I bambini della Siria: una generazione a rischio

Mungo
Ridurre
Turni
Grazie sono Giampaolo Tarantini è direttore generale per la cooperazione allo sviluppo
Del Ministero degli Esteri dopo il
Benvenuto mai a tutti i partecipanti
Ringrazio i signori parlamentari la stampa i rappresentanti delle organizzazioni non governative
I donatori dell'UNICEF un saluto e un ringraziamento in particolare ovviamente agli amici di Unicef Italia attraverso il presidente Giacomo querela
Detenuti di cuore la Farnesina in questa sala conferenza internazionale che ospita diventi più prestigiosi
Oltre al presidente Giacomo Guerrero vorrei
Salutare in particolare ringraziare
Per la collaborazione
Il direttore generale Davide Usai rappresentante Unicef per l'Iraq Marzio papille
Saluto e ringrazio il direttore
Dell'ANSA Luigi Contu numeroso pubblico presente espressione con un tetto del mondo dalla politica dalla società civile del volontariato e dell'informazione
Le adesioni così numerose all'invito odierna soprattutto alla risposta straordinariamente generosa data finora i cittadini italiani alla campagna di raccolta fondi di Unicef a favore dei bambini siriani
Mi fa riguardo piacere anticipare
Che gli amici di Unicef Italia ce l'hanno
Informato del raggiungimento l'obiettivo
Mi della campagna
E ci auguriamo diciamo che questo obiettivo possa
Essere superato nei prossimi giorni per poter per realizzare un obiettivo importante la costruzione
Di una scuola elementare incerta né a favore di bambini profughi come ci spiegheranno gli amici gli unici in Italia
Questa iniziativa
Ci riempie di orgoglio e rappresenta
Il miglior premio agli sforzi che l'UNICEF
Con la nostra con il nostro sostegno ha profuso nelle ultime settimane per i POR esito dalla campagna
è un segnale importante di attenzione e di partecipazione rispetto agli sviluppi drammatici della crisi siriana
Ed è un'ulteriore conferma mi fa piacere sottolinearlo della grande sensibilità dei cittadini italiani per le sofferenze del popolo siriano soprattutto le fasce più vulnerabili le donne e bambini
Quello che stiamo dando oggi è un piccolo ma importante contributo per rispondere alla crisi umanitaria insidia
Piccolo evidentemente in rapporto alle Commissioni immani della tragedia umanitaria in corso in quel Paese nei paesi limitrofi per avere un'idea ammonta a circa quattro miliardi e mezzo di dollari secondo la stima delle Nazioni Unite
Il fabbisogno finanziario necessario per garantire protezione assistenza I profughi siriani in fuga dalla guerra
Importante proprio perché il divario incolmabile fra l'ammontare delle risorse disponibili e l'ampiezza del bisogno
Rende ancor più necessaria un'azione concertata fra governi organizzazioni internazionali e società civile
Per mobilitare nuove risorse e per spendere meglio quelle a disposizione evitando duplicazioni e focalizzando gli interventi umanitari nelle arene settori dove
è possibile realizzarle soprattutto dove dobbiamo realizzarle attraverso
Azioni complementare
Questo è esattamente ciò che Unicef e il Ministero degli Esteri stanno facendo nel campo profughi piastra che in Giordania dove sorgerà appunto la scuola elementare
Grazie a questa campagna e dove la cooperazione italiana a sua volta a costruire entro l'anno un ospedale
Prefabbricato in collaborazione con la protezione civile
Si tratta di uno dei numerosi interventi ma evitare che la cooperazione italiana sta realizzando per cercare di recare sollievo le sofferenze del popolo siriano
La signora ministro esporrà più in dettaglio l'ampia articolazione delle nostre iniziative ma vorrei per parte mia cogliere questa occasione per ricordare
Che la cooperazione italiana è intervenuta finora nella crisi ma intensi via con interventi articolati per oltre venti milioni di euro nel periodo due mila dodici due mila tredici
Realizzando interventi sia in collaborazione con gli organismi internazionali
Sia con le organizzazioni non governative sia all'interno
Desse del territorio siriano che nei paesi interessati dal flusso inarrestabile dei profughi Giordania Libano Turchia dirà
Nuove iniziative umanitarie potranno essere realizzate nei prossimi mesi con le risorse aggiuntive preannunciata dal Presidente del Consiglio in occasione del del recente vertice del G venti di San Pietroburgo
Risorse che ci auguriamo possano appresso essere approvata dal Parlamento nel quadro decreto missioni e che continueremo ad utilizzare
Attraverso i molteplici canali e modalità operative cercando di venire incontro alle esigenze umanitarie dovunque vi sia bisogno di assistenza
Nel rinnovare del benvenuto alla Farnesina ringrazio tutti i testi citati per l'attenzione e lascio la parola al Presidente di Unicef Italia dottor guerre grazie
Direttore
Direttore generale che anch'io
Ringrazio per quello che ha detto e soprattutto
Per l'impegno che avete destinato alla realizzazione di questa iniziativa ma anche per l'importante donazione da parte della cooperazione agli obiettivi dell'UNICEF come lei poc'anzi ha ricordato
Desidero ringraziare anche tutto lo staff che ha contribuito alla realizzazione di questa iniziativa e il consigliere Baldi che ha consentito alla realizzazione dell'evento
La dottoressa un Marina la dottoressa va anche bene tutti presenti deputati e senatori non nomino singolarmente però voglio ringraziare per la partecipazione
Il garante dell'infanzia dell'adolescenza Vincenzo Spadafora Maria Rita Parsi Presidente della Commissione ONU sui diritti umani
I donatori dell'UNICEF eccelso che ce ne sono diversi nei nomi non soltanto uno Luca adotti figlio della grande grandissima odierno
Direttore generale della nostra organizzazione è stato fatto prima io posso soltanto confermare il ringraziamento ma anche a tutto lo staff
Della nostra organizzazione che ha partecipato alla realizzazione di questo evento
Dell'età del massimo sviluppo dove ci troviamo attualmente
La club la guerra assunto sempre di più
Un volto Barbaro dalla fine della seconda guerra mondiale se ne sono state tante troppe guerre dovettero ecco per tutte c'è stato un elemento comune quello che
A partire nelle conseguenze sono state
Non che indossava una diffida ma le donne gli anziani e soprattutto i bambini
Il conflitto in Siria è arrivato al suo terzo anno e possiamo definirlo una delle più gravi e delle e crisi umanitarie del mondo un milioni di bambini sono stati costretti a fuggire dal Paese
E sono attualmente rifugiati in Libano Giordania Turchia Iraq Egitto settecentoquaranta mila di essi hanno meno di undici anni
Oltre tre milioni sono coinvolti in modi diversi nel conflitto all'interno dei confini nazionali
Dall'inizio del conflitto sono morti sette mila bambini
La vita di oltre quattro milioni di bambini quindi sia all'interno che fuori del Paese e annientata dal conflitto un'intera generazione e a rischio
In Siria il crescere continuo delle violenze delle distruzioni di servizi ebbene di sussistenza essenziale compromette proprio la vita dei bambini che ne sono proprio le prime
