La morte dei fascisti - presentazione del libro postumo di Giano Accame (Edizioni Ugo Mursia)

Buongiorno
Abbiamo
Buongiorno a tutti
Allora quando
Qualche mese fa
Nella
Nel contesto di una polemica su
Sui modelli di giornalismo sono dovute intervenire replicando un giornalismo
Bossi riparo come dire superficiale cui
L'indipendenza della scrittura del pensiero
Anzi scelte come dire alla alla situazione polemica
Scrissi
Personalmente di avere come come differimenti come modelli
Tre persone
Una persona che non ho mai conosciuto ma alla quale mi ero abbeverato sin sin da quando a quattordici anni che era Indro Montanelli
L'altra persona era
Il qui presente amico Giampiero Mughini
E concludevo con Giano Accame mio primo direttore Englaro amico
Questo per dire
Che questi esempi di giornalismo
E di impegno intellettuale
Hanno fatto il bando dal mio punto di vista politica molto più
Di questo di questa deriva alla quale assistiamo negli ultimi tempi un po'di concepire
La politica il giornalismo come killeraggio
E questo lo dico perché questo libro postumo di Giano Accame la morte dei fascisti
Potrebbe essere presentato prospettato come un libro astratto motivo di cultura politica
Io credo che invece siamo fondamentalmente in un libro di politica un libro che come scrive Giorgio Galli nell'introduzione è un libro che il testamento di Giano
E che ripercorsi degli ragioni e le passioni della sua lunga militanza politica intellettuale una vita dedicata ha una grande passione politica questa è stata
La vita di Giano di cui proprio tra qualche giorno ricorre il primo anniversario della scomparsa
Ci sono tante cose da dire ma abbiamo scelto alcuni decisi interlocutori
Questa mattinata perché
Giano è una persona particolare e in questo libro
Appunto come dicevo rappresenta il cuore di di come concime la politica del Novecento dal suo punto di vista personalmente ho conosciuto Giano Accame
Nel mille novecento ottantadue era il famoso dibattito
In cui per la prima volta nel nel secondo dopoguerra
Intellettuali di destra e di sinistra si sedeva lettura lo stesso tavolo e si confrontavano sui prossimi odiare il ventisette novembre mille ottanta ottantadue
Giano Accame e Marco tacchino una parte si confrontavano con Giovanni Cassani cattolico di sinistra e i il filosofo Massimo Cacciari
Finito quel dibattito mi ritrovai casualmente a cena
Accanto a Giano Accame che alla aveva allora cinquantaquattro anni avevo ventidue
Ma conoscevo già Accame perché da quando
Degli ultimi anni dicevo leggevo settimanalmente il settimanale che era una ha una bellissima pubblicazione un settimanale
Forse l'unico in quella fase non
Schierato a sinistra incominciano a Camere responsabile l'economia
Andando avanti vidi Giano Accame in televisione una sirena il DC quattro dicembre mille novecentottanta perché Giampiero Mughini realizzo
Una prima trasmissione storica secondo me intitolata nell'appello in cui
Già per una dignità intellettuale libero proveniente da sinistra si interrogava
Sull'altra parte della cultura politica di questo Paese
E uno degli interlocutori presenti in quella missione cui eravamo Giano Accame
Con il quale Conversano di cultura politica fascismo eccetera
Come dicevo poiché alla carne anni dopo sarà anche il mio primo direttore quello che mi telefono per chiamarmi al Secolo d'Italia a intraprendeva a mia volta la professionalità di giornalista
E
In quello che dico e poi concludo passando la parola ai nostri amici
E che
Questo libro all'opposto la morte di fascisti un po'come è stato negli anni Sessanta
Il libro romanticismo fascista di funzionante ed almeno due generazioni di persone che si collocava la destra un libro che
Interpretare spiega il fascismo come male del secolo
Non raccontandolo da un punto di vista come dire di cronaca politica e di vicende veramente storiche ma affrontato dal punto di vista culturale un discorso appunto che è cominciato col serale ha davanti con la storici come
TAR mo'CUN asso come mosse e che secondo me
In questo libro di Accame raggiunge una
Una perfezione interpretazione perché arriva sino al alloggi
E e ci consente appunto di
Interpretare la parabola del Novecento non in maniera superficiale o liquidazioni Istica come è avvenuto come avviene spesso nella politica
Ma deve guardare come dice Giorgio Galli anche a una
Tra svaluta azioni a un superamento a un'autocritica dello stesso fascismo che però
Sia radicato nella storia e ci porti a interpretare la politica di oggi all'interno del percorso del Novecento
Sentiamo in questi giorni parlare di riforme istituzionali ebbe Giano Accame sin dal sessantaquattro è stato uno dei protagonisti del
Della di quei del dibattito sulle riforme con il movimento nuova Repubblica sentiamo ecco oggi sul Secolo parliamo di città di fondazione di questioni cercando è stato un ma esso anche di
Su questi temi si parla di dialogo
Chi come Giano Accame è stato come dire una una persona che essendo schierata avuto la capacità di
Guardare all'altra parte di interloquire con l'altra parte ricordo che in quel dibattito
Dell'ottantadue Giano Accame lesse una lettera che gli mandava Romano Bilenchi
Ex fascista di sinistra poi transitato per il Partito comunista che era interessato a quel tipo di esperienza ma Giano Accame stato amico personale appunto di persone come Gianni Borgna come il qui presente papà lasciare tantissimi altri
Ricordo sul sabato tavole rotonde tracciano chiaramente
I e Alberto Asor Rosa tra Giano Accame Beppe Vacca questa capacità di dialogo che oggi la politica politicante che non riesce come dire a
A prospettare essendo Simple verità ecco persone come la chiama il messaggio politico che ci manda questo libro
Ci porta invece ad affrontarlo in maniera seria e allora abbiamo scelto di presentare questo libro
Con la SERIT interlocutori specifici persone che hanno conosciuto Giano e che hanno con lui percorso tratti della propria del proprio impegno appunto da sinistra c'è Alessandro Campi
Oggi i pro storico dell'Università di Perugia
Direttore scientifico della Fondazione Farefuturo ma appezzo arriverà un percorso anche lui l'impegno politico culturale iniziato con quell'esperienza che dicevo prima della nuova destra e che ha avuto va detto in questo saggio in questo la morte dei fascisti uno dei capitoli parte da un
Da un saggio che Accame scrisse per la rivista diretta da ad Alessandro futuro presente corpo quello che riguarda la il rapporto tra cultura di destra e né profili a e credo che Alessandra qualcosa da dire
Su questo
Flavia Perina
Quando io arrivai dal secolo nel novanta era il caporedattore Giano Accame al secolo
E ma con Accame lei ha avuto anche un altro ulteriore interlocuzione quando lei lavorava al sabato e Giano Accame aveva una rubrica chiamata banchi perché si occupava di economica e quindi c'è anche in un rapporto
Di Mughini ho già detto
Poi dirà lui qualche altra cosa e con Bologna c'è stato una lunga interlocuzione anche una collaborazione quando Bologna era Assessore alla cultura il Comune di Roma e Giano è intervenuto in vari convegni importanti
Luci ricorderà anche quali che hanno come dire rappresentando segni e tracce vere di questo percorso di superamento del di un certo novecento
L'ultima cosa voglio dire di Borgna io sono convinto che
L'approccio di Accame a destra e l'approccio di persone come Borgna sinistra solo l'approccio giusto
A guardare una politica vera aperta al confronto che sia radicata nell'immaginario della storia del Novecento chi ha letto i libri di Borgna
Penso un po'a libri sulla strada musica leggera Italia sa che lì dentro si parla anche
Di di esperienze di destra si parla anche della canzone fascista si parla anche del PAI per si parla anche
Dei campi Hobbit ecco perché c'è in questo approccio secondo me parallelo i pezzi di persone come Borgna di persone come accade
Una capacità pensare che siamo tutti figli di base comune cultura novecentesca e nazionale e all'interno di questa cultura pure differenziandosi su questioni che possa essere economiche finanziarie strutturali istituzionali
Però siamo partecipi di una visione comune dalla visione azionati credo questa sia una grande lezione di questo libro e quando
Galdi dice che c'è una messaggio che va verso una percorso di politiche verso un percorso di politica nuova sofisticata adeguata al ventunesimo secolo dobbiamo far riferimento a queste tappe quindi cominciamo da Alessandro Campi
Che dirà le sue su questo la morte dei fascisti
Grazie a Luciano e Vidor benvenuti nella sede della Fondazione Farefuturo che accettato molto volentieri presentare questo libro come doveroso omaggio
All'opera di Giano Accame sprovvisto sia il primo quella serie di
Di incontri di iniziative che dovrebbero avere come compito fondamentale quella di
Intanto ricordare cioè la carne perché punto con le persone vengono ricordate
