Essere europei oggi. Il percorso di un'identità tra passato e futuro

Buongiorno buongiorno a tutti allora ricominciamo
Oggi questo incontro della Fondazione sul tema essere europea oggi il percorso di un'identità fra passato e futuro
Ieri abbiamo ripercorso il bilancio d'un cinquantennio con particolare riferimento al tema dell'identità che evidentemente ciascuno dei relatori affrontato dal suo punto di vista oggi mettiamo i riflettori sulle sfide che ci attendono sulle prospettive della identità europea
Abbiamo un relatore che voglio ringraziare Anthony Giddens è qui a cui do la parola e poi un elenco di testimonianze particolarmente significative perché non vi sfuggirà che provengono da diversi punti di vista politici istituzionali
E nel caso del professor Monti da personalità che hanno avuto responsabilità rilevanti in Europa e che oggi continuano a seguire con grande attenzione prestigio il tema dell'Europa del suo futuro e forse anche della difficoltà in cui in questo momento ci imbattiamo
Darei la parola Auditel sempre solo leaders che voglio ringraziare per l'introduzione ai lavori di questa mattina
Ora ho davanti
Buongiorno a tutti
E per me è veramente un grande piacere essere qui stamane
Colgo l'occasione per esprimere me e la mia gratitudine alla Fondazione
Il compito è nostro compito
Odierno
Difficile anche perché l'intervento di ieri sono state di altissimo di altissimo livello
E anche oggi abbiamo oratori di grandissimo livello e sono onorato di essere tra tra loro
Il ministero Amato ieri ha fatto un'osservazione sulla riluttanza dei britannici nel modo in cui sono stanno in Europa io sono britannico ma sono invece fermamente convinto credo nel futuro dell'Unione Europea
Sono britannico ma credo in una maggiore una più forte integrazione europea non una più debole integrazione sono britannico ma credo nell'Europa come progetto politico
Per due motivi che illustrerò credo anche nell'Europa come progetto geo politico
Viaggiando per l'Europa in questi giorni cosa che io faccio molto sì si parla Sempre in toni pessimisti eccedente
Si dice che il progetto europeo stende difficoltà blocca atto la il fatto che la costituzione non sia stata approvata nei referendum significa che il Progetto Rocca in qualche maniera si è incagliato si è arenato a me non piace non piacciono questi accenti
Signore e signori dal e non credo neanche che siano esatte questa affermazione
Se guardiamo
All'indietro nel passato due o tre anni fa
Proprio perché il gran una autore americano aveva pubblicato un libro
Potere e debolezza da favorendo Witness in questo libro che inganna affermava
Che l'America il potere al
L'America il alla il potere la possibilità di plasmare
E il mondo le americani agiscono da una posizione di forza e l'Europa l'Europa l'ape debole
L'Europa secondo Keegan agisce da una posizione di debolezza e se si è debole
Sì è debole
Si è costretti a negoziare
Quindi la preferenza europea per il il multilateralismo discende direttamente dalla debolezza dell'Europa a fronte della forza degli Stati Uniti
Questa queste affermazioni oggi sembra veramente remote oggi dov'è la forza dov'è la debolezza dopo la débâcle irachena
Illy i limiti anche delle di un intervento da potenza militare
Più massiccia sono evidenti non riescono a la sul mare a forgiare il mondo come si riteneva possibile soltanto due anni fa
La situazione in Iraq
A ha visto un acconto una contrazione della potenza statunitense secondo me gli Stati Uniti non torneranno più ad essere la potenza dominante nel mondo
Come è avvenuto negli ultimi trent'anni quindi assisteremo ad una grande trasformazione delle relazioni internazionali dico subito che questo di questo io non sono felice il mondo secondo me ha bisogno di una forte leadership americana
Ma a tre anni dopo il dibattito innescato la Keegan un vediamo che il multilateralismo Mellone non è un segno di debolezza ma anzi è fonte di forza nella comunità
E internazionale l'Europa in quanto è un'entità multinazionale
E opta per il multilaterale non per una posizione di debolezza ma perché il mondo globalizzato deve essere gestito in questo modo non lo si può in qualche maniera costringere nella nel nello schema di Keegan
E quindi nonostante tutte le discussioni anche turbolente sull'identità europea io contrariamente a molti ritengo che si si è aggiunto il momento dell'Europa
Ma perché molti sostengono il contrario secondo me perché in parte
Hanno una visione rata dell'evoluzione europea noi oggi siamo riuniti per celebrare il cinquantenario detta dei Trattati di Roma
E ovviamente opportuno celebrare questo anniversario
Ma potremmo anche dire un altro da un altro punto di vista dimentichiamo che i i Trattati di Roma perché
Dovremmo forse renderci conto renderci conto che la storia d'Europa discontinua caratterizzata da discontinuità non è un'evoluzione lineare e la discontinuità più forte sono proprio è stata proprio diciamo è stato proprio il mille novecento ottantanove
Perché prima prima dell'ottantanove l'Europa non aveva problemi d'identità non aveva problemi di sicurezza
Su l'Europa era un pochino il si trovava dalla parte dei ribelli stretta tra il liberalismo americano il comunismo sovietico
Ma la transizione darmi novecentottantanove ha modificato il fenomeno europeo
E allora
Abbiamo questa questo interrogativo cosa rappresenta l'Europa
Dove dobbiamo tracciare i confini europei abbiamo una società aperta adesso verso est e l'Europa deve deve rispondere a quelle dinamiche che hanno portato al crollo dell'Unione Sovietica e quindi a questa intensissima in questo in questo intensissimo processo di globalizzazione quindi una nuova razza una nuova razza
E quindi parlano parlare di ampliamento pere dette indicare e l'adesione di dieci o dodici Stati membri è stato un errore perché ampia mento
Significa una continuità rispetto al passato mentre il ruolo che oggi oggi deve essere totalmente diverso dal passato quindi non mi sorprende che il dibattito sia così vivace non sono non molto una posizione più spessi mistica sull'esito di questo dibattito sulla Costituzione possiamo vederla in due modi
Da un lato la Costituzione potrebbe essere stato potrebbe essere vista come un grande salto di qualità per l'Europa e il fatto che la Costituzione finora non sia stata accettata dai popoli europei
Rappresenta una grave battuta d'arresto spedito al teatro però questa opinione il legittima parte plausibile la potremmo avere anche un'altra valutazione secondo cui ne giudice
E in gran parte il testo da costituzione non era nuovo gran parte del testo costituzionale era soltanto una riscrittura
Del dei testi esistenti forse il venti per cento della Costituzione nuovo de quel venti per cento che è importante per il futuro
Nell'Europa e questa è la mia valutazione secondo me l'Europa ha già una Costituzione materiale del fatto de facto e quindi oggi
A prescindere da dal dalle procedure dobbiamo vedere quali parte di questa Costituzione sono importanti per il futuro dell'Europa importante per me sono tre cose un ministro degli Esteri europeo
Una Presidenza del Consiglio più permanente con maggiore stabilità e in terzo luogo un maggiore ricorso le votazioni a maggioranza questi tre elementi mi sembrano fondamentali per la nuova fase dell'evoluzione europea non mi interessano le le procedure gli strumenti potremmo avere un nuovo atto europeo
Potremmo
Alle
Aveva ma altre forme come quelle a oppure ancora una una accettazione generale della Costituzione ma a prescindere dalle procedure dell'IST dagli strumenti secondo me quegli elementi debbono essere
Tradotto in realtà l'identità dell'Europa nell'era globale
Secondo me possiamo avere una visione abbastanza chiara della nostra identità e mi Nixon fu sorpreso di tutte le preoccupazioni che vengono espresse in ordine alla identità europea a me sembra abbastanza chiara soprattutto se teniamo presente il grandissimo cambiamento dopo il mille novecentottantanove l'Europa di oggi è chiaro deve essere diversa dal passato non poppata fondarsi sulle fonti di legittimità del passato non può fondarsi soltanto sul fatto di avere impedito la guerra tra la Francia la Germania oggi nessuno ha paura di una guerra tra la Francia la Germania dobbiamo guardare al in avanti definire l'Europa guardando in avanti
E quindi secondo me non
Non è così difficile definire questa identità europea cosa possiamo dire per la futura identità nell'Europa
Oggi viviamo e in un mondo sempre più globalizzato
E quindi l'Europa la l'Unione Europea deve porsi come protagonista geopolitico come attore geopolitico non ci sarà futuro per l'Europa se non sarà se se non si porrà sullo scempio sul proscenio mondiale come un attore importante una un'Europa assonnata
Provinciale non avrà futuro perché nessuna area del mondo potrà avere prosperità a meno che non si coinvolga attivamente nelle trasformazioni della della Società mondiale
Dato che per me l'Europa deve porsi come attore geopolitico secondo me deve anche avere un atteggiamento positivo nei confronti della Turchia
Io credo che includere la Turchia nell'Unione europea che cosa che oggi sembra molto difficile ed è noto secondo me invece un passo fondamentale per il futuro geopolitico dell'Europa
Se l'Europa non è in grado di accettare la possibilità di una Turchia riformata all'interno dell'Unione Europea secondo me non sarà in grado di svolgere l'Europa quella ruolo geopolitico che Illy proprio anzi sarebbe come ritrarsi ritrarsi da quel ruolo ma quel ruolo esiste lo spazio c'è e quindi secondo me un'Europa
Lui europea si ritroverebbe indebolita laddove non trovasse la possibilità di inserire di includere la Turchia tre dieci dodici anni includerla nell'Unione Europea in secondo luogo l'Europa deve
Deve adottare una posizione di molti altri laterali Isma'asse affermativo assertivo un po'piuttosto per dire un po'più duro
Dai giorni del dibattito sul libro dei Keegan abbiamo visto che il multilateralismo a volte non basta bisogna avere la la possibilità di corroborare il dialogo corroborare la discussione
è una gran gran parte di queste di questa capacità può essere di natura economica la leva economica l'influenza economica dell'Unione Europea in Medio Oriente e con i palestinesi è in gran parte una leva economica ma credo che deve essere anche militare questa leva su e quindi questo multilateralismo assertivo richiede anche una capacità militare capacità militare che deve essere anche rapida deve poter essere dispiegata rapidamente in diverse parti del mondo