Vittime
Nelle zone dove hanno luogo intensi combattimenti è facile comprenderlo le scuole sono state danneggiate saccheggiate o utilizzati come rifugio
L'ospedale i centri sanitari sono stati distrutti e personale qualificato a abbandonato la propria postazione poi fuggito
Le reti idriche e i servizi igienici stanno Kolla santo
Tutto ciò a un impatto diretto sull'assolute proprio dei bambini
Il loro benessere e il loro futuro e fortemente a rischio questi bambini i bambini della Siria lo abbiamo detto più volte rischiano di diventare una generazione perduta
Perché sono loro che stanno pagando il prezzo più alto in questo momento a questo non possiamo non aggiungere che alcuni di loro sono stati arrestati torturati mutilati e uccisi
è una guerra ai bambini possiamo definirla una guerra che ha costretto e costringe molti di loro a lasciare le proprie case
Abbandonando la scuola gli amici e i parenti gli affetti più profondi le loro nuove case spesso non hanno la nelle necessità più elementare ciò li espone a malattie ad altri pericoli
Le cicatrici e fisiche ed emotivi che molto spesso molto spesso raccontano anche i genitori e i nostri operatori presenti sul campo
Li accompagneranno questi bambini per molti anni a venire lo sconvolgimento
Fisico la paura lo stress e i traumi subiti da così tanti bambini rappresentano tuttavia solo una parte
Della crisi che colpisce è questa questa quest'area geografica abbiamo sottolineato anche le minacce che il lavoro minorile
I matrimoni perché a oggi
Avete letto recentemente nate nello Yemen e morte quella bambina bene in queste aree ci sono molti matrimoni precoce il potenziale sfruttamento sessuale
E il traffico di esseri umani rappresento nord un grande rischio per i bandi di rifugiati oltre tre mila e cinquecento
Bambini hanno attraversato la frontiera senza i genitori possiamo dire che questi sono i cosiddetti bambini infissi bili più esposti degli altri a tutti i rischi che ho appena descritto
Fin dai primi giorni della crisi ci siamo impegnati fortemente per i bambini della Siria nonostante l'escalation delle violenze
E questo lo abbiamo fatto anche all'interno della Siria nonostante le violenze dicevo a Damasco comincia lei Aleppo ama e nel resto della Siria l'UNICEF tre da subito ha continuato e continua a potenziare la risposta umanitario
Inizialmente forse troppo con comunale indifferenza
Da parte della comunità iniziati internazionale oggi non possiamo essere soddisfatti che abbiamo superato questo iniziare periodo grazie alla collaborazione di tutti e oggi grazie al Ministero degli esteri
Lavoriamo con molti partner e ordinamenti per soddisfare le necessità dei bambini e delle famiglie siriani ovunque essi si trova all'interno del Paese o in quelli confinanti come rifugiati
Abbiamo dovuto affrontare delle sfide importanti sul nostro cammino a causa soprattutto delle violenze ed è la carenza di fonti ma facciamo tutto il possibile per raggiungere i bambini più bisognosi
Oggi sono con noi alcuni colleghi dell'UNICEF che lavorano sul campo e quindi sale Marzio Barbieri
Rappresentante dell'UNICEF finire saranno collegati fra non molto audio video
Anna Maria Laurini rappresentante dell'UNICEF in Libano domenica idee e Michele serva dei
Rispettivamente rappresentante vice rappresentante dell'UNICEF in Giordania desidero ringraziarvi di cuore
Penso e in questo possa dire di aver di interpretare il pensiero di tutti voi per loro presenza e soprattutto per il grandissimo lavoro che svolgono ogni giorno sul campo le loro voci e la loro passione testimonio
Con molto efficace la condizione della popolazione Seriana colpita dalla guerra e cosa sta facendo l'UNICEF per i bambini per aiutare i bambini in questa Regione prima di chiudere
Però voglio ricordare qualche cifra su quanto è stato realizzato dall'Unicef
Da gennaio ad agosto due mila tredici quinti in un'epoca abbastanza recente per la popolazione siriana
In Iraq libero quindi insidia esproprio all'interno della Siria ma anche in Iraq in Libano in Giordania
Due milioni e quattrocento mila bambini sono stati paginate contro il morbillo duecentosettantotto mila bambini
Hanno seguito programmi didattici quattrocentosettanta mila bambini hanno ricevuto supporto psicologico contro i traumi e lo stress della guerra
Dieci milioni e trecento mila ben persone hanno avuto accesso all'acqua potabile grazie
Agli interventi che alla distribuzione di prurito di sodio
Che uno degli interventi che abbiamo fatto immediatamente appena anzi sono verificati alcuni casi
Sia nei paesi limitrofi che all'interno alcune case di infezione che potevano
Creare delle preoccupazioni questi sono i numeri della concretezza della nostra organizzazione di quello che possiamo fare per i bambini che vogliamo continuare a fare con l'aiuto di tutti sono necessarie in molti altri fronti
Per disporre alta per rispondere in maniera concreta alle crescente necessità di questa popolazione in particolare dei bambini sia all'interno della Siria che nei Paesi terzi limitrofi
L'aiuto umanitario dobbiamo dircelo con molta franchezza tuttavia è solo una benda
E non potrà non potrà non porterà a una soluzione alla crisi siriane noi tutti ci auguriamo una rapida soluzione però che avvenga attraverso la politica è una soluzione pacifica
Perché diversamente sarebbe ancora la popolazione se grani apparire siriana a pagare le conseguenze peggiori
Qualsiasi sia l'esito di queste giornate o degli interventi che comunque seguiranno l'UNICEF se c'è
è presente e continuerà a esserlo dentro e fuori la Siria a fianco dei bambini uniti per i bambini grazie
Bene a questo punto io darei la parola al nostro rappresentante in Iraq il marcio Babini prego
Direttore Generale Cantini
Presidente guerra era
Dottor Contu
Direttore generale Ciani
Signore e signori distinti ospiti di questa manifestazione è un privilegio è un grande onore per me tornare in Italia nel mio paese rappresentando l'UNICEF in Iraq
Che se guardiamo bene al panorama mediorientale probabilmente il meno favorito Paese tra i Paesi dove essere rifugiati
Desidero presentarli con grande rapidità dei risultati
Delle difficoltà
E delle speranze
Il la prima sezione di questa breve presentazione
E un tentativo di immaginazione
E quello che avete prossime diapositive da conto di ciò che i bambini siriani rifugiati nel Kurdistan nelle ultime settimane hanno narrato e ci hanno descritto
Un milione di questi bambini come è stato detto sono rifugiati
Immaginate di perdere la casa
I vostri amici
La scuola
Il senso della nostra comunità
Della dignità della vostra famiglia e forse la perdita di una speranza per il futuro per la vostra crescita per i vostri sogni come bambini gli adolescenti
Questi sono disegni di bambini siriani curdi che in questo momento hanno trovato rifugio nei campi dove l'UNICEF l'Alto Commissario di rifugiati si adoperano in maniera diretta per sostenerli
C'è
