Il vento di Kabul

Serve qui a presentare
Questo libero di Tiziana Ferrario il ve il vento di Kabul che chiude il ciclo di queste presentazioni di questa estate
E sono state secondo me è di grande interesse molto seguite vedo che stasera non siamo da meno e questo era assolutamente prevedibile visto l'argomento importante del libero la notorietà di Tiziana Ferrario che come sapete la condurre una delle conduttrici più note della televisione italiana e e poi visto anche il fatto che l'Afghanistan comunque una delle dei grandi temi dei nostri tempi di questi nostri anni
Fra l'altro proprio oggi proprio da poco arriva dall'Afghanistan una notizia drammatica che è caduto una il reo
Un aereo inglese e ci sono quattordici morti e è stato ucciso anche il capo della polizia nella zona di Herat Dino via di Kandahar e insomma questa situazione questo Paese è ben lontano dall'essere pacificato e ben lontano dal dall'avere trovato
Una una sua identità è una sua realtà e questa d'altra parte e proprio la tesi la tesi che piene fuori da questo libro
Livello che io sono felice di presentare per due ragioni che sono poi molto collegate una all'altra la prima è che anch'io come molti e molte ho una grande passione per l'Afghanistan
è un paese un da un certo punto di vista diverso da tutti un paese che di cui sapevamo ben poco e che abbiamo imparato a conoscere in questi sei anni in questi cinque sei anni
Prima con i talebani poi la guerra poi questo difficilissimo dopoguerra e poi l'instabilità che continua ha caratterizzato di cui anche le notizie che arrivano che arrivano proprio oggi sono un'ulteriore conferma
E poi
La seconda ragione e che Tiziana Ferrario è riuscita in questo suo libro veramente a raccontarcelo in un modo appassionante in un modo
Abbastanza abbastanza originale tutto sommato
Perché non solo ci a racconta ci racconta la storia di questo paese del delle persone che lo abitano ce l'ha con ci parla della grande politica della guerra dei militari di di tutti i i mille problemi che sono connessi ma ci parla anche con grande umanità e con grande immediatezza delle persone degli esseri umani che ha incontrato
In questi anni in cui è stata lì molte volte perseguire i momenti principali momenti
Cruciali di questa di questa storia e allo stesso tempo
Tiziano appunto riesce quasi a farci vivere a portarci
A portarci dentro questo questo paese che che un Paese difficile da capire un Paese una sua osservazione che mi è piaciuta molto in cui c'è il rischio di farsi affascinare dalla troppa bellezza perché nonostante le distruzioni nonostante tutte le tragedie che sono capitate è un Paese che mantiene una incredibile bellezza prima di tutto naturale insomma
Qui libero quasi comincia scendendo con lei in quel volo che fa tanto paura tutti i giornalisti alla reo posto di Kabul si scende quasi in verticale in mezzo alle montagne che circondano questa capitale che fra l'altro da due mila metri d'altezza e e cominciamo a trovarsi in mezzo a queste case collocava in mezzo a queste cose da queste colline queste pendici di colline coperte di casette di fango
Dove hanno dove si sono diffuso hanno trovato un'abitazione tre tutt'altro confortevole
I i quattro milioni di immigrati che poco a poco erano rientrati
Dal Pakistan dall'Irlanda
Con la speranza di trovare un Paese migliore di poter ricominciare a vivere questo non è successo e anzi molti di questi immigrati stanno rientrando nei nei loro Paesi stanno rientrando stanno scappando un'altra volta
Ma c'è qualcos'altro che Tiziana racconta con
Veramente con la mano
Lieve con l'affetto che credo solo una donna può a vere ed è vere alla vicenda delle delle donne afgane che sono un po'il filo rosso di tutto questo libero ritornano sempre
D'altra parte se se pensiamo a questi anni io credo che molti di noi si sono appassionati all'Afghanistan hanno cominciato a conoscere l'Afghanistan proprio attraverso le donne
Queste donne che camminavano nelle prigioni ambulanti dei burqa
Con con quella specie di Galata davanti agli occhi coperte completamente che a volte le vedevamo anche nei servizi televisivi Ballon solare perché vi assicuro che dentro quei burqa camminare è molto difficile camminare poi per le strade di Kabul Odero del resto dell'Afghanistan che non sono strade ma sono spesso
Dei
Così sono spesso dei viottoli pieni di buche di fango ebbe e per le donne una dei tanti tormenti anche se piccole e quotidiano
Che che devono che devono sopportare in questo Paese e queste donne dicevo sono un po'il filo conduttore perché le donne le troviamo intanto come vittime di un sistema oppressivo e patriarcale che probabilmente il peggiore del mondo io mi ricordo che quando sono stata a Kabul anch'io per i servizi per il mio giornale
Mi sono sentita dire più volte in nessun Paese del mondo le donne hanno una condizione drammatica come nell'Afghanistan nei quali adesso non certamente non è il caso di dilungarsi su questo ma ci sono le sono regole tribali che sono veramente durissime terribili le le donne sono molto spesso soprattutto nelle zone rurali poco più che oggetti che vengono ceduti dalla famiglia cedute non solo compero per i marchi famosi matrimoni combinati che quelli non sono soli in Afghanistan ma proprio come per esempio prezzo per una faida familiare perché qualcuno ha offeso qualcun altro e allora
Per super per citarlo di viene data una bambina una ragazzina della famiglia che ha offeso e quindi bambine di dieci dodici anni si trovano improvvisamente in questi Pseudo matrimoni dove che che poi molto spesso finiscono in tragedia finiscono con ragazze che si suicidano tiziana racconta molto bene e con molta efficacia questi questi queste storie drammatiche di ragazze che si danno fuoco ragazza che tentano di scappare vengono riprese e ammazzate dalla famiglia in cui sono state hanno avuto la disgrazia di di andare a finire
