VI Congresso di Democrazia Proletaria
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Gianni Tamino
DP
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Massimo D'Alema
PCI
Abbiamo qui ai microfoni di Radio Radicale Gianni Tamino uno dei firmatari del cosiddetto gruppo è un documento di cento
Oggi vi sono state ieri redatta dalla relazione di Giovanni Russo Spena e stamattina mi sono stati gli interventi di alcuni rappresentanti di forze politiche Esterni particolare l'intervento disparati e l'intervento di D'Alema e l'intervento di Mattioli allora innanzitutto cominciamo da Mattioli da quest'ultimo che ha dato un po'una risposta alcune e analisi Cappato Giovanni Russo Spena cosa ne pensa di questo intervento ma anzitutto bisogna dire che è un intervento che
Ha avuto anche l'onestà di mettere in evidenza le difficoltà che esistono all'interno delle liste verdi e come esista un percorso comunque comune possibile tra di P e almeno settori importanti settori riferirvi e forse anche tutte le liste Verdi intese come una delle strutture o in una delle più importanti strutture organizzate del variegato movimento ambientalista a quel movimento ambientalista che noi se cosiddetti del documento dei cento all'interno di Lippi abbia individuato come un in uno degli interlocutori
Importanti per la costruzione di un movimento di ampio respiro che non individuiamo anche che possa avere momenti di tipo dichiarativo di alleanza e di rapporto unitario di tipo federativo che possa permettere la soluzione
Di quelle drammatiche contraddizioni che la società moderna sta vivendo quali la distruzione delle risorse naturali la contraddizione tra nord e sud che si intrecciano strettamente anche con contraddizioni che sono classiche delle delle
Battaglie di Democrazia proletaria come quella tra capitale e lavoro eccetera e proprio qui Gianni Mattioli ha detto che la contraddizione uomo natura la contraddizione tra l'ambiente la salute da un lato è un certo tipo di sviluppo economico più dall'
L'altro far rientrare in se stesse riproduce in se stessa di tutte le ragioni più tradizionali della sinistra del profitto dello sfruttamento e del potere che insomma la tutto ha proposto una sorta di nuova centralità la chiara
Così della questione ambientale voi cosa ne pensate essere d'accordo con questo questo marchio noi siamo contrari a tutte le forme di centralità crediamo che spesso chiusa al parola centralità la usi forse in una maniera che non è esattamente la sensazione che abbiamo noi quando si parla di centralità ci siamo sentiti sia dentro di Pio riproporre la centralità capitale e lavoro ribadendo però che questo non vuol dire che questa contraddizione si è più importante di altre ma non riusciamo a capire la centralità così ci siamo sentiti dire da Gianni Mattioli e non è la prima volta che ci sarà una sorta di centralità della contraddizione uomo-natura Racco delle problema ambientale lei non prende non pensiamo ci sia una centralità ma ci si è invece un intreccio che storicamente determinato nella società moderna tra contraddizioni che non sono una dipendente dall'altra per cui guai a pensare che la sul cioè le di una sia la condizione per risolvere altre ma è in realtà da questo intreccio di contraddizioni e dall'affrontare questo intreccio quindi la complessità anche che caratterizza la vita sociale moderna uno dista nel suo insieme dalla soluzione quindi complessiva che si può arrivare una trasformazione della società per capirsi non è assolutamente detto che se si eliminasse il capitalismo questo significa automaticamente la soluzione del problema
Quali quello di contraddizione uomo-donna odi contro dizione uomo ambiente ma viceversa la soluzione della contraddizione un uomo natura distruzione dell'ambiente automaticamente non libera da una situazione di oppressione alcuni può ogni né tantomeno necessariamente libera dalla oppressione popoli che oggi vivono in questa condizione di oppressione in particolare perché c'è la distruzione delle risorse ma potrebbero rimanere in oppressione anche se in una IPO poteri di uso più attento delle risorse si fosse comunque una situazione stazionaria per cui c'è chi usa una quantità enorme di risorse che sono i paesi ricchi del nord e mentre una piccola parte delle risorse sarebbero utilizzate