Un rischio di perdere una generazione a causa del trauma psicologico Sico affettivo della rimozione dalla vita regolare di questi bambini
La fuga dalle atrocità che hanno vissuto la fugare le atrocità che hanno visto accadere ai propri amici ai propri familiari
La fuga da tutto ciò che non immaginavano
E un peso costante in questa generazione
A partire dal quindici agosto di quest'anno cinquantasei mila profughi siriani si sono riversati sul gli unici due confini aperti in tutta la regione
Fra il nord est e la Siria e la Regione del Kurdistan iracheno
Campi come questo ventimila persone cavo ricorso
Sono sorti in sei giorni
Con uniti eccezionale sforzo ed una grandissima efficienza da parte del Governo della regione autonoma curda con cui collaboriamo
Io desidero menzionare visti gli atti ufficiali presenti in sala
Che in questa crisi per quanto riguarda il Kurdistan iracheno noi abbiamo vissuto e testimoniato una collaborazione civile e militare senza precedenti
Brigadiere generale al Muftì
Che è il capo dei peshmerga forze militari curde si è posto a disposizione dell'UNICEF con una brigata
La quale ha deposto le armi
E a aiutato Unicef dell'Alto Commissariato nelle la realizzazione di questi campi nella distribuzione di generi alimentari di generi di conforto distribuzione dell'acqua questa collaborazione va segnalata
Come un grande esempio di civiltà di maturità del Governo curdo e la Regione
Del nord Iraq
Questa è una
Nati positiva che dà conto dei due milioni di rifugiati nella regione
Molto brevemente questa documentazione da evidenza dei numeri
Una grande maggioranza di bambini sotto i cinque anni ed una altrettanto grande maggioranza Di Giovanni e di adolescenti
Un dato importante per chi sta in sala all'inizio della crisi si Diana i primi gruppi di rifugiati erano costituiti da giovani maschi in età adulta probabilmente pronti ho già militare
Erano tre mila quando sono arrivati tutti i singoli tutti maschi
Questo tipo di situazione è stata seguita da un esodo progressivo di famiglie quindi c'è stata una
Distorsivo
Come
Del profilo di questi profughi che è abbastanza unica nella regione non dissimile da ciò che è accaduto in Turchia in Libano dove non ci sono campi
E in Giordania
Come potete vedere le Regioni e le città di provenienza sono prevalenti in chi Iraq sono prevalentemente quelle del nord-est della Siria largamente abitate da popolazioni di etnia curda
Ma di cittadinanza nazionalità siriana tuttavia più del diciassette diciotto per cento degli attuali duecentoventi mila rifugiati in Iraq sono popolazioni arabe
Provenienti da letto Homes e Damasco
Questa è la figura indica la progressione dal quindici agosto degli ingressi al confine
Unicef ha posizionato due team noi siamo l'unica agenzia fra le agenzie internazionali e anche non governative che ha posizionato stabilmente due team
Sul confine questi duetti insoluti in di assistenza umanitaria diretta ma anche di collegamento con le autorità
In modo da riunire i bambini separati dalle famiglie provvedere rifornimento d'acqua sicura da bere generi di prima necessità ed aiutare la registrazione che l'Alto commissariato esegue
Come potete vedere c'è stato un pusher estremamente forte fra il diciassette e il diciotto agosto
E come dato desidero segnalare che questi ingressi sono antecedenti al presunto attacco chimico del ventuno agosto
Queste queste
Ingressi confinarie sono rappresentati in alto a sinistra dai due punti di entrata che come ho detto all'inizio sono rimangono le uniche porte di ingresso per la speranza
Pesca porta e sa che la
Sono i due punti confinare i fra la Siria è il Kurdistan iracheno
Il Governo curdo ha deciso in maniera intelligente a nostro parere di far affluire
Anche a grandissimi gruppi parliamo di cinque mila sei mila sette mila persone alla volta a far affluire i rifugiati in campi
Realizzati a tempo di record realizzati di notte realizzati in pochi giorni come quello che avete
Visto da poco in questo momento mentre parliamo la flusso di rifugiati in Iraq nelle regioni curde
E ridimensionato a cifre molto più maneggevoli mille mille duecento ingressi al giorno e continuano
Sono sei attualmente i campi permanenti e dodici le aree di transito che sorgono come vedete nelle quattro province del Kurdistan
Questa è una visione
Di documento per quanto riguarda il tempo la tempistica gli ingressi vedrete che alcuni dei campi soprattutto il primo domini sa
Allora subito un influsso importante fortissimo all'inizio della crisi nel mese di marzo del due mila dodici è cresciuto a dismisura tanto da dare dei grossi problemi al momento mentre tutti gli altri
Hanno sono stati realizzati come dicevo
Recentemente a partire dal quindici agosto sono tutti quelli sotto la fascia rossa sia nella provincia di docu che la più prossima al confine siriano che le altre
Che cosa fa l'Unicef e qui desidero ancora una volta ringraziare il Governo italiano per la recentissima preso recentissimo contributo che unisce Chirac a ricevuto i cinquecento mila euro a favore di attività
Per quanto riguarda l'acqua e i servizi igienici in tutti i campi e soprattutto per le popolazioni rifugiate che non trovano alloggio nel nei campi questo un dato importante che loro dovrebbero ritenere solamente il sessanta per cento del totale
E alloggiato in campi profughi mentre il quaranta per cento ha trovato alloggio e progressiva sistemazione nelle comunità curde di varie Province
Abbiamo quindi un doppio una doppia sfida la sfida di assistere questi bambini nei campi apparentemente più facile ma di assistere e di sostenere i loro diritti come per esempio il diritto all'apprendimento il diritto all'istruzione quando sono dispersi
Nelle comunità
Locali quindi una grande sforzo di programmazione in questi settori
L'acqua menzionato la salute la nutrizione lo vedrete l'educazione la protezione dei loro diritti e desidero per un attimo
Dare conto
Di una importante evidenza
Unicef globalmente responsabile il fronte al corso la Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Funzionalmente alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza sedici dodici
Sulla
Violazione dei sei diritti fondamentali dell'infanzia sono stati citati dal nostro Presidente l'uccisione e la mutilazione dei bambini
Gli stupri le violenze sessuali ed il traffico per i bambini
Il rapimento dei bambini gli attacchi alle scuole deliberati o secondari gli attacchi agli ospedali e la struttura sanitaria ed infine la restrizione deliberata dello spazio umanitario cioè
L'ostruzione volontaria militare violenta di ciò che per esempio le Nazioni Unite possono fare
Queste sei grandi violazioni globali danno a Unicef una responsabilità importantissima ed è per questo che i nostri team sul confine così come i nostri team di protezione dell'infanzia nei campi
Sono formati e riportano in una nota trimestrale