Nella sfera individuale quanto di farle fruttare come dire lascito politico intellettuale Giano Accame Stato un intellettuale che molto prodotto nella sua vita non soltanto sul versante giornalistico ma anche sul piano di impegno più di di di ricerca
E punto questo lascito somme merita di essere rivalutato rivisitato aggiornato nello spirito che lo sempre sempre contraddistinto uno dei caratteristi già è stata quella di non
Di non fermarsi mai
Di rimettersi in discussione una persona molto molto curiosa molta attenta
A tutti a tutti i fermenti e quindi anche per sé avrebbe voluto
Un'attenzione di questa di questa natura io localmente
Come molti di voi ho conosciuto Giano Accame lo frequentato in diverse occasioni però buono da proporvi nessuna come dire nessun particolare ricordo che non non non non c'è un'aneddotica da
Da offrire io qualche frase e dire di quelle che si scolpisce cono nella roccia però mio ricordo personale vorrei farlo perché
In qualche modo come altri come Luciano come molti di nostra generazione ne siamo rimasti come dire
Condizionati affascinati cioè ci ha insegnato qualcosa ci ha trasmesso qualcosa e lo ha fatto nella maniera più semplice
è stato come si dice in maniera un po'retorica un maestro per esempio nel suo modo quindi
Anche molto molto semplice di di di ragionare di conversare abbiano Camerano Compostatori amabilissima o non era per niente salottiero Real conversatore molto molto amabile uguale si discuteva
Molto molto volentieri lo ci ascoltava con grandissima attenzione non era per niente retorico è una persona che inquinava pochissimo la nostra giuria anche quando mi raccontava fatti della sua vita passata però non c'era mai o di un tratto di
Di
Di di nostalgia magari caratteristiche non l'ho sempre colpito di Giano e che
Prima l'insolita capacità di guardare avanti capace di raccogliere
Tu della sua vecchia esperienza ma per rimetterla
Continuamente in gioco è una persona che aveva capacità unica
Del
Poi la seconda caratteristica che ricordo volentieri
Di mettersi nei panni della persona gli stava di fronte di cercare di capire consente ci si riesce le ragioni degli avversari
Questo dato spiega perché poi un certo punto caso unico penso nella storia dell'intellettualità richiesta di questo Paese gli avversari abbiamo cercato di capire le ragioni di John accanto a questo punto di vista la sua è stata la vicenda veramente molto particolare
Sua capacità di interlocuzione con gli ambienti della sinistra politico intellettuale ce le lascino esattamente da questo da questa sua di predisposizione molto istintiva molto
Naturale a mettersi nei panni degli altri era come dire naturalmente dialogante per non cedeva nulla rispetto alle sue posizioni fondamentali però questo non vuol dire che poi non si mettesse in discussione che egli avesse un'attenzione particolare
Per i motivi gli argomenti che gli venivano dalle altre per le altre parti politiche questo punto si lega la sua
Grande curiosità io contato nella verità poche persone come dire curiose quasi un livore come cominciano i camion
L'Ulivo con vivo a Roma
Però non so per quale strana
Coincidenza
Spesso mi capita di incontrare ragiona Came nelle liberi romane su ogni volta che ad Arezzo la liberiamo poste persone che puntualmente incontravo era
Era Giano
Ed era sempre gli atti lucrare tra le novità nuovi riusciti
Questo
Detti nota atteggiamento fondamentale detto libri poi sono questi
Ne parleremo alla fine polemicamente perché appunto è indice di
Di
Di una curiosità vuol dire il nata anzi una persona che ha voglia continuamente di conoscere di apprendere
Di disattese
Vengo per quel libro
Galli
Giorgio Galli
Nella sua introduzione dice questo il libro in cui
Accame ha riassunto la passione fondamentale della sua vita ad un libro quale lavorato moltissimi anni questi saggi sono stati pubblicati nel corso di circa vent'anni quella fine
Aveva deciso di mettere insieme però in realtà il Progetto di questo volume molto antico io l'ho sentito parlare credo già quindici anni fa di un lavoro che avrebbe voluto scrivere sulla morte sulla morte di fascisti quindi un progetto
Che è accompagnato per tantissimo tempo da quel punto ha raccolto la passione fondamentali della sua vita e la passione fondamenta della sua vita è stata una si riassume in una parola sola
è stata al fascismo tanto per non girare intorno alle parole però
C'è subito una cosa che va detta di questa passione fondamentale che lo accompagnava nello studio ma anche
Nelle conversazioni private Giano Accame non è mai rimasto prigioniero questo penso che sia il il punto il punto fondamentale nulla armi militato continuamente la sua vicenda biografica
Le sue scelte di vita la sua formazione politico intellettuale che appunto si riassumono intorno a questa parola
Magico maledetta secondo dei punti di vista pronto senza mai restarne prigioniero anzi tutto il suo impegno è stato esattamente nel senso contrario partire dal fascismo che doveva segnato sin dalla giovinezza
Per cercare i perché in maniera
Di trascende Rudi superarlo all'interno di un nuovo orizzonte storico che era quella punto
Che si era definito con la morte del fascismo e con la morte dei fascisti pervenire appunto al titolo di questo di questo tipo
Porte dei fascisti va presa chiaramente in senso letterale
Se lette punto
Modo di leggere il libro vedere tempo come come è strutturato ci sono capitoli dedicati a pensatori
Del fascismo che in qualche maniera hanno consumato la loro
Vicende terrena quasi
Sacrificando sacrificando
Se criticando se stessi hanno portato talmente avanti la la coerenza tra
Tra pensiero azione tra le
Idee che hanno confessato e la loro militanza politica da pagare poi il prezzo più alto che si possa pagare quello che è quello della vita
Cioè appunto molto espressivo da questo punto di vista il capitolo su su Giovanni Gentile prove stridono è soltanto appunto la storia dei fascisti dei grandi pensatori fascisti che sono morti in qualche maniera
Per le loro idee che pure sono andato incontro ad una sorta di
Da marzo memoria
La morte dei fascisti presuppone anche un interrogativo che accompagni e tutto quanto il libro
E che si può riassumere in questa domanda che cosa che cosa dell'esperienza storicamente fallimentare del fascismo su questo piano quindi non
Non fa sconti a nessuno
Che cosa di quell'esperienza comunque qualche maniera si possa
Si possa salvare che cosa legittima questa domanda il fatto che già non abbia mai interpretato il fascismo dei termini di una una parentesi di una eccezione
Mi ha sempre inserito nel continuum della storia italiana qualcosa con cui necessariamente non soltanto i fascisti ma gli italiani nel loro complesso
Debbono
Fare i conti
E di conseguenza la domanda è pienamente giustificata
Un'esperienza storica che non sia semplicemente una parentesi non può non lasciare un qualche segno nella storia di un Paese e quindi ci si può chiedere cosa di quell'esperienza ancorché fallimentare ancorché finita nel modo qui tutti sappiamo
Possa ancora oggi mantenersi in qualche maniera vitale soltanto sul piano politico quanto per esempio
Sul piano
Delle idee e dei principi questo libro
Che potremmo definire di storia culturale del fascismo già hanno sempre privilegiato credo anche molto suggestionato per esempio dalla
Dall'interpretazione di Augusto Del Noce una lettura in chiave ideologico culturale del
Del fascismo era molto interessato più gli aspetti di storia delle idee che di storia politica in in senso proprio ora la domanda così formulata che cosa della grande lascito della cultura fascista
Del Novecento che poi gran parte cucite con la cultura
Con la grande cultura del Novecento possa essere ancora considerato che una qualche
Attualità la domanda scivolosa
Forse un po'meno lo è la risposta che se ne ricava che secondo me Galli riuscito a distillare molto bene
Ciò che può essere considerata ancora attuale e la critica
Potremmo dire da destra
Non tanto la democrazia quanto alle degenerazioni e alle contraddizioni del liberal democrazia contemporanea giallo chiaramente dice che la democrazia ha vinto la sua partita storica
E l'ha vinta anche perché i fascisti ne hanno sottovalutato la capacità di tenuta no più volte nel libro si legge che
Uno degli errori fascista è stato quello di considerare presi un po'da un vortice
Ideologico come le democrazie come sostanzialmente i belli come sostanzialmente incapaci di suscitare le stesse passioni che regimi totalitari sono stati capaci di suscitare aver sotto lo voto sottovalutato questo aspetto
Cioè la capacità della democrazia un solo di difendersi contro il proprio nemico dichiarato ma anche di
Suscitare passioni quali contrarie è stata una delle ragioni storiche della sconfitta
Della sconfitta del
Del
