Gli orfani di Salò. Il sessantotto nero dei giovani neofascisti nel dopoguerra. 1945-1951

E se vi volete accomodare possiamo cominciare
Allora buonasera innanzitutto grazie di essere venuti alla presentazione di questo libro
Il libro sapete tutti gli orfani di Salò edito da Mursia che ha consentito questa
Presentazione
Ed è un libro che ha ha creato alcune polemiche nei giorni in settimane e nei mesi scorsi
Soprattutto in relazione alla presentazione in alcune città della Toscana che è stata
C'è stato un tentativo di impedirlo anche la presentazione con
Un un seguito di
Di polemiche politiche di crisi amministrative di interventi anche in sede nazionale
Lo stesso leader del Partito Democratico Veltroni ha fatto una dichiarazione pubblica i in favore del della della del
Per consentire la presentazione del libro per discuterne
Ognuno poi ovviamente con il le le sue opinioni
Dunque questa sera
Abbiamo con noi a presentare il libro
E
Dalla mia sinistra Giano Accame Giano Accame uno storico politico un giornalista tutti l'allora lo conoscete quindi non ha bisogno di presentazioni alla mia destra c'è l'autore Antonio Carioti che un giornalista del Corriere la sera
Della redazione di cultura che anche scritto altri libri un po'sulla materia ma anche per esempio una se non vado errato anche una un libro su Di Vittorio che come sapete è un stato un
Note grande sindacalista
Ancora la mia testa
Abbiamo il
Professore Andrea Ciardi uno storico Assito una biografia sulle o Valiani sito anche un lavoro con con Giugni
E invece alla mia sinistra il senatore Andrea Augello
Al quale apparterrà la l'amicizia credo trentacinquenne Ale che mi lega e rappresenta un po'anche
La la forse
Il paragone non è molto appropriato però è un po'anche l'erede di quel fermento
Giovanile che che si ebbene negli anni immediati nel dopoguerra fra i giovani che aldilà delle generazioni fino ad oggi
Quasi un filo conduttore di quella
Componente che all'epoca fu definita nel libro di Carioti spiritualità e che poi nell'ambito degli anni è stata anche chiamata anche destra sociale nell'ambito
Del del Partito di Alleanza Nazionale
Io darei la parola per primo
A Giano Accame che
è stato un
Un un testimone uno dei testimoni questo ritorno
Un altro mi piace ricordarlo perché è presente in sala ed è anche grazie all'uniche che
Ci troviamo qui questa sera oggi è la
Presentazione ufficiale del libero a Roma non non ce ne sono state altre pubbliche di questo genere Fabio De Felice perché sarà anche grazie alla sua intuizione che
Poi si è messa in moto tutta la macchina organizzativa
Già
Per diversi terranno loro in questa sala questo è un libero
Difficile da giudicare
Perché ci troviamo di fronte a questo libro si ha detto senza offesa un pone la situazione dei Gasparri
Dei quelli che accendono il telegiornale sfogliano i quotidiani per cercare
Notizie su se stessi
Per sentirsi senza se sono stati ripresi venne così ecco gravame una
Romana e quaranta parte
Ecco a noi questo capita di rado azione è capitato una volta sola
Ma e in questo libro è che racconta con molta serietà con molta capacità di comprenderci
Congo una scrupolosa precisione e intelligente perpetuazione racconta la nostra giovinezza ecco
Per quelli terranno voi che sono in questa sala
Veri ora fa nei di Salò nel senso che a Salò ci sono nella Repubblica Sociale ci sono stati hanno combattuto come Pino Rauti
Come Gianfranco finale di
Come
Gaetano Rasi come Bruno De Lisi e per quegli altri che come disse già allora
Fausto Giampà francesi apparteniamo alla generazione che non l'ha fatto a tempo a perdere la guerra e che tuttavia
A a a quegli eventi è rimasta sentimentalmente legato cioè Gian Franceschi
De Felice c'è Gino Agnese un po'più giovane ma anche a dirlo militato da Napoli su queste posizioni ecco
Per per tutti noi Giudicarie libero e difficile perché ci siamo dentro abbiamo avuto l'occasione di cercare noi stessi e della nostra giovinezza
L'autore
Ha una straordinaria capacità pur
Venendo da
Altre posizioni da posizioni di antifascismo dal progetto e non viene
Dalla Voce Repubblicana insomma no
E a lo una straordinaria capacità dei comprendere posizioni diverse dalle sue e devo dire noi ci siamo incontrati soprattutto sono libero che
Giustifica anche la sua matrice antifascista una breve storia del presidenzialismo ed è una storia dove si incontreranno le generazioni che con Pacciardi
Sono venute da destra a spendere cercare di realizzare
La Repubblica presidenziale poi dopo questa formula di nuova repubblica ripresa
Dal mirante col movimento sociale italiano ma
In realtà per la prima volta che spara essa alla Costituente
Dal piccolo coraggioso gruppo parlamentare del Partito d'azione erano in nove e furono
I soli a capire proveniendo proprio dall'unico partito nato sorto in funzione antifascista perché gli altri certo Averno
Splendidi titoli antifascisti socialisti comunisti democristiani ma erano solo quelli del Partito d'azione sorti specificamente in funzione antifasciste furono i soldi
A capire in un clima in cui era comprensibile dopo vent'anni Dio un Governo forte è unico
Era compie comprensibile che ci fossero si fossero maturati dei grossi pregiudizi nei confronti di un Esecutivo forte di una democrazia forte fu non solo
Appunto i gli azionisti a dire il sei ma il sistema democratico
Non è che sia accaduto perché troppo forte caduto perché troppo debole insomma e Furnò indignati
Da un la Costituzione nata vecchia perché copiava in qualche modo
E il parlamentarismo caduto già ed
Dopo la Prima guerra mondiale
Sarebbe comprensibile
Che Carioti fosse venuto da quella esperienza si muova nuovi e invece no aveva cominciato con un libro intervista molto bello a Marco tanti
Cinquant'anni di nostra linea tra l'altro responsabile di averne un po'guastato i rapporti commentare che il perché ecco osservai giustamente se ne dispiaciuto
Che naturalmente noioso perché
Non molto professorale TNE
A a scrivere per ambienti accademici carico di citazioni ricordo un po'
Erano una formalità
è invece e invece Carioti lo ha reso leggibile divertente
è questo complimento
Che andava Carioti trattare che non è piaciuto dare
Provocato un giustificato risentimento
Dopo dopo questi due libri importanti e questo e altri e in un'altro
Esercitazioni in altri campi e questo è di particolare interesse perché
Riscopre l'importanza
Dio andrà generazione
E poi non si è disperso appunto
Con
Con con Andrea Augello e la destra sociale vediamo uno strano fenomeno la destra sociale che sorge dall'eredità
Degli con gli anni degli spirituali iberiche a assorbe da un lato con la rivendicazione del sociale ma da un lato alla constatazione
Che
Sono arrivato a farla io
Un secolo e mezzo dopo
Che Marx Engels avessero scritto il manifesto rileggendo usa il Governo Enzo il manifesto dei comunisti
Si scopre bisogna farci il caso che nel terzo capitolo del manifesto e tutta una polemica nei confronti di una destra sociale
Chi ha già preceduto nella critica certe asprezze sfruttatrice della borghesia capitalista liberal capitalista imprenditrice
Ha già preceduto il marxismo in questa critica
E e sono
Forse con senza eccessiva generosità un po'per ripicca le due classi esclusa dalla borghesia imprenditrice
E Peretti di aristocratici la prima
La prima critica
Contro cui si avventa con rabbia compostezza il manifesto dei dei comunisti proprio contro la destra sociale che li ha preceduti mentre è pieno di complimenti per la funzione progressista della borghesia capitalista
Contro questi
Rettore contro questi se la prenda ecco
Esiste un
Un lascito
O un messaggio che si rinnova in qualche modo nelle generazioni pur tenendo conto
Giustamente la
Differente situazione che c'era
Nella
Dei primi anni del dopoguerra diciamo ancora nei primi decenni del dopoguerra che nel due mila se allora
Hanno il Giovanni orfani di Salò essi
Ci trovammo a cavalcare un richiesta
Di dignità
Di fedeltà
Che si traduceva
Elettoralmente nel premio di un paio di milione di voti
E non costava niente perché
Tor più ti dicevano sei fascista restando isolato all'opposizione di rispondere di sì perché che vuole lordo non c'era l'anno le difficoltà Casey però vanno oggi il generazioni
Dalla destra
Nel due mila quando
Le madri e dei caduti
Tutto è morte
Quando il pacchetto premiale si piuttosto assottigliato e stando imposizioni di responsabilità istituzionali maggioranza
è più difficile
Affrontare accuse di quel genere
Direi che
C'è anche da fare un confronto di degenerazione
Anticipo un po'
Ed ho qualche qualche tema
Augello c'è una differenza tra le generazioni
Direi il nostro compito
Postbellica comma fu molto più facile
Di quello della generazione degli anni di più
Non si tratta soltanto
Se se dobbiamo fare il conto dei caduti grossomodo in qualche modo ci ritroviamo Mannori capitò di poterci muovere dopo lo
Le prime azioni di rottura
Io non la situazione relativamente di forza a Roma Caravella comandava all'università ma da Perugia in giù nelle università e nelle scuole come giustamente
Frammentare Carioti in un'espressione
E noi conducevamo sessantotto
Nero
Ecco se finora al vero sessantotto la contestazione in Italia la contestazione giovanile
Nelle scuole e nelle università se non proprio nera era fino allora tricolore c'era dubbio sulla nostra capacità di mobilitazione
Di masse studentesche ricordo quando Fabio De Felice Cesare polso
Per serio un piede per uno in una manifestazione al fine a Trieste stavano a braccetto il casco una bomba in mezzo
Tanto che si comprano all'ospedale un paio di pantofole in due ebbene io non ero a Roma a Genova e riuscire a ammontare manifestazioni studentesche
Di massa a Genova poi andai con Ciccio Franco che si trova Genova-Milano lo stesso si ripete a Milano e mi metteranno dentro per qualche ora
A Ventimiglia insomma c'era la possibilità al nord di campare uno
Se non di prepotenza di reagire
Conforto con forza alla prepotenza degli altri
Cari ottica
Ha registrato puntualmente
Tutte le nostre Scalzo tagliate è e le tante botte che ha preso tra Padova e a Roma Fabio De Felice
è capitato anche a Medimurska darle eppure da un porto data
Da quel periodo pur avendo agito nome non a piazza facile come Roma ma e non ha più difficile come la Liguria e Savona
Non porto l'impressione di tremendo isolamento che capitò poi alla generazione dei Ramelli dei fratelli Mattei quelli che si sono trovati veramente isolati nelle scuole noi
Avevamo alle spalle ricordino
Che impediva hanno di fare
Una versione caricaturale
Del passato alcuni ci riferiva
Le nostre famiglie ricordavano no dov'era possibile
Ecco quello che temo non oggi quando sento tanti ragazzi
Che nelle scuole sono
Io c'è una nipotina che si vanta di essere fascio gli altri sono zecche quelli di sinistra e dei Comuni e ci ha sempre un timore
Che questi ragazzi di nuova generazione
Aderiscano alla caricature
Che gli avversari hanno fatto del di quella parte cioè che scelga hanno di stare dalla parte dei cattivi
Eleganti duri ma un po'cattivi ecco no voi non avevamo certo quella impressione noi eravamo sia pure oltraggiosa mente convinti
