Rilancio, governo e rappresentanza delle Autonomie scolastiche - II Seminario Nazionale Forum Istruzione PD (1ª giornata - Gruppo C: Supporti all'autonomia scolastica)

Dare avvio ai lavori se prendete posto
Che succede
Bene allora il nostro gruppo dovrà approfondire le tematiche relative
Al
Tema supporti all'autonomia scolastica il che
Spazia su molti temi
Fra l'altro
Venne sollecitati dalla presentazione
Del professor Pajno
Nell'ambito della nostra discussione
Insieme al collega Cerini
Coordina eremo
Il confronto quindi avremo modo insomma di interloquire
Su queste tematiche abbiamo pensato di organizzarci in questo modo faremo giusto per
Creare un rapporto fra la plenaria la discussione di approfondimento
Due brevissime in introduzioni una di quadro più generale che farà appunto Cerini un'altra più sul merito specifico del gruppo nell'oggetto dell'incontro di gruppo che farò io successivamente
Ci daremo dei tempi nella
Gestione degli interventi
Io direi che se ci diamo Massimo
Per tutti coloro che debbono intervenire
E
Decide una decina di minuti solo per la replica
Così facciamo parlare tutti avremo modo tanto il confronto ci sarà oggi pomeriggio poi continuerà
Anche domani mattina quindi diciamo dieci massimo quindici minuti quindi giusto per fare anche per ascoltarci per esaminarle infatti siamo tesi con possibilità di fare un secondo giro sì sì no poi
Se uno parla molto di è difficile che poi si riesca ad ascoltare e a seguire quindi
Prego allora
Una perché solo una
Avvertenza tecnica siccome abbiamo la possibilità di essere registrati e quindi mandati in onda è necessario prima di prendere la parola dire il proprio nome e cognome ed eventualmente se volete anche
L'istituzione di riferimento di provenienza
Prego
Benissimo allora
Io sono Cerini faccio
L'ispettore in Emilia-Romagna e quindi in qualche modo sono un po'parte in causa sul versante amministrazione mentre oggi dobbiamo
Ri delineare credo anche nella discussione un po'questo mio questa nuova
Architettura che mette al centro lo sviluppo
Dell'autonomia scolastica e quindi l'iniziativa progettuale organizzativa
Delle delle autonomie in uno scenario
Che si sta che si sta evolvendo che è rimasto anche sullo sfondo stamattina che è quello del
Tra virgolette federalismo scolastico o comunque se vogliamo essere più scioperi della attuazione del Titolo quinto
Che ridefinisce anche competenze e ruoli
Dei vari enti soggetti però rende molto pluralistico lo scenario perché dallo Stato che deve delimitare diceva
Pajno deve dimagrire quindi deve limitarsi
Ha una funzione di tipo strategico e non di gestioni minuta delle ore di sostegno magari di quella
Istituzione però appaiono nuovi soggetti che sono le Regioni
Con ruoli appunto di definizione delle risorse di assegnazione delle risorse quindi di governo
Delle risorse professionali gli organici le risorse finanziarie con poi la filiera
Degli enti locali Province e Comuni in fase di ripensamento
E le scuole con la loro personalità giuridica perché dal due mila c'è anche questo diciamo questa
Soggettività forte
E quindi valorizzazione della della delle singole autonomie scolastiche come io a me piace dire centri di pensiero e centri di elaborazione scuole con la luce accesa e non
Non più il terminale dell'Amministrazione
Ma anche lì con problemi evidenti cosa succede chi rappresenta la scuola c'è il dirigente che è rappresentante legale c'è
Il pensiero Brunetti hanno che sembra promettere i dirigenti pieni poteri
Monocratici unilaterali che sembra non può mettere a rischio invece il concetto dell'autonomia come autogoverno come diciamo responsabilità condivisa ecco quindi
Non è tutto così pacifico nell'evoluzione tant'è vero che paghino dice bene anzi abbiamo per vent'anni per delineare di nuovo il nuovo quadro noi in questo questo scenario
Mentre ciò che succede all'interno della scuola quindi io penso soprattutto
A alla dimensione verticalità del dirigente organo monocratico pubblicamente rappresentante la pubblica amministrazione fascia tricolore eccetera e dall'altro
La comunità gli stakeholder le forme di gestione di condivisione credo questo sia il punto il problema del gruppo uno
Il gruppo due credo vada un po'ad analizzare
La architettura di governo diffuso e quindi lo Stato leggero le Regioni col Titolo quinto che rivendicano
La l'articolazione degli enti locali che dicono beh il federalismo dovrebbe essere un federalismo municipale piuttosto che
Tanti piccoli state rally anche questo aspetto Dina e
Le scuole che si organizzano in Rete per avere la loro rappresentanza cioè ci siamo anche noi
Fermo restando che rappresenta una scuola autonoma solo il dirigente punto interrogativo ma
Sono altri gruppi noi entriamo più nel merito
Dello sviluppo io penso qualitativo di questo sistema allarga autonomia
E immaginiamo che
L'autonomia sia soprattutto un'autonomia progettuale di tipo curricolare cioè la configurazione
Dell'insegnamento di qualità
Che sia sviluppo delle professionalità di chi sta nella scuola dell'autonomia che cresce anche perché si assume questa responsabilità di capacità per esempio di regolazione di auto-valutazione ma anche tranquillità nell'affrontare il problema di valutazioni esterne quindi di
Confrontarsi col tema per esempio degli standards come
Garanzia anche di
Qualità del del dell'erogazione dell'insediamento e dei risultati quindici c'è una dimensione di natura qualitativa
Che pone delle domande cioè dire in capo a chi sta
Questa dimensione di qualità cioè la scuola da sola
Ha in sé
Tutte le risorse ha una sua dimensione sono settanta ottanta cento insegnanti io ricordo che prima dell'autonomia c'erano delle scuole medie con duecentocinquanta allievi ventuno docenti Bilancio di tre mila euro quindi l'autonomia ha anche favorito un processo di consolidamento il dimensionamento
Può essere anche visto come diamo effettivamente una capacità di iniziativa di posizionamento di una scuola in un territorio cioè di risorse culturali e professionali per sviluppare esercitare l'autonomia
Però tutto questo è sufficiente cioè il processo è
Di mettere un baricentro nella singola scuola e fare in modo che la singola scuola abbia tutte le sue
Possibili risorse oggi io vedo un po'questo rischio cioè di una
Autonomia che rischia di scivolare
In un'autarchia competitiva cioè che
La scuola cerca di costruire tutte le sue posizioni di catturare utenza
Magari di allargarci un po'di essere dimensionata e vedo quindi con favore l'ipotesi che è stata anche lanciata che sta alla base anche dei documenti che abbiamo visto
Della tema della della Rete della governance e quindi del fare in modo che non siano le singole scuole autonome che
Entrano in un rapporto con
Gli utenti o con i cittadini o con il territorio ma che sia il sistema delle scuole autonome di una città di un territorio che fa sistema
Che è anche più autorevole e che può in un qualche modo dialogare con più
Forza con con il territorio e qui nascono al parecchi problemi probabilmente ci andremo sovrapporre anche col col punto due e poi senz'altro approfondirà anche Cocozza cioè le la Costituzione e l'aggregazione cioè il fare sistema da parte delle scuole autonome
Significa garantire una capacità di
Rappresentanza cioè di di autogoverno in un qualche modo ricordo e non a fare l'ultima finanziaria del centrosinistra si diceva
Abbiamo bisogno di razionalizzare le spese
Tutto ciò che viene razionalizzato loro investiamo in loco e quindi non è un taglio è una rete rio e credo che questa potrebbe essere latina futura
E chi decide come riutilizzare in loco una sorta di sede di Governo dove ci sta il residuo dell'amministrazione scolastica il sistema degli enti locali
E le scuole autonome con la loro rappresentanza loro insieme governano l'utilizzo delle risorse dedicate destinate e dedicati al sistema questo credo che sia il massimo di modello che troviamo anche in un articolo appunto della finanziare mi sembra sia la duecentoquarantaquattro del due mila
Del dicembre due mila sette
Questo è però è un versante del problema la rappresentatività delle reti per garantire l'autogoverno del sistema
Io ho il timore che questo questa modello di cui c'è un po'diciamo traccia anche nel progetto di legge che avete in cartellina
Presentato da alcuni deputati del del Gruppo PD possa però sfociare in una sorta di modello naïf delle reti cioè che ci sia una sorta di progressiva for aggregazione lasciata alla alle spontanee insieme
Volontà delle che delle scuole di aggregarsi in Rete e via via di gestire o alcuni servizi o alcune attività o parti del sistema
Abbiamo a volte degli esempi nel nostro ordinamento tipo facciamo la Rete per nominare i supplenti però spesso cosa succede
Che il capo d'istituto alla rappresentanza legale di questa rete potrà in provveditorato fa alla le le nomine dei supplenti a fianco del Provveditorato è questo
Il modem cioè ci sono anche queste diciamo contraddizioni la macchina è complessa per affidarne ecco allora io penso che
Si potrebbe immaginare ma Lolo lance come problematico insomma faccio qualche paradosso penso che ci sia un problema di Governo
Mi sembra che Pajno nelle ultime risposte immaginasse che gli attuali uffici scolastici regionali gli Uffici scolastici provinciali
Progressivamente si affievoliscono i diventano strutture di supporto dell'Ente Regione e dell'Ente Provincia per gestire alcune
Strutture tipo assegnare organici ridimensionare assegnare i finanziamenti eccetera e che probabilmente il movimento delle reti
Se serva soprattutto sia soprattutto legato
A incrementare la qualità del sistema quindi porri leggere l'articolo sette del venticinque le reti di scuole
Che dice per gestire servizi e di ricerca di formazione di orientamento di documentazione
Di sviluppo professionale cioè tutto quello che dovrebbe
Alimentare la crescita qualitativa del sistema e che diciamo che la nostra burocrazia hanno non non lo fa che sia un po'una responsabilità
Delle scuole
Anche per rispettare il pluralismo culturale la partecipazione il protagonismo degli insegnanti su questo quindi potrebbe essere questo un possibile
E quindi però naturalmente mentre questo equilibrio si decanta
Il modello potrebbe essere uno dei nostri modelli a cui possiamo guardare anche Trento cioè lì c'è già un modello
Federale in cui non c'è la scuola la scuola dello Stato è gestita a livello di territorio quindi c'è un'amministrazione ci sono delle strutture di supporto allo sviluppo del sistema e ci sono le scuole autonome
Quei il problema dell'evoluzione anche
Bad delle attuali strutture di supporto tecnico alle scuole che facciamo cioè come le leggiamo cito ad esempio
Di ex CTR come strutture di ricerca formazione posizionate a livello regionale che il centrosinistra in qualche modo soppresso il commissariato da quattro anni assorbite dall'Agenzia nazionale a Firenze
è un'agenzia nazionale domanda anzi io dico sempre con una battuta un'agenzia gran Ducale cioè che troppo posizionate su Firenze
Potrebbe essere un'agenzia federale a supporto dello sviluppo delle scuole autonome cosa significa questo
L'INVALSI stare nella cittadella di Frascati ossia articola nel territorio come si muove è autonomo
Ecco è una struttura valutazione può essere vista come una struttura di supporto il servizio ispettivo
Oggi si brinda e l'atto
C'è un organico di trecentocinquanta ispettori dieci anni fa era di settecentonovanta il servizio ci sono ottanta ispettori
Allora e Sprint dell'atto da diciassette anni luce fa un concorso per reclutare nuove leve ha un senso
Ci può essere un modello tipo ostelli inglese
In cui si va anche interagire con le scuole a vedere
Oppure ci affidiamo per una sistema valutativo solo alla logica del testing perché oggi infatti stiamo solo la logica del resto in
Con tutto ciò che di
Quindi ripensare anche a questa articolazione dove stanno chi sono cosa fanno quali competenze
Quindi notate che ci sono attualmente anche delle domande inespresse
Cosa succede degli irregolari succede degli uffici studi dei provveditorati cosa succede
Dei sì dell'agenzia nazione ce le attuali strutture di supporto tecnico che io vedo molto affievolito è quasi
Inesistenti per cui c'è una tendenza all'amministrativizzazione della gestione della scuola
Oggi qualcuno nell'interno del dibattito ha detto ma avevamo fatto l'ipotesi poi lo vedo presente avevamo fatto l'ipotesi dei CIS cioè
Prendiamo il Provveditorato agli studi nel due mila Nasser autonomia
L'idea era lo spacchiamo a metà come una mela una mezza mela si occupa della gestione degli organici graduatorie tensioni Ecce l'altra mezza mela
Si occupa di curricolo di ricerca di informazioni di valutazione eccetera non uno
Uno su cento che è l'Ufficio studi ciò per dire
Che probabilmente non abbiamo avuto un pensiero di sviluppo di strutture tecniche per dare una svolta anche
Più di tipo culturale professionale progettuale all'autonomia scolastica e con questo è un po'
Così sono delle inquietudini del degli interrogativi che dobbiamo cercare di affrontare probabilmente potremmo anche rovesciare tutto e dire non partiamo dalle architetture partiamo da dentro la scuola
Cosa è successo in questi dieci anni di autonomia c'è il dirigente ma c'è anche una struttura intermedia molto interessante di figure di di responsabili di Dipartimenti eccetera ecco queste come possono essere aiutate a fare Rete e di quali strutture avrebbero bisogno in un territorio
Perché deve essere quindi diventare capace di governare lo sviluppo qualitativo della scuola di far crescere un po'questa idea della autonomia come comunità professionale di alto livello
Questi però sono solo così alcune domande per dire che la questione abbastanza
Intrecciata dall'autonomia della singola scuola con le sue articolazioni il territorio le attuali strutture di supporto fino a grandi interrogativi nazionali su come evolve il sistema
Cosa
Farli buona ricerche approfondite anche proprio sulla sullo sviluppo delle reti credo che possa ancora più bene io
Sono in parte ho presentato non del tutto insomma io sono Antonio Cocozza insegno all'Università Roma Tre e alla LUISS di cui sono il coordinatore dell'Osservatorio sulla scuola
Non si sente
Allora dicevo appunto mi occupo di queste tematiche sia l'Università Roma Tre dove insegno ossia alla LUISS come coordinatore dell'Osservatorio sulla scuola dell'autonomia appunto abbiamo svolto molte ricerche attività
Indagini varie quindi per in linea con quanto appunto è stato detto da Pajno adesso anche da Cerini
Per dare un ulteriore contributo su questi temi
Dal punto di vista
Di impostazione
Strategica sicuramente il principi dell'autonomia si realizzano efficacemente nella misura in cui
Sono correlati ad altri tre principi il primo è quello della responsabilità
Il secondo è quello della valutazione il terzo è quello dell'integrazione sistemica quindi un'autonomia
Pajno l'ha definita pulviscolo are o un'autonomia autonomi auto mistica non esiste un'autonomia ha funzione nella misura in cui riesce a creare qualcosa insieme ad altri soggetti
Allora prima di arrivare ad alcune riflessioni molto operative nel nostro contesto voglio fare un'osservazione partendo
Ed è alla base di diverse ricerche che non abbiamo condotto analizzata dall'analisi di un caso che è uno dei casi più noti nel mondo perché è ai primi posti dell'indagine OCSE-PISA ormai da dieci anni ed è la Finlandia
In Finlandia ci sono essenzialmente
Finlandia ci sono essenzialmente
Quattro elementi che io individuo come elementi fondamentali per la
Performances di insuccesso quali sono
Primo elemento
Approccio progettuale Glocal quindi visione globale capacità di attivare di azione a livello locale quindi chiosa succede nel mondo
Che cosa faccio io nel mio sistema educativo nella mia territorio nel mio Comune nella mia scuola
Secondo elemento importante e strategico è cultura dell'autonomia
Tenete presente che ad esempio un sistema autonomo come in questo caso in parte anche
Quello inglese ma qua e più coeso le istituzioni scolastiche hanno come interlocutore diretto non il Ministero ma il Comune
Con il quale c'è anche la gestione del personale ci sono si affrontano tutti i problemi che vanno
Dalla didattica fino al funzionamento o meno del riscaldamento per dire una cosa banale no
Quindi
Approccio Glocal progettuale cultura dell'autonomia terzo elemento qualità delle persone
Qualità che so dire vuol dire semplicemente due cose competenza
E affidabilità cioè se uno assume l'impegno lo mantiene
Le persone è usato questo termine persone perché voglio individuare in queste persone questo concetto
Tutti gli attori presenti nella mondo della scuola interno ed esterno quindi dei docenti del personale ATA del dirigente di tutti coloro che hanno un ruolo importante
Così come degli attori presenti
A livello territoriale infatti il quarto elemento è in grado di irresponsabilità degli attori del sistema in particolare di quelli a livello locale
C'è quindi è realtà come veniva detto nella esempio della discussione in plenaria dell'esempio di Mantova così come se ne sono tanti altri è stato presentato quanto hanno e potremmo citare un lunghissimo elenco
A cominciare dalla Provincia autonoma di Trento
Perché evocata e perché ovviamente la conosciamo bene fino anche ad esperienze che ci sono anche nel centro sud Italia non è solo
Una situazione geografica che da determinati risultati quindi questi quattro elementi sicuramente rappresentano una ambito nel quale l'autonomia non solo funziona ma dà ottimi risultati
Di fronte a questo quadro di carattere generale allora
Voglio fare altre due osservazioni il primo e sul quadro normativo il secondo i sui supporti quindi oggetto specifico del nostro confronto
In realtà sul quadro normativo noi abbiamo già molte norme uno dei problemi presenti nel nostro sistema
Amministrativo e quello che abbiamo troppe norme
Ha spesso sono in contrapposizione fra di loro ma soprattutto troppe norme non applicate
Quali sono le norme presenti che se andassimo a fare un'analisi comparata di queste norme potremmo avere un quadro
Molto preciso dal punto di vista legislativo su dove muoversi io ne individuo quattro il primo è il Regolamento dell'autonomia scolastica dal famoso decreto due sette cinque del novantanove dove c'è già scritto tutto voi andate a leggere
E scoprite che sono previste tutte le varie tipologie di autonomia da quella di ricerca quella
Di progettazione didattica gestionale e sono previste le reti sono è prevista la valutazione e previsto tutto in realtà poi solo conoscendo un po'la storia sa bene che chi poi ha scritto queste norme alla fine più o meno siamo qua da Pajno ad altri
Quindi lì c'è un quadro molto permettono molto preciso secondo riferimento normativo
Purtroppo dobbiamo citarla perché è un esempio importante legge provinciale sulla scuola della Provincia autonoma di Trento che
Da una serie di indicazioni sia sul funzionamento del sistema scolastico sia sul funzionamento delle reti sia del rapporto fra reti e amministrazioni locali
Quindi da
Una serie di azioni utili
Terzo elemento legislazione regionale la legge costituzionale due mila e uno indicava la possibilità in certi casi
L'obbligo di normare a livello regionale le politiche educative al fine di realizzare quell'obiettivo che pianificazione delle politiche educative a livello
Locale regionale
Poche Regioni hanno
Legiferato in tal senso fra quelle più efficaci dal punto di vista questo risultati di una ricerca che abbiamo appena concluso è ed è ancora in corso sul piano internazionale
Le Regioni che hanno una legislazione più utile ai nostri fini sonore oltre alla Provincia autonoma di Trento la Liguria e la Toscana sono due legislazioni interessanti perché
Propongono lo sviluppo dell'autonomia in una chiave di reti di cui parlerò adesso in funzione del diciamo dei due sbocchi possibili delle reti
Le reti di scopo e quindi in funzione del raggiungimento dell'obiettivo fornire servizi piuttosto che svolge attività formativa le reti di rappresentanza che sono le due tipologie poi c'è una terza
Che il risultato di tutte e due cioè una rete che fa sia servizi sia rappresentanza
Ci sono le reti che sono state costituite come sapete sulla base di progetti nazionali o europei
E quindi hanno messo insieme una serie di competenze per fruire di risorse e sono le reti di scopo
In certi casi queste hanno ampliato la loro attività e non gli abbiamo denominate
Rete di autosostenibile solidale cioè scuole che si mettono insieme per svolgere più attività che da sole non sarebbero in grado di fare non solo perché non hanno risorse attenzione perché non hanno competenze
Ed è un altro problema quindi evidente come diceva stamattina
Sandro Pajno il nuovo orizzonte della implementazione efficace dell'autonomia passa attraverso un livello di aggregazione che va oltre la singola istituzione scolastica
Ciò non significa che la singola istituzione scolastica non debba continuare a cadere la patria potestà cioè decidere se e come aderire ad una rete piuttosto che svolgere altri livelli progettuali
Detto questo la quarta il riferimento normativo è la proposta di legge De Pasquale di altri parlamentari del Gruppo PD che però rappresenta dal mio punto di vista una struttura molto
Diciamo snella molto ampia che dice tutto e non dice nulla
Non so se è chiaro non vorrei peccare di
Dare un giudizio troppo severo cioè
Propone una serie di possibilità però bisogna riempirlo bisogna dare
Inserire
Probabilmente è una visione strategica all'interno del dispositivo normativo che permetta di lo sviluppo di determinati progetti
Però diciamo è comunque un riferimento dal quale partire e sono quattro quindi riferimenti normativi
Allora se questi sono i riferimenti non si tratta di partire dall'anno zero bisogna ripartire dalla lettura comparata di questi quattro riferimenti
Allora di fronte a questo analisi comparata delle fonti normative quali possono essere gli strumenti a supporto del autonomia e io individuo diciamo
Quattro piste prima pista
La prima pista riguarda il modello organizzativo del sistema scolastico italiano che come è stato evocato Elisi principio autonomistico
Dovrebbe permettere il passaggio da un momento
Organizzativo e da un modello organizzativo centralistico e dirigistico a un modello policentrico dove stamattina ci si è interrogati dove sta il centro in realtà in un sistema basato sull'autonomia scolastica non c'è più il centro del centro
Ci sarà un centro che ha una responsabilità nazionale di indirizzo e questa evidente che il Ministero il ministro
Ma di indirizzo strategico dopo di che il Progetto e l'attività conseguente alla fornitura del servizio educativo sta
In capo alle strutture che si chiamano istituzioni scolastiche autonome
Quindi è evidente che in Italia passare da un modello all'altro significa non solo e come
Sandro ha spiegato stamattina la non applicazione delle norme
Del resto lo stesso decreto centododici a suo tempo noi facemmo una ricerca e corriamo il concetto di neo centralismo regionale cioè dallo Stato si passo alle Regioni le Regioni non passarono le competenze alle Province ai Comuni quindi realtà questo vizio
è un vizio italico che è presente
Cioè si discute molto si scrive molto del principio di autonomia che è diverso dal decentramento molto più cogente del principio della sussidiarietà ma quando andiamo a vedere nei fatti effettivamente se questo è stato fatto i casi sono pochi
Quindi
Costruire un modello organizzativo dare concretezza al modello organizzativo policentrico significa appunto che abbiamo a questo punto tre strutture diverse
Il centro quindi il Ministero che ha una funzione di indirizzo e di
Garanzia dell'accesso e del miglioramento della qualità quindi deve dare indirizzo
Politico sulla politica mica educativa deve garantire ai cittadini che ci siano livelli essenziali di apprendimento a Trento e a Ravenna ad Ragusa come ai Imola piuttosto che
A in Piemonte quindi in tutte le zone d'Italia ci deve essere un livello
Più che minimo che non deve essere inteso minimo accettabile di
Insegnamento apprendimento nei confronti di quegli studenti perché ciascun cittadino ciascuna famiglia deve avvenire uno in cambio
Come diritto di cittadinanza non solo come diritto di all'educazione in cambio una processo di insegnamento apprendimento capace di mettere tutti i cittadini
Allo stesso livello almeno come opportunità di partenza lo sto inventando nulla e l'articolo tre della Costituzione che garantisce l'eguaglianza sostanziale cioè che la Repubblica rimuove come sapete gli ostacoli
Quindi questo dovrebbe fare un sistema educativi in questo senso quindi queste livello nazionale
Poiché abbiamo il livello
Di fornitura del servizio è quello delle istituzioni scolastiche autonome e poi abbiamo il livello di supporto all'autonomia scolastica
Io fui coinvolto all'epoca nella scrittura del Regolamento che introdusse i famosi CIS cioè i centri integrati di servizio
Se lo collochiamo storicamente nel passaggio fra Berlinguer e De Mauro in quel momento era De Mauro il ministro
E due mila esattamente inizio del due mila quindi
Ho avuto modo di scrivere i il testo e quindi di discutere su questi temi
Il passaggio successivo fu invece che quella norma fu modificata e parliamo del ministro Moratti successivamente non si diede corpo alla
Costituzione di questa Centro di Servizi però ci ci furono delle norme che finanziavano l'autonomia che continua ad essere
Presenti e quindi una linea di finanziamento ha continuato ad esserci ma non ha fatto quello che devo fare tre mila euro a scuola libera ma non ha fatto quello che doveva fare
Non ha fatto quello che doveva fare