Racconta per esempio la storia di una poetessa Anna Nadia se non sbaglio che viene uccisa a botte dal marito e che era una poetessa i cui versi girano girano su internet è un mito per i giovani per le ragazze afgane e qui le sue poesie le ritroviamo anche in questo libro
Ma a fianco di questa arretratezza terribile ecco di questo Medioevo tribale
Ci sono poi le donne coraggiose che sono riuscite a prendere la parola infatti uno dei capitoli più appassionanti
E il capitolo delle elezioni Tiziana era appunto una dei tanti servizi e che è andata a fare e quello di seguire la campagna elettorale e poi il voto fra l'altro allo era insieme spesso ad Emma by Emma Bonino che come sapete
E poi vedremo questa sera e che che appunto ignora è stata mandata dalle Nazioni Unite per controllare la regolarità del voto e insomma io me le immagino la Bonino e che Tiziana Ferrario che si aggirano incontrano queste donne e e riescono a parlare con loro pur tra le mille difficoltà perché molto spesso per queste donne era rischiare la vita
Candidarsi cercare di fare un minimo di campagna elettorale spiegare a un giornalista straniero la loro situazione
E la situazione che che unisce che esce con con i numeri era terribile alla fine queste Dohko credo il quanti erano le donne che riescono a essere lette mi sembra sessantotto
Però
Raccontano più ecco più la cosa un sito italiano è questo il fertile sui per una cosa da non dimenticare
Però purtroppo si trova nello
In un Parlamento che è pieno di signori della guerra e soprattutto sono in grado di incidere abbastanza poco sulla realtà del lodo di un Paese
Che l'unico paese al mondo dove ci sono più uomini che donne voi pensate voi sapete che in genere la percentuale femminile cinquantadue cinquantatré per cento rispetto a quella degli uomini
E invece Elia il contrario gli uomini sono il cinquantatré per cento alle donne i quarantasette perché beh la ragione purtroppo è presto detta
Perché la mortalità delle donne altissima soprattutto in età riproduttiva moltissime muoiono di parto muoiono di maltrattamenti
Muoiono degli proprio del fatto che questo Paese è un Paese ostile profondamente ostile alle donne
Che però non
Non mollano non mollano e me io adesso volevo dargli un piccolissimo ricordo quando anch'io ero a Kabul ricordo che era stata colpita da quanti Busca girassero allora questi bocca non glieli hanno tolti mi dicevo
E alcuni di loro mi spiegavano sì certo che non gliele avevano tolti ma che spesso la loro stesse a volere metterseli perché io la l'unico modo per poter andare in giro senza essere aggredite o molestate proprio perché è una difesa in qualche modo questa prigione
Con le donne che che avevano riacquistato cioè alcune che io cercavo di acquistare la parola era diventato il modo di difendersi bene io non voglio prenderli a suo tempo e quindi adesso vorrei cominciare a parlare a discutere di questo libro con i nostri con i nostri ospiti di questa sera con i nastri di battenti e quindi darei la parola per cominciare al generale Sant'Angelo che dirigeva
Fino all'anno scorso
La zona di di Herat e io così gli chiederei di di parlarci un po'del libero di Tiziana della sua esperienza e poi magari potrei fargli anche una domanda
Grazie grazie signora signore e signori buonasera
Io innanzitutto ringrazio dottoressa Ferrario del dell'invito a essere qui tra di loro questa sera per me è un veramente un grande grande privilegio essere in questa splendida cittadina in questo splendido scenario
Io ho vissuto in in Afghanistan gli ho prestato servizio in Afghanistan dal dall'aprile dei primi di aprile dell'anno del due mila cinque alla i primi a decade di settembre dello stesso anno
Quasi cinque mesi e mezzo di di straordinaria intensità prima quale comandante del contingente italiano incarico mantenuto per tutto il periodo e poi dalla dai primi di maggio alla fine di maggio Koeman primo comandante della regione ovest
Dell'Afghanistan che aveva sotto la sua responsabilità quattro Province molto molto ampie la principale delle quali era appunto Herat e poi rilevando appunto nel nel mio comando rilevando gli Statunitensi che iniziavano quel processo di disimpegno chiamiamo così
Dal dall'Afghanistan nel quale Operazione Enduring Freedom disimpegno che si sta continuando anche adesso con il passaggio sotto la responsabilità delle forze NATO
Dell'area a sud del paese dell'aria di Kandahar
Questo era un procedimento un processo di stabilizzazione del Paese che procedeva avendo davanti agli occhi l'immagine geografica dello stesso paese iniziava da da Kabul
Quindi da Est verso Ovest iniziando mi permetto di fare notare loro la la tempistica nel febbraio del due mila cinque al nord del Paese
La NATO ha preso possesso con i tedeschi con una leadership tedesca a maggio l'Italia ha preso la responsabilità a Ovest del due mila cinque e solo nel luglio del due mila sei
Gli stili canadesi con un'alternanza Canada Regno Unito hanno preso la responsabilità a sud quindi Kandahar per poi proseguire verso ovest verso est la la Regione dice alla L'Abate che è prevista nei primi mesi dell'anno venturo quindi quattordici mesi per passare dalla
Responsabilità nato a Ovest alla responsabilità nato a sud e qui mi riallaccio uno dei temi principali che io ho ho visto in questo libro e che ho ho ho avuto la possibilità di confrontare con la mia esperienza sul terreno
Mi ha ceduto il problema il problema
Della popolazione afgana che è una popolazione che è passata
E possiamo fare riferimento a vari altri teatri che hanno visto sia le nostre forze armate impegnate in questi ultimi anni ma un una popolazione che è passata senza soluzione di continuità
Da un processo conflittuale quindi regime dei talebani a un processo
Di costruzione della della della pace in senso più completo del termine senza passare attraverso un processo di riconciliazione