I Paesi poveri del Sud ma siamo anche intervento quello del comunista D'Alema D'Alema ha affermato che le vie il terreno delle riforme istituzionali può essere un terreno contro anche con la sinistra purché questo sì la sinistra faccia valere i cosiddetti nuovi diritti dall'aula l'hanno accusato di essere diventato un liberale ecco tu cosa di Chieri è valido questo terreno le riforme istituzionali inteso in questo senso anche perché se non sbaglio nella relazione di Giovanni Russo Spena il segretario invece afferma che il terreno e come istituzionali e un terreno
Massimo della della controffensiva reazionaria Artù comune quindi noi nel documento di cento abbiamo chiarito che non condividiamo questa impostazione espressa dal segretario Russo Spena in quanto non pensiamo che sia corretto opporsi ha delle proposte di riforma istituzionale che non condividiamo arroccandosi a difesa dell'esistente come se l'assistente della struttura preelettorale o sistemi istituzionali esistenti non fossero comunque frutto di scelte fatte in un'ottica liberal borghese quindi anzi da parte nostra ci dovrà essere la capacità di essere propositivi in un'evoluzione dei sistema istituzionale che dia maggiore rappresentanza e parola alla collettività e quindi che superi questo situazione oggi di crisi di rappresentanza dei partiti e delle altre strutture di rappresentanza come i sindacati che una volta fungevano da mediazione tra società e potere ecco questa situazione oggi di crisi deve essere risolta anche con delle riforme naturalmente le nostre proposte di
Riforma sono molto diverse da quelle che vengono fuori sia dalla DC dal PSI ma anche dal pc dopo il PC il PC dopo l'ultimo comitato centrale D'Alema l'ha ribadito chiarissimamente rifiuta l'idea consociativa dice che bisogna accettare la sfida dell'alternativa posta dall'alleanza che amo la così tra democrazia cristiana di De Mita e grande capitale grandi gruppi economici privati ritieni questa una posizione valida aggiustare del D'Alema ha detto noi ci aspetteremo che tutte le forze politiche dalla sinistra siano disponibili a questa alternativa di governo secondo te anche di
Dovrebbe essere disponibile ma dipende cosa si intende per Alternativa noi siamo per l'alternativa ma l'alternativa non è l'alternanza a noi poco interessa che al posto del sistema di potere mo'cristiano ci sia un sistema di potere un socialista o comunista l'abbiamo visto nelle amministrazioni locali spesso le cosiddette amministrazioni alternativa rosse si sono comportate peggio uguale dei non sempre naturalmente ma è successo anche che fossero peggiori di quelle bende classica democristiane quindi non è l'alternanza che ci interessa ma un'alternativa che sottintende la messa in discussione dei meccanismi che sono alla base della quale si eh ma di potere che non è solo la presenza nelle istituzioni ma il modo di produrre il modo di gestire i rapporti tra società e istituzioni il problema dell'ambiente il problema in generale quindi delle basi stesse del potere del con
Sono la nostra società frase danese le antagoniste o quello che l'avvocato Agnelli ha detto alla convegno di Sant'Elmo quando ha riconosciuto che partito comunista avrebbe anche accedi è ad accedere al governo si è venuta a salire a stataliste sì cioè diciamo che il partito Q
Lui sta già accettato bambina non mettere in discussione determinate scelte di modifica sia ben chiaro il che non significa che l'eventuale ipotesi di modifica che fan parte della cultura storica Partito Comunista Simone no anzi all'opposto perché il modello teatri per terzi internazionalista di Stato non ci interessa è anzi lo rifiutiamo perché abbiamo visto i risultati che ha dato ma comunque mi pare che il Partito comunista abbia già rinunciato nipote di questo genere abbia con un come unico obiettivo l'occupazione del potere in alternanza con altri ma questa non è alternativa appunto e alternanza rimanendo invariato il meccanismo del potere
E ora passiamo al terzo intervento avevamo detto quella della radicale Spadaccia Sparaciari sottolineato come ci sono e non bisogna perdere pur nella necessaria nelle note differenze anche delle convergenze ecco tu cosa o come valuti quest'anno questa dichiarazione Ispra ma mi è parso