L'Unione europea ha realizzato passi in avanti con la forza di dispiegamento rapido ma io per loro una integrazione ancora più spinta tra le forze armate europea
Per il ruolo geopolitico futuro dell'Oropa in terzo luogo dobbiamo decidere quali sono i confini dell'Europa non credo che si possa avere
Non credo che si possa avere un senso di comunità un senso di identità se non sappiamo quali sono i confini di questa comunità
E ovvio credo che l'Unione europea non può espandersi allargarsi alle infinito e non può all'infinito rinviare la questione la definizione dei limiti
L'Europa non ha una politica estera coerente ma perché perché non ha una politica estera corrente
Sì in parte perché manca leadership ai vertice Favia Solana sta lavorando benissimo ma sarebbe utile come ho già detto avere un solo ministro il ministro degli Esteri d'altro canto ci sono delle ambiguità delle ambivalenze
Nella politica estera europea
Anche perché noi vogliamo che anche l'Ucraina e altri Paesi possano cammini Mou possono trasformarsi per la forza dia attrazione
Del europea ma non do non questo strumento di politica estera non deve essere utilizzato se l'Ucraina non entri non entrerà mai nell'Unione Europea quindi quindi dobbiamo secondo me avere la possibilità dell'adesione della Turchia dei di tutti i Paesi balcanici in marmo ma molto altro e quindi è necessario rafforzare la politica di vicinato
Rispetto alla al momento momento attuale per una politica estera più coerente e più incisiva per diciamo sostanziare questa queste azioni
Da ultimo l'Europa ha bisogno di una maggiore legittimità legittimazione a me non sembra così difficile come alcuni sembrano ritenere secondo me l'Europa oggi può offrire
A tutti noi
Un cosiddetta sovranità più un supplemento di sovranità tutti noi come paesi membri nel Unione Europea
In un mondo di sempre più intensa globalizzazione
A questi amo maggiore sovranità sulle sui nostri affari penso nostre questioni essendo membri dell'unione europea e non essendo al di fuori di unione europea l'Unione europea rafforzare la sovranità delle nazioni
Non la indebolisce ed è chiaro il cambiamento climatico la sicurezza di approvvigionamento energetico Lamela migrazioni fenomeni migratori
Nella criminalità interna e internazionale e anche dal punto di vista economico
La Norvegia
Non fa parte dell'Unione europea ma in sé è inserita nel sistema economico europeo
L'appartenenza all'europea rafforza la sovranità dei singoli Paesi rispetto ad un'azione individuale questa secondo me è la fonte di legittimità dell'Unione Europea
Nel era globale quindi bando Alban di pessimismo
Perché si riunì europea sta vivendo un grandissimo cambiamento ma troveremo un nuovo ruolo per l'Europa ed è visibile non non mi sembra difficile
Prevedere intravedere il ruolo futuro dell'europea e secondo me avremo il sostegno popolare se noi ci in diamo nuova uno nuova fu forma nuova veste ma forse la Costituzione non era lo strumento lo strumento adatto avremmo dovuto perseguire una politica di cambiamenti strutturali
è un nuovo mesce un segmento una dichiarazione della missione europea in un mondo che vive profondissime trasformazione
In conclusione un autore britannico
Ma Clannad
Ha scritto un anno e mezzo fa
Un libro
Perché l'Europa gestirà il ventunesimo secolo è stato sfortunato come autore perché ha scritto questo libro prima della fallimento della Costituzione
E quindi tutti gli hanno detto il tuo libro uscito proprio nel momento più sbagliato ma e secondo me invece era il momento giusto
Secondo me l'Europa può
Gestire il il ventunesimo secolo in quanto partner fondamentale del futuro geopolitico del del mondo quindi questo è il tema giusto per il futuro e noi come europei dovremmo ricompattarsi
Per sostenere questa nuova identità grazie
Grazie allora siamo abbastanza così rassicurati che un britannico e delle inserisca elementi di speranza di questo tipo e sicuramente un fatto positivo cominciamo queste testimonianze e e se sa qualcosa insomma De Sica e gli affetti d'osservazione che bisogna vedere quello che pensano gli altri è giusta ma insomma intanto è un primo passo
E comunque ringrazio molto professor leader spella riflessioni interessanti che introducono i lavori di questa mattina primo intervento è quello del nostro ex ministro degli Esteri Gianfranco Fini che non ha bisogno di ulteriori commenti o o presentazione
Sì buongiorno innanzitutto un ringraziamento alla Fondazione per l'invito e perché si tratta di riflessione ho pensato fosse opportuno anziché seguire unna
Ragionamento più o meno meditato cogliere qualche spunto sia dagli interventi di ieri sia dagli interventi questa mattina mi fa piacere parlare subito dopo il professor Giddens perché come ricordava anche il presidente Casini non c'è dubbio che sentire da una esponente britannico delle parole di ottimismo il futuro dell'Unione Europea da anche a noi una ulteriore carica di ottimismo
Ma
Inizio con un dubbio siamo davvero convinti che questo ottimismo sia non soltanto l'ottimismo della volontà come si suol dire e non soltanto l'ottimismo della ragione che certamente tale ma sia un ottimismo che trova un riscontro in quello che è il sentimento complessivo
Dei popoli europei
Io condivido quello che diceva prima Giddens non ha senso oggi ripiegarsi su valutazioni pessimistiche mette in evidenza la battuta d'arresto che indubbiamente c'è stata dopo il no francese olandese al Trattato costituzionale
è innegabile che si sono non solo delle potenzialità matinée delle oggettive necessità che portano
Tutte le élite europee a lavorare perché vi sia una rilancio dello spirito dell'unione verrà sempre più stretta integrazione di un nuovo protagonismo del vecchio continente
Ma io credo che per realismo quindi senza contrapporre ottimisti e pessimisti terra realismo ci si debba chiedere se oggi
Agli inizi del due mila e sette il sentimento di appartenenza ad una patta europea il mito dell'Unione europea è forte non quanto dieci quindici vent'anni fa ma forte quanto un paio d'anni fa
Io credo di dire la verità dicendo che
Da convinto europeista dobbiamo partire dalla dato di fatto il mito dell'Europa oggi è spiazzato
Non è forte come era forte qualche anno fa e spedito non perché la convenzione cui ebbi l'onore di partecipare come rappresentante del governo ha scritto una Costituzione un trattato costituzionale che poi i francesi e gli olandesi hanno bloccato l'hai spedito per ragioni un po'più profonda una pensatore quale Dahrendorf in molte occasioni si chiedeva ma è lecito parlare di Democrazia europea
Se si parla di democrazia si sottintende l'esistenza di un Demos europeo c'è un popolo europeo
Partiamo da questo quesito che non mi sembra retorico
Indubbiamente il Demos europeo si sta formando soprattutto i giovani qui ce ne sono tanti si sentono molto più europeisti di quel che si potevano sentire i loro padri ma non c'è ombra di dubbio che oggi il mito dell'Europa
è un mito che agli occhi di buona parte dei popoli del vecchio continente sembra aver perso quello che è il suo fascino quella che è un po'in qualche modo la sua missione mi spiego
Giustamente ieri
Il padre dei trattati gli uomini politici che hanno vissuto il dopoguerra presidente Andreotti presidente Colombo ricordavano come l'idea della Unione europea nell'immediato dopoguerra fosse innanzitutto una garanzia di pace
Pazze per chi per quei popoli europei che nel corso di un secolo si erano dilaniati per due volte in due guerre civili tra europei che avevano incendiato il mondo
Credo che oggi nessuno pensi all'Unione Europea ventisette come garanzia di pace nel senso che la pace tra europea in qualche modo un elemento acquisito intendiamoci non è poi propriamente così se si pensa soltanto a quel che accadeva nei Balcani fino a qualche anno fa Mannella minimo comun denominatore degli europei nel comune sentire del Demos europeo non si può pensare all'Europa come garanzia di pace perché in qualche modo la pace c'è tra di noi
Così come l'altro elemento che subito dopo l'ottantanove
Ha determinato un
A pile europeo un fascino dell'Unione Europea era certamente il mito la forza l'idea forza della riunificazione del vecchio continente
Riportare nell'ambito di valori di democrazia liberale in qualche modo il pieno appartenenza all'Occidente quei popoli che la guerra fredda aveva confinato o in qualche modo consegnato
Dopo la logica di alte alla influenza sovietica
Ma oggi
Quei popoli quei Paesi sono pienamente europea non solo perché sono entrati nell'Unione a perché in qualche modo hanno ritrovato quelle radici di comune appartenenza
In altri termini si può dire che se l'unione europea è stata affascinante per un lungo periodo di tempo perché garanzia di pace tra europea
Poi in una fase altrettanto importante come garanzia di riunificazione del vecchio continente il nome di valori che sono i valori dell'Occidente i valori della tradizione della miglior tradizione europea oggi il mito dell'Europa
è in qualche modo offuscato dal fatto che non ha agli occhi del popolo europeo una missione altrettanto evidente
Aggiungo che persino le condizioni socio economiche dell'Europa degli europee
Sono condizioni per le quali appartenendo a pieno titolo l'Europa alla Nord del pianeta
In quella un po'schematica ma sicuramente esemplificativa distinzione tra nord-sud
Finita la fase della contrapposizione extra Ovest tutti gli europei dal Portogallo alla Lituania sono in qualche modo a pieno titolo
Inseriti nel nord del pianeta
Rispetto alla condizione di tre quarti dell'umanità noi europei siamo in condizioni socio economiche che possiamo definire soddisfacente o comunque non tali da determinare un preoccupazione forte per il futuro lo dico perché anche in quest'elemento secondo me se nelle popolazioni europee quando ci si chiede ma perché l'Europa non affascina più come prima se l'Europa era la garanzia della pace la pace l'Europa era la garanzia della riunificazione del continente
Attuate
L'Europa era la garanzia di migliori condizioni di vita le condizioni di vita degli europei certamente possono essere migliorate ma se si confrontano con quelle di tre quarti dell'umanità non sono certamente nella parte bassa della classifica commettete tutti insieme queste cose
Che forse sono più di tipo psicologico che di tipo analitico e forse avete la risposta all'acquisito da cui sono partito perché l'Europa oggi ha un appeal Mino
Tentare la risposta significa anche evitare che
Giuste celebrazioni come queste come tante altre del cinquantesimo dei trattati si riducano soltanto a