Decimi totalitari se già nettamente del fascismo la democrazia non sono i belli
Democrazie possono suscitare grandi movimenti di mobilitazione collettiva democrazia loro modo hanno valori e principi da da far valere
Tra gli altri quindi fondamentali del fascismo in chiave politica negato quello di libertà individuale quello di pluralismo
Politico-sociale democrazie hanno vinto tra appunto la loro vittoria non può essere considerata definitiva e irreversibile con cui democrazie rimangono
Dei regimi a loro modo fragili Lucio attraversata da contraddizioni da elementi anche di patologia e di degenerazione
La principale delle quali è la degenerazione come dire oligarchica delle democrazie che tra l'altro voi oggi possiamo misurare
Lì come dire con grande con grande precisione guardando come stanno evolvendo le principali democrazie contemporanei ivi compresa quella quella italiana appunto questo elemento di critica al potere
Del denaro alla allo strapotere delle oligarchie fatto cioè che la democrazia
E
I cittadini in democrazia possono essere esautorati dalla loro
Dal della loro sovranità quindi a loro diritto a partecipare
Responsabilmente attivamente
Alla alla cosa pubblica era uno delle preoccupazioni Viggiano negli ultimi anni e paradossalmente erano elementi di critica che lui ricavava
Da alcune
Espressioni le più avanzate della della della cultura fascista per esempio la sua attenzione
Al pensiero politico sociale ed economico di Ezra Pound credo che vada letta esattamente in questa chiave quel quella pensatore poeta lui ha ritrovato punto spunti critici esattamente in questa in questa in questa
Direzione
Nel libro si cita un certo punto una profezia Dio Oswald Spengler proprio sosteneva che per arrestare la decadenza
Delle democrazie
Dell'epoca fosse necessario affidarsi a nuovi Cesari no nuovi Cesari guidati da ideali
Viali
Guerrieri no
Il differimento al testo del trentatré anni decisivi in realtà già
C'era perfettamente resi conto che i nuovi cessa di contemporanei non non sono guerriglieri ma sono a loro volta mercanti no
I nuovi Cesari contemporanei possono essere gli esponenti certamente di più il potere oligarchico finanziario che mette in crisi le stesse democrazia su questo lui
Ha ragionato moltissimo e su questo secondo me ha trovato molti spunti che consentono
Come tutti i quali
Coltelli di considerare ancora attuale parte significativa della grande tradizione di Kyoto ideologica
Del del fascismo questo il primo punto secondo riguarda
Il tema
Punto del del rapporto tra fascismo e morte questa è un punto non un tema estremamente suggestivo perché questo libro che è una storia culturale il fascismo
Ribalta si pone in maniera molto molto intelligente molto efficace
Uno
Luogo comune storiografico che nel corso degli anni si è fortemente sedimentato quello secondo il quale il fascismo sarebbe stata una sorta di ideologia della morte per ragioni storiche
Legate anche alla sua nascita non il nesso di solito indissolubile eccetera esperienza primo conflitto mondiale la nascita di movimenti fascisti e praticamente
In tutta Europa e il fascismo si sarebbe ed è caratterizzato nella sua sfida la ma alla modernità come una sorta di
Religione morti seicento costato dietro questa sorta di
Di di di di di di fascinazione quasi microfinanza stradale la tesi che è stata portata avanti per esempio da Umberto Eco da Furio Jesi ed era ed è la tesi che oggi per esempio fa dire
Che nell'esperienza dei kamikaze integralisti islamici si ritrovano figli in essenza dal punto di vista spirituali geologico
Gli elementi di quello che appunto ecco definirebbe il fascismo eterno ma questa questa visione sacrificale
Dell'esistenza per cui la morte diventa un elemento qua si dice di di di riscatto e di autori di autoaffermazione naturalmente concepire il fascismo in questa chiave
Significa
Non solo porlo completamente fuori dall'orizzonte della modernità e renderlo drammaticamente
Inattuale ma anche appunto considerarlo una dice ideologia che come unico sbocco possibile
A quello appunto del dell'esperienza combattente che la guerra non fascismo in fondo si Ghezzi riassume del suo fallimento un'ideologia della morte non poteva che implodere
Nel contesto di una spaventosa deflagrazione bellica costata milioni di morti ora l'interesse del lavoro di Giano che lui capovolge questa questa
Questa impostazione facendo vedere che cosa anzitutto che la sfida
Politico spirituale e culturale alla alla morte notti vecchia esperienza avvenuta bile individuale e collettiva non è stata una prerogativa
Del fascismo ma come dire una delle grandi sfide culturali della modernità una modernità che cui e tanto più tende a rimuovere questo questo dato biologico naturale ineluttabile tanto più se lo trova continuamente di posto imposto di dinnanzi non c'è
Rimozione della morte individuale e collettiva che tenga richiede appunto nel dato col quale tutte le culture storiche
Debbono fare i conti fascismo c'ho avuto la
La capacità
La tragica grandezza di assumere questo dato anche in una chiave politica cercando vuol dire dite assicurare
L'esperienza l'esperienza della morte però non accettandola ecco non non non compie scendo se nel non dando vita appunto ad una sorta di
Negro figlia politica ma contrapponendo di per esempio un elemento
Lo dice più volte nelle pagine del libro di vita l'ISMU gioioso fascismo cercato come dire di esorcizzare la morte anche noi sicuramente in una chiave Cuper romantica che c'è anche questo aspetto questo aspetto un po'decadente di matrice
Dannunziano e del fascismo operato però nel fascismo c'è stata anche come dire unica
Il vilipendio della morte no sui cercato anche di
Sbeffeggiare Lula di esorcizzare o in una chiave vitalista
Enfatizzando appunto i valori i valori
Di di giovinezza di dinamismo quindi
Secondo Giano come lo si esprime in maniera molto lapidaria considera il fascismo una religione Mortis
è un'assoluta stupidaggine citazione letterale il fascismo è stato anche punto vitalismo Stato
Non è stato un compiacersi cupo
Del della morte incombe su tutti noi ma per certi versi esattamente il contrario no tentativo di esorcizzare la di trascendere in questo in qualche maniera proponendo una soluzione in una chiave come dire eroico combattente
Che poi è storicamente però si è visto non ha non ha funzionato il discorso diciamo somme molto convincente convincente voi se leggerete somme delle di lui corrobora con tantissime citazioni questa sua questo suo convincimento Prato dimostrando come
Il
Laici le riflessioni fasciste sulla morte corruzione in gran parte farina del suo sacco molto molto del simbolismo fascista in gran parte ereditava tradizioni storiche
Precedenti ma oggi c'è stata tutta una cultura che nel corso dell'ottocento in particolare
Se misurata con un
Col tema della morte in una chiave in una chiave politico mi fa vedere ad esempio sono in maniera perfetta come già il pensiero democratico radicale ottocentesco abbia
Giocato su questa connessione tra presente il concetto di patria
è una visione sacrificale dell'impegno politico che è qui quindi non è stata
Per niente un'invenzione un immenso nel fascismo il fascismo semmai la ripresa sul piano concettuale ma anche sul piano dei singoli
Tutto ciò detto però bisogna farsi anche delle domande per evitare di poi nascondersi le cose quello che dice diciamo il vero fascismo non è stata cultura della morte
Però
Il post fascismo
I neo fascisti
L'errore di pensare che il fascismo fosse
Essenzialmente una cultura della morte lo hanno fatto
Sia sul piano dell'azione politica militante
Sia in certe espressioni
Culturali alte
E questo secondo e far risaltare ancora di più la particolarità l'originalità della posizione di Giano Accame bastargli dire ancora oggi girare per le strade di Roma
Per vedere come in certe componenti giovanili dell'estrema destra come dire che ci sia ci sia ancora molto radicata e diffusa
Questa idea
Appunto che si potrebbe definire quasi necrosi diano il culto il culto dei martiri la santificazione
In una chiave come gli eroi costretti sacrificale della militanza della militanza politica dato questo che anche il motivo per cui
Dal mio punto di vista era era da vedere con preoccupazione il successo di Turi alé di libri come Cuori neri di Luca Telese come il sangue dei vinti di
De Giampaolo Pansa che sono state opere interessanti e forse anche necessarie e che però ad una certa destra come dire Phil fin troppo incline alla Negro Filia
Hanno secondo me fatto un un
Ma hanno fatto un affetto deleterio nel senso che hanno accentuato visto questo
Questo tratto giusto
Un po'un po'morboso un po'
Decadente un po'fatalista no intorno all'idea dell'impegno politico che in realtà non è mai stata quella
Quella di Giano rapporto non è soltanto in certe espressioni della militanza politica che si è finito per ridurre