Di essere i buoni di stare dalla parte buona bene questa era una una forza che si è andata poi dopo nei decenni erodendo per la maggior forza probabile propagandistica che a luglio
La parte vincente insomma vedo oggi
A nelle edicole
E nelle pubblicità dei giornali e succede non più
Il dischetto su Matteotti pervenne
Quattro più quattro c'è Mimmo Franzinelli che ha fatto un conto molto riduttivo dei martiri fascisti che furono quasi cinquecento tra questi fu ammazzato il non daranno e qui a Roma un deputato fascista
Che veniva Armando Casalini peraltro veniva dai repubblicani fu ammazzato a Parigi il responsabile del fascio di Parigi Nicola Bond servizi
è gravissimo l'episodio di di Matteotti certamente l'assassinio di Matteotti ma
Ai tempi nostri ancora tutto questo andava nel contesto di scontri civili che vedevano
Morti da una parte è morto e dall'altra quelli i due chi erano Scimone dei soldini buttati via negli altiforni a Torino Giovanni Beretta con le dita schiacciate a
In un ponte Firenze
Voglio dire che anche
Gli episodi più deplorevoli di quelle piccole inizio di guerra civile che ci fu allora
Non pensava sulle nostre generazioni assume su di noi nel dopoguerra come pesa oggi
Il libro si diffonde molto nelle nostre sulle nostre polemiche interne ai sussurri sulle due correnti della sinistra socializzate riduce
E Vella
E della destra spirituali stacco non va chiusa me ne parlava anche Fausto Gian francesi la nottata molto bella nei ringraziamenti ma chiuso su penso la
Sulla dignità con cui Enzo erra purtroppo assente da questo
Badante
Riesce ancora esprimere la superiorità dello spirito sulla materia ecco questa questa convinzione
Che è lo spirito abbia un valore che sia lo spirito che piega il dogma la materia o che abbia la capacità di fare
Volendo
Credo che sia un ponte che possa unire fascismo e antifascismo parti migliori
Devo fare anche un'osservazione al di là dei di queste polemiche che però ci hanno
Sì a volte ci pigliava masse giornate ma poi all'esterno della ramo sempre uniti ed erano polemiche
Che proseguì vanno una
Grande tradizione
Polemica
Delle riviste di tempo fascista
Dove ad esempio
Esistevano convegni anti anti gentili Viani all'Università di Roma con la partecipazione di Carlo Curcio Carlo Costamagna insomma
C'erano forti correnti intellettuali che si sconta scontravano e al di sotto di Mussolini che nessuno toccando tutela Toscana riduce ha scritto tutto il maiuscole
Ma al di sotto c'era
Un'altra audizione vivissima
Lollo ATA ricordato l'ultimo libro di Giovanni Belardelli proprio il partito delle riviste
Centinaia e centinaia di riviste sessanta riviste le università
Che polemizza Abano ecco questa tradizione di riviste che polemizzato hanno
La sfida e imperio ma
Piuttosto che
Passiamo
O vent'anni di Milano e poi cantiere ci trovammo concreta annotare sia il primo si Jenna insieme sul cantiere che fu una saldatura
Per agenti gli anni Modigliani e cattolici insomma al di là
Di questo e di queste polemiche c'era un'unità degenerazione direi un'unità
Che sentiva
Di dover servire
Un dimostrazione di dignità del proponente
Perché dopo le punte del consenso e di partecipazione
Che aveva ottenuto il fascismo non poteva tutto scomparire nel nulla qualcuno doveva restare io credo tutti i minori con la maturazione degli anni
Io certamente occupandomi di di storia della Repubblica di questa Repubblica
Sono arrivato a comprendere quelli i tanti che hanno cambiato idea non si può prendere una generazione di Vittorio Veneto e portarla l'otto settembre senza che qualcuno
Qui non mi piace non funzionino insomma ci sono delle cose e che sì e tanti
Ad esempio mi dispiace che non ci sia Curzi perché ci si poteva su questo dialogare tanti hanno pensato la guerra del sangue contro loro contro l'imperialismo mi
A Renato sì un treno sui binari su bombardato di
Di riportare queste idee anche in imperialista del sangue contro loro
Dalla lotta del Partito Comunista contro l'imperialismo mi ci sono in questi passaggi delle giustificazioni che
Con la collana distanza prospettica vanno riconosciute
Mandava anche
Rispettate nella memoria
Di quei cinque milioni di iscritti del Partito fascista perché poi cinque milioni si parlava della
Della tessera del pane ma mangiavano anche gli altri non sono in cinque milioni
Andava rispettata la memoria di quei cinque milioni che ridotti sia due milioni tutti
Dire lettori di votanti chiedeva hanno
E lo chiedevano soprattutto a noi giovani di allora chiedevano una testimonianza di fedeltà perché era
Anche una dimostrazione
Di dignità e italiana siamo un po'il popolo dei Pulcinella di quelli che cambiano ma siamo anche il popolo che essa dare dimostrazione di dignità e di coerenza
E ancora prima di passare altri
La parola vorrei dire una cosa tranne alcuni ecco credo Enzo erra fosse o
O fascista tuttora convinto
Ma molti di noi non verranno fanatici fascisti Emilio persino all'otto settembre ad esempio appartenuto per ragioni di famiglia
A quella fronda un po'patriottica ma fronda dei barili Inarcheck critica mio padre era
Con l'ombrello nel generale né si criticava hanno un po'tutto questo popolo ha messo in divisa e che poi al momento di fare la guerra non ha funzionato questa grande delusione di crederci gli arredi
Degli antichi romani Merlo eravamo nel saper fare le strade
Nuove città ma meno nell'affrontare lo sforzo della guerra ecco
Ma voi non eravamo dei fascisti fanatici eravamo dei fascisti critici e in qualche modo fummo addirittura strumentalizzati dalla generazione
Più adulta degli Almirante del in merito
Dei Gianni Roberti eccetera che
Ci utilizzarono permettere un un tappo all'adesione al Movimento Sociale dei gerarchi del ventennio
Questo che forse
Tu un umani svista se non c'è un punto in cui i si dice che il questore minacciava
Di mettere fuori Roma di espellere i gerarchi del ventennio in questo modo mettendo in crisi inglese il Movimento Sociale ma
C'era Almirante che era stato capo di gabinetto di un ministero durante la Repubblica sociale prima erano piccolo giornalista Michelini e il più addentro
Era stato segretario amministrativo dalla Federazione di Roma insomma questo era il massimo dei gerarchi
Che siano riusciti a infiltrarsi nei quadri del Movimento Sociale Italiano Filosa che era stato fascista ante Marcia ma poi espulso
Per quasi tutta la
Il periodo dal
Del fascinoso
Noi non eravamo dei fascisti fanatici eravamo veri anche critici critici soprattutto nei confronti del gerarchi smog
Critici dalla
Della democrazia perché sentivamo la democrazia come prodotto di importazione portato sulle baionette
Americano e di degli degli angloamericani
Una cosa che aveva approfittato dalla sconfitta profittato dalla fine del
Nostro sogno imperiale
Ma appunto non eravamo fanatici
è addirittura con Fabio De Felice
Tra una scazzottata l'altra ci confidavamo no quasi sghignazza andò di esserlo e dei moderati dei laici consideravamo dei moderati ed è anche questa lezione
Di critica e di autocritica di moderatismo oltre a questa convinzione
Dell'importanza dei valori sociali e nazionali e dello spirito è questo che
Crediamo e vediamo di essere riusciti a trasmettere alto rigenerazione
L'amico oggetti
Io faccio ammenda per non averlo detto prima l'assenza di Sandro Curzi consigli d'amministrazione della RAI
Conosciuto a tutti è solamente per motivi di salute assoluto e lui si scusa si dispiace molto avrebbe avuto molto piacere ad essere qui stasera
Io vorrei entrare un pochino più nel le alcune parti importanti del libro che
Che centrato molto sull'attività del raggruppamento giovanile studenti e lavoratori corretta come definizione esatta ecco
Che emerge da sempre in tutti questi anni una certa contrapposizione fra questo ambiente che ammette giovani
E le gerarchie di partito
Che è il monito sociale
Approfittando della presenza del senatore Augello che enorme rappresentante dell'Ente che Alleanza Nazionale e voglio chiedere ma
Questa contrapposizione che all'epoca dell'immediato dopoguerra fu anche abbastanza accesa fra ambiente giovanile gerarchia di partito
Non è forse non serve riproposta anche
Ultimamente presente con certe dichiarazioni di Gianfranco Fini concerti
Anche proteste di piazza che hanno investito la scuola ossia fra l'ambiente i giovani e di destra e
La rappresentanza politica della destra
Intanto io credo che questo sia stata una costante ma non soltanto del neofascismo
Questo protagonismo e nuove generazioni e questo conflitto eterno tra nuove generazioni convintissimi attuato finalmente la soluzione a tutti i problemi l'emarginazione dei problemi politici
Del rappresentate qualcosa di più delle ragioni dei vinti su cui qualcosa però poi vorrei dire alla fine e la struttura ufficiale di partito questo è un filo conduttore
Che attraversa intanto il dopoguerra ma che comincia da prima perché in realtà
Comincia secondo mentre a Milano centoquarantadue Milano centoquarantatré
Qui anche a Roma con la dibattito che si sviluppano i Gruppi universitari fascisti con dei protagonisti destinati a diventare protagonisti del Paese in un modo o nell'altro protagonisti anche
Per la cultura
Della storia e anche per esempio delle nuove generazioni a sonora mondiale penso Berto Ricci penso pieno Scalfari nel parlare due fasi completamente riversi e lì che comincia proprio poco prima dello sbarco in Sicilia
Un dibattito che ha questa qualità cioè che cosa è successo che cosa abbiamo sbagliato
In che modo in che misura i giovani possono e devono riprendere un'idea originale che in qualche modo si è smarrita è stata tradita
Tra l'altro in mezzo a questo c'è l'appello di Gentile in Campidoglio quarantatré al quale per l'appunto il comprensorio fascisti sono gli unici che Berlino una certa attenzione da quel momento si crea questo rapporto che passa attraverso la storia che raccontate in questo libro
Approda agli anni settanta
Con lo scontro che si che inizia in sordina e poi si sviluppa viene poi raccontato con tutta la drammaticità l'evidenza che ebbe
Al tempo della cosiddetta cara tornata passata alla storia come della donna insomma no cioè i famosi incidenti con l'assalto a lettere riscontrasse alto durante occupazione della Sapienza giurisprudenza
Dove la caravella di fatto viene commissariata sul campo per i vertici del partito che decidono per lo sconto
E quindi poi negli anni settanta e qui speriamo ma anche un piccolo un piccolo segreto la ragione per cui questo è un libro che ben racconta sul piano profumano dire quasi antropologico
Fa capire fa percepire meglio di tanti altri
Lo stato d'animo dei protagonisti di quelle vicende da questo dipende dal fatto che l'autore è persona che al di là dei tempi aver fatto ha realizzato i leader degli studi approprio svolto come dire una ricerca sul campo e me lo ricordo
Quando moltissimi anni fa ne facevamo manifestazioni in campi e lo invitavamo a partecipare a tavole rotonde letta partecipa ma in realtà studiata vicino con atteggiamento quasi scientifico antropologico