No ma lo sto dicendo perché in realtà anche chi vuole o voleva cancellare completamente il principio autonomistico non si è accorto che ed rimanevano elementi vitali nel sistema quindi non è che bisogna creare nuove norme e basta rivitalizzare quelle che sono ci sono già
Dopodiché qualcun altro successivamente si è inventato che è una struttura centralizzata e burocratica lo dico assumendo hanno tutte le responsabilità come
La struttura fiorentina che ha avuto diversi nomi fino a chiamarsi agenzia
ANSAS nazionale sostenga la però il problema qual è che noi possiamo cambiare il nome ha una struttura una denominazione ma le competenze interne non sono competenze
Sino a Lizzano atte a svolgere quell'attività
Allora se noi mettiamo insieme
LAN Sasso
Lei il re è richiamato i e l'INVALSI noi in realtà personale e risorse ce l'abbiamo le utilizziamo
Il problema è di indirizzarle a svolgere una full acclività in funzione dell'autonomia e non in funzione uno dell'indirizzo politico centrale l'altro in funzione di una valutazione centralistica
Quindi quello che voglio spiegare e che in realtà non è vero che non ci sono le risorse sono utilizzate male
O sono utilizzate in una funzione che non corrisponde al sostegno dell'autonomia scolastica corrisponde piuttosto
A una idea che pur in presenza di un principio autonomistico perché come sapete tutte le norme dal due gennaio mille novecentonovantanove in poi
Tutte le riforme comprese le norme costituzionali e i regolamenti
Le circolari comincerò con fatta salva l'autonomia scolastica e poi si dice
Di seguito tutto quello che dovrebbero fare le scuole e lo dice il Ministero piuttosto che l'Ufficio scolastico regionale evidente che non vi è una contraddizione in termini non è possibile una logica di questo tipo quindi l'autonomia sicuramente passi
Rende efficace nella misura in cui si creano ambiti nei quali sostengono la cultura le competenze le risorse per raggiungere questi obiettivi
Per fare questo il secondo tema di cui
A sostegno dell'autonomia è proprio quello delle reti ho spiegato prima ci sono tre tipologie diretti
A questo punto il problema qual è e già oggi le reti potrebbero e in certi casi lo fanno già
Svolge re delle funzioni a supporto del servizio tecnico come veniva definito da Pajno stamattina cioè l'attività di formazione l'attività di progettazione così come in prospettiva
L'attività di reclutamento e di gestione degli organici è chiaro che però bisogna passare da una logica centralistica una logica
Policentrica
Che significa normare in modo diverso anche le politiche del personale ciò significa che
Quando noi
Chi di noi ha partecipato a una riscrittura e parlo del decreto trecento che all'iscritto la geografia dei ministeri
E abbiamo applicato queste norme ci siamo chiesti ma e possibile che il Ministero invadere lo stesso numero di addetti e in certi casi di anche cementati nel momento in cui il sessanta per cento delle competenze sono state
Ho decentrate o addirittura trasferite alle istituzioni scolastiche o che sia uno trasferisce competenze delle dovrebbe trasferire anche risorse personale
In qualsiasi modello organizzativo questo funziona in Italia purtroppo questo non ha funzionato
Allora da una parte non sono state trasferite le risorse dall'altra parte è rimasta la cultura burocratica ed è per questo che io ho fatto l'osservazione stamattina della dimensione culturale che è fondamentale cioè se voi potete ridipingere
Una Cinquecento e scrivere che è una Ferrari ma realtà rimane una Cinquecento se non si fa un'attività
Di formazione rieducazione direi meglio al nuovo ruolo
Altrimenti il rischio che si continua ad avere un orientamento al passato
Terzo punto risorse e strutture è chiaro che senza risorse non si può svolgere e attivare l'autonomia cioè ci vogliono risorse mirate
E funzionali all'attività di ricerca documentazione innovazione ricerca documentazione innovazione anche qua non invento nulla decreto due sette cinque
Però se non diamo le risorse come si fa a svolgere questa attività quindi a vita bisognerebbe rendere esigibile appunto quanto indicato nei quattro fonde le quattro fonti normative di cui sopra
Quarto passo un salto di qualità un salto di qualità che deve riguardare il personale della scuola
Cioè cosa vuol dire dire che svolge la funzione di dirigente scolastico o di docente in una scuola dove alla stessa ora in tutte le scuole del regno si legge lo stesso libro
è chiaro che non è la stessa cosa che in una scuola dell'autonomia quindi ci vuole una cultura è una formazione diversa per i dirigenti scolastici per i docenti per tutto il personale della scuola
Quindi evidente che una cultura diversa ha bisogno di
Un
Investimento informazione per il personale strategico e soprattutto eccezionale lo dico eccezionale non
Evocando chissà che cosa ci siamo significa che va fuori dalla norma cioè se si vuole applicare davvero l'autonomia c'è bisogno di un Piano Marshall a favore della evoluzione della cultura nel sistema scolastico
Tutto ciò ovviamente
E concludo
Significa creare una cultura diversa creare una cultura diversa passare quindi da una logica
Centrali Istica una policentrica da una istituzione scolastica autonoma autoreferenziale ad una rete di scuole consapevoli significa
Intervenire su quattro variabili che mettono in discussione questo passaggio quali sono le quattro variabili la prima è lo spostamento del baricentro decisionale e delle risorse non più centralizzata
Né più nella singola scuola bisogna trovare un livello intermedio
E quindi dialogare dare un senso dialettico seconda variabile acquisizione progressiva di competenze alle scuole alle reti
Capaci di auto-valutazione progettare obiettivi standard il tema degli obiettivi di Standard è fondamentale perché la valutazione non è possibile
Se non una valutazione proforma non una valutazione efficace
Se non si è consapevoli che la valutazione ha una funzione di miglioramento non ha una funzione solo ed esclusivamente di sanzione cioè se noi vediamo che la valutazione serve solo a dire tu sei sotto l'asticella ti bastonano serve a niente
Quindi la
La valutazione a una funzione di miglioramento e quindi Beretta
Essere basata su un sistema nel quale gli attori tutti gli attori ed ha detto prima sono consapevoli che si migliora in funzione del raggiungimento di Standard successivi
Per definire gli standards tutti devono concorrere dopodiché ci sarà uno Standard nazionale ma quello Standard nazionale
Se io parto e mettiamo che dieci io parto da cinque o parto da nove è chiaro che lo sforzo è diverso
Posto che lo Standard deve essere sempre quello quindi bisogna ragionare in una logica migliorativa
Così come capacità progettuale terzo variabile maturazione di una capacità progettuale appunto
La quarta
Grado di responsabilità di tutti gli attori e infine configurazione giuridiche riparto delle competenze tra i diversi attori
Quindi noi ci occupiamo di supporti l'autonomia però non possiamo non parlare ad esempio anche del tema vanno corre lo dico solo latere perché non è oggetto del nostro confronto
Sia della ruolo degli organi collegiali all'interno della scuola e in funzione della triangolazione
Importante che poi diventa un quadrilatero la triangolazione fra
Dirigente scolastico
Collegio dei docenti e RSU perché insieme alla
Al tema della dirigenza e al tema dell'autonomia si è introdotta la contrattazione che prima non erano contrattazione sostanziali oggi una contrattazione sostanziale di istituto
Collegato al quarto organo che il Consiglio d'istituto
Quindi è chiaro che bisogna ridiscutere la dinamica fra questi nuovi soggetti perché i primi sono normati da norme del mille novecentosettantaquattro i decreti delegati gli altri invece sono più recenti come è noto il dirigente scolastico
Quindi
Evidente che è necessario creare una nuova cultura fra questi soggetti e solo se riusciamo a creare questo passaggio forse
Perché
Non non c'è nessuna certezza complessivamente forse possiamo creare le condizioni
Perché effettivamente la scuola sia al servizio prima di tutto degli studenti delle famiglie del territorio e treni cittadini critici e forse anche bravi professionisti grazie
Bene
Allora
Apriamo le iscrizioni
Se
Si può dire anche come si chiama
Ah sì scusi non ci conosciamo verso
Ho perso un attimo l'ho citato più volte ci siamo incontrati ieri o ho perso un attimo
Allora
Sino alla
Io l'ho fatto parte così in aderenza
C'è senza
A
Grazie professor
L'accavallarsi De Pasquale erosa
Allora
La nostra proposta di legge parte dalla constatazione
Molto semplice che
Sicuramente
Già il duecentosettantacinque abbiamo detto consente cioè tutto tutto in quel
In quel Regolamento del novantanove
Il problema è che la possibilità di costituire reti di scuole come in tantissimi penso ognuno di voi può pensare al suo territorio da noi a Firenze provengono a Firenze
Ci sono i poli di aggregazione funzionale che fanno svolgo un ottimo servizio sono però basati su una spontaneità
Sulla sulla
Sulla sulla decisione non hanno
Diciamo una base giuridica su cui fonda se quindi non hanno nemmeno un forte potere anche
Diciamo istituzionale soprattutto di rappresento di rappresentanza di prossimità di rappresentino ha presentati vita nei confronti
Degli altri delle altre istituzioni come può essere Ministero come può essere regioni e così degli enti locali
Allora questa proposta di legge nasce sulla l'esigenza constatata nei territori da parte degli dei dirigenti scolastici delle singole strutture scolastiche di avere
Una qualche forza una qualche possibilità di unirsi insieme anche ad avere un riconoscimento istituzionale di essere rappresentativi nei confronti
Degli enti e degli altri enti
Allora questa non è è volutamente una proposta di legge
Che individua i le norme generali principi fondamentali in materia di rappresentatività delle istituzioni scolastiche come dice l'articolo uno ai fini della partecipazione alle definizione delle politiche nazionali
In materia di istruzione e formazione nonché della definizione della gestione delle politiche di istruzione e formazione in ambito regionale e locale
Ecco perché si parlava prima con Alessandro Pajno cioè ad assetto invariato di di normativa invariata ma non possiamo altro che andare a pensare questa del questa definizione e e anche e orga assetto diciamo di carattere generale perché noi abbiamo un vincolo di competenza regionale e per quanto riguarda la le le norme regionali e le norme nazionali
Quindi noi non possiamo dare anche una una una visione molto snella molto tant'è vero che poi prevediamo che con eventuali
E tutto e quindi prevediamo una personalità una personalità giuridica di diritto pubblico secondo le modalità individuate con un Regolamento quello del bene sensi del della legge quattrocento di un regolamento governativo va bene
Ecco è chiaro che se noi andiamo a ripensare un assetto perché noi qui per esempio poi CIDEC ci dei complicità andiamo a relazionare in questa norma con quello che c'è attualmente per questo dico questa è è quello che possiamo applicare immediatamente prima dei vent'anni no cioè nel cui ci andiamo a relazionare con l'ufficio scolastico regionale con le regioni con gli uffici scolastici provinciali col Ministero così come ora
è chiaro che se noi andiamo a ridisegnare tutto un assetto diverso anche proprio di autonomia e quindi di come dico veniva detto prima anche di possibilità dal punto di vista Gelsia gestionale ma anche dal punto di vista proprio di implementazione dei progetti della
Ecco è chiaro che non si può ripensare qualcosa di diverso però noi adesso ci troviamo è la situazione che le scuole hanno urgenza
Di poter avere insieme una forza di rappresentatività
Hanno urgenza di poter dire in qualche modo io da solo soprattutto dopo questi interventi durissima parte del Governo che sono andati a
Ridurre proprio di fatto l'autonomia scolastica del privando di risorse di privando di possibilità di andare a quelle ad implementare i progetti che era l'unica piccola
Luce di autonomia scolastica e lasciando addosso alle scuole solamente quella che era l'autonomia gestionale delle della gestione delle delle delle ricostruzioni di carriera delle che invece probabilmente si dovrebbe ripensare
Di qui oggi paiono diceva spenda ripensare a fare delle reti scuole facciano quello ma prima ci agli uffici scolastici a Roma il provveditorati lo facevano allora tanto valeva lasciare tutela la parte amministrativa
Allora voi comprendete che effettivamente se non li mettiamo riguardiamo in modo più ampia la situazione è chiaro che questa può sembrare una legge molto generica
Non lo è se noi andiamo a pensare quella che è l'immediata l'immediatezza dell'urgenza inviamo a dare un supporto immediato a quello che può anche perché queste essendo una legge che appunto fissa i princìpi già è una legge
Diciamo per niente connotare una legge che può essere approvata anche da una dall'altra parte no ecco e che e in qualche modo poi cominciare aprire al fare da apripista
Per dire di incominciare incarico una rappresentatività diversa quella che è quello della singola autonomia scolastica
Era era un po'questo una cosa che volevo dire che noi
Nella nostra nella nella e legge finanziaria non è la legge nella finanziaria di luglio
Avevamo già presentato un emendamento come Partito Democratico dove proprio prevedevamo la scomparsa degli uffici scolastici regionali cioè era un emendamento molto avanzato in questo senso molto
Tra virgolette coraggioso che quasi si potrebbe dire che che supera addirittura ecco
E ed era prevista proprio la posizione della della della soppressione ufficio stralcerei regionale e la
Diciamo l'assunzione di tutti quelli che erano i compiti anche diciamo le modalità e
Di rapporto con le scuole di nettamente capo in capo alla Regione
Questo noi l'abbiamo voluto fare per dare un segnale forte nel senso non riteniamo che il Titolo quinto c'è
Che non è stato preso in considerazione in modo diciamo per niente lungimirante da parte della lega che ha mandato avanti pensando un federalismo completamente avulso da quello che invece già senza partire da ciò che già la nostra Costituzione in modo invece ENI Corning lungimiranti appunto aveva previsto ha previsto ecco quindi come pensiamo possiamo pensare di andare e non dare applicazione a quello che c'è che un referendum popolare in modo democratico ha votato
E andare a pensare un federalismo che come diceva anche oggi Roma dette addirittura
Nemmeno prevede le recepimento del diede credo agitativo centododici del novantotto completamente bagno bypassando le come e come costruire davvero con delle fondamenta sulla roccia cioè senza sulla sulla sabbia
Se bypassando completamente una una normativa un arco di tempo che è andato delineando una normativa diversa
Costituzionale interventi fiorentini questa è la
Fossero
Dovreste venire qua
Assassinarlo trentini
Del
Sposare
Va tenuto in mano ed è un problema e poi sarà un po'
Sicuro
Deve rimanere
La seggiola ma numero
Ordinaria ordine
Giudice
Grazie
Se
Va be'ormai già da tre giorni
Dunque
Ovviamente
Sulla base
Tutti gli stimoli che abbiamo avuto
Questa mattina
E ora dai nostri due coordinatori non si può più intervenire su poche questioni che gli stimoli
Porterebbero a parlare di tante cose
E
Come dire siccome
Avanzerò diciamo qualche più che osservazione critica mette in evidenza qualche aspetto poco sottolineato da tutto quello che ho sentito
Oppure o o addirittura mancante
O il fatto che mi concentro su queste cose non significa che molte delle cose che ho sentito le condivida
Comincio col mette in evidenza dal mio punto di vista una contraddizione sia degli interventi e io condivido nel documento perché è stato mandato e che avrò
Come traccia del mio intervento
è stato sottolineato io condivido questo con molta enfasi il ribadimento dell'importanza dell'autonomia scolastica
L'importante del ribadimento di un ruolo fondamentali delle autonomie scolastiche delle singole scuole
Tutto i ragionamenti fatti
Come dire ruotano
E io li condivido però mi sembra una parte del problema ruotano intorno al fatto
Che se mettiamo in piedi strutture di supporto oppure reti eccetera il problema delle difficoltà dell'autonomia scolastica delle scuole sarebbe risolto
Ora la mia opinione è che
Come dire
Viene il funzionamento delle scuole delle singole scuole dei problemi interni proprio il funzionamento delle singole scuole che prescindono dal discorso dirette
Il discorso di Rete discorso decise eccetera anch'io condivido e condivido il documento non ho letto ma se
La proposta di legge riprende quello che c'è scritto qui io condivido questa idea delle reti sorte
Quindi condivido e penso che reti strutture di supporto esterne siano di aiuto
A che cosa a far sì che le scuole autonome funzionino meglio nel garantire ora o la prima pagina del documento che c'è stato un mandato
Nel garantire i risultati di apprendimento
Ma gli stati di apprendimento come dire in teoria a tutti gli studenti
Ora va leggo sotto tre righe per dire come sono scritte quelle tre righe le singole
Quelle due righe le
Quello che è scritto lo condivido come è scritto
Può darsi che sia un lapsus o corrisponde ad una visione come dire a mio parere non complessa del problema
Sono a pagina uno
Quasi in fondo
La la quintultima riga una scuola aperta al territorio all'attuale nell'ambito di un organico funzionale di istituto
Va conferita autonomia didattica e organizzativa ivi inclusa l'elaborazione dei curricoli la ricerca l'innovazione e lo sviluppo
Ecco io come li metterei tra due righe perché messo così già va conferita come già dice due sette cinque autonomia didattico iniziativa ivi inclusa c'è come dire avessero anche vista altre cose
A com'è che la premesse la questione va conferita va ribadita perché c'è già al due sette cinque autonomia didattica organizzativa autonomia di ricerca non qui ivi inclusa autonomia
Di sviluppo autonomia di sperimentazione eccetera per realizzare il pubblico della scuola cioè in altre parole tutte le autonomie sono serventi
A realizzare una scuola che sia inclusiva chiesti e significative che dia strumenti a tutti mentre qui
L'elaborazione dei curricola è una delle varie attività come se non c'entrasse con la ricerca con l'innovazione con l'autonomia didattica organizzativa
A
Questo può sembrare soltanto e perché e ore lei scriviamo meglio sono tutti d'accordo ecco ma qual è allora
Le implicazioni che io traggo da queste due righe Marche
Come dire e qui io ritrovo limitare a un certo punto di vista anche nel due sette cinque perché nel le duecento e cinque c'è l'elencazione di tutte queste cose come fatto qui
Ecco
O forse più che insomma
Non so se c'è un limite ora con l'interpretazione o con la tradizione come è andata
Ma
Come dire molte volte non soltanto da parte delle scuole ma anche quando fu avviata la l'autonomia e sto per dando ai primi anni c'era ancora Berlinguer De Mauro i progetti complesse quelle cose lì
Sembrava che l'autonomia forse
Va beh fate qualcosa una di queste cose
E chi faceva l'autonomia organizzativa che faceva l'alter cose eccetera perdendo di vista qual era il focus qual era la finalità come indicata dai primi articoli le prime articolerei indicata
Ma
Quando può io vado a utilizzare i vari tipi di autonomia
E penso che facendo un po'di autonome carenza attiva o un'altra cosa e così via realizzo una scuola che dà strumenti a tutti
Ma io penso che in questo modo realizzo ben poco
Ed a questo punto di vista lo dice anche la volta precedente lo ribadisco e che oggi ci sono pochi soldi
Ma io direi per fortuna a abbiano dibattuta e che se i soldi dell'autonomia della nostra dovranno essere spesi in questa
Florilegio di progetti Fitto permanente
Se
Senza un focus senza una finalità non dico tutti i progetti ma
In molti casi
Autonomia e novità del posto di una scuola è fare sostanzialmente venti trenta quaranta progetti accontentando tutti
Su questo punto non la faccio lunga ma
Allora che cosa a mio parere come dire e
Dal mio punto di vista non messo
Sufficientemente in evidenza e quindi io quando vado al al foglio che è stato mai mandato e ripeto supporti l'autonomia scolastica condivido tutto
Di questi punti che ci vengono detti cos'è che manca dal mio punto di vista manca allora c'è bisogno rispetto al due sette cinque
Forse
Come dire
Modificando le infatti Zandobbio lo che sto dicendo oppure
Attraverso le politiche sostanzialmente di investimento
Cioè non è possibile sostanzialmente che tutti cos'è che manca ma ma anche il fatto che nelle orse nelle scuole non si svilupperanno future
Deputate alla ricerca innovazione e sperimentazione per garantire la qualità degli apprendimenti e la qualità degli apprendimenti ruota intorno sostanzialmente alle discipline scolastiche
Che poi per garantire apprendimenti
Nel intonaci percolati che occorra rivedere profondamente livello lì il modello tradizionale di istruzione e ci sia implica e sia mescolate istruzione educazione
Quindi non sia
Perché quando qui si parla un certo punto sempre nel documento
Nel punto iniziare il compito alla scuola e l'istruzione non l'educazione come Lillo mette lo condivido
Poi nel fare scuola
Se noi pensiamo di a vere una matematica è una italiani non è e delle scienze della storia che Siena istitutive
Se non sono profondamente mediate da un punto di vista pedagogico didattico e anche educativo non sono neanche distruttive
Non so neanche tutele però come dire le strutture portanti dal mio punto di vista non possono essere va beh strutture di Progetto ogni scuola fa quello che gli pare perché ogni scuola possa fare anche quello che gli pare
Va bene ma se alcune di queste strutture intorno al curricolo delle discipline non diventa hanno un qualcosa di vincolante non di opzionali con risorse deputate
Ma io penso sia sì anche avremo se anche avessimo all'esterno i CIS le reti formazione direte eccetera eccetera non cambierebbe nulla nell'est wall ma perché non cambierebbe nulla ora personalmente o come civili in questi dieci anni ma quanti attività devo fatto di formazione sul curricolo direte
Dove
In una zona di dieci scuole
Anche ora stiamo facendo esperienze di questo tipo vengono due insegnanti per scuola un insegnante per scuola tra insegnanti per scuola e supponi e amo ed attività se ve ne importa perché vuol dire che duri anni che abbia la sperimentazione la documentazione eccetera eccetera ma se in un dato ambito disciplinare ci sono tre insegnanti pre-scuola e già un numero alto e sono trenta nella scuola
La possibilità della ricaduta nella scuola lì queste esperienze se nella scuola non ci sono laboratori similari e sostanzialmente non dico a zero ma insomma molto poco probabile
Ed è chiaro e con questo punto concludo il mio intervento che l'aspetto che sto sottolineando allora manca un tassello manca un tassello
Allora
Qualcuno potrebbe dire tutto tassello incerti disegni di legge c'era perché neanche amate dipartimenti disciplinare io approfitto chiamarli come si chiamano qui laboratori
Perché il Dipartimento insomma il Dipartimento uno
Petecchia spetti evoca dipartimento universitario
Per altri aspetti evochi dipartimenti delle scuole secondarie superiori e dove esistono è meglio che tale media che non esistessero perché in genere sono strutture morte burocratiche quelle due milioni all'anno di materie affini a dibattiti dati dipartimenti
Dove
Si certifica l'esistente i laboratori di cui sto parlando ti do ad assomigliare a quelli APPA ics a quelli territoriali
Una differenza fondamentale che dovrebbe averlo l'obiettivo di coinvolgere
Ti ho riccamente tutti gli insegnanti della scuola
Tutte le scelte della scuola per riflettere assieme
Il curricolo di scuola che vuol dire innanzitutto di una certa aria disciplinare
Riflettere
Ma vedere anche quali percorsi si possono mettere in atto metterli in atto cioè quindi sperimentazione riflettere su su come vanno monitoraggio verificavo
Votazione documentazione
Ora
Tutte queste cose ci ripensiamo a quel partirà autonome a dieci anni fa
C'era la figura di una documentazione c'era la figura della valutazione
Ma
Quindi tutte queste cose non previste sostanzialmente
Ma spaccate sostanzialmente da un'attività
Che coinvolgesse l'insieme della scuola
Innanzitutto attività di ricerca di sperimentazione di innovazione e quindi monitoraggio valutazione
E documentazione hanno un senso
Le colleghe sto dicendo
Che non sono soltanto campati in aria perché non tante ma esperienze di questo tipo nelle scuole esistono minoritarie
Dal mio punto di vista è il modello di formazione in servizio possibile e fruttuoso perché se formazione in servizio volesse dire Rifredi generarsi
Occorre ossia universitario occorsi infatti da esperti anche delle associazioni
Tipo la mia
Quelle disciplinari che vengono i padroni qualcosa
Questo modello è un modello sostanzialmente non più funzionante da tempi memorabile allora sto dicendo che quello che manca come tassello istituzionale i laboratori
Di ricerca sperimentazione su un po'ridicolo nelle singole scuole
Strettamente collegato alla formazione in servizio
Bene grazie Carlo ci richiama non farci evinciamo impressionare dalle architetture organizzative dove magari ci siamo e di ritornare anche dentro la scuola evitare sostanza culturale e professionale
Alla allo sviluppo del del curricolo e quindi della qualità
Dell'insediamento ora interviene
Pacifico
Voi Catalano
Oppure non c'era
Prendono
Allora con la
Buonasera a tutti io sono Mirella pacifico sono qui in rappresentanza dell'Ucina veloci nazionale partono anche comandata decente comandato presso l'ufficio scolastico regionale per la Calabria quindi dovrei essere di supporto all'autonomia
Dunque io vorrei che partire da quello che l'ispettore Ceri gli ha detto cioè il punto di partenza per
