Europa e Stati Uniti a confronto

Alla Sala della mappamondo
è un'occasione preziosa di studio e riflessione
Quella che ci viene offerto dal German Marshall found negli Stati Uniti e dalla Compagnia di San Paolo
Così come preziosa e la ricerca che sarà illustrata oggi sugli orientamenti della pubblica opinione e le relazioni transatlantica
Iniziative come queste che la Fondazione della Camera dei deputati ospita insieme all'Istituto affari internazionali
Consentono di sviluppare una discussione seria su un tema strategico tanto per l'Europa che per gli Stati Uniti
Abbiamo sempre più bisogno di valutazione ancorate alla realtà e non divisioni pregiudiziali e ideologiche
Di argomentazioni fondate e non di stereotipi
Di analisi della reciproca percezione sulle due sponde dell'Atlantico per valutare lo stato dei nostri rapporti e formulare proposte trovare soluzioni per migliorarle
Individuando gli obiettivi di un'azione comune
Parleranno studiosi politici e giornalisti tirare le conclusioni il Ministro degli affari esteri Massimo D'Alema sarà un'utile occasione di confronto che spero non rituale
Ho letto con interesse sondaggi e conclusioni e ne ricavo una prima riflessione
Nonostante la vittoria in Francia di Nicolas Sarkozy
Nonostante la forte ed equilibrata leadership in Germania di Angela Merkel e nonostante la sostanziale continuità delle ottime relazioni tra Gran Bretagna e Stati Uniti con la successione di Gordon Brown a Tony Blair
Nonostante insomma sia venuto a crearsi e i vertici degli Stati europei un contesto di svolta rispetto a recenti incomprensioni innescata dalla guerra in Iraq
Continuo esservi una diffidenza un velo di ruggine tra gli opinione pubblica e dell'Unione europea e degli Stati Uniti
Questo
Proprio nel momento in cui più elevate complessa e la qualità delle minacce che avvertiamo noi europei come gli americani
Minacce quali il terrorismo internazionale certo
Tutti ne siamo consapevoli ma minacce quali la dipendenza energetica il riscaldamento della terra la concorrenza cinese il generale declino economico
Minacce che possiamo contrastare con efficacia soltanto ritrovando quell'unità che fu la chiave del successo del mondo libero occidentale a partire da quando nel mille novecentoquarantasei
Fu separato dal resto dell'Europa con quella che Churchill dei fini col termine di Cortina di fare
Ricordo che sono passati sessant'anni da gennaio mille novecentoquarantasette quando Alcide De Gasperi affrontò con coraggio suo storico viaggio in America osteggiato dai comunisti dei socialisti e da mezza Italia
Quel viaggio avrebbe cambiato la nostra storia
L'Italia un Paese vinto spaccato in tanti modi non aveva ancora compiuto le sue scelte di politica internazionale del dopoguerra gli Stati Uniti non avevano ancora strutturato un sistema nuovo di alleanza
Due mesi dopo il Presidente Truman
Avrebbe enunciato al congresso la necessità di un impegno americano per la ricostruzione europea che avrebbe prodotto il Piano Marshall contro Fanel miseria e disperazione caos
De Gasperi non era cresciuto nella sfera della cultura americana ma era un vero democratico un patrimonio Motta è un uomo di Stato soprattutto consapevole del legame profondo tra Europa e Stati Uniti
Per dirla con un importante ex ambasciatore italiano Washington Rinaldo Petrignani non c'è niente cito testualmente di qualche significato nel campo della politica dell'economia
O dello spirito che America Europa non condividerlo concetto e valore della persona responsabilità e iniziative individuale
Etica del lavoro primato della legge
Significati di libertà di eguaglianza tra individuerà asset valori morali derivanti dalla comune tradizione giudaico-cristiana concetto di un Dio trascendente
Vorrei aprire una parentesi
C'è
Tra le due culture
Lo dico per inciso una differenza che in questi giorni potrebbe fornirci un utile insegnamento
Mentre negli Stati Uniti è stata la democrazia a creare i partiti
In Europa i partiti hanno creato la democrazia con la conseguenza di una maggiore fragilità di sistema
E il rischio di oscillazione tra nero chi è assolutismo la cui carica destabilizzante riscontriamo proprio anche in una certa deriva qualunquisti ca
Che ha scelto la piazza della Rete anzi la piazza e la Rete per lanciare appelli populisti CE suscitare una protesta senza Progetto
Ma i sistemi politici europei e dell'America del nord
Pur nelle loro differenze sono democrazie
Hanno valori e obiettivi storicamente condivisi anche se poi si possono avere idee diverse su come allargare lo spazio della democrazia nel mondo io debbo dire ad esempio
Che
Dissento dal concetto teorico di esportazione della democrazia
Parlerei di diffusione della democrazia che è tutta un'altra cosa DDA di esportare la democrazia può coincidere in qualche modo con
La tentazione di imporre dei nostri modelli culturali a popoli che hanno identità e tradizioni diverse come noi pretendiamo di rispettare che si venga rispettato la nostra identità e giusto rispettare le altre
Diffusione della democrazia è un concetto diverso perché vi sono degli standards
Penso ad esempio alla vita parlamentare che sono oggettivamente Standard
Che possono essere diffusi perché sono Standard partecipativi e democratici che non possono subire limiti per condizionamenti identitaria
Purtroppo affonda in quegli anni lontani anche un certo pregiudizio ideologico
Un livore antiamericano sto parlando di sessanta anni fa che all'epoca si espresse nell'ardito paragone di Nenni in Parlamento tra l'imperialismo statunitense quello nazista
Non a caso i Paesi dell'Europa dell'est sottomessi alla politica i dominio sovietico rifiutarono il Piano Marshall e i tragici effetti di quella rinuncia li abbiamo sotto gli occhi di tutti
La refrattarietà di questa cultura antioccidentale
Che coniuga le parodie di terzo mondo islamico l'antiamericanismo a pesare sulla nostra politica estera sulla sua credibilità e coerenza
è vero anche Massimo D'Alema da Presidente del Consiglio dovette riconoscere che si poteva e si doveva partecipare alla missione di guerra della NATO in Serbia e Cossu
Ciò nonostante vecchi riflessi condizionati continuo emergere sotto varie forme per esempio non lo scandaloso negazionismo dell'undici settembre
Attribuito da certa sinistra radicale da certa destra estrema a complotti DCA e sionisti
O nelle campagne contro le basi militari penso ad esempio a vicenza in nome di un ambientalismo di interessi locali che anche ove appaiono legittimi sono usati come proteste come pretesti e finiscono per essere strumentali
O infine aggiungo in una certa ambiguità nel condannare in toto organizzazioni in odore di terrorismo come Hamas
Come di
Sembra chiaro non sto facendo saputo formale sto dicendo le mie idee che non impegno nessuno salvo me stesso e
Ma mi sembrava mi sembrava logico che parlando di questi temi non dovessi fare un saluto rituale ma dovesse esprimere le mie idee
Fortunatamente le posizioni radicali sono minoritarie nella politica e nella società italiani
Ma per i limiti del nostro sistema bipolare sono in grado di influire sulla politica estera dei Governi
Considero importante le posizioni espresse da personalità come il Presidente della Commissione esteri della Camera Umberto Ranieri che sono
Riusciti anche nell'ambito del loro Commissioni
A
Lavorare su quel minimo comune denominatore di valori condivisi che ampiamente unisce la politica italiana su questi temi
Considero decisiva anche l'opera di personalità come Lucio Caracciolo attraverso Limes che penso su questi temi hanno sviluppato un'azione meritoria anche
Di pedagogia e comunque di indirizza occhiata
Io rispetto
E talora sono stato partecipe delle critiche ad alcuno ne esce il te dell'amministrazione americana
Ma ritengo che da parte dell'Europa queste critiche siano tanto più accettabili e tanto più valide e soprattutto capaci di incidere se sono condotte sulla base di una solida amicizia e di una fiducia reciproca
Il punto è questo
Chi dice di non essere antiamericano ma solo di dissentire dalla politica di Bush spesso in realtà maschera un antiamericanismo radicale perché deve ma schierarlo
Basta leggere i risultati della ricerca di oggi l'antiamericanismo è estraneo alla coscienza la gran parte degli europei in particolare degli italiani
Gli europei mostrano di distinguere la critica verso Bush da quella verso gli Stati Uniti europei e americani condividono di fatto le stesse preoccupazioni
Ma il dato che mi ha colpito di più e quel settantasette per cento di europea il settantatré per cento di americani che giudicano auspicabile un ruolo forte dell'Unione europea negli affari mondiali
Quasi nove europei su dieci concordano sul fatto che l'Europa dovrebbe assumersi maggiore responsabilità verso le minacce globali
E tra questi la maggioranza al cinquantaquattro per cento ritiene che i problemi vadano affrontati in partnership con gli Stati Uniti quest'ultimo dato è ancor più significativo l'ottanta per cento se riferito all'élite
L'antiamericanismo dunque non è così diffuso come a volte si vuol far credere
La seconda riflessione è che il problema vero è la capacità
Di leadership dell'Europa
Apro una parentesi e la chiudo solo perché ho letto questa mattina sui giornali
La difficoltà dell'Europa ad essere tale sotto gli occhi di tutti le contraddizioni della nostra politica internazionale come europei sono sotto gli occhi di tutto tra queste c'è la grave malattia del doppiopesismo
Perché ho letto di grandi critiche in queste ore alla ENI per le iniziative in Iran
Non ho visto l'eguale sensibilità per iniziative della totale in Birmania
Allora cerchiamo di anche quando si parla di boicottaggi di avere lo stesso metro in Ciad in circostanze diverso e di non avere un doppiopesismo di comodo che francamente non è accettabile per noi italiani
Dicevo che il problema è la capacità di leadership dell'Europa sì c'è sempre in America la tentazione dell'isolazionismo di considerarsi l'unico centro del mondo
Ma è pur vero che da parte europea c'è un'analoga ipertrofia del proprio ruolo paradossale se si pensa al completo costante indebolimento dell'Unione europea sulla scena internazionale
Alla sua incapacità di parlare con una sola voce alla sua lentezza ad adeguarsi ad un mondo e rapide profonda trasformazione
Molti dei problemi che affliggono l'Europa dipendono da una crisi di identità e di leadership
Io
Potrei citare tra
In momenti in cui si è perso un'occasione storica per
Avere anche un po'di coraggio
Il preambolo della Costituzione europea
Anche
Il mancato inserimento delle radici giudaico-cristiane forse da lì
Che dovremmo ripartire dall'inizio e anche nei rapporti con l'America riconoscere la validità del doppio pilastro della costruzione europea atlantismo ed europeismo perché il rapporto con l'America eh essenziale
Salto un po'di parti arriva la terza riflessioni noto che anno dopo anno sempre meno giovani italiani ed europei si recano negli Stati Uniti per turismo o per frequentare corsi universitari
Questo mentre in Italia in Europa crescono i viaggi giovanili e si considera giustamente il programma era in Puglia settario Rasmussen come uno dei fiori all'occhiello dell'Unione europea
Ecco allora che i nostri giovani anni Finlandia in Barcellona Kroes Cracovia mentre ignorano realtà accademiche sociale di un mondo così importante come quello American
Che costituiva un immancabile punto di riferimento una sorta di granturco il ventesimo secolo invece per noi per le nostre generazioni anche se questo fenomeno può essere dovuti in parte a fattori oggettivi
Come i timori del dopo undici settembre i forti investimenti che alcuni paesi europei hanno promosso nel settore universitario e che attraggono un maggior numero di studenti stranieri rispetto al passato
Ritengo che avremo bisogno di un Erasmus o di un programma Socrates per gli insegnanti transatlantico che possa favorire una maggiore conoscenza reciproca tra giovani europei e americani
Quarta e ultima riflessione
La maggioranza di francesi tedeschi britannici continuo a ritenere la NATO laboratorio perfetto dello stato di salute dei rapporti transatlantici essenziale per la sicurezza comune tuttavia la fiducia nella NATO e ovunque in calo
Inoltre
Se la maggioranza degli europei appoggia le missioni di pace all'estero molti si pronunciano contro l'impiego nei combattimenti
Dobbiamo a loro interrogarci sul suo ruolo credo personalmente che forti siano le ragioni per ritenere che non solo la NATO debba continuare a esistere ma possa caricarsi di funzioni più diversificati che in passato
Di operare i luoghi per fini diversi da quelli I quali siamo stati abituati
Vorrei concludere con
Un auspicio
Che si possa ritrovare oggi al più presto né i fatti quel patto di fiducia che Degasperi andò a stipulare o assunto nel quarantasette
Chiedendo la fiducia dell'America e offrendo in cambio la nostra credo che lo merita l'America lo meritiamo noi e soprattutto
Lo merita lo meritano le scelte che assieme possiamo fare per il futuro dell'umanità grazie
Grazie Presidente Casini grazie due volte per
Aver accettato di ospitare sponsorizzare
Questa per questa presentazione
Con la Fondazione della Camera dei deputati e per aver introdotto la discussione
Con o un intervento non rituale ma sostanziale e politico che certamente
Se non ci sarà utile anche poi
Durante la tavola rotonda io debbo ringraziare anche a nome dell'Istituto Affari internazionali
La oltre la Fondazione Camera deputati evidentemente il German Marshall Fund
Il il German Marshall Fund e Peppe
Era Compagnia di San Paolo va bene così
Che con cui
Collaboriamo da molti anni e che sono in realtà
Gli gli autori e i sponsor di questi di questi transatlantico senza che tradizionalmente presentiamo ogni anno qui a Roma e che
A volte devo dire fortunatamente a volte anche qui con la
Collaborazione il e l'ospitalità della Camera dei deputati per cui ringrazio anche
Il presidente Bertinotti che ha
Concesso l'uso
Di questa sala
Io non ho molto da da dire sul piano sostanziale
Direi a parte ricordare appunto una lunga serie dei rapporti
Che già è stata prodotta che quindi costituisce già una ricchezza di riferimento sul rapporto Europa America e permette anche una valutazione delle variazioni
Che questo questo rapporto subisce l'opinione pubblica un'opinione pubblica che a me sembra sempre più avvertita del fenomeno internazionale fenomeni internazionali del quadro internazionale anche
E e in cui le diciamo le le distinzioni
Di posizione divengono distinzioni ormai anche più più sofisticate di quella del passato più dettagliate più di più di punto in più precise anche se permangono ovviamente
Differenze che sono più differenze culturali forse che differenze politiche molto caso tra le due tra le due opinioni pubbliche
Idi credo che ci siano almeno due problematiche sottese a tutto questo rapporto e che probabilmente vedremo
Nella discussione una quella legata all'andamento delle crisi internazionali
L'opinione pubblica è chiaramente scossa
Dalla dal cattivo andamento della situazione in Iraq e dalle
Ed e dare ed andamento di alcune altre crisi ore in cui siamo impegnati internazionalmente come in Afghanistan dalla pericolosità della situazione in Libano e così via
E non sa bene come reagire a questa situazione
Diciamo che si attribuiscono delle responsabilità e delle preferenze è meno facile trovare delle politiche propositive in in questa in questo in questo quadro
Ma uno ma ma sicuramente questo è uno dei grossi problemi che influisce in maniera determinante sulle percezioni l'altro
Quello sulla capacità di sviluppo dall'Unione europea c'è chiaramente come diceva il Presidente Casini una domanda di Unione europea più protagonista
In tutte le opinioni pubbliche sia e negli Stati Uniti che in Europa
E c'è una realtà di una sorta di
C'era un paralisi perlomeno di grosso ritardo operativo politico-istituzionale del dell'Unione europea rispetto a questa domanda e questo crea evidentemente
Tre una un'assenza o un vuoto che difficile riempire
Direi che una delle spie della crisi dell'Unione europea oggi è indiretta in questo rapporto ed è il problema della Turchia
La il la problema dall'allargamento o meno dell'Unione europea la Turchia è evidentemente complesso nei passati i rapporti
Non c'era soltanto una maggiore adesione dell'Abu Priore pubblica europea questa prospettiva
Ma c'era anche una decisa adesione dell'opinione pubblica turca cioè l'opinione pubblica turca era desiderosa di entrare in Europa
Oggi c'è una reazione a mio avviso di tipo nazionalistico di sconforto
Nell'opinione pubblica turca che tende a diminuire non tanto il desiderio quanto l'apprezzamento della probabilità dell'ingresso della Turchia in Europa che è crollato così grado così drasticamente
Se pensiamo a dove è situata la Turchia ai confini con il Medio Oriente come aree di grosso interesse GICO con le aree
Che un Paese che ha impegnato con noi in Afghanistan un Paese che è sicuramente estremamente importante da tutti i punti di vista nelle varie crisi internazionali beh
Questo ci dà un po'una una sappia di come l'Unione europea abbia difficoltà a oggi ad affermarsi come interlocutore internazionale credibile
Come questo non dipenda soltanto diciamo svolte dalle Forze armate ma anche dalla capacità di prendere decise
E difficili decisioni politiche
Però non sono stambecchi discutere di tutte queste cose quindi credo
Il permesso del Presidente Casini che tocchi adesso a Giorgione
Come spin
Page entri waiting for ora
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Buongiorno signore e signori a
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Qualunque esse ossia
O no non Voltone
Alla Casa Bianca sarà opportuno
Ma a prescindere adesso è la sua diciamo
Preferenza dipenderà da come gestirà la guerra in Iraq
E poi vediamo applicano europea come attore globale
Ogni anno molti americani europei italiani credano anche sia necessaria negli affari mondiali e una forte leadership europea
Se chiediamo agli europei pensate che l'Unione europea debba avere maggiore da spinte la responsabilità nei confronti delle minacce internazionale abbiamo la risposta dell'ottantuno per cento di affermativa
E devono farlo in maniera indipendente affrontare queste minacce o farlo insieme agli Stati Uniti se vedete all'acqua fa colonna
A destra questo con scritto euro undici
Il cinquantaquattro per cento e pensa che le minacce debbano essere affrontate insieme agli Stati Uniti contro il quarantatré per cento e questo è saltata una delle
Risultati più sorprendenti della nostra ricerca
E perché gli europei e gli italiani non hanno raggiunto queste conclusioni in precedenza negli anni precedenti anche se rimangono ancora oggi molte motivi di frizione fra Stati Uniti ed europei però
Abbiamo rilevato che molti europei maggior parte dei di americani hanno
Concluso che queste minacce saranno meglio affrontate insieme
Eccome in che maniera
Le navi a perdere verso una maggiore responsabilità
Fernando De più ottantaquattro per cento contro il quattordici aumentando l'interscambio settantaquattro e ventuno con un impegno di più soldati questo dell'interscambio fa naturalmente un ruolo
Tradizionale dell'Unione europea impegnare più soldati nelle missioni di peacekeeping cioè una percentuale piuttosto
Altra sessantotto
Per cento qui gli italiani sono andati un po'in sono un po'scesi ma sempre a un livello è piuttosto alta cinquantotto per cento
E poi impegnare più azioni e qui c'è un disaccordo del settantasette per cento impegnare dico le truppe in azioni di guerra
Tra l'altro l'Unione Europea già impegna soldati in molti scenario andiamo più nel dettaglio
In favore a truppe assoldati per l'assistenza umanitaria nel Darfur ottantasei per cento degli italiani a favore delle truppe in un dar forza
Nei Balcani sessantasette per cento degli europei settantatré per cento degli italiani anche qui una percentuale molto elevata ricostruzione in Afghanistan
Sessantasei per cento degli europei
E al settantasette per cento non indicata una diapositiva di italiani a favore cessate il fuoco nel Libano americana e cinquantanove e orafa sessanta sei gli italiani e invece non la vedete lei la tendenza sin
Dessert si inverte chiedo scusa per operazioni di combattimento di guerra vere e proprie contro i talebani in Afghanistan abbiamo sessantacinque per cento dei contrari e ventotto per cento di italiani contrari
Quindi la questione non è così è semplice non è che il le Unione europea paga e gli Stati Uniti mandarne saltati Lionello PEA e questo l'ho detto al Dipartimento di Stato in occasione della mia
Conferenza gliene ha date già sta mandando da sta dispiegando le sue truppe che molti scenari pensate al Sodano aveva
Al sud analizzala meridionale e i Balcani e quindi piuttosto di vedere chi paga e chi fa delle vedere come di ripartire le stesse
Adesso vediamo quali sono le minacce globali e le potenze emergenti qui entra in gioco la questione della percezione della minaccia a questa parte dell'indagine per me
Indica veramente quello che è stato il cambiamento nelle relazioni transatlantiche negli ultimi anni
Queste relazioni non sono a giusto come ciascuno percepisce l'altro quanto piuttosto come ciascuno percepisce il modo dall'esterno dei due soggetti
Abbiamo chiesto
Come pensate di essere direttamente colpiti o influenzati dalle minacce perché abbiamo chiesto appunto alla Venezia energetica la crisi economica il terrorismo internazionale l'Iran nuclei Rizzato problema dei però dei rifugiati e degli emigranti vivente verissimo islamico la diffusione mondiale delle malattie pensata l'influenza aviaria e il riscaldamento globale allora vedete negli Stati Uniti
I segreti sessantanove più minacciati
Da
Da l'influenza aviaria per esempio che abbiamo le stesse cifre e dalla
E dal riscaldamento globale vediamo alle altre qui
E qui devo dire che la percentuale italiana molto vicina a quella europea ma le percezioni Teheran emerge su due punti
L'ottantasette per cento degli italiani sono piuttosto preoccupati l'ottanta per cento sono preoccupati dei flussi di gli immigrati clandestini qui
Sentono una percezione di rischio maggiore non soltanto degli europei ma anche degli stessi americani che è un altro
è integralismo islamico perché gli italiani hanno una percezione di rischio del sessantacinque per cento più degli europei cinquantaquattro dedica americane il cinquantanove e questo dovrebbe farci
Dibattere per riflettere mentre su altre cose la dipendenza energetica il territorio l'ho più o meno siamo allineati già questa stessa domanda era stata fatta nel due mila cinque e abbiamo visto
Che c'è stato un cambiamento negli Stati Uniti
L'ordine più o meno allo stesso se gli emigranti
Pochi cambiamenti sulle altre mentre le cifre europee rispetto a quelle
Americane dal due mila e cinque
Ad oggi e sono ben
Diverso c'è stato un aumento tanto sugli immigrati sull'integralismo sul terrorismo aumentano dell'undici dodici quattordici per cento in su questo ci sia
Colpita e ci ha fatto a pensare
In particolare che le medie europee e americane
Si stanno avvicinando sulla percezione della minaccia mentre per quanto riguarda il terrorismo la differenza era il diciotto per cento fra i due blocchi oggi e del nove e due mila e cinque per quanto riguardava l'integralismo abbiamo un dodici per cento adesso
Cinque per cento di differenza di percezione e quindi si stanno avvicinando queste opinioni che la differenza più evidente né in Germania
Si passava dalla trentadue per cento al
Tedesco al ventuno italiano per il terrorismo e ugualmente le stesse cifre analoghe per l'immigrazione di Foggia trentotto e ventiquattro per cento allora
Ma allora ci siamo chiesti cosa è successo nel frattempo perché c'è stato questa percezione cambiata
Anche se nel frattempo grazie a Dio non ci sono state che gravi perdite di vite in seguito a questi
Intero chiese ma ho integralismo né in Germania nei in Italia la minaccia è stata percepita in maniera diversa
Adesso non soltanto perché ci sono stati questi attacchi così plateali ma anche
Per il fatto che alcuni di essi sono stati scongiurati sono stati scoperti se prima che accadessero
Pensate a
All'idea di non essere più isolate l'asse più un'isola ma di fare parte di una minaccia globale e quindi adesso la percezione del mondo esterno tra europei e americani e
Fiumicino ampio prossima e purtroppo anche molto più diciamo triste minacciosa vediamo
Le preferenze per quanto riguarda l'Energia
Dobbiamo ridurre la dipendenza anche se aumentano i prezzi questa è una domanda posta dobbiamo mentale la cooperazione anche se i Paesi con cui sentiamo i rapporti non sono democratici oppure
Dobbiamo applicare sempre più pressione diplomatica anche se aumentano le tensione
Allora vediamo i costi per le persone per la gente comune vero tema vorrebbero piuttosto ridurre la dipendenza
Negli Stati Uniti maggioranza cinquantaquattro per cento Europa una cifra minore
Di aumentare la cooperazione anche con Paesi non democratici pensate alla Russia e all'Iran mentre applicare la pressione diplomatica e basta l'Italia si trova
A mezza strada ridurre la dipendenza casse crescono i prezzi vedete trentotto e aumentare la cooperazione al trentuno
Uno
Gli Stati Uniti hanno
Collaborato cioè si dice gli Stati Uniti hanno collaborato con i dittatori
E invece vediamo anche distese vittima di non ridurre la dipendenza anche se i prezzi aumentano e invece più basso il valore di teso ad approvare la collaborazione compresi anche se non democratici
Quindi ridurre la dipendenza aumentare la cooperazione applicare pressione diplomatica
Quando per esempio negli Stati Uniti questi dati sulla dipendenza energetica e i cambiamenti climatici se si pensa
Ai tedeschi al
Presidenza tedesca nel G otto fondo se vediamo le preferenze non c'è tanta differenza fra la riduzione della dipendenza e l'aumento della cooperazione
Avreste aveva destra vediamo che degna unito dove c'è un profilo più simile a quello
Vede Stati Uniti
Passiamo alla Russia ogni anno circa chiediamo della Russia
La domanda è la Russia pensate sia una minaccia ma che si intende per minaccia
A oggi quest'anno abbiamo
Concentrato la nostra domanda su quattro particolari settori il ruolo della Russia come fornitore di energia cinquanta o però per cinquantotto americani settantatré per cento degli italiani sono preoccupato di questo fatto della Russia che è un vicino avvicina poiché la Russia l'Ucraina nel Caucaso come fornitore di energia
Invece cinquantasei sessanta nel secondo blocco fra europee e italiane sessantanove di americani nel di preoccupazione per così dire nel comportamento delle russe nei confronti dei vicini
L'indebitamento della democrazia in Russia lo vedete nel grafico il ruolo della Russia all'estrema destra nel fornire armi alla Medio Oriente settantadue per cento degli italiani più prossime agli Stati Uniti al settantanove rispetta gli over sessantacinque
Perché quindi italiani e americani percepiscono in alcuni settori la riemergendo ma per così dire della Russia come una minaccia più noti e altri Paesi Francia Regno Unito Germania vaste per ciascuna delle quattro aree
Su cui abbiamo fatto delle domande
A destra vedete la Germania e in Germania c'è maggiore preoccupazione rispetto sia all'Europa che
Alla agli Stati Uniti di
Rispetto ai il comportamento al l'atteggiamento piuttosto della Russia c'è una differenza quasi e del centodieci per cento e addirittura quindici più alta rispetto al Regno Unito e quattordici rispetto alla Francia
Può
Quindi anche però nei confronti della Russia ci deve essere una maggiore collaborazione con gli Stati Uniti e con la stessa Germania trovano
In Afghanistan abbiamo parlato o
Di con la colazione transatlantica ci siamo chiesti cosa ci siamo chiesti cosa fare questa collaborazione transatlantica bene per l'Afghanistan già operiamo insieme le cifre
Indicano anche approvazione si è avuta
Dell'invio delle truppe in Afghanistan sapeva di costruzione settanta per cento era pari a sessantasette anni sessantaquattro
Americani e invece truppe da combattimento vedete le cifre sono molto più basse anche se invece la cifra americana di lotta contro i talebani molto alta
Qui abbiamo operato una riflessione
E
O poco abbiate idea perché ogni volta che mi trovo a parlare con gli europei
Mentre occupava
Che gli europei of non averla facevano tanta differenza fra l'Afghanistan nell'Iraq dicevano che il Medioriente era una zona problema problematica ma abbiamo visto che invece c'è questa tendenza a favore della contribuire alle risorse di ricostruzione è una tendenza crescente in Europa la tendenza che porta anche operare al meglio una distinzione
Qui vedete
C'è sessantaquattro percento
La nuova diapositiva la Spagna
All'ottantuno per cento dopo Madrid ricorderete le truppe spagnole hanno abbandonato l'Iraq
Che Zapatero disse che avrebbe vedi spiegato le truppe in Afghanistan e sembra che abbia avuto sostegno
In questo da parte dell'opinione pubblica
Germania cinquantasette per cento
C'è stato un dibattito vivace in Bundestag su cosa fare in Afghanistan ecco perché la cifra è dei cresciuta
Anche se vediamo che oggi il linguaggio impiegata sempre più quello di una ricostruzione per descrivere il mandato vediamo
