affollarsi alla notizia che c'erano dei soldi per il piano nazionale Città
Peraltro ci diceva Vincenzo De Luca ieri trentadue milioni per il piano nazionale Città e circa cinquanta miliardi di centodieci invece disponibili i fondi europei
La sfida è questa e i fondi europei saranno assegnati ai territori capaci di
Ha come dire applicare il metodo
Che
L'Unione europea a agganciato al programma quattordici venti che il CNL di Community bloccarli livello
Cioè la capacità di
Dalle città e dei territori esprimere progettualità strategiche e sono
In grado di creare lavoro di creare sviluppo di creare valore allora arriveranno i soldi ma per questo serve tempistica
Questo compito della pianificazione ineludibile
Allora
Come pianificare
Qui una cosa che abbiamo
Diciamo concordato insieme nella sessione sullo scudo diciamo iniziale di Linux introduceva che ero io
E
La necessità di una nuovo modello di governance della pianificazione e se volete lo stimolo del Governo del Territorio spesso
Che al momento sembra accennato mai
Lui stesso vittima di conti vini passi indietro passi laterali
Sospensioni rinvii
Serve una direzione di marcia
Da perseguire e si arrivi in questa direzione di marcia tenga
Il tempo necessario per Expo per essere percorsa verificata
Verificato il successo della
Del percorso in questa direzione di marcia quindi verificati
Io preferisco dire le riforme invece che io riordini ma anche gli ordini trova un'enorme difficoltà se non c'è una direzione di marcia che tiene
Ora perché dico che la direzione di marcia non tiene perché noi siamo continuamente in una metà del guado vittima di dicotomia ed i comportamenti gli atteggiamenti dei soggetti
Che legiferano che stabiliscono i quadri normativi che forniscono eventualmente risorse poche pubbliche
Assolutamente insostenibile
Ma
Il ritorno al centralismo
Dello Stato delle regioni e un altro scenario rispetto alla prospettiva cui si è lavorato per anni di tipo diciamo federalista
L'applicazione senza se e senza ma purché fatta seriamente il principio di sussidiarietà
E in dicotomica posizione rispetto a un neo centralismo
E se a questo neo centralismo si accompagni un pentitismo dello Stato delle regioni che diventano di nuovo centrali perché son pentiti dell'eccesso di sussidiarietà o perché la crisi ci porta su dei baratri tali per cui non c'è tempo
Sì accorcia la filiera al centro del comando questa è una è un esempio di direzione di marcia che rende schizofrenico i comportamenti ma anche concepire
Modo di pianificare
Perché se la parola d'ordine
Si torna al centralismo si pianifica in un altro modo cioè si torna al sistema gerarchico e verticali dei piani separati top down non si scappa
Se invece la direzione di marcia e un serio non pittoresco e stravagante federalismo ma
Applicazione seria del principio di sussidiarietà
Si opera si deve operare per esempio una parola che Linux
Lancia in questo congresso senza se e senza ma con la copianificazione
Come metodo evidentemente e rovesciando completamente il sistema di pianificazione che un altro perché diventa orizzontale cooperativo processuale e non è un sistema che produce piani
In ordine gerarchico fra di loro è un'altra cosa
Ma se la direzione di marcia non è chiara e difficile anche come dire
Utilizzare fino a fondo l'enormità delle leggi regionali persino gli stessi strumenti diciamo innovativi che queste leggi speriamo non soltanto nominalistica mente hanno
Hanno presentato
Direzione di marcia e
Modello che sia capace di accorciare la filiera della pianificazione e come dire delle relazioni istituzionali delle competenze del governo del territorio
A che punto siamo qui ma qui siamo un punto interessante se la direzione di marcia tenesse
Il modello di governance che sembra disponibile in questo momento se tiene la direzione di marcia è un modello di accorciamento della filiera mistico perché
I livelli di pianificazione e le competenze di pianificazione potrebbero essere non più tre
Ma essere due e mezzo dicevamo nella sessione
Cioè un ente intermedio che si occupa di area vasta elettivo di secondo grado e quindi rappresentativo dei comuni che potrebbe essere il mezzo
Livello di pianificazione perché integrato con i Comuni che sono sicuramente un livello la pianificazione locale
E il livello regionale
Cioè se sopprimiamo le Province
O se le Province non reso priviamo ma cambiano natura DNA il profilo e diventano davvero uniti intermedie sono elettivi di secondo grado e ci sono le città metropolitane che sono delle vive di secondo grado e fanno anche loro
Pianificazione completamente diversa da quella cui siamo abituati non saranno piani territoriali coordinamento quelli delle città metropolitane saranno altri tipi di piani
Per esempio perfetto per una città metropolitana elettiva di secondo grado fare per tutto il territorio metropolitano lei in Piano strutturale
Lasciando ai Comuni della Città metropolitana il piano operativo se serve
E la regolamentazione urbanistico edilizio ed energetica io direi quel documento mi piacerebbe che fosse periti duri argomenti Vitri contenuto il Regolamento Urbanistico
Questo accorcia la filiera nonché tutti i Comuni fanno Piano strutturale credo perché l'argomento lo fa la città metropolitana non strutturali e nei territori non metropolitani
L'ente intermedio che si chiamerà o non si chiamerà Provincia diciamo che si chiama Patrizia
Va bene lo stesso sarà un ente di secondo grado che fa a quella
Come dire
Attività intermedia tra comuni meglio si è organizzato in Unioni di Comuni
Che fanno piani strutturali uni Unali
E anche su questo abbiamo concordato che nell'accorciamento della filiera
Ci sta una riflessione sulla governance e quindi secondo grado primo grado ma il secondo grado una buona notizia sotto questo profilo
E ci sta anche una riflessione sulla
è come dire
Collocazione chi pianifica che cosa sul fatto che la collocazione giusta della predicazione strutturale locale
E la pianificazione Unione alé e nel caso delle città metropolitane la pianificazione della Città metropolitana
Lo dico perché
Testi pericoli centotrentacinque insomma poi superata
Dalla necessità di dovere far fronte
Alla sentenza della Corte costituzionale
Sappiamo disegno di legge del Governo di di estrazione dalla Costituzione non solo delle Province ma anche delle città metropolitane
E poi disegno di legge che dovrebbe andare a compimento se non siamo come dire a sbalzo nella solita metà del guado senza direzione di marcia
E prevedono prevedono questi queste diciamo
Queste queste queste situazioni prevedono queste le queste normative a metà prevedono per la città metropolitana
Un termine la legge che ci fa pensare che non è un piano per come coordinamento usa il termine pianificazione territoriale generale un ossimoro
Tra PTC e Piano regolatore che qualcosa vuol dire quindi per me vuol dire che la città metropolitana fa il Piano strutturale per esempio
Questi accorciamento di filiera si
Si capisce meglio
Si dà a certi strumenti la dimensione giusta per essere in grado di funzionare
Sì come dire libera da un fardello di attività
Soggetti che possono occuparsi meglio di quell'attività più come dire
Ad attiva più veloce e più la pianificazione operative al Regolamento urbanistico lasciando ad una dimensione che quella giusta il compito di occuparsi della pianificazione strutturale
Quindi un modello di governance che
Se tiene l'idea che il principio di sussidiarietà
Funziona la copianificazione il metodo per vivere questa pianificazione collaborativa in Inghilterra hanno appena
Diciamo dato corso al
Al al localismo Bill
Età hanno dato corso con
Un processo che prevede il chiusi tutti copre relitti cioè il diritto il dovere di cooperare
Bene questa cooperazione questa processualità orizzontale permette non solo di accorciare la filiera ma permette di arrivare a pianificazioni condivise che sono la condizione essenziale perché la pianificazione sia efficace
Il ruolo della Regione in questo contesto quell'altro il mezzo è attività intermedia l'altro Di Bello potere di pianificazione dovrebbe
Se crede se crediamo nella pianificazione intermedi dovrebbe essere
Quella di un soggetto che capaci di fare un passo indietro non serve un piano territoriale regionale a questo punto serve
Un buon piano paesaggistico un ottimo Piano paesaggistico e serve un vero documento strategico
Delle regioni siano
Il sindacato di rendere intelligibile le politiche regionali
Vi sia in grado di rendere intellegibile
Il quadro rispetto al quale la stessa pianificazione intermedia è essa stesse intermedia intermedia tra il locale appunto e la strategia regionale
Strategia regionale che ci permette anche di meglio intercettare
Se
Diciamo organizzata questa capacità di interazione intercettare
Quelle risorse europee così importanti e che richiedono
Il protagonismo dei territori delle loro progettualità che non possono essere come dire l'esito di
La appaltare ad un'attività terza perché la pianificazione ci mette troppo tempo perché la pianificazione non è
Efficiente rispetto a questo voglia perché altro servirebbe inventiamo degli altri strumenti
Quindi
Le due parole d'ordine se volete sono direzione di marcia più chiara e che tiene il tempo necessario perché le riforme sono faticose ci vuole pazienza
Per vederne gli esiti e accorciamento della filiera
Del
Processo decisionale dei poteri ma anche dei piani i devono trovare come dire loro loro interagire più comprensibile
Che sia più raccontarle che sia più spiegabile che produca degli effetti
Sostanzialmente
Nella direzione di marcia
Che deve essere più chiara di quella che attualmente perché non è adesso il Marcianum metà del guado appunto per esempio tocco un punto lo so perché ho tocco perché è stato
Diciamo sollevato anche ieri fare un intervento di Mantini consentito arrivando
E lo dico perché lo dice anche il presidente letta ha detto recentemente
Io personalmente mi auguro di minoranza
Non sono un pentito del Titolo quinto dalla costellazione volontà consapevole
Sezione dopo si indica
Dichiaro
Che si chiama e mi spiego non sono pentito per quelle materie concorrenti del Titolo quinto la Costituzione serie
L'Aula siano veramente tali se puoi andare su come si dice verso le conclusioni mandami Patrizia sia stata veloce va bene se nell'accordo Usa-Russia costante sempre
Mi spiego
Ventinove materie concorrenti una assoluta sciocchezza
Alcuni si sovrappongono una all'altra
Ma se ce n'è una
Su cui con chiarezza bisogna ritenere che debba essere concorrente queste dovrà nel territorio
Perché non può essere né esclusiva dello Stato