Sotto il fascismo quello che veniva chiamato fascismo ad una sorta di religione politica della morte questo è accaduto anche in certe espressioni
Della destra
Culturale anche tra i più raffinate io in questi giorni
Per pura coincidenza ho fatto una lettura parallela del libro di Giano Accame con il libro di Piero Buscaroli il sangue dei vinti che probabilmente o alcuni di voi dalla parte avrà visto
Dalla parte dei dalla parte dei vinti chiedo scusa pubblicato da Mondadori patto la coincidenza molto significativa anche perché sono molto significative le coincidenze di storia personale tra Buscaroli e da carne entrambi qualche maniera
Sono partiti
Per il loro impegno politico avendo alle spalle la memoria l'esperienza se volete anche il fantasma
De la Repubblica sociale italiana però ti abbiano si la voglia di leggersi i due libri noterà immediatamente una differenza fondamentale appunto la dice lunga coi sul sulle peculiarità
Di Viggiano libero di Piero Buscaroli
E un libro che sarà scritto benissimo libero di un di un esteta musicologo raffinatissimo ma dal punto di vista politico tra Sudan odio ad ogni pagine sono rimasto impressionato
Dal
Dall'incapacità di un uomo come Piero Buscaroli di riconciliarsi di una qualunque possibile forma con le vicende la storia del proprio Paese Buscaroli odia la Repubblica tutto ciò che nato come dire quasi come impostura dalle ceneri del fascismo per lui oggetto continuo di disprezzo e di vilipendio
Con punte retoriche anche efficaci ma insomma bello scrivere può non giustifica secondo me le stupidaggini che anche elegantemente si possono scrivere Buscaroli e uno della generazione di
Di Giano
Che non si è mai
Riconciliato non si è mai voluto riconciliare con la storia del proprio Paese
Chi è rimasto fermo dal punto di vista dell'orologio mentale al mille novecentoquarantacinque che appunto intitolato libero dalla parte di vinti rivendicando questa condizione che prima ancora che politica ovviamente la condizione psicologica no
Si parla della nobiltà della sconfitta però ciò con la sconfitta
Per peculato a oltre certi limiti temporali io non so quale quale nobiltà possa possa nascondere l'impressione che invece va dato libero di Jeanne questo libro ma tutte le cose che ha scritto lui esattamente contraria
Giallognolo che sin dall'inizio si è posto il problema di
Uscire fuori punto trenta da un'esperienza che rischiava di essere
Paralizzante che sin da subito si è posto il problema di riconciliarsi di una qualche forma
Non soltanto con la propria biografia ma con la storia degli altri italiani compresi gli italiani che
Del quarantatré quarantacinque euro fatto una scelta profondamente diversa dalla sua ciò che colpisce del
Del suo modo di rapportarsi alla storia del fascismo ma appunto complessivamente la storia d'Italia e dal punto di vista di giallo il fatto che
Nella storia di un Paese non possano esistere fratture incolmabili no già non sempre si insistito sull'idea
Del carattere sostanzialmente unitario della vicenda storica nazionale
All'interno della quale c'è anche il fascismo ma punto non come parenti e siccome momento tragico crea dunque fallimentare che però non può essere oggetto di rimozione da un lato che è stato un errore di molta cultura
Democratica per tantissimi anni non può nemmeno essere oggetto come nel caso di Buscaroli di una sorta di culto né Cross.doc di la perpetrazione come dire in politica
Di quelle di quelle
Di quelle vicende quella punto ricevuto sulle differenze con cui anche in in alcune espressioni tra le più alte tra i più significativi della cultura di destra di questo Paese
Punto e differenze che ci siano state io non ho mai sentito Giano esprimersi in termini di risentimento un altro degli elementi che hanno sempre colpito
Della sua vicenda già le apparteneva ad una generazione che sicuramente come dire ha molto sofferto anche dal punto di vista personale spesso ce la possiamo raccontare come vi pare oggi tutti tutti ti telefonano se può scrivere sui grandi giornali ti danno spazio però
La la vera storia vere che negli anni sessanta settanta e rimesso ai margini della vita pubblica la scelta d'impegno politico militante
A destra
Era era penalizzante
E questo talmente come dire accresciuto in molti tra generazioni Giano una sorta di pesante risentimento hedge hanno presente invece io non ho mai assistito esprimersi in questi termini non si è mai lamentato del fatto che gli altri
Degli altri nuovo cercassero o
O lo tenessero emarginate anche perché appunto grazie al suo atteggiamento conciliato e conciliante ma poi non è stato mai tenute margini da questo punto di vista è stata una felice eccezione Giano
Giano chi l'aveva interlocutori parlava con gli avversari
Ha fatto esperienze politiche richiamando il messo secondo me in maniera positiva di uscire dell'orizzonte inventare un pubblico pompo autoreferenziale
Del neofascismo prima Luciano
Ricordava l'esperienza
Di nuova Repubblica un certo punto reggiano si è allontanato dalla destra politica tradizionalmente intesa per cercare di battere nuove strade proprio perché aveva capito che non si poteva restare chiusi
Nel culto anche un po'patetico delle proprie memorie quindi attento all'avventura presidenzialista al fianco di un grande antifascista come Landolfo Pandolfo
Grandolfo Pacciardi
Insomma
Quello che vorrei dire su questo veramente concludo e che l'esempio di Giano pur nel rispetto massimo che ho per tutte le altre esperienze
E avventure politico-culturali ivi compresa quella di Buscaroli
E ed è molto particolare secondo me da grandissimo motivo di
Di di riflessione e l'uomo
Che per tutta la vita nonostante quello che
Si tende
A pensare in
Non è stato in realtà un militante politico già mi è stato
Un un intellettuale fondamentalmente un uomo di scrittura nuovo di pensiero russe come dicevo prima si è sempre messo
Volentieri in discussione che ha sempre mantenuto un legame molto stretto di appartenenza con quella di lui considerava la sua comunità politico DG larianesi avuto anche la forza di distaccarsi dal punto di vista politico
Quando ha ritenuto che restare entro quel recinto
Non portasse no non pensasse da da nessuna parte e tutto questo mi porta a dire che il torto maggiore che si possa fare Aggiano d'ora in avanti e quello punto d considerarlo
Come dire un saltino tra gli altri non lo merita e penso che alla fine non l'avrebbe
Nemmeno nemmeno gradito la cosa migliore che si possa fare per rispettarne la memoria per valorizzarne l'opera invece di considerarlo per quello che
Sempre stata una persona che aveva grande rispetto
Per la tradizione ma
Che pensava anche che la tradizione allorché innovata fosse il vero unico grande
Motivo di progresso di una comunità umana grazie
Tanto
Intanto un saluto alla signora Rita del cova camme alla signora Barbara accade che ci fa ci onorano della loro presenza
Passiamo la parola Giampiero Mughini
Dunque premetto
Che io rifuggo dalle presentazioni dei libri come dalla peste
Quindi faccio solo o delle rarissime eccezioni
Questa eccezione è legata due cose a Fagiano carne
Amico indimenticabile
E
A uno al fatto che questo dibattito e organizzato dalla Fondazione Farefuturo
Che qui lo dico e qui lo metto a verbale è una delle cose più interessanti nella vita politica e pubblica di questi ultimi anni messo a verbale
Quando ho sentito di questo libero sentito nazionale c'era stava arrivando questo libro di Giano
Che ho conosciuto nel mille novecentottanta in occasione di quel
Documentario anche
Chiudo dicendo che è un'antenna un venticinque ma dei tre lettori
Demitri elettori
Io per esempio
Articolata
Che sono molto disinteressato alle distinzioni sinistra a destra mi sembrano presepi molto lontana
Identità che non hanno nulla a che vedere col possibile dell'oggi sono molto interessato alla distinzione tra chi spegne il telefonino si fa un dibattito
Degli alloggi
è una cosa
Chiusa la parentesi
Nell'ottanta io stavo facendo questa
Cosa che era identità cioè che si raccontasse
Sulla tivù nazionale etc l'universo della destra dei neri giovani e meno giovani senza dire criminali delinquenti tre narici assassini mangiatori di bambini ebrei per fare questa cosa era pressoché impossibile perché Vigneri essi stessi
Non volevano parlare perché si immaginavano che sarebbero stati cotti al ragù
Almirante si rifiutò di parlarne
Fini si rifiutò di parlarne
Rauti mi parlò ma poi
Se ne pentì all'avvocato suo mando una di svetta io ho detto alla RAI facciamolo Rauti non dopo una lettera
Perché il Giano che non mi conosceva mi accolse il mio accolse alla maniera sua generoso e leale
Perché io avevo scritto su un mondo operaio pochi anni prima una cosa lunga così cioè quindici righe forse venti tra le quindici e venti righe suo operato Asia