Importanti rievocazioni ad altrettanto importanti affermazioni di volontà senza poiché vi siano non dico delle conseguenze ma delle analisi un po'più approfondito
E però che vi sia oggi in buona sostanza una separazione tra quello che pensano le élite europee
Che continuano giustamente a dire proprio perché l'Europa è unita proprio perché l'Europa riunificata proprio perché l'Europa una condizione economico-sociale migliore rispetto a quella di quattro quinti del pianeta serve più Europa
Per cui non si trova se non nelle nicchie euro scettiche
Un esponente politico europeo o un esponente dell'élite europee che contesti la necessità di avere più Europa e la scarsa consapevolezza che i popoli europei hanno della necessità di continuare in questo processo d'integrazione anzi per certi aspetti e questo spiega poi perché crescono alcune formazioni politiche euroscettica e quelle questo spiega secondo me il voto francese per certi aspetti gli europei si sono in qualche modo non dico con un'ultima impauriti di fronte all'ipotesi che l'Europa anziché rappresentare una garanzia possa essere un problema la sindrome dell'idraulico polacco che secondo molti fu all'origine di quel voto francese di rifiuto del trattato che cos'era se non una sorta di passo indietro una sorta come dire di timore che veniva Espresso a fronte di una situazione in cui l'Europa non era più garanzia di valori da conquistare ma per qualcuno sbagliando poteva diventare sinonimo di timori da confrontarsi è cosa che non è la chiave qui
Oggi gli europei sono intimiditi oggi gli europei hanno
Un'ansia per quello che il loro futuro
Oggi il nostro continente è un continente non voglio dire ripiegato su se stesso perché sarebbe forse sbagliato ma è un continente che quando si pensa di qui a dieci quindici vent'anni
Si pensi in una condizione psicologica che all'insegna di una espressione di una parola insicurezza
Oggi gli europei si sentono insicuri del loro futuro
Badate non è un'insicurezza che deriva com'è accaduto nel passato da minacce
Nei confronti delle quali l'Europa era la garanzia
La minaccia del totalitarismo l'Unione europea era una garanzia la minaccia rappresentata dal rischio di un degrado economico l'Unione europea poteva esservi era una garanzia il mercato europeo
La minaccia rappresentata dalla divisione dell'identità europea all'Unione Europea una garanzia oggi c'è un altro tipo di minaccia se una insicurezza diffusa
Di fronte alla quale secondo me l'Europa deve poter fornire una risposta
Qual è l'insicurezza
Io credo che se non si parte dall'undici di settembre non si rischia si rischia di non comprendere e sicurezza oggi
Non è più ottantuno solo sulle questioni collegate alle condizioni economiche e sociali oggi cittadino europeo si sentì insicuro sulla sua condizione in qualche modo di libertà
L'undici settembre ha spostato inconsciamente il baricentro del tema sicurezza dalla sicurezza di tipo collettivo ad una sicurezza di tipo individuale
E se questo è vero è altrettanto vero che dopo l'undici settembre lo europee ci siamo all'improvviso trovati di fronte a minacce che in qualche modo non avevamo ancora percepito e forse non consideravamo possibili
Il mix tra il terrorismo
Le migrazioni questo fenomeno biblico che le nostre generazioni oggi sono chiamate a fronteggiare
Il rapporto nell'ambito delle migrazioni con una cultura una religione una civiltà profondamente diverso dalla nostra qual è quella islamica
Determinano una condizione generale per la quale quando il cittadino europeo pensa a se stesso al futuro si immagina alle prese con dei problemi a uno stato di ansia
In qualche modo non percepisce una certezza è che io credo che l'Unione europea debba riuscire a fornire una risposta a queste ansie profonde
Come ovviamente con un maggior protagonismo politico credo che su questo si sia tutti d'accordo
Non c'è ombra di dubbio che una politica Ester europea e soprattutto una politica estera nel mar Mediterraneo eh indispensabile per affrontare i temi del confronto con l'Islam e più in generale i temi della sicurezza e del rapporto con i popoli dell'altra sponda e più in generale con i popoli del terzo e del quarto mondo
Ma penso che a ben vedere la mission dell'Europa agli occhi dei giovani la mission dell'Europa del due mila i denti debba essere innanzitutto quella di dare una garanzia da un lato sulla capacità dell'Europa di fronteggiare con politiche condivise quelle grandi sfide che nessun Paese da solo riuscirà mai affronta già non c'è ombra di dubbio che il tema della anzi a Dellas dell'insicurezza della paura non riguarda solo la questione delle migrazioni la questione del rapporto con l'Islam la questione del terrorismo riguarda certamente anche ne parlava prima di destra parliamo tutti il tema delle della sicurezza del pianeta da un punto di vista ambientale questa grande questione che irrompe
E che in qualche modo determina un ulteriore ansia
Come sarà il mondo tra dieci quindici anni da un punto di vista climatico il rischio la paura ancora una volta l'ansia di un peggioramento delle condizioni di vita
Il problema degli approvvigionamenti energetici ecco ci sono queste sfide che sono sfide dettato in qualche modo dei tempi in cui viviamo di fronte alle quali nessun Paese da solo può pensare di riuscire a vincere il confronto
Se riusciamo a ridare ai popoli europei la consapevolezza che l'Unione quindi con politiche condivise con una maggiore incisività e in grado di mettere gli europei
In condizione di affrontare con più serenità al futuro a fronte di queste tre quattro grandi sfide epocali
La questione del clima la questione dell'immigrazione il rapporto con l'Islam questione del terrorismo io credo che forse ridiamo al popolo europeo
Quella sensazione che in passato gli europei avevano di grande strategica importanza dello Europa come garanzia di una maggior serenità nel loro futuro
Il concerto sostanzialmente esattamente quello con cui ho cominciato
L'Europa nell'immediato dopoguerra e subito dopo l'ottantanove era una doppia garanzia di fiducia nel futuro fiducia che non ci fossero le guerre tra di noi fiducia che l'Europa si ricostruisse fiducia in qualche modo di miglioramento delle condizioni economico sociali
Oggi le Paure degli europei sono altre se l'Unione europea partendo da questo riesce a fornire delle risposte
Con delle politiche coerenti e quindi anche con quei trattati in qualche modo abbiamo congegnato di si sono bloccati se riusciamo a fornire risposte a questi dubbi a queste paure
Io credo che il futuro dell'Unione Europea sia un futuro all'insegna non dell'ottimismo di maniera ma l'insegna di un al rilancio reale da parte del Demos europeo di quell'ideale che oggi in caso contrario rischia di essere un po'sbiadito
Ringrazio il presidente Fini e Dora la parola a Mario Monti
Ringrazio la fondazione camera dei deputati e il presidente Casini per avermi invitato e soprattutto mi rallegro per questa felice molto tempestiva iniziativa
L'Europa celebra i cinquant'anni del Trattato di Roma in un momento molto particolare che definirei
Di crisi rumorosa e di successo silenzioso
La crisi è stata ed è così rumorosa che non richiede
Specificazioni
I due nonni referendum e quello I Atto crescente tra l'Europa e i suoi cittadini che presidente Fini da ultimo ha messo chiaramente in rilievo
E il successo
Non mi riferisco alle realizzazioni degli ultimi quindici anni quelle tre grandi realizzazioni e mezza
Che sono state il mercato unico la moneta unica l'allargamento e il Trattato costituzionale che non ha fatto il pieno
Delle ratifiche ma non ha neanche fatto il vuoto perché ventisette governi l'hanno sottoscritto questi tre progressi e mezzo che visti in un'altra chiave rendono l'Europa di oggi molto più vicina come struttura costitutiva
Agli Stati Uniti di quanto non fosse il caso dieci o quindici anni fa
No quando dico di successo silenzioso in questi anni in questi mesi
Mi riferisco a qualcosa di ancora più importante
Il modello e alcune politiche perseguite tenacemente dalla Unione Europea
E a volte derise negli anni scorsi si stanno affermando la sottolineato Lord Giddens per quanto riguarda il multilateralismo quante derisioni ci siamo presi
Noi europei negli ultimi anni perché tenacemente eravamo legati al multilateralismo
Ma anche la politica perseguita dall'Europa come da nessun altro
Contro il cambiamento climatico dei rischi ambientali vede adesso gli Stati Uniti un po'precipitosamente con affanno proprio come sul multilateralismo
Cercare di allinearsi all'Europa
Io credo nel futuro un grande ruolo e un'enorme responsabilità per l'Europa
Noi vediamo che la globalizzazione con i suoi aspetti positivi e negativi sta saltando ciò che sembrava irreversibile fino a qualche anno fa
è oggetto di ritorni di fiamma qualche volta Fiamma in senso letterale
Nazionalistici protezionistici nel mondo in Europa
Ebbene
Credo che non possa continuare e migliorare il processo della globalizzazione
Se dovesse continuare ad essere guidato meglio sarebbe dire non guidato da una superpotenza politica
E da un numero del resto decrescente a seguito delle fusioni di grandi in prese multinazionali
Per governare la globalizzazione occorrono proprio quei requisiti che l'Europa nel suo DNA e che le hanno permesso di realizzare su scala solo continentale
La globalizzazione che esiste oggi nel mondo quella europea con grande intuizione i padri fondatori dell'Europa che celebriamo in questi mesi hanno colto che per globalizzare un continente
Partendo dalla frammentazione occorrevano due cose certo
La battere frontiere integrare i mercati ma anche creare qualche momento comune di politiche pubbliche un coordinamento delle politiche pubbliche quello che oggi occorre sul piano multilaterale e globale credo che gli Stati Uniti non abbiano nella la la l'esperienza degli ultimi anni lo dimostra non abbiano in modo così baricentrico e permanente queste caratteristiche e quindi meno dell'Europa siano in grado di condurre un governo multilaterale della globalizzazione naturalmente ci sono due condizioni necessarie perché questo grande potenziale dell'Europa
Che i personalmente vedo più come una responsabilità verso il mondo che come una manifestazione di forza dell'Europa si affermi le due condizioni necessarie a mio parere sono beh che la forza economica e la competitività dell'Europa non si riduca S. possibilmente e possibile se possibile si rafforzi ma oggi non voglio occuparmi di questo aspetto e che l'Europa trovi modo di funzionare meglio soprattutto verso il resto del mondo
Mi trovo ancora una volta molto in linea con Lockheed dance quando ci dice che a suo parere nel trattato
