La distribuzione entra in Europa - Politica & Auto, rapporto da cambiare

Non ho capito esterni stanno arrivando
Signori buongiorno chiediamo scusa per il lieve ritardo Bidorini benvenuto alla edizione due mila cinque del convegno federalista Inter al coniuge
La mattinata si apre con la consegna dei premi riservati alle reti di vendita
Come emerso dalle oltre mille azioni di Misseri shopping messe in atto dall'alti n.s. infatti essa presso i concessionari delle prime ventidue Marche presenti sul mercato italiano
Dunque mentre io mi appropinquato l'aria della premiazione invitiamo a salire sul palco della attraverso la scaletta di sinistra la dottoressa Simona Beltrame amministratore delegato di Tns infatti esse che del premio è lo sponsor tecnico
E i signori Roberto Moriana presidente del gruppo i carretti identica e per Siemens di Dio l'amministratore delegato Ralph Italo Schmitt e direttore vendite case auto Franco Flamigni grazie se volete accomodarmi
Di là villa
Sinistra
Benvenuti e allora diamo subito apriamo le danze
Chiamando i vincitori del trofeo rete dell'anno due mila cinque
Che è andato ai concessionari
Nissan
Che hanno realizzato la migliore media di sette uno su dieci invitiamo sul palco il signor Roberto Siri in rappresentanza dei concessionari italiani Nissan
E il signor se Franco per amministratore delegato quindi San Italia credo sia giusto
Mi sposto verso questi pesanti oggetti che sono i nostri Trofei
La signora Beltrame cortesemente non le chiedo di prendere su queste robe perché sono effettivamente praticamente non si possono toccare perfino esco aspetta calmati calma non vi agitate che si fa tutto ecco vuole provare troviamo allora complimenti
Terremoti appaltante salvezza naturale quel nati intera Lanese sicuramente è fosse l'ultimo che ultima mattina che era sicuramente quella che determina decreta che successe di amianto continenti
Allora hanno molto emozionato la parola al concessionario a ricevere questo premio credo più importante per un concessionario perché commercializza auto come mentali
Voglio ringraziare i miei collaboratori la mia squadra la Nissan Italia tutti i miei colleghi Nissan che siamo riusciti a raggiungere questo traguardo ambizioso grazie
Sì sono brevi perché qui l'oggetto è pesante questo secondo me il la chiave di volta dell'operazione
E adesso altrettanto pesante
Signor dottor Moriana
Premia il signor Cotta in per Nissan d'Italia
Risiedono esprimere i miei complimenti al presidente della Nissan
Per il trofeo intera uso al interrotto virus e la prima volta che laica identificare espose queste attività in questo tipo di prevenzione che sono orgoglioso veramente di partecipare essendo la mia aziende vicine all'attività e poi delle reti dei concessionari diavolo di tutto cuore un po'un procedimento di giornate e tanti tanti successi dell'anno due mila sei bolgia
Sono scusi mi per mio vittoriano perché montano la non Palombo noi troviamo proverò io a produrre qualcosa che no grazie mille a tutti grazie mille alla
Alla Nissan poi si grazie Medea tutti la Nissan concessionari
Grazie non c'è stato bisogno
Possiamo
Invitare i signori a tornare al loro posto grazie
Grazie e adesso un nuovo premio che abbiamo istituito perché nella mia ottica almeno era importante mettere in evidenza proprio il lavoro dei venditori
Perché il sistema di rilevamento del Mistery shopping tiene conto anche dei fatti oggettivi nel senso del della sistemazione della macchina della prova della macchina eccetera che sono cose che o sfuggono al controllo diretto del concessionario e del venditore in particolare
Bene a questo punto il nuovo premio che proprio battezzato in maniera molto forse banale migliori venditori due mila cinque
è stato assegnato ai venditori della Nissan
Che invitiamo sul palco il signor Lambiase presidente della associazione concessionari italiani scusate dopo Pato completamente SEAT
Sempre associazioni professionali italiani SEAT signor Lambiase eccolo
Non so se è una una prospettiva nuova va bene così un secolo Brendan secondo brand che lo sa chi lo sa
E il signor Moreau usati che il responsabile della marca SEAT nell'ambito del gruppo Bose pagana presentato in Italia come ben sapete dall'alto cioè arma
Levare fresca
A questo punto
Di nuovo lavoro di peso proferisse
Il trofeo è assolutamente seria va bene
Solo cento
Allora a questo punto signor ci metta consegnerà
Il premio
Io pregherei esprimere un concetto
Pennuto i complimenti alle sei a per questo grande forza che hanno fatto sette recinti di essere qui primi venditori caverete d Italia
Tra sei mesi ti ho partecipato alla la quarta volta questo Opel evento ringrazio te sarai ma all'intera auto per questo forza che fanno tutti anni per familiare i collaboratori che insomma ci sono il motore anche fisicamente con il peso che c'è severo la Simest Dio che marchio che rappresenta nel
Mondo per Automotive diciamo no e tutti che siamo qua dentro sanno appassionato al motore quindi il successo a voi tutti anche posto in mano per i motori per colto passaparola tra l'altro armi
Molto breve come Tomaso Tommasi di salto chiede grazie noi crediamo nella Rete vediamo nei concessionari e crediamo nel mondo dell'auto per questo ogni anno siamo vicini a questo evento e con questo premio particolare un augurio di un due mila e sei ricco di vendite per tutti rivedersi
Grazie
Il premio siamo rosa degli odori va bene contento lo stesso contentissimo contenente
Ma non è finita perché io vorrei sentire un pensiero vostro quindi microfono grazie intanto a lei
E per chiudere beh io ringrazio l'organizzazione per il premio alla nostra rete venditori ma mi sento lo stesso tempo di ringraziare il nostro centro formazione che ha sicuramente svolto in otto Jarmoune lavoro eccellente
Per la formazione al nostro rete vendita per i venditori e soprattutto un grande grazie all'attività forte decisa dei nostri concessionari che hanno fatto in modo che buoni venditori siano rimasti la nostra rete incentivati e motivati per vendere bene grazie ancora
Grazie e adesso sentiamo l'altra campana il concessionario
Beh so che avete
Un momento di bisogno di forte impulso e questo premio spero che posso se cioè faccia se fatti no io sono sono contento perché va direttamente questa storia infatti fissa va direttamente alla forza vendita che tutti i giorni e a contatto con il pubblico che quindi deve affrontare delle grosse difficoltà per cui veramente credo che sia importante come come azienda in senso generali che il venditore venga premiato in prima persona quindi veramente grazie mi auguro che via via negli anni avvenire
Lo potremo riconfermare certamente e l'augurio che faccio anch'io si riprenda
Ci sono anche le scatole grazie grazie grazie grazie grazie
E adesso torniamo alle nostre fatiche verbali grazie anche alle gentili signorine ecco mi
Allora
Da lì noi
Allora
Adesso andiamo alle nostre cose come dire
Ricordando trentesimo anniversario del Motor Show
E nel ringraziare ancora nome di federali fa e ovviamente nostro per l'ospitalità e l'assistenza che la Promotor International il presidente Alfredo Cazzola e la dottoressa Giada Michetti ci hanno sempre dato con grande affetto e simpatia perché c'è qualcosa di più è una collaborazione mai veramente qualcosa di molto più importante molto più stretto che si chiama comici sia ecco chiederei ad Alfredo di venire a dirci qualcosa di questo trentesimo anniversario molto il
Signori buongiorno a nome di provato International vi porgo il benvenuto a Bologna alla trentesima edizione del motor show
E ovviamente parto subito con i ringraziamenti a due veri amici inciso manda Malagodi federali qua Tomaso Tommasi l'intera autobus con i quali da oltre un decennio voglio dire loro organizzano e noi ospitiamo con grande orgoglio con grande piacere questo evento che è diventato il punto di partenza proprio del salone del Motor Show di Bologna
Un salone che appunto oggi celebra i suoi trent'anni io sono una che ha avuto in questi anni una straordinaria evoluzione un sole che appunto ha ottenuto dalla organizzazioni internazionali di costruire automobili logica la qualifica di sono l'intera serata l'automobile
E che quindi dal due mila sei sarà stabilmente nel calendario internazionale dei solennemente alla dell'automobile questo chiaramente riporta l'Italia in questo calendario da cui era uscita quando fu nello annullato il salone dell'auto del due mila e due di Torino
Quindi credo che questo sia un importante recupero è un importante posizione del nostro Paese di questo mercato
Che comunque un mercato che anche quest'anno segna appunto due milioni e duecento cinquanta mila sessanta mila automobili vendute e quindi posizione il nostro Paese stabilmente sempre tali quarto il quinto posto nello scenario mondiale
Ed è proprio per questo che
Da Bologna e con Bologna e con questo Salone dobbiamo certamente fare un ulteriore salto di qualità quindi nostro non è se non è un punto di arrivo ma è un punto di partenza
Dalle prossime elezioni il salone cercheremo di fare di più e di meglio proprio sul piano organizzativo e sul diciamo sullo standing internazionale che dovremmo via via conquistare in competizione con i gli altri quartieri fieristici con gli altri Salone internazionale dell'automobile
Noi siamo sicuri che non sa non assicureremo proprio perché i numeri ci hanno sempre dato Grande soddisfazione e eventi come questo credo che siano un complemento tutte le grandi tangibile di qualità e di Successo pere i soli futuri
Questa edizione vede appunto la presenza di quattrocentosessantaquattro aziende espositrici
E vede moltissime
Presentazioni di novità di prodotto di automobilismo nuovi modelli anche alcune lanci mondiali e questo ci chiaramente ci fa grande piacere perché significa anche una maggiore attenzione sul piano internazionale
è un'edizione che a un'area ampliata una novità che motor show business quindi un padiglione completamente dedicato a diciamo all'aria come dire biturbina un salone che stappa erto soltanto quattro giornate quindi e mi ne ha pure iniziato ieri oggi sabato e domenica
E all'interno di questo padiglione il padiglione venti troverete appunto cento due aziende che presentano prodotti e servizi per la gestione delle concessionarie
Di automobili aziende che sono coinvolti nei diciamo nell'ambito delle aree della ecocompatibilità quindi impianti gas metano eccetera e abbiamo anche tutta l'area
Delle di dell'auto al del tema dell'auto al gendarme quindi presenze
Di aziende che fanno finanziamento al consumo eccetera eccetera quindi diciamo un nel settore specifico che credo possa interessare sicuramente a moltissimi di voi se non a tutti
Ora io concludo questo mio rapido intervento augurandovi innanzitutto una buona permanenza Bologna una giornata proficuo per i vostri affari e un buon convegno grazie vorranno
Ad Alfredo Cazzola
Finite le effusioni
Andiamo
Al mio
Breve intervento
Allora distribuzione assistenza solo gli ultimi due anelli della lunga catena che porta l'automobile al consumatore
Dai concessionari e poi dai meccanici dipende dunque l'introduzione e l'impiego dell'automobile nella vita di tutti i giorni
Concessionari meccanici però dipendono dalle case automobilistiche e con le loro strategie di prodotto
Commerciale di marketing rendono più o meno convincente l'acquisto di una nuova automobile da parte del consumatore
Consumatore che è bene ricordarlo sempre non ci si stancherà mai di dirlo che sempre il vero perno attorno al quale ruota l'intero sistema
A loro volta le case costruttrici si nutrono della capacità della rete di vendita di massimizzare il successo di un nuovo prodotto o nel caso contrario di riuscire a contenere minimizzare le negatività deridendo derivanti da un prodotto sbagliato
Forse sto esagerando o comunque non di successo
Fin qui è la storia dell'automobile e commercio dell'automobile nulla di nuovo cose che sapete al molto molto bene
Quello che però interviene oggi arrendere farraginoso se non peggio questo circolo che in teoria dovrebbe essere virtuoso
E il rapporto fra casette concessionari non tanto per le problematiche legate ai premi ai bonus ai rapporti economici da sempre motivi di confronti anche un po'tesi
Forse quel un po'troppo buono ma per quel cumulo di rischi che mai come oggi il mondo Automotive sta affrontando nel suo insieme
Non voglio parlare delle normative nuove di quello che dovremmo dovremmo dovranno fare le case in termini di tecnologia per inseguire questo sogno della dell'aria pulita da respirare ma i concessionari sono come abbiamo detto la parte finale della filiera dell'auto la loro dipendenza dall'industria e quindi ovviamente fuori discussione così però come è fuori discussione che il malessere dell'industria dell'auto si riverberi pericolosamente
Sugli operatori della distribuzione
Case in difficoltà finanziarie case che escono da acquisizioni baldanzosamente annunciate case che si fondono case che scompaiono case che rischiano di chiudere i battenti case che riducono l'attività i programmi
Case che pianificano licenziamenti e chiusure di stabilimenti
Case che rivedono progetti di sviluppo guerra intestino intestine persino malaffare o forse esagero ma comunque gestione scorretta
Il mondo dell'auto è attraversato in questo momento da molte forme virali che certo non garantiscono una vita sana all'intero sistema
Queste cose sono ripetute la storia di auto nuove io ciò un po'di anni sulle spalle per cui ne ho viste e sentite tante però tutte insieme mi pare che sia la prima volta che accada ci sono alcune eccezioni ma anche molte delle aziende guidate in modo illuminato arrancano perché l'intero sistema che ha ormai il fiato corto non riuscendo più a tenere dietro ad una competizione commerciale
Eccessiva e ad alcune variabili impazzite senza scomodare la ormai questo mito la Cina divenuta per molti la causa di tutti i mali più recenti anche quando ciò è lontano le mille miglia alla realtà
Come osservatori di questo mondo uno dei nostri compiti è quello di richiamare l'attenzione dei top manager spesso troppo isolati nei loro uffici
Lontani dalla realtà di tutti i giorni su fatti che rischiano di non essere percepiti quindi nella loro effettiva gravità anche a causa delle drastica imposizioni delle case costruttrici che spesso hanno una funzione di paraocchi e di tappi per le orecchie
Volendo andare un po'indietro nel tempo roba di appena due mila cinquecento anni fa