Affinché l'autonomia sia veramente di supporto alle istituzioni scolastiche e quello dei né di partire da ciò che dice già
è ciò che c'è già
Ed è soprattutto quello di considerare quella che è la finalità della scuola e cioè l'educazione integrale della persona la sua crescita culturale la sua crescita
Umana
La la la crescita culturale e umana delle dell'alunno il suo benessere e soprattutto il ruolo che una scuola che funziona può avere
Come forza propulsiva proprio territorio
Ora cosa cosa succede che quando ciò viene assunto come prioritario perché ha ragione il collega che ha parlato poco fa
Non può esserci dunque una
Una qualità della didattica soltanto dal punto di vista istruzione ma ci deve essere anche dal punto di vista educazione quando questo viene assunto come prioritario da una scuola
Vediamo che i risultati ci sono e che questa scuola funziona come funziona una scuola della Finlandia o una scuola della Svezia
A me è capitato di andare in Svezia esondare ho visitato le scuole svedese nell'ambito di un
Di una borsa di studio del Consiglio d'Europa ed era una borsa di studio sull'inclusione sociale sì che si è tenuta a Göteborg
In uno dei quartieri e con più alta densità di immigrati qua l'ottanta per cento di immigrati ebbene io ho visto in quei pochi giorni in cui abbiamo visitato abbia avuto modo di constatare come funzionano le scuole svedesi
Come in effetti l'inclusione sociale non sia veramente una parola vuota ma viene
Come dire vissuta proprio quotidianamente con molta normalità
Quando sono tornati in Italia come mi è capitato di parlare con pedagogisti con a complesso con studiosi perché ora perché in Svezia o in Finlandia questo è possibile in italiano la risposta più un comune più diciamo
Più univoca che ho avuto è stato necessario che
Comunque loro hanno comunque meno ad un numero molto inferiore di abitanti in Italia c'è già anche questa difficoltà
E io non penso comunque che sia soltanto questo del numero degli degli abitanti è vero che loro hanno magari otto dieci milioni di abitanti ma è proprio
Secondo me il il poi lei è proprio la la differenza di di mentalità
Ora e ci sono alcune scuole anche in Calabria nelle quali che veramente applicano nell'autonomia sotto tutti i punti di vista
E credetemi sono dei punti di riferimento importanti per il territorio per le famiglie dove le famiglie non hanno un'azione soltanto rappresentativa
Ma le famiglie veramente fanno
Lavorano nella nella scuola forse l'ispettore Gerini forse conosce qualcuno per esempio l'esempio di
Di un istituto comprensivo di Lamezia Terme
Ecco però che cosa che cosa manca manca la mentalità gialla queste scuole comunque lavorano in isolamento
Non non si fa rette non si fa rete su questo argomento cioè sulla crescita della scuola finalizzata alla crescita degli alunni e delle territorio
Ci sono molte reti anche in Calabria ci sono tantissime reca ma c'è un tipo la rete Magna Grecia per lo studio di quella che era stata la cultura della Magna Grecia
Ma queste reti tematiche secondo me non portano a niente se non
A momenti così di di unione di a studi comuni
Per adesso non soltanto su un determinato argomento però non cambiano
Quella che è la struttura proprio né della della scuola sicuramente
Ma e poi anche proprio cioè non fanno andare la la la scuola verso quella che è la mia la sua
Quello verso quella che è la natura della dell'autonomia
Allora che cosa bisogna cambiare come diceva nel professor cosa secondo me innanzitutto la mentalità quindi è una questione di azione sulla
Cultura di noi italiani e di noi anche del sud in particolare io ritengo
E poi un'azione di informazione ma formazione mirata ma soprattutto scusate lo ripeto l'orologio retto a nell'incontro del ventuno dicembre la formazione dei dirigenti più credo docenti
Perché comunque sono loro i direttori d'orchestra della scuola gli uni degli altri io negli anni sicuramente
Sicuramente gli uni dagli altri
Poiché la la cultura la crescita e la cultura della valutazione non ne ha bisogno appunto ad avere paura di essere valutati soprattutto i docenti non devono aver paura di essere valutate devono essere devono essere pronti a che ciò cosa succeda perché appunto la la valutazione
Significa crescita la valutazione significa crescita
E poi
E poi appunto soprattutto una le reti che siano
Come dire che siano in cui ci sia una unità di di intenti proprio su come portare avanti l'azione didattica che secondo me è quella quella fondamentale quindi sì l'organizzazione della scuola e il Governo eccetera ma soprattutto alla maniera di fare scuola la maniera di considerare l'allievo la maniera di far partecipare le famiglie
Anche noi che siamo comandati presso gli uffici scolastici regionali alla fine facciamo molto poco di supporto all'autonomia cioè non è vero curiamo il progetto del Ministero li diffondiamo nelle scuole ma di fatto non andiamo nelle scuole
Cioè rimaniamo al nostro posto nelle serie non andiamo nelle scuole veramente a supporto
Non dica come è andata dica utilizzata perché com'è andata sembra che qualcuno ha debba comandare
No grazie grazie a pacifico perché il CIM vita ad andare in profondità sui compiti formativi
Dell'istituzione scolastica e di capire che bisogna evitare l'isolamento e fare Rete proprio per irrobustire questa dinamica di ricerca di sviluppo professionale intercetta quella
Quel segnale che si prenda Cocozza cioè che l'autonomia e soprattutto un processo anche culturale e professionale allora interviene ora Catalano Armando
Per
Sì io volevo
Volevo fare
Anche qualche osservazione
In relazione alla
Alle l'intervento di del POR paio di questa mattina è
Mai materiali preparatori
Oltre che all'introduzione fatta dai nostre coordinatore
Ecco
Non so innanzitutto vorrei vorrei fare questa quest'osservazione
Trovano i materiali
Te la dico così per farmi capire in maniera sintetica delle proposte
Che a mio padre
Al sono di là che disturba
Sì
Delle delle proposte insomma o delle formulazioni che vorrei fossero approfondite esplicate diciamo così
Per evitare equivoci nel nel dibattito e con faccio riferimento a quando si parla nei documenti della
Della governance del delle scuole a diciamo
A volte si fa riferimento alla costruzione di fondazioni
Oppure si dice anche
Non so le scuole per ritrovare se stesse magari con una legislazione di sostegno si danno un proprio statuto e quindi diciamo così trovano il modo di funzionare migliore
Ecco io stare attenti a questa queste formulazioni perché mi sembrano tutte come dire
Escamotage linguistici e non tanto contenutistici che in qualche modo vogliono sostituire e intercettare un problema che più di fondo
Dovremmo accettare una volta per tutte che le scuole autonome comunque le scuole della Repubblica sono scuole che vivono di trasferimento di Stato e che non debbono acquisire risorse
Nel territorio come se dovessero andare a mendicare in quanto debbono assolvere
Il compito di autonomia che io essendo diciamo che gli ha affidato l'istruzione dei nostri giovani in quanto istituzione la più vicina al territorio la più vicina all'utenza diciamo al cittadino
Con il principio appunto della sussidiarietà con il con il principio costituzionale che
Rovescia il rapporto diciamo così che prima era
In cui prima era lo Stato a dare diciamo le direttive a governare tutto fino alla fine oggi invece il contrario autonomia è proprio questo
Allora
Metto un punto
Di attenzione su questo fondazioni cosa sono Statuto perché risolve cioè questo riguarda probabilmente altri gruppi ma lo voglio dire così per evitare diciamo così equivoci
Poi vorrei parlare in modo particolare di questa questione delle reti mi pare che nessuno dei gruppi può fare a meno di concentrarsi su questo argomento anche perché
Dovremmo avere chiarezza anche sulle parole io la vedo così le reti sono state normato dal de dal DPR duecentottantacinque
E per come sono state normate per come sono state previste
Io vedo in esse unico scopo che e di essere di scopo
Adesso possiamo anche dettagliare di articolarle per cui possono chiamare anche di autoaiuto è sempre uno scopo l'ha avuto il lutto allora le reti o nascono
Con un'intenzionalità che quella di avuto aiuti su un argomento
Quindi può essere un argomento finanziario per fare operazioni di scale dell'investimento può essere un contenuto diciamo che i dati con contenuto organizzativo un contenuto di rapporto con l'istituzione e così via
Ma sono tutte di scopo e la natura delle reti di essere di scopo
E io non le intrattiene in quanto tali per come sono nate per come sono state pensate nel DPR duecentosettantacinque
Diverso che è il discorso a mio parere che è stato fatto questa mattina otto Pajno e anche in parte che è stato fatto dalla l'onorevole De Pasquale nel senso che
Quando parliamo
Di
Witty
Che dovrebbero assolvere non so allo scopo di per reclutare allo scopo di reclutare il personale beh parliamo di una funzione amministrativa
Io penso che uno dei mali uno dei motivi per cui
L'autonomia non è decollata e lo dicevate mi pare voi nell'introduzione è stata quella di trasferire incombenze alle scuole
Improprie
Perché non la le scuole non debbono fare non solo reclutamenti non debbono fare ricostruzioni di carriera non debbono fare cose di questo tipo
Ma debbono innanzitutto assolvere al compito istituzionale repubblicano dell'istruzione
E non occuparsi di altro ricordo che accanto ai cinesi si era pensata anche all'istituzione dei CSA
Vado o un male sono ricordo mi si chiamavano CSA
Che avevano appunto lo scopo amministrativo
Perché le scuole debbono essere lasciate libere di assolvere al loro compito primario che è quello di erogare il servizio istituzionale scolastiche si chiama istruzione nel nostro Paese
Allora da questo punto di vista io penso
Che bisogna chiarirsi su questa
Sovraccarico di funzione che vogliamo dare alle reti perché dargli questi compiti amministrativi del reclutamento
Vorrei capire che cosa sono adesso la Rete sta diventando come il nuovo marchingegno della risoluzione dei problemi come potrebbe essere la fa la Fondazione rispetta i soldi no
Il nuovo marchingegno il nuovo strumento di risoluzione dei problemi della scuola dell'autonomia
No io torno a dire facciamo ecologia anche linguistica il semantica se le reti sono quelle istituite da tutte le duecento anta cinque quelle sono e sono di scopo
Dopodiché se invece vogliamo fare l'operazione che io ritengo corretta disegnata nel disegno di legge nella proposta dell'onorevole Pasquale e altri deputati allora diciamoci chiaramente che noi stiamo parlando non di reti
Ma parliamo di un'associazione di scuole
E allora da questo punto di vista perché si dà rappresentanza innanzitutto alle scuole sia lo scopo è quello della rappresentanza
In modo tale che questa autonomia funzionale la più debole di tutte le autonomie che insistono in questo momento nella Repubblica italiana perché è nata da poco e perché stanno soffocata
Perché intende invece i dagli strumenti
In realtà si è pensato innanzitutto di dare gli strumenti di potere agli altri i soggetti istituzionali le regioni lo Stato e c'era poi quello che residua se lo prende la scuola
Bisogna fare il contrario vediamo possa dare alle scuole e quello che residua se lo prendo lo Stato eccetera c'è o comunque fare delle cose contestuali
Delle cose contestuale
Allora
Quando la onorevole Pasquale parla di assurdi reti secondo me sta parlando di associazioni
Cioè noi dobbiamo formare
L'associazione delle scuole a carattere territoriale dove evidentemente sia liberi di associarsi e
Perché nel documento introduttivo si dice evitiamo di creare un nuovo mostro
In quel documento costruendo le reti per cui alle reti alle scuole deve essere lasciata libertà se come e quando associarsi ecco mettersi in rete
Bene se diciamo che le reti sono libere e su un disco possono quelle duecentotrentacinque se diciamo che invece
Vogliamo dare rappresentanza istituzionale alle scuole per avere forza
Di interlocuzione con gli altri soggetta vola in un chiamiamole reti cambiamo il nome chiamiamo l'associazione di scuola suggerimento che do al dottoressa alla volevo De Pasquale associazioni di scuola ma se
E quando aderire è giusto che rimanga in capo ad ogni singola istituzione scolastica come no perché altrimenti non gli diamo la giusta forza rappresentativa a che cosa a lungo
Alludo al fatto che oggi esistono associazioni territoriali di scuola di carattere regionale provinciale eccetera rappresentate unicamente dai dirigenti scolastici io sono dirigente scolastico
Ebbene io penso che sia un elemento di debolezza un'associazione di scuola rappresentato unicamente del dirigente scolastico perché il dirigente scolastico ha dei difetti di questo tipo istituzionale
E un funzionario dello Stato
E a seconda dei momenti diciamo questo momento terribile e più subalterno in generale subalterno all'Amministrazione che gli dà il lavoro e chieda i giorni tramite le direttive che non
Invece alla scuola che dovrebbe rappresentare perché noi siamo su un crinale il dirigente scolastico e il rappresentante della propria autonomia
E quindi è funzionario repubblicano qualcuno stamattina evocava il compiti della Repubblica oppure funzionario dello Stato e quindi aspetta le direttive non deraglia altrimenti vedi decreto centocinquanta viene sanzionato
Questo è un momento terribile per i dj scolastici perché il centocinquanta Lia intimiditi
E non si muovono diciamo così e quindi dipende questo però deriva dalla natura del di ricezione di questo diligence qua su come è stato diciamo così che invece
Deve essere più centrato a rappresentare la propria scuola
Quindi io parlo di associazioni di scuola cambiamo gli il termine e diciamo che il rappresentante però delle scuole deve saperlo ad essere plurale
Quella legale del dirigente scolastico ma poi un altro soggetto così un docente un genitore per la scuola se vogliamo fare associazioni di scuola con quale compito di interloquire a livello territoriale
Con le istituzioni ma allora la presenta le scuole non rappresenta se stesso il dirigente scolastico in quel caso cioè come funzionario appunto selezionato dallo Stato
Con il compito queste associazioni di a vere e potere di parere obbligatorio su ogni cosa
Gli investimenti devo oggi che cosa succede se
Una regione a dei soldi voli pessimista unzione decide lei come utilizzarli beh io dico di no abbia devo finire
Sì a va be'allora finisco qua
Purtroppo non posso
La discussione continua noi abbiamo appena concluso una ricerca sul tutte le reti sono oltre abbiamo intervistato oltre cinque mila scuole in Italia le reti di scopo sono il quaranta per cento
Le leggi di rappresentanza sono già lo dico usato questo già perché non è che non esistono attenzione solo il trentadue per cento e le reti miste che prendono in considerazione due tipologie sono il ventisette per cento ciò significa che
Rimane il fondo preponderante la rete di scopo malamente di rappresentanza nei confronti del Comune della Provincia piuttosto che
Di Confindustria o di altre a interlocutori economici e sociali è già presente nella nostra realtà
Lo dico come dato che emerge da ricerche empiriche poi
Prenderemo gli orientamenti che dobbiamo prendere però sappiamo che questo dato esiste già della
No no no no no no no no no no no no no no
Allora Zuliani
Allora intanto allora sono Nicoletta Zuliani di latina membro dell'esecutivo provinciale del PD e con la delega sulla scuola e sono insegnante di in una scuola secondaria superiore
Allora intanto io volevo un momento soffermarmi su un'idea che è stata detta da un qualche intervento prima di me si parlava di autoreferenzialità e di competitività delle scuole
Adesso io vedo che
La l'autonomia è stata piuttosto intesa in parte perché non ci sono stati anche quei
Come dire quelli ferimenti normativi cala rendono attuabile proprio fin nel nelle ultime fin nelle ultime parcellizzazioni delle della presenza dello Stato sui territori
Ma anche perché non c'è stata la capacità io credo di uscire fuori dal proprio guscio di istituto né di scuola di piccolo come dire di piccola comunità
Per cui questa autoreferenzialità adesso poi quando c'è stata la commercializzazioni ricorderà scuola laddove la
Tenuta del posto di lavoro era come dire
Direttamente proporzionali rispetto agli iscritti questo le ha rese ancora più chiuse e io vedo in questo un una grandissima non solo un grandissimo difetto
Ma anche una un danno che da proprio sui sui nostri utenti sui nostri alunni perché spesso troppo spesso i ragazzi non è che sia il in base anche a ciò che offre la scuole a quelli che sono le proprie inclinazioni ma piuttosto sereno non è in base all'efficacia
Della pubblicità vera e propria che viene fatta dagli istituti quindi questo ricade è un difetto che la scuola con lei istituzione autonoma non è sarà capace di di tradurre in una operatività
Positiva nei confronti degli studenti e poi e questo ecco
E perché siamo figli anche di una cultura molto individualista che si contrappone a alla cultura di sistema che abbiamo sentito stamani che
è come dire quello che ci deve non solo contraddistinguere ma quello che effettivamente fa progredire una società
Un altro elemento e mi ricollego un attimo al mio a colei che è intervenuto prima di me
Allora il la società associarsi oppure il costituirsi in rete non è tanto una possibilità
Secondo me è una necessita anche di tipo etico perché nelle nelle amministrazioni locali spesso
Il referente della scuola e non ha un interlocutore unico per qui si predilige la
La bilateralità e questo è terribile perché magari c'è il dirigente e come dire che conosce oppure anche che attivare di cito più come intuire più intrallazzi in hotel quindi fra e ottiene ottiene i finanziamenti che invece spetterebbe ero ad una comunità
E questo secondo me è ha un valore etico per quei non è tanto un qualcosa alla quale noi possiamo come dire aderire o meno a seconda e delle nostre del nostro
Come dire del nostro indirizzo della volontà anche dell'istituto è proprio un dovere
Perché come dire
In questo modo partecipiamo alla come dire dobbiamo rimo realizzare anche questa la gestione delle cose pubbliche no
E poiché le scuole sono anche un grandissimo bacino di di risorse per cui spesso le scuole chiedono no chiedo alle scuole bisogna dare quindi c'è questa e e a Comuni e noi dobbiamo dare alle scuole però le scuole anche possono dare tantissimo quindi vanno intesi anche come risorsa e guardando da questa prospettiva io credo
Che possono anche aprirsi delle nuove strade
Come ad esempio sempre in sinergia quindi a sistema lavorando a sistema con gli enti locali noi possiamo lavorare sull'abbandono anche perché l'abbandono caustico è un qualcosa che poi si ripercuote a livello proprio di di società e di è come dire e la maggior parte dei ragazzi che abbandonano PAI e come dire
E interno nella sfera della della microcriminalità o della criminalità organizzata oppure
Gli interventi a sostegno della genitorialità
Ma sono i genitori sui quali noi dobbiamo intervenire perché possiamo formare dei veri cittadini e non dei cittadini che già tre anni
Hanno bisogno dello psicologo perché sono dei plessi quindi come dire se non c'è sinergia tra questi diverso
Agenti sociali io a credo che non possiamo prospettabile come dire nessun tipo di di Progetto no quindi
A lavorare a sistema utilizzando anche queste prospettive grazie
Proprio perché c'era ci ha richiamato insomma un po'spostato il focus dalla Rete come organigramma al sistema e quindi alle alleanze
Anche con il territorio con gli enti locali e a diciamo sollecitata questa attenzione anche questa priorità m'può etica insomma di di colpa ricostruire un po'la comunità attorno anche alla scuola da voglio Pasquale
Forse
Citazione ecco
Sono un ex DS nel senso di dirigente scolastico
Poi lo sono anche per altri aspetti ma questo non c'è
Poi mi occupo di scuola anche non essendo più di esse in quanto amministratore faccio altre cose basta
Ecco io partirei dal fatto che si parli di supporto all'autonomia il che potrebbe sembrare un ossimoro
Nel senso che l'autonomia dovrebbe essere autonoma invece qui parliamo di supporto
E giustamente nel senso che forse ecco qui nel momento in cui si è parlato di cambiare l'assetto istituzionale della scuola italiana si è visto ciò che non andava e quindi stavamo tante ragioni per le superare quell'assetto verticistico
Di tipo burocratico eccetera volevamo un assetto orizzontale negli anni Novanta ma forse non ci siamo posti del tutto alla chiusa il problema quali sono le condizioni perché una scuola possa veramente camminare
Sulle sue gambe o meglio forse ce lo siamo posti ma poi come è stato detto giustamente non l'abbiamo approntate non li abbiamo ripreso supposte si è tentato semplicemente di affrontarle
L'unica motivazione che io ricordo per definire quanto le scuole potevano essere autonome il numero degli alunni cinquecento
La scuola è autonomo quando possibile cinquecento alunni no è un
Buono un fatto numerico io
Ho qualche perplessità che anche questi numeri abbiano un valore
I requisiti per l'autonomia invece come sappiamo dovevano essere e sono altri e io capisco il discorso di fiorentini io sono d'accordissimo con lui
Non vorrei però che ci dividessimo tra quelli che badano alla struttura quelli che vadano invece alla sostanza io vedo che l'ardua che in questo caso che la struttura che sorregge l'autonomia
E il software che motore vero nella scuola dell'autonomia debbano essere visti insieme
In quanto appunto ex dirigente amministratore mi concentrano solo per pochi minuti chiaramente su questa parte quella della struttura e allora dico
Berlinguer appunto aveva pensato on il SISS ha una struttura che poi invece è stata eliminata subito dopo non si è capito perché nel due mila uno lavorati li ha eliminati B
Io l'ho ancora mi chiedo il perché poi me lo spiegate
Invece sono rinati provveditorati col nome DCSA
Che poi sono diventate uffici
Fuorisede soffice scolastico
Ecco che avrebbero dovuto diventare semplicemente a supporto di tipo appunto burocratico poi ci ha provato Fioroni nel settembre due mila sta dagli anche funzioni di carattere programmatorio eccetera un una circolare che poi
Transitano però però Luigi dava proprio quelle e funzioni di supporto all'autonomia
E non ce l'ho qui la circolare vi
Esso scusa se vuoi te la chiedo a fare
Sette ottobre due mila e sei i centri servizi amministrativi con effetto immediato
Spesso un della a supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche educativo e nell'ambito della doverosa col
Collaborazione con gli enti locali attendono ai compiti di serio assistenza
Consulenza informazione formazione e monitoraggio finalizzato allo sviluppo delle condizioni della piena realizzazione dell'Ute stasera
è una vera e propria riproposizione dei provveditorati o degli uffici studi e programmazione
O però resta il fatto che questi supporti ci devono essere
E io credo che qui bisogna fare un lavoro di approfondimento che chiaramente oggi cominciamo a fare anche perché poi il Titolo quinto c'è già
L'accordo in sede di Conferenza Unificata e Tronto solo per la
Manca solo la firma ma l'accordo c'è e la la Titolo quinto recita molto chiaramente che questa funzione spetta alle Regioni
Alle Regioni spetta il compito di supporto alle
Autonomia scolastica non solo
Ma la proposta di chiudere io SR non è non è una proposta è un fatto che ci debba essere ex che avverrà secondo questo accordo nel due mila undici ma sappiamo che avverrà nel due mila dodici dopodiché
Spetterà alle Regioni appunto otto approntare questi supporti come prevede il Titolo quinto
Va beh però ripeto l'idea che noi dobbiamo avere in mente è che questa materia è ormai di competenza regionale come faranno le regioni poi ad attuarla assumendosi tutto il i compiti e il personale
Anche che potrebbe passare dell'amministrazione scolastica
Quindi il problema ripeto del supporto all'autonomia scolastica un problema che dovremo sbrigare a ad affrontare a livello di singole regioni ma con una visione unitaria sulla quale
Naturalmente il discorso e ancora da fare
La mia così e impressione ripeto è che le scuole senza questi supporti implode o no
Diceva prima giustamente Catalano in questi dirigenti ecco quando si è detto otto mila o diecimila autonomia forse si è pensato otto mila dieci mila dirigenti quando si è fatta la
Oggi si rendiamo conto che i dirigenti non sono più nelle condizioni di poter assolvere quei compiti che l'autonomia ha scaricato in questo caso su di loro e quindi abbiamo bisogno di strutture
Che io non chiamerei nel reti né associazione giustamente io li chiamo centri servizi
Che non possono essere però più i vecchi provveditorati Catalano per cui sette noi pensiamo dei centri servizi che possono essere
Realizzati dalle scuole
Non è che le scuole rinuncino oppure diciamo si occupino di cose inopportune
Nel senso che le sottraiamo alla filiera ministeriale e le facciamo diventare qualcosa che le scuole tra di loro si organizzano a che livello
Giustamente la domanda di Spini stamattina e richiede una risposta e la risposta può darsi che si sia già perché la centododici del novantotto parlava di ambiti
Non di Province
Che vanno individuate a livello regionale per cui bisognerà capire come si organizzano a livello regionale gli ambiti
Come potranno le scuole che fanno parte di questo ambito riunirsi obbligatoriamente a questo punto ma un'opinione chiaramente perché se queste sono funzioni non
Volontarie ma sono
La sostituzione se vogliamo il la supplenza di quello che era una volta l'organizzazione ministeriale burocratica