L'Iran ha
Noi americane voi europei tutti preferiamo la diplomazia ma abbiamo chiesto e se la diplomazia non ce la fa
Muore dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo adesso a mantenere lo stesso livello di pressione diplomatica vede diciannove undici diciassette stessi livelli aumentare la pressione diplomatica
Oppure ultimo blocco mantenere la pressione diplomatica usando per l'opzione di usare forza militare sin qui si dice dobbiamo fare di più dicono gli europei gli italiani
Ma escludendo
L'idea di mandare le truppe mentre gli americani dicono dobbiamo fare di più non escludendo la la possibilità di avviare soldati
Con l'uso della forza
è proprio il terreno su cui si deciderà come andare avanti nei confronti del Afghanistan
E del come del come deve essere fatta questa diplomazia
Però è sempre difficile separare la ricostruzione dalla sicurezza
No la proliferazione nucleare altri Paesi vorranno armi nucleari sì molti a me molti europei americani italiani temono questo oppure terrorismo fornire armi attorno al terrorismo sì
Molti temono questo minaccia per l'Europa cinquantaquattro per cento degli europea cinquantacinque per cento italiani ritengono che lì Iran potrebbe minacciare l'Europa con le proprie anzi avesse le armi in loco nucleare
E questo è un è interessante relazione allo scolo missilistico utilizzerà le armi soltanto affini
Di sensi sono i Italsider rispondenti sono e i più basse
Quindi mena Cera l'Europa
Vedete la Polonia il master maggior timore quel settanta l'Italia cinquantacinque per cento
Si attesta sulla media europea
Minori di timore in Francia perché hanno anche il deterrente nucleare e i Paesi Bassi non so se qualcuno
Me lo spiegasse nello riusciamo a spiegare questo dato la Turchia molto rapidamente
Sapete che la Turchia voto ma non parla un anno turbolento elezioni parlamentari e presidenziali un dibattito
Tra lei le città democrazia fede islamica ecco il nostro termometro abbiamo chiesto
Ecco da uno accento quale il calore deferire sentimenti nei confronti di altri Paesi no lì
Ottantasei e diciamo clamore della Turchia per se stessi è questo
E gli americani abbiamo novanta per cento
Allora di novanta però fa un un divario enorme tra la Turchia e tutti gli altri
Indi quarantadue grande devi palestinese trenta per cento al trenta per Ilan ventotto gradi non per cento
Ventisei grati per l'Unione Europea ventuno gravi la Russia undici gradi per gli Stati Uniti cinque grati per l'Israele
La maggior parte degli altri Paesi ritengono
Che qualcuno che assomigliano qualcuno ad esempio noi ieri abbiamo settanta gradi verso francesi italiani ma questo secondo me veramente riterrai l'isola Lissoni isolamento turco quindi
Sta
Allontanandosi dall'Occidente andando verso est ma no innesti nove specchi si sta ritirando in se stessa adesione all'Unione europea cosa positiva
I dati per la Turchia sono scesi dal settantatré per cento al quaranta per cento nel nell'arco di tre anni due mila sette
Prima di passare cifre italiana presso prime e che le percentuali più elevate degli europei ritengono che la visione purché non sia né negativa ne positiva ma una cosa già c'è una certa ambivalenza
è interessante notare che le cifre europee non sono cambiate in questi quattro anni c'è stata una flessione primo anno ma rimangono più o meno le stesse negli anni successivi vediamo la media europea
Regno Unito Francia e Germania però in Francia in Germania sono veramente a livello più basso dodici per cento per la Francia sedici per cento per la Germania
Ritengono che sia una cosa positiva
Probabilità dell'adesione la media europea è del cinquantasei per cento alla metà della
Diagramma Regno Unito si tanta tre per cento mentre la Turchia ventisei per cento del Paese con la
Minore fiducia in questa prospettiva molti sottolineano che
La Francia trentuno per cento forse per questo la Turchia ritiene che sia poco probabile adesione alla
Unione europea
La NATO
L'ordine D'Amato e l'istituzione transatlantica che legava la Turchia agli Stati Uniti all'Europa
Cambiamenti Fortis
Sì mi siamo arrivati a da cinquantatré per cento ha una sezione in cui un terzo del sito a turca ritenga che la NATO sia ancora essenziale
Molti
Si rifiutano di di di rispondere in molti ritengono che non sia più essenziale sarebbe interessante vedere se questi dati cambiano con il nuovo Governo
L'opinione europea rimane critica dell'Amministrazione statunitense ma rimane aperta ad un partenariato strategico sulle minacce internazionali americani ed europei hanno Koch preoccupazioni comuni Energia terrorismo Russia
Gli europei lo sappiamo temono i conti il combattimento ma non temono il dispiegamento delle truppe a secondo del mandato e da ultimo la cooperazione sull'Afghanistan e sull'Iran richiederà una approfondimento del lavorando attenzione sulla questione dell'uso della forza
Spero che i risultati siano stati interessanti adesso passeremo allo studio del puzzle Isernia Peri sulle classi dirigenti europee grazie
Vediamo se la tecnologia ci aiuta
Bene buongiorno io sono Pierangelo Isernia all'Università di Siena e vi presenterò questa nei risultati di una
Inchiesta che dall'anno scorso
Affianca quella nel Transatlantico cioè insanabili che è in atto dal due mila due e che concerne le e lì europea le élite politiche egli
Burocratiche europee perché è un campione di parlamentare i
Dei di
Scusate
Per essere ottimisti
Ho parlato forse troppo presto
Voi
So che c'è qualche problema forse nel muovere Lenz Lights
Che investe un campione di parlamentari europei di nove Paesi nove paesi che sono parte del terzo atto ti trend e sono anche parte del Parlamento europeo più un campione di alti funzionari della Commissione
E del Consiglio dell'Unione europea i dati che io vi presenterò sono stati accolti tra il luglio e il scusare tra il maggio il luglio di quest'anno su un questionario identico a quello che è stato condotto per
L'opinione pubblica
E concerne le comparazioni concernono i nove paesi
Membri del Parlamento europeo anche il terzo tattica e quindi i dati possono leggermente variare in alcuni casi più di altri perché i nove paesi membri del Parlamento europeo persone tra sottratti trenta
Sono anche diciamo così tra gli alleati degli Stati Uniti che hanno subito la maggiore illusione nel sostegno nei confronti degli americani io voglio affrontare fondamentalmente quattro temi
Primo voglio mostrarvi come il pubblico élite europee vedono il problema degli Stati Uniti secondo la concezione che essi hanno del ruolo dell'Unione europea nel mondo
Terzo una serie di sfide di politiche estere le implicazioni che queste sfide hanno per i rapporti tra élite e opinione pubblica in Europa e infine voi conclude un qualche considerazione sul gap tra questi due gruppi
Dal due mila due come ha detto John Glenn conduciamo questa inchiesta sull'opinione pubblica europea americana sulle rapporti transatlantici
Che se uno dovesse descrivere sinteticamente che cosa è successo potrebbe dire questo che come un rapporto matrimoniale che avuto una grave crisi
Una grave crisi
Legata nella fattispecie all'Iraq
Crisi dalla quale diciamo così uno dei due partner ha cercato di
Sforzarsi di riconciliarsi con l'altro ma l'altro offeso fondamentalmente non ne vuole sentire parlare presso è fondamentalmente il quadro che noi abbiamo dell'opinione pubblica europea
A proposito dei rapporti con gli Stati Uniti a partire dal due mila tre e fondamentalmente sino ad ora il quadro non è sostanzialmente mutato nei rapporti tra Stati Uniti opinione pubblica europea
Questa campagna di
Riconciliazione che l'Amministrazione Bush al iniziato subito dopo la campagna che era ancor di più tu con la seconda amministrazione invece a sostanzialmente avuto successo a livello di élite politiche europee
Alla domanda se sia desiderabile una forte leadership americana
Non più di un terzo del pubblico europeo dei nove Paesi membri che sono anche parte del Parlamento europeo ritiene che questo sia il caso mentre più del settanta per cento dei membri del Parlamento europeo e
Più del settanta per cento dei membri della Commissione del Consiglio ritengono che invece ciò sia desiderabile considerare che dal punto di vista politico per alcuni commentatori americani
Il Consiglio e in particolare la Commissione dovrebbero essere un po'la roccaforte non dell'antiamericanismo ora la parola troppo forte ma sicuramente la roccaforte di opposizione
Dell'Europa più autonoma dagli Stati Uniti
Questo non è assolutamente il caso non lo è nel due mila sei non lo è nemmeno quest'anno in effetti la Commissione del Consiglio solo cioè il più accesi sostenitori della partnership transatlantica
Dovremmo affrontare le minacce globali in partnership o in maniera indipendente dagli Stati Uniti come vedete l'opinione pubblica e divisa
Mentre non vi è dubbio a proposito delle élite che questo sia il caso che cioè
Vi debbano si debbano affrontare questi problemi in stretta cooperazione con gli Stati Uniti il settanta per cento quasi del membri del Parlamento europeo non mi son dati e l'ottanta per cento degli altri funzionari della Commissione del Consiglio lo ritengono questo
La NATO essenziale o l'abbiamo fatto libri fino alla NATO Donata smosso del GME SDO blu
Diciamo così il li funzionariato ero molto contenti di scoprire che la Commissione del Consiglio solo tra di loro più accesi sostenitori
L'ottanta per cento circa dei membri del Consiglio della Commissione europea il settanta per cento dei parlamentari europei ritengono che la NATO sia pure essenziale
Poco più della metà dei membri dell'opinione pubblica dei nove paesi son dati lo ritengono lo stesso
Dobbiamo anche dire che l'élite politiche e ancor più le élites burocratiche vedono il mondo in una maniera a leggermente più benevola del pubblico europeo
Da questo punto di vista diciamo così la Commissione del Consiglio sono sicuramente il più
Ben disposti nei confronti di tutti i Paesi sui quali chiediamo di esprimere
Sul termometro risentimenti
Il il sentimento di ciascuno degli intervistati
Come vedete i membri del Consiglio della Commissione sono mediamente più alti su tutte le posizioni
Sia sulle istituzioni Paesi chiamalo come l'Unione europea gli Stati Uniti sia sui Paesi che amano meno come l'Iran da questo punto di vista i parlamentari
Solo di gran lunga più vicini all'opinione pubblica ma mediamente in più ben disposti verso gran parte dei Paesi son dati
E di nuovo possiamo notare che nei confronti degli Stati Uniti via di gran lunga più simpatia che per quanto riguarda il pubblico
E ciò dovuto al fatto che la le élite ritengono l'Amministrazione Bush
Tutto sommato in grado di gestire problemi mondiali no questo diciamo testimonia che fosse della
Sincerità con la quale rispondono del fatto che non è semplice conformismo quello che ci stanno dicendo
Bush non è ha fatto l'Amministrazione Bush non è affatto simpatica come alle élite politiche dove comunque un trentaquattro per cento del due mila sei dichiarava di approvare la politica resta l'Amministrazione Bush né tanto meno a livello di Consiglio e di Commissione la differenza tra il due mila sei due mila sette
Legata al passaggio dal due al dodici per cento essenzialmente dovuta al fatto che quest'anno al contrario l'anno scorso dove noi abbiamo chiesto anche i membri del Consiglio che cosa pensavano di queste di questa Amministrazione
In buona sostanza che cosa succede sociale che ti a Stati Uniti
E d'Europa c'è un gap a livello di opinione pubblica un gap che non investe probabilmente l'antiamericanismo ma che rivela una uno vecchio temi
Di scetticismo nei confronti di quello che il Governo americano può fare
Ma questo non c'è a livello di élite
E questo apre un gap una distanza cioè alle liti e l'opinione pubblica ora quanto lei li parlamentari europei e i funzionari della Commissione siano rappresentativi delle élites politiche nazionali lo possiamo discutere ma non è diciamo così immediatamente rilevante perché hanno interessato a vedere
Che cosa le liti tra virgolette più europee pensavano nel complesso di rapporti con tutti gli Stati Uniti
Però è un fatto cheta queste élite
E i loro elettori vi è una grande differenza nel modo di vedere gli Stati Uniti alcune di queste implicazioni ci alcune delle implicazioni di questo stato di cose lo vedremo nell'ultima sezione
Come vengono il ruolo dell'Unione europea nel mondo da questo punto di vista diciamo così le distanze sono minori nel senso che tutti
Pubblico parlamentari e funzionario ritengono che una maggiore leadership una più efficace leadership europea sia desidera
Scusate sia desiderabile
Vedono anche il mondo fondamentalmente nello stesso modo alcune minacce sono percepite come più gravi di altre come la dipendenza energetica il riscaldamento del piano da altri sono ritenute meno gravi come la diffusione di malattie come l'influenza aviaria e così via notate che su alcune di queste in particolare sul riscaldamento globale del pianeta
In genere Commissione e opinione pubblica sembrano vederle in maniera più
Simile che non i loro parlamentari mente su gran parte degli altri dati succede in genere il contrario
Come l'Unione europea dovrebbe affrontare queste minacce
Abbiamo sottoposto una serie di possibili situazioni e strategie attraverso le quali
Queste minacce dovrebbero essere affrontate vi è un sostanziale consenso sul fatto che si dovrebbe spendere di più per l'aiuto allo sviluppo
C'è un sostanziale consenso a livello di élite
E leggermente minore anche a livello di opinione pubblica sul fatto che
Bisogna impegnare o l'Unione europea deve impegnarsi ogni ad impegnare le truppe return Paesi in missioni di pace
Molto meno consenso viene sull'idea di usare la forza militare e qui torniamo all'argomento che già John Glenn affrontato su quale non mi soffermo cioè sul gap che esiste tra opinione pubblica europea opinione pubblica americana sull'uso che la forza
Direttive come vedete
Si riflette anche nei rapporti tra élite e opinione pubblica anche le élites sono
Meno entusiasta del pubblico americano di usare la forza anche se leggermente più propense che non i loro elettorati
Anche qui come ovviamente ha già mostrato John Glenn abbiamo chiesto in quali circostanze
Sarebbero stati disposti a sostenere l'uso della forza e vediamo di nuovo che al variare dell'impegno richiesto muovendosi da situazioni chiaramente umanitarie
A situazioni più problematiche per arrivare poi all'uso della forza in Afghanistan
L'opinione pubblica che diciamo così il colore azzurri colore blu scuro cala progressivamente come appunto già giorno aveva evidenziato
Vi segnalo che in mediamente l'élite e in particolare i funzionari dell'Unione europea
Solo più favorevoli a ciascuna di queste missioni dell'uso pubblico
E sull'uso della forza abbia una interessante differenza tra funzionari da un lato l'opinione pubblica dall'alto con diciamo così le poveri e politica che devono rispondere di avente lo elettorati funziona in un solo responsabile adesso l'altro vedo i dirigenti
Invece l'élite politica comunque devono rispondo io elettorati che sono fondamentalmente divisa
Esportare la democrazia come giustamente ha detto il Presidente Casini è un termine un po'Fortone ne abbiamo chiesto sì l'Unione europea dovesse contribuire a stabilizzare stabilire rafforzare la democrazia in altri Paesi
Gran parte dello stile ricca ritiene che questo sia il caso non ho nemmeno mostrato i dati
Grandi maggioranze per questo anche tra le élite quello che è più interessante vedere cosa succede quando poniamo le persone gli intervistati di fronte alle possibili conseguenze di questa promozione democrazia ad esempio
Se questo sforzo di rafforzamento democrazia in altri Paesi dovesse portare al Governo leaders che
C'è oppongano alle politiche europee e come vedete gran parte dell'opinione pubblica non muta idea e lo stesso fanno i leaders politici e i funzionari
Diverso discorso e se chiediamo loro se sarebbero disposti a sostenere questi sforzi se ciò portasse al Governo in maniera democraticamente eletta leaders
Intenzionalmente chiaramente ispirati ai il ideologiche di tipo fondamentalista e qui come vedete
Vi è una un un
Una variazione il trentadue per cento del pubblico europeo scusare del pubblico e per i nove paesi
Ritiene che questo sia il caso quindi sostanzialmente larga maggioranza il cambio opinione
Mentre il settanta per cento circa rifugiare del Parlamento strada il Consiglio della Commissione e cinquantotto per cento dei parlamentari volesse non avevo idea che questo debba essere fatto anche se ciò può portare leader fondamentalisti al Governo
Quali sono le implicazioni della distanza tra opinione pubblica ed élite che abbiamo visto prima proposito gli Stati Uniti è un fatto legato all'Amministrazione Bush all'Iraq come un fatto più sistematico
Come cercherò dimostrati
Ci sembra che i dati indicano che in realtà su molti punti vi è una certa distanza tra élite opinione pubblica in alcuni casi questa distanza diciamo così e meno evidente sulla Russia mediamente su tutti
Il possibili comportamenti che la Russia può tenere che possono essere fonte di preoccupazione per l'Europa eletti
Parlamentari e dell'iter amministrative sono mediamente più preoccupate dell'opinione pubblica con l'unica eccezione dell'esportazione di armi su sei Massa al Medio Oriente
Diciamo la Russia è un tema sul quale mediamente le élite solo più preoccupate che le loro opinioni pubbliche anche se le opinioni pubbliche restano comunque a maggioranza preoccupate sia della il ruolo di lusso nella esportazione dell'energia
Sia dei problemi democratici la Russia sia del comportamento ridusse nei confronti dei loro
Vicini più interessante che cosa succede a proposito della Cina
All'interno del transatlantiche cioè c'è sempre un dibattito su come europei e americani vedono la Cina
Questi dati ci mostrano che in realtà le differenze principali paradossalmente non solo tra il pubblico europeo il pubblico americano ma tra le élite europee e il pubblico europeo ed americano
Abbiamo fatto fondamentalmente due domande sulla Cina abbiamo chiesto se la Cina e un'opportunità una minaccia dal punto di vista economica e abbiamo chiesto
Al alle agli intervistati se la Cina è una minaccia militare o no come hanno queste due domande sono possibili quattro combinazioni
è interessante notare che una parte consistente del pubblico europeo e ancora di più il pubblico americano ritiene che la Cina sia una minaccia sia economica sia militare
Totalmente diverso avviso sono i parlamentari europei e i funzionari della Commissione
L'ottantasei per cento dei funzionari la Commissione l'ottantatré per cento le funzioni del Consiglio e il sessantanove per cento delle élite parlamentare europeo ritengono che la Cina non è nel una minaccia economica né una minaccia militare
Da questo punto di vista diciamo così le implicazioni di questo diverso modo di vedere le cose sulle lo stile le politiche nei confronti della Cina
Sono ovviamente foriero di interessanti di interessanti conflitti abbiamo chiesto la stessa cosa sull'Iran che cosa dovremmo fare a proposito di grande
John ha già mostrato i dati complessivi quello che qui segnaliamo e che sull'Iran
Ove anche sua su altri punti funzionali e parlamentari sono sostanzialmente
Più consapevoli che l'uso della forza deve essere lasciato sul tavolo come ultimo tavolo come ultima opzione rispetto all'opinione pubblica polizia virgolette solo più disponibili a usare la cui ci sei diplomatica nei confronti dell'Iran di quanto siano i loro pubblici
Che cosa succede se l'Iran sviluppa le armi nucleari
Le preoccupazioni delle élite e dell'opinione pubblica solo sostanzialmente lo stesso le stesse scorgo una con due interessa ti eccezioni la prima che cosa effettivamente l'Iran vuole fare acquisendo le armi nucleari il settantadue per cento dei funzionari della Commissione
Ritiene che l'Iran voglio accusare le armi nucleari sostanzialmente per scopi difensivi
Solo il cinquantuno per cento dei parlamentari europei cinquantadue per cento del pubblico europeo dei nove Paesi son dati ritiene la stessa cosa
L'Iran minacce all'Europa con la minuto reali il cinquantatré per cento nel pubblico ritiene che questo sia il caso solo un terzo poco più di un terzo dei parlamentari e poco meno di un quinto dei funzionale la Commissione ritiene che questo sia il caso
L'ultimo punto e la Turchia da tutti gli atti è un caso molto interessante la Turchia è un Paese che sta subendo una profonda trasformazione attualmente non sappiamo abbastanza su quello che sta succedendo in Turchia ma quello che sta succedendo detto molto sinteticamente
Può non piacere la Turchia sta lentamente
Graffe dando i suoi sentimenti sia nei confronti degli Stati Uniti
Ma
Più interessante ancora sia nei confronti dell'Unione europea e ciò senza che questo a questo corrisponda una la leggo movimento da parte dell'Unione europea
Questo dato che è stato anche in forma diversa mostrato da giorni
Lo rivela come i sentimenti dell'Unione europea nei confronti della Turchia e degli Stati Uniti da Confindustria tutti a siano sostanzialmente stabili leggermente in declino tra il due mila
Tra il due mila sette
Mentre i sentimenti turchi né con tutti gli Stati Uniti ancor più nei confronti di Unione europea solo calati drasticamente
Il dato diciamo così violetto mostra il il declino degli atteggiarsi da simpatia turca verso l'Unione europea
Lo stesso vale per l'atteggiamento nei confronti della partecipazione all'Unione europea questo dato è già stato mostrato da John quindi non mi ci soffermerò molto la Turchia è in netto calo mentre lo stesso non succede per l'Unione europea
Quali sono quindi inno che cosa si deve fare dei confronti a tutti a che tipo di
Orientamento bisogna prendere confronti la Turchia i nostri dati comparando lite e opinione pubblica a livello due cose importanti
La prima e che mentre
Le élite politiche appaiono sostanzialmente
Divise in due gruppi
Una legge la maggioranza relativa a favore del sostegno dell'ingresso la Turchia
Una lobby gusta minoranza a sostegno della non ingresso cenno in opposizione all'ingresso da tutti in Europa sostanzialmente l'opinione pubblica europea non ancora formato un'idea precisa sull'argomento
Un
Ha vinto del pubblico europeo ritiene che sia una buona cosa un terzo ritiene che sia una cosa cattiva ma fondamentalmente un quaranta per cento l'opinione pubblica europea non ha ancora deciso in che direzione andare
Per un politologo come io sono questo significa che questo è un tema sul quale vi è ampio spazio per politicizzazione da altri partiti politici a livello nazionale od europeo notate per inciso come molto diverso il quadro per i funzionari dell'Unione europea
Maggioranze sostanziali dei funzionari della Commissione ritengono che la Turchia debba entrare in Europa
Minoranze fondamentalmente non più di un quinto ritiene che non debba entrare nel Consiglio le la situazione un pochino più complicata ma fondamentalmente vi è una maggioranza relativa a favore dell'ingresso
Tutto ciò sottende questa divisione tra funzione tra Commissione e Consiglio e parlamentari e ci all'opinione pubblica sottende una più interessante problema che abbiamo cercato di catturare con questo grafico che ponesse immediatamente
Quindi
Ovvio però diciamo così seguite quello che vi dico e spero di convincervi mai abbiamo cercato di capire se
Il sostegno per l'ingresso la Turchia fosse legato ha la percezione di minacce
Di qualsiasi genere minacce del fondamentalismo islamico minacce l'immigrazione e così via e che cosa abbiamo trovato abbiamo trovato che fondamentalmente
Più un parlamentare europeo più un cittadino europeo e preoccupato della minaccia proveniente dall'immigrazione
Meno desidera l'ingresso nell'Unione europea
Come si dice inglese so fare il suo gol diciamo così
E abbastanza alloggi logico più interessate riconoscere ai funzionari della Commissione I fosse nella Commissione succede esattamente il contrario
Più si è preoccupati dei problemi dell'immigrazione più si ritiene che sia utile l'ingresso della Turchia nell'Unione europea da questo punto di vista fra la Commissione
I parlamentari e l'opinione pubblica vi è una netta divisione che c'è nel due mila sei questo i dati del due mila sei rimane nel due mila sette e questi dati concedono fondamentalmente la Commissione
Non concedo il Consiglio non concerne il Parlamento e operano con cioè l'opinione pubblica ma concerne la Commissione il che ovviamente suscita interessati problemi per la Turchia perché la Turchia sa che deve parlare diverse lingue diverse audience SIS
E copre che problemi anche per i negoziatori europei perché quelli che sono chiamati a fare i negoziati non necessariamente sono in linea con quelli che
Poi devono pagare i costi politici di questo
Concludo
Vi è quindi un gap tra opinione pubblica europea e loro élite
Sì
E i nostri dati sembra indicare che in realtà questo gap e dal punto di vista politico più rilevante del ghetto che pure esiste tra le opinioni pubbliche europee e quelle americane
Perché perché gli arti opinioni pubbliche europee americane si riverbera al contrario di quello che succede Stati Uniti si riverbera direttamente nel contesto domestico interno europeo perché acconcia alle liti americane nel caso di lite europee
Il che cosa fare nei confronti degli Stati Uniti e oggetto di visioni molto differenti tra l'elettorato e gli eletti
Secondo punto secondo e ultimo punto lo stesso succede su molti temi di politica estera in realtà le divisioni tra Stati Uniti Europa a livello di opinione pubblica
Un pochino scolo dallo rispetto ad alcune divisioni ci ha élite europee e loro elettorati su temi come la Turchia e la Cina grazie
Grazie professore allora Lucio Caracciolo si viene qui a presiederà tavolo tondo all'onorevole Mantica migliore Ranieri
Possono prendere posto
Ebbene
Se appunto grazie alla comincia
Sì comincia come ceduto
Vogliono
Oggi ci vogliono no no sa insomma fate fate voi la tavola rotonda dicevo semplicemente che avvertivo semplicemente che
Presidente Casini aveva dovuto andarsene perché
Aveva al io appunto importanti appuntamenti istituzionali e il il
E dottor Riotta è in arrivo e in mezzo al traffico a quel che sembra
Pensate a
Buongiorno io volevo innanzitutto congratularmi con gli autori di questa indagine che ormai appunto è arrivato al sesto anno quindi diventato un classico
E insieme alle congratulazioni fare qualche notazione banale qualche suggerimento per il futuro
Il suggerimento per il futuro che sarebbe interessante se non l'avete già pensato voi o se non l'avete già fatto condurre un'analoga analisi
Rispetto a quella condotta sulle élite europee con le ditte americane
Perché li avremmo probabilmente qualche indicazione operativa
Particolarmente interessante su come si strutturano i rapporti transatlantici molto più di quanto non possiamo avere dall'opinione pubblica americana
In secondo luogo le ovvero osservazioni invece di carattere più banale ma che credo sia utile
Ricordare a noi stessi
E che quando
Parliamo di rapporti transatlantici parliamo di
Rapporti fra grandezze non omogenee
Non solo in termini quantitativi ovviamente ma anche in termini qualitativi da una parte uno Stato un'opinione pubblica nazionale quella americana dall'altra un insieme di Stati in questo caso undici
Possono essere anche di più su dodici con la Turchia con differenti opinioni pubbliche nazionali e quindi la cosa più interessante che vedrò sicuramente sulla Rete non è tanto la media
Quanto le differenze che ci sono per esempio tra polacchi italiani francesi romeni
Rispetto alle loro percezioni sull'Europa
E questa differenza si può misurare anche
Nella diversa attenzione che i nostri media danno all'America rispetto a quella che i media americani danno a noi nel senso che
Ovviamente i media europei anche quelli diciamo meno sofisticati sono pieni di America
Dalla politica la cultura l'economia la finanza e quant'altro naturalmente alle guerre
Mentre i media americani sono non dico vuoti ma insomma molto meno
Propensi a interessarsi dei fatti nostri
Il che non vuol dire che ne conosciamo gli americani meglio di quanto loro conoscono intendiamoci questo tutto un altro discorso ma vuol dire che c'è una
Produzione
Anche l'immaginario oltre che di notizie ed ideologia
Molto più forte da noi rispetto all'America di quanto non ci sia in America rispetto all'Europa
E quindi tutte le categorie che noi costruiamo antiamericani anti-Bush Ciani
Sono categorie che naturalmente vanno prese con molto grano di sale con un bel pezzo di sale grosso e non considerate come delle verità indiscutibili e perfettamente evidenti
Un aspetto che
Secondo me importante
Valutare nelle relazioni tra gli americani ed europei
E che insieme e che contribuisce a spiegare anche una certa mancanza di interesse
L'americana verso di noi è molto banale ma spesso non viene evocata non ha nulla a che fare né con gli interessi
Di carattere politico nei con questioni di pace o di guerra tanto meno con i valori e il fatto che l'Europa detiene una quota molto minore del debito estero americano
E quindi
Nel sistema di riproduzione della UE io Clai fa americana