Cosa rifacciamo legge quarantadue
Riviste in salsa ventunesimo secolo né può essere materia esclusiva delle Regioni
Lo facciamo un patchwork regionale dunque ognuno si fa la sua Repubblica libera della pianificazione della direzione di marcia del modello di governance
I dei princìpi
No serve una materia concorrente
Difficile
Ma che e indispensabile indispensabili perché alcuni principi fondamentali devono essere scritti nella legge nazionale perché le leggi regionali sono così possono essere utili nel sostenere nel riconoscere
Nell'intercettare nel
Produrre le condizioni per una nuova pianificazione efficace
Federico
Mi fermo qui sette facciamo un applauso
No nel senso che
Scusate
Mi scuso con l'anno perché loro bruscamente interrotto però mi sembra che le reti dico solo degli argomenti il salto solo il Piano strutturale per opere
Va bene però
Li metteremo diciamo nel
Nel report del Congresso rimbalza Ermete sono quelli position paper va bene quindi c'è un accordo col position paper
Stefano per l'ultimo intervento così poi passiamo
Hai diciamo
Alla tavola rotonda dell'INU
Bene io non ma riprenderò alcuno dei contenuti della mia relazione introduttiva alla sessione perché pubblicata
Nel sito dell'Istituto e quindi
Coloro che non erano presenti nella mia sessione sono interessati potranno leggersela scaricarsi alla
Leggerla
Così non riprenderò nemmeno i contenuti dei per rappresentanti dato che è in crisi sono pubblicati nel nel sito l'alla sessione che ho avuto
L'onore di di di coordinare
La sessione Cutolo nel di coordinare hanno avuto una una struttura
Molto articolata
Vi era la presentazione di alcuni pay parte ci sono stati interventi di esperti o testimoni privilegiati si è dato ampio spazio al dibattito
E programma prevedeva anche l'intervento di due di scarsa ante
Due colleghi del Consiglio direttivo nazionale dell'istituto
Questo ha consentito un'ampia
Discussione presentazione di idee di proposte ho contato circa venticinque interventi e quindi le cose che sono venuto fuori sono anche
Suffragate da in significativo
Consenso questa modalità di svolgimento di questa sessione ha consentito che ci fossero delle presentazioni
Di tipo teorico accademico per un verso ma per l'altro perso anche dicasi applicativi
Di carattere sperimentale
Sono intervenuti lei ragazzi
Crema torcere che si affacciavano
Per la prima volta o per la
Una delle prime volte in un confronto pubblico la prima occasione fosse in cui
Presentavano i risultati di loro studi
Le in cui presentavano delle loro proposte con
Colleghi
Che hanno dedicato
Tutta la vita
Alla
Gestione ed i piani urbanistici
E
Questo mix
Ha fatto come dire ha dato un certo ottimismo al i lavori che si sono
Uno svolti tant'è che
Qualcuno ha rilevato come a differenza
Del dibattito di ieri del dibattito di ieri
Che era
Molto di carattere pessimistico su tutte le eccetera entrata su tutte le cose che non vanno in questo Paese invece
Il no nostri lavori sono stati
Connotano in laguna certo grado di ottimismo anche perché
Già i primi interventi che ci sono stati hanno messo in evidenza come
Non c'è c'è la crisi
Essi negativa ma anche l'occasione per stimolare
Nuove idee
Per stimolare
La creatività per stimolare
Comportamenti nuovi e questo è stato un po'l'indirizzo che avranno preso i nostri lavori
I nostri lavori si sono concentrati soprattutto su tre questioni la rendita il finanziamento della città pubblica e welfare urbano
Sul primo la rendita
Il punto di partenza è stato un utilissimo richiamo ad una ricorrenza due mila tredici cinquant'anni dal fallimento del tentativo riformista di Ferentino sullo
Probabilmente
Se
Allora
Fosse
Lo state assunte decisioni diverse oggi potremmo trovarci a da affrontare in modo completamente diverso il tema della rendita ma è andata e andate così
è andata così certo è
Che quando si parla di rendita bisogna è stato detto riaffermare con forza la prevalenza dell'interesse pubblico sul privato
E questo avviene attraverso
L'urbanistica il senso dell'urbanistica dell'attività dell'urbanista è quello di essere il braccio operativo del Welfare
Dello Stato se non è così
L'urbanistica non ha ragione d'essere
Ecco sulla base di questa impostazione si è parlato della rendita di cattura della rendita al fine del suo investimento delle risorse
Estratte dalla rendita nella
Nella città
E in particolare nella città pubblica
Entrando nel merito sono stati proposte tante
Soluzioni operative non mi sembra che questa sia la sede di entrare nel merito delle
Molteplici soluzioni operative che già avevo segnalato nella mia relazione come sono state riprese ne sono state aggiunte è chiaro che non materie complessa è necessario un ragionamento di sistema
Su questo mi limito a segnalare due due aspetti che sono venuti fuori la necessità comunque dei prelevare un plusvalore
Dalle operazioni di trasformazione urbana di sviluppo immobiliare quanto più possibile per socializzare lo
Primo punto e il secondo punto più circoscritto ma significativo perché si è parlato anche ieri in una tavola rotonda
Ho mutato una
Utile convergenza fra
Le riflessioni mie che ho presentato più volte in sede INU
E quelle del di altissima associazione delle aree urbane dismesse che comprende sia soggetti pubblici che soggetti privati e questa riflessione sì
Riferisce alla
Ad un in contributo chiamiamolo contributo di sostenibilità chiamiamolo come ci pare da imporre
Al
Consumo
Il reversibile dei green Fields ma non per i custodi inventarci e di applicare una nuova tassa no per prendere
Risorse dal settore privato che opera nell'espansione urbana ed trasferirle nella riqualificazione della città e in parte del rinnovo della rigenerazione delle parti pubbliche delle città
Quindi un trasferimento di risorse private
Dal
Espansione alla riqualificazione urbana
Con l'intento qual è l'intento di rendere
La
L'investimento nella trasformazione urbana l'intervento nella trasformazione urbana competitivo con quello
Della espansione urbana e quindi è chiaro ormai che è maturata una saldatura fra
Il tema dei
Del del contrasto consumo di suolo e quello della promozione della rigenerazione urbana e questo penso che sia debba essere
Un punto forte della futura elaborazione
Della futura elaborazione dell'Istituto quindi
Cattura catturare la rendita e
Punto dicevo tante proposte sono state fatte una parte significa anche una molto significativa sulla questione dell'infrastruttura e della pianificazione della realizzazione delle
Delle infrastrutture per quanto riguarda il finanziamento della città pubblica tema che come dire segue subito dopo quello della rendita non sono emersi
Problemi e
Poi anche modalità e strumenti i problemi i problemi sono quelli che riguardano
La capacità del nostro Paese di attrarre e di attivare risorse
E qui
Anche con il contributo di i giovani studiosi è stato puntato l'indice sulla corruzione
Sul cattivo funzionamento della giustizia
Sull'incertezza del diritto problemi che ben conosciamo e certamente
La loro risoluzione è essenziale se vogliamo sperare che Investimenti dal che la in Italia il nostro Paese abbia capacità attrattiva nei confronti investitori
è stato investitori internazionali
Poi il punto si è parlato delle modalità di creare risorse degli strumenti di per utilizzarle
Di rilievo di notevole considerazioni sono stati gli strumenti che prevedono un finanziamento diffuso della città pubblica
Avuto modo di riscontrare come lo strumento del fondo immobiliare abbia avuto parecchie valutazioni positive
Anche se
Non è stato oscurato nel dibattito fino in fondo questo strumento perché
Sappiamo che una criticità è rappresentata anche da
La figura di chi gestirà questo turno strumento e quindi le note Sgr le società di gestione del risparmio che si troveranno adesso stanno
Sperimentando
Una diversa operatività di quella che
Tradizionalmente usano nel sociale l'housing e
Loro intervento nella
Progetti di trasformazione urbana qualificati dal punto di vista sociale
Come dire sarà oggetto di di sperimentazione
Di rilievo anche la segnalazione di un'altra modalità di finanziamento diffuso che progetti più piccoli meno impegnativi il ground fanghiglia
Per quanto riguarda il terzo punto il welfare urbano non abbiamo trattato del
Adesso c'è l'housing probabilmente perché tutti sapevano che fra due settimane ci sarebbe stato Bam proprio social housing a Torino e quindi il tema sarebbe stato sviscerato come merita
In quell'occlusione quindi
Abbiamo i ragionamenti hanno riguardato soprattutto gli spazi pubblici le piazze le strade e quindi la mobilità
I quartieri e via di seguito e sono venuto fuori anche proposte molto interessanti in merito
Ha come utilizzare meglio questi spazi
Anche qui è venuto fuori il tema degli usi temporanee per quanto riguarda il patrimonio immobiliare pubblico ma anche
Privato la riappropriazione Dedej dei quartieri delle comunità dei quartieri degli spazi pubblici
In via di seguito infine sempre lungo questo filone
è venuto fuori anche nella
L'ipotesi di di lavoro importante non ancora esplorata tanto in realtà dall'istituto e anche dei Peppa che sono arrivati che riguarda lo sfruttamento delle innovazioni tecnologiche per
Risparmiare per rendere meno costosa
La vita privata e le attività pubbliche all'interno delle città quindi innovazioni in campo energetico in campo delle telecomunicazioni nel campo dei rifiuti e via di seguito
E
Parlando di questi temi quindi del vecchio welfare urbano dello spazio pubblico siamo arrivati ad una
Conclusione
Naturale direi la conclusione naturale è che
Non sono solo le risorse comunitarie a creare le condizioni di base
Per
Una ripresa
Dello sviluppo qualitativo delle nostre città il tema delle risorse non può essere declinato sull'in termini
Monetari il tema delle risorse richiede di essere trattato anche in termini culturali sociali etici e con su questi
Affermazioni ci sono qui conclusi i nostri lavori grazie
Allora
Io direi che dato il protrarsi
Do i tempi
E la volontà di concludere
I lavori di oggi pomeriggio con un po'o di pubblico presente darei subito la parola alla successiva tavola rotonda
Coordinata da Silva di piani con i rappresentanti
Dell'istituto mi scuso per avere strozzato un eventuale dibattito sulle tre
Sui tre report di questa mattina ma non possiamo fare diversamente e grazie Silvia toccate
Poco
Allora
Buon pomeriggio
Temo che si sia passata anche l'ora del tempo e che siate molto stanchi
Io ho parlato con
Quello che nel programma è chiamata del mondo Rino
Cioè
Tutti i Presidenti dei sezione
Molti di coloro che hanno fatto parte dei gruppi
Che nella sezione hanno lavorato per