Stessa animali che eravamo noi
Fino al punto
Quindi va beh lo scorso svegli assieme non solo riguardo
Una festa della forza gioventù insomma quindi sa di che cosa parla e quindi sa prendere bene quel tratto che ci accomuna tutti in fondo le diverse generazioni dopoguerra fino a un certo punto si assomigliano al nostro ambiente
Dicevo negli anni Settanta c'è poi di nuovo un'altra fase in cui c'è una rottura evidente tra il mondo giovanile
Che tenta di uscire dalla dal ghetto degli anni Settanta ci sono i campi Hobbit c'è tutto quel che poi è stato studiato indagato
Anche a sinistra e che si muove nemmeno andare al momento sociale italiano anche lì con una resistenza sapere prima del partito anche lì con una lunga tradizione di congressi dove le vicende di cappa e spada non certo peso Pratesi politica insomma quindi molto vivace in cui
Si discute e ci si affronta senza mezzi termini
Tutto questo
A o in effetti poi portato ad un rinnovamento dall'estero questo
Penso che non lo dobbiamo proprio al quella generazione del dopoguerra i promotori che conducono a destra attraverso il dopoguerra ad attraversare il deserto dell'isolamento sono uno di carattere emotivo affettivo morale
Quello che appunto dicevo prima la consapevolezza di rappresentare
Le ragioni dei vinti
Che è qualcosa di più della consapevolezza che non si poteva gettare un interesse per i Enza storica alle ortiche dopo la sconfitta militare
Ne era qualcosa di più di difendere un sogno era l'idea che nel gettare alle ortiche quella roba si stesse gettando di più
Di un sogno si stesse gettando la sovranità nazionale la dignità nazionale un senso anche che importante
La cultura sociale intesa non come antagonismo di classe ma come cultura solidale l'idea
Che si dovesse
Qualcosa
Ad una rappresentazione
Diciamo della realtà che era mai stata travolto da una storiografia implacabile impietosa nella sua ferocia che non è cava semplicemente la memoria di quello che era realmente accaduto
Negava le famiglie che avevano perduto anche loro anche la nostra parte
In una fetta erano per tutto molto spesso
Modo doloroso violento oggi ne parla pazzo un tempo se ne parlava in circolasse più ristretti
Anche
In modo offensivo i loro cari
Beh dovevamo fare qualche cosa perché quella storiografia che sembra aver cancellato quelle vicende le rendeva così grottesca e questa storia così manichea questi del tutto stravagante oggetto persino Cerri con flotte navi uomini mezzi e carri
Armati spendendo un certo non trascurabile diciamo a far parte del di gettito fiscale dei contribuenti per dare la libertà a qualcuno che è un racconto favolistico che non si ritrova nemmeno nei testi più elementari
Della storia delle religioni primitive
Tutto questo necessitava in qualche modo
Di
Un contrappeso questo era il senso morale ed emotivo e affettivo quasi non aveva
Non ci sentivamo con questo potente motore nel dovere di esercitare questo contrappeso ma l'altra parte
Era più politica
Era l'idea che nella sostanza l'insieme delle contraddizioni che siano poi sviluppata in quel dopoguerra lì nei Paesi tra virgolette emergenti come l'Alitalia l'Italia il tempo è stata nel dopoguerra imprese nella gente
Avessero bisogno di una interpretazione politica avessero bisogno di una destra capace di richiamarsi alle grandi temi sociale ci socialità
Che per l'appunto questa generazione aveva soprattutto con quella forma di movimentismo su quale libro indaga
Proposto come la nuova identità della destra su questo sono nate poi molte cose non è un caso che per l'appunto proprio dalla Destra e c'è una lista dalla sinistra del partito
Siano poi nate una serie di sintesi il che caritas non vuol dire che non dicessimo cosa molto stravaganti in quel tempo campo sono un po'tutti nel senso che
L'Italia proprio per questi problemi irrisolti del dopoguerra
Proprio per questa tentativo di semplificare banalizzare il dramma della sconfitta
Che da noi si è tentato di risolvere nei modi più svariati io penso sempre ad una cosa l'idea stessa di tentare di raccontare che ho vinto la guerra dopo averla persa traduce
Un inciampo di natura psicologico non indifferente
I tedeschi hanno perso la seconda guerra mondiale sono certamente antinazisti
E ritengo una grande tragedia per persona sono era mondiale chiunque conosca la Germania conosco la cultura tedesca del dopoguerra non ha dubbi su questo è una grande tragedia che ha segnato un popolo
Non si sono mai sognato di prova raccontarsi da per la vita questo all'emendamento che proponiamo è sfiorata
Perché questo stesso racconto avrebbe in qualche modo scalfito la tragicità di quegli avvenimenti l'importanza di quegli avvenimenti che a loro costarono l'unità nazionale e quant'altro
Beh su questa secondo motore quest'idea politica un po'confusa per la verità in certi momenti ma che poi ha consegnato una classe politica cosa c'è di diverso per noi nel momento sociale rispetto a tutti gli altri partiti che altrove in un modo o nell'altro tentato di richiamarsi alla memoria dei vinti
Il fatto che
Pur convivendo elementi anche folcloristici abbastanza evidente ricorrenti l'asta del momento sociale pur presentandosi elementi residuali marginali quanto si vuole
Il Movimento Sociale
Ha prodotto una classe politica ha prodotto una classe politica
Forte e tenace capace e preparata culturalmente attrezzata che in determinati momenti ha saputo non so proprio far parlare di Selma segnare un percorso attraversare la storia di questo Paese
Presentandosi poi
Con la cosa cosiddetta caduta la Prima Repubblica
Ad un appuntamento nel quale proprio a Roma la piazza facile in realtà e ricordo Massimo Fini scrisse
Dopo il successo dal suo omonimo Gianfranco
Al primo turno per le elezioni per Rutelli Fini Sindaco quando ci fu il mio non centonovantatré il bunga monito sociale che si sveglia una bella mattina trentatré per cento
Scrisse la verità e che a Roma è sempre stato a città fascista aspettavo l'occasione per dirlo scrisse Massimo Fini in effetti c'era un fondo di verità in questo nel senso che quella piazza era facile perché quel legame fino in fondo non si era mai
Non si era mai sciolto
Perché avuto questa classe politica momento sociale italiano e perché poi
è riuscito a computer e
Poi insomma con tutte le possibili autocritiche strappi eccetera eccetera Barbetta date bene però successivi a quel mille novecentonovantatré momento sociale italiano
Prima vincente
Sul piano del consenso prima vince sul piano politico prima occupa di nuovo uno spazio che lo proietta verso una nuova speranza di Governo e poi avvia Fiuggi che in realtà è diventa Alleanza Nazionale che dà un valore un po'diverso insomma quel tipo di ragionamento non è una Giunta viene fatto
Per come di accedere ad una dimensione
Marginale di potere è un ragionamento che avviene al termine di una lunga fase che conclude il dopoguerra qua viene fatto bene viene fatto male deve questo non è argomento di questa serata male assoluto mali relativi come io penso noi siamo dopo tutto sull'altro
è un dibattito che va fatto in altra sede quel che accetto
E che in questa lunga marcia nel dopoguerra le nuove generazioni i movimenti giovanili costituiscono non solo avanguardia ma il luogo di formazione
Delle classi politiche del della destra italiana penso ad una cosa piuttosto buffa su cui pochi riflettono l'attuale vertice romano di Alleanza Nazionale che coincidono ma in gran parte col vertice romano della
Del Popolo del Libertà
è né più né meno
Nelle sue espressioni diciamo più
Autorevoli mi se non l'aggettivo sbagliato
Proporrei più rappresentative e delle quote di consenso ci sono al partito né più né meno che
La Giunta del sottaciuto di Roma che invitava il giovane Carioti a quel tempo alle feste giovanili questo dalla dimensione dell'importanza dei movimenti giovanili nella storia
Nel nostro partito e dalla dimensione anche della dell'eterna contro contrapposizione tra un partito che cerca di conservare l'esistente e le sue avanguardia giovani cosa c'era un po'più avanti
Con tutti anche gli errori e le difficoltà che ci ha significato in anni in cui
Le vicende tra virgolette attivisti che erano così importanti un altro merito di questo libro è quello di
Evidenziare senza finzioni l'importanza che esiste fra la
Possibilità di conquistare agibilità politica fisicamente e il successo politico che ne consegue questo
Bisogna rendere merito l'autore non sempre sia
La lealtà di dirlo perché il ruolo che la violenza la politica dipende molto dalle carte che dalla storia non determinato momento è chiaro che nel dopoguerra il primo problema e non sulla dopoguerra fino a tutti gli anni Settanta il primo problema che la destra da superare era quello dell'agibilità fisica
La possibilità di fisicamente presentarsi con una proposta politica nelle piazze un'agibilità che spesso media negata ai parlamentari del partito non semplicemente al giudice nello che andava dal volantino le scuole in questo libro
Si si riesce proprio a far capire con una certa evidenza come
La
Consistenza proposta politica si manifesti inizialmente con la conquista dell'agibilità esattamente il problema che ci sarà anche dopo negli anni settanta e che il problema che ovviamente da una centralità non essendo un mestiere per persone
Anziani opera ormai che tutti sappiamo è conservatore non tre nipotini neanche io è un problema da giovani insomma per la conquista l'agibilità fisica ed è quindi abbastanza normale che momento sociale
Abbia costruito e tutto ciò che io ero dato intorno abbia costruito le sue fortune
Poi sulle nuove generazioni concludo con osservazioni invece sulla momento attuale
Oggi tutto questo è profondamente cambiato il dibattito sul fascismo sull'antifascismo che viene periodicamente le suscitato non ha
Uno speculare degno di questo nome
Nelle idee che attraversano la società italiana cioè
è una cosa che
Nonostante le apparenze io ho visto anche questa vicenda di piazza Navona
Vicenda fortunatamente incruenta ma insomma svolto da una sparuti sia minoranza consumata
In un tempo fortunatamente molto ristretto e nella più totale incomprensione dal mondo circostante
Perché oggi mentre molto chiare concetto destra sinistra il concerto fascismo antifascismo non attraversa più le corde della società italiana non è più così
Può essere un bene può essere un male
A me non piacciono molto le persone che spesso come me magari sembrano nostalgia per giovinezza più che altro finiscono quasi sempre con l'affermare che il mondo che si dispiega sotto i loro occhi
Ha perso di valore è una storiella che va avanti da più o meno
Due mila e cinquecento anni che ne abbiamo nozione perché vede greci poi ci viene riferito che c'è questa percezione raggiunto una certa età ma evidentemente non dev'essere verissimo
Io ritengo che
L'Italia del dopoguerra era profondamente segnata non soltanto dalla guerra civile
Ma dalla sostanziale continuità storica che esisteva tra il fascismo l'antifascismo questo creava grandissimi problemi