La parte più importante è quella che consentirebbe un migliore funzionamento delle istituzioni in un dibattito a Monaco
Qualche settimana fa con il ministro degli Esteri tedesco Steinmeier che spiegava con prudenza il loro disegno presidenza tedesca per ravvivare
Il trattato ha usato una volta il termine non nuovo di mini trattato io mi sono permesso di sottolineare che questo mini trattato sarebbe un maxi progresso per l'Europa che avremmo veramente la possibilità di funzionale io non non crede ecco che non non vorrei che se ci fosse speriamo un accordo sul mini trattato questo venisse visto come una diminutio io non credo che l'Europa
Per molti secoli ancora comunque possano diventare uno Stato e debba proporsi quel dettaglio di architettura costituzionale sulle politiche che gli Stati possono che devono avvenire
Riflettevo ieri sera ieri ascoltando il presidente Bertinotti e il presidente ha Snark come sono diverse
E ciascuna coerente apprezzabile l'Europa di Bertinotti e l'Europa di asma
E chiaramente sono per molti aspetti incompatibili se ognuno vuole vedere riconosciuto in una Costituzione europea il suo modello d'Europa
Non ci sarà io credo che l'Europa debba darsi quella Costituzione che respira quel trattato evolutivo che consente di gestire l'integrazione non si tratta di costruire uno Stato un esempio le politiche sociali che sono state anche al cuore del dissenso
In Francia
La convenzione di cui presidente Fini è stato autorevole esponente ha trovato credo un equilibrio difficilmente modificabile sul quantum di politica sociale riconosciuto nella nel Trattato costituzionale i francesi ai francesi è stato fatto credere che se avessero votato no sarebbe stato abbastanza semplice rinegoziare con un plus di politica sociale
Non credo che sia possibile non credo che gli inglesi ciechi e altri lo vorrebbero del resto negli Stati Uniti che sono una federazione è stato un un'entità compiuta
Vediamo proprio in questo periodo recente che la politica sociale la politica dell'educazione è sempre più oggetto di decisione anche con formule creative e innovative a livello degli stati non a livello della
Federazione
Presidente Fini ha parlato di perdita di appeal l'espressione mi sembra appropriata e quasi un understatement
Io credo che questo dipenda dal fatto che l'Europa per molti aspetti non è stata in grado di funzionare con efficacia
E anche dal fatto che non si è fatto uno sforzo sufficiente per spiegare questa complessa Europa ai cittadini
In particolare voglio accennare a valori che sono concretamente presenti nella costruzione europea e che non vengono sufficientemente fatti vedere uno della libertà
Vi ricordate che Guido Carli affermo dopo il Trattato di Maastricht questo trattato come tutti i precedenti sposta il confine tra stato e cittadini a favore di questi ultimi
L'altra le generazioni future questa Europa che ci piace qualche volta descrivere anche perché in parte è vero come chilometri o metri cubi di direttive
Questa Europa è l'alleata delle delle generazioni future
Il fondo con grande saggezza gli Stati fondatori hanno detto deleghiamo alcune politiche a livello europeo dove possono essere gestite in modo meno
Ricattato dalle dinamiche elettorali
Vogliamo degli esempi di concretissime politiche nell'interesse delle generazioni future quella della disciplina del bilancio pubblico Paesi come il nostro che grazie alle due culture prevalenti
Negli anni sessanta settanta Jacques quando si la bocca di valori di etica e di socialità
Imbroglia vanno le generazioni future
Creando disavanzo e debito pubblico beh l'Europa e le sue carte non spendono parole sui valori però costringono adesso gli stati membri rispettare le generazioni future
Ancora l'ambiente e la tutela ambientale
Quanti paesi europei hanno avuto le prime norme sull'ambiente come risultato di direttive
Europee
E da ultimo come semplificazione il metodo comunitario che sembra una cosa astratta da istituzionali visti da burocrati
Il valore etico del metodo comunitario vuol dire semplicemente che grandi e piccoli paesi vengono trattati allo stesso morto
Vorrei presidente
Concludere con
Con quello che sta vorrei Presidente concludere con quello che forse meno uno si aspetta da me cioè una considerazione sull'Europa e la politica a livello comunitario a livello nazionale
Si parla molto di deficit democratico certamente possibile è necessario e il Trattato costituzionale andava in questa direzione accrescere ulteriormente la democrazia in Europa ma anche qui mancanza di spiegazione non vediamo quello che già c'è
Un Parlamento europeo
Che
è in grado di mandare a casa una Commissione europea è avvenuto se questa perde la fiducia del Parlamento
Il Parlamento europeo che ha una voce sempre più decisiva nella legislazione nella finanza
E che esamina uno per uno in forma scritta e orale i candidati commissari europei abbiamo visto in qualche caso che non è un esame puramente formale
Ebbene
Ci sono a vostra conoscenza in Europa dei paesi nei quali i ministri se vogliamo fare questa equivalenza un po'impropria
Vengano sottoposti ad audizioni individuale esame da parte di questo Parlamento per esempio
Questo esiste negli Stati Uniti per i designati del presidente americano esista Strasburgo a Brussel a livello di Unione europea non esiste a livello nazionale uno può dire mai membri dei governi nazionali sono parlamentari quindi hanno avuto un mandato
Se hanno avuto mandato come hanno avuto l'hanno avuto per rappresentare una certa circonciso circoscrizione non per essere ministro di questo o quel portafoglio e poi molti eminenti
Rispettati ministri nel governo italiano attuale in quello precedente in quelli di altri Paesi non sono parlamentare e e hanno avuto
Un grado di legittimazione democratica inferiore a quello di un banale commissario europeo
E quando si dice i cittadini europee non si appassionano all'Europa
Vanno a votare poco per il Parlamento europeo
La risposta deve essere si dice facciamo assomigliare di più la politica europea la politica nazionale che quella sì appassioni cittadini
Secondo me sarebbe un gigantesco terrore per l'euro
La politica nazionale è e deve essere contrasto tra motivi di riempire di contenuti uno Stato che esiste
La politica europea e un modo per fare avanzare dosare l'integrazione
Quando per esempio si dice facciamo rendiamo elettivo il presidente o addirittura tutta la Commissione europea
Così sarà chiaro che c'è una volta una commissione di centrosinistra una volta una commissione di centrodestra come funziona molto bene o quasi molto bene
Nei singoli Stati
Ma
La la commissione perderebbe la funzione che è una delle sue funzioni di guardiano del trattato
Se sanziona un paese lei commissione di centro sinistra che ha pro-tempore un governo di centrodestra si accende una dinamica di non accettazione perché si gioca
Il il gioco politico ultimissima considerazione di questo troppo lungo intervento per il quale mi scuso l'identità e i confini si è parlato ieri ancora questa mattina di confini geografici
Non ho niente da aggiungere su questo però vorrei dire che a mio parere anche dentro i confini geografici
L'Unione europea che esiste in un dato momento storico non dovrebbe essere vista come una prigione dovrebbe essere considerato un atto volontario
Un privilegio partecipare all'Unione Europea contribuire a migliorarla e sarebbe molto improprio secondo me vedere come un fatto distruttivo e di valore storico negativo se a un certo momento un paese decidesse di lasciare l'Unione europea la convenzione si è occupata della exit Klose andando in questa direzione
Se per esempio al Paese qui eminentemente rappresentato tra Lord Giddens si chiedesse ai ai ai cittadini di esprimersi se vogliono l'Euro se vogliono il Trattato costituzionale
Sappiamo che l'esito potrebbe non essere dei più positivi ma se si chiedesse loro
Volete continuare a far parte dell'Unione Europea o no
Credo che nel dibattito emergerebbero tutti i vantaggi ma anche tutti gli svantaggi di una navigazione libera nel mondo senza un ancoraggio all'Unione Europea credo quindi che bisognerebbe smetterla con di testa al margine nei quali è una preziosa occasione per esprimersi negativamente in particolare sulla politica nazionale dicendo no all'Europa che tanto non si perde nei suoi vantaggi
Credo che l'Europa debba essere messo un po'di più in discussione anche come volontà di continuare ad appartenere grazie
Grazie al professor Monti che peraltro a parlando di deficit democrazia e in anche invece sottolineando i grandi elementi che noi a volte sottovalutiamo di democrazia presente nelle istituzioni europee ha fatto riferimento al Parlamento europeo non esiste esperienza in altre parti del mondo di un Parlamento eletto a suffragio tutto universale
Tra tanti cittadini di Stati Diversi cui oggi abbiamo non solo il capogruppo dei socialisti europei al Parlamento europeo ma l'ex presidente del Parlamento europeo Baron Crespo a cui do immediatamente la parole che credo che si possa proprio innestare su questa condizione corti considerazione di Mario Monti
Grazie presidente Casini caro amico che per questo invito che mi ha permesso di ritornare alla Sala della Lupa
Care concittadine cari concittadini europei un cittadino romano nato a Cordova in Hispania luccio Anneo Seneca
Che visse trionfo e fu condannato al suicidio in questa città disse non c'è buon vento per il navigante che non sa dove va
La massima è di attualità
Per una ragione storica
Due emiliane fa c'era una unione politica economica e monetaria dalla Britannia fino all'Asia minore in Europa e quelli che venivano delle colonie potevano trionfare qui a Roma
La seconda è che oggi quasi impossibile fare un discorso politicamente corretto senza mettere Roma
Non siamo dunque
I primi intentare a costruire l'Europa unita quello che tremendo e il tempo che abbiamo messo per capire i benefici che ci poteva dar saper far cammino assieme dopodiché Sastri cumulati in questa storia di inferno e Paradiso che la storia europea
Sappiamo dove andiamo
Ieri avviamo celebrato il cui ingaggio e i Queen credessimo hanno dei Trattati di Roma
Come veterano del Movimento europeo mi sorprende che nel mirino graffia consacrata non si riconosca in modo più chiaro la volontà rivoluzionaria dei padri ed Emma e delle madri fondatori dell'Europa
E io ricordo la che in questo senso quello che ha detto un grande uomo britannico Winston Churchill nel congresso dell'Aia nel quarantotto quello che mi stupisce lo dico professore Giddens la facilità e la volontà dei britannici a dare il loro sangue quando si tratta della lotta per la libertà in Europa e poi l'atteggiamento diciamo