C'è un apologo di Menenio agrumi Agrippa che calze ancora oggi se le braccia non portano cibo la bocca lo stomaco non lavora il corpo si indebolisce e le braccia perdono la forza necessaria per alimentare il grande malato
Tutto questo insomma per consentirci di dire che nel mondo dell'auto non ci sono settori inutili e tutti sono indispensabili a tutti dal progettista sino al venditore della concessionaria
Di certo però oggi alle braccia cioè i concessionari sta cominciando a mancare il cibo necessario per agire in pieno vigoria
Ed è altrettanto evidente che le cose nella distribuzione dovranno cambiare che lo vogliano o no i concessionari specie con le nuove regole della distribuzione ormai entrate tutte in vigore
Chi non accetta i cambiamenti in atto chi crede di poter mantenere posizioni di comodo e abitudini ormai tramontate insomma rischia grosso per questo ritenuti riteniamo di non dover togliere altro spazio ai prossimi due interventi
A questo punto io chiederei proprio perché ho parlato di nuove regole dare la parola al dottor Giacomo pregando presidente del gruppo datori di lavoro del Comitato economico e sociale dell'Unione Europea che ci illustrerà forte della sua posizione di attore e osservatore privilegiato
Cosa sta accadendo in Europa con l'ingresso nel business dell'ultima fase del nuovo regolamento il divieto di localizzazione pregherei il dottore caldo
Tutti interventi grazie tante grazie della
Grazie alla
Tommasino Graziano federali fa presidente
Ma largo per avere militato
Questo posto importante partecipazione quante manifestazione vi prometto che sarò l'ultima volta che sarò presente prima del due mila dieci
Quindi se questo è una è un augurio che tutti si aspettavano spero di poterlo onorare
Dico questo perché
Se c'è una cosa che bisogna evitare la ripetitività
Posso dire semplicemente che questo intervento e il follow up del dell'intervento dello scorso anno quindi c'è una logica nella sua presenza qui
Se questo non fosse evidentemente procedere che sarebbe grave la situazione Isabella comunque ecco grazie
No dico questo perché effettivamente ormai di questo Regolamento si è parlato molto
Forse troppo
Si è agito non sempre in sintonia
Con lo spirito
E la lettera del regolamento e lo dirò successivamente
E credo che questo ultimo tassello
Della riforma
Prevista da Bruxelles del diritto della concorrenza nel settore della distribuzione verticale automobilistica in particolare
Che è venuta a maturazione il primo di ottobre di di quest'anno quindi a distanza di tipo di pochi mesi
Tolga via con la con l'abolizione della clausola di localizzazione tanto per sottolineare una cosa che ormai universalmente nota
E poi via via sostanzialmente
Ogni alibi tuttavia spazi per poter giustificare in qualche modo eventuali ritardi nella piena applicazione del Regolamento sulla distribuzione automobilistica
Ci sono stati tre anni di tempo
Per riflettere sul muore con lamento
La vera portata degli effetti del Regolamento si potrà vedere nel corso dei prossimi anni quando questa clausola di localizzazione
Potrà produrre gli effetti gli effetti previsti ma gli effetti previsti
Grazie gli effetti previsti da da Bruxelles non dalla dal punto di vista della concorrenza non necessariamente possono coincidere
Con quello che il mercato decide
E questo è evidentemente un elemento che bisogna ha veramente soprattutto ripeto nella prospettiva del due mila dieci perché è lì che bisogna traguardare la nostra attività
Almeno dal punto di vista della costruzione giuridica
E della disciplina che che Bruxelles ha ha previsto nel settore dell'Antitrust per questa tipologia di attività
Dico questo perché
Molto si è parlato
Sulla clausola di localizzazione
Molte azioni sono state fatte
Perché questa restrizione potesse essere
Mantenuta
E quindi costruttori avessero potessero continuare a poterla
Inserire negli accordi questa questa restrizione alla località la localizzazione l'ubicazione
Di di punti vendita e di consegna aggiuntivi sui sui territori sui territori dati in concessione
Credo che sia come diceva prima il
L'amico Tommasi credo che sia l'ultimo tassello è un follow-up rispetto all'altra hanno ma è un foro vacche potrebbe avere delle conseguenze sulle quali credo sia giusto
In questa fase fare qualche riflessione
Intanto come voi sapete il trenta di settembre di quest'anno
La Commissione europea
Con una comunicazione ha voluto chiarire
Qual era
Qual è riportato che questa clausola di localizzazione
Una comunicazione che
Che noi che abbiamo seguito un po'più da vicino sul piano dei rapporti istituzionali la l'attività della Commissione europea questa comunicazione non l'abbiamo ritenuta comunque monca
Perché
La comunicazione di settembre ha chiarito
Quello che era
Il punto vendita
Ma ho messo di porre in evidenza quello che era il punto di consegna
Stato una dimenticanza
Non credo
E abbiamo avuto la riprova
è stata una volontà precisa
Di non mettere in evidenza o di non chiarire sufficientemente le conseguenze che potrebbero derivare da
Dall'esercizio di del punto di consegna
Che che noi abbiamo pensato bene credo attengano ai patito molto bene di sollecitare la Commissione Europea da cui sono europea a chiarire
Mettendo quindi nero su bianco per iscritto
Cosa si intende dal punto di consegna
E quali possono essere le eventuali misure che possono essere poste in atto
Per per far sì che il sistema di distribuzione selettiva che piaccia o non piaccia
Credo universalmente accettato come l'unica forma al momento conosciuta per disciplinare in modo adeguato a questo settore
Posso continuare a funzionare secondo quelle che sono le
Le caratteristiche connaturate al sistema di distribuzione selettiva
Che è quella di avere una presenza significativa sul territorio
D. In prese che dal mio punto di vista se sono piccole e medie imprese assolvono medio alla finalità della distribuzione selettiva
Ed evitare quindi comportamenti scorretti che possono potrebbero verificarsi da parte di attori economici che non hanno come finalità principale
Quella che io chiamo la cooperazione fra mondo dei costruttori è quello dei distributori finalizzata a ottimizzare questo tipo di distribuzione selettiva
E per cercare di di sintetizzare un po'quello che la Commissione europea
Ha voluto dire con questa comunicazione e con una risposta
Che è stata fatta al presidente Malagò a seguito di una sua richiesta specifica sul punto di consegna
Dopo il primo di ottobre la situazione è questa
E voi lo sapete bene perché avete definito i contratti
La il punto vendita il punto di consegna il punto vendita
Incombe clausole restrittive
Non sono più ammesse a partire di Hardy al primo di ottobre
E non possono quindi ottenere un'esenzione automatica ai sensi del Regolamento sulla distribuzione automobilistica
Bisogna capienti già intendersi sui termini
Perché qualcuno potrebbe evidentemente dire ma io la metto lo stesso nel contratto
Il fatto che venga messa non vuol dire di per sé spesso che il contratto
Sarà inficiato diventerà nullo
Perché
La clausola di ubicazione
Rientra è considerata come un no non restrizione fondamentale
Quindi come una non clausola nera è una condizione specifica
E quella flessibilità tanto reclamata che è stata concessa nel nel Regolamento e quindi il fatto che possa esistere di per sé non vuol dire che rende nullo il contratto
Vuol dire che viola
Il Regolamento e che dovrà essere oggetto di un'analisi individuale ai fini di ottenere
Un'eventuale esenzione ai sensi del del regolamento dell'ottantuno che del dell'ottantuno tre del Trattato dell'UE dell'unione europea
Certo è un rischio
è un rischio perché inserendola nei contratti
Se non si dimostra che i vantaggi
Che derivano dalla tacque dall'utilizzo di questa restrizione sono superiori
E i rischi dica restrizioni di concorrenza ma
Con la Commissione europea o l'autorità nazionale o il giudice
E possono intervenire
Portando evidentemente
Gli affetti e
Prevedendo se del caso le opportune sanzione quindi
E un primo aspetto che deve essere chiarito che concerne quindi la non nullità del contratto ma l'analisi caso per caso
Della della situazione anch'a cui edema della parte di mercato a cui questa clausola
Si potrà potrebbe fare riferimento
L'altro aspetto
Che è importante mettere in evidenza che la Commissione ha voluto chiarire su questo credo che sia
Doveroso da parte mia informarvi proprio in virtù di questo fu l'ovatta ha richiamato
La Tommasi
E il controllo sul territorio
La Commissione ha riconosciuto esplicitamente che il parassitismo deve essere combattuto il cosiddetto free Riding
Ed è evidente che se io mi localizzò in un'altra in un altro territorio contrattuale
E non assolvo agli stessi standard
Che sono imposti alle concessionarie presenti nel territorio Treu dalle condizioni di concorrenza diseguale
Discorsi
E pongo evidentemente in difficoltà il vile che opera su quel territorio e che ha dovuto sostenere che sostiene
Tutta una serie di investimenti per promuovere il proprio marchio
E quindi un primo chiarimento è stato
Voi vi potete ubicare in un'altra area avete il diritto come concessionari
E non è un diritto assoluto diritto relativo lo potete farlo non lo potete fare ma se lo volete fare non più non vi può essere impedito
A una condizione
Che rispetti atti gli standard presenti in quell'area e che sono imposti dicevo poc'anzi al Vidar che opera in quell'area
E questo rispetto degli standard io costruttore te lo chiedo in modo preventivo
Non è che tu vai e poi no ex ante
Questo è quanto ha voluto chiarire la Commissione Europea per quanto riguarda il punto vendita
E il trenta di settembre si è fermata lì
Noi non abbiamo accettato per le regioni che menzionavo difficilmente Maragotto lutto chiedere
Che cosa succede per quanto riguarda il punto di consegna
La risposta è stata un po'più articolata
Perché intanto il punto di consegna in quanto tale io lo definite in altra epoca un mostro giuridico
E non è che nel frattempo abbia cambiato connotazione mostro è rimasto
E la Commissione europea
A voluto mettere in evidenza che
Il rischio di parassitismo ti Freeride infine è nettamente più elevato nel caso del punto di consegna su questo mi pare che
E quasi evidente
Ha messo anche in evidenza la Commissione europea che il punto di consegna non deve essere un attività camuffata di vendita
Perché in questo caso evidentemente
Una clausola che impedisse il punto di consegna avrebbe molta facilità di essere considerata lecita ai sensi del Regolamento
Ma il punto di consegna dice la Commissione Europea deve assolvere agli standard previsti in quel nell'area in cui il concessionario si va ubicare ma allora scusate se e voi sapete benissimo se non esiste strutturalmente sul mercato la tipologie del punto di consegna ma quali sono gli standard io devo applicare
Si può dire
Sono gli standard che vengono imposti al dealer nella sua di lerci nella sua nel suo pur nella sua concessionaria
Ma è così facile scindere gli standard di una concessionaria fra punto di vendita e punto di consegna ed estrapolarli mettendoli solo un punto di consegna
E se così fosse
Io potrei effettuare un controllo di questi standard solo ex post
Allo stato attuale non potrei considerarlo ex ante come invece richiesto per il punto vendita perché è evidente il punto vendita è di fatto un'altra concessionaria che io vado localizzare in un altro mercato
Quindi
Le risposte che noi abbiamo ottenuto
Che
Vi era il affida l'Aipa ottenuto in particolare sono per certi versi rassicuranti
Ma non assolvono totalmente a rischio che vi sia sul territorio una sorta di abuso
Potenziale ma il mercato può evolvere a secondo delle con le logiche che gli sono proprie non secondo le logiche che vuole la Commissione europea
Sì al rischio di un abuso di o di un uso non appropriato del punto di consegna in questo caso
Oggettivamente il rischio del firmai sarebbe molto elevato
E verrebbe anche compromesso in parte la filosofia che sottintende alla distribuzione selettiva attraverso uno una proliferazione indiscriminata sul territorio di punti di di di consegna
Che
Potrebbero alterare effettivamente il normale meccanismo di mercato e il controllo anche da parte del costruttore della densità
Dalla presenza sul territorio tipo
Degli
Il punto il punto it IP e di rendite di consegna ecco questo è
Il quadro nel quale da adesso in avanti ci si muoverà fino al due mila dieci
E rassicurante
Direi di sì per quanto riguarda il punto vendita lo è un po'meno per quanto riguarda il punto di consegna lo può diventare se il costruttore si assume le sue responsabilità
Ed esige un controllo puntuale
Per gli standard nei punti di consegna laddove ci vogliano aprire per evitare appunto i rischi che che ho accennato sulla sullo sfaldamento del sistema di distribuzione selettiva quantitativa e qualitativa
Questo questo quadro completato quindi
Andrà avanti fino al due mila dieci andrà avanti fino al due mila dieci
Ma nel frattempo stando succedendo delle cose che dovrebbero essere oggetto di una riflessione credo molto approfondita da parte degli attori quindi da parte del mondo di costruttore da parte dei distributori
La prima considerazione da farsi e che
Entro il due mila otto
L'utilizzo del Regolamento verrà posto sotto scrutinio
Da parte della Commissione europea e a quella data
Si dovrà decidere se riproporre questo Regolamento
Specifico per il settore auto nel due mila e dieci oppure invece
Prendere altre
Direzione assumere altre decisioni una di queste potrebbe essere l'abbiamo già detto ma val la pena di ripeterlo inserire settore auto nel regolamento più generale delle restrizioni verticale
Non credo che si faccia un buon affare
Del resto un'analisi comparata effettuata dalla federalista tra il Regolamento generale e il regolamento specifico quindi tra il ventisette e novanta del novantanove del mille quattrocento del due mila e due e quello di cui stiamo parlando
Ma si risolve questa analisi
Non lascia spazi a dubbi
Ci sono dieci punti a favore per il Regolamento specifico e due punti a favore per regolamento generale quindi mi pare che pure con tutta una serie di imperfezioni questo Regolamento è uno strumento che almeno dal punto di vista della dei concessionari assolvere alle
Alle esigenze della della categoria
Sarebbe interessante che la stessa cosa la stessa analisi potesse essere fatta anche dal dal mondo dei costruttori per vedere se c'è una convergenza
A anche re anche sui risultati quindi sulla sul sul grado di di accettazione di questo di questo regolamento