Su Odeon asiatiche e scrivere su un giornale di sinistra che si chiamava mondo operaio che è stato un grande giornale sono città perché nessuno sa più nulla di niente di niente di niente
Di niente
Quindi libri che dici tu gli uomini dei libri chi sono quanti sono gli uomini dei libri c'è qualcuno oggi che sappia di che cosa sta parlando pentirci vogliamo fare dei nomi lasciamo
E già non mi accolse perché c'erano queste quindici venti righe dedicate all'Asia
Io la prima edizione di quei
Può ENI diffondere
Nel carcere
Nei problemi di quando lui aspettava la mattina in cui lo prenderà apprendere e da quella cosa
Siccome io conoscevo quasi Iacono conscio anche bene
Avevo l'idea quello del quarantacinque fosse stata una sexy shop un processo durato una mattina
I processi
Sono difficili da fare certo non possono durare una mattina si tratti di Basilea o si tratti di Calciopoli
Leggendo
Quando ho saputo di questo libro la morte dei fascisti
Avevo pensato che fossero cose precedente mente edito un polo errore un po'al Governo un po'il Governo ma poi in realtà il libro è una cosa nuova
Perché è una cosa
Ma perché il libro di una vita
L'apoteosi la somma il Bilancio scritto
Si parla di morte a un tempo della vita di Giano Accame
In cui la triste signore se è stato avvicinandolo Giuseppe
Ed è il libro un ed è il libro per antonomasia di questo fascista totale
Giannone che era un tantino fascista in un fascista totale perché era un fascista con tutte le sue idee e le sue mozioni le sue fedeltà il suo dolore la sua sconfitta
C'è nella vita di Giano un fermo immagine un fermo immagine
Quella mattina del venticinque aprile mille novecentoquarantacinque in cui lui diciassettenne sia rosa
E il suo arruolamento dura alcune ore perché lo prendono nel tardo pomeriggio e continua non è rimasto fedele
A questo acquisto fermo immagine ma
Fedele in un modo di una intensità nel mentre che lui era un uomo molto articolato perché si può essere fedeli dai io
Si può essere fedeli
Ad una bugia che ti è stata raccontata da ragazzo ci sono tante di queste fedeltà di cretini e la mia generazione ci sono un sacco di ai ragazzi ex ragazzi dai capelli brizzolati che son fedeli
Alle batte agili che avevano imparato sbirciato negli anni Sessanta
Invece quanto più in generale non l'esperienza l'articolazione professionali libri letti e scritti la vita eccetera tanto più questa fedeltà si rafforzava ma neppure al fermo immagine non lo scrive al giuramento del barile
Al giuramento del Balilla cioè a poche parole pronunciate non so se a quattordici o quindici anni e questo in un'epoca la nostra
In cui le uniche la gente Lolli FDL ai giuramenti che non ci sarebbe niente di male si scorda di averli fra
Sì si ricorda di aver li fa molti non si ricordano più di essere stati comunisti si dicono io o altri cosa stai dicendo o meno ci ricorda
Nel mille novecentocinquantasei ai tempi dell'Ungheria più fondi un bellissimo dibattito al sud Cina nuovo che era allora una rivista molto importante
Su Cinema Nuovo che allora il resto ed era
Sciolti dal giuramento
Cioè quei giornalisti intellettuali quarantenni quarantenni degli anni Cinquanta che avevano visto l'Ungheria drammaticamente si sentivano
Sì oltre dal giuramento che avevano fatto al proletariato in armi al partito unico allena la dittatura del proletariato Astalli presto è stato il comunismo
Certo non le cooperative emiliane quelle andavano fatte socialisti
E allora in un'epoca come la nostra in cui
Non è che nessuno mantenga la parola data a nessuno si ricorda più uguale è stata la parola che ha dato
Tra l'altro si può che si può sul uno può anche cambiare
Io non ho oggi le idee che avevo ieri mattina imparato qualcosa in più
E invece è ingenuo questa fedeltà e qualcosa potente
Lui cosa scrive scrive un libro letterario come io avrei voluto che facesse perché ritengo la letteratura più importante colpiti
Non ci si può
Già noi scriviamo un libro pieno di squarci letteraria eccetera che però serve a comporre quell'identità
Naturalmente questo comporta delle sovrapposizioni
Pound è sufficiente il suo destino sono stava sufficienti le sue poesie e sarà sufficiente il silenzio che sopravviene al tempo in cui lo misero nella gabbia
Questa vergogna della democrazia
Perché fanno un profeta ricco
Però Eliana invece ci tiene moltissimo ci tiene moltissimo perché Luigi ogni parola e in questo libro ogni parola è come è scolpita nella pietra
Perché è una parola cui si è arrivati dopo una visita
Scolpita come una pietra ogni parola deve comporre questa identità questa identità questo bruciante
Bisogno desiderio quell'Hui abili ricomporre un'identità sta parlando uno anche ritiene tutte le identità
Del Novecento morte e sepolte morto e sepolto e non significa se tutto il contrario
Parimenti i templi gli altari le targhe scrivi racconti
Metto
Io penso di avere molti mesi città nel mille novecento
Cos'era ottantacinque a quarant'anni dal venticinque aprile mille novecentoquarantacinque feci sull'Europeo dieci pagine
In cui raccontato il venticinque aprile mille novecento qua
Quarantacinque loro contavo quarant'anni dopo dal punto di vista di quelli che erano braccati
Di quelle che si riprendevano li mettevano contro un muro no se andava bene
E allora racconta
Ai personaggi Romualdi parte
In altri eccetera
Conoscevo questa vicenda
Io non so esattamente Solaro che cosa abbia fatto fascista non conosco bene questa cosa
So quello che gli ha fatto da
Primo tentativo di impiccagione e poi secco
K
E la figlia mi mandò una lettera che conservo
Che il culto della barbarie
Il culto del muretto di Dongo
Il culto dei
Cadaveri ricca
Piazzale Loreto
Il culto degli uomini trascinati via dalle case assassinati nel triangolo della morte che questo culto sia rimasto una componente non dirò essenziale ma importante
Dell'antifascismo
E un'altra delle tragedie italiani
L'Italia subito due tragedie questo prese quella vittoria del fascismo quindi la fine della democrazia e quindi le leggi razziali e quindi l'alleanza con il titolare e quindi che uno come Giacomo Debenedetti il padre
Del collega Antonio Debenedetti con cui Gianni Borgna scritto un bel libro dedicato alla storia di Roma che Giacomo Debenedetti non potesse firmare un libro con la sua firma tra mille novecentotrentotto e quarantacinque
Ragazzi e queste non sono scherzi
Non sono scherzi
Io la prima edizione del libro di Giorgio Bassani non è firmato Giorgio Bassani non so scherzi c'è una frase che non mi piace del libro di Giano forse
Avrebbe detto taluni racconta
Anomala parte dite a piazzale Loreto non è detto che ma a parte ci fosse aperti
Sparò vide piazzale Loreto edile nel capo quinta
Sono pienamente d'accordo
E che hanno
Scrive
Questa mezza riga che una riga che non mi piace del suo libro
In quell'Italia non restano altro Carboni
No
Quelli aliena aggiunta a questo punto per le scelte politiche fatte dal mille novecentotre
Perdonami quella riga no
No quella riga no
No quella Riganò perdono però non è tra virgolette ma la parte dice mi viene da vomitare e Giano scrive in quell'Italia non c'era che
è
Primadonna merita
Non potevo sapere
Forte non potevo saperlo non ho visto le virgolette
Vi chiedo scusa ma io non vedo le regole
Cioè
Se tu sei sicura che sia di male tutela mamma
Che
Esco
Scusa merita Luigi che già si spacciava molto operanti fascista eccetera scrive in quelle italiano restava
Comunque certo me lo dice
Con assoluta
A proposito di questa Italia dottor queste espressioni tutt'altro che sei non è un piccolo particolare dice il fascismo se sbagliato nel pensare
Che le democrazie erano belli non è che sia sbagliato nel senso come tu puoi sbagliare eccetera eccetera
Il fascismo ha dichiarato guerra prima l'Inghilterra la Francia
Avere dichiarato guerra la cugina francesi in questo modo già quella è una vergogna
Ha dichiarato guerra gli inglesi contro i quali non abbiamo vinto neppure mezza battaglie
E abbiamo dichiarato guerra alla all'America noi abbiamo dichiarato guerra all'America e Giovanni Ansaldo
Quando Mussolini chiese mi dice ma lei che ne pensa e Ansaldo gli disse mi scusi induce ma lei l'ha mai visto l'Annuario telefonico di mio
E
Questi sono piccoli errori di un leader politico non sapere quante grosso annuario telefonico di New York e insomma
Quindi non è che un piccolo errore Buscaroli perché
Buscaroli a tutto il diritto di essere quello che di odiare come ruolo eccetera eccetera
Ed è bellissimo che la democrazia
Sotto forma della casa editrice Einaudi Mondadori chiedo scusa pubbliche il suo livello che il suo libro circoli eccetera
Non credo che questo potesse avvenire facilmente
Nella Germania analizzi
Oppure nella peggiore io so non lo so benissimo che durante il fascismo c'era una larghissima
Comunicazione lo sa benissimo
Ci siamo quindi non sono piccoli errori marginali non sono piccoli errori marginali