Basato sull'assorbimento di capitali stranieri sull'indeboliti sull'indebitamento della nazione verso il mondo noi siamo l'otto per cento per l'Asia oltre il cinquanta per cento
Forse non sono indicatori sufficienti ma sono certamente indicatori necessari per capire il grado di interesse reciproco in particolare grado d'interesse americano verso di noi perché non si tratta unicamente di una questione finanziario economiche ma si tratta proprio di una questione culturale
Perché come sappiamo in America lo stile di vita non è
Uno stile ma è la sostanza della vita associata di quella grande nazione
Che se questo sì le di vita si basa così poco su di noi non vedo perché dovrebbero avere più interesse per noi
Un altro aspetto dato veramente spot per lasciare spazio agli interventi un altro aspetto che secondo me andrebbe meditato
E che qui non viene indagato almeno non in quello che ho sentito ma probabilmente
Ci saranno delle altre domande non lo so e
S'
La percezione e qui veramente dovremmo parlare di antiamericanismo se non di qualcosa di peggio
La percezione europea che in molti sondaggi da fra le nazioni più pericolose per la pace nel mondo guarda caso Stati Uniti e Israele
Cioè ne abbiamo parlato di minaccia russa ma sarebbe interessante capire come mai gli europei percepiscono invece proprio questi due Paesi come i Paesi più pericolosi per la
Per la pace nel mondo
E allora qui tutti i discorsi su Bush o non Bush ha forse lascerebbero un po'il tempo che trovano perché qui c'è un
Come si può dire insomma c'è un giacimento di carattere anche ideologico e probabilmente storico che non può essere liquidato con le maggiori o minori simpatie dato che è un
Giacimento non voglio dare un giudizio di valore che comunque si mantiene nel tempo naturalmente in casi di crisi si accentua e in casi di maggiore tranquillità cala ma è un dato da da da considerare
E ultima osservazione
Molto spesso nella percezione quanto meno mediatica quando parliamo di rapporti
Fra Stati Uniti d'Europa parliamo Dinato
Lo facciamo sia perché ormai siamo abituati
A questa istituzione che
Ormai ha una lunga storia trovi se sia perché
La NATO significa il modo in cui
Spesso non sempre ma spesso europei e americani combattono insieme
E questo io credo il fatto che molto spesso si riduca tutto alla NATO
Significa
Aumentare quella percezione che non è positiva poi nelle relazioni transatlantiche per cui i nostri rapporti sono essenzialmente dei rapporti di carattere strategico militare
Il resto conta di meno
Certo il fatto che l'Alleanza atlantica si sia dotata di un braccio militare mentre non non abbia mai pensato di dotarsi di un braccio politico è anche significativo
è significativo quanto meno dell'interesse americano davvero un braccio politico della sua pratica che ha un interesse mi pari mi pare tendente a zero
Quindi se noi facciamo questa sorta di identificazione fra rapporti
Transatlantici e i rapporti nato noi rischiamo di slittare in una
Visione puramente militare e quindi anche
E citare alcune fobie che sono presenti per ragioni storiche culturali parlo qui da italiano
Nel nostro nel nostro Paese presente che fanno parte delle culture politiche dominanti di questo Paese da sempre e non mi riferisco solo ovviamente alla sinistra
Un'ultima considerazione questa davvero finale quando si Sossi emerge da questo da questa indagine per esempio che c'è un ottantotto per cento di europei che vorrebbero un'Europa più protagonista
Sarebbe interessante capire e questo non so se è stato chiesto ma probabilmente sarebbe interessante farlo quanti sono per esempio disposti a pagare una tassa per questo cioè quanti sono disposti ad aumentare le spese per la difesa
Forse quello tutto otto per cento calerebbe
Mi fermerei qui salvo sottolineare
Che
è molto importante che queste
Indagini vengono fatte ancora più importante che vengano discusse immediati insalate perché purtroppo la discussione
Nei rapporti appunto euro americani e spesso basata su due sensazioni sentimenti convincimenti ma qui stiamo parlando di indagini molto ben
Sostanziate di numeri e quindi queste cose andrebbero non solamente fatte ma anche diffuse a livello mediatico e discusse il più possibile grazie
Grazie Lucio sì volevo volevo semplicemente dire tutto se è stato perfetto ma
Che apriamo una decina di minuti a testa grosso modo perché
Dovremmo cercare di finire in tempo per permettere all'onorevole Ministro degli esteri di parlare
Grazie che non c'è ma insomma speriamo che richiede
Sì grazie io
Qualche osservazione anche perché mia come dire colpi torna dichiarazione della Presidente Casini su
Il livello di ruggine nei rapporti fra
L'opinione pubblica americane e quelle europee io credo che questo vedo di ruggine vada un po'più
Come dire compreso
Compreso perché anche certe posizioni nei confronti della politica americana
Cambiano si misurano in un grado di tanto più americane tanto meno l'UE
Cioè voglio dire Bush è texano Cogodi lo dico con grande franchezza e senza ma nell'immaginario collettivo che ne dia irlandese cattolico
E quando noi parliamo diciamo il Presidente Bush e texano che ne dia irlandese non si sa perché ma che ne viene irlandese
Vuol dire che c'è una
Velo nell'opinione pubblica nel sentire nel percepire questo rapporto tra Europa e Stati Uniti molto più complesso di quanto io credo noi diamo
C'è anche un atteggiamento devo dire negativo degli americani nei confronti degli europei
Voglio dire che
C'era un americano le europeo è sicuramente colonialista razzista schiavista colonizzatore cioè le cose peggiori del mondo sono nate in euro
E questo
Lo si avverte Lollo lo avverte anche l'europeo nei confronti degli americani parte perché non è mica
In parte perché
Si sente anche defraudato l'europeo di un ruolo imperiale che il Fondo ha avuto prego alcuni secoli
Cioè voglio dire questo velo di ruggine secondo me non va ridotto
Ha qualcosa di come dire di di di
Molto semplice di sentimento eccezionale molto radicato e molto profondo incide profondamente
Anche nelle percezioni di al
Alcune delle questioni che noi abbiamo visto
Cioè io sostengo che tanto più
L'atteggiamento prendo l'atteggiamento
Un riferimento religioso alle sette religiose che c'è indubbiamente nella politica di Bush
E in un'Europa relativista rispetto alla religione un forte elemento di differenziazione in per certi versi di condanna
Alcuni atteggiamenti per esempio il referendum sui matrimoni omosessuali che sono stati fatti congiuntamente alle ultime elezioni presidenziali qualche volta magari in maniera pretestuosa per
Come dire dividere ulteriormente il campo conservatore rispetto al campo democratico in Europa sono vissuti
In maniera diversa cioè nel senso nessuno di noi forse un'Europa penserebbe di fare un referendum elettorale su un simile argomento
Questo perché secondo me va un po'
Come dire questi vostri dati vanno un po'
Ripuliti razionalizzati infatti non è un caso e qui credo
Perché io sia norma allora capire perché c'è questa grande differenza di atteggiamento di comportamento delle élite
Europee siano essi parlamentare o funzionari rispetto all'opinione pubblica credo che l'opinione pubblica nel suo complesso molto più senta questo venuti ruggine che evidentemente le élites razionalmente logicamente o culturalmente
Tendono a superare
Il secondo aspetto anche qui è un po'legato a a questo tipo di atteggiamento ma vorrei comincia a diventare un problema molto serio ed è il rapporto
Con la guerra il rapporto con l'impegno delle nostre truppe o delle truppe europee Pina azioni di combattimento e direi questa sensazione europea che il peacekeeping sia un'operazione da Croce Rossa
Recentemente ha avuto un conferenza sul Darfur
E sentivo con grande
Come dire partecipazione il fatto che in Darfur le truppe saranno africane e gli europei forniranno solo la logistica
Sentivo questa differenza come come dire aiutiamoli fondono diamo solo un sopporto aerei logistico eccetera
Niente mi sono ricordato purtroppo sono vecchio che una delle mie prime manifestazioni politiche fu quella
Di sfidare per la città di Milano con le corone d'alloro per il tredici aviatori caduti a Kindu
Che non erano impegnati in un'azione di guerra ma erano impegnati in un'azione logistica di supporto alle truppe dello
Cioè come dire anche il supporto logistico qualunque volta tu sei impegnato
Il rischio c'è e quindi va accettato a papà condiviso non puoi separate
Il che vuol dire anche una logica tutta europea di separazione tra sicurezza e stabilità ricostruzione e sviluppo eccetera
Io non so non riesco a Franco in mente adesso senza entrare in un dibattito politico di merito
Come si può immaginare la ricostruzione dell'Afghanistan
O lo sviluppo dell'Afghanistan a se esiste un fenomeno di guerriglia talebana è un problema voglio dire bisognerà un certo momento anche come europei capirci
Perché poi è abbastanza strano quando poi ho sentito gli europei chiedono impegno dell'Europa delle truppe europee tra l'altro truppe NATO impegnati in Afghanistan concave a tra loro profondamente diverso
Per cui abbiamo assistito a episodi
Non certo
Come dire di successo per gli europei se poi le truppe francesi si rifiutano di aiutare i tedeschi che sono impegnati in una valle accanto perché i loro caveat lo impedisce
Cioè voglio dire qui c'è un problema di chiarezza dell'opinione pubblica europea e credo anche di politica di scelte europee che va risolta altrimenti arriva a quello che era poi il nocciolo nel secondo osservazione vado a chiudere che riguarda la NATO
Che apre un problema tra l'altro
Che è un coro un problema è risolto l'opera che l'esercito europeo perché la NATO di per sé blocca
E forse su questo io credo che in Europa
Più più forte più consapevole del proprio ruolo
In una ridiscussione del sistema transatlantico di alleanza militare che la NATO non può dimenticare quali spazi ci sono per un'autonomia di un esercito europeo
Altrimenti resteremo e qui allora la polemica non è antiamericana ma il rapporto fra alleati edifici immagina di essere alleati alla pari se poi in un sistema di alleanze militari è sempre un ruolo di secondo rispetto un ruolo di comando dell'altro
E quindi questo tema della NATO secondo me andrebbe molto più sviscerato non interrompere ovviamente dal mio punto di vista è un rapporto con l'America ma per ridefinire un ruolo nato e un rapporto di
Più paritario alleanze più autonomia per un esercito europeo
Chiudo dicendo semplicemente sulla Turchia
Io sono a favore dell'ingresso della Turchia in Europa
L'ho detto più volte ci sono anche impegnato su questa su questa strada
Vorrei ricordare che per noi europei o forse ha ragione Caracciolo qualche volta la media europea date detto degli inganni sulle risposte io avverto che c'è una sensibilità profondamente diversa anche sulla Turchia o quanto meno ragione diverse
Tra un'orda un sud dell'Europa mi spiego io credo
Che chi pensa di riposizionare un baricentro europeo sull'area mediterranea e quindi
Riportare a una centralità della politica mediterranea vede in uno con un occhio diverso l'ingresso dalla Turchia in Europa non ne fa una questione religiosa islamica
Prodi radici giudaico-cristiane ne fa di un discorso di
Numero di abitanti di di
Presenza sullo su un territorio eccetera
è chiaro che nel mondo del nord Europa il rapporto sulla Turchia o il problema di ingresso Turchia in Europa e visto in una maniera profondamente diverso molto più legato certamente all'immigrazione alla religione
E questo forse è un tema da approfondire perché io credo che sull'ingresso alla Turchia in Europa
Che vuol dire poi tracciare i confini di questa Europa questo è un po'il problema si può giocare onestamente e seriamente il futuro di questa realtà europea grazie
Antica
Due milioni
Grazie
Innanzitutto agli estensori di questi rapporti che consentono di svolge una
Riflessione approfondita
Ovviamente come tutti gli studi
Che hanno a che vedere con delle rilevazioni statistiche essi hanno il pregio e nello stesso tempo il limite di essere circoscritte rispetto all'oggetto della loro indagine
Per questo motivo io penso che sia molto interessante avere anche un'integrazione come qui ricordava direttore Caracciolo nella stessa inchiesta
Ringrazio anche ovviamente il Presidente Casini per l'invito e anche per la franchezza con la quale ha inteso introdurre questa nostra discussione perché mi libera dall'imbarazzo di dover considerare
La mia una posizione ideologica e la sua invece una posizione diplomatica essendo stato fin dall'inizio evidente che le posizioni del Presidente Casini tendono ancora rappresentare
Una parte politica alla quale io appartengo per contrasto confondendo peraltro
Sciocchezze
E anche a limite della indicibili TAR come
Il negazionismo post undici settembre che appartiene a qualche centinaio di pazzi che continuano a sostenerlo e invece un'enorme movimento pacifista che non ha nulla di antiamericano anzi
Ritiene che possa essere migliorato proprio su questo versante il tema e la concretezza della convivenza sul nostro pianeta peraltro è difficile pensare che quando questo rapporto indica la differenza di percezione tra la politica di Bush
E gli Stati Uniti sia un indice di saggezza e che quando magari lo dico io sia un indice di ipocrisia che vela un retropensiero però evidentemente queste sono argomenti che fanno parte della dialettica politica italiana
Della quale francamente stasera stamattina vorrei occuparmi di meno
Vorrei fare due considerazioni la prima e che ritengo assai importante
L'analisi della divaricazione sempre crescente tra le opinioni dell'opinione pubblica europea e quella del leadership
Delle élite
Anche perché
La sola individuazione di questa divaricazione non basta raccontare poi quale il ruolo che dovrebbe svolgere la politica
E qual è la sua funzione in un contesto nel quale la rappresentazione degli interessi pubblici avviene attraverso le forme istituzionali precise
E quindi questa divaricazione è un'ulteriore elemento non solamente circoscrivibili all'Italia di quella che
In tutta la nostra
Pubblicistica recente viene considerata l'antipolitica o la crisi della politica come io preferisco chiamare
Questa divaricazione
Non è semplicemente un'eredità di un atteggiamento culturale oppure di un accesso di informazione differenziato io penso
Che sia determinato dal presidio di interessi diversi
Che evidentemente per quanto riguardano le Little molto significativa per esempio in relazione alla Turchia la differenza di percezione rispetto
Alla ingresso o meno alla
Presenza o meno di forte immigrazione rispetto a quelle che sono poi le scelte che devono essere compiute dalle rappresentanze politiche e dal Governo
Questa indagine questa ravvicinata esigenza di considerare sempre più profondamente le relazioni che intervengono tra l'opinione pubblica il palazzo
Per realtà alla base anche della nascita di alcuni movimenti che non sono a politici ma che sono stati determinati anche dalla crisi globale di relazioni che esiste non solamente ad tra gli Stati Uniti ed Europa
Ma in realtà
Tra una parte consistente del mondo e
Il resto del mondo penso per esempio i movimenti che sono nati assi attuale che poi si sono tradotti anche in termini di contestazione di fallimento
Rispetto all'Organizzazione mondiale del commercio in particolare quando ci fu l'ultima riunione di Cancun
Da questo punto di vista mi pare che un altro elemento emerga per me molto interessante da questa ricerca
E cioè che ci sono troppe minacce
E poche aspirazione comune ed è un non è un caso probabilmente se questa richiesta si fosse stata questa indagine fosse stata condotta qualche decina di anni fa
Vi sarebbero stati anche dei punti da sondare su quali erano le possibili aspirazioni Comuni verso il futuro invece ed è giusto che sia così visto il peggioramento delle relazioni
L'interno nazionali in questo caso intere atlantiche ciò che viene ad emergere e soprattutto la sottolineatura di quali sono le tante minacce che fanno da perno e da base
Per le relazioni interrato antiche e io credo
Per quelle a livello internazionale questo è un problema molto grave
Perché rappresenta una società che ha paura
E che infatti attraverso anche delle scelte concrete che sono state operate dall'Amministrazione americana soprattutto negli ultimi anni ha configurato lo stato di eccezione come la regola delle relazioni internazionali
Lo stato di eccezione per come viene definito insomma da Agamben da altri è la sospensione
In qualche modo della democrazia e se ci sono interessanti approfonditi studi io penso all'intervento fatto dal Ministro dell'Interno Schäuble
Ministro all'interno tedesco sul difficile equilibrio che deve essere realizzato tra Intelligence sicurezza e libertà civili io penso che l'interdipendenza principale che oggi viene minacciata
All'interno delle opinioni pubbliche e anche la percezione quotidiana di un difficoltà a costruire un futuro comune basti pensare a quanto è difficile oggi per
I cittadini
Che non sono statunitense accedere al Paese dal punto di vista delle norme burocratiche dei controlli eccetera oppure a veri e propri programmi
Che io penso dovrebbero essere oggetto di una riflessione più approfondita proprio per salvaguardare le relazioni tra l'Europa gli Stati Uniti come il programma shift
Che come si sa a due piattaforme una in Europa e una negli Stati Uniti dove vengono monitorati tutti
I passaggi bancari e che vengono
Resi accessibili al Dipartimento di Stato americane non si tratta semplicemente di privacy
Ma dell'effetto di una individuazione prioritaria dello stato di eccezione come è stato di regolazione dei rapporti internazionali
Per questo motivo io penso che sia assolutamente importante che
Si rifletta su quali sono gli elementi che in questo momento possono configurare una crescita di
Influenza e anche di autorevolezza degli Paesi europei e dell'Unione europea nel suo complesso rispetto allo scenario mondiale anche perché
Per quanto riguarda
La riflessione che io faccio è che vado anche rapidamente a concludere non si può limitare
Lo stato delle relazioni internazionali ad una relazione interrato l'antica se non si coglie anche la crisi
Della funzione e del ruolo delle organizzazioni sovranazionali come le Nazioni Unite da questo punto di vista io penso
Che sia stato fatto poco anche se perché per quanto riguarda il nostro Paese
è stato fatto
Molto Giacon l'individuazione della missione in Libano che ripropone il ruolo centrale delle Nazioni Unite all'interno del complesso
Tutta la complessa gestione delle crisi internazionali e da questo punto di vista io sollecito un'ulteriore riflessione su quanto sta accadendo invece in Afghanistan dove non solo le opinioni pubbliche
Distinguono fortemente tra l'opera di ricostruzione e invece l'intervento militare
Ma siccome come diceva Mantica è evidente che vi sono
Degli elementi molto gravi
Che possono intervenire nella gestione di una crisi attraverso l'utilizzo dei militari o penso
Che sia ancora più necessaria la scelta di una cesura con una azione puramente di intervento militare e invece la riapertura di un tavolo negoziale e diplomatico per impedire che vi sia un ulteriore sviluppo di quel conflitto
Per questo io credo che
L'interesse forte concludo dealing generato da questo
Da questo
Rapporto stia proprio nella
Possibilità di considerare le relazioni tra
Stati Uniti ed Europa come relazioni all'interno di un contesto più globale
Non ho avuto il tempo di citarli ma ovviamente le minacce del clima la gestione energetica
Le questioni relative
All'adesione alle convenzioni internazionali da Kyoto al Tribunale penale internazionale ma io penso che in questa fase
La cessione di sovranità sia una questione di sopravvivenza
E la cessione di sovranità anche per l'Europa e anche per gli Stati Uniti alle dimensioni
Internazionali e globali della governance sia assolutamente indispensabile grazie
Grazie regole migliore
Credo che prima di dare la parola all'onorevole Ranieri che vista l'assenza di Riotta concluderà crescono
La
Tavola rotonda
Dovevo avevamo
Volevo semplicemente ricordare
Che stamattina secondo le notizie purtroppo deceduto la gente delle sismiche era stato gravemente ferito nelle operazioni in Afghanistan e che ci dà una cosa che naturalmente molto triste per cui
Tutti quanti penso ci associamo al dolore della famiglia ma che ci ricorda in maniera più puntuale
La la gravità e la complessità
Delle missioni in cui siamo coinvolti malgrado i caveat
Che esistono che comunque
Riguardano un po'un po'un po'tutta il nostro personale all'estero nostro Paese in generale grazie da dire che la parola al presidente Ranieri
Grazie sì e credo che sentimento di dolore di
Gratitudine verso
Militare italiano deceduto non possa non
Essere espresso in questo momento
Ma io io apprezzo molto il lavoro
Le indagini compiute
Quindi di dati che emergono da dai due documenti ci aiutano a
A portare avanti un'analisi sul temi cruciali del della situazione della situazione internazionale delle relazioni
Tra Europa e Stati Uniti
Per adesso la presentazione del dei rapporti avviene in un momento
Particolarmente delicato nelle nelle relazioni internazionali e nelle
Quindi i rapporti tra Europa e Stati Uniti
A sei anni di di distanza dall'undici settembre e in una fase in cui
La stabilizzazione di Paesi come l'Iraq che l'Afghanistan
Nuove faticosamente tra insidie
E difficoltà
E mentre incombe il tema delicatissimo di
Come la comunità internazionale
Debba fronteggiare la sfida del processo di arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran
E in un contesto di tale complessità il nodo del rapporto tra le due sponde dell'Atlantico appare cruciale come emerso dalla nostra discussione
Tra i tanti dati utili
Dell'indagine
Che oggi presentiamo io rifletterei su su quelli che confermano il divario che si manifesta ormai da danni
Tra le élites parlamentari amministrative europee
E le opinioni pubbliche sui temi transatlantici
Solo il trentasei per cento delle opinioni pubbliche dei nove Paesi membri dell'Unione esaminati
Ritengono solo ritiene auspicabile una forte leadership statunitense nel mondo globale
A fronte del settantaquattro per cento dei parlamentari europei del settantasette per cento dei funzionari
Il Consiglio della Commissione
Solo il trentotto per cento del pubbliche europeo ritiene che le relazioni tra Stati Uniti d'Europa
Miglioreranno
Mentre lo ritiene possibile il cinquantotto per cento dei parlamentari e il sessantacinque per cento degli alti
Funzionali
Io credo che
Pena abbia ragione il professori Isernia quando
Condividerà probabile che il divario
Sia frutto di una maggiore conoscenza dei problemi internazionali da parte delle élite rispetto alle opinioni pubbliche
Tuttavia non è solo un problema di insufficiente conoscenza di
Sofisticate questioni politico-diplomatica
A me pare che il dato di fondo con cui fare i conti sia
La crisi della strategia adottata dagli Stati Uniti
Agli inizi del decennio
Per fronteggiare la sfida del terrorismo
Insomma il punto
Di fondo
E la crisi di consenso che attanaglia la politica estera dell'amministrazione americana
Che spiega
E in parte quel sentimento di sfiducia verso la leadership statunitense che si è venuto diffondendo nel corso di questi anni
Del resto i dati parlano chiaro
Il più inquietante riguarda la cosiddetta desidera abilità della leadership statunitense nel mondo nel due mila e due il
Primo anno dell'inchiesta
Un anno dopo l'undici settembre
La percentuale di europei che valutava che vedeva positivamente la leadership mondiale americana che era al sessantaquattro per cento
Nel due mila e tre ascesa al quarantasei
Nel due mila e quattro al trentasei per cento e non si è più mostra di lì
Ed era anche inevitabile che in una certa misura tutto ciò si ripercuote esse sul soggetto istituzionale in cui si incarna l'alleanza transatlantica la NATO
La percentuale degli europei che la considerano essenziale per la sicurezza del proprio Paese è scesa dal sessantanove per cento del due mila e due
Al cinquantacinque Dio ci
Questo è il quarto un quadro preoccupante
Un quadro che conferma come scelte politiche discutibili sbagliate possono determinare un mutamento repentino e il radicale dei convincimenti nell'opinione pubblica con conseguenze
Sui Governi sulla stabilità politica
Ora in questo quadro non confortante un dato permette di
Ritenere ancora possibile un rilancio della
Un rilancio un consolidamento della cooperazione euroatlantico la maggioranza dell'opinione pubblica anche sì di stretta misura
Continuo a ritenere la partnership transatlantica essenziale per affrontare le le minacce le sfide del nostro tempo
Così come è importante che
Le minacce dei rischi
Siano percepiti in maniera abbastanza simile dai due lati del dell'Atlantico e non era così fino a pochi anni fa
Ora da questi dati io ricavo
La conferma che all'origine delle incomprensioni dei contrasti tra europei e americani
Non ci sia quello che spesso è stato sostenuto una insufficiente consapevolezza dei rischi
Da parte degli europei penso al terrorismo
In realtà c'è una controversia
Circa l'efficacia della strategia adottata per fronteggiare i rischi e le minacce
Insomma a me pare
Che la crisi transatlantica chiamiamola così con una parola forte
Non sia da ricondurre ad un cambiamento strutturale e irreversibile delle opinioni pubbliche
Ma sia legata alle scelte di politica estera dell'Amministrazione statunitense scelte che hanno prodotto del resto di questo si discute negli Stati Uniti
Ogni giorno
Hanno prodotto un offusca mento della leadership
Statunitense nel mondo
Il dato sulla promozione della democrazia esemplare
Di per sé è un obiettivo condivisibile promuovere la democrazia
Ma richiede un processo non breve che non può risolversi nell'uso della forza militare e non a caso il sostegno alla promozione dalla democrazia tra gli americani è scesa al trentasette per cento
Cava in entrambi gli schieramenti democratici e repubblicani
Ora se così stanno le cose concludo è evidente che la domanda più importante
Riguarda i possibili cambiamenti dopo negli anni dell'Amministrazione Bush
Questione su cui l'indagine ci dice
Si manifestano scetticismo mi e certo non sarà sufficiente l'elezione di un nuovo Presidente Pepe risollevare le sorti delle relazioni tra Stati Uniti ed Europa io penso che
Tuttavia che le difficoltà di questi anni dovrebbero agevolare il farsi strada della consapevolezza che negli Stati Uniti
Nell'Europa da soli sono in grado di fronteggiare le le sfide le minacce del nostro tempo
Io penso che questa consapevolezza sia destinata a crescere
E certo dipende anche da quello che farà
L'Europa a me pare importante che l'ottantotto per cento degli europei sia favorevole a un ruolo di maggiore responsabilità dell'Unione nei confronti delle minacce internazionali
Certo gli europei restano ancorati a una visione civile della potenza europea
E tuttavia ha ragione anche qui professori Isernia quando dice che le divisioni con gli americani su questo punto sono meno nette di alcuni anni fa
Io
Continuo a pensare che
La crescita politica dell'Unione debba essere accompagnata da un rafforzamento anche delle sue capacità militari
E da una disponibilità maggiore dell'Unione ad assumersi responsabilità sulla scena del mondo globale
Ho concluso le difficoltà nelle relazioni tra europei e americani sono evidenti e tuttavia
Rispetto alla durezza del mondo contemporanea i fenomeni che si manifestano
Alla ripresa di toni nazionalistici da parte della Russia
L'ambizione che la Cina la volontà di potenza dell'Iran ai il fondamentalismo che si manifesta minaccioso sei si spezza asse l'asse Europa Stati Uniti
Le prospettive sarebbero rovinose per la vita degli uomini del pianeta e per la libertà
Penso all'Iran guai se nel fronteggiare la vicenda iraniana si giungesse a una crisi nel rapporto tra Stati Uniti ed Europa sarebbe
Catastrofica insomma io penso che
Vi sia una necessità diciamo così
Che si muove le cose in direzione di una ripresa
Su basi nuove della cooperazione tra europee i
E gli americani
Sono convinto che in questa direzione si debba operare ciascuno deve fare la propria parte riflettendo anche sui limiti
E ieri Lori che hanno caratterizzato le scelte degli Stati Uniti
E magari sono stata l'origine di incertezze da parte degli dei europee nel corso di questi difficili anni che abbiamo vissuto grazie
Grazie onorevole Ranieri credo che possiamo dire sia dalle presentazione iniziali che da quello
Che è stato detto qua
Che i problemi sono chiari ma un po'meno chiaro è quello che diceva anche l'onorevole Migliore come uscirne cioè qual è cosa cosa Cipro cosa prospettarsi bene in avanti che è una forte difficoltà
A ridefinire la strategie internazionali contro il terrorismo la che metà organizzata gli Stati in grave crisi
Ma direi anche con problematiche diverso il commercio internazionale per esempio o la stabilità finanziaria in un certo senso da queste indagini da queste cose a me sembra che si possa dire
Che Europa e Stati Uniti anno ambedue il problema di trovare una nuova sintesi
Di trovare un po'una nuova politico la nuova legge che sia in qualche maniera più soddisfacente