E allora di quale due mila otto bisogna che vi siano sul mercato dei comportamenti tali
Da far sì che la riflessione della Commissione sia tale
Da indù dai da indurla a a riproporre con i tempi necessari aggiustamenti un nuovo Regolamento ma gli aggiustamenti e non li deve fare la Commissione europea
Le deve fare su spinte su segnalazioni su una rappresentazione di esigenze che
Le parti in gioco le prospetterà hanno e quindi questo deve essere o e auspicabile deve essere una posizione che i costruttori ai concessionari presenteranno alla commissione per
Mettere un po'a fuoco alcune hanno ma che io con quelle che io considero alcune anomalie del Regolamento
E vorrei citarle se un coraggio tre o quattro minuti
Velocissimamente
E lo dico perché poi fino al due mila dieci non mi vedete più quindi lasciatemi così sfogare con questa piccola cahier de doléances
Primo
Credo che sia opportuno definire i ruoli
Nell'ambito del Regolamento
Vi è oggettivamente uno spazio che io chiamo di disintermediazione brutto termine ma per dire insomma che immagino per attivo
Nell'ambito del quale si muovono i concessionari si sta restringendo
E non dico questo perché parlo alla presenza del presidente dei conciliare perché nella sala ci sono si è rappresentato il settore
E quando dico questo credo di poterlo non mostra i dati statistici di mercato ma ci sono delle analisi in corso e da parte della Commissione europea da parte dei costruttori europei per vedere come il mercato evolve ma è certo che
Se non Symantec se non si definiscono i ruoli
E quindi se sul mercato
Interagiscono più soggetti
Che hanno la finalità nobile di soddisfare il consumatore alle migliori condizioni va da sé ma non solo sulla vendita
Ma anche sull'assistenza
Perché il benessere globale del consumatore non si misura solo sul prezzo del resto i prezzi scusate
Le rilevazioni semestrali della Commissione europea dimostrano che i prezzi tendono sempre di più ha radici nazi
E se così è allora la componente prezzo non è più l'elemento centrale che può giustificare il comportamento sul mercato di determinati attori
Entrano in gioco altri elementi
Strettamente connaturati
Alla concorrenza e quindi in qualche modo ricompresi nel Regolamento oppure qui ci sono altri elementi collaterali che dirò successivamente ma che riguardano più il contesto generale di politiche che in qualche modo incidono sul settore
Se in ruoli non vengono definiti e vuol dire che sullo stesso mercato agiscono più attori i quali non sempre hanno un rapporto
Direi correttamente interpretato secondo quello che prevede il Regolamento che parla di che parla di relazioni contrattuali fra
Attori che operano a livelli differenti della catena produttiva e di distribuzione
E allora il costruttore che fanno un certo tipo di vendite dirette sul mercato riducono spazzino
è una riflessione da farsi gli intermediari che otterranno non secondo la logica del prestatore di servizi mother uno in virtù di altre logiche
Che non sempre sono finalizzate al Regolamento
Riducono spazi di mercato e noti Misano il benessere del consumatore perché ripeto non è solo componente di prezzo
Le società di leasing che non sono consumatori finali
Ma che diventano sostanzialmente altri operatori economici che vendono sul mercato riducono gli spazi di mercato
Il noleggio di lunga durata
E un altra componente e allora bisogna che ognuno giochi il proprio ruolo il Regolamento delle responsabilità in materia
Ed è per questo che noi dobbiamo arrivare entro il due mila otto a chiarire questi ruoli
Se vogliamo ragionevolmente disporre in futuro di uno strumento che sia in grado di disciplinare in modo corretto
L'ambito nel quale gli attori svolgono la loro attività
Non deve essere del dirigismo il compito della concorrenza e dare certezza giuridica gli operatori poi il mercato che decide però è chiaro che le norme devono essere interpretati in modo corretto
Se si fa finta che uno sia non consumatore finale ma diventi rivenditore crea un circuito parallelo
E allora non si può chiedere a qualcuno di fare solo un certo tipo di attività di assistenza negandogli la possibilità di operare in adeguatamente sul mercato come intermediazione
Credo che non sia marginale questo tipo di riflessione
Estremamente importante in previsione del due mila dieci
Perché il concetti di innovazione reclamati dalla Commissione europea
Fra questi molti marchi Isma'informazione tè indica ed altri elementi che rompono con un passato che non può più essere riproposto come qualche nostalgico vorrebbe
Sentito voci che vorrebbero ritornare al centoventitré ottantacinque oggi le piramidi e costruiamo in maniera diversa qualora dovessimo farlo insomma
Il mondo evolve però occorre che questa prospettiva questa evoluzione avvenga con una ridefinizione dei ruoli perché queste quello che ha richiesto secondo me dalla Commissione europea allora se i ruoli vengono ridefiniti
Anche coloro i quali
E parlo nella fattispecie dei distributori dei concessionari sono chiamati in prima
In prima battuta a rispondere alle esigenze del mercato probabilmente trovano maggior conforto nel negli investimenti trovano una maggiore spinta ma emozionale motivazionale per porte e poter continuare a fare dell'imprenditoria volta secondo le finalità della distribuzione
Selettiva qualitativa e e quantitativa
E questo credo che sia una riflessione da farsi entro il due mila otto non c'è molto tempo siamo due anni data
L'alta riflessione e questo tocca evidentemente la commissione europea riguarda la fiscalità occorre chiarire il concetto di fiscalità la fiscalità deve essere un qualcosa di neutro non può essere uno strumento aggiuntivo di concorrenza
E da ultimo vorrei
Vorrei concludere richiamando
Semplicemente
Un concetto che sta a cuore la commissione ma che sta almeno particolarmente a cuore
Questo sistema trova una giustificazione di continuare ad esistere nella misura in cui sul territorio vi è una pluralità di attori ma vi è soprattutto una pluralità di sistema di piccole e medie imprese
Io credo che le concentrazioni
Siano esse di distribuzione o di assistenza post vendita non siano funzionali alla natura della distribuzione selettiva qualitativa e quantitativa
Credono siano una neanche funzionali agli interessi dei costruttori
E ritengo pertanto che di qua il due mila otto sia assolutamente necessario che le parti in causa copie Rino per rendere credibile il proseguimento di un regolamento di esenzione per categorie grazie
Bene intanto diamo un benvenuto agli onorevoli Tabacci e Letta che sono già qui con noi
E a questo punto la parola al presidente di federalista Vincenzo Malagò
Vi ringrazio
Un grazie di cuore a Tommaso
Che tanto si impegna con nuovi per realizzare al meglio questo convegno
Che l'amico Alfredo Cazzola coadiuvato anche con tanto affetto da Giada Michetti a danni sponsorizzato intendo uno degli eventi tradizionali del Motor Show
Caro Alfredo auguri per questi trent'anni
Altri trentatré auguro io magari non ci sarò però va bene lo stesso speriamo che ci sarà il Motor Show
La partecipazione così numerosa e qualificata anche dei tanti rappresentanti della stampa ci rende orgogliosi ci dà stimoli nuovi
Soprattutto riconosce i meriti a chi integra e cupa non certo a me
Sì ad opera giornalmente con dedizione grande professionalità
Un particolare saluto agli amici
Onorevoli Tabacci e letta
Che pur con i loro importanti impegni hanno accettato il nostro invito
E per questo li ringraziamo veramente
Come sappiamo a molti sono i problemi condiziona il mercato automobilistico l'Italia comunque ai primi posti in Europa
E con un forte peso economico sociale nel comparato ma stretto dalla morsa di un fisco vorace
Da una burocrazia eccessiva e con incontrollabili oneri di gestione dei veicoli
Enrico Cisnetto stimolerà il dibattito con i nostri ospiti traendo lo spunto dal filmato di presentazione
Che sarà proiettato ora in sala proposto dalla Federazione
Debbo ringraziare Giacomo Regalbuto
Che ancora una volta cioè chiarito tanti dubbi
Debbo ringraziarlo per l'appoggio costante che dalla redazione
Per quanto riguarda i rapporti con Bruxelles
E debbo dire ha già comunicato che probabilmente lo cominceremo anche prima del due mila dieci abbiamo bisogno di lui domani come ieri
Un ringraziamento infine per la loro presenza ai dirigenti delle case automobilistiche
Di cui richiamo l'attenzione ancor più oggi sul mio intervento che mi auguro possa essere utile ad una loro riflessione
Sui problemi che solleverò
E al necessario futuro confronto
Veda il sale i presidenti di ampio RAI sinceri pistola che ringrazio per la partecipazione e per la grande disponibilità disponibilità che sempre ho riscontrato in tutti i nostri rapporti e per quanti insieme abbiamo fatto
Quanto abbiamo ascoltato da Tommasi sul suo intervento
Sulla difficoltà in cui versa la gran parte dell'industria convegnistica certamente non può che aumentare le nostre preoccupazioni
Le dimensioni e l'importanza economica e sociale dell'industria convegnistica come già nel passato favoriranno certamente le soluzioni per il suo rilancio augurandosi però
Che ciò avvenga senza dovermi concessionari subire pesanti conseguenze
Le problematiche che oggi denunciamo
Sono le stesse che solleviamo da tempo che si sono ancora ulteriormente aggravate
Condizioni difficili del mercato
E politiche commerciali delle case automobilistiche determinano eccesso di offerta rispetto alla reale capacità di assorbimento
Riflettendo si negativamente sulla operatività delle nostre aziende
La progressiva riduzione dei margini dei concessionari che tale da determinare condizioni di uno dei bilanci difficilmente soddisfacenti
Ma perché accade questo
I margini fissi vengono assorbiti sia dall'alto livello dei costi delle strutture delle concessionarie
Secondo i nuovi delusi standard voluti dei costruttori ma anche dalla esigenza di raggiungere obiettivi di vendita strumentali alla forzatura del mercato ma necessari
Per conseguire i bonus e così attenere i margini variabili vitali per la sopravvivenza delle nostre aziende
La federale ritiene che il sistema dei margini deve essere il più semplice e più trasparente
La situazione attuale non consente a nessun imprenditore di programmare su solide certezze l'avvenire della sua azienda
I costruttori lo sanno perfettamente
E per questo è necessario un rapido cambio di politica per evitare li dannose conseguenze che oggi denunciano molti concessionari
Altrimenti ma certo non è auspicabile per nessuno
Sarà naturale il susseguirsi come già accaduto di interventi diretti dei costruttori in particolare difficile situazioni che potrebbero minare il prestigio della marca e perdere il presidio del territorio
La Federal qua
Anche dietro le forti e pressanti sollecitazioni delle associazioni dei singoli concessionari
Se ritiene auspicabile non solo denunciare i difficili rapporti con le case automobilistiche come ad esempio obiettivi di vendita concordati solo sulla carta
E l'eccezione dei vari bonus l'estromissione di quasi totale dei concessionari dal mercato sempre in continuo incremento dei noleggi a breve e soprattutto a lungo termine
Mara offrirsi come parte attiva per un franco esame della situazione è finalizzato a trovare insieme alle stesse case automobilistiche le soluzioni idonee nell'interesse dell'intero comparto automobilistico
La federalista ritiene altresì che è un corretto rapporto di concessione
Debba fondarsi su un adeguato equilibrio tra obblighi che devono essere assolti dai concessionari di confronti costruttori ed opportunità di ritorno sia in termini di redditività finale che in termini di qualità di relazioni imprenditoriali
La strada che vogliamo percorrere è quella di dare trasparenza al rapporto di concessione
Da cui possa tornare ad emergere la professionalità dell'imprenditore che oggi francamente e svilita
Non dobbiamo nascondere infatti che il malumore dei concessionari
Sta portando associazione di marca a scegliere singolarmente le vie legali a difesa dei propri diritti ed interessi così come del resto richiesto anche alla Federazione a tutela di tutti i concessionari
La Federal che ritiene invece che l'alternativa questa strada e la disponibilità a confrontarsi con la dovuta pragmaticità comprendo reale noi siamo pronti vorremmo essere presto ascoltati
Abbiamo
Infine la sensazione che i costruttori a volte dimenticano che la determinante funzione dei concessionari
Che sono l'anello fondamentale ed insostituibile della catena che porta i veicoli dalla fabbrica al cliente
Se la nell'Occidente salta l'intero sistema con negative conseguenze per tutti consumatori compresi che rappresento il nostro vero ed unico patrimonio grazie all'attenzione
Grazie a Vincenzo Malagò
Mi pare che abbia parlato con parole molto chiare
La politica senza la quale la democrazia non potrebbe vivere entra nel mondo dell'auto della distribuzione da una porta importante come quella del convegno federalista entrato nell'uso che ormai da anni è un irrinunciabile appuntamento annuale che celebra la sua giornata al Motor Show di Bologna
La vista di questa Sala piena di concessionario operatori del mondo Automotive dirigenti delle case automobilistiche
Un bel modo di proporsi all'attenzione di due importanti rappresentanti di questo mondo politico e c'è una conferma dell'atteso per un confronto che risponde alla richiesta di un aumento del livello di attenzione verso un settore che gioca un ruolo molto importante per l'economia del nostro Paese
Per rendere meglio l'idea abbiamo preparato un breve brevissimo filmato
Con una densità che la più alta fra i grandi Paesi europei
Centoventicinque veicoli perché
I proprietari degli oltre trentotto milioni di mezzi su gomma
Versano nelle casse dello Stato a vario titolo quasi settantacinque miliardi di euro pari al ventuno per cento di tutte le entrate tributarie è evidente Slimani contributo dell'automobile le finanze statali fenomeno comune a tutti i Paesi più sviluppati ed è altrettanto evidente che lo stato non puoi immaginare di ridurre di molto questo determinante flusso di denaro tuttavia lo stato deve assumersi impegni più consistenti affinché una parte significativa di questi introiti torni agli automobilisti in termini strade autostrade parcheggi semplificazioni burocratiche allineamento con gli altri paesi europei per quanto riguarda il comparto dell'auto aziendale tanto per citare alcune delle aree sotto il miglioramento è possibile