Al Segretario Generale delle Nazioni Unite tutte queste violazioni in Iraq in Giordania in Libano ed in Siria evidentemente un lavoro molto difficile di documentazione ed un database estremamente sensibile
Ed è per questo che noi lo abbiamo raddoppiato teniamo uno in Iraq ma uno anche fuori dall'Iraq
In modo da poter
Mantenere questa evidenza cioè un'evidenza documentale nome cognome intatte e anche possibili indicazioni relative
Ai a chi ha perpetrato questi crimini
Quindi la protezione dell'infanzia come dicevo negli ultimi
Nelle ultime quattro settimane
Sono dati che stiamo verificando ha riportato oltre duecento casi di gravi violazioni nell'ambito delle sei che ho menzionato contro quarantotto da gennaio ad agosto
Esiste all'interno del nostro e la nostra risposta vado avanti rapidamente una spia uno speciale piano di contingenza che non si fa volutamente de forzatamente imposto anche ad altre agenzie
Funzionalmente alla possibile intervento militare sulla Siria di cui si parla quindi noi abbiamo una risposta all'emergenza ed una pianificazione specifica
Che ha previsto per esempio il posizionamento di materiali di consumo vaccini
Medicinali in aree strategicamente importanti attendendo e queste questo è un target non solo dell'UNICEF banche dell'Alto Commissariato
Che se un intervento militare dovesse accadere e molto probabile che in questa regione del nord dell'Iraq più di mezzo milione di profughi possa essere accolto
Continuo rapidamente dicendo la prima grande risposta dell'UNICEF quella evidentemente Ti.Bre posizionare far arrivare materiali di consumo vaccini farmaci prodotti nutrizionali terapeutici per il bambino mal nutrito anche se questo non è un grandissimo problema in Iraq nel Medioriente in questo momento ma
Sicuramente la leadership globale che unisce fa nel settore acqua servizi igienici più di duecentoventi mila persone sono state rifornite di acqua sicura da bere
Al momento della crisi ma soprattutto il momento di grande push cui ho parlato
Per quanto riguarda la salute più di un milione
E trecento mila bambini sono stati vaccinati contro il morbillo che come loro probabilmente sanno una malattia gravissima
In contesti di deprivazione progressiva
Da malattia mortale quindi va prevenuta e la supplemento azione di micro nutrienti fra cui la vitamina A che è estremamente importante per
Sostenere l'immunità individuale
A livello dell'educazione come potete vedere qui Unicef mantiene questa leadership importante abbiamo lanciato cinque giorni fa e desidero ringraziare RAI news ora
Per essere venuti a documentare il lancio la nostra campagna tutti a scuola una campagna che in Iraq coinvolge
Più di centoventi mila bambini e che tende a normalizzare la loro vita e il loro apprendimento in zone dove sono protetti in zone dove noi garantiamo che il loro diritto all'apprendimento il diritto all'accesso ad una struttura come vedete
Confortevole data la situazione di sicurezza del Paese e di
Grave deprivazione multipla dei di questi bambini possa avvenire
Per quanto riguarda la protezione ho parlato centosettanta mila bambini in questo momento in Iraq ricevono una specifica attenzione è uno spreco uno specifico supporto psicosi attivo
In modo da poterli portare dai disegni che avete visto a degli altri disegni che io non ho modo di farvi vedere ma che sono dei disegni di speranza dei disegni di sviluppo
Questo è ciò che io ho visto
Il diciotto agosto al confine di pesca
Dove mi sono recato con il nostro team del confine
Qual è il nostro imperativo in Iraq è quello di
Aumentare esponenzialmente il nostro supporto che deve essere strategico
Che deve essere di assistenza diretta al Governo ma che deve essere anche evidentemente ha svolto a una progressiva
Attenzione ai diritti dell'infanzia che non mi stanco di sottolineare in questa specifica crisi sono all'inizio della lista delle priorità
Quali sono le gravi difficoltà in una emergenza complessa come quella che ci troviamo a fronteggiare in Iraq la prima cosa evidentemente la situazione politico-militare instabile
Non più tardi di tre giorni fa il governatore di Erbil Provincia centrale del Kurdistan ha dichiarato in una sessione pubblica che le Forze armate curde interverranno a sostegno delle popolazioni di etnia curde in Siria se fosse necessario c'è quindi una
Intensa tensione che sta montando per ovviamente volta protezione
Popolazioni di etnia curda che in questo momento sono sotto attacco nelle zone
Del nord est la Siria
Ed è questa situazione di incertezza progressiva sia politica che militare che porta la nostra per pianificazione ad avere dei grossi problemi perché deve essere costantemente rivista
Ci sono dei grossi problemi nei costi delle operazioni
Non ho menzionato i campi sono tre
Della regione centrale
Dell'Iraq dove non abbiamo popolazioni di etnia curda ma abbiamo popolazioni arabe sono circa cinque mila nella regione di andare
Dove la situazione di sicurezza e la perforazione della confine da parte di elementi e gruppi molto forti terroristici
In
Con praticamente impone ogni visita ed ogni monitoraggio fatto per esempio da me
In altissima protezione il che significa un convoglio di non meno di dieci veicoli blindati con
Molte armi che costa più di dodici mila dollari
Quindi Mover sì da Baghdad Ada al Times oggi costa ad Unicef per un viaggio andata e ritorno dodici mila dollari quindi il costo delle operazioni va considerato perché è uno dei più alti di tutto il Medioriente
Abbiamo pochi part time
Cosa significa significa che le organizzazioni non governative irachene
Ho curde sono poche e non hanno un grande grandissima esperienza
E desidero qui oggi a Roma rivolgermi al Ministro Cantini e a chi mi ascolta dicendo se ci sono delle organizzazioni non governative italiane oltre un ponte per Baghdad che è presente e sono interessate ci contatti no
C'è grande spazio operativo e c'è grande necessità per l'aiuto umanitario
Abbiamo un'altra grande sfida che quella che ho citato di avere una progressiva rapida moltiplicazione dei campi con una assi la logistica non da poco questi campi sono pianificati di sera
Ci vengono comunicati di mattina e quindi la risposta impone uno stress logistico e operativo estremamente importante non sempre
Facilitando poi il monitoraggio che non cerchiamo di fare per dare dei risultati come quelli che avete visto
è molto difficile alcune situazioni avere anche l'opportunità
Di
Esprimere
I diritti dell'infanzia in maniera
Assertiva
Il Governo della Regione di ambaradan è un Governo estremamente conservativo sunnita sicuramente molto vicino a delle posizioni
Che in questo momento sono rappresentate dai ribelli siriani è molto difficile far
Capire e far comprendere e far
Accettare alcuni dei principi generali ed universali
Dei diritti del bambino
Quindi c'è una difficoltà nella aperte sì e nei tempi soprattutto con i quali questi concetti universali vengono assorbiti da
Autorità locali da capi tribali da capi religiosi cioè spesso non hanno una facilita in questo senso