Un giorno bisognerà scrivendo un altro delitto dove si racconterà come in affetti
L'Italia del dopoguerra e sembra se non la guarda nel suo strutture portanti nel suo linguaggio nel suo modo di organizzare i partiti di massa nel suo modo di pensare l'egemonia rappresenta se tu prolungamento del fascismo
Che una cesura del fascismo
Esistono degli elementi di continuità evidenti non soltanto perché in buona fede molti cambiano idea ma contraddire come non lo dicevano prima sosta e non lo dico per antifascisti tanto per dirne una
Ma soprattutto perché nel la struttura portante della Società italiana continuava ad essere una struttura portante era basato su un massiccio intervento dello Stato massiccio di controllo dello Stato sull'economia non c'erano alternative non esisteva un capitalismo maturo
Tante grandi considerazioni che facevano sì che quel dibattito
Che era iniziato col tentativo il fascismo e modernizzare il Paese continuasse con
Anche elementi e ampi diciamo
Accanto
Anche strutture che in continuità continua ad agire
Attraverso il dopoguerra oggi tutto questo invece è realmente finiva e quindi io ritengo che ci sia il rischio che sottolineati mangiano non noi rischiamo che oggi come accaduto in tante parti d'Europa invece del dopoguerra
La il la marginalità nel negativo di una certa iconografia apporti delle persone ad identificarsi con quell'iconografia ma non ha nulla a che fare con quello che è accaduto nel dopoguerra il ragazzotto che oggi
Volendo definirsi negativamente si metteva una svastica accollo San Bernardo e va in giro scrivendo idiozie sui muri
è fondamentalmente una fascista SSI al posto di quel simbolo vivessimo una società
Che marginalizzati mila Lizza come segno negativo non so la bandiera il vento sorgerebbe un trova della Juventus da questo punto di vista non ci sono più
E a mio avviso elementi politici in qualche modo riferibile a quella scena quel modo ve ne sono altri altri sono i conflitti altre sono le identità che entrano in gioco
Altri sono gli elementi su cui oggi si manifesta un disagio giovanile che poi tendenzialmente
è un disagio si manifesta unitariamente omogeneamente non non si manifesta più il disagio della condizione giovanile che un disagio politico
Bisogna stare attenti perché episodi come questi di piazza Navona
Che non so dato preoccupante soltanto sul piano
Fisico della violenza dicevo prima scherzando che in fondo
Se trent'anni fa avessero lasciato in condizione di nuocere si trenta estremisti di destra contro novanta estremisti di sinistra la piazza la piazza centrale comma bastoni bottiglie avremmo contato quaranta feriti grazie a Dio non è successo nulla questo vuol dire
Che non c'è neanche una furiosa determinazione o se vogliamo manca anche una preparazione specifica ma insomma
Diciamo che di fondo dobbiamo stare attenti che questi elementi non producano artificiosamente invece luoghi di emarginazione nel segno che la politica questo è un'attenzione che
Deve avere soprattutto chi spezza di poter invece costruire una qualche fortuna comunicativa propagandistica scusa di questo genere
Perché è stato attento anche alle responsabilità che si assume
Concludo questo intervento con un'ultima osservazione su sul libro
Che è la cifra che dal mio punto di vista
Potrebbe forse essere
Più importante
Questo libro colma Quinzi sei centrato una produzione più complessiva delle sedi o sta colmando il vuoto
Atti che riguarda la storia della fascismo del Movimento Sociale dalla sua fondazione fino agli anni Sessanta
In maniera
Più convincente rispetto altri tentativi perché nella sostanza restituisce un profilo autentico del tipo umano che diede vita a quell'esperienza
è molto importante perché fondamentalmente come si dice si racconta
In un altro libro che utilizza la metà fra i fascisti immaginari il neo fascismo fu soprattutto ASP
è stato soprattutto fino agli anni Settanta uno stato d'animo più che un Progetto compiuto inizialmente è uno stato d'animo che attentato di dotarsi di un progetto
E e questo libro secondo me fotografa questo stato d'animo è una storia che comincia allora e continua che in parte ho conosciuto chi è che oggi andrebbe in giro come andavamo in giro noi
Nei treni in seconda classe
Con in tasca la mozione del gusto rare facendo a cazzotti nel congresso del partito dove il federale del partito non ti vuole ti fattuali Gianni fretta spettano per non entrare nell'Assemblea Twenty lo stesso e poi finita quella cosa la mattina dopo alle sesta di nuovo
Di nuovo in treno perché nell'altra provincia vicina ricominci tutto daccapo e quando è finito di fare a cazzotti costerà venti faceva parlare trovi fuori la soluzione azione partigiana Luxottica un giorno a fare il Congresso e ricominci tutto daccapo quello stato d'animo in questo libro
Si coglie e poiché le storie politiche se non sono storie di uomini non sono nulla
A
Questo libro ci rende il meglio di restituirci gli uomini che diedero vita con la storia
Ecco
Parliamo un po'di metodologica professor Ricciardi ecco dal punto di vista storico cosa che l'ha colpito di più nella ricostruzione di un periodo di storia che poi fare serio
Dunque innanzitutto ringrazio toni di avermi invitato a presentare questo bel libro
Inizierei con una precisazione riguarda gli interventi che mi hanno preceduto io ho quarant'anni che è più o meno l'età di Bocchino
Quanto ai parlamentari del PdL
Che e quindi non ho vissuto neanche da opposte fazioni la storia che si racconta in questo libro quindi fatalmente o un'ottica anche da questo punto di vista dal
Diversa da quella presente dichiaro Accame
Oltretutto con un'aggravante che la mia diciamo sensibilità politico-culturale eh molto distante anche dal presente della destra
Questa precisazione la vorrei fare perché mi è parso anche per questo motivo è essere essere Cioffi mi è parso giusto essere essere qui oggi perché mi sia molto stimolante porte poter discutere di un volume di questo genere anche
Da un'ottica così diversa per questi due motivi che ho che ho spiegato
Metodologicamente vorrei anche fare un'altra precisazione giustamente Giano Accame all'inizio ha detto
In questo libro si racconta ovviamente molto della nostra
Storia
Che si è
Rivolto a una comunità di persone evidentemente autorevolmente rappresentata
E io vorrei dire che il merito permea di questo libro e in realtà che la memoria che non è storia è una fonte della storia
è soltanto un elemento di questo libro perché questo libro seguente a mio avviso i criteri scientifici di chi deve provare a raccontare il passato cioè si basa sui documenti
Carioti ha fatto un lavoro molto approfondito presso l'Archivio centrale dello Stato con i materiali del Ministero dell'interno è andato a guardare quello che effettivamente è la sostanza
Pratica di questa storia ha lavorato
Presso la Fondazione Gramsci
Utilizzando materiali dell'archivio del PC ha lavorato presso la Fondazione Spirito ha lavorato all'ISE caro di Sesto San Giovanni cioè ha fatto una ricerca storica allora io dal mio punto di osservazione
Più che
La valorizzazione di una memoria
O come dire
Un ragionamento di natura politica che non mi compete
Vorrei evidenziare questo aspetto cioè il merito di questo libro è che è un libro di storia e lo dico senza voler aprire alcuna polemica di nessun tipo perché questo è un libro che a mio parere si differenzia molto da altri tentativi
Di scrivere il passato che o si basano solo sulla memoria oppure addirittura sono ricostruzioni
Ispirate a
Che però a mio parere non solo libri di storia allora io dal mio punto di vista questa osservazione indipendentemente dall'argomento che si affronti può essere qualsiasi argomento naturalmente
Io ottengo a fare questa distinzione perché mi siamo la distinzione importa
Quindi chi la centralità dei documenti come aspetto metodologico
Io poi
Non ho il tempo di mi sarei taciuto anche come dire discutere forse ci sarà tempo dopo alcune delle osservazioni fatte da chi mi ha preceduto adesso vorrei entrare appunto un po'un po'di più all'interno del volume
E vorrei partire in realtà da un'osservazione
Critica mi hanno sollecitato a non essere troppo buonista sì e cercherò di farlo
Ho qualche dubbio sull'idea che
Quel momento storico cioè
L'immediato secondo dopoguerra si possa BCE era da qualche punto di vista al sessantotto è chiaro che il sessantotto visto da da un certo punto di vista perché sessantotto
Quello vero è stato lo soltanto in un'epoca storica diversa questa evidente con altri contesti ma è stato un fenomeno
Internazionale
Che è stato un fenomeno che ha un certo punto non è durato soltanto un anno naturalmente ha visto una saldatura
Tra aspetti come dire del mondo del lavoro e dello smog lo studio e poi c'è un aspetto la questione femminile che mi ha molto interessato
E questo libro evidenzia che uno dei limiti al mio parere di quel contesto era un po'e proprio la la mancata considerazione
Della donna nel senso la possibilità di affidare alla donna di posti di responsabilità e di vedere la donna in un ruolo più attivo più moderno rispetto al passato io credo che la questione femminile rispetta sessantotto invece sia esplosa in tutta la sua
Ampiezza senza ripeto volere dare giudizi di merito però anche da questo punto di vista ci vedo una differenza che mi fa appunto pensare che le due cose siano abbastanza imparagonabili
Per quanto riguarda il senso del libro ci sono delle cose che mi sento di dire da questo libro emerge sicuramente una grande vitalità di un certo ambiente
Ci sono molte persone che hanno tentato di fare politica hanno tentato di produrre delle
Idee dei programmi e quindi non soltanto di portare avanti la memoria dei vinti come è stato detto
è vero poi la in qualche modo detto il senatore ugello che questi progetti politici sono stati piuttosto
Vaghi piuttosto disorganici tanto è vero che le lotte intestine che vengono molto ben descritte da Carioti dimostrano
Che non è emerso in quella fase un progetto così organico però è emersa una grande vitalità le due cose non sono in contraddizione
E certamente l'attività di questi giovani
Le riviste i bollettini eccetera
Ne e le due fondamentali correnti a cui già si è fatto riferimento rappresentano per me così distante motivo comunque di interesse di curiosità anche culturale fermo restando che
Sono cose che vedo
Come dire come come ho già spiegato molto lontane anche perché
Rispetto ad una serie di valori appunto
Le mie come dire esperienze dirette le mie convinzioni sono
Del tutto diverse ma come ripeto questa cosa non ha alcuna importanza un aspetto molto interessante di questo libro che è stato rapidamente vocato e il conflitto generazionale
Cioè viene fuori dal volume
Quasi una lotta fra
Questi giovani che sono assenti al loro interno divisi e i vecchi che in un certo senso gestiscono il partito ed è curioso come ha scritto Antonio
Che questa specie di sovversione delle nuove generazioni nei confronti delle vecchie avvenga quindi avvengano da e a livello interno di un partito che in teoria rifiuta la devo Grazia che il pluralismo e si ispira in teoria a un ordine in qualche modo gerarchico invece questi giovani dimostra una grande vitalità nel mettere in discussione continuamente ciò che in qualche modo i grandi dicono