Ricordiamo che lo Stato italiano incassa molto dal mondo Automotive ma di quei settantacinque miliardi di restituisce solo attorno al venti per cento rispetto alla media europea che si aggira sul trentacinque per cento e questo chiaramente si riflette sull'efficienza e che il sistema automobile nel nostro Paese
Nelle tasche dei proprietari italiani di automobili di veicoli da trasporto
Affondano le mani le società assicuratrici prevenzioni Sousa RC auto di titoli attraverso il prezzo dei carburanti perché cresce il giorno stesso degli aumenti praticati dei produttori di petrolio ma che tarda sistematicamente a canali quando il prezzo del barile canale
E lo Stato stesso che non riconosce le normative europee sulle detrazioni di sulle quote ammortizzabili concessi all'impresa e nell'acquisto delle auto aziendali che da soli potrebbero far crescere le immagini azioni di almeno cento mila unità all'anno con un conseguente aumento del gettito IVA
Per non parlare dell'alto costo dei passaggi di proprietà che frena il mercato dell'usato facendone uno dei più bassi d'Europa incidendo di conseguenza anche sul rinnovo del parco circolante fattori determinanti per il miglioramento dell'impatto ambientale e della sicurezza stradale e più in generale
Ma
Tutto questo infinito anche un riflesso determinante sul business dell'auto dove operano in termini allargati naturalmente un milione cinquecento mila persone pari al sette per cento dell'occupazione nazionale la sola distribuzione composta da circa quattro mila in crisi occupa ottanta mila detti diritti che producono un giro d'affari di cinquanta miliardi di euro
Tutti che deve anche difendersi dalla concorrenza del cosiddetto mercato parallelo che diventa concorrenza sleale quando si verifica l'evasione dell'IVA valutata attorno a trecento milioni ci dunque molto da fare per migliorare la vita quotidiana degli automobilisti ma anche delle reti ufficiali di vendite di assistenza strutture che rendono possibile sia il positivo impiego di mezzi utilizzati sia il fondamentale contributo del sì alle casse dello Stato
Eccolo il problema è questa
E allora invito il collega Enrico Cisnetto
Giornalista esperto di economia opinionista a salire sul palco e come dicono gli americani now du your business e adesso la parola atti grazie grazie
Grazie amico Tommasi grazie al Presidente
Malagò per questo invito che per me è un ritorno un ritorno nel mondo dell'auto perché nella mia carriera giornalistica mi è capitato ahimè il voi voi di fare anche il direttore alla era la Rusconi
E il vecchio Dio Rusconi mi chiese che era agli ultimi anni per per la sua presenza mi chiese di occuparmi anche facevo altre altre cose del settore motoristico e quindi divenni
Immeritatamente direttore di Gente Motori via auto il fuoristrada tutto moto
E ricordo che l'idea che ebbi in quel momento era quella di ragionando sul mercato dell'editoria automobilistica dissi beh insomma tutti gli altri giornali si occupano di auto io vorrei occuparmi dell'automobilista
E cominciai a impostare una linea editoriale che fosse conseguente a questa scelta
E debbo dirle che la prima idea che ne è venuto guarda caso era quella di fare i conti e vedere quanto il mondo dell'auto versasse alle casse dello Stato
Allora si calcolava in lire ricordo che per essere efficace misi tanti zeri sulla copertina di Gente Motori erano cento mila miliardi
Vedo che le cose sono cambiate soltanto in termini di numeri adesso essendo settantacinque miliardi di euro mal contati son centocinquanta mila miliardi delle vecchie lire non male dal punto di vista dalla progressione allora era il novantatré mi pare che e in dodici anni i numeri ci siano notevolmente aumentati ma i problemi sostanzialmente sono rimasti gli stessi ma per parlare di questo per parlare del rapporto tra politica e auto abbiamo invitato come è già stato ricordato due parlamentari che si occupano di questioni economiche che quindi sono naturali interlocutori del mondo automobilistico richiamo l'onorevole Bruno Tabacci presidente della commissione Attività produttive
Alla Camera dei deputati e l'onorevole Enrico letta europarlamentare responsabile economico della Margherita
Allora facciamo così mettiamo mettiamo secondo la logica Tabacci lo vedete a destra
Enrico Letta ove da sinistra no vedete qui dovete esattamente a rovesciare quello sulle isolate intanto intanto è intercambiabile di a seconda del punto di vista coi credo che siano tra i due più fungibili tra i parlamentari che
Sono nel panorama di questo un po'disastrato bipolarismo italiano
Allora come avete visto
La questione fiscale è la questione centrale stiamo parlando di un settore quello della distribuzione
Automobilistica otto auto e moto che riguarda quattro mila in prese ottanta mila addetti diretti cinquanta miliardi di fatturato globale
Ogni anno negli ultimi cinque anni questi signori hanno immesso sulle strade fatto immatricolare due milioni trecentoventisei mila veicoli
Cioè stiamo parlando di uno dei settori centrali del del nostro capitalismo eppure è un settore che appunto
Pesantemente trapassato dicevamo che su trecentocinquantotto miliardi di entrate tributarie
Settantacinque miliardi circa cioè il ventuno per cento quinto solo sono riguardanti questo settore una domanda iniziale evidente non è un po'troppo
Enrico letta
Sicuramente troppo è sicuramente troppo soprattutto se consideriamo come è cambiato il settore
E il cambiamento che è avvenuto negli anni anche nel rapporto in Italia tra l'automobile e il sistema economico nel suo complesso
Così dico subito all'inizio con nel il il centro del del mio pensiero su questi temi l'Italia ha visto il suo sviluppo economico totalmente legato intimamente collegato alla all'automobile alla produzione di automobili innanzitutto dalla diffusione di automobili questa avvenuto nel nei decenni scorsi e la creazione di un grande polo automobilistico che ha fatto dell'Italia fa dell'Italia uno ancora oggi dei soggetti mondiale della produzione di automobili
Ha spostato l'attenzione della politica e dell'economia nel suo complesso in Italia sul tema dell'automobile sull'autoproduzione quindi sul lato dell'offerta piuttosto che come capita capitato in tutti gli altri grandi Paesi europei innanzitutto sull'alto
Come diceva Enrico prima dell'automobilista quindi su un lato della diffusione della azione commerciale e di tutto ciò che sta coi a valle rispetto alla produzione per l'Italia l'automobile è per la politica e per l'economia italiana l'automobile Torino la produzione le marche che stanno attorno e ancora oggi quando parliamo di automobile
E di rilancio come speriamo tutti del mercato con automobilisti dico nel nostro Paese l'occhio è sempre rivolto al capire se in Italia ci sarà in futuro ancora un grande polo di produzione automobilistica oppure no
Alla detto che io spero che l'Italia continua a essere uno dei poli mondiali che tutti lavoriamo chi dall'opposizione che dalla maggioranza
Perché questo continuerà a cadere è però il dato è che noi dobbiamo credo rovesciare questa situazione questa dinamica la riflessione che abbiamo occasione di fare qui oggi è proprio questa
Auto non vuol dire per l'economia italiana soltanto la produzione di automobili è un fattore importante decisivo ci dobbiamo lavorare tutti ma autogol di re innanzitutto l'automobilista che ogni cittadino italiano
E poi vuol dire l'ambiente quindi vuol dire tutto ciò che ha a che fare con il territorio autogol dire
Una serie di sistemi economici ad essi collegati abbiamo sentito prima le citazioni legate al tema dei petrolieri e degli assicuratori l'Italia è un Paese che non ama
Lei iniezione di concorrenza l'Italia un Paese rispetto quale su grandi temi come questi ogni volta che si cerca di far fare concorrenza tra di loro e grande soggettiva difficoltà la difficoltà che cresce in modo
Abissale petrolieri assicuratore c'abbiamo i loro più alto prezzo la benzina tranne
Una negli occhi di hockey che però ha un problema di cambia diciamo quindi è né su questo abbiamo bisogno di capire che non è possibile di quei cento cinquanta mila di quei settantacinque miliardi di euro
Una parte significativa è cresciuta negli ultimi due anni perché è cresciuto il prezzo del petrolio e come tutti sappiamo nel momento nel quale cresce il prezzo del petrolio aumentano le tasse che lo Statuto lo dirà la sua e dopo la metà di quei settanta circa la metà di questi ottantacinque
Incarna la e io ti dico la cifra aumentata in questi ultimi due anni dei settantacinque miliardi lo Stato italiano ha incassato
All'anno treni triliardi di euro in più di tasse rispetto alla livello del petrolio a venti dollari al barile
Cioè col petrolio a settanta dollari da venti a settanta lo Stato incamera ogni anno tre miliardi di euro
Più di tasse
Dagli automobilisti italiani credo che questo sia la goccia che fa traboccare il vaso da da anni noi chiediamo seriamente con forza che si metta un un tetto cioè che si dica esista una soglia che consente allo Stato di incamerare tutto quello che è giusto che in Cameri ma oltre la quale non è possibile che l'aumento del prezzo del petrolio diventa una doppia tassa
Per il cittadino per l'automobilista credo che questo sia uno dei grandi temi che abbiamo di fronte rispetto al quale non è immaginabile che si continui
Sulla strada che è saltata perseguita fino adesso Tabacci
Fai conto di di essere Tremonti capisco che è impegnativo e atto fai conto sono fai conto che se Tremonti se se il governo risponde opposizione dicendo avevo capito grazie però tra lo sapete bene che c'è il problema di far quadrare i conti già già mi devo arrabattare del vento faccio la finanza creativa se se anche Molon poco a questa da questo lato poi come faccio padre successivamente direbbe così Tremonti
Ma io faccio la mia appare risulta molto difficile calarmi nel nei panni di Tremonti
La mia parte molto semplice
Io credo che come è stato ricordato il sistema fiscale italiano
Presenta degli elementi di grave contraddittorietà nel senso che le tasse sono elevate per quelli che le pagano
Quale quando quasi un trenta per cento dell'economia in nero
è evidente che tutti questi discorsi devono essere tarati diversamente se noi dovessimo valutare ad esempio il parco auto sulla base delle denunce più importanti dei redditi d'Italia non potrebbero circolare certe auto quindi vuol dire che se noi vogliamo affrontare il nodo fiscale dobbiamo parametrare in maniera diverso questo è un Paese che ha una ricchezza finanziaria e patrimoniale che otto volte il suo PIL gli americani hanno un rapporto in cinque unite rischi di quattro a uno
Questo questa ricchezza finanziaria tratto basta parlare l'andamento del mercato immobiliare non c'è bisogno di utilizzare molti argomenti
Oppure di fare un una verifica sulla giornata tipo dell'italiano che dal mattino quando l'idraulico entri in casa la vuoi con la fattura o senza alla sera quando va a fare davanti al notaio a firmare un atto di compravendita su basi finanziarie palesemente non adeguati
Questo è il quadro è chiaro che allora si va dove è più facile un fisco così squilibrato finisce per essere puntato sulle cose sulle quali e più facile intervenire l'auto è stato uno di questi
Io credo poiché si debba aggiungere
Di elementi di questi giorni lento
Delle immatricolazioni di novembre
Lasciano intendere che qualcosa è stato fatto in questi ultimi due non ci sono meriti da distribuire però registro che quando nel Natale del due mila e due presso la mia Commissione furono convocati Fresco e Cantarella
Fu il primo zero e storia rosa due mila appunto
Fu il primo vero campana d'allarme e dove la mia commissione che poi di lì a pochissimi mesi avviò un'indagine conoscitiva sull'autoporto contrastata per cui perché non fu neanche facile avviarla Enrico Letta se lo ricorderà molto bene e noi nel giro di pochissimi mesi mettemmo il dito sulla piaga la FIAT si era occupato di tutto sporca dell'auto
Eh sì
Aveva impedito che si determinasse un mercato concorrenziale
E voi ricordate le vicende dell'Alfa Romeo e il fatto che il presidente Montezemolo riconosca con qualche anno di ritardo che è stato un errore
Avere affidato l'Alfa Romeo alla FIAT perché è come se avesse affidato tutte le prospettive del mercato domestico senza accettare il nodo dalla concorrenza
Oppure quando si facevano le barriere difensive nei confronti degli
Degli automezzi che arrivavano ad esempio dal Giappone e tutta questa politica è una politica che ha mostrato il fiato corto e però Adele diciamo dei praticanti anche negli altri settori il nodo dell'energia come quello delle assicurazioni
E come quello delle autostrade
Per non parlare delle banche
Dimostra che questo è un Paese nel quale tutte queste attività che erano in mano allo Stato e che sono finiti in mano ai privati in realtà i privati che ne hanno acquisite penso di poter continua ad operare in regime di monopolio questo determina delle conseguenze in
In tema di impatto sui consumi finali che sono molto rilevanti
Quindi bisogna fare delle robuste iniezione di apertura di liberalizzazione dei mercati le compagnie assicurative devono accettare il principio dalla concorrenza poi certo bisogna affrontare il nodo
Delle truffe non c'è dubbio ma il principio dalla concorrenza va affrontato perché se non si affronta quello è chiaro che se operano in in collegamento tra di loro si scarica direttamente sul consumatore finale o sull'automobilista nel caso dell'RC auto il tema dell'autostrada già un dibattito che si sta aprendo sull'ANAS
Io ho un'opinione molto precise
L'Anas
O come la vogliamo chiamare
Deve diventare l'autorità indipendente che vigila sul rapporto tra la tariffa e la costruzione la tariffa la sua trasparenza e rapporto con l'utilizzatore finale adesso non è così
C'è una commistione
Tra il ruolo dell'ANAS una parte di società che ha in concessione e i concessionari stessi con i quali magari si mette d'accordo per verificare la cessionario autostradale ha bisogno invece la concessione no cos'hanno capito esattamente e non mi riferisco loro malconci sale otto stradali con le quali magari ci si mette d'accordo per diciamo articolare i piani finanziari
E che solo comprensivi degli investimenti perché è evidente che quando si lamenta che la rete autostradale non è all'altezza della situazione vuol dire che non è stata caricata degli investimenti che pure sarebbero previsti dagli andamenti tariffari ecco queste sono cose
E sulle quali bisogna fare grande chiarezza sono campi sui quali c'è un enorme confusione e i conflitti di interesse sono diffusi ad ogni piè sospinto