Per quanto riguarda la difficoltà dei fondi vado a concludere è stata già indicata
L'UNICEF i Unicef Iraq ha ricevuto finora dall'inizio della crisi del due mila dodici solamente il ventinove per cento delle proprie necessità finanziarie
Evidentemente abbiamo un problema intuitivo enti maggiori sono i tipi di problemi l'intensità della risposta umanitaria minore il tempo e sono le risorse dedicate al programma regolare in Iraq
La crisi continua abbiamo come vi ho detto più di mille bambini che si presentano ai confini ogni giorno e l'inferno e alle porte
Quindi con una specifica attenzione nelle nostre
Pianificazioni di questi giorni e
Provvedere acqua calda provvedere evidentemente materiali
Enti consumer spedì supporto in previsione dell'inverno che in Kurdistan essendo come avete visto in alcune
Immagino regione montagnosa e una regione dove c'è la neve a partire da dicembre
E la provenienza di queste popolazioni prevalentemente di classe media
Comporta come loro comprenderanno un inverno dentro le tende
Con gravi difficoltà evidentemente di sopravvivenza e di sviluppo permanente in queste zone
Unicef a dichiarato io desidero farlo oggi sulla base dei numeri all'evidenza che ho presentato
Dire che noi restiamo restiamo dove siamo e allargheremo come ho detto Landi nostro perimetro d'azione e il nostro impatto questo è un impegno a
Evidentemente portare risultati per questi bambini che sono sunniti che sono usciti che sono cristiani che sono gli asili di che sono curdi che sono già pacchi
Sono bambini per noi anche se Dio Kenya diversa e questo concetto universale è stato accettato dal Governo curdo e anche dal Governo iracheno ed è quello che ci consente di avere una buona credibilità ed una buona penetrazione sul campo
Continueremo evidentemente all'interno della Siria noi siamo evidentemente in Rete io con i miei colleghi del Libano della Giordania della Siria abbiamo una rette di intervento una rete di intenti una rete di speranza
Non è stato fatto tutto ciò che si poteva fare la risposta internazionale soprattutto per un Paese come l'Iraq è stata flebile
Dirà che non non è molto importante tra che sicuramente qualcosa di
Minaccioso frequentemente per cui
In generale sui tre miliardi che sono stati ufficialmente dichiarati
Utili e necessari per tutte le agenzie umanitarie quindi non solo l'UNICEF solamente il quaranta per cento è stato corrisposto e per l'Unicef come dicevo prima molto molto meno
Il supporto necessario necessario adesso prima che arrivi l'inferno
Soprattutto come probabilmente
Il ministro Bonino avranno occasione senz'altro di dire serve una soluzione politica l'UNICEF ha dichiarato al più alto livello
Che noi restiamo neutrali noi restiamo per sostenere tutti i bambini che per noi sono vittime
Di questo conflitto e probabilmente partiranno molto di più nelle prossime settimane e durante l'inverno a meno di una soluzione politica
Ringrazio
Grazie marce per il suo intervento chiaro preciso e per la passione soprattutto che dimostra
Come i nostri italiani operano all'interno dell'UNICEF
Oggi ne ascolteremo altri due
In Libano in Giordania sono italiani che
Lavorano dell'UNICEF sono tante ce ne sono stati anche tanti io vorrei salutare
Non l'ho fatto prima perché non l'avevo visto un grande amico staff De Mistura che e qui con noi che attualmente agli impegni in altre aree ma che è stato per molti anni presso noi presso la nostra organizzazione e che veramente un amico di grazie per essere intervenuto
A questo punto lancerei la proiezione di un filmato brevissimo
Sulla di un invito invidio che racconta la storia di AIA che una bambina siriana rifiuti rifugiata in Libano prego
A
Agli azionisti hanno sta
Iniziamo
Qua
Abbiamo viadana ordini guardarla analizziamo anche
Voglia andare in stand-by
Un abbandonato e vaga Renato
è abbastanza agguantare
Lender vanta anche
Siena mandargliela sleale
Francamente anche
Tranne
Ma
Sarebbe invece Asinaria albanesi
Ex comandante Pavia
Materna liberale di
Ma battaglia
Così per redigere il giorni
Permetta di Mogol quindi
Quello è il modello Morri al mio per girare uno
Per già raggiunto il tronco di
Alemanno
è assente piaga
Insieme agli altri mai
La
Mai eseguo allora lei mantenerlo mai avuta non l'affare Oviesse Hubbard abbiano Marina Atene duale cose entri Matteo
No no
Essere un collegamento
Audio video dal Libano la nulla rappresentante Unicef Anna Maria Laurini eccola qui
Anna Maria buongiorno
Un duraturo poi subito direttore generale canti il Presidente Perrera distinti ospiti da ben otto
Vi ringrazio per l'opportunità di poter parlare dei bambini siriani in Libano
Il contesta
Il contesto in Libano oggi è il Paese con il più alto tasso di rifugiati ed è anche il Paese che ha lasciato Air France che riaperte
Non ci sono dati precisi sul numero effettivo dei dei rifugiati
Sette più o meno settecentotrenta mila registrati dalla caccia R. ma intorno al milione e mezzo secondo il Governo e altri ponti in un Paese che conta oggi quattro milioni di abitanti
In ogni caso questi numeri sono destinate a crescere esponenzialmente la metà dei rifugiati sono bambini
In Libano e forse la più grande emergenza di rifugiati in un contesto urbano con una popolazione di rifugiati che è in continuo movimento
Sono presenti inoltre mila quattrocento località come potete vedere dalla mappa e vivono sparsi sul territorio nazionale in case appartamenti in strutture abbandonate e i campi cosiddetti informali
Noi calcoliamo più o meno che oggi ci sono quattrocento campi informali di varie dimensioni con più o meno duecento mila rifugiati ma ce ne saranno sempre di più che cosa vuol dire questo vuol dire che i bambini in Libano
No bisogna cercarli per poterli assistere
Nonostante le frontiere aperte il governo libanese non approvato l'istallazione di campi formali come in altri Paesi e vede con preoccupazione qualsiasi tipo di infrastrutture
Questo in parte a causa del precedente palestinese ci sono attualmente dodici campi palestinesi in Libano con una popolazione di circa trecento mila palestinesi e altri che stanno arrivando dalla Siria
C'è molta preoccupazione nell'opinione pubblica che rifugiati siriani siano qui per restare ed è chiaro che ci vorrà tempo prima che si creino le condizioni per il ritorno
C'è una ottima aggravante la prossimità reale al conflitto siriano ci sono solo centodieci chilometri di strada tra Beirut Damasco
E il timore è che i siriani a grande maggioranza sunnita possano turbare il precario equilibrio confessionale politico del Paese
Mi sentite
Intanto le condizioni di sicurezza
Bensì deteriorano con bombardamenti attenta attentati rapimenti e scontri nelle zone frontaliere ma neanche nelle maggiori città
I bambini siriani stanno vivendo due volte lo stesso incubo
Next l'urgenza umanitaria
I rifugiati sono concentrati in maggioranza nelle due regioni frontaliere il norme che a maggioranza sunnita e la beccati a maggioranza sciita ma sono anche le regioni più povere del Paese e le più toccate dai problemi di sicurezza