Ebbene che queste cose avvengano in maniera obbligatoria salvo poi il problema delle associazioni delle reti che secondo me hanno una loro valenza sul piano degli scopi didattici organizzativi e via di questo passo
Per cui ripeto nel compito fondamentale a questo punto spetta all'assessore regionale io non ci trovo niente di scandaloso nel dire che gli Assessori regionali saranno i ministri regionali dell'Istruzione perché spetta a loro secondo il Titolo quinto nato nel non da soli io spero
E in accordo con anche alle scuole e gli enti locali come il centododici al Titolo quinto credo ecco tutto
Grazie voglio so che era presente anche l'Uncem e quindi fa anche parte della Conferenza Stato-Regioni come consulente cerchiamo un po'allo scenario del Titolo quinto mi sembra
Che Luis propende per un'interpretazione per cui le strutture amministrative di supporto tipo gestione risorse organici eccetera
Si spostano dallo Stato e si trasferiscono alle Regioni essi essi costruisse lì la forma di gestione di supporto amministrativo
Resta un po'il punto interrogativo e le strutture
Di supporto professionale cioè culturale ricerca formazione
Forse ho butto lì potrebbero essere quelle anche le reti che organizzano i cosiddetti lavoratori della formazione della ricerca che piccolo sette parlava di questo cioè le reti danno luogo anche a strutture
Che implemento hanno ricerca formazione orientamento valutazione
Allora ora non c'era chi lo
Ecco qui c'è una sua finisce
Invece
Grazie
Io sono
Non c'era sono in rappresentanza della Federazione italiana per il superamento dell'handicap
Ho avuto esperienze di
Attività amministrativa perché uso stato comandato per parecchi anni all'Ufficio Studi del Ministero
E poi vado in giro per parecchie realtà scolastiche supera dell'integrazione scolastica delle persone con disabilità e qui vorrei cercare di fare un breve ragionamento
Ma facendo pro partendo uno spaccato concreto
Che quello dell'integrazione c'è come l'autonomia può giovare
Allora crescita della qualità dell'integrazione e possa quindi anche garantire una maggiore
Professionalità e qualità delle stesse scuole
Perciò un problema di fondo in tutto questo discorso di cui abbiamo parlato poco secondo me che quello che autonomia vorrebbe significare fondamentalmente
Piena capacità di autogestirsi economicamente
Attualmente le nostre scuole non si possono gestire autonomamente a livello economico perché tutti i finanziamenti arrivano o dallo Stato o dagli enti locali tramite le Regioni
E tutti i servizi della nota altri soggetti penso per esempio alle ASL per campo nostro ora quindi qua il problema di fondo e quello di trovare un sistema
Per garantire
Una maggiore autonomia finanziaria alle scuole
E un maggior supporto da parte degli altri soggetti
Che intervengono nel processo
Diciamo del servizio di istruzione
Per quello che ho visto io e perché come vedrete vedremmo noi della finisce il discorso dell'integrazione quindi dalla qualità bisogna ad avere diversi livelli di intervento
Un primo livello e ne parlava stamattina Pajno e quello che
E lo Stato che non può sottrarsi all'obbligo di fissare
I livelli essenziali delle prestazioni
è i livelli essenziali degli apprendimenti
Per quanto riguarda le prestazioni però qua per esempio bisognerebbe individuare anche i livelli delle prestazioni necessarie alla qualità dell'integrazione scolastica perché ho visto delle scuole in cui
Un'integrazione scolastica fatta positivamente giova tutta la classe
Laddove fatta male distrugge alla classe appunto tale che si fa di tutto per espellere l'alunno in modo
Legale informalmente legale mandandolo in corridoio mandandolo in altre zone quindi primo vive primo livello quindi è quello della denigrazione del livello essenziale di questi aspetti
Poi c'è il secondo livello che invece è quello
Della autonomia organizzativa della scuola delle singole scuole io direi delle reti di scuole io concordo su questa necessità
Ora bisognerà vedere quanto convenga fare delle reti in senso verticale per esempio questo gioverebbe moltissimo e dopo lo fanno giova moltissimo alla continuità didattica
E poi ci possono essere anche livelli orizzontali che riguardano
Singoli tipologie degli istituti
E
Nell'ambito della scuola c'è il problema dell'organizzazione del servizio scolastico ivi compreso quello di inclusione
Un aspetto determinante che io ho notato in questo periodo che è molto carente
E quello della formazione dei docenti curriculari in materia di didattica anche speciale
Qua credo che sia necessario chiamare insomma un soggetto che non abbiamo ancora evocato che il sindacato
Qua però è necessario che anche a livello nazionale
Sì chiarisca bene una volta per tutte
La funzione della formazione in servizio il modo obbligatorio su certe tematiche senza di che lasciare
A un insegnante per classe o a tre insegnanti per istituto di andarsi a formare concordo con quanto è stato detto non giova assolutamente
Alla crescita della qualità di quella istituzione scolastica né della Rete e costituisce uno spreco di pubblico denaro
Mentre
Una formazione coordinata obbligatoria anche a distanza ma in servizio per tutti i docenti curriculari su queste tematiche credo che
Eviterebbe un fatto grave che è quello della vere che assolve insegnante di sostegno per cui
Il numero delle ore di sostegno sta aumentando in modo esponenziale nelle scuole
Probabilmente con grande piacere dei sindacati e dei genitori ma
Con totale violazione della logica dell'inclusione che è quella della rivolgimento dell'alunno nella classe e di tutto il consiglio di classe
Un ultimo aspetto è quello della valutazione della qualità dell'integrazione che è quella
Che si deve realizzare
Sulla base
Degli indicatori predisposti dal Ministero qui credo che ci dovrebbero essere molto
Es strumenti di supporto all'autonomia scolastica per esempio e esiste de dei nuclei di valutazione
Non tanto sugli insegnanti
Quanto
Sulla qualità della e
Va la
Degli dell'inclusione realizzata e per far questo torno a dire e necessarie ci siano degli esperti
Che potrebbero essere gli stessi docenti
Formati
Ma allora siamo a livello di autovalutazione ci potrebbe essere
La
Customer satisfaction da parte delle associazioni dei genitori
O degli studenti
E ci potrebbe essere quello sarebbe interessante il discorso di un soggetto terzo che attualmente mi pare sia
Solo l'INVALSI che però SIS si sia illimitata a fare solo un discorso di valutazione di qualità degli apprendimenti e per gli alunni con disabilità intellettiva li ha esclusi
Mentre nel due mila cinque l'ha fatto una piccola ricerca
Ricerca pubblicata pur sullo sito sugli indicatori di qualità dell'integrazione scolastica a supporto di tutto sarebbe indispensabile de collegamenti tra le reti di scuole e gli altri apparati
Che intervengono necessariamente a garantire il servizio di integrazione penso
Agli enti locali penso a livello regionale ora qui se voi andate a guardare le ultime linee-guida del due mila nove sull'integrazione scolastica e chiudo
E
Le si parla di e rapporti interistituzionali a diversi nella tormentone abbiamo per esempio i gruppi di lavoro provinciali per l'integrazione scolastica
Potrebbero essere benissimo sostituiti
Da gruppi di lavoro a livello regionale in cui intervengono
Le amministrazioni regionali e
Scolastica sempre che rimanga l'Ufficio scolastico altrimenti basta la Regione
E
Le e gli apparati gli altri assessorati competenti e poi invece al livello di reti di scuole dei gruppi di lavoro di ambito territoriale purtroppo
Stamattina è stato detto che non è stato attuato il centododici
Ma non è stata attuata neppure la legge trecentoventotto del due mila sui piani di zona che avrebbero dovuto prevedere anche per esempio dei gruppi di lavoro a livello di ambito territoriale per ricordare il servizio scolastico con gli altri servizi
Grazie
Sì
Sì sì dove
Guardate
Parla sentite un po'
Sentite un po'
Messa e un'informazione errata se voi andate a guardare i dati del Ministero
Quest'anno ne abbiamo avuto un numero di ore di in sé in un numero di posti gli insegnanti
Che pressappoco il cinquanta per cento del numero degli alunni con disabilità quindi il rapporto uno a due c'è stato anzi nell'le immissioni in ruolo
Circa cinque mila dei dieci mila insegnanti immessi in ruolo
Sono proprio quelli di sostegno
Ma il numero degli insegnanti delle ore adesso delle ore diciotto sta crescendo inserita un'infinità di sentenze conseguente alla sentenza
Numero ottanta dalla Corte costituzionale dello scorso anno
Che giustamente ha detto che se l'unica risorsa per l'integrazione e il sostegno deve essere dato addirittura addirittura per tutta la durata dell'orario scolastico
E
C'è un ascolto sproporzione tra Regioni
Non abbiamo
Quella il guaio
Quindi
Però per il sostegno io l'organico di fatto
Si va in organico di fatto collegarlo scusatemi didattico
Bloccano
Blocca li blocca al livello del due mila sette però con un organico di fatto
Noi abbiamo questa situazione assurda che
Di nuovo abbiamo circa il sessanta per cento di insegnanti di sostegno
Di fatto ne abbiamo altro quaranta per cento che sono precari
E questo per esempio anche costituisce un disastro perché
Non crea continuità didattica crea discontinuità con disorientamento totale
Per gli alunni con disabilità intellettiva
Ecco perché ne abbiamo chiesto anche per esempio che il sindacato intervenga per prevedere degli incarichi di durata superiore anche ad un anno per meno però almeno per consentire la frequenza degli alunni per tutta la durata di un ciclo e così via
Torno a dire il sostegno
E un falso problema così come lo stiamo ponendo perché diventa l'unica risorsa
Mentre l'una risorsa dovrebbero essere fondamentalmente i docenti curriculari preparati
Collaborate venisse ma si sta verificando il contrario
Questo è
Poi
Aiutare un attimo
Grazie anche a Salvatore Nocera in evidentemente è un tema molto molto delicato molto complessa e ci sono anche
Numeri da conoscere da studiare
Volevo solo richiamare al fatto che uno dei pochi esempi di concertazione positiva sul tema dell'integrazione è un accordo Stato-Regioni autonomia e del marzo-aprile due mila otto
Che avrebbe in parte ovviato questo problema perché facevo un forte richiamo al sistema
Diciamo collaterale di supporto regioni enti locali e altre c'era una presa in carico comune è stato stralciato c'è stato un po messo nel dimenticatoio una delle poche esemplificazioni comunque il richiamo al fatto che l'idea
Qui dirette soprattutto un richiamo forte ai vari soggetti istituzionali a coprire bene gli spazi di di impegno Urso
Maria avulso dirigente scolastico
Bene io vorrei recuperare un aspetto che c'è molto caro che è quello della sussidiarietà
Dunque io apprezzo molto questa proposta di legge per il principio della sussidiarietà
Che credo abbia prodotto di fatto in non il non piena decollo delle autonomie scolastiche e in pochi minuti proverò a darne una motivazione
In un ambito molto concreto che quello
Dell'attuale quadro
Voluto dal legislatore finora anche la proposta di legge sesso fermata all'articolo centodiciassette della Costituzione
Ma quell'articolo recita fatto salvo e i nostri diciamo coordinatori vanno opportunamente sottolineato fatta salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche
Ma accanto all'articolo centodiciassette e credo onorevole che forse questo non
Emerga da una lettura di primo livello da un'interpretazione letterale della norma
Quell'articolo centodiciassette a quell'articolo e non sono stati associati gli altri due centodiciotto e centodiciannove
Dico sia alle reti istituzionali di scuole perché l'istituzione scolastica nel concreto vive oggi in questo Paese reale
Uno stato di difficoltà che dettato dalla discrasia o dalla dicotomia reale tra interessi diffusi interessi legittimi che non è cosa di poco conto
Prima il dottor Nocera lo ha evidenziato
La scuola reale quotidianamente vive questa lacerazione
Che cosa ben diversa dagli standards di qualità che pur sono necessari e il DPR del due sette cinque lo aveva ben sottolineato
Ma quello stesso DPR all'articolo uno che cosa ci ricorda che la comunità siamo noi certo non lo sono i dirigenti
Non lo sono i docenti non lo sono le famiglie non lo sono gli studenti lo sono in quanto società civile
In buona sostanza se reti istituzionali di scuole e deve essere lo dovrà essere nell'ottica della sussidiarietà
Perché quella modellizzazione di cui onorevole si parla al
Alla premessa della proposta non è cosa di poco conto
Perché se modellizzazione vuol dire attuare
Il decreto il DPR centododici il decreto scusi legislativo centododici
Mi sta bene
Anzi è apprezzabile perché non abbiamo bisogno di altre norme
Perché già ci sono
E se mi permettete dal D.P.R. due sette cinque al decreto legislativo due otto sei valutazione strategica no magari venisse
è un dato nominale ma non sostanziale è un dato nominale ad oggi
E concludo quindi questa modellizzazione di cui al punto tre estremamente complessa perché semmu dell'ideazione vuol dire
Dare una politica di indirizzò politica scolastica e di indirizzo va bene
E questa mi sembra di comprendere però attenzione perché poi si potrebbe poi di fatto nella realtà nel Paese reale perdere il principio della sussidiarietà
Ecco ecco
Come noi
Come scuola che viviamo alla scuola reale non ideale abbiamo un grande osservatorio che quello dei bisogni
Noi leggiamo Mannoni interpretiamo sembra che io
Entri in contraddizione ma non è così li leggo nell'immediato spetta poi
Forse a chi dovrebbe dare politiche di indirizzo di più ampio respiro e a garanzia di uno Stato di diritto interpretarle e in questa ottica sì alle reti istituzionali e non volontarie
Se vogliamo costruire uno stato di diritto ancora di più
Grazie a Durso anche questo tema sussidiarietà è molto forte c'è un partito trasversale della sussidiarietà in Parlamento
A volte c'è anche il rischio che dietro la parola sussidiarietà ci stia m'pompa un'idea di disco la risoluzione di abbandono dice il documento ho visto
Attenzione che le scuole non siano abbandonate a se stesse ecco c'è questo rischio abbiamo bisogno di una sussidiarietà come indi diritto di iniziativa e risorse collaterali anche necessarie Francini
Allora buona sera a tutti sono Paolo Francini insegnante di matematica sono attualmente assegnato presso gli uffici del del Ministero dell'Istruzione dai Trastevere da circa tre anni insomma
Io
Diciamo ho ricevuto molte sollecitazioni durante questa discussione vorrei provare a dare il mio contributo di riflessione e quindi preso un po'di appunti voglio sperare di
Di non dire troppe cose troppo
Troppo disorganiche
Intanto vorrei provare a fare rapido Bilancio un po'disincantato di cosa né i fatti al di là delle aspirazioni e delle speranze è stata l'autonomia scolastica in questo decennio
La mia tesi è che è stata soprattutto l'autonomia giuridica questo condominio un'autonomia sul piano giuridico e abbastanza limitata peraltro anche in questa sfera giuridica
E in che senso
è allora
Sì se Stefano detto nell'intervento di Alessandro Pajno che sembra stamattina che
L'obiettivo in realtà profondo principale di tutta l'autonomia scolastica la che alla realizzazione del
Del principio costituzionale di libertà di insegnamento no di via garantire la pipì allo sviluppo e libertà di insegnamento
E allora io mi stavo chiedendo appunto se ci siamo anche solo avvicinati a questo obiettivo grazie autonomia scolastica
Ho l'impressione che tutto sommato l'abbiamo fatto dei passi dei grandi passi in avanti nemmeno sul piano della libertà di insegnamento
Attraverso questo percorso l'autonomia scolastica in che senso nel senso che dopo una prima fase in cui alla fine alle scuole passò il messaggio come è stato detto prima da
Mi sembra Carlo finti
Fate un po'qualcosa no questa autonomia fate un po'qualcosa e quindi il fiorire di tutte le varie iniziative collaterali eccetera
E dopodiché poi l'autonomia si è ridotta fondamentalmente a alla creazione di circa dieci mila nuovi enti pubblici ciascuno dei quali con un suo dirigente peraltro un dirigente con funzioni fondamentalmente
Gerarchiche quindi con un rapporto di
Di subordinazione gerarchica rispetto al corpo docente anche se va beh con tutti distinguo del caso eccetera però dal punto di vista amministrativo in esso fondamentalmente sia trattato e tant'è vero che poi
Diciamo la la il
Il trapasso e tutto ciò lo si vede poi nel decreto Centocelle legislativo centocinquanta del due mila nove insomma che chiede
Che insomma
Porta a compimento questo processo un posto esce ante ma d'altra parte la dirigenza scolastica stesa
E è stata un'istituzione problematica che
Mi sento di dire essa stessa è stata abbastanza fallimentare in sé per sé
Nel senso che non non è stata ben disegnata fin dal principio e ad esempio non è chiaro a chi debba rispondere il dirigente scolastico
Dal punto di vista giuridico e amministrativo è evidente che il dirigente scolastico risponde esclusivamente all'Amministrazione che lo nomina e quindi al dirigente dell'Ufficio scolastico regionale
Quindi la dirigenza scolastica dal punto di vista amministrativo è
Un'istituzione burocratica e gerarchia
Sappiamo benissimo che nei fatti non è del tutto ma che non dovrebbe essere così ma d'altra parte del vicenza scolastica non è espressione della scuola se non altro perché i dirigenti scolastici vengono nominati a seguito di un concorso
Gestito dall'Ufficio scolastico regionale quindi dall'alto non c'è nessun tipo di
Di di di influenza della comunità scolastica vere e proprie nella scelta il dirigente scolastico vengono minati
Nella squadra partenza normalmente per un triennio quindi colleghi incarichi di dirigenza che sono tra loro abbastanza fungibili quindi ecco
E non si è configurata come la la la creazione
Di una figura che nasce da un contesto ben definito e che ne è l'espressione ma è stata configurata come una
Un qualcosa di diverso insomma ecco di abbastanza ibrido
Tant'è vero che poi insomma il dirigente scolastico e spesso si trova schiacciato se vogliamo tra questa dipendenza funzionale rispetto all'ufficio scolastico regionale
L'utenza insomma mi piace molto questa parola insomma l'utenza agli studenti il corpo docente eccetera insomma quindi talmente andrebbe ridefinita medio ripensata meglio la figura del dirigente scolastico
Allora
Io dico dico questo
Perché appunto o il dubbio che alla fine sia stata rovesciata sulla istituzione scolastica autonoma
Un eccesso di complessità da un lato di sì a rovesciare addosso un eccesso di complessità dandogli però poche risorse e pochi margini reali di intervento e risultato attuare è stata un impasse dove fondamentalmente
Ha vinto un ancora una volta la burocratizzazione ho sentito ripetere varie volte alcune parole che mi sembrano un po'delle parole chiave in questa discussione
E cioè fare in Rete ed evitare l'isolamento secondo me questo merita di essere è stato detto in in molti interventi fin dall'inizio
E questo è sintomatico fare reti evitare l'isolamento perché di fatto con lo sviluppo e l'autonomia scolastica ciò che è accaduto è stato un crescente isolamento della singola istituzione scolastica è mancato un tessuto connettivo
Tra le singole scuole autonome anziché sviluppata come diceva prima ispettore Cerini una sorta di autarchia competitiva tra le diverse scuole che le ha messe
è fondamentalmente in competizione fra loro in un rapporto non dico di ostilità ma quanto meno di
Gelosia e di reciproca diffidenza al
Podere sono fatte le reti almeno in alcuni casi non non troppi casi sono fatte alcune reti insomma però
Ci sono
Va bene non volevo essere troppo catastrofista
Dorelli
Poi magari
Per
Sì sì ma esistono l'ho detto che non esistono
Scusate
Sarà il mio dubbio
Cerco di concludere rapidamente
Allora il mio dubbio è che
Uno dei presupposti errati
Sia stato quello
Di
Non aver messo bene a fuoco che la
Singola istituzione scolastica
Non è in sé per sé una comunità sufficientemente stabile
Per poter generare un'autonomia
Profonda e duratura e mi riferisco ad esempio
Ai
Addendi trasferimenti del personale docente il fatto che il personale docente non è assunto la singola scuola né assunto a livello regionale nazionale c'era e c'è un turnover del
Quasi cinquanta per cento annuo trenta quaranta per cento annuo più tutti i vari
Supplenti temporanei eccetera e comunque sia
Credo che la permanenza a
Media della singola istituzione scolastica di ogni docente sia in generale
Non supera i tre quattro anni come media la media complessiva
Cioè
Questo rende assolutamente necessario pensare alla autonomia delle istituzioni scolastiche in termini sistemici e non della singola istituzione scolastica ma in termini di
Sistema dell'autonomia scolastica
E cioè un errore diciamo filosofico che a mio avviso è stato compiuto è quello di pensare autonomia il piccolo laddove invece doveva essere concepita anche in grande
Questa autonomia in piccola finito per
Riversarsi sulle scuole schiacciando le alcune scuole e più virtuose se la sono cavata magari i beni o decentemente
Altre sono diventate magari delle isole autoreferenziali in certi casi si sono create anche lì diciamo delle si delle vere e proprie isolette magari dipendenze de de del del dirigente locale del comitato locale eccetera ecco
E
Venendo meno questo tessuto connettivo che non si è mai sviluppato che io parli tessuto connettivo a livello non burocratico amministrativo ma a livello
Culturale e didattico di
Formazione ricerca giovamento eccetera
Vedendo vedo che ciascuna stabile lo stabile terreno gestito collettivo tra le istituzioni scolastiche alla fine
Ciò che esisteva che era nient'altro che la burocrazia amministrativa di fatto e anche l'unico vettore io continua ad esistere cioè quella c'era e quello è rimasto con in più l'aggravante che siccome si puntava sullo sviluppo di qualcos'altro
Che non c'è stato
Questa burocrazia amministrativa ministeriale eccetera non è stata ammende meno marginalmente modificato toccato se non nelle forme esteriori
E quindi non solo non si è creata un'alternativa sostanziale a a questo canale gerarchico ma questo canale gerarchico era stato lasciato a sua volta intatto nei suoi connotati nella sua strutturazione
Nelle sue carriere insomma penso per un problema culturale di fondo di adeguatezza anche dei derivati
Del personale dirigente insomma del bene del sistema amministrativo dell'istruzione insomma ecco non
Chiaramente di provenienza da dal mondo scolastico insomma quindi che ha un approccio esclusivamente giuridico anche per formazione insomma si tratta banalmente di personale che
Monopolizzato dalla cultura giuridica sono tutti i giuristi fondamentalmente ecco quindi
Che pensano al quadro scolastico interni meramente
Normativi e di legislazione ecco e quindi risponda
Un terreno di intervento
Essenziale sarà proprio di incidere anche su una trasformazione della stessa amministrazione scolastica in termini incisivi e profondi
Aggiornandole profondamente la fisionomia e la cultura di riferimento perché non è inutile mettere risorse aggiungere
Puntare al rilancio di un sistema che comunque continua a essere governato da figure che hanno
Una data una data insomma
La data fisionomia insomma ultimissima cosa voi mi scuso secco fondando
E il discorso della valutazione idea giustamente
è stato detto che tre ingredienti gli anni evidenziano che autonomia vado responsabilità valutazioni integrazione sistemica e
In questo quadro di diciamo
Riappropriazione da parte della della scuola delle sue prerogative perché di questo sto parlando i dubbi che io tentato disporre non vanno certo una direzione da debole demolizioni l'autonomia scolastica ma se mai
Di un suo ripensamento profondo e di una sua declinazione più autentica tra vent'anni di riappropriazione se vogliamo dire termini quasi canti ancora
Ma probabilmente possono essere un terreno favorevole per poi sviluppare anche
Quelle
Figure di supporto tecnico di Vattimo eccetera che poi possono aiutare ad andare verso una valutazione
Virtuosa del sistema scolastico vedove si
L'Amministrazione ha lanciato alcune tentativi di sperimentazioni di valutazione c'era che però sono stati abbastanza recepiti male abbastanza respinti dalle varie scuole dove province dove si cercava di di fare questa sperimentazione ora al di là delle formule scelte c'era che possono essere più o meno discutibile al di là delle resistenze le solite resistenze corporative che si dice l'insegnante non vogliono farsi valutare c'era già
Forse qualcosa di vero c'è pure ma di là di questo
Il neo di quasi tutte queste iniziative di valutazioni e che al mondo della scuola pagano terribilmente lontana
Cioè c'è un'entità astratta che sia l'INVALSI che sia in un'ora a coloro che emette un responso
E lì c'è il singolo insegnante la singola scuola che vedere sottostare a questa sorta di di responsabilità non è questo l'approccio giusto il processo e C.R.O. di riappropriarsi con un processo culturale anche della valutazione della scuola stessa in un'ottica di
Non di fare una pagella di migliorare il servizio allora
E allora da questo punto di vista la creazione di un tessuto connettivo della scuola delle scuole che siano reti io preferirei parlare di bonifiche di direttrice di poli territoriali intorno ai quali le varie squali si aggreghino
Nel senso attrattivo
Poli territoriali di aggregazione e che
E grazie alle quali poi possa anche partire un processo di valutazione delle scuole ma una valutazione reale dei processi fatta con
Visite ispettive
Non l'ispezione quella vecchia cui siamo abituati insomma un po'temibile che sfugge al registro
Io intendo qualcosa che supporti processi educativi che avete
Che