Per questo monumento che comunque
Girano vuole dirigere alla nobiltà di questa esperienza
è verissimo che questa esperienza non era nato come dite nato come dicono gli imbecilli del
Dell'antifascismo contro la cultura che al contrario
Nasceva dalla cultura della guerra e del dopoguerra
Che era cultura persino l'Arditti istmo
Che era cultura persino l'Arditti sumo il coltello dell'ermetismo era cultura perché era il simbolo del coraggio dell'assalto o a corpo vivo contro le trincee
Di quella guerra che abbiamo fatto per Trieste una gita di cui nessuno si ricorda più se sta a sinistra o a destra verso su o verso l'alto e per non dire della Regione che sta dietro Trieste
Che è andata
Cosa voglio dire a conclusione il libro più bello di Giano forse sì forse sì perché insomma è un monumento
è un monumento e un'altra osservazione voi avete citato alcune
C'è un'altra circostanza dico io sono orgoglioso
All'università di Roma
All'eletto
Palazzo delle lettere insomma eccetera saranno passati basta quindici anni vent'anni
E io
Ho condotto
Interessi
Il mio grande amico Antonello Trombadori
Io il mezzo Giano stare qua Antonello stare di qua
E mi ricordo Giano che gli disse a un pubblico che era fondamentalmente di ragazzi di destra
Sì perché i ragazzi di destra ammettevano questa cosa quei bastardi dell'estrema sinistra no atti e allora
Antonello divisi sbagliati ma
Il fascismo caduto
Per il fascismo
E questo è un elemento che io giudico di grandezza del fascismo forse in disaccordo con molto di voi
Io ritengo un elemento di grandezza del fascismo che la sua parte che una parte alta
Parte secondo me migliore del gruppo dirigente il venticinque luglio del mille novecentoquarantatré
Dopo che gli aerei alleati hanno massacrato il quartiere San Lorenzo il quartiere San Lorenzo prendere atto della situazione
Prende atto che le democrazie sono più forti
Questa è una cosa di
Ma credo che
Gli amici di
Farefuturo su questo siano assolutamente sensibile quindi altro che
Tradimento eccetera può il fatto che ci sia stata la sciatteria italiana tutela e la storia nostra che va molto al di là
E poi l'ultimissima cosa
Già noti e c'è un certo punto e questa è una cosa quali io non ho una risposta
Dice la Resistenza nella percezione di allora nella percezione della popolazione non era questo paradiso eccetera mentre quegli altri erano mostri assoluti
Questo questo quadro lo ha disegnato la cultura
Dei vincitori eccetera eccetera questo io non lo so dire non riesco a entrare e lo spirito popolare del mille novecento certo è che Marzabotto e ne potrei citare
Altre eletto voi mi direte son così tutte le guerre queste ma questa è una cosa
Alla quale non
Cioè il quarantacinque certamente completamente diverso dal sessanta quando io sono per
Ho cominciato a balbettare le idee della politica e effettivamente pensavo che i fascisti
Avessero tre o quattro narici però c'era un piccolo particolare che non mi funziona che mio padre era stato fascista di medici che avverrà due
Velocissimamente ma di parlare la di passare la parola Gianni Borgna
Il riferimento di ma di Mughini a quell'articolo del mille novecentottantacinque venticinque aprile dall'altra parte dieci pagine stupende che ancora conservo
D'altra parte sono il secondo vettore di di Giampiero il primo sta qui si chiama Peppino Salmè liete di Catania tutti i suoi articoli conservati e e lì c'era la biografia
Raccontava di quei giorni di Beppe Niccolai che stava nel campo di Air Force c'era la c'era già la Came c'era Piera gratis chi c'era Pino Romualdi erano pagine stupende con queste foto di piazzale Loreto eccetera
Sulla questione di parziale vedo che poi nella parte con cui questo libro inizia perché Giano hanno parlato in questi anni parlavo spesso colui anche di questo libro e mi rammarico
Che dovevo capitargli dei libri di Furio Jesi alla fine pagano non è potuto avvenire ma comunque conosco la genesi del libro eccetera
Cominciò questo libro con una articolo pubblicato sulla rivista popolo postale Milano centottantasei ove intitolato la morte dei fascisti e qui c'era questo ragionamento letterario sul piazzale Loreto
Io personalmente sto notando continua a leggere i libri di varia natura quanto questa immagine di piazzale Loreto è un po'l'immagine tragica del Novecento
L'altro ieri leggevo per caso un libro di Papa Giovanni ventitreesimo avaro
Carli e anche lui era colpito da queste immagini Ceva il diavolo ha colpito
Venti giorni fa leggevo i diari portoghesi di Mircea Eliade e anche gli atei così grande esso alle Regioni scriveva
Questi immagine di piazzale Loreto e qualcosa per cui io disprezzo gli italiani ma potrei fare centinaia di esempi c'è veramente un'immagine
Che nell'immaginario novecento rappresenta qualcosa sul senso del tragico ecco io credo il libero di fatto è partito da questo da questa immagine
Ti ricordi personali cosa che mi voltai detenevano ideale tante vorrei ricordare che l'amico con regista Gualtiero Iacobitti che stava nell'esercito CONI americani Luigi come ma la parte risaliva risaliva voi americani
Quando si trovò davanti alle immagini piazzale Loreto
Ed ecco pura folgorazione e passò culturalmente dall'altra parte con i fascisti tutti non era stato fascista cioè quell'immagine qualcosa di importante ha significato io però a questo tipo sia anche un lavoro di memoria
Come dire come la tragedia classica greca con Eschilo eccetera nasce in quella fase definisce una certa questione dell'Occidente secondo me queste immagini rappresenta il tragico del Novecento
Gianni Borgna
Io non ho la stessa idiosincrasia Giampiero fatta nelle presentazioni di libri
Però comunque anch'io sono qui se vuoi anche per per fare in futuro perché in fondo è senz'altro un'esperienza molto interessante
E e sicuramente per Giano Accame che è stato davvero come ha già detto Giampiero
Un amico indimenticabile
Ci separavano tante cose innanzitutto l'età tra l'altro
Ma da quando io ho potuto conoscerlo
è stata una delle persone con le quali
Mi sono sentito di più
E io ho collaborato anche stato detto adesso è inutile ricordare tutta questa storia
E soprattutto mi ha sempre dato degli stimoli e spero di averne dati
Qualche volta anch'io a lui
Questo libro è sicuramente un libro molto significativo
Penso anch'io uno dei suoi più bene non so dire se il più bello certamente uno dei suoi più belli e l'unico rammarico
E nel fatto che purtroppo non lo ha forse neanche concluso nel senso che
è un libro in parte incompiuto soprattutto nell'ultima parte
Tuttavia e è un libro appunto molto significativo molto personale si sente come dire la sua voce sempre in tutto quello che
Viene detto viene spesso sottolineato anche con molta forza
Io anche per non farla troppo lunga perché le presentazioni di libri pagati
Hanno anche queste diventano certo punto ben troppo lunghe cerco di dire essenzialmente tre cose che
Sono cose che mi sono così venute alla mente leggendo approfondendo pagine ritornando su alcuni capitoli eccetera
Ma innanzitutto lo diceva adesso anche Giampiero
Una cosa che è molto evidente
E questo diciamo anche a Balyo
Grosso abbaglio che
è stato preso da una parte
Della cultura italiana nel giudicare il fascismo perché
Del resto anche nel libro di Giano Accame questo viene ricordato non so sappiamo tutti benissimo che
Parte dell'intellettualità italiana e parliamo anche di personaggi importanti notevoli
A cominciare da Norberto Bobbio hanno considerato il fascismo assolutamente privo di una sua cultura
Del tutto scollegato diciamo così dalla cultura
Ora questi sono francamente
Questo è francamente una posizione che non si capisce bene su cosa possa essere basata
Che è stata confutata direi forse
Definitivamente
Nel bel libro di del Noce prima Del Noce veniva ricordato
In particolare nel suicidio della rivoluzione dove credo che sin dal primo capitolo parlando di Giacomo Noventa
Del Noce sottolinea appunto questo concetto che il fascismo è stato un errore della cultura ma non certo un errore contro la cultura
E le pagine di questo libro ma in particolare
Diretto un tema alcune
E
Sottolineano con grande forza questo aspetto cioè
A un certo momento quasi un catalogo dei nomi dei grandi intellettuali italiani
Europei mondiali tra questi Pound che era americano ben sappiamo
Che in qualche modo sono stati o fascisti o magari non fascisti ma sedotti in qualche misura dal fascismo
E che certamente hanno dato vita a quelli evito usa un'espressione di una volta Usai
Io un'intervista credo proprio al Secolo d'Italia
Molto rimproverato dall'unità ma si tratta di un lievito culturale
Che fa parte della cultura contemporanea
Questo non significa affatto quella cultura non possa appunto sbaglia l'errore della cultura ma direi che
Non esiste cultura quando c'è un errore è una posizione francamente molto paradossale