E questo mi sembra un aspetto
Di particolare interesse
Così come e interessante quello che Antonio Carioti scrive rispetto
Proprio alla diversa prospettiva
E ideale che in qualche modo a un certo punto si evidenzia ci sono i giovani che sono più radicali
Che pur nella loro disorganicità come dire rifiutano le istituzioni della democrazia non fanno con o si calcoli che e per esempio rispetto all'accettazione del Patto atlantico sono in grande disaccordo con i vertici
Quindi quando si tratta di salvaguardare l'unità del Movimento Sociale Italiano per farlo sopravvivere o quando si tratta di difendere Trieste e un certo senso di patria quando si tratta di difendersi dalle inchieste giudiziarie allora c'è una
Alda Tura tra le nuove generazioni e vecchi quando invece si tratta di
Come dire organizzare una prospettiva politica guardare anche il Co al contesto internazionale abbiamo i vecchi che sono più
Smaliziati e che avendo vissuto tutto il fascismo forse hanno un'idea anche un po'diversa del passato rispetto ai giovani
E invece la radicalità delle giovani generazioni che peraltro è una costante che poi lo incontriamo in ogni contesto politico ideologico e culturale perché
è una diatriba
Che abbiamo potuto verificare anche in altri in altri contesti un altro aspetto che mi colpisce è stato il rapporto col pc
Anche questo ha avuto delle stagioni diverse sia pure in questo ambito ristretto che il quinquennio spero che Antonio scriva il seguito di questo volume io penso che lo farà
Il Partito Comunista che chiaramente e non può essere un interlocutore del neofascismo ma in realtà ha un rapporto curioso strano con questa realtà
Che perché
Perché a un certo punto esiste quasi una una una curiosa saldatura che poi si
Riproporrà nella storia le proprie pubblicano a tra alcuni ambiti giovanili per esempio la protesta contro l'aumento delle tasse universitarie l'idea che l'Italia sia governata da un regime democristiano
La appunto il discorso del Patto atlantico che facevo prima quindi l'antiamericanismo cioè sono tutti degli elementi che contemporaneamente ed è un aspetto curioso e interessante rendono questi due mondi la sinistra la destra contemporaneamente
Lontanissimi fra di loro
Non sovrapponibili ma curiosamente con degli obiettivi non voglio dire e comuni ma coincidenti nel senso che a un certo punto c'è all'interno delle università una situazione di questo genere
è una situazione
Chiaramente e che non non è la cifra di questa di questo discorso ma certamente
Tra uno degli aspetti uno degli aspetti insomma che mi ha più colpito e proprio e proprio questo cioè il rapporto con tipici
Del dualismo tra le vecchie e nuove generazioni Foggia accennato bisognerebbe parlarne più a lungo una cosa che mi colpisce invece negativamente non del libro di Antonio Carioti ma del contesto che emerge dal libro e che avevo anche detto quando abbiamo parlato con la con Giuseppe Parlato è questo dentro questa storia
E emerge una
Scarsa secondo me
Capacità da parte dei protagonisti di discutere la propria storica le proprie radici cioè da un lato
C'è quello che diceva Giano Accame la salvaguardia della memoria e la voglia di
Non cedere di dire ci siamo anche noi che siamo stati sconfitti dalla storia ma abbiamo le nostre ragioni e quindi difendiamo la nostra memoriale memorie chiama in causa
Però le ragioni storiche di una sconfitta oppure di un iter come quello del regime fascista
Con tutto quello che a
Come dire riguardato anche l'alleanza con la nazismo
L'antisemitismo la guerra lascio a non solo delle inerzie della storia allora a me
In questa in questa narrazione ha colpito molto questa queste almeno quella qui emerge questa questa
Come dire scarsità di senso critico nel nell'analizzare le proprie radici che
No no ma
Incerto io capisco che poi
Tutto è spostato però diciamo che
Questa cosa a me personalmente passa ha perché è parsa piuttosto e piuttosto interessante
E quindi somma
Niente io non porrei poi la possibilità magari di interagire quindi di chiuderei qui dicendo che appunto confermando
La la
Come dire la
La bontà di questo volume innanzitutto perché
è un volumetti storia che da un punto di vista della metodologia un volume valido e e che quindi e che quindi apre un bel problema
Per chi immagina di giudicare autori di libri mi riferisco alla polemica e vola evocata i all'inizio in base a quello che studiano è curioso che una persona venga definita in un certo modo
E perché studia un aspetto sarebbe come dire che se io scrivo un libro su polpo otto sono un fautore del regime dei Khmer rossi abbastanza curioso
I libri bisogna leggerli bisogna guardare come sono fatti e io credo che non si debba aver paura del loro contenuto soprattutto se si ha un'identità culturale e scientifica adeguata per poterli guardare con spirito laico vi ringrazio
Grazie professore
I vari passare la parola poi all'autore sommario tragga un po'le le conclusioni vorrei fare delle rapide domande con rapide risposte a i nostri ospiti
Giano nel libro si parla di Trieste nel libro si parla della solidarietà che ci fu ai mancati attentatori della nave a Taranto ci sullo manifestazioni un po'tutta Italia
Sì Este quest'altra cosa cioè oggi è proponibile un ripetersi di qualche cosa che unisca la generazione una generazione per una battaglia x oppure fu fatto storico
Per quel periodo lì soltanto
Credo che questa domanda dovresti porla a qualcuno un po'più giovane di me forse Augello sia il più giovane questa
No credo che il contesto ormai sia molto diverso e comunque anche allora
Trieste fu un'occasione una leva insomma dei compratele straniera un motivo molto sentito
Ma avremmo cercato qualche cos'altro se non ci fosse stato Trieste per muovere comunque le scuole perché questo fermento questa gente eccetera insomma da voi avevamo
Dietro ovunque forti posizioni
Oggi ci sono di nuovo forte posizione certamente alla destra un maggioranza molto marcata ma non so solo che idee possa muovere tra i giovani e comunque insomma se ci sono dei giovani che seguono Vassallo un po'al di fuori ormai della del mio osservatorio anche al
Descrivono dentro già
E invece ecco urdu due note da fare
Documenti è importante che
Che Carioti abbia corredato
Le nostre interviste anche con dei documenti e Marmo molto dipende anche dai quali documenti vai cercando ecco
Carioti ha trovato dei documenti che in qualche modo rispettavano la nostra dignità
E non faceva il nord di noi come altre interpretazioni
Delle specie di caricature manovrati alle spalle da interessi ma so amici americani così via insomma questa resistenza
A essere inglobati imposizioni
Moderata e questa difesa di un'idea dell'Europa nel
Nel russi M. America Europa
Testimonia di una certa originalità e dignità che in altre ricerche di documenti
Sono un po'più confusa
Grazie Andrea che ho subito una cosa non sono molto d'accordo personalmente sono
La il
Nel libro si parla molto di questo raggruppamento giovanile che però fu
Fu osteggiato secondo quanto si reca gli orti che cita turbamenti che cita testimonianze che cita articoli di giornale che fu osteggiato dalla nomenclatura del partito dalla gerarchia dei partiti
Lui
Lui lo dice
Ecco essi esatto però fatto sta che c'era una uno un divario fra la generazione fra i giovani e il partito
Ecco
Questo non credo che oggi avvenga ossia l'ambiente giovanile di destra
Mi sembra che sia
Portato più a confrontarsi con chi rappresenta in sede politica la destra o no
Sarà forse
Una deduzione maligna Mannori ci scrivevamo
Mossi da due libri uno il gruppo trascurato i proscrizione Di Fonzo dall'uomo accanto alla rivolta contro il mondo moderno quelli erano i due testi di reclutamento
Dei ragazzi che leggeva nel si appassionava
A
Ecco allora ci si scriveva
Per attaccare i manifesti e fare insomma
Oggi ci si scrive i ragazzi si iscrivono alle liste elettorali cercano già al posto del ministro e forse questo assegna un fondo che
Si parte io penso indifesi motivo delle osservazioni sono tutte giusta che quest'ultima Viggiano anche se devo dire che ragazzi c'è periti dista elettorale se ne conoscevano anche quando ero ragazzo io sono per qualcuno ha fatto strada ma
Al di là di questo
Io penso che il problema di fondo sia che oggi la condizione giovanile non è più nel senso buono eversiva cioè
Più portatrice di cambiamenti radicali e di conseguenza
Questo Paese posso permettermi dipende anche una condizione terrificante dell'area del mondo occidentale nel senso cioè tutto è nata a forza di di questa di ditte il propagarsi di questo onda lunga del giovanilismo che passa anche attraverso il fascismo in Italia in particolare
Si è arrivati alla generazione perfetto del giovanilismo che è quella che ha fatto il movimento studentesco al sessantotto virgola settantasette pratici se non sarebbe più invecchiata purtroppo
E quindi ha abolito la condizione giovanile successiva che di fatto non è che una pallida ecco che continua a ripetersi
I movimenti giovanili di adesso non riescono a portare diciamo un valore aggiunto originale o una Forza di cambiamento sufficiente a distinguerli da tutti con i precedenti
In qualche misura sono spesso incoraggiati addirittura dalle generazioni adulte che che inducono e spingono all'occupazione che diventa un
Mero rituale non più un fatto che in qualche misura mette in discussione ordine costituito e per completare questo quadro
Nessuno riflette mai sul fatto che quando sempre geografiche per questa è la più grande ventinove anni
Le prendo in giro perché dico guardate che voi continuate a sentire né più né meno che
La musica che definendo di qualità che sentivo io quando avevo diciassette anni che è un po'come si
Io e Sandro avessimo sentito da ragazzi concertazione Scano con l'accendino acceso insomma ora questo dimostra che ben poco è accaduto in realtà
Da quel momento in poi e perciò i giovani non sono più percepiti come una forza che
Può cambiare radicalmente gli equilibri di un partito gli equilibri di uno stile politico gli equilibri di una società ma come una forza
Che in qualche misura deve duplicare
Un modello e quindi da questo punto di vista non non sono
Troppo tenuto insomma
Mi permetto poi un'altra osservazione su una cosa giusta che è stata detta e che non vale solo per la generazione di questo libro che ha che di quella quota questo libro
L'intera generazione le intere generazioni che si sono succedute all'interno dei vari contenitori dando fascismo più o meno collegate al partito nel dopoguerra
Effettivamente tendono a non fare i conti
Quasi mai
Con la questione
Del fallimento storico politico militare dell'esperienza fascista
Persino Turkey a nuova destra pazzi mono a nell'ottica di un superamento tout-court non non affrontano ma in profondità di questo problema ma attenzione non è un problema solo danno fascismo questo
Ecco e questo si spiega con quello che io prima