E che potrebbe essere anche peraltro un terreno poi lo sviluppo professionale dei docenti
Tutto questo ambito sopra scusa se dopo infarcito di
Grazia Francini io recupero solo una parola ha parlato di comunità stabile comunità scolastica stabile dove io dietro vedo proprio la consistenza anche culturale di quella
Comunità
Poi chiaramente ha fatto tante osservazioni per esempio sul profilo del dirigente scolastico
Probabilmente questo sarà oggetto del gruppo uno però qui ci sono molti dirigenti scolastici anche iscritti a intervenire rappresentano associazioni
E quindi si aprirà anche un po'una riflessione però
Curiamo sempre sul sul tema specifico nostro
Albano
Siamo al decimo intervento alle diciassette c'è un intervallo
Buongiorno sono a me nell'Albano sono attualmente una docente in comando diciamo presso il Ministero della
Comanda tasse
Inviata
Utilizzata dal Ministero della pubblica istruzione per Lillo il supporto all'autonomia
Relativamente a quello che riguarda la formazione insegnanti soprattutto in ingresso in itinere e il CREL che non è un detersivo e dovrebbe essere l'insegnamento della materia curricolare attraverso la lingua straniera
Perché non si sente
Eppure alto ci sta parla
Ci sono parlando dentro
Ma ci sta parlando ha detto va bene
Va bene
Cercherà di
Cercherà di di di
Di tirare fuori tutto il fiato che otto peraltro sono una ex docente supervisore della Si.S.E. lingue Lazio
E membro dell'ANFI se l'associazione che raggruppa tutti gli ex supervisori delle sinistre io mi rifaccio quindi tanto a quello che ha detto l'onorevole che quello che ha retto la appresi de Urso
Ho un po'per la discrasia fra la scuola reale e la scuola legale ai bisogni che poi non si concretizzano
E anche questa il al problema di ottenere della su una scuola di risultati con sistemi di e con un po'di economicità
Allora se è vero che i soldi sono pochi e le esigenze tante io intravedo la possibilità di usufruire delle reti su basi però non volontaristiche ma istituzionalizzate
Come modo per ottenere una nello specifico del mio interesse che quella della formazione insegnanti
O dell'economicità di proprio operative in scala e la formazione insegnanti
Noi fino adesso è stata vista come qualcosa di volontaristico stesso episodico come sia sia
E in questa o ne usciamo nell'ottica della situazione attuale e ce lo richiede anche l'Europa
Credo che la formazione debba essere non un fatto episodico ma un fatto proprio fondante istituzionale pervasivo della dell'agire quello quotidiano
E non dico addirittura come la con la collega arrivo citato il caso finlandese e svedese io la Svezia la conosco perché mia figlia vive lì
La formazione e la riflessione didattica
La riflessione sul sulle buone prassi costituisce in quella sede in quei Paesi una riflessione quotidiana per assurdo che ci possa sembrare mai quotidiana
Quindi quello a cui io
Diciamo vorrei fare
Mettere l'accento è la necessità come me che la formazione e come supporto autonomia
Diventi una cosa fondante pervasiva quotidiana
Della della diciamo della o comunità educante della scuola e a questo le reti sicuramente possono provvedere meglio perché il singolo istituto non è in grado per esempio
Dal proprio per questioni economiche di chiedere un formatore non ce la fa economicamente una rete di istituti
Chiamiamo la Rete chiamiamola associazione come vogliamo può stabilmente invece fare appello e servirsi di formatori
E come prassi quotidiana
E in questo e sicuramente migliorare una variabile che la variabile fondamentale poi del servizio scuola
L'AFIS come un aumento come associazione di supervisori a giacciano delle conoscenze pregresse mi specifica per quanto riguarda la formazione
In in ingresso
Però quello su cui si pone cioè si cerca di porre l'accento è proprio la necessità di questa formazione che non sia occasionale episodica
Ma sia proprio un modus operandi e alle reti di scuole non volontaristica e perché sul volontariato e sull'episodio go non si può fare affidamento
Possono secondo me secondo la la la soggezione Picco mi sono fatta portavoce anche a livello ministeriale
Essere una buono mi spunto un qualcosa che può servire per migliorare un po'la situazione di tutti anche perché in questo modo su una rete non volontaristica ma istituzionale
Sua diciamo aggiornamento costante poi si può monitorare il follow up perché fino adesso noi quando aggiornamento episodico noi il follow-up l'abbiamo mai potuto e realtà verificare
Non so se rendo l'eterno e che cosa abbiamo verificato se effettivamente c'è una differenza fra il prima il dopo non l'abbiamo fatto quindi
Diciamo che è questo il l'invito asservirsi delle reti
Ma in funzione anche per il miglioramento della dell'elemento della variabile docente che in realtà poi quella su cui
Si fonda il tutto grazie
Bene grazie anche per questo richiamo alla formazione già lo aveva fatto Tirillò non c'era come uno degli obiettivi di sostanza contendente di sostegno
Alla scuola dell'autonomia io gestisco il Baggio della formazione in Emilia Romagna come ho Ufficio scolastico regionale quarantadue mila docenti trecentoventi mila euro di Baget non vincolato da altre iniziative otto euro a testa per la formazione
Del personale della scuola
Desideri
Badate questo
Vuole un'altra considerazione occupato dei dirigenti
Dal
Il
Novantatré mila
Abbiamo fatto un'attività di formazione dopodiché non è che mancassero le idee non abbiamo avuto più o meno Robert fare qualsiasi cosa
A prescindere attenzione operatori
Dalla maggioranza di Governo perché non è purtroppo solo un problema
è un problema che abbiamo avuto anche
In una legislatura precedente
Chiunque
Giuseppe Desideri Presidente dell'Associazione italiana maestri cattolici
Allora maestri cattolici ANCI
Alla mi rendo sempre più conto che e difficile
Uscire da certe ottiche
Sono passati vent'anni è stato detto stamattina però
Sembra che tutti noi ragioniamo ancora con le lenti di vent'anni fa
Ci stiamo avvicinando a
Prospettive e situazioni che sono completamente diverse l'autonomia di segnata da due sette cinque è un'autonomia che non teneva conto di quello che succederà domani e dopodomani con il federalismo allora dobbiamo ragionare
Non al presente ma al futuro
Dobbiamo ragionare andando avanti di dieci anni perché se no rischiamo di creare delle soluzioni che sono già vecchi in partenza
E anche dobbiamo considerare quello che è successo in questi vent'anni come
Ha detto e ha sottolineato molto bene professor Cocozza le reti noi abbiamo la percezione che non esistano ma le reti esistono su una sua preciso su una realtà addirittura guardate creando una Rete
Per creare una rete abbiamo l'esperienza diretta ci vuole un mese perché questo le reti di scopo Progetto innova didattica in un mese si sono create centinaia di reti
Di scopo con scuole e di
Ordini diversi che la cosa più difficile anche fuori distretto interprovinciali perché perché che cosa le nuove
La cosa che sta muovendo tutto nella scuola i soldi
Allora forse siamo dimenticando o un parametro fondamentale questi vent'anni cosa ci hanno insegnato perché diciamo che l'autonomia non ha funzionato
Vediamo cosa non ha funzionato e cosa ha funzionato qual era un requisito fondamentale perché funziona ASS
Non dire tu sei autonoma scuola non è questo
E nemmeno tutte quelle sovrastrutture che se andiamo a vedere esistono poi bisogna è un altro discorso
Le patologie e perché non hanno funzionato perché strumenti strutturalmente non potevano funzionare o è un discorso di cultura che non si è modificata all'interno di quelle strutture questa è un'altra parte di quello che voglio dire
Però il discorso che cosa è che non ha funzionato io sono autonomo melodici o le norme di riferimento un quadro normativo che mi permetteva di fare delle cose
Ma nomina e le risorse umane non mi dai i soldi e la possibilità di gestirli
L'autonomia dove finisce
Tutto il resto le scuole l'hanno fatto lei rechi ci sono in Toscana l'esperienza di collegi dei dirigenti scolastici la possibilità di fare pressing politico sull'ente locale e fatta
E fatta perché guardate che basta che
In un distretto scolastico si riuniscono i dirigenti vanno dall'assessore
Che il peso politico di impatto c'è
Non è che non ci sia quindi creare rappresentatività istituzionalizzata tensione rischiamo di
Andare a impoverire l'autonomia
Quella che è un controsenso è stato sottolineato diretto se automatico come Cile riorganizzare
Dobbiamo uscire da quest'ottica
Se l'istituzione scolastiche è autonoma e autonoma di gestire la propria autonomia vuole camminare da sola cammina da solo a questi autonomia uguale camminare insieme alle altre scuole cambi Henze ma le altre scuole in autonomia
Io non posso insegnarci a esse voto chi devo dare però tutto quello che chi può far essere più autonomo chi devo dare tutta la scelta allora le risorse economiche perché se non siamo
Viaggiando così sui sogni e i suoi desideri chi devo dare un organico funzionale perché se no la progettualità della scuola
Scusatemi se tu mi dai
All'abbiamo visto basta cambiare una norma delle ore e Toumi cambi tutta la mia progettualità l'autonomia dove la metto se non mi dai le risorse o dei vincoli o dei vincoli come istituzione scolastica e abbiamo dei vincoli che sono notevoli
Da un punto di vista organizzativo l'autonomia e dentro quei vincoli
Perché siamo dentro di vincoli
E allora mi devi dare la possibilità di sfruttare al massimo quel quadro in cui mi devo muovere se non mi dai queste possibilità non posso fare niente allora il discorso che si diceva eh guardate
Da qui a dieci anni
A meno che non ci sia uno stravolgimento non è che ci saranno più soldi di oggi
Il trend è che ce ne saranno ancora di meno allora discorso quale chiediamo più soldi fantascienza
Chiediamo che si possono utilizzare al meglio i pochi soldi che ci saranno che non vengano sprecati perché ci sono degli sprechi enormi
Enormi e lo sappiamo tutti quanti gli sprechi ci sono i soldi si impantanato e non arrivano dove devono arrivare e soprattutto non si utilizzano sulle cose fondamentali un elemento fondamentale ha detto l'ispettore Cheney prima
Scusatemi otto Euro a docente per la formazione in un anno quando diceva la persona che mi ha preceduto non ci sono i fondi per fare formazione della scuola
C'è ci sono i fondi per fare la formazione di basso livello scusatemi così perché guardate quaranta euro allora lorde logicamente è un parametro
Che è fuori anni luce da qualsiasi cosa la formazione che si fa in qualsiasi azienda e almeno quadruplicata come monte ore questura dati non è un fatto e come fatto di qualità instabile
No nella loro autonomia alle scuole si organizzano fanno Rete per mettere insieme e suoni docenti che si muovono alloro sospese tutti in una sede per tentare di ottimizzare
Quindi da questo punto di vista i problemi sono
Forti e non penso che si risolvano solamente creando strutture sovrastrutture o altro bisogna andare alla radice cioè quei pochi soldi che ci sono investibili dove veramente serve
E facilitare poi abbiamo
Delisting delle strutture che dovrebbero fare il loro l'ex indire ex se e il re solo adesso una struttura di supporto all'autonomia lo fanno come lo fanno
Anche prima io assai lire per istitutivi cerca
Ora alcuni funzionavano alcuni no ciò non significa che la struttura era sbagliato accenno patologie
Perché se io voglio fare la piccola accademia la piccola università e mi chiudo in me stessa è un discorso se faccio ricerca vado in giro e a faccio otto tipo di lavoro INVALSI non ce l'abbiamo l'ex cede oggi INVALSI
Come fa la valutazione di sistema come ci prova fino a che punto condivide fino a che punto va a far capire qual è il processo valutativo che va ad attivare potenzialmente sarebbe una cosa eccezionale mi dai lo strumento per legge
Dal di fuori
La mia realtà
Mi dai lo strumento per legge non mi valuti mi dai lo strumento per i dati però fino a che punto si fa anche la quale
L'elemento che brucia il tutto i fondi i soldi aveva un discorso se come l'autonomia soprattutto di cultura perché ne possiamo creare tutto
Quello che teoricamente può funzionare e penso che negli ultimi vent'anni si è tentato di costruire
Strumenti modalità organizzative che potessero funzionare dal discorso di cultura perché se le viviamo con la stessa cultura statalista centralista e certi non riusciremo mai
A veramente supportare l'autonomia insieme a una cultura dell'autonomia c'è l'elemento fondamentale l'autonomia perché è nata
Per rendere più funzionale l'offerta formativa sul territorio con l'obiettivo
Di avere al centro i ragazzi e lo l'apprendimento
Questo non si fa né con le reti di scuole norme con i centri di servizio né con un sistema di valutazione eterogeneo o fatto in un certo modo interno esterno questo si fa lavorando sulla formazione dei docenti scusate mi mai nodo di tutto
Se non c'è un lavoro sulla formazione dei docenti serio
Noi non riusciremo a spostare gli umili vero perché stiamo parlando di
Strutture organizzative stiamo ragionando come se ragionassimo di un'azienda sia l'organizzo bene se gli uffici funzioni non certo a modo se la catena di montaggio funziona così
Noi non siamo un'azienda noi siamo scuola per la scuola è essenziale che ogni l'alunno ogni e ciascun alunno nel nostro Paese abbia un docente preparato che sia motivato
E che abbia il supporto
E abbia un dirigente preparato
Che si senta non un manager di azienda ma veramente una persona che deve motivare i suoi docenti e questo penso siamo gli elementi
Fondamentali quindi
Penso discorso sia molto complesse sono e vada oltre a soluzioni un po'schematiche che sono forse anche più facile da individuare piazze
Anche lui è tornato sul problema della formazione qualcuno ha
Detto mi sembra Miliband in Inghilterra nessuna scuola il migliore dei suoi insegnanti
E certamente questo è un principio fondamentale una linea guida anche che ci ispira le reti possono essere uno strumento incisivo per questa sviluppo diciamo di professionalità direi che possiamo fare un ultimo intervento prima dell'intervallo e chiedo al siciliano
Cagni abbiamo quindi mi cinque o sei minuti
Attuato in il tavolo Notaro salvo siciliano dell'ANIA
Sì nell'ambiente sono qui in rappresentanza dell'ANIA fanno dell'anti sono anche un supervisore tirocinio verso lo santo sono stato inviato qui dall'ANIA Fanon dalla
Stamane noia lagna fra un'associazione sindacale professionale degli insegnanti
Ormai gli acronimi
Governano il mondo
Si dice che il fisco
Dunque
Stamane
Salvatore
Salvatore
Vere
Stamane abbiamo
Fatto
Il punto sullo stato dell'arte rispetto a quel
Grande progetto che partirà il novantatré col Governo Ciampi ma voglio aggiungere un nome Sabino Cassese Sabino Cassese ministro della Funzione Pubblica che fortemente volle
Ma prima ancora la legge dal novanta
Sulla riforma dell'amministrazione pubblica e poi successivamente l'articolo ventuno della Bassanini per i
Grande progetto di riforma che vedeva
Al centro un'altra
Amministrazione pubblica declino sulla scuola una scuola che soggetto dell'autonomia quindi che progetta i propri curriculari
I verificatori è risponde dell'efficacia
E dell'efficienza del
Servizio
A fianco un organo centrale un mistero dagli indizi e verifica la rispondenza di un'eguaglianza nazionale dei risultati
Un supporto territoriale
Dagli enti locali
Dalle forze produttive e così via supporto che faccia incontrare
L'offerta della scuola con la domanda che viene dal territorio questo grande progetto abbiamo visto le difficoltà
Questo problema cioè questa centralità della scuola con questi altri due elementi
Sono oggi il problema dell'autonomia scolastica nelle scuole allora decliniamo lo stesso progetto nella realtà non è cambiato oggi che sta facendo la scuola
Faccio un esempio
Perché altrimenti non ci capiamo
Istituto Tecnico Nautico scompare trasporti e logistica cosa sta facendo la scuola
è innanzitutto sta
Cercando di riorganizzare i curricoli dopo lo tsunami in Regolamento sulla riordino dei tecnici come facciamo a garantire con questo nuovo
Sutura del curricolo che ci viene imposto a livello nazionale ma non lo dobbiamo declinare il proprio il nostro compito nella realtà locale ma facciamo a garantire gli sbocchi occupazionali che abbiamo garantito finora i capitani d'età
Hai macchinisti
Ci hanno tolto agiografia ci hanno tolto le esercitazioni Mario Resca grandi capitali senza geografica l'anno dopo i trasporti la nuova ciò dall'economia scelte incomprensibili ma il problema della scuola questo riorganizzare i curricula
Li stiamo progettando e poi come rispondere alle nuove domande del territorio trasporti e logistica
Allora quel problema il problema reale che sta affrontando un istituto tutti gli altri istituti penso nella progettazione all'autonomia che cosa fanno gli insegnanti
Insegnanti hanno bisogno di che cosa hanno bisogno di supporto tecnico
Hanno bisogno o di
è un supporto tecnico che ce lo dà ma viene da
Da vari elementi per esempio sul gli sviluppi che avrà l'occupazione noi abbiamo bisogno dalla Regione abbiamo bisogno del programma operativo regionale
Per quanto riguarda invece la formazione che formazione abbiamo bisogno la formazione
Che ci viene dall'esterno che è stato organizzato non noi lo sappiamo benissimo di che cosa abbiamo bisogno stiamo definendo i curricula io ho bisogno che qualcuno mi spieghi questo con professore universitario mi dica quali sono
Come particolato l'intervento e così via ma lo devo scegliere io lo posso lo devo chiamare lo devo poter chiamare
E c'è un problema di rappresentanza le scelte che faccio chi le fa pensare
Le posso fare le scelte oppure no possa istituire trasporto e logistica e dopo che decido Progetto con chi devo parlare con l'Assessore regionale questo il punto e
Concludo le reti
Le reti io credo che
Il dibattito abbiamo avuto oggi ha visto accenti un po'diversi sembra
Sembrava che
Mascelle dicesse una cosa debba in un'altra cosa sulle reti
Si è sentito da altre parti ma il problema è che il problema delle reti e che abbiamo tre problemi diversi prima la scuola come soggetto e l'autonomia ritorniamo a quel discorso
La scuola come soggetto e l'autonomia ha bisogno di
Preti di scopo ha bisogno di
Io ho bisogno di questo mio mi costituisco un'associazione di scopo
Decentramento svolgimento di compiti amministrativi
Altro problema completamente diverso vogliamo che lo risolvono avrete malamente sarà un'altra cosa non è un problema il pluralismo la possiamo chiamare avrete tutto anche per risolvere il problema del mio torcicollo adesso
Però
Questo è un altro compito vai sotto un altro modo ultimo appunto rappresentanza come pesa nobile scelte nella scuola dell'autonomia chi lo decide un ardente va bene chiamiamola
Bene grazie anche per questa precisazione diciamo concettuale che ci aiuta far convergere poi e Ariel rialimentare il dibattito alla ripresa
Direi che ci fermiamo riaffermiamo per l'ostacolo di trenta minuti e poi riprendiamo
Se il
Sei la prima ripartire
Sì se il primario
Prego in settori che hanno un iter
Diamo ora siamo arrivati abbiamo dodici interventi fatti ne abbiamo altri dodici in programma intanto coi chiaramente ci sono altri
Si potrà proseguire anche domattina nella prima parte della della mattina
Ora Maria Piscitelli di Firenze
Cede
Ciliegine lei
Civile
Cd comunque
Allora io vorrei
Vorrei riprendere il ragionamento
Su un altro piano
Già aperto
Aspettavo un po'di silenzio perché lo voce
Cui ho una voce bassissima
E più pare non più mi sia bassa per cui ci vuole veramente silenzio
No vorrei riprendere appunto
Un ragionamento che già Carlo Felettino di prima ha cercato di avviare
Per non lasciarlo poi l'isolamento non visto che parliamo delle scuole in isolamento e quindi cercare di fare una sorta di reti
Per proseguire e andare avanti nello
Sviluppo e questo non perché mi voglio opporre diciamo quanto emerso da tutti gli interventi il senso che io condivido sapevo
Io mi alzo minacce nobile temiamo un posto e che adesso
Però il microfono si poteva
Ho un microfono non è che classica va bene dicevo questo non perché io mi voglia non sia d'accordo con quanto ne so la discussione oggi pomeriggio anzi io credo che tutti i punti toccati siano sacrosante
E quindi devono essere rivisitati riletti Pietri disciplinati
Però non resisto solamente il problema della
Io credo che supporti che
Bisogna dare alle scuole in autonomia sono due Baiutti
Abbiamo un elenco no e quindi
Tutti questi potrebbero essere analizzati
Supporti però esterni
E qui fa una battuta forse supporto maggiore sarebbe dello finanziario quello economico purché le scuole lo gestiscono bene perché il ragionamento fatto dal collega
Che i soldi ci sono state scuole sono stati mal gestiti gestiti sulle questioni non prioritarie anche questo un altro capitolo dovremmo acquisire
Quindi
Reclamiamo più soldi però oggi stiamo lì
Il secondo andando a individuare le priorità all'interno della società
Allora i supporti
Esternamente uno tanti bravure soffermarmi sul supporto inverno
Non è che si noi realizziamo tutto presto
Abbiamo
Diciamo la magia e la scuola l'interno cantine
Si realizza una sorta di
Autonomia didattica avviene tasse
Io credo che questo non avvenga assolutamente
Le scuole agiscono bene delle reti se sono
Individualmente non se non ci sono
Non è lei
Ma
L'autonomia
Costruita dentro la scuola
Che
Le rende diciamo responsabili e soggetti attivi dentro
Allora vorrei toccare a questo punto no della
Autonomia dentro
La scuola e che tipo di autonomia dovremmo dare alle
Questo punto mi richiama subito un altro punto
Che a quello della finalità della scuola
Io devo andare a definire un'autonomia didattica finalizzata Copsa
Io vedo finalizzata alla funzione la svolga svolge una società di oggi e questo punto forse lo dovremmo chiarire perché
Da vari interventi forse qualcuno tanti però anche in altri luoghi fuorilegge abbiamo
Una visione diversa insomma
C'è chi punta più su una scuola eletti
Sì una scuola che istituisca
Io credo che la scuola cioè la scuola si anzitutto per la distribuire
E qui non a caso abbiamo
Diciamo le competenze in uscita tutte le prove quando andiamo ci confrontiamo con gli altri Paesi ci confrontiamo sui saperi inusuale
Quindi la scuola deve dare competenze ragazzi dove la competenza per dire conoscenza
Vuol dire abilità vuol dire patteggiamenti già acquisito non Ponsillo abuso europeo appunto del sapere e saper fare detta rara
Il sapere essere ma il sapere essere garantito da da le abilità e dalle conoscenze
Allora
Se
Diciamo la scuola deve istruire queste istruzioni portare un sapere essere
è un'istruzione che
Riprendo due punti istruzione educazione vadano insieme dove il punto di partenza e l'istruzione perché il vocazione agli apprezzo l'istruzione avviene attraverso
Sapete
Attraverso gli strumenti culturali
Non attraverso solamente il rapporto è questo il compito della famiglia
La scuola ha colpito di istruire educando allora se io e il non invocare istruendo perché è un altro discorso ragionamento non il tempo di approfondirlo ma ci fatta su un altro
Allora se questa la funzione della scuola
Quale sono implicazioni dentro la città
Vuol dire che
Quello che io faccio
Faccia chiarezza
Sta finalità a cui si realizza scelto l'interventi dentro le scuole ma soprattutto con quella settanta emessi
Cioè sono gli insegnanti docenti quando ha delle classi insegniamo che devono occuparsi che i ragazzi apprendano e nello stesso tempo attendono attraverso lo sviluppo
Grazie
Collega la persona un'attenzione alla persona
Con attenzione soggetti che apprendono e quindi un sapere educativo
Ma questo saper educativo ci rimanda direttamente al pericolo come che si costruisce ce lo dall'università non mi sembra
Perché non mi sta bene anche il compito quando gli è stato assegnato la quasi di città che nessuno ha fatto carriera quelle didattiche delle discipline o altro
Spesso abbiamo settori separati disciplinari stampati pedagogista che se l'hanno fatto le associazioni nel campo dubbi nostra lingua abbiamo associazioni
Fior di associazioni che hanno aiutato su questo campo della scuola un aiuto da queste associazioni ma sarebbe forse allora che le scuole in autonomia creassero quello che hanno cercato di fare eccezioni
Cioè di creare
Questa peri che educano
Questa peli che tengono conto dei soggetti che portino crescita complessiva del soggetto
Basta che lo facessimo profusi vola
E se io come scuola mi creo all'interno della scuola delle strutture penali e mi consenta di lavorare
Con rigore
Formativi
Qui poli formativi che
Mi riportano una rivisitazione del satirica una mediazione didattica
A una sorta di
Diciamo considerazione degli approcci Ezio pedagogici bella dei rapporti comunicativi all'interno delle frasi e così via dicendo inutile soffermarsi
Rapine tutta la problematica del curricolo
Che è stata trattata tantissimi contributi
Allora se
Il compito è quello
Che sia un nome come stella priorità della scuola
Perché la scuola questa funzione almeno nell'ordine non vogliamo dannata tutta un'altra potrà diamo l'articolo tre della Costituzione
Se questa io devo fare in modo visto che non ci sono soggetti esteri ma anche se ci fossero non bastano per sono dentro gli segnalati corpo docente e così via che è una acquisire
Questa competenza di costruzione di bullismo
Che aiutano
E quindi devono mettere le mani instabilità degli approcci i rapporti all'interno delle tasse e così via
Non esistendo esistendo poco o nello stesso tempo elaborando dovendo la tartare anche ciò che ha elaborato fuori
Perché bisogna da Carlo alla propria scuola il proprio prassi io ho bisogno di strutture
Di laboratori di ricerca e sperimentazione dentro la scuola
Ho bisogno di assumere un'autonomia di ricerca e finalmente sganciarmi forse dall'università