La NATO ha investito in Afghanistan con i cosiddetti provincia Lo Re Construction Team che erano e che sono tuttora delle dei nuclei di ricostruzione
Che provvedemmo alla ricostruzione sia fisica del Paese in termini di ospedali scuole
Pozzi per l'irrigazione dell'acqua e quant'altro sia specialmente specialmente in particolare come ricostruzione delle delle cosiddette rule of law cioè della capacità del Paese di ritornare verso una vita una vita decente
Ricordo che l'Italia in quanto membro della comunità G otto alla responsabilità e da Tiziana Ferrario ne parla ampiamente con grande attenzione nel suo libro alla responsabilità del problema giustizia all'interno all'interno del dell'Afghanistan
Noi abbiamo rilevato
Gli Statunitensi visto intensi in una regione questa Ovest che ricordo geograficamente e a circa novanta chilometri dal confine iraniano ad Ovest a nord confina con il Turkmenistan
Il problema della presenza statunitense con la vicinanza geografica iraniana un problema che è stato ampiamente se ne sentiva immanente la presenza in quei giorni
Questo perché l'Iran aveva ed ha tuttora un grande interesse nei confronti dell'Afghanistan
L'unica linea ferroviaria che unisce l'Afghanistan o che scorre all'interno del Paese è una linea ferroviaria di novanta chilometri che vada erat al confine con l'Iran e vi era vi è tuttora una grossa presenza anche celata di iraniani all'interno della regione Ovest dell'Afghanistan
Regione che
Aveva una grossa
Presenza di signori dei cosiddetti signori della guerra
Figure che si sono e che sono state dal governo centrale
Riciclate nell'arco di questo breve tempo di quattro cinque anni
Ad esempio nella zona di Herat avvierà la figura storica
Di un signore della guerra un grande eroi della della lotta sia contro i sovietici sia contro il regime talebano il ma il pane è stato per tanti anni governatore dichiarato e poi il presidente Karzai ha sollevato dalla caricatore poi grata
Segnala l'inganno bisogna concertare
E quindi il nuovo nato ritratta malgrado questa presenza Dumont governatori era per la figura del wall ordre signore la guerra di colui che effettivamente aveva ancora il possesso bella de pretorio era una figura estremamente premettere presente ed una tra figura che tutte le volte e veniva alterato incontrare i profumi diario pensare col suo nel suo territorio aveva sempre una grande attenzione verso le forze della NATO si trovava nel suo territorio e non nascondeva mai l'occasione per a Kabul presso il comando ha fermato i tabulati di ricordare come le truppe ed anche come la popolazione Gravina rileva con grandissima tensione e grandissimo piacere la presenza delle forze NATO come a voler significare separato di logicamente che non c'era un analogo affidamento quando ignorate vi erano le forze di un primo studio
Il problema della della droga e delle dei talebani di oppio locali sui documenti molto velocemente e penso che poi nel corso della discussione verranno fuori anche altri particolare la produzione di oppio e il problema dell'istruzione e problema della della della carenza cronica disporre in Afghanistan a fronte di una numero elevatissimo di i ragazzi nella sola ricordo che circa il quaranta per cento alla popolazione afgana negli ultimi anni e in un passo del di età che va dai zero e quindici anni con un livello di ritardo supera i quarantatré tra poco
Le piantagioni di oppio hanno avevano e hanno tuttora nella donna di cui avevo la responsabilità una presenza molto limitare Atari Ratta e nella zona nord Iraq mentre andando verso il sud del Paese quindi la Provincia fai parlare vi erano ancora perché bisogna e una produzione molto portoghese
Il libro Tiziana parla e dare i numeri veramente fanno riflettere ottantasette per cento della produzione
Dell'oppio nel mondo che l'Afghanistan proprio dati di poche ore fa mise la Pisana i valori parlo del novantadue per cento Risari tornando verso livelli preoccupati di produzione di produzione di ottonari confederazione
Di queste piantagioni di oppio e una riconfigurazione che doveva essere alimentate paventata dal governo centrale
Karzai che effettivamente non ha una presentai una leadership estremamente consolidata uniformemente tutto il paese ma in particolare in alcune zone di questo nella provincia di Final prima del mare che sono i due provincia proseguano e dove
Produzione noto il Paese e questo alternativa alla produzione di oppio non vi sarà per cui il il l'idea e io li ho più prodotto nel due mila e cinque stava al comprino produceva uditorio centrotavola di fronte dello stesso chilo che una volta dall'Europa aveva un valore diversi altri cento mila dollari era ed è sicuramente un problema che se non veniva compiutamente rivisitato all'interno del palinsesto con programmi alternativi con supporto con Enrico su questioni come creazione di impianti privazioni Maniero per diversificare lui poi dire comparirà la Boniver al fine con mille dollari nell'anno riuscivano allora avanti a fare l'ironica peso hanno pesto alcune regioni del Paese pelle purtroppo Kwame dove produzione di oppio
Perciò ancora nel non lo so so e che sanno puntati su un altro pianeta ancora non è avvenuto
Ma protetto ricordo per completezza come l'Italia era e responsabile del programma giustizia all'interno della diciotto aprile Gran Bretagna alla responsabilità nella campagna anti narcotici sempre lo stesso progetto
Mi aspetto prima di cedere la parola valutazioni di ospiterà istruzione
In una zona dove ho prestato servizio in ogni momento della giornata si vedevano a frotte di bambini belli così come li ha descritti Tiziano il suo libro che a qualunque ora del giorno del pomeriggio si alternavano suora iniziavano le Serafina facevano turni di cinque ore fino alle venti della fine Ottocento
Questo perché a fronte di un numero elevato di Papini che pascolare vi è una carenza fisica proprio per tutelare di scuole e l'Italia come accade per il particolare vedevo la parola Lara organizzazione nostrani nostro tema di corruzione dove ricordo