Contributi
Ho parlato con i responsabili dei gruppi
E con i Presidenti di Commissione
Noi abbiamo fatto un lavoro
Piuttosto impegnativo che voi non
Non
Potete vedere perché pensavamo di illustrarlo dell'oggi pomeriggio
Ma avremmo avuto bisogno del tempo assegnato cioè contavamo di a vere
Due ore due ore e mezzo
Perché il pomeriggio oggi era dedicato a questo
Abbiamo scelto
Per non
Inutilmente affaticarvi
Per permettere poi le conclusioni
E anche
Per non sciupare il lavoro fatto
Di non fare la tavola rotonda
E io vi illustro invece alcune chiavi di lettura
Alcune parole chiave
Vi dico come abbiamo lavorato e vi annuncio che la prima cosa che
Le sezioni le Commissioni e i gruppi intendono fare insieme a me
è
Una iniziativa di consolidamento di tutto questo lavoro
Che è già attuativo delle tesi congressuali
Da un punto di vista del metodo
Noi stiamo dicendo in questi due giorni lo diciamo più volte
Che vogliamo liberare le energie della città
Il lavoro fatto da quello che chiamiamo il mondo Ichino per comodo per non ricordare di tutto quello che compone
La macchina dell'istituto il lavoro che abbiamo fatto dimostra che possiamo liberare
Le energie dell'istituto
E questo è un dato che
è già importante
Abbiamo diciannove sezioni regionali sei Commissioni nazionali sei gruppi nazionali sono molto diverso se
Le sezioni sono diverse perché diversi sono i territori
Le Commissioni sono diverse perché diversi sono i campi applicativi
E così è per i gruppi le attività che ha hanno svolto che svolgono e che svolgeranno sono diversificate producono esiti diversi
Deve essere un patrimonio comune
Che rafforza ognuno e di cui dobbiamo essere più consapevoli e che dobbiamo rendere più visibile più utilizzabile
Io so che in questo momento tutti quelli che erano pronti a parlare sono un po'delusi e pensa no che ce la faremo comunque
Perché abbiamo fatto un lavoro per il quale avevamo fatto un esercizio difficilissimo ma eravamo riusciti a prepararci per potervi dare
In cinque minuti ognuno
Il cuore
Delle indicazioni operative a cui eravamo arrivati però è un sacrificio che vi chiedo di condividere
Perché non lo voglio buttare via
Non voglio buttare via questo grande sforzo
In genere quando si fa un piano
E bisognerebbe
Aver
Chiaro un programma ma serie di obiettivi
E
Si comincia normalmente
Con una serie di
Carte conoscitive di elaborazioni conoscitive ognuna ha un suo specifico contenuto
Le chiamiamo con una parola non molto elegante spesso tematismi
Poi dovrebbe cominciare una seconda fase e a quella del Progetto di Piano
C'è un salto
Fra la conoscenza e il Progetto
Se non c'è un programma e se non c'è uno snodo fra queste due fasi fra fasi importanti il piano può essere un buon racconto
Ma non sarà mai un Progetto
Io ho fatto lo stesso lavoro con i contributi delle sezioni delle commissioni e dei gruppi
Non mi sono soffermata leggerle e attrarne dei brani per comporre con dei brani
Un racconto
Ma
Dirò
Interpretati sintetizzati ho costruito un orditura una trama nella quale
Ognuno potesse essere riconoscibile ma confrontabile con gli altri
E alla fine ho buttato giù
Alcune chiavi di lettura
Alcune frasi chiave che spacchettate sono diventate delle scatole entro le quali sono stati ricomposti
I contenuti dei contributi ecco perché vi dico è un lavoro nel quale
Come dire darne conto sarebbe difficile correndo come malati
Mi rendo conto che sia una cosa nuova normalmente approfitteremo della vostra pazienza per arrivare a essere scalzato i da queste sedie come è successo per la allo
E quindi io
Ma lo faccio fare
Chiavi di lettura
Un'idea non è una sommatoria di pensieri e quindi dicevo anche per noi
La relazione che io ho predisposto e che voi non potete leggere perché
Volevamo farla prima
Non è una composizione che si fida
Di raccogliere i contributi per unirli in uno scenario unificante coinvolgente
Lo studio attento dei contributi pervenuti spacchettati riorganizzati secondo le tranne interpretative
Che assumono la necessità di un'idea comune
Che partono dalla necessità di un'idea comune conduce a un bilancio critico
E con ferma la necessità del Progetto urbanistico e di azioni di governo delle trasformazioni urbane e territoriali che nonsono separabili da un'idea di società
è un esercizio faticoso da condurre oggi in condizioni avverse
Che non può essere ostacolato
Da una propensione dell'urbanistica e dell'urbanista a battersi il petto a caricarsi di mali che non gli sono propri e a riempirsi di contenuti mutuati da altre discipline
è un esercizio che pure in queste condizioni avverse
Resta necessario e affascinante nel quale possiamo utilizzare gli sguardi che noi abbiamo e che sono attenti ed esperti per interpretare le forme urbane
Per tracciare
Soluzioni per definire strumenti e regole
Per individuare il re azioni e pratiche e per riaprire gli spazi materiali e materiali
Questioni come partecipazione rappresentanza visione al futuro Governo politiche integrate efficacia deliberativa poi si non è sociale città pubblica solidarietà intelligenza attraversa hanno tutte le riflessioni nei diversi contesti
Al contrario di quello che devono avvicinarsi
Io la devo allontanare
I temi del federalismo della centralizzazione degli assenti
Dei compiti delle responsabilità le parole chiave come identità partecipazione confine
Responsabilità ricorrono né i contributi
E ricorrono in un modo che permette al mondo inutili pensare anche alla propria agenda è un mondo variegato PEEP lo dicevo che riflette diversità di contesto e di approccio
E ci racconta di uno Stato delle politiche molto diverse fra di loro
Di istanze culturali
Variegate
Che si rivela spesso pur
Nella nel ricorrere dei termini che si ribella spesso più una successione di echi che è un linguaggio
Che rappresenta un pensiero completamente convinto e condiviso
Appare necessaria pertanto una ricomposizione intorno a un progetto comune che possa essere proposto dall'istituto a partire da questa ricchezza
In tutto il Paese per garantirvi la risposta alle tensioni e alle aspettative
Delle popolazioni insediate
Che sono relative l'abbiamo sentito anche questa mattina anche ora tanto e servizi quanto alla sicurezza quanto tanto alla qualità estetica
Quanto alla riproduzione dei paesaggi dal civismo urbano all'inclusione sociale e finanze al decoro dello spazio della vita del lavoro
Seconda questione seconda chiave di lettura tante leggi non fanno un buon piano oppure diciamo anche
Proviamo a fare
Buoni piani e buoni progetti ora anche a leggi invariate dimostrando che con la cassetta degli attrezzi che disponiamo possiamo
Far vedere
Come facendo
Buoni piani e buoni precetti ciò che critico non dipende dalle capacità della disciplina della riflessione
E dell'azione ma dipende da ciò che manca in altri settori e quindi individuiamo ciò che manca
Negli ultimi vent'anni abbiamo visto un rinnovamento totale della legislazione regionale l'abbiamo chiamato periodo riformista
I principi della prevenzione dei rischi della difesa dei valori ambientali e paesaggistici della riqualificazione della città esistente sono stati assunti
Come basi della sostenibilità della pianificazione ma dal quadro che esce da tutti i contributi noi notiamo il permanere delle inerzie
Delle incertezze delle ridondanze di procedure stressate e stressanti di tempi sempre più lunghi
Da questo punto di vista da un lato la dispersione regionalista e dall'altro la proliferazione di piani e di leggi generali e di settore nazionali e per le regionali
Non aiutano per coordinare le politiche per integrarle azione necessaria per un governo corretto
Della
Conservazione della trasformazione del territorio e per il rilancio delle capacità urbane occorre
Anche in questo caso un'azione congiunta che non è ricavabile dalla mera sommatoria dei piani
Ne può essere assicurata dalla corsa verso le Unioni dei Comuni che in questo momento sono motivate dalla necessità di garantire servizi di base
Ne può essere prodotta automaticamente dalla nascita poco cosciente delle città metropolitane
Tuttavia
In questo quadro gli obiettivi che avevano promosso la riforma urbanistica non la chiamiamo più il modello vicino quell'innovazione degli strumenti
Che anche la sessione di Lallo Barbieri a riproposto con convinzione c'è bisogno di pianificare c'è bisogno di strumenti nuovi
Ebbene quegli obiettivi mantengono il loro valore ed è in alterata la necessità di perseguire la sostanza dell'innovazione anzi semmai le condizioni attuali così avverte così difficili
Non giustificano
La perdita di centralità dell'urbanistica nelle agende politiche anzi semmai spingono
Arridente a ribadire le convinzioni che noi abbiamo sempre portato dentro di noi e verso l'esterno
Infine un altro punto l'autorevolezza si conquista sul campo
La crisi si è rivelata un collassamento interno
è trascinata dal mondo delle finanze così astratto e attorno a sci nato l'intera società concretamente persino con il fango delle alluvioni con i massi
Delle costruzioni storiche cadute
E tuttavia in questa situazione la rappresentazione sociale del nostro Paese conferma la prevalenza dell'opinione sul discorso pubblico
E rivela una mappa cita di adattamento una resilienza perché
Che resiste persino
Agli effetti peggiori della crisi e che si
Autoalimenta
Grazie a una sfiducia
Nell'istituzione che viene persino derisa qui la scarsa rilevanza della dimensione pubblica gioca un ruolo fondamentale ed è quella
Quella che invece noi contrastiamo insomma ci aggiriamo fra macerie non visibili e quindi dobbiamo riuscire
A produrre piani e progetti che ebbe che fanno i conti anche con questa situazione
Uscire dalla nicchia
Parole diverse per parlare del consumo di suolo
Parole diverse per parlare dei margini urbani parole diverse per parlare dei progetti calibrati sulle condizioni dei conti contesto uscire dalla nicchia
Non indulgere nell'urbanistica della paura
E uscire dalla rassicurazione dell'idea della città chiusa come
Un
Porto a cui torna
Aree o come una rocca entro cui difendersi il che non significa negare i valori della città ma anzi sprigionare delle energie
Di cui abbiamo parlato in questi due giorni ritrovando i valori delle singole parti
Le trovando i valori delle relazioni fra i margini capendo il valore dei confini laddove sono riconoscibili e laddove non sono più riconoscibili è sempre difficile tracciare un confine
Ma questa è una pratica connaturata alla conformazione dei suoli e lo è persino per la pianificazione strutturale che non vuole conformare i suoli
Eppure deve mettere dei paletti
Difficile tracciare un confine