Non tanto favorevole quando si tratta di fare la non la pace ma di avere un destino comune allora in questo processo si è scelto il mercato la via del Mercato comune con le quattro libertà che più o meno far la società civile europea di fronte alla Santa alleanza
E questo e questa è la chiave del processo ma quel processo di fondo andava al di là si trattava di sorpassare un passato Ca'imita di nazionalismi escludenti attraverso valori condivisi la democrazia
E rispetto di diritti umani
Con interessi comuni
Le Petipa della politica a passo a passo sono stati balzi Coni scarponi di sette lingue
La pace e la prosperità sono i risultati tangibili di un processo costituente aperto per dirlo in termini sportivi
La costruzione europea è una corsa più complessa e diversa de il giro
Oggi riflettiamo sul futuro cioè sul prossimo itinerario il nostro lavoro e coronare una tappa decisiva
Che si è iniziata a cui nella sala della Lupa quando il Consiglio europeo di dicembre di Miller centonovanta ha deciso di convocare le due conferenze intergovernativa che hanno portato al Trattato di Maastricht
Lo posso dire come protagonista e testimone
Nella mia veste dei allora presidente del Parlamento europeo gli uffici cui quel discorso chiedendo di far qualcosa su in quel momento la allora comunità decise di fare il passo alla maturità come conseguenza della fine della guerra fredda
Due mesi dopo delle assise che si fecero cui nell'aula di Montecitorio la prima Assemblea de tutti i parlamenti nazionali della comunità
E mi hanno incaricato di dirlo ai nostri leader e io sono d accordo con il professor evidence quando dice che il break su la breccia è stato quel momento la Costituzione non è il salto e la codificazione di quel salto
E questo dobbiamo capirlo per mettere in nel suo posto quello che stiamo facendo adesso
La prima risposta fu il Trattato di Maastricht per il quale la comunità diventò Unione mettendo la cittadinanza europea e la moneta unica come fondamenta dell'unione politica monetaria e economica la codecisione come metodo legis
Attivo democratico e i pilastri della cosiddetta pesca la politica europea di sicurezza e di difesa dei no esterna di insicurezza difesa sta arrivando ma non ancora arrivata
Ed è la politica de interno e giustizia
E quando si parla di immigrazione quando si parla di lotta contro il terrorismo ha fatto anche dei passi molto più importanti dei in quindici anni il balzo viste che hanno dato i dodici Stati membri ha portato all'Unione a ventisette cancellando la cicatrice della cortina di ferro che divideva il continente con l'euro come moneta stabile
Ci sono già più euro di dollari sul mondo
Che rafforza una potenza un potere economico e politico in processo di integrazione l'impeto storico di questo processo
Credo che si può il rivoluzionario senza precedenti e stato marcato con appuntamenti ogni quattro anni per adattare le nostre norme alla ambiziosa metta a queste vanno e Nizza hanno prodotto trattati sorpassati per la stessa dinamica del processo e l'esaurimento del metodo intergovernativo
La convenzione come metodo dibattito politico ha prodotto il Trattato costituzionale firmato solennemente per i ventisette Stati il cui al Campidoglio la cui ratifica e la prima e principale sfidante dobbiamo fronteggiare processo complesso e accidentato
Io dire con due terzi favorevoli si parla sempre dei no ma
Ci sono diciotto sì
Due no e sette inattesa e due membri dell'Euro nei quali che sono in attesa che l'Irlanda il Portogallo che hanno mostrato la volontà di farlo
Con
Siamo giusto nel momento nel quale si è iniziato negli Stati Uniti a tredici la battaglia dei federalisti Peppers dopo la convenzione di Filadelfia
Questo bisogna tener conto
Dopo la tappa nella quale in opinione di molti saggi il no francese ed olandese significava la morte della Costituzione
L'affermazione della presidenza tedesca e la riunione di Madrid due settimane fa mostrano una volontà della quale si può dire
Con il Don Juan de sorrida lo dico né spagnolo lo s'more Tosca formata is costante buona salute di mordente Giovanni ha detto i morti che voi uccidete godono di buona salute
Ancora di più i candidati alle presidenziali francese stanno facendo proposte per la ratifica
In questo momento e ragionevole
Far proposte di metodo cioè dichiarare conclusa la fase dell'espressione e passare all'azione fissando un calendario di lavoro che l'elezione europea del due mila nuova con quel con quella fine per finire il processo di ratifica
I fiori le proposte in qualche casi veri e propri passi di magia ha due limiti una che tutti tutti i stati devono pronunciarsi sullo stesso testo perché siamo uguali
E il secondo è che corrisponde a quello che hanno detto di no
Dire come intendono seguire così ha fatto in Danimarca Maastricht e così ha fatto l'Irlanda Amsterdam e poi ci sono i silenzi clamorosi quelli che non hanno detto niente devono spendersi
La soluzione verrà senza dubbio utilizzando più la penna che le forbici perché non bisogna tagliare bisogna trovare una via per risolvere il problema di quelli che hanno dei dubbi
Come parlò in un parlamento io vorrei ricordare che
In questo momento ce l'hai la primazia del diritto comunitario su i diritti degli stati membri nelle questioni nelle questioni europee che è stata ribadita questa settimana per il consiglio le con serietà francese
Questo vuol dire che abbiamo bisogno di una procedura democratica e io raccolgo l'invito del presidente Casini per dire che ieri si è parlato della direttiva Bolkenstein va bene laviamo cambiata migliorata al Parlamento europeo
Nella Costituzione si passa de trentacinque basi legislative ottantacinque questo vuol dire più democrazia sul piano europeo
E poi la possibilità per la Camera dei deputati per del Parlamento italiano tra gli altri di avere
Un controllo sulle lavorazione delle leggi europee e questo così si fa la democrazia
Dunque io penso che bisogna abbandonare quella tentazione
Di declinare morto il trattato che è un invito al suicidio politico ed economico in particolare per quelli che vogliamo andare avanti e abbiamo dato
Il passo decisivo dell'euro come moneta unica che funziona
Ci difende
E vogliamo andare avanti
La storia ci insegna che l'unione una unione monetaria alla lunga se alla lunga non diventa una unione politica e condannata al fallimento ma c'è di più nell'era della globalizzazione rampante
L'UPI Unione europea e il primo tentativo con successo di creare una democrazia sovranazionale basata innestati i cittadini
I la cui fondamenta e il patriottismo costituzionali il noi segni di identità sono perfettamente espressi nel testo costituzionale particolarmente nei tre primi articoli
Principi valori ed obiettivi di fronte a nazionalismi radicali e alla xenofobia
Per la maggioranza favorevole che stiamo appunto di coronare il passo non ci sono ragioni per gettare parlavo orda tuttora cervo e ritornare alle cattive esperienze del passato evidente che la nostra sfida non si riduce a provare la Costituzione
Ce ne sono altre prioritari se ne è parlato cui sul piano interno digerite con successo il due ultimi allargamenti di sviluppare la strategia di Lisbona difendendo il nostro modello sociale
Politiche comuni di immigrazione ed energia e compiere con Kyoto nella lotta contro il cambio climatico nella dimensione mondiale saper rispondere alla domanda di Europa al di più di difendere i nostri interessi rafforzando l'ONU e il multilateralismo
Sul multilateralismo io voglio dire anche al presidente direi che ha parlato di quel libro di Kagan che è vero che l'Europa è più vicino adesso avendo Ustica Marte forse gli Stati Uniti andranno un po'verso venus
Presto io mi auguro ma e meglio di essere vicino avendo scrisse vicino Marte
Allora anche dobbiamo riuscire il negoziatore la ronda di Docfa un'azione positiva verso l'Africa che accanto a noi e nei conflitti del prossimo in Medioriente e non vale con la facile soluzione di dire che dobbiamo occupare occuparci dei temi che interessano alla gente invece di approvare un trattato di che precisamente proporzionata alla gente ai cittadini i mezzi per dare soluzione e come dire che alla vigilia delle nozze il più importante non è spostarsi ma la lista dei regali non vi nuova l'uno senza l'altro
Insomma l'importante è alleare federare in latino volontà e intelligenza per sapere verso dove Siva andare avanti
Adelante Pedro con cui si io dice il Manzoni né i tempi di Seneca non c'era né bussola né GPS sarebbe imperdonabile che con tutti i nostri mezzi tecnologici non arrivassimo riuscire questa sfida grazie
Grazie Enrique Baron Crespo per il suo intervento e adesso la parola Giulio Tremonti che e cui invitante vesti ma tra le varie vorrei ricordare quello di vicepresidente alla Camera
Grazie
L'inno alla gioia è stato composto da Shiller nel mille settecentottantasei
è stato utilizzato come è corale da Beethoven nel mille ottocentoventiquattro è stato adottato come inno europeo dal Consiglio d'Europa nel mille novecentosettantadue come vanno un po'le cose in Europa nel principio di questo secolo vorremmo evitare che il Consiglio sia infine costretto a cambiare musica
Ad adottare per esempio l'incompiuta di Schubert
Io credo che la storia della costruzione europea
Sia stata sia penso che sarà una storia di lunga durata
Ha occupato mezzo secolo occuperà fosse ancora
Un altro mezzo secco
In senso storico per questa costruzione per la sua intensità per la sua cifra politica un secolo se non è un tempo breve è un tempo comunque giusto
E vedo in specie la nostra storia divisa schematicamente in quattro fasi la prima fase è stata dopo la guerra la fase eroica la fase di grandi principi e dei grandi uomini
Poi è venuta la lunghissima fase economica dal mercato unico alla moneta unica
Per la verità non è stata solo una fase economica vedremo che è stata anche una fase in cui si sono formati materiali politici ma certo è stata una fase dominata dalle corna ora deve iniziare la terza fase la fase propriamente politica
Infine verrà la quarta fase nella fase federale questa sarà per i nostri figli o per i figli dei nostri figli ma noi ora nel tempo presente abbiamo il dovere di proseguire il cammino iniziato a dei nostri padri
Abbiamo il dovere di iniziare la fase che ci è stata data dal nostro tempo la fase politica
Nel farlo dobbiamo