Fare diciamo mettere ordine in questa direzione è compito della politica nel suo complesso diciamo quando parla la politica parlo
Poiché questi sono temi molto trasversale e non è che sì ma qui allora adesso si cambia maggioranza Zucchetti fosse così facile
L'abbiamo già approvato e sappiamo che il problema della aprire i mercati di liberalizzare le è un tema centrale perché tocca degli interessi che nel frattempo si sono consolidati basta guardare i bilanci di questi anni
Due mila quattro e quelli che si annunciò il due mila cinque si capisce chi ha perso e chi ha vinto nel nostro Paese
Le nuove imprese monopoliste sono le uniche che ha fatto bilanci positivo le banche le assicurazioni densità di energia l'autostrada le telecomunicazioni gli altri con l'economia che abbia già programma piatto stanno male soffocate come soffrite anche voi
Allora proviamo a vedere i punti specifici per capire anche perché siamo siamo alla alla vigilia di un cambio di legislatura quindi proviamo a capire cosa si potrebbe mettere in cantiere nella nella prossima legislatura su de negli enuncio con brevi risposte da parte vostra sull'IRAP che si fa si riduce si abolisce si lascia così come cosa possiamo fare credo che le era approvata sicuramente cambiata modificata
Praticamente gli ha spiegato Visco si cancelliere se ce la sta spiegando l'Unione europea presidente
Va va cambiata perché l'Unione europea
La la posta come una delle condizioni credo che avesse ragione credo che abbia ragione nel senso che c'è una parallelo con l'IVA assolutamente non più gestibile quindi sul lato fiscale il tema dell'IRAP è un tema che andrà affrontato in modo tale che pesi sempre in modo diverso rispetto a come ha pesato in questi anni sulla costruzione di valore e di ricchezza e credo che questo sia alla fine il tema principale dell'Iraq
Non c'è dubbio c'è un impegno europeo di ti costringe ad andare in quella direzione penso che l'Iraq debba essere sostituita ma resta il nodo di fondo che ho posto l'inizio
L'Italia un Paese che non può vivere con il trenta per cento l'economia in nero non c'è io perché tenga se non si fa emergere un po'di economia reale è evidente che i conti non torneranno mai chiunque sia al governo
L'altra questione la detrazione dell'Iva parte che l'Iva la più alta che ci si con il venti per cento è la più alta che ci sia tra i grandi Paesi europei e in più c'è un problema di riconoscimento della normativa europea sul
Detraibilità beh questa è una questione che
Cioè
è parte della soluzione del tema che poneva Tabacci prima che è tema a mio avviso decisivo centrale finché noi non rendiamo sempre più generalizzato il conflitto tra chi fa la fattura tra chi
Alla possibilità di farlo di non farla e chi invece ha non solo il diritto ma anche l'interesse a riceva la fattura
Finché questo non diventa il meccanismo normale non usciremo affrontare soltanto con i controlli il tema dell'emersione e il tema dell'evasione quindi più si estende la questione del conflitto
Tra conflitto dialettico positivo e quindi dell'aumentare l'interesse ad avere la fattura
Credo che questo sia un elemento chiave attorno a questo tema noi ci giochiamo a mio avviso gran parte dei ragionamenti sul futuro questo lo dico perché dovrebbe essere una battaglia che fanno tutte le imprese pulite italiane
Nel senso che un'impresa che non è rade che non fa illusione è un'impresa che deve sapere che chi fa evasione ed elusione accanto a lui non soltanto fa qualcosa di sbagliato ma lo mette in una situazione di grande difficoltà e soprattutto di scorretta concorrenza
è ovvio che in questo ci deve essere una parte principale che fa lo Stato sia un'azione che riesca a creare questo conflitto e quindi a ridurre le tasse a partire dal fatto che le tasse vengono pagate in modo equilibrato in modo omogeneo da tutti
Tabacci c'è anche il problema delle quote
Ammortizzabili concesse prese l'acquisto di auto aziendali il calcolo che si fare che ci potrebbe essere una immatricolazione di almeno cento mila unità in più all'anno se ci fosse questa condizione perché non perché queste cose diciamo che possono sembrare
Più adempimenti burocratici che grandi scelte politiche non vengono fatte
Evidente
Stiamo rincorrendo lo stesso argomento è ovvio che un'operazione di questo genere pone delle questioni al gettito fiscale così come è organizzato oggi
Se noi andiamo verso una riduzione fiscale profonda è chiaro che affrontiamo sia il nodo dell'erosione che chiude l'evasione fiscale delle basi imponibili
Dobbiamo giocare sulla detrazione non bastano i controlli fiscali non possiamo continuare ad assumere finanzieri immaginare che questi da soli bastino a snidare questa montagna
Che sta sotto il tavolo
Per fare questo occorre introdurre il principio d'interessi diversi
Il contrasto di interessi tra cittadini che introdotti loro in relazione attraverso il gioco delle detrazioni io davvero l'interesse a detrarre il valore di un servizio
Per il quale o fatto un esborso di natura economica questo è il principio di fondo se non affrontiamo questo non solo si può riprendere il tema della della deducibilità
IVA altro anche il nel comparto delle automobili ma probabilmente si affronta anche il nodo che tocca il loro settore che quello della evasione
Di IVA soprattutto delle auto importate
Mercato parallelo che c'è c'è un mercato parallelo che è molto insidioso e che certo tocca da vicino
Alterando la concorrenza coloro che operano in maniera pulite
O c'è un'altra questione che riguarda i passaggi di proprietà perché nonostante sia venuta meno sia venuto meno l'onere notarile rimane molto alto abbiamo visto anche nel filmato duecentosettanta euro
In Italia contro i centosessantadue in Francia addirittura diciotto in Germania questo frena il mercato dell'auto abbiamo un rapporto molto basso di vendite di auto usate rispetto a quelle nuove in confronto sempre la classifica europea quindi è un mercato molto sacrificato da questo punto di vista proprio perché c'è questo problema
Come si può affrontare sempre rimanendo fermo il principio che naturalmente
C'è un gioco di compensazione che deve essere messo in moto attraverso scelte di fondo ma insomma nello specifico si è tolto un pezzettino di onere Manola non aver complessivo francamente è un po'incomprensibile sì tra l'altro
Alla fine il saldo finale di tutto e comunque un appesantimento burocratico nel senso che non c'è stato un'operazione di snellimento io credo che qui il problema sia proprio strutturale affinché in Italia non riusciamo a creare una condizione nella quale gli ostacoli che fra poniamo alle attività commerciali alle attività di compravendita alla mobilità dei beni
è uno sono ostacoli così alti sono muraglia così alte come quelle che normalmente abbiamo
Il peggioramento della situazione del Paese è figlia di queste muraglie cinesi con le quali operiamo perché perché alla fine la mobilità dei beni
E la il dinamismo del sistema è parte integrante della capacità di produrre ricchezza non è un caso che nel nostro Paese alla fine
Su questo tema ci si giochi gran parte della difficoltà abbiamo visto le cifre rispetto agli altri paesi europei la mobilità e quindi anche la capacità di avere un parco macchine che sia sempre all'altezza
Della situazione e soprattutto un parco macchine che sia un parco macchine
In grado di stare con gli standard e con sito ovviamente la questione del fatto che noi parliamo sempre dell'Italia ma dobbiamo sempre considerare e questo e deve essere un flusso di chiunque fa politica che l'Italia è ancora oggi purtroppo divisa in due parti esiste
Una parte del Paese che gode ancora di condizioni di svantaggio profondo
Scusate all'interno di quei di questa parte del tema del Mezzogiorno la difficoltà a stare su standard che siano quelli europei è una difficoltà che chi ci opera quotidianamente sa
Quanto in termini di costi umani e di costi finanziari
E chi tenta di fare perbene il proprio lavoro il proprio mestiere si trova a dover sostenere credo che questo sia un punto chiave allora io penso che sia necessario e qui interviene il ragionamento sulla liberalizzazione delle professioni presente dove sta il problema sta nell'esistenza degli ordini
Io non credo che il problema stia nell'esistenza degli ordini il problema sta nel fatto caso i giornalisti presenti a nel caso i giornalisti sicuramente ma il problema non sta
Normalmente litoranea sta nel fatto che agli ordini
Agli ordini professionali viene dato una serie dato una serie di incombenze
Che gravano poi sul cittadino che finiscono per creare di quell'ordine non il soggetto che deve autoregolamentarsi e fornire un servizio migliore ma di fatto una specie di doganiere
Che continua a chiedere il famoso Fiorino del libro del film
Non ci resta che piangere con Troisi e Benigni
L'ordine professionale in Italia è quel doganiere che ti dice un Fiorino perché ogni volta che devi fare qualche cosa c'è sempre un passaggio da qualche parte in cui un obolo va lasciato credo che questo sia il grande tema italiano e automaticamente noi affrontiamo seriamente il tema degli ordini senza fare facile demagogia e soprattutto mantenendo gli standard di qualità che ovviamente
Standard di qualità del servizio sono assolutamente necessari
O c'è un'altra tassa sulla quale come dire al di là del suo peso che peraltro notevole nel due mila quattro a cinque miliardi e mezzo di euro ma sulla quale francamente sì di di Vieri vi chiedo un giudizio di ordine
Non voglio dire Dio logico ma insomma assenso che che si esistono una tassa di possesso quella che una volta era la tassa di circolazione adesso si chiama così cioè che senso ha
Francamente uno
Torniamo al punto di di partenza chiaro che il sistema fiscale italiano colpisce la dove appare più facile poiché è fortemente scoordinato e trova in ad esempio in questi che appaiono poi degli appesantimenti che vanno nella stessa direzione
Trova lo strumento facciate per colpire quindi è chiaro che si vorrebbe si dovrebbe costruire un sistema fiscale molto più snello
Una riforma dell'Iva sarebbe fondamentale e
Un incrocio di interessi tale da impedire che vi sia una erosione continua della base
Imponibile questo è il tema centrale dopodiché anche la tassa sulla circolazione può essere tolto di mezzo perché è chiaro che di per sé ha un'incidenza
Comunque non non decisiva ma
Significativa nel quadro generale se voi considerato il fatto
Che si sta discutendo di una finanziaria in cui anche muovere un piccolo tassello fa cadere l'edificio nel suo complesso questo è chiaro che i margini di manovra oggi solo si discute sui milioni ci curiamo i sei miliardi di euro è chiaro
Ultimo passaggio fiscale la questione accennava prima letta la questione deve del dei carburanti c'è questo problema delle accise della eventualità di intervenire a secondo del movimento del del prezzo del petrolio sui mercati internazionali che peraltro mi pare di capire che rimanga comunque a livelli piuttosto alti al di là del fa le previsioni sono anche la parte l'Economist che sono che i sessanta settanta dollari al barile siano un punto di riferimento Am
La quale non ci si discosterà nel prossimo periodo allora che che si può fare su questo punto
è pensabile di mettere in moto questo meccanismo di di diciamo modulare in base al quale si ci muove a seconda del
Nella nella nel presso che oscillano ureteri oppure Juan pannicello caldo ma il problema di sterilizzare gli affetti dell'andamento del petrolio certo una misura assaggio ma è chiaro che bisogna poi compensare abbiamo trovare quali sono le Poste alternative per chiudere questa falla non è che ci sono molte
Possibilità di di di muoversi
Diciamo non tenendo conto del quadro generale il nostro è un Paese tra l'altro che continua a vivere
Con un debito accumulato nel tempo che centodieci volte il PIL per cui basta un uno spostamento in su dei tassi di interesse per rendere molto precario
Il tema del gestione del debito pubblico tante prima diciamo il giorno dopo avere verrà decisa la BCE viene a caldo diciamo zero venticinque fra poco ma comunque ha un'incidenza
Sul bilancio italiano perché naturale che il nostro bilancio è quello più esposto alle intemperie dei tassi
Quindi va da sé che
Tutte le azioni che possono essere fatte intraprendere un fisco più civile e debbono essere
Diciamo compensate
Dalla recupero della base imponibile che alla condizione fondamentale per per ridare serietà il nostro impegno fiscale tramite una cosa di questo tema così ancora agitiamo col nostro dibattito sanno
Il punto però è questo noi stiamo affrontando una campagna elettorale in cui stanno uscendo i manifesti di un Presidente del Consiglio diceva ho mantenuto tutti gli impegni
Allora aveva spiegato che avrebbe rivolta avrebbe tolto il problema delle tasse agli italiani non ci sarebbe stata più la pressione fiscale che conosciamo c'è scritto nel contratto con gli italiani questo e c'è scritto aliquota massima al trentatré per cento dopodiché lui dice che ha risolto che ha mantenuto tutti gli impegni io vorrei soltanto far notare questo che quella minima intervento sulle aliquote minimo lontanissimo dall'Obiettivo del contratto con gli italiani fatto
Nell'autunno scorso con effetto su quest'anno che è costato sei miliardi di euro
Questi sei miliardi di euro che sono stati redistribuiti tra i venti milioni di contribuenti italiani soltanto la metà di questo è stato rincara me Erato dal fisco italiano con le tasse in più
Che noi tutti abbiamo pagato rispetto all'aumento del prezzo del petrolio cioè quello di cui stiamo parlando non è una piccola cosa stiamo parlando del modo con il quale lo Stato italiano in questi anni
In questi anni è riuscito a recuperare risorse che altro non sono alla fine che tasse non è che sono altre cose e questo io penso di poterlo dire perché nel due mila invece l'intervento
Di sterilizzazione dell'Iva ed eravamo col petrolio a trenta dollari trentadue dollari se arrivo a quel momento lo facemmo era a cinquanta lire
Io credo che questo tema un tema che non può essere l'uso perché
Questo è un tema che può essere l'uso soltanto se non si raccontano balle sulla riduzione delle tasse perché se si raccontano balle da parte non di Tabacci
Ma da parte dei manifesti che si vedono in giro sulla riduzione delle tasse questo tema del fatto che le tasse indirette cioè i treni miliardi di euro che ognuno di noi ha pagato ogni volta paga allo Stato in più