Vi era e che tuttora una deduzioni fra vendita militare e le tasse virtù è data dalla ministeriali e sei con la sua lezione ben altra cosa sullo sviluppo venivano sopra delle serie di attività per la ricostruzione per la corruzione principalmente disporre
Altri settori di grande importanza e la sanità pubblica quindi per primi l'abitazione degli ospedalieri centrista medica ed è probabile che sia della l'ho presa io privo di aver fatto abbastanza confusione con questo ce n'è più forte spazzato da un Donadoni palato però ripeto che queste due aspetti parlo della produzione dell'oppio chiaramente nei tempi moderni moderni della istruzione sono gli aspetti su quali poi tutti i team si attiva l'attenzione grazie
Grazie mai fare la domanda vera che volevo farle e volevo chiedere qualcosa rispetto alla scuola di Crotone teneri si parla di questi ragazzi Campli che l'hanno suonato cinque ore poi avrò secondo turno di altre cinque ore
Ma anche lei alle bambine e le femmine fanno parte di questa opzione o no perché a me risulta che
I molti il clima è più a rischio di quei possibile come territori bandi per le bambine andrà a scuola
Nelle nella provincia di Herat dove dovevo Madonia aveva una maggiore vicinanza fisica chilometro retriever vi erano vi sono delle suore dedicate al al alle bambine quindi questo avveniva si errate che a nord nelle altre due province dove vi era il contingente spagnolo il contingente lituano quanto afferma lei è corretto ed avviene nella provincia di Farah
Che è una provincia ancora molto legata anche perché geograficamente vicino a Kandahar quindi inevitabilmente la presenza talebana
L'altro dal la lotta di queste forze che ancora cercano di
Opporre resistenza a questa innovazione dell'istruzione della sanità che la comunità occidentale stava portando e sta continuando a portare con grande intensità e con grande sforzo ecco lì c'è ancora una un limitazione da parte delle delle bambine a frequentare a frequentare le scuole
Grazie senta no quello che volevo chiederle beh riguarda un tema più generale ovviamente oggi i nostri soldati stanno sbarcando in Libano sulla loro permanenza in Afghanistan ci sono molte discussioni da da mesi recentemente proprio il ministro Mastella ha sollevato il problema se non sarebbe più opportuno per farli rientrare io è un militare non le chiedo poi esattamente cosa ne pensa se vuole ce lo dica che ne siamo felici ma perché restare e a quali condizioni ecco è quello che io vorrei sapere da lei
L'Afghanistan rappresenta credo una maniera di presenza delle forze armate parlo del delle forze armate italiane ovviamente
Forse nuova nel nello scenario diciamo dei Balcani dell'Iraq stesso vale a dire questa questo impiego della figura del militare e del Civile in un'opera di ricostruzione che ricordo ancora una volta non è solo una ricostruzione fisica del mattone per fare la scuola o di una riattivazione di una farmacia all'interno dell'ospedale o di un reparto pediatrico ecco questa credo che sia la carta vincente dell'impiego dell'impiego in Afghanistan e la carta vincente del del futuro in questo Paese sicuramente un Paese che a sud nell'aria di Kandahar ancora grandi e grandi problemi come tuttora grandi problemi sono a destra verso Jalalabad
La la forza di AISAF e quindi la NATO sta investendo un sta effettuando un grosso sforzo in quel territorio
Ma io credo che il programma della ricostruzione e il riaccompagnare l'Afghanistan sulla la via della occidentalizzazione per quanto è possibile sia un scommesse debba assolutamente essere perseguita volevo ricordare che e in Afghanistan
Contrariamente forse ad altri ad altri teatri l'aiuto che viene data alla popolazione da parte delle forze in questo caso delle forze NATO un aiuto come noi dicevamo in gergo in seconda fila o in terza fila vale a dire quando venivano scoperti dei depositi di armi per esempio
Non andavamo noi a prendere il via a prendere le armi a creare i depositi dove poterle custodire secondo le norme di sicurezza ma avevamo preventivamente
Istruito le autorità afgane a svolgeva questo compito e svolgevamo un'azione di supervisione chiamiamoli greco facendo fare
Tutte le azioni principali al governo afgano e alle sue varie componenti la polizia l'esercito e quant'altro in maniera che siano e che fossero stati loro a proseguire con le proprie mani e con le proprie gambe su questo processo di ritorno verso la normalità
Grazie
Allora io adesso dare la parola all'Aula Bontadini che è la portavoce dell'Alto Commissario dell'ONU per i rifugiati che ha una grande esperienza di Afghanistan oltre che di altri paesi dove sono in corso dei conflitti
E che in particolare si è occupata molto di quel grande rientrato di di polo fughi quelli quattro milioni a cui faceva cenno prima
Dai paesi vicini che poi però temo sì sia
Concluso non in modo felicissimo sentiamo cosa ci racconta Laura Boldrini
Sì buonasera
Intanto rispondo subito chiara penso che segnasse un po'più generosi forse in questa valutazione perché è stato un massiccio sentito
Rientro di persone che dopo anni di esilio hanno voluto fare una scommessa una scommessa sul nuovo Afghanistan
E la stanno facendo questa scommessa sulla loro pelle
Sono persone che rientrano senza ritrovare una casa a persone che rientrano sapendo che forse non c'è l'acqua sapendo che in il loro campo è ancora infestato da mine persone che credono nel futuro di questo Paese quindi penso che al di là del fatto che l'operazione sia stata e continua a essere un'operazione come dire di successo noi dobbiamo anche continuare politicamente a sostenere questo sforzo che prima di tutto uno sforzo che viene fra dal popolo afgano io conosciuti Tiziana Ferrario intorno all'Afghanistan cioè l'Afghanistan è un po'il filo di congiunzione con Tiziana parlo di diversi anni fa dell'Afghanistan non se ne parlava l'Afghanistan era un Paese inesistenti nel mappamondo
