Collegamento con Mario Staderini sulla lettera inviata dai radicali al Presidente della CEI, Angelo Bagnasco sull'iniziativa nonviolenta del Ferragosto in carcere

Ieri la deputata radicale Rita Bernardini il Segretario di radicali italiani Mario Staderini hanno scritto una lettera alla presidente della CEI Angelo Bagnasco
La vediamo cosa era scritto in questa
Lettera suo facciamo raccontare in un diretta proprio da Mario Staderini buongiorno Mario
Buongiorno allora raccontarci un po'il contenuto di questa lettera
Ma quest'anno innanzitutto abbiamo esteso l'invito alla partecipazione a Ragosta in carcere a tutti i soggetti che sono titolari come ha detto tutte le altre decorativi prerogativa
Di poter fare una verifica attenta autorizzazione e in questo caso alcuni giorni fa abbiamo fatto con Rita Bernardini di invito a I maghi
Atti quindi ai procuratori della Repubblica i presidenti di tribunale ieri invece questa lettera che è stata inviata a tutti i vescovi e gli arcivescovi italiani
E anche al presidente della CEI Bagnasco pompo proprio per cercare di
Rendere più efficace
Più efficace la nostra richiesta parlo abbiamo dobbiamo invitati a partecipare al Ferragosto in carcere
Ricordando nel petto e l'importanza che ebbe dieci anni fa esattamente il Giubileo delle carceri
Fortissimamente voluto da Giovanni Paolo secondo il cui impegno proprie la cui attenzione
Per il mondo crea il mondo dell'intera comunità penitenziaria è è noto a tutti gli altri gli ricorda anche la che si parlava di Giubileo delle carceri non dei carcerati proprio perché si rivolgeva a tutta
La comunità penitenziaria l'abbiamo ricordato e mi scusi le condizioni in cui vive oggi
La comunità penitenziaria e e abbiamo fatto appunto prettamente come
Quella umanità che ha necessità assoluta di ascolto e anche di aiuto qualora fosse stata visitata con una partecipazione
Larga ma tanta parte
Ed è Viscomi degli ordinari dieci cani che sono coloro che hanno questo diritto di poter arrivi finalmente autorizzazione avrebbe sicuramente dato un contro Uto importante non solo alle persone e che sono detenute ma anche e soprattutto alla società italiana che avrebbe potuto avere più atti avrà
Magari più attenzione
E più informazione su quelle condizioni
Non degne di esseri umani in cui sono consono costretti i detenuti perché lo sappiamo quando in un vescovo qua dentro a un carcere in cui sicuramente il riapre un atto mozione poi per l'opinione pubblica e io ricordo quello che è accaduto nel Natale del due mila e nove quando il cardinal Tettamanzi andò in visita San Vittore a celebrare appunto il Natale venne uscite
Sue parole quel film letteralmente sconvolto dichiarando che in cella era offesa alla dignità umana
Impegnandoci
Nel dire appunto che tutti devono fare qualcosa di fronte alla situazione del genere proprio quelle stesse parole e che utilizzo Giovanni Paolo II nel chiedere nel nel due mila e anche negli anni successivi in Parlamento quando andò
Un atto di clemenza un'azione promozionale se non sbaglio furono proprio le metta i le parole usate
Dar Giovanni Paolo secondo che doveva essere da tutti da tutti considerata un
Un un atto necessario per non rendere la pena detentiva qualcosa di odioso e completamente priva di ieri petto rigo educativo per questo noi abbiamo scritto con Rita Bernardini a tutti i miei scopi
Chiedendo una partecipazione
Che potrebbe
Finalmente
E magari per far scattare in cui il dibattito quell'informazione politica anche nella RAI TV come ieri
In più Giulietti di articolo ventuno ha chiesto ha chiesto a gran voce credo che non si fa sorprendere Mirka andare creare questa nostra richiesta
Di radicali anche perché ricorda probabilmente
Ricorderà molti ascoltatori quella
Comunione di direzione che c'è stata dei tempi ad esempio della dello sterminio per la fame nel mondo che vide le marce Dipasquale marce verso San Pietro è proprio la partecipazione
Di Giovanni Paolo secondo in quella che fu una lotta di civiltà di diritti umani
Esibite unito gran parte della classe dirigente ma anche del popolo italiano nel superare delle condizioni che erano anche allora inaccettabili ringraziamo grazie Mario Staderini