Togliendo quella sudditanza e spesso le scuole hanno nei confronti dell'università non avendo certo la pretesa di fare una ricerca speculativa perché questo fa l'università ma una ricerca più operativa una ricerca più applicata una ricerca
Che
A volte anche più sporca diciamo la verità no perché assente a che fare con l'operatività
Con le sperimentazioni e quindi a volte perde qualche pezzo però perde in vista di una diede raggiungimento di un risultato per il ragazzo non per il di circa
Allora io credo che
Accanto il supporto centrale su cui tutti i testi casta allocate questo
Di
Farsi che all'interno delle scuole sistemi al riscatto istituite nel mondo non è
Usano
Veramente un po'inquinata perché
Questo succede pertanto
Tanti posti già dato ma la scuola
Io lavoro molto nello sfondo insegnanti e vivo le loro sofferenze le loro difficoltà
C'è un gruppo non ci sono i gruppi sono la percentuale insegnante così sulle avanguardie perché
Vanno in questa direzione soluzioni
Non sono supportati da nessuno spesso sono addirittura da immigrati da collegi i dirigenti non capiscono la rilevanza di tutto questo
Perché non si vede
Però a
Perché i ragazzi stanno bene impareranno e possano le cose poi al giorno
Allora io credo che centralità sia quella di
Una diciamo questi
Istituzione quante delle scuole elaborata
Queste questo permanenti fanno parte dalle professionalità cubana ridisegnare un altro modo di essere insegnante un'alta qualità del proprio
Far scordare
E solo diciamo continenti solo musica classica contemporanea
Affermano serva
Sono necessari da parte di Unipol però
A volte no abbiamo non soltanto scoramento conduciamo dal consiglio di classe opportunità
Sarebbe lo stesso assegnati io credo che
Rendere obbligatoria resto sarebbe importante anche se all'inizio di ogni Governo oltre sono solo chi lo vuol fare
Ho avuto dei contatti e dei dirigenti molto nominati dapprima le può fare da
Cost obbligando
Rispondendo
E siccome c'è una massa abbondante entità no
Agli altri comunque gli altri fanno non bene dal suo punto di vista
E quello vero non fanno bene non fa nulla per farli regolabile faranno le
E non posso non far bene
Andare pollici ciò nessuno controlla alcun modo per andare a diciamo a controllare o dare un messaggio al ragazzo della Francia
Un'obiezione ricercata rispetto acquisito appunto i fondi
Io credo che il intanto
Dell'obbligatorietà no Mastelloni aiutasse l'obbligo dell'obbligatorietà ci sono
Molto secondo avanza è ovvio che hanno messo in piedi questi centri questi laboratori di ricerca e sperimentazione e il
I dirigenti hanno puntato tutto su questo
Perché l'hanno considerato come punto prioritario per
Innalzare
Il livello degli studenti e la qualità della scuola
E questi fondi perché oggi non ci sono ma c'è chi trova anche oggi quei fondi per incentivare insegnanti e possono briciole però riconoscimento significa dare un ruolo all'insegnante di conoscere un lavoro diverso da chi
Diciamo alla routine
Quei fondi
è possibile andarmi a reperire anche nel fondo di istituto io non ho il dirigente con me ma che vuole avere perché mi ha spiegato bene ma è l'unico no e dice si può fa dipende se uno a
La voglia di farlo
E uno a quella visione di scuola di cui parlavo prima perché se
Diciamo di avere
Spesso diciamo di avere nella visione di scuola
Però noi mettiamo in atto diciamo scelte e comportamenti che la realizzino allora
Facciamo chiacchiere
E di chiacchiere forse e tanto tempo
Facciamole sono sempre le solite ci troviamo sempre con gli studenti che poi hanno risultati OCSE-PISA non certo comodo e ci lamentiamo e ci chiediamo come mai dicendo interroghiamoci su questo
Grazia Maria anche lei ha ricentrare atto su compiti formativi forti della scuola e quindi con l'esigenza di
Presidiare formazione ricerca con strumenti le risorse se il tema anche che sono da farsi allora abbia
Ora
Manno
Sì preparare
Migliori
Questo
Cristina mandano
Chi
Ma direi Serman altri edificio passa dirlo ma io sognando mandavano terzista
Mentre anni che è il Togni essi hanno il polso bellissima sodali carta
Una vi è la strada indicata di belle intenzioni ma mi chiedevo segno in Italia
Chiesta andando versi proattivo dagli Istituti regionali immonde lo stereotipo tante essendo
Gesticolare da parte di alcune idee politiche che il giro del mondo che tutti sappiamo
Sì è la ridare nella formazione né agli ultimi giorni notizia qualcosa
Che in qualche mondo egli è un po'da questa
Detentiva dell'APPA tendenza si è generale in senso nuovi mezzi estinto
Eccome invece si può attuare permetterne dei paletti c'è perché l'autore nominai sia
Nonché ex io e neanche di scambio partirà mi veniva un ideale Shen Marchiorello butto dico man boutade cioè incentivante
Andava inchieste di nata veramente ma insomma dei gemellaggi tra scuole del Nord del foglio del sud
Allora se bisogna farne siete perché è un praticamente è anche
Tra una scuola di tradimento in una scuola in Palermo intendendo indette ed è quella di Palermo abbia tutto da un per rendere
E anzi è sicuramente in viceversa no
Allora
Per esempio squadre di quartieri marginali che poi se non parlerete cioè esaminarne NAV di perché no perché no questo è un perché
Dobbiamo anche a creare dei paletti immonde oche l'autonomia gestita da sinistra grazie do posso dire niente notizia onde agevolare le scuole con Enzo delle Alpi
Ecco secondo questo lo devo dire
Grazie
Un rinforzo del fatta salva l'autonomia che era proprio pensata contro la deriva localistica visto che
La l'autonomia viene regolata da norme generali può immaginare
Guarda
Allora se gli oli può e si prepara Stella
Silvio sono Marco Zilioli
Di Milano dirigo una scuola attualmente una scuola solo elementare e rappresento anche l'associazione Di Salvo
Che l'associazione intelligenti delle scuole autonome e libere e già questo niente
Conduce a fare una
Constatazione
La l'associazione nata
Giusto dieci anni fa
Sulla scorta della legge sessantadue
E la prima credo associazione professionale i dirigenti scolastici che accomuna sia dirigenti delle scuole statali che dirigenti delle scuole paritarie
Che non sono ancora vigenti ma che sono
Insomma accomunati da un aspetto
Ciò che è quello proprio
Della istruzione ed educazione
Ma
Ciò detto attenzione a non dimenticare
Che il tempo passa e le situazioni evolvono
Ci vuole un po'di sano realismo che non guasta mai soprattutto quando si parla di qualche cosa che va ad impostare
Prospettive future che avranno ricaduta succhi verrà dopo minori
Stamattina Rembado
Dell'ANP ricordava che l'autonomia parti con la Conferenza nazionale
Del ministro Mattarella nel novanta
Ma in realtà se ne era parlato nelle conferenze preparatorie del ottantanove
A cui ho avuto la fortuna di partecipare
E
Mi ricordo un aneddoto
In quel di Montegrotto Terme
A un certo punto in una delle conferenze preparatorie professor Margiotta Broglio continuo cioè facendo la sua sintesi
Continuava a dire
Che la scuola
Matura per l'autonomia
E
Nel suo lungo intervento quando è arrivata a un certo punto fosse la
Decimo l'undicesima citazione della scuola e matura per l'autonomia io
Con un uno slogan forse un po'pannelli hanno in omaggio a a Radio radicale che
Ci trasmette
Ho detto beh
Quando sia troppo maturi si rischia di essere marci
E scusate la battuta ma per dire è vero noi siamo nella scuola dell'autonomia formale
Dal novantasei più formale ancora
Dal novantanove
Ma
Ripeto al di là della battuta la scuola e autonoma per sua costituzione così come è pubblica per sua Costituzione perché mette insieme qualcuno che altrimenti resterebbe da solo
E questo è un dato che non si può mai dimenticare
Quindi primo
Essa è parte di un sistema nazionale quello definito dall'articolo uno della legge sessantadue del due mila credo che sia un dato imprescindibile allora dobbiamo allargare l'orizzonte quando si parla anche di supporto e l'autonomia scolastica
Tenete presente che ci sono realtà molto diversificate
Non si può pensare
Ritagliando degli spazi equivalenti a scuola pubblica Cau quale scuola statale e troppo limitativo
Poi
Questo significa ingaggiato una serie di altri
Intervengo alcune
L'di altri confronti
Che è bene che ci siano perché la scuola tedesca
Robusta sempre più robusto secondo aspetto la scuola ha compiti educativi enti istruzione Pajno
Stamattina nella sua relazione ha detto addirittura istituzione della conoscenza e dell'educazione ma anche per le pari opportunità e dell'uguaglianza
è vero quindi il focus è questo ma necessariamente una scuola anche compiti di gestione amministrativa
Non si può più ricadere nei vecchi carrozzoni come i provveditorati che soprattutto nelle
Grandi province
Milano da qui vengo io
Hanno dato prova al di là della ottima non buona volontà di chi ci lavora dentro di essere inefficace io ho lavorato come
Utilizzato presso il Provveditorato per otto anni
E
Ho potuto conoscere la realtà del Provveditorato dall'interno
Si batteva l'acqua
Con una Energia profusa da tanta gente
Con pochi risultati rispetto all'impegno messo ma perché non funzionava adeguatamente rispetto alle scuole
La struttura
Certo fare delle reti di supporto all'autonomia decentrate più piccole può favorire
Una minore dispersione di energie umane e quindi anche un minor costo
Però attenzione a non riprodurre dei meccanismi atipici di chi lavora dietro e chi lavora sul fronte
Che la scuola bianche conclusivi tutto sommato è un bene perché poi la scuola si presenta nel territorio était valutata
Non solo per la qualità della formazione ma per
La qualità del servizio complessivo
Compreso la gestione del personale
Quindi anche questo credo che sia un punto da tenere in considerazione
Non credo che portare del reclutamento a livello di reti di scuole sia risolutivo sotto il profilo della qualità del servizio
Credo che un supporto più significativo alle scuole possa avvenire da reti volontaria ma ufficiali
Come tali validate dall'amministrazione locale se si vuole
E
Perché dico volontari ma ufficiali e validate perché giustamente è stato più volte sottolineato che
Il puro volontarismo nome garanzia di nulla
Se non della buona volontà
Ok
Ma d'altra parte la coercizione in qualche modo a fare reti
E quindi anche sul disegno di legge che c'è lì insomma
Una certa forzatura
Può non funzionale perché
Le reti volontarie non ufficiale legate a modelli didattici organizzativi più che ad aspetti di routine che ormai le scuole dovrebbero avere imparato a gestire da sé
Possono
Aiutare ma non necessariamente sono legate al territorio
Beh la collega di prima diceva direttore che si possono fare gemellaggi delle scuole tra regioni diverse ma è chiarissimo in Italia non ci sono più scuole di metodo da tanti anni
Una gestione
Flessibile avverta delle reti di scuole potrebbe portare a rifiorire anche le scuole di metodo che aiuterebbero al miglioramento qualitativo
Del servizio scolastico
Però
Stiamo qui i piedi per terra perché
L'ho detto all'inizio un po'di sano realismo quindi
Diciamo che
Forse se non si ingabbia tutti diretti territoriale obbligatorie ma si riconosce anche la possibilità di una
Luogo aggregazione libera
Ancorché regolata come per esempio per le scuole dall'articolo uno della legge sessantadue ci si può arricchire
Non ripeto quanto ha detto decidere sull'utilità delle reti invece per la formazione dei docenti
Il servizio soprattutto
E a proposito della qualità della scuola non ripeto neanche quanto ha detto
Professor Nocera a proposito della situazione che
Sarebbe quasi comica se non fosse invece
Profondamente drammatica di come l'aumento della quantità in realtà non solo non corrisponda
Alla qualità dell'integrazione scolastica ma spesso da
Nasconda
Surrettiziamente un'esclusione anziché un'inclusione soggetti disabili nella scuola
Però anche queste ore è un è un discorso molto difficile ma
Occorre
Essere
Proiettati a mio parere più sulla rapporto scuola territorio
E quindi qualità e valutazione della qualità
Della scuola nel suo territorio che non su altro
Adesso non mi avventuro in proposte perché ne ho una che sarebbe troppo lunga da spiegare terzo ed ultimo
Penso che di fronte
Alla
Ricchezza che che viene dalla realtà perché è la realtà è molto più ricca di tutto quello che noi possiamo poi condensare in linee indicative anche nelle leggi
Però occorra condensare poche cose poche regole anche chiare essenziali inclusive con un controllo attento e costante ma di supporto non di giudizio di penalità
Queste è la strada credo più utile alla scuola di conseguenza ci vorranno pochi organismi intermedi ed essenziali
Perché sovraccaricare una struttura
Che si sta liberando autonomamente da una vecchia K
Con delle sovrastrutture anche se snelle ma eccessive diventa un appunto una contraddizione un controsenso
Soprattutto perché
C'è un altro pericolo e chiudo attenzione quando
Si pensa a far le cose a non voler rifare tutto daccapo perché
L'effetto dei continui cambiamenti all'immobilismo io vedo nel collegio docenti della mia scuola
Ci sono tanti insegnanti non solo quelli che sono prossimi alla pensione che ormai hanno la testa lì
E speriamo di riuscire a qualche giorno ad arrivarci a tanti insegnante anche appena
Immessi in ruolo che non hanno vivacità intellettuale perché l'incertezza di quello che può succedere domani non ci fa neanche più venire la voglia di
Intraprendere qualcosa di nuovo oggi
Questa è la morte della scuola
Cambiare continuamente uguale finire scusate
Comunque arrivare
Va bene grazie carte degli oli
Libere aggregazioni di scuole attenzione i rischi della burocratizzazione quindi professionalizzazione a tutti i livelli quindi c'è anche la domanda ma chi ci sta in queste reti chi chi sono questi soggetti che garantiscono supporti di formazione di ricerca dentro la scuola a fianco della scuola
E qui invito qualcuno magari entrare anche su questo
Qui siamo all'ANDI schemi fa anche piacere divisa Landi sono in fondo due associazioni ormai storiche di dirigenti scolastici c'è sei province
Sì appunto è già stato detto rappresenta un chi un'associazione professionale TT riceventi scolastici e parlare di questo tema supporti all'autonomia scolastica mette comunque in difficoltà perché risulta difficile fare riflessioni che rimangono all'interno di questo ambito di riflessione
Senza toccare anche gli altri aspetti che sono previsti in questa è tornata di lavori lavori di gruppo
E però una riflessione forte sul tema delle reti che comunque sentito sia in questa sede ma anche nelle scuole non può essere fatta partendo secondo metà alcuni
Ad alcune riflessioni
Innanzitutto io credo che prima di esprimersi su nuove prospettive di legge di norme che cambiano eccetera
Sia un buon metodo partire dalla ricognizione dell'esistente
Cioè capire etere esistente intendo l'esistente all'interno delle scuole nella scuola cosiddetta militante quella di tutti i giorni
Perché è troppo spesso verifichiamo che ci sono delle intercapedini tra quello che capita nelle classi nelle scuole né corridoi con i genitori tutti i giorni e quelle invece che il mondo ideale o comunque che sta al di sopra normativo delle intenzioni e tutto quanto
Allora procedere e che non si può star fermi perché
Lo diceva già chi mi ha preceduto è una riflessione molto saggia anche cambiare troppo porta all'immobilismo e questo lo stiamo ahimè verificando in molte tappe della nostra
Quotidianità
Allora bisogna cambiare con
Come dire un pizzico di intelligenza in più rispetto al pensiero che comunque ci si mette nel definire gli ambiti di
Cambiamento
Prima di tutto bisogna capire secondo me avere sicuramente una visione di sviluppo a lungo termine lo diceva molto bene dottor Pajno questa mattina
Non si può non avere una visione strategica della scuola
Del sistema scolastico e più grande dell'Amministrazione pubblica
Se si vuole
Proporrei delle delle innovazioni che abbiano veramente uno spessore e Una validità anche in termini qualitativi
Però è anche indispensabile verificare quali sono i passaggi di modifica per sistemare le cose che attualmente non stanno andando
Allora l'autonomia che l'alto è il tema
Allora vedendo l'autonomia nella scuola dalla parte della scuola e della quotidianità
Io non la vedo completamente fallita sono un ottimista e lo dico
Vedo che spesso non funziona c'è tutto il tema delle norme che non ci sono deve essere questo c'è già stato detto per cui non non ci ritorno c'è bisogno di una normativa più articolata per questo
Ma io parlo dell'autonomia anche come mentalità e come atteggiamento dei professionisti nei confronti di una norma
Allora
Funziona l'autonomia laddove ci sono comunque delle condizioni funziona quando c'è il dialogo all'interno delle scuole
Quando c'è il confronto tra le persone tra i soggetti anche istituzionali quando c'è contaminazione delle culture in senso lato lo vediamo anche l'arricchimento che ha portato
Le scuole è stato ricordato anche in questo una dei dei dati di partenza dell'autonomia è stato quello di dilatare le scuole
Di farle diventare grandi bene dove questo dettato normativo è stato utilizzato al meglio
Cioè cercando di far dialogare le culture che le scuole che si sono accorpate hanno portato ha dato dei vantaggi in termini di miglioramento delle relazioni interne e anche della crescita della cultura
La l'autonomia funziona quando c'è una buona organizzazione io dico anche quando c'è un buon rapporto del dirigente scolastico con le componenti
Sono tutte condizioni che facilitano
L'autonomia ha fatto comunque acquisire maggiore consapevolezza sul fatto che la organizzazione non è un qualche cosa di staccato dispetto il compito primario del fare
Scuola far lezione
Ma è invece quella condizione che consente alla istruzione e e all'educazione in senso più ampio di funzionare al meglio perché ci si dà una sistemazioni interno funzionale a realizzare meglio quelli che sono gli scopi
Ecco quindi attenzione a questi a questi punti porta sicuramente a degli elementi positivi a una crescita interna della
Dell'autonomia ecco allora perché
Parlare di rete di scuole secondo me
Es anche secondo la mia associazione fino quando
Non c'è la consapevolezza della propria identità del che cosa facciamo del che cosa dobbiamo fare
Diventa poi difficile pensate che ci si debba mettere insieme per fare che cosa
Ecco allora e lo dimostra che questa cosa è anche vera perché non a caso è stato detto da studi approfonditi che le reti di scopo sono una realtà
Allora bisogni nobili bisogni forse qualcuno non nobili per avere dei soldi io dico che è un bisogno nobile pure questo perché senza risorse
Non si riesce ad utilizzare tutta a fare quello che che si vuole fare
Ecco per cui le reti che nascondo da bisogni della collettività hanno una possibilità in più di essere efficaci
Sicuramente hanno bisogno anche di supporti maggiore anche dal punto di vista normativi però io credo che sia una perdita molto secca delle potenzialità della Rete
Se partiamo dalle norme per cui la gente le scuole sanno che si devono unire perché comunque c'è un obbligo o comunque invece si trova in ingessati nelle locazioni perché quello che faceva noto covando le soluzioni ecco si trovavano magari bloccati da un eccesso di nome attivi in più
Ecco quindi che la sollecitazione che ho trovato anche nei documenti che era quella di
Evitati IdV per dire la costruzione di mostri burocratici ulteriori noi ne abbiamo anche troppa di burocrazia a scuola
Per cui dobbiamo cercare anche le possibilità di toglievi di attivo lire questi orpelli per consentire molto
Di più è meglio di sviluppare quelle che sono le potenzialità della scuola
E abbiamo bisogno allora anche di interventi normativi che vanno
A e pattizi anche che vanno intervenire sull'esistente
Noi oltre alle leggi che non sempre sono
Sono adeguate abbiamo tutta un'altra serie di criticità tra questi anche dei contratti di lavoro uno che non sono assolutamente adeguati APPA può dire per esempio le reti o l'apertura con l'esterno
Per cui c'è bisogno abbiamo copia dei contratti che sono fotocopie detto a Pinco alla dei precedenti contratti e il primo era della metà degli anni Novanta se ricordo bene
E addirittura sono stati fatti ben prima dell'autonomia scolastica allora abbiamo bisogno anche di abbandonare questi pigrizia ognuno per la propria parte
E vedere veramente di adeguare gli strumenti anche per realizzare al meglio quello che già la norma ci consente di fare senza attendere la grande riforma che ha un qualche cosa
E magari mentre l'aspettiamo aspettiamo Godot facciamo come i chiusi nel fortilizio del deserto dei Tartari se hanno paura dell'innovazione ma appunto si blocchiamo
Un'ultimissima considerazione ahimè mi tocca sono dirigente scolastico
Non mi appassiona più di quel tanto la riflessione sul che cosa ci fa il dirigente scolastico nella Rete a livello
Di rappresentanza od altro ma non mi appassiona anche per questo
Perché
Se dobbiamo abbandonare le pigrizie eh dobbiamo abbandonarle probabilmente anche nel cercare di capire
Che cosa la legge ci dice il dirigente scolastico e lo dice la legge si può essere d'accordo o non d'accordo non è solo un funzionario dello Stato
Ma è una figura
Che a cui la legge e la riforma del Titolo quinto all'autonomia consegniamo allo molto più complessa articolato che è sicuramente quello di gestire anche
Gli aspetti amministrativi od altro
Però la legge sull'autonomia ha pensato a una figura che fosse garante
Di tre diritti costituzionalmente protetti che sono la libertà di insegnamento che sono
Il diritto all'apprendimento il successo formativo dei bambini alla libertà di scelta delle famiglie
Allora partendo da questo io penso che è lì il cuoche
è lì che bisogna cercare di capire come si può sviluppare una rappresentanza in ordine alle funzione che la dirigenza si trova comunque doveva condoni chiaramente non lo può fare da solo su questo non c'è
Il minimo dubbio chiaramente ha bisogno e o deve costruire o deve condividere a seconda un'idea di scuola che secondo me è fondamentale
Quella di recuperare e chiudo la dimensione istituzionale della scuola perché in questi ultimi tempi troppo siamo andati verso un'idea di scuola
Che è un servizio a domanda individuale e questo non può andare bene dal punto di vista del rispetto del dettato costituzionale
Del e delle pari opportunità per tutti e per ciascuno
Quindi anche all'enfasi sulla dialogo con i genitori io credo fortemente nel dialogo con i genitori credo fortemente la rappresentanza e la rappresentatività
Del genitore
All'interno della scuola rappresentatività di
Però attenzione non
Perché i genitori sono l'universo mondo
Ecco e non è che uno dei primi rapportati alle istanze della proprio chiamo creatura
Ma del futuro cittadino che è un atto e del cittadino piccolo che è una prospettiva completamente diverso
Allora organizzare la la scuola le le lettere autonomia del Regolamento devono essere centrate sul fatto che si rende veramente una comunità
Educativa nella scuola se comunque non si perde di vista il fatto che noi comunque concordiamo ognuno per la propria parte a costruire un pezzo significativo di futuro
Forte questo richiamo al ruolo del dirigente scolastico come recupero
Di una dimensione anche istituzionale della scuola quindi
Dell'autonomia un sistema di diritti e quindi anche di risposte di livello professionale sabbia Moratti Luca e si prepara Righini
Si è dimesso
Uno
Il professor Leanza
Fornendo
Allora
Anche secondo me
Motivo
Riferimento
Cosa
Il riferimento costituzionale alla scuola come istituzione ma anche concettuale
C'è un autore che si è occupato di questo tema e racconta che l'organizzazione diventa istituzione nel momento in cui incorpora valori condivisi
La scuola deve diventare istituzione deve ridiventare istituzione in questo senso perché
Consapevolmente o inconsapevolmente è un'istituzione produce trasferisce e ricrea valori
Perché attraverso non solo l'insegnamento apprendimento ma attraverso il modello di comportamento ecco fonte normativa nel senso di valori
Buonasera io sono Antonietta De Luca e sono qui in rappresentanza dell'ANIA formula il Preside siciliano che ha parlato prima
Sono responsabile del precariato della Provincia di Roma e da qualche anno mi mi do da fare soprattutto su questo dal momento che sono anche una precaria della scuola da sette anni
Insegno lettere negli istituti superiori di Roma attualmente negli ultimi quattro anni e appunto volevo provare a dare un contributo al dibattito che si è svolto oggi più che altro esprimendo delle preoccupazioni
Il discorso sull'autonomia infatti molto affascinante per me per tanti versi ed è stato per me profondamente istruttivo ossia portare i vostri interventi data la vostra esperienza e anche il contributo che relative diverse figure professionali nell'ambito che operano nell'ambito della scuola no
Possono darmi proprio per farmi un'idea più precisa e più generale del quadro in cui mi trovo a operare
E e questo tra l'altro mi può servire anche per collaborare meglio alla
Al gruppo scuola della della consultava provinciale di latina del PD con cui appunto collaboro
Da qualche tempo
Le preoccupazioni che intendevo esprimere riguardano soprattutto il rapporto tra il centro e la periferia
Incassa Anzola la questione che mi tocca più da vicino naturalmente il problema del reclutamento
Mi limito solo a sollevarla perché mi rendo conto che un po'aprire una discussione su questo ci porterebbe fuori tema
Però oggi
E un po'mi rendo conto che coinvolgerebbe tutta una riflessione approfondita su cui sia sul contratto nazionale della professione docente si assumono eventuale statuto giuridico della
Degli insegnanti che
