Il secondo mandato da Presidente Usa di Barack Obama. Intervista a Mario Del Pero

Con il giuramento oggi lunedì ventuno gennaio a Washington si apre ufficialmente il secondo mandato presidenziale per Barack Obama ne parlerò con il Professore Mario Del Pero che premono raggiunto telefonicamente che ringrazio naturalmente per la sua disponibilità buona sera professore
Buonasera a lei allora un Bilancio intanto
Si può cercare di tratteggiare per questi quattro anni di primo mandato che si è conclusa e che cosa possiamo aspettarci nelle al secondo mandato di Barack Obama in particolare al suolo
Politica estera e politiche economiche e commerciali internazionali che forse sono anche questa gara una certa rilevanza
Il bilancio dei primi quattro anni in un bilancio a chiaroscuri Obama ottenuto alcuni importanti risultati su tutti la riforma sanitaria ottenuto alcune importanti successi di politica Ferrari eliminazione di Bin Laden
Il graduale disimpegno prima dall'Iraq che adesso dall'Afghanistan e anche una capacità diciamo così di ripristinare un'immagine degli Stati Uniti fortemente danneggiata dagli anni precedenti
Al contempo Obama sicuramente peccato di leadership troppe volte è stato diciamo così sconfitto nei negoziati con il Congresso soprattutto dopo l'elezione di Mitterrand del due mila dieci che hanno portato la maggioranza repubblicana
è alla Camera
Troppo spesso ha cercato con il compromesso diciamo per riuscire poi poi a trovarlo un po'per la rigidità della controparte un po'appunto per questa
Carenza di leadership
E forse anche una certa ingenuità negoziale in alcune fasi cruciali penso al negoziato sull'aumento del tetto del debito
Ed è stata del due mila e undici Obama certo ottenuto un risultato importante con la sua rielezione solo pochi mesi fa
Non era scontata e certo non era scontata con il margine
Poi poi
Poi ottenuto
Ora permane una condizione di Governo diviso anche se Obama un forte capitale politico in conseguenza dell'elezione lo ha già speso con una certa efficacia in queste prime schermaglie
Con i repubblicani di nuovo un aumento del tetto del debito e su una ridefinizione diciamo così della politica fiscale
In materia di politica estera
Difficile immaginare rivoluzioni probabile che la linea della continuità sia quella che verrà scelta
Sia perché si ritiene che questa abbia operato con successo nei primi quattro anni
Ossia perché il Paese riluttante a lanciarsi nuove avventure internazionali a promuovere una politica estera globale interventista inevitabilmente costosa
Allora sì continuerà sulla linea diciamo così di operazioni clandestine nel sostegno ai governi amici
Si cercherà come accaduto in Libia di parchi che siano altri come accade oggi in Mali che siano altri a farsi carico della gestione di determinate crisi
E chi guiderà da dietro no la formula e l'idea combinavano immessi guiderà da dietro nella consapevolezza che comunque la potenza statuite se i mezzi militari statunitensi sono undici e in ultima istanza decisivi quando vengono dispiegato come accaduto in Libia
Quello che lei ha anche definito in un suo recente articolo anche un interventismo low cost dal punto di vista del ricorso aironi nelle politiche di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ciò potranno aumentarle difficoltà anche con gli alleati tradizionali
Indubbiamente è il caso il caso emblematico quello quello del Pakistan
Ci sono come dire vari problemi di operativi strategici e una certa misura politici ed etici
I terroni inutilmente intensivo dei veri cronico come ma politica viti
Eliminazioni se vogliamo dire anche assassini mirati di terroristi il leader
Di al Qaeda pone tutta tutta una serie di problemi riduce al minimo costi e rischi perché politicamente ora come ora sarebbe insostenibile promuovere azioni simili che possano portare alla morte di
Dietro di agenti soldati statunitensi limitano questo rischio orrendo non questa azione quindi sostenibile all'interno del paese nel senso che la maggioranza dell'opinione pubblica
Degli Stati Uniti sostiene fortemente questa azione creano problemi rilevanti olio con determinati partner partner con determinate interlocutori quello quello pachistano su tutti
Capiamo fino a che punto non può non potrebbe come già è stato in passato non potrebbe poi rivelarsi controproducente una simile azione
Perché poi il Lara io il rapporto che bisogna sempre e in ultima istanza misurare quello tra i terroristi che vengono gli avversari diciamo che vengono eliminati
E quelli che