Accennavano meriterebbe un approfondimento non facciamo qui questa sera come l'elemento di continuità tra fascismo antifascismo la vera ragione per cui l'Italia nessuno fa i conti con questo problema e appunto si è tentato di dire che la guerra è stata vinta
è che nella sostanza
I i principali responsabili
Non solo non tanto da sconfitto ancora qui la questione militare diciamo ma della gestione dello Stato per la gestione dei centri di potere dalla gestione della dell'Italia che contava la fine degli anni Trenta che per quella che gestisce l'esperienza bellica
Tendo un po'tutte a ricollocarsi l'Inter intellighenzia risultava coinvolte che questi rischiare seri spalmare i partiti antifascisti non avevo alcuna intenzione di fare questo conto in quell'Italia di quel genere perché volevano andare avanti
E quindi non avendo questa intenzione e l'Italia rinvia questo problema
Conseguenza drammatica per tutti noi e per la memoria del Paese questa incapacità di fare i conti con la realtà di quello che accade che perdura si prolunga ancora oggi io dico sempre che quando noi parliamo delle questioni rimaste risotti parliamo di molto di più dell'armadio dalla vergogna ci fanno dire in televisione
Delle stragi naziste che sono state trovate nella
Nel sotterraneo di non mi ricordo quale ministero
Parliamo di un paese che ma ha rinunciato a contare davvero i suoi caduti civili una sonora mondiale
Che a scopre oggi sessanta mila euro e zero
Che chiedere che scopre oggi che dello sbarco in Sicilia non fu una passeggiata in cui si dà una caramella ma un costo Luciano dove
Prigionieri inermi italiani sono passati per le armi sull'unghia dai Trento escano appena sbarcati perché questi erano gli ordini quel momento
Ci troviamo di fronte anche a tutta un'altra serie di problemi importanti che riguardano le posizioni
Che maturare o non rispetto a questa vicenda nel dibattito interno Alitalia antifascista stava nel Regno del Sud penso alle questioni legate
Alle cosiddette marocchina tre
Che fu una faccenda molto più complessa che riguardano decine di migliaia di donne sempre mente il problema è ciò che accade in Ciociaria
Tutto quello che noi abbiamo tentato di rimuoverlo abbiamo rimosso
Appartiene a una volontà di non fare i conti
Di un ideale che nel frattempo si sistemava poi oggi grazie a Dio
Non sta cambiando c'è tanto enti non raccontato in questo ci sono le vie intitolate in pieno dopoguerra da sindaci certamente antifascisti
Democristiani a a a uomini a universitari accademici scienziati che hanno firmato il manifesto della razza
Quell'Italia non voleva fare i conti con quella storia e men che mai ovviamente volevano farli coloro i quali
Ritenevano che in qualche misura
La verità negata fosse talmente
Forte talmente evidente l'impossibilità di fare i conti con quella storia fosse talmente forte talmente evidente da non valeva la pena perché in qualche misura c'era una specie di
Guerra di posizione che continua
Questo ripeto e è qualcosa che è costato carissimo questo Paese perché questo Paese non facendo i conti con quella storia
Ha rischiato di perdere il senso del suo ruolo internazionale in senso la solita nazionale stessa ha rischiato di perdere persino la memoria delle proprie ragioni perché poi insomma linea di massima quando ci sono delle guerre
Esistono elemento di continuità per cui le ragioni che vengono negate
Attraverso una sconfitta che si subisce rimangono in qualche misura il DNA nella memoria di un Paese se si fanno i conti anche con quella sconfitta non fare i conti una sconfitta significa anche fingere che una guerra scoperto che non cito per una banalità sedute persona saranno messi in testa
Questa favoletta che ancora i nostri giorni gode di una certa fortuna è la vera chiave per cui a un certo punto un po'tutti gli italiani si accordano sul fatto che era meglio non approfondire questa storia rinviando ad altra data questo almeno il mio pensiero
Grazie
Sedici anni prima di sederci a questo tavolo abbiamo
Parlavo l'altro ho fatto un cenno ai libri di Pansa e mi sembra che il giudizio il parallelo che faceva il contrario Risolo era abbastanza critico perché
Io nel nel fare quell'accenno premesso che non voglio fare polemica diretta quindi non voglio aprire un fronte no no assolutamente non sono venuto per questa
O ho fatto questo e quell'esempio anche prima abbastanza diretto in verità per spiegare che
Secondo me fare storia significa scrivere dei libri in un certo modo
Il resto va bene lo stesso perché ognuno deve avere il diritto di scrivere ciò che vuole questa evidente cioè non è che uno deve per forza scrivere dei libri di storia
Può scrivere dei libri alludendo a fatti storici utilizzando altri linguaggi un romanzo qualsiasi cosa c'è io non è che critichi questo
Dico che però
Non si può confondere i piani certi libri di storia secondo me sono libri come quelli che ha scritto Carioti come quelli che hanno scritto altri possono essere più o meno condivisi penso appunto a
Ha parlato che che ho citato prima
Però la patente di storico non ci è data dall'Accademia che data da un metodo come dicevo prima allora io che studio la storia tetto di studiare la storia contemporanea la storia politica in particolare sono affascinato al di là delle passioni da chi cerca di scrivere la storia attraverso un certo metodo
Gli altri libri se poi perché questo in fondo è accaduto diventano degli strumenti
Per anche attraverso come dire programmi televisivi discutibili dire attenzione io sto facendo la storia la storia vera Cuesta e quant'altro è tutto un insieme di cose che ne derivano a me personalmente
Non affascina una popolazione che ritengo discutibile al di là ripeto della polemica personale su cui non con intendo intervenire però volevo fare questa precisazione era credo abbastanza chiara insomma
Okay grazie ora
Ed ora passiamo la parola a chi ha scritto un libro con la mia sola annotazione che devo dire
Da giornalista io non ho apprezzato al di là della valenza politica storica eccetera
La il metodo con cui Antonio Carioti ASS ha scritto questo libro nel senso che
Su un fatto non si è accontentato di una versione andare a cercarne più di un andare a cercare i documenti ha riportato i virgolettati ha riportato
Quello che stanno detto da quel giornale ma anche da quell'altro o da questo da quello dopo dopo il documento questo significa devo dire una
Grande ricerca che sta ammontare di quello che ha scritto
A te
Ma innanzitutto ringrazio Sandro forte sia per avere organizzato con grande energia con grande costanza questo nostro appuntamento sia per
Riconoscimenti molto cortesi che mi ha fatto ringrazio anche
Tutti gli altri intervenuti che posso considerare in qualche misura degli amici somma con cui ho un rapporto che va oltre il fatto appunto che loro hanno letto
Il mio libro e mi hanno dato un giudizio che è minimi lusinga in qualche misura perché appunto
Con Giano Accame ormai da tempo insomma che ci sentiamo appunto da quando scrissi quel libro sul presidenzialismo in cui sia il versante Pacciardi hanno che quello missino vedevano in una fonte
Direi essenziale insomma per poter raccontare quelle vicende
Andrea Augello ha un po'raccontato si quale è stato il mio approccio un po'anche timido esitante però incuriosito insomma questo strano modo di fascisti che io non capivo perché continuavano a esistere dopo la Seconda guerra mondiale dopo tutti
I disastri che avevano combinato e quindi dicevo ma questi giovani che sono nati mia stessero
Lo stesso anno in cui sono nato io perché si sentono attratti da questo tipo di esperienza e quindi si ci capitò di passare una notte
Insistente una notte insonne a me e a e ad Andrea
E Andrea Ricciardi che appunto pure sentendosi lontano da questa materia forse ancor di più di quanto non lo si è io però ha capito insomma qual era il senso del
Del lavoro che io l'ho fatto il tentativo insomma di capire
Come mai esistito questo fenomeno e di capire anche perché è riuscito a sopravvivere tanto tempo perché
è un fenomeno interessante voglio dire da una parte c'è questo elemento cronologico no il fascismo dura vent'anni
Il mio fascicolo alle due e cinquanta
Ma poi soprattutto è un caso quasi unico nella storia europea cioè quale altri in quale altro Paese i vinti dalla seconda guerra mondiale si sono riorganizzati a distanza così breve dalla loro sconfitta perché il Movimento Sociale Italiano nasce
Nel dicembre del mille novecentoquarantasei ma già esistevano riviste già esisteva insomma
Un fermento in questo ambiente abbastanza significativo sin dai primi mesi del mille novecento quarantasei e poi riescono a costituire una presenza stabile
Isolata in qualche modo circondata da un cordone sanitario con possibilità di influire
Sulla sulla articolarsi del sistema politico molto limitate ma non nulle perché poi
Il Movimento Sociale Italiano appoggiato dei Governi
Ha partecipato alla votazione e all'elezione di Presidenti della Repubblica in alcuni casi è stato anche determinante quindi
Una realtà che comunque avuto un suo peso nella storia dell'Italia repubblicana e poi nel momento in cui la cosiddetta Prima Repubblica è caduta avuto l'opportunità e la possibilità di trasformarsi in una forza di Governo ora
Un caso di questo genere nel resto dell'Europa non si trova
E allora certo
Si tratta di vedere quali sono le ragioni che hanno permesso lo svilupparsi di un fenomeno di questo genere
Io credo che un nodo fondamentale sia quello dell'otto settembre perché
Se il fascismo avesse fosse riuscito a condurre la guerra fino in fondo a perderla in prima persona
Come appunto è avvenuto in Germania probabilmente il dopoguerra sarebbe stato diverso ci sarebbe stata una continuità sicuramente con l'esperienza precedente
Ma non credo ecco che
Ci sarebbe stata la capacità di costituire un partito che rivendica se questo tipo di identità in quella maniera
Perché poi certo c'è stata una rimozione del passato da parte antifascista non c'è alcun dubbio però anche da parte del mio fascismo la lettura del passato era fatta con categorie molto emotiva e voglio dire
Cioè
Che spiegazione si davano queste questo ambiente neo fascista della sconfitta in guerra sostanzialmente la spiegazione del tradimento cioè loro rilegge vano tutta l'esperienza della guerra la luce dell'otto settembre
In qualche modo assolvevano Mussolini da qualsiasi colpa o comunque gli attribuivano al massimo la polpa di essersi fidato di persone che non meritavano la sua fiducia
E poi e poi dicevano va be
C'è stato questo tradimento noi dobbiamo proporrà riproporre il fascismo
Dopo la sconfitta in qualche modo rigenerato in qualche modo liberato dalle incrostazioni dai compromessi che sono stati fatti con la borghi sia con la monarchia con l'alta burocrazia un fascismo che ritrovi suoi ideali rivoluzionari può ancora dire qualcosa nell'Italia repubblicana
E questo poi si innesca in una situazione nella quale l'Italia repubblicana dopo la guerra