Est ed è il responsabile se lo tracciamo senza chiederci
Se non ci interroghiamo su chi sta dentro e chi sta fuori
Su come si sta dentro e come si sta fuori se esista un di qua e al di là
Come ci si vive come ci si muove come ci si s'posta come ci si raggiunge quali investimenti si fanno e dove se le politiche necessariamente diverse sono eque per il di qua e periti la
Infine
Se il confine aiuta nel garantire i diritti e i beni comuni
Ultima
Questione con parole
Chiave con parole nuove Europa e diritti vita urbana e città pubblica
Pianificazione territoriale progetto urbano si misurano con un cammino molto faticoso quello dell'integrazione europea
Alla quale
Manca un senso condiviso quello su cui si appoggia la politica le politiche
Per questo noi dobbiamo ripensare diritti ed è venuto fuori
Anche nelle tre sessioni in modo diverso
Noi dobbiamo seguire i cambiamenti della società contemporanea
Senza abbassare la guardia rispetta i diritti e diritti universali l'uguaglianza la dignità
Perché parliamo di perequazione anche la messa in condizioni di uguaglianza delle proprietà fa parte
Di questo ma certo non è a questo quello a cui pensiamo
I Bertacco agli Anza dignità diritti storicamente consolidati per esempio
Quelli che sono protetti dalle carte costituzionali a garanzia di pura istruzione convivenza sicurezza non è di questo che parla un Progetto non è di questo ne parla un piano
I diritti alla vita urbana
Per questo che ci occupiamo di risorse per i servizi per quello che ci occupiamo di redistribuire la rendita e che soprattutto cerchiamo forme nuove
Per
Investire sulla città pubblica e soprattutto cerchiamo
Di convincere sulla cosa pubblica sulla città
La pubblica come un oggetto come un campo su cui investire perché il primo bene comune perché è quello nel quale viviamo
Il progetto della città così pensata
Deve essere visto in tutti i suoi aspetti e c'è anche quello dello spazio nella nostra cassetta degli attrezzi il Progetto degli spazi reali percepiti vissuti
Perché siamo consapevoli che la rappresentazione dell'ambiente
è un tramite per organizzare comportamenti e perché siamo consapevoli che nella città le attività diverse
Si svolgono diversamente negli spazi e nei tempi lavoro turismo compere figli genitori dolori gioie
E sono diversi troppo spesso è molto spesso rispetto al luogo della abitazione e questo ci induce a riflettere sul senso di cittadinanza cioè al legame tra la città fisica e la percezione di appartenenza e qui stanno anche i problemi di degrado di insicurezza e qui sta anche in questa una chiave di lettura
Per scegliere quali parti della città rimangono dismesse e in che modo esse non siano buchi neri come ci diceva Patrizia Cappellini in questa relazione
Fra spazi fisici e spazi percepiti
La gradevolezza degli spazi può essere accompagnata da un crescente senso di appartenenza
E quindi da un progressivo comportamento di cura
E adesso la carrellata con le parole chiave per farvi capire i contributi
Delle Sezioni delle commissioni e dei gruppi
Poiché abbiamo spacchettato individuando anche per essi le parole chiave
La moltitudine e il Progetto la città amica
La città diffusa che si muove continuamente dove le convenienze sono sostanzialmente ricercati a livello individuale genera conflittualità ma soprattutto ci fa sentire saturi
La risposta è uno spaesamento e una certa in mobilità invece
Dobbiamo progettare riqualificare guardare avanti per rendere più efficienti tutte le reti e tutte le relazioni di cui parlavo prima e non farlo come anche in questo caso una sommatoria di opere
Un divieto di transito un parcheggio un sottopasso
Una legge in più un Regolamento in più
La Commissione paesaggio e qualità del Progetto ci ha parlato di
Una consapevolezza
Una consapevolezza che gli interventi della città abbiano un'immediata visibilità un immediato impatto
Perché possano non solo trovare il consenso e permettere la partecipazione ma indurre
Indurre l'aumento di qualità
La Commissione partecipazione ne ho già parlato di multiculturalità divisioni di differenze di patti di contratti di responsabilità di regole di programmi
Ci dice che il benessere della città è strettamente collegato al benessere del territorio quella comprende e quindi del paesaggio inteso come bene comune
E che il paesaggio contemporanei hanno una differenziazione hanno delle connotazioni che non sono più riferibili ai contesti geografici
Lino Abruzzo e Molise ci dice con parole chiave come sostenibilità parità accessibilità occupazione ricerca innovazione energie rinnovabili istruzioni ma anche
Povertà
Coesione reti ci dice che le prossime politiche di coesione a cui dobbiamo guardare
Sostengono la diffusione dei servizi avanzati e che i mesi vi è il miglioramento delle condizioni di relax ne sociale ed economica la lotta
Ai disagi derivanti dal crescere delle situazioni di marginalità urbana
Un'altra serie di parole chiave un senso del limite l'entusiasmo del futuro
Il progetto di città si plasma sulle differenze dei luoghi si confronta sulla fattibilità promuove attenzione alle forme è un po'
Mentre importante della politica urbana comunale interessa tutti il progetto di città si occupa di accessibilità
Di integrazione e di reti
Si occupa di un'idea anche di dare corpo a un'idea
In un Calabria ci parla di difesa del suolo sistemi urbani qualità urbana degrado sviluppo rette recupero servizi Progetto mobilità a rischio
Conoscenza spopolamento prevenzione partecipazione cittadini si parla di un'utopia
Città in Rete reti di città economia urbana
Le città non sono solamente luoghi
Del consumo delle risorse dell'inquinamento dei disagi e dell'insicurezza sono un modo storicamente consolidato per organizzare le attività
Umane
Il gruppo città diffusa che ha anche pubblicato Bonino edizioni un volume che racchiude molto del lavoro di ricerca che è stato fatto ci parla di
Elementi
E fenomeni molto diversi
L'avevo detto che sarebbe stato difficile avere l'attenzione due ore ma ormai gli ultimi dieci minuti ce la possiamo fare
Potrei richiamare il Presidente però farò ammenda
Il gruppo città diffusa vi dicevo ci parla di diffusione insediativa di confini di attraversamento di percorrenze di processualità ci dice che
Fenomeni fra loro molto diversi vanno tutti sotto il nome di città diffusa
E che
Bisogna
Saperli conoscere perché diventa inappropriato un approccio progettuale
Che non sappia accogliere gestire le interferenze e le reciproche interazioni fra gli aspetti urbani e quelli genericamente extra urbani o specificatamente rurali
La Commissione Ambiente Energia clima consumo di suolo con parole come competitività occupazione ecologia con testo incentivazione
Acqua clima città campagna adattamento mix di testa Peri ci dice che non vi sono risposte standard uno univocamente determinate ovunque applicabili
E che ogni contesto ambientale specifico e che si deve operare in modo olistico e sistematico e che si devono informare e formare i cittadini
Perché occorre aggiornare comportamenti individuali
E mobilitare ogni risorsa che possa consentire la riuscita dei progetti di rigenerazione urbana
Il gruppo politiche agricole e si parla di prossimità prodotti attività risorse molte funzionalità presidio governance manutenzione confini e conoscenze e ci dice che agricolture territorio rurale
Devono tornare al centro
Dei processi di pianificazione che occorre definire strategie a lungo termine necessarie a mantenere la produzione agricola anche come strumento di manutenzione del territorio
Ci parla della conoscenza del problema dell'abbandono del ruolo dell'agricoltura nei contesti delicati come le aree protette
Lino Piemonte Val d'Aosta che affronta tutte e tre le tesi congressuali ci parla per questo tema di patrimonializzazione dell'edilizia di fiscalità urbanistica di housing sociali e affronta anche
La lo sforzo di darci indicazioni operative l'abbattimento dei costi di intervento la riduzione della Remo l'azione dei capitali investiti dai fondi l'appoggio di organizzazioni sociali o in prese capaci di garantire
L'utilizzazione degli interventi e la loro redditività nel tempo nei confronti della comunità anche qui dal punto di vista sociale
Occuparsi dei problemi reali investire inconsapevolezza in prevenzione
Il gruppo con la viabilità sismica rischio risorse integrazione incentivi conoscenza fiscalità centri storici e aggregati ci dice che devono essere rese più chiare le condizioni di fruizione
E specialmente per l'edilizia aggregata e nei centri storici che sono i luoghi che hanno più bisogno di intervento ci dice che occorre stabilizzare la detrazione
Come superamento della settorialità delle politiche preventive ci dice che occorre far muovere le politiche preventive
Da conoscenze del rischio più articolate e molto più articolata e di quelle
Che abbiamo ora e che la riduzione del rischio e la conoscenza del pericolo sono una componente strategica della pianificazione non sono una scatola del quadro conoscitivo
Tornano anche altre sezioni su questo tema Lino Abruzzo e Molise ce lo dice e non altre parole
Ci dice che bisogna coinvolgere preventivamente gli enti locali con un'organizzazione
è strutturata Ai fini di rendere responsabili dal punto di vista dell'ambiente anche nei confronti dei tempi e degli Investimenti necessari il Gruppo dello spazio pubblico
Ci parla di una attenzione ai movimenti urbani caratterizzati da meno proteste più proposta che sono quelli che ci portano più innovazione
E ci dicono che mancano strumenti operativi per la propensione sociale ad occuparsi della Shoah della città cioè ci chiedono di aiutare
Aiutare a
Farsi carico c'è una domanda fra le domande solvibili di cui abbiamo parlato in questi giorni c'è anche quella del prendersi cura della città
E poi c'è il tema della ricostituzione dell'identità dell'interpretazione della storia del Progetto dei confini e qui Linus Friuli Venezia Giulia
Ci dà un contributo specifico di cui parleremo meglio e ci parla di confine di nuova città ci parla di un caso specifico parte dall'esempio di Gorizia per parla ci di crescita percezione lingua economia crisi centralità governance di John cooperazione strategie e accordi e ci dice che tutte le diversità persino quelle di lingua
Impongono una riflessione su forme di cooperazione uno chili alla governance di una scelta che può considerarsi unica
Ma che viene gestita in maniera
Differenziata qui c'è un caso specifico perché le differenze di qua
Danno due parti diverse
Una italiana è una
Slovena ma l'invito è un invito né si può assumere in via generale riorientare lo sviluppo no attraverso accordi competitivi Lino trentino si parla di condizioni geografiche di storia locale di capitale sociale