Dicendo questo voglio anche ulteriormente direi soprattutto per l'Italia
Che nella storia dell'Italia contemporanea per esempio della Roma contemporaneo
Di cui mi sono appunto occupata anche di recente per il fascismo un ruolo importante come può saremmo come potremmo non sottolineare questo aspetto
Ha un ruolo importante non so se lo dobbiamo definire l'autobiografia degli italiani certamente nel DNA degli italiani
Contemporanee il fascismo ha un suo peso accedere su questo
Appunto non credo che si possano
A mettere in discussione il suo
Ma la cosa più interessante anche delle letture un'altra perché Giampiero diceva appunto una delle maledizioni
Dell'Italia anche questa cosa di averi e nei confronti
Di questa vicenda di questa storia di questa esperienza un atteggiamento appunto del del tipo così demonizzare ante solo demonizzate eccetera in realtà secondo me
E lo vediamo anche leggendo il libro di Giano Accame questo atteggiamento però e quasi più dell'oggi che non
Del passato
Perché per esempio adesso
Si dovrebbe a lungo discettare su questo però
Prendiamo anche cose esempi che sono forniti dallo stesso libero gli accade per esempio giamaicani citato il bellissimo libro che la casa sulla collina di Pavese
è un libro quarantotto se non ricordo male
Che un libro in cui pavese esprime fortemente un sentimento di pietà anzi nei confronti dei
Tra l'altro un libro anche molto drammatico perché pavese si sente abbastanza e forse non sono tra le righe
Che
Anche come il rammarico di avere scelto praticamente di Indino combattere quasi di
Esiliati assi forse per viltà comunque
In quel libro nella parte finale
Momenti più belli ma una grandissima parte contratto forcella incluso a
Prima linea né con la Decima Mas né con una brigata sta
Il racconto della Resistenza come fa normano che pura leggenda
Nessuno ma minoranze però attive risoluto e talvolta fanatica questo che l'accordo però
Appunto pavese forse nel clima invece del dopoguerra
Nutriva quasi questo sentimento di
Le
Di non avere partecipato in maniera chiara raggiunto
Alla guerra e alla Resistenza pregresse sono presso il sessantuno però però lui
Però lui appunto questo lo dice loro sottolineato è un fatto suo personale anche in un suo dramma personale ma quello che conta
Di questo libro arte delle bellezze letteraria del libro steso che uno dei più belli siamo veri pavese e che soprattutto lui esprime questo forte sentimento ripeto di pietas
E parla tra l'altro della guerra civile
Quella
Che
Tutt'altro che un altro concetto che
Variamente sta verso la scienza contestato come se non fosse mai esistita una guerra civile ma pavese quella comunista sappiamo bene nel quarantotto quindi
Fondo a tre anni dalla fine della guerra
Sottolinea che c'è stata una guerra civile sottolinea che son morti da una parte e dall'altra che la stessa pietanza a quel punto deve essere per gli uni e per gli altri
Siamo punto parlando
A tre anni dalla fine delle guerre in un clima ancora piuttosto infuocato sia nel mille novecento quarantotto
Ma Togliatti per esempio che Giano Accame
Cita spessissimo anche questa è una cosa che mi ha colpito perché nei confronti di Togliatti diversamente dalla vulgata corrente per esempio accade
A un atteggiamento di enorme rispetto
E anche di norme considerazione
E
Cita tante cose adesso è inutile citare ma
Vorrei aggiungerne una che forse non è citata da carne in questo caso Togliatti già nel mille novecentotrentacinque come Giampiero pensa
A Mosca
Tende a quel famoso corso tra l'altro di finito corso su degli avversari
Neanche gli Assessori nemici sui dei buoni un corso sugli avversari appunto i fascisti e in questo corso sugli avversari
E Togliatti dice delle cose interessantissime da
Conto di tutto quello che era accaduto diciamo dall'immediato primo dopoguerra in avanti cercando appunto di capire come mai il fascismo in Italia
Fosse riuscito ad arrivare al Governo può al potere comunque avesse avuto anche quel consenso che era mancato vale forse della sinistra
Questa analisi del conducente o gli atti che a Mosca trentacinque
E per certi versi se pensiamo alle cose che spesso vengono dette oggi accenti antifascisti di una anticonformismo assoluto
Perché in fondo io credo che gli stessi libri di De Felice non a caso è stato un comunista almeno nella sua giovinezza
E vi sentissero molto in questa lezione dell'elezione di Togliatti della riflessione di Gramsci naturalmente
E questa è un'altra cosa molto significativa perché
Questo affrontare il problema
Avrebbero detto gli antichi sine ira et studio cioè
Senza
Essere così condizionati dal tumulto delle passioni ma con una
Capacità di oggettivizzare il problema stesso
è stato molto più di quei protagonisti di quella storia peraltro se vogliamo tante sofferto molto di più il fascismo naturalmente Candle dei nostri contemporanei e hanno un atteggiamento
Spesso e volentieri così di chiusura netta assoluta totale di ripulsa nei e di fanatismo appunto che
Penalmente oggi norme neanche il prodotto comprensibile
Francamente non è più neanche molto complessi
E vengo alla terza considerazione il libro di di Giano Accame e molto interessante anche per un altro elemento
Qui forse il più controverso parlato adesso anche Giampiero abbastanza lungo
E il fatto cioè che accanimento non abiura ciò così dalla sua esperienza dalla sua storia
Ma nello stesso tempo però conduce un ripensamento profondo di questa esperienza di di di questa storia perché
Il libro di Accame è anche molto critico diciamo di questa esperienza
Prende atto delle dure repliche della storia si sarebbe detto una volta sottolinea anche tutto ciò che evidentemente e fallito di questa storia nello stesso tempo però
Appunto con un'abiura
E
Anche questo atteggiamento secondo me e molto interessante soprattutto rispetto all'oggi
Ora
Intanto quest'anno un'abiura è dovuto a un fatto importante che
Giano Accame sottolinea nel suo libro e cioè
è vero che le esperienze
Diciamo così totalitarie per intenderci sono fallite eccetera eccetera ma è altrettanto vero che
La società diciamo così
Capitalistica sempre per intenderci
Non è che si sia rivelata e si riveli tuttora comunque la soluzione a tutti i problemi e qui
Accame sottolinea anche
Quante
Di di quante lacrime insomma diciamo così di quanto sangue
Brondi anche questa società cosa abbia comportato in termini anche di genocidi altrettanti genocidi la storia dell'Occidente eccetera eccetera e questa è anche una parte
Che mi sembra giusto interessante del suo libro della sua riflessione
Ma oltre a questi soci a punto un dato di fondo oggi nelle cose che
Ricordava poco fa Giampiero anche in questa
Devastante in cultura che ci circonda
Appunto
Si è veramente un po'troppo persa l'armonia di tutto e la conoscenza di tutto
E c'è obiettivamente anche un trasformismo talmente continuai e altrettanto devastante che colpisce praticamente colpisce allora
Se la vittoria poi comunque denunciamo che la democrazia perseguire un po'la traccia del libro di litigi hanno deve significare però
Assolutamente e soltanto omologazione
Ecco allora da questo punto di vista io credo che è un atteggiamento diverso di riflessione di ripensamento autocritico anche drammatico che però non significhi né abiura cioè
Né omologazione sia importante
In questo senso io
Ci riflettevo per altri motivi
Ho ritrovato
Giorni fa una pagina anzi belli un'intervista
Che Pasolini non so quanto amato da Giano però comunque citato soprattutto per per il fatto che il Pasolini fu uno dei pochissimi forse il solo allora
A rivalutare ampiamente parlando anzi ha considerato uno dei suoi
Più grandi maestri e a fare
Anche lui proprio per la televisione intervista bellissima
Con Ezra Pound
Il ventidue aprile del settantacinque Pasolini sul Resto del Carlino perché era andato
A Bologna siamo in piena campagna elettorale perché si votava per le regionali del settantacinque come ricorderete era andata a Bologna peraltro nella sua città la città dove la NATO
è un certo punto il Resto del Carlino due intervista
Egli chiede i fa due interviste uno li fa due domande una in particolare Sur sulle stragi
E l'altra
Sul voto
Allora intanto Pasolini parlando della seconda fase dello stragismo
Tema molto complessa adesso sarebbe lungo affrontare ma lo cito solo per bisogna dare questa risposta fulminante di Pasolini dice non sono i fascisti
Che hanno messo le bombe le bombe sono volute dal potere
E poi subito dopo chiedendogli del voto e
Si parlava appunto la civile cose eccetera
Pasolini risponde mi auguro che gli stessi fascisti continuino a votare fascista meglio un voto sbagliato lungo tempo
Ora e con questo discorso sull'omologazione e quindi anche sulla lotta l'omologazione quando diventa appunto travesti etilismo trasformismo mascheramento credo che sia una cosa molto importante
E credo che