E ben lungi da ritrovare un suo equilibrio stabile dall'essere una democrazia che funziona in maniera fisiologica perché Italia repubblicana immediatamente percorsa da un con la sto fortissimo che non è più tanto anzi non è più in grave prevalentemente sulla discriminante fascismo antifascismo che in qualche modo è superata dall'estro della guerra
E sulla discriminante comunismo anticomunismo ed è proprio può in questa funzione che in qualche modo
Primo fascisti possano trovare uno spazio nell'Italia repubblicana però qui c'è una contraddizione di fondo cioè
Il Progetto che è abbastanza lucido secondo me nel programma dei facilitazione rivoluzionarie scritto data da Pino Romualdi che poi il vero fondatore del movimento sociale italiano che cosa dice che gli antifascisti sono divisi
Gli antifascisti sono
Hanno potuto stare insieme semplicemente in funzione negativa contro il fascismo passa già si sono divisi in occasione del referendum
Istituzionale e si divideranno ancora di più mano mano che i comunisti faranno valere le loro ragioni rivoluzionari per conquistare il potere
E lo dice
Gli antifascisti democratici moderati non sono capaci
Di contrastare adeguatamente i comunisti alla fine noi possiamo trovare uno spazio nel momento in cui la borghesia certo meglio tutti coloro che temono l'avanzata dei comunisti
Dovranno trovare qualcuno a cui fare riferimento in fondo era quello che era successo più o meno
Nel mille novecento diciannove ventidue quando di fronte al biennio rosso al pericolo
Di chi voleva alla minaccia di chi voleva fare come in Russia
La borghesia ceti medi italiani videro in Mussolini l'uomo che poteva in qualche modo rispondere a questa minaccia poteva salvare i loro interessi e questo è un ragionamento che però colloca
Il mio fascismo sub versante chiaramente moderato conservatore lo colloca anche inevitabilmente verso un tipo di accordo di alleanza con quelli che sono stati poi nemici in guerra in particolare gli angloamericani
E qui c'è l'elemento secondo me importante e che forse Aggiano non è piaciuto molto che però viene sottolineato dal libro di Parlato ecco enorme
Non piace che duri provenga contrapposto a quello di parlato perché non sono due interpretazioni contrapposte abbiamo guardato diciamo due facce diverse di una stessa di una stessa medaglia
Era inevitabile per il Movimento Sociale Italiano
In questo quadro in un'Italia che era diverso che si avviava verso un sistema politico differente cercare una propria collocazione a destra nell'ambito di uno schieramento moderato conservatore
Il problema è che lo spirito con cui tanti giovani avevano aderito alla Repubblica sociale italiana era uno spirito diverso che
Non si conciliava con questo disegno politico
Perché loro vedevano appunto
Il fascismo come un fenomeno di socialismo nazionale come un fenomeno di terza via tra capitalismo e comunismo quindi l'alleanza col Polo Atlantico moderato era qualcosa che non piaceva
E chi non condivideva questa visione chi diceva no noi non dobbiamo essere una forma di socialismo perché socialismo è pur sempre materialismo tant'è
Puntava a una visione del sistema democratico ancora più radicalmente avversa
Perché
Il fatto che un uomo come Julius Evola che in fondo sotto il fascismo sì aveva avuto il suo rilievo grazie al fatto che Farinacci gli aveva dato spazio ma certo non era stato un intellettuale di importanza primaria invece diventi il faro di una di una parte consiste ente per la generazione dei neo fascisti che agiscono dei giovani neofascisti a cui a un certo punto questa corrente spiritualità che
Esprime non è riviste la sfida imperi uno riscossa a un certo punto riuscirà a dopo il processo dei fatti a conquistare la guida
Del raggruppamento giovanile degli studenti e dei lavoratori ecco perché c'è
Questo
Questa ispirazione ideale
è perché
Coloro che hanno combattuto questa guerra che credono che il fascismo possa essere riproposto non lo vogliono fare nei termini di una riproposizione del fascismo regime
Vogliono ritornare a una
Visione idealistica rivoluzionaria del fascismo però è una rivoluzione che appunto non vuole avere niente a che fare con altre correnti con il socialismo co vuole essere una rivoluzione contro l'intero mondo moderno
E il fascino di Evola il fatto che lui innanzitutto spiega la sconfitta
Perché nella sua visione in cui con l'avvento del mondo moderno poi della Rivoluzione francese c'è una decadenza totale dei valori e si spiega perché si è perché il fascismo è stato sconfitto
Perché le forze
Predominanti sono le forze materia listi che economicistiche
Sia nella loro versione individualistica capitalista quell'americana sia nella loro versione collettivistica totalitaria che quella sovietica ebbe se noi viviamo in una fase storica in un ciclo storico in cui queste forze delle tenebre sono prevalenti
Ci spieghiamo perché si sono alleate nonostante appaiano così clamorosamente diverso il modellate e ci spendiamo perché abbiamo perduto
Al tempo stesso però la nostra sconfitta in qualche modo nobilitate perché se noi siamo gli unici difensori dei valori della tradizione primordiale che in qualche modo il fascismo ha tentato di riprendere sia pure nelle condizioni del mondo moderno
è per noi siamo coloro che difendono la vera non solo la vera missione nazionale dell'Italia ma anche
La vera essenza dell'umanità di fronte a al prevalere di queste forze così oscure delle tenebre del materialismo
Con questo non è quello che penso io redatto dal
Sto esponendo
Sto esponendo un pensiero dal quale mi sento particolarmente lontano
O una capacità di immedesimarmi in parte
Comunque al di là
Al di là di questo no voglio dire quello che voglio dire è che
Chi rifiuta il socialismo nazionali inizialmente questa idea appunto del fascismo come terza via il mito della socializzazione o comunque
Non accetta questo collocarsi a sinistra in qualche modo del fascismo lo fa però
Dal nel quadro di una destra
Che non si sa neanche se si possa definire destra più quella divisione destra sinistra e nata con la Rivoluzione francese si pone da un punto di vista di una visione del mondo che viene prima che rifiuta il mondo moderno in generale quindi a una radicalità ancora maggiore
E questo e il punto di contraddizione nel senso che questi giovani sono la punta di diamante del movimento sociale anche perché appunto inizialmente lo ricordava bene Augello il Movimento Sociale deve conquistarsi inagibilità politica e lo deve fare attraverso delle azioni attivisti che
Che i giovani sono deputati a svolgere insomma scontrarsi nelle piazze
Contro la piazza di sinistra soprattutto insomma le quarantasette quarantotto questo elemento essenziale poi d'arresto
Diciamo la verità per la cultura fascista l'uso della della forza della violenza non è mai stata un tabù Manzi
La logica con cui spesso
Certo
Inizialmente era sicuramente difesa poi diventata anche un po'diciamo acquisito dei caratteri offesi
In molti casi acquisito acquisito anche un carattere offensivo magari il modo in cui si ragionava in
E la cosa che si legge poi spesse volte nelle pubblicazioni giovanili missina è massima
Se non si ha il coraggio di combattere per le proprie idee di scontrarsi anche sul piano fisico vuol dire che queste idee valgono poco e tanto più valgono in quanto noi siamo disposti
A batterci per affermarlo
E quindi c'è questo tipo di cultura rivoluzionaria che in qualche modo ha dei punti comune anche con la sinistra sono possibili delle convergenze puramente tattica perché poi sul piano ideale la distanza e assolutamente enorme quindi poi i tentativi di dialogo sono sempre tentativi di dialogo piuttosto strumentali in cui ciascuno cerca di usare l'altro ma poi non c'è una vera possibilità di trovare un terreno comune però
C'è questo spirito rivoluzionario
Questa volersi porre contro il sistema e tenendo conto del fatto che quella democrazia italiana funzionava piuttosto male perché poi questa è la la triste realtà era una democrazia pur scarsa capacità decisionale reggiano ricordava come la nostra Costituzione c'è una Costituzione che prevede un esecutivo molto debole un sistema quasi assembleare più che parlamentare quindi
Una scarsa capacità di di di decisioni e al tempo spesso il fatto che poi
Questa democrazia come dire
Fosse
Avesse ereditato da un certo punto di vista
La cosa della del l'idea della tessera del partito come terza del pane che si era fermata un po'con il Partito fascista poi Padova città era stato il primo partito di massa presente su tutto il territorio nazionale quindi l'eredità della partitocrazia Inpa The anche un'eredità del fascismo però il modo in cui questa partitocrazia si esprimeva il livello di corruzione della democrazia italiana che purtroppo era superiore a quella delle altre democrazie infatti quella prima Repubblica e finita come è finita
Giustificava l'esistenza di un'opposizione antisistema anche che si collocasse su una posizione di destra e allora c'è questo dualismo che il Movimento Sociale ha sempre vissuto tra una volontà di giocare un ruolo all'interno del sistema politico italiano
Che si esprime nei vari tentativi di inserimento la la politica compiuta da Michelini che poi anche Bolchi giovani in qualche modo giungono ad approvare cioè il ragionamento che fa erra per esempio e questo io dopo il mille novecentocinquantatré ho constatato che
Gli italiani nella loro grande maggioranza ci avevano girato le spalle perché il risultato e quarantotto non mi sembrava probante viva B c'era la scelta di civiltà la Democrazia Cristiana era riuscita a porsi come la garante
Dell'assetto diciamo così
Del di conservazione dell'ordine no al garante dei ceti medi la garante della borghesia il partito che in qualche modo atto e attraverso l'alleanza con gli Stati Uniti l'America garantiva certi interessi dall'altra parte c'era la minaccia sovietica in quel momento noi eravamo schiacciati anche perché poi eravamo un partito appena nato
Nel cinquantatré il fatto che non riusciamo ad andare oltre un certo limite ci fa capire che il nostro destino quello di essere un partito minoritario
E allora il dualismo diventa il contrasto diventa ancora più forte perché
Ho si dice noi cerchiamo di svolgere un'opera di condizionamento nei confronti della Democrazia Cristiana ma questo significa accettare dei compromessi questo significa inserirsi nel sistema democratico questo significa sostanzialmente
Rinunciare alla possibilità di rovesciare l'esito del quarantacinque nel quale invece molti di questi giovani credevano quantomeno di ridiscuterlo bisogna accettarlo bisogna accettare l'Alleanza atlantica bisogna inserirsi in quel tipo di contesto
Senza poter sperare di essere la guida dello schieramento anticomunista perché la guida se la sono conquistata alti e magari potrebbe essere la Chiesa potrebbe essere l'Azione Cattolica di gente a non potrebbe essere mai il Movimento Sociale anche in un po'Adro diciamo di alternativa di destra di spostamento a destra la vera guida di questo schieramento oppure
Ed è il ragionamento che fanno anche il ragionamento su quale nasce ordine Nuovo ad esempio oppure si dice no guardate che questo sistema è marcio