So molto corretto l'intervento di Spadaccia perché ha avuto il coraggio e mi pare opportuno quando si ci si confronta tra posizioni differenti di mettere in chiaro che esistono delle divergenze e che queste divergenze difficilmente possono trovarla su si pone perché ci sono culture perché ci sono esperienze perché ci sono riferimenti e prospettive differenti questo non hanno assolutamente impedito Manzin ultimo periodo no cresciuto
O mente unitari tra democrazia proletaria il partito radicale su molte battaglie da quelle antinucleari a quelle dell'ambiente a quelle di diritti civili
E e ovviamente su
Questi aspetti
La capacità di non usare le differenze come steccato o fossato per impedire ulteriori rapporti unitari ma invece valorizzare la differenza culturale di esperienza per rendere più
Più creativo un rapporto unitario sulle cose che ci vedono uniti mi pare una cosa estremamente positiva e che rientra anche nella prospettiva che nel documento di cento individuiamo come riconoscere che esistono nella sua città posizioni differenziate ma perlomeno momenti irrilevanti di un cammino comune che può permettere dei passi avanti avrà miglior rapporto tra Società reale e
Nuova struttura di potere che evidentemente vogliamo mettere in discussione
Ieri c'è stata la relazione di Russo Spena stamattina anche che se è intervenuto nel corso del dibattito dopo la relazione dopo tutti gli interpreti alcuni interventi che ci sono stati e voi del gruppo chiamiamoli così dei cento cosa farete conclusione unitaria oppure
E i documenti o separato non hanno una mozione chiaramente dipenderà dal tipo di documento che verrà fuori dalla commissione politica ma io ho già annunciato come ospizio nostro com'era coloro che hanno firmato il documento di cento che si arrivi a un documento che non ponga dei delle scelte
Non modificabili che fanno che tracciano un solco tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato in maniera automatica che altera tutto non abbiamo né elementi di verificarne teorici per stabilire ciò che è giusto o sbagliato è per fortuna perché non esiste nel nessun sistema che permette di stabilire in maniera netta e precisa ciò che è giusto e ciò che è sbagliato che invece al contrario esca un documento che individuando una serie di obiettivi e di compiti che non sono solo di DP ma che sono con
Monia molte forze realtà ammonimenti che con D.P. possono avere un rapporto unitario per parti o su ampi settori di un progetto più o meno comune viene che però in situato questo percorso rimangano aperti al confronto al dibattito alcune scelte non risolte e che anzi proprio dalla individuazione di questi possibili percorsi tra loro non in opposizione ma differenziati nasca la possibilità di un confronto serio e reale sia dentro di qui sia di DP conclude realtà esterne se questo documento venisse fuori farebbe anche sancire per sempre
All'esterno che BP non è quella struttura residuale monolitica e dogmatica che probabilmente fortunatamente non è mai stata ma spesso rare dipinta così ma al contrario si pone rispetto agli altri in maniera aperti da non settaria il più possibile unitaria per individuare attraverso un confronto strade le che siano per il più lungo tratto possibile comuni con altri per risolvere problemi che non riguardano interessi di parte ma interessi collettivi grazie ringraziamo per l'intervista
Abbiamo qui ora ai microfoni di Radio radicale Massimo D'Alema ha sede della segreteria nazionale del partito comunista
E tu hai concluso il tuo intervento dicendo ai delegate gli al congresso di Democrazia proletaria e vediamo quello che ci unisce discutiamo su quello
Che ci divide cosa chi più dice cose che vi divide da la linea espressa dal segretario non sospende
La una domanda che richiederebbe una risposta lunghissima io ho fatto lungo intervento per rispondere
Comunque quando
Dicevo ciò che ci unisce mi riferivo alle battaglie comuni che abbiamo fatto per esempio in Parlamento contro la legge finanziaria del Governo Goria e per correggere quella legge a cominciare da quella così
Iva cioè vincente per elevare i minimi delle pensioni mi riferivo ad un impegno della sinistra italiana per il riconoscimento dell'OLAF
E Peroni e per un'iniziativa del governo italiano per la tuta e la dei diritti del popolo palestinese
Più in generale