Nella soluzione dei problemi che sia più convincente per l'opinione pubblica nell'assoluta e quindi anche più efficace pro suppongo perché l'opinione pubblica non è che
Si possa prendere in giro all'infinito per per risolvere queste problematiche ringrazio i partecipanti alla tavola rotonda e per concludere e dare la parola ringraziandolo al signor Ministro degli esteri ore ore D'Alema grazie
Ma io vi ringrazio e chiedo scusa se impegni
Degli atti al mio compito istituzionale si trattava di dire
Caso del consiglio d'amministrazione della Farnesina un organo delicato importante soprattutto
All'indomani della presentazione delle leggi finanziarie
Perché la politica estera e anche l'amministrazione del Ministero degli Esteri e mi hanno impedito di seguire
Il dibattito
Chi ha accompagnato la presentazione
Di di questo rapporto
I che ho letto con molta attenzione con molto interesse sia per quanto riguarda le tendenze dell'opinione pubblica
Coro pene americana
Anche molto interessante l'appendice dedicata alla Turchia
Sia per quanto riguarda
All'esame comparato delle tendenze in atto nell'opinione pubblica che delle opinioni delle élite
Che certamente non non coincidono del tutto non c'è dubbio per esempio che
Nella opinione delle élite si riflette in modo più pressante la preoccupazione di mantenere e rilanciare una partnership euro americana
Che appare
Se più consumata diciamo nella fiducia di una più larga opinione pubblica europea
Credo che innanzitutto vorrei esprimere la la la gratitudine dal German Marshall found allo status Banca San Paolo
Allo Iaia le altre istituzioni che hanno
Reso possibile questo lavoro che certamente un lo strumento molto utile
Per chi abbia la responsabilità della politica estera
No io non ho mai pensato neppure in questo caso diciamo che
I sondaggi debbano
Ciò più guidare la politica
Che il compito della politica sia quello di accompagnare le tendenze spontanee della pubblica opinione
Però del tutto evidente che la politica non può non tenere conto di queste tendenze non cercare di capirne le ragioni
Perché l'unico modo di governarle verso obiettivi ragionevoli è quello di tenere conto
Di quello che si muove nel profondo della nostra società
Tra queste tendenze c'è un aspetto che io considero decisamente positivo
Cioè
Gli europei
Che pure sono scettici
Rispetto a diversi aspetti della integrazione europea
E in particolare sono sofferenti per
Eccessi normativi o per intrusi vita dell'Europa nelle politiche di bilancio tuttavia manifestano
Un certo bisogno di più Europa nella politica internazionale
Cioè di una maggiore leadership europea nella politica internazionale
Io effettivamente credo che questo sia un fatto positivo
Ritengo da tempo che la molla
Al processo di integrazione europea che è venuto
Detenuta per un lungo periodo soprattutto dalla
Dalle esigenze interne di riunificazione superare le ferite della guerra della seconda guerra mondiale dalla guerra fredda
Costruire il mercato interno
Certe è stata la molla principale oggi io penso che la motivazione più forte al processo di integrazione venga proprio dalle grandi sfide internazionali
Che dalla bisogno che di fronte alle grandi sfide internazionali vi sia un'Europa più unita e in grado di essere un attore globale
Di esercitare una propria leadership
è vero che questo bisogno di Europa nasce anche da una caduta di fiducia nella leadership americana
Questo è un tema che è molto avvertito anche negli Stati Uniti
E direi che uno dei temi cruciali del dibattito preelettorale in materia di politica estera
Sull'ultimo numero di Foreign Affairs su un bel saggio pregiudizio di due schede
Proprio il cui sottotitolo è il ritorno alla leadership morale americana siamo
E sicuramente
Insomma
Credo che dal punto di vista europeo
La critica democratica le ragioni che hanno portato ad un declino della leadership morale americana dalla guerra in Iraq
Agli episodi di violazione dei diritti umani legati alla lotta al terrorismo o
Non c'è dubbio che questa critica suona familiare agli europei
D'altro canto insomma basta pensare quello che si è detto nel Parlamento europeo insomma nel corso di questi anni per rendersi conto come
Dalla guerra in Iraq in poi la impostazione americana della guerra al terrorismo è stato uno dei fattori che hanno creato una divaricazione più profonda tra opinione pubblica europea
E politica americana
Quindi ben venga la volontà negli Stati Uniti di riguadagnare una leadership morale tenendo conto anche di queste critiche che si levano
Da tanta parte della opinione pubblica internazionale
Tuttavia io credo che
La
Insomma
In questo declino della fiducia nella leadership americana si rifletta non soltanto un dato congiunturale
Legato
Alla impopolarità in Europa della politica dell'attuale Amministrazione americana
Che d'altro canto non è impopolare solo in Europa è generalmente impopolare credo che siamo ad un punto
Io ritengo che si rifletta
In cui sto
Anche un mutamento dell'equilibrio mondiale
E
Il bisogno di una leadership dei grandi processi internazionali che sia inevitabilmente una leadership più plurale e condivisa
Pare che dire questo non significa togliere nulla a ruolo indispensabile degli Stati Uniti
Perché è del tutto evidente che al di là di quello che possa pensare così quelle possedesse emergere dai sondaggi
La classe dirigente europea commetterebbe un errore catastrofico se non
Ritenesse
Che
Soltanto nella collaborazione con gli Stati Uniti è possibile anche aprire una nuova fase delle relazioni internazionali
Rimane ferma a mio giudizio l'opinione che gli Stati Uniti sono nazione indispensabile
Negli equilibri mondiali di oggi
E nella capacità di fronteggiare le sfide che abbiamo di fronte
Tuttavia è il modo dell'esercizio di questa leadership che cambia
Che inevitabilmente non potrà essere una leadership solitaria
Ma dovrà esplicarsi all'interno di processi e di fora multilaterali
Cioè indirizzi in the world è il titolo detenuti quel saggio il cui sottotitolo del ritorno alla leadership morale americane cioè
è compito degli Stati Uniti ma è compito importante dell'Europa sostenere gli Stati Uniti in questo
Tornare a
Impegnare il mondo
Nella sua pluralità nelle sue istituzioni
In una forma di governo delle grandi sfide globali che non potrà che assumere un carattere più multilaterale
E non soltanto più multilaterale rispetto alla stagione dell'unilateralismo
Che in una certa misura si è già conclusa come poi cercherò di dimostrare dice
Ma anche più multilaterale rispetto a quello che c'era prima
Perché rispetto a prima sono cambiati e stanno cambiando gli equilibri mondiali
D'altro canto il peso relativo dell'occidente in termini economici in termini militari
Tende a ridursi
E
è ragionevole pensare che questo trend continui
Io credo che rispetto a quello che si riflette nei sondaggi
In realtà
Alcuni cambiamenti positivi nello stato di saluto salute e delle relazioni transatlantiche sia hanno già in atto
In qualche modo anticipando anche quanto potrà manifestarsi all'indomani delle elezioni americane probabilmente persino indipendentemente dal
Da chi possa esserne il vincitore in maniera più o meno accentuata evidentemente
Innanzitutto è già evidente che dopo la frattura dell'Iraq l'Amministrazione americana tende a ricostruire un rapporto con l'Europa nel suo insieme
Direi che la stagione di un rapporto transatlantico inteso come rapporto con una Coalition AV l INPS è finita
E
Un segnale in questa direzione si è manifestato già
All'inizio del secondo mandato box
Ma
Indubbiamente l'amministrazione e alla ricerca di un rapporto con l'Europa
Ed è alla ricerca di un difficile sforzo di gestire in modo multilaterale
Crisi
Che
Sono state magari aperte in modo unilaterale
Lo sforzo per multilaterali Zare la gestione del dossier iracheno evidente da parte americana
La richiesta di un impegno europeo
La pressione perché le Nazioni Unite tornino a Baghdad
Come siamo lontani diciamo dalle teorizzazione mi neocon delle Nazioni Unite come ente inutile
Siamo lontani oggi non nel futuro
La gestione del dossier iraniano
Tornerò su questo punto perché lo consiglio ruolo dei test più significativi
Che è stata una gestione
Fortemente combinata tra Europa e Stati Uniti e incardinata nella dimensione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Lo sforzo di una collaborazione regionale per uscire dalla crisi irachena
Che ha coinvolto come interlocutori altro che multilateralismo Euro americano anche i Paesi della regione compreso l'Iran
A me sembra sinceramente che
I sondaggi non riflesso nei sondaggi si riflette la frattura legata
All'unilateralismo
Della scelta della guerra
Ma si riflettono di meno ma anche perché è ovvio che poi l'opinione pubblica siamo arriva anche un po'dopo rispetto a
Processi politici si riflettono di meno novità che sono certamente già in atto
Sia dal punto di vista americano sia specularmente dal punto di vista europeo perché anche gli europei
Hanno dovuto prendere atto che la divisione dell'Europa
Nona non è stata produttiva di risultati positivi
E che in definitiva il dividersi dell'Europa e in Willems e
Antiamericani disegno un po'tradizionale ha portato all'impotenza gli uni e gli altri
E che è solo sul terreno di una rinnovata collaborazione con gli Stati Uniti
Un a collidere Scip
Che l'Europa può ritrovare una sua funzione
E direi che questo si riflette anche nella guida dei maggiori paesi che furono protagonisti diciamo del fronte del no
Al momento della guerra in Iraq non c'è dubbio che l'atteggiamento sia di Angela Merkel che di Nicolas Sarkozy verso gli Stati Uniti è un atteggiamento diverso rispetto a quello che si manifestò
Direi che c'è una certa specularità in questo mutato atteggiamento da una parte e dall'altra
Si riscopre la necessità di una collaborazione che getta una collaborazione più flessibile più sulla più pragmatica
Che non comporta l'accordo al cento per cento su tutti i dossier
Che comporta uno sforzo di confronto di approfondimento di di discussione di ricerca comune di soluzioni di compromesso
Sarebbe lungo esemplificare ma su su tutti i dossier è così
A cominciare da quelli che sono più peculiarmente europea i come il dossier del Kosovo dove rispetto ad una certa accelerazione americana l'Europa ha scelto una linea di maggiore prudenza
Degli Stati Uniti ne hanno preso atto
Accettando un più prolungato negoziale riconoscendo in qualche modo che questa issue è innanzitutto europea
Quindi siamo passati ad una fase del rapporto euro americano rispetto
Alla crisi della guerra irachena che a me sembra più matura e che
Io ritengo
Che
Possa caratterizzare o
Un una fase lunga
E cioè di una con leadership che riconosce il ruolo essenziale degli Stati Uniti
E la necessità di una collaborazione euro americana come condizione per affrontare le grandi sfide ma che interpreta questo in modo più aperto
Più maturo
Anche come
Necessaria disponibilità da una parte e dall'altra a discutere ad approfondire i punti di dissenso a ricercare necessari compromessi
In una logica che dal punto di vista europeo esclude sia l'accettazione acritica della guida americana
Ma anche un anti americanismo o l'illusione che l'Europa possa essere contrappeso rispetta ruolo americano che a mio giudizio
Sarebbero totalmente improduttive
E non aiuterebbero una capacità complessiva del mondo di affrontare le sfide che abbiamo di fronte
Aggiungerei diciamo a questo concetto di con leadership
Quindi di collaborazione
Più matura
La necessità
Di una
Crescente consapevolezza
Del fatto che il governo del mondo non si risolve nel rapporto euro americano
Credo che
Questo sia un punto essenziale
Noi non non siamo più
Gli unici padroni del futuro
C'è il
No non solo nel senso che c'è tutto un mondo e questo c'era anche prima ma nel senso che questo mondo che fuori dal rapporto euro americano a recentemente peso economico forza militare
Volontà di incidere sulle grandi scelte che l'umanità ha di fronte a sé quindi
Il mondo che al di fuori dell'Occidente non è più soltanto un problema
Come nel passato
è recentemente un campo di forze reali con le quali ci si deve misura
In un rapporto necessariamente multilaterale
E l'idea che punto l'Occidente sia potenza relativa
E che che questo secolo è il secolo della fine dell'assoluta superiorità dell'Occidente un'idea che comincia a essere giustamente diffusa e di cui a mio giudizio innanzi tutto l'Occidente deve prendere atto
Perché questo comporta da parte nostra una capacità di iniziativa politica e non
Questo non comporta la fine del ruolo dell'Occidente
Perché per certi per
Per certi aspetti
E persino più in sé essenziale ancora allo scopo di mai governare un processo di integrazione la collaborazione euro americana ma sulla base della coscienza che non siamo gli unici padroni del destino
Che questo
Si definiranno le scelte in un rapporto
Dialettico con
Grandi potenze emergenti Horri emergenti
O Paesi come la Russia che vogliono tornare ad esercitare un ruolo globale magari anche con lo spirito di rivincita di chi ha subito sentimento di umiliazione
Nel corso spirito di rivincita venato di nazionalismo che ti aspetti non positivi preoccupanti però c'è
Ecco
Non stiamo parlando di ciò che è bene ciò che male stiamo parlando di ciò che
Che la la necessaria premessa poi per le valutazioni successive
E con questi interlocutori si deve fare i conti
Possibilmente evitando che questo allargamento del campo determini una frattura del mondo occidentale
Perché questo non sarebbe un fatto positivo
Io credo che questo allargamento del campo comporti anche una
Una riflessione sulle che sulle grandi istituzioni personalmente ritengo ad esempio che il tema dell'allargamento del G otto sia un tema
Di assoluta attualità
Diciamo è del tutto evidente che
Scusa configurazione attuale del G otto
Lo rende via via più inutile
Se non
Nella sua forma più odiosa cioè di essere bersaglio diciamo cioè simbolo attaccanti una vecchia forma di governo del mondo che è sempre più viene e spetta
E quel tipo di consesso internazionale che a mio giudizio rimane utile
Non per sostituire le istituzioni le Nazioni Unite eccetera ma
Sicuramente per essere una sponda essenziale del sistema delle istituzioni multilaterali quel tipo di soluzione ha senso se rapidamente ingloba era
Dal dalla Cina Sudafrica il Brasile insomma
Io credo che il numero la Regione vuole sia di arrivare a sedici dice uno a quattordici almeno ecco non a tredici come dice sai così perché penso che
Nell'elenco di Sarkozy che poi è l'attuale autrice manchi un grande Paese arabo che secondo me ci deve stare
In particolare l'Egitto
Perché questo darebbe luogo ad una composizione più equilibrata dice
E più inclusiva
Io credo che
Da questo punto di vista diciamo il le le i sondaggi transatlantico trends che abbiamo visto offrono due casi che sono sicuramente interessanti
Diciamo anche di
Modi diversi di misurarsi con due grandi nodi
Delle quelli uno è il caso della Cina
Percepito o diciamo negli Stati Uniti
Come un competitore strategico militare quindi una minaccia militare e percepita in Europa più come una minaccia economica
E nello stesso tempo
L'ascesa della Cina noi sappiamo che invece fuori dall'Occidente e largamente percepita come una grande opportunità
E questa diversità di percezione e tra i punti di vista occidentale pure tra di loro non coincidenti e la percezione internazionale
Pone qualche problema dall'Africa all'Ambra America latina
All'Africa continente nel quale la penetrazione cinese enorme all'America latina
Che ha trovato nella crescita cinese asiatica un volano essenziale di ripresa economica perché senza l'aumento dei prezzi delle com'modi di essere legate alle esportazioni verso la Cina eccetera la ripresa l'America latina sarebbe stata assai più flebile quindi
Io mi trovavo in America latina quando ci fu il viaggio del presidente cinese Hu Jintao
Il quale in
Quattro giorni firmo accordi
Per un importo pari a quelli che noi europei e stiamo negoziando da quattordici anni tra Unione Europea Mercosur diciamo senza venirne a capo dice e quindi certo fa una certa impressione diciamo
E non è certamente impopolare uno che arriva e compra la soglia è reso cioè facendo crescere i pezzi molto popolare e non è visto come una minaccia ma come un'opportunità
Allora io credo che
Che qui
Certamente
Europa e Stati Uniti devono misurarsi su come si affronta la grande sfida cinese
Nel senso che
Certamente è difficile pensare che il problema della della Cina lo si risolve in termini di
Nuova strategia di contenimento guerra fredda e i di di dirlo barriere doganali eccetera
Scusi può ragionarci sono anche
Preoccupazioni comprensibili legittime
Andò Angela Merkel pensa che
L'Europa debba proteggere le sue industrie tratteggi che ha dalla possibilità che vengano acquisite da fondi pubblici cinesi o russi probabilmente pone un problema reale
Anche noi ci siamo preoccupati quando lo Stato tedesco voleva comprare i nostri telefoni diciamo perché
In epoca di privatizzazione non ci sembrava una soluzione brillante diciamo
Però al di là di questi aspetti
è evidente che la sfida cinese si affronta soltanto attraverso una politica di integrazione della Cina
Nel sistema delle regole internazionali
E nello stesso tempo una politica che appunto non essendo una politica di isolamento di contenimento ma una politica di integrazione in calzi la Cina sui temi dei diritti umani della democrazia
Che naturalmente qui l'occidente se vuole riconquistare una capacità un primato sul piano dei valori e dei diritti fondamentali a un serio problema di coerenza con se stesso da questo punto di vista
E io credo che questo sia un problema
Quindi io credo che
Non c'è
Il minimo dubbio
Che noi abbiamo bisogno di fronte alla Cina di una strategia comune è un'americana
Che questa strategia deve essere una strategia di integrazione
Ma nello stesso tempo ferma nell'esigere il rispetto delle regole
Delle regole del commercio delle regole di una serie competition
Delle regole internazionali che chiedono anche che la comunità internazionale si impegni per il rispetto dei diritti umani per la sicurezza e per la pace penso al Darfur penso la Birmania
Quindi una politica di integrazione
Che
E non sia diciamo una passiva Realpolitik che si attiva ma che non porti a nuove contrapposizioni e a nuovi scenari di guerra fredda
Un altro nodo essenziale per certi aspetti ancora più della congiuntura ancora più urgente
è la capacità degli Stati Uniti e dell'Europa di affrontare gli sviluppi della vicenda iraniana
Qui i sondaggi sono molto interessanti che c'è una
Percezione del pericolo della minaccia
C'è una larga condivisione della inaccettabilità di un Iran dotato di armi nucleari
C'è una netta divaricazione circa ha i mezzi
Nell'opinione pubblica americana rimane piuttosto alta anche sei complessivamente declinante la propensione al possibile uso della forza
Gli europei non sono favorevoli
Anche perché credo che le esperienze hanno dimostrato vuol
Che è molto difficile valutare le conseguenze di
Di atti di forza che possono avere un effetto destabilizzante di moltiplicazione dei pericoli anziché di contenimento degli stessi
Ora
Io credo che davvero su questo punto sarebbe molto grave che si aprisse una nuova divisione transatlantica
E credo anche che sia una questione delicata che non debba essere affrontata in modo propagandistico ideologico
Il problema non è se si deve essere più o meno duri con con l'Iran
Perché sinceramente questo è una concezione muscolare della politica estera il problema è quale possa essere una strategia efficace
Allo scopo di evitare che l'Iran si doti di armi nucleari
Ed è il concetto di efficacia che bisogna mettere al centro del confronto e non trasformarlo in uno confronto propagandistico sulla durezza
Che non produce nessun effetto se non quello di
Creare delle divisioni
Di aprire delle crepe e quindi di rafforzare la posizione della leadership più radicale iraniana non c'è dubbio che
Per questo io ritengo che prima di incamminarsi a cuor leggero
Sul clima sulla strada di decisioni unilaterali che rompono quell'unità del Consiglio di sicurezza che noi abbiamo avuto sin qui
Bisogna valutare se la rottura dell'unità del Consiglio di sicurezza non sia alla fine un successo
Della leadership iraniana
Bisogna riflettere con serietà
No appunto sul grado di durezza ma se l'ufficio l'efficacia di sanzioni che sappiamo tutti quando non sono applicate dall'insieme della comunità internazionale perdono una parte della loro efficacia
Che qui non è un tema ideologico è una questione concreta
E quindi riflettere su quali siano le sanzioni efficaci e quali invece risultino inefficaci
Noi non abbiamo mai escluso in nessun momento
Lo dico perché
Giornali di oggi parlano del forte iniziativa francese e dell'isolamento dell'Italia sia capisca uno
Naturalmente il
Insomma si tratta di di
Tale difficile trovare un'espressione che sia compita per giudicare queste cose la lettera d dico su un errore della quale abbiamo parlato l'altra sera propone che l'Unione europea
Studi la possibilità di siamo d'accordo c'è
è ovvio è evidente che l'Unione europea deve valutare anche la possibilità
Di iniziative unilaterali non sarebbe la prima volta
L'Europa decise l'embargo delle armi verso la Cina dopo Tienanmen
Non perché fosse stata deliberata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ovviamente difficilmente può decidere per ovvie ragioni delle misure nei confronti della Cina quindi
Qui siamo di fronte c'è un aspetto di quel che è ovvio
Ma uscendo dall'ovvietà
Il problema serio è di valutare che cosa si può fare
Se sia conveniente farlo quando
Qual è il prezzo politico che si paga ad un eventuale rottura dell'unità del Consiglio di sicurezza rispetto all'obiettivo e qual è l'obiettivo non è quello di fare la propaganda antisraeliana questo non può essere un obiettivo della politica estera
Ma quello di indurre l'Iran a rinunciare alla prospettiva dell'arma nucleare
Il che a mio giudizio comporta inevitabilmente accanto alle pressioni alle sanzioni che in parte quelle deliberate noi stiamo già applicato do e anche in modo oneroso
Dato che l'Italia è un Paese che ha intense relazioni economiche con l'Iran e ovviamente
Non per tutti c'è lo stesso onere l'onere non si riparte si ripartisce equamente ovviamente noioso non fa nulla
Dico che noi sopportiamo maggiori oneri
Rispetto
Ecco tanti a chi alza più facilmente la voce ma questo
Questo è ovvio PUA può accadere
Ma lo dico per dire che noi facciamo il nostro dovere
Ma nello stesso tempo io ritengo che ci voglia anche una più forte iniziativa politica
Perché evidente diciamo che
Se la strategia deve essere stecca il Carrozzo
E ci deve essere un equilibrio e nel momento in cui si rafforza la pressione deve essere anche più forte l'offerta politica
Di una via d'uscita alternativa
Cercando di evitare una condotta schizofrenica
E per cui sì rende difficile il negoziato con l'Iran sul nucleare mentre si negozia sull'Iraq ove o sull'Afghanistan l'altro giorno eravamo
A New York nella riunione del
CBS sì che l'organismo gruppo dei Paesi che si oppone accanto a Motta chi
Il che secondo me non può che dare all'Iraq il senso di essere forte
Perché è un Paese che viene chiamato a discutere
Delle principali questioni internazionali certamente non si sente isolato possa
Allora mi domando se
Non sia più ragionevole a un certo punto prospettare all'Iran l'idea di un negoziato che investe il complesso delle questioni nucleare ma sicurezza stabilità regionale
E se non sia ragionevole pensare come si è fatto con la Corea del Nord
E a cui si è offerto il cambio della rinuncia al nucleare
Un non soltanto un ampio programma di cooperazione economica ma anche una piena prospettiva di riconoscimento politico come poi si è visto nei ripresa di un rapporto con la Corea del Sud
Allora questo è il punto
E questo è il punto nel dialogo è uno America
Come portare avanti una strategia efficace
Che sia in grado di prevenire un rischio grave
E non invece di portare ad una dibattito di natura ideologica
Quello che rischiamo quale rischiamo di sconfinare
Ci avrebbe soltanto le setto di produrre delle divisioni delle divisioni tra gli europea e delle divisioni tra europea americani
E quindi di rafforzare le posizioni più radicali nella leadership iraniana
Allora io ritengo quindi che anche questi esempi dimostrano
Due cose primo che senza una cooperazione è un'americana è del tutto evidente che
Noi
Che è impensabile
L'idea stessa poi di una più larga collaborazione internazionale
E secondo che anche una vecchia idea una vecchia divisione del lavoro per cui insomma gli americani sono quelle di lardo power e gli europei sono quelli della diplomazia non funziona più d'altro canto
So che
Noi in Medioriente abbiamo mandati soldati d'accordo con gli americani e gli americani hanno promosso una conferenza per la pace che speriamo che abbia successo
Il che dimostra da questo punto di vista che almeno per quanto riguarda la crisi israelo palestinese c'è un poco lo scambio delle parti disprezzo che
La parte della responsabilità di sicurezza se l'è presa in questo caso l'Europa mentre gli americani sono inc protagonisti positivamente
Tutti noi siamo impegnati a sostenere questo sforzo
Proprio dello sforzo politico diplomatico essenziale cioè quello di
Spingere palestinesi e israeliani verso una nuova stagione negoziale
E io credo che questa combinazione tra uso della forza inteso come fattore di di stabilità di difesa della pace
E iniziativa politica e esattamente la combinazione alla quale dobbiamo lavorare per affrontare le crisi più delicati
Io ricordo che qualche mese fa in Italia si è aperto un dibattito perché qualche esponente politico non voglio parlare sottoscritto ma ricordo in particolare l'onorevole Fassino sostenne che bisognava negoziare con i talebani
Ricordo l'ironia e gli insulti
Faccio presente che il presidente Karzai ha proposto al Mullah Omar di diventare ministro del suo Governo l'altro giorno diceva
Naturalmente ha il valore se volete di una proposta provocatoria ma non solo ha il senso di una linea politica
Che mira alla riconciliazione nazionale alle allo scopo di isolare il terrorismo di Al CAI
è qualcosa di simile a quello che stanno facendo gli americani in Iraq purtroppo con molto ritardo
Trattando con i gruppi degli insorti sunniti
Allo scopo di isolare il terrorismo di Al Qaeda
Forse con meno ironia vedete che poi lo verifichiamo
Gli americani spesso sono più flessibili e più intelligenti di certi loro supporter molti
Che è inevitabile succede sempre così diciamo la nelle aree marginali e diciamo la flessibilità
Mentale arriva sempre dopo dice
è evidente quindi che per affrontare le più delicate crisi internazionali
Occorre una combinazione efficace di iniziativa politica sforzo negoziale e uso della forza
Ed è direi in questo che Europa e Stati Uniti possono ritrovare un terreno cruciale di collaborazione
E in conclusione io direi questo direi che anche se questi sondaggi soprattutto quelli di opinioni diciamo le mie opinioni sono più simili ai risultati dei sondaggi sulle delle leadership come è ovvio che no
Anche se questo indagine riflettono un punto co particolarmente negativo delle relazioni
è uno americane
Che è il frutto il lascito di una fase non positiva
Il mio giudizio McCain nei fatti della politica queste relazioni in realtà stanno migliorando
Che stanno migliorando sul terreno giusto di una comune responsabilità
E di una comune responsabilità in un quadro multilaterale
Che il futuro deve essere quello di una col leader Scip di un atlantismo pragmatico
Che passa attraverso la discussione la concertazione
Non si tratta più di una scelta di campo di fronte all'impero del male
Si tratta della collaborazione tra Europa e Stati Uniti in un mondo che cambia
Che propone grandi sfide comuni e nel quale
Europa e Stati Uniti insieme debbono sapersi sempre di più confrontare con nuovi protagonisti
In questo senso in questo senso
Io credo noi oggi dobbiamo misurare il ruolo essenziale che all'Occidente ma anche le sue debolezze
E
Io credo che sia molto importante che
Tra americani ed europei e non soltanto a livello delle leadership politiche ma anche coinvolgendo più largamente centri di ricerca di riflessione
Diciamo vada avanti uno sforzo di analisi di comprensione dei problemi
Di ricerca delle risposte innovative perché il ruolo dell'Occidente resta essenziale
Anche perché direi al di là del fatto che noi difendiamo i nostri interessi sono fondamentali il ruolo delle ci dente anche fondamentale per i valori di cui siamo portatori
Dato che indiscutibilmente in questa parte del mondo i valori della democrazia della libertà dell'uomo dei diritti umani hanno trovato non sempre coerentemente ma senza alcun dubbio il più alto sviluppo
E il ruolo dell'Occidente legato all'affermazione di questi valori universali
Di cui il mondo globale ha bisogno
Dunque
Non è l'eclisse dell'occidente il futuro ma la capacità dell'Occidente di ripensare alla sua funzione non mondo plurale
Di riproporla in un modo aperto coraggioso
E di farla vivere attraverso una collaborazione tra Europa e Stati Uniti che rimane una chiave essenziale nel sistema delle relazioni internazionali grazie