Identità di appartenenza territoriale i paesaggi di aree urbane di abitanti luoghi autonomia
Di aree dismesse di reti sociali di solidarietà
E ci racconta tre carte citate le carte per intervenire quella su cui quelle con cui giocare d'appartenenza territoriale
Un nuovo quadro di pianificazione reti locali robuste entro reti estese e le rette sociali robuste entro venti estese e dinamiche
Infine
Il piano dei diritti quasi infine finisco il piano dei diritti e dei progetti
Qui
Non entro nel
No nel merito è stato già detto la piattaforma strutturale il Piano strutturale è il piano dei diritti è una piattaforma che non si limita al territorio comunale
Che è forte nelle scelte irrinunciabili ma che è aperta e non si chiude nella previsione che usa la perimetrazione
Per indurre a comportamenti e non per conformare
Lì in Umbria sul parla di regole e trasparenza chiarezza perequazione servizi premialità consumo di suolo compensazione ambientali comprensibilità
E ci dice che il piano deve stabilire a monte le regole del gioco delle compensazioni limitando il consumo di territorio agricolo ci dice che e ci invita a
Scusate
Siamo alla fine
Cinque minuti
Ci dice che bisogna saper spiegare usare strumenti di comunicazione adeguati
Per illustrare le buone ragioni delle nostre riforme anche oltre di quanto si faccia nelle riviste e nei convegni e dobbiamo rendere comprensibile a tutti
La ragione profonda di un rinnovamento nella pratica urbanistica e così Lino Lazio che ci dice che l'attenzione verso un traguardo di sostenibilità urbana
Implica la misurazione preventiva del beneficio netto complessivo di ogni Progetto e quindi anche da questo punto di vista
Ci induce a una formazione che va oltre all'informazione infine
Infine
Liberare il Progetto dai parametri quantitativi non mettere in moto tutto
Ma solo ciò su cui si può sensatamente lavorare
Recuperare rapporti tra pianificazione politica corretti
E come elaborare un diverso punto di vista
La Commissione politiche infrastrutturali ci dice ci parla di infrastrutture certe o di città di territori di sviluppo locale di recessione di declino di prestazione metropolitana
Di piattaforme territoriali strategiche di corridoi europei di agenda urbana
E chill U.L.S.S. tra la fine di un percorso che la Commissione ha svolto nel tempo producendo molti materiali che dobbiamo far diventare patrimonio comune ci illustra cinque grandi progetti paese per l'agenda urbana
Che io non voglio qui
Raccontarvi perché
Non ce la fate più state parlando troppo ma io devo arrivare in fondo
La Sezione Toscana Delli Noci da otto punti per un rinnovo dico solo alcuni e ci parla di risorse di policentrismo di valori paesaggistici e di politica
Di approcci qualitativi di cooperazione di parti di Statuto
Di rapporti pubblico-privato di disegno urbano
Di qualità di tempo e di gestione di linguaggio di formazione di aggiornamento
E ci chiede e anche riguardo al contenimento sul consumo di suolo lo sguardo e gli attrezzi da usare siano di tipo qualitativo e non meramente quantitativo
Che la pianificazione strutturale deve essere alleggerita di contenuti
Perseguendo in forma di indirizzi un impianto strategico e che si deve investire nel partenariato pubblico-privato affida
Mando anche a un programma unico Urbano integrato il Corderie il coordinamento delle priorità politiche delle risorse
Lino Lombardia si parla di strategia di operatività di rendita di previsioni di conformazione disegno insediativo di conoscenza di programmazione di selezione
I carichi urbanistici di competizione con quello concorsuale di fattibilità
Discetta pubbliche e di procedure negoziali e ci dà anche anche Lino Lombardia
Dà delle indicazioni operative per questo vi dicevo c'è un'agenda che emerge da tutti questi contributi ci dice anche Lino Lombardi anche la componente strutturale strategica delinea le scelte durature di affetto
Ed è di assumere senza equivoci un carattere non conformativo dei diritti d'uso dei suoli
Mentre la componente operativa
Da riassumere compito di selezionare le trasformazioni urbanistiche realizzabili in un periodo di tempo limitato
E infine la dimensione strategica al di là del nome emessi dal Documento di Piano alla piattaforma strutturale può avere coerenza solo se è riferita ad una scala sopra locale
L'investimento su tutte queste differenze di luoghi di contesti passa attraverso l'investimento in progetti di paesaggi
A cui si arriva con una consapevolezza con un percorso di cui si parla lì non Puglia
Che ci racconta di idee progettuali di regimi d'uso dei suoli di copianificazione di vincoli di tutele e di sviluppo di abitanti operatori economici ai proprietari di impresa e di comunicazione
Divisione economia condivisione
Sviluppo ecologico patrimonio territoriale di Progetto di cultura
E di professionalità
E ci dice Lino Puglia parlando dello Stato della PAC pianificazione paesaggistica
Che
Via confusione
E non viene sufficiente condivisione e quindi si rende inefficace un piano
Se non ci sono percorsi di comprensione a più scale perché la pianificazione paesaggistica regionale chiede
Percorsi di comprensione appeal scale e su più luoghi con più attori perché anche i proprietari dei suoli e dei fabbricati sono investiti da un Piano paesaggistico
Scrive Lino Puglia alla stregua di un evento che strappa loro diritti apparentemente consolidati
Quindi un percorso di consapevolezza che riguarda la sfera della professionalità e nella professionalità c'è un dovere di comunicazione
Lì non Liguria
Ci parla di semplificazione competenze adeguatezza di piano unico di consumo di suolo di uso produttivo del bosco e di dibattito di legge urbanistica regionale di infrastruttura logistica regionale di conflitto
Di coordinamento di area vasta
Di servizi pubblici e di Progetto strategico e anche Lino Liguria
Ci dice fra le tante indicazioni invece dati dice per esempio di non disperdere
L'eredità dei piani provinciali strumenti e hanno affrontato il tema del coordinamento della pianificazione comunale
Un patrimonio che non deve essere disperso ma che diventa un una base è già disponibile
Ci dice che la credibilità del nuovo ente metropolitano si gioca sulla capacità di esprimere in breve tempo e a costo zero linee di indirizzo contenuti strutturali immediatamente utilizzabili
Lì non campagna si parla di politica europea di macroregioni di sviluppo di Mediterraneo di cooperazione di crisi di criminalità di Unioni dei Comuni di incertezza di sostenibilità
E ci fa soffermare su molte criticità dandoci degli scenari a cui molti di noi non sono abituati ma anche qui la produzione legislativa
E la proliferazione della complessità dei processi
Spendono debole il Governo rendono debole il Progetto rendono debole il piano e segnalano un ritardo culturale generalizzato
La Commissione cooperazione e coordinamento territoriale a cui dobbiamo molte delle riflessioni sono maturate
E che abbiamo sentite arrivare a sintesi delle tesi congressuali ci parla di semplificazione sussidiarietà
Dico operazione di sviluppo locale di coordinamento partecipazione programmazione e ci dà indicazioni operative
Sul nuovo quadro istituzionale che si sta delineando con la presenza degli enti dei due enti de o dei due livelli e mezzo di cui abbiamo presidentite già a parlare ci parla del Piano strutturale per
Più per i Comuni e non più per il Comune ci parla dell'autonomia
Della parte operativa
E del definire i confini un'indicazione fondamentale
In base alla città effettiva ci richiama al tema della città ideale
E il gruppo pianificazione provinciale che ci parla di slogan ma di crisi di agenda politica di beni culturali di risanamento idrogeologico di integrazione di riforma ci dice allo stesso modo che bisogna ne ha ricomporre in un quadro
Nazionale le differenze che invece di essere un bagaglio culturale dei Italia sono diventate una fonte di conflitto di contraddizione anche interna che fa collassare all'interno
Il mio Emilia-Romagna
Che si interessa in modo pragmatico con tutte indicazioni operative
Immediatamente utilizzabili di rigenerazione urbana e ci parla di un welfare di città consolidata e di pressione di sottocapitalizzazione delle città di declino
Di fiscalità di Investimenti di rivitalizzazione di comportamenti urbano ci dice Bellino deve continuare a farsi carico
Di una
Nella richiesta di legge quadro nazionale
Ma ci dice che bisogna ripensare le politiche urbane
Non a partire dalla dismissione del patrimonio pubblico ma svilente sviluppando il cambio di paradigma dalla scelta dell'espansione a quella della rigenerazione
Infine le Marche che hanno parlato anche all'interno di una come di una sessione congressuale ci illustra per esempio
Lo stato dei progetti lo stato dei progetti ne sono derivati dal piano per le città
E anche lì non Marche ci parla
Soprattutto di un meccanismo di selezione di una capacità di valutazione dei progetti quando arrivano a maturazione
E non prima quando non li conosciamo grazie
Resistenze ok pronto consistente
Allora
Anche se
Diciamo
L'extra programma determinato uno scompiglio nella
Lavori di oggi pomeriggio
E di questo me ne scuso perché
è stata una decisione un po'estemporanea che non ho potuto condividere con nessuno
Penso che abbiamo ancora del tempo se vogliamo
Di ascoltare qualche commento qualche intervento al allo sforzo immane devo dire la verità
Chi ha fatto Silvia
Per rendere la ricchezza del contributo che le Sezioni regionali gruppi di lavoro le Commissioni
Hanno dato alle tesi congressuali
Sono le
Sei e dieci noi possiamo chiudere tranquillamente entro le sette
Che mi sembra un orario decente che possiamo leggere tutti però se tutti non se ne vanno adesso
Io farò delle conclusioni presi
Dopo questi eventuali interventi
Non abbiamo più le conclusioni del ministro Trigilia perché abbiamo detto che non viene sono stati anticipati
Il contributo dal
L'ingegnere Mancurti
Quindi io vi chiedo se qualcheduno vuole
Commentare
E prendo
Diciamo la la volontà di parlare dando la parola Sandro fabbro
Sezione il Friuli Venezia Giulia professore della Facoltà di ingegneria se si chiama un con la facoltà di Udine
E certo
Grazie
Ti ringrazio Federico per la presentazione ma vorrei parlare qui con me
Presidente della Commissione politiche infrastrutturali Berlino
Come dire costituisce per me è un obbligo prima di tutti prima di tutto verso quelli che hanno lavorato con me in questi anni
A produrre tesi argomentazioni
Molto lavoro molti documenti che abbiamo messo in circolo abbiamo distribuito abbiamo