Evitare tra errori dobbiamo evitare di Rove di non vedere quanto di positivo è già stato fatto in Europa non clamorosamente ma proprio nel campo politico dobbiamo evitare le prove di iniziare la nuova e terza fase della costruzione europea con i vecchi mezzi come dire tecnocrate ciò metà politici coi mezzi che sono stati tipici della seconda fase
Dobbiamo infine evitare l'errore che stoppa spesso fanno gli e Sperti gli analitici le nove di vedere tutto tranne l'essenziale
La fase che ora deve iniziare o sarà politica o non sarà o avrà una intensità politica Altan nel senso proprio della parola politica o non sarà e allora davvero Savall incompiute
Andiamo per ordine sistematicamente le costituzioni si dividono sempre in due parti
Una parte fondamentale una parte funzionale
Ciò che io qui trovo sostenne
E che troppo spesso noi non vediamo che l'Europa già la parte fondamentale della sua costituzione
Che ce l'ha tanto nella sostanza quanto nella forma la sostanza è fatta da un comune apparato europeo di principi di principi ideali civili culturali e politici la forma è nella già realizzata costituzionalizzazione di questo apparato e non solo perché già abbiamo la carta dei diritti soprattutto perché in questi anni la costituzionalizzazione europea si è sviluppate sia approfondita attraverso un doppio movimento da un lato la corte di giustizia in due sentenze ha riconosciuto i valori condivisi dalle costituzioni degli Stati nazionali dall'altro lato le costituzioni nazionali hanno gradualmente incorporato al loro interno il principio
L'ordinamento costituzionale europeo riflette dunque gli ordinamenti nazionali gli ordinamenti nazionali riflettono al loro interno l'ordinamento costituzionale
Su questi processi sulla circolazione all'interno dell'Europa di materiali costituzionali comuni
Sulla nazionalizzazione costituzionale dell'Europa e viceversa sulla integrazione armoniose reciproca delle nostre fonti giuridiche
Mi permetto di segnalare per i lavori di questo convegno una innovativa è molto interessante ricerca appena terminata dal Servizio studi della Camera dei deputati l'Europa costituzionale in sostanza è già un tutt'uno l'Europa non è più l'antitesi degli Stati e gli Stati non sono più l'antitesi dell'Europa
E già nelle costituzioni degli Stati che si è costituita una comune democratica forza di base non solo degli stati ma anche delle
E dunque l'altra parte la Costituzione europea la parte suo non la parte fondamentale ma la parte funzionale quella che davvero manca
Con una specifica negativa rispetto al due mila uno rispetto a Laeken non solo non siamo ancora andati avanti ma siamo andati indietro
Delle tre grandi istituzioni europee
Solo il Parlamento europeo ha tenuto
Le altre due sono andate che stanno andando vincente
Nei termini che seguono la Commissione che il centro dell'architettura costituzionale funzionale dell'Europa è in evidente crisi
Basta andare giorno per giorno sul sito della commissione
La prassi che appare attualmente dominante doppia qui ETA non muovere compromessi almeno e il diavolo sta nei dettagli se andate a vedere l'agenda delle riunioni è sempre più fatta da punti a e cioè dire dei punti preparati dalla burocrazia
E solo formalmente fatti passare nella commissione o da falsi punti bit e cioè discussi per liturgia ma in realtà comunque già preparati dalla commissione
L'output è conseguentemente sempre più ho fatto ho Dassault lo e cioè dire sempre meno iniziative legislative innovative realmente nuove sempre più aggiornamenti o interpretazioni o manutenzione di regole persistente
O da libri bianchi o verdi da Grant è persa che non mi sembra esattamente la missione politica della Commissione
Perché
Credo perché dentro la Commissione a ventisette non è più di fatto possibile un serio dibattito
Se tutti i ventisette parlano per dieci minuti il dibattito dura più di quattro ore
Ma nessuno parla solo per dieci minuti e di riflesso per abbandono poche riunioni dura da ormai più di mezza giornata
In questo contesto cresce enormemente il ruolo autoreferenziale della burocrazia e con questo e di riflesso crescono il deficit democratico e complessivamente concerto a tasso di impopolarità della commissione
La stessa sindrome si estende al Consiglio
Quel con due specifiche essenziali
Dato che i cicli elettorali nazionali sono mediamente ogni quattro cinque anni su ventisette stati membri vuol dire che in qualsiasi momento almeno quattro o cinque Stati e sono in campagna elettorale
E dunque sono fuori da ogni tipo di reale possibile assunzione di responsabilità decisionale
E questo paralizza il processo e non solo nello schema ventisette la geometria delle minoranze di blocco
è non solo per il ciclo elettorale che pure pesa in continuo e tale da vanificare ogni maggioranza portando di fatto alla Permanente necessita di una paralizzante continua sostanziale necessaria unanimità l'unanimità cacciata dalla porta rientra sempre dalla finestra
In questi termini l'apparato istituzionale dell'Europa è paradossalmente due volte insufficiente
è insufficiente per eccesso se si vede nell'Europa ormai solo una grande area di libero scambio
E invece insufficiente per difetto e per questo crescono deduzione e crisi se dell'Europa sia o si vuole avere una visione politica e non solo mercanti liste
Quo vadis euro
Oggi abbiamo davanti in alternativa
Il Trattato costituzionale o il mini tratta
è un'alternativa che per mi permetto di considerare con una certa prudenza
Si tratta infatti di una coppia di strumenti che sia anche sarà approvate applicata difficilmente risolverà i nostri per difficilmente risolverà i problemi nuovi sorti dopo la e che ne e difficilmente risolverà i problemi di base che scheggia si ponevano al tempo della comprensione perché
La mia impressione è che le architetture disegnate in questi anni tanto quelle estese quanto quelle mini siano comunque architetture troppo fredde insieme troppo complesse
Troppo assente
Date un'occhiata all'ultimo euro Baronetto e avete la percezione di qual è il sentimento dei popoli in questo momento è e troppo complesse
Io credo che come in architettura così in politica valga una regola non tutto il semplice e bello ma quasi sempre il tutto il bello è semplice sono architetture troppo complesse per essere comprese
Dal poco io qui poco in alternativa a fare ma a titolo puramente indicativo una ipotesi di fare assai politica un'ipotesi che credo se considerata può avere un qualche valore simbolico e dunque politico è un'ipotesi basata sulla semplice modifica di due articoli del tacca
Vedete io credo profondamente del fatto che la politica moderna nasce in Europa con i Parlamenti e che i Parlamenti esistono essenzialmente per l'iniziativa legislativa
Nella storia del nostro continente il Parlamento e il principio della politica non c'è politica senza Parlamento non c'è il Parlamento senza pari
E allora
Questa è l'ipotesi mai puramente difetti
Ti quale può essere una ipotesi
Perché non iniziare la terza fase la costruzione europea attribuendo finalmente al Parlamento europeo l'iniziativa legislativa
Opera simmetria attribuendola al Parlamento e al consiglio bilanciamento
Uno può iniziare dicendo che l'iniziativa non è dei singoli parlamentari ma dei gruppi ma comunque riportare al centro del Parlamento europeo la funzione essenziale di un Parlamento quella di iniziativa politica in questo modo di vestire
Di riflesso sita sono M. la commissione in un'autorità di controllo e di vigilanza sulla ormai da Artissima tratti a delle regole
Euro
Io non credo che sia fantapolitica
Con i nuovi mezzi di comunicazione anche lavorare fisicamente distanti e infatti ha mai come lavorare nella stessa stanza
è una ipotesi che ho fatto a titolo puramente Nick indicativo e certamente discutibile e criticabile ma ha una caratteristica di quelle che secondo me devono essere le cifre essenziali della prossima fase è un'ipotesi politica
Io non credo che sarà la metà politica nella sua astrazione stilizzata a fare la politica lo
Io credo che a questa altezza di tempo e solo la politica che può suo Nale la musica dell'euro
Io
Ho visto che questa sessione sul futuro dell'euro
Più passa il tempo più mi guardo intorno
Più guardo al resto del mondo più sono convinto
Se fa davvero politica
La questione non è il futuro dell'Europa
L'Europa è il futuro grazie
Grazie Giulio
Adesso do la parola al nostro ministro degli Esteri Massimo D'Alema
Signor presidente
Illustri relatori cari amici credo che
Questa nostra discussione stamane
Abbia messo in evidenza
In modo assai significativo e a mio giudizio positivo
Un intento comune
Degli interlocutori che sono qui
Rappresentanti di diverse famiglie politiche europee
Ho intellettuali
Appassionati europeisti
Un intento comune di rilanciare
In queste settimane decisive per il futuro dell'Europa
Il processo di integrazione le sue motivazioni di fondo
E di individuare gli obiettivi necessari per uscire da quel crisi europea che si è aperta con il voto francese ed olandese
è importante
Io credo che il momento in cui c'è bisogno del massimo di volontà politiche di convergenze politiche del massimo di capacità di parlare all'opinione pubblica europea
In effetti
Sono settimane cruciali
La presidenza tedesca avrà il compito difficile
Di indicare una via per uscire dalla crisi
Si è parlato di una road map per l'Europa l'espressione non so se porta fortuna diciamo
Diciamo
Un
Un percorso per uscire dalla crisi
Di cui però è indicato con chiarezza già il traguardo il traguardo è quello di
Risolvere
Il problema delle nuove regole
Per la democrazia europea
Prima delle elezioni
Europee del due mila nove
In modo che ci si possa presentare ai cittadini dell'Unione
Sulla base di una Europa riformata
Più democratica e nello stesso tempo capace meglio di assumere le decisioni che sono necessarie
Per i cittadini
Europee
E nei prossimi mesi
Le elezioni i francesi
Che si
Accavallerà annuale scadenza della presidenza tedesca
Io credo anche
Faranno sì
Che la nuova leadership della Francia debba misurarsi e tutto lascia pensare che i candidati che sono in campo ne siano ben consapevoli con la necessità di una iniziativa francese un grande Paese come la Francia per è stato protagonista della costruzione europea difficilmente può rimanere
Come un freno come un ostacolo
Si tratta dunque davvero di un passaggio cruciale
E io credo prima di venire ai temi concreti
E cioè
Alla
All'esame delle possibili vie d'uscita un esame che io credo deve essere fatto con prudenza da parte di chi come noi ha ratificato il trattato e lo difende
Se si deve andare ad un negoziato