Grazie signor ministro grazie a tutti quanti i partecipanti grazie a tutti voi che ci avete ascoltato con tanta pazienza e per l'interesse
E arrivederci l'anno prossimo il settimo
Alla Sala della mappamondo
è un'occasione preziosa di studio e riflessione
Quella che ci viene offerta dal German Marshall found negli Stati Uniti e dalla Compagnia di San Paolo
Così come preziosa e la ricerca che sarà illustrata oggi sugli orientamenti della pubblica opinione e le relazioni transatlantica
Iniziative come queste che la Fondazione della Camera dei deputati ospite insieme all'Istituto affari internazionali
Consentono di sviluppare una discussione seria su un tema strategico tanto per l'Europa che per gli Stati Uniti
Abbiamo sempre più bisogno di valutazioni ancorate alla realtà e non divisioni pregiudiziali e ideologiche
Di argomentazioni fondate e non di stereotipi
Di analisi della reciproca percezione sulle due sponde dell'Atlantico per valutare lo stato dei nostri rapporti e formulare proposte trovare soluzioni per migliorarle
Individuando gli obiettivi di un'azione comune
Parleranno studiosi politici e giornalisti tirare le conclusioni il Ministro degli affari esteri Massimo D'Alema sarà un'utile occasione di confronto che spero non rituale
Ho letto con interesse sondaggi e conclusioni e ne ricavo una prima riflessione
Nonostante la vittoria in Francia di Nicolas Sarkozy
Nonostante la forte ed equilibrata leadership in Germania di Angela Merkel e nonostante la sostanziale continuità delle ottime relazioni tra Gran Bretagna e Stati Uniti con la successione di Gordon Brown a Tony Blair
Nonostante insomma sia venuto a crearsi e i vertici degli Stati europei un contesto di svolta rispetto a recenti incomprensioni innescata dalla guerra in Iraq
Continua esservi una diffidenza un velo di ruggine tra gli opinioni pubbliche dell'Unione europea e degli Stati Uniti
Questo
Proprio nel momento in cui più elevate complessa e la qualità delle minacce che avvertiamo noi europei come gli americani
Minacce quali il terrorismo internazionale certo
Tutti ne siamo consapevoli ma minacce quali la dipendenza energetica il riscaldamento della terra la concorrenza cinese il generale declino economico
Minacce che possiamo contrastare con efficacia soltanto ritrovando quell'unità che fu la chiave del successo del mondo libero occidentale a partire da quando nel mille novecentoquarantasei
Fu separato dal resto dell'Europa con quella che Churchill definì col termine di Cortina di fare
Ricordo che sono passati sessant'anni da gennaio mille novecentoquarantasette quando Alcide De Gasperi affrontò con coraggio suo storico viaggio in America osteggiato dai comunisti dai socialisti era mezza Italia
Quel viaggio avrebbe cambiato la nostra storia
L'Italia in un Paese vinto spaccato in tanti modi non aveva ancora compiuto le sue scelte di politica internazionale del dopoguerra gli Stati Uniti non avevano ancora strutturato un sistema nuovo di alleanza
Due mesi dopo il Presidente Truman
Avrei denunciato al congresso la necessità di un impegno americano per la ricostruzione europea che avrebbe prodotto il Piano Marshall contro fare miseria e disperazione caos
De Gasperi non era cresciuto nella sfera della cultura americana ma era un vero democratico un patrimonio Motta e un uomo di Stato soprattutto consapevole del legame profondo tra Europa e Stati Uniti
Per dirla con un importante ex ambasciatore italiano a Washington Rinaldo Petrignani non c'è niente cito testualmente di qualche significato nel campo della politica dell'economia
O dello spirito che America Europa non condividerlo concetto e valore della persona responsabilità e iniziative individuale
Etica del lavoro primato della legge
Significati di libertà di eguaglianza tra individuerà asse valori morali derivanti dalla comune tradizione giudaico-cristiana concetto di un Dio trascendente
Vorrei aprire una parentesi c'è tra le due culture
Lo dico per inciso una differenza che in questi giorni potrebbe fornirci un utile insegnamento
Mentre negli Stati Uniti è stata la democrazia a creare i partiti
In Europa i partiti hanno creato la democrazia con la conseguenza di una maggiore fragilità di sistema
E il rischio di oscillazione tra marchi e assolutismo la cui carica destabilizzante riscontriamo proprio anche in una certa deriva qualunquista dica
Che ha scelto la piazza della Rete anzi la piazza e la Rete per lanciare appelli populisti CE suscitare una protesta senza Progetto
Ma i sistemi politici europei e dell'America del nord
Pur nelle loro differenze sono democrazie
Hanno valori e obiettivi storicamente condivisi anche se poi si possono avere idee diverse su come allargare lo spazio della democrazia nel mondo io debbo dire ad esempio
Che
Dissento dal concetto teorico di esportazione della democrazia
Parlerei di diffusione della democrazia che è tutta un'altra cosa DDA di esportare la democrazia può coincidere in qualche modo con
La tentazione di imporre dei nostri modelli culturali a popoli che hanno identità e tradizioni diverse come noi pretendiamo di rispettare che si venga rispettato la nostra identità è giusto rispettare le altre
Diffusione della democrazia un concetto diverso perché vi sono degli standards
Penso ad esempio alla vita parlamentare che sono oggettivamente Standard che possono essere diffusi perché sono Standard partecipativi e democratici che non possono subire limiti per condizionamenti identitaria
Purtroppo affonda in quegli anni lontani anche un certo pregiudizio ideologico
Un livore anti americano sto parlando di sessanta anni fa che all'epoca si espresse nell'ardito paragone di Nenni in Parlamento tra l'imperialismo statunitense quello nazista
Non a caso i Paesi dell'Europa dell'est sottomessi alla politica il dominio sovietico rifiutarono il Piano Marshall e i tragici affetti di quella rinuncia li abbiamo sotto gli occhi di tutti
La refrattarietà di questa cultura antioccidentale
Che coniuga le parodie di terzo mondo islamico l'antiamericanismo a pesare sulla nostra politica estera sulla sua credibilità e coerenza
è vero anche Massimo D'Alema da Presidente del Consiglio dovette riconoscere che si poteva e si doveva partecipare alla missione di guerra della NATO in Serbia e Cossu
Ciò nonostante vecchi riflessi condizionati continuano a emergere sotto varie forme per esempio non lo scandaloso negazionismo dell'undici settembre
Attribuito da certa sinistra radicale da certa destra estrema a complotti DCA e sionisti
O nelle campagne contro le basi militari penso ad esempio a vicenza in nome di un ambientalismo di interessi locali che anche ove appaiono legittimi sono usati come proteste come pretesti e finiscono per essere strumentali
O infine aggiungo in una certa ambiguità nel condannare in toto organizzazioni in odore di terrorismo come Hamas
Come di
Sembra chiaro non sto facendo un saluto formale sto dicendo le mie idee che non impegno nessuno salvo me stesso e
Ma mi sembrava mi sembrava logico che parlando di questi temi non dovessi fare un saluto rituale ma dovesse esprimere le mie idee
Fortunatamente le posizioni radicali sono minoritarie nella politica e nella società italiani
Ma per i limiti del nostro sistema bipolare sono in grado di influire sulla politica estera dei Governi
Considero importante le posizioni espresse da personalità come il Presidente della Commissione esteri della Camera Umberto Ranieri che sono
Riusciti anche nell'ambito del loro Commissioni
A
Lavorare su quel minimo comune denominatore di valori condivisi che ampiamente unisce la politica italiana su questi temi
Considero decisiva anche l'opera di personalità come Lucio Caracciolo attraverso Limes che penso su questi temi hanno sviluppato un'azione meritoria anche
Di pedagogia e comunque di indirizza occhiata
Io rispetto
E talora sono stato partecipe delle critiche ad alcuno ne esce il te dell'amministrazione americana
Ma ritengo che da parte dell'Europa queste critiche siano tanto più accettabili e tanto più valide e soprattutto capaci di incidere se sono condotte sulla base di una solida amicizia e di una fiducia reciproca
Il punto è questo
Chi dice di non essere antiamericano ma solo di dissentire dalla politica di Bush spesso in realtà maschera un antiamericanismo radicale perché deve mascherare uno
Basta leggere i risultati della ricerca di oggi l'antiamericanismo è estraneo alla coscienza la gran parte degli europei in particolare degli italiani
Gli europei mostrano di distinguere la critica verso Bush da quella verso gli Stati Uniti europei e americani condividono di fatto le stesse preoccupazioni
Ma il dato che mi ha colpito di più e quel settantasette per cento di loro pay e settantatré per cento di americani che giudicano auspicabile un ruolo forte dell'Unione europea negli affari mondiali
Quasi nove europei su dieci concordano sul fatto che l'Europa dovrebbe assumersi maggiore responsabilità verso le minacce globali
E tra questi la maggioranza al cinquantaquattro per cento ritiene che i problemi vadano affrontati in partnership con gli Stati Uniti quest'ultimo dato è ancor più significativo l'ottanta per cento se riferito alle lì
L'antiamericanismo dunque non è così diffuso come a volte si vuol far credere
La seconda riflessione è che il problema vero è la capacità
Di leadership dell'Europa
Apro una parentesi e la chiudo solo perché ho letto questa mattina sui giornali
La difficoltà dell'Europa ad essere tale è sotto gli occhi di tutti le contraddizioni della nostra politica internazionale come europei sono sotto gli occhi di tutto tra queste c'è la grave malattia del doppiopesismo
Perché ho letto di grandi critiche in queste ore alla ENI per le iniziative in Iran
Non ho visto l'eguale sensibilità per iniziative della totale in Birmania
Allora cerchiamo di anche quando si parla di boicottaggi di avere lo stesso metro in Ciad in circostanze diverse di non avere un doppiopesismo di comodo che francamente non è accettabile per noi italiani
Dicevo che il problema è la capacità di leadership dell'Europa sì c'è sempre in America la tentazione dell'isolazionismo di considerarsi l'unico centro del mondo
Ma è pur vero che da parte europea c'è un'analoga ipertrofia del proprio ruolo paradossale se si pensa al comma
Costante indebolimento dell'Unione europea sulla scena internazionale
Alla sua incapacità di parlare con una sola voce alla sua lentezza ad adeguarsi ad un mondo e rapide profonda trasformazione
Molti dei problemi che affliggono l'Europa dipendono da una crisi di identità e di leadership
Io
Potrei citare tra
In momenti in cui si è perso un'occasione storica per
Avere anche un po'di coraggio
Il preambolo della Costituzione europea
Anche
Il mancato inserimento delle radici giudaico-cristiane forse da lì
Che dovremmo ripartire dall'inizio e anche nei rapporti con l'America riconoscere la validità del doppio pilastro della costruzione europea atlantismo ed europeismo perché il rapporto con l'America eh essenziale
Salto un po'di parti arriva la terza riflessione noto che anno dopo anno sempre in meno giovani italiani ed europei si recano negli Stati Uniti per turismo o per frequentare corsi universitari
Questo mentre in Italia in Europa crescono i viaggi giovanili e si considera giustamente il programma era in Puglia si tali Erasmus come uno dei fiori all'occhiello dell'Unione europea
Ecco allora che i nostri giovani anni Finlandia in Barcellona Crola Cracovia mentre ignorano realtà accademiche sociale di un mondo così importante come quello americana
Che costituiva un immancabile punto di riferimento una sorta di granturco il ventesimo secolo invece per noi per le nostre generazioni anche se questo fenomeno può essere dovuti in parte a fattori oggettivi
Come i timori del dopo undici settembre i forti investimenti che alcuni paesi europei hanno promosso nel settore universitario e che attraggono un maggior numero di studenti stranieri rispetto al passato
Ritengo che avremo bisogno di un Erasmus o di un programma Socrates degli insegnanti transatlantico che possa favorire una maggiore conoscenza reciproca tra giovani europei e americani
Quarta e ultima riflessione
La maggioranza di francesi tedeschi britannici continuo a ritenere la NATO laboratorio perfetto dello stato di salute di rapporti transatlantici essenziale per la sicurezza comune tuttavia la fiducia nella NATO e ovunque in calo
Inoltre
Se la maggioranza degli europei appoggia le missioni di pace all'estero molti si pronunciano contro l'impiego nei combattimenti
Dobbiamo a loro interrogarci sul suo ruolo credo personalmente che forti siano le ragioni per ritenere che non solo la NATO debba continuare a esistere ma possa caricarsi di funzioni più diversificati che in passato
Io operare i luoghi per fini diversi da quelli I quali siamo stati abituati
Vorrei concludere con un auspicio
Che si possa ritrovare oggi al più presto né i fatti quel patto di fiducia che De Gasperi andò a stipulare o assunto nel quarantasette chiedendo la fiducia dell'America e offrendo in cambio la nostra
Credo che lo merita l'America lo meritiamo noi e soprattutto lo merita lo meritano le scelte che assieme possiamo fare per il futuro dell'umanità grazie
Grazie Presidente Casini grazie due volte per
Aveva accettato di ospitare sponsorizzare
Questa per questa presentazione
Con la Fondazione della Camera dei deputati e per aver introdotto la discussione con o un intervento non rituale ma sostanziale
E politico perché certamente
Se non ci sarà utile anche poi
Durante la tavola rotonda io debbo ringraziare anche a nome dell'Istituto Affari internazionali
La oltre la Fondazione Camera deputati evidentemente il German Marshall found
Ebbene German Marshall Fund e Peppe
E la Compagnia di San Paolo va bene così
Che con cui
Collaboriamo da molti anni e che sono in realtà
Gli gli autori e i responsabili di questi di questi transatlantico senza che tradizionalmente presentiamo ogni anno qui a Roma e che
A volte devo dire fortunatamente a volte anche qui con la
Collaborazione il e l'ospitalità della Camera dei deputati per cui ringrazio anche
Il presidente Bertinotti che ha
Concesso l'uso
Di questa sala
Io non ho molto da da dire sul piano sostanziale
Direi a parte ricordare appunto una lunga serie dei rapporti
Che già è stata prodotta che quindi costituisce già una ricchezza di riferimento sul rapporto Europa America
E permette anche una valutazione delle variazioni che questo questo rapporto subisce l'opinione pubblica un'opinione pubblica che a me sembra
Sempre più avvertita del fenomeno internazionale fenomeni internazionali del quadro internazionale
Anche
E e in cui le diciamo le le distinzioni
Di posizione divengono distinzioni ormai anche più più sofisticate di quella del passato più dettagliate più di più di tempi più precise anche se permangono ovviamente
Differenze che sono più differenze culturali forse che differenze politiche molto caso tra le due tra le due opinioni pubbliche
Idi credo che ci siano almeno due problematiche sottese a tutto questo rapporto e che probabilmente vedremo
Nella discussione una quella legata all'andamento delle crisi internazionali
L'opinione pubblica è chiaramente scossa dalla dal cattivo andamento della situazione in Iraq e dalle
Ed è da lei l'andamento di alcune altre crisi ore in cui siamo impegnati internazionalmente come in Afghanistan dalla pericolosità della situazione in Libano e così via
E non sa bene come reagire a questa situazione
Diciamo che si attribuiscono tra responsabilità e delle preferenze e meno facile trovare delle politiche propositive in in questa in questa
In questo quadro
Ma uno ma ma sicuramente questo è uno dei grossi problemi che influisce in maniera determinante
Sulle percezioni l'altro quello sulla capacità di sviluppo dell'Unione europea c'è chiaramente come diceva il Presidente Casini una domanda di Unione europea più protagonista
In tutte le opinioni pubbliche sia negli Stati Uniti che in Europa e c'è una realtà di una sorta di
C'era un parallelismo perlomeno di grosso ritardo operativo politico istituzionale del dell'Unione europea rispetto a questa domanda e questo crea evidentemente
Tra una un'assenza o un vuoto che difficile riempire direi che una delle spie della crisi dell'Unione europea oggi indiretta in questo rapporto ed è il problema della Turchia
La il problema dall'allargamento o meno dell'Unione europea la Turchia è evidentemente complesso nei passati rapporti
Non c'era soltanto una maggiore adesione dell'Abu Prima Repubblica europea questa prospettiva
Ma c'era anche una decisa adesione dell'opinione pubblica turca
Cioè l'opinione pubblica turca era desiderosa di entrare in Europa oggi c'è una reazione a mio avviso di tipo nazionalistico di sconforto nell'opinione pubblica turca che per e a diminuire non tanto il desiderio quanto l'apprezzamento della probabilità dell'ingresso della Turchia in Europa che è crollato così radio così drasticamente
Se pensiamo dove è situata la Turchia ai confini con il Medio Oriente come aree di grosso interesse GICO con le aree
Che un Paese che ha impegnato con noi in Afghanistan un Paese che è sicuramente
Estremamente importante da tutti i punti di vista nelle varie crisi internazionali idee
Questo ci dà un po'una una sappia di come l'Unione europea abbia difficoltà a oggi ad affermarsi come interlocutore internazionale credibile
Come questo non dipenda soltanto diciamo svolte dalle Forze armate ma anche dalla capacità di prendere decise e difficili decisioni e politiche
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Qualunque essa sia
O no non volta lei è
Alla Casa Bianca sarà opportuno
Ma a prescindere da questo la sua diciamo preferenza dipenderà da come gestirà la guerra in Iraq
E poi vediamo Unione europea come attore globale
Ogni anno molti americani europei italiani credano anche sia necessaria negli affari mondiali e una forte leadership europea
Se chiediamo agli europei pensate che l'Unione europea debba avere maggiore la spinta responsabilità nei confronti delle minacce internazionale dà una risposta dell'ottantuno per cento di affermativa
E devono farlo in maniera indipendente affrontare queste minacce a farlo insieme agli Stati Uniti se vedete
Con l'acqua
Fra colonna
A destra questo con scritto EU undici
Il cinquantaquattro per cento e pensa che le minacce debbano essere affrontate insieme agli Stati Uniti contro il quarantatré per cento e questa è stata una delle
Risultati più sorprendente della nostra ricerca
Che gli obblighi europei e gli italiani non hanno raggiunto queste conclusioni in precedenza negli anni precedenti anche se rimangono ancora oggi molte
Motivi di frizione fra Stati Uniti ed europei per abbiamo rilevato che molti europei il maggior parte dei di americani hanno
Concluso che queste minacce saranno meglio affrontate insieme
Eccome in che maniera
Le navi a perdere verso una maggiore responsabilità
Fernando De più ottantaquattro per cento contro il quattordici
Aumentandolo l'interscambio settantaquattro e ventuno con un impegno di più soldati questo dell'interscambio parla solamente un ruolo
Tradizionale dell'Unione europea impegnare più soldati nelle missioni di peacekeeping cioè una percentuale piuttosto
Altra sessantotto
Per cento qui gli italiani sono andati in poi in sono un po'ascesi ma sempre a un livello piuttosto altri cinquantotto per cento
E poi impegnare figurazioni qui c'è un disaccordo del settantasette per cento impegnare dico le truppe in azioni di guerra
Tra l'altro l'Unione europea già impegna soldati in molti scenario andiamo a più nel dettaglio
In favore a truppe assoldati per l'assistenza umanitaria nel Darfur
Ottantasei per cento degli italiani a favore delle truppe in un dar forza
Nei Balcani sessantasette per cento degli europei e settantatré per cento degli italiani anche qui una percentuale molto elevata ricostruzione in Afghanistan
Sessantasei per cento degli europei
E al settantasette per cento non indicata depositi ad italiani a favore cessate il fuoco nelle da no meridionali cinquantanove orafa sessanta sei italiana
Mi
E invece come vedete Lella tendenza sentenze si inverte chiedo scusa per operazioni di combattimento di guerra vera e propria contro i talebani in Afghanistan abbiamo sessantacinque per cento dei contrari e ventotto per cento di italiani contraria
Quindi la questione non è così semplice non è che Illy Unione europea paga e gli Stati Uniti e mandarne salutati nell'opera e questo l'ho detto al Dipartimento di Stato in occasione della mia
Conferenza gliene ha date Just ammantandosi già stati spiegando le sue truppe in molti scenari pensate al suo danno aveva al suo da una libera meridionale ai Balcani quindi piuttosto di vedere chi taglia chi fate delle come di ripartire le stesse
Adesso vediamo quali sono le minacce globali e le potenze emergenti qui entra in gioco la questione della percezione della minaccia a questa parte dell'indagine per me
Indica veramente quello che è stato il cambiamento nelle relazioni transatlantiche negli ultimi anni
Questi relazioni non sono a giusto come ciascuno percepisce l'altro quanto piuttosto come ciascuno percepisce il modo dall'esterno dei due
Soggetti
Abbiamo chiesto
Come pensate di essere direttamente colpiti o influenzati dalle minacce perché abbiamo chiesto appunto alla Venezia energetica la crisi economica il terrorismo internazionale diranno crea Rizzato problema dei però dei rifugiati e degli emigranti diritti che l'islamico la diffusione mondiale delle malattie pensata l'influenza aviaria e il riscaldamento globale allora vedete negli Stati Uniti
I segreti sessantanove più minacciati
Da
Da influenza aviaria per esempio che diamo alle stesse Cicero e dalla
Dati il cambiamento globale vediamo alle altre qui
De qui devo dire che la percentuale italiana molto vicina quella europea ma le percezioni te ne emerge su due punti l'ottantasette per cento degli italiani sono piuttosto preoccupati l'ottanta per cento sono preoccupati dei flussi di immigrati clandestini qui
Sento no una percezione di rischio maggiore non soltanto degli europei ma anche degli stessi americani che è un altro è integralismo islamico perché gli italiani hanno la percezione di rischio del sessantacinque per cento più degli europei cinquantaquattro del americane il cinquantanove
E questo dovrebbe farci
Dibattere per riflettere mentre su altre cose ma dipende sa
Energetica e il terrorismo più o meno siamo allineati già questa stessa domanda era stata fatta nel due mila cinque e abbiamo visto
Che c'è stato un cambiamento negli Stati Uniti
Più o meno lo stesso se gli immigrati pochi cambiamenti sulle altre mentre le cifre europee rispetto a quelle americane dal due mila e cinque ad oggi sono ventenne
Diverse c'è stato un aumento tanto sugli immigrati sull'integralismo sul terrorismo aumentano dell'undici dodici quattordici per cento in su questo ci sia
Colpito ci ha fatto pensare
In particolare che le medie europee e americane
Si stanno avvicinando sul lato eccezione della minaccia mentre per quanto riguarda il terrorismo la differenza era il di l'otto per cento fra i due blocchi oggi e del nove nel due mila cinque per quanto riguardava l'integralismo avevamo un dodici per cento adesso cinque per cento di differenza di percezione e quindi si stanno avvicinando queste opinioni che la differenza fiumi
è evidente né in Germania si passava dalla trentadue per cento al
Tedesco al ventuno no italiano per il terrorismo e ugualmente le stesse cifre analoghe per l'immigrazione di Foggia trentotto e ventiquattro per cento allora
Ma allora ci siamo chiesti cosa è successa nel frattempo perché c'è stata questa percezione cambiata anche se nel frattempo grazie a Dio non ci sono state gravi perdite di vite in seguito a questi
Il terrorismo o integralismo né in Magnanini tagliarla minaccia è stata percepita in maniera diversa se non soltanto perché ci sono stati questi attacchi così plateali ma anche
Per il fatto che alcuni di essi sono stati scongiurati sono stati scoperti servizi ma anche accadessero
Pensate a
All'idea di non essere più isolati era se più un'isola ma di fare parte di una minaccia globale e quindi adesso la che si sezione del mondo esterno tra europei e americani
Più vicina più prossima e purtroppo anche molto più diciamo triste minacciosa vediamo
Le preferenze per quanto riguarda l'Energia dobbiamo ridurre la dipendenza anche se aumentano i prezzi e questa è una domanda posta dobbiamo aumentare la cooperazione anche se i Paesi con cui sentiamo i rapporti non sono dello fece oppure
Dobbiamo applicare sempre più pressione diplomatica anche se aumentano le tensioni allora vediamo i costi per le persone per la gente comune vero tema è vedere piuttosto credo vorrei la dipendenza negli Stati Uniti maggioranza cinquantaquattro per cento
Europa una cifra minore
Di
Aumentare la cooperazione anche con Paesi non devo
Grati se pensate alla Russia allegramente applicare repressione drammatica e basta
D'Italia e si trova
A mezza strada ridurre la dipendenza casse crescono i prezzi vedete trentotto e aumentare la cooperazione al trentuno
Forme
Gli Stati Uniti hanno
Collaborato cioè si dice sentite hanno collaborato con i dittatori e invece vediamo anche distese vittima di non ridurre la dipende Enza anche se i prezzi aumentano e invece più basso il valore di teso ad approvare la collaborazione compresi anche se non democratici
Quindi ridurre ti tendenza aumentare cooperazione applicare pressione diplomatica
Quando ad esempio negli Stati Uniti questi dati sulla dipendenza energetica e i cambiamenti climatici e se si pensa
Ai tedeschi e al presidenza tedesca nel G otto
Fondo se guardiamo alle preferenze non centottanta differenza fra la riduzione della dipendenza e l'aumento della cooperazione
A me sembra destra vediamo
Che
E il Regno Unito dove c'è un profilo più simile a quello
Dei leader Stati Uniti
Passiamo alla Russia ogni anno circa chiediamo della Russia
La domanda e la Russia pensate sia una minaccia ma che si intende per minaccia
A oggi quest'anno abbiamo
Concentrato la nostra domanda su quattro particolari settori il ruolo della Russia come fornitore di energia cinquanta la loro pelle cinquantotto americani settantatré per cento degli italiani sono preoccupato di questo fatto della Russia che è un vicino avvicina poiché la Russia l'Ucraina nel Caucaso come fornitore di energia
Invece cinquantasei sessanta nel secondo blocco fra europee italiane sessantanove di americani nel di preoccupazione per così dire nel comportamento delle russe nei confronti dei vicini
Il decremento della democrazia in Russia lo vedete nel grafico il ruolo della Russia all'estrema destra nel fornire armi alla medio
Residente settantadue per cento degli italiani più prossime agli Stati Uniti al settantanove rispetta gli over sessantacinque
Perché quindi italiani e americani percepiscono in alcuni settori la
Ri emergenza per così dire della Russia come una minaccia più noti e altri Paesi Francia Regno Unito Germania queste per ciascuna delle quattro aree su cui abbiamo fatto le domande
A destra vedete la Germania e in Germania c'è maggiore preoccupazione rispetto sia all'Europa che
Alla agli Stati Uniti di
Rispetto ai nel comportamento al l'atteggiamento piuttosto della Russia c'è una differenza quasi e del centodieci per cento ed entro quindici più alta rispetto al Regno Unito quattordici rispetto alla Francia
Quindi anche però nei confronti della Russia ci deve essere una maggiore collaborazione con gli Stati Uniti che con la stessa Germania trovava
In Afghanistan abbiamo parlato
O
Dico lavorazione transatlantica ci siamo chiesti cosa fa siamo chiesti cosa fare in questa collaborazione transatlantica bene per l'Afghanistan già operiamo insieme le cifre
Indicano anche l'approvazione si è avuta
Dell'invio delle truppe in Afghanistan sapeva di costruzione settanta per cento europei sessantasette anni sessantaquattro americani e invece truppe da combattimento vedete le cifre sono molto più bassa
A e se invece la cifra americana di lotta contro i talebani molto alta che abbiamo operato una di Simona
E un po'cambiato idea perché ogni volta che mi trovo a parlare con gli europei mi preoccupava
Che gli europei Toaff non averla facevano tanta differenza fra l'Afghanistan nell'Iraq diceva no che il Medioriente era una zona problema problematica ma abbiamo visto che invece c'è questa tendenza favorire per a contribuire alle risorse di ricostruzione è una tendenza crescente in Europa la tendenza che è importante operare al meglio una distinzione
Qui vedete
Scene sessantaquattro seicento
La nuova diapositiva la Spagna
All'ottantuno per cento dopo Madrid ricorderete le truppe spagnole hanno abbandonato il rilevante
E Zapatero disse che avrebbe vedi spiegato le truppe in Afghanistan e sembra che abbia avuto sostegno
In questo da parte dell'opinione pubblica
Germania cinquantasette per cento
C'è stato un dibattito vivace in Bundestag su cosa fare in Afghanistan ecco perché la cifra è dei cresciuta
Anche se vediamo che oggi il linguaggio impiegata sempre più quello di una ricostruzione per descrivere il mandato vediamo
Ho eran a uomini
Noi americani voi europei tutti preferiamo la diplomazia ma abbiamo chiesto e se la diplomazia non ce la fa