Elaborato anche sinteticamente per questo convegno ma che purtroppo non siamo stati in grado di discutere qui oggi
Anche perché probabilmente
Che l'insieme del dibattito è stato costruito in modo da favorire più come dire gli interventi io una partecipazione di tipo accademico che una
Elaborazione dell'istituto
Ma anche dal punto di vista accademico io non sono affatto soddisfatto per il livello di dibattito che c'è stato in precedenza
Questa estate
A Dublino al Congresso della associazione europea delle scuole Peter pianificazione
Il tema era resilienza ITIS sempre il giorno sei si parlava di resilienza ora un etologo
Svedese attenuto la relazione introduttiva latino sulla resilienza e l'ha definita scientificamente in maniera molto rigorosa
Qui se ne è fatta la caricatura della caricatura scusa
Ora è vero che noi siamo sempre abituati a prendere le parole e in qualche modo poi al a rielaborare le a
Modo a modo nostro però
Bisogna essere come dire
E quando si parla quando si fa un dibattito di carattere cade ogni cosa facciamo dibattito di carattere cade ma altrimenti discutiamo di tesi politiche dell'istituto
Ora
Nel merito io non vorrei
Che si pensasse
Che è un Paese di sessanta milioni di persone
Con dieci quindici grandi aree metropolitane con un'economia
A base urbano industriale difficile transizione verso un'economia di servizi
Con
Un distacco ormai palese
Della stessa Lombardia
Dalla banana blu europea certificato dagli ultimi indici di competitività europea
Con un Paese che si distacca dall'Europa e dove le città ormai non hanno base economica ma cominciano ad avere anche poca rendita
Perché la rendita prodotta dai padri e dai nonni ormai è
Fonte di alimentazione di figli disoccupati o prossimo disoccupati
Ecco io non vorrei che Linux legittimasse una nuova retorica sulla resilienza
Per dire che in sostanza con un po'di riqualificazione partecipata un po'di orti urbani un po'di a Greenpeace nei periurbano riusciamo mantenere un Paese di sessanta milioni di abitanti
E con quindici grandi aree metropolitane
Io non vorrei che lei non
Introducesse subdolamente un dibattito di questo tipo attraverso una come dire finta messinscena di tipo accademico
Per poi derivarne come dire come ricaduta sul piano programmatico una soluzione di questo tipo o una
Politica di questo tipo
Io mi occupo di cose dura
Perché infrastrutture sono cose dure cose tipo orti interporti
Alta velocità lombarda
Dica da da poco da conflitti
Da conflitti seria
E su questo ci giochiamo un po'di futuro di questo Paese delle nostre aree metropolitane delle nostre città
Ecco non vorrei che dovermi trovare
Conflitto con componenti del di un istituto che per cattiva interpretazione di parole e di concetti fondamentali della
Dell'apparato scientifica in qualche modo recupera una come dire ricaduta metaforica di queste di queste parole nei termini minimaliste in
Minimalisti
Gli ottimi diritti diciamo di Mimì minimalismo rinunciatario ecco che
Abbiamo
Che abbiamo detto
Non siamo nel caso italiano in presenza di una distruzione creativa di tipo Schumpeter Rigliano non è questo nostro muove noi siamo in presenza di una distruzione di risorse e basta
Non consoliamoci pensando di poterne uscire con una produzione di parole e di discorsi retorici non siamo in questa situazione
Quindi
Io credo che
L'INU debba
Seriamente
Pensare adire anche delle parole forti anche dura in questa situazione non ci possiamo consolare con discorsi
Come dire ed assistiti ecco con utopie e Basile
Dobbiamo dire su cosa pensiamo le nostre città possano sopravvivere se debbano rigenerare le proprie economie di base e se lo devono fare devono richiamare Investimenti per richiamare investimenti
Gli investimenti chi mette investimenti
Nelle grandi città sulle grandi opere sulle infrastrutture che contano sui porti sugli interporti non sono tanti sono otto dieci gruppi al mondo
E ricamare questi otto dieci gruppi al mondo e sono capaci di fare queste operazioni di utilizzare di mettere a profitto e ha valore gli asset patrimoni che abbiamo ancora nelle nostre città
Per farlo devono essere come dire garantite in qualche modo devono poter avere delle certezze
Certo
No alla corruzione non può esserci corruzione per esserci certezza del diritto
Ma anche i piani urbanistici non possono essere quella
Baracca mostruosa che abbiamo costruito
Noi negli anni cioè non possano essere quel sistema pubblico al quale anche noi nel quale anche noi siamo in qualche modo complici e vittime
E cerchiamo di essere oggi meno complici e sentirci più vittime ma comunque abbiamo contribuito anche novità questa
A me a costruire questa sovrastruttura concludo dicendo che anche sul piano allora
Dobbiamo ridare una grande semplificazione non ha senso che facciamo piani otto mi per otto mila comuni e per novanta province interventi regioni
Cioè qui diciamo che con meno di cento mila abitanti non si fa niente non ha neanche senso fare pianificazione
E noi non dobbiamo legittimare una pianificazione che sia di quel
Di livelli
Da otto mila comuni perché con quella legittimiamo il sistema che ha
Contribuito a portare alla rovina questo Paese
Allora se dobbiamo dire due parole chiare come ci ha invitato il sindaco De Luca ieri perché solo questo possiamo fare non lo possiamo aspettare né dall'ANCI né dall'UPI o da altre organizzazioni solo non lo possiamo fare
Ora qualche parola forte su questo alla fine di tutto questo dibattito in cui congressuale dobbiamo arrivare a dirlo altrimenti siamo come dire facciamo nel migliore dei casi in cui sia
Ecco grazie scusate
Grazie sentite io ho chiesto al taglio inficia tutti perché scegliere qualcuno sarebbe stato difficile ma
Visto che poi la carrellata siamo riusciti a farla e
Potremmo fare intervenire qualcuno ha visto che c'eravamo preparati per parlare quattro cinque minuti io chiamo qualcuno solamente invitandoli a stare in quei quattro o cinque minuti
E sono come un
Come dire una finestra aperta sui contributi che ma cercando di raccontare pecchiamo quel primo
Amico Lorenzo rotta perché ho saltato la Basilicata ma siccome ha una certa età dopo ora degli errori l'ho fatto
Rimedio
Per primo Lorenzo rotta vino Basilicata
Ti lascio oppure il però
Questo è un tradimento pandemia maniere
Rilassato ma due minuti
Il fatto che lapsus freudiano di figli a chi ha dimenticato la Basilicata la vera LEA citate tutte e la Basilicata una
L'ha dimenticata è una sottolinearlo perché la la Basilicata sta scomparendo realtà fra qualche anno non non è parleremo più perché
è una Regione che si sta
Sostanzialmente perdendo
Che
Dopo aver esportato braccia adesso esporta
Cervelli movente cervelli vende suo paesaggio vende le sue risorse energetiche
Vende i sovente se paesaggio nel senso di
Impianti eolici che stanno distruggendo allo spazio che c'era
Quindi
La Basilicata ormai
è una entità geografica in via di liquidazione
Uno dei motivi secondo libro di Basilicata ed è presente nel nostro documento è che non c'è un progetto di coesione territoriale e sociale
La Basilicata non ha mai fatto
In
Sessant'anni dalla legge per quarantadue non ha mai fatto un piano di coordinamento territoriale che in qualche modo facesse i conti con quelle che erano le sue risorse
Con quelle grazie alla capacità con quelle che era la sua società insediata in quel territorio per cui è andata di abbandono di stampo rispettano gli abbandoni in abbandono ha avuto una rivoluzione agricola riforma fondiaria è stata abbandonata
Alla riforma fondiaria quindi all'agricoltura si sostituite una falsa industrializzazione anche quella poi è caduta nel dimenticatoio quando l'economia globale a peso impossibili certe
Certe localizzazioni perché abbiamo ulteriore abbandono di aree industriali
Centinaia migliaia di ettari possiamo dichiarare infrastrutturati abbandonate che in Basilicata terra dell'abbandono dell'abbandono sociale
La bando territoriale priva di un disegno di coordinamento perché sono perfettamente d'accordo col discorso che faceva
Chi mi ha preceduto Fabro
Non possiamo pensare che noi
Salviamo il nostro territorio anche con la Basilicata semplicemente con gli agriturismi con la valigia valorizzazione delle campagne del della nostra cultura non oso identità e cioè con questa poesia
Ci vogliono le infrastrutture io anche se
Come Regione devo sparire io devo avere le infrastrutture perché mi devo legare i due territori Matera Potenza divisi dall'Appennino una con l'Adriatico all'altro ti vedo ma devono funzionare devono essere legati persona così posso sa far sopravvivere non dico il termine geografico Regione posso far sopravvivere
E cittadini quei poveri sfortunati cittadini che hanno avuto dal Padreterno la
Disgrazia di nascere in questi territori dico Potenza Matera ma non voglio dirvi i piccoli Paesi presi e che sono poi
La gran parte del territorio grosso del piano regionale
Solo questo volevo dire ringrazio Silvio per avermi invitato e buon lavoro
Grazie Lorenzo allora io chiamerei tre sezioni Cassano sezione nella quale la pianificazione si fa di pianificazione si dibatte si discute
E che dimostrano invece vitalità e che pure che pure hanno delle criticità
Dove è più difficile anche più difficile andare a
Lavorare
Sulle criticità che passano o da un eccesso legislativo o da un andar per pezzi e quindi siamo i non Piemonte i non Lombardia
E inoltro scarna
Molto velocemente porterò una testimonianza dal territorio del Piemonte e utilizzano come spunto una battuta attese che è stata fatta questa mattina durante un intervento da parte di un funzionario rammaricato funzionari della Regione Marche circa il fatto che la sua Regione arrivata in ritardo con l'innovazione legislativa urbanistica
Bene volevo rassicurarlo sul fatto che il Piemonte ancora più indietro
Il piano il glorioso Piemonte di Giovanni astengo oggi non è in grado di poter utilizzare una nuova legge urbanistica regionale una RAI legge urbanistica regionale che consenta di fare
Quelli gli indispensabili piani per il governo del territorio che servono
L'attuale Giunta regionale ha deciso ancora una volta di operare piuttosto una modifica della
Vigente pluri modificata leggi cinquantasei di giova mi astengo introducendo qua e là alcuni elementi che potremmo anche definire di carattere normativo ma sicuramente rinunciando alla cosa più importante di cui i piani per il governo del territorio del Piemonte avevano bisogno ovvero il riconoscimento della natura l'orale della pianificazione gliela riconoscimento di una pianificazione strutturale diversa da una pianificazione di tipo più operativo