E la cartina geografica del del pianeta era un un Paese paria
Era l'Afghanistan nel due mila e uno in cui appunto regnavano i talebani in cui i bambini morivano come mosche erano i bambini in blu
Li aveva la che ha la grande stampa internazionale tra chiamati bambini blu cui bambini che morivano assiderati e di freddo perché mal nutriti perché non curati
I talebani avevano tentato di attirare l'attenzione su questa morte lenta della nuova generazione di afgani una morte lenta che veniva lasciata alla propria sorte
E in questo periodo di grande disperazione di di questa gente i talebani arrivarono a fare un gesto inconsulto
Cioè fecero saltare in aria i due grandi butta patrimonio dell'umanità
E li fecero saltare in aria anche per per attirare l'attenzione su o la loro condizione oramai veramente disumana quindi l'Alto Commissariato delle Nazioni te per i rifugiati l'agenzia per la quale io lavoro
Decise di fare di tutto per attirare l'attenzione su questo Paese paria questo Paese inesistente
E decidemmo di andare con dei giornalisti
Vi confesso che non fu facile organizzare il viaggio perché talebani cambiavano quote continuamente idea sul percorso sull'itinerario cosa farci vedere cosa non farci vedere noi continuavamo ancora lavorare all'interno del Paese
Pavarotti decise di darci una mano decise di fare quell'anno il concerto per l'Afghanistan parlo quindi di prima dell'undici settembre era il due mila uno
Ed era maggio due mila uno e Tiziana venne con lui accettò quest'appello
Di parlare dei bambini blu appunto delle condizioni in cui vertevano e civili che subivano il regime di San dei talebani che certamente non l'avevano scelto quel regime che se stava lì era anche grazie le responsabilità dell'Occidente
E quindi si andò facemmo questo viaggio
è chiaro che poi questo libro io lo leggo con una sensibilità particolare non era per me la prima volta che andavo in questo Paese c'era stata già durante il novantatré e il novantacinque quindi su in questo libro io ritrovo cose che ho trovato molto toccanti perché come dice Chiara Valentini non solo questo libro è frutto di un rigore perché Tiziana per chi la conosce
Lo sa sa non a donna rigorosa quindi fa ricerca si prepara non va mai allo sbaraglio e quindi un libro che informa moltissimo su questo Paese ma c'è anche un aspetto umano che poi e quello che appunto ai miei occhi fa di lei una persona bella che saper descrivere le storie con partecipazione senza mai trascendere in che ti ismi
Ma nella profondità dire dei sentimenti quindi parla non so dei drogati di Kabul e dicono i bambini vengono costretti a a prendere oppio dei genitori
Realtà di cui si sa ben poco
Parla insomma del del dramma delle mine questo dramma delle mine che oggi viviamo anche in altre parti del mondo ho il dovere di ricordare che il Libano oggi vive questa grande grande problema delle classe un po'se queste bombe a grappolo che sono inesplose e che diventano dei micidiali ordigni qualora ci si avvicini quindi anche in Libano oggi questa realtà impedisce che tutte le persone possono rientrare a casa e a coltivare i loro campi prima che finisca la stagione appunto della semina
Ecco descrive le donne piene di ardore
Descrive questa giovane Malalai Joya questa giovane che alla Loya Jirga del del mi pare del due mila e tre si alza davanti a tutti i notabili e signori della guerra e li indica uno per uno li denuncia e dice voi
Voi avete insanguinato il nostro Paese voi dovreste esteri in prigione Malalai Joya una donna giovane coraggiosa da quel momento firma la sua condanna alla fuga perenne perché minacciata di morte in ogni in ogni momento e Tiziana la descrive bene la descrive anche quando l'abbiamo incontrata insieme a Roma
Il libraio dell'intercontinentale un signore conosciuto noto non c'è più il dovuto andar via non fa più affari non li vende più i libri ecco allora sono spunti interessanti espunti che ci fanno anche fare delle domande sul futuro
Io penso che questo libro di Tiziana interessi solamente una parte di pubblico
Non tutti no lo dico francamente perché interessa chi ci vuole capire meglio
Chi vuole uscire fuori dai luoghi comuni perché l'Afghanistan non è solo droga non è solo signori della guerra l'Afghanistan e polizia e cinema è uno dei paesi più cinematografici al mondo
è luce e colori e sentimenti quindi è un libro che rende questa fotografia bellissima
Ma è un libro che lo legge chi vuole informarsi vuole capire anche le le scelte della politica estera italiana
L'importanza forse della presenza militare qualora appunto questa dovesse essere messa in dubbio il fatto che tanti persone credono in questa Afghanistan lo sforzo umanitario
Mi devo ricordare che quarantacinque colleghi umanitari sono morti
Nel tentativo di apportare il loro servizio quindi quarantacinque civili senza armi sono morti in questo esercizio
E vi devo ricordare anche che però
Noi dobbiamo continuare a rafforzare l'Afghanistan a considerarlo prioritario a tenere alta l'attenzione il libro serve anche a questo io non è la prima volta che presenta il libro di Tiziana e penso che sia quasi un dovere farlo perché tiene alta l'attenzione su un Paese che potrebbe lì precipitare nel baratro nel mentre non si dica
Quindi è imperativo continuare a occuparsene a parlare a a porlo al centro di un'attenzione internazionale
Credo che più o meno io ho detto tutto chiaro
Vediamo
Grazie Laura volevo farti
Solo una
Volevo fatti solo una domanda
Tu parlavi appunto dello sforzo umanitario delle organizzazioni che chiunque vai nasca Afghanistan vederli sul campo che lavorano
Ma queste in che rapporto sono con i militari cioè io ove ho spesso avuto l'impressione di una tutela un po'pesante dei militari sulle organizzazioni diciamo così civili questo è ancora vero e ci sarebbe una possibilità di autonomi Tzara le di più in modo che possono essere più efficaci