Nuove
Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo adesso a mantenere lo stesso livello di digressione diplomaticamente diciannove undici diciassette stessi livelli aumentare la pressione diplomatica
Oppure ultimo blocco mantenere la pressione diplomatica usando però l'azione di usare forza militare sin qui si dice dobbiamo fare di più dicono gli europei gli italiani ma moderni do
L'idea di mandare le truppe mentre gli americani dicono dobbiamo fare di più non escludendo la la possibilità di andare salutati ecco l'uso della forza
è proprio il terreno su cui si deciderà come andare avanti nei confronti del Afghanistan
E del come del come deve essere fatta questa diplomazia però è sempre difficile separare la ricostruzione dalla sicurezza
La proliferazione nucleare altri Paesi vorranno armi nucleari sì molte meno molti europei americani italiani temono questo oppure terrorismo fornire armi attorno al terrorismo si molti temono questo minaccia per l'Europa cinquantaquattro per cento degli europei il cinquantacinque per cento di italiani ritengono che lì Iran potrebbe minacciare l'Europa con le proprie anzi avesse le armi in loco nucleare
E questo Enna interessante relazione allo scolo missilistico utilizzerà le armi soltanto affini
Dissensi sono i i tassi dei rispondenti sono e più basse
Quindi mena c'era l'Europa
Vedete la Polonia rimasti maggior timore quel settanta l'Italia cinquantacinque per cento
Si attesta sulla media europea
Minori di timore in Francia perché hanno anche il deterrente nucleare e i Paesi basse non so se è poco
Me lo spiegasse noi non riusciamo a spiegare questo dato la Turchia molto rapidamente
Sapete lato perché ha avuto ma non parla un anno turbolento elezioni parlamentari e presidenziali un dibattito tra a lei la città democrazia fede islamica ecco il nostro termometro abbiamo chiesto ecco da uno accento qual è il calore del Paese incrementi nei confronti di altri Paesi
Le
Ottantasei e diciamo l'amore della Turchia per se stessi è questo gli americani abbiamo novanta per cento al valore di novanta però fa un un dica Mario enorme tra la Turchia e tutti gli altri
Quindi quarantadue gran liberi palestinese trenta per cento al trentanove e Iran ventotto gradi non per cento
Ventisei gradi per l'Unione Europea ventuno gradi la Russia undici gradi per gli Stati Uniti cinque grati perché Israele
La maggior parte degli altri Paesi ritengono
Che qualcuno che assomigliano a qualcuno ad esempio noi ieri abbiamo settanta gradi verso francese italiani ma questo secondo me veramente riterrai l'isola Lissoni isolamento turco quindi
Star allontanandosi dall'Occidente andando verso est ma no nell'est a ovest si sta ritirando in se stessa adesione all'Unione europea cosa positiva
I dati per la Turchia sono scesi dal settantatré per cento al quaranta per cento nel nel di tre anni due mila sette
Prima di passare agli italiani vorrei sottolineare che le percentuali più elevate degli europei ritengono che la dizione purché non sia né negativa ne positiva
Ma cosa c'è una certa ambivalenza
è interessante notare che le cifre europee non sono cambiati gli ultimi quattro anni c'è stata una flessione primo anno ma rimangono più o meno le stesse negli anni successivi vediamo la media europea
Regno Unito Francia e Germania però in Francia in Germania sono veramente a livello di basso profilo cento per la Francia sedici per cento per la in Germania
Ritengono che sia una cosa positiva probabilità dell'adesione la media europea del in quanto a sei per cento alla metà del
Integra ma Regno Unito settantatré per cento mentre la Turchia ventisei per cento del Paese con la
Minore fiducia in questa prospettiva molti sottolineano che
La Francia trentuno per cento
Se è per questo la Turchia ritiene che sia poco probabile adesione alla
Unione europea
La NATO la
La NATO e l'istituzione transatlantica che legava la Turchia agli Stati Uniti e l'Europa
Cambiamenti fortissimi siamo arrivati da da cinquantatré per cento ha una sezione in cui un terzo del sito turca ritenga che la NATO sia ancora e se anziana molti
Si rifiutano di di di rispondere in molti ritengono che non sia più essenziale sarebbe interessante vedere se questi dati cambiano col nuovo governo
L'opinione europea rimane critica dell'Amministrazione statunitense ma rimane aperta ad un partenariato strategico sulle minacce internazionali americani ed europei hanno con preoccupazioni comuni Energia terrorismo e Russia gli europei lo sappiamo
Temono i conti il combattimento ma non temono il dispiegamento delle truppe a secondo il mandato e da ultimo la cooperazione sull'Afghanistan e sull'Iran richiederà una approfondimento del lavoro e l'attenzione sulla questione dell'uso della forza
Spero che i risultati siano stati interessanti adesso passeremo allo studio del professor
Il Isernia Peri sulle classi dirigenti europee grazie
Vediamo se la tecnologia ci aiuta
Bene buongiorno io sono Pierangelo Isernia dell'Università di Siena ivi presente o questa nei risultati di un
Inchiesta che dall'anno scorso
Affianca quella del Transatlantico cioè insanabili che è in atto dal due mila due e che concerne le e lì europeo l'élite politiche IRI
Burocratiche europee perché è un campione di parlamentare i
Dei di
Scusate
Essere ottimista
Ho parlato forse troppo presto
Voi
Okay c'è qualche problema forse nel muovere Lenz Larizza
Che investe un campione di parlamentari europei di nove Paesi nove paesi che sono parte nel senso che antiche trend sono anche parte del Parlamento europeo più un campione di alti funzionari della Commissione
E del Consiglio dell'Unione europea i dati che io vi presenterò sono stati accolti tra il luglio e il scusare tra il maggio il luglio di quest'anno su un questionario identico a quello che è stato condotto per
L'opinione pubblica e concerne le comparazioni concernono i nove paesi
Membri del Parlamento europeo anche le transatlantica e quindi i dati possono leggermente variare in alcuni casi più di altri perché i nove paesi membri del Parlamento europeo persone tra sottratti trenta
Sono anche diciamo così tra gli alleati degli Stati Uniti che hanno subito la maggiore riduzione del sostegno nei confronti degli americani io voglio affrontare fondamentalmente quattro temi
Primo voglio mostrarvi come il pubblico l'élite europee vedono il problema degli Stati Uniti secondo la concezione che essi hanno del ruolo dell'Unione europea nel mondo
Terzo una serie di sfide di politica estera e le implicazioni che queste sfide hanno per i rapporti tra élite di opinione pubblica in Europa e infine voi conclude un qualche considerazione sul ghetto tra questi due gruppi
Dal due mila due come ha detto John Glenn conduciamo questa inchiesta sull'opinione pubblica europea americana sulle rapporti transatlantici che se uno dovesse descrivere sinteticamente le cose su cesso potrebbe dire questo che come un rapporto matrimoniale che avuto una grave crisi una grave crisi legata nella fattispecie all'Iraq
Crisi dalla quale diciamo così uno dei due partner ha cercato di
Sforzarsi di riconciliarsi con l'altro ma l'altro offeso fondamentalmente non ne vuole sentire parlare presso è fondamentalmente il quadro che noi abbiamo dell'opinione pubblica europea
A proposito dei rapporti con gli Stati Uniti a partire dal due mila tre fondamentalmente sino ad ora il quadro né sostanzialmente mutato nei rapporti tra Stati Uniti l'opinione pubblica europea
Presa campagna di
Riconciliazione che l'Amministrazione Bush al iniziato subito dopo la campagna che era accordi
Più con la seconda amministrazione invece a sostanzialmente avuto successo a livello di élite politiche europee
Alla domanda se hai sia desiderabile una forte leadership americana
Non più di un terzo del pubblico europeo dei nove Paesi membri che sono anche parte del Parlamento europeo ritiene che questo sia il caso mente più del settanta per cento dei membri del Parlamento europeo e
Più del settanta per cento dei membri della Commissione del Consiglio ritengono che invece ciò sia desiderabile consiliare che dal punto di vista politico per alcuni commentatori americani il Consiglio io e in particolare la Commissione dovrebbero essere un po'la roccaforte non dell'antiamericanismo una parola troppo forte ma sicuramente la roccaforte di opposizione dell'Europa più autonoma dagli Stati Uniti
Questo non è assolutamente il caso non lo è nel due mila sei non lo è nemmeno quest'anno in effetti la Commissione del Consiglio sono
Cioè il più accesi sostenitori della partnership transatlantica
Dovremmo affrontare le minacce globali in partnership o in maniera indipendente dagli Stati Uniti come vedete l'opinione pubblica e divisa mentre non vi è dubbio a proposito delle élite che questo sia il caso che cioè
Vi debbano si debbano affrontare questi problemi in stretta cooperazione con gli Stati Uniti il settanta per cento quasi del membri del Parlamento europeo non mi son dati e l'ottanta per cento degli alti funzionari della Commissione del Consiglio ritengono questo
La NATO essenziale o l'abbiamo fatto il briefing alla NATO Donata svolse del GME SDO
Diciamo così il il funzionario l'altro molto contenti di scoprire che la Commissione del Consiglio solo tra i loro più accesi sostenitori l'ottanta per per circa dei membri del Consiglio della Commissione europea il settanta per cento dei parlamentari europei e ritengo che la NATO sia pure essenziale
Poco più della metà dei membri l'opinione pubblica dei nove paesi soldatino ritengono lo stesso
Dobbiamo anche dire che l'élite politiche e ancor più l'élite burocratiche vedono il mondo in una maniera leggermente più benevola del pubblico europeo
Da questo punto di vista diciamo così la Commissione del Consiglio sono sicuramente il più
Ben disposti nei confronti di tutti i Paesi sui quali chiediamo di esprimere
Sul termometro risentimenti
Il il sentimento di ciascuno degli intervistati
Come vedete i membri del Consiglio della Commissione sono mediamente più alti su tutte le posizioni sia sulle istituzioni Paesi chiamalo come l'Unione europea gli Stati Uniti sia sui Paesi che amano meno come l'Iran da questo punto di vista i parlamentari solo di gran lunga vicini all'opinione pubblica ma mediamente in più ben disposti verso gran parte dei Paesi son dati e di nuovo possiamo notare che nei confronti degli Stati Uniti in via di gran lunga più simpatica che per quanto riguarda il pubblico
E ciò dovuto al fatto che la le élite ritengono l'Amministrazione Bush
Tutto sommato in grado di gestire problemi mondiali no questo diciamo testimonia che fosse della
Sincerità con la quale rispondono del fatto che non è semplice conformismo quello che ci stanno dicendo
Bush non è ha fatto l'Amministrazione Bush non è affatto simpatica né alle élite politiche dove comunque un
Trentaquattro per cento del due mila sei dichiarava di approvare la politica è stata messa sulle Bush né tanto meno a livello di Consiglio e di Commissione
Differenza tra il due mila sei due mila sette legata al passaggio dal due al dodici per cento essenzialmente dovuto al fatto che quest'anno al contrario l'anno scorso noi abbiamo chiesto anche i membri del Consiglio che cosa pensavano di queste di questa Amministrazione
In buona sostanza che cosa succede succede che c'è a Stati Uniti
E d'Europa c'è un gap a livello di opinione pubblica un gap che non investe probabilmente l'antiamericanismo ma che rivela una une chose
Di scetticismo nei confronti di quello che il Governo americano può fare ma questo non c'è a livello di élite e questo apre un ghetto
Una distanza cioè all'élite e l'opinione pubblica siccome a quanto lei i parlamentari europei e i funzionari la Commissione siano rappresentativi dell'élite politiche nazionali lo possiamo discutere ma non è diciamo così immediatamente rilevante perché hanno interessato a vedere che cosa le liti tra virgolette più europei pensavano nel complesso di rapporti con tutti gli Stati Uniti però è un fatto che tra queste élite
I loro elettori vi è una grande differenza nel modo di vedere gli Stati Uniti alcune di queste implicazioni c'ha pure le implicazioni di questo stato di cose lo vedremo nell'ultima sezione
Come vengono il ruolo dell'Unione europea nel mondo da questo punto di vista diciamo così le distanze sono minori nel senso che tutti
Pubblico parlamentari e funzionari io ritengo che una maggiore leadership una più efficace leadership europea sia desidera
Scusate sia desiderabile
Vedo anche il mondo fondamentalmente nello stesso modo alcune minacce sono percepite come più gravi di altre come la dipendenza energetica il riscaldamento del pianeta altre sono ritenute meno due ha dei come la diffusione di malattie come l'influenza aviaria e così via notate che su alcune di queste in particolare sul riscaldamento globale del pianeta in genere Commissione e opinione pubblica sembrano vederle in maniera più
Simile che non i loro parlamentari mette su gran parte degli altri dati succede in genere il contrario
Come l'Unione europea dovrebbe affrontare queste minacce
Abbiamo sottoposto una serie di possibili situazioni strategie attraverso le quali
Queste minacce dovrebbero essere affrontate vi è un sostanziale consenso sul fatto che si dovrebbe spendere di più per l'aiuto allo sviluppo
C'è un sostanziale consenso a livello di élite
E leggermente minore anche a livello di opinione pubblica sul fatto che
Bisogna impegnare o l'Unione europea deve impegnarsi ogni ad impegnare le truppe ritorni Paesi in missioni di pace
Molto meno consenso dieci sull'idea di usare la forza militare e qui torniamo all'argomento che già John Glenn affrontato su quale non mi soffermo cioè sul gap che esiste tra
L'opinione pubblica europea opinione pubblica americana sull'uso la forza
Dietro e come vedete
Si riflette anche dei rapporti tra élite l'opinione pubblica anche le élites sono
Meno entusiasta del pubblico americano di usare la forza anche se leggermente più propense che non il loro elettorato
Anche qui come ovviamente ha già mostrato John Glenn abbiamo chiesto in quali circostanze sarebbero stati disposti a sostenere l'uso della forza
E vediamo di nuovo che al variare dell'impegno richiesto muovendosi da situazioni chiaramente umanitarie
A situazioni più problematiche per arrivare poi all'uso della forza in Afghanistan
L'opinione pubblica che diciamo così il colore azzurri colore blu scuro cala progressivamente come punto già John aveva evidenziato vi segnalo che in mediamente l'élite e in particolare i funzionari dell'Unione europea solo più favorevoli a ciascuna di queste missioni del loro pubblico e sull'uso della forza vi è una interessante differenza tra funzionari da un lato l'opinione pubblica dall'alto conto diciamo così le povere le politiche che devono rispondere ripete lo elettorati funzioni non sono responsabile a nessun altro vedo dirigenti
Invece l'élite politiche comunque devono rispondo io elettorati che sono fondamentalmente divise
Esportare la democrazia come giustamente ha detto il Presidente Casini è un termine un po'forte ove ne abbiamo chiesto sì l'Unione europea dovesse contribuire a stabilizzare a stabilire la forza e la democrazia in altri Paesi
Gran parte glielo spiego ricca ritiene che questo sia il caso
Non ho nemmeno mostrato i dati grandi maggioranze per questo anche tra le élite quello che è più interessante vedere cosa succede quando poniamo le persone gli intervistati di fronte alle possibili conseguenze di questa promozione della locazione ad esempio
Se questo sforzo di rafforzamento democrazia in altri Paesi dovesse portare al Governo leaders che
Si oppongano alle politiche europee e come vedete gran parte dell'opinione pubblica non muta idea e lo stesso fanno i leaders politici e i funzionari
Diverso discorso se chiediamo loro se sarebbero disposti a sostenere questi sforzi se ciò portasse al Governo in maniera democraticamente eletta leaders
Intenzionalmente chiaramente ispirati ai
Ideologica di tipo fondamentalista e qui come vedete
Vie una un un
Un variazione il trentadue per cento del pubblico europeo scusate del pubblico e per i nove paesi
Ritiene che questo sia il caso quindi sostanzialmente larga maggioranza il cambio opinione
Mentre il settanta per cento circa dei funzionari del Parlamento strade del Consiglio della Commissione e cinquantotto per cento dei parlamentari volesse non avevo idea che
Questo debba essere fatto anche se ciò può portare leader fondamentalisti al Governo
Quali sono le implicazioni della distanza tra opinione pubblica élite che abbiamo visto prima a proposito degli Stati Uniti è un fatto legato all'Amministrazione Bush all'Iraq come un fatto più sistematico
Oppure cercherò dimostrati
Ci sembra che i dati indicano che in realtà su molti punti vi sia una certa distanza tra élite opinione pubblica in alcuni casi questa distanza diciamo così e meno evidente sulla Russia mediamente su tutti
Il possibili comportamenti che la Russia può tenere che possono essere fonte di preoccupazione per l'Europa elette
Parlamentari ed élite amministrative sono mediamente più preoccupati dell'opinione pubblica o l'unica eccezione dell'esportazione di armi di distruzione di massa al Medio Oriente qui diciamo la Russia è un tema sul quale mediamente l'élite sono più preoccupate che le loro opinioni pubbliche anche se le opinioni pubbliche restano comunque a maggioranza preoccupate sia del il ruolo di lusso nella esposte sì all'Energia sia dei problemi democratici la Russia sia del comportamento dei russi nei confronti dei loro
Vicini più interessati a che cosa succede a proposito della Cina
All'interno del transatlantiche c'è sempre un dibattito su come europea americani vedono la Cina
Questi dati ci mostrano che in realtà le differenze principali paradossalmente non solo tra il pubblico per il pubblico americano ma tra l'élite europee e il pubblico europeo ed americano abbiamo fatto fondamentalmente due domande su la Cina abbiamo chiesto se la Cina e un'opportunità una minaccia dal punto di vista economica e abbiamo chiesto al alle gli interessati se la Cina è una minaccia militare o no come hanno queste due domande sono possibili quattro combinazioni
è interessante notare che una parte consistente del pubblico europeo e ai poveri per il pubblico americano ritiene che la Cina sia una minaccia sia economica sia militare
Totalmente diverso avviso sono i parlamentari europei e i funzionari della Commissione
L'ottantasei per cento dei funzionari la Commissione l'ottantatré per cento le funzioni del Consiglio e il sessantanove per cento de il élite parlamentare europeo ritengono che la Cina non è
Né una minaccia economica né una minaccia militare
Da questo punto di vista diciamo così le implicazioni di questo diverso modo di vedere le cose sulle lo stile le politiche nei confronti della Cina solo ovviamente foriere di interessanti interessanti conflitti
Abbiamo chiesto la stessa cosa sull'Iran che cosa dovremmo fare proposte dell'Iran giorno ha già mostrato i dati complessivi
Quello che il cui segnaliamo e che sull'Iran
Ove anche sua su altri punti i funzionari e parlamentari sono sostanzialmente
Più consapevoli che l'uso della forza deve essere lasciato sul tavolo come ultimo tavolo come ultima opzione rispetto all'opinione pubblica quindici a virgolette sono più disponibili a usare la poi ci seri provati ca nei confronti dell'Iran di quanto sia avvenuto pubblici
Che cosa succede se l'Iran sviluppare armi nucleari
Le preoccupazioni delle élite e dell'opinione pubblica solo sostanzialmente lo stesso le stesse scorro ora con due interessanti eccezioni la prima che cosa effettivamente l'Iran vuole fare acquisendo le armi nucleari il settantadue per cento dei funzionari della Commissione ritiene che l'Iran voglio accusare le armi nucleari sostanzialmente per scopi difensivi
Solo il cinquantuno per cento dei parlamentari europei cinquantadue per cento del pubblico europeo dei nove Paesi son dati ritiene la stessa cosa
L'Iran minacce all'Europa con la minuto reali il cinquantatré per cento nel pubblico ritiene che questo sia il caso solo un terzo o poco più di un terzo dei parlamentari e poco meno di un quinto dei funzionale la Commissione ritiene che questo sia il caso
L'ultimo punto e la Turchia la Turchia è un caso molto interessante la Turchia è un Paese che sta subendo una profonda trasformazione attualmente non sappiamo abbastanza su quello che sta succedendo in Turchia da quello che sta succedendo detto molto sinteticamente
Può non piacere la Turchia sta lentamente
Graffe dando i suoi sentimenti sia nei confronti degli Stati Uniti
Ma
Più interessante ancora sia nei confronti dell'Unione europea e ciò senza che questo a questo corrisponda una la leggo movimento da parte dell'Unione europea
Questo dato che è stato anche nutro ma riversa mostarda giorni
Lo rivela come i sentimenti dell'Unione europea nei confronti della Turchia e degli Stati Uniti da Confindustria tutti a siano sostanzialmente stabili leggermente in declino traggo mila tra il due mila sette mentre i sentimenti tutti nei confronti degli Stati Uniti ancor più nei confronti di Unione europea solo calati drasticamente
Il dato diciamo così
Violetto mostra il il declino delle attendersi da simpatia turca verso l'Unione europea
Lo stesso vale per l'atteggiamento nei confronti della partecipazione all'Unione europea questo dato è già stato mostrato da John quindi non mi ci soffermerò molto la Turchia è in netto calo mentre lo stesso non succede per l'Unione europea
Quali sono quindi inno che cosa si deve fare dei confronti da tutti a che tipo di
Orientamento bisogna prendere confronti la Turchia i nostri dati comparendo élite
L'opinione pubblica rivelano due cose importanti la prima e che mentre
Le élite politiche appaiono sostanzialmente
Divise in due gruppi una leggera maggioranza relativa a favore del sostegno dell'ingresso della Turchia
Una robusta minoranza a sostegno della non ingresso cenno un'opposizione all'ingresso la tutti in Europa sostanzialmente l'opinione pubblica europea non ancora formato un'idea precisa sull'argomento un
Quinto del pubblico europeo ritiene che sia una buona cosa un terzo ritiene che sia una cosa cattiva ma fondamentalmente un quaranta per cento l'opinione pubblica europea non ha ancora deciso in che direzione andare
Per un politologo come io sono questo significa che questo è un tema sul quale vi è ampio spazio per politicizzazione DAP altri partiti politici a livello nazionale o dell'appello notate per inciso come molto diverso il quadro per i funzionari dell'Unione europea
Maggioranze sostanziali dei funzionari della Commissione ritengono che la Turchia debba entrare in Europa minoranze fondamentalmente non più di un quinto ritiene che non debba entrare
Nel Consiglio le la situazione un pochino più complicata ma fondamentalmente di una maggioranza relativa a favore dell'ingresso
Tutto ciò sottende questa divisione tra funzioni tra Commissione e Consiglio e parlamentari e cioè l'opinione pubblica sottende una più interessante il problema che abbiamo cercato di catturare con questo grafico che ponesse immediatamente
Quindi
Ovvio però diciamo così seguire quello che vi dico e spero di convincervi ma abbiamo cercato di capire se i
Il sostegno per l'ingresso la Turchia fosse legato ha la percezione di minacce
Di qualsiasi genere minacce del fondamentalismo islamico minacce l'immigrazione e così via e che cosa abbiamo trovato abbiamo trovato che fondamentalmente più un parlamentare europeo
Più un cittadino europeo e preoccupato della minaccia proveniente dall'immigrazione
Meno desiderata l'ingresso nell'Unione europea
Come si dice inglese so fare il suo gol diciamo così è abbastanza logico logico più interessati a che cosa succede ai funzionari della Commissione I fosse nella Commissione succede esattamente il contrario
Chiunque si Ettore occupati dei problemi dell'immigrazione chiunque si ritiene che sia utile l'ingresso della Turchia nell'Unione europea da questo punto di vista tra la Commissione
I parlamentari che l'opinione pubblica vi è una netta divisione che c'è nel due mila sei questioni dati del due mila sei rimane nel due mila sette e questi dati concernono fondamentalmente la Commissione
Pongo al centro il Consiglio non concerne il Parlamento e operano concedo l'opinione pubblica ma concerne la Commissione il che ovviamente suscita interessati i problemi per la Turchia perché la Turchia sa che deve parlare diverse lingue diverse audience SIS
E copre che problemi anche per i negoziatori europei perché quelli che sono chiamati a fare i negoziati non necessariamente sono in linea con quelli che poi devono pagare i costi politici di questo
Concludo
Vi è quindi un gap tra opinione pubblica europea e loro élite
Sì
E i nostri dati sembrano indicare che in realtà questo gap e dal punto di vista politico più rilevante del gap che pure esiste tra le opinioni pubbliche europee e quelle americane perché
Perché il Garante opinioni pubbliche europee ed americane si riverbera
Al contrario di quello che c'è negli Stati Uniti si riverbera direttamente nel contesto domestico intende europeo perché acconciati delitto americane nel caso delle liste europee
Il che cosa fare nei confronti degli Stati Uniti è oggetto di visioni molto differenti tra l'elettorato che gli eletti
Secondo punto secondo l'ultimo punto lo stesso succede su molti temi di politica estera in realtà le divisioni tra Stati Uniti Europa a livello di opinione pubblica
Un pochino scolo dallo rispetto ad alcune divisioni tra élite europee e
Loro elettorati su temi come la Turchia e la Cina grazie
Grazie professore allora Lucio Caracciolo se viene qui a presiedere la tavola rotonda all'onorevole Mantica migliore Ranieri
Possono prendere posto
Ebbene
Se appunto grazie alla comincia
Sì comincia a domicilio
Ora io non
Oggi a voi e non no no sa insomma fate fate voi la tavola rotonda dicevo semplicemente che avvertiva semplicemente che
Presidente Casini ha dovuto andarsene perché
Aveva attira più importanti appuntamenti istituzionali e il il
E il dottor ricotta è in arrivo e in mezzo al traffico da quel che sembra
Peccato
Buongiorno io volevo innanzitutto congratularmi con gli autori di questa indagine che ormai appunto arrivato al sesto anno quindi è diventato un classico
E insieme alle congratulazioni fare qualche notazione banale qualche suggerimento per il futuro
Il suggerimento per il futuro che sarebbe interessante se non l'avete già pensato voi o se non l'avete già fatto condurre un'analoga analisi
Rispetto a quella condotta sulle élite europee con le ditte americane
Perché lì avremmo probabilmente qualche indicazione operativa
Particolarmente interessante su come si strutturano i rapporti transatlantici molto più di quanto non possiamo avere dall'opinione pubblica americana
In secondo luogo l'euro devo osservazioni invece di carattere più banale ma che credo sia utile
Ricordare a noi stessi
E che quando
Parliamo di rapporti transatlantici parliamo di rapporti fra grandezze non omogenee
Non solo in termini quantitativi ovviamente ma anche in termini qualitativi da una parte uno Stato un'opinione pubblica nazionale
Quella americana dall'altra un insieme di Stati in questo caso l'undici
Possono essere anche di più su dodici con la Turchia con differenti opinioni pubbliche nazionali e quindi la cosa più interessante che vedono sicuramente sulla Rete non è tanto la media
Quanto le differenze che ci sono per esempio tra polacchi italiani francesi romeni
Rispetto alle loro percezioni sull'Europa
E questa differenza si può misurare anche
Nella diversa attenzione che i nostri media danno l'America rispetto a quella che i media americani danno a noi nel senso che
Ovviamente i media europei anche quelli diciamo meno sofisticati sono pieni di America
Dalla politica la cultura l'economia la finanza e quant'altro naturalmente nelle guerre
Mentre i media americani sono non dico vuoti ma insomma molto meno
Propensi a interessarsi dei fatti nostri
Il che non vuol dire che ne conosciamo gli americani meglio di quanto non lo conoscono intendiamoci questo tutto un altro discorso ma vuol dire che c'è una
Produzione
Anche di immaginario oltre che di notizie ed ideologia
Molto più forte da noi rispetto all'America di quanto non ci sia in America rispetto all'Europa
E quindi tutte le categorie che noi costruiamo antiamericani anti-Bush Ciani
Sono categorie che naturalmente vanno prese con molto grano di sale con un belli pezzo di sale grosso e non considerate come delle verità indiscutibili perfettamente evidenti
è un aspetto che
Secondo me importante
Valutare nelle relazioni tra gli americani ed europei
E che in Spagna e che contribuisce a spiegare anche una certa mancanza di interesse
Americana verso di noi è molto banale ma spesso non viene evocato allora nulla a che fare né con gli interessi
Di carattere politico nei con questioni di pace o di guerra tanto meno con i valori e il fatto che l'Europa detiene una quota molto minore del debito estero americano
E quindi
Nel sistema di riproduzione della guaio Clai fa americana
Basato sull'assorbimento di capitali stranieri sull'indeboliti sull'indebitamento della nazione verso il mondo noi siamo l'otto per cento per l'Asia oltre il cinquanta per cento