Per quanto riguarda la formazione i diversi argomenti che sono stati toccati a riguardo dovrebbe essere in qualche modo ripensato
E questo richiederebbe naturalmente un lungo confronto e molte energie da dedicare proprio nello specifico
Vorrei porre l'accento su questa questione perché anche come sindacato forse molti di voi lo sapranno già
Siamo siamo impegnati soprattutto per quello che riguarda
Le garantire pari opportunità sul territorio nazionale dove spesso
Insomma la situazione dei precari di fatto risultava troppo equa o paritaria
Mi riferisco al fatto che insomma già così come funziona adesso
Funzionano adesso le graduatorie provinciali e si creano situazioni per cui il mio collega che lavora a Varese commenti cinque punti
Garantita ogni anno e il mio collega che lavora a Napoli con otto master alle dieci abilitazione eccetera eccetera rimane disoccupato
Quindi mi fermo qui invitando solamente a una riflessione approfondita su questo possibilmente con i soggetti che
Si occupano in particolare di precariato perché mi rendo conto che il problema è anche molto spinoso articolato
Però insomma che si tenga anche presente questo discorso per la questione del marito
Perché giustamente qualcuno negli ultimi interventi né mi faceva anche un discorso di qualità o no
Un reclutamento dei docenti che facesse capo a reti di scuole non è detto che proprio per questi motivi
Garantirebbe la stessa qualità sulle varie parti del nostro territorio
Inoltre volevo porre al centro di questo di questa serie di preoccupazioni che amiamo e mimano il discorso della formazione che in più di qualcuno ha già toccato
Io mi ponevo questa questione forse il professore potrà rispondermi io mi chiedevo se il fatto che
Quello della formazione possa diventare più che un diritto dovere come adesso
Un dovere un dovere che abbia una ricaduta anche in termini contrattuali su proprio su come è strutturata la professione docente non ci aiuterebbe
In qualche modo sia a convogliare nuovi risorse su questo sia a motivare le scuole gli insegnanti i dirigenti che appunto sessantuno di di fare questo tipo di investimento importante sulle risorse umane
Con una con cui operano non non potrebbe essere una via non voglio dire una soluzione perché purtroppo non essendo un tecnico a Milano amministrativi sa non non sono in condizioni di suggerire proposte però
Quello che io capisco finora è che io stessa come precaria quando ha tentato di fare formazione di fare formazione ho avuto già difficoltà ad avere i giorni
E questo probabilmente perché ha un costo no cioè se io mi assento e deve essere chiamato un supplente per dire
Anche se poi magari in Unione Europea ci aiuta con avanzo e programmi come ENI ossa accoratamente sono anche riuscita però
Capisco anche che per i colleghi magari è più grandi che sia vicino alla pensione o sono a metà carriera
Per molti motivi legati al fatto che la loro motivazione purtroppo mi pare di capire ascende a nel tempo perché comunque
Io ho l'impressione che
In generale non ci si Santa troppo valorizzati come operatori del dell'educazione e dell'istruzione
Probabilmente insomma o se ci si mettesse su una strada diversa da questo punto di vista le cose veramente cambierebbero e l'autonomia potrebbe diventare veramente una risorsa una potenzialità enorme per il nostro sistema dell'educazione
Abbiamo già riflettuto insieme sul fatto che la figura del dirigente si o appunto svolga un ruolo chiave in tutto questo e qui appunto non mi dilungo perché immagino che possiede insegnarmi con voi talmente tante cose che
Non è il caso di togliere il campo da altri interventi e poi potrei esprimere anch'io insieme ad altri l'esigenza perché penso sia fuori quella che danneggiano
Veramente in modo pesante tutto il sistema di avere un po'di programmazione di progettualità di medio termine
Mi mi leggo sempre il discorso della formazione perché allora noi abbiamo avuto come precari dieci anni di fissa
E andremo presumibilmente dall'anno prossimo un altro ciclo di di formazione continua voti efferate punto non non si sa quanto durerà
BO
Potrebbero asse dieci anni potrebbe essere quindi ci potrebbe essere la soluzione ideale però già il fatto che non sappiamo potrebbe anche non inizia
Però voglio dire tante volte ci siamo ritrovati avanzo anche precariato storico che ha fatto la formazione prima di meno quante volte abbiamo avuto esperienza come operatori della scuola
Di regole che cambiano in corso d'opera cioè io comincio a fare un percorso con delle regole mentre lo faccio mi cambia tutto
Per esempio
Sì
Fa
Ma potremmo fare
No potremmo fare in infinità di esempi in questo senso
Accorciare se finalmente si potesse cioè mi rendo conto che questo è un ostacolo veramente grande una montagna per quel soggetto cura l'alternanza dei Governi e
Altre questioni di natura politica che magari sono oggettivamente non programmabili
Però effettivamente cioè bisogna anche considerare che incide morto sugli attori del sistema che non mi piace chiamare attori del sistema
Siamo persone lavoriamo
Con materiale sensibile insomma ma se con persone volitivo gli studenti con colleghi
La scuola è un ambiente meraviglioso anche per questo e non è neanche possibile che
Proprio come persone ci dobbiamo sentire continuamente in ballo ma dove questo continuamente non è che si misura su anni cioè ormai siamo arrivati che si misura su settimane su due giorni pranzo
Magari è supplenti delle elementari oppure agli educatori delle cooperative che lavorano dentro le scuole con progetti
Ma
Non non è pensabile che cioè voglio dire lo credo bene che poi si arriva all'anno di prova che uno sentirsi truffatore
No si sente più cauto defraudato che non valorizzato nella sua professionalità quindi arco mi auguro che queste sollecitazioni contribuiscano a sviluppare una riflessione anche ulteriore
Su questo e che il problema del precariato rimanga semplici ma tutti i vostri pensieri
Grazie
Dobbiamo convivere dunque precariamente anche dei nostri pensieri no ci pone però anche dal punto di vista del non precario
Problemi importanti da sottolineato come quello della formazione forse l'idea ormai matura perché sia una dimensione voglio dire obbligatoria mettiamo con
Contratto trentino venti ore obbligatorie quello che fa in più e incentivato ecco cioè oppure come nella sanità crediti formativi da acquisire per voi alimentare la tua
Professionalità ecco forse sono maturi
Messi alle strette sindacati dicendo ma perché non lo chiedete è stata sempre nella logica del diritto dovere che è molto aleatorio loro dicono l'abbiamo chiesto ma è stata l'amministrazione
Che non c'era dato
L'obbligatorietà e da parte da verificare
Solo da verificare le fonti insomma il prezzo
Fulminea
Sembra paradossale ma purtroppo succede ora ma succede da un po'di anni che
In un'istituzione come il Ministero dell'istruzione nel sistema scolastico che per definizione si occupa di istruzione di educazione di formazione non ci sia un sistema
Degno di questo nome di formazione per il personale della scuola
Io ho affrontato questo tema con più capi dipartimento negli ultimi dieci anni anche questo di colore diverso
Per i docenti per i dirigenti per abbiamo fatto un'operazione invece che ha riguardato il personale ATA e i direttori dei servizi generali e amministrativi ma quello che mi ha sconvolto occupandomi di questi temi l'informazione anche in altri
E che manca proprio
L'idea che si possa costituire un sistema cioè che uno prima di fare la lettera Z deve conoscere tutte tre precedenti
E queste devono accompagnare tutto il percorso
Dalla accesso a quello in servizio
E il trasformazioni che avvengono durante la carriera lavorativa
Finora a parte insomma un caso ma più volontaristico e personale e non istituzionale non siamo ancora riusciti a delineare proprio come sistema Italia dei istruzione un ragionamento di questo tipo
Sarebbe semplice del resto hanno fatto la sanità l'hanno fatto altri settori addirittura oggi Peri liberi professionisti per gli avvocati c'è l'obbligo dei dieci m
Perché non c'è un obbligo invece questo quindi è una domanda non solo rivolta alle organizzazioni sindacali ma anche alle istituzioni a cui si occupa ovviamente di politica scolastica
Perché proprio nel sistema di istruzione e non si comincia veramente a ragionare con una logica sistemica a favore della formazione perché l'osservazione che ha fatto prima
A De Luca ha sicuramente è fondamentale e cioè di che cosa si vuole occupare un docente e se non ha con quali competenze con quali motivazioni con quali capacità se non ha lo stimolo
Della formazione dell'approfondimento lascio così come questione aperta allora interviene Alessandra venite a Forlì come il sottoscritto da dire ma mi piaceva fare questo richiamo localistico si prepara Martini
Si riassume Alessandra Righini sono rappresentante dell'esecutivo del PD di Forlì nonché insegnante delle scuole superiori e anche devo dire visto che si parla tanto di reti coordinatrice dal due mila e quattro di una Rete che lavora in verticale cioè a scuole elementari e medie superiori
Che vede la partecipazione anche di enti del territorio
E che non è solo comunale ma riesce andare al coinvolge più comuni insomma
Su un obiettivo che è quello della dislessia che poi diventa problema della didattica in realtà immediatamente dopo e e quindi ha una certa esperienza delle reti e dico proprio per questa esperienza che io credo moltissimo nelle reti
Perché siamo proprio in una situazione in cui il rischio alla polverizzazione che è stato paventato stamattina effettivamente un rischio molto concreto
Quello della individualismo e del personalismo che caratterizza un po'questi ultimi quindici anni è una cultura che sta avanzando questa
E che rischia di portare l'autonomia proprio
In una direzione sbagliata mentre la cultura delle reti può aiutare invece a far crescere la cultura della partecipazione democratica
Poi non solo quella della trasparenza della progettazione quindi della trasparenza poiché dopo la verifica anche dei risultati
Che sono aspetti che diciamo non sono tra quelli più
Di moda in questo momento e che sono invece necessari ha una buona cultura dell'autonomia
Quindi la Rete come mezzo sicuramente fondamentale per far crescere un'autonomia di qualità e il discorso che dice scusate se al largo anche la battuta sul discorso della formazione l'obbligatorietà
Io ho vissuto l'epoca della band obbligatorietà di Berlinguer che ci costringeva a torto ore per avere lo scatto no di anzianità
Modesto delle cose aberranti sinceramente perché server lingue forse dall'effetto di
Forse era prima comunque è una cosa
Ma
Ecco
è la cultura che ci sta dietro
Allora in questo momento questa cultura della partecipazione della motivazione non c'è
Quindi è molto rischiosa no il l'obbligo mentre dentro la Rete io ho visto il contrario perché nella Rete si parte dai dei problemi
Sopra tutto se una rete di scopo non per risolvere problemi organizzativi che io sinceramente sinceramente non affiderei le reti ma centri servizi altre cose
Dentro la Rete si progetta perché si hanno degli obiettivi sanno dei problemi da risolvere insieme sì condivide il problema
Sì sì mette in in campo e io ho visto crescere la motivazione nelle persone nella Rete neanche coordino io fatto anche attività di formazione e abbiamo dovuto abbiamo avuto dei problemi per la tratta partecipazione che non avevamo previsto per dire perché non era sicuramente obbligatorio che non erano retribuita
Ma che rispondeva dei problemi e poi voglio dire proprio il fatto che si condivida insieme che si progetti insieme
Che ci siano anche delle risorse perché sicuramente per l'autonomia sono necessarie le risorse
Le risorse per eccesso che vuol dire strumenti per affrontare quel problema e per arrivare alla progettazione
Questo motiva anche le persone non è sicuramente Brunetta che ci dice che siamo dei fannulloni e non è questo che ci ma anticipa sicuramente ma questa modo che può crescere dentro le reti
Questo modo di partecipare di modo attivo ecco io lo vedo invece è fondamentale per la realizzazione di quegli obiettivi di autonomia che nel novantasette sono scritti sulla carta dal novantasette ma che
Crescono solo sezione
Un vissuto ecco di un certo tipo
E quindi resti di scopo però è vero si è nobile anche dividersi semplicemente le risorse economiche dentro le reti perché sono necessari anche quelli
Però le reti e ne ho viste io di queste esperienze le reti che si mettono e di scuole che si mettono insieme solo per avere delle risorse poi se le dividono ognuno fa a casa propria quello che crede
Non creano sicuramente questa cultura della condivisione del confronto della partecipazione che dicevo prima
E e poi c'è un altro problema c'è il problema che prima dicevate
Se si cambia troppo del rischio di immobili l'immobilismo in realtà noi viviamo in un mondo in una società che è soggetto a un cambiamento incredibile velocissimo
Addirittura in una situazione che Bauman definisce liquida il che vuol dire che non abbiamo punti fermi
E che dobbiamo navigare in questa condizione liquida in un orizzonte che che
Non conosciamo e eccolo pur con il quale dobbiamo fare i conti con strumenti sempre nuove
E quei necessaria veramente questa predisposizione alla ricerca al confronto alla solidarietà fra scuole per riuscire a trovare le soluzioni e le modalità didattiche per affrontare questo problema per risolverlo
Fra l'altro l'autonomia scolastica deve fare i conti col territorio non è il centro nord dall'alto
Che decide gli indirizzi generali e quindi deve risolvere problemi concreti e il problema dei ragazzi
Il problema del lavoro di come prepararli a un futuro e quindi queste cose necessitano di una ricerca
Condivisa attraverso delle reti non autonomia scolastica e mariti per avere la sufficiente massa critica per affrontare la complessità dei problemi
E quindi
E quindi necessarie veramente la Rete per me un elemento fondamentale per quel che riguarda la proposta di legge
Io prima ho fermato la all'onorevole De Pasquale perché avevo criticato e di rispetto a quella proposta
Il fatto che ci si fermasse
Ha un'istituzionalizzazione della Rete solo a livello regionale poi lei mi ha spiegato giustamente che da parte come Parlamento non può arrivare oltre il livello regionale però le autonomie scolastiche agiscono soprattutto nel territorio
E quindi è necessario che ci sia una rappresentanza secondo me
Anche a livello provinciale almeno
Ecco il PC e allora io riporto qui banche venga
Detto alle strutture apposite anche questa esigenza anche perché
A come rete mi è capitato che la Regione affidata dei nuclei territoriale dei fondi per lavorare sulla dislessia
Ma li ha dati alla sua rete cioè se andate a finire a Faenza e Faenza non ha coinvolto la mia Rete che enormi che lavora su questa cosa quindi succedono se uno non è rappresentato istituzionalmente come Rete succedono degli aberrazione perché
Non siamo riconosciuti non so se lo hanno reso chiaro e il problema
Quindi necessaria talmente un riconoscimento non è un'obbligatorietà però se c'è una rete che funziona che lavora da anni deve essere conosciuta deve esserci un sistema che riconosce quella funzione quel ruolo
Che un ruolo anche importante perché qui si diceva prima una ricerca sul campo che sarà anche sporca però è una ricerca che necessarie che va raccordati in verticale con chi fa la ricerca pulita quella più speculativa no
Perché nella verifica sui fatti che si verifica può essere la ricerca teorica funziona quindi
Ci deve essere un raccordo secondo me maggiore e sono l'istituzione della politica che lo può realizzare anche tra livello scolastico livello universitario in modo che ci sia questo dialogo questo confronto
E poi sono state date delle provocazioni quelle del reclutamento attraverso delle reti
Che scardina una cosa importante della scuola io direi che è un'altra cosa da affidare alle reti è quella della valutazione del merito non all'istituzione scolastica
Perché un altro difetto della street Alitalia non è solo il
Questo particolarismo individualismo addirittura federalismo secessionista che rischiosissimo no quando si parla di affida delle autonomie degli spazi
Ma e anche la cultura clientelare che abbiamo noi per cui voglio dire
Il merito bisogna se c'è una rete di scuole che valuta il merito invece che la singola istituzione scolastica sia una garanzia migliore che ci siano criteri obiettivi oggettivi no nel
Nel valutare il personale
E quella del reclutamento e la voglia raccogliere come provocazione perché ha dei rischi è tutta da discutere eccetera però è vero che le scuole private
Che fra l'altro fanno parte del sistema pubblico
Hanno la possibilità di reclutare personale ed è giusto perché se hanno dei progetti particolari e degli indirizzi son delle scuole
Che hanno delle
Delle missioni particolare giusto che abbiano anche il personale per realizzarle quelle missioni ma anche le scuole questo però
Perché le scuole autonome
Che sono in raccordo col territorio possono avere dei progetti particolari aver bisogno di un terzo non dico tutto il personale ma una quota di personale adatta a raccontare una poter realizzare quel progetto
Di integrazione col territorio che qualifica la scuola e il territorio
E le possibilità di futuro lavoro per il ragazzo
Quindi anche
La Rete per il reclutamento non e per il merito tutti e due per non ride sfuggire a questo poco i rischi tagliare perché in Finlandia e così
No
Il dirigente scolastico e scelto dal comune mi pare dal Sindaco
Il i gli insegnanti sono reclutati ma c'è un'altra cultura alle spalle per noi è rischioso questo questa libertà
Questa autonomia non è possibile secondo me quindi devono esserci degli strumenti di garanzia
Però ecco si può fare qualche cosa forse all'interno di una struttura che garantisca un po'di più
Questa cosa e per quel che riguarda la rappresentanza delle reti
Io lo metterei soli DS dirigenti scolastici metterei come fatto nella mia rette un dirigente scolastico è un docente perché chi lavora sul campo è anche il
Il docente poi così si sente un po'di più che appartiene
Il progetto un po'tutta la scuola non sono
Grazie
Bene cioè molto molto ricco molto denso devo dire che è utile questa precisazione che è stata fatta nell'intervento riti di scopo
Che si leggano bene anche a delle domande di ricerca di formazione di sviluppo professionale di soluzioni didattiche innovative etc
E invece un attimo di attenzione al problema delle strutture di gestione amministrativa che implicano anche un ripensamento dell'attuale burocratizzazione
Dell'amministrazione diciamo e che va verso Balai intercettare anche l'evoluzione dei compiti delle Regioni degli enti locali quindi le strutture più punto interrogativo la rappresentanza
Delle scuole chi rappresenta le scuole il dirigente gli insegnanti come Comunità professionale e il genitore con voi vorrei rilancio questa questione anche su questo terzo la filiera della rappresentatività
Alessandra anche messo il dito in alcune ferite
Sanguinanti che sono quello della valutazione quello del del reclutamento temi molto molto scivoloso e abbiamo anche modelli europei per esempio sul reclutamento
Così qualche discorso che è stato fatto era ma se c'è una quota del curricolo del venti per cento che si lega a delle sette di flessibilità eccetera
Potrebbe una scuola almeno reclutare il venti per cento di risorse professionali utile interpretare quella quota che è proprio la sua CELTA specifica o questo ci comporta dei rischi
Era così anche qui tanto per fare una prova
Allora
Io sono Maria Cristina Martin e sono la segretaria nazionale del Movimento di cooperazione educativa
Rispetto
A
Cercherò di essere molto breve visto che ci siamo sentiti in tanti molte delle cose che sono state dette erano chiaramente condivisibili
Volevo porre l'accento su alcune cose il fatto che l'autonomia non sia
Mai entrata veramente a regime
Non
Ha comportato il fatto che invece ci siano degli esiti nella scuola del ingresso dell'autonomia uno degli esiti al fatto che da utenza si è passati a clientela
E e quindi questo discorso che qualcuno riprendeva prima che è diventato un po'un servizio a domanda individuale e più che un'istituzione che fornisce
Aspetti educativi che fornisce istruzione educazione che
Per fare una parentesi io penso non possano essere viste separatamente come c'è stato ampiamente detto e soprattutto
Se vengono viste separatamente corrono comportano due gravi rischi
Il primo rischio è che
L'istruzione porta a saperi non saputi questa per i che servono solamente perché criteri spendere in quel momento
Il secondo rischio e che la scuola a lungo andare non serve perché a quel punto basta mettersi davanti a un computer l'aspetto collettivo dell'apprendimento viene meno quindi stare in una Crasso stare a casa davanti a un figlio
Diventa la stessa cosa e io credo che questa è una cosa che dobbiamo
In qualche modo tener presente
L'altro effettuo
Che a me sembra anche in maniera provocatoria essere seguente a una autonomia che è diventato una
Un
Un sasso buttato nell'acqua con poi la mano ritirata
è il fatto che il bambino sembra essere più un incidente di percorso nella scuola più che l'obiettivo il protagonista al centro della scuola è un po'un incidente di percorso
L'autonomia e fa quadrare il bilancio l'autonomia è far in modo che al progetto presentato corrisponda un progetto che risulta effettivamente svolto che pago il Progetto abbia una vera ricaduta sul bambino
In fondo al dirigente che fa il controllo o a chi lo deve fare io adesso penso all'esempio della mia scuola in cui
Non ho avuto sempre dirigenti illuminati e questo ha fatto molto la differenza
Perché il problema è che la nostra mentalità verticistica per cui il collegio dei docenti di fronte a due dirige ti completamente diverso si risponde in maniera completamente diversa da un anno all'altro un collegio che sembrava partecipativo
Innovativo volo in cui con una grande volontà di ricerca diventato all'improvviso un corre un collegio in cui
Devo fare tre ore ne facciano le devo fare meglio quindi
Insomma dobbiamo tener conto anche di questo perché altrimenti non non entriamo nella complessità della cosa
Un altro elemento che secondo me l'ha valutato dentro all'autonomia è
Eccessivo sindacalismo nel senso che
In un contesto come il nostro in cui c'è una deriva individualista non solo per gli alunni ma anche
Per gli adulti
I docenti dal sindacato a me sembra che siano difesi dal punto di vista individuali e poco difesi dal punto di vista della categoria messe
Faccio l'esempio che per me l'acqua
Forse più doloroso
Quando mai facciamo i collegi dei docenti a settembre dobbiamo stabilire quante persone comunque sta rientrano le famose quaranta ore e tutto ben limitato
Dopodiché
Questa cosa che sembra proteggerci dal punto di vista individuale perché stiamo a scuola e teniamo professionalmente pagati per le ore che noi facciamo in più c'ha tolto quella cosa fondamentale che era discutere dentro al Collegio disperda Poggi a mettere le mani in pasta a dover discutere col collega che la pensava diversamente da noi
E mi
E dover arrivare a un progetto condiviso ora è vero che anche nell'altro caso succedeva che diciamo la massa indistinta era massa indistinta però almeno stava sentire adesso non sente neanche più
Perché il lavoro che fanno i dipartimenti le Commissioni diventa un lavoro PP per pochi intimi
E questo ci riporta un altro elemento che il Piano dell'offerta formativa
Che ha un piano della fare il Piano dell'offerta formativa che è diventato il massimo della formalità nel senso che viene offerto all'utenza alla tientela che sceglie la scuola in base al piano dell'offerta formativa
Poiché
Il bambino continua il più delle volte in un discorso di didattica implicita
Il genitore ha letto il Piano dell'offerta tu formativa visto tutti i progetti che vengono presentati non parlo solo di progetti spiccioli parlo anche di Progetto educativa però se questa cosa poi a una gatta molto forte rispetto al percorso quotidiano
Non non non ha nessun esito nessuna possibilità di essere soppressa
Cioè non c'è nessuna possibilità o almeno nella maggioranza dei casi almeno per rispetto alle cose che sento io anche con gli enti anche qui c'è il problema degli insegnanti quelli che capisce amiamo funzioni intermedie no il più delle volte la scuola il ritratto della scuola
è il ritratto di quelle
Insegno di quegli insegnanti intermedi che in qualche modo
Connotano l'identità della scuola stessa
C'è
L'identità della scuola non è legata a una condivisione collegiale è legata a pochi insegnanti che la la disegna hanno la
Costruiscono e questa identità diventa
Il Bollettino d'acquisto cioè serve è quella che serve per acquistare i clienti
E questo riguardo al discorso della formalità perché a me veniva in mente preparando l'intervento le Trieste la formalità le fondazioni e la formazione la formazione come dire
è vero che quando c'è stata la formazione obbligatoria abbiamo visto delle cose aberranti
Però mi viene in mente un'immagine ricordate quando hanno cominciato a mettere i cassonetti nelle città c'era una pubblicità di Luigi Proietti che mangiava una fetta di cocomero
E poi la voleva buttare da tutte le parti e
O
Ogni volta che lui arrivava da qualche parte c'era un cassonetto che arrivava e lui concludeva dicendo levate sti così se no io ce lo butto dentro
Cioè il contesto anche se non è mica al cento per cento comunque è un contesto che consente la crescita per la maggioranza delle persone possibile se il contesto non c'è sicuramente
Non si ottiene risultati quindi la formazione obbligatoria secondo me la conditio sine qua non per ottenere un cambiamento se togliamo cambiamento ci sia