Nel momento nel quale mette la benzina in macchina è un tema a mio avviso che dimostra una situazione assolutamente fuori controcanto giochi sul sicuro perché l'UE
Berlusconi dice che la sua spina nel fianco è problema è un altro però anche Enrico Lo Verso tenta di viveri colui ed Enrico letta di buttarla un po'sul sul
Polemica elettorale ma ne interessa molto modesto ad entrare però si si deve fare la facciamo il ragionamento
Enrico Letta sa benissimo che il confronto tra i due
Le due legislature non può prescindere dagli andamenti dell'economia internazionale quando tu eri ministro ci sono stati cinque anni di grande
Spolvero dei Paesi europei e anche dell'Italia in questi cinque anni e non c'entro le torri gemelle il centro molto di più gli scandali americani che hanno avviato una forte caduta
Ad esempio degli andamenti borsistici e una precarietà della condizione economica specie del mondo occidentale
Commercio mondiale cresce cresce la Cina cresce l'India l'Europa
Diciamo è in grande difficoltà dentro l'Europa l'Italia segna il passo
Del dal mille novecentonovantasei si perdono quota di mercato sul piano internazionale e quindi a braccio ma entrambe legislatura quella guida centrosinistra che quella guida centrodestra già questo è un terreno molto insidioso
Di risanamento che ha fatto il centrosinistra in realtà era profondamente legato l'accaduto dei tassi di interesse non avevamo allora interessi a due cifre
Mai i tassi sono caduti anche in Grecia non sono caduti sull'Italia ed è bastata quell'accaduto dei tassi per consentire un esercizio del del della gestione del debito facile
Teoria di raggiungere un'équipe di bilancio diverso per questo siamo andati in Europa non perché Prodi è stato virtuoso in sé mi riferisco a quella fase politica quindi io starei lontano da queste cose
Anche perché sennò mi sarebbe facile dire che e il contratto d'Italia spero che non non che non si riproponga più però vorrei sapere qual è il contratto che ripropongono quelli che hanno nel loro schieramento
Di anti TAV dalla Val di Susa piuttosto che quelli che non vogliono le grandi opere autostradale o piuttosto quindi come Pecoraro Scanio a cui danno fastidio perfino le pale eoliche
Perché disturbano il solo degli uccellini è chiaro governare in quelle condizioni non sarà facile propriamente oramai fanno le guardie venatorie
Fascino è acclamato come fare malgrado anni farle capire che nei comitati antitarlo ci sono i rappresentanti della lega in Piemonte diciamo sull'ammette pare direi che
Direi che si potrebbe trarre dalla dal Codice della strada la definizione di concorso di colpa mi pare che sia adeguata anche perché come diceva adesso Tabacci come dire le responsabilità scavallare legislature e come dire fanno poi nella sostanza delle de dei consuntivi sfumare quelle differenze che nei preventivi sembrano così che così fantasmagoriche insomma
Non è non è diciamo irrilevante il fatto che tra le forze che sono più antieuropeiste in Italia
E ci segnalano da un lato Rifondazione dall'altro collega
Chi ha fatto il tifo più forte
Per l'insuccesso dei referendum sul cosiddetta convenzione costituzione europea sono state queste forze a dimostrazione che il bipolarismo italiano il bipolarismo degli estremi non è un bipolarismo dalla saggezza
Non l'anno prossimo che tende a convergere al centro dove attualmente le soluzioni
Che oggi noi in termini molto civili potranno prospettare trovavano invece una grande difficoltà
Ad una loro ad una loro conferma parlamentare quando ognuno giocando l'Inter dal suo schieramento deve fare incontri con una serie di forze che non hanno certo cuore la sostanza di questi problemi ma che magari pensano che il problema di fondo sia quello di castrare qualcuno no specie perché ho letto che il tema che viene citato di più oggi quello la castrazione chimica
Io credo che si debba non solo molto vigila molto rigorosi sulle piste dell'ordine pubblico ma se si potesse evitare di fare demagogia sarebbe meglio perché con la demagogia e con i manifesti ideologici non si va da nessuna parte non si fa il buco
Dell'alta velocità non si completa le autostrade che dovrà essere completato e penso ad esempio al collegamento alternativo alla Bologna Firenze Bologna Firenze e Roma è possibile che ci sia solo un corridoio centrale in Italia che quando d'inverno capita che gela l'ape l'Appennino non si va più le sue raggiunta
E c'è l'alternativa
Sulla sulla sulla Tirrenica che non passa perché disturba coloro che abituano quietamente a Capalbio
Non so poi
Come si spiega Rino politicamente
Secondo me si schierano così in Italia che le cose devono essere fatte sempre a casa del vicino ma a casa propria e attraverso questa strada non vogliamo il traforo in Val di Susa non vogliamo i rifiuti in Campania
Non so se oggi verrà le vetrine andiamo in Germania aspetti sbagliamo l'ira di Dio per mandare i rifiuti in Germania e poi ricomprendiamo
I prodotti energetici dalla Germania che vengono scaturiscono dalla trasformazione attraverso i termovalorizzatori basta andare a vedere ad Acerra le manifestazioni contro i termovalorizzatori magari solo guidati dal parroco e dal sindaco
Ma questo non va conto di una grande civiltà che esce dal nostro Paese se nostro Paesi che tizio si chiude bene ha fatto il capo dello Stato dire che non possiamo isolarci ma ci si isola anche nell'egoismo
Quando c'è una difesa dell'interesse particolare che prescinde dall'intera situazione sta indietro e gli altri non è che si fermano e poi altro che gridare
Dei cinesi altro che pensare che possiamo aumentare delle dighe di difesa che possiamo mettere
Delle taglie fiscali possiamo mettere delle dighe sommo beh cosa che non hanno nessuno senso lasciano il tempo che trovano temo rimboccarci le maniche ed essere seri se riusciamo a recuperare il dono della serietà questo Paese può riprendere a camminare forte
Chiede a proposito della della vicenda TAV della Val di Susa questa mattina cioè meglio ieri ho scritto è uscito questa mattina nel mio consueta rubrica sul foglio che esce ogni di dal nome fantasioso e tre palle un soldo perché tiro sempre le palle nella testa di qualcuno mi sono peritato di scrivere non so se l'aver decapitato venendo quali leggere una una roba che francamente un po'in uso Oria ma insomma l'ho fatta lo stesso per troppo per provocazione
Ho fatto una specie di lettera aperta Prodi e a Berlusconi dicendo andate insieme in Val di Susa
Assumetevi questa responsabilità perché da un lato per Berlusconi può essere più facile perché non c'era diciamo però anche lui giustamente ricordava la lega ma insomma c'è un problema politico minore nella coalizione però certo poi se si fa la somma di quello che era quel famoso disegno dell'Italia da Porta a Porta ma con tutte le freccette tutti così poi dopo dico
Insomma infrastrutture che si sono viste sono un po'pochine dall'altra parte c'è un problema politico evidente dentro la coalizione di centro sinistra assumetevi la responsabilità in solido e andate tutte e due
Siete due leader di questo Paese
Avete voluto esserlo ancora dieci anni dopo assumetevi almeno questa responsabilità siccome ho l'impressione che francamente non mi ascolteranno perché non c'è una due due
Ma
Nel nostro girare per l'Italia credo che contrattata sono invase da una notte alta siamo una compagnia di giro possiamo andare tutte e tre no io non non ne sia un problema perché sono andato lì a prendermi le mie responsabilità perché son convinto che sul tema dell'alta velocità non ci giochiamo moltissimo del nostro futuro ci vediamo ultimissimo del nostro futuro da tutti i punti di vista quindi
Su questo non ho dubbi qui il problema purtroppo questo e sta capitando in questi giorni sempre di più in modo evidente
Che ci sono tanti interessi rispetto ai quali il nostro bipolarismo un post tra Bicocca un bipolarismo che crede che
Dividere il mondo tra destra e sinistra vuol dire pensarla in modo diverso su tutte le questioni che siano davanti
Alla io credo che un bipolarismo così sfascia era al bipolarismo italiano nel senso che siccome assurdo bipolarismo così è un bipolarismo che non funzionerà lo dobbiamo sapere che il bipolarismo vero cioè quello che hanno e da tempo adottando i grandi paesi europei che sono la Francia la Spagna la Gran Bretagna la Germania stesse a un bipolarismo nel quale esiste una chiara distinzione di ruoli
Una chiara distinzione di ruoli ma poi esiste il senso della priorità per l'interesse generale noi oggi abbiamo alcune questioni che si chiama che secondo me sono le questioni sulle quali questo ragionamento di dire vanno fatte insieme a partire dalla differenza di posizione politica che sia è non a caso quello che interpreta meglio il Presidente della Repubblica che riesce in questo essere effettivamente il l'interprete generale del dell'interesse del Paese
Abbiamo il tema in questi giorni del bilancio europeo
La Gran Bretagna guida lui europea e sta guidando un dibattito sul bilancio europeo che vuole far pagare agli altri gran parte dei propri britannici vantaggi credo che su questo tema non c'è destra e sinistra su questo tema c'è un interesse del Paese d'andare assolutamente unito a difendere i nostri interessi che sono quelli di chiedere una rivisitazione del bilancio europeo che si è fatto in modo è qua a partire dalla fine rimborso britannico
C'abbiamo da fare i rigassificatori
Noi abbiamo puntato sul gas in Italia sul gas
A tutto tondo cioè pensiamo che il petrolio non c'è più il modo giusto per produrre energia elettrica in futuro sarà sempre di più il gas
Il gas e quindi deve arrivare l'Italia produce gas in modo infinitesimale abbiamo bisogno di fare arrivare questo caso non solo dei gasdotti perché il gasdotto ce lo può portare soltanto dalla Russia dall'Algeria e dalla Libia abbiamo bisogna avere altri paesi che portano il gas il modo migliore quella dei rigassificatori il termine bruttissimo perché il termine dall'idea di di cose terrificanti
Il rigassificatore la cosa più sicura che ci sia semplicemente arriva del gas a meno duecento gradi meno duecento gradi meno esplode alcunché almeno duecento grave e viene poi portato
Sulla terra ferma e poi portato alle centrali elettriche non è mai successo nulla nella storia a nessun rigassificatore in nessuna parte del mondo non abbiamo bisogno di fare rigassificatori
Ci siamo assunti le nostre responsabilità
Dobbiamo assumercele perché l'Italia deve fare cinque rigassificatore da adesso in poi se i due schieramenti che vanno alle elezioni adesso dicessero che questo piano il piano che entrambi faranno con cinque rigassificatori che aumenti no l'ingresso di gas e quindi la capacità di avere nel nostro paese nel Gia a costi più bassi questo a mio avviso è uno dei grandi temi sui quali si potrebbe creare per esempio un senso dell'interesse generale che purtroppo in Italia manca manca compiutamente
Altra cosa assolutamente simile a questo è il tema delle infrastrutture stradali e credo che questo sia una grande questione non è possibile che in Italia su questi grandi temi facciamo le legge Obiettivo facciamo i piani sulle cartine di Porta a Porta coi i quindi io qui ci vedo la buona fede di Berlusconi sicuramente l'ha fatto in buona fede tutto quel dire che avrebbe fatto deroga infrastrutturali palanche poi nemmeno lui le le le sta facendo nella misurano soltanto promessa ma a soprattutto di quello di cui il Paese ha bisogno credo che su questo il video che abbiamo visto prima è un video che la dice lunga il senso del peso che sull'automobilista giacché chiaramente identificabile e quindi il fisco va a chiedergli molti soldi non ritorna in termini di gestione della nostra città c'è il tema della trasporto pubblico locale quindi degli autobus questa è uno degli impegni che dovrò prenderci nella prossima legislatura fare una riforma del servizio pubblico locale che faccia sì che si riesca per esempio a incentivare la rottamazione il cambiamento del sistema degli autobus nel nostro paese che è uno dei
Più vecchi del mondo credo che questo sia l'altra grande questione che abbiamo di fronte
Ne possiamo elencare tante quello di cui c'è bisogno è che ci sia un impegno effettivamente serio e sincero di tutti a far sì che il bipolarismo di dire agli italiani su
Grandi questioni ma sappia anche che ci sono altrettante grandi questioni sulle quali non c'è vergogna anzi c'è interesse comune a farla insieme e c'è un dato che adesso non ricordo se nel filmato meno ma che ho trovato tra i più
Quelli più crudi che che mi sono stati forniti per prepararmi su questo per questo incontro e cioè che il ritorno che si può calcolare in termini di servizi rispetto a quanto il mondo d'automobile pagatemi di fiscalità
è indicato nel venti per cento la media europea del trentacinque e quindi è del tutto evidente che in questo è sta dentro il gap infrastrutturale di cui abbiamo parlato la domanda che io voglio fare siamo sicuri che il federalismo verso il quale purtroppo aggiungo io così ci metto già a mio giudizio sia con la riforma del titolo quinto nella scorsa legislatura sia con la cosiddetta devolution in questa tutte e due gli schieramenti sono andare una volta tanto vi siete ritrovati
Avete litigato ma in realtà la linea di marcia era era la stessa siete sicuri che col federalismo questo ritorno in termini di servizi sarà migliore io ho l'impressione che sarà peggiore ma voglio sentire il vostro giudizio
Credo
Sono temi sui quali
Ho messo fuori la faccia e quindi non
Non ho difficoltà a una volta arrivati della mia opinione io ho ritenuto scellerata la riforma
Nel Titolo quinto così come adottata dal centrosinistra la pasta di natura con un esiguo margine di maggioranza che ha perché ha toccato
Una serie di temi
Portandoli a legislazione concorrente usare concorrente quella nella quale possono operare sia lo Stato che le regioni
E tra queste materie indicate ci sono temi di una delicatezza strategica come l'energia le grandi opere le professioni a proposito dell'apertura verso l'Europa delle professioni
Nazionali in realtà
Questo meccanismo prevede il fatto che le regioni possono legiferare in materia di professioni figuriamoci se arriviamo agli avvocati lucani no invece richiede aprire agli studi legali diciamo alla concorrenza londinese
Ogni regione dovrebbe farsi da suo struttura professionale siamo letteralmente fuori di testa
A questa scelta costituzionale diciamo a
Dice dato il suo contributo il centrodestra in questa legislatura
Riproponendo la stessa solfa è una linea totalmente sbagliata