L'azione umanitaria deve essere slegata da quella militare parliamo di due cose diverse i militari fanno il loro mestiere egli umanitari fanno il loro a volte si creano delle confusioni che poi creano anche tensioni sul campo
Crea confusione quando un contingente militare
Decide di spostare e che rifugiati che rientrano da un un luogo all'altro senza informare l'agenzia di riferimento l'agenzia dell'ONU di riferimento così crea confusione quando l'agenzia umanitaria
Si interpone in azioni che non competono quindi è importante che i mandati siano chiari perché due sono le competenze due sono i lavori due sono gli obiettivi l'agenda umanitarie non coinciderà mai con l'agenda
Militare e viceversa
Ciò non significa che i militari a volte sono estremamente utile importanti per svolgerle un'attività di supporto di sicurezza
Però dobbiamo far chiarezza su questo qualora non ci si muova più sul territorio per noi umanitari non ha senso continuare a lavorare in Iraq dopo l'attentato alle Nazioni Unite
Doloroso molto doloroso
Le agenzie dell'ONU si sono ritirate non aveva più senso lavorare senza potersi muovere parlare liberamente con le persone non possiamo lavorare con la scorta perché significa snaturare l'essenza del nostro lavoro quindi in questo senso dico che qualora non ci sia più l'autonomia
Si riflette sull'opportunità di andarsene lavorare militarizzati snaturare
Quello che noi facciamo
I militari sono importanti anche quando ci sono azioni logistica svolgerle spesso sono parte anche delle i conti questi piani di evacuazione che riguardano anche gli operatori umanitari ma ecco onde evitare le confusioni è sempre bene che i mandati siano chiari si deve partire con chiarezza
Grazie forse qualcuno di un furgone door to o in generale volete fare una domanda Laura Oscar farvi delle domande fra di voi no io volevo dirvi alcune cose prima di donano sì allora allora a questo punto passiamo la parola Tiziana Arale voleva rispondere a queste
E fondere le cose ben distinte
Se invece di cooperanti messi nella base militare
Noi avevamo
Noi ad Herat
Dove vi sono varie tipologie di irretiti provincia percorsa c'è un tema all'interno del teatro afgano cioè vari in varie nazioni vari paesi hanno un approccio diverso nel concetto di Pieretti quello magari con una presenza più militare quello con una dominanza civile
Quello italiano era ed è tuttora un una struttura con una
Uguale parte all'interno all'interno tra personale civile e personale militare mi riferisco alle componenti che vanno all'esterno della base per fare tutte le attività di ricostruzione per tutti i contatti con i locali
E chiaro che essi si opera in una struttura dove il PRT a una
Forza militare estremamente limitata perché lo scopo del contingente in quel particolare teatro era uno schede uno scopo di ricostruzione quindi la presenza militare era una presenza limitata alla protezione dell'infrastruttura che ricordo era pienamente all'interno del centro abitato di Herat e di dare quelle velo di protezione all'entità civili o militari che fossero ma nazionali che erano fuori e che andavano fuori
E dare quella protezione in caso di processi di evacuazione o processi di ritirare le organizzazioni non governative nazionali che operavano sul territorio o anche organizzazioni non governative di altri paesi
Appartenente alla comunità nato
è chiaro che c'è una continua
Ricerca di equilibrio tra il livello di protezione che in ogni maniera
Deve essere dato a chi specialmente io ricordo nel periodo in cui io servivo in Afghanistan ci fu il rapimento della signorina Cantoni quindi tutti questi episodi non fanno altro poi di e indurire quelle che sono le forme di di protezione del personale che va fuori e che sicuramente avrebbe bisogno di una struttura un pochino più più snella per poter per poter operare
Sì
Grazie allora adesso alla parola Tiziana Ferrario che ci racconterà un po'la sua Kabul
Buonasera Laura Humble Brini prima diceva
Che siamo andati in un periodo in Afghanistan quando ormai non se ne parlava più io c'ero andata proprio per questo perché non c'andava più nessuno
Io ho scritto questo libro proprio perché nessuno più parlava di Afghanistan quando non era più di moda quando non era più da prima pagina
A me piace andare un po'controcorrente e non ho scritto libro quando sono rientrata dopo la guerra dall'Afghanistan ma ho preferito fare una riflessione sul perché era così difficile portare la famosa democrazia tra le montagne afgane
L'ho fatto nel due mila e sei infatti il viaggio il libro è un viaggio fatto nel due mila sei però raccontando anche tutto quello che io ho visto negli anni passati
La prima volta come soccer in Afghanistan c'erano i talebani non era stato facile convincerli ad accettare una giornalista don in più televisiva
Nel loro Paese io dovevo accompagnare una delegazione ufficiale italiana
Loro avevano detto no vi ricordate avevano distrutto la televisione dica pure avevano distrutto tutto quello che presentava teoria loro il male e quindi ora racchiude Evo tutto il male possibile alla fine però siccome questa delegazione italiana andava per portare aiuti
Avevano mi avevano accettato ricordo ero con Gino Strada e poi c'erano anche altri politici italiani che si erano messi in testa di riuscire a far fare la pace tra talebani
Il resto del mondo
E mi avevano accettato c'era stata anche a un pranzo al quale io ero stata invitata messa però sullo spigolo perché le donne non avevano diritto di sedere insieme agli uomini e soprattutto io ero capitata tra capo e collo quindi non potevano tenermi fuori dalla porta ma neanche proprio non postumo d'onore quindi ero sullo spigolo
Ed ero veramente scioccata da quel Paese era al due mila
Ci sono poi ritornata durante la guerra prima con Laura e poi durante la guerra e più volte in questi anni