Forse non sono indicatori sufficienti ma sono certamente indicatori necessari per capire il grado di interesse reciproco in particolare grado d'interesse americano verso di noi perché non si tratta unicamente di una questione finanziario economiche ma si tratta proprio di una questione culturale
Perché come sappiamo in America lo stile di vita non è
Uno stile mai la sostanza della vita associata di quella grande nazione
Che se questo sito di vita si basa così poco su di noi non vedo perché dovrebbero avere più interesse per noi
Un altro aspetto dato veramente spot per lasciare spazio agli interventi un altro aspetto che secondo me andrebbe meditato
E che qui non viene indagato almeno non in quello che ho sentito ma probabilmente
Ci saranno delle altre domande non lo so e
La percezione e qui veramente dovremmo parlare di antiamericanismo se non di qualcosa di peggio
La percezione europea che in molti sondaggi da fra le nazioni più pericolose per la pace nel mondo guarda caso Stati Uniti e Israele
Cioè ne abbiamo parlato di minaccia russa ma sarebbe interessante capire come mai gli europei percepiscono invece proprio questi due Paesi come i Paesi più pericolosi per la
Per la pace nel mondo
E allora qui tutti i discorsi su bus o non Bush forse lascerebbero un po'il tempo che trovano perché qui c'è un
Come si può dire insomma c'è un giacimento di carattere anche ideologico e probabilmente storico che non può essere liquidato con le maggiori o minori simpatie dato che è un
Giacimento non voglio dare un giudizio di valore che comunque
Si mantiene nel tempo naturalmente in casi di crisi si accentua e in casi di ricevere il maggiore tranquillità cala ma è un dato da da da considerare
Ultima osservazione
Molto spesso nella percezione quanto meno mediatica quando parliamo di rapporti
Fra Stati Uniti d'Europa parliamo di NATO
Lo facciamo sia perché ormai siamo abituati
A questa istituzione che
Ormai ha una lunga storia trovi se sia perché
La NATO significa il modo in cui
Spesso non sempre ma spesso europei e americani combattono insieme
E questo io credo il fatto che molto spesso si riduca tutto alla NATO
Significa
Aumentare quella percezione che non è positiva poi nelle relazioni transatlantiche per cui i nostri rapporti sono essenzialmente dei rapporti di carattere strategico militare
Il resto conta di meno
Certo il fatto che l'Alleanza atlantica si sia dotata di un braccio militare mentre non non abbia mai pensato di dotarsi di un braccio politico è anche significativo
è significativo quanto meno dell'interesse americano ad avere un braccio politico della sua pratica dell'interesse dei pari mi pare tendente a zero
Quindi se noi facciamo questa sorta di identificazione fra rapporti
Transatlantici e i rapporti nato noi rischiamo di slittare in una
Visione puramente militare e quindi anche
Per citare alcune fobie che sono presenti per ragioni storiche culturali parlo qui da italiano
Nel nostro nel nostro Paese presente che fanno parte delle culture politiche dominanti di questo Paese da sempre e non mi riferisco solo ovviamente alla sinistra
Un'ultima considerazione questa davvero finale quando si Sossi emerge da questo da questa indagine per esempio che c'è un ottantotto per cento di europei che vorrebbero un'Europa più protagonista
Sarebbe interessante capire e questo non so se è stato chiesto ma probabilmente sarebbe interessante farlo quanti sono per esempio disposti a pagare una tassa per questo cioè quanti sono disposti ad aumentare le spese per la difesa
Forse quello tutto otto per cento calerebbe
Mi fermerei qui salvo sottolineare
Che
è molto importante che queste
Indagini vengono fatte ancora più importante che vengano discusse mediaticizzato e perché purtroppo la discussione
Nei rapporti appunto euro americani e spesso basata su sensazioni sentimenti convincimenti ma qui stiamo parlando di indagini molto ben
Sostanziate di numeri tre quindi queste cose andrebbero non solamente fatte ma anche diffuse a livello mediatico e discusso il più possibile grazie
Grazie Lucio Rossi volevo volevo semplicemente dire tutto se è stata perfetta ma
Che apriamo una diecina di minuti a testa grosso modo perché
Dovremo cercare di finire in tempo per permettere all'onorevole Ministro degli esteri di parlare
Grazie che non c'è ma insomma speriamo che richiede
Sì grazie io
Qualche osservazione anche perché mia come dire colpi torna dichiarazione della Presidente Casini su
Il livello di ruggine nei rapporti tra
L'opinione pubblica americane e quelle europee io credo che questo vedo di ruggine vada un po'più
Come dire compreso
Compreso perché anche certe posizioni nei confronti della politica americana
Cambiano si misurano in un grado di tanto più americane tanto meno bluette
Cioè voglio dire Bush è texano Cogo e in
Lo dico con grande franchezza e senza ma nell'immaginario collettivo che ne dia irlandese cattolico
E quando noi parliamo diciamo il Presidente Bush e texano Chennedy Hernandez non si sa perché ma che medie dirle
Vuol dire che c'è una
Angelo nell'opinione pubblica nel sentire nel percepire queste rapporto tra Europa e Stati Uniti molto più complessa di quanto io credo noi diamo
C'è anche un atteggiamento devo dire negativo degli americani nei confronti degli europei
Voglio dire che
C'era un americano le europeo è sicuramente colonialista razzista schiavista colonizzatore ce le cose peggiori del mondo sono nate in Europa
E questo
Lo si avverte Rollo lo avverte anche l'europeo nei confronti degli americani parte perché lo nega
In parte perché
Si sente anche defraudato l'europeo di un ruolo
Imperiale che il Fondo ha avuto prego alcuni secoli
Cioè voglio dire questo velo di ruggine secondo me non va ridotto
Ha qualcosa di come dire di di di
Molto semplice di sentimento eccezionale molto radicato e molto profondo incide profondamente
Anche nelle percezioni di al
Alcune delle questioni che noi abbiamo richiesto
Cioè io sostengo che tanto più
L'atteggiamento prendo l'atteggiamento
Un riferimento religioso alle sette religiose che c'è indubbiamente nella politica di Bush
E in un'Europa relativista rispetto alla religione un forte elemento di differenziazione in per certi versi di condanna
Alcuni atteggiamenti per esempio il referendum sui matrimoni omosessuali che sono stati fatti congiuntamente alle ultime elezioni presidenziali qualche volta magari in maniera pretestuosa per
Come dire dividere ulteriormente il campo conservatore rispetto al campo democratico in Europa sono vissuti
In maniera diversa e cioè nel senso nessuno di noi forse un'Europa penserebbe di fare un referendum elettorale su un simile argomento
Questo perché secondo me va un po'
Come dire questi vostri dati vanno un po'
Ripuliti Orazio analizzati infatti non è un caso e qui credo
Il che non sia norma allora capire perché c'è questa grande differenza di atteggiamento di comportamento delle élite
Europee siano essi parlamentare o funzionari rispetto all'opinione pubblica credo che l'opinione pubblica nel suo complesso molto più senta questo venuti ruggine che evidentemente le élites razionalmente logicamente o culturalmente
Tendono a superare
Il secondo aspetto anche qui è un po'legato a a questo tipo di atteggiamento vapore comincia a diventare un problema molto serio ed è il rapporto
Con la guerra il rapporto con l'impegno delle nostre truppe o delle truppe europee Pina azioni di combattimento e direi questa sensazione europea che il peacekeeping sia un'operazione da Croce Rossa
Recentemente ha avuto un conferenza sul Darfur
E sentivo con grande
Come dire partecipazione il fatto che in Darfur le truppe saranno africane e gli europei forniranno solo la logistica
Sentivo questa differenza come come dirà io chiamo il condono diamo solo un sopporto ere logistico eccetera
Niente mi sono ricordato purtroppo sono vecchio che una delle mie prime manifestazioni politiche fu quella
Di sfidare della città di Milano con aree corone d'alloro per il tredici aviatori caduti a Kindu
Che non erano impegnati in un'azione di guerra ma erano impegnati in un'azione logistica di supporto al tipo dello
Cioè come dire anche il supporto logistico qualunque volta tu sei impegnato
Il rischio c'è e quindi va accettato a Taba condiviso non puoi separata
Il che vuol dire anche una logica tutta europea di separazione tra sicurezza e stabilità ricostruzione sviluppo eccetera
Io non lo so non riesco a Franco diventa adesso senza entrare in un dibattito politico di merito
Come si può immaginare la ricostruzione dell'Afghanistan o lo sviluppo dell'Afghanistan
Se esiste un freno parlo di guerriglia talebana è un problema voglio dire bisognerà un certo momento anche il come europei capirci
Perché poi è abbastanza strano quando poi sento gli europei chiedono impegno dell'Europa delle truppe europee tra l'altro truppe NATO impegnati in Afghanistan concave a tra loro profondamente diverso
Per cui abbiamo assistito
Episodi
Non certo
Come dire di successo per degli europei
Se poi le truppe francesi si rifiutano di aiutare i tedeschi che sono impegnati in una valle accanto perché il loro caveat lo impedisce
Cioè voglio dire qui c'è un problema di chiarezza nell'opinione pubblica europea e credo anche di politica e di scelte europee che va risolta altrimenti arrivo a quello che era poi il nocciolo nel secondo osservazione vado a chiudere che riguarda la NATO
Che apre un problema tra l'altro
Che è un coro un problema irrisolto noterà che l'esercito europeo perché la NATO di per sé blocca
Forse su questo io credo che in Europa
Più più forti e più consapevole del proprio ruolo
In una ridiscussione del sistema transatlantico di alleanza militare che la NATO non può dimenticare quali spazi ci sono per un'autonomia di un esercito europeo
Altrimenti resteremo e qui allora la polemica non è antiamericana ma il rapporto fra alleati edifici immaginarie se alleati alla pari se poi in un sistema di alleanze militari
è sempre un ruolo di secondo rispetto a un ruolo di comando dell'altro
E quindi questo tema della NATO secondo me andrebbe molto più sviscerato non interrompere ovviamente dal mio punto di vista è un rapporto con l'America ma per ridefinire un ruolo nato e un rapporto di
Più parità il più alleanze più autonomia per un esercito europeo
Chiudo dicendo semplicemente sulla Turchia io sono a favore dell'ingresso della Turchia in Europa
Non l'ho detto più volte ci sono anche impegnato su questa su questa strada
Vorrei ricordare che per noi europeo forse ha ragione Caracciolo qualche volta la media europea date detta degli inganni sulle risposte io avverto che c'è una sensibilità profondamente diversa anche sulla Turchia o quanto meno ragione diverse
Da un'orda un sud dell'Europa mi spiego io credo
Che chi pensa di riposizionare un baricentro europeo sull'area mediterranea e quindi
Riportare a una centralità della politica mediterranea vede in uno con un occhio diverso l'ingresso dalla Turchia in Europa non ne fa una questione religiosa islamica
Un po'di radici giudaicocristiane ne fa di un discorso di
Numero di abitanti di di
Presenza sul su un territorio eccetera
è chiaro che nel mondo del nord Europa il rapporto sulla Turchia o il problema di ingresso e la Turchia in Europa e visto in una maniera profondamente reso molto più legato certamente all'immigrazione alla religione
E questo forse è un tema da approfondire perché io credo che sull'ingresso alla Turchia in Europa
Che vuol dire poi tracciare i confini di questa Europa questo è un po'il problema si può giocare onestamente e seriamente il futuro di questa realtà europea grazie
Astenuti video degli atti
Grazie
Innanzitutto agli estensori di questi rapporti che consentono di svolge una
Riflessione approfondita
Ovviamente come tutti gli studi
Che hanno a che vedere con delle rilevazioni statistiche essi hanno il pregio e nello stesso tempo il limite di essere circoscritte rispetto all'oggetto della loro indagine
Per questo motivo io penso che sia molto interessante avere anche un'integrazione come qui ricordava direttore Caracciolo nella stessa inchiesta
Ringrazio anche ovviamente il Presidente Casini per l'invito e anche per la franchezza con la quale ha inteso introdurre questa nostra discussione perché mi libera dall'imbarazzo di dover considerare
La mia una posizione ideologica e la sua invece una posizione diplomatica essendo stato fin dall'inizio evidente che le posizioni del Presidente Casini pendono ancora rappresentare
Una parte politica alla quale io appartengo per contrasto confondendo peraltro
Sciocchezze
E anche a limite della indicibili TAR come
Il negazionismo post undici settembre che appartiene a qualche centinaio di pazzi che continuano a sostenerlo e invece un'enorme movimento pacifista che non ha nulla di antiamericano anzi
Ritiene che possa essere migliorato proprio su questo versante il tema e
La concretezza della convivenza sul nostro permette
Peraltro
è difficile pensare che quando questo rapporto indica la differenza di percezione tra la politica di Bush
E gli Stati Uniti sia un indice di saggezza e che quando magari lo dico io sia un indice di ipocrisia che vela un retropensiero però evidentemente queste sono
Argomenti che fanno parte della dialettica politica italiana
Della quale francamente stasera stamattina vorrei occuparmi di meno
Vorrei fare due considerazioni la prima e che ritengo assai importante
L'analisi della divaricazione sempre crescente tra le opinioni dell'opinione pubblica europea e quella del leadership
Delle élite anche perché la sola di individuazione di questa divaricazione non basta raccontare poi quale il ruolo che dovrebbe svolgere la politica
E qual è la sua funzione in un contesto nel quale la rappresentazione degli interessi pubblici avviene attraverso le forme istituzionali precise
E quindi questa divaricazione è un'ulteriore elemento non solamente circoscrivibili all'Italia di quella che
In tutta la nostra
Pubblicistica recente viene considerata l'antipolitica o la crisi della politica come io preferisco chiamare
Questa divaricazione
Non è semplicemente un'eredità di un atteggiamento culturale oppure di un accesso di informazione differenziato io penso
Che sia determinato dal presidio di interessi diversi
Che evidentemente per quanto riguardano le Little molto significativa per esempio in relazione alla Turchia la differenza di percezione rispetto
Alla ingresso o meno alla
Presenza o meno di forte immigrazione rispetto a quelle che sono poi le scelte che devono essere compiute dalle rappresentanze politiche e dal Governo
Questa indagine questa ravvicinata esigenza di considerare sempre più profondamente le relazioni che intervengono tra l'opinione pubblica il palazzo
Per realtà alla base anche della nascita di alcuni movimenti che non sono a politici ma che sono stati determinati anche dalla crisi globale di relazioni che esiste non solamente le tra gli Stati Uniti ed Europa
Ma in realtà
Tra una parte consistente del mondo e
Il resto del mondo penso per esempio i movimenti
Che sono nati Assia tale che poi si sono tradotti anche in termini di contestazione di fallimento rispetto all'Organizzazione mondiale del commercio in particolare quando ci fu l'ultima riunione di Cancun
Da questo punto di vista mi pare che un altro elemento emerga per me molto interessante da questa ricerca
E cioè che ci sono troppe minacce
E poche aspirazione comune ed è un non è un caso probabilmente se questa richiesta si fosse stata questa indagine fosse stata condotta qualche decina di anni fa
Mi sarebbero stati anche dei punti da sondare su quali erano le possibili aspirazioni Comuni verso il futuro invece ed è giusto che sia così visto il peggioramento delle relazioni
L'ente nazionali in questo caso intere atlantiche ciò che viene ad emergere e soprattutto la sottolineatura di quali sono le tante minacce che fanno da perno e da base
Per le relazioni interrato antiche e io credo
Per quelle a livello internazionale questo è un problema molto grave
Perché rappresenta una società che ha paura
E che infatti attraverso anche delle scelte concrete che sono state operate dall'Amministrazione americana soprattutto negli ultimi anni ha configurato lo stato di eccezione come la regola delle relazioni internazionali
Lo stato di eccezione per come viene definito insomma da Agamben da altri è la sospensione in qualche modo della democrazia
E se ci sono interessanti approfonditi studi io penso all'intervento fatto dal Ministro dell'Interno Schäuble del
Ministro all'interno tedesco sul difficile equilibrio che deve essere
Realizzato tra Intelligence sicurezza e libertà civili io penso che l'Inter dipendenze principale che oggi viene minacciata
All'interno delle opinioni pubbliche e anche la percezione quotidiana di un difficoltà a
Costruire un futuro comune basti pensare a quanto è difficile oggi per
I cittadini
Che non sono statunitense accedere al Paese dal punto di vista delle norme burocratiche dei controlli eccetera oppure a veri e propri programmi
E io penso dovrebbero essere oggetto di un riflessione più approfondita proprio per salvaguardare le relazioni
Tra l'Europa gli Stati Uniti come il programma shift che come si sa a due piattaforme una in Europa e una negli Stati Uniti dove vengono monitorati tutti
I passaggi bancari e che vengono resi accessibili al Dipartimento di Stato americano non si tratta semplicemente di privacy
Ma dell'effetto di una individuazione prioritaria dello stato di eccezione come è stato di regolazione dei rapporti internazionali
Per questo motivo io penso che sia assolutamente importante che
Si rifletta su quali sono gli elementi che in questo momento possono configurare una crescita di
L'influenza e anche di autorevolezza degli Paesi europei e dell'Unione europea nel suo complesso rispetto allo scenario mondiale anche perché per quanto riguarda
La riflessione che io faccio e che ha dato anche rapidamente a concludere non si può limitare
Lo stato delle relazioni internazionali ad una relazione interrato l'antica se non si coglie anche la crisi
Del funzione e del ruolo delle organizzazioni sovranazionali come le Nazioni Unite da questo punto di vista io penso
Che sia stato fatto poco anche se perché per quanto riguarda il nostro Paese
è stato fatto
Molto già con l'individuazione del missione in Libano che ripropone il ruolo centrale delle Nazioni Unite all'interno del compresso
Tutta la complessa gestione delle crisi internazionali te da questo punto di vista io sollecito un'ulteriore riflessione su quanto sta accadendo invece in Afghanistan dove non solo le opinioni pubbliche
Distinguono fortemente tra l'opera di ricostruzione e invece l'intervento militare
Ma siccome come diceva Mantica è evidente che vi sono
Degli elementi molto gravi
Che possono intervenire nella gestione di una crisi attraverso l'utilizzo dei militari io penso che sia ancora più necessaria la scelta di una cesura con una azione puramente di intervento militare e invece la riapertura di un tavolo negoziale e diplomatico per impedire che vi sia
Un ulteriore sviluppo di quel conflitto
Per questo io credo che
L'interesse forte concludo dealing generato da questo
Da questo
Rapporto stia proprio nel
Possibilità di considerare le relazioni tra
Stati Uniti ed Europa come relazioni all'interno di un contesto più globale
Non ho avuto il tempo di citarli ma ovviamente le minacce del clima e la gestione energetica
Le questioni relative
All'adesione alle convenzioni internazionali da Kyoto al Tribunale penale internazionale ma io penso che in questa fase
La cessione di sovranità sia una questione di sopravvivenza e la cessione di sovranità anche per l'Europa e anche per gli Stati Uniti alle dimensioni
Internazionali e globali della governance sia assolutamente indispensabile grazie
Grazie
Onorevole Migliore
Credo che prima di dare la parola all'onorevole Ranieri e vista l'assenza di Riotta concluderà Crespo
La la tavola rotonda
Dovevo avevamo
Volevo semplicemente riscontrare
Che stamattina secondo le notizie purtroppo deceduto la gente delle sismiche era stato gravemente ferito nelle operazioni in Afghanistan e che ci dà una cosa che naturalmente è molto triste per cui
Tutti quanti senza lacci associamo al dolore della famiglia ma che ci ricorda in maniera più puntuale
Il la alla gravità e la complessità
Delle missioni in cui siamo coinvolti malgrado i caveat
Che esistono che comunque
Riguardano un po'un po'un po'tutta il nostro personale all'estero nostro Paese in generale grazie deve che la parola alla presidente Ranieri
Grazie e credo che sentimento di dolore di
Gratitudine verso
Militare italiano deceduto non possa non
Essere espresso in questo momento
Ma io
Che apprezzo molto lavoro
Le indagini compiute
Quindi di dati che emergono da dai due documenti ci aiutano a
A portare avanti un'analisi sul temi cruciali del
Una situazione della situazione internazionale delle relazioni
Tra Europa e Stati Uniti
Per adesso la presentazione del dei rapporti avviene in un momento particolarmente delicato nelle nelle relazioni internazionali e nelle
Tiene i rapporti tra Europa e Stati Uniti
A sei anni di di distanza dall'undici settembre in una fase in cui
La stabilizzazione di Paesi come l'Iraq che l'Afghanistan
Nuove faticosamente tra insidie
E difficoltà
E mentre incombe il tema delicatissimo di
Il come la comunità internazionale
Debba fronteggiare la sfida del processo di arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran
E in un contesto di tale complessità il nodo del rapporto tra le due sponde dell'Atlantico appare cruciale come emerso dalla nostra discussione
Tra i tanti dati utili dell'indagine
Che oggi presentiamo io rifletterei su su quelli che confermano il divario che si manifesta ormai da danni
Tra le élites parlamentari amministrative europee
E le opinioni pubbliche sui temi transatlantici
Solo il trentasei per cento delle opinioni pubbliche dei nove Paesi membri dell'Unione esaminati
Ritengo non solo ritiene auspicabile una forte leadership statunitense nel mondo globale
A fronte del settantaquattro per cento dei parlamentare europeo del settantasette per cento dei funzionari
Il Consiglio della Commissione
Non solo il trentotto per cento del pubbliche europeo ritiene che le relazioni tra Stati Uniti d'Europa
Miglioreranno
Mentre lo ritiene possibile il cinquantotto per cento dei parlamentari e il sessantacinque per cento degli alti
Funzionali
Io credo che
Per abbia ragione il professor Isernia quando
Considera probabile che il divario
Sia frutto di una maggiore conoscenza dei problemi internazionali da parte delle élite rispetto alle opinioni pubbliche
Tuttavia non è solo un problema di insufficiente conoscenza di sofisticate questioni politico diplomatico
A me pare che il dato di fondo con cui fare i conti sia
La crisi della strategia adottata dagli Stati Uniti
Agli inizi del decennio
Per fronteggiare la sfida del terrorismo
Insomma il punto di fondo
E la crisi di consenso che attanaglia la politica estera dell'amministrazione americana
Che spiega
E in parte quel sentimento di sfiducia verso la leadership statunitense che si è venuto diffondendo nel corso di questi anni
Del resto i dati parlano chiaro
Il più inquietante riguarda la cosiddetta desidera abilità della leadership statunitense nel mondo nel due mila e due il
Primo anno dell'inchiesta
Un anno dopo l'undici settembre
La percentuale di europei che valutava che vedeva positivamente la leadership mondiale americana era al sessantaquattro per cento
Nel due mila e tre scesa quarantasei
Nel due mila e quattro al trentasei per cento e non si è più mossa di lì
Ed era anche inevitabile che in una certa misura tutto ciò si ripercuote esser sul soggetto istituzionale in cui si incarna l'alleanza transatlantica la NATO
La percentuale degli europei che la considerano essenziale per la sicurezza del proprio Paese è scesa dal sessantanove per cento del due mila e due
Al cinquantacinque Dio ci
Questo è il quarto un quadro preoccupante
Un quadro che conferma come scelte politiche discutibili sbagliate possano determinare un mutamento repentino OIR radicale dei convincimenti nell'opinione pubblica con conseguenze
Sui Governi sulla stabilità politica
Ora in questo quadro non confortante un dato permette di
Ritenere ancora possibile un rilancio della
Lancia un consolidamento della cooperazione euroatlantico la maggioranza dell'opinione pubblica anche sì di stretta misura
Continuo a ritenere la partnership transatlantica essenziale per affrontare le le minacce le sfide del nostro tempo
Così come è importante che
Le minacce dei rischi
Siano percepiti in maniera abbastanza simile dai due lati del dell'Atlantico e non era così fino a pochi anni fa
Ora da questi dati io ricavo
La conferma che all'origine delle incomprensioni dei contrasti tra europei e americani
Non ci sia quello che spesso è stato sostenuto una insufficiente consapevolezza dei rischi
Da parte degli europei penso al terrorismo
In realtà c'è una controversia
Circa l'efficacia della strategia adottata per fronteggiare i rischi e le minacce
Insomma a me pare
Che la crisi transatlantica chiamiamola così come parola forte
Non sia da ricondurre ad un cambiamento strutturale e irreversibile delle opinioni pubbliche
Massi sia legata alle scelte di politica estera dell'Amministrazione statunitense scelte che hanno prodotto del resto di questo si discute negli Stati Uniti
Ogni giorno
Hanno prodotto un offusca mento della leadership
Statunitense nel mondo
Il dato sulla promozione della democrazia esemplare
Di per sé è un obiettivo condivisibile promuovere la democrazia
Ma richiede un processo all'ombra leve che non può risolversi nell'uso della forza militare e non a caso il sostegno alla promozione dalla democrazia tra gli americani è scesa al trentasette per cento
Cava in entrambi gli schieramenti democratici e repubblicani
Ora se così stanno le cose concludo è evidente che la domanda più importante
Riguarda i possibili cambiamenti dopo Ianni dell'amministrazione Bush
Questione su cui l'indagine ci dice
Si manifestano scetticismo mi e certo non sarà sufficiente l'elezione di un nuovo Presidente Pepe risollevare le sorti delle relazioni tra Stati Uniti ed Europa io penso che
Tuttavia che le difficoltà di questi anni dovrebbero agevolare il farsi strada della consapevolezza che negli Stati Uniti
Nell'Europa da soli sono in grado di fronteggiare le le sfide le minacce del nostro tempo
Io penso che questa consapevolezza sia destinata a crescere
E certo dipende anche da quello che farà
L'Europa a me pare importante che l'ottantotto per cento degli europei sia favorevole a un ruolo di maggiore responsabilità dell'Unione nei confronti delle minacce internazionali
Cioè per gli europei restano ancorati a una visione civile della potenza europea
E tuttavia ha ragione anche qui professori Isernia quando disse che le divisioni con gli americani su questo punto sono meno nette di alcuni anni fa
Io
Continuo a pensare che
La crescita politica dell'Unione debba essere accompagnata da un rafforzamento anche delle sue capacità militari
E da una disponibilità maggiore dell'Unione ad assumersi responsabilità sulla scena del mondo globale
Concluso le difficoltà nelle relazioni tra europei e americani sono evidenti e tuttavia
Rispetto alla durezza del mondo contemporanea i fenomeni che si manifestano
La ripresa di toni nazionalistici da parte della Russia
L'ambizione che la Cina la volontà di potenza dell'Iran è il fondamentalismo che si manifesta minaccioso se esiste cessasse l'asse Europa Stati Uniti
Le prospettive sarebbero rovinose per la vita degli uomini del pianeta e per la libertà
Penso all'Iran guai se nel fronteggiare la vicenda iraniana si giungesse a una crisi nel rapporto tra Stati Uniti ed Europa sarebbe
Catastrofica insomma io penso che
Vi sia una necessità diciamo così
Che si muove le cose in direzione di una ripresa
Su basi nuove della cooperazione tra europee i
E gli americani
Sono convinto che in questa direzione si debba operare ciascuno deve fare la propria parte riflettendo anche sui limiti
E ieri valori che hanno caratterizzato le scelte degli Stati Uniti
E magari sono stata l'origine di incertezze da parte degli eventi europee nel corso di questi difficili anni che abbiamo vissuto grazie
Grazie onorevole Ranieri credo che possiamo dire sia dalle presentazione iniziali che da quello
Che è stato detto qua
Che i problemi sono chiari ma un po'meno chiaro è quello che diceva anche l'onorevole Migliore come uscirne cioè qual è cosa cosa Cipro cosa prospettarsi tre in avanti è una forte difficoltà
A ridefinire la strategie internazionali contro il terrorismo la cavità organizzata gli Stati in grave crisi
Ma direi anche con problematiche diverse il commercio internazionale per esempio o la stabilità finanziaria in un certo senso da queste indagini da queste cose a me sembra che si possa dire
Che l'Europa e Stati Uniti anno ambedue il problema di trovare una nuova sintesi
Di trovare un po'una nuova politico la Norvegia che sia in qualche maniera più soddisfacente
Nella soluzione dei problemi che sia più convincente per l'opinione pubblica
Nell'assoluta e quindi anche più efficace pro suppongo perché l'opinione pubblica non è che