Quindi e questo in estrema sintesi Silvia ringraziando chi per lui l'ampio lavoro di
Coordinamento che è il fatto
Che volevo lasciare apposta per
Consentirà un confronto
E in realtà si sarebbe potuto fare molto di più in realtà soprattutto il portato della legge Tura regionale precedente era molto ampio all'interno del quale poter pescare la possibilità di riformare in maniera utile per il governo del territorio
La legge urbanistica questo
Non è stato fatto
Si è rinunciato anche in questo modo da poter utilizzare il Piano territoriale del nuovo Piano territoriale che invece contrariamente avrebbe potuto ma così certamente non potrà esercitare quella sua capacità potenziali
Capacità di coordinamento intersettoriale a cui invece è stata negata come come riconoscibilità
I e quindi ci troviamo ancora nella situazione di attendere aspettare una nuova legge
E
Contemporaneamente questa stessa modifica quest'ultima modifica della cinquantasei ancora una volta invece introduce la possibilità
Della ricorso alle varianti parziali
Per cui se apparentemente può sembrare che ci sia qua e là qualche
Profumo di innovazione di modifica sostanzialmente continuiamo a vivere una gestione ancora piuttosto insoddisfacenti grazie
Grazie il
Il il documento che noi abbiamo predisposto e che è stato riportato insieme alle altre agli altri report delle sezioni
Sul quale peraltro
Mi esimo dal da una libertà da fare un'illustrazione specifica riporta una serie di criticità
Della legislazione lombarda criticità nella formulazione dei piani che a in tante anzi
Anche assunto anche Silvia Viviani nella sua preziosa sintesi
Che riguardano poi principalmente la natura ambigua del documento di piano che non è
O è tutto insieme strutturale strategico e operativo in qualche modo
Una parte di tutto questo
Però quello che forse vale la pena che io dica in questa sede è che la l'esperienza lombarda che
Pur nella sua pur essendo stata criticata da molti punti di vista ha ragione
Ha in qualche modo cercato da tempo nella sua volontà di
Esse
Un passo in avanti rispetto alle altre leggi e quindi farsi carico di
Alcune cose di cui si è parlato oggi un'accelerazione una semplificazione normativa una velocizzazione dei tempi e della delle procedure
Le quali peraltro se guardiamo questa esperienza a ormai otto anni dalla promulgazione della legge sono in parte hanno fatto in parte scacco perché lì i piani si sono corsi stanno conclude concludendo adesso dopo otto anni di legge con un meccanismo che ha
Da un lato rinnovato completamente tutti la pianificazione di tutti i Comuni lombardi dall'altro
Non ha non si è rivelato più veloce
Di quelli di altri di altre regioni
Tuttavia siccome questi temi e queste problematicità
Sono ben presenti in Lombardia e è in corso un ennesimo ragionamento per una revisione ulteriore di questa legge forse questa volta più profonda anche perché c'è in ballo la città metropolitana una serie di
Ragionamenti a conclusione di un ciclo si iniziano a fare in Lombardia ha avviato una serie di incontri e di
Convegni per molto
Dare un contributo a questa modifica della legge e credo che questo lavoro che stiamo facendo potrà avere anche qualche aspetto di interesse non solo regionale
Da alcuni da alcuni punti di vista
Sulla sul ragionamento che anche oggi è stato fatto di come può eventualmente semplificarsi una parte
Strade strutturale strategiche quale può essere come può essere migliorato il rapporto tra
Questi strumenti per renderlo effettivamente efficace
In particolare ricordo che la Lombardia mille cinquecento comuni quindi il problema del del del Piano strutturale di un Comune di cento duecento trecento abitanti si pone in modo pesantissimo in Lombardia
In particolare ricordo che abbiamo la città metropolitana più importante d'Italia e più complicata in cui probabilmente un ragionamento su geometrie variabili variabili si impone è una Città Metropolitana che sicuramente non può ridursi a una entità un cambio di nome della provincia in cui
Governata dal Sindaco della città
Quindi ci sono alcuni temi di interesse della revisione della legge lombarda che possono che seguono in qualche misura il molti preti e ragionamenti che sono stati fatti infatti oggi
E che
Poi possono essere seguiti ed ed è costituire anche qualche spunto per Perrotta realtà di altre di altre regioni grazie
Sì sarò brevissimo perché come dire la stanchezza vostre mia inizia a farsi sentire
Io non ripeterò quello che è stato il contributo della Sezione Toscana
Tra i documenti a disposizione del Congresso non lo ripeterò ossia perché Silvio ne ha fatto un'ottima sintesi sia perché
Come dire sono agli atti io vi volevo solo raccontare
Quello che sta velocissimamente accadendo in Toscana
Come sapete noi siamo sempre avanti siamo stati avanti
Quando abbiamo dovuto recepire volentieri la riforma il novantacinque siamo avanti ora con la controriforma
Come stiamo
Come stavo chiamando l'attuale processo di revisione
Ci sono delle
Parole di moda anche nel governo del territorio questo momento la moda e sul paesaggio viene spesso con
Confuso col tema del contenimento del consumo di suolo è di moda l'agricoltura periurbana stamani abbiamo avuto
De lampante esempio ho sentito dire che non interessava la città non interessava il territorio agricolo interessava la l'agricoltura periurbana è molto di moda la partecipazione sono molto di moda di semplificazione come dire sono tutti temi enormi
Non è il tema in sede sono tutti temi enorme nobili il problema è come vengono declinati in Toscana la Giunta regionale ha appena
Passata all'esame del Consiglio un Progetto di riscrittura completa integrale dei duecento otto e passare al Tacconi ter decies quaterdecies son circa duecentocinquanta articoli
Della legge nostra sul governo del territorio dei temi centrali sono tre
Viene ridefinito il ruolo fra gli enti pianificatorie sostanzialmente la Regione viene configurata come un organo di controllo cosa che non era neanche nella mille cento cinquanta dove avevamo due enti decisori
Viene definita la perimetrazione ex lege
Delle
Del territorio urbanizzato perimetro ex lege per alcune funzioni neanche la Regione può modificare nel senso che definito per legge tuttavia ottiene
E viene
Come dire riconfigurato il ruolo della partecipazione con una netta
Come dire figura e spicca la soggettività del ruolo dei comitati nei processi di formazione ecco quello che ha fatto la sezione rispetto a questo processo è quello di
Enucleare i temi che a nostro avviso non vengono calzati Priolo o c'è una sorta ve lo dico come piccolo operatore del diritto c'è una sorta di fiducia di porne potere taumaturgico della le e dice e io invece insomma guardo fortunato pagano guardate a Torricelli alcuni giuristi che accompagneranno tradizionalmente cupa andiamo all'Istituto
Non c'è nessuna legge che assicura Bompiani
Ma si fanno ottimi piani con pessime leggi e viceversa
Silvia la chiamata l'urbanistica della paura ecco ad avviso della Sezione nel nel documento ne abbiamo nel documento che abbiamo depositato non cerchiamo di parlare di città
Nel senso che
Ci sembra che sia stato come dire completamente pretermesso il tema nostro congressuale invece riteniamo
Azzeccatissima decentrato la città come motore di sviluppo ma non siamo solo noi mobile non è un'invenzione certamente l'istituto d'urbanistica sulle politiche europee e loro
Che lo individuano
E in particolare la città pubblica nel senso che a nostro avviso battuta di configurata in tempo di crisi ma ne abbiamo parlato oggi il dente la lingua batte dove il dente duole si parla semplicità pubbliche di politiche per la città pubblica e poi il discorso resta sempre
Con il fiato corto si parla di tassazioni di scopo di finanza locale di prelievi di rendita ma poi non si riesce mai a fare quel passaggio verso l'operatività
E poi come dire a nostro avviso è sempre stato caro il tema appunto non nel potere taumaturgico della legge ma delle politiche quello che si sta un pò rompendo un po'perdendo e
Il sistema pubblico di governo del territorio nel quale lo eravamo affezionate a tradizione quali tutti gli enti
Regioni province e comuni
Come dire concorrevano alla definizione di un quadro organico di gestione di programmazione del territorio nel quale attenzione altro tema pretermesso ben erano
Verranno esperienze sperimentazioni felici del rapporto pubblico privato perché come dire come ho avuto occasione di
Raccontare agli amici del Gruppo operativo coordinato dall'anno Barbieri in Toscana si erano avute anche grazie assidua delle sperimentazioni molto avanzate di
Come dire cooperazione del privato nella formazione degli strumenti urbanistici attraverso avvisi pubblici quando si vanno ad affrontare in giro per l'Italia ancora attirano l'attenzione ecco
Erano questi temi città città pubblico il sistema pubblico rapporto pubblico-privato quelli a nostro avviso ad avviso dell'assenza avrebbe dovuto affrontare l'ordinamento regionale grazie
Grazie grazie due-tre nonché a mezzo a Donatella venti Commissione partecipazione alla Commissione storica la prima e poi le conclusioni del Presidente
Ok
Ma
Inizierei con una parola noi siamo passati nel facciamo anche questa partecipazione quale chiamiamo come diceva l'allora chiamiamola come ci pare
Quando facciamo questo ascolto dei dei territori delle persone ci siamo resi conto e dal novantatré che la Commissione vive primo gruppo di lavoro e da e come compare come Commissione che dalla distribuzione disillusione siamo arrivati e la rabbia
Ecco quindi questo ce lo dobbiamo dire in un più sapevo Lezza
Perché credo che stiamo la situazione abbastanza difficile abbastanza rischiosa
Su questo
Quella che deve essere secondo me l'attenzione deve avere due gambe da una parte il fatto che
Saper decifrare in tempo utile cosa sta accadendo
Decifrato le nostre città decentrando i nostri territori e quello che si cerca di fare è quella di accompagnare i processi positivi che possono anche di dare quelle risposte deboli questa mattina anzi grado di Patrizia se ne parlava quella capacità di adattamento d'Italia c'è una grande capacità di trattamento cioè i nostri territori
Hanno la capacità di rigenerarsi e il nostro modello ancora regge e ancora probabilmente per poco a da una parte e questo dobbiamo fare lo dobbiamo fare anche il rumor bagni stia quindi capire
Delle nuove nella nuova nella contemporaneità dell'oggi qual era capace trattamento questi territori hanno dall'altra dove lo dobbiamo fare politiche serie e dobbiamo finalmente finire di spendere soldi in maniera in Consulta questo ci vuole e quindi ci vuole un progetto di territorio che in altre nazioni si fa a livello nazionale d'Italia non ha mai avuto il coraggio di farlo allora questi centoquaranta miliardi