Vi do un dato che secondo me molto importante prima il generale Sant'Angelo diceva siamo passati dall'ottantasette per cento di produzione di oppio nel mondo
Oggi il dato è arrivato al novantadue per cento il che significa che oggi l'Afghanistan produce sei mila e cento tonnellate di oppio l'anno
Che a cento mila dollari al chilo significa un giro d'affari enorme io non riesco neanche a metterli tutti questi zeri non riesco a pronunciare che cosa significa questo giro d'affari questo vuol dire e tutto questo è accaduto mentre noi siamo andati in Afghanistan con i nostri soldati e tutte le truppe internazionali e con enduro in Freedom la famosa lotta al terrorismo che gli Stati Uniti stanno facendo tra le montagne afgane
Nel frattempo siamo arrivati a un anno record per la produzione di oppio e quando si parla con i generali che guidano la missione NATO loro ti dicono
Ormai è stata stretta un'alleanza tra i narcotrafficanti e gli stessi talebani che si finanziano grazie all'oppio
E proteggono le coltivazioni dell'occhio nonostante il governo di Karzai cerchi di distruggere la coltivazione dell'oppio
Questo ve lo dico perché vi fa capire quanto è utile in questo momento a molte persone avere un Afghanistan instabile perché il giro d'affari che produce l'Afghanistan e enorme va al di là di qualunque idea di olio DOP talk si voleva fare in Afghanistan di proventi che sarebbero stati utili
Perché ormai il giro d'affari legato all'oppio va oltre qualsiasi altro interesse
C'è un progetto
Proprio perché
Tutti hanno capito che la stabilità dell'Afghanistan passa attraverso la lotta all'oppio ed è quello di fare l'occhio di Stato
Si sta discutendo molto su questa cosa e devo dire anche vivacemente perché non tutti sono d'accordo c'è chi ha detto come questo centro studi molto importante francese ha detto visto che l'economia afgana si basa sull'oppio diventa impensabile riconvertire l'economia non avendo infrastrutture non avendo la corrente elettrica non avendo la luce
E e quindi diventa impossibile dire va bene da domani si producono patate perché non non si riesce neanche a trasportarla le patate e veramente un Paese che vive Allo stato medievale
E e quindi hanno detto ragioniamo sull'occhio questa è la vera ricchezza del Paese produciamo farmaci antidolorifici in Afghanistan ne coltiviamo l'oppio di Stato
Su questo c'è chi si è scandalizzato per esempio l'Agenzia per la lotta alla droga delle Nazioni Unite ha detto no impensabile fare questo perché abbiamo spiegato fino adesso che l'ho più illegale non possiamo andare a dire contadini afgani che invece è diventato legale
Lo stesso governo afgano e molto perplesso peraltro sappiamo anche che molte persone vicine al governo hanno anche interessi nello stesso traffico dell'oppio
E e quindi loro dicono no perché questo creerebbe una grande confusione e noi non siamo in grado di controllare il territorio quindi nel momento in cui l'occhio diventa anche legale non riusciamo più noi non controlliamo il territorio quindi si rischia solo di incrementare il il lavoro dei narcotrafficanti
Emma Bonino che so che deve arrivare non è stata così negativa quando l'anno scorso abbiamo parlato di questo progetto lei poi era lì per come osservatore per lei e per l'Unione europea
Del processo elettorale per le elezioni del Parlamento afgano quando è rientrata so che ha presentato una sua relazione al Parlamento europeo il Parlamento europeo non ha bocciato questa idea quindi il dibattito e e aperto per provare a almeno coltivare alcuni pezzi dell'Afghanistan a oppio legale trasformandolo in morfina
C'è una grande carenza nel mondo di morfina è stato fatto un lungo studio anche dettagliato da molte università su questo aspetto
E quindi diciamo che questa è stata una strada che indicata per riuscire a venire fuori dal grave problema dell'oppio
La stabilità dell'Afghanistan non interessa i suoi vicini io ho voluto mettere all'inizio del libro proprio una cartina perché parliamo molto dell'Afghanistan ma c'è e molto importante guardare come diviso l'Afghanistan e i vicini che ha perché sono vicini molto scomodi
A l'Iran che in questo momento era era molto contenta l'Iran quando regime dei talebani è caduto ma non è stata altrettanto contenta quando si è ritrovata alle basi militari americane vicino a casa
Il Pakistan che è uno degli alleati
Più forti diciamo nella lotta al terrorismo ma che ha delle ambiguità incredibili e che tutto sommato forse non ha alcun interesse ad avere un Afghanistan stabile
E poi ci sono tutte le ex repubbliche sovietiche che sulle quali ancora a Mosca ha un suo interesse e naturalmente anche a Mosca non è detto che interessi molto avere fino agli americani dentro l'Afghanistan e c'è persino un piccolo confine con una provincia cinese
A maggioranza musulmana e quindi anche la Cina pur non essendo così coinvolta in Afghanistan comunque non ha alcun interesse a risolvere i programmi dell'Afghanistan le cose non stanno andando bene
E curiosamente l'Italia il destino dell'Afghanistan si è più volte negli anni intrecciato al nostro paese il re afgano rimasto per trent'anni in esilio
In Italia noi italiani
Controlliamo una regione che è tra le più sensibili no e che è grande come la Lombardia il Piemonte la Liguria insieme questa regione occidentale dove a lavorato il generale Sant'Angelo
E dove abbiamo circa quattrocento soldati in questo momento
E quindi le cose
Noi come italiani siamo presi un un impegno secondo me impensabile cioè quello di riformare il sistema giudiziario afgano cioè il sistema giudiziario di una società tribale che ha valori completamente diversi dai nostri e anche lì diciamo che il lavoro
Nel portare avanti questa questa idea di giustizia così diversa dalla nostra non sta andando benissimo
Io faccio un viaggio attraverso i tanti problemi che ha l'Afghanistan pongo una serie di interrogativi