Si possa prendere in giro all'infinito per per risolvere queste problematiche ringrazio i partecipanti alla tavola rotonda e per concludere e dare la parola ringraziandolo al signor Ministro degli esteri onorevole D'Alema grazie
Ma io vi ringrazio e chiedo scusa se impegni
Degli atti al mio compito istituzionale si trattava di dire
Un caso del consiglio d'amministrazione della Farnesina un organo delicato e importante soprattutto
All'indomani della presentazione delle leggi finanziarie
Perché la politica estera e anche l'amministrazione del Ministero degli esteri mi hanno impedito di seguire
Il dibattito
Chi ha accompagnato alla presentazione
Di di questo rapporto
E
Che ho letto con molta attenzione con molto interesse sia per quanto riguarda le tendenze dell'opinione pubblica
Coro pay americana
Anche molto interessante l'appendice dedicata alla Turchia
Sia per quanto riguarda
L'esame comparato delle tendenze in atto nell'opinione pubblica che delle opinioni delle élite
Che certamente non non coincidono del tutto non c'è dubbio per esempio che
Nella opinione delle élite si riflette in modo più pressante la preoccupazione di mantenere e rilanciare una partnership Euro americana
Che appare
Se più consumata diciamo nella fiducia di una più larga opinione pubblica europea
Credo che innanzitutto vorrei esprimere la la la gratitudine dal German Marshall found allo status Banca San Paolo
Allo Iaia le altre istituzioni che hanno
Reso possibile questo lavoro
Che certamente un strumento molto utile
Per chi abbia la responsabilità della politica estera
No io non ho mai pensato neppure in questo caso diciamo che
I sondaggi debbano
Cioè più guidare la politica
Che il compito della politica sia quello di accompagnare le tendenze spontanee della pubblica opinione
Però del tutto evidente che la politica non può non tenere conto di queste tendenze non cercare di capirne le ragioni
Perché l'unico modo di governarle verso obiettivi ragionevoli è quello di tenere conto
Di quello che si muove nel profondo della nostra società
Tra queste tendenze c'è un aspetto che io considero decisamente positivo
Cioè gli europei
Che pure sono scettici
Rispetto a diversi aspetti della integrazione europea
E in particolare sono sofferenti per eccessi normativi io per
Inclusività dell'Europa nelle politiche di bilancio
Tuttavia manifestano
Un certo bisogno di più Europa nella politica internazionale
Più di una maggiore leadership europea nella politica internazionale
Io effettivamente credo che questo sia un fatto positivo
Ritengo da tempo che la molla
Al processo di integrazione europea che è venuto
Detenuta per un lungo periodo soprattutto dalla
Dalle esigenze interni di riunificazione superare le ferite della guerra della seconda guerra mondiale dalla guerra fredda
Costruire il mercato interno
Certe è stata la molla principale oggi io penso che la motivazione è più forte al processo di integrazione venga proprio dalle grandi sfide internazionali
Che dalla bisogno che di fronte alle grandi sfide internazionali vi sia un'Europa più unita e in grado di essere un attore globale
Di esercitare una propria leadership
è vero che questo bisogno di Europa nasce anche da una caduta di fiducia nella leadership americana
Questo è un tema che molto avvertito anche negli Stati Uniti
E direi che uno dei temi cruciali del dibattito preelettorale in materia di politica estera
Sull'ultimo numero di fare a fare ciò bel saggio nel giudizio di due schede
Proprio il cui sottotitolo è il ritorno alla leadership morale americani
E sicuramente
Credo che dal punto di vista europeo
La critica democratica le ragioni che hanno portato ad un declino della leadership morale americana dalla guerra in Iraq
Agli episodi di violazione dei diritti umani legati alla lotta al terrorismo
Non c'è dubbio che questa critica suona
Familiare agli europei
D'altro canto insomma basta pensare quello che si è detto nel Parlamento europeo insomma nel corso di questi anni per rendersi conto come
Dalla guerra in Iraq in poi la impostazione americana della guerra al terrorismo è stato uno dei fattori che hanno creato una divaricazione più profonda tra opinione pubblica europea
E politica americana
Quindi ben venga la volontà negli Stati Uniti di riguadagnare una leadership morale tenendo conto anche di queste critiche che si levano
Da tanta parte della opinione pubblica internazionale
Tuttavia io credo che
La
Insomma
In questo
Declino della fiducia nella leadership americana si rifletta non soltanto un dato congiunturale
Legato
Alla impopolarità in Europa della politica dell'attuale Amministrazione americana
Che d'altro canto non è impopolare solo in Europa I generalmente impopolari credo che siamo ad un punto
Io ritengo che si rifletta
In cui visto anche un mutamento dell'equilibrio mondiale
E il bisogno di una leadership dei grandi processi internazionali che sia inevitabilmente una leadership più rurale e condivisa
Aderire questo non significa togliere nulla a ruolo indispensabile degli Stati Uniti
Perché è del tutto evidente che al di là di quello che possa pensare così quelle possedesse emergere dai sondaggi
La classe dirigente europea commetterebbe un errore catastrofico se non
Ritenesse
Che
Soltanto nella collaborazione con gli Stati Uniti è possibile anche aprire una nuova fase delle relazioni internazionali
Rimane ferma a mio giudizio l'opinione che gli Stati Uniti sono un'azione indispensabile
Negli equilibri mondiali di oggi
E nella capacità di fronteggiare le sfide che abbiamo di fronte
Tuttavia è il modo dell'esercizio di questa leadership che cambi
Che inevitabilmente non potrà essere una leadership solitaria
Ma dovrà esplicarsi all'interno di processi e di ora multilaterali
Cioè in dirigibile word è il titolo detenuti quel saggio il cui sottotitolo del ritorno alla leadership morale americane cioè
è compito degli Stati Uniti ma è compito importante dell'Europa a sostenere gli Stati Uniti in cui visto
Tornare a
Impegnare il mondo
Nella sua pluralità nelle sue istituzioni
In una forma di governo delle grandi sfide globali che non potrà che assumere un carattere più multilaterale
E non soltanto più multilaterale rispetto alla stagione dell'unilateralismo
Che in una certa misura si è già conclusa come poi cercherò di dimostrare dice
Ma anche più multilaterale rispetto a quello che c'era prima
Perché rispetto a prima sono cambiati e stanno cambiando gli equilibri mondiali
D'altro canto il peso relativo dell'occidente in termini economici in termini militari
Tende a ridursi
E
è ragionevole pensare che questo trend continui
Io credo che rispetto a quello che si riflette nei sondaggi
In realtà alcuni cambiamenti positivi nello stato di saluto salute e delle relazioni transatlantiche sia hanno già in atto
In qualche modo anticipando anche quanto potrà manifestarsi all'indomani delle elezioni americane probabilmente persino indipendentemente dal
Da chi possa esserne il vincitore in maniera più o meno accentuata evidentemente
Innanzitutto è già evidente che dopo la frattura dell'Iraq l'Amministrazione americana tende a ricostruire un rapporto con l'Europa nel suo insieme
Direi che la stagione di un rapporto transatlantico inteso come rapporto con una Coalition o cui links è finita
E
Un segnale in questa direzione si è manifestato già
All'inizio del secondo mandato Bush
Ma
Indubbiamente l'amministrazione e alla ricerca di un rapporto con l'Europa
Ed è alla ricerca di un difficile sforzo di gestire in modo multilaterale
Crisi
Che
Sono state magari aperte in modo unilaterale
Lo sforzo per multilaterali Zare la gestione del dossier iracheno evidente da parte americana
La richiesta di un impegno europeo
La pressione perché le Nazioni Unite tornino a Baghdad
Siccome siamo lontani diciamo dalle teorizzazione mi neocon delle Nazioni Unite come ente inutile
Siamo lontani oggi non del futuro
La gestione del dossier iraniano
Tornerò su questo punto perché lo consiglio a dei test più significativi che è stata una gestione
Fortemente combinata tra Europa e Stati Uniti e incardinata nella dimensione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Lo sforzo di una collaborazione regionale per uscire dalla crisi irachena
Che ha coinvolto come interlocutori altro che multilateralismo Euro americano anche i Paesi della regione compreso l'Iran
A me sembra sinceramente che
I sondaggi non riflesso nei sondaggi si riflette la frattura legata
All'unilateralismo
Della scelta della guerra
Ma si riflettono di meno ma anche perché è ovvio che poi l'opinione pubblica siamo arriva anche un po'dopo rispetto a
Processi politici si riflettono di meno novità
Che sono certamente già in atto
Sia dal punto di vista americano sia specularmente dal punto di vista europeo perché anche gli europei
Hanno dovuto prendere atto che la divisione dell'Europa
Nona non è stata produttiva di risultati positivi e che in definitiva
Il dividersi dell'Europa in un willing e
Antiamericani disegno un po'tradizionale ha portato all'impotenza gli uni e gli altri
E che e solo loro sul terreno di una rinnovata collaborazione con gli Stati Uniti
Un a collidere Scip che l'Europa può ritrovare una sua funzione
E direi che questo si riflette anche nella guida dei maggiori paesi che furono protagonisti diciamo del fronte del no
Al momento della guerra in Iraq non c'è dubbio che l'atteggiamento sia di Angela Merkel che di Nicolas Sarkozy verso gli Stati Uniti è un atteggiamento diverso rispetto a quello che si manifestò
Direi che c'è una certa specularità in questo mutato atteggiamento da una parte e dall'altra
Si riscopre la necessità di una collaborazione che certo è una collaborazione più flessibile più sulla più pragmatica
Che non comporta l'accordo al cento per cento su tutti i dossier
Che comporta uno sforzo di confronto di approfondimento di di discussione di ricerca comune di soluzioni di compromesso
Sarebbe lungo esemplificativa sotto tutti i dossier è così
A cominciare da quelli che sono più peculiarmente europea i come il dossier del Kosovo dove rispetto ad una certa accelerazione americana l'Europa ha scelto una linea di maggiore prudenza
Negli Stati Uniti ne hanno preso atto
Accettando un più prolungato negoziale riconoscendo in qualche modo che questa issue è innanzitutto europea
Quindi siamo passati ad una fase del rapporto euro americano rispetto
Alla crisi della guerra irachena che a me sembra più matura e che
Io ritengo
Che
Possa caratterizzare un
Una fase lunga
E cioè
Di una con leadership che riconosce il ruolo essenziale degli Stati Uniti
E la necessità di una collaborazione euro americana come condizione per affrontare le grandi sfide ma che interpreta questo in modo più aperto
Più maturo
Anche come necessaria disponibilità da una parte e dall'altra a discutere ad approfondire i punti di dissenso a ricercare necessari compromessi
In una logica che dal punto di vista europeo esclude sia l'accettazione acritica della guida americana
Ma anche un anti americanismo o l'illusione che l'Europa possa essere contrappeso rispetta ruolo americano che a mio giudizio
Sarebbero totalmente improduttive
E non aiuterebbero una capacità complessiva del mondo di affrontare le sfide che abbiamo di fronte
Aggiungerei diciamo a questo concetto di con leadership ospiti di collaborazione
Più matura
La necessità
Di una
Crescente consapevolezza
Del fatto che il governo del mondo non si risolve nel rapporto euro americano
Credo che
Questo sia un punto essenziale
Noi non non siamo più
Gli unici padroni nel futuro
C'è il
No non solo nel senso che c'è tutto un mondo e questo c'era anche prima ma nel senso che questo mondo che è fuori dal rapporto euro americano a recentemente peso economico forza militare
Volontà di incidere sulle grandi scelte che l'umanità ha di fronte a sé quindi
Il mondo che al di fuori dell'Occidente non è più soltanto un problema
Come nel passato
è recentemente un campo di forze reali con le quali ci si vede misura
In un rapporto necessariamente multilaterale
E l'idea che punto l'Occidente sia potenza relativa
E che chi questo secolo è il secolo della fine dell'assoluta superiorità dell'Occidente un'idea comincia a essere giustamente diffusa e di cui a mio giudizio innanzi tutto l'Occidente deve prendere atto
Perché questo comporta da parte nostra una capacità di iniziativa politica e non
Questo non comporta la fine del ruolo dell'Occidente
Perché per certi per
Per certi aspetti
E persino più in sé essenziale ancora allo scopo di mai governare un processo di integrazione e la collaborazione euro americana ma sulla base della coscienza che non siamo gli unici padroni del destino
Che questo si definiranno le scelte in un rapporto
Dialettico con
Grandi potenze emergenti Horri emergenti
O Paesi come la Russia che vogliono tornare ad esercitare un ruolo globale magari anche con lo spirito di rivincita di chi ha subito sentimento di umiliazione
Nel corso spirito di rivincita venato di nazionalismo ti aspetti non positivi preoccupanti però c'è
Ecco
Non stiamo parlando di ciò che è bene ciò che male stiamo parlando di ciò che
Che la la necessaria premessa poi per le valutazioni successive
E con questi interlocutori si deve fare i conti
Possibilmente evitando che questo allargamento del campo determini una frattura del mondo occidentale
Perché questo non sarebbe un fatto positivo
Io credo che questo allargamento del campo comporti anche una
Una riflessione sulle che sulle grandi istituzioni personalmente ritengo ad esempio che il tema dell'allargamento del G otto sia un tema
Di assoluta attualità
Diciamo è del tutto evidente che
Scusa configurazione attuale del G otto
Lo rende via via più inutile
Se non
Nella sua forma più odiosa cioè di essere bersaglio diciamo cioè simbolo racconti una vecchia forma di governo del mondo che è sempre più viene e spente
E quel tipo di consenso internazionale che a mio giudizio rimane utile
Non per sostituire le istituzioni le Nazioni Unite eccetera ma
Sicuramente per
Essere una sponda essenziale del sistema delle istituzioni multilaterali quel tipo di soluzione ha senso se rapidamente i ingloba era
Dal dalla Cina Sudafrica il Brasile insomma
Io credo che il numero maggiore vuole sia di arrivare a sedici dice uno a quattordici almeno ecco non a tredici come dice Sir così perché penso che
Nell'elenco di Sarkozy che poi è l'attuale autrice manchi un grande Paese arabo che secondo me ci deve stare
In particolare l'Egitto
Perché questo darebbe luogo ad una composizione più equilibrata dice
E più inclusiva
Io credo che
Da questo punto di vista diciamo il lei i sondaggi transatlantico trends che abbiamo visto offrono due casi che sono sicuramente interessanti
Diciamo anche di
Modi diversi di misurarsi con due grandi nodi
Delle quelli uno è il caso della Cina
Percepito o diciamo negli Stati Uniti
O come un competitore strategico militare quindi una minaccia militare e percepita in Europa più come una minaccia economica
Che e nello stesso tempo l'ascesa della Cina noi sappiamo che invece fuori dall'Occidente eh largamente percepita come una grande opportunità
Che questa diversità di percezione e tra i punti di vista occidentale pure tra di loro non coincidenti e la percezione internazionale
Pone qualche problema dall'Africa all'Ambra America latina
All'Africa il continente nel quale la penetrazione cinese enorme all'America latina
Che ha trovato nella crescita cinese asiatica un volano essenziale di ripresa economica perché senza l'aumento dei prezzi delle com'motivi segregate alle esportazioni verso la Cina eccetera la ripresa dell'America latina sarebbe stata assai più flebile quindi
Io mi trovavo in America latina quando ci fu il viaggio del presidente cinese Hu Jintao
Il quale in
Quattro giorni firmo accordi
Per un importo pari a quelli che noi europei stiamo negoziando da quattordici anni tra Unione Europea Mercosur diciamo senza venirne a capo dicendo e quindi certo fa una certa impressione Samperi
E non è certamente impopolare uno che arriva e compra la soia inteso cioè facendo crescere i pezzi molto popolare e non è visto come una minaccia ma come un'opportunità
Ora io credo che
Anche qui certamente
Europa e Stati Uniti devono misurarsi su come si affronta la grande sfida cinese
Nel senso che
Certamente è difficile pensare che il problema della della Cina lo si risolve in termini di
Nuova strategia di contenimento guerra fredda e i piedi di dirlo barriere doganali eccetera si può ragionare ci sono anche
Preoccupazioni comprensibili legittime
Quando Angela Merkel pensa che
L'Europa debba proteggere le sue industrie strategica dalla possibilità che vengano acquisite da fondi pubblici cinesi e russi probabilmente pone un problema reale
Anche noi ci siamo preoccupati quando lo Stato tedesco le a comprare i nostri telefoni diciamo perché
In epoca di privatizzazione non ci sembrava una soluzione brillante diciamo
Però al di là di questi aspetti
è evidente
Che la sfida cinese si affronta
Soltanto attraverso una politica di integrazione della Cina
Nel sistema delle regole internazionali
E nello stesso tempo una politica che appunto non essendo una politica di isolamento di contenimento ma una politica di integrazione in calzi la Cina sui temi dei diritti umani della democrazia
E naturalmente qui l'occidente se vuole riconquistare una capacità un primato sul piano dei valori dei diritti fondamentali a un serio problema di coerenza fosse spesso da questo punto di vista
E io credo che questo sia un problema
Quindi io credo che
Non c'è
Il minimo dubbio
Che noi abbiamo bisogno di fronte alla Cina di una strategia comune euro americana
Che questa strategia deve essere una strategia di integrazione
Ma nello stesso tempo ferma nell'esigere il rispetto delle regole
Delle regole del commercio delle regole di una serie competition
Delle regole internazionali che chiedono anche che la comunità internazionale si impegni per il rispetto dei diritti umani per la sicurezza e per la pace penso al Darfur penso la Birmania
Quindi una politica di integrazione
Che
E non sia diciamo una passiva Realpolitik che si attiva ma che non porti a nuove contrapposizioni e a nuovi scenari di guerra fredda
Un altro nodo essenziale per certi aspetti ancora più della congiuntura ancora più urgente
è la capacità degli Stati Uniti e dell'Europa di affrontare gli sviluppi della vicenda iraniana
Qui i sondaggi sono molto interessanti che c'è una
Percezione del pericolo della minaccia
C'è una larga condivisione della inaccettabilità di un Iran dotato di armi nucleari
C'è una netta divaricazione circa ha i mezzi
Nell'opinione pubblica americana rimane piuttosto alta anche se complessivamente declinante e la propensione al possibile uso della forza
Gli europei non sono favorevoli
Anche perché credo che le esperienze hanno dimostrato vuol che è molto difficile valutare le conseguenze di
Di atti di forza che possono avere un effetto destabilizzante di moltiplicazione dei pericoli anziché di contenimento degli stessi
Ora
Io credo che davvero su questo punto sarebbe molto grave che si aprisse una nuova divisione transatlantica
E credo anche che sia una questione delicata che non debba essere affrontata in modo propagandistico ideologico
Il problema non è se si deve essere più o meno duri con con l'Iran
Perché sinceramente questo è una concezione muscolare della politica estera il problema è quale possa essere una strategia efficace
Allo scopo di evitare che l'Iran si doti di armi nucleari
Ed è il concetto di efficacia che bisogna mettere al centro del confronto e non trasformarlo in un confronto propagandistico sulla durezza
Che non produce nessun effetto se non quello di
Creare delle divisioni
Di aprire delle crepe e quindi di rafforzare la posizione della leadership più radicali iraniana non c'è dubbio che
Per questo io ritengo che prima di incamminarsi a cuor leggero
Sul clima sulla strada di decisioni unilaterali che rompono quell'unità del Consiglio di sicurezza che noi abbiamo avuto sin qui
Bisogna valutare se la rottura dell'unità del Consiglio di sicurezza non sia alla fine un successo
Della leadership iraniana
Bisogna riflettere con serietà
No appunto sul grado di durezza ma se Lucien l'efficacia di sanzioni che sappiamo tutti quando non sono applicate dall'insieme della comunità internazionale perdono una parte della loro efficacia
Non è un tema ideologico è una questione concreta
E quindi riflettere su quali siano le sanzioni efficaci e quali invece risultino inefficaci
Noi non abbiamo mai escluso in nessun momento
Lo dico perché
I giornali di oggi parlano del forte iniziativa francese dell'isolamento dell'Italia sia capisca uno
Naturalmente il insomma si tratta di di
Sarà difficile trovare un'espressione che sia compita per giudicare queste cose la lettera di ricorso un errore della quale abbiamo parlato l'altra sera propone che l'Unione europea
Studi la possibilità di siamo d'accordo
è ovvio evidente che l'Unione europea deve valutare anche la possibilità
Di iniziative unilaterali non sarebbe la prima volta
L'Europa decise l'embargo delle armi verso la Cina dopo Tienanmen
Non perché fosse stata deliberata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ovviamente difficilmente può decidere per ovvie ragioni delle misure nei confronti della Cina quindi
Qui siamo di fronte c'è un aspetto di quel che è ovvio
Ma uscendo dall'ovvietà
Il problema serio è di valutare che cosa si può fare
Se sia conveniente farlo quando
Qual è il prezzo politico che si paga ad un eventuale rottura dell'unità del Consiglio di sicurezza rispetto all'obiettivo e qual è l'obiettivo non è quello di fare la propaganda antisraeliana questo non può essere un obiettivo della politica estera
Ma quello di indurre l'Iran a rinunciare alla prospettiva dell'arma nucleare
Il che a mio giudizio comporta inevitabilmente accanto alle pressioni alle sanzioni che parte quelle deliberate noi stiamo già applicato do e anche in modo oneroso
Dato che l'Italia è un Paese che ha intense relazioni economiche con l'Iran e ovviamente
Non per tutti c'è lo stesso onere l'onore e non si riparte si ripartisce equamente ovviare teso non fa nulla
Dico che noi sopportiamo maggiori oneri
Rispetto
Ecco tanti a chi alza più facilmente la voce ma questo
Questo è ovvio PUA può accadere
Ma lo dico per dire che noi facciamo il nostro dovere
Ma nello stesso tempo io ritengo che ci voglia anni che una più forte iniziativa politica
Perché evidente diciamo che
Se la strategia deve essere stecca il Carrozzo
Ci deve essere un equilibrio e nel momento in cui si rafforza la pressione deve essere anche più forte l'offerta politica
Di una via d'uscita alternativa
Cercando di evitare una condotta schizofrenica
Per cui si rende difficile il negoziato con l'Iran sul nucleare mentre si negozia sull'Iraq ove
O sull'Afghanistan l'altro giorno eravamo
A New York nella riunione del
Sì di si l'organismo gruppo dei Paesi che si oppone accanto a Motta chi
Il che secondo me non può che dare all'Iraq il senso di essere forti
Perché un Paese che viene chiamato a discutere
Delle principali questioni internazionali certamente non si sente isolato
Allora mi domando se
Non sia più ragionevole a un certo punto prospettare all'Iran l'idea di un negoziato che investe il complesso delle questioni nucleare ma sicurezza stabilità regionale
E se non sia ragionevole pensare come si è fatto con la Corea del Nord
E a cui si è offerto in cambio della rinuncia al nucleare
Un non soltanto un ampio programma di cooperazione economica ma anche una piena prospettiva di riconoscimento politico come poi si è visto nei ripresa di un rapporto con la Corea del Sud
Allora questo è il punto
E questo è il punto nel dialogo euro America
Come portare avanti una strategia efficace
Che si è in grado di prevenire un rischio grave
E non invece di portare ad una dibattito di natura ideologica
Quello che rischiamo quali rischiamo di sconfinare
Ci avrebbe soltanto l'effetto di produrre delle divisioni delle divisioni tra gli europei delle divisioni tra europei e americani
E quindi di rafforzare le posizioni più radicali nella leadership iraniana
Allora io ritengo quindi che anche questi esempi dimostrano
Due cose primo che senza una cooperazione è un'americana è del tutto evidente che
Noi
Che è impensabile
L'idea stessa poi di una più larga collaborazione internazionale
E secondo che anche una vecchia idea che la legge divisione del lavoro per cui insomma gli americani sono quelle dell'arte Power gli europei sono quelli della diplomazia non funziona più d'altro canto
So che
Noi in Medioriente abbiamo mandati soldati d'accordo con gli americani e gli americani hanno promosso una conferenza per la pace che speriamo che abbia successo
Il che dimostra da questo punto di vista che almeno per quanto riguarda la crisi israelo palestinese c'è un poco lo scambio delle parti disprezzo che la parte della responsabilità di sicurezza se le prese in questo caso l'Europa
Mentre gli americani sono finti protagonisti positivamente tutti noi siamo impegnati a sostenere questo sforzo
Proprio dello sforzo politico diplomatico essenziale cioè quello di
Spingere palestinesi e israeliani verso una nuova stagione negoziale
E io credo che questa combinazione tra uso della forza inteso come fattore di di stabilità di difesa della pace
E iniziativa politica e esattamente la combinazione alla quale dobbiamo lavorare per affrontare le crisi più delicate
Io ricordo che qualche mese fa in Italia si è aperto un dibattito
Perché qualche esponente politico non voglio tra il sottoscritto ma ricordo in particolare l'onorevole Fassino sostenne che bisognava negoziare con i talebani
Ricordo le ironie gli insulti
Faccio presente che il presidente Karzai ha proposto al Mullah Omar di diventare ministro del suo Governo l'altro giorno diceva
Naturalmente ha il valore se volete di una proposta provocatoria ma non solo
Ha il senso di una linea politica
Che mira alla riconciliazione nazionali allo scopo di isolare il terrorismo di Al carica
è qualcosa di simile a quello che stanno facendo gli americani in Iraq purtroppo con molto ritardo
Trattando con i gruppi degli insorti sunniti
Allo scopo di isolare il terrorismo di Al Qaeda
Forse con meno ironia vedete che poi lo verifichiamo
Gli americani spesso sono più flessibili e più intelligenti di certi loro supporter eccetera molti
Che inevitabile succede sempre così diciamo la nelle aree marginali e diciamo la flessibilità
Mentale arriva sempre dopo dice
è evidente quindi che per affrontare le più delicate crisi internazionali
Occorre una combinazione efficace de iniziativa politica sforzo negoziale e uso della forza
Ed è direi in questo che Europa e Stati Uniti possono ritrovare un terreno cruciale di collaborazione
E in conclusione io direi questo direi che anche se questi sondaggi soprattutto quelli di opinioni diciamo reni opinioni sono più simili ai risultati dei sondaggi sulle delle leadership come è ovvio che no
Anche se questo indagine riflettono un punto co particolarmente negativo delle relazioni
Euro americane
Che è il frutto il lascito di una fase non positiva
A mio giudizio McCain nei fatti della politica queste relazioni in realtà stanno migliorato
Che stanno migliorando sul terreno giusto di una comune responsabilità
E di una comune responsabilità in un quadro multilaterale
Che il futuro deve essere quello di una col leader Scip di un atlantismo pragmatico
Che passa attraverso la discussione la concertazione
Non si tratta più di una scelta di campo di fronte all'impero del male
Si tratta della collaborazione tra Europa e Stati Uniti in un mondo che cambia
Che propone grandi sfide comuni e nel quale
Europa e Stati Uniti insieme debbono sapersi sempre di più confrontare con nuovi protagonisti
In questo senso in questo senso
Io credo credo che noi oggi dobbiamo misurare il ruolo essenziale che all'Occidente ma anche le sue debolezze
E
Io credo che sia molto importante che
Tra americani ed europei che non soltanto a livello delle leadership politiche ma anche coinvolgendo più largamente i centri di ricerca di riflessione
Diciamo vada avanti uno sforzo di analisi di comprensione dei problemi
Di ricerca delle risposte innovative perché il ruolo dell'Occidente resta essenziale
Anche perché direi al di là del fatto che noi difendiamo i nostri interessi sono fondamentali dirò decidente anche fondamentale per i valori di cui siamo portatori
Dato che indiscutibilmente in questa parte del mondo i valori della democrazia della libertà dell'uomo dei diritti umani hanno trovato non sempre coerentemente ma senza alcun dubbio il più alto sviluppo
E il ruolo dell'Occidente legato all'affermazione di questi valori universali
Di cui il mondo globale ha bisogno
Dunque
Non è letti disse dell'Occidente di futuro ma la capacità dell'Occidente di ripensare alla sua funzione non mondo plurale
Di riproporla in un modo aperto coraggioso
E di farla di vivere attraverso una collaborazione tra Europa e Stati Uniti che rimane una chiave essenziale nel sistema delle relazioni internazionali grazie
Grazie signor ministro grazie a tutti quanti i partecipanti grazie a tutti voi che ci avete ascoltato con tanta pazienza e per l'interesse
E arrivederci l'anno prossimo il settimo