Che non vale la pena di inserirsi al suo interno perché
Non è in grado di reggere perché prima o poi le sue contraddizioni esploderanno perché questo sistema materialista il sistema distruttivo e non dobbiamo rimanerne fuori per essere diciamo la riserva la riserva di un'Italia che dopo aver
Consumato fino in fondo un'esperienza democratica fallimentare potrà giocare la sua carta la sua carta rivoluzionaria ora
Su questo dualismo in qualche modo si spezza all'unità della generazione di cui io ho cercato di ricostruire la storia
E tra l'altro poi questa vicenda non c'è tanto nel mio libro perché il mio libro arriva fino alla fine del mille novecentocinquantuno
E anzi termina diciamo nel momento in cui la corrente spirito Alliste vogliano apprende mano raggruppamento giovanile ma poi ci saranno anni
Di frammentazione di polemiche interne di difficoltà
E
Verso la seconda metà degli anni Cinquanta soprattutto dopo il congresso di Milano che segna un po'una svolta in senso moderato un normalizzazione del movimento sociale una rinuncia è atto di questo secondo rigo che dovrebbe si questo di questo punto dovrei occuparmi
Nel nel nel libro che dovrebbe essere la prosecuzione di quello che ho scritto ecco
In qualche modo una scelta viene compiuta nel ceto che la scelta dell'inserimento del sistema viene fatta da Michelini e c'è anche qui bisogna dirlo una come dire ridimensionamento del ruolo dei giovani informe anche autoritari per esempio al raggruppamento giovanile viene tolta l'autonomia congresso
Vivere giorni e novecentocinquantaquattro
Nonostante la sua vivacità nonostante la sua importanza e l'ambiente neo fascista poi il raggruppamento giovanile fa soltanto tre congressi
Quarantanove Roma cinquanta Bologna
Cinque
Retaggio cinquantadue sì ma
A
Questo è vero che volevate più giovani ma i giovani c'erano ancora
C'erano ancora del Movimento Sociale e anzi magari qualcuno di voi ha continuato a dirigere di nominato dall'alto nominato dai dei vertici del partito cioè
Vi è nemmeno
Viene meno la possibilità di quelle che che pur per il quale pure questi giovani avevano lottato in maniera anche piuttosto aspra addirittura la sede del movimento sociale nazionale viene occupata due volte da giovani contestatori
Che costringono de Massari ci a venire a discutere con loro in un altro partito all'epoca non credo che sarebbe potuta accadere una cosa del genere
Per quello che io ho parlato di sessantotto nero qui volevo spiegare un po'questo questo termine che
Ha suscitato così una qualche perplessità io non ho voluto stabilire un parallelo tra il sessantotto i fermenti giovanili
Del Movimento Sociale
Io ho voluto dire nell'ambito di quel mondo c'è stato un ribellismo giovanile e io lo chiamo sessantotto perché si usa chiamare normalmente sessantotto tutte le forme di ribellismo giovanile poi le sue caratteristiche erano molto diverse però no però nel momento in cui questi giovani dicevano ma noi ci contrapponiamo al sistema e a noi non piace un Movimento Sociale che invece vuole inserirsi nel sistema vuole accettare il metodo democratico vuole accettare
Il gioco degli equilibri parlamentari per cercare di condizionare un Governo un altro ebbe ma
Non c'è più una distanza così abissale dalla critica dei contestatori del sessantotto muovevano al Partito Comunista Italiano quando gli dicevano è un partito che vuole socialdemocratico Zanasi che punta al compromesso storico con la Democrazia Cristiana che punta in qualche modo i servizi sistema e rivendicavano invece una purezza rivoluzionaria parallelo che secondo me non è completamente completamente fuori fuori dalla alta così come secondo me e interessante il fatto che questa radicalità di rifiuto del sistema materialista economicista capitalista
Espresso dal punto di vista e vogliano in qualche modo però si altrettanto radicale
Del rifiuto che poi i giovani del sessantotto esprimeranno nei confronti della società dei consumi per esempio o del sistema americano
Ci sono questi paralleli che non vanno sopravvalutati ma che dimostrano come
In questo mondo giovanile in qualche modo ci fossero dei fermenti che avevano una capacità di anticipare fenomeni avvenuti dopo soprattutto
Per un certo periodo di tempo perché poi c'è una normalizzazione molto pesante e questa generazione si disperde in qualche modo perché appunto tanti se ne sono andati no
Giano è uno che se n'è andato ma Gian francesi che abbiamo qui De Felice tanti altri insomma
Finali via Penati forse prima di tutti è quello che
Un po'più disincantato aveva capito prima che
Che questi sogni rivoluzionari non avevano poi una grande possibilità di tradursi in realtà ecco c'è questa
Questa dispersione però al tempo stesso il problema non viene risolto
Perché poi la politica di Michelini sfocia in un nulla di fatto qui si aprirebbe tutto il problema del Luglio sessanta è non abbiamo certo il tempo di affrontarlo
Però rimane questo problema cioè rimane il dualismo tra
Il volersi inserire nel sistema post bellico nel sistema democratico parlamentare e invece volesse tenere al di fuori è diciamo il grande capolavoro di Giorgio Almirante è stato un po'di tenere il piede in queste due staffe
Portando avanti e facendo sopravvivere il Movimento Sociale Italiano pur tra mille contraddizioni difficoltà cessioni tutto quello che voi conoscete meglio di me però appunto ecco io credo che
Questo partito non sarebbe durato tanto se non avesse avuto anche questa animanti sistema
Secondo è una delle cose più sbagliate che ha detto Gianfranco Fini negli ultimi tempi e quando dice il problema dell'Italia è che è mancata una destra che si definisce antifascista
Siccome non è vero perché innanzitutto c'era il partito monarchico
Che certo non aveva l'antifascismo al primo posto della propria agenda però era un partito di gente che l'otto settembre verrà si era schiera e poi certo c'era il Partito Liberale di Giovanni Malagodi che negli anni Sessanta aveva raggiunto il sette per cento dei voti ed era un partito di destra se vogliamo di una destra economica molto diversa dalla destra missina ma sicuramente composizioni di destra democratica e di destra antifascista tant'è vero che poi
Ripetute profferte di Michelini di creare un'unità uno schieramento di grande destra da parte di Malagodi incontrarono sempre un netto rifiuto
Il problema è che questa destra era molto vulnerabile da parte la Democrazia Cristiana con il famoso ricatto della di anticomunista
Cioè nel momento in cui le sinistre avanzavano radici poteva dire agli elettori italiani guardate che
Se volete fermare questa marea montante della sinistra il pericolo comunista
Noi siamo l'antemurale noi siamo l'unico partito che ha più voti del Partito comunista il sorpasso e il grande pericolo e rispetto a questo tipo di di richiamo l'elettorato di destra antifascista era molto sensibile
Tant'è vero che il partito monarchico ha fatto la fine che ha fatto e il partito liberale di Malagodi dopo i grandi successi degli anni Sessanta piano piano si è visto su votare poi a un certo punto è quasi diventato un partito di sinistra nel senso che attraverso così l'intesa libri l'altra Valerio Zanone Craxi si è collocato in qualche modo a sinistra a sinistra la Democrazia Cristiana
Ma partito di sinistra sì è un'esagerazione però certamente a rinunciato a
Svolge le quel ruolo di destra democratica che invece era la la la la rientrava nel progetto di Malagodi del resto Zanone non lo sentirei mai dire che il liberalismo e di destra
Questo magari non avrebbe però diciamo che in pratica che in pratica non si può negare che quello fosse un partito che svolgeva un ruolo di destra se non altro perché era nettamente contrario all'apertura a sinistra che si Vernola centrista non si fece il Governo centrista ma voglio dire era l'oppositore più forte e più credito ritenuto più credibile dall'elettorato moderato per molti anni a quella che era stata che fu la politica la politica di centro sinistra comunque tiriamo le fila perché forse
Mi sono un po'vi sono un po'perso il filo il problema fondamentale quale secondo me che
L'identità neo fascista è sempre stata un'identità che ha vissuto di forti contraddizioni probabilmente anche per la difficoltà a fare i conti con la propria storia con la storia del fascismo per il mondo
Di viverla un po'in maniera mitizzato a noi esiste anche un mito della Repubblica sociale italiana che probabilmente andrebbe un po'un po'ridimensionato però questo mito questa speranza rivoluzionaria ha permesso a questo partito
Di sopravvivere ha permesso a questo partito di mantenere una propria identità
E naturalmente questa contraddizione pare che si sia sciolta definitivamente compiuti o comunque che
Si sciolga definitivamente con la nascita del Popolo delle libertà nel senso che non è più il problema di fascismo antifascismo su questo ha ragione Augello cioè non non non è
Una discriminante politica oggi quella tra fascismo e antifascismo può essere per certi giovani una discriminante simbolica e qui
è giusto anche quello che diceva Came sul fatto che molti di questi giovani diciamo indossano dei simboli
Ne fanno sfoggio senza avere una consapevolezza o senza dargli un significato che non sia quello del volere essere contro per voler essere contro tutti i costi non c'è più questa discriminante però c'è il problema
Questo tipo di identità quello che il Movimento Sociale ha rappresentato in cinquant'anni quello che ha elaborato sia pure con difficoltà insomma
E totalmente da liquidare
Tra l'altro c'è chi può pensare che di fronte a fenomeni come la crisi finanziaria
Negli Stati Uniti ad esempio una certa critica Pound Diana di cui al piano è stato a lungo portatore non sia poi così da buttare quindi l'interrogativo secondo ma in qualche maniera rimane
E non so se il Popolo della Libertà sia
Un contenitore nel quale a queste domande a questi interrogativi a questi problemi che probabilmente sono anteriori al fascismo di cui il fascismo è stata una delle espressioni ma che si
Sì infatti io ho constatato girando l'Italia che oggi Giulio Tremonti tra c'era i dirigenti di Alleanza Nazionale più popolare di Gianfranco Fini e non mi spetterà
E non mi sembra un caso comunque
Certo no che era socialista Giulio Tremonti quindi
C'è un problema di fondo che rimane e di cui ho voluto modestamente indagare in qualche misura le radici per questo credo che
Il mio libro sì è un libro di storia ma non è completamente completamente slegato dal presente però ecco
La cosa che mi è dispiaciuta che invece se ne sia discusso in termini polemici appunto su questo versante di una riproposizione della discriminante fascismo antifascismo
Ormai invecchiato ormai ridotta puramente propria simulacro simbolico mentre forse ecco c'erano dei temi più di fondo che in qualche modo questa storia faceva emergere che sono stati trascurati oggi per fortuna questo non è accaduto oggi abbiamo discusso insomma più sulla sostanza
E questo mi fa molto piacere grazie