Ricorrendo a certi mezzi colpi inevitabili danni collaterali che l'utilizzo di questi mezzi genera dicevo ricorrervi quello che ricco
Prendo che altrimenti il numero di terroristi rischi vengono a creare insomma l'ostilità che si genera nei confronti degli Stati Uniti per quanto riguarda invece i rapporti con
La Cina Cina la cui economia secondo molte stime previsione potrebbe superare quello degli Stati Uniti già tra venti trent'anni che tipo di in politica estera o ma di che tipo di avvio di relazioni potremo aspettarci da Obama nel secondo mandato
E di nuovo
Salvo
Crisi che non possono essere escluso perché poi insomma politica la politica estera in particolare riserva continuamente sorprese e quindi la questione anche dello superpotenza statunitense
E a spessore attiva eventi imprevedibili e imprevisti
Ma a bocce ferme illecite pensare ragionevole pensare che di nuovo si cercherà di muoversi nel solco tracciato durante il primo mandato tra su sulla rotta diciamo così Pechino Washington corrono molte delle interdipendenze nel sistema internazionale corrente
In termini di scambi commerciali in termini di crediti cinesi agli Stati Uniti
In termini di importazioni statunitense della Cina in termini di le delocalizzazione di attività produttive statunitense di multinazionali
In Cina è un intreccio molto molto stretto che crea un reticolo di comuni interessi diversi di dipendente diciamo così mutue
E reciproco e che inducono le due parti
A collaborare a lavorare insieme
Contro questo agisce diciamo così la scelta della potenza giapponese che va sfidare l'egemonia statunitense vasti dare ad esempio il dominio statunitense
Sul Pacifico un asceta cinese che Obama cogliere con lui come e come lui e prima di cui Bush
Che cerca di gestire integrando diciamo così la Cina nella rete di strutture internazionali preesistente in quello che gli studiosi chiamano un ordine internazionale liberale
Hai Gemonio statunitense
è chiaro che alla fine
La ragione vorrebbe un'intensificazione di questa collaborazione
E un coinvolgimento maggiore della potenza cinese nella gestione delle crisi internazionali
Ma la politica soprattutto le rotte internazionali non sono necessariamente diciamo così il teatro di scelte razionali e ragionevoli e sappiamo che da ambo le parti
Ambiente diciamo così nazionalistica Forze armate cinese un certo conservatorismo statunitense
Tingono parabola Dostum una postura più ferma aggressiva e ostile nei confronti della controparte e la governa queste voci a mio modo di vedere molti o ragionevoli prevalesse lo si potrebbe essere in futuro un'escalation di tensioni
Stati Uniti finale un comune interesse ad esempio contro la pirateria o nel garantire rotte navali riaperte
Al contempo però la Cina rivendica ora una Porta Maggiore sfumare i tradizionalmente dominati dalla Marina statunitense
Un'ultima cosa però va detta
Ne lascerà cinese che tanto i dati ci mostrano
Non intaccano intacca otto al momento ha intaccato in minima misura quello che da un predominio militare statunitense netto
E incontrastato e oggi indiscutibile
Per quanto riguarda alla Regione menar Medioriente Nordafrica diciamo grande Medioriente avendo controllano la questione molto complessa e come scenari molto diverse ma i tre principali dossier diciamo
La questione dell'evoluzione delle primavere arabe cosiddette nella negoziato tra israeliani e palestinesi che la questione dunque a mare iraniano ci possiamo aspettare più o meno lo stesso che abbiamo su cui avremmo già
Disse insomma sul primo mandato di Obama sono questioni punti distinte ma ovviamente intrecciate di nuovo tra loro certa misura interdipendenti e
No Obama
Sul Medioriente affatto relativamente poco ha lanciato diciamo così un'ambiziosa iniziativa di pace una volta insediato e se la Casa Bianca ha visto come tanti suoi predecessori che immagini manovrano scarsi NU o nulli
Ed è rapidamente indietreggiato e è chiaro che
Il problema principale a questo punto non è tanto la capacità di
Degli Stati Uniti di imporre le proprie azioni quanto la presenza di interlocutori credibili affidabili con cui si possa dialogare e lavorare insieme
E tali e non è oggi Governo israeliano perché anche spetti
Tali oneri certo mondo palestinese diciamo così e nella sua doppia leadership
D'autore tappare palestinese da un lato e di Hamas Agata dall'altro è un problema come dire di interlocutori a questo punto è difficile davvero difficile essere ottimisti al riguardo è difficile immaginare da un lato che gli Stati Uniti
Si impegni in oggi