Io mi permetto sarà una visione un po'mercantile prima voglio vedere le carte di quelli che il trattato non lo hanno approvato
E parto in questo negoziato dall'idea che i Paesi che hanno ratificato che sono la grande maggioranza dei paesi debbono cercare di difendere e di salvare la più grande parte possibile del trattato
Se cominciamo noi a disegnare dei mini trattati
Ho paura che alla fine ci troveremo
Di fronte davvero a qualcosa di inadeguato rispetto alla necessità di una fase politica dell'Europa di cui ci ha parlato anche Tremonti con espressioni e proposte molto interessanti
Ma io penso che prima di parlare del trattato
Io ho cercato di introdurre un'altra espressione perché parlato di un Court riti vuol dire
Qualcosa che recuperi l'essenziale le novità fondamentali contenute nel Trattato
Poi dirò quali sono secondo me
Ma secondo il mio giudizio prima c'è il problema delle motivazioni
E cioè di un rilancio nella opinione pubblica delle ragioni dell'integrazione
Noi abbiamo perso perché abbiamo perso in Francia io ricordo sei una testimonianza del
Rimarrà in me impresso il ricordo di una triste e fredda serata in teatro di Belfort dove invitato dal quanto deputato europeo
Dal collega Pierre Moscovici si nella Franca Contea sono andato a difendere le ragioni del Trattato costituzionale di fronte ad una platea infreddolita di francesi perplessi sta
E in una dialogo con con con le persone
La sensazione era che quella platea era dominata dalla paura
La paura di sinistra di quelli che dicono ma l'Europa con le sue regole ci toglie i nostri diritti sociali
Parliamo di un Paese la Francia che continua ad essere indicato come il paese dove si vive meglio al mondo
Delle ricerche negli studi dell'Organizzazione mondiale della sanità che forse si illude di potere difendere questo suo privilegio disse
Ho le Paure diciamo così tra virgolette di destra identitarie ama l'Europa ci porterà i turchi del
Plombières Poloni soltanto l'avanguardia diciamo di un'orda che da Oriente a Perin batterci
Senza comprendere che questi rischi vengono dalla globalizzazione
E l'Europa non è la causa di queste di queste minacce semmai ne può essere il rimedio o in parte può essere rimedio ho consentire di affrontare queste minacce con gli strumenti della politica della democrazia di governare questi processi
Ma ecco noi abbiamo opposto a queste paure
Un norme incomprensibile paccottiglia di capi cose importantissime dire volumi di di regole di e non la forza di un discorso politico
E
Che era ripartisse dalle ragioni di fondo del processo di integrazione che Lori motivasse perché badate
Le ragioni storiche che hanno sorretto l'integrazione europea si sono in parte esaurite
Come Effetto del successo dell'euro
Le ragioni storiche sono state la pace
Portare la pace lungo quei confini dove erano scoppiate due guerre mondiali
La prosperità economica
E la sicurezza del continente
L'Europa è cresciuta l'integrazione europea sotto la spinta di ragioni fondamentalmente interni all'Europa
E questo vale fino a tutto l'ottantanove che dopo l'ottantanove noi abbiamo riunificato l'Europa sempre guardando all'interno del nostro continente
Io credo che la novità del della fase che abbiamo di fronte e che oggi le ragioni dell'Europa derivano soprattutto dalla sfida i sistemi
Le ragioni interne si sono consumate direi con Successo dell'euro
Ma oggi c'è bisogno di Europa di fronte alle grandi sfide internazionali
Che sono
La sfida della sicurezza e della convivenza io io metto tu questi due temi sono a fianco che non è soltanto la risposta alla minaccia del terrorismo
Perché appare sempre più chiaro che la risposta strategica la minaccia del terrorismo e di costruire nuove condizioni di convivenza
Che sono il tema della lotta alla alla povertà alle malattie la la redistribuzione delle opportunità
E il grande tema dello sviluppo sostenibile
C'è bisogno d'Europa per dare una risposta a queste grandi sfide
Perché e qui a mio giudizio bisogna metterci un po'di orgoglio perché l'Europa quella parte del mondo che è in grado di dare le risposte più avanzate a queste sfide
Cioè bisogna metterci qualcosa che motiva gli europei che non sia soltanto di Felicity info
Noi siamo in grado di poco di mettere in campo un modello positivo se la sfida dei di questi anni è la globalizzazione l'integrazione europea è ad oggi il modello di globalizzazione
Più avanzato e più efficace perché
Perché l'integrazione europea si è fondato non soltanto sulla globalizzazione dei mercati la libera circolazione delle persone delle merci dei capitali
Ma sulla consapevolezza che questo processo doveva essere accompagnato dalla crescita di nuove istituzioni
Secondo perché l'integrazione europea si è posto il problema delle diseguaglianze
Badate che noi abbiamo allargato l'unione con l'idea sempre che bisognava agire per ridurre le diseguaglianze
Perché una globalizzazione che non si pone il tema delle diseguaglianze produce conflitti e contraddizioni
E perché
L'integrazione europea si è costruito intorno ad un nucleo di valori condivisi
La libertà individuale la democrazia
Politica
L'inclusione sociale
Come condizione della coesione delle società europee
Io credo che questo è un modello di come essi Possa vincere la sfida della globalizzazione
Che la globalizzazione ha bisogno di istituzioni
Ha bisogno di politiche volti a ridurre le diseguaglianze a redistribuire le opportunità
E ha bisogno di un nucleo di valori condivisi come condizione della
Convivenza
In questi anni l'idea che
E la logica del mercato potesse darci il migliore dei mondi possibili
Si è scontrata con innanzitutto con il brusco e tragico risveglio dell'undici settembre
E sono venuti in campo di scafo un grande bisogno di politica la grande potenza americana ha dato una sua risposta
E cioè l'idea che l'ordine del mondo debba basarsi sulla la missione unilaterale della grande potenza libera che anche attraverso l'uso della forza esporta i suoi valori
La risposta europea è stata debole
Ma io credo che c'è una risposta europea
Cioè può darsi che sia un'utopia l'idea che il mondo possa essere regolato dal diritto una vecchia utopia kantiana
Però e la presenza di questa utopia secondo me è importante anche per equilibrare
La logica di potenza americana
No in una contrapposizione in fondo i momenti migliori sono stati quando la tradizione politico-diplomatica europea diciamo e la logica americana dell'azione si sono positivamente incontra
Gli americani qualche volta ci hanno spinto a uscire da certe pigrizie europea penso ai Balcani
Che avevano portato l'Europa ad assistere alla guerra civile balcanica
Però quando la logica di potenza dell'azione americana non è equilibrata dalla
Cultura politico-diplomatica europea
Finisce per produrre più guasti di quelli che vuole risolvere
Quindi c'è bisogno dell'Europa sulla scena internazionale
In un rapporto di cooperazione con gli Stati Uniti ma anche con l'idea che in questa cooperazione noi siamo
Una faccia importante dell'Occidente
Personalmente credo che si debba ripartire da qui
Dall'idea che noi possiamo esercitare proprio sulla base dei valori costitutivi dell'Unione delle tradizioni politiche che sono cresciute in Europa
Una influenza positiva sul processo di globalizzazione
E dall'altra parte bisogna anche dire la verità ai nostri concittadini
Dall'altra parte
L'Europa è anche una necessità
Gli europei devono sapere che senza l'Europa politica conteranno enormemente di meno nel mondo di domani
Io ho raccontato com'è una poco insomma è un fatto vero diciamo però funziona anche come
Come messaggio e quando di insieme a i nostri amici Antonio Gutierrez
Rasmussen in una delegazione di socialisti europei abbiamo incontrato il presidente cinese e l'abbiamo detto che non eravamo preoccupati per l'unilateralismo americano
Lui ha detto noi no
Noi stiamo preparando il bipolarismo Cino americano
No no no non pensiamo che l'unilateralismo americano avrà una lunga
Una lunga storia diceva poi si è fermato si è reso conto che eravamo tre europei cinesi sono molto cortesi ha detto beh ci sarà anche l'Europa se sarà unita fine del messaggi
Nel mondo di domani ci sarà anche l'Europa se sarà unita sarò nel giro di due decenni ogni singolo Paese europeo uscirà dal G otto
E cesseremo di a vere una influenza sulle grandi scelte internazionali
E ciò che è più grave cesseranno di avere un peso i valori di cui l'Europa è portatrice e questo sarebbe un danno per tutti e non solo per l'Europa
Allora ho partiamo da qui
Per motivare l'Europa politica o altrimenti rischia di essere un discorso sull'astratto su di regole di istituzioni che si accavallano complicato difficile
Che non seduce e che non convince
Se ripartiamo da qui io credo che noi abbiamo bisogno io ho ascoltato con interesse come spesso accade le idee di Tremonti sono stimolanti innovative
Spiazzano
Ho una preoccupazione
La mia moderazione se
E
Io sono fra quanti hanno considerato il Trattato costituzionale un compromesso abbastanza modesto
Nella nostra passione europeista molti di quelli che sono qui avrebbe avremmo voluto qualcosa di più
Ma se noi nel nome
Di nuove idee suggestive figuriamoci se ed ex parlamentare europeo l'idea che l'iniziativa legislativa sia del Parlamento già
Non non non non la trovo affascinante ma se buttiamo via ciò che abbiamo
Cioè questo trattato
Con il fatto che c'è un Presidente del Consiglio europeo che non cambia ogni sei mesi ma che insomma in qualche modo che che c'è un ministro degli esteri che c'è una regola di voto a maggioranza che consente
è vero le riunioni sulla politica internazionali a ventisette ESP sono qualcosa di inimmaginabile non se non si riesce a venire a capo di nulla è la verità è la verità
Io diciamo sono avevo il ricordo a quindici no accolti ma ancora in mente e adesso l'esperienza ventisette e e la prima sensazione e mamma mista quanti siamo
Quanti iscritti a parlare sono non può funzionare così
Non può funzionare così e preferisco delegare
Ad un organismo più ristretto decisioni purché siano efficaci
Che non partecipare a vaste assemblee che non sono in grado di decidere
E se l'Europa non è in grado di decidere sarà più difficile ottenere rimettere in movimento il processo di pace in Medioriente Ovo affrontare la situazione nei Balcani
Cioè alla fine
Sono gli interessi nazionali del nostro Paese che sono danneggiati dal fatto che l'Europa non è in grado di decidere non sono gli interessi di una qualche entità astratta
Ed è interesse dei singoli Paesi
Io non dico delegare io dico
Mettere in comune aspetti fondamentali della loro sovranità anziché difendere una sovranità inefficace è meglio una sovranità condivisa magari a maggioranza ma che produce degli effetti