Essere devo pensare all'impostazione di questo congresso penso che abbiamo un grande tema comune e quello della costruzione di un'alternativa una controffensiva delle forze di sinistra dopo anni segnati da un'egemonia delle forze neo conservatrice in questo congresso il tema in discussione nel tra le diverse posizioni le all'interno di Pippi è rappresentato dalla questione tre tra centrali da operaio centralità dell'ambiente o per meglio dire complessità delle contraddizioni sociali nell'attuale contesto sociale
Che cosa ne pensi come come lei di questa divisione questa frattura ma io penso che non è proponibile una vecchia idea di centralità
E una vecchia idea di centralità operaia
La ricerca di nuove centralità
In realtà oggi al centro dell'azione di una forza di cambiamento occorre porre un progetto un programma di rinnovamento che sappia essere il punto di incontro di diverse domande di liberazione
Certamente innanzitutto quelle che vengono dal mondo del lavoro non solo dalla classe operaia dall'insieme del mondo del lavoro dipendente poi certo quelli che vengono dalle donne nuovi movimenti inni mi sembra che il problema non è quello di riproporre un dibattito sulla centralità problema è quello del programma del Progetto come terreno di incontro di un arco di forze di
Cambiamento e di libertà riparlato di riforme istituzionali sono accettabili se si pongono sul terreno dei nuovi diritti e qualcuno tra accusato dalla platea di essere liberale e e ne è prova del liberalismo infatti parlare i nuovi diritti non è una accusa inventata non è un'accusa io credo che
Io credo che la sinistra deve farsi erede della tradizione liberale penso che il nostro compito è quello di uni
I diritti di libertà ai a nuovi diritti di cittadinanza per la verità la tematica dei nuovi diritti di cittadinanza non è una tematica liberale
è una tematica che appartiene al movimento socialista no cioè i diritti di libertà e i diritti politici e i nuovi diritti diritto all'ambiente il diritto al lavoro il diritto alla salute il diritto delle donne al riconoscimento della differenza sessuale e come un valore
Quindi la questione questo è il nostro orizzonte se qualcuno dice che un orizzonte anche liberale non lo considero un'offesa nel senso che il meglio della tradizione di libertà della tradizione liberale e anche qualcosa no che appartiene a noi quando dall'altra parte invece da parte delle forze dominanti viene una spinta autoritaria che credo debba essere combattuto secondo te
Siamo come diceva anche nel cinema anche un sostegno e cos'è la sua relazione in una terza fase rispetto al ciclo che inizia nel sessantotto in una fascia di uscita dal riflusso ma io penso che ci sono le condizioni
Per una ripresa delle forze di sinistra e di progresso nel senso che emergono le contraddizioni e i limiti di della politica neo conservatrice di questi anni poi
Ripeto io non sono deterministica non lo so quando comincia una fase quando ne finisce una io vedo una situazione in cui ci sono delle possibilità per la sinistra naturalmente per aprire o nuova fase occorre la FAO sa della sinistra non si apra una nuova fase senza un movimento che abbia la forza di imporre nuove idee nuovi progressi oggi questo ancora non c'è ma noi lavoriamo per questa prospettiva
L'ultima un'ultimissima domanda Di Pietro posto ora la concezione del diritto elettorale lavoratori immigrati partiva legale da tempo su queste posizioni vuole Partito Comunista così favorevole o contrario
E questa è una questione seria noi non abbiamo discusso io posso esprimere un'opinione personale dice
Ma per esempio noi in Germania siamo organizzati come partito i nostri compagni emigrati si battono insieme agli altri immigrati per il riconoscimento del diritto di voto alle elezioni amministrative per i lavoratori immigrati che non abbiano nazionalità tedesca ovviamente
Io ritengo che per coerenza noi dobbiamo porre anche questo problema in Italia ripeto non abbiamo discusso di questo ma mi sembra un problema reale mi sembra che se ne vogliamo Combat there all'origine il rischio di fenomeni razzisti le due questioni decisive sono primo un impegno serio del sindacato per la tutela del lavoro immigrato a tutela della attori contro forme di super sfruttamento odiose secondo riconoscimento di diritti civili diritti politici personalmente credo che sia una proposta positiva ringraziamo per l'Inter
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