Spendiamo liberamente su
Progetti chiari e che abbiano il senso e anche la rappresentanza di quelle che possono essere De Bari con a giugno il stakeholders e veramente abbiniamo il conflitto ma che il conflitto ossia chiaro e trasparente e in cui in ognuno in questo conflitto
Definisca chiariste le proprie posizioni e in quel momento quindi conflitto diventa positivo
Noi per mestiere facciamo anche negoziazione e ci rendiamo conto di quanto sia importante a vere in questo momento soprattutto chiarezza
Graziella
Allora siamo giunti alla conclusione di questo ventottesimo congresso io ho chiesto
All'assessore De Maio essere qui con noi
Nelle conclusioni poiché però a Roberto Cerundo
Vi faccio un saluto commiato un saluto finale
Ah Dimaio
Voglio esprimere i nostri ringraziamenti più sentiti sinceri
Per l'ospitalità che la città si è riservato per il sostegno che il Comune la città di Salerno
Ci hanno garantito
Ci hanno consentito di svolgere
Davvero
Al meglio questo nostro congresso e di questo gli siamo grati
E speriamo che la collaborazione
Tra la città di Salerno e l'Istituto nazionale di urbanistica possa continuare
Proficuamente nei prossimi anni magari anche attraverso una
Vostra partecipazione
Ai nostri organismi dirigenti
Nel merito del Congresso posso diciamo per non
Diciamo porta andare oltre i tempi che ci siamo dati
Dico solamente queste due cose
Dal punto di vista della lavorazione
Concettuale disciplinare culturale
Devo dire non lo vedo più di non essere assolutamente d'accordo con quello che ha detto Sandro Fabro se ho capito bene quello che ho detto le cose non stanno assolutamente così non so quali
Ambienti intellettuali egli frequenti ma
Credo che tutti noi che abbiamo costruito questa proposta che abbiamo elaborato queste tesi
Che abbiamo chiamato l'Istituto ha
A ad esprimersi su di esse
In qualche posto ci siamo stati presenti ci siamo confrontati a tanti livelli siamo abbastanza
Siccome
Di aver garantito sia degli obiettivi sia
Diciamo un livello adeguato dell'approfondimento disciplinare
Il materiale tantissimo e tantissimo quello delle tesi
E tantissimo quello dei per perché sono
Pervenuti per la prima volta con questo metodo da Società scientifica
Al congresso
è tantissimo nei materiali che restrizioni
Le commissioni nazionali i gruppi di lavoro ci hanno inviato di cui
Con uno sforzo davvero immane Silvia Viviani ci ha restituito il contenuto
Sarà piuttosto facile quindi penso
Per l'Istituto nazionale di urbanistica nei prossimi mesi
Elaborare una piattaforma programmatica per il mandato che si apre con questo che si
Questo
Ventottesimo congresso dopo l'Assemblea domani che rinnoverà
Gli organismi dirigenti
Il sarà molto facile costruire una piattaforma programmatica ricca e articolata in grado di rispondere alle esigenze
E alle necessità che il governo del territorio del nostro Paese oggi pone
Vi dico solamente due numeri per saldi
Come testimonianza
Del successo di questo congresso
Non ho altro termine per definirlo anche in qualche maniera
Insperato rispetto alle nostre attese della vigilia
Si sono iscritti hanno partecipato quindi formalmente al congresso più di quattrocento persone
Che è un numero molto elevato per
L'Istituto nazionale di urbanistica non in questi tempi
Che è elevatissimo ma diciamo anche per tempi migliori rispetto a tempi migliori
Del passato
Abbiamo ricevuto
Centosessanta oltre circa centosessanta contributi scritti Pepper
In risposta alla nostra colpa
Alle nostre tesi congressuali
Abbiamo
Diciamo sviluppato al meglio che abbiamo potuto commettendo anche degli errori come l'organizzazione di oggi pomeriggio per cui mi scuso per gli inconvenienti che sono stati registrati ma
Nel complesso credo che possiamo essere tutti soddisfatti
Domani abbiamo l'Assemblea
Dei soci dell'istituto
Io spero che partecipi a te numerosi per il rinnovo delle cariche sociali
Da parte mia voglio permettetemi questo passaggio personale concludere
Con questo con un ringraziamento
Per avermi consentito in questi otto anni di svolgere
Il compito di presidente dell'Istituto che è un compito davvero faticoso davvero gravoso
Ma ricchissimo di soddisfazioni ricchi di soddisfazione di carattere intellettuale disciplinare che arricchito moltissimo mio bagaglio
Professionale
Ne sono grato a al
Hai tre comitati direttivi che mi hanno sopportato in questi
Otto anni
E ringrazio anche tutti
I soci che nelle scorse
Assemblee mi hanno
Eletto nel Comitato direttivo
Naturalmente non farà mancare niente in futuro il mio contributo a questo istituto che parte integrante e non solo della mia attività
Professionale ma anche della mia vita
Roberto
Il Presidente Oliva pediatrico
Mi chiedeva
Diciamo di di salutare
Prospettiva anche dell'incontro di domani dell'assemblea dei soci
E di chiudere formalmente il congresso in quanto gravosi sezione ospitante
Riprendo tutti i saluti a cominciare
Dal comune di Salerno e dall'amico assessore De Maio
A tutti i colleghi i ragazzi te la Sezione Campania
Giovani professionisti che ci hanno aiutato in questo ci metto devo dire in cui
Il lo stile è stato quello anche della nostra ultimo conferenza
Giornata di studi che teniamo a Napoli la città sobria e siamo stati sobri anche in questo
In questa esperienza
Da i supporti millennio riciclabile dalla nostra rassegna urbanistica regionale a tutto ciò che è stato prodotto con grande economie con estreme
Economica con l'aiuto di tutti ovviamente
A
E siamo esigenti siamo i sui clienti anche in questo
In questa in questa diciamo sì nostra esperienza
In vittoria riflettere sulla struttura congressuale che non è come ho detto anche apprendo nell'introduzione al Congresso ieri mattina
Che non è altro rispetto alla programma
Della prossima attività diciamo così dell'istituto
Noi abbiamo sperimentato
Dei rapporti
Con i vari soggetti che si sono alternative a questo tavolo
Insieme
Al rapporto che abbiamo come dire sviluppato in maniera intensa da protagonisti sino ad oggi pomeriggio con
Le espressioni delle sezioni
Territoriali delle sezioni regionali del nostro Istituto abbiamo inquadrato quale sarà
La politica che proponiamo sostanzialmente all'Assemblea Di Donna di domani
Per
Lo sviluppo dell'attività un'attività che dovrà ricca raddrizzarsi rispetto al passato considerando i tempi in evoluzione le nuove esigenze
Le nuove emergenze
Abbiamo anche
Immaginato come di ospitarvi in un ambiente fatto di proposte infatti sta questa mattina
Nell'ambito della nostra rassegna urbanistica regionale abbiamo ottenuto
Le tre sessioni parallele altro elemento di novità che personalmente ho sostenuto e che dovremmo
Fare in modo che sia un meccanismo di continua apertura verso l'esterno
Verso tutti coloro che si interessano di governo del territorio
Il rapporto con le università il rapporto con l'impresa il rapporto con gli enti locali non disgiunto questa mattina abbiamo aperto anche per ovvi motivi alle voci
Viviamo della critica le voci antagoniste carico in qualche modo che dobbiamo tenere in conto per i messaggi che producono e per gli ausili le proposte che avanzano che ovviamente dobbiamo metabolizzare in una ipotesi
Di intervento sulla città e sul territorio tenendo conto di una democrazia generalizzata e partecipata di cui disposto l'istituto si alimenta correntemente
Abbiamo
Davanti come un periodo difficile anche connesso come tutti gli enti pubblici visto il Lino è un ente di diritto pubblico
E quindi anche esso soffre del momento particolare anche di proselitismo
Rispetto agli enti che l'hanno sostenuto agli enti locali che oggi in una fase di spending review hanno una difficoltà a proseguire questo sostegno qui dovremmo capire quale sarà
Il meccanismo per il quale
Il sistema degli enti locali potrà partecipare alla vita dell'istituto che dovrà essere diverso dal passato
Ma io credo sostanzialmente la massa
Dei professionisti dei tecnici degli enti locali dei ricercatori dovranno sempre di più
Riconoscersi nell'istituto aderire regionalmente adesso e partecipare con il loro contributo e dire come abbiamo voluto oggi
Molti rampa arte dei e i passi che dei centocinquanta per i passi che sono stati prodotti
Provengono diciamo sita soggetti da ricercatori da studiosi da professionisti esterni all'istituto che questa noi abbiamo cercato egli avvicinare questa è la strategia che dobbiamo perseguire
Con il sacrificio di tutti e con diciamo la prospettiva
Di a vedere come dire un campo d'azione significativo che a mio parere deriva proprio dalla condizione di crisi noi dobbiamo fare in modo che la crisi sia un momento ciò positivo per l'istituto Perra valorizzare l'azione di governo del territorio che come abbiamo voluto in questo convegno questo congresso sottolineare
E
Una delle modalità forse la maggiore
Per i caratteri del nostro territorio a tale da riuscire a consentirci di superare questo momento di crisi
Mutuando per i più anziani uno diciamo slogan del passato direi al lavoro e alla ricerca
Per qualcuno che se lo posso ricordare ma
Già così con grande affetto per tutti quelli che hanno partecipato e che vorranno essere con noi ancora per i prossimi anni
Come si dice dichiaro chiuso il ventottesimo Congresso dell'Istituto nazionale di di urbanistica in Salerno
Chiedo scusa solo per ringraziare
Il presidente oliva per le le parole di apprezzamento che spesso poco fa
Per l'ospitalità che abbiamo cercato di garantire nel migliore dei modi a tutti voi
Abbiamo fatto con entusiasmo siamo noi a ringraziare per questa opportunità che avete prodotto invece la nostra comunità di arricchimento per il contributo il dibattito il confronto che si è articolato in questi giorni qui tra Palazzo di Città il complesso di Santa Sofia
Piena disponibilità a contribuire nei ruoli e nelle opportunità delle attività all'interno del
Dell'istituto piena disponibilità ed infine vi ringraziamo perché
Rinnovo semplicemente un po'anche l'invito che arrivato ieri sera
Dal dal nostro Sindaco io sono un amministratore non sono un urbanista non sono non un esperto di scienze amministrative ma
Quello che chiediamo a voi dedicarci
A decidere a decidere in tempi compatibili con il vostro contributo con il lavoro che voi svolgete potete dare un contributo importante al nostro Paese nelle condizioni per le problematiche
Chi vive e per le condizioni e le problematiche dobbiamo risolvere intenti assolutamente contingentati quindi io sono certo che questo posso contributo ci sarà e per questo vi ringrazio