Questo è il punto
E quindi difendiamo le novità che sono nel trattato ma soprattutto in queste settimane in questi mesi riapriamo una battaglia politica sulle ragioni dell'Europa
Altrimenti la paura
Finirà per frenare ogni innovazione per cambiare la gente deve capire perché ci deve credere e ci deve mettere anche un po'di passione allora io credo l'Europa potrà vincere
è
Care signore e signori naturalmente io nonno la pretesa di trarre delle conclusioni da queste i due giorni di riflessioni e di dibattito sono state riflessioni aperte sono state riflessioni che si sono scontrate anche diciamo la verità con una certa indifferenza ad esempio dei mass media questo è un elemento su cui vorrei fare riflettere perché questo convegno è un convegno che ha radunato le più prestigiose personalità della politica nazionale
E diversi esponenti esteri assai esteri europei assai significativi eppure si scontra con una certa indifferenza che non è da sottovalutare a dispetto a tutte le analisi che abbiamo fatto ieri e oggi ma era nostro dovere fare questo convegno non per un elemento di carattere celebrativo formale perché il presidente D'Alema sa che il Governo italiano il Parlamento italiano farà un evento celebrativo
Noi dovevamo fare una riflessione politica sono d'accordo con quanto hanno detto Fini all'inizio e in conclusione D'Alema politica perché senza la politica la possibilità che la crisi dell'Europa venga superata e equivalente allo zero
Una riflessione su cui aperta su cui ciascuno ha portato le proprie esperienze le proprie delle proprie opinioni
Questo Parlamento ha ratificato
Questo è l'elemento importante di continuità tra i lavori del Parlamento nella passata legislatura e questo incontro di ieri e di oggi
Questo Parlamento ha ratificato e ha ratificato ad amplissima maggioranza questo è un altro elemento da non sottovalutare visto che c'è un quadro sempre solitamente cupo quando si parla di Europa ha ratificato ad amplissima maggioranza segno che sulla politica europea
Noi sia nelle condizioni di aver realizzato quel bipolarismo temperato che comprende un minimo comune denominatore di valori condivisi che sono propri agli uni e agli altri
Questo trattato è stato rettifica ratificato dal nostro Paese
E io condivido la premessa che un po'tutti oggi hanno ripetuto
La nostra storia europea una storia di successo guai ad accettare l'idea che ci sia qualcosa di cui da cui di cui farsi perdonare no l'Europa è stato una grande squadra storie di successo
Pace il progresso sicurezza e forse oggi è una storia di appagamento perché dopo aver realizzato tutti gli obiettivi che storicamente l'Europa si è posta oggi quello che capita nei singoli Paesi perché c'è un distacco così profondo tra la politica e la classe dirigente perché c'è un senso di appagamento perché la gente non e non la capacità
Ho probabilmente l'abitudine di scontrarsi con quelle che erano le grandi questioni elementari di cinquant'anni fa
Oggi l'opinione pubblica il nostro popolo la gente anche rispetto alle grandi questioni vive una crisi via appagamento
E questa crisi di appagamento si ripercuote profondamente anche nel rapporto tra l'opinione pubblica e l'Europa
Io in questi cinque minuti finali non parlo di quello di cui ha parlato ieri secondo me è un tema fondamentale ecco lo dico
Forse in particolare qui a D'Alema per ad Alenia Baron Crespo io penso che non sia solo un elemento polemico che a volte si agita nei nostri dibattiti il tema dell'identità europea
Veramente io vi pregherei su questo di fare una riflessione che certamente farete ma di sviluppare ulteriormente noi usiamo il tema dell'identità europea molti anche conservatori in Europa
Usano il tema dell'identità europea come clava per combattere qualche d'un altro io non uso questo tema per combattere qualche d'un altro io lo uso per integrare qualchedun altro ma il tema c'è ritenere che questo tema poiché è usato male debba essere rimosso a mio parere una fuga dalla realtà
Il dialogo con gli altri si sostiene partendo dalla consapevolezza di ciò che noi siamo e io credo che il tema dell'identità europea in modo molto laico e disinibito vada approfondito da destra come da sinistra
Perché poi questo tema è funzionale a battere quelle paure che anche se sono trasversali D'Alema parlava del pubblico infreddolito Chi ha paura la paura di sinistra e poi dice poi c'era pure il resto accerto poi ci sarà pure la paura del centro se vogliamo inserire altri elementi geografici c'è la paura che è trasversale che non è chiaramente
Circoscrivibili a un settore a un altro
C'è stato anche un grande atto diciamo così
A tutti vigliaccheria da parte nostra
Perché tutti noi abbiamo ska usato l'Europa l'abbiamo usata per scaricare sull'Europa le contraddizioni e le paure delle politiche nazionali
Perché il referendum in Francia in Olanda è stato anche soprattutto una bocciatura alle politiche ai governi di quel Paese
Perché noi in Europa in Italia quando abbiamo Tremonti se lo ricorderà bene quando abbiamo da agitare qualche qualche polemica tra Dinoi quasi sempre tiriamo in ballo l'Euro
E la tiriamo in ballo perché in fondo diventa il predestinato interlocutore su cui agitare scaricare le contraddizioni che invece sono della politica italiana
Perché nessuno in Italia può ragionevolmente pensare che sia stato uno sbaglio esserci agganciato all'Euro è stato un elemento di virtuosità e di garanzia per l'Italia se poi c'è stato una cattiva gestione difficile o se qualcuno ne ha approfittato per far lievitare i prezzi o se questo a che ma è un altro discorso
Io credo che al dal nostro Pignone pubblica noi avessimo il dovere di far capire quello che era l'elemento di virtuosità che l'Euro comportava anche per l'economia del nostro Paese certo non possiamo ricorrere alle svalutazioni competitive ma le svalutazioni competitive era una droga iniettata nell'economia non era una soluzione dei nostri problemi
Vorrei fare una considerazione sulla iniziativa tedesca
Io non credo che il problema sia
La sfiducia della gente
Per me il problema è un altro
è
La mancanza di leadership della politica
La mancanza di senso di missione della politica perché se la paura della gente
Non è un'interlocuzione solida nella politica se non c'è qualcuno che prendo una bandiera e lo porta da qualche altra parte è chiaro che la paura della gente si gli eviterà assi mescolerà all'insofferenza all'indifferenza all'estraneità cui manca la politica diciamo la verità due grandi uno pay Mitterrand e corte hanno dato un contributo straordinario l'Europa certo è servita anche l'intesa personale
è servito al fatto che ci fosse un francese un tedesco perché questi sono i due grandi Paesi io non mi sento affatto sminuito se qualcuno dice che l'asse franco tedesco nelle Francia Germania sono i due grandi Paesi
E l'Italia e la Spagna e tutti noi abbiamo secondo me il compito di assecondare lo sforzo di un cammino comune non certo di sentirsi in gelosi che se c'è un rapporto privilegiato tra Francia e Germania
Ma io dico che questi due uomini sono stati due protagonisti della politica con la P maiuscola
Oggi manca la leadership in Europa è mancata in tutti questi anni
Vorrei anche dire
Che ci sono alcuni argomenti che vanno affrontati dal punto di vista delle opinioni pubbliche
Coinvolgendo la gente sul fatto che l'Europa è una soluzione non il problema
Parlare di immigrazione
Magari cercando di uniformare il cosiddetto diritto di cittadinanza che sta sì discuterà tra breve nel Parlamento italiano
Un pochino nella legislazione tra i diversi Stati membri perché poi chi viene e chi arriva magari a Lampedusa poi prende il nostro Paese come area di transito
Ma è destinato ad arrivare da altre parti chi è cittadino italiano a tutti gli affetti magari e extra comunitario che riceve la cittadinanza poi la possibilità di andare negli altri Paesi
Per cui affrontare i temi come quelli dell'immigrazione del cambiamento climatico
Delle energie a perché si sta delineando una dipendenza
Altro che egemonia a americana qui ormai avremo tutti la dipendenza russa se continuiamo così e se non sappiamo trattare e assieme
Mario Monti ha detto cose molto importanti da quel punto di vista ma è chiaro che lei è un'OPA che parla una voce sola sul tema dell'Energia è un'Europa che riesce a garantire la propria autonomia se non c'è un un rapporto di subalternità singola per tutti i Paesi che cerca una strada autonoma
Perché non c'è una massa critica sufficientemente forte e coesa per reggere una sfida di questo tipo e infine vorrei dire
Un'ultima cosa
Prendendo spunto da Giddens che ha fatto una considerazione che a me è piaciuto molto parlando del multilateralismo
Sì io sono stato sempre per il multilateralismo gli atti parlano non le non le parole di oggi
Anche quando sembrava che il multilateralismo fosse una cosa negativa
Ma ritengo che il multilateralismo per essere
Tale deve essere efficiente deve essere capace di dare risposte in termini rapidi non può essere una perdita i tempo se no questo è l'anticamera dell'unilateralismo
Io penso che il multilateralismo serve in primo luogo agli americani perché il mondo così complesse globalizzato non è governabile senza un'efficace organizzazione del multilateralismo
Ecco mi piace questa idea che l'UE introdotto oggi di questo multilateralismo assertivo
Noi dobbiamo essere in un sistema di multilateralismo assertivo e per essere in questo sistema l'Europa ha bisogno di parlare conto una voce il più possibile unitaria su temi fondamentali come la politica estera
Lo spettacolo che è stato dato negli ultimi anni è uno spettacolo brutto
Di un'Europa che da un lato corteggia Bush e dall'altro corteggia probabilmente chi va in piazza contro Bush è un'idea di Europa che procede in ordine sparso e che perde l'ammissione anche
Vedete non siamo obbligati ad avere gli stessi de degli Stati Uniti
Gli amici non sono obbligati a dare sempre ragione all'amico
Ma se lo spirito è quello giusto possono anche fare le azioni più forti di dissenso e di critica
Se si ha l'idea che lo spirito è sbagliato non è possibile più avere diritto di di parola su niente perché si finisce in una contrapposizione sterile che tra l'altro le e fuori dal codice genetico dell'Europa che nasce nell'atlantismo e nella scelta occidentale
Come elemento fondamentale della sua opzione culturale e politica ideale penso che questo convegno possa essere l'inizio di una riflessione mi auguro che gli ospiti e voi sarete assieme anche in futuro hanno