Che deve essere corretta perché non c'è nessun paese al mondo dove il federalismo nasce per scomposizione
Il federalismo è una struttura statuale che nasce per unire non per scomporre
Noi in Italia abbiamo bisogno di Lassana articolazione amministrativa periferica che funzioni non di assommare lei difficoltà di una burocrazia crescente a livello centrale delle nuove burocrazia regionale su un presunto federalismo che poi non accetta la logica del federalismo fiscale perché qui il tema di fondo è che la torretta dovrebbe essere ripartita
Incrementando le richieste poi chi tirerà fuori i soldi non si capisce bene no
E quelle che invece dovrebbero essere
Non socializzato ma rese chiuse nei livelli periferici sono le presunte competenze immaginate voi un sistema fiscale che non si un sistema sanitario che non si riesce a controllare sul piano nazionale tant'è che di tanto si va a battere cassa perché si sfora il limite la spesa sanitaria e quindi usciamo fuori dagli impegni finanziari europei se non lo parcelle inviamo in venti regioni qual è l'effetto determinante o devastante
Che si determini è tutto una strada che avessero ricostruita in maniera molto seria
E l'abbiamo presa male è un po'perché si sono inseguite leu le diciamo le ubbie di Bossi l'avete fatto voi nella passata legislatura l'abbiamo fatto noi in questa le unghie di Bobo se insomma è un signore che
Che ci crede nelle cose che fa io non discuto però non abbiamo bisogno di dividere il Paese e in questi localismi esasperati quando ormai devono guardare all'Europa c'è una moneta unica eccezione insieme aveva però c'è qualcuno intanto che dice
Dobbiamo tornare al caldo e loro ecco vi dice quando siamo lontani noi abbiamo l'euro non possiamo scendere dall'euro lava una moneta unificante che se dovessimo per per fortuna che c'è stata l'euro in questi anni perché se non avessimo avuto lei euro
Di fronte gli scandali finanziari che si sono determinati bastava un piccolo Soros per far saltare la liretta
E come avranno fatto pagare la bolletta petrolifera
Con il prezzo del barile alle stelle se non avessimo pagato con un euro che nel frattempo si era appartato rispetto al dollaro vedi che però parla è chiaro che per fortuna che c'è l'euro malevolo ci costringe a stare dentro delle logiche di ristrutturazione profonde in chiave europea altro che dividerci
Ma i localismi quindi è proprio la cultura politica che va profondamente rifondata se invece l'egoismo
Illuminismo dai lombardi poi degli emiliani o dei bene dico io ognuno faccia la sua quello che volevo lo si capisce il perché
Noi abbiamo abbiamo fatto lo l'operazione sul nucleare e oggi siamo il Paese che si approvvigiona dalla Francia con centrali nucleari che son tutte collocate nell'arco alpino dalla Francia fino alla Slovenia
E poi noi ci meravigliamo del patto che paghiamo l'energia elettrica il quaranta al quarantacinque per cento in più di quella degli altri cittadini europei ma che che perché pensiamo di fare
E facciamo i bilanci energetici provinciali ma queste sono scelte
Di una miopia di un egoismo che non porta da nessuna parte
Quindi
Io credo che abbia sollevato il problema delle grandi opere pubbliche
è stata una scelta giusta da parte di di Berlusconi il registrare il fatto che questa è questo le da grandi opere pubbliche fatica a camminare brava che riguarda tutti
Perché è ovvio
Che
Il tema dei di questo assetto bipolare trova all'interno delle più dello schieramento di centrosinistra delle forza chi sono totalmente contraria all'idea che lo sviluppo debba essere accompagnato o ulteriormente andato molti ritengono che non si debba andare oltre che si debba ci si debba fermare e quindi che le opere che disturbano o che danno difficoltà non debbono essere sostenute né fatte progredire
è una posizione legittima io non credo che sia la posizione di governo c'era una posizione strategica perché i tedeschi sono andati sono andati alla grande coalizione costretti dai loro elettori e perché
Sia l'Angela Merkel che l'ex cancelliere Schroeder hanno detto che col Oskar Lafontaine non volevano per niente da spartire io Oskar Lafontaine
E quello che ha chiuso la sua campagna elettorale con Bertinotti a Berlino ora Bertinotti è un signore
C'è vaticini Simo di grandi qualità umane intellettuali ma ha delle idee
E lei coltiva come dimostra la vicenda di Val di Susa o che non c'entra nulla con la logica di un governo del paese che si assume le sue responsabilità per cui io corro Nicoletta ben volentieri
In Val di Susa ma mi viene in mente quando la Presidenza Regione Lombardia difendevo la scelta di Caorso qualche spunto me lo sono preso adesso l'idea che per avere detto determina ha avuto la la la determinazione di fare delle scelte che apparivano anche impopolari
Qualcuno mi deve spiegare del perché siamo fuori limiti nella del sistema energetico italiano cioè ci dà ragione ci sono ci siamo infilati dentro un referendum che ci ha fatto fare una certa contro il nucleare che oggi paghiamo in maniera evidentissima perché tutti gli altri Paesi hanno un mix che è fondato su delle fonti che costano molto di meno dai nostri nostromi c'è solo il petrolio
Perché il gas naturale è un derivato del petrolio quindi novanta per siamo solo sugli idrocarburi mentre gli altri sono sul carbone sul nucleare detta un po'voi come si può fare concorrenza
In queste condizioni data cioè e questo si scarica anche sul sull'esclude supporto e della logistica che sono diventate sempre di più un collo di bottiglia
Perché basta fermarsi qualche mattina sulla tangenziale di Milano e si capisce che è un prodotto che è concorrenziale fino ai cancelli la fabbrica non lo è più quando devo arrivare sul mercato perché tutte le volte che c'è una fila interminabile è un blocco del traffico questo si scarica sul prodotto dal finale non è che non incorpora i costi di trasporto ora va da sé che questo tema dell'efficienza trasportistica della logistica è fondamentale se vogliamo a rendere il nostro Paese il prodotti
Del nostro Paese più competitive rispetto a quelle degli altri concorrenti europei e internazionali
Letture
Più volte ha fatto autocritica sulla sul Titolo quinto quindi credo che non non avrà difficoltà a sottoscrivevano che dice Bruno ma il il problema è che si è inteso il federalismo e la sussidiarietà in un modo assolutamente
Sbagliato io credo che le parole federalismo e sussidiarietà abbiano un valore ma nella logica per cui le cose si devono fare al giusto livello istituzionale mentre invece da noi si è inteso federalismo e sussidiarietà esclusivamente in una logica di discesa cioè dall'alto si scende verso il basso si frammenta questo non ha semplificato le cose
E non sta semplificando le cose questa aumenta i livelli di interlocuzione per esempio delle imprese che non sono più il livello di interlocuzione con un centro decisionale nazionale ma diventano con il centro regionale quello provinciale quello comunale
Il tema qui a mio avviso è quello di capire che federalismo e sussidiarietà spostano le cose alloro giusto livello cosa vuol dire che quando parliamo di globalizzazione parliamo di cose che devono alcune salire non scendere siamo dentro una struttura fieristica
Allora se noi immaginiamo che ogni fiera ogni struttura fieristica viene decisa in modo localistico andando a cercare di fregare la fiera che sta a cento chilometri di distanza
Se leggete le pagine dei giornali di questi giorni è pieno di esempi di questo genere
Qualunque fiera importante italiana che non tenta di fare concorrenza a Francoforte a Parigi o a Monaco ma con la Milano che se la prende con Parma Verona e Torino
E credo che questo sia il grande problema italiano e qui è ovvio io concordo con quello che dice Bruno e non è possibile nemmeno interloquire in modo dialettico con lui perché lui è maggioranza e opposizione allo stesso tempo è l'opposizione alla maggioranza dentro la maggioranza e scende
Io dico soltanto ce ne ha chiesto l'assenso a queste cose son capitate in questi anni
Son capitate perché è saltata una cabina di regia nazionale
Come è immaginabile che i territori tra di loro affrontino questi temi senza che il nostro Paese capisca che la sua promozione all'estero per esempio deve essere una prova promozione con una cabina di regia nazionale anche qui torniamo al solito punto e non perché siamo dentro la Fiera di Bologna che ha avuto un presidente
In questi anni particolare ma se non ci fossero Ciampi e Montezemolo che fanno le missioni congiunte
E si portano dietro ottocento imprenditori in Cina in India in Bulgaria e in Turchia
Ripeto Ciampi e Montezemolo e non voglio fare banale polemica politica ma c'è Bice voluto sì su questo tema si impegnasse il Presidente della Repubblica
Attorno a missioni di promozione all'estero che sono state sono un grande successo la settimana scorsa c'è stata la Turchia credo che questo sia un elemento basilare
è il segno di un Paese che quando è all'estero si riconosce in una unità di fondo a me capita in questo periodo da un anno a questa parte di fare esperienza a Bruxelles e a Strasburgo
Rimango esterrefatto da Rappo
Otto tra gli italiani e gli altri Paesi e gli altri rappresentanti degli altri Paesi europei quando parli con un spagnolo francese o tedesco ti parla dei suoi problemi e ti parla dell'Europa
Quando un italiano parla con uno spagnolo un francese un tedesco se un italiano che nella maggioranza la prima cosa che fa comincia a dirti che cioè i comunisti in casa che impediscono di fare tutto se è dell'opposizione
Parla male del cane del capo del governo
All'estero noi siamo l'unico Paese al mondo che alla fine finisce per dare un'immagine di sé che non può che essere quella che l'economista ha dato l'altro giorno perché siamo noi
I primi pubblicitari pessimi di noi stessi in questo se noi riuscissimo
A capire che esiste una dignità di classe dirigente nazionale del Paese e ripeto il Presidente della Repubblica la interpreta a mio avviso nel modo migliore in questo momento o noi ci assumiamo questa responsabilità
Oppure questo Paese non soltanto si perderà nei rivoli del localismo ma questo Paese perderà soprattutto la comprensione del fatto che sulle grandi battaglie che si esiste a livello europeo e globale e questa esistenza sulle grandi battaglie non può che essere un'esistenza del sistema Paese abbiamo parlato di energia la scelta di quel referendum fu una scelta fatte in un'altra epoca politica fatta per interessi contingenti di allora anch'io ero
A favore del nucleare allora
Fu il mio primo voto se non mi sbaglio perché aveva appena compiuto l'età del voto ebbene la cosa che io trovo clamorosa e che vicende di quel genere non ci si renda conto che l'impatto che hanno sull'immediato è assolutamente nullo se paragonato con quello che hanno sul lungo termine perché oggi noi paghiamo una scelta fatta diciotto anni fa credo che questo abbia dell'incredibile e alla dobbiamo sapere ma questo purtroppo mi induce una nota di pessimismo
Che le scelte di cui parliamo in questi giorni in questa campagna e tra non son legate al risultato elettorale di domattina ma sono legate all'Italia che avranno i nostri figli
E siccome i nostri figli in futuro saranno molto di meno di tutte le persone
Che sono sopra i sessantacinque anni nel nostro Paese perché voi sapete che il tasso di natalità è crollato in Italia sapete che il rapporto tra persone
Over sessantacinque e persone in popolazione attiva in Italia un rapporto scadenzato così nel due mila gli over sessantacinque erano il ventinove per cento della popolazione attiva siccome non abbiamo fatto figli in questi anni gli over sessantacinque nel due mila dieci saranno il trentotto per cento della popolazione attiva nel due mila e venti
E quando dico nel due mila e venti dico una cifra che sarà nel senso che facendo figli oggi non avranno quindici anni sedici anni
O più nel due mila e venti saranno sotto l'età lavorativa
Il rapporto tra over sessantacinque la popolazione attiva italiana sarà del quarantotto per cento
Questa è l'Italia di cui stiamo parlando allora questi Italia è un'Italia che in tutti questi anni ha guardato la punta delle sue scarpe immediatamente davanti a sé o ci poniamo il problema di un'Italia che guarda fra dieci anni
Fra vent'anni e ci poniamo noi come classe dirigente l'interesse generale del Paese che è l'interesse delle future generazioni che non avranno più alcuna forma di tutela rispetta questi grandi temi energie fisco
Debito pubblico debito pubblico
Scolate quando parliamo di debito pubblico ricordiamoci sempre del fatto che chi ha fatto debito pubblico nel passato l'ha scaricato sulla generazione di oggi essendo ricominciamo a fare debito pubblico lo scaricheremo sui nostri figli siccome l'abbiamo imparata questa lezione
Ecco perché io dico riprendiamo a far politica con lo sguardo ai dieci anni
Se non facciamo così chiunque vinca lo scontro tra dall'anno prossimo io spero che lo vinca Prodi ma chiunque lo vinca si troverà in condizioni di non riuscire a incidere sui mali del nostro Paese che sono mali profondi rispetto ai quali non è un manifesto una piccola riforma di facciata che riesce a coprirli
Mi sembra
Se no talmente importanti questi discorsi che non ho voluto interrompere prima almeno un'altra questione c'abbiamo ancora qualche minuto di tempo un'altra sulla questione di carattere più specifico vola la voglio riprendere per poi concludere
Sulle sulle questioni di di tipo generale c'è un c'è un dato sulla sul parco auto in circolazione che è sempre sotto gli occhi di tutti e cioè noi abbiamo trentaquattro milioni di auto più quattro milioni e tre di altri veicoli sono trentotto milioni di il parco circolante trecento sei mila chilometri
Di strade e autostrade quindi vuol dire centoventicinque veicoli per chilometro è una percentuale molto alta troppo alta rispetto anche Anna agli altri paesi ora è vero che c'è una problema infrastrutturale però è anche vero che molto dal lato del del chilometraggio non si potrà fare quindi è probabile che bisogna fare qualcosa dal lato del numero veicoli in circolazione anche perché di questi trentaquattro milioni di auto otto virgola otto milioni sono ante mille novecentonovantatré è stata fatta la politica di incentivo con la logica dell'incentivo attraverso le rottamazioni a ho avuto un come come si diceva gli effetti Brevi che poi non non danno effetti lunghi o addirittura effetti negativi nel lungo periodo vi domando se è pensabile di rovesciare il concetto cioè di applicare un'operazione di disincentivo e quindi immaginare di rimodulare la cosiddetta tassa di circolazione