Rispetto alla Rete perché
A
E questa cosa riguarda anche le fondazioni
E vi racconto un piccolo episodio io vengo da una scuola in provincia di Latina
Che ecco era considerato un po'fiore all'occhiello di tutta la Provincia perché il Sindaco aveva costretto una multinazionale che operava nella comune a
Dare
A come restituire al territorio su cui operava in termini di culture quindi era quello questa multinazionale era costretta a dare un finanziamento annuale alla scuola
Per
E quindi tutti gli vanno guarda che bella cosa allo stesso modo c'era l'Amministrazione che era molto presente nella scuola l'Assessore passava due volte a settimana per chiederci le cose che si attivasse poteva e dava tutta cosa cose molto interessante
L'ho messo della medaglia
Il progetto della scuola anche quando non era detto era incentrato sui bisogni di quella multinazionale quindi siccome è una multinazionale
Chiarita chimica farmaceutica e c'aveva proposto ma realtà quasi imposto
Un laboratorio scientifico noi avevamo l'insegnante distaccato per il laboratorio scientifico un concorso annuale che riguardava l'educazione scientifica
Tutta una serie di cose
Che riguardavano un po'l'impostazione che aveva dato quella
Quell'industria allora quando noi parliamo di fondazioni e io devo dire che l'ho ritrovato anche con molto stupore non molto
Non lo accolta molto bene il fatto che fra le tre cose che vengono riportate nell'abito est nell'albero sopra ci sia Fondazione e poi invece nella parte altra infatti ho apprezzato molto apprezzano però
Perché
Rispetto alla scuola Fondazione allora per me il problema è un poco questo
Cioè anche quando si parla nel documento di stare attenti alle ritira le richieste del mondo del lavoro di dialogare con il mondo del lavoro allora quante
Scuole di allocheranno e quante invece non faranno altro che fare
La scorciatoia voglio che noi abbiamo visto come di fronte a una valutazione che non era numerica eccedentaria abbiamo molte insegnanti hanno fatto la scorciatoia dimettere ottimo significava dieci e e così via
Così come tutta una serie di altre scorciatoie che possiamo facilmente ripescare nella nostra esperienza non vorrei che la scorciatoia è servono persone di questo tipo la scuola già dalla scuola dell'infanzia si orienta verso il mondo del lavoro al da questo punto di vista io credo che la Rete che stamattina
è stata
In qualche modo definita come
Quella quell'entità che da coniugare
L'offerta alla domanda del territorio non possiamo non non vedere questo alla loro se non alla luce della complessità cioè quando io parlo quando sappiamo che dobbiamo costruire costretto comunque che la scuola dell'autonomia deve rispondere meglio
Ai bisogni del territorio
E sappiamo che questo implica comunque la libertà della famiglia e la concorrenza delle scuole perché in sé poiché i soldi me li danno in base al numero anche se sto nella stessa Rete quelli lo sgambetto se posso te lo faccio perché chiaramente Morse mia nomi vita mia forze
Che va bene questo era
Sì sì ma in questa cosa per esempio come e se come caso limite se io mi trovo in un territorio dove le famiglie richiedono fortemente
E che i bambini diventino dei calciatori che faccio dedico il venti per cento a fare da scuole di calcio allora è chiaro che
Le persone che stanno qui non vanno in questa direzione però questo potrebbe essere un rischio è un'aberrazione
E allora la complessità della lettura del territorio è uno degli elementi che dovrebbe essere contenuti all'interno di un cioè la Rete dovrebbe valere soprattutto fornire
Elementi politici per analizzare bene un territorio e sta per andare oltre la superficialità oltre il movimento che quello che semplifica ma non aiuta a lungo termine
Ne comunali il sei molto avvarrà ogni ora mi permetto di dire però che ci dà tanti segnali di attenzione soprattutto questa
Insomma rilettura anche dell'autonomia dei di alla ricerca di un senso forte
Istituzionale culturale e non semplicemente di routine amministrativo di occhieggia mento verso le dinamiche mercantile di acquisto-vendita di prodotti allora
Allora Bertocchi
La sera io mi chiamo Roberto che sono tratta un insegnante di lettere ho lavorato alcuni anni al a quello che adesso si chiama ex il re Lombardia e faccio parte di un'associazione professionale sull'educazione linguistica che si chiama agisce
Quando io avevo chiesto la parola ormai parecchio tempo fa l'avevo chiesta soprattutto perché mi sembrava che nel dibattito non ci fosse un'attenzione a mio parere è sufficiente
Al tema della formazione che invece poi è stato un tema che è emerso molto
Secondo me fortunatamente in maniera molto decisa quindi cercherò di essere molto brevi vere
Beh dico prima di tutto che io che pure ho vissuto i tempi della formazione obbligatoria anche come forma formalità per così dire
Sono a favore
Del fatto che nuovo fino insegnante figli anche in un nuovo diciamo stato giuridico divisi dell'insegnante la formazione continua
Sia effettivamente un punto e assolutamente necessario e qualificante
Peraltro la formazione continua degli insegnanti e praticata
Cioè obbligatoriamente in quasi tutti i Paesi europei e io appunto un per prepararmi un po'questo incontro ho letto anche varie cose dati i vari suoi Euridice Capece quadranti Euridice
E è praticata dei paesi che per esempio come quelli nordici ma anche la Germania
Vanno meglio nelle famose prove OCSE l'esatta quindi sono assolutamente d'accordo su questo e vorrei anche a recuperare
Una affermazione che mi pare abbia fatto il professor Cocozza giusto nome
Perché mi pare abbia detto abbia parlato che di formazione eccezionale cioè formazione eccezionale mi sembra di aver capito cioè una formazione che
Viene fatta in maniera a tappeto
Proprio in vista di un rilancio diciamo così una un rilancio dell'autonomia e anche su questo io sono un po'personalmente molto d'accordo e credo che non sia soltanto
Così necessario sia assolutamente indispensabile
Naturalmente quando si parla di formazione si parla anche di
Va bene chi deve essere formato chiaramente ma anche chi etici l'otto bis oggetto
Diciamo l'erogatore della formazione
Come avviene la formazione e perché
A me pare che siano su questo siano venute fuori già molti spunti interessanti
Per esempio il tema che la formazione comunque dovrebbe partire da di sogni individuati ad esempio alle all'interno di una rete di scuole
Io ho avuto personalmente l'esperienza di una rete di scuole in Valcamonica che aveva organizzato
Tutto una una serie di momenti formativi legati avarie discipline e proprio ai bisogni individuati dagli insegnanti stessi
Naturalmente sul chi chi è il formatore diciamo così
Ci possono essere molti elementi di dubbio da una parte c'è chi dice la formazione deve essere fatta solo dall'Università e io su un solo non sono molto d'accordo
Certamente sarebbe importante verificare che e la formazione appunto non fosse un fatto occasionale né per chi è formato nei per i forma
E in questo senso io mi rifaccio molto anche alla tema delle associazioni professionali che molto spesso assicura una formazione di buon livello e effettivamente aderente a bisogni e e continua non occasionale letti
L'ultima cosa che vorrei dire è legata a un altro punto dell'altro che però è strettamente connesso a questo
Cioè al tema dei centri risorse no un certo punto si parla nel cioè è nominato nell'albero anche il discorso
Del tizio a Santer allora da una parte sicuramente c'è la necessità di non creare i famosi mostri burocratici eccetera eccetera
Dall'altra però mi sembra che organismi
Come per esempio appunto i famosi tizia center inglesi citati
Ma anche i non solo spagnolo ma accenti di centro-sud dopo del professor vado in Spagna e il biglietto bussa server in Germania sono presenti praticamente in tutti
I lender
Possano essere molto importanti penso che questi centri essi dovrebbero proprio costituire se marce c'era Remo anche l'Italia
Da una parte come centri risorse proprio risorse nel senso pieno del termine quindi risorse geografica risorse tecnologiche e anche risorse umane no
E dall'altra parte però dovrebbero essere costituiti penso da persone che non vengono
Completamente staccata dalla scuola o vengono staccata dalla scuola solo per un breve periodo in modo
Da evitare quello che mi pare Zilioli dicesse
La divisione negativa tratto sta davanti e questa
Troppi
Ecco ultimissima cosa che volevo dire è che appunto della nelle varie cose che ho letto prima di venire qui io ho visto che risultati
E risultati positivi in termini di apprendimento sono più estesi proprio sono maggiori proprio in quei Paesi in cui c'è una verifica
Sia della formazione iniziale sia della formazione in servizio il solito una verifica terza cioè
Fatta da agenzie terrazze
Questo naturalmente pone ulteriori problemi però mi sembra che sia un punto su cui varrebbe la pena di discutere
Anche perché è stato ricaricare i centrato il tema formazione soggetti strutture supporti
Ottici al Centre centri risorse
Io rilancia anche qui un'analisi un po'amarognola sulla situazione queste strutture in questo momento
Cito il caso dell'Emilia Romagna dove Lexil Realacci in quei ricercatori a fronte di quarantasei mila
Docenti in mi chiedo se è una risorsa cioè se uno spreco una risorse adeguata per oppure l'Umbria che ha un ricercatore
Il suo ex il rigo il Friuli che ne hanno che ne ha due faccio l'esempio di Modena struttura comune di Modena c'è un centro
Risorse educativo municipale che ha circa una quindicina di persone che gestiscono vari tipi di servizi di supporto alla scuola dall'handicap all'educazione ambientale le uscite c'è certo
Tu quindi qui anche un po'un attimo da da richiamare il tema di non tanto creare delle sovrastrutture Maldini che cosa ha bisogno
Una una rete di undici mila istituzioni scolastiche settecentocinquanta mila operatori scolastici in termini di ricerca in termini di strutture di formazione questo credo che
Non sia uno spreco ma se è un'esigenza vitale per la la crescita del nostro sistema
Allora siamo arrivati a Giovanni
Ci sono posseduta anche domestico ceduta
Allora sono Valentina Giovannini di Firenze sono un'insegnante spazi Mariani supervisore tirocinio la scienza la formazione
Torno sulla questione della formazione dei docenti come molti di noi hanno fatto ma sulla formazione iniziale dei docenti
Per i punti di contatto che questa povere anche con il tema
Degli di una di un ridisegno dei livelli di governo della scuola
Per quanto riguarda la fa la formazione iniziale e gli insegnanti dal novantotto se non sbaglio e siamo in presenza di una di di percorsi che abilita all'insegnamento attribuiti alle alle università il percorso della SIS è stato bloccato congelato va avanti fino a questo Regolamento tanto atteso eri
Come dire presentato più volte ma attualmente non non approvato per la formazione primaria
Perché cerco dei punti di contatto tra la formazione iniziale e e questi livelli di governo perché nella né nell'impostare questi i percorsi universitari per la formazione degli insegnanti
Erano stati e sono stati pensati dei momenti dei ponti tra quello che è il mondo della ricerca della teoria e quello che il mondo invece della della scuola della prassi
Nella mia esperienza tranne probabilmente sicuramente esperienze positive felice si tratta un po'di un decennio di occasioni perse per quanto riguarda un circuito positivo tra il mondo della ricerca della Siria e il mondo della scuola
Perché appunto anche là dove le esperienze positive ci sono realmente sono nate da
Dalla volontà diciamo dei soggetti direttamente coinvolti ma l'impostazione generale è stata quella di
Istituzioni che hanno una caratterizzazione di autonomia di territorialità quali le Università che però si sono
Diciamo
Si sono messe in relazione con le singole scuole e non tanto con il sistema scolastico
E questo diciamo lo si può pensare in termini negativi per i singoli studenti che possono usciamo aver visto solo una parte di quello che il mondo della scuola poteva offrire in termini invece di di di ricerca messa nei in campo
E quindi una ricaduta diciamo negativa su dei singoli soggetti ma è un la ma la considero caro una ricaduta negativa sul sistema della scuola in generale perché appunto come un'occasione persa
Perché la scuola sconta questa drammatica e e cronica attualmente da sempre mancanza di di indirizzo e di investimento sul piano della formazione il rapporto col mondo dell'università e della ricerca poteva costituire un'occasione importante per appunto per
Persiste sopperire a quello che forse l'amministrazione scolastica non ha mai pensato in termini di indirizzo e di investimento e quindi la dimensione culturale della scuola ne risulta fortemente frammentaria
Mi viene spesso in mente è già stato anche citato l'esempio di un mondo di un di un altro contesto che è quello della sanità che nonostante non non abbia diciamo carattere di perfezione nel suo funzionamento in generale però nel quale ritrovo una una filiera tra la teoria l'altra la formazione teorica e quella pratica tra la ricerca la sperimentazione tra l'amministrazione e l'erogazione dei servizi che anche può darsi che in tante occasioni non funzioni che però è stato pensato con questa logica
Cosa che la scuola nel suo rapporto con il mondo dell'università della ricerca non è mai stata pensata in questi termini di
Di filiera virtuosa
E e in questo senso quindi le reti di scuole
Forse prima di pensarle a una un contesto di reclutamento degli insegnanti forse ci conviene innanzitutto pensarle come dei contesti di riferimento per la formazione iniziale dei docenti
Perché in questo modo possono mettere a disposizione valorizzare le esperienze delle scuole non in maniera polverizzata ma in maniera un pochino più organizzata e pensata
Perché possono contribuire queste fondamentale alla costruzione della professionalità dei futuri docenti
E poi stabilire un principio fondamentale ora la professoressa Piscitelli se n'è andata però mi sembrava che mettesse un po'il contesto di un unico sita come un mondo parallelo che possiamo quasi dimenticarci che esista ecco io invece penso che sia un lusso che non possiamo permetterci di pensare
A un settore della ricerca e dell'Accademia della teoria che è quello delle scienze della formazione e delle scienze pedagogiche che possa rimanere
Nascosto rispetto al percorso di formazione della scuola e quindi
Di stabilire un principio che è quello che la scuola è il campo di ricerca
Delle scelte pedagogiche e che quindi non ci può essere che un un legame strettissimo
E e
In questo senso la scuola che spesso è indagata
Testata
Indiciamo ci sono le le indagini sulla scuola in questo senso è oggetto di ricerca però se la scuola vuole studiare e vuole fare ricerca
è vero che può costruire al proprio interno delle strutture dell'organizzazione delle modalità dei moti di lavoro
Delle figure dei punti di riferimento però probabilmente ha bisogno di mettersi punto in Rete con almeno nel proprio territorio e anche con le istituzioni che sono demandate
Diciamo per loro natura a alla ricerca all'indagine che da una parte teorica però che deve avere un corrisposti un corrispettivo in un campo di
Di indagine
E l'ultima cosa che aggiungo in sulla questione delle risorse perché appunto formazione risorse sono viaggiano a braccetto
Oltre al al pensare di risorse in termini di risorse economiche a volte piace pensate più come risorse in termini di un altro grande contenitore di di ricchezza che il tempo
Cioè lei
Più che pensare a un'obbligatorietà certezze uno pensa abbiamo delle risorse da spendere per fare dei corsi che gli insegnanti sono obbligati a frequentare questo è un modo per poter pensare la la formazione in servizio un altro modo
è quello di pensare a delle risorse di tempo che vengono dati alle scuole
Vengono date agli insegnanti per fare delle cose insieme per fare ricerca per fare
Per lavorare insieme certi per fare delle cose belle insieme non solo per stare seduti ad ascoltare qualcuno che parla
Bene siamo le altre proposte formazioni dando luogo anche di raccordo tra scuola non autoreferenziale grazie
Quindi sono ulteriori sollecito
Io adesso fare un po'il bilancio qui chiostri iscritti ancora degli ordini credo
Bettoni
Bettoni poi bizzarri Fabiani
Domattina dal documento rappresentante del popolo viola evidente
Però
Poi
Poi guardiamo
D'accordo allora
Bubbico intervento e voi
Fuori
Io sono Antonio Bettoni sono attualmente Presidente di proprio fare sapere
E proprio in ragione delle motivazioni che avete appena espresso non svilupperò un ragionamento logico deduttivo perché a questo punto
Noi lo seguiremo avrei difficoltà agli o spesso ad esporlo no
Perciò fare un discorso a rette ma saltando qualcosa va bene così ecco così almeno mi va detta se mi siedo poi non mi pare
Ecco
Cerco insomma di recuperare un discorso a rete però saltando nelle valli e maglie della Rete senza seguire tutto il reticolo perché poi sono state dette tantissime cose che è inutile che vada a ripetere perché servirebbe a nessuno anche se su alcuni di queste cose
E vorrei fare delle precisazioni da dal mio punto di vista personale anche un po'dell'associazione che rappresento
Innanzitutto esprimo un atto di fede io credo creduto continuo a credere nelle reti di scuole
Ma
Credo perché
Solo introducendo cosa che non è stata fatta uno squilibrio si vari creare un nuovo equilibrio
Trento i processi di autonomia scolastica
Ecco perciò penso che questa proposta debba essere strutturata bene non solo in termini legislativi anche perché poi su questo dirò qualcosa no ma proprio in termini di
è il messaggio diciamo culturale di proposta culturale anche
Perciò credo che
Il PD sicuramente proprio per quanto mi compete eccetera debba mettere in campo energie proprio per lavorare sul discorso di rete
Perché
Credo fortemente nelle nelle reti cioè parto da un dato di fatto recente da un fatto più o meno di cronaca atterrò
No se ci fosse stata una rete di scuole probabilmente quanto è avvenuto ad Adro non sarebbe avvenuto
Ecco cioè
E
Per due motivi ma ne potrei dire mille ma mi limito a dirne due
Uno
Perché
Quel dirigente scolastico dico dirigente scuole istituti sia non è
Non sarebbe rimasta sola di fronte all'arroganza di quell'amministrazione comunale no
Due perché cioè Adro il problema della scuola padana ecco non so se alcol magari
Cioè mi scuso
Io sono lombardo perciò giornate
Ho dato per scontato due
Perché
Probabilmente la Rete anzi certamente la Rete
Toglie alle amministrazioni locali l'idea
Della scuola proprietà non dico al Comune inteso come comunità che è altra cosa
Ma al Comune inteso come
Amministrazione locale
Ecco
Detto questo però due o tre precisazioni beh credo opportune farle
Prima però passo ancora in rassegna due o tre questioni che sono già state dette ma provo dirle anche magari arricchendole un po'
La questione del diritto dovere obbligo alla formazione l'ora credo proprio anche come associazione non possiamo non dire che deve essere obbligatorio
O dovere la formazione no parlo della formazione in itinere e poi dovrebbe essere rivista come è stata anche se non completamente come avremmo voluto l'idea della formazione iniziale però ormai di questo poi torneremo
Però
Questo deve essere visto anche nell'ottica non dell'obbligo alla formazione inteso come obbligo di formazione dentro la scuola delle scuole in Rete ma vederlo anche
Vedere anche il valore dell'auto formazione e allora perché questo
Sia inteso come valore come cosa importante
E vale anche per la formazione in presenza devono essere introdotti degli elementi di rendicontazione di verifica e di valutazioni di socializzazione e di ricaduta
Perché la formazione in quanto
Fatta perché bisogna farla cioè qual era il limite di quell'obbligo alla formazione delle Centore
Stava dentro questo problema il fatto che non era stato messo in campo
L'idea che bisognava rendicontare e bisognava chiaramente cioè dimostrare che quella formazione aveva prodotto un cambiamento
Altra questione mi piacerebbe scavare a fondo su quella ricerca che è stata fatta dall'Università e di cui ha parlato delle cui ha parlato il
Professò Cocozza
Voi avete analizzato delle già avete fatto un'indagine avete riscontrato che ci sono diverse tipi di Rete fondamentalmente al tre
In particolare la rete di scopo ha introdotto
Diciamo dei cambiamenti in termini di
Maggior successo formativo ecco uso il termine canonico del duo sette chiunque
Se si quali sono stati gli elementi ecco credo che partendo da una lettura delle buone pratiche possiamo andare a fare delle proposte di riproduzione
Per evitare il difetto italiano che è caratterizzato dal fatto che si fanno tanti sperimentazioni che non sono pochi riproducibili c'è il problema e capire se quelle reti quella rete
E tale in quanto è fatta da quei dirigenti scolastici da quel personale motivato da quelle
Cioè oppure può diventare modello ecco il problema è
Possiamo ragionare su un modello oppure non si può ragionare su un modello di rete credo che questo sia un problema che va affidato agli studiosi e sicuramente lei che ne ha fatto una ricerca uno studio credo che possa possa dire qualcosa perché
C'è bisogno di questo allora
E qui passo a un'altra a un'altra questione che era già stata introdotta da Catalano che cioè il problema del
Retti di scopo e reti come associazione di scuole allora
è chiaro che
Le associazioni di scuole a mio avviso devono rappresentare un reticolo
Gli ambiti o territoriale sostanzialmente stabile
Perché interloquiscono con le istituzioni
E non possono essere flessibili come invece
Possono è o meglio debbono essere le reti di scopo
Allora
Credo che fosse questa distinzione sia opportuno farla no
Perché altrimenti c'è il rischio della sovrapposizione e poi anche qui di creare una
Una specie di rigidità poi nei modelli che si vanno che si vanno a costituire per un conto è la rappresentanza e c'è bisogno anche di questo un conto è invece ecco sono le reti che hanno che si coordino sembra
Per scoppi vari che possono essere
Anche quelli del reclutamento
No allora
Cioè le reti possono anche entrare dentro la dimensione del reclutamento però con un'attenzione qualcuno qui ha detto uso degli esempi che sono stati detti ma proprio anche per sollevare un problema
E comunque un dubbio
Una certa percentuale del personale potrebbe essere assunta da
Se si
Però il centocinque per cento cioè
Si parte da una base intatta del cento per cento a tutte in base
Ai bisogni che la Repubblica cioè che la Costituzione la Repubblica deve garantire
Che poi sia dato un cinque per cento alle reti cioè
Che sia dato un cinque per cento un dieci di possibilità
Di reclutamento alle reti di scuole mi va bene
E allora su questo possono entrare alle fondazioni guai se le fondazioni dovessero entrare a mio avviso ed intervenire
Sul cento per cento che dovrebbe essere di garanzia costituzionale
Ora mi va bene che l'azienda chimica di latina dia il laboratorio di scienze di chimica
Io l'avrei preferito di fisica ma non cambia il problema già allora il problema a mio avviso male solo dico non voglio banalizzare ma proprio perché siamo
Stanchi ed è sera il problema mio non è
Miglior quanto scuola chiaramente non è
Che mi diano il laboratorio di
Uscente invece io l'avrei voluto di lingue piuttosto che
Il problema mia che non mi vincolino sulla mia autonomia e libertà di insegnamento
Perché se mi danno laboratorio di Kimi ed io l'avrei preferito l'altro prendo quello di chimica mi va bene
Userò risorse per ecco cioè pertanto cioè
Non dobbiamo
Farci ombra di questi fatti cioè del fatto che
Il mondo produttivo che le aziende entrino nella scuola e pongano dei vincoli cioè l'importante è che i vincoli non interferiscono sul principio della libertà di insegnamento perché
Chiaramente non allora allora non
Non ci siamo
Due o tre battute ancora
Credo che le reti anche
Permettano di uscire dall'autoreferenzialità
Ecco e allora tutto il processo ma è già stato detto perciò non
Almeno da alcuni tutto il processo della valutazione dell'autovalutazione sicuramente potrebbe essere portato dentro le reti
Scopo
Allora
Questo eviterebbe quanto state Nendo quanto cercano di fare avvenire dentro questa sperimentazione Gelmini sulla valutazione l'isolamento il premio e quant'altro
Ecco però
Porretta rovinato processi auto valutativa valutativi di cui abbiamo un'emergenza abbiamo una grande necessità
E neppure possiamo continuamente nasconderci dietro al fatto che dobbiamo trovare dei modelli condivisi dobbiamo trovare ma
I modelli condivisi non li possiamo trovare
Nella testa pensante o aspettare che sia Minerva darceli dobbiamo costruirli noi le reti di scuole possono essere il luogo per la costruzione di modelli condivisi ma da ieri
Perché siamo già in ritardo rispetto ai processi di valutazione degli autovalutazione
E direi che il tutto potrebbe partire dalla cosiddetta rendicontazione sociale
Che anche questo di per sé è un obbligo delle scuole o dovrebbe esserlo che spesso non viene praticato allora
Se partissimo da una forma di rendicontazione sociale potremmo tranquillamente passare o attivare processi di valutazioni di autovalutazione
Ecco mi fermo perché
Ormai credo di aver detto quanto poi
Insomma no
No e grazie bene anche Bettoni dall'idea ulteriormente insomma penso all'idea di Rete
Che rafforzi il posizionamento delle scuole e nei confronti
Del territorio e degli altri interlocutori che consente anche di affrontare
Passaggi scabrosi commenta la valutazione
Reclutamento
Se ben gestito bene
Abbiamo avuto
Adesso
Io avevo
In
Bene
Allora grazie a tutti
Arrivederci
Sono
Vengono dati e
Per dare un senso al primo
Serio
Vedevo arrivare per