Questo libro di Janò che poi fedeli appunto perciò lo sentiamo parlare in queste pagine un po'a tutta la sua vita e anche al suo pensiero
Non è appunto come dire l'espressione di una coerenza forse benzine esagerate mal riposta quanto invece l'espressione del rifiuto assoluto
Della omologazione ecco per questo io credo che sia non sono un libro importante ma un libro col quale noi continuiamo a parlare con lui
Allora
Prima di passare la parola per le conclusioni a a fare la velina una precisazione
Un consiglio di lettura ulteriore è una citazione proiezione questa a questa prima presentazione del del libro di Giano Accame la morte o ci sia stata organizzata
Dal Secolo d'Italia
Prestato e lui è stato direttore se come il miglior Direttore del che il nostro quotidiano avuto qui è stato anche un nostro atto Thomas trovava Aggiano da questo punto di vista
E e fa le pulci ha ospitato quindi ci tenevo a dire questa cosa perché sembrava che lavis organizzata Farefuturo
La seconda cosa un Consiglio di lettura ulteriore che il che di un libro che è uscito recentemente che Accanto alla tigre iscritto da Lorenzo Pavolini
Un giovane intellettuale letterato di sinistra
Che è il nipote
Di delle di Alessandro Pavolini e in questo bellissimo libro
Questo ragazzo racconta di come nel libro di testi di testo di terza media scopre la foto di piazzale Loreto e vede vede
Tavolini appeso lì accanto a Mussolini eccetera diciamo sta il nonno
Gli avevo detto che non era morto in guerra nasce da questo percorso un libro molto bello che consiglio a tutti e che aiuta a comprendere questo la morte dei fa cistiti attivamente da un punto di vista di una persona che è nata negli anni Sessanta e viene anche da un altro ambiente politico e culturale veramente interessante
L'ultima citazione che vi faccio si omette fondamentale che abbiamo parlato di abiure non abiure ed è una citazione di uno storico
Israeliano zero esternarle che secondo me a come dicevo prima insieme ha mosso
Ad Accame passeranno ha capito il fascismo
E diceva zero esternamente
Nel suo libro famosissimo né destra né sinistra
Si può essere pieni di ammirazione per la vitalità della cultura fascista per lo stesso senso di unità del fascismo restituiva alla collettività ma nello stesso tempo
A pulire il totalitarismo aborrire lo Stato poliziesco aborrire il crimine politico non sia necessariamente i candidati al posto di guardiani dei campi di concentramento
O di serbi delle dittature se si riesce a percepire invece
Quello che alcuni uomini di pensiero che alcuni politici degli anni trenta ammirava non lo spirito del tempo e cioè l'anti materialismo e la rivolta contro la concezione utilitaristica nella società io credo che sia questo il nucleo del Novecento che interessava la chiave
Che interessa persone anche come me e che in questa chiave noi dobbiamo interpretare questo libro la parola Flavia Perina che parlamentare ed è il direttore del Secolo d'Italia una franca
Penso che non ci sia pressoché nulla da aggiungere all'esposizione che è stata fatta che è stata molto articolata importante in particolare a questa ultima citazione che c'era
Che ci ha regalato Luciano abbiamo organizzato questa presentazione appunto come un atto doveroso di omaggio Giano a cui sia io che Luciano come molti altri
Anche che tuttora lavoro dal Secolo d'Italia devono non solo loro formazione professionale
Ma devono anche io credo due dati che sono al centro un po'di quella che la discussione politica all'interno del centrodestra oggi cioè la capacità di superare gli stereotipi la curiosità intellettuale la voglia di misurarsi con gli altri
Pur senza cedere ai rischi dell'omologazione di cui parlava Borgna e il rifiuto di una categoria che purtroppo per tanto tempo a destra molto diffusa che è quello del trombolisi Giano era in qualche modo un reduce combattente uno che aveva vissuto l'esperienza tragica della guerra e del Novecento eppure la cosa che mi ha sempre più stupito Hamidu personalmente forse ecco faccio un ragionamento poco storico poco politico un po'da donna diciamo dispetto
A quello che hanno raccontato gli altri e alla sua assoluta mancanza in un ambiente dove gli atteggiamenti per così dire
Starà Ciani il cuore oltre l'ostacolo fatto ante Marcia eccetera la sua assoluta mancanza di trombolisi ma in questo raccontava a tante cose in
In in modo semplice la sua stessa Ventura bellica quella che ha raccontato poco fa budini ne parlavamo poco motiva specie di tragicommedia questo ragazzo che parte la mattina sia ruolo all'ora di pranzo e alle sei del pomeriggio
Già sta i peggiori pur tenendo ci moltissimo perché lui teneva moltissimo questa era andato fondativo della sua identità non era certo una cosa che è passata in modi il rilevante l'autorità
Quindi diciamo io volevo ecco rendere omaggio a queste due caratteristiche importanti Miggiano e poi tornare magari per un minuto soltanto su quello che è il tema centrale anche umano al centro di questo libro la morte dei fascisti già allora racconta la morte di tante persone famose
Ma racconta anche la morte di persone rurale a tutti i libri di storia e i ragazzi che sbarrano dai datori di Firenze poi vengono fucilati ci sanno tutta una categoria di persone veramente sono storie che soltanto il nostro mondo in qualche modo
Ha conosciuto e secondo me il nocciolo un po'anche
Di del libro proprio sfatare questa idea necrotica della destra perché alla fine in qualche modo che anche nei
Proprio nel linguaggio che sceglie per raccontare la morte dei fascisti
Mi coglie quella che è un po'una sera
L'essenza
Della sfida vitalistica che io ho sempre visto né leggere le biografie nei nel corso di personaggi
Nell'interessarmi di storia ho cercato ieri quando nelle pause di un lavoro molto complicato perché
Facciamo sempre le cose correndo anche se questa presentazione bruta così bene nessuno davvero contenta cercavo un'immagine cinematografica un film qualcosa che potesse corrispondere allo spirito dobbiamo visitati e Guerra con cui Giano racconta queste porti e pensano che non c'è ecco Borgna che è più bravo sicuramente direi il mercato lo potrà confermare
Non c'è ma se non non è Apocalypse Now non è salvate il soldato Ryan non è il cacciatore non ho trovato un'indagine sulla morte di questi fascisti di maggio cinematografico Liviana che si
A
ASP che potessi associare in qualche modo tutto queste poi mi è venuto in mente proprio quest'ultimo film che ha vinto l'Oscar arte l'opera che è la storia di uno sminatori mirata di un di un americano che fa un lavoro molto pericolosa Ceglie deliberatamente di farlo
Senza protezioni senza carte senza limiti protettivi perché dice io se devo morire devo morire comodo insomma c'è un'aria un po'strafottente un'aria
Un'aria sì un po'Picari riscatti tira pesca anche il nel modo in cui gli altri appunto vanno a toccare queste autobombe c'era tutti coperti di cose lui si era sempre il caso di quanti perché
In qualche modo appunto è una sfida vitalistica e alla morte Louise diciamo conta i giorni che lo separano dal congedo non vede l'ora di tornare a casa sua moglie da suo figlio e poi si ritrova in America dentro un colossale supermercato e si rende conto che l'unica
Possibilità di scelta che ci ha è scegliere quale marca di cereali
Mettere nel carrello in una specie di corsia dove ci sono un milione
Di ma che si vede che perduto perché
Gli manca quel senso di sfida personale che
All'origine secondo me anche di tante delle esperienze che già hanno raccolto in questo libro poi quindi nell'ultima scena del film lo vediamo Colussi arruolato è tornato in Iraq cammina verso un'autobomba si leva il casco rientrante nell'angolo
Con le che posso dire una cosa non mi ricordo che lo diceva diceva qualcuno
Che c'è qualcosa di straordinariamente eroico ogni mattina nell'uomo che comincia la sua
Qualcosa di strano perché se noi diciamo che a scegliere i fagioli al supermercato stai nella certezza e
Le mine eccetera stai eccetera diamo un'idea nel mondo
Bonazzo no io tutti non stavo parlando di testa parlano di un'immagine che potesse essere associabile alla morte di fascisti colleghi questo libro e in questa fosse l'unica che ho trovato corrispondente forse chi ha visto il film
Che ha posto il pizzo visto prima c'era presente nomi perché del mondo post-ideologico il il racconto che giudici del mondo post-ideologico
A quel ragazzo
Giustamente dice belva
Politiche eccetera allo interessa la sfida fare bene il suo lavoro il mondo post-ideologico il nostro tutto
Non c'è dubbio
Bene e comunque su queste su questa considerazione inutili possiamo senz'altro salutarci ringrazio a tutti verrà
Grazie del genere
Penalizzata
Perché
Geografici
Puglia da compiere gesti concreti
Tra cui tre Abruzzo risolvono
Vedo comparabili
Se non voglio
Lei se ne dica la mancata convocazione