è stato fatto diciamo che le donne si è parlato molto delle donne
Perché erano quelle che erano state più umiliate
E sono quelle che sulla carta hanno ritrovato la parità con gli uomini ma è una parità ritrovata solo sulla carta perché ancora le donne continuano a essere umiliate vero sono arrivate al Parlamento
C'è per legge nella Costituzione che il venticinque per cento dei parlamentari deve essere donna c'è una percentuale che non esiste nessun Parlamento europeo mi hanno eletti anche più del venticinque per cento ma un conto è esserci un conto è contare davvero e far sentire la propria voce loro tenuti cono e quello che le donne ti dicono soprattutto e non lasciateci sole nel fare questa battaglia il disarmo è un altro dei problemi che non ha funzionato in Afghanistan e il paese è ancora tutto pieno di armi
Perché nessuno si fida consegnare le armi ho visto i depositi delle Nazioni Unite dove sono state consegnate le armi rotte ma le armi che funzionano ognuno se le è tenute perché appunto ci sono ancora tanti gruppi armati
E perché nessuno nessuno si fida e in tutto questo il sud è da mesi
In una situazione di grande instabilità ci sono i combattimenti ieri sono tornati a bombardare come non si vedeva dal due mila e uno
Quindi se ne parla poco se ne parla solo nel nostro Paese quando ci riguarda da vicino o perché purtroppo muore magari un nostro soldato come è successo
A due alpini a maggio o perché c'è un dibattito parlamentare nel quale ci si scontra per ridiscutere il rifinanziamento della missione
Però diciamo che per tanto tempo di Afghanistan non si è parlato si pensava che ci fossero le discoteche ormai a Kabul ecco non è così non ci sono le discoteche
E anziché sì che la situazione sta ogni giorno peggiorando l'aereo della NATO che diciamo caduto poche ore fa era non si sa se è stato abbattuto ufficialmente sono problemi tecnici ma molto probabilmente è un aereo che è stato abbattuto e questo si saprà sono morti
Quattordici soldati inglesi gli inglesi da quando hanno preso il controllo nelle regioni a sud stanno subendo molte perdite se ne parla poco nel nostro Paese perché non sono soldati italiani ma questa è la realtà nel sud si continua a combattere
E i talebani sono molto rinvigorito i allora la domanda è
Se tutto questo accade dopo cinque anni che noi siamo in Afghanistan che cosa è stato sbagliato perché non ha funzionato aggiungo che mancano pochi giorni all'undici di settembre Bin Laden non è mai stato catturato e però si aggira ancora da quelle parti
In Afghanistan il terrorismo internazionale si è addestrato per anni è stato per anni un paradiso di terroristi quando nel due mila e uno io sono arrivati in Afghanistan i talebani erano scappati insieme
Agli uomini di Al Qaeda le caserme di Al Qaeda c'erano esistevano ed erano piene
Di documenti di appunti che non erano stati portati via e questi appunti erano racconti dei ragazzi che avevano frequentato questi corsi come le mandiamo i nostri ragazzi a frequentare i corsi di lingua all'esterno si raccontavano le tecniche di guerriglia urbana si insegnava a costruire una bomba a mettere gli ordigni
Sotto ai lati delle strade si insegnava a seminare la morte nel mondo
Tutto questo è stato l'Afghanistan oggi non ci sono i campi di addestramento in Afghanistan si sono spostati poco più in là nelle famose aree tribali che si trovano al confine tra Pakistan e Afghanistan e lì che si nascondono ancora
Migliaia di talebani che si nascondono probabilmente molti uomini legati alle reti terroristiche
E probabilmente anche in alcune città pachistane come come il cioè chi sostiene quindi io ho voluto raccontare tutto questo ponendo una serie di domande una importante noi siamo andati per quanto tempo ci vogliamo restare e come io ho in mente una cosa che mi ha detto un un grande italiano che vive da tanti anni in Afghanistan è che io stimo molto e che Alberto Cairo
Questo medico che da tempo lavora con la Croce Rossa internazionale
E che gli afgani adorano perché gli ha restituito la dignità perché gli consente di ritornare
A ad avere una vita normale dopo essere saltati magari sopra una mina e avere perso una gamba un braccio e quindi Luís è riuscito a fare un miracolo nel suo ospedale colui dice
Alla luce anche della sua esperienza di sedici anni vissuti a Kabul dice la cosa peggiore che oggi potrebbe accadere all'Ascani sta né di ripiombare nell'isolamento in cui era stato negli anni passati
Isolare l'Afghanistan significa riconsegnarlo ai terroristi agli stessi talebani a quelli che hanno insanguinato il mondo che hanno tolto la dignità alle donne e anche alla a gran parte della popolazione afgana io ieri era un dibattito a Telese tra il ministro Mastella il ministro Parisi sono ritornata su questo argomento e ho chiesto a Mastella che senso ha dire allora siccome andiamo in Libano veniamo via dall'Afghanistan
In realtà siccome stiamo rientrando dall'Iraq non ci sono neanche problemi finanziari ha risposto il ministro Parisi il quale ha riconfermato in pieno il l'impegno dei nostri dei nostri soldati in Afghanistan
Io so che c'è stato un grande dibattito nel nostro Paese sul nostro impegno in Afghanistan e sul rifinanziamento della missione credo che sia importante continuare a restarci per non buttare via il lavoro fatto fino adesso
E per provare a restarci magari in un modo diverso cercando di migliorare la vita anche degli Ascani perché purtroppo gli arcani vivono ancora in condizioni terribili
Non è difficile trovare un lavoro è difficile trovare una casa ed è difficile pensare a un futuro per i propri figli finché il Paese non migliorerà ecco io penso che forse la riflessione andrebbe fatta in modo serio sul modo su su su come continuare a restare e su come dare davvero una chance diversa agli afgani conquistando come dice il presidente Bush le loro menti i loro cuori perché solo così si combatte poi anche il terrorismo