La mancanza di campi ufficiali altri tipi di alloggiamento organizzato
Far sì che i rifugiati accendano agli stessi servizi pubblici istruzione sanità delle località che li ospitano
In un Paese in cui il settore pubblico copre solo il venti per cento dei servizi di base il resto e in mano a privati
Questo si traduce in scuole fatiscente super affollate centri di sanità privi di medicine di servizi terribili condizioni igieniche e sanitarie
Ciò significa anche le famiglie si lane più vulnerabili competono con le famiglie libanesi più vulnerabili per assistenza il lavoro competa no per garantire la vita il futuro dei loro figli
Dopo più di due anni di conflitto i bambini che arrivano oggi sono in condizioni molto peggiori rispetto a due anni fa
Le famiglie hanno esaurito tutte le risorse e i bambini sono state vittime e testimoni di violenze inenarrabili su di loro sulle loro famiglie parenti e amici
Con il peggioramento delle condizioni economiche sanitarie e l'assistente assenza di scolarizzazione i bambini vivono una seconda violenza
Sono vittime di lavoro minorile sono esposti a pressioni dalla parte di gruppi religiosi estremisti
Le bambine sono costrette a matrimoni precoci per proteggerle cosiddetta dalle condizioni di sovraffollamento in sicurezza le donne sono vittime di violenza domestica e dovute alla forzata convivenza le gravidanze serenamente
La risposta di un incerto per dare un futuro a questa generazione di bambini e dei giovani
Le aree di intervento
I bisogni sono tanti per cui innanzitutto si devono raggiungere i bambini più vulnerabili quelli che soffrono di più quelli che non hanno accesso a nessun servizio
Come
Attraverso scuole comunità posti di frontiera centri comunali posti di registrazione servizi sociali accampamenti
Sono i luoghi noi li definiamo che Westport tali in cui l'UNICEF con i suoi partners incluse le ONG italiane dirige i suoi interventi per raggiungere il massimo numero possibile di bambini
Si cerca nella misura del possibile tanto il contesta di offrire interventi integrati in cui la scolarizzazione accentra assistenza psicosociale
Educazione formale informale se non c'è posto per tutti a scuola attraverso l'insegnamento informale fine possa garantire interventi mirati per bambini che comunque
Non sarebbero in grado di seguire dei corsi normali
Sono stati assenti dalla loro scuola per troppo tempo
A dicembre ci saranno trecentocinquanta mila bambini siriani in età scolare tanti quanti i bambini libanesi poveri nelle scuole pubbliche
Il nostro obiettiva e di arrivare a garantire l'istruzione a centosettanta mila bambini considerando che le scuole pubbliche hanno posto solo per trentacinque bambini trentacinque mila bambini siriani è una sfida
Con l'aiuto di insegnanti libanesi e siriani che hanno ricevuto un treni ca adeguata l'obiettivo è di mettere i bambini siriani in grado di reinserirsi nel sistema scolastico e di avere un futuro quando ritorneranno nel loro Paese
Ecco perché la campagna gli uni senza e betulle realmente torniamo ad imparare e noi vecchio su cui
Un bambino a scuola è un bambino protetta
Next interventi ci sono interventi di acqua anzianità vaccinazioni gene sono complementari nelle scuole e nelle strutture delle comunità di accoglienza
E si agisce negli accampamenti costruttori mobili come scuole informali lezioni ripetizioni giochi assistenza e ambulatori mobili
Siamo noi che andiamo a trovare loro a questo si aggiunge distribuzione di materiale scolastico sanitario acqua potabile serbatoi
Next preparazione all'inverno
Se le è stato apportato malattie infettive diarrea parassiti e condizioni di acuta sofferenza per le alte temperature purtroppo l'inverno non sarà migliore
Quelle che vedete sono le foto dello scorso anno
Le aree di concentrazione dei rifugiati sono in montagna sono le più fredde
Con l'inverno in queste condizioni le malattie respiratorie saranno in aumento i più deboli saranno i più colpiti combustibili vestite coperte medicine sono essenziali
Next
Le risorse necessarie
Il numero dei rifugiati e in aumento e stiamo lavorando anche noi a un piano di contingenza nel caso ci sia un rapido e massiccio influsso dovuto ad un eventuale intervento militare in Siria i nostri piani
Cercano di coprire fino a centocinquanta mila rifugiati se ne avremo né le risorse
Dei centoventicinque milioni richiesti cinquantotto milioni restano da finanziare e non mi sogno a dimenticare che ci occupiamo anche dei bambini più poveri libanesi nelle comunità ospiti
Che vivono a stretto contatto e nelle stesse condizioni di acuta povertà e insicurezza dei loro cuginetti siriani
Ebbene dei dei bambini Palestina nichel palestinesi che vengono dalla Siria
Non dobbiamo dimenticare che il diritto all'istruzione all'acqua la sanità alla protezione il diritto ad avere un futuro il diritto alla pace deve essere garantito a tutti i bambini senza discriminazione
Ed è nostro dovere che questo accada
Vi ringrazio per la vostra attenzione e adesso lascio la parola ai bambini
Andrea
Prendetene uno
Urgenza una
Noi adesso agli assegnassero
Qui dentro mura
Io mi sono letto neutro comunitaria Comune da solo nel settore
Si possono
Al
Passiamo
Paragonando l'aroma
Non lo so
Igienisti e ci sono
Pensando di istituire
Minzolini allora verrà fatta dalla cartella clinica
Al circa un anno fa persone hanno perso
Ma
Allora
Ernest Renan una stanza
Megna nascenti immanente
Nella
Uno degli stranieri si innesca
Ma deve restare assente Simone
Uccellini spagnola per essersi
Niente
Enzo delinea
Va in carcere
Astenuti starà
Grazie Anna Maria per quello che fai per quello che fate e grazie per quanto ci ha comunicato il dato la possibilità di comprendere qual è la situazione attuali libero prima abbiamo applaudito al Ministero Anna
Amministrative Bonino che venuta qui con noi io desidero ringraziarla per l'attenzione per la disponibilità
Per dimostrata verso la nostra
Organizzazione e per il lavoro che realizziamo insidia nei paesi vicini la ringrazio anche per essere qui con noi per parlare
Dei bambini siriani in un momento storico particolare e difficile quale quello attuale grazie per averci ospitato in questa bellissima
Sala
Che ospitare conferenza più alto livello di incontri a livello diplomatico sia italiano che internazionale mi permetta infine
Di ringraziarla
Per il lavoro che realizzato una donna come lei
Che la conosciamo da molti anni veramente forte capace che ha saputo portare avanti per la liberazione del giornalistica del giornalista Domenico Quirico
Che lo ha fatto con la massima discrezione i quasi in punta di piedi la ringraziamo anche per questo quindi a questo punto
Darei la parola al Ministro alla ministra abbondino perché è impegnata deve lasciarci
Per cui
Perché grazie mille e a me dispiace un po'di sconvolgere il programma come eravate ma
Forse non vi è difficile capire che sono giorni in cui
Governare l'agenda non è facile e già se si riesce a non governarla per notizia può più positive già è un
Come dire a un grande è un grande successo queste ed è mi piace ricevervi qua mi piace che ci si attenga realtà
Questa idea che si era venuta andare avvenuta in contratto molti del dell'Unicef nella visita al campo Zardari che ho fatto con la commissaria cristallina George Eva ignora giugno
Ed era evidente ma non per esperienza ma anche chi non è esperienza sentiva vedendo leggendo i giornali vedendo l'estensione del campo parlando con le autorità Giordani anche
Già stanno pensando di prepararmi un altro che quello di astratta e tutti sappiamo per esperienza che è campi molto estesi o molto grandi al confine
E di qualunque zona di tensioni sono normalmente anche forieri di altri tipi di problematiche diciamo non
Quindi
Insomma mi pareva abbastanza evidente che lo sforzo molto generoso che ho visto
Quindi in quel campo è un po'riguardando la Regione in generale questa era chiaramente una innanzitutto una crisi ovviamente politica ma con dei risvolti di violenza umanitaria e quindi di
Che sarebbe durata alla sarebbe aumentata a mio avviso nella dimensione sarebbe durata nel tempo
Mi pareva e tutti gli elementi tutti gli interlocutori Coin contrasto sia degli operatori in loco che le irresponsabili
E sia Giordani che libanesi concordavano in questa analisi e mi è venuto quindi
Insomma in mente ci è venuta in mente incontrando le la vostra gente in zone anche
E era utile necessario e indispensabile avviare anche una campagna diciamo di fan presenti
A livello a livello
Nazionale spero e spero non solo non perché io creda che
Come dire la la la soluzione di quel problema sia una soluzione umanitario l'umanitario non è mai una soluzione ma è un grande valore
La soluzione spetta ad altre istituzioni se ci riesco
Ma è un grande valore perché ogni vita salvata ogni dolore alleviato e comunque la nostra goccia nel mare nella nostra goccia di umanità
E conosce non può al mio paese so che il mio Paese è un Paese generoso quando era assicurato dell'utilizzo dei fondi
So che è un Paese che è in cui la gente le persone alle famiglie pure in un
Momento non proprio brillantissimo della nostra economia
So che un Paese generoso Serra assicurato sull'utilizzo dei fondi si riesce a vedere l'abbiamo visto con lo Tsunami l'abbiamo visto in molte occasioni mi preme pareva quindi
Che forse è una occasione da
Da rilanciare una senza
Che non è solamente la presenza dell'Euro dei due errori anche un dato di più è un dato di vicinanza in qualche modo
Ora per quanto riguarda ed è chiaro l'estensione anche de e la
Varietà dell'aiuto umanitario che è necessario incontrato l'altro giorno per esempio ora responsabile del Kurdistan iracheno il sedici agosto
è stata aperta alla frontiera c'è stato un un flusso molto molto grande loro valutano attualmente in presenza in Kurdistan iracheno circa trecento mila persone
E il e lì in una delle esigenze più più grandi essendo oggi settembre avvicinandosi l'inverno è la questione che è l'inverno è particolarmente rigido da quelle parti che
Di tutta evidenza una sua stima azioni intende non è una sistemazione agibile bisogna almeno fare uno sforzo di trasformarle in contenga perché un po'
Lo Standard che c'è nel campo di Zattarin con tutti i limiti ma anche nel deserto fa freddissimo di notte
E quindi in più con tutte le esigenze che ci sono un campo di centotrenta mila persone una città
E non si può pretendere che perché uno è rifugiato si anche Santo
Ed è una città senza strutture ed è una città senza polizia è una città senza ed è una città dove come in tutte le città dove le persone poco hanno da fare le tensioni semmai aumentano invece che diminuire
Per questo le autorità giordane ad esempio non volevano aumentare la dimensione del campo ma
Costruirne un altro proprio perché più aumento non questo l'abbiamo visto a Goma l'abbiamo vista grandi laghi
Dove la dimensione del campo che era esploso a un milione di di persone era diventato veramente una situazione ingovernabile
E ho ritrovato e per questa importante anche l'obiettivo che vi siete dati quella scuola
Proprio perché questa importante che i bambini siano sottratti
Al far nulla dello del del delle dodici ore al giorno
E siano impegnate in un dato di socialità che li rende in qualche modo
Do quindi lettura in una situazione invivibile
Ma siano soprattutto sottratti per x ore al giorno alle tensioni dei grandi
Che meno hanno da fare
Più si innervosiscono diciamo così non so quale altra parola usare
E vanno sottratti da questa il più possibile da questa atmosfera di tensione
E possiamo anche combinare perché noi stessi e faremo lì un altro ospedale da campo replicando quello che già stanno in campo di Zac TaRi e che c'era con dei moduli forniti dalla Provincia di Trento
E quindi è un insieme di di attività che credo possano bensì bensì complementari
Essendo inteso che altre attività
Vito in questi
Ultimi anni e mezzo esso sono da una parte direttamente dedicati ai campi profughi ma dall'altra siamo stati molto attenti anche a sostenere
Sforzi e servizi che ospitano Libano per esempio in Libano quasi tutti i rifugiati sono
Distribuiti non ci sono grandi campi visibili e peggio ancora per le ragioni non regge il servizio scolastico non reggono tutta una serie di servizi perché non ne sono dimensionale
Con tutte le conseguenze per esempio è semplicemente ad Enna non raccolta dei rifiuti tanto per
Capire l'implicazione di quello che è la quotidianità della vita può diventare drammatica se non viene se non viene abrogata per cui ad esempio
In queste situazioni sui venti milioni di euro che voi diciamo
E che il nostro Paese Goya
Implicato in questo in questo periodo hanno questo tipo di e distribuzione in Giordania in Libano in Turchia e e in Iraq dal come vi ho detto abbiamo anche tentato di è stata molto presenti all'interno della Siria
E questo è un problema vero è un problema di sicurezza abbiamo cercato di riavere i collegamenti e quindi sostenendo organizzazioni locali all'in
Terme della Siria che però comporta tutta un'altra serie di difficoltà vere e proprie non dico di monitoraggio della distribuzione del di aiuti ma proprio anche il solo
Della presenza fisica
In loco per essere più attenti alle
Alle popolazioni
E ci siamo mossi si sono posti anche i miei predecessori per essere chiari sia con impiego il gli organismi internazionali sia ponevo ingente che sono poi gli aspetti
Diversi anche capacità diverse di di intervento se tu devi costruire un grande campo
Ti serve come dire qualcuno che ha la capacità tecnica di farlo un
Alla scuole ad esempio ospedali possono essere invece ampiamente gestiti da un G qualificati
Qui noi abbiamo tanto lo dico solo per informazione
Istituiamo impegnato su circa sei milioni di euro fin quando si è potuto è anche adesso fin dove si può interno interno alla Siria
In particolare sono stati aiuti alimentari agli sfollati nel confine con la con la Turchia
E in Libano soprattutto siamo intervenuti con dodici milioni di euro nel settore dell'acqua per le ragioni che vi dicevo prima dell'igiene e della salute
E in accordo con le autorità locali in Giordania il campo sarà ve l'avevo già detto adesso il campo Zavattari più un aiuto particolare al bilancio vero e proprio dalla Jordan
E un milione di euro in Turchia nel senso di in particolare nel tour nel Kurdistan iracheno insomma
E come sapete Primo Ministro a San Pietroburgo alla conferenza del
Convocata il venerdì mattina si è impegnato per una cifra di cinquanta milioni di dollari eh vedo intorno al tavolo e colleghe
E colleghi deputati e senatori il primo strumento utile per questo somma il decreto missioni che stiamo
Approntando e quindi diciamo può essere anche immediatamente immediatamente operativo visto che il decreto lo dobbiamo
Comunque a presentare in Parlamento entro la fine entro fine settembre quindi mancano è giusto il tempo di prepararsi perché anche gestire e utilizzare i cinquanta milioni di dollari
Non è una copia o si prende e si dà a un'altra agenzia ma se si può alla vere anche di fare delle convergenze e cercare di essere più efficace anche una programmazione che deve essere fatta e che richiede grandi
Un una capacità di
Non credo di avervi detto in tutto questo niente di di nuovo e la mia presenza e per
So che altre anche si stanno organizzando e attivando la mia presenza
E intanto un non riconoscimento delle delle attività che vorrete potrete fare
E a ciascuno poi rimane la propria responsabilità noi abbiamo assunto come Governo politicamente parlando una posizione
Di iniziativa politica non è che abbiamo solamente detto no all'intervento senza l'ambito Nazioni Unite e poi ci siamo seduti abbiamo anche cercato nella dimensione che hanno il possibile
Sia in ambito G venti che in ambito europeo di produrre proporre iniziative politiche essendo inteso che
Da una parte c'è la responsabilità ovviamente dell'attacco orribile del ventuno agosto ma dall'altra parte esiste comunque un problema che ha da con un attacco
è bisogna comunque cercare di rafforzare e di prevenire qualunque utilizzo di armi chimiche al di là dell'orrore del ventuno agosto
Come sapete adesso e non voglio ripetere la cronaca di queste ultime settimane le avrete proprio voi in particolare l'avrete tutti seguita è seguita da vicino proprio per l'interesse che portate
Avrei svolto e del peso umanitario che
Le crisi politica questa è una crisi fatta dall'uomo come si dice o da vari uomini
E quindi non può trovare una soluzione a mio avviso nel militare neanche umanitaria mani ma almeno l'Umanitaria un grande valore
Il resto credo ci si avvia adesso spero ad una
Negoziato più serio molto complicato sicuramente
è una strada in salita credo però che valga la pena di percorrerla di percorrerla con tutta la determinazione con tutta la serietà del caso
Ci sarà chi bluffa chi non bluffa ma insomma io credo che abbiamo conquistato per ragioni varie uno spiraglio di tempo magari non
Grandissimo ma abbiamo conquistato uno spiraglio di tempo che vale la pena di riempire per quanto ci riguarda di tutti gli sforzi politici del caso
Siamo lontani secondo me ancora da un condivisione del della strada da seguire
Però credo poco piuttosto fiducia non mi saprei dire ma speranza sicuramente nell'incontro di Ginevra di oggi villa prove che R.
Penso che a volte a fermarsi prima
Non dico del baratro porto l'impressione che nel baratro ci stiamo e quando stiamo parlando di cento mila morti in milioni di rifugiati uno spillover
Già molto presente nei paesi limitrofi che già fragili erano immaginatevi a destra non quando si dice attenti allo spillover io ho l'impressione che sullo spillover già ci siamo
Ci siamo insomma però credo che
La la complessità della della situazione politica che si è che sia creata e niente tutta una serie di cose che sono che sono successe una più drammatica e più vorrei ficca dell'altro
A
Hanno aperto per varie ragioni una piccola finestra di di tempo
Che voi utilizzerete per finire la Campania e comunque la crisi o anche se arriviamo a una soluzione politica non è che la gente torna a casa un potrà tornare a casa quest'inverno o certamente non tutti e certamente
Questa è una crisi umanitaria che continuerà anche se trovassimo una soluzione politico-diplomatica domani mattina il che non è
Ma anche se così fosse è evidente che la situazione non è che dalla sera alla mattina torna ad essere tra virgolette normale quindi
E noi dal punto di vista politico dal punto di vista nazionale europeo globale che sia dobbiamo tentare dei
Trovare una soluzione che non sarà la hall alcuna soluzione perfetta tutto deve essere anche dobbiamo noi stessi e tutti quanti accettare una gradualità non c'è una soluzione
Miracolosa la alla complessità della Regione
Penso anche spero che a margine o all'interno dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che si apre il ventuno ci sia un'altra occasione di
Incontri a margine come si dice o incontri bilaterali o comunque una situazione in cui
Ci si parla questo lo sforzo che
Convergente che credo stiamo facendo noi per quanto ci riguarda col Governo dal punto di vista più politico a voi in qualche modo dal punto di vista più umanitario ma penso che sia uno sforzo
Convergente che stiamo che stiamo facendo
Nella determinazione nella consapevolezza
Che tutto va attentato secondo me accettando una gradualità e senza pretese che esiste una soluzione perfetta in bianco e nero non mi pare che sia questo lo schema
Che dobbiamo che dobbiamo riprodurre quindi grazie penso che
Rimanendo in contatto con la la Direzione generale per la cooperazione
Possiamo fare comunque per quanto spetta a noi un lavoro importante
Non abbiamo la pretesa di risolveremmo abbiamo la consapevolezza di poter essere di poter essere utili stiamo di poter contare nella conversione del decreto sull'appoggio in Parlamento
Il che è un dato un dato importante evidentemente e continuerò a lavorare certa la liberazione di Quirico è come dire
è stata una buona notizia diciamo così adesso abbiamo ancora padre Dalloglio per esempio abbiamo ancora qualche altro problema però insomma certamente in situazioni così complicate
E vi assicuro che non è ho sentito dire che è stato forse un ragazzo di Assad per la posizione non belligerante cambia un passo
Tenderei ad escluderlo per varie ragioni se voi
Avete tempo ve ne spiego ma chiederei a ad escludere regali di vario tipo eccetera credo sia stato invece
Un buon risultato di come dicevo di un lavoro di squadra o di una
Grande professionalità dei nostri servizi una grande professionalità
Devo dire anche di riserbo dei giornalisti della famiglia è stata data veramente straordinaria devo dire
è un bel lavoro di squadra e from molto probabilmente anche un pizzico di fortuna anche nella vita e per Domenico non non ha guastato non ho visto regali però tenderei francamente Anna
Adesso io grazie mille ai davvero un buon lavoro suscitare
Grazie