Che sia questa o che sia da rifare insomma rimodularlo in modo tale che più passano gli anni più si paga in modo tale che ci sia una forma di disincentivo a usare l'auto vecchie e che quindi in qualche modo la si cambi o comunque
Sì riduco a questo numero eccessivo di parco veicoli in circolazione sareste d'accordo sia autonomo ma assolutamente interessante nella proposta mia non c'entra mai che l'hanno poi valgono all'altro mi chiamata trova interessante perché
Ha una sua ragionevolezza chiaro che uno un'auto più vecchia e comunque in termini di immissione in termini di efficienza ricade sulla struttura complessive quindi è una cosa che può avere un suo significato credo che
Il tema di fondo però riguarda il rilancio dell'industria automobilisti al nostro Paese e la quantità di risorse che noi intendiamo dedicare alla ricerca specifiche perché chiaro
Che si tratta di fare auto penso lo siano più economiche ma siano più sicure
E soprattutto abbiamo un contro delle missioni
Che sia garantito perché uno dei temi di fondo
Che noi abbiamo non solo per gli impegni internazionali che ci siamo sunto penso il protocollo di Kyoto ma per la invivibilità di molte delle nostre città abbiamo il tema dell'emissione
E questo delle missioni dei dei gas discarico anche dei vicoli presenti e e è un elemento centrale orientare
Fiscalmente
La politica al fine di compiere delle scelte
è assolutamente corretto può riguardare la tassa di circolazione o può riguardare anche dei dei bonus ma quello che deve essere evidente e l'obiettivo di un miglioramento del parco
Del parco circolante
Che è decisivo per recuperare la vivibilità delle città per cui c'è bisogno di qualche auto in meno e c'è bisogno di quelle che circolino se io no di sicuro efficace dal punto io sono dell'idea che il disincentivo sia da sempre
Più Licci meglio diceva a me l'idea riesce molto non sorride D'Errico Pessotto non so se Vincenzo mi scomunica e questo e quello lo chiediamo però mi sembra ed è intelligente qui il punto è
Non è possibile che scatti questione di vita vissuta di ognuno di noi il meccanismo per cui l'autore sia
Non sa cosa farne finisce per tenerla perché alla fine anche darla via costa di più piuttosto che tenerle
Scatta un meccanismo che ha a mio avviso della follia penso che l'autore che dovrebbe essere vecchia desse un interesse generale del sistema quello di
Di eliminarla no sono si lascia per strada più dalla nuova quindi tenuto in casa anche noi siamo conservatori per eccellenza per cui alle cose sci ci teniamo in modo particolare ma io credo che questo sia un meccanismo che negli altri Paesi funziona molto meglio del nostro ma sul quale sicuramente dobbiamo fare un grandissimo passo o l'ultima domanda che voglio fare
E attiene Pamela mi ha dato lo spunto adesso Tabacci quando posto la questione del rilancio dello o comunque del del della presenza del dell'automobile in Italia al punto di vista aveva diciamo della produzione allora io ho l'impressione ed è una impressione che vi giro per sentire il vostro giudizio che si vada verso un mondo nel quale Dinoi noi dico Italia Europa
Saremo sempre meno nella condizione di fare la produzione manifatturiera che sarà riservata ed è sempre più riservata ai Paesi emergenti perché hanno costi infinitamente più bassi e dovremmo invece a vere ma poi qui ci sarà un problema di concorrenza Chiti diciamo entro l'Occidente in particolare dentro l'Europa
Le due posizioni a monte e a valle della produzione cioè diciamo l'aria di progettazione di innovazione di di di investimento sulla tecnologia e a valle la commercializzazione
Per uscire fuori dalla dal mondo dall'auto sulla commercializzazione non abbiamo perso la grande occasione perché la grande distribuzione e ormai praticamente tutta immani estere
Io penso che forse bisognerebbe cominciare a ragionare sul fatto proprio perché isolato tale criterio che non si può guardarsi appunta le scarpe ma almeno un po'qualche metro più in là che continuare a immaginare di mantenere la centralità sulla produzione significa poi non riuscire a reggere già sia fuori diciamo sulle T-shirt sulla sulle scarpe sul pellame su tanti altri settori dove è evidente che l'approccio dei paesi emergenti è più facile si ritiene la produzione automobilistica una produzione come dire ancora di livello specialistico tale da non essere ad appannaggio dei Paesi emergenti mi domando però quanto questo possa durare l'India per esempio a più alto tasso di ingegneri e sta investendo non sulla produzione ma già sulla progettazione allora non ci conviene
Siamo in casa di della della diciamo di coloro che fanno la parte finale di una filiera non ci conviene investire su progettazione da una parte e commercializzazione dall'altra
Ma io penso che
La la scelta che è stata compiuta a ridosso di quella indagine parlamentare dalla diffusa consapevolezza che in questo settore dell'auto non si poteva continuare ad andare avanti così è stata una scelta opportuna cioè
A vere
Compiuto ai vertici della FIAT l'opzione di ricco incentrarsi sull'auto
Gradualmente
Prospettando delle uscite da altri settori non considerati strati sul core business
Ora però è chiaro che questo comporta e qualche difetto già si vede insomma
I risultati anche di questi giorni quelli di cui oggi parla il giornale lasciano intendere che la FIAT è uscita dalla condizione di tragicità nella quale si trovava
Ora però
Tutti sanno che de qui a pochi anni al due mila e quindici no al due mila cinquanta sa non saranno più di sette i produttori nazionali
Nel mercanzia mondiale l'altro
Quindi è chiaro che la partita della FIAT si gioca sul limite
Sicché possa essere protagonista da sola è impensabile
Quindi dovrà lei crescerà il suo livello di internazionalizzazione
Quale sia la nicchia di mercato dove collocarsi è un altro dei temi di fondo l'auto di lusso o pensabile di competere con Paesi emergenti sulle produzione di auto di serie più modeste
E questi sono elementi di grande importanza cui non c'è dubbio che noi
Dovremo affrontare il nodo della della direzione strategica
Dalla progettazione da un lato e dall'altro del del ramo dalla commercializzazione dove è chiaro che mercato come il nostro continuerà ad esserci ma c'è la necessità che noi guardiamo anche ai mercati più vasti di quindi consideriamo la commercializzazione e la sua nella sua veste internazionale
Questi io credo che siano i temi del dell'immediato futuro non è che parliamo di cose che poi sono così lontana dalla dall'arrivare d'altro canto tenendo conto che
Anche altri Paesi hanno hanno
Hanno imparato a fare bene l'auto e Piero che da noi c'è una grande tradizione
Non solo di retta ma anche di componenti e aiuta il fatto che ad esempio tutta la componentistica dell'auto e è diventata così competitiva che non è solo tributario della Fia cioè se domani
La FIAT chiudesse faccio un discorso per assurdo il sessanta per cento dei componenti i conti dovrebbero essere prodotti in aree strategiche del Paese per concorrenti della FIAT quindi vuol dire che noi abbiamo costruito un modo
Di interpretare l'auto che sia profondamente radicata nella struttura indusse nel Paese nel caso della Brembo dei Bombassei eroinomane di evidente che noi siamo la funzione di affrontare questo ulteriore passaggio cui tu
Hai fatto cenno e credo che sia questa la strada maestra
E poi dovremmo por mente spiegare ai nostri giovani
E alle nostre università che piuttosto che occuparsi di Scienza delle comunicazioni immaginando che ci sono cinquantacinque mila iscritti ad una facoltà
Che sforna dai laureati che saremo in grado di occuparmene per non più di cinquecento all'anno e sarà bene che riprendono studiare le materie dure a fare l'ingegnere
Vanno bene anche gli indiani ma non posso non è il caso che noi importiamo ingegneri indiani se ce ne facessimo qualcuno in più
In casa nostra non sarebbe male ma i nostri giovani spesso hanno altre cose per la testa perché sintattiche studiare ingegneria entrare nelle sudate carte non è una cosa semplice però questo è una via maestra e la via maestra della cultura della qualità della formazione passa però attraverso una relazione molto diversa da quella che ha preso università italiana i centri di eccellenza
Non posso essere polverizzati in ogni campanile
I centri di eccellenza sono tali appunto perché si richiamano ha una concentrazione di intelligenze di preparazione di qualità di risorse qui ogni città c'ha la sua università
E con quali effetti che l'ha moltiplicato le cattedre per lei professore che non insegnano più nulla e abbiamo spesso dagli studenti che sono sommarie in conseguenza di questa struttura universitaria o di ricerca è chiaro che un mercato sofisticato come quello di un prodotto
Così importante come l'auto
Con riferimento alle sue evoluzioni tecnologiche ha bisogno secondo me di facoltà scientifiche
Di facoltà specifiche di facoltà di ingegneria sia operano nel campo adatto e lo fanno con delle competenze con delle capacità d'innovazione con le capacità di ricerca
Che li ripropongono all'altezza del loro tradizioni originarie questo è il campo della sfida purtroppo anche qui i calcoli particolare sono stati sono stati quelli insomma di proliferare le università di campagna liceali stando l'università invece di ottenere l'effetto opposto a quello di concentrare là dove ci sono le grandi tradizioni decreti Politecnici di concentrare quelle risorse quelle energie che li rendono in grado di competere con
Le università più importanti del mondo bastonato dove questo tema e io ho avuto la fortuna qualche mese fa di fare un
Una missione di studio in Giappone di andare per due giorni a questa città che
Sicuramente qualcuno riconosce che è Toyota siti
E son rimasto ovviamente impressionato come chiunque Dinoi faccio un'esperienza di questo genere dall'andare a a visitare che cosa vuol dire quella realtà di industria automobilistica e e chiedermi dopo alla fine di tutto questo ma santo cielo l'ibrido non potevamo farlo noi perché per perché i giapponesi si sono inventati una roba e la stanno portando è l'auto dell'anno se non sbaglio
è una cosa che potevamo tranquillamente fare noi con tutti gli interessi che noi abbiamo su questo tema dell'ibrido e quindi sul tema della capacità di evitare la dipendenza dalla benzina dal petrolio alle forme e nei modi e qui e là fino alla risposta purtroppo stando alle cose che venivano dette prima anche da Bruno cioè il fatto che purtroppo nel momento chiave nel momento nel quale c'era bisogno di investire in ricerca sviluppo e innovazione di prodotto e di processo non abbiamo avuto la nostra industria automobilistica nazionale nel momento di maggiore crisi in quel momento l'investimento andava fatto in quel momento la FIAT ha fatto scelte sbagliate andandosi a investire
Dalle energie a quant'altro anche credo che sia stato un danno per il Paese profondo la FIAT di oggi è un'altra cosa
E io credo che la FIAT di oggi dimostri che invece il futuro può essere un futuro ancora di successo lo dico perché pur avendo apprezzato l'autogiro ponesse quello che fanno i giapponesi avendolo visto e avendo visto la quantità di innovazione che ci mettono a me dispiace dirlo per i concessionari la Toyota che son presenti ma alla fine l'appunto e la musa oggi sono molto più belle
Belle e alla fine il bello porterà comunque uno degli sarà comunque sempre uno degli elementi che spinge ad acquistare un'automobile io son convinto che su questo l'Italia è ancora moltissimo da dire se siamo intelligenti
E riusciamo a distinguere bene le fasi della produzione ma su questo sono convinto che se non ci imbarchiamo ancora
In avventure sbagliate sul bello e sulla capacità di rendere il bello utile
Ebbene diffuso sul territorio non abbiamo ancora tantissime carte da giocare
Allora se mi consentite
Se mi consentite
Una parola finale ringraziando
Malagò per per averci dato questa disponibilità però col franchezza devo dirvi dato che poi il mestiere mi pagano per dirlo che penso quindi di mestiere faccio l'opinionista o devo dirti con franchezza ho notato un asso una sorta di disaffezione da parte vostra
Io capisco che stiamo entrando in una fase dove la campagna elettorale e permanente quindi
La la l'abbiamo in un
In sempre in costanza ma stiamo entrando in una fase dove la campagna elettorale sarà ancora più campagna elettorale e quindi ho l'impressione che di politica abbiate poca voglia di sentir parlare
Permettetemi di dire di dire di dirvi che state sbagliando nel senso che voi rappresentate un mondo un settore con grandissime potenzialità siete una realtà economica cui cifre abbiamo già dette
Di grandissimo rilievo state nella filiera nella parte giusta cioè laddove si dovrà investire non dove potrà esserci cinese a portarci via
Le opportunità e quindi la politica il sistema politico e l'elemento determinante tutte le cose di cui avete modo giustamente dilaniati poi alla fine o le risolve la politica non risolve nessuno perché è come è giusto che sia questo è il il meccanismo di qualunque Paese e allora io di in incito vi invito ad occuparmene
Di più a essere più presenti a essere più lobby non solo nel nell'accezione del portare a casa
La singola dal singolo provvedimento che per carità più che legittimo che che sia ma anche proprio come questione generale perché credo che se c'è una cosa al di là dello specifico dei temi più vostri che emersa mai emersa parlando dei temi vostri non chiacchierando del dei massimi sistemi da questo incontro di questa mattina
E è che c'è un problema di sistema politico l'hanno detto chiaramente letta e Tabacci sono due persone che io vedrei volentieri nello stesso partito comunque lo stesso Governo e credo che quando c'è si ci si arriverà vorrà dire che il sistema avrà cambiato il corso di questi ultimi tredici anni ma ho l'impressione che ci sia un problema il sistema politico che sta soprattutto e allora io vi invito più che ad avere una comprensibile ma non giustificata anche dal punto di vista i vostri interessi disaffezione di invito a preoccuparne di più
In citate di più premette di più fatto in modo che le osservazioni libere che avete sentito da lette Tabacci non rimangano soltanto osservazione da convegno ma vadano fino in fondo credo che questo sia il messaggio più utile che possano essere uscito da questo incontro e con questo vi ringrazio ringraziando le trattava
Bene