Iniziative politiche e diplomatiche che difficilmente porteranno da qualche parte che rischiano di costare molto in termini di immagine di capitale di credibilità
è difficile essere ottimisti per la natura dell'interlocutore di Washington cortesi può essere il più ottimisti sul dossier del nucleare
Iraniano
è chiaro che l'Iran è stato messo in un angolo chiaro
Gli Stati Uniti sono riusciti diciamo così a costruire un ampio consenso
E internazionale e potrebbe essere utile nell'occasione pervenirci reciprocamente intorno l'incontro di trovare siamo qui c'è una soluzione che conviene entrambi ma a questo punto sembra convenire soprattutto i più di tutto né più di tutto all'Iran quanto aveva diciamo così nordafricani primavere arabe
è chiaro che sono casi come dire distinti che variano da Paese a Paese le vicende di questi anni mostrano come dire tutti i dilemmi che questi processi questi processi hanno aperto perché
Che dica Obama è checché ne possa dire Obama
L'interlocutore Presidente monca Mubarak era preferibile per tanti aspetti a quelle attuali in termini di relazioni prettamente diplomatiche ed il ruolo dell'Egitto nello scacchiere nello scacchiere mediorientale
Quindi Stati Uniti dovranno ridefinire la propria strategia tenendo conto del mutato nel contesto dei mutati interlocutori
L'ultima questione professore approfittando sempre della sua disponibilità che sorte possiamo che ulteriore rivoluzione possono attenderci per quanto riguarda le relazioni transatlantiche Stati Uniti e Unione europea nel secondo mandato di Urban
è chiaro che l'Europa lo diciamo in continuazione ma lo diciamo da qualche anno è molto meno centrale per gli Stati Uniti di quanto non fosse stata in tasca attori facilitiamo in Oriente arrivo alimentato le proprie priorità e geopolitica sono molto meno atlantici molto meno atlantici quanto non fossero durante la guerra fredda
è molto più
Diciamo così pacifici nel senso di votarsi al Pacifico e alle
E a intensificare le interdipendenze tra pacifiche
Rimane il fatto che il rapporto e la relazione tra gli Stati Uniti e i suoi partner i loro partner europei e la relazione più
Integrata e più istituzionalizzata che ci sia oggi sullo scenario internazionale
Attraverso ovviamente gli accordi commerciali ma soprattutto attraverso l'Alleanza atlantica è difficile immaginare un'attenzione particolare degli Stati Uniti verso l'Europa ma rimane il fatto una certa misura lo vediamo che nel caso del Mali oggi come l'abbiamo visto in Libia rimane il fatto che solo l'Europa Ursula alcuni Paesi europei
Possono fornire all'Istat i nidi quell'appoggio quell'aiuto
Quelle risorse di cui gli Stati Uniti in determinate circostanze e abbisognano e quindi è possibile che ci sia come dire un ritorno di un rapporto transatlantico forte ma solo in conseguenza di crisi
Che ponessero la necessità occorrendo propone i soli tecnica necessita di affidarci nuovamente agli alleati europei come hanno fatto in alcune occasioni nell'ultimo quadriennio
L'ultimissima questione se dovesse definire appunto Barack Obama con un termine diciamo della lesso dico politico come lo definirebbe un realista un
Il cinico un
Interventista
Più democratico più repubblicano proprio certo e consapevole specie sulla sulla posizione di Palermo di politica estera diciamo così di carte partizioni destra sinistra liberal conservatori funzionano fino a un certo punto
Sono molto più interventisti li liberarono dare che negli anni negli anni Sessanta che non i conservatori Adenauer gli anni degli anni Cinquanta
E sicuramente è molto un leader politico molto pragmatico e cauto
C'è una certa qual dose di realismo nell'azione di politica estera promossa dagli Stati Uniti dal due mila otto a oggi
E però è un realismo impatti scelte in parte imposto sono cinque il Paese nel
Da dal
Due mila otto due mila nove oggi ma anche prima dal due mila cinque due mila sei ha rigettato diciamo così interventismo libera lo neo conservatore l'interventismo umanitario degli anni Novanta così come quello meno conservatore
Post undici settembre ha chiesto ha invocato sollecitato una politica estera cauta nel realistica se necessario cinica e spregiudicata e l'uso di determinati strumenti nella campagna
Contro il terrorismo tali tali sono tali si sono rivelati
Obama che un politico scappato per l'appunto pragmatico
Seguito diciamo così le impressioni e le pulsioni dell'opinione pubblica su questo va fatto indubbiamente
E grazie alla pressione Mario Del Piero docente di storia degli Stati Uniti è storia della politica estera americana la Facoltà di Scienze